Corriere dell'Isola n. 9 2010

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L’INTERVISTA

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Galano Trasporti

Elisir... di buona musica

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Quante ombre su quest’Ischia Il Procida riprende la marcia Anno XIV - n. 9 • 4 - 10 marzo 2010

settimanale GRATUITO delle isole di Ischia e Procida • www.corrieredellisola.com

TERME DI ISCHIA E’ L’ANNO DEL RILANCIO IL COMUNE AFFIDERÀ LE GESTIONE AI PRIVATI PER UN PIANO DI POTENZIAMENTO SUL MERCATO DELL’OFFERTA TERMALE

POLITICA

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LA CONFERENZA

Ferrandino: “Ecco perchè votare De Luca” Ortolani, viaggio nell’emergenza

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SPETTACOLI Weekend a teatro

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• L’EDITORIALE

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PRIVATIZZAZIONI NECESSARIE MA ANCHE INTELLIGENTI di Massimo Zivelli

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schia, le partecipate del comune, l’ingresso in gestione di nuovi soci privati, le prospettive future di sviluppo delle singole aziende. Questa settimana facciamo il punto della situazione su quella che alcuni definiscono “l’ondata di privatizzazioni” che l’amministrazione Ferrandino ha inteso con una certa determinazione avviare. Mentre c’è chi punta la sua attenzione su quelli che potranno essere i futuri partner (o investor) delle ex aziende municipali e già si scatena la corsa al “gossip” sui nomi, vale la pena a mio avviso approfondire un attimo il discorso sul meccanismo che l’amministrazione comunale ha avviato, nel prevedere la futura organizzazione politica, amministrativa e non solo di gestione, delle aziende stesse. C’è da rilevare innanzitutto che nel caso della Ischia Ambiente, il processo di privatizzazione sarà solo parziale. Lo schema in pratica ricalca quello adottato per la futura gestione dell’ex Cisi-Evi dove il comune d’Ischia pur essendo il consorzio formato da tutti e sei i comuni – ha in ogni caso gran voce in capitolo. Dunque ai privati andranno quote che non supereranno il 49 per

cento del pacchetto azionario totale. La formula che si sta per adottare, da un lato è necessaria sia per quanto riguarda le nuove procedure legislative per l’affidamento degli appalti, sia per quanto riguarda invece la necessità di risanare bilanci oramai ampiamente deficitari. Ma la parziale privatizzazione, ripropone anche una operazione di intelligenza sotto il profilo amministrativo, perché l’ingresso dei privati non rappresenterà un mero aspetto di partecipazione “passiva”. Oltre che investitori, i privati saranno chiamati essi stessi ad essere gestori dell’intero meccanismo. Il comune, l’amministrazione, la politica in pratica, si ritaglieranno un ruolo di “controllo attivo”. Perché sia nel caso dell’acquedotto, che nel caso della gestione del ciclo integrato dei rifiuti sul territorio, stiamo pur sempre parlando di servizi di interesse pubblico e collettivo. Interessi sui quali occorre vigilare e sui quali un privato può e deve certamente guadagnare, ma non lucrare. La qual cosa, se si dovesse verificare ancora, ci riporterebbe indietro di qualche decennio con tutti i problemi che ricorda, chi oggi ha più di trent’anni.

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PRIMO PIANO •

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GESTIONE PRIVATA PER LE TERME DEL COMUNE Efficienza, mantenimento dei livelli occupazionali, ampliamento del mercato. Giosi Ferrandino lancia il nuovo progetto per Terme di Ischia e guarda al 2010 come anno del rilancio

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a gioiello del termalismo isolano, a struttura avviata ad un rapido declino. In venti anni di attività, questa è stata la parabola “napoleonica” delle ex Nuove Terme Comunali. Da sindaco del comune ed assessore regionale, Enzo Mazzella ebbe allora la grande intuizione di creare un polo termale a conduzione mista pubblico-privato, dove la parte “privata” venisse rappresentata da quei piccoli operatori turistici, le cui strutture ricettive non fossero dotate di propri reparti termali. Una scelta amministrativa nell’interesse della collettività, una scelta politica nell’interesse politico del democristiano Mazzella, che così si andò a scontrare ulteriormente con i grandi albergatori e termalismi, all’epoca “liberali”. Alla metà degli anni ’90 una svolta ha cercato di imprimerla l’allora sindaco Gianni Buono. Suo il progetto – osteggiato

e poi fatto abortire definitivamente dai suoi ex amici di Forza Italia – di ampliare addirittura il concetto di “polo termale”. Buono aveva prodotto carte e progetti e chiesto finanziamenti, grazie ai quali alla struttura già esistente delle Nuove Terme, si andasse ad aggiungere tutto quello che è l’ex palazzo reale, con i suoi giardini e le

sue terme. Approfittando della dismissione del bene da parte del ministero della Difesa, il comune in joint con un pool di operatori privati, avrebbe potuto acquisire tutta la struttura e far partire il grande disegno di rilancio del termalismo isolano. Contro – seppur mai apertamente – remavano gli interessi dei privati “tout-court”. Dai

grandi progetti, agli anni del declino, fino al fallimento, con gravissime colpe (documentate sotto il profilo amministrativo) di quegli stessi piccoli privati che invece avrebbero dovuto approfittare della situazione per crescere essi stessi in termini di qualità e credibilità. Quel capitolo oggi è definitivamente chiuso e Giosi Ferrandino si appresta ad aprirne altri completamente nuovi. «Dopo il disastro che è stato compiuto negli ultimi anni – dice il sindaco d’Ischia – pensare in queste condizioni che il comune possa accollarsi l’onere di gestire la struttura, è una idea assolutamente stravagante. Noi abbiamo fatto la nostra parte fino in fondo. Abbiamo pilotato il fallimento della vecchia società di gestione perché non si poteva più fare fronte ai debiti accumulati nei decenni di mancata programmazione e di mancato sviluppo delle po-

tenzialità che questa struttura ha. Poi in tempi ragionevoli abbiamo messo le carte a posto per garantire la riapertura delle terme ed assicurare i livelli occupazionali minimi per decine di lavoratori che difficilmente si sarebbero potuti ricollocare sul mercato. Adesso – è la conclusione di Ferrandino – è arrivato il momento di smetterla con gli interessi politici ed economici di parte e puntare da un lato ad avere un ritorno di utile nelle casse del comune, che è proprietario della struttura, e dall’altro a dare la possibilità a investitori privati di realizzare fino in fondo i propri progetti di sviluppo della struttura che ne avrà sicuramente grandi vantaggi sotto tutti i punti di vista». La strada è dunque tracciata. La stagione turistica 2010 è alle porte e l’amministrazione comunale è al lavoro per valutare le varie ipotesi di cessione gestionale ai privati.

SOLUZIONE TUTTA ISCHITANA PER I “LOW COST” TURISTICI Tanti i collegamenti aerei turistici cancellati su Napoli dalle grandi città europee nel 2009. Ma quest’anno, operatori isolani “accorti” hanno investito per riaprire le tratte.

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l problema si era posto anche la scorsa settimana la settimana, quando la delegazione ischitana composta dal sindaco Giosi Ferrandino, dal presidente di Federalberghi Ermando Mennella e da quello dell’Ascom Marco Bottiglieri, si è spinta fino a Bratislava – capitale della repubblica di Slovacchia – per riprendere i contatti con i tour operator di quel paese. Perché dopo il fallimento della slovacca Sky Europe, sono venuti a mancare i voli diretti BratislavaNapoli. E con essi, alcune migliaia di turisti che a Ischia, hanno preferito la meglio collegata riviera adriatica. Ma il problema dei turisti slovacchi è

stato solo uno dei tanti che si sono verificati a seguito della crisi che ha colpito le compagnie low-cost internazionali, con conseguente falcidia di collegamenti su tante tratte europee per l’aeroporto Capodichino. Due su tre i voli cancellati da Mosca. Il collegamento con la Finlandia perso, così come è stato con alcuni dall’Inghilterra e dalla Germania. Insomma un vero e proprio disastro che ha causato – in piena crisi economica globale una pesante flessione in termini di arrivi su Ischia e sull’area dell’intero golfo di Napoli. «La nostra politica in materia di turismo – ha precisato Giosi Ferrandino – è stata fina-

Mario Leonessa, LeoHotels

lizzata in questi primi mesi del 2010, ed in accordo con le categorie del settore, a riallacciare i contatti con i

paesi dai quali negli ultimi anni provenivano i nuovi flussi turistici che ci permettevano di compensare

CORRIERE DELL’ISOLA è un settimanle distribuito gratuitamente ogni giovedì ad Ischia e Procida

DIRETTORE RESPONSABILE Massimo Zivelli m.zivelli@corrieredellisola.com

SOCIETA’ EDITRICE Associazione Insieme Via Casa Di Maio, 46 • 80075 Forio (NA)

Registrazione al tribunale di Napoli n. 4716 del 20/11/1996

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STAMPA Cangiano Grafica s.r.l. - Napoli

almeno in parte le perdite che si sono registrate sul versante del tradizionale turismo tedesco. Il problema della cancellazione di tanti voli diretti su Napoli è quello che maggiormente ci è stato prospettato in tutti gli incontri avuti. Pertanto ritengo che oggi lo sforzo prioritario di tutti debba essere indirizzato in questa direzione». Detto, fatto. Ermando Mennella e Marco Bottiglieri al loro rientro ad Ischia si sono subito guardati intorno. E la novità, importantissima, è che ci sarà la possibilità in luglio ed agosto di collegare direttamente Bratislava e Napoli. Come? Lo spiega Ermando Mennella. «Un pool di operatori turistici

PROGETTO GRAFICO ED IMPAGINAZIONE Nuvola Grafica • www.nuvolagrafica.it Hanno collaborato a questo numero: Stefano Arcamone, Pancrazio Arcamone, Annamaria Rossi, Dalila Sghaier, Mariana Lamonaca, Raimondo Ambrosino, Franco Trani, Sacha Savastano, Cristian Messina

locali fra i quali la famiglia Leonessa e il tour operator che fa capo a Cautiero, di propria iniziativa avevano già acquistato presso la compagnia low-cost tedesca Air Berlin alcuni voli settimanali diretti Monaco-Napoli. Su nostra segnalazione, gli interessati hanno colto al balzo l’opportunità di utilizzare in luglio ed agosto, quando il turismo tedesco è in calo dalle nostre parti, gli stessi collegamenti anche su Bratislava, con scalo, ovviamente a Monaco». Un sistema questo che permetterà di ottimizzare i costi da un lato e riaprire la possibilità ai turisti slovacchi di tornare a fare le vacanze ad Ischia.

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• PRIMO PIANO

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La Procura ha notificato al Comune di Forio la richiesta di accendere un mutuo da mezzo milione di euro per demolire una grossa struttura.

ABUSI DA DEMOLIRE, CI SONO ANCHE GLI ALBERGHI Il Genio Civile prima avvia i lavori. Poi li interrompe per mancanza di alcune autorizzazioni. Ed infine, li ha ripresi senza preavviso.

LITORANEA FORIO, LAVORI… “STOP & GO!”

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a richiesta a demolire, perché le sentenze sono passate oramai in giudicato, iniziano ad arrivare anche per quanto riguarda le strutture ricettive. C’è anche un albergo infatti, fra le costruzioni abusive sulle quali pende la scure degli abbattimenti. Un meccanismo che non risparmierà dunque neppure quelle strutture turistiche realizzate in maniera irregolare. Al comune di Forio nei giorni scorsi è stata notificata la richiesta da parte della Procura della Repubblica di accendere l’ennesimo mutuo con la cassa depositi e prestiti. Una richiesta questa volta assai consistente. L’importo, non a caso, è di ben cinquecentomila

euro. Soldi che potranno servire unicamente per procedere alla demolizione di un grosso stabile, come del resto ipotizzano in Comune, dove tutti si guardano bene però dal fornire la seppur minima indicazione su chi sarà il destinatario del provvedimento. Sia nelle stanze del sindaco, che all’ufficio tecnico infatti, nessuno si sbilancia. La pratica è pronta e verrà inoltrata per consentire l’avvio della procedura di finanziamento. Ma sulla data dell’inizio delle operazioni di abbattimento, nessuno azzarda previsioni. ”Tutto dipenderà ovviamente dalla celerità dell’iter presso la cassa depositi e prestiti” fa notare il sindaco Franco Regine. Dopo i piccoli abusi di

necessità, e le prime case che sono state demolite (una a Casamicciola, una a Forio e due a Procida) sembra che stia arrivando il turno anche di quelle costruzioni per le quali le irregolarità sono di maggiore consistenza. Sull’isola, le strutture alberghiere in piena attività lavorativa che hanno problemi relativi a demolizioni parziali o totali della struttura diventate oramai esecutive, rappresenterebbero fra il 12 ed il 15 per cento del totale. Un numero abbastanza elevato, che fa scattare l’ennesimo campanello d’allarme. Per il riflesso che le opere di abbattimento di queste strutture produttive avranno non solo sul piano economico generale,

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ma necessariamente anche in termini di ulteriore flessione occupazionale. ”Il meccanismo delle demolizioni si è messo in moto, ma - osservano i rappresentanti della Federalberghi - l’incertezza che è subentrata negli ultimi mesi in relazione alla sorte che toccherà ad alcune delle strutture presenti sul territorio, sicuramente avrà a breve conseguenze sulla programmazione delle singole aziende. E questo - è la conclusione - al di la della giustezza dei provvedimenti, ci preoccupa come categoria degli imprenditori del turismo, perchè si dovrà dare una risposta anche ai tanti che resteranno senza occupazione per le prossime stagioni lavorative”.

ono ripresi lunedì mattina, anche se in tono minore, il lavori di bonifica del costone sul tratto della litoranea Forio-Citara all’altezza del cimitero. Nonostante le carte prodotte dal Genio Civile non siano ancora tutte “a posto”, dopo le lamentele arrivate dal Comune, a Napoli hanno deciso di andare avanti comunque. Ed era giustamente preoccupato il sindaco Franco Regine. E con lui, anche un gran numero di cittadini e di operatori turistici, che speravano in una rapida riapertura della litoranea ForioCitara, interdetta al transito veicolare e pedonale oramai da più di tre mesi. Come annunciato su questo stesso giornale, effettivamente i lavori del Genio Civile erano iniziati, per essere bloccati subito dopo a causa di una serie di irregolarità e di “sviste” che si sono verificate nella carte prodotte dagli uffici tecnici napoletani, per chiedere le necessarie autorizzazioni agli enti interessati e cioè comune, Provincia e Soprintendenza. Allo

stato attuale, gran parte del materiale occorrente per realizzare le palificazioni di rinforzo in cemento armato è stato scaricato all’interno dell’area interdetta e ci sono alcuni operai al lavoro. “Che dire, sono preoccupato per come stanno andando le cose, perché veramente non siamo messi in grado di capire come e quando verrò portato a termine l’intervento senza il quale la strada non potrà essere riaperta. Con le conseguenze – dice Franco Regine – che tutti possono immaginare, considerato che la nuova stagione turistica si apre fra qualche settimana”. Il comune di Forio ha inondato di appelli e di proteste, la direzione napoletana del Genio Civile. Occorre fare presto perché tutto sommato i lavori previsti per consolidare il costone franato a seguito delle forti mareggiate del dicembre scorso, non richiederanno affatto tempi lunghi. Il problema resta quello collegato alla ripresa stessa dei lavori ed alla imprevedibilità delle condizioni metereologiche. La litoranea di Forio infatti rappresenta da sempre uno degli anelli deboli del sistema costiero isolano. Qui si abbattono sempre più spesso forti mareggiate e venti impetuosi che provocano le piccole frane e quelle che in gergo tecnico vengono definite le “sgrottature” e cioè le infiltrazioni del mare alla base del costone, che poi alla lunga cede.


POLITICA •

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DE LUCA? GRANDE SINDACO E AMMINISTRATORE CONCRETO Giosi Ferrandino tira la volata al candidato Governatore del centrosinistra. “Il sindaco di Salerno è l’esempio vivente di come si amministra bene il territorio”.

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onto alla rovescia per l’elezione del nuovo consiglio regionale e del nuovo Governatore della Campania. Fra tre settimane l’era Bassolino sarà chiusa definitivamente e la Campania diventerà laboratorio nazionale per la nuova politica. La discesa in campo del sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, ha rimescolato le carte e ridato vigore allo schieramento di centrosinistra che fino a poche settimane fa era dato per definitivamente spacciato. Il trend si è invertito e più passano i giorni e più il centrodestra ed il suo candidato si accorgono di come il “polso elettorale” sta sfuggendo di mano allo schieramento berlusconiano. Nelle fila del quale il nervosismo diventa sempre più palpabile ed evidente. Insomma, il sorpasso del candidato e dell’uomo politico e dell’amministratore di qualità Vincenzo De Luca diventa sempre più probabile. Ed il sindaco d’Ischia Giosi Ferrandino, plaude alla corsa intrapresa dal collega sindaco della città di Salerno, nonché autorevole esponente di quel PD del quale Ferrandino è dirigente regionale. In che misura De Luca potrà garantire il rinnovamento della politica in Campania? «De Luca è per sua natura

“Procida Prima” con Aniello Scotto di Santolo è in grado di vincere le elezioni e operare per la rinascita

PROCIDA, UNA ALTERNATIVA AL MALGOVERNO DELL’ISOLA

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De Luca

un magnifico outsider. Uno che ai diktat dei partiti e delle segreterie ha sempre saputo rispondere con l’eccezionale rapporto diretto che ha saputo costruirsi con i cittadini e con la parte produttiva ed operosa delle realtà da egli amministrate. Ha sempre saputo tutelare gli interessi di tutti. E per questo, nessuno è stato mai in grado di fermarlo. Ci hanno provato senza successo tanti anni fa prima Bassolino e più di recente il centrodestra. Ma lui l’ha sempre spuntata a furor di popolo, perché io ritengo che De Luca, rappresenti davvero il nuovo modo di fare politica fra la gente e con la gente. Questo è il suo segreto, questa è la sua carta vincente». E da sindaco quale giudizio puoi dare sul De Luca amministratore? «Beh De Luca non ha

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bisogno di presentazioni. Tutti sanno in Campania che Salerno è diventata una città moderna e vivibile grazie proprio alle grandi capacità amministrative che ha messo in campo il mio collega (e Giosy i Ferrandino lo sottolineo con legittimo orgoglio) sindaco. De giudiziari del candidato Luca ha sempre preso De Luca… decisioni giuste a favore «In realtà magari tutti i della cittadinanza ed i politici si trovassero in guai plebisciti in termini di voti giudiziari per aver fatto che ha ottenuto, ne sono la come De Luca. Lui si trova testimonianza. Del resto, a dover chiarire certe cose raro esempio fra i politici, davanti alla magistratura ha avuto anche il coraggio per aver salvato a suo di assumere decisioni che tempo duecento lavoratori gli sono costate l’incrimidal licenziamento sicuro. nazione da parte della Ed ancora per aver evitato magistratura». che le strade della sua città Ecco, parliamo dei guai si riempissero di rifiuti, adottando una decisione coraggiosa e localizzando una discarica laddove i magistrati ritengono che non si potesse fare. Decisioni coraggiose dico io, e rischi che ogni buon amministratore deve sapersi prendere in nome della tutela dei propri amministrati. Ecco perché sarà importante votare De Luca e mandare un uomo come lui, capace, autonomo dalle combriccole e soprattutto onesto verso i cittadini, alla guida di questa importante regione www.bottiglierigioielli.com che è la Campania».

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lle prossime elezioni comunali a Procida competono tre liste di candidati. La prima, di centro-sinistra, è “Insieme per Procida” che candida a Sindaco Aniello Scotto di Santolo; la seconda è “Procida Prima”, di centro-destra, con candidato a Sindaco l’assessore ai lavori pubblici uscente Vincenzo Capezzuto; la terza, “La svolta”, è di carattere trasversale, con candidato a Sindaco Mariano Cascone. Delle due liste di alternativa l’unica che ha realmente la forza per competere contro il candidato che rappresenta l’amministrazione uscente, è quella di “Insieme per Procida”. Questa compagine, di cui faccio parte, è la squadra che ritengo più capace e credibile ad affrontare i gravi problemi del Comune di Procida. Insieme per Procida è un’alleanza che unisce i principali gruppi di opposizione presenti in Consiglio Comunale e nel mondo della società civile. Oltre al PD e a Procida Insieme, sono presenti l’IDV, Osservatorio Civico ed il consigliere Cibelli di Alternativa Liberale. Questo gruppo nasce da un cammino comune iniziato nell’autunno scorso durante il quale abbiamo condiviso la costruzione di un progetto politico. Il prodotto finale è una squadra dove sono presenti sia persone di esperienza che giovani leve, quindi il giusto equilibrio per garantire all’isola una classe dirigente capace e motivata. Per la prima volta nella storia recente le forze di centrosinistra hanno la concreta possibilità di vincere le elezioni a Procida. La compagine creata è altamente competitiva e l’amico Aniello Scotto di Santolo è un ottimo candidato alla carica di Sindaco, oltre che un amministratore capace ed attento. In questa lista poi c’è il PD che deve dimostrare di saper cogliere l’occasione per essere classe dirigente ed incidere realmente sul territorio. Questa nuova formazione si propone innanzitutto di migliorare la qualità della vita a Procida. Dopo anni di degrado abbiamo la necessità di dare una migliore organizzazione ai servizi della nostra isola. Il nostro obiettivo è quello di garantire un’amministrazione di qualità capace di affrontare le grandi sfide del nostro paese: mobilità alternativa, riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata, energie ecosostenibili....Tra le priorità programmatiche ritengo che meriti una menzione speciale il problema del lavoro per i giovani. Dobbiamo avere la capacità di rendere l’isola accogliente per poter avere una stagione turistica lunga almeno sei mesi. In queste condizioni i giovani avranno opportunità di investire e di creare la propria ricchezza senza chiedere favori a nessuno. C’è poi il discorso di Terra Murata: va ripreso il progetto della Città dell’Arte abbinandolo alla possibilità di realizzare un centro congressuale in grado di attivare nuovi flussi turistici. Per realizzare questo c’è una grande quantità di fondi europei che bisogna solo saper reperire. Per mettere in pratica i nostri progetti, concretizzare le nostre idee, misurare le nostre competenze abbiamo bisogno che i procidani ci mettano alla prova. E’ questa l’occasione giusta per tentare nuove soluzioni ai problemi di sempre. (Raimondo Ambrosino, PD – candidato)


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• L’ISOLA

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PICCOLI COMMERCIANTI E ARTIGIANI IN “RETE” A FORIO Contro la logica dei supermarket che distruggono il sistema del commercio al dettaglio, è nata la Confesercenti che punta a realizzare un Centro Commerciale Naturale

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asce sull’isola d’Ischia la Confesercenti. La sede della nuova sigla che rappresenta i commercianti verrà inaugurata il 13 marzo prossimo a Forio, nei locali che si affacciano su Piazza Medaglie d’Oro. Nata essenzialmente sulla scorta della spaccatura che si è registrata all’interno dell’Ascom-Confcommercio, all’indomani della decisione delle tre rappresentanze isolane di fondersi in un’unica realtà associativa che vede al vertice il triumvirato composto da Pietro Russo, Marco Bottiglieri e Vincenzo Morgera, la Confesercenti parte sotto la guida di Maria Rosaria D’Abundo e di circa duecento aderenti. La maggior parte dei quali sono commercianti e piccoli operatori turistici operanti nella zona di Forio e Lacco Ameno, ai quali si vanno ad aggiungere quelli “storici” rappresentati da Alberto Postiglione a Ischia Porto. Come prima iniziativa

concreta, la Confesercenti intende approfondire il tema dei centri commerciali naturali che riguarda le attività imprenditoriali della piccola distribuzione e dell’artigianato, in netta contrapposizione alla grande distribuzione dei supermercati che negli ultimi anni l’ha fatta da padrona anche sull’isola, provocando distorsioni profonde nel tessuto economico e commerciale e costringendo spesso alla chiusura i piccoli operatori, contribuendo così ad accentuare gli effetti della crisi economica. Il campanello d’allarme è stato dunque raccolto

dalle associazioni di categoria, e la Confesercenti si sta attivando presso le istituzioni, per facilitare la riqualificazione da un punto di vista ambientale ed architettonico dei centri storici, ma anche per permettere la riorganizzazione della piccola distribuzione in termini di sistema e per mettere insieme più imprese con risorse comuni, con l’obiettivo di migliorare e diversificare l’offerta. “Un’offerta che – dice Cigliano – deve puntare sulla qualità per intercettare una parte della domanda locale e turistica che non intende

rivolgersi alla grande distribuzione”. Lo strumento, per Confesercenti, è quello promosso dalla Regione Campania che ha emanato la normativa ed il disciplinare dei Centri Commerciali Naturali con un finanziamento di 3,5 milioni di euro. L’iniziativa è condivisibile ma a Forio purtroppo le piccole aziende che potrebbero usufruire di questi benefici, sono in forte ritardo nella presentazione delle domande che scadono a giorni. Ed è per accelerare i tempi, che nei giorni scorsi la presidente D’Abundo ha partecipato ad incontri in Camera di Commercio con un gruppo tecnico isolano del quale hanno fatto parte il direttore della Confesercenti di Forio, Dario Romeo, l’architetto Nicola Regine, il dott. Giancarlo Di Majo e l’albergatore Mario Savio. Obbiettivo finale: predisporre le linee guida per la realizzazione del “Centro Commerciale Naturale Forio”.

Via libera definitiva all’acquisizione da parte del Comune di Ischia dell’area a Sant’Alessandro. «Amministrazione protagonista» è il commento di Luigi Boccanfuso

QUEL PARCHEGGIO CHE VALE “ORO”

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na grande area di parcheggio per i residenti della zona di sant’Alessandro e per tutti quelli che in estate utilizzano la spiaggia “degli Inglesi”. La notizia del buon esito della trattativa fra Comune ed i privati della Ice-Snei, questo giornale l’aveva data in anteprima tre mesi orsono. Nei giorni scorsi c’è stato il consiglio comunale che col voto della maggioranza ha scritto definitivamente la parola “fine” a questa vicenda, per molti versi paradossale, che si trascinava senza soluzione da troppi anni oramai. La lottizzazione che i privati volevano mettere in atto sull’area, non si farà più. Non ci saranno dunque altri corpi di fabbrica e villette, ma al loro posto ci sarà quell’area di sosta e parcheggio che tantissimi cittadini, residenti in zona e fruitori a vario titolo della caratteristica spiaggia degli inglesi, chiedevano che si realizzasse da tempo. Nonostante l’opposizione sterile ed ingiustificata di taluni esponenti politici d’opposizione, Giosi Ferrandino e la sua amministrazione “del fare” e non degli annunci a vuoto, hanno colto un altro importante risultato a beneficio di tutta la collettività. «In un momento in cui ci si pone il problema di evitare che sorgano nuove costruzioni sull’isola – è il commento più che soddisfatto del sindaco – come amministrazione raggiungiamo l’importante risultato di consegnare un servizio indispen-

sabile alla cittadinanza. Perché di parcheggi nel nostro comune, c’è davvero grande necessità considerato come si è sviluppato il territorio». E di grande risultato raggiunto, parla anche un altro protagonista del braccio di ferro che ha portato i privati a rinunciare al progetto di lottizzazione dell’area, per cederla al Comune. «L’importanza di avere acquisito l’area di Sant’Alessandro è talmente sotto gli occhi di tutti i nostri concittadini – commenta il vicesindaco Luigi Boccanfuso - che taluni esponenti della minoranza hanno fatto davvero una magra figura nel criticare la nostra scelta di cedere in cambio la proprietà dell’appartamento su Corso Vittoria Colonna. L’appartamento in questione, che era di proprietà del Comune, si trova in uno stato pessimo di manutenzione proprio grazie all’incuria di chi oggi ci viene a criticare. E metterlo a posto, sarebbe costato un bel po’ di soldi alle casse pubbliche. Meglio quindi – continua Boccanfuso – lo scambio che abbiamo concretizzato con i privati per avere in cambio quell’area così strategica per la viabilità cittadina». Realizzato il parcheggio, Boccanfuso prefigura un miglioramento della viabilità nella zona a ridosso del Castiglione da un lato e del porto dall’altro. «Non ci saranno più autovetture in sosta lungo la strada e la circolazione sarà sicuramente più sicura e scorrevole di quanto lo sia attualmente».

LA PROVINCIA INTERVIENE PER LAVORI DI MANUTENZIONE IDRAULICA L’amministrazione provinciale di Napoli è sempre più attenta alle esigenze delle isole di Ischia e Procida - afferma il Capogruppo del PDL alla Provincia e candidato alla Regione Domenico De Siano - commentando il lavoro proficuo della Giunta guidata dal Presidente on. Luigi Cesaro che nella riunione dello scorso 1 febbraio ha licenziato una serie di importanti delibere a favore del territorio isolano. In particolare proprio per la efficace opera di impulso del Capogruppo De Siano la Provincia ha approvato il progetto preliminare per lavori di manutenzione idraulica e sistemazione del bacino dell’alveo La Rita in Casamicciola Terme e Lacco Ameno per un importo complessivo di euro 1.463.813 circa. Nella stessa seduta - spiega De Siano - la Giunta ha poi approvato il progetto preliminare per lavori di manutenzione idraulica e sistemazione del bacino dell’alveo Fondolillo in Serrara Fontana per un importo complessivo di euro 854.431 circa ed ancora - argomenta il Capogruppo Pdl - è stato approvato il progetto preliminare per lavori di manutenzione idraulica e sistemazione del bacino dell’alveo Cava Scura in Barano d’Ischia e Serrara Fontana per un importo complessivo di euro 1.207.456 circa. A questi importanti provvedimenti nella stessa seduta sono stati affiancati altri interventi che l’esecutivo ha approvato con altre due delibere. È stato approvato il progetto per lavori di manutenzione idraulica e sistemazione del bacino dell’alveo Olmitello in Barano d’Ischia per un importo complessivo di euro 900.321 circa e infine è stato approvato il progetto preliminare per lavori di manutenzione idraulica e sistemazione del bacino dell’alveo Pallarito in Barano d’Ischia e Serrara Fontana per un importo complessivo di euro 1.387.634 circa.

DE SIANO INCONTRA GLI ESERCENTI BALNEARI l Capogruppo del PDL alla Provincia di Napoli, Domenico De Siano ha incontrato una delegazione di esercenti l’attività di stabilimento balneare sull’isola d’Ischia per un esame delle problematiche della categoria e per una analisi delle aspettative per la nuova stagione turistica. In particolare la categoria ha rimarcato la necessità di una azione coordinata tra tutte le istituzioni per il ripascimento delle spiagge. De Siano si è reso disponibile a veicolare tali istanze in tutte le sedi politiche, amministrative e parlamentari ma ha voluto correttamente individuare le diverse competenze e attribuzioni degli enti. In ordine al probelma dei costoni - De Siano, Capogruppo Pdl, ha preso nota delle esigenze manifestate dagli operatori balneari e ha garantito una sua pronta iniziativa presso i funzionari e la Giunta provinciale per la inclusione delle risorse necessarie nel bilancio di previsione onde potere concretamente avviare progetti e inteventi di consolidamento dei versanti. Su questo - dice De Siano - assicuro il mio lavoro in Consiglio per portare a compimento questa missione da voi affidatami. per quanto riguarda invece il problema egualmente sentito del ripascimento degli arenili - De Siano si è rammaricato nel prendere atto che in questa materia la competenza è regionale ed anzi ha significato come anche questo problema dimostri la necessità di avere un isolano eletto prima in Consiglio e poi in giunta Regionale per meglio rispondere ai tanti problemi di una realtà complessa come quella delle isole di Ischia e Procida. Colgo l’occasione - ha concluso De Siano - per comunicare che proprio al fine di servire meglio la mia comunità ho deciso di avanzare la mia candidatura, su richiesta di tantissimi amici alle imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Campania.


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MUSICA •

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ELISIR… DI BUONA MUSICA Vincitori del ‘Premio Tenco’ 2009 con l’album ‘Pere e Cioccolato’, il gruppo milanese sbarca ad Ischia nell’ambito di IschiaJazz. Ecco la loro storia raccontata dalla leader Paolette di Cristian Messina

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on finisce di stupire l’Ischia Jazz, che per chiudere definitivamente l’edizione invernale del festival si affida agli Elisir, grandi protagonisti del Premio Tenco 2009, attesi all’Alchemie a partire dalle 22,00 del 5 marzo. Il gruppo milanese sbarca ad Ischia con un curriculum di grande spessore, in cui spicca la vittoria della tanto ambita Targa Tenco per la migliore opera prima con l’album ‘Pere e Cioccolato’. Un particolare che li avvicina ad altri grandi artisti italiani, vincitori dello stesso premio agli esordi: tra i più recenti da menzionare sono il leader dei Bluvertigo Morgan (famoso ultimamente più per questioni extra-musicali), Sergio Cammariere, Simone Cristicchi, Pacifico e Quintorigo. Le speranze di avere il loro stesso successo, mantenendo una certa identità, è grande e i presupposti non sembrano mancare. «La targa Tenco è certamente un premio che apre tante porte, che crea curiosità tra pubblico e critica», afferma Paolette, la leader del gruppo che ricorda un po’ la ‘Valentina’ dei fumetti di Crepax. Una vittoria che si configura certamente come punto di partenza per la band milanese, protagonista di un lungo percorso iniziato nel 2002, «frutto di un viaggio che ho fatto in Francia per questioni artistiche, in cui mi sono appassionata alla canzone d’autore francese, allo swing manouche di Django Reinhardt». Reduce da quest’esperienza, il ritorno in Italia e l’incontro, che segna la nascita del progetto Elisir, con Paolo Sportelli, pianista, clarinettista ma soprattutto compositore d’estrazione classica, «con il quale si è subito creata un’alchimia artistica particolare, caratterizzata da tanti e diversi ingredienti musicali e poetici». Da qui l’entrata nel gruppo, in pianta stabile, di musicisti

di grande spessore come il contrabbassista Daniele Petrosillo, di estrazione jazz ma anche con esperienze diverse (vedi musica popolare) e il chitarrista Daniele Gregolin, con una lunga serie di comparsate nel pop come turnista ma in realtà proveniente dal rock, proprietario di uno stile variegato e jazz-oriented. Menzione a parte merita l’ospite fisso Walter Calloni, mitico drummer che ha calcato i palchi con mostri sacri del rock e della canzone d’autore italiana come Area, PFM, Lucio Battisti, Ivano Fossati, Eugenio Finardi, e che dal 2005 collabora con il gruppo non solo nei live, ma anche nei dischi. Elisir dunque miscela di diverse estrazioni musicali, aspetto ancora più marcato se si considera che il primo album del gruppo, ‘Pere e Cioccolato’ (preceduto in realtà dalla demo del 2005 ‘Il Cane che fuma’) abbia visto la collaborazione di jazzisti affermati e notevoli come Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Bebo Ferra: «Dei grandi artisti, ma soprattutto dei grandi amici che hanno valorizzato i rimandi Jazz all’interno di una proposta particolare come la nostra, legata pure al momento dell’improvvisazione, anche per dare libero sfogo alle velleità virtuosistiche del nostro chitarrista». Il tutto rielaborato in un immaginario poetico assolutamente personale, trasognato e ironico, con testi che narrano di mondi ora reali, ora immaginari, con un approccio molto vicino al teatro, frutto anche degli studi di recitazione della stessa Paolette. Conseguenza di questa commistione totale è certamente uno stile mai banale, unico, che rende numerosissimi i riferimenti musicali e poetici riscontrabili: «Nel mondo sonoro degli Elisir non trova spazio solo la musica francese degli anni 30, ma anche la musica classica di Satie a Debussy, la canzone d’au-

tore alla Paolo Conte, uno dei nostri grandi ispiratori, la musica mediterranea, effetto delle mie origine siciliane, il rock, da cui parte del gruppo proviene, ma anche il tango e il valzer». Non deve dunque stupire se dal vivo, oltre ai brani dell’album ufficiale, trovino spazio anche cover legate a tradizioni tra di loro tanto lontane geograficamente o temporalmente. Proprio il legame tra il vecchio e il nuovo, che crea una forma poliedrica di canzone, sancisce la bontà di una proposta camaleontica e post-moderna che da un lato sembra ricordare i fasti di una certa tradizione italiana di qualità (non solo Conte, ma anche lo stesso Luigi Tenco) e dall’altro sembra tracciare una nuova via per la nostra musica. Proprio per questo non c’è nulla di strano nell’immaginare gli Elisir in compagnia di quegli innovatori come Vinicio Capossela che usano e arricchiscono proprio le tradizioni per esprimersi: «Attingere proprio dal passato per dare vita ad una nuova forma, contaminata da varie suggestioni come accade per la musica del cantautore irpino, è assolutamente una delle nostre intenzioni, ma soprattutto uno di quei tratti distintivi in grado di farci avvicinare pure ad una platea più giovanile». Riscontro del pubblico importante, determi-

nante per non rimanere intrappolati in sotterranei ormai intasati da gruppi emergenti o dalla lunga carriera che non riescono a farsi ascoltare. Un lungo e difficile viaggio che ultimamente li ha portati soprattutto al sud: «Siamo stati in Puglia, in Sicilia, a

Sorrento, e proprio in questi magnifici posti abbiamo riscontrato la grande curiosità dei meridionali per una band milanese, ma soprattutto la presenza di spazi e terreni fertili, di realtà anche all’avanguardia». Osservazione che ci mostra un sud lontano

dalle mancate opportunità e dalle difficoltà che caratterizzano una Napoli protagonista invece di un’inerzia da cui la nostra stessa isola cerca di uscire, come testimoniano gli artisti di levatura internazionale ospitati ultimamente proprio dall’Ischia Jazz. La speranza è dunque che musicisti meritevoli come gli Elisir possano dare un’ulteriore scossa ad un ambiente che ha assoluto bisogno di uscire dal torpore artistico degli ultimi anni, di scoprirsi scenario delle migliori offerte culturali, e dunque anche musicali. Il gruppo milanese, vincitore di un premio glorioso come la targa Tenco, risponde a queste esigenze: che la loro musica indefinibile e sbarazzina possa essere il simbolo per una rinascita insperata?

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• LA CONFERENZA

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Tanti gli argomenti toccati dal docente de geologia della Federico II nell’ambito della conferenza ‘Conoscere Ischia per governarla’ organizzato dal circolo Sadoul

ORTOLANI VIAGGIO NEL’EMERGENZA ISCHIA di Sacha Savastano

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are chiarezza, rialzarsi, cercare di capire le problematiche profonde che affliggono, che torturano il nostro territorio. Riordinare le fila e, possibilmente, aprire la stagione delle risposte, dell’agire. Ha avuto luogo venerdì scorso presso la Biblioteca Antoniana di Ischia il secondo incontro della serie “Conoscere Ischia per Governarla”, dal titolo “Problematiche Idrogeologiche e Sicurezza Ambientale”: un’iniziativa organizzata dal Circolo “Georges Sadoul”, nata sulla scia di un’emergenza tragica come quella dello scorso 10 novembre, assolutamente necessaria in quanto rappresenta un formidabile mezzo di approfondimento e ricerca sulle radici di quella serie di problematiche che fanno del nostro un territorio sofferente, a tratti invivibile. Ed in questo senso, la relazione tenuta dal prof. Franco Ortolani, docente di Geologia presso la Federico II porta nuovi dati di grande rilievo, e traccia anche scenari a tratti preoccupanti. L’interesse che converge sui lidi ischitani da parte dei geologi di tutta Europa è dovuto, oltre che a Monte Vezzi ed a Casamicciola, anche al ripetersi di un’altra fastidiosa incombenza, dannosa in particolar modo sotto il punto di vista della viabilità: parliamo dell’acqua alta, tema su cui Ortolani incentra la prima parte del proprio intervento. La novità è che almeno in questo caso le responsabilità umane c’entrano fino ad un certo punto. Ischia ha infatti pagato una serie di avvenimenti che hanno determinato disagi nell’intero continente

europeo. In primis il fenomeno globale noto come “Oscillazione Artica”, primo responsabile della stagione eccezionalmente fredda. In parole povere, il tempo dell’ inverno europeo è parzialmente determinato dalla pressione atmosferica della zona polare settentrionale: al persistere dell’alta pressione nell’Artico, corrisponde quindi un periodo di bassa pressione sull’intero Vecchio Continente. Ed infatti, mentre i termometri di Groenlandia ed Alaska registravano temperature di dieci gradi superiori alla media, qui da noi la brutta stagione è stata più che mai gelida e, cosa che ci riguarda più da vicino, ricca di

precipitazioni; tutte concause queste di un sensibile innalzamento del livello dell’acqua nell’intera area del Mediterraneo, un incremento valutato addirittura nell’ordine di decine di centimetri nei periodi di alta marea. La nostra isola ha inoltre risentito in modo particolare di tali circostanze sfavorevoli in ragione di diverse “aggravanti” locali, come venti e conformazione geografica. Il risultato è stato per lungo tempo sotto gli occhi di tutti: con la complicità della ridotta efficienza delle nostre banchine, gli ischitani si sono trovati con le strade invase dal mare un giorno sì e l’altro pure. Ma

c’è da preoccuparsi? No, anche se stando alle rilevazioni fatte in loco, sono diverse le zone non in sicurezza sotto questo punto di vista, su tutte Ischia Ponte e Via Iasolino, dove la struttura delle banchine e delle altre misure di contenimento si è rivelata inadeguata nel garantire la giusta schermatura, specie in un contesto segnato da circostanze estremamente insolite come quello attuale. Discorso molto più complesso quello sulle frane e sul pericolo di nuove colate di fango: qui come prevedibile la situazione è senz’altro maggiormente preoccupante. La seconda metà della relazione del prof. Ortolani è essenzialmente un viaggio attraverso l’emergenza, un’interrogazione sulle sue cause e una razionale e scientifica ricerca di risposte e soluzioni. Ci viene restituita l’idea di una Ischia non ancora al sicuro, potenzialmente esposta al rischio di nuovi smottamenti a causa di un sistema di prevenzione che non ha saputo prendere le precauzioni più adatte, nonostante siano suonati, negli anni, alcuni campanelli d’allarme di grande importanza. Il relatore ricorda in particolare di aver indicato Piazza Bagni come zona ad alto rischio già nel 1985 nel compilare il piano di Protezione Civile di Casamicciola Terme, quando probabilmente pochi avevano già preso in considerazione la possibilità del verificarsi di eventualità drammatiche. Ma c’è di più. L’ imbocco fognario esistente nella zona dell’ultima frana non impedirebbe, allo stato attuale, il ripetersi di un nuovo disastro, così come non impedì lo scatenarsi dell’inferno in quel 10 novembre ancora

così vicino; questo perché le frane non partirono da Cava Fasaniello e Cava Sinigallia come a volte si ritiene, ma bensì dal versante superiore del monte Epomeo, ingrandendosi come una valanga e divenendo già incontenibili prima dell’arrivo al centro abitato. Ma mappare non basta: per sfuggire alla colossale spada di Damocle che pende sulla testa degli isolani bisogna attuare una serie di interventi mirati, evitando se possibile sprechi ed errori di varia sorta; come la realizzazione di talune opere costosissime ma inutili, similmente a quanto purtroppo accadde in condizioni analoghe nella zona di Sarno dopo la strage del 1998: enorme quantità di denaro spesa, minima parte del problema risolta. Ancora, bisogna intervenire a monte del problema, con la creazione di canali in grado di intercettare le colate prima che arrivino alle ormai famigerate cave e guidandole lontano dagli insediamenti umani, decapitando il fenomeno, controllandolo, rendendolo inoffensivo. Vien da sé che solo la costituzione di una rete intercomunale ad hoc, che funga magari anche da osservatorio aperto sui problemi del territorio isolano, renderebbe possibile un simile approccio al problema. Un approccio suggerito a conclusione dell’ importante intervento dal prof. Ortolani stesso che, come sempre accade quando la carne messa a cuocere è tanta, offre la risposta a tante domande ponendone delle altre ancora più impegnative, e presenta nuove certezze creando dubbi ancora più difficili da dissipare.

Sabato 6 marzo allo Sciuè Sciuè sarà la volta dei Frozen Mind

UN CONCERTO TIRA L’ALTRO E’ fissato per Sabato 6 Marzo, come di consueto allo Sciuè Sciuè, il ritorno live di una delle band isolane di maggior impatto negli ultimi anni: dopo quasi due mesi di inattività tornano infatti a ruggire le chitarre dei Frozen Mind di Ciro Trofa. Il sestetto, che come al solito comprende Angela Cacciutto a dividersi il microfono con Trofa, Pierpaolo Di Massa e Antonio Barbieri alle chitarre, Salvatore Boccanfuso al basso e Giorgio Romano alla batteria, calcherà il palcoscenico con un repertorio completamente rinnovato, che come di consueto strizza l’occhio alla grande tradizione del rock anni 70 e 80 senza perdere di vista pezzi più attuali, sfruttando le infinite possibilità di varietà ed esplorazione musicale offerte dal doppio vocalist. Continua così la grande stagione della musica dal vivo ad Ischia, merito principalmente dell’Associazione “Ultima Casa Accogliente” che è stata capace di rinverdire fasti che sembravano dimenticati ed aprire una nuova dimensione di possibilità per tanti giovanissimi musicisti nostrani. Sarà poi compito dei Frozen Mind fare in modo che anche questa volta il tutto non rimanga la solita inutile goccia nell’oceano: ma la frequenza di tanti happening musicali e l’entusiasmo di un pubblico che si sta riscoprendo entusiasticamente partecipe, fanno pensare che, forse, qualcosa sta davvero cambiando.


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• SPORT

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A Ostuni gara condizionata dalle decisioni arbitrale. Giudizio sospeso su Quinto e Guzman Nion, ma quanto farebbe comodo Saurino…

QUANTE OMBRE SU QUESTA ISCHIA di Pancrazio Arcamone

C

ontinua la maledizione del Mazzella. Da fortezza quasi inespugnabile, a terreno fertile per tutti. Nemmeno la scaramanzia del cambio di panchina è servito a sfatare il sortilegio. Sarà il caso che si provi col sale doppio. Come faceva Vincenzo e “sciamare” ad ogni partita. Le cose andavano bene. Mi è sempre piaciuto credere che Vincenzo fosse il dodicesimo uomo in campo. Il primo e ultimo successo interno nel girone d’andata è stato contro la Turris. Un successo di misura, conseguito con un pizzico di fortuna. La stessa che è mancata quasi sempre durante tutto l’arco del campionato. Come ad esempio domenica con l’Ostuni. Uno scontro che per l’Ischia , in caso di vittoria, poteva significare un passo avanti decisivo

nella lotta per la salvezza. E invece l’hanno spuntata i pugliesi grazie ad un gol di Salzano, giunto quando la ripresa era cominciata da appena undici minuti. Ironia della sorte, la beffa si è materializzata su palla inattiva. E non è la prima volta che succede. Siccome Monti è maestro scrupoloso, si potrebbe pensare che il ripetersi di tale inconveniente sia dovuto alla pochezza tecnica dei componenti della rosa. D’altronde se si è la giù in fondo, ci sarà pure un motivo. L’Ischia non ha materiale umano eccelso. Neanche gli ultimi arrivati sembrano dei fenomeni. Quinto è bravino con i piedi, ma sembra carente come condizione fisica. Guzman Nion è un panzer possente, ma lontano dall’area di rigore sembra un pesce fuor d’acqua. Con l’attrezzo c’è

Mister Monti

poca confidenza. Siamo al lei, almeno questa è la prima impressione. Ma quando si trova nei sedici metri, non c’è trippa per i gatti. Gli avversari possono anche aggrapparsi addosso, tanto lui non ne risente. La speranza è che a tanta esuberanza fisica, corrisponda anche una mira degna di un cecchino d’area di rigore. Non pretendiamo uno alla Mùller,indimenticabile attaccante tedesco. Ci

accontenteremmo anche di un Ciruzzzo Sorrentino attaccante dell’Ischia degli anni 70/80. Per il momento ho qualche perplessità. Uno che si procura quattro cinque occasioni e non centra mai il bersaglio, potrebbe avere qualche defaillance. Voglio sperare che l’emozione del debutto abbia inciso negativamente, e che alla prossima si rifarà con gli interessi. Come l’assetato nel deserto ha bisogno

di un sorso d’acqua, cosi l’Ischia necessità di uno che la butti dentro. Gianluca Saurino dove sei? Con il fringuellino in organico, forse ci sarebbe stato qualche problema in meno. A contribuire a rendere amara la domenica ci si è messo anche il direttore di gara. Il signor Paolini di Ascoli Piceno ha brillato per incapacità. Intendiamoci, ormai siamo abituati a questi arbitri sbarbatelli, che brillano soltanto per la grande prosopopea, anche se non riescono a vedere un fallo sanzionabile con un tiro dagli undici metri, almeno capiscono quando la palla ha varcata la linea bianca. Il signor Paolini, da non confondere con san Paolino che è il patrono di Nola, ha avuto il merito di non vedere niente, nemmeno il colpo di testa di Di Meglio con la palla che aveva attraversato

di mezzo metro la linea, come hanno dimostrato le foto di Trani. Fa rabbia sapere, almeno questo ci ha raccontato Trani, che al termine il direttore di gara, nel prendere visione del filmato, lo ha definito un fotomontaggio. Adesso il discorso in chiave salvezza si fa complicato. Il buon Gennaro Rambone sulle pagine del Roma ha gia cantato il ‘de profundis’. Certo la situazione è difficile, ma ancora si pò risalire la china a patto che si formi un solo blocco tra squadra, società e tifosi. Se ognuno va per i fatti suoi buonanotte. Le barzellette di società interessate a rilevare l’Ischia conserviamole per la fine delle ostilità. Ed anche puntare l’indice accusatore verso chi cerca di rendere un servizio alla collettività non contribuisce alla salvezza della squadra.

Il Procida allunga in classifica, Barano e Forio rialzano la testa

LACCO AMENO, PER COLPA DI… VENERE

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l ‘Don Luigi Di Iorio’ Barano e Lacco Ameno hanno dato vita ad un incontro tirato, bello per intensità e gioco. Ma la cosa più gratificante è stato il comportamento tenuto dai ventidue in campo. E questo malgrado l’importanza della posta in palio. Il Barano aveva assoluto bisogno dei tre punti per continuare la striscia positiva e cominciare ad intravedere la luce in fondo al tunnel. Idem per il Lacco

Ameno, che doveva cercare di vincere per non lasciarsi risucchiare nella zona a rischio. Tutti buoni motivi per rendere infuocata la contesa. Il numeroso pubblico accorso invece ha potuto godere di uno spettacolo più che discreto per la categoria. I giocatori ci hanno dato dentro con grinta, ma stando bene attenti a non esacerbare gli animi. Ha vinto il Barano, e da baranese non nascondo che la cosa mi abbia fatto piacere. In fondo

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tra le due il Barano è la squadra messa peggio in classifica. Il futuro però lascia aperto il cuore alla speranza, se si tiene conto che in queste prime giornate del girone di ritorno si viaggia ad una media di dieci punti in più rispetto al girone di andata. Insomma, un pensierino alla salvezza a questo punto è anche lecito. Il Lacco invece ha ancora una posizione di relativa tranquillità, ma da qualche domenica ha perso la sua brillantezza. Dopo i quattro successi consecutivi che facevano sperare in un cambio di marcia, stranamente si è tornato all’antico. Salatiello deve capire cosa è successo. Ci giungono notizie che più di qualche giocatore si sia dato alla pazza gioia, pensando più alla dea Venere che ad Eupalla. L’unica cosa stonata della partita è stato il comportamento tenuto da una piccola parte di tifosi. Saranno stati una ventina, ma sono stati insolenti e provocatori. Quasi interrottamente hanno gratificato i baranesi con epiteti altamente offensivi. Gli adulti hanno cercato di giustificare tutto, dicendo che sono degli scostumati. Mi chiedo cosa hanno fatto per ridurli alla ragione, ed insegnare loro l’educazione. Comunque, ammetto che siamo un popolo di con-

tadini. E questo non è disonorevole. Se avessimo avuto la fortuna di conoscere prima Rizzoli, forse oggi la puzzetta sotto il naso l’avevamo noi, e i nostri cugini forse avrebbero esercitato ancora la nobile arte dei pescatori. E chi sa se la grazia al re l’avrebbero chiesta come qual detto antico recita. Il Forio rialza la testa. Dopo lo scivolone di domenica scorsa, i biancoverdi ‘matano’ il Real Sessola che è la diretta concorrente ai play off. L’augurio che le ultime vicende societarie siano superate, e che da qui alla fine navighi in acque calme. Forza Nicolella, regalaci un sorriso, anche se ne stai passando troppe. Il Procida ha rifilato ben cinque gol alla Caivanese. Ma a rendere più dolce il successo è stata la notizia giunta da Caserta. Il San Pio Mondragone non è andato più in là di un misero nulla di fatto contro l’Intercasertana. Vuoi vedere che la corazzata allenata da Onorato è spocchiosa solo tra le mura amiche? Per il Procida, che in classifica porta a quattro le lunghezze dai rivali, potrebbe essere un distacco sufficiente per tagliare per primi il traguardo. Auguri di cuore. Una squadra cosi attrezzata, una società cosi coesa e forte, merita tutto il bene di questo mondo.


ITF, tocca alla compagnia ‘Giannino Messina’

LA SCHEDA

COZZOLINO: MANCANO LE STRUTTURE

I

l viaggio tra i protagonisti della rinascita della settima arte ad Ischia di certo non può prescindere dalla Compagnia teatrale “Giannino Messina”. Nata nell’agosto 1988 per opera del rimpianto Luigi Lanfreschi e di altri personaggi chiave come Giovanna Mira e Antonio Cutaneo, la compagnia omaggia e porta nel nome uno degli attori più importanti della storia isolana, quel Giannino Messina figura di spicco del rinnovamento culturale d’Ischia dal secondo dopoguerra in poi. Un’eredità di certo pesante, ma onorata grazie anche ad un’intensa attività, fin quando

è stato possibile: «Per molti anni siamo stati in grado di mettere in scena anche quattro commedie diverse all’anno - afferma il presidente Andrea Cozzolino – ma adesso la mancanza di strutture ci costringe ad esibirci solo alle scuole medie G.Scotti a Natale e all’Ischia Teatro Festival». Nonostante le

Sabato 6 e domenica 7 marzo nel centro congressi del Regina Isabella due spettacoli degli Strani Tipici e del L.A.P.

UN WEEK END… PRECARIO

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li argomenti non mancano di certo. «Le manifestazioni studentesche e popolari, gli abbattimenti di case ed alberi (non votanti) i lavori di ‘abbellimento dell’arredo urbano’ e non solo» si legge nel comunicato con cui gli Strani Tipici, gruppo di improvvisazione teatrale e il L.A.P. (Laboratorio Artisti Precari) presentano il loro ‘week end precario’. Sabato 6 e domenica 7 marzo presso il centro congressi del ‘Regina Isabella’ (ore 18.30, €5 ingresso singolo, €8 per le due serate) saranno presentati due spettacoli. Sabato andrà in scena

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TEATRO •

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‘Il Controsenso Plus’, con cui verranno svelati «i segreti della nostra isola, che alcuni considerano ancora un posto da favola». Uno spettacolo suddiviso in domande provocatorie, canzoni sarcastiche, comiche e sketch umoristici. Domenica 7, invece, verrà riproposto “…e sopravvissero felici e contenti” lo spettacolo totalmente improvvisato sul mondo delle favole. I personaggi fantastici non sanno più cosa fare e vagano nel bosco senza una meta, senza sogni. Solo il pubblico potrà aiutarli. [Valeria Lombardi]

difficoltà la compagnia è riuscita a rappresentare negli ultimi anni commedie di spessore, prevalentemente figlie del teatro Napoletano. Tra queste ricordiamo: ‘Pronto...6 e 22’ di Paola Riccora, una delle grandi donne del teatro napoletano; ‘Le pillole di Ercole’ di Maurice Hennequin, nella versione di Benedetto Casillo; ‘Na mugliera zetella’ del maestro Eduardo Scarpetta. La compagnia si presenta all’Ischia ‘TeatroFestival 2010’ proprio con una libera interpretazione di un’opera di questo grande autore napoletano, ‘Na cammarera nova’, conferma ulteriore del forte legame con la tradizione e delle chiare intenzioni di essere ancora tra i protagonisti di una rinascita vitale per il patrimonio culturale nostrano. [Cri.Mes.]

‘NA CAMMARERA NOVA’ Commedia brillante in tre atti dagli evidenti tratti “scarpettiani”, ‘a Cammarera nova si muove tra tradimenti, amori non corrisposti e un primo atto pieno di colpi di scena. Motore della rappresentazione è la vicenda di Pasquale, uomo arcigno, padrone severo, zio intransigente in tema di matrimonio, ma in realtà pieno di contraddizioni per la sua natura di marito infedele, protagonista infatti di una flirt con la cameriera nuova Ninetta. Dal canto loro Teresa, moglie accomodante, come tutte le mogli scarpettiane, e Concetta, la cameriera vecchia, non stanno di certo a guardare, così come l’intera carovana di personaggi che trova sempre più spazio via via che si mette a punto una vicenda che sembra ruotare intorno all’infedeltà di Pasquale. In realtà il personaggio che muove le fila dal secondo atto, quando la vicenda si mette in moto e respira, è Concetta, la cameriera vecchia che evidenzia, nell’apparenza dimessa di donna ‘tutta obbedienza’, una scaltrezza ed un momento di rivalsa femminile inaspettati.


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• BY NIGHT

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BY NIGHT •

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“SERATONE” AL SOLE A MEZZANOTTE!

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ingiovanito di almeno trent’anni e pimpante come non mai, Vito Colella con il suo magico piano bar ha incantato e meravigliato il suo pubblico, sabato scorso al Sole a Mezzanotte. Tanti gli amici di “Nonno Vito-Co-co-rito” che non hanno voluto mancare alla serata revival. Direttamente dal museo egizio di Parigi sono arrivati personaggi come Tonino “Spiniello”, Black Calise, Gigino l’ortofrutticolo, Vito D’Abundo il cavaliere errante e tanti altri. E fra i giovanissimi, Raffaella Giametta, Zia Rosa D’Orta, Ciro “Caronte”, Emanuele Leonessa. Una serata a ritmi elevati, perché dopo l’ottima cena servita dallo staff di Aaron Insenga, gli ospiti del Sole a Mezzanotte hanno preteso prestazioni musicali extra dal loro idolo preferito. La serata è finita alle due di notte circa, con Vito Colella attaccato alle flebo. Si replica anche sabato prossimo. Divertimento garantito.

ITALIAN JAZZ & CANZONI D’AUTORE ALL’ALKEMIE

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’Ischia Jazz Club Winter venerdì 5 marzo proporrà una coda al festival con la presentazione del concerto degli Elisir, vincitori della Targa Tenco per il miglior disco d’esordio 2009. Il Concerto si terrà all’Alchemie Club di Ischia e sarà anticipato alle 21.20 da una cena che troverà ispirazione nella musica proposta. La Band è composta da Paola Donzella – voce, Paolo Sportelli - piano, clarinetto, Daniele Petrosilio – contrabbasso, Daniele Gregolin – chitarra, Walter Calloni - batteria. Nella primavera del 2009 è uscito “Pere e Cioccolato”, il primo album degli Elisir, che vede la partecipazione di ospiti prestigiosi: Fabrizio Bosso, Bebo Ferra, Javier Girotto, Stefano Bagnoli e Piero Salvatori. Il progetto Elisir nasce da un’idea della cantante Paola Donzella, affascinata dall’atmosfera culturale e musicale francese degli anni ’30, (in particolare dal jazz-manouche di Django Reinhardt e dal mondo degli chansonnier parigini), e dalla canzone d’autore italiana.

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ncora divertentissime ed animatissime domeniche “Caraibiche” al Marilyn il locale al centro di Forio, ed a sua volta “centro” isolano del vero ed unico ballo latino - americano. Ogni settimana, grande festa e baldoria con la musica di Valentino d.j. e l’animazione dei migliori ballerini & salseri isolani e internazionali, con tanta bella gente per trascorrere una serata di svago in tutta tranquillità.

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• GOSSIP • FASHION

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’otto marzo al Nascondiglio dell’Amore è all’insegna di un divertentissimo spettacolo di cabaret. In scena, l’esilarante Massimo Burgada. Ma l’ottimo Pierpaolo attende tutte le amiche e le fan del ristorante più “innamorato” dell’isola per una grande serata, con musica, balli e naturalmente la grande cucina della casa!

Antonietta dopo gli studi si è trovata subito una buona occupazione. E oggi è soddisfatta della sua vita da “indipendente”

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UNA VITA DA INDIPENDENTE… GALA’ “HAIR FASHION” A ISCHIA

a cura di DALILA SGHAIER

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guardo dolce, ma attento. Sorriso giocondo e corpo da “prova bikini”. Antonietta Monti, la bella di Fiaiano d’Ischia ha appena terminato la scuola superiore ed ha scelto - con determinazione e prontezza – di entrare subito nel mondo del lavoro. “Per certi versi – ci racconta - mi ritengo fortunata per aver trovato subito dopo gli studi di ragioneria una occupazione! Per me il lavoro è fondamentale ..ho quasi ventidue anni, mi sento realizzata e appagata da circa 3 anni grazie a questo! Mi occupo di conteggi in uno studio da commercialista ad Ischia

e con tutta sincerità adoro questo lavoro!”. E poi continua, sempre con aria da “tipa” soddisfatta! “Credo che senza questo lavoro non avrei potuto permettermi alcune piccole gioie, sfizi, ed anche attenzioni verso me stessa”. Freno per un momento la bella Antonietta, chiedendole cosa intende per gioie , sfizi e attenzioni. Lei con un’aria furbetta attacca di nuovo…”l’esperienza lavorativa mi ha portato a curare ancor di più la mia vita, prima dovevo chiedere tutto ciò di cui avevo bisogno ai miei cari genitori, ma essendo di mio una persona che ama far da se le cosucce

proprie, ho preferito essere completamente indipendente senza troppe restrizioni per alcuni banali ma per me importanti come: comprare, comprare e ancora comprare!”. Sorride ancora una volta compiaciuta e riprende…”quando mi fermo dinnanzi ad una vetrina, la prima cosa che

noto sono le scarpe con il tacco, preferisco le decolletè a quelle con il plateau. Mi danno un senso di leggerezza ai piedi, ma a dire il vero, le adoro tutte purchè siano con tacchi di almeno 10 cm!”. Certo che Antonietta ha proprio una bella “fissa” per le scarpe alte. E in amore, simpatica com’è, ne avrà

Per festeggiare l’avvio alla grande della sua attività di stilista del capello anche a Ischia, la nota parrucchiera Valentina Mennella ha organizzato per domenica prossima 7 marzo una bella serata all’insegna del fashion. L’appuntamento per amici e curiosi è alle 20:30 sulla splendida terrazza coperta del bar Calise di piazza degli Eroi. Nel corso della serata – per la quale verranno effettuate anche riprese televisive – Valentina proporrà alcune delle sue creazioni. Le acconciature che si rifanno alle “Quattro Stagioni”, e poi le eclettiche creazioni sposa-sposo. Ma prima di tutti i bambini e le bambine che apriranno lo show della hair stylist isolana. Organizzata dal marchio registrato “Ischia Moda e Capelli” di Valentina Mennella, con la sponsorizzazione dell’azienda di cosmetica Farmaca International, e del sig. Emiddio Calise, l’evento al quale parteciperà il famoso modello Laye Ba dei “Senegal Tribales”, verrà presentato dalla show girl Alessia Impagliazzo. almeno una? “Anche in amore sono fortunata! sono fidanzata da otto anni con un ragazzo ischitano e spero che al più presto si realizzi il sogno di costruire insieme una famiglia!”. Insomma, Anto-

nietta ha risposto a tutte le domande che anche i suoi ammiratori volevano sentirsi raccontare. Non ci resta che augurarle, che i suoi desideri si avverino presto!




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