Corriere dell'Isola n. 6 2010

TURISMO/1

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Galano Trasporti

2010 anno dei crocieristi ad Ischia Ponte

TURISMO/2

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Ischia in Slovacchia, alla ricerca di nuovi mercati Anno XIV - n. 6 • 11 - 17 febbraio 2010

settimanale GRATUITO delle isole di Ischia e Procida • www.corrieredellisola.com

LA PIAZZA PROCESSA GOVERNO E POLITICI

Foto F. Trani

STOP ALLE DEMOLIZIONI. A MARZO, FORSE, UNA RISPOSTA DAL PARLAMENTO!

GIUDIZIARIA

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POLITICA

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SPETTACOLO

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Ferrandino assolto per i gazebo di Casamicciola Marrazzo primo candidato isolano alla Regione Francesco Colella punta al Radio Tour Festival

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• L’EDITORIALE

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NUDI PER PROTESTA: UN ESEMPIO ANCHE PER I MANIFESTANTI DI ISCHIA? di Massimo Zivelli

C

ome mettere in atto una protesta per una giusta causa e ricevere la “giusta” attenzione da parte di giornali e televisioni? Siete disoccupati, o state per perdere il vostro posto di lavoro? Siete senza casa, o la state per perdere perché vi sfrattano o ve la demoliscono? Siete studenti senza fissa “dimora” o la vostra scuola sta cadendo a pezzi? Non ce la fate più a fare la spesa perché i soldi finiscono prima della fine del mese? La vostra gatta è rimasta incinta e non sapete che fare?

Nonostante state vivendo una situazione drammatica, qualunque essa sia, vi accorgete improvvisamente che nessun o vi da ascolto. Peggio, che televisioni e giornali se ne fregano dei vostri drammi, grandi o piccoli, collettivi o singoli.

E allora? Qual è il sistema per attirare un poco l’attenzione sui propri problemi e su quelli di chi vi sta intorno? Niente paura, spogliatevi, mettetevi nudi in strada ed otterrete la giusta audience!

Nell’epoca dei giornali dei divi, delle veline e delle aspiranti a tutti i costi; nell’epoca delle televisioni berlusconiane (povero Silvio che dice che le ha tutte contro, pure le sue) dove fa più

in Italia

in Ucraina

notizia la scorreggia di un imbecille al Grande Fratello o la malaparola dell’intellettuale di turno nella trasmissione domenicale, proprio non c’è alternativa.

Il sesso, vende sempre e bene. Lo sanno gli operai della Alcoa, la fabbrica che in Sardegna è fallita (la Fiat di Termini Imprese nell’Italia che và di Berlusconi segua a ruota assieme ad altre centinaia di imprese ed aziende che chiudono i battenti per la crisi e per un governo

Un mondo di sorprese per mamme in attesa e bimbi in crescita!

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che sa fare solo show televisivo, ma pochi fatti…).

Loro, gli operai della Alcoa, per far parlare del loro caso, dopo mesi di picchetti in strada, manifestazioni e proteste e mazzate con la polizia, hanno attirato l’attenzione di tutti media nazionali su se, partecipando al Carnevale di Venezia ed improvvisando sul palco uno

spogliarello alla “Full Monthy”. In Ucraina, il giorno delle elezioni, le femministe che denunciano l’uso sempre più spregiudicato che anche la politica fa delle donne e del loro corpo (ahi, ahi… povero nonno Silvio) si sono denudate all’interno del seggio dove stava votando il nuovo presidente Yanukovic. Caricate dalla polizia (che in Ucraina e in Russia usa metodi più sbrigativi di quelli usati dagli “angioletti” italiani) le manifestanti nude hanno acchiappato un bel po’ di mazzate, ma le immagini e le foto di loro ( e della loro protesta) hanno fatto il giro del mondo.

Manifestanti d’Ischia di ogni razza, età o colore, meditate! Non sarà il caso forse che anche voi/noi….

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PRIMO PIANO •

redazione@corrieredellisola.com

DEMOLIZIONI, A ROMA ENNESIMA “FUMATA NERA” La delegazione ischitana è stata ricevuta da capigruppo e senatori del centrodestra e del centrosinistra. C’è una promessa di tentare qualcosa in Parlamento per marzo. Ma….

E

nnesima fumata nera a Roma per quanto riguarda l’eventualità che in qualche modo il Parlamento possa esaminare (ed eventualmente approvare) entro la metà di marzo (c’è in discussione un decreto speciale sugli Enti Locali), l’emendamento che permetterebbe di evitare le demolizioni diventate esecutive a seguito della inapplicabilità del condono edilizio “ter” sulle isole di Ischia e Procida. La missione portata avanti dai sindaci isolani e rappresentata per l’occasione a Roma da Giosi Ferrandino e da un rappresentante del comune di Lacco Ameno e che si poneva l’obbiettivo di coinvolgere nell’iniziativa i parlamentari di entrambi

gli schieramenti (esclusa la Lega Nord che proprio non ne vuol sapere di far adottare un provvedimento che favorirebbe gli abusivisti della Campania e delle regioni del Sud), non ha prodotto dunque effetti nel breve termine.

La delegazione isolana ha incontrato oltre a Maurizio Gasparri capogruppo del PDL al Senato e il vice-capigruppo Nicola La Torre del Partito Democratico e Belisario dell’Italia dei Valori oltre ai senatori napoletani Enzo Nespoli e Sarro del Popolo delle Libertà e Maria Fortuna Incostante del Partito Democratico e Nello Di Nardo dell’Italia dei Valori, i quali hanno preso impegno di coinvolgere nei prossimi giorni i loro

colleghi senatori sull’argomento, nella speranza che si faccia in tempo ad attrezzare un provvedimento che possa essere condiviso nella legalità costituzionale e quindi approvato. I senatori Nespoli, Sarro ed Incostante per la cronaca si erano già spesi nelle settimane scorse per presentare l’emendamento poi non ammesso all’ordine del giorno dalla commissione parlamentare affari costituzionali. Per l’opposizione della Lega. La stessa che, determinante nel governo Berlusconi (e senza la quale Silvio se ne torna a casa in compagnia del fidato stalliere di Arcore) mentre si batteva per fare avere i soldi alle zone alluvionate

di Veneto, Lombardia e Piemonte, assieme a quel galantuomo di Bertolaso (che Silvio premierà nominando a breve addirittura ministro) che a sua volta ha fatto il diavolo a quattro per fare avere subito i soldi per le alluvioni nella sua terra natia, la Toscana, hanno fatto si che per Casamicciola e per Monte Vezzi non ci fossero stanziamenti e non arrivassero soldi. Perché l’isola d’Ischia non solo si trova a Sud e quindi questo già è una discriminante, ma ha anche la grave colpa di essere abitata da orde di abusivisti e fuorilegge.

Mentre a Milano e dintorni, so’ tutti galantuomini. Ovviamente. Detto questo, Giosi Ferrandino (che gli ultras dell’Ischia

chiamano in coro “uomo di merda”) s’è spinto fino a Roma assieme al delegato lacchese del sindaco Tuta Irace, un po’ perché questa è l’unica cosa che onestamente i sindaci isolani possono fare (e cioè proporre a quelli del parlamento di approvare qualcosa, loro che sono stati eletti per fare

le leggi di questo Stato) ed un po’ nella speranza che davvero qualcosa si smuoverà. Al momento, in questa situazione di quella m… tanto cara agli ultras dell’Ischia, resta davvero solo la speranza.

Basterà a placare gli animi di altri poveri cristi che si vedranno abbattere la casa a breve?

DI NUOVO IN PIAZZA A MIGLIAIA: SFILA IL POPOLO, CONTRO I POLITICI E’ riuscita nonostante la pioggia, la marcia di protesta. Slogan contro sindaci, Parlamento e Governo, accusati di non fare nulla.

E da una minoranza, pesanti cori offensivi a Ferrandino

D

i nuovo a migliaia in corteo per ribadire a Governo e Parlamento la richiesta di applicazione del condono ter anche per quanto riguarda gli abusi delle isole, oggetto di istanza di sanatoria. Ancora martedì, dunque, e nonostante questa volta ci sia stata la pioggia al posto della soleggiata giornata di due settimane fa, il “popolo” che si batte affinché non vengano demolite le prime case di necessità, ha sfilato lungo i nove chilometri che separano Ischia Porto da Lacco Ameno, bloccando per l’intera mattinata il traffico lungo tutta la parte a nord est dell’isola. Ancora una volta al centro degli slogan polemici dei manifestanti ci sono stati i sindaci e la classe politica nella sua interezza: da quella locale, a quella provinciale e regionale, fino al parlamento ed al Governo. Pesanti anche gli attacchi al sindaco d’Ischia Giosi Ferrandino, fatto segno anche questa volta – come avvenne in occasione delle proteste di piazza per la vicenda licei classico e scientifico - da una minoranza di ultras dell’Ischia calcio, che hanno intonato cori all’insegna del “Ferrandino merda!”. Insulti che non hanno suscitato l’entusiasmo della maggioranza dei manifestanti, i quali hanno aderito all’iniziativa per contestare tutti i politici e non solo uno in particolare, sul territorio amministrato dal quale peraltro, ancora non c’è stato alcun abbattimento. Agli occhi del comitato promo-

tore delle proteste, il sindaco d’Ischia sembra che sia colpevole in quanto, invitato a fare da tramite con gli altri sindaci per la questione delle demolizioni, non ha mai inteso coinvolgere direttamente i manifestanti o una loro delegazione, nelle iniziative che gli stessi sindaci a più riprese hanno portato avanti per tentare di convincere i parlamentari ad ammettere all’ordine del giorno del decreto milleproroghe e quindi votare ed approvare, il famoso emendamento ispirato dall’avvocato Bruno Molinaro, grazie al quale si dovrebbero salvare un bel po’ di costruzioni antecedenti il 2003 dall’azione delle ruspe. I sindaci nel loro complesso, assieme a tutti gli

amministratori dei vari comuni, sono stati invece tirati in ballo per colpe vecchie (nessuna programmazione sul territorio) e nuove. Specialmente dopo le dichiarazioni del procuratore Aldo De Chiara (smentite categoricamente dal sindaco d’Ischia su questo giornale, vedi articolo a parte) che ribaltava sui sindaci l’accusa che arriva dai manifestanti di aver iniziato ad abbattere le case dei poveri cristi, piuttosto che dei potenti.

Con la consapevolezza che difficilmente ci si potrà opporre con la forza alle prossime demolizioni in programma, questa volta dunque i manifestanti (nutrita anche in questa occasione e nonostante la pioggia battente la presenza degli anziani, uomini e donne) e soprattutto quelli del comitato organizzatore, hanno capito che non serve protestare a vuoto oppure minacciare l’astensione alle prossime elezioni per non fare un favore

a nessun partito ed a nessun candidato.

L’obbiettivo prossimo potrebbe essere quello di dare vita ad un movimento civico che in collegamento con gli altri comitati anti-demolizioni di Napoli, della provincia e dell’intera regione Campania, arrivi a presentare propri candidati, perfettamente autonomi dai partiti e dagli schieramenti politici, alle prossime elezioni regionali, per portare verso “sfere” più alte, la protesta di chi potrebbe vedersi abbattere l’unica casa che ha, saldandola a quella di chi la casa non ce l’ha mai avuta e non c’e l’ha ancora, di chi non ha il lavoro, di quanti protestano per i fitti di casa troppo alti. I prossimi giorni, saranno dunque decisivi per capire se la protesta di piazza verrà finalizzata verso una proposta politica autonoma e coerente con gli obbiettivi che si è prefissa, oppure se tutto svanirà ancora una volta come neve al sole.

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• PRIMO PIANO

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FERRANDINO: “NON SONO I COMUNI A STABILIRE LE PRIORITA’ NELLE DEMOLIZIONI” Il sindaco d’Ischia risponde alle affermazioni del Procuratore De Chiara, per il quale sarebbero “i comuni di fatto a determinare l’ordine cronologico degli abbattimenti”.

L

a Procura della Repubblica difende il suo operato e scarica ancora una volta sui sindaci la responsabilità di come si sta procedendo alle demolizioni. In una intervista rilasciata alcuni giorni addietro al TG3 Campania, il procuratore Aldo De Chiara ha detto, riferendosi ai primi casi di demolizioni effettuate a Procida, ma con particolare riferimento all’abbattimento della casetta di Luigi Impagliazzo a Casamicciola, che sono i comuni a stabilire le priorità di abbattimento, mediante le richieste

che inoltrano alla Cassa Depositi e Prestiti, caso per caso, non appena le sentenze diventano definitive. Quindi, secondo il noto magistrato della Procura, se si è iniziato ad abbattere piccoli abusi invece di grandi colate di cemento o manufatti tirati su dai maestri della speculazione edilizia, la responsabilità sarebbe dei comuni, in quanto questi sceglierebbero a quale pratica dare la priorità nella richiesta di finanziamento.

Alle osservazioni di De Chiara, risponde questa settimana il sindaco

d’Ischia. Giosi Ferrandino premette questa volta di poter parlare a titolo di sindaco del comune di Ischia Porto. “Perché – chiarisce subito – io conosco la prassi seguita nel comune che amministro. Per gli altri non sono in grado di dire se le cose funzionano analogamente, ne ovviamente posso garantirlo”. Ferrandino smentisce subito quanto affermato dai vertici della Procura: non è il comune che è in grado di stabilire il calendario delle demolizioni, in quanto la richiesta di finanziamento per effettuare la singola

demolizione viene inoltrata dall’ente locale, non appena viene notificata ad Ischia la sentenza definitiva. “In questi giorni che continuano ad essere contrassegnati da una drammatica confusione e da un gioco allo scaricabarile – dice Ferrandino – sono tante le imprecisioni che vengono riportate dai mezzi di comunicazione, con gli esponenti della Procura che un giorno dicono una cosa e il giorno dopo un’altra. Le affermazioni del capo della Procura, rese i ordine alla presunta capacità dei sindaci di dare priorità

a questo piuttosto che a quell’altro abbattimento, non sono confermate dalle procedure che noi al comune di Ischia adottiamo da sempre. Confermo e concludo, nel chiedere i fondi necessari per eseguire gli abbattimenti, il comune segue semplicemente l’ordine cronologico di notifica delle sentenze di demolizioni oramai definitivamente inappellabili”.

Il clima insomma che

si respira fra Ischia e Napoli è sempre più teso. Ed anche manifestazioni di pensiero come quelle messe in atto a più riprese dallo stesso procuratore De Chiara, denotano il grande imbarazzo ed al tempo stesso, la grande confusione che continuano a caratterizzare questa difficile fase di “normalizzazione” del fenomeno dell’abusivismo edilizio sul territorio.

PROBLEMA DEMOLIZIONI, ALBERGATORI E COMMERCIANTI “SCUOTONO” I PALAZZI DELLA POLITICA Ribadita la necessità di ripristinare il rispetto delle regole, si chiede una soluzione politica e non giudiziaria al problema sociale ed economico degli abbattimenti.

A

busivismo, demolizioni, proteste di piazza, empasse politica. Da Ischia le associazioni degli albergatori e dei commercianti scendono in campo e chiedono ai loro presidenti nazionali di dedicare attenzione al “caso” isolano. A nome di Federalberghi e Ascomconfcommercio, sono stati i presidenti Ermando Mennella e Marco Bottiglieri ad inviare una nota dai toni assai allarmati ai presidenti nazionali di categoria. “In relazione alla vicenda delle demolizioni che si stanno eseguendo anche sull’isola d’Ischia – si legge nella nota – le organizzazioni di categoria a livello locale prendono posizione affinchè tutte le istituzioni interessate avviino al più presto una efficace linea di concertazione nel pianificare un sano e legale sviluppo economico, sociale e territoriale. Ci rivolgiamo, in primo luogo, a voi presidenti nazionali, e in secondo luogo a tutte

le categorie: sindacati, associazioni, enti, comitati e tutte le persone che giorno per giorno operano per migliorare la realtà economica e sociale isolana. Nella assoluta convinzione che non si può oltremodo rimandare la discussione del problema che ha finito con l’innestare anche gravi ripercussioni sul tessuto sociale ed economico della nostra isola – continua la lettera scritta da Mennella e Bottiglieri - riteniamo di aver individuato alcuni punti essenziali, che devono essere affrontati e risolti e cioè 1) Legalità e certezza delle regole; 2) Soluzione legale per l’applicazione del terzo condono Legge 326/2003; 3) Piano Regolatore edilizio e commerciale (SIAD); 4) Salvaguardia ambientale dell’intero territorio e delle sue ricchezze: mare, terme, spiagge; 5) Edilizia Popolare per la soluzione al problema della prima casa”. I presidenti, lamentano il fatto che “il rispet-

Marco Bottiglieri

to della legalità sull’isola attualmente si riduce ad un aspetto di mera “facciata” , mentre invece tutto è lasciato al caso, all’improvvisazione, alle denunce e alla ristretta mentalità del “che me ne importa”. Ed è per questo che ritengono fondamentale “promuovere maggiormente il rispetto delle regole, mentre d’altro canto si deve anche

poter tenere conto della diffusione del problema abusivismo e di tutte le sue implicazioni sotto il profilo economico e di impatto ambientale”. Per Ascom e Federalberghi infatti, anche le demolizioni di “massa” avrebbero effetti dirompenti sia sull’economia che sulla pace sociale, così come in precedenza lo aveva avuto il ricorso esaspera-

to al mattone selvaggio, promosso nell’immaginario collettivo anche da regolamenti e piani mai applicati per l’isola e dal continuo ricorso allo strumento dei condoni varati dai governi.”

Pertanto, per Mennella e Bottiglieri, una soluzione legale all’applicazione del terzo condono, oramai è diventata un’esigenza, dinanzi alla quale non ci si può tirare più indietro. Un passaggio poi, è stato dedicato all’informazione (giornali e televisioni), i “media” che in questi giorni hanno mostrato l’immagine di un’isola dove abusivismo e illegalità imperano, mentre così non è affatto.

E questo a danno e beffa di decine di migliaia di lavoratori e di migliaia di piccole e medie imprese.

Dalle botteghe artigiane, ai negozi, alle attività alberghiere e termalistiche. “Riteniamo che oggi difendere tutto ciò – continuano i presidenti - sia diventato un’esigenza primaria. La nostra

volontà è di agire nel più ampio rispetto delle regole, che fortemente chiediamo che vengano razionalizzate e dunque applicate, ed al tempo stesso di agire con gli strumenti della politica, per riconoscere quantomeno anche per Ischia e per la vicina Procida, il cosiddetto “protocollo Siracusa”, facendo diventare l’ultimo anello nella catena delle demolizioni, proprio quelle famiglie disperate che hanno costruito per necessità, e consentendogli parallelamente di giungere al giorno fatidico dell’abbattimento con la consegna di una nuova abitazione di edilizia popolare, programmata e realizzata in tempi ristrettissimi dalle istituzioni”. I nuovi abusi infine. “E’ chiaro che nei confronti dei nuovi abusi, chiediamo alle istituzioni preposte al controllo ed alla repressione del fenomeno sul territorio, di operare con la massima fermezza e di procedere concretamente “ad horas”

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ATTUALITÀ •

redazione@corrieredellisola.com

ISCHIA APRE I SUOI SCALI TURISTICI A NAVI DA CROCIERA E PANFILI Almeno una quindicina, gli scali previsti ad Ischia Ponte. E al porto, via libera all’approdo in sicurezza per i mega yacht. Grande lavoro di Fausto Silvestro

L

e grandi navi da crociera, con a bordo migliaia di turisti, faranno scalo ad Ischia Ponte.

Mentre si da il via libera al pontile per superyacht all’interno del porto, l’accordo per la sosta di 12 crociere all’ombra del castello aragonese, è già stato siglato, con la “benedizione” dell’AscomConfocommercio. Dopo gli esperimenti degli ultimi anni, andati tutti a buon fine e con un discreto ritorno in termini economici per tantissime attività commerciali e di ristorazione nel comune di Ischia, il 2010 si presenta come l’anno del boom.

A parlarcene, in anteprima questa settimana, è Fausto Silvestro, da sempre noto operatore del settore viaggi e turismo e da qualche tempo anche efficientissimo “Port facility Security Officer” degli impianti portuali gestiti dal Comune di Ischia attraverso la Marina di PortoSalvo. “Avevo iniziato questa attività nel

2004” spiega Silvestro, che da quella data ha provveduto a modificare ed aggiornare il piano di sicurezza che consente la sosta in rada delle grandi navi presso l’impianto della rada di Ischia Ponte.

“Questa attività ha consentito alla nostra Isola di essere inserita nel circuito delle località dove le navi crociere possono sostare poiche’ esiste un impianto che sotto il profilo della sicurezza consente la sosta previa una serie di attività di coordinamento con tutte le autorità che sono titolate a svolgere controlli di sicurezza quali la PS, la Finanza, la Dogana e il corpo dei Vigili Urbani e chiaramente la Capitaneria di Porto. Dal 2004 abbiamo avuto un continuo incremento delle soste di navi da crociera. E tra queste mi piace ricordare la nave “Europa” che arrivò con 500 passeggeri, e la Deutschland con i suoi 600 passeggeri, molti dei quali solo per la prima volta ammiravano

la nostra isola. Dal 2004 al 2009, l’attivita’ e’ stata in continua crescita. E per il 2010 abbiamo gia’ ricevuto dalla societa’ Klingenberger Srl, la programmazione di ben dodici arrivi e sosta di navi crociere”. Le navi sosteranno in rada dalla mattina alle 08.00 fino alle 17.00 del pomeriggio.

Ed alcune addirittura fino alle 23.00. “Questo significa ad esempio – continua Silvestro - che ci

sarà molto tempo libero per i passeggeri per visitare la nostra isola, ma anche per fare acquisti ed utilizzare le attivita’ sul territorio, dai taxi per girare, alle visite guidate, ai ristoranti”. E sempre Silvestro annuncia che è in programma ancora per quest’anno, la sosta della nave Costa Marina che ospiterà un evento con 1.000 passeggeri, mentre numerose altre richieste sono in lista d’attesa.

Dal 2009 e’ anche stato approvato il Piano di Sicurezza di un’altro impianto portuale. E cioè quello denominato “Antiche Terme Comunali” per la sosta in banchina nel porto di Ischia di megayacht superiori a 500 tsl. Questo importante risultato consentirà la sosta di grandi panfili e quindi di portare a Ischia quei passeggeri vip che rappresentano una grande opportunità per

le aziende locali. “Inoltre – conclude Silvestro abbiamo realizzato il sito web www.ischiacrociere. it sul quale i comandanti della navi e le compagnia marittime trovano tutte le informazioni necessarie per la sosta. Devo dire che questa attività inizialmente non è stata considerata di grande interesse dalle attività commerciali, che però da qualche tempo e grazie all’incremento che si è avuto nelle visite, mostrano di gradire i risultati in termini di incassi. Grazie anche alla disponibilita’ del presidente dell’Ascom Marco Bottiglieri - che gia’ dall’anno scorso ha inteso pubblicizzare l’attività crocieristica tra i soci - quest’anno potremmo ottenere risultati importantissimi anche in termini di organizzazione e qualificazione dell’accoglienza dei crocieristi e dei vacanzieri di lusso che viaggiano a bordo dei panfili”.

BLITZ DEI VERDI CONTRO LA NUOVA CASERMA DELLA FORESTALE Gli ambientalisti hanno protestato contro l’abbattimento dei pini.

Al loro posto, in piena area verde, si sta costruendo una palazzina di 4 piani. Inviato un dossier alla Procura della Repubblica

“H

anno abbattuto e bruciato oltre 100 pini-denunciano i Verdi che lunedì mattina sono entrati nel cantiere dove si stanno realizzando gli abbattimenti della pineta di Casamicciola per costruire un caserma forestale ed hanno cosparso gli alberi ancora sani di un liquido rosso,attaccato manifestini e issato la bandiera del sole che ride sopra le ruspe- per realizzare una nuova megastruttura di quasi mille mq con foresteria e sauna”. “Hanno sbancatodenunciano il commissario

regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli,il segretario provinciale Carlo Ceparano ed il responsabile dell’organizzazione Francesco Licastro- una zona a tutela paesaggistica a Protezione Integrale e a forte rischio di dissesto idrogeologico.Hanno formalizzato l’abuso di stato mentre abbattono le prime case ai normali cittadini.Combatteremo finchè i responsabili di questo scempio non pagheranno per quello che hanno fatto e sarà ripristinato lo stato dei luoghi”. “I vigili urbani di Casamicciola - continuano i Verdi

che hanno anche incontrato il Sindaco di Casamicciola Enzo

D’Ambrosio,anche lui contrario alla realizzazione della caserma

CORRIERE DELL’ISOLA è un settimanle distribuito gratuitamente ogni giovedì ad Ischia e Procida

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STAMPA Cangiano Grafica s.r.l. - Napoli

PROGETTO GRAFICO ED IMPAGINAZIONE Nuvola Grafica • www.nuvolagrafica.it Hanno collaborato a questo numero: Stefano Arcamone, Pancrazio Arcamone, Annamaria Rossi, Dalila Sghaier, Mariana Lamonaca, Raimondo Ambrosino, Franco Trani, Sacha Savastano, Cristian Messina

- hanno effettuato diversi sopralluoghi sul cantiere rilevando diverse stranezze e siamo in attesa di un nuovo parere della Sovrintendenza”. “Finchè sono restato assessore alla provinciaconclude Francesco Emilio Borrelli- ad ogni conferenza di servizio ho motivato il parere negativo alla costruzione di questo mega edificio di 4 piani appena sono andato via i lavori sono partiti subito”. I Verdi hanno preparato un dossier dettagliato sulla vicenda per chiedere alla Procura della Repubblica di aprire un’inchiesta.

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• L’ISOLA

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ASSOLUZIONE PIENA PER IL SINDACO FERRANDINO L’ avv. Massimo Ferrandino riesce a scardinare la tesi accusatoria del pubblico ministero.

S

Il giudice monocratico della sezione distaccata di Ischia il dott. Giovanni Carbone dopo una lunga camera di consiglio ha assolto Giosi Ferrandino dall’accusa di occupazione abusiva di suolo demaniale. I fatti risalgono a quando Ferrandino ricopriva la carica di Sindaco del Comune di Casamicciola Terme. Durante la sindacatura casamicciolese, Ferrandino occupò gli

stabili di Piazza Marina allocandovi gli uffici di Marina di Casamicciola, l’edicola e l’infopoint.

Ebbene a seguito di misurazioni da parte del demanio nel 2007 risultò che l’area in oggetto non fosse nella disponibilità del Comune bensì del demanio stesso e da qui scattò la relativa denuncia all’allora Sindaco con il conseguenziale ordine di demolizione degli 85 mq di porticato e dei due

locali di 32 mq. A difendere l’odierno Sindaco di Ischia dalle delicate contestazioni della pubblica accusa è stato l’avvocato Massimo Ferrandino che è riuscito a scardinare con maestria tutti i punti su cui il pubblico ministero aveva costruito il castello accusatorio. E dopo una lunga ed infuocata udienza tra l’accusa e la difesa, il giudice Carbone ha accolto in pieno le tesi dell’avvocato Ferrandino.

Riscontrando l’assenza dell’elemento psicologico, la buona fede dell’imputato e soprattutto la conferenza di servizi tenutasi tra Comune Regione e Demanio Marittimo durante la quale nessun ente sollevò l’illegittimità dell’occupazione e riqualificazione di Piazza Marina. Per tali motivi il giudice ha assolto Giosi Ferrandino perchè il fatto non costituisce reato.

DOPO LA BIT DI MILANO, “MISSIONE” ISOLANA A BRATISLAVA Sindaci e presidenti di categoria voleranno in Slovacchia per concordare un ampliamento dell’interscambio turistico con l’isola d’Ischia

S

ubito dopo la bit di Milano, ricomincia il tour promozionale per l’isola d’Ischia in Europa.

Prima tappa sarà la visita ufficiale di una delegazione istituzionale dell’isola d’Ischia a Bratislava, capitale della repubblica di Slovacchia. E’ la prima volta in assoluto che una delegazione ischitana si reca in maniera ufficiale in Slovacchia, paese membro dell’Unione Europea, nato agli inizi degli anni novanta dalla separazione con la Repubblica Ceca, e negli ultimi anni quote sempre più consistenti di turisti di questo paese amico sono venuti a Ischia in vacanza. L’appuntamento della prossima settimana, segue in pratica la visita resa nell’ottobre scorso in via ufficiale dall’ambasciatore slovacco in Italia, Mr Stanislav Vallo, all’isola d’Ischia. Dal 21 al 23 febbraio prossimo, le rappresentanze dei comuni di Ischia Porto e

Forio, nelle persone dei sindaci Giosi Ferrandino e Franco regine e dell’assessore al turismo Luigi Boccanfuso, unitamente ai presidenti di albergatori e commercianti dell’isola d’Ischia, Ermando Mennella e Marco Bottiglieri, saranno a Bratislava per perfezionare i colloqui intrapresi ad ottobre, al fine di consolidare e migliorare l’interscambio turistico e

commerciale con questo paese dell’Unione Europea, che da alcuni anni

è presente sul mercato turistico locale, anche attraverso i più impor-

tanti tour operator della vicina repubblica Ceca.

Nella giornata di lunedì 22 febbraio, la nostra delegazione è attesa presso l’ambasciata di Italia in Slovacchia, per colloqui ed incontri organizzati dall’ufficio Italiano per il Commercio con l’Estero.

Una parte degli incontri verrà riservata alla promozione del pacchetto turistico isolano presso

i tour operator locali.

La restante parte degli incontri previsti, riguarderà le modalità concordate di partecipazione a scopo sempre promozionale dell’isola d’Ischia e per la prima volta, all’evento denominato “Dolce Vitaj”, organizzato dalla Camera di Commercio Italo/Slovacca e che si svolgerà nel prossimo mese di giugno a Bratislava.

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REGIONALI •

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IL SINDACO DI SALERNO IN CAMPO

PER CONQUISTARE LA CAMPANIA Vincenzo De Luca (che Bassolino non riuscì a contrastare elettoralmente quattro anni fa) è il candidato del centrosinistra alla carica di Governatore.

C

on al discesa in campo del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, la campagna elettorale per le regionali di marzo si infiamma qualche settimana prima ancora di iniziare. La designazione di De Luca a candidato governatore, ha fatto “saltare” tutti i sondaggi, che fino a qualche giorno fa davano il centrodestra vincente e sicuro di conquistare lo scranno più alto di palazzo Santa Lucia. Da sempre acerrimo oppositore di Bassolino, il sindaco di Salerno e più volte parlamentare, è un politico di stampo decisionista, ma al tempo stesso assai attento a coltivare i rapporti con i cittadini. E’ stato rinviato a giudizio dalla magistratura salernitana perché avrebbe favorito in maniera illegale, secondo i pubblici ministeri, duecento lavoratori che rischiavano di perdere il loro posto. Una cosa di cui De Luca non si vergogna affatto. “Ho salvato dalla strada 200 padri di famiglia. Altri politici a Napoli ed in Italia, sono sotto inchiesta per aver curato i propri affari e quelli degli amici degli amici” ripete De Luca, che ha anche assicurato che nella ipotesi remota dovesse risultare colpevole e quindi condannato,

lascerà ogni incarico istituzionale e politico. Con queste credenziali di tutto rispetto, il “mastino” salernitano si appresta a fare una campagna elettorale al di fuori degli schemi dei partiti, parlando agli elettori di sinistra, di centro e di destra, che abbiano a cuore le sorti della nostra regione e che credono che dalla crisi si può uscire tirando fuori ciò che c’è di meglio in Campania.

De Luca da lunedì è già in campagna elettorale. Fra i primi appuntamenti a cui ha preso parte, quelli con operai, con rappresentanze della confcommercio e con i medici degli ospedali napoletani. Sulla sanità infatti De Luca intende promuovere una poderosa iniziativa politica, mirante ad estromettere quanto più possibile proprio i partiti e la politica dal sistema di gestione della salute pubblica nella nostra regione. E De Luca a Salerno e provincia, ma anche oltre, ha già dato ampia prova di come alle promesse, fa sempre seguire i fatti. E’ uno che non

va troppo per il sottile e che realmente ha dimostrato in tutte le occasioni di sapere interpretare gli umori della gente e delle categorie produttive, tant’è vero che a Salerno è stato eletto con uno schiacciante plebiscito in termini di voti, sconfiggendo al ballottaggio il candidato ufficiale del centrosinistra (quello del centrodestra era stato mandato a casa al primo turno…) che all’epoca era appoggiato persino da Bassolino, che tentò in tutti i modi, senza riuscirvi, di sbarrare il passo allo scomodo avversario interno. Quella che ci attende dunque, sarà una competizione che De Luca saprà giocare ad armi pari con il candidato di Berlusconi, contrastandolo sul suo stesso terreno, perché dove non arriverà la potenza del messaggio televisivo che il centrodestra metterà in campo, arriverà lui direttamente a conquistare il consenso necessario per vincere e chiudere la partita per i prossimi cinque anni.

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MARRAZZO, L’ISOLANO CHE CI HA GARANTITO IN REGIONE Sarà nuovamente candidato, il presidente della commissione bilancio che risiede da anni a Casamicciola e che si è contraddistinto per la sua costante attenzione verso le isole

U

na svolta politica importante, che mette l’isola, la Campania e l’Italia in condizione di avere una credibile possibilità di buongoverno in alternativa alla politica delle chiacchiere e degli annunci a vuoto del centrodestra e del sistema-Berlusconi.

Nicola Marrazzo, esponente di punta in Regione per l’Italia dei Valori, commenta positivamente l’esito del congresso nazionale del partito che si è chiuso domenica scorsa ed al quale, il presidente della commissione regionale bilancio ha preso parte.

Marrazzo, da anni residente a Casamicciola e quindi a tutti gli effetti, candidato “isolano” alle prossime elezioni regionali, plaude alla decisione di Antonio di Pietro di convergere sulla candidatura del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, esponente del Partito Democratico, che si presenta all’appuntamento con gli elettori vantando le sue credenziali di ottimo amministratore della città di Salerno e di persona che è abituata a stare vicino alla gente e ad ascoltare ciò che dicono i cittadini con i quali ha un ottimo rapporto. De Luca correttamente infatti, ha accettato l’invito a sottoscrivere le sue dimissioni dall’incarico, nel caso venisse condannato penalmente. Attualmente è sotto inchiesta perché secondo la magistratura, in qualità di sindaco di Salerno avrebbe fatto “carte false” ….pur di evitare il licenziamento di 200 operai! Fra i crimini o presunti tali, che possono essere commessi dai politici di tutti i colori e di tutti i partiti, quello ascritto a De Luca è sicuramente il più onorevole di

tutti, perché si è assunto responsabilità anche penali, pur di non mandare in mezzo ad una strada 200 lavoratori con rispettive famiglie.

D - Si ritiene soddisfatto della convergenza del suo partito sulla candidatura di De Luca?

R – “Per battere il centrodestra delle chiacchiere inutili e degli annunci a vuoto, c’è bisogno di segnare la discontinuità con la gestione che della Regione Campania ha messo in atto il governatore uscente Antonio Sassolino. Un ciclo politico si è chiuso, se ne apre adesso un altro, fatto di maggiore concertazione, di scelte coraggiose nell’interesse dei cittadini della Campania e soprattutto di quella autorevolezza che certamente a De Luca non è mai mancata e che lo rende un personaggio politico popolare ed apprezzato da tutti.”

D - Lei è naturalmente ricandidato al consiglio regionale. In che misura saprà continuare a rappresentare gli interessi degli isolani di Ischia e Procida?

R – “Per me mostrare attenzione alle isole non si riduce solamente ad un fatto anagrafico, considerato che da anni sono residente a Casamicciola. Io con le isole e con i cittadini che vivono a Ischia come a Procida, ho un rapporto fatto di contatti ed anche di interessi comuni.

Ho sempre mostrato concretamente il mio impegno per le comunità isolane, intervenendo spesso come politico sulle questioni del miglioramento dei servizi sanitari sul territorio e di quello dei trasporti marittimi.

Poi come presidente della commissione bilancio regionale, mi sono spesso attivato per far arrivare finanziamenti che altrimenti avrebbero potuto

prendere altre strade”.

D – Quali ad esempio?

R – “Mi piace ricordare soprattutto l’ultimo, perché è legato a Casamicciola ed alla sua tragedia da troppi già dimenticata. Mi riferisco agli oltre tre milioni di euro che sono riuscito a far stanziare, grazie alla disponibilità dei colleghi di maggioranza che hanno deliberato in giunta, per permettere a Casamicciola ed all’isola di avviarsi sulla strada del ritorno alla normalità, dopo le frane che hanno devastato il paese e le sue attività produttive il 10 novembre scorso. Ricordo che tranne una manciata di spiccioli messi a disposizione dalla Provincia, solo la Regione è intervenuta concretamente per Casamicciola, mentre il governo di Roma, Berlusconi, Bertolaso e la Lega di Bossi, non solo non hanno accolto nessuna richiesta, ma addirittura hanno fatto in modo che a Casamicciola non venisse assegnato neppure un centesimo, mentre alle regioni del nord colpite da alluvioni e dissesti idrogeologici, i soldi sono arrivati nel giro di 24 ore. Quindi vorrei far riflettere i miei concittadini isolani sul fratto che il centrodestra non farà mai niente per le isole e per la Campania in generale, perché è succube del ricatto leghista e perché anche la classe dirigente del partito di Berlusconi è tutta del Nord. Ma anche c’è il fatto che io personalmente ho onorato sempre i miei impegni con le isole e con le comunità locali, spendendo sempre una parola a favore e avvian do iniziative concrete e non chiacchiere. Cosa che continuerò a fare anche quando avremo vinto nuovamente le elezioni fra due mesi e De Luca sarà il nuovo governatore della Campania”.

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• L’INTERVISTA

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A tu per tu con Silvano Arcamone, deus ex machina di Ischia Jazz

ISCHIA E JAZZ CONNUBIO PERFETTO di Cristian Messina

L

La musica è passione, la stessa che sembra aver colpito l’isola d’Ischia ed il Jazz, protagonisti di un connubio fino ad una decina di anni fa quasi impensabile. E così, tra serate di gran classe ed un pubblico sempre più affezionato, che segnala l’indiscutibile successo della manifestazione, l’Ischia Jazz continua la sua marcia trionfale. Perché gli ultimi anni parlano chiaro: artisti indispensabili e dalla levatura internazionale come Billy Cobham, Archie Sheep, Enrico Rava, Stefano Bollani, Renato Sellani ma anche nomi più “easy listening” come Sergio Cammariere, Giovanni Allevi hanno calcato i palchi della manifestazione ischitana, che si segnala sempre di più come uno tra i festival del genere più interessanti e suggestivi d’Italia. Il direttore artistico della manifestazione, Silvano Arcamone, tra passato, presente e futuro, ci spiega i motivi di questo successo e gli obiettivi per i prossimi anni.

Quali sono gli intenti dell’associazione Ischia Jazz?

«L’associazione nasce sull’esperienza dell’Ischia Jazz 2009, che ha riscosso molti consensi tra gli appassionati ma non solo. L’obiettivo mio e degli altri soci è

quello di dare un seguito ad una manifestazione importante e di non relegarla unicamente al seppur nobile ruolo di festival estivo.

Semplicemente, vogliamo dare continuità, insistere, attivare insomma una sorta di radicamento sul territorio di queste esperienze musicali, che nell’immediato si manifestano ancora solo attraverso concerti ma che in futuro, come testimoniano del resto i due workshop organizzati ultimamente, vedremo arricchirsi di iniziative altrettanto interessanti.

Parlo della fotografia, o ancora di incontri sulle guide d’ascolto».

Qualche nome per le manifestazioni future?

«La Rassegna primaverile parte il 2 aprile con concerti che avranno una cadenza quindicinale nei vari locali che hanno già ospitato la versione winter ed in altri che si sono detti interessati, visti i recenti successi. C’è in programma un omaggio a Jimi Hendrix, in occasione del quarantennale della sua morte, a cura del trombettista Giovanni Falzone che ha immaginato nel suo ultimo lavoro l’incontro mai avvenuto tra Miles Davis e il chitarrista americano. È previsto poi il ‘Don Byron trio’ per il 30 aprile, mentre il 28 maggio è atteso il duo Fabrizio Bosso e Dado Moroni, due musicisti straordinari,

vincitori del Top Jazz 2009, rispettivamente per migliore tromba e migliore piano».

Grandi progetti e grandi nomi. Ma agli inizi non pensavate ai rischi di organizzare una manifestazione del genere in un’isola in cui la cultura musicale è debole e gli eventi non sono così frequenti?

«Il jazz non è certo una musica di massa, di questo ne siamo stati sempre ben consci, così come sappiamo benissimo che anche nelle grosse città un genere di nicchia come questo ha le sue difficoltà. Ma, se facciamo un rapporto tra il bacino di utenza su cui si muove Ischia e quello delle grosse città, l’affluenza qui ai concerti è molto soddisfacente. Per intenderci, la rassegna invernale che si conclude venerdì 12, organizzata in un periodo difficile, ha sempre portato a dei sold-out in tutti i locali. L’isola insomma, considerate le dimensioni e il tipo di musica, risponde benissimo». È una risposta inaspettata?

«Più che altro è una risposta augurata. Probabilmente qualche volta abbiamo addirittura sottovalutato il nostro pubblico, quando ad esempio abbiamo cercato di proporre qualcosa di più leggero in grado di accontentare tutti. E invece ad Ischia il concerto Be-Bop

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ha più risposta di un altro un po’ più commerciale.

Segno quindi che il pubblico sta crescendo ed è ormai maturo».

Tra i motivi del successo di Ischia Jazz anche i prezzi abbastanza contenuti dei biglietti.

«C’è la possibilità di ascoltare musicisti di fama internazionale ad un prezzo vantaggiosissimo: per l’appassionato di musica che vive ad Ischia l’occasione è ghiotta, abituato com’è a viaggiare pur di ascoltare artisti di qualità. In questo è la legge del mercato ad avvantaggiarci, perché il costo del musicista jazz è relativamente basso, soprattutto se confrontato con gente ben più seguita e dalla visibilità maggiore».

Anche per questo, il connubio musica-turismo ha funzionato con questa manifestazione.

«Le due parole Ischia e jazz messe vicino sono forti, creano un brand di sicuro impatto per gli appassionati. L’isola nell’immaginario dell’italiano è un posto in cui farsi un bagno, una settimana di terme; il jazz è una musica che ti coinvolge.

Legare queste due cose è il massimo. Noi lo abbiamo riscontrato dall’attenzione che viene dall’esterno, da appassionati e musicisti.

Una manifestazione che ha potenzialità incredibili anche e soprattutto per un’offerta turistica di qualità che punta ad un pubblico di una certa fascia sociale.

Oltre il concerto, si attiva così anche tutta una serie di servizi».

Avete trovato una via diversa per sfruttare l’immagine dell’isola e valorizzare il turismo.

«Certo, perché il discorso con le spiagge e le terme è strettamente legato all’at-

tività che stiamo facendo in questi anni. Se viene organizzato un workshop ad Ischia, certamente un giovane musicista preferirà un posto come il nostro, che rispetto ad altri offre tanto. Questo è il nostro vero elemento di forza, uno dei motivi per cui l’Ischia Jazz si sta imponendo nello scenario musicale».

Ischia stessa che valorizza il jazz e lo arricchisce.

«Assolutamente. In questo senso l’estate scorsa abbiamo organizzato l’evento che vide, all’interno della festa di Sant’Anna, gli Incognito esibirsi ad Ischia Ponte. Uno scenario suggestivo, con il Castello sullo sfondo, un po’ come è avvenuto con Elton John a Piedigrotta. Se si continuasse a ragionare in questi termini si potrebbe portare proprio una festa come quella di Sant’Anna oltre i confini nazionali.

Sulla scia degli Incognito si potrebbe puntare ad un gruppo come i Jamiroquai, oppure a qualche altra band apprezzata dai giovani, categoria che proprio non trova spazio tra gli eventi isolani».

Rispetto ad altre realtà, magari proprio giovanili, la manifestazione sembra non soffrire della mancanza tutta ischitana di infrastrutture e di una cultura musicale forte.

«Ischia jazz negli anni è cresciuta e quindi oggi si afferma nel panorama italiano come uno dei festival migliori e più conosciuti. Sull’isola ci sono delle realtà “sommerse” che non riescono a fare il grande salto, realtà come le scuole di musica o come i gruppi di appassionati, che sull’isola hanno numeri importanti.

Certamente non c’è stata un’attenzione particolare da parte di chi potrebbe

fare qualcosa anche in termini di investimenti infrastrutturali, e ancora oggi non si pensa a realizzare un auditorium, oppure una scuola di musica con tutti i crismi. Naturalmente questo è un punto di debolezza che riflette la bassa considerazione che la musica ha in tutta Italia, e anche qui ad Ischia a pagarne le conseguenze sono appassionati e ragazzi».

Uno sguardo proprio ai giovani: il rock e i suoi sottogeneri fanno parte della realtà nascosta isolana, dilettantistica per lo più. Proprio attraverso l’Ischia Jazz ci può essere un maggiore interesse tra i ragazzi verso il jazz anche suonato?

«Trovo normale che tra i ventenni il jazz sia meno ascoltato e suonato rispetto che il rock, sia per la difficoltà d’esecuzione, sia perché ad esso ci si arriva con un processo d’ascolto più lungo ed approfondito.

Ora, come nella musica la matrice comune è quella del blues, l’associazione Ischia Jazz è interessata anche a fenomeni rock, non possedendo assolutamente un approccio settario (come testimonia il già annunciato concerto dedicato ad Hendrix, musicista rock amato dai jazzisti). Partendo proprio dal presupposto che la musica è importante, l’organizzazione di cui faccio parte, caratterizzata da una struttura e capacità organizzativa più forti di quelle di ragazzi che cercano di promuovere la loro passione, è attenta a queste iniziative ed è anche orgogliosa di fare qualcosa, se è possibile, attraverso la cooperazione e la sinergia tra le parti. Perché la passione per la musica è totale e di certo non conosce generi».

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BREVI •

redazione@corrieredellisola.com

Sarà il grandissimo sassofonista Jerry Bergonzi a concludere la rassegna invernale

JAZZ WINTER, CHIUSURA COL BOTTO

A

rriva al capolinea l’edizione 2010 dell’Ischia Jazz Winter Club. Dopo otto appuntamenti che hanno avuto l’indubbio merito di rendere finalmente interessante e movimentata la brutta stagione isolana, il festival saluta il suo pubblico con un evento di caratura internazionale: sarà infatti il leggendario sassofonista statunitense Jerry Bergonzi ad essere protagonista Venerdì 12 febbraio all’Alchemie Friends Club con il suo quartetto Europeo, calando idealmente il sipario su un inverno all’insegna del grande Jazz.

Bergonzi, classe ’47, di chiara origine italiana («Mio padre e mia madre parlavano sempre in italiano….ma non tra di loro!» – ha ricordato più volte divertito), è largamente riconosciuto come una delle personalità di maggior spicco del panorama jazzistico internazionale, e addirittura come il sassofonista bianco che ha assimilato maggiormente la lezione coltraneana, suscitando l’approvazione trasversale di pubblico e critica ed influenzando moltissimi giovani sassofonisti, a riprova del ruolo di importanza centrale rivestito dall’artista e confermato anche dal contributo didattico come insegnante presso il Conservatorio del New England, dalle innumerevoli (ed apprezzate) lezioni video pubblicate anche su Youtube, o dalle collaborazioni con altri mostri sacri come George Garzone, Dave Brubeck e Jimmy Mulligan .

Ad accompagnare il tenorista di Boston nel tour italiano, che prima di Ischia toccherà Firenze e Torino, saranno tre professionisti di provata capacità tecnica: il fantasioso drummer Andrea Michelutti, il contrabbasso corposo e solido di Dave Santoro e l’eccellente tromba di Phil Grenadier, un trio che accompagna il

sax di Bergonzi già da anni e sul cui affiatamento non è possibile dubitare.

Il Jerry Bergonzi Quartet ha dunque il compito di chiudere una sequenza di concerti, anzi di successi, che fa davvero impressione, e che avvicina a buon diritto Ischia al gotha delle capitali jazzistiche italiane insieme a Perugia e Roma… e siamo solo all’inizio. Si possono solo

immaginare le infinite possibilità (non solo meramente culturali o musicali) che si apriranno tra un anno o due, quando il nome di Ischia Jazz si sarà rafforzato e cementato ancora di più, per un festival che minaccia, d’inverno o d’estate, di diventare per l’Isola l’ennesimo punto di eccellenza di cui andare orgogliosi.

Con lla sua canzone “I C “Ischia” hi ” presentata a RAI 2

FRANCESCO COLELLA PUNTA AL RADIO TOUR FESTIVAL

I

Francesco Di Meglio, Personal Financial Adviser - cell. 348 3812636

l 5 febbraio ha partecipato su Rai 2 ad “ Italia ti Canto”. Francesco Coltella, giovane artista isolano, dopo i successi ottenuti nel 2009 (tra cui il suo primo album d’inediti dal titolo Per sempre.. Mia prodotto dalla c.f.a.c. Group e dalla Smile Record di Napoli) ha fatto si che le telecamere della Rai approdassero a Ischia per presentare se stesso, il suo canto e la nostra splendida isola. Dopo l’intervista, Francesco ha eseguito la sua canzone inedita “ ISCHIA”.

“Questa canzone vuole essere prima di tutto una lode alla mia terra, ed ho voluto dedicarla a tutte le persone che mi hanno sempre seguito con affetto ed interesse, quando mi sono esibito nelle piazze isolane e non solo” ha detto lo scugnizzo foriano, davanti alle telecamere della Rai. Approdato finalmente sulle reti televisive nazionali, il ragazzino cresciuto tra i vicoli dell’isola si sente un vero e proprio

scugnizzo capace di cantare, ballare, recitare.

Uno che per davvero ama il palco e non può viverne senza.

Seguito nel suo esordio artistico dall’autore Vincenzo Capasso (affermatosi per aver scritto canzoni di successo per Gigi Finizio ma anche per avere collaborato con un mostro sacro della canzone italiana qual è Mina) Francesco ha partecipato in passato sempre in televisioni a trasmissioni mandate in onda sui canali Sky oltre che aver fatto capolino in numerose radio locali che trasmettono alcuni suoi pezzi inediti.

Ed ora, comprensibilmente ha bisogno del sostegno di tutti i suoi sostenitori ischitani per concretizzare il suo ingresso al concorso nazionale “Radio Tour Festival 2010”, semplicemente inviando un sms al 348 69 79 497 e scrivendo A57. Si puo inviare un solo sms al giorno al costo di un normale messaggio.

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• SPORT

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Il pareggio inatteso contro il Neapolis, l’affetto di Sergi e l’ingratitudine di Mattera

IL LATO IMPREVEDIBILE DEL CALCIO di Pancrazio Arcamone

U

no dei fattori che rende sempre interessante il gioco del calcio è l’imprevedibilità del risultato. Capita spesso che un incontro dal pronostico certo per la disparità dei valori, venga sovvertito dal campo. È quello che è successo domenica al ‘Mazzella’. La tanto vituperata Ischietta, che appena quattro giorni prima aveva stentato contro la derelitta Sibilla Bacoli, fa un figurone nientemeno che contro quel Neapolis che, dall’alto dei suoi 49 punti, viaggia a vele spiegate verso la Seconda Divisione. Unico avversario, il Pianura dei fratelli Cafasso. Il bello è che al fischio di chiusura del mediocre, per non dire scarso direttore di gara, il signor D’Angelo di Ascoli Piceno, a lamentarsi per la divisione della posta sia stata l’Ischia. E non tanto per qualche episodio sfavorevole, ma per un dominio territoriale cosi marcato che, ad un certo punto, ha fatto sorgere il dubbio che l’avversario non fosse la squadra di Moxedano, ma la sua brutta copia. Voglio sperare che il risultato non sia frutto di fattori contingenti come rendere la vita difficile al “parente” ricco, ma la presa di coscienza di un manipolo di ragazzini che ha la possibilità di creare grane a chiunque. Insomma si dovrà sudare, non ci si potrà mai rilassare, ma il traguardo della permanenza nella categoria si potrà tagliare.

Gli elogi a mister Monti sono d’obbligo. Merito suo se la squadra riesce a sciorinare prestazioni cosi toniche. Il buon ‘Billone’ sta trasmettendo ai suoi il suo antico carattere da guerriero mai domo.

Pochi fronzoli e tanta sostanza. Domenica mi è parso di guardare uno di quei vecchi film in bianco e nero. Poca scenografia, ma tanta sostanza. Il titolo ideale sarebbe stato “Libero di marcare a uomo”.

Intendiamoci, niente cate-

naccio, ma una disposizione tattica molto accorta, studiata per coprire gli spazi, presidiare le corsie esterne per costringere gli avversari ad avanzare per linee interne, e pronta a graffiare nelle ripartente.

Una goduria per chi come me ama i particolari che rendono intricante un gioco che spesso viene giudicato con superficialità. Sei bravo se vinci e un brocco se perdi. E questo a prescindere da quello che hai fatto nell’arco dei 90’. Altro elemento di interesse è stato il ritorno di Michele Sergi nelle vesti di ex. Il bomber con la sua partenza ha lasciato un vuoto enorme non tanto per le qualità tecniche sicuramente importanti, ma per quei valori umani che gli avevano fatto guadagnare un posto nei cuori degli sportivi isolani.

Il giocatore non è sceso in campo per squalifica, ma ha seguito la squadra per rivedere i suoi vecchi tifosi. Straordinario il comportamento tenuto, segno evidente di un affetto che non è, come spesso succede, frutto delle circostanze. Durante l’intervallo si è portato sotto la tribuna, salutando i presenti con molto calore. Toccante la manifestazione d’affetto venuta. Non contento alla fine è salito in tribuna incontrando i tifosi. Sergi, che sull’isola ha lasciato il cuore, non ha fatto mistero che, in un futuro non tanto lontano, spera di ritornare ad indossare la maglia dell’Ischia.

Si è detto comunque amareggiato nei confronti di chi sosteneva che lui sconsigliasse ai calciatori di scegliere Ischia, ed anzi ha sostenuto di aver più di una volta perorato la causa gialloblù. Nel vedere il comportamento di Sergi, non ho potuto fare a meno di pensare a chi, da ischitano cresciuto nell’Ischia, alla prima da avversario ha manifestato solo tanta ingratitudine.

Mi riferisco soprattutto a Peppe Mattera, che con la maglia del Pianura

Michele Sergi

non avvertì la necessità di esternare la propria riconoscenza verso i suoi vecchi tifosi. La sua scomposta esultanza in occasione dei due gol è stata una coltellata al cuore. Unica nota stonata in una giornata di festa, il solito ‘pistolotto’ tenuto da Enrico Scotti. Non si è

capito bene il destinatario nelle esternazioni. Preferiamo pensare che siamo noi di coccio duro, e che non comprendiamo bene la lingua Italiana. Stavolta mi è parso di capire che i problemi siano interni, mentre nell’ultima “omelia” era sembrato di capire il contrario. Comprendiamo

lo sfogo del d.g. che si è visto scaricare sulle spalle un “guaio” non indifferente. Anche a noi dà fastidio notare l’assenza di alcune figure che hanno prodotto i guai attuali, così come la presenza, giusto per farsi notare, da parte di qualcun altro durante le partite ufficiali. Ma non si può continuare sempre con questo tiritera. Se si è data la propria disponibilità ad abbracciare un progetto disperato come la rinascita dell’Ischia, non ci si deve lamentare. Il rischio di trovarsi con pochi compagni di viaggio, credo sia stato valutato dall’inizio.

Intanto consoliamoci con due notizie. Da un lato, Castagna. Credo che l’ex presidente trascorre più tempo intorno all’Ischia che nella sua azienda.

Bravo. Ecco un uomo di parola, merce rara ai giorni d’oggi. Dall’altro l’arrivo in prova di altri tre calciatori.

Zuccolilli, centrocampista argentino, l’attaccante Guzman e l’esterno sinistro classe ’86 Padula.

Potrebbero risolvere parecchi problemi, ma prima dovranno passare l’esame a cui li sottoporrà Monti.

Infine, corre voce che tra chi segue la squadra in trasferta ci sia qualcuno che finisce per gravare sulle già esigue risorse economiche. Ci siamo informati, e dati alla mano abbiamo potuto constatare che non più di sette-otto persone è al seguito. Quando capita che la ciurma aumenti, le spese non ricadono sulla società. Trovo comunque singolare che un dirigente non possa seguire la squadra perché finirebbe per incidere sui costi. A questo punto voglio fare un invito a tutti: finite di spargere veleno. Se volete collaborare fatelo, diversamente fateci il piacere di non rompere.

Il Forio vola, mentre il Barano paga ancora una volta gli errori del suo portiere.

Ed il Lacco di Salatiello continua la rincorsa alla salvezza

PROCIDA, SCONFITTA INDOLORE

L

a domenica delle isolane di Promozione è finita due a due. Vincono Forio e Lacco Ameno, perdono Barano e Procida.

Brucia la sconfitta della squadra di Citarelli, giunta ad una manciata di minuti dalla fine contro quel San Pio Mondragone che è l’unica avversaria ad insediare il salto in Eccellenza. La partita ha lasciato una coda di polemiche per alcune decisioni arbitrali non sempre comprensibili. Evidentemente il signor Viola di Bari si è lasciato condizionare dall’ambiente. Il Procida cade comunque in piedi. La sconfitta contro la diretta inseguitrice ci può stare, tanto più che è giunta in campo avverso. Quel che conta è che la squadra ha dimostrato carattere, caratteristica indispensabile per centrare gli obiettivi prefissi. Siamo sicuri che già da domenica prossima il Procida riprenderà quella marcia trionfale verso la promozione. Il Barano incassa altre quattro reti. Ancora una volta protagonista in negativo il portiere. Almeno questo dicono le

cronache. Tagliatatela ha commesso qualche altro errore decisivo.

Purtroppo quello dell’estremo difensore è stato il vero tallone d’Achille per gli aquilotti. Gli errori si stanno pagando a caro prezzo.

Con un estremo difensore più attento, la posizione di classifica sarebbe diversa. La squadra è buona. Ci sono individualità di spicco, intorno ad un gruppo formato da calciatori tutto sommato validi.

Materiale umano che dovrebbe consentire ben altra collocazione in classifica. Se ciò non avviene, resta da capire perché. Delle squadre scese al ‘Don Luigi Di Iorio’, poche hanno manifestato una marcata superiorità. Forse, anziché trovare tasselli per rinforzare reparto gia sufficienti, sarebbe stato più oculato guardarsi intorno alla ricerca di un estremo difensore. L’augurio è che i tanti errori alla fine non debbano costare caro. Il Lacco di Salatiello continua nella sua marcia verso quella salvezza che all’inizio sembrava utopia. Contro l’Acerrana è bastato un gol di Buono giunto a

pochi minuti dal termine. Tre punti che partano i lacchesi a quota ventisette, una posizione di classifica più vicina alla zona play off, che alla play out. Bravo Salatiello il merito maggiore di questo autentico miracolo è soprattutto suo.

Il Forio ormai non si ferma più. I biancoverdi hanno innescato la quinta marcia, e viaggiano col vento in poppa verso gli spareggi.

L’Intercasertana è stata regolata con irridente facilità. Con i tre punti i foriani si portano al quarto posto in classifica, confermando ancora una volta, qualora ce ne fosse stato bisogno, di essere tra le formazioni più attrezzate del girone. Senza quella partenza stentata, ora rivaleggerebbe con i cugini del Procida. La speranza è che anche dall’accesso secondario gli uomini del presidente Nicolella,riescano a regalare ai foriani il tanto sperato salto in Eccellenza. Tra le note positive oltre il risultato, il recupero di Savio. Una pedina fondamentale nell’economia del gioco.

[Pancrazio Arcamone]

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TEATRO •

redazione@corrieredellisola.com

La terza edizione di Ischia Teatro Festival conferma il crescente interesse dell’isola verso la settima arte

LA RINASCITA DEL TEATRO

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Ischia e il teatro, una storia lunga e difficile.

Un rapporto che negli ultimi anni ha visto in scena solo grandi silenzi, nel ricordo di glorie passate e di un movimento che negli anni ‘80 era riuscito a ritagliarsi uno spazio importante all’interno degli eventi isolani.

I grandi amori però non si scordano mai e, grazie all’interesse di un manipolo di appassionati irriducibili e alla rinnovata voglia di teatro del pubblico, gli ultimi anni si segnalano per il ritorno, prima impensabile, di una serie di manifestazioni volte a riqualificare la settima arte sull’isola.

In questo contesto di rinnovamento si inserisce come protagonista assoluta l’associazione “Amici per il teatro” e l’azione tenace del suo presidente Enzo Boffelli, celebre ormai per la sua battaglia

a favore di una struttura che valorizzi la passione e il lavoro di tanti ischitani dediti al teatro.

L’esperienza felice dell’”Ischia Teatro Festival”, giunta quest’anno alla terza edizione, aggiunge ancora credibilità alle intenzioni dell’associazione tutta e si configura come vera e propria manna dal cielo per appassionati e attori ischitani. Un festival che per quanto possa

sembrare giovane ha una storia lunga, che affonda le radici in esperienze lontane venticinque anni: «La manifestazione è il prosieguo di quella che era la rassegna teatrale ideata da Gianni D’Amico e Domenico Di Meglio nella metà degli anni ottanta» spiega Enzo Boffelli. Proprio la fine di quell’esperienza, avvenuta nei primi anni ‘90, ha segnato l’inizio della crisi del teatro ad Ischia,

con le compagnie isolate le une contro le altre «e la politica che ha preso direzioni diverse». Una situazione di certo non facile, da cui però l’isola della messa in scena è riuscita ad uscire. Tra i motivi di questa rinascita, oltre ad un pubblico sempre più sensibile e «ad una politica che negli ultimi tempi è tornata ad interessarsi alla tematica, va segnalata soprattutto la rinata coesione tra le compagnie teatrali isolane». Rinascita che sembra aver preso la strada giusta, come certificano le tante compagnie che si avvicenderanno sul palco in questi mesi. «Ischia non è caratterizzata da un grosso movimento ufficiale, ma ufficiosamente ci sono tanti ragazzi che fanno teatro».

La mancanza di una struttura rende però il tutto più difficile, perché così «viene penalizzato l’intero movimento, dal momento che nessuno può permettersi le cifre per affittare la sala».

L’iniziativa “Uniti per il teatro”, promossa proprio dall’associazione, punta a quello, punta fortemente al celeberrimo polifunzionale. «Il Comune d’Ischia, che ha ascoltato le nostre necessità, ci ha assicurato che la sala teatro sarà a nostra disposizione a breve», il che avrebbe dei risvolti assolutamente positivi, in grado di potenziare il movimento tutto, valorizzando talenti che non potrebbero perfezionarsi

PROGRAMMA «senza le strutture e di conseguenza senza uno studio costante».

Un discorso che tocca direttamente anche il turismo perché «le strutture fisse permettono non solo una programmazione per tutto l’anno, ma anche l’esibizione di compagnie di professionisti della terraferma, cosicché non solo si aiuta i giovani dilettanti isolani a migliorare guardando gli attori già affermati, ma si può altresì interessare un pubblico non solamente locale». Per arrivare a questo però bisogna anche abituare il pubblico ad una dimensione teatrale riscontrabile adesso solo in città, magari anche attraverso le piccole cose, «come il posto riservato per l’abbonato, opzione in più novità dell’Ischia teatro festival 2010». Abituare soprattutto i giovani, che a partire dall’anno prossimo «saranno impegnati assieme alle compagnie a replicare a scuola le rappresentazioni presentate in manifestazioni ufficiali». Un modo intelligente per trasmettere ai ragazzi l’energia del teatro, facendo loro scoprire i segreti di un’arte da non sottovalutare, «da cui si possono trarre benefici a livello caratteriale, sociale. Perché il teatro è passione pura».

[Cristian Messina]

Galano Trasporti SPEDIZIONI NAZIONALI a partire da € 7,00 SPEDIZIONI INTERNAZIONALI a partire da € 15,00

24 e 25 febbraio Compagnia teatrale DIVINI COMMEDIANTI in BASTA POCO PER ESSERE FELICI Commedia in due atti tratta da un opera di Jorge Amado libero adattamento di Rita Belgiovine . Orario spettacoli 20:30 3 e 4 marzo Compagnia teatrale GIANNINO MESSINA in ‘A CAMMARERA NOVA Commedia in tre atti di Eduardo Scarpetta.

Orario spettacoli 20:30 17 e 18 marzo Filodrammatica CANESTRINI in ANGELAROSA SCHIAVONE Commedia in due atti di Gaetano Di Maio orario spettacoli 20:30 24 e 25 marzo Compagnia teatrale DON BOSCO in NU’ PASTICCIO Commedia in tre atti di Eduardo Scarpetta orario spettacoli 20:30 31marzo e 1 aprile Compagnia teatrale ALESSANDRO MANZONI in ANGELI PER AMORE Opera in due tempi di GIOVANNA MASTROIANNI orario spettacoli 21:00 14 e 15 aprile Gruppo teatrale UOMINI DI MONDO in TAXI A DUE PIAZZE Commedia brillante in due atti di RAY COONEY orario spettacoli ore 21:00 19 aprile Ricordando – ingresso libero Eduardo Cocciardo e Antonella Pascale FARINA DI BUE Commedia scritta e diretta da Eduardo Cocciardo con Enzo Boffelli e Pietro Di Meglio Tutti gli spettacoli saranno tenuti presso il Cineteatro Excelsior Prevendita € 5,00 Botteghino € 7,OO ABBONAMENTO € 25,OO Gli abbonamenti danno diritto al posto riservato in sala nel settore abbonati.

Info line 3496502057

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GIUSY. E’ IL TEATRO, L’ULTIMO SUO SOGNO DA REALIZZARE! FOTOGOSSIP Un’aspetto vagamente orientale, la spumeggiante ragazza di Barano si sente animata da una grande energia ed insegue il suo talento naturale

“SPARASPILLI” MEGLIO DI … DANTE!

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na vellutata pelle leggermente olivastra e due occhi orientaleggianti. Giusy Iacono, modella e aspirante attrice teatrale, dopo aver ultimato i sui studi al liceo classico, si è gettata con entusiasmo nel mondo del teatro. “Dopo i lunghi anni di esperienza scolastica e la conclusione degli studi al liceo classico, credo proprio che sia giunto il momento di dedicarmi alla mia passione per il teatro. Questo è il mio sogno! Può sembrare curioso, ma i miei genitori si sono conosciuti e poi persi nel loro amore, proprio tra una risata e una battuta da recitare. Fare teatro per me é vita, distrazione, punto di ritrovo

con gli amici d’infanzia e tanta speranza per il futuro. Solo chi prova a salire su un palco, sa cosa si può regalare e cosa si può ricevere dal teatro: emozioni forti ed intense. E’ li che fuoriesce dalla nostra corazza fisica il bambino che c’è in noi.

Quando recito cerco di interpretare la scena rimanendo me stessa, rendendola unica, soggettiva, personale.” Giusy parla in maniera convinta , entusiasta della vita che conduce. E mentre gesticola, intravedo che quel suo viso da Pocaontas è caratterizzato da una chioma bruna e lucente, ornata da una ciocca di capelli molto particolare:”Tutti all’inizio non si accorgono

a cura di DALILA SGHAIER

di questo particolare. Solo chi ha occhio critico la riconosce subito. Perchè ho una ciocca di capelli perfettamente bianchi, che alla mia giovanissima età preferisco lasciare cosi perchè fa parte di me, della mia vita.” Il tempo di una breve pausa, che il discorso subito riprende come un fiume in piena.

“Mia madre nel periodo della gravidanza aveva una voglia matta di mozzarella, e questo è il risultato: una ciocca bianca di capelli! La cosa strana è che quella della mozzarella, sembra essere una costante nella mia vita.

Difatti il lavoro del mio

fidanzato è proprio quello di rifornire di mozzarella il mercato isolano. Ormai – dice divertita - la mozzarella mi perseguita!”. Poi con un sorriso sincero conclude:”vorrei aggiungere un’ultima cosa che per me è importante: sono contenta di vivere la mia vita nella semplicità di casa mia. Adoro la mia consigliera per eccellenza: la mia dolcissima nonna, che mi da le su “dritte”: dal vestito da indossare, all’acconciatura. E senza di lei, davvero non so come farei!! Il sogno più grande per me resta il teatro. Tutti gli altri sento di averli già sono realizzati!

Grandi festeggiamenti la settimana scorsa per i novant’anni del mitico Gianni Lauro detto “Sparaspilli” (in foto con la sua fan, la parrucchiera Valentina Mennella) che ha incantato ancora una volta i tanti amici ed ha animato una bellissima serata conviviale. Vestito alla Dante Alighieri, “Sparaspilli” ha narrato fatti, aneddoti e personaggi della Ischia di un tempo. Il tutto contenuto nel suo gettonatissimo e richiestissimo libro “Ischia, in cielo e in terra - seconda edizione riveduta e scorretta con l’aggiungimento di nuovi avvenimenti” (sottotitolo: Isclani Populi Sparaspilli POERICA Incipit, qui non moritur sempre vivet) pubblicato dalla Cefim Editrice

E MAURIZIO FA LE PROVE …

Da “uomo-ombra” a protagonista della politica isolana? Mai dire mai e quindi Maurizio sembra che si stia preparando alla discesa in campo, per conquistare un seggio al consiglio comunale. Quale?

Secondo i bene informati, le elezioni a distanza più ravvicinata sull’isola ci saranno a Casamicciola, comune nel quale Maurizio è assai ben introdotto fra la gente…