ProVita Luglio/Agosto 2017 - Anteprima

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Anno VI | Luglio/Agosto 2017 Rivista Mensile N. 54

MEMBER OF THE WORLD CONGRESS OF FAMILIES

“Nel nome di chi non può parlare” Organo informativo ufficiale dell’associazione ProVita Onlus - Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale -

“POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE – D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, COMMA 1 NE/TN” | Autorizzazione Tribunale: BZ N6/03 dell’11/04/2003

Trento CDM Restituzione

Notizie

Buone vacanze!

La disforia di genere nei bambini

L’aborto è un “diritto” che serve alla “salute” delle donne?

Roberto Marchesini, p.12

Renzo Puccetti, p.16

La legge e la natura umana

Darwin ha sbagliato tutto

Tommaso ScandrogliO, p.24

Enzo Pennetta, p. 27


MEMBER OF THE WORLD CONGRESS OF FAMILIES

SOMMARIO

Notizie

EDITORIALE

Anno VI | Luglio/Agosto 2017 Rivista Mensile N. 54

Editore ProVita Onlus Sede legale: via della Cisterna, 29 38068 Rovereto (TN) Codice ROC 24182

Buone vacanze!

RICORDANDO LA MARCIA PER LA VITA

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ARTICOLI

Redazione Toni Brandi, Federico Catani, Alessandro Fiore, Francesca Romana Poleggi, Giulia Tanel Piazza (BZ) G rMunicipio, a f i c a i l 3l u- s39040 t r a t rSalorno ice www.notizieprovita.it/contatti Cell. 329-0349089

La Finestra di Overton

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La disforia di genere nei bambini

Roberto Marchesini

12

L’aborto è un “diritto” che serve alla “salute” delle donne?

Renzo Puccetti

Direttore responsabile FRANCESCA GOTTARDI Antonio g r a Brandi fica illustratrice Direttore editoriale Francesca Romana Poleggi

Giuseppe Fortuna

16

Gloria Pirro

RU486: fa strage di bambini e anche di madri

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La spietata misericordia predicata a Lovanio

Benedetto Rocchi

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La legge e la natura umana

Tommaso Scandroglio

Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Marco Bertogna, Giuseppe Fortuna, Roberto Marchesini, Alba Mustela, Enzo Pennetta, Gloria Pirro, Renzo Puccetti, Benedetto Rocchi, Tommaso Scandroglio

FILM: La battaglia di Hacksaw Ridge

Marco Bertogna

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Darwin ha sbagliato tutto

La rivista Notizie ProVita non ti arriva con regolarità? Contatta la nostra Redazione per segnalare quali numeri non Ti sono stati recapitati e invia un reclamo online a www.posteitaliane.it. Grazie per la collaborazione!

Enzo Pennetta

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Cinema e bioetica a confronto

Alba Mustela

Progetto e impaginazione grafica

Tipografia

Distribuzione

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L’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non gli è stato possibile comunicare, nonché per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti e/o delle foto.

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EDITORIALE

È

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arrivata l’estate, il tempo delle ferie. Anche questa nostra Rivista nel mese di agosto “riposa”. Il nostro portale, invece, sarà sempre attivo: ci daremo il turno per vigilare affinché non passino sotto silenzio eventi rilevanti in relazione ai temi bioetici dei quali ci occupiamo. I nostri parlamentari, soprattutto, vanno tenuti d’occhio negli ultimi giorni prima delle loro vacanze: per esempio, ricorderete che nel 2013 hanno tentato di far passare la legge Scalfarotto, in sordina, i primi di agosto... Nell’augurarvi buone ferie e darvi appuntamento a settembre, questo numero di Notizie ProVita ha il piacere di offrirvi spunti per l’approfondimento e la formazione davvero eccellenti. Come quello di Tommaso Scandroglio sulla legge naturale, quello di Roberto Marchesini sulla disforia di genere nei bambini, quello di Renzo Puccetti su aborto e salute femminile, quello di Enzo Pennetta sul Darwinismo. È poi tornato a scrivere per noi, dopo tanto tempo, un caro amico di vecchia data, Benedetto Rocchi, che ci offre la sua riflessione sulla misericordia e la pietà di certi sedicenti cattolici. Inoltre, siamo lieti di presentarvi due nuovi collaboratori: Gloria Pirro, la quale ci parla dei pericoli della RU486 (che molti vorrebbero fosse diffusa come l’aspirina) e Giuseppe Fortuna, il quale ci illustra il funzionamento della Finestra di Overton, un meccanismo di ingegneria sociale che può avere effetti temibili quanto a manipolazione delle menti e dell’opinione pubblica. In apertura, invece, abbiamo voluto pubblicare foto e testimonianze raccolte durante la Marcia per la Vita e i convegni che quest’anno l’hanno preceduta. È bello per chi li ha vissuti, a distanza di un paio di mesi, ricordare quei piacevoli momenti. Speriamo così inoltre di invogliare i nostri Lettori che ancora non l’avessero fatto a partecipare ai prossimi eventi che ProVita Onlus propone e proporrà: tenete sempre d’occhio il nostro sito, perché al gender, all’aborto, all’eutanasia e all’ipersessualizzazione dei nostri bambini bisogna opporsi anche durante le vacanze: siamo innamorati di questa povera umanità e soprattutto di coloro che sono più vulnerabili, in primis i bambini. E il nostro amore per loro non va in ferie. Buone vacanze a tutti! Toni Brandi


È

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tempo di vacanza: è tempo, per chi può, di mettere da parte le ansie, gli impegni, le preoccupazioni e godersi un po’ di riposo sia nel corpo, sia nello spirito. Ma sarà piacevole ricordare un evento gioioso cui molti dei nostri Lettori hanno partecipato. Perciò, ripensando alla festa

di cuori e di colori che si è svolta il 20 maggio scorso per le vie della Capitale, pubblichiamo in queste pagine le foto e le parole che abbiamo raccolto durante la settima edizione della Marcia per la Vita. Abbiamo chiesto: «Perché sei venuto fin qui a Roma a marciare per la vita? Ha senso

partecipare, oggi, alla Marcia per la Vita?». Molti sono stati un po’ schivi e timidi di fronte al microfono e hanno risposto solo: «Perché la vita è sacra», oppure: «Perché l’aborto è un omicidio», o solamente: «Perché… evviva la vita!». E – a pensarci bene – in fondo è proprio questo l’essenziale!

«Ha senso essere qui a testimoniare l’incommensurabile valore – come ha detto il Santo Padre – della vita umana, dal concepimento fino alla morte naturale. E purtroppo assistiamo ogni giorno alla

distruzione della vita nel seno materno. Ora anche al tentativo di distruggere la vita dei malati terminali o dei disabili, perché è considerata una vita indegna di essere vissuta. Abbiamo oggi la possibilità

di dimostrare a tutti che siamo un grande popolo che difende il primo di tutti i valori e che non è disposto a fare neanche un passo indietro nella difesa della vita» Massimo Gandolfini

n. 54 - Luglio/Agosto 2017


«Anche se non fossi credente, sarei qui per testimoniare davanti a tutti la sacralità della vita. Oggigiorno ha ancora più senso scendere in piazza, in marcia, per la vita: la gente vive chiusa in se stessa, attaccata agli smartphone e alla realtà virtuale, riceve solo un certo tipo di messaggi. La gente deve vedere che c’è chi scende in piazza per la vita, perché la vita è un valore fondamentale. Non possono ignorarci: è una testimonianza importante» Christopher (Australia)

«La Marcia per la Vita come prima cosa serve ad affermare forte e chiaro che un bambino è un bambino e che l’aborto uccide un bambino. Oggi non è scontato: al contrario c’è la tendenza a nascondere il bambino, si fa di tutto per non farci pensare a lui. La tendenza a nascondere il bambino fa parte della tendenza sempre più diffusa a nascondere la realtà: non riusciamo più a capire la realtà perché non ci fanno capire quello che sta succedendo. Non ci fanno capire che con la legge sulle DAT ci saranno anziani e disabili che verranno uccisi. Anzi, non si potrà proprio nemmeno dirlo, come non si può più dire che Eluana Englaro è stata uccisa! Il potere vuole imporci la negazione della realtà, vuole condizionare il nostro pensiero. E questo vale anche per il potere giudiziario: come magistrato ci vengo ancor più volentieri a Roma, a marciare per la vita» Giacomo Rocchi 2017 Luglio/Agosto - n. 54

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«Bisogna marciare per la vita, non solo a Roma, dappertutto! Guardatevi intorno: alla gente importa, la gente sa che è importante, perché la vita è la cosa più importante!» April (Oklahoma)

«Ha senso marciare per la vita per difendere i valori. Per molti ha senso: si guardi intorno!» Benedetta (Toscana) 6

«Sono qui perché ogni essere umano conta, anche il “grumo di cellule” nel seno materno. Ho 18 anni e alcuni mi dicono che ragiono come una persona anziana: non è vero. Questa è la verità. Quelli che la negano saranno più “moderni” di me ma sono ciechi, oppure stupidi» Mauro (Trieste)

n. 54 - Luglio/Agosto 2017

«Per noi della Comunità Papa Giovanni XXIII il senso di questa manifestazione è meraviglioso: è darsi forza reciprocamente per combattere perché ci sono delle ingiustizie contro la vita che dobbiamo assolutamente combattere» Andrea Mazzi (Modena)


«Noi dell’associazione Marco Sedici sappiamo che l’aborto è un omicidio. Anche nei primissimi giorni, sin dal concepimento. La vita va rispettata sempre perché è sempre un frutto dell’Amore, anche quando la coppia si unisce solo per divertimento» Antonio (Cosenza)

«Non possiamo mica stare a casa: dobbiamo dare un esempio, dobbiamo far capire che la vita soffre attacchi mostruosi» Damiano, Michele, Piergiorgio (Verona)

«La vita dei più deboli è in pericolo: dobbiamo svegliare le coscienze. La gente si deve chiedere perché veniamo – e vengono anche da lontano – a fare questa manifestazione» Giuseppina (Provincia di Roma)

«Bisogna fare qualcosa: bisogna farsi vedere. La Marcia per la Vita è un segnale. Ci potrebbe essere chiesto il conto, un giorno, su ciò che abbiamo fatto e su ciò che non abbiamo fatto per la vita, per la famiglia, per chi soffre» Paolo (Jesi)

«Noi andremmo anche in Brasile, anche in Cina, per la vita. Noi salviamo i bambini nel nostro CAV. Oggi chiediamo al Presidente della Repubblica di non firmare la legge sull’eutanasia: è una vergogna per l’Italia!» Robi (Treviso)

«Fare è diverso che pensare: non basta pensare bene, bisogna fare qualcosa. Anche venire a Roma: non vogliamo essere considerati come Ponzio Pilato… anche i nostri coetanei [16 anni, ndR] devono capire, vedere che siamo qui» Maria Luce, Aurora e Sharon (Verona)

«Dobbiamo marciare perché non abbiamo ormai più il diritto di parlare e di dire chiaro a tutti cosa è bene e cosa è male. L’aborto è una piaga sociale. Serve una testimonianza pubblica, visibile» Roberto e Claudio

«Noi del Comitato Verità e Vita siamo qui alla Marcia, perché la gente deve vedere che c’è ancora qualcuno che crede fermamente nel valore della vita e della sua intangibilità, perché oggi la vita è tradita anche da chi dovrebbe difenderla» Angelo Filardo 2017 Luglio/Agosto - n. 54

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«Siamo qui per innalzare un vero inno alla Vita, per affermare ancora una volta la sacralità della Vita umana e perciò la sua assoluta intangibilità dal concepimento alla morte naturale, senza alcuna eccezione, alcuna condizione, alcun compromesso. Ancora una volta siamo qui per difendere il diritto alla vita come primo dei principi non negoziabili, iscritto nel cuore e nella ragione di ogni essere umano. Perché dobbiamo reagire, sul piano politico e culturale, contro ogni normativa contraria alla legge naturale e contro ogni manipolazione mediatica e culturale che la sostenga. È un’occasione per dire il nostro fermo NO, senza se e senza ma, senza compromessi né tatticismi, alla legge 194. Essa viola i diritti fondamentali della persona: i diritti del figlio, il diritto del padre, i diritti dei genitori della minorenne che può abortire a loro insaputa; viola anche e soprattutto i diritti delle donne all’assistenza e alla solidarietà sociale di fronte a una gravidanza problematica. È un’occasione per dire il nostro fermo NO a ogni forma di eutanasia… Pensando a tutte le persone che sono qui mi vengono in mente le parole del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa: “Ci sono cose che non si fanno per coraggio. Si fanno per continuare a guardare serenamente negli occhi i propri figli”. Ecco perché noi dell’Associazione “Ora et Labora in Difesa della Vita” siamo venuti alla Marcia per la Vita» Giorgio Celsi

«Può sembrare strano, ma dobbiamo riaffermare l’ovvio: bisogna tutelare la vita nascente, la vita dal concepimento alla fine naturale. Senza la tutela della vita, senza la difesa della natalità, non ci sarà un futuro per noi, per la nostra cultura e per la nostra civiltà. E quindi essere qui è riaffermare qualcosa di ovvio, ma che oggi non va più di moda. Siamo qui per dire ancora una volta Sì alla vita» Federico Iadicicco

«Siamo venute perché ha senso, ancora oggi, marciare per la vita: è importante, la vita; oggi ha senso più che mai, più che negli anni passati. La vita è in pericolo, minacciata dalla politica scriteriata di quelli che stanno in Parlamento…» Paola, Marisa, Chiara e Simona (Milano)

«La vita non è mai stata tanto attaccata e minacciata dalla politica come oggi. Abbiamo il dovere di scendere in piazza a dire che la vita va difesa, che è un dono di Dio e che non ci appartiene» Suor Eleusa

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ProVita Onlus A ROMA E BUDAPEST

PER LA VITA E PER LA FAMIGLIA In concomitanza con la Marcia per la Vita, ProVita Onlus ha contribuito a organizzare a Roma due convegni. Uno presso la Casa Bonus Pastor, il 19 maggio, dedicato al tema della libertà di educazione e alla scuola parentale, insieme ad amici statunitensi e russi. Un altro il 20 maggio, presso la Pontificia Università S. Tommaso d’Aquino (Angelicum), sull’eutanasia e in generale sugli attacchi alla vita umana. In entrambe le occasioni ha preso la parola il nostro presidente Toni Brandi ed è intervenuta Gianna Jessen, alle soglie del suo nuovo tour in giro per l’Italia insieme a ProVita Onlus (... e un altro tour è già organizzato per l’autunno!). Brandi ha partecipato anche al Congresso Mondiale delle Famiglie, tenutosi quest’anno a Budapest dal 25 al 28 maggio, dove ha avuto modo di interloquire con diversi esponenti di associazioni pro-life e pro-family di tutto il mondo. Di particolare importanza è stato l’incontro con il Ministro della famiglia ungherese (nella foto a fianco), che ha ricordato quanto l’esecutivo di Budapest si sta adoperando per sostenere le famiglie e la natalità attraverso misure che dovrebbero essere di ispirazione per tutta Europa.

2017 Luglio/Agosto - n. 54

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30 N. 42 - GIUGNO 2016

Avvi

DIFENDI LA

FAMIGLIA

E I TUOI FIGLI

SOSTIENI

Alessandro Fiore, portavoce di ProVita, e Mario Agnelli, Il bene comune può essere realizzato solo attraverso la promozione senza compromessi della V portavoce dei Sindaci che hanno sollevato obiezione di coscienza alle unioni civili. e della Famiglia naturale fondata sul matrimonio. Notizie

Anno V | Rivista Mensile N. 39 - Marzo 2016

Anno IV | Rivista Mensile N. 37 - Gennaio 2016

Padova CMP Restituzione

el nome di chi non può parlare”

ProVita ha pubblicato un “Patto per la famiglia naturale” con il quale i candidati Sindaci capoluoghi di Provincia e i candidati Sindaci e Consiglieri nei capoluoghi di Regione si impegna

a difendere la Famiglia, la Vita e Saudita, i bambini e a lavorare nell’interesse e per il maggior bene di tu offrire servizi in Mauritania, Arabia Yemen, il popolo della realtà territoriale in cui sono candidati. Somalia, in altri paesi dove l’omosessualità può essere Vai sul sito www.notizieprovita.it per leggere il “Patto per la famiglia naturale” e conoscere i no dei candidati “nel nomeche di lo chihanno nonsottoscritto! può parlare” punita con la pena di morte, e in Nigeria, dove il WWW.NOTIZIEPROVITA.IT comportamento omosessuale può essere punito con la fustigazione, la prigione, o la morte per lapidazione. 12. Salesforce, una società di software, ha minacciato che avrebbe ridotto gli investimenti in Georgia. Ma Salesforce opera serenamente in India dove Human Rights Watch spiega che il codice penale ha rafforzato l’idea che la discriminazione e i maltrattamenti delle persone LGBT sono accettabili. 13. Apple Inc.: protesta negli USA, ma produce in Cina e vende nei Paesi Arabi. 14. National Basketball Association (NBA): è preoccupata per l’omofobia in USA, ma organizza manifestazioni sportive in Sud Africa, dove il Comitato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha scritto in una relazione della sua preoccupazione per il razzismo e la xenofobia. 15. Netflix, leader mondiale della TV via Internet, ‘è una società inclusiva’, dice. Ma offre i suoi servizi per esempio in Libia, la patria delle violazioni del dirittoUTERO internazionale. SPECIALE IN AFFITTO di donne e bambini tollerato dalla “società civile 16. Sony: ha un ufficio inIl mercato Kazakhstan, dove Amnesty International segnala che si pratica la tortura e dove le libertà di espressione, associazione e riunione pacifica sono limitate. POSTE ITALIANE S.p.A. | Spedizione in AP - D.L. 353/2003 | (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) | art. 1, comma 1, NE/PD | Autorizzazione Tribunale: BZ N6/03 dell’11/04/2003 | Contributo suggerito € 3,00

5. La Weinstein Co., un grande studio cinematografico, ha minacciato che non avrebbe mai più girato un film in Georgia, ma gira e produce Shanghai, in Cina; No Escape in Tailandia. 6. AMC Networks Inc., produttrice della fortunata serie The Walking Dead, lavora in Russia, Paese ‘omofobo’ per eccellenza. 7. Time Warner: non avrebbe lavorato mai più in Georgia, ma a Singapore sì (un altro Paese che vieta penalmente l’attività omosessuale, secondo l’ International LGBTI). 8. La Walt Disney Co.: e la sua controllata Marvel Entertainment sono ‘aziende inclusive’, ma continuano ad espandersi in Cina, dove tra l’altro investono 5.5 miliardi di dollari per un parco a tema a Shanghai.

PROVITA

Chi salva i bambini,

salva le madri Una testimone davvero eccezionale: Margherita Borsalino Garrone

Proposta di legalizzare l’eutanasia alla Camera

Molte grandi imprese si indignano per ‘l’omofobia’ dei governi federati (che riconoscono il diritto all’obiezione di coscienza), ma che fanno affari d’oro fuori dagli USA, in Paesi dove l’omosessualità è addirittura reato, passibile di condanna a morte

9. General Electric Co., si dà da fare in Arabia Saudita, un Paese che criminalizza il comportamento omosessuale (nel 2014, un uomo saudita è stato condannato a tre anni di carcere e 450 frustate: aveva usato Twitter per organizzare incontri con uomini). 10. The Coca-Cola Co.: nel 2006, gli impianti di imbottigliamento della Coca-Cola sono stati accusati di interferire con i problemi di irrigazione nelle regioni dell’India e America Latina che soffrono per scarsità d’acqua. Più di recente, la Coca-Cola è stata accusata di rifornirsi di zucchero beneficiando di espropri non etici. Il sito della Coca-Cola, però, elenca la bio-diversità, la tutela dei diritti delle popolazioni locali, la sostenibilità come valori fondamentali (oltre che ‘l’inclusività’). Anche essa ha levato vibrata protesta contro le leggi omofobe della Georgia ecc. 11. PayPal addirittura è intervenuta nella polemica sulla legge per i bagni unisex. Ma PayPal continua a

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Gli attivisti LGBTQIA(...) pretendono che ognuno sia libero di andare nello spogliatoio o nel bagno ‘che si sente’: un uomo che apparentemente ha gli attributi da uomo, ma che ‘si sente donna’ dovrebbe poter andare nello spogliatoio (o nel bagno) delle donne

Insomma, sappiamo bene quanto sia faticoso, per tutte queste grandi imprese, barcamenarsi tra gli ideali e il portafoglio. Ma, alla fine, tutto sommato pare che conti di più il dio quattrino, non è vero?

www.notizieprovita.it “nel nome di chi non può parlare”

cuore

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Anno V | Rivista Mensile N. 41 - Maggio 2016

il

IN UNA GOCCIA CURA E CONFORTO PERINATALE

Non vuoi finanziare gli aborti? OSA: OBIEZIONE ALLE SPESE ABORTIVE

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