Altro Rinascimento a cura di Enrico Parlato RASSEGNA STAMPA
«Arte medioevale e moderna» • novembre-dicembre 2017
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Arte
PIETRO TOESCA E LA MADO ALTRO RINASCIMENTO. IL
GIOVANE
FILIPPO LIPPI
C e n t ’a n n i f a , d u r a n t e u n a r i c o g n i zione nella chiesa suburbana di S a n t a M a r i a Va l ve r d e a Ta r q u i n i a , a l l o r a C o r n e t o , l o s t o r i c o d e l l ’a r t e P i e t r o To e s c a r i c o n o b b e u n a t a vo l a con Madonna con il Bambino quale opera del pittore carmelitano fra’ Filippo Lippi (Firenze 1406, Spoleto 1 4 6 9 ) ; l ’o p e r a i n q u e s t i o n e è o g g i c o n s e r va t a n e l l e c o l l e z i o n i d e l M u s e o d i Pa l a z z o B a r b e r i n i a R o m a . Il dipinto in mostra è messo a conf r o n t o c o n a l c u n i l a vo r i d e l l o s t e s s o Lippi e con altri di Masaccio (San P a o l o , 1 4 2 0 , c o n s e r va t o a P i s a n e l Museo di San Matteo) e di Donatello ( S p i r i t e l l o c e ro f o ro , 1 4 3 5 - 1 4 3 7 , c o n s e r va t o a l M u s é e J a c q u e m a r t - A n d r é d i Pa r i g i ) . L a M a d o n n a d i Ta rq u i n i a di Lippi è fondamentale, perché documenta il passaggio dalla fase iniziale d e l l ’a u t o r e a l l ’o m b r a di Massaccio alle novità introdotte da D o n a t e l l o n e g l i a n n i Tr e n t a d e l X V secolo. In quel torno di anni Filippo Lippi matura uno stile personale, sofisticato, caratterizzato da linee eleganti e da cromie sensuali. Egli è vo c e f u o r i d a l c o r o ; s i f e c e n o t a r e per la soavità delle Madonne e per la grazia sensuale che influenzò fort e m e n t e l ’a l l i e vo S a n d r o B o t t i c e l l i e il figlio Filippino. A un certo punto della sua carriera infatti il pittore carmelitano opera uno scarto e sovve r t e l e s e ve r e p r o s p e t t i ve e u c l i d e e
E LA
M ADONNA
DI
TARQUINIA, Roma, Gallerie Nazio
brunelleschiane e masaccesche con s p a z i a l i t à i m p r e ve d i b i l e e m u t e vo l e . L a m o s t r a s i s o f f e r m a a n c h e s u l l a f igura del committente, il cardinale c o r n e t a n o a r c i ve s c o vo d i F i r e n z e G i o va n n i Vi t e l l e s c h i : f u e g l i a f a r costruire il palazzo di famiglia nella città laziale; sono esposti in mostra il suo ritratto in xilografia da un t e s t o d i Pa o l o G i o v i o , u n a t a vo l a d a lui commissionata al pittore umbrom a r c h i g i a n o B a r t o l o m e o d i To m maso da Foligno (San Francesco rinuncia ai beni paterni, 1420-1430, c o n s e r va t o a U r b i n o n e l l a G a l l e r i a Nazionale delle Marche) e un reliq u i a r i o d ’a r g e n t o , a n c h ’e s s o c o m missionato dallo stesso prelato. La p a r t e p r i n c i p a l e d e l l ’e s p o s i z i o n e è dedicata al Lippi e alla situazione artistica a Firenze nel quarto decennio del XV secolo, con le forti inf l u e n z e m a s a c c e s c h e , d o ve s o n o messi a confronto la Madonna di Filippo Lippi con alcune opere degli esordi dello stesso artista fiorentino e c o n l a vo r i d i D o n a t e l l o . I n o c c a sione della presente esposizone è s t a t a a c c e r t a t a a n c h e l a p r o ve n i e n z a e l ’o r i g i n a l i t à d e l l a c o r n i c e , f o r s e progettata dallo stesso artista carm e l i t a n o : t r a t t a s i d i l a vo r o g o t i c h e g g i a n t e d i g u s t o ve n e t o , n é u n falso, né una pastiche, ma coerente c o n l a t a vo l a . Luigi Silvi
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Arte
MADONNA DI TARQUINIA Gallerie Nazionali Barberini Corsini, Palazzo Barberini
Filippo Lippi (Firenze 1406, Spoleto 1469), Madonna di Tarquinia, 1437, olio su tavola, cm 151 x 66, Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma – Palazzo Barberini e Galleria Corsini.
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Arte
Masaccio (Tommaso di ser Giovanni di Mone Cassai detto) (Castel San Giovanni in Altura 1401, Roma 1428), San Paolo, 1426, olio su tavola, cm 58,5 x 33,5, Pisa, Museo Nazionale di San Matteo.
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Arte
Filippo Lippi (Firenze 1406, Spoleto 1469) o Masaccio (Tommaso di ser Giovanni di Mone Cassai detto) (Castel San Giovanni in Altura 1401, Roma 1428), Giovane santo carmelitano, 1426, olio su tavola, cm 40 x 14, Berlin, Gemäldegalerie.
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Filippo Lippi (Firenze 1406, Spoleto 1469), Madonna con Bambino, sette angeli e santi Alberto da Trapani, Michele Arcangelo, Bartolomeo, 1430 ca, olio su tavola, cm 43,7 x 34,3, Empoli, Museo della Collegiata di Sant’Andrea.
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Arte
Filippo Lippi (Firenze 1406, Spoleto 1469), Annunciazione, 1440 ca, olio su tavola, cm 63.8 x 25,1 (anta sinistra) 63,8 x 25,4 (anta destra), New York, The Frick Collection.
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Arte
Filippo Lippi (Firenze 1406, Spoleto 1469), Madonna con Bambino, santi Giovanni Battista e Ansano (?) e donatore, 1430-33, olio su tavola, cm 63,8 x 29,8, Cambridge, Fitzwilliam Museum.
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Arte
Filippo Lippi (Firenze 1406, Spoleto 1469), Annunciazione con donatori, 1440 ca, olio su tavola, cm 155 x 144, Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma – Palazzo Barberini e Galleria Corsini.
Donatello (Donato di Niccolò di Betto Bardi detto) (Firenze 1386, Firenze 1466), Spiritello ceroforo, 1436 ca, bronzo con tracce di doratura, cm 60,5 x 41 x 24, Paris, Musée Jacquemart-André.
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Bartolomeo di Tommaso (Foligno 1408, 1454), San Francesco rinuncia ai beni paterni, 1420-1430, olio su tavola, cm 23,3 x 14,7 Urbino, Galleria Nazionale delle Marche.
«Il Giornale dell’Arte» • 16 novembre 2017
WWW.GIORNALEDELLARTE.COM
Data
16/11/2017
ROMA
Filippo Lippi, quel giovane elegante
Una piccola mostra per il centenario della scoperta di Toesca
Roma. Dal 17 novembre al 18 febbraio Palazzo Barberinipropone «Altro Rinascimento: il giovane Filippo Lippi e la Madonna di Tarquinia» (catalogo Officina Libraria), un affondo molto preciso sulla prima produzione del frate fiorentino (Firenze, 1406-Spoleto, 1469) che fu uno dei padri della pittura moderna. A curarla un conoscitore del pittore, Enrico Parlato, docente all’Università di Viterbo ed esperto di Quattrocento romano, antiquaria e riscoperta dell’antico. La mostra celebra il centenario della riscoperta della tavola del Lippi, ritrovata da Pietro Toesca a Santa Maria di Valverde di Corneto, nome medievale di Tarquinia, nel 1917. Attorno alla tavola del 1437,
datata nel cartiglio alla base del trono e che rappresenta uno dei pochi punti fermi del suo catalogo, si costruisce la mostra, piccola ma ben curata, che illustra gli anni in cui, tra l’influenza di due giganti come Masaccio e Donatello, fra Filippo si inventò uno stile elegante e molto personale. Con Madonne di rara bellezza e sensualità di linea e di incarnato, che negli anni Sessanta del Quattrocento influenzeranno il suo allievo Sandro Botticelli, non esente dalla passione del maestro per l’altro sesso. Scrive il Vasari: «dicasi ch’era tanto venereo, che vedendo donne che gli piacessero, se le poteva avere, ogni sua facultà donato le arebbe; e non potendo, per via di mezzi, ritraendole in pittura, coi ragionamenti la fiamma del suo amore intiepidiva». Tre le sezioni: la prima con i documenti originali dell’Archivio Centrale dello Stato relativi al riconoscimento del capolavoro da parte di Toesca; la seconda incentrata sulla figura del committente, l’animoso e astuto (così lo definì il Machiavelli) cardinale e condottiero Giovanni Vitelleschi, con un reliquario e una tavola di Bartolomeo di Tommaso; la terza dedicata al pittore con una manciata di capolavori: la «Madonna di Tarquinia» a confronto con altre tavole del Lippi, le due Annunciazioni di Palazzo Barberini e della Frick Collection, la «Vergine col Bambino, san Giovanni Battista e san Gregorio» del Fitzwilliam Museum di Cambridge, la «Madonna in trono tra angeli e santi» da Empoli e un «Santo Carmelitano» da Berlino, di cui Enrico Parlato sposa l’attribuzione, oltre allo «Spiritello portacero» di Donatello del Musée Jacquemart-André di Parigi (la vicinanza al Gesù bambino della «Madonna di Tarquinia» è evidente) e il «San Paolo» di Masaccio da Pisa. Tra le novità la scoperta, che qui si documenta, dell’originalità della cornice.
«Corriere della Sera» • 17 novembre 2017
17-NOV-2017 da pag. 14
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile
«la Repubblica» • 17 novembre 2017
17-NOV-2017 da pag. 29
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile
«Il Venerdì», supplemento settimanale de «La Repubblica» • 17 novembre 2017
17-NOV-2017 da pag. 103