Corriere dell'Isola n. 17 2010

MUSICA CLASSICA

a pag. 11

Mozart e la baia di Citara Un connubio perfetto

TRASPORTI

a pag. 8

LAURO LANCIA L’ASSALTO ALLA TIRRENIA Anno XIV - n. 17 • 29 Aprile - 5 Maggio 2010

POLIFUNZIONALE L’IRA DI FERRANDINO

FOTO FRANCO TRANI

settimanale GRATUITO delle isole di Ischia e Procida • www.corrieredellisola.com

CONSEGNATA LA STRUTTURA AI LICEI, IL SINDACO DENUNCIA MANOVRE PER OSTACOLARE LA CREAZIONE DEL POLO SCOLASTICO

COMUNE UNICO Qualcosa si muove

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LIDO

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Il comune rilancia il progetto scogliere

TRE GOLFI Lo spettacolo della vela ad Ischia

a pag. 10

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• L’EDITORIALE

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DECRETO SALVA-DEMOLIZIONI “INAFFIDABILE�? di Massimo Zivelli

D

opo tante reticenze, il governo ha approvato la settimana scorsa il decreto che in linea di massimo rimanda in Campania l’esecuzione degli abbattimenti di quegli abusi che non inseriti in zone a tutela da parte dello Stato. Si parla di rinviare gli abbattimenti, ma solo per quanto riguarda le prime case ed il ministro Calderoni (Lega Nord) ci ha tenuto a specificarlo in piĂš di una occasione, per sottolineare il fatto che in ogni caso restano esclusi dalla casistica, tutti gli abusi in odore di mafia e camorra, le speculazioni, gli abusi commessi in attivitĂ commerciali e produttive etc. . Detto questo, il contendere s’è subito spostato sulla applicabilitĂ

o meno all’isola d’Ischia (e casi similari in Campania) dei benefici che apparentemente offre il decreto. C’è chi sostiene che a Ischia è applicabile perchÊ i vincoli esistenti non sono decisamente statali o

ministeriali. E chi invece sostiene che il decreto proprio non può essere applicato.

Per gli studiosi del settore, la querelle può essere interessante e darà sicuramente adito ad un’altra marea di

comprese) per quanto riguardava l’applicabilitĂ o meno a Ischia del condono edilizio “terâ€? stesso. Insomma, passerĂ altro tempo, si discuterĂ e si interpreterĂ molto. Ma come quasi sempre succede in Italia, si risolverĂ ben poco del problema‌

interpretazioni. Per il cittadino semplicemente questo decreto non introduce alcuna novità rispetto al passato ed a quanto fin troppo abbondantemente si è discusso in questi anni (aule giudiziarie

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PRIMO PIANO •

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E’ finita l’emergenza “licei” a Ischia. Ma Ferrandino adesso denuncerà alla magistratura una serie di strane manovre che sarebbero state messe in campo per far saltare ogni accordo

POLIFUNZIONALE, DENUNCIATE MANOVRE DILATORIE… T rentadue aule, una decina di uffici per amministrazione, segreteria e direzione. Ed a breve anche una palestra attrezzata, i laboratori e tutti i servizi occorrenti a condurre una attività didattica finalmente a pieno regime. Si respirava aria di festa lunedì mattina a Ischia Porto, dove è nato il primo polo liceale della storia isolana. La Provincia ha consegnato ai licei classico e scientifico i nuovi locali che sono stati ricavati all’interno di un’ala del centro polifunzionale di Via Morgioni. E da lunedì è stata scritta la parola fine anche ai doppi turni scolastici, che studenti ed insegnanti hanno vissuto in una condizione di comprensibile disagio. Una situazione questa, che perdurava dall’ottobre scorso al liceo classico ”G. Scotti”, a causa della dichiarazione di parziale agibilità dello stabile sul quale dovranno essere eseguiti accurati lavori di risanamento e di ammodernamento degli impianti. Ma che nel caso dello scientifico ”Einstein” di Lacco Ameno, addirittura si era andata a cronicizzare nel corso degli ultimi anni.

L’annosa questione dell’emergenza scuole a Ischia è arrivata dunque ad una svolta positiva, mettendo fine alla tormentata vicenda dei due licei isolani che nel recente passato aveva generato tensioni fra la popolazione studentesca con scioperi, cortei e manifestazioni di piazza. Ed a testimoniare il sollievo per l’uscita dal tunnel vorticoso dei problemi che hanno afflitto le scuole superiori isolane, sono arrivati all’atto della cerimonia di consegna delle nuove aule anche gli applausi dal corpo docente e dagli alunni. Battimani liberatori, convinti e per nulla dovuti alla circostanza. L’incubo è finito.

All’interno della palazzina a tre piani che la Provincia ha momentaneamente preso in fitto dal comune di Ischia Porto per l’importo annuale di 650mila euro e che entro la fine del 2011 anni sarà successivamente acquisita in maniera definitiva versando al comune la somma di nove milioni di euro, sono arrivate per prime le classi del biennio dei licei scientifico e classico. Ai liceali più giovani è spettato dunque di seguire la prima lezione nelle nuove classi, che frequenteranno ancora per un mese, fino al termine dell’anno scolastico. Poi, all’apertura del nuovo anno didattico saranno invece le classi del triennio di entrambi i licei ad essere trasferite al polifunzionale. Questo è il piano definito ”a rotazione” che è stato predisposto dalla Provincia, con l’obbiettivo di effettuare lo sgombero totale dello stabile fatiscente del liceo classico ”Scotti”, e di permettere dunque l’esecuzione di tutti i lavori necessari al suo risanamento. Durante questo periodo, gli studenti di entrambi i bienni di indirizzo, saranno a loro volta dirottati a Lacco Ameno nella sede del liceo scientifico ”Einstein”.

Alla cerimonia di inaugurazione del polo liceale hanno

preso parte tutti i protagonisti della trattativa che nel dicembre scorso portò allo sblocco fra comune di Ischia Porto e Provincia, della pratica di cessione dello stabile che era stata avviata ma non perfezionata nel 2008. Soddisfazione per ”l’ottimo lavoro di concertazione istituzionale e per la rapidità con la quale la provincia ha si è mossa” è stata espressa dal sindaco di Ischia e consigliere provinciale in quota pd, Giosi Ferrandino. Il quale a microfoni spenti si è poi abbandonato ad un amaro sfogo contro quanti in questi mesi hanno “remato contro”. “Dall’opposizione in consiglio comunale non è mai arrivata nessuna proposta concreta e fattibile, solo contumelie e ripetuti tentativi di bloccare i meccanismi che avevamo avviato di concerto con la Provincia” è sbottato Ferrandino che ha poi fatto sapere di voler “denunciare alla magistratura fatti e circostanze che – a suo giudizio – avrebbero senza alcuna ragione valida contribuito a rallentare i tempi, nell’ottica di far saltare addirittura l’accordo che era stato già raggiunto”. A sua volta il capogruppo del pdl alla provincia e neo consigliere regionale, Domenico De Siano ha osservato che ”sicuramente d’ora in avanti i nostri ragazzi possano studiare in un clima di maggiore serenità e potendo fare affidamento su strutture adeguate”. [Foto Franco Trani]

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• COMUNE UNICO

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Ferrandino e De Siano dialogano sulla possibilitĂ di uniďŹ care Ischia, Casamicciola e Lacco Ameno

COMUNE UNICO, VICINI ALLA SVOLTA

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a lanciato l’idea già da qualche mese.

Una provocazione, quel il comune unico iniziamo a farlo con chi ci sta, con cui Giosi Ferrandino è riuscito nel suo intento: riportare al centro del dibattito politico la necessità di snellire l’apparato amministrativo dell’isola.

L’idea di partenza è semplice: accorpare quei comuni che hanno espresso parere favorevole al processo di unificazione territoriale ed amministrativa.

Anche perchÊ, è il ragionamento avanzato dal sindaco, Ischia, Casamicciola e Lacco Ameno hanno il vantaggio di essere realtà attigue, sia sotto il profilo morfologico e territoriale, sia sotto il profilo economico.

La novitĂ sta nel fatto che ora anche De Siano, fresco di

elezione in seno al consiglio regionale, sembra caldeggiare la soluzione. Fonti vicine al consigliere fanno sapere che nell’agenda di De Siano una delle priorità sarebbe quella di promuovere nella sede regionale il processo di unificazione dei tre comuni, bypassando in questo modo il problema dell’unità di intenti di tutte e sei le amministrazioni. Conferme

indirette arrivano anche da Ferrandino il quale, pur senza sbilanciarsi, ammette di ÂŤaver sentito voci in meritoÂť.

In realtà , stando alle indiscrezioni che trapelano dal municipio, i due hanno intrattenuto piÚ di una conversazione sull’argomento, analizzando i benefici ed i vantaggi dell’operazione. Presentarsi nelle sedi istituzionali con una voce univoca produrrebbe dei risultati immediati. PerchÊ un conto è essere espressione di una realtà economicamente solida ma numericamente ridotta, altra cosa è farsi carico di rappresentare un territorio composto da 35mila

abitanti, tre poli portuali, migliaia tra alberghi, aziende ed esercizi commerciali.

Il peso di Ischia aumenterebbe, al pari della capacità di attrarre capitali, che siano regionali, nazionali o europei, per iniziare un percorso di sviluppo sostenibile con cui rilanciare l’immagine dell’isola e favorire la ripresa del comparto turistico.

Ma il beneficio maggiore deriverebbe dalla gestione del territorio. I problemi che affliggono l’isola sono noti, al pari della difficoltà nel trovare risposte non solo adeguate, ma anche non in contraddizione tra loro. La gestione del traffico, il sistema fognario, e la salvaguardia del territorio, per citare tre casi particolarmente scottanti, sarebbero il risultato

dell’azione politica di un unico soggetto, e non il compromesso

E’ ragionevole ritenere che entro massimo sei mesi, qualora dovesse

Voci vicine ai due esponenti raccontano di frequenti contatti ed incontri durante i quali si analizzano gli aspetti relativi all’uniďŹ cazione di Ischia, casamicciola e Lacco Ameno. “Basterebbero sei mesi per rendere operativo il nuovo soggetto - conferma Ferrandino- e per Ischia rappresenterebbe una svolta verso la risoluzione dei problemi con cui ci stiamo confrontando

tra realtĂ che sono espressioni di elettorati distinti, con esigenze e pulsioni spesso opposte.

Nemmeno i passaggi istituzionali per realizzare la fusione, come spesso si è cercato di far credere, sarebbero problematici, e lo spiega lo stesso Ferrandino.

esserci unità d’intenti tra le parti in causa, il nuovo soggetto sarebbe operativo.

Per Ischia, conclude il sindaco, ÂŤsarebbe una svolta, e garantirebbe alla politica gli strumenti necessari per venire a capo dei problemi con cui ci stiamo confrontandoÂť. [S.A.]

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COMUNE UNICO •

redazione@corrieredellisola.com

ISCHIA 35.000 Abitanti

COME CAMBIEREBBE eguendo il filo di ragionamenti dei vari esponenti politici, Ischia potrebbe cambiare in questo modo.

Si verrebbero a creare tre apparati amministrativi, distinti tra di loro.

Da un lato, l’unione della fascia costiera come pensata da Ferrandino e De Siano garantirebbe la creazione di un polo turistico al cui interno sarebbero concentrate la maggior parte delle strutture ricettive dell’isola.

Dall’altro, qualora dovesse andare in porto la proposta di Paolino Buono, Serrara Fontana e Barano andrebbero a costituire il polo della tradizione dell’isola d’Ischia.

Forio, invece, potrebbe conservare la propria autonomia e quella forianità che da sempre contraddistingue e caratterizza gli abitanto del Torrione.

S

FORIO 17.000 Abitanti

BARANO/SERRARA 13.000 Abitanti

Il sindaco di Barano non crede nel comune unico, ma propone una alternativa: unificare Barano e Serrara

TRE INVECE DI SEI

C

ontrotendenza, almeno in parte. Perché se la politica è fatta di scelte, Paolino Buono ha fatto la sua. «Nel comune unico non ci credo». Tranciante, nel giudizio. Boccia l’idea di unificare i sei comuni in un unico soggetto amministrativo. «Si finirebbe per schiacciare l’identità delle comunità più piccole, come la nostra». E tra le mille contraddizioni che vive il comune collinare, il recupero delle tradizioni è stato un capitolo del programma seguito con più attenzione e continuità.

«Non è una questione di poltrone» sottolinea con decisione quando gli viene posto il problema. E nemmeno il timore di confrontarsi con l’elettorato non più di Barano, ma dell’isola. Anzi, aggiunge, la cosa lo stuzzicherebbe «perché sono a capo di un gruppo che negli anni ha dimostrato di avere un forte radicamento territoriale, ed anche perché a Barano si sono prodotti risultati importanti. Penso alla raccolta differenziata, indicata da tutti come un model-

lo da seguire».

Tuttavia, non si può negare che la frammentazione amministrativa rende più problematica e meno efficiente la gestione politica di Ischia nel suo complesso.

«Capisco che alcune questioni potrebbero essere affrontate in maniera diversa, eppure non posso credere che la soluzione del comune unico sia l’unica percorribile».

Quali sono le ragioni del suo rifiuto all’idea del comune unico?

«Credo che prima di effettuare un passaggio così importante bisognerebbe interrogarsi su alcune questioni, perché unità amministrativa non vuol dire unità di sentimenti».

Ferrandino propone di unificare la fascia costiera.

Lei cosa ne pensa?

«Se ritiene percorribile quella strada, non vedo grosse difficoltà a realizzare il progetto».

35mila abitanti, tre porti e centinaia di alberghi: gli altri tre comuni non rischierebbero di essere schiacciati?

«Non cambierebbe nulla per noi. E poi nessuno ha detto che ne debbano restare tre».

In che senso, scusi?

«Perché è già da un po’ che insieme agli amici di Serrara si parla della possibilità di far diventare i nostri due comuni un unico soggetto amministrativo».

Cosa cambierebbe rispetto al comune unico?

«Sarebbe tutto diverso. Tra Barano e Serrara, come del resto anche nell’ipotesi avanzata da Ferrandino, esiste una continuità territoriale e culturale che consentirebbe al processo di unificazione di avere esito favorevole».

Tre comuni invece di sei. È già un inizio «Sarebbe una soluzione definitiva ai problemi. Unendoci a Serrara potremmo risolvere questioni annose (i confini della baia dei Maronti n.d.r) e diventare il polo delle tradizioni dell’isola. Immagino che lo stesso discorso lo si possa fare per Ischia, Casamicciola e Lacco Ameno, per non parlare del sistema isola, che ne trarrebbe dei vantaggi indiscutibili». [S.A.]

Di Valeria Conte

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• ISCHIA

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Dopo i buoni risultati ottenuti a San Pietro, tocca ora al lungomare Colombo.

Il comune si attiva per realizzare scogliere che faciliteranno il ripascimento dell’arenile

NUOVE SCOGLIERE AL LIDO D’ISCHIA, PROVVEDE IL COMUNE

V

ia libera a Ischia alle scogliere a pennello che faciliteranno il ripascimento naturale del lido, lungo il quale dall’angiporto fino al castello aragonese - l’amministrazione comunale sta investendo fondi ed energie anche in direzione del rifacimento totale del look. Si protegge la zona costiera con le barriere a mare, ma sulle spiagge si provvede anche ad eliminare la presenza decennale di ingombranti ed antiestetiche baracche di lamiera, mentre le strade vicinali vengono per la prima volta dotate dei necessari sottoservizi. E’questo il grande progetto di riqualificazione della zona economicamente piÚ importante del paese. Alberghi, ristoranti, stabilimenti balneari. Lungo questo tratto lunghissimo di costa, fortemente urbanizzato, gravitano interessi enormi per il futuro del settore turistico. Ed in attesa che vengano appaltati i lavori per la realizzazione del piano di risanamento predisposto dalla regione - che è stato finanziato nei mesi scorsi per l’importo di due milioni di euro - è nel frattempo il comune che sta provvedendo in proprio a realizzare tre scogliere a protezione della costa, all’altezza del centralissimo lungomare Cristoforo Colombo. Le barriere sommerse hanno la funzione di proteggere dalla forza distruttrice delle mareggiate, i tanti ristoranti della zona e gli stabilimenti balneari. Ma al tempo stesso si prevede anche che costituiranno un formidabile strumento per ottenere il rifacimento naturale di questo ex arenile, un tempo fra i piÚ frequentati dell’isola, nonchÊ set cinematografico per i film

e meta prediletta dei vip in vacanza a Ischia. Le scogliere realizzate nel 2008 - sempre ad opera del comune - a protezione della vicina spiaggia di San Pietro, hanno conseguito risultati cosÏ soddisfacenti, che l’arenile col passare del tempo, stando ai calcoli prodotti dai tecnici comunali, si è andato progressivamente ad accrescere.

Al punto che oggi lo stato dei luoghi è agli stessi livelli degli anni ‘60. I buoni risultati di questa prima esperienza totalmente â€?autogestitaâ€?, hanno dunque convinto l’amministrazione comunale ad insistere sulla realizzazione di altre scogliere, con l’obbiettivo di limitare la costante azione di erosione del litorale ischitano esercitato dalle forti correnti marine che insistono nel canale di Procida. â€?I risultati tecnici ed anche pratici che abbiamo riscontrato alla spiaggia di San Pietro sono stati incoraggianti. Dopo tanti anni, la sabbia - spiega il sindaco Giosi Ferrandino - ha iniziato nuovamente ad aumentare di volume e questo si è riflesso in maniera positiva sulla grande domanda di balneazione che tradizionalmente interessa i lidi del nostro comuneâ€?. Gli interventi sono stati finanziati con poche decine di migliaia di euro. Una impresa alla portata delle risorse finanziarie locali, la cui realizzazione rappresenta una boccata d’ossigeno per tanti operatori della zona, che saranno messi in grado di soddisfare nuovamente le esigenze

di turisti e villeggianti. E che la realizzazione delle scogliere sia un fatto talmente vitale per l’economia locale nel suo complesso e specificatamente per gli interessi dei singoli operatori balneari, lo dimostrano le polemiche che si sono innescate proprio fra gli addetti al settore, nel momento in cui il comune ha previsto di svolgere lavori solo sul tratto di mare prospiciente il lungomare Colombo. L’amministrazione è stata accusata apertamente di aver privilegiato la zona a piÚ alta concentrazione alberghiera. �Nessun privilegio - è la replica del sindaco - stiamo solo procedendo secondo una logica di progressività degli interventi, che dall’anno prossimo saranno estesi a tutto il litorale�.

Una mini gara per sei mesi, dopo l’approvazione della messa in liquidazione della Torre Saracena. E Forio è il comune isolano dove il servizio è piÚ caro‌

A FORIO LA GESTIONE DEI RIFIUTI TORNA AI PRIVATI

D

opo quasi un ventennio di gestione pubblica del servizio, a Forio si volta pagina, e la raccolta dei rifiuti sarà nuovamente affidata alle ditte private. Dopo giorni di grande tensione in municipio, con l’amministrazione in carica che fino al momento del voto in consiglio, la scorsa settimana ha rischiato sul serio la sfiducia, è arrivato dunque il momento della svolta: con il ritorno alla gestione privata. Grazie ad una serie di colpi a sorpresa in consiglio comunale, il sindaco Franco Regine è riuscito a far approvare la messa in liquidazione della società partecipata �Torre Saracena�. Nonostante le assenze anche nella stessa maggioranza e le tante contrarietà , Franco Regine ha avuto i numeri necessari per far passare la manovra. La società da tempo oramai versava in condizioni di bancarotta per la enorme massa di debiti accumulati in appena due anni e mezzo di attività nella gestione del servizio di nettezza urbana. La voragine accertata nei conti della società partecipata, ha toccato vette impressionanti, se si calcola che solo per avviarne la ricapitalizzazione, sarebbe stato necessario

un nuovo intervento finanziario da parte dell’ente pubblico pari ad almeno seicentomila euro. â€?Una ipotesi che assolutamente non ho mai preso in considerazioneâ€? dice il sindaco, che proprio sull’approvazione di questo ordine del giorno, aveva rischiato la poltrona. Con seicentomila euro (sostanzialment6e a carico di tutti i cittadini di Forio) sarebbe stato possibile salvare dal fallimento la Torre Saracena. Ma il problema è che in ogni caso entro il 2011, per legge non potranno essere piĂš le partecipate del comune a gestire il servizio che deve essere affidato necessariamente ad aziende private o miste con partecipazione di capitale prevalente per quanto riguarda la parte privata. “Si sarebbe trattato di prolungare l’agonia della Torre Saracena per poco piĂš di un altro anno. A che pro, poi – si chiede Regine – se questo avrebbe gravato ulteriormente sulole tasche di tutti i cittadini?â€?. Ed è cosĂŹ che, nonostante gli sgambetti delle minoranze che chiedevano fra l’altro anche che si rendesse conto della pessima gestione della Torre e del danno arrecato alle casse sociali, e nonostante il dissenso emerso fra taluni

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consiglieri della stessa maggioranza, Regine ha preferito chiudere definitivamente la partita. �Abbiamo saltato il fosso e con questa manovra i cittadini non dovranno mettere mano ulteriormente alla tasca. Daremo l’appalto ai privati, prima con un affidamento di soli sei mesi e poi - è la conclusione del primo cittadino - con un appalto pluriennale�. Nei lunghi anni di gestione pubblica del servizio di nettezza urbana, la Torre Saracena è la seconda società partecipata del comune che viene chiusa per fallimento. Nel 2007 toccò alla Pegaso, l’azienda mista istituita nel lontano 1992. Per l’anno in corso, Forio - che guida la classifica isolana dei comuni per i quali il servizio è piÚ caro in assoluto - compare nella black list dei comuni meno virtuosi per quanto riguarda i risultati ottenuti con la raccolta differenziata. Una lista nera che è stata stilata dalla Provincia e che non promette nulla di buono.

E con tutta probabilità infatti che i tributi per l’anno 2011 saranno aumentati di un ulteriore otto per cento, cosÏ come prevedono le nuove normative di legge che vengono applicate nel caso dei comuni inadempienti.

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TURISMO •

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A GentediMare Tv si parla di Ischia e della stagione turistica. Ecco quanto emerso dall’ultima puntata di Focus

LA RICETTA? GIOVANI E DESTAGIONALIZZAZIONE

di Sacha Savastano

A

poco più di un mese dal metaforico calcio d’inizio della stagione turistica 2010, le classi dirigenti ischitane sono chiamate a serrare le fila e prepararsi in modo strategicamente impeccabile per la grande sfida del rilancio, ripensando al contempo a come il “sistema isola” abbia reagito ai primi, importanti ponti vacanzieri dell’anno in corso: problematiche, queste, su cui era incentrata l’ultima

puntata di “Focus”, la rubrica di approfondimento settimanale di Gente di mare tv condotta da Gaetano Ferrandino. Ospiti in studio tre personaggi: il sindaco d’Ischia Giosi Ferrandino, il presidente della “Ischia Quality Hotel” Francesco Trani ed il presidente dell’Ascom Ischia Marco Bottiglieri.

“Da quando sono alla guida del Comune, molte cose sono cambiate “ ragiona il primo cittadino Ischitano. “La città – con-

tinua - è all’avanguardia per quanto riguarda la raccolta differenziata, le strade sono libere da cassonetti e brutture simili, ed abbiamo fatto passi da gigante sotto il punto di vista dei servizi e della valorizzazione del verde pubblico. Certo, resta il rammarico di non essere riusciti a fare ancora di più, specie riguardo quelle problematiche annose che vessano la cittadinanza tutta come il traffico: ma resta il fatto che siamo

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riusciti ad essere pronti, prontissimi per il primo appuntamento importante dell’anno, ed il boom di presenze ha premiato il nostro impegno.”

Ischia si è dunque rifatta il trucco e sembra più in forma che mai, pronta a risalire la china dopo un decennio di recessione generale. “Ma la nostra isola tira sempre, il nostro appeal è rimasto invariato, nonostante la nostra capacità ricettiva sia diminuita – chiosa Francesco Trani –. Nella nostra economia gli alberghi rivestono un ruolo fondamentale, per questo motivo auspico che tutti gli imprenditori del settore possano fare fronte comune con le istituzioni.”

Eppure ultimamente c’è chi non ha proprio collaborato, ad esempio alcuni dei maggiori hotel isolani hanno deciso di non aprire i battenti in occasione dei break di Pasqua e del 25 Aprile.

Atteggiamento criticatissimo da Ferrandino: “Noi come amministrazione ci siamo impegnati a fondo in modo da essere pronti il prima possibile, e questi nostri sforzi sono stati in parte vanificati, proprio nel momento in cui anche i numeri sembravano essere dalla nostra parte. Se dobbiamo uscire dalla crisi, dobbiamo remare tutti nella stessa direzione”.

Bisogna dire che effettivamente i dati a sostegno della ripresa isolana sono notevoli: molteplici i “tutto esaurito” annunciati dalla

maggior parte delle strutture già settimane prima delle festività, un pienone assolutamente notevole se si tiene anche conto delle condizioni meteo all’epoca incerte, segno di un successo strepitoso che deve dar modo a chi di dovere di pianificare al meglio il futuro.

Su questa linea è concorde anche il Presidente ASCOM, Bottiglieri: “La priorità ora è quella di cercare di riaffondare le radici, ricreare un serbatoio di utenti che possa svolgere il ruolo storicamente appannaggio dei turisti tedeschi: quello cioè di allungare la stagione turistica oltre i mesi di massima affluenza. Il problema è che non c’è stato ricambio generazionale: ad esempio secondo alcuni sondaggi, in Germania Ischia è considerata dai giovani come una noiosa isola per vecchi, buona solo per curarsi l’artrite”. Rincara la dose il sindaco: “ Un serbatoio del genere va assolutamente ricostruito, anche cercando di intercettare nuovi flussi d’utenza, quali per esempio quello inglese e quello russo. L’isola è potenzialmente adatta per vacanzieri di tutti i tipi, ma purtroppo per poter svolgere una campagna promozionale adatta a sdoganare e rinnovare la nostra immagine nel mondo, dovremmo attingere a risorse superiori alle disponibilità delle amministrazioni comunali.

Serve l’aiuto di Provincia

e Regione, un sostegno che finora è purtroppo mancato”.

Un vuoto dovuto anche alla ventennale mancanza di rappresentanti isolani nei Consigli Regionali e Proviciali, un problema risolto solo di recente ma la cui soluzione, ricorda Bottiglieri, ha già dato prova di aver mosso qualcosa: “Si è subito sbloccata, ad esempio, la situazione relativa al Polifunzionale, ora Ischia è coperta, protetta, molte cose cambieranno d’ora in avanti.”

E ben venga dunque il cambiamento, in genere foriero di progresso. Ma in definitiva, siamo pronti per l’estate? Con quali prospettive affrontiamo la sfida, qual è il dato nuovo emerso durante il boom della scorsa Pasqua? Ci stiamo rialzando o stiamo per scivolare di nuovo?

Ferrandino chiude lo spazio ad ogni dubbio col consueto ottimismo: “Con il caldo Ischia fa sempre la sua parte. Ovviamente la resa finale della stagione turistica dipenderà in massima parte dalle condizioni climatiche e dalla concorrenza, ma abbiamo tutte le carte in regola per figurare splendidamente.

Venire ad Ischia oggi significa vivere una vacanza completa in ogni settore.

Abbiamo la montagna, abbiamo il mare, la cultura, la musica, la cucina.

Abbiamo raccolto molti e diversi ottimi segnali, non c’è ragione di temere per il futuro”.

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• TRASPORTI

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La cordata guidata da Salvatore Lauro è fra gli otto “cartelli” amatoriali che hanno confermato l’offerta di acquisto per Tirrenia e Siremar

LA HOLDING LAURO IN CORSA PER ACQUISTARE IL GRUPPO TIRRENIA

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alvatore Lauro guida una delle cordate di società ed uomini d’affari che restano in gara per aggiudicarsi il gruppo Tirrenia e la regionale Siremar. L’armatore ischitano che da tempo ha fatto capire di voler guardare “oltre i confini del Golfo di Napoli”, è ancora in corsa assieme alla holding che ufficialmente rappresenta per acquistare dallo Stato la società partecipata e tutte le sue navi. Da sedici, il numero dei cartelli di “pretendenti” è sceso a otto, perché non tutti hanno poi confermato l’offerta iniziale dovuta alla mera “manifestazione di interesse”. E quello di Lauro si trova fra questi.

Quando infatti lunedì scorso si sono chiusi i termini per presentare la lettera di conferma dell’interesse, che doveva essere accompagnata dal-

la garanzia del supporto finanziario da parte delle banche, si è scoperto che i potenziali acquirenti della compagnia pubblica di navigazione sono rimasti solo otto. Tecnicamente parlando, in gara sono rimasti tre fondi d’investimento e cinque gruppi armatoriali, che, dunque hanno scelto di continuare a correre per acquisire Tirrenia e la controllata siciliana Siremar . Solo la Siremar, perché come è noto, le altre compagnie regionali compresa la Caremar, sono state cedute gratuitamente alle rispettive Regioni. In pista restano adesso tre armatori campani: Salvatore Lauro, che partecipa alla gara con Mediterrenea holding navigazione, società costituita a febbraio, di cui, oltre all’imprenditore ischitano che ne è presidente e ammini-

stratore delegato, sono azionisti la Regione Sicilia, la Ttt Lines del greco Costantino Tomasos, l’armatore veneto Giovanni Visentini e il fondo Cape di Simone Cimino. E poi fra i campani vi sono altri due “colossi” come la Moby di Vincenzo Onorato e la Gestioni Armatoriali dell’ex

presidente di Confitarma Nicola Coccia. A contendere l’acquisto di Tirrenia ai campani ci sono la Trans Ferry, multinazionale dei trasporti con sede a Piacenza, e la genovese Grandi Navi Veloci, oltre, come detto, ai tre fondi che sono l’ F2, guidato da Vito Gamberale, Carlyle group,

di cui è manager Marco De Benedetti, e l’inglese Cinven Limited. Il ministro Matteoli, si è detto soddisfatto per come procede la gara, che a suo dire “si svolge secondo i tempi previsti». In allarme invece restano i sindacati, che confermano lo sciopero generale del gruppo pre-

visto per il prossimo 5 maggio, in attesa della convocazione da parte del ministero del lavoro.

Sul tavolo della trattativa restano migliaia di lavoratori che sarebbero in esubero dopo la privatizzazione della Tirrenia. Entro fine maggio dovrà essere presentato il piano industriale, entro fine giugno le offerte vincolanti. Il calendario ufficiale indica il 30 settembre come termine ultimo per la vendita della compagnia di navigazione.

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• SPORT

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L’importante evento quest’anno si sposta da Capri all’isola verde. Centinaia di imbarcazioni faranno base a Lacco Ameno

VELE AL VENTO NEL MARE DI ISCHIA PER LA REGATA “TRE GOLFI”

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e grandi regate veliche tornano a lambire il mare di Ischia. Quest’anno è la volta della «Settimana dei Tre Golfi», importante regata velica organizzata dal Circolo del Remo e della Vela Italia, che per la prima volta fra le sue tappe non contempla Capri, ma l’isola verde.

Una grande novità nella formula ampiamente collaudata dalla regata che porterà decine e decine di imbarcazioni a veleggiare al largo di Lacco Ameno. La scelta di Ischia al posto di Capri è stata in parte anche determinata dall’affollamento del calendario caprese che, a ridosso delle regate organizzate dal Circolo Italia, metterà in acqua altre manifestazioni del genere. L’altra importante novità è poi l’inserimento sempre nel

programma della regata, come prova valida per l’assegnazione del campionato italiano classe offshore. La “Tre Golfi” manterrà inoltre l’ormai tradizionale Trofeo d’Altura del Mediterraneo. La Settimana dei Tre Golfi, trofeo Marina Yachting, invece, si svolgerà dunque nelle acque isolane dal 20 al 23 maggio e assegnerà il titolo di Campione del Tirreno per le classi IRC e ORC e sarà anche valida per la selezione al campionato assoluto. Nelle acque di Lacco Ameno, si affronteranno inoltre anche i Maxi Yacht, che disputeranno regate costiere a più ampio raggio, nel Golfo di Napoli. Una classifica finale combinata tra le prove disputate a Lacco Ameno e quelle della regata d’altura Tre Golfi servirà ad assegna-

re infine, il Trofeo Marina Yachting, che è sponsor della manifestazione ed è anche al suo debutto come “patron” nelle regate del Circolo Italia.

Tra i sicuri pretendenti alla vittoria del trofeo, cè sicuramente la vincitrice della 55ma edizione della Tre Golfi, l’imbarcazione «Edimetra» di Ernesto Gismondi, oltre alle favorite «Junoplano» di Sandro Buzzi e «Aleph» di Giorgio Ruffo.

Dunque il Comune di Lacco Ameno, con il suo nuovo porto, sarà la sede operativa dell’edizione della Settimana dei Tre Golfi. Un’occasione questa per l’isola davvero unica per entrare nel circuito della grande vela d’altura e diventare una valida alternativa a Capri che negli ultimi anni è stata la sede privilegiata e quasi obbligata per le

manifestazioni veliche di prestigio. «Quest’anno ha spiegato il presidente del Circolo Italia, Roberto Mottola, nella conferenza stampa nel salone del sodalizio rossoblù alla presenza dell’assessore

dello sport del Comune di Napoli, Alfredo Ponticelli - la 56ma edizione della Tre Golfi ritorna al passato con la tradizionale partenza a mezzanotte di venerdì 28 maggio dalla rada di San-

ta Lucia, rischiarata dalla luce delle fotoelettriche, sul percorso di 170 miglia marine articolato tra il Golfo di Napoli, e quelli di Salerno e Gaeta»

Il presidente Savastano: “Organizzazione laboriosa, ma ne è valsa la pena”

TROFEO OLD RUGBY, AI NASTRI DI PARTENZA È partito il conto alla rovescia per il pronti-via del “II trofeo Old Rugby Città d’Ischia”, la manifestazione sportiva organizzata dal “Lions Club” ischitano: è fissato infatti per le ore 14 di Sabato 1 Maggio il calcio d’inizio del torneo, ma molti degli sportivi coinvolti (o anche dei semplici tifosi) hanno preferito anticipare l’arrivo sull’Isola Verde, approdando proprio in queste ore. “Siamo

già emozionatissimi – racconta il presidente del club, Sacha Savastano. – “L’organizzazione della coppa è stata lunga e laboriosa, ma alla fine ne è valsa la pena. Il nostro obiettivo è quello di propugnare lo spirito rugbystico, che molti punti in comune ha con quello lionistico: impegno, determinazione, lealtà, correttezza. Devo ringraziare l’assessore Ottorino Mattera per averci offerto la

possibilità di organizzare un happening cui tutti tenevamo tanto, oltre che naturalmente il sindaco Ferrandino e la giunta comunale. Con l’aiuto di tutti, Ischia diverrà una delle capitali nazionali del rugby”.

A contendersi la vittoria finale saranno le formazioni “old” di quattro fra i club Europei di maggior tradizione, cioè la Partenope Napoli, il Frascati, L’Aquila, Il Rugby Roma e

londinesi dei “Guy’s Penguins”, che a detta di tutti gli esperti sono i favoriti per la vittoria finale, e che ben figurarono l’anno scorso mostrando un approccio strategico e fisico alle partite degni di colleghi molto più giovani.

Dell’evento parleremo vastamente sul prossimo numero del Corriere dell’Isola, che seguirà in esclusiva lo svolgersi delle gare, ma è già possibile

anticipare che il livello tecnico sarà piuttosto elevato anche grazie alla presenza di tante vecchie glorie, e che la partecipazione popolare promette di essere copiosa e di tutto rispetto: resta solo da vedere chi, tra questi maturi e ancora orgogliosissimi leoni, sarà in grado di alzare la coppa all’azzurrissimo cielo della primavera ischitana.

[Valeria Lombardi]

Le note di Mozart e Beethoven e la baia di Citara, un connubio perfetto

CLASSICA MOZZAFIATO

IschiaJazzSpring festeggia il primo maggio al Calise con una proposta di qualità

CONTAMINAZIONI JAZZ

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artenza mozzafiato per il ‘Classica Festival 2010’, che anche quest’anno porta ad Ischia il fascino senza tempo della musica di Mozart, Beethoven e Chopin. L’evento, giunto alla seconda edizione e organizzato nuovamente dall’Associazione musicale ‘Note sul mare’, ospita nella sua serata di apertura il duo Provenzani-Barbini, atteso nella suggestiva location dell’Hotel Terme Providence di Forio a partire dalle 21:00 di domenica 2 maggio. La baia di Citara si appresta quindi ad arricchire le sonorità del violoncello di Luca Provenzani e del pianoforte di Fabiana Barbini, protagonisti di una delle realtà emergenti più significative dello scenario ‘classico’ italiano. Un connubio molto interessante che fin dal ‘94, anno della sua fondazione, si caratterizza per un approccio vicino alla cosiddetta ‘musica da camera’, che rappresenta il vero e proprio leitmotiv di una storia ricca di successi e soddisfazioni, come dimostrano le numerose recensioni positive e i tanti premi ricevuti nel corso delle innumerevoli tournée, che hanno portato il duo ad esibirsi anche in scenari prestigiosi come il MusikHalle di Ambur-

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MUSICA •

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go, l’Accademia Chopin di Varsavia e il Conservatorio di Lisbona. Il ‘Classica Festival’, considerando la bontà degli otto appuntamenti ancora in programma, si configura dunque anche quest’anno come vero e proprio toccasana per gli appassionati isolani e per tutta l’offerta ischitana, fattori che lo inseriscono di diritto tra quegli eventi volti a valorizzare un’isola che con forza non vuole dimenticare la cultura. [Cristian Messina]

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Ischia Jazz Spring 2010 si fa ancora sinonimo di musica di qualità e ricercatezza. Sabato primo maggio al Bar Calise d’Ischia, a partire dalle 21:00, è atteso infatti il Trio composto dal clarinettista e sassofonista americano Don Byron e dagli italiani Fabrizio Puglisi e Tommaso Cappellato, musicisti tutti dallo stile fortemente eclettico e poliedrico. Peculiarità confermate dalla storia e dallo stile di Don Byron, polistrumentista che nel corso della sua carriera non ha conosciuto confini di genere, passando infatti dal jazz al klezmer, dalla classica al rock, attitudine che lo ha portato ad essere comparato a gente come John Zorn e Bill Frisell, e a collaborare con grandi come Anthony Braxton e John Hicks. Tra i nomi che sabato sera accompagnano il musicista statunitense spicca quello del pianista Fabrizio Puglisi, uno tra i più importanti esponenti dell’improvvisazione jazz italiana, proprietario altresì di uno stile fortemente sperimentale, come testimoniano le soventi collaborazioni con l’avanguardia olandese e la lunga avventura con i ‘Deus Ex Machina’,

gruppo avant-rock italiano. Chiude il trio il batterista Tommaso Cappellato, formatosi grazie a numerosi viaggi tra tradizioni e sonorità disparate (vedi Senegal, Australia e Stati Uniti) che, oltre a certificare la sua forte curiosità, gli hanno regalato un ‘drumming’ personale ed esperienze al fianco di artisti come Marc Ribot e Aaron Goldberg. Un appuntamento dunque molto interessante, segnato ancora dalla contaminazione e dall’eclettismo di certo jazz moderno.

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NASCONDIGLIO DELL’AMORE SADIK E LA “BELLA” DELLA TELEVISIONE Non ha ancora iniziato a “carburare” al cento per cento, ed in attesa di fare la sua solita strage di cuori fra le belle turiste italiane, lo “Sceicco” di Sant’Angelo si affida volentieri ad una rivisitazione del suo “archivio acchiappanze” personale. La foto è della scorsa estate. E la “tipa” che Sadik tiene in braccio è… la nota bionda protagonista di un gettonatissimo talk show televisivo!

PARRUCCHIERA“SPRINT”….

Valentina da record! La bionda parrucchiera di Ischia Ponte è sempre più un personaggio pubblico di prima grandezza.

Frequentatrice del scena isolana, non trascura partite dell’Ischia Calcio, uscite by night, appuntamenti politici, cene con la sua vasta rete di amici ed amiche, ed ovviamente i flirt amorosi che animano il gossip isolano in fase di risveglio preestivo, dopo i torpori invernali. Valentina?

Ottima parrucchiera, grande lavoratrice, valida professionista e – per chi non lo sapesse ancora – grande personaggio!

Paolo Regine, brillante ed intellettuale sul campo di tennis usa la tecnica per “attaccare”. Ma con le ragazze… si difende come meglio può!

IL TENNISTA “TECNICO”, MA NON CON LE RAGAZZE!

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a cura di DALILA SGHAIER

aolo Regine è decisamente un ragazzo in gamba!

Una mente fervida, brillante quando si stratta di studiare ed apprendere cose nuove. E poi quel tocco da “intellettuale” che davvero non guasta mai. Il giovane ingegnere foriano, pur essendo a volte come dice lui stesso “lunatico”, per quanto riguarda invece le sue passioni è granitico. “Il tennis, è la mia più grande passione. E questo grazie a Peppino Carcaterra, che ho considerato ottimo maestro di tennis oltre che per me “magister vitae”. Il tennis mi trasmette da sempre una specie di “leggerezza” interiore, nel senso che quando gioco riesco a distogliere la mia mente dalle mille preoccupazioni quotidiane, estraniandomi da tutto e tutti. Mi tranquillizzo al punto che – dice ridendo sembro addirittura un santo in terra , anche quando non trascorro dei periodi sereni! Questo sport aiuta a maturare, ad acquisire maggiore consapevolezza dei propri mezzi. Difatti, ciò che conta di più in questo sport è la testa! Non ci si deve mai abbattere nonostante l’avversario stia prendendo il sopravvento. E poi è uno sport prettamente individuale visto che ci sei solo te e l’avversario in campo! Gioco mediamente cinque volte a settimana. La tecnica che si usa è quella

di focalizzare un angolo tirando la palla in quel punto – talmente preso dal discorso, Paolo si sente come se stesse giocando per davvero e in modo molto dettagliato, continua - “la tecnica diventa un fattore importante, nel momento in cui si capisce chi si ha di fronte, valutando i punti deboli e le sue difficoltà.

Durante il cosiddetto “scambio” bisogna essere in grado di palleggiare in una zona posta due o tre metri prima della linea di fondo campo in modo da spingere l’avversario lontano dal campo e cosi impedirgli di costruire un gioco aggressivo!” E tornando ancora una volta alla tattica, Paolo Regine dice che per avere controllo e potenza di colpi è consigliabile fare ricorso a ampi movimenti rotatori. Attualmente il bel Paolone gioca nel team del t.c. Pineta, ma quali tecniche (fuori dal terreno di gioco) utilizzerà per far colpo sulle ragazze? “Incredibile, questa domanda proprio non me l’aspettavo? Ho capito bene? Credevo che l’intervista si incentrasse solo sul tennis… In ogni caso confesso di non avere una tecnica precisa o pensandoci bene forse si, perché utilizzo con le ragazze la mia carta vincente, che è la spontaneità del mio carettere!”

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