COMENIUS REGIO
“REFRESHMENT POLICIES FOR TEACHING STAFF”
PALERMO — ANKARA 1
RINGRAZIAMENTI Un ringraziamento particolare per l‟importante contributo al progetto a Mr Kamil Aydoğan (Education Director of Ankara) ed al Dr. Rosario Leone Dirigente USR Sicilia Ambito territoriale per la provincia di Palermo. "Si ringraziano il Dott Luca Girardi USR Sicilia , i docenti e i dirigenti del Liceo Scientifico “Basile”, dell‟Istituto Superiore “Majorana”, del Liceo Classico “Vittorio Emanuele II”, la prof.ssa Giuseppa Lubrano, il prof. Massimo Valentino e tutti coloro che hanno partecipato al progetto: Prof.ssa Nina Raineri MIUR Sicilia Prof.ssa Enza Carrato MIUR Sicilia Prof. Matteo Croce MIUR Sicilia Prof. Angelo Ganci Dirigente Scolastico Istituto Superiore Majorana Prof. Carlo Columba docente Istituto Superiore Majorana D.ssa Ana Carla Rodrigues Afonso CEIPES Dr. Musa Kirkar CEIPES Dr. Alessandro Imborgia CEIPES D.ssa Licia Romano Dirigente Coordinatore Settore Servizi Educativi Comune di Palermo Dr. Sergio Forcieri Dirigente Amministrativo Settore Servizi Educativi Comune di Palermo D.ssa Cecilia Villanova Funzionario P.O. Settore Servizi Educativi Comune di Palermo D.ssa Marilena Verro , D.ssa Loredana Velardi, Raffaella Volpe, Anna Spinella, Giovanni Araniti ,Gioacchino Filpo Settore Servizi Educativi Comune di Palermo İlhan KOÇ (AMEM) Güler Arikan ((AMEM) Nusret Kavak (Gazi University) Havva Yamak (Gazi University) Sedef Canbazoğlu Bilici Esra Bozkurt Özlem Darici (AMEM) Yildirim Özkaya (AMEM ) Riza Arda Ortaç (AMEM ) Mutalip Asağli (AMEM ) Nihat Erkünt ( Hasanoğlan Teachers Training High School) Fatma Beste Yağci Erkan ( Hasanoğlan Teachers Training High School)
L‟Assessore alla Scuola del Comune di Palermo Prof.ssa Barbara Evola 2
INDICE
1. Presentazione del progetto
pag. 4
2. Partner del progetto
pag. 7
3. Il percorso del progetto
pag. 10
4. La situazione sulla formazione in servizio: 4.1. In Europa
pag. 16
4.2 In Italia
pag. 18
5. Modello di formazione
pag. 21
6. Raccomandazioni
pag. 26
7. Conclusioni
pag. 27
9. Bibliografia/Sitografia
pag. 29 3
PRESENTAZIONE
REFRESHMENT POLICIES FOR TEACHING STAFF (REFRESH) PROJECT Il progetto è stato finanziato all'interno del programma LLP Comenius regio projects e si basa sulla partnership tra l'Educational Directorate di Ankara ed il comune di Palermo. Il progetto si è sviluppato nel periodo tra Novembre 2010 e Giugno 2012. Obiettivi Lo sviluppo di qualifiche professionali tramite programmi di formazione in servizio per gli insegnanti è d'importanza cruciale visti i costanti e veloci cambiamenti dell‟odierna società della conoscenza. L'insegnamento in tale contesto è una professione di particolare importanza visti i bisogni sia degli insegnanti che degli alunni. Vista la crescente importanza dell'apprendimento, il progetto mira all'analisi e al confronto dei sistemi di formazione per insegnanti di entrambe le regioni, tale confronto è propedeutico alla creazione di strumenti innovativi riguardo la formazione in servizio per gli insegnanti in una società basata sulla conoscenza. Verranno dunque confrontate,scambiate ed esaminate conoscenza ed esperienze dei partners in linea con le sfide e le migliori pratiche nel campo dell'insegnamento per poi creare nuove strade e nuovi modelli di formazione. Risultati del progetto
Protocollo d'intesa sull'insegnamento tra l'Educational directorate of Ankara e il Miur USR Sicilia Ufficio XV nell'ambito territoriale della provincia di Palermo.
Relazione valutativa delle politiche di formazione in servizio dei docenti di Ankara e Palermo e suggerimenti per la creazione di un modello comune.
Due conferenze ad Ankara (04-05-2012) e Palermo per diffondere i risultati del progetto. In questo delicato momento di passaggio epocale, la società e quindi la scuola, ha l'esigenza di ar-
monizzare le tendenze innovative, considerato che la rivoluzione tecnologica ha messo in crisi il sistema e occorre un ripensamento radicale per innovare e adeguare specifiche iniziative di formazione e aggiornamento, ai cambiamenti in atto. Fattori come la crescente distanza culturale fra le generazioni, la perdita di prestigio sociale della scuola e dell‟istruzione, il divario tra cultura scolastica ed extrascolastica, la presenza di classi composte da una miscela eterogenea di giovani provenienti da contesti diversi con diversi livelli di capacità e di incapacità, l‟alto tasso di abbandoni scolastici, richiedono che chi insegna sia prima di tutto capace di motivare all‟apprendimento. 4
PRESENTAZIONE
Da questo punto di vista i principali requisiti di un buon insegnante sono la passione e la curiosità per ciò che insegna e per le persone che ha di fronte, il gusto per l‟avventura e per l‟imprevisto insiti in ogni relazione umana, il senso della complessità e dello straordinario valore sociale del proprio lavoro, la consapevolezza dei limiti delle proprie conoscenze e la propensione a ripensare ogni giorno al significato di ciò che fa in classe con gli studenti. Decisivo è dunque costruire contesti comunicativi comuni con gli studenti, ma anche con gli altri docenti e con l‟intera comunità di apprendimento, con cui si è chiamati a collaborare per rendere durature le conoscenze/competenze degli allievi, attraverso un‟accorta mediazione linguistica e culturale. Il lavoro ATTIVO e COOPERATIVO è più faticoso ma di gran lunga più proficuo dell‟ascolto passivo del sapere specialistico, praticato in MOLTI percorsi formativi. Il progetto Comenius Regio “Refreshment policies for teaching staff” si pone l‟obiettivo di ripensare alle modalità di formazione in servizio dei docenti al fine di richiedere alla comunità scientifica e ai decisori politici di innovare il ruolo della scuola e, più in generale, dei sistemi di istruzione e formazione. La società del sapere richiede, sempre più, che i sistemi di formazione contribuiscano ad agevolare il campo della ricerca attraverso progetti legati all‟analisi dei bisogni a livello locale e alla creazione di modelli innovativi di formazione e aggiornamento. Dall‟elaborazione e dalla descrizione del modello proposto, si evincono gli elementi indispensabili per una moderna ed efficace formazione in servizio del docente europeo. Il docente: una professione mobile Professione basata sulla partnership Collaborazione con gli stakeholders a livello locale Valorizzare la Ricerca: il docente “ricercatore” Comparazione dei sistemi e best practices Costruzione di “repertori” significativi 3 assi portanti su cui sviluppare la formazione: Lavorare con l‟informazione, le tecnologie, le conoscenze Lavorare con i simili: comunità di pratiche, in squadra e in cooperative learning Lavorare con e nella società a livello locale, regionale, nazionale europeo e mondiale
5
PRESENTAZIONE
Il progetto Comenius Regio che le istituzioni educative regionali, di Ankara e Palermo hanno portato avanti, in collaborazione con scuole, organizzazioni e istituzioni, ha promosso opportunità di cooperazione transnazionale tra i due paesi europei, Italia e Turchia, partecipanti al Programma. Il progetto “ Refreshment policies for teaching staff” si è concentrato sullo sviluppo e sullo scambio di buone pratiche fra le regioni coinvolte. Dopo avere approfonditamente studiato la situazione attuale della formazione in servizio nei rispettivi territori, attraverso indagini, interviste e studi statistici, si è proceduto ad ampliare le ricerche ad un livello europeo ed internazionale. Nell‟ arco del progetto sono stati prodotti e scambiati numerosi materiali di studio ed approfondimento, diffusi alle istituzioni scolastiche di entrambi i territori al fine di realizzare una migliore ricaduta nei rispettivi contesti. La collaborazione fra le istituzioni delle due regioni è stata incrementata dalla creazione di un protocollo di intesa, i cui effetti avranno una ricaduta positiva ben al di là del termine temporale del progetto. Garantendo così quella fondamentale sostenibilità senza la quale ogni sforzo congiunto è vano. Un altro importante outcome del progetto è stata l‟ideazione di un modello di formazione comune fra le due regioni. I partner dopo avere condiviso e confrontato le rispettive proposte, hanno realizzato un modello potenzialmente applicabile nelle realtà educative a livello europeo. I risultati del progetto verranno descritti e argomentati attraverso il “Benchmark Report Regarding In-Service Teacher Training Policies”, che verrà presentato in due conferenze ad Ankara e a Palermo, e diffuso attraverso tutte le modalità previste. Questo report, comune ad entrambi i paesi sarà disponibile in tre lingue : Italiano, Turco ed Inglese. Il progetto è stato anche occasione di conoscenza delle rispettive culture ed abitudini. Ha permesso a tutti i partecipanti di accrescere enormemente le proprie competenze interculturali, aumentando la conoscenza reciproca e promuovendo occasioni di scambio.
6
PARTNER DEL PROGETTO RETE TURCA ANKARA MILLII EĞITIM MÜDÜRLÜĞÜ (Coordinatore) L'educational directorate di Ankara è la seconda autorità di educazione pubblica locale più grande della Turchia. E' responsabile della pianificazione, del coordinamento e della gestione di tutte le tipologie di attività educative prescolastiche, dell'educazione primaria, secondaria e per gli adulti nei 25 distretti di Ankara. Secondo le statistiche dell'istituto relative all'educazione del 2008-2009 vi sono 46468 insegnanti e 848299 studenti in 1524 scuole. Il direttorio fornisce corsi gratuiti di formazione ai docenti su disparate materie quali "metodi di apprendimento attivo" e "insegnamento a bambini a rischio". Il dipartimento di formazione in servizio del direttorio è responsabile dell'organizzazione e coordinamento di tutti i corsi di formazione (scuola,distretti o centrali). Gli insegnanti richiedono tali corsi solo tramite registrazione online. Nel 2009 sono stati organizzati 831 corsi di formazione in servizio. La durata dei corsi è stata di 947.995 ore e sono stati frequentati da 25.311 insegnanti.
GAZI UNIVERSITY FACULTY OF EDUCATION La Gazi university è stata fondata nel 1926 come prima istituzione di formazione insegnanti ad Ankara. Le profonde radici storiche, la qualità dell'educazione, le attività scientifiche, il numero di facoltà, lo staff e gli studenti fanno della facoltà di educazione dell'università di Gazi, la facoltà leader in Turchia per quanto riguarda le istituzioni formative per gli insegnanti. Lo staff accademico e quello amministrativo hanno come obiettivo la formazione di studenti con tecniche moderne innovative e stimolanti. Attualmente più di 9000 studenti sono iscritti nei nove dipartimenti e sono attivi 26 programmi all'interno della facoltà di educazione dell'università di Gazi. La facoltà è centro d'attrazione non solo per il numero di insegnanti e alunni ma anche per l'efficiente utilizzo della tecnologia come strumento di formazione mettendo in pratica i metodi dell'apprendimento moderno.
HASANOĞLAN ATATÜRK ANATOLIAN TEACHERS TRAINING HIGH SCHOOL (HAAÖL) HAAOL è una scuola di secondo livello per insegnanti di liceo. Questa connotazione la rende un esempio unico di scuola per insegnanti al mondo. E' frequentato da studenti che hanno superato con successo gli esami finali di educazione primaria. E' un collegio con studenti provenienti da tutta la Turchia. E' stato una pietra miliare nella formazione di docenti sin da suoi esordi di piccola scuola di paese, il cui spirito si basava sull'apprendimento attivo da parte degli studenti. La maggior parte degli studenti ha superato esami a livello nazionale e frequenta facoltà di educazione. In altre parole, vengono nominati insegnanti. La scuola è composta da 535 studenti e 36 insegnanti. 7
PARTNER DEL PROGETTO RETE ITALIANA COMUNE DI PALERMO Il comune di Palermo e in particolare il dipartimento dell'educazione è un'autorità locale responsabile delle scuole di Palermo. Dall'asilo fino alle scuole medie. La municipalità dirige in maniera diretta 26 asili con 988 bambini e 62 scuole dell’infanzia con 1383 bambini e fornisce servizi a 66.498 bambini nelle totali 28 scuole regionali materne, 118 scuole materna, 101 scuole elementari e medie statali. La struttura dell'amministrazione è divisa in due parti: i servizi educativi e i servizi sul territorio, gestiti da un esecutivo. La missione dell'amministrazione relativamente ai servizi riguardanti la scuola materna è di promuovere la crescita dei bambini preoccupandosi anche di fornire ai genitori personale formato e strutture qualificate.
MIUR USR SICILIA UFFICIO XV AMBITO TERRITORIALE PER LA PROVINCIA DI PALERMO Ogni regione in Italia ha un ufficio regionale per l'educazione, così come ogni provincia ha un ufficio locale. Entrambi sono centri autonomi di amministrazione e di organizzazione dell'educazione. La Sicilia ha 9 uffici provinciali per l'educazione. A Palermo, capoluogo di regione, l'ufficio XV MIUR USR Sicilia è responsabile sia del supporto alle attività/azioni educative sia dell'implementazione dei processi educativi legati ai settori più disparati, focalizzando l'attenzione al servizio della formazione. E' responsabile della pianificazione, coordinamento e gestione di tutti i tipi di attività educative della scuola primaria e secondaria ed educazione degli adulti a Palermo e in altre province siciliane (Trapani ed Enna). MIUR USR Sicilia Ufficio XV Palermo estende le sue politiche governative a tutti i livelli di educazione e su tutto il territorio di Palermo e provincia. In base alle statistiche del 2010-2011 relative all'ambito dell'educazione, vi sono 29.000 insegnanti e 260.000 studenti in 245 scuole nelle provincia di Palermo. I suoi compiti sono:
Comunicare ed interagire con scuole e le autorità regionali e locali
assicurare il regolare inizio del ciclo scolastico
8
PARTNER DEL PROGETTO
supportare l'avanzamento dei processi innovativi del sistema scolastico
diffondere le iniziative di formazione e la formazione dello staff
assicurare il diritto all'istruzione e all‟educazione
promuovere un'educazione inclusiva
supportare l‟ autonomia della scuola
ISTITUTO SUPERIORE “ETTORE MAJORANA” E' un istituto professionale geograficamente situato in una delle più svantaggiate aree di Palermo. Vista la difficile situazione in cui versa questa zona e le sfide che gli insegnanti devono affrontare nell'esercizio della loro professione è necessario che si attrezzino con conoscenze e capacità utili per affrontare la difficile situazione del contesto scolastico. Riguardo l'attività formativa, la scuola ha diversi indirizzi legati alle necessità del territorio: informatico, basato sulla formazione di esperti nella gestione informatica e dei computer, chimico, che forma esperti nell'ambito del settore dell'industria chimica, ma anche nell'ambito dei settori industriali alimentari, e infine l'indirizzo agrario per formare tecnici per industrie e aziende operanti nel settore dell'agricoltura della regione.
CEIPES CEIPES è , non solo un'organizzazione no profit ma anche il nome di un network che comprende una seria di istituzioni differenti tra cui: l'università di Palermo, il CUD (Centro Universitario per disabili), IAL CISL SICILIA (Coordinatore dei servizi scolastici regionali), CE.D.AP. (Centro per i disturbi per l'apprendimento), scuole, municipalità e altre istituzioni pubbliche e private della regione Sicilia. Lo scopo principale del CEIPES è la promozione dell'educazione e dello sviluppo dei giovani e degli adulti e se ne occupa attraverso attività su educazione, cultura, formazione, nonviolenza, interculturalità, solidarietà, diritti umani, cittadinanza attiva, cooperazione internazionale e promozione di servizi e attività per contribuire alla crescita umana e civile a livello individuale, collettivo e internazionale.
9
PERCORSO DEL PROGETTO Modalità di conduzione dei lavori Dopo il primo incontro di apertura a Dicembre 2010 ad Ankara e dopo esserci dati i compiti da sviluppare ciascuno nelle proprie Regioni, abbiamo cominciato ad organizzare i vari incontri e le varie attività previste. Il primo elemento individuato è stato quello di estendere la ricerca, la somministrazione dei test e delle interviste a gruppi di scuole appartenenti a tre ordini diversi (classico-scientifico e tecnico), con docenti e studenti rappresentativi dei tre ordini di scuola. Il materiale predisposto per la ricerca e per la somministrazione è stato consegnato direttamente alle scuole, tramite posta elettronica, sia in italiano che in inglese, dando al docente la possibilità di scegliere la versione preferita. Il materiale è stato inviato on line ed è pervenuto alla scadenza prevista, con la stessa modalità, cioè, tramite la funzionalità della posta elettronica che si è rivelato un potente strumento di comunicazione, da considerarsi innovativo, se immaginiamo come le scuole di per se non leggano mai la posta e prediligano la comunicazione breve via fax. Questa modalità ha consentito inoltre di ridurre la stampa di fogli, fotocopie e materiale cartaceo nello scambio del materiale tra studenti, docenti e gruppo di ricerca. Nella prima fase delle ricerche, il 02.02.2011, abbiamo attuato l‟intervista al Referente Regionale per la formazione in servizio .Successivamente, il gruppo di docenti è stato coinvolto il 23.02.2011 presso il Miur USR Sicilia-Ufficio XV Ambito territoriale per la provincia di Palermo, via Praga, 29, nella somministrazione del questionario sulla formazione in servizio, a cui è seguito un Focus group con i 15 docenti delle tre diverse istituzioni coinvolte
(Liceo Scientifico “Basile”, Istituto Superiore
“Majorana”, Liceo Classico “Vittorio Emanuele II”). Per coinvolgere gli studenti, infine, abbiamo chiesto la partecipazione di 5 alunni per ogni scuola coinvolta, in tutto 15, a cui abbiamo inviato il materiale strutturato previsto e la somministrazione di un questionario con vignette, pervenuto il 28.03.2011 via mail da parte dei docenti referenti del Liceo Classico “Vittorio Emanuele II”, del Liceo Scientifico “Basile” e dell‟ Istituto Superiore “Majorana”. Infine il 18 Maggio 2011 abbiamo organizzato un Workshop dal titolo “Workshop e Ricerca Azione sulla formazione in servizio” a cui hanno partecipato 35 persone tra docenti studenti e dirigenti; si sono costituiti 4 gruppi di lavoro che hanno realizzato i report finali. 10
PERCORSO DEL PROGETTO Nella sede dei lavori abbiamo predisposto il materiale fino ad allora raccolto nella versione cartacea per la consultazione, fornendo anche la bibliografia per ulteriori approfondimenti. La modalità organizzativa è stata quella di:
presentare i lavori fino ad allora realizzati
fare il punto del contesto scolastico e della formazione in servizio
proporre alcuni modelli utili, poi, ai lavori di gruppo.
Successivamente è stato condotto:
un confronto-dibattito
un brainstorming con i partecipanti, stimolati da frasi specifiche e input significativi
un lavoro per gruppi, già predisposti in precedenza per ottimizzare i tempi di lavoro, con consegne specifiche da sviluppare.
la socializzazione dei risultati
È da segnalare come la partecipazione studentesca sia stata di estrema importanza per delineare le competenze dei docenti nel settore della formazione . Nell‟insieme è stato molto utile l‟apporto di docenti, dirigenti e studenti che si sono confrontati sulla problematica del progetto e hanno realizzato modelli e strategie utili ad innovare la professione, al fine di contribuire al successo formativo degli studenti e del sistema scuola. È inoltre da segnalare come il materiale strutturato dall‟Università di Ankara si sia prestato, con opportuni adattamenti, in maniera efficace alle finalità scientifiche della ricerca. Un momento molto importante è stato il 3 giugno 2011 quando le autorità delle due Regioni preposte hanno firmato un protocollo d‟intesa. L‟incontro di progetto di Ottobre 2011 ha rappresentato un momento di confronto sulla formazione in servizio in Europa e nel mondo. Dal 9 al 12 gennaio 2012 le due Regioni hanno proposto i rispettivi modelli di formazione. Al fine di attivare la diffusione dei risultati, ha avuto luogo la prima confrenza finale ad Ankara il 4 maggio 2012, seguita da quella di Palermo il 20 luglio 2012. 11
Ankara
PERCORSO DEL PROGETTO
13 dicembre 2010
12
PERCORSO DEL PROGETTO
Palermo Wokshop con i docenti
Palermo 3 giugno 2011
13
PERCORSO DEL PROGETTO Ankara 17 –19 ottobre 2011
Palermo 9 - 12 Gennaio 2012
14
PERCORSO DEL PROGETTO
Conferenza Finale Ankara 4 maggio 2012
15
LA SITUAZIONE SULLA FORMAZIONE IN SERVIZIO Lo sviluppo delle qualifiche professionali europee, attraverso la via
IN EUROPA
della formazione in servizio, è cruciale e importante per cambiare, oggi, con una certa rapidità, le conoscenze su cui si basa la società.
In questo contesto specifico si inquadra attualmente l‟EQF (European Qualification Framework), Quadro europeo delle qualifiche per l‟apprendimento permanente - Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio dell‟Unione Europea del 23 aprile 2008, che può definirsi un quadro comune europeo di riferimento che collega fra loro i sistemi di qualificazione di paesi diversi, fungendo da dispositivo di traduzione utile a rendere le qualifiche più leggibili e comprensibili tra paesi e sistemi europei differenti. Il Consiglio Europeo di Lisbona ha sottolineato il fatto che i cittadini sono la risorsa più preziosa dell'Europa e ha affermato sostanzialmente che gli investimenti nelle risorse umane risulteranno determinanti per il posto dell'Europa nell'economia delle conoscenze. I progressi compiuti fino ad ora si sono rivelati insufficienti per quanto riguarda il raggiungimento di obiettivi quali la riduzione del numero di alunni che abbandonano prematuramente la scuola; l'incremento del tasso di giovani che completano gli studi secondari superiori, ovvero la riduzione del numero di quindicenni con scarse capacità di lettura. Alcune ricerche dimostrano una stretta e sicura correlazione fra la qualità professionale degli insegnanti e il rendimento degli alunni; sicuramente non dipendenti dall'organizzazione scolastica, dalla direzione o dalla situazione finanziaria. La formazione continua degli insegnanti indica, infatti, che la qualità professionale può essere uno strumento meno costoso per migliorare i risultati e la qualità degli apprendimenti, rispetto alla riduzione del numero di allievi per classe, ai tagli o al prolungamento dell'orario scolastico. La formazione in servizio centrata sulla scuola, deve essere finalizzata alla soluzione di specifici problemi di carattere didattico, metodologico, organizzativo e relazionale, tipici di uno specifico contesto operativo. Il docente è un professionista che opera in una istituzione, perché la sua autonomia culturale e progettuale, la sua soggettività, si deve coniugare con l'etica di un progetto condiviso, evitando i riti della collegialità, ma anche l'alibi della libertà d'insegnamento.
16
LA SITUAZIONE SULLA FORMAZIONE IN SERVIZIO La formazione si inserisce quindi nelle strategie di autoanalisi, di sviluppo, di miglioramento, indispensabili all'autonomia scolastica, ed ha un fortissimo legame con l'esperienza di lavoro, assumendo un carattere empirico, fattuale, di ricaduta a breve termine. La formazione sul territorio necessita di essere orientata e raccordata sinergicamente a livello nazionale, territoriale ed europeo, al fine di creare le connessioni con le sedi universitarie, gli istituti scientifici e culturali, le imprese e le strutture produttivo-economiche del territorio, le associazioni professionali e di disciplina. Il 18 dicembre 2006, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno approvato una Raccomandazione „relativa a competenze chiave per l‟apprendimento permanente”. Questo documento, si inquadra nel processo, iniziato a seguito del Consiglio europeo di Lisbona del 2000 e conosciuto come „strategia di Lisbona‟ , che ha come obiettivo finale quello di fare dell‟Europa „l‟economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale”. Allo stato attuale il rapporto annuale sui progressi fatti nel raggiungimento degli obiettivi fissati dalla strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione, denunciano sforzi ancora insufficienti da parte degli stati membri per rispondere alle sfide del XXI secolo. Dall‟indagine PISA 2006 (Program for International Student Assessment) il ritardo di preparazione degli studenti italiani, se si guarda al risultato italiano complessivo, fa emergere che le performance degli studenti restituiscono una situazione piuttosto sconfortante: il punteggio medio degli studenti italiani in scienze, infatti, è 475, rispetto alla media OCSE pari a 500; in matematica è 462, rispetto a 498 della media OCSE; in lettura il punteggio è 468, a fronte di una media OCSE pari a 492. I risultati italiani inoltre sono il risultato della media di valori molto distanti fra loro sia a livello regionale, sia tra scuole. Come è ben noto l‟Europa sta vivendo una fase di trasformazione. La crisi ha vanificato anni di progressi economici e sociali e messo in luce le carenze strutturali dell'economia europea. Nel frattempo il mondo si sta rapidamente trasformando e le sfide a lungo termine (globalizzazione, pressione sulle risorse, invecchiamento) si accentuano. L'UE deve prendere in mano il proprio futuro. Per uscire dalla forte crisi non ancora risolta dopo Lisbona 2010, occorre una strategia che consenta di uscirne più forti e trasformare l'UE in un'economia intelligente, sostenibile e inclusiva caratterizzata da alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale. Europa 2020 marca ancora di più le proposte di Lisbona 2010, soprattutto perché viene dato risalto al fatto che in quanto Unione, l'Europa deve agire in modo collettivo. 17
LA SITUAZIONE SULLA FORMAZIONE IN SERVIZIO
IN ITALIA
Dagli studi e dal confronto con i docenti e con il gruppo di lavoro sulle tematiche del progetto relative alla formazione in servizio, sono
state evidenziate diverse problematiche. Emerge con significatività una carente visione d’insieme, relativa a questo importante aspetto della “manutenzione del sapere”. Ciascuno lavora sulla “matematica” o sulla “storia” oppure guarda con apprensione gli avvicendamenti dei tagli e della graduatoria d‟Istituto. La vita professionale di tutti resta seppellita da collegi, consigli di classe, ricevimenti, corsi di recupero, PON, viaggi d‟istruzione. L'impiegatizio è così dirompente da non lasciare spazio alcuno alla riflessività e al confronto. La realtà delle scuole che conosciamo è quella in cui non ci sono risorse ed, a volte, con i bilanci ridotti, si continua a lottare per motivare e per cambiare tipologia di insegnamento/ apprendimento. Dalle indagini condotte con i gruppi di docenti, emerge la necessità di procedere a riformare il sapere della scuola, in rapporto alle nuove sfide culturali e sociali, soprattutto in termini di competenze chiave di cittadinanza. In un contesto di riforma le istituzioni possono porsi i seguenti interrogativi: 1. Quali sono le conoscenze che servono a formare cittadini consapevoli? 2. Come contrastare la dispersione e gli abbandoni? 3. Qual è il rapporto tra sapere / sapere scolastico /autonomia di ricerca e sperimentazione degli insegnanti? Una formazione che investe sulla qualità, deve promuovere una riflessione pedagogica al fine di sviluppare abilità, competenze didattiche, organizzative, relazionali e comunicative. Il docente, oltre alla professionalità profusa nel proprio ambito disciplinare, deve avere l'opportunità di sperimentare nuove modalità di trasmissione dei saperi, di acquisizione delle competenze e riflettere sulle complesse problematiche della mediazione didattica, al fine di promuovere il successo didattico e formativo. Nel sistema scolastico italiano, così come riporta il modello elaborato dal gruppo di ricerca, le scuole o i docenti possono seguire autonomamente le iniziative di formazione nazionali ed europee. La formazione degli insegnanti in Italia, consiste in una formazione obbligatoria all‟ inizio e in una formazione in servizio, ancora considerato come un "diritto e dovere" secondo la legge (art.282 D.Lgs 97/94). 18
LA SITUAZIONE SULLA FORMAZIONE IN SERVIZIO Anche se non è codificato alcun obbligo di formazione, molti insegnanti possono curare la loro professionalità grazie alla formazione del MIUR nazionale, alle iniziative europee, formali e non formali, private, che forniscono la formazione professionale in forma libera. Un numero significativo di docenti, tuttavia, non è interessato alla formazione e aggiornamento, a causa della mancanza di incentivi in grado di premiare o punire le diverse condotte. Il livello di formazione inziale comprende attualmente il TFA, tirocinio formativo attivo (Decreto n.249/2010).E‟ composto da un ciclo di laurea triennale disciplinare, cui seguono due anni di laurea per l'insegnamento e, infine, un anno di tirocinio attivo e pratico (TFA) nelle scuole primarie o secondarie. Gli insegnanti possono iscriversi e partecipare ad iniziative di formazione ministeriali, come i corsi Poseidon, Mat@bel, IISS, LIM (tecnologia e strumenti interattivi) Questi tipi di corsi sono facoltativi. Altri corsi di formazione sono inclusi nei programmi Pon e possono essere organizzati direttamente dalle scuole stesse: Progetti Nazionali Operativi nelle regioni dell'obiettivo Convergenza (Sicilia, Calabria, Campania, Puglia). Altre iniziative, come il CLIL (Content and Language Integrated Learning), si basano su corsi specifici a partire dalle innovazioni introdotte dalla riforma del II ciclo della scuola, al fine di sviluppare le competenze metodologiche per insegnare la lingua e altri contenuti integrati. C'è un'alta percentuale di insegnanti che si prende cura della propria formazione professionale, grazie anche all'apprendimento non formale e ai metodi proposti da vari siti web del Ministero della Pubblica Istruzione o da altre associazioni private o riconosciute che offrono corsi di formazione (si veda ad esempio CIDI, ANP, ecc ...). Per gli insegnanti della scuola primaria, senza alcuna competenza in lingua inglese, è obbligatoria una formazione in servizio. Il DPR 81/2009 precisa che: "Gli insegnanti che non sono ancora specializzati nell'insegnamento della lingua inglese come lingua straniera sono tenuti a frequentare appropriati corsi di formazione”. Le istituzioni scolastiche dovrebbero fornire i contenuti di formazione che sono "funzionali" al raggiungimento degli obiettivi individuati nel piano dell‟ offerta formativa di ciascuna scuola. Le attività di formazione sono organizzate dalle scuole, persone fisiche o altri membri delle istituzioni e funzionali al piano dell‟offerta formativa. 19
LA SITUAZIONE SULLA FORMAZIONE IN SERVIZIO In parallelo, all‟interno del quadro normativo in atto disciplinato dal DPR 275/99, la formazione in servizio rientra tra le priorità che le istituzioni scolastiche,nella propria autonomia, anche interagendo tra loro in reti di scuole e con gli enti locali, possono organizzare, sulla base dei bisogni individuali e delle esigenze del territorio ed apre una prospettiva culturale di non sussidiarietà dall‟apparato centrale dello Stato. Per attrezzare il corpo dei docenti delle capacità e delle competenze necessarie per questi nuovi ruoli occorre un nuovo impegno da parte dei sistemi di formazione e istruzione destinati agli insegnanti, al fine di disporre di una formazione iniziale e in itinere di elevata qualità; attivare un processo continuo di perfezionamento personale che permetta agli insegnanti di essere continuamente aggiornati e dotati delle competenze necessarie in una società basata sulla conoscenza; assumere la responsabilità di ampliare i confini delle conoscenze professionali attraverso una cultura della riflessione; incentivare le attività di ricerca e un impegno sistematico per lo sviluppo professionale continuo in tutto l'arco della carriera.
20
MODELLO DI FORMAZIONE
STATO REGIONE Sistema di aggiornamento dei docenti in servizio Per le Scuole di ogni ordine e grado Tenuto conto che la formazione in servizio del personale scolastico (così come del personale di ogni contesto lavorativo), dovrebbe riguardare non solo insegnanti ma tutto l'ambiente lavorativo, si propone un Piano di Formazione sul territorio, periodico, articolato come segue: Forum territoriale REGIONALE - in cui i diversi soggetti del territorio potrebbero essere invitati ad analizzare i bisogni formativi attraverso indagini territoriali e analisi dei bisogni e raccordare le rispettive iniziative. In questo contesto va mantenuto il sistema "misto" pubblico-privato, formale e non formale, (favorendo l'iniziativa di scuole, associazioni, enti, imprese, aziende, università, ecc..) a garanzia di pluralismo culturale e di autonomia di ricerca. INDISPENSABILE: adottare la cultura del “pensare” e del “fare”; superare le difficoltà e pianificare strategie concrete; ridurre i tempi di finanziamento. Il Forum Regionale, così articolato, prepara periodicamente un "booklet" con le offerte di aggiornamento, da diffondere pubblicamente, rinnovabile per ogni annualità e, in parallelo, un sito provvisoriamente chiamato WEB LEARNING REGIO (vedi esempio di best practice http://www.progettotrio.it/trio/)
(1)
dove
trovare prodotti e servizi formativi afferenti ad aree tematiche trasversali specifiche. Il Catalogo dei Corsi, costituito dalla parte cartacea e dalla parte online, è suddiviso in percorsi tematici trasversali, percorsi disciplinari e altri percorsi. Il Piano di formazione rappresenta una iniziativa per coinvolgere i docenti alla formazione che deve essere parte costitutiva del sistema. La formazione per essere efficace e per apportare trasformazioni e “valore aggiunto” nel sistema, di cui il docente fa parte, è necessario che venga “mediata” da figure, all'interno delle Istituzioni scolastiche.
◊◊◊◊◊◊◊◊◊◊◊◊◊◊◊◊
(1) Questo esempio della Regione Toscana contiene 450 pagine di offerte formative
21
MODELLO DI FORMAZIONE
In questo contesto il Dirigente Scolastico, anello della formazione, assume il piano regionale come piano strategico all’interno delle istituzioni scolastiche e promuove una serie di attività correlate alla programmazione della formazione. In questo, il Dirigente scolastico è affiancato dal Referente dell'aggiornamento e dallo specifico Dipartimento di ricerca (o gruppo di lavoro). Il referente per l'aggiornamento e per la ricerca può rappresentare un gruppo di lavoro da cui si diramano e da cui vengono avviati appositi momenti di formazione, di supporto, di documentazione.(1) Il Collegio dei docenti delibera una tipologia di formazione che sarà obbligatoria e ne suggerisce un'altra di tipo volontaria, tenuto conto delle esigenze formative.
Dall’autonomia di ricerca alle Reti di scuole DPR 275/99 Art 7 e Art 9 integrazione tra scuole e territorio. In parallelo alla proposta precedente, il Collegio dei docenti, nell'ambito del sistema italiano e dell'autonomia scolastica, promuove e organizza una serie di iniziative atte a promuovere una dimensione europea della formazione dei docenti attraverso le seguenti modalità: Reti di scuole Scambi di docenti e best practices Stages Learning Networks Workshop docenti – studenti Job-shadowing, Tirocini d‟impresa Scambi di alunni/classi e gemellaggi Sarebbe un segnale forte garantire per legge una quota minima per la formazione e la ricerca, all'interno del bilancio della Pubblica Istruzione (ad esempio dell'ordine dell'1%) (2)
◊◊◊◊◊◊◊◊◊◊◊◊◊◊◊◊ (1) DPR 275 /99 all’art. 6 ―Autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo‖ (2) Tullio De Mauro „L„istruzione verso la distruzione“ in: „Il Messaggero“ 29.03.2012
22
MODELLO DI FORMAZIONE
Altra misura emblematica sarebbe la possibilità di detrarre le spese di formazione (corsi, libri, convegni) dalla dichiarazione annuale dei redditi, come spese di produzione. In concreto, sarebbe opportuno che ogni scuola disponesse di un budget ordinario annuale medio per attività di formazione, documentazione, ricerca.
Outputs Raccogliere le best practices e costruire un repertorio di formazione e restituzione di ogni esperienza, per mantenere un percorso costruttivo in un‟ottica di lifelong learning
Contenuti della formazione:
Ampliamento dei saperi
Sviluppo delle competenze di base e trasversali
Sviluppo e applicazione di una didattica per competenze
Sviluppo di contenuti trasversali in una dimensione europea
Sviluppo di una didattica laboratoriale formale o non formale
Ricerca Azione documenti di riforma e di riferimento europeo
Adeguamento delle metodologie
Formazione dei docenti per sostenere il cambiamento e le pari opportunità
Sviluppo di servizi per sostenere l'innovazione del sistema
Sviluppo di iniziative di formazione per la prevenzione del disagio e della dispersione scolastica (una tra le emergenze europee)
Altro
Valutazione delle iniziative 1. Audit 2. Indagini qualitative per ogni Azione 3. Focus Group 4. Ricerca/Azione finalizzata 5. Valutazione indipendente intermedia 6. Valutazione D’Istituto 7.Partecipazione a Indagini Nazionali e Internazionali
23
MODELLO DI FORMAZIONE
In sintesi il modello di formazione proposto tenta di realizzare un sistema flessibile, costituito da “vasi comunicanti”, rappresentati dai diversi attori che operano nel/con il sistema educativo a diversi livelli istituzionali o non istituzionali. Si tratta di costruire un sistema reticolare in cui l‟integrazione tra scuole (per esempio realizzata mediante accordi di rete) si coniughi in maniera trasversale con il territorio regionale, nazionale ed europeo, non solo per ottimizzare i servizi all‟interno del sistema di istruzione-formazione ma anche per creare la continuità di un sistema di apprendimento lungo tutta la vita al cui centro sta la persona nella sua unitarietà.
Progetto realizzato con il supporto del Programma di Apprendimento Permanente Gli autori del testo prof.ssa Nina Raineri docente formatrice c/o USP Palermo, Dr Alessandro Imborgia CEIPES ed il prof. Carlo Columba docente dell‟Istituto Superiore Majorana si assumono la responsabilità dei contenuti pubblicati escludendo qualsiasi responsabilità dell‟AN e della Commissione sull‟utilizzo delle informazioni in esso contenute. Elaborazione grafica e stampa a cura del Comune di Palermo, Settore Servizi Educativi.
24
MODELLO DI FORMAZIONE
25
RACCOMANDAZIONI In conclusione queste pratiche, se applicate sistematicamente, in un contesto d‟uso scolastico, andrebbero ad incrementare la dimensione riflessiva, che permetterebbe di conseguire i seguenti risultati: 1.
accostarsi alle problematiche educative con maggiore spirito critico;
2.
Osservare/autovalutare le proprie pratiche didattiche per migliorarne l‟efficienza;
3.
Valutare la ricaduta sugli allievi.
Per attrezzare il corpo docenti di capacità e competenze necessarie per questi nuovi ruoli occorre un nuovo impegno da parte dei sistemi di formazione e istruzione destinati agli insegnanti al fine di: 1.
disporre di una formazione iniziale ed, in itinere, innovativa e di elevata qualità
2.
attivare un processo continuo di perfezionamento personale e di certificazione delle competenze
3.
incentivare le attività di ricerca
4.
incrementare la dimensione europea della formazione e aumentare la mobilità dei docenti a livello territoriale, europeo e internazionale
5.
attivare Reti di scuole nel territorio e a livello internazionale per portare avanti scambi di docenti, best practices, stages, job-shadowing, tirocini d‟impresa, scambi di alunni/classi in specifici ambiti
6.
predisporre sinergie tra istituzioni e organismi di varia natura, a livello nazionale, territoriale ed europeo
7.
favorire la formazione blended ed e.learning
8.
favorire i learning network e il cooperative learning
9.
promuovere i workshop docenti – studenti
10.
raccogliere le best practices e costruire un repertorio di formazione e restituzione di ogni esperienza, per mantenere un percorso costruttivo in un‟ottica di lifelong learning
11.
definire indicatori per monitorare il sistema e promuovere la valutazione continua
26
CONCLUSIONI Molti autori hanno contribuito a fornire preziose riflessioni sulla tematica della formazione in servizio. E‟ possibile citarne al riguardo alcuni che hanno trattato l‟argomento della formazione in servizio dei docenti. Come afferma in sintesi Alessandra Rucci nel suo testo “Insegnanti al bivio. L’impatto delle ICT nella professionalità docente” le buone pratiche di uso didattico delle ICT, come è noto, sono ancora rare e circoscritte, non solo nel nostro paese ma anche in altri. La ricerca ha già dimostrato che accrescere le dotazioni tecnologiche non ha un riflesso diretto nel favorire l‟uso didattico qualitativo delle ICT e che molto possono invece i docenti, con le loro convinzioni e con la loro competenza didattica. E‟ utile osservare quindi come queste affermazioni avvalorino la tesi che la formazione in servizio sia strategica e leva di innovazione più degli stessi investimenti in supporti altamente moderni e tecnologici. Giancarlo Cerini nel suo testo dal titolo “Quattro variabili per rilanciare la professione dei docenti” pone la questione su quali indicatori di qualità per il lavoro docenti. È molto avvertita dai docenti la richiesta di “far pesare” le diverse caratteristiche della professione, in modo da poter “riconoscere” e valorizzare le reali condizioni di lavoro di insegnamento: una prima categoria da considerare riguarda il contesto di esercizio della professione (aree a rischio, scuole connotate da turn-over, ecc..) 2. un secondo blocco di indicatori riguarda il tempo effettivamente prestato all’attività professionale, che può riferirsi allo svolgimento di compiti aggiuntivi all‟insegnamento 3. un terzo elemento dovrebbe considerare la capacità di realizzare progetti di lavoro innovativo, in termini di imprese collegiali (team docente, consiglio di classe, dipartimenti, plesso...) con la definizione concordata di obiettivi di qualificazione dell‟insegnamento, e la verifica del raggiungimento degli stessi; 4.infine, anche la “maturità professionale” conseguita a seguito di una esperienza di lavoro in classe, di ricerca didattica, di partecipazione a contesti innovativi e di ricerca, di documentazione e socializzazione delle conoscenze acquisite, potrebbe essere oggetto di un apprezzamento, mediante la costruzione di un portfolio personale.
27
CONCLUSIONI Domenico Chiesa nella “Formazione e ruolo dell'insegnante nel cambiamento” incentra la sua attenzione su due aspetti fondamentali:
Ripensare il significato e la pratica della formazione in servizio ricondotta alla logica della ricerca-azione finalizzata al ripensamento e consolidamento delle competenze con cui si realizza l’uso formativo dei saperi;
“responsabilizzazione individuale” come elemento determinante nel guidare il ridisegno dell’organizzazione delle scuole: ogni “potere” deve risultare da una “responsabilità” e ogni responsabilità deve essere costruita su una “competenza professionale”.
Progetto realizzato con il supporto del Programma di Apprendimento Permanente. Gli autori del testo prof.ssa Nina Raineri docente formatrice c/o USP Palermo, Dr Alessandro Imborgia CEIPES ed il prof. Carlo Columba docente dell‟Istituto Superiore Majorana si assumono la responsabilità dei contenuti pubblicati escludendo qualsiasi responsabilità dell‟AN e della Commissione sull‟utilizzo delle informazioni in esso contenute. Elaborazione grafica e stampa a cura del Comune di Palermo, Settore Servizi Educativi.
28
BIBLIOGRAFIA SITOGRAFIA Competenze di cittadinanza al termine della media: come certificarle http://www.educationduepuntozero.it/politiche-educative/competenze-cittadinanza-termine-media-comecertificarle-3082002175.shtml Indicazioni per il curricolo: www.indire.it/indicazioni/templates/monitoraggio/dir_310707.pd Istruzione e formazione 2020 (ET 2020) http://europa.eu/legislation_summaries/education_training_youth/ general_framework/ef0016_it.htm DM22agosto2007_139_doc_tecnico http://www.indire.it/obbligoistruzione/content/index.php? action=read_doc&id_m=3929&id_sez=4065&id_cnt=4078 Documento tecnico Asse dei linguaggi http://of.impiego.provincia.siena.it/upload/pag_allegati/allegato_3__1.pdf http://www.istruzione.lombardia.it/varese/ObbligoScolastico/asselingue/competenza1.html http://lnx.cidi.it/ricercadidattica/wp-content/uploads/2009/10/Asse-dei-linguaggi2.pdf I 4 Assi culturali http://www.itaspg.it/new/new11/COMPETENZE/4_assiculturali.pdf Dalla scuola: idee, esperienze, percorsi Sistema di riconoscimento delle competenze e delle qualifiche: un modello ed un‟occasione per non escludere. Il Professor Alfredo Mazzocchi illustra un sistema da cui ancora troppe persone sono escluse, per questo occorre fare qualcosa http://www.indire.it/socrates/scuolaeuropa2010/content/index.php? action=archivio&id_m=4403&id_cnt=6525 Quali competenze digitali per insegnare al tempo del web2.0? http://www.slideshare.net/ravotto/quali-competenze-digitali-per-insegnare-al-tempo-del-web20presentation?type=powerpoint The European Qualifications Framework (EQF) The European Qualifications Framework (EQF) acts as a translation device to make national qualifications more readable across Europe, promoting workers' and learners' mobility between countries and facilitating their lifelong learning. http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc44_en.htm CARAP http://carap.ecml.at/ A Framework of Reference for Pluralistic Approaches Cadre de Référence pour les Approches Plurielles des Langues et des Cultures
29
BIBLIOGRAFIA SITOGRAFIA Profilo Europeo per la Formazione dei Docenti di Lingue Un Quadro di Riferimento Southampton 2004 – Kelly http://ec.europa.eu/education/languages/eu-language-policy/docs/doc477_it.pdf Luigina Mortari “Ricercare e riflettere. La formazione del docente professionista” “A scuola di libertà. Formazione e pensiero autonomo” Mario Ambel http://www.memorbalia.it/profilibolzano/profili%20in%20progress%20materie/italiano/Lend_Ambel_Soggetti_Oggetti_Procedure.pdf Education and training:
http://ec.europa.eu/education/index_en.htm
Ricerca su www.google.it per Pdf in It EQF: ec.europa.eu/education/pub/pdf/general/eqf/leaflet_it.pdf Curricolo e competenze Il curricolo verticale (C.Fiorentini) Il curricolo verticale (G. Cerini) Il curricolo progressivo (D.Chiesa) Curricolo e scuola di massa (M.Muraglia) http://lnx.cidi.it/ricercadidattica/lelaborazione/curricolo-e-competenze/ La scuola delle competenze http://www.simonescuola.it/idee/3.htm Le competenze chiave europee per l'apprendimento permanente La raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo per realizzare la strategia di Lisbona. Competenze, abilità e conoscenze, quali relazioni? http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1507 Una didattica per competenze
BIBLIOGRAFIA/SITOGRAFIA (seconda parte ricerche) DPR 417 1974 Norme sullo stato giuridico del personale docente, direttivo ed ispettivo della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica dello Statohttp://www.edscuola.it/archivio/norme/decreti/dpr417_74.html DPR 419 1974Sperimentazione e ricerca educativa, aggiornamento culturale e professionale ed istituzione dei relativi istitutihttp://www.edscuola.it/archivio/norme/decreti/dpr419_74.pdf DPR 209/1987 (contratto)Norme risultanti dalla disciplina prevista dall'accordo del 9 febbraio 1987 relativo al personale del comparto scuolahttp://www.edscuola.it/archivio/norme/decreti/dpr209_87.pdf DPR 399/1988 (Contratto) Norme risultanti dalla disciplina prevista dall'accordo per il triennio 1988-90 relativo al personale del comparto scuolahttp://www.edscuola.it/archivio/norme/decreti/dpr399_88.pdf
30
BIBLIOGRAFIA SITOGRAFIA TESTO UNICOD.lgs 297/1994. Questo T. U. sta alla base dell’organizzazione attuale della scuola italiana TESTO UNICO D.lgs 297/1994 Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzionehttp://www.edscuola.it/archivio/norme/ decreti/dlvo297_94.html CCNL 1994-1997 (Firmato nel 1995, è il 1° contratto di diritto privato) http://www.edscuola.it/archivio/norme/varie/ ccnl957_2.html CCNL 1998-2001 (del 3.05.1999)http://www.edscuola.it/archivio/norme/varie/ccnl99_1.html Regolamento sull’autonomia delle scuole (DPR 8 marzo 1999 n° 275) Regolamento sull’autonomia delle scuole (DPR 8 marzo 1999 n° 275)Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59http://www.edscuola.it/archivio/norme/decreti/aut3.html Istituzione Europea del “Lifelong learning project”: le scuole possono attingere ad interventi di formazione nel quadro complessivo della conferenza di Lisbona (2000) e ribadita in quella di Stoccolma (2001) http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2006:327:0045:0068:it:PDF Decreto Legislativo 17 ottobre 2005, n. 227 Definizione delle norme generali in materia di formazione degli insegnanti ai fini dell'accesso all'insegnamento, ai sensi dell'articolo 5 della Legge 28 marzo 2003, n. 53http://www.edscuola.it/archivio/ norme/decreti/dlvo_reclutamento.htm 2006-2009 CCNL
http://www.edscuola.it/archivio/norme/varie/ccnl_0609.pdf
Atto di indirizzo prot. n. 5918 del 6 agosto 2010 atto_di_indirizzo_prot_n_5918_del_060810.pdf
http://www.dirittoscolastico.it/files/
Legge Decreto 249/2010 pubblicato il 31/12 nella G. U. Di quest'anno in vigore dal 15 febbraio 2011 http://www.edscuola.it/archivio/norme/decreti/dm_formazione_iniziale_docenti.pdf
STUDI E DOCUMENTI DEGLI ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE http://www.annaliistruzione.it/riviste/annali/rivistaannali.htm 1.
L’AGGIORNAMENT DEL PERSONALE DELLA SCUOLA RAPPORTO PER GLI ANNI 1977 E 1978 - Le Monnier
2.
ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE 3-4/2006
3.
La ricerca educativa nel «sistema scuola» Progetto R.I.So.R.S.E. Terzo Rapporto Nazionale – Le Monnier
4.
ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE 3/2008 Istruzione e formazione: quali prospettive per la coope razione europea — LE monnier
5.
QUADERNI DEGLI ANNALI DELL’ISTRUZIONE 110-111/2005
6.
Puntoedu: un modello di apprendimento Le Monnier
7.
Eurypedia - https://webgate.ec.europa.eu/fpfis/mwikis/eurydice/index.php l’enciclopedia online sui sistemi educativi europei, creata dalla rete Eurydice http://www.indire.it/eurydice/content/index.php?action=read_cnt&id_cnt=12928
31
2010-1-TR1-COM13-16589-2
Progetto realizzato con il supporto del Programma di Apprendimento Permanente.
Gli autori del testo: prof.ssa Nina Raineri docente formatrice c/o USP Palermo, Dr Alessandro Imborgia CEIPES e prof. Carlo Columba docente dell‟Istituto Superiore Majorana si assumono la responsabilità dei contenuti pubblicati escludendo qualsiasi responsabilità dell‟AN e della Commissione sull‟utilizzo delle informazioni in esso contenute. Elaborazione grafica e stampa a cura del Comune di Palermo, Settore Servizi Educativi.
32