Umoristi a Marostica 2011

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UMORISTI A MAROSTICA 2011


UMORISTI A MAROSTICA 2011 43a Rassegna Internazionale di grafica umoristica Organizzazione: Gruppo Grafico Marosticense con la collaborazione del Comune di Marostica e il contributo della Provincia di Vicenza e della Regione del Veneto Direzione artistica Giovanni Sorcinelli 'Gióx' e Maurizio Minoggio

Città di Marostica

Provincia di Vicenza

Contributo Regione del Veneto


UMORISTI A MAROSTICA 43ª RASSEGNA INTERNAZIONALE DI GRAFICA UMORISTICA TEMA: INTERNET SALONE D’AUTORE: MASSIMO BUCCHI

Marostica, Castello Inferiore 16 aprile - 29 maggio 2011



COSE CHE NON POTRESTE MAI IMMAGINARE

WHAT YOU COULD NEVER IMAGINE

Giovanni Sorcinelli 'Gióx' e Maurizio Minoggio Direttori artistici Umoristi a Marostica

Giovanni Sorcinelli 'Gióx' and Maurizio Minoggio Artistic Directors of Umoristi a Marostica

Umoristi a Marostica vive da oltre quarant’anni. Una passione che via via si è rinnovata nell’impegno degli organizzatori. Quest’anno, grazie alla complicità e al sostegno del Gruppo Grafico Marosticense, abbiamo assunto la direzione artistica della rassegna, con l’obiettivo di rilanciarla, puntando su novità e qualità. Lo stesso tema del concorso “Internet” è apparso da subito in sintonia con i nostri intenti che mirano a creare una comunità aperta, in contatto continuo, pluralista, varia e diversificata, ma al contempo unita dalla libertà di pensiero e informazione. Abbiamo costituito una giuria di alto livello, composta da membri di varie nazionalità e presieduta da un grande cartoonist e grafico come Massimo Bucchi, al quale è stato dedicato il salone d’autore di questa edizione. Sono giunte opere grafiche da tutto il mondo, molte di notevole pregio. Vorremmo riuscire ad ampliare sempre di più il novero dei partecipanti e coinvolgere anche altri famosi cartoonist del panorama internazionale. Speriamo di avere creato le basi per dare spazio ai giovani proiettati verso il futuro, ai vecchi che ne hanno memoria, ai diversi che conoscono le differenze, agli uguali che parlano di uguaglianza, alle donne con la loro cultura, agli uomini senza pregiudizi, ai disegnatori che disegnano il mondo da lontano, alle persone che guardano se stesse da vicino, con un sorriso e un pensiero sulle labbra. E siamo solo all’inizio.

Umoristi a Marostica has been living for more than forty years. A passion that has been gradually renewed by its organizers’ efforts. This year, thanks to Marostica Graphics Group’s involvement and support, we have taken up the artistic direction of the display, with the objective to relaunch it, aiming at freshness and quality. The theme itself on the “Internet” appeared right from the start in harmony with our intents which aim at creating an open community, in continuous contact, pluralist, various and diversified but at the same time united by the freedom of thought and information. We have built a high level jury, made up of members of various nationalities and presided by a great cartoonist and graphic designer, Massimo Bucchi, to whom the author’s salon of this edition has been dedicated. Graphic works from all over the world have come, many of them of remarkable value. We would like to be able to further widen the range of the participants and involve other famous cartoonists of the international scene as well. We hope we have created the basis to make room for young people projected towards the future, to old people with reminiscences, to different people who understand what differences mean, to the equal talking about equality, to women and their culture, to men with no prejudices, to drawers who draw the world from far off, to people looking at themselves close up, with a smile on their face and a thought on their lips. And this is only the beginning.

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Assunta Toti Buratti, Italia

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INTERNET

INTERNET

Gianni Scettro, Sindaco del Comune di Marostica

The Mayor Gianni Scettro

Mariateresa Costa, Assessore alla Cultura

Mariateresa Costa, the Culture Councillor

Il tema affrontato per la 43ª Rassegna Internazionale di Grafica Umoristica, che si tiene annualmente a Marostica dal 1969, è INTERNET, croce e delizia su cui sono arrivati ad infrangersi anche molti legami. I 400 artisti che hanno partecipato al concorso, provenienti da 57 paesi del mondo, hanno colto l’essenza di questo “mezzo” e con sagacia ed humour hanno saputo descrivere pregi e difetti di questo potente strumento di comunicazione. Approcciarsi ed utilizzare tutte le potenzialità delle nuove tecnologie risulta spesso ostico e poco comprensibile per molti di quelli che sono cresciuti con penna, carta e calamaio (e non solo). Diversamente gli internauti, i navigati navigatori del mondo virtuale, sono in grado di entrare in contatto con tutto il mondo e di accedere ad informazioni e dati in qualunque momento e su qualsiasi argomento beatamente seduti sul divano di casa. Internet è divenuto lo specchio della nostra moderna società attraverso cui passano paure e speranze, potenzialità e limiti dell’uomo contemporaneo, sempre più individualista ed egocentrico. Le opere pervenute hanno saputo affrontare i molteplici aspetti che caratterizzano questo mezzo di comunicazione, dalle difficoltà d’approccio dei più scettici alle smisurate “finestre” sul mondo virtuale che si aprono per le giovani generazioni. L’aspetto socialmente più interessante del tema di quest’anno è la visione e l’interpretazione che di questo mezzo multimediale ne danno i rappresentanti di quei paesi in cui la libertà di comunicazione è severamente controllata. Grazie ad internet, alle webcam e al digitale molti degli eventi e delle notizie, in particolare i più drammatici, sono stati posti all’attenzione del così detto mondo civilizzato. Sulla scia di tutte queste considerazioni ci piace ricordare ai navigatori del cyberspazio che pur riconoscendo l’enorme

The theme dealt with in the 43rd International Humoristic Graphics Exhibition, held every year at Marostica since 1969, is INTERNET, a mixed blessing which, what is more, has caused the crumbling of a great deal of bonds. The 400 artists who have taken part in the contest, coming from 57 countries from all over the world, have grasped the essence of this “means” and with sagacity and humour have been able to describe the strengths and weaknesses of this mighty communication instrument. Approaching and using all the potentials of new technologies often end up being confusing and difficult to understand for many of those who have grown up with a pen, a sheet of paper and ink (and not only for them). Then again, Internauts, the sure surfers of the virtual world, are able to get in touch with the whole world and to access to information and data anytime and on any issue blissfully sitting on their sofa at home. The Internet has become the mirror of our modern society through which contemporary man’s fears and hopes, potentials and limits pass, a man who is more and more individualist and self-centred. The works which have reached us have been able to face the manifold aspects which characterize this means of communication, from the troubles the more sceptical have in approaching it to the immeasurable “windows” overlooking the virtual world and being unbolted for young generations. The most interesting aspect on the social level of this year’s theme is the way of seeing and interpreting this multimedia means which the representatives of those countries in which the freedom of communication is strictly controlled have given. Thanks to the Internet, to the webcam and to digital technologies, many events and news, especially the most dramatic ones, have been brought to the attention of the so-called civilized world.

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apporto informativo che INTERNET ci offre quotidianamente, non possiamo dimenticare che la vita reale fatta di colori, sapori, profumi e sensazioni tangibili è una condizione imprescindibile per la nostra esistenza. Parafransando Tonino Guerra e il suo “l’ottimismo è il sale della vita”, consapevoli che in una visione evolutiva del rapporto tra uomo e mezzi di comunicazione una maggiore maturità e coscienza da parte di tutti consentirà ad ognuno di utilizzare con più responsabilità ed equilibrio il mezzo più “cliccato” di questa prima decade del terzo millennio, non possiamo che esser convinti sostenitori oltre che fruitori di questo strumento di informazione ed augurare a tutti oltre ad una buona navigazione, una buona visione della mostra. In conclusione, un doveroso ringraziamento a promotori e sostenitori di questa eccellente manifestazione: al Gruppo Grafico Marosticense per l’opportunità che ci offre, attraverso la satira, di conoscere ed affrontare temi di così grande attualità e alla Giuria Tecnica per la stimolante e coinvolgente attività svolta.

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In the wake of all these considerations we like to remind cyberspace surfers that even though we recognize the enormous informational contribution which the INTERNET offers us daily, we cannot forget that real life made of tangible colours, tastes, perfumes and sensations is a prerequisite for our existence. Quoting Tonino Guerra and his “Optimism is the spice of life”, aware that in an evolved view of the relationship between man and means of communication, everybody’s greater maturity and conscience will allow each one of us to use the most “clicked” means in the first decade of the third millennium more responsibly and with greater judgment, we cannot be but convinced supporters besides being users of this informational instrument and wish to everyone good surfing in addition to having a good visit of the display. To conclude, an appreciative thanks to the promoters and supporters of this excellent event: to the Graphics Group of Marostica for the opportunity it has offered us, through satire, to know and deal with themes so close to this day and age and to the Technical Jury for the stimulating and involving activity carried out.


Divanpour Arash, Iran (particolare)

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Achille Superbi, Italia


UMORISTI @ MAROSTICA

UMORISTI @ MAROSTICA

Liliana Contin, per il Gruppo Grafico Marosticense

Liliana Contin, on behalf of the Gruppo Grafico Marosticense

Senza parole, solo con il segno, ma soprattutto con leggerezza ed immediatezza, nella lunga storia di “Umoristi a Marostica”, autori di tutto il mondo sono diventati abili cronisti della vanità e delle contraddizioni della natura umana, analizzando le difficoltà che ogni individuo incontra nel costruirsi un libero pensiero, andando contro ciò che gli viene insegnato e, spesso, allontanandosi dalla maggioranza così comoda e rassicurante. Con il sarcasmo e con l’ironia, con il paradosso, a volte, con la dissacrazione e la trasgressione, l’umorismo, come la satira, rappresenta uno strumento importante per esprimere le proprie idee. Così le opere degli autori partecipanti al Concorso ogni anno ritraggono le gioie ed i problemi della storia e della società, denunciano ciò che non va bene, spesso in modo più incisivo e chiaro di un testo o di un articolo di giornale, sempre con una punta di ironia, a volte, con un ghigno, spesso segnale rivelatore di una profonda preoccupazione. Nel corso degli anni abbiamo chiesto agli autori di tutto il mondo di cimentarsi su concetti e contenuti che dovevano affrontare argomenti importanti, come i rapporti tra l’uomo ed il potere, o di interpretare lo sguardo degli animali, ragionando sulla relazione tra istinto o ragione, o ancora di rispondere al quesito se la fantascienza possa diventare una risposta dell’uomo alle proposte della scienza e della tecnologia; senza sottrarsi alla riflessione sulle problematiche legate ad una società che diventa multiculturale suggerendo il tema Straniero. Non si sono voluti trascurare neanche argomenti legati alle attività umane più prettamente culturali, come: La musica, La scuola, gli Hobby. A seguito dei mutamenti incalzanti della nostra società, è diventato doveroso ed imprescindibile proporre argomenti come Vanità, Il piacere, Moda e mode, Cibo, Trend, Beauty, per citarne solo alcuni, arrivando con la stessa urgenza speculativa ad Internet. “Umoristi a Marostica” non poteva non tenere in considerazione questo

Without words, only with a stroke, but most of all with buoyancy and immediateness, in the long history of “Umoristi a Marostica, authors from all over the world have become skilled reporters of human nature’s vanity and contradictions, analyzing the troubles each individual encounters when building a free thought, going against what he/she has been taught and, often, taking a step back from the so undemanding and reassuring majority. With sarcasm and irony, sometimes with paradox, with desecration and transgression, humour, just like satire, represents an important instrument for expressing one’s ideas. So the works of the authors taking part in the Contest every year depict the joys and the troubles of history and of society, they denounce what is not right, often in a more incisive and clearer way than a written text or newspaper article, always with a bit of irony, sometimes with a grin, often a sign revealing deep worry. During the years we have asked the authors of the whole world to work on concepts and contents which had to deal with important issues, such as the relationship between man and power, or to interpret the look of animals, rationalizing over the relationship between instinct and reason, or, again, to answer the question whether science fiction could become man’s reply to proposals from science and technology, without escaping from reflecting on issues related to a society becoming multicultural, by suggesting the theme Foreigner. We did not want to neglect topics tied to human activities which are more typically cultural, such as: Music, School, Hobbies. Following the relentless changes in our society, proposing topics such as Vanity, Pleasure, Style and Fashions, Food, Trends, Beauty, just to mention a few, has become indispensable and a must, till we have reached the topic The Internet with the same speculative urgency. “Umoristi a Marostica” could not disregard this strongly innovative aspect, a real revolution, a technological one,

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aspetto fortemente innovativo, una vera e propria rivoluzione, quella tecnologica, che, in questi ultimi anni ha cambiato le abitudini e la comunicazione a livello mondiale. Secondo gli ultimi dati, in tutto il mondo sono 1,8 miliardi gli utenti di Internet e grandi potenziali di crescita si preparano per paesi come la Cina, l’India, l’Indonesia, il Brasile e la Nigeria, nazioni che fino a poco tempo venivano indicate come “Terzo mondo”! L’uso di Internet, in continua e reale crescita, è diventato un mezzo straordinario per poter dare e trovare informazioni, ma anche opinioni diverse da quelle che ci somministra la monotona ripetitività dei mezzi dominanti. Sono molti, infatti, i paesi del mondo in cui l’uso della rete di Internet è pesantemente ristretto e censurato, se non totalmente impedito. Tutti i sistemi di potere hanno considerato e considerano il controllo dell’informazione come una delle leve fondamentali del loro dominio, e anche dove c’è (almeno in teoria) libertà di stampa e di opinione l’uso di Internet è visto, per lo meno, con fastidio se non come pericoloso. Internet diversamente dagli altri massmedia, non è un “mezzo” come la stampa, la televisione o la radio, è un sistema in cui convivono molti elementi diversi, dalla comunicazione strettamente individuale a ogni sorta di attività di gruppo, offrendo una vastità e libertà di scelta che nessun altro strumento aveva mai reso possibile. Le mailing list, la chat, i newsgroup sono luoghi in cui le persone si incontrano in piena libertà e apertamente discutono, fanno amicizia. Chiunque può pubblicare, in tempo reale, quello che accade, come le immagini del catastrofico terremoto in Giappone, e trasmettere un pensiero: in questo senso costituisce un formidabile strumento di “democrazia” e di diffusione delle idee. Studiosi di comunicazione e sociologi evidenziano come Internet nasconda in sé anche forti rischi, uno di questi potrebbe essere il sopravvento della comunicazione virtuale tra gli uomini a scapito della comunicazione reale, quella fisica, fatta di sguardi, strette di mano, di chiacchiere, di gesti, è alto il rischio che le “comunità virtuali” sostituiscano quelle reali. Ma, come scrive Giancarlo Livraghi, nel suo libro L’umanità dell’internet, la rete non è un mondo a parte, non è fatta solo di macchine e di connessioni tecnologiche, ma di persone, in una mescolanza di infinite realtà diverse, in

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which in these last years has changed habits and communication on an international level. According to the latest data, there are 1.8 billion Internet users all over the world, and there is a great potential of growth under preparation in countries such as China, India, Indonesia, Brazil and Nigeria, nations which up to a while ago were labelled “Third World”! Use of the Internet, continuously and in actual fact increasing, has become an extraordinary means to be able to give and find information, as well as opinions differing from the ones we are administered by the monotonous repetition of the dominating means. There are, in fact, many countries of the world in which use of the Internet web is heavily restricted and censured, if not totally impeded. All the systems of power have considered and are considering to control information as one of the fundamental levers of their dominion, and even where there is (at least theoretically) press freedom and freedom of opinion, use of the Internet is seen, at any rate with discomfort if not considered dangerous. Unlike the other mass media means, the Internet is not a “means” like the press, television or the radio; it is a system in which many different elements live together, ranging from strictly individual communication to any kind of group activity, offering a vast array and liberty of choice which no other instrument had ever made possible. Mailing lists, chatting, newsgroups are sites in which people meet freely and openly discuss, build friendships. Anyone can publish, in real time, what is happening, like the pictures of the catastrophic earthquake in Japan, and convey his/her thought: in this sense it constitutes an impressive instrument of “democracy” and for diffusing ideas. Communication scholars and sociologists highlight how the Internet hides within itself some strong risks too, one of these could be virtual communication between men having the upper hand over real communication, physical communication, made up of looks, handshakes, chats, gestures; there is a high risk that “virtual communities” will replace real ones. However, as Giancarlo Livraghi writes in his book L’umanità dell’internet (The Humanity of the Internet) the web is not a world unto itself, it is not only made up of machines and technological connections, but of


cui ognuno può trovare la propria strada personale. In fondo, Internet non ha cambiato sostanzialmente il modo di creare relazioni tra le persone, esso offre possibilità di comunicazione più veloci, più ricche e più comode, e la praticità dello strumento non è da sottovalutare visto che non sono rari i casi in cui essa ha fatto nascere una maggiore voglia di comunicare. È e diventerà sempre più parte della nostra vita quotidiana, un modo per comunicare meglio con chi conosciamo già e per incontrarsi, fare nuove amicizie e nuove esperienze, quello che conta è la comprensione culturale dei valori, dei rapporti interpersonali e del dialogo. Dice Gerry Mc Govern, in The Caring Economy: “Internet non è fatto di tecnologie, ma di persone che comunicano, persone che cercano e offrono informazioni. L’importante è aver cura delle relazioni e delle persone. Non c’è nulla di banale nel concetto di “aver cura”.

people, in a blend of infinitive different realities, in which each one of us may find his/her personal pathway. After all, the Internet has not substantially changed the way in which relationships are built between people, it offers faster, richer and easier opportunities to communicate, and the practicality of the instrument must not be under evaluated seeing that the cases in which it has given rise to a greater desire to communicate are not rare. It has and will become more and more a part of our daily life, a way to communicate better with whom we already know and to meet, make new friends and have new experiences; what counts is to comprehend values, interpersonal relationships and dialogues under the cultural aspect. In The Caring Economy Gerry Mc Govern states: “Internet is not made up of technologies, but of people who search and offer information. The important thing is to take care of the relationships and of the people. There is nothing banal in the concept of “taking care”.

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Grzegorz Szumowski, Polonia (particolare)

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ABBASSO INTERNET!

DOWN WITH THE INTERNET!

Piero Zanotto

Piero Zanotto

Chi se lo aspettava. Che fosse così generalizzata a livello globale una decisa insofferenza verso Internet da incitare in una specie di sarcastica rivolta gli umoristi sparsi per il mondo. Umoristi che si soleva definire con casereccia confidenza “Matite del Sorriso”. Per carità: invitati da Umoristi a Marostica col consueto provocatorio stimolo a dire la loro con matita e colore sull’ormai infinito dilagante uso della “navigazione”on-line, alla fine sono riusciti a coinvolgere il destinatario in sottese divertite reazioni. Più di altre volte, però, aperte allo sconcerto e alla riflessione. (Anche se a prima vista, e potrebbe sembrare un paradosso, più opere sono state eseguite al computer). Davvero Internet del quale l’umanità tutta sembra ormai prigioniera a portata planetaria è una sorta di diavolo tossico? Più risposte vengono in questo senso da indagini scientifiche come quella israeliana dell’Università di Haifa, ma anche dal progetto europeo denominato Eu kids on-line II, secondo i quali Internet è divenuto “un pericoloso surrogato dei rapporti personali diretti”, tanto è vero che un minore su quattro si sente meno imbarazzato se “parla” appunto on-line. Via di fuga per chi non lega coi coetanei? Ancora: “Più tempo si passa davanti a Facebook e più crescono le probabilità di sviluppare un’immagine distorta (tra le ragazze soprattutto dai 12 ai 19 anni) del proprio corpo andando incontro a disturbi alimentari: anoressia, bulimia e diete esagerate”. Navigare in rete off-line può diventare per altro verso anche delicatissimo momento di diffusione di messaggi di portata sconvolgente (com’è accaduto per i popoli via via in rivolta in un anelito di libertà dalla dittatura dell’intero Magreb). A tutto questo sembrano avere risposto anche su esperienze e magari “infortuni” personali buona parte dei quattrocento vignettisti appartenenti a cinquantasette paesi che hanno voluto essere presenti a Umoristi a Marostica 2011. Scegliendo spesso con i loro segni ironia e sarcasmo.

Who would have expected it? That the decisive annoyance towards the Internet is so generalized on a global level to incite humorists around the world to start a sort of sarcastic revolt. Humorists used to be defined with household confidence as “Smile-inducing Pencils”. For Heaven’s sake: invited to have their say by using their pencil and colours on the by now rampant use of “surfing” online by the Umoristi a Marostica with the usual provocative spur, at the end they managed to involve the addressee in underlying amused reactions. More than the other times, though, open to bafflement and to reflection. (Even if, at first sight, and it may seem a paradox, most works were carried out on the computer). If truth be told, is the Internet, of which at this moment of time all mankind seems to be a prisoner on the global dimension, a kind of toxic devil? Several answers come in this sense from scientific research, as one from Israel of the University of Haifa, but also from the European project called EU Kids Online II, according to which the Internet has become “a dangerous surrogate of direct personal relationships”, so much so that one minor in four feels less embarrassed precisely when he/she “talks” online. A way to escape for those who cannot build ties with their peers? What’s more: “The more time one spends in front of Facebook, the more the probabilities are that one develops a distorted image (especially between the age of 12 and 19 among girls) of one’s body and so bound to encounter eating disorders: anorexia, bulimia and exaggerated diets”. Surfing the web offline may become, on the other hand, a very delicate moment to diffuse messages of overwhelming weight as well (as what has happened for the populations moving step by step towards a revolt, craving for freedom from the dictatorship of all of Maghreb). A good share of the four hundred cartoonists belonging to the fifty-seven countries that wanted to be at the 2011

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In modo anche traumatico se guardiamo all’originale opera dello studente dell’Università di Manchester Houmayoun Mahmoudi, scelta all’unanimità dalla giuria nell’assegnarle il Grand Prix Internazionale Scacchiera. Depositata su cartone a superficie “vetrata” vi vediamo una tenaglia da ambulatorio odontoiatrico che ha appena estratto dalla tastiera del computer come un dente molesto il tasto contrassegnato dalla “chiocciola”. Semplicemente esemplare e immediato! Le citazioni sarebbero a fiume. Oltre le dodici opere finaliste premiate a pari merito. Curiose le scelte di un numero considerevole di autori che senza arrivare a quella, drastica, del citato Mahmoudi, hanno in modo diverso interpretato la schiavitù che l’uso smodato di Internet (l’82% dei giovanissimi in Italia che navigano in rete tutti i giorni) è venuto a imporsi in modo forse inconsapevole secondo le più aggiornate statistiche. Ne prendiamo ad esempio due: dell’ucraino Michael Mayevsky e dell’italiano Paolo Dalponte. Il primo con segno semplicissimo fa attraversare orizzontalmente il foglio bianco da un filo spinato che rimanda ai recinti dei lager; filo che nella parte centrale evidenzia il classico trio delle www della ricerca internet. Il secondo con l’uso espressivo classico dovuto alla sola matita, mostra un paio di manette, una delle quali è contrassegnata dalla fin troppa familiare chiocciola. Ernesto Cattoni porta Internet alla sua estremizzazione, assegnando nella sua vignetta di segno al solito semplice e raffinato, ad ognuno di una serie di neonati nella loro prima culla in reparto ginecologico, in luogo del solo nome, tout court l’indirizzo e-mail. E vi è chi – per concludere – come l’ucraino Konstatin Kazanchev, pronuncia in ambiente africano un inequivocabile visivamente efficace irrispettoso sberleffo: attraverso un perplesso esploratore che guarda un elefante allontanarsi nel momento in cui ha lasciato sul terreno una cacca a forma di… chiocciola. Come dire, Internet? E chi se ne importa!

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Umoristi a Marostica seemed to have answered to all of this, even to their own experiences and maybe personal “mishaps”. They often chose irony and sarcasm with their depictions. In an even traumatic way, if we take a look at the original opera of the student of the University of Manchester, Houmayoun Mahmoudi, unanimously chosen by the jury in awarding the International Chessboard Grand Prix. Placed on a “sanded” cardboard surface we see a pair of dental pliers which has just pulled out the key carrying the “at” symbol, exactly like an aching tooth, from the computer keyboard. Simply exemplary and immediate! The quotations flow abundantly. More than twelve finalist works have been jointly awarded. A considerable number of authors made curious choices, without reaching the drastic one, the one of Mahmoudi mentioned above; in different ways they interpreted the addiction which overuse of the Internet has imposed in a perhaps unaware way, according to the latest updated statistics (82% of the very young people in Italy surf the web every day). For example, let’s take two pieces: one of the Ukrainian Michael Mayevsky and one of the Italian Paolo Dalponte. With a very simple stroke the former makes a barbed wire pass horizontally through a white sheet of paper, bringing to mind the fences of the lagers; in the middle part the wire the classical triple “w” of the Internet search draws your attention. The latter, with the classical expressive use consequent to the use of a sole pencil, shows a pair of handcuffs, one of which is marked with the all too familiar “at” symbol. Ernesto Cattoni brings the Internet to its extreme in his pencilled illustration which is, as usual, simple and refined, by assigning in short to a series of newborn babies in their first cribs in the gynaecology ward an e-mail address instead of their name. And there is who – to conclude – such as the Ukrainian Konstatin Kazanchev, that voices an unmistakably disrespectful and visually effective sneer in an African environment: through a perplexed explorer looking at an elephant moving along after leaving on the ground a poop shaped as… the “at” symbol. As if to say, the Internet? Who cares!


Konstantin Kazanchev, Ucraina (particolare)

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WAITING

WAITING

Massimo Bucchi

Massimo Bucchi

Aspettavo internet da mezzo secolo. Incollavo, compilavo, ricopiavo, io che ho sempre avuto un sano rifiuto del mio tratto. Non che fosse così male, ma era sempre quello. Prigioniero della penna, della matita, dello stile. Tardi ho ammesso a me stesso che stile non è solo disegno, ma anche bestiale incollaggio. In tempi remoti conoscevo i segreti del lettering, da grafico, eppure mettevo sui bozzetti pubblicitari ingrandimenti di testi fatti con la macchina da scrivere. Originale, dicevano, ma pensavano pazzo. Poi il cielo creò la fotocopia. Un giovane oggi non può capire, immaginare, che le fotocopie da noi non esistettero che a metà degli anni ’60. E quelle macchine che ingrandivano e rimpicciolivano vennero dieci anni dopo. Praticamente uno sballo. Ma quante foto d’archivio venivano sbranate, distrutte, torturate, perché non potevano essere ridotte o ingrandite più di tanto per non diventare irriconoscibile fango. La pubblicità, che frequentai per anni, mi offrì una calma eccitazione. Non era illusione allora, come speravo, che il manifesto di un’auto si poteva fare con la foto di un uovo, che l’arte poteva essere maciullata e ricostruita con immagini di generi alimentari, che un quadrato nero poteva simboleggiare da solo tutta l’industria siderurgica. Forse questo mi convinse a passare alla vignetta, all’illustrazione satirica, a una visione lucidamente distorta del mondo. Perfino condivisa. Ma poi venne internet. E allora tutto esplose. Via gli archivi, via i raccoglitori, tutto è in giro, basta saperlo trovare. Mussolini senza una scarpa, un coniglio che possiede una gallina, ceci n’est pas une pipe e perfino una torta di non compleanno. Esiste un manuale del ’51, americano, per proteggersi da un improvviso attacco atomico, con illustrazioni varie, una delle quali spiega (se si fosse all’aperto), in quale posizione tenere come riparo, rispetto allo scoppio, la tesa di un

I have been waiting for the Internet for half a century. I used to paste, compose, re-compose, I, who had always had healthy rejection for my strokes. It really wasn’t that bad, but it was always the same. Prisoner of my pen, of my pencil, of my style. Later on I admitted to myself that style is not only design, but brutal pasting as well. In remote times I used to know the secrets of lettering, when I was a graphist; yet I used to put enlargements of the texts carried out with a typewriter on advertisement sketches. Original, they used to say, but crazy, they thought. Then Xerox copies came down from the skies. A young person today cannot understand, imagine, that Xerox copies did not exist here till the mid 60’s. And those machines that made bigger and made smaller came ten years later. Practically a thrill. But how many archive photos were torn to pieces, destroyed, tortured, because they could not be much reduced or enlarged, as they would turn into unrecognizable mud. The advertisement that I attended for years offered me calm excitement. It wasn’t an illusion then, I hoped, that a car advertisement could be made with the picture of an egg, that art could be mangled and reconstructed as pictures of food, that a black square could alone symbolize the entire steel industry. Maybe this convinced me to move onto cartoons, to satirical illustrations, to a lucidly distorted vision of the world. Even shared. Then the Internet rolled up. And then everything exploded. Away with the archives, away with the folders, everything is around and about, you just have to know how to find it. Mussolini without a shoe, a rabbit that owns a chicken, ceci n’est pas une pipe and even a non-birthday cake. There is a 1951 manual, American, for protecting yourself from a sudden atomic

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classico Borsalino. Più che una miniera, internet è un universo. Cerchi un’immagine e trovi illuminazioni che da solo non avresti mai avuto. Il gioco di parole in inglese che ti sei inventato con un grido di emozione circolava nel Michigan nel 1972. Le tue idee migliori sono manifesti già stampati durante la Seconda Guerra Mondiale. Provate a cercare di registrare un dominio internet e scoprite che il Verbo era sì unico all’inizio, ma adesso è tutto impacchettato e brevettato. Eravamo dei geni, finché eravamo soli o in famiglia. Adesso siamo tutti uguali, almeno nel fuori di testa. Internet è, come dicono gli psichiatri, la frustrazione ottimale. E’ questo, immagino, il pilastro della democrazia.

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attack, with various illustrations, one of which explains (if you are outdoors) what position you must assume to shelter yourself, in relation to the explosion, that is the brim of a classic Borsalino hat. The Internet is a universe, more than being a mine. You search for a picture and you find illuminations which you would have never had by yourself. The pun in English which you invented with a shriek of emotion was circulating in Michigan in 1972. Your best ideas are manifestos that have already been printed during the Second World War. Try to attempt to register an Internet domain and you will find out that, for sure, the Verb was only one at the beginning, but now it is all bundled up and patented. We were all geniuses, up to when we were alone or with our families. Now we are all alike, at least in being insane. The Internet is, as psychiatrists say, optimal frustration. This, I imagine, is the pillar of democracy.


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Shirin Gholipour, Iran (particolare)

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VERBALE DI GIURIA

THE JURY’S REPORT

43ª RASSEGNA INTERNAZIONALE DI GRAFICA UMORISTICA TEMA: INTERNET

43TH INTERNATIONAL GRAPHIC HUMOUR EXHIBITION THEME: INTERNET

Sabato 5 e domenica 6 febbraio 2011 si è riunita a Marostica la Giuria di “UMORISTI A MAROSTICA” composta da: Massimo Bucchi - Presidente, Matteo Bertelli, Mariateresa Costa, Ferruccio Giromini, Valeriu Kurtu, Maurizio Minoggio, Elzbieta Pietraszko, Giovanni Sorcinelli 'Gióx', Alessandro Tich, Piero Zanotto, il comitato organizzatore composto dal Gruppo Grafico Marosticense. La Giuria, esaminate le opere giunte a Marostica da 400 Autori di 57 paesi, prende atto di una partecipazione particolarmente generosa e ricchissima di stimoli e risultati in sintonia con il tema proposto INTERNET. Decide di assegnare all'unanimità:

On Saturday 5th and Sunday 6th February 2011 the “HUMORISTS AT MAROSTICA” Jury came together made up of: Massimo Bucchi - President, Matteo Bertelli, Mariateresa Costa, Ferruccio Giromini, Valeriu Kurtu, Maurizio Minoggio, Elzbieta Pietraszko, Giovanni Sorcinelli 'Gióx', Alessandro Tich, Piero Zanotto, Organizing Committee made up of the Marostica Graphics Group. The Jury, having examined the works that have reached Marostica from 400 Authors of 57countries, notes a generous participation which is also rich in enthusiasm, and remains faithful to this year’s theme INTERNET. It therefore assigns the awards:

GRAND PRIX INTERNAZIONALE SCACCHIERA assegnato a:

INTERNATIONAL CHESSBOARD GRAND PRIX assigned to:

HOUMAYOUN MAHMOUDI, GRAN BRETAGNA PREMIO SPECIALE MARCO SARTORE assegnato a: ERNESTO CATTONI, ITALIA PREMIO SPECIALE SANDRO CARLESSO assegnato a: MARCO SPADARI, ITALIA PREMIO INTERNAZIONALE UMORISTI A MAROSTICA delle opere finaliste viene assegnato a pari merito a: GIACOMO CARDELLI, ITALIA HARKAN DEMIRCI, TURCHIA RUMEN DRAGOSTINOV, BULGARIA MIHAI IGNAT, ROMANIA GABRIEL IPPOLITI, ARGENTINA KONSTANTIN KAZANCHEV, UCRAINA YURIY KOSOBUKIN, UCRAINA SERGIO RIBEIRO LEMOS, BRASILE FETHI GURCAN MERMERTAS, TURCHIA ELENA OSPINA, COLOMBIA / SPAGNA GIANCARLO SARTORE, ITALIA ROSS THOMSON, GRAN BRETAGNA

HOUMAYOUN MAHMOUDI, GREAT BRITAIN THE “MARCO SARTORE” SPECIAL PRIZE assigned to: ERNESTO CATTONI, ITALY THE “SANDRO CARLESSO” SPECIAL PRIZE assigned to: MARCO SPADARI, ITALY THE INTERNATIONAL PRIZE UMORISTI A MAROSTICA of the finalist works is awarded to the joint winners: GIACOMO CARDELLI, ITALY HARKAN DEMIRCI, TURKEY RUMEN DRAGOSTINOV, BULGARIA MIHAI IGNAT, ROMANIA GABRIEL IPPOLITI, ARGENTINA KONSTANTIN KAZANCHEV, UKRAINE YURIY KOSOBUKIN, UKRAINE SERGIO RIBEIRO LEMOS, BRAZIL FETHI GURCAN MERMERTAS, TURKEY ELENA OSPINA, COLOMBIA / SPAIN GIANCARLO SARTORE, ITALY ROSS THOMSON, GREAT BRITAIN

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Houmayoun Mahmoudi, Gran Bretagna - Grand Prix internazionale Scacchiera

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Ernesto Cattoni, Italia - Premio speciale Marco Sartore

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Marco Spadari, Italia - Premio speciale Sandro Carlesso

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Raimundo Waldez Da C.Duarte, Brasile

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Zarko Luetic Zar, Croazia

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Sergio Ribeiro Lemos, Brasile - Premio internazionale Umoristi a Marostica

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Grzegorz Szumowski, Polonia

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Elena Ospina, Spagna - Premio internazionale Umoristi a Marostica

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Markus Grolik, Germania

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Konstantin Kazanchev, Ucraina - Premio internazionale Umoristi a Marostica

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Gerrit Huig, U.S.A.

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Fethi Gurccan Mermertas, Turchia - Premio internazionale Umoristi a Marostica

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Tawan Chuntra, Thailandia

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Mihai Ignat, Romania - Premio internazionale Umoristi a Marostica

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Giancarlo Sartore, Italia - Premio internazionale Umoristi a Marostica

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Yuriy Kosobukin, Ucraina - Premio internazionale Umoristi a Marostica

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Anna Sokolska, Polonia

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Gabriel Ippoliti, Argentina - Premio internazionale Umoristi a Marostica

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Marilena Nardi, Italia

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Giacomo Cardelli, Italia - Premio internazionale Umoristi a Marostica

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Darko Drljevic, Montenegro

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Ross Thomson, Gran Bretagna - Premio internazionale Umoristi a Marostica

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Riccardo e Michele Barbon, Italia

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Rumen Dragostinov, Bulgaria - Premio internazionale Umoristi a Marostica

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Sergey Sichenko, Israele

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Hakan Demirci, Turchia - Premio internazionale Umoristi a Marostica

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Radko Oketic, Slovenia

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Michail Larichev, Russia

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Oleksiy Kustovsky, Ucraina

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Michael Mayevsky, Ucraina

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Paolo Dalponte, Italia

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Divanpour Arash, Iran

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Agim Sulaj, Italia

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Serpil Kar, Turchia

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Sajad Rafeei, Iran

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Valentin Georgiev, Bulgaria

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Nataliya Vartchenko, Cipro

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Seyran Caferli, Azerbaigian

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Giuseppe Scapigliati, Italia

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Magdalena Wosik, Polonia

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Gabriele Corvi, Italia

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Boris Erenburg, Israele

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Carlos Augusto R. Nascimento, Brasile

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Shahram Rezaei, Iran

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Cristina Sampaio, Portogallo

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Federico Ricciardi, Italia

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Gennady Litinsky, Israele

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Marco De Angelis, Italia

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Enrique Perez Penedo, Spagna

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Giuliano Rossetti, Italia

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Simone Frosini, Italia

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Toni Ved첫, Italia

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Norbert Van Yperzeele, Belgio

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Cristian Topan, Romania

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Jugoslav Vlahovic, Serbia

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Gianni Chiostri, Italia

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Gianni Audisio, Italia

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Victor Kudin, Ucraina

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Axinte Doru, Romania

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Piero Sandano, Italia

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Shirin Gholipour, Iran

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Igor Vartchenko, Cipro

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Vladimir Kazanevsky, Ucraina

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Stefania Frigo, Italia

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Marco Marilungo, Italia

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Zoran Petrovic, Germania

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Zygmunt Zaradkiewic, Polonia

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Yousef Seyed Rahimi, Iran

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Giovanni Curi, Italia

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Eugenio Saint Pierre, Italia

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Carlo Martini, Italia

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Roman Kubec, Repubblica Ceca

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UMORISTI A MAROSTICA SALONE D’AUTORE: MASSIMO BUCCHI

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LA MEMORIA LUNGA DI MASSIMO BUCCHI

MASSIMO BUCCHI’S LONG MEMORY

Giovanni Sorcinelli 'Gióx' e Maurizio Minoggio

Giovanni Sorcinelli 'Gióx' e Maurizio Minoggio

È un rito. Di buona mattina si acquista il giornale e prima di tutto si va da Massimo Bucchi, alla sua vignetta. In questo modo si hanno buone probabilità di capire il mondo, quindi, così attrezzati, lo si può anche affrontare. Se invece il giornale è finito, oppure si incontra un conoscente ciarliero o si sono dimenticati gli occhiali, quando insomma la giornata inizia senza aver dato neppure un’occhiata all’illuminazione agognata, allora si brancola nel buio, ci si sente sperduti in un terribile posto sconosciuto, si desidera fuggire, tornare a casa, rimanere soli, in digiuno. Massimo Bucchi ti dà la chiave. È una chiave speciale, con una forma mobile, a volte talmente grande che dubiti di riuscire a sopportarne il peso, a volte piccina piccina che se ne sta su un tavolino di vetro a tre gambe, del tipo di quella che apre la porticina per accedere a Wonderland. Ma il giornale appaga la dose minima quotidiana. Poi ci sono i libri, il blog, le opere mediali e multimediali, le incisioni, gli ircocervi, gli irticolli. Le opere di Massimo Bucchi sono un lunghissimo piano sequenza, con la macchina da presa che si muove lenta, inquadra prima un oggetto, poi un ambiente, quindi si allarga allo stabile, interno esterno, si eleva, passa sopra il tetto, raggiunge un altro luogo, distante. Il racconto non finisce lì. Le opere si posano nell’animo, richiamando esperienze passate, poi con disinvoltura solleticano la mente, prorompendo in visioni future. Non si dimenticano facilmente. A volte è comodo, ad esempio quando devi fare bella figura con qualcuno e vuoi essere arguto e profondo. A volte è imbarazzante, perché devi controllarti molto per rimanere serio pensando a Mickey Mao durante una riunione di lavoro. Per fortuna nel salone d’autore di Marostica la risata è libera. Come il pianto del resto. E anche il pensiero, se qualcuno ancora ha voglia di coltivarselo un po’.

It is a rite. Early in the morning you buy the paper and first of all you go to Massimo Bucchi, to his comic strip. This way you have you have some good chance of under standing the world, and so, well fit out, you can even face it. On the other hand, if the paper has been sold out, or if you bump into a talkative friend or you have forgotten your glasses, when, in short, the day starts out without not even taking a look at the yearned for enlightenment, well then, you grope in the dark, or you feel you are lost in a terrible unknown place, you want to escape, to go back home, to stay by yourself, without eating a bite. Massimo Bucchi gives you the key. It is a special key, having a mobile shape, sometimes so big that you doubt you will manage to bear its weight, sometimes so, so small that it sits on a small three-legged glass table, the kind that opens the door giving you access to Wonderland. But the paper fulfils the minimum daily dose. Then you have books, blogs, media and multimedia operas, tracks, imaginary monsters, far off desolate lands. Massio Bucchi’s works are a very long tracking shot, the camera moving slowly, first focusing on an object, then a setting, then it widens to a building, inside and out, it goes upwards, passing the roof and reaches another far away place. The story does not wrap up there. His works take a pew onto the soul, recalling past experiences, they then tickle your mind effortlessly, bursting into future visions. They are not easily forgotten. It is sometimes easy, for example, when you have to make a good impression on someone and you want to be witty and weighty. It is sometimes embarrassing, because you have to check yourself very much to stay serious, thinking about Mickey Mao during a work meeting. Luckily at the Marostica author’s salon you can laugh without restraint. Just as well as cry. And even think, it anyone still feels like cultivating thought a little.

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Massimo Bucchi è nato a Roma nel 1941. Ha fatto per cinque anni il cronista di nera, per dieci l’art director di agenzie pubblicitarie, il grafico editoriale, l’illustratore. Ha collaborato a sceneggiature cinematografiche. Si è laureato in Storia dell’Arte Medievale, poco prima di arrivare a Repubblica nel 1976. Nel giornale è stato capo del settore grafico, responsabile del settimanale “Satyricon” e autore dei suoi testi, e ha iniziato a pubblicare la vignetta quotidiana che seguita ad apparire nella pagina dei commenti. Suo il progetto grafico di Repubblica online. Ha pubblicato tre libri per bambini, uno sulla storia di Roma (1973), uno sulla Rivoluzione francese (1975) e uno di fantasia sulle avventure di un bambino chiamato Zillo (2002). Mondadori ha stampato diverse raccolte dei suoi lavori satirici, “Torna a casa lessico” (1988), “Storie di Pazzi” (1990) e “Partito preso” (1993). Tra i riconoscimenti un Premiolino e due premi Forte dei Marmi per la satira, uno per la grafica (1991) e uno per il giornalismo (1987). Dice di sé: “Odio chi considera la vignetta come un’intuizione folgorante e non come il frutto di otto ore di lavoro”.

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Massimo Bucchi was born in Rome in 1941. He was a crime reporter for five years, for ten years an art director of advertising agencies, a book designer, an illustrator. He has collaborated in the writing of movie scripts. He graduated in History of Medieval Art, shortly before arriving at “La Repubblica” in 1976. He was head of the graphics sector, responsible for the weekly "Satyricon" and author of its texts, and began publishing the daily cartoon, which continues to appear daily in the comments page. The Repubblica online graphic project is his undertaking. He has published three books for children, one on the history of Rome (1973), one on the French Revolution (1975) and a fantasy book on the adventures of a little boy called Zillo (2002). Mondadori has printed three different collections of his satirical works, “Torna a casa lessico” (“Come Back Home, Lexicon”) (1988), “Storie di Pazzi” (Stories about Mad People”) (1990) and “Partito preso” (“As a Matter of Principle”) (1993). Among his recognitions a Premiolino (the oldest and most important Italian Journalistic award) and two Forte dei Marmi awards for satire, one for graphics (1991) and one for journalism (1987). Talking about himself: “I hate those who consider a cartoon brilliant insight and not the fruit of eight hours of work”.



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AUTORI / AUTHORS 2011 ALBANIA Meksi Arben ARGENTINA Balzano Esteban Ariel Gula Ricardo Ippoliti Gabriel AUSTRIA Gepp Gerhard Hanusic Hule AUSTRALIA Pol Luis AZERBAIJAN Caferli Seyran Mirzoyev Elman BELGIO Cruyt Philippe Hendrickx Nikola Heymans Patrick Mathijs AndrĂŠ Van Yperzeele Norbert Vangheluwe Kurt BIELORUSSIA Gorelova Marina Skvartsova Katsiaryna BOSNIA-HERZEGOVINA Sultanovic Resad BRASILE Balek Luiz Carlos Duarte Raimundo Waldez C. Figueiredo Wilson Jussara Pires Lemos Sergio R. Nascimento Carlos Augusto Strasbach Nubia Estela BULGARIA Dragostinov Rumen Georgiev Valentin Karagyozov Nicolay Nikolova Daniela Stankulov Anatoliy Tchernaev Angel Tcholakova Maya Tsvetkov Ivailo CANADA Faez Alidousti CINA Chen An Yong Gai Yu Guibao Gai Jia Ruijun Li Zhong Tang Li Run Zhao Yun She Zhu Cheng

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CIPRO Cakmak Huseyin Vartchenko Nataliya Vartchenko Igor

INDIA Balachandran Radhakrishna Dubey Mahesh Kumar Shraddha S. Prabhu

COLOMBIA Avendano Lopez Luis Carlos Leon Luis Eduardo Lopera Juan Camilo Pica Fernando Triana Camilo Zapata Ramiro

INDONESIA Marwan H. Kariyoso Wicaksono Indi Dindi Kinan Mahati

COREA Kim Heung-Soo CROZIA Luetic Zarko CUBA Diaz Moreira Osvaldo EGITTO Fawzy Morsy Khalil Wesam Mohamed Effat Ismail Sarah Ali Salih ESTONIA Nemvalts Urmas FINLANDIA Maido Riina Partanen Heino FRANCIA Bouton Bernard Lapree' Franck Ougen Francois Roman Michel GEORGIA Khodeli Nodar GERMANIA Besslich Winfried Broda Zorica Grolik Markus Jahsnowski-Herschel Steffen Lothar Otto Mandzel Waldemar Petrovic Zoran Taussig Pavel Tomaschoff Dr. Jan GIORDANIA Abdel Naser Z. Aljafari GRECIA Bakoulis Serafim Coutarelli Demetrios Georgiou Grigoris Kasnesi Katerina Thimodeas Fotis Veis Giorgio

GRAN BRETAGNA Houmayoun Mahmoudi Mumberson Stephen Thomson Ross IRAN Afradi Mehdi Akbar Zahab Asli Arash Divanpour Baghal Asghari Rahim Gharamaleki Farhad Rahim Ghlichkhani Hassan Gholipour Shirin Hajibabaei Ahmad Hozeye Honari Jaber Asadi Jafaryan Javad Khadem Yahyari Sanaz Kalantary Shahin Khaleghparast Shahin Kheiri Sohrab Mehrdad Abbasi Mirnazanri Khadijeh Payani Mehrdad Rafeei Sajad Rahimi Seyed Yousef Ramezani Dariush Razm Hosseini Mohammad Saleh Rezaee Aderyany Masome Rezaei Shahram Salimi Leily Valizadeh Homa ISRAELE Erenburg Boris Katz Ilya Litinsky Gennady Sichenko Sergey Weizman Kfir ITALIA Alberti Irene Alessi Anghini Alessandro Andrigo Giacomo Audisio Gianni Badas Alberto Bagiacchi Irene Barbon Michele Barbon Riccardo Bartolini Carlo Bassi Lorenzo Battestini Roberto Bellino Damiano Benetti Emanuele Bernardi Francesca Bernazzani Cristina

Bertolin Giulia Bertuccioli Enrico Bolzani Lorenzo Bordignon Gabriele Bortolotti Aldo Boschieri Loris Briano Giacomo Bucci Nicola Campaner Angelo Cardelli Giacomo Careghi Athos Casagrande Matteo Cattoni Ernesto Cavallerin Sergio Chiostri Gianni Chiurato Marco Contino Marco Corradi Maurizio Corvi Gabriele Crippa Pia Giuliana Curi Giovanni Dalponte Paolo Dal Santo Francesca De Angelis Marco De Giovanni Giuseppe Deganutti Fausto Delbianco Antonella Di Lena Gianni Donarelli Franco Fedele Christian Maria Fiori Giuseppe Angelo Foches Andrea Fontana Fulvio Foscarini Arianna Frigo Stefania Frison Emanuele Frosini Simone Fusi Marco Galvan Pierluca Gavioli Gino Ghirardello Annamaria Gianesini Tiziano Giunta Giorgio Giurato Paolo Grieco Rocco Hotter Susan Ioan Fulvio Iozzoli Franco Isca Emilio Lana Remo La Rocca Alberto Lazzari - Florian Lecca Anna Leotta Alfio Maffioli Nadia Mantegazza Walter Manzardo Mattia Marampon Ricciotti Mariani Marina Mariani Massimo Marilungo Marco Marini Luciano Martini Carlo Masiero Matteo Melis Marta


Merola Laura Montagni Lorenzo Morandi Fabio Mottin Denia Mulas Edoardo Nardi Marilena Origone Franco Paggin Massimiliano Paloschi Rubens Pecchia Andrea Pedrotti Giulia Puglia Francesco Puglia Paride Quaranta Mariagrazia Reccagni Angelo Rech Alessandro Ricciardi Federico Ricciarelli Luca Rizzo Alessio Rossato Alberto Rossetti Giuliano Rossini Edgardo Sacchi Oscar Saccoman Isacco Saint Pierre Eugenio Sajini Ugo Sandano Piero Sanna Gef Sanson Alessandro Sartore Giancarlo Scapigliati Giuseppe Spadari Marco Stefani Rosanna Stefani Sergio Stenico Cristian Sterpone Carlo Sulaj Agim Superbi Achille Tarizzo Marino Tonini Maurizio Toselli Manuela Toti Buratti Assunta Uber Gianfranco Vedù Toni Zaza Leonardo Zordan Daniele KOSSOVO Ahmeti Metis Muhamet LIBANO El Lakkis Anas LUSSEMBURGO Leurs Pol MACEDONIA Krstevski Zlatko MESSICO Lupez Hernandez Victor Gabriel Orvananos Alfonso

MOLDAVIA Crudu Victor MONTENEGRO Drljevic Darko Lagator Luka MYANMAR Nagai Oo (Ll Han Kyi) POLONIA Bochenski Mariusz Cebula Henryk Drewinski Lex Graczyk Michal Hajnos Miroslaw Niewiadomski Tomasz Piszczako Zbigniew Przezak Czeslaw Sawicka Paulina Sokolska Anna Stanczyk Pawel Stepniak Jerzy Strlelclyk Daniel Szumowski Grzegorz Tabaka Malgorzata Trzepalka Maciej Wach Grzegorz Wosik Magdalena Zaradkiewicz Zygmunt PORTOGALLO Sampaio Cristina REPUBBLICA CECA Evzen David Farkas Jan Gayer Tomas Hoskovec Radim Kera Ismail Kubec Roman Mrazek Miroslav Trunecek Tomas ROMANIA Alexandrescu Aurel Stefan Artuche Felix Axinte Doru Avramescu Marian Bour Octavian Chiriloaie Victor Cocianu Aurel Silviu Cornel Marin-Chiorean Cretu Marin Danielescu Mihai Gelu Pascal Ignat Mihai Lengher Nicolae Lucaci Pasarariu Gratian Lupu Marian Lupu Nicolae Misaila Carmen Niculina Postelnicu Gheorghe Toader Alin-Cantemir Topan Cristian

RUSSIA Borisenko Danil Bulkin Andreu Chernysher Zhenya Chernyshev Nickolay Fadeev Nikita Frisova Svetlana Gladyshev Vlad Ivanova Natalia Kaspruk Elisabeth Kharlanova Sasha Kirillova Nastya Kononov Dmitry Kortiashvili Nattella Koryakina Alisa Kostrova Diana Kozlova Kat Larichev Michail Makaruva Mariga Masharova Violetta Olesya Alekseeva Ponomareva Nastya Pozdceva Julya Sannikov Grisha Sherbakova Dasha Soloviyeva Dasha Svistunova Inna Toporishcheva Dasha Udorenko Misha Yaroslava Eneljanova Yushkina Ira SERBIA Bukovac Milan Celicanin Goran Dokmanovic Marija Milenkovic Goran Miloradovic Mileta Prokopljevic Jovan Sikanja Severin Sivtsevich Vladimir Volodja Srbljanin Predrag Vlahovic Jaksa Vlahovic Jugoslav

SVEZIA Barbara Witold Marian Bieniasz Michal THAILANDIA Tawan Chuntra TURCHIA Boyaci Osman Olcay Cam Omer Cengiz Yuksel Demirci Hakan Demirci Hicabi Erdogan Basol Eroglu Yalcin Gulal Melike Tugce Gurcan Mermertas Fethi Inan Faruk Kar Ismail Kar Serpil Nuri Bilgin Ozyurt Kemal Serdar Sayar UCRAINA Chmyriov Valeriy Dubovsky Alexander Galiakbarov Yuriy Holub Victor Kazanevsky Vladimir Kazanchev Konstantin Kosobukin Yuriy Kudin Victor Kustovsky Oleksiy Majorenko Georgij Mayevsky Michael Momot Valery Sidorenko Alexander Smal Oleg UNGHERIA Kelemen Istvan Teszak Sandor Torok Tivandar

SIRIA Raed Khalil

URUGUAY Orzuj Raquel

SLOVACCHIA Novàk Bohumil Pavlik Vladimir

USA April Polokoff Mahila Crist Hovian Huig Gerrit Nguyenhuu Huey

SLOVENIA Jagodic Stane Oketic Radko SPAGNA Gonzalez Fernandez Felix Ospina Elena Maria Perez Penedo Enrique Sainz Serrano Manuel Surdu Robert

UZBEKISTAN Eshonkulov Makhmudjon Sviridenko Nicolay

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UMORISTI A MAROSTICA ALBO D’ORO / GOLD WINNERS

1969

EDIZIONE RISERVATA A UMORISTI DILETTANTI VENETI Rino Filippin, Italia

1970

TEMA LIBERO Zoran Javanovic, Jugoslavia

LA CITTA E L’UOMO Rumen Simeonov, Bulgaria Nedzar Kransnici, Jugoslavia

1983

LA MUSICA Toni Vedù, Italia - Cartoon Bengt-Goran Griffer, Svezia - Strip

1971

TEMA LIBERO Giuliano Rossetti, Italia 1984

1972

TEMA LIBERO Adolf Born, Cecoslovacchia - Cartoon Osvaldo Cavandoli, Italia - Strip Anselmo Anselmi, Italia - Grafica pubblicitaria

MASS MEDIA AL POTERE Franco Chiavegato, Italia - Cartoon Milan Lipovsky, Cecoslovacchia - Strip

1985

1973

TEMA LIBERO Jagodic Stane, Jugoslavia - Cartoon Bruno Bozzetto, Italia - Strip Eronda, Italia - Grafica pubblicitaria

LA SCUOLA Milko Dikov, Bulgaria - Cartoon Franco Chiavegato, Italia - Strip Bora Octavian e Ucran Catalin, Romania - Premio Carlesso

1986

HOBBY Roberto Totaro, Italia - Cartoon Silvia Ziche, Italia - Strip Mauro Zocchetta, Italia

1987

LA FAVOLA Silvana Migliorati, Italia - Cartoon Maurizio Minoggio, Italia - Strip Dan Perjovschi, Romania - Premio Carlesso

1988

VANITA Juancarlos Nicholls, Colombia - Cartoon Cecilia Caceres Amaya, Colombia - Strip Kostov Plamen Dimitrov, Bulgaria - Premio Carlesso

1989

EROI Guido Clericetti, Italia - Cartoon Victor Kudin, URSS - Strip Toni Vedù, Italia - Premio Carlesso

1990

FANS E FANATISMO Duhammet Sengor, Turchia - Cartoon Igor Shein, URSS - Strip Antonin Juracka, Cecoslovacchia - Premio Carlesso

1991

CHIACCHIERE Franco Origine, Italia - Cartoon Milan Lipovsky, Cecoslovacchia - Strip Eronda, Italia - Premio Carlesso

1992

SFORTUNA Eronda, Italia - Cartoon Eray Ozbek, Turchia - Strip Jagodic Stane, Slovenia - Premio Carlesso

1993

ANNIVERSARI Jurij Kosobukin, Ucraina - Cartoon Roberto Totaro, Italia - Strip Antonello Menato e Flavio Masi, Italia - Premio Carlesso

1974

TEMA LIBERO Jeno Dallos, Ungheria

1975

L’UOMO ED IL POTERE Vlasta Zabransky, Cecoslovacchia - Cartoon Valentin Rosancev, URSS - Strip

1976

FANTASCIENZA: RISPOSTA DELL’UOMO ALLE PROPOSTE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA Dunai Imre, Ungeria - Cartoon Silvana Migliorati, Italia - Strip

1977

1978

1979

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1982

GLI ANIMALI CI GUARDANO: RAPPORTO TRA ISTINTO E RAGIONE Gyorgy Svetozarov, URSS - Cartoon Edwin Nagels, Belgio - Strip LA MEDICINA (SCIENZA A SERVIZIO DELL’UOMO?) Josette Janssens, Belgio - Cartoon Toni Vedù, Italia - Strip IL BAMBINO: UNA SPECIE IN VIA D’ESTINZIONE Vladimir Kos, Jugoslavia - Cartoon David Mckee, Gran Bretagna - Strip

1980

LO SPORT: DAL GIOCO ALLA COMPETIZIONE Toni Vedù, Italia - Cartoon David Mckee, Gran Bretagna - Strip

1981

I TRASPORTI IMPOSSIBILI Johnny Bekaert, Francia Coco, Italia Ugo Furlan, Italia Ionica Nicolae, Romania Albert Poch, Romania Quino, Argentina


1994

LA MONTAGNA Ernesto Cattoni, Italia - Cartoon Maurizio Minoggio, Italia- Strip Giorgio Cecchinato, Italia - Premio Carlesso

1995

IL PIACERE Simone Frosini, Italia - Cartoon Valentin Druzhinin, Ucraina - Strip Rock Lane Fonseca Alves, Brasile - Premio Carlesso

1996

1997

ESAMI Gino Gavioli, Italia - Cartoon Assunta Toti Buratti, Italia - Strip Ramin Moshrefi, Iran - Premio Carlesso MODA E MODE Jurij Kosobukin, Ucraina - Cartoon Jurij Manaev, Russia - Strip Houmayoun Mahmoudi, Iran - Premio Carlesso

1998

FEDELTA’ Paolo Dalponte, Italia - Cartoon Hadi Farahani, Canada - Strip O-Sekoer, Belgio - Premio Carlesso

1999

ON - OFF Luca Riva, Italia - Cartoon Tiziano Gianesini, Italia - Strip Assunta Toti Buratti, Italia - Premio Carlesso

2000

MAESTRI Paolo Dalponte, Italia - Cartoon Simone Frosini, Italia - Strip Rumen Dragostinov, Bulgaria - Premio Carlesso

2001

STRANIERO Cornel-Marin Chiorean, Romania - Cartoon Giorgio Cecchinato, Italia - Strip Marilena Nardi, Italia - Premio Carlesso

2002

2003

GRAFFITI Yuris Ochakovsky, Israele - Cartoon Lesile Ricciardi Alegre, Uruguay - Strip Alessandro Gatto, Italia - Premio Carlesso CIBO Giancarlo Sartore, Italia - Cartoon Bob Darroch, Nuova Zelanda - Strip Eronda, Italia - Premio Carlesso Paolo Dalponte, Italia - Premio Marco Sartore Toni Vedù, Italia - Premio Marco Sartore Valentina Verlato, Italia - Premio Marco Sartore

2004

TREND Antonella Mengato / Flavio Masi, Italia - Cartoon Gianni Di Lena, Italia - Strip Giacomo Cardelli, Italia - Premio Carlesso Sergio Toppi, Italia - Premio Marco Sartore

2005

GIOCATTOLI - TOYS Michael Kountouris, Grecia - Cartoon Chris Hovian, Stati Uniti - Strip Dalcio S. De Oliveira Machado, Brasile - Premio Carlesso Gino Gavioli, Italia - Premio Marco Sartore

2006

SOGNI - DREAMS Màrcio Leite Da Silva, Brasile - Cartoon Igor Pachtchenko, Russia - Strip Houmayoun Mahmoudi, Gran Bretagna - Premio Carlesso Stane Jagodic, Slovenia - Premio Marco Sartore

2007

BELLEZZA - BEAUTY Marilena Nardi, Italia - Cartoon Santiago Cornejo, Argentina - Strip Suvi Maaria Tirronen, Finlandia - Premio Carlesso Franco Origone, Italia - Premio Marco Sartore

2008

TEMPO - TIME Valentin Georgiev, Bulgaria - Cartoon Gerrit Huig, Stati Uniti - Strip Andrea Pecchia, Italia - Premio Carlesso Yuriy Kosobukin, Ucraina - Premio Marco Sartore

2009

BUGIE - LIES Kuczynski Pawel, Polonia - Cartoon Hovian Crist, Stati Uniti - Strip Vigolo Giuseppe, Italia - Premio Carlesso Sartore Giancarlo, Italia - Premio Marco Sartore

2010

VIZI - VICES Valerio Kurtu, Moldavia - Cartoon Octavian Bour, Romania - Strip Cristina Bernazzani, Italia - Premio Carlesso Marco Spadari, Italia - Premio Marco Sartore Huey Nguyenhuu, Stati Uniti - Premio Sp. Tinto Brass

2011

INTERNET Houmayoun Mahmoudi, Gran Bretagna - Grand Prix Marco Spadari, Italia - Premio Carlesso Ernesto Cattoni, Italia - Premio Marco Sartore

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Progetto grafico e impaginazione: Art Work Studio Fotolito e Stampa: Tipografia Sartore Testi: Massimo Bucchi Liliana Contin Gianni Scettro e Mariateresa Costa Giovanni Sorcinelli 'Gi贸x' e Maurizio Minoggio Piero Zanotto Copertina: opera di Michael Mayevsky, Ucraina (elaborazione grafica) Traduzioni: Piccadilly School of Languages & Translations www.piccadilly.it Creazione Premi: Enrico Stropparo, Andrea Comacchio

media partner

Si ringrazia: Emma Metrillo Associazione Culturale Architettando Pro Loco Marostica Davide Brusatin Luca e Silvio Pizzato SG Impianti

Umoristi a Marostica Piazza Castello 12, 36063 Marostica (VI) Italy info@umoristiamarostica.it www.umoristiamarostica.it

Si autorizza la riproduzione delle opere su giornali e riviste per informazioni, notizie e documentazioni inerenti la Rassegna. The work reproduction is authorized in newspapers and magazines in order to provide information, news and documentations as to the exhibition.

Finito di stampare nel mese di aprile 2011 presso Tipografia Sartore - Fontaniva (PD) Italy

con la collaborazione di


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