O2 PSICOLOGIA 1

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O S S I G E N O

P E R

L A

T U A

M E N T E

VIVERE MEGLIO

La Psicologia del Benessere

Wine Therapy DALLE SPA IL NUOVO ELISIR DI BELLEZZA

IL PERSONAGGIO

MEL GIBSON

Tra genio e follia, la psicologia del regista delle emozioni

WII FIT

Il benessere diventa videogioco

DOSSIER

IL NATURAL SELF IMPROVEMENT


Terme del Tufaro Quando il benessere diventa un’esperienza meravigliosa e multiforme Terme del Tufaro è un complesso termale che offre il piacere di benessere e cura. Un hotel d’arte dove l’uso sapiente e innovativo del colore rende l’ospitalità ancor più accattivante. Una posizione privilegiata, punto di partenza verso le località turistiche e archeologiche più famose della Campania. Il complesso turistico-termale è stato costruito intorno all’antica sorgente del Tufaro, le cui acque minerali hanno spiccate proprietà terapeutiche, preventive e riabilitative. Una struttura moderna, lineare, dove la progettualità architettonica si fonde con lo spirito creativo e con l’arte che si coniuga con relax, terapia e benessere nel verde di una natura rigogliosa. Terme del Tufaro Spa & hotel Località Tufaro - Contursi Terme (SA)

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Editoriale “Overdose” di benessere

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i benessere se ne parla ormai ovunque. Che siate degli attivisti in tal senso oppure non ancora, potete leggere e sentire questa parola quotidianamente. Viene accostata ad una moltitudine di prodotti: alcuni sono veramente centrati sul tema e propongono soluzioni valide e potenzialmente efficaci, altri con il benessere hanno veramente poco a che fare. Ma, in un contesto socio-economico come quello attuale, si può comprendere che si vada ben oltre le tradizionali leggi di marketing commerciale. A noi di O2, che abbiamo a che fare con pubblicazioni sul benessere psico fisico fin dagli albori, questo non dispiace. Che vi sia una crescente coscienza culturale, volta a determinare condizioni di approccio olistico e positivo della nostra esistenza, è estremamente positivo, soprattutto in considerazione del fatto che il benessere viene ormai percepito come un bisogno primario e non più un lusso per pochi eletti o fanatici esoteristi. Bisogna però imparare a schermarsi dalle astrusità nascenti da dubbi e, alquanto tristi, offerte di mercato. Ormai basta avere nel bancone uno shampoo ed uno spazzolino da denti (se non peggio…) per definire quello come “area benessere”. Anche altisonanti nomi di centri benessere, Spa, non lesinano nell’offrire la garanzia di una perseguibile armonia mente-corpo che spesso invece rimane troppo, fin troppo, sbilanciata sulla sola parola “corpo”. Il problema è che, se da un lato le Spa sono in grado di offrire trattamenti eccellenti ed ambienti piacevoli ed originali, sul versante “mente” vi è ancora molto da fare e da sviluppare. Perché il vero benessere lo si raggiunge quando questo riguarda la vita di tutti i giorni, ed è frutto imprescindibile di una volontà di intraprendere un percorso di crescita e sviluppo interiore, senza che vi siano necessariamente patologie scatenanti. Quello che auspichiamo è che le Spa, i centri benessere, riescano ad integrare quelle funzioni necessarie atte a dare all’utente lo stimolo affinchè si avvii, realmente, il processo emozionale che porti al raggiungimento dell’armonia mente-corpo, e che l’individuo acquisisca autonomamente le conoscenze necessarie, per distinguere le offerte realmente positive da quelle volgarmente mercificate. O2 psicologia nasce con l’intento di affrontare tematiche psicologiche con un approccio umanista e positivo, con una particolare attenzione alla nostra sfera emozionale ed allo sviluppo positivo di essa: per questo il nostro richiamo all’arte sarà una presenza costante ed importante, perché riteniamo non vi sia mezzo migliore per l’espressione e per lo sviluppo della nostra interiorità. Un semplice ma essenziale consiglio per “l’uso di O2”: leggetela ascoltando musica, che sia la vostra preferita o attraverso i link presenti sulla rivista e le emozioni cominceranno a fluire… Sergio Pisano Psicologo www.myspace.com/spisano


OSSIGENO PER LA TUA MENTE

Anno 1 Numero 1

www.oxygenemedia.it O2 Psicologia è pubblicata nei seguenti paesi

Spagna USA

Be Well Read

Italia

www.zinio.com

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Sommario 6 12 20 26 32 38 45 48 58

Psicologia del Benessere

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L’esperto ti aiuta a vivere meglio

Sport & Movimento

Il tuo antidoto contro stress, ansia e depressione

Medicina Olistica

La dolcezza che ti fa bene

Musica: l’arte dell’emozione

Quando il suono ti porta in fondo all’anima

L’interconnessione

Il cammino buddhista che parla a tutte le culture

Arte & Psicologia

Scopri se anche tu sei un artista

Esperienze Guidate

Un racconto e la tua immaginazione...

DOSSIER Natural Self Improvement Il segreto della felicità

Estetica del Sesso e dei Sentimenti

Piccolo vademecum per difendersi dalla volgarità

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66 Emozionalità - Razionalità 72 Test 76 Il personaggio: Mel Gibson 84 Psicologia del Benessere nelle Spa 90 Wine Therapy 96 Wii Fit 102 Biblioterapia 108 Musicoterapia 116 Frecce Tricolore Come risolvere l’eterno conflitto umano

Sei Emozionale o Razionale?

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In bilico tra genio e sregolatezza

La psico counseling, il futuro dei centri wellness

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Bellezza e giovinezza racchiuse in un acino

Il benessere diventa videogioco

Ti curo con un libro...

La magia della musica per stare bene

Allena la mente come i mitici piloti tricolore!

Direttore Responsabile Dr. Sergio Pisano Caporedattrice Dott. ssa Francesca Viti Art Director Mario Spiniello Marketing Dott. ssa Anna Roca Grafica Katia Zimmaro Licenze Internazionali Special Project Cinzia Pisano

Collaboratori Dott. ssa Melina Chiapparino, Dott. Leonardo Milani, Bald Eagle, Dott. ssa Rosa Mininno, Giulia Cremaschi Trovesi, Dott. ssa Manuela Ruggiero, Stefania Napoletano, Amanda Travasi, Giulia Valenti, Luigi Drena Distributore Italia Parrini & C. Versione Digitale www.zinio.com Aut. Trib. Benevento n.17/2008 - 10/12/08 Stampa Arti grafiche Boccia (SA)

96 Editore Oxygene s.r.l. Sede legale Via Taburno, 70 - Montesarchio (BN) Indirizzo Redazione Via G. Dorso, 13 - Avellino Phone 0825 289217 - Fax 0825 781734 info@oxygenemedia.it www.oxygenemedia.it

<ISSN 1974-2878>


BENESSERE


Psicologia del Benessere Dott. Leonardo Milani Psicologo

Una filosofia per migliorare la qualità della vita a qualunque età e in qualunque condizione

WEB RADIO MUSICA CONSIGLIATA PER LA LETTURA www.smoothjazz.com

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’uomo sembra aver dimenticato la capacità di conoscersi e di dirigersi, qualità peraltro che dovrebbe essere naturale. Vivendo in modo talvolta meccanico e frettoloso ha diminuito la propria consapevolezza a favore di una modalità di vita attenta più alle soddisfazioni materiali di desideri creati da altri, che all’ascolto delle pro-



Cambiare è in nostro potere, il solo passo da fare è desiderare di farlo, solo allora l’energia può essere efficace prie esig enze ed aspettative. Pur svolgendo con successo tante attività, spesso pag a dei prezzi molto alti per questa mancanza di consapevolezza. Molti rinunciano alla propria autorealizzazione credendo di non essere all’altezza di compiti che invece potrebbero concretizzare e spesso, si rifugiano nelle illusioni di un falso benessere, che si rivela tale quando fa capolino il malessere che può esprimersi con un indefinibile disagio, con la malinconia o con veri e propri disturbi. In effetti ciascuno di noi ha sperimentato che l’energia mal diretta provoca inconvenienti non solo a livello fisico, ma anche affettivo e professionale: il corpo ci invia segnali, spesso inascoltati, come il mal di testa, l’insonnia, i disturbi g astrici o la stanchezza, periodi in cui si ha mancanza di motivazione. In molti casi è addirittura il sonno a rimetterci: durante la notte il cer vello rimane ancorato ai problemi da risolvere e il risveglio, se di risveglio si può parlare, non è accompagnato dalla sensazione di essere riposati. Altre volte i disturbi psicosomatici ci inducono ad un riposo obbligato e a terapie che in effetti non colg ono l’essenza e il motivo di cer ti malesseri. Infatti, molte di queste malattie sono la conseguenza della reazione dell’org anismo che ha superato la soglia di soppor tazione, ed è così che più viviamo in modo stressato, più diventiamo indifesi

allo stress stesso. E’ un circolo vizioso. In questi casi cosa si fa? Spesso agiamo seguendo la volontà o la razionalità pensando di poter impor re al nostro org anismo un ulteriore sforzo, ma in certi casi ci sembra di andare in direzione contraria. Per esempio, quando abbiamo voglia di rilassarci o di abbandonare certe preoccupazioni, spesso continuiamo ad essere preoccupati e a rimanere tesi senza una ragione evidente. Il cer vello non riesce a comandare cer ti meccanismi che sembrano sotto il controllo di una par te diversa. La volontà è uno str umento straordinario che ha un g rande potere e che ci per mette di attivare azioni e compor tamenti verso obiettivi personali. Con la razionalità e la volontà possiamo decidere di fare un movimento, di mangiare, di prendere un og getto con la mano, di andare a dor mire o di smettere di fumare. Pur troppo, con la stessa logica non possiamo decidere di dor mire bene, di digerire efficacemente, di essere rilassati in una situazione di crisi o evitare di diventare rossi in una situazione imbarazzante. Anzi, più ci sforziamo, più il problema aumenta. Ma se lo si desidera perché non accade? Perché più ci si sforza, peg gio è? In realtà ciò che spinge l’uomo all’azione nasce da una “profondità” che ha qualcosa di vag o, d’indefinibile. Quello che realmente fa agire una persona

Ogni volta che la mente scruta dentro di sé scopre tesori meravigliosi

L. Milani

Psicologia del Benessere

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Le connessioni tra il corpo e la mente sono oggi provate scientificamente. Il nostro benessere fisico è strettamente legato al nostro benessere psichico...

Istituto di Psicologia del Benessere www.psicologiadelbenessere.it

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a psicologia del benessere è stata messa a punto dallo psicologo Leonardo Milani.

Partendo da esperienze di neuropsicologia e di sviluppo pesonale, ha strutturato una serie di tecniche che, attraverso passaggi specifici, insegna come orientare in modo autonomo la propria mente per meglio gestire le energie e valorizzare le proprie potenzialità. La formazione psicologica del Prof. Milani si è sviluppata dapprima nel campo della psicomotricità applicata all’età evolutiva (Formazione universitaria con il Prof. Vayer, docente all’Università di Rennes), in seguito ha affrontato i temi del cambiamento e del controllo degli stati mentali. Nell’ambito educativo sviluppa ricerche sperimentali pubblicate sulla rivista “La vita scolastica “. Nel 1980 ha fondato l’Istituto Ricerche in Dinamiche Educative, oggi Istituto di Psicologia del Benessere, dove ha insegnato, e tuttora insegna personalmente, le tecniche di automiglioramento e di autostima. Negli anni successivi viene inviato, come ricercatore, in vari paesi del mondo dove conosce le più svariate tecniche di controllo della mente, sia da un punto di vista scientifico sia spirituale, nei vari rituali di autoguarigione e purificazione. E’ in quest’ottica che ha sviluppato conoscenze e strumenti atti a comandare i processi cognitivi che determinano la gestione delle energie e della realtà cercando sempre risposte scientifiche a supporto di ogni tecnica mentale o psicofisica. Ha fondato e dirige la Scuola di Formazione per Docenti di Psicologia del benessere. Dal 1993 è docente di “Leadership e Leadership interiore” presso la Scuola di Guerra Aerea dell’Aeronautica Militare Italiana. Attualmente ha messo il metodo a disposizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale, Frecce Tricolori, dove è inserito come Mental Trainer.

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O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 1


...lo stress, ciò che facciamo, ciò che pensiamo o mangiamo influenzano il sistema immunitario aumentando o abbassando le difese

è una convinzione profonda che oltrepassa le soglie della volontà e lottare contro queste convinzioni è impossibile. Pur troppo alcune nostre convinzioni ci sono favorevoli, altre no, altre ancora, str utturate a causa di esperienze neg ative, ci sono or mai poco utili. E quando ci si rende conto che occor re cambiare, si lotta per farlo, ma spesso qualcosa agisce “al di là” di noi; più si lotta, più ci si allontana dalla soluzione. Esiste un “ter ritorio mentale”, oltre alla volontà, che ha un potere decisionale così for te che spesso ha il sopravvento sui processi volontari. In questa par te della mente si costr uiscono e si deter minano le nostre convinzioni, si org anizzano e si finalizzano i nostri compor tamenti. Questa forza ci muove verso successi o fallimenti, muove l’energia contro di noi o in nostro favore. All’inter no di questo “ter ritorio” ci sono le infor mazioni che sottendono la vita emozionale e reattiva del nostro org anismo, ci sono i dati che deter minano il nostro stato di salute e di autostima: il suo linguag gio è l’immaginazione. Il cer vello umano, con la sua capacità di immaginare, possiede una delle cose più impor tanti per la vita. Siamo dotati di un’ immaginazione così ricca che ci ha per messo di costr uire, di concepire azioni e cose così straordinarie che si tramandano di g enerazione in generazione. E’ triste pensare che la stessa intelligenza ci por ti a

compiere atti o ad avere atteg giamenti che tendono a distr ug g erci.Occor re ritor nare ad essere consapevoli del nostro potere: attraverso quale str umento lo possiamo fare? A l cun e tecn i ch e, sp eci a l m en te quel l e orientali, hanno for mato la base delle scuole di pensiero che facevano capo alle varie religioni; altre più recenti, ma con suppor ti di sperimentazione scientifica più rig orosa, sono nate per andare incontro alle esigenze e alle necessità del nostro modo di vivere. Tra queste, la psicologia del benessere è quella che può for nire str umenti e indicazioni riguardo lo sviluppo personale e l’automiglioramento. Cambiare è in nostro potere: il solo passo da fare è desiderare di farlo e contattare il prog ramma nascosto dell’intelligenza per comunicargli l’idea di un miglioramento, solo allora l’energia può essere efficace. Ogni persona, infatti, ha un potenziale di energia che può por tarla a diventare più serena ed equilibrata, o farla agire perseguendo cer ti obiettivi senza perdere, in modo assolutamente inutile, energia preziosa. La mag gior par te delle persone non riesce a farlo, probabilmente non gliel’hanno mai insegnato: il potere e la fiducia che hanno nella loro mente non è sufficiente per far scattare i meccanismi appropriati. Ma cambiare si può. Serve solo un metodo.

Lascia che la vita che ti gira intorno ti attraversi l’anima

L. Milani

Psicologia del Benessere

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SPORT


S port & Movimento

per vincere ansia e depressione

Oltre a migliorare la salute e la forma fisica lo sport ha un impatto importantissimo sul benessere psicologico della persona Migliora la sensazione di efficacia e di fiducia in se stessi ed offre delle distrazioni positive


“Lo Sport migliora la sensazione di efficacia e di fiducia in se stessi, offre delle distrazioni positive...

Lo sport rafforza il corpo e la mente, integra gli individui nella società, dà loro speranza, fiducia e l’autostima

”N

Jaques Rogge

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egli ultimi trent’anni l’industria legata al benessere fisico si è affermata in tutto l’occidente assumendo proporzioni e importanza impensabili fino a poco tempo prima. La spiegazione è semplice. Si è compresa l’importanza dello sport come fattore protettivo di numerose e gravi patologie e si é accertato l’ effetto positivo che l’esercizio ha non soltanto sul fisico ma anche sulla mente. Oltre a migliorare la salute e la forma fisica lo sport ha un impatto importantissimo sul benessere psicologico della persona. In particolare una serie di studi che si

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sono susseguiti a partire dagli anni ottanta partendo dall’esame della relazione tra movimento fisico e disturbi ansioso depressivi hanno dimostrato come lo sport, praticato in maniera regolare, possa avere dei risultati straordinari nel trattamento di tali patologie. L’esercizio aerobico, particolarmente indicato per combattere stati ansioso depressivi, agisce direttamente sulla circolazione sanguigna migliorandola, sull’attivitá neuronale incrementando la produzione cellulare e favorendo il rilascio di un numero maggiore di endorfine, le sostanze chimiche che agiscono sulla regolazione dell’umore. Secondo Larry Leith, docente dell’università


...aumenta la nostra autostima, fornisce nuovi strumenti per combattere stati d’animo negativi”

“La Danse” Henri Matisse Olio su tela (1910)

Un atleta deve essere non solo un campione nello sport, ma anche un modello di umanità. Abbiate sempre comportamenti

di Toronto, in Canada, e studioso della relazione tra esercizio fisico e salute, 20 minuti di corsa, effettuata per tre volte a settimana per 10 settimane, producono sul corpo effetti a breve termine, paragonabili a quelli prodotti da un comune ansiolitico. Una moderata attività fisica, nel caso di coloro che soffrono di un disturbo di ansia generalizzata, o di depressione è un’abitudine di vita che potrebbe permettere di ridurre notevolmente l’utilizzo di farmaci se non addirittura di sostituirlo. La prof. Kristin Vicker-Douglas, una psicologa della Clinica Mayo (Rochester, Minnesota), ha sintetizzato esaustivamente su quali siano i numerosi benefici che l’esercizio fisico regolare ha sulla psiche

e in che modo costituisca una efficace strategia per gestire gli effetti dell’ansia e della depressione: Migliora la sensazione di efficacia e di fiducia in se stessi: quando si è depressi ci si sente incapaci di prendersi cura di noi stessi e di assumersi responsabilità. Praticare sport implica il porsi un obiettivo che per quanto minimo (una passeggiata quotidiana di 15 minuti), aiuta, una volta compiuto, a infondersi fiducia nelle nostre capacità di raggiungere delle mete e quindi di gestire i nostri sintomi depressivi. Offre delle distrazioni positive: quando ci sentiamo depressi o ansiosi non riusciamo a concentrarci su niente di diverso da noi. Questa at-

personali che incoraggino e stimolino al bene

Papa Giovanni Paolo II

Sport & Movimento

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I campioni non si costruiscono in palestra. Si costruiscono dall’interno, partendo da qualcosa che hanno nel profondo: un desiderio, un sogno, una visione. Devono avere l’abilità e la volontà. Ma la volontà deve essere più forte dell’abilità Cassius Clay (Mohamed Ali)


Vivere lo sport come un momento piacevole, integrandolo nella vita di tutti i giorni tenzione ossesiva a noi stessi ci immobilizza e ci fa chiudere all’esterno impedendoci di affrontare in maniera efficace le nostre difficoltà. L’attività fisica ci aiuta a focalizzarci su pensieri e progetti più piacevoli e positivi. Aumenta la nostra autostima: quando ci sentiamo ansiosi o depressi la nostra autostima è molto bassa. Fare dell’esercizio fisico, anche moderato, ci fa sentire più attraenti fisicamente e più “meritevoli”. Se facciamo qualcosa per noi, vuol dire che ci consideriamo abbastanza importanti da concedercelo. Permette di effettuare un confronto positivo: tutti i mutamenti che avvengono nel nostro organismo mentre svolgiamo un attività fisica – nel respiro, sudorazione, aumento delle pulsazioni – sono simili a quelli che avvertiamo in caso di ansia o addirittura di attacchi di panico. Nel caso dell’attività fisica questi cambiamenti non vengono associati più ad una situazione di sofferenza emotiva. Questo, con il tempo, da luogo ad una sorta di de-condizionamento: alcuni segnali fisici che prima suscitavano paura e venivano associati ad una situazione di pericolo adesso vengono associati a situazioni piacevoli o neutre, e di conseguenza non spaventano più. Fornisce dei rinforzi ambientali: spesso quando siamo depressi tendiamo ad isolarci. Fare dell’attività fisica all’aria aperta o in palestra ci permette di entrare in contatto con la natura o con altre persone e di poter sperimentare le sensazioni buone che provengono da questi contatti. Fornisce nuovi strumenti per combatte-

re stati d’animo negativi: spesso si cerca di affrontare i propri stati di ansia e depressione ritirandosi in se stessi, rimuginando, o addirittura mettendo in atto comportamenti dannosi per la nostra salute (bere, abusare di farmaci o altre sostanze). Fare qualcosa di ‘attivo’ per stare meglio rinforza la fiducia nella nostra capacità di affrontare le difficoltà in maniera efficace. Sapere che la pratica dello sport faccia bene non è sempre un motivo sufficiente per iniziare a praticarlo regolarmente. La maggior parte delle persone si propone di iniziare un’attività fisica regolare ma o non inizia affatto oppure interrompe dopo breve tempo. Per tutti è difficile avere la giusta determinazione e perseveranza, tanto più lo è per le persone che soffrono di ansia o depressione. Le persone ansiose sono a volte troppo spaventate e preoccupate per intraprendere uno sport mentre chi è affetto da depressione tende a sentirsi privo di energia, demotivato. In questi casi è utile mettere in atto una serie di piccole strategie per superare l’inerzia iniziale e a mantenere l’impegno nel tempo. In primo luogo identificare il tipo di attività che ci piacerebbe praticare, quale immaginiamo potrebbe essere più consona per noi. Cercare di vivere lo sport come un momento piacevole, praticarlo quando è possibile all’aria aperta o cercare d’integrarlo nella vita di tutti i giorni. Porsi degli obbiettivi ragionevoli, alla nostra portata e aumentare gradualmente le pretese in modo da poter go-

Lo sport, in alcuni casi, si avvale di un plus valore straordinario. Succede quando l’attività fisica si somma alla complicità di un animale, concedendo a colui che la pratica i benefici della Pet Therapy (la terapia che attraverso l’accudimento di un animale aiuta a calmare l’ansia ed a superare stati di stress e depressione). Ad esempio il Polo in sella a cavalli o elefanti (praticato soprattutto in Sud Africa), l’Horse Ball, uno sport di squadra equestre ma con l’uso della palla e lo Sleddog, le slitte trainate da team canini coi quali si instaura un rapporto speciale.

Sport & Movimento

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Fare dell’esercizio fisico, anche moderato, ci fa sentire più attraenti fisicamente e più “meritevoli”

Mens sana in corpore sano Decimo Giunio Giovenale

dere volta per volta dei piccoli traguardi ottenuti. L’esercizio fisico non deve diventare un altro dei “doveri” della nostra vita. Non “dobbiamo” farlo per forza, così come non siamo costretti a recarci dallo psicoterapeuta o a prendere dei farmaci, ma sono tutte cose che ci aiuteranno a stare meglio. Riconosciamo gli ostacoli. Cerchiamo di divenire consapevoli di cosa ci impedisce davvero di svolgere attività fisica e cerchiamo delle soluzioni alternative. Bisogna essere consapevoli del fatto che praticare un’attività fisica non è sempre facile o piacevole. A tutti

può capitare di essere colti dalla pigrizia o di inventarsi delle ‘scuse’ per non rispettare il programma che ci si era proposti. In questi casi è utile evitare di colpevolizzarsi e accettare ciò che non siamo riusciti a fare. E’ molto facile per le persone depresse biasimarsi e rimuginare sul fallimento: concentriamo invece la nostra attenzione su ogni passo fatto nella direzione giusta, e gratifichiamoci per esso. Diventiamo consapevoli che il processo di cambiamento e di guarigione non è affatto facile, ma possibile. Manuela Ruggiero

Wellness tra arte e sport I primi “reporter sportivi” sono stati gli artisti che, attraverso le loro opere, hanno testimoniato l’importanza delle discipline fisiche come valore aggiunto nel processo di crescita della civiltà umana. A cominciare dai discoboli raffigurati sulle anfore greche sino ai ritratti romantici delle ballerine di Degas piuttosto che i più moderni di Henri Matisse, lo sport si è sempre rivelato un indicatore significativo del progresso e degli umori della società e, quindi, dell’uomo. La sua diffusione e promozione può dire molto sulla natura ed i costumi di un popolo. Di fatti, se i primordi dell’atletica corrispondevano al bisogno di prepararsi alla lotta, come raccontano gli eroi dell’Iliade che si sfidavano anche partecipando a competizioni agonistiche, oggi l’universo sportivo non può prescindere dalla cosiddetta “cultura dello sport”. Una parola che racchiude diversi significati, ma un unico senso: la conquista del benessere totale dell’individuo attraverso la pratica sportiva intesa come adozione di uno stile di vita sano, in equilibrio con la nostra componente psichica ed emozionale. Se la nascita dello sport corrispondeva principalmente alla soddisfazione di esigenze fisiche e di sopravvivenza, nel corso dei secoli, il suo valore si è consolidato sempre più in direzione del benessere psicofisico della persona. Non solo, fare movimento, indipendentemente dalla disciplina praticata, non è semplicemente un modo per allenare il fisico o scaricare la mente, ma rappresenta uno stimolo positivo per la nostra parte emozionale.

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MEDICINA

Medicina Olistica Valorizzare l’interazione tra il corpo e lo spirito ci indirizza nella vita e ci conferisce un senso di felicità interiore. Una delle principali caratteristiche della medicina olistica è il prendersi cura di se stessi: alimentarsi in modo più naturale e meno inquinato, purificare le proprie emozioni e i pensieri negativi, comprendere le ragioni profonde delle proprie azioni e, infine, evolversi umanamente e spiritualmente


Il termine olistico deriva dalla parola greca holós, che significa “intero” , termine che rimanda alla considerazione dell’uomo nella sua globalità

O O2 WEB SELECTION www.olistic.it

“La visione olistica come chiave per la salute e il benessere”

Chi scorge una differenza tra spirito e corpo, non possiede né l’uno né l’altro

Oscar Wilde

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gni medicina, scienza o arte che consideri l’essere umano come una totalità di corpo, mente e anima, può considerarsi olistica. La medicina olistica, riscoperta di recente dalla cultura occidentale, ha in realtà origini molto lontane. Lo dimostra il fatto che fosse utilizzata da alcune tra le più antiche culture ed etnie: i Kahuna delle Hawaii, gli Sciamani siberiani, gli Inca delle Ande, gli Aborigeni australiani, le culture indiane, tibetane e cinesi, le antiche culture egizie, greche, romane e celtiche. Tali medicine rispettavano l’anima come centro della complessa unità psicofisica umana e come perno essenziale dell’intero sistema di guarigione. Il termine olistico deriva dalla parola greca holós, che significa “intero” , termine che rimanda alla considerazione dell’uomo nella sua globalità in quanto essere costituito da mente e corpo. La conoscenza della stretta relazione esistente tra questi due diversi aspetti della realtà umana comporta, per il medico olistico, un diverso approccio clinico al paziente. Non può esistere una sofferenza del corpo senza coinvolgimento della psiche e viceversa. In questa visione, il rapporto tra mente e corpo, non prevede una direzionalità patologica, l’organismo viene considerato nella sua totalità in relazione alla convinzione che anche tutti gli organi che lo costituiscono sono strettamente legati tra loro e pertanto, la malattia rappresenta un’alterazione dell’equilibrio energetico esistente tra i diversi organi. Fattori di squilibrio sono la paura, le preoccupazioni, le tensioni emotive, i veleni esogeni provenienti dall’aria, dal cibo e dall’ac-

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Le medicine olistiche rispettano l’anima come centro della complessa unità psicofisica umana e come perno essenziale dell’intero sistema di guarigione

qua inquinati, dai farmaci tossici, dall’eccesso di alcolici e di grassi alimentari, dalla carenza di esercizio fisico, di riposo e di rilassamento. La medicina olistica sostiene, per quanto concerne la prevenzione, la necessità di stabilire e mantenere un equilibrio tra l’individuo e l’ambiente, cercando di mettere in armonia le dimensioni emotive, sociali, fisiche e spirituali della persona per stimolare il processo di guarigione del paziente. L’impostazione della medicina olistica, che considera e cura la persona nella sua interezza, si contrappone all’approccio meccanicistico della medicina tradizionale, secondo la quale il corpo è visto come un insieme di diverse parti, curate separatamente l’una dall’altra. Non vengono considerati gli aspetti emotivi e spirituali della salute e della guarigione. La medicina tradizionale mette in evidenza l’importanza dei fattori patologici (batteri, virus, agenti ambientali) come causa di malattia, mentre, la medicina olistica, sostiene che la diminuita resistenza verso questi fattori patologici causata dalle cattive abitudini e dallo stress, sia fisico che psichico, predispone il soggetto alla malattia. Valorizzare l’interazione tra il corpo e lo spirito, secondo l’olismo, è ciò che ci indirizza nella vita e ci conferisce un senso di felicità interiore. Una delle principali caratteristiche della medicina olistica infatti è il prendersi cura di se stessi: alimentarsi in modo più naturale e meno inquinato, purificare le proprie emozioni e i pensieri negativi, comprendere le ragioni profonde delle proprie azioni e infine, evolversi umanamente e spiritualmente. Olismo è un’esperienza interiore di unità e

“Gli Archeologi” G. De Chirico Tempera su cartoncino (1925)

La vita non ha senso a priori. Prima che voi la viviate, la vita di per sé non è nulla; sta a voi darle un senso, e il valore non è altro che il senso che sceglierete.

Jean Paul Sartre

O2 WEB SELECTION www.olisticmap.it

“Il portale delle discipline olistiche in Italia”

Medicina Olistica

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globalità e solo un individuo che abbia tale esperienza può praticarla. In questo tipo di disciplina totalizzante, da millenni, l’uomo di medicina, colui che cura, viene identificato con il saggio o con l’uomo di conoscenza dotato di una visione superiore, che ha fatto esperienza delle proprie negatività, curando le proprie ferite affettive, sanando il conflitto interiore e provando se stesso attraverso esperienze spirituali. Solo questo lo autorizza e gli apre ogni

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possibilità di intervento curativo olistico. Ma non dimentichiamo mai il mito del saggio centauro Chirone, l’immortale che venne ferito e, secondo la leggenda greca, scoprì le differenti medicine per alleviare la sua stessa pena senza tuttavia riuscire mai a curarsi completamente. Il leggendario racconto è un valido aiuto a non pretendere la perfezione dal medico ma solo la sua totale dedizione e coscienza. Stefania Napoletano


Il medico olistico è colui che ha sanato il conflitto interiore provando se stesso attraverso esperienze spirituali

Terapie Olistiche

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e medicine più antiche rispettavano l’anima come centro dell’ unità psicofisica umana e perno essenziale dell’intero sistema di guarigione. La saggezza e le conoscenze tradizionali hanno ispirato una moltitudine di terapie orientate verso la visione olistica dell’uomo, inteso come sinolo inscindibile delle sue parti. •

Quando lo spirito di qualcuno è profondamente turbato non basta rivolgergli una parola di conforto, bisogna avere un intenzione pura ed esprimersi con il cuore.

Terapie somatiche: operano curando prevalentemente il corpo fisico come l’erboristeria, la dietetica, le varie tecniche di body work (lavoro sul corpo) i massaggi, la chiropratica, l’osteopatia, la danza Terapie energetiche: curano attraverso l’energia, come l’agopuntura, l’omeopatia, la biocibernetica o bioelettronica, la bioregolazione (mora terapia, riodoraku, bicom, vega), la chinesiologia, il tai chi, il qi gong, lo shiatzu, il rebalancing, la pranoterapia, la cromopuntura, il micromassaggio cinese e tibetano, le varie forme di riflessologia: plantare, auricolare, palmare. Terapie emozionali: dove troviamo gli esercizi di bioenergetica, il rebirthing, l’emotional release, lo psicodramma, le tecniche catartiche, le tecniche sulla voce e il canto. Terapie psicologiche: la psicologia transpersonale, le tecniche di analisi bioenergetica, la gestalt, la programmazione neurolinguistica e le tecniche più psichiche come l’ipnosi, le regressioni, le visualizzazioni, le tecniche di immaginazione attiva, l’analisi del sogno. Terapie spirituali: quelle della salute dell’anima. Vengono applicate le tecniche di meditazione che portano al silenzio, alla pace e al vuoto interiore, unici elementi che caratterizzano questa dimensione. Alcune di queste tecniche, ad esempio Reiki, operano in modo veramente globale, attivando corpo, energie, emozioni e psiche fino a giungere al centro dell’essere. Terapie sacre, dove si cura entrando in contatto con il divino. Possono operare solo i maestri illuminati e i grandi lama. Tutto dipende dalla professionalità, dell’esperienza e dall’intenzione del terapista.

Dalai Lama

Medicina Olistica

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MUSICA

Musica

l’Arte

dell’Emozione Quando il suono ti porta in fondo all’anima

WEB RADIO MUSICA CONSIGLIATA PER LA LETTURA www.chillout.fm

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a musica è suono, voci, strumenti, ritmo, armonia e, probabilmente, è qualcosa di diverso per ciascuno di noi. Per il musicista che legge lo spartito e si innamora delle combinazioni di un pentagramma, per il ballerino che trasforma col suo corpo la cadenza e l’evolversi delle battute musicali, per gli innamorati che si sono dati il primo bacio grazie a quella canzone speciale…Un elenco infinito di persone, storie e musiche diverse fanno in modo che emerga il dato comune a tutti, ovvero il valore emozionale della musica, un aspetto che oltrepassa tutte le diversità di chi l’ascolta, la produce o semplicemente la ama. La



“Il suonatore di liuto” Caravaggio Olio su tela (1595-1596)

La musica è una rivelazione più profonda di ogni saggezza. Chi penetra il senso della Musica potrà liberarsi da tutte le miserie in cui si trascinano gli altri uomini

L.V. Beethoven

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musica è fatta di emozioni e ne trasmette così tante che, il suo, potrebbe essere considerato un vero e proprio potere emotivo, in grado di influenzare fortemente gli stati d’animo, di alimentarli o alleviarli. In realtà il legame con le emozioni non va frainteso con il mondo di richiami immaginativi e di desideri introdotti dall’approccio consumistico e commerciale nell’ambito musicale. Esiste una realtà di video e di contorni multimediali che, se da una parte hanno arricchito ed ampliato le propaggini della musica verso altri settori, dall’altra hanno soffocato la sua essenza emozionale. Il carattere evocativo della musica appartiene ad una sua forma scevra da messaggi consumistici e fruibile in sé e per sé, dunque fine a se stessa. Si tratta di una specie di colonna sonora della propria vita, che riunisce pezzi di vissuto emozionale per evocarli nel tempo, ricreando in noi le stesse sensazioni, anche relative ad un tempo incredibilmente remoto. In questa dimensione è possibile evocare stati d’animo del passato, ricordi o far risalire alla coscienza vigile sensazioni e pensieri che erano stati archiviati a livello inconscio. Tutto il nostro vissuto reale ed interiore può riaffiorare, così come possono emergere desideri e sogni che rivelano il carattere onirco della musica. Per esempio, si può riascoltare il brano della nostra adolescenza, quello che ci ha fatto innamorare durante la scoperta dei sensi e delle emozioni adolescenziali e che può avere l’incredibile effetto di farci tornare indietro nel tempo, farci sentire le stesse emozioni di allora, attivando un magico connubio di musica-cervello-emotività, che riporta ad una dimensione inconscia

O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 1


“Riascoltando un brano della nostra adolescenza, come quello che ci ha fatto innamorare, possiamo tornare indietro nel tempo, sentire le stesse emozioni di allora”

di tipo onirico. Se è vero che la musica è in grado di rendere grande un film o più eccitante un videogioco, è anche vero, che ascoltata da sola accompagna e arricchisce la nostra sfera emozionale come nessun’altra arte è in grado di fare. Questa tipologia di ascolto, ultimamente molto trascurata, si concentra esclusivamente sul rapporto soggetto – musica, senza che vi sia la strumentalizzazione di quest’ultima per un fine diverso dal puro godimento musicale. Il punto è: ascoltare la musica per entrare in contatto con se stessi. Ascoltare qualsiasi musica, quella più vicina a noi, quella che preferiamo, quella che ci scatena emozioni positive o, perché no, negative. Eppure molto spesso si incontrano resistenze interiori nel vivere in modo così emozionalmente profondo la musica. Fa paura connettersi col proprio io, recuperare momenti intensi, rapportare il tutto ad una realtà che magari non ci soddisfa allo stesso modo. Ed invece non ci rendiamo conto che ciò che rifiutiamo non è il rivivere l’emozione, ma è l’ascoltarci. Siamo restii a dar voce al nostro lato emozionale, per paura di scoprire in noi stessi aridità, dolore, insoddisfazione o delusione. Ed invece la musica esiste per vincere le ombre interiori che si confondono tra convinzioni e certezze, per sconfiggere “l’atrofia emozionale” che il nostro tempo ci ha portato. Un’anestesia che ci ha abituati ad emozioni frivole, veloci e di largo consumo create ad hoc per rendere l’uomo consumatore più docile da domare e guidare. Recuperare il tempo e le emozioni perse è possibile con piccoli ma importantissimi accorgimenti. Soluzioni semplici

Sotto l’influenza della musica mi sembra di sentire ciò che non sento realmente, di capire ciò che non capisco, di poter fare ciò che non posso fare

Lev Toltoj

Musica - l’Arte delle Emozioni

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“Il mio lavoro è dare alla gente un estasi spirituale attraverso la musica. Nei miei concerti la gente piange, ride, danza. Se essi raggiungono il culmine della spiritualità, allora avrò compiuto il mio lavoro. Credo di farlo in modo decente e onesto” Carlos Santana www.santana.com

IL PRECURSORE

La musica è la stenografia dell’emozione. Emozioni che si lasciano descrivere a parole con tali difficoltà, sono direttamente trasmesse nella musica, ed in questo sta il suo potere ed il suo significato

L. Tolstoj

L’effetto Mozart Nel 1993 è stato dimostrato con un famoso esperimento pubblicato sulla rivista scientifica Nature che la musica di Mozart è in grado di migliorare la percezione spaziale e la capacità di espressione. Ottantaquattro studenti furono suddivisi in tre gruppi e sottoposti all’ascolto di tre musiche diverse: il primo gruppo ascoltò musica easy-listening, il secondo ascoltò una sinfonia di Mozart, il terzo non ascoltò musica ma solo silenzio. Subito dopo l’ascolto i tre gruppi furono sottoposti a una prova di ragionamento spaziale tratta da un test di intelligenza riconosciuto internazionalmente, lo Stanford-Binet. I risultati furono stupefacenti: il gruppo che aveva ascoltato Mozart prima del test, ottenne un punteggio mediamente superiore di 10 punti rispetto agli altri. Tale effetto aveva però una durata di soli 15 minuti dopo l’ascolto. La musica mozartiana è in grado di produrre un miglioramento delle abilità cognitive dell’individuo, attraverso lo sviluppo del ragionamento spazio-temporale. Ma perché? L’ipotesi formulata da Gordon Shaw, uno degli autori dell’esperimento appena citato, è che oltre alle incredibili doti logiche, mnestiche, e musicali di cui era dotato Mozart, il musicista componeva in giovane età, sfruttando al massimo le capacità di fissazione spazio-temporale di una corteccia cerebrale in fase evolutiva, cioè al culmine delle sue potenzialità percettive e creative.

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O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 1

Karlheinz Stockhausen

www.stockhausen.org

Il genio tra silenzio e magia Quando la musica diviene lo strumento di eccellenza per l’espressione dell’animo umano, si parla di Karlheinz Stockhausen. Il compositore tedesco che ha profondamente influenzato la cultura musicale del XX secolo, caratterizzando le sue opere per il loro alto impatto emozionale, diretta conseguenza dell’abilità di manipolare e muovere la materia sonora nell’ambiente. Stockhausen (1928–2007) è stato il più rivoluzionario teorico della musica e del sistema di notazione musicale, uno dei fondatori della musica puntuale (quella che considera le note nella loro fisicità di durata, altezza e timbro, prescindendo dal contesto compositivo), un instancabile direttore d’orchestra, il vincitore, nel 2001, del Polar Music Prize – premio Nobel della musica – ma, soprattutto, è stato il precursore di nuove forme musicali, sia nella prassi compositiva che interpretativa. Ha rotto le convenzioni tradizionali per darsi alla musica in maniera passionale, trasmettendo il valore emotivo delle note musicali. Tra le sue innovazioni, irrompe il rumore, assunto con la stessa dignità del suono propriamente detto, e l’inserimento di lunghissimi silenzi nelle sue composizioni, per mostrare l’efficacia emozionale dovuta alla destrutturazione del discorso temporale lineare, tipico della concezione musicale classica. Stravolgendo i tempi tra suono e silenzio, memoria ed attesa, Stockhausen trasforma gli strumenti in ‘estensori dei sensi’ riuscendo a trasmettere la specificità dell’esperienza umana. E’ così che l’uomo, spesso criticato per la sua personalità eccentrica e narcisistica e per il suo vissuto in bilico tra genialità e follia, ha partorito ‘lavori visionari’: musica da vedere con un alto contenuto spirituale.


Musica, il più grande bene che i mortali conoscano. E tutto ciò che del paradiso noi abbiamo quaggiù

J. Addison

IL CAPOLAVORO

Art Of Noise

Moments In Love (1983) www.theartofnoiseonline.com www.myspace.com/artofnoiseofficial Uno dei maggiori capolavori della musica contemporanea, è Moments in Love degli Art of Noise, prodotto dal genio di Trevor Horn. Una sensuale ode strumentale da dieci minuti che apparse sia su Into Battle che su Who’s Afraid, fu remixata e rilasciata come singolo nel 1985. Fu suonata al matrimonio di Madonna, usata nella colonna sonora di film, pubblicità, remixata e campionata da altri artisti per anni, e compresa in moltissime compilation chill out e smooth jazz. Ispirati dalla rivoluzione musicale di fine secolo, gli Art of Noise hanno sempre cercato di distinguere l’arte musicale dai suoi creatori. Sono famosi per il loro innovativo uso dell’elettronica e dei computer nella musica pop.

ma efficaci: bisogna tornare a vivere la musica tutti i giorni, nuova, old, di qualunque genere e tipo ci aggradi ma con l’attenzione a far in modo che vada oltre il nostro orecchio, che ci attraversi, fondendosi con l’anima. Imparare a dedicare il tempo giusto a noi, alle nostre emozioni, alla nostra musica, per approfondire la conoscenza di noi stessi, ri-viverci e ri-stabilire un dialogo vero e profondo coi nostri desideri. Un altro consiglio pratico è ascoltare i brani musicali non solo su pc e attraverso gli apparecchi che la mortificano, ma anche con un buon impianto, con le cuffie, da soli, ad alto volume... e cominciare un cammino emozionale che sarà in grado di dare un colore intenso alla nostra esistenza.


SPIRITUALITÀ


Il cammino dell’

Interconnessione La visione buddista del mondo consente di percepire la realtà in maniera più profonda rispetto a ciò che si sta vivendo. L’interconnessione indica una catena di cause ed effetti e descrive la nostra realtà come un tutt’uno complesso, indecomponibile, caratterizzato da rapporti per cui tra gli organismi si generano reti di relazioni intrinseche


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uando ci troviamo di fronte ad un problema, istintivamente ne ricerchiamo la soluzione. Ancora meglio se in tempi brevi e con meno sofferenza possibile. Un meccanismo banale e naturale che accomuna la maggior parte degli esseri umani ma non corrisponde, in molti casi, alla reale risoluzione del problema in sé. Questa considerazione comporta una duplice premessa. Ovvero, la propensione, diffusa oggi più che mai, a trasferire le nostre difficoltà all’infuori di noi verso il mondo e le cose esterne, e la convinzione che l’indebolimento dei sintomi del nostro malessere corrisponda effettivamente alla soluzione del problema. Quest’illusione, che si manifesta come tale quando col passare del tempo si ripropone il medesimo problema, se non peggio, si può evitare. Nonostante sia impossibile pretendere un’esistenza scevra di complicazioni ed ostacoli è pur vero che, ciascuno di noi, possiede i mez-

zi per trasformare i momenti di crisi in grandi opportunità di cambiamento. Il segreto, anzi, la vera soluzione per vivere in maniera costruttiva e positiva le difficoltà, sta nel riorentare la nostra vita interiore. Riorientare significa indirizzare l’evolversi dei nostri pensieri e della nostra spiritualità verso nuove mete. Ma prima di calarci nella profondità di questa pratica, è bene ricordare un concetto di grande aiuto nella ricerca degli strumenti di un agire diverso, nuovo, risolutivo. Si tratta dell’interconnessione, derivante dalla visione buddista del mondo che consente di percepire la realtà in maniera più profonda rispetto a ciò che si sta vivendo e, quindi, agire di conseguenza. L’interconnessione indica una catena di cause ed effetti e descrive la nostra realtà come un tutt’uno complesso, indecomponibile, caratterizzato da rapporti per cui tra gli organismi si generano reti di relazioni intrinseche. Tutto è connesso e collegato, nell’ottica di una visione sistemica della vita a comin-


Una farfalla che sbatte le ali a Berlino può provocare un uragano a New York

Dalai Lama

ciare dal binomio uomo-natura. Capire l’interconnessione porta a maturare ed a considerare con attenzione il proprio atteggiamento nei confronti degli accadimenti quotidiani e al nostro modo di affrontarli. Il Dalai Lama, riferendosi al caposaldo della filosofia buddista in questione, riporta questa metafora: “una farfalla che sbatte le ali a Berlino può provocare un uragano a New York”. Quindi, un gesto in apparenza insignificante, può, attraverso una serie di eventi concatenati, provocare reazioni di una forza inimmaginabile. Gli eventi concatenati determinano “l’interconnessione”. Il concetto di interdipendenza è molto utile per acquisire una visione chiara e giusta del mondo, e per indirizzare il nostro atteggiamento nei confronti dei nostri simili, sia di altri esseri umani, che di animali o dell’ambiente. Se immaginiamo la rete di relazioni, di accadimenti, di eventi che caratterizzano l’esistenza, potremmo paragonarla ad una rete di pescatore. Si noteranno dei riquadri formati da linee che

puntualmente si intersecano fra di loro a formare dei nodi. Ecco. Il nodo rappresenta un momento cruciale, di relazione, sul quale siamo chiamati a decidere il da farsi. Decidere quale direzione prendere nel quadrivio che si presenta. Presa la direzione proseguiremo nella strada che, però, sarà presto interrotta da un’altro nodo. E così via, per tutta l’esistenza. Ogni nostra azione richiama una reazione/direzione e le loro combinazioni vanno a creare il nostro destino. La consapevolezza dell’importanza dell’interconnessione farà in modo che saremo portati a meditare sulle conseguenze prima di agire, e così tendere ad ottenere grandi effetti positivi, piuttosto che grandi negatività o, semplicemente, mediocrità. In tale prospettiva, diventa chiaro come l’interdipendenza non significhi affatto che il mio interesse dipende dagli altri. No. Il mio futuro è intimamente legato al benessere degli altri. Benessere inteso come valore spirituale, ambientale, culturale e affettivo, dunque un patrimonio

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L’Arte Della Felicità AUTORE Dalai Lama; C. Howard ANNO 2001 EDITORE Mondadori

IL LIBRO

In questo libro il Dalai Lama, rivolgendosi a tutti spiega come, per raggiungere la felicità, siano necessari una disciplina e un metodo interiori che ci aiutino a combattere gli stati mentali negativi (la rabbia, l’odio, l’avidità) e a coltivare gli stati mentali positivi (la gentilezza, la generosità, la tolleranza verso gli altri). L’arte della felicità non attinge a credenze religiose o verità assolute, ma è la conquista e l’esercizio di una pratica quotidiana, difficile ma possibile: conoscere se stessi, capire le ragioni degli altri, aprirsi al diverso e guardare le cose in modo nuovo. In una parola, riscoprire la qualità umana per eccellenza: la compassione.

che può crescere o impoverirsi a seconda delle mie interconnessioni. Ci si rende conto, allora, che l’idea di interconnessione fra gli esseri e le cose è tutt’altro che astratta. Giunti a tale presa di co-

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scienza possiamo proseguire verso la pratica del reindirizzamento del nostro mondo interiore. L’idea fondamentale, anche stavolta origina-

ta dalla tradizione buddista (che si configura più come una scienza filosofica dello spirito piuttosto che una religione), è nella purificazione.


BABEL REGIA Alejandro González Iñárritu INTERPRETI C. Blanchett, B. Pitt, G. Garcia Bernal, K. Yakusho... NAZIONALITÀ USA 2006

IL FILM

Secondo la Bibbia gli uomini costruirono una torre per raggiungere il paradiso provocando la collera di Dio, che li divise condannandoli a parlare lingue diverse. Migliaia di anni dopo, il loro destino è ancora votato all’incomprensione. Da questo assunto sono partiti Alejandro González Iñárritu e il fedele sceneggiatore Guillermo Arriago per costruire, dopo Amores Perros e 21 Grammi, l’ultimo capitolo di una trilogia del dolore. La vicenda ruota intorno alle esistenze di più persone, all’apparenza distanti in realtà legate da avvenimenti tragici che acquisteranno senso nel finale. L’azione si snoda in quattro nazioni, Marocco, Giappone, Stati Uniti e Messico, unite dall’effetto “interconnessione”...

Purificarsi da che cosa? Dai sentimenti negativi. Bisogna purificarsi da ogni sentimento, da ogni tendenza, da ogni emozione, da ogni impronta

negativa per giungere alla cessazione della sofferenza, intesa più specificamente come quella frustrazione, insoddisfazione e senso di inappaga-

mento che ogni uomo sperimenta nel corso della propria esistenza. Solo così sarà possibile costruire quel bagaglio di positività ed equilibrio interiore in grado di attutire i colpi della vita. Il Cammino dell’Interconnessione

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ARTE

Foto di Philippe Sainte-Laudy tratta da Digital Photo Arts n.1


Arte

&Psicologia I processi psicologici legati alla creatività , utilizzano i nostri meccanismi cognitivi, della percezione, dell’immaginazione, della memoria e del linguaggio e affondano le radici nell’inconscio per trasformare positivamente le nostre pulsioni


L’arte è la migliore medicina per la sofferenza, il dolore e l’angoscia esistenziale

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’Arte è terapeutica. I suoi effetti benefici hanno una duplice direzione, che si rivolge a coLe opere, lui che contempla il prodotcome nei to artistico ma soprattutto al pozzi artesiani, soggetto che elabora attivamente il processo artistico e salgono più lo rende proprio. Queste prealte quanto messe comportano la consipiù a fondo derazione che, nonostante la sofferenza si possa trarre grande giovaha scavato il mento spirituale ed emoziocuore nale nelle vesti di “cultori ed M. Proust amatori dell’arte”, potremo sicuramente ottenere il massimo profitto di benessere come protagonisti della creazione artistica. Non bisogna credere che l’argomento debba interessare esclusivamen-

Foto di Philippe Sainte-Laudy tratta da Digital Photo Arts n.1

te i grandi geni della pittura o gli artisti che si sono contraddistinti nei secoli per la loro bravura, perché tutti siamo in grado di approcciare all’arte ed imparare a svilup-

pare la nostra creatività. Se ci convinciamo di questa realtà ed evitiamo di riferirci all’arte come se fosse una reliquia culturale destinata solo a pochi eletti, allora potremo scoprire molto di noi stessi e del nostro estro, a volte soffocato dal caos e dalla frenesia della vita quotidiana. Dobbiamo lasciarci andare e far parlare il nostro lato emotivo, perché l’arte è la migliore medicina per la sofferenza, il dolore e l’angoscia esistenziale. E’ il ponte tra il nostro mondo interiore e la sua sublimazione, per innalzare la dimensione della nostra esistenza al di so-


Psicologia & Arte

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IL LIBRO Dalla depressione... ai grandi artisti

Genio e follia Strindberg e Van Gogh

AUTORE Karl Jaspers ANNO 2001 EDITORE Cortina Raffaello

Antonio Ligabue

Stalla con cavalli - Olio su tela - (1940)

Non è una perla rara, l’opera d’arte figlia del disagio psichico. La letteratura abbonda di esempi che ci raccontano di grandi artisti alle prese con problemi comportamentali, disturbi dell’affettività, depressione o patologie ben più gravi. Il punto è che uno stato di alterazione, che non comprometta troppo le funzioni vitali (fisiche ed intellettive) si è rivelato, in talune circostanze, un amplificatore delle doti artistiche che hanno permesso il “parto” di grandi opere nell’ambito della scrittura, delle discipline figurative e dell’arte in generale. Questo non significa che un disagio psicologico debba comportare in automatico un effetto positivo sulle capacità creative del sofferente, alla stregua di un’equazione matematica, ma significa che esiste la possibilità di trarne beneficio. La sofferenza apre orizzonti che altrimenti sarebbe impossibile intravedere. E’ possibile trasformare questo sentire, che deraglia dal normale funzionamento dei nostri schemi mentali e comportamentali, per comprenderlo meglio e renderlo comunicabile “all’esterno”. Rompere così l’alone di solitudine che spesso circonda chi soffre psicologicamente. Certamente occorre fare dei “distinguo” tra i vari gradi di malessere psichico ma resta la convinzione che l’arte, persino quella di molte firme note, può fiorire dai problemi esistenziali dell’esperienza umana.

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O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 1

Esiste una relazione tra malattia mentale e creatività artistica? Gli psichiatri hanno dato più volte una risposta affermativa ma solo il filosofo Karl Jaspers ne ha studiato a fondo i complessi e labirintici meccanismi. Il saggio dipinge i ritratti psicologici di Van Gogh, Strindberg, Hölderlin e Swedenborg. Quattro grandi personaggi, tra letteratura, filosofia, musica e pittura che hanno intrecciato le loro vite ed i loro successi artistici con i propri disagi psichici. Ossessioni, gelosia, manie di persecuzione e molto altro non sono che l’inizio dell’analisi di Jaspers che analizza i casi concentrandosi sugli aspetti emotivi ed emozionali dei suoi “pazienti”.


pra di grigiore e piattume spirituale, minacciati dalla modernità. I processi psicologici legati alla creatività, utilizzano i nostri meccanismi cognitivi, della percezione, dell’immaginazione, della memoria e del linguaggio e affondano le radici nell’inconscio per trasformare positivamente le nostre

pulsioni. Da qui, il valore terapeutico di un hobby, di una passione artistica, manuale o concettuale che sia, e di qualsiasi attività in grado di mettere in moto la nostra fantasia. L’arte ci libera e ci offre una infinita possibilità di esprimere la nostra essenza nelle forme e nei modi che aderiscono

alla nostra natura ed alle nostre potenzialità creative. La differenza qualitativa con il grande artista riguarda la qualità tecnica di un’opera, l’alto valore comunicativo ed estetico della stessa ma, di certo, non il senso di liberazione che contraddistingue il processo artistico come la cura dell’anima.

L’opera d’arte è sempre una confessione

U. Saba

Arte & Psicologia

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IMMAGINAZIONE

Esperienze Guidate R

acconti in prima persona che permettono di ricreare situazioni della vita, con l’interesse di meditare su problemi e soluzioni. Utili per variare il punto di vista, per recuperare emozioni, per ricordare fatti della vita. L’argomento di ciascuna esperienza è uguale per tutti i suoi lettori, ma la stessa esperienza risulta differente per ogni persona, la quale colloca mentalmente i personaggi o gli oggetti che gli sembrano più adeguati e ne trae benefici e apprendimenti differenti. Di seguito un racconto tratto dalle “ Esperienze Guidate” di Silo.

Mario Rodriguez Cobos WEB RADIO MUSICA CONSIGLIATA PER LA LETTURA www.slow.fm

E’ nato a Mendoza (Argentina) nel 1938. La sua figura longilinea gli ha valso il soprannome di Silo. Conosciuto in tutto il mondo per il suo libro “esperienze guidate” è anche autore di: “Umanizzare La Terra”, “Lettere Ai Miei Amici”, “Miti Radici Universali”. Le sue opere sono tradotte in circa venti lingue e diffuse in una cinquantina di paesi.


SILO La protettrice della vita

Sto a galla sul dorso nelle acque di un lago. La temperatura è assai piacevole. Posso guardare senza sforzo da entrambi i lati del mio corpo; l’acqua è così cristallina che posso vedere il fondo. Il cielo è di un azzurro luminoso. Lì vicino c’è una spiaggia di morbida sabbia quasi bianca. E’ una baia senza onde, lambita dalle acque del mare. Sento il mio corpo galleggiare dolcemente e rilassarsi sempre di più, procurandomi una straordinaria sensazione di benessere. Ad un certo punto mi giro e comincio a nuotare in maniera armoniosa fino alla riva; poi esco dall’acqua camminando lentamente. E’ un paesaggio tropicale. Vedo palme ed alberi di cocco, mentre avverto sulla pelle il contatto del sole e della brezza. Improvvisamente, alla mia destra, scorgo una grotta. Lì accanto scorre l’acqua trasparente di un ruscello. Mi avvicino, quando vedo all’interno della grotta una figura di donna. Ha il capo circondato da una corona di fiori. Riesco a vederne i bellissimi occhi, ma non so definire la sua età. In ogni caso, dietro quel volto che irradia amabilità e comprensione, intuisco una grande saggezza. Rimango lì a contemplarla, mentre la natura intorno tace. “Sono la protettrice della vita”, mi dice. Le rispondo timidamente che non capisco bene il significato delle sue parole. In quell’istante vedo un cerbiatto che le lecca la mano. Mi invita a entrare nella grotta, indicandomi poi di sedere sulla sabbia davanti a una liscia parete di roccia. Ora non riesco più a vederla, ma sento che dice: “Respira tran-

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Il racconto di Silo è pubblicato per gentile concessione dalla Multimage, la casa editrice dei diritti umani - www.multimage.org

quillamente e dimmi cosa vedi”. Comincio a respirare lentamente e profondamente. Ad un tratto compare sulla roccia una chiara immagine del mare. Inspiro, e le onde raggiungono la spiaggia. Espiro e si ritirano. Mi dice: “Tutto nel tuo corpo è ritmo e bellezza. Tante volte hai rinnegato il tuo corpo, senza capire di quale meraviglioso strumento disponi per esprimerti nel mondo”. In quell’istante appaiono sulla roccia diverse scene della mia vita in cui provo vergogna, timore ed orrore per vari aspetti del mio corpo. Le immagini si succedono. Provo un certo disagio perché so che lei sta vedendo quelle scene, ma subito mi tranquillizzo. Poi aggiunge: “Persino nella malattia e nella vecchiaia il corpo sarà il cane fedele che ti accompagnerà fino all’ultimo momento. Non rinnegarlo se non potrà rispondere alle tue voglie. Nel frattempo rendilo forte e sano. Curalo perché sia al tuo servizio e segui soltanto il parere dei saggi. Io che sono passata per tutte le epoche so bene che l’idea stessa di bellezza cambia. Se non consideri il tuo corpo come l’amico più vicino, esso intristisce e si ammala. Quindi dovrai accettarlo completamente. E’ lo strumento di cui disponi per esprimerti nel mondo... E adesso voglio che tu veda quale parte di esso è più debole e meno sana”. A questo punto appare l’immagine di quella parte del mio corpo. Allora la donna posa la mano su quel punto ed io sento un calore vivificante. Sperimento ondate di energia che si espandono da quel punto e provo una profonda accettazione del mio corpo così com’è. “Cura il tuo corpo, seguendo solo il parere dei saggi, e non mortificarlo con malesseri che esistono soltanto nella tua fantasia. Ed adesso vai, pieno di vitalità ed in pace”. Mi sento confortato e sano e, uscendo dalla grotta, bevo l’acqua cristallina del ruscello che tonifica tutto il mio corpo. Il sole e la brezza baciano la mia pelle. Cammino sulla sabbia bianca verso il lago e, quando vi giungo, vedo per un attimo la figura della protettrice della vita che si riflette amabilmente nel fondo. Entro nelle acque. Il mio corpo è un lago senza limiti.

Esperienze Guidate

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NSI

Natural Self Improvement O2 Psicologia vuole essere un laboratorio di ricerca per la formazione di nuovi concetti nell’ambito della dimensione olistica dell’uomo. Raggiungere uno stato di benessere superiore attraverso il Natural Self Improvement. Vediamo come


DOSSIER

N

atura. Sè. Crescita. Tre parole chiave per indicare la “forma mentis” che riconduce l’uomo al nocciolo della sua esistenza: l’unità di tutte le sue componenti. In mezzo alla bufera culturale del terzo millennio che trascina l’uomo su terreni inconciliabili, come l’eccessivo materialismo e la ricerca disperata di una spiritualità che possa risolverne le contraddizioni esistenziali, nasce una prospettiva nuova, efficace, liberatoria. Si tratta di sviluppare e accrescere, in modi e forme naturali, il proprio essere, cioè la persona nella propria integrità fisica, mentale ed emozionale. E’ questo il concetto racchiuso nella sigla NSI, per scoprire tutto il buono che c’è in noi. Il Natural Self Improvement rivolge la sua attenzione all’uomo, quale essere inevitabilmente vincolato ai sensi ed alla realtà corporea, un dato da interpretare positivamente e da vivere in parallelo al grande bagaglio spirituale ed emozionale che l’animo umano porta con sé da sempre. La crescita interiore promossa dal Natural Self Improvement è in armonia con la natura dell’uomo, con l’ambiente e con il lato buono del progresso. Un “modus vivendi” per superare le contraddizioni della modernità, i luoghi comuni ed imparare a predisporre il nostro animo in modo da vivere meglio ed affrontare più facilmente le difficoltà. Ma soprattutto per essere felici di ciò che siamo. Natural Self Improvement

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NATURAL SELF IMPROVEMENT

La felicità da ritrovare è quella da iscrivere nella nostra unità psicosomatica

“Vitravian Man” Leonardo Da Vinci (1492)

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PARLA DI TE

Lascia anche tu un segno di Natural Self Improvement. Racconta le tue esperienze e partecipa alla discussione sul tema NSI, per farci sapere cosa ne pensi. Aspettiamo una storia che parla di te, un consiglio che non hai mai chiesto, una frase che hai letto su O2 e che ti ha fatto pensare di cambiare, di migliorare, di essere finalmente te stesso. Scrivi a: redazione@ oxygenemedia.it

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Chi sono?

Cosa cerco?

Siamo nati per essere felici. Il nostro scopo, di certo non l’unico ma senza dubbio quello che caratterizza il fondo umano dell’esistenza, è la ricerca di un senso che possa rendere piena la nostra vita e colmare difetti e mancanze che per natura ci appartengono costituzionalmente. Nonostante le differenze soggettive, che rivelano le molteplici forme assunte dalla felicità a seconda dei bisogni e dei desideri dei singoli individui, esiste un dato comune, invariabile e imprescindibile per tutti gli esseri umani. C’è chi si realizza nell’amore, chi si concentra nel conseguimento di obiettivi lavorativi, chi intraprende cammini spirituali, chi insegue sogni impossibili e tanto altro ancora. Nessuna ricerca esclude le altre ma tutte mirano alla compensazione di un vuoto che ci portiamo dentro dalla nascita. Qualcosa che ci manca per essere completi. Quello che molti chiamano felicità.

L’errore logico ed esistenziale che dobbiamo evitare è pensare che ci sia una soluzione universale per essere felici indipendentemente dalla propria personalità, dalla propria natura e dal proprio percorso di vita. Non ci perderemo tra i milioni di discorsi che proiettano la ricerca della felicità all’esterno, ma neanche su quelli che proiettano esclusivamente all’inter no di noi stessi. Siamo un g roviglio di bisogni, fisicità, ragione, emozioni, problemi. Per questo la felicità da ritrovare è quella da iscrivere nella nostra unità psicosomatica. La base applicativa di tale esperienza di ricerca sta nel riscoprire la forza delle emozioni e di noi stessi per accedere all’armonia interiore e costruire la propria via al benessere, dove ogni disagio troverà la sua naturale soluzione.

O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 1


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NATURAL SELF IMPROVEMENT

I vantaggi del Natural Self Improvement

Chi pratica il NSI ama capire le strade che portano al benessere, alla gioia, alla migliore visione

di se stesso

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E’ proprio questo lo scopo del Natural Self Improvement, che letteralmente significa crescita naturale di sé ma, di fatti, è un mondo che accorpa filosofia, psicologia e spiritualità. Un mondo originale che produce contenuti teorici e pratici, tutti naturali, che sviluppati in modo armonico aprono la via ad un benessere totale e totalizzante. E’ difficile capire un concetto che ingloba tutti gli aspetti della nostra vita, del nostro corpo e della nostra anima, perché siamo abituati a vive-

O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 1

IL DVD CONSIGLIATO Videoarredo propone scenari in movimento da allestire in casa, in ufficio o in qualunque altro luogo. E’ il segno della crescente esigenza di creare spazi dove far convivere l’abitare transitorio e la funzione comunicativa, per una casa che sia un luogo di benessere, relax e comfort, ma che sia anche conviviale e in grado di “comunicare emozioni” e soprattutto riflettere le nostre, a seconda degli stati d’animo che ci pervadono. Acquistabile su www.oxygenemedia.it/video_arredo-1.html

re la realtà nel binomio di soggetto-oggetto, cioè nel dividere continuamente noi e l’altro, noi e ciò che è dentro o fuori di noi. Ci dimentichiamo che la vera essenza umana è l’unita indivisibile di componenti diverse e variegate ma comunque tutte in connessione tra loro ed è proprio la divisione che applichiamo verso noi stessi che rende fertile il terreno per patologie e disagi esistenziali. Il Natural Self Improvement, invece, insegna come pensare al benessere inteso non solo come risultan-

te di uno stato fisico ottimale, ma derivante da una raggiunta armonia tra il benessere psicologico e fisico, uniti ad uno stile di vita che prenda quanto di meglio la cultura, l’arte e la tecnologia ci offrono. Chi pratica il NSI è desideroso di conoscenza, ama capire, prima di praticarle, le strade che portano al benessere, alla gioia, alla migliore visione di se stesso, alla creatività, all’intuizione per riscoprire la meravigliosa possibilità del proprio essere, unico e irripetibile.


Natural Self Improvement

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NATURAL SELF IMPROVEMENT

IL LIBRO Psico Fitness AUTORE Giampaolo Perna; Giulio Divo ANNO 2007 EDITORE Sperling & Kupfer Editori

Una nuova scienza per il benessere della mente La psicofìtness introduce un concetto di benessere mentale totale e completo, psicofisico, raggiunto attraverso l’integrazione scientifica dei più recenti e accreditati studi di neurobiologia, psicologia, psichiatria, scienze dell’alimentazione, meditazione e spiritualità. Si tratta di una disciplina nuova, qui presentata organicamente per la prima volta, i cui obiettivi sono quelli di offrire finalmente una visione dell’uomo nella sua interezza e complessità: corpo, intelletto e spirito, e di cambiare la nostra vita in direzione del benessere. www.psicofitness.com

La filosofia NSI

Il Natural Self Improvement tende ad un’elevazione spirituale che

va oltre il

benessere

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Il significato di questo percorso è sostanziale perché riguarda il contenuto ed il significato della vita dell’uomo, ma presenta anche delle diversificazioni for mali dal momento che recupera le risorse delle persone sotto stress o preoccupate di riuscire nella vita sotto ogni aspetto della sua estensione, così come incoraggia chi già ha intrapreso un cammino simile o chi invece non se ne era mai interessato, ma guardandosi dentro sente di volere di più. Il NSI avvicina alla natura, agli animali, alle emozioni, alle relazioni

O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 1

interpersonali positive, allo sport, all’uso intelligente della tecnologia, al decondizionamento dal consumismo, all’arte, alla musica, alla lettura, alla cura del corpo naturale, alla pratica della conoscenza senza fine, per tendere ad un’elevazione spirituale che va oltre il benessere, come tradizionalmente conosciuto ed inteso. Il NSI vive di ricerca di nuovo equilibrio tra quello che il progresso ha generato di positivo e le essenze più profonde della natura umana, dei nostri bisogni primordiali mai veramente sopiti.



Il relax creativo, un momento attivo ove preferire la pratica della conoscenza, dell’elevazione spirituale, dell’arte, vissuta in due

sensi, entrambi fondamentali

Le pratiche NSI

Il campo d’azione del NSI non ha dei veri e propri limiti perché comprende tutti quei settori disciplinari, scientifici ed artistici che possono portare giovamento nella ricerca di un benessere unitario, sebbene vada specificato che tale campo si riduce notevolmente quando l’individuo che lo pratica mette a fuoco le parti di esso che sono funzionali al proprio percorso di vita. E’ importante, dunque, conoscere e conoscersi per mettere in pratica quello che ci interessa, con la forza e l’energia che derivano dalla consapevolezza di scelte ben fatte e motivate. Ma non va dimenticato il valore innovativo ed originale delle pratiche del Natural Self Improvement che non solo ereditano il patrimonio culturale e psicologico di metodologie già esistenti ma ne portano alla luce di nuove. Prima fra tutte il “relax creativo”. Una scelta importante che concepisce il momento di relax come “momento attivo” ove preferire la pratica della conoscenza, dell’elevazione spirituale, dell’arte, vissuta in due sensi, entrambi fondamentali.


Ovvero sia da soggetto passivo, in quanto ne usufruisce, che attivo, poiché la mette in pratica. Il vecchio concetto di relax inteso come “staccare la spina” va eliminato se non marginalizzato a particolari momenti di vita. Tale concetto infatti non risolve alcun problema, si limita ad allontanarli per un periodo di tempo (per questo sarebbe più corretto parlare di

svago) per poi ritrovarli intatti al ritorno alla vita “normale”. Infatti effettuare una settimana di trattamento wellness in una SPA che non tenga conto del NSI concentra i risultati benessere solo in quel determinato periodo lasciando che la vita “di tutti i giorni” riporti rapidissimamente ad uno stato di regresso. La sfida del terzo millennio è quella di ritrovare una

dimensione unica, personale e irripetibile che, possa essere in armonia con la nostra totalità e limare le incongruenze e le contraddizioni del nostro essere e del mondo. Aiutarsi naturalmente è una sfida alle degenerazioni dell’uomo e del progresso. La chiave di volta è la ricerca del ben-essere. Sergio Pisano Melina Chiapparino

L’uomo è un essere nel quale l’essenza è preceduta dall’esistenza

J.P. Sartre

Natural Self Improvement

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SESSUALITÀ

S esso & dei Sentimenti

Estetica del

Il recupero di una sessualità in grado di offrire sensazioni capaci di oltrepassare i limiti della fisicità

I

l sesso è il più potente antistress di cui puoi disporre. Senza contare il fatto che rientra tra le pratiche di purificazione più piacevoli e gradite a uomini e donne, indipendentemente dall’età e da qualsiasi altra differenza tra i generi. Purifica, perché riattiva tutti i sistemi del corpo e della mente, grazie alla tempesta ormonale prodotta dall’aumento della dopamina, una sostanza chimica che appartiene alla famiglia delle endorfine, efficaci per le loro proprietà analgesiche ed eccitanti. Fare sesso, a livello biochimico, equilibra e rigenera il

nostro fisico. Ma anche sul versante psicologico, la vita sessuale ha il suo peso, che può ritemprare, periodicamente, la mente, allentando le tensioni e rinnovando le energie psichiche e emozionali. E’ proprio in quest’ultimo caso che si inserisce la prospettiva dell’estetica del sesso, che non corrisponde alla costruzione di uno stereotipo del “bello”, spesso riferito nella nostra società a rigidi canoni fisici, ma equivale al recupero del valore emozionale che trasmette il sesso (e la sua raffigurazione), quando viene praticato, pensato e illustrato non come un’attività ginnica, ma come Estetica del Sesso e dei Sentimenti

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“Adam and Eve” Tamara De Lempicka Olio su tela (1932)

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il recupero del vero piacere. Una passione autentica, genuina e intensa che per vade tutti i sensi e sfocia nelle emozioni, quelle positive che ci fanno star bene. Nell’era del sovraffollamento mediatico di immagini hot e richiami sessuali, sempre più espliciti e volgari, la sessualità da cui difendersi è il commercio freddo e monotono di genitali senza volto. La decadenza dell’estetica di un sesso bello da vedere e stimolante per la psiche è il frutto, in particolare, della proliferazione via web di portali che puntualmente scadono nella pornografia. Il sesso perde il suo fascino ancestrale e diviene una catena di montaggio di movenze meccaniche che non fanno correre la no-

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stra fantasia e ser vono solo a sfogare gli istinti, senza che a questi corrisponda un reale soddisfacimento emotivo. Si avverte sempre di più la mancanza di costruire attorno al sesso un vero gusto estetico che possa “vestire” le fantasie e le “sane perversioni”, intese come le caratterizzazioni dello stile erotico, che può variare dal fetish al bondage a qualsiasi altra predilezione sessuale che possa indirizzare il nostro piacere senza scadere nella patologia. Il sesso, che è un bisogno, può rappresentare lo stimolo più importante e vitale per una vita piena e creativa, se vissuto in corrispondenza dell’estetica che non divide il corpo dall’emozioni dell’anima.



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INTERVISTA

Parliamo di Estetica del Sesso con… Stefano Zecchi

N

ella nostra società vengono a mancare tutta una serie di punti di riferimento, modelli di sostegno e oggetti d’identificazione positivi, che possano favorire il sano sviluppo sessuale, affettivo e relazionale dell’individuo. Una problematica che comincia ad avere una consapevolezza soprattutto intorno agli anni dell’adolescenza, periodo fondamentale per costruire la propria futura identità sessuale, spesso inquinata dal vuoto di sostanza e contenuti che ci circonda. Ma esistono delle certezze interiori che andrebbero coltivate per resistere agli attacchi negativi di una pseudo cultura, superficiale e plastificata. Ne abbiamo parlato con il prof. Stefano Zecchi, scrittore, giornalista e pro-

fessore ordinario di Estetica presso l’Università degli Studi di Milano. Estetica del sesso intesa come un riappropriarsi di una bellezza, di una purezza di sentimenti discostandola dal brutto e dal volgare. E’ possibile? Oggi sembra che bello e brutto, anche nell’arte, siano interscambiabili, che, sostenendo l’impossibilità di una definizione di bello, sia impossibile anche una definizione di brutto. I concetti si relativizzano e perdono il senso della loro radicale differenza. Così la bellezza viene depotenziata del suo valore progettuale, mentre essa è essenzialmente visione creativa aperta al futuro e antagonista al brutto, essa è un significato utopico Intervista a Stefano Zecchi

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che non sarà mai alleato a un mondo nichilista e relativista. Perché professor Zecchi oggi la sessualità viene sempre più percepita con spregiudicatezza e volgarità? Dipende da un’assenza di educazione sentimentale. La famiglia non è più in grado di educare i figli ai sentimenti, al rispetto dell’altro. La volgarità che si vede, è spesso ciò che si vive in casa, perché ognuno di noi è figlio dell’educazione che riceve a casa. I Media si sostituiscono sempre di più all’educazione familiare specie per i giovani. Si corre il rischio di mandare loro segnali sbagliati? Qualunque messaggio influenza, qualunque tipo di suggestione percettiva finisce per condizionare. L’importante è come noi accettiamo il messaggio, come siamo attrezzati a contestualizzarlo e questo nasce dall’educazione che abbiamo. Se io ho un’educazione che è stata assente, sono più un

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bersaglio facile a ricevere certi messaggi. Faccio un esempio semplice basandomi sul cibo. Se io non ho nessuna educazione alimentare è evidente che sono più influenzabile da messaggi promozionali legati a suggerimenti di un prodotto piuttosto che un altro. Ma se io ho una conoscenza di ciò che è buono o cattivo, di ciò che mi fa bene o fa male, ecco che il messaggio promozionale, in qualunque forma di suggestione si pone, su di me non fa nessun effetto. Questo vale anche per i messaggi comportamentali? Si, se il giovane ha un’educazione familiare forte e ben radicata è automaticamente preparato ed educato ad accettare o rifiutare alcuni modelli. Quello che oggi manca è proprio questo, un educazione familiare che crei una forte attrezzatura fisica, un armatura protettiva. Una pianta cresce bene se coltivata dal suo seme fin dalla sua nascita, è difficile pensare che una pianta sviluppata possa prendere un’altra direzione. Tutto dipende dall’educazione che si riceve, purtroppo oggi si vedono


“L’assenza di educazione sentimentale, è spesso ciò che si vive in casa, perché ognuno di noi è figlio dell’educazione che riceve” Stefano Zecchi è nato a Ve-

sempre più famiglie incapaci di educare i propri figli. La scuola dovrebbe essere in attiva collaborazione con la famiglia o addirittura arrivare lì dove non arriva la famiglia.

nezia. È ordinario di Estetica all’Università degli Studi di Milano. Attento e sapiente osservatore dei cambiamenti culturali

L’armonia tra quali fattori costituisce un recupero dei sentimenti? L’armonia tra tutti i fattori formativi, tra tutte le componenti della comunicazione del pianeta, dalla scuola alla famiglia, dalla politica ai media, fino ad arrivare all’arte. È difficile realizzarlo perché la vita è figlia di tensioni, ma iniziamo a capire l’importanza che hanno le strutture formative educative nel dare ad un giovane un orientamento, una coscienza, una consapevolezza critica. Quando si riuscirà ad avere quest’armonia tutto sarà più consapevole anche quel mondo complesso che è la sfera del sesso e dei sentimenti. Probabilmente si otterranno risultati migliori. C’è un autore, un libro che secondo lei possa racchiudere il concetto di estetica del sesso e dei sentimenti? Si, David Lawrence, con L’amante di Lady Chatterley. Un grande scrittore che intuì la passione come elevato principio di vita, un grande a comprendere il significato dell’eros come coscienza della seduzione. Un’ opera che difende la passione più autentica e travolgente, ricerca spregiudicata di un sentimento libero, genuino, intenso. Lady Chatterley e il suo amante si sono imposti nell’immaginario contemporaneo, come modelli di una vitalità e sessualità trasgressiva, intesa come ritorno alle energie della pura natura.

e sociali del nostro paese, riesce a rendere accessibile ai più la materia filosofica, senza scadere nella banalità. Tra i suoi libri ricordiamo: Fenomenologia Dell’Esperienza (1972), Utopia E Speranza Nel Comunismo (1974), La Fenomenologia Dopo Husserl Nella Cultura Contemporanea (1978), La Fenomenologia (1983), La Magia Dei Saggi (1983), La Fondazione Utopica Dell’Arte (1984), La Bellezza (1990), Verso Dove (1991), Storia Dell’Estetica (con Elio Franzini, 1995) e, per Mondadori, Sillabario Del Nuovo Millennio (1993), Il Brutto e Il Bello (1995), L’Artista Armato (1998); r romanzi Estasi (1993), Sensualità (1995, premio Bancarella 1996) e L’Incantesimo (1997).

Sesso e bellezza sono inseparabili,

Stefano Zecchi consiglia...

come vita e coscienza. E l’intelligenza che accompagna sesso e bellezza, e da essi deriva, è intuizione

David Herbert Lawrence

“L’amante di Lady Chatterley” di David Lawrence

Intervista a Stefano Zecchi

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Razionalità

EMOZI O NALI T À Risolvere l’eterno conflitto umano tra i due estremi può portare ad una armonia interiore che ci mette in grado di vivere appieno le varie e complesse fasi della nostra vita

R

agione e sentimento, binomio preso in prestito dal famoso romanzo di Jane Austen, è l’eterno conflitto che l’uomo porta con sé dalla sua comparsa su questa terra. Da sempre, la natura umana è in bilico sul filo sottile che segna il confine tra la sua parte emotiva e la controparte ragionevole. Ma realmente siamo e saremo destinati inevitabilmente al conflitto con noi stessi? Parlare in termini di opposizione e contrasto tra le due anime di ciò che Aristotele definì animale razionale (l’uomo), è un approccio che non nasconde delle contraddizioni. La prima constatazione da rilevare e da cui partire è scientifico-medica. Dal punto di vista anatomico, il nostro cervello ha una configurazione dicoto-


EMOZIONI WEB RADIO MUSICA CONSIGLIATA PER LA LETTURA www.vmix.fm


Agire in modo impulsivo significa correre grandi rischi di sbagliare. Riflettiamo e aspettiamo di sentirci calmi e distesi prima di commettere l’irreparabile

Dalai Lama

mica poiché è suddiviso in due emisferi cerebrali con differenze funzionali che non si limitano al controllo della motricità e della sensibilità del corpo umano, ma riguardano anche una diversa specializzazione rispetto alle funzioni cognitive. L’emisfero sinistro è più specializzato nelle funzioni linguistiche (e quindi nella comunicazione) mentre il destro nelle funzioni che implicano una elaborazione di tipo “visuo-spaziale” ma, nonostante tali specificità, la neuropsicologia le considera come un’unica struttura. Il modello emisfero sinistro (pensiero razionale) ed emisfero destro (pensiero creativo), dunque non è accreditato scientificamente e spesso viene additato come “fantasioso” perché, a cominciare dalle constatazioni organiche, l’uomo sembra proprio essere indivisibile. Lo stesso discorso antitetico tra ragione ed emozione ha caratterizzato la cultura occidentale nel corso dei secoli, abituandoci a contrapporre quasi istintivamente i due termini e incoraggiando quell’atteggiamento dualistico che separa l’uomo in due metà in conflitto tra loro. Come se l’essere umano fosse obbligato e predestinato a vivere scisso al proprio interno. In realtà l’evoluzione delle scienze psicologiche e neuropsichiatriche ha negato ampiamente questo tipo di divisione così estrema tra le componenti umane, dimostrando che mente ed emotività non sono dimensioni separate. Ognuno di noi è formato dalla complessità di ragione e sentimento che non fanno parte di una mente suddivisa in


Chi si lascia prendere nella trappola del desiderio somiglia all’assettato che beve acqua di mare: più beve e più ha sete

D.L.

scompartimenti ma costituiscono le due componenti guida del nostro comportamento, componenti tra cui esistono influenze, connessioni e zone di confine. Il nostro modo di sentirci, di reagire emotivamente è la diretta conseguenza di come noi interpretiamo e valutiamo la nostra esperienza. Concetto già conosciuto dai filosofi stoici e riassunto nella massima: “L’uomo è turbato non tanto dalle cose, ma da ciò che egli pensa sulle cose” (Epiteto). A parte qualche eccezione, nel mondo antico, l’emotivo era coniugato come “passione” che, con un significato intrinseco di istintivo, incontenibile, infrenabile e cieco, era da rifiutare. Successivamente- con Cartesio, in pieno ‘500- vengono rivalutati i sentimenti come espressioni autonome dell’Io-soggetto, valore massimo della condizione umana che si distingue dal resto del mondo e considera il sentimento come fonte della morale e dell’etica, mezzo di conoscenza che incrina la supremazia del razionale. Anche il grande Blaise Pascal riconobbe che il “cuore” ha una capacità conoscitiva diversa dall’intelletto, ma assolutamente valida ed efficace: se il pensiero razionale è capace di acquisire conoscenza, non è tuttavia in grado di afferrare l’oggetto nella sua completezza perché è del cuore la capacità di captare intuitivamente e rapidamente la situazione dell’oggetto. Tra i progressi della filosofia un primato va ai sentimentalisti inglesi del settecento che, nel campo del conoscere, posero sullo stesso piano sentimenti e ra-


Noi conosciamo la verità non soltanto con la ragione, ma anche con il cuore. Blaise Pascal

Clermont-Ferrand 1623/1662

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gione. E’ innegabile constatare che ci siano parti diverse e lontane tra loro all’interno della natura umana, ma sarebbe un errore considerarle in opposizione perché è proprio la loro integrazione che permette un equilibrio. Spesso e volentieri, infatti, sono i meccanismi cognitivi che influenzano gli stati emotivi disfunzionali e dunque è proprio l’educazione rivolta alla gestione

O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 1

delle emozioni e dei comportamenti razionali che può contribuire al raggiungimento dell’equilibrio globale di un individuo. Non dobbiamo sentirci obbligati a schierarci da una parte o dall’altra ma dobbiamo acquisire la consapevolezza di essere emotivi e razionali, due aspetti entrambi importanti, e imparare a gestirli per farli camminare assieme l’uno accanto all’altro.



TEST

SEI EMOZIONALE... Scegliete, fra le alternative alle varie domande o

situazioni, quella che più s’avvicina al vostro modo di sentire o di essere Dott. Roberto Cavaliere

1. a. b. c.

2. a. b. c.

Con quale dei tre seguenti aforismi concordate maggiormente? “Siamo tutti costretti, per rendere sopportabile la realtà, a coltivare in noi qualche piccola pazzia” (C. Pavese) “La maggioranza dei problemi non deriva dalle risposte che ci diamo ma dalle domande che ci poniamo” (Kant) “E’ la ragione ad essere schiava delle emozioni” (Hume)

4. a. b.

Riuscite a “mettervi nei panni degli altri”? Vi riuscite se ne comprendete le ragioni Riuscite ad essere empatici senza lasciarvi coinvolgere troppo Vi calate fin troppo nei panni dell’altro

c.

5. a.

3. a. b. c.

In situazioni particolarmente intense e coinvolgenti cosa provate? Tale tipo di situazioni vi provocano un turbinio d’emozioni Riuscite sempre a mantenervi lucidi Inizialmente ne siete molto coinvolti ma poi riprendete il controllo di voi stessi

b. c.

6. a. b. c.

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O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 1

Ricevete la comunicazione di aver vinto una vacanza. Che cosa fate? In preda all’euforia correte a fare la valigia Accogliete la notizia con gioia e successivamente vi dedicate a pianificare il viaggio Pensate ad uno scherzo e quando vi rendete conto che è tutto vero iniziate ad organizzarvi

Nel pensare al vostro futuro Cercate di essere concreti e lo pianificate nei dettagli Lo vedete già realizzato in base alle vostre aspirazioni ed ambizioni Non ponete limiti ai vostri sogni ma cercate di costruire nel qui ed ora ciò che li può perseguire

Nel raccontare un evento che vi è successo Vi limitate a descrivere i fatti e non parlate delle emozioni provate Parlate soprattutto delle emozioni provate Riuscite a descrivere sia fatti che emozioni


...O RAZIONALE? 11. Con

quali delle tre seguenti affermazioni concordate maggiormente?

7.

Generalmente il vostro umore è

a.

a. b. c.

Stabile Abbastanza stabile Instabile

b.

8.

Quando siete al cinema vi capita di

a. b. c.

Essere molto coinvolto dalla trama del film o v’immedesimate nel protagonista principale Pur coinvolti dal film riuscite a mantenere un certo distacco Visionate il film con attenzione ma, tranne qualche scena, non ne siete coinvolti

c.

Chi vive senza follie non è poi così saggio come crede Quando non si trova la pace in se stessi è inutile cercarla altrove Agisci sempre in modo da aumentare il numero delle scelte

12. Quale di questi a. b. c.

tre personaggi vi piace di più?

Lo scrittore Oscar Wilde L’artista scienziato Leonardo da Vinci Lo scienziato Galileo Galilei

13. Quale genere di pittura preferite? a. b. c.

9. a. b. c.

Per la strada assistete ad un incidente Vi avvicinate immediatamente alla vittima dando la vostra disponibilità al soccorso Prima di avvicinarvi riflettete su come poter essere d’aiuto Rimanete paralizzati e non riuscite a prendere nessuna iniziativa

10. In una discussione animata con gli altri… a. b. c.

Rispettate i tempi di discussione degli altri Vorreste intervenire ma vi trattenete e fate solo qualche cenno d’assenso o meno con la testa Interrompete spesso per esprimere il vostro parere

Realismo Impressionismo Astrattismo

14. Di fronte ad una situazione difficile che dovete risolvere

a. b. c.

L’analizzate nei dettagli e valutate tutte le possibili soluzioni L’analizzate complessivamente e valutate in base a ciò che sentite interiormente Valutate sia emotivamente che razionalmente

15. Qual è il colore che preferite? a. b. c.

Rosso Blu Verde

Test - Sei Emozionale o Razionale?

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Risultati

Sei Emozionale o Razionale?

Scegliete una risposta per ciascuna domanda e calcolate il numero di Poi consultate i profili

◊ , □ e ο che avete totalizzato.

DOMANDA

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

A B C

◊ □ ο

□ ◊ ο

ο □ ◊

ο ◊ □

□ ο ◊

□ ο ◊

□ ◊ ο

ο ◊ □

◊ □ ο

□ ◊ ο

ο ◊ □

ο ◊ □

□ ◊ ο

□ ο ◊

ο □ ◊

Profilo corrispondente in base al punteggio Maggioranza di

ο (Prevalenza d’emozionalità)

L’emozionalità pervade la vostra vita in tutti i suoi aspetti: nei confronti di voi stessi e nei confronti del resto del mondo. Ciò conduce, spesso, a cogliere l’attimo fuggente nelle decisioni personali e nelle relazioni cogli altri ed a vivere appieno certi sentimenti. Ma c’è l’altro lato della medaglia: perdete anche una necessaria lucidità nei confronti degli eventi della vita e nelle relazioni umane. Tutto ciò è foriero di scelte eccessivamente emotive con tutte le inevitabili conseguenze. Maggioranza di

◊ (Equilibrio fra emozionalità e razionalità)

Riuscite a ‘dosare’ bene le due componenti e tale equilibrio vi permette di cogliere il meglio da voi stessi e dagli altri. Questo non toglie che, a volte, secondo le circostanze, dovete farvi guidare anche dalla sola emozionalità o dalla sola razionalità Maggioranza di

□ (Prevalenza di razionalità)

Siete razionali e riflessivi, forse, eccessivamente. Come si suol dire “non ascoltate il cuore”. Ed il cuore, spesso, “ha delle ragioni che la ragione non conosce”. Non sempre la razionalità vi porta a vivere la vita in maniera piena ed ha prendere le decisioni ottimali. Ma soprattutto può crearvi difficoltà ad instaurare relazioni significative cogli altri. La maggior parte delle persone che effettuano il test presentano una maggioranza di

vale a dire equilibrio fra l’emozionalità e razionalità. Se rientrate in questa “maggioranza”, utile è calcolare quale tipo di risposte risulta al secondo posto nel conteggio totale. Tale seconda posizione potrebbe rivelare una vostra maggiore propensione all’emozionalità o alla razionalità.

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O2 Psicologia Anno 1 - N.ro 1



IL PERSONAGGIO


L’uomo dalla doppia e complessa personalità,

tra genio e

follia,

MEL

un personaggio scomodo per Hollywood

GIBSON «Recito per curare la mia pazzia»


Le critiche mi hanno dato l’opportunità di praticare ogni giorno quello in cui credo: la tolleranza

Mel Gibson

78

M

el Gibson, nome completo Mel Columcille Gerard Gibson OA (Peekskill, 3 gennaio 1956), è un attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense naturalizzato australiano. Si avvicina al mondo del cinema per caso. Sua sorella, vedendolo abile di fronte alla cinepresa di famiglia con alcuni amici, compila a nome suo una domanda d’iscrizione al National Institute of Dramatic Arts, che lo accetta. Alla consegna dell’Oscar nel 1996 afferma: «Recito per curare la mia pazzia». Mel Gibson ha confessato di fare l’ attore per terapia a causa della sua personalità troppo stravagante; voleva essere un giornalista prima di studiare alla scuola d’’arte drammatica. «Se fossi divenuto un reporter probabilmente oggi sarei morto - ha dichiarato durante un’intervista a una emittente radiofonica - Recitare rappresenta una terapia per la mia pazzia».

O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 1

Ad ascoltarlo durante le sue rare interviste non si può nascondere che ha tratti un po’ da psicopatico tale e quale al Martin Riggs di Arma Letale, ma con un carisma da rimanerne attratti e ipnotizzati. Recentemente ha ammesso il suo «segreto», cioè quello che a Los Angeles tutti sapevano: il vizio dell’ alcol. Oggi Mel Gibson è uno che straparla ma dice la verità quando è ubriaco e molti sono riluttanti ad andare a cena con lui perché ha accusato gli ebrei di tutte le guerre e dei mali del mondo. Mel già due volte in passato si è fatto internare per disintossicarsi e ha ammesso onestamente di avere in certi periodi dipendenze da alcolista. Cresciuto in Australia, ha scelto di integrarsi a Hollywood ma non ne ha mai amato la mondanità. Pochissimi gli amici. E’ un uomo che alla sera va a bere in un bar sulla litoranea, che si fa fotografare con alcune turiste dietro loro richiesta. Hanno detto le donne riprese con lui nello scatto di una Polaroid: “Ci ha stupito che uno come lui non avesse un autista e



Le vecchie abitudini sono dure a morire: se non le elimini tu ti eliminano loro

Mel Gibson

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ci è parso molto solo». In realtà paga il prezzo dell’essere un grande genio creativo. Il prezzo di chi cerca una personale interpretazione del significato dell’esistenza e lo fa comunicando con maestria e professionalità. Parla invece Richard Donner, che ha diretto Gibson nei suoi massimi film di successo commerciale (Arma letale): “Mel è generoso, dotato di grande senso dell’ umorismo, davvero indipendente e coraggioso». Donner difende l’ amico e accusa: «Hollywood non ha digerito il successo de “La Passione di Cristo” e aspetta sempre Mel al varco, anche perché la filantropia di Mel non appartiene al mondo dei party mondani e ha matrici diverse». «È un uomo scomodo - sostiene invece l’attore Robert Downey jr - perché fa sempre le sue scelte. Quando tutti mi voltavano le spalle perché ero un drogato ed ero stato arrestato, Mel mi ha offerto lavoro, mi ha fatto risalire la china passando intere giornate con me. Quella di Gibson è la caduta di un uomo di fede in una comunità che non ha altre fedi che quella del denaro». Mel Gibson è uno di quei registi che ben sa raccontare la disperazione esistenziale, mischiando ossessioni per l’estremo realismo filmico all’alta poetica. Emozionante, duro e doloroso, esagerato e coinvolgente: proprio per la grande sensibilità con cui affronta temi universali, è considerato il regista violento e

O2 Pscicologia - Anno 1 N.ro 1



ribelle di Hollywood, ma come attore nessuno può escludere la sua fondamentale e formidabile presenza scenica. Il tutto sempre condito con la rabbia addosso. Alle critiche avanzate verso i suoi film capolavoro più crudi, “La Passione di Cristo” e “Apocalypto” lui risponde così: «C’è stata una reazione monumentale, non ho mai visto niente del genere. E’ senza motivo: ho cercato di non entrare in questo tipo di di-

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O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 1

battiti e discussioni, perché come regista credo che non si debba rispondere ai critici con lo stesso tipo di rabbia. Li ho lasciati fare, anche se hanno esagerato. Se non altro, questa critiche mi hanno dato l’opportunità di praticare ogni giorno quello in cui credo: la tolleranza. Non sempre ci sono riuscito. A volte ero veramente incazzato, ma ogni volta mi dicevo: domani è un altro giorno». Hai proprio ragione, Mel!


I CAPOLAVORI

LA PASSIONE DI CRISTO

APOCALYPTO

www.thepassionofthechrist.com

www.apocalypto.movies.go.com

Regia Mel Gibson Interpreti James Caviezel, Maia Morgenstern, Monica Bellucci, Hristo Jivkov, Rosalinda Celentano, Francesco Cabras, Claudia Gerini, Sergio Rubini Durata h 2.10 USA, Italia 2003

Regia Mel Gibson Interpreti Dalia Hernandez, Mayra Serbulo, Gerardo Taracena, Raoul Trujillo, Rudy Youngblood Durata h 2.19 USA 2006

E’ considerato il film più scandaloso e controverso di Mel Gibson. Una pellicola che iscrive nella storia del cinema il racconto, crudo e realistico, delle ultime dodici ore della vita di Gesù. Sofferenza e violenza colpiscono la nostra emotività attraverso immagini suggestive che ricordando i contrasti del Caravaggio, giocati sulle atmosfere di chiari e scuri, e musiche che accompagnano i momenti più drammatici. La cura delle scenografie e dei dettagli, compreso l’uso del latino e dell’aramaico, lingue dell’epoca sottotitolate, facilita la percezione di emozioni “epidermiche”. Il film, che ha scatenato polemiche e dibattiti tra credenti e non, centra di sicuro un obiettivo: non lascia indifferenti.

Fiumi di parole anche per il film sul declino della civiltà Maya. Un’istantanea cinematografica dove Mel, resuscita i ritmi della vita scandita dal rapporto simbiotico con la natura, idillio interrotto dall’avanzare del progresso e di civiltà sempre più lontane dalle radici dell’uomo. Un ritratto della bontà degli istinti primordiali contrapposti ai feroci impulsi dell’egoismo, conflitto che si snoda nella storia di un gruppo di Maya selvaggi sopraffatti dalla loro controparte civilizzata. Il realismo gibsoniano non si smentisce e la pellicola scorre tra fedeli riproduzioni delle sanguinarie pratiche degli antichi riti Maya ed il suono accattivante della lingua dell’epoca. Effetto assicurato. Scariche di adrenalina ed emozioni a fior di pelle, ma anche riflessioni sul rapporto tra il coraggio e la paura.

Mel Gibson

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NUOVI ORIZZONTI

Psicologia del Benessere nelle Spa La nostra voglia di star bene sarà veramente soddisfatta quando, all’uscita da una Spa, affronteremo meglio la realtà di tutti i giorni

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I

l concetto di “bellezza” che accompagna la filosofia del benessere nelle Spa d’avanguardia, non va identificato con la nozione di “estetica”, spesso e volentieri, banalmente ridotta alla semplice cura del corpo ed ai trattamenti per la “remise en form”. La bellezza in questa visione psicologica del centro benessere, è una percezione che coinvolge menPsicologia del Benessere nelle Spa

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“Apres le bain” Edgar Degas (ca. 1880-88)

Il corpo è l’arpa della vostra anima, sta a voi trarne meravigliose armonie o suoni confusi

K. Gibran

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te e corpo, è la combinazione che rende complici i sensi ed il nostro equilibrio interiore, è l’armonia che riguarda la totalità del nostro essere. Essere belli non significa rincorrere canoni estetici che non ci appartengono e che non sentiamo corrispondenti ai nostri bisogni, ma significa star bene con se stessi e riconoscere le ricchezze del proprio mondo interiore. Scoprire che ognuno di noi è unico, imparando a valorizzare la propria individualità fisica e spirituale. Dobbiamo concederci dei momenti per ascoltare noi stessi, per entrare in sintonia con il binomio corpo-mente e nessun posto è migliore di un centro all’insegna della psicologia del benessere, un luogo dove la parola wellness

O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 1

non prescinde dalla cura della nostra sfera emozionale e spirituale. Per questo, il futuro degli Health&Beauty Center è nell’attenzione rivolta alla totalità dell’individuo e della sua vita, affinché si producano cambiamenti non solo fi-

sici, ma soprattutto “interiori”, destinati a migliorare la qualità del vivere quotidiano. L’aspetto psicologico sta progressivamente prendendo il posto della funzione materiale e puramente cosmetica dei trattamenti Spa. Un cambiamento dovuto alla consapevolezza dei ritmi frenetici e stressanti che inghiottono, come un meccanismo involontario, i nostri pensieri, le azioni e la totalità della nostra esistenza. Così le oasi del benessere non si traducono nel piacere fisico delle cure wellness ma si realizzano sempre di più nell’attenzione rivolta al benessere spirituale e mentale degli ospiti da disintos-



Concediamoci momenti per ascoltare noi stessi, per entrare in sintonia con il binomio corpo-mente

Spa in casa Alcuni suggerimenti pratici per procurarsi tutti i piaceri e i benefici di un bagno caldo a casa propria. Immergerci in acqua calda e rimanervi per un po’ è quanto di più rilassante si possa immaginare. Grazie alla riduzione della gravità, il nostro corpo galleggiando riesce a ridurre notevolmente il “peso proprio” che deve sopportare in permanenza, anche da sdraiato. Ciò dà sollievo alle articolazioni, favorisce la circolazione, riposa l’apparato cardiocircolatorio e rilassa tutta la muscolatura. La permanenza nell’elemento umido e avvolgente, però, fa molto di più: ricollega la nostra memoria al periodo prenatale, quando nuotavamo nel liquido amniotico. Per fare del bagno un vero trattamento antistress e di piacere, introduciamo alcuni piccoli accorgimenti: • temperatura dell’acqua costante, intorno a 36° C • non eccedere con aggiunte odorose o schiumogene; ottimi invece l’argilla o un olio da bagno • luci soffuse o addirittura un ambiente quasi buio • rumori molto attenuati: chiudete porte, tapparelle e tende, e eventualmente mettete dei tappi nelle orecchie; oppure tenete accesa una musica di sottofondo, delicata, rilassante e a bassissimo volume • attrezzatevi con un cuscino per la testa o la nuca

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IL DVD CONSIGLIATO Home Spa è un DVD interattivo, un’oasi di benessere sem sempre a portata di mano, un luogo dove la parola “wellness” non esclude la cura della sfera emozionale e spirituale di ciascuno per valorizzarne al massimo le potenzialità. È la prima Spa Virtuale al mondo. Una guida personale di benessere, da provare come, dove e quando si vuole attraverso infiniti trattamenti Wellness su misura. Acquistabile su www.oxygenemedia.it/home_spa-1.html

sicare dai pericoli della modernità, quali ansia, stress e tensione. Non a caso il nuovo millennio ha visto fiorire le figure di coaching e consulente del benessere messe a disposizione dalle Beauty Farm, per intervenire a 360° sulla persona impegnata nella ricerca del proprio benessere. La tendenza dei centri wellness a considerare la totalità degli aspetti di un individuo, nasce da una richiesta sempre maggiore di “personalizzazione” dei trattamen-

ti, per valorizzare la diversità ed abolire la concezione della forma estetica come “involucro”. In fondo, basta fare un passo indietro nella storia per scoprire come l’uomo sia stato sempre alla ricerca del significato profondo della bellezza. A cominciare dai trattati di Aristotele e di Platone sino all’invenzione del termine “aesthetica”, coniato nel 1753 dal filosofo tedesco Baumgarten, l’uomo non ha mai smesso di ricercare “il senso della bellezza”.



NUOVE TERAPIE PER IL BENESSERE

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Wine

Therapy Una nuova terapia per scoprire i benefici del vino, una moda rilassante e raffinata, un elisir di bellezza da provare almeno una volta nella vita!

“I

n vino veritas” ripetevano gli antichi latini, ignari che un giorno, il dolce nettare di Bacco, sarebbe diventato uno dei più preziosi alleati di benessere! La teoria, confermata da sperimentazioni e ricerche all’avanguardia, è che i vinaccioli dell’uva gettati dopo la vendemmia costituWiWine Therapy

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La Wine Theraphy varia da trattamenti per il dimagrimento, a quelli per la depurazione, antistress a quelli antietà

Il vino è la poesia della terra

Mario Soldati

iscono vere e proprie “petite d’oro” in grado di catturare i radicali liberi. Tali elementi vegetali, infatti, contengono polifenoli che, una volta stabilizzati, rilasciano il loro grande potenziale antiossidante. E’ scientificamente dimostrato che i principi attivi dell’ uva e del vino, assunti sia per via topica che per via orale stimolano la pelle. Il trattamento consiste in una somministrazione di una tavoletta di integratore naturale ricco di polifenoli e due trattamenti mattino/sera di cosmetici a base di vino -e di principi attivi dell’uva. Gli effetti sono stati misurati su 20 donne, tra i 30 e i 55 anni, con problemi di invecchiamento precoce della pelle, secchezza e devitalizzazione. Nell’arco di 15 giorni l’idratazione migliora del 37,7% e in 30 giorni del 41,5%; l’elasticità in 15 giorni migliora del 16,4% e in 30 giorni del 19,6% mentre le rughe si riducono nella prima fase del 16% e dopo 30 giorni del 23,5%. Da qui il nascere di una

nuova terapia per scoprire i benefici del vino, una moda rilassante e raffinata, un elisir di bellezza da provare almeno una volta nella vita! Di sicuro una pratica inebriante che affascina ed incuriosisce non solo le donne, ma anche gli uomini più attenti ai benefici dei cosmetici naturali. Molto ampia e variegata la gamma di applicazioni della Wine Theraphy: si va dalle terapie per il dimagrimento, a quelle per la depurazione, dal trattamento antistress a quello antietà. Alla base di tutto c’è l’uva, bianca o nera, usata direttamente in grappoli e acini, oppure trasformata in mosto e vino, o ancora essiccata e polverizzata e poi ridotta a marmellata e combinata con miele, oli essenziali ed erbe. I trattamenti variano da massaggi con vino caldo ed estratti di vinaccioli d’uva micronizzati a immersioni in vasche idromassaggio con vino rosso e acqua termale, fino a bendaggi e trattamenti con oli essenziali ed estratti di vinacce. I

CURIOSITÀ • Il succo d’uva è un ottimo alimento, definito un vero e proprio latte vegetale, consigliato ai bambini piccoli, agli sportivi, alle donne in allattamento, agli anziani. • L’ uva secca è un alimento energetico, un dolcificante naturale. Ha le stesse proprietà dell’uva fresca, è emolliente e adatta nella cura dei raffreddori, è digeribile, ricca di calcio, ferro e fosforo. • Le foglie dell’uva sono utilizzate in ambito gastronomico in primavera e per uso terapeutico in autunno, quando sono rosse. In fitocosmesi si usa il succo per schiarire ed ammorbidire la pelle, in lozioni e maschere idratanti. • L’ olio di semi di vinacciolo è un ottimo olio base da utilizzare per i massaggi, dalle proprietà decongestionanti e facilmente assorbito.

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“Bacco” Caravaggio (1596)

Lo si schiaccia dolcemente tra lingua e palato; lentamente fresco e delizioso, comincia a fondersi: bagna il palato

“I chicchi d’uva contengono polifenoli,

molle, sfiora le tonsille,

oligoelementi e preziose vitamine che aiutano

penetra

a combattere i segni dell’invecchiamento, un

accogliente

potente antidoto contro i radicali liberi”

nell’esofago e infine si depone nello stomaco che

chicchi d’uva contengono, infatti, polifenoli, oligoelementi e preziose vitamine che aiutano a combattere i segni dell’invecchiamento, caratterizzandosi come uno dei più potenti antidoti contro i radicali liberi. I polifenoli dell’uva proteggono, rinforzano e rigenerano le fibre di collagene e di elastina contenute nei nostri tessuti cutanei: da qui nasce l’utilizzo a livello cosmetico dell’uva e dei suoi preziosi

derivati, specie il mosto che prima della fermentazione non sviluppa gradazione alcolica, ma possiede una concentrazione elevata di polifenoli biologicamente attivi. Non resta che immergersi nei piaceri di Bacco, per sentirsi, almeno per un po’, come gli antichi nobili romani o le star più cool di Hollywood e non c’è posto migliore per farlo che una magnifica Spa…

ride di folle contentezza

G. Flaubert

Wine Therapy

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L’uva, bianca o nera è usata in grappoli e acini, o trasformata in mosto e vino, essiccata e polverizzata e poi ridotta a marmellata e combinata con miele, oli essenziali ed erbe La Spa dove il benessere si tinge di rosso… La filosofia della Vinothèrapie è il fiore all’occhiello dell’Hotel Marqués de Riscal, una favolosa struttura ubicata nella celebre regione del vino la Rioja, nei Paesi Baschi (Spagna). L’albergo, che offre trattamenti Spa unici al mondo, vanta la firma dell’architetto Frank Gehry, che ha progettato una costruzione avveniristica e surreale, integrandola al complesso vinicolo del XIX secolo, costituito dalla più antica cantina della regione. La sola vista dell’albergo immerge in un’atmosfera da sogno, incoraggiata dal design contemporaneo e fantasioso di tutti gli ambienti. Il tetto della struttura è un gigantesco fiore architettonico di “canopies”, calotte in titanio che avvolgono con delle “onde” l’edificio sot-

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Hotel Marqués de Riscal, una favolosa struttura ubicata nella celebre regione del vino la Rioja, nei Paesi Baschi (Spagna)

tostante, fornendogli riflessi e sfumature colorate che esaltano la bellezza del paesaggio circostante, immerso tra i vigneti. L’hotel accoglie la Spa Vinothérapie di Claudalie, uno spazio da sogno e ultramoderno dotato di un’originalissima vasca idromassaggio gigante a forma di botte, di una suggestiva piscina al coperto, di bagno turco, di un’ampia terrazza relax e del centro fitness realizzati in legno d’acero, marmo e materiali pregiati. La Spa è in armonia con gli arredi e le lampade d’avanguardia e creata sui disegni esclusivi del “guru” dell’architettura contemporanea, Gehry. La scelta dei trattamenti compren-

de esperienze particolari come: il Bain à la Vigne rouge, un idromassaggio arricchito con estratto di vite rossa che stimola la circolazione, l’Enveloppement Miel et Vin, per ammorbidire e far risplendere la pelle con impacchi di miele e lievito di vino ed il Massage Envirant, un trattamento inebriante eseguito a quattro mani con olio di vinaccioli d’uva, per rivitalizzare viso e corpo. La Spa Claudalie offre un’infinità di trattamenti a base di “uva pura” per godere di tutti i benefici dell’acino sulla pelle e rimettervi in sesto grazie alle cure uniche ed esclusive ispirate al frutto divino! Provare per credere…

Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo

Ernest Hemingway

Wine Therapy

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HIGH TECH WELLNESS

Cambio vita con la

Come divertirsi e curare il proprio benessere psicofisico


La Wii Balance Board è contenuta nel package Wii Fit insieme al relativo DVD Game

C

ambiare stile di vita è una frase ricorrente nell’era post moderna. Sia in letteratura che nel linguaggio comune viene espressa come il sinonimo di un salto di qualità, il passaggio verso un’esistenza più sana, vera e ricca di senso. Il trionfo della tecnologia e della realtà virtuale ha reso ancora più urgente la ricerca di un modus vivendi che possa rimettere in sintonia tutte le componenti dell’essere umano, dalla sfera spirituale al suo equilibrio fisico. Un luo-


HIGH TECH WELLNESS

Un software concepito per fare movimento davanti alla tv che risveglia il tono muscolare, i sensi e soprattutto la mente

Il Wiimote

Dei led ad infrarossi incorporati nelle estremità della Wii Sensor Bar permettono al controller di percepire il puntamento verso lo schermo, altri sensori nello stesso controller gli permettono di percepire l’inclinazione e la rotazione

Wii Wheel con Wii Remote

Il wiimote si può inserire in questo sterzo per “guidare” le auto nei giochi di corse automobilistiche

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go comune da sfatare è la convinzione che il cambiamento ed il miglioramento dello stile di vita sia collegato, sempre ed esclusivamente, ad attività rivolte al mondo interiore personale. Si parla sempre di discipline riflessive, filosofie ed esperienze intime e psicologiche lontane dal moderno approccio alla high technology e da qualsiasi elemento ludico e di divertimento. Ma si può raggiungere il proprio benessere psicofisico con un gioco? Magari divertendosi? La risposta, come ogni concetto che debba tener conto dell’infinità delle componenti umane, non può di certo essere un ‘si’ totalizzante ma di sicuro è un ‘si’, che indica un elemento di aiuto, di supporto e di indirizzamento verso il proprio benessere. Un’idea coraggiosa avanza verso il terzo millennio, un’idea che rompe gli schemi del passato e lega per sempre tecnologia e spiritualità, gioco e benessere psicofisico. Una realtà: La console Wii abbinata al package Wii Fit. La neonata creazione della Nintendo che rappresenta un vero e proprio trampolino di lancio verso uno stile di vita diverso, nuovo, più armonioso. Si tratta di un gioco rivoluzionario, concepito per fare movimento davanti alla tv, risvegliando il tono muscolare, i sensi e soprattutto la mente. Un’invenzione che stravolge il rapporto conflittuale di benessere e game life, perché trasforma la classica console in una piattaforma che con i videogiochi non ha nulla a che fare. Il Wii diventa un sistema di allenamento psicofisico, una palestra per regalare nuova linfa vitale alle menti stanche, annoiate o semplicemente desiderose di nuovi input. La trovata della Nintendo,

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che presenta oltre 40 esercizi diversi in quattro discipline d’allenamento, apre la strada ad un modo nuovo ed efficace per raggiungere la via del benessere e dell’equilibrio totale dell’individuo. Oltre a bruciare calorie con gli esercizi aerobici, migliorare la postura con i giochi di equilibrio, potenziare la massa muscolare con gli esercizi ad hoc e imparare le posizioni yoga (!) per rilassarsi, sarà possibile ritagliare un’area di benessere in qualsiasi angolo della casa e stimolare, quando e come si


www.wii.com vuole, il coinvolgimento globale di sensi e mente. Non esiste un target né un’età di riferimento per consigliare l’utilizzo di Wii Fit, perché tutti possono giovarne a seconda delle loro esigenze e farne un uso molto differenziato e personalizzato, in base ai propri gusti ed al proprio stato di benessere psicofisico (anche perché la console prevede una serie di accessori relativi alla messa in pratica delle varie discipline, come la Wii Balance Board,

Mantieni alta l’attenzione per prevenire la prossima mossa avversaria. Migliora la concentrazione ed i tuoi tempi di reazione

WII Fit

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HIGH TECH WELLNESS

www.wii.com LA CONSOLE Wii è una console per videogiochi prodotta da Nintendo e succeduta al Nintendo GameCube. La sua caratteristica più distintiva è il controller senza fili, il Wiimote (portmanteau di Wii e Remote), simile ad un telecomando, che reagisce alle forze vettrici e all’orientamento rispetto allo spazio 3D con sensori di movimento presenti al suo interno, oltretutto tramite un dispositivo ottico, posto ad una delle sue estremità più corte, interagisce con la barra sensore, rendendo possibile il puntamento sullo schermo della TV.

una pedana bianca, con allegato il relativo DVD Game, da comperare a parte, su cui sudare sette camicie). Un altro aspetto da considerare è il lato conviviale di uno strumento del genere che può anche essere definito ‘sociale’, perché rende possibile l’interazione ed il coinvolgimento di più persone, di fatti include un canale speciale Wii Fit che permette di mantenere i dati relativi alle statistiche di vari partecipanti, fino ad otto persone, tenendo conto anche degli esercizi svolti, per assicurare una visione accurata dei progressi del benessere. Lo schermo del televisore di casa non sarà più quel quadrato luminoso dal potere ipnotico che tante volte ruba il tempo e la voglia di prenderci cura di noi stessi, ma diventerà lo strumento per interagire con ogni parte di noi. Una palestra per il cervello e per il fisico che può senz’altro rivoluzionare le nostre abitudini di vita.


Il Nunchuk

É un’espansione al wiimote e permette di avere i controlli anche nell’altra mano.

Il Classic Controller

Può essere utilizzato come seconda scelta nei giochi che lo supportano

L’hula hop per snellire il punto vita, tonificare gli addominali ma soprattutto migliorare la coordinazione ed il senso dell’equilibrio e del ritmo WII Fit

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NUOVE TERAPIE PER IL BENESSERE

BiblioTerapia Un libro aiuta a riflettere su di sé, a confrontarsi, a potenziare le proprie capacità cognitive ed emotive, sviluppando risorse ed abilità. La lettura aiuta l’emergere della consapevolezza e la promozione del cambiamento Dott.ssa Rosa Mininno Psicologa Psicoterapeuta

C

on il termine biblioterapia si intende una terapia che utilizza la lettura come strumento di promozione della crescita personale e collettiva. Strumento di autoaiuto, di acquisizione di conoscenze e promozione, di consapevolezza in situazioni di disagio psicologico e sociale oltre che come tecnica psicoeducativa e cognitiva in ambito psicoterapeutico. Prescrivere un libro in psicoterapia aiuta la persona sofferente a riflettere su di sé, a confrontarsi, a potenziare le sue capacità cognitive ed emotive sviluppando risorse ed abilità empatiche, acquisendo conoscenze ed elaborando strategie di gestione del disagio

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psicologico adeguate ed efficaci. I concetti di autopromozione e di affermazione nell’ambito socio- relazionale, di intelligenza emotiva, di pensiero laterale, sono impliciti in quello di biblioterapia. La lettura e il libro diventa strumento di promozione della salute e del benessere personale e collettivo e il libro stesso strumento di terapia. Molti clinici di diverso orientamento psicoterapeutico, ma soprattutto quelli ad indirizzo cognitivo-comportamentale, adottano la biblioterapia come un homework, un “compito a casa” e “prescrivono” la lettura di un libro specifico o l’uso di moduli psicoeducazionali ai propri pazienti in grado di aiutarli nel loro percorso terapeutico.


Un libro aiuta a crescere Lettura e cambiamento, dunque, come un processo evolutivo che trae dall’esperienza del proprio disagio psicologico e dalla propria sofferenza, gli stimoli al superamento degli ostacoli e dei vincoli che questi generano. Lo stesso libro può essere letto in momenti diversi della propria vita e un nuovo insight, nuove emozioni e nuove consapevolezze possono verificarsi. Leggere un libro aiuta a crescere. Nel libro della propria vita ci sono pagine che altri possono leggere, ma che nessun altro può scrivere e pagine che altri possono scrivere, ma che nessun altro può leggere. La lettura aiuta l’emergere della consapevolezza

IL LIBRO

P. Spagnulo “Problem solving” CASA EDITRICE ECOMIND

Una life skill importante da apprendere per imparare ad affrontare e risolvere i problemi, siano essi di natura pratica, comportamentale o emotiva.

Leggete per vivere

Gustave Flaubert

Biblioterapia

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La biblioterapia può essere utilizzata con successo anche con i bambini e con gli adolescenti per curare disturbi come ansia...

IL LIBRO

D. Goleman “Intelligenza emotiva” CASA EDITRICE BUR Tra le componenti del mondo variegato in cui è strutturato il nostro intelletto, l’intelligenza emotiva è importantissima. Si tratta di un mix tra motivazione, empatia, logica ed autocontrollo che consente la comprensione dei propri sentimenti e di quelli degli altri, per sviluppare le proprie emozioni in maniera equilibrata

Una stanza senza libri è come un corpo senz’anima.

Cicerone

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e la promozione del cambiamento. La biblioterapia è, in un’altra accezione, anche semplicemente uno strumento di autoaiuto al di fuori di un contesto terapeutico, non è quindi necessariamente utilizzata solo in psicoterapia. Si tratta appunto di un’altra accezione della biblioterapia, come autocura e come crescita culturale. In clinica la biblioterapia viene utilizzata, in particolare, nel trattamento di disturbi d’ansia, depressione, disturbi del comportamento alimentare, sessuale, di lieve e media entità. Viene utilizzata anche nella psicoedu-

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cazione, nell’insegnamento cioè di abilità di fronteggiamento e di gestione dei problemi comportamentali e del disagio psichico. E’ noto che il libro e la lettura stimolino l’attenzione, la riflessione, gli aspetti cognitivi ed emotivi. In uno studio pubblicato sul Journal of Counsulting and Clinical Psychology nel 1995, per citarne uno, di Jarnison e Scogin, “The outcome of cognitive bibliotherapy with depressed adults” è emerso dai dati che la biblioterapia ha un’efficacia significativa sia a livello statistico che clinico nell’alleviare i


... bullismo, bassa autostima, disturbi alimentari, comportamentali, depressione ed educazione sessuale “Donna che Legge” Pablo Picasso Olio su tela (1935)

Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe

sintomi depressivi e nel ridurre i pensieri e gli atteggiamenti disfunzionali. Anche nei disturbi d’ansia, nei disturbi del comportamento alimentare, nei disturbi sessuali e in altri disturbi psichici e comportamentali viene utilizzata, ottenendo risultati sorpendenti. I terapeuti cognitivo-comportamentali, in particolare, utilizzano la biblioterapia. In alcuni carceri, in Italia, sono state promosse attività di biblioterapia, percorsi di lettura guidata, individuali o di gruppo con interesse e partecipazione delle istituzio-

ni e dei detenuti. Da tempo, inoltre, è attivo un progetto dedicato alla biblioterapia nelle biblioteche di Ravenna. Così come da qualche anno, diverse strutture sanitarie italiane, hanno iniziato a svolgere attività di promozione della lettura e di biblioterapia per i degenti. Si tratta di percorsi di lettura guidata, letture fatte ad alta voce in gruppo nelle sale comuni dei reparti, su diverse tematiche e con libri di diversi autori, con un programma definito, con una particolare attenzione alla socializzazione e al confronto.

forse visto in sé stesso.

Marcel Proust

Biblioterapia

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La biblioterapia promuove la crescita cognitiva e socio affettiva dell’individuo

Scegliere letture “ad hoc”

Funzioni e Benefici del libro • può essere uno strumento per trovare le risposte che non si trovavano altrove • può aiutare nella revisione e comprensione del proprio passato • può dar voce a pensieri ed emozioni inespressi, che urlavano nel segreto del proprio cuore • può permettere di riconoscere situazioni già sperimentate da altri e di attribuirvi un significato prima sconosciuto, attenuando il senso di angoscia dell’ignoto e del mistero • può aiutare a pensare al proprio progetto futuro, ponendo domande sul percorso che sarà (es. per le future mamme…) • funziona per calarsi in un’altra realtà, per poter fantasticare e veder scorrere immagini create da sé in alternativa a quelle proposte dalla TV, per vivere in una dimensione un po’ più da protagonista • funziona da “astronave”, per rifuggire da una realtà scomoda o difficile, oppure anche solo per una sosta a ricaricarsi, prima di un nuovo tempestoso ritmo • serve come auto/formazione

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I libri vengono scelti dal terapeuta. Sono tematici e naturalmente legati al disturbo psichico presentato dal paziente. I libri utilizzati in genere devono essere correttamente basati su informazioni scientifiche e scritti in modo chiaro e semplice. La semplicità non è sinonimo di banalità. Accessibilità dell’informazione, chiarezza espositiva e contenutistica, onestà intellettuale fanno di un libro un buon libro, adatto per la biblioterapia. Occorre diffidare di quei libri che promettono facili e miracolose guarigioni, felicità e risoluzione dei propri problemi in 24 ore. Questi non aiutano nessuno. La biblioterapia può essere efficacemente utilizzata anche con i bambini e con gli adolescenti per diversi disturbi, ad esempio, disturbi come l’ ansia, problemi comportamentali, problemi di autostima, bullismo, disturbi del comportamento alimentare, depressione, per iniziare un programma psicoeducativo, un training di comunicazione assertiva, l’educazione sessuale. La biblioterapia può essere diretta al bambino, all’adolescente e prevedere anche il coinvolgimento dei genitori. Autopromozione, intelligenza emotiva, pensiero laterale sono impliciti nel concetto di biblioterapia. La biblioterapia promuove la crescita cognitiva e socio affettiva dell’individuo e, attraverso il confronto, promuove la consapevolezza di sé e la capacità di relazione interpersonale. Nella lettura l’immagina-


IL LIBRO L. Bislenghi, N. Marsigli “Il timore degli altri” CASA EDITRICE ECOMIND

Un libro utilissimo in psicoterapia e come strumento di autoaiuto per affrontare efficacemente timidezza, fobie, autoemarginazione.

zione ha un grande potere. La lettura è un’attività mentale creativa. Quando si acquista un libro, in ogni caso, è bene sempre seguire questo consiglio: legge leggere sempre la quarta di copertina, vedere chi sono gli autori, non fermarsi al titolo, ma fermarsi a leggere “ dentro” il libro alcune pagine per saggiare la qualità del contenuto. Un buon libro è strumento di conoscenza, ricchezza ideativa, sviluppo cognitivo, affettivo e sociale nel percorso di tutta la vita. Biblioterapia

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MUSICA

Musico Terapia Il linguaggio dei

suoni per produrre salute e benessere Giulia Cremaschi Trovesi

L

Musicoterapeuta

a musicoterapia è una tecnica che utilizza la musica come strumento terapeutico, grazie ad un impiego razionale dell’elemento sonoro, allo scopo di promuovere il benessere dell’intera persona, corpo, mente, e spirito. Le emozioni, i sentimenti, tutto ciò che riguarda il nostro mondo interiore, si manifesta verso l’esterno attraverso gli sguardi, le espressioni del viso, i gesti delle braccia, delle Musicoterapia

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La musicoterapia viene impiegata in diverse campi, che spaziano da quello della salute, come prevenzione, riabilitazione e sostegno...

Senza musica la vita sarebbe un errore

Nietzsche Friedrich

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mani, gli spostamenti nello spazio ecc. In musicoterapia questi sono i segni attraverso i quali è possibile leg gere la partitura vivente. Tutti noi siamo partiture viventi. Leggere una partitura vivente significa saper tradurre in giochi musicali ciò che la persona dice attraverso se stessa. Nasce il dialogo specifico della musicoterapia, quel dialogo fatto di gesti, voci, suoni, ritmi, timbri, melodie, ar monie che chiamiamo comunicazione. Tutto ciò che è non verbale, attraverso i suoni della musica, può

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diventare verbale. I suoni formano le parole. Le parole non spiegano i suoni. Sin dall’antichità più remota, le manifestazioni musicali sono state fonte di energia che ha sostenuto gli uomini nel corso degli eventi che scandiscono la loro vita. I riti, accompagnati da musica, hanno da sempre presenziato le nascite, le unioni (matrimoni), la morte, le prove di corag gio (caccia, assalti, ecc.). Suoni - ritmi - movimenti sono la fonte comune per il farsi della parola, dell’ordine del movimento


...a quello del benessere al fine di ottenere un migliore equilibrio e armonia psicofisica

dal quale nasce la numerazione della musica. Il Corpo Vibrante è l’esempio utile all’uomo per prolungare se stesso mediante la costruzione degli strumenti musicali. La musica è così dentro all’uomo (la Prima Orchestra, il Corpo Vibrante) da essere costantemente riproposta e ricreata in ogni tempo e luogo. In musicoterapia il “fare musica” è ciò che consente un dialogo fatto di movimento, gesti, posture, sguardi, parole, ordine ritmico del numero. Il suono è, per sua natura, relazione

“La Musica” Gustave Klimt Olio su tela (1895)

tra noi e il mondo che si configura come esterno ed estraneo da noi. Così inizia il percorso in musicoterapia in quanto apertura verso lo stesso mondo, verso gli altri, verso l’apprezzamento di se stesso. Il paziente, sia esso bambino, ragazzo, adulto, è il protagonista della sua storia e delle esperienze che accadranno in musicoterapia. Attraverso la sperimentazione musicale si verificheranno i cambiamenti interiori che caratterizzano l’efficacia di un agire terapeutico.

WEB RADIO MUSICA CONSIGLIATA PER LA LETTURA www.lastfm.it/listen/ globaltags/meditative

Musicoterapia

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In Musicoterapia Umanistica, attraverso la risonanza corporea, vengono rievocate le esperienze originarie La Prima Orchestra, il grembo materno Negli studi di musicoterapia si va alla ricerca degli effetti positivi della musica sull’essere umano. Si scopre così che già nel grembo materno, la “Prima Orchestra”, siamo cullati ininterrottamente da ritmi - suoni - movimento. La memoria di ogni essere umano inizia a partire dal coinvolgimento della risonanza corporea nella Prima Orchestra. Il grembo materno è il luogo e il tempo dove ogni essere umano impara a muoversi perché è accolto in un corpo in movimento. Egli impara a vivere e crescere in un corpo che vive e cresce con lui. Egli impara ad ascoltare perché nel grembo materno non esiste silenzio. Ascoltare permette di riconoscere un suono già ascoltato differenziandolo dagli altri: così ha origine la memoria. L’ordine ternario del pulsare cardiaco e l’ordine binario del camminare e della respirazione sono, insieme ai timbri viscerali e vocali, le basi che fanno essere il grembo materno la Prima Orchestra compresa nella Grande Orchestra che è la Terra. Il corpo materno, attraverso tutto se stesso, in un gioco di trasmissione dei suoni, coinvolge in ogni attimo il corpo del figlio nella risonanza originaria. La nascita segna l’aprirsi in un mondo non più liquido ma fatto di aria. L’essere umano ha già imparato a muoversi ed ora sperimenta un modo nuovo di muoversi, respirare ed essere nutrito. Egli è pronto per far sentire la sua voce perché sa ascoltare. Perché accolto, compreso, ascoltato, ascolta e sarà in grado di ascoltarsi, di distinguere la sua voce fra le altre voci.

Il linguaggio della musica

La musica è un linguaggio non meno importante di quello visivo, corporeo o verbale, in grado di esprimere idee, concetti, sentimenti propri di ogni individuo. Come il linguaggio verbale, anche la musica è uno dei fondamenti della nostra civiltà. L’uomo costruì i primi strumenti oltre 35 mila anni fa: tamburi, flauti, scacciapensieri. Essa garantirebbe la coesione sociale e la “sincronizzazione” dell’umore dei componenti di un gruppo, favorendo così la preparazione di azioni collettive. Esempi attuali dell’utilizzo della musica in questi termini sono ad esempio i concerti, le discoteche, i canti religiosi, gli inni nazionali...

Musicoterapia

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www.musicoterapia.it

IL CD CONSIGLIATO

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Non aspettatevi di ascoltare un qualunque cd commerciale. Armonic Brainwave è il frutto di ricerche effettuate nell’ambito dell’influenza neuro-psicologica che le onde musicali producono nel nostro cervello. Quello che udirete è un flusso sonoro che, naturalmente, ispira tranquillità e una totale serenità: in realtà le frequenze oltre l’ascolto “riconoscibile”, manipolate ad arte in studio, agendo su sfasamenti dell’intonazione tra il canale destro e quello sinistro, stanno portando il vostro cervello in uno stato mentale assai vicino a quello che solo i grandi esperti di meditazione riescono a raggiungere. Puoi comprare questo cd su www.amazon.com/Harmonic-Brainwave-Synergy-Neurosonics-Connection/dp/B0014C9VU8

La comunicazione del musicoterapeuta

Perché fidarsi della musicoterapia

La relazione “uomo - mondo”, ossia l’essere nel mondo, è la condizione essenziale per vivere, percepire, comunicare. Tutto è relazione. Ogni essere umano è il soggetto che vive le relazioni attraverso le quali egli struttura il suo modo di vedere il mondo. Ciò che il corpo rivela all’esterno dipende dalla storia, dalle caratteristiche soggettive di ciascuno di noi. Per riuscire a comprendere bambini che non parlano, che manifestano problemi nella relazione, nel comportamento, nel crescere o con adulti che portano le conseguenze di queste problematiche, è fondamentale che il professionista (il musicoterapeuta) sia preparato e formato. Un conto è ciò che appare all’esterno, un conto è ciò che una persona vive e sente dentro di sé. La formazione è necessaria per essere in grado di cogliere la profondità di senso insita in gesti, in espressioni vocali e verbali, in posture, in scatti o movimenti all’apparenza banali, a partire da quelle del professionista. La risonanza corporea nella reciprocità dell’ascoltare e del produrre suoni è la protagonista della voce, della parola, del canto, del leggere e scrivere.

La lettura e scrittura musicale portano in sé il senso del corpo vibrante. Una singola nota, nel suo essere posizionata in un punto preciso del pentagramma rinvia ad una precisa intonazione della voce. Essere consapevoli della voce significa poter comprendere e servirsi della scrittura musicale. Essere consapevoli della voce significa porsi in ascolto di se stessi in relazione agli altri ed al mondo. Non esistono interruzione fra le esperienze avvenute prima e dopo la nascita. Esiste la storia di ogni singola persona, esiste il percorso che accomuna un bambino (paziente) al professionista in musicoterapia. Da qui scaturiranno esperienze che possono portare il bambino (paziente) ad ampliare la sua visione del mondo ed a ritrovare la fiducia senza la quale non è possibile porsi in ascolto, per dialogare. In Musicoterapia Umanistica, attraverso la risonanza corporea, vengono rievocate le esperienze originarie. Per questo è possibile accedere verso nuove esperienze ed è possibile affrontare i danni derivati da eventuali traumi, lesioni, difficoltà o addirittura danni intervenuti nel periodo pre, peri e postnatale.

La musica è la voce di ogni dolore, di ogni gioia. Non ha bisogno di traduzione.

O2 Psicologia - Anno 1 N.ro 1

H. Exley


Ogni essere umano è il soggetto che vive le relazioni attraverso le quali egli struttura il suo modo di vedere il mondo

Musicoterapia

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PSICOLOGIA


Frecce Tricolori & Psicologia del Benessere Il metodo utilizzato dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale per indirizzare efficacemente le energie. Un approccio globale all’auto-miglioramento e allo sviluppo del potenziale umano Dott. Leonardo Milani

Psicologo e Direttore dell’Istituto di Psicologia Del Benessere

L

a psicologia del benessere può aiutarci a ritrovare il punto di equilibrio della nostra esistenza e ad attivare i nostri talenti nell’affrontare la realtà. E’ possibile lavorare bene e tranquillamente solo quando sensazioni, sentimenti, emozioni, pensieri, immaginazione, intuizione e tutto ciò che ci forma sono in armonia. Per questi motivi può es-


Se vuoi avere ciò che non hai mai avuto, devi fare ciò che non hai mai fatto

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sere di grande aiuto ispirarsi alla pratica psicologica che sottende l’iter di formazione dei piloti, in particolare il riferimento da considerare è quello del metodo utilizzato dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale, ovvero le più conosciute Frecce Tricolori, che tante volte abbiamo ammirato volteggiare in cielo alle prese con acrobazie artistiche. Lo scopo è quello di indirizzare efficacemente le energie senza che situazioni passate, avvenimenti o atteggiamenti mentali sbagliati influiscano nelle scelte di vita. Questo metodo, che rientra nelle pratiche del-

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la psicologia del benessere, vuole essere un approccio globale all’auto-miglioramento e allo sviluppo del potenziale umano. E’ basato su insegnamenti che traggono la loro origine dalle antiche tradizioni di saggezza e contemporaneamente cerca di integrare le importanti scoperte delle neuroscienze per evolversi e rendersi sempre più comprensibile a tutti. Ed è proprio nelle prestazioni che lo sportivo o il pilota aeronautico utilizza nel modo migliore la mente: una mente libera da pensieri negativi e ben orientata al successo secondo proprie potenzialità.


Nelle prestazioni lo sportivo o il pilota aeronautico utilizza nel modo migliore la mente, libera da pensieri negativi e ben orientata al successo secondo proprie potenzialità

La tecnica Come si può ben comprendere non si tratta solo di una filosofia o una corrente di pensiero, ma di una metodologia pratica e concreta che integra le esperienze e le tecniche di vari approcci verso lo sviluppo personale. L’utilizzo di queste tecniche non è passivo, anzi ogni tecnica è uno strumento attivo che utilizza la nostra stessa mente permettendoci un contatto speciale con il naturale fluire della crescita e dello sviluppo. Il risultato della tecnica è la sua scomparsa: deve trasformarsi in un modo di essere, in uno stile di vita. D’altronde il cambiamento e la crescita personale sono un processo continuo ed organico che si verifica continuamente in ciascuno di noi, anche se tende ad incontrare degli ostacoli che possiamo superare attraverso l’uso appropriato di tecniche specifiche. Una volta affrontate le difficoltà iniziali, in cui occorre combattere contro lo stress e le parti più vulnerabili del nostro carattere, tutto diventa più semplice e si inizia a prendere coscienza delle vere potenzialità interiori. Si possono raggiungere piacere e sicurezza, e questo permette di avere relazioni interpersonali più efficaci, aumentando la capacità di comprendere e di ascoltare meglio le proprie esigenze, ma anche quelle delle altre persone.

La Psicologia del Benessere AUTORE Leonardo Milani ANNO 2004 EDITORE Tecniche Nuove

Il metodo della psicologia del benessere Psicologia del benessere è un metodo di sviluppo personale che ha lo scopo di farle conoscere come utilizzare meglio le potenzialità della sua mente. Attraverso le tecniche di rilassamento e di visualizzazione il metodo le permetterà di gestire le sue energie e di dominare le emozioni negative attraverso strumenti concreti che la metteranno nella condizione di conquistare, mantenere e trasmettere il benessere. I CORSI L’apprendimento diretto e la possibilità di fare le tecniche con una guida esperta, fanno del corso la via privilegiata per imparare ad usare la mente e i suoi poteri. Il corso è costituito da una serie di tecniche il cui scopo è quello di gestire le energie psicofisiche per dirigersi nel miglior modo possibile. Nello svolgimento del corso, volutamente più pratico e concreto, si impara ad usare ogni tecnica in modo efficace per poter essere in grado di lavorare con autonomia verso i propri obiettivi. Durante il corso vengono spiegate le modalità di effettuazione delle tecniche, la loro efficacia, i supporti scientifici che ne hanno permesso l’elaborazione, ma soprattutto vengono personalizzate a seconda delle esigenze dei partecipanti. Questa sperimentazione concreta permette ad ogni individuo di avere la certezza che la tecnica consigliata possa realizzare gli obiettivi desiderati. www.psicologiadelbenessere.it

Il Benessere delle Frecce Tricolori

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“La capacità di essere rilassati ci consente di affrontare ogni situazione con equilibrio, qualità indispensabile per una lucida ed obiettiva visione della realtà” Un approccio globale che utilizza la mente La psicologia del benessere privilegia l’approccio mentale ed orienta i propri sforzi per favorire lo sviluppo ed il rinforzo dell’immagine di sé; a questo fine, nella sua evoluzione, ha integrato anche strumenti che provengono da approcci corporei, psicomotori e situazioni-laboratorio. Questo costituisce un fattore importante nella elaborazione tecnica, infatti, solo attraverso l’azione fisica è possibile rimemorizzare concretamente certe attitudini positive che fanno parte del bagaglio esperienziale di ognuno. L’accento è posto sul valore della visualizzazione intesa come controllo e capacità di dirigere la propria mente. Attraverso la gestione consapevole dei

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propri pensieri, permette di realizzare due condizioni indispensabili: •

la capacità di essere rilassati che ci permette di avere dei benefici sia sul piano fisico, sia su quello psichico. Questa capacità ci consente di affrontare ogni situazione con equilibrio, qualità indispensabile per una lucida ed obiettiva visione della realtà e di bilanciare le energie somato-psichiche, base del benessere organico e generale. la capacità di dirigere la mente, ed in particolare quel programma nascosto dell’intelligenza che muove e dirige le


energie e che può realizzare fisicamente e consapevolmente ciò in cui crediamo. Con la capacità di dirigere la mente possiamo ottenere un miglioramento di certe attitudini o abitudini e, fatto più importante, si riesce a migliorare la propria autoimmagine, cioè quell’insieme di pensieri e convinzioni che

determinano il nostro “stile di vita”. Un uso corretto della mente ci può permettere di fare scelte migliori per il nostro benessere e per coloro che ci circondano. Soprattutto insegna a credere, sviluppare ed applicare nel quotidiano le capacità innate della nostra mente. Il Benessere delle Frecce Tricolori

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www.psicologiadelbenessere.it 122

Risultati ed esperienze I risultati che si possono ottenere mediante l’uso di queste tecniche variano da persona a persona. Una cosa certa è che con il rilassamento, così come è stato strutturato, la maggior parte delle persone ritrova la capacità di distendersi e di recuperare energie. Questo significa che in tempi moderatamente brevi si possono affrontare con successo i disagi dei disturbi psicosomatici (mal di testa, disturbi digestivi, ecc...), migliorare la qualità del sonno e ritrovare il riposo. Oltre a questo, sperimentare tale metodo

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significa intraprendere un viaggio nel nostro universo interiore, affinché si possa vivere la vita nella sua totalità e pienezza. Quando siamo più centrati, la gioia e la sicurezza sgorgano da una profonda sorgente, attraiamo tutta l’abbondanza possibile, senza dipendere da essa. Questa ci arricchisce, soddisfa un nostro legittimo bisogno, ma non è la sostanza della vita. La sostanza è dentro. Questo è il viaggio più eccitante, significativo ed importante che possiamo fare.


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