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Febbraio
di Luciano Regina
Per non dimenticare, infine, riviviamo insieme una pagina importante della nostra Forza Armata con l’impegno, dieci anni fa, verso la popolazione di Haiti dopo quel terremoto che rase al suolo la piccola isola: Operazione White Crane, testimonianza di una propensione alla solidarietà tutta italiana.
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Dopo la sosta invernale, si torna a solcare l’onda. Nave Carabiniere, flagship del 2° Gruppo Navale Standing NATO Maritime Group 2, insieme alla fregata tedesca Hamburg, alla turca Orucreis e alla greca Limnos, costituiscono un dispositivo che opera sotto il controllo operativo del Marcom, una forza navale di reazione rapida volta a garantire la sicurezza marittima ed a salvaguardare gli interessi nazionali degli stati membri. Sempre nel Mediterraneo, prosegue la costante attività nell’ambito dell’Operazione Mare Sicuro, volta ad assicurare il libero utilizzo delle vie di comunicazione marittima e dell’alto mare nonchè per contribuire alla stabilità regionale con particolare attenzione alla Libia. Costante è l’impegno della Marina lontano dai confini nazionali, lì dove gli interessi del Paese richiedono una presenza talvolta costante per attività operative, di cooperazione e di ricerca scientifica; ne è testimone la campagna High North, che permette ai ricercatori scientifici di enti nazionali e internazionali e all‘Istituto Idrografico di portare avanti degli studi sui cambiamenti climatici in Artico e i suoi impatti sull‘ambiente e sull‘economia globale. Significative le parole citate dal capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone “[…] si respira un’aria pregna di tradizioni e di magia […]” viviamo le emozioni della consegna del basco verde a undici nuovi incursori.
Immagine mozzafiato dell’aviolancio del personale del Gruppo Operativo Incursori (GOI) durante un addestramento.