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Questa piccola guida si propone princl l te 4i ~alorizzare e di ar conoscere la palestra di Verona. a gtta111ti vi accedono per la prima volta. •
L'iniziativa è nata spontaneamente dai giovani a,lp'i!ni'Bfri del G.A.S.V. Gruppo Alpino Scaligero Verona . •
Nella palestra di roccia sono stati cementati iuiti i. chiodi e, alla base delle vie, sono stati disegnati bollini re.011 il nome della via e il grado di di · icoltà per re ere piiù agevole la ricerca dell'attacco. •
Le vie sono parecchie e se ne possono trovare di aciJJJ e di di . icili su spigoli, diedri, essure, placche e tetti con una varietà di di icolta notevole. Inoltre la roccia lii tipo dolomitico, solida anche sulle vie acili, permette una arrampicata sicura e divertente.
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li G .A.S. V. con questa pubblicazione vuole i.111ioltre ricordare il 25° della 'cndaztone 1954 - 197, . .~ . '
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da Verona:
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Da Porta Vescovo (all'inizio della strada statale per Vicenza) si prende la strada provinciale che porta a Grezzana, Stallavena, Boscochiesanuova. In paese a Stallavena si svolta a sinistra per Alcenago. Si segue la strada asfaltata fino a quando una strada bianca sale ripida a destra (indicazione per chiesa di Alcenago). Si segue quest'ultima ino alla piazza della chiesa. Qui si possono lasciare le macchine. A piedi si ridiscende la stra da bianca e in corrispondenza del primo tornante si in contra un largo sentiero che porta su un prato. In prossi mità di un traliccio si incontra il sentiero che porta no alla base delle pareti in uno spiazzo comunemente deno minato Palestrina. Per una maggiore libertà di movimenti si possono lasciare gli zaini qui. Esistono alcuni sentieri che permettono di arrivare al l'attacco delle vie o di ritornare in Palestrina: il sentiero normale percorre la base della palestra per tutta la sua lunghezza; il sentiero di sinistra scende fra lo Spigoletto e la Sgnacaplak e viene usato per scendere dalle vie della zona di sinistra quali Spigoletto, Spigolo Giallo, Sperone ecc.; il sentiero principale che dal prato superiore scende in Palestrina; il sentiero di destra che viene usato per scendere dalle vie che si trovano all'estremità destra della palestra: (Via dell'Albero, Squaquaciè, Via dei Cnvwài Neri ecc.); due sentieri sommitali che partono dalle estrequesti ultimi due vengono usati per sce · · · ere lfrdie ~ie centrali ( Obliqua, Gran Strapiombo, Via de:Lle Canne d'Organo, Peruviana ecc.) .
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Per la valutazione della difficoltà dei singoli passaggi è stata usata la normale c1assifficazione (I, 11, III, IV, V, VI) per l'ar rampicata libera con l'aggiunta di un grado (VII) per quei passaggi la cui difficoltà è superiore al VI+. Per l'arrampicata artificiale, oltre alle 1101·1nali valutazioni (Al, A2, A3, A4) si è ritenuto op portuno introdurre anche l'uso della valutazione AO (per altro già addotta ta su alcune guide), per indicare i passaggi effettuati attac candosi ai chiodi ma comunque senza l'uso delle staffe. Per quanto riguarda la valutazione generale della via si sono addottate le abbreviazioni F, PD, AD, D, TD, ED (Facile, Poco Difficile, Abbastanza Difficile, Difficile, Molto Difficile, Estrema mente Difficile) con un limite superiore ( +) ed uno inferiore ( ) . Resta comunque inteso che la valutazione delle difficoltà presenta degli aspetti soggettivi . I termini destra o sinistra sono sempre intesi nel senso dell'ar rampicata o guardano la parete. Le vie, nella guida, sono descritte in ordine progressivo da sinistra a destra (vedi foto · . · · oraraìca) .. La numerazione è stata attribuita in base alla colorazione dei bol lini che le differenziano: giallo facile, verde media difficoltà,. rosso difficile. Sono state numerate ( da sinistra a destra) dapprima le vie facili, poi quelle di media difficoltà ed infine Ie ,difficili. All'inizio di ogni relazione, a fianco del nome della via, è 1ndicat,a una sigla. Esempio:
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Per quanto riguarda la valutazione delle difficoltà, si precisa che sono stati addotta ti due criteri: 1. valutazione (nelle singole relazioni) della difficoltà dei passaggi che si incontrano; 2. valutazione complessiva della salita.
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M ICKEY MOUSE . Variante ISAPPEP . PLACCA SGOBBI . 7 NANI . . . Variante ALCE NERO Variante ALCENAGO FERRATINA . . Variante PEUTEREY DIEDRO GIALLO . P,ASSO DELLA LSD GRAN STRAPIOMBO VERONA . . . Variante del NAS·O • FIRENZE . . .
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Oualche metro a sinistra dello Spigoletto si sale per 1111 d"iedrino a • d, destra della perpendicolare dell'evidente strapiombo. Ci 51 qualche metro (IV) e dopo aver traversato qualche passo a sinistra si punta alla base dello strapiombo soprastante fine ad un éniodo_. Si traversa per qualche metro a destra fino alla base di un diedro pieno d'erba (IV ). Lo si risale interamente fino al prato (l II). '
Lunghezza: 3,0 m.
Chiodi: 2 Difficoltà: AD+
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traversata e deiJ(J 11trap; • Note: • fatti con l'aiuto dei chiodi, la V-la perde tlitfiç~ìiz~
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l "is ,.it&~stlil'H!'Ztl ,continua. Fare at·ten_zione dopo i( pr,imo « Rlt"ft t»tdare sz,llo spigolo ma tenersi sulla placca del lato
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.. 33 Si attacca sul bordo sinistro della nicchia in fianco alla grotta . Ci 3i alza per circa 4/5 metri fino ad un primo chiodo (V .1 ),. Si travessa a destra per circa 2 metri fino a salire sopra un albero. Si se:gu~ ora una specie di diedro con roccia pungente (9 m; V , ; 1 eh. ,.-,f • 2 clessidre) e si giunge ad un chiodo ad anello. Si .supera una placca liscia con 3 chiodi e uno spuntoncino (A1/A2) ed uscite in libera su. una piccola cengia. Sosta: 1 chiodo + 1 clessidra. Salire ora verso una fessura (1 eh ..; e seguirla fin quasi al suo termine (V). Si esce a sinistra (clessidra) ed obliquamente si arriva ad alcuni alberelli.
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Lunghezza: 36 m Chiodi: 7 + clessidre Difficoltà: TD + ~
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La via attacca al limite sinistro della grotta, · Si sale poì' -~ metri in artificiale superando lo strapiombo ,(:ì\2~. : . ··. ve ~1111rùtm:t• i chiodi si esce a destra dalle staff e con l'aiuto · ai mM fatRR ~ · permette di arrivare al terrazzino (z ch.; sosta)'* ·· 1$i 'ilìe leggermente a destra in arrampicata mista {artiiciale, e t"' ·. · :· t tlt" • ·~ · giungendo prima una nicchia gialla (attenrloo~ a qtta · • .. In hte~e ·si ~m:i"'a mobile) e poi una piccola rientranza er'b~a al prato. ••
Lutigh~ztt~ 40 m ;Cftiodi·: 1! .
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(eh . ; V+}. A questo punto il passaggio chiave
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porta propno ~~1 filo dello spigolo · (V+, passaggio ~ ':: b~"re e m grande espcsizrcne. Dopo qualche passo si rientra • ''f..., · · ro e lo sa. nsale fino ad un chiodo ad anello. Da qui con . . ' - . . ~i&S~"""i-'t"""'1';n:upegnativo 1:o (V+), si esce su dei facili gradoni. Si '~'':C:E:cte ? per ~uhl~he metro fino ad arrivare alla base di uno .a;,nixbt:.tt.&:0 'ek.) che si supera (V ). Su per _ la costa erbosa a a,ml(la •· 11:na clessidra per la sosta finale. + .. ,,
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La via percorre il diedro che limita a destra la • alza. per circa 6-7 metri fino ad un piccolo ripiano ~1Jlla desrra. Da qui si supera in spaccata un punto del diedro piuttosto 1i.:SC1v (IV ) e si prosegue con minori difficoltà (III) fino ad un terrazzo (eh.). Si supera il muretto soprastante (III+) e si arriva S1..1l prato dopo aver evitato a destra un grande strapio o ben ,,is:ibile anche dal basso. Lunghezza: 30 m Chiodi: 1 Difficoltà: AD ;
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in un colatoio strapiombante che si percorre per circa 10 inc4lntrando passaggi molto difficili (VI). Si esce poi dal io s.upe::rando uno strapiombo con massi instabili e molto ic ·!i e si giunge, dopo un piccolo traverso con erba, sotto ~ gja1la p~e{;a strapiombante (V+). La si supera leggermente Mt}li d~tra e si arriva su un terrazzino. Di qui si sale dritti .per u~ ~tetin,a d:i 6 ri e si raggiunge così la sommità del pilastro dovtt ~ ~~ itt un .· odo albero.
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la via tta· ea it1 p ssimìtà del bollino giallo (tracce). Ci si alza \; er ,1n pai(.; di n etri e 1)01 si prosegue obliquando a sinistra per . ~r~ · \_· :\ltl3: rampa sporca d'erba che punta sotto la base di un ~t:s \le teno. i arriva così su un terrazzino sul quale, volendo, $t ·p'U( ·. · t re (.15 m: III ). Dal terrazzino si attraversa qualche .
· · ~ del tetto t .h . ; III). Ora si tratta di superare il passaggio e, isve della via. Ci si alza di qualche passo nella fessura e quindi ei si : . · · sta a sinistra in modo da superare il tetto ( IV ) . Si sale viat in 111'1 piccolo canalino (eh.) e si arriva su una cengia per al sosta .. ale (chiodo ad anello). Da questa cengia si supera un muretto {II) e sì arriva al prato.
Note:
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Conszg iato
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uso
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L'attacco
Lunghezza: 40 m Chiodi: 4 Difficoltà: AD+ •
timo chiodo. Salire (IV+) prato.
atlante
i retta •
su rocce friabili . · o ad aLn · ·:,:
Lunghezza: 30 m Chiodi: 4 Di icoltà: TD+ · . ••
•
1.a1:11picata molto atletica). Superare uno strapiombo e seguire il diedro soprastante sino al suo termine (VI e AO). Di qui traver .. sa.,·c verso sinistra fino a giungere alla sosta finale della Peru viana (V)~ Lunghezza: 20 m Chiodi: 5 Di{J icoltà: ED
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sale per la parete di sini. un passaggio sopra
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Lungliezza: 6 m Ch.iodi: 1 Difficoltà: TD-
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m corrispondenza
del bollo tra .i Pulpito e la Longa, salire la placca vertìcele e una clessidra una
(VI). Proseguire per un diedrino di
Lunghezza: 25 m Chiodi: 5 + clessidre Difficoltà: ED
e raggiungere la Longa al terrazzino sotto il Naso.
Foto a lato
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('}ucsta oltre che essere una bella via della palestra è anche Ia più coo1pleta (nell'ambito delle vie di media difficoltà). Dal bollettino lo ci ai alza su alcunl gradini e si prosegue a destra lung~ una t·ipida paretina (ch.: IV+). Si. obliqua ancora a destra per poi Pf!Osegttire verticalmente fino ad un terrazzino (ch.: IV). Prima scista ... Dai tetrazz.ino ci. si alza per 2.. 3 metri, si supera a destra · Ila
p» (eh.) Si prosegt.te la traversata, si scende di due metri ,,
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metri Lunghezza: 70 m Chiodi: 7 Difficoltà: D-
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· dicolare del camino della Longa ·(V+)~
Lun · · ezza: 20 m
divertente. Attenzione nel camino a qualche •
Chiodi:
5
Difficoltà:
aso la variante d'uscita della Longa. Si percorre la via sopra fì;,.GCt:h:&a ..· · . quasi alla fine della traversata (eh.). Da qui ci si .2iw1t iter circa 5 metri sotto lo strapiombo. Traversare 1 metro a. oìiJtiSlra. e poi dritti altri 5 metri fino a metà del Naso. Seguire ..1 ''"!tAXJ J * f" • : sss, .. su rare 1.o strapiorn . b o e qum . di1 per gra d oru. erb osi. · prato. Lunghezza: 20 m Chiodi: 10 Di icoltà: A2JV
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Acrobatica anche se non di fticile arrampicata mista. buon al ·. amento per l'arti, ciale.
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Chiodi: 7 Difjiçoltà: TD+
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Lunghezza: 60 m
C,'1io,ii: 12
Difficoltà:
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c~n,1 .mct1·1 fino ad un chiodo (V). Proseguire fin quasi sotto· lo
strap1om ·. · · dove c'è una . pancetta tonda e liscia. Salirvi sopra le .. ; V e quindi traversare a sinistra con l'aiuto di una bella ~~lb,Ul"cet sotto lo strapiombo. Proseguire la traversata fino ad · un _die(lro con un piccolo terrazzino (alcuni chiodi; V+). Sosta. I Jal terrazzino si sale verticalmente su roccia non molto buona '· • e cmi erba o ad arrivare ad un albero (eh.). Sempre su verti · · " calttM!11te fino alla base di uno strapiombo rossastro (eh.). Con·,,~ titt _pa5J;aggio molto impegnative (V+) lo si supera e ben presto _" · . si arriva sul prato. . . t
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Lunghezza: 60 m Chiodi: 10 Difficoltà: Tb+
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· Note: Sicuramente una delle vie più belle di Stai/avena Quest·~,· · . ·..._. . ·. · o · . e notevoli soddis azioni a coloro che la percorrono .. Val! a · ', ,
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l,altro della bellis'Sima via dello Spigolo Giallo).
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Salire al primo chiodo (V) e superare 1,l tetto ( A2) <,2.1 ,_ì,..,,2 rampa ascendente verso sinistra ( J V+) fino alla ~r.1tto t cr1rct""' · ;; chiodi). Da qui, seguendo i chiodi e con gu.alche passo r, 11 e*"~ (A2/V) raggiungere una zona di cengette e di placche erbose dove è possibile attraversare a sinistra e raggiungere uria sosta s0+t0 il tetto finale del la via dell'Albero. 1~
Lunghezza: 50 m Chiodi: 13 Difficoltà: TD +
• 27 Attaccare in corrispondenza del bollo e salire su 3 chiodi n<·•s:i buoni (A2) ed uscire a sinistra in libera fino ad. un chiodo a U (V). Proseguire con altri 3-4 chiodi (A2) ed uscire su un terr.azzino (V+; 2 eh.). Sosta. Proseguire per alcuni chiodi leggermeme sulla destra. Superare un muretto, salire verticalmente e pei obliq:ttatt a sinistra fino al prato (Al/V+). Lunghezza: 50 m Chiodi: 25 Difficoltà: A2/V +
•
• 28 Superare direttamente lo strapiombo i11iziale ed arri:~are N
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per. 5 .metri in direzione di un diedrìno che pot:t,:a SQ. on ~l~t0 ~ r1~al1rlo (V+). Si è alla base del diedro vero e ·pr,i ·. · · .. . lt" · ~n., metri sott? il tetto che sbarra il diedro, ,
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Ri.. m I , "_. , te:
superare 11 tetto sulla pa1·e·ti11a 4i d'0ttra aiu:ta11doii a~keffill ·1a
Lunghezza: 40 m Chiodi: 6
hiodi: 15 Di icoltà: ED+
Di lealtà: f,D
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direttamente (II I + ) fino a dei cespugli (clessidra). Prose .· nte ves ticalmen te (eh.; V ), superare una placchetta (ch.: V) delicata~ Alzarsi ancora 1 metro e traversare 2 metri a destra (2 ch.; V). · A questo punto superare un ultimo muretto di 3 metri (Vi .. ~ fino ad un chiodo. Traversare a sinistra (V+) e arrivare s,»tto lo strapiombo finale della Squaquaciò. .~"'
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Lunghezza: 26 m Chiodi: 5 Difficoltà: TD +
Da terrazzino si traversa a destra per alcuni metri
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"t.r:h si arriva alla base di uno strapiombo. C1 sr alza un . · ~ , . ~, l e lo si supera (AO). Continuando su per la costa erbosa ? ;_ · ·. ·, a piante" si arriva ad un albero pe.r la sosta finale, 1 " .bili si arriva sul prato.
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Lunghezza: 50 m Chiodi: 8 Difficoltà: TD +
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