ProVita Settembre 2018 - Anteprima

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POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE – D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, COMMA 1 NE/TN

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Anno VII | Settembre 2018 Rivista Mensile N. 66

MEMBER OF THE WORLD CONGRESS OF FAMILIES

Notizie

“Nel nome di chi non può parlare” Organo informativo ufficiale dell’associazione ProVita Onlus - Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale -

o l l e b è o i n Matrimo IL MATRIMONIO, PER SUA NATURA, È PER SEMPRE

COME I MEDIA DEMOLISCONO LA FAMIGLIA

SE MUORE LA FAMIGLIA...

di TOMMASO SCONDROGLIO, p. 15

di GIULIANO GUZZO, p. 19

di ALDO VITALE, p. 37


MEMBER OF THE WORLD CONGRESS OF FAMILIES Notizie

EDITORIALE

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NEWS

4

ARTICOLI Dillo

Anno VII | Settembre 2018 Rivista mensile N. 66 Editore ProVita Onlus Sede legale: viale Manzoni, 28 C 00185, Roma (RM) Codice ROC 24182 Redazione Toni Brandi, Alessandro Fiore, Francesca Romana Poleggi, Giulia Tanel Piazza Municipio, 3 - 39040 Salorno (BZ) www.notizieprovita.it/contatti Cell. 377 4606227

@ ProVita 6

Versi per la Vita Silvio Ghielmi Dalla libertà del suicidio, al suicidio della libertà

Luca Scalise

Istruzione e indottrinamento

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8 10

Gloria Pirro

PRIMO PIANO Il matrimonio, per sua natura, è per sempre 15

Tommaso Scandroglio

Giuliano Guzzo

Come i media demoliscono la famiglia

Direttore responsabile Antonio Brandi

19

La castità pre-matrimoniale è pro-matrimoniale 25

Direttore editoriale Francesca Romana Poleggi

Giuseppe Spimpolo

Dono l’uno per l’altra, liberamente, per sempre

Progetto e impaginazione grafica

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Confederazione Italiana dei Centri per la Regolazione Naturale della Fertilità

Tipografia

I sexy robot e l’affettività umana

Francesco Agnoli

Imparare la vita da mamma e papà

Distribuzione

31 33

Carlo Dionedi Hanno collaborato a questo numero: Francesco Agnoli, Marco Bertogna, Confederazione Italiana dei Centri per la Regolazione Naturale della Fertilità, Carlo Dionedi, Silvio Ghielmi, Giuliano Guzzo, Gloria Pirro, Luca Scalise, Tommaso Scandroglio, Giuseppe Spimpolo, Aldo Vitale

Se muore la famiglia...

37

Aldo Vitale

FILM: Gli Incredibili

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Marco Bertogna

LETTURE PRO-LIFE

43

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33 L’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non gli è stato possibile comunicare, nonché per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti e/o delle foto. La rivista Notizie ProVita non ti arriva con regolarità? Contatta la nostra Redazione per segnalare quali numeri non ti sono stati recapitati e invia un reclamo online a www.posteitaliane.it Grazie per la collaborazione! Le immagini presenti in questo numero sono state scaricate legalmente da www.pixabay.it

Toni Brandi

EDITORIALE

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La famiglia, la famiglia vera, quella che la natura ha stabilito fin dalle origini della società umana, composta da un uomo, una donna e i loro figli, è un valore sacro e fondante per ogni persona ragionevole. Sappiamo bene, però, che oggi la famiglia è presa di mira dalla cultura della morte: essa per isolare, asservire e annichilire gli individui ha bisogno innanzitutto di distruggere i corpi intermedi. Sono infatti le formazioni sociali i mezzi atti a dare ai loro membri quella sicurezza e quel senso di appartenenza necessari alla crescita e allo sviluppo armonico del singolo e della collettività. Del resto la storia ci insegna che, dovunque si è affermato, lo Stato totalitario calpesta e annulla innanzitutto il principio di sussidiarietà, che è teso a salvaguardare l’esistenza e l’autonomia proprio dei corpi intermedi. Con questo numero di Notizie ProVita, allora, proponiamo ai nostri Lettori una riflessione sulla famiglia e sul suo fondamento, che è il matrimonio. Avremo modo di riflettere sulla propaganda che da decenni vuole screditare e svilire l’istituto familiare; vedremo che il matrimonio – da un punto di vista naturale e razionale, non dogmatico – è vero matrimonio solo se ha determinate caratteristiche; parleremo di amore, educazione, istruzione, castità e rapporti pre-matrimoniali… Ancora una volta, cari Lettori, vorremmo contribuire alla formazione di quegli “anticorpi” necessari a tutti noi per combattere il veleno della propaganda mortifera che è votata alla decostruzione dell’essere umano e alla distruzione della sua dignità somma. È la dignità di essere umano ciò che rende speciale ciascuno di noi e, grazie a essa, ogni persona (dal più piccolo nel seno materno, al più anziano, handicappato e morente) ha un valore incommensurabilmente più grande di ogni altra creatura. È solo la dignità umana che ci rende davvero tutti uguali. Dignità umana che viene innanzitutto generata, accolta, riconosciuta e custodita in seno alla famiglia naturale.


Il matrimonio, per sua natura, è per sempre... Il matrimonio è indissolubile perché questa è la “regola del gioco” cui hanno deciso di attenersi i due sposi, anche in un contesto non religioso di Tommaso Scandroglio

Il divorzio attenta prima di tutto alla proprietà dell’indissolubilità matrimoniale, ossia al fatto che il vincolo matrimoniale non si possa ordinariamente sciogliere (escludendo i casi che attengono ai cosiddetti privilegi paolino e petrino – più correttamente definiti come scioglimenti per il privilegio della fede – e in caso di matrimonio rato ma non consumato. Cfr. Codice di diritto canonico, cann. 11411150). E inoltre attenta anche alla proprietà dell’unità, ossia quella proprietà che rimanda all’esclusività del vincolo. Vi sono alcuni motivi di carattere praeter naturale secondo i quali il divorzio è illegittimo e questi sono indagati dalla teologia morale. Qui invece vogliamo indicare quei motivi di diritto naturale secondo i quali la scelta di divorziare non è eticamente valida, motivi studiati dalla filosofia morale. Primo piano

• Volontà. Un primo motivo per cui un matrimonio deve durare per sempre, e quindi per rigettare la scelta del divorzio, deve essere rinvenuto nella volontà di chi si sposa. Sono i nubendi medesimi che decidono per se stessi liberamente di escludere il divorzio come possibile opzione futura. Analizzando più in dettaglio le volontà espresse nel consenso matrimoniale, possiamo provare che i due

nubendi vogliono edificare una tipologia di relazione denotata dalla indissolubilità, nonché dall’esclusività. Il consenso che attualmente più si usa nella forma canonica del matrimonio cattolico è il seguente: «Io, N., prendo/accolgo te, N., come mia/o sposa/o. Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita». In questa formula, i cui contenuti 15 N. 66


sono rintracciabili anche in altre tipologie di consenso laico, sono presenti delle caratteristiche attinenti alla qualità del legame che si vuole instaurare e che rimandano alla proprietà dell’indissolubilità. • Esclusività. Nel consenso, i nubendi esprimono una scelta esclusiva: «Prendo te», si promettono vicendevolmente l’uomo e la donna (ecco la proprietà dell’unità del matrimonio). Non dicono: «Prendo te e poi semmai un altro, un’altra», ma dicono solo «Prendo te». Questo sta a significare che quel “te” è per sempre, che la relazione con te durerà tutta la vita, dato che poi non ci sarà posto per “un altro te”. L’esclusività della scelta voluta senza apporre limiti temporali o condizioni allora non può che rimandare all’indissolubilità del legame matrimoniale. • Fedeltà. In realtà, questa caratteristica è contenuta implicitamente nella precedente, ma la vogliamo esplicitare perché essa stessa è esplicitata nel consenso matrimoniale nella sua forma canonica allorché si promette di essere fedeli per sempre. La fedeltà o è per sempre o non è fedeltà. L’unico modo cioè per essere fedeli è per tutta la vita. Infatti dire: «Ti sarò fedele fino a 16 N. 66

quando ti tradirò» significa affermare che «non è detto che ti sarò fedele». Equivarrebbe a dire: «Ti sarò fedele fino a quando ti sarò infedele», affermazione contraddittoria e autoconfutatoria. La fedeltà coniugale esiste solo nella prospettiva della durata vitalizia. Da notare che il dovere di fedeltà è richiesto ai nubendi (ancora) anche nel rito civile (art. 143 c.c.).

IL MATRIMONIO NON PUÒ CHE ESSERE INDISSOLUBILE, ALTRIMENTI NON SI TRATTA DI MATRIMONIO

• Inscindibilità. La scelta di accogliere l’altro è voluta come scelta duratura nel tempo. La volontà di amare e di onorare la/o sposa/o tutti i giorni della propria vita certifica senza ombra di dubbio che si vuole Primo piano


un legame vitalizio, inscindibile. Sono dunque gli sposi stessi che scelgono per se stessi questo specialissimo tipo di vincolo: un vincolo che duri per tutta la vita. L’espressione «tutti i giorni» non è stata imposta a loro con la forza, ma è stata eletta da loro stessi in piena libertà come modello di relazione. Diversamente potevano scegliere un legame precario, qual è ad esempio la convivenza. E infatti sempre più spesso chi non vuole un legame per tutta la vita opta per la convivenza, altra prova – a contrario – che il matrimonio per sua natura è per sempre. • Assolutezza. Il consenso matrimoniale esprime una scelta non sottoposta a condizioni, una scelta assoluta. Gli sposi non dicono: «Scelgo te fino a quando mi stancherò, fino a quando ti ammalerai, fino a

quando sarai giovane e bello, fino a quando troverò uno migliore». Nulla di tutto questo. La scelta è libera da condizionamenti. Infatti nel consenso religioso, ad esempio, vediamo che gli sposi promettono di essere fedeli «nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia…». Questo a significare che saranno uno per l’altra per sempre, in qualsiasi situazione si troveranno. Esprimono la volontà di amarsi senza condizioni. Nulla mai nel tempo – così hanno deciso – romperà questo loro legame, eccetto la morte. • Irrevocabilità. La scelta di amarsi non è una scelta qualsiasi, come per esempio la scelta di quale colore dipingere le pareti di casa. Questa scelta viene elevata per espresso volere dei nubendi a promessagiuramento. E le promesse,

come si sa, sono irrevocabili, altrimenti non si chiamerebbero promesse. Promettere di arrivare a un appuntamento prestabilito e poi cambiare idea sta a significare che si è venuti meno alla promessa fatta, si è tradita la parola data. Detto in altri termini, sono i nubendi stessi che scelgono che questo patto tra loro duri per sempre, proprio perché sigillato da una promessa, cioè da una volontà irrevocabile. E se la volontà è irrevocabile ciò comporta che il matrimonio non possa che durare tutta la vita. In breve, il matrimonio è indissolubile perché questa è la “regola del gioco” cui hanno deciso di attenersi i due sposi. Inoltre il matrimonio è indissolubile perché tale proprietà, come qualsiasi proprietà di un ente, è necessaria per soddisfare alcuni fini.

SI PUÒ ESSERE ATTRATTI FISICAMENTE E PSICOLOGICAMENTE A TEMPO, SI PUÒ PROVARE SIMPATIA O AFFETTO A TEMPO, MA NON SI PUÒ AMARE A TEMPO

Primo piano

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IL MATRIMONIO È ESCLUSIVO, FEDELE, INSCINDIBILE, ASSOLUTO, IRREVOCABILE: ALTRIMENTI NON È IDONEO A PERSEGUIRE IL SUO FINE (L’AMORE TRA I CONIUGI E PER I FIGLI)

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Per esemplificare: la sega è tale se dotata di denti al fine di segare, ossia se ha in sé questa proprietà per soddisfare uno scopo preciso. L’automobile è tale se possiede delle ruote che servono per far muovere la vettura. L’indissolubilità matrimoniale è requisito imprescindibile per soddisfare alcuni fini che sono l‘amore tra i coniugi e per i figli (cfr. Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, n. 48; Giovanni Paolo II, Familiaris consortio, n. 20). In merito all’amore per i figli questo prende il nome di “educazione”: occorre che la coppia rimanga insieme stabilmente perché si possa educare il figlio in modo corretto ed efficace. La persistenza nel tempo del rapporto di coniugio è garanzia ed elemento indispensabile per assicurare l’educazione della prole e tale dovere educativo perdura, seppur in modalità differenti, anche quando i figli sono ormai grandi. Per rinvenire un’altra prova che il matrimonio non può che essere indissolubile, altrimenti non si tratta di matrimonio, ci rifacciamo al concetto di amore come donazione-accoglienza totale, approfondendo l’effetto della totalità in senso temporale di tale donazione. L’amore è donazione totale anche nel tempo. Si può essere attratti fisicamente e psicologicamente a tempo, si può provare simpatia o affetto a tempo, ma non si

può amare a tempo. Sull’amore non può esserci scritto: «Da consumarsi preferibilmente entro il…». Questo concetto non è frutto di vuoto sentimentalismo, ma poggia su basi filosofiche e quindi razionali. Se l’amore indica la relazione di carattere naturale migliore tra due persone non legate da vincoli di sangue, cioè il legame di ordine naturale più profondo, più intenso, più alto che possa esistere tra soggetti di sesso diverso non strettamente imparentati, è evidente che tale rapporto deve possedere tutte le qualità migliori espresse al massimo grado. In riferimento al tempo, il “per sempre” è migliore del “non per sempre”. Una relazione a tempo non è la relazione migliore che si possa immaginare e quindi una relazione a tempo non può fregiarsi della qualifica di “amore”. Pensare a un amore a termine, significa errare sul concetto di amore. E dunque l’amore o è per sempre o non è amore.

Primo piano


di Marco Bertogna

Gli Incredibili

Fonte foto: www.mymovies.it

Titolo: Gli Incredibili – una “normale” famiglia di supereroi Stato e Anno: Stati Uniti, 2004 Regia: Brad Bird Durata: 115 min. Genere: Animazione

Nel panorama del cinema odierno segnaliamo alcuni film “controcorrente”, che trasmettano almeno in parte messaggi valoriali positivi e che stimolino il senso critico rispetto ai disvalori imperanti. Questo non implica la promozione, né l’approvazione globale delle opere recensite da parte di ProVita Onlus.

Quante volte, immersi nella nostra quotidianità, abbiamo pensato che mettere su famiglia, sposarsi e avere dei figli sia una attività coraggiosa o addirittura da supereroi? Gli Incredibili – una “normale” famiglia di supereroi è un film di animazione della Pixar del 2004 che ha come protagonisti un papà, una mamma e tre figli che, nascondendo i propri super poteri, vivono apparentemente una vita normale cercando di non usare, o di dosare, i loro doni. Purtroppo il papà (Mr. Incredibile) e la mamma (ElastiGirl), a seguito di una decisione governativa per la quale la loro identità doveva essere segreta con il divieto di esercitare i loro poteri in aiuto delle istituzioni, si ritrovano a gestire, contenere e comprimere le loro capacità, accumulando così una frustrazione che Mr. Incredibile cerca di sfogare in attività notturne con azioni di salvataggio e sventando crimini in maniera anonima. La situazione si complica nel momento in cui una vecchia conoscenza di Mr. Incredibile, Buddy (un ragazzino fan di Mr. Incredibile da giovanissimo respinto dal nostro supereroe per via della tenera età e dall’assenza di super poteri) escogita un piano per “ingaggiarlo” e fargli credere

di poter svolgere la sua attività di supereroe con missioni segrete, ma che in realtà ha il solo scopo di eliminarlo, come sta facendo con tutti i supereroi esistenti sulla terra, per prendere il loro posto utilizzando il nome “Sindrome”. L’involontario coinvolgimento della moglie (ElastiGirl) e dei tre figli (Flash, Violetta e Jack-Jack) farà sì che Mr. Incredibile riuscirà dapprima a sfuggire dalla cattura e poi, in collaborazione con tutta la famiglia, a sconfiggere definitivamente Sindrome. Significativo è un passaggio nel quale Flash e Violetta, rimasti soli e nascosti per proteggersi, si confrontano su ciò che stava accadendo loro ed esprimono un concetto chiaro: i cattivi non vogliono il matrimonio e la famiglia. Questo concetto traccia un comun denominatore tra noi e loro (i supereroi), poiché anche noi uomini e donne, papà e mamme, figlie e figli combattiamo, molte volte senza rendercene conto, contro un nemico multiforme, potente, seduttore, manipolatore e ingannatore che agisce contro la famiglia, il matrimonio e i più piccoli. Quindi anche noi (promatrimonio, pro-famiglia, profiglie e figli, pro-life) in un certo senso siamo dei “supereroi”!

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30 N. 42 - GIUGNO 2016

DIFENDI LA

FAMIGLIA

E I TUOI FIGLI

SOSTIENI

Alessandro Fiore, portavoce di ProVita, e Mario Agnelli, Il bene comune può essere realizzato solo attraverso la promozione senza comprom portavoce dei Sindaci che hanno sollevato obiezione di coscienza alle unioni civili. e della Famiglia naturale fondata sul matrimonio. Notizie

ProVita ha pubblicato un “Patto per la famiglia naturale” con il quale i candid capoluoghi di Provincia e i candidati Sindaci e Consiglieri nei capoluoghi di Regione

a difendere la Famiglia, la Vita e Saudita, i bambini e a lavorare nell’interesse e per il maggio offrire servizi in Mauritania, Arabia Yemen, il popolo della realtà territoriale in cui sono candidati. Somalia, in altri paesi dove l’omosessualità può essere Vai sul sito www.notizieprovita.it per leggere il “Patto per la famiglia naturale” e co dei candidati “nel nomeche di lo chihanno può parlare” punita con la pena di morte, enonsottoscritto! in Nigeria, dove il WWW.NOTIZIEPROVITA.IT comportamento omosessuale può essere punito con la fustigazione, la prigione, o la morte per lapidazione. 12. Salesforce, una società di software, ha minacciato che avrebbe ridotto gli investimenti in Georgia. Ma Salesforce opera serenamente in India dove Human Rights Watch spiega che il codice penale ha rafforzato l’idea che la discriminazione e i maltrattamenti delle persone LGBT sono accettabili. 13. Apple Inc.: protesta negli USA, ma produce in Cina e vende nei Paesi Arabi. 14. National Basketball Association (NBA): è preoccupata per l’omofobia in USA, ma organizza manifestazioni sportive in Sud Africa, dove il Comitato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha scritto in una relazione della sua preoccupazione per il razzismo e la xenofobia. 15. Netflix, leader mondiale della TV via Internet, ‘è una società inclusiva’, dice. Ma offre i suoi servizi per esempio in Libia, la patria delle violazioni del dirittoUTERO internazionale. SPECIALE IN AFFI di donne e bambini tollerato dalla “societ 16. Sony: ha un ufficio inIl mercato Kazakhstan, dove Amnesty International segnala che si pratica la tortura e dove le libertà di espressione, associazione e riunione pacifica sono limitate. POSTE ITALIANE S.p.A. | Spedizione in AP - D.L. 353/2003 | (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) | art. 1, comma 1, NE/PD | Autorizzazione Tribunale: BZ N6/03 dell’11/04/2003 | Contributo suggerito € 3,00

Padova CMP Restituzione

Anno IV | Rivista Mensile N. 37 - Gennaio 2016

PROVITA

salva le madri Una testimone davvero eccezionale: Margherita Borsalino Garrone

Proposta di legalizzare l’eutanasia alla Camera

Molte grandi imprese si indignano per ‘l’omofobia’ dei governi federati (che riconoscono il diritto all’obiezione di coscienza), ma che fanno affari d’oro fuori dagli USA, in Paesi dove l’omosessualità è addirittura reato, passibile di condanna a morte

9. General Electric Co., si dà da fare in Arabia Saudita, un Paese che criminalizza il comportamento omosessuale (nel 2014, un uomo saudita è stato condannato a tre anni di carcere e 450 frustate: aveva usato Twitter per organizzare incontri con uomini). 10. The Coca-Cola Co.: nel 2006, gli impianti di imbottigliamento della Coca-Cola sono stati accusati di interferire con i problemi di irrigazione nelle regioni dell’India e America Latina che soffrono per scarsità d’acqua. Più di recente, la Coca-Cola è stata accusata di rifornirsi di zucchero beneficiando di espropri non etici. Il sito della Coca-Cola, però, elenca la bio-diversità, la tutela dei diritti delle popolazioni locali, la sostenibilità come valori fondamentali (oltre che ‘l’inclusività’). Anche essa ha levato vibrata protesta contro le leggi omofobe della Georgia ecc. 11. PayPal addirittura è intervenuta nella polemica sulla legge per i bagni unisex. Ma PayPal continua a

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Gli attivisti LGBTQIA(...) pretendono che ognuno sia libero di andare nello spogliatoio o nel bagno ‘che si sente’: un uomo che apparentemente ha gli attributi da uomo, ma che ‘si sente donna’ dovrebbe poter andare nello spogliatoio (o nel bagno) delle donne

Insomma, sappiamo bene quanto sia faticoso, per tutte queste grandi imprese, barcamenarsi tra gli ideali e il portafoglio. Ma, alla fine, tutto sommato pare che conti di più il dio quattrino, non è vero?

www.notizieprovita.it “nel nome di chi non può parlare”

cuore

Anno V | Rivista Mensile N. 41 - Maggio 2016

Padova CMP Restituzione

hi salva i bambini,

POSTE ITALIANE S.p.A. | Spedizione in AP - D.L. 353/2003 | (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) | art. 1, comma 1, NE/PD | Autorizzazione Tribunale: BZ N6/03 dell’11/04/2003 | Contributo suggerito € 3,00

chi non può parlare”

Mensile N. 39 - Marzo 2016

5. La Weinstein Co., un grande studio cinematografico, ha minacciato che non avrebbe mai più girato un film in Georgia, ma gira e produce Shanghai, in Cina; No Escape in Tailandia. 6. AMC Networks Inc., produttrice della fortunata serie The Walking Dead, lavora in Russia, Paese ‘omofobo’ per eccellenza. 7. Time Warner: non avrebbe lavorato mai più in Georgia, ma a Singapore sì (un altro Paese che vieta penalmente l’attività omosessuale, secondo l’ International LGBTI). 8. La Walt Disney Co.: e la sua controllata Marvel Entertainment sono ‘aziende inclusive’, ma continuano ad espandersi in Cina, dove tra l’altro investono 5.5 miliardi di dollari per un parco a tema a Shanghai.

il

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