Nodo Prusik
NODO Prusik
Il primo nodo autobloccante e il più conosciuto. Nodo Prusik Inventato agli inizi del 900 da Karl Prusik dal quale ne nodo autobloccante e il più conosciuto. prende IlInventato ilprimo nome. Usato ancora oggi per una agli inizi del 900 da Karl Prusik dal quale ne caratteristica lo rende unico, oggi la possibilità di prende che il nome. Usato ancora per una caratteristica rende unico, la possibilità di realizzarlo con unache solalo mano. Prusik realizzarlo con una Nodo sola mano.
Il primo nodo autobloccante e il più conosciuto. Inventato agli inizi del 900 da Karl Prusik dal quale ne prende il nome. Usato ancora oggi per una caratteristica che lo rende unico, la possibilità di realizzarlo con una sola mano.
Ha il difetto di serrarsi eccessivamente, tanto da creare serie difficoltà per allentarlo. Il numero delle spire varia in base alla differenza di diametro tra cordino e corda, tanto è minore tanto sarà necessario aumentare il numero delle spire Ha il difetto di Nodo serrarsi eccessivamente, tanto da bidirezionale Ha il difetto di serrarsi tanto da creare serie difficoltà eccessivamente, per allentarlo. Il numero delledifficoltà spire varia inper baseallentarlo. alla differenzaIldinumero creare serie diametro tra cordino e corda, tanto è minore tanto dellesarà spire variaaumentare in base ilalla differenza necessario numero delle spire di Nodo bidirezionale diametro tra cordino e corda, tanto è minore tanto
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sarà necessario aumentare il numero delle spire Nodo bidirezionale S c u o l a A l p i n i s m o A n g e l a M o n t a n a r i - s ez i o n i C a i C a r p i , C. E. e F e r ra ra - 2 0 22 © w w w. s c u o l a m o n t a n a r i . i t
L’A l p i n i s m o è u n a a t t i v i t à p e r i c o l o s a e p o t e n z i a l m e n t e m o r t a l e, l a l e t t u r a d i q u e s t a d i s p e n s a n o n s o s t i t u i s c e l ’e s p e r i e n za e l a c o m p r e n s i o n e i n p r e s e n za d i i s t r u t t o r i d i a l p i n i s m o o g u i d e a l p i n e. NODI _ CO RSO _ ALPINI SMO _ vademecum.Scuola.Montanari.R05.indd