Corriere dell'Isola n. 4 2010

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CISI-EVI

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Società in liquidazione, Mimmo Di Vaia nominato al vertice

RIVA DESTRA

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Pronte le nuove ordinanze per l’estetica cittadina Anno XIV - n. 5 • 4 - 10 febbraio 2010

Foto F. Trani

settimanale GRATUITO delle isole di Ischia e Procida • www.corrieredellisola.com

DEMOLIZIONI

LA RESA DEI CONTI FALLISCE L’ITER PARLAMENTARE, RIPRENDONO GLI ABBATTIMENTI

CASAMICCIOLA

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SPORT

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MUSICA

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Litigano gli aspiranti successori di D’Ambrosio Barano-Forio: il derby della scelleratezza D.E.A. TRIO, il jazz parla Napoletano


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• L’EDITORIALE

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IL PROCURATORE CAPO, LE DEMOLIZIONI, LA “MERDA A MARE” E … IL DEPURATORE BLOCCATO! di Massimo Zivelli

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n una intervista apparsa nei giorni scorsi su un importante quotidiano nazionale, resa a commento delle demolizioni e delle proteste di piazza che ad Ischia sono state inscenate dai cittadini contro di esse, il procuratore capo di Napoli ha colto l’occasione per “pittarci neri”. Dagli apprezzamenti al dilagare dell’illegalità sulla nostra isola, fino a quelli sulla qualità dell’ambiente, con chiaro riferimento della “merda” a mare. Tutti motivi per i quali, il procuratore capo di Napoli afferma di non aver più voluto mettere piede sull’isola da tantissimi anni a questa parte. Orbene, senza addentrarci troppo nel merito della opportunità di queste dichiarazioni, è bene avviare per l’ennesima volta una rapida riflessione su come non solo l’isola a torto o a ragione è vittima spesso di posizioni dettate dal pregiudizio, ma anche come possa paradossalmente accadere che essa resti penalizzata non una, ma due volte, proprio da quelle istituzioni che invece dovrebbero tutelarla. E’ il caso (da noi sollevato due settimane orsono) del depuratore di Ischia. Il primo che si stava realizzando dopo 40 anni di attesa ed i lavori del quale, da

quasi tre anni sono stati bloccati dalla Soprintendenza ai beni archeologici per il ritrovamento di alcuni reperti all’interno del piccolo promontorio di san Pietro. La ditta incaricata (dopo 10 anni

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di iter burocratico) dalla Regione ha fatto sapere di voler rinunciare all’appalto perché nel frattempo che si continuava a bloccare i lavori, i costi iniziali previsti in capitolato, sono quasi raddoppiati.

La Regione ha fatto sapere che nuovi fondi non sono disponibili e quindi la prospettiva è che il primo depuratore dell’isola non si farà più. Quindi l’estate prossima avremo di nuovo (per buona pace dell’amico presidente degli albergatori che ci contesta sul giornale l’uso “libero” del termine usato dal procuratore capo di Napoli) tanta merda in mare e campagne di stampa contrarie. Questa volta “colpe” degli isolani non ce ne sono. E bene fa Giosi Ferrandino (che nei prossimi giorni ha ottenuto un incontro in Prefettura proprio per vedere di sbloccare la situazione paradossale) ad incavolarsi di brutto. E bene farebbe invece il procuratore capo a dare giudizi solo sulle questioni per le quali viene intervistato, senza parlare a vanvera perché non conosce i fatti, ma solo per “partito preso”. E questo per un magistrato non è certamente un fatto positivo.


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PRIMO PIANO •

redazione@corrieredellisola.com

FERRANDINO: I SINDACI OPERANO NELLE ISTITUZIONI Il sindaco d’Ischia: «Ognuno è libero di manifestare. Ma le proteste di piazza sono state interpretate negativamente fuori dell’isola, intralciando anche la nostra iniziativa sull’applicazione del condono ter che alla fine non è stata ammessa»

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emolizioni degli abusi, tutela della prima casa, condoni, questione urbanistica e regolamentazione dello sviluppo del territorio. Gli argomenti più dibattuti in assoluto ad Ischia (più delle stesse questioni turistiche) negli ultimi quattro decenni, in questi giorni sono tornati per l’ennesima volta al centro dell’attenzione generale in Italia ed all’estero. Dimostrando così – laddove ce ne fosse ancora bisogno – che non è il turismo la fonte principale della nostra economia, quanto bensì l’industria del mattone e del cemento. Articoli di giornale, inchieste televisive, reportage su demolizioni, proteste di piazza, inchieste della Procura. Chi più ne aveva, più ne ha messo. E sempre più spesso, al centro di attacchi e critiche c’è finito lui: il sindaco d’Ischia. Fra sei sindaci, è il più attaccato in assoluto. Perchè? «Quando si parla di isola d’Ischia al di fuori dei nostri ristretti confini, si confonde sempre con il comune di Ischia. Quando succede qualcosa di negativo in giro per l’isola, si dice sempre

e solo ‘Ischia’. E poi sono il Sindaco del Comune più grande e rappresentativo dell’isola. Quindi ecco perché sui media compare sempre questa equazione. Magari comparisse pure per le tante cose positive che questa isola è in grado di produrre e realizzare agli occhi del mondo intero». Si, ma l’inchiesta della magistratura? «Un atto dovuto da parte di una Istituzione autonoma. Loro ipotizzano che i Sindaci, tra cui io, non si sono attivati per contrastare l’abusivismo e non si sono impegnati per concretizzare alcuna demolizione. Come gli altri colleghi isolani, anche io andrò davanti ai magistrati a raccontare la mia versione dei fatti ed a produrre degli atti che dimostreranno che invece non c’è stato alcun tentativo di chiudere gli occhi davanti al fenomeno». E le feroci critiche del popolo che si batte contro le demolizioni? In tanti la accusano de essersi defilato… «al pari degli altri Sindaci, non mi sono affatto defilato dall’affrontare il problema e l’emergenza di questi giorni. Da rappresentante delle Istituzioni, assieme ai

miei colleghi, ho intrapreso iniziative riconducibili in ambito istituzionale. La piazza non deve e non può essere l’ambito in cui un Sindaco – che in sede locale rappresenta lo Stato – esprime le sue posizioni. C’è una protesta di piazza che è fatta dai cittadini, e che probabilmente anche io da semplice cittadino avrei fatto per sollevare la questione di come si procede alla demolizione di piccoli abusi troppo spesso di necessità. E c’è una iniziativa politica ed istituzionale, quella dei Sindaci, che ha prodotto gli atti sulla base dei quali abbiamo tentato di far passare in Parlamento l’unica cosa che avrebbe potuto fermare le demolizioni: la correzione alla normativa che avrebbe reso applicabile anche all’isola

d’Ischia il condono ter. Ma questa è una iniziativa che avrebbero potuto varare solo i parlamentari, gli unici in grado di elaborare ed approvare le leggi. Noi Sindaci possiamo solo proporre, come abbiamo fatto in questo caso». Come giudica le proteste di piazza di questi giorni? «Il risultato è che la piazza invece di stimolare ha creato imbarazzo e paura a Roma. E quindi la il decreto sul condono ter non è stato

ammesso. Fin quando le manifestazioni si svolgono pacificamente, i cittadini in quanto tali hanno libertà assoluta di esprimere il loro pensiero anche su un argomento così pieno di insidie e scivoloso come questo dell’abusivismo e delle demolizioni. Detto questo ritengo che le manifestazioni dei giorni scorsi non solo non hanno giovato alla causa, ma anche - e questa è una cosa facilmente comprovabile - che il messaggio lanciato dai manifestanti sia tornato indietro come un boomerang verso l’isola, verso la sua immagine di località turistica e verso gli interessi della collettività. Già ad ogni occasione giornali e televisione si scatenano contro di noi. In questi giorni stiamo passando agli occhi di tutti come l’isola dell’illegalità in assoluto, dove i cittadini delinquono a tutto spiano e distruggono l’ambiente ed il turismo e dove gli amministratori sono i complici se non gli organizzatori del tutto. Noi sappiamo che non è così. Noi sappiamo

che questi problemi, come quello del mare sporco, come quello della criminalità etc., sono comuni a tutto il resto del Paese, se non del mondo. Problemi che vanno affrontati e risolti con lo strumento della politica e non agitando le piazze». Si, ma la risposta potrebbe essere che le piazze si mobilitano perché gli amministratori non fanno niente. «Parlo per me e per il Comune da me amministrato. Qui ad Ischia stiamo facendo tutto quello che si può fare nelle condizioni in cui ci hanno lasciato quattro decenni di improvvisazione sul problema edilizio ed urbanistico. I condoni qui a Ischia continuano ad essere esaminati e nel caso licenziati favorevolmente, e la repressione del nuovo abusivismo viene portata avanti. Sulle demolizioni rientranti nella mancata applicazione del condono ter per l’isola, attendiamo che l’organo legiferante per eccellenza e cioè il Parlamento italiano si esprima entro il 28 febbraio. Quello che dovevo fare, l’ho fatto. La protesta sterile, col rischio di farsi strumentalizzare dagli speculatori edilizi, la lascio ad altri».

RIPARTONO LE DEMOLIZIONI: CHE FINE FARA’ IL MOVIMENTO DI PROTESTA? Le notizie provenienti da Roma, hanno sparigliato le carte in tavola per l’ennesima volta. E adesso i cittadini non sanno più se continuare la protesta di piazza oppure scegliere altre strade…

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l decreto che doveva “aggiustare” l’applicabilità del condono ter alle isole non ci sarà. Le demolizioni si faranno. Il movimento di protesta dei cittadini finisce nella confusione più totale. E’ questo il quadro della situazione, a poche ore dalla notizia che la strada parlamentare per evitare l’ondata di demolizioni è diventata definitivamente impraticabile perché i parlamentari del centrodestra non sarebbero stati compatti nel votare il provvedimento. Il movimento si era riunito l’altra sera, lunedì, ad Ischia. Una assemblea popolare molto partecipata, con centinaia di persone che hanno voluto intervenire all’appuntamento. E poi le decisioni operative. Che però, alla luce della notizia arrivata il giorno dopo direttamente da Roma, potrebbero essere cambiate e non solo nel calendario

previsto, ma anche nelle modalità di svolgimento delle future proteste. Se ce ne saranno ancora, naturalmente. Tornando a lunedì sera, il movimento aveva deciso di convocare la manifestazione di piazza nuovamente per martedì prossimo, 9 febbraio, in quanto tutti sapevano che il decreto sarebbe stato discusso in Parlamento il giorno dopo. In pratica il movimento avrebbe convocato i cittadini ancora una volta in maniera massiccia, ma solo per dare più forza a chi avrebbe dovuto presentare l’emendamento nelle aule parlamentari e su di esso chiedere il voto per l’approvazione. Niente violenze, niente tafferugli, perché tanto tutti hanno capito che la macchina dello Stato non può essere fermata, neppure con la piazza e neppure con atti estremi. Insomma, la linea “buonista” era emersa l’altra sera

per non creare ulteriore imbarazzo in sede parlamentare e sui mass media, in vista dell’approvazione del decreto che avrebbe salvato dalla demolizione un bel po’ di abusi. Adesso che questa prospettiva, cullata nelle idee di tutti per giorni e giorni, non esiste più, è difficile prevedere cosa accadrà. Quando ancora stiamo scrivendo questo resoconto, le vox populi parlano della decisione di anticipare a questo fine settimana la manifestazione di protesta, che a questo punto diverrebbe di protesta nel vero senso della parola. Altre voci parlano invece di uno sfaldamento totale del movimento, che non ha più prospettive di protesta e neppure la forza ed i numeri per opporsi alle singole demolizioni. Altri infine, ipotizzano che il movimento adesso debba darsi altri obbiettivi. E fra questi quello di fare una

poderosa campagna per l’astensione al voto in occasione delle prossime elezioni regionali, essendo i politici, coloro che vengono accusati di essere i grandi colpevoli di tutta questa situazione. Ipotesi, propositi che si delineeranno meglio nelle prossime ore. Intanto le demolizioni dovrebbero riprendere. Ce ne sono due in lista d’attesa a Casamicciola, altrettante a Forio e Barano. Sicuramente non ne saranno eseguite subito più di una decina, tutte di piccola entità. Poi la macchina demolitrice dovrebbe arrestarsi per un certo periodo di tempo. Per mancanza di fondi a disposizione della Procura, ed anche perché i comuni dovranno spendere un po’ di soldi per la demolizione ad horas dei nuovi abusi commessi sul territorio. Compresi quelli sequestrati appena nei giorni scorsi.


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• PRIMO PIANO

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FALLISCE L’ITER PARLAMENTARE VIA LIBERA ALLE DEMOLIZIONI Il centrodestra, che aveva varato nel 2003 questo condono “imperfetto” che si è fatto beffe dei cittadini, non è riuscito ad imporre alla Lega il decreto proposto dai sindaci

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’ fallita su tutti i fronti la battaglia istituzionale e di piazza per ottenere l’applicazione del condono edilizio ter anche alle località sottoposte a vincolo paesaggistico come le isole di Ischia, Capri e Procida. Adesso niente più potrà fermare l’esecuzione delle demolizioni passate in giudicato. Anche i parlamentari del PDL che avrebbero voluto sostenere l’approvazione dell’emendamento all’interno del decreto cosiddetto “milleproroghe” hanno dovuto fare marcia indietro e far capitolare la richiesta avanzata dai sindaci isolani. Ad influire sulla scelta del centrodestra di non far inserire all’ordine del giorno la deroga per farla approvare, deve essere stata sicuramente la Lega (prossima vincitrice annunciata delle imminenti elezioni regionali nel centro nord) il cui peso politico

nelle liste berlusconiane, dovranno trovarsi ben altri “cavalli di battaglia” e che Silvio gliela mandi buona, perché i cittadini in questa specie di promessa ci avevano creduto ed adesso sono ancora più incazzati di prima! Non se la potranno prendere con i magistrati che si

e parlamentare è oramai determinante per mantenere in vita il governo Berlusconi. E la Lega, si sa, è contraria a dare via libera che favoriscano in qualche modo le regioni meridionali. Anche su un problema come l’abusivismo edilizio, che secondo la Lega è un fenomeno che si verifica tutto a sud e niente a nord. Niente di fatto dunque e con la soluzione istituzionale e legislativa, viene a cadere

anche l’unica possibilità di risolvere la questione senza ricorrere a più di un migliaio di abbattimenti sull’isola d’Ischia e ad oltre 60mila nell’intera regione Campania. Nell’approvazione del correttivo che avrebbe permesso l’applicazione del condono ter anche dalle nostre parti, hanno sperato non solo alcune migliaia di cittadini, ma anche un bel po’ di politici del centrodestra, che erano pronti a farsi una

bella campagna elettorale su questi argomenti, facendosi passare per i “salvatori della patria”. Così non è stato, e per convincere gli isolani a votarli, adesso i politici che si presenteranno

limitano a far applicare la legge proposta e votata dai politici, nella fattispecie, il condono ter che centinaia di ischitani hanno pagato profumatamente salvo poi vedersi notificare

gli abbattimenti e non ricevere indietro neppure un centesimo delle oblazioni pagate, è stato voluto ed approvato dal governo Berlusconi e dal centrodestra nel 2003. E’ servito per sanare velocemente i piccoli abusi commessi dagli elettori leghisti al nord e per salvare le ville abusive in Sardegna del presidente del Consiglio di allora e di oggi. Poi, per il resto ha solo illuso (per come è stato impostato e portato avanti) un bel po’ di cittadini, beffati – come si diceva prima – non una, ma ben tre volte, con Ischia e gli ischitani trattata una “merda” anche sui canali televisivi di Berlusconi. E’ tempo che la gente inizi ad aprire gli occhi e si renda conto che il “grande illusionista” dal suo cilindro magico continua a tirare fuori cose buone per se e per gli altri solo … fumo!

RIVA DESTRA, NUOVE ORDINANZE PER L’ESTETICA CITTADINA Dopo l’eliminazione dello scandalo all’ex Bamboo e l’avvio dei lavori alla facciata della proprietà Telese, dal Comune in arrivo le altre ordinanze per l’estetica della Riva Destra.

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iva destra, ad Ischia l’amministrazione comunale rilancia la campagna per la riqualificazione dell’intera area e per il miglioramento dell’estetica cittadina. L’iniziativa di migliorare l’immagine della “vetrina” dell’isola d’Ischia dunque non è stata lasciata nel dimenticatoio delle cose solitamente annunciate e poi non realizzate, come invece in tanti avevano immaginato in questi mesi di lungo silenzio da parte del sindaco e della giunta, impegnati ad affrontare altri problemi sul territorio. Alla fine del 2008 si registrò la prima e significativa presa di posizione di Ferrandino sull’argomento. La sua ordinanza – che resta

tuttora valida – suscitò l’approvazione di quanti da tempo chiedono che venga fatta qualcosa per migliorare anche l’estetica cittadina, pensando anche a come regolamentare seriamente le iniziative dei privati e non solo la strutturazione dei servizi utili per la comunità e per il territorio. Ma al tempo stesso si registrarono anche le prime contrarietà al progetto dell’amministrazione comunale per rendere più decorosa questa porzione di territorio così importante ai fini complessivi dell’economia turistica. Restauro delle facciate dei palazzi che si affacciano sulla banchina, pulizia delle stesse sa tutti gli orpelli

inutili ed esteticamente dannosi come antenne, parabole, condizionatori d’aria, canne fumarie e condotte sopra traccia, tabelle ed insegne inopportune. Ma anche una nuova concezione di organizzare gli spazi e le loro delimitazioni a terra, direttamente sulla banchina. Niente barriere sconce e predilezione per fioriere esteticamente più accettabili rispetto a quelle attualmente ancora utilizzate da una parte dei ristoranti e delle attività che insistono in zona. Tutti interventi che comportano l’esecuzione di lavori a volte piccoli, molto spesso invece più grandi ed onerosi, a carico dei privati, che ov-

viamente e specialmente dalle nostre parti dove sopravvive un assoluto spirito egoistico e particolaristico, non possono essere eccessivamente contenti e desiderosi di mettere mano alla tasca per eseguire lavori che oltre a migliorare le singole proprietà, tutelano l’esigenza di decoro del paese. Nel 2009 ci sono stati due casi emblematici del diverso modo di affrontare la questione del decoro comune. Il primo è quello relativo al risanamento (peraltro già concluso) della facciata del palazzo “ex Bamboo”. In questo caso, i proprietari dell’immobile sono stati inizialmente assai restii ad eseguire l’ordinanza comunale,

contro la quale si sono anche appellati, ma senza successo. Quindi anche se contro voglia ed in forte ritardo, lo scandalo estetico che da due decenni insisteva s questa porzione di riva destra è stato alla fine rimediato. “Un successo, piccolo ma importante, che fa onore alla nostra volontà di migliorare il nostro paese” ha detto Giosi Ferrandino che a giorni firmerà altre ordinanze. Il secondo caso, quello della accettazione “positiva” del provvedimento nella ottica per la quale il bene comune

è anche bene privato è stato dato dal caso, sempre sulla riva destra, della proprietà Telese. In questo caso infatti i lavori sono iniziati senza alcuna opposizione e si spera che entro la primavera anche il palazzo della famiglia Telese possa “sfoggiare” a tutto il mondo (attraverso l’occhio del visitatore che arriva nel porto d’Ischia) il suo nuovo look.


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ATTUALITÀ •

redazione@corrieredellisola.com

CISI ED EVI IN LIQUIDAZIONE, MIMMO DI VAIA NUOVO PRESIDENTE Il comune di Ischia ha indicato nell’ex assessore, la persona incaricata di gestire la fase di transizione. Nella futura società di gestione, spazio anche ai privati

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ush finale per il Cisi-Evi: partono in contemporanea la messa in liquidazione del consorzio ed anche della società di gestione ed entro l’anno verrà creata una nuova entità consortile fra i sei comuni dell’isola, questa volta con una formula societaria che prevederà anche una quota – minoritaria - di capitale azionario privato. Il nuovo gestore dei servizi di acquedotto e fognature, farà a meno della partecipazione di Procida e garantirà l’ingresso dei privati per migliorare il servizio. Tutto questo però, senza andare ad influire sulla

politica delle tariffe, che saranno sempre sotto il controllo pubblico. “Abbiamo raggiunto una intesa di massima – conferma Giosi Ferrandino – e nei prossimi giorni partirà il piano di messa in liquidazione sia del Cisi che dell’Evi”. A guidare questa fase di transizione, sarà l’ex assessore ed ex presidente di Ischia Ambiente, Mimmo Di Vaia, che di fatto diventa una sorta di presidente/ liquidatore, con l’incarico di traghettare il futuro gestore isolano delle risorse idriche verso i nuovi assetti societari richiesti dalla normativa attualmente in vigore e

soprattutto per chiudere il contenzioso e le passività accumulate dai due enti nel corso degli ultimi decenni. Di Vaia è stato indicato (il suo ingresso ufficiale alla guida del Cisi/Evi verrà ratificata nei prossimi giorni) dal

comune di Ischia, nella sua qualità di socio di maggioranza. “Di Vaia è una persona certamente qualificata per gestire al meglio questo incarico così delicato in questo momento di transizione fra il vecchio ed il nuovo

assetto della gestione isolana dell’acquedotto. E’ una fase delicata questa, anche perché – aggiunge il sindaco – da subito dobbiamo porre con forza la questione della ripresa dei lavori al depuratore di san Pietro, la vori ancora bloccati per gli interventi della Sovrintendenza ai beni archeologici”. Definita dunque la lunga vertenza relativa a chi doveva gestire la transizione del Cisi/Evi, l’altra novità riguarda l’ingresso dei privati nella futura società partecipata. “Ai privati cederemo quote azionarie comprese fra il 40 ed il 49%, il controllo di fatto resterà nelle mani

della parte pubblica, quindi non stiamo per avviare nessuna procedura di privatizzazione del bene acqua”. Ma a questo punto, è la domanda, che convenienza avrebbero gli investitori privati ad entrare in partecipazione di capitali? “La convenienza – conclude Ferrandino – sta tutta nella possibilità di fare un ottimo investimento, perché il servizio di erogazione delle risorse idriche è una cosa che rende assai bene. A maggior ragione se si attuerà una gestione ragionata ed efficiente del servizio stesso attraverso la nuova società”. ©riproduzione riservata

NAVI CAREMAR FERME: NUOVI DISAGI PER PROCIDA E ISCHIA Stop di alcune settimane per l’Adeona, ma non c’è pronta l’unità in sostituzione. Saltano tre collegamenti quotidiani con Napoli e Pozzuoli

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l solito “andazzo” che puntualmente si ripropone nella stagione invernale: con una scusa o con un’altra, per una causa tecnica o per un’altra, i collegamenti marittimi diventano sem-

pre più “rari”. Da Natale in poi, i problemi relativi ai trasporti marittimi per le isole (senza aggiungere nel conto la interminabile telenovela Caremar-Corema) si fanno puntualmente sentire. Perché oltre

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alla riduzione invernale delle corse si verificano appunto una serie di imprevisti che immancabilmente fanno saltare questo o quel collegamento. Dalla manutenzione delle unità in servizio - che raramente poi si ha il buon senso di sostituire con altre effettivamente funzionanti - alle avverse condizioni meteorologiche. Per finire a tanti altri problemi di natura tecnica o logistica. Il fatto ultimo è quello “notoriamente noto” sia a Ischia che a Procida. E che cioè la la Caremar nei giorni scorsi ha comunicato che per motivi tecnici, a partire da lunedì primo febbraio ed almeno per le prossime due settimane, la nave Adeona è stata messa temporaneamente fuori servizio. E fino a

quando non sarà operativa sulla stessa linea la nave veloce Isola di Procida, saltano dunque definitivamente alcuni collegamenti Ciò comporterà la soppressione dei seguenti collegamenti: ore 15,40 NapoliProcida-Ischia; ore 17,35 Ischia-Procida-Pozzuoli; ore 18,55 Pozzuoli-Proci-

CORRIERE DELL’ISOLA è un settimanle distribuito gratuitamente ogni giovedì ad Ischia e Procida

DIRETTORE RESPONSABILE Massimo Zivelli m.zivelli@corrieredellisola.com

SOCIETA’ EDITRICE Associazione Insieme Via Casa Di Maio, 46 • 80075 Forio (NA)

Registrazione al tribunale di Napoli n. 4716 del 20/11/1996

www.corrieredellisola.com redazione@corrieredellisola.com

STAMPA Cangiano Grafica s.r.l. - Napoli

da-Ischia. Inutile dire che questi collegamenti sono da considerarsi essenziali per residenti e pendolari delle isole e sicuramente in misura più rilevante nel caso di Procida, che non ha oltre alla Caremar altre compagnie che assicurano i collegamenti con la terraferma, a maggior ragione in condizioni

PROGETTO GRAFICO ED IMPAGINAZIONE Nuvola Grafica • www.nuvolagrafica.it Hanno collaborato a questo numero: Stefano Arcamone, Pancrazio Arcamone, Annamaria Rossi, Dalila Sghaier, Mariana Lamonaca, Raimondo Ambrosino, Franco Trani, Sacha Savastano, Cristian Messina

meteo marine avverse. A questo punto per Procida c’è solo la motonave Città di Capri ad assicurare il collegamento con Pozzuoli, essendo il Casamicciola anch’esso fermo per lavori di manutenzione fino a data imprecisata e un paio di corse OSP con Napoli.

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• CASAMICCIOLA

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ASSENTE SU DEMOLIZIONI E CONDONO

L’AMMINISTRAZIONE SI DIMETTA! A Casamicciola nuovo, duro documento della minoranza contro D’Ambrosio e la sua Giunta, accusati di essere latitanti sul problema dell’edilizia.

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ulla vicenda relativa alle demolizioni ordinati dalla Procura della Repubblica, i consiglieri comunali del gruppo consiliare di minoranza “Casamicciola Futura” in un documento hanno espresso viva preoccupazione ed umana solidarietà ai cittadini colpiti dal programma di esecuzione degli ordini di demolizione, contenuto nelle sentenze penali passate giudicato. “Pur dovendo stigmatizzare il mal costume isolano dell’abusivismo edilizio, per troppi anni ingiustamente tollerato da tutte le istituzioni fino a diventare una vera e propria piaga sociale – si legge nel documento - non può non evidenziarsi come il suddetto programma lasci al mero caso del passaggio in giudicato delle sentenze la scelta degli abbattimenti da eseguire creando, sia pure non volutamente, ingiustizie sociali e disparità di

trattamento. E’ noto che l’esecuzione giudiziaria dei provvedimenti finisce con il mettere sullo stesso piano l’abuso di necessità e quello speculativo creando ulteriori motivi di tensione e di contrasto sociale tra i cittadini per tacere del fatto che molti altri abusi siano caduti in prescrizione o addirittura mai stati rilevati. Tali disparità rendono ulteriormente incerto e confuso il più generale problema dell’esigenza abitativa delle popolazioni isolane mettendo a nudo le storiche lacune delle amministrazioni comunali che da lungo tempo avrebbero dovuto avviare a soluzione il problema con una organica pianificazione del territorio. La regolamentazione dell’attività edilizia sul territorio insieme ad una seria pianificazione del “problema casa” continuano a restare il punto nodale sul quale si dovrebbero misurare le amministrazioni comunali. Occorrerebbe pensare

a norme speciali di pianificazione territoriale per l’isola di Ischia, anche attraverso la riformulazione dell’attuale piano paesaggistico troppo restrittivo e comunque inadatto alle mutate esigenze di sviluppo residenziale, turistico e commerciale dell’isola. Occorrerebbe pensare a realizzare i piani di

recupero dei centri storici dei vari comuni in modo da consentire la pianificazione delle ristrutturazioni urbanistiche del tutto dimenticate da oltre trenta anni. Occorrerebbe soprattutto mettere mano alla definizione delle troppe pratiche di condono giacenti inevase negli uffici comunali. L’ammi-

nistrazione in carica al Comune di Casamicciola Terme, disattendendo tali necessità, continua a prendere in giro i cittadini con l’approvazione, come avvenuta da ultimo con la deliberazione di C.C. del 23.12.2009, di emendamenti al regolamento edilizio comunale già esistente ed approvato dalla passata amministrazione, che sono in aperto contrasto con le norme primarie che regolano la materia e creano ulteriore confusione ed errate aspettative nei cittadini. L’attuale Giunta ed i Consiglieri di maggioranza anche sul tema in questione evidenziano tutte le lacune tipiche di un approccio alla vita amministrativa approssimativo, superficiale e di scarsissima qualità e competenza, poco sensibile ad una visione sistematica del problema e sempre concentrato su particolari contingenti e di corto respiro. E’ stata sotto gli occhi di tutti la totale

assenza dei componenti della Giunta cittadina e dei Consiglieri Comunali di maggioranza, molti dei quali tecnici in piena attività, durante l’abbattimento della prima casa sul territorio cittadino e v’è da temere che anche per le prossime esecuzioni i diretti interessati e la popolazione tutta sarà lasciata al proprio destino nell’indifferenza totale di coloro ai quali era stata accordata piena fiducia in sede di mandato elettorale. Per questo riteniamo auspicabile che l’amministrazione in carica avverta la sensibilità di dimettersi lasciando a persone ed organi più competenti ed esperti la gestione e la risoluzione di un così grave problema. A firmare il documento politico sono stati i consiglieri comunali del gruppo di opposizione “Casamicciola Futura”, Francesco Capezza, Riccardo Cioffi, Ciro Frallicciardi, Gianfranco Mattera, Maurizio Pirulli.

LITE IN MAGGIORANZA PER DESIGNARE IL SUCCESSORE DI D’AMBROSIO Casamicciola è un paese sempre più allo sbando, come la rissosa maggioranza che lo amministra. In quattro oramai pronti a “spartirsi le vesti” dell’attuale sindaco

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etroscena “piccanti” sulla caduta – ancora una volta rinviata – del sindaco Vincenzo D’Ambrosio e dell’amministrazione comunale sempre più allo sbando nonostante i tentativi da”collante” portati avanti da Roberto Monti. La decisione di mandare tutti a casa ed approntare la nuova avventura elettorale, è stata momentaneamente accantonata perché ancora non c’è una visione unitaria di quello che potrebbe essere il nuovo candidato a sindaco dell’attuale formazione di maggioranza, proprio nel caso di un ricorso anticipato alle urne. La partita sostanzialmente sarebbe non ad uno, ma a quattro aspiranti sindaci. Lo scontro che si è consumato nei giorni scorsi è stato quello fra Giovambattista Castagna e Peppe Silvitelli. Il braccio di ferro instaurato dai due all’interno della maggioranza, sembrava volgere a favore di Silvitelli, che risulta essere meno isolato nella politica locale e nel paese, del suo alleato-avversario. Ma a stoppare tutti e due è intervenuto Salvatore Sirabella., che non tanto a sorpresa, ha rivendicato per se il ruolo di primo attore sulla scena politica casamicciolese, scompaginando le velleità dell’uno e dell’altro. Più defilato, quasi nell’ombra, Roberto Monti che aspira a diventare non solo l’ago della bilancia, ma anche ad ottenere l’investitura a candidato sindaco,

non solo per la sua funzione di pompiere delle continue fibrillazioni che attraversano l’amministrazione ed i suoi caporioni, ma anche nella prospettiva di presentarsi come l’uomo del dialogo e della moderazione, in un quadro politico che tende irrimediabilmente a generare fortissimi scontri anche per i prossimi mesi, portando il paese alle nuove elezioni in un clima talmente incandescente, da far impallidire la “guerra per bande” che ha distrutto Casamicciola fino all’avvento di Giosi Ferrandino e della “pace forzata” che consentì al paese di riprendere finalmente fiato ed iniziare un buon periodo di ripresa economica e sociale. D’Ambrosio continua a sedere dunque su una pentola in fortissima ebollizione che prima o poi esploderà con tutte le sue insanabili contraddizioni, facendolo saltare definitivamente. Il sindaco si è reso perfettamente conto del pericolo che corre e che in caso di una caduta, comporterebbe anche la sua definitiva corsa verso un irrimediabile declino politico ed elettorale. Troppi i malcontenti creati nel paese e fra gli elettori dal sindaco “pasticcione” che non è in grado di prendere decisioni nel bene o nel male e che si affida piuttosto alle buone intuizioni o ai grossolani errori di quanti gli stanno intorno. “La politica dell’ignavia e dell’attendismo ad oltranza – spiega il consigliere “leghista” d’opposizio-

ne Riccardo Ciuffi – sta portando il paese alla catastrofe e questa amministrazione ad una fine che, vedrete, sarà davvero assai ingloriosa”. Questa la sentenza politica, la pietra tombale, sull’attuale corso amministrativo casamicciolese. ©riproduzione riservata

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L’ISOLA •

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DA FORIO PARTE LA CROCIATA CONTRO VIDEOPOKER E VIDEOGAMES Con una ordinanza, il Sindaco impone il divieto di apertura fino ad un chilometro di distanza da scuole e comunità, e orari concordati di apertura

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Forio, arriva lo “stop” a videopoker e macchinette mangiasoldi nei pressi di scuole ed istituti frequentati dai giovani. Nonostante il massiccio avvento in ogni casa di computer, videogiochi e playstation varie, il business delle sale che ospitano videogames e, peggio ancora, poker o jackpot games, è in continua espansione a Forio, dove nelle scorse settimane i cittadini hanno criticato il comune per la eccessiva facilità con la quale si concedono autorizzazioni alla installazione delle infernali macchinette “mangia-soldi” che troppo spesso catturano l’attenzione dei giovanissimi. Il caso ultimo che ha sollevato perplessità e pure proteste, è quello di un internet point che dovrebbe aprire i battenti a breve in Via Matteo Verde, a due passi da due istituti tecnici (nautico ed operatori turistici) e dalla scuola elementare “L.Balsofiore”. I cittadini temono che in questo nuovo punto internet possano fare presto la loro apparizione anche videogiochi e videopoker vari, il che a poca distanza dalle scuole significherebbe gettare i giovanissimi in pasto alle macchinette mangia-soldi. Sensibile alle preoccupazioni dei cittadini e genitori, il sindaco Franco Regine è voluto intervenire con una

apparecchi da utilizzare, sia su tutti gli indirizzi e prescrizioni riguardo agli anni del giocatore, ai cartelli che devono indicare le varie indicazioni ed inoltre che l’apertura di sale da gioco, non potrà esser autorizzata ad una distanza inferiore ai 1000 m. da scuole ed ospedali e che l’installazione degli apparecchi è consentita esclusivamente all’interno dell’esercizio di sale gioco evitando occupazioni esterne e facendo divieto di pubblicizzare l’attività all’esterno con insegne, cartelli e la denominazioni tipo “CASINO’ “. E’ stato ordinato anche il rispetto degli orari dell’esercizio come stabiliti dal Comune e pertanto, l’ordinanza, tende a limitare ulteriore l’apertura, specie nei centri abitati, di sale gioco ed affini.

Gianfranco Mattera

propria ordinanza per regolamentare la cosa ed evitare che ci si possa poi trovare in situazioni imbarazzanti. Nei giorni scorsi infatti Regine ha emesso un’ordinanza circa la disciplina delle sale giochi. “Tale ordinanza si è resa necessaria per le numerose istanze pervenute al Comune da molti concittadini che lamentavano la indiscriminata disseminazione di apparecchi da gioco in svariati esercizi pubblici con facile accesso degli stessi anche da parte di utenza minorenne.

Pertanto ho ritenuto necessario disciplinare la materia ed arginare il problema del gioco d’azzardo, che sempre più riveste allarme sociale e in molti casi degenera in una patologia del gioco con evidenti ricadute negative sulla collettività e collegamenti con una criminalità minore spesso troppo sottovalutata” ha detto il sindaco nel motivare la sa decisione. Regine ha pertanto ordinato ai titolari di sale da gioco determinati obblighi. Sia sul limite massimo degli

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PROTESTA DEI VIGILI FERRANDINO NON INDIETREGGIA Il Primo cittadino di Ischia: “Possiamo arrivare ad un piano condiviso, ma aspetto un segnale dai rappresentanti sindacali“

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rotesta dei vigili urbani a Ischia, il sindaco non fa marcia indietro ed invita i dipendenti a migliorare gli standard del proprio servizio, che presenta ancora “lacune” sul territorio in relazione ai controlli ed all’assistenza al cittadino. Il braccio di ferro sindacale fra gli addetti della Polizia Municipale e l’amministrazione comunale, dunque è destinato ad andare ancora avanti, nel caso dai rappresentanti dei vigili non arrivino segnali di maggiore disponibilità al dialogo. “Sia ben chiaro – fa sapere Giosi Ferrandino - che individualmente il corpo dei vigili di Ischia può

contare realmente su tante grosse professionalità e su persone che il loro mestiere sanno farlo bene. In questo momento c’è una sofferenza di tipo finanziario da parte del Comune e quindi è necessario che ognuno faccia la sua parte, continuando ad operare bene per il paese, dando ai cittadini il servizio che questi legittimamente richiedono. Se arriva un segnale di disponibilità in tal senso da parte dei vigili urbani, l’amministrazione comunale con il suo assessore al ramo credo che non avrà problemi ad aprire un ragionamento che porterà ad un piano condiviso, di riconoscimento di alcune

gratificazioni. Penso ad esempio – conclude il sindaco – ai premi di produttività, che rappresentano in busta paga, un buon incentivo al lavoro svolto quotidianamente dagli agenti della nostra polizia municipale e che mi pare di capire, sono uno degli elementi sui quali i diretti interessati dall’inizio della loro rivendicazione, si mostrano più sensibili”. Per il momento dunque la “protesta” è destinata a continuare, con i vigili che nei festivi non assicurano la loro presenza in strada e la trattativa che è ferma in attesa di nuovi segnali di disponibilità da parte della categoria.


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• L’INTERVISTA

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L’esponete dell’opposizione a 360° sui problemi che affliggono il comune termale

CIRO FRALLICCIARDI: A CASAMICCIOLA REGNA IL CAOS D

opo l’alluvione del 10 novembre il Sindaco e la Giunta di Casamicciola presero impegno formale, davanti ai concittadini ed in Consiglio comunale, per individuare forme e modi per sospendere, per un periodo di due anni, la riscossione dei tributi comunali alle attività produttive colpite e seriamente danneggiate dalle frane. Ad oggi, a distanza cioè di tre mesi circa, nessun atto o provvedimento è stato adottato in merito da Vincenzo D’Ambrosio e dalla sua amministrazione. Le categorie produttive di piazza Bagni (piccole attività commerciali e alberghiere, dunque) sono state completamente abbandonate al loro destino e costrette a cercare da sole di recuperare le loro strutture duramente compromesse dall’evento franoso, cercando –

finora senza alcun aiuto esterno – di riportarle ad un minimo di normalità e funzionalità. «Ma i danni subiti - denuncia il consigliere di minoranza Ciro Frallicciardi - sono per decine di migliaia di euro, e mi chiedo cosa l’Amministrazione stia facendo per evitare che si verifichino di nuovo situazioni di così grave pericolo e se si sta adoperando per alleggerire , la pressione tributaria alle attività colpite». Infatti, tutti si chiedono cosa è stato fatto finora dal Comune per monitorare il rischio idrogeologico… «Assolutamente nulla. Mancava e manca ancora una seria classificazione dei rischi e quindi degli interventi urgenti da adottare, come anche c’è bisogno di capire come verranno gestiti i 3 milioni di euro stanziati dalla Regione Campania grazie

all’intervento dell’on. Nicola Marrazzo per affrontare alcuni degli interventi sul territorio». E la gente di Casamicciola si lamenta del fatto di non ricevere informazioni sulle iniziative adottate o che verranno adottate…. «Ed infatti è proprio così. C’è bisogno da parte di questa amministrazione di informare la popolazione di cosa si sta facendo per evitare che sciagure del genere possano ripetersi. Questo in un paese normale, ma a Casamicciola, con questa amministrazione al governo, non si danno informazioni perché semplicemente nulla viene fatto o si sta facendo di concreto». Ad esempio? «Nell’area destinata a parcheggio del pio monte della misericordia ad esempio, risultano ancora ammassati circa 7000 mc di fango e detriti. Quando

verranno rimossi e smaltiti? Li vedremo ancora in quel posto la prossima estate? E ancora, c’è un rischio sanitario? Quella area sta diventando infatti una discarica a cielo aperto, mentre era destinata a parcheggio dei residenti di piazza Municipio i quali non sanno più dove sistemare la loro auto». E poi? C’è ancora dell’altro? «La statale ad esempio è continuamente invasa dall’acqua non appena c’è una mareggiata. Quando inizieranno i lavori per

sistemare una scogliera a protezione? Tutti sanno che il nostro è un paese che vive solo di turismo e l’amministrazione comunale mai come in questo periodo, dovrebbe avere tra le proprie priorità quella di valorizzare e tutelare la nostra immagine, attivando campagne di promozione turistica finalizzata a cancellare e ridimensionare il messaggio mediatico distorto che negli ultimi mesi è passato di Casamicciola sui media nazionali ed internazionali». Qualcosa sarà stato pure

fatto però… «Si. Finalmente ma solo dopo i nostri numerosi solleciti sia in consiglio comunale che sugli organi di stampa l’amministrazione ha ritenuto iniziare i lavori in via Pio Monte della Misericordia per riparare l’impianto di pubblica illuminazione. Per vedere risolti i problemi dobbiamo essere noi della minoranza ad incalzare questa amministrazione inutile per il paese perché non decide e non è in grado di camminare sulle proprie gambe».

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BREVI •

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Al Centro Congressi del Regina Isabella, la commedia ‘Pulcinella, maschera del Teatro barocco’

SAN VALENTINO? A TEATRO

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La Regione approva la Misura 216, attraverso cui si potrebbero ripristinare i caratteristici muri a secco

LIONS CLUB ISOLA D’ISCHIA: RECUPERIAMO LE PARRACINE

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orse inizia davvero a muoversi qualcosa, nel campo della complicata e sempre discussa tematica dello sviluppo sostenibile a Ischia. La promulgazione da parte della Regione Campania della Misura 216, Programma di Sviluppo Rurale, ha aperto infatti scenari quanto mai interessanti che potrebbero condurre in tempi brevi a novità di importanza decisiva. Già ieri il Sindaco di Serrara Fontana Cesare Mattera ha tenuto un incontro presso la sala consiliare del proprio Comune per studiare tutte le possibilità

che tale normativa mette a disposizione, segno ovvio di un interesse sicuramente condiviso anche dal resto della classe dirigente isolana. La novità ha però attirato l’attenzione anche di istituzioni esterne al mondo politico, su tutte il Lions Club Isola d’Ischia che inserirà tra i propri service proprio la sensibilizzazione riguardo il tema dello sviluppo sostenibile e della valorizzazione delle terre incolte, sostenendo nella fattispecie la ricostruzione delle caratteristiche “parracine” come mezzo di salvaguardia del

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territorio da frane, smottamenti e altri problemi di natura idrogeologica. «Si tratta di un’occasione da sfruttare assolutamente» – afferma il Presidente del Club, Salvatore Savastano. «la Misura 216 deve spingere anche i Comuni a sfruttare i fondi regionali stanziati per il ripristino dei muri a secco crollati, che potrebbero essere di grande importanza anche nel limitare i danni derivanti dai tristemente frequenti incendi estivi e costituire anche potenziali nuove opportunità di lavoro». L’impegno del Lions Club, che sarà reso ufficiale proprio in queste ore, intende inserirsi nella lunghissima lista dei contributi che l’Associazione Umanitaria ha reso al sostegno del turismo e dello sviluppo del territorio ischitano in più di mezzo secolo di storia; cercando al contempo di creare la massima risonanza possibile attorno ad una serie di problemi per cui, complici gli eventi degli ultimi anni, trovare contromisure rapide ed efficienti è divenuta scelta obbligata. [Valeria Lombardi]

Sarà un San Valentino all’insegna di cultura e tradizione a Lacco Ameno con la prima della commedia “Pulcinella, maschera del Teatro Barocco”, a cura dei maestri Gaetano Maschio, Giuseppe Iacono e Filomena Piro: un’ esibizione che già si preannuncia ricca di motivi di interesse vista la caratura dei protagonisti, notissimi ad Ischia e non solo per il talento poliedrico che permette di affrontare sia la grande musica napoletana che il repertorio classico con la medesima naturalezza; un talento certificato anche da tanti importanti successi come la tournee’ argentina del 2007, il trionfo di “Periodica…mente” dello

Giuseppe Iacono

stesso anno e varie presenze sulla televisione Nazionale. L’appuntamento , fissato per le 18.30 presso il “Centro Congressi” del “Regina Isabella”, conferma Lacco Ameno come teatro privilegia-

to di molteplici eventi culturali, un trend di tutto rispetto che la messa in scena della Commedia conferma e rendedecisamente più pregnante. [Sacha Savastano]


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• SPORT

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Quella di Lubrano, che schiera un Barano senza né capo né coda. Quella dei calciatori del Forio, che festeggiano provocando il pubblico. Per fortuna che Citarelli, giunto alla nona vittoria consecutiva, dimostra che c’è ancora qualcuno dotato di buon senso

IL DERBY DELLA SCELLERATEZZA di Pancrazio Arcamone

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ra uno scontro impari, e questo si sapeva. Si sperava nella buona sorte, che fino ad ora è mancata. Invece nisba: ennesima sconfitta. D’altronde, la classifica parla chiaro. Se il Forio sta a ridosso delle prime della classe non è certo per opera dello Spirito Santo. E se il Barano si trova relegato laggiù in fondo, non è tutto frutto della malasorte. Diciamo che la dea con la benda, quest’anno, ha deciso di guardare in altra direzione. Pazienza. Ma è anche vero che non si è mai cercato di stimolarla a strizzare l’occhio verso i colori bianconeri. Questo è il grande rammarico. In fin dei conti la formazione allestita dal presidente Gaudioso e dal suo braccio destro Mennella, non è proprio cosi scarsa . Col mercato di riparazione sono arrivati anche quei tasselli atti a migliorare la rosa. E invece, proprio quando si pensava di avere imbroccato la strada maestra, ecco il flop che nessuno si aspettava. Di chi è la colpa? Interrogativo solito quando le cose non girano. La spiegazione, nonostante tutto, è semplice. E’ difficile salvare l’allenatore quando una formazione ha in organico elementi come Saurino, Oratore, Manna, Fermo, Monti, D’Isanto, Tursi, Di Scala, etc. etc. Giocatori che non saranno dei fuoriclasse, ma che non sono neanche gli ultimi arrivati. Da loro era ed è lecito aspettarsi di più. Il problema è capire perché ciò non avviene. E qui emergono le responsabilità di Lubrano. Il calcio insegna che puoi avere una squadra di campioni, ma senza la giusta collocazione in campo difficilmente vai lontano. E il Barano sembra proprio l’esempio calzante. Col Forio la squadra non aveva ne capo ne coda. La difesa è

sembrata l’unico reparto equilibrato. Nella zona nevralgica in pratica i soli Manna e Colicchio sono stati costretti a cantare e portare la croce, visto che ai lati c’era scarsa propensione a partecipare al gioco. In avanti tre punte statiche e mal servite. Uno schieramento assurdo, incosciente e presuntuoso. Sarebbe servito un centrocampo più folto e dinamico. Un 4-5-1 sarebbe stata la scelta più oculata, perché contro gente che ha una certa dimestichezza con l’attrezzo non puoi scimmiottare a fare il presuntuoso. E veniamo al Forio. I biancoverdi hanno messo in mostra tutta la loro superiorità, sfruttando a pieno la scellerata disposizione tattica degli avversari. Sono stati fortunati nei primissimi minuti, quando potevano andare sotto. Hanno avuto fortuna andando in vantaggio grazie ad una incertezza di Fermo, Carnevale e Tagliatatela, ma poi non c’è stata più storia. Bella la cornice di pubblico che ha assistito all’incontro. Una folla composta che, malgrado fosse a contatto di gomito, non si è lasciata andare a nessun tipo di sfottò o provocazione, riscoprendo quel legame di simpatia che, salvo gli ultimi anni, è stato sempre solido. Unica nota stonata il comportamento di un paio di calciatori. Bisogna avere una certa compostezza anche nelle manifestazioni di gioia. Provocare la gente, agitando l’indice e il medio sul due a zero, o peggio ancora invitando a stare zitti in modo sconsiderato sulla terza segnatura non è bello. Ma, conoscendo gli autori degli insani gesti, non c’è da stupirsi. Se avessero avuto un quoziente intellettivo appena sufficiente, con le qualità tecniche che

Gianfranco Mattera

si ritrovano, starebbero calcando campi minimo di Lega Pro. Altro che Promozione. Il rullo compressore Proci-

da continua la sua marcia trionfale verso l’Eccellenza. Anche la pratica Real Volturno è stata archiviata con irridente facilità.

Ormai la squadra dell’isola di Graziella sta facendo il vuoto, basti pensare che da ben nove turni fa bottino pieno. Appare evidente che Citarelli si trova tra le mani una macchina perfetta, che viaggia con una marcia in più. Non c’è avversario che tenga, segno evidente di una marcata superiorità tecnica, oltre alla bravura di un allenatore che è stato oculato nell’assemblare la squadra con elementi di spessore tecnico e caratteriale. Qualità, questa, indispensabile per affrontare senza alcun timore reverenziale le compagini della terra ferma. Aspetti caratteriali che mancano agli isolani, che diventano piccini piccini quando escono

fuori dalla loro ‘tana’. Vero Chiaiese e Mattera? Scorreria del Lacco Ameno in terra Casertana. Un gol di Buono e uno di Rubino hanno steso lo Zupo Teano regalando tre punti di platino. Ormai per i lacchesi la zona play out si allontana sempre più . Complimenti d’obbligo a mister Salatiello. Un allenatore bravo e preparato che riesce a ricavare sempre il massimo dai giocatori che ha a disposizione. Una fortuna, per il Lacco, il suo ingaggio. Nel panorama calcistico isolano, Salatiello sta allo stesso livello di Impagliazzo e Monti. Gli altri, malgrado la prosopopea che li contraddistingue, sono anni luce dietro.

IL COMMENTO – Timidi segnali di ripresa per l’Ischia, ma urgono ulteriori rinforzi

SANT’ENRICO PENSACI TU

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a derelitta Ischietta, zitta zitta, ha fatto uno bello scherzetto al Grottaglie. Ai pugliesi è andato di traverso quello che ritenevano un facile boccone, visto le credenziali che accompagnano ultimamente gli isolani. Dopo cinque stop interni consecutivi, mister Maiuri pensava di riprendersi con gli interessi quanto perso. E invece succede quello che nessuno si aspetta. Nemmeno il più ottimista tifoso isolano pensava in un possibile risultato positivo. Men che meno in una vittoria. Il golletto di Trofa giunto sul suono della ‘sirena’ ha mandato a carte quarantotto le speranze dei padroni di casa e rafforzato il morale degli isolani. A scanso di equivoci, va detto che il successo è legittimo. Le cronache parlano di un dominio territoriale costante, che Casciaro ha sbagliato un rigore che fa il paio con quello fallito mercoledì scorso da Di Meglio, oltre a diverse azioni non concretizzate. Inoltre Monteleone non ha dovuto compiere nessun intervento particolarmente impegnativo. Ma non montiamoci la testa, perché i problemi c’erano

e non sono scomparsi di punto in bianco. Occorrono i rinforzi per tirarsi fuori dalla zona a rischio. Sappiamo che la società sta in campana. Sant’ Enrico Scotti sta facendo di tutto per convincere i mestieranti della pelota ad accettare Ischia. Impresa ardua tenuto conto che il marchio con i colori giallo e blu è stato ampiamente sputtanato. E non solo a mezzo stampa. Qualcuno ha avuto la pazienza di continuare la demolizione anche via cavo. Alla faccia della tanto sbandierata passione. Ma alla fine, conoscendo la caparbietà del direttore, ci sarà la quadratura del cerchio. Per aggirare l’ostacolo delle malelingue, ci si è affidati alla conoscenze dei tanti addetti ai lavori che nel tempo hanno avuto a che fare con Scotti. Anche Giovanni Martusciello sta facendo opera di persuasione verso quei giocatori che appena sentono il nome Ischia si girano dall’altra parte. Pertanto sicuramente si riuscirà a completare l’organico. Ma bisogna fare presto, per questo i carbonari dovrebbero avvertire la necessità di mettere la parola fine

alla loro opera di sfascio. Intanto è arrivato Carotenuto, portiere classe ‘91 che va a riempire la prima casella vuota, quella del dodicesimo. In prova ci sono Coppola attaccante, e l’esterno di centrocampo Padula. Borrelli sarà ancora indisponibile per un pò, visto che accusa una fastidiosa infiammazione. Per quanto riguarda Quinto, lo si può considerare un ex visto che non ha superato le visite mediche. Il giocatore era stato anche tesserato ma la società, dimostrando tanto buon senso, si era cautelata non facendo partire il contratto in attesa del responso dei medici. Una volta accertata la non idoneità, il contratto è stato strappato. Una lezione anche chi per il passato ha agito con troppa sicumera. A proposito, complimenti a Castagna. L’ex presidente è stato di parola. Aveva promesso che sarebbe rimasto al suo posto ed è stato di parola. Complimenti. Spero di estenderli al resto della brigata che si materializza solo quando c’è da portare confusione. [Pancrazio Arcamone]


MUSICA •

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Penultimo appuntamento con Ischia Jazz, al Ristorante O’Sole Mio

D.E.A. TRIO, IL JAZZ PARLA NAPOLETANO

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’esperienza invernale con la musica di qualità giunge al penultimo appuntamento, ma la voglia di stupire dell’Ischia Jazz Club Winter è ancora tanta. Venerdì 5 febbraio il Ristorante O’Sole Mio, a partire dalle 22,00, ospita Daniele Scannapieco e il D.E.A Trio, realtà interessante del panorama jazzistico italiano, composta da soli giovani campani. Napoletano è infatti Andrea Rea, pianista dallo stile classico e tra i talenti indiscussi del jazz campano, apprezzato da pubblico, critica e colleghi. Il bassista Daniele Sorrentino, altro membro del trio, si presenta invece come uno dei jazzisti partenopei

più intriganti per la sua fusione di jazz e funk, messa qui al servizio di un contesto be-bop; Elio Coppola è infine un batterista dallo stile sobrio ma mai banale, che ricorda molto da vicino

quello del vate Tony Williams e del più recente Bill Stewart. Classica ciliegina sulla torta è dunque la collaborazione del sassofonista salernitano Daniele Scannapieco, uno tra i maggiori

esponenti dell’Hard Bop italiano, genere fatto di accordi dissonanti e di una notevole libertà d’espressione. Co-leader degli High Five 5et, ha suonato in tour con Dee Dee Bridgewater e

Nicola Conte ed ha lavorato con gente come Mario Biondi e Roberto Gatto. Quattro musicisti di grande spessore e le sonorità da club (tra Bebop e jazz), che ampio spazio danno alle diva-

gazioni dei solisti, sono premesse che non solo anticipano una serata piacevole e riuscita, ma che rendono ancora più roseo il futuro del jazz italiano e napoletano. [Cristian Messina]

Il 5 febbraio alla ‘Locanda i Ghiottoni’ un appuntamento da non perdere

ECHI BRASILIANI

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l fascino delle sonorità brasiliane segna “Noite da bossa”, l’evento musicale in programma venerdì 5 febbraio alla “Locanda i Ghiottoni”. A partire dalle 21,00, tra un bicchiere di vino e il menù del giorno, lo scenario suggestivo dei Maronti lascia il posto alla bossa nova e ai musicisti Rosario Volpe (chitarra) ed Elvira Ramo (voce), protagonisti di questo connubio dal 2003 e grandi appassionati di musica brasiliana. Passione che si traduce sul palco con una proposta che comprende anche la samba e la canzone d’autore, e quindi artisti come il padre della bossa nova Antonio Carlos Jobim, il celebre Caetano Veloso e l’italiano d’adozione Chico Buarque, quest’ultimo noto probabilmente anche ai non appassionati per la versione de “La banda” cantata da Mina. Repertorio che si arricchisce altresì di reinterpretazioni della canzone

napoletana del primo ‘900, periodo che ha visto all’opera anche autori versatili e poco esplorati come Raffaele Viviani, tra i primi a tracciare un ponte fra la tradizione nostrana ed i ritmi e le sonorità latino-americane (vedi ‘La Rumba degli Scugnizzi’). Facile quindi che in molti possano vedere anche nell’arte di Volpe e Ramo questa propensione naturale del napoletano al melting pot di culture

e stili differenti. Proprio la bossa nova, con tutte le differenze tecniche e strutturali, rappresenta una delle esperienze musicali più vicine alla nostra, per le atmosfere e per il forte legame con la tradizione. Per questo potrebbe anche non stupire che due napoletani, senza dimenticare le proprie origini, propongano sonorità geograficamente a loro così lontane. [Cristian Messina]


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• BY NIGHT

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BY NIGHT •

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a n a i r b m ‘ a l l e b SOLE A MEZZANOTTE, PIANO BAR CON VITO COLELLA

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ella serate, bella musica e una proposta di pietanze veramente deliziose, dall’antipasto fino al dessert. Tutto fresco, tutto fatto in casa con ottimi prodotti di giornata. Il prossimo week end al Sole a Mezzanotte sarà ancora una volta all’insegna del piano bar old style con un’artista del calibro di Vito Colella che si esibirà venerdì e sabato sera durante la cena spettacolo.

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ncora divertentissime ed animatissime domeniche “Caraibiche” al Marilyn il locale al centro di Forio, ed a sua volta “centro” isolano del vero ed unico ballo latino - americano. Ogni settimana, grande festa e baldoria con la musica di Valentino d.j. e l’animazione dei migliori ballerini & salseri isolani e internazionali, con tanta bella gente per trascorrere una serata di svago in tutta tranquillità. Novità in arrivo per il sabato sera: si lavora a un progetto ambizioso, con serate nelle quali tutti potranno essere protagonisti!


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• GOSSIP • FASHION

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MARIANNA, BIONDA CASCATA DI BELLEZZA!

FOTOGOSSIP

Da sei anni in Italia, la giovanissima modella ucraina è una esplosione di vitalità

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na cascata di lucenti capelli platinati,viso vagamente somigliante a quello della mitica Eva Henger e un fisico…da sballo! Questa è Marianna Oleksyuk, la modella di origine ucraina che da sei anni vive sulla nostra isola con tutta la famiglia. E’ con aria divertita che ci racconta quelle che, sei anni fa, furono le sue prime impressioni nel conoscere l’isola. «Appena sbarcata qui, sono rimasta a bocca aperta per la meraviglia che in quel momento stavo osservando: il mare! L’ho visto per la prima volta e ho provato un’emozione indescrivibile, per non parlare della differenza di clima che c’è tra Ischia

e il mio paese. Li fa sempre freddo mentre qui mi viene voglia di pensare sempre all’estate, soprattutto ai Maronti dove io di solito vado a farmi il bagno con gli amici». Stop così, la interrompiamo e le chiediamo se per avere un corpo da favola come il suo ha sudato tanto oppure è un dono di madre e … natura: «Beh, in tutte le cose per ottenere risultati bisogna lavorare sodo, il mio sogno è affermarmi come modella. Quindi devo lavorare anche atleticamente sul mio fisico. Difatti gioco a pallavolo in serie C ad Ischia e ballo!

a cura di DALILA SGHAIER

Un “sacco” veramente». Insomma bionda, altissima, praticamente perfetta. Ma lei sarà soddisfatta di quello che ha? «Di me mi piacciono i capelli di colore assolutamente naturale. Poi per il resto, come accade per tutti e soprattutto per tutte, anche io non mi piaccio al 100% . Infatti do la colpa a mia madre per il seno poco prosperoso, che è una caratteristica ricorrente nelle donne dell’Est». Nuovo stop alla irrefrenabile ragazza, perchè tutti desidererebbero un

fisico come il suo. Quindi poche lamentele, please! E adesso è arrivato il momento di parlare degli amori: «Il ragazzo - sorride scherzosamente - ce l’ho. Ha la mia stessa età e ha fatto le scuole con me. Dapprima non ci sopportavamo. Ma poi un giorno mentre tornavo a casa lui è sbucato in macchina all’improvviso. Io un pò per la stanchezza, un pò perchè in fondo in fondo mi è sempre piaciuto, ho accettato il passaggio. E da lì è scattata la scintilla».

PROVE DI CANTO PER ZIA ROSA Sotto la impareggiabile guida artistica della ineffabile Giametta Junior, la nota albergatrice ischitana tenta la strada dell’impegno canoro. Nella sequenza fotografica della scorsa settimana ecco infatti Zia RosaMaria d’Orta, mentre si esibisce in gorgheggi ed acuti eseguiti sotto lo sguardo divertito della sua “maestra”. Sanremo ed il festival nazional popolare si avvicinano e nel suo (per il momento, ancora…) “piccolo”, Zia Rosa non vuole certamente sfigurare. Meglio di Pupo, sicuramente è!




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