ISCHIA
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La regione finanzia il risanamento del Rio Corbore
CALCIO
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Forio e Barano: l’ora del derby Anno XIV - n. 4 • 28 gennaio - 3 febbraio 2010
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settimanale GRATUITO delle isole di Ischia e Procida • www.corrieredellisola.com
UNA BATTAGLIA SACROSANTA! CONDONO GARANTITO PER LA PRIMA CASA, DEMOLIZIONE IMMEDIATA PER GLI ABUSI DI POTENTI, RICCHI E CAMORRISTI!
• Legambiente e Verdi: pieno sostegno alla protesta popolare contro gli abbattimenti degli abusi di necessità
• Il Governo: il 2 febbraio incontro a Napoli con i vertici della Procura, alla ricerca di un’intesa
• La Regione: necessaria una legge dello Stato per punire i Comuni che non danno risposte ai cittadini
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• L’EDITORIALE
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Marrazzo (IDV): «Una iniziativa che va lodata» SINDACO E GIUNTA SIANO RICONOSCENTI
La concretezza di Marrazzo di Massimo Zivelli
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ra i pochi politici veramente “seri” ad aver aiutato concretamente Casamicciola c’è il consigliere regionale dell’Italia dei Valori, Nicola Marrazzo. Il presidente della commissione (uscente perché fra 2 mesi si faranno le nuove elezioni) Bilancio della regione Campania, tanto ha fatto ed ha smosso, che alla fine è riuscito ad ottenere che la Giunta regionale deliberasse oltre tre milioni di euro a favore di Casamicciola, per avviare una serie di interventi mirati ad uscire dal post-frana. Marrazzo che è politico serio e fattivo, oltre che da anni anche figlio “adottivo” di Casamicciola (dove ha la residenza) ha mantenuto dunque il suo impegno. Con questa comunità che si è rivolta speranzosa a lui, così come ha fatto con altri politici che poco e niente invece hanno fatto, o come ha fatto col governo Berlusconi, che a partire da Bertolaso, non solo è stato latitante, ma spintonato dalla Lega Nord, ha pure negato la possibilità di qualsiasi aiuto alla Casamicciola ferita dalla frana del 10 novembre scorso.
Marrazzo ha fatto il “suo”, a proprio onore e merito. Adesso però sarebbe il caso che la classe politica casamicciolese si metta a lavorare per ricambiare l’attenzione. Spendendo bene innanzitutto i soldi che riceverà. Ma anche dimostrando la sua riconoscenza allo stesso Marrazzo. Marrazzo merita il voto dei casamicciolesi e dei suoi politici. E noi siamo sicuri che, Sindaco d’Ambrosio in testa, ognuno farà la sua parte alle elezioni di marzo, garantendo a Marrazzo da Casamicciola non meno di 2000 voti di preferenza. «Anche io mi impegnerò, anche se dall’opposizione per Marrazzo, che ha fatto tanto per la nostra gente in questo momento», ha fatto sapere l’ex PD (e neo-leghista) Riccardo Cioffi. Tutti chiedono adesso che D’Ambrosio ed i suoi uomini si comportino lealmente fino in fondo. Senza “se” e senza “ma”…
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REGIONE CAMPANIA, 3 MILIONI PER CASAMICCIOLA
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icola Marrazzo strappa un bel risultato per Casamicciola e per l’isola e sul problema dell’emergenza relativa al dissesto idrogeologico, spinge la Giunta regionale a prendere decisamente l’iniziativa, stanziando nuovi interventi. Tutto questo accade proprio mentre contro l’inerzia del Governo (ostaggio della Lega) e della Protezione Civile (a decidere è sempre il super disinformato “mammasantissima” Guido Bertolaso) si levano polemiche e proteste. Consistenti aiuti sono stati dunque stanziati per Casamicciola, ancora alle prese con i disastri causati dalle frane del 10 novembre scorso. Nella seduta della scorsa settimana, la Giunta regionale ha deliberato far gli altri, l’importo di tre milioni e 128mila euro da destinare per opere di somma urgenza alla messa in sicurezza dei valloni che sovrastano il centro abitato di Casamicciola.«La Regione dimostra ancora una volta di essere vicina ai problemi dei suoi concittadini, a differenza del Governo e della Protezione Civile che sul caso di Casamicciola hanno subito un vero e proprio ricatto da parte della Lega Nord, contraria a fi-
nanziare aiuti alle località del sud» è il commento del Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione, Nicola Marrazzo. «Pur non essendo in maggioranza - conclude
Meglio, circa le affermazioni resa dallo stesso Bertolaso in Parlamento, durante il question time. «Bertolaso afferma cose non vere quando rispondendo all’interrogazione dell’on. Testa, se la prende con il Comune e la Regione, che non avrebbero prodotto gli atti necessari ad avviare l’iter degli interventi che fa tre anni la gente di Ischia e chi vive nei container Marrazzo con ancora attenil sindaco Ferrandino de» dice Di Meglio, pronto Marrazzo - plaudo alla a dimostrare invece che iniziativa del Governo gli atti sono stati subito regionale, che ha voluto trasmessi al governo, che accogliere questa istanza poi non ha fatto sapere fatta propria dal gruppo più nulla, nonostante le di Italia dei Valori». reiterate richieste di chiaRegione sugli altari, e rimenti ed un appello al governo ”nella polvere” Capo dello Stato. Quanto anche a giudizio degli alla preannunciata ordiamministratori del vicino nanza che il Capo della comune di Ischia Porto, Protezione Civile dichiara dove a tre anni dai fatti di apprestarsi a fare di Monte Vezzi, ancora si autorizzando la Regione aspettano gli interventi Campania ad utilizzare i più volte promessi e fondi Fas 2007-2013 per decine di persone vivono i richiamati interventi di ancora nei container. messa in sicurezza anche di Monte Vezzi, Di Meglio All’esposto alla Procura accusa Bertolaso di vodella Repubblica presenlersi beffare ancora una tato poche settimane fa volta di tutti, «in quanto dal sindaco Giosi Ferranproprio per i fondi Fas, il dino contro i vertici della governo non ha ancora protezione civile e condeliberato nulla a favore tro il sottosegretario Guidella Regione Campania, do Bertolaso, fa seguito che quindi – conclude adesso una dura critica non può materialmente del Presidente del Consiutilizzarli». glio Comunale, Isidoro di
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PRIMO PIANO •
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ADESSO IL GOVERNO CERCA UNA INTESA CON LA PROCURA SULLE DEMOLIZIONI Gianni Letta inviato speciale a Napoli la prossima settimana per avviare il confronto e cercare un compromesso simile a quello adottato nel caso della Sicilia. E’ questo l’ennesimo “colpo grosso” dell’avvocato Bruno Molinaro
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a cosa era diventata ufficiale ancora prima della manifestazione di martedì. La prossima settimana Gianni Letta sarà in procura a Napoli per un protocollo d’intesa sulle demolizioni degli abusi edilizi. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, è stato delegato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri ad incontrare il 2 febbraio prossimo, il procuratore capo di Napoli Vincenzo Galgano, con tutta probabilità ponendo al centro del confronto la opportunità di una ade-
sione in chiave locale al cosiddetto ”protocollo Siracusa”. Quello che cioè è intervenuto a sospendere le demolizioni degli abusi edilizi, qualora le case oggetto dell’ordinanza di abbattimento, risultassero abitate dai proprietari dell’immobile abusivo e dalle loro famiglie. Il Consiglio dei Ministri, dopo svariate insistenze pervenute dall’isola, ha dunque inteso prendere atto del documento dei sindaci dell’isola d’Ischia oppure delle segnalazioni che da più parti sono arrivate
Avv. Bruno Molinaro
nelle ultime settimane nelle stanze del potere romano. I sindaci la settimana scorsa si erano rivolti anche al Capo dello Stato – e questa
richiesta in particolare deve essere servita ad accendere l’attenzione sulla vicenda - chiedendo che per la Campania venissero adottate le
stesse procedure di intervento già applicate nel caso della Sicilia. E questo, al fine di non creare situazioni di evidente “incostituzionale” disuguaglianza fra cittadini della repubblica. L’iniziativa istituzionale di Letta, è stata confermata ufficialmente, ma a darne notizia è stato l’artefice “tecnico” di questi interessamenti romani alle vicende locali. E cioè il professor Bruno Lorenzo Molinaro, il più scaltro ed operativo degli amministrativisti che a tutt’oggi esercitano la professione nella nostra
regione. Non bisogna dimenticare infatti che Molinaro rappresenta oramai una vera “eccellenza” nel campo dell’interpretazione delle leggi amministrative, soprattutto in materia edilizia. E che non esiste ricorso vincente, o convegno sulla materia o documento tecnico e programmatico, che non porti la firma del giovane avvocato, che per diventare quello che è, ha dovuto faticare e soprattutto imparare tantissimo. Con umiltà sempre e con evidente, ottimo profitto.
DEMOLIZIONI, OCCORRONO NORME PIU’ CHIARE
LA REGIONE CHIEDE DI PARTECIPARE ALL’INCONTRO IN PROCURA
Lo Stato deve intervenire con leggi più chiare. Ed i Comuni devono dotarsi di un piano delle demolizioni degli abusi, per evitare le future illegalità. E sui condoni, occorre dare subito risposte ai cittadini.
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anno appreso nei giorni scorsi dal quotidiano il Mattino che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, incontrerà la prossima settimana a Napoli il procuratore capo Vincenzo Galgano sul tema “bollentissimo” delle demolizioni. Dalla Regione sono dunque state avanzate richiesta ufficiali per allargare il tavolo di discussione, con la partecipazione anche della Regione. “Noi ci siamo mossi per primi su questa problematica. Ed è giusto che trattandosi del destino di cittadini campani, anche l’ente regionale deve essere partecipe di questi incontri che potrebbero essere importanti e risolutivi”. A riferire di questa richiesta avanzata dalla Regione, è stato ieri il dr. Bartolomeo
Sciannimanica, dirigente capo del settore Urbanistica di palazzo Santa Lucia. E’ lui infatti che, come ingegnere della regione, è incaricato dall’ente per le attività di demolizione dei manufatti abusivi che vengono eseguiti dalla regione su tutto il suo territorio. La richiesta al sottosegretario Letta è stata avanzata dunque perché la Regione intende porre una vera e propria questione “demolizioni” al governo centrale. Perché? “Perché – dice il funzionario di palazzo santa Lucia - le norme che mancano a migliorare il contrasto agli abusi edilizi sono di competenza dello Stato. Prima di ipotizzare soluzioni rispetto agli abusi già commessi, in pratica lo Stato dovrebbe varare norme che blocchino gli abusi futuri e risolvano
la piaga dei condoni perennemente sospesi”. A giudizio della Regione Campania dunque, questa è l’agenda delle priorità, perché senza norme certe che blocchino gli abusi futuri, si darà solo un incentivo ulteriore a costruire illegalmente. Per Sciannimanico, ci sarebbe dunque bisogno di nuove norme o quantomeno di chiarimenti alle norme vigenti, perché esistono strumenti per intervenire, ma questi certamente non sono sufficienti. “Ad
esempio – dice - bisogna migliorare la norma che già vede i segretari comunali comunicare mensilmente alla Regione tutte le ordinanze di abbattimento e sospensione dei lavori. Ai nostri tre invii di report telematici con visioni satellitari – continua - ha risposto solo il 5 per cento dei Comuni”. Fra le altre soluzioni indicate, c’è quella per cui è necessario creare una relazione tra il mancato rispetto delle norme da parte del Comune e le
CORRIERE DELL’ISOLA è un settimanle distribuito gratuitamente ogni giovedì ad Ischia e Procida
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sanzioni conseguenti che dovrebbero scattare a carico della stessa amministrazione, magari prevedendo l’obbligatorietà per i consigli comunali di redigere un piano di abbattimento, come si fa per quello triennale delle opere pubbliche, e allegarlo al bilancio. “Se il piano di demolizioni non viene rispettato, si passa allo scioglimento del Comune” suggerisce l’ingegnere. Intanto alla Regione le cose vanno avanti. “La nomina dei commissari ad acta ha determinato una percentuale di abbattimenti spontanei di circa il 30 per cento. Segno che quando lo Stato mostra la sua presenza le cose funzionano. Finora abbiamo investito 5 milioni nella demolizione di circa 400 unità immobiliari, delle quali
PROGETTO GRAFICO ED IMPAGINAZIONE Nuvola Grafica • www.nuvolagrafica.it Hanno collaborato a questo numero: Stefano Arcamone, Pancrazio Arcamone, Annamaria Rossi, Dalila Sghaier, Mariana Lamonaca, Raimondo Ambrosino, Franco Trani, Sacha Savastano, Cristian Messina
54 solo a Casalnuovo, 24 demolite dalla Regione e 30 autodemolite”. E sul caso di Ischia, l’accenno è caduto su Barano dove – spiega il funzionario - c’è una delle situazioni più complicate, che è relativa ad una demolizione sulla quale la Regione è ferma dall’aprile scorso, per via di due ricorsi dilatori. Non c’è ancora dunque la sentenza, e secondo il funzionario regionale questa cosa è deleteria perché crea un clima di false aspettative. Per quanto riguarda i condoni infine, alla regione si fa notare con forza che serve urgentemente una norma ultimativa, oltre la quale i Comuni non possano andare e che non permettano la situazione attuale con migliaia di domande ancora tenute in sospeso dal 1985.
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RIUSCITA PROVA DI PIAZZA, PER IL “POPOLO” DEL CONDONO TER Almeno 4000 in corteo da Lacco Ameno a Ischia: tutti lavoratori, commercianti, casalinghe e pensionati. La richiesta? Stop alle demolizioni sulla “prima” casa.
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olti uomini e donne, genitori e nonni. I figli, tutti a scuola. Questa la manifestazione che una volta tanto non ha portato in piazza i ragazzini chiamati - come spesso accade –così tanto per “fare numero”, ma ha visto invece sfilare tutte persone adulte. Gente che vota… E di politici ed amministratori, non se ne sono visti, tranne che in qualche eccezionale caso. Foriano e baranese… ”No alle demolizioni, si al condono ter”. Scandendo ancora una volta questo slogan, la protesta è tornata nelle piazze. Almeno quattromila, i cittadini scesi in strada per prendere parte al corteo che ha marciato per dieci chilometri, da Lacco Ameno a Ischia, dove la manifestazione si è conclusa a Piazza Antica Reggia. Preceduta da non tanto velate minacce di bloccare perfino i porti, pur di evitare lo sbarco delle ruspe e delle squadre di demolizione, la marcia si può dire che centrato l’obbiettivo di radunare un bel po’ di cittadini a marciare dietro gli striscioni del movimento. All’appuntamento l’altra mattina con gli attivisti dei comitati civici che si oppongono alle demolizioni degli abusi ordinati dalla Procura della repubblica, si sono uniti ancora una volta, i lavoratori di alcune sigle sindacali come Uil e Ugl, la Federgeometri provinciale. L’Ascom confocmmercio dell’isola d’Ischia ha
effettuato la serrata dei negozi fino alle 13:00, a sostegno della protesta. E non sono mancati gli autotrasportatori che hanno preso parte al lungo corteo di dieci chilometri che si è snodato da piazza santa Restituta a Lacco Ameno, fino al porto d’Ischia, con le frange più determinate, pronte ad attuare il blocco dei porti di Ischia e Casamicciola. La manifestazione con corteo di protesta dell’altra mattina, è giunta a coronamento di una serie di eventi che hanno posto Ischia in primo piano sulla questione delle demolizioni. Che riguardano non solo le isole, ma tutti e 98 i comuni della provincia di Napoli, città compresa. Perchè nelle ultime settimane non è mancato davvero nulla: dagli appelli dei sei sindaci al Capo dello Stato ed al governo
per l’adozione anche in Campania del cosiddetto ”protocollo Siracusa” (niente abbattimento per le prime case abitate), alla ennesima iniziativa della procura, che con il pm Lucia Esposito ha messo sotto inchiesta proprio tutti gli amministratori ed i tecnici comunali per l’ipotesi di favoreggiamento nei confronti di chi ha commesso abusi. E poi ancora, il sit in del dicembre scorso davanti a Montecitorio, le petizioni popolari e le manifestazioni di piazza. Infine la decisione del governo di delegare il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, Gianni Letta, ad incontrare la prossima settimana a Napoli, il procuratore capo Vincenzo Galgano. Ma la novità ultima è stata sicuramente la discesa in campo dell’Ascom-confcommercio, che seppure
con toni prudenti, ha deciso di appoggiare la manifestazione dichiarando mezza giornata di serrata per tutti gli esercizi commerciali. ”Siamo preoccupati delle ricadute economiche e sociali che si avranno a Ischia a seguito di questa ondata di demolizioni, che noi giudichiamo in ogni caso indiscriminata perchè non opera differenze fra piccoli abusivisti di necessità e grossi speculatori” ha sintetizzato per tutti il presidente Marco Bottiglieri. E prese di posizione sono arrivate anche dall’associazione dei costruttori. L’Aceia pur non invocando apertamente la piena applicazione senza deroghe del condono ter - come ha fatto invece Federgeometri – ha criticato duramente i rappresentanti della politica nazionale e isolana. L’attacco degli imprenditori edili alla classe politica è relativo alla mancanza assoluta e cronica di un progetto di vera pianificazione e di sviluppo del territorio. E poi ancora, per le lentezze ed i ritardi, in ordine alle decine di migliaia di pratiche di condono ancora giacenti senza risposta. ”Sindaci, amministratori e tecnici comunali - si legge nella nota del presidente Vito Impagliazzo - sono colpevoli di aver lasciate inevase migliaia di richieste avanzate dai cittadini, in gran parte per le prime case”.
Da Legambiente e Verdi, l’appoggio alla battaglia dei comitati civici ed un appello: «Allontanate chi protesta solo per difendere le sue speculazioni milionarie e non la propria casa come fate voi!”.
SALVARE LE PRIME CASE E DEMOLIRE GLI ABUSI DEI POTENTI
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emolizioni, tutela dell’ambiente per salvare l’economia turistica ed il lavoro di tutti e salvaguardia del diritto alla prima casa. Legambiente dell’isola d’Ischia cerca di aprire sull’argomento un dibattito pubblico e soprattutto una riflessione
sul fatto che anche nella vicenda delle demolizioni, occorre stare attenti a non dare spazio a chi ha commesso tanti abusi e scende in piazza non certamente per difendere la “casetta” in cui abita, ma per difendere i propri affari condotti nell’illegalità e recando danno AREE WELLNESS GARDEN DESIGN TAVOLI PAVIMENTAZIONI RIVESTIMENTI ARREDO URBANO CERAMICHE FONTANE
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anche agli altri cittadini che adesso ne pagano le conseguenze. “L’argomento delle demolizioni è delicatissimo e non può essere strumentalizzato per fini di parte. Occorre avviare subito un ragionamento - dice il coordinatore isolano di Legambiente, Giuseppe Mazzara - per riportare il discorso sui binari della giustizia sociale e senza favorire i grossi speculatori che hanno rovinato quest’isola e che se non verranno fermati produrranno altri guasti con le loro ville ed i loro palazzi che poi rivendono a peso d’oro a chi non vive a Ischia, oppure a personaggi legati alla camorra”. Per la prima volta, una autorevole organizzazione nazionale ed internazionale degli ambientalisti riconosce che “non si
deve fare di tutt’erba un fascio”, e che quindi non si può criminalizzare e punire chi ha costruito, seppure contro la legge, ma esclusivamente per realizzare la casa dove vive. “L’abusivismo di necessità è un dato di fatto. Un fenomeno diffuso in Italia, dove ci sono politici e governi – denuncia Mazzara – che fanno leggi confuse e non adottano alcuna programmazione del territorio proprio per mettere il cittadino nella condizione di portare avanti gesti disperati e passare dalla parte dell’illegalità per vedere riconosciuto un proprio diritto”. La colpa di tutto è dunque dei politici e dei governi che volontariamente non fanno il loro dovere e poi partoriscono i condoni, che altro non sono che
un meccanismo per togliere altri soldi dalle tasche dei cittadini e mettere tutti sullo stesso piano: il povero cristo che costruisce esclusivamente per se e la sua famiglia e gli speculatori, che cementificano il territorio, anche isolano, con soldi che spesso non si sa neppure da dove arrivano e come sono stati accumulati. “Occorre evitare la saldatura fra quanti, tanti, hanno costruito nell’illegalità solo per bisogno e quanti invece sull’abusivismo ci speculano e si arricchiscono, spesso sulla pelle degli altri” conclude Mazzara a giudizio del quale anche la magistratura “farebbe bene ad intervenire subito nei confronti dei ricchi e degli speculatori con sequestri ed abbattimenti, in maniera
tale da togliere a queste persone la forza economica per compiere altre speculazioni in futuro”. Occorrerebbe in pratica, stroncare chi ha la possibilità economica oltre che la volontà, di realizzare nei prossimi anni altri abusi e devastare ancora di più il bene comune”. Più netta la posizione dei Verdi della Campania. Il coordinatore Francesco Borrelli (ex assessore provinciale all’ambiente) è chiarissimo su tre punti: salvare dalla demolizione le prime case, demolire gli abusi di ricchi, speculatori e camorristi e non consentire gli abusi di Stato, come ad esempio la costruzione che si sta portando avanti nella pineta del bosco della Maddalena, della nuova caserma della Guardia Forestale.
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AL VIA LA BONIFICA DEL RIO CORBORE FERRANDINO: «INTERVENTO NECESSARIO» I lavori concordati dal Sindaco con la Regione, inizieranno a breve e garantiranno il lido d’Ischia dal problema dello scarico dei liquami in mare
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nnesimo “colpaccio” di Giosi Ferrandino. Il Sindaco strappa per Ischia un altro risultato di grande importanza sul versante dei lavori pubblici, questa volta mirato al risanamento ambientale del lido a alla prevenzione del dissesto idrogeologico. E l’intervento atteso da così lunghi decenni, diventa finalmente una realtà. La regione eseguirà infatti nuovi lavori. Un milione e duecentomila euro verranno spesi subito per bonificare l’alveo del Rio Corbore e risolvere così non solo lo storico problema del dannosissimo e fastidiosissimo inquinamento sul lido, ma anche per ricreare una rapida e più efficiente via di sbocco alle precipitazioni meteoriche, che si raccolgono dal Monte Vezzi e dalle vicine
aree, tutte notoriamente a rischio idrogelogico. L’intervento è stato finanziato dall’assessorato all’ambiente della regione ed i lavori inizieranno a marzo, per concludersi prima dell’estate prossima. Tirano dunque un sospiro di sollievo albergatori, ristoratori ed operatori balneari del lido, da sempre alle prese con il danno ambientale causato dalle centinaia di scarichi abusivamente immessi nel corso dei decenni proprio all’interno dell’alveo naturale, che com’è noto, da Barano raccoglie le acque pluviali incanalandole direttamente nel tratto di mare prospiciente il lungomare Cristoforo Colombo. Nell’alveo saranno effettuate tutte le operazioni di bonifica programmate. Ed il canale verrà ripulito anche nella parte che si
immette nel sottosuolo all’altezza dei Pilastri, per essere dotato di un nuovo sistema di vasconi intermedi di raccolta. Questi contenitori saranno realizzati proprio per evitare quanto è invece accaduto tre anni fa, quando la melma della frana staccatasi dal Monte Vezzi, andò ad intasare l’alveo impedendo il deflusso dell’acqua piovana che ebbe
effetti devastanti lungo il percorso di discesa fino al centro urbano. Allo sbocco del lido infine, il progetto prevede che venga abolito lo ”scandalo” delle acque miste ai liquami, che ancora si disperdono sulla sabbia e poi in mare. E questo grazie alla creazione di un tratto di nuova condotta fino al depuratore. «L’intervento della Regione è stato quanto mai oppor-
tuno - fa notare il sindaco Giosi Ferrandino, che ha concordato i particolari dell’intervento con l’assessore Walter Ganapini - perché in questo modo metteremo la parola fine ad un altra situazione scandalosa per l’immagine di Ischia e risolveremo un serio problema di inquinamento che si trascinava da troppo tempo, con grave disagio di tutti gli operatori di questa zona».
Il Rio Corbore e l’effetto dei suoi scarichi sul lido d’Ischia, hanno creato problemi fin dai primi anni ottanta, e spesso hanno dato il via a strascichi di natura giudiziaria oltre che a veri e propri scontri istituzionali fra il comune d’Ischia e quello di Barano. Nel 1993 l’allora sindaco d’Ischia Giovanni Sorrentino, in rotta di collisione con il collega baranese Giosi Gaudiso, arrivò addirittura a far murare la bocca del Rio Corbore situata al confine fra i due comuni. Successivamente, sequestri di scarichi abusivi e denunce penali per inquinamento marino, si sono alternati a disastrose campagne d’immagine per Ischia e per il lido che negli anni ‘60 era il paradiso dei vacanzieri.
ACQUA ALTA, LA RIVA DESTRA “SORVEGLIATA SPECIALE” Sarà la protezione Civile a monitorare i flussi ed eventualmente ad occuparsi degli interventi “tampone”. Ma per risolvere il problema ci sarà bisogno di realizzare opere costosissime…
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’acqua alta al borgo marinaro di Ischia Ponte e alla riva destra del porto, è un fenomeno in lenta ma costante evoluzione che causerà sempre più allagamenti e dissesti. Ne è consapevole adesso la protezione civile che si farà carico di monitorare il fenomeno e predisporre le opportune misure in caso d’emergenza. Ma per risolvere il problema – questa è la novità che arriva dai tecnici del genio civile regionale - occorrerà mettere mano ad una mastodontica opera di innalzamento delle banchine e dei piazzali, che non potrà essere disgiunta da un contem-
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poraneo innalzamento del livello di case e palazzi. Lo sprofondamento dell’isola per fenomeni di bradisismo si è arrestato da alcuni anni, come confermano i dati messi a disposizione dagli scienziati dell’Osservatorio Vesuviano, ma inspiegabilmente è il livello del mare che si sta alzando solo in alcuni punti piuttosto che in altri. “A Forio non si verifica lo stesso problema che c’è qui a Ischia e gli studiosi non sanno fornire ancora una risposta a questo strano fenomeno” spiega Silvano Arcamone, responsabile capo dell’ufficio tecnico comunale. Al tavolo tecnico svoltosi di recente in Regione, i vulcanologi che tengono costantemente l’isola sotto monitoraggio hanno dunque escluso tassativamente fenomeni di slittamento dello zoccolo roccioso. Come anche viene escluso il fattore relativo all’innalzamento del livello del mare quale effetto diretto dell’aumento della temperatura e dello scioglimento dei poli. Di qui l’esigenza di ripartire – e subito - da basi nuove per comprendere meglio cosa sta accadendo, non solo in alcuni punti www.bottiglierigioielli.com della costa isolana. “La
protezione civile installerà nei prossimi giorni sul porto e ad Ischia Ponte, le apparecchiature che avranno il compito di monitorare e segnalare per tempo l’innalzamento del mare. Ma la vera novità – continua Arcamone – è che questo sistema verrà collegato in rete con altre località della costa italiana e dei paesi del mediterraneo, in maniera tale da poter comprendere dove, come e perché il fenomeno si verifica”. Protezione civile in campo quindi, pronta a far scattare l’allarme in caso di gravi problemi, ma anche pronta ad intervenire per cercare di delimitare i danni. Con barriere mobili e sacchi di sabbia, anche se la utilità reale del sistema dovrà essere poi verificata man mano che ci saranno le emergenze. E per risolvere definitivamente il problema? “Abbiamo sondato con i tecnici della regione ogni possibilità di intervento e la conclusione è stata che, soprattutto nel caso del porto, non esiste altra strada che eseguire lavori assai lunghi ed anche imponenti. Occorrerà – conclude il tecnico comunale – alzare del necessario le banchine. Il problema però è dei palazzi e delle abitazioni. Anche in questo caso occorrerà necessariamente portarsi al di sopra del nuovo livello stradale, oppure in alternativa demolire e ricostruire il tutto”.
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• L’ISOLA
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VERTENZA VIGILI URBANI: AD ISCHIA LA TRATTATIVA CONTINUA Ancora niente vigili in strada la domenica. Il braccio di ferro è sulle indennità buoni pasto e produttività di servizio
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iente vigili urbani in strada la domenica e nei giorni festivi. A Ischia gli uomini in divisa restano a casa e la mediazione dell’assessore ancora non è servita a ”smontare” la protesta evidente dei vigili urbani, che da alcune settimane si sono impegnati in un tosto braccio di ferro con l’amministrazione comunale. Al centro del contenzioso, c’è il mancato riconoscimento di una serie di indennità economiche. I ”pizzardoni” ischitani reclamano maggiore attenzione alla loro professionalità e vorrebbero una serie di concessioni in applicazione di quelli che sono alcuni punti contemplati dal contratto di lavoro della categoria. A cominciare dai buoni pasto
che sono stati sospesi da tempo, per finire ai cosiddetti premi di produttività (tanto cari, a parole, al Ministro Brunetta...) nel lavoro svolto. Questi ultimi in termini più comprensibili, dovrebbero rappresentare un surrogato del vecchio sistema che era legato a quelli un tempo definiti sotto la dizione di ”indennità straordinaria” per le ore in più di servizio che venivano garantite. I vigili urbani di Ischia, in parole povere ritengono di essere sottopagati per il lavoro che fanno. E quindi hanno deciso di dare vita all’azione sindacale, attenendosi scrupolosamente all’orario di servizio ”canonico”, senza impegnarsi ulteriormente a fronte del mancato corrispetti-
vo sotto forma di beneficio economico, considerato per l’appunto che oltre agli straordinari, il comune ha tagliato pure i buoni pasto. A tentare di riannodare i fili della trattativa fra l’ente ed i suoi stessi dipendenti e per evitare ulteriori dissapori, è stato dunque il neo assessore alle materie finanziarie, dr. Iovene, che ha incontrato una rappresentanza sindacale degli agenti di polizia municipale per un confronto sulle possibili soluzioni al problema. Il comune dovrebbe riconoscere ai suoi dipendenti in divisa, la concessione ex novo dei buoni pasto ed un minimo di tetto garantito di accesso ai premi di produzione.
L’isola ha bisogno di potenziare la sua presenza nel settore turistico, in modo tale da creare nuove opportunità di sviluppo economico e nuovi posti di lavoro. La proposta di Dino Ambrosino.
TURISMO E MULTIMEDIA
UNA IDEA PER PROCIDA S viluppo dell’offerta turistica, per Procida Dino Ambrosino, esponente del Partito democratico, ha un suo progetto che porta all’attenzione dei concittadini. Perché sull’isola di Procida, come tutti sanno, l’attività economica prevalente è quella legata al mare. I marittimi sono infatti circa un migliaio su una popolazione attiva di quasi 3.800 unità. Purtroppo il settore turistico inteso in senso stretto (albergatori, ristoratori, e relativo personale dipendente) occupa meno del 5% della forza lavoro attiva. In queste condizioni la gestione dell’ospitalità rappresenta ancora un ambito economico di nicchia che coinvolge pochi addetti in un periodo lavorativo concentrato prevalentemente nei mesi estivi. Il problema maggiore dell’attività turistica a Procida è rappresentato da una domanda legata soprattutto alla fruizione del mare che non consente alle strutture ricettive di lavorare a pieno organico oltre i pochi mesi di alta stagione. Per lo stesso motivo, andando
a considerare l’offerta di ospitalità, la concentrazione di richieste in un breve lasso di tempo scoraggia gli investimenti in strutture ricettive: a Procida sono presenti pochi piccoli alberghi che messi insieme raggiungono circa 300 posti letto. Il turismo a Procida è quindi ancora un’attività dal grande potenziale che potrebbe rappresentare una opportunità di lavoro per quanti intendono rimanere sull’isola e non scelgono la vita di mare. Sappiamo infatti che un gran numero di impiegati e professionisti sono pendolari o
svolgono il proprio lavoro fuori dell’isola mentre potrebbero applicare le proprie competenze nel luogo natale se trovassero le dovute opportunità o la sicurezza di un impiego costante durante l’anno. L’isola offre bellezze ambientali ed un patrimonio culturale sedimentato nei secoli che, se valorizzati opportunamente, possono costituire un forte attrattore turistico in una realtà economica che da anni sta cercando alternative alla via del mare. Occorrerebbe quindi puntare su progetti che consentano ai giovani
procidani di investire sul proprio territorio. Tenuto conto di questo contesto di riferimento, sarebbe interessante valutare la possibilità di realizzare nel centro storico di Terra Murata un “museo virtuale”. L’ex carcere e l’ex Palazzo Reale sono attualmente abbandonati all’incuria: si potrebbe verificare la possibilità di chiederne la gestione al Ministero del Demanio con l’obiettivo di realizzarvi un polo culturale. Il museo virtuale è una positiva sperimentazione realizzata in diverse realtà italiane tra cui quella più vicina a noi
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è Ercolano. Consiste in un insieme di apparecchiature multimediali che sfruttano la tecnologia del video digitale e della videoarchiviazione. Si tratta di una videoteca interattiva composta da più schermi che riproducono diversi corto- metraggi con audio e video. I filmati potrebbero proporre squarci della storia e della cultura di Procida rielaborati secondo le possibilità delle nuove tecnologie. Col Museo Multimediale Interattivo si potrebbe ottenere la valorizzazione del museo come luogo da visitare e da vivere, con partecipazione, divertimento e la totale immersione nella realtà virtuale; si potrebbe avere una positiva collaborazione con il territorio nella fase di ricerca e di promozione della memo-
ria storica; si potrebbe ottenere una diffusa promozione dell’isola grazie al museo che diverrà un attrattore regionale. Questa strategia consentirà di aumentare i flussi turistici e di distribuirli equamente durante i diversi periodi dell’anno, con effetti positivi sulla ricaduta occupazionale, sulla qualità del lavoro, scoraggiando l’emigrazione dei giovani dal paese natale. Questo museo di avanguardia costituirà un valore aggiunto per l’isola capace di attirare il turismo di qualità durante tutto l’anno. In tal modo l’infrastruttura pubblica sarà in grado di essere a supporto degli imprenditori del territorio per sostenere il comparto turistico e creare nuovi posti di lavoro.
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CASAMICCIOLA •
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«D’AMBROSIO, BASTA SFASCI, VATTENE A CASA!» LO CHIEDE L’OPPOSIZIONE I consiglieri più combattivi della minoranza in un manifesto fanno appello a Casamicciola, affinché venga mandata a casa l’attuale amministrazione, colpevole di inettitudine e malgoverno.
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fiducia al sindaco d’Ambrosio ed all’intera amministrazione comunale e richiesta di commissariamento del comune per andare ad elezioni anticipate. Il nocciolo “duro” dell’opposizione, dopo aver rotto la tregua concessa in nome dell’emergenza verificatasi in paese dopo il disastro delle tre frane del 10 novembre scorso, scende nuovamente sul piede di guerra. E sottoscrive un manifesto aperto alla cittadinanza, elencando i motivi per cui si chiede l’urgente allontanamento del sindaco e della sua squadra dalle stanze del potere amministrativo. E così, dal
neo “leghista” Riccardo Ciuffi, ai democratici Maurizio Pirulli e Francesco Capezza, per finire ai “futuristi” casamicciolesi Ciro Frallicciardi e Giovanni Mattera, si alza il coro delle accuse di incapacità, malgoverno e tutela degli interessi personali che caratterizzano la gestione amministrativa attuale. Dieci punti elencati per dire “basta” a questa esperienza amministrativa fra le più disastrose che Casamicciola abbia mai conosciuto nella sua storia. Si parte dalle assunzioni di parenti e comparielli nelle società partecipate, alla compravendita dei consiglieri comunali che dall’oppo-
Gianfranco Mattera
sizione sono passati, per questione di interesse personale spesso neppure tanto nascosto, a sostenere quel quadro di potere che in altri tempi hanno duramente combattuto spesso anche a colpi di denunce alla procura della repubblica e corte dei conti. Ma lo
Riccardo Cioffi
“dose” è rincarata dallo sperpero – cita sempre il manifesto dell’opposizione – del denaro pubblico usato per consulenze a favore di “figli” di notabili paesani che adesso appoggiano D’Ambrosio. E poi le opere pubbliche, che negli ultimi due anni si sono arenate tutte
Il sindaco D’Ambrosio
(scuole, cimitero, porto & “tavolati”). Stipendi ai dipendenti delle aziende comunali che ci sono e molto più spesso “non ci sono”, mentre i dirigenti delle stesse fanno i cavolacci loro, senza fornire alcun rendiconto e causando voragini nei bilanci di Amca, o non
riuscendo a rendere produttiva la Marina di Casamicciola (- 600mila euro di incassi nel solo 2009…). Amministratori incompatibili con la carica che ricoprono e che invece dovrebbero andare a casa. Albergatori, commercianti e artigiani, abbandonati letteralmente al proprio destino e senza nessuna programmazione seria sul territorio. Pe’ bevere e pe’ sciacquà, dulcis in fundo i consiglieri e la popolazione incazzati neri dicono “basta con le amministrazione create nelle stanze del potere, in spregio a quello che è stato il voto popolare”. Sic!
Parisio aveva attaccato il gruppo di minoranza, che risponde sulle questioni di interesse personale dello Iacono nella gestione del Comune
CASAMICCIOLA, L’OPPOSIZIONE ATTACCA IACONO
I
n riferimento a recenti dichiarazioni pubbliche ed a mezzo stampa rese da Parisio Iacono Assessore al Bilancio del Comune di Casamicciola Terme, il gruppo dei consiglieri di opposizione ha reso nota la sua risposta ai rilievi ed alle accuse. Iacono ha contestato a suo modo di vedere “sperperi” di danaro pubblico che sarebbero stati fatti durante la gestione della precedente amministrazione guidata dall’allora sindaco Giosi Ferrandino, così come ha fatto riferimento ad altre circostanze tipo quella che avrebbe visto il gruppo d’opposizione attuale, chiedere sottobanco al sindaco D’Ambrosio il ritorno in amministrazione, approfittando dell’emergenza che a Casamicciola si è verificata a seguito delle frane. Ecco la risposta che riceviamo e pubblichiamo: «Economia significa non sperperare i soldi dei concittadini per assumere parenti di consiglieri comunali come è successo con la consulenza da 2.500
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euro mensili al fratello del consigliere comunale Valeria De Siano figlia del Dott. Abramo De Siano eletta nelle liste dell’opposizione e mai presente in consiglio comunale nei primi due anni di consiliatura, ma presente nelle ultime due sedute di consiglio comunale all’indomani del decreto di assunzione del fratello Dott. Ambrogio De Siano, votando con la maggioranza; Economia significa evitare l’assunzione di 12 vigilini stagionali ( tra cui la figlia dello stesso Assessore Parisio Iacono ) nei mesi invernali costati nel sol mese di dicembre ben 36.000 euro; soldi che potevano essere utilizzati per un sostegno concreto alle povere famiglie colpite dall’alluvione. Economia significa rendere esecutivo l’incasso delle somme che lo stesso assessore Parisio Iacono deve al Comune di Casamicciola , a seguito della sentenza della Corte dei Conti n° 167/07/A per un importo complessivo di 56.000 euro. Una sentenza questa che fra l’altro lo rende incompatibile con l’incarico attuale di assessore, che Iacono Parisio occupa quindi abusivamente ed illegalmente. Inoltre nel periodo antecedente l’entrata in giunta di Iacono, l’amministrazione D’Ambrosio aveva avviato il recupero di tali somme (vedi l’atto di messa in mora a firma del Segretario Comunale dell’Aprile 2008) ma stranamente questo iter si è interrotto non appena lo stesso è stato nominato Assessore. Economia significa evitare nuove assunzioni nella macchina amministrativa cosa avvenuta negli ultimi mesi. Economia significa anche recuperare ingenti crediti che il Comune vanta ma che per motivi clientelari non esige. Inoltre si puntualizza all’impeccabile Assessore al Bilancio ( unico caso in Italia di un Assessore al bilancio di un comune in lite con lo stesso per danni erariali ), che in riferimento alle dichiarazioni su manifestazioni costose e luminarie faraoniche ai
tempi in cui l’Assessorato al Turismo era guidato dal consigliere Gianfranco Mattera, si è sempre evitato di incidere sui bilanci comunali in quanto lo stesso si recava in Provincia e Regione ottenendo i finanziamenti necessari per dare lustro al nostro Paese che, non ci dimentichiamo, ospita oltre 60 strutture turistico ricettive con migliaia di turisti ai quali una seria Amministrazione deve offrire la giusta ospitalità. In merito poi al cosiddetto “Governo di Salute Pubblica” si precisa che i consiglieri comunali del gruppo Casamicciola Futura hanno svolto un ruolo prettamente istituzionale al fine di essere di aiuto alla cittadinanza in un momento difficile e che mai hanno chiesto al Sindaco ed i suoi, di formare un governo di salute pubblica. Per terminare va detto all’Assessore “monatto” Parisio Iacono che nella seduta di consiglio comunale riguardante l’assestamento di bilancio, i consiglieri comunali del gruppo “Casamicciola Futura” in merito all’approvazione dello stesso hanno evidenziato L’approssimazione e la superficialità con cui questa amministrazione governa il paese, e la falsità dei bilanci e della programmazione economica. Pertanto si consiglia l’Assessore Parisio Iacono di evitare ulteriori polemiche in quanto lo stesso non è stato votato dal popolo ma è risultato non eletto neanche nelle file della minoranza e oggi si ritrovare, non si sa’ come e perché ( ma è facilmente intuibile), Assessore di questa maggioranza mentre i firmatari della presente, nonostante siano stati eletti democraticamente dal popolo, con pieno titolo ad amministrare questo paese, si ritrovano invece relegati all’opposizione, avendo l’unica colpa di non aver voluto condividere molte operazioni di mala gestio che puntualmente si sono perpetrate contro l’interesse dei cittadini di Casamicciola». Il Gruppo Consiliare “CASAMICCIOLA FUTURA”
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• MUSICA
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Ischia Jazz questa volta da voce al talento di Pippo Matino
L’ORA DEL BASSO I
l programma invernale si arricchisce ancora di musica di qualità con “L’Ischia Jazz club Winter”. A partire dalle 22.00 di venerdì sera l’Ecstasy ospita infatti il Trio Ostiko, realtà capitanata da Pippo Matino, uno tra i più autorevoli interpreti europei del basso elettrico. Artista poliedrico e dalla lunga storia, il musicista napoletano ha collaborato con
gente del calibro di Javier Girotto, Dario Deidda e Stefano Di Battista, ha fatto parte dei Napoli Centrale e forse è ricordato da molti isolani per la partecipazione all’ultimo Ischia Jazz con la band tributo ai Pink Floyd. A completare il trio ci sono il sax di Rosario Giuliani, membro fondatore della band assieme a Matino nel ‘95 e il batterista fran-
cese Benjamin Henocq, tra i musicisti più richiesti e premiati in patria. L’incontro di approcci diversi, come il feeling “mediterraneo” e fusion ai limiti del rock di Matino, l’ortodossia jazz di Giuliani e lo stile potente di Henocq, anticipa un sound eterogeneo, forse ostico (come da nome) ma sicuramente coinvolgente. [Cristian Messina]
Il 6 febbraio l’attesa reunion di una delle band storiche dell’isola
START AGAIN IL RITORNO
Ennesimo successo per l’associazione ‘L’Ultima Casa Accogliente’. Ed allo Sciuè Sciuè arriva l’ora della emergente band partenopea
HYDRONIKA DA SAN REMO AD ISCHIA
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a notizia che tanti appassionati rockers ischitani aspettavano con ansia ha trovato proprio in queste ore i crismi dell’ufficialità. È prevista per il 6 febbraio al ristorante “Sciuè Sciuè” di Ischia la reunion degli Start Again, la band dei fratelli Nicola e Matteo di Meglio balzata agli onori della cronaca una decina di anni fa per una serie di riuscitissimi concerti su tutto il territorio isolano, ed anche per la pubblicazione di una demo autoprodotta divenuta cult per gli appassionati campani e punto di riferimento per tanti concittadini che proprio grazie agli Start Again hanno deciso di dedicarsi allo studio
della musica. Il quintetto di Casamicciola (divenuto sestetto con l’aggiunga del tastierista Alessandro Zabatta), compie la sua attesa rentrée con la formazione storica: il potente Luca Boccanfuso dietro il microfono, la fantasia di Matteo Di Meglio alla chitarra, il groove incalzante di Nicola Di Meglio alla batteria e l’esperienza, la precisione di Stefano Zabatta al basso. Mancherà, invece, Nando Mattera, l’altra storica chitarra del gruppo. Vige ancora gran riserbo sulla setlist che verrà presentata durante il nuovo debutto, anche se l’esecuzione di piccoli classici come “Nuvole Nere”, “Atlantis” e “Start
Again” sembra quasi un atto dovuto. All’ora X manca ancora una settimana ma il pienone si può dire praticamente certo, a testimonianza del ricordo affettuosissimo che gli Start Again hanno lasciato in chi li seguiva con tanto entusiasmo sul finire degli anni novanta. Un entusiasmo rimasto inalterato e che costituisce la migliore risposta a chi, malignamente, ha sostenuto che questo piccolo grande successo fosse figlio solo della proverbiale ristrettezza di orizzonti isolana. Tanta credibilità dopo un decennio non si riscuote certo per caso. [Sacha Savastano]
l rock ischitano, relegato fino a poco fa nelle cantine e nei ricordi forse distorti di periodi ormai passati, sembra aver trovato finalmente la retta via. Ne è una conferma la terza giornata del Music Contest, competizione tra gruppi musicali che ha registrato sabato scorso un grande successo. Oltre duecento infatti le persone giunte allo Sciuè Sciuè, spettatori di uno show che ha mostrato il talento e la crescente voglia di organizzatori ed aspiranti musicisti nostrani. Protagonista vera della serata è la gara: tre band a scontrarsi, la meno votata lascia la manifestazione. A fronte di una massiccia preferenza di pubblico e giuria, a passare il turno sono gli Short Circuit di Amedeo Di Costanzo e, con qualche difficoltà in più, i Twist of Fate, realtà emergente dell’Ischia in musica e sorpresa della
serata, capace di eliminare un gruppo esperto come i Dorica. Le novità musicali però non si fermano qui. Per questo sabato, e sempre allo Sciuè Sciuè, sono attesi infatti gli hYdroniKa, rock band di Napoli che ha all’attivo partecipazioni al Motor Show di Bologna, alle finali nazionali di Sanremo Rock e ad altre manifestazioni. Oltre che per il “rock mediterraneo” che lo caratterizza, il gruppo è da menzionare per aver dato la possibilità di scaricare gratis il suo terzo e ultimo album. Un modo per farsi ascoltare di più, come testimonia l’insolita scelta di venire ad Ischia, occasione per appassionati e musicisti isolani di imparare dalla terraferma i segreti per creare un movimento che possa lasciare il segno. [Valeria Lombardi]
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APPROFONDIMENTO •
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PR O M O Z I O N E A L L ’ E S T E R O, LE INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO Si comincia questa settimana a Monaco di Baviera. E poi Las Vegas e New York. E a maggio, torna il festival delle isole, con il binomio fra letteratura ed enogastronomia. di Dalila Sghaier
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a Camera di Commercio Napoli e le sue organizzazioni turistiche di settore, anche quest’anno organizzano interessanti appuntamenti per promuovere all’estero le isole del golfo, con la partecipazione sempre attiva del presidente isolano di Federalberghi Ermando Mennella. Tra Capri, Ischia e Procida, si terrà a maggio il Festival “Isole di Napoli: un mare di meraviglie”, che quest’anno è dedicato alla interessante esplorazione del binomio letteratura ed enogastronomia, quale “container” culturale fra i più appropriati per territori celebri fin dai tempi dell’impero romano per la qualità dei vini e dei liquori. La tradizione della ceramica e del vasellame, inoltre, antica di oltre due millenni, è tuttora fiorente e capace di offrire prodotti di eccellente fattura che recano il segno del sole, del mare e della generosa natura di queste isole. Sono questi dunque i messaggi che caratterizzeranno il programma con
il quale la camera di Commercio di Napoli, con il supporto organizzativo delle proprie Aziende speciali, Agripromos, COM.TUR, Proteus e Laboratorio Chimico e Merceologico – ciascuna per le proprie specifiche competenze - proporrà, nel primo trimestre 2010, l’offerta “integrata” del territorio e dei suoi prodotti sui mercati internazionali. Dopo le tappe di Stoccolma e Vienna, dedicate lo scorso novembre alla scoperta della città di Napoli durante le festività natalizie, il ROADSHOW informativo e promozionale finalizzato ai media, ai tour operator, agli opinion leader e agli operatori commerciali esteri, continuerà questa settimana, giovedì 28 gennaio a Monaco di Baviera dove l’Ente camerale partenopeo formulerà ai propri ospiti l’invito a scoprire “l’arte del vivere” a Napoli, in Costiera e nelle sue tre splendide isole, in primavera e in estate. Un invito che i turisti tedeschi potranno facilmente accogliere
Il presidente di Federalberghi Ischia Ermando Mennella
anche grazie al nuovo collegamento aereo settimanale Memmingen / Napoli, da aprile a novembre, con voli da 146 posti operati dalla compagnia AirItaly. Il roadshow continuerà poi spostandosi oltreoceano, a Las Vegas e a New York, con due conferenze stampa programmate, rispettivamente, per i prossimi 16 e 18 febbraio. E dopo la partecipazione dell’ultimo trimestre 2009 a due impor-
tanti manifestazioni fieristiche a Londra, MasterChef Live e World Travel Market, è ora la volta di uno stand dedicato al sistema moda maschile napoletano. Il gusto napoletano sarà, infatti, proposto agli operatori commerciali statunitensi in occasione della manifestazione fieristica MRKET che si svolgerà a Las Vegas dal 16 al 18 febbraio 2010.
LA PROPOSTA • Per prevenire il rischio idrogeologico
DOTIAMO ISCHIA DI UNA RETE DOMESTICA DI PLUVIOMETRI
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mberto Spurio segnala ai lettori del Corriere dell’isola ed a quanti hanno a cuore la salvaguardia del territorio, la sua interessante iniziativa/proposta: dotare senza spendere grandi cifre, l’intera isola di una adeguata rete di pluviometri per monitorare in tempo reale il rischio idrogeologico e prevenire – fin quanto possibile – il verificarsi di nuove Casamicciola e nuovi Monte Vezzi. «L’Isola d’Ischia non ha una sua rete di rilevazione delle piogge, non è possibile sapere quanta pioggia è caduta e dove. Una rete pluviometrica è importante in un paese civile per tanti motivi, dalla progettazione delle opere idrauliche, alla difesa del suolo, alla coltivazione agricola alla pura e semplice curiosità. Dopo l’alluvione di Casamicciola non si sapeva
quanta pioggia era caduta, solo la mia stazione ha potuto fornire un dato approssimativo poiché si trova a Buonopane. Conoscere il dato sulle piogge è importante per capire perché accadono tragedie come quella di Monte Vezzi e Casamicicola e come evitarne altre, perché si quantifica il fenomeno nella sua reale portata. Non misurare le piogge su un territorio fragile come Ischia é come avere il diabete e non misurare il glucosio nel
sangue. Rinnovo l’invito a partecipare alla rete pluviometrica dell’isola d’Ischia. Per partecipare è sufficiente acquistare un pluviometro manuale (12 € + trasporto) e montarlo in giardino, su una ringhiera, a portata di mano. Basta svuotarlo prima di un temporale e annotare quanti mm di pioggia sono segnati sulla scala graduata, collegarsi al sito IschiaMeteo.com dove viene visualizzata la mappa dell’isola con i valori della pioggia misurati da ognuno di noi. Se in futuro si vuole acquistare una stazione meteo il pluvio manuale è comunque un utile strumento, quindi la piccola spesa non è inutile. Sto mettendo insieme i nomi di chi desidera aquistare il pluvio manuale per ridurre le spese di trasporto, se siamo almeno in 10 avremo uno sconto ulteriore»
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• SPORT
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Alcuni si muovono per cercare di salvare l’Ischia, altri per attribuirsi meriti che non gli appartengono
INCIUCI E POLEMICHE: SIAMO ALLE SOLITE di Pancrazio Arcamone
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ant’Antonio non ha fatto la grazia. E se l’ha fatta, è stata per la squadra che porta il suo nome, anch’essa bisognosa di un intervento celeste per invertire la rotta. Certo, gli abatesi non sono alla stregua dell’Ischia che, come tutti sanno, è afflitta da problemi ben più gravi. Ma alcune battute d’arresto giunte nelle ultime settimane hanno fatto perdere la vetta della classifica che detenevano dall’inizio del campionato. L’Ischia esce dunque con le pive nel sacco nel confronto contro una squadra nettamente superiore, e dunque la battuta d’arresto era prevedibile. Ciò che non era prevedibile è stato il modo di come è giunta. La partita col Pianura aveva fatto intravedere qualche lieve, ma sempre incoraggiante segnale di ripresa. Perdere col minimo scarto contro la corazzata dei fratelli Cafasso, lasciava aperto il cuore alla speranza. Intendiamoci, niente illusioni. Ma la speranza di giocarsela lottando con le unghie e con i denti era più che legittima. E invece
la gracile “ Zattarella” con i colori gialloblù è colata a picco ai primi colpi, segno inequivocabile di una pochezza tecnica preoccupante. In pratica si è alzato bandiera bianca arrendendosi al primo assalto, facendo materializzare un destino già segnato. Ma la cosa che ha colpito maggiormente è stata la scarsa attitudine alla lotta dei più vecchi. I cosiddetti ‘Over’ si sono distinti tra i peggiori in campo. Hanno fatto a gara a chi sbagliava di più, a cominciare da quel ‘Billoncino’ Monti che a un certo punto, dopo l’ennesimo strafalcione, ha indotto chi sedeva in panca a tirarlo fuori dal rettangolo verde. E non stiamo parlando di un allenatore qualsiasi, ma del papà del difensore centrale. Mi garba pensare che il mitico ‘Billone’, quello originale, guidi la squadra senza lasciarsi prendere dai sentimenti. Per invertire la rotta è indispensabile un massiccio intervento sul mercato. Sono arrivati gia cinque giocatori. Sei con Quinto. E sette con l’auspicato attaccante che serve come il pane. Si è
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sulla buona strada ma è ancora poco se si pensa ai ricambi, che sono inesistenti. Sacrifici, sacrifici e sacrifici. Ecco quello che bisogna fare. E’ doloroso chiederlo, ma senza il destino appare segnato. Bisogna fare quadrato e incoraggiare chi si trova col cerino acceso in mano. Servirebbe come attestato di fiducia e darebbe loro
stimoli, che sono la linfa vitale per operare bene. Ma sono parole di difficile attuazione. Siamo ischitani, amanti dello “nciucio” e della polemica spicciola. Non amiamo mettere mano alla tasca, ma vogliamo sempre e comunque essere protagonisti. Si spiegano cosi le tante ‘polpette avvelenate’ che vengono propinate a quei
pochi incoscienti che per passione o per vanagloria si sono imbarcati in un avventura che si sapeva gia dall’inizio avrebbe riservato non pochi problemi. I nostri prodi eroi, forse, si sarebbero aspettati anche un minimo di gratitudine. Almeno sarebbe servito a rendere più dolce il sacrificio. E invece niente. Come segno di ringraziamento solo trappoloni posizionati qua e là. La cosa buffa è che, a falle turate, si sono rifatti vivi quei personaggi che la “zattarella” la stava facendo colare a picco. Grazie alla compiacenza di amici che non hanno capito ancora che nel rispetto dei ruoli bisogna stare sempre al di sopra delle parti, anziché dire grazie ai ‘portatori d’acqua’, hanno tentato di prendersi
dei meriti che non gli appartenevano. Hanno fatto come si dice ‘tu lavori ed io mangio’. Logicamente la cosa ha finito per ferire chi stava operando, al punto da indurli a prendere una pausa di riflessione per capire se effettivamente vale la pena di continuare a perdere il sonno in un impresa disperata, e per giunta seminata da troppa ingratitudine. Signori miei, è notorio che la gratitudine non è di questo mondo, ma se non riuscite a essere riconoscenti verso chi vi ha lanciato una ciambella di salvataggio, almeno mettetevi in riga e non combinate guai. Se volevate le luci della ribalta, ne avete avuto l’occasione. Ma era necessario pagare la ‘corrente’. E’ vero o no?
IL PUNTO – Il più classico dei testacoda: il Barano deve fugare i dubbi circa le possibilità di salvezza, il Forio deve rilanciarsi nella corsa ai play off
L’ORA DEL DERBY
C
omincio dal ‘mio’ Barano. Mi sia consentito. E’ la squadra del mio paese, e credo che meriti questa piccola attenzione. Certo sarebbero più utili i punti in classifica, ma tant’è. Contentiamoci del brodino nella speranza che arrivi anche la carne. Speranza di difficile realizzazione visto che al ‘Don Luigi Di Iorio’ domenica arriva il Forio. Brutto affare. Bisogna sperare nella buona sorte, quella che è mancata fino a questo momento. Eppure si erano registrati segnali incoraggianti di ripresa. Dopo gli ultimi arrivi, finalmente la squadra sembrava più affidabile. E invece la sconfitta con la Real Ortese potrebbe indurre a credere che si sia trattato di un fuoco di paglia. Il Forio potrebbe fugare ogni dubbio, e fare capire se è
lecito sperare. La squadra cara al presidente Nicolella ormai si è assestata nella parte nobile della graduatoria. I play off sono a portata di “piede”. Solo il Real Suessola non molla, per il resto il divario è difficilmente colmabile. Mister Iovine a Barano non potrà contare su alcune pedine fondamentali nell’economia del gioco. Il più bersagliato dalla sfortuna quest’anno è il reparto arretrato. Se si è recuperato De Simone, anche se a mezzo servizio, ecco l’infortunio di Caruso. Il roccioso difensore centrale è tra quei giocatori difficilmente sostituibili. Vada come vada, l’augurio è che sia un bel derby e che vinca lo sport. Tra foriani e baranesi i rapporti sono stati sempre ottimi, tranne negli ultimi anni. E questo
grazie ad un elemento spurio che per fortuna da un pò di tempo ha puntato la prua in altra direzione. Buona navigazione e tranquillo, la presenza nessuno la reclama. Il Lacco Ameno di Salatiello nel giro di un paio di settimane si è messo ai margini della zona “rossa”. Le ultime due vittorie casalinghe hanno portato i lacchesi in una posizione di classifica di relativa tranquillità. Ora bisogna solo mantenere la posizione, basta un pò di concentrazione per il resto non dovrebbe essere impresa titanica evitare la lotteria dei play out. A proposito: complimenti per l’acquisto di Lepre. Soldi spesi bene trattandosi di un giocatore che fa la differenza. Serviva l’attaccante ed è arrivato. E che attaccante.
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BREVI •
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Il 2 febbraio nel capoluogo lombardo verrà ufficializzata la nuova edizione
XXXI PREMIO ISCHIA, SI PARTE DA MILANO
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arà resa ufficiale il prossimo 2 Febbraio a Milano, nella splendida cornice neoclassica di Palazzo Serbelloni, la partenza della XXXI Edizione del Premio Ischia internazionale di Giornalismo, che avrà luogo il 2 Luglio presso il teatro Negombo di Lacco Ameno. Un appuntamento che negli anni è divenuto lo zenit culturale della stagione turistica ischitana, e che dopo tre decenni continua a rinnovarsi attirando l’attenzione di un pubblico sempre maggiore e un interesse da parte dei media che si fa sempre più attento e pressante. Molte le novità che investiranno l’organizzazione tutta in questo 2010, tra cui spicca senz’altro il patrocinio, da parte della “Fondazione Premio Ischia”, del I “Robert F. Kennedy Europe High School and University Journalism Award”; concorso giornalistico per gli studenti universitari italiani, che si propone
di rendere ancora più partecipi i comunicatori del prossimo futuro riguardo la questione dei diritti Umani. Ma il premio, reduce dal fondamentale restyling contenutistico della scorsa edizione ( la cui trasmissione su RaiUno ha peraltro fatto registrare ascolti record), è chiamato a doppiare il giro di boa del trentennale mantenendosi attuale e fresco, coniugando la solennità della premiazione di grandissimi
personaggi con il lato puramente spettacolare e d’intrattenimento, che l’anno scorso ha potuto avvalersi della presenza di artisti del calibro di Antonello Venditti e Giovanni Allevi. In trent’anni l’originale idea di Giuseppe Valentino è dunque divenuta pietra angolare, riconoscimento dell’anima più pura di un mondo, quello giornalistico, che negli ultimi anni ha troppo spesso ha ceduto il passo al sensazionalismo ed alla ricerca di intrattenimento. E visti i nomi scritti in questi anni sull’Albo d’Oro (da Armando Valladares ad Enzo Biagi, da Indro Montanelli a Paolo Mieli, da Ferruccio de Bortoli a Timothy Garton Ash), ci si rende conto di come tutti i pesi massimi dell’informazione internazionale degli ultimi decenni abbiano avuto Ischia come tappa obbligata della propria luminosa carriera. Un premio Ischia, ma anche sicuramente un premio per Ischia.
Modella per caso, sportiva per passione: ecco l’ultima scoperta di Franco Trani
I SOGNI DI FABIOLA
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hioma lunga, sguardo sbarazzino e forme da pin-up. Ma non solo. Fabiola Mollica, giovane modella dell’agenzia di scouting di Franco Trani, è una ragazza dalle diverse sfaccettature. «Frequento la Ragioneria – racconta sorridendo – ma fin da quando ero bambina ho assecondato la mia naturale propensione allo sport. Ho praticato diverse discipline, ma l’amore è sbocciato quando ho calzato per la prima volta i pattini». Il suo rapporto con il mondo del pattinaggio è viscerale: «Ho iniziato a dodici anni, e con l’applicazione e l’impegno sono riuscita a partecipare a due campionati italiani. Amo questa disciplina: è individuale, e mi ha aiutato a sviluppare un carattere forte ed indipendente». La sua carriera di modella è iniziata per caso. Fu notata da Franco Trani mentre – pettorina arancione e sorriso maliardo – prestava servizio con l’Avi (Associzione Volon-
tari Ischia). La scintilla è scoccata subito perché «Franco è un ottimo fotografo, ma è soprattutto un amico. Ha stabilito un rapporto sincero con noi, basato sulla fiducia e sulla stima». Il ricordo, inevitabilmente, scivola sul primo servizio: «Ero entusiasta, ma al tempo stesso imbarazzata perché non avevo la minima idea di come si posa davanti ad una fotocamera professionale. In seguito ho capito che il segreto sta nella naturalezza. Non bado alla posa particolare o allo scatto suggestivo, ma cerco di mostrarmi per quello che sono». Il suo futuro, in ogni
caso, lo vede lontano dal mondo della moda: «Per ora penso ad ultimare gli studi. Questa esperienza mi diverte, ma per il mio futuro penso ad altro. Vorrei arruolarmi nell’Esercito ma il mio desiderio più grande è un altro che per ora tengo per me».
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CONFERENZA STORICA DI NINO D’AMBRA A ISCHIA
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enerdì 29 gennaio 2010,alle ore 18,30 , presso l’Hotel Oriente ad Ischia Porto, l’avv.Nino d’Ambra terrà una conferenza sul seguente tema: “Gli anarchici del processo di Benevento nei documenti dell’Archivio di Stato di Napoli” (con il coinvolgimento nei piani dell’Isola d’Ischia). Nino d’Ambra sarà introdot-
to dal prof.Gianfranco Marelli. L’incontro è organizzato dal “Centro di Studi su l’Isola d’Ischia” (presidente dr.Antonino Italiano) in collaborazione di “Umanità Nova”, settimanale anarchico fondato a Milano nel 1920 da Errico Malatesta. Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.
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• BY NIGHT
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BY NIGHT •
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a n a i r b m ‘ a bell SOLE A MEZZANOTTE, PIANO BAR CON VITO COLELLA
B
ella serate, bella musica e una proposta di pietanze veramente deliziose, dall’antipasto fino al dessert. Tutto fresco, tutto fatto in casa con ottimi prodotti di giornata. Il prossimo week end al Sole a Mezzanotte sarà ancora una volta all’insegna del piano bar old style con un’artista del calibro di Vito Colella che si esibirà venerdì e sabato sera durante la cena spettacolo.
A
ncora divertentissime ed animatissime domeniche “Caraibiche” al Marilyn il locale al centro di Forio, ed a sua volta “centro” isolano del vero ed unico ballo latino - americano. Ogni settimana, grande festa e baldoria con la musica di Valentino d.j. e l’animazione dei migliori ballerini & salseri isolani e internazionali, con tanta bella gente per trascorrere una serata di svago in tutta tranquillità. Novità in arrivo per il sabato sera: si lavora a un progetto ambizioso, con serate nelle quali tutti potranno essere protagonisti!
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• GOSSIP • FASHION
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FOTOGOSSIP
SAUDADE, NADA!
SEMPRE COSI?
E’ l’unico esempio di “brasileira” che non soffre di nostalgia e che trascorre i noiosi mesi invernali sempre con il sorriso sulle labbra? Sembrerebbe proprio di si…. . Almeno quando va a ballare, la simpaticissima Claudienne si diverte per davvero e non fa solo finta di esserlo!
Ogni foto che le scattano, è sempre la stessa! Ordinata, truccata, 1,50 di altezza su tacchi di due metri…griffata e bellella! Questa foto di Andrea Tudor è di sabato scorso. Ma è perfettamente uguale a quelle di una settimana prima, di un mese prima, di un anno prima. Cosa cambia ogni volta? L’espressione della sua amichetta naturalmente…
LEI NON MOLLA! ROSA D’INVERNO…
Sposata da due anni, segue puntualmente il marito nelle sue tournee discotecare. La bionda Sinaida si conferma essere un “osso” davvero duro, e non molla il controllo sul baldo ALEX manco un secondo… . Secondo voi, fa bene?
Siamo abituati a vederla in pose statuarie in costume da bagno, le belle forme maliziosamente in evidenza, D’inverno Rosa, con tutto sto’ scafandro addosso, davvero non rende come meriterebbe!
ANNALISA, CANTANTE DA … URLO! Ex studentessa universitaria, ha mollato tutto per seguire la vera ed unica passione della sua vita
S
guardo felino, look aggressivo e voce sexy. Annalisa Carcaterra si presenta proprio così. Almeno a prima vista. La “brunona”, già studentessa di medicina ci svela questa settimana cosa le ha cambiato la vita. “Sin da piccola ho sempre avuto una predisposizione al canto a al ballo. Ricordo infatti che avevo appena due anni e già ballavo e pigiavo
con le mie piccole dita da bambina, la tastiera. E suonavo qualcosa ad orecchio! Verso i quattordici pensai di iscrivermi poi ad una vera e propria scuola di pianoforte, che ho frequentato per anni, studiando musica classica. Mi ritengo davvero insaziabile sotto questo punto di vista, in quanto non contenta,
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a cura di DALILA SGHAIER
mi sono poi cimentata nel canto studiando a Roma e contemporaneamente facendo anche corsi di ritmica musicale. Insomma per dirvela in breve ho cercato in tutti i modi di avvicinarmi il più possibile a quello che oggi è il mio grande sogno: diventare una cantante professionista!
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Figuratevi che per questo ho lasciato l’università: per cantare!” Le attenzioni maggiori di Annalisa vanno dunque all’arte del canto. E non vuole parlare di altro, se non di musica. Ma un’artista emergente come lei, oltre ad avere una bella voce cosa altro deve possedere? “Beh,il mio obbiettivo è di cerca-
re di personalizzare il mio modo di cantare. Rendendolo unico, insostituibile, anche se non ci vuole solo la bravura , come dico a tutti, ma anche il carattere. Si bada naturalmente anche alla fisicità, a come cioè riesci a trasmettere le emozioni non solo cantando ma anche con quel particolare che
solo credendo in se stessi si può avere!” Pensa in conclusione di poter realizzare il suo sogno? Il mondo è grande: cosa spera Annalisa Carcaterra? “Sento di potercela fare. E facendo la giusta gavetta, col passare del tempo sicuramente riceverò grandi soddisfazioni!”