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UN NUOVO COMUNE DI ANCONA, MA CHE POLITICHE SARANNO?

Anche l’amministrazione Comunale di Ancona si è rinnovata politicamente e ha cambiato colore dopo più di 30 anni.

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Ma ciò che interessa noi sono le politiche, le misure da adottare rivolte alle persone con disabilità. Non possiamo e non dobbiamo guardare al passato (ritornare indietro e pensare che si attuano dei provvedimenti diversi) ma anzi dobbiamo far ampliare le prospettive future.

Durante la campagna elettorale, insieme alle altre Associazioni e realtà anconetane che operano per e con le persone con disabilità, abbiamo fatto firmare a tutti il Patto per l’Inclusione, un documento articolato e pieno di proposte per Ancona e per le persone. Tutti i candidati Sindaci avevano preso atto delle proposte e rimarcato la necessità di lavorare con e per le persone con disabilità, sulla mobilità, accessibilità, vita indipendente e tante tantissime altre necessità.

Come sapete, soprattutto in campagna elettorale, tutti promettono qualcosa e ognuno gioca a chi ne dice di più o sulle strategie da attuare per catturare più voti possibili.

Questa è la politica dei partiti che conosciamo tutti. Ma adesso?

Adesso sembra chiaro che Ancona ha iniziato un nuovo percorso con il Sindaco Silvetti e la sua giunta comunale e quindi questo si tramuta in vedere ciò che l’amministrazione farà per la cittadinanza.

Noi Associazioni non ci dimenticheremo del Patto per l’Inclusione firmato che racchiude tutto ciò di cui le persone con disabilità di Ancona hanno bisogno. Il nostro compito sarà quello di monitorare, proporre provvedimenti, iniziative per le persone e le loro esigenze e diritti. Questo è il nostro compito.

Dobbiamo parlare con tutti e tutte maggioranza e opposizione perché i diritti non sono di destra o sinistra, ma sono ed appartengono alle singole persone e alla collettività.

Buon lavoro a noi e a tutti coloro che vorranno collaborare insieme per il bene comune.

Simone Giangiacomi

Proposte In Sintesi Del Patto

• Adozione dei principi della Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con disabilità, integrando le norme nei regolamenti, politiche e servizi locali.

• Visione inclusiva della persona con disabilità, applicata in settori come la viabilità, l’urbanistica, la residenzialità, l’istruzione, l’integrazione lavorativa, la cultura e il tempo libero.

• Percorsi di monitoraggio partecipati per attuare i principi della convenzione sul territorio comunale, includendo le raccomandazioni dell’Unione Europea per la Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030.

• Garanzia del diritto alla Vita Indipendente, indipendentemente dalla tipologia di disabilità, gravità, età o capacità di autodeterminazione, con accessibilità ai servizi, informazioni e supporto decisionale consapevole.

• Diritto delle persone con disabilità a scegliere dove, come e con chi vivere, evitando situazioni segreganti o di esclusione.

• Parità di scelta nella società per le persone con disabilità, garantita attraverso strategie e modelli organizzativi inclusivi nei servizi pubblici, orientati all’inclusione e calibrati sui progetti individualizzati.

• Coinvolgimento e partecipazione delle persone con disabilità e delle associazioni che le rappresentano nella definizione delle politiche di sviluppo.

• Richiesta di maggiori risorse finanziarie nazionali per le politiche sociali e l’inclusione delle persone con disabilità.

• Adeguato recepimento dei decreti della Legge Delega per la Disabilità a livello locale.

• Promozione di informazione, sensibilizzazione e formazione per una cultura basata sui diritti umani e sull’inclusione delle persone con disabilità.

• Supporto all’organizzazione di una giornata di celebrazione della Convenzione ONU e inclusione di un link al testo della convenzione sul sito web istituzionale del Comune di Ancona.

• Creazione di una Consulta per la Disabilità aperta alle associazioni, ai familiari, agli enti pubblici e privati che si occupano di persone con disabilità e alle organizzazioni sindacali.

• Promozione di appalti/contratti che favoriscano occupazione delle persone disabili per la fornitura di beni e servizi strumentali alla pubblica amministrazione.

•Coinvolgimento attivo delle organizzazioni che si occupano di persone con disabilità attraverso forme di co-progettazione, co-programmazione e accreditamento, evitando forme di istituzionalizzazione.

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