M ARINA n o T I Z I A R I o de l la
A n n o L X I V - M A g g I o 2 01 7 - € 2,0 0 - C o p I A o M A g g I o
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L’editoriale
di Antonio Cosentino
L’Italia, con la sua lunga tradizione marittima, fonda sul mare le basi della propria economia e la Marina Militare ne garantisce la sicurezza ovunque sia necessario: nelle aree di interesse strategico e lungo le principali linee di comunicazione marittima nazionali le nostre unità svolgono un ruolo insostituibile per la nazione. Proprio per testare e consolidare le capacità operative volte alla tutela della sicurezza marittima, integrazione e interoperabilità, obiettivi comuni delle forze nazionali e NATO, in questo numero parliamo dell’esercitazione interforze e internazionale Mare Aperto. L’esercitazione gestita dalla Marina Militare Italiana e diretta dal Comando in Capo della Squadra Navale, si è svolta nel Mediterraneo centrale ed ha visto coinvolti 5.600 uomini e donne in addestramento alle principali forme di lotta sul mare come, il contrasto alle attività illegali sul mare. Poi, per non allontanarci dal tema sicurezza, si è parlato della presenza e dell’impegno della Difesa a sostegno della collettività nella trentesima edizione del Salone del Libro a Torino. Con nave Vespucci continuiamo a mostrare orgogliosamente, in ogni parte del globo, la bandiera dell’Italia e della Marina impegnata con la campagna d’istruzione in nord America e Canada. Tutto ciò senza mai perdere di vista una delle regate più famose al mondo, la Minitransat, la più difficile che un velista possa affrontare, otto gli italiani iscritti, tra questi l’atleta della Marina, Andrea Pendibene. Nel frattempo, non mancano le iniziative per competere e accrescere professionalità da parte degli operatori della comunicazione con un ciclo di conferenze orientate a condividere il sapere tra addetti del settore, grazie anche al coinvolgimento di esperti esterni qualificati. Da questo numero inizia anche il viaggio alla scoperta dei mestieri di marina, in particolar modo conosceremo la figura del cuoco di bordo. Buona lettura.
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SOMMARIO MAGGIO 2017
Il Notiziario della Marina è una testata giornalistica della Marina Militare fondata nel 1954 Registrazione Tribunale di Roma n.396/1985 dell’ 8 agosto 1985 Proprietà Ministero della Difesa Editore Ministro della Difesa
DIRETTORE RESPONSABILE Antonio COSENTINO
In copertina:
REDAZIONE:
Luciano REGINA, Pasquale PRINZIVALLI, Emanuele SCIGLIUZZO
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suggestiva immagine di nave Cavour durante l’esercitazione Mare Aperto 2017.
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Situation Report
Mare Aperto 2017 di Antonio Cosentino
Salone internazionale del Libro di Torino di Antonio Cosentino
Sulla rotta atlantica
di Giuseppe Lucafò, Cristina Lanzalaco, Antonio Dell’Anna
Settimana velica internazionale di Giuseppina Greco
Segnali a riva, al via la Minitransat 2017 di Pasquale Prinzivalli
L’Italia e il Mare, tra geopolitica, sicurezza nazionale e sviluppo economico di Michele Carosella
Knowledge sharing formarsi e addestrarsi per competere di Michele Carosella
Amalfi, dalla bussola alla girobussola di Giuseppina Maria Greco
Le giornate di primavera FAI al Varignano di Giampaolo Trucco
Maestri di Cucina e Mensa di Rossella Di Ponzio
Avvenimenti e curiosità in breve di Emanuele Scigliuzzo
Concorso ippico Accademia Navale di Emanuele Scigliuzzo
La sicurezza nei luoghi di lavoro di Salvo Consoli
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oceano atlantico
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mar mediterraneo
nero
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Situation Report maggio 2017
con la collaborazione della sala monitoraggio 3° Reparto - Stato Maggiore Marina Sea Guardian - Operazione di sicurezza navale dell’Alleanza Atlantica. Fregata: Scirocco.
Unifil - Forza di interposizione in Libano delle Nazioni Unite. Personale Marina Militare.
Operation Inherent Resolve - Operazione di contrasto del
terrorismo islamico. Gruppo Operativo Incursori.
Combined Maritime Forces - Forza marittima multinazionale per la sicurezza marittima nella regione (Bahrain). Personale Marina Militare.
Resolute Support Mission - Missione Nato di assistenza e golfo arabico
supporto alle forze di sicurezza e istituzioni dell’Afghanistan. Gruppo Operativo Incursori e personale Brigata Marina San Marco.
M.F.O. - Controllo e verifica della libertà di navigazione nello Stretto di Tiran. Grupnavcost 10: pattugliatori Esploratore, Sentinella e Vedetta, personale Brigata Marina San Marco.
Eunavfor-Med Operazione di contrasto al traffico di esseri umani nel Mediterraneo. Lpd: San Giusto.
Atalanta - Operazione di contrasto alla pirateria marittima dell’U.E. Fregata: Espero.
BMIS Gibuti - Base Militare Italiana di Supporto in Gibuti. Missione di supporto tecnico-logistico alle forze nazionali in transito/sosta. Personale Marina Militare.
Operazione Mare Sicuro - Operazione di presenza, sorve-
glianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale per la tutela degli interessi nazionali. Cacciatopediniere: Doria (flagship); Fregate: Alpino, Zeffiro, Libeccio; Pattugliatori: Cigala Fulgosi
Vi.Pe. Costant Vigilance - Attività di presenza/sorveglianza Vigilanza Pesca/Controllo flussi migratori. Pattugliatore: Libra, Sirio, Spica.
Joint Operation Triton - Operazione congiunta di controllo delle frontiere esterne della U.E. sotto l’egida dell’agenzia Frontex.
SNMCMG 2 - Gruppo navale permanente Nato di contromisure mine Cacciamine: Alghero Campagna d’istruzione 2017 - Campagna addestrativa a favore degli allievi dell’Accaemia Navale: Nave Scuola Amerigo Vespucci
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7 maggio 2017. Ceimonia dell’ammaina bandiera sul ponte di volo di nave Cavour. (foto di Massimo Stotani).
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Mare Aperto 2017
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di Antonio Cosentino
Interoperabilità e integrazione delle forze nazionali e internazionali, per la sicurezza marittima comune dell'Italia, europea e dell’Alleanza Atlantica.
estare e consolidare le capacità operative volte alla tutela degli interessi nazionali ed europei, con particolare riferimento alla sicurezza marittima: questo è stato l’obiettivo dell’esercitazione interforze e internazionale “Mare Aperto”. Gestita dalla Marina Militare, l’esercitazione iniziata l’8 maggio e conclusasi il 18, diretta dal Comandante in Capo della Squadra Navale ammiraglio di squadra Donato Marzano, si è svolta nel Mediterraneo Centrale
ed ha visto la partecipazione non solo delle componenti navali, sommergibilista, aerea, anfibia della Squadra Navale, con la portaerei Cavour e gli AV-8B Plus a bordo, della Brigata Marina San Marco, del Reggimento Lagunari, ma oltre agli assetti dell’Esercito Italiano e dell’Aeronautica Militare, anche di altre 11 unità navali di Turchia, Polonia, Portogallo, Spagna, Canada, Francia e unità navali dei due gruppi permanenti della Nato e della Forza Marittima Europea per confrontarsi in uno scenario
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di crisi internazionale. In azione anche i velivoli Tornado, AMX, CAEW, il Predator, KC 767, dell'Aeronautica Militare, nonché un posto comando di artiglieria terrestre ed un posto comando di artiglieria antiaerea e gli elicotteri AW-129 dell'Esercito Italiano. Dieci giorni intensi di attività a diffi-
coltà crescente hanno caratterizzato l’evento addestrativo, che ha visto coinvolti oltre 5.600 uomini e donne in addestramento alle principali forme di lotta sul mare come la difesa delle navi nella lotta antiaerea, antisommergibile e antinave, il contrasto alle attività illegali sul mare, la gestione di situazioni di crisi in ambienti con
10 maggio 2017. Elicottero EH 101 durante operazioni di supporto al personale della Brigata Marina San Marco. (foto di Maurizio Lapera).
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Ho apprezzato e seguito tutte le diverse fasi con temi addestrativi a difficoltà crescenti di grande impegno degli equipaggi internazionali. Oltre 40 unità in mare e uno sforzo organizzativo articolato e complesso ma con una risposta assolutamente soddisfacente.
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Comandante in Capo della Squadra Navale ammiraglio di squadra Donato Marzano
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presenza di minaccia convenzionale e la proiezione di una forza anfibia dal mare sulla terra. Un’esercitazione importante testimoniata dalla grande quantità di uomini e mezzi coinvolti, che ha visto il 16 e 17 maggio 2017, sulle navi della Marina Militare impegnate la visita del Comandante del NATO’s Allied Maritime Command (MARCOM),Vice Admiral Clive Johnstone. Un evento complesso – ha evidenziato l’ammiraglio Marzano – riprendere l’addestramento nelle diverse forme di lotta di superfice, aerea e subacquea; integrare un dispositivo interforze multinazionale, interagire per la gestione delle crisi che fronteggiano i diversi Paesi del mondo. Nell’ambito dell’esercitazione in un’area situata a sud ovest di Cagliari, sono state ritrovate nove mine e
un proiettile da artiglieria, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Questi ordigni, ancora con esplosivo all’interno, sono stati resi inoffensivi in coordinamento con il Comando di Supporto Logistico della Marina Militare, la Direzione Marittima e la Prefettura di Cagliari. Le Unità Idrografiche dopo aver garantito il REA (rapid environmental assessment) delle Forze Anfibie, hanno identificato un canyon che si inabissa a poche miglia dalla costa e potrebbe nascondere forme di vita preziose, ancora da scoprire come i coralli bianchi.
10 maggio 2017. La fregata (FR) La Fayette e il pattugliatore (FR) Adroit durante una manovra cinematica.
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ante le conferenze, gli incontri e le presentazioni editoriali che si sono svolte al Salone del Libro di Torino, per parlare dell’impegno della Difesa a sostegno della collettività, in linea con il tema di questa trentesima edizione, “Oltre il confine”.
L’evento clou proposto è stato il dibattito sul volume di Barack Obama “Un mondo degno dei nostri figli”, che ha visto la partecipazione del Ministro della Difesa sen. Roberta Pinotti. L’opera raccoglie i discorsi più belli di Obama, dalla notizia della morte di Osama bin Laden alla battaglia contro i pericoli del cambiamento climatico. Moderatore, nonché autore della prefazione del libro, è stato il corrispondente diplomatico del Corriere della Sera, Paolo Valentino, unico giornalista italiano ad aver intervistato nello Studio Ovale il presidente Obama. Altro evento di rilievo, con la pre-
senza del Generale Claudio Graziano, capo di Stato Maggiore della Difesa, la presentazione di due volumi: “Special Operations, dietro le quinte” delle Forze Speciali italiane e “Nome in codice Ares”, che racconta la storia di Andrea Adorno, medaglia d’Oro al Valor Militare in Afghanistan. Nell’ambito degli eventi, la Marina ha illustrato sia le novità editoriali dell’Ufficio Storico e sia l’attività pubblicistica della Forza Armata. Durante la conferenza, dal titolo “La cultura marittima e navale italiana la pubblicistica della Marina”, condotta dal dottor Marco Bonatti, re-
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sponsabile della comunicazione della Commissione per la Sacra Sindone, sono stati presentati i tre periodici della Forza Armata: Bollettino d’Archivio dell’Ufficio Storico, Rivista Marittima e Notiziario della Marina. I direttori responsabili delle pubblicazioni, Giosuè Allegrini, Stefano Ro-
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mano e Antonio Cosentino, hanno sintetizzato al pubblico gli aspetti salienti e le peculiarità dei tre periodici. L’ammiraglio Fabio Caffio, autore del Glossario del Diritto del Mare, ha parlato invece dell’importanza del mare per la nostra Nazione, evidenziando gli aspetti giuridici del
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suo utilizzo. Il dott. Carlo Romeo, direttore di RTV San Marino, insieme agli altri relatori, ci ha parlato della “Nave Amerigo Vespucci, la Signora dei mari”, con la presentazione del volume fotografico, dal titolo “Ieri, oggi e domani” edito da Rodorigo. Il
libro si compone di una raccolta con scatti unici che ripercorrono la storia del veliero, realizzato in due versioni, una più economica e una più pregiata con copertina in tela olona originale della velatura dell’albero di Maestra, rendono il volume inedito e particolare. Il libro ripercorre la storia della nave Scuola della Marina, in occasione del suo rientro in linea dopo i lavori del 2014-2015, illustrati da un ex comandante dell’Unità, il capitano di vascello Curzio Pacifici. A seguire, il comandante Anconelli di Upicom, ha presentato l’attuale Campagna Addestrativa del Vespucci, in navigazione alla volta del Nord America e Canada. Durante l’evento è stata particolarmente apprezzata la proiezione del filmato relativo all’Amerigo Vespucci, l’Unità più anziana in servizio nella Marina, l’attuale comandante del Vespucci, il capitano di vascello Angelo Patruno, in un videomessaggio ha portato i suoi personali saluti e dell’equipaggio ai presenti. L’ultima giornata del Salone del Libro, è stata dedicata alla presentazione del volume:“La Regia Marina e la Grande Guerra”. La conferenza, condotta dal giornalista Vincenzo Grienti, ha visto i comandanti Giosuè Allegrini e Leonardo Merlini, dell’Ufficio Storico della Marina, illustrare il ruolo svolto dalla Regia Marina durante il Primo Conflitto Mondiale. Il prof. Eugenio Lo Sardo, sovrintendente dell’Archivio Centrale dello Stato, ha concluso illustrando il catalogo della mostra: “La Grande Guerra. L’Italia e il Levante”, realizzata in partnership con la Marina. Mentre l’impegno della Marina in attività a favore della collettività è stato evidenziato attraverso la partecipazione alla conferenza Mare Mostro, organizzato presso lo stand della Croce Rossa Italiana. Le Autorità in visita al Salone. Dall’alto a sinistra: il ministro della Difesa, sen. Roberta Pinotti; a seguire: il capo di Stato Maggiore della Difesa gen. Claudio Graziano; accanto: il presidente del Senato Pietro Grasso.
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Sulla rotta Atlantica In viaggio con la nave Scuola Amerigo Vespucci.
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di Giuseppe Lucafò ’ partita la Campagna d'istruzione di quest'anno per la “nave più bella del mondo”, che con i suoi 86 anni di storia custodisce ancora oggi la tradizione di generazioni di uomini e donne della Marina Militare. Lo scorso 19 aprile, dopo aver salutato parenti ed amici accorsi numerosi presso la banchina dell'Arsenale di La Spezia, il Comandante del Vespucci, Capitano di Vascello Angelo Patruno, ha mollato gli ormeggi e, in prossimità della suggestiva cornice del Golfo dei Poeti, la nave ha riaperto le vele per iniziare questa entusiasmante esperienza alla volta del Nordamerica. Tra i 326 militari presenti a bordo del Vespucci ci sono anche 79 allievi del corso Volontari in Ferma Prefissata quadriennale, provenienti dalle scuole di addestramento della Marina
Militare di Taranto e La Maddalena, che attraverso questo imbarco hanno la possibilità di mettere in pratica le lezioni teoriche apprese sui banchi di scuola. Prima di affrontare le acque del Mediterraneo occidentale, nell’insegna di quanto importanti siano le tradizioni marinare, il Vespucci ha ricevuto il saluto da parte della nave più giovane della Marina Militare, la Fregata Europea Multi Missione "Luigi Rizzo. Con la prua rivolta a sud-ovest e favorito dalle buoni condizioni metereologiche il Vespucci è passato al largo delle isole Baleari e ha proseguito attraversato lo Stretto di Gibilterra, un confine geografico da superare per ogni marinaio e il cui passaggio rappresenta una esperienza da far propria, da ricordare e da raccontare. Nel segno della storia e
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delle tradizioni, questo ha portato il Comandante Patruno a ricordare il simpatico aneddoto dell’ammiraglio Straulino che, nell'estate del 1965, comandante del Vespucci in rotta verso il Nord Europa, al passaggio delle Colonne d’Ercole ricevette la segnalazione a lampi di luce dalla stazione a terra "what ship???" e che, seccato fece simpaticamente replicare "what rock??". Nel corso di questa prima navigazione, gli allievi VFP4 oltre a ricevere il “battesimo del mare” hanno svolto turni di guardia, attività manutentive, esercitazioni antincendio e posti di manovra generale, tutte attività che mirano, soprattutto attraverso la navigazione a vela, a far superare quei limiti individuali che temprano
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il carattere e fanno apprendere il valore assoluto dell’equipaggio, del gioco di squadra e il senso del dovere, individuale e collettivo. La prima tratta del Vespucci si è conclusa dopo 9 giorni di mare nella città portoghese di Sines, terra natia del famoso esploratore Vasco da Gama. L’equipaggio ha avuto l’opportunità di incontrare la popola-
zione locale e gli equipaggi delle 21 navi a vela partecipanti alla “Tall Ship Race 2017”, regata internazionale organizzata per mantenere viva la tradizione della navigazione a vela e la passione per il mare. Tra profondi amatori dello sport velico e persone desiderose di ammirare gli ottoni, i legni e l’imponente alberatura, sono stati circa 4.000 i visitatori che sfidando la pioggia si sono recati a bordo.“Una nave unica, preziosa”, il commento comune della gente.
Il 1 maggio il Vespucci ha disormeggiato ed è stato protagonista della "Sail Parade" defilando nelle acque portuali di Sines e dando il via alla regata internazionale che, diretta verso l’Isola di Madeira, richiama tempi epici in cui gli antichi navigatori sfidavano l'Oceano per trovare fortuna nel "Nuovo Mondo". Nei cinque giorni successivi il veliero ha navigato alla volta di Funchal e gli allievi in addestramento hanno proseguito le attività con entusiasmo “Oggi sono sul Vespucci e mi sento in un luogo particolare. Hanno ragione i più anziani quando dicono che questa è una scuola di vita. Per me è un’esperienza unica, voglio andare avanti in Marina, restare in questo ambiente e fare questo lavoro
da grande”. A Madeira, dal 6 maggio, il Vespucci ha rappresentato per le circa 1.000 persone intervenute a bordo un luogo dove ascoltare la storia e le tradizioni marinare del veliero e soprattutto dove ammirare l'eccellenza di un simbolo del made in Italy. La Nave è ripartita il 10 maggio per la navigazione più impegnativa: la traversata dell’Atlantico verso Hamilton, alle Bermuda, dove arriverà spinta dagli Alisei - i venti che da sempre sono stati utilizzati dai grandi navigatori per effettuare le traversate oceaniche verso ovest - dopo altri 20 giorni in mare, al temine di questa prima fase che l’ha già vista percorrere circa 4500 miglia nautiche in circa 700 ore di navigazione.
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SOFFIA IL VENTO IN POPPA La navigazione a vela per raggiungere Hamilton (Bermuda), una delle tappe della Campagna.
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di Cristina Lanzalaco
ura a bordo. L'equipaggio di Nave Vespucci esegue l'ordine del Nostromo e fissa il trevo dell'albero maestro. Il vento è ottimale per una navigazione a vela, così, dopo la riunione quotidiana sulla situazione meteorologica, si è deciso di spegnere i motori e di spiegare le vele. Il fischio dei nocchieri, che rimbomba nell'ampio spazio dell'Oceano Atlantico, richiama l'attenzione di tutto il personale di bordo pronto per eseguire il posto di manovra generale alla
vela. Ciascuno di loro ha un compito preciso e si dispone nella zona di proprio interesse, chi al centro della nave, chi a poppa e chi a prora. Il lavoro di squadra è fondamentale in questa manovra di apertura delle vele ma è soprattutto un momento di addestramento per i più giovani, come gli allievi volontari in ferma prefissata quadriennale che apprendono le peculiari nozioni dell'arte marinaresca, trasmesse nel modo più antico del mondo, attraverso l'esperienza dei più esperti. Usanze
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e metodi che si tramandano da generazioni di marinai e che ancora oggi conservano un attaccamento alle tradizioni di questo storico veliero che ha solcato i mari di tutto il mondo. Si aprono alcune delle vele quadre dei tre alberi verticali, ma il vento di poppa pieno permette alla Signora dei Mari di raggiungere la massima
espressione della sua bellezza con l'apertura degli Scopamare, utilizzati l'ultima volta circa 10 anni fa. Si tratta di vele auriche laterali aggiuntive, allineate alla vela quadra del trevo dell'albero di trinchetto, che aumentano la superficie velica per sfruttare al massimo il vento disponibile.Con tutta la sua maestosità la nave scuola Amerigo Ve-
spucci, ambasciatrice dell'Italia, continua a seguire la rotta per raggiungere la città di Hamilton (Bermuda), terza tappa della campagna d'Istruzione 2017, dove ad attenderla ci saranno numerosi visitatori curiosi di ammirare il gioiello della marineria italiana, che mantiene un fascino immutato in una realtà dove la tecnologia è predominante.
UNA NAVE, UN MOTTO, UN LOGO E TANTE VITE FORGIATE PER IL MARE
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di Antonio Dell’Anna
l motto “non chi comincia ma quel che persevera” si attribuisce al famoso scienziato e artista del Rinascimento Leonardo Da Vinci per ricordare che non è importante l’inizio di un progetto ma il suo compimento. Il logo, quest’anno per la prima volta ricreato ex-novo, all’apparenza semplice nei colori e nel tratto, è invece ricco di significati, dalla forma
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ai colori e alla stessa scritta che parlano alle menti richiamando sensazioni e associazioni di idee. Prende spunto dalla sagoma inconfondibile del Vespucci. L’alternanza del bianco e nero attraversato da una linea dorata richiama fedelmente i colori predominanti dello scafo e del ponte della nave Scuola. ll tutto raccordato e tenuto in equilibrio dalla fascia dorata centrale, che si propaga verso prora, quasi a voler anticipare ed auspicare un futuro ancora lungo, vivido e fecondo, dorato appunto.
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Il nome della nave “Amerigo Vespucci” è tratteggiato con un carattere che evoca semplicità e allo stesso tempo lucidità d’azione, idee chiare. Un carattere che denota apertura, disponibilità alle relazioni e alla comunicazione, ed il Vespucci è ambasciatrice di italianità nel mondo. Infine la Patria, celebrata dalla bandiera che sventola a poppa. Un complesso di grandi valori etradizioni sintetizzati in un logo per essere tramandati di generazione in generazione e nel mondo.
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di Giuseppina Greco
ilancio conclusivo eccellente per la Settimana Velica Internazionale Accademia Navale Città di Livorno (SVIANCL). Nelle acque labroniche, dal 22 aprile al 1 maggio, hanno regatato ben 500 atleti, oltre 150 sono state le imbarcazioni coinvolte nelle competizioni, 8 circoli velici hanno dato il loro contributo per la buona riuscita dell'evento, oltre ad un nutrito staff di allievi dell’Accademia Navale. Si è trattato di un appuntamento internazionale di grande rilevanza e tradizione, che affonda le sue radici
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nella regata del centenario, svoltasi nel 1981 per celebrare il primo secolo di vita del nostro Istituto. La manifestazione scaturita da una rinnovata sinergia con la Città e i circoli velici di Livorno, scevra da aspetti commerciali, votata a crescere in maniera progressiva, con la prua orientata all’eccellenza. Il principale obiettivo della partecipazione della Marina e dell’Accademia Navale a quest’iniziativa è di aprirsi al territorio e di avvicinare il territorio al mare, diffondendone i valori. Di seguito le Classi di Regata: "Tridente 16" per la Naval Academies Regatta, "Altura", "Minialtura", "L’Equipe", "2.4 Mr", "Martin 16", "Laser Bug", "J24", "Marblehead", e dei raduni di S.U.P. e Windsurf.
Entusiasmo tra gli organizzatori.“Siamo molto soddisfatti – afferma il capitano di fregata Alessandro Bausone, Capo Ufficio Regate Veliche – abbiamo superato tutte le aspettative, conquistando il pubblico anche sui social Facebook, Instagram e Twitter con oltre 5000 like netti sulla pagina e oltre 319 mila utenti unici raggiunti da almeno un contenuto. C’è stata una grande partecipazione grazie ai Circoli Velici e una forte sinergia tra Accademia Navale e Comune di Livorno. Nei prossimi giorni già al lavoro per l’edizione 2018 della Settimana Velica Internazionale puntando a triplicare i risultati”. Presente anche nave Palinuro che, ormeggiata presso il molo Mediceo, ha accolto a bordo oltre 5000 visitatori nell’arco della manifestazione. Dalle testimonianze dei regatanti emerge la passione per la vela che accomuna gli equipaggi delle imbar-
cazioni partecipanti a questa edizione della SVIANCL. Tutti gli atleti hanno dato il massimo per migliorare le proprie posizioni nelle classifiche parziali, e proprio in questa circostanza è emersa la bravura dei regatanti che hanno regalato uno spettacolo acceso e combattuto. Fino all’ultima prova la classifica era incerta, lasciando col fiato sospeso il pubblico accorso sui campi di regata. I vincitori finali al termine del secondo weekend di regate sono stati premiati durante la Cerimonia di chiusura in Accademia Navale. Per la Classe Tridente 16, nell’ambito della Naval Academies Regatta, al primo posto l’equipaggio della Marina Spagnola; l’innovativo e spettacolare format della regata, utilizzato dalla Lega Italiana Vela, è suddiviso in diverse regate brevi, a batterie di sei derive monotipo, con avvicendaAcque antistanti la città di Livorno, 24 aprile 2017. La flotta delle imbarcazioni classe J24 sul lato di poppa, con gli spinnaker issati, durante una delle prove della regata. (foto di Andrea Berti).
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La settimana velica internazionale, Accademia Navale Città di Livorno, è un appuntamento di grande rilevanza e tradizione che affonda le sue radici nella regata del centenario, svoltasi nel 1981 per celebrare il primo secolo di vita dell’Istituto.
mento degli equipaggi in mare. Per la classe J24 ha vinto “ La Superba”, con equipaggio del Centro Velico Altura di Napoli della Marina Militare. L’affascinante regata d’altura ha visto emergere vincitore l’equipaggio dell’imbarcazione “Mefistofele” mentre “Antares” della Sezione velica dell’Accademia, si è classificata al 6° posto. Grazie al Live Tracking il pubblico ha avuto la possibilità di seguire le prove della Naval Academies Regatta attraverso internet rimanendo in contatto costante con i protagonisti in mare mentre i regatanti, una volta rientrati a terra, hanno potuto guardare i momenti decisivi delle singole gare, discutere delle scelte tattiche, N OT I Z I A R I O
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studiare le strategie e analizzare i risultati utili. Ogni imbarcazione, infatti, è stata dotata di un sistema di localizzazione GPS che ha permesso, in tempo reale, di avere la posizione, la velocità e la rotta oltre che sul web anche attraverso i social. Numerose le iniziative collaterali. La Settimana Velica Internazionale ha promosso il concorso artistico “Il mare e le Vele”, organizzato in collaborazione con il quotidiano “Il Tirreno”, riservato agli alunni delle scuole Primarie e Secondarie di Primo Livello, i cui lavori selezionati sono stati esposti nell’ambito di una mostra allestita presso la “Galleria Allievi” dell’Accademia Navale. Quest’anno, inoltre, è stata data an-
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cora maggiore attenzione ai temi legati al sociale e alla solidarietà, con l’Unicef che ha portato nella splendida Terrazza Mascagni le sue originali “Pigotte Marinare”, e con la Fondazione Francesca Rava-NPH Italia Onlus, beneficiaria di una parte delle quote di iscrizione alle regate: il 10% della quota di ogni imbarcazione sarà destinato a sostenere il programma di aiuto ai bambini disabili accolti in Casa San Marcos, all’interno della Casa orfanotrofio NPH Repubblica Dominicana. Alcuni degli scatti più significativi della manifestazione Settimana Velica Internazionale Accademia Navale e Città di Livorno, svoltasi dal 22 aprile al 1 maggio 2017.
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Segnali a riva, al via la Minitransat 2017 Una delle regate più famose al mondo, la più difficile che un velista possa affrontare è giunta alla ventesima edizione. La partenza il prossimo primo ottobre.
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di Pasquale Prinzivalli
elle acque di La Rochelle in Francia, il primo ottobre prossimo, sulla linea di partenza saranno 84 i velisti provenienti da quindici Paesi che in solitario, a bordo di una barca di soli 6,50 metri, parteciperanno alla regata transatlantica, tra questi 10 saranno donne. Nell’edizione 2017 della Minitransat ci sarà una novità, quest’anno la sede della prima tappa si sposta da Lanzarote a Las Palmas de Gran Canaria, per poi riprendere il primo novembre, attraverso il grande salto
atlantico per Le Marin in Martinica ai Caraibi. Oltre 4.000 miglia nautiche da percorrere con una imbarcazione che ha una lunghezza poco più di 21 ft. La Minitransat non è una semplice regata, trampolino di lancio per molti skipper che entreranno a far parte della vela oceanica è soprattutto una sfida con se stessi, una avventura unica nel panorama della Andrea Pendibene, atleta della Marina Militare in assetto di bolina mure a sinistra, a bordo del Mini 650 Pogo3, Pegaso Marina Militare”, durante una sessione di allenamento.
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vela, da vivere miglio dopo miglio. La Minitransat nasce nel 1977 da una invenzione dell’inglese Bob Salomon ed è la regata principale del circuito di Classe 650, riservata ai migliori skipper al mondo che si disputa ogni anno dispari in solitario e senza assistenza esterna. Sono vietati infatti i contatti con telefoni gsm e satellitari, la sicurezza è garantita grazie alle chiamate giornaliere tramite VHF alle barche assistenza. Ben otto gli italiani iscritti, tra questi l’atleta della Marina Militare, Andrea Pendibene sull’imbarcazione Pogo 3, ITA 883 “Pegaso Marina Militare”. Velista, classe 1981, una laurea in architettura navale, una specializzazione in ingegneria nautica e 18 mila miglia nautiche sulle spalle. Il Notiziario della Marina seguirà
Andrea Pendibene, in assetto al lasco mure a sinistra, con gennaker issato, a bordo del Mini 650 Pogo3, Pegaso Marina Militare”, durante un allenamento.
Andrea Pendibene in questa fase di avvicinamento alla Minitransat, nei prossimi numeri conosceremo meglio il nostro “marinaio” e i motivi per i quali è stato spinto a partecipare per la quarta volta a questa sfida oceanica. Conosceremo la barca che condurrà, con le sue caratteristiche tecniche e le sue rigide regole di stazza ed infine ci addentreremo nella storia della Minitransat con la sua crescita, edizione dopo edizione, fatta di gloria e spesso di eventi dolorosi, dalla quale sono passati velisti diventati poi leggenda della vela.
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L’Italia e il Mare
Marina Militare e Università degli studi di Perugia in una giornata interamente dedicata al mare. Tra geopolitica, sicurezza nazionale e sviluppo economico. di Michele Carosella
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na giornata dedicata al mare, ricca di eventi e di studio, quella che si è svolta il 9 maggio a Perugia e frutto di una collaborazione tra la Marina Militare e l’Università degli studi di Perugia, che insieme nel 2016 hanno firmato un protocollo d’intesa volto a individuare percorsi e aree comuni di collaborazione. Quest’anno la collaborazione ha
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portato una novità interessante, inserita in una giornata interamente dedicata al mare e ai temi ad esso collegati, svoltasi nel capoluogo perugino. Nella mattinata presso il dipartimento di ingegneria dell’ateneo gli ingegneri della Marina e quelli dell’Università hanno avuto un proficuo confronto tecnico che ha permesso di esplorare gli ambiti di una collaborazione rivolta ad un futuro sempre più ecocompatibile. Non è mancata neppure l’occasione di organizzare un punto di informazione e orientamento per i giovani perugini, infatti la presenza del centro mobile d’informazione della Marina Militare in piazza IV Novembre, salotto centrale della città ha permesso a molti giovani di scoprire delle valide opportunità di studio e professionali offerte dalla Marina.
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Il cuore e momento centrale della giornata è stato però il convegno sul tema l’Italia e il mare, tenuto presso la facoltà di scienze politiche, con la partecipazione di studenti, ricercatori e personalità del mondo culturale e scientifico. Occasione di approfondimento salutata dal Magnifico Rettore, prof. Franco Moriconi, presentata alla numerosa platea degli intervenuti, dal Direttore del Dipartimento di Scienze politiche, professor Ambrogio Santambrogio e organizzata dal professor Alessandro Campi, docente di relazioni internazionali. Il convegno, conclusosi con una tavola rotonda sul tema “Nel Mediterraneo, oltre il Mediterraneo: l’Italia come paese marittimo”, è stato preceduto dall’intervento del capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di
Il convegno, si è concluso con una tavola rotonda sul tema “Nel Mediterraneo, oltre il Mediterraneo: l’Italia come paese marittimo”. squadra Valter Girardelli, che ha stimolato la riflessione dei ricercatori su come il mare debba considerarsi risorsa strategica per l’Italia e il ruolo determinante che, in questo contesto assume, lo strumento navale della Marina Militare a favore della collettività nazionale e internazionale. L’ammiraglio ha puntualizzato come oggi l’umanità, in generale, e la società italiana ed europea in particolare possa considerarsi completamente immersa in una dimensione di grande interconnessione ove, insieme all’accrescimento delle opportunità di interazione e di accesso all’informazione, si sono accentuati anche i connotati di una concorrenza serrata e senza confini, anche nel mondo del sapere. È una delle tante sfide dell’oggi, che possono essere affrontate efficacemente, ha precisato il Capo della Marina Militare, se si riesce a guardare oltre l’orizzonte avendo ben chiaro il concetto di economia della conoscenza, percorrendo scelte basate sulla qualità e sulla innovazione dei prodotti. Il capitale umano – da sempre ricchezza prima e insostituibile di qualsivoglia L’ammiraglio Valter Girardelli, alla sua sinistra il Pro-Rettore dell’Università degli Studi di Perugia prof. Fabrizio Figorilli, a destra il prof. Alessandro Campi. (foto di Maurizio Flamini).
realtà organizzativa – è chiamato ad adattarsi oggi in modo sempre più spedito al fluire di incalzanti innovazioni, pena l’obsolescenza qualora non si assecondi l’aggiornamento permanente. Al concetto di “conoscenza”, l’ammiraglio ha poi abbinato, non a caso per un paese come l’Italia, l’aggettivo “marittima” per significare che l’investimento in conoscenza nel settore marittimo è una sicura modalità per acquisire e mantenere le capacità necessarie ad affrontare al meglio
la competizione globale. In questo senso, ha inoltre precisato, l’universo militare deve precorrere i tempi, spinto dalla necessità di porsi sempre “in avanti e in anticipo” , secondo la tradizione della Marina, rispetto ai potenziali rischi, instabilità, minacce e incertezze. Lo strumento militare e le politiche di difesa e di sicurezza, ha poi sottolineato l’ammiraglio Girardelli, sono uno degli asset che sostengono l’azione di una nazione insieme a quello diplomatico, finanziario ed economico.
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Knowledge sharing
formarsi e addestrarsi per competere
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di Michele Carosella ’ ormai consolidato e condiviso che comunicare sia una funzione essenziale per una pubblica amministrazione e la comunicazione, in tutte le sue declinazioni, rappresenta un fattore strategico, di cui occuparsi con professionalità e competenza, affidato a professionisti del settore. Queste competenze possono essere acquisite con facilità, grazie ad una accresciuta sensibilità da parte degli operatori della comunicazione e grazie alla disponibilità di chi già opera da tempo e si mette a disposizione dei più giovani. Negli ultimi anni e oggi, sempre di più, la condivisione di conoscenza e di sapere è uno dei riferimenti cardine con il quale l’Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione della Marina riesce a garantire un ambiente favorevolmente sensibile ai temi e alle strategie comunicative. Molte le iniziative formative che hanno caratterizzato il 2016 e i primi sei mesi del 2017. Tra queste il programma di formazione basica alla pubblica informazione e comunicazione rivolto agli operatori che
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a bordo delle Unità Navali e nei comandi a terra già operano o dovranno farlo fornendo supporto, nello specifico settore, al proprio comando. I corsi già svolti e tenuti da personale esperto dell’Upicom sono stati a febbraio quelli di La Spezia e Livorno, a giugno verrà interessata la Base di Taranto e a se-
tra le persone “La stadifferenza solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza Lev Nikolàevič Tolstòj
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guire prima della fine dell’anno Augusta. Il programma di formazione e addestramento a caratterizzazione navale, grazie alla condivisione del sapere, integra e completa i già noti programmi di formazione interforze, come i master in comunicazione e pubblica informazione organizzati da Difeform dall’Institute for Global Studies o dalla Scuola Nazionale di Amministrazione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Una iniziativa interessante è poi
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rappresentata dal ciclo di conferenze dal titolo Conversazioni sulla comunicazione dedicati a temi specifici di comunicazione e orientate a condividere il sapere tra addetti al settore e a scoprire gli aggiornamenti più interessanti, grazie al coinvolgimento di esperti esterni qualificati e riconosciuti. Iniziative che hanno principalmente lo scopo di aggiornare e in qualche modo completare le conoscenze di chi opera nei diversi settori comunicativi e da ultimo le collaborazioni con gli Istituti scolastici romani Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II e Gaetano De Sanctis, volti alla realizzazione di percorsi formativi nell’ambito del progetto didattico di alternanza scuola-lavoro. Il coinvolgimento dei giovanissimi in automatismi o dinamiche lavorative, in particolare nel settore comunicativo, aiuta notevolmente lo sviluppo di un pensiero laterale, che non è connaturato all’ambiente militare ma che rappresenta una vera e propria risorsa aggiuntiva. Due momenti del ciclo di conferenze organizzate da Upicom. A sinistra il dott.Vincenzo Morgante direttore TGR RAI con l’ammiraglio Fabio Agostini, a seguire sullo sfondo il dott. Nicola Bonaccini, giornalista ed esperto di comunicazione.
Amalfi, dalla bussola alla girobussola di Giuseppina Maria Greco
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ussole e girobussole, peripli e portolani, radionavigazione e navigazione satellitare. Ma anche tavole delle maree, grandi navigatori e guerre tra Repubbliche marinare. Le storie del mare sono in scena ad Amalfi dal 28 maggio
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2017 nell'ambito del percorso espositivo "Dalla bussola alla girobussola. Il fascino della navigazione attraverso gli oggetti che hanno guidato nei secoli l’uomo sul mare", realizzato grazie ad una sinergia tra Marina Militare, Comune di Amalfi e Asso-
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ciazione MetaMorfosi. Sotto le maestose volte a crociera dell’Antico Arsenale di Amalfi, lo spettatore compie un affascinante viaggio tra gli oggetti simbolo della navigazione. La mostra racconta le innovazioni strumentali durante i secoli e le gesta dei grandi uomini della storia che hanno osato varcare i confini solcando i mari: Flavio Gioia, inventore secondo la tradizione della bussola magnetica, Cristoforo Colombo,Amerigo Vespucci, Ferdinando Magellano,Vasco da Gama e Giovanni Caboto. Ma le storie coinvolgono anche le quattro Repubbliche marinare italiane, Amalfi, Pisa, Genova e Venezia: le quattro “superpotenze” del mare che si contesero il dominio del Mediterraneo. La Marina Militare Italiana ha messo a disposizione del progetto espositivo pezzi pregiati di grande valore storico e artistico. Dalla collezione del Museo Storico Navale di Venezia, tra i tanti in espo-
sizione, menzioniamo una bussola cinese su piatto in legno, un goniometro veneziano del 1694, un planisfero celeste arabo del XVI secolo, una bussola genovese del XVIII secolo e una clessidra quadrupla del XV secolo. Dalla collezione dell’Istituto Idrografico della Marina Militare, citiamo, tra gli altri, la bussola giroscopica, il cronometro B.P. Ulysse Nardin, le carte nautiche, le pubblicazioni e il modello in scala dell’Unità idrooceanografica ammiraglio Magnaghi. Dalla collezione dello Stato Maggiore della Marina arrivano lo straordinario modello in scala del Bucintoro (Galea
di Stato dei Dogi di Venezia), il pregevole volume “I Portolani” corredato di geocarte nautiche e il candelabro per ottica fissa. Il percorso espositivo si conclude con un’installazione di collage realizzata dall’artista italiano Lamberto Pignotti che partendo dalle immagini delle navi scuola a vela della Marina Militare, realizza un'opera adottando una tecnica che rimanda sia alla tradizione pittorica iconografico-cristiana, sia alla rosa dei venti.
Museo della bussola e del ducato marinaro di Amalfi, 27 maggio 2017. Lo straordinario modello in scala del Bucintoro (Galea di Stato dei Dogi di Venezia); a sinistra: il comandante Allegrini insieme al giornalista Franco Di Mare durante la visita al Museo; sotto: l’intervento del sindaco di Amalfi, Daniele Milano.
Una grande mostra, allestita nella splendida cittadina di Amalfi adagiata su uno dei tratti di costa più belli della Campania, che attira l'attenzione di collezionisti ed appassionati, visitabile fino al 26 novembre 2017.
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Le Giornate di Primavera FAI al Varignano N OT I Z I A R I O
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di Giampaolo Trucco essuno l’immaginava possibile, nessuno avrebbe scommesso che potesse accadere. Eppure, contro ogni aspettativa, la sede del Comando Subacquei ed Incursori (COMSUBIN) della Marina Militare è stata aperta al pubblico nell’ambito delle
“Giornate di Primavera” organizzate dal Fondo Ambiente Italiano (FAI) in tutto il Paese nell’ultimo week-end del mese di marzo. Il Comandante di Comsubin, Contrammiraglio Paolo Pezzutti, ha messo in moto una macchina organizzativa che ha dovuto tenere conto di molteplici aspetti indispensabili a rendere indimenticabile e sicura la visita della fortezza del Varignano. Il Varignano, un promontorio con una storia iniziata 2.000 anni fa, è oggi custode di leggende ed imprese e mai, prima d’ora, era stato aperto completamente ed in maniera indiscriminata al pubblico, proprio perché sede delle Forze Speciali e dei Palombari della Marina. Un’ulteriore particolarità di quest’eccezionale evento è stata di poterlo preparare con centinaia di studenti delle scuole superiori della Spezia in virtù del fatto che le Giornate di Primavera del FAI, oltre a consentire la visita di luoghi d’arte o storici normalmente inaccessibili, li coinvolgono in qualità di “apprendisti ciceroni”, secondo quanto previsto dall’alternanza scuola-lavoro disposta dalla legge 107 del 13 luglio 2015. Questa opportunità ha consentito di avvicinare 250 giovani alla realtà storica ed operativa del Raggruppamento Subacquei ed Incursori, attraverso un’attività formativa protrattasi per alcuni mesi nelle scuole della Provincia e all’interno del Varignano. Per il fascino attrattivo esercitato da Comsubin, era lecito aspettarsi una notevole affluenza. Per tale ragione e prevenire ogni possibile problema, la Prefettura della Spezia ha voluto predisporre un piano di coordinamento tra le Forze di Polizia e gli Enti pubblici e privati al fine di ottimizzare gli aspetti, logistici e di sicurezza, che era giusto prevedere per un evento che avrebbe potuto avere rilevanza nazionale. Con queste misure, corroborate da un dispositivo interno al Varignano pronto a rispondere a qualsiasi tipo di minaccia, alle 10.00 del 25 marzo 2017 sono stati aperti i cancelli del corpo di guardia della base degli Incursori e dei Palombari della Marina
ad una fila di persone che aveva già raggiunto i 250 metri di lunghezza. Così, suddivisi in gruppi da 100 persone, i visitatori sono stati accompagnati dal personale di Comsubin in un particolare percorso storicoculturale raccontato con entusiasmo dagli studenti delle scuole superiori della Spezia. Tra questi è doveroso ricordare i professori ed i ragazzi del Liceo Artistico Cardarelli che hanno realizzato sia 9 totem che descrivevano, nel dettaglio, la memoria storica dei diversi luoghi oggetto della visita, sia un plastico in tre dimensioni dei principali fabbricati del Varignano che anticipava a coloro che erano in fila all’esterno che cosa avrebbero potuto vedere all’interno della base. Migliaia di persone, provenienti da tutta Italia e da molti paesi europei, hanno avuto modo di scoprire gli eventi storici che dal 1564, anno nel quale venne realizzata la fortezza di Santa Maria oggi annessa al comprensorio del Raggruppamento, hanno portato alla realizzazione del Lazzaretto nel 1724, all’idea napoleonica di volervi costruire un arsenale militare ed alla prigionia dorata del Generale Giuseppe Garibaldi, catturato dai Bersaglieri in Aspromonte nel 1862. Relativamente al Generale che unificò l’Italia, è da segnalare l’interessante mostra di cimeli garibaldini che, per l’occasione, è stata allestita nel circolo di Rappresentanza di Comsubin da parte del Museo etnografico della Spezia. Infine, i visitatori hanno potuto scoprire quando siano arrivati i palombari al Varignano (1910), l’epopea dei Mezzi di Assalto della Marina dell’ultimo conflitto mondiale e l’odierno Comsubin raccontato attraverso una selezione dei materiali più moderni in dotazione agli Incursori ed ai Palombari. L’apertura straordinaria del Varignano al pubblico ha richiamato 7.807 visitatori, ed è stato il secondo evento più visitato in Italia ed il primo per quanto riguarda le donazioni effettuate al FAI per gli interventi di restauro al patrimonio storico-culturale del Paese.
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in dagli albori della storia l’alimentazione in mare ha rappresentato una questione molto importante, ma vediamo nello specifico cosa mangiavano i marinai fin dai tempi più antichi. Primo alimento indiscusso portato sulle tavole era il pane, (3000 a.c.), insieme al pesce, al montone, alla carne secca, al miele, ai datteri, all’olio d’oliva e alla birra. Anche nel 1250 a.c. secondo quanto riporta il papiro di Harris i prodotti alimentari consumati a bordo erano il pane, le focacce e la carne secca. N OT I Z I A R I O
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Con i fenici popolo di grandi navigatori arrivarono i cereali e i legumi. Dai testi antichi di Tucidide si evince che i greci nel V secolo a.c. introdussero la presenza del grano a bordo, da questo si deduce che già si panificava sulle navi. Inoltre requisivano i fornai civili e li portavano a bordo durante i viaggi in mare. Non esistevano allora cuochi e fornai militari, cosa impensabile ai giorni nostri. Dopo questo breve excursus storico passiamo a descrivere come si svolge l’attività del cuoco “odier-
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no”. In primis è il responsabile della preparazione di tutti i pasti a bordo, coordina tutta l’attività della cucina, inclusa l'applicazione delle regole igienico-sanitarie. E’ impiegato nelle cambuse dove avviene la preparazione delle derrate e lo scongelamento (nel caso di prodotti surgelati) da portare nella cucina già di prima mattina, nella panetteria dove vengono sfornati più volte al giorno pane e pizza, e in alcuni casi all'interno dei “quadrati”, ovvero quei luoghi dove si svolgono le mense. Alle
Maestri di cucina e mensa di Rossella di Ponzio
Inizia il viaggio alla scoperta dei mestieri della Marina, in particolar modo conosceremo la figura del cuoco di bordo.
06:00 del mattino, il cuoco di servizio è il primo ad entrare in cucina poiché ha il compito di preparare la colazione all’equipaggio. Non mancano mai: latte, latte e cacao, the, brioche, biscotti, pane e affettati vari per apportare il giusto contributo calorico che serve per affrontare la giornata lavorativa. Ma come si diventa cuoco della Marina? Prima di diventare un cuoco ufficiale della Marina, si segue un iter formativo ben definito: dopo aver superato il concorso Volontario in Ferma Pre-
fissata Quadriennale (V.F.P.4), al militare viene assegnata la “Categoria”, ovvero la specializzazione che lo accompagnerà nel corso di tutta la carriera lavorativa. L’assegnazione avviene tenendo anche conto del diploma in possesso, delle esperienze pregresse e delle aspirazioni del militare. Da qui inizia l’iter formativo della durata di sei mesi, dove il cuoco studia e mette in pratica gli insegnamenti attraverso lezioni frontali in aula ed esercitazioni pratiche presso la “cucina didattica” di Mari-
scuola Taranto. Il tirocinio pratico sulle unità della Marina durerà tre mesi. Un percorso impegnativo che come tutti i lavori richiede grande passione e professionalità, non dimenticando che uno dei primi obiettivi del cuoco di bordo è quello di regalare un sorriso a ogni membro dell’equipaggio, perché quando si è in mare, una vera gioia, che appaga intimamente “la persona” e non solo il militare, è rappresentata dal sedersi a tavola e mangiare bene in compagnia. Di seguito riportiamo
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A mezzanotte, sulle navi della Marina Militare, in navigazione in tutti i mari del mondo, la pizza è sempre presente.
fantasia ed estrosità, ma anche tanta esperienza per capire come rendere felice l’equipaggio magari anche nelle giornate più intense e stressanti soprattutto quando si è in mare per tanto tempo. Spesso durante la navigazione, quando telefoni e antenne tv non sono utilizzabili, l’incontro conviviale a pranzo con i colleghi è l’unico “diversivo” piacevole che può distogliere i pensieri dal susseguirsi di turni di lavoro e di riposo. una scheda tecnica con alcune curiosità che riguardano il lavoro del cuoco di bordo.
Come viene scelto il menù del giorno? Quali apporti calorici sono necessari ogni giorno? l menù viene scelto quasi sempre in base alle materie prime imbarcate a bordo. Nel caso di unità navali in navigazione, si cerca di utilizzare nei primi giorni i viveri freschi per evitare che deperiscano, oltre che per offrire piatti più ricchi di vitamine e sali minerali. Ogni giorno vengono proposti primi piatti variegati che possono essere graditi da tutto l’equipaggio; lo stesso accade per i secondi piatti, generalmente uno “di mare” ed uno “di terra”, in modo da offrire all’equipaggio una maggiore opportunità di scelta alimentare.
Qual è il criterio di scelta per l’acquisto delle materie prime che servono alla preparazione i pasti? Il gestore della mensa è obbligato per legge ad acquistare le materie prime, presso aziende appaltatrici vincitrici di gare. Generalmente a bordo si confezionano pasti utilizzando ortaggi e verdure di stagione, si predilige utilizzare le carni bianche per un fattore di versatilità e vario utilizzo, pesce senza spine e molluschi come polipo, seppie e calamari. Si pensa ad offrire ogni giorno un piatto diverso, quindi ci vuole N OT I Z I A R I O
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Ci sono dei pasti preferiti dall’equipaggio? L’equipaggio è formato da militari di diversa età anagrafica si è notato che, probabilmente per la comune cultura e “forma mentis”, tutti i piatti più tradizionali che apportano un ottimale nutrimento calorico sono i preferiti. Vanno per la maggiore la cotoletta alla milanese
accompagnata da un contorno e la lasagna alla bolognese. Con queste pietanze è facile trovare sorrisi e soddisfazione a tavola, perché con la semplicità del piatto unito alla sua bontà si riesce
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a far rivivere all’equipaggio, quelle sensazioni che avrebbe provato mangiando a casa propria. Per tradizione della Marina Militare, ogni domenica e giovedì a bordo delle unità navali, la cucina prepara il dolce per tutto l’equipaggio e quindi da nord a sud tutti i cuochi in queste giornate sono alle prese con la pasticceria di bordo.
Oltre ai pasti regolari come colazione, pranzo e cena, ci sono dei piatti che vengono preparati per occasioni particolari o fuori programma? Uno su tutti: la tradizionale distribuzione della pizza che avviene a mezzanotte in navigazione. Serve per rinforzare, anche nel morale, il personale che raggiunge il proprio posto di servizio come sale macchine o le alette di plancia per le vedette. Chi invece a mezzanotte ultima il turno di servizio, prima di andare a dormire, si ferma volentieri a bere una birra in compagnia mangiando un pezzo di pizza. Com’è strutturata la cucina di bordo? Ci sono forni anche per la fare il pane o la pizza? La cucina di bordo è un locale dove si trova tutto ciò che ci consente la preparazione dei pasti, ovvero aree di lavoro differenti per tipologia di cibo nel rispetto delle vigenti norme sull’igiene alimentare. Di massima, una cucina di bordo prevede zone separate per confezionare verdure e ortaggi, carni, pesce e affettati. In un locale attiguo o, in alcuni casi integrato alla cucina, si trova il locale panetteria dove si prepara il pane, la pizza, e tutti i prodotti da forno che la fantasia dei cuochi di bordo sforna quotidianamente.
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di Emanuele Scigliuzzo
avvenimenti e curiosità in breve
Nave Italia, campagna solidale 2017
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Continua la collaborazione iniziata dieci anni fa tra la Marina Militare e lo Yacht Club Italianno che ha dato vita alla Fondazione Tender to Nave Italia. Attraverso il Brigantino, la fondazione promuove la cultura del mare a scopi educativi e di inclusione sociale, con destinatari associazioni onlus no profit che si prendono cura di ragazzi in difficoltà. (foto 1)
Iter formativo concluso per i nuovi ISMEF
Si è conlcusa la fase di formazione per il conseguimento dell’abilitazione a Istruttore Marinaresco Educatore Fisico (ISMEF) per i 14 militari vincitori dell’ultimo concorso. Il corso si è svolto in due fasi, la primaD E L L A
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presso la scuola dello sport del C.O.N.I, e la seconda presso il Centro Remiero di Sabaudia. Con questa importante collaborazione la Marina Militare mira ad una crescita professionale del settore tecnico sportivo. (foto 2)
Inaugurata la Sala delle Polene
Sono ventotto le polene lignee esposte nella sala a loro dedicata all’interno del museo Tecnico Navale di La Spezia. Un allestimento reso possibile grazie al finanziamento della soprintendenza regionale e alla sponsorizzazione della San Lorenzo S.p.A., attraverso l’Istituto Art Bonus. Il direttore del museo, capitano di vascello Silvano Benedetti, ha ricordato come alcuni di questi pezzi pregiati hanno partecipato al Risorgimento
Italiano e rappresentano la storia del nostro Paese. Le polene, imponenti e suggestive, sono esposte in una sala con un’ambientazione curata ed evocativa di una marineria quasi scomparsa. Presente alla cerimonia che si è svolta lo scorso 24 maggio, il comandante marittimo nord, ammiraglio Giorgio Lazio. (foto 3)
La Giornata Europea del Mare 2017
Si è svolta lo scorso 25 maggio la Giornata Europea del Mare a cui hanno partecipato importanti ricercatori e tecnici di vari istituti. Il workshop svolto nella seconda parte della giornata, ha consentito all’Istituto Idrografico della Marina di evidenziare il contributo scientifico sulla Modellistica Oceanografica a supporto delle operazioni navali anfibie. (foto 4)
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Consegnati i bonus bebè Andrea Doria Sono stati consegnati, lo scorso 18 maggio, dal presidente dell’Istituto Andrea Doria, ammiraglio (aus) Claudio Gaudiosi, ad una delegazione in rappresentanza degli oltre 570 marinai destinatari, i “bonus bebè” per i neonati del 2016 o per le famiglie con un ragazzo disabile nato anche negli anni precedenti. (foto 5)
A Venezia la sanità militare internazionale
L’Istituto di Studi Militari Marittimi di Venezia, è stato al centro di importanti conferenze internazionali sul campo della sanità militare. Ad aprire gli incontri la 20^ edizione della Maritime Medical Conference, organizzata dal Comando Marittimo
Nato (Marcom) e dall’Ispettorato di Sanità della Marina. Nell’occasione è stato fatto un punto di situazione sull’importanza che potrebbe rivestire una medicina interforze. Ai lavori sono intervenuti anche il vice comandante di Marcom, vice admiral Bruno Paulmier, e il sottocapo di stato maggiore della Marina, ammiraglio Paolo Treu. Si è svolta anche la 44^ edizione del Medical Naval Panel del comitato dei servizi sanitari della Nato, presieduta dal vice admiral norvegese Jan Kudnetzov Sommerfelt Pettersen. Tra i numerosi relatori che si sono succeduti, anche il generale di brigata tedesco Kowitz, medical advisor del Comando Operativo Nato. (foto 6)
50° anniversario per la Marina di Singapore Il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Valter Girardelli, a si è recato a Singapore per le celebrazioni del 50° anniversario della Republic of Singapore Navy. Per l’occasione si sono incontrati 26 capi di Stato Maggiore e 3 Comandanti Generali delle guardie costiere. La Marina di Singapore sarà presente al prossimo Simposio a Venezia. (foto 7)
Chiefs of European Navy 2017
Amburgo ha ospitato dal 11 al 12 maggio l’evento Chens 2017, che si pone come obiettivo un confronto sulle marine del futuro, al quale ha partecipato il capo di Stato Maggiore, ammiraglio Valter Girardelli. Nonostan-
9 te la natura informale che caratterizza il tradizionale meeting, che ha coinvolto 30 delegazioni, diversi i temi che sono stati affrontanti alla conferenza dal titolo Professional, Attractive, Capable: shaping European Navies fot Tomorrow. Obiettivo del Chens è rafforzare le collaborazioni internazionali per favorire la sicurezza marittima. (foto 8)
La note della banda per un impegno sociale Per il terzo anno consecutivo la banda della Marina si è esibita a favore dei ragazzi con disabilità neuromotoria del centro di riabilitazione di Roma “Vaclav Vojta”. La Marina ha cosi voluto testimoniare la vicinanza della Forza Armata a progetti che vedono protagonisti persone con difficoltà. (foto 9)
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La Marina nel Cuore
di Emanuele Scigliuzzo
avvenimenti e curiosità in breve
Nell’ambito del progetto didattico di alternanza scuola-lavoro, pubblichiamo un articolo redatto da alcuni studenti del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma.
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L’ingresso nell’imponente edificio del Ministero della Marina è stato emozionante perché i “marinai”, con le mostrine dai fili dorati delle divise sembravano brillare al sole e rendere tutta l’atmosfera più magica. L’accoglienza è stata calorosa e subito è sembrato di essere in una grande famiglia al servizio dello Stato. Dopo aver raggiunto, attraverso la sfarzosa scalinata gli uffici dello Stato Maggiore, siamo stati attratti dall’enorme biblioteca che sembrava raccogliere i più intimi tesori della Marina. Abbiamo ascoltato con molto interesse tutti gli incontri con i vari responsabili dell’Upicom relativi alla Forza Armata comprendendone le enormi potenzialità. Siamo stati affascinati dai loro social, dal sito web e dal Notiziario della Marina, ricco di splendide e significative immagini. Grazie alla partecipazione di questi cinque giorni di scuola-lavoro, abbiamo appreso che la Marina interviene per la salvaD E L L A
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11 guardia dei nostri mari, sia per motivi ambientali che per motivi di sicurezza, oltre al dramma del’imigrazione che la Forza Armata affronta quotidianamente. Avremmo quasi voluto che questa esperienza non finisse con le magnifiche foto che abbiamo scattato tra le mura di Palazzo Marina, ma queste saranno per noi un ricordo importante. Non è escluso assolutamente, che a più di qualcuno di noi, sia venuto il desiderio di arruolarsi!!! (foto 10)
di Ilaria Occhionero, Mariasole Nicolini,Vittoria Caldani, Lucrezia Sessich, Luca Bauro e Alberto La Commare.
Un ricordo affettuoso
Sono trascorsi 35 anni da quando il corso furieri dell’82 fece il suo ingresso nelle scuole sottufficiali di Taranto. Quel legame, cosi profondo e unico che si è crea in occasione della difficile esperienza della formazione militare, non è si dissolto con il tempo. Soprattutto, non si è affievolito il ricordo del collega e amico Piero Rapagnetta scomparso da venticinque anni. Per questo hanno voluto incontrarsi ancora, per rivivere l’affettuoso ricordo di un “fratello”.
Giornata del personale civile della Difesa E’ stata celebrata in tutta Italia, la giornata del personale civile della Difesa, con la consegna delle medaglie d’oro, d’argento o di bronzo, per il raggiungimento rispettivamente di quaranta, trenta o venti anni di servizio. La Giornata istituita nel 1963 celebra il connubio con il personale militare. Il personale civile della Difesa, rappresenta un valido ed essenziale supporto per tutte le forze armate, una risorsa che contribuisce a rendere efficace l’Amministrazione Difesa grazie ad ogni signolo componente. Il ministro della Difesa sen. Roberta Pinotti ha voluto testimoniare nel suo messaggio come la “Festa sia una occasione che annualmente permette di dare l’attestazione dell’importanza del vostro ruolo nell’Amministrazione”. L’importante traguardo dei quarant’anni di servizio è stato raggiunto per il personale di Upicom dai funzionari Maria Menchetti, Direttrice della biblioteca di Palazzo Marina, Loredana Feroce e Antonio Cosentino, direttore del Notiziario della Marina. (foto 11)
Una giornata appassionante all’insegna di un’antica disciplina
Concorso ippico in Accademia
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di Emanuele Scigliuzzo
’ diventato ormai un appuntamento atteso, il concorso equestre che si è svolto in Accademia Navale di Livorno, giunto alla 76ª edizione. Andato in scena lo scorso 22 aprile il concorso ippico ha visto protagonisti oltre alle amazzoni e ai cavalieri dell’istituto di formazione della Marina Militare, anche concorrenti dell’Accademia militare di Modena, del 4° reggimento carabinieri a cavallo di Roma e di alcuni centri ippici toscani, che si sono confrontati sul campo a ostacoli intitolato al Capitano Federigo Caprilli. Nel corso dell’intensa giornata, si sono susseguite entusiasmanti gare a ostacoli in cui i 90 binomi partecipanti si sono sfidati nelle categorie: C130 con difficoltà progressiva e a tempo, C 115 speciale all’americana con limite di tempo, B 100 a fasi consecutive con un percorso diviso in due parti con difficoltà differenti, e categoria L 60 di precisione con limiti di tempo, in cui ha trionfato l’aspirante guardiamarina Angelo Milone su Sciroccata. Avvincente anche il saggio di abilità che si è svolto prima della fase pomeridiana, in cui è stato simulato un assalto alla sciabola. L’equitazione fa parte dell’addestramento degli allievi ufficiali dal 1926 perché rappresenta un momento di crescita e maturazione della personalità di chi la pratica, e contribuisce allo sviluppo delle capacità di leadership e autocontrollo, qualità che devono essere proprie dei futuri ufficiali di Marina. Livorno, 22 aprile 2017. Un momento del concorso equestre svoltosi in Accademia Navale.
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Consegnati al personale militare e civile oltre ottanta brevetti “Full D” per l’emergenza sanitaria
La sicurezza nei luoghi di lavoro di Salvo Consoli
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ono ottantadue i dipendenti militari e civili che hanno ricevuto nel corso dello scorso anno i brevetti Full -D conseguendo l’abilitazione a intervenire efficacemente per affrontare emergenze sanitarie. Gli operatori potranno intervenire in presenza di un arresto cardiaco, attraverso apposite manovre di rianimazione cardiopolmonare per adulti, bambini e infanti con l’utilizzo del defibrillatore automatico e in casi di soffocamento praticando specifiche manovre per la disostruzione delle vie aeree. Il corso è stato predisposto richiedendo l’intervento dell’Ispettorato di Sanità della Marina Militare, insieme al Corpo delle Infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana, corpo
N OT I Z I A R I O
D E L L A
ausiliario delle Forze Armate, e ha visto la partecipazione del personale destinato ai servizi di guardia o addetto alle mansioni di primo soccorso che hanno ottenuto la qualifica di operatore DAE (Defibrillatore Automatico Esterno). La scelta didattica si è orientata a fornire un prodotto formativo che comprendesse la possibilità di intervenire in tutti gli scenari dell’estrema emergenza, analizzando i casi in base all’età del soggetto. Le lezioni tenute dal personale del Corpo delle Infermiere volontarie, si sono svolte in diverse sessioni con lezioni teoriche e pratiche, l’utilizzo di manichini da esercitazione e l’impiego del defibrillatore automatico. Questo impegno che la Forza Armata ha fortemente voluto poratare avanti, costituisce un esempio di come l’attenzione dello Stato Maggiore Marina
M A R I N A
è rivolto alla salvaguardia dell’integrità del lavoratore all’interno dei comprensori militari, e di adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento previsti dal decreto 81/2008. I brevetti Full -D coronano tutta l’attività preparatoria di organizzazione ed esecuzione del corso che va a beneficio della sicurezza nei luoghi di lavoro. Per questo si è scelto di addestrare personale militare che svolge funzioni di guardia o che ricopre incarichi di sicurezza in modo da affrontare con cognizione di causa gli imprevisti nel luoghi di lavoro in caso di emergenze sanitarie, a salvaguardia e tutela della vita umana. Alcuni momenti delle lezioni pratiche per il conseguimento del brevetto Full - D; sotto: uno dei frequentatori del corso che ha conseguito l’abilitazione.
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