I N T E R N AT I O N A L
GIUGNO 2013 Numero 6 JUNE 2013 Number 6
R i v i s t a d i L av a n d e r i a I n d u s t r i a l e e P u l i t u r a a s e c c o The Indust r ial L aundr y and Dr y-Cleaning Magazine 0 anni 6 a d a t t e l iù La Rivista pidely read magazine The most whe last 60 years for t C OV E R
S T O RY
Schulthess, qualità “made in Switzerland” che conquista l’Italia Schulthess, “made in Switzerland” quality irresistible for Italy
s Schultdheel psulito
Sulla vetta cleanliness te in a m i t l u e h T
MANIFESTAZIONI SHOWS
EXPOdetergo International Grande appuntamento per l’industria mondiale EXPOdetergo International A major appointment for the industry worldwid CONSIGLI PRATICI TIPS&TRICKS
Difetti da cancellare con la Guida del Pulitintore Flaws corrected using the the Launderer’s and Drycleaner’s Guide
6-2013
Cover story pag. 8
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SOMMARIO/CONTENTS 6 7
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EDITORIAL/EDITORIALE Today the laundry sector speaks the same language as the Pope Oggi nelle lavanderie si parla la stessa lingua di questo Papa AZIENDE DI SUCCESSO/SUCCESS STORIES L’Azienda del mese/Company of the month Schulthess, la campagna d’Italia Schulthess, Italian campaign PANORAMA FIERE/EXPO OVERVIEW EXPOdetergo International, business che profuma di pulito EXPOdetergo International, a clean smelling business IL SEGRETO DEL MIO SUCCESSO/THE SECRET OF MY SUCCESS Il bucato del Molise passa per Clean 2000 The laundry in Molise comes clean at Clean 2000 PANORAMA FIERE Conto alla rovescia per Host 2013 ASSOSISTEMA Sicurezza, la prevenzione comincia dal rispetto delle regole TECNOLOGIE/TECHNOLOGIES L’istituto Hohenstein esplora nuove procedure per combattere l'ingrigimento prematuro del bianco Hohenstein researching new methods to combat premature graying of white linen SPECIALE/SPECIAL Lavanderie industriali - Lavatrici super-centrifu ganti, “lavacontinue” - Industrial laundry - Superspin and “continuous batch” washing machines Macchine per lavare a secco: la gestione dei residui
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Dry-cleaning machines: management of residues NEWS Ecco il kit con cui misurare la salute del percloro Analysis kit to check the health status of perc NOTIZIE DALLE AZIENDE/COMPANY NEWS Così la Barbanti è risorta Barbanti rises from the rubble NORMATIVA/STANDARD Ultima chance per le società europee per conformarsi alla SEPA - Last chance for European companies to incorporate SEPA ASSOSECCO Problemi legati agli accessori, inserti, materiali vari Informare e moralizzare il settore per far sopravvivere le aziende Il settore in pillole Filo diretto con gli specialisti … medici psichiatri Parliamo di stress INFORMAZIONE COMMERCIALE/INFO TRADE Silc, nuovi tavoli da stiro in tre versioni d'eccellenza Silc, new finishing boards in three excellent versions PICCOLA GUIDA DEL PULITINTORE Le fibre tessili 9a Difetti/Defects “Se non Sai Domanda”/“Ask, If You Don’t Know” Museo delle etichette/Label museum CONFARTIGIANATO In Italia sono fuorilegge da anni, ma ci sono ancora lavasecco a circuito aperto “Gestiamo bene la nostra lavanderia” Studi di Settore Lavanderie Il Sistri riparte L'appello di Rete Imprese Italia al nuovo Governo Per il pagamento della Tares stangata a fine anno GREEN POWER Vanilla, una vita da casalinga e un futuro da imprenditrice (modello) ELENCO ISCRITTI ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILI/MEMBERS TO THE TEXTILE CARE SUPPLIERS' ASSOCIATION INDICE DEGLI INSERZIONISTI/ADVERTISERS' DIRECTORY
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E D I T O R I A L
Today the laundry sector speaks the same language as the Pope
The subtext of DETERGO makes us realize that, in spite of the global crisis, we are dealing with an extremely lively sector where self-service laundries catering to those who live paycheck to paycheck coexist with high-end stores and laundries. Better yet, all seek to protect the Environment rather than merely drum up sales. In fact within their own scope of operation both types of service are setting trends and competing to paint a Future perfectly tailored to fit both rich Earth-conscious fashionistas and immigrants looking for the nearest and cheapest place to do their family’s laundry. This was confirmed during the recent convention at the Triennale di Milano, a preview of the “Host” expo for the hospitality sector scheduled to be held this October 18-22 in Milan. The workshop clarified the perspectives of the “ho.re.ca” (hotels, restaurants and catering) sector through interventions by many experts, foremost amongst whom was professor Magda Antonioli from the Bocconi University of Milan. “The latest data from Trip Advisor, a portal that averages 29 million visitors per month explains professor Antonioli – reveals that 37% of tourists today are willing to pay a premium for eco-friendly transportation, consumables, food and laundry services and whatever else may fit their vacation budget”. The broad-ranging data seemingly confirms a negative growth perspective which, although far from cheerful, is at least responsible and as such deemed laudable by many economists from a variety of schools, who see it as a positive shift towards the massive, “critical” Change that involves all of us. We are bound towards a tomorrow filled with opportunities to explore the potential of a Market no longer solely ruled by the economy. By what else then? Perhaps those ethics Pope Francesco deems we regard as “a nuisance, like solidarity”? Pointed words he chose to address a group of ambassadors to the Vatican by and ricocheted all over the world as an undeniable and appalling truth of our era. Let us be glad that, regardless of faith, this language is known and practiced by many, including those in the laundry sector.
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Stefano Ferrio
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E D I TO R I A L E
Oggi nelle lavanderie si parla la stessa lingua di questo Papa Fra le righe di DETERGO ci si accorge che, alla faccia della crisi globale, siamo alle prese con un settore estremamente vitale. Dove le lavanderie self service, realizzate per chi lotta tutti i mesi con il conto in banca, coesistono con i negozi e le lavatrici extralusso. Il bello è che ciò succede nel segno dell’Ambiente, e non solo del mercato tout court. Infatti, entrambi i tipi di servizi, nel proprio ambito, fanno tendenza, concorrendo a tracciare un’idea di Futuro disegnata a misura sia delle superstiti signore-bene ecologicamente emancipate, che degli immigrati a caccia della struttura più vicina ed economica dove lavare la biancheria di casa. A conferma di quanto si è appena appreso in un convegno organizzato alla Triennale di Milano, come anteprima della fiera “Host”, dedicata all’ospitalità, in programma a Milano dal 18 al 22 ottobre prossimi. Un workshop sulle prospettive del settore “ho.re.ca” (alberghi e ristorazione), dove uno degli interventi più illuminanti è stato quello di Magda Antonioli, docente dell’università Bocconi di Milano. “Guardate che i dati freschi forniti da Trip Advisor, il portale frequentato da una media di 29 milioni di visitatori al mese – ha spiegato la professoressa Antonioli – ci rivelano che il 37% dei turisti è oggi disposto a pagare di più in cambio di garanzie di tipo ambientale, legate ai trasporti, ai consumi, ai servizi di ristorazione e lavanderia, e quant’altro entra nel budget di una vacanza”. Sono dati sparsi, la cui sintesi rimanda a quella prospettiva di decrescita, se non felice, per lo meno consapevole e virtuosa, alla quale molti economisti, delle più diverse scuole, oggi guardano come a un possibile sbocco positivo del grande, e “critico” Cambiamento, in cui siamo tutti coinvolti. Proiettati verso un domani dove scoprire le potenzialità di un Mercato che non può essere governato solo dall’economia. E da cos’altro? Forse da quell’Etica che, secondo Papa Francesco, “dà fastidio, come la solidarietà”? Sono parole rivolte lo scorso mese a un gruppo di ambasciatori ricevuti in Vaticano, ma poi rimbalzate in tutto il mondo grazie alla loro ineccepibile e drammatica attualità. Consola pensare che per molti, credenti e non, siano parole di una lingua già nota e praticata. Anche nelle lavanderie.
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Stefano Ferrio
DETERGO GIUGNO-JUNE 2013
Aziende di successo Success stories
di/by Stefano Ferrio
Schulthess Lo storico e prestigioso “brand” Paese puntando sull’eccellenza destinate a The well-known, prestigious Swiss counting on the superior laundries
Raccontano alla Schulthess: “Capacità innovativa, qualità e senso di responsabilità verso l’ambiente: sono questi i nostri punti di forza, ed è verso di essi che ci sentiamo impegnati. Stimolati da un’esperienza pluriennale e attraverso intense attività di ricerca in Svizzera, noi portiamo sempre più avanti il nostro lavoro pionieristico con prodotti rivoluzionari e continue innovazioni. La società Schulthess esiste da oltre 150 anni. Poco meno di sessant’anni fa, siamo stati i primi a lanciare la lavatrice in Europa, un ruolo di precursori che abbiamo conservato e continuamente rafforzato. Come esperti nel trattamento della biancheria, il nostro know-how e la nostra vasta esperienza vanno costantemente ad alimentare lo sviluppo e la produzione di prodotti innovativi. Tecnologie ultramoderne e il reparto ricerca e sviluppo di Wolfhausen garantiscono qualità nella produzione e nell’assemblaggio. La localizzazione della nostra produzione in Svizzera ci consente di assicurare un’elevata flessibilità produttiva e l’impiego di specialisti qualificati. Questo per preservare la nostra autonomia e libertà d’azione. Qualità svizzera è per noi una vocazione, precisione e affidabilità sono i principi ispiratori della nostra attività di sviluppo e di produzione. Questo ci dà la certezza di essere sempre in grado di offrirvi soluzioni innovative e una qualità ai massimi livelli. Noi della Schulthess ci stiamo impegnando da anni a favore di un approccio sostenibile all’ambiente, la cui tutela è ormai cosa ovvia per noi. Da tempo ci siamo quindi posti l’obiettivo di offrirvi apparecchiature che siano esemplari sotto l’aspetto ecologico e dell’efficienza energetica”.
la campagna d’Italia italian campaign svizzero potenzia l’export nel nostro delle proprie macchine lavanderie e hotel brand strengthens its exports to Italy, quality of machines to entice and hotels Schulthess in a nutshell: “Innovative ability, quality, and environmental responsibility: these are our strengths, and we are committed to furthering them. Inspired by years of experience and ongoing research activities in Switzerland, our pioneering work continuously bears fruit with groundbreaking products and innovations. Schulthess was founded more than 150 years ago. And slightly fewer than 60 years ago we were the first to launch washing machines in Europe, a pioneering role we have upheld and consistently expanded. As experts in laundering, we capitalize on our know-how and extensive experience to drive the development and production of innovative products. Cutting edge technologies and our research and development department at Wolfhausen ensure that the highest quality standards in manufacturing and assembly are adhered to. Being headquartered in Switzerland allows us to draw from a pool of highly skilled specialists and ensures maximum flexibility in production — key elements to maintaining our independence and freedom. Swiss quality is our mission; attention to detail and reliability are the principles that guide our research and production activities. We feel certain this gives us an edge in always being able to offer innovative solutions and across-the-board quality. For many years, at Schulthess we have been committed to sustainability and safeguarding the environment, an approach we consider a duty not a choice. Our longstanding objective is to provide our customers with appliances that set the standard for green operation and energy-efficiency”.
Aziende di successo Success stories
Aziende di successo Success stories
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Nella fornitura per lavanderie Schulthess è, innanzitutto, una Squadra. Fatta di Storia e Cuore, al pari del Liverpool nel calcio, dei Boston Celtics nel basket e, ovviamente, dei Lions di Zurigo nell’hockey su ghiaccio. Come quella dei connazionali “Lions” campioni d’Europa, Schulthess è una grande squadra svizzera, diventata protagonista del mercato italiano grazie a una formidabile equipe di “dealers”, impegnati a vendere, con passione e competenza, autentiche meraviglie: macchine e prodotti per lavanderia che uniscono altissima tecnologia e culto di valori oggi irrinunciabili come il rispetto per l’Ambiente e il risparmio energetico.
Una leadership europea conquistata parlando le quattro lingue che si padroneggiano in Svizzera, oltre all’inglese. Con preparazione specificamente rivolta in lingua italiana agli operatori italiani, esattamente come succede nei Paesi di lingua francese, tedesca e romanda. In modo da poter contare su “dealers” che, lavorando in Italia, si esprimono tutti nel migliore italiano. Questi risultati sono frutto di quasi centosettanta anni di storia. Massima garanzia di affidabilità e valori esclusivi. Va ricordato subito. Perché oggi non c’è nulla di importante come una squadra. Un insieme di persone. Ognuno con il suo talento in campo. Ognuno impegnato a farlo fruttare per il bene comune. Tutti tesi verso lo stesso risultato. Che è l’obbiettivo da raggiungere, e da cui lanciarsi verso il successivo. “Per favore, una squadra”, si sente dire ovunque. Lo chiediamo tutti. Costruttori, venditori, acquirenti. Qualcosa in cui credere, vivendo in un mondo dove abbiamo assoluto bisogno di riferimenti su cui basare le nostre scelte, il nostro futuro. Nel settore delle macchine per la lavanderia, Schulthess si impone con la forza, e i valori, di una squadra. Forte, vincente, completa di una gamma di Lavatrici ed essicatori capaci di soddisfare le esigenze di piccole e medie lavanderie e dei migliori hotel del mondo. Volete un esempio concreto grazie a cui capire di che squadra stiamo parlando? Ogni volta che un dipendente della gloriosa azienda svizzera va in pensione, si fa grande festa dentro lo stabilimento di Wolfhausen, a pochi chilometri da Zurigo. Questa è la riconoscen-
When it comes to laundry equipment, Schulthess is, above all, a Team. Made of History and Heart; like Liverpool and soccer, the Boston Celtics and basketball and, of course, the Zurich Lions in ice hockey. Like their compatriots, the European Champion “Lions”, Schulthess is a great Swiss team, star players in the Italian market, thanks to an exceptional team of “dealers”, whose passion and professionalism are invested in selling authentic Swiss wonders machines and products for laundries that are the expression of cutting edge technology and a value-based culture that focuses on environmental stewardship and energy conservation. The company’s European leadership status was earned by speaking the four languages that are, in addition to English, part of Switzerland’s oral culture. An investment in this diversity allows company representatives to communicate with Italian laundry professionals in their own language; and precisely the same linguistic sensitivity is applied in the countries where French, German and Romansh are spoken. These insights are the product of nearly one hundred seventy years of history. They bring the utmost guarantee of reliability and exclusive values. An important point to remember. Because nowadays, nothing is as important as a team. A group of people. Each one with an applied skill. Everyone committed to doing their part for the common good. All intent on achieving the same goal. That is the objective to be reached, and the starting point for launching themselves toward the next one. “Please, let’s work as a team”, we hear it everywhere nowadays. We all want it. Builders, sales people, buyers. Something to believe in; living in a world where we absolutely need a compass upon which to base our choices, our future. In the laundry machines industry, Schulthess asserts itself with the drive, and the values, of a team. Strong, winning, complete with a range of washers and dryers capable of meeting the needs of small and mediumsized laundries and the best hotels in the world. It’s time for a concrete example that will help our readers understand just the kind of team we are talking about! Every time an employee of the illustrious Swiss firm retires, there is a huge party at the facility in Wolfhausen (just a few km from Zurich). This is the kind of recognition that resonates deeply with Schulthess and demonstrates its gratitude to those who have contributed to writing its history, adding luster to its already brilliant image. It is a long-standing tradition, one that fits a company where the average work longevity of its dependents is between 20 and 40 years. Employees who remain on the job for so long because they are extremely loyal and committed to reaching the company’s objectives. Since 1845, the year the company was founded, the superior quality of its relationships is the “motor” that has propelled Schulthess forward on its long and splendid journey. It is a value communicated from the very start to its dealers, those sales agents who make up the mainstay of the success of lines like the Spirit TopLine, designed for the industry, and Spirit eMotion, made for household use. Sales professionals (and there are plenty of them in Italy) with whom the Swiss company develops a relationship based on periodic visits to the home office, constant
za che Schulthess prova e dimostra verso chiunque abbia contribuito a scrivere la sua Storia, a rendere ancora più bella la sua immagine. Secondo una tradizione consolidata, che fissa tra i venti e i quarant’anni il periodo di assunzione medio di dipendenti, che restano così a lungo perché altamente fidelizzati e coinvolti negli obbiettivi di impresa. Dal 1845, anno di fondazione dell’azienda, l’altissima qualità delle relazioni è il “motore” con cui Schulthess affronta il suo lungo e splendido viaggio. È un valore comunicato sin dal primo momento ai “dealers”, quei venditori che costituiscono l’asse portante del successo di linee come Spirit TopLine, concepita per l’industria, e Spirit eMotion, rivolta alle famiglie. Professionisti del commercio con cui l’azienda elvetica sviluppa, anche in Italia ovviamente, una relazione fondata su visite periodiche alla casa madre, contatti costanti con il distributore, attitudine al feedback con i clienti. Spesso infatti le strategie commerciali di Schulthess vengono condivisi con i distributori sparsi nel territorio Italiano in modo da rendere partecipi tutti alle scelte dell’azienda. Proprio i clienti scelgono un “brand” come Schulthess, irresistibilmente attratti non solo dall’eccellenza indiscutibile dei prodotti, ma anche dall’assoluta affidabilità di una “squadra” che garantisce sempre tempi rapidi nella consegna di macchine, nella soluzione di problemi, nella capacità di fornire risposte a qualsiasi quesito, nelle profonde sinergie collaudate con produttori di materiali e detergenti. In Italia lo hanno capito a Bolzano, dove per le divise dei loro pompieri hanno pensato a speciali lava-continue “Made in Switzerland”. E non a caso, considerando che la Svizzera è da sempre il Paese dei pompieri, forte di un storia antica e gloriosa, nonché di un presente caratterizzato da ben 100mila vigili del fuoco, uno ogni ottanta abitanti. Senza attendere che l’Italia, dove per ora c’è n’è uno ogni duemila abitanti, si adegui a standard del genere, i previdenti bolzanini hanno guardato alla vicina Svizzera degli oltre milleseicento “corpi” di pompieri, regolati da ben ventisei, accurate leggi in materia di prevenzione e interventi a difesa del territorio. Una volta stabilito di monitorare quanto si produce in territorio elvetico, la scelta degli altoatesini è “naturalmente” caduta su Schulthess. Passo quasi scontato se si dà voce alla Storia, che racconta di un glorioso passato sia per i vigili del fuoco svizzeri, la cui federazione nasce ad Aarau nel 1870, sia per l’azienda fondata nel 1845, produttrice di macchine per la lavanderia da ben prima del suo trasferimento nella sede attuale di Wolfhausen (a pochi chilometri da Zurigo), avvenuta nel 1917. In perfetta coerenza con i valori più specifici del “Made in Switzerland”, Schulthess significa linee di macchine che nella fascia “7 – 30 chili” delle lavanderie di piccole e medie dimensioni offrono prestazioni dagli standard irraggiungibili: poca acqua e poca energia, come si conviene a prodotti spiccatamente ecologici, acciaio integrale per garantire lunga vita alle macchine, ergonomica curata in ogni dettaglio - a cominciare dagli oblò posizionati ad altezze finalizzate al comfort degli operatori - affidabilità totale del fissaggio a pressione applicato a tutte le parti a contatto con l’acqua, assenza di fili scoperti all’interno di motori di limpida bellezza e funzionalità. Sono tutte componenti necessarie per evidenziare la virtuosità del ciclo su cui Schulthess fonda la propria leadership mondiale: un processo che integra in modo esemplare quattro componenti decisive come il lavoro umano, la meccanica delle
contacts with the distributor, and a flair for sharing feedback from customers. In fact, quite often the sales strategies of Schulthess are communicated to distributors spread out around Italy, in order to make them all feel involved in the company’s decision-making processes. It is really the customers who choose a brand like Schulthess, irresistibly drawn not only by the undeniable superiority of the products, but also by the absolute reliability of a “team” that always guarantees quick delivery of machines, immediate response to issues, can provide rapid answers to any and all questions, and offers time-tested synergies with producers of materials and detergents. In Italy, the laundries of Bolzano got the message. They decided they needed special “Made in Switzerland” continuous batch washing machines to launder the uniforms of their firemen. And this is no coincidence, considering that Switzerland has always been known as the land of firefighters, with a rich and glorious history, as well as a current population of 100,000 firemen - one for every 80 inhabitants. Without waiting for Italy (where there is one fireman for every 2,000 inhabitants) to catch up, the far-sighted people of Bolzano looked to their neighbor to the north, with its more than 1,600 fire ‘corps’, governed by a total of 26 specific laws regulating prevention and activities in defense of the territory. Once they had decided to gather intelligence about the Swiss products, the choice of the laundries in Bolzano “naturally” fell to Schulthess. A step that was fairly predictable, given the country’s history, filled with stories of the glorious past of Swiss firemen, whose federation was established in Aarau in 1870; and of the company itself, founded in 1845, and a manufacturer of washing machines since well before relocating to its current headquarters in Wolfhausen (a few km outside of Zurich), in 1917. Consistent with the more specific qualities of “Made in Switzerland” firms, Schulthess is synonymous with washing machine lines that, in the “7 – 30 kg” load range typical of small and medium-sized laundries, offer unbeatable standards of performance and very low water and energy consumption appropriate to extremely eco-friendly products. Made of stainless steel throughout, they ensure long life, and are ergonomic in every detail. For example: the glass door windows positioned at a comfortable height for operators, the totally reliable seals on the pressure mounts on all parts that come into contact with water, and the absence of exposed wires inside its elegantly beautiful and functional motors. All ingredients that highlight the virtuosity of the cycle upon which Schulthess has built its global leadership position: an exemplary process that integrates four key components: human resources, the mechanics of its washing machines, optimum thermal adaptability, and the chemical products they use. Now it is clear why the firemen of “Bozen” (imitated by their colleagues in Trent) are setting a trend that will soon have many followers in Italy. Not an assumption, but a fact, based on major Schulthess orders delivered recently to assisted living/retirement homes (in the Veneto, Lombardy and Trentino regions), hotels across the peninsula, as well as coin-op laundries around the world, where they are considered models of efficiency, simplicity and eco-friendliness. All of these current orders and contacts strengthen
Aziende di successo Success stories
Hans Peter Stamm, Responsabile del settore Marketing/Vendite Hans Peter Stamm, Division Head Marketing/Sales
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Aziende di successo Success stories
Massimo Poli, Export Manager, Sud e Est Europa Massimo Poli, Export Manager, South- and East Europe
Indirizzo sede Schulthess Maschinen AG Landstrasse 37 CH - 8633 Wolfhausen Tel./Ph +41 (0)844 880 880 international-sales@schulthess.ch
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lavatrici, la massima adattabilità termica e i prodotti chimici utilizzati. Da qui si capisce che i pompieri di “Bozen” (imitati presto dai loro colleghi di Trento) sono destinati ad avere parecchi seguaci in Italia. Sensazione rafforzata da importanti forniture Schulthess consegnate negli ultimi tempi a case di riposo (in Veneto, Lombardia, Trentino), alberghi sparsi per mari e monti della penisola, oltre che self service indicati in tutto il mondo come modello di efficienza, semplicità e tutela delle norrme ambientali. Tutti affari in corso e contatti avviati che rafforzano le convinzioni di Hans Peter Stamm, direttore vendite di Schulthess, Nicole Gillhausen, direttrice marketing, e Massimo Poli, export manager, a cui sono stati specificamente affidati i mercati di Italia ed Est europeo. “Oggi siamo in un periodo di grandi cambiamenti – spiega Massimo Poli – ed è significativo che ad accorgersene, e a sintonizzarsi con i nuovi bisogni e le nuove domande, sia un’azienda come Schulthess, abituata da secoli a fare i conti con la Storia”. “D’altra parte – continua Poli – in questo momento si spende solo a ragion veduta, mossi da motivazioni in grado di garantire sicurezza e fiducia nel futuro. Ma, perché ciò succeda, non occorrono solo il prestigio del brand e l’affidabilità del prodotto. Bisogna mettere sul piatto anche il fattore umano. Che, tradotto in linguaggio di impresa, significa una parola solo, ovvero “relazioni”. Qualcosa che cioè deve ricoprire l’intera gamma di necessità del cliente: dal primo contatto, alla vendita, al servizio di assistenza”. Il nodo decisivo, il valore aggiunto che garantisce l’eccellenza del prodotto, risiede quindi nel personale. “Per questo alla Schulthess attribuiamo importanza fondamentale ai “dealer”, ai venditori – spiega Hans Peter Stamm. - Che nella nostra azienda costituiscono una vera e propria squadra, fatta di operatori a cui garantiamo contatto costante con la nostra rete dei distributori, e a cui nello stesso tempo richiediamo un feedback periodico con i clienti finali”. Logica trasparente, ineccepibile. “Made in Switzerland”.
the confidence of Hans Peter Stamm, sales manager for Schulthess, Nicole Gillhausen, marketing director, and Massimo Poli, export manager, to whom the markets of Italy and Eastern Europe have been entrusted. “We are currently experiencing a period of enormous change - explains Massimo Poli - and significantly enough, it is a company like Schulthess (with centuries of experience coping with events in history) that recognized it and was able to tune in to these new needs and demands”. “Besides - continues Poli - nowadays, spending decisions are made only after careful consideration, driven by motives capable of ensuring security and faith in the future. But, in order for that to happen, brand prestige and product reliability are not the only factors. The human element also needs to be taken into consideration. Which, translated into entrepreneurial terms, means only one thing: “relationships”. Something that must respond to the full range of customers’ needs - from initial contact, to sales, and assistance services”. The key issue, the added value that ensures a product’s excellence, lies in the workforce. “Which is why, at Schulthess we consider our dealers and sales agents as essential partners - clarifies Hans Peter Stamm. - In our company they are a real, true team, made up of professionals to whom we guarantee constant contact with our network of distributors and through whom we expect regular feedback from the end users”. Clear, exemplary thinking. “Made in Switzerland”
Agenti/Dealers
ECOLOGY Albania – Tirana http://www.ecology-albania.com/ - Tel./Ph 00355 672032229 LEMIA Croazia - Zagabria http://www.lemia.hr/ - Tel./Ph 00385 912062660 SWISS Prioprity Grecia - Mikonos http://www.swisspriority.com/ - Tel./Ph 0030 6946680823 TARAX Grecia - Atene http://www.tarax.gr/ - Tel./Ph 0030 2106640850 BELLARIACHIMICA - Rimini http://www.bellariachimica.com/ - Tel./Ph 0541 776164 CASAGRANDE Cucine - Belluno http://www.gle2000.com/ - Tel./Ph 0437 31402 GLE 2000 - Torino http://www.casagrandecucine.it/ - Tel./Ph 011 2482125 GIRMA - Milano http://www.girma.it/ - Tel./Ph 039 2781477 KENT - Verona http://www.kent-italia.com/ - Tel./Ph 045 8751778 RENATO MOLINARI - Levico Terme ( TN ) http://www.renatomolinari.it/ - Tel./Ph 0461 702000 SECCO SERVICE - Biscegle ( BA ) http://www.seccoservice.com/ - Tel./Ph 080 3963114 TROJER Gastrodesign - Bolzano http://www.trojer-gastrodesign.it/ - Tel./Ph 0471 251819
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FURLAN d.o.o. - Maribor http://www.furlan-doo.si/ - Tel./Ph 00386 31885188
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d EXPOdetergo 2014 I N T E R N AT I O N A L
17ª Mostra internazionale specializzata delle attrezzature, servizi, prodotti e accessori per lavan nderia, stireria e pulizia dei tessili e affini in genere 17th Specialized international Exhibition of equipment, services, products and accessories for laundry, ironing, cleaning of textiles and allied products
f ieramilano
www.expodetergo.com
3-6 Ottobre/October 2014
EXPO Detergo S.r.l. Società Unipersonale - Società soggetta a direzione e coordinamento di ASSOCIAZIONI FORNITORI AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILI
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PANORAMA FIERE / EXPO OVERVIEW
EXPOdetergo International, business che profuma di pulito Nell'ottobre del 2014 appuntamento alla Fiera di Milano per comprendere crescita e trasformazioni del settore “Macchine, servizi e prodotti per lavanderia”. Con colpo d'occhio completo: dall'”industriale” al “secco”
EXPOdetergo International, a clean smelling business The unmissable event to gain an insight into the growth and new trends in the industry of machinery, services and products for industrial laundries and dry-cleaning scheduled for October 2014 at the Milan Fairgrounds
EXPOdetergo International 2014 Ambiente, Tecnologia e Qualità. La proposta per il futuro
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Tecnologia e servizi di eccellenza in un ambito importante e delicato come quello dell’igiene: è quanto offrirà agli operatori EXPOdetergo International, il grande appuntamento internazionale che dal 3 al 6 ottobre 2014 tornerà a Fieramilano Rho per confermarsi tra le massime manifestazioni mondiali dedicate a “Macchine, Tecnologie, Prodotti e Servizi per Lavanderia, Stireria e Pulizia del Tessile”. Proprio quest'ultima parolina, “tessile”, rimanda a una delle “anime” più importanti di un Made in Italy che è storia, non solo del recente '900, ma di un intero Paese, la cui cultura economica si fonda in modo importante sulla moda, l'abbigliamento, il look della vita quotidiana. Di sicuro non vestiremo più “alla marinara”, tanto per citare un libro best seller di Susanna Agnelli, e nemmeno griffatissimi come nella celebre “Milano da bere” degli anni '80, ma di certo contribuiremo in modo significativo agli sviluppi di un mercato del tessile che, per quanto riguarda l'Italia, sta tentando, in questo 2013, l'impegnativa risalita da far seguire ai chiari di luna del 2012. Ecco allora che, a fine 2014, EXPOdetergo International costituirà un osservatorio impagabile sullo stato di salute, e le prospettive, di un comparto così vitale come il tessile. Il cui stato di
Advanced technology and top quality services in an area of paramount importance, that of hygiene. This is in a nutshell what EXPOdetergo International will be offering to the trade at the Fieramilano Rho exhibition center from October 3 to 6, 2014, thus proving once again to be one the world’s foremost events focusing on “Machines, Technologies, Products and Services for Laundry, Ironing and Textile Cleaning”. The very word ‘textile’ is in fact synonymous with one of Italy’s historic core businesses that fuels the fashion and clothing industries and inspires the trendy look of Italian people. Even if the “we wore sailor suits” era is over (quoting the title of Susanna Agnelli’s best-selling book) and the same is true of the fashionobsessed atmosphere prevailing in the ‘80s, Italy will certainly make a major contribution to the development of a textile market, which, at least in our country, is striving to recover after the setbacks suffered in 2012. Because of all this, at the end of 2014 EXPOdetergo International will provide an invaluable vantage point of the state of health and prospects of the vital industry of textile care. Its performance is closely intertwined (in numerous and sometimes relatively unknown ways)
EXPOdetergo International ‘14 Environment, Technology and Quality. An eye to the future
salute, si sa, si svela anche attraverso gli intrecci, numerosi e non tutti così noti, con quel settore della lavanderia industriale che alimenta i propri cicli produttivi anche utilizzando prodotti tessili destinati alla sanità, alla ristorazione e all'industria alberghiera. Fermo restando che se un qualsiasi operatore economico va in cerca di lavanderie industriali modello di avanguardia tecnologica e volumi di affari, l'Italia gli offrirà un panorama quanto meno ricco di possibilità. Motivi per cui si comprende come quello della fornitura per lavanderia resti un comparto industriale dove l’Italia è uno dei riconosciuti leader mondiali, per quanto riguarda le forniture al settore del lavaggio a secco e stiro, con presenze significative anche in quello delle lavanderie industriali. EXPOdetergo International 2014, edizione numero diciassette della fiera, di cui è attualmente presidente l’ingegner Luciano Miotto, si annuncia perciò evento imperdibile per chiunque sia interessato a fotografare tendenze e possibili sviluppi di un mercato quanto mai vitale e articolato, così come testimoniato dai numeri della scorsa edizione, svoltasi nell’ottobre 2010: +17% di espositori, per un totale di 281 aziende (di cui il 32% straniere, provenienti da 18 Paesi), e + 36% di visitatori, per un totale di 20mila ingressi (di cui il 75% da parte di operatori professionali, con seimila presenze straniere). “Fiera Milano si conferma uno scenario privilegiato per una delle più strategiche nicchie della meccanica industriale – afferma Marco Serioli, direttore della divisione Exhibitions di Fiera Milano – e siamo lieti di poter continuare a condividere la storia di EXPOdetergo International e i
with that of the industrial laundries whose production cycles are fuelled by textiles designed for the healthcare, hotel and catering industry. Last but not least, it should be pointed out that Italian industrial laundries have set new standards worldwide for their advanced technology and business volumes. These are the reasons why Italy is one of the leaders worldwide as regards supplies to the drycleaning and ironing sector, with a significant presence also in industrial laundries. EXPOdetergo International 2014, which will be celebrating its 17th anniversary, is currently managed by President Eng. Luciano Miotto. This exhibition promises to be a not-to-be-missed event for anyone interested in gaining a firsthand view of trends and potential developments of an extremely vital and wide-ranging market, as evidenced by the statistics reported for the previous show held in October 2010: 17% increase in exhibitors, for a total of 281 companies (including 32% from 18 countries), and a 36% increase in visitors, with a total of 20,000 entrances (75% of which by the trade, with 6,000 visitors from abroad). “Fiera Milano reaffirms its role as an invaluable venue for one of the most strategic niches of the machine building industry - says Marco Serioli, Exhibitions Division Director of Fiera Milano - and we look forward to continuing to share the story of EXPOdetergo International and its success in recent years. We will once again support and foster the innovations of this industry which will, as usual, draw the attention of the trade”.
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suoi successi di questi anni. Saremo ancora una volta al fianco delle innovazioni di questo settore, che, siamo certi, troveranno piena attenzione tra gli operatori”. All’interno della manifestazione, che è nata nel 1977, ed è cresciuta edizione dopo edizione, sarà possibile trovare il meglio degli impianti di lavaggio a secco, di lavaggio ad acqua, nonché gli ultimi ritrovati tra i prodotti chimici, i servizi, la logistica e l'elettronica gestionale: tutto quanto serve alla manutenzione dei più eleganti set per ristoranti e alberghi prodotti dai nostri manifatturieri tessili. Una panoramica esauriente sarà inoltre dedicata ai sistemi di stiratura, e a tutte le tecnologie più avanzate per una migliore e più efficace manutenzione dei tessili. Hotel e ricettività alberghiera, ristorazione, ospedali, sanità e centri di assistenza: sono tante e diverse le realtà che oggi chiedono soluzioni innovative all'interno di questo settore, e sempre di più sono i comparti economici che necessitano di risposte concrete e tempestive, rispettando i più alti standard di qualità, igiene e sostenibilità. Expodetergo International occuperà i padiglioni 2 e 4 del quartiere Fieramilano, i più comodi, perché adiacenti all’uscita della metropolitana e del passante ferroviario a un passo da Porta Est, uno degli ingressi principali del quartiere.
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The show, held for the first time in 1977 with exponential growth ever since, will provide a complete overview of the best solutions in the area of dry cleaning, washing, and chemicals, as well as services, logistics and management electronics, in addition to ironing systems and all the most advanced technologies for improved and more effective textile care. Hotels and hospitality, restaurants, hospitals, and health care facilities: there are many different fields that today demand innovative solutions in this area, and an increasing number of economic sectors need concrete and timely answers that comply with the highest standards of quality, hygiene and sustainability. EXPOdetergo International will be held in Pav. 2 and 4 of the Fiera Milano fairgrounds, the most convenient ones because they are close to the underground and the railway link, a few steps from Porta Est, one of the main entrances to the exhibition grounds. The appointment is therefore from 3 to 6 October 2014 at Fiera Milano. EXPOdetergo International: the opportunity for a clean smelling business.
L’appuntamento è dunque dal 3 al 6 ottobre 2014 a Fiera Milano. Expodetergo International: opportunità per il business che profuma di pulito. La campagna di adesione è già aperta: per informazioni e iscrizioni: expodetergo@fieramilano.it o chiamare lo +39 02 4997.6215/6241
Registration open: for information and registration write to expodetergo@fieramilano.it or call +39 02 4997.6215/6241
PANORAMA FIERE Conto alla rovescia per Host 2013: il business Ho.Re.Ca. e Retail punta su Milano Mai come in questo periodo il mondo dell’ospitalità è protagonista: e quest’anno ha contagiato proprio tutti la voglia di viverlo in modi nuovi – da chi vuole scoprire le mise en place più di tendenza, a chi i layout più innovativi di alberghi e pubblici esercizi, o chi vuole assaggiare specialità gastronomiche o scoprire nuovi caffè e tè.
Lo conferma la customer survey realizzata durante Host 2011: l’86% delle aziende espositrici ha espresso soddisfazione per il business generato, per la qualità degli operatori incontrati, per l’internazionalità della mostra e per i momenti di confronto e approfondimento. Il 98% dei visitatori, inoltre, dichiara di essere molto soddisfatto dell’innovazione dei prodotti presentati; il 94% la ritiene una fiera importante, dove si incontrano aziende di qualità elevata, e l’89% conferma che in Host si possono stringere relazioni importanti sia a livello internazionale sia locale.
In questo clima di attenzione al settore, le aziende guardano già al countdown verso il più importante appuntamento dell’Ho.Re.Ca e retail: Host 2013, il Salone dell’Ospitalità Professionale, a fieramilano a Rho da venerdì 18 a martedì 22 ottobre 2013.
Tre macro-aree, innovazione ed expertise ancor più in primo piano Punto di forza di Host? Un vero e proprio tris d’assi dell’innovazione – tecnologie innovative, nuovi format, tendenze di consumo emergenti – reso possibile dal suo concept, che da sempre coniuga la visione globale del settore con l’approfondimento dei vari segmenti che lo compongono. E che nell’edizione 2013 sarà ancora più efficace grazie a un rinnovato percorso espositivo, articolato in tre macroaree che valorizzano le prossimità di filiera tra i comparti. Affiancato alla Ristorazione Professionale, il settore PanePasta-Pizza vedrà una forte focalizzazione sulle nuove tendenze nell’Arte Bianca; cresce la sinergia tra Bar e Macchine Caffè - Caffè - Gelateria-Pasticceria; contigua a quest’ultima, che ospiterà un focus sul cacao, l’area Caffè amplia lo spazio dedicato anche al Tè e aperto a una forte internazionalizzazione. Anche la nuove aree Arredo e Tavola, dedicate ai layout per l’ospitalità, ampliano gli orizzonti: comprenderanno arredi per hotel, tableware, arredi per bar/gelateria/pasticceria, per suggerire progetti-format completi e declinabili in modelli di business innovativi. In Arredo e Tavola, in particolare, l’innovazione tecnologica incontrerà il meglio del design italiano e internazionale. Arredo e Tavola riunisce le diverse filiere che contribuiscono a un layout di tendenza per dare vita a concetti lifestyle, cosmopoliti e contemporanei, proposti da nomi che hanno fatto la storia del disegno industriale.
Ecco i primi numeri dell’edizione 2013 Oltre 1200 aziende iscritte 80.000 mq netti di superficie espositiva ad oggi confermata 1500 hosted buyer internazionali profilati e selezionati per incrementare il tuo business. Oltre 130.000 visitatori attesi tra cui distributori, rivenditori, proprietari di ristoranti, pizzerie, self service, gelaterie, pasticcerie, bar, chef, maestri e professionisti del settore.
“Sono già oltre 1200 provenienti da 35 Paesi le aziende che hanno confermato la loro presenza a Host 2013 – spiega Marco Serioli, Direttore Exhibitions di Fiera Milano – e sono centinaia le richieste di informazioni e i contatti che riceviamo ogni giorno sul nostro sito da operatori italiani e internazionali. Un ricco parterre di aziende e buyer da tutto il mondo, che ne farà un’edizione ancora più internazionale e ricca di innovazione. In sintonia con i mercati, Host ha anticipato già anni fa il concetto di unica fiera che riunisce più saloni specializzati. E oggi si dimostra sempre un passo avanti agli altri, rinnovando il concept espositivo con tre macroaree, che valorizzano ancora di più le prossimità di filiera. Un ecosistema che esalta l’innovazione tanto tecnologica, quanto nei format e nei trend, presentando agli operatori idee-progetto complete, che rispondono alle esigenze in rapido cambiamento dei mercati, dalle contaminazioni tra tipologie all’affermarsi di nuovi modi di fruizione come lo snacking”.
Per informazioni: host@fieramilano.it www.host.fieramilano.it
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Il segreto del mio successo The secret of my success
Il bucato del Molise passa per Clean 2000
Scarpe da lavare e mercatini da inventare: ecco la tipica storia di un’azienda familiare di Campobasso che, sintonizzandosi con i nuovi bisogni espressi dal territorio in cui opera, si è adattata al mutare dei tempi
The laundry in Molise comes clean at Clean 2000 Shoes to wash and street markets to invent - so goes the typical story of a family-owned business in Campobasso (Italy) which, keeping pace with the latest needs expressed by its local market, has adapted to suit the changing times
di/by Stefano Ferrio
Clean 2000, azienda con vista panoramica. Dal Molise al mercato italiano della lavanderia. Tanto da poter toccare temi diversi, ma tutti di assoluta attualità, come i nuovi servizi, l’usato, la sartoria, i mercati emergenti. Per capirlo, basta una chiacchierata con Federico Romano, responsabile tecnico di questa lavanderia indu-
Clean 2000, a company with wideangle vision. From Molise (a region in central Italy) to the entire Italian laundry market. So much so that it is able to touch on several different topics, all of them current, like the new services, sale of used items, tailoring/alterations, and up-and-coming markets. To understand it all, just have a chat with Federico Romano, technical director of this industrial laundry (where they do everything, but specialize in rugs, leather and furs), that took root in the late ‘80s in Campobasso. At that time, it was founded by Vittorio Romano, putting to good use a long history of experience in the industry as a distributor in central and southern Italy for Romagnoli, an illustrious brand of laundry machines from the Emilia region. To complete the picture of a hard-working family business, at his side today is his other son, Adriano Romano, who has taken on the role of administrator and managing director, as well as officer in charge of fabrics. “Three Romanos” who prove that a company can be a leader through management, versatility, planning, and local presence. The first one, a fundamental truth that emerges in conversation with Federico Romano, concerns the cal-
striale (dove si occupa di tutto, ma in particolare di tappeti, pelli e pellicce), sorta sul finire degli anni ‘80 a Campobasso. Dove, all’epoca, la fondava il signor Vittorio Romano, facendo fruttare una lunga esperienza maturata nel settore, come concessionario per il centro-sud della Romagnoli, glorioso marchio emiliano di macchine per la lavanderia. Oggi, accanto a lui, completa l’immagine di virtuosa impresa familiare il ruolo assunto dall’altro figlio, Adriano Romano, come amministratore e responsabile di gestione, nonché addetto in particolare alla cura dei tessuti. “Tre Romano” che danno ragione di un’azienda leader per management, versatilità, programmazione, presenza sul territorio. La prima, fondamentale verità che affiora conversando con Federico Romano, riguarda il calendario. Che fino a qualche anno fa parlava una lingua apparentemente immutabile, e oggi ne insegna una totalmente diversa. “Sì – conferma Federico – perché, solo pochi anni fa, i ritmi produttivi di una lavanderia industriale importante come la nostra seguivano cicli ricorrenti, con picchi stagionali che sembravano immutabili. Oggi invece si lavora in modo più continuativo, sono scomparsi i grandi cambi di stagione, e si va a singhiozzo, mescolando estivo e invernale, vestiario pesante e leggero, biancheria e arredo”. Basta dare un’occhiata approfondita al sito aziendale, per cogliere quell’eclettismo e quella poli-funzionalità di cui è costituito il “segreto del successo” che Clean consegue tuttora, pur in tempi soggetti a mutamenti continui. Affiancare laboratorio per conto terzi e servizio di lavanderia a secco significa d’altra parte radicarsi profondamente nel proprio territorio. “Fra i tanti esempi che posso citare in proposito – spiega Federico Romano – mi piace scegliere quello dello sport. Nel corso degli anni, sempre più società di Campobasso e provincia hanno scelto Clean 2000 per lavare divise agonistiche, tute e accessori. Noi ne siamo felici, non solo per ragioni economiche, ma anche per il fatto di contribuire alla Memoria sportiva di un intero territorio”.
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endar. One that, until a few years ago, seemed to speak a language that was set in stone, and today it is teaching an entirely new one. “Yes – nods Federico – because, only a few years ago, the business rhythms of a major industrial laundry like ours followed recurring cycles, with seasonal peaks that seemed to always be the same. Instead, nowadays work is more ongoing; the big seasonal wardrobe changes have disappeared, and now it comes in fits and starts, mixing summer and winter, heavy clothes and light clothes, linens and home furnishings”. A close look at the company’s website reveals the eclecticism and multi-functionality that make up its “secret of success”, and that Clean still maintains, despite the changing times. Adding a third-party workshop and dry-cleaning services, on the other hand, also means becoming more deeply rooted in the community. “Among the many examples I could give – explains Federico Romano – I want to talk about sports. Over the years, a growing number of teams in Campobasso and the surrounding area have chosen Clean 2000 to wash their uniforms, practice gear and accessories. We are happy to do it, not only for economic reasons but also because we make a contribution to the collective sports memory of an entire
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D’altra parte, se un qualsiasi storico, reporter o sociologo, vuole scattare una foto di come cambiano i tempi a Campobasso, la lavanderia di via Monforte 9 si presta a essere osservatorio impagabile sulla comunità circostante, e gli usi e abitudini che ne caratterizzano l’esistenza. “Un altro esempio probante – continua Federico Romano – è quello dei
mercatini. Sul modello americano, noi ne organizziamo periodicamente, mettendo in vendita i capi che non vengono ritirati oltre una certa data, molto superiore ai termini previsti dalla legge in materia. Basta solo pagare il prezzo del lavaggio e uno si porta a casa un piumone, un paio di pantaloni, una borsa. All’inizio venivano solo gli immigrati e gli operatori della Caritas, mentre le ultime volte si sono presentati anche italiani, interessati a portarsi a casa qualcosa con cui riempire i propri armadi. una tendenza che credo diventerà sempre più forte”. Ecco dunque chiarirsi il profilo di una Clean 2000 radicata e vincente grazie a una capacità di sintonia costante con i bisogni del territorio. Di ciò dà conto un’attività che la famiglia Romano conforma a domande di servizio sempre più particolari e differenziate. “ il caso della pulizia delle scarpe, sempre più richiesta – spiega Federico Romano – così da prolungare la durata di beni fondamentali, ma anche costosi, per la vita di una famiglia
region”. However, if a historian, reporter or sociologist is interested in taking a picture of how times change in Campobasso, the laundry in via Monforte 9 is a priceless observatory of the surrounding community, and the ways and habits that define our lives. “Another convincing example – continues Federico Romano – is that of the street markets. Using the American model, we organize them periodically, selling garments that were not picked up after a certain period has elapsed, much longer than the time period set by law. All you have to do is pay the price of the laundry ticket and you can take home a down comforter, a pair of pants, or a handbag. Initially, only immigrants and workers for Caritas would come; but lately many Italians have started showing up, ready to take home something to fill their closets with. It is a trend I think will continue to grow”. Suddenly the profile of Clean 2000 becomes clear; firmly-established and a winner, thanks to its ability to constantly remain in-sync with the changing needs of its local customer base. Evidence of this is an activity that the Romano family associates with increasingly out-ofthe-ordinary and varied demand for services. “One example is shoe cleaning, frequently requested – explains Federico Romano – to extend the life of a basic necessity, that can also be expensive, for the life of the average family. But the same discussion can be applied to handbags, boots, furs, and all kinds of accessories. All garments, beginning with shoes, that fifteen years ago no one would have thought of taking to the laundry”. Clean 2000, model of an industrialartisan laundry capable of doing the laundry for the entire community, as evidenced by the tried and tested services for work wear, regularly entrusted to the Romano family by the companies of Molise, and the bridal gowns, delivered not only by families but also by the dressmakers and fashion houses in Campobasso and the surrounding areas. Thus, the commitment not only to
media. Ma lo stesso discorso si può applicare alle borse, agli stivali, alle pellicce, agli accessori del più vario genere. Tutti capi, a cominciare dalle scarpe, che quindici anni fa nessuno pensava di portare in lavanderia”. Clean 2000 modello di lavanderia industriale-artigianale capace di fare il bucato all’intera comunità, come testimoniato dai collaudati servizi che riguardano gli abiti da lavoro, periodicamente affidati alla famiglia Romano dalle aziende del Molise, e quelli da sposa, consegnati dalle famiglie ma anche dalle sartorie e case di moda di capoluogo e provincia. Così, la vocazione non solo al cambiamento ma, ancora prima, all’ascolto del proprio territorio, sta premiando il lavoro di un’impresa che fonda il suo successo sulla sintesi virtuosa fra tradizione e innovazione. Vedere per credere anche al sito www.lavanderiaclean2000.com.
change but, even before that, listening to its own people, is rewarding the work of a business that bases its success on the skillful combination of tradition and innovation. Seeing is believing on its website: www.lavanderiaclean2000.com.
Il segreto del mio successo The secret of my success
Macchine per lavanderie
Laundry machines
√ Introduttori
√ Feeders
√ Piegatrici
√ Industrial folders
√ Piegatovaglioli
√ Small items folders
√ Piegaspugne
√ Towel folders
√ Calandre solo stiro
√ Flatwork ironers
√ Calandre multipiega
√ Flatwork ironers with folding, crossfolding and stacking system
IFO
ILC
Piegatrice industriale
Calandra multipiega
Industrial folder
Ironer with built-in folder
Indemac S.r.l Zona Ind.le Campolungo 63100 Ascoli Piceno - Italy Tel.(+39) 0736 812807 - Fax (+39) 0736 098116 Web: www.indemac.it - E-mail: info@indemac.it
ASSOSISTEMA
di Laura Lepri
Sicurezza, la prevenzione comincia dal rispetto delle regole
Si è svolta il 21 maggio 2013 con grande successo la seconda edizione del Forum Sicurezza sul Lavoro, confermandosi come importante appuntamento di riferimento per gli operatori del settore. L’evento è stato patrocinato da Assosistema e sponsorizzato dalle aziende associate della Sezione Safety che svolgono attività di produzione, distribuzione e mantenimento dei Dispositivi di protezione individuale.
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Assosistema prosegue il percorso di sviluppo del settore della Produzione, Distribuzione e Manutenzione dei Dpi, inaugurato ufficialmente lo scorso 14 gennaio con l’incontro “Sicurezza sul lavoro. Si riparte da qui”. In quell’occasione, il Presidente di Assosistema, Maximilien Eusepi, aveva annunciato, fra gli obiettivi futuri dell’Associazione, “La promozione della sicurezza e della salute attraverso il dialogo tra i decision makers a tutti i livelli: in primis, Ministero del Lavoro e Inail al fine di orientare al meglio le politiche di indirizzo da perseguire, nonché la partecipazione proattiva a gruppi di lavoro, progetti di ricerca e attività di diffusione della sicurezza sul lavoro anche come risorsa di crescita economica ed occupazionale per il nostro Paese”.
In quest’ottica di approccio concreto al tema, l’Associazione ha patrocinato e partecipato alla seconda edizione del Forum Sicurezza sul Lavoro, insieme alle aziende della sezione Safety in qualità di sponsor dell’iniziativa. L’evento si è svolto il 21 maggio 2013 a Roma nell’accogliente cornice del Crowne Plaza St. Peters registrando un’ampia affluenza e superando i numeri della scorsa edizione: sono stati, infatti, più di 400 i partecipanti, tra aziende, Rspp, rappresentanti istituzionali e professionisti del settore, tutti intervenuti per seguire i lavori che si sono svolti durante la tavola rotonda, nelle sezioni di approfondimento pomeridiane e durante i workshop tecnici. Per l’Associazione, intervenuta nella sessione mattutina e pomeridiana, accanto ad alti esponenti delle Istituzioni, delle imprese, delle associazioni, dei lavoratori, e rappresentata da Alberto Spasciani, Presidente della Sezione Safety e dal Segretario Generale Patrizia Ferri, l’evento ha rappresentato un’occasione importante per esporre il punto di vista delle imprese che svolgono attività di produzione, distribuzione e mantenimento dei Dpi, nonché la conferma di essere interlocutore indispensabile di chi quotidianamente disciplina la materia della sicurezza sul lavoro dal punto di vista giuridico. La sessione mattutina del Forum è stata aperta con la tavola rotonda dal titolo “Prevenzione e controlli: le sfide per la sicurezza”, durante la quale i relatori si sono confrontati sull’evoluzione
della normativa e della gestione della salute e sicurezza in azienda. In particolare, l’intervento di Alberto Spasciani ha focalizzato l’attenzione sull’importanza, non sufficientemente riconosciuta, del Dpi nella catena della sicurezza: “Il DPI non è mai presentato come un dispositivo importante ed essenziale. Questo porre per ultimo e soprattutto il non sottolinearne l’importanza fa si che gli operatori non considerino con sufficiente attenzione il ruolo essenziale di questo strumento di difesa. Il DPI, infatti, deve essere veramente utilizzato non solo posseduto o a disposizione. L’articolo 6 della Direttiva Europea 89/391/CEE stabilisce che spetta al datore di lavoro prendere misure per la protezione della sicurezza e della salute in linea con i principi generali di prevenzione. Ma la Direttiva sottolinea altresì l’importanza della partecipazione dei lavoratori nell’adozione di tali misure. Datori di lavoro e tutto il management aziendale sono i responsabili finali della gestione dei rischi, ma i loro sforzi sono destinati a fallire senza la partecipazione attiva dei lavoratori”. Lorenzo Fantini, della Direzione generale delle Relazioni industriali e dei Rapporti di Lavoro del ministero del Welfare, ha annunciato i prossimi impegni del dicastero sul fronte della sicurezza: avvio del Sinp, il sistema informativo nazionale per la prevenzione, istituzione dell’Albo dei comitati paritetici e una nuova dose di semplificazione e chiarezza della normativa. Ester Rotoli, Direttore Centrale Prevenzione Inail ha annunciato un nuovo stanziamento di 153 milioni di euro (per un investimento di 750 milioni nel triennio) nel settore della formazione. L’esponente dell’Inail ha anche anticipato l’andamento degli infortuni nel corso del 2012: le denunce sono passate da 725.339 del 2011 a 657.000. “Un forte calo determinato solo per il 50% dalla crisi economica mentre la rimanente quota - ha aggiunto la Rotoli è attribuibile all’effettivo miglioramento dei livelli di rischio in atto ormai da molti anni”. Simone Cencetti, Head of Environment, Health and safety,Manifacturing EMEA, di FIAT ha ricordato l’importanza di un cambiamento nella cultura della sicurezza, che muova verso l’obiettivo di avere “zero infortuni”. Fra gli strumenti adottati da FIAT e proposto a tutte le aziende, Cencetti propone il modello “World class manufacturing”, un sistema di gestione
della sicurezza che fa della sicurezza il primo pilastro del sistema di produzione d’eccellenza. Fondamentale poi il coinvolgimento dei lavoratori chiamati ad osservare ciò che hanno intorno e a migliorare la propria sicurezza. Fabio Pontrandolfi, Dirigente dell’Area Relazioni industriali, Sicurezza e Affari sociali di Confindustria ha sottolineato la necessità per gli imprenditori, di avere la certezza delle regole. In una situazione di crisi economica, l’incapacità di predeterminare cosa si deve fare, genera insicurezza e l’incertezza genera un eccesso di adempimento o un difetto di adempimento. Ecco perché gli strumenti gestionali sono un ottimo strumento per avere certezza del modo in cui organizzare la sicurezza in azienda, in un contesto di regole semplici e chiare.
La sessione pomeridiana del Forum, invece, ha approfondito i temi della prevenzione, dal punto di vista dell’organizzazione aziendale e della formazione, e le responsabilità penali dei protagonisti della sicurezza. Il dibattito ricco e vivace che ne è generato, considerati i differenti punti di vista dei relatori coinvolti, ha ampliato la visione e l’approccio al tema della sicurezza sul lavoro, gettando le basi per la costruzione di una cultura che renda responsabili tutti, dai lavoratori alle imprese, coniugando l’efficienza aziendale e la salute della società civile. Su questo aspetto, in particolare, è intervenuta Patrizia Ferri, Segretario Generale di Assosistema. “Com’è noto, recentemente, l’Associazione ha ampliato il perimetro della rappresentanza ai produttori e distributori di dpi, completando la
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filiera, di eccellenza, considerato il livello di imprese che ne fanno parte. Finalmente il settore gode di una sua visibilità autonoma e soprattutto può offrire quel contributo di conoscenza a nostro avviso fondamentale per tutti gli attori istituzionali e di governo che quotidianamente sono chiamati a disciplinare in materia. Un contributo di esperienza concreto, che certamente può favorire l’evoluzione del punto di vista fino ad oggi un po’ troppo di esclusiva pertinenza di giuslavoristi”, ha commentato la Ferri. “Il vero cambiamento nel settore della sicurezza sul lavoro e il contributo alla diminuzione degli infortuni riusciremo ad averlo quando cambierà l’approccio alla materia: il dpi da costo e opportunità deve diventare regola e prerequisito. Alla stregua della cintura di sicurezza nel Codice della Strada. È necessario, però, un controllo sui prodotti e il ritiro dal mercato di quelli non a norma. Il dpi non può essere esso stesso veicolo di pericolo. Il vero punto è, infatti, la qualità del prodotto e la protezione che questo può offrire. Come incisiva deve essere anche la lotta alla concorrenza sleale e al lavoro in nero che determinano ribasso dei costi e insicurezza sociale. Il tasso di incidenza zero degli incidenti e delle malattie professionali a cui l’Inail aspira giustamente ad arrivare, resterà sempre un valore teorico se non si farà in modo di rendere visibili tutti i lavoratori. Fenomeno, quello della concorrenza sleale che nel nostro settore, proprio a causa della totale assenza di requisiti specifici di idoneità tecnico-professionale, penalizza fortemente quelle imprese virtuose che hanno scelto di operare all’interno delle regole. Per questo, Assosistema ha proposto il sistema di qualificazione delle imprese
che, attraverso requisiti inderogabili e specifici, tutela la salute e la sicurezza delle imprese e dei lavoratori. Purtroppo, però, il sistema di qualificazione, nonostante la previsione dell’art. 27 del TU 81/08, non risulta essere neanche tra le priorità di questo governo”. Altri interventi del pomeriggio sono stati quelli di Giuseppe Piegari, Direttore Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro, che ha approfondito i criteri interpretativi e direttivi per gli Organi di Vigilanza e in chiusura dei lavori, Ha chiuso il convegno Raffaele Guariniello, Coordinatore del gruppo Salute e Sicurezza presso la Procura della Repubblica di Torino, con un approfondimento sulla figura del RSPP come garante della sicurezza nella più recente giurisprudenza della Corte di Cassazione. “I tempi sono maturi per la costituzione di una Procura nazionale impegnata sulla sicurezza del lavoro - ha dichiarato Guariniello - La Procura è necessaria per affrontare in maniera incisiva i problemi relativi alla sicurezza e perché si tratta di un settore nel quale sono necessarie specializzazioni che non sono presenti in maniera omogenea su tutto il territorio”. Infine, la presenza delle aziende sponsor che hanno creduto nel successo dell’iniziativa e, proprio in considerazione di ciò, si sono già messe al lavoro per organizzare la prossima partecipazione. Molta nutrita la presenza ai Workshop tecnici da loro organizzati, un’occasione di visibilità per i nuovi prodotti e le nuove tecnologie realizzate. Grande interesse hanno suscitato inoltre gli stand delle 14 aziende associate ad Assosistema fornitrici di soluzioni per la salute e la sicurezza dei luoghi di lavoro, ospitate all’interno spazio espositivo allestito per l’occasione.
L’istituto Hohenstein esplora nuove procedure per combattere l’ingrigimento prematuro del bianco Tecnologie Technologies
Hohenstein researching new methods to combat premature graying of white linen
Nel quadro di un progetto di ricerca in corso (AiF-Nr. 17562N), l’istituto Hohenstein ha avviato delle ricerche per identificare delle soluzioni sostenibili e innovative in grado di mantenere il valore dei tessili a lungo, garantire un livello elevato di sicurezza durante il trattamento e di conseguenza portare a dei costi contenuti per la lavanderia. Il settore alberghiero, quello sanitario e l’industria alimentare generano quotidianamente enormi quantitativi di biancheria sporca, il cui trattamento e manutenzione sono diventati sempre più dispendiosi a causa dell’aumento dei costi energetici. Quindi, i produttori di lavatrici hanno sviluppato delle moderne procedure di lavaggio che comportano un ridotto consumo d’acqua e conseguentemente una riduzione dei costi di riscaldamento. Sia le lavanderie interne professionali (OPL) che le società di noleggio tessile stanno ulteriormente abbattendo i propri consumi idrici grazie ai sistemi di recupero. “I moderni processi di lavaggio che prevedono un dispendio idrico decisamente contenuto mettono a dura prova gli effetti chimico-fisici dei detersivi tradizionali. Qualsiasi sporco rimosso deve essere mantenuto in una soluzione stabile (dispersione) nell’acqua, in modo tale da impedirgli di penetrare all’interno delle fibre”, spiega la project manager Eva Gierling. Per poter fornire una protezione efficace contro la rideposizione, in altre parole per impedire ai pigmenti dello sporco rimosso di depositarsi sul tessuto, i ricercatori intendono identificare gli additivi più adatti per i detersivi e mettere a punto una serie di raccomandazioni procedurali. Utilizzando dei test di imbrattamento artificiale particolarmente innovativi e basati sull’utilizzo di sostanze macchianti quali i cosmetici, l’istituto Hohenstein ha analizzato le proprietà delle soluzioni detergenti per valutare come riescono a trattenere lo sporco in soluzione impedendogli di ripenetrare all’interno delle fibre. Si procede quindi a valutare lo sporco rimosso tramite una matrice di valutazione anch’essa messa a punto dai ricercatori dell’Istituto Hohenstein. Le nuove informazioni così acquisite saranno utilizzate per lo sviluppo di una formulazione di base di un detersivo e per l’identificazione di una procedura di lavaggio appropriata per la biancheria alberghiera e gli indumenti da lavoro bianchi. In futuro, le lavanderie, i produttori di detersivi, i produttori di lavatrici e di sistemi di lavaggio industriale, così come i produttori tessili saranno in grado di utilizzare queste informazioni per lo sviluppo di sistemi sostenibili.
Within the framework of an ongoing research project (AiF-Nr. 17562N), the Hohenstein Institute is researching innovative, sustainable solutions which will maintain the value of textiles over the long term, guarantee a high level of process security and as a result lead to stable laundry costs. The hotel sector, health care system and food industry generate huge amounts of linen every day which are becoming increasingly expensive to treat and care for due to rising energy costs. Manufacturers of commercial washing machines have developed modern washing procedures with low water consumption and correspondingly lower heating requirements to compensate. Both in-house laundries and rental service companies are further reducing their need for fresh water through recovery systems. ‘Modern washing processes with a low water usage present specific challenges to the chemical/physical effect of detergents. Any dirt removed must be held as a stable solution (dispersion) in the water, so that it does not soak back into the fibre,’ explains project manager Eva Gierling. In order to stop the removed dirt pigments soaking back into the textile, the researchers want to identify suitable detergent additives and develop procedural recommendations. Using innovative test soilings based on high stain substances such as cosmetics, Hohenstein is investigating the properties of detergent solutions, how they hold dirt in the solution and prevent it from soaking back in to the fibres. The dirt removal is then assessed by means of an assessment matrix developed by Hohenstein scientists. The newly acquired knowledge will be used for the formulation of a sample recipe for a detergent and the development of an appropriate washing procedure for hotel textiles and white work wear. In future commercial laundries, manufacturers of detergents, industrial washing machines and systems, as well as textile producers will be able to make use of this information in the development of sustainable systems.
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Speciale
Lavanderie industriali Lavatrici super-centrifuganti, “lavacontinue” Lavatrici super-centrifuganti e lavacontinue sono l’elemento centrale di ogni lavanderia, piccola o grande che sia; dal loro funzionamento dipende la qualità del pulito, i costi di acqua ed energia, la produttività dell’impianto. Queste lavatrici sono usate per il lavaggio (soprattutto biancheria piana) per l’abbattimento della flora batterica, per il trattamento estetico di jeans, e per altre funzioni. Ecco come alcuni fra i produttori italiani illustrano le novità più rilevanti della loro produzione di queste macchine da cui dipende il futuro non solo delle singole aziende, ma anche della lavanderia stessa.
Special
Industrial laundry Super-spin and “continuous batch” washing machines Super spin and continuous batch washing machines are a core feature of any laundry, be it large or small. And their performance determines the degree of cleanness, water and energy costs, and the system’s productivity. These washing machines are used to wash flatwork in particular, and to destroy bacterial flora, to aesthetically treat jeans, and many other functions. Here, some of Italy’s manufacturers showcase a selection of the most compelling innovations to their machines upon which the future not only of the manufacturers, but also of the laundries themselves, hinges.
• • • IMESA SERIE LM Dalle lavandaie chine sulle rogge dei fiumi o sui lavatoi del centro paese alla lavatrice supercentrifugante di oggi: un secolo di storia, ed un incredibile salto tecnologico. Non solo: il lavoro della lavandaia, che nei secoli precedenti era svolto da quelle donne che dovevano far quadrare i conti a casa, è diventato oggi una professione importante, che richiede approfondite conoscenze di settore. Anche nella lavanderia, quindi, come negli altri processi industriali si sono applicate innovazioni tecnologiche per ottenere macchine sempre più performanti. Dai timer meccanici delle prime lavabiancheria si è passati ai timer elettronici, poi a moderni microprocessori fino ad arrivare, nel caso di IMESA, a montare sulle lavatrici un vero e proprio computer e un sistema GSM per permettere alla macchina di dialogare con il centro di assistenza che ne ha in carico la manutenzione. La serie LM IMESA non è una semplice lavatrice supercentrifugante, bensì un concentrato di innovazione e design, il risultato di un profondo lavoro di ricerca e sviluppo che si è spinto oltre il normale settore della lavanderia. I pannelli esterni in acciaio INOX AISI 304, non solo conferiscono alla macchina un aspetto di forza e stabilità, ma gli
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As it was not enough, the complete LM series, starting from 8 kg to 85 kg capacity, is equipped by a GSM remote assistance and diagnostic service, which is absolutely free. • • • RENZACCI
danno anche un certo tocco di eleganza. Il pannello di controllo inclinato, oltre ad apportare una novità alla classica linea della lavatrice, evita fastidiosi riflessi che potrebbero disturbare la lettura del touch screen. La chiusura motorizzata applicata alla porta chiede all’operatore uno sforzo minimo ed è completamente controllata dal computer IM8, vera grande novità della serie LM. La lavatrice IMESA, infatti, è l’unica sul mercato ad essere equipaggiata con un vero e proprio tablet PC che mette a disposizione dell’operatore oltre 200 programmi! Nella logica dei più moderni telefoni, IM8 è dotato di un touch screen dal quale è possibile scegliere il programma desiderato ed avviarlo. Il computer, inoltre, permette di gestire una lista di 10 programmi preferiti: 5 sono scelti dall’utente e possono essere modificati in ogni momento, 5 corrispondono a quelli più frequentemente utilizzati. Grazie all’estrema flessibilità di IM8 ogni singolo programma può essere composto sulle esigenze della singola lavanderia: cicli e step di lavaggio sono modificabili nel più piccolo dettaglio. Come non bastasse, tutta la serie delle lavatrici LM, dagli 8 agli 85 kg, è dotata di un sistema di teleassistenza e telediagnostica via GSM completamente gratuito. --------------------------------------------------------------------LM SEIRES From the women washing at the river, or on the town center provided area, to the today high spin washing: more than one hundred years of history and technology. Not only: the washerwomen job, necessary to balance the family accounts, disappear in favor of a new job, which ask for professionalism and in-depth Knowledge of the sector. Also in the laundry, then, as in the other industrial process, technology innovation were used to obtain always more performing machines. The firsts laundry mechanical timers, were replaced by electronic timer, which in turn were replaced by the modern microprocessor and, in IMESA case, the microprocessor was replaced by a Computer complete of a GSM module, that enable the washing machine to dialog with the service center. The IMESA LM series washing machine is not only a simply high spin washing machine, but a innovation and design concentrate, the results of a hard job of research and development, which crosses the usual borders of the laundry market. The external panels in AISI 304 stainless steel are not giving to the machine not only a strong and sturdy look, but also a smart touch. The tilted control panel, not only makes modern the washing machine classic line, it is also helpful to avoid unpleasant reflex on the touch screen. The door motorized closing system ask for an operator minimum effort and it is completely controlled by the IM8 computer, the great innovation of the LM series. IMESA washing machine, in effect, is equipped by a tablet PC which makes available more than 200 programs! As in the most modern smart phones, IM8 is equipped by a touch screen and allows to choose and starts the wished program. The computer allows also to manage a 10 programs preferred list: 5 are chosen by the user and can be modified at any time, 5 match with the most used programs. Thanks to the IM8 flexibility, each program can be composed on the laundry exigencies: programs cycle and steps can be deeply modified.
Gli oltre 45 anni di esperienza nel settore del lavaggio ad acqua e la stretta collaborazione con le più grandi aziende tessili a livello mondiale nel settore della produzione e del trattamento di capi di grande pregio ed alta moda rappresentano senz’altro due fattori di primaria importanza che hanno decretato il successo della innovativa serie Renzacci di macchine ad acqua supercentrifuganti della serie HS. Questa serie infatti, disponibile in una vastissima e ricchissima gamma di modelli e versioni che spaziano dai 9 Kg (utilissimi per campionature o piccoli lotti per trattamenti personalizzati a seconda del cliente) ai 90 Kg di capacità (da 20 a 200 lb), coniugano al meglio i tradizionali punti di eccellenza della produzione Renzacci sopra richiamati con l’innovazione tecnologica ed elettronica che consentono di effettuare le famose tecniche di “personal cleaning” che solo una macchina Renzacci può offrire oggi. Il risultato di questi importanti investimenti in ricerca e sviluppo si concretizza in una serie di macchinari estremamente facili da utilizzare dotati di moltissimi vantaggi in più rispetto alla media delle macchine oggi presenti sul mercato, tra le quali vogliamo qui ricordare:
• La superiorità tecnologica del nuovo programmatore elettronico touch screen AQUATRON®, con pressoché infinite possibilità di impostare a piacere il numero di giri in fase di lavaggio e di centrifuga e di regolare qualsiasi tempo di pausa e di senso di rotazione del cesto. • Una velocità di centrifuga potenziata ed un fattore G tra i più elevanti nel mercato, a garanzia di una grande produttività e di un sensibile abbattimento dei costi di energia, dei tempi di asciugatura e di stiratura. • L’innovativo cesto con sistema “AQUAWAVE” per un’azione pulente ottimale e personalizzata in funzione del capo trattato. • Il nuovo sistema contalitri a misurazione bilanciata, per regolare con estrema precisione i livelli di bagno per trattare i capi e tessuti più delicati, personalizzando i livelli in funzione del capo lavato. • L’innovativo sistema di regolazione e monitoraggio continuo delle temperature “ECO-MIX®”, per avere nella botte di lavaggio sempre la temperatura desiderata per il trattamento dei capi, offrendo così un contributo importantissimo per evitare azioni di danneggiamento e/o caduta di qualità nei risultati di lavaggio, con sensibile riduzione degli sprechi e consumi di energia.
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• Le pratiche ed ultraprecise pompe dosatrici saponi, per somministrare i prodotti chimici necessari nelle esatte quantità e tempi richiesti dall’operatore. • L’ innovativa e superiore tecnica di progettazione a sistema inclinato “SENSOR RAIL®”, che conferisce ancora più stabilità e permette risparmi di energia e tempo per eseguire l’intero ciclo. • Il rivoluzionario sistema antivibrazione a doppie sospensioni attive a bilanciamento di carico convergente incorporato in tutte le macchine della serie HS. • L’ampio oblò di carico extra large, per caricare anche voluminosi capi come grandi coperte, piumoni matrimoniali, coperture sfoderabili di divani e tendaggi in genere. • Questo ampio oblò di carico unito ad un cesto a diametro maggiorato ed alettatura ottimizzata consente di eseguire in modo straordinario sia i trattamenti sui capi più delicati sia efficaci lavori di campionatura e/o follatura dei capi. • L’Inverter elettronico a software avanzato per avere ancora più stabilità, minori vibrazioni ed una maggiore estrazione dell’acqua dagli indumenti grazie anche alla migliore e più uniforme distribuzione dei capi all’interno del cesto. • Il notevole risparmio nei costi e nei tempi di stiratura, grazie all’ampissimo volume e diametro utile di funzionamento del cesto, che offre la possibilità ai capi di disporsi ed aprirsi in maniera ottimale. --------------------------------------------------------------------More than 45 years of experience in the washing machines field as well as a very close co-operation with the most important worldwide groups operating in the high fashion industry have certainly represented two key factors in building up the great success achieved by the very innovative range of RENZACCI high spin washer extractors included in the “HS” line. This range of washer extractors, available in a waste and rich versions, from 9 Kg (very useful for sampling or small lots for personalized treatments) to 120 Kg load capacity (from 20 up to 200 lb) combine at the best the traditional excellence points of the Renzacci production with the technological and electronic innovation, which allow to effect the famous techniques of “personal cleaning” that only a Renzacci machines can offer today. The result of these important investments in research and development is realized in a range of machineries extremely simple to use with much more advantages compared to the other machines today present in the market, among which we would like to underline: • The technological superiority of new electronic programmer AQUATRON® with almost infinite possibilities to set the number of runs during wash and extraction and to adjust any pause and drum rotation. • A powerful extraction speed and one of the most high G factor available in the market, which grants high productivity and a remarkable energy saving costs, with reduction of
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drying and ironing times. • The new basket equipped with “AQUAWAVE” system which allows the possibility to perform an optimazed cleaning action according to the type of garment treated. • The new countliters system with balanced measuring system to adjust with extreme precision the bath level to treat the most delicate garments and textile, personalising the levels based on the garments washed. • The innovative regulation and continuous temperature monitoring system “Ecomix” to have always in the drum the necessary temperature for the treatment of the garments, thus offering a very important contribution to avoid damaging and /or low quality in the washing results with remarkable reduction of wastes and energy consumption. • Practical and very precise soap dosing pumps to supply the necessary chemicals in the exact quantities and times required by the operator. • The innovative and superior projecting technical at inclined system “sensor rail”, which allows stability energy and time saving to fulfil the complete cycle. • The revolutionary anti vibration system with double active suspensions with load convergent balance built-in on HS machines. • The Extra large loading door to load voluminous clothes as big blankets, double bed quilts, sofa covers and curtains. • The extra large combined door loading with the oversized drum and optimised fins grant to carry out in an extraordinary way the treatments of the most delicate textile as well as sampling and /or milling cycles. • The electronic inverter with advanced software to obtain much more stability and less vibrations and the bigger extraction of the water from the garments with the better and more regular distribution of the garments inside the drum. • The very large volume and diameter of the drum, that offers the possibility to the garments to place and open themselves optimally, allows to reduce the big costs and ironing time saving. • • • VEGA Il gruppo Vega nel 2013 va a completare la sua vasta gamma di macchine con la nuova linea di lavacontinue “SmartLine”, costruite per un utilizzo e necessità in tutto il mondo. Oggi Vega conta oltre 120 addetti a livello mondiale destinati ad incrementarsi entro 3 anni; 49 Rivenditori diretti e indiretti; con uffici tecnici, assistenza e parti di ricambio. Con questa nuova linea di lavaggio semplice, compatta ed economica sia sui risparmi che sul prezzo vuole entrare sul mercato italiano attraverso molti clienti medio piccoli che hanno la necessità di cambiare la macchina di lavaggio, investendo in qualità tedesca “Made in Germany” ma anche a vantaggio del cliente poter acquistare una nuova linea ecologica e che fa risparmiare sui costi di lavaggio. Questa nuova generazione ha la possibilità di lavare anche a 3,5 Litri/Kg biancheria; con recuperi dell’acqua fino un 60. Si può applicare anche uno scambiatore di calore per il risparmio energetico “Green Flow”. Il sistema di lavaggio si avvale di un filtro rotativo alloggiato sotto la macchina capace fino a 25 micron; se vi fossero maggiori necessità Vega costruisce un filtro esterno di piccole dimensioni “RSF” fino a 50 e oltre micron con possibilità di scambiatore di calore mod. CTW per ottenere un ulteriore 25% di risparmio energetico. Abbiamo ottimizzato anche la possibilità di avere “full automatic Disinfection Unit” un sistema antibatterico interno certificato per la contaminazione sulla biancheria. Il sistema di lavaggio è stato studiato con una università Tedesca per ottimizzare al meglio il suo ciclo produttivo. Vega Germany Wash Technology è costituita da un team di professionisti giovani e motivati, in grado di fornire soluzioni intelligenti per la riduzione dei costi di gestione e l’incremento della capacità produttiva e qualitativa dei vostri impianti. L’offerta della Vega ha come obiettivo il miglioramento continuo del servizio post vendita oggi molto importante e si concentra sui seguenti punti: • Assistenza tecnica continua con possibilità collegamento remoto via internet;
• contratti di manutenzione ordinaria a costo fisso senza sorprese; • pezzi di ricambio di mercato come B&R, Siemens, Bosch, Rexroth, Parker, Bürkert, Telemechanik; • certificazione del prodotto acquistato e del processo; • riacquisto della macchina da parte della casa madre. Attraverso un semplice schema di flusso costruiamo la vostra macchina insieme a voi, ma sempre flessibile a seconda della lavorazione da affrontare. La vera forza della nuova generazione delle macchine Vega sono i materiali e il “made in Germany”. Spessori, azione meccanica, robustezza e semplicità sono le 4 parole chiavi del sistema di lavaggio. Abbinato alla macchina lava continua abbiamo 3 versioni di pressatura. Pressa “RP” a 30-40-50 Bar monostadio classica con colonne di
grande diametro con il peso di 9 tonnellate, oppure una pressa “CPC” a telaio unico monoblocco che come caratteristica ha una forza di pressatura oltre 400 tonnellate e del peso di 15 tonnellate. La terza versione è con una centrifuga “HC-Spin”finale adatta agli abiti da lavoro o trilaminato, moderna con una robusta struttura e alta centrifuga oltre 700 G, con tempi sui 120-180 secondi. Mentre sulla parte finale della macchina in asciugatura Vega è riuscita a creare una nuova serie di asciuganti “DT”a vapore-gas-olio molto compatti, si possono attaccare tutti assieme risparmiando spazio oppure hanno la possibilità di succhiare la biancheria a distanza; il motore è stato alloggiato sotto la macchina e il filtro è automatico quindi non necessità più di una continua manutenzione durante l’asciugatura. E’ stato adottato l’infrarosso e altri tipi di sensori per ottimizzare il ciclo di asciugatura della spugna o altri tipi di biancheria. Il lungo studio e test ha portato a trovare come partner sulla parte gas, la Riello con i suoi bruciatori modulanti che aumentano di oltre il 15% il risparmio rispetto ai bruciatori in commercio e dei nostri concorrenti; Vega vi attende per aiutarvi nel vostro futuro.
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La gestione dei residui L’eco-sostenibilità, e la salvaguardia attiva di un bene comune chiamato Ambiente, sono valori ormai irrinunciabili per ogni impresa coinvolta in processi produttivi che devono escludere sprechi ed esuberi a carico della comunità in cui si vive e si opera. Ecco perché, anche nel settore del lavaggio a secco, risulta di primario interesse aggiornarsi su macchine e tecnologie in grado di gestire in modo ottimale i residui di ogni ciclo produttivo. Ecco una panoramica su come alcune aziende leader italiane affrontano e risolvono il problema con soluzioni innovative di grande interesse
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Dry-cleaning machines: management of residues Eco-sustainability, and active safeguarding of a public resource known as the Environment, are values of fundamental concern to every business involved in manufacturing processes that must reduce waste and surplus emissions into the community in which it resides and operates. Which is why, in the dry-cleaning sector, as well, it is essential to stay updated on machines and technologies capable of optimally managing residues from any and all production cycles. Following is an overview of how some of Italy’s top companies confront and resolve this issue with innovative solutions of compelling interest to us all.
• • • ILSA La qualità del solvente nelle macchine lavasecco convenzionali è gestita mediante l’azione di filtrazione e distillazione. Possono essere utilizzate diverse tipologie di solventi sempre con lo scopo di portare in soluzione oli e grassi e di trasportarli, insieme allo sporco generico, ai filtri e al distillatore. I filtri liberano il solvente dallo sporco durante il processo di lavaggio e possono essere di tipo ‘rigenerabile’ come i filtri rotativi a dischi o ‘non rigenerabili’ come le cartucce. Il distillatore rigenera il solvente che evapora ed è recuperato nei serbatoi, mentre le sostanze estranee rimangono sul fondo e formano il residuo di distillazione. L’acqua introdotta nel processo tramite gli eventuali detergenti aggiunti o formatasi a causa dell’umidità ambientale, è rimossa attraverso appositi separatori sulla base della differenza di peso specifico rispetto al solvente. L’acqua dei separatori contiene tuttavia ancora tracce di solvente e deve essere gestita come acqua di contatto. I residui di processo sono in sintesi composti da: filtri non rigenerabili, residui di distillazione e acqua di contatto. Sono disponibili diverse tecnologie per ridurre il contenuto di solvente nei residui, ma le macchine lavasecco non sono in grado di garantire ‘zero solvente’ nei residui che devono essere comunque smaltiti in accordo con le norme vigenti. BAT Best Available Technology. Le soluzioni tecnologiche devono definire uno standard
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macchina/processo di tipo ecosostenibile che, utilizzando la miglior tecnologia disponibile (BAT), adotti soluzioni in grado di: • ridurre la presenza di solvente nei residui di distillazione • mantenere efficienti i sistemi che gestiscono i residui
• evitare emissioni e contatto con gli operatori. ILSA da sempre s’impegna in questa direzione progettando soluzioni efficienti. Il ‘Service 3 in 1’ è un sistema integrato che consente di gestire in un unico programma automatico le principali manutenzioni periodiche necessarie a garantire una elevata efficienza nella gestione dei residui e più in generale delle emissioni: 1) Multisolver: rigenerazione e raffreddamento
2) Filtro rotativo: scarico, lavaggio e riempimento 3) Distillatore: riduzione solvente nei residui, svuotamento e pulizia Il programma è completamente automatico e non richiede alcun intervento da parte dell’operatore. I residui di distillazione sono trasferiti direttamente al contenitore di smaltimento e la macchina può immediatamente ricominciare la produzione. ILSA, prima azienda del settore ad affrontare questo tema per i solventi di nuova generazione, ha recentemente messo a punto il sistema anche per i solventi alternativi al Percloroetilene. Le macchine della serie iPURA per il lavaggio gestisco-
no una ottimale qualitĂ del solvente mediante un processo brevettato senza distillazione e con una ridottissima necessitĂ di sostituzione del filtro a cartuccia (700 cicli circa). Soluzioni come quelle indicate non devono piĂš essere considerate esclusivamente costi o “tasse ambientaliâ€? da pagare solo se la legge lo impone, ma tecnologie intelligenti per gestire in modo efficace i residui prodotti durante il processo, mantenendo allo stesso tempo efficiente la macchina e pulito l’ambiente che ci circonda. ------------------------------------------------------------The quality of the solvent in the conventional dry clearing machines is managed by filtration and distillation action. They can be used different types of solvents, always with the aim to solubilize oils and greases by transporting them, together with general dirt, to filters and distiller. The filters get the solvent free from dirt during the cleaning process and they can be ‘regenerable’ like disk spin filter or ‘non-regenerable’ like the cartridges. The distiller regenerates the solvent that evaporates and being recovered in the tanks, while the foreign substances remain at the bottom by producing the distillation residue. The water introduced in the process through eventual detergents added or produced cause of humidity in the environment, is removed by special separators on the base of different specific weight vs solvent.
Never been so Easy Never been so Considerate
Never been so‌ iPURA
iPURA 2.0 TM
S.p.A.
40015 San Vincenzo di Galliera (Bologna) - Italy - Via C. Bassi, 1 - Tel. 051/815154 - Fax 051/812697 - www.ilsa.it - e-mail: info@ilsa.it
However, the water of the separators still contains traces of solvent and it must handled as contact water. In short, the process residues are composed by nonregenerable filters, distillation residues and contact water. They are available different technologies to reduce the contents of solvent in the residues, but dry cleaning machines cannot ensure ‘zero quantity solvent’ in the residues that must be in any case disposed according to the Regulations in force. BAT Best Available Technology: Technological solutions must define one eco-friendly standard machine/process that, by using the best available technology (BAT) adopts solutions able to: • Reduce the presence of solvent in the distillation residues • Keep efficient the systems handling the residues • Avoid emissions and contact with the operators. ILSA always engage itself to follow this direction by designing effective solutions. Service 3 in 1’ is a built-in system allowing to manage by one automatic program only the main periodical maintenances, necessary to guarantee high efficiency in managing the residues and more in general the emissions. 1) multisolver: regeneration and cooling 2) spin filter: discharge, cleaning and filling up 3) distiller: solvent reduction in the residues, emptying and cleaning. The program is completely automatic and does not require any action by the operator. The distillation residues are moved directly to the disposing container and the machine can immediately start the production again. ILSA, first company in the industry to face this topic for new generation solvent, has recently developed the system even for alternative solvents to perchlorethylene. iPURA dry cleaning machines manage optimal quality of the solvent by means of patented process without distillation and reduced need to replace the cartridge filter (approx 700 cycles). The solutions like the ones described have no more to be considered as costs or ‘environmental tax’ to be paid only if obliged by the law, but intelligent technologies to manage efficaciously the residues produced during the process, by keeping at the same time an efficient machine and cleaned surrounding environment. • • • RENZACCI La Renzacci Spa ha sempre pensato che quello della “Eco sostenibilità” è un termine che nel settore dei macchinari e delle tecnologie applicate all’industria del lavaggio e della manutenzione dei capi tessili deve essere sinonimo di Eco innovazione, data la stretta ed imprescindibile correlazione che questi significati devono avere. Ed essendo vero questo importante punto è di conseguenza altrettanto evidente che anche per quanto riguarda la gestione ottimale dei residui provenienti dal ciclo produttivo il settore del lavaggio a secco deve rivolgere la sua attenzione soprattutto verso quelle novità ed innovazioni che come la rivoluzionaria ed innovativa lavasecco RENZACCI a solventi naturali alternativi NEBULA sta portando immensi benefici non solo all’importantissimo settore della Eco sostenibilità, ma anche in quelli dell’aumento del numero dei capi che
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possono essere lavati a secco, dell’abbattimento dei consumi di energia, acqua, solvente, che portano notevoli vantaggi non solo all’ambiente ma alla redditività, produttività e crescita dell’intero settore dell’industria del lavaggio. Senza infatti nulla togliere ai nuovi ed efficaci sistemi automatici di aspirazione e stoccaggio automatico dei fanghi di distillazione disponibili nelle lavasecco a percloro che la nostra azienda propone oggi al mercato, è importante sottolineare che le nuove tecnologie di cui è dotata NEBULA permettono una efficace e drastica riduzione sia delle quantità che del grado di tossicità dei residui provenienti dal ciclo produttivo di una macchina di lavaggio a secco. Il nuovo sistema DSF™ (Dinamic Saving Flow) di cui NEBULA è dotata infatti offre tra i molti benefici anche quello di effettuare un ciclo di lavaggio di alta qualità esaltando al massimo le proprietà del solvente impiegato e minimizzando dunque tutto quanto dei residui di lavaggio non sia rappresentato dallo sporco che si va a togliere dagli indumenti. Questo importante sistema consente dunque di aumentare la qualità e la semplicità dei lavaggi in modo rapido ed efficiente concentrando l’attenzione solo sullo sporco da togliere riducendone la quantità, che viene raccolto e conseguentemente eliminato in modo semplice ed automatizzato grazie al sistema di gestione e controllo della macchina “i touch” system. Inoltre l’importante beneficio ottenuto grazie a Nebula di avere residui sotto forma di prodotti non tossici aggiunge un importante vantaggio grazie al fatto che oltre ad una minore quantità di residui da smaltire, essi anche dal punto di vista qualitativo sono classificati come estremamente meno inquinanti sia per l’ambiente che per la salute dell’operatore. Questi due importanti benefici uniti insieme non giovano soltanto alla salute dell’operatore e dell’intera società (fattori questi che dovrebbero essere sempre prioritari) ma anche al portafoglio del proprietario dell’attività, dato che in ambito europeo, Italia inclusa, si sta assistendo ad un risparmio medio tra il 25% ed il 30% sulla spesa annua destinata allo smaltimento dei residui del ciclo produttivo. Il nostro ufficio studi e ricerche è a disposizione di tutti coloro che ne vogliano sapere di più sull’argomento! ----------------------------------------------------------
Renzacci Spa has always thought that the “Eco sustainability” is a term that in the field of machineries and applied technologies in the industrial cleaning and in the maintenance of textile garments must be synonymous with ECO INNOVATION, given the close and essential correlation that these meanings must have. Being true this important point, it is clear as well that even with reference to the excellent management of residues arising from the production cycle, the drycleaning sector must turn its attention especially to those new products and innovations that, as the revolutionary and innovative Renzacci dry cleaning machine using natural alternative solvents NEBULA, in this moment bring immense benefits not only in the really important field of the Eco-sustainability, but also in the increase in the number of garments that can be drycleaned, by reducing energy, water and solvent consumption, which bring significant benefits not only to the environment but also to profitability, productivity and growth of the whole cleaning industry. In fact without removing nothing from the new and effective systems of automatic suction and storage of distillation sludge available in the perc drycleaning machines that our company is now offering to the market, it is important to stress that the new technologies NEBULA is equipped with allow an effective and drastic reduction both in the quantity and in the degree of toxicity of the residues from the production cycle of a drycleaning machine. The new system DSF™ (Dinamic Saving Flow) NEBULA
is equipped with as a matter of fact offers among the many benefits the possibility to carry out a cleaning cycle of high quality as well, by enhancing at most the features of the solvent used, therefore by minimizing all the cleaning waste represented by dirt removed from the garments. Therefore this important system allows to increase both the quality and simplicity of the cleaning process, only focusing the attention on the dirt to be removed by reducing the quantity, which is collected and consequently eliminated in an easy and computerized way thanks to the management and control “i-touch” system of the machine. Furthermore the results achieved by Nebula t are producing the effect that these residues are classified as non-toxic products adds an important benefit thanks to the fact that, in addition to a less residues to be disposed, also from a qualitative point of view they are classified as extremely less polluting both for the environment and for the operator’s health. These two important benefits combined together not only contribute to the operator and the whole society’s health (these factors should always be priority) but also to the portfolio of the business owner, since in Europe, including Italy, we are witnessing to an average saving between 25% and 30% on the annual expense for waste disposal of the production cycle. Our research and development department are at complete disposal to satisfy any further on this important subject!
Ecco il kit con cui NEWS misurare la salute del percloro Analysis kit to check the health status of perc
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Fra le domande più ricorrenti in arrivo alla redazione di Detergo, ci sono quelle che riguardano la possibilità di monitorare costantemente lo stato di tenuta e la composizione, in una parola sola, la “salute” di quel percloroetilene da cui dipende il funzionamento ottimale di ogni impianto a secco. Eccellenti risultati operativi si sono ottenuti in questo ambito con i kit di analisi MAXICHECK™ Pure Power, e con gli stabilizzanti concentrati MAXISTAB™ Pure Power. Gli impianti di lavaggio di nuova generazione sono progettati per garantire un uso efficace e sicuro dei solventi per il lavaggio a secco. L’uso prolungato del solvente, insieme agli acidi grassi immessi nell’impianto con i capi possono portare ad un certo calo della stabilizzazione alcalina del solvente. L’accumulo degli acidi nell’ambiente del solvente porta ad una calo di pH e dell’alcalinità del solvente, che – se non propriamente tamponato - porta ad un’ulteriore degradazione del solvente, cattivi odori sui capi e corrosione dell’impianto di lavaggio. MAXISTAB™ Pure Power è stato specifi-
One of the recurring questions received by the Detergo’s editorial staff is about the possibility to continuously monitor the integrity and composition of perc, in a nutshell its health status, as this can make a dramatic difference in the performance of any dry cleaning system. Excellent operational results can be achieved using the MAXICHECK™ Pure Power analysis kits along with the MAXISTAB™ Pure Power concentrated stabilizers. The new generation dry-cleaning systems are designed to ensure the effective and safe use of dry-cleaning solvents. The prolonged use of solvents together with the fatty acids released by the dry-cleaned garments can impair the solvent alkaline stabilization. The accumulation of acids in the solvent environment leads to a decrease in pH and in the solvent alkaline stabilization, which, if not adequately buffered, will lead to further degradation of the solvent, bad smelling clothes and corrosion of the dry-cleaning system. MAXISTAB™ Pure Power has been specifically developed to prevent any pH drop in dry-cleaning, to prolong the lifecycle of DOWPER and DOWPER Pure Power, to prevent bad smelling garments and to protect the system from any potential damage. The MAXICHECK™ Pure Power analysis kit delivers quick and effective monitoring of solvent stabilization on site and provides information about the need to add the concentrated MAXISTAB™ Pure Power stabilizer. Solvent monitoring and re-stabilization with MAXISTAB™ Pure Power are key to protect the dry cleaning system from corrosion and prevent poor quality cleaning results. It is recommended to check the solvent on a weekly basis. When changes are
camente sviluppato per prevenire il calo del pH nelle operazioni di lavaggio a secco, per estendere il tempo di vita di DOWPER e DOWPER Pure Power, per prevenire i cattivi odori sui capi e per proteggere l’impianto da qualsiasi potenziale danno. Il kit di analisi MAXICHECK™ Pure Power consente un rapido ed efficace monitoraggio della stabilizzazione del solvente in loco e fornisce informazioni sulla aggiunta necessaria dello stabilizzante concentrato MAXISTAB™ Pure Power. Il monitoraggio del solvente e la ristabilizzazione con MAXISTAB™ Pure Power sono essenziali per contribuire a proteggere l’impianto di lavaggio dalla corrosione ed evitare cattivi risultati di lavaggio. Si consiglia di controllare il solvente con cadenza settimanale. In caso di cambi apportati al processo (parametri del sistema, aumentata quantià di capi immessa..) si consiglia di stringere la cadenza del test in modo tale da identificare sul nascere qualsiasi effetto negativo.
made to the dry cleaning process (system parameters, increased quantity of garments processed, etc.) it is recommended to perform solvent tests more frequently in order to immediately identify any negative effects.
La qualità fa la Differenza per la Freschezza DOWPER™: percloroetilene di comprovata qualità e punto di riferimento tradizionale nel lavasecco. DOWPER™ Pure Power: percloroetilene vergine con una formula specifica e con un elevato grado di purezza. Progettato per macchine di nuova generazione. Disponibile in sistema SAFE-TAINER™.
SAFECHEM Europe GmbH Marco Roncelli Telefono: +39 335 79 08 781 m.roncelli@safechem-europe.com www.safechem-europe.com
®™Marchio della The Dow Chemical Company (”Dow“) o di sue consociate di Dow SAFECHEM Europe GmbH é una consociata della The Dow Chemical Company
Notizie Così la Barbanti è risorta dalle Storia di una rapida e magnifica aziende ricostruzione, dopo la totale distruzione dello stabilimento di Mirandola, provocato dal terremoto di un anno fa Barbanti rises from the rubble The story of an incredibly fast, spectacular reconstruction, after the total destruction of its facility in Mirandola, caused by an earthquake one year ago
di/by Stefano Ferrio
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Un anno dopo il terremoto che sconvolse l’Emilia, ci troviamo a tu per tu con il signor Barbanti, che ci mostra orgoglioso l’ultimo nato fra i manichini, il modello 435 con sistema di recupero brevettato. Osservandolo, sfoggia un’eleganza e una compostezza che nulla hanno a che spartire con le condizioni della più pura emergenza. Esemplare di un classico “made in Italy” applicato a una tecnologia d’avanguardia, 435 sembra “risiedere” da sempre in questo solido e accogliente fabbricato, sito a pochi chilometri da Mirandola, provincia di Modena. È non a caso la sede di quella Barbanti che da oltre mezzo secolo contribuisce a fare grande la tradizione dello stiro italiano. Plastico e rassicurante al pari della tecnologia che l’ha prodotto, il manichino 435, fosse dotato della parola, vi racconterebbe invece di trovarsi qui dopo lunghi mesi avventurosamente trascorsi in un’altra fabbrica, “esiliato”, come tutti i modelli e i macchinari della Barbanti, in capannoni dove il sisma non sembrava in grado di nuocere. Se adesso è tornato a svolgere in tutta tranquillità la sua parte di automatizzato e impeccabile testimonial, lo si deve al coraggio, alla lungimiranza e allo spirito di sacrificio di un’impresa familiare di altri tempi. Parliamo per l’appunto della Barbanti di Mirandola che, dopo essere sembrata sul punto di scomparire dalla faccia della terra - cosa di un anno fa oggi è al contrario risorta dal nulla, per frutto non di un miracolo, ma di quel formidabile mix di fatica (tantissima) e azzardo (appena un pizzico) senza cui nemmeno esisterebbe un vero spirito di impresa. Ammirando 435 e altri prodotti da stiro fuoriserie all’interno di uno stabilimento così imponente, dove tutto appare posizionato secondo un ordine immutabile, è davvero difficile mettere a fuoco di trovarsi dentro una fabbrica risorta dal nulla in un battibaleno. Riaperta ufficialmente con la festosa
A year after the earthquake that shook Italy’s Emilia region, we find ourselves face to face with Mr. Barbanti, who proudly shows us the company’s latest form finisher, the 435 model with patented recovery system. Upon examination, it bears an elegance and composure that betray none of the rigors of extreme emergency under which it was produced. A classic specimen of “made in Italy” production and avant-garde technology, the 435 seems to have always “resided” in the solid, welcoming building, located just a few kilometers from Mirandola, in the province of Modena. It is the headquarters of Barbanti - a company that for more than half a century has contributed to the greatness of Italy’s tradition in ironing machines. As flexible and reassuring as the technology that made it, if the 435 form finisher could talk, it would describe the long months lived adventurously in another factory, “exiled” like all the Barbanti models and machines in warehouses where the earthquake would not be able to inflict any more damage. And, if it now has the peace of mind to express its automated and flawless testimonial, it can do so thanks to the courage, foresight, and spirit of sacrifice of family business with strong traditional values. Specifically, we’re speaking of Barbanti of Mirandola which, after seeming to be poised on the edge of oblivion – just one year ago - today, quite the opposite, has risen from nothing, thanks not to magic, but to a formidable combination of hard work (and lots of it) and risk-taking (just a pinch) without which the spirit of entrepreneurship would not exist. Admiring the 435 and other custom-built machines in their new, awe-inspiring factory, where every object seems to have been placed according to some preordained plan, it is really hard to imagine that this facility was constructed out of nothing in the blink of an eye. The official reopening was a festive inauguration on May 11, 2013. To fully comprehend the marvel that has
inaugurazione dell’11 maggio 2013. Occorre confrontare la realtà che si ha davanti agli occhi con certe foto appese accanto alla zona uffici per rendersi conto del prodigio avvenuto. Sono le immagini scattate appena un anno fa, all’indomani del sisma del 29 maggio 2012. Quello che, con la sua potenza, fece collassare i piloni della Barbanti sotto i colpi di oscillazioni tremende, da mezzo metro l’uno. “Prima di quella scossa, pensavamo di riuscire a recuperarlo - racconta Carlo Barbanti, che ha ereditato la ditta fondata nel 1957 da papà Ilario. - Il 29 invece siamo stati messi di fronte al disastro compiuto”. Una catastrofe di tali proporzioni (basti pensare ai morti che ha causato in questa stessa strada della zona industriale di Mirandola) da far balenare l’idea di dover chiudere tutto. “All’inizio eravamo talmente storditi che non sapevamo cosa fare – spiega Carlo Barbanti – ma poi, quando ho visto la reazione di mia moglie e i miei figli, ho capito che si doveva ricostruire tutto”. Potenza di un’azienda familiare, dove il titolare può contare sul sostegno incrollabile della moglie Renata, e dei figli Angela e Roberto. Una voce del sangue, e un amore per quanto creato dalle proprie fatiche, rivelatisi più forti perfino delle duemila scosse di terremoto che hanno martoriato in pochi mesi quest’angolo di Emilia. Con la facoltà di coinvolgere dipendenti altrettanto legati, da operosità e passione, alla loro fabbrica.
Il risultato è lo straordinario lieto fine rappresentato da questo stabile antisismico, alimentato da energia fotovoltaica, costruito dove le foto raccontano di un precedente capannone fatto letteralmente sparire dalla superficie terrestre, smontato fino alle fondamenta, completamente svuotato delle macchine e dei prodotti trasferiti altrove per permettere la ricostruzione. Un’opera di rinascita favorita anche dal moto di solidarietà che il terremoto ha suscitato in tutto il comparto, con un capannone del gruppo Union messo a disposizione della Barbanti, a Sala Bolognese, in modo da continuare le lavorazioni fino alla ripresa. “Adesso che abbiamo finito i lavori impegnandoci anche economicamente, presenteremo la domanda di rimborso allo Stato” conclude Carlo Barbanti, rivelando una morale della favola che tanto ci illumina sulle virtù degli italiani, più forti perfino della loro burocrazia. Non a caso, nel sito della Barbanti, all’inizio di una storia destinata a illuminarci sui successi conquistati grazie a tavoli, topper e manichini esportati in tutto il mondo, si leggono queste parole: “I traguardi sono fatti per essere superati, gli obbiettivi per essere raggiunti e i sogni per essere realizzati”. Perfino dopo un terremoto.
occurred, one must compare the reality of what stands here today with the photos that hang on the wall in the office area. The photos were taken just one year ago, following the earthquake of May 29, 2012. The worst tremor of many; one that, with its immense force, collapsed the building’s half-meter-in diameter piers under its powerful shaking. “Up until that tremor, we thought it could be repaired - relates Carlo Barbanti, who inherited the company, founded in 1957 by his father, Ilario. - On the 29th, however, we were faced with a complete disaster”. A catastrophe of such proportions (it is sufficient to remember the deaths it caused on the same street in the industrial zone of Mirandola) that it raised the notion of having to close down completely. “Initially, we were so shocked we didn’t know what to do - explains Carlo Barbanti - but then, when I saw the reaction of my wife and my children, I knew we had to rebuild everything”. The strength of a family business, where the owner can rely on the unwavering support of his wife Renata, and children Angela and Roberto. A voice from the bloodline, and a love for the business they had built with their own hard work, which until then, had proven itself even stronger than the two thousand earthquake tremors that had shaken this part of Emilia over the last few months. With the option of involving employees who were equally committed, through industriousness and passion, to their workplace. The outcome is this amazing, happy ending in the form of an earthquake-proof building, powered by photovoltaic energy, built upon the ruins of a previous facility that literally disappeared from the surface of the earth, destroyed right down to its foundation, completely emptied of its machines and products, and relocated to another site during the reconstruction. A feat of rebirth, fostered also by a flame of solidarity that the earthquake kindled in the entire industry - a plant was made available to Barbanti by the Union Group, in nearby Sala Bolognese, in order to be able to continue working until the new building was ready. “Now that we have completed the job, and made a significant financial investment, we will apply for reimbursement from the State” concludes Carlo Barbanti, revealing a moral to the fable that says a lot about the virtues of the Italians, stronger even than their own red tape. In the company’s website, the first lines in the section dedicated to the story of the Barbanti company, intended to illuminate us about Barbanti’s strengths, earned through its tables, toppers and form finishers exported around the globe, we are not surprised to find these words: “Goals are made to be accomplished, objectives to be reached, and dreams to be fulfilled”. Even after an earthquake.
Company news
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NORMATIVA Standard
Ultima chance per le società europee per conformarsi alla SEPA Last chance for European companies to incorporate SEPA
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Secondo quanto pubblicato dallo studio commerciale e contabile Nieuws, molte società si troveranno ad affrontare serie difficoltà al momento dell’entrata in vigore l’anno prossimo della nuova normativa europea SEPA che regolamenta la Single Euro Payments Area (Area Unica dei Pagamenti in Euro). Molte società non hanno ancora iniziato a implementare i cambiamenti necessari all’interno dei propri sistemi di pagamento. La standardizzazione del traffico dei pagamenti all’interno dell’Unione Europea avverrà l’anno prossimo, quando il traffico dei pagamenti intracomunitari risulterà altrettanto semplice ed economico quanto quello a livello nazionale. Il progetto ha preso il via nel 2008, fissando al 1° febbraio 2014 la data entro la quale tutti dovranno aver completato il passaggio alla SEPA. L’ambito di applicazione della normativa include sia le società che i cittadini privati che vedranno il proprio numero di conto bancario farsi più lungo a causa dell’aggiunta del nuovo codice IBAN internazionale che richiederà, tra l’altro, una serie di adeguamenti tecnici ai software dei sistemi contabili. Sono molte le società che non si sono ancora rese perfettamente conto del tipo di impatto che la normativa avrà sui loro sistemi. Tanto più le società continueranno a procrastinare gli adeguamenti necessari, tanto più cara risulterà la transizione, in quanto i fornitori non riusciranno ad aiutare tutti all’ultimo momento e potrebbero per questo aumentare i prezzi. Ed è proprio questa la molla che potrebbe spingere molte delle società più piccole ad attivarsi sin da oggi. (Fonte CINET)
A lot of companies are heading for trouble with the new European payment standard SEPA entering into effect next year, says Accountancy Nieuws. A lot of companies have not yet started to incorporate the necessary changes into their automatic payment systems. The payment traffic in the European Union will be standardized next year. IntraEuropean payment traffic is going to be just as easy and cheap as national payment traffic. The project has been running since 2008, but as of 1 February 2014, everyone must have transferred to SEPA, the Single Euro Payments Area. Companies but also civilians will have to deal with this. Account number are going to become longer because the new international IBAN code will be added, requiring technical adjustments in software of, for example, accountancy systems. A lot of companies have not yet realized what kind of impact this is going to have on their company, says the article. The longer companies wait, the more expensive the switch might be. Suppliers will not be able to help everyone at once, and could raise their prices. This might be the incentive that smaller companies need to take action now.
Problemi legati agli accessori, inserti, materiali vari
ASSOSECCO
ovvero “extra” aggiunti al tessuto che compone il capo d’abbigliamento… Si può dire tranquillamente che questo genere di problematiche esiste dal tempo dei tempi. Nato dalla necessità di diversificare gli abiti tra loro, di attirare l’attenzione del compratore, di dare un valore aggiunto al prodotto, quello che comunemente si dice il risultato finale di una ricerca interiore rapportato all’esteriorità in un millennio x per una unicità Y pari ad un ottimo guadagno, prodotto con materiali extra extra extra….. (chi più ne ha più ne metta!!!) fregandosene altamente delle problematiche in cui incorre la categoria dei pulitintori. E si, perché a parte un’esigua schiera di operatori che avrebbero fatto meglio a scegliere un altro lavoro, tanto questo non lo sanno fare, tutti gli altri sono impegnati sempre più ore della propria giornata lavorativa a risolvere problemi dovuti alla incapacità altrui di apporre la corretta etichettatura. Questi personaggi arrivano al punto che non sapendo più cosa inventarsi corrono ai ripari sbarrando tutte le modalità di lavaggio… tanto è così ovvio che un capo non si possa lavare, tutt’al più lo si butta, meglio se lo si porta nei laboratori specializzati …… ma de che? (detto alla romana).
Forse dovremmo munirci di una sfera magica davanti alla quale mettere il capo ed attendere la risposta da parte di Merlino, ma non è stata ancora progettata: io ho provato con la boccia dei pesci rossi che hanno risposto parlando così piano che non ho capito (e scusate il tono sarcastico, ma non c’è altro modo per approcciare certe questioni). Tutto questo per dire che fatta la legge trovato l’inganno, mi chiedo se c’è speranza per la nostra bella Italia !!!! Nel frattempo continueremo a cercare di servire al meglio la nostra clientela, aggiornandoci, crescendo in modo imprenditoriale, traendo il giusto guadagno. Da parte associativa intensificheremo gli sforzi per far comprendere ai produttori ed ai distributori l’esigenza di etichettare i prodotti in modo coerente, utilizzare tessuti e colori resistenti, inserire sui capi accessori belli, ma non fragili ed impossibili da trattare. Il tutto tenendo conto dell’esigenza che tutti noi abbiamo: offrire un servizio rispondente alle richieste della clientela. Gabriella Platè
Speriamo che i creativi non si spingano ad utilizzare accessori così estremi...
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ASSOSECCO
Informare e moralizzare il settore per far sopravvivere le aziende
La segreteria di Assosecco riceve numerose telefonate da parte di persone che intendono aprire un’attività di pulitintolavanderia: ogni contatto è diverso e l’approccio deve tener conto di chi abbiamo all’altro capo del telefono, ma è interessante analizzare la varie esperienze che ci vengono raccontate. Rispetto al passato, oggi si rivolgono a noi molte persone che sono uscite dal circuito lavorativo per riduzione del personale, licenziamenti, pre-pensionamenti. Avendo a disposizione una parte della liquidazione e non trovando alternative, decidono di aprire un’attività e quella di tintoria appare tra le più … gettonate. La ragione di questo fenomeno dipende forse dall’errata sensazione che “lavare e stirare” siano cose abbastanza semplici per le quali non necessitano particolari doti o attitudini: niente di più sbagliato, perché sappiamo benissimo quali problematiche esistono nello svolgimento di questa attività. Ci sono poi i giovani che hanno spirito imprenditoriale e decidono di affacciarsi a questa professione. Altra casistica che periodicamente si presenta, è rappresentata da donne che hanno lasciato da tempo il mondo del lavoro per dedicarsi alla famiglia. Una volta che i figli sono cresciuti, queste signore decidono di dedicarsi ad un’attività lavorativa, sia come rivincita personale che come aiuto a quanto guadagnato dal marito. Infine, è doveroso citare coloro che chiedono informazioni ad Assosecco per stilare un business plan ben consapevoli della necessità di analizzare il mercato prima di prendere una decisione così importante come aprire una lavanderia. Potremmo elencare altre tipologie, ma i numeri maggiori sono rappresentati proprio da queste figure-tipo. Ebbene, in tutti i contatti Assosecco fornisce una consulenza “al di sopra delle parti”, intendendo in questo modo chiarire le criticità, senza far sorgere immotivati entusiasmi che potrebbero poi, al momento dell’avvio dell’attività, produrre un effetto contrario, fino ad arrivare ad un senso di disperazione che contrasta con la necessità di essere forti, motivati, competitivi, ma consci delle difficoltà della professione e del mercato. Assosecco consiglia sempre di verificare le caratteristiche della zona dove si intende aprire la tintoria per avere subito chiaro in mente che tipo di servizio fornire: rapido, tradizionale, monopezzo, ecc. Da valutare con attenzione gli impianti da inserire nel ciclo produttivo: in questo caso molto dipende dalla spazio a disposizione e dalle lavorazioni che si vogliono eseguire. Sempre più spesso, e la rivista se n’è già occupata, gli imprenditori della detergenza decidono di avere un semplice recapito o “punto freddo” come vengono definiti questi nego-
zi senza macchine per il lavaggio a secco: ci si limita alla presa e consegna ed al finissaggio dei capi. È una soluzione che, in molte circostanze, risulta perfetta per ridurre l’ingombro e per non avere da affrontare i problemi legati alle emissioni inquinanti degli impianti e la conseguente gestione dei rifiuti e tenuta dei registri. Ci sono imprenditori o aspiranti tali che assolutamente non vogliono rinunciare ad avere l’impianto di lavaggio a secco e ad acqua: in questi casi Assosecco consiglia di rivolgersi a partner affidabili e da tempo sul mercato, dotati di un’esperienza eccellente e di una gamma di prodotti tale da poter garantire il soddisfacimento di tutte le esigenze del momento e future, compreso il servizio di post vendita e di assistenza tecnica qualificata. A questo riguardo stiamo creando nell’ambito di Assosecco un nucleo di aziende definite “Aggregate” che saranno segnalate ai nostri associati quali partners preferenziali. Tornando alla panoramica del comparto, nel complesso la nuova tendenza amministrativa è venuta in aiuto delle nuove aziende che possono in questo modo avviare le pratiche di apertura più rapidamente. Permane, però negli imprenditori che iniziano una qualsiasi attività la sensazione di trovarsi un po’ soli nel fronteggiare tutta una serie di operazioni spesso confuse e ripetitive. L’ideale è rivolgersi alle Organizzazioni imprenditoriali per avere una consulenza professionale che possa rivelarsi utile per comprendere la radicale trasformazione che l’universo della manutenzione tessile sta subendo: l’apertura di un gran numero di attività di pulitintolavanderia ad opera di stranieri. Di per sé il fenomeno ricalca quanto accaduto all’estero: pensiamo agli Stati Uniti nei quali la percentuali di tintori asiatici è altissima. Però nel nostro Paese il problema non è l’etnia, ma la concorrenza sleale e l’alterazione delle logiche del mercato da parte di operatori che non rispettano regole e normative, applicano prezzi irragionevoli, si disinteressano dell’ambiente smaltendo i rifiuti in maniera criminale, non rilasciano lo scontrino fiscale, gestiscono in modo poco ordinario il personale, ecc. Ebbene, la nostra Associazione sta facendo una grande battaglia per marginalizzare queste attività e fare in modo che gli imprenditori corretti non vengano penalizzati da questa situazione: è un impegno da proseguire in modo fermo e responsabile cercando di coalizzare tutte le varie organizzazioni su questo tema che diventa prioritario per la sopravvivenza del settore. Emilia Pecorara
Il settore in pillole
ASSOSECCO
Quattro chiacchiere con i nostri Associati presentando ogni mese il profilo sintetico di un pulitintore NOME Villacorta Juan Francisco nato in Argentina RAGIONE SOCIALE Tintoria COMOLLI situata zona PALAZZO DI GIUSTIZIA Tintoria LA VECCHIA MILANO situata zona BRERA CITTÀ Milano FAMIGLIA di origine rimasta in Argentina. Condivido la mia vita con Anja. Mio nipote Franco lavora con me; la mia famiglia ”Italiana“ sono gli amici e chi collabora nelle mie due attività HOBBY Viaggiare, sport vari, letteratura e la buona cucina!!! DATA DI INIZIO ATTIVITÀ 2002 RAPPORTI CON LA CLIENTELA I rapporti che intercorrono con la clientela sono molto buoni Le criticità sono risolvibili RAPPORTI CON I FORNITORI Buoni Problemi rari SERVIZI AGGIUNTIVI OFFERTI ALLA CLIENTELA Oltre ai nostri servizi di tintoria/lavanderia di alta qualità, offriamo una serie di lavorazioni (effettuate al nostro interno) che vanno dai rammendi invisibili, sartoria qualificata, pulitura accurata di tutti i capi e accessori di svariati tipi di pellame, compreso il coccodrillo. Alta specializzazione in abiti da sposa e nel rinnovo di abiti antichi. Tutto ciò nella convinzione che così facendo si possa mantenere uno standard qualitativo alto, preservando la cultura artigianale nelle varie specificità ma in modo imprenditoriale.
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ASSOSECCO
Filo diretto con gli specialisti… medici psichiatrici
Come annunciato, presentiamo una nuova rubrica che intende approfondire alcuni aspetti medico-sanitari con specifico riferimento alla professione del pulitintore. Questo mese, per una consulenza professionale di alto profilo, ci siamo rivolti a due autorevoli psichiatri che hanno risposto ai nostri quesiti e sono disponibili ad approfondire alcune tematiche che origineranno dalle vostre domande. Abbiamo, in primo luogo, voluto sfatare il concetto che gli psichiatri si occupano solo dei … “picchiatelli”. Niente di più sbagliato! E l’approccio fornito dai due medici ne è la prova concreta. La nostra esistenza personale e professionale è strettamente legata al benessere della psiche che viene influenzata da tutto quanto ci circonda. Immaginiamo, quindi, lo stress e l’ansia che accompagnano il lavoro del pulitintore: attività dura e pesante, ma soprattutto correlata al soddisfacimento delle istanze del cliente, dunque
in perenne aggiornamento e che implica variabili spesso fuori controllo. È bene conoscere le caratteristiche dello stress per prevenire talune criticità e saper affrontare con coraggio e consapevolezza le difficoltà che la vita ci presenta. Vi invitiamo ad una lettura ragionata di questi interventi, ma se al momento non siete abbastanza concentrati, rimandate ogni commento e conservate questo articolo: crediamo fermamente che questi argomenti vadano “digeriti” per essere davvero utili e contribuire a stimolare un dibattito costruttivo ed importante per il nostro benessere. Assosecco (assosecco@unione.milano.it tel. 02.7750447) aspetta le vostre domande e le vostre riflessioni: se l’affrontiamo insieme anche lo stress ci sembrerà più sopportabile e non ci sentiremo schiacciati dalle avversità e … dai clienti dalle pretese impossibili da realizzare. E.P.
Parliamo di stress Quello che comunemente si chiama stress è anche connesso all’ansia e alla depressione? Stress è un termine di moda. Credo che si possa definire stress la risposta - con dispendio di energia - ad uno stimolo potenzialmente disturbante. Più precisamente nell’uso comune stiamo parlando di reazione di allarme di fronte ad un elemento stressante (stressor), ovvero di una serie di cambiamenti nell’omeostasi fisiologica che avviene in tutti gli animali di fronte ad una situazione di pericolo, in cui occorre scegliere se fuggire o combattere. Non è detto che il pericolo sia realmente il lupo che ci vuole sbranare, ma può essere qualcosa che comunque percepiamo come minaccioso per la nostra vita tranquilla. Dunque uno stressor è un elemento che impone una reazione di allerta. Non è sempre negativo: probabilmente uno stato di moderata allerta è quello di cui ci serviamo ogni giorno per poter svolgere i nostri compiti a puntino. Molti definiscono questo come “eustress”, ovvero stress buono, cioè quello utile. Effettivamente questo non ci disturba per nulla, anzi ci tiene svegli e attivi. È il “distress”, ovvero lo stress cattivo, il problema: spesso non è tanto la qualità dell’elemento disturbante (=stressante) ma la quantità e la durata nel tempo che ci danneggiano. Cioè, se allo stressor la risposta fisiologica è, per esempio: l’aumento della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca (con palpitazioni), del consumo di CO2, della glicemia, della contrattura muscolare (con conseguenti tremori, cervicalgia e mal di testa, lombalgia ecc), ipermotilità del tubo digerente, ipersecrezione acida nello stomaco, bocca secca (tutte manifestazioni fisiche di quella situazione che ci predispone ad attaccare o a scappare) aumento del cortisolo e dell’adrenalina, quando questo elemento è molto preoccupante e dunque richiede una risposta molto forte e magari dura un tempo prolungato, si finisce per avere dei disturbi del nostro equilibrio psicofisico. E avremo, da una parte le manifestazioni fisiche (che già di per sé sono le stesse manifestazioni dell’ansia comunemente intesa) e dall’ altra
avremo le manifestazioni psichiche, ovvero l’attesa angosciosa delle mosse del nemico (vero o fantomatico che sia), che comunemente definiamo ansia. E facilmente, dovendo continuare a mantenere uno stato che necessita di energie, vi sarà anche un “esaurimento” delle capacità di far fronte al pericolo, con l’idea dell’incapacità di contrastarlo, la stanchezza del mantenere sempre lo stato di allerta, cosa che conduce ad una riduzione della propria vitalità ed ad una progressiva restrizione del proprio ambito vitale e dunque dei propri interessi, nell’intento di risparmiare le energie residue … cosa che si manifesta come depressione. Ansia e successivamente anche una eventuale depressione, sono dunque conseguenze dello stress. Quasi sempre non ci vogliamo rendere conto che siamo in difficoltà, a che cosa lo si deve? Bisogna avere una buona consapevolezza per riconoscere di essere in difficoltà e spesso anche se avvertiamo il disagio pensiamo che sia passeggero o ci auguriamo di “farcela da soli” a superarlo, ci si vergogna di essere fragili. Capita che siano le persone intorno (familiari, colleghi ecc.) ad accorgersi del nostro malessere e che ci invitino a non trascurare il problema. Ci sono dei sintomi che possono essere dei segnali d’allarme? Sì, è possibile riconoscere dei campanelli d’allarme nel sentirsi nervosi, incapaci di rilassarsi, irritabili, affaticati, con difficoltà di concentrazione. Se ci si sente svogliati, la routine quotidiana sembra una montagna da scalare, si diventa insicuri, incerti sulle strategie da adottare, se si è inappetenti (o al contrario alla costante ricerca di cibo, spesso dolci), se si dorme poco e male, sono tutti segni da non sottovalutare. Inoltre possono insorgere varie paure (di guidare, di stare in casa da soli, di andare in luoghi affollati ecc.) e frequentemente possono esserci dei sintomi fisici come tachicardia, tremori, sudorazione, nausea, vertigini e molti altri ancora. Cosa è possibile fare per gestire questi disturbi? La più importante cosa da fare è riconoscere che si tratta di manife-
stazioni dovute alla nostra incapacità di far fronte ad un stress eccessivo, senza che questo possa colpevolizzarci. In secondo luogo far piazza pulita dei presunti eroismi (“un po’ più di sforzo e buona volontà…) che servono solo a farci sentire sempre più inetti e colpevoli, inviandoci nella spirale negativa della depressione. E dunque rivolgerci ai tecnici del settore chiedendo aiuto: il buon senso è una buona cosa, ma spesso non è sufficiente ad evitarci le trappole che noi stessi ci poniamo. In particolare un tecnico può vedere delle cose che - per lui evidenti - all’ interessato non verrebbero mai alla mente. Perché abbiamo difficoltà a rivolgerci ad un medico per “un malessere”, e soprattutto ad uno specialista? Vi è ancora un alone di pregiudizio attorno ai disturbi psichici. La malattia mentale evoca immagini degli “alienati” come raccontati in alcune barzellette o in una certa filmografia che pone l’accento su degli estremi. Molti sono i luoghi comuni sugli psicofarmaci: “diventi uno zombie, ti cambiano il carattere, rimani impasticcato per sempre, sono una droga” ecc. Inoltre non raramente alcuni fatti di cronaca nera vengono associati a disturbi psichici dell’autore del reato. Tutto questo non facilita l’approccio con lo psichiatra, ma le cose stanno migliorando. Da tempo si sta facendo un buon lavoro di sensibilizzazione e di corretta informazione, bisogna proseguire in questa direzione, pensando anche ai giovani e alla prevenzione. È importante spiegare che se nel corso della vita si manifesta un disturbo d’ansia o un episodio depressivo (o altro problema di interesse psichiatrico) non si tratta di una colpa (“reagisci, devi farcela da solo” sono purtroppo frasi che frequentemente le persone in difficoltà si sentono dire da parenti e amici). Come mi rivolgerei ad un ortopedico in caso di frattura di un arto, per esempio, così è necessario rivolgersi ad uno specialista in caso di disagio psichico (in prima battuta anche il nostro medico curante può esserci utile, poi eventualmente ci invierà da uno specialista). Qual’ è la differenza tra un medico Psichiatra e uno Psicologo? Di laurea e abilitazione professionale. Lo psichiatra è prima medico, poi specialista in psichiatria. Lo psicologo è laureato in psicologia. Esistono anche psicologi che sono laureati in lettere e filosofia ad in seguito acquisiscono la specialità in psicologia. Esistono anche medici che acquisiscono la specialità in psicologia anziché in psichiatria
(in tal caso vengono chiamati psicologi clinici). I medici possono prescrivere farmaci, mentre gli psicologi non medici no. La diagnosi che fa il medico di fronte ad un paziente è più una diagnosi clinica, ovvero cerca di individuare il disturbo e propone la terapia, con la modalità di approccio tipica della medicina. Allo psicologo interessa meno etichettare il paziente con una diagnosi di disturbo, quanto piuttosto userà una diagnosi operativa, puramente strumentale ad affrontare il problema psicologico che si propone, o comunque orientata a descrivere le caratteristiche di personalità, le modalità relazionali e reattive del paziente. Quindi, poiché vedo le cose da medico, suggerirei che il primo contatto dovrebbe essere con uno psichiatra che valuti l’entità e la tipologia del problema: insieme medico e paziente possono decidere come meglio procedere. Parliamo a questo punto di psicoterapeuti: si intende comunemente come psicoterapeuta un sanitario che tratti problemi psichici con modalità abitualmente non farmacologiche. Le terapie possono essere non solo della parola, ma essere accompagnate anche da terapie che utilizzino anche la respirazione, l’ipnosi, il rilassamento, il massaggio …. la psicanalisi è un tipo di psicoterapia orientata a modificare i problemi profondi ed inconsci che ci trasciniamo fin dall’ infanzia e ci rovinano la vita, ma non necessariamente è l’unica terapia possibile, anzi attualmente si usano molto le terapie cognitivo comportamentali, che affrontano in breve tempo problemi specifici con buoni risultati pratici. Comunemente si pensa che il servirsi dell’aiuto di uno Psicologo sia più semplice, meno identificativo, cosa si può dire in merito? Dipende dal fatto che andare dallo psichiatra connota maggiormente come “malato mentale” (il pregiudizio, lo stigma di cui dicevo prima) e quindi suscita timori e reticenze (“non sono mica matto”), mentre è socialmente più accettato andare dallo psicologo (“sono meno grave, ho solo bisogno di parlare un po’, di sfogarmi”) o dal neurologo (altro specialista che a volte interviene per depressione ed ansia). Sottolineo ancora una volta lo sforzo che si sta facendo per informare correttamente sulla natura di disturbi come ansia e depressione (frequenti nella popolazione generale), della necessità di non trascurare l’eventuale problema e di rivolgersi ad uno specialista e, qualora ci sia l’indicazione, di non essere prevenuti verso terapie farmacologiche che possono aiutare ad “uscire dal tunnel”.
Dr.ssa Luana Bernardeschi, milanese, 58 anni, medico chirurgo, specialista in psichiatria dal 1994, iscritta all’albo degli psicoterapeuti. Formazione specifica nel campo dell’ansia e depressione (con il conseguimento nel 1995 dell’European Certificate in Anxiety Disorders and Mood Disorders e un master di perfezionamento per specialisti presso l’HSR di Mi nel 2006). Esperienza clinica e di ricerca, sempre rispetto a questa area, maturata presso l’ambulatorio Disturbi d’Ansia dell’HSR (diretta dalla prof.ssa L. Bellodi) fino al 1994. Partecipazione al progetto di superamento e riconversione dell’Ospedale Psichiatrico Antonini di Limbiate (Mi) fino al 1999. Interessi e interventi a favore di prevenzione (in particolare per i giovani) e aggiornamento per i medici di medicina generale. Da oltre dieci anni libero professionista (attività privata), collabora come consulente presso alcune strutture per disabili (Monza, Lissone) e dal 2010 partecipa ai Programmi Innovativi Territoriali di Salute Mentale nell’Unità Operativa di Psichiatria di Rho (Mi).
Qualche notizia professionale su Leonardo Ghiringhelli, nasce a Milano nel 1951, e qui si laurea a pieni voti nel 1976. Da subito si occupa di medicina del lavoro e di medicina di base, lavorando contemporaneamente come Medico di Medicina Generale (c.d. “della mutua”) per 15 anni e come medico del lavoro del Servizio pubblico per 4 anni. Specialista dapprima in Medicina del Lavoro, in seguito si orienta verso il disturbo mentale e si specializza anche in psichiatria nel 1982, sempre a Milano. Nel frattempo continua la pratica medica (un po’ “hard core”) lavorando come medico del pronto soccorso dell’ ospedale di Melzo (MI) per 6 anni. Personalmente si è sottoposto ad una esperienza di psicoterapia dinamica di gruppo per un paio d’anni ed in seguito a psicoterapia analitica individuale in due diverse tranches per un totale di 16 anni. Non escludendo qualche superficiale approfondimento di altre pratiche psicoterapiche come l’ipnosi, la respirazione, i gruppi Balint… Dal 1987, oltre all’ attività privata, inizia a lavorare come psichiatra del SSN presso vari ospedali (ivi compreso l’ ex “manicomio”) e, negli ultimi dieci anni, come responsabile di una struttura psichiatrica territoriale. Attualmente in pensione dal SSN, continua la propria attività di medico del lavoro (c.d. “Medico Competente”) e di psichiatra.
Informazione commerciale Trade info
Silc, nuovi tavoli da stiro in tre versioni d’eccellenza
Silc, new finishing boards in three excellent versions
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La SILC, azienda leader da oltre 40 nel settore della fabbricazioni di macchinari per la stiratura professionale e industriale, nonostante il momento difficile per l’economia mondiale, ha deciso comunque di investire e di rafforzare la propria offerta. Negli ultimi anni l’azienda ha dedicato un sempre maggiore sforzo nell’ambito della ricerca e sviluppo, progettando nuovi modelli e aggiornando i modelli già in produzione. Tra i nuovi modelli lanciati sul mercato, un posto di primo piano è occupato dalla nuova serie di tavoli da stiro DSH. Si tratta di tavoli da stiro con altezza del piano da lavoro regolabile dall’operatore e la possibilità di stiro su entrambi i lati della macchina grazie alla doppia pedana sul lato destro e sinistro del tavolo. La linea di tavoli da stiro DSH è disponibile in tre modelli: • Mod. S/AAR DSH - Tavolo da stiro autonomo con piano riscaldato e aspirante completo di caldaia elettrica e aspiratore • Mod. S/AAR-S DSH - Tavolo da stiro autonomo con piano riscaldato, aspirante e soffiante completo di caldaia elettrica e aspiratore • Mod. S/AR DSH - Tavolo da stiro senza caldaia con piano riscaldato e aspirante completo di aspiratore. La regolazione dell’altezza del piano da stiro avviene in maniera elettromeccanica sui modelli S/AAR DSH e S/AAR-S DSH, mentre sul modello S/AR DSH l’altezza del piano viene regolata manualmente. Con questi modelli la SILC mette a disposizione degli operatori delle macchine dall’elevata versatilità ed ergonomicità in grado di adattarsi perfettamente alle caratteristiche ed esigenze
SILC is one of the leading company in the world in the field of manufacturing of professional and industrial finishing equipment since its establishment in 1968. Despite the current difficult economic situation, the company has decided the same to expand and improve its offer. In the last years SILC has increased its effort in the field of research and development, designing brand new models and upgrading the models already in production. Amongst the new models launched in the last years, the new series of ironing table “DSH” is surely one of the most important. The “DSH” models are ironing tables with adjustable height of the table top and left and right ironing by means of a double pedal on both the sides of the machine. The “DSH” series includes 3 models: • Mod. S/AAR DSH - Self-contained ironing table with heated and vacuum board - provided with built-in electric boiler and vacuum group • Mod. S/AAR-S DSH - Self-contained ironing table with heated, vacuum and blowing board - provided with built-in electric boiler and vacuum group • Mod. S/AR DSH - Ironing table without boiler with heated and vacuum board - provided with built-in vacuum group The height of the table top is adjusted electro-mechanically on models S/AAR DSH and S/AAR-S DSH, while is adjusted manually on model S/AR DSH. By means of these models, SILC offers to operators a group of extremely versatile and ergonomics machines, which adapt perfectly to the characteristics of every single user. Another important development concerns the new series of ironing presses with pneumatic functioning “S/EIP”. The new models have been subjected to an important upgrading on the basis of the new European Normative EN 10472-6 and of the recommendations came from the markets and the professional oper-
di ogni singolo utilizzatore finale. Un’altra importante novità lanciata dalla SILC nell’ultimo anno riguarda la nuova linea di presse con funzionamento pneumatico “S/EIP”. Le nuove presse pneumatiche hanno subito un importante processo di aggiornamento sulla base della nuova Normativa Europea EN 10472-6 e delle indicazioni dei mercati e degli operatori professionali. La prima importante novità riguarda la dotazione di serie del dispositivo “salvamani” sul piano superiore della pressa con chiusura dei piani a due pulsanti (come previsto dalla normativa europea). stato inoltre rivisto il sistema pneumatico che regola i movimenti della pressa, per renderli ancora più affidabili, precisi e silenziosi. Sulla parte frontale della macchina sono stati aggiunti tre regolatori di pressione (pressione di schiacciamento, velocità di chiusura dei piani e avvicinamento). Il piano di appoggio della pressa è stato ampliato ed è possibile stirare con la funzione “battitura dei piani”. Tra i modelli presenti con gran successo da molti anni nella gamma SILC non va dimenticato la speciale pressa verticale per pantaloni mod. S/MSP CLASSIC che permette di stirare completamente il pantalone classico, compresa la piega. Questa macchina è costantemente sottoposta ad un processo di aggiornamento tecnologico e costruttivo sulla base delle indicazioni che arrivano dagli utilizzatori. Questo modello rappresenta uno dei massimi esempi della qualità di prodotto e di risultato ricercato dalla SILC. La macchina permette di stirare in modo sempre perfetto fino a 50 pantaloni in un’ora, in modo semplice e senza sforzo. Mediante un microprocessore con display touchscreen SIEMENS è possibile controllare ognuna delle svariate funzioni della macchina in modo rapido e intuitivo. L’operatore è in grado di impostare i propri programmi personali di stiratura (fino a 10 programmi differenti) in base alle caratteristiche dei capi da stirare e utilizzarli quando necessario. Grazie a questa speciale macchina della SILC, stirare i pantaloni è ora una operazione semplice e rapida. Che si tratti di lanciare nuovi modelli in grado di accontentare al meglio le necessità degli operatori, o che invece si tratti di aggiornare e migliorare modelli già presenti sul mercato, la SILC è sempre all’avanguardia in termini di qualità produttiva e innovazione tecnologica. Ed è proprio grazie all’estrema affidabilità e all’elevata qualità di prodotto che la SILC è da sempre un punto di riferimento mondiale nel campo delle macchine per lo stiro professionale e industriale.
ators. The first important new characteristic is the safety-guard device with closing of bucks by 2 push buttons which is now a standard feature of all our pneumatic presses (as per the European law). Moreover, the pneumatic system which rules the movements of the machines has been completely reviewed in order to make them more precise, reliable and noiseless. Three pressure regulators (for pressing pressure, speed of closing and approaching) have been added in the frontal part of the machine. Amongst the models which are present in the market for many years with great success, it is not possible to forget the special vertical press for trousers mod. S/MSP CLASSIC for fully finishing of pants, including the crease. This machine is constantly subjected to a process of technical and manufacturing upgrade, which make the model S/MSP the perfect example of the quality achieved by SILC. The model S/MSP allows every operator with few hours training, to finish perfectly up to 50 trousers per hour, without effort and very easily. By means of a SIEMENS microprocessor it is possible to control each of the many functions of the machine, very quickly and intuitively. The operator can set its own personal finishing programs (up to 10 different programs) according with the characteristics of the garments he usually treats. By means of this special unit, the finishing of trousers is now a very simple and quick operation. If you think of a company able to develop constantly brand new models as well as to upgrade and improve its traditional range of machines; if you think of a company always up to date in terms of technology innovation and productive quality; if you think of a company totally focused on customers’ satisfaction; you are thinking of SILC. Thanks to the great reliability and quality of its equipment, SILC will continue to be one of the most important manufacturer of professional finishing equipment in the world for many years.
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Piccola guida del Pulitintore
41a puntata
A cura dell’Ing. Vittorio Cianci direttore di LART
LE FIBRE TESSILI 9a parte
Le loro proprietà e loro influenza sulle prestazioni di manutenzione TINTURA DELLA SETA Nella tabella seguente vengono riportate le classi tintoriali per ciascuna fibra:
cotone lana seta juta lino cellulose rigener. acetato poliammide poliestere acrilica anion. poliuretanica polipropilene modif.
diretti
naftolo
reattivi
lino
zolfo
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cationici
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acidi
Acidi met. Metallo comp.
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Dispersi
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La seta si tinge con tutte i coloranti tranne i dispersi. Proprio per tale motivo può essere usata in lavatrice come cattura colori nel caso di lavaggi di capi che perdono colore.
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Manutenzione La seta è una fibra delicata come la lana e pertanto la manutenzione è similare a quella della lana. Per il lavaggio ad acqua è consigliabile il lavaggio a mano, non superando i 40°C , con detersivi neutri e per brevi tempi; bisogna evitare strofinii e piegature in quanto le fibre tendono a
sfibrillare rovinando il capo; per tale motivo spesso sui capi in seta appaiono zone di colore più chiare causate da una perdita superficiale di colore a causa della fibrillazione. molto sensibile alla temperatura, ai prodotti alcalini e all’azione meccanica. preferibile il lavaggio a secco; il lavaggio ad acqua provoca scariche, degrado di colore e una variazione di aspetto della superficie del tessuto che appare meno liscia e più increspata (le fibre assorbendo acqua modificano il loro assetto); anche in tal caso è necessario ridurre l’agitazione meccanica e la temperatura. Il lavaggio a secco è tassativo con la seta caricata (è il trattamento a cui si sottopone la seta per fare riacquistare peso e consistenza perduti con la sgommatura, facendo assorbire alla seta una certa quantità di sostanze chimiche allo stato colloidale tipo sali metallici, tannino ecc.). Se l’aggiunta dei sali della carica è superiore alla percentuale in peso della sericina perduta durante la sgommatura (operazione di lavaggio eseguita per liberare le fibre elementari di seta dalle sostanze gommose che ricoprono le fibre rendendole lucide e separate, con perdita di peso fino a un 20-25%) la seta ha degli inconvenienti notevoli: perde di tenacità, diventa poco elastica e molto fragile; per la seta caricata è molto importante non alzare la temperatura sia nel lavaggio che nello stiro e ridurre l’agitazione meccanica in quanto il tessuto è friabile e poco resistente alle flessioni e quindi all’usura. Per il candeggio non va assolutamente impiegato l’ipoclorito (candeggina) ma eventualmente l’acqua ossigenata che non danneggia la fibra. Nella stiratura non bisogna superare i 150°C. Attenti al vapore in quanto gocce di condensa provocano delle macchie. Va asciugata in piano e al riparo della luce. La seta va conservata al riparo della luce e dell’umidità, altrimenti ingiallisce facilmente. necessario un lavaggio frequente in quanto tracce di sudore provocano sia un degrado di colore sia un degrado delle caratteristiche meccaniche. Non viene intaccata dalle tarme, viene invece attaccata da muffe e batteri che provocano chiazze bianche e scoloriture. I simboli di manutenzione più appropriati per capi in seta sono i seguenti:
evitare sfregamenti e piegature preferibile il lavaggio a secco al lavaggio ad acqua ed è tassativo nel caso di seta caricata:
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evitare sfregamenti e piegature
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Finissaggi Diversi sono i finissaggi cui possono essere sottoposti i tessuti di seta per migliorare la loro utilizzazione • trattamento antistramante Nei tessuti di seta proprio a causa della scivolosità dei filati, i fili di ordito non legano su quelli di trama; un minimo sfregamento superficiale su zone limitate del capo provocano lo scorrimento dell’ordito sulla trama detto “Stramatura”. possibile migliorare la resistenza alla stramatura immergendo il tessuto in bagni a base di resine sintetiche e asciugando il tessuto sotto tensione. Il deposito della resina nei punti di intreccio dell’armatura impedisce ai fili di scorrere. • carica La seta può essere trattata immergendola in soluzioni contenenti sali metallici per aumentarne il peso. Il sale permea i fili e diventa parte integrante del tessuto pur non essendo avvertito al tatto. • trattamento idrorepellente Le gocce d’acqua localizzate a contatto con il tessuto provocano macchie scure permanenti; l’inserimento in bagno di tintura di prodotti idrorepellenti impediscono alla goccia di penetrate nelle fibre e quindi impediscono la formazione della macchia “apparente” (l’assorbimento della goccia provoca l’ingrossamento della fibra e la sua riflessione di luce). Trattamenti per ottenere la seta lavata Trattamento complesso che richiede più fasi • purga a fondo sul tessuto greggio • trattamento enzimatico e lavaggio successivo • tintura o stampa • trattamento con prodotti siliconici • asciugatura e battitura su apposite griglie • eventuale plissettaura: per conferire al tessuto pieghe permanenti secondo un prefissato disegno dopo aver trattato il tessuto con resine (senza resinatura le pieghe non sono permanenti).
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Problematiche più frequenti • scarica di colore al sudore • scarica di colore nei lavaggi ad acqua • sbavature di colore nello sfregamento ad umido di tessuti stampati • abrasioni superficiali; nei tessuti scuri si determina per sfregamento una riduzione di intensità di colore con formazione di macchie più chiare nelle zone di contatto • abrasioni fino a rottura • macchie provocate dal contatto con gocce d’acqua • degrado di colore per esposizione alla luce • rotture e lacerazioni nelle parti esposte alla luce • stramature • fili tirati • pilling nei filati in mista • elettricità statica • acciaccatura dei tessuti a pelo
DIFETTI
DEFECTS
Tessuto spalmato: bolle distribuite su tutta la superficie
Coated fabrics: bubbled effect over the entire surface
Il capo presenta dopo il lavaggio un forte degrado di aspetto per presenza di bolle distribuite su tutta la superficie. Il tessuto è spalmato internamente con un film di resina poliuretanica che presenta grinzature in corrispondenza delle bolle nella zone esterna.
After cleaning, the garment is seriously deteriorated in appearance, with bubbling all over the surface. The inside of the fabric is coated with a polyurethane resin film that shows creases/wrinkles along the outer borders of the bubbled areas.
interno inside
L’azione combinata del solvente e della temperatura di asciugamento hanno dato luogo al degrado della resina con conseguente origine del difetto lamentato. Il difetto può manifestarsi nei lavaggi a secco ripetuti per progressivo degrado della lamina. Nel corso dell’anno abbiamo ricevuto diversi piumini provenienti da varie lavanderie con lo stesso difetto. Ciò premesso nulla è imputabile alla lavanderia. Prevenzione Nei capi spalmati si lascia cadere sul parte spalmata un goccia di metiletilchetone e si verifica il grado di mobilità della pellicola o la sua appiccicosità strofinando il pollice sulla zona bagnata; se la parte interessata alla prova si sfoglia o diventa appiccicosa o si formano delle bolle la resina non è resistente ai vari fattori di alterazione cui il capo sarà sottoposto nella sua vita di uso e di manutenzione.
esterno outside
The combined action of the solvent and drying temperature have deteriorated the resin, causing the bubbled effect the customer complained of. The defect can appear during dry-cleaning (after repeated cleanings) due to a progressive deterioration of the coating. During the year we received various down jackets from several different laundries with the same defect. Having said that, none of the deterioration is attributable to the dry-cleaner. Prevention With coated fabrics, let a drop of methyl ethyl ketone fall onto the coated area to determine the degree of mobility of the film; test the level of stickiness by rubbing the thumb over the moistened surface; if the test area comes apart or bubbles form in the resin, it is not resistant to the various agents/actions the garment will be exposed to during its lifetime of use and care.
“SE NON SAI DOMANDA”
“ASK IF YOU DON’T KNOW”
L’Ing. Vittorio Cianci e il suo Staff di collaboratori saranno a vostra disposizione per rispondere a tutte le domande che invierete via e-mail agli indirizzi indicati.
Eng. Vittorio Cianci and his Staff will be on hand to answer all your questions sent via email to the addresses indicated below.
(Risposte chiare a problemi complessi) • Domande riguardanti problemi tecnici legati ai materiali, alle difettosità, alla tossicità, ai reclami, alle anticipazioni dei materiali e alle problematiche di manutenzione, alla chimica tessile del lavaggio • Domande riguardanti le controversie • Informazioni generali e altre informazioni • Problematiche di manutenzione e di chimica tessile del lavaggio
(Clear answers to complex problems) • Questions regarding technical problems related to the materials, defectiveness, toxicity, complaints, advance info on materials and care problems, textile chemistry applied to cleaning • Questions concerning disputes • General information • Textile care and industrial chemistry issues affecting washing
L’ESPERTO RISPONDE I quesiti vanno inviati a e-mail: info@detergo.eu oppure a e-mail: lart@lartessile.it
THE EXPERT’S ANSWER Questions can be sent to info@detergo.eu or lart@lartessile.it
Le domande più interessanti saranno pubblicate con relativa risposta
The most interesting questions and related answer will be published
RISPOSTE ALLE DOMANDE PERVENUTE
ANSWERS TO THE QUESTIONS RECEIVED
Cosa è la formaldeide, dove si trova, danni alla salute?
What is formaldehyde, where is it found, is it damaging to health?
La formaldeide è una sostanza organica estremamente volatile inodore incolore insapore gassosa allo stato puro a temperatura e pressione ambiente, in soluzione acquosa nei processi produttivi tessili. A causa della sua volatilità è contagiosa; se si mette un capo contenete formaldeide sopra un capo non contente formaldeide, questo secondo capo diverrà infetto. Danni Provoca eruzioni cutanee, irritazioni ed eczemi; è ritenuta sospetta cancerogena. A concentrazioni nell’aria superiori a 0,1 ppm può irritare per inalazione le mucose e gli occhi. L’ingestione o l’esposizione a quantità consistenti sono potenzialmente letali. Origine Viene utilizzato nei finissaggi antipiega (soprattutto nei finissaggi di velluto), nei leganti per stampa a pigmento, negli addensanti per paste da stampa, nei fissatori di colore, nei leganti per resine e colle (floccati, resinati, ecc.), nelle vernici, nei trattamenti di stabilità dimensionale, nei trattamenti antipiega, nelle finiture idrorepellenti ecc.
Formaldehyde is a highly volatile, odorless, colorless, tasteless organic compound that is a gas in its pure state at room temperature and pressure, and used in aqueous solution in textile manufacturing processes. Due to its volatility, it is spread by contact; if a garment containing formaldehyde is placed on a garment not containing formaldehyde, the contacted garment becomes infected. Harm It causes skin eruptions, irritations and eczema; and it is suspected to be carcinogenic. At concentrations in the air above 0.1 ppm it can irritate eyes and nasal membranes if inhaled. Ingestion or exposure to significantly larger quantities can result in death. Applications It is used in permanent press finishes (especially in velvet finishes), in bonding agents for pigment printing, in thickeners for printers’ pastes, in color fixatives, in bonding agents for resins and glues (flocking, resin finishes, etc.), in paints, in treatments for dimensional stability (to prevent shrinkage), in non-crease treat-
Limiti Non a contatto pelle A contatto pelle Bambini<2 anni
<300 ppm <75 ppm <16 ppm
Come si controlla la salute del percloro ed eventuali accorgimenti Il Sig. Giorgio Grasselli titolare della lavanderia 3Più risponde direttamente al quesito: per misurare la qualità del percloro nuovo (mai utilizzato) si procede in questo modo: in un contenitore di vetro, si versano 2-3 cmc di solvente ed uguale quantità di acqua distillata, si agita e dopo la separazione si immerge la cartina tornasole nell’acqua, quindi si legge il valore rilevato sulla scala; il valore riscontrato deve dare una misura di pH 8,5; il solvente vergine e buono presenta inoltre un odore dolciastro tendente al miele. Il percloro è un solvente adatto al lavaggio metalli, le nuove normative ne hanno limitato molto l’uso a vantaggio dell’acqua quindi non è difficile trovarlo nel mercato del lavasecco a costi inferiori, esso è molto pericoloso perché non correttamente stabilizzato. importante effettuare periodicamente questa operazione per controllare il solvente presente in macchina ed è sufficiente immergere la cartina
LP 690 E V2 La soluzione per lo Stiraggio Professionale di Colletti e Polsini
ments, and in water-repellent finishes. Limits Not in contact with the skin <300 ppm In contact with the skin <75 ppm Children <2 years <16 ppm How to check the ‘state of health’ of PERC Giorgio Grasselli owner of 3Più laundry, answers this question for us. To determine the quality of new PERC (never used) perform the following test: pour 2-3 cm3 of solvent and an equal amount of distilled water into a glass container and carefully shake or stir. After it separates, dip a strip of litmus paper in the water, read the value on the scale provided; the desired measurement is pH 8.5; good, virgin solvent should also be slightly sweet-smelling, almost honey-scented. PERC is a solvent used to clean metal; new regulations have greatly limited its use, in favor of water; therefore, it is not difficult to find it in the dry-cleaning market at reduced prices; this is very dangerous because it is not properly stabilized. It is crucial to regularly check the solvent in dry cleaning machines. The easiest way is to dip a litmus strip in contact water, and here is the reason why: “agents present in washable fabrics
tornasole nell’acqua di contatto per il seguente motivo: “i prodotti presenti nei tessuti da lavare (lo sporco), tendono a degradare il solvente percloroetilene abbassandone il pH (il pH testimonia il grado di deterioramento): esso deve essere al di sopra del valore di 7-7,5 neutro, valore minimo per ottenere un buon grado di lavaggio. Può succedere che questo valore, a causa dello sporco dei capi, sia più basso; con ripetuti lavaggi esso tende ad abbassarsi quindi è necessario intervenire. Le conseguenze del degrado del solvente (abbassamento del pH) sono; la presenza di peluria, scariche elettrostatiche, migrazioni di colori, ingrigimento del bianco e corrosione della macchina con conseguenti interventi di manutenzione costosi; il V.S. fornitore del solvente saprà come intervenire, utilizzare sistemi palliativi può risultare dannoso. Inserire dell’antiacido nel distillo può essere un buon rimedio ma si corregge solo il distillato, mentre è meglio far correggere il bagno di lavaggio al vostro fornitore che aggiungendo al bagno opportuni stabilizzanti riporterà il pH ai valori normali ottenendo un buon risultato di lavaggio, eliminando i difetti e i possibili danneggiamenti della macchina (un pH acido significa la presenza di acido cloridrico che corrode i metalli della macchina)”. Anche il Sig. Marco Roncelli, rappresentante Safechem Europe. risponde al quesito su come valutare lo stato di salute del percloro e su quali prodotti utilizzare per prevenire i degradi del solvente nel tempo e i conseguenti danni. Gli impianti di lavaggio di nuova generazione sono progettati per garantire un uso efficace e sicuro dei solventi per il lavaggio a secco. L’uso prolungato del solvente, insieme agli acidi grassi immessi nell’impianto con i capi possono portare ad un certo calo della stabilizzazione alcalina del solvente. L’accumulo degli acidi nell’ambiente del solvente porta ad una calo di pH e dell’alcalinità del solvente, che – se non propriamente tamponato porta ad un’ulteriore degradazione del solvente, cattivi odori sui capi e corrosione dell’impianto di lavaggio. MAXISTAB™ Pure Power è stato specificamente sviluppato per prevenire il calo del pH nelle operazioni di lavaggio a secco, per estendere il tempo di vita di DOWPER e DOWPER Pure Power, per prevenire i cattivi odori sui capi e per proteggere l’impianto da qualsiasi potenziale danno. Il Kit di analisi MAXICHECK™ Pure Power consente un rapido e efficace monitoraggio della stabilizzazione del solvente in loco e fornisce informazioni sulla aggiunta necessaria dello stabilizzante concentrato MAXISTAB™ Pure Power. Il monitoraggio del solvente e la ristabilizzazione con MAXISTAB™ Pure Power sono essenziali per
(soil), tend to break down the PERC solvent, lowering its pH (pH is a measure of degree of deterioration): the reading should be above 77.5 neutral, which is the minimum level for obtaining an acceptable degree of cleaning. It is possible that the reading, due to the soil present on the garments, comes out lower; with repeated cleanings, it tends to get lower and lower, which calls for intervention. The consequences of solvent deterioration (lower pH) are: fuzz, electrostatic discharges, color bleeding, graying of whites, and corrosion of the machine with resulting costly servicing; your solvent supplier will know what action to take. Using palliative measures can result in damage. Adding antacid to the still can be a partial remedy, but only the distillate is modified; it is much better to have your supplier correct the wash bath by adding suitable stabilizers to the bath which will bring the pH back up to normal levels, with good quality cleaning results, and eliminating possible damage to the machine (an acid pH indicates the presence of hydrochloric acid, which corrodes the metal parts of the machine)”. In addition, Marco Roncelli, representative of Safechem Europe, responds to this question with suggestions on how to evaluate the state of health of PERC and which products to use to prevent deterioration of the solvent over time and consequent damage. The latest generation dry-cleaning systems are designed to ensure effective and safe use of dry-cleaning solvents. Prolonged use of the solvent, along with the fatty acids released by the soiled garments can impair the alkaline stabilization of the solvent. The accumulation of acids in the solvent leads to a decrease in pH and in the alkalinity of the solvent, which - if not properly buffered - leads to further deterioration of the solvent, unpleasant odors in garments, and corrosion of the drycleaning system. MAXISTAB™ Pure Power was specifically developed to prevent lowering of pH during drycleaning operations, to extend the life of DOWPER and DOWPER Pure Power, to prevent bad odors on garments, and to protect the equipment from potentially damaging reactions. The MAXICHECK™ Pure Power analysis kit allows for quick, effective on-site monitoring of solvent stabilization and provides information about the need to add MAXISTAB™ Pure Power concentrate. Solvent monitoring and re-stabilization with MAXISTAB™ Pure Power are essential to protecting the dry-cleaning system from corrosion and to prevent poor cleaning results. It is recommended that solvent stability be checked on a weekly basis. In cases where
contribuire a proteggere l’impianto di lavaggio dalla corrosione ed evitare cattivi risultati di lavaggio. Si consiglia di controllare il solvente con cadenza settimanale. In caso di cambi apportati al processo (parametri del sistema, aumentata quantità di capi immessa, ecc.) si consiglia di stringere la cadenza del test in modo tale da identificare sul nascere qualsiasi effetto negativo. I simboli di manutenzione sono obbligatori? Il D.Lgs. 6 settembre 2005 N° 206 CODICE DEL CONSUMO a norma dell’art. 7 della legge 29 luglio 2003 N° 229 rende obbligatoria l’informazione al consumatore tramite etichetta sulle modalità di manutenzione. Domande pervenute Perché i piumini durante l’indosso perdono le piume? Perché spesso dopo i lavaggi i clienti si lamentano che i giubbotti o piumini o piumoni tengono meno caldo? Quali sono gli interventi di manutenzione e pulizia da effettuarsi nelle macchine a percloro e la loro frequenza: ordinaria e straordinaria? Come è possibile valutare la bontà ed efficienza del mangano?
changes to the process have been made (system parameters, increase in volume of garments being processed, etc.) the recommendation is to test more frequently in order to detect any negative effects immediately. Are laundry care symbols required? The 6 September 2005 N° 206 CONSUMER CODE decree law pursuant to Art. 7 of the 29 July 2003 N° 229 law makes it mandatory to inform the consumer of laundry care methods through label symbols and markings. Questions received Why do down jackets lose their feathers during wear? Why do customers often complain that their down garments or quilts provide less warmth after laundering? What maintenance and cleaning steps should be carried out on PERC machines, and how often: scheduled and unscheduled maintenance How can the good qualities and efficiency of an ironer be evaluated?
MUSEO DELLE ETICHETTE Il capo non può essere lavato in alcun modo né ad acqua né a secco.
LART LABORATORIO ANALISI E RICERCA TESSILE 41012 Carpi (MO) - Via Vasco Da Gama, 2 - Tel. 059/645279 - Fax 059/621856 e-mail: lart@lartessile.it http://www.lartessile.it - Skype lartsrl
LABEL MUSEUM The garment cannot be cleaned at all, neither in water nor dry-cleaned.
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Abbonarsi a DETERGO conviene sempre; oggi più che mai, con questa rinnovata offerta. Perché DETERGO è lo strumento informativo indispensabile per chi opera nel settore Manutenzione del Tessile e Affini; ti offre, mese dopo mese, tutte le novità che possono migliorare il tuo lavoro e la sua redditività, leggi e normative, comportamento di tessili e capi confezionati, aggiornamenti operativi, notizie su capi difettosi, problemi di vita associativa. ON LINE GRATIS Per ricevere la Rivista in forma gratuita inviare una e-mail contenente dati anagrafici dell’azienda, comunicando l’intenzione di voler ricevere la rivista in formato elettronico. Inviare richiesta a: info@detergo.eu CARTACEO Per chi si abbona, DETERGO offre un abbonamento a prezzi super scontati Abbonamento per 11 numeri € 32,00 anziché € 42,00 Abbonamento per 22 numeri € 54,00 anziché € 84,00 (Per chi è già abbonato, l’abbonamento sottoscritto avrà inizio al termine dell’abbonamento corrente. L’abbonamento alla rivista decorre dalla data della sottoscrizione) Queste le modalità di pagamento: Deterservice - Via Angelo Masina, 9 - 20158 Milano BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA - IT 11 C 05387 01609 000001504285
In Italia sono fuorilegge da anni, ma ci sono ancora lavasecco a circuito aperto Come sapete sono riprese in SOSE, la società che elabora gli studi di settore, le riunioni per la verifica del prototipo per l’aggiornamento degli studi di settore. Da anni Confartigianato ANIL in occasione di tali riunioni chiede che dallo studio venga tolta dall’elenco dei macchinari la voce “macchine lavasecco a circuito aperto”, perché essendo fuori norma non devono più essere presenti nelle lavanderie. Da anni la risposta che Confartigianato ANIL riceve è che non può essere tolta la voce perché viene barrata (viene indicato il possesso di tale macchinario) da parte di diversi titolari di lavanderie. Quest’anno sono stati ben 955 i titolari di lavanderie che hanno dichiarato (autodenunciandosi) che utilizzano ancora macchine lavasecco a circuito aperto. Questo significa che ci sono 955 imprenditori e loro familiari, perché sappiamo che le lavanderie sono aziende prevalentemente a gestione familiare, e dipendenti che quotidianamente respirano i residui di percloroetilene (PCE) usato nelle fasi di lavaggio a secco. La macchina a “circuito aperto”, come tutti sanno, ha un ventilatore per la produzione di aria calda che investe gli indumenti impregnati di solvente; l’aria calda ricca di solvente viene quindi immessa nel condensatore in cui il solvente torna allo stato liquido e viene ripompato nel serbatoio, tutto questo con enormi dispersioni di sostanza chimica nell’ambiente.
Quando si è cominciato a dover sostituire le macchine per il lavaggio a secco a circuito aperto con quelle a circuito chiuso, abbiamo tutti sentito parlare di danni ambientali e del fatto che le attività svolte dai nostri genitori per anni fossero state altamente inquinanti per l’ambiente, ma temo che quei circa mille operatori non abbiano ancora ben compreso quanto dannose siano le esalazioni di percloroetilene per loro stessi e per i poveri clienti che entrando in lavanderia sono costretti a fare un pericolosissimo aerosol. Fortunati, però, quei 955 dal momento che appare chiaro che apparati dello Stato non dialoghino tra loro. Nell’era di internet in cui l’informatica tutto può, nessuno ha pensato di mettere in comunicazione chi ha le informazioni con chi deve effettuare i controlli. Dunque l’Agenzia delle Entrate sa che ci sono macchine fuori norma e non lo comunica alle locali ARPA, organi comunque dell’apparato statale, ancorché provinciali, preposti alla verifica ed al controllo della corretta tenuta del piano di gestione dei solventi. Questa esperienza mi ha ancora più convinto, se mai ce ne fosse stato bisogno, che l’ANIL Confartigianato deve continuare a sensibilizzare gli operatori sui temi della tutela ambientale e della sicurezza sul luogo di lavoro, non dando mai per sufficientemente acquisite dagli associati tutte le informazioni connesse a queste tematiche.
VITO CARONE Presidente CONFARTIGIANATO ANIL
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Notizie dal Territorio
“Gestiamo bene la nostra lavanderia” Imprenditori da tutta la Regione al seminario di Confartigianato Il pulitintore è un lavoro da professionisti e per imparare a gestire al meglio la propria lavanderia numerosi imprenditori del settore provenienti da tutte le Marche hanno preso parte al seminario a tema organizzato da Confartigianato ANIL Marche. Il seminario “Gestiamo bene la nostra lavanderia” si è tenuto presso la sede direzionale Confartigianato di Ancona in via Fioretti 2/A ed è stato realizzato grazie alla collaborazione delle aziende Tausoft e Aplav. Stefano Caranti della ditta Tausoft e Michele Lucidi dell’azienda Aplav hanno presentato nei dettagli un nuovo sistema gestionale per le pulitintolavanderie. Un metodo operativo che permette un management avanzato della propria attività e ne promuove l’immagine per venire incontro alle aspettative di una clientela sempre più attenta ed esigente. Alla conclusione dei lavori Katia Sdrubolini, Presidente Regionale Confartigianato Anil, ha espresso la sua soddisfazione per il buon esito della giornata di formazione, sottolineando che fare il pulitintore è un lavoro da professionisti e come tale richiede una tecnologia sicura,
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affidabile, efficiente nel rispetto delle persone e dell’ambiente. Inoltre ha sottolineato che non si può più pensare di poter svolgere la propria attività senza guardare con attenzione al mondo che ci circonda, con tutte le sue continue novità. Normative che cambiano, nuovi tessuti che richiedono modalità diverse di manutenzione, tecnologia che incalza con nuove offerte di macchinari, prodotti e servizi, regole che mutano, rappresentano un panorama impegnativo per un piccolo imprenditore. Ecco perché risulta molto importante il ruolo svolto dalla Confartigianato nell’assistere le aziende in tutte le loro esigenze. La formazione continua e l’aggiornamento professionale sono oggi, per tutti i settori imprenditoriali, le due facce di un’unica medaglia. Per questo sulla spinta degli esiti positivi degli incontri che nel corso degli anni hanno permesso agli artigiani di aggiornarsi e crescere, la categoria pulitotintolavanderie continua il suo percorso formativo, con una serie di appuntamenti dedicati al settore per conoscere insieme tutte le novità che interessano la categoria.
Notizie Sindacali
Conclusi i lavori del tavolo per la revisione dello Studio di Settore Lavanderie Come noto, sono ripresi i tavoli per la revisione degli Studi di Settore tra i quali quello delle pulitintolavanderie. Si è iniziato con la presentazione del prototipo dello studio di settore che riguarda le attività delle lavanderie industriali e delle lavanderie cosiddette tradizionali. Attività 96.01.20 - Altre lavanderie, tintorie Il prototipo è stato costruito sulla base dei dati relativi al periodo di imposta 2011 e riferiti a 14.627 soggetti che hanno compilato il modello. Per la formazione dei cluster classi di analisi, sono stati utilizzati i seguenti fattori discriminanti: • prestazioni effettuate • tipologia di lavaggio • tipologia di tariffa applicata • numero di giorni di apertura all’anno • localizzazione • dimensione.
Sulla base dell’analisi discriminante, sono stati individuati 10 cluster. Confartigianato ANIL nel corso delle due riunioni ha ribadito la particolare situa-
zione economica in cui versa l’intero settore e le modifiche in atto che stanno trasformando le attività svolte dalle Lavanderie. Per esempio sempre più la fase del lavaggio a secco, a causa degli elevati costi e della diminuzione dei capi da trattare, tende ad essere esternalizzata. Ne deriva in conseguenza che molte lavanderie o si specializzano nel lavaggio a secco o abbandonano tale fase dell’attività specializzandosi nel lavaggio ad acqua. Altra particolare attenzione posta da Confartigianato è stata verso l’attività di self service rientrante nello studio. Lo studio di settore non è in grado ovviamente di rilevare fenomeni di concorrenza sleale. Lo Studio dovrebbe però essere in grado di individuare con maggiore precisione le attività di self-service e tenerle distinte dalle altre lavanderie. A tal fine si è ottenuto che il quadro D del prossimo modello, dove devono essere riportati gli elementi specifici dell’attività, prevederà tra le prestazioni effettuate un nuovo rigo relativo al “lavaggio self-service” con l’indicazione della percentuale dei ricavi. Nel caso in cui tale percentuale sarà pari al 100% non sarà possibile dichiarare altre attività come stirare, lavare a secco, ecc., attività tipiche delle pulitotintolavanderia. In caso contrario è stata fatta richiesta di far scattare un “alert” di avviso per ulteriori verifiche.
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Notizie Sindacali
Il Sistri riparte. E Confartigianato continua la battaglia per abolirlo Tra le priorità che Confartigianato porrà al nuovo Esecutivo c’è l’abrogazione del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali che il Governo Monti ha riattivato, nonostante in questi ultimi 3 anni non abbia funzionato Il Sistri riparte. La decisione è arrivata implacabile con la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale del 19 aprile, del Decreto del Ministero dell’Ambiente che fissa le tappe di entrata in vigore del sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali. Per le imprese con oltre 10 dipendenti, per i trasportatori e i gestori di rifiuti pericolosi, si parte il 1° ottobre 2013, ma già dal 30 aprile inizia la fase di allineamento del sistema cioè la verifica dell’attualità dei dati e delle informazioni trasmesse dalle imprese e il loro eventuale aggiornamento. Per le imprese fino a 10 dipendenti, invece, il Sistri diventerà operativo dal 3 marzo 2014, ma il 1° ottobre 2013 inizierà la fase di allineamento. Non è bastata nemmeno l’inchiesta giudiziaria aperta nei giorni scorsi sulla società che ha gestito il meccanismo della tracciabilità dei rifiuti a far cambiare idea all’ex Ministro
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dell’Ambiente Corrado Clini, convinto che il Sistri sia il modo migliore per monitorare i rifiuti pericolosi. E così ha dato il via libera all’infernale sistema che, negli ultimi 3 anni, ha costretto gli imprenditori italiani a sprecare tempo e denaro, ma non ha mai funzionato. Se l’obiettivo del Sistri è ovviamente condivisibile, controllare la produzione e lo smaltimento dei rifiuti pericolosi per sottrarli al traffico illegale delle ecomafie, pessimo si è rivelato lo strumento utilizzato. Confartigianato lo aveva denunciato fin dai primi tentativi di applicazione della tracciatura digitale dei rifiuti speciali lanciata nel gennaio 2010 dall’allora Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. Nelle intenzioni, le nuove regole dovevano rendere più semplici le procedure e gli adempimenti, riducendo anche i costi sostenuti dagli imprenditori. Nella realtà, invece, in questi 3 anni, le complessità sono aumentate insieme con gli oneri economici a carico delle aziende. E, cosa ancora più paradossale, non sono mai stati risolti i difetti di funzionamento dell’armamentario digitale del Sistri, la piattaforma informatica, le chiavette Usb, le scatole nere a
bordo dei camion. Tanto da rendere necessari ripetuti rinvii dell’applicazione sollecitati proprio da Confartigianato. Il risultato, oggi, è che oltre 300.000 imprenditori italiani hanno speso la bellezza di 250 milioni di euro per i contributi di iscrizione al Sistri, per l’acquisto delle chiavette usb e delle black box, a fronte di un sistema mai entrato in funzione. Ma questo non è servito a convincere il Governo ad azzerare tutto e ripensare un sistema di tracciabilità dei rifiuti semplice ed efficace. Una richiesta che Confartigianato ha ripetuto a chiare lettere in un acceso botta e risposta a mezzo stampa con il Ministro Clini nei giorni in cui il decreto di riattivazione è andato in Gazzetta Ufficiale. Artigiani e piccoli imprenditori hanno accusato il Governo di non compren-
dere le pesanti difficoltà in cui versa l’economia reale del Paese, difficoltà che un sistema assurdo come il Sistri non fa altro che aggravare. Ora, Confartigianato non si arrenderà. Anzi, nei giorni scorsi i rappresentanti delle piccole imprese hanno denunciato al Garante delle Pmi, Giuseppe Tripoli, le gravi criticità del Sistri e hanno chiesto di bloccarne il riavvio, in attesa di una completa riformulazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi. La battaglia contro il Sistri quindi, continua. Confartigianato è pronta ad altre iniziative di protesta per sollecitare il nuovo Governo a buttarsi definitivamente alle spalle il Sistri e creare un sistema di tracciabilità dei rifiuti fondato su criteri di trasparenza ed efficienza, di semplice utilizzo per le imprese, davvero efficace per il contrasto alle ecomafie.
L’appello di Rete Imprese Italia al nuovo Governo Auditorium Parco della Musica, Roma. È qui che i rappresentanti delle cinque organizzazioni, tra cui Confartigianato, che compongono Rete Imprese Italia si sono incontrati per l’assemblea nazionale della sigla che unisce piccoli imprenditori, artigiani e commercianti. Un momento di confronto, il primo pubblico con il nuovo governo, in cui il presidente di turno di Rete Imprese Italia, ha indicato le priorità per la crescita e consegnato nelle mani del Premier Enrico Letta e del ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, l’appello di Rete Imprese firmato da più di 200mila imprenditori e amministratori locali. “Perché è bene avere chiaro il quadro delle difficoltà straordi-
narie e delle vere e proprie emergenze con cui l’Italia si sta misurando - ha denunciato il Presidente dal palco della sala Sinopoli - soprattutto in una stagione segnata dall’incrocio tra la recessione più lunga e profonda della storia repubblicana e la crisi della politica e delle istituzioni”. Quattro le linee guida indicate da Rete Imprese Italia: fisco, credito, semplificazione, lavoro. Il tutto con un unico obiettivo, la crescita economica. “Perché, senza crescita non c’è futuro: non c’è occupazione e coesione sociale e territoriale, e neppure risanamento strutturale della finanza pubblica. Ed è altrettanto vero che non si può avere la crescita senza investimenti - ha aggiunto - per questo, sarebbe giusto chiedere all’Europa di non inserire gli investimenti pubblici produttivi nel computo dei saldi di bilancio. Lo ripetiamo: la rotta va invertita, in Italia e in Europa, insieme”. “Adesso tocca a voi” ha tuonato alla politica italiana il Presidente di turno di Rete Imprese Italia, perché le imprese, da sole, non ce la fanno più.
Per il pagamento della Tares stangata a fine anno Il Governo Monti ha prorogato per la seconda volta il pagamento della Tares. E così a dicembre arriverà un conto molto salato per la nuova imposta sui rifiuti. Confartigianato e Rete Imprese Italia chiedono che l’applicazione del tributo venga rinviata di 1 anno Un altro rinvio, questa volta a fine anno per il pagamento della Tares, la nuova imposta sulla gestione rifiuti. L’ha deciso il Governo Monti con un provvedimento che, di fatto, scarica a dicembre l’impatto di un tributo che si sommerà alle altre tasse da pagare, Imu, Irpef, Ires. Insomma, una stangata di fine anno che, soltanto per la Tares, dovrebbe far entrare nelle casse dello Stato almeno 1 miliardo di euro. Un obiettivo, questo, dichiarato dal Sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo, intervenuto sull’argomento nell’Aula del Senato. Infatti, con il conguaglio Tares di fine anno si pagherà la maggiorazione di 0,30 euro per metro quadro che finirà direttamente allo Stato a fronte, però, di servizi erogati dai Comuni. “Una sorta di patrimoniale mascherata da tributo” così l’hanno definita Confartigianato e Rete Imprese Italia che si preparano a chiedere il rinvio dell’applicazione della Tares a gennaio 2014 e il ripensamento complessivo dell’imposta che sulle imprese artigiane peserà con aumenti medi del 21% della tassazione sui rifiuti.
Senza considerare che l’introduzione della Tares non fa venir meno l’applicazione delle altre forme di prelievo fiscale sui rifiuti: la Tarsu, in vigore in 6.700 Comuni, e la Tia, applicata nei rimanenti 1.340 Comuni italiani. Ogni Comune definisce rate e modalità di incasso di questi due tributi. E a fine anno farà scattare appunto il conguaglio Tares che dovrebbe coprire quanto non si è versato con le prime rate di Tarsu e Tia. I Comuni avranno, poi, la facoltà di innalzare a 40 centesimi per metro quadro la maggiorazione di 30 centesimi che finirà nelle casse dello Stato. Insomma, un rebus fatto di complicazioni e di maggiori oneri sulle imprese e sui cittadini che Confartigianato chiede di sciogliere al più presto con un intervento normativo che sposti almeno al prossimo anno l’entrata in vigore della Tares. Nel frattempo, secondo la Confartigianato e Rete Imprese Italia, va ridisegnata radicalmente la struttura del tributo, riequilibrando il prelievo in funzione della reale produzione di rifiuti da parte delle imprese.
Vanilla, una vita da casalinga e un futuro da imprenditrice (modello)
GREEN POWER
Anche la televisione si è occupata della storia di una pensionata friulana, che ha investito il proprio patrimonio in una lavanderia selfservice fortemente “eco” Inventarsi imprenditrice modello della lavanderia a 68 anni, nel pieno della Crisi Globale, dopo una lunga e onorata “carriera” da casalinga. Imprenditrice modello sia per i bilanci che per l’impronta decisamente “green”, ecologicamente evoluta, data al proprio self service. Al punto da diventare testimonial da imitare nell’ambito di un workshop sulle nuove energie pulite, organizzato dall’Associazione Artigiani di Vicenza. È quanto accaduto a Vanilla Montico, signora friulana di San Vito al Tagliamento, la cui parabola familiare-economica si è rivelata così felice, e a suo modo unica, da attirare tempo fa anche le telecamere di Striscia la Notizia, perennemente a caccia, nel bene e nel male, di un’Italia che cambia. Nella vicenda c’è di mezzo anche un marito, Bruno Defend, incrollabile sostenitore della consorte, e un figlio, Walter, socio di un’azienda che sin dal nome “Green Box”, la dice tutta sulla propria vocazione a favore di progetti economici compatibili con l’Ambiente. “Proprio perché credo fortemente nei valori dell’Economia Verde, indispensabili per il nostro futuro – racconta Walter Defend – quando, assieme ai miei genitori, ho valutato come poter investire un piccolo patrimonio di famiglia, la scelta è caduta subito sulla lavanderia self service. Perché è un’attività di cui, nonostante la crisi, resta nel territorio un forte bisogno, legato alla vita e alle abitudini di nuclei familiari sempre più piccoli e bisognosi di servizi duttili, full-time, economicamente accessibili”. Su questi presupposti nasce nel 2009 Solar Wash, sorta in uno stabile di San Vito al Tagliamento. Paese in provincia di Pordenone, i cui 15mila abitanti esprimono all’epoca il bisogno di un servizio di lavanderia aggiornato ai tempi. Walter Defend lo coglie in pieno e, in sintonia con Stefano Giusti, suo socio alla Green Box, propone ai propri genitori, in particolare alla madre, di lanciarsi in
questa nuova avventura. Il resto è storia, anzi “cronaca”. Basandosi su un progetto fortemente “eco”, a cominciare dall’energia fotovoltaica impiegata, e dai dispositivi che recuperano il calore prodotto dalle macchine, Vanilla Montico apre la propria partita Iva. Dopodiché formula un progetto così ecologicamente innovativo, con il suo 70% di energie rinnovabili, da avvalersi di agevolazioni fondamentali, come il 55% di detrazioni all’epoca previste in Italia per attività del genere. Il risultato è a dir poco strepitoso. E sintetizza la sua caratura economica nei 180mila euro di finanziamento ammortizzati in appena quattro anni di attività. Arrivando a un presente in cui, con il suo orario di apertura dal mattino presto fino a sera inoltrata, Solar Wash si è rivelato quel self service di cui la popolazione di San Vito esprimeva un così forte bisogno. La speranza è ora in un’Italia in cui presto la bella storia della signora Vanilla e del suo self service Solar Wash diventi la giusta “parabola” di un’Italia che vuole cambiare solo in meglio. Stefano Ferrio
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Simboli di manutenzione tessile in Europa Textile care symbols in Europe LAVAGGIO AD ACQUA / WASHING Lavaggio normale
Lavaggio normale
Lavaggio delicato
Normal process
Normal process
Mild process
Lavaggio normale
Lavaggio delicato
Lavaggio molto delicato
Normal process
Mild process
Very mild process
Lavaggio normale
Lavaggio delicato
Lavaggio molto delicato
Normal process
Mild process
Very mild process
Lavaggio a mano temperatura massima 40°C
Non lavare
Do not wash Wash by hand maximum temperature 40°C
I numeri all’interno della vasca indicano la temperatura massima consentita
The numbers in the washing tub specify the maximum temperature
CANDEGGIO / BLEACHING Qualsiasi candeggiante
Any bleaching agent allowed
Solo candeggiante a base di ossigeno. Non utilizzare candggianti a base di cloro
Non candeggiare
Do not bleach
Only oxygen/non-chlorine bleach allowed
ASCIUGATURA / DRYING Possibilità di utilizzare essiccatoi con temperatura normale (80°C)
Possibilità di utilizzare essiccatoi con temperature basse (60°C)
Tumble drying possible normal temperature 80°C
Tumble drying possible lower temperature 60°C
Asciugare il capo su filo dopo estrazione acqua in eccesso
Asciugare il capo senza estrazione acqua in eccesso per sgocciolamento
Asciugare il capo su piano orizzontale dopo estrazione acqua in eccesso
Drip line drying
Flat drying
Asciugare il capo su filo lontano da luce solare
Asciugare il capo senza estrazione acqua in eccesso per sgocciolamento, lontano da luce solare
Non utilizzare essiccatoi
Do not tumble dry
Line dry
Asciugare il capo su piano orizzontale senza estrazione acqua in eccesso, per sgocciolamento
Line drying in the shade Drip flat drying
Asciugare il capo su piano orizzontale dopo estrazione acqua in eccesso, lontano da luce solare
Drip line drying in the shade
Asciugare il capo su piano orizzontale senza estrazione acqua in eccesso, per sgocciolamento lontano da luce solare
I puntini posizionati all’interno del simbolo base indicano la massima temperatura utilizzabile per l’asciugatura. Le barre indicano il tipo e la posizione del processo di asciugatura naturale
Drip flat drying in the shade
The numbers of dots indicates the severity as regards to temperature of the tumble drying process. The lines indicate type and position of the natural drying process
Flat drying in the shade
Simboli di manutenzione tessile in Europa Textile care symbols in Europe FERRO / IRONING Temperatura max fero da stiro 200°C
Temperatura max fero da stiro 150°C
I puntini all’interno del simbolo di base indicano la temperatura massima utilizzabile per la stiratura
Iron at maximum sole plate temperature 200°C
Iron at maximum sole plate temperature 150°C
The number of dots indicates the severity as regards to temperature of the hand iron
Temperatura max ferro da stiro: 110°C Porre attenzione al vapore che potrebbe causare danni* Iron at maximum sole plate temperature 110°C Steam may cause damage*
Non stirare
Do not iron
*La stiratura a vapore può danneggiare il capo in modo permanente
*Steam ironing may cause irreversible damage
LAVAGGIO PROFESSIONALE / PROFESSIONAL TEXTILE CARE Lavaggio professionale a seccociclo normale
Lavaggio professionale a seccociclo delicato
Lavaggio professionale a seccociclo normale
Professional dry cleaning normal process
Professional dry cleaning mild process
Professional dry cleaning normal process
Lavaggio professionale a seccociclo delicato
Non lavare a secco
Do not dry clean Professional dry cleaning mild process
Le lettere all’interno dei cerchi indicano il solvente che può essere utilizzato(P - F) o il lavaggio professionale ad acqua (W)*
The letters within the circle specify the solvents that can be used (P - F) or the wet cleaning process (W)*
Lavaggio professionale ad acquaciclo normale
Lavaggio professionale ad acquaciclo delicato
Professional wet cleaning normal process
Professional wet cleaning mild process
Lavaggio professionale ad acquaciclo molto delicato
Non lavare con processo di lavaggio professionale ad acqua
Professional wet cleaning very mild process
Do not wet clean
*Osservazioni generali: la barra al di sotto del cerchio indica il ciclo delicato (es. per capi delicati) La doppia barra indica un ciclo molto delicato.
*General remarks: the bar under the care symbols indicates a mild process (e.g. for easy care articles) The double bar symbolizes a very mild process
Elenco iscritti all’Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili Members to the Textile Care Suppliers’ Association MACCHINARI MACHINERY Aziende produttrici e filiali di produttori esteri Manufactoring companies and subsidiaries of foreign manufacturers DALMON S.r.l. Via San Benedetto, 24 36016 THIENE VI ELECTROLUX PROFESSIONAL S.p.A. Viale Treviso, 15 33170 PORDENONE PN FIRBIMATIC S.p.A. Via Turati, 16 40010 SALA BOLOGNESE BO GRANDIMPIANTI I.L.E. Ali S.p.A. Via Masiere, 211 c 32037 SOSPIROLO BL GIRBAU ITALIA S.r.l. Via delle Industrie, 29 e 30020 MARCON VE IGOL BOILER S.r.l. Via Sant'Eufemia, 35 25135 BRESCIA BS ILSA S.p.A. Via C. Bassi, 1 40015 SAN VINCENZO DI GALLIERA BO IMESA S.p.A. Via degli Olmi, 22 - II° Z.I. 31040 CESSALTO TV INDEMAC S.r.l. Zona Ind.le Campolungo 63100 ASCOLI PICENO ITALCLEAN S.r.l. Via Ossola, 7 40016 SAN GIORGIO DI PIANO BO JENSEN ITALIA S.r.l. Strada Provinciale Novedratese, 46 22060 NOVEDRATE CO KANNEGIESSER ITALIA S.r.l. Via Cesare Pavese, 1/3 20090 OPERA MI LAVASTIR S.r.l. Contrada Motta 87040 CASTROLIBERO CS MAESTRELLI S.r.l. Via Stalingrado, 2 40016 SAN GIORGIO DI PIANO BO MIELE ITALIA S.r.l. Strada Circonvallazione, 27 39057 APPIANO SULLA STRADA DEL VINO BZ MONTANARI S.r.l. ENGINEERING CONSTRUCTION Via Emilia Ovest, 1123 41100 MODENA MO PIZZARDI S.r.l. Via Nino Bixio, 3/5 20036 MEDA MI REALSTAR S.r.l. Via Filippo Turati, 5 40010 SALA BOLOGNESE BO
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