VITTI NICOLA 264083 – ZAMBOLIN ANDREA 264086
IUAV – CORSO DI LAUREA IN PRODUZIONE DELL’EDILIZIA LABORATORIO DI PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DELLE OPERE DELL’ARCHITETTURA TECNOLOGIA DELL’ARCHITETTURA – DOCENTE: V.MANFORN _ ASSISTENTE: A. GIRARDI
MEDIATECA DELLA SCUOLA CANTONALE DI KUSNACHT BETRIX & CONSOLASCIO ARCHITEKTEN
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INDICE
I progettisti I progetti Scheda del progetto Inquadramento area di progetto Il contesto Il progetto Sintesi dei materiali utilizzati Foto del plastico Prospetti Piante Sezioni Dettagli costruttivi Foto del cantiere Foto della mediateca Il sistema kerto
Betrix & consolascio architekten Marie-Claude Betrix and Eraldo Consolascio fondano il loro studio nel 1978.
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I progettisti
Marie-claude betrix nasce a Neuchâtel nel1953. si laurea nel 1978 all’Eidgenössischen Technischen Hochschule di Zurigo (eth). Dal 1984 entra a far parte della commissione edilizia di neuenburg. Dal 1985 al1990 è docente di composizione architettonica alla scuola di ingegneri di bienne, nel 1985 al South Californian Institute of architecture. Dal 1988 al 1992 è stata presidentessa per il forum dell’architetura di bienne. Dal 1991 le è stata affidata la gestione del corso post-laurea di architettura presso la scuola di ingegneria di bienne. Eraldo Consolacio nasce a Locarno nel 1948. all’inizio studia matematica all’eth a zurigo dove poi però si laurea in architettura nel 1974. è stato assistente all’ eth dal 1974 al 1977. nel 1978 scrisse il libro “la costruzione del territorio del canton ticino” assieme ad aldo rossi e max bosshard. dal 1988 al 1990 è stato docente di composizione architettonica all’eth di zurigo. Eric Maier nasce a Basel nel 1961. ha studiato per un anno all’università di Harvard a Boston. Si laurea all’eth nel1989. dal 1985 collabora con l’ufficio Betrix & Consolacio.
1. Maternità dell’ospedale di berna, 1995-97
1
4
2. Centrale termica di salisburgo, 1995-2003 3. Padiglione 9 fiera di san gallo, 1997-99 4. Trasformatore max-glan a salisburgo, 1998-2000 5. Palestra herti a zugo, 1999-2001 6. Werft expo 2002 a morat, 2000-2002 7. Sede della pfizer a zurigo, 2002-2003 8. Stadio del letzigrund a zurigo, 2002-2007
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I progetti
5 7 2
6 8
Nuova mediateca della scuola cantonale di Kusnacht / Zurigo 1998-2000
Edificio “minergetico”: costruzione a bassa immisione di energia. Riconoscimento del cantone di Zurigo per l’anno 2001
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Scheda del progetto
Anno di costruzione: 1998-2000
Committente: Direzione Ufficio Edilizia Civile Cantone Zurigo
Progettisti: Marie Claude Betrix ed Eraldo Consolascio, con Eric Maier.
Collaboratore: Yves Milani
Betrix & Consolascio Architekten. 8730 Erlenbach – www.betrix-consolascio.ch
Responsabile del progetto: Yves Milani
Progetto strutture: Walt+Galmarini AG, Zurigo
Esecuzione opere in legno: Neue Holzbau Trub AG, Ottikon
Progetto illuminazione: Tom Donnellan; E-Alava
Riscaldamento, ventilazione, clima: Kurt Schmid und Partner, Embrach
Progetto impianti elettrici: Meyer AG Stafa
Acustica/Fisica delle costruzioni: Wichser AG, Dubendorf
Direzione artistica: Muda Mathis, Basilea; Barbara Naegelin, Lucerna
La Confederazione Svizzera comunemente abbreviata in Svizzera, anche conosciuta come Confederazione elvetica, è uno stato federale dell'Europa centrale, composto di 26 cantoni. Confina a nord con la Germania, ad est con l'Austria e il Liechtenstein, a sud con l'Italia e ad ovest con la Francia. La Svizzera è suddivisa in tre regioni linguistiche e culturali: tedesca, francese, italiana, a cui vanno aggiunte le valli del Canton Grigioni in cui si parla il romancio.
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Inquadramento area di progetto
Pianta regionale
Pianta di kusnacht
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Inquadramento area di progetto Il Canton Zurigo è un cantone della Svizzera. Ha una popolazione di circa 1,2 milioni di abitanti. Si trova nella parte nordorientale della Svizzera e Zurigo è la sua capitale. La lingua ufficiale è il tedesco, ma la popolazione parla il locale dialetto Svizzerotedesco, chiamato Züritüütsch.
Lago di Zurigo
Nazione: Svizzera Località: Kusnacht Superficie: 12,35 Km² Abitanti: 12.816 Ubicazione: Canton Zurigo
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Inquadramento area di progetto
Laboratorio di biologia e fisica Casa di San Giovanni – aule, laboratori, segreteria, aula dei professori
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Il contesto
Palestra
Aule
Mediateca
Insieme con la palestra e la villa italiana la mediateca costituisce un tranquillo fronte di edifici solitari lungo la linea ferroviaria
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Il contesto
IMMAGINI DEL CONTESTO 1. AULE STUDIO 2. AULE PER LE LEZIONI 3. CASA SAN GIOVANNI
Villa italiana
Vigneto
1
Chiesa
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FOTO DEL PLASTICO 3
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Il progetto Aperto verso il mondo, chiuso in se stesso. Le librerie di legno determinano da sole la regia dell’intero progetto: puntuale, diretto, semplice. Esse fanno parte della struttura dell’edificio. Non sono solo un complemento d’arredo, sono l’edificio stesso. Il legno, omogeneo e monocromo, si fa carico non solo delle parti strutturali della costruzione, ma anche degli elementi portanti, come i tamponamenti delle pareti quando sono alternati con il vetro, come nei prospetti delle facciate longitudinali. Il principio costruttivo degli scaffali per i libri si integra nel progetto dell’edificio intero. I montanti verticali e piani di appoggio delle librerie sono parte della struttura compositiva dell’edificio, con le sue facciate frontali curve e i due prospetti longitudinali interamente in vetro.
L’effetto plastico dell’aggetto del piano superiore, a sbalzo su quello sottostante, serve anche per proteggere l’entrata sul lato est. L’aggetto del solaio dal piano terra del lato ovest invece serve per proteggere l’area delle radici degli alberi, diminuire la distanza dal verde e nello stesso tempo sottolineare l’autonomia dell’edificio. Il padiglione della mediateca, costruito senza piano interrato, è interamente realizzato con tecnologie leggere, ad eccezione della soletta del piano terreno. Vista dall’esterno, ci viene incontro una struttura leggera di legno e vetro on le superfici delle facciate e della copertura contenute ed equilibrate.
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Il progetto Statica strutture e prefabbricazione: la platea di base della mediateca è realizzata in cemento armato. Dalla parte della ferrovia (lato ovest) si presenta in aggetto, sopraelevata di 2,10m, per lasciare intatte le radici degli alberi. Lo spessore della soletta varia fra i 26 cm (dove questa è appoggiata sulla platea di fondazione) e 34cm (dove invece è in aggetto). Lo spessore elevato del massetto ha permesso di posare precise guide nel getto di cemento. Il resto della costruzione è interamente in strutture leggere di legno. I montanti verticali degli scaffali-librerie assumono anche una funzione statica quali elementi portanti. Per assicurare sufficiente flessibilità di utilizzo delle librerie, i piani orizzontali non stati considerati solo come dei tiranti per assicurare la stabilità dei montanti verticali. I montanti delle librerie hanno una distanza, interasse, 1,90m e una sezione trasversale di circa 10x30cm. Sono realizzati con il medesimo materiale (pannelli kerto-s) delle mensole orizzontali in modo da mantenere il disegno omogeneo della composizione. L’elemento superiore di chiusura è progettato come architrave portante degli elementi strutturali a cassone. La struttura costruttiva del tetto è fatta di travi di lamellare, posate a distanza di 1,90m, per esaltare la partizione regolare in senso trasversale dell’edificio. Le travi posano sui due assi portanti che corrono, al piano terra, lungo le facciate principali. Il piano aggettante della soletta superiore viene ancorato ai medesimi pilastri, mentre anche in questo caso i montanti verticali delle librerie assumono una funzione strutturale per l’intero edificio, in quanto elementi che lavorano in trazione. La stabilità dell’edificio è garantita dalle lastre di copertura, dai pilastri delle facciate laterali che, solidali con i pannelli delle facciate principali, formano una sezione a “t”, e infine delle lastre delle pareti del piano terra. Il sistema kerto: (pannello strutturale multistrato finlandese, in legno di abete rosso) è stato utilizzato sia come pannello a tre strati con funzione portante, sia come sistema costruttivo bidimensionale, per le superfici. Strutturato come un cassone, il sistema soddisfa sia le esigenze statico-strutturali sia le richieste relative all’isolamento. La preparazione dei pezzi in officina ha consentito un montaggio molto rapido (2giorni).
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Il progetto Energia, calore, aerazione, ventilazione: L’edificio della mediateca consuma in inverno pochissima energia grazie al suo involucro che lo protegge dal vento ed ha un alto potere isolante. Il rifornimento di calore avviene nell’edificio principale con un impianto a doppia combustione (a gas e a gasolio) e grazie ad un impianto di conduzione del calore locale. Per la cessione del calore è stato installato un impianto a pavimento a bassa temperatura. L’areazione controllata dei locali, con sistema di recupero di calore, rifornisce gli utilizzatori di aria esterna. Il trasporto dell’aria immessa avviene attraverso condotte sotto il pavimento in modo che l’aria possa essere leggermente preriscaldata in inverno e raffrescata in estate. In estate l’aria esterna immessa nel circuito può anche bypassare il sistema di recupero del calore in modo da raggiungere l’interno dell’edificio ancora fresca. L’areazione cosi controllata non offre solo la possibilità di respirare costantemente aria fresca esterna, ma contribuisce in maniera determinante al risparmio energetico e soprattutto al controllo del rumore. Per la vicinanza ai binari ferroviari le finestre della facciata ovest non possono essere aperte a causa del rumore. Impianto di aerazione: In n vano della facciata nord della mediateca è collocato un impianto meccanico di areazione forzata con recupero di calore. Il sistema di controllo consente un uso graduale dell’impianto e garantisce il ricambio d’aria minimo costante. L’aria esterna viene convogliata verso l’impianto e l’aria immessa nell’edifico viene trasmessa con un sistema di canalizzazioni a sezione circolare annegato nel massetto del solaio. L’immissione dell’aria nel locale del piano terreno avviene nella zona dello zoccolo battiscopa. L’emissione di aria, captata nella zona della copertura, viene di nuovo convogliata nel massetto del pavimento attraverso canalizzazioni verticali.
Struttura in legno composta di elementi scatolari prefabbricati
Fondazioni e piattaforma di base in cemento armato contro il terreno contenuto da 16cm di polistirolo espanso Le pareti divisorie interne e la struttura portante sono costituite dalle scaffalature per i libri
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Sintesi dei materiali utilizzati
Prospetti principali (lati lunghi, est e ovest): facciate continue in vetro, prive di elementi esterni per schermatura dal sole. Sono costituite da serramenti in legno con doppio vetro e dispositivo integrato per la protezione dai raggi solari, Uv e dall’abbaglio del sole. La camera fra le due lastre di vetro è riempita di Krypton e contiene due pellicole antiriflesso e di protezione dai raggi solari Prospetti secondari (nord e sud): elementi a cassone in legno, ad alto potere isolante, riempito con 22cm di fiocchi di cellulosa. All’interno è posato Kerto-Q come rivestimento, e all’esterno il pannello Kert-Q a tre strati con rivestimento in assi di legno, in verticale, per la protezione contro le intemperie. In queste zone di protezione alcune valvole a ribalta per l’evacuazione dell’aria consentono il ricambio dell’aria di notte. Tetto: elementi con alto potere di isolamento termico, formato da cassoni riempiti di fiocchi di cellulosa ( spessore: da 30 a 44 cm a seconda delle esigenze statiche). Le strutture dei solai: i medesimi elementi a cassone in legno come per il tetto e le pareti, per motivi di isolamento acustico riempiti di argilla espansa.
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Foto del plastico
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prospetti
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Pianta piano terra a
ingresso
wc
Locale tecnico ventilazione Locale elettrico
b b
portico
a
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Pianta piano primo a
Zona lavoro
Zona lettura
vuoto
b b
a
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Pianta della struttura
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SEZIONE A-A
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SEZIONE B-B
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SEZIONE A-A
LEGENDA: 1.
Pietrisco fine 40 mm su strato di separazione; protezione antiradice a doppio strato; compensato impiallacciato 27 mm; isolante termico in cellulosa 330–440 mm; compensato impiallacciato in abete rosso 33 mm
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Sezione verticale di dettaglio
2.
Pannello smontabile
3.
Pilastro in compensato impiallacciato 100/431 mm
4.
Pannello scaffale in compensato impiallacciato 33 mm
5.
Canalina elettrica
6.
Linoleum con strato di appoggio in sughero 6 mm; compensato impiallacciato 27 mm; riempimento in argilla espansa 220 mm; compensato impiallacciato 27 mm
7.
Avvolgibile in tessuto
8.
Vetrata isolante fi = 0,54 W/m2K
9.
Vetrata monolastra 10 mm serigrafata
14. Listello di copertura in abete rosso
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Sezione verticale di dettaglio
LEGENDA:
6. Linoleum con strato di appoggio in sughero 6 mm; compensato impiallacciato 27 mm; riempimento in argilla
espansa 220 mm; compensato impiallacciato 27 mm
14. Listello di copertura in abete rosso
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Dettaglio costruttivo
LEGENDA:
8. Vetrata isolante fi = 0,54 W/m2K
11. Pellicola incollata serigrafata
12. Listello in ceramica stabile a raggi UV
13. Appoggio vetro in profilo in acciaio ad Σ 70/35/4 mm
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Dettaglio costruttivo LEGENDA: 1. Perline verticali in abete rosso 20 mm; compensato a tre strati 27 mm; isolante in cellulosa 220 mm; compensato impiallacciato 27 mm; libreria 350 mm 2. Lamellare 100/300–436 mm 3. Faretti ad incasso 4. Finestre in legno con sistema di comando 5. Lamellare 220/220 mm 6. Pannello 27/100 mm 7. Linoleum 5 mm su massetto di connessione 35 mm 8. Elementi isolanti resistenti a pressione 17. Angolare in lamiera di rame 1 mm 18. Tavola in abete rosso 40 mm 19. Vetrata isolante a tre lastre
1
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sezione orizzontale di dettaglio LEGENDA: 1. Perline verticali in abete rosso 20 mm; compensato a tre strati 27 mm; isolante in cellulosa 220 mm; compensato impiallacciato 27 mm; libreria 350 mm 9. Compensato impiallacciato 100/350 mm 10. Copertina, pozzetto impianti, compensato impiallacciato 27 mm 11. Compensato a tre strati 20 mm 12. Canale di scolo copertura 13. Compensato impiallacciato 100/431 mm 14. Listello di copertura in abete rosso 100/35 mm 15. Vetrata termica 6 + 44 + 6 mm, fi = 0,54 W/m2K 16. Fermavetri in profilo di metallo 75/7 mm
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Foto di cantiere
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Foto di cantiere
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Foto
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Foto
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Foto
Il legno compensato impiallacciato Kerto è un materiale legnoso eccezionalmente solido ricavato dal legno di conifera, generalmente l’abete rosso. Durante la trasformazione in compensato impiallacciato, il legno viene bonificato, riducendo e distribuendo le imperfezioni naturali. Le solidità vengono aumentate, mentre le deformazioni dovute alle contrazioni e ai rigonfiamenti vengono ridotte; oltre a ciò è possibile realizzare altri tipi di forma con sezione trasversale rispetto al legname tagliato.
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Il sistema kerto
CARATTERISTICHE E VANTAGGI OFFERTI DA KERTO Elevate resistenze, poche deformazioni Le resistenze alla flessione, alla pressione e alla trazione e i moduli elastici permettono di far fronte a sollecitazioni estreme. Quando Kerto abbandona lo stabilimento, l’umidità del legno si aggira intorno all´8-10 %. Se utilizzato correttamente, le deformazioni per contrazione come per esempio crepe e torsioni sono per questo motivo escluse. Materia prima naturale, nobilitata nel pieno rispetto dell’ambiente Anche dopo la nobilitazione, Kerto rimane un prodotto legnoso. Le sue particolari resistenze e dimensioni aprono a questa materia prima, soprattutto preziosa dal punto di vista ecologico, ulteriori campi di applicazione. Durante la produzione di Kerto vengono utilizzate solamente materie prime e procedimenti produttivi altamente ecologici. Facile trattamento e lavorazione Il legno compensato impiallacciato si lascia lavorare con tutte le seghe, pialle e rettificatrici comuni. È normalmente possibile ricorrere agli stessi tipi di verniciatura adottati negli altri legni in abete rosso. L’esiguo peso di ρk = 480 kg/m3. facilita il trasporto e il montaggio
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Il sistema kerto
LA FABBRICAZIONE I tronchi di conifera vengono bagnati, tagliati a misura e scortecciati fino a trasformarsi in un nastro impiallacciato dello spessore di 3,2 mm (dopo la pressatura 3 mm). Da ciò vengono tagliati dei fogli impiallacciati della stessa larghezza che verranno poi essiccati. Dopo essere stati sottoposti ad un accurato selezionamento che avviene secondo la robustezza, i fogli vengono incollati e stratificati l’uno sull’altro. La pressatura a caldo dei pannelli fa seguito alla pressatura preliminare a freddo. Il legno compensato impiallacciato Kerto, con una lunghezza che può raggiungere i 23,00 m, viene tagliato solo se necessario e viene immagazzinato fino al trasporto. Kerto viene prodotto in tre differenti tipi: – Kerto-Q con strati impiallacciati disposti longitudinalmente e trasversalmente alla direzione longitudinale del pannello – Kerto-S con strati impiallacciati esclusivamente disposti in direzione longitudinale del pannello Kerto-S e Q mostrano una particolare stabilità. – Kerto-T con strati impiallacciati esclusivamente disposti in direzione longitudinale del pannello e stabilità come la classe di selezione del legname di conifera S 13