Castelluccese

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p a s q u a l e

c a c c h i o

castelluccese grammatica rimario vocabolario toponomastica della lingua di Castelluccio Valmaggiore (FG)


Castelluccio Valmaggiore (630 m., alle pendici del monte CornacCastelluccio Valmaggiore (630 m., alle pendici del monte Cornacchia, chia, 1152 m.) è con Faeto e Celle di San Vito uno dei tre comuni della 1152 m.) è con Faeto e Celle di San Vito uno dei tre comuni della provinprovincia di Foggia che si affacciano sull’alta valle del Celone. cia di Foggia che si affacciano sull’alta valle del Celone. Le sue origini risalgono all’XI sec., quando si formò un primo Le sue origini risalgono all’XI sec., quando si formò un primo nunucleo attorno alla torre bizantina costruita nel 1019 dal catapano Bacleo attorno alla torre bizantina costruita nel 1019 dal catapano Basisilio Boioannes e occupata nei secoli successivi da Normanni, Angioini lio Boioannes e occupata nei secoli successivi da Normanni, Angioini e e Aragonesi; ma resti romani del III-II sec. a. C. documentano origini Aragonesi; ma resti romani del III-II sec. a. C. documentano origini più più antiche. Nel 195 fu abbattuta la chiesa madre del XVII sec., di cui antiche. Nel 195 fu abbattuta la chiesa madre del XVII sec., di cui resta resta l’altare maggiore in stile barocco. l’altare maggiore in stile barocco. Ancora pittoresco è il centro storico, circondato una volta da Ancora pittoresco è il centro storico, circondato una volta da mura mura di cui restano alcune arcate. Caratteristici alcuni edifici (palazzo di cui restano alcune arcate. Caratteristici alcuni edifici (palazzo Paolella, Paolella, palazzo del Conte, villa Patella), la chiesa e il monastero di palazzo del Conte, villa Patella), la chiesa e il monastero di Santa Maria Santa Maria e, lungo il corso del Celone, i resti di mulini ad acqua. e, lungo il corso del Celone, i resti di mulini ad acqua. Fiorente fino agli anni ‘60 del secolo scorso la lavorazione della Fiorente fino agli anni ‘60 del secolo scorso la lavorazione della pietra a nummuliti, per la costruzione di portali non solo castelluccesi. pietra a nummuliti, per la costruzione di portali non solo castelluccesi. Il castelluccese è una lingua locale che, lontana dall’essere una versione grossolana dell’italiano, ha una storia altrettanto lunga e, pur non avendo lasciato testimonianze letterarie, è una lingua a tutti gli effetti. Nel lessico troviamo termini osci (pescone sasso), spagnoli (abbasce giù), longobardi (pacche metà parte), francoprovenzali (auanne quest’anno), oltre che latini (craje domani, taure toro) e greci (rachene tela, cata presso); nella morfologia le desinenze ‘-ase’ ed ‘-èse’ potrebbero derivare dall’aoristo greco; l’uso sistematico del dimostrativo codesto (quisse, quèsse, ‘ssu, ‘ssa, ‘ssi) e dell’imperativo negativo col gerundio invece che con l’infinito (nne jènne non andare) collocano il castelluccese nell’area campano-molisana dei Monti Dauni, con non poche influenze del pugliese settentrionale per la presenza di ‘gghje’ al posto del napoletano ‘glie’ (agghje aglio, pagghje paglia) e del salentino-siciliano per la presenza della doppia ‘dd’ nel trattamento della ‘ll’ (jadde gallo, pèdde pelle). Con quasi tutti i dialetti dell’area altomeridionale condivide la onnipresente ‘e’ atona, l’assimilazione (quanne quando), l’anaptissi (èreve erba), la metatesi (crape capra), la metafonia (pujene > pojene pugno > pugni) e numerosi altri fenomeni linguistici.

In copertina: Monte Felice e scultura in pietra locale


Pasquale Cacchio

Castelluccese Grammatica rimario vocabolario toponomastica della lingua di Castelluccio Valmaggiore (FG)


a mio padre che mi trascriveva parole e frasi su foglietti, ritagli e bigliettini

© Pasquale Cacchio 2013 via Porta del Pozzo 40 71020 Castelluccio Valmaggiore (FG) tel. 0881972125 cell. 328 9366051 e-mail pasqualecacchio@hotmail.com http://pasquale75321.wordpress.com


Sommario In difesa del dialetto 7 Presentazione 11 Abbreviazioni 13 Legenda 14 Trascrizione 15 Grammatica 17 1. Fonologia 19 2. Morfologia 29 3. Sintassi della proposizione 53 4. Sintassi del periodo 56 5. Diacronia e sincronia 59 6. Etimologie notevoli 64 7. Versificazione 69 Rimario 75 rime in -a 77 rime in -e 85 rime in -i 91 rime in -o 95 rime in -u 100 Vocabolario castelluccese - italiano 105 Vocabolario italiano - castelluccese 319 Toponomastica 387 Testo del "Figliul prodigo" 392 Bibliografia 395 Carte dei dialetti altomeridionali 397


Ringraziamenti Ringrazio le signore Giovanna Pettella, Pina Letizia Cacchio, Giovanna Pompa, Carmela Giannetta, Giovanna D’Angelico, Marinella Caporaso, Lella Nazzaro, Carmela Panella, Maria Pia Ziccardi, Maria Vetere Incoronata Caporaso, Carmela Caruso, Adele Coppolella, Marta Perrini, Maria D’Angelico, Lorella Leone, Lina Mucciacito, Maria Pina Sereno, Leonarda Pompa, Donata Caporaso, Rocchina Donatelli, Antonietta Ricci, Maria Sereno, Chiara Basso, Giulia Guerrini, Giovanna Giovanniello, Maria Carmela Caruso, Rocchina Checchia, Dina Pompa, Pettella Giuseppina Consiglia, Titina Campanaro, Claudia Campanaro, Maria Petruzzelli, Maria Coppolella, Maria Grazia Serena, i signori Giovanni Sereno, Ernesto Giannetta, Renzo Pompa, Donato Pompa, Giovanni Panella, Michele Panella, Nicola Panella, Angelo Pompa, Giovanni Manna, Rocco Campanaro, Gennaro Serena, Giovanni Marchese, Livio Coppolella, Antonio Coppolella di Bruno, Giacomo Coppolella, Mariano Ziccardi, Marco Lepore, Antonio D’Angelico, Antonio Manna, Carlo Riccio, Antonio Caporaso, Antonio Petitti, Carmelo Giannetta, Giovanni Panella, Danilo Salvatore, Leonardo D’Angelico, Tony Campanaro, Antonio Caruso, Giacomo Campanaro, Antonio Stellabotte, Rocco Caporaso, Oreste Magno, Antonio Ziccardi, Donato Petruzzelli, Rocco Petruzzelli, Donato Errico, Michele Manetti, Fernando Loiacono, Franco Stango, Carmelo Guerrini, Raffaele Riccio, Franco Sereno, Giuseppe

Antonio D'Apollo, Donato D’Apollo, Maurizio Donato, Donato Marchese di Giuseppe, Donato Marchese di Antonio, Giuseppe Petitti, Giulio De Santis, Donato Squeo, Delfino Caruso, Antonio De Santis, Michele D’Agnello, Rocco Della Santa, Roberto Campanaro, Giovanni Checchia, Antonio Squeo, Donato Squeo, Rocco Caporaso di Vito, Michele D'Angelico, Erloni Antonio, Gennaro Caporaso, Gino Cantatore, Rocco Pompa, Donato Campanaro (D'Apollo), Rocco Ziccardi e quanti rispondono pazientemente ai miei interrogativi, il geom. Rocco Pompa per la raccolta dei toponimi, Giovanni Sereno per la traduzione della parabola del figliuol prodigo, Gaetano Mari per i numerosi suggerimenti lessicali, il prof. Giovanni Agresti dell'Università di Teramo per i chiarimenti su alcuni fenomeni consonantici, e, su alcune etimologie, il dialettologo Francesco Granatiero e lo scrittore Giuseppe Osvaldo Lucera, Mariafranca Ziccardi, Angelo Pompa, Serafina Manna, Maria Grazia De Santis, Maria Pina Sereno, Luciano Pannese, Marta Perrini, Giovanna Campanaro, Beatrice De Santis, Flavia Padalino, Claudio Di Paolo, Annalisa Pannese e soprattutto Rocchina L’Erario per la stampa e la rilegatura dell'edizione 2007, e infine Anna Rita Caporaso per l'inserimento dei proverbi.


In difesa del dialetto quella grazia che non si può trarre se non da un dialetto popolare Giacomo Leopardi Zibaldone 43 Si può considerare prossima la fine dei dialetti. [...] Meglio registrarli nel migliore dei modi finché possibile. C. Segre, Enciclopedia Europea, Milano 1978, vol VI, p. 396.

Scompaiono parole e cose, scompaiono aneddoti, detti e proverbi e con essi i frammenti della sapienza del mondo. In nome di un unico modo di chiamare e di dar senso alle cose, univoco, chiaro, efficiente. Così si pensa. In pochi decenni sono state spazzate via lingue e dialetti in ogni parte del mondo. Non hanno avuto la sorte, come il greco e il latino, l’ebraico e il fenicio..., di trasformarsi, ramificarsi o decomporsi in altre lingue durante l’incontro e lo scontro di culture nel corso dei secoli e dei millenni. No, adesso la loro scomparsa è talmente veloce che gli studiosi non hanno il tempo di raccoglierne le ultime testimonianze, rischiando così di non avere che scarni campioni su cui esercitare le indagini linguistiche. In Italia i dialetti sopravvivono ancora, ma sembra che il loro destino sia segnato. Eppure i dialetti, meglio delle lingue nazionali, conservano storie di parole e cose, sono testimoni di antichissimi scambi culturali, sono, più delle fonti storiche scritte, dei formidabili documenti di parentele culturali tra popoli apparentemente distanti tra loro, come traci e celti, micenei ed etruschi, egizi e greci; raccolgono il patrimonio della memoria orale, senza la quale scompare ogni forma di cultura, essendo la tradizione scritta, datata pochi millenni, più debole nel trasmettere contenuti perenni come quelli della mitologia, della religione e della fiaba. Proviamo a cercare motivi. Gli italiani avevano raggiunto l’unità, ma non, come inglesi e francesi, quella lingui-

stica. Senza sapere quale dovesse essere l’italiano unitario, il nuovo stato si pose l’obiettivo di eliminare la straordinaria varietà dei dialetti, bandendoli dagli uffici, dai mercati, dalle caserme e, soprattutto, dalle scuole, e continuò a italianizzare, talvolta in maniera grottesca, nomi e toponimi (qui ci hanno tradotto ‘vucchele’ buca, con buccolo). “Annichilito e umiliato” (Pasolini), il dialetto non era considerato una lingua, checché ne dicessero i linguisti, ma un’espressione grossolana, povera e imperfetta del linguaggio umano: rappresentava la tradizione di fronte al progresso, l’ignoranza di fronte alla scienza, la manualità di fronte alla tecnologia, la barbarie, insomma, di fronte alla civiltà. L’emigrante si vergognò della propria lingua e la nascose tra le pareti domestiche. Anche la letteratura, benché si imponessero a livello nazionale grandi poeti dialettali (guardati con benevola sufficienza dalla critica, più che con ammirazione), sopravvalutò, a danno del dialetto, le possibilità espressive della lingua letteraria. All’azione del giovane stato unitario si è aggiunta quella ben più violenta da parte dei media, che hanno raggiunto quegli strati sociali appena sfiorati precedentemente dalla stampa, dal cinema e dalla radio. “Genocidio culturale” lo chiama Pasolini, un genocidio che, se non viene subito giustificato con mille ragioni, viene ancor più prontamente rimosso dalla memoria collettiva.

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In difesa del dialetto

Pasquale Cacchio parlavano la mia stessa lingua, ma non capivo nulla di quanto dicevano Michail Bulgakov Le persone hanno tra loro relazioni così bassamente interessate da non aver bisogno di corde delicate per esprimerle; impossibile definire questi scambi come lingua italiana. Guido Ceronetti Un viaggio in Italia, Torino 1983, p. 216

[...] bisogna prima avvezzare la gente a non vivere se stessa,la propria terra, memoria, civiltà; a non parlare il proprio linguaggio; anzi: a fare a meno del proprio linguaggio. Anna Maria Ortese Corpo celeste, Milano 1997, p. 21, 24 e 173.

Quali parole uniscono gli italiani? Non certo le parole dei nostri artisti e poeti, dei nostri santi e pensatori, non parole comuni alle diverse espressioni regionali, ma quelle di giornali e televisione, di etichette e cartelloni pubblicitari, non nomi millenari di piante e animali, di stagioni e cicli celesti, ma termini scientifici il cui legame con gli esseri designati è quasi sempre arbitrario. E quali espressioni li uniscono? Luoghi comuni al posto di proverbi, tautologie al posto di ragionamenti, slogan al posto di riflessioni, trovate e barzellette al posto di aneddoti e racconti. Tutto nell’arco di poche generazioni. Sempre con un tono di voce né alto né basso, né troppo lento né troppo veloce, sempre con lo stesso tono per parlare di un cataclisma quanto dell’ultima marca di saponette. Un italiano al passo coi tempi, che, pronto ad accogliere neologismi e anglicismi, si aggiorna sui nomi degli ultimi ritrovati della tecnologia, sulle ultime novità dell’industria culturale, un italiano che non accetta modelli linguistici dai dialetti, peggio se meridionali, a meno che non vengano filtrati dalla comunicazione di massa: nessuno di noi ha il potere di esprimersi lontano dalle formule dei media, a parte quando conversiamo nella nostra comunità linguistica. Ed è veramente una lingua viva? Che ci faccia sentire padroni delle espressioni e delle parole che usiamo? Che permetta di esprimerci senza il timore di lasciarci sfuggire un “a me mi” o un “ma però”, a dispetto del loro uso testimoniato dai classici? Che dire poi della cosiddetta proprietà di linguaggio, del terrore di ripetere uno stesso 8

termine nello stesso periodo e della mania di sinonimi e contrari? Il dialetto non aveva paura di sbagliare, non costruiva mentalmente una frase prima di pronunziarla, istintivamente i pensieri prendevano forma, era una lingua appresa col latte materno. L’italiano è invece nato da una lingua scritta, con regole codificate da letterati per lo più intolleranti di regionalismi e di accezioni non testimoniate dagli scrittori presi come modelli. Si può apprenderlo solo dopo un lungo addestramento. Sicuramente non è il risultato di una parlata secolare comune a tutti gli italiani, né di una trasformazione dei dialetti in una lingua unitaria: è il prodotto di un’acculturazione. Ed è una lingua viva quella che non ha nomi per l’ignoto? Che, anzi, lo deride? Che banalizza la parola sacra o misteriosa e la emargina nel ghetto delle mode esoteriche? Non esclama, non s’interroga, non si meraviglia, non si entusiasma; insomma, essendo limitata allo scambio di informazioni, notizie e avvenimenti, non permette una concreta e profonda comunicazione tra gli uomini. Non possiamo parlare a nome nostro, senza il sospetto, cioè, di ripetere opinioni già trite o di portare acqua alla circolazione di qualche moda o di qualche ideologia. “Già tramite una stessa parola gli uomini intendono cose diversissime” (Leopardi, Zib. 1707), a maggior ragione tramite l’enorme quantità di parole sfornate quotidianamente dagli specialisti della comunicazione di massa; così ognuno si chiude nella cerchia ristretta degli interlocutori che usano lo stesso linguaggio, fuori del quale resta come spaesato.


Castelluccese

In difesa del dialetto non c’è posto alla voce che veramente può interessare Danilo Dolci S’adagiano in parole che fingano la comunicazione. [...] Gli uomini si suoneranno vicendevolmente come tastiera. C. Michelstädter Nella lingua si rispecchia la reazione. E la lingua delle loro parole è la lingua dei padroni e delle loro folle di servi. P.P. Pasolini La religione dle mio tempo, I, Mondadori, Milano 2003, p. 1044

Non tutti ne siamo padroni allo stesso modo. Nuove forme di analfabetismo, ben peggiori del non saper leggere e scrivere, minacciano le capacità espressive non solo delle masse ma anche delle persone istruite. Non ci riferiamo a chi non usa correttamente le regole della cosiddetta dizione o a chi inciampa in qualche errore grammaticale, non intendiamo qui, per padronanza, l’uso canonico della lingua italiana, che anzi è criticabile per l’estremo purismo delle sue regole; ci riferiamo invece ai linguaggi speciali e settoriali, che con il moltiplicarsi delle scienze e delle specializzazioni rischiano di creare una nuova babele di lingue. Fino al ’700 chiunque avesse un minimo di istruzione poteva comprendere qualsiasi espressione dello scibile umano. Nell’800 si è sviluppato un linguaggio comprensibile solo agli specialisti delle diverse scienze, a loro volta ramificate nel ‘900 in una miriade di altre scienze, tutte a corteggiare il metodo delle scienze sperimentali anche nell’invenzione di nuovi termini, ognuna con concetti e classi di concetti particolari, esibendo la simbologia matematica anche là dove non era necessaria. Così capita che un fisico non capisca nulla di quanto scriva un antropologo e un matematico nulla di un pediatra. Nei settori, poi, della politica, dell’economia, dell’arte e del tempo libero si è sviluppato un linguaggio con forme espressive su cui aggiornarsi, con un vocabolario che invecchia non tanto perché non registra i nuo-

vi termini, quanto perché conserva quelli vecchi, dopo una vita di neanche un decennio. E spesso le parole nuove non indicano che cose vecchie, creando così l’illusione che il mondo si evolva cambiandone il nome. Su un altro versante, quello dei mezzi di comunicazione di massa, c’è il rischio di nuove forme di ignoranza sui meccanismi che li governano, a cominciare dalle tecnologie con cui vengono prodotti e distribuiti. Siamo inondati da notizie e informazioni lontane dalla nostra esperienza diretta, non abbiamo testimoni dei fatti che succedono lontano da noi. Non solo mezzi di comunicazione. Sono anche mezzi di istruzione sulla scienza, sulla storia, sull’arte, sull’ambiente, con un linguaggio apparentemente obbiettivo e, il più delle volte, talmente grossolano da ricavarne una conoscenza di facciata. E sono soprattutto mezzi d’informazione sui nuovi prodotti della tecnologia: possiamo possederli, ma, ignorandone la composizione, i processi di produzione, i costi in energie umane e terrestri, la pericolosità e la deperibilità, non ne possiamo parlare. Infine i valori, con parole sconosciute ai dialetti, libertà, diritti, progresso, pace, solidarietà, patria, sviluppo. Possono designare tutto e il contrario di tutto. Qualsiasi ragionamento su di esse sembra che valga quanto l’opposto. Non evocando in concreto nulla di ciò che ci circonda, compromettono il nostro rapporto col mondo. Che non sia un rapporto di false relazioni?

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In difesa del dialetto

Pasquale Cacchio venite qui tutti quanti, aculeati e muniti di elitre, prendete le mie difese e testimoniate in mio favore J.H.Fabre Ricordi di un entomologo, Einaudi, Torino.

Quando l’uomo ulula o grida o minaccia lo intendono molto bene gli altri animali. Miguel De Unamuno, Nebbia, De Agostini, Novara 1982, p. 157 la nostra parola non ha più potere di scambio Eugenio Barba gli uomini parleranno, ma senza dir nulla C. Michelstädter La persuasione e la retorica, Milano 1982, p. 173-74

Che conta la sorte dei dialetti in una megasocietà che aspira a una lingua universale per una comprensione monolitica del mondo? Certo, i dialetti sopravvivono ancora. Ma se osserviamo le lingue che ne sono prive, possiamo immaginare come sarebbe la nostra senza la varietà dei dialetti. Il dialetto era testimone di un diverso rapporto dell’uomo col mondo, non basato soltanto sull’utile: era in simpatia coi ritmi del cosmo, era fatto di pause e silenzi (produce invece panico la sola pausa di silenzio tra due o più interlocutori), era in armonia coi movimenti del corpo, che risuonava del suono delle parole, intonava diversi timbri di voce, giocava con sillabe e vocali, quasi a riecheggiare voci e suoni della natura (adesso la natura è stata messa a tacere). Nominava fate e streghe, fati e destini personali (ha ora qualcuno un destino personale?), draghi, mostri e abitanti degli abissi. Erano superstizioni, erano credenze e fantasie, di cui ci siamo liberati, ma con ben più orrendi ordigni fra le mani, contro i quali non possiamo combattere da soli, come il cavaliere con il drago. Li nominiamo senza un cenno di paura, senza protestare neanche mentalmente, anzi li diamo, giocattoli, ai ragazzi per farli divertire (o per addestrarli?). Nella parola dialettale c’era una moltitudine di relazioni con la cosa denotata, la parola era la cosa stessa, non era un vocabolo, non un termine, non un simbolo col quale fissare relazioni quantitative. Ogni parola faceva parte di un microcosmo di umili conoscenze, ma nostre, esclusivamente nostre, apprese con tutti e cinque i sen10

nsi, non era ipocrita, non aveva peli sulla lingua, spesso giocosa, era talvolta immorale, ribelle, dissacratoria, rassegnata al potere ma non umiliata. Poteva ancora avvicinarci alla lingua che Adamo parlava con gli animali dell’Eden. In una comunità dialettale tutti i membri erano padroni della lingua, tutte le espressioni comprensibili a tutti, senza umilianti differenze tra le abilità espressive di uno scrittore e quelle di un garzone; tutti potevano trasmettere ai figli il proprio linguaggio, i propri modi di dire, senza concorrenti esterni; ognuno, col rischio di non essere compreso (ed era questo un metro per accettare o meno una nuova espressione) aveva il potere, non esclusivo dei media, di arricchire la lingua con nuove espressioni e con nuovi modi di dire. Le parole non erano mai distanti dall’universo esperibile, si avvicinavano alle cose, non le nominavano soltanto; l’acqua non era l’H2O, ma, forse, quella di Talete, fonte di tutte le cose; la lucciola non era il suo apparato di organi sezionati dall’entomologo, ma un essere vivente da attirare con una filastrocca; il cielo stellato non era il luogo del big bang, come ne siamo spavaldamente certi, ma uno spettacolo che ci sorprendeva attoniti a meditare. Certo, non potremo più riprenderci le parole e le cose perdute, siamo su una strada senza ritorno. Non ci voltiamo indietro a guardare, tanto il nostro sguardo è rivolto al futuro. Ci voltiamo solo per denigrare il passato. Continuiamo ad andare verso il senza nome, appagati da parole sempre più nuove, rassicuranti e promettenti.


Presentazione Per quanto sia parlato da una comunità di qualche migliaio di abitanti e da pochi altri emigrati sparsi nel mondo, il castelluccese è una lingua che ha una storia più o meno lunga quanto quella dell'italiano, ben lontana dall’essere una sua versione grossolana, come comunemente si crede. Nel lessico troviamo termini osci (pescone [p@S"kon@] macigno), arabi (sérchje [sErc@] ‹ar serqia, srq› ragade), longobardi (pacche [pak:@] ‹long *pak› metà parte), spagnoli (abbasce [a"b:aS:@] in basso), francesi (accevì [atS:@"vi] ‹fr achever› terminare), francoprovenzali (panguaje [paN"gwaj@]), oltre naturalmente a quelli latini (craje [kraj@] ‹cras› domani, taure [taur@] ‹taurus› toro) e greci (rachene ["rak@n@] tela, racche [rak:@] ‹arakne› ragnatela, cata ‹kata› presso, care! ‹chaire› salve!); nella morfologia le uscite verbali in -ase [as@] ed -ése [es@] del passato remoto potrebbero derivare dall’aoristo greco; nella sintassi l’imperativo negativo si forma col gerundio invece che con l’infinito (nne jènne [n:@ jEn:@] *non andando - non andare); troviamo forme fraseologiche sconosciute all'italiano (assa dice e chióve [as:a ditSE v:Ena c:Ov@] *lascia dire e piove - guai se piove -, chi m'ha cecate a lu di'! [ki ma tS:@"kata lu di] *chi mi ha cecato a lo dire! - non l'avessi mai detto!), diverso ordine delle parole nella frase (mò da nanze [mO da naNts@] *ora da innanzi - d’ora in poi -) e diverse costruzioni di frasi, come nelle concessive (haje vògghje a llukkà [aj@ vO:a l:u"k:a] benché urli, andó vaja vaje [aN"do vaja vaj@] ovunque tu vada), nelle condizionali (pigghje e vène a chiòve [pi:E v:Ena"c:Ov@] *prendi e viene a piovere - se all'improvviso piove), nelle interrogative (che ne vutte? [kE n@ vut:@] ‹*lat opto› *che ne scegli? - che intendi dire? -), ecc. Non solo scambi culturali antichi. Recente è l’uso di termini inglesi importati

dai nostri emigranti: busenisse [bus@"nis:@] ‹ingl buseness› commercio, smucchià [smu"k:ja] ‹ingl smoke› fumare, ciuche ["tSuk@] ‹ingl chewing gum› gomma da masticare, stinge [stiNdZ@] ‹ingl stingy› avaro. Moltissimi i neologismi e gli italianismi introdotti negli ultimi decenni, per lo più tecnologici (televisione [t@l@ v@"sjon@], radje radio [radj@]), o indotti dai media (traffeche ["traf:@k@], giurnaliste [dZ:urna"list@]); ben vengano ad arricchire più che a dimenticare la nostra lingua. Il castelluccese fa parte dei dialetti altomeridionali distribuiti lungo la fascia dei Monti Dauni nell'area a Sud della linea Cassino-Gargano e ad Est della linea EboliLucera, entro le isoglosse evidenziate da Avolio (v cartine alle pp. 343-344 e Loporcaro p. 143 ): quanto alla prima linea, diciamo case [kas@] ‹caseum› cacio, ragge [radZ:@] ‹rabiam› rabbia, sta [sta] sta, non [kaS@], [raj@], [Sta], e, quanto alla seconda, abbiamo -gghje [] al posto di -glie [L] (agghje [a:@] aglio, pagghje [pa:@] paglia) e -dd [:] al posto di -ll [l:] (jadde [ja:@] gallo, pèdde [pE:@] pelle). Condivide con i dialetti dell’area centromeridonale l’assimilazione (chiumme [cum:@] piombo, quanne [kwan:@] quando, Sarròcche [sa"r:Ok:@] San Rocco, mmetà [m:@"ta] invitare), l’anaptissi (èreve ["Er@v@] erba, suleche ["sul@k@] solco), la metatesi (crape [krap@] capra), la metafonia (sia in sillaba aperta che chiusa: rusce [ruS:@] - rosce [roS:@] rosso -a, pujene ["puj@n@] - pojene ["poj@n@] pugno -i, dènte [dENt@] - diénte [djeNt@] dente -i, sorge [sordZ@] - surge [surdZ@] topo -i, sènte [sENt@] - siénte [sjeNt@] io sento - tu senti), la desonorizzazione (nite [nit@] nido, murtatèlle [murta"tEl:@] mortadella, pantaseme [paN"tas@m@] fantasma, riéchene ["rjek@n@] origano, zucchere ["tsuk:@r@] zucchero, fafe [faf@] fava), il mantenimento di -i- [j] (juo11


Presentazione

che [jwok@] gioco, jazze [jats:@] ‹lat jaceo› giaciglio, jettà [j@"t:a] ‹lat iactare› gettare), ecc.; quanto alla morfologia, l’uso sistematico del dimostrativo codesto (quisse [kwis:@], quésse [kwes:@] codesto -a, ’ssu cane [s:u kan@] codesto cane, ’ss'àrule ["s:arul@] codesti alberi, ddò [:O] costì), il plurale da neutri latini in -ora (case > casere ["kas@r@] casa -e, mamme > mammere ["mam:@r@] mamma -e, denucchje > denocchjere [d@"noc:@r@] ginocchio -i), l'uso del complemento oggetto indiretto (tremiénte a Marije [tr@"mjeNt@ a ma"rij@] *guarda a Maria, a chi chiame? [a k:i cam@] *a chi chiami?), ecc. Con i dialetti dell’area altomeridionale condivide la onnipresente e [@] indistinta (sempre atona in castelluccese, mai cioè in posizione tonica: celèbbre [tS@"lEb:r@] cervello, acene ["atS@n@] acino), il sistema vocalico con sette fonemi tonici, l'esito di pl in c [c] (chiazze [cats:@] piazza, chiante [caNt@] pianta), l'apocope dell'infinito

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(amà [a"ma] amare, i' [i] ‹lat ire› andare, vedé [v@"de] vedere), la proclisi (n'lu pòzze fa' [Nlu pOts:@ fa] *non lo posso fare, nen me lu venènne a di' *non me lo venire a dire), la concordanza del participio con l'oggetto (ha cuote nu funge [a k:wot@ nu fuNdZ@] ha raccolto un fungo, ha còte na méle [a k:Ot@ na mel@] ha raccolto una mela) e la posposizione dell'aggettivo (na strada lònghe [na strada lONg@] una lunga strada) e in particolare del possessivo (la tèrra mije [la tEr:a mij@] la mia terra), anche in posizione enclitica (frateme ["frat@m@] mio fratello, neputete [ne"put@t@] tuo nipote), ecc. Il presente lavoro, tutt’altro che completo ed esauriente ma utile, spero, ai linguisti, vuole essere un contributo alla conservazione del castelluccese. Scontato che non ha alcun valore normativo, il dialettofono non ha pedanti pedagoghi. Un punto di partenza, non di arrivo, un tentativo, non un risultato definitivo.


Abbreviazioni a anche agg aggettivo alt alterato ant antico ar arabo art articolo att attivo aus ausiliare avv avverbio Bert Bertoni, v bibliografia c complemento cal calabrese camp campano celt celtico cimr cimrico comp comparativo cond condizionale cong congiunzione o congiuntivo corr correlativo Cort-Marc Cortelazzo-Marcato, v bibliogr. Cort-Zolli Cortelazzo-Zolli, v bibliografia der derivato Dev Devoto, v bibliografia ebr ebraico escl esclamazione f femminile fig espressione figurata fr francese fras fraseologico frprv francoprovenzale fut futuro gall gallico ger gerundio germ germanico gr greco imperat imperativo imperf imperfetto Imp S. L. Imperio, v bibliografia ind indicativo inf infinito ingl inglese intr intransitivo it italiano, italianismo lat latino long longobardo m maschile

mod verbo modale n nome nap napoletano neg negazione ogg compl. oggetto o subord. oggettiva onom onomatopea p pagina parl parlato part partitivo partic participio pass passato rem passato remoto pers personale, persona verbale Pian Pianigiani, v bibliografia. poss possessivo pl plurale pleon pleonastico pr sostantivo proprio pred predicato prel prelatino prep preposizione pron pronome prop proposizione prov proverbio provz provenzale prtc participio pugl pugliese rel pronome relativo rifl riflessivo, forma riflessiva s singolare sf singolare femminile sm singolare maschile sic siciliano sin sinonimo sogg soggetto sost sostantivo sp spagnolo sub subordinata sup superlativo Tagl Tagliavini, v bibliografia ted tedesco top toponimo tosc toscano tr transitivo v vedi va vedi anche 13


Legenda [] *lat * * > \

trascrizione in alfabeto fonetico internazionale (IPA) etimologia ipotetica: butte ‹*lat fluctus›, flòppe ‹*ingl floppy› termine non attestato: fraule ‹lat *fragola›, feccà ‹lat *figicare› forma agrammaticale: da’ mazze *dare mazza (percuotere) da... a... termine contrario

In corsivo la traduzione in italiano e, nel rimario, le forme verbali. Nel vocabolario castelluccese-italiano: in parentesi tonda il paradigma di ogni verbo: la prima persona dell’indicativo presente, spesso uguale alla seconda e alla terza, la terza del passato remoto e il participio passato, es.: amà [a"ma] amare (ame [am@] amo ami ama amase [a"mas@] amò amate [a"mat@] amato); nelle forme irregolari anche la seconda o la terza persona, es.: corre [kor:@] correre (corre corro corre curre corri currése corse curze [kurts@] f corze [korts@] corso), tené [t@"ne] tenere (tènghe [tENg@] tengo tiéne [tjen@] tieni tène [tEn@] tiene tenése [t@"nes@] tenne tenute [t@"nut@] tenuto); . Nel vocabolario italiano-castelluccese mancano le definizioni grammaticali, ma si danno sinonimi, contrari, derivati e nomenclature. Accanto ai lemmi in -adde [a:@], -èdde [E:@], -idde [i:@], ecc. si danno sempre le uscite recenti in -alle [al:@], -èlle [El:@], -ille [il:@], ecc.

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Trascrizione fonetica In parentesi quadre i simboli dell’alfabeto fonetico internazionale (IPA): ["] sillaba successiva tonica (omesso nei monosillabi e nei bisillabi piani) [:] raddoppiamento di consonante o vocale precedente [E] è aperta di èco [e] é chiusa di élmo [@] sempre atona e indistinta come nel napoletano “cerase” [tS@"ras@] [O] ò aperta di bòtte (percosse) [o] ó chiusa di bótte (recipiente) [j] i di ieri [w] u di uomo [c] c [c] occlusiva palatale sorda (allofono chiaro) [tS] c di cera [k] c di casa [g] g di gara [] g occlusiva palatale sonora (allofono ghianda) [dZ] g di gelo [] d occlusiva retroflessa sonora come nel siciliano “beddu” [L] gl di coniglio [J] gn di ragno [F] m di campo [N] n di banco [S] sc di scena [s] s di sera [z] s di rosa [ds] z di zero [ts] z di azione Le rimanenti vocali ([a], [i], [u]) e consonanti ([b], [d], [f], [l], [m], [n], [p], [r], [t] e [v]) come in italiano. Indicheremo i suoni doppi ([bb], [tStS], ecc.) con [:] dopo la consonante ([b:], [tS:] ecc.), non [bb], [t:S], [ttS] ecc., come pure si usa; analogamente per le sillabe toniche ["b:], ["tS:] ecc, non [b"b], [t"tS] ecc.

Trascrizione letteraria Sarà usato l’alfabeto italiano con qualche variante: Vocali a, i, u come in italiano è aperta [E]: mèle [mEl@] miele. é chiusa [e]: méle [mel@] mela. e atona (o schwa) [@] come nel napoletano cerase [tS@"ras@] ciliegia. ò aperta [O]: còse [kOs@] cosa. o chiusa [o], cose [kos@] cucire. j semivocale [j]: janche [jaNk@] bianco, crejuole [kr@"jwol@] stringa. La e [@] atona è necessaria per contare il numero di sillabe nei versi e per la trascrizione di sillabe altrimenti illeggibili: trignele (trignl? trign’l?) ["triJ:@l@] prugnolo, reterà (rtrà? r’t’rà?) [r@t@"ra] ritirare); se scrivessimo ‘macn’ o ‘mac’n’, avremmo una sola sillaba invece di tre (ma-ce-ne), e, infine, si tratta di machene (["mak@n@] macchina) o di macene (["matS@n@] macina)? Useremo la semivocale j [j] a inizio parola: jatte [jatt] gatto, jése [jes@] andò, juoche [jwok@] gioco; se preceduta o seguita da e atona: nejà [n@"ja] negare, pjetà [pj@"ta] pietà, [waj@] guaio; per trascrivere le occlusive palatali chj [c] e ghj []: chjine [cin@] pieno, chjirchje [circ@] cerchio, pagghje [pa:@] paglia; negli altri casi la sostituiremo con i come in italiano: aiauzà [ajau"tsa] sollevare, chiérchjere ["cerc@r@] cerchi, lampià [laF"pja] lampeggiare. Analogamente per i dittonghi ia [ja], iè [jE], ié [je], iò [jO], iu [ju], ma con qualche ambiguità (come del resto in italiano tra lasciate [la"S:atE] e sciate [S:i"atE]): così scriveremo allo stesso modo ziane [tsi"an@] zio e anziane [aN"tsjan@] anziano. Quanto alla semivocale w, useremo sempre u come in italiano: uèrre [wEr:@] guerra, fuoche [fwok@] fuoco, magghjuocchele [ma":wok:l@] palla,. 15


Consonanti b [b], d [d], f [f], l [l], m [m], n [n], p [p], r [r], t [t], v [v] come in italiano; c [tS], [k], g [dZ], [g] come in italiano: cane [kan@] cane, gèle [dZ:El@] gelo, ciaule [tSaul@] taccola, allucche [a"l:uk:@] urlo; I suoni italiani [kja], [kjE], [gja], [gjE], ecc. vengono quasi sempre pronunziati [ca], [cE], [a], [gE], ecc.: uocchje [woc:@] occhio [Ok:jo], chiése [ces@] chiesa [kjeza], scégghje [S:e:@] scegliere, [djau"lic:@] peperoncino, ghiaure [:aur@] afa, mègghje [mE:@] meglio, ecc. (ma: teddechià [t@d:@"kja] solleticare, fuchià [fu"kja] ardere), smucchià [zmu"k:ja] fumare); dd [:] è retroflesso come nel siciliano quiddu [kwi:u] quello: [ja:@] gallo, [pE:@] pelle; il suo uso, sempre più raro, sta per essere soppiantato da ll [l:] (jalle [jal:@] gallo, ["pEl:@] pelle); si conserva solo nei dimostrativi ’ddu [:u] quel, ’dda [:a] quella, ’ddi [:i] quelli, ecc., non più retroflesso tra le nuove generazioni: [d:u], [d:a], [d:i], ecc. (va 5.1.2.); gl [L] come in italiano: maglie [maL:@] maglia.

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gn [J]come in italiano: pigne [piJ:@] pino, cumpagne [kuF"paJ:e] compagno. s [s] sempre sorda; è sonora [z] solo davanti a b, d, g, m e n: sbatte [zbat:@] sbattere, smòve [zmOv@] smuovere; sc [S], [sk], [Sk]: casce [kaS:e] cassa, scigne [SiJ:@] scimmia, scédde [S:e:@] ala, scalefà [skal@"fa] scaldare, scattà [ska"t:a] scattare, scattà [Ska"t:a] scoppiare, scume [Skum@] schiuma; z [ts] quasi sempre sorda: zappe [tsap:@] zappa, penziére [p@N"tsjer@] pensiero, rézze [rets:@] pleura; la sonora [dz] solo in poche parole, per lo più importate: zère [dzEr@] zero, zajene ["dzaj@n@] zaino. Apostrofo L’apostrofo sarà usato come segno d’elisione (l’arule ["larul@] l’albero), di apocope (mo’ [mO] adesso, i’ andare, fa’ fare, di’ dire), di sincope (n’lu [Nlu] non lo, p’la [pla] per la, ch’li [kli] con gli) e di aferesi, quest’ultima con i dimostrativi (’ssu [s:u] codesto, ’sta [sta] questa, ’dda [d:a] quella) e con alcune forme verbali (’ite avete, ’éve aveva, ecc. v 2.4.1.1.).


Grammatica



1. Fonologia 1.1. Alfabeto

1.1.3. Consonanti

Usiamo l’alfabeto italiano per la trascrizione letteraria e, in parentesi quadre, l’alfabeto fonetico internazionale IPA.

1.1.1. Vocali a [a] è [E] é [e] i [i] ò [O] ó [o]

e [@] u [u]

C’è una vocale in più che in italiano, la e [@] atona o schwa: bececlètte [b@tS@"klEtt:@] bicicletta, mènele ["mEn@l@] mandorla. 1.1.1.1. La e [@] è atona: in tutte le sillabe finali di parole non tronche (mane [man@] mano, cammese ["kam:@s@] càmice); in tutte le sillabe atone (facele ["fatS@l@] facile, decése [d@"tSes@] disse, meracule [m@"rakul@] miracolo), meserecòrdje [m@s@r@"cOrdj@] misericordia; in diversi monosillabi: me [m@] mi, pe [p@] per, fe [f@] effe; possibile la successione di due e atone di seguito: aèree [a"Er@@] aereo, reesciute [r@@"S:ut@] riuscito. possibile a inizio parola su sillaba atona: elemèntare [@l@m@N"tar@], elefante [@l@"faNt@], ma: èleche ["El@k@] elica, Èlse ["Els@] Elsa. 1.1.1.2. è [E], é [e], ò [O], ó [o] In generale la è [E] è aperta nei suffissi -ènne [Enn@] èndo di tutti i gerundi (jènne [jEn:@] andando, mangènne [maN"dzEn:@] mangiando) ed è chiusa [e] nei suffissi -écchje, -éce, -égghje, -égne, -églie, -émme, -ése, -ésse, ecc. (v rimario, da p 80). La ò [O] è aperta in diversi suffissi, come -òrje, -òtte ecc. ed è, al contrario dell’italiano, chiusa nel dittongo uo (buone [bwon@] buòno, cuotte [kwot.@] cotto); inoltre in suffissi come -one, -sione, -ssione -zione, ecc. (v rimario da p 88). 1.1.1.6. a, i e u come in italiano.

1.1.2. Semivocali j je [j@] i lungo w we [w@] doppia vu w può seguire j come nell’italiano aiuola: mariuole [ma"rjwol@] ladro, vetreiuole [v@"trjwol@] vetriolo.

b c d f g h l m n p q r s t v z

be [b:@] bi ce [tS:@] ci de [:@] [d:@] di fe [f:@] effe ge [dZ:@] gi acche [ak:@] acca le [l:@] elle me [m:@] emme ne [n:@] enne pe [p:@] pi qu [k:u] qu re [r:@] erre se [s:@] esse te [t:@] ti ve [v:@] vi ze [ts:@] zeta

1.2. Fenomeni vocalici 1.2.1. Caduta 1.2.1.1. Sincope

Caduta di vocale interna in sillaba atona: crone corona, suocre ‹lat socer› suocero, dritte diritto, sorge [sordZ@] ‹lat soricem› topo, criuse ‹lat curiosus›, nasche [nask@] ‹lat nasica› fiuto, verdà verità, frustiére ‹provnz forestier› forestiero, frèsteche ‹lat foresta› selvatico, vetrenarje [v@tr@"narj@] veterinario, curle ‹gr kórulos› drupa, prenòspere peronospera, lurde ‹lat luridus›, Utrine Volturino, Tresine Teresina, fèurle [fEurl@] ‹lat ferula› ferula, ecc. Anche di sillaba: mantesine ‹lat mantu ante sinum› grembiule. Frequente nella terza pers. plurale del passato remoto: venérene > venérne vennero, mangiarene > mangiarne [maN"dZarn@] mangiarono, ecc. Diverse forme sincopate presenta la negazione nen [n@N] non: con imperativi negativi (ndecènne [Nd@"tSEn:@] non dire, nne jènne non andare, v 2.4.2.4), con pronomi (nce [NtSe] non ci, nte [Nt@]) non ti, nve [Nv@], v 2.3.6.2.) e con molti verbi (nfa niénte [Nfa"n:jeNt@], non fa nulla, nzapé [Ntsa"pe] non sapere, ncapisce [Nka"piS:@], non capisce, ecc. 19


1. Fonologia 1.2.1.2. Elisione

Come in italiano, si può avere con tutte le parti del discorso; con articoli: l’uorte (lu uorte) l’orto, n’uove (nu uove) un uovo; con sostantivi: vit'allègre (vita allègre) vita allegra, paés'ucine (paése ucine) paese vicino; con pronomi: s’ère (se ère) si era, m’ère (me ère) mi ero, m’hanne (me hanne) mi hanno; con preposizioni: d’acque (de acque) d’acqua, nnanz’a (nnanze a) davanti a, addrèt’a (addrète a), dietro di, fin’a (fine a) fino a; con verbi: ’im’a fa’ (‘ime a fa’), *abbiamo a fare (dobbiamo fare), ’iv’a i’ (’ive a i’) *avevi ad andare (dovevi andare); con avverbi: ògg’è fèste [OdZ:E"fEst@] (ogge è fèste) oggi è festa; craj’agghj’a i’ [kraja:a"i] (craje agghje a i’); con aggettivi: bell’òme (bèllu ome) bell’uomo; con congiunzioni: quann’è craje [kwan:E"k:raj@] (quanne è craje) *quando è domani (domani), ecc. 1.2.1.3. Aferesi

Caduta di vocale o di sillaba iniziale: di a-: scédde ‹lat axilla› ala, nnemale [n:@ mal@] animale, Gnése [J:es@] Agnese, niélle anello, rate aratro, réne arena, ecc. di e-: gnòstre [J:Ostr@] ‹lat encaustum› inchiostro, guale uguale, lèttreche ["lEt:r@k@] elettricità, lemòsene [l@"mOs@n@] elemosina, redetà eredità, saurite esaurito, calipse [ka"lips@] eucalipto, ecc. di i-: mute imbuto, gnotte [J:ot:@] ingoiare, mpastà impastare, gnurià [Ju"rja] ‹lat iniuria› rimproverare, mballà imballare, mmetà invitare, mbrugghià [Fbru":a] imbrogliare, mmentà inventare, taliane italiano, Gnazje Ignazio, ecc. di o-: llòrge [l:OrdZ@] orologio, riéchene ["rjek@n@] origano, spedale [sp@"dal@] ospedale, ecc. di u-: mbréje ombra, mbrèlle ombrello, sarare usuraio, meddicule [m@"d:ikul@] ‹lat umbilicus› ombelico, ecc. del prefisso re- ri-: rengrazià > ngrazià ringraziare, rempruurà [r@Fpruu"ra] > mpruurà rimproverare, rentrunà [r@Ntru"na] > ntrunà tuonare, renfurzà > nfurzà rinforzare. del prefisso a-: abbalì > balì sfiancarsi, abbruzzése > bruzzése abruzzese, accanì > ccanì accanirsi, alluggià > lluggià alloggiare, addulecì > ddulecì addolcire, assapurà > ssapurà assaporare, assiste > ssiste assistere, ascì > scì, ecc. in alcune forme dell’ausiliare avé avere: avime > ’ime abbiamo, avite > ’ite avete, avéve > ’éve avevo, avémme > ’émme avevamo, ecc. v 2.4.1.1.

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Pasquale Cacchio

1.2.2. Metafonia o Umlaut

Modificazione di vocale interna in sillaba aperta e chiusa. 1.2.2.1. è [E] > i [i] 1a e 3a > 2a persona dell’indicativo presente ère

ero, era > ire eri

1.2.2.2. è [E] > ié [je] singolare > plurale dènte [dENt@] dente > dién-

te [djeNt@] denti, mugghière [mu":Er@] moglie > mugghiére [mu":jer@], secchiètte [s@"c:Et:@] secchio > secchiétte [s@"c:jet:@], fèste > fiéste, prèute [prEut@] prete > priéute [prjeut@], vérme verme > viérme, strèpete ["strEp@t@] strepito > striépete ["strjep@t@], sprècchje [sprEc:@] specchio > spriécchje ["sprjec:@], sèrpe serpe > siérpe, dèbbete debito > diébbete, lèbbre lepre > liébbre, nèje neo > niéje, ecc.; con diversi sostantivi e aggettivi in -ènte [ENt@] > pl -iénte [jeNt@]: strumènte strumènto > strumiénte, studènte > studiénte, lamènte > lamiénte, ecc., v rimario. 1a e 3a > 2a persona dell’indicativo presente

(tentà tentare) tènte io tento, egli tenta > tiénte tu tenti, (jettà gettare) jètte > jétte, (jermetà

[j@rm@"ta] fare mannelli) jèrmete ["jErm@t@] > jérmete ["jerm@t@], (sgajeddà [zgaj@":a] malmenare) sgajèdde [zga"jE:@] > sgajédde [zga"je:@] (va nel vocabol. i paradigmi di accuiatà, tremènte, luà, spènne, pèrde, spezzà, tremà, sèrve, vèste, mète, tené, sènte, penzà, ecc.). 1.2.2.3. é [E] > i [i] singolare > plurale mése mese > mise mesi,

maéstre > maistre [ma"istr@], vrécce [vretS:@] pietra > vricce, murrécene [mu"r:etS@n@] muro a secco > murricene, cécere ["tSetS@r@] cece > cicere, paése paese > paisere, rémmece coppo > rimmece, ecc.; gli aggettivi in -ése [es@] > pl -ise [is@]: melanése [m@la"nes@] milanese > melanise, nglese inglese > nglise, francése > francise, ecc. (v rimario p 84 e 88). 1a e 3a > 2a persona dell’indicativo presente

(métte mettere) métte io metto, egli mette > mitte tu metti, (pescà pescare) pésche [pesk@] > pische, (scemà [S:@"ma] diminure) scéme > scime, (semmenà seminare) sémmene > simmene, (sengà segnare), sénghe > singhe, (secà segare) séche > siche, (ténge [teNdZ@] tingere) ténge > tinge, (reulà [r@u"la] regolare) réule > rìule [riul@], (strénge [streNdZ@] stringere) strénge > stringe, (vedé vedere) véde > vide, (véve bere) véve> vive, (scénne scendere) scénne > scinne (va vocab paradigmi di svezzà, vénce, vénne, menà, accapezzà, addefreddà, ecc.); molti verbi in -ià [ja]:


Castelluccese (scencelià sparpagliare) scenceléje [S:@NtS@"lej@] > scencelije, (spassià passeggiare) spasséje > spassije (v rimario e paradigmi di sciarrià, frucià, manià, zurlià, ecc.) 1a e 3a > 2a persona dell’indicativo imperfetto dei verbi in -ēre, -ĕre e -ire: (vulé volere) vuléve

> vulive, (avé avere) avéve > avive, (i’ andare ) jève > ive, (tené tenere) tenéve > tenive, (métte mettere) mettéve > mettive, (vedé vedere) vedéve > vedive, (dòrme dormire) durméve > durmive, (fa’ fare) facéve > facive, (lègge leggere) leggéve > leggive, ecc.

1a e 3a > 2a persona del congiuntivo imperfetto dei verbi in -ēre, -ĕre e -ire: (èsse essere) fusésse

io fossi, egli fosse > fusisse tu fossi, (vulé volere) vulésse > vulisse, (avé avere) avésse > avisse, (i’ andare ) jèsse > jisse [jis:@], (tené tenere) tenésse > tenisse, (da’ dare) désse > disse, (fa’ fare) facésse > facisse, (métte mettere) mettésse > mettisse, (ténge tingere) tengésse > tengisse, ecc. 1.2.2.4. e [@] > i [j@] singolare > plurale stanze [staNts@] stanza >

stanzje [staNtsj@], sentènze sentenza > sentènzje [s@N"tENtsj@]. 1a e 3a > 2a persona dell’indicativo presente (mbruscenià strapazzare) mbruscine strapazzo, strapazza > mbruscinje [Fbru"Sinj@] strapazzi. 1.2.2.5. i [i] > é [e] singolare > plurale titte tetto > téttere, dite di-

to > détere ‹lat *digitora›, nite nido > nétere, trappite frantoio > trappétere, traìne [tra"in@] carro > traénere, pitete peto > pétete, ecc. maschile > femminile paricchje parecchio > parécchje, pire pero > pére pera, mile melo > méle mela, vidue [vidw@] vedovo > védue, ninne bambino > nénne, muscille gattino > muscélle, fricule briciola > frécule, sicche secco > sécche, sedeticce appassito > sedetécce, sibbete insipido > sébbete, fridde freddo > frédde, frische [friSk@] fresco > frésche, chjine [cin@] pieno > chiéne [cen@], nìure nero > néure, stritte stretto > strétte, vippete bevuto > véppete, stirpe infertile > stérpe, ecc.; gli aggettivi in -ise (f -ése): tise rigido > tése, appise appeso > appése, spise staccato > spése, stise steso > stése, ecc.; gli aggettivi in -igne [iJ:@] > f -égne [eJ:@]: digne degno > dégne, lammecchigne [lam:@"k:iJ:@] viscido > lammecchégne, maligne > malégne, ecc.; alcune terminazioni in -icchje [ic:@] > f -écchje [ec:@]: curnicchje [kur"nic:@] cornicino > curnécchje, maistricchje maestrino > maistrécchje, ecc. (v rimario p 80, 85); con dimostrativi e indefiniti: quiste questo > quéste,

1. Fonologia quidde quello > quédde, quisse codesto > quésse, paricchje parecchio > parécchje, ecc. 1.2.2.6. ié [je] > è [E] maschile > femminile zetiélle [ts@"tjel:@] zitel-

lo > zetèlle zitella, apiérte > apèrte, viécchje [vjec:@] vecchio > vècchje, sniélle [znjel:@] snello > snèlle, tiénere tenero > tènere, Veciénze [v@"tSjents@] Vincenzo > Vecènze, supiérchje [su"pjerc@] soverchio > supèrchje, liénte sottile > lènte, liéste lesto > lèste, cuteliénte malfermo > cutelènte, liégge leggero > lègge, miéze mezzo > mèze, ceniéte [tS@"njet@] morbido > cenète, tiérze terzo > tèrze, apiérte aperto > apèrte, piérze [pjerts@] perso > pèrze, cuciénte [ku"tSjeNt@] cocente > cucènte, ecc.; parole in -iére [jer@] > f -ère: canteniére oste > cantenère, filabbustiére filibustiere > filabbustère, matenére mattiniero > matenère, ecc. (v rimario); in -iérte [jert@] > f -èrte [Ert@]: ciérte certo > cèrte, apiérte aperto > apèrte, ecc. (v rimario); in -iédde [je:@] > f -èdde [E:@]: ciucciariédde [tSutS:a"rje:@] asinello > cucciarèdde, teniédde tinello > tenèdde, ecc. (v rimario p 80-81, 82); con qualche possessivo: miéje miei > mèje mie. 1.2.2.7. ò [O] > u [u] singolare > plurale ròve rovo > ruve.

1.2.2.8. ó [o] > u [u]

singolare > plurale nepote nipote > nepute, poce pulce > puce, pedocchje [p@"doc:@] pidocchio > peducchje, sorge [sordZ@] topo > surge, croce croce > cruce, spose sposo > spuse, sorte sorto > surte, ecc.; le parole in -one > pl -une: uaglione [wa"L:on@] ragazzo > uagliune, pescone [p@S"kon@] macigno > pescune, matone mattone > matune, ecc. (v rimario p 90, 93); diverse parole in -ore > pl -ure: chelore [k@"lor@] colore > chelure, delore dolore > delure, ecc. (v rimario p 91, 94). 1a e 3a > 2a persona dell’indicativo presente

(cuntà contare) conte > cunte, (rusecà rodere) roseche ["ros@k@] > ruseche, (scurcià [skur"tS:a] sbucciare) scòrce > scurce (va nfunnà, affunnà, canosce, responne, muzzecà, spusà, putà, muntà, sorge, scuncià, sciuppà, cose, scucchià, scurtecà, sfunnà, suttecà, spulepà, spunzà, corre, turnà, vodde, ponge, culà, surchià, vonce, votte, zeffunnà, zumpà, ecc.) 1.2.2.9. ó [o] > uo [wo] singolare > plurale gerasole > gerasuole. 1.2.2.10. ò [O] > uo [wo] singolare > plurale mòneche monaco > muo-

nece ["mwon@tS@], òbbleghe obbligo > uob21


1. Fonologia bleghe, cecchetònne [tS@k:@"tOn:@] pupazzo > cecchetuonne, sprepòsete > sprepuosete, ecc. 1a e 3a > 2a persona dell’indicativo presente (còce cuocere) còce > cuoce, (truà trovare)

tròve > truove, (spugghià spogliare) spògghje [spO:@] > spuogghje, (reutà [r@u"ta] rivoltare) reòte [r@"Ot@] > reuote [r@"wot@], (scucchjelà [skuc:@"la] sgusciare) scòcchjele > scuocchjele, (scuffulà crollare) scòffele > scuoffele, (ncullà incollare) ncòlle > ncuolle, (mòve muovere) mòve > muove, (pruà [pru"a] provare) pròve > pruove, ecc. (va sul vocabolario pusà, scuppà, scustà, accummegghià, scuzzà, spruà, truà, strafucà, truttà, sfurzà, sfussà, sulà, scuzzà, sunà, tuccà, tuzzà, tuzzelà, trubbecà, vulà, vutà, purtà, mòve, dòrme, chiòve, vummecà, scarafucchià, cutelà, scurdà, stòrce, stuià, ecc.). 1.2.2.11. u [u] > ò [O] singolare > plurale tuje ["tuj@] tuo, tua > tòje tue,

suje suo, sua > sòje sue, cugghje [ku:@] testicolo > cògghje, luffele ["luf:@l@] lombo > lòffele. maschile > femminile struppje storpio > stròppje. 1.2.2.12. u [u] > ó [o] maschile > femminile duje due > doje, rutte rotto > rotte, fute ‹lat fultus› folto > fote, pertuse

[p@r"tus@] foro > pertose asola, surde sordo > sorde, vunte unto > vonte, mupe muto > mope, rusce rosso > rosce, lurde lurido > lorde, curte corto > corte, sule solo > sole, tunne tondo > tonne, zuzze [tsuts:@] sozzo > zozze, ummede umido > ommede, ecc.; gli aggettivi in -use > f -ose: maffiuse mafioso > maffiose, chiarfuse [car"fus@] moccioso > chiarfose, carastuse esoso > carastose, ecc. (v rimario); alcuni participi: (corre correre) curze [kurts@] > corze, (ponge pungere) punte > ponte, (mponne bagnare) mpusse > mposse, ecc. singolare > plurale ulme olmo > olmere, musche [muSk@] muscolo > mosche, pujene pugno > pojene, tummele tomolo > tommele, uppele tappo > oppele, puzze pozzo > pozzere, chetugnele [k@"tuJ@l@] cotogno > chetognele, caraugnele [kara"uJ:@l@] foruncolo > caraognele, vucchele buco > vocchele, muzzeche ["muts:@k@] morso > mozzeche, suleche solco > soleche, denucchje ginocchio > denocchjere, frutte frutto > frottere, nuzzele nòcciolo > nozzele, ecc.

1.2.2.13. uo [wo] > ò [O] maschile > femminile suocre [swokr@] suoce-

ro > sòcre, ruospe bambino > ròspe, muostre 22

Pasquale Cacchio mostro > mòstre, bezzuoche [b@"dswuok@] bigotto > bezzòche, puorche maiale > pòrche, mamuocce pupazzo > mamòcce, scagnuozze [ska"J:wots:@] scagnozzo > scagnòzze, sguobbe [zgwob:@] gobbo > sgòbbe, tuoje [twoj@] tuoi > tòje tue, suoje suoi > sòje sue, nuostre nostro > nòstre nostra, vuostre vostro > vòstre vostra, buone buono > bòne, cuotte cotto > còtte, nuove nuovo > nòve, ruosse grande > ròsse, luonghe lungo > lònghe, tuoste duro > tòste, cuote raccolto > còte, vantaiuotte [vaNta"jwot:@] vanitoso > vantaiòtte, zuoppe [tswop:@] zoppo > zòppe, muorte morto > mòrte, sciuote [Swot@] sciolto > sciòte, speluorce [sp@"lwortS@] > spelòrce., ecc. singolare > plurale uove uovo > òve, cuorne corno > còrne, scarciuoffele [skar"tSwof:@l@] carciofo > scarciòffele, stuozze tozzo > stòzzere, uosse osso > òssere, ecc.

1.2.3. Dittongazione

a [a] > ai [ai], aje [aj@]: àine [ain@] (ajene ["aj@n@]) ‹lat agnus› agnello, fustaine (fustajene [fus"taj@ne]) ‹lat fustaneum› fustagno. a [a] > ja [ja]: japule ["japul@] ‹gr apolós› tenero, jarde ‹lat ardere› ardere, aiauzà [ajau"tsa] ‹lat *altiare› alzare, iaure [jaur@] ‹lat aura› afa, jalà ‹lat halare› sbadigliare. è [E] > ie [je]: liétte letto, ciéle [tSjel@] ‹lat coelum› cielo, tiémpe tempo, viénte vento, piézze pezzo, canciédde [kaN"tSje:@] cancello, argiénte, argento. è [E] > uo [wo]: fasuole ‹gr phaselos› fagiolo. i [i] > ai [ai]: ainice ‹lat cinisia› cenere, giaiante [dZ:a"jaNt@] ‹lat gigas› gigante. i [i] > ju [ju]: jute [jut@] ‹lat itum› andato, ò [O] > uo [wo]: cuorje [kworj@] ‹lat corium› cuoio, cuorne ‹lat cornu› corno, ruospe rospo, uogghje [wo:@] olio, uocchje [woc:@] ‹lat oculus› occhio, cuolle collo, cuorpe corpo, juoche [jwok@] ‹lat iocus› gioco, juorne [jworn@] ‹lat jornum› giorno, uorje [worj@] ‹lat hordeum› orzo, truone tuono, puorte porto, puorche porco, suocre suocero, suonne ‹lat somnus› sonno, tuosseche tossico, ecc. oe [E] > òje [Oj@]: eròje eroe.

1.2.4. Anaptissi

Inserimento di vocale tra consonanti: maleve malva, vareve barba, èreve erba, sòreve sorbo, spulepà spolpare, poleve ‹lat pulvis› polvere, talepenare talpa, pantàseme fantasma, clacchese ["klak@s@] claxon, tacchese taxi, naffete nafta, caulaffiore cavolfiore, ballecone balcone, addulecì ‹lat dulcis› addolcire, suleche ‹lat


Castelluccese sulcus› solco, sarecà sarchiare, calippese eucalipto, pulepe polpo, spulepà spolpare, addelucì ‹lat dulcis› addolcire, malevacije [mal@va"tSij@] malvasia, sebbuleche [s@"b:ul@k@] sepolcro, trecicule [tr@"tSikul@] triciclo, rachene ["rak@n@] ‹gr arakne› tela, accalecà calcare, calecagne [kal@"kaJ:@] calcagno, spulecià [spul@"tSja] spulciare, saramiénte ‹lat sarmentum› sarmento, saràche ‹lat sargus› sàrago, ecc.

1.3. Fenomeni consonantici 1.3.1. Caduta

di b: duè ‹lat debere› dovere, urrajene ‹lat borrago› borragine, tàule ‹lat tabula› tavola, janche bianco, saùche sambuco, mute ‹lat imbutus›, rite ‹frncprov e nap brite› vetro, diàule ‹lat diabolus›, taùte ‹ar tabùt› bara, àrule ‹lat arbor› albero, manuèlle ‹lat *manubella› manovella, guèrne ‹lat gubernum› governo, stiaucche [stja"uk:@] ‹lat bucca› tovagliolo, trude ‹lat torbidus› torbido, cuà ‹lat cubare› covare, nule ‹lat nebula› nuvola, ecc.; di bl iniziale: janche ‹germ blank› bianco, jéte ‹lat blitum› bietola, jastumà ‹lat blastemare›; di c [k]: laje ‹lat lacus› lago, fatije fatica, putéje ‹gr apotheke› bottega, ratizze ‹lat craticola›, ainice, janice ‹lat cinisia› cenere, paià ‹lat pacare› pagare, janciédde [jaN"tSje:@], cancello, jastijà ‹lat castigare›, jatte ‹ar qitta› gatta, jonte ‹lat iunctus› aggiunta, mezzone [m@"ts:on@] mozzicone, ecc. di cl [kl]: juse ‹lat clausus› stalla; di d: jetale ditale, rénene ‹lat hirundo› rondine, ranene ‹lat grando -inis› grandine, unece undici, quinece quindici, curréje corredo, sèchenaènze [sek@na"ENts@] ‹ingl second hands› di seconda mano, mènele ‹lat amygdalus› mandorlo, sineche sindaco, juorne ‹lat diurnum› giorno, uorje ‹lat hordeum› orzo, scanagghià scandagliare; di fl: jumare ‹lat flumen› fiume, jate ‹lat flatus› fiato; di g ([g] e [dZ]) iniziale: rane ‹lat granum›, ranate ‹sp granado› melograno, ranene ‹lat grando -inis› grandine, ramégne [ra"meJ:@] gramigna, alantòme galantuomo, razje [ratsj@] grazia, jénere genero, jenèstre ‹lat genesta› ginestra, jadde gallo, jaddine gallina, rille grillo, ruosse grosso, jelate ‹lat gelare› gelato, uozze gozzo, jacce ‹lat glacies› ghiaccio, jalètte ‹gr galactos› recipiente per il latte, rancasce grancassa, jangive [jaN"dZiv@] ‹lat gingiva› gengiva, abbe ‹fr ant gab› gabbo, aletre ‹prelat *galatro› avena selvatica, radiate gradinata, ecc.

1. Fonologia di g [g] e [dZ] intervocalica: ije ‹lat ego› io, fraule [fraul@] ‹lat fragula›, prèule ‹lat pergola›, téule tegola, réule ‹lat regula›, draje drago, sdréje [zdrej@] strega, dite ‹lat digitus›, fatije ‹lat *fatiga›, giaiante [dZa"jaNte] ‹lat gigas -antis›, Aùste Agosto, nià negare, chiaje [caj@] piaga, raù ragù, fòje foga, fuje ‹lat fugere› fuggire, frije ‹lat frigere›, feure [f@"ur@] figura, spaje spago, Faìte ‹lat fagetum› Faeto, maése maggése, lià ‹lat ligare› legare, pròje ‹lat porrigere› porgere, sciaurate sciagurato, fulinje ‹lat fuligo -inis› fuliggine, raù ‹fr ragout› ragù, neozje [n@"Otsj@] negozio, rallerià rallegrarsi, briante brigante, sbrià ‹gall briga› sbrigare, prijà pregare, jalante elegante, lajene ["laj@n@] ‹gr laganon› tagliatella, larje ‹lat largus›, Priatòrje Purgatorio, ecc. di gn [J]: cainate ‹lat cognatus› cognato, ajene ‹lat agnus› agnello, matréje ‹lat tardo matrigna›, pujene ‹lat pugnus›, ecc. di l iniziale in alcune forme del verbo lassà lasciare: ‘assa pèrde lascia perdere, v 2.4.1.3. di l all’interno della parola: aute [aut@] ‹lat alter› altro, jaute [jaut@] alto, adaute [a"daut@] ‹lat ad altum› sopra, autare altare, cauce [kautS@] calce, fauce ‹lat falx falcis› falce, caute [kaute] ‹lat calidus› caldo, sauce [sautS@] salice, fauze [fauts@] ‹lat falsus› falso, ciéuze [tSjeuts@] ‹lat morus celsa› gelso, aiauzà [ajau"tsa] ‹lat *altiare› alzare, cauzètte [kau"tsEt:@] calza, poce [potS@] pulce, pucine ‹lat pullicenus› pulcino, doce ‹lat dulcis› dolce, fute ‹lat fultus› folto, Marcofene Marcolfo, mèuze ‹germ milzi› milza, puze [puts@] ‹lat pulsus› polso, ecc. di n: Veciénze [v@"tSjents@] Vincenzo, trasì ‹lat transire› entrare, radiate gradinata; di r: dinte ‹lat de intro› dentro, rate aratro, quatte quattro, prupjetà proprietà, pròpje proprio, artéddeche ‹lat arthriticus› irrequietezza; di r in sillaba finale negli infiniti di molti verbi: i’ ‹lat ire› andare, vedé ‹lat videre›, béve ‹lat bibere›, scrive ‹lat scribere›, dorme ‹lat dormire›, avé ‹lat habere› avere, ecc.; di s [s]: juscià ‹lat sufflare› soffiare, pònne ‹lat possunt› possono; di v iniziale: ulé volere, lu uì [lu"wi] lo vedi, uluntà volontà, uère vero, ulate volata, uéscue [weskwu@] vescovo, uèspre vespro, utepèrje vituperio; di v intervocalica: pruunzale, provenzale, pruèrbje proverbio, pruucà provocare, pruince provincia, pruulone provolone, aùte avuto, uase vaso, gione giovane, caule cavolo, taule tavolo, nuène novena, nuutà novità, truà tro23


1. Fonologia vare, cuà covare, Carnuale Carnevale, giuà giovare, Giuanne Giovanni, Giuudì Giovedì, giuénche giovenca, uastà ‹lat vastare› guastare, rempreurà [r@Fpru"ra] rimproverare, deuzione [d@u"tsjon@] devozione, Gènue Genova, paone pavone, patuane padovano, ecc.; in tutti i suffissi in -èule [eul@] -evole: piacèule piacevole, serveziéule servizievole, ecc.; la w delle parole di origine germanica diventa u: uèrre ‹ingl war› guerra, uante guanto, uaje guaio, uate guado, uadagne guadagno, uance ‹germ *wankja› guancia, uardà guardare, ecc. di z: ajeme ["aj@m@] ‹gr ázymos› azzimo.

1.3.2. Spirantizzazione

di b: vase ‹lat basium› bacio, vasce [vaS:@] ‹lat bassus›, vareve ["var@v@] ‹lat barba›, avé ‹lat habere›, duvé ‹lat debere›, frève febbre, vastà bastare, vatte battere, vattià battezzare, votte bótte, velanze [v@"laNts@] bilancia, véve ‹lat bibere›, scrive ‹lat scribere›, èreve erba, vocche bocca, vesazze [v@"sats@] ‹lat bisaccium› bisaccia, Viatrice Beatrice, varre barra, varrile barile, varde barda, vòve ‹lat bovem› bue, vèstje ‹lat bestia› animale, vettone bottone, vòsche [vOsk@] bosco, vave, bava, Vòrje Bora, vuccale boccale, vucchele ["vuk:@l@] buco, vedèdde budella, vattagghje [va"t:a:@] battaglio, vanne ‹provnz banda› direzione, vrace [vratS@] brace, vrache braca, vrazze [vrats:@] braccio, vrécce [vretS:@] breccia, vruocchele ["vrwok:@l@] broccolo, soreve sorbo, fafe ‹lat faba› fava, viate beato, cevà ‹lat cibare›, sive ‹lat sebum› sego, cuvà ‹lat cubare› covare; di d: paravise paradiso; di g [g]: vòzze [vOts:@] gozzo, juve ‹lat iugum› giogo; di m: vammane mammana, levatrice; di p: levrigne [l@"vriJ:@] leporino (ma: cumpiétte confetto, mpracetà [FpratS@"ta] infradiciare).

1.3.3. Sonorizzazione

buscije [bu"Sij@] bugia, sdréje strega, sdraule ["zdraul@] slitta, sdanche ["zdaNg@] stanga, sgandele scandalo, lacce ‹lat *laqueus› laccio, sorge ‹osco surk› topo, urdiche ‹lat urtica› ortica, ruzzene ["rudz:@n@] ‹lat aeruginis› ruggine, lèbbre ‹lat lepus leporis› lepre, stubbete ["stub:@t@] stupido, sebbuleche sepolcro, presèbbje presepe, fèdde fetta, agguattà acquattarsi, verdà verità, puzze ‹lat puteus› pozzo, appaldatore appaltatore, brasciole braciola, artéddeche ‹lat arthriticus› irrequietezza, ecc. 24

Pasquale Cacchio

1.3.4. Desonorizzazione

b > p: mpriteche ["Fprit@k@] ‹lat umbraculum›, luogo ombroso; b > d: meddicule [m@":ikul@] ‹lat umbilicus› ombelico; c [tS] > z [ts]: vesazze ‹lat bisaccium› bisaccia, rizze ‹lat ericius› riccio, ratizze ‹craticula› graticola, jazzà ‹lat iaceo› giacere, frézze ‹fr ant flèche› freccia,ecc; d > t: nite nido, nuteche ["nut@k@] ‹lat nodus›, murtatèlle mortadella, pète piede, scute scudo, vite ‹lat vidis› vedi, fracete ["fratS@t@] ‹lat fracidus› fradicio, lapete lapide, mutante mutanda, nute nudo, patuane [patu"an@] padovano, quatriglie [kwa"triL:@] quadriglia statéle stadera, squaltrine sgualdrina, mucete ‹lat mucidus› mucido, prèsete preside, fechetinje ficodindia, ecc.; f > p: pantaseme [paN"tas@m@] fantasma, pòspere ["pOsp@r@] ‹gr phosphoroi› fiammifero, spère sfera, mpracetà infradiciare, cumpiétte confetto, ecc.; g [g] > c [k]: riéchene ["rjek@n@] ‹gr origanon›, ache ‹lat acus› ago, féteche fegato, affucà ‹lat *affocare› affogare, sfucà sfogare, secà segare, sichere sigaro, serénche siringa, squaltrine sgualdrina; ls [ls] > z [ts]: ciéuze [tSjeuts@] ‹lat celsa› gelso, fàuze falso, scauze [skauts@] scalzo, cauzone [kau"tson@] calzone, sauzicchje [sau"tsic:@] salsiccia, salze [salts@] salsa, puze ‹lat pulsus› polso, ecc.; s [s] > z [ts]: zappe [tsap:@] ‹lat sappa›, zucchere ["tsuk:@r@] zucchero, zanne [tsan:@] zanna, zoche [tsok@] ‹lat *soca› corda, zancaniédde [tsaNka"nje:@] sanguinella, zinchere ["tsiNk@r@] zingaro, matarazze [mata"rats:@] ‹ar matrah› materasso, arzure [ar"tsur@] arsura, nzalate [Ntsa"lat@] insalata, zemafere [ts@"maf@r@] semaforo, penziére pensiero, sènze senza, sanze sansa, sèchenaènze [sek@na"Ents@] ‹ingl second hands› di seconda mano, ecc.; rs [rs] > rz [rts]: perzune [p@r"tsun@] persone, mòrze [mOrts@] morsa, corze corsa, muzzecà [muts:@"ka] ‹lat morsicare›, jarze [jarts@] arso, parze [parts@] ‹lat paritum› parso, ecc.; v > m [m]: menì [m@"ni] ‹lat venio› venire; v > f: fafe [faf@] ‹lat fava› fava.

1.3.5. Palatalizzazione

di b > g []: agghje [a:@] ‹lat habeo› ho, nigghje [ni:@] ‹lat nibulus› nibbio, cangià [kaN"dZa] cambiare, ragge ‹lat rabies› rabbia;


Castelluccese di c [k] intervocalica: uocchje [woc:@] ‹lat oculus›, cunigghje [ku"ni:@] ‹lat cuniculus› coniglio, urécchje ‹lat auriculum› orecchio; cl [kl] > chje [c]: chiare [car@] ‹lat clarus›, chiave [cav@] chiave, chiamà [ca"ma] chiamare, chiuove ‹lat clavus› [cwov@] chiodo, ecc. di d > sc [S]: lampascione [laFpa"Son@] ‹lat lampadio -onis› cipollaccio; di fl: accementà [atS:@m@N"ta] ‹*lat afflare mentem› molestare, anchià [aN"ca] ‹lat inflare› gonfiare, juscià [ju"S:a] ‹lat sufflare› soffiare, chiòcche ‹lat floccus› ciocca; di gl [gl] o [L] > []: ghiòmmere [":Om:@r@] ‹lat glomus -eris› gomitolo, ntartagghià [Ntarta":a] tartagliare; di ng [Ng] > [J]: ogne [oJ:@] ‹lat unguis› unghia, gnotte [J:ot:@] ‹lat volg *ingulare› ingoiare; di l: cerògge [tS@"rOdZ:@] ‹lat cereolus› candela, mugghière ‹lat mulier› moglie, vògghje [vO:@] ‹lat volo› voglio, uogghje [wo:@] ‹lat oleum› olio, pagghje [pa:@] ‹lat palea› paglia, abbacchià [ab:a"c:a] ‹lat baculum› battere, tagghià [ta":a] ‹lat taliare› tagliare, migghje ‹lat milium› miglio, ‹lat milia› miglia, agghje [a:@] ‹lat allium› aglio, figghje [fi:@] figlio, mbrugghià imbrogliare, teddechià [t@d:@"kja] ‹lat titillare› solleticare, muddiche mollica; di m: vendégne [veN"deJ:@] ‹lat vindemia› vendemmia, scigne [SiJ:@] scimmia; di n: melogne [m@"lOJ@] ‹lat melo melonis› tasso, pigne [piJ:@] pino; di p: sacce [satS:@] ‹lat sapio› so, acce ‹lat apium› sedano, cocchje [koc:@] ‹lat copula› coppia, scante [SkaNt@] ‹indeur (s)kand, sp espanto› spavento; di pl: chiù [c:u] ‹lat plus› più, chiaje [caj@] piaga, piega chièje, chiazze piazza, chiòve [cOv@] ‹lat pluvia› piovere, chiane ‹lat planus› pianoro, nchianà ‹lat implanus› salire, chiatte ‹gr platús› piatto, restocce ‹lat stupla› stoppia; di ps: casce [kaS:@] ‹lat capsa› cassa; di q: cèrze [tSErts@] ‹lat quercus› quercia; di s: malevacije [mal@va"tSij@] ‹gr monobasía› malvasia, vasce [vaS:@] ‹lat bassus›, scatele ["Skat@l@] scatola, scuppà [Sku"p:a] scoppiare, schife [Skif@] schifo, scascià [ska"S:a] scassare, scime [S:im@] ‹lat semis metà›; di t: cacciune ‹lat catulus› cagnolino, paciénze pazienza, pacce ‹lat patiens› pazzo, cénce ‹lat cento› straccio, cestunje ‹lat testudo› tartaruga, rucelà rotolare, chiurme [curm@] ‹lat turma› folla, nturcenià [NturtS@"nja] ‹sp entortillar› attorcigliare, viòccele viottolo, ccummegghià ‹lat tegumen› coprire;

1. Fonologia di x: scamà [Ska"ma] ‹lat exclamare› gemere; di v: liégge [ljedZ:@] ‹lat levis› leggero, caggiòle [ka"dZ:Ol@] ‹lat caveola› gabbia, papagne papavero.

1.3.6. Retroflessione o cacuminalizzazione

Il fenomeno sta scomparendo: -ll > -dd [:]: jadde gallo, fèdde ‹lat ofella› fetta, unnèdde gonnella, ecc. ecc. (v 5.1.2. e rime in -edde ed -elle).

1.3.7. Betacismo

abbià ‹lat *adviare› avviare, sbià [zbi"a] sviare, abbulà ‹lat *advolo› prendere il volo, Abbrile Aprile, labbese ‹lat lapis› matita, mbascià fasciare.

1.3.8. Velarizzazione

di t: sonche [sONk@] ‹lat sunt› sono, vummecà ‹lat vomitare›, sécche sete, fricule ‹lat frustulum› briciola.

1.3.9. Nasalizzazione

patane patata, pantòfene pantofola, pinele ‹lat pilula› pillola, peggiane pigiama, tanne ‹lat thallus› germoglio, tempane ‹fr timbale› timballo, cestunje ‹lat cestudo› testuggine, ecc.

1.3.10. Labializzazione

mupe ‹lat mutus› muto, ammupì ammutolire, manecòpje manicomio, mpracetà infradiciare, cumpiétte confetto, mpronte in fronte, menì (venì) venire.

1.3.11. Lambdacismo

culecà coricare, albetre arbitro, celèbbre ‹lat cerebrum› cervello, luffiane ‹lat *rufianus ruffiano›, farnale ‹lat farinarium› crivello, rasuole ‹lat rasorium› rasoio, statéle stadera, diasille ‹lat dies irae›, Gelarde Gerardo, murtale ‹lat mortarium› mortaio, Alduine Arduino, salamòle ‹lat salamoria› salamòia, ecc.

1.3.12. Rotacismo

curtiédde ‹lat culter› coltello, cardaròle casseruola, sprècchje [sprEc:@] ‹lat speculum› specchio, scarpiédde scalpello, curère ‹lat querela› querela, rubbuscià [r@b:u"S:a] ‹fr débaucher› ubriacare, parentére parentela, ramère lamiera, ecc.

1.3.13. Assimilazione

cn [kn] > nn nnòcche ‹long knohha› nastro; ct [kt] > tt ruttà ‹lat ructare› ruttare, jettà ‹lat iactare› gettare; 25


1. Fonologia kn [kn] > kk racche [rak:@] ‹gr arakne› ragnatela; mb > mm: vammace bambagia, bomme bomba, chiumme [cum:@] piombo, tammure tamburo, mute imbuto, ammasciatore ambasciatore, lammicche alambicco; nd [Nd] > nn [nn]: quanne quando, mannà mandare, vénne vendere, munne mondo, ammunnà ‹lat mundare› sbucciare, affunnà affondare, cannéle candela, tunne tondo, addummannà domandare, spènne spendere, scénne scendere, cannéle candela, quanne quando, mannà mandare, vénne vendere, scénne scendere, vanne ‹prvnz banda› luogo, fronne ‹lat frons frondis›, ecc. e in tutti i gerundi (cantènne cantando, venènne venendo, durmènne dormendo, ecc.); mn > nn suonne ‹lat somnus› sogno; nm > mm Sammechèle San Michele, Dommarje [dO"m:arj@] don Mario, Dommartine [dOm:ar"tin@] don Martino, ecc.; nr > nn chemponne [k@F"pon:@] ‹lat componere› comporre; nr > rr Sarròcche San Rocco; nv > mm mmetà invitare, mmite invito, mmentà [m:@N"ta] inventare, mmèrze [m:Erts@] ‹lat inversum› inverso, Sammite San Vito, cummènte convento, cummince convincere, mméce invece, ecc. ps > ss isse ‹lat ipse› egli, quisse [kwis:@] ‹lat (ec)cu ipse› costui; rc > cc [tS:] acceprèute [atS:@"prEut@] arciprete rf > ff faffariédde -élle ‹ar farfar folletto› gingillo; rl > rr carrine carlino; rs > zz [ts:] muzzecà [muts:@"ka] ‹lat morsicare›; vr > rr arrije [a"r:ij@] avrei.

1.3.14. Dissimilazione

arule ["arul@] ‹lat arbor› albero, pinele ‹lat pilula› pillola, zampane [tsaF"pan@] zanzara, patane patata, rasuole ‹lat rasorium› rasoio, vippete ‹lat bibitum› bevuto, venéle ‹lat venenum› veleno.

1.3.15. Scempiamento o degeminazione

sécete ‹lat siccitas›, cafè caffè, ciuculate cioccolato, fulinje ‹lat fuligo fuliginis›, camèle cammello, machene ‹lat machina›, camine io cammino, matone mattone, pecone ‹sp pico› piccone, matine ‹lat matutina› mattino. 26

Pasquale Cacchio

1.3.16. Geminazione o raddoppiamento 1.3.16.1. Di consonanti iniziali

dda [:a], lla là, ddò, llò costà, se se, chiù [c:u] più, nò no, nne [n:@] non, rròbbe roba, gghiàure [:aur@] afa, ecc.; nelle parole con aferesi: ‘ssu codesto, ‘ddu quello, Mmaculate [m:aku"lat@] Immacolata, nnèste innesto, mmetà invitare, scédde [S:e:@] ‹lat axilla› ala, nnemale [n:@"mal@] animale, mmane in mano, mmocche in bocca, nnanze dinanzi, ddrète dietro, ecc.; in tutte le parole inizianti con b e g [dZ:]: buone [b:won@], Bare [b:ar@] Bari, ggènte [dZ:ENt@], ggione [dZ:on@] giovane, ggelate gelato, ecc.; 1.3.16.2. All’interno di parola

Di b: libbere libero, libbre libro, manubbrje manubrio, sabbete ‹ebr shabbat› sabato, subbete subito, labbese ["lab:@s@] lapis, rebbèlle ribelle, abbetà abitare, descibbule [d@"S:ibbul@] discepolo, tubbe tubo, rubbenètte rubinetto, abbete ["ab:@t@] abito, abbéte [a"b:et@] abete, cabbine cabina, tabbacche, tabacco, tabbèlle tabella, abbuse abuso, manubbrje [ma"nub:rj@] manubrio ecc.; nel suffisso -bbele [b:@l@] -bile: abbele abile, terribbele terribile, nobbele nobile, ecc. di f: stuffe stufo, stuffà stufare; di g: raggione ragione, reggine regina, staggione stagione, valigge valigia, veggilje vigilia, cerògge [tS@"rOdZ:@] ‹lat cereolus› candela, grigge [gridZ:@] ‹germ gris› grigio, peggiane [p@"dZ:an@] pigiama, Parigge Parigi, prestigge [pr@s"tidZ@] prestigio, pruggètte progetto, traggedje tragedia, ecc. di m: lammje ‹gr lámia› soffitto, semmenà seminare, trammutà tramutare, jummènte ‹lat iumentum› giumenta, stòmmeche stomaco, lémmete ‹lat limes limitis› confine, cemmenije [tS@m:@"nij@] ‹fr cheminée› camino, uommene ["wom:@n@] uomini, pemmedore pomodoro, ghiòmmere [":Om:@r@] ‹lat glomus -eris› gomitolo, vuommeche ["vwom:@k@] ‹lat vomitus› vomito, còmmede comodo, vòmmere vomero, lémmete ‹lat limes -itis› limite, ummede ["um:@d@] umido, catramme catrame, nummere numero, sémmele semola, ecc. di n: lunnedì [lun:@"di] lunedì; di p: dòppe dopo, vippete ["vip:@t@] ‹lat bibitum› bevuto, stubbete ["stub:@d@] stupido, trappite ‹lat trapetum› frantoio, pippe ‹fr pipe› pipa; di r: barracche baracca, carriagge cariaggio; di s: musse muso.


Castelluccese

1.3.17. Raddoppiamento sintattico C’è raddoppiamento sintattico dopo le preposizioni semplici a a (a ccase [a"k:as@] a ccasa, a Ffogge [a"f:OdZ:@] a Ffoggia, a mmemòrje [am:@"mOrj@] a memoria), che con (che mmé [k@"m:e] con me, che nnisciune [k@n:i"S:un@] con nessuno), pe per (pe Nnapule [p@"n:apul@] per Napoli, pe mmangià [p@m:aN"dZ:a] per mangiare); come in italiano, dopo la congiunzione e: vuje e nnuje [vujE"n:uj@] voi e nnoi, crape e ccaule [krapE"k:aul@] capre e ccavoli, i’ e vvenì [iEv:@"ni] andare e ttornare, luonghe e llarje [lwoNgE"l:arj@] lungo e llargo. Dopo chiù più, tré tre, chè che pron interr, cacche [kak:E] qualche, ògne [OJ:E], se [s@] se cong: tré ccase [tre"k:as@] tre ccase, cacche ccòse [kak:E"k:Os@] qualche cosa, chiù bbélle, più bello, se vvuoje [s@"v:woj@] se vuoi, chè llèggene? [kE"l:EdZ:@n@], che leggono? Come in italiano per distinguere tra chè che agg o pron nterr e chè che congiunzioe: chè ffaje? [kE"f:aj@] che ffai?, se dice chè faje [kE"faj@] lu giurnaliste, si dice che fai il giornalista. Dopo la negaz nne [n:@] non: nne ffume [n:@ f:um@] non fuma, nne jènne [n:@ j:En:@] non andare, nne jòche [n:@ j:Ok@] non gioca. Il raddoppiamento sintattico avviene sempre coi gerundi preceduti da verbi fraseologici: sta ffacènne [sta f:a"tSEn:@] sta ffacendo, va ddecènne [va d:@"tSEn:@] va ddicendo; non se il verbo fraseologico è all’infinito: sta’ facènne [sta fa"tSEn:@] star facendo, i’ decènne [i d@"tSEn:@] andar dicendo. Analogamente col pron niénte niente se preceduto o meno da un infinito: nfa’ niénte [Nfa nj@Nt@] non far nulla (stare con le mani in mano), nfa nniénte [Nfa n:j@Nt@]*non fa niente (non importa), nda’ niénte [Nda nj@Nt@] non dar nulla, ndà nniénte [Nda n:j@Nt@] non dà nulla. Come in italiano, possiamo esprimere anche graficamente il raddoppiamento di locuzioni avverbiali: accapabbasce [ak:apa"b:aS:@] (a cape abbasce in giù), abbèllappòste [ab:El:a"p:Ost@] (a bèlla poste volutamente), ecc. Non c’è raddoppiamento sintattico dopo gli articoli: la mane [la man@], nu cane [nu kan@] un cane; con le prep de di e da da: de Fogge [d@ fOdZ:@] di Foggia, de mangià [d@ maN"dZa] di mangiare, da case [da kas@] da casa, da mé [da me] da me; con il pronome chi: chi parla? [ki parl@] chi parla? Diversamente dall’italiano, non c’è raddoppiamento dopo la copula èsse [Es:@] èssere: è nìure [E niur@] è nnero [E n:ero], è rusce [E

1. Fonologia ruS:@] è rrosso [E"r:os:o], è fauze [E fauts@] è ffalso [E f:also], è Marije [E ma"rij@] è Mmaria [E m:a"ria], è mije [E mij@] è mmio [E m:io]; non se èsse essere ha funzione di ausiliare: è nnate [E n:ate] è nnato, è uuarute [E w:a"rut@] è gguarito.

1.3.18. Epèntesi

mbricule ["Fbrikul@] ‹lat *moricola› mora, sdradecà ‹lat exradicare› sradicare, frische [friSk@] ‹ lat fistula› fischio, fracétele ‹ lat ficedula› beccafico, rentagghià [r@Nta":a] ritagliare, fangòtte [faN"gOt:@] ‹ fr fagot› fagotto, ecc.

1.4. Fenomeni vocalici e consonantici 1.4.1. Troncamento o apocope Con sostantivi: mònòpatte monopattino, uaglione > uaglio’! [wa"L:o] ‹nap guaglione›, figghiòle > figghió! [fi":O] ‹nap figliole›, papanònne > papanò! nonno, mamme > ma’! mamma, fratiélle > fratié! fratello, cumpare > cumpa’! compare, Mechèle > Mechè! Michele, Giuanne > Giuà! Giovanni, ecc.; con verbi: i’ ‹lat ire› andare, di’ dire, fa’ fare, sta’ stare, da’ dare, curre cu’! [kur:@"ku] corri! nchiane nchia’! [Ncan@N"ca] sali! scinne sci’! [S:in:@"S:i] scendi! ci’! zitto! lè! via! ecc.; con aggettivi: bòn giorne [bOn"dZOrn@] buon giorno, bòn tiémpe [bOn"tjeMp@] bel tempo, bèllu bè bel bello, chiane chià! [can@"ca] piano! con altre parti del discorso: mò ‹lat modo› adesso, pò poi, musce mu’ [muS:@"mu]! micio micio!

1.4.1. Prostesi

jè ‹lat est› è, jèsse ‹lat esse› essere, ajére [a"jer@] ‹lat heri› ieri, derrutte ‹lat ructus› rutto, restocce [r@s"totS:@] ‹lat stupla› stoppia, addefrescà [ad:@fr@S"ka] rinfrescare, accussì così, accalecà calcare, arrubbà rubare, arruunà [ar:uu"na] rovinare, addummannà domandare, abballà ballare, ammunnà ‹lat mundare› sbucciare, ammuntunà ammucchiare, assettà sedere, ammaturà maturare, ammutà ‹lat mutare› cambiare vestito, arrubbà rubare, avantà vantare, ntrunà [Ntru"na] ‹lat tronitus› tuonare, raccapezzà [rak:ap@"ts:a] ‹lat capitium estremità› accapezzare, scancellà [skaNtS@"l:a] cancellare, smòve muovere, sfrecà ‹lat fricare› sfregare, scarciòffele [skar"tS:Of:@l@] ‹ar kharshuf› carciofo, vonge [voNdZ@] ‹lat ungere›, scalefà [skal@"fa] ‹lat calefacere› scaldare, sguobbe [zgwob:@] gobbo, mberlòcche 27


1. Fonologia [Fb@r"lOk:@] ‹fr breloque› gingillo, sderrubbà [zd@r:u"b:a] ‹sp derrumbar› precipitare, sgherebbizze ghiribizzo, ntenagghje [Nt@"na:@] ‹lat tenacula› tenaglia, mprestà prestare, ecc.

1.4.2. Epitesi, paragoge

è > ène [En@] ‹lat est› è, sé > sinó [si"no]sì, nò > none [non@] no, mò > mòne ‹lat modo› adesso, a mé > a méne [a"m:en@] a me, nuteche ‹lat nodus› nodo, tramme tram, barre bar, trisse tris, silòsse silos, gippe [dZ:ip:@] jep, giòbbe [dZ:Ob:@] ‹ingl job› attività, busenisse [bus@"nis:@] ‹ingl business›, cricche cric, nailonne nylon, cagge > caggene ["kadZ:@n@] acacia, Nuèje Noè, scarcioffele [skar"tSOf:@l@] ‹ar kharshuf› carciofo, chetugnele [k@"tuJ@l@] cotogno, mamuocce > mamuoccele [ma"mwotS:@l@] pupazzo, ananàsse ananas, cachine [ka"kin@] kaki, ecc.; la paragoge è possibile con gli infiniti tronchi: i’ > ine andare, mangià > mangiane mangiare, purtà > purtàne portare, jucà > jucane giocare; o con altre forme verbali tronche: chi èna ène [kiEna"En@] *chi è è (chiunque sia).

1.4.3. Metatesi

di e: percòche [p@r"kOk@] ‹lat praecoca› pesca, mberlòcche ‹fr breloque› gingillo, fèurle ‹lat ferula› ferula, fernesije [f@rn@"sij@] ‹lat phrenesis› smania; di i: ferzore [f@r"tsor@] ‹lat frixorium› padella; di j: zezzajene [ds"ds:aj@n@] zizzania; di c [k] [tS]: cepressione [tS@pr@"s:jon@] processione, meddicule [m"d:ikul] ‹lat umbilicus› ombelico, prucculà ‹lat proculcare› bastonare; di d e t: féteche ["fet@k@] fegato, strude [strud@] ‹lat destruo› distruggere; di l: Gelorme [dZ@"lOrm@] Girolamo, luteme ultimo; di m: meddicule ‹lat umbilicus› ombelico; di p: acceppà [atS:@"p:a] ‹lat cippus› accendere; di r: prete ‹lat petra›, frève ‹lat febris›, crape capra, ruspegghià [rusp@::a] ‹lat expergiscor› svegliarsi, vernedì venerdì, addarunà ‹lat adunare› raccogliere, frabbucà fabbricare, rimmece ["rim:@tS@] ‹lat imbrex -icis› coppo, crugnale ‹lat cornus› corniolo, rapì ‹lat aperire› aprire, prèule pergola, addrete ‹lat ad retrum› dietro, frescà [fr@S"ka]‹lat fistulare› fischiare, rance ‹lat cancer› granchio, brescone [br@S"kon@] ‹germ burst, sp brozar› spazzola, truone, ntrunà ‹lat tonitrus› tuono, tuonare, marzucche mazurka,

28

Pasquale Cacchio Rubbane Urbano, fucurile ‹lat foculare› focolare, pestrigge prestigio, petrore pretore, llòrge orologio, struppje ‹lat turpis› storpio ecc.; di s: lasche [lask@] ‹lat laxus› ampio; di t: spetazzà spezzettare, tretecà criticare; di v: déteve davate, stéteve stavate.

1.4.4. La d eufonica

Non è mai usata: e è jute [E"Ejut@] ed è andato, a Anne [a"an:@] ad Anna; eccetto in qualche espressione: pedune [p@"dun@] (pe une) per ciascuno, ògge ad òtte [OdZ:ad"Ot:@] *oggi ad otto (fra una settimana), chèdè? [kE"dE] ‹ma lat quid est?› cosa è? pigghià ad uocchje [pi":a a"dwoc:@] *prendere a occhio (portare iella).

1.5. Sillabe

Valgono le regole dell’italiano: pu-je-ne pugno, ce-stiéd-de cesto, fre-scà [fr@S"ka] fischiare, cur-tiéd-de coltello, a-è-ree [a"Er@:] aereo, au-gu-rje, ciau-le [tSaul@] taccola, Fai-te Faeto.

1.6. Accenti La gran parte delle parole sono piane (pape,

ranadinje); numerose le tronche (papà, uaglio’ ragazzo), le sdrucciole (mbrìcule ["mbrikul@] more, cicere ["tSitS@r@] ceci), e non mancano le bisdrucciole (colechene ["kol@k@n@] coricano, accàlechene [a"k:al@k@n@] calcano).

1.7. Enclitiche

Aggettivi possessivi e pronomi possono legarsi a un sostantivo: sòrme mia sorella, sòrde tua sorella, fratete tuo fratello, stiteve statevi, famme fammi, dimmélle dimmelo, decitacélle diteglielo, scurdatavélle scordatevelo, castete casa tua, ecc., v 2.3.6.4.

1.8. Proclitiche

Frequentissima la proclitica ’n in: nciéle in cielo, ntèrre per terra, ncape in testa, nchianà [Nca"na] ‹lat implano› salire; davanti a labiale o a velare diventa ’m: mmocche in bocca, mmènte in mente, mmetà invitare, ecc.

1.9. Parole omografe

Qualche esempio tra numerosissimi: case casa, formaggio, lame frana, lama, pare paio, sembra, vase vaso, bacio, jate andate, fiato, vave vado, bava, pile pelo, vasca, nòve nuova, nove, frische fresco, fischio, pizze pizza, luogo, ecc.


2. Morfologia 2.0. Prefissi e terminazioni 2.0.1. Prefissi

Ne elenchiamo qualcuno: a- ‹lat ad-, ab-› a: abbuurà ‹lat abbiberare› abbeverare, abbusà abusare, accattà comprare, avascià abbassare; anche in caso di prostesi: assarecà ‹lat sarculare› sarchiare, accalecà calcare, ecc.; cum-, cun- ‹lat cum› con: cumpagne compagno, cunzégne consegna, cuncurdà concordare, ecc. ’n-, ’m- ‹lat in› in: mparà imparare, ncantà incantare, mmentà inventare, ntèrre a terra, nciéle in cielo, ncape in testa, mbrazze in braccio, mmocche in bocca, mmane in mano, ecc.; ’n-, ’m- dalla negazione nen ‹lat non› non: nte non ti, nce non ci, ncapì non capire, nzapé non sapere, ecc., va 2.5.4. e 5.2.1.

2.0.2. Terminazioni

Tutte le parole terminano con la e [@] atona, eccetto molti monosillabi, le parole tronche, gli aggettivi indefiniti ògne [OJ:E] ogni e cacche [kak:E] qualche, i sostantivi femminili, che davanti agli aggettivi ricordano la desinenza latina -a (radia nòve radio nuova, nèva tonne neve tonda), gli aggettivi declinabili (bèllu bello, quistu questo), forme verbali con la desinenza -a (chi vèna vène chiunque venga, chi sparagna spreche chi risparmia spreca), il primo dei termini nella ripetizione (tèrra tèrre terraterra, cima cime lungo la cima, longa longhe lunghissima, janca janche bianchissima, va 2.2.5. e 2.5.9), la preposizione cata [kata] ‹ gr katá› presso e qualche termine importato (caso maje caso mai, ecc.). Quanto ai suffissi, v rimario pp 73-95 e 5.2.1.

2.1. Articolo 2.1.1. Determinativo lu ‹lat illud› il, lo la ‹lat illa› la li ‹lat illi› i, gli, le lu è maschile singolare (lu ciéle il cielo, lu spaje lo spago), la è femminile singolare (la stélle

la stella, la furmiche la formica) e li è maschile e femminile plurale (li mascule i maschi, li fémmene le donne, li nule le nuvole). Si elidono davanti a vocale: l’anne (lu anne) l’anno, l’òme (lu òme) l’uomo, l’uommene (li uommene) gli uomini, l’arule (li arule) gli alberi; qualche eccezione con li: li ore le ore, li aneme le anime. Non si elidono con le semivocali j (li juorne i giorni, li jadde i galli) e u [w] (lu uante il guanto, la uèrre la guerra, lu uicce [lu"witS:@] il tacchino; ma: l’uove l’uovo, l’uogghje [lwo:@] l’olio). Può sostiruire un possessivo: è turnate a la case, è tornato a casa sua, v 2.3.2.

2.1.2. Indeterminativo nu un, uno na una nu è maschile (nu cane un cane, nu nemale [nu n:@"mal@] un animale) e na è femminile (na case una casa, na machene un’auto). Si elidono davanti a vocale: n’arule un albero, n’òme un uomo, n’aute un altro, n’aquele un’aquila, n’aneme un’anima.

2.1.3. Partitivo

Si usano le espressioni nu pòche de..., na còse de... per il singolare: nu pòche de pane del pane, nu puchicchje d’acce [nu pu"kic:@ datS:@] del sedano, na còse de sòlde del denaro. Per il plurale si usa l’aggettivo indefinito certi oppure il numerale duje (f doje): certi fatte dei fatti, certi crestiane delle persone, doje noce delle noci.

2.1.4. Uso dell’articolo

Analogo all'italiano: lu cane il cane, lu bèlle il bello, lu mije il mio, lu i’ e venì l’andare e tornare, lu craje e lu pescraje il domani e il dopodomani, lu pecché e lu peccome il perché e il per come.

2.1.5. Discrezione dell’articolo

Abbastanza frequente: l’acite l’aceto > la cite, l’accette l’accetta > la ccètte, l’uncine [luN"tSin@] l’uncino > lu ncine, l’anténne > la nténne l’antenna, ecc.; anche con gli indeterminativi: n’uncine > nu ncine [nu"NtSin@], n’accétte > na ccette, ecc. 29


2. Morfologia

2.2. Sostantivo 2.2.1. Genere

Il femminile si distingue dal maschile con l’uso dell’articolo (lu cane il cane > la cane la cagna, lu figghje figlio > la figghje), per metafonia (suocre suocero > socre, mupe muto > mope, v metafonia, 1.2.2.), con suffissi come -ésse e -ice e con l’uso di termini specifici (òme uomo > fémmene donna, frate fratello > sòre sorella). I sostantivi femminili seguiti da aggettivi o da apposizioni prendono al singolare la desinenza -a: lèuna vérde legna verde, fìcura sécche fico secco, la vigna tuje la tua vigna; al plurale terminano con la solita e [@] atona: lèune vérde, fìcure sécche, li vigne tòje le tue vigne.

2.2.2. Numero

Anche singolari e plurali si distinguono con l’articolo (lu lupe il lupo, li lupe i lupi), per metafonia (fiore > fiure, uaglione ragazzo > uagliune, v 1.2.2.), per fenomeni consonantici (puorche porco > puorce, miédeche medico > miédece), con il suffisso -re, residuo della desinenza latina -ora (ulme olmo > olmere, uosse osso > òssere, dite dito > détere, paése paese > paìsere, denucchje ginocchio > denocchjere, chjirchje [circ@] cerchio > chièrchjere ["cerc@r@], ecc.), con i suffissi -ne e -le (cerògge candela > ceròggene candele, còzze cozza > còzzele), -ore e -one > pl -ure e -une (chelore colore > chelure, metetore mietitore > meteture, matone mattone > matune, ecc.). Il suffisso -uole ha talvolta il plurale in -òle: lenzuole lenzuolo > lenzòle, ecc., va 1.2.2. (ma: lu peparuole il peperone > li peparuole, lu fasuole il fagiolo > li fasuole). 2.2.2.1. Pluralia e singularia tantum

Pochi casi: perzune persone, chelombere fichi, viscere intestino, rine schiena, paragge i dintorni; chiantime piantine da vivaio, chiarfe moccio, cènere cenere, munnézze immondizia.

2.2.3. Alterazione di sostantivi e aggettivi

Tramite desinenze, spesso con metafonia: -acchje [ac:@]: zurre capro > zurracchje, volpe > vulpacchje, ruospe moccioso > ruspacchje, ecc.; -acóne (pl -acune): vjécchje vecchio > vecchiacone [v@c:a"kon@], ecc.; 30

Pasquale Cacchio -agghione [a":on@] (pl -agghiune): musce lento > musciagghione; -astre [astr@]: prèute prete > pruutastre, ecc. -azze [ats:@]: panare paniere > panarazze; -écchje ["ec:@]: pèlle > pellécchje [p@"l:ec:@], fòrbece > furbecécchje [furb@"tSec:@], ecc.; -èdde [E:@], -édde ["e:@]: vècchje vecchia > vecchiarèdde [v@c:a"rE:@], méle mela > melédde, cucchiare [ku"c:ar@] cucchiaio > cucchiarèdde, ecc.; -ètte: figghiòle ragazza > figghiulètte, fuoglie foglio > fugliètte, Amalje Amalia > Maliétte, ecc.; -icchje [ic:@]: poce pulce > pucicchje, penniélle pennello > pennellicchje, pinele pillola > penelicchje, arule albero > arulicchje, ecc.; -idde, -ille: dite dito > detille, taule tavola > taulidde, ruosse grande > russulidde, ecc.; -iédde [je:@], jélle: jatte gatto > jattariédde, ruospe moccioso > ruspeciédde, viécchje vecchio > vecchiariédde, pòvere povero > puuriédde, ecc.; -igne [iJ:@] (f -égne [eJ:@]): aspre aspro > asprigne, matte matto > mattigne, ecc.; -ine: becchiére > becchjerine, cucchiare cucchiaio > cucchiarine, Ntònje Antonio > Ntunine, ecc.; -òccele ["OtS:@l@]: vije via > viòccele; -òle: massarije masseria > massariòle, ccètte accetta > ccettòle, ecc.; -one (pl -une): mosche mosca > muscone, dite dito > detone, ecc.; -òtte: Marje Mario > Mariòtte, pustale corriera > pustalòtte furgone, ecc.; -òzze [OtS:@], -uozze [wots:@]: tine tino > tenòzze, birre birra > berròzze, carre carro > carruozze, prèdeche predica > predecuozze, ecc.; -ucce [utS:@]: jadde gallo > jadducce, aine [ain@] a-gnello > ainucce, Paule Paolo > Paulucce, ecc.; -uzze ["uts:@]: taralle > taralluzze, tièlle tegame > tjelluzze [tj@"l:uts:@], ecc., va rimario p 72-95.

2.2.4. Sostantivi composti

Con sostantivi (casecavadde caciocavallo, caulaffiore cavolfiore), con aggettivi (vianòve strada, pizzancotte formaggio fresco), con verbi (éscètrase [jes:E"t:ras@] viavai, tòccatòcche chiapparello, mmiscammische [m:iSka"m:iSk@] confusione, fuiafuje fuggifuggi), con avverbi (sottèssope passeggio, sottecasope sottosopra), ecc.


Castelluccese

2.2.5. Riptizione del sostantivo

Assumono valore avverbiale alcuni sostantivi ripetuti (i femminili conservano la desinenza -a): pista piste lungo le orme, cima cime lungo la cima, toppa toppe lungo la cresta, mure mure lungo il muro, jumara jumare lungo il fiume, mmèrza mmèrze [m:Erts:a"m:Erts:@] lungo la scarpata, ecc.

2.3. Aggettivo e pronome 2.3.1. Aggettivo 2.3.1.1 Genere e numero

Anche l'aggettivo qualificativo varia per metafonia (nuove nuovo > nòve, viécchje [vjec:@] vecchio > vècchje, cuotte cotto > còtte, v 1.2.2.), ma più spesso è invariabile (jaute [jaut@] alto -a -i, -e, piccule ["pik:ul@] piccolo -a, -i, -e, ecc.), con qualche eccezione (bèllu cane bel cane, bèlli cane i bei cani, bèlla fémmene bella donna, belli fémmene belle donne). Se precede un nome femminile prende la desinenza -a: la megghia paste [la mE:a past@] la miglior pasta, na piccula criature [na "pik:ula krja"tur@] una piccola bambina, ròssa case grande casa. 2.3.1.2. Posizione dell’aggettivo

L’aggettivo qualificativo si trova quasi sempre dopo il sostantivo; se lo precede, può presentare uscite diverse (bèllu paése [bEl:u pa"es@] bel paese, bèlla muntagne bella montagna, lu mègghje pane il pane migliore, la mègghia vigne [la mE:a viJ:@] la vigna migliore), qualche forma tronca (bon tiémpe bel tempo), oppure la desinenza -a se precede sostantivi femminili (ròssa case grande casa, piccula chiante piccola pianta). Gli aggettivi possessivi stanno sempre e soltanto dopo il sostantivo (li tèrre mèje i miei terreni), mentre i dimostrativi, i numerali, la maggior parte degli indefiniti, gli interrogativi e gli esclamativi sempre prima, come in italiano: quéssa pénne codesta penna, quésti casere [kwesti "kas@r@] queste case, lu quinte piane il quinto piano, cacche jatte [kak:E j:at:@] qualche gatto. 2.3.1.3. Comparativo

Comparativo di maggioranza: si usano le locuzoni chiù de [c:u d@] più di, chiù chè più che, mègghje de [mE:@ d@] migliore di, mègghje chè meglio che, chiù mègghje de [c:u

2. Morfologia m:E:@ d@] *più migliore di: Marje è chiù jaute de Marije Mario è più alto di Maria, Giuanne è chiù bionde chè rusce Giovanni è più biondo che rosso, quésta cammise è chiù mègghje de quésse questa camicia è migliore di codesta. Comparativo di minoranza analogamente con le locuzioni méne de meno di e méne chè meno che: l’ulme è méne jaute de lu pigne l’olmo è meno alto del pino. Comparativo di uguaglianza con gli avverbi (tante...) quante a... [taNt@ kwaNta] tanto quanto a, (accussì...) come a... [ak:u"s:i koma] così come: Marje è jaute quant’a Marije Mario è alto quanto Maria (si noti l’uso del dativo invece del caso del primo termine), è tante tirchje [tirc@] quante ricche è tanto avaro quanto ricco. 2.3.1.4. Superlativo assoluto

Si forma con gli avverbi assaje [a"s:aj@] assai, pròpje [prOpj@] proprio e simili: assaje bèlle bellissimo, pròpje ruosse grandissimo, veramènte scurdje scurissimo; con gli aggettivi bèlle bello, nu bèllu poche *un bel poco, buone buono: n’arule bèlle jaute un albero altissimo, nu bellu poche luntane lontanissimo, è bòna dritte è intelligentissima; oppure con indefiniti come paricchje parecchio e tutte tutto: paricchje vasce [pa"ric:@ vaS:@] bassissimo, tutt’allègre allegrissimo; analogamente i superlativi avverbiali: assaje assaje, pròpje assaje, nu bèllu pòche assaje, paricchje assaje, ecc. moltissimo, v 2.5.8. Frequente il raddoppiamento dell’aggettivo (il primo termine prende al femminile la desinenza -a): bèlla bèlle bellissima, nìure nìure nerissimo, néura néure nerissima, janca janche bianchissima, piccula piccule piccolissima. 2.3.1.5. Superlativo relativo

Come in italiano, con le espressioni lu chiù... de... [lu c:u d@], la chiù... de..., li chiù... de... il più... di..., la più... di..., i più... di..., le più... di...: l’arule chiù ruosse [c:u r:wos:@] de lu vòsche l’albero più grande del bosco, la casa chiù jaute de lu paèse la casa piu alta del paese. 2.3.1.6. Comparativi e superlativi organici

Diversamente dall’italiano possono essere rafforzati dall’avverbio chiù: chiu mègghje [c:u m:E:@] *più migliore, chiù pègge [c:u p:EdZ:@] *più peggiore: chiù mègghje de isse miglore di lui, la vernata chiù pègge l’inverno peggiore. 31


2.  Morfologia 2.3.1.7. Aggettivi sostantivati

L’aggettivo può fungere da sostantivo: li povere e li ricche [li%pOv@rEli"rik:@] i poveri e i ricchi, lu faitane la lingua faetana, li fuggiane i foggiani. In tale funzione può introdurre delle subordinate: lu bèlle è chè... il bello è che..., lu brutte ère chè... il brutto era che...

2.3.2. Aggettivi e pronomi possessivi Maschile singolare

mije [mij@] ‹lat meus› mio, mia tuje [tuj@] ‹tuus› tuo, tua suje [suj@] ‹suus› suo, sua nuostre [nwostr@] ‹noster› nostro vuostre [vwostr@] ‹vester› vostro lòre [lOr@] ‹illorum› loro

Maschile plurale

miéje [mjej@] miei tuoje [twoje] tuoi suoje [swoj@] suoi nuostre [nwostr@] nostri vuostre [vwostr@] vostri lòre [lOr@] loro

Femminile singolare

mije (mia [mia]) mia tuje (tuia[tuja]) tua suje (suia [suja]) sua nòstre (nòstra [nOstra]) nostra vòstre (vòstra [vOstra]) vostra lòre (lòra [lOra]) loro

Femminile plurale

mèje [mEj@] mie tòje [tOj@] tue sòje [sOj@] sue nòstre [nOstr@] nostre vòstre [vOstr@] vostre lòre [lOr@] loro Sempre dopo il sostantivo: li fatte nuostre i fatti nostri, la machena suje la sua auto. I femminili tra parentesi ‘mia’, ‘tuia’ ecc. si usano se seguiti da un aggettivo: la casa mia bèlle la casa mia bella, la fèsta nostra paisane la nostra festa locale, la mana tuia suttile la tua mano sottile. Talvolta sono sottintesi: lu frate nn’è venute (suo) fratello non è venuto, è sciute che la sòre, è uscito con (sua) sorella, va 2.1.1.; oppure sono sostituiti da espressioni come: m’è parente *mi è parente (è mio parente), v 2.3.6.2. 32

Pasquale Cacchio Possessivo è anche pròpje, che può precedere o seguire il sostantivo: la propia casa (la casa pròpje) la casa propria, li pròpje figghje (li figghje pròpje) i propri figli. Le forme pronominali sono sempre precedute dall’articolo: lu mije il mio, lu tuje il tuo, lu suje il suo, ecc. e possono fungere da sostantivi: sò' jute a lu mije [sO%j:utalu"mij@] *sono andato al mio (nella mia proprietà). 2.3.2.1. Forme enclitiche

-me mio: frateme mio fratello, figghjeme mio figlio, zianeme mio zio (mia zia), sòrme mia sorella, sorma cucine mia cugina, ecc. -te tuo: caste (castete) casa tua, sòrde tua sorella neputete tuo nipote, nepotete tua nipote, suocrete tuo suocero, sòcrete tua suocera, ecc.

2.3.3. Dimostrativi 2.3.3.1. Aggettivi dimostrativi

Maschile singolare

quistu [kwuistu], ’stu questo quissu [kwis:u], ’ssu codesto quiddu [kwi:u], ’ddu [:u], quillu quello

Maschile plurale

quisti [kwisti], ’sti questi quissi [kwis:i], ’ssi codesti quiddi [kwi:i], ’ddi [:i], quilli quelli

Femminile singolare

quésta [kwesta], ’sta questa quéssa [kwes:a], ’ssa codesta quédda [kwe:a], ’dda [:a], quélla quella

Femminile plurale

quésti [kwesti], ’sti queste quéssi [kwes:i], ’ssi codeste quéddi [kwe:i], ’ddi [:i], quélli quelle Precedono sempre il sostantivo: quistu cane questo cane, quisti cane questi cani, ’ssi figghiòle codeste ragazze, ’ddi uagliune [:i wa"L:un@] quei ragazzi, ’st’arule ["starul@] quest’albero, ’dd’arule quell’albero, ’ss’uosse codesto osso, ’st’ove queste uova. Si possono unire con gli avverbi di luogo qua qui, llò costì, ddò costì, llà lì, dda lì: quistu llòrge qua [kwistu%l:OrdZ@"k:wa] *quest’orologo qui (vicino al parlante), quissu llòrge ddò *codest’orologio costì (vicino a chi ascolta), quiddu llòrge dda *quell’orologio lì (lontano dagli interlocutori).


Castelluccese Dimostrativi sono anche stésse (stéssu m, stéssa f, stéssi m e fpl) stesso e tale (talu m, tala f, tali m e fpl) tale, che possono seguire (in tal caso con la terminazione stésse e tale) o precedere il sostantivo: la stéssa còse la stessa cosa, la còsa stésse la cosa stessa, li tali fatte i tali fatti, lu talu uaglione il tale ragazzo, la tala figghiòle la tale ragazza, che tale paròle la funése terminò con tali parole, ecc. 2.3.3.2. Pronomi dimostrativi

Singolare e plurale maschile

quiste [kwuist@] questo, questi quisse [kwis:@] codesto, codesti quidde [kwi:@], quille quello, quelli

Singolare e plurale femminile

quéste [kwest@] questa, queste quésse [kwes:@] codesta, codeste quédde [kwe:@], quélle quella, quelle I pronomi italiani costui, costei, costoro, colui, colei, coloro si traducono in numerose forme: quistu qua *questo qui (costui), quissu ddò *codesto costì (costui, vicino all’interlocutore), quiddu dda *quello lì (colui), quèsta qua *questa qui, quèssa ddò *codesta costì (costei), quèdda dda *quella lì (colei), quèssi ddò *codeste costì (costoro), quidde chè quello che (colui che), ecc.; quidde [kwi:@] (quille) e quédde (quélle) possono avere il valore neutro di ciò e di quanto: pe quidde chè còste per ciò che costa, pe quédde chè ne sacce [p@%k:we:@%kEn@"satS:@] per quanto ne so, raccuntase quidde chè avéve viste raccontò quanto aveva visto. Funzione di pronomi domostrativi hanno stésse stesso, tale tale e le particelle pronominali lu lo, la la, li li, ce ci e ne ne (v 2.3.6.2. e 2.3.6.4.)

2.3.4. Indefiniti 2.3.4.1. Aggettivi indefiniti

ògne [OJ:E] ogni: ògne cose ogni cosa, ògne sére [OJ:E"s:er@] ogni sera; in espressioni temporali si usa anche na vòte a... [na"vOta] *una volta a...: na vòte a l’anne ogni anno, na vòte l’ore ogni ora; cacche [kak:E] qualche: cacche nutizje qualche notizia, cacche pòche de pane qualche po’ di pane. cèrte [tSErt@] sm e pl (sf cèrta, pl a cèrti) certo, alcuno: cérte (certi) chiante [tSErti caNt@] al-

2. Morfologia cune piante, cèrta gènte certa gente, cèrte (cèrti) fatte certi fatti, cèrte fémmene certe donne; ha anche valore partitivo: cèrte crestiane delle persone, cèrte vòte delle volte (va 2.1.3.); tròppe sm, plm e plf (sf tròppa) troppo: tròppe vine troppo vino, tròppa poleve troppa polvere, troppe crestiane troppe persone; manche nu, manche na nessuno -a: manche n’òme neppure un uomo (nessun uomo), manche na chiante [manke na caNt@] nessuna pianta, manche nu fiore nessun fiore. Seguono o precedono il sostantivo: qualunque [kwa"luNkw@] (f qualunqua): qualunque libbre qualunque libro, qualunqua pénne qualunque penna, na casa qualunque una casa qualunque; qualsijese [kwalu"sij@s@] qualsiasi: nu paése qualsjese un paese qualsiasi, qualsijese paése qualsiasi paese; tante (f, plm e plf tanta) tanto, molto: tanta pane molto pane, tanta paste molta pasta, tanta fiure tanti fiori; dopo il sostantivo: tènghe na sécca tante *ho una sete tanta (ho molta sete); assaje [a"s:aj@] molto: téne assaje libbre, téne libbre assaje ha molti libri. appedune [ap:@"dun@] ciascuno: come in italiano segue il sostantivo: nu cafè appedune un caffè ciascuno.

2.3.4.2. Aggettivi e pronomi indefiniti

tutte tutto, intero: con articolo seguito da sostantivo (tutte li fiéste tutte le feste, tutte lu munne il mondo intero, tutte la jumare tutto il fiume, stévene tutte a tremènte stavano tutti a guardare), anche rafforzato da quante quanto (tutte quante proprio tutto, tutta quante la vigne tutta la vigna, redévene tutte quante ridevano tutti), o con la congiunzione e [E] e seguita da un numerale (tutt’e quatte [tut:E"k:wat:@] tutti e quattro, tutt’e duje ambedue); con gli aggettivi ha valore avverbiale: tutte nìure interamente nero; pòche sm, plm e plf (sf pòca) poco: pòche rane poco frumento, pòca farine poca farina, pòche casere poche case, èrene pòche a la mésse erano in pochi a messa; anche in espressioni partitive: nu pòche de pane del pane; paricchje [pa"ric:@] sm, plm e plf (sf parécchia [pa"rec:a]) parecchio: paricchje sòlde parecchi soldi, parécchia paste parecchia pasta; tale tale (v 2.3.3.1.): tala chiante, talu frutte tale la pianta, tale il frutto; s’è presentate nu tale a la pòrte si è presentato un tale alla porta; 33


2. Morfologia autu [autu], atu sm ‹lat alter› (auta, ata sf, auti, ati plm e plf) altro: n’atu piatte un altro piatto, n’ata machene un’altra auto, l’ati paisane gli altri paesani, l’ati foglie le altre foglie, nen dènne rètte a l’aute non dare retta agli altri, se n’lu faje tu lu fa n’aute se non lo fai tu lo fa un altro; nelle locuzioni temporali con ‘jére’, ‘matine’, ‘sére’, ‘nòtte’ conserva la r [r] del lat alter: all’autriere [al:au"trjer@] l’altro ieri, all’atra matine l’altro ieri mattina, all’atra sére l’altro ieri sera, all’atra nòtte l’altro ieri notte; unito a pronomi significa pure, anche: tu aute [tu"aut@] ‹lat tu quoque› *tu altro (pure tu), quéss’aute *codesta altra (anche costei), quiss’ati suggette *questi altri soggetti (pure costoro); con numerali: n’aute e une [nautE"un@] *un altro e uno (un altro), n’aute e duje [nautE"d:uj@] altri due.

2.3.4.3. Pronomi indefiniti

une uno, una: come partitivo: une de quisse uno di costoro, une de vuje duje [%un@ d@ vuj@ duj@] uno di voi due, une de li mègghje uno dei migliori; come correlativo: une dice na cose e n’aute n’aute uno dice una cosa e un altro un’altra, fanne sciarre l’une che l’aute litigano gli uni con gli altri; con valore distributivo: a une a une a uno a uno; cacchèdune [kakE"dun@] qualcuno, qualcuna: ha tuzzelate cacchedune? ha bussato qualcuno? Anche partitivo: cacchèdune de lore, qualcuno di loro; niénte [njeNt@] niente, nulla: ndecènne niénte [Nd@"tSEn:@ njeNt@] non dire nulla; nisciune [ni"S:un@], nesciune [n@"S:une] nessuno: nce stéve nisciune non cera nessuno, nen piace a nisciune non piace a nessuno; come aggettivo si usa l'avverbio manche neanche, v 2.3.4.1. mancune neanche uno, nessuno: mancune stéve a la chiése, nessuno era in chiesa; cacche còse [kak:E"k:Os@], caccòse qualcosa: dacce cacche còse da béve dacci qualcosa da bere; ognune [O"J:un@] ognuno; cèrtune [tSEr"tun@] alcuni, correlativo con cèrt'aute certi altri: cèrtune... cèrtaute... alcuni... altri...; chiunque [ci"uNkw@] chiunque è di uso recente; più usato è il pronome chi chi con la ripetizione del verbo: chi parla parle *chi parla parla (chiunque parli), chi vèna vène *chi viene viene (chiunque venga), va 2.4.2.2., 2.4.9. e 4.3.6. 34

Pasquale Cacchio

2.3.5. Numerali 2.3.5.1 Cardinali e ordinali

une pron uno, unu ‹lat unus› agg (f una) uno, prime duje [duj@] (f doje) due, seconde tré tre, tèrze quatte [kwat:@] quattro, quarte cinche cinque [tSiNk@], quinte sèje [sEj@] sei, sèste sètte [sEt:@] sette, sètteme òtte [Ot:@]otto, ottave nòve [nOv@] nove, nòne diéce [djetS@] dieci, dèceme unece ["un@tS@] undici, unecèseme dudece ["dud@tS@] dodici, dudecèseme tridece ["trid@tS@] tredici, tredecèseme quattòrdece [kwa"t:Ord@tS@], quartòdece quattordici, quattòrdecèseme, quartòddecèseme quinece ["kwin@tS@] quindici, quinecèseme sidece ["sid@tS@] sedici, sedecèseme decessètte [d@tS@"s:Et:], deciassètte diciassette deciòtte [d@"tSjOt:@] diciotto, deciòttèseme decennòve [d@tS@"n:Ov@], deciannòve diciannove vinte [viNt@] ‹lat viginta› venti, vintèseme vintune [viN"tun@] ventuno, vintunèseme vintiduje [viNti"duj@] m, vintidoje f ventidue vinteduèseme, ecc. trènte [trENt@] trenta, trentèseme quarante [kwa"raNt@] quaranta, quarantèseme cinquante, cenquante [tS@N"kwaNt@] cinquanta, cenquantèseme sessante [s@"s:aNt@] sessanta, sessantèseme settante [s@"t:aNt@] settanta, settantèseme uttante [u"t:aNt@] ottanta, uttantèseme nuante [nu"aNt@] novanta, nuantèseme ciénte [tSjeNt@] cento, centèseme dujeciénte [duje"tSjent@] (f dojeciénte) duecento, dujecentèseme treciénte [tr@"tSjeNt@] trecento, trecjentèseme mille mille, mellèseme [m@"l:Es@m@] dujemile (f dojemile) duemila, dujemellèseme, ecc. diécemile diecimila, diécemellèseme unecemile undicimila, unecemellèseme dudecemile dodicimila, dudecemellèseme, ecc. ciéntemile ciéntemile, ciéntemellèseme dujeciéntemile (f dojeciéntemile) duecentomila, dujeciéntemellèseme, ecc.


Castelluccese nu melione un milione, meliunèseme duje meliune (f doje meliune) due milioni, dujemeliunèseme nu meliarde un miliardo, meliardèseme duje maliarde (f doje maliarde) due miliardi, dujemeliardèseme, ecc. I cardinali trènte, quarante, cinquante, mile, ecc. prendono la desinenza -a se seguiti da un sostantivo: trenta punte trenta punti, quattemila èure quattromila euro, ecc.; analogamente gli ordinali se seguiti da un femminile: la sèttema file la settima fila, lu sètteme poste il settimo posto. Come in italiano le espressioni: meliarde e meliarde molti miliardi, meliune e meliune molti milioni, centenare e centenare molte centinaia, ecc.

2.3.5.2. Numeri frazionari

nu miéze [nu mjets@] un mezzo (nu miéze chile de pane un mezzo chilo di pane), miéze mezzo (miéze quintale mezzo quintale), nu tiérze un terzo, duje quinte due quinti, ecc.

2.3.5.3. Numerali collettivi

pare paio, cocchje [koc:@] coppia, decine decina, duzzine [du"ds:in@] dozzina, ventine ventina, trentine trentina, centenare centinaio.

2.3.5.4. Numerali distributivi

a une a une a uno a uno, a duje a duje [ad:uja"d:uj@] (f a doje a doje) a due a due, a tré a tré a tre a tre ecc., une a la vòte uno alla volta, duje (f doje) a la vòte due alla volta, ecc.

2.3.6. Pronomi personali 2.3.6.1 Pronomi personali soggetto

ije [ij@] io tu tu isse [is:@] ‹lat ipse› egli, ésse [es:@] lei nuje [nuj@] noi vuje [vuj@] voi lòre [lOr@] loro ije e tu possono essere usati solo come soggetti; come complementi si usano me, te, mé, té, e gli enclitici -me e -te; possono essere rafforzati da stésse o da pròpje: ije stésse, tu stésse, io stesso, tu stesso, ecc.; pròpje ije, pròpje ésse, proprio io, proprio lei, ecc.; tu seguito da aute altro significa anche tu, pure tu: tu aute! *tu altro (pure tu).

2. Morfologia 2.3.6.2. Pronomi personli omplemento

me [m@] mi, mé [me] (méne [men@]) me te [t@] ti, té [te] (téne [ten@]) te isse lui, esso, ésse lei, essa, se [s@] si, lu lo, la la le, ce [tS@] gli, le, ne [n@] ne nuje noi, ce ci vuje voi, ve [v@] vi lòre loro, se si, li li, ne ne Frequente l’elisione: m’ha ditte mi ha detto, s’è ruspegghiate si è sevegliato, se n’è ccòrte se n’è accorto, c'ha ditte [tSa"d:itte] gli (ci) ha detto; con la negazione nne [n:@] si hanno le forme nte [Nt@] non ti, n’lu [Nlu] non lo, n’la [Nli] non la, nce [NtS@] non ci, nve [Nv@] non vi, nse [Ns@] (nze [Nts@]) non si, ecc. me, te, se, ce, ve, se vengono usati anche nelle forme riflessive: me lave, te lave, se lave, ce lavame, ecc. mi lavo, ti lavi, si lava, ci laviamo, ecc.; si usano spesso come intensivi: me mange *mi mangio (mangio), chè te bive? cosa bevi? ce sentime la mésse *ci sentiamo l’omelia (ascoltiamo l’omelia); me, te, ce, ve, lu, la e li anche come complementi di termine: m’ha mannate na léttere mi ha inviato una lettera, nt’ha respuoste non ti ha risposto, me pare mi pare; anche in forme non usate in italiano: m’è cumpagne *mi è compagno (è mio amico), t’è frate *ti è fratello (è tuo fratello), l’è patre gli è padre (è suo padre), ecc. lu e la possono avere valore neutro: n’lu sacce [nlu"satS:@] non lo so, lu capisce o n’lu capisce? lo capisci o non lo capisci? come la piénze? come la pensi? nte la pigghiènne non prendertela; ce ha sia valore di terza persona maschile e femminile (gli e le) che di prima persona plurale (ci): ce l’haje ditte? glie l’hai detto?, c’agghje addummannà na cose gli (le) devo chiedere una cosa, nen ce telèfene non ci telefona; si può specificare il valore di ce con un pleonasmo scorretto in italiano: c’ha ditte a ésse *le ha detto a lei (le ha detto), c’ha ditte a isse *gli ha detto a lui (gli ha detto), c’ha ditte a nuje, *ci a detto a noi (ci ha detto), ecc.; può avere valore avverbiale e con il verbo sta’ stare significa esserci: ce sta une qua nnanze c’è uno qui davanti, ce stéve na vote c’era una volta, ce jémme l’atu juorne vi andammo l’altro ieri; può avere valore dimostrativo col significato dell’italiano ciò: nc’agghje credute *non ci ho creduto (non ho creduto a ciò); mé (méne) me, té (téne) te, isse lui, esso, ésse lei, essa, nuje noi, vuje voi e lòre loro si usano come complementi indiretti: de mé di 35


2. Morfologia me, a tè a te, da isse da lui, che nuje con noi, nnanze a isse davanti a lui, ecc.; nelle esclamazioni si usa il complemento di termine: povere a mé! povero me!, nzia maje a isse! *non sia mai a lui! (guai a lui!); possono essere rafforzati dal dimostrativo stésse e dall’avverbio pròpje: da mé stésse da me stesso, pròpje a mé (a mé pròpje) proprio a me; con mé e té è possibile l’epitesi: a méne a mé, a téne a té: chè te ne mporte a téne! che te ne importa! ne può avere valore personale e dimostrativo (ne parlamme a jére ne parlammo ieri) e valore avverbiale col significato di da lì, di là (ce n’ascémme citte citte ce ne uscimmo zitti zitti), anche in forma enclitica (vatténne vattene, viéneténne vienitene); nell’espressione d’andò na viéne? da dove *ne vieni? prende l’enigmatica forma pleonastica na. 2.3.6.3. Forme enclitiche

-me [m@]-mi -te [t@] -ti -le [l@] -lo, -la, -li, -le -ce [tS@] -gli -le -ci -ve [v@] -vi -mélle [mel:@] -melo, -mela, -meli, -mele -télle [tel:@] -telo, - tela, -teli, -tele -célle [tSel:@] -celo, -cela, -celi, -cele -vélle [vel:@] -velo, -vela, -veli, -vele -ténne [ten:@] -tene -cénne [tSen:@] -cene Per determinare la terza persona di -ce -gli -le si usano forme pleonastiche scorrette in italiano: dacce caccòse a quisse [%datS:@ ka%k:Osa"k:wis:@] *dagli qualcosa a costui (dagli qualcosa), dacce caccòse pure a ésse *dalle qualcosa pure a lei; -me e -te possono avere valore possessivo: patreme ["patr@m@] mio padre, sòrde [sOrd@] tua sorella, ecc.; per il resto come in italiano: dimme dimmi, lèvete togliti; Non si uniscono all’infinito, ma alle forme flesse: turnàmele a vedé [tur%nam@lav:@"de] *torniamola a vedere (torniamo a vederla), venitavélle a pigghià [v@%nita%vel:ap:i%:a] *venitevelo a prendere (venite a prendervelo); sempre presente l’enclitica -ve nella seconda persona plurale del passato remoto e del congiuntivo imperfetto, per distinguerla, secondo Rohlfs, dalla seconda persona singolare: jésteve (jésseve) *andastevi (andaste, che voi andaste), mangiasteve [maN"dZast@v@] (mangiasseve) *mangiastevi (mangiaste, che voi mangiaste), ecc. 36

Pasquale Cacchio Le altre forme come in italiano, ma con accento tonico sulla penultima: decitacélle diteglielo, scurdatavélle [skurdata"vel:@] scordatevelo, puortamélle portamelo, jamecénne, andiamocene, ecc. 2.3.6.4. Forme atone

me lu [m@lu] me lo, me la me la, me li me li, me le te lu [t@lu] te lo, te la te la, te li te li, te le se lu [s@lu] se lo, se la se la, se li se li, se le ce lu [tS@lu] glie lo, ce lo, ce la glie la, ce la, ce li glie li, glie le, ce li, ce le ve lu [v@lu] ve lo, ve la ve la, ve li ve li, ve le me ne [m@n@] me ne te ne [t@n@] te ne se ne [s@n@] s e pl se ne ce ne [tS@n@] glie ne, ce ne ve ne [v@n@] ve ne Con i verbi fraseologici la posizione non è quella dell’italiano: stéve pe ce lu di' *stava per glie lo dire (stava per dirglielo), abbiase a se lu lègge *iniziò a se lo leggere (iniziò a leggerselo); viene invece accettata tale posizione coi verbi servili: nve lu pòzze purtà non ve lo posso portare (non posso portarvelo); usatissime le forme pleonastiche, sempre scorrette in italiano: nce lu decènne a isse [NtS@ lu d@"tSEn:a is:@] *non glie lo dicendo a lui (non dirglielo), nen me lu venènne a di’ a mé [n@m:@ lu v@"nEn:a d:i a m:e] *non me lo venendo a dire a me (non venire a dirlo a me), va 2.4.2.4. e 2.4.2.7. 2.3.6.5. Pronomi riflessivi

me mi, te ti, se si, ce ci, ve vi, se si Anche tali pronomi, coi fraseologici, hanno una posizione diversa rispetto all’italiano: nze riésce a mantené alérte [Nts@ rjES:a m:aNt@"ne a"lert@] *non si riesce a mantenere in piedi (non riesce a mantenersi in piedi). Frequenti gli intransitivi pronominali anche là dove non si usano in italiano: te n’haj’a pènte *te ne hai a pentire (te ne pentirai), lu cane se mòre *il cane si muore (sta morendo), se sta uarènne [s@ sta w:a"rEn:@] *si sta guarendo (sta guarendo). Come in italiano il se [s@] si passivante: s’è viste da luntane è stato visto da lontano. 2.3.6.6. Pronomi impersonali

se [s@] si: coi verbi impersonali: se dice chè..., si dice che..., se pènze chè..., si pensa che..., ecc.


Castelluccese

2.3.7. Pronomi relativi chè [kE] che In funzione di soggetto e di complemento oggetto come in italiano: la case chè sta de fronte, la casa che sta di fronte, la case chè haje viste la casa che hai visto. Può sostituire avverbi o congiunzioni: Fògge è nu pòste chè chiòve pòche [fOdZ:E nu pOst@ kE cOv@ pOk@] *Foggia è una città che piove poco (in cui piove poco), è partut’a lu Venezzuèle chè ère ancora gione *è partito in Venezuela che era ancora giovane (quando era ancora giovane); il pronome italiano cui è sostituito da andó dove in funzione di relativo (la case andó abbete la casa in cui abita, lu paése d’andó na vène il paese da cui proviene) e dal pronome relativo chi colui il quale (li cumpagne che chi ascime gli amici con cui usciamo, lu parènte da chi agghje recevute la léttere il parente da cui ho ricevuto la lettera). È pleonastico con pronomi o avverbi interrogativi: chi è chè vène? *chi è che viene (chi viene?), d’andó na è chè vène? *da dove ne è che viene (da dove viene?), com’è chè nen telèfune? *com’è che non telefona (perché non telefona?). Ha il significato indefinito di qualunque cosa, qualsiasi cosa nelle espressioni concessive: chè faia faje qualunque cosa faccia, chè dicia dice, qualunque cosa dica, a ché ne vèna vène *a che ne viene viene (qualunque cosa succeda), chè ne èna è *che ne è è (comunque sia). Recente l'uso di quale [kwal@] quale e di cuje [kuj@] cui, v 5.2.3.5. chi [ki] colui che Come in italiano: pe chi ce créde per chi ci crede; in posizione correlativa col significato di alcuni..., altri...: chi fa e chi sfa chi fa e chi disfa, chi dice na cose è chi n’aute, chi dice una cosa chi un’altra; seguito da un verbo raddoppiato ha il valore indefinito di chiunque: chi èna ène chiunque sia, che chi vaia vaje con chiunque tu vada.

2.3.8. Interrogativi ed esclamativi chi? chi? chi! chi! (solo pron); come in italiano: chi è? chi è? che chi è jute? con chi è andato? a chi ce l’accunte? a chi la racconti? Spesso con il relativo chè in forma pleonastica: che chi è chè si asciute? *con chi è che sei uscito (con chi sei uscito?), a chi è chè haje viste? chi hai visto?

2. Morfologia chè? che? [kE] chè! che! (agg e pron): chè cose? che cosa?, chè diaule succède? che diavolo succede? Anche qui col pleonasmo: chè è chè dice *cos’e che dice? (cosa dice?) chè è chè scrive? cosa scrive? quale? [kwal@] pron: quale pigghje? quale prendo? qual’haje accattate? quale hai comprato? qual è ché vuoje? *qual è chè vuoi (quale vuoi?) qualu? agg sm (sf quala? plm e plf quali?) qualu chelore? quale colore? quala pénne? quale penna? quali giurnale? quali giornali? quante? pron (agg quanta?): quanta pane? quanto pane? quante ne vuoje? quanto ne vuoi? Analogamente per gli esclamativi: chè scante [kE SkaNt@]! che spavento! qualu desastre! che disastro! chi l’avesse maje ditte! chi l’avrebbe mai detto! chè uaione! [kE wa"jon@] quale gran guaio! quanta paciénze! [kwaNta pa"tSjeNts@] quanta pazienza! Come in italiano sono usati per introdurre interrogative indirette: nen sacce chè mestiére fa non so che lavoro fa, addummanne che chi è sciute [ad:u"m:an:@ k@ k:i E S:ut@] chiedi con chi è uscito.

2.4. Verbo 2.4.1. Coniugazioni 2.4.1.1. Ausiliari

èsse [Es:@], jèsse [jEs:@] ‹lat esse› essere indic pres ije sò (sònche [sONk@]), tu si, isse è, nuje sime, vuje site, lòre sò (sònche ‹lat sunt›); con gli interr chè e come si può usare jè invece di è: chè jè? cos’è? Anche con epitesi: chi ène? [ki En@] chi è? chi èna ène chi è è (chiunque sia); indic imperf ère, ire, ère, èrme (èreme [Er@m@]), èrevete (èrvete), èrene (èrne); pass pross sò state (sònche state), si state, è state, sime state, site state, sò state (sònche state). fut sempl (assente la Ia pers s) saraje, sarà, sarime, sarite, saranne; anche con l’uso del modale avé a *avere a (v 2.4.1.2. dué dovere): agghje a èsse [a:a"Es:@] *ho a essere (devo essere, sarò), haje a èsse, hadd’a èsse, (av)ime a èsse, (av)ite a èsse, hann’a èsse. fut anter saraje state, sarà state, sarime state, sarite state, ecc.,

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2. Morfologia pass rem fusiétte, fusiste, fusése, fusémme, fusésteve, fusérene (fusérne). trapass pross ère state, ire state, ère state, èrme state, ecc. condiz pres sarragghje [sa"r:a:@] (sarrije), sarraje (sarrisse), sarrà (sarrésse), sarrémme, sarrésteve, sarréssene (sarranne). condiz pass sarragghje state, sarraje state, ecc. cong pres solo nelle espressioni: nzia maje [Ntsia maj@] non sia mai, sije chè sije *sia che sia (comunque sia), accussì sije così sia. cong imperf fusésse (fusse), fusisse (fusse), fusésse) fusse, fusésseme, fusésseve, fuséssere cong trapass fusse state, fusésseme state, ecc. inf pres èsse, pass èsse state partic pres essènte [@"s:ENt@], pass state. ger pres essènne [@"s:En:@], pass essènne state.

Uso del verbo èsse essere

È usato intransitivamente (è a la case è in casa) o predicativamente (è nu brave uaglione è un bravo ragazzo), come ausiliare coi verbi intransitivi (è jute è andato) e transitivi per formare il passivo e il riflessivo (s’ère lavate si era lavato, è state chiamate è stato chiamato); coi verbi modali nella forma passiva e riflessiva; nella forma attiva si preferisce avè avere: nn’agghje putute ascì *non ho potuto uscire (non son potuto uscire) v

2.4.1.2.

Non esite la forma esserci, sostituita da sta’ stare: ce sta c’è, nce stéve nisciune non c’era nessuno. avé [a"ve] ‹lat habere› avere indic pres ije agghje [i"ja:@] ‹lat habeo›, tu haje, isse have ‹lat habet› (ausil ha), nuje avime

[nuja"vim@] (’ime), vuje avite (’ite), lòre hanne. indic imperf avéve (’éve), avive (’ive), avéve (’éve), avémme (’émme), avévete (’évete), avévene (’évene). pass pross agghje avute (agghje aùte) , haje avute (haje aùte), ha avute, (av)ime avute, (av) ite avute, hanne avute. trapass pross avéve avute (’éve avute, ’év’aùte), avive avute (’ive avute, ’iv’aùte), avéve avute (’éve avute), avémme avute (’émme avute), ecc. fut sempl (assente la Ia pers s) avraje, avrà, avrime, avrite, avranne; col modale avé a *avere a (dovere, v dué 2.4.1.2.): agghj’avé [a:a"ve] ‹lat habeo ad habere› *ho ad avere (devo avere, avrò), haje avé, hadd’avé, avim’avé ('im'avé), avit’avé ('it'avé), hann’avé. 38

Pasquale Cacchio fut anter avraje avute, avrà avute, avrime avute, avrit’avute, avrann’avute. pass rem aviétte, aviste (’iste), avése (’ése), avémme (’émme), avésteve (’ésteve), avérne (’érne). trapass rem aviétte avute, aviste avute (’ist’avute), avése avute (’és’avute), ecc. condiz pres arragghje (avarrije, avrije, arrije), avarrisse (avrisse, arrisse), avarrésse (avrésse, arrésse), avarrésseme (avrésseme, arrésseme), avarrésseve (avrésseve, arrésseve), avarréssene (avréssene, arréssene). condiz pass arragghje (avarrije, arrije, avrije) avute, avarrisse avute, avarrésse avute, ecc. congiunt imperf avésse (’ésse), avisse (’isse), avésse (’ésse), avésseme (’ésseme, avésseve (’ésseve), avéssene (’éssene). congiunt trapass avésse avute (’ésse avute), avisse avute (’isse avute), ecc. imper haj’avé (agghje), add’avé (isse), avim’avé, avit’avé, hann’avé. inf pres avé; pass avé avute. partic pass avute (aùte). ger pres avènne, pass avènn’avute (aùte).

Uso del verbo avé avere

Le forme tra parentesi (ha, ’ime, ’ite, ’éve, ’émme, ecc.) non si usano col significato di possedere (avémme fame avevamo fame) ma solo come ausiliari (’émme ditte avevamo detto). Ambedue le forme possono sostituire l’ausiliare èsse essere con i verbi intransitivi preceduti dai verbi modali: avite aùt’a parte [a%vita%uta"part@] *avete avuto a partire (siete dovuti partire), ’iv’ulute i’ [ivu%lut@"i] *havevi voluto andare (eri volut0 andare), hanne putute trasì *hanno potuto entrare (son potuti entrare); anche coi verbi riflessivi: m’agghje aùt’a spugghià [ma:a%utaspu":a] *mi ho dovuto spogliare (mi son dovuto spogliare), t’haje aùt’a decide *ti hai dovuto decidere (ti sei dovuto decidere). Ha valore modale nelle forme avé a… *avere a..., (dovere): agghj’a i’ *ho ad andare (devo andare), haj’a béve *hai a bere (devi bere), v dué, 2.4.1.2. Notare la differenza tra avé come ausiliare e come modale: agghje mangiate [%a:@maN"dZat@] ho mangiato, agghj’a mangià [%a:amaN"dZa] devo mangiare, avisse mangiate avessi mangiato, aviss’a mangià dovresti mangiare, arrije mangiate [a%r:ij@maN"dZat@] avrei mangiato, arrij’a mangià [a%r:iamaN"dZa] dovrei mangiare. La IIa pers dell’imper agghje si usa solo nell’espressione di probabile importazione “agghje paciénze [a:@ pa"tSjeNts@] abbi pazienza”.


Castelluccese 2.4.1.2. Verbi servili o modali

vulé [vu"le], ulé ‹lat volo› volere indic pres vògghje [vO:@], vuoje, vòle, vulime

('ulime), vulite ('ulite), vònne. indic imperf vuléve (uléve), vulive (ulive), vuléve (uléve), vulémme (ulémme), vulévete (ulévete), vulévene (ulévene). pass pross agghje ulute, haje ulute, ha ulute, avime ulute, avite ulute, hanne ulute. trapass pross avéve ulute, avive ulute, avéve ulute, avémme ulute, ecc. fut sempl agghj’a vulé, haj’a vulé, hadd’a ulé, ’im’a ulé, ’it’a ulé, ’hann’a ulé. fut anter agghj’a avé ulute, avraje ulute, avrà ulute, avrime ulute, avrite ulute, avranne ulute. pass rem vuliétte, vuliste, vulése, vulémme, vulésteve, vulérne. trapass rem aviétte ulute, aviste ulute, avése ulute, avémme ulute, ecc. condiz pres vularrije, vularrisse, vularrésse, vularrémme, vularrésseve, vularréssene; accanto a (forse dal napoletano): vurrije, vurrisse, vurrésse, vurrémme, vurrésseve, vurréssene. condiz pass arragghje vulute (arrije ulute), avrisse vulute (arrisse ulute), ecc. congiunt imperf vulésse, vulisse, vulésse, vulésseme, vulésseve, vuléssene. trapass avésse ulute, avisse ulute, avésse ulute, avésseme ulute, ecc. inf pres vulé (ulé), pass avé vulute (avé ulute). partic pres vulènte (ulènte), pass vulute (ulute). ger pres vulènne (ulènne), pass avènne ulute. Come già detto, i tempi composti possono avere l’ausiliare avé avere anche seguiti da un intransitivo: agghje ulute i’ *ho voluto andare (son voluto andare), ’ime ulute turnà *abbiamo voluto tornare (siamo voluti tornare); è comunque presente anche èsse essere: sò ulut’i’ son voluto andare, sime ulute turnà siamo voluti tornare; anche nella forma riflessiva: s'ha ulute spusà (s'è ulute spusà) s'è voluto sposare. dué [du"we] ‹lat debēre› dovere Del lat debēre è rimasto solo l’infinito presente dué e il participio passato duùte [du"ut@], [d@"ut@]; gli altri tempi e modi si formano sull’infinito di avé a avere a ‹lat habeo ad›. indic pres agghj’a [a:a] (agghje a ‹habeo ad›) *ho a (devo), haj’a [aja] *hai a (devi), hadd’a [a:a] *ha a (deve), avim’a [a"vima] *abbiamo

2. Morfologia a (dobbiamo), avit’a *avete a (dovete), hann’a *hanno a (devono). pass pross agghi’avut’a [a:a"vuta] (agghje avute a) *ho avuto a (ho dovuto), haj’avut’a hai dovuto, ha avut’a ha dovuto, avim’avut’a abbiamo dovuto, avit’avut’a avete dovuto, hann’avut’a hanno dovuto. indic imperf avév’a [a"veva] *avevo a (dovevo), aviv’a dovevi, avév’a doveva, avemm’a dovevamo, avévet’a [a"vev@ta] dovevate, avéven’a dovevano. trapass pross avév’avut’a avevo dovuto, aviv’avut’a avevi dovuto, avév’avut’a aveva dovuto, avemm’avut’a avevamo dovuto, avévet’avut’a avevate dovuto, avéven’avut’a avevano dovuto. fut sempl agghj’a dué, haj’a dué, hadd’a dué, ’im’a dué, ’it’a dué, ’hann’a dué. fut ant avraje duute [a"vraj@ d@"ut@], avrà duute, avrime duute, avrite duute, avranne duute; oppure: agghj’avè duute, haj’avé duute, hadd’avé duute, ecc. pass rem aviétt’a *ebbi a (dovetti), avist’a dovesti, avés’a dovette, avémm’a dovemmo, avéstev’a doveste, avérn’a (avéren’a) dovettero. trap rem aviétt’avut’a ebbi dovuto, avist’avut’a avesti dovuto, avés’avut’a ebbe dovuto, avémm’avut’a avemmo dovuto, avéstev’avut’a aveste dovuto, avérn’avut’a ebbero dovuto. cond pres arragghj’a dovrei, arriss’a dovresti, arréss’a dovrebbe, arréssem’a dovremmo, arréssev’a dovreste, arréssen’a dovrebbero. cond pass arragghj’a avut’a (arragghje avute a) *avrei avuto a (avrei dovuto), arriss’avut’a avresti dovuto, arréss’avut’a avrebbe dovuto, arréssem’avut’a avremmo dovuto, arréssev’avut’a avreste dovuto, arréssen’avut’a avrebbero dovuto. cong imperf avéss’a dovessi, aviss’a dovessi, avéss’a dovesse, avéssem’a dovessimo, avéssev’a doveste, avéssen’a dovessero. cong trap avéss’avut’a (avésse avute a) avessi dovuto, aviss’avut’a, avéss’avut’a, avéssem’avut’a, avéssev’avut’a, avéssen’avut’a. inf dué (duvé) dovere; pass avé avut’a aver dovuto. ger pres avénn’a (avènne a) dovendo; pass avènn’avut’a (avènne avute a) avendo dovuto. partic pass avut’a (aùt’a) dovuto. Con dué dovere si usa l’ausiliare avé avere anche con i passivi: ha avut’a èsse bucciate *ha dovuto essere bocciato (è dovuto essere bocciato); così pure con i riflessivi: s’ha avut’a fermà *s’ha dovuto fermare (s’è dovuto fermare). 39


2. Morfologia puté ‹lat posse› potere ind pres pòzze [pOts:@] ‹lat potsum› posso, puoje [pwoj@] puoi, pòte [pOt@] ‹lat potest› (pò) può, putime ‹lat potsumus› possiamo, putite

potete, pònne [pOn:@] possono. ind imperf putéve, putive, putéve, putémme, putévete, putévene. pass pross agghje putute, haje putute, ha putute, avime putute, avite putute, hanne putute. trap pross avéve putute, avive putute, ecc. fut sempl agghj’a puté, haj’a puté, hadd’a puté, avim’a puté, avit’a puté, hann’a puté. fut ant avraje putute, avrà putute, avrime putute, avrite putute, avranne putute; oppure: agghj’avé putute, haj’avé putute, hadd’avé putute, ecc. pass rem putiétte, putiste, putése, putémme, pu-tésteve, putérene (putérne). trap rem aviétte putute, aviste putute, ecc. cond pres putarrije, putarrisse, putarrésse, putarrésseme, putarrésseve, putarréssene; cond pass arragghje putute, arrisse putute, ecc. cong pres pòzza [pOts:a] ‹lat potsim› che io possa pòzza che tu possa, pòzza che egli possa, puzzama [pu"ts:ama], puzzata, pòzzena ["pOts:@na]. cong imperf putésse, putisse, putésse, putésseme, putésseve, putéssene. cong trap avésse putute, avisse putute, avésse putute, avésseme putute, ecc. imper pòzza che tu possa, pòzza che egli possa, puzzama che noi possiamo, puzzata che voi possiate, pòzzena che essi possano. inf pres puté; pass avé putute. ger pres putènne; pass avènne putute. partic pass putute. Con puté si usano èsse e avé come ausiliari, nella forma passiva e riflessiva): nn’ha putute turnà (nn’è putute turnà) non è potuto tornare, ha putute ‘i (è putute i’) è potuto andare, nz’hanne (nze so’) putute arreterà non (*si hanno) si sono potuti ritirare, nz’ha (nz’è) putute mòve, (*non si ha) non s’ é potuto muovere. 2.4.1.3. Verbi in -à ‹lat -are›

La stragrande maggioranza dei verbi ha l’infinito in -à: cammenà, gerà, menà, luà, aiutà, passà, sciuppà, ecc. ecc. (v rime in -a e vocabolario). Esempio di coniugazione: curà curare (il grassetto per la forma attiva, il carattere normale per la passiva e il corsivo per la riflessiva) 40

Pasquale Cacchio ind pres ije cure, tu cure, isse cure, nuje

curame, vuje curate, lòre curene, sò curate (vénghe curate), si curate (viéne curate), è curate (véne curate), sime curate (venime curate) site curate (venite curate), sò curate (sònche curate, vènene curate), me cure, te cure, se cure, ce curame, ve curate, se curene. ind imperf ije curave, tu curave, isse curave, nuje curamme, vuje curavete, loro curavene, ère curate (venéve curate), ire curate (venive curate), ere curate (venéve curate), ecc. me curave, te curave, se curave, ce curamme, ecc. pass pross agghje curate, haje curate, ha crate, avime curate, ecc., so state curate, si state curate, è state curate, ecc., me so curate, te si curate, s’è curate, ce sime curate, ecc. trap pross avéve curate, avive curate, avéve curate, avémme curate, avésteve curate, avérne curate, ère state curate, ire state curate, ecc., m’ère curate, t’ire curate, s’ère curate, c’erme curate, v’ervete curate, s’èrene curate. fut sempl agghj’a curà, haj’a curà, ha da curà, ecc., agghi’a èsse curate, hai’a èsse curate, ha da èsse curate ecc., m’agghi’a curà, t’haj’a curà ecc. fut ant agghj’avé curàte, haj’avé curate (avraje curate), hadd’avé curate (avrà curate), ecc., agghj’a èsse state curate, haj’a èsse state curate (saraje state curate), hadd’a èsse state curate (sarà state curate), im’a èsse state curate (sarime state curate), ecc., m’agghj’a èsse curte, t’haj’a èsse curate (te saraje curate), s’hadd’a èsse curate (se sarà curate), ecc. pass rem curaje, curaste, curase ‹forse dall’aoristo greco›, curamme, curasteve, curarene (curarne), fusiétte curate, fusiste curate, fusése curate ecc., me curaje, te curaste, se curase, ce curamme, ecc. trap rem aviétte curate, aviste curate, avése curate, avémme curate, ecc., fusiétte state curate, fusiste state curate, ecc. me fusiétte curate, te fusiste curate, se fusése curate, ecc. cond pres curarrije, curarrisse, curarrésse, curarrésseme, curarrésseve, curarréssene, sarragghje curate, sarrisse curate, sarrésse curate, sarrésseme curate, sarrésseve curate, sarréssene curate, me curarrije, te curarrisse, se curarrije, ce curarrésseme, ve curarrésseve, se curarréssene. cond pass arragghje curate, avarrisse curate, ecc., sarragghje state curate, sarrisse state curate, sarrésse state curate ecc., me sarragghje curate, te sarrisse curate, se sarrije curate, ce sarrésseme curate, ecc.


Castelluccese cong imperf ije curasse, tu curasse, isse curasse, curasseme, curasseve, curassene, ije fusse curate, tu fusse curate, isse fusse curate, fusseme curate, fusseve curate, fussere curate, me curasse, te curasse, se curasse, ce curasseme, ve curasseve, se curassene. cong trap avésse curate, avisse curate, avésse curate, avésseme curate, avésseve curate, avéssene curate, fusse state curate, fusèsseme state curate, ecc., me fusse curate, te fusse curate, se fusse curate, ce fusésseme curate, ecc. imper cure, curasse, curame, curate, curassere, curete, se curasse, curamece, curateve, se curassene. inf pres curà, èsse curate, me curà, te curà, se curà, ce curà, ve curà, se curà; passato avé curate, èsse state curate, m’èsse curate, t’èsse curate, s’èsse curate, c’èsse curate, v’èsse curate, s’èsse curate. part pres curante, passato curate. ger pres curènne, essènne curate, curènnese; pass avènne curate, essènne state curate, essènnese curate.

Verbi irregolari in -à ‹lat -are› da’ ‹lat dare› dare ind pres dènghe [dENg@], daje, dà, dime, dite, danne; ind imperf déve, dive, déve, démme, déteve, dévene; pass rem diétte [djet:@], diste, dése, démme, désteve ["dest@v@], dérene ["der@n@] (dérne); cond pres darrije [da"r:ij@], darrisse, darrésse, darrésseme, darrésseve, darréssene; cong imperf désse, disse, désse, désseme, désseve, déssene; imper da’, désse, dime, dite, déssene; inf pass avé date; partic pass date; ger pres dènne, pass avénne date. fa’ ‹lat facere› fare ind pres fazze [fats:@] ‹lat facio›, faje, fà, facime ‹lat facimus›, facite [fa"tSit@] ‹lat facitis›, fanne; ind imperf faceve, facive, facéve, facémme, facévete, facévene; pass rem faciétte, faciste, facése, facémme, facésteve, facérene (facérne); condiz. pres. faciarrije [fatSa"r:ij@], faciarrisse, faciarrésse, faciarrésseme, faciarrésseve, faciarréssene; cong imperf facésse, facisse, facésse, facésseme, facésseve, facéssene; imper fa’, facésse, facime, facite, facéssene; inf pass avé fatte; partic pass fatte, ger pres facènne, pass avènne fatte. sta’ ‹lat stare› stare ind pres sténghe [stENg@], staje [staj@], sta, stime, stite, stanne, ind imperf stéve, stive,

2. Morfologia stéve, stémme, stévete (stéteve), stévene; pass rem stiétte, stiste, stése, stémme, stésteve, stérene (stérne); cond pres starrije [sta"r:ij@], starrisse, starrésse, starrésseme, starrésseve, starréssene; cong imperf stésse, stisse, stésse, stésseme, stésseve, stéssene; imper sta’, stésse, stime, stite, stéssene; partic pass state; ger pres stènne, pass essènne state. lassà ‹lat laxare› lasciare (coniugaz. come curà) all’imperativo ha le forme lasse (lassa) e assa lascia, lassàme e assàme lasciamo, lassàte e assàte lasciate, e con aferesi ’ssa lascia, ’ssame lasciamo, ’ssate lasciate: lassa sta’, assa sta’, ssa sta’ lascia stare, assate sta’ lasciate stare, assa pèrde lascia perdere; forme encl lasseme i’ (assàmme i’, samme i’) lasciami andare, lassele pèrde (assele pèrde) lascialo perdere, assatele i’ lasciatelo andare, sammélle di’ a mé *lasciamelo dire a me (lascialo dire a me), ecc.; notare la differenza tra saccélle [sa"tS:el:@] ‹ lat sapio sacce so› *sappiglielo e ssacélle [s:a"tSel:@] ‹ lat laxo› lasciaglielo: saccélle di’ sappi dirglielo, ssacélle di’ lasciaglielo dire., va vocabolario. luà ‹lat levare› togliere ind pres lève, liéve, lève, luame, luate, lèvene; imperf luave, luave, luave, luamme [lu"am:@], luavete [lu"av@t@] luavene [lu"av@n@]; pass rem luaje [lu"aj@] luaste, luase, luamme, luasteve, luarene (luarne); cond pres luarrije [lua"r:ij@], luarrisse, luarrésse, luarrésseme, luarrésseve, luarréssene; cong imprf luasse luasse luasse luasseme luasseve luassene; imper lève (lè, liéve, lié), luasse, luame, luate, luassene; partic luate, ger pres luènne. 2.4.1.4. Verbi in -é ‹lat -ēre, -ĕre›

cadé, paré, piacé, sapé, scadé, tené, vedé, ecc. (v rime in -é e vocabolario) Esempio di coniugazione: vedé vedere (il grassetto per la forma attiva, il carattere normale per la passiva e il corsivo per la riflessiva) ind pres ije véde, tu vide (vite, uide, uite) ‹lat vides›, isse véde, nuje vedime, vuje vedite, lòre védene, sò viste (vénghe viste), si viste (vène viste), ecc., me véde, te vide, se véde, ce vedime, ecc.

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2. Morfologia ind pres vedéve, vedive, vedéve, vedém-

me, vedévete, vedévene, ère viste (venéve viste), ire viste (venive viste), ecc., me vedéve, te vedive, se vedéve, ce vedémme, ve vedévete, se vedévene. pass pross agghje viste, haje viste, ha viste, ecc., so state viste, si state viste, ecc. me sò viste, te si viste, s’è viste, ecc.. trap pross avéve viste, avive viste, ecc. ère state viste, ire state viste, ecc., m’ère viste, t’ire viste, ecc. fut sempl agghj’a vedé, haj’a vedé, hadda vedé, ecc., agghi’a èsse viste, hai’a èsse viste, hadda èsse viste, ecc., m’agghi’a vedé, t’haj’a vedé, s’hadda vedé, ecc. fut anter agghj’avé viste, haj’avé viste (avraje viste), hadd’avé viste (avrà viste), ecc., agghj’a èsse state viste, haj’a èsse state viste (sarje state viste), ecc., m’haggj’a èsse viste, t’haj’a èsse viste (te saraje viste), s’hadda èsse viste (se sarà viste), ecc. pass rem vediétte, vediste, vedése, vedémme, vedésteve, vedérne, fusiétte viste (veniétte viste), fusiste viste (veniste viste), ecc. me vediétte, te vediste, se vedése, ce vedémme, ecc. trap rem aviétte viste, aviste viste, avése viste, avémme viste, ecc., fusiétte state viste, fusiste state viste, fusése state viste, ecc. me fusiétte viste, te fusiste viste, se fusése viste, ecc. cond pres vedarrije, vedarrisse, vedarrije, vedarrésseme, vedarrésseve, vedarréssene, sarrije viste, sarrisse viste, ecc., me vedarrije, te te vedarrisse, se vedarrije, ce vedarrésseme, ecc. cond pass arragghje viste, avarrisse viste, avarrésse viste, ecc., sarragghje state viste, sarrisse state viste, ecc., me sarragghje viste, te sarrisse viste, ecc. cong imperf vedésse, vedisse, vedésse, vedésseme, vedésseve, vedéssene, fusésse viste, fusisse viste, fusésse viste, fusésseme viste, ecc. me vedésse, te vedisse, se vedésse, ce vedésseme, ecc. cong trap avésse viste, avisse viste, ecc., fusse state viste, ecc. me fusse viste, ecc. imper vide (vi’, ui’), vedésse, vedime, vedite, vedéssene, videte, se vedésse, vedimece, vediteve, se vedéssene. inf pres vedé, èsse viste, me vedé, te vedé, se vedé, ecc.; pass avé viste, èsse state viste, m’èsse viste, t’èsse viste, ecc.; partic pass viste; ger pres vedènne, pass avènne viste. 42

Pasquale Cacchio

Verbi irregolari in -é tené ‹lat teneo› tenere ind pres ténghe [tENg@], tiéne, tène, tenime, tenite, tènene; ind imperf tenéve, tenive, tenéve, tenémme, tenévete, tenévene; pass rem teniétte, teniste, tenése, tenémme, tenésteve, tenérne; cond pres tenarrije, tenarrisse, tenarrésse, tenarrésseme, tenarrésseve, tenarréssene; cong imperf tenésse, tenisse, tenésse, tenésseme, tenésseve, tenéssene; imper tié (tè), tenésse, tenime, tenite, tenéssene; partic pass tenute; ger pres tenènne; pass avènne tenute (analogamente i composti: appartené, mantené, trattené ecc.). paré ‹lat pareo› sembrare ind pres ije pare, tu pare, isse pare, nuje parime, vuje parite, lòre parene; imperf paréve, parive, paréve, parémme, parévete, parévene; pass rem pariétte, pariste, parése, parémme, parésteve, parérne; cond pres pararrije, pararrisse, pararrésse, pararrésseme, pararrésseve, pararréssene; cong imperf parésse, parisse, parésse, parésseme, parésseve, paréssene; partic pass parze (parute); ger pres parènne; pass essènne parze. sapé ‹lat sapio› sapere ind pres sacce, saje, sape ‹lat sapit›, sapime ‹lat sapimus›, sapite ‹lat sapitis›, sanne; ind imperf sapéve, sapive, sapéve, sapémme, sapévete, sapévene; pass remoto sapiétte, sapiste, sapése, sapémme, sapésteve, sapérene (sapérne); cond pres saparrije, saparrisse, saparrésse, saparrésseme, saparrésseve, saparréssene; cong imperf sapésse, sapisse, sapésse, sapésseme, sapésseve, sapéssene; imper con pron encl sammélle sappiamelo, sattélle sappitelo, saccélle sappiaglielo, sapimacélle sappiamocelo, sapitavélle sappiatevelo, se la sapéssene se la sappiano (va lassà); partic pass sapute; ger pres sapènne, pass avénne sapute.

2.4.1.5. Verbi in -ì ‹lat -are, -ĕre, -ire› di’ ‹lat dicere›, abbalì, accanì, ammannì, ammupì, annuurì, ascì, capì, chiarì ‹lat clarare›, funì, i’ ‹lat ire›, murì, patì, rapì ‹lat aperio›, sparì, trasì, ecc. (v rime in -ì e vocabolario) Esempio di coniugazione: capì capire (il grassetto per la forma attiva, il carattere normale per la passiva e il corsivo per la riflessiva) ind pres ije capisce, tu capisce, isse capisce, nuje capime, vuje capite, lòre ca-


Castelluccese piscene, sò capite (vénghe capite), sì capite, è capite, ecc., me capisce, te capisce, se capisce, ce capime, ecc. ind imperf capéve, capive, capéve, ecc., ère capite, ire capite, ère capite, ecc., me capéve, te capive, se capéve, ecc. pass pross agghje capite, haje capite, ecc., sò state capite, si state capite, è state capite, ecc., me so capite, te si capite, ecc.. trap pross avéve capite, avive capite, ecc. ère state capite, ire state capite, ecc., m’ère capite, t’ire capite, ecc.. fut sempl agghj’a capì, haj’a capì, hadda capì, ecc., agghi’a èsse capite, haj’a èsse capite, ecc., m’agghi’a capì, t’haj’a capì, ecc. fut anter agghj’avé capite, haj’avé capite (avraje capite), hadd’avé capite (avrà capite), ecc., agghj’a èsse state capite, haj’a èsse state capite (saraje state capite), ecc., m’agghj’a èsse capite, t’haj’a èsse capite (te saraje capite), ecc. pass rem capiétte, capiste capése, capémme, capésteve, capérne, fusiétte capite, fusiste capite, ecc., me capiétte, te capiste, ecc. trap rem aviétte capite, aviste capite, avése capite, ecc., fusiétte state capite, fusiste state capite, ecc., me fusiétte capite, te fusiste capite, ecc. cond pres caparrije, caparrisse, caparrésse, ecc., sarragghje capite, sarrisse capite, ecc., me caparrije, te caparrisse, ecc. cond pass arragghje capite, avarrisse capite, ecc., sarragghje state capite, sarrisse state capite, ecc., me sarragghje capite, te sarrisse capite, ecc. cong imperf capésse, capisse, capésse, capésseme, capésseve, capéssene, fusse capite, ecc., me capésse, te capisse, ecc. cong trap avésse capite, avisse capite, ecc., fusse state capite, ecc. me fusse capite, ecc. imper capisce, capésse, capime, capite, capéssene, capiscete, se capésse, capimece, capiteve, se capéssene inf pres capì, èsse capite, me capì, te capì, ecc.; pass avé capite, èsse state capite, m’èsse capite, t’èsse state capite, ecc. partic pass capite. ger pres capènne; pass avènne capite.

Verbi irregolari in -ì i’ ‹lat ire› andare ind pres vave, vaje, va, jame ‹lat eamus›, jate ‹lat eatis›, vanne; ind imperf jéve, jive [jiv@] (ive), jéve, jémme, jésteve ["jest@v@], jévene; pass rem jétte, jiste [jiste] (iste) ‹lat iisti›, jése ‹gr iesi›, jémme,

2. Morfologia jésteve, jérene (jérne); cond pres jarrije [ja"r:ij@], jarrisse, jarrésse, jarrésseme, jarrésseve, jarréssene; cong imperf jésse, jisse, jésse, jésseme, jésseve, jéssene; inf pres i’, pass èsse jute; partic pass jute; ger pres jènne, pass essènne jute. ascì ‹lat exeo exire› uscire ind pres èsce [ES:@], jésce [jeS:@], èsce, ascime, ascite, èscene; ind imperf ascéve, ascive, ascéve, ascémme, ascévete, ascévene; pass rem asciétte, asciste, ascése, ascémme, ascésteve, ascérene (ascérne); cond pres asciarrije [aS:a"r:ij@], asciarrisse, asciarrésse, asciarrésseme, asciarrésseve, asciarréssene; cong imperf ascésse, ascisse, ascésse, ascésseme, ascésseve, ascéssene; inf pres ascì, pass èsse asciute; partic pass asciute; ger. pres ascènne, pass essènne asciute. di’ ‹lat dicere› dire ind pres ije diche, tu dice, isse dice, decime [d@"tSim@] ‹lat dicimus›, decite ‹lat dicitis›, dicene; imperf decéve, decive, decéve, decémme, decévete, decévene, pass rem deciétte, deciste, decése, decémme, decésteve [d@"tSest@v@], decérne, cond pres deciarrije [d@tSa"r:ij@], deciarrisse, deciarrésse, deciarrésseme, deciarrésseve deciarréssene, cong imperf decésse, decisse, decésse, decésseme, decésseve, decéssene; imper di’, decésse, decime, decite, decéssene, inf pres di’, pass avé ditte; partic pass ditte, ger pres decènne, pass avènne ditte. venì ‹lat venio -ire› venire ind pres vènghe, viéne, vène, venime, venite, vènene; ind imperf venéve, venive, venéve, venémme, venévete, venévene; pass rem veniétte, veniste, venése, venémme, venésteve, venerene (venérne); cond pres venarrije, venarrisse, venarrésse, venarrésseme, venarrésseve, venarréssene; cong imperf venésse, venisse, venésse, venésseme, venésseve, venéssene; partic pass venute, ger pres venènne. 2.4.1.6. Verbi in -ènne, -énne e altre uscite ‹lat -ĕre, -ire›

pènne, ntènne, defènne, mpènne, rènne, scénne, vénne, accide, arroste, avvèrte, canosce, chiòve, còce, corre, ncòce, dòrme, fuje, gnotte, lègge, métte, monge, mòve, mponne, parte, pèrde, pròje, recève, ride, rompe, scégghje, sciògghje, scorre, scrive, vèste, uffènne, véve, vodde, refonne, ecc. (v rimario e vocabolario). Esempio di coniugazione: vèste vestire (il grassetto per la forma attiva, il carattere normale per la passiva e il corsivo per la riflessiva) 43


2. Morfologia ind pres ije vèste, tu viéste, isse vèste,

nuje vestime, vuje vestite, lòre vèstene, sò vestute, si vestute, è vestute, sime vestute, ecc., me vèste, te viéste, se vèste, ce vestime, ve vestite, se vèstene. ind imperf vestéve, vestive, vestéve, vestémme, vestévete, vestévene, ère vestute, ire vestute, ère vestute, ecc. me vestéve, te vestive, se vestéve, ecc.. pass pross agghje vestute, haje vestute, ecc., sò state vestute, si state vestute, ecc. me sò vestute, te si vestute, s’è vestute, ce sime vestute, ecc. trap pross avéve vestute, avive vestute, ecc., ère state vestute, ire state vestute, ecc.., m’ère vestute, t’ire vestute, ecc. fut sempl agghj’a vèste, haj’a vèste, ecc., agghi’a èsse vestute, hai’a èsse vestute, ecc., m’agghj’a vèste, t’haj’a vèste, s’hadd’a vèste, ecc. fut anter agghj’avé vèstute, haj’avé vèstute (avraje vestute), ecc., agghj’a èsse state vestute, haj’a èsse state vestute (saraje state vestute), ecc., m’agghj’a èsse vèstute, t’haj’a èsse vestute (te saraje vestute), ecc. pass rem vestiétte, vestiste, vestése, vestémme, vestésteve, vestérene (vestérne), fusiétte vestute, fusiste vestute, ecc. me vestiétte, te vestiste, se vestése, ecc. trap rem aviétte vestute, aviste vestute, ecc., fusiétte state vestute, fusiste state vestute, ecc. me fusiétte vestute, te fusiste vestute, ecc. cond pres vestarrije, vestarrisse, vestarrésse, vestarrésseme, vestarrésseve, vestarréssene, sarragghje vestute, sarrisse vestute, ecc., me vestarrije, te vestarrisse, se vestarrésse, ecc. cond pass arragghje vestute, avarrisse vestute, ecc., sarragghje state vestute, sarrisse state vestute, ecc., me sarragghje vestute, te sarrisse vestute, ecc. cong imperf vestésse, vestisse, vestésse, ecc., fusse vestute, ecc., me vestésse, te vestisse, ecc. cong trap avésse vestute, avisse vestute, ecc., fusse state vestute, ecc., me fusse vestute, te fusse vestute, ecc. imper viéste, vestésse, vestime, vestite, vestéssene, viéstete, se vestésse, vestimece, vestiteve, se vestéssene inf pres vèste, èsse vestute, me vèste, te vèste, se vèste, ce vèste, ecc., pass avé vestute, èsse state vestute, m’èsse vestute, t’èsse vestute, ecc. partic pass vestute. ger pres vestènne; pass avènne vestute. 44

Pasquale Cacchio

Forme irregolari métte mettere ind pres métte, mitte, métte, mettime, mettite, méttene, ind imperf mettéve, mettive, ecc., pass rem mettiétte, mettiste, mettése, ecc., cond pres mettarrije, mettarrisse ecc., cong imperf mettésse, mettisse ecc., partic pass puoste (misse). votte [vot:@] intendere nelle espressioni “chè ne vutte?”, “che ne votte? che intendi -e dire?”, ecc.; probabile l’origine dal ‹*lat opto› con la seguente coniugazione, tutt’altro che in disuso: ind pres votte, vutte, votte, vuttime, vuttite, vottene; ind imperf vuttéve (vuttave), vuttive, vuttéve, ecc., pass rem vuttiétte, vuttiste, vuttése (vuttase), vuttémme, ecc.; cond pres vuttarrije, vuttarrisse, vuttarrésse, ecc.; cong imperf vuttésse, vuttisse, ecc., inf votte, partic pass vuttute (vuttate), ger pres vuttènne, va vocabolario.

2.4.2. Modi 2.4.2.1. Indicativo

Come in italiano: scrive scrivo, sténghe screvènne sto scrivendo, agghje scritte ho scritto, agghj’a scrive devo scrivere, ecc. 2.4.2.2. Congiuntivo

Assente il congiuntivo presente, a parte nel verbo puté potere (pòzza ‹lat potsim› che io possa, pòzza che tu possa, pòzza che egli possa, puzzama che noi possiamo, puzzata che voi possiate, pòzzena che essi possano) e in espressioni come: agghje paciénze [a:@ pa"tSjeNts@], abbi pazienza, nzia maje [Ntsia"maj@] *non sia mai... (non avvenga che...), sije chè sije [sij@ kE"sij@] *sia che sia (comunque sia), accussì sije, così sia; al suo posto si usa il presente indicativo: pare ché jòcche sembra che nevichi; oppure la ripetizione del verbo (con la desinenza -a nella prima voce verbale): andò va va ovunque vada, chè dicia dice qualunque cosa dica. Anche il congiuntivo passato è reso con la ripetizione del verbo: chi è juta jute chiunque sia andato, chè ha fatta fatte qualunque cosa abbia fatto. Molto usato è il congiuntivo imperfetto e trapassato: se me screvésse se mi scrivesse, se m’avésse scritte se mi avesse scritto; talvolta al posto del condizionale: lu putisse pure truà a la casa potresti anche trovarlo anche a casa sua. Non c’è come in italiano ambiguità tra le 2a seconde persone plurali di passato remoto e di con-


Castelluccese giuntivo imperfetto: mangiasteve [maN"dZast@v@] mangiaste, mangiasseve che voi mangiaste, stésteve steste, stésseve che voi steste, ecc. 2.4.2.3. Condizionale

Come in italiano: sarrije buone se... sarebbe bene se..., arrije viste avrei visto, vularrije sapé che è succiésse vorrei sapere cos’è successo, se ulésse lu truarrije se voléssi lo troverei, sarrisse cuntente se partésse? saresti contento se partisse? 2.4.2.4. Imperativo

Si usa l’indicativo nella 1a persona plurale e nella 2a persona singolare e plurale, il congiuntivo imperfetto nella nella 3a plurale singolare e plurale: va va’, jésse vada, jame andiamo, jate andate, jéssene vadano; fa fa’, facésse faccia, facime facciamo, facite fate, facéssene facciano, ecc. Gli imperativi possono essere rafforzati ripetendo il verbo con o senza troncamento: va va, va’ va’, jésse jé’ vada, jame ja’ *andiamo andià, curre cu’! corri corri! vive vi’! bevi! I pronomi sono enclitici nella forma affermativa e proclitici nella negativa: famme fammi, faccélle faglielo, leggitavélle leggetevelo, jatevénne andatevene, ecc. (v 2.3.6.3.); nen me facènne *non mi facendo (non farmi), nce lu decènne [NtS@ lu d@"tSEn:@] *non glie lo dicendo (non dirglielo), n’lu trementènne *non lo guardando (non guardarlo). Come si nota, nelle forme negative si ha nen o nne + gerundio presente; di uso recente l’infinito: nen fatià [n@Nfa"tja] non lavorare (invece di “nen fatiènne”), nen te scurdà non dimenticarti (invece di “nen te scurdènne). Secondo Rohlfs (vol. III, § 722, p. 110) tale forma negativa non è che una circonlocuzione di andare più gerundio (andar dicendo, facendo ecc.); ad avvalorare tale ipotesi sono frequenti nel castelluccese le espressioni negative “nn’i’ decénne” non andar dicendo accanto a “nen decènne” non dire, “nn’i’ facènne” non andar facendo accanto a “nen facènne” non fare; a non avvalorarla sono altrettanto frequenti le forme “nne jènne facènne” *non andando facendo, “nne jènne decènne” *non andando dicendo (quindi col verbo andare al gerundio invece che all’infinito). Con i verbi modali si usa l’infinito, come in italiano: nen vògghje ascì non voglio uscire, nce haje a i’ [NtSaja"i] non ci devi andare. Altra forma di imperativo è il presente indicativo preceduto dall’avverbio ancore: ancore jésce! *ancora esci! (non uscire!), ancore trase

2. Morfologia dda dinte! *ancora entri lì dentro! (non entrare lí dentro!). Frequenti le forme fraseologiche con fa’ fare e lassà lasciare: famm’ascì fammi uscire, lassa sta’ lascia stare, ’assa pèrde lascia perdere, ’assele di’ lascialo dire; va 2.4.1.3. Alla 2a persona il verbo i’ andare ha una forma fraseologica particolare: invece di va’ a + infinito (va’ a fatià va’ a lavorare), si può avere va’ + imperativo (va’ fatije *va’ lavora): v 2.4.2.5. e 2.4.8.

2.4.2.5. Infinito

Diversamente dall’italiano le forme pronominali sono proclitiche: pe me vèste *per mi vestire (per vestirmi), pe se ne i’ *per se ne andare (per andarsene), a se devèrte *a si divertire (a divertirsi), da se lassà cunvince *da si lasciare convincere (da lasciarsi convincere), de me mannà na léttera *di mi mandare una lettera (di mandarmi una lettera). Col verbo piacé piacere l’infinito è preceduto dalla prep a: me piace a i’ fòre *mi piace ad andare in campagna, te piace a ballà? *ti piace a ballare? Coi verbi tronchi frequente è la paragoge: i’ > ine andare, tené > tenéne tenere, avé > avéne avere: ce n’im’a ine? ce ne dobbiamo andare? Quanto alla cosiddetta 'impopolarità dell'infinito', si verifica, come abbiamo appena visto (2.4.2.4.), con il verbo i' andare: va juoche *va' gioca (va' a giocare), va 2.4.8. 2.4.2.6. Participio

Del participio presente restano tracce in sostantivi e aggettivi: amante amante, assènte assente, mancante mancante, sfrechènte insolente. I participi passati sono invariabili, anche nella forma passiva e riflessiva: è jute è andato, è andata, sò jute sono andati, sono andate; eccetto nella ripetizione del verbo in espressioni concessive: chi l’ha ditta ditte, *chi l’ha detto detto (chiunque l’abbia detto); ed eccetto con alcuni verbi: piérze perso, pèrze persa, cuote raccolto, còte raccolte, punte punto (pungere) ponte punta. Qualche participio passato irregolare: chiòve piovere > chiuoppete, véve bere > vippete. Al femminile è usato anche come sostantivo: na véppete una bevuta, na nchianate una salita. 2.4.2.7. Gerundio

Il gerundio termina sempre in -ènne [En:@] in tutte le coniugazioni: ascènne uscendo, juchènne giocando, partènne partendo, durmènne dormendo, leggènne leggendo, jènne andando, ecc. 45


2. Morfologia Sostituisce l’infinito nella formazione dell’imperativo negativo: nne jénne, *non andando (non andare), v imperativo (v 2.4.2.4.). Usato nella formazione delle subordinate implicite: turnènne a case tornando a casa, vedènne la televisione guardando la televisione. Notare la differenza tra l’uso implicito ed esplicito del gerundio: nen facènne niénte, nze mpare niénte non facendo nulla, non s’impara nulla, nen facènne niénte, repuòsete mò non fare nulla, riposati adesso.

2.4.3. Tempi

Il presente è usato al posto del futuro, specialmente se accompagnato da un avverbio di tempo: craje vave a Rome domani andrò a Roma, vènghe dòppe verrò dopo; di largo uso il presente storico: vave a la stazione, e chi trove? andai in stazione e chi trovai? L’imperfetto è usato al posto del condizionale: facive mègghje a te sta citte [fa%tSiv@%mE:a%t:@ sta"tSit:@] *facevi meglio a ti stare zitto (avresti fatto meglio a startene zitto); anche nel periodo ipotetico: se venéve mò, me truave *se veniva adesso, mi trovava (se fosse venuto adesso, mi avrebbe trovato). Sono pochi i verbi che hanno un futuro proprio: èsse essere, avé avere, puté potere; altrimenti si forma con avé a ‹lat habeo ad› *avere a: agghj’a i’ *ho ad andare (andrò), im’a i’ a vutà *abbiamo ad andare a votare (andremo a votare). Gli altri tempi come in italiano: a lu sessantaduje facése tré mètre de néve nel sessantedue ci furono tre metri di neve, appéne fusése turnate lu jérne a truà [a"p:en@ fu"ses@ tur"nat@ lu jernat:ru"a] appena fu tornato andarono a fargli visita, n’ima parlà dòppe chè avrà fenute de dòrme ne parleremo dopo che avrà finito di dormire, ecc.

2.4.4. Persona e numero La 1a e la 3a terza persona singolare dell’indicativo presente sono uguali: ije pènze [ij@ pENts@] io penso, tu piénze tu pensi, isse pènze egli pensa; spesso tutte e tre: ije camine io cammino, tu camine tu cammini, isse camine egli cammina; prendono tutte la desinenza -a in alcune espressioni (chi s’accuntènta gode chi si contenta gode, chi sparagna sprèche [ki spa"raJ:a sprEk@]chi risparmia spreca) e nella ripetizione del verbo (chi parla parle chiunque parli, da chi siénta siénte da chiunque tu senta). La 2a persona plurale ha come enclitica la particella pronominale -ve al passato remoto (purtasteve portaste) e al congiuntivo imper46

Pasquale Cacchio fetto (chè purtasteve che portaste); l’enclitica serve a distinguere la seconda persona plurale (-asteve, -ésteve, -isteve) dalla singolare (-aste, -èste -iste), così come ben nota Rohlfs (vol II, n. 452, p. 148) La prima persona plurale dell’imperfetto indicativo è uguale a quella del passato remoto eccetto negli ausiliari e nei modali: curamme curavamo (curammo), iémme andavamo (andammo).

2.4.5. Transitivi e intransitivi

Alcuni verbi transitivi (vedé, tremènte, truà, ecc.) si usano intransitivamente con nomi di persone o di animali (complemento oggetto indiretto) e transitivamente con nomi di cose: Marje véde a Marije [marj@ %vedam:a"rije] *Mario vede a Maria (Mario vede Maria), Marje véde na case Mario vede una casa, chiam’a Bobby chiama Boby. Alcuni verbi intransitivi si usano transitivamente: nchianeme lu cestiédde ["Ncan@m@ lu tS@ sOtje:E] *sàlimi il cesto (portami su il cesto), scinneme lu libbre ["S:in:@m@ lu lib:r@] *scéndimi il libro (portami giù il libro), trasì li lèune *entrare le legne (accatastare la legna), l’ha rumaste fòre, *l’ha rimasto fuori (l’ha lasciato fuori). I verbi intransitivi, al contrario dell’italiano, hanno l’ausiliare avere con i verbi modali (l’uso di essere è recente): ha avut’a i’ *ha dovuto andare (è dovuto andare), ha putute ascì *ha potuto uscire, ha ulute trasì *ha voluto entrare (è voluto entrare). Gli intransitivi pronominali come in italiano: se pènte si pente, t’accuorge ti accorgi, ecc.; ma anche: se mòre *si muore (muore), v 2.3.6.5.

2.4.6. Forma passiva. Come in italiano, nei tempi semplici e composti si usa il verbo èsse essere, nei tempi semplici anche il verbo venì venire: vène accattate viene comprato, è state accattate è stato comprato. 2.4.6. Forma riflessiva

I pronomi riflessivi sono sempre proclitici con l’infinito: pe se lavà [p@ s:@ la"va] *per si lavare (per lavarsi), v 2.4.2.5. Usatissime le forme pronominali: Marje se mange lu pane *Mario si mangia il pane (Mario mangia il pane), ché ce bevime? *cosa ci beviamo (cosa beviamo?), me lu so mparate *me lo sono imparato (l’ho imparato), se n’hadda pènte se ne pentirà.


Castelluccese

2.4.7. Verbi iterativi

acciaccà [atS:a"k:a] pestare, schiacciare, acciacchettià [atS:ak:@"t:ja] andar pestando caccià [ka"tS:a] cacciare, caccià [ka"tS:ja] andare a caccia ciucà [tSu"ka] masticare, ciuchià [tSu"kja] stare a masticare jalà [ja"la] sbadigliare, jalià [ja"lja] annoiarsi jatà respirare, jatià affannarsi lacremà lacrimare, lacremià piagnucolare musecà musicare, musechià borbottare muzzecà mordere, muzzechià mordicchiare nazzecà cullare, nazzechià sonnecchiare ncenzà incensare, ncenzià adulare ngiallì ingiallire ngiallenì impallidire ngrefelà rizzare ngrefelià irritarsi ruutà rovistare, rutelià andar rovistando pazzià giocare pazzerià giocherellare pezzelà pizzicare pezzelià stuzzicare ponge pungere, pungechià punzecchiare sciuppà rubare sciuppechià rubacchiare spaccà spaccare, spaccherià stare a spaccare spassà andare a spasso, spassià godersi la vita truttà trottare, truttià trotterellare zappà zappare, zappià zappettare zumpà saltare, zumpettià saltellare, ecc.

2.4.8. Verbi fraseologici

abbià a... [a"b:ja a] iniziare a: abbià a mangià iniziare a mangiare; assa dice e... [as:a ditSE] *lascia dire e... (immagina se..., spero che non..., guai se...): assa dice e lu vène a sapé spero che non venga a saperlo, assa dice e chiòve [as:a ditSE c:Ov@] guai se piove. avé a chè… [a"ve a k:E] avere a che… avé a chè fa’ avere a che fare, avé a chè vedé che… *avere a che vedere con… (appartenere a…, somigliare a…, dipendere da…, essere conseguente a…), nn’ave a chè vedé che lu frate non c’è paragone tra lui e il fratello, ave a chè sparte che une condividere qualcosa con qualcuno, ecc. avé vògghje a... [a"ve vO:a] *aver voglia a... (è inutile..., è inutile che..., per quanto..., benché...): haje vògghje a lu chiamà! è inutile chiamarlo (non risponderà!), avéve vògghje a lluccà! per quanto urlasse (non lo ascoltava nessuno), va 4.3.6.

cecà a... [tS@"ka a] *cecare a... (ah se non..., peccato che...): chi l’ha cecate a parte da sule! ah, se non fosse partito da solo (non sarebbe successo quel che è successo!); chè… a fa’... [kE a f:a] *che… a fare... (perché? è inutile che…!): che liegge a fa’ ‘ssu lib-

2. Morfologia bre? come mai leggi codesto libro? chè descute a fa’ che quisse! è inutile discutere con costui! fa’..., fare..., fa vedé far vedere, fa vedé de... *far vedere di (fingere di), fa’ mangià [fa maN"dZa] *far mangiare (porgere il cibo), fa’ a mangià [fa a m:aN"dZa] *fare a mangiare (cucinare), fa’ a pojene [faa"p:oj@n@] fare a pugni, falle sta’ cuiète fallo stare calmo; fa’ fa’..., far fare..., ordinare...: fa’ fa’ la mascatura nòve ordinare al fabbro una nuova serratura, fa’ fa’ na brutta fegure a une far fare una brutta figura a qualcuno, chi te lu fa fa’ ‘ssu mestiére! *chi te lo fa fare codesto mestiere! (non serve a nulla tale tale mestiere); funì de..., funì pe... finire di..., finire per...: funiscele d’alluccà [fu"nis:@l@ dal:u"k:a] smettila di urlare, funì de parlà terminare un discorso, funì pe pèrde la paciénze finire per perdere la pazienza; i’ andare + gerundio: i’ fatiènne *andare lavorando (fare un lavoro), i’ mangènne *andare mangiando (mangiucchiare), i’ facènne lu fésse fare il mattacchione; i’ a… andare a…: i’ a fatià andare a lavorare; alla seconda persona dell’imperativo sono usatissime le forme “va’ mmange *vai mangia, va’ ddòrme *vai dormi, va’ ccatte *va’ compra”, va’ ccapisce! *va' capisci! ecc. accanto a “va’ a mangià vai a mangiare, va’ a ddòrme vai a dormire, va’ a ccattà *va’ a comprare”, va’ a ccapì! *va' a capire! ecc. i’ a funì chè... [i a f:u"ni kE], *andare a finire che (finire per): va a funì chè cade finisce per cadere. come va chè...? [come va kE], *come va che? (perché? come mai?): come va chè nen mange? come mai non mangi? jettà lu sanche a... [j@"t:a lu saNka], *buttare il sangue a... (decidersi a...): jétte lu sanche a fatià deciditi a lavorare. lassà..., assa..., ’ssa..., lasciare…: lassa sta’ *lascia stare (non te ne occupare), ’ssa fa’ (assa fa’, lassa fa’) lascia fare, ’ssa pèrde’ lascia perdere, asselu i’ (sselu i’) lascialo andare, samm’ascì [sam:a"S:i] (assamm’ascì, lassem’ascì ) lasciami uscire, samme di’ (assamme dì’) lasciami dire; mannà a..., mandare a...: mannà a di’ [ma"n:a a d:i] mandare a dire, mannà a fa’ ordinare di fare; menà a… *buttarsi a... (decidersi a…): s’è menate a fatià [sE m:@%nata f:a"tja] si è deciso a lavorare; sta’ stare + gerundio, con o senza raddoppiamento sintattico: sta’ mangènne [sta 47


2. Morfologia maN"dZEn:@] star mangiando, sta mmangènne [sta m:aN"dZEn:@] sta mangiando, stanne redènne stanno ridendo. sta’ a... [sta a] stare a... + infinito: statte a sènte a mé stai ad ascoltarmi, sta’ a vedé chè..., *stare a vedere che (scommettere che), staje a vedé chè mò arrive scommetto che adesso arriva; sta’ pe..., stare per..., essere sul punto di…: stéve p’ascì stava per uscire; pigghje e... *prendi e... (ammettiamo che...): pigghje e vène a chiòve [pi:E v:Ena c:Ov@] *prendi e viene a piovere (ammettiamo che inizi a piovere); purtà a... andare a... : purtà a nchiude li nnemale [pur"ta a Ncud@ li n:@"mal@] andare a chiudere gli animali, purtà a mangià *portare a mangiare (portare pietanze alla famiglia del defunto); tené da... tenere da..., avé da... avere da... (dovere): tenéve da lègge aveva da leggere; vedé de... fare in modo da…, progettare di...: vide de fa priéste *vedi di far presto (fa’ in modo da far presto), vedé de i’ a l’Amèreche progettare di emigrare in America; venì a... *venire a…: vène a chiòve *viene a piovere (iniziare a piovere), venì a di’ *venire a dire (significare).

2.4.9. Ripetizione del verbo

Se ne è già parlato nei pronomi (2.3.4.3.), nel congiuntivo (2.4.2.2.), nell’imperativo (2.4.2.4.) e nei verbi fraseologici (2.4.8.); si verifica anche con gerundi: jènne jènne [jEn:@ jEn:@] *andando andando (mentre andava), mangènne mangènne [maN"dZEn:@ maN"dZEn:@] *mangiando mangiando (mentre mangiava); con congiunzioni: quanne vèna vène in qualsiasi momento venga, quante còsta còste [kwaNt@ kOsta kOst@] comunque costi (a qualunque prezzo), d’andó vèna vène da qualsiasi luogo provenga, andó vaia vaje ovunque tu vada; con la congiunzione e: camine e camine cammina cammina, corre e corre dopo aver corso a lungo, vevéve e vevéve [v@"vevE v:@"vev@] beveva assai; con avverbi: andò siénta siénte [aN"do sjeNta sjeNt@] *dove ascolti ascoliti (ovunque ascolti), pe d’andò vaia vaje ovunque tu vada; con preposizioni: pèrze pe pèrze [pErts@ pe p:Erts@] *perso per perso (comunque vadano le cose). In alcuni casi la ripetizione del verbo dà luogo a sostantivi composti: tòccatòcche chiapparello, fuiafuje fuggifuggi [fuja"fuj@], mangiamange ingordo. 48

Pasquale Cacchio

2.5. Avverbio 2.5.1. Avverbi di luogo

qua [k:wa] qua, qui, dda, là [l:a] là, lì, llò, ddò costì, costà, sope sopra, sotte sotto, dinte dentro, fòre fuori, addrète dietro, nnanze davanti, cape abbasce [capa"b:aS:@] (accapabbasce) in giù, capa d’aute (accapadaute) in su, luntane lontano, ucine vicino, mmiéze in mezzo, ecc.; tra questi anche le particelle avverbiali atone ce ce, ne ne, na ne: ce stéve na massarije c’era una masseria, ce jame ogne sére ci andiamo ogni sera, ce ne turnamme ce ne tornammo, se ne vanne se ne vanno, d’andó na viéne? *da dove ne vieni? d’andó na è, *di dove ne é? (di dov’è?); locuzioni: ncuorpe in corpo, ncape in testa, mmènte in mente, a mènte [a m:ENt@] a mente (a memoria), nzine in seno, mbrazze in braccio, mmane in mano, mmocche in bocca, mpiétte in petto, ncuolle *sul collo (addosso), da cape *da capo (dalla testa del letto), da pète *da piedi (dal piede del letto), qua sope (quassope) quassù, ddò sope *costì sopra, dda sope lì sopra, qua sotte qui sotto, qua dinte qui dentro, ddò dinte, *costì dentro, ddò nnanze [d:O"n:aNts@] *costì davanti, pe da qua per di qua, pe da dda per di là, pe da ddò *per di costà, ddò ucine [d:Ou"tSin@] *costì vicino, pe sope *per sopra, da sotte da sotto, pe nnanze *per davanti, pe dinte *per dentro (all’interno), pe mmiéze *per mezzo (al centro), pe fòre *per fuori (all’esterno), pe fòre e pe dinte dentro e fuori, da tutte li vanne dapertutto, sottecasope [sot:@ka"sop@] ‹gr kai› sottosopra, ecc.

2.5.2. Avverbi di tempo

sèmpe ‹lat semper› sempre, maje mai, spisse spesso, mò ‹lat modo› adesso, attrasse ‹sp atrás› fa, subbete subito, prime prima, dòppe dopo, jére [a"jer@] (ajére) ieri, ògge oggi, craje [kraj@] ‹lat cras› domani, allore allora, ancore ancora, priéste [prjest@] presto, tarde tardi, ecc.; locuzioni: fin’e mò [finE"m:O] *fino e ora (finora), quann’è craje [kwan:E"k:raj@] *quando è domani, pescraje [p@s"kraj@] ‹lat postcras› dopodomani, na vòte una volta, certi vòte certe volte, pòch’e spisse *poco e spesso (frequentemente), allassacrése (llassacrése) improvvisamente, cacche vòte [kak:E v:Ot@] qualche volta, mò subbete subito adesso, juste mò *giusto adesso (proprio adesso), ammufalanne ‹a mò fa l’anno *adesso fa l’anno› (l’anno scorso), allautanne (all’aute anne) *all’altro anno (due anni fa), dint’a nu lampe *in un lampo, a lampe a lampe a momenti, ecc.


Castelluccese

2.5.3. Avverbi di quantità

pòche poco, assaje assai, troppe troppo, chiù [c:u] più, méne meno, tante tanto, paricchje parecchio, alquanto, sule solamente, soltanto, appéne appena, abbastanze abbastanza, juste esattamente, come come, quase, quasi, ecc.; locuzioni: chiù o méne più o meno, tròppe pòche troppo poco, tròppe assaje *troppo assai, chiù assaje *più assai, juste juste, esattamente, quase quase quasi quasi, ecc.

2.5.4. Avverbi di affermazione e negazione

affermazione: sì, sinó [si"no] sì, secure sicuro, vèramènte veramente, pròpje proprio, accussì così, appunte appunto, ecc.; locuzioni: pròpje accussì proprio così, pròpje addavère per davvero, alluère veramente, ecc.; negazione: nò, none no, nen [n@N], nne [n:@] non, manche neanche; locuzioni: pe niénte per niente, manche nzuonne [maNk@ Ntzwon:@] neanche per sogno, manche pe la cape *neanche per la testa (per niente affatto), ecc.; nne non coi pronomi complemento è proclitico (nte [Nt@] non ti, nze [Nts@] non si, nce [NtS@] non ci, nve [Nv@] non vi): nce decite niénte non ditegli nulla, nze ne pènte non se ne pente, nce jènne non andarci, nze n’è accorte non se n’è accorto, nce pozze penzà! *non ci posso pensare (non riesco a crederci); è proclitico anche con i verbi inizianti con consonante (davanti a labiale diventa m): ndi’ niénte non dire nulla, ndubbetà [Ndub:@"ta] non dubitare, mpòzze trasì [FpOts:@ tra"si] non posso entrare, nsacce [NsatS:@] (nen sacce) chè fa’ non so che fare, ndecime niénte (nen decime niente) non diciamo nulla, mpartémme chiù (nen partémme chiù) non partimmo più, nvòle fa’ niénte (nen vòle fa niénte) non vuole far nulla, nze n’è accorte [Nts@nEa"k:Ort@] (nen se n’è accorte) non se n’è accorto; si elide davanti a verbi inizianti per vocale: nn’è jute (nne è jute) non è andato, nn’avéve fame non avevo fame, nn’è còse [n:E"k:Os@] *non è cosa (non se ne parla neanche). La negazione nen non sarà talvolta scritta nenne [n@n:@] se seguita dalla particella ne ne o dal raddoppiamento sintattico: nenne (nen ne) sacce niénte [n@n:@ satS:@ njeNt@] non ne so nulla, nenne (nen ne) parlame non parliamone, nenn’ha (nen ha) fatte non ha fatto, nenn’è (nen è) venute non è venuto. dubbio: forse forse, quase quasi, sì e nò, sì e no; locuzioni: de secure di certo, manche a pazzije neanche per scherzo, accussì accussì così così, ecc.

2. Morfologia

2.5.5. Avverbi di modo o qualificativi

come come (sempre seguito da a: come a mé come me), buone bene, male, malamènte male, pègge peggio, juste proprio, accussì così, comacché come non mai, ecc.; male è usato solo nei composti: malepurtà scomodo, malecummatte intrattabile, malecavate malvagio ecc. Locuzioni: de frétte e furje di fretta e furia, a bèlla poste *a bella posta (volutamente), a la svélte alla svelta, a quatt’uocchje a quattr’occhi, a crèpapèlle a crepapelle, a uocchje e croce a occhio e croce, a mala péne a mala pena, sotte pe sotte *sotto per sotto (di nascosto), a sule a sule a quattr’occhi, a piézze a piézze poco per volta, accussì accussì così così, ecc.; Si possono formare con preposizioni (allappiéde a piedi, alérte in piedi, ntèrre per terra) 0, come in italiano, aggiungendo all’aggettivo qualificativo il suffisso -mènte -mente (specialmènte specialmente, mancamènte senz’altro) . Alcuni aggettivi sono usati come avverbi: i’ luntane andare lontano, mangià poche mangiare poco, sta’ ucine star vicino; oppure con la loro ripetizione: frische frische *fresco fresco (improvvisamente), bèllu bèlle bel bello.

2.5.6. Avverbi interrogativi e relativi

andó? dove? de ndó? di dove? da andó? da dove? pe ndó? (p’andó?) per dove? sope’andó? su dove? quanne? quando? da quanne? da quando? pe quanne? per quando? come? come? quante? quanto? che quante? con quanto? pe quante? per quanto? a quante? a quanto? pecché? perché? com’è ché? *(com’è chè) perché? ecc.; nelle interrogative dirette: come te mitte? come ti chiami? quante coste? quanto costa? de ndó na si? di dove sei?); nelle interrogative indirette: nisciune sape come se métte nessuno sa come si chiama, n’lu sacce de ndó na è non so di dove è; frequenti le forme pleonastiche con il relativo chè che: andó è chè vaje? *dov’è che vai (dove vai?), quant’è chè còste? *quant’è che costa (quanto costa?), ecc., va 2.3.7. andó ha spesso valore relativo (in cui, nel quale, ovunque): la case andó abbete la casa in cui abito, andó chiòva chiòve ovunque piova, p’andó curra curre ovunque tu corra.

2.5.7. Avverbi indicativi

vi’ (ui’)*vedi (ecco), lu vi’ eccolo, (la vi’ eccola, li vi’ eccoli, -e): lu ui’ a quidde *lo vedi a lui (eccolo), v vocabolario vedè. 49


2.  Morfologia

2.5.8. Grado, ripetizione e alterazione

Anche gli avverbi possono avere gradi di comparazione analoghi a quelli degli aggettivi: chiù (méne, tante) priéste più (meno, tanto) presto, ucine ucine vicinissimo, atturne atturne tutt’intorno, luntane luntane lontanissimo, a mègghje a mègghje *a meglio a meglio (a più non posso), sope sope in cima, sotte sotte in basso, méne spisse meno spesso, chiù spisse più spesso, chiù malamènte *più malamente (peggio), sopesope *soprasopra (in cima), sottesotte *sottosotto (in basso); va 2.3.1.4. Alterazione: malucce maluccio, puchicchje pochino.

2.6. Preposizioni 2.6.1. Semplici

de [d@] di, a [a] a, da [da] da, ’n [N] (sempre proclitica) in, che [k@] con, pe [p@] per, tra [tra]tra, fra [fra] fra. Presentano raddoppiamento sintattico la preposizione a (a mmé a mme, a ccase a ccasa, a Nnapule a Nnapoli [a"n:apul@]), che (che mmé con me, che Mmarje [k@"m:arj@] con Mario) e pe (pe mmé per me, pe Nnapule per Napoli); a è usata come dativo di possesso (a chi si figghje? *a chi sei figlio, di chi sei figlio?) e nel complemento oggetto indiretto: treménte a une *guardare a qualcuno, chiam’a Marije [cama m:a"rij@] *chiama a Maria; è usata anche dove in italiano è assente: come a mé [coma"m:e] come me, ce piace a mangià gli piace mangiare; prende la forma e [E] con le preposizioni improprie fine fino e nzine sino: fin’e Napule [finE "n:apul@] fino a Napoli, nzin’e Natale [NtsinE n:a"tal@] sino a Natale; la d eufonica, come abbiamo visto (1.4.4.), non è mai usata: a Angele [a"aNdZ@l@] ad Angelo, a Èmme ad Emma, a ògni ore ad ogni ora; ‘n è usata come prefisso in nomi e verbi (ncapunì [Nkapu"ni] intestardirsi, nterrà [Nt@"r:a] sotterrare) e nei complementi di luogo (ntérre per terra, ncape sulla testa, in cielo [NtSjel@] in cielo); davanti a labiale diventa ‘m (mbrazze [Fbrats:@] in braccio, mmane in mano mmènte in mente, mmocche [m:ok:@] ‹lat in bucca› in bocca). tra e fra coi pronomi personali plurali possono essere sostituite da a: a nuje a nuje [an:uja"n:uj@] *a noi a noi (tra di noi), a lòre a lòre [al:Ora"l:Ore] *a loro a loro (tra di loro). 50

Pasquale Cacchio

2.6.2. Preposizioni articolate

Non esistono preposizioni articolate (a lu al, allo, pe la per la, che li con i, con gli, con le, ecc.), eccetto in poche espressioni: all’aut’anne *all’altro anno (due anni fa), all’autriére [al:au"trjer@] l’altro ieri, all’atra matine l’altro ieri mattina, all’atra sére l’altro ieri sera, all’atra nòtte l’altro ieri notte, alla piéte [al:a"p:jet@] a piedi, all’assacrése all’improvviso, all’abbiénte *all’a spasso.

2.6.3. Preposizioni improprie e locuzioni

sope a (sop’a) sopra, sotte a (sott’a) sotto, dinte a (dint’a) dentro, nnanz’a davanti a, addrèt’a dietro a, prime de prima di, dòppe de dopo di, sènze senza, ucine a vicino a fin’e ["finE], nzin’e ["NtsinE] fino a, contre a [koNtra] contro, de front’a di fronte a, de rempètt’a dirimpetto a, nfacce a [NfatS:a], di fronte a, luntane da lontano da, confront’a in confronto con, ncape a in capo a, mmènte a [m:ENta] in mente a, mbrazze a [Fbrats:a] in braccio a, mmane a in mano a, rènze rènze [rENts@"rENts@] a lungo, mmiéze a [m:jetsa] in mezzo a, a fianche a a fianco di, a despiétte de a dispetto di, pe cunte de a conto di, a favore de a favore di, passate lu (la, li) oltre il (la, i, gli, le) ecc. sotte prende la desinenza a in alcune espressioni: sotta sale sotto sale, sotta tèrre sotto terra.

2.6.4. Ripetizione della preposizione

sope sope a *sopra sopra a (in cima a), rènze rènze a a confine con, a luongh’a luonghe a [a"l:woNga "l:woNg@] lungo, ecc.

2.7. Congiunzioni 2.7.1 Congiunzioni coordinanti 2.7.1.1. Copulative

e e: janche e nìure [jaNkE"n:iur@] bianco e nero, va a Fògge e Nucère va a Foggia e Lucera; non esiste la forma eufonica ed ‹lat et›: isse e èsse esso ed essa, va 1.4.4.; particolare l’uso condizionale: assa dice e chiuéve! [as:a ditSE c:u"ev@] *lascia dire e pioveva! (immagina se pioveva!); nè… e nè... [n:E E n:E], né...né..., nè nuje e nè vuje né noi né voi, nè mange e nè véve né mangia né beve; manche se [m:aNk@] nne vòle sènte raggione manche se ce spacche la cape *neanche se gli spacchi la testa vuol sentire ragioni; pure pure: pur’ije anch’io, pur’a caste anche a casa tua, fa mpressione pure a lu tremènte fa impressione anche a guardarlo.


Castelluccese 2.7.1.2. Disgiuntive

o o, oppure oppure, o... o..., o... o...: vuoje na méle o na pére? vuoi una mela o una pera? o trase o jésce o entri o esci. 2.7.1.3. Dichiarative o esplicative

cioè cioè, vèn’a di’ *viene a dire, val’a dì (vale a di’) vale a dire. 2.7.1.4. Avversative

ma ma, pèrò però, ma però ‹lat magis per hoc› *ma però, chiuttoste piuttosto, mméce invece. 2.7.1.5. Conclusive

accussì così, allore allora, nzomme [Ntsom:@] insomma, a la fine infine, buone buone, del resto, dopo tutto: buone buone chè male c’agghje fatte? [b:won@ b:won@ kE m:al@ tSa:@ fatte] dopo tutto che male le ho fatto? 2.7.1.6. Correlative

nen sule [n@N"sul@]... ma pure..., non solo... ma anche, da na parte..., da n’aute… [da"naut@], da una parte..., dall’altra...

2.7.2 Congiunzioni subordinanti 2.7.2.1. Dichiarative

chè (da non confondere con l’omonimo pronome relativo e interrogativo), come come: pènze chè ògge jócche [pENts@ kE OdZ:@ jOk:@] penso che oggi nevica, se capisce come nn’è buone a niénte si capisce come è un buono a nulla. 2.7.2.2. Causali

pecché poiché, giacché [dZ:a"k:e] giacché, seccome siccome, viste chè visto che, date chè dato che, pe lu fatte chè [plufat:@"kE] per il fatto che, mbase a lu fatte chè [Fbasalu%fat:@"kE], in base al fatto che, da lu mumènte chè, dal momento che, com’è chè *come è che (come mai), na vòte chè *una volta che (poiché), ecc.: na vòte chè faje accussì, nte vène chiù a truà poiché ti comporti in tal modo, non viene più a visitarti. 2.7.2.3 Temporali

quanne quando, mèntre mentre, prime chè prima che, dòppe chè dopo che, appéne appena, ogne vote chè [OJ:Ev:Ot@"kE], ogni volta che, appéne appena, come appena, da chè da quando, da mò ave chè [damOav@"kE] *da parecchio ha che, nen... manche... chè... *non... neanche... che... (appena), ecc.: appéne

2. Morfologia fusés’arrevate truase la fatije appena fu arrivato trovò lavoro, come scennése la scurdje, partémme *appena scese il buio, partimmo, è da mò ave chè nne jòcche, non nevica da parecchio tempo, ogne vòte chè èsce va a truà la mamme ogni volta che esce va a visitare la mamma, nenn’è manche asciute chè ha abbiate a chióve *non è neanche uscito che ha iniziato a piovere (non appena è uscito, è iniziato a piovere). 2.7.2.4. Finali

pecché [p@"k:e] perché, che lu scòpe de con lo scopo di, che la vuluntà de con l’intenzione di, juste a *giusto a (proprio per), ecc.: studiave pecché facésse l’avvucate studiava affinché diventasse avvocato. 2.7.2.5. Condizionali

se [s:@] se, a patte chè [ap:at:@kE] a patto che, case maje [kas@"maj@] nel caso che, ecc.: se nen chiove [s@n@NcOv@] o tira viénte fa bòn tiémpe se non piove o tira vento fa bel tempo, case maje jésce avviseme, casomai esci avvisami. 2.7.2.6. Concessive

pure se [pur@"s:@] anche se, andó (seguito dalla ripetizione del verbo) ovunque, pe quante per quanto, che ntutte chè [k@N%tut:@"kE] *per in tutto che (nonostante, benché): pure se lampéje, nen chiòve benché lampeggi, non piove, andò vaja vaje ovunque tu vada, pe quante studje, nen pigghje bèlli vòte per quanto studi, non prende bei voti, che ntutte chè chiuéve nonostante piovesse. 2.7.2.7. Modali

come come, come se come se, accussì come, così come, tante quante tanto quanto, ecc.: se cumporte come se stésse a la case si comporta come se fosse a casa sua. 2.7.2.8. Comparative

chiù... e chiù..., quanto più..., tanto più..., chiù de quante..., più di quanto..., chiù chè..., più che...: chiù alluccave e chiù nisciune lu stéve a sènte *più urlava e più nessuno lo ascoltava (quanto più urlava tanto più nessuno lo ascoltava). 2.7.2.9. Consecutive

tante… chè..., tanto... che..., accussì… chè..., così... che..., tante... da..., tanto... da..., tante..., tante...: tante ha ditte, tante ha fatte, ha avut’a vénce isse *tanto ha detto, tanto ha fatto, ha dovuto vincere lui (ne ha dette e fatte tante da 51


2. Morfologia dover vincere); come + èsse come + essere: fridde com’ère, tremamme tutte quante *freddo com’era, tremavamo tutti. 2.7.2.10.

Eccettuative, esclusive, limitative, avversative

sènza [sENtsa] senza, sènze chè senza che, pe quante per quanto, pe quidde chè [p@ k:wid:@ kE] per quello che, quante a quanto a, mèntre mentre..., mméce de, nvéce de invece di: s’è presentate sènze chè nisciune l’avésse mmetate si è presentato senza che nessuno l’avesse invitato, pe quante ne sacce, nen torne ogge per quanto ne sappia, non torna oggi, mméce de fatià, se la spasséje, invece di lavorare se la spassa; sènza può avere valo re condizionale: sènza lu i’ a pigghjà nce véne *senza andare a prenderlo non ci viene (se non si va a prenderlo non viene).

2.8. Interiezioni o esclamazioni 2.8.1. Interiezioni proprie

ah! ah! oh! oh! ué! ehi! embé? beh? mah! mah! mèh! guarda! boh! boh! ohi! ohi! tè, tié! eccoti! ecc.

2.8.2. Interiezioni improprie e locuzioni

citte! (ci ci!) zitto! peccate! peccato! brave! bravo! buone! bene! fòre! fuori! lè!, lè lè! via! méne mé! svelto! ecc.; mam ma mije! mamma mia! Madonna mije! Ma-

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Pasquale Cacchio donna mia! Gèse Criste mije! Gesù mio! mègghj’èje! [mE":Ej@] *meglio è!(ben ti sta!), a la salute! salute! crisce sante! *cresci santo! (salute!), niénte de méne! niente di meno! manche li cane! neanche i cani vengono trattati così! vattelappésche! chissà! cèrti fatte! cèrti cunte! *certi fatti! (che m’importa di certe cose!), cèrta gènte! guarda un pò’ che gente! agghje paciénze abbi pazienza! ecc. Per apocope tutti i nomi propri di persona: Ma’! (Marje Mario!), Mari’! (Marije Maria!), Franci’! (Francische Francesco!), Giua’! (Giuanne Giovanni!), ecc. a mamme! a papà! a zije! ecc. *a mamma! a papà! (figlio mio! caro!), *a zio! (nipote mio!), ecc. e con lo stesso significato còre de mamme! còre de zije! ecc. *cuore di mamma!, *cuore di zio! ecc.

2.8.3. Richiami per animali

ah! (ordine di avviarsi ad animali da soma), isce! [iS:@] isce i’! [iS:@"i] (ordine di fermarsi), tè qua! [tE"k:wa] (per avvicinare cani), zu zu! zuzulle! [tsu"tsul:@] (per avvicinare cagnolini), passallà! (per allontanare cani), musce! [muS:@] muscille! [mu"Sil:@] (per avvicinare gatti), fruste! [frust@] frust’allà! frust’a la case! (per allontanare gatti), zére! [tser@] zére zerélle! zè! zé qua! [tse"k:wa] (per avvicinare capre), chire! chire chi’! [kir@"ki], ciòcche, ciòcche ciò! [tSOk:@tSO] (per avvicinare suini), cute! cute cu’! cute cutélle! (per avvicinare volatili), ti, ti ti! (per avvicinare pulcini), sció [S:o] (per allontanare volatili), ecc.


3. Sintassi della proposizione 3.1. Soggetto Ogni parte del discorso può fungere da soggetto, ma si tratta per lo più di un sostantivo o di un pronome, anche sottinteso: sime jute siamo andati, è rumaste a la casa è rimasto in casa. Può essere impersonale: chiòve piove, vomme tuona, se dice chè..., si dice che…, accontene chè... [a"k:oNt@n@ kE], raccontano che…

3.2. Predicato Verbale

È costituito da un verbo, con o senza servili e fraseologici: leggéve leggeva, uléve lègge voleva leggere, stéve pe lègge sta per leggere, ecc.

Nominale

È composto dal verbo èsse essere con un aggettivo (‘ssa chiante è ròsse codesta pianta è grande), con un sostantivo (’sta chiante è nu chiuppe questa pianta è un pioppo) o con un pronome (chi è quisse? chi è costui?). Il verbo èsse è predicato verbale se usato intransitivamente, col significato di esserci, esistere, consistere, stare, avvenire, ecc.: chè jè ddò? [kEj:E"d:O] cosa sta avvenendo costà?

3.3. complementi diretti 3.3.1. Complemento oggetto

Si trova solo con i verbi transitivi attivi: tremiénte lu panurame guarda il panorama; frequente coi pronomi: lu vide? lo vedi? te la puoje sule nzunnà te la puoi solo sognare; con i nomi di persona e di animali si usa il complemento di termine (complemento oggetto indiretto): vid’a quidde *vedi a quello, chiame a Diane *chiama a Diana, prejame a Dije *preghiamo a Dio, nn’agghje viste a nisciune *non ho visto a nessuno, va 3.4.4.

3.3.2. complemento predicativo del soggetto

Si trova con verbi come paré sembrare, deventà diventare, rumané rimanere, nasce nascere, ecc. (è nate povere è nato povero, è deventate ricche è diventato ricco) e con i verbi passivi (è state numenate sineche è stato eletto sindaco), anche con l’uso della preposizione pe (è state pigghiate pe mariuole è stato preso per ladro).

3.3.3. Complemento predicativo dell’oggetto

Con verbi nella forma attiva come numenà nominare, chiamà chiamare, cunsederà considerare, elègge eleggere, ecc. (l’ha numenate cunzegliére l’ha eletto consigliere), anche qui con l’uso della preposizione pe (l’hanne pigghiate pe scème l’hanno preso per scemo).

3.4. Complementi indiretti 3.4.1. Specificazone

Con la preposizione de di: li strade de lu paése le strade del paese, la paure [pa"ur@] de lu lupe la paura del lupo.

3.4.2. Partitivo

Con le preposizioni de di, fra e tra: une de nuje uno di noi, na duzzine de pére una dozzina di pere, na sorte de fémmene *una specie di donna (una bella donna), tra quissi funge nze ne salve mancune di codesti funghi non se ne salva neanche uno.

3.4.3. Di denominazione

Con la preposizone de di: lu mése de magge il mese di maggio, lu nome de Dije il nome di Dio, quiddu furbacchione de Marje quel furbacchione di Mario.

3.4.4. Termine

Con la preposizione a e ucine a *vicino a, mpacce a *in faccia a: Marje ha date na pénn’a Marije Mario ha dato una penna a Maria, Marije ha ditte ucine (mpacce) a Marje *Maria ha detto vicino a Mario (ha detto a Mario); con i nomi di persona si usa al posto del complemento oggetto (complemento oggetto indiretto): chiame a Marje *chiama a Mario, a chi haje viste? chi hai visto? Con i pronomi me mi, te ti, ce ci, ve vi: te pòzze di’ na cose? ti posso dire una cosa? Con gli stessi pronomi indica possesso: m’è frate mi è fratello (è mio fratello), t’è cainate ti è cognato (è tuo cognato). In forme pleonastiche: nce decite niénte a quidde *non gli dite nulla a quello (non ditegli nulla), nen me lu venènne a di’ a mé *non me lo venire a dire a me (non venire a dirlo a me). In posizione enclitica: damme dammi, dimme dimmi, scrivece scrivigli, purtatamélle portatemelo. 53


3. Sintassi della proposizione Nei comparativi gli avverbi quante quanto e come come non vogliono il caso del primo termine ma la preposizione a: è vasce come a isse *è basso come a lui (è basso come lui), pèse quante a na salme de rane pesa quanto un quintale di grano.

3.4.5. Agente e causa efficiente

Solo con la preposizione da da: da chi si state mannate? da chi sei stato mandato? È stat’accuote da na téule è stato colpito da una tegola.

3.4.6. Compagnia e unione

Con la preposizione che con e con le locuzioni anziéme che insieme con e anziém’a insieme a: ascime anziém’a lòre usciamo insieme con loro, che lu varrile ncape con il barile in testa.

3.4.7. Mezzo

Con la preposizione che con e a a: fatt’a mane fatto a mano, tagghià che l’accètte tagliare con la scure, i’ a cavalle andare col cavallo.

3.4.8. Causa

Con pe per, a a, de di e con locuzioni come a cause de a causa di, pe mèrete de per merito di: è muorte de crèpacòre è morto di crepacuore..

3.4.9. Fine

Con la preposizione pe per: studje pe la laurje studia per la laurea.

3.4.10. Modo

Con le preposizioni che con, pe per e a a: a denocchje pe ntèrre con le ginocchia per terra, jucà a trembone, giocare a nascondino.

3.4.11. Stato in luogo

Con la preposizione proclitica ’n (’m davanti a p e b) in: ncape in testa, mmocche in bocca, mbrazze tra le braccia, ecc.; con da da: sta da la ziane [tsi"an@] sta da sua zia; con a a: sòrme sta a Rome mia sorella sta a Roma; con la preposizione cata, accata ‹gr katá› presso, solo con nomi di persona: sta a cata Marije sta presso Maria; con le preposizioni o con le locuzioni sope sopra, sotte sotto, dinte dentro, fòre fuori, a fianche a a fianco a, de rempètte a di rimpetto a, da li parte de nei pressi di, ecc.: fatije sope lu titte lavora sul tetto, lu cerògge [tS@"rOdZ:@] se tròve a fianche a la cemmenije [tS@m:@"nij@] la candela si trova a fianco al camino, da li parte de Troje nei pressi di Troia; anche figurato: chè 54

Pasquale Cacchio tiéne ncape? *che hai in testa? (che intenzioni hai?), che li vedèdda mbrazze *con le budella in braccio (svogliatamente).

3.4.12. Moto a luogo

Con a a: i’ a Vicchere, a Nucère, andare a Biccari, a Lucera; con la preposizione cata, accata ‹gr katá› presso, solo con nomi di persona: è jut’a cata Giuanne è andato da Giovanni; con pe per: parte pe Milane parte per Milano; con da da: vave da zianeme vado da mio zio; anche qui con le preposizioni dinte dentro, sope sopra, sotte sotto, ecc., o con le locuzioni nnanz’a davanti a, da li parte de nei dintorni di, ecc.: trasime dint’a lu cannite entriamo nel canneto, jame da li parte de Vicchere andiamo nei dintorni di Biccari.

3.4.13. Moto da luogo

Con la preprosizione da da: ascì da la case uscire di casa; con la preposizione da cata, daccata ‹gr katá› presso, solo con nomi di persona: vènghe da cata Marje *vengo da presso Mario (vengo dalla casa di Mario). 3.4.14. Moto per luogo Con la preposizione pe per, da da e con locuzioni come rènze rènze [rENts@"rENts@], pe cata ‹gr katá› *per presso,: lungo: va a Fògge pe San Giuste va a Foggia attraverso San Giusto; con la preposizione solo con nomi di persona: passà pe cata Ntònje passare per (la casa di) Antonio; con: da la jumare nze pote passà non si può passare attraverso il fiume; con locuzioni: cammenà rènzerènze a la jumare camminare lungo il fiume, passà pe miéze a la chiazze passare attraverso la piazza.

3.4.15. Origine o provenienza

Con de di e da da: lu Fridde véne da munte Curnacchje il Freddo proviene da m. Cornacchia, la mmamme è de Napule la madre è di Napoli.

3.4.16. Tempo

Con la preposizione de di: de duméneche di domenica, de prima matine di buon mattino; con a a: a Capedanne a Capodanno, a lu prime de lu mése il primo del mese; con da da: da mò e ntanne n’è passate de tiémpe da adesso ad allora ne è passato di tempo; con che con: che lu sole *con il sole (quando c’è il sole), che la scurdje [k@las"kurdj@] con il buio (quando c’è buio). Locuzioni: de notte di notte, de juorne di


Castelluccese giorno, de sére di sera, a la matine di mattino, a la calate de lu sole al calar del sole.

3.4.17. Età

Con la preposizione de di: na criature de quatt’anne una bambina di quattro anni; con a a: a nov’anne a nove anni, a la giuventù durante la giovinezza; con da da: da gione da scapolo.

3.4.18. Argomento

Con la preposizione de di: de ché parlate? di cosa parlate?

3.4.19. Limitazione

Con le preposizioni a a e che con, quant’a quanto a: a la matemateche va buone va bene in matematica, che li chiacchjere è lu mégghje in chiacchiare è il migliore; locuzioni: a ditte de *a detta di (secondo quanto dice), a ditta suje *a detta sua (secondo le sue parole), pe mé secondo me, quant’a quanto a, pe ‘ssu fatte quanto a ciò.

3.4.20. Materia

Con la preposizione de di o che con: de fiérre di ferro, fatte che la créte fatto di creta.

3.4.21. Qualità

Con le preposizioni che con, da da e de di: che li capille luonghe dai capelli lunghi, de bòna manère di buona qualità.

3.4.22. Quantità o misura

Con da da e de di: dameggiane da cinquante litre damigiana di cinquanta litri, n’arule de vinte mètre un albero alto venti metri.

3.4.23. Distanza

Con da da o senza preposizioni: luntane 50 chilometre lontano 50 chilometri, da qua a Nucère è mèza jurnate allappiéte, mezza giornata di cammino da qui a Lucera.

3.4.24.Stima o prezzo

Con de di, a a e da da: na còse da quatte sòlde una cosa di poco valore.

3. Sintassi della proposizione

3.4.25. Esclusione

Con la preposizione sènze senza, eccètte eccetto: andó vaje sènza mbrèlle! dove vai senza ombrello!

3.4.26. Paragone

Con de di e quant’a *quanto a (quanto): méne jaute de la torre meno alto della torre, nu panorame bèlle quante a lu nuostre un panorama bello quanto il nostro.

3.4.27. Relazione

Con la preposizione che con e a a: ha fatte sciàrre che lu frate ha litigato col fratello, a nuj’e nuje * a noi a noi (tra di noi).

3.4.28. Vantaggio o svantaggio

Con pe per: te lu diche pe té te lo dico per il tuo bene; con locuzioni: a spèse de a spese di, a vantagge de a vantaggio di.

3.4.29. Distributivo

Con a a e pe per, sope su: une a la vote uno per volta, lu cinche per ciénte il cinque per cento, duje sop’a tre vòtene accussì due su tre votano così; locuzione: appedune *a per uno (ciascuno): na ciuculate appedune una cioccolata ciascuno.

3.4.30. Vocazione

Con o senza esclamazione, tra virgole: chè dice, fratié, jam’a funge? che dici, fratello, andiamo a funghi?

3.5. Attributo e apposizione L’uno costituito da un aggettivo, l’altra da un sostantivo: scarpa strétte scarpa stretta, Biase lu scarpare, Biagio il calzolaio, la maéstra Marije la maestra Maria; espressioni appositive: quiddu matte de Marje, quel matto di Mario, quédda zumpettine de Tresine, quella discoletta di Teresina.

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4. Sintassi del periodo 4.1. Tipi di proposizioni 4.1.1. Enunciative

Il predicato è all’indicativo: Marje scrive Mario scrive.

4.1.2. Volitive

Hanno il predicato all’imperativo, al congiuntivo o al condizionale: viéne qua vieni qui, lu putésse alméne vedé! potessi almeno vederlo! vularrije sta’ dda vorrei stare là, statte sòte! sta’ fermo!

4.1.3. Interrogative

Pongono domande dirette (vuoje quiste o quidde? vuoi questo o quello?) e indirette (vulésse sapé chè faje vorrei sapere cosa fai). Possono essere introdotte da aggettivi, pronomi, avverbi, congiunzioni o da locuzioni interrogative: quanta sòlde te sèrvene? quanti soldi ti servono? che chi è sciute? con chi è uscito? chi è chè haje salutate? *chi è che hai salutato (chi hai salutato?), andó vaje? dove vai? com’è chè ualje? come mai piange? chè… a fa’? *che… a fare? (perché?): chè jésce a fa’? *che esci a fare? (perché esci?), che lu faje a fa’ *che lo fai a fare? (perché lo fai?).

4.1.4. Esclamative

Chè peccate! che peccato! n’atu poche e cadéve! per poco non cadevo! vaccélle a ccuntà a n’aute! vai a raccontarlo a un altro! chè… a fa’! *che… a fare! (è inutile che…!): chè jésce a fa’! è inutile che esci! che lu faje a fa’! *che lo fai a fare! (lascia perdere!).

4.2. Proposizoni coordinate 4.2.1. Copulative

Con la congiunzione e e: mangiava e dormiva mangiava e dormiva.

4.2.2. Avversative

Con le congiunzioni ma ma, però, ma però ‹lat magis per hoc› però, èppure eppure, mméce (nvéce, mvéce) invece, anze anzi, ecc.: agghje pruate a lu telefunà, ma nen respunnéve ho provato a telefonargli, ma non rispondeva.

4.2.3. Disgiuntive

Con le con giunzioni o o, oppure òppure: lègge nu libbre o nu fumètte leggo un libro un fumetto. 56

4.2.4. Conclusive

Con le congiunzioni accussì così, allore allora, pe quéste (quiste, quésse) per questo: ha avut’a parte, pe quésse n’è venute è dovuto partire, per questo non è venuto.

4.2.5. Esplicative

Con le congiunzioni cioè cioè, de fatte di fatto, chè è chè nenn’è, *che è che non è (comunque sia) ecc.: nz’è fatte vedé, chè è chè nenn’è, tenéve la frève non si è fatto vivo, di fatto teneva la febbre.

4.2.6. Correlative

Con le congiunzioni nè... e né… né… né… , sije chè..., sije chè… sia che…, sia che…, nen sule..., ma..., non solo…, ma…: nn’è studje e nè fatije né studia né lavora.

4.3. Proposizioni subordinate 4.3.1. Subordinate relative

Sono introdotte dai pronomi relativi: la case chè sta de fronte è nòve la casa che sta di fronte è nuova, chi è jute dda nc’è rumaste [ki E"j:ut@ d:a NtSE ru"mast@] chi è andato lì non vi è rimasto; possono avere valore finale: nce stéve nisciune chè me désse na mane non c’era chi mi desse una mano; temporale: è n’ore chè l’aspètte *è un’ora che lo aspetto; condizionale: chi vòle se ne pòte pure i’ [s@ n@ pOt@ pur@ i] se qualcuno vuole, può anche andarsene.

4.3.2.Interrogative indirette

Sono introdotte da pronomi e avverbi interrogativi: nn’agghje capite pecché sta ammussate non ho capito perché sta col muso lungo, nzacce andó va non so dove vada; o da espressioni particolari: com’é chè, *come è che (come mai), chi m’ha cecate a... [ki ma tS:@"kata] *chi mi ha cecato a... (chi mi ha consigliato di…, come mi sono permesso di…), chè… a fa’ *che… a fare (perché), chi è chè… *chi è che (chi), ecc.: ncapisce com’è chè nn’è venute non capisco come mai non sia venuto, nzacce chi m’ha cecate a ce lu di’ non so come mi sono permesso di dirglielo, nsacce [NsatS:@] chè è venute a fa’ *non so cosa è venuto a fare (non so perché è venuto), nzacce chi è chè allucche *non so chi è che urla, ecc.


Castelluccese

4.3.3. Soggettive, oggettive e dichiarative

Sono rette dalla congiunzione chè che: pare chè chiòve sembra che piova; è capace chè jocche è possibile che nevichi (soggettive), la televisione ha ditte chè hadd’a chiòve in televisione hanno detto che pioverà (oggettiva), hanne date la nutizje chè hadd’a chiòve hanno dato la notizia che pioverà (dichiarativa); nelle subordinate implicite dalla preposizione de di e a a: dicce de trasì digli di entrare, pare de nzunnà sembra di sognare, de chiòve nze ne parle *di piovere non se ne parla (è impossibile che piova), a i’ da isse nn’è pròpje cunte *ad andare da lui non è affatto cosa (non c’è alcuna intenzone di andare da lui). Valore soggettivo sembrano avere le espressioni rette da com'è chè...? [co"mE kE], *come è che...? come va chè...? *come va che? (perché? come mai?): come va chè nen responne? perché non risponde? com'è chè è arrevate tarde? *com'è che è arrivato tardi (come mai è arrivato tardi?).

4.3.4. Causali

Sono rette da congiunzioni causali come pecché perché, chè ché, viste chè visto che, da lu mumènte chè dal momento che, giacché giacché, na vòte chè *una volta che (poiché), ecc.: jamecénne, chè è tarde andiamocene, perché è tardi; nella forma implicita dalla preposizione pe per: è state premiate p’avé scritte na bèlla puesije [pu@"sij@] è stato premiato per aver scritto una bella poesia; oppure con gerundi e participi: viste la mala parate, gerase li tacche vista la mala parata, girò i tacchi.

4.3.5. Temporali

Sono rette da congiunzioni temporali come mò chè... ora che…, appéne… appena..., quanne quando, prime chè prima che, dòppe chè dopo che, da mo ave chè [da mO av@ kE] *da ora ha che (è da parecchio tempo che), na vòte chè *una volta che (dopo che, appena), ecc.: mentre stéve puténne abbiase a vummà mentre potava iniziò a tuonare, mò chè vène appena viene; frequente la forma implicita, con o senza preposizioni: a lu vedé se mettése a ride al vederlo si mise a ridere, passiènne pe lu vòsche truase na cestunje [tru"as@ na tS@s"tunj@] passeggiando nel bosco trovò una tartaruga.

4. Sintassi del periodo

4.3.6. Finali

Sono introdotte nella forma esplicita da pecché perché, o dalla locuzione chè... a fa’ [a"f:a]*che… a fare: chè tremiente a fa? [kE tr@%mjeNta"f:a] *che guardi a fare? (a che scopo guardi?); nella forma implicita con la preposizione a a e pe per o con con locuzioni congiuntive: a lu scope de con lo scopo di, juste a *giusto a (proprio per), tante pe tanto per: sime jute a vedé [sime jutav:@"de] siamo andati a vedere, tante pe fa caccòse tanto per fare qualcosa, pe nn’èsse ditte niènte, nz’è presentate per non essere ripreso, non si è presentato.

4.3.7. Condizionali

Sono rette da congiunzioni o locuzioni condizionali come se se, mitte chè *metti che, se pe case se per caso, ammisse chè ammesso che, purché purché, a patte chè a patto che, baste (chè avaste chè) basta che, pigghje e... *prendi e... (se improvvisamente), ecc.: tié li sòlde, baste chè la funisce prendi i soldi, purché la finisca, pigghje e se ne va la lèttreche, come facime? se all'improvviso va via la luce, come facciamo?; con sénza senza, sènze chè senza che: sènza èsse attiénte te puoje fa’ male se non stai attento puoi farti male; nella forma implicita: a èsse tròppe buone te ciampéjene [tSaF"pej@n@] se sei troppo buono ti calpestano.

4.3.2.8. Concessive

Sono introdotte da congiunzioni come pure se [pur@ s:@] pure se, pe quante [p@ kwaNt@] per quanto, che ntutte chè [k@ Ntut:@ kE] *con tutto che (benché), quanne pure quando pure, se buone buone [s:@ b:won@ b:won@] sebbene, ecc.: quanne pure l’avèsse fatte, chè ce sta [kE tS:@ sta] de malamènte? benché l’abbia fatto, che c’è di male? che ntutte chè se uléssene bène nonostante si volessero bene, pe quanta rempruovere receve nze jastéje [Nts@ jas"tej@] nonostante riceva tanti rimproveri, non si corregge, quanne pure lu teliéfene, n’lu truove benché gli telefoni, non lo trovi; oppure dall'avverbio manche neanche usato come congiunzione: manche l’avesse accementate, l’alluccase ncuodde * neanche l'avesse provocato (benché non l’avesse provocato), gli urlò addosso. Possono anche essere introdotte dal fraseologico avé vogghje a [a"ve vO:a] *avere voglia a con l’infinito: haje vogghje a lu chiamà, 57


4. Sintssi del periodo nte responne benché tu lo chiami, non ti risponde; oppure da avverbi come andó dove e come come con la ripetizione del verbo: andò va va, fa desatre ovunque vada, combina guai, com’è juta jute, ce sime devertute comunque siano andate le cose, ci siamo divertiti; analogamente con pronomi: chè faia faje, pe isse è sbagliate [p@ issEsba"L:at@] qualunque cosa tu faccia, è per lui sbagliata; a chi lu dicia dice, nte créde nisciune [a k:i lu ditSja ditS@ Nt@ kred@ ni"S:un@] a chiunque lo dica, nessuno ti crede; da congiunzioni come sènze chè senza che: sènze chè chiuéve è sciute che lu mbrèlle *senza che pioveva (benché non piovesse), è uscito con l’ombrello. Possono infine essere formate da espressioni come sarrà chè... ma... *sarà che... ma..., è pure lluère chè [E pur@ l:u"Er@ kE]... ma... *è pure vero che..., ma...: sarrà chè nne l’agghje viste, ma l’agghje sentute *sarà che non l’ho visto, ma l’ho sentito (benché non lo abbia visto, l’ho sentito), è pure lluère chè ascèmme [E pur@ l:u"Er@ kE a"S:em:@], ma stémme stracche *è pure vero che uscimmo, ma eravamo stanchi (benché fossimo stanchi, uscimmo).

4.3.9. Comparative

Sono introdotte da congiunzioni come chiù... e chiù più... più, chiù de quante più di quanto, chiù de come più di come, tante... quante tanto… quanto, ecc.: chiù nchiane e chiù l’arje è frésche [c:u NcanE c:u larjE"freSk@] quanto più sali, tanto più l’aria è fresca, è tante ruosse quant’è fésse è tanto grande quanto è fesso.

4.3.10. Consecutive

Sono introdotte da congiunzioni come pe tante chè [p@ t:aNt@ kE] *per tanto che, tante chè tanto che, accussì chè così che, talmènte chè talmente che, a fòrze de a forza di ecc.: pe tante chè chiuève [cu"ev@] nze vedéve niénte *per tanto che pioveva non si vedeva nulla, a fòrze d’alluccà lu sò state a sènte a forza di urlare l’hanno ascoltato; con la ripetizione della congiunzione tante tanto: tante hanne fatte, tante hanne ditte, hanne aùte a vénce lòre [an:a"uta veNtS@ lOr@] ne hanno fat-

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Pasquale Cacchio te e dette tante che hanno ottenuto quanto volevano, tante ha vummate, tante ha lampiate, ha avut’a chiòve è tuonato e lampeggiato tanto da piovere; con agg + avv + èsse essere: buone com’é, ce puoje addummannà quille chè vuoje *buono com’é, puoi chiedergli quello che vuoi (è così buono che puoi chiedergli qualsiasi cosa), malamènte com’é lu tiémpe, è mègghje chè nt’abbije [E mE:@ kE Nta"b:ij@] *cattivo com’è il tempo, è meglio che non ti avvii, bèlle quant’ere, se geravene a la tremènte era talmente bella che si giravano a guardarla, ncazzuse chè ere, n’lu putive aucenà [Nka"ts:us@ kE Er@ Nlu pu%tivautS@"na] *iracondo che era, non lo potevi avvicinare (era talmente iracondo, che non lo si poteva avvicinare).

4.3.11. Modali

Sono introdotte da come come, pròpje come proprio come, a la stèssa manère de *alla stessa maniera di, ecc.: come haje ditte accussì agghje fatte ho fatto così come hai detto.

4.3.12. Eccettuative

Con a méne ché (ménecché) a meno che, sèmpe chè... *sempre che..., : a ménecché nze vène a scusà, ce lève lu salute a meno che non venga a scusarsi, gli tolgo il saluto, sèmpe chè nne mme scappe la paciénze a meno che non perda la pazienza.

4.3.13. Esclusive

Con le congiunzioni sènza senza, sènza chè senza che, sènza manche senza neanche, ecc.: nen parlènne sènza èsse mmetate non parlare senza essere interpellato.

4.3.14. Limitative

Con congiunzioni come pe quante per quanto, a quante a quanto, ecc.: a quante pare, è sciute a fetécchje a quanto pare, la cosa è finita con un nulla di fatto, pe quante ne sacce ije, nn’è lu ère a quanto ne so io, non è vero, quante a pettà, nn’è capace, quanto a dipingere, non è capace; nella forma implicita si usa de di: de mangià, ha mangiate *di mangiare, ha mangiato (quanto al mangiare, ha mangiato).


5. Diacronia e sincronia Come tutte le lingue, il castelluccese si trasforma e si arricchisce di nuove forme espressive, si evolve con lo scorrere del tempo (diacronia), tramite l’interscambio con le lingue locali limitrofe e, da oltre mezzo secolo, con la contaminazione della lingua dei media (sincronia). Diverso è il castelluccese parlato dalle precedenti generazioni, dai giovani e dagli adulti, dagli emigrati e dai residenti. Poco sappiamo del castelluccese dei secoli precedenti, ma possiamo immaginarne l’origine, attorno al XI-XII secolo, quando iniziò a caratterizzarsi e a differenziarsi dalle altre lingue locali: L’impressione che noi abbiamo (e che si va chiarendo in maniera sempre più definitiva) è che la Puglia fino al tempo di Federico II ha parlato in maniera uniforme e abbastanza corretta. Difatti Dante nel De Vulgari Eloquentia, pur riprovando certi vezzi pugliesi, accosta il nostro parlare alla lingua letteraria che egli andava sognando. Nell’Italia meridionale si doveva parlare così come si parla oggi nel Salento, nella Calabria, nella Sicilia e, spingendoci al nord, nello spoletino. Vi era insomma una lingua molto unitaria, che aveva i suoi centri maggiori di vita culturale a Subiaco, a Cassino, a L’Aquila e là dove Federico aveva sistemato il capoluogo della sua attività politico-amministrativa, in parte a Foggia e in parte a Palermo. Questa lingua, che ci resta documentata nei classici del Duecento e del Trecento, si è salvata nelle regioni dove le invasioni dei Bizantini e degli Arabi hanno costretto i popoli a reagire con il meglio della loro civiltà, ma si è corrotta dove sono arrivate altre popolazioni latine, al caso nostro i Normanni e gli Angioini, che hanno una accentuazione tipicamente dinamica e dissolvitrice dei suoni schietti. Melillo p 24.

Qui di seguito vogliamo dare alcuni esempi delle trasformazioni linguistiche del castelluccese negli ultimi decenni, trasformazioni incomparabilmente più veloci che nel passato. Le parole scompaiono se vangono a mancare gli oggetti e le azioni che denotano e se la comunità inizia a perdere la propria identità culturale. Se da un lato vengono persi termini tramandati da secoli e scomparsi in breve tempo a partire dagli anni ‘50 del secolo scorso (jer-

metà [j@rm@"ta] raccogliere manipoli, farnale vaglio, spasètte [spa"sEt:@] piatto, mponne [Fpon:@] porre in capo), dall’altro ne vengono accolti di nuovi (machene ["mak@n@] macchina, televesione [t@l@v@"sjon@] > [tEl@v@"sjone] > [tElEv@"sjone] televisione, uedà [w@"da] guidare, ciattà [tSa"t:a] ciattare, telefunà [t@l@ fu"na] > [tEl@fu"na] telefonare). Nonostante però la trasformazione del lessico sia un processo inarrestabile, le principali strutture fonologiche, morfologiche e sintattiche continuano a conservare buona parte delle loro caratteristiche.

5.1. Mutamenti fonologici 5.1.1. Fenomeni vocalici 5.1.1.1. La e [@] atona

La e atona non riesce sempre a conservarsi a inizio o interno di parola, resta invece intatta in sillaba finale: uneversetà [un@v@rs@"ta] > [univErs@"ta] università, matemateche [mat@ "mat@k@] > [matE"mat@k@] matematica, lefante [l@"faNt@] > [ElE"faNt@], ateme ["at@m@] atomo, Mèsseche ["mEs:@k@] Messico, elementare [@l@m@N"tar@] > [ElEm@N"tar@] elementare, erède [@"red@] > [E"rEd@] erede, ecc.

5.1.1.2. Aferesi

Non sempre si conserva: nalese ["nal@s@] > analese [a"nal@s@] analisi, mpiante [FpjaNt@] > impiante [iF"pjaNt@] impianto, nvenzione [Nv@N"tsjon@] > invenzione [iNv@N"tsjon@] invenzione, taliane [ta"ljan@] > italiane [ita"ljan@] italiano, nternaziunale [Nternatsju"nal@] > internaziunale [iNt@ rnatsju"nal@] internazionale, ecc.

5.1.1.3. Metafonia

Si conserva quasi sempre nei neologismi in -one (nvasione > nvasiune, derezione > dereziune), in -ore (senatore > senature, furnetore [furn@"tor@] > furneture), negli aggettivi in -ése (cenése > cenise, giappunése > giappunise, fenlandése [f@NlaN"des@] > fenlandise) e soprattutto nella flessione dei verbi: ije telèfune [t@"lEfun@] io telefono, tu teliéfene [t@"ljef@n@] tu telefoni, recève recèvo > reciéve ricevi, accèllere accelero > acciéllere acceleri, me chemmòve [m@ k@"m:Ov@) mi commuovo > te chemmuove [t@ k@"m:wove] ti commuovi, ecc. 59


5. Diacronia e sincronia

5.1.1.4. Anaptissi Sempre meno frequente: maleve > malve mal-

va, calecagne [kal@"kaJ:@] > calcagne [kal"kaJ:@] calcagno, spulecià [spul@"tSa] > spulcià [spul"tSa] spulciare, pessecòlòggije [p@s:@kOlO"dZ:ij@] > [ps@kOlO"dZ:ij@] psicologia, spulepà > spulpà spolpare, ecc.

5.1.1.5. . Epitesi, paragoge

Persiste anche nei neologismi: ciddì > ciddine [tS:i"d:in@] CD Rom, bar > barre bar, tram > tramme tram, bus > busse bus, gas > gasse gas.

5.1.2. Fenomeni consonantici 5.1.2.1. Sonorizzazione, scempiamento, ecc.

ch [c] > p: chiéje [cej@] > piéghe [pjeg@] piega, chiaje > piaghe piaga, ecc.; ch [c] > c [tS]: chjechjèrchje [c@"cErc@] > cecèrchje [tS@"tSErc@], chjirchje [circ@] > circhje [tSirc@] cerchio, ecc.; gghje [:@] > glie [L:@]: fuogghje > fuoglie foglio, tuagghje > tuaglie tovaglia, mpagghià [Fpa":a] > mpaglià [Fpa"L:a] impagliare, scégghje [S:e:@] > scèglie [S:eL:@] scegliere, durmegghione > durmeglione dormiglione, ecc.; dde [:@] > [d:@] > lle [l:@]: jadde [ja:@] > jalle [jad:@] > [jal:@] gallo, pèdde [pE:@] > [pEd:@] > pèlle [pEl:@] pelle, passariédde [pas:a"rje:@] > passariélle [pas:arjel:@] passero, ecc.; alcuni termini conservano però la dde [:@] o [d:@] quando è insostituibile: ‘ddu [:u] quello ‘dda [:a] quella, ‘ddi [:i] quelli, quelle e pochi altri; in ogni caso sta scomparendo del tutto il suono retroflesso di d [] a favore di [d] e in qualche caso anche a favore di [] (meddechià [m@:@"kja] > [m@:@"kja]); t > d: nite > nide nido, murtatèlle > murtadèlle mortadella, patre > padre padre, pète > pède piede, cata ‹gr katà› > cada presso, serrante > serrande saracinesca, ecc. c [k] > g [g]: sucà > sugà sugare, secà > segà segare, affucà > affugà affogare, asciucà > asciugà asciugare, spiche > spighe spiga, ecc. j > g [g] [dZ]: appuià [ap:u"ja] > appuggià appoggiare, putéje > buttéghe bottega, prèje [prEj@] > prèghe prega, spaje [spaj@] > spaghe spago, ecc. mp > mb > nf mpénne > mbènne appendere, mparà [Fpa"ra] > mbarà [Fba"ra] imparare, trompe > trombe tromba, cumpiétte [kuF"pjet:@] > cunfiétte [kuN"fjet:@] confetto, ecc. v > b: véve > bève bere, vase > bace bacio, ecc. v > p: cuvièrchje [ku"vjerc@] > cupiérchje, suviérchje [su"vjerc@] > supiérchje ecc. 60

Pasquale Cacchio w [w] > g: uèrre [wEr:@] > guèrre [gwEr:@] guerra, uante [waNt@] > guante [gwaNt@] guanto, ecc. z [ts] > s [s]: nze [Nts@]> nse [Ns@] non si, penziére [pN"tsjer@] > pensiére [p@N"sjer@] pensiero, nzalate > nsalate insalata, cunzeglià [kuNts@"L:a] > cunseglià [kuNs@"L:a] consigliare, cunzulà [kuNtsu"La] > cunsulà consolare, cunzèrve [kuN"tsErv@] > cunsèrve salsa, cunzumà > cunsumà consumare, ecc.

5.1.2.2. Raddoppiamento

Resiste il raddoppiamento sintattico e quello di b e g [dZ] sia a inizio parola (bibbliotèche [b:ib:ljO"tEk@], box [b:Oks] box, gèzze [dZ:Ets:@] jazz, gèl [dZ:El] gel) che all’interno (rubbenètte [rub:@"nEt:@] rubinetto, cabbine cabina, Venezzuèle [v@n@ds:u"El@] Venezuela); là dove c’era degeminazione o caduta ritorna il raddoppiamento o la consonante originaria: fulinje > fuliggene fuliggine, camèle > cammèlle cammello, uardà > guardà guardare, uedà [w@"da] > guedà [gw@"da] guidare, uadagne > guadagne guadagno, ecc.

5.1.2.3. Assimilazione e dissimilazione

Meno frequente l’assimilazione di mb e nv: bomme > bombe bomba, tammure > tambure tamburo, mmetà > nvetà invitare, mmentà > nventà inventare, ecc.; così anche la dissimilazione: zampane > zanzare zanzara, patane > patate patata, rasuole ‹lat rasorium› > rasuoje rasoio, venéle ‹lat venenum› > veléne veleno, ecc.

5.1.3. Accento tonico nelle enclitiche

Evidente l’influenza dell’italiano nello spostamento dell'accento tonico nelle enclitiche: fammèlle [fa"m:el:@] > fàmmele ["fam:@l@] fammelo, daccèlle [da"tS:el:@] > dàccele ["datS:@l@] daglielo, dimmélle [di"m:el:@] > dìmmele ["dim:@l:@] dimmelo, ecc.

5.2. Mutamenti morfologici 5.2.1. Nuovi prefissi e suffissi. Esempi di prefissi:

ante- [aNt@] anti-: antecamere [aNt@"kam@r@] anticamera, anteprime [aNt@"prime] anteprima, ecc. arche- [ark@] archi-: archetétte [ark@"tet:@] architetto, archeològgeche [ark@O"lOdZ:@k@] archeologico, ecc. be- [b:@] bi-: benarje [b:@"narj@] binario, bemestrale [b:@m@s"ral@] bimestrale, ecc. des- [d@s] dis-: desonore [d@so"nor@] disonore, desunèste [d@su"nEst@] disonesto, desabbele [d@"sab:@l@] disabile, ecc.


Castelluccese nter- [Nt@r] inter-: nterpretà [Nt@rpr@"ta] interpretare, nterrugà [Nt@r:u"ga] interrogare, nternaziunale [Nt@rnatSju"nal@] internazionale, ecc. ntra- [Ntra], ntru- [Ntru] ntre- [Ntr@] intro-, intra-: ntraprénde [Ntra"preNd@] intraprendere, ntrudezione [Ntrud@"tsjon@] introduzione, ntreduce [Ntre"dutS@] introdurre, ntrumétte [Ntru"met:@] intromettersi, ecc. para- [para] para-: paracadute paracadute, paramiédeche [para"mjed@k@] paramedico, parastatale parastatale, ecc. re- [ri] ri- invece di n'ata vòte un'altra volta: cadé n'ata vòte > recadé ricadere, parte n'ata vòte > reparte ripartire, ecc. sopra- [sopra] (sovra- [sovra]) sopra- (sovra-): sopravvive sopravvivere, soprassedé soprassedere, soprannaturale soprannaturale, sovrabbundante sovrabbondante, sovrapprudezione sovrapproduzione, ecc. tele- [t@l@] > [tEl@] tele-: televesione ["t@l@v@ sjon@] > [tEl@v@"sjon@] > [tElEv@"jon@] televisione, telèfune [t@"lEfun@], [t@"lEf@n@] > [tE"lEfun@], [tE"lEf@n@] telefono, telecumande [t@l@ku"maNd@] > [tEl@kO"maNd@], ecc. ultra- [ultra] ultra-: ultrasuone ultrasuono, ultramòdèrne ultramoderno, ecc. vice- [vitS@] vice-: vicesineche [vitS@"sin@k@] vicesindaco, vicecumandante vicecomandante, vicepresedènte vicepresidente, ecc..

Esempi di suffissi:

acee [atS@@] -aceo, -anee [an@@]-aneo: cartacee [kar"tatS@@] cartaceo, erbacee [@r"batS@@] > [Er"batS@@] erbaceo, vialacee violaceo, mumentanee momentaneo, cuetanee [ku@"tan@@] coetaneo, ecc. -aje [aj@] -aio: giurnalaje giornalaio, benzenare > benzenaje [beNts@"naj@] benzinaio, ecc. -azije [a"ts:ij@] -azia: burograzije burocrazia, demograzije [d@mOgra "ts:ij@] > democrazia, ecc. -isteche ["ist@k@] -istico: misteche mistico, artisteche [ar"tist@k@] artistico, realisteche [r@a"list@k@] realistico, ecc. -lòggije [lO"dZ:ij@] -logia: geològgije [dZ:eOlO "dZ:ij@] geologia, anteluggije [aNt@lu"dZ:ij@] > [aNtO lO"dZ:ij@] antologia, ecc. -mije [mij@] -mia: economije [@k@nu"mij@] economia, astrònemije [astrOn@"mij@] astronomia, ecc. -ziunale [tsju"nal@] -zionale: funziunale funzionale, raziunale razionale, ecc.

5.2.2. Articolo

L’uso dell’articolo resta invariato: n’èure [nEur@] un euro, nu filme [nu film@] un film, li presentature [li pr@s@Nta"tur@] i presentato-

5. Diacronia e sincronia ri, lu prugramme il programma, na reviste [na r@"vist@] una rivista.

5.2.3. Sostantivo

5.2.3.1. Moltissimi sono i sostantivi italiani e

stranieri che entrano a far parte del vocabolario castelluccese, conservando però la desinenza -a al femminile: televesione televisione, na televesiona ròsse [na t@l@v@"sjona rOs:@] un televisore grande, laurje [laurj@] laurea, na lauria nòve [na laurja nOv@] una nuova laurea, monitor monitor, videe [vid@@] video, reggestratore [r@dZ:@stra"tor@] registratore, spettacule [sp@"t:akul@] spettacolo, ecc. ecc. 5.2.3.2. Quasi definitiva è la sostituzione dei nomi propri di persona con i corrispondenti italiani: Giuanne [dZ:wan:@] > Giovanne [dZ:O"van:@], Viatrice [vja"tritS@] > Beatrice [bEa"tritS@], Lunarde > Lèonarde [lEO"nard@], ecc; sono comunque usate le forme tronche: Giòva’ [dZ:O"va], Leònà’ [lEO"na], Francé’ [fraN"tSe], ecc.

5.2.4. Aggettivo e pronome

5.2.3.4. Anche gli aggettivi vengono impor-

tati senza remore: rapede rapido, passate > scorse [skors@] scorso, limpede limpido, mpruvvise [Fpru"v:is@] improvviso, trute > tòrbede torbido, ecc.; anche la posizione dell’attributo, che il castelluccese preferisce dopo il sostantivo, si adegua all’uso dell’italiano: la settemana passate [la s@t:@"mana pa"s:at@] > la scorsa settemane la scorsa settimana, lu mése chè vène *il mese che viene > lu pròsseme mèse il prossimo mese. 5.2.3.5. Recente l’uso di quale quale e cuje [kuj@] cui, come pronomi relativi: lu quale [lu kwal@] il quale, la quale la quale, li quale i quali (le quali), de lu quale del quale, a lu quale al quale, ecc.: l’argumente de lu quale parlame [largu"mENt@ d@ lu kwal@ par"lam@] l’argomento del quale parliamo, l'ufficje a cuje haje fatte la dumande [lu"f:itSja k:ujaj@"fatt@ la du"maNd@] l'ufficio a cui hai fatto la domanda.

5.2.5. Verbo

5.2.5.1. Il verbo dué [du"we] ‹lat debere› dovere sta assumendo una coniugazione propria al posto di avé a *avere a (v 2.4.1.2.): ind pres déve devo, deve, duime [du"im@] dobbiamo, duite dovete, dévene ["dev@n@] debbono; ind imperf duéve [du"ev@], duìve, duéve, duémme, duévete [du"ev@t@], duévene, pass rem duviét-

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5. Diacronia e sincronia te [du"vjet:@], duiste [du"ist@], duése, duémme, duésteve, duérne; pass pross agghje duute [a:@ d@"ut@], haje duute, ecc.; trap pross avéve duute, avive duute, ecc.; trap rem aviétte duute, aviste duute, ecc.; condiz pres duvrije [du"vrij@], duvrisse, duvrésse, duvrésseme [du"vres:@m@], duvrésseve, duvréssene; cong imperf duésse [du"es:@] (duvésse), duisse [du"is:@] (duvisse), duésse, duésseme, duésseve, duéssene; ger pres duénne (duvénne), pass. avénne duute [a"vEn:@ d@"ut@]. 5.2.5.2. Anche puté [pu"te] ‹lat posse› potere (v 2.4.1.2.) al condiz. pres. sta subendo contaminazioni dall'italiano: putarrije [puta"r:ij@] > putrije [pu"trij@] potrei, putarrisse [puta"r:is:@] > putrisse [pu"tr:is:@] > [pu"trist@] potresti, putarrésse [puta"r:es:@] > putrésse > putrébbe potrebbe, putarrésseme [puta"r:es:@m@] > putrésseme > putrémme [pu"trem:@] potremmo, putarrésseve [puta"r:es:@v@] > putrésseve > putréste potreste, putarréssene > putréssene > putrébbere [pu"treb:@r@] potrebbero. 5.2.5.3. Analogo destino il condizionale del verbo èsse [Es:@] essere: sarrije [sa"r:ij@] > sarije [sa"rij@] sarei, sarrisse [sa"r:is:@] > sarisse [sa"ris:@] > sariste [sa"rist@] saresti, sarrésse [sa"r:es:@] > sarésse [sa"res:@] > sarébbe [sa"reb:@] sarebbe, sarrésseme > sarésseme saremmo, sarrésseve > sarésseve sareste, sarréssene > saréssene sarebbero. 5.2.5.4. Frequente l’uso dell’ausiliare essere al posto di avere coi verbi modali: agghje putute i’ [a:@ pu"tut@ i] *ho potuto andare > sò putute i’ [sO p:u"tut@ "i] son potuto andare, ha ulute trasì [a u"lut@ tra"si] *ha voluto entrare > è ulute trasì [E u"lut@] è voluto entrare. 5.2.5.5. La coniugazione dei neologismi conserva la flessione del verbo castelluccese; ci basta un solo esempio, ciattà [tSa"t:a] chattare [tSa"t:arE]: ind pres ije ciatte [ij@ tSat:@], tu ciatte, isse ciatte, nuje ciattame, vuje ciattate, lòre ciattene [lOr@ "tSat:@n@]; pass pross agghje ciattate [a:@ tSa"t:at@] haje ciattate, ecc.; imperf ije ciattave, tu ciattave, isse ciattave, nuje ciattamme, vuje ciattavete [tSa"t:av@t@], lòre ciattavene; pass rem ciattaje [tSa"t:aj@], ciattaste, ciattase, ciattamme, ciattasteve [tSa"t:ast@v@], ciattarene [tSa"t:ar@n@] (ciattarne [tSa"t:arn@]), condiz pres ciattarrije [tSat:a"r:ij@], ciattarrisse, ciattarrésse, ciattarrésseme, ciattarrésseve, ciattarréssene > ciattarréssere [tSat:a"r:es:@r@]; cong imperf ciattasse, chattasseme, chattasseve, ciattassene > ciattassere, ecc. Così anche per i neologismi importati dall'italiano: ntreduce [Ntr@"dutS@] 62

Pasquale Cacchio introdurre: ntreducime [Ntr@du"tSim@] introduciamo, ntreducite [Ntr@du"tSit@] introducete, ntreducene [Ntr@"dutS@n@] introducono, ntreducése [Ntr@du"tSes@] introdusse, ntreduciarrije [Ntr@dutSa"r:ije] introdurrei, ntreducésse [Ntrud@"tSes:@], partic pass ntredutte [Ntr@"dut:@] introdotto, ger prese ntreducènne [Ntr@du"tSEn:@] introducendo, ecc.; 5.2.5.6. Contaminata dall’italiano è la terza persona plurale del condizionale presente e del congiuntivo imperfetto (come abbiamo appena visto negli esempi, v 5.2.5.5.): sarréssene > sarréssere [sa"r:es:@r@] sarebbero, fuséssene > fuséssere [fu"ses:@r@] fossero, jéssene > jéssere ["jes:@r@] andassero, mparassene > mparassere [Fpa"ras:@r@] imparassero, ecc. 5.2.5.7. Restano invariate le forme negative proclitiche (nen [n@n], nen ciatte [n@N tSat:@] > 'n [N], nciatte [NtSat:@]): ntelèfune [Nt@"lEfun@] non telefona, ntelefunase [Nt@lefu"nas@] non telefonò, ntelefunènne [Nt@l@fu"nEn:@] non telefonare, nciattènne [NtSa"t:En:@] non chattare (accanto comunque alle forme con l’infinito: ntelefunà [Nt@l@fu"na] non telefonare, nciattà [NtSa"t:a] non chattare), ecc. 5.2.5.8. Qualche esempio dei numerosi verbi importati dall’italiano e dalle lingue straniere: mpruesà [Fpruw:@"sa] (mpruise [Fpru"w:is@], mpruesase [Fpruw:@"sas@], mpruvvesate) improvvisare, mpedì [Fp@"di] (mpedisce mpedése mpedute) impedire, accellerà [atS:@l:@"ra] (accèllere, acciéllere, accellerase, accellerate) accelerare, laurià [lauri"a] (laurje [laurj@] lauriase lauriate) laurearsi, cleccà [kl@"k:a] (clicche cleccase cleccate) cliccare, restaurà [restau"ra] (restaure [res"taur@] restaurase restaurate) restaurare, stuppà [stu"p:a] (stoppe stuoppe stuppase stuppate) stoppare, ecc.

5.2.6. Avverbi

5.2.6.1. ddò [:O] > lò [l:O] costì, costà, dda

[:a] > là [l:a] lì, là: da ddò dinte [da :O :iNt@] > da lò dinte [da l:O d:iNt@],*da costì dentro (da dove ti trovi), da dda fòre [da :a f:Or@] > da là fòre [da l:a f:Or@] *da lì fuori ecc. 5.2.6.2. Tra le nuove generazioni l’avverbio craje [kraj@] ‹lat cras› domani viene spesso sostituito da dumane [du"man@]; similmente pescraje [p@s"kraj@] ‹lat postcras› > dòpedumane [dOp@du"man@], ammufalanne [a"m:u fa lan:@] ‹a mò fa l’anno *adesso fa l’anno› > n’anne fa [nan:@ fa] un anno fa, allautanne ‹all’aute anne *all’altro anno› > duje anne fa [du"jan:@ fa] due anni fa.


Castelluccese 5.2.6.3. Solo le vecchie generazioni conservano attrasse [a"t:ras:@] ‹sp atrás› fa, addietro: nu mése attrasse [nu mesa"t:ras:@] > nu mése fa un mese fa. 5.2.6.4. Anche la ripetizione dell’avverbio viene talvolta sostituita da espressioni avverbiali italiane: a facce a facce > a quatt’uocchje [a k:wa"t:woc:@] a quattr’occhi, luntane luntane > luntanisseme [luNta"nis:@m@] lontanissimo, ecc. 5.2.6.5. Permane la negazione proclitica n[N], (m- [F] davanti a labiale) non: ncausènne [Nkau"sEn:@] non causare, ntelefunènne [Nt@l@fu"nEn:@] non telefonare, mpruuchènne [Fpr@u"kEn:@] non provocare, ecc., va 5.2.5.8.

5.2.7. Preposizioni

Meno frequente cata [kata], accata [a"k:ata] ‹gr katà› presso, a favore di da [da] da: akkat'a lu ziane [a"k:ata lu tsi"an@] > da lu ziane [da lu tsi"an@] presso suo zio.

5.2.8. Interiezioni o esclamazioni

Scomparse del tutto le forme come oima’! [oi"ma], mammó! [ma"m:o] mamma! ta’! tatà! ohita’! [oi"ta] papà! ecc.; compaiono invece interiezioni italiane e straniere come ciae [tSa@] ciao, baje bbaje [bai"b:aj@] bye bye, òcchéje [O"k:ej@] ok, ecc.

5.3. Mutamenti sintattici 5.3.1. Complemento oggetto

Invariato l’uso del complemento oggetto indiretto: aiut’a Marje [a"juta m:arj@] *aiuta a Mario (aiuta Mario), chiamà a une [ca"ma a un@] *chiamare a qualcuno (chiamare qualcuno), a chi hai viste? [a k:i aj@ vist@] *a chi hai visto? (chi hai visto?), ecc.

5.3.2. Complementi indiretti

5.3.2.1. Nuove preposizioni e nuove locuzioni formano i complementi indiretti: durante lu film [du"raNt@ lu film@] durante il film, da parte

5. Diacronia e sincronia de lu menistre [da part@ d@ lu m@"nistr@] da parte del ministro, malgrade lu faùgne [mal"grad@ lu fa"uJ:@] malgrado il favonio, a l’infuore de isse [a liN"fwor@ d@ is:@] all’infuori di lui, ecc. Meno frequenti stanno diventando le espressioni: m’è frate [mE frat@] *mi è fratello (è mio fratello), t’è cainate [tE kai"nat@] *ti è cognato (è tuo cognato); persistono: frateme ["frat@m@] mio fratello, cainateme [kai"nat@m@] mio cognato, ecc. 5.3.3. Subordinate 5.3.3.1. Causali introdotte da non chè [nON kE] non che, non pecchè [nON p@"k:e] non perché, pe lu mutive chè [p@ lu mu"tiv@ kE] per il motivo che, da lu mumènte chè dal momento che, ecc. 5.3.3.2. Finali non solo con pecché, ma tra le nuove generazioni anche con affenché [af:@N"ke] affinché: affenché lu putésseme salutà [af:@N"ke lu pu"tes:s@m@ salu"ta] affinché potessimo salutarlo. 5.3.3.3. Consecutive introdotte da a talu signe chè... [a t:alu siJ:@ kE] a tal segno che..., ecc. 5.3.3.4. Condizionali introdotte da ammisse chè... [a"m:is:@ kE] ammesso che…, puoste chè... [pwost@ kE] posto che…, ecc. 5.3.3.5. Concessive introdotte da malgrade [mal"grad@ kE] malgrado, nonestante [nOn@ staNt@] nonostante, se buone buone [s:@ b:won@ b:won@] > sebbène [s@"b:En@] sebbene..., ecc. 5.3.3.6. Sempre più frequente la nominalizzazione delle subordinate: ha capite la necessetà de i’ [a k:a"pit@ la netS@s:@"ta d@ i] ha capito la necessità di andare, ha avute l’oppertunetà de fa’ [a a"vut@ lOp:@rtun@"ta d@ fa] ha avuto l’opportunità di fare, ecc., invece di: ha capite chè èra necessarje a i’ [a k:a"pit@ kE Era n@ tS@"s:arja i] ha capito che era necessario andare, è stat’uppertune a fa’ [E%statOp:@r%tuna"f:a] è stato opportuno fare, ecc.

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6. Etimologie notevoli 6.1. Dall’indoeuropeo e da lingue prelatine alluccà ‹indeur lukwos, gr lúkos› lupo chiarfe [carf@] ‹osco farfa baffi› moccio mbrettà ‹*illir brudan› sporcare ménne ‹indeur men sporgere› mammella morre ‹*osco morra› folla pantechià ‹indeur pent soffrire› singhiozzare pertuse ‹indeur prtus, lat pertusus› foro pescone [p@S"kon@] ‹osco perskon› macigno piche ‹osco peica› ghiandaia. pìuze [piuts@] ‹osco *pints appuntito› legnetto nel gioco della lippa pòrche ‹indeur prka zolla› striscia di terra. sanà ‹indeur san scorrere› castrare scantà ‹*indeur (s)kand ardere› spaventarsi sfraffià ‹osco farfa baffi› rompere il naso sorge (pl surge) ‹osco surk, lat sorex -icis› topo. struscele ‹osco strucla dolce› tipo di dolce tufe ‹italico tufo› peso per la trebbiatura.

6.2. Dal greco ase, -ése ‹gr -sa› desinenza della terza pers. sing. del passato remoto (parlase parlò, decése disse) ammassà ‹gr masséin› impastare asche [aSk@] ‹gr askla› scheggia buccale, bucalètte ‹gr baukalis› boccale care! ‹gr chaire› salve! camastre ‹gr kremaster› catena di camino cata ‹gr katá› presso chelombere ‹*gr kórumbo fiore› fiorone cicene ["tSitS@n@] ‹gr kykeona› orciolo cincele ["tSiNtS@l@] ‹gr zinzula› frangia. ciucce [tSutS:@] ‹*gr killos› asino crommatine ‹gr chromatos› lucido per scarpe curle ‹gr kórulos› drupa di quercia dattele ‹gr dáktylos› dattero fratte ‹gr frakte› siepe jalètte ‹gr galactos› recipiente per il latte japule ["japul@] ‹gr apolós› molle jése ‹gr íesi› andò jòtte ‹*gr kothon› acqua di bollitura lajene ["laj@n@] ‹gr laganon› tagliatella lammje ‹gr lámia› soffitto lampià ‹gr lampéin› lampeggiare lappuse ‹cretese *lappa› molliccio mbruscenà ‹gr proskynéo› strapazzare nache ‹gr náke vello› culla nazzecà [nats:@"ka] ‹gr eunázo› cullare 64

nzalanute ‹gr seléne luna› scimunito, lunatico. nturzà ‹gr thúrsos, lat tursus› bloccare parrédde ‹gr pêiros perno› trottola pazzià [pa"ts:ja] ‹gr pàizo› scherzare petresine ‹gr petrosélinon› prezzemolo pòseme, mpusemà ‹gr apózema› amido pòsfere ‹gr phosphóros› fiammifero putéje ‹gr apothéke› officina raste ‹gr gástra› vaso somme ‹gr ságma› basto sottecasope ‹gr kai e› sottosopra sparre ‹gr speira› panno arrotolato spelazzà ‹*gr phalanx, plax› spalancare trézze ‹gr trichía corda› treccia tumpagne ‹gr tumpanon› tavola da impasto turze ‹gr thùrsos› torso vuccagghje ‹gr baukalis› apertura del pozzo.

6.3. Dal latino abbracute ‹lat raucus, *abraucatus› rauco abbuscecate ‹lat vessicula vescichetta› gonfio abbuscelà ‹lat mediev buxula urna per voto› sorteggiare abbuttà ‹lat tardo buttis botte› gonfiare accattà ‹lat captare, *adcaptare› comprare acce ‹lat apium› sedano adàute ‹lat ad altum› sopra adderruscià ‹lat rudius rozzo› dissodare alérte ‹lat ertus› in piédi ainice ‹lat cinisia› cenere allappate ‹lat alapa› schiaffo ammurtà ‹lat volg *admortare› spegnere ande ‹lat ambitus passaggio› sm spazio tracciato del capo mietitore. appezzecà ‹lat pix picis pece› incollare ariale ‹lat areale cribrum› grosso vaglio arraulà ‹*lat ravis raucedine› diventare rauco arrecettà ‹lat receptus rifugio› custodire arruncegghià ‹lat runcus roncola› rattrappirsi artéddeche ‹lat arthriticus› irrequietezza ascì ‹lat exire› uscire assettà ‹lat volg asseditare› sedere attassà ‹lat taxus tasso› appassire auciédde ‹lat avicellus tardo aucellus› uccello audienzje ‹lat audientia› ascolto aurécchje ‹lat auricola› orecchio azzarì ‹lat *aciarium› arrotare, affilare bezzuoche ‹lat mediev bizochus› bigotto cacchje ‹lat caclus germoglio› ramo


Castelluccese cacciune ‹lat catulus› cucciolo capà ‹lat capio› scegliere caraùgnele ‹lat carbunculus› foruncolo case ‹lat caseus› formaggio caudare ‹lat calidarius› pentola càule ‹lat tardo caulus› cavolo celèbbre ‹lat cerebrum› cervello cencione [tS@N"tSon@] ‹lat cento -onis› straccio ceniéte ‹lat caenum fango› morbido cerase ‹lat cerasus› ciliegio cèrmene ‹lat parl *celmen -inis› trave portante cestunje [tS@s"tunje] ‹lat cestudo› tartaruga cevà ‹lat cibare› imbeccare checozze [k@"kots:@] ‹lat cucutia› zucca chiurme ‹lat turba, turma› folla chiuove [cwov@] ‹lat clavus› chiodo còcce ‹lat cochlea› testa còchele ‹lat coccum, *coccula› tuorlo còrle ‹lat cholera bile› tristezza craje ‹lat cras› domani cuccuaje ‹lat cucubio› civetta culecà ‹lat collocare› coricare culennètte ‹lat columna› comodino cummare ‹lat commater› madrina cumpare ‹lat compater› padrino cuorje ‹lat corium› cuoio cuocchjele ‹lat cochlea chiocciola› guscio cutelà ‹lat cutis, cuticula pelle› ciondolare cuteruzze ‹lat cauda dorsi› coccige. danante ‹lat de in antea› davanti èsse ‹lat esse› essere farnale ‹lat *farinarium› cernitore fascèdde -èlle ‹lat fiscella› cesta per formaggio. faùgne [fa"uJ:@] ‹lat favonius› libeccio favédde ‹lat favilla› scintilla fésse ‹lat fissum fessura› vulva fète ‹lat foetor› puzza fèzze ‹lat faex faecis sedimento› sf feccia figghiole [fi":Ol@] ‹lat filiola› ragazza fracétele ‹lat ficedula› beccafico fraccà ‹lat frangere, *fragicare› pestare funne ‹lat fundus› fondo fute ‹lat fultus› folto ghiòmmere [":Om:@r@] ‹lat glomus -eris› gomitolo gnurià [J:u"rja] ‹lat iniuria› rimproverare have ‹lat habet› ha isse ‹lat is, ipse› egli jalià ‹lat halo -are esalare› sbadigliare jame ‹lat eamus› andiamo jate ‹lat eatis› andate jazze ‹lat iaceo› giaciglio jastijà ‹lat castigare› punire jastumà ‹lat blastemare› bestemmiare

6. Erimologie notevoli jate ‹lat flatus› fiato jettà [j@"t:a] ‹lat iactare› gettare jucà ‹lat jocare› giocare jumare ‹lat flumen› fiume jummènte ‹lat iumentum› giumenta juoche ‹lat iocus› gioco juorne ‹lat iornum› giorno juse ‹lat clausus› stalla labbese ‹lat lapis› matita lame ‹lat lama› frana lampascione ‹lat lampadio -onis› cipollaccio lasche [lask@] ‹lat laxus› ampio latuorne ‹lat latrans -antis› gemito lià [li"a] ‹lat ligare› legare lòntre ‹lat volutabrum› pozzanghera lote ‹lat lutum› fango lumine ‹lat lumen -inis› fiammifero mantesine ‹lat mantu ante sinum› grembiule mappine ‹lat mappa› tovagliolo mattele ‹lat mateola› mazzo di spighe màude ‹lat madens molle› molle. mbricule ["Fbrikul@] ‹lat *moricola› mora melògne [m@"lOJ:@] ‹lat melo -onis› tasso menchiarine ‹lat mencla› membro di animale méte ‹lat meta› catasta mète ‹lat metere› mietere mmaculà ‹lat maculare› macchiare mmescà [m:@S"ka] ‹lat miscere› mescolare mponne1 ‹lat imbuere› bagnare mponne2 ‹lat *ponere, *pondus› porre mponte ‹lat puncta› in cima mpriteche ‹lat umbra› luogo ombroso mucete ‹lat mucidus› muffa. munnele ‹lat mundus› strofinaccio musce [muS:@] ‹lat mustus› lento nasche [nask@] ‹lat nasica› fiuto nchianà ‹lat implanare› salire nchiane ‹lat implanus› pianeggiante nemmiccule [n@"m:ik:ul@] ‹lat nummus, *nummunculus monetina› lenticchia nisciune ‹lat ne ipse unus› nessuno nnante ‹lat in antea› davanti nule ‹lat nubes› nuvola nuteche ‹lat nodulus› nodo nuzzele ["nuts:@l@] ‹lat nux, *nuceola› nòcciolo nsevà ‹lat sevum› lubrificare nzèrte ‹lat insertum› corona nzogne [NtsoJ:@] ‹lat axungia› sugna nzurà ‹lat *exorare› ammogliarsi ome ‹lat homo› uomo palombe ‹lat palumbus› colomba pampene ‹lat pampinus› foglia papétele ‹lat palpitare, papilio -onis› palpebra 65


6. Erimologie notevoli pescraje ‹lat postcras› dopodomani pescuocchjele ‹lat piscinula› pantano péttele ‹lat pitta, lat parl *pittula› frittella piche ‹lat pica› ghiandaia pòzze ‹lat potsum› posso prène ‹lat praegnans› gravida prucculà ‹lat proculcare› percuotere puze ‹lat pulsus battito› polso raje ‹lat radius› raggio rance ‹lat cancer› granchio rapì ‹lat aperio -ire› aprire. radetore ‹lat radere› resti di impasto ratizze ‹lat craticula› graticola reggiòle ‹lat rubeola› mattonella ruine ‹lat ruina› rovina ruspegghià ‹lat expergiscor› svegliarsi sacce ‹lat sapio› so saittère ‹lat sagitta› finestra lunga e stretta scalefà ‹lat calefacere› scaldare. scamà ‹lat exclamare› lamentarsi di animale. scédde -élle ‹lat axilla› ala scemà [S:@"ma] ‹lat exemare› diminuire scime ‹lat semis metà› non pieno sciuppà [S:u"p:a] ‹lat excipio -ĕre› estrarre scutelà ‹lat excutere› scuotere sdellecanì ‹*lat delinquere› spossare serole ‹lat seriola vaso› recipiente per l’olio sèrte ‹lat sertum› treccia sète ‹lat sedeo› sedersi sigge ‹lat exigere› riscuotere sive ‹lat sevum› sego sòre ‹lat soror› sorella sparatrappe ‹lat mediev sparadrupum› cerotto sponne ‹lat expono -ĕre› deporre stabbele ‹lat stabulum stalla› sterco. stare ‹*lat sextarius› staio strafucà ‹lat *extrafocare, fauces› strangolare strude ‹lat struere› distruggere suvatte ‹lat suberatus› striscia di cuoio tanne ‹lat thallus› germoglio tate ‹lat tata› padre tièlle ‹lat *tigella› pentola trappite ‹lat trapetum› frantoio trasì ‹lat transire› entrare tròcchjele ‹lat trochlea› carrucola. trude ‹lat turbidus› torbido truone ‹lat tonitrus› tuono uate, vate ‹lat vadum› guado uorje ‹lat hordeum› orzo vetecèdde -èlle ‹lat viticula› rampicante vicce ‹lat avis, *avicia› tacchino vinchje [viNc@] ‹lat vinclum› pollone vòcchele ‹*lat vocula voce roca› chioccia votte ‹lat opto desidero› desidera 66

Pasquale Cacchio

6. 4. dall’arabo acciacche ‹ar saqqa› malattia azzemate [adz:"mat@] ‹ar al-’azm, provnz azesmar› agghindato cannacche ‹ar hanaqa› collana carrafone, carrabbèlle ‹ar qaraba› bottiglione casecavadde -alle ‹ar qasqawal, *ung kaskaval› caciocavallo chiarfe ‹ar qiàrf, va 6.1.› moccio cupète ‹ar qubbiao, qubbaita› torroncino faffariédde -élle ‹ar farfar folletto› gingillo maccature ‹ar maqdar, sp macador› copricapo mazzacane ‹ar ma sara› sasso mesale ‹ar misar, lat *mensalis› tovaglia mulegname ‹ar badingian› melanzana nzanzane ‹ar simsar› intermediario repécchje, arrepecchià ‹ar rakaba› grinza rumane ‹ar rumman› contrappeso della stadera sacche ‹ar siqqa’› tasca sciarre [S:ar:@] ‹ar sharah› lite sérchje [sErc@] ‹ar serqia, srq› ragade tafanarje ‹ar tafar› foro tummele ‹ar thumn› tomolo varde ‹ar barda‘a› sella vòzze ‹ar gauze› gozzo

6.5. Dallo spagnolo abbasce [a"b:aS:@] ‹sp abajo› giù abbuscà [ab:uS"ka] ‹sp buscar› buscare adderrubbà ‹sp derumbar› precipitare addunà ‹sp adonarse› accorgersi allescià ‹sp alisar› levigare. ammuine ‹sp amohina› faccenda ammuntunà ‹sp amontonar› ammucchiare anchià ‹sp hinchar› gonfiare. attentà ‹sp tentar, lat temptare› tastare attrasse ‹sp atrás› fa, addietro, in ritardo campià ‹sp campear› pascolare cantone ‹sp canto sasso› macigno capesciòle [kap@"S:Ol@] ‹sp capichola› nastro citte ‹sp chito› zitto crianze ‹sp crianza› educazione maccature ‹sp macador› copricapo mante ‹sp manta› copriletto mazze ‹sp mazo› mazza, mazzo mentone ‹sp montón› mucchio mmarrone ‹sp marrón› danno ngarrà ‹sp engarrar› indovinare ninne ‹sp niño› infante nturcenià ‹sp entortillar› attorcigliare petazze [p@"tats:@] ‹sp pedazo› pezzo pile ‹sp pila› catasta ranate ‹sp granado› melograno.


Castelluccese rascà [raS"ka] ‹sp rascar› grattare sauce ‹sp sauce› salice sciammèreche ‹sp chambergo› vestito scantà ‹sp espantar spaventarsi› spaventarsi spetazzà [sp@ta"ts:a] ‹sp despedazar› spezzettare squicce [skwitS:@] ‹sp esquicio› schizzo suste ‹sp susto spavento› ira tacchere ‹sp taco pezzo di legno› ramo secco taute ‹sp ataùd› bara témpe ‹sp tepa› zolla trambià ‹sp trampear› arrangiare vainiglie ‹sp vainilla› vaniglia zoche [tsok@] ‹sp soga› corda

6. 6. Dalle lingue francofone accevì [atS:@"vi] ‹fr achever› terminare ammuccià ‹fr ant muchier› nascondere berlòcche ‹fr breloque ciondolo› pendente bluse ‹fr blouse› camicia burètte ‹fr burette› bottiglia cacagghià ‹fr cacailler› balbettare capetombele ‹fr tomber cadere› ruzzolone caputà ‹fr capoter› capovolgere cemmenije [tS@m:"nij@] ‹fr cheminée› camino ciocchere ["tSOk:@r@] ‹fr ant choque› tronco cròcche ‹fr croc uncino› raffio cruccà ‹fr croquer› spezzare cupe ‹francoprv cupe fondo› alveare fòrge ‹fr forge› fucina jauzà [jau"tsa] ‹provenz aussar› alzare lèune ‹fr ant leine› legna mberlòcche ‹fr breloque› gingillo ncreccà [Nkr@"k:a] ‹fr cric› rizzare nejà [n@"ja], nià [ni"a] ‹fr neier› negare nnògghje [n:O:@] ‹fr nouille› intestino. panguaje [paN"gwaj@] ‹francoprov panne cuaje pan cotto› sciocco ragge ‹fr rage› rabbia rime ‹fr ant rime rima› armonia rubbusciate ‹fr débauce› ubriaco supersate ‹provenz saupressade› sopressata sciarrabbà ‹fr char a bancs› calesse sciampagnone ‹fr champignon› perditempo tuaglie [tu"aL:@] ‹provenz toalha› tovaglia vanne ‹provenz banda, *albanese banda› luogo vézze [vets:@] ‹provenz vessa, lat vicia› veccia

6.7. Dalle lingue germaniche addòbbje ‹ted betäubung› anestesia balle ‹germ balla› grosso sacco brescone [br@S"kon@] ‹germ burst, sp brozar› spazzola per animali criature ‹germ *krein pianto› bambino

6. Erimologie notevoli cunte ‹got kunta, ant ted kunde notizia› fatto Fridde ‹celt *frutis, cimrico ffrwd ruscello› torrente Freddo nnòcche ‹longob knohha nodo› fiocco pacche ‹longob *pak› metà parte rattelà ‹germ kratton› grattare scaffà [Ska"f:a] ‹longob skaf ripiano in legno› collocare sdraule [zdraul@] ‹ant ted strau sdraiarsi› slitta stracche ‹longob *strak› stanco tampere ‹longob tampf vapore› puzza tòppe (germ *top cima) cima, collina. uaje [waj@] ‹germ wai, gr ouaì› guaio ualià ‹*ted weinen› piangere zènne ["tsen:@] ‹germ zinna punta› luogo zéppe [tsep:@] ‹long zippa, ted zipfel› scaglia.

6.8. Dall’inglese busenisse ‹ingl buseness› negozio còtte ‹ingl coat› pastrano ciuche ‹ingl chewing gum› gomma da masticare fènze ‹ingl fence recinto› filo di recinzione flitte ‹ingl fly toxic› insetticida flòppe, falòppe ‹ingl floppy floscio› erba secca. giòbbe ‹ingl job› attività lòffe ‹*ted luft, *ingl loof› vescia séchenaènze ‹ingl second hands› scadente smucchià [zmu"k:ja] ‹ingl smoke› fumare stinge ‹ingl stingy› tirchio tracchià ‹ingl track strada› scarpinare trènce ‹ingl (trench)coat› impermeabile.

6.9. Etimologie oscure abbalefà accalorare, essere oppresso dall'afa abbarrucà abbandonare, tralasciare acciappulià litigare, menarsi addummeddà fare il bucato affaulate appassito allassacrése all’improvviso ammattuppelià avvolgere, appallottolare anete ‹nap àneto› impalcatura arracanà2 cuocere, lessare arracciate cotto, lessato arremenà ‹*rimenare› zappettare bartine ‹*it berrettino› cappellino buiacche strato di cemento. bulegnime pietra squadrata per costruzioni. bussele ‹*lat med buxula Dev› porta interna. buttemacce campo di erbacce, terreno incolto cale nell'espr nu c. de léne senza forza camuorchje fannullone, inetto. capecrògnele verdura simile alla cicoria. chjimese cumulo, abbondanza 67


6. Erimologie notevoli ciaudèdde -èlle pan cotto, intruglio. criòle foraggio. cròcche attrezzo per il pozzo énece uovo finto frasecale ‹*gr bráskē va frasche› vivaio giammine bisaccia da basto di forma conica. lanche brama, fame, voglia megghjechià, meddechià agitarsi scomporsi megliazze intruglio nazze pieno, colmo ntelà prendere fuoco nterlante cucitura di stoffa peccentone attrezzo da scalpellino pecchiate, pecchiuse stravagante perchjepicule ficcanaso, bambino vivace. perchiuocchele pomo di ringhiere o di tiretti. pursiane scarpone rasele sentiero di confine régghje [re:@] cumulo di frumento. renacce [r@"natS:@] rammendo, cucitura. resciòle graminacea coltivata in alta collina. ruce patina, crosta di botti sbacelì [zbatS@"li] collassare, arrovellarsi sbadacchje tavola per armature in cemento. sbrescià [zbr@"S:a] spremere, setacciare scanate [Ska"nat@] grossa pagnotta scelappe [S:@"lap:@] deficiente. sceremenchidde [S:@r@m@N"ki:@] mingherlino scermenià cincischiare sciantuse [S:aN"tus@] elegante, vanitoso. sciuésciué [S:ueS:u"e] alla svelta. scuzzà [sku"ts:a] nascere dal guscio sdaiuole, sdajèdde scudiscio.

68

Pasquale Cacchio sedeticce [s@d@"titS:@] appassito, stantìo sicce [sitS:@] bròde de s. brodo vegetale. siéste tegame per friggere spanzenià ricreare, divertire: sperulicchje colpetto delle dita al lobo dell’orecchio durante il gioco unèlalune spròve nascita del frutto dopo la fioritura: stacche giumenta, puledra stagghje contratto strappe striscia di cuoio su cui affilare il rasoio. stuccà1 spezzare, mozzare, recidere sulatre [su"latr@] ramarro surrèje strapazzare tenneture, attenneture farina di scarto tonze [toNts@] chiazza, macchia trécene parte meccanica di mulino ad acqua. tremènte guardare, osservare trubbucà seppellire uacciarole [watS:a"rOl@] nascondiglio. uèrdene ["wErd@n@] trapano artigianale uppele ["up:@l@] tappo urcì accoppiare caprini. urrazze [u"r:ats:@] scroscio temporalesco usche, uschia pioviggine, piovigginare vaiasse [va"jas:@] sfaticato, sfruttatore vastase sfaticato. védeche ["ved@k@] arbusto d’acqua. velanze2 rincorsa zampere ["tsaFp@r@] zotico. zaviòle [tsa"vjOl@], saviòle cetonia zélle [tsel:@] sf malattia del cuoio capelluto zirpule ["tsirpul@] frutto spinoso delle lappole zomparicule [tsoFpa"rikul@] altalena.


7. Versificazione 7.1. Metro

7.1.1. Sinalefe

I versi hanno un metro (una lunghezza), un ritmo e una rima. Il metro e il ritmo sono fondamentali per la composizione poetica, a meno che per verso non si intenda un arbitrario andare a capo. Per misurare la lunghezza dei versi si contano le sillabe che lo costituiscono: il verso la lune è, per esempio, un ternario, avendo 3 sillabe (in grassetto l’ultima sillaba accentata):

la - lu-ne 1

2

3

Non sempre il numero delle sillabe corrisponde a quelle dell'ortografia. La vocale finale di una parola e la iniziale della successiva si uniscono in un’unica sillaba: nel verso la lune a la sére le sillabe -ne e a si fondono in una sola:

2

3

4

5

Il verso la luna rosce sope la tòppe è un decasillabo, avendo 10 sillabe:

la - lu - na - ro-sce - so-pe - la - tòp-pe. 1

2

3

4

5

6

7

8

9

can-tà 1

can-tà-ve-ne 2

5

6

1

3

2

4

5

6

7

8

9

10

Anche la sineresi, indicata qui con il grassetto corsivo, è una figura metrica che unisce in un’unica sillaba le due vocali, in questo caso quelle di uno iato. Il verso

lu - paé-se - bèl-le

1

2

3

4

5

è un quinario, non un senario (lu-pa-é-se-bèlle), perché c’è sineresi tra le vocali dello iato ae.

7.1.3. Sinafia Quando la sinalefe avviene tra l’ultima sillaba di un verso e la prima del verso successivo essa viene chiamata sinafia:

can-tèn-ne

1

2

3

e - bal-lèn-ne

1

2

3

La sinafia, poco usata coi versi lunghi, è utile con i versi brevi che iniziano con vocale.

2

è, per esempio, un ternario tronco pur avendo solo due sillabe, mentre

1

4

la - lu-ne è ap-pan-na-te - da - na - nu-le

10

I versi si dividono, secondo il numero delle sillabe, in binari, ternari, quaternari, quinari, senari, settenari, ottonari, novenari, decasillabi ed endecasillabi. Si chiamano piani, tronchi e sdruccioli se terminano rispettivamente con una parola piana (accento sulla penultima sillaba), tronca (accento sull’ultima) o sdrucciola (accento sulla terz’ultima). I versi tronchi hanno una sillaba in meno e gli sdruccioli una in più rispetto ai versi piani:

3

2

7.1.2. Sineresi

la - lu-na - ro-sce 1

1

così il verso non è un settenario, ma un senario. Tale fenomeno si chiama sinalefe e si indica con una curvetta ( ).  Si può avere una doppia sinalefe:

Il verso la luna rosce è un quinario, avendo 5 sillabe:

la - lu-ne a - la - sé-re

3 4

è un ternario sdrucciolo pur avendone quattro. I versi piani sono comunque i più usati.

7.1.4. Sincope La caduta di una vocale si chiama sincope e si indica con un apostrofo (f ’nè-stre invece di fe-nè-stre, d’lu invece di de lu, ecc.). li - ré-ne-ne - so-p'lu - fi-le 7 8 1 2 3 4 5 6 69


7. Versificazione

Pasquale Cacchio

7.2. I versi

7.2.8. Novenario

7.2.1. Binario

Il binario ha 2 sillabe (1 se è tronco e 3 se sdrucciolo). L’accento principale cade sulla prima sillaba:

Il novenario ha 9 sillabe (8 se è tronco e 10 se sdrucciolo), l’accento principale cade sull’ottava sillaba: lu - vién-te - fri - sche - so-p'li - quin-te 1

stél-le

1

2

li - stél-le 2

5

6

7

8

9

Il decasillabo ha dieci sillabe (9 se è tronco e 11 se sdrucciolo) con l’accento principale sulla nona: so-pe a - la - tor-re - fan-ne - lu - ni-de 1

1

4

7.2.9. Decasillabo

2

7.2.2. Ternario Il ternario ha 3 sillabe (2 se è tronco e 4 se sdrucciolo). L’accento principale cade sulla seconda sillaba:

3

2

3

4

5

6

7

8

9 10

7.2.10. Endecasillabo

3

7.2.3. Quaternario

Il quaternario ha 4 sillabe (3 se è tronco e 5 se sdrucciolo). L’accento principale cade sulla terza sillaba:

Ha 11 sillabe (10 se è tronco e 12 se sdrucciolo) con accento principale sulla decima. Non è ammesso l’accento sulla quinta sillaba: mun-te - Fe-li-ce - pa-re - nu - le-fan - te

stél-le az-zur-re 1 2 3 4

1

7.2.4. Quinario

Il quinario ha 5 sillabe (4 se tronco e 6 se sdrucciolo) con accento principale sulla quarta sillaba:

jo-sce - lu - vién-te 1

2

3

4

5

7.2.5. Senario

Ha 6 sillabe (5 se è tronco e 7 se sdrucciolo). L’accento principale cade sulla quinta sillaba:

fo-glie - gial-le e - ro-sce 1

2

3

4

5

6

7.2.6. Settenario

Ha 7 sillabe (6 se è tronco e 8 se sdrucciolo), l’accento principale cade sulla sesta sillaba: juc - ca - ve a - fa - scia- tu-re 1

2

3

4

5

Ha 8 sillabe (7 se è tronco e 9 se sdrucciolo) con l’accento principale che cade sulla settima sillaba. can-te ad-drè-te a - la - fe-nè-stre

70

2

3

4

5

6

7

3

4 5

6 7

8

8

9

10

11

7.3. Ritmo dei versi Il verso può avere i seguenti ritmi (la lineetta indica una sillaba tonica o forte, la linea curva una sillaba atona o debole): trocaico − ∪ giambico ∪ − dattilico − ∪ ∪ anapestico ∪ ∪ − Non si usano tre sillabe atone di seguito (∪ ∪ ∪) né due sillabe toniche di seguito (− −). I monosillabi possono essere considerati forti (−) o deboli (∪) secondo l’occorrenza. Esempi di ritmi trocaici: cié-le − ∪ mà-re az-zùr-re ∪ − ∪ −

6 7

7.2.7. Ottonario

1

2

Esempi di ritmi giambici: ju-mà-re ∪ − ∪ la - tèr-ra - nò-stre ∪ − ∪ − ∪


Castelluccese

7.1 Versificazione dattilico-trocaico:

Esempi di ritmi dattilici: à-ru-le − ∪ ∪

spàn - ne - li - pàn - ne - mpàc - ce a - só - le

è-re-va - vér-de − ∪ ∪ − ∪

cam-me-nà ∪ ∪ −

7.3.1. Ritmi dell’endecasillabo

L’accento principale cade sulla decima sillaba, mentre gli accenti secondari possono cadere su tutte la altre sillabe, eccetto la quinta. Ha in genere ritmo giambico, con accenti su quarta o sesta sillaba: 1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

quàt-te - pec-ciù-ne - che - vàn-ne - vu-lèn-ne 1

2

3

4

5

6

7

8

9

10 11

7.3.2. Ritmi del decasillabo Ha un ritmo anapestico:

1

2

3

4

5

6

7

8

9

quàn-ne - pàs-se - na - fém-me-na - bèl-le 4

5

6

7 ∪

8

9

10

lu - lù-pe - che ab-bà-je a - la - lù-ne 4

2 3 ∪

5 ∪

6

7

8 ∪

1

2

3 4

5

6

7

8

ju-cam-me a - trau-lu-luon-ghe 1

2

3

4

5

6

7

il seguente è invece un settenario anapestico: nu - pa - na - re - de - pé - re 1

2

3

4

5

6

7

7.3.6. Ritmi di senari, quinari, quaternari, ternari e binari

Senari, quaternari e binari hanno ritmo trocaico, mentre quinari e ternari quello giambico.

9 ∪

9

a nu povere cane nu piézze de pane

7.4.2. La rima è imperfetta quando due o più versi hanno la stessa vocale tonica finale e la sillaba successiva assonante o con suoni simili:

7.3.3. Ritmi del novenario Giambico-dattilico:

1

8

7.4.1. La rima (qui di seguito in grassetto) è perfetta quando due o più versi hanno la stessa vocale tonica e la stessa sillaba finale:

o trocaico-dattilico:

7

7.4. Le rime

na - feg-ghiò-le - se - trò-ve a - pas-sà

3

6

L’accento principale cade sulla sesta sillaba, con diversi ritmi. Il seguente è giambico:

Può avere, tra tanti altri, un ritmo dattilico, con accenti su prima, quarta, settima e decima sillaba:

5

7.3.5. Ritmi del settenario

lu -cié- le è - nu-le, a-vés-s'a-chiò-ve - prié-ste

2

4

che - l’ad-dó-re - de - ra-mé-gne

la - nut - tà - te è - pas-sa-te  ∪ ∪ ∪ ∪ − ∪ −

3

È il verso più usato dopo l’endecasillabo e il settenario. Diversi sono i ritmi, trocaico, dattilico o giambico-dattilico. Il seguente è anapestico-trocaico:

Esempi di ritmi anapestici:

1

2

7.3.4. Ritmi dell’ottonario

vò-le-ne - ciàu-le - pe - l’à-rje − ∪ ∪ − ∪ − ∪ ∪

1

sta ancore alérte lu mure vérde 71


7. Versificazione

Pasquale Cacchio

7.4.3. Rima ricca quando è identica anche la consonante che precede la vocale tonica:

acque n’ha menate quélla matenate

7.4.4. Anche le rime possono essere piane, tronche o sdrucciole (v rimario). 7.4.5. Le rime degli endecasillabi vengono indicate con lettere maiuscole (A, B, C..., Z), quelle dei settenari con minuscole (a, b, c..., z) e quelle degli altri versi con minuscole e indici numerici (a2 è, per es., un binario, a9 un novenario). 7.4.6. Le rime possono essere baciate (aa bb cc), alterne (abab cdcd), incrociate (abba cddc), intrecciate (ABA BCB CDC DED EFE) o altrimenti combinate.

7.5.1. I versi si possono raggruppare in strofe di due o più versi. Le strofe composte da due versi si chiamano distici e sono quasi sempre a rima baciata. Il seguente distico è composto da due quinari: Tutte a nu tratte sop’a na fratte

a5 a5

e il seguente da due endecasillabi:

a la mopa negghiare de nuèmbre recuordete li rille de settèmbre

A A

7.5.2. Non sempre i versi delle strofe presentano la stessa lunghezza; i seguenti distici, per esempio, sono formati da un ottonario e un quaternario: è na véne de crestalle e scorre a valle, 

a8 a4

cante allègre e va a lu mare l’acqua chiare,

b8 b4

li auciélle tra li fronne ce responne,

c8 c4

che ce dice a ‘ssi cardille dille dille.

d8 d4

72

7.5.4. Le strofe di 4 versi si chiamano quartine e presentano una grande varietà di metri e rime. Le più usate sono ABAB CDCD EFEF ecc. (rima alterna) e ABBA CDDC EFFE ecc. (rima incrociata). Ma non mancano altre forme; la seguente quartina di ottonari presenta, per es., lo schema a8 b8 b8 c8: Com’è bèlle a i’ ncampagne quann’è tiémpe de vendégne che l’addore de ramégne e lu ciucce a ragghià.

a8 b8 b8 c8

7.5.5. Le strofe di 6 versi si chiamano sestine, anch’esse varie nel metro, nel ritmo e nella rima, come la seguente:

7.5. Le strofe

7.5.3. Le strofe di 3 versi si chiamano terzine, spesso a rima incatenata, come nella Divina Commedia (ABA BCB CDC DED EFE FGF ecc.); altre combinazioni sono possibili nelle due terzine dei sonetti (ABC ABC, ABC CBA, ABC BCA, ecc.).

E ce ne jame jumara jumare trove a Flumène che lave li panne ésse li lave e ije ce li spanne, quanne so’ sciutte li jame a chjià. Gira di qua e gira di là nuje ciént’anne avim’a campà.

A B B C c9 c10

7.5.6. Le strofe di 8 versi si chiamano ottave, come quelle, per esempio, dei poemi di Ariosto e Tasso, con le seguenti rime: ABABABCC DEDEDEFF GHGHGHII LMLMLMNN, ecc. 7.5.7. Singole poesie di 8 versi con le precedenti rime si chiamano strambotti.

7.6. Sonetto Il sonetto è una delle forme metriche più usate. Ricordiamo quelli di Dante, Petrarca, Machiavelli, Shakespeare, Foscolo, Belli... È formato da due quartine di endecasillabi (per lo più ABBA o, meno frequentemente, ABAB) e da due terzine (CDC DCD, CDD CCD, CDE CDE, ecc.). Il seguente è un sonetto con lo schema ABBA ABBA CDE CDE:


Castelluccese

7. Versificazione

N’acene agghje chiantate dint’nu vase, la térre agghje pigghiate de giardine e pe vespaje li vricce cettadine, la sèr’ lu nnaffje quanne torne a case,

A B B A

po’ raspe che lu dite sè pe case (e come dint’a l’uove lu pucine) s’abbotte e vatte da lu pedecine. È pròpje na semènte de cerase!

A B B A

Li prime fogghje so’ spuntate a magge, li cacchiariélle cacche mése dope, a uttobbre ha già la forme d’arulicchje,

C D E

ha resestute a viérne che curagge e mo se trove dint’a l’uorte che lu scope de fa cerase e a sole da mbrellicchje.

C D E

73



Rimario


Legenda In corsivo le voci verbali.


RIME IN -a -a’ cumma’ cumpa’ da’ fa’ fra’ Genna’ Giua’ ja’ Luna’ ma’ Mmacula’ Nunzia’ ohima’ paisa’ Pasca’ Punzia’ sfa’ sta’ ta’ ze ma’ -à ’sta qua ’sti qua abbacchià abbadà abbaglià abbagnà abbajà abbalefà abballà abbambà abbandunà abbarrucà abbastà abbeletà abbesugnà abbetà abbetuà abbià abblaccà abbrazzà abbrunzà abbuccà abbucculià abbufà abbuffà abbulà abbusà abbuscà abbuscecà abbuscelà abbuttà abbuurà abbuzzà accacagghià accalecà accalurà accampà accapezzà accapputtà accarezzà accasà accatastà accattà accecà accegnà accementà acceppà accerchià accettà acchianà acchiuccà acchiuppà acchjerchià acciaccà acciacchettià acciaffà acciappà acciappulià acciavattà acciuccà acciuncà acciuppelià accucchià accuccià accucculà accuiatà accullà accummegghià accumpagnà accuntà accuntantà accunzà accuppà accurdà accurtà accurteddà accusà accustà acquagghià acquaquagghià acquattà adattà addacquà addarunà addecrijà addefreddà addefrescà adderrubbà adderuscià addestrà addevenà addrezzà addubbà addubbià addulecà addulurà addummannà addunà addunecchià addurà addurrubbà adduunà aducchià aduttà affaccià affamà affascià affaugnàte affebbià affedà affelà affenà affenzà affettà affluscià affrancà affruntà affucà affugà affummecà affunnà affurchià affussà aggaluppà aggetà agghiazzà agghiustà agguattà aiauzà aiazzà aiutà alammetà allaccià allaià allamà allarià allarmà allascà allattà allazzà alleccà allegnà allentà allescià allevà allucà alluccà alluffianà alluggià allungà alluntanà alluscià amà ammaccà ammafarià ammagghià ammalà ammammà ammanazzà ammassà ammasunà ammattuplià ammattuppelià ammaturà ammazzà ammeccà ammeddechià ammenestrà ammescà ammetà ammubbelià ammuccà ammuccià ammujenà ammulà ammullà ammunnà ammuntunà ammurtà ammuscià ammuscià ammussà ammutà ammuttà ancappà anchià annacquà annaffià annaspà annatà annestà annjentà annucchjecà annulà annullà annusà annutà annutechià appacià appagghiarà appaldà appannà appannecà appapagnà appappulà appappulià apparà apparecchià apparentà appassulà appelà appellà appezzecà apprezzà appruà apprufettà appruntà appuià

appullaià appuntà appustà arà armà arracanà1 arracanà2 arraccà arradecà arraffà arragghjà arraggià arraggiunà arrampecà arrancà arrangià arrapà arrapuccià arrascà arraulà arrazzà arreccià arrecettà arregghià arremà arremenà arrenzà arrepecchià arrepegghià arrepegghià arrepezzà arresettà arrestà arreterà arrevà arrezzà arrezzelià arrubbà arruncegghià arrutà arrutelà arrutulà arruunà asciucà asciugà aspettà assaggià assapurà assarecà asseccà assecurà assegnà assemegghià assentà asserrà assestà assettà assuà assuggettà assulà assulacchià assuzzà attaccà attanà attassà attentà atterrà attezzà attrassà attreppà attrezzà attunnà atturnià aucenà augurà auzà avantà avascià avastà avrà avrazzà avvampà avvelenà avvenazzà avventurà avvesà avvetà avvucculià azzannà azzardà azzeccà azzeffunnà azzemà azzuppà baccalà bacià badà bagnà ballà barrà basà bastà bastà bastunà battaglià battezzà bazzecà bbadà bbuurà beccà bià bluccà brellà buccià buggiardà buntà buscà bussà buurà cacà cacagghià caccià caccijà calà calculà calmà calunnià cammenà campà campià cangià cantà capà capacetà capetà caputà capuzzià carecà caretà carrà carrià carusà caserià cauzà cavà ccapezzà ccementà cceppà cceppà cchiuccà cciaccà cciacchettià cciappà cciappà cciappulià ccucchià ccummegghià ccuntà ccunzà ccustà cecà cecchettià cechettià cegghià cennià ceppettià cercà cettà cevà chenzulà chiacchjerià chiamà chiantà chilusà chiu-uddechià chjià cigghià ciucà ciuchià crepà cresemà cretecà crià cruccà cuà cucenà culà culecà culurà cumannà cumbenà cumenecà cummentà cumpenzà cumplecà cumpurtà cuncemà cuncertà cuncià cundannà cunfenà cunfessà cunfruntà cunfurtà cunfurtà cuntà cuntantà cuntenuà cunzà cunzacrà cunzeglià cunzelà cunzulà cunzumà cupià curà custà cutelà cutulà cuvà cuzzà dà dacquà dannà danneggià ddacquà ddarunà ddecrijà ddefreddà ddefrescà ‘ddiddà ddrezzà ddubbà ddubbià ‘dduddà ddulecà ddummannà ddunà decquà dejunà demenà denunzià derrubbà desegnà desenurà desprezzà destenà desturbà dettà deventà drezzà dubbetà dumà dunà Dunà durrubbà eredetà sprupià età fa faceletà fatià faucià feccà fedà fedanzà feddà fegghià fegurà 77


appullaià felà fellà fenzà fermà fermeculià ferrà fessà fessià festià feurà fiaccà figghià finècquà frabbucà fraccà frecà frenà frescà freschià frià frucià fruscià frustà fruttà fucelà fuchià fulmenà fumà funziunà furmà furmeculià furtechià gabbà galleggià galuppà garbà gelà gerà ggaluppà ghiazzà ghiustà già giuà giudecà giurà giustrà giuvà glurià gnurià guidà gunfià gustà guurnà isceaddà isce allà isceacquà jaccià jalà jalià janchejà jastijà jastumà jatià jauzà jazzà jelà jermetà jettà jucà juccà jucculià jusca juscià làlacremà lacremià lagnà lamentà lampià lancià lappià lassà laurià lavà leccà lecenzià lemà lemusenà lengherià lescià levellà lià llà llaià llamà llascà llattà llattà lleccà lluccà lluntanà luà lucechià lustrà luttà macchià macellà macenà maculà malegnà malepurtà maletrattà mammà mancà mangià manià mannà manuvrà marcà marcià maretà marteddà marteddià marturià marzià mastecà mattuppelià maturà mazzià mballà mbarazzà mbarcà mbascià mbavagghià mbavaglià mbellettà mbrettà mbriacà mbruccà mbrugghià mbruscenà mbruscenià mbucà meddechià medecà medetà megghjechià menà menaccià menestrà merà meretà mesurà mmaculà mmafarià mmaggenà mmagghià mmalà mmanazzà mmassà mmasunà mmattuplià mmaturà mmedià mmentà mmerà mmescà mmetà mmetà mmuccà mmulà mmunnà mmuntunà mmurtà mmuscià mmutà mmuttà mpagghià mpagghià mpalà mpanà mpappenà mpapucchià mparà mparentà mpastà mpasturà mpattà mpeccà mpeccià mpecià mpegnà mpelleccià mpestà mpezzà mpiantà mpracetà mpressiunà mprestà mprettà mprufumà mpruscenià mpulevà mpumatà mpuntà mpupettà mpurcà mpurtà mpusemà mpustà mudellà mulestà multà multeplecà muntà muntà muntuà murà murmurià murtefecà musechià mussià mutelà muzzà muzzecà muzzechià natechià nazzecà nazzechià ncacchià ncacchjerià ncaglià ncagnà ncalmà ncanalà ncantà ncappà ncappuccià ncaraugghià ncarecà ncarnà ncarrà ncartà ncastrà ncatenà ncavà ncazzà ncenà ncenzà ncenzià nceprià nchenà nchianà nchiavecà nchiuà nchiummà nchjemà1 nchjemà2 nciammurià nciampecà nciarmà nciumpucà nciuttà ncrapenà ncraugghià ncravugghià ncreccà ncrugnà ncuccià ncuiatà nculà nculazzà ncullà nculpà ncuntrà ncuraggià ncurnà ncurparà ncurparià ndebbetà ndiaulà ndummacà neguzià nejà nemecà nettà neuzià nfarenà nfascià nfelà nfettà nfracedà nfracetà nfrascà nfrattà nfrestechià n78

Pasquale Cacchio fucà nfuià nfunnà nfurcà nfurchià nfurià nfurmà nfurnà nfurzà nfussà ngaggià ngannà ngappà ngarrà ngegnà ngessà ngiurgellà ngranà ngrassà ngraugghià ngrazià ngrefegnà ngrefelà ngrefelià ngrugnà nguacchià nguaià nguzzà nià nnaffià nnammurà nnatà nnestà nnucchjecà nnulà nquacchià nquagghià nquartà nsapunà nsencà nsenuà nsevà nsuzzà ntaccà ntagghià ntalianà ntarsià ntartagghià ntaulà ntecepà ntelà nteressà nterlazzà nterpellà nterpretà nterrà nterrugà ntestà ntrezzà ntrudà ntrudà ntrufelà ntrummà ntrunà ntruntelà ntruntulà ntubbettà ntufà ntummacà ntunà ntunacà ntuppà nturcenà nturcenià nturnià nturzà ntussecà ntustà ntuzzà nuetà nuleggià numenà nutà nuutà nvedià nventà nvetà nzacculià nzapunà nzegnà nzencà nzengà nzenuà nzeppà nzertà nzevà nzuccà nzuccarà nzulefà nzunnà nzuppà zurà nzuzzà pagghiarà paià palesà palià palpà pannechià pantechià papà paperià parà paragunà paralezzà parcheggià partecepà passà passaddà passallà passià pasteccià pattià pazzià peccà pecchettà pedacquà pedalà peddà pedenà pegghià peggiurà pegnurà pelà pelià pellà penà pennechià pennellà pennellà pensà penzà pepà perdunà pesà pescà pescià pestià petalà pettà pettenà pezzecà pezzelà pezzelià pietà pigghjà piscià piumbà pjetà ppannà ppappulà ppelà ppezzecà ppuntà pratecà precurà predecà predestenà premià prencepià prenutà preparà presentà pressà preuccupà prevà prià pruà prucculià prucessà prucurà prufanà prufessà prufettà pruffedià prufumà pruggettà prupjetà pruspettà pruucà pruuccupà pubblecà pudestà puggià pugnalà pulezzà pumpà pumpià pungecà pungechià puntellà puntià purgà purtà pusà putà puttanià puzzà quacquarià quacquerià quadrà quagghià qualefecà qualetà quantetà quarchià quéddaddà quéddiddà quéllallà quéllillà querelà quéstacquà quésticquà quidduddà quillullà quisticquà quistucquà raccapezzà raccumannà raccuntà radduppià raffenà raffreddà ragghjà raggiunà rallentà rallerià ramazzà rammarecà rancecà ranenà rapà rappresentà rasà rascà raschià raspà rassecurà rassegnà rasserenà rasteddà rataveddà rattelà rebbassà rebbellà rebbuscià recaccià recalcà recamà recangià recapetà recattà recavà recetà recettà reclamà recrià recumpenzà recuperà recurdà recuurà redetà refelà refiutà remà remannà remedià rempatrià rempreurà rempruurà remurchià renaccià renfurzà rengrazià rentagghjà rentrunà rentuzzà renunzià reparà


Castelluccese repassà repecchià repegghjà repezzà repruà repurtà repusà resanà reschià reservà resperà respettà restà resulà resultà resuscetà retagghià retardà reterà retruà returnà reuardà reulà revelà rialà rracanà rragghià rraggià rraggiunà rrapuccià rrestà rreterà rrevà rrezzelià rrubbà rruncegghià rruunà rubbuscià rucelà ruetà rugnulià runfià runzà rusecà ruspegghià russà rutelà rutelià ruulà ruutà ruzzià ruzzelià sacrefecà salà saldà salutà salvà sanà santefecà sarà sarchià zarecà sarechià sarrà sazià sbafà sbaglià sbalià sballà sbancà sbandà sbaraccà sbarazzà sbarcà sbarrà sbavà sbià sbraità sbranà sbravià sbrazzà sbrescià sbreugnà sbrià sbruffà sbrugghià sbuccià sbucculià sbuffà sburrà sbursà sbussetà sbuttà scacà scacchià scaffà scaffià scagghià scagnelià scalefà scamà scampà scampanià scampulià scanà scanagghià scanceddà scandalezzà scangià scannà scantà scanzà scapezzà scappà scappellà scappià scapputtà scapulà scarafucchià scaraugghià scardà scardenà scarecà scarlesà scarnà scarpeddà scarpunià scarpunià scarrubbà scarruzzià scartà scartapeddà scartavetrà scarusà sca-sà scascià scatenà scattà1 scattà2 scaudà scautà scavà scazzecà scemà scencelià scenerià scermenià schefà schembusselà schemunecà schenucchià scherzà schiuà sciacquarià sciacquerià scialà scialepià sciarrabbà sciarrià sciodacquà sciucà sciugà sciulà sciupà sciuppà sciuppecà sciuppechià scraugghià scravugghià scredetà screscentà scruccà1 scruccà2 scuà scucchià scucchiulà scucchjelà scucchjelià scuccià scuffelà scuffulà sculà scullà scumà scumbenà scumbusselà scummedà scummegghià scummetà scumpagnà scuncertà scuncià scunfurtà scunquassà scuntà scuntantà scuntrà scunucchià scunzà scunzeglià scupà scuperchià scupettà scuppà1 scuppà2 scuppelià scuppettià scuraggià scurcià scurdà scurdià scurnà scurtecà scusà scustà scutelà scutezzà scuttà scutulà scuvà scuzzà scuzzelà sdegnà sdellabbrà sdellampà sdellattà sdencenà sderrenà sderrubbà sderruscià sdradecà sduacà secà seccà segà seggellà segnà segnalà segnefecà sellà semmenà sencà sengà sentenzià separà seppuntà seppurtà sequestrà serrà sestemà sfà sfacchenà sfamà sfarenà sfascià sfastedià sfaucià sfedà sfegurà sfelà sfelarcià sfenestrà sferrà sfessià sfeurà sfezià sfiancà sfiatà sfrabbucà sfracanà sfraceddà sfrachenià sfraffià sfrascà sfrattà sfrecà sfreculà sfreculià sfrecunià sfreddà sfreggià sfruculià sfruculià sfrucunià sfrunnà sfruscià sfruttà sfucà sfugà sfuglià sfullà sfumà sfunnà sfurbecià sfurceddà sfurià sfurmà sfurnà sfurzà sfussà sga-

-acce jeddà sgalià sgambettià sgancià sgarlasà sgarrà sgregnà sguacianà sguascianà sgubbà sgunfià sluggià smacchià smaglià smanià smerdià smezzà smucchià smuntà spaccà spaccherià spaccunià spaccuttà spagghià spalà spalmà spampanà spantecà spantechià spanzenià spaparuttà spaperià sparà sparagnà sparecchià sparlà sparpagghià sparpaglià spasemà spassià spatià spatrià specà speccià speculà speddà speducchià spegnà spelà1 spelà2 spelazzà spellà spennà speppià sperà1 sperà2 spertusà spetazzà spetetià spettà spettacchià spezzà spezzecà spezzelià spià spjegà sprecà sprecchià spruà sprugghià sprunà sprupià spugghià spulecià spulepà spuntà spunzà spupulà spurcà spusà spustà sputà squaccià squacquerià squadrà squagghià squarcià squartà squeccià sradecà ssapurà ssapurà ssecurà ssemegghià ssettàssuggettà staccà stagghià staggiunà stagnà stampà stanà stannà starnutà stemà stencenà stenerecchià stentà stepà sterà steracchià sternutà sterrà sterzà stezzechià straccà stradecà strafucà strapazzà strappulià strascenà stravesà strazià streculà stregghià strepetià strescià strezzà struculà strumbazzà struppià stuccà1 stuchà2 stucchià studià stuffà stuià stunà stunacà sturcenà sturcenià sturzeddà stuzzecà stuzzenià sucà sucjetà sudà suddesfà sulà sulacchià sunà suppurtà surchià susperà suspettà suttecà svegnà svelanzà sventelà sventrà svernà svesà svetà svetà svezzà svucculià svulazzà taccarià taccherià tagghià tardà tarlà tartagghià tastà tatà tècquà teddechià tentà terà ternetà testemuniàte telà trabballà tracchià trambià trammutà trampià trapanà trapassà trapazzà trapelà trattà travasà travià trebbià tremà trencà tretecà truà trubbucà truccà truttà truttelià truttià ttassà ttentà ttunnà tuccà tuffà turcenià turnà turnià tuzzà tuzzelà tuzzulà uadagnà ualià uardà uastà ubblegà uccupà uedà ulà ulentà ulià uluntà ummedetà unestà uperà urdenà urtà usà uschià ustà utà uttà vaccenà vangà vantà varià varrà vasà vascià vastà vattià vavià vedegnà velà vendecà venerà ventelà ventelià verdà verdechià veretà vesetà vezià viaggià vulà vuluntà vummà vummecà vutà vuttà vvelenà vvesà zappà zappulià zechetià zeffunnà zennià zucculià zuffunnà zumpà zumpettià zuppechià zurlià zzeccà zzeffunnà -abbe abbe -abbuche frabbuche sfrabbuche -abbese labbese -abbete abbete abbete sabbete -acce acce affacce buccacce burracce buttemacce cacce cacce cartacce facce feguracce feuracce jacce lacce lavafacce marracce menacce 79


-ale menacce mpacce nfacce pacce pulpacce puuracce quampacce recacce renacce sacce sancunacce setacce sottabbracce spaccacce squacce sudatacce tussacce uardacacce vòtafacce zappacce -acche abblacche acche acciacche acciacche barracche buiacche cacche cannacche ciaciacche fiacche fiacche fracchefracche mpacche mpastoravacche ntacche ntacche paccanacche precchiacche purchiacche quacche racche sacche sbaracche scacche sopatacche spacche spacchestacche stracche stracche tabbacche tacche tricchetracche vacche vattesacche vegliacche -acchere nacchere tacchere -accule gnaccule -acchje assulacchje sulacchje cacchje1 cacchje2 chiacchjere chiacchjere curnacchje macchje macchje mentunacchje Munte Curnacchje ncacchje nquacchje nquacchje pennacchje pernacchje pestacchje puzzacchje ruspacchje sbadacchje scacchje scacchje serracchje smacchje spauracchje spettacchje steracchje sulacchje vulpacchje zurracchje -ace bace bace bambace capace despiace furnace pace piace vammace vrace -acele facele -acene acene macene macene -acete acete fracete nfracete mpracete Placete -ache ache cache còccedesarache lumache mbriache mbriache nache pastenache sarache sduache vrache -acheme Giacheme -achene machene rachene1 rachene2 -acque acque annacque ddacque sciacque sciulaacque -acquere quacquere -acre acre cunzacre sacre scunzacre -acreme lacreme -ade accade bade cade dade persuade péscespade rade rade scade spade strade -adeche radeche accadene arradeche -adde accavadde cadde casecavadde cavadde ciampedecavadde jadde pòrtaiadde spadde -adje armadje radje -afe fafe rafene scampulafafe -afene tafene -afere zemafere -affe acciaffe arraffe baffe carraffe geraffe scaffe scaffe staffe zaraffe -affete naffete -affje annaffje nnaffjemaffje -agge acquaragge aggele arragge assagge assagge cagge1 cagge2 caggene carriagge curagge fagge furmagge magge1 magge2 maggeche mannagge mmaggene ncuragge ngagge ngagge ngranagge 80

Pasquale Cacchio paggene paragge passagge ragge1 ragge2 salvagge scuraggespiagge stagge svantagge viagge viagge zetagge -aghe maghe svaghe -agghje agghje agghje arragghje cacagghje cacagghje canagghje mannagghje mmagghje mpagghje ncenagghje nfòcapagghje nguagghje nquagghje ntagghje ntartagghje ntenagghje pagghje quagghje1 quagghje2 quagghje ragghje ragghje rentagghje retagghje sarragghje scagghje scanagghje sparpagghje squagghje stagghje tagghje tagghje tartagghje tatamagghje travagghje tuagghje vattagghje vuccagghje -aglie bagaglie battaglie bavaglie brudaglie canaglie cianfrusaglie gentaglie mbavaglie medaglie ncaglie quaglie1 quaglie2 sbaglie sbaglie scecquaglie smaglie sparpaglie tuaglie -agne accumpagne appapagne bagne bagne calecagne campagne castagne cumpagne lagne lagne La Muntagne lavagne muntagne ncagne papagne passamuntagne ragne ruagne scumpagne Spagne sparagne sparagne stagne taccagne tumpagne uadagne uadagne -agre magre sagre -ah ah mah -aime aime pezzaime -aine aine fustaine laine melaine pezzaime praine zezzaine va -ajene -aje ’ssaje abbaje appullaje avraje casemaje chiaje codededraje craje cuccuaje daje draje faje febbraje gennaje haje laje macellaje maje majèppòmaje marenaje nguaje nziamaje òperaje òramaje òrmaje paje panguaje pescraje pigghiauaje prajene quannèccraje quannemaje raje refaje saje saje saraje sarraje sfaje spaje ssaje staje uaje urrajene vaje pass rem mangiaje ecc. -ajeme ajeme pezzajeme -ajene ajene fustajene lajene melajene pezzajeme prajene zezzajene -alde Alde Gesualde Mafalde spavalde -ale acquasale alaquale aletre ammale analese anurmale ariale bracciale buccale buncale bungale cale canale capecanale capetale capezzale Carnuale cecale cenghiale centale crugnale cumunale curniale detale eguale fanale farnale fenumenale fescale frasecale funerale giurnale guale jale jale jammale jetale jurnale jurnale lucale maiale male1 male2 male3 manuale materiale ménumale mesale messale mpale mundiale murtale natale naturale naziunale ncanale nnemale nurmale pale papale Pascale paternale patrunale pecurale pedale pedale pisasale prencepale pruunciale pruunzale pruurbiale pucurale pugnale pugnale pustale quale quentale


Castelluccese quintale renale riale1 riale2 riale sale scale sciale segnale senale spale speciale spedale sperchiale spetale spiazzale spunzale stavale straccale suciale sunale surcenale tale talècquale uanciale ucchiale uguale vale vangale vòtacecale vucale -alece calece -aleche accaleche paleche -alefe abbalefe scalefe -alepe scialepe -alese analese nalese -aleve caleve maleve -alje Amalje Italje ualje -alle balle1 balle2 balle calle crestalle curalle pedestalle gialle giracavalle jalle mballe palle pappaialle pialle pialle scialle spalle stalle taralle va -adde -allene ballene -alme bònalme calme calme li Palme ncalme Palme palme1 palme2 salme1 salme2 spalme -almene calmene spalmene -alpe Alpe palpe salpe -alpene palpene salpene -alve calve malve salve salve -alvene salvene -ambe ambe strambe abbambe nuttambule sunnambule strambe -ambene abbambene -ambule bambule -ame affame ame ame chiame dame esame falegname fame lame legname panurame rame recame recame reclame salame scame sfame vrame, ind pres 1a pl amame cammename jame ecc. -amme ammamme ammele assamme cammese catramme dramme gramme jamme mamme mammere samme prugramme pass rem 1a pl dei verbi in -à amamme, jucamme, ecc. -ammje cammje lammje (a la lammje) -ampe accampe allampallampe avvampe campe ciampe lampe rampe scampe sdellampe spampene stampe strampe tampere vampe zampere -ampene pampene -ampere tampere zampere -ampuche nciampuche -ampule scampule -ance France gance lance lance mance mancenare nfrance rance ranceche rancede rancete sgance uance -anceche ranceche -ancede rancede -anche ammanche arranche bande banche1 banche2 casciabbanche Castiéddefranche chianche fianche franche janche lanche manche1 manche2 mmanche panchete sanche sbanche semmanche sfianche sottabbanche stagnasanche

-ante -anchete panchete -ande ande bande brande dumande ghiande prupagande sandele sbande scandele sgandele spandeche -andeche spandeche -andre calandre -ane ’mmane acchiane afrecane alamane alluntane ammane anziane Ariane arteggiane attane Bastiane befane campane cane chiane1 chiane2 chiane3 crestiane cubbane culanzane cullane dameggiane dumane faggiane faitane fattammane fuggiane funtane Giuliane jaddinapatuane lane lavamane Leliane Li Mezzane Luciane luffiane luntane malecrestiane malucrestiane mammane manchelicane mane mangiapane mazzacane melanzane merecane messecane mezzane Milane mmane mpane mulegnane nane napuletane nchiane nchiane ngrane ntaliane nustrane nzanzane paisane palasciane pane parteggiane passamane pastrane patane patrèuardiane patuane peggiane persiane péscecane piane prufane prufane puiane Punziane pursiane puttane rane repane Rubbane rumane1 rumane2 rumane rusetane sacrastane sacrestane sane sane Savastiane sbrane scane scardalane scauzacane seceliane settemane sfracane sguaciane sottamane stane strane strudiane suprane suttane taliane tane taschèppane tembane tempane terrazzane trapane turriane ualane uardamane uardiane umane urtelane valane vammane Vastiane venezzuelane vulcane zampane ziane -anece anece -aneche maneche1 maneche2 -aneme aneme malaneme -anete anete zianete -anghe langhe ranghe sanghe sdanghe spranghe tanghe vanghe vanghe -anje Campanje geranje Germanje smanje stranje -anne addummanne allautanne ammufalanne anne Anne antanne appanne attaccapanne auanne avranne azzanne banne barbaggianne canne capanne cumanne cundanne cundanne danne danne datavanne fanne Giuanne hanne llautanne malanne manne mmufalanne nanne ninnananne nganne nganne ntanne panne1 panne2 raccumanne San Giuanne sanne Sant’Anne saranne sarranne scanne spanne spanne stanne1 stanne2 tanne tintenganne vanne vanne zanne -anneche appanneche -ante acquasante aiutante amante avante avante bracciante briante campesante cante cardesante chiante chiante ciaciamante criscesante cumandante cunfenante danante elefante giaiante 81


-arze Giuudìssante gnurante intante jalante lampante lefante malepenzante mancante mante mantece mercante mpiante mpiante mpressiunante mpurtante murtefecante musecante mutante nante ncante ncante nnante ntante nterlante ntrecante nuante nueziante ognèttante peccante pennante penzante pesante prencepiante pruucante quante quarante rampecante rappresentante Sabbetesante sacresante sacrusante sante scante scante seccante serrante sessante settante sgargiante spasemante spiretesante Spirete Sante tante1 tante2 tarantele tretecante uacante uante uttante vacante1 vacante2 vante vante -anze abbastanze ambulanze anze avanze crianze Custanze daddannanze daddònnanze damònnanze dananze dannanze daquannanze destanze fedanze gnuranze lagnanze lèdananze luntananze maggiuranze malacrianze mancanze manze mpurtanze nanze nnanze paranze patrunanze pennanze piatanze pjetanze pranze quannanze rumanze sanze scanze speranze stanze sustanze svelanze usanze vacanze velanze -ape ’ncape ape arrape cape1 cape2 cape3 cape capete crape dacape èrevedecrape lapede lapete malencape ncape ncrapene pape papere quancape rape rape rattacape recapete sape scapete scòrciacrape trapene -apene trapene -apere papere -apete capete lapete racapete scapete -apule japule Napule scapule scapule -appe ancappe cappe cappere cciappe chiappe grappe mappe ncappe pappece scappe scelappe sciarappe sparatrappe stappe strappe tappe uappe zappe zappe -appece pappece -appere cappere -appete ammappete -arce felarce marce1 marce2 sfelarce squarce squarce -arche arche barche marche Marche marche mbarche munarcheche parche sbarche -archeche munarcheche -archje marchje quarchje sarchje -arde azzarde azzarde begliarde Bernarde buggiarde busciarde carde Gelarde jarde larde liuparde Lunarde mallarde manzarde meliarde Narde retarde reuarde sarde scarde scarde taccialarde tarde tarde tiratarde trauarde uarde varde -ardje uardje -are acquare affare alluccatare amare are are assareche avare bare Bare begliettare benzenare calamare calecare cammenatare campanare capellare care1 care2 caudare cenciunare centenare 82

Pasquale Cacchio chiare Chiare ciucciare crapare cucchiare cucuzzare cullare cummare cumpare cumpare curdare denare elementare fameliare fare febbrare ferrare furnare gelatare Gennare jaddenare janare jumare La Pescare lluccatare llurgiare lupenare madunnare magare magliare malaffare mancenare mare1 mare2 marenare massare mbrellare megghiare meraculatare mpare mulenare munnezzare muntanare ncareche nciumpecatare negghjare nutare pagghiare pallunare panamare panare pare pare1 pare2 parepare patanare pumpunare purcare putiare quartare rammareche rare repare repare sangiuannare sapunare sarare sauzecchiare scarpare sculare scuteddare seggiare sellare separe spare1 spare2 spare sparece stagnare stare sulare tabbaccare talepenare talpenare tareche telare trappetare ualiatare Urzare vaccare vardare varrelare vasare vucculare zacquare zampugnare zanzare zucare -areche assareche careche careche ncareche sareche scareche -areve vareve -arfe chiarfe -arje allarje ariarje Ariarje arje1 arje2 benarje calandarje calevarje calvarje carje cuntrarje diarje fundiarje larje machenarje malarje Marje meliardarje meliunarje messiunarje necessarje prupjetarjere tardatarje resarje rusarje santuarje santuarje segretarje straurdenarje suletarje tafanarje urdenarje varje varje vetrenarje vucabbularje -arjene varjene -arghe letarghe targhe -arle Carle giarle parle scarlese sparle tarle tarle -arlene sparle tarle -arlese scarlese -arme arme arme Carmene marme nciarme nciarme Parme tarme -arne cacciacarne carne ncarne ncarne1 ncarne2 scarne scarne -arpe arpe carpe scarpe sciarpe -arpene carpene -arre barre caparre carre catarre chetarre ciavarre ncarre ngarre sbarre sbarre sciarre sgarre sgarre sparre tamarre varre varre -arruche abbarruche -arse cumparse scarse scumparse va -arze -arsje ntarsje ntarsje -arsjene ntarsjene -arte acquarte alaparte arte cacacarte carte daparte dequarte malarte Marte martere ncarte nfarte nquarte parte parte1 parte2 quarte1 quarte2 sarte scarte scarte sparte squarte -arze jarze marze parze scarze scumparze


Castelluccese -asce abbasce accapabbasce asce avasce capabbasce casce fasce nasce nascete nfasce pasce rancasce rasce renasce scasce scasce scatafasce scatasce sfasce vasce -asche acciaccafrasche allasche arrasche asche fiasche frasche lasche masche mascule mascure nasche nfrasche rasche rasche sfrasche vasche -ase accase base base Biase case1 case2 case3 cemase cerase ficcanase frase malevase malvase mbase nase pantaseme persuase putacase quase quasequase rase rasele raserase rattacase SanBiase SanTummase scase spase1 spase2 spaseme taurase trase travase vase1 vase2 vastase pass rem 3a prs s amase abbiase parlase ecc.v verbi in Ă

-asje Asje Papuasje gennasje -asme asme fantasme cataplasme -aspe raspe1 raspe2 raspe -asse alaspasse allaspasse ammasse ammasse asse1 asse2 attasse attrasse classe capeclasse cumpasse fracasse lasse masse masseme matasse ngrasse passe passe passele rasse rebbasse repasse salasse Satanasse scunquasse spasse surpasse tasse trapasse uardapasse vaiasse -assele passele -asseme -asseve ammassasseve attassasseve attrassasseve lassasseve passasseve -assje galassje passje -assue assue -aste accataste baste castete cataste elasteche maste mastece masteche mpaste mpaste numasteche paste plasteche raste scolapaste taste uaste uaste avaste abbaste pass rem 2a s dei verbo in -Ă amaste, abbiaste, passaste ecc. -astece mastece -asteche elasteche masteche numasteche plasteche -astje astje -astre bluastre camastre desastre fenucchiastre frateddastre fratellastre giuunastre greggiastre lastre mastre mentastre mpiastre nastre ncastre ncastre pelastre preutastre puddastre pullastre uagliunastre ulevastre zemastre -astrene ncastrene -ate abbajate abbate1 abbate2 addefrescate accalate acchiuppate Addulurate affamate allappate allupate annatate annate annate antequate apparate arraggiate assecurate assuate ate avvenazzate avvucate azzeccate azzemate bacate bacchettate ballate bastunate beccate buggiardate cacate cainate calmate cantate carrarmate cartellate casate ccettate ccettunate cecate cecu-

-ate late cegghiate cetrate chelacchiate chiacchjeriate chiamate chiantate ciampate ciuculate cresemate crianzate cucenate culate culurate cumenecate cumpanateche cumplecate cundannate cunfenate cunzacrate Cunzulate cupiate custate dannate danneggiate date Ddulurate delecate desegnate desenurate desgraziate desulate dettate ducate Dunate facciate fatiate fauciate fedanzate fegghiate ferriate fertunate fessate figghiate frate frateddastre fratellastre frecate frenate frescate frettate friate fruciate frustate fucelate fuchiate fumate furtunate garbate gelate giurate jabbate jate jatiate jelate jettate jucate juccate jurnate lampiate lardiate lauriate lecenziate levellate macenate malannate malannumenate malaparate malate malecavate malecriate maleducate malentenziunate maletrattate manate mangiate maniate maretate marmellate marteddate martellate matenate matunate mazzate mazziate mbasciate mbrellate mbrettate menate meraculate mercate mesate mesurate mmaculate Mmaculate mmasciate mmetate mparate mpestate mpettate ncapate ncerate Ncurnate ndiaulate nfranzesate nfurnate ngarrate nguaiate nnammurate nnatate nnestate ntaccate ntecepate nteressate nterlazzate ntestate ntrezzate ntrudate ntubbettate ntufate ntummacate ntunate numenate Nunziate nuttate nzaccate zacculiate nzalate nzapunate nzertate nzevate nzurate paccate palate1 palate2 paliate pallunate palpate pannechiate pantechiate paralezzate parate parentate parlate passate passiate pate patrunate peccate pecchiate pecunate pedalate pegnate pelate Pelate pennellate pensate penzate pesate pescate pesciate pescunate pettenate pezzate pezzecate piumbate Pòsta Murate prate prateche1 prateche2 preggiate prelebbate premiate prevate prucculate prufumate pubblecate pugnalate pulezzate pumate pusate puttanate quadrate quagghiate qualefecate quarchiate querelate quintalate raccumannate radiate ragghiate ramazzate rampate ranate ranenate rantellate rapate rasate rascate raschiate raspate rasteddate rataveddate rate1 rate2 rattelate rebbusciate rellate remate rempatriate rennejate repassate repezzate repusate resate reservate respettate resulate retardate reterate reulate rjellate rraggiate rubbusciate rucelate runfiate russate saggerate salate s. Dunate sbaceliate sbadate sbalestrate sbaliate sbandate sbaraccate sbiate sbraviate sbresciate sbuffate sburrate scacchiate scaffiate scalcagnate scalecagnate scalenate scamate scammesate scampagnate scampanate scampaniate scanate scapecerrate scapestrate scappate scappellate 83


-aveche scarecate scarpate scarpellate scarpuniate scarrubbate scarruzziate scarugnate scarusate scasate scasciate scatenate scattate scautate sceddate scenate scenceliate sceneriate schefate schembusselate sciacquariate scialate sciancate sciarriate sciupate sciaurate sciuurate scraugghiate scredetate screscentate scrianzate scriatate scriate scucchiate scucchjeliate scucciate1 scucciate2 scufanate scuffelate sculacchiate sculate scullate scumbenate scummegghiate scumpagnate scunfurtate scunquassate scuntantate scuntate scuntrate scunucchiate scunzate scunzulate scupate scupettate scuppeliate scuppettate scuppettiate scuraggiate scurciate scurdate scurnacchiate scurnate scurtecate scuscelate scustumate scutelate scutezzate scuttate scuzzate scuzzelate sdaiulate sdegnate sdellabbrate sdellampate sdellattate sdentate sderrenate sderrubbate sderrusciate sdradecate sduacate seccate secchjettate seggellate segnefecate semmenate sempateche sengate separate sequestrate serenate sestemate sfacchenate sfacciate sfacennate sfamate sfasciate sfastediate sfasulate sfatiate sfelate sferrate sfessiate sfetacate sfeziate sfiancate sfiatate sfiate sfrabbucate sfracanate sfracaniate sfraccate sfraceddate sfraffiate sfrattate sfreculate sfreculiate sfreggiate sfrenate sfrucuniate sfrunnate sfruntate sfrusciate sfruttate sfucate sfunnate sfurbeciate sfurceddate sfurnate sfurtunate sgajeddate sgaliate garbate sgarrate sgregnate sguacianate sguascianate sgubbate smarracciate smerdiate smucchiate spaccuttate spaddate spanceddate spancellate spaisate spalate spallate spalmate spampanate spanate spandecate spaparuttate sparagnate sparate sparpagghiate spassiate spate spatiate specate speculate speddate speducchiate spelate spelazzate spennate spenzarate speppiate pesate speseliate spetazzate spetetiate spettacchiate spezzate spezzecate spezzeliate spiate sprecchiate spretate spugghiate spuleciate spulepate spuntate spunzate spupulate spusate spustate sputacchiate sputate squacciate squacquariate squadrate squagghiate squecciate squelebbrate stacciunate staffelate stagghiate staggiunate stagnate stajeddate stajellate stampate starnutate state stemate stencenate stenerecchiate stentate stepate steracchiate sterate stezzechiate straccate stradecate strafucate stralunate strampalate strapazzate strappuliate stravesate straziate streculate stregghiate strepetiate stresciate strumbazzate stuccate studiate stuffate stuiate stunacate stunate sturcenate sturzeddate stuzzecate stuzzeniate sucate sudate sulacchiate suldate sunate supersate surchiate suttecate sve84

Pasquale Cacchio gnate sventurate svergugnate svetate svezzate svucculiate svugliate svulazzate taccarate taccariate tagghiate tarlate tartagghiate tate teddechiate tracchiate trapassate trapazzate trattate traviate trebbiate trencate tretecate truate truttate trutteliate truttiate tuccate tuffate tuzzate tuzzelate uadagnate ualiate uardate uate ucenate uliate undate urdenate urtate usate uschiate ustenate vaccenate vallate vampate vangate variate varrate vasate vate vaviate velate ventate ventelate vetriate veziate viateVije de la Palate vrazzate vulate vummate vummecate vuttate vvenazzate vvucate zappate zappuliate zengarate zurliate va prtc pass dei verbi in -à -ateche asiateche fanateche lunateche ntepateche nateche saiateche salvateche salevateche selvateche siateche -atele scatele, va imperativi encl dei verbi in -à amatele jucatele mangiatele ecc. -ateme frateme -atete fratete -atre glòriapatre patre mètrequatre sulatre teatre -atrete patrete -atte abbatte accatte acciavatte adatte allatte atte bruttafatte bruttufatte buatte cataratte chiatte cravatte cumbatte cummatte dafatte destratte fatte1 fatte2 fratte jatte latte magnattemalecummatte maletratte matte megnatte mignatte mònòpatte mpatte nfratte parapattèppatte patte piatte quatte1 quatte2 rebbatte recatte refatte retratte revatte sanapiatte sbatte scatte scatte1 scatte2 sdellatte sfatte sfratte strafòcajatte suatte uvatte tratte tratte vatte -attele catarattele dattele rattele mattele -atteme atteme -attene pattene -auce cauce1 cauce2 fauce fauce sfauce -aude maude scaude -aughere augure -aule aule arraule capetaule caule ciaraule ciaule diaule fraule ndiaule ntaule Paule raule sdraule taule tresaule -aunje Daunje -aure ghiaure jaure laure taure Maure -ause cause pause -aute aute1 aute2 capadaute caute cèrtaute jaute scaute -auze cauze fauze jauze scauze -auzene auzene -ave archetrave bave chiave chiaveche damòave have lave lave nave ncave nchiaveche recave sbave schiave trave uttave vave vave va ind imperf 3a s dei verbi in -à amave jucave mangiave ecc. -aveche chiaveche nchiaveche


Castelluccese -avene sbavene lavene ncavene, va ind imperf 3a s dei verbi in -à amavene jucavene mangia-

vene, ecc. -avje Jugheslavje travje -azje dazje desgrazje Gnazje grazje ngrazje razje Razje rengrazje sazje sazje spazje strazje strazje -azze ’mbrazze abbrazze abbrazze agghiazze allazze ammanazze ammazze arrazze azzeme bazzeche cappellazze cazze chiazze1 chiazze2 curteddazze duciazze facciazze fazze fetentazze jazze lampazze lazze lencazze mammazze matarazze mazze1 mazze2 mbarazze mbrazze megliazze mustazze nazze nazzeche ncazze nculazze nterlazze ntrallazze palazze panarazze peddazze pellazze perazze pesciazze petazze pupazze puttanazze ramazze ramazze razze refazze rusciazze sbarazze sbrazze scamazze scarajazze scazzeche sfrattavesazze spetazze sterrazze strapazze strapazze strumbazze svulazze taulazze tazze tenazze terrazze trapazze trapazze urrazze venazze vesazze vrazze vuciazze -azzeche bazzeche nazzeche scazzeche RIME IN -e -è è asecondechè Carmè chè dachè èmbè Gesè lè! lè lè!Luciè Mattè mbè Mechè Mudè Nunziatè Peppenè Raffaè Rè Ròsè Rusenè Savè Vecenzè -é accadé anzecché appartené avé bella fé’ cadé capé dacché duvé Gennarié giacché gudé lié’ mé ménemé! né! paré paté Peppenié! piacé poveratté ppartené pruvvedé puté ré recadé revedé rumané sapé scadé sé1 sé2 té tié tré uéh ulé valé Vecié vedé vulé zé! zézé! -èbbete èbbete dèbbete ndèbbete -ébbete sébbete diébbete ndiébbete -èbbje presèbbje -ébbje trébbje -èbbre lèbbre -ébbule débbule ndiébbete -écce frécce Lécce mécce sedetécce vrécce -ècche bècche bècche pècche sciabbècche -écche azzécche lécche piécche sécche1 sécche2 stécche zecche -ècchese tècchese -ècchje arrepècchje catapècchje sprècchje sprècchje vècchje -écchje apparécchje arrepiécchje aurécchje còlaculécchje crucécchje, culécchje cuppulécchje curnécchje faucécchje fetécchje furbecécchje machenécchje maistrécchje menelécchje nfernécchje nucécchje nucellécchje nuulécchje paraurécchje parécchje pedarulécchje peddéc-

-èdde chje pellécchje petetécchje ranugnelécchje repécchje scatelécchje sciuscécchje sdraulécchje seggiulécchje serpugnelécchje spriécchje stenerécchje strettelécchje tagghiulécchje tussécchje urécchje viécchje votaurécchje vucécchje zucchulécchje -ècchjene arrepècchjene sprècchjene -èce Grèce -éce diéce Griéce mméce mpéce nvéce péce -écene murrécene récene trécene -écepe partécepe -écere cécere -ècete rècete -écete lécete riécete sécete sullécete -èche bebbliutèche cèche cefèche èche frèche frèche sfrèche sprèche sprèche -éche ciéche friéche séche séche sfriéche spriéche téche -échene riéchene -échete féchete -ècule sècule sèculèssècule sfrècule -écule frécule perchjepécule -ècure pècure -ède cède cuncède cuncède erède pède rède schède succède -éde ciéde créde cunciéde malaféde ntravéde piéde véde -èdeche dèdeche mèdeche prèdeche prèdeche -édeche miédeche miédeche priédeche védeche -èdere èdere -édere fédere nédere -èdete mèdete scrèdete -édete miédete scriédete -èdde accurtèdde arialèdde assecèdde austenèdde bèdde bunarèdde cacarèdde calandrèdde cammenatèdde cammesèdde campanèdde cancèdde capuzzèdde caramèdde caraunèdde cartecèdde carusèdde casarèdde caudarèdde ceppetèdde cerasèdde chianchèdde chianèdde chiantecèdde ciancianèdde ciavarrèdde, ciucciarèdde ciuttarèdde cettulèdde ciautèdde criaturèdde cuccetèdde cucchiarèdde curnecèdde cusarèdde facciuzèdde jallenèdde jattarèdde jummèdde laianèdde lazzarèdde lemuncèdde lumencèdde lupenèdde macchjecèdde magliecèdde manuzzèdde mariuncèdde martèdde massarièdde massariulèdde matunèdde mennecèdde Mmaculatèdde munacèdde muparèdde urtecèdde ncalevacèdde ngalevacèdde nzalatèdde pacciarèdde paisanèdde pampanèdde pannechèdde partecèdde partetèdde parziuncèdde pasturèdde patanèdde pazziarèdde pecurèdde pèdde penziuncèdde pepparèdde pernacchièdde pesciarèdde pesciarèdde petarulèdde 85


-éje pisciaunnèdde prechenchèdde pucenèdde puddastrèdde puletèdde pumpecèdde puparèdde pupecèdde purcèdde purtecèdde purtèdde puttanèdde puurèdde racanèdde rastèdde recchjetèdde renenèdde resatèdde rialèdde ruscetèdde rusecarèdde rusetanèdde ruspecèdde rutèdde sacchettèdde santarèdde saputèdde sardèdde scanatèdde scarpecèdde scartapèdde scegnarèdde sciarpetèdde scumarèdde scurdarèdde sdaièdde seggetèdde settemanèdde sfracèdde sfurcèdde sgajèdde spancèdde spèdde squarcèdde stagnarulèdde staièdde stampèdde sturzèdde sudatèdde tenèdde tièdde tremarèdde treppecèdde unnèdde urecchjecèdde ustenèdde vaccarèdde vainèdde vecchiarèdde vedèdde vegnecèdde verzurèdde vesazzèdde vetecèdde vezzetèdde vucchecèdde vuttecèdde zanèdde zappetèdde zencarèdde zucarèdde zuculèdde -édde accurtiédde cannédde areluciédde artéddeche auciédde bancariédde bunariédde cacchiariédde cacchjetiédde cacciuniédde campaniédde canciédde canciédde annédde cappiédde cardariédde carrafuniédde cartiédde carusiédde castiédde cateniédde catrecciédde audiédde cecatiédde centrédde cerviédde cestiédde checuzziédde chiachiédde chiappetiédde chiuppeciédde chiuuddecariédde ceceniédde ciavarriédde, ciuccariédde ciuttariédde cucchiariédde cucchjetiédde cucuzziédde cuntariédde curneciédde curpeciédde urtiédde cusceniédde ddefrédde descheciédde facciuzziédde faffariédde farnariédde fascetiédde fattariédde favédde ferraciédde fetachiédde fetentiédde fiédde fiureciédde fratiédde frédde frescariédde friariédde funtaniédde furchiariédde giubbettiédde giuunuttiédde jaddeciédde janciédde jattariédde lauriédde lazzariédde lenzuliédde letteciédde lupariédde maccaturiédde maceniédde mariunciédde martiédde melédde muleniédde munaciédde munteciédde muntuniédde murteciédde muscatiédde muscelédde mustazziédde ncappauciédde nennédde nucédde pacchetiédde pacciariédde pagghiariédde paisaniédde paisiédde panariédde panneciédde parrédde partetiédde passariédde pasturiédde pazziariédde pecciuniédde pegnariédde pelatiédde peluzziédde penniédde pescetiédde Pesciariédde pesciariédde pesciaturiédde petazziédde petetiédde petezziédde pezzecatiédde pezzetiédde pezzuchiédde piatteciédde piattiédde prechenchiédde presuttiédde pucariédde puceniédde puletiédde punteciédde puntédde pupatiédde pupazziédde pupeciédde purciédde puriédde purteciédde pusteciédde puuriédde puuriédde puuriédde quarteciédde quédde rafa86

Pasquale Cacchio niédde raffrédde rastiédde rastiédde rastriédde ratavédde rataviédde repaniédde Rucchetiédde ruscetiédde rusecariédde rusetaniédde ruspeciédde russulédde sacchetiédde sanapurciédde sanchetiédde sanghetiédde santariédde saputiédde scarpiédde scartapiédde scaudatiédde scazzamariédde scazzusiédde scédde scegnariédde sceremenchédde sciulariédde scurdariédde secchjetiédde ecchjettiédde seggelédde serpugnelédde setacciédde sfraciédde sfraciédde sfrédde sfurciédde gajédde spezzatiédde spiédde sprédde spurtiédde stagnariédde stancariédde stuppiédde sturniédde sturziédde stuzzariédde sunariédde taccariédde tamburriédde tauleniédde tauliédde teniédde tubbettiédde tumpagniédde turceniédde uagliunciédde uagliuniédde ucchjeciédde uciédde uciédde urteciédde vasciédde Vatenciédde vecchiariédde vegnarèdde venchjetiédde veniédde venteciédde vestetiédde vetiédde vucchédde zancaniédde zappetiédde zappiédde zeculédde zencariédde zulefariédde -édue védue -ègge alaménepègge chiùppègge cullègge lègge pègge pèggepeppègge prutègge sacrelègge scalefasègge sègge sfrègge -égge aggégge dannégge gallégge légge liégge liégge manégge nulégge nulégge parchégge parchégge passégge passégge prutiégge puntégge sfriégge sparégge -ègghje mègghje -égghje arrégghje arriégghje arruncégghje assemégghje cégghje cégghje ruspégghje scégghje strégghje strégghje tégghje vrégghje -éghe séghe séghe -éghete féghete -églie svéglie1 svéglie2 véglie vréglie -égne asségne ceppégne cuntégne cunvégne cunzégne dégne dégne deségne deségne fességne levrégne lucégne lucégnele marzégne mpégne mpégne ngégne ngégne ngrefégne nzardégne nzégne paccégne quartégne ramégne rattégne retégne ruscégne Sardégne saturnégne scialepégne sciapetégne sdégne ségne spégne stubbetégne trambégne vedégne vendégne vennégne -èh eh mbèh mèh mmèh -èje babbèje brèje cebullèje cungrèje èbbrèje frèje giudèje maiazzèje marèje Mattèje megghièje mèje musèje nèje nèje Nuèje nuèje pegmèje piagnestèje prèje presupupèje Pumpèje Rumèje Sante Mattèje sèje surrèje -éje abbucculéje acciacchettéje acciappuléje ammafaréje ammattuppeléje annutechéje appappuléje arrezzeléje cacagghiéje caccéje


Castelluccese campéje capuzzéje carréje caseréje cennéje chiacchiaréje chiéje chiuuddechéje chjéje créje curréje ddecréje fermeculéje fesséje festéje freschéje frucéje fruscéje fuchéje furtechéje giudiéj ejanchéje jastéje jatéje jucculéje lacreméje lampéje lappéje léje lengheréje lucechéje manéje marzéje matréje mazzéje mbréje megghjechéje miéje mpréje muntuéje murmuréje musechéje musséje muzzechéje natechéje nazzechéje ncacchiaréje ncurparéje Ndréje ngrefeléje niéje niéje Ntréje nturcenéje nturnéje nzacculéje paléje pantechéje paparéje passéje pattéje pazzéje pestéje prencepéje priéje prucculéje pruffedéje pumpéje pungechéje puntéje putéje puttanéje quacquaréje raschéje recréje rugnuléje runféje ruteléje ruzzeléje sbaceléje sbaléje sbravéje sbucculéje scafféje scagneléje scampanéje scampuléje scappéje scarpunéje scarruzzéje scenceléje sceneréje scermenéje sciacquaréje scialepéje sciarréje sciuppechéje scucchjeléje scuppeléje scuppettéje scurdéje sdréje sfastedéje sfesséje sfracanéje sfrafféje sfreculéje sfrucunéje sgaléje sgambettéje smanéje smerdéje smucchéje spaccaréje spaccunéje spanzenéje spasséje spatéje speppéje speseléje spetetéje spezzeléje spulecéje squacquaréje stezzechéje strappuléje strepetéje stucchéje sturcenéje stuzzenéje svucculéje taccaréje teddechéje tracchéje trambéje travéje truttéje trutteléje uléje uschéje vattéje vavéje venteléje verdechéje zappuléje zechetéje zucculéje zumpettéje zuppechéje zurléje -élce félce -èle camèle Carmèle crudèle fèle gèle gèle Mechèle mèle mescèle querèle querèle Rachèle Raffaèle revèle Sammechèle uangèle vangèle -éle cannéle ciéle méle nciéle ntéle ntiéle queriéle ragnatéle reviéle statéle téle trapéle unéle véle véle venéle vòtaciéle statéle -èleche èleche -èlene Èlene -életre schéletre -èlle appèlle arrèlle bancarèlle barrèlle bèlle brèdèlle calandrèlle Carmenèlle cappèlle carrabbèlle cartèlle Caterenèlle Cèlle ciaudèlle ciaramèlle duèlle fèlle flaggèlle frenguèlle fuggianèlle furmèlle garganèlle gemèlle jèlle levèlle macèlle mantèlle manuèlle martèlle mascèlle mbrèlle mudèlle murtatèlle muzzarèlle Ncurnatèlle nduenèlle nemèlle ngiurgèlle nterpèlle Nunziatèlle paggèlle palumbèlle papagnèlle pèlle pennèlle Peppenèlle Ponte de Cèlle pòrtambrèlle Pulecenèlle puntèlle quadrèlle rebbèlle rièlle Rusenèlle Sabbèlle scancèlle scappèlle scarpèlle segnurenèlle sèlle snèlle spèlle squarcèlle staièl-

-éne le tabbèlle tarantèlle Tresèlle Tucciarèlle Vecenzèlle vedecèlle Vetecèlle Vetresciélle zetèlle va -èdde,

-élle arriélle Carmeniélle nucélle Peppeniélle Tucciariélle Vecenziélle Vetresciélle, va -édde -élte svélte -èmbre decèmbre settèmbre nuèmbre -ème crème estrème prème prème prubblème pulèmeche rème scème sestème sestème sprème trème -éme ansiéme anziéme chiéme cresantéme jastéme jastéme nchiéme nziéme priéme réme réme scéme scéme sestiéme spriéme triéme -èmene prèmene sestèmene sprèmene trèmene -émene jastémene rémene scémene -èmje accadèmje prèmje prèmje -émje priémje -èmjene prèmjene -èmme Èmme lèmme -émme avémme démme facémme fusémme jémme lémmete putémme rémmece sémmene stémme stémme ulémme vulémme pass rem 1a pl verbi in -ē, -ĕ -ì vedémme partémme durmémme ecc. -émmele sémmele -émmene bèllafémmene fémmene malafémmene sémmene sémmene sciupafémmene -émmete lémmete -èmpe dasèmpe pessèmpe sèmpe sèmpesèmpe -émpe maletiémpe spassatiémpe témpe tiémpe -èmpje esèmpje tèmpje -émplece sémplece -ènce trènce -énce cénce spénce sténce strénce vénce -éncete revéncete véncete -énche lénche malalénche nzénche prechénche sénche sénche serénche -énchene nzénchene sénchene -énchje dénchje -énchjene dénchjene -ènde aggènde depènde merènde pretènde vèndeche -énde depiénde ténde -èndeche viéndeche -ène appartène ène Flumène mantène mènele tène trattène vène -éne alméne amaréne ammalapéne appartiéne appéne aréne arreméne cancréne caténe chiéne cunviéne deméne fiéne fréne fréne léne malapéne mantiéne maréne méne méne mmalapéne mpéne ncaténe ncéne niéntedeméne ntrattiéne péne rasseréne réne téne schéne seréne tiéne tiénere trattiéne tréne uléne vaèviéne veléne véne viéne 87


-èrdene -énece énece -ène mantènene tènene trattènene vènene ecc. va composti di tené -èneche arsèneche -éneche duméneche -énene rénene -ènere Vènere -énere jénere pedecénere traénere -énge custrénge restrénge spénge sténge strénge ténge -ènghe appartènghe dènghe mantènghe ntrattènghe tènghe trattènghe vènghe -ènje aggènje debbelluggènje deggènje gènje -ènne alambrènne ammènne appènne arrènne avènne calènne defènne dènne èssènne facènne jènne mbrènne mpènne ncènne ntènne pènne putènnerènne scuprènnespènne stènne uffènne ulènnevulènne va ger pres di tutti i verbi -énne appiénne arriénne cénne defiénne ménne mpiénne nénne nténne ntiénne peccenénne pénne piénne rénne revénne riénne scénne sénne spénne spiénne stiénne uffiénne vénne zénne -ènse pènse sènse -ènsene pensene va -ènze -énse siénse va -énze -ènte abbiènte accemènte accuntènte addurènte affuchènte apparènte appartamènte assènte attènte avèramènte bastemènte bullènte cemènte certamènte crescènte cummènte cummènte cuntènte cuntènte cunzènte currènte cutelènte dènte devènte deversamènte devertènte èlemènte fenemènte fetènte finalmènte gènte jummènte lamènte lamènte lènte lucènte malamènte mènte1 mènte2 mmènte mparènte mpertenènte mumènte munumènte muumènte muvemènte ncuraggiamènte nsentemènte nteleggènte ntummachènte nulènte parènte parlamènte patemènte pavemènte pedemènte pènte pezzènte preputènte presedènte presènte presènte presentemènte punènte pungechènte puzzulènte raggiunamènte rallènte rappresènte raspuliènte resènte resentemènte revestemènte sacramènte scadènte sciulènte screscènte scuntènte scuntènte semènte sènte sentemènte serpènte sfrechènte sfuttènte stafuttènte stènte strumènte tagghiènte talènte tènte testamènte trademènte tremènte tremènte trènte tuortamènte uarnemènte ulènte ullènte vèramènte vestemènte vuddènte vulènte vullènte -énte accemiénte accuntiénte allabbiénte anniénte appariénte appartamiénte argiénte assiénte attiénte attiénte Beneviénte buonanniénte chenniénte chenuniénte ciénte contravviénte cuciénte cuntiénte cusciénte cuteliénte deviénte diénte fenemiénte fetiénte geramiénte lamiénte lamiénte liénte llabbiénte mpariénte muve88

Pasquale Cacchio miénte ncusciénte niénte òtteciénte paciénte paraviénte pariénte patemiénte pavemiénte paziénte pedemiénte penniénte pessènzaniénte pezziénte piénte presiénte quatteciénte ralliénte rappresiénte raspuliénte remiénte revestemiénte ròtelaviénte sacramiénte santaniénte saramiénte sciénte sciuliénte scresciénte cuntiénte scuntiénte sèjeciénte semiénte sentemiénte sètteciénte sfuttiénte siénte sottaviénte spénte stiénte strafuttiénte strénte1 strénte2 strumiénte svenemiénte sviéntele ténte tiénte trademiénte trattamiénte treciénte tremiénte uarnemiénte vantamiénte vestemiénte viénte -énteche sciénteche -èntele vèntele sventele -éntele viéntele sviéntele -èntre mèntre svèntre vèntre -éntre céntre céntre cièntre svièntre -ènze affènze apparènze arrènze credènze crescènze cumpedènze cumpènze Ènze fènze fènze lènze Lurènze maledecènze ncènze ndulgènze penetènze pènze pènze perdènze presènze pruudènze pruvedènze recumpènze Rènze rènze rènzerènze scemènze sèchenaènze sentènze sènze1 sènze2 sunnalènze Vecènze -ènze affiénze agghjepaciénze arriénze audiénze cumpiénze fiénze Lauriénze nciénze paciénze piénze recumpiénze santapaciénze sciénze siénze speriénze udiénze Veciénze -ènzje cunfedènzje lecènzje lecènzje ncènzje selènzje sentènzje sentènzje -énzje audiénzje leciénzje nciénzje sentiénzje udiénzje -èpe crèpe crèpe strèpete -épe criépe pépe striépete tiépede -épede tiépede -èpete strèpete -épete striépete -èpje presèpje -èppe Gesèppe Pèppe San Gesèppe Sèppe zepèppe -éppe cataléppe céppe ncéppe nzéppe zéppe -éppete tréppete véppete -éppje séppje -èrbe supèrbe acèrbe vèrbe -érce lérce -èrchje cecèrchje chjechièrchje scupèrchje sèrchje supèrchje -érchje acchiérchje cupiérchje cuviérchje scupiérchje supiérchje suviérchje -èrchjere cérchjere chiérchjere -èrde mèrde mmèrde pèrde pèrdete spèrde -érde acquavérde piérde spiérde vérde -èrdene uèrdene


Castelluccese -ère acquasantère addavère cafettère cantenère capère carrère culère cuppère curère custère dencarrère ère ère èreme èreme èrene èreve èreve filabbustère frustère galère lettère lluère Lucère manère mantère matenère meserère mestère mugghière mugghièreme mugghièrete mulattère ncarrère nevère ngalère ntère Nucère nzalatère pagghière parentère pecciunère petrère Petrère premère pustère ramère saittère sajettère scafarère sciaffère sencère sfère spaddère spallère sparachère spère stagnère tabbacchère trainère trajenère uère vère vérghe zère -ére ajére llatrasére allautriére andeniére bandiére barbiére becchiére bedepumbedepére bònasére cannuttiére canteniére cantiére cavaliére cére chianchiére dérene duére fiére filabbustiére frustiére furastiére jaliére jammiére jére malepenziére mateniére mestiére muschiére ncenziére nfermiére ngegnére ntiére parentére parére pensiére penziére pére piacére preggiuniére prejére premavére pudére pumpiére purtiére pustiére putére puttaniére quartiére raggiuniére renghiére Sanzeviére sciavaliére sére siére spiére stasére stiére straniére teretére tuppetèttére uantiére uére varviére vesiére zanniére zuppiére -èree aèree -èreche Amèreche Mèreche sciammèreche -èrete mèrete mèrete -érene jérene fusérene facérene putérene stérene ecc. -éreve niéreve -èrghe albèrghe -érghe vérghe -èrje artèrje cretèrje matèrje mesèrje putefèrje rallèrje Savèrje sèrje tempèrje utepèrje -èrme casèrme èrme Palèrme vèrme -érme férme férme jérmete viérme -èrmene cèrmene -èrmete jèrmete -èrne cavèrne cèrne èrne etèrne fratèrne guuèrne guuèrne infèrne lantèrne lucèrne massemètèrne matèrne mudèrne nfèrne nsèculemmatérne patèrne Patratèrne quadèrne quatèrne rèqujematèrne svèrne tavèrne tèrne -érne avérne ciérne dérne facérne fusérne guiérne jérne piérne putérne sviérne viérne vulérne -èrneme jérneme -èrnete jérnete -èrpe sèrpe, stérpe -èrre attèrre fèrre ntèrre ntèrreghe pizzantèrre sèrre sfèrre sottatèrre spèrre stèrre tèrratèrre tèrre uèrre1 uèrre2 -érre attiérre ciérre fiérre fiérre ntiérre ntiérreghe sfiérre stiérre tòzzelaciérre

-ésse -èrse detravèrse devèrse travèrse unevèrse vèrse -érse deviérse viérse -èrte avvèrte cèrte1 cèrte2 cuncèrte cupèrte desèrte devèrte ntrapèrte nzèrte nzèrte pèrteche Robbèrte sciuèrte scupèrte sèrte spèrte suffèrte uffèrte -érte alérte apiérte cacalérte ciérte cunciérte cupiérte desiérte deviérte érte fètalérte ntrapiérte nziérte scunciérte scupiérte spiérte uffiérte voccapiérte -èrve cèrve cunsèrve cunsèrve cunzèrve cunzèrve èrvete nèrve resèrve resèrve sèrve sèrve -érve ciérve siérve siérve tiraniérve -èrze alammèrze cèrze mmèrze panepèrze pèrze spèrze stèrze tèrze -érze schérze schérze stiérze tiérze -èsce deprèsce èsce èscene mèsce prèsce rejèsce rièsce -ésce crésce jésce miésce pésce rejésce rencrésce réscene riésce -ésche ésche frésche manésche mullésche pésche pésche recésche saracenésche vattelappésche ventrésche verdésche véscheue -èse Gèse Terèse Trèse -ése abbruzzése allassacrése appése arianése arnése assacrése avése bessenése bompése bruzzése calabbrése castedduzzése castelluccése cellése chiése defése de pése descése dése dufése fusése garganése genuése giargianése Gnése jése llassacrése maése manfreduniése marchése marenése mése mpése mprése muntautése nglése paése palése pése1 pése2 pése pjemuntése prése pretése pugghiése pugliése putése représe rése rianése sanzeverése scése spése stése uffése urzarése utrenése veccarése vulése pass remoto3° prs sing v in -ēre -ĕre e -ire stése facése venése trasése ecc. -èsede prèsede -ésele pésele -èseme mellèseme quarantèseme quenecèseme tredecèseme unecèseme ventèseme -éseme créseme créseme quaréseme ncantéseme -èsse cunfèsse èsse èssere jèsse malèssere nterèsse nterèsse pèsseme prèsse prèsse prucèsse prufèsse pussèsse reflèsse -ésse appriésse badésse chiacchiarésse cumprumésse cunciésse cunfiésse désse ésse gésse lefantésse liunésse matrebbadésse mésse ngésse ngiésse pecquésse pennellésse permésse pettenésse prencepésse presedentésse priésse pruciésse pruciésse prufessurésse prufiésse prumésse ussésse quésse scummésse stésse stésse succiésse v cond pres e cong imprf v in -ēre 89


-ève -ĕre e -ire starrésse stésse faciarrésse facésse ve-

narrésse venésse trasarrésse trasésse jarrésse jésse ecc. -èsseme pèsseme -èste annèste arrèste assèste Ernèste fèste gèste lèste manefèste mpèste mprèste Mudèste mulèste nnèste nnèste ntèste pèste rèste sèste travèste unèste vèste vèste -éste anniéste arriéste assiéste avésteve créste fiéste liéste manefiéste mpiéste mpriéste mpriéste muliéste nfriésteche nniéste nstiéste priéste quéste quéste riéste riéste siéste1 siéste2 Viéste viéste traviéste -èsteche frèsteche nfrèsteche -ésteve pass rem 2a pl v in -ēre -ĕre e -ire leggésteve, fusésteve, putésteve, stésteve, partésteve, jésteve ecc. -èstre addèstre ammenèstre balèstre canèstre capèstre dèstre fenèstre jenèstre menèstre menèstre semèstre sequèstre sequèstre sfenèstre -éstre addiéstre ammeniéstre maéstre meniéstre sfeniéstre -ète accuiète addrète alappète alfabbète allappète arrète cenète chète cuiète cumète cupète dadrète diabbète ddrète drète fète fète La Prète manzuète marciapète mète nalfabbète ncuiète pète piète prète prufète puète quiète repète rète seppontapète sète spaccaprète -éte abbéte accuiéte allappiéte ceniéte créte fiéte fiéte fruttéte jéte méte miéte ncuiéte pianéte repiéte réte séte siéte ulevéte vegnéte -èteche erèteche rèteche -éteche féteche -étele sétele papétele fracétele -étene rétene étere détere nétere trappétere -étete pétete -éteve déteve stéteve -ètre Cronavètre mètre -étre Piétre San Piétre Sante Piétrepulétre scartavétre vétre -ètte accètte accètte affètte arresètte aspètte assètte assuggètte bacchètte banchètte barzellètte basètte bavètte bececlètte begliètte braccètte bucalètte buffètte bullètte burètte bursètte canzunètte carrafunètte casunètte cauzètte cecchètte chiavètte chiuètte chjerchiètte chjerechètte crapètte crucètte cufanètte culennètte cullètte culnètte Cincètte cuperchiètte curnètte cuscenètte cuzzètte decessètte deciassètte defètte derempètte deschètte dètte dialètte enzètte faccettunètte fazzulètte ferrètte figghiulètte fiurètte freschètte frucètte fugliètte furchètte gavètte giacchètte giuenètte giurnalètte giuunètte jalètte 90

Pasquale Cacchio jammalètte jètte lamètte lanètte lazzètte lebbrètte lezzètte Luciètte macchiètte machenètte maglètte malaccètte Maliètte manètte mariunètte massètte Maumètte mbellètte merlètte mezzètte mpupètte mullètte murètte muttètte ncenètte ndialètte nfètte ntellètte ntubbètte Ntunètte Ntuniètten sètte nsètte nzètte pacchètte paggenètte palètte panètte pannètte pastètte pecchètte pètte pèttene pèttene precètte pruggètte pruggètte pruspètte prutètte pugnètte pulepètte pulpètte pumètte pumpètte puzzètte quadrètte quartètte recètte recètte reciètte reciétte rempètte respètte respiétte rètte Rosètte rubbenètte rucchètte rucchiètte russètte Sabbètte sacarètte sacchètte salviètte sanguètte Santa Cuncètte sapunètte scalètte scarpètte scazzètte sciarpètte scupètte secchiètte sechètte segarètte sètte sgambètte spaghètte spagnulètte spètte staffètte stevalètte suggètte sulètte sunètte suspètte suspètte taulètte terzètte trèssètte trumpètte tubbètte urganètte vaschètte vasètte velètte vellètte vintisètte viulètte vrachètte vursètte vurzètte vuschètte -étte acciétte ammétte arreciétte arresiétte aspiétte assiétte assuggiétte benedétte crapiétte cumfiétte cumpiétte cunciétte custrétte cuzziétte defiétte despiétte fugliéttefusiétte geraliétte liétte maledétte mbelliétte mbrétte métte mpiétte mpupiétte nétte nétte nfiétte ntrumétte ntubbiétte nziétte parapiétte pecchiétte permétte piétte piétte piéttene pruggiétte pruggiétte prumétte pruspiétte reciétte remétte respiétte saétte scalefaliétte scatelétte schiétte scummétte scupiétte secchiétte strétte suggiétte suspiétte va pass rem 1a s v in -ēre -ĕre e -ire asciétte aviétte diétte faciétte jétte partiétte putiétte stiétte vuliétte leggiétte screviétte ecc. -ètteme sètteme -èttere èttere nèttere -éttele cacastréttele péttele stréttele -éttere léttere -éuce séuce La Séuce -èude Fèude -èule prèule -éule aggéule culpéule duréule fauréule maléule ncantéule piacéule raggiunéule réule réule scòppapriéule serveziéule sfauréule suciéule téule zeréule -èurle fèurle -èute arceprèute prèute -éute priéute -èuze mèuze -éuze ciéuze -ève allève frève léve lève recève


Castelluccese -éve évene acquanéve alliéve avéve avévene avévete béve liéve néve nzapéve reciéve sulliéve véve imprf ind 1a 3a s v in -ēre -ĕre e -ire déve jéve partéve leggéve screvéve durméve putévete ecc. -évene vévene imprf ind 3a pl v in -ēre -ĕre e -ire dévene jévene leggévene putévene ecc. -évete imprf ind 2a pl v in -ēre -ĕre e -ire jévete partévete leggévete screvévete vulévete ecc. -èzze apprèzze ciéntepèzze desprèzze fèzze gèzze pèzze prèzze repèzze smèzze spèzze -ézze accapézze accarézze accariézze allegrézze altézze appriézze attrézze attrézze battézze bellézze capézze carézze chiarézze cuntantézze debbulézze despriézze fenézze franchézze frézze gentelézze giuunézze grézze grussézze lariézze lentézze luciantézze lunghézze munnézze ntrézze pesantézze piézze prudézze pruntézze raccapézze recchézze repiézze rézze sapuretézze scapézze schefézze scustumatézze securézze sfatiatézze smiézze spenzeratézze spiézze spiézze stracchézze stranézze trézze svézze sviézze vattézze vecchiézze vézze RIME IN -i -i’ Alberi’ Chiari’ Dumi’ Franci’ Gennari’ Giacchi’ Giacumi’ Giuanni’ i’ isce i’ lavi’ Leti’ li vi’ Luci’ Lucjetti’ Lui’ Luuggi’ luvi’ Mari’ Mecheli’ Mimi’ Mudesti’ Neculi’ Nardi’ Ntuni’ Nunziati’ Nuri’ Pascali’ Peppi’ Sandri’ Toni’ -ì abbalì abbellì abbrachì abbrustulì accanì accevì acchiarì acchiarìaccuddì accullì accussì addulecì aggì allaccanì alleccardì alleggerì ammalì ammannì ammanzì ammattì ammuffì ammupì annammarì annervusì annuurì appesantì appezzentì appiattì arrecchì arrezzenì arruscì ascì avvacantì avverdenì azzarì benedì capì ccelì cchiarì ccussì chiarì chicchirichì cumparì cumpiatì cuncepì cunvenì cuprì ddddulecì ddulecì deggerì deperì durmì èsaurì fallì faurì ferì funì giallenì giuudì gnòrsì lunnedì maledì martedì mbambalì mbastardì mbestialì menì merculedì mmacantì mmalì mmannì mmanzì mmeserì mpaccì mpaurì mpenzjerì mpjetusì mprattechì mpulianì mpuurì mpuzzenì muìne murì muscemuscì nacedì ncaddì ncallì ncancrenì ncancrenì ncapunì ncecalì ncenedì ncenerì ncrudelì ncuriusì ndebbulì ndespettì ndulecì netrì nfrestechì ngannarì ngelusì ngentelì ngiallenì ngiallì nnammarì nnervusì nnuurì ntenerì ntesechì ntestardì ntrapì ntuntì nvacantì nveperì nverdenì nzapurì nzurdì patì

-iche pattuì pentì preferì prevenì prujebbì rancedì rapì referì refiurì refunì rembambì renvenì rruzzenì saurì sbacelì sbalurdì scarì scattevì scemunì schiarì schiarì scì screstianì sculerì sculurì scumparì scuprì scurì sdellecanì sfenì sfiurì sparì spedì struddelì struddulì stubbedì sturdì suffrì svacantì svenì tradì trasì uarì uarnì uffrì uì urcì vacantì valaddì venerdì venì vernedì vvacantì vverdenì zizì -ibbele mpussibbele pussibbele nvesibbele vesibbele -ibbule descibbule -ibbere libbere -ibbete sibbete -ibbje bibbje fibbje -ibbre libbre -icce capricce Cicce mpellicce mpicce mpicce pasticce pasticce prematicce ricce sedeticce sicce spicce squicce squicce sudaticce uicce vicce vricce -iccele spiccele -icche ammicche azzicche cacasicche cricche1 cricche2 ficche lammicche licche licche mpicche ncricche ricche scelicche scicche sicche sicche straricche -icchere Dufése de Vicchere Laje de Vicchere Mmèrze de Vicchere Vicchere -icchete nzicchete -icchje apparicchje arulicchje cappellicchje Carnualicchje cuppulicchje curlicchje curnicchje diaulicchje fasulicchje jaddicchje jallicchje lanticchje lenticchje magghiucculicchje maistricchje menelicchje muzzechicchje naticchje nfernicchje nicchje nutechicchje paricchje1 paricchje2 pempeduricchje pennellicchje peparulicchje pescelicchje petarulicchje peteticchje pezzuchicchje picchje preuticchje pruuticchje puchicchje pucicchje rasulicchje sauzicchje scatelicchje sicchje sperulicchje stenericchje strunzulicchje ticchje trucculicchje veticchje -iccule nemmiccule piccule -ice ainice alice cecatrice curnice defficele dice fatiatrice felice Felice inice janice levatrice macenatrice maledice matrice mperatrice mpice munte Felice nemice ntentetrice peccatrice pettrice prutettrice salvatrice scultrice semmenatrice sparagnatrice speculatrice sunatrice tradetrice valice vernice Viatrice -icene cicene murricene ricene -icepe nticepe particepe -icere cicere -iche Alberiche amiche antiche benediche diche Duìche Erriche Federiche furmiche miche muddiche mulliche nemiche numiche pezziche piche siche sichere spiche spiche urdiche usciche 91


-ijene -icje arteficje beneficje dentefricje maleficje pasteficje sacreficje ufficje -icule agricule articule arzicule cicule fricule mbricule meddicule perchjepicule pericule redicule sfricule spicule stricule trecicule -icure ficure -idde cannidde capidde cardidde ddefridde detidde diaulidde fasulidde Fridde fridde furcidde fusidde mulidde muschidde mutidde pesidde petetidde pezzechidde piattidde pontedeluFridde prestulidde puntidde quidde raffridde ridde russulidde ruulidde scazzidde sceremenchidde scupidde scupulidde sfridde sfridde spezzidde struidde taulidde zappidde -iddeche tiddeche -ide accide ccide cride decide fide guide nide ntravide ride sfide sfide sidece tridece uide stravide vide -idje fastidje mmidje nsidje nvidje nzidje remidje -idue ndevidue vidue -ife fife schife schife -ifeche magnifeche pacifeche qualifeche qualifeche murtifeche sacrifiche segnifeche santifeche -ifele ngrifele -ifere fiammifere murtifere -iffe sceriffe tariffe -iffere piffere -ifre cifre -igge dannigge galligge grigge Luigge nuligge parchigge Parigge pestrigge pòmerigge prestigge sigge -igge viggele -igghje arruncigghje assemigghje canigghje cigghje cigghje cunigghje cunzigghje famigghje figghje figghje migghje nigghje ntrigghje pètedenigghje piédedenigghje pigghje repigghje ruspigghje scigghje strigghje trigghje -ighe dighe castighe sighere -iglie artiglie briglie buttiglie caviglie cunziglie cunziglie Cunziglie giglie maniglie meraviglie maraviglie maraviglie Nziglie pariglie pastiglie quatriglie rapabuttiglie repustiglie rezziglie scunziglie vainiglie -igne acquigne arcigne assigne benigne ceppigne cigne1 cigne2 cunzigne designe digne fessigne levrigne lucigne lucignele maligne maligne marzigne mattigne mignele mpigne ngigne ngrefigne nzigne paccigne pigne quartigne rattigne ruscigne saturnigne scialepigne sciapetigne scigne sdigne sgrigne signe signe spigne stubbetigne svigne tigne trambigne trampigne vaccigne vedigne vetigne vigne 92

Pasquale Cacchio -ignele trignele cacatrignele -igre pigre tigre -ije abbije abbucculije acciacchettije acciappulije addije agunije ammafarije ammattuppelije ammije annutechije a pazzije armunije arrezzelije Avémmarije Barbarije batterije Befanije buscije cacagghije caccije cafunarije campije capuzzije caraddije carastije carrije caserije cechije cemmenije cennije chiacchiarije chjije crije cumpagnije ddecrije diaularije Dije fantasije farmacije fatije fatije fermeculije fernesije fessarije fessije festije fetentarije franzije freschije frije frucije fruscije fuchije furtechije ije janchije jastije jatije jucculije lacremije lampije lappije lengherije lescije letanije lije lucechije Lucije maggije malatije malevacije manije Marije marzije massarije mattuppelije mazzije megghjechije megliurije mentuije mezzadrije mije mpaccije munarchije murije murmurije musciarije musechije mussije muzzechije natechije nazzechije ncacchiarije ncurparije ngrazjaddije ngrazjededdije ngrefelije ntepatije nturnije nturcenije nzacculije paccije palije pannechije pantechije paparije passije pattije pazzije pestije pezzentarije preggiunije prencepije prucculije prufezije pruffedije puesije pumpije pungechije puntije purcarije putarrije puttanije puusije quacquarije raggiunerije raschije recrije retulije rije rijesciute rugnulije runfije ruzzelije SantaLucije SantaMarije sarrije sbacelije sbalije sbije sbravije sbrije sbucculije scaffije scagnelije scampanije scampulije scanzafatije scappije scarpunije scarruzzije scencelije scenerije scermenije schefije sciacquarije scialepije sciarrije sciuppechije scotelafatije scucchjelije scuppelije scuppettije scurdije segnerije sempatije sfastedije sfessije sfracanije sfraffije sfreculije sfrije sfrucunije sgalije sgambettije sije smanije smerdije smucchije spaccarije spaccunarije spaccunije spanzenije spassije spatije speppije speselije spetetije spezzelije spije spije spulecije squacquarije starrije stezzechije stramparije strappulije strepetije stucchije sturcenije stuzzenije svucculije taccarije teddechije terchiarije tracchije trambije truttelije truttije ulije uogghjedesantalucije uschije vattije vavije ventelije verdechije vije VijedelaPalatevurrijezappulije zechetije zije zucculije zumpettije zuppechije zurlije cond pres 3a s di tutti i v amarrije partarrije jucarrije arrije avarrije avrije faciarrije jarrije ecc. -ijene cond pres 3a pl di tutti i v amarrijene screvarrijene partarrijene jarrijene starrijene sarrijene avarrijene ecc.


Castelluccese -ijese qualsijese -ile abbrile affilaffile affile affile appilappile appile aprile asile cannarile cevile chile contrapile file file fucile fucile fucurile gentile mile1 mile2 munile ncevile pecurile pésce d’aprile pile1 pile2 pile3 pile4 pile pilepile purcile quattemile refile scarecavarrile sedile sèjemile settemile sfile spile staffile stile suttile trafile trapile tremile uacile vacile varrile vile vintemile zepile -ilje ammubbilje Ersilje mubbilje rezzilje Secilje strebbilje veggilje -ille anguille arzille berille cammemille campemille Ceccille cherille diasille gengille gorille mbecille mille murbille jattille mussille nasille nennille nguille pupille quille rille seggille spezzille struille tunzille ville va -idde -ime arrime, bulegnime centimetre chiantime cime cuncime cuncime daluprime dime jastime lime nchjime ncime pepprime prime1 prime2 primedetutte rime scime scrime sfaccime stime stime tenime ulime venime vulime pres ind 1a pl v in -ēre -ěre e -ire sime avime putime facime partime screvime durmime scennime decime ecc. -imece cimece -imene vimene -imese chjimese -imetre centimetre decimetre mellimetre -immece rimmece -immene simmene -ince cincele cummince cunvince lince princepe pruince sguince spince stince vince -inche cinche nzinche prechinche trinche zinche -inchere zinchere -inchete pinchete -inchje dinchje vinchje -ine abbetine addevine alafine albine Alduine allatramatine ammuine arremine arruine arruine assassine bacine baldacchine banchine bartine beduine bessine brellantine bucchine burattine cabbine cachine calascine camine cantine canzuncine cappelline Carline carrine cartaveline cartine cartuncine Caruline casine Catarine cauzettine cavalline ceclamine centuline cerine Cervelline chiantine Chiarine chiavine chjine cineme clarine crammatine cretine crommatine cucchiarine cucine cucine cuggine cumbine cuncertine cunfine cunfine cupertine cuppine cuscine Custantine decine demine destine detaline Donatine duttrine duzzine Enzine Ernèstine facchine faggiuline farine feleppine felluncine ferratine festine fine frine frucine fuleppine furcine galuppine Gennarine genuine Giacchine Giacumine giammine giardine

-inje Giuannine giubbine Giuine giurnaline Gnesine ine jaddine jalline lambadine lampadine line Line Lu Casine lucerine Lucjettine lumine Lunardine lupine Luuggine Madunnine malandrine maleucine mancine mandarine manduline mantesine mappine martelline marzuline matine mbruscine Mecheline medecine menchiarine mezzanine mine mine Mudestine muline Nardine ncatine nchine ncine nduine Neculine nfarine nfine Ntine Ntunine nturcine nucerine nucine Nunziatine Nurine nzine1 nzine2 paccuttine palline palluncine panine pannuline parlantine Pascaline pastine pecurine pedaline pedechine pedecine pedine pellegrine pennine penzjerine Peppine pèrfine perfine pescine pescrammatine petecine petresine pettenessine piattine pine pinele pòrtazecchine pretaturchine pucine pulevine puntine puorchespine purcine purtuncine putresine puzine quadratine quarantine quenecine quintine raffine rampine rasserine rechjine reggine retine rine rosamarine Ròsine rruine rruine Rucchine ruine rutelline sacchine saccuccine sacrastine salvaggine salva Reggine Sammartine Sandrine Santa Catarine Sant’Austine Sante Martine santine saracine sardine saudine Savine scaline scarpelline scarpine scartine scateline scatine sciacquine sciarpine sculline scumbine scupettine sderrine seggiuline segnurine semmuline serine sessantine settantine settembrine sfacchine sfarine sfelatine sgabbuzzine sine spacchettine spazzine spine squaltrine stammatine stecchine stencine strafine sturcine sularine surdelline Surine tabbacchine tabbelline tacchettine tacchine tagghiuline taralline tarancine taschine tauline tecchettine tèmperine terrine terzine tine Tonine tredecine Tresine turchine ucine uncine urchjine urcine Utrine uttantine uvaspine vaccine valanzine veline velline ventine vernine vetrine vettuncine, vine viuline zecchine zumpettine -inece quinece -ineche clineche Dumineche sineche sottasineche -inele minele -ineme mineme -inge custringe restringe spinge stinge stringe tinge -ingele cingele -inghje dinghje svinghje vinghje -inghe Minghe scelinghe singhe -inghere zinghere -ingule cingule spingule -inje calinje fechetinje fulinje gnuminje linje ranadinje sterpinje 93


-itre -inne ninne1 ninne2 pecceninne revinne scinne spinne vinne -inte cinte cunvinte ddaddinte ddadadinte dinte finte labberinte ntintele quinte1 quinte2 restrinte spinte stinte strinte tinte vinte1 vinte2 -inze pinze -ipe ripe stipe stipe tipe -ipe stipene -ipere vipere -ipete nzipete -ipje bònprencipje prencipje munecipje -ippe accippe Fulippe ncippe nzippe pippe trippe zippe -ippese calippese -ippete vippete -iprje ciprje nciprje -irche cirche -irchje acchjirchje calachjirchje circhje chjirchje tirchje -ircule circule -ire chire gire gire ire lire mire mmire ngire pire respire retire spire spirete stire suspire suspire tire tire -ire chjireche lireche Sante Chjireche -irje delirje martirje -irme firme firme -irpe stirpe -irpule zirpule -irre birre sbirre -isce abbalisce abbellisce abbrachisce abbrustulisce accanisce accevisce addelucisce aggisce alleccardisce alleggerisce ammalisce ammanzisce ammattisce ammupisce annammarisce annuurisce appesantisce appezzentisce appiattisce arrecchisce avverdenisce azzarisce bisce capisce chiarisce crisce cumpiatisce deggerisce deperisce fallisce faurisce ferisce fiurisce funisce isce lisce lisce mbambalisce mbastardisce mbestialisce mmacantisce mmalisce mmannisce mmeserisce mpaccisce mpaurisce mpenzjerisce mpjetusisce mprattechisce mpulianisce mpuzzunisce nacedisce ncallisce ncancrenisce ncapunisce ncecalisce ncenedisce ncrudelisce ncuriusisce ndebbulisce ndespettisce ndulecisce netrisce ngelusisce ngentelisce ngiallenisce ngiallisce nnervusisce ntenerisce ntesechisce ntestardisce ntrapisce ntuntisce nveperisce nverdenisce nzapurisce patisce pattuisce pisce piscere Piscere preferisce rancedisce referisce refiurisce refunisce rembambisce rrezzenisce saurisce sbacelisce sbalurdisce sbrisce scarisce scattevisce scemunisce schiarisce sciscele screstianisce sculurisce scumparisce scurisce sdellecanisce sfenisce sfiurisce sparisce spedisce strisce strisce struddelisce stubbedisce sturdisce tradisce uarisce uarnisce vvacantisce 94

Pasquale Cacchio -iscele sciscele -iscere viscere -ische ammische ammische ddefrische dische Francische frische1 frische2 frische lische manische mmiscammische mmische mmische mullische muscische petrische pische recische rischje rischje vischje -iscule cannefiscule fiscule briscule -ise abbruzzise accise appise arianise avvise bessenise bruzzise calabbrise cammise castedduzzise castelluccise cellise decise Èlise garganise genuise giargianise Lise Luise maése manfredunise marchise marenise mise mpise muntautise nglise paise paradise pise pise pjemuntise precise pugghjise rianise rise sanzeverise spise stise stravise svise tise urzarise utrenise veccarise urzarise utrenise veccarise -iseme criseme fiseme -isere misere -isete visete visete -ispe vispe -ispere dispere -isse abbisse bisse Crucefisse fisse fisse isse misse permisse prumisse quisse spisse cond pres 2a s v in -ēre -ěre e -ire sarrisse putarrisse vularrisse amarrisse partarrisse jucarrisse jarrisse ecc. cong mprf 2a s v in -ēre -ěre e -ire avisse fusisse putisse vulisse screvisse leggisse durmisse ecc. -iste artiste assiste autiste bandiste barriste Battiste Criste dentiste diste esiste faciste fusiste gummiste iste macheniste miste ntiste ntraviste nziste pistapiste piste prevatiste pruiste quiste resiste San Giuanne Battiste semmenariste sgrignacriste spruiste spruvviste stiste sucialiste sviste triste tubbiste turiste vangeliste viste1 viste2 pass rem 2° s v in -ēre -ěre e -ire aviste putiste vuliste asciste durmiste leggiste screviste partiste ecc. -ite accite appetite ascite avite avrite avvite bandite brunchite calamite cannite capite ccite cite cite cummite decite dite facite Faite faurite ferite fregnite geravite gite margherite marite marite matite miézezite mmite mmite Munte Sammite nite nvite partite pulite putite rite rumite Rusite salite Sammite sapite sapurite sarite scazzecappetite scemunite sciapite site stite svite tenite trappite ulite vestite vite1 vite2 Vite vulite zite ind pres 2a s v in -ēre -ěre e -ire leggite screvite partite durmite ecc. -iteche alumpriteche criteche mbriteche mpriteche puliteche stiteche triteche -itele titele -itete pitete -itre litre mitre scartavitre


Castelluccese -itte affitte apprufitte Beneditte beneditte citte deritte ditte1 dritte2 flitte fritte Geditte Giuditte maleditte manadritte marmitte mbritte mitte mittefuoche ndritte nitte palitte permitte prufitte prumitte remitte sacchitte scritte scummitte sfitte sfritte titte trascritte -ittele zampittele -itteme leggitteme -itue abbitue -iuce Iuce -iure niure -iuze pìuze -ive arrive avive cive currive dive èvvive facive ive jancive jangive mutive nzive prive putive resentative sbriative scrive sive specciative stive surgive trascrive ulive ulive vive1 vive2 vulive ind imprf 2a s v in -ēre -ěre e -ire leggive screvive durmive mettive ecc. -ivje bivje lescivje Livje -izje amecizje cumizje delizje delizje esercizje giudizje giustizje inizje leccardizje lequerizje Letizje lurdizje malesurizje malizje mariaulizje mattarizje nuizje nutizje precepizje sercizje sfizje sfizje spizje spurcizje spusalizje supplizje surizje uspizje vizje vizje -izze accapizze accarizze acizze addrizze arrizze attizze attrizze cutizze fattizze jalizze juccanizze malevizze mpizze mpizze murtizze nderizze ntrizze pantechizze paralizze patutizze pizze1 pizze2 pulizze raccapizze ratizze rizze1 rizze2 scapizze scarrubbizze scugnizze scutizze sgherebizze stizze strizze strizze tremelizze tremulizze tunnizze -izzeche appizzeche pizzeche spizzeche -izzele pizzele RIME IN -o -ò alasinfasò ciòcche ciò cumò ddò dò finèmmò gnòrnò justemò llò nò pallettò pemmò pèrò pò quéssaddò quéssiddò quissiddò quissuddò Ròcche Ròsò ‘ssaddò tòttò -ó andó d’andó pe d’andó mammó sció uaglió -òbbe adderròbbe addòbbe arròbbe bellarròbbe giòbbe Giòbbe gòbbe ròbbe rròbbe scarròbbe sderròbbe sgòbbe -óbbe adderruobbe adduobbe arruobbe scarruobbe sderruobbe sguobbe -òbbeche tròbbeche -òbbele mòbbele nòbbele soprammòbbele -òbbeche truobbeche -obbre uttobbre -òcce arrapòcce bòcce bòcce còcce mamòcce ncòcce ncòcce saccòcce scòcce

-ófe -ócce arrapuocce buocce cuocce mamuocce ncuocce restocce scuocce vocce -òccele viòccele mamòccele -óccele mamuoccele -òcche acchiòcche acciòcche ascròcche berlòcche chiòcche ciòcche cròcche jòcche mberlòcche mbròcche nnòcche ntòcche nzòcche purciédde de Sarròcche Ròcche San Ròcche Sarròcche scròcche scròcche stòcche tòccatòcche tòcche tòcche vròcche -ócche abbocche acchiuocche acciuocche ammocche cruocche juocche mbruocche mmocche ntuocche nzuocche scruocche stuocche tuocche tuocche vocche -òcchele accòcchele pròcchele vòcchele vròcchele zòcchele -òcchere ciòcchere -òcchese bòcchese -ócchele accuocchele chjerechiuocchele magghiuocchele nzuocchele perchiuocchele truocchele vocchele vruocchele zuocchele -òcchje adòcchje capòcchje mpapòcchje pannòcchje papòcchje parròcchje ròcchje scarafòcchje -ócchje accocchje accocchje aduocchje cocchje maluocchje mpapuocchje papuocchje parauocchje pedocchje scarafuocchje scattauocchje schenocchje scocchje spedocchje uocchje -òcchjele scòcchjele còcchjele tròcchjele -ócchjene òcchjene -ócchjeche annocchjeche -ócchjele catrafuocchjele cuocchjele pescuocchjele scarafuocchjele scuocchjele truocchjele -ócchjere denocchjere -òce ciòce còce fòce fròce ncòce ròcele ròcele scòce -óce croce cuoce doce ncroce ncroce ncuoce noce pastadoce pizzadoce poce puntaccroce scuoce voce -ócele ruocele ruocele -òche affòche allòche fòche jòche nfòche percòche pòche sfòche strafòche vòche -óche accippafuoche affuoche alluoche attizzafuoche bezzuoche cuoche fuoche juoche juoche luoche mittefuoche nfuoche sconciajuoche sfuoche strafuoche zoche -ódde capecuodde cepoddecuodde mpodde ncuodde vodde -òde bròde colabbròde fròde mòde1 mòde2 Eròde Ròde scolabbròde -óde code gode ntrode trode -òdece quartòdece òdere fòdere -òfe stròfe -ófe scrofe 95


-òmpeche -òfele garòfele ntròfele -òfene còfene grammòfene Marcòfene sòssòfene -òffe lòffe -òffe lòffele òffele scarciòffele scòffele -óffele cuoffele scuoffele -óffre offre soffre suoffre -ògge allògge allògge appògge cerògge desbògge Fògge ògge relògge slògge -ogge alluogge appuogge sluogge -òggeche lòggeche -òggene ceròggene -ògghje accògghje accummògghje ccògghje cògghje cògghje fògghje mbrògghje ncraògghje nnògghje recògghje schemmògghje sciògghje scraògghje spògghje sprògghje tramògghje vògghje vògghje -ógghje accummuogghje cuogghje fuogghje mbruogghje mbruogghje ncrauogghje pagghiauogghje recuogghje schemmuogghje sciuogghje scrauogghje spruogghje spuogghje uogghje -ògghjere ghiògghjere -òghe sfòghe sfòghe -óghe sfuoghe va -oche -òglie fòglie pòrtafòglie sfòglie sfòglie vòglie -óglie fuoglie sfuoglie trefuoglie -ògne abbesògne besògne besògne carògne melògne mentògne ngrògne ògne sbreògne scarògne vergògne vergògne -ógne abbesuogne be-suogne nzogne sbreuogne zampogne -ògnele amarògnele capecrògnele marògnele ngrògnele verdògnele -ógnele ranognele serpognele verduognele chetognele amaruognele maruognele -òje appòje eròje fenòje fòje giòje nfòje òje pòje pròje Sant’Alòje sòje stòje tòje tòje Tròje -óje appuoje nfuoje pruoje puoje puoje stuoje suoje tuoje vuoje -òjede merròjede -ójene pojene -òlde sòlde -òle abbòle ammòle a paròle assòle auciéddapaperecchiòle bebbaròle braciòle brasciòle caggiòle canegghiòle capavelanzòle capesciòle cardaròle carriòle cavaiòle ccettòle cettòle chenzòle còlacòle1 còlacòle2 còle Còle criòle figghiòle fumaròle gaggiòle jattaròle lenzòle malaparòle mariòle marzaiòle masenecòle massariòle mazzòle mèzesòle mòle mparòlemussaròle na paròle! Necòle paperecchiòle paròle parpagnòle pedaròle pegnòle pestòle petaròle pezzaiòle reggiòle resciòle resòle salamòle sardagnòle saviòle scacchiòle scagghiòle scaròle sciampagnòle scòle scumaròle sòle spagnòle stagnaròle tagghiòle tegnòle telaiòle terragnòle vasenecòle vattesòle velanzòle vetreiòle viòle vòle vòle zaviòle 96

Pasquale Cacchio -óle acquaiuole acquaruole ammuole assuole campagnuole caseruole chenzuole chenzuole cole crejuole crijuole cunzuole fasuole femmenaiuole ferrecciuole gerasole gerasuole jattaruole lenzuole mariuole marzaiuole paperecchiuole pegnuole peparuole pesciaiuole pezzaiuole prataiuole puntaruole resuole sardagnuole scacchiuole sciampagnuole scole scupparuole serole sole spagnuole spareciaiuole suole telaiuole uacciarole ugghiaruole usegnuole vegnaiuole vetreiuole vuole -òleche còleche -óleche addoleche adduoleche coleche -óleche nzolefe -ólepe polepe spolepe volepe -óleve mpoleve poleve -òlje òlje petròlje rusòlje -ólje uolje -òlle accòlle ammòlle fròlle mòlle1 mòlle2 mòlle ncòlle pòlle scòlle scòlle sfòlle tirèmmòlle tracòlle -ólle accuolle ammuolle capecuolle cepolle cuolle franchebbolle ncuolle ncuolle scuolle sfuolle volle volle -òllece pòllece -òllene pòllene -òlte sciòlte -ómbe bombe palombe piombe tombe trombe -ómbele tombele bombele capetombele -ómbere chelombere -òme alantòme bellòme deplòme dòme ècceòme galantòme nòme òme soprannòme -óme come duome eccome nuomene Rome seccome -òmeche còmeche -òmene dòmene malannòmene nnòmene nòmene -òmere bivòmere vòmere -òmme tòmme tòmmetòmme -ómme bomme gomme nchiomme nsomme nzomme vomme -òmmeche stòmmeche affòmmeche asciucastòmmeche ntòmmeche vòmmeche vòtastòmmeche -ómmeche affuommeche ntuommeche vuommeche vuommeche -òmmede ommede còmmede scòmmede -ómmele bommele tommele -ómmene uommene -òmmere ghiòmmere vòmmere -ómmete scuommete -òmpe Ciòmpe Strétte de li Ciòmpe -ómpe pompe pompe rompe trompe zompe -òmpeche nciòmpeche


Castelluccese -òmpete còmpete -ómpeche nciuompeche -ónce vonce agghionce sconce va -onge -ònche sònche -ónche accionche conche tronche truonche -ónde seconde bionde jonde tonde -òndele ciòndele -òne bòne mòne nòne ntòne pròne rentròne scòcchè ntròne sòne spròne stòne -óne abbadazione abbuonabbuone alluvione ammasone ammasone ammentone arulone azione bacchettone ballecone bancone barone barraccone bastone bastone bebbone bedone brescone buffettone buffone buone burrone cacazzone caccavone cacchione cafone calandrone cammesone campanone campione canalone cantone canzone capannone capetone capezzone cappellone capuccione capurione carnaggione carrafone cartone casone caucione cauzettone cauzone cavallone cazziatone ccettone ceciarone ceculone Celone centrone centulone ceppone cepressione cerasone cerevone Cerrone cervone chempone chiacchiarone chiantaggione chiantone chiattone chjerchione ciaccalone ciammarucone ciaraulone crapone Crone crone cuccione cugghione culazione cullezzione cumenione cummenione cumpassione cunfessione cupertone curdone curnacchione cuzzuttone dannazione detone deuzione devuzione diaulone done ducazione durmegghione faccione facelone fanfarone fattèbbuone faucione femmenone fenestrone ferrazzone fessazione fetentone fracetone fraione fraulone freschettone funzione funzione furchettone gelone ghiagghione gione giuunuttone gummone jarzone jattone lacremone lampascione lampione landrecchione lazzarone lecchettone lemone lezione lione lumacone maccarone maccaturone macchione machenone maglione maledezione malevone manone marascione marpione marrone mascalzone mascarone masculone masone matone mbrellone mbriacone Mechelone medaglione melione melone menchione menelone Mengone mentone1 mentone2 mezzone mmarrone mmasone mpressione mprucessione mullettone muntarone muntone muraglione musciagghione musecone mussacchione mussone mustazzone muzzecone nasone nazione ncanzone nientedebbuone nnemalone none nonènnone ntruone ntuone nuulone nzapone paccone pacione padrone paggenone pallettone pallone palone panguaione papaione paragone partetone parzione passàbbuone passione pasteccione patanone patrone pavone

-ónje peccentone peccione pecone pecurone pegnone pelone penzione pepone perdone pernacchione pertone pescelone pescone petetone pettacchione pezzentone ponte Celone precessione preggione prepone pressione prevesione prone prucessione pruulone pucione pulmone pultrone punezione purceddone purcone purtone pusezione puttanone questione raggione rancione rassegnazione rattapone razione rebbellione recchione reccone regnone rencione renenone rentruone reparazione reputazione reveluzione rraggione rusone rutone saccone salamone salecone salmone salone sammecchione Sant’Antonje Sant’Antuone sapone sarchiapone sbauttone sbruffone scaffone scagghione scalandrone scalone scarafone scaperacchione scardone scarfagghione scarpone scascione scatelone scialacquone sciampagnone sciarpone sciupone sciurtone scremone scruccone scrufone scupettone scupone scuppelone scurpione sdangone sdraulone sdrione secchjettone seggelone segnurone setuazione sezzione sgregnone sgubbone spaccone spadone spentone speranzone spezzone spione spruone spuntone squarcione staccone staggione stazione stemparone stencone stepone stevalone stradone stregghione strencone strengone strentone streppone stuone suddesfazione suggezione sulmone suone surchione surlione tagghiulone tarallone tatone taulone televesione temone tentazione terrone tezzone tregghione trembone treppone trumpone truone tumone tuone uaglione uaione uardione ucchiacchione ucchione umacchione unione upenione uttone vasone vecchiacone veccone Vecenzone venchione venghione vespone vestione vettone vuccone vucculone vucione vulpone vurzone zappone zucculone zuculone zurlione -òneche armòneche canòneche cròneche fesarmòneche mòneche ntòneche stòneche tòneche -ónece muonece -óne ntuoneche stuoneche -ónge agghionge monge ponge sconge vonge -óngeche pongeche -ònghe allònghe lònghe codalònghe mazzalònghe -onghe alluongalluonghe alluonghe luonghe luongheluonghe traululuonghe -ònghele vònghele -ònje babbelònje begònje ceremònje còlònje cumprendònje Manfredònje matremònje Ntònje pandemònje patremònje testemònje testemònje -ónje testemuonje 97


-òrne -ònne alasinfasònne cecchetònne Madònne mammanònne nzònne papanònne papiònne papònne pappasònne pònne simpasònne sòsònne Tòtònne vònne -ónne acchemponne affonne ammonne attonne cchemponne cecchetuonne chemponne fronne mponne1 mponne2 nfonne nsuonne nzuonne onne patrasuonne refonne reponne responne schemponne sfonne sfronne sponne suonne1 suonne2 suonne3 tonne zeffonne -ònnele dònnele -ònte cònte -ónte acconte affronte agghionte appronte conte cunfronte jonte monte monte mponte mponte mpronte paccavonte pontaponte ponte1 ponte2 pronte sconte sepponte sepponte vonte -òntre lòntre1 lòntre2 -óntre contre ncontre scontre -ònze Fònze tònze -ónze abbronze acconze bronze conze ronze sconze sponze -òpe scòpe pungetòpe -ópe ddassope jattamope lassope mope nsope nzope quassope scope scope sope sottecasope -òpele pòpele spòpele -òpere manedòpere òpere òpere sciòpere -ópere sciuopere spuopele uopere -òpje còpje còpje manecòpje pròpje spròpje -ópje cuopje spruopje -òppe acchiòppe aggalòppe azzòppe còppacòppe còppe dòppe falòppe flòppe galòppe galòppe gròppe ngròppe ntòppe purtròppe scòppe tòppe tròppe zòppe zzòppe -óppe acchiuoppe aggaluoppe cuoppe galuoppe mattuoppele ntuoppe scuoppe scuoppe tuoppe zuoppe zzuoppe -òppele acciòppele cciòppele còppele scòppele -óppete schiuòppete -òppje stròppje -óppje doppje raddoppje stroppje -opre copre cuopre scopre scuopre -òrbe ammòrbe òrbe -órbe ammuorbe -òrbece fòrbece mmòlafòrbece sfòrbece -òrbede mòrbede -órbece sfuorbece -òrce scòrce scòrce spelòrce stòrce tòrce tòrce -órce orce puorce scuorce speluorce stuorce -òrche òrche mpòrche pòrche spòrche spòrche -órche forche mpuorche nforche pèdedepuorche puorche spuorche spuorche -òrchje affòrchje nfòrchje remòrchje -órchje affuorchje camuorchje nfuorchje remuorchje sorchje 98

Pasquale Cacchio -òrde accòrde còrde quattòrdece recòrde scòrde sòrde -órde accuorde nzorde ordene recuorde recuorde scuorde sorde -òre Cannelòre còre Crèpacòre crèpacòre fòre lòre mòre mòre nòre òre pegnòre pemmedòre pempedòre quaffòre sòre tesòre tòre vattecòre -óre abbore abbuuratore accalore addelore ammasciatore ammutatore amore a nisciunore appaldatore assapore bannetore battatore caulaffiore cernetore chelore chelore controre crescetore culore cusetore delore duttore errore fatiatore fauciatore favore fazzatore ferzore fiore frabbucatore fumatore janchiatore jastumatore malore malumore mangiatore menatore metetore mèzore mmasciatore mmulatore motore mpagghiatore mpastore mperatore muore muratore mutore ncacchiatore ngarratore nnammore nnammuore nnucchiatore ntentetore nzore onore ore paiatore pastore peccatore peggiore petrore pettore presentatore prufessore prufettatore prutettore pudore putatore quarantore radetore raffreddore ratetore remore salvatore Salvatore sapore scacatore scacchiatore scavatore scegghjetore sculatore scultore scuppatore1 scuppatore2 scurciatore scurzelore sedore segnore sessegnore sfelatore sparagnatore speculatore sudore sunatore temore tradetore trasetore umore unore utatore Valmaggiore valore vattetore vevetore vutatore zappatore -òreve moreve sòreve -órfece fuorfece. -òrfje smòrfje -òrge accòrge fòrge llòrge -órge accuorge sorge sorge -òrje acceppatòrje addefréscapriatòrje alluccatòrje ballatòrje baldòrje bevetòrje cecòrje giaculatòrje glòrje lluccatòrje mangiatòrje martòrje memòrje murtòrje murtòrje nciammòrje ntruntelatòrje priatòrje rattelatòrje scamatòrje schembusselatòrje sciarratòrje scumbusselatòrje sfrecatòrje sfuttòrje sparatòrje spersòrje stòrje ualiatòrje uffertòrje vettòrje vevetòrje Vittòrje vòrje vummatòrje -órje ciammuorje cuorje gnorje martuorje nciammuorje uorje -òrle còrle ncòrle -órle tuorle -òrme addòrme dòrme Gelòrme sòrme -órme chiorme duorme forme forme nforme sforme -òrne buongiòrne còrne ncòrne puntaggiòrne scòrne


Castelluccese -órne attuorne cuorne juorne juornejuorne latuorne mezjuorne ncuorne nforne retorne scuorne scuorne sforne torne uorne -òrpe ncòrpe -órpe cuorpe malencuorpe ncuorpe -órpere ncuorpere -órre accorre camorre corre morre puorre sborre scorre seccorre torre zavorre -órse borse corsacorse corse forse orse sborse -òrte accòrte ammòrte cumpòrte cunfòrte fòrte malaccòrte mòrte1 mòrte2 mpòrte pòrte pòrte repòrte schenfòrte sciavòrte seppòrte spòrte1 spòrte2 stòrte1 stòrte2 -órte accippèmmuorte accuorte ammuorte bèccamuorte chenfuorte chenfuorte corte cumpuorte cunfuorte malasorte mpuorte muorte1 muorte2 puorte puorte repuorte schenfuorte sciauorte sciavuorte scunfuorte seppuorte sorte stuorte tuorte uorte -órteche scorteche -òrtene tòrtene -órve cuorve -òrze fòrze mòrze nfòrze ntòrze renfòrze sfòrze -órze borze corzacorze dudecemuorze muorze nfuorze renfuorze sfuorze sfuorze vorze -órzere torzere -òsce afflòsce calòsce sciòsce -ósce adderosce affluosce ammosce arrosce canosce josce mosce rebbosce recanosce rosce scanosce sderrosce -ósceche abbosceche -óscete resoscete -òsche jaddedevòsche lòsche pagghiòsche tòsche uardavòsche vòsche -ósche mosche1 @ mosche2 @ ncappamosche pigghiamosche -òschere vòschere -òse caccòse còse mpòse pòse pòse repòse repòse ròse Ròse -óse affettuose appezzecose brudose calurose caprecciose carastose cose cuscenziose delerose despettose fantasiose fastediose fetose freddelose frestecose furiose furtecose gazzose gelose generose gluriose gnuriose lagnose lamentose lammeccose lanose lappose lecenziose maffiose mariapelose meraculose mesteriose meteculose mmeccose mpecciose muntagnose murose ncagnose ncazzose nciarmose nervose ngegnose nquacchiose nvediose nzuccose paurose pecchiose pedecchiose pelateddose pelose penzjerose penzose pereculose pertose pjetose presciose presentose preziose pruffediose pruzzeliose pungecose rasciose rassose rattose repuose reschiose respettose rugnose scattose schefose scherzose

-òtte sciantose sciuulose scrupulose scumose scuntrose scurnose sdegnose setelose sfelarciose sfeziose smaniose smurfiose spassose spaziose spenose speranzose speretose spertose spose spose spugnose stuffose stuzzecose sucose suspettose sustose teddecose tegnose temurose truzzelose uliose umbrose uziose vavose velonose zellose -óseche roseche ruoseche -òseme mpòseme pòseme -óseme mpuoseme -òsene elemòsene lemòsene -òsete propòsete sprepòsete -ósete prepuosete sprepuosete -òspe Pròspe ròspe -óspe ruospe -òspere Pròspere -òsse affòsse còsse fòsse mòsse nfòsse ròsse sfòsse silòsse -ósse affuosse ammosse fuosse mposse muosse nfuosse pèttirosse ruosse sfuosse smuosse tosse1 tosse2 uosse zompafuosse -òsseche ntòsseche -ósseche ntuosseche tuosseche -òsseme pròsseme -òssere fòssere òssere -òste abbèllappòste accòste appòste batòste chiuttòste còste còste facciatòste fattappòste mpòste mpòste ntòste pòste respòste scòste seppòste spòste tòste -óste accuoste arroste chempuoste cuoste mpuoste ntuoste prepuoste puoste respuoste scuoste spuoste tuoste -òsteche maròsteche -òstele apòstele -ósteche maruosteche -òstje chelòstje, òstje. -òstre chelòstre, giòstre giòstre gnòstre mòstre nòstre patrenòstre -óstre giuostre muostre nuostre vuostre -òte accòte arremòte arròte capevòte capevòte capòte ccòte còte mòte nòte pòte recòte reòte ròte rremòte scarpesciòte sciòte sòte stavòte tròte vòte1 vòte2 vòte -óte arruote cote dote fotelote mote nepote nuote pote prunepote recuotereuote ruote scarpesciuote sciuote sottacote vuote -òtele arròtele còtele scòtele -óteche coteche -ótele arruotele cuotele ruotele scuotele -òtte accappòtte adòtte allabbòtte bònanòtte bòtte buccolòtte caccavòtte cappòtte cazzòtte ciaciòtte ciambòtte ciòtte còtte1 còtte2 còtte3 cucchiaròtte deciòtte decòtte fangòtte giubbòtte giuunòtte jòtte lòtte lòtte Mariòtte 99


-uleche mèzabbòtte mezanòtte nciòtte ncòtte nòtte òtte paccòtte pagnòtte pescelòtte pezzòtte pizzancòtte pizzòtte pupazzòtte pustalòtte quarantòtte quattècquattaòtte recòtte scappòtte schefelòtte scòtte spaccòtte spaparòtte stanòtte tròtte tròtte varlòtte vintòtte -ótte abbotte acapesotte accappuotte aduotte ammotte capesotte Case Rotte ciaciuotte ciccecuotte ciuotte cucchiarotte cuotte fotte gnotte grotte luotte nciuotte ncuotte panecuotte patronessotte quassotte rotte sbotte scappuotte schefeluotte scuotte sfotte sotte sottecasope spaccuotte truotte vacelòtte vantaiuotte votte votte -òtteche sotteche -òttele ciaciòttele pezzòttele -òttele zampòttele -óttele chedottele ciaciuottele ranuottele zampuottele -òttere frottere -òve cicedevòve chiòve còve mòve nchiòve nòve1 nòve2 òve pròve pròve repròve retròve ròve smòve spròve tròve vianòve vòve -óve chiuove cuove muove nchiuove nuove repruove retruove schiuove smuove spruove truove uove -òveche pròveche -óveche pruoveche -òvere pòvere recòvere -òzze assòzze carròzze chianòzze còzze ngòzze nzòzze pecòzze pelòzze pòzze rentòzze scagnòzze scòzze sfasciacarròzze sòzze stòzze stòzzere vòzze zòzze -ózze assuozze cannaruozze carruozze checozze chianuozze cuozze nguozze nzuozze predecuozze quagghiuozze rentuozze rozze scagnuozze scamozze scuozze stuozze suozze tozze tuozze uozze vuozze -òzzele còzzele pròzzele scòzzele tòzzele tòzzele tròzzele -òzzeche mozzeche -ózzele scuozzele truozzele tuozzele tuozzele RIME IN -u -ù bubbù chiù fruffrù giuuntù giuventù lu raù servetù -u’ Cenzu’ cetru’ curre cu’ Enzu’ Francu’ Lunardu’ Marcu’ Mattiu’ musce mu’ Nardu’Nunzje Nu’ Paulu’ Peppenu’ Pinu’ Raziu’ Rènzu’ Rucchenu’ Tu’ Tucce Tu’ Vetu’ -ubbe derrubbe giubbe tubbe -ubbele scrubbele -ubbe stubbete subbete dubbete 100

Pasquale Cacchio -ubbje dubbje -ucce accucce ainucce ajenucce ammucce cappucce Carlucce cartucce Castellucce casucce cavallucce Cènzucce ciucce Demenecucce Dunatucce Ènzucce femmenucce Francucce jadducce jallucce Lunarducce Marcucce Mattiucce Mechelucce Menecucce Mengucce mennucce Miucce Narducce ncappucce nnemalucce Ntuniucce paccucce pallucce Palmucce Paulucce pecurucce penzjerucce Peppenucce Pinucce Raziucce Recucce Renucce Renzucce Rubbanucce Rucchenucce Tucce Vetucce -ucche abbucche allucche allucche ammucche llucche llucche mammalucche marzucche mmucche parrucche stiaucche stucche trucche trucche -ucchele vucchele -ucchere nzucchere zucchere -ucchje accucchje denucchje fenucchje peducchje sammucchje schenucchje scucchje speducchje -ucchjeche annucchjeche -uce cruce luce puce ruce sope li Cruce spinapuce -ucete lucede lucete mucete -ucje feducje Lucje sfeducje -uche asciuche ciammaruche ciuche mbuche pezzuche puche sambuche sammuche Sante Luche saùche sucasùche suche tartaruche -uchele ruchele -ude chiude crude Giude gude nchiude ntrude strude sude trude -udece giudece dudece -udeche giudeche -udene abbetudene fessetudene ncudene -udje studje studje -ufe abbufe gufe ntufe stufe tufe -ufele cutrufele ntrufele -ufene ntufene abbufene -uffe abbuffe ciuffe muffe sbruffe sbuffe stantuffe stuffe stuffe tuffe tuffe -uffele fuffele luffele taratuffele uffele -uffje cuffje scuffje -ughe rughe sughe tartarughe -ughere sughere -ugne cavanzugne faugne giugne ngrugne rugne spugne sugne zichetèncugne -ugnele caraugnele chetugnele -ugnene ngrugnene -uje fuje nuje scappèffuje sfuje suje tuje vuje -ujene pujene -ule annule cucule cule cule mule ncule nnule nule scule sule -uleche adduleche culeche sebbuleche suleche


Castelluccese -ulefe zulefe -ulepe pulepe spulepe -ulje Giulje -ulle annulle frulle medulle rulle zuzulle -ullje Tullje -ulme ulme -ulmene culmene fulmene fulmene -ulte multe resulte -ulze bulze. -ume fiume fracetume fume fume mprufume prefume prufume scume tenerume scume sfume -umme chiumme nchiumme vumme -ummede ummede -ummele tummele -ummere nummere -ummje mummje -umpe pumpe rumpe zumpe zumpe -umpete patapumpete -unce agghiunce junce runce scunce vunce -unche acciunche giunche ntrunche trunche -une abbandune addarune ammasune ammecciune ammuntune appedune bastune bastune cacchedune cacciune caccune cèrtune chempune ddarune dune fertune funziune furtune giune lune malafertune mancune mèzalune mmecciune mpressiune munecipje nisciune nzapune ògnedune ognune paragune parziune pecciune pecune pedune perdune perzune pòrtafurtune ppedune preggiune prepune ratepune rraggiune salecune sfertune sgregnune sgubbune spaccune speranzune spezzune spiune spuntune caccùne urecchiùne caraùne squarciune staggiune staggiune stemparune stengune stevalune strencune streppune sulmune surchiune taccune taulune temune tezzune uardiune uardiune une unèlalune upeniune vettune vucculune vuccune vulpune zucculune zuculune, va -one -unece unece -uneche chemuneche cumuneche schemuneche uneche -unfje gunfje sgunfje trunfje -unge funge junge munge punge -ungeche pungeche -unje cestunje pelunje -unque chemunque comunque qualunque -unte accunte affrunte agghiunte apprunte appunte Assunte cunfrunte cunte cunte mpunte munte1 munte2 paccavunte prunte punte1 punte2 scunte seppunte smunte spunte vunte -untere ntuntere -unze abbrunze accunze cunze runze scunze spunze strunze

-urle -unzje denunzje Nunzje renunzje -uppe chiuppe nzuppe sceruppe sciuppe tuppe zuppe -uppeche sciuppeche -uppele stuppele uppele -uppje radduppje struppje struppje -urbe desturbe furbe turbe -urche mazzurche nfurche patraturche turche -urchje furchje surchje -urde lurde nzurde surde -urdene urdene -urdje scurdje -ure abbure accalure accunzature addelure ammaccature appuiature arature arzure assapure assecure assettature attenneture avventure ballature bònaventure bravure cacature calure cammenature capegliature carecature caulaffiure cerneture chelure chelure chjiature clausure criature cufenature culature culture culure cungiure cure cure cuseture dutture èppure fasciature fatiature fatture fegure fessure feure fiure frabbucature fumature giure janchiature jastumature jusciature lajenature lavature maccature macenature malaventure marcature mascature mature mbriacature medecature mesture mesure1 mesure2 mesure meteture mmaculature mmature mpagghiature mpalcature mpanature mpasture muntature murature mure muremure mure narcature nature nchjemature ncurnature ngessature nnaffiature1 nnaffiature2 nzure òppure paiature palmemmure parature parlature passature pasture paure peccature peggiure pegnure pelature penture pesature pesciature petrure petture ppuiature precure premure prufessure pumpiature punture pure1 pure2 pusature pusture putature quadrature raffreddure rassecure remure sagnature sbresceture scannature scavature sciulature scretture sculature scure scurreture scuseture scuttature sebbulture secature secure segnure semmenature sencature serrature sfumature Sotte li Mure spanneture speculature spremeture spruature strengeture struculature struncature strungature stunature sunature sventure tammure tarature tenneture tenture terature tradeture tratture trebbiature ttenneture venature venture verzure2 vesure vetture -ureve vureve -urge surge surge -urghe purghe purghe spurghe -urje agurje augurje furje gnurje malaugurje nfurje -urle urle burle curle 101


-ute -urme chiurme furme nfurme sfurme sturme -urne atturne furne nfurne sfurne Saturne turne turneturne turne -urre accurre azzurre burre curre sburre scurre seccurre tamburre zurre -urse urse sburse surse -urte accurte curte surte urte urte -urteche scurteche -urve curve -urze urze accurze curze nturze scurze turze -usce adderusce allusce ammusce arrusce canusce frusce jusce musce pampalusce pelusce rebbusce rusce sderrusce sfrusce strusce ze rusce -usche abbusche busche musche jusche nusche usche -uschje muschje -use abbuse abbuse accuse annuse appezzecuse bavuse bluse bruduse cadduse calluse caluruse caprecciuse carastuse caruse ceremuniuse chiarfuse chiuse criuse curaggiuse curiuse cuscenziuse cuse deleruse despettuse èscluse fantasiuse fastediuse fetuse freddeluse frestecuse fucuse furiuse furtecuse fuse geluse generuse gluriuse gnuriuse juse lamentuse lanuse lappuse lecenziuse maffiuse malepagghiuse maleziuse mbrugghiuse meraculuse merduse mesteriuse meteculuse mmeccuse mpecciuse muntagnuse muruse ncagnuse ncazzuse nchiummuse nchiuse nciarmuse ndustriuse nervuse ngegnuse nquacchiuse ntummacuse nvediuse nzuccuse pacenziuse pagghiuse pastuse pauruse pecchiuse pedecchiuse pelatedduse peluse penzjeruse penzuse pereculuse pertuse pjetuse premeruse presciuse presentuse preziuse prezzeliuse pruffediuse pruzzeliuse pungecuse puse rasciuse rassuse refuse reschiuse respettuse rugnuse scandaluse scaruse scattuse scazzuse schefuse scherzuse sciantuse sciuuluse scluse scrupuluse scumuse scuntruse scunuse scuse scuse scuseture sdegnuse seteluse sfelarciuse sfeziuse sfuse smaniuse smurfiuse spassuse spaziuse spenuse speranzuse speretuse spertuse spugnuse spuse spuse strause stuffuse stuzzecuse sucuse suspettuse sustuse teddecuse tegnuse temuruse trattuse truzzeluse tufuse ulijuse uliuse umbruse use uziuse vavuse vavuse velenuse velunteruse veziuse zelluse -useche museche -useme mpuseme useme -usse ammusse busse fusse lusse mpusse musse panempusse pèttamusse pusse russe tusse -ussele bussele schembussele 102

Pasquale Cacchio -usse russene bussene ammussene -ussete sbussete -uste auste arruste austenèdde buste fruste fruste fuste guste guste juste justejuste muste santagghiuste suste -ustele crustele -ustre lustre lustre -ustre lustrene -ute abbalute abbattute abbellute abbracute abbrustulute accadute accanute accevute addeluciute addurmute aiute aiute alanute allaccanute alleccardute alleggerute ammalute ammanzute ammattute ammuffute ammupute annammarute annuurute appartenute appesantute appezzentute appiattute appuntute arreccute arrennute arrestute arrusciute asciute asselute assestute avute azzarute baffute bemmenute Bèmmenute cadute canusciute capute cecute cedute cernute chernute chiarute credute cresciute crute cucciute cumbattute cumpiatute cuncepute cunvenute curnute cute deggerute denchiute deperute despiaciute devertute durmute duute esestute fallute faurute fenute ferute fetute fiurute fiute fuiute funute fute futtute ghiute gnuttute gudute jute leggiute luciute maleulute malevestute mantenute mbambalute mbastardute mbestialute menute mesciute metute mmacantute mmalute mmannute mmeserute mmute mpacciute mpaurute mpenzjerute mpjetesute mprattecute mpulianute mpunnute mpuurute mpuzzunute mute nacedute ncallute ncancrenute ncapunute ncecalute ncenedute nchiute ncrudelute ncuriusute ndebbulute ndeluciute ndespettute nepute netrute nfrestecute ngelusute ngentelute ngiallenute ngiallute nguzzecute nnervusute nnuttecute ntaccarute ntenerute ntennute ntesecute ntestardute ntrapute ntrattenute ntuntute nuttecute nveperute nverdenute nzalanute nzapurute nzestute nzunnulute nzurdute partute pasciute pattuute patute pennute pentute pezzute piaciute pignepezzute preferute premute prevenute prujebbute prumettute puntute pute putute rancedute rapute recevute reesciute refenute referute refiurute refiute rembambute remettute rencresciute rennute repetute repunnute reselute resentute resestute respennute revattute revennute rijesciute rrusciute rruzzenute salute sapute saurute sbacelute sbalurdute sbattute scadute scanusciute scarute scattevute scegghiute scennute schiarute screstianute sculurute scurute scusute scute sdellecanute seggiute sentute servute sfenute sfettute sfiurute sfuiute sfuttute spartute sparute spedute premute spute spute starnute starnute stecchenute stenciute


Castelluccese sternute struddelute strute stubbedute sturdute tenute tradute trammute trasute trattenute travestute trementute trute tussute uarnute uarute ulute urciute utepèrje valute vattute vedute vellute venciute vennute venute vuddute vullute vulute vute vvacantute zerrute -uteche nuteche scurbuteche -utele inutele mutele nutele utele -uteme luteme uteme -utte abbutte accacagnutte ammutte asciutte brutte butte cacagnutte derrutte farabbutte frutte frutte futte gnutte lutte ntutte nuttecute pentutte presutte primedetutte rutte1 rutte2 sbutte sciutte sfrutte strutte tutte vutte

7. Versificazione -utteche sutteche -uve giuve juve ruve uve -uze puze -uzze aucedduzze cappedduzze cappelluzze Castedduzze cestedduzze cestelluzze cunegghiuzze curtedduzze cuteruzze lacremuzze muzze peluzze pennelluzze Petruzze pruutuzze urcedduzze purcelluzze puzze1 puzze2 puzze rastedduzze ruzze scedduzze schernuzze secchjedduzze sedduzze selluzze suzze taralluzze tjedduzze tjelluzze venuzze zuzze -uzzeche muzzeche muzzeche stuzzeche -uzzele cucuzzele nuzzele -uzzene ruzzene.

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Vocabolario Castelluccese - Italiano



A a1 [a] sf a: la vucale a la vocale a. a2 [a] ‹lat ad› prep a, ad (non c’è eufonia davanti a vocale) a une a une ad uno ad uno; forme articolate alla piéte a piedi, all’aut’anne *all’altro anno (due anni fa), all’autriére l’altro ieri, all’assacrése all’improvviso ■ c di termine tremènte a une guardare qualcuno, lasse fa a mé lascia fare a me; fig addije a la venture! *addio alla ventura ! (nulla da fare!); pleon biate a té! beato te! pover’a mé! povero me! a mé m’è ntepateche *a me mi è antipatico, a té t’è cuggine *a te ti è cugino (è tuo cugino), a vuje v’è jute malamènte *a voi vi è andata male, a nuje c’hanne ditte ci hanno detto | c di stato in luogo stéve sèmpe a la casa era sempre in casa, l’ime viste a la jumare l’abbiamo visto al fiume, dénchje l’acque a lu puzze attingere acqua al pozzo, fatije a Rome lavora a Roma | c di moto a luogo i’ a la funtane andare alla fontana i’ a lu mercate andare al mercato, da nu pizze a n’aute da un luogo a un altro, fig mannà da Ròde a Pelate *mandare da Erode a Pilato (come il can per l’aia) | c di fine i’ a sparece andare per asparagi, béve a la salute bere alla salute | c di tempo a mèzanotte a mezzanotte, a li doje alle due, a Carnuale a Carnevale, a culazione a colazione, a lu sabbete a òtte il sabato successivo | c di distanza a dièce mètre da la massarije a dieci metri dalla masseria, a duje passe da qua a due passi da qui | c di età a deciannòv’anne a diciannove anni, a la uèrre durante la guerra | c di mezzo muline a acque mulino ad acqua, fatt’a mane fatto a mano, machene a nafte auto diesel | c di modo terà nnanze a sténte tirare avanti a stento, fa’ a cacastréttele giocare a pigiarsi, pigghià a male parole *prendere a cattive parole (insultare), pigghià a canzone canzonare, sunà a urécchje suonare a orecchio, accattà a credènze acquistare a credito, maccarune a raù maccheroni al sugo, mparà a memòrje imparare a memoria, a facce a facce a quattr’occhi, a musse a musse a tu per tu, a precipizje a precipizio, a l’antiche all’antica, a la sciurtona manère in modo trasandato, a la chè me ne mpòrte *alla che me ne importa (disinteressatamente), a la merecane all’americana, a galòppe a galoppo, ascì a taralluzze e vine finire con un nulla di fatto | c di vantaggio nfa buone a lu stòmmeche non fa bene allo stomaco | c di misura fa’ ulive a quintale produrre quintali di olive, fa’ sòlde a palate far

soldi a palate | c di prezzo n’èure a lu chile un euro al chilo | c distributivo a duje a duje a due a due, a stizz’a stizze goccia a goccia, a poch’a a la vote poco per volta, a nuj’a nuje tra di noi | c di limitazione a parére mije a mio parere, buone a chiacchjere buono a chiacchiere, a l’apparènze pare nu buone crestiane in apparenza sembra una brava persona, come staje a sòlde? come stai a soldi? | c di pena cundannate a n’anne de galère condannato a un anno di carcere | c di qualità cauzune a la zompafuosse pantaloni a mezza gamba, motore a sèje marce motore a sei marce | c di relazione a lòre a lòre tra di loro | c predicativo pigghià a mudèlle prendere come modello ■ con sub i’ a véve andare a bere, piénz’a campà pensa a campare, me piace a pazzià mi piace scherzare, haje sbagliate a ce da’ audiénze hai sbagliato a dargli importanza, brav’a pettà bravo a dipingere, a quante pare... a quanto pare..., a ce penzà buone... a ben pensarci..., a sta’ a sénte a isse... se si sta a sentire lui...., a fa’ ’ssa spése nze na parle manche *a fare codesta spesa non se ne parla neanche (è inutile pensare di fare una tale spesa), a i’ dda nen cunviéne non conviene andare lì ■ con verbi fraseologici abbià a corre iniziare a correre, métte a fatià iniziare a lavorare, rièsce a speselià riuscrire a sollevare, me tòcche a sta’ che quisse mi tocca stare con costui, sta’ a dà rètte a uno stare a dar retta a qualcuno, fa’ a méne de... fare a meno di... (evitare di...) ■ locuz prep sop’a sopra a, sott’a sotto a, nnanz’a davanti a, addrèt’a dietro a, ucin’a vicino a, miéz’a in mezzo a, a miéz’a miéze all’interno, a case a caso, a sténte a stento, a vòle a volo, a viénte esposto al vento, a nase a naso, a pòche a pòche a poco a poco, ugual’a uguale a, par’a pari a, a forze de a forza di, a despiétte de a dispetto di, anziéme a insieme a, a bezzéffe a bizzeffe, a bòtte a bòtte di tanto in tanto, a buone a buone appositamente, a cange in cambio, a chiane a chiane gradualmente, a fòre a fòre da una parte all’altra, a la mmetà a metà, ecc. abbacchià [ab:a"c:a] ‹lat baculum bastone, *abbaclare bastonare› (abbacchje abbacchiase abbacchiate) tr battere, raccogliere: a. li noce, li mènele, raccogliere le noci, le mandorle, fig abbattersi, scoraggiarsi. abbacchiate [ab:a"c:at@] agg abbattuto, fig scoraggiato. 107


abbadà abbadà [ab:a"da], badà ‹lat badare› (bade badase badate) intr badare, stare attento: a. a cacchèdune aver cura di qualcuno, abbade a come parle attento a quello che dici, a. a li fatte pròpje badare ai fatti propri, prov va che chi è mègghje de té e nen badènne a spése va con chi è migliore di te e non badare a spese | sorvegliare, controllare: bade a quisse! controlla costui! / sin sta’ accòrte, sta’ attiénte. abbadazione [ab:ada"tsjon@] sf attenzione. abbagnà [ab:a"J:a] v bagnà. abbajà [ab:a"ja] ‹lat baubare› (abbaje abbajase abbajate) intr abbaiare: lu cane chè abbaje nne mozzeche can che abbaia non morde. abbaglià [ab:a"L:a] (abbaglie abbagliase abbagliate) tr abbagliare der abbagliante, abbaglie. abbalefà [ab:al@"fa] (abbalefe abbalefase abbalefate) tr accalorare, fiaccare rifl infiacchirsi: me sènte abbalefate sono oppresso dall’afa, li fafe se sò abbalefate le fave sono appassite.. abbalì [ab:a"li] ‹lat vilis› (abbalisce abbalése abbalute) rifl arrendersi, sfiancarsi: s’è abbalute pe la salite s’è sfiancato nella salita / sin arrénne. abballà v ballà. abbalute [ab:a"lut@] agg sfinito, affranto: se sènte abbalute si sente affranto / sin arrènnute. abbambà [ab:aF"ba] avvampà [av:aF"pa] ‹v vampe› (abbambe abbambase abbambate) intr arrossare, bruciacchiare: a. nfacce arrossire, li ulive se sò abbambate gli ulivi si sono bruciacchiati. abbandunà [ab:aNdu"na] (abbandone abbandune abbandunase abbandunate) tr abbandonare sin lassà. abbarrucà [ab:ar:u"ka] (abbarruche abbarrucase abbarrucate) tr abbandonare, tralasciare | rifl lasciarsi alle spalle. abbasce [a"b:aS:@] ‹lat tardo *ad bassus, sp abajo› avv giù, in fondo: sta’ a. stare giù, a. a li scale in fondo alla scalinata, i’ a. a la Pugghje andare giù in Puglia, la fenèstre abbasce la finestra del piano inferiore | locuz capabbasce, a capabbasce. abbastà v avastà. abbastanze [ab:as"taNts@] avv abbastanza. abbate1 [a"b:at@] sm abate. abbate2, jabbate [ja"b:at@] ‹v abbe› agg gabbato: cuntènte e a. fesso e contento. abbatte [a"b:at:@] (abbatte abbattése abbattute) tr abbattere, sin vatte, scuffulà, scarrubbà, der battetore. abbe [ab:@], jabbe [jab:@] ‹fr ant gab beffa, frpr di Faeto èbbe› sm burla, scandalo, meraviglia: 108

Pasquale Cacchio fa’ a. farsi beffa, i’ facènne a. andare in giro a pettegolare, nte ne facènne abbe non meravigliartene, prov chi se ne fa a. c’èsce lu sgòbbe a chi burla spunta la gobba, lu a. cògghje e la sentènzia nò la beffa colpisce più dell’invettiva / der abbate, jabbate. abbele ["ab:@l@] agg abile der abbeletà. abbèllappòste [ab:El:a"p:Ost@] avv volutamente, apposta, sin abbuonabbuone. abbellì [ab:@"l:i] (abbellisce abbellése abbellute) tr abbellire, rifl abbellirsi, sin ntubbettà, agghiustà. abbesugnà [ab:@su"J:a] (abbesògne abbesuogne abbesugnase abbesugnate) intr servire, aver bisogno, abbisognare: chè t’abbesògne? cosa ti serve? m’abbesògne lu labbese mi serve la matita. abbetà [ab:@"ta] (abbete abbetase abbetate) intr abitare fig capire: nen sape andó abbete lu taliane *non sa dove abita l’italiano (non sa l’italiano). abbete ["ab:@t@] sm abito: prov a. nen fa mòneche, chjiriche nen fa prèute l’abito non fa il monaco né la tonsura il prete. abbéte [a"b:et@] sm abete. abbetine [ab:@"tin@] sm scapolare: l’a. de l’Addulurate lo scapolare dell’Addolorata. abbetuà [ab:@"twa] (abbitue abbetuase abbetuate) tr abituare rifl abituarsi. abbetudene sf abitudine. abbià [a"b:ja], bià [b:ja] ‹lat *adviare› (abbije abbiase abbiate) tr iniziare, cominciare: a na fatije iniziare un lavoro | avviare: a. la machene avviare l’auto | intr iniziare: la mésse a. a li unece la messa inizia alle undici | rifl avviarsi: m’abbije pe la chiazze mi avvio verso la piazza, s’è abbiate all’appiéte si è avviato a piedi | fraseol abbià a… iniziare a…: a. scrive iniziare a scrivere, appéne abbije a fa’ juorne all’alba, s’abbije a vedé s’intravvede, mò abbije! adesso inizia (a insolentire)! nn’abbiènne! non iniziare (a dar fastidio)! abbiènte v allabbiénte. abbisse [a"b:is:@] sm abisso: fig l’a. etèrne un’enormità, tra tè e isse ce sta n’abbisse tra te e lui c’è un’enorme differenza. abblaccà [ab:la"k:a] ‹ingl black› (abblacche abblaccase abblaccate) tr tumefare, annerire rifl tumefarsi. abblaccate [ab:la"k:at@] agg tumefatto, gonfio: uocchje abblaccate occhio gonfio. abbrachì [ab:ra"ki] (abbrachisce abbrachése abbracute) rifl arrochire. abbracute [ab:a"kut@] ‹lat raucus, *abraucatus, *abrucatus› agg rauco: voce abbracute voce rauca.


Castelluccese abbrazzà [ab:ra"ts:a], avrazzà [avra"ts:a] (abbrazze abbrazzase abbrazzate) tr abbracciare v vrazze. abbrazze [a"b:rats:@] sm abbraccio. abbrile [a"b:ril@] ms aprile: dint’a. nel mese di a., prov a. che lu fiore e magge che l’onore aprile col fiore e maggio con l’onore, acque d’a. ogne stizze nu varrile pioggia di aprile ogni goccia vale un barile, a. mije curtèse, damme cinche juorne de lu mèse, quant’accide li pècure de l’abbruzzèse aprile mio cortese, dammi cinque giorni sufficienti a uccidere le pecore dell’abbruzzese. abbrunzà [ab:ruN"tsa] (abbronze abbrunze abbrunzase abbrunzate) tr abbronzare rifl abbronzarsi. abbrustulì [ab:rustu"li] (abbrustulisce abbrustelése abbrustulute) tr abbrustolire, tostare sin arrascà. abbruzzése [ab:ru"ts:es@], bruzzése [b:ruts:es@] agg (pl bruzzise) abruzzese. abbuccà [ab:u"k:a] ‹v vocche› (abbocche abbucche abbuccase abbuccate) tr abboccare, colmare: quiddu buccacce s’hadda a. quel recipiente si deve colmare | riparare, otturare (di muratura): a. nu vucchele otturare un foro. abbuccature [ab:uk:a"ture] sf gusto: fa’ l’a. abituarsi a un sapore. abbucculià [ab:uk:u"la], abbucculià ‹v vòcchele› (abbuccheléje abbuocchelije abbuccheliase abbuccheliate) intr di gallina che diventa chioccia: la jaddine s’è abbucculate la gallina ha cambiato voce e sta covando. abbufà [ab:u"fa] ‹lat bufo rospo› (abbufe abbufase abbufate) tr gonfiare rifl gonfiarsi, tumefarsi. abbufàte [ab:u"fat@] agg gonfio, tumefatto, sin abblaccate. abbuffà [ab:u"f:a] ‹lat bufo rospo› (abbuffe abboffe abbuffase abbuffate) rifl abbuffarsi, mangiare smodatamente. abbuffàte [ab:u"f:at@] sf abbuffata. abbulà [ab:u"la] ‹lat ad volare› (abbòle abbule abbulase abbulate) intr prendere il volo, svolazzare. abbuonabbuone [ab:wona"b:won@] avv apposta, volutamente sin abbèllappòste. abbusà [ab:u"sa] (abbuse abbusase abbusate) intr abusare, approfittare: te n’abbuse che... approffitti del fatto che..., nte n’abbusènne non approfittarne. abbuscà [ab:uS"ka], bbuscà [b:uS"ka] ‹sp buscar› (bbusche bbuscase bbuscate) tr buscare, ricevere, prendere botte: a. nu sacche de jonte prendere un sacco di botte | guadagnare, vincere al gioco: a. paricchje sòlde guadagnare parecchi soldi, a. lu pane guadagnarsi da vivere.

accampà abbuscecà [ab:uS:@"ka] ‹lat vessicula vescichetta, Cort-Marcato mbessicchià› (abbosceche abbusceche abbuscecase abbuscecate) tr gonfiare, rifl appannarsi. abbuscecate [ab:uS:@"ka] agg gonfio: uocchje a. occhi assonnati, sin abbuttate, ntufate, abbufate. abbuscelà [ab:uS:@"la] ‹lat mediev buxula urna per voto› (abbuscele abbuscelase abbuscelate) tr sorteggiare, dividere la proprietà (con sorteggio notarile), sin menà lu tuocche. abbuse [a"b:us@] sm abuso. abbuttà [ab:u"t:a] ‹lat tardo buttis botte› (abbotte abbutte abbuttase abbuttate) tr gonfiare: a. lu pallone gonfiare il pallone fig a. une de jonte gonfiare qualcuno di botte | rifl gonfiarsi: la jumare s’è abbuttate il fiume si è gonfiato, a. come nu vicce gonfiarsi come un tacchino | abbuffarsi, ingozzarsi: a. com’a nu puorche abbuffarsi come un maiale | sin nguzzà, nchjemà, abbufà \ sbuttà. abbuurà [ab:u:"ra], buurà [b:u:"ra] ‹lat bibo -ĕre› (abbore abbure abbuurase abbuurate) tr abbeverare: sò jute a b. la mule a la funtane sono andato ad abbeverare il mulo alla fontana. abbuuratore [ab:u:ra"tor@] sm abbeveratoio sin pile, pelone. abbuzzà [ab:u"ts:a] (abbòzze abbuozze abbuzzase abbuzzate) tr abbozzare, accennare: a. nu fatte introdurre un argomento. accacagghià [ak:aka":a], cacagghià [kaka":a] (cacagghje cacagghiase cacagghiate) intr balbettare. accacagnutte [ak:aka"J:ut:@] avv ripetutamente, insistentemente: pigghià accacagnutte dare fastidio. accadé [ak:a"de] (accade accadése accadute) intr accadere | ‹nel signific ant di convenire› entrarci, avere a che fare: chè c’accade? che centra? se n’ascése che nu raggiunamènte chè nc’accadéve pe niénte se ne uscí con un ragionamento che non c’entrava per niente | intonarsi: c’accade che quiddu vestite *ci accade con quel vestito (il vestito s’intona con lui). accalà [ak:a"lat@] v calà. accalecà [ak:al@:ka] ‹lat calcare› (accaleche accalecase accalecate) tr premere | colpire: ce ha accalecate nu càuce l’ha colpito con un calcio | comprimere: a. li ròbbe dinte lu tarature comprimere la biancheria nel tiretto. accalurà [ak:alu:"ra] (accalore accalure accalurase accalurate) rifl accalorarsi. accampà [ak:aF"pa] (accampe accampase accampate) tr avvalorare, addurre, rivendicare: 109


accètte a. nu fatte avvalorare un fatto | rifl accamparsi: se sò accampate sop’a munte Felice si sono accampati su monte Felice. accanì [ak:a"ni] (accanisce accanése accanute) rifl accanirsi: s’è accanute che na povera bèstje si è accanito contro un povero animale | fig ostinarsi. accapabbasce [ak:apa"b:aS:@] v capabbasce. accapezzà [ak:ap@"ts:a] (accapézze accapizze accapezzase accapezzate) rifl raccapezzare, capire, orizzontarsi: ce accapizze caccose? ci capisci qualcosa? nen m’accapézze chiù non ci capisco più nulla idiom va capizze! chissà! va capizze e ché è succiésse! chissà cos’è successo! / sin acquaquagghià. accapputtà [ak:ap:u"t:a] (accappòtte accappuotte accapputtase accapputtate) rifl ribaltarsi va caputà. accarezzà [ak:ar@"ts:a], carezzà (accarézze accarizze accarezzase accarezzate) tr accarezzare. accasà [ak:a"sa] (accase accasase accasate) rifl accasarsi sin nzurà, maretà. accatastà [ak:tas"ta] (accataste accatastase accatastate) tr accatastare. accattà [ak:a"t:a] ‹lat captare *adcaptare› (accatte accattase accattate) tr comprare: a. a credènze comprare a credito | partorire: ha accattate na criature ha partorito una bambina. accavadde [ak:a"va:@] -alle [ak:a"val:@] avv in groppa, a cavalcioni sin ngròppe, ncalevacèdde -èlle. acce [atS:@] ‹lat apium› sm sedano. accecà [atS:@"ka] v cecà. accegnà [atS:@"J:a] ‹*lat cygnus› (accigne accegnase accegnate) rifl ubriacarsi. accementà [atS:@m@N"ta], ccementà [tS:@m@N"ta] ‹lat caementum, *afflare mentem› (accemènte accemiénte accementase accementate) tr molestare, infastidire, importunare, provocare: a. nu crestiane infastidire una persona, accementà na fémmene molestare una donna prov nn’accementènne lu cane chè dorme non svegliare il cane che dorme. acceppà [atS:@"p:a], cceppà [tS:@"p:a] ‹lat cippus nap appeccià› (accippe acceppase acceppate) tr accendere: a. lu fuoche, la restocce accendere il fuoco, le stoppie fig provocare, istigare \ ammurtà. acceppatòrje [atS:@p:a"tOrj@] sm incendio. accerchià [atS:@r"c:a] v acchjerchjà. accettà [atS:@"t:a] ‹lat acceptare› (accètte acciétte accettase accettate) tr accettare: prov chi nn’accètte nne mèrete chi non accetta non merita. 110

Pasquale Cacchio accètte [a"tS:Et:@] ‹fr hachette› sf scure, accetta, alt ccettòle, ccettone, cettulèdde -èlle, der ccettate, ccettunate. accevì [atS:@"vi] ‹fr achever, v acievire Bertoni p 16› (accevisce accevése accevute) intr riuscire, terminare: puté a. riuscire a portare a termine un lavoro, nen me pòzze accevì non riesco a terminare / sin funì, arrevà. acche [ak:@] sf acca: ncapì n’acche non capir nulla. acchemponne [ak:F"pon:@] ‹lat componere› (acchemponne acchempunne acchempunnése acchempuoste) tr comporre, assemblare, fig districarsi: nze sape a. non sa come trarsi d’impaccio / sin chemponne \ schemponne. acchianà [ac:a"na] (acchiane acchianase acchianate) tr spianare sin apparà. acchiane [a"c:an@] v chiane. acchiarì [ac:a"ri], cchiarì [c:a"ri] tr schiarire rifl schiarirsi: lu tiémpe s’è acchiarute il tempo si è schiarito. acchiuccà [ac:u"k:a], cchiuccà [c:u"k:a] ‹lat clocca, v chiòcche› (acchiòcche acchiuocche acchiuccase acchiuccate) tr tagliare la cima di un albero, di un ramo, potare: prov l’arule s’acchiòcchene e li crestiane s’acciòcchene gli alberi si potano e le persone si ubriacano, sin putà, spruà, stannà. acchiupà [ac:u"p:a] (acchiòppe acchioppe acchiuppase acchiuppate) tr appioppare, affibbiare. acchjerchià [ac:@r"c:a], accerchià [atS:@r"c:a] (acchiérchje acchjirchje acchjerchiase acchjerchiate acchjerchiénne) accerchiare, sin atturnià. acciaccà [atS:a"k:a] ‹ar sakà Imperio p 226, *sp machacar, Cort-Marc maciacche› (acciacche acciaccase acciaccate) tr pestare, schiacciare, ammaccare: a. l’uve pestare l’uva, a. la carne, lu pane masticare | chiacchierare, ciarlare: n’acciacchènne chiacchjere non dire chiacchiere | rifl a. nu dite ammaccarsi un dito. acciacche [a"tS:ak:@] sm acciacco. acciaccafrasche [atS:ak:a"frask@] sm inetto. acciacchettià [atS:ak:@"t:ja], cciacchettià ‹ v acciaccà› (acciacchettéje acciacchettije acciacchettiase acciacchettiate) tr calpestare, pestare, sporcare: nn’acciacchettiènne la case non sporcare il pavimento | pasticciare: che staje cciacchettiènne? cosa stai pasticciando? acciaffà [atS:a"f:a] ‹indeur ghabh, Imperio p 133, ven ciapar› (acciaffe acciaffase acciaffate) tr afferrare: a. da nu pizze afferrare da un lato, a. pe nganne, pe li urécchje afferrare per la gola, per le orecchie | sorprendere: a. une mèntre arròbbe sorprendere qualcuno mentre ruba | ottenere, guadagnare / sin ncappà.


Castelluccese acciappà [atS:a"p:a] v cciappà. acciappulià [atS:ap:u"lja] cciappulià [tS:ap:u lja] (cciappuléje cciappulije cciappuliase cciappuliate) intr menarsi, litigare, sin fa’ sciarre, sciarrià. acciavattà [atS:ava"t:a] ‹pers ciabat› (acciavatte acciavattase acciavattate) tr raffazzonare, sin ammafarià. accide, [a"tS:id@] accite, ccite [tS:it@] (accide accedése accise) tr uccidere, ammazzare: a. a une uccidere qualcuno, accide lu puorche macellare il maiale, fig l’agghj’accide! *lo ucciderò! (faremo i conti!) | rifl suicidarsi, fig stancarsi, affaticarsi: s’accide com’a nu ciucce si affatica come un asino. accise [a"tS:is@] agg ucciso, fig inetto, incapace: sta pròpje accise è proprio un incapace. acciòppele [a"tS:Op:@l@] v cciòppele accippafuoche [a%tS:ip:a"fwok@] agg provocatore. accippèmmuorte [a%tS:ip:E"m:wort@] ‹v acceppà e ammurtà› sm luce intermittente. acciuccà [atS:uk:a] ‹lat exsucus senza sugo Pian, va sciocco Dev› (acciòcche acciuocche acciuccase acciuccate) rifl ubriacarsi / sin mbriacà, accegnà. acciuncà [atS:uN"ka] (accionche acciunche acciuncase acciuncate) rifl azzoppare, sciancare. acciuncate [atS:uN"kat@] agg zoppo, debilitato: rumanì a. restare inabile. acciuppelià [atS:uuN"ka] v acciappulià. accocchje [a"k:oc:@] ‹lat copula› avv in coppia, insieme / v accucchià. accògghje [a"k:O:@], ccògghje [k:O:@] ‹lat colligere› (v cògghje) tr colpire, cogliere: l’ha ccuote juste nfronte l’ha colpito proprio in fronte, andó cògghja cògghje *ovunque colpisca (comunque vada), a. lu céntre cogliere il bersaglio, a. juste juste colpire nel segno | sorprendere: a. a une mèntre arròbbe sorprendere qualcuno mentre ruba / sin pigghià, cògghje, ncappà, acciaffà. accòrde [a"k:Ord@] sm accordo, concordia, locuz d’a. d’accordo: i’ d’amore e d’a. essere in sintonia. accòrge [a"k:OrdZ@] (accòrge accuorge accurgese accòrte) rifl accorgersi: te ne si accuorte? te ne sei accorto? | stare attento: statte accòrte stai attento / sin addunà. accorre [a"k:or:@] (accorre accurre accurrése accurze) intr accorrere: è accurze subbete è intervenuto subito. accuorte [a"k:wort@] agg (f accòrte) accorto, prudente: òme accuorte uomo prudente | escl accòrte! attento! accòrte a quisse! attento a costui! statte accòrte! stai attento!

accuntà accòte [a"k:Ot@] ‹lat adcollectus› ccòte [k:Ot@] sf vasca di raccolta del mulino ad acqua. accucce! [a"k:utS:@] escl a cuccia! accucchià [ak:u"c:a] ccucchià [k:u"c:a] ‹lat copulare› (accocchje accucchje accucchiase accucchiate) tr unire, congiungere: a. li cape de nu file congiungere le estremità di un filo | raccogliere, collezionare: a. na còse de sòlde mettere da parte un po’ di danaro | rifl accoppiarsi, unirsi: se sò accucchiate a lòre a lòre si sono messi insieme, prov Dije li créje e lòre s’acccchjene Dio li crea e loro si accoppiano, se sò ccucchiate la lime e la raspe *si sono unite la lima e la raspa | riguardare, entrarci: chè c’accocchje ’ssa cose? che c’entra questa cosa? chè c’accucchje tu? che c’entri tu? | capire, connettere: nn’accocchje niénte non capisce nulla / sin addarunà, sparagnà, azzeccà \ scucchià. accucchiate [ak:u"c:at@] agg riunito, raccolto, collezionato ■ sf capannello, raduno: n’a. de gènte un capannello di gente, n’a. de matte una compagnia di buontemponi / sin cumpagnije. accuccià [ak:u"tS:a] (accucce accucciase accucciate) rifl accucciarsi. accucculà [ak:uk:u"la] ‹sp aclocarse› (accòcchele accuocchele accucculase accucculate) rifl accoccolarsi, accovacciarsi. accuiatà [ak:uja"ta] (accuiète accuiéte accuiatase accuiatate) tr calmare, acquietare: a. lu criature calmare il bambino | rifl calmarsi, moderarsi: accuiétete! calmati! \ ncuiatà. accullà [ak:u"l:a] (accòlle accuolle accullase accullate) tr accollare, affidare, rifl accollarsi: a. na fatije intraprendere un lavoro. accullate [ak:u"l:at@] agg a giro collo \ scullate. accullì [ak:u"l:i], accuddì [ak:u":i] v accussì. accummegghià [ak:um:@":a], ccummegghià ‹*lat tegumen› (accummògghje accummuogghje accummegghiase accummegghiate) tr coprire, rifl coprirsi: a. sott’a li cupèrte coprirsi sotto le coperte, accummuogghjete chè fa fridde! copriti perché fa freddo! \ scummegghià. accumpagnà [ak:uFpa"J:a] (accumpagne accumpagnase accumpagnate) tr accompagnare: a. une a la case accompagnare qualcuno a casa, a. la zite seguire il corteo nuziale, a. lu muorte *accompagnare il defunto (seguire un funerale), a. a mangià, a béve mangiare, bere in compagnia, a. che l’uocchje seguire con lo sguardo. accuntà [ak:uN"ta] ‹v cunte› (acconte accunte accuntase accuntate) tr raccontare, riferire: a. nu cunte narrare una favola, chè haje accuntate a quidde? che hai riferito a quello? prov chi 111


accuntà te l’acconte còtte e chi te l’acconte crude *chi te la racconta cotta e chi cruda. accuntantà [ak:uNtaN"ta], cuntantà [k:uNtaN"ta] (ac-cuntènte accuntiénte accuntantase accuntantate) tr accontentare, rifl accontentarsi: prov chi s’accuntènta gode chi si accontenta gode. accunzà [ak:uN"tsa], ccunzà ‹lat *adcomptiare ordinare› (acconze accunze accunzase accunzate) tr riparare: a. lu titte riparare il tetto, fig a. pe li fèste conciare per le feste | ordinare, sistemare: a. lu liétte ordinare il letto, a. li panne, li capidde sistemare la biancheria, i capelli | rifl migliorare: lu tiémpe s’è ccunzate il tempo è migliorato, prov male a chi mòre, chi rèste s’acconze il guaio è di chi muore, col tempo chi rimane si si­ stema | agghindarsi: accunzete buone se vaje dda vestiti bene se vai lì / sin agghiustà, cuncià \ scunzà, scuncià. accunzature [ak:uNtsa"tur@] fs riparazione. accunzaccunze [a%k:uNtsa"k:uNts@] agg ben fatto, comodo, funzionale. accuorte [a"k:wort@] agg (f accòrte) attento, accorto, sin attiénte. accuppà [ak:u"p:a] (accòppe accuoppe accuppase accuppate) intr traboccare: è accuppate lu latte il latte è traboccato | tr accoppare. accurdà [ak:ur"da] (accòrde accuorde accurdase accurdate) tr accordare: a. la chitarre accordare la chitarra | rabbonire: accuorde a quisse da’ un compenso a costui | rifl accordarsi: se sò accurdate si son messi d’accordo. accurtà [ak:ur"ta] ‹lat parl *curtiare, v curciàre Cort-Marc› (accorte accurte accurtase accurtate) tr accorciare, abbreviare: a. la vije abbreviare il tragitto, a. lu passe rallentare | rifl diminuire: se sò acccurtate li jurnate la luce diurna è diminuita \ allungà. accurtatore [ak:urta"tor@] sf scorciatoia: menà a l’accurtatore mettersi sulla via più breve. accurte [a"k:urt@] avv brevemente: a curte a curte per la via più breve, v curte. accurteddà [ak:urt@":a] -llà [ak:urt@"l:a] (accurtèdde accurtiédde accurteddase accurteddate) tr accoltellare, va curtiédde. accusà [ak:u"sa] (accuse accusase accusate) tr accusare: prov chi se scuse s’accuse chi cerca scuse si accusa | dichiarare: a. na napuletane dichiarare una napoletana a tressette. accuse [a"k:us@] sf accusa. accussì [ak:u"s:i], ccussì [k:u"s:i] avv così: nze dice a. non si pronunzia così, a. bèlle chè… così bello che…, a. va lu munne così va il mondo bast’a.! basta così! a. è? è così? mègghje a. meglio così, a. pòche? così poco? ■ cong conclusiva perciò, così, di conseguenza: abbiase a 112

Pasquale Cacchio stezzechià, a. ce ne turnamme a case iniziò a piovigginare, così ce ne tornammo a casa | modale accussì come così come: facése a. com’éve ditte fece così come aveva detto ■ in subord consecutive accussì... chè… tanto... che…, accussì... da… tanto... da… ■ agg tale, così fatto: maje viste n’arule a. mai visto un albero del genere ■ locuz accussì e accuddì così e cosà. accustà [ak:us"ta], ccustà [k:us"ta] (accòste accuoste accustase accustate) tr accostare, rifl accostarsi, sin azzeccà, aucenà \ scustà. acene ["atS@n@] ‹gr àkinos› sm acino, chicco: a. d’uve, de rane acino d’uva, di grano, fig nen méne n’a. de viénte non tira un alito di vento, prov a a. a. se fa la macene un acino alla volta si riempe la macina. acete ["atS@t@] sm acido: sape d’a. sa di acido ■ agg acido: carattere a. carattere astioso. ache [ak@], aghe [ag@] sm ago: a. pe cose ago per cucire, a. de serénche ago di siringa, prov andó mitte l’a. mitte la cape poni attenzione alle cose che fai. acìte [a"tSit@], cite [tSit@] ‹lat acetum› sm aceto: mare come l’a. amaro come l’aceto. acizze [a"tSits:@] agg acido, avariato: sape d’acizze sa di acido, i’ d’a. avariarsi. acquagghià [ak:wa":a] v quagghià. acquanéve [ak:wua"nev@] sf acquaneve. acquaquagghià [ak:wakwa":a] ‹v quagghià› (v quagghià) tr combinare, riuscire, capire: n’acquaquagghje niénte non combina nulla | raffazzonare / sin accapezzà. acquaragge [ak:wa"radZ:@] sf acqua ragia. acquare [a"k:war@] ‹lat aqua, va Giuliani p 167› fs rugiada. acquaruole [ak:wa"rwol@], acquaiuole [ak:wa jwol@] sm (f acquaròle, acquaiòle) acquaiolo. acquasale [ak:wa"sal@]sf pan bagnato con sale, olio, origano e pomodori. acquasante [ak:wa"saNt@] sm acquasanta: lu diaule e l’a. il diavolo e l’acquasanta. acquasantère [ak:wasaN"tEr@] sf acquasantiera. acquattà [ak:wa"t:a] v agguattà. acque [ak:w@] ‹lat aqua› sf acqua: acqua trode acqua torbida, acqua mòrte acqua putrida, acqua ténte acqua sporca, acqua lucete siero di ferita, acqua surgive acqua di sorgente, a. frésche acqua fresca fig medicinale inefficace, a. surgive acqua di sorgente, terà l’a. attingere acqua dal pozzo, i’ a l’a. andare alla fontana, i’ fa’ a. orinare, fig mannà caccune a l’acqua vérde mandare in galera, all’ergastolo, prov a lu mare va l’a. l’acqua va al mare, sta’ a pane e a. stare a pane e acqua, ògnune tire l’a. a lu


Castelluccese muline suje ognuno tira acqua al proprio mulino, sope lu cuotte l’a. vullute sul cotto l’acqua bollente, a. e mòrte addret’a la pòrte acqua e morte sono imprevedibili, acqua quiète nce passènne chè t’affuoche acque tranquille sono infide, cuogghje l’a. quanne chiòve raccogli lacqua quando piove, l’acqua trote va nnante, la chiare vène appriésse l’acqua chiara segue la torbida | pioggia: fa’ l’a. piovere, na menata d’a. uno scroscio di pioggia, menà a. che lu secchiètte piovere a dirotto, a. de magge pioggia di maggio, a. a catenèlle pioggia abbondante, prov l’acqua fina fine trapàne li rìne la pioggerellina penetra nelle ossa | quantità di pioggia: nu dite d’acque *un dito di pioggia (ca. 20 mm.), nu palme d’a. *un palmo di pioggia (ca. 250 mm.) / der acquaiuole, acquare, acquaragge, acquasantère, acquavérde. acquigne [a"k:wiJ:@] agg acquoso. acre [akr@] agg acre. adattà [ada"t:a] (adatte adattase adattate) tr adattare, rifl adattarsi. adatte [a"dat:@] agg adatto. adàute [a"daut@] ‹lat ad altum› avv sopra: i’ a. andare al piano superiore, chi sta’ a.? chi c’è al piano superiore? da a. abbasce dal piano superiore a quello inferiore | locuz a capadaute in alto, verso l’alto: nchianà a capadaute salire verso l’alto \ abbasce, capabbasce, a capabbasce. addacquà [ad:a"k:wa], ddacquà ‹lat tardo adaquare› (ddacque ddacquase ddacquate) tr innaffiare, sin annaffià. addarunà [ad:aru"na], ddarunà [d:aru"na] ‹lat adunare› (ddarone ddarune ddarunase ddarunate) tr raccogliere: a. li ulive raccogliere le olive | rifl adunarsi: s’è ddarunate la génte la gente si è adunata | sin cògghje, recògghje, arrezzelià. addavère [ad:a"vEr@] avv veramente: fa’ a. fare seriamente, ha avut’a fa’ a. ha dovuto impegnarsi. addecrijà [ad:@kri"ja], ddecrijà [d:@kri"ja] ‹lat recreare› (ddecréje ddecrije ddecriase ddecriate) tr ricreare, deliziare | rifl godere, deliziarsi: me sò addecriate ho provato un gran piacere. addefreddà [ad:efr@"d:a], ddefreddà [ad:efr@"d:a] (ddefrédde ddefridde ddefreddase ddefreddate) tr raffreddare, rifl raffreddarsi: me sò addefreddate ho preso freddo. addefrescà [ad:@fr@S"ka], ddefrescà [d:@fr@S"ka] (ddefrèsche ddefrische ddefrescase ddefrescate) tr rinfrescare, refrigerare: a. lu stòmmeche dissetare, rifl rinfrescarsi.

addrezzà addefrescate [ad:@fr@S"kat@] sf rinfrescata. addefréscapriatòrje [ad:@%freSkapria"tOrj@] sf *rinfrescapurgatorio, vento fresco, bora. addelucì [ad:@lu"tSi] v addulecì. addenucchià [a:un@"c:a] ‹lat genuculum› (addenocchje addenucchje addunecchiase addunecchiate) rifl inginocchiarsi va denucchje. adderrubbà [ad:@r:u"b:a] v addurrubbà. adderruscià [ad:@r:u"S:a], addurescià [ad:ur@ S:a] ‹lat rudius rozzo› (adderosce adderusce adderusciase asserusciate) tr dissodare, rompere un terreno incolto, sin scutezzà. addestrà [ad:@s"tra] (addèstre addiéstre addestrase addestrate) tr addestrare. addevenà [ad:@v@"na] v adduunà. addije [a"d:ij@] escl addio: a. a la venture! *addio al futuro! (irreparabile, ineluttabile!). addòbbje [a"d:Ob:j@] ‹*lat ad opium, *ted betäubung stordimento› sm anestesia: fa’ l’a. anestesizzare. addore [a"d:or@] ‹lat odor -oris› sm odore, sin nasche. addòrme [a"d:Orm@] (addòrme adduorme addurmése addermute) tr addormentare, cullare: a. lu criature fare addormentare il bambino | rifl addormentarsi: m’addurmiétte nnanze a la televisione mi addormentai davanti al televisore | intorpidirsi: s’è ddermute lu vrazze si è intorpidito il braccio / sin appappulà, appappulià, appapagnà \ ruspegghià. addrète [a"d:rEt@], ddrète [d:rEt@] ‹lat *ad retro› prep dietro: a. a mé dietro di me, a. a la case dietro casa, i’ a. a une *andare dietro a uno (fig corteggiare), cammenà une a. n’aute camminare in fila indiana ■ avv dietro, indietro: corre a. rincorrere, i’ nnanze e a. andare avanti e indietro, nu passe nnanze è une a. un passo avanti e uno indietro, da’ a. restituire, vutà a. girarsi, lassà a. restare indietro, lassà une a. sorpassare qualcuno, ddrète pe ddrète di nascosto, métte lu llòrge a. spostare indietro le lancette dell’orologio, prov rumané che na mana nnanze e une a. rimanere a mani vuote | fa: tant’anne a. tanti anni fa ■ locuz pe ddrète, da drète di dietro: a vije de nanze e a vije de drète *a via di avanti e a via di dietro (dalla parte anteriore e posteriore), parlà da drète sparlare, fa’ na còse da drète fare qualcosa di nascosto | qua ddrète qui dietro, do ddrète costà dietro, dda ddrète lì dietro | de drète di dietro, posteriore: lu mule s’è fatte male a li còsse de drète il mulo si è ferito alle zampe posteriori \ nnanze. addrezzà [ad:r@"t:sa], ddrezzà ‹lat mediev addretiare› (addrizze addrezzase addrezzate) tr 113


aducchià addrizzare, raddrizzare: a. nu pale raddrizzare un palo, a. li còsse a une bastonare qualcuno, a. la cape a une educare qualcuno | rifl addrizzarsi / contr stòrce. addubbà [ad:u"b:a], ddubbà (addòbbe adduobbe addubbase addubbate) tr addobbare. addubbià [ad:u"b:ja], ddubbià [d:u"b:ja] (ddòbbje dduobbje ddubbiase ddubbiate) tr anestesizzare. addulecì [ad:ul@"tSi], ddelucì [d:@lu"tSi] ‹lat dulcis› (addelucisce addelucése addeluciute) tr addolcire. addulucà [ad:uk@"ka], addulecà, ddulecà ‹lat dulcis› (addoleche adduoleche addulecase addulecate) tr alleviare | rifl alleviarsi: lu male de cape s’è addulucate il mal di testa si è calmato. addulurà [ad:ulu"ra] (addelore addelure addulurase addelurate) tr addolorare, rifl addolorarsi. Addulurate [ad:ulu"rat@], Ddulurate [d:ulurat@] f Addolorata: l’A. la Madonna Addolorata. addummannà [a:um:a"n:a], ddummannà (ddummanne ddummannase ddummannate) tr domandare, chiedere: a. nu surizje chiedere un favore, a. la caretà chiedere l’elemosina, addummanne a quisse chiedi a costui, chi te l’ha ddummannate? chi te l’ha chiesto? chi addummanne nen fa errore chi domanda non fa errore | rifl domandarsi: m’addummanne chè ne vutte mi chiedo cosa vuoi. addummeddà [a:um:@":a], ddummeddà (ddummèdde ddummiédde ddummeddase ddummeddate) tr lavare, fare il bucato, va còfene. addunà [a:u"na], ddunà [:u"na] ‹sp adonarse› (addone addune addunase addunate) rifl accorgersi: nze n’addone pe niénte non si accorge di nulla, è fésse e nze n’addone è scemo e non se ne accorge / sin accorge. addunecchià [a:un@c":a] v addenucchià. addurà [a:"ra] (addore addure addurase addurate) tr odorare, annusare, intr odorare. addurènte [a:u"rENt@] agg profumato. addurmute [a:ur"mut@] agg addormentato. addurrubbà [a:ur:u"b:a], derrubbà ‹lat rupes, rumpere, sp derrumbar› (v arrubbà) intr cadere, precipitare: a. che la machene precipitare con l’auto / sin sderrubbà, derrubbe. adduunà [a:u:"na], addevenà (adduine adduunase adduunate) tr indovinare: a. la venture predire, prov nce vòle la zinghere a ddevenà la v. non è necessaria la zingara per predire il futuro (per comprendere un fatto prevedibile), tante ne saje e tante n’addevine facile indovinare quanto si conosce. 114

Pasquale Cacchio aducchià [adu"c:a] (adòcchje aduocchje aducchiase aducchiate) tr adocchiare. aduttà [adu"y:a] (adòtte aduotte aduttase aduttate) tr adottare, usare. aèree [a"Er@@], aèrje [a"Erj@] sm aereo, sin apparécchje. affaccià [af:a"tS:a] (affacce affacciase affacciate) rifl affacciarsi: a. a lu ballecone affacciarsi al balcone | trovarsi di fronte: la case s’affacce sop’a lu Piscere la casa si trova di fronte al Piscero. affamà [af:a"ma] (affame affamase affamate) tr affamare, rifl affamarsi. affare [a"f:ar@] sm affare. affascià [af:a"S:a] (v fascià) affastellare: a. li frasche formare fascine / sin ammazzà. affaugnàte [af:au"J:at@] ‹v faùgne› agg esposto al vento di favonio, appassito, arrossato: ficure a. fichi avvizziti, facce a. viso arrossato. affaulate [af:au"lat@] agg appassito. affebbià [af:au"lat@] (affibbje affebbiase affebbiate) tr affibbiare: a. nu scaffe dare uno schiaffo | attribuire: a. nu nome dare un soprannome. affedà [af:@"da] (affide affedase affedate) tr affidare: prov affedà li pècure a lu lupe affidare le pecore al lupo | rifl affidarsi. affelà [af:@"la] (affile affelase affelate) tr affilare, assottigliare, rifl assottigliarsi. affelate [af:@"late] agg affilato: nase a. naso sottile. affenà [af:@"na] (affine affenase affenate) tr affinare, rifl affinarsi, migliorare. affenzà [af:@N"tsa] v fenzà. affettà [af:@"t:a] (affitte affettase affettate) tr affittare. affètte [a"f:Et:@] sm affetto. affettuose [af:@"t:wos@] agg affettuoso. affilaffile [af:ila"f:il@] avv interamente, completamente: tagghjà a. tagliare sistematicamente. affitte [a"f:it:@] ms affitto: prov l’a. de la case, nu mése jèsce e n’aute trase non è conveniente vivere in casa d’affitto. affluscià [af:lu"S:a] (afflòsce affluosce afflusciase afflusciate) rifl afflosciarsi. affrancà [af:raN"ka] (affranche affrancase affrancate) rifl affrancarsi, evitare: a. de..., evitare di...: se lu teliéfene t’affranche de ce i’ se gli telefoni ti risparmi di andare fin là. affruntà [af:ruN"ta] (affronte affrunte affruntase affruntate) tr affrontare. affrunte [a"f:ruNt@] sm affronto. affucà [af:"ka], affugà (affòche affuoche affucase affucate) tr strozzare, intr affogare: a. dint’a lu puzze affogare nel pozzo.


Castelluccese affuchènte [af:u"kENt@] agg soffocante. affullate [af:u"l:ate] agg affollato \ sfullà. affummecà [af:um:@"ka] (affòmmeche affuommeche affummecase affummecate) tr affumicare. affummecate [af:um:@"kat@] agg affumicato. affunnà [af:u"n:a] (affonne affunne affunnase affunnate) tr immergere: a. lu secchiètte dinte a lu puzze, immergere il secchio nel pozzo | intr affondare: a. dint’a la lote affondare nel fango. affurchià [af:ur"c:a] ‹furchje› (affòrchje affuorchje affurchiase affurchiate) tr accerchiare, portare nel recinto: a. li crapètte mettere i capretti nel recinto. affussà [af:u"s:a] (affòsse affuosse affussase affussate) tr affossare. afrecane [afr@"kan@] agg africano. aggaluppà [ag:alu"p:a], ggaluppà [g:alu"p:a] ‹*fr galoper› (aggalòppe aggaluoppe aggaluppase aggaluppate) tr scavalcare, tracimare, traboccare. aggarbate [ag:ar"bat@] agg garbato, grazioso. aggégge [a"dwZ:edZ:@] sm aggeggio. aggele ["adwZ:@l@] agg agile. aggènde [a"dwZ:ENd@] sf agenda. aggènje [a"dwZ:Enj@] v gènje. aggetà [adwZ:@"ta] (aggete aggetase aggetate) tr agitare, sin sbatte, scutulà, ncujatà, ammuinà. aggéule [a"dwZ:eul@] agg agevole. agghiazzà [a:a"ts:a], ghiazzà, aiazzà [aja"ts:a], jazzà ‹lat iaceo› (agghiazze agghiazzase agghiazzate) rifl giacere, coricarsi: lu puorche s’agghiazze dint’a lu juse il maiale si sdraia nella stalla / sin culecà, sdraià / v jazze. agghionce [a":oNtS@] ‹lat adiungo› (agghionce agghiunce agghiuncése agghiunte) tr aggiungere, agganciare. agghionte [a":oNt@] sf aggiunta, v jonte. agghiustà [a:us"ta], ghiustà (agghiuste agghiustase agghiustate) tr riparare: a. la machene riparare l’auto, fig agghiustà une pe li feste combinare qualcuno per le feste, a. l’òssere percuotere | rifl abbellirsi: a. pe i’ a ballà agghindarsi per andare a ballare / sin accunzà. agghje1 [a:@] ausiliare, v avé. agghje2 [a:@] ‹lat allium› ms aglio (Allium sativum): vérde com’a n’a., verdissimo, fig spaventato, rumané che l’agghja mmane, *restare con l’aglio in mano (con nulla). aggì [a"dZ:i] (aggisce aggése aggite) intr agire. agguattà [ag:wa"t:a], acquattà [ak:wa"t:a] ‹lat coactus› (agguatte agguattase agguattate) rifl spiare, stare in agguato | coricarsi, rannicchiarsi: a. dint’a lu liétte coricarsi nel letto / sin culecà.

allaccanì aghe [ag@] v ache. agniélle [a"J:jel:@] ms agnello, sin aine. agunije [agu"nij@] ms agonia. agurje [a"gurj@] v augurje. ah! escl ah! (per far avviare un animale da traino o da soma) \ isce! aiauzà [ajau"tsa] v jauzà. aiazzà [aja"ts:a] v agghiazzà. aiére [a"jer@] v jére. àime ["aim@], ajeme ["aj@m@] ‹gr ázymos› agg insipido, azzimo: pizza a. pizza azzima.. aine ["ain@], ajene ["aj@n@] ‹lat agnus, va Giuliani p 118› sm agnello, alt ainucce, ainiédde -èlle. ainice [ai"nitS@], janìce [ja"nitS@], [i"nitS@] inice ‹lat cinisia› sf cenere calda, cinigia: patane còtte sott’a l’a. patate cotte sotto la cenere. Aitìne [ai"tin@] f Agata, Agatina, escl Aiti’. aiutà [aju"ta] (aiute aiutase aiutate) tr (intr con nomi di persona) aiutare: ésse aiute a lu frate lei aiuta il fratello, prov gènt’allègre Dije l’aiute gente allegra Dio l’aiuta | rifl aiutarsi: prov aiutete chè Dije t’aiute aiutati che Dio ti aiuta. aiutante [aju"taNt@] sm aiutante. aiute [a"jut@] ms aiuto: da’ a. dare aiuto, povere a chi cérche a.! povero chi cerca aiuto! | escl aiuto! ajeme ["aj@m@] v àime. alafine [ala"fin@] avv infine, v fine. alammèrze ["aj@m@] avv al contrario, v mmèrze. alantòme ["aj@m@] sm galantuomo: prov lu tiémpe è a. il tempo è galantuomo. alanute [ala"nut@] agg nudo, va nute. alappète [ala"p:Et@] v uogghje. albine [al"bin@] agg albino. Alduine [al"dwin@] m Arduino. alérte [a"lert@] ‹lat ertus› avv in piédi: sta’ a. stare in piedi, prov lu sacche vacante nze mantène a. il sacco vuoto non si regge in piedi / va irte. Alèssje [a"lEs:j@] m Alessio: prov tutte li ciucce zuoppe a la tavèrne de mast’A. tutti gli asini zoppi nella cantina di mastro Alessio. aletre ["al@tr@], aldre [aldr@] ‹prelat *galatro-, Cort-Marc gàletre› sf avena selvatica: rane chjine d’a. campo di grano infestato da avena selvatica. alfabbète [alfa"b:Et@] sm alfabeto. alice [a"litS@] sf alice. allabbiénte [all:a"b:jeNt@] avv a riposo, senza lavoro: sta’ a. stare senza far nulla. allabbòtte [al:a"b:Ot:@] avv subito, immediatamente. allaccanì [al:ak:a"ni] ‹gr lachanizo avvizzire, láchanon ortaggio, Cort-Marc allaccaràri› (allaccanisce allaccanése allaccanute) intr ap115


allazzate passire, avvizzire: turnà allaccanute da la fatije tornare stanco dal lavoro | essere insaziabile: puozza i’ allaccanute che tu possa restare insoddisfatto | rifl abbuffarsi / sin ammuscià. allaccanute [al:ak:a"nut@] agg voglioso, bramoso: èsse a. a purtà la machene non veder l’ora di guidare l’auto / sin arraggiate, uliuse. allaccià [al:a"t:Sa] (allacce allacciase allacciate) tr allacciare / sin attaccà. allaià [al:a"ja] ‹lat lacus› (allaje allajase allajate) tr allagare: l’acque ha allaiate li strade la pioggia ha allagato le strade | rifl allagarsi. allamà [al:a"ma] ‹v lame› (allame allamase allamate) intr franare, diroccare: la case è allamate la casa è diroccata. allampanate [al:aFpa"nat@] agg allampanato. allampeallampe [al:aFpa"l:aMp@] avv improvvisamente. allancate [al:aN"kat@] ‹v lanche› agg affamato, avido. allappate [al:a"p:at@] ‹lat alapa schiaffo› fs l’atto di scagliare del materiale: n’a. de cauce a lu mure *una cazzuolata di calce sul muro | schiaffo. allappète [al:a"p:Et@], allappiéte v pète1. allaspasse [al:as"pas:@] avv a spasso: mangià, véve e sta’ a. mangiare, bere e stare a spasso. allarià [al:a"rja] (allarje allariase allariate) tr allargare, fig esagerare: nt’allariènne! non esagerare! allarmà [al:ar"ma] (allarme allarmase allarmate) tr allarmare. allascà [al:as"ka], llascà ‹lat laxus, va lasche› (allasche allascase allascate) tr mollare, allentare: a. lu centuline allentare la cintura | lasciare la presa | mollare, sganciare: a. nu scaffe mollare uno schiaffo, allascà nu pitete fare un peto | diradare: a. li cacchje diradare i rami / sin allarià, ammullà. allasche [a"l:ask@] v lasche. allassacrése [al:as:a"kres@], llassacrése ‹francoprov allassaccraje *alla lasciar crescere› avv all’improvviso, a sorpresa: a. venése a chiòve iniziò a piovere all’improvviso / sin scòcchèntròne. allatramatine [al:atrama"tin@] v matine, aute. allatrasére [al:atra"ser@] v sére, aute. allattà [al:a"t:a], llattà [l:a"t:a] (allatte allattase allattate) tr allattare. allautanne [al:au"tan:@] avv due anni fa, v anne. allautriére [al:au"trjer@] v autriére, jére, aute. allazzà [al:a"ts:a] ‹lat laqueus› (allazze allazzase allazzate) tr allacciare, annodare: a. lu sacche, li scarpe stringere il laccio al sacco, alle scarpe | emettere: a. n’allucche lanciare un urlo. 116

Pasquale Cacchio allazzate [al:a"ts:at@] agg allacciato, annodato. alleccà [al:@"k:a] v leccà. alleccardì [al:@k:ar"di], leccardì ‹gr leíko, ted lecken› (alleccardisce alleccardése alleccardute) tr allettare, invogliare. alleggerì [al:@dZ:@"ri] (alleggerisce alleggerése alleggerute) tr alleggerire, alleviare | rifl alleggerirsi. allegnà [al:@"J:a] ‹lat lignum› (allégne alligne allegnase allegnate) intr svilupparsi: ’sta chiante nn’allégne bòne questa pianta non cresce bene. allègre [a"l:Egr@] agg allegro: gènte a. Dije l’aiute gente allegra Dio l’aiuta | brillo. allegrèzze [al:@"grets:@] sf allegria: prov l’a. da lu còre te vène la felicità viene dal cuore. allentà [al:@N"ta] ‹lat lentus› (allènte alliénte allentase allentate) intr allentare: a. lu nuteche allentare il nodo, a. la capézze allentare la cavezza | fig mollare, lanciare: a. nu càuce dare un calcio, a. n’allucche lanciare un urlo | rifl dimagrire: s’è allentate è dimagrito / va liénte, sin allascà. allescià [al:@"S:a] v lescià. allevà [al:@"va] (alliéve allève allevase allevate) tr allevare: a. na melògne addomesticare un tasso, fig a. na vipere allevare un traditore. alliéve [a"l:jev@] sm cucciolo, pulcino: la cane tène l’a. la cagna ha i cuccioli | allievo. allògge [a"l:OdZ:@] ms alloggio. allore [a@l:or@] avv allora: a. stéve a l’Amèreche a quel tempo era in America, fusése a. chè nce vediétte chiù a quel punto mi arrabbiai | cong dunque: a. com’è jute a funì? dunque com’è andata a finire? / sin antanne. allucà [al:u"ka] (allòche alluoche allucase allucate) tr allocare: prov chi tène ciénte l’allòche e chi tène une l’affòche chi ha cento figli li alloggia, chi ne ha uno lo affoga. alluccà [al:u"k:a], allucche [a"l:uk:@] v lluccà, llucche. alluccatare [al:uk:a"tar@] lluccatare agg iroso. alluccatòrje [al:uk:a"tOrj@] lluccatòrje sm schiamazzo. alluffianà [al:uf:ja"na] (alluffiane alluffianase alluffianate) rifl arruffianarsi, adulare. alluggià [al:u"dZ:a] (allògge alluogge alluggiase alluggiate) intr alloggiare: prov chi tarde arrive male allogge chi tardi arriva male alloggia. allungà [al:uN"ga] (allònghe alluonghe allungase allungate) tr allungare, a. li còsse distendere le gambe, fig a. li mane rubare, percuotere | rifl allungarsi: li jurnate s’allònghene le giornate si allungano, a. sope lu liétte sdraiarsi sul letto.


Castelluccese alluntanà [al:uNta"na] (alluntane alluntanase alluntanate) tr allontanare, rifl allontanarsi. alluongalluonghe [a%l:wouNga"l:woNg@] avv intorno | prep lungo: a. a la jumare lungo il fiume. allupate [al:u"pat@] agg ingordo, affamato. alluscià [al:u"S:a] (allusce allusciase allusciate) intr vedere, intravedere: de notte nn’allusce pe niénte di notte non vede nulla, a. cacchèccòse dint’a la negghiare intravedere qualcosa nella nebbia. alluvione [al:u"vjon@] sm (pl -une) alluvione. alméne [al"men@] avv almeno: chiuésse a.! almeno piovesse! altézze [al"tets:@] sf altezza. amà [a"m] (ame amase amate) tr amare. Amalje [a"malj@] f Amalia, alt Maliètte, escl Maliè! amante [a"maNt@] agg amante. amare [a"mar@] v mare1. amaréne [ama"ren@], maréne sf ciliegio, ciliegia amarena (Prunus cerasus), va cerase. amaruognele [ama"rwoJ:@l@], maruognele agg (f amarògnele) amarognolo, sin maruosteche. ame [am@] sm amo: abbuccà a l’a. abboccare all’amo. amecizje [am@"tSitsj@] sf amicizia: prov patte chiare, a. lònghe patti chiari, amicizia lunga, a. rennuàte menèstra scalefàte amicizia rinnovata è come minestra riscaldata. Amèreche [a"mEr@k@], Mèreche pr America. amiche [a"mik@] agg (pl amice) amico: prov amice è cumpare se parlene chiare amici e compari si parlano chiaro, a amice e pariénte nze mprèste maje niénte ad amici e parenti non si presta mai nulla, li mègghje amice suoje fusérne li brèje i suoi amici migliori furono dei traditori. ammaccà [am:a"k:a] ‹lat volg *maccare, Dev ammaccare› (ammacche ammaccase ammaccate) tr ammaccare, schiacciare: a. lu parafanche ammaccare il parafango | rifl ammaccarsi: a. li détere ammaccarsi le dita. ammaccature [am:ak:a"tur@] sf livido, contusione. ammafarià [am:afa"rja], mmafarià ‹*lat mamphur, Cort-Marc màfara› (ammafaréje ammafarije ammafariase ammafariate) tr sbrigare, raffazzonare, acciabattare: a. la tèrre lavorare sbrigativamente il terreno | rifl arrabattarsi: ammafarije e camine! sbrigati a terminare! / sin acciavattà. ammagghià [am:a":a], mmagghià ‹lat malleus martello› (mmagghje mmagghiase mmagghiate) tr masticare, divorare, trangugiare: a. come nu puorche, masticare come un maiale, prov lu ciucce porte la pagghje e lu ciucce se

ammattute l’ammagghje l’asino porta la paglia e l’asino se la mangia. ammalà [am:a"la] (ammale ammalase ammalate) rifl ammalarsi, sin cadé malate. ammalapéne [am:ala"pen@] avv a stento. ammalì [am:a"li] mmalì [m:a"li] (mmalisce mmalése mmalute) tr svigorire, addomesticare, rifl diventare mansueto (di animali): lu jattariédde s’è mmalute il gattino ha perso il suo carattere felino / sin ammanzì. ammammà [am:a"m:a] ‹lat mammare allattare› (ammamme ammammase ammammate) tr custodire una pianta o una talea in una zolla umida prima della messa a dimora. ammanazzà [am:ana"ts:a], mmanazzà ‹lat minax -acis› (mmanazze mmanazzase mmanazzate) tr minacciare. ammanche [a"m:aNk@] avv a sinistra: a. e dritte a sinistra e a destra. ammane [a"m:an@], a mane avv manualmente: n’attrézze fatte a. un attrezzo artigianale. ammannì [am:a"n:i] v mmannì. ammanzì [am:aN"tsi] ‹lat mansuetus› (ammanzisce ammanzése ammanzute) tr calmare, ammansire, addomesticare: a. na faìne addomesticare una faina | rifl ammansirsi, sin ammalì. ammappete! [a"m:ap:@t@] escl caspita! ammasciate [am:a"S:at@] v mmasciate. ammasone [am:a"son@], mmasone [m:a"son@] ‹lat mansione abitazione, lat mediev mansum, va Bertoni dammusu, tammusiellu p 15 e Cort-Marc mascióne e tammusiéllu› sf pollaio, der ammasunà. ammassà [am:a"s:a], mmassà ‹gr masséin› (mmasse mmassase mmassate) tr impastare, panificare: a. lu pane impastare il pane / der ammassatore. ammasse [a"m:as:@] sm silos, deposito: purtà lu rane a l’a. portare il frumento al deposito. ammasunà [am:asu"na], mmasunà ‹v ammasone› (mmasone mmasune mmasunase mmasunate) rifl appollaiarsi: li jaddine se sò ammasunate le galline si sono appollaiate, fig a. une che nu pujene stordire qualcuno con un pugno. ammattì [am:a"t:i], mmattì (ammattisce ammattése ammattute) intr ammattire, impazzire, rifl scervellarsi. ammattuppelià [am:at:up:@"lja], mmattuppelià (ammattuppléje ammattupplije ammattuppliase ammattuppliate) tr ingarbugliare, aggrovigliare, avvolgere, appallottolare, rifl intricarsi, avvilupparsi, sin mbrugghià, ncraugghià, nturcenià \ sfelà, scorre. ammattute [am:a"t:ut@] agg ammattito, impazzito, sin mpacciute. 117


ammatundate ammatundate [am:atuN"dat@] agg contuso. ammaturà [am:atu"ra] v mmaturà. ammazzà [am:a"ts:a] ‹v mazze2› (ammazze ammazzase ammazzate) tr riunire, formare mazzi: a. li fiure raccogliere i fiori in un mazzo / sin affascià. ammeccà [am:@"k:a] (ammicche ammeccase ammeccate) intr ammiccare. ammecciune [am:@"tS:un@], a la mmecciune [a la m:@"tSun@] ‹v ammuccià› avv di nascosto. ammeddechià [am:@:@"kja] v mmeddechià. ammele ["am:@l@] ‹*lat ampulla, va Cort-Marc mùmmulu› sm ampolla, brocca: a. e becchiére, bottiglia e bicchieri / sin mulidde. ammènne [a"m:En:@] sm amen: dint’a n’ammènne in un istante, prov passe l’angele e dice a. guai a chi irride il destino. ammenestrà [am:@n@s"tra] (ammenèstre ammeniéstre ammenestrase ammenestrate) tr preparare vivande | amministrare. ammescà [am:@S"ka] v mmescà. ammetà [am:@"ta] v mmetà. ammétte [a"m:et:@] (v métte) tr ammettere. ammije [am:j@] sm travetto ricurvo a cui si appendeva il maiale macellato. ammische [a"m:iSk@] sm intruglio. ammòlafòrbece [am:Ola"fOrb@tS@] sm arrotino. ammubbelià [am:ub:@"lja] (ammubbilje ammubbeliase ammubbeliate) tr arredare, ammobiliare: a. la case arredare la casa. ammuccà [am:u"k:a], mmuccà [m:u"k:a] ‹lat ad imbuccare› (mmocche mmucche mmuccase mmuccate) intr cadere, pendere, vacillare: a. pe ntèrre cadere per terra, l’armadje ammocche l’armadio è inclinato, a. da nu quarte pendere da un lato, fig andó mmocca mmocche comunque vada / sin pènne. ammuccate [am:u"k:ate], mmuccate sf pendio: addrète a l’a. sul versante opposto. ammuccià [am:u"tS:a], mmuccià [m:u"tS:a] ‹fr ant muchier› (ammucce ammucciase ammucciate) tr nascondere: a. li sòlde custodire il denaro | coprire: a. la cape coprire la testa | rifl nascondersi, coprirsi: i’ a mmuccià andare a nascondersi (fig per la vergogna), ammuccete! copriti! / der mmecciune. ammufalanne [a%m:ufa"lan:@] ‹a mò fa l’anne *adesso fa l’anno› avv l’anno scorso, un anno fa. ammuffì [am:u"f:i] (ammuffisce ammuffése ammuffute) intr ammuffire. ammuine [am:u"in@], mmuìne ‹sp amohina confusione, ar mahna› sf faccenda, impegno, fretta, agitazone: nen facènne a. non fare moine. ammujenà [am:uj@"na] ‹sp amohinar› (ammuìne ammujenase ammujenate) tr metter fretta, pre118

Pasquale Cacchio occupare: a. lu munne creare confusione | rifl indaffararsi, affrettarsi, impegnarsi, agitarsi. ammujenate [am:uj@"nat@] agg indaffarato. ammulà [am:u"la] ‹gr myle, lat mola› (ammòle ammuole ammulase ammulate) tr affilare. ammulatore [am:ula"tor1], mmulatore ms attrezzo per arrotare, ruota per affilare. ammullà [am:u"l:a] ‹lat mollis› (ammòlle ammuolle ammullase ammullate) tr mollare: a. li rédene mollare le redini | sferrare: a. nu scaffe schiaffeggiare / sin allascà. ammunnà [am:u"n:a] ‹lat mundare pulire› (ammonne ammunne ammunnase ammunnate) tr sbucciare: a. na méle sbucciare una mela. ammuntunà [am:uNtu"na] ‹sp amontonar› (ammentone ammuntune ammuntunase ammuntunate) tr ammucchiare, ammassare: a. li prète, la pagghje ammucchiare le pietre, la paglia / va mentone. ammupì [am:u"pi] ‹lat mutus, v mupe› (ammupisce ammupése ammupute) tr zittire, intr ammutolire. ammupute [am:u"put@] agg ammutolito. ammurtà [am:ur"ta] ‹lat volg *admortare soffocare› (ammòrte ammuorte ammurtase ammurtate) tr spegnere: a. la lèttreche, la radje spegnere la luce, la radio | addolcire, attenuare il sapore aspro di cibi: ammurtà li ulive rendere meno aspre le olive. ammuscià [am:u"S:a], mmuscià ‹lat musteus tenero› (ammosce ammusce ammusciase ammusciate) tr afflosciare, abbassare: fig a. li scélle *abbassare le ali (avvilirsi) | appassire: sènz’acque li chiante s’ammoscene se non piove le piante appassiscono. ammussà [am:u"s:a] ‹v musse› (ammosse ammusse ammussase ammussate) rifl imbronciarsi. ammutà [am:u"ta] v mmutà. ammutatore [am:uta"tor@] v mmutatore. ammuttà [am:u"t:a], mmuttà [m:u"t:a] ‹v mute imbuto, lat imbuere› (ammotte ammutte ammuttase ammuttate) tr travasare: ammuttà lu vine, lu muste travasare il vino, il mosto. amore [a"mor@] sm amore: fa’ l’a. corteggiare, fare l’amore | sapore: pigghià a. prendere sapore. analese [a"nal@s@] sf analisi. ananàsse [ana"nas:@] sf ananas. ancappà [aNka"p:a] v ncappà. anchià [aN"kja] ‹lat inflare, sp hinchar gonfiare› (anchje anchiase anchiate) rifl gonfiarsi, tumefarsi: s’è nchiate lu denucchje s’è gonfiato il ginocchio. anchiate [aN"kjat@] agg gonfio, tumefatto.


Castelluccese ancore [aN"kor@] ‹lat hinc ad horam› ■ avv anche ora: sta a. fatènne sta ancora lavorando, purtà a. li cauzune curte portare ancora i pantaloni corti | per ora: n’è a. tiémpe non è ancora tempo, è a. acèrbe è ancora acerbo | fin qui, finora: nc’agghje a. ditte niénte non gli ho ancora detto nulla | fino allora: nne lu canuscéve a. non lo conoscevo ancora | di nuovo: turne ancore a lu paése? torni ancora al paese? repiéteme a. chè haje ditte ripetimi ancora cosa hai detto | in più, dell’altro: sta a. bènzine? c’è ancora benzina? a. cinche menute e scénne altri cinque minuti e scendo | anche: mègghje a. se teliéfene meglio ancora se telefoni, recuorde a. de pigghià lu pane ricorda inoltre di prendere il pane | esclam a. pe nnanze! ancora davanti ai piedi! a. dò! ancora costà! | con l’imperat non: a. jésce che quidde! non uscire con quello! a. vaje dda non andare là ■ cong che: agghje paùre a. fa nu ncedènte ho timore che faccia un incidente | affinché non, a che non: staje accorte a. trase la jatte stai attento a che non entri il gatto | prima che: nchiude li lèune a. vène a chiòve! metti dentro la legna prima che piova! | interr indiretta se: vide a. vène qua vedi se viene qui. ande [aNd@] ‹lat ambitus passaggio› sm spazio tracciato del capo mietitore. andeniére [aNd@"njer@] ‹v ande› sm apripista di una squadra di mietitori, sin metetore. andó [aN"do], ndó [Ndo] ‹*lat unde› dove ■ avv a. lu mitte dda lu truove dove lo metti lì lo trovi (di persona affidabile), vide a. haje a i’ *vedi dove devi andare! (vattene!) | interr andó vaje? dove vai? andó si’ state? dove sei stato? nen sacce andò va non so dove va, anche con pleon andó è chè sta? *dov’è che sta (dove sta?), d’andó è chè è sciute? da dove è uscito? | con prep p’andó per dove, d’andó da dove, de ndó di dove: de ndó sì? di dove sei? pe ndó si jute? per dove sei andato? d’andó si passate? di dove sei passato? pe ndó si sciute? *per dove sei uscito? (quale luogo hai attraversato?) | con l’avv na ne: de ndó na si’? *di dove ne sei? (di dove sei?), d’andó na viéne? *da dove ne vieni? (donde vieni?) | con avv. di luogo: dinte andó? dentro dove? a fianche andó? a fianco dove? sotte andò? *sotto dove (sotto che cosa?) ■ cong concess ovunque, dovunque: andò vaja vaje ovunque tu vada, d’andó ne vèna vène da ovunque venga, d’andò parta parte da ovunque parta ■ relat in cui: lu pòste andó abbete il posto in cui abita, quist’è lu paèse andó sò nate questo è il paese

anne in cui sono nato, qua è andó succedése lu fatte qui è dove successe il fatto. aneme ["an@m@] sf anima: a. de lu Purgatorje anime del Purgatorio, da’ l’a. a Dije agonizzare, la bòn’a. de... la buon’anima di..., fig nen me fa l’a. a i’ dda *non mi fa l’animo ad andare lì (non ho il coraggio di andare lì), prov l’a. a Dije e la rròbbe a chi attòcche a Dio l’anima e i beni a chi li merita. anese ["an@s@] sm anice. anete ["an@t@] ‹nap àneto› sm impalcatura. angele ["aNdZ@l@] sm angelo: prov è passate l’a. e ha ditte ammènne è passato l’angelo e ha detto amen. Angele ["aNdZ@l@] m Angelo, f Angela, alt Angiuline, Angelicchje, Angelone, escl Angiuli’, Angeli’. anguille [aN"gwuil:@] sf anguilla: pescà l’a. a la jumare pescare l’anguilla al fiume / sin capetone. angule ["aNgul@] sm angolo. aniélle [a"njel:@] sm (pl niélle) anello: prov li niélle se ne pònne cadé, ma li détere rèstene gli anelli si possono perdere, ma le dita restano. annacquà [an:a"k:wa] (annacque annacquase annacquate) tr annacquare. annaffià [an:a"f:ja] (annaffje annaffiase annaffiate) tr innaffiare. annammarì [an:ama"ri], nnammarì [n:ama"ri] (annammarisce annammarése annammarute) tr rendere amaro, amareggiare. annaspà [an:as"pa] (annaspe annaspase annaspate) intr annaspare: a. a la scurdje annaspare nel buio. annatà [an:a"ta], nnatà (nnate nnatase nnatate) intr nuotare: sapé, nzapé a. sapere, non saper nuotare. annatate [an:a"tat@], nnatate [n:a"tat@] sf nuotata. annate [a"n:at@] sf annata: na bòne, na mal’a. una buona, una cattiva annata, prov viate a quédd’a. chè da faùgne è guurnate beata quell’annata che da favonio è governata, a. de viénte a. de niénte, annata di vento annata di niente. anne [an:@] sm anno: l’a. addrète l’anno scorso, l’a. nnanze l’anno precedente, l’a. appriésse l’anno successivo, pe n’at’a. per un altro anno, quant’a. tiéne? quanti anni hai? dint’a n’a. in un anno, n’a. sane un anno intero, prov a. nuove vita nòve anno nuovo vita nuova | con subord ogge fa n’a. chè... *oggi fa un anno da quando..., sò duje a. chè nce vène *sono due anni che non ci viene (non torna da due anni), 119


anne l’a. chè vène il prossimo anno | lungo tempo: ce métte n’a. a se vèste impiega un anno a vestirsi / avv ammufalanne l’anno scorso, all’aut’a. (allautanne) due anni fa. Anne [an:@] f Anna. annervusí [an:@rvu"si], nnervusì [n:@rvu"si] (nnervusisce nnervusése nnervusute) tr innervosire, rifl innervosirsi. annestà [an:@s"ta], nnestà [n:@s"ta] (nnèste nniéste nnestase nnestate) tr innestare: a. nu pire sope nu prajene innestare un pero su un pruno | collegare | accoppiare: fa’ a. nu nnemale far copulare, sin assuà, muntà. annjentà [an:j@N"ta] (anniénte annjentase annjentate) tr annientare. annucchjecà [an:uc:@"ka], nnucchjecà (nnòcchjeche nnucchjeche nnucchjecase nnucchjeccate) tr piegare: a. li denocchjere piegare le ginocchia | rifl piegarsi: a. pe ntèrre piegarsi per terra. annulà [an:u"la] (annule annulase annulate) rifl annuvolarsi. annullà [an:u"l:a] (annulle annullase annullate) tr annullare, annientare. annusà [an:u"sa] (annuse annusase annusate) tr annusare. annutà [an:u"ta] (v nutà) tr annotare. annutechià [an:ut@"kja] (annutechéje annutechije annutechiase annutechiate) ‹v nuteche› tr annodare. annuurì [an:uu"ri] nnuurì [n:uu"ri] (annuurisce annuurése annuurute) tr annerire, rifl annerirsi, fig lu tiémpe s’è nnuurute il tempo si è annuvolato. annuurute [an:uu"rut@] agg annerito. ansiéme [aN"sjem@] v anziéme. antanne [aN"tan:@], ntanne [Ntan:@] ‹lat ante annum› ■ avv allora, a quel tempo, una volta: a. stésse nello stesso momento, a. pe arà se usavene li mule una volta si usavano i muli per arare, a. nce stéve la televisione a quel tempo non c’era il televisore, fusése a. chè facése lu terramote *fu allora che fece il terremoto | a quel punto, in quel momento: a. nce vediétte chiù a quel punto *non ci vidi più (non tollerai oltre) | di allora: li studiénte d’a. screvévene che pennine, gnòstre e calamare gli studenti di una volta scrivevano con pennino, inchiostro e calamaio | da allora: da ntanne e mò *da allora a adesso (da allora in poi) | in quel momento: juste antanne arrevase a la stazione proprio allora arrivò in stazione ■ cong concl dunque: te decide antanne? ti decidi dunque? antequate [aNt@"kwat@] agg antiquato. antiche [aN"tik@] agg antico: prov decévene l’a. “mangete la scòrce e stipe la mud­diche” gli an120

Pasquale Cacchio tichi dice vano “mangia la crosta e conserva la mollica”. antifene [aN"tif@n@], antifune sf antifona, fig tiritera. anze [aNts@] avv anzi, invece, al contrario: nn’è sceme pe niénte, anze! non è affatto scemo, tutt’altro! nn’è malamènte, anze è nu brave uoglione non è cattivo, anzi è un bravo ragazzo. anzecché [aNts@"k:e] cong anziché, sin nvéce. anziane [aN"tsjan@] agg anziano. anziéme [aN"tsjem@], nziéme [Ntsjem@] avv insieme, contemporaneamente: i’ a. a la mésse andare insieme a messa, arrevà a. arrivare contemporaneamente | prep anzieme a insieme con: sta’ nziém’a li cumpagne stare insieme con gli amici. anzje [aNtsj@] sf ansia. ape [ap@] sf ape: nu cupe d’a. un alveare. apiérte [a"pjert@] agg (f apèrte) aperto: vocch’a. ingenuo, credulone \ chiuse, nchiuse, v rapì. apòstele [a"pOst@l@] sm apostolo. appacià [ap:a"tSa] (appacje appaciase appaciate) tr rappacificare, rifl rappacificarsi, sin fa’ pace. appagghiarà [ap:a:a"ra], ppagghiarà [p:a:a ra] ‹v pagghiare› (ppagghiaréje ppagghiarije ppagghiarase ppagghiarate) rifl oscurarsi, ottenebrarsi. appagghiarate [ap:a:a"rat@], ppagghiaràte agg uggioso, coperto: tiémpe a. tempo uggioso, fig intorpidito, indebolito, sonnolento, va pagghiuse. appaldà [ap:al"da] (appalde appaldase appaldate) tr appaltare. appaldatore [ap:alda"tor@] sm appaltatore. appannà [ap:a"n:a] ‹lat pannus panno› (appanne appannase appannate) tr socchiudere: a. la pòrte socchiudere la porta | appannare, annebbiare, oscurare: li vètre de la machene se sò appannate i vetri dell’auto si sono appannati, s’è appannate lu sole il sole s’è oscurato. appannecà [ap:an:@"ka] (appanneche appannecase appannecate) rifl assopirsi. appapagnà [ap:apa"J:a] ‹v papagne› (appapagne appapagnase appapagnate) rifl appisolarsi, addormentarsi. appapagnate [ap:apa"J:at@] agg addormentato. appappulà [ap:ap:u"la] (appàppule appappulase appappulate), intr appassire. appappulià [ap:ap:u"lja] (appappuléje appappulije appappuliase appappuliate) intr svigorire, rifl afflosciarsi, fig indebolirsi, infiacchire. apparà [ap:a"ra] ‹lat par paris› (appare apparase apparate) tr appaiare, colmare: a. li sacche


Castelluccese colmare i sacchi | appianare: a. na strade, na tèrre spianare una strada, un terreno. apparate [ap:a"rat@] ‹lat apparare preparare› sm apparato, addobbo. apparecchià [ap:ar@"c:a] (apparécchje apparicchje apparecchiase apparecchiate) tr preparare: a. la taule preparare la mensa / sin ammenestrà, preparà \ sparecchià. apparécchje [ap:a"rec:@] sm aereo, apparecchio. apparentà [ap:ar@N"ta] (apparènte appariénte apparentase apparentate) rifl imparentarsi, fig uniformarsi, amalgamarsi. apparènze [ap:a"rENts@] sf apparenza. appartamènte [ap:arta"mENt@] sm (pl appartamiénte) appartamento. appartené [ap:art@"ne] (v tené) intr appartenere: ’sta tèrre appartène a me questo terreno è mio, munte Felice appartène a Cèlle monte Felice appartiene al territorio di Celle | riguardare: sta cose nt’appartène questa cosa non ti riguarda | essere parente: quidde nne m’appartène *quello non mi appartiene (quello non è mio parente), a chi appartiéne? *a chi appartieni? (chi sono i tuoi genitori?). appassulà [ap:as:u"la] (appàssule appassulase appassulate) intr appassire. appassulate [ap:as:u"lat@] agg appassito. appedune [ap:@"dun@] agg ciascuno: prov nu poche a. nfà male a nesciune un po’ ciascuno non fa male a nessuno. appelà [ap:@"la], ppelà [p:@"la] ‹gr pyle porta, lat pila tinozza› (appile appelase appelate) tr turare, tappare: a. la buttiglie, lu varrile, la votte tappare la bottiglia, il barile, la botte, fig a. la vocche a une mettere qualcuno a tacere, s’è ppelate lu stòmmeche si è chiuso lo stomaco | coprire: a. lu puzze coprire il pozzo | rifl ostruirsi, intasarsi: s’è ppelate lu lavandine il lavandino si è intasato \ spelà. appellà [ap:@"l:a] (appèlle appiélle appellase appellate) rifl appellarsi. appèlle [a"p:El:@] sm appello. appéne [a"p:en@] avv appena, a stento: se ntravvéde a. s’intravvede a stento, mbrettate a. a. un po’ sporco | cong appena: appéne lu vide, dicce de venì qua appena lo vedi, digli di venire qui. appènne [a"p:En:@] ‹lat appendere› (appènne appiénne appennése appise) tr appendere: a. li panne, la sauzicchje, lu presutte appendere i panni, la salsiccia, il prosciutto / sin mpènne \ spènne. appesantì [ap:@saN"ti] (appesantisce appesantése appesantute) tr appesantire, rifl appesantirsi. appesantute [ap:@saN"tut@] agg appesantito: ulive a. da la néve olivi appesantiti dalla neve.

appuntà appetite [ap:@"tit@] sm appetito: prov l’a. vène man-gènne l’appetito vien mangiando. appezzecà [ap:@ts:@"ka], ppezzecà ‹lat pix picis pece› (ppizzeche ppezzacase ppezzacate) tr incollare | rifl arrampicarsi, attaccarsi: prov a. a l’èreva vérde arrampicarsi *all’erba verde (sugli specchi) | incollarsi, fig attaccar briga, azzuffarsi: s’è ppezzecate che une ha litigato con qualcuno \ spezzecà. appezzecuse [ap:@ts:@"kus@] agg (f appezzecose) appiccicoso, fig petulante, invadente. appezzentì [ap:@ts:@N"ti] (appezzentisce appezzen-tése appezzentute) rifl impoverirsi: uardete da li ricche appezzentute e da li pezziénte arreccute guardati dai ricchi impoveriti e dai poveri arricchiti / sin mmeserì. appiattì [ap:ja"t:i] (appiattisce appiattése appiattute) tr appiattire, sin apparà. appise [a"p:is@] agg (f appése) appeso: trippe appése *trippa appesa (pancia adiposa) / sin mpise \ spise, va appènne. appògge [a"p:OdZ:@] sm appoggio, sin puoje. appòste [a"p:Ost@] avv apposta, volutamente. appresate [ap:r@"sat@] avv d’un fiato, con gusto: vé-ve a., bere d’un fiato. apprezzà [ap:r@"ts:a] (apprèzze appriézze apprezzase apprezzate) tr apprezzare. appriésse [a"p:rjes:@] ‹lat ad pressum vicino› prep dietro: a. a la prucessione in processione, a. a mé dietro di me, i’ a. a une corteggiare qualcuno | avv dietro, di seguito: ije vave nnanze e tu viéne a. io vado avanti e tu dietro / sin addrète. appruà [ap:u"wa] (appròue appruoue appruase appruate) tr approvare. apprufettà [ap:ruf@"t:a] (apprufitte apprufettase apprufettate) intr approfittare: a. de une abusare di qualcuno | con subord isse apprufitte chè sò tròppe buone *egli approfitta che sono troppo buono (approfitta della mia bontà). appruntà [ap:ruN"ta] (appronte apprunte appruntase appruntate) tr approntare. appuià [ap:u"ja] ‹lat podium, v puoje› (appòje appuoje appuiase appuiate) tr appoggiare: a. lu cestiédde ntèrre poggiare il cesto a terra | rifl appoggiarsi, sostenersi: a. a lu mure appoggiarsi al muro, fig a. a nu cumpagne contare su un amico. appuiature [ap:uuja"tur@] sm posatoio, mensola. appullaià [ap:ul:a"ja] (appullaje appullaiase appullaiate) rifl appollaiarsi, sin ammasunà. appuntà [ap:uN"ta] ‹lat tardo puncta› (apponte appunte appuntase appuntate) tr fissare, abbottonare: a. na medaglia mpiétte fissare una medaglia sul petto, a. lu còtte abbottonare 121


arracanà1 il cappotto | appuntare: appunte a quisse assegna il conto a costui | rifl abbottonarsi: nz’è appuntate la cammise non s’è abbottonato la camicia \ spuntà. appuntute [ap:uN"tut@], puntute [puN"tut@] agg appuntito, aguzzo. appustà [ap:us"ta] (appòste appuoste appustase appustate) rifl appostarsi. aprile [a"pril@] v abbrile. aquele ["akw@l@] sf aquila. arà [a"ra] (are arase arate) tr arare. arate [a"rat@], v rate. arature [ara"tur@] sf aratura. arceprèute [artS@"prEut@] sm arciprete, top vije de l’A. via dell’arciprete. arche [ark@] sm arco: a. de la pòrte architrave, uscio | arcobaleno: prov a. de sére aria sencère, a. de matine acque a lavine arcobaleno di sera buon tempo, arcobaleno di mattino cattivo tempo. archetrave [ark@"trav@] sf architrave. arcigne [ar"tSiJ:@] agg (f arcégne) arcigno. archebbalène [ark@b:a"lEn@], arcòbbalène sm arcobaleno, sin arche. aréne [a"ren@], réne ‹lat arena› sf sabbia, arena. argiénte [ar"dZjeNt@] sm argento. ariale [ari"al@] ‹lat areale cribrum crivello da aia› sf grosso vaglio su tre sostegni per la trebbiatura di cereali / sin arialèdde, farnale, séte, setacce, cerneture. arialèdde [aria"lE:@]-èlle [aria"lEl:@] sf vaglio con fori grandi, crivello per fave, mais, ceci. Ariane [ari"an@] top Ariano Irpino (BN). arianése [arja"nes@], rianése agg (pl rianise) arianese, di Ariano Irpino. Ariarje [ari"arj@] top contrada Argaria. arje1 [arj@] ‹lat aer aeris aria›: aria vernine aria invernale, aria ommede aria umida, resperà aria fine respirare aria pulita, fig cangià a. cambiare aria, prov l’a. de fessure pòrte a sepulture gli spifferi sono dannosi | avv pe l’arje in alto: jauzà pe l’a. sollevare in alto. arje2 [arj@] ‹lat area spazio aperto› sf aia: ventelà mièz’a l’a. ventilare sull’aia / sin larje. armà [ar"ma] (arme armase armate) tr armare, rifl armarsi. armadje [ar"madje] sm armadio: fig paré n’a. avere una corporatura massiccia. arme [arm@] sf arma: i’ sotte a l’a. entrare nell’esercito. armòneche [ar"mOn@k@] sf armonica, sin sunètte. armunije [armu"nij@] sf armonia. arnése [ar"nes@] sm arnese. 122

Pasquale Cacchio arracanà1 [ar:aka"na], rracanà [r:aka"na] ‹gr arakne rete, lat racana mantello, v rachene› (rràchene rracanase rracanate) tr raccogliere teli o reti contenenti olive, legumi o cereali. arracanà2 [ar:aka"na] tr cuocere, lessare. arracanate [ar:aka"nat@] agg cucinato al forno: fafe, patane a. fave, patate cucinate al forno. arraccà [ar:a"k:a] ‹gr arakne rete, v racche› (arracche arraccase arraccate) tr velare. arraccate [ar:a"k:at@] agg velato, opaco. arracciate [ar:a"tS:at@] agg cotto, lessato: fafe a. fave lessate. arradecà [ar:ad@"ka] (arradeche arradecase arradecate) rifl radicarsi, prender radici. arraffà [ar:a"f:a] (rraffe rraffase rraffate) tr arraffare. arragghjà [ar:a":a] (arragghje arragghiase arragghiate) intr ragliare. arràgghje [ar:a":@] v avé. arraggià [ar:a"dZ:a], rraggià [r:a"dZ:a] ‹lat rabies, fr rage› (rragge rraggiase rraggiate) rifl arrabbiarsi, sin nnemalì, mbestialì. arraggiate [ar:a"dZ:at@], rraggiate agg rabbioso, irato: pare nu cane a. sembra un cane rabbioso | vorace: s’è menate a mangià come nu rraggiate *s’è buttatto a mangiare come un affamato. arraggiunà [ar:adZ:u"na], rraggiunà (rraggione rraggiune rraggiunase rraggiunate) intr ragionare: haje vògghje a a. che quisse! inutile ragionare con costui! nn’a. che la cape, non capire nulla | conversare: a. de paricchje cunte conversare su diversi argomenti. arraggiunate [ar:adZ:u"nat@] sf conversazione: fa’ na bòn’a. fare una bella chiacchierata. contravviénte [koNtra"v:jeNt@] ‹lat contra ventum› avv controvento arrampecà [ar:aFp@"ka] intr a. pe la muntagne scalare la montagna, rifl arrampicarsi, aggrapparsi: a. pe na mmèrze arrampicarsi su una scarpata. arrancà [ar:aN"ka] (arranche arrancase arrancate) intr arrancare. arrangià [ar:aN"dZa] (arrange arrangiase arrangiate) tr arrangiare, rifl arrangiarsi. arrapà (arrape arrapase arrapate) rifl eccitarsi. arrascà [ar:aS"ka] (rrasche rrascase rrascate) tr abbrustolire: a. li fafe abbrustolire le fave, pane arrascate bruschetta. arrapuccià [ar:api"tS:a], rrapuccià (rrapòcce rrapuocce rrapucciase rrapucciate) tr raccogliere, racimolare: a. doje ulive racimolare un po’ di olive / sin strappulià.


Castelluccese arraulà [ar:au"la] ‹*lat ravis raucedine› (arraule arraulase arraulate) intr diventare rauco. arrazzà [ar:a"ts:a] (rrazze rrazzase rrazzate) tr frequentare: chi arrazze quiddu dda? chi frequenta quello? | intr andare d’accordo: a. che une andare d’accordo con qualcuno. arrecchì [ar:@"k:i] rrecchì [r:@"k:i] (rrecchisce rrecchése rreccute) rifl arricchirsi. arreccià [ar:@"tS:a] v arrezzà. arrecettà, [ar:@tS@"t:a] recettà [r@tS@"t:a] ‹v reciétte› (recètte reciétte recettase recettate) tr ordinare: a. la casa *dare ricetto alla casa (mettere ordine), a. la taule sparecchiare | riporre: a. li fiérre riporre gli attrezzi | fig a. lu muorte compiere le esequie funebri / sin arresettà, reponne. arreciétte [ar:@"tSjet:@] v reciétte. arregghià [ar:@":a] [ar:@":a] (arrégghje arriégghje arregghiase arregghiate) tr raccogliere e ammucchiare il frumento dopo la trebbiatura, va pesà, régghje arrellà [ar:@"l:a] (arrèlle arriélle arrellase arrellate) tr appianare, preparare l’aia per la trebbiatura bagnandola e coprendola con della paglia. arremà [ar:@"ma] ‹v rime› (arrime arremase arremate) intr armonizzare, aggraziare, abbellire. arremate [ar:@"mat@] ‹v rime› agg armonioso . arremenà [ar:@m@"na] ‹*rimenare› (v menà) tr zappettare. arremòte [ar:@"mOt@] ‹lat remotus› agg riparato, protetto: nu pizze a. un luogo riparato / avv a l’arremote al riparo: ce sime puoste a l’a. ci siamo messi al riparo dal vento. arrènne [a"r:En:@] (v rènne) rifl arrendersi | esaurirsi, affaticarsi, stremarsi: s’è arrennute a carrià prète si è stremato a trasportare pietre. arrennute [ar:@"n:ut@] agg arreso, esausto, stremato. arrenzà [ar:@N"tsa] ‹v rènzerènze› (arrènze arriénze arrenzase arrenzate) tr accostare, rasentare, rifl accostarsi, sin azzeccà, accustà. arrepecchià [ar:@p@"c:a] ‹v repécchje› (arrepècchje arrepiécchje arrepecchiase arrepecchiate) tr raggrinzire, rifl raggrinzirsi, sgualcirsi. arrepegghià [ar:@p@":a] v repegghià. arrepezzà [ar:@p@"ts:a] v repezzà. arresettà [ar:@s@"t:a] ‹lat receptus ripreso› (arresètte arresiétte arresettase arresettate) tr sistemare: a. lu stòmmeche regolare la digestione / sin arrecettà. arrestà [ar:@s"ta] (arrèste arriéste arrestase arrestate) tr arrestare. arrestute [ar:@s"tut@] ‹v arroste› agg arrostito.

arrutà arrète [a"r:Et@] ‹lat ad retro indietro› avv nuovamente, un’altra volta. arreterà [ar:@t@"ra], rreterà, reterà (retire reterase reterate) tr ritirare, intr ritirarsi: a. a la case, i’ a rreterà, tornarsene a casa, s’è rreterate a l’Amèreche se n’è tornato in America. arrevà [ar:@"va], rrevà (rrive rrevase rrevate) intr arrivare: a. a na vanne arrivare in un posto, la pustale arrive a li quatte la corriera arriva alle quattro, a. frische frische arrivare all’improvviso, fig a. a lu chi si’ tu litigare fino a mettere in discussione la reputazione | insinuare: andó vuoje a.? dove vuoi arrivare? (cosa vuoi insinuare?) | riuscire: non puté arrevà non riuscire a sbrigare una faccenda, arrevà a la fine de lu mése *arrivare alla fine del mese (riuscire a contenere le spese) | fraseol arrevà a... arrivare a...: a. a di’, a fa’, a vedé riuscire a dire, a fare, a vedere, nn’arrive a capì chè vòle non riesco a capire cosa vuole. arrezzà [ar:@"ts:a] ‹v rizze› (arrizze arrezzase arrezzate) tr arricciare, rifl arricciarsi. arrezzelià [ar:@dz:@"lja] ‹lat volg ad reseditare› (arrezzeléje arrezzelije arrezzeliase arrezzeliate) tr racimolare, raccogliere resti (di semi, briciole): a. li frécule sop’a la taule raccogliere le briciole sul tavolo, a. li fiérre raccogliere gli attezzi, a. nu pòche de sòlde mettere da parte un po’ di denaro, fig a. a une derubare qualcuno, sin recògghje, arrecettà. arrezzenì [ar:@ts:@"ni], rezzenì ‹v rizze› (rrezzenisce rrezzenése rrezzenute) tr raggelare, sin ntesechì, nataccharì. arroste [a"r:ost@] (arroste arruste arrustése arrestute) tr arrostire: a. li patane a lu furne arrostire le patate al forno. arrubbà [ar:@p@":a] ‹got raubōn› (rròbbe rruobbe rrubbase rrubbate) tr rubare: a. nu mestiére apprendere un mestiere, prov còsa truàte mèz’arrubbàte cosa trovata, come rubata. arruìne [ar:u"in@] v ruine. arruncegghià [ar:uNtS@":a], rruncegghià ‹indeur reukh, reug piegare, lat runcus roncola Imperio p 138› (arruncégghje arruncigghje arruncegghiase arruncegghiate) rifl rattrappirsi, aggranchirsi: sòlde arruncegghiate dint’a la sacche soldi arrotolati nelle tasche. arruscì [ar:u"S:i] (arrosce arrusce arruscése arrusciute) intr arrossare, arrossire. arrusciute [ar:u"S:ut@] agg arrossito. arruste [a"r:ust@] sm arrosto. arrutà [ar:u"ta] ‹v ròte› (arròte arruote arrutase arrutate) tr arrotare. 123


arrutelà arrutelà [ar:ut@"la], arrutulà [ar:utu"la] (arròtele arruotele arrutelase arrutelate) tr arrotolare, sin rucelà, ncraugghià. arruunà [ar:u:"na] ‹lat ruina› (arruine arruunase arruunate) tr rovinare, rifl rovinarsi. arruzzuni [ar:udz:@"ni], rruzzenì ‹lat aeruginis› (rruzzenisce rruzzenése rruzzenute) intr arrugginire. arsèneche [ar"sEn@k@] sm arsenico. arte [art@] sf arte: a. de lu scarpelline arte dello scalpellino, senz’a. nè parte *senza arte né parte (di persona insignificante), prov mpare l’a. e mittele da parte impara un’arte e mettila da parte, fa’ l’a. de li pacce fare qualcosa di inconcludente, l’a. de Michèlasse, véve, mangià e sta’ a la spasse, l’arte di Michelaccio, bere, mangiare e non far nulla, a cumannà è art’a lègge facile comandare, a. pe a. e li pècure a lu lupe a ognuno il proprio mestiere. artéddeche [ar"te:@k@] ‹lat arthriticus, CortMarc artèteche› sf irrequietezza: tené l’a. sotte li piéte avere fretta. arteggiane [art@"dZ:an@] sm artigiano. articule [ar"tikul@] ‹lat articulus› sm articolo. artiglie [ar"tiL:@] sm artiglio, sin rampe. artiste [ar"tist@] sm artigiano, artista: appartené a na famiglie d’a. appartenere a una famiglia di artigiani, prov l’a. pe la fame pèrde la viste l’artigiano per guadagnarsi il pane sacrifica la vista. Arture [ar"tur@] m Arturo, escl Artu’. àrule ["arul@] ‹lat arbor› sm albero: a. de cerase, de cachine ciliegio, kaki, a. careche de frottere albero carico di frutti, nchianà sop’a n’a. salire su un albero, prov l’a. pècche e lu rame sécche l’albero pecca e il ramo secca | albero genealogico: pe te spusà iv’a fa’ l’arule *per sposarti dovevi fare l’albero | antico gioco: jucà a “tènghe n’arule a la vigna mije” *giocare a “ho un albero nella mia vigna” (indovinare il mome di un albero dalla descrizione che se ne faceva) / alt arulicchje, arulone (pl -une), areluciédde -élle / sin chiante, chiantecèdde -èlle, pète, petaròle. arzicule ‹lat axiculus piccolo pernio› sm cuneo, zeppa, bietta per bloccare ruote. arzille [ar"dzil:@] agg arzillo. arzure [ar"tsur@] sf arsura. asce [aS:@] sf ascia ricurva con taglio orizzontale per la lavorazione dei raggi delle ruote di carri. asche [aSk@] ‹gr askla, Imperio p 153› sf scheggia, frammento di legno: terà n’a. a la mane estrarre un frammento dalla mano. 124

Pasquale Cacchio ascì [a"S:i], scì [S:i] ‹lat exire› (èsce jésce ascése asciute, v gramm 2.4.1.6.) intr uscire: a. fòre da la case uscire di casa, a. pe la chiazze attraversare la piazza, a. che na figghiòle uscire con una ragazza, fig a. pacce *uscire pazzo (impazzire), a. fòre de còcce uscire fuori di testa, nen m’èsce la paròle *non mi esce la parola (non la ricordo), se n’è sciute che na battute se n’è uscito con una battuta, faccélle a. da la cape *fagliela uscire dalla testa (fagliela dimenticare), fa’ a. l’uocchje *fare uscire gli occhi (provocare invidia), l’ha fatte a. nuove nuove *l’ha fatto uscire nuovo nuovo (l’ha menato), fa’ jésce e trase *fare esci ed entri (entrare e uscire senza posa), prov andó èsce e andó trase di chi parla a vanvera | risultare: quant’èsce unece pe tridece? quanto fa undici per tredici? | provenire: a. da na bòna famiglie provenire da una buona famiglia | sorgere: quann’èsce lu sole quando sorge il sole | ritrovare: sò sciute li chiave sono state ritrovate le chiavi, è sciute na cascia de marénghe è stata trovata una cassa piena di soldi | imparare, essere educato: a. da sotte a une apprendere da qualcuno, a. da nu mastre viécchje imparare da un maestro esperto | fraseol a. a vedé, a tremènte: uscìre a vedere, a guardare, a. a fatià andare a lavorare; a. + ger: a. gerènne, cammenènne, spassiènne gironzolare, a. vedènne, trementènne uscire ad osservare. asciucà [aS:u"ka], asciugà, sciucà [S:u"ka] (sciuche sciucase sciucate) tr asciugare: a. li panne a lu sole asciugare i panni al sole, fig a. lu stommeche mangiare un alimento asciutto | rifl asciugarsi. asciucastòmmeche [aS:ukas"tOm:@k@] sm alimento asciutto. asciutte [a"S:ut:@] agg asciutto: pane a. pane senza companatico, rumané a vocche a. restare a bocca asciutta (senza mangiare) ■ sm terreno asciutto se are sop’a l’. si ara sull’asciutto. asile [a"sil@] sm asilo. aspettà [as"pEt:@], spettà (aspètte aspiétte aspettase aspettate) tr (intr coi nomi di persona) aspettare, attendere: a. a une aspettare qualcuno, a. la pustale aspettare la corriera, a. chè chiòve aspettare che piova, aspiétte e spère *aspetta e spera (non illuderti) | essere gravida: da quanta tiémpe aspètte? da quanto tempo è in gravidanza? aspre [aspr@] agg aspro, alt asprigne. assa [as:a] v lassà. assacrése [as:a"kres@] v allassacrése. assagge [a"s:adZ:@] sm assaggio, fig quiste è sule n’assagge questo è solo un anticipo.


Castelluccese assaggià [as:a"dZ:a] (assagge assaggiase assaggiate) tr assaggiare. assaje [a"s:aj@], ssaje [s:aj@] agg (compar tròppe) molto: tené sòlde a. avere molti soldi, avé fame a. avere molta fame, mangià pane a. mangiare molto pane ■ avv assai, molto: a. bèlle molto bello, a. mègghje molto meglio, è già a. se vène è già molto se viene, a. de chiù molto di più, a. de méne molto di meno, da chiù ’ssaje *da più assai (da più tempo) | assaje assaje moltissimo, tròppe a. *troppo assai (troppo) \ pòche. assamme [a"s:am:@] v sapé. assapurà [as:apu"ra], ssapurà (ssapore ssapure ssapurase ssapurate) tr assaporare, fig a. la fatije *assaporare il lavoro (decidersi a lavorare). assarecà [as:ar@"ka], ssarecà ‹lat tardo sarculare› (ssareche ssarecase ssarecate) tr sarchiare. assassine [as:a"s:in@] sm assassino. asse1 [as:@] ‹lat axis› sm asse: prov na vòte vuléve i’ ncalèsse e s’è rutte l’a. una volta volevo andare in calesse e s’è rotto l’asse / alt assecèdde -èlle. asse2 [as:@] ‹lat as assis unità› asso: a. de denare asso di denari, a. recògghje a tutte *asso raccoglie tutto (tipo di gioco), pigghià a. pe fegure prendere fischi per fiaschi. asseccà [as:@"k:a] v seccà. assecurà [as:@ku"ra] (assecure assecurase assecurate) tr assicurare. assegnà [as:@"J:a] (asségne assigne assegnase assegnate) tr assegnare. asselute [as:@"lut@] avv senza condimento o companatico: mangià pane a. mangiare pane senza companatico, mangià fafe a. mangiare fave senza condimento. assemegghià [as:@m@":a], ssemegghià (ssemégghje ssemigghje ssemegghiase ssemegghiate) intr somigliare. assentà [as:@N"ta], ssentà (ssènte ssiénte ssentase ssentate) rifl assentarsi. assènte [a"s:ENt@] agg assente. asserrà [as:@"r:a] v serrà. assestà [as:@s"ta] (assèste assiéste assestase assestate) tr assestare. assettà [as:@"t:a] ‹lat volg *asseditare› (assètte assiétte assettase assettate) tr mettere a sedere: a. lu criature mettere a sedere il bambino | rifl sedersi: a. pe ntèrre sedersi per terra, mètte assettate a lu luteme banche mettersi seduto all’ultimo banco. assettate [as:@"t:at@] agg seduto. assettature [as:@t:a"tur@] sm sedile, panca.

atte assiste [a"s:ist@] (assiste assestése assestute) tr (intr con i nomi di persona) assistere: a. l’aneme

vegliare su un moribondo, a. la mésse seguire la messa, a nu malate curare un malato. assorbe [a"s:orb@] (assorbe assuorbe assurbése assurbute) tr assorbire. assuà [a"s:wa] ‹lat sus› (àssue assuase assuate) far accoppiale maiali, va muntà, urcì. assuggettà [as:udZ:@"t:a] (ssuggètte ssuggiétte ssuggettase ssuggettate) tr assoggettare. assuggètte [as:u"dZ:Et:@] avv dipendente: sta’ a. a une stare alle dipendenze di qualcuno, nen stènghe miche a. a te! *non sono mica a soggetto a te! (non sono mica il tuo servitore!). assulà [as:u"la] (assòle assuole assulase assulate) tr ridurre a uno solo: a. lu tré de còppe restare col tre di coppe. assulacchià [as:ula"c:a] v sulacchià. assulate [as:u"lat@] agg assolato, va sulacchià. Assunte [a"s:uNt@] f Assunta. assuzzà [as:u"ts:a] ‹v suozze› (assòzze assuozze assuzzase assuzzate) tr appianare, livellare, uniformare: a. li capidde accorciare i capelli. ate [at@], atu [atu], ati [ati] v aute. attaccà [at:a"k:a] ‹v tacche› (attacche attaccase attaccate) tr incollare: a. lu franchebbolle incollare il francobollo | legare, allacciare: a. li règne legare i covoni, a. la vite che li junce legare la vite con i giunchi, a. li scarpe legare le scarpe, a la settemana sante s’attaccavene li campane durante la settimana santa si legavano le campane, a. la lèttreche allacciare l’elettricità, prov attaccà lu ciucce andó vole lu patrone legare l’asino dove vuole il padrone, chi attacche sciògghje chi lega scioglie | litigare: a. che une litigare con qualcuno | iniziare: a. la museche iniziare a suonare | fraseol a. a parlà, a mangià, a ride iniziare a parlare, a mangiare, a ridere | rifl afferrarsi: a. a l’èreva vérde afferrarsi all’erba verde (arrampicarsi sugli specchi) / sin ncullà. attaccapanne [at:ak:a"pan:@] sm attaccapanni, sin crucètte. attaccate [at:a"k:at@] agg legato, fig sèmpe a. a la unnèlle de la mamme *sempre legato alla gonna della mamma (di persona infantile). attanà [at:a"na] ‹lat (caverna sub)tana, Dev tana› (attane attanase attanate) rifl rintanarsi. attassà [at:a"s:a] ‹lat taxus tasso, Cort-Marc attassàri e tassàri› (attasse attassase attassate) rifl affievolirsi, deperire: li ulive se sò attassate gli olivi non vegetano bene, li jaddine se sò attassate le galline producono meno uova. atte [at:@] sm atto: a. de rechiame documento per espatriare. 125


atteme atteme ["at:@m@] sm attimo: dint’a n’a. in un attimo. attenneture [at:@n:"tur@], ttenneture [t:@n:"tur@] sf crusca sottile, farina di scarto. attentà [at:@N"ta], ttentà ‹lat temptare, sp tentar, fr attantè, Cort-Marc tantàre› (ttènte ttiénte ttentase ttentate) tr tastare, palpare, toccare: a. che la mane toccare con la mano, i’ attentènne a lu scurdje andare tastando nel buio, a. la jaddine pe vedé se tène l’òve palpare la gallina per verificare se ha le uova, lu miédeche m’ha attentate lu féteche il medico mi ha palpato il fegato | rifl toccarsi, fig a. lu nase disobbligarsi / sin manià, tuccà, palpà. attentune [at:@N"tun@], ttentune avv tentoni: i’ a. andare alla cieca. atterrà [at:@"r:a], tterrà (ttèrre ttiérre tterrase tterrate) tr e intr atterrare. atterrate agg originale, genuino: parlà lu paisane a. parlare il dialetto originale | atterrato. attezzà [at:@"ts:a] ‹lat titio -onis, v tezzone› (attizze attezzase attezzate) tr attizzare: a. lu fuoche attizzare il fuoco, fig provocare / der attizzafuoche. attiénte [a"tjeNt@] agg (f attènte) attento | escl a.! attenzione! a. a quisse! stai alla larga da costui! attizzafuoche [at:its:a"fwok@] sm attizzatoio, fig provocatore. attrassà [at:ra"s:a] ‹sp atrasar› (attrasse attrassase attrassate) intr ritardare: ulive attrassate olive in ritardo nella coltivazione. attrasse [a"t:ras@] ‹sp atrás› avv fa, addietro: l’anne a. l’anno scorso, stènghe a. sono in ritardo. attravate [at:ra"vat@] ‹v trave› agg carico: arule a. albero carico di frutti / sin ntrezzate, va pèrteche. attreppà [at:r@"p:a] ‹v trippe› (attrippe attreppase attreppate) rifl abbuffarsi. attrezzà [at:r@"ts:a] (attrézze attrizze attrezzase attrezzate) tr attrezzare. attrézze [a"t:rets:@] sm attrézzo. attunnà [at:u"n:a] ‹lat rotundus, v tunne› (attonne attunne attunnase attunnate) tr arrotondare, fig pettegolare: a. nu cunte raccontare un fatto arricchendolo di particolari. atturne [a"t:urn@], attuorne [a"t:worn@] ‹lat tornus› attorno, intorno ■ avv i’ a. andare intorno, tremènte a. guardare intorno, tutt’atturne tutto intorno, sta’ sèmpe atturne atturne stare sempre tra i piedi ■ prep a. a isse attorno a lui, a. a lu vòsche, a lu paèse, intorno al bosco, al paese, fig sta’ a. a na figghiòle corteggiare una ragazza / sin turne. 126

Pasquale Cacchio atturnià [at:ur"nja], turnià [tur"nja] ‹lat tornus, Cort-Marc turnjà› (turnéje turnije turniase turniate) tr attorniare, circondare, accerchiare, fig corteggiare, sin nturnià. auanne [a"wan:@] ‹frprov Celle auí anne› avv

que-st’anno: a. stanne chiù ulive chè fòglie quest’anno ci sono più olive che foglie, a. chè vène l’anno prossimo. aucenà [autS@"na] (aucíne aucenase aucenate) tr avvicinare, rifl avvicinarsi, sin accustà \ scustà, alluntanà. auciédde [au"tSje:@], uciédde -élle [au"tSjel:@] ‹lat avicellus, lat tardo aucellus› sm uccello: ncappà n’a. catturare un uccello, a. de lu malaugurje uccello del malaugurio, fig mangià come a n’. mangiare poco, prov l’a. chè métte la code vòle mangià ògni òre l’uccello implume vuole mangiare ogni ora | auciédda papericchiòle allodola: prov l’a. p. fa lu nite e se n’abbòle l’allodola fa il nido e se ne vola / alt aucedduzze -lluzze. audiénze [au"djeNts@], udiénzje ‹lat audientia› sf a-scolto: da’ a. a une dar retta a qualcuno, n’lu dènne a. non dargli ascolto. augurà [augu"ra] tr (àugure augurase augurate) tr augurare, rifl augurarsi. augurje [au"gurj@], agurje [au"gurj@] sm augurio. aumentà [aum@N"ta] (aumènte aumiénte aumentase aumentate) tr aumentare. aurécchje [au"rec:@] v urécchje. aùste [a"ust@] ‹lat tardo agustus› sm agosto: a a. se pajene li diébbete ad agosto si pagano i debiti, prov a. cape de viérne agosto inizio d’inverno, acque d’a. uogghje e muste pioggia d’agosto olio e mosto / der austenèdde -èlle. austenèdde [aust@"nE:@] -èlle [aust@"nEl:@] agg di agosto: ficure a. fichi di agosto. autare [au"tar@] sm altare: nchianà sop’a l’a. salire sull’altare, fig essere ordinato sacerdote, prov pure lu prèute sbaglie sop’a l’a. anche il prete sbaglia sull’altare / alt autarine. aute [aut@], autre [autr@], atre [atr@] ‹lat alter altera alterum› ■ agg indef autu (atu) altro, auta (ata) altra, auti (ati) altri, altre: n’atu cane un altro cane, quédd’auta case quell’altra casa, l’ati paìsere gli altri paesi, ati tièmpe altri tempi, n’atu pare de maneche un altro paio di maniche, a l’autu munne all’altro mondo, nat’e une *un altro e uno (un altro), n’at’e duje *altri e due, ate e cinche *altri e cinque | nei c di tempo scorso, precedente, prossimo: l’auta nòtte la notte scorsa, all’autr’jére l’altro ieri, all’atra sére l’altro ieri sera, all’atra matine l’altro ieri


Castelluccese mattina, l’ata settemane la settimana scorsa, l’at’anne *l’altro anno (l’anno procedente), quist’aut’anne *quest’altro anno (l’anno prossimo), all’aut’anne *all’altro anno (due anni fa) | ancora: vuoje n’atu pòche de pane? vuoi ancora un po’ di pane? | prossimo, nuovo: n’ata vòte piénzece la prossima volta pensaci | correl l’un’e l’auta còse l’una e l’altra cosa, l’un’e l’atu vrazze l’uno e l’altro braccio | con agg indef chacche de n’aute *qualche di un altro (qualche altro), nisciun’aute nessun altro | locuz avv d’ata parte d’altra parte, p’atu riéste *per altro resto (del resto) ■ pron indef aute altro, altra, altri: l’une e l’aute l’uno e l’altro, se nce vaje tu ce va n’aute se non ci vai tu ci va un altro, s’è fatte nnanze n’aute si è presentato un altro, che vole quiss’aute? che vuole quest’altro? è deventate n’aute è diventato un altro (è cambiato) | rimanente, restante: mèntre tu ive a funge, l’aute jévene a cacce mentre tu andavi a funghi, gli altri andavano a caccia | correl une dice na còse e n’aute n’aute uno dice una cosa e un altro un’altra, na mane lave l’aute una mano lava l’altra, na cerase tire a n’aute una ciliega tira l’altra, s’aiutene l’une che l’aute si aiutano gli uni con gli altri, pot’arrevà da nu mumènte a n’aute può arrivare da un momento all’altro, na cose è parlà de fatije e n’aute è fatià una cosa è parlare di lavoro e un’altra è lavorare, o l’une o l’aute o l’uno o l’altro | con valore neutro: busciarde chè nzi aute! bugiardo che non sei altro! quiss’è n’aute! *costui è un altro! (ci mancava costui!) ■ cong anche, pure: tu aute! *tu altro! (anche tu!), quidd’aute! *quell’altro! (anche lui!), quéss’aute? *codest’altra? (anche costei?) Autine [au"tin@] ‹san Marco in Lamis vutine› m vento di SE, Scirocco: l’A. vène da Tròje lo Scirocco proviene da Troia (da Sud Est), prov A., acque che la tine Scirocco, acqua con il tino, l’A., lu luffiane de Faùgne lo Scirocco, il ruffiano di Favonio (lo Scirocco annuncia il Libeccio). autriére [au"trjer@] ‹lat alter heri, si conserva la ‘r’ di alter, v aute› avv altro ieri: all’autriére l’altro ieri. auzà [au"tsa] v jauzà. avantà [avaN"ta] v vantà. avanzà [avaN"tsa] ‹lat volg *abantiare› (avanze avanzase avanzate) tr avanzare: m’avanzene pòche sòlde mi avanzano pochi soldi | fig pretendere: ché avanze da mé? che pretendi da me? | andare avanti. avanze [a"vaNts@] sm avanzo, rifiuto: a. de galère delinquente.

avé avare [a"var@] sm avaro, sin taccagne, tirchje, stinge. avascià [ava"S:a], vascià [va"S:a] ‹lat bassus› (vasce vasciase vasciate) tr abbassare: a. lu gasse abbassare il gas, a. la voce abbassare la voce, a. la saracenésche tirar giù la saracinesca, a. la radje, la televisione abbassare il volume della radio, del televisore, a. la cape chinare il capo, s’è avasciate li cauzune s’è calato i pantaloni, fig si è umiliato, fig a. lu prèzze abbassare il prezzo, a. li scédde *abbassare le ali (perdere la propria superbia) | rifl umiliarsi, inchinarsi. avastà [avas"ta], vastà [vas"ta], abbastà [ab:as"ta], bbastà ‹lat *bastare› (vaste vastase vastate) intr bastare: nn’avaste lu pane non basta il pane, l’acque de la resèrve nn’avaste pe chiù de na jurnate l’acqua della riserva non basta per più di un giorno | con subord non solo: nn’avaste a lu di’, s’hadd’a pur’a fa’ non solo bisogna dirlo, bisogna anche farlo, nn’avaste chè nz’è presentate, ma nn’ha manche telefunate non solo non si è presentato, ma non ha neanche telefonato | purché: se pòte pure arà, baste chè nen chiòve si può anche arare, purché non piova, tié’, baste che la funisce! tieni, purché la smetta! | è sufficiente che...: baste che me lu dice è sufficiente che tu me lo dica, bast’a i’ dda pe lu truà è sufficiente andare lì per trovarlo, baste pòche a lu fa’ ngrefelà basta poco a farlo irritare | ■ escl avaste! basta! avaste mò! basta adesso, smettila! avé [a"ve] ‹lat habère› (agghje haje have avése avute, gramm 2.4.1.1.) avere, forme negat nn’agghje, nenn’agghje non ho, nn’haje, nenn’haje non hai, nn’have, nenn’have non ha, nn’avése non ebbe, nn’arragghje capite non avrei capito ■ ausil agghje ditte ho detto, have vippete ha bevuto, avive fatte avevi fatto, avése mangiate ebbe mangiato, avésse fumate avessi fumato, come se avéssene date fastidje come se avessero dato fastidio, arragghje sbagliate a parlà, avrò sbagliato a parlare | al posto di èsse essere coi verbi modali puté potere, vulé volere, dué dovere: ‘ite aut’a parte *avete dovuto partire (siete dovuti partire), hanne vulute i’ *hanno voluto andare (son voluti andare), nn’hanne putute trasì *non hanno potuto entrare (non sono potuti entrare); anche coi verbi rifless m’agghje aùt’a spugghià *mi ho dovuto spogliare (mi son dovuto spogliare), t’haje aùt’a decide *ti hai avuto a decidere (ti sei dovuto decidere), m’agghje aùt’a mangia *mi ho avuto a mangiare (mi son dovuto mangiare), s’ha 127


avé avut’a lègge *si ha avuto a leggere (si è dovuto leggere) ■ tr avere, tenere, possedere: a. na case, li figghje, na bèlla voce, li capille ricce avere una casa, i figli, una bella voce, i capelli ricci, a. na fertune, nu uaje, avere una fortuna, un guaio, nn’agghje tiémpe da pèrde non ho tempo da perdere, agghje paciénze! abbi pazienza! | ottenere: a. lu poste avere il posto fisso, la fatije il lavoro | sentire, provare: a. fridde, caute, paùre, suonne, fame, sécche avere freddo, caldo, paura, sonno, fame, sete | idiom chè haje? *che hai? (cosa ti preoccupa?), ce l’have che mé ce l’ha con me | con avv a. mmane, ncuodde avere in mano, *sul collo (addosso) | con prep a. pe cumpare avere come compare, a. pe la cape *avere per la testa (avere in mente) | fraseol a. da di’ avere da dire, a. da vénne avere da vendere, da accattà da comprare, avé a chè... avere a che..., a. a chè fa’ che une avere a che fare con qualcuno, nn’have niènte a chè vedé che quédd’aute non ha nulla a che vedere con quell’altra ■ intr averci, avercela: nce l’have che isse *non ce l’ha con lui (non è irato con lui) / sin tené. avé a ‹lat habere ad› (agghje a *ho a (debbo), haje a *hai a (devi), ecc. v gramm 2.4.1.2.) modale *avere a (dovere): agghje a i’ (agghj’a i’) ‹lat habeo ad ire› *ho ad andare (devo andare), nn’avése a i’ non dovette andare, ’ime a fa’ (‘im’a fa’) *abbiamo a fare (dobbiamo fare), se nn’avéssene a turnà se non dovessero tornare, s’hadda fa’ la caretà *si ha da fare (si deve fare) la carità, nc’ime a di’ niénte non gli dobbiamo dir nulla, vide la vije chè haj’a fa’ *vedi la via che devi fare (deciditi a fare il tuo dovere), arragghje a i’ fòre dovrei andare in campagna, c’agghj’a da’ ne lezione! *gli ho a dare una lezione (gli darò una lezione!), craje agghj’a parte domani partirò, hadda èsse pròpje matte deve essere proprio matto, arrisse a èsse stracche dovresti essere stanco, me n’agghj’a sul’a i’ *me ne devo solo andare (non resta che andarmene), haj’a pur’a fatià sènza niénte *hai pure da lavorare senza niente (devi lavorare anche gratis), nn’hadda miche a parte juste mo! *non ha mica da partire giusto adesso! (non deve mica partire proprio adesso!), v’ite a pròpje a rassegnà *avete proprio a rassegnarvi (non vi resta che rassegnarvi), nce l’haje avé che nisciune *non devi avercela con nessuno (non devi irarti con nessuno), ha avute a parte allassacrése è dovuto partire all’improvviso, avésse a èsse meziuorne dovrebbe essere mezzogiorno, quante t’hagghje a 128

Pasquale Cacchio da’? quanto ti devo? | con sub haj’a sapé chè..., devi sapere che..., nn’haj’a penzà chè... non devi pensare che..., c’im’a decide a... ci dobbiamo decidere a..., m’agghj’aspettà chè... mi devo aspettare che... Avémmarije [avem:a"rij@] f Avemaria: li campane sunavene l’A. le campane suonavano l’A. (rintocchi di campana pomeridiana). avèramènte [avEra"mENt@], vèramènte [vEra mENt@] avv veramente, sin addavère. avvacantì [av:akaN"ti], vvacantì [v:akaN"ti] ammacantì [am:akaN"ti] ‹lat vacans -antis› (vvacantisce vvacantése vvacantute) tr svuotare: a. lu sacche svuotare il sacco, a fig. avvampà [av:aF"pa] v abbampà. avvelenà [av:@l@"na], vvelenà [v:@l@"na] (vveléne vveline vvelenase vvelenate) tr avvelenare, rifl avvelenarsi, fig a. lu cuorje avvelenarsi l’animo. avvenazzate [av:@na"ts:at@] agg avvinazzato. avventurà [av:@Ntu"ra] (avventure avventurase avventurate) rifl avventurarsi. avverdenì [av:@rd@"ni], vverdenì [v:@rd@"ni] (vverdenisce vverdenése vverdenute vverdenènne) intr inverdire: munte Felice s’avverdenisce a premavère monte Felice diventa verde in primavera, fig impallidire: prov mègghje a. chè arruscì meglio subire un rimprovero che fare brutta figura. avvèrte [a"v:Ert@] (avvèrte avviérte avvertése avvertute) tr avvertire. avvesà [av:@"sa] (avvise avvesase avvesate) tr avvisare. avvetà [av:@"ta] (avvite avvetase avvetate) tr avvitare: a. la lampadine avvitare la lampadina \ svetà. avvucate [av:u"kat@] sm avvocato: a. de li cauze pèrze, avvocato da nulla. azione [a"ts:jon@] sm azione. azzannà [adz:a"n:a] (azzanne azzannase azzannate) tr azzannare, sin muzzecà. azzardà [ats:ar"da] (azzarde azzardase azzardate) tr azzardare. azzarde [a"ts:ard@] sm azzardo. azzarì [ats:a"ri] ‹lat aciarium› (azzarisce azzarése azzarute) tr affilare, temprare: azzarì la zappe, l’accètte affilare la zappa, la scure. azzeccà [ats:@"k:a], zzeccà [ts:@"k:a] ‹alto ted med zecken colpire› (zzécche zzicche zzeccase zzeccate) tr accostare, avvicinare: azzicche la taule chiù qua avvicina qui il tavolo | assestare: a. na bòtte assestare un colpo | indovinare: a. nu tèrne a lu lòtte azzeccare un terno al lotto | rifl accostarsi: azzicchet’a mé accostati a me,


Castelluccese fig a quiddu neozje nte puoje a. *a quel nego-

zio non puoi accostarti (è troppo costoso), azzécchè a trènt’anne si avvicina ai trent’anni | entrarci, intonarsi: chè c’azzécche? che c’entra? ‘ssu vestite nc’azzécche pròpje codesto vestito non s’intona per niente / sin accucchià. azzeffunnà [ats:@f:u"n:a], v zeffunnà. azzemà [adz:@"mate] ‹ar al-’azm, provnz azesmar› (azzeme azzemase azzemate) rifl agghindarsi, abbigliarsi.

azzemate [adz:@"mat@] agg elegante, agghindato. azzicche [a"ts:ik:@] avv vicino: azzicche azzicche stretti stretti, a fianco. azzuppà [ats:u"p:a], zzuppà [ts:u"p:a] ‹v zuoppe› (zzòppe zzuoppe zzuppase zzuppate) intr cozzare, urtare: a. che la cape cozzare con la testa, la machene è zzuppate contre a n’arule l’auto ha cozzato contro un albero | tr azzoppare: hanne azzuppate nu cane hanno azzoppato un cane. azzurre [a"dz:ur:@] agg azzurro.

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B b [b] sf b: la be [la b:@] la bi. babbèje [b:a"b:Ej@] sm babbeo. babbelònje [b:ab:@"lOnj@] sf babele, confusione. bacate [b:a"kat@] agg bacato. baccalà [b:ak:a"la] ‹sp bacalao› sm baccalà, fig sciocco. bacchettate [b:a"k:E"t:@] sf bacchettata: b. sope li mane bacchettata sulle mani. bacchètte [b:a"b:Ej@]‹lat baculum› sf bacchetta: b. de lu maèstre bacchetta del maestro bacchettone [b:k:@"t:on@] sm (pl bacchettune) spilungone, fig sciocco. bace [b:atS@] v vase. bacià [b:a"tSa] v vasà. bacine [b:a"tSin@] sm serbatoio, bacino. badà [b:a"da] v abbadà. badésse [b:a"des:@] sf badessa: matre b. madre badessa. baffe [b:af:@] ‹*gr baphe› sm baffo: nu bèlle pare de b. un bel paio di baffi, alleccà li b. leccarsi i baffi. / alt baffone (pl baffune), baffètte, baffetiédde -élle, baffeciédde -élle / sin mustazze. baffute [b:"f:ut@] agg baffuto: prov fémmena b. sèmpe piaciute donna baffuta sempre piaciuta. bagaglie [b:a"b:Ej@] sm bagaglio. bagnà [b:a"J:a], abbagnà ‹lat balneare› (bagne bagnase bagnate) tr bagnare: b. li cannarile *bagnare la gola (bere) | rifl bagnarsi / sin mponne. bagnaròle [b:aJ:a"rOl@] sf bagnarola, catino, sin stagnaròle. bagne [b:aJ:@] sm bagno: purtà la mule a fa’ lu b. dint’a l’accòte portare il mulo a fare il bagno nella vasca del mulino. baldacchine [b:alda"k:in@] sm baldacchino. baldorje [b:al"dOrj@] sf baldoria. balène [b:a"lEn@] sf balena. balèstre [b:a"lEstr@] sf balestra, parte dell’aratro. ballà [b:a"l:a], abballà [ab:a"l:a] ‹ gr ballizo› (balle ballase ballate) intr ballare: b. la mazzurche ballare la mazurka, b. pe la cuntantézze ballare di gioia, caccià une a b. *cacciare qualcuna a ballare (invitare qualcuna ballare) | fig mò se balle *adesso si balla (siamo al dunque), prov quanne la jatte nce sta lu sorge abballe quando il gatto manca il topo balla, è bèlle e nn’abballe è bella e non balla. 130

ballature [b:al:a"tur@] sm ballatoio, pianerottolo, sin puoje. balle1 [b:al:@] ‹germ balla› sf grosso sacco per il fieno, fig bugia balle2 [b:al:@] sm ballo: fa’ nu b. fare un ballo, lu b. de Sammite *il ballo di san Vito (tipo di malattia) / der ballatòrje. ballecone [b:al:@"kon@] ‹long balk› sm (pl ballecunene) balcone: affaccià a lu b. affacciarsi al balcone, fa’ ascì li b. a l’uocchje *fare uscire i balconi agli occhi (ammaccare gli occhi). bambace [b:a"m:atS@] v vammace. Bambeniélle [b:Fb@"njel:@], Bammeniélle sm Gesù Bambino: vasà lu B. baciare Gesù Bambino la sera dell’Epifania. bambule ["b:aFbul@] sf bambola, alt bambulécchje, sin pupe, pupazze. banche1 [b:aNk@] ‹long banka› fs tavolo: métte li piatte sope la b. mettere i piatti sul tavolo | banca / alt banchetiédde -élle, bancone / sin tàule. banche2 [b:aNk@] ‹franco bank› sm banco: lu b. de scòle il banco di scuola. bancarèlle [b:aNka"rEl:@] sf bancarella: prov andó va, mètte b. fermarsi a perdere tempo ovunque. bancariédde [b:aNka"rje:@] -élle [b:aNka"rjel:@] sm desco del calzolaio. banchètte [b:aN"kEt:@] sm banchetto, pranzo nuziale: i’ a lu b. andare al pranzo nuziale. banchine [b:aN"kin@] sf marciapiede. bancone [b:aN"kon@] sm banco di artigiano. bande [b:aNd@] sf banda, der capebbande. bandiére [b:aN"kjer@] sf bandiera. bandiste [b:aN"dist@] sm bandista. bandite [b:aN"dit@] sm bandito. banne [b:an:@] ‹lat mediev bannum, bandum› sm bando, annuncio: menà, jettà lu b. annunziare, informare (di banditore che, preceduto da uno squillo di tromba o da un rullo di tamburo, annunziava notizie o avvisi), pe ’ssu fatte s’arrij’a fa’ menà lu banne *per codesto fatto si dovrebbe far menare il bando (una tale notizia andrebbe divulgata). bannetore [b:an:@"tor@] sm banditore, annunciatore: lu b. passe a la sére il banditore passa di sera. barbaggianne [b:arba"dZ:an:@] sm barbagianni. Barbarije [b:arba"rij@] top Barbagia: prov ciucce qua e ciucce Mbarbarije *asino qui e asino in Barbagia (tutto il mondo è paese). barbere ["b:arb@r@] agg barbaro.


Castelluccese

barbiére [b:ar"bjer@], varviére [var"vjer@] sm barbiere. barche [b:ark1] sf barca: prov da padrone de bastemiénte a barca mpriéste da padrone di bastimenti a barca in prestito, barca rotte, cunte fatte danno compensato dal prezzo / alt barcone (pl barcune), barchètte, der barcaiuole (f barcaiòle). bare [b:ar@] sf bara, sin taùte, casce da muorte. barone [b:"ron@] sm (pl barune) barone. barrà [b:a"r:a], barre [b:ar:@] v varrà, varre. barracche [b:a"r:ak:@] ‹sp barraca› sf baracca. barraccone [b:ar:a"k:on@] sm (pl barraccune) carro di zingari o di giostrai. barrèlle [b:a"r:El:@] sf barella. barriste [b:a"r:ist@] sm barista. Bartelumèje [bart@lu"mEj@] m Bartolomeo, alt Bartelumiucce, Miucce. bartine [b:r"tin@] ‹*it berrettino› sm cappellino. barzellètte [b:ardz@"l:Et:@] sf barzelletta. basà [b:a"sa] (base basase basate) tr basare, rifl ba-sarsi: b. sope lu fatte chè..., *basarsi sul fatto che... (dimostrare che...), sop’a ché te base pe di’ ’ssa còse? come argomenti codesta cosa? bascuglie [b:as"kuL:@] ‹fr bascule› sf bascula: pesà sop’a la b. pesare sulla bascula. base [b:as@] ‹lat e gr basis› sf base | ricetta medica: fa’ la base fare richiesta di visita specialistica / avv mbase a in base a, a base de a base di. basètte [b:a"sEt:@] sf basetta: assuzzà li b. accorciare le basette. bastà [b:as"ta] v avastà. baste! [b:ast@] v avaste! bastemènte [b:ast@"mENt@] sm (pl bastemiénte) bastimento. Bastiane [b:as"tjan@], Vastiane m Sebastiano. bastone [b:as"ton@] ‹lat *basto -onis› sm (pl bastune) bastone: cammenà che lu b. camminare col bastone, l’asse de b. l’asso di bastoni / sin tacchere. bastunà [b:astu"na] (bastone bastune bastunase bastunate) tr bastonare: b. de santa raggione bastonare senza pietà. bastunate [b:astu"nat@] sf bastonata: da’ na b. dare una bastonata, fig disgrazia. batòste [b:a"tOst@] sf batosta sin bastunate, prucculate, scriatate, taccarate. battaglià [b:at:a"L:a] (battagléje battaglije battagliase battagliate) intr combattere. battaglie [b:a"t:aL:@] sf battaglia. battèrije [b:at:E"rij@] sf fuoco d’artificio | batteria.

bèlle

battatore [b:at:@"tor@], vattetore sf calcinaccio. battezzà [b:at:@"dZ:a] v vattià. battézze [b:an:@"tor@] v vattézze. bavaglie [b:an:@"tor@] sm bavaglio. bave [b:an:@"tor@], vave sf bava. bavètte [b:a"vEt:@@] sf tovagliolo per bambini. bavuse [b:a"vus@], vavuse agg (f -ose) bavoso. bazzecà [b:ats:@"ka] (bazzeche bazzecase bazzecate) tr bazzicare. bbadà [b:a"da], bbuscecate [b:uS:@"kat@], bbuurà [b:u:"ra] ecc. v abbadà, abbuscecate, abbuurà ecc. bebbaròle [b:ab:a"rOl@] ‹lat bibere› sf biberon. bebbone [b:@"b:on@], bubbone sm tumefazione. beccà [b:@"k:a] (bècche biécche beccase beccate) tr beccare. bèccamuorte [b:Ek:a"mwort@] sm becchino. bècche [b:Ek:@] sm becco, alt beccucce. becchiére [b:@"c:jer@] [b:@"k:j@r@] sm bicchiere, alt becchjerine, becchjerucce. bececlètte [b:@tS@"klEt:@] sf bicicletta. bèdde [b:E:@], bèddu, bèdda, bèddi v bèlle. bedepumbedepére [b:@d@%puFb@d@"per@] onom per indicare trambusto, agitazione. bedone [b:E"don@] sm bidone, fig bidonata. beduine [b:@"dwin@] sm beduino. befane [b:E"fan@] sf befana. Befanije [b:@fa"nije] sf Epifania: prov a B. tutte li fiéste pigghjene vije con l’Epifania finisce ogni festa. begliettare [b:@L:@"t:ar@] sm bigliettaio. begliètte [b:@"L:Et:@] sm (pl begliétte) biglietto. bèllafémmene [b:El:a"fem:@n@] sf signora, donna | escl bèllafé! signora! bèlle [b:El:@], bèdde [b:E:@] ‹lat tardo bellus› ■ agg bèllu bello, bel, bèlla bella, bèlli bei, begli, belle: bèlla case bella casa, bèllu gione bel giovane, bèlli figghiòle belle ragazze, belli uagliune bei ragazzi, na bèlla jurnate una bella giornata, bèllu tiémpe bel tempo, na bèlla suddesfazione una bella soddisfazione | nu bèll’òme, na bèlla fémmene, un signore, una signora | bèll’e fatte *bello e fatto (confezionato): accattà li scarpe bèll’e fatte comprare le scarpe (senza andare dal calzolaio), bèll’e fenute ben terminato, bèll’e pronte bello e pronto, nu bèllu juorne se n’hadda addunà in futuro se ne accorgerà | fa’ bèlle *fare bello: ’ssi scarpe fanne bèlle che lu vestite codeste scarpe s’intonano col vestito, lu tiémpe nen fa’ bèlle il tempo non è buono | grande, abbondante, buono: na bèlla mangiate una mangiata abbondan131


bèlle

te, nu bèllu curagge un gran coraggio (una faccia tosta), na bèll’età un’età avanzata, na bèlla bòtte *una bella botta (una brutta disgrazia), nu bèllu partite *un bel partito (un buon matrimonio), l’ha ditte pròpje bèlle *l’ha detta proprio bella (l’ha detta grossa), quèste sì chè è b. *questa sì che è bella | con subord ère b. a i’ a vedegnà era bello andare a vendemmiare, nn’è b. chè dice accussì non è bello che parli così | superl bèllu b. bellissimo (sf bèlla b. bellissima, pl bèlli b. bellissimi, bellissime), na bèlla fatte una donna molto bella, nu bèllu pòche *un bel po’ (parecchio), da nu bèllu pòche da parecchio tempo, nu bellu pòche jaute altissimo, b. ciuotte *bello grasso (grassissimo), nu bellu piézze de fémmene *un bel pezzo di donna (una donna bellissima) ■ sost mò vène lu b.! adesso viene il bello! lu b. è che redévene sènza capì niénte il bello è che ridevano senza capir nulla ■ avv bèllu b. bel bello: turnave bèllu b. da fòre tornava tranquillo dalla campagna, de bèllu gènje *di bel genio (con insolenza) ■ escl bellu mije! mio caro! bèlla mije! mia cara! bèlli miéje! miei cari! bèll’ò *bell’uomo (signore!), bèlla fé’ *bella donna (signora!), bèlla figghiò *bella ragazza (ragazza!), bellu bè! piano! bella rròbbe a chi fa spése! *bella roba a chi fa spesa! (di roba scadente), bellu suggètte! *bel soggetto! (di individuo da cui stare alla larga) \ brutte. bellézze [b:@"l:ets:@] sf bellezza: prov b. fin’a la pòrte, buntà fin’a la mòrte la bontà dura più della bellezza. bellòme [b:@"l:Om@] sm signore, uomo: chi è quiddu b.? chi è quel signore? / escl bèll’ò signore! Bèmmenute [b:Em:@"nut@] m Benvenuto. bemmenute! [b:Em:@"nut@] escl benvenuto! bène [b:En@] ‹lat bene› sm bene: lu male e lu b. il male e il bene, te vògghje b. ti voglio bene, prov fa b. e scuorde, fa male e piénze fa’ bene e dimentica, fa’ male e pensa, a male e b., *a male e bene (nella passatella) | con subord è bène se ce piènze, *è bene se ci pensi (pensaci bene) / va buone. benedì [b:@n@"di] (v di’) tr benedire. Beneditte [b:@n@"dit:@] m Benedetto. beneditte [b:@n@"dit:@] agg (f benedétte) benedetto: palme benedétte palme benedette, uogghje b. olio benedetto (di Santa Lucia o di San Biagio), juorne b., giorno felice, prov 132

Pasquale Cacchio

pane sotte lu titte pane b. *pane sotto il tetto pane benedetto (di lavoro non lontano da casa). benediche! [b:@n@"dik@] escl salute! beneficje [b:@n@"fitSj@] sm beneficio. Beneviénte [b:@n@"vjeNt@] top Benevento: prov sott’acque e sotta viénte li noce de B. sotto pioggia o vento le noci di Benevento. benigne [b:@"niJ:@] agg benigno. benòchele [b:@"nOk@l@] sm binocolo. benzenare [b:@Nts@"nar@] sm benzinaio. berille [b:@"ril:@] sm birillo: zumpà com’a nu b. saltare come un birillo. berlòcche [b@r"lOk:@] ‹fr breloque ciondolo› sm pendente portaritratti, ciondolo. Bernarde [b@r"nard@] m Bernardo besògne [b@"sOJ:@] sm bisogno: fa’ nu b. orinare. bèstje [b:Estj@] sf bestia: na brutta b. una brutta b., pòvera b.! povero animale! s’è vutate come na b. si è rivolto come una bestia. besuogne [b@"swoJ:@] sm bisogno, necessità: avé b. de caccòse aver bisogno di qualcosa, ntené b. de niénte non aver bisogno di nulla, nen ne fa’ de b. *non farne di bisogno (non essere necessario), prov a lu mumènte de lu b. se canoscene l’amice nel momento di bisogno si conoscono gli amici | con subord avé b. d’ascì occorre uscire, nce sta b. d’alluccà non è necessario urlare. bessine [b@"s:in@], bessenése [b@s:@"nes@] agg abissino, dell’Abissinia. béve v véve. bezzuoche [b:@"dzwok@] ‹lat mediev bizochus› sm (f bezzòche) bigotto. Biase [b:jas@] m Biagio. biàte [b:jat@] v viate. bionde [b:joNd@] agg biondo. birre [b:ir:@] sf birra. bisce [b:iS:@] sf biscia (Natrix natrix), sin sèrpa d’acque. bisse [b:is:@] sm bis. bivje [b:ivj@] sm bivio: lu b. de Cèlle, de lu ponte Célone il bivio di Celle, del ponte Celone. blu [b:lu] agg blu, alt bluastre. bluccà [b:lu"k:a] (blòcche bluocche bluccase bluccate) tr bloccare. bluse [b:lus@] ‹rom bluze, fr blouse› sf camicia, camicetta, alt blusètte. bòcce [b:OtS:@] sf boccia. bòcchese ["b:Ok:@s@] sf boxe.


Castelluccese

bombe [b:oFb@], bomme [b:om:@] sf bomba: è scuppate na b. è esplosa una b. bombele ["b:oFb@l@], bommele sf bombola. bòmpése [b:OF"pes@], bòn pése sm *buon peso (peso abbondante). bòn [b:ON] v buone. bòngiòrne [b:ON"dZOrn@] escl buon giorno! prov lu b. se véde da la matìne la giornata buona si vede dal mattino. bònalme [b:O"nal,@] sf buon’anima: la b. de lu patre la buon’anima di suo padre. bònasére! [b:Ona"ser@] escl buonasera! bònanòtte! [b:Ona"nOt:@] escl buonanotte! bòne [b:On@] v buone. borse [b:ors@], borze [b:orts@] v vorze. bòtte [b:Ot:@] sf botta, botto | raffica: na b. de faùgne, una raffica di libeccio | avv a b. a b. di tanto in tanto, de b. all’improvviso. braccètte [bra"tS:Et:@] nell’espr a b. a braccetto. bracciale [bra"tS:al@] sm bracciale. bracciante [bra"tS:aNt@] sm bracciante. brasciòle [bra"SOl@] sf braciola, involtino di carne, fig labbra grosse. brande [braNd@] sf branda. bravure [bra"vur@] sm bravura. brèdèlle [brE"dEl:@] sf bretella. brèje [b:rEj@] v ebbrèje. brellà [br@"l:a] (brille brellase brellate) intr brillare. brellantine [br@l:aN"tin@] sf brillantina. brescone [b:r@S"kon@] ‹germ burst, sp brozar› sm spazzola per animali. briante [bri"jant@] sm brigante: li br. Pierre e Caruse i briganti Pierro e Caruso | top Tuoppe de lu B. Toppo del Brigante. briglie [briL:@] sf redine, briglia | muro ai margini di un corso d’acqua. briscule ["briskul@] sf briscola. bròde [brOd@] sm brodo: br. de jaddine, de vaccine, de sicce di gallina, di manzo, di dado o vegetale. brudaglie [bru"daL:@] sf brodaglia. bruduse [bru"dus@] agg (f brudose) brodoso. bronze [brioNts@] sm bronzo. brunchite [bruN"kit@] sf bronchte, sin penture. brutte [brut:@] ‹lat brutus› ■ agg (fs brutta) brutto: nu b. fatte, na brutta fatte una persona brutta, b. a tremènte *brutto a guardare (bruttissimo), si’ b. e faje b. *sei brutto e fai brutto (di persona malvagia), b. com’a nu diébbete *brutto come a un debito (bruttissimo), fa’ b. farsi minaccioso ■ sm li bèlle e li

buone

b. i belli e i brutti, prov la b. a la fenèstre sfotte a chi passe la brutta alla finestra sfotte chi passa, la lorda schife e la brutta sgrigne la lurida ha schifo e la brutta fa smorfie, la b. se marite e la bèlle rèste zite la brutta si sposa e la bella resta zitella | con subord lu b. è chè..., il brutto è che..., lu b. è chè lampiave e ntrunave comacché il brutto è che lampeggiava e tuonava come non mai. bruzzése [bru"ts:e] v abbruzzése. buatte [bu"at:@] ‹fr boîte scatola› sm barattolo. bubbone [bu"b:on@] v bebbone. bubbù [bu"b:u] onom bau bau ■ sm cane (nel linguaggio infantile). bucalètte [b:uka"lEt:@] sm boccale, recipiente da 1-2 litri: nu b. de vine un boccale di vino. buccacce [bu"k:atS:@] ‹lat bucca› sm recipiente di vetro, barattolo. buccale [bu"k:al@] ‹gr baukalis› sm boccale der vuccagghje. bucchine [bu"k:in@] sm bocchino. buccià [bu"tS:a] tr (bòcce buocce bucciase bucciate) tr bocciare. buccolòtte [buk:O"lOt:@] sm ricciolo. buffètte [bu"f:Et:@] ‹fr buffet› sm armadietto, credenza. buffettone [buf:@"t:on@] sm schiaffo. buffone [bu"f:on@] sm (pl buffune) buffone. buggiardà [budZ:ar"da] (buggiarde buggiardase buggiardate) tr bocciardare, rendere ruvido. buiacche [bu"jak:@] ‹long blaih› sf biacca. bulegnime [bul@"J:im@] sm pietra squadrata per costruzioni. bullènte [b:u"l:ENt@] v vullènte. bullètte [b:u"l:Et:@] sf bolletta. bulze [buldz@] agg con difficoltà respiratorie, asmatico: mule b. mulo asmatico. bunaccione [b:una"tS:on@] agg (pl bunacciune) bonaccione. bunariédde [b:una"rje:@] -élle v buone. buncale [b:uN"al@], bungale [b:uN"gal@] sm pianta acquatica usata come torcia o come ornamento. buntà [b:uN"ta] sf bontà. buone [b:won@] ‹lat bonus› ■ agg (f bòne, bòna, con troncam bòn, buon, comparat mègghje, chiù mègghje, superl lu chiù mègghje, buonisseme) buono: nu b. crestiane una brava persona, na fémmena bòne una donna bella, na bòna fémmene una bra133


mate

va donna, bòn giòrne buon giorno, buon anne buon anno, bòn tiémpe bel tempo, è b. andò lu mitta mitte è capace ovunque lo metta, è b. sule a parlà è buono solo a parlare, nn’è chiù b. *non è più buono (è malato o invecchiato), na bòna furchètte un gran mangiatore, accattà nu còtte fatt’e b. comprare un cappotto in negozio, non confezionato dal sarto, de bòna manère *di buona maniera (ben fatto), è chiù mègghje de isse è migliore di lui, lu mègghje sculare l’alunno migliore, bòn pése buon peso | con subord b. a cucenà buono a cucinare, nn’è b. se chiòve mò la pioggia è adesso dannosa, è b. chè è jute a lu truà ha fatto bene a fargli una visita, lu chiù mègghje a putà il migliore nel potare, mègghje chè ce n’ascime meglio se ce ne usciamo ■ sost buono: nu buon’a niénte un buono a nulla, nu b. sule a cacà un fannullone, li b. e li malamènte i buoni e i cattivi, pigghià che li bòne prendere con le buone maniere, la bòne carta utile nel tressette, a la bòne e mègghje come meglio capita, prov pigghje lu b. quanne l’haje chè lu malamènte nne manche maje afferra il bene quando l’hai, poiché il male non manca mai ■ avv buone (con troncam buo’) bene: magià b. mangiare bene, sta’ b. star bene, i’ b. a la scòle andar bene a scuola, ncapì b. non capire bene, nze tròve b. a l’Argentine non sta bene in Argentina, saje b. com’è sai bene com’è, va buone? va bene? | va buo’ certo, nonostante ciò: va buo’, ma se pò nce véne? *va bene, ma se poi non ci viene? (se poi, nonostante ciò, non viene?), va buo’, ne parlame quann’è craje certo, ne parliamo domani | buone buone del resto, dopo tutto: b. b. nn’è male chè cante lu prèute *buono buono non è male che canta il prete (del resto non è un gran danno) | a buone a buone appositamente: l’ha chia

134

Pasquale Cacchio mate a b. a b. l’ha chiamato di proposito | a

b. e mègghje *a bene e meglio (comunque vada) ■ escl b. b.! non importa! statte, stiteve b.! *statti, statevi bene! (arrivederci!), va b.! ok! / alter bunariédde -élle, bunarèdde -èlle: sta’ bunariédde star benino in salute / contr male, malamènte. buongiòrne! [b:woN"dZOrn@] escl buongiorno! burattine [b:ura"t:in@] sm burattino. burètte [b:u"rEt:@] ‹fr burette› sm bottiglia da 2-3 litri: b. de vine, d’uogghje, bottiglione di vino, di olio / sin fiasche, fiascone, butteglione. burracce [b:u"r:atS:@] sf borraccia. burre [b:ur:@] sm burro. burrone [b:u:"ra] sm burrone. bursètte [b:ur"sEt:@] sf borsetta. buscà [b:uS"ka] v abbuscà. busciarde [b:u"Sjard@] agg bugiardo: prov lu b. hadda tené bòna memòrje il bugiardo deve avere buona memoria. buscije [b:u"Sij@] sf bugia. bussà [b:u"s:a] ‹lat pulsare› (busse bussase bussate) intr bussare, tr chiamare una carta di tressette / v tuzzelà. bussele ["b:us:@l@] ‹*lat medv buxula Dev› porta interna, sin vetrine, pòrte. buste [b:ust@] sf busta alt bustine (copricapo di carta), bustarèlle. butte [b:t:@], vutte sm ‹*lat fluctus, fluere scorrere› fiotto, spruzzo: nu b. d’acque, de sanghe un fiotto d’acqua, di sangue: fa’ pigghjà nu b. a une *far prendere un fiotto a qualcuno (sbarazzarsi di qualcuno) | scroscio, sin turze. buttemacce [b:ut:@"matS:@] sm campo di erbacce, terreno incolto, sin cutizze. buttiglie [b:u"t:iL:@] sf bottiglia: appelà, spelà na b. tappare, stappare una bottiglia, alt butteglione (pl -une), buttegliozze. buurà [b:u:"ra] v abbuurà.


C

c [k] [tS] [c] sf c: la ce [la tS:@] la ci. ca [ka] ‹gr kai e› e cong in locuz avv come sottecasope *sotto e sopra (sottosopra). cabbine [ka"b:in@] sf cabina. cacà [ka"ka] (cache cacase cacate) tr defecare, cacare: fig mannà a c. mandare a quel paese, c. sotte cacarsi sotto (per la paura), c. li torzere *cacare i torsi (faticare), fa’ c. mmane *far cacare in mano (far emozionare), fa’ c. da li rise far cacare dal ridere, c. ncuodde cacarsi addosso, prov nen mangià pe nne i’ a c. non mangiare per non cacare (di taccagno), chi de speranza campe mòre cachènne chi vive di illusioni muore cacando, fa’ c. l’uve e l’acene far cacare uva e acini (vendicarsi), a lu mègghje de la carrère scappe a c. dover lasciare una faccenda sul più bello / der cacalérte, cacazzone (pl -une), cacature, cacasicche, scacà. cacacarte [kaka"kart@] ‹nap cacacarte› sm scribacchino, burocrate. cacarèdde [kaka"rE:@] -èlle sf diarrea, sin sciòlte. cacagghià [kaka":a] [kakag:i"a] ‹fr cacailler› (cacagghiéje cacagghije cacagghiase cacagghiate) intr balbettare. cacagghje [ka"ka:@] sm balbuziente, alt cacagghione (pl -une). cacagnutte [kaka"J:ut:@] v accacagnutte. cacalérte [kaka"lert@] ‹va alérte› agg scemo, sin mattigne, scemigne. cacasicche [kaka"sik:@] ‹abr nap cacasicco› agg avaro, taccagno. cacastréttele [kaka@stret:@l@] loc avv a cacastréttele: jucà a cacastréttele giocare a pigiarsi l’un l’altro. cacatrignele [kaka"triJ:@l@] sm verdura selvatica. cacazzone [kaka"ts:on@] sm (pl -une) vigliacco. caccavone [kak:a"von@] sm (pl -une) ‹gr kakkabos, lat caccabus› grossa pentola di rame, si appendeva alla catena del camino. caccavòtte [kak:a"vOt:@] sf ‹v caccavone› pentola di terracotta. cacce [katS:@] sf caccia: prov chi va a c. de pile e pénne, la rròbba suje se la vénne chi va a caccia di peli e penne, si gioca la proprietà. cacche [kak:E] ‹lat qualis qui› agg indef qualche: c. còse qualche cosa, caccòse qualcosa, c. de n’aute *qualche di un altro (qualche al-

tro), c. de n’ata cose qualche altra cosa, pe c.

menute per qualche minuto, c. pòche *qualche poco (un poco), c. còs’appedune qualcosa ciascuno, c. vòte qualche volta, c. juorne attrasse qualche giorno fa / der cacchedune, caccòse, caccheccòse. cacchedune [kak:E"dun@], caccune [ka"k:un@] pron indef qualcuno: ce sta c. chè m’aiute? c’è qualcuno che mi aiuti? c. de quissi libbre qualcuno di codesti libri, c. de vuje qualcuno di voi, dint’a caccune de li tèrre atturne in qualcuno dei terreni intorno. cacchje1 [kac:@] ‹lat volg caclus germoglio› sm (pl cacchjere): ramo, virgulto: cacchjere appesantute da la néve rami appesantiti dalla neve | grappolo: mangià nu c. de cerase mangiare un grappolo di ciliege | fig chè c. vuoje? che cavolo vuoi? ncapi’ nu c. non capire nulla / alt cacchjetiédde -élle, cacchiariédde -élle, cacchione (pl -une), der ncacchià, ncacchjerià, ncacchiatore, scacchià. cacchje2 [kac:@] ‹lat capulus› cappio, nodo: c. scurreture nodo scorsoio. caccià [ka"tS:a] (cacce cacciase cacciate) tr cacciare, mandare fuori: c. fòre a cauce ncule cacciare fuori a pedate | tirare, estrarre: c. li sòlde pagare, c. li carte raccogliere documenti per una pratica | scacciare: c. li mosche scacciare le mosche, c. une da la case allontanare qualcuno dalla famiglia, cacce fòre ‘ssu cane! manda fuori codesto cane! | dissodare, arare: c. nu vòsche, na cutizze disboscare, dissodare un terreno incolto | emettere, germogliare: la cerase ha cacciate li fiure il ciliegio è fiorito | invitare a ballare: c. na figghiole a ballà *cacciare una ragazza a ballare (invitarla ad alzarsi e a portarsi sulla pista) | fig c. nu nome soprannominare, c. scuse cercare pretesti / sin terà fòre, mannà fòre, scutezzà. caccijà [ka"tS:ja] (caccéje caccije cacciase cacciate) intr cacciare, andare a caccia. cacciacarne [katS:a"karn@] sm grossa forchetta per carne alla brace. caccialiébbre [katS:a"ljeb:r@] ‹caccià+lèbbre lepre› sm tipo di verdura selvatica. cacciune [ka"tS:un@] ‹lat catulus› sm cagnolino, alt cacciuniédde -élle. caccòse [ka"k:Os@] v cacche. 135


caccùne

caccùne [ka"k:un@] v cacchedune. cachine [ka"kin@] sm cachi. cadde [ka:@], calle [kal:@] sm callo. cadduse [ka":us@], calluse [ka"l:us@] agg (f caddose) calloso: mane caddose mani callose. cadé [ka"de] (cade cadése cadute) intr cadere: c. pe ntèrre cascare, c. de musse ntérre cadere bocconi, c. de cuzzétte ntèrre cadere indietro, c. alérte *cadere in piedi (senza danno), c. de cuzzètte ntèrre cadere a terra con la nuca, fig c. malate ammalarsi, c. da nciéle cadere dalle nuvole, menà nnanze pe nen c. *menarsi in avanti per non cadere (giustificare in anticipo una malefatta), prov male a chi cade e cérche aiute povero chi cade e cerca aiuto. cadute [ka"dut@] sf caduta. cafè [ka"fE] sm caffè, der cafettère. cafone [ka"fon@] sm (pl -une) contadino, fig zotico. cafunarije [kafuna"rij@] sf cafonaggine. cagge1 [kadZ:@], caggene ["kadZ:@n@] ‹gr akakía› sm acacia, robinia | cagge2 [kadZ:@] sf gioco con biglie: jucà a la c. *giocare alla caggia. cagge2 [kadZ:@] sf ‹fr gage› gabbia. caggiòle [ka"dZ:Ol@] ‹lat cavea, caveola, CortMarc càggia› sf gabbia, gabbietta. cainate [kai"nat@], cajenate [kaj@"nat@] ‹lat cognatus› sm e f cognato, cognata: cainateme, cainatete mio cognato, tuo cognato, prov c. scume de pegnate *cognati, schiuma di pignatta, che na sbattute e na sceneriate se sbattene fòre li c. con una sbattuta e una sceneggiata si sbattono fuori i cognati. calà [ka"la], accalà (cale calase calate) intr calare: c. lu secchiètte dint’a lu puzze calare il secchio nel pozzo, quanne cale la lune quando tramonta la luna, cale la scurdje imbrunisce, tiémpe calate tempo nuvoloso, c. l’uocchje abbassare gli occhi, fig c. la còcce a fatià, a studià *calare la testa (decidersi) a lavorare, a studiare | rifl calarsi: s’è calate dint’a lu puzze si è calato nel pozzo / der calate. calabbrése [kala"b:res@] agg (pl calabbrise) calabrese: còccia toste com’a nu c. testa dura di calabrese. calachjirchje [kala"circ@] sm addetto all’applicazione dei cerchi nella lavorazione delle botti, fig persona alta e robusta / sin calandrone. calamare [kala"mar@] ‹lat calamarius› sm calamaio. 136

Pasquale Cacchio

calamite [kala"mit@] sf calamita. calandre [ka"aNdr@] ‹gr kálandra allodola› sf calandra ■ ‹fr calandre› sm calandro, attrezzo edile. calandrèdde [kalaN"drE:@] -èlle [kalaN"drEl:@] ‹*lat caligo -inis, calidus› sf afa, vapore estivo, sin jaure. calandrone [kalaN"dron@] agg uccellaccio, corvide. calascine [kala"Sine] sm piccolo saliscendi per lo più in posizione orizzontale, sin seppontapète. calate [ka"lat@] ‹Cort-Marc fa na calàta› sf discesa, tramonto: a la c. de lu sole, de la scurdje al tramonto del sole, all’imbrunire. calculà [kalku"la] ‹lat calculare› (càlcule calculase calculate) tr calcolare. calcule ["kalkul@] ‹lat calculus› sm calcolo. cale [kal@] ‹*lat cala pezzo di legno, va Giuliani p 211› sm nell’espr ntené nu c. de léne non avere neanche un pò di forza. calecagne [kal@"kaJ:@] sm calcagno. calecare [kak@"kar@] ‹lat (lapis) calcaria› sf pietra di calce, calcite: fa’ la c. riempire di calcite una fossa per produrre calce. calece ["kal@tS@] sm calice. calènne [ka"lEn:@] plf calende: fa’ li c. *fare le calende (osservare il tempo da S. Lucia a Natale, dal 13 al 24 dicembre, per pronosticare quello dei dodici mesi successivi). calendarje [kal@N"darj@], calandarje [kala Ndarj@] sm calendario. calèsse [ka"lEs:@] sm calesse: prov na vòte vuléve i’ ncalèsse e s’è rutte l’asse stavo per andare in calesse, ma s’è rotto l’asse. calinje [ka"linj@] ‹lat caligo caliginis› sf nebbia, caliggine. calipse [ka"lips@], calippese [ka"lip@s@] sm eucalipto. calle [kal:@] v cadde. calmà [kal"ma] (calme calmase calmate) tr calmare, rifl calmarsi: la vòrje s’è calmate la bora si è calmata \ ncalmà. calme [kalm@] sf calma, agg calmo: mantiénete c. non innervosirti \ artéddeche. calòsce [ka"lOS:@] sf caloscia. calunnià [kalu"n:ja] (calunnje calunniase calunniate) tr calunniare. calunnje [ka"lun:j@] sf calunnia. calure [ka"lur@] sf calura, afa, sin jaure, calandrèdde -èlle. caluruse [kalu"rus@] agg (f calurose) caloroso.


Castelluccese

calvarje [kal"varj@], calevarje [kal@"varj@] sm calvario, fig la vite de quisse è nu c. la vita di costui è un calvario. calve ["kalv@], caleve ["kal@v@] calvo, sin scucciate. camastre [ka"mastr@] sf ‹gr kremastér arnese per appendere, lat parl *camastra› catena con asta di ferro e gancio a cui appendere la caldaia del camino. camèle [ka"mEl@] sm cammello. cammemille [kam:@"mil:@] v campemille. cammenà [kam:@"na] ‹lat mediev camminus› (camine cammenase cammenate) intr camminare: fig lu llòrge nen camine l’orologio non funziona | tr c. la chiazze bighellonare, c. li terre visitare i propri terreni | escl camine! sbrigati! vattene! cammenatare [kam:@na"tar@] sm pedone: prov lu buone c. fa tré mìgghje a l’ore il buon camminatore fa tre miglia all’ora. cammenate [kam:@"nat@] sf camminata, passeggiata: na c. all’appiéte una passeggiata a piedi, fa’ na c. uscire a orinare o a defecare (prima dell’arrivo dell’acqua in casa) / alt cammenatèdde -èlle. cammenante [kam:@"naNt@] sm girello per bambini. cammenature [kam:@na"tur@] sf andatura: recanosce a une da la c. riconoscere qualcuno dall’andatura. cammese ["kam:@s@] sm càmice. cammise ["kam:@s@] sf camicia: nasce che la c. nascere fortunato, prov trippa chiéna cante, nò cammisa janche inutile vestire bene a pancia vuota, chi tèsse e chi nen tèsse sèmpe cammisa pòrte sia chi tesse che chi non tesse indossa comunque qualcosa, fatte la c. quanne tiéne la téle fatti la camicia quando hai la tela / alt cammesèdde -èlle, cammesone (pl -une), sin bluse, blusètte. cammje [kam:j@] sm camion. campà [kaF"pa] (campe campase campate) intr vivere: c. a luonghe vivere a lungo, mparà a c. saper fare esperienza, prov chi campe a dritte mòre afflitte chi vive rettamente muore afflitto | tr allevare, sostentare: c. diéce figghje crescere dieci figli. campagne [kaF"paJ:@] sf campagna, sin fòre. campagnuole [kaFpa"J:wol@] agg (f -òle) campagnolo. campanare [kaFpa"nar@] sm campanaio, sin sacrestane.

cane

campane [kaF"pan@] sf campana: la c. de li muorte la campana della chiesa dei morti, la c. sòne a fèste, a muorte la campana suona a festa, a morto, prov puoje sènte li c. sunà, nen puoje sènte li fésse parlà si sopporta il suono delle campane, non le chiacchiere dei fessi, ce l’hanno puoste la campana nganne *glie l’hanno messa la campana al collo (lasciano troppa libertà alla figlia) / alt campanèdde -èlle, campaniédde -élle, campanone (pl -une). campanèdde [kaFpa"nE:@] -èlle sf campanella, rampicante (Convolvus sepium). campemille [kaFp@"mil:@], cammemille ‹lat camomilla, v Cort-Marc capomilla› sf camomilla (Matricaria chamomilla): c. selvateche camomilla campestre (Anthemis arvensis). campesante [kaFp@"saNt@] sm cimitero, der campesantare, sin pigne pezzute. campià [kaF"pja], cambià ‹sp campear› (campéje campije campiase campiate) tr pascolare: c. dint’a la restocce, dint’a la cutizze pascolare tra le stoppie, nel terreno incolto, purtà la crape a c. portare la capra al pascolo. campione [kaF"pjon@] sm (pl campiune) campione. camuorchje [ka"mworc@] sm fannullone, inetto. canaglie [ka"naL:@], canagghje [ka"na:@] sf canaglia. canale [ka"nal@] sm canale, ruscello | sf conduttura d’acqua, alt canalicchje, canalécchje. canalone [kana"lon@] sm (pl -une) grondaia. cancèdde [kaN"tSE:@] sf grata, griglia. canciédde [kaN"tSje:@] v janciédde. cancréne [kaN"kren@] sf cancrena, der ncancrenì. cane [kan@] ‹lat canis› sm e f cane, cagna: la c. sta la cagna sta allattando, c. da cacce, da uardje cane da caccia, da guardia, c. arraggiate c. con la rabbia, c. rugnuse cane rognoso, c. còrze cane con le orecchie mozzate, campà come nu c. vivere da solo, sta’ come c. e jatte stare come cani e gatti, prov lu c. cuotte ave paure de l’acqua frédde chi è impaurito ha paura di tutto, andó nzi chiamate, com’a c. si cacciate non presentarti senza invito, mèntre lu c. pisce lu liébbre scappe mentre il cane orina, la lepre scappa, muorte lu c. mòrte la ragge morto il cane morta la rabbia, paré na cana figghiàte di persona intrattabile | fig ntruà nu c. non trovare nessuno, c. bastunate umiliato, c. muorte persona insignificante, prov a lu c. viécchje 137


cannelòre

fa’ zuzù pretendere di dare lezioni a un anziano, nne ruspegghènne lu c. chè dòrme non svegliare il can che dorme, murì com’a nu c. morire come un cane, a lu c. chè scame minece l’uosse al can che abbaia lancia l’osso, adda nasce lu c. a la mandrje un cane pastore deve nascere nella mandria | escl manche li cane! Dio ce ne scampi! manche li c. nu uaje de quisse! che Dio ci protegga da un tale guaio! / alt cacciune, sin pumètte. canegghiòle [kan@:Ol@] ‹lat canicae› sf forfora. canèstre [ka"nEstr@] sf canestro. cange [kaNdZ@] sm cambio, scambio: fa’ a cange scambiare / sin scange. cangià [kaN"dZa] ‹lat tardo cambiare› (cange cangiase cangiate) tr cambiare, modificare, sostituire: c. la cammise cambiare la camicia, c. strade cambiare strada, c. paése trasferirsi, c. arje cambiare aria, c. la nòtte pe lu juorne di chi lavora di notte, fig c. culore cambiare colore (trasalire), c. facce cambiare aspetto, c. l’acque a li ulive *cambiare l’acqua alle olive (orinare) | scambiare: c. li sòlde scambiare monete | intr cambiare: lu tiémpe nen cange il tempo non cambia | rifl cambiare vestito: s’è cangiate s’è cambiato. canigghje [ka"ni:@] ‹lat canicae› sf crusca di grano: métte la c. a lu puorche dare la crusca al maiale / der canegghiòle, sin attenneture. cannacche [ka"n:ak:@] ‹ar hanaqa› sf collana, colliere. cannarile [kan:a"ril@] ‹nap cannarino, abr mol cannarine, v canne› sm gola: s’è vutate che tante de c. *si è rivolto con tanto di gola (con collera), prov lu c. è stritte ma se funisce la case che tutte lu titte la golosità consuma la proprietà. cannaruozze [kan:a"rwots:@] ‹v canne› sm trachea, va scannaruzzate. canne [kan:@] sf ‹gr kanna, lat canna› canna: fa’ nu flaute che la c. realizzare un flauto con la canna / alt cannecédde -èlle, cannuzze. cannédde [ka"n:E:@] sf rubinetto di legno per botti, va struidde. cannefiscule [kan:@"fiSkul@] ‹lat fiscus intessuto di giunchi› sf tipo di canna dalla cui chioma si ricavavano pennelli per biancheggiare. cannéle [ka"n:el@] ‹lat candela› sf candela: fig avé li c. a lu nase avere il moccio al naso / sin cerògge. 138

Pasquale Cacchio Cannelòre [kan:@"lOr@] f Candelora:prov a C. la vernate èsce fòre alla Candelora termina l’inverno, C. cacce rate e zappe fòre alla Candelora s’inizia ad a-rare e zappare. cannidde [ka"n:i:@] ‹v canne, laziale cannilli› sf (pl cannéddere): pezzo di canna a mo’ di guanto per proteggere mignolo, anulare e medio dei mietitori. cannite [ka"n:it@] ‹v canne› sm canneto, prov che n’uocchje zappe e che n’uocche tremènte lu c. con un occhio zappa e con l’altro guarda il canneto. cannuttiére [kan:u"t:jer@] sm canottiera. canòneche [ka"nOn@k@] sm canonico: prov cante chè te faje c. ironicamente a chi parla troppo ■ sf canonica, abitazione del parroco. canosce [ka"noS:@] (canosce canusce canuscése canusciute) tr (intr con i nomi di persona) conoscere: c. nu mestiére conoscere un mestiere, ncanosce a nisciune non conoscere alcuno, c. a une prime de nasce conoscere bene qualcuno | rifl conoscersi, riconoscersi: s’è fatte canosce pe quant’è stubbete si è manifestato nella sua stupidità, se canosce da come parle si riconosce da come parla \ scanosce. cantà [kaN"ta] (cante cantase cantate) tr cantare: ncante chiù lu jadde non canta più il gallo, cante chè te passe! canta che ti passa! fig quante ce ne cantase! quante glie ne disse! prov carta cante scripta manent | cantarsela: prov isse se la cante e isse se la sòne *egli se la canta ed egli se la suona (fa tutto da sé). cantate [kaN"tat@] sf cantata. canteniére [kaNt@"njer@] sm (f cantenère) oste. cantiére [kaN"tjer@] sm cantiere. cantine [kaN"tin@] sf cantina, der canteniére. cantone [kaN"ton@] ‹sp canto sasso› sm (pl cantune) sasso, macigno: pigghià a cantune prendere a sassate, fig tené la còcce com’a nu c. avere la testa come un sasso (di testardo) / sin pescone. cantunate [kaNtu"nate] sf sassata, fig pigghià na c. *prendere una sassata (sbagliare). cantuniére [kaNtu"njer@] sm cantoniere. canzone [kaN"tson@] sf (pl canzune) canzone: fig è sèmpe la stéssa c. è la solita canzone (di cosa noiosa), prov sante Necole nen vuléve canzune, vuléve Patrennostre e raziune san Nicola non voleva canzoni, voleva Pater Noster e orazioni (non si deve compensare con regali da nulla) | avv ncanzone *in canzone: purtà ncanzone canzonare, eludere / der canzunètte, canzuncine.


Castelluccese capà [ka"pa] ‹lat capio scegliere› (cape capase capate) tr (intr con i nomi di persona) scegliere: capà li ulive scegliere le olive da mettere in salamoia, a chi agghj’a c.? chi devo scegliere? | intr entrarci, essere capiente: nce capeve chiù nisciune non ci entrava nessun altro. capabbasce [kapa"b:aS:@], accapabbasce ‹lat caput + sp abajo a testa in giù› avv giù, sotto, in basso: scénne, i’, cadé, jettà a c. scendere, andare, cadere, gettare giù, pe c. verso il basso, a c. andó? giù verso dove? ■ prep a capabbasce pe giù per: a c. pe la jumare giù per il fiume / sin capesotte, a capesotte \ capadaute. capace [ka"patS@] agg abile: c. a fa’ caccòse abile nel fare qualcosa, c. a desegnà abile nel disegnare | convinto: t’haj’a fa’ capace chè... *devi farti capace che... (devi convincerti che...), nze fa’ capace non si rassegna | possibile: è c. chè nce vène *è capace che non viene (è possibile che non venga), è c. chè jòcche è possibile che nevichi \ ncapace. capacetà [kapatS@"ta] sf capacità. capadaute [kapa"daut@], accapadaute ‹lat caput + ad altum testa in alto› avv su, in alto, verso l’alto, sopra: nchianà c. salire su, i’ a c. andare in salita, a c. andó? su verso dove? ■ prep a c. pe la mmèrze su per la scarpata \ capabbasce, capesotte. capanne [ka"pan:@] sf capanna. capannone [kapa"n:on@] sm (pl -une) capannone. caparre [ka"par:@] sf caparra. capavelanzòle [kapav@laN"dzOl@] sf timone principale, traversa di legno dell’aratro a cui legare animali da tiro, va velanzòle. cape1 [kap@] ‹lat caput› sf capo, testa: male de c. mal di testa, fa’ la c. pettinare, capa spennate calvo, fig capa vacante testa vuota, capa stunate testa matta, capa frésche spensierato, c. de magghje testa dura, rumpà la c. disturbare, fa’ na capa tante annoiare, dégne de c. *riempire di testa (corrompere), caccià la c. da dint’a lu sacche insuperbirsi, ascì de c. impazzire, i’ de c. innamorarsi | parte sporgente: na capa d’acce, d’agghje un capo di sedano, di aglio | mente, intenzione, capacità: tené c. a studià, a fatià, avere voglia di studiare, di lavorare, tené la capa malate comportarsi male, métte c. impegnarsi, métte la c. a pòste correggersi, prov chi tène mala c. hadda tenè buone lu pète il malvagio deve essere pronto a fuggire ■ avv ncape in testa: métte lu cestiédde ncape mettere il cesto sul capo, da’ ncape colpire sulla testa, fig tené ncape avere in mente, tené li viérme ncape avere cattivi pensieri, métte n-

capetale cape na còse convincersi di qualcosa, mittete ncape chè haj’a fatià convinciti che devi lavorare | da cape da capo, a capo: è venute da cape è venuto di nuovo, dòrme da cape a lu liétte dormire a capo del letto | locuz avv cape abbasce (v capabbasce), cape adaute (v capadaute), da c. di nuovo, a capetaule a capotavola, a c. a c. insieme, da c. sotte a testa in giù ■ locuz prep secondo: ncape a te secondo te, se pòte, ncape a isse, fa’ ’ssa còse? si può secondo lui fare tale cosa? / alt capuccione (pl -une) / der capòcchje, capuzzèdde -èlle. cape2 [kap@] sm estremità di filo, di spago: pigghià lu c. prendere il filo da un’èstremità, fig sènza c. nnè code sconclusionato, prov tené lu c. mmane *avere il capo in mano (avere potere), c. luonghe, maèstra pacce non è una brava sarta chi fa gugliate lunghe | inizio: da’ c. a caccòse dare inizio a qualcosa. cape3 [kap@] sm padrone: lu c. nce sta il padrone non c’è, c. de stuozze *capo di tozzo (incapace) / alt capezzone (pl -une). capé [ka"pe] ‹lat capio contenere› (cape capése capute) intr entrarci, contenere: ‘ssu file nce cape dint’a l’ache tale filo non entra nell’ago, la stanze è troppe piccule pe ce capé tutte quante *la stanza è troppo piccola per ci contenere tutti quanti (la stanza è troppo piccola per contenerci tutti), nce cape tanta salse dint’a lu buccacce non entra tanta salsa nel barattolo. capecanale [kapeka"nal@] ‹lat bacchanalis v CortMarc› sm festa al termine di una costruzione. capecrògnele [kape"crOJ:@l@] sf verdura simile alla cicoria selvatica. capecuodde [kap@"kwo:@] -olle [kap@"kwol:@] sm capocollo | locuz avv a capecuodde a precipizio: è scennute a capecuodde è sceso precipitosamente. capegliature [kap@L:a"tur@] sf capigliatura. capellare [kap@"l:ar@] ‹lat capillus› sm ambulante che raccoglieva capelli: o capille capellare! capère [ka"pEr@] sf pettinatrice. capesciòle [kap@"S:Ol@] ‹abr mol capescióle, sp capichola› sf fettuccia, striscia di stoffa. capesotte [kap@"sot:@], accapesotte avv giù, in giù. capèstre [ka"pEstre] sm capestro, sin capézze, chiappe, cacchje2. capetà [kap@"ta] (capete capetase capetate) intr capitare, succedere: chè t’è capetate? che ti è successoi? | con subord pòte capetà chè jocche pure a uttobbre può succedere che nevichi anche a ottobre, ncapete spisse chè... non capita spesso che... capetale [kap@"tal@] sm patrimonio ■ sf capitale. 139


capetaule capetaule [kap@"taul@] sm capotavola / avv a capetaule a capotavola. capetombele [kap@"toFb@l@] ‹fr tomber cadere› sf ruzzolone, capriola, sin sciulambone ■ avv a c. precipitevolmente. capetone [kap@"ton@] ‹lat capito -onis› sm (pl -une) grossa anguilla. capevòte [kap@"vOt@] sf capovolta. capezzale [kap@"ts:al@] sm capezzale: sta’ a lu c. assistere un moribondo. capézze [ka"pets:@] sf cavezza, corda per legare o condurre animali, fig métte la c. a une vincolare qualcuno / alt capezzone, sin capèstre. capì [ka"pi] ‹lat capio capire› (capisce capése capite) tr capire: c. a une comprendere qualcuno, chi te capisce è brave *chi ti capisce è bravo (a chi non si esprime chiaramente), ncapì niénte non capir nulla, ncapèmme chè ulésse di’ non capimmo cosa volesse dire | impers nze capisce chè fa non si capisce cosa fa. capidde [ka"pi:@] -ille [ka"pil:@] ‹lat capillus› sm capello: c. nìure, rusce, rizze capelli neri, rossi, ricci, c. sciuote capelli sciolti, sciuppà li c. strapparsi i capelli, fig per la disperazione, lavà li c. che la cénere lavare i capelli con la cenere, prov c. e uaje nne manchene maje capelli e guai non mancano mai / der scapidde -ille, capegliature. capòcchje [ka"pOc:@] sf testa di chiodo. cappe [kap:@] sf cappa, mantello: prov pan’e c. nne maje scappe pane e cappa sono sempre utili. cappèlle [ka"p:El:@] sf cappella: la c. de lu campe sante, de sant’Antuone la cappella del cimitero, di S. Antonio Abate. cappere ["kapp@r@] sm cappero. cappiédde1 [ka"p:je:@] -élle [ka"pjel:@] sm cappello: tante de c. tanto di cappello (di rispetto) / alt cappelline, cappedduzze, cappellicchje, cappellazze. cappiédde2 [ka"p:je:@] -élle sm grano duro da spiga con stili lunghi: semmenà lu c. seminare il grano duro / sin carusèdde -èlle. cappòtte [ka"p:Ot:@] sm cappotto | punteggio pieno nel gioco / alt capputtiédde -élle, capputtone. cappucce [ka"p:utS:@] sm cappuccio. cappudde [ka"p:u:@] sm guarnizione in cuoio a protezione dell’indice del mietitore / sin cannidde. caprecciuse [kapr@"tS:us@] agg (f -ose) capriccioso. capricce [ka"pritS:@] sm capriccio. capurione [kapu"rjon@] sm (pl -une) caporione. 140

Pasquale Cacchio caputà [kapu"ta] ‹fr capoter› (capòte a capevòte capuote a capevuote caputase caputase caputate) tr capovolgere, invertire, rovesciare: vine caputate vino guasto | traboccare: la stizze chè fa c. lu vase la goccia che fa traboccare il vaso | rifl girarsi, capovolgersi: c. che la machene accappottarsi, fig s’è caputate a l’atu quarte ha cambiato partito. capuzzèdde [kapu"ts:E:@] -èlle [kapu"ts:El:@] sf testa macellata di animale: mangià c. d’agniélle, de cunigghje, mangiare testa di agnello, di coniglio. capuzzià [kapu"ts:ja] ‹lat caput, camp capozzià› (capuzzéje capuzzije capuzziase capuzziate) intr cascare dal sonno, oscillare il capo: c. nnante a la cemmenije sonnecchiare davanti al camino. caraddije [kara":ij@] v care e Dije. caramèdde [kara"mE:@] -èlle sf caramella. caraone [kara"on@] ‹lat carbo -onis› sm (pl caraùne) carbone, alt caraunèdde -èlle carastije [karas"tij@] sf carestia. carastuse [karas"tus@] agg (f carastose) esoso. caraùgnele [kara"uJ:@l@] ‹lat carbunculus› sm (pl caraognele) foruncolo. caraunèdde [karau"nE:@] -èlle [karau"nEl:@] ‹camp caravunèdda› sf carbonella: c. de saramiénte, de trignele carbonella di tralci, di prugnoli. caravàsce [kara"vaS:@] sf cintura del basto. cardariédde -élle [karda"rje:@] sm cardo di montagna (Eryngium campestre) | specialità di funghi. cardaròle [karda"rOl@] sf recipiente a due manici usato in edilizia. carde [kard@] ‹lat cardus› sm cardo / der cardesante, cardariédde, scarde, scardone, sin scardone. cardidde1 [kar"di:@] -ille [kar"dil:@] ‹lat carduelus, *cardellus› sm cardellino. cardidde2 [kar"di:@] -ille sm erba selvatica commestibile (Sonchus asper). cardone [kar"don@] v scardone. care1 [kar@] agg caro: c. mije mio caro | costoso: sta rròbbe va troppe c. questa merce è troppo costosa, fig te l’haj’a tené c. c. *te lo devi tenere caro caro (in gran pregio), prov chi done, care vénne chi dona vende a caro prezzo, a lu c. curre, a lu mercate piénzece rifletti prima di acquistare roba scadente ■ escl care a Dije! caraddije! Dio ce ne scampi! guai! va Dije / der carastuse. care2 [kar@] ‹gr cháire salve› escl salve, ciao: care! care ca’! ciao! ben venuto! carecà [kar@"ka] (careche carecase carecate) tr caricare \ scarecà.


Castelluccese carecature [kar@ka"tur@] sm caricatura. careche ["kar@k@] agg carico \ scareche. caretà [kar@"ta] sf carità, elemosina: fa’, da’, avé la c. fare, dare, ricevere l’elemosina | favore: famme la c. de ce parlà fammi il favore di parlargli. carézze [ka"rets:@] sf carezza. Carline [kar"lin@] f Carla, Carletta, escl Carli’! Carmèle [kar"mEl@] m e f Carmelo, Carmela, alt Carmenucce, Carmèline, escl Carmè! carnaggione [karna"dZ:on@] sf carnagione. carne [karn@] ‹lat carnis› sf carne: métte la c. a còce mettere a cuocere la carne (fig istigare), métte c. ncuodde ingrassare, ncarn’e òsse personalmente, prov la carna triste nne la vole manche Criste *la carne triste non la vuole neanche Cristo (i malvagi vivono a lungo), chi se dispiace de la carne de l’àute, la sùje se la màngene li cane non preoccuparsi dei problemi altrui, la c. si jètte e li cane s’arràggene la carne si butta e i cani s’arrabbiano. Carnuale [karnu"al@] m Carnevale, filastr Carnuale e Carnualicchje, damme nu pòche de sauzicchje, e se nen me la vuoje dà, se pozza tutta nfracetà, *Carnevale e Carnevaletto, dammi un po’ di salsiccia, e se non vuoi darmela, possa tutta infradiciarsi (recitata dai bambini di casa in casa) | fig buffone, pagliaccio / der carnualate. carògne [ka"rOJ:@] sf carogna. carpene ["karp@n@] sm carpino (Carpinus betulus). carrà [ka"r:a] ‹lat carrus› (carre carrase carrate) tr trasportare covoni su animali da soma / v travagghje. carrabbèlle [kar:a"b:El:@] ‹ar qaraba› sf orciolo con collo stretto e doppio canale per l’uscita del liquido. carraffe [ka"r:af:@] ‹ar qaraba, sp garrafa, va Cort-Marc carràbba› sm (pl -une) caraffa / alt carrafone, carrafunètte, carrafuniédde -élle. carrafone [kar:a"fone] sm recipiente di vetro impagliato alla base per 3-5 l. di vino o di altro liquido. carrarmate [kar:ar"mat@] sm carro armato | giocattolo meccanico costruito con rocchetto dentato, elastico e sapone. carre [kar:@] sm carro: prov purtà lu c. pe la scése mettersi in pericolo. carrère [ka"r:Er@] ‹lat carrus› sf pista, sentiero: de c. di corsa | avv ncarrère: de nc. di gran carriera. carrià [ka"r:ja] ‹lat carrus› (carréje carrije carriase carriate) tr trasportare, trascinare: n-

case1 carriénne lote *non trasportare fango (non sporcare il pavimento) | rifl trascinarsi: la jumare s’è carriate na briglie il fiume si è trascinato una briglia. carriagge [ka"r:jadZ:@] sm cariaggio. carrine [ka"r:in@] ‹carlino› sm moneta di Carlo I d’Angiò: vénne a cinche c. vendere a cinque carlini, prov chi se jàuze la matine, se uadàgne lu c. conviene alzarsi presto. carriòle [ka"r:jOl@] sf carriola. carròzze [ka"r:Ots:@] sf carrozza, alt carruzzèdde -èlle carruozze [ka"r:wots:@] sm carretto, alt carruzziédde, -élle. carte [kart@] sf carta: prov carta cante lo scritto vale più delle parole | carte da gioco: jucà a c. giocare a carte | documento: c. de li panne *carta dei panni (dote della sposa), caccià li c. preparare i documenti / alt cartecèdde -èlle, cartine, cartacce, cartone, cartuncine / der cartèlle, cartucce, cartellate . cartellate [kart@"l:at@] sf tipo di dolce, sin crustele. cartiédde [kar"tje:@] -élle [kar"tjel:@] sm cartello / alt cartellone (pl -une). cartucce [kar"tutS:@] sf cartuccia, fig funì li c. non a-vere altri argomenti. Caruline [karu"lin@] f Carolina, escl Caruli’! carusà [karu"sa] ‹gr kára testa, lat carosius calvo› (caruse carusase carusate) tr tosare: c. li pècure tosare le pecore, sin scarusà. caruse [ka"rus@] sm tosatura. carusèdde [karu"sE:@] -èlle ‹v carusà› sf grano tenero da spighe senza stili / sin cappièdde -élle. carusiédde [karu"sje:@] -élle sm salvadanaio. casarèdde [kasa"rE:@] -èlle sf casetta, v case. casate [ka"sat@] sf casata, dinastia. casce [kaS:@] ‹lat capsa scatola› sf baùle, mobile per pane e farina, prov quann’è rasce chiude la c. quando c’è abbondanza chiudi la cassa, ancore nne nasce e già tène lu pète sope la c. di bambino presuntuoso | c. da muorte bara, v a taùte / alt cascetèdde -èlle, cascetiédde -élle, cascètte, cascettone, cascione. casciabbanche [kaS:a"b:aNk@] sf cassapanca, credenza. case1 [kas@] ‹lat casa› sf (pl casere) casa: i’, turnà a la c. andare, tornare a casa, castete (caste) casa tua, prov fatte li fatte tuoje e statte dinte caste bada ai fatti tuoi e resta in casa, ncase in casa, chi bène me vòle ncase me trove chi mi vuole mi trova in casa, andó fuje è pègge de caste non c’è rifugio migliore della propria casa, bòn giòrne e bòna sére e ògnu141


cataléppe ne a li casere poca confidenza con la gente, c. pe quante te cuopre e tèrre pe quante ne scuopre di casa ne basta una sola, i terreni non bastano mai, c. ucìne a segnure e tèrre ucine a jumare libera nos Domine liberaci, Signore, da case vicine a gente ricca e da terre vicine a correnti d’acqua, casa fatte e vigne a pòste, nen se sape quante còste non si riconosce il valore di una proprietà ereditata, rasce de casa tuje, vita quiéte abbondanza in casa tua, vita tranquilla, casa nchiane trasene puorce e cane casa a pianterreno entrano porci e cani, la c. a doje pòrte, lu diaule se la pòrte la casa con due entrate se la porta il diavolo, frate e sòre mèntre staje a castete *fratello e sorella mentre stai casa (perché poi la distanza allenta i vincoli familiari) / alt casone, casucce, casarèdde -èlle, casine / top Lu Casine, Case Rotte. case2 [kas@] ‹lat caseus› sm formaggio: mangià pan’e c. mangiare pane e formaggio, prov chi tène lu c., lu métte pure sope li fafe chi ha il formaggio lo mette pure sulle fave / der caseruole, casecavadde -alle, rattacase. case3 [kas@] ‹lat casus› sm caso: pe c. per caso, a c. a caso, fa’ (nfa’) c. fare (non fare) caso, nn’è nu case chè... non è un caso che... / der casemaje. casecavadde [kas@ka"va:@] -alle [kas@ka"val:@] ‹ar qasqawal, ung kaskaval› sm caciocavallo. caserià [kas@"rja] ‹case1› (caseréje caserije caseriase caseriate) intr gironzolare, pettegolare: i’ caseriénne andare di casa in casa. caspete ["kasp@t@] escl caspita. castagne [kas"taJ:@] sf castagna (Castanea sativa). castagnite [kasta"J:it@] sm castagneto ■ top lu C. de Banchine castagneto presso monte Sidone. Castedduzze [kast@":@uts:@], Castellucce Valmaggiore [kast@"l:utS:@ valma"dZ:or@] top Castelluccio Valmaggiore: C., Faite e Cèlle li tré paìse bèlle Castelluccio, Faeto e Celle i tre paesi belli. castedduzzése [kast@:u"ts:es@], castelluccése [kast@l:u"tS:es@] agg castelluccese. castiédde [kas"tje:@] -élle sm castello. Castiéddefranche [kas%tje:@"fraNk@] top Castelfranco in Miscano, der castiéddefranchése. castighe [kas"tig@] ‹lat castigare› sm castigo, sin jastije. cata [kata] ‹gr katà presso› prep da, presso: c. zianeme da mio zio, vènghe da c. fratete vengo dalla casa di tuo fratello, a c. quidde se fa’ na fèste da quello c’è una festa, passà pe c. a lu cumpare *passare dal compare (visitare il compare). 142

Pasquale Cacchio cataléppe [kata"lep:@], cataléppele [kata"lep:@l@] pl nell’espr truà c. cercare pretesti. catapècchje [kata"pEc:@] sm catapecchia. cataplasme [kata"plasm@] sm cataplasmo. cataratte [kata"rat:@], catarattele [kata"rat:@l@] ‹lat cataracta› sf botola. Catarine [kata"rin@] f Caterina, alt Caterenèlle, escl Catari’! cataste [ka"tast@] sf catasta, sin pile, méte. caténe [ka"ten@] sf catena, alt catenèdde -èlle, cateniédde -élle. cateniédde [kat@"nje:@] -élle sm anello in ferro su muri, aratri, carri ecc.: attaccà li vèstje a lu c. legare gli animali da soma o da tiro. catrafuocchjele [katra"fwoc:@l@] ‹gr kata + lat tardo forica fogna, Cort-Marc catafòrchia› sm bugigattolo, topaia: campà dint’a nu c. vivere in una topaia. catramme [ka"tram:@] sm catrame. catrecciédde [katr@"tSje:@] -élle ‹gr kratér, lat cratera› sm caldaia di piccola o media dimensione che si appendeva alla catena del camino, sin caudarèdde -èlle. cauce1 [kautS@] ‹lat calx calcis tallone› sm calcio, pedata: pigghià a c. prendere a calci / alt caucione. cauce2 [kautS@] ‹lat calx calcis calce› sf calce: métte a bagne la c. mettere a bagno la calce / der caucerognele, calecare. caucerògnele [kautS@"rOJ:@l@] ‹gr Chalkedónios, mol caucemóne› sf calcinaccio. caudare [kau"dar@] ‹lat calidarius› sf caldaia, pentola del camino: appènne la c. a la cemmenije, appendere la caldaia alla catena del camino, streculà la scupètte a la c. pe ténge li scarpe strofinare la spazzola alla caldaia per lucidare le scarpe, prov c. che c. nze téngene, caldaie con caldaie non si sporcano, se nn’è rotte è caudara sotte *se non è rotta è caldaia sotto (è comunque danneggiata), decése la ferzore a la c. “scuostete chè mi tinge” disse la padella alla caldaia “spostati che mi tingi”, indov mamma néure appése stéve e tata rusce ncule vattéve la caldaia stava appesa e il fuoco la scaldava / sin quacquere, catrecciédde -élle, caudarèdde -èlle. caudiédde [kau"dje:@] -élle sm bruschetta. caulaffiore [kaula"f:jor@] sm (pl -ure) cavolfiore. caule [kaul@] ‹lat tardo caulus› sm cavolo / escl c.! cavolo! chè c. dice! che cavolo dici! cause [kaus@], cauze [kauts@] sf causa: avvucate de c. pèrze avvocato di cause perse | locuz prep pe c., a c. de per causa, a causa di: pe c. suje per colpa sua.


Castelluccese caute [kaut@] ‹lat calidus› sm caldo: murì de c. sentire molto caldo, quanne fa c. in estate, che lu c. con il caldo. cauzà [kau"tsa] ‹lat calceare infilare le scarpe› (cauze cauzase cauzate) tr calzare: chi priéste s’aiauze priéste se cauze chi presto si alza, presto si calza. cauzètte [kau"tsEt:@] ‹lat mediev calcea› sf calza: fig fa’ terà la c. *farsi tirare la calza (darsi importanza), prov a la vecchiaje che li c. rosce *alla vecchiaia con le calze rosse (di anziano che si comporta come un giovanotto) / alt cauzettone, cauzettine. cauzone [kau"tson@] sm (pl -une) pantaloni, calzone: c. a la zuave pantaloni alla zuava, a la zompafuosse corti, che la spaccacce addrète con la fessura. cavà [ka"va] (cave cavase cavate) tr scavare, cavare: c. lampasciune, patane cavare cipollacci, patate | cavarsela: come te la cave? come te la cavi? / sin scavà. cavadde [ka"va:@] -alle sm e f cavallo, cavalla: a c. in groppa, i’, sta’ a c. andare a cavallo, purtà lu c. guidare il cavallo, prov a c. udiate ce luce lu pile a cavallo odiato luccica il pelo, a c. rialate nze tremènte mmocche a caval donato non si guarda in bocca, a lu c. stracche Dije ce manne la mosche al cavallo stanco Dio manda la mosca, acqua trode ngrasse c. acqua torbida ingrassa cavallo, l’uocchje de lu padrone ngrasse lu c. l’occhio del padrone ingrassa il cavallo, c. de carròzze, bòna giuentù e mala vecchiézze cavallo da carrozza, buona giovinezza e cattiva vecchiaia, c. pe truttà, mule pe fatià e ciucce pe jastumà il cavallo per trottare, il mulo per lavorare e l’asino per be­stemmiare / alt cavallucce, cavalline, der ncalevacèdde -èlle. cavaiòle [kava"jOl@] nell’espr ascì, funì a c. terminare con un nulla di fatto, sin a fetécchje. cavaliére [kava"ljer@], sciavaliére sm cavaliere | compagno di dama nei matrimoni. cavallone [kava"l:on@] sm (pl -une) onda. caviglie [ka"viL:@] sf caviglia. cavèrne [ka"vErn@] sf caverna. cazze [kats:@] sm cazzo, pene: fig ncapì nu c. non capire nulla, fa’ li c. pròpje badare ai propri interessi / alt cazzone, cazzeciédde -élle sin menchiarine, pésce, pescelone, pescelòtte, pescelicchje der cacacazze. cazziatone [katS:ja"ton@] sm rimprovero. cazzòtte [ka"ts:Ot:@] sm cazzotto, pugno, alt cazzuttone, sin pujene. -cce [tS:@], -ccélle [tS:el:@] v -ce, -célle. ccapezzà, ccementà, cceppà, ccettate, cchem-

cecà ponne, cciaccà, ccide, ccuntà, ccògghje, ccòte ccummegghià, cciappulià ecc. v accapezzà, accementà, acceppà, accettate, acciaccà, accide, accuntà, accògghje, accòte ecc. ccelì [tS:@"li] onom sm pigolio di uccellini. ccettunate [tS:@t:u"nat@] sf colpo d’ascia v accètte. ccettone [tS:@"t:on@] sm (pl -une) grossa scure, fig incapace, inetto. cciappà [tS:a"p:a] (cciappe cciappase cciappate) tr pinzare, pinzettare. cciappe [tS:ap:@] sf punta di metallo per cucitrici / alt ciappètte. cciòppele ["tS:Op:@l@] nell’espr a la c. a gara: fa’ a la c. fare a gara, arraffare. -ce [tS@], -célle [tSel:@], -cce [tS:@], -ccélle [tS:el:@] forma encl dei pron -gli, -le, -ci -glie lo, glie la, glie li, glie le, ce lo, ce la, ce li, ce le e dell’avv di luogo ce ci: dacce dagli, dalle, dacci,vacce vacci, turnece tornaci, parlece parlagli, parlale, parlaci, jatece andateci, diccélle a isse, diccélle a ésse diglielo, diccélle a nuje diccelo, decitacélle diteglielo, ditecelo, mannacélle mandaglielo, mandacelo, purtamacélle nuje portiamocelo, jatecélle a di’ *andatecelo a dire (andate a dirglielo), vattélle a vedé vai a vedertelo | per le forme proclit v ce. ce [tS@] ‹lat tardo hice qui› pron pers compl (neg nce non gli, non le, non ci ) gli, le, glie, a lui, a lei, ci, a noi: ce lu diche glie lo dico, ce lu vaje a da’ *glie lo vai a dare (vai a darglielo), ce lu vave a fa’ vedé *glie lo vado a far vedere (vado a farglielo vedere), nce lu vògghje di’ non voglio dirglielo, ce vedite da ddò? ci vedete da costì? | neg nce non ci, non gli, ecc.: nce lu decènne a isse *non ce lo dicendo a lui (non dirglielo), nce lu decènne a nuje *non ce lo dicendo a noi (non dircelo), nce lu dènne *non glie lo dando, non ce lo dando (non darglielo, non darcelo), nce ne mporte, non c’interessa | pron rifless ci: ce lavame ci laviamo, ce sime viste ci siamo visti, ce truame buone ci troviamo bene | pron dimostr ciò, quella cosa: ce créde ci credo, piénzece buone pensaci bene, nce tènghe non m’interessa | per le forme enclit v -ce, -célle ■ avv (neg nce) ci, ce, vi, lì, là, qui, qua: ce turne? vi torni? nce stenghe maje non ci sto mai, e chi ce vòle i’! *e chi ci vuole andare! (nessuno ha voglia di andarci), nce venènne non venire qui. cebullèje [tc@bu"l:ej@] ‹lat iubilaeum› sm frastuono, chiasso: quanta c. stite facènne! quanto chiasso state facendo! / sin fracasse, frastuone, pandemònje. cecà [tS@"ka] (cèche ciéche cecase cecate) tr accecare: prov andó véde e andó cèche guardare 143


cecà secondo il proprio tornaconto | locuz interrog o esclam chi m’ha (t’ha, l’ha, c’ha, v’ha, l’han-

ne) cecate a...? *chi m’ha (ti ha, lo ha, ci ha, vi ha, li hanno) cecato a...? (come mai? perché? peccato che...!): chi m’ha cecate a nce lu di’ subbete! *chi mi ha cecato a non glie lo dire subito? (ah, glie l’avessi detto subito!), chi c’ha cecate a nen ce ne i’ subbete! *chi ci ha cecati a non ce ne andare subito! (peccato che non ce ne siamo andati subito!) / sin ncecalì. cecale [tS@"kal@] sf cicala. cecate [tS@"kat@] smf cieco: prov nce sta c. pègge de chi nen vòle vedé non c’è cieco peggiore di chi non vuol vedere, nu uèrce miéze a li cecate un guercio tra i ciechi, Cicce, Còle, Spadavècchje e lu C. i soliti quattro. cècalupe [tSEka"lup@] ‹camp cècalupe› sm lappola, pianta spinosa. cecatiédde [tS@ka"tje:@] -élle [tS@ka"tjel:@] sm *cecatelli, tipo di pasta a mano / sin fusille, recchjetèdde, taccune, taccuniédde. cecatrice [tS@ka"tritS@] sf cicatrice. cecchètte [tS@"k:Et:@] ‹fr chiquet› sm dispetto: fa’ nu c. a une fare un dispetto a qualcuno. cecchetònne [tS@k:@"tOn:@] sm (pl cecchetuonne) pupazzo: desegnà nu c. disegnare un pupazzo | fig persona grassa e stupida. cecchettià [tS@k:@"t:ja] v acciacchettià. cecèrchje [tS@"tSErc@] sf tipo di legumi | sin nemmiccule. cécere ["tSetS@r@] ‹lat cicer -eris› sm (pl cicere) cece: paste e cicere pasta e ceci, prov nzapé tené nu c. mmocche non saper tenere un segreto. cechije [tS@"kij@] sf cecità, buio: ce stéve na c. c’era molto buio | offuscamento, nebbia. ceciarone [tS@tSa"ron@] ‹*lat cicer -eris cece, camp luc ciceróne, v Cort-Marc› sm passeraceo più grosso dell’allodola, fig chiacchierone. ceclamine [tS@kla"min@] sm ciclamino (Cyclamen repandum). cecòrje [tS@"kOrj@] sf cicoria catalogna, cicoria selvatica (Taraxacum officinale). ceculate [tS@ku"lat@], ciuculate sf cioccolato. ceculone [tS@ku"lon@] v cicule. cecute [tS@"kut@] sf cicuta. cède [tSEd@] (cède ciéde cedése cedute) intr. cedere, concedere, arrendersi. cefèche [tS@"fEk@] ‹*sp chufa› sf ciofeca, bevanda a base di cicoria (sostituto del caffè durante il fascismo): ‘ssu vine è na c. codesto vino è pessimo | fig intruglio. cegghià [tS@":a], cigghià [tSi":a] ‹lat cilium palpebra, acileus aculeo, camp ceglià, pugl aggegghià› (cégghje cigghje cegghiase cegghiate) tr punge144

Pasquale Cacchio re: m’ha cegghiate na vèspe mi ha punto una vespa | intr germogliare: li patane sò cegghiate le patate sono germogliate / va cigghje. cégghje [tSe:@] ‹lat cilium palpebra› sf sopracciglio: tené li c. a cocchje avere le sopracciglia unite. celèbbre [tS@"lEb:r@] ‹lat cerebrum› sm cervello: fig tené, ntené c. avere, non avere cervello, mangià li c. mangiare le cervella. celindre [tS@"liNdr@] sm cilindro. Cèlle [tSEl:@] top Celle di San Vito: vije de C. via di Celle (a via Convento di San Nicola). cellése [tS@"l:es@] agg cellese, di Celle di San Vito | francoprovenzale di Celle: parlà lu c. parlare il cellese. Celone [tS@"lon@] ‹lat aquilonis› top fiume Celone, la jumare, la fiumara. cemase [tS@"mase] ‹lat cymatium› sf cimasa, parte superiore di un armadio. cemènte [tS@"mENt@] sm cemento. cemmenije [tS@m:@nij@] ‹fr ant cheminée› sf camino: assettate mpacce la c. seduto davanti al camino. cénce [tSeNtS@] ‹lat cento panno› sf straccio: c. pe li racche straccio per le ragnatele | fig è deventate na c. è diventato uno straccio / alt cencione (pl -une) / der cenciuse, cincele / sin munnele. cenciunare [tS@NtSu"nar@] sm venditore di stoffe usate. cenghiale [tS@N"gjal@] sm cinghiale. ceniéte [tS@"njet@] ‹lat caenum melma, cinereus cinereo, Cort-Marc cënièrë› agg (f cenète) morbido, molle, der ncenedì, sin japule. cénne [tSen:@] ‹lat cinnus› sm cenno. cennià [tS@:n:ja] ‹v cénne› (cennéje cennije cenniase cenniate) intr indicare, fare cenni, sin zennià, nzencà. centale [tS@N"tal@] sm fittone, asse centrale di apparato radicale. centenare [tS@Nt@"nar@] sm centinaio: nu c. de petaròle un centinaio di pianticelle. centimetre [tS@N"tim@tr@] sm centimetro | metro del sarto. céntre ‹lat centrum› sm centro. centrédde [tS@N"tre":@] -élle ‹v centrone› sf chiodo di calzolaio. centrone [tS@N"tron@] ‹gr kentron chiodo, v Bertoni p 15, Giuliani p 234-235› sm (pl -une) grosso chiodo: prov chiù ruosse è lu purtone e chiù ruosse è lu c. quanto più grande è il portone tanto più grande la cerniera. centuline [tS@Ntu"lin@] ‹lat cinctus› sm cinghia. centulone [tS@Ntu"lon@] sm (pl -une) grossa cinghia usata dal calzolaio.


Castelluccese cepodde [tS@"po:@] -olle [tS@"pol:@] sm cipolla (Allium cepa): prov vògghje mangià pan’e c. a casa mije meglio una sana alimentazione in casa propria. céppe [tSep:@] ‹*lat cippus palo› sf sterpo: recògghje li c. raccogliere sterpaglie / alt ceppone, ceppetèdde -èlle, der ceppigne, ceppettià, sin frasche. ceppettià [tS@p:@"t:ja] ‹v céppe› (ceppettéje ceppettije ceppettiase ceppettiate) intr scoppiettare di legna, sin scuppettià. ceppigne [tS@"p:iJ:@] agg (f ceppégne) improduttivo, arido: cacchje c. ramo quasi rinsecchito. ceppone [tS@"p:on@] sm (pl -une) ciocco, ceppone: le c. de la nòtte de Natale il ciocco da tenere acceso la notte di Natale, prov Natale che lu sole e Pasque che lu c. Natale col sole e Pasqua al focolare, viéste c. ché pare barone vesti un troncone e sembra un barone | sin ciòcchere, ciuccariédde -élle. cepressione [tS@pr@"s:jon@] v prucessione. cerase [tS@"ras@] ‹gr kerasós, lat cerasus› sf ciliegio, ciliegia (Prunus avium): prov li chiacchjere sò come a li c., une tire a l’aute le chiacchire sono come le ciliegie, una tira l’altra | c. amaréne amaréna (Prunus cerasus), c. maiateche bianca e rossa con polpa dura / alt cerasèdde -èlle, cerasone. cercà [tS@r"ka] (cérche cirche cercase cercate) tr cercare: fig c. scuse cercare scuse | intr fraseol c. de fa’, de di’ cercare di fare, di dire / sin truà, pruà. cérchjere ["tSercj@r@] v chjirchje. cére [tSer@] sf cera ■ sm cero, candela: prov lu c. se strude e la prucessione nen camine il cero si consuma e la processione non va avanti. ceremònje [tS@r@"mOnj@] sf cerimonia | formalità: nen facènne c. non fare complimenti. ceremuniuse [tS@r@mu"njus@] agg cerimonioso: lu jadde è c. il gallo è cerimonioso. cerevone [tS@r@"von@], v cervone. cerine [tS@"rin@] sm cerino, sin pòsfere, lumine. cèrmene ["tSErm@n@] ‹lat culmen -inis, *celmen -inis, Cort-Marc cèrmene› sm trave portante del tetto. cèrne [tSErn@] ‹lat cernere vagliare› (cèrne ciérne cernése cernute) tr cernere: c. lu rane, la farine, li ranadinje, li fafe, li cicere, li fasuole cernere il grano, la farina, il granoturco, le fave, i ceci, i fagioli / der cerneture, cernetore. cernetore [tS@rn@"tor@] sf resti della cernitura. cerneture [tS@rn@"tur@] ‹lat cerniculum setaccio› sm vaglio, crivello / sin farnale, ariale, arialèdde, séte, setacce ■ sf cernitura.

che cerògge [tS@"rOdZ:@] ‹lat cereolus› sm (pl ceròggene) piccola candela, cero: acceppà lu c. accendere la candela | sin cannéle. cerrate [tS@"r:at@] agg cape c. Cerrone [tS@"r:onon@] m personaggio nell’espr mò passe C. e paje *ora passa Cerrone e paga. cèrtaute [tSEr"taut@] v cèrte2. cèrte1 [tSErt@] agg qualif v ciérte. cèrte2 [tSErt@] agg indef (sf cèrta, plmf cèrti): alcuno, certo: cèrta gènte certa gente, cèrti crestiane certe persone, nu cèrte mode de parlà un certo modo di parlare, a cèrt’arule nen cadene maje li foglie ad alcuni alberi non cadono mai le foglie, certi cunte! *certi fatti (che me ne importa!) | partit stévene certi nnemale maje viste prime c’erano degli animali mai visti prima | cèrtaute certi altri, cèrt’atu, cèrt’ata, cèrt’ati alcuno, alcuna, alcuni, alcune: cèrt’ati crestiane certe altre persone, cèrt’ata gènte cert’altra gente | v aute / der cèrtune. cèrtune [tS@r"tun@] pron indef certi, certuni, alcuni: c. nen sanne chè è la fatije alcuni non sanno cosa significa lavorare | correl cèrtune..., cèrtaute... alcuni..., altri... cèrve [tSErv@] sm (pl ciérve) cervo. Cervelline [tS@rv@"l:in@] top monte Cervellino. cerviédde [tS@r"vje:@] -élle [tS@r"vjel:@] sm cervello, sin celèbbre. cervone [tS@r"von@] sm serpente colubride (Zamenis longissimus). cèrze [tSErts@] sf quercia, roverella (Quercus pubescens), va ciérre. cestiédde [tS@s"tje:@] -élle sm cesto: che lu c. ncape con il cesto sul capo / alt cestedduzze, -lluzze. cestunje [tS@s"tunje] ‹lat testudo, abr camp cestunia› sf tartaruga: c. d’acque Emys palustris, prov i’ a rizze e truà c. cercare ricci e trovare tartarughe. cetrate [tS@"trat@] sm citrato. cetrule [tS@"trul@] ‹lat volg *citriolum› sm cetriolo: prov zompe lu c. e va ncul’a l’urtulane salta il cetriolo e va in culo all’ortolano (di evento imprevisto e sfavorevole) | fig sciocco, stupido / escl cetru’! cettà [tS@"t:a] sf città, der cettadine. cettòle [tS:@"t:Ol@] sf scure, accetta, alt ccettulèdde -èlle, ccettudde. cevà [tS@"va] ‹lat cibare› (cive cevase cevate) tr imbeccare pulcini, nutrire cuccioli. cevile [tS@"vil@] agg civile. che [k@] ‹lat cum› prep con | con art che lu (ch’lu) con il, che la con la, che li con i, con gli, che nu con un, che na con una: ascì ch’la machene uscire con l’auto, ch’nu cumpagne con un 145


che amico | con pron che mé con me, che té con te, che isse con lui, che li nuostre con i nostri, che nisciune con nessuno, che caccòse con qualcosa | c di compagn che chi jésce? con chi esci? che fratete con tuo fratello, passià che lu cane passeggiare col cane, che lu mprèlle con l’ombrello | c di relaz spusate che na faitane sposato con una faetana, d’accorde che lu frate d’accordo col fratello, se la pigghje che lu guèrne se la prende col govèrno | c di mezzo terà che la zoche tirare con la fune, pigghià che la ntenagghje prendere con la tenaglia, fig chè vuoje di’ che quiste? che vuoi dire con questo? | c di modo che li denocchje pe ntèrre con le ginocchia per terra, che li mane dint’a la sacche con le mani in tasca, che na faccia tòste con una faccia tosta, che tutte li léne con tutte le forze | c di qual che li capille rusce dai capelli rossi, scarpe che mèzesole e sopatacche scarpe con mezzesuole e sopratacchi | c di causa che la fife chè tene a causa della paura che ha, che lu male de diénte non pozz’ascì non posso uscire per il mal di denti, che quistu caute nze pote dòrme con questo caldo non si può dormire | c di parag nze pote métte che quidde non può paragonarsi a lui | c di tempo che lu fridde se ne vanne li renenune con l’arrivo del freddo se ne vanno i rondoni, che lu tiémpe malamènte col cattivo tempo | c di limit come va che la salute? come va con la salute? | c concess che tutte la forze chè tene malgrado la forza che ha, che tutte chè ce l’agghje ditte nonostante glie lo abbia detto | c di separ s’è lassate che la mugghière *s’è lasciato con la moglie (si è separato). chè1 [kE] ‹lat qui› pron rel che, quale, cui | sogg lu cane chè sta abbaiènne il cane che sta abbaiando | c ogg la jatte chè vide il gatto che vedi | c indir cui: lu giurnale ché haje sciuppate la paggene il giornale a cui hai estratto la pagina, lu libbre ché t’agghje parlate il libro di cui ti ho parlato, lu llorge chè manche la lancètte l’orologio a cui manca la lancetta | con subord fridde chè ere, c’avémm’arreterà *freddo che era, dovemmo ritirarci (faceva così freddo che dovemmo ritirarci), buone chè è, se n’apprufittene è così buono che abusano di lui, lu truaje a la case chè ualiave *lo trovai a casa che piangeva (lo trovai in casa mentre piangeva) ■ pron interr ed escl ‹lat quid› che, che cosa: sogg chè jè ‘ssa cose? cos’è codesta cosa? chè è succiésse? cos’è successo? chè vèn’a di? *che viéne a dire? (cosa significa?) | c ogg chè faje? che fai? chè dicene? che dicono? chè fa lu tiémpe? *cosa fa il tempo? (com’è il tempo?), chè vaje facènne? 146

Pasquale Cacchio *che vai facendo? (che stai facendo?) | c. pred chè te pare quéssa maglie? come ti sembra codesta maglia? | c indir che chè l’haje fatte? con che cosa l’hai fatto? de chè parle? di che parli? nen sacce a chè piénze non so a cosa pensi, nen capisce de chè se lamènte non capisco di che cosa si lamenti | con il verbo fa’ fare: chè fa? *che fa? (che importa? che succede se?) chè fa se vène pur’èsse? *che fa se viene pure lei? (non può venire anche lei?), chè fa chè chiòve? che importa se piove? | nei fraseol chè... a fa’? *che... a fare? (perché? a che scopo?): chè vaje a fa’? *che cosa vai a fare? (perchè ci vai?), chè la rape a fa’ la fenèstre? *che la apri a fare la finestra? (a che scopo apri la finestra?), chè screvime a fa’ ’sta léttere? *che scriviamo a fare questa lettera? (a che serve scrivere questa lettera?), nze capisce chè jése a fa’ *non si capisce cosa andò a fare (non si capisce perché vi andò) | chè è chè nenn’è *che é che non é (comunque), vide nu poche chè agghia sènte! guarda un po’ cosa mi tocca ascoltare! chè m’éva capetà! *cosa mi doveva succedere! (non avrei mai immaginato!), chè ne sacc’ije! che ne so io! a ché staje? *a che stai? (a che punto sei?) | pleon chè è chè piénze? *che è che pensi? (che cosa pensi?), chè è chè te fa male? *che è che ti fa male? (cosa ti fa male?), chi è chè ha tuzzelate? chi ha bussato? andó è chè abbete? *dov’è che abita (dove abita?), com’è chè se fa? *com’è che si fa (come si fa?) ■ agg interr ed escl che, quale: chè ore è? che ora è? tremiénte chè tipe! guarda che tipo! che tiémpe! che tempo! da chè paése vène? da quale paese viene? | escl chè bella jurnate! che bella giornata! chè uajone! che gran guaio! ■ sost nn’è nu gran chè non è un gran che. chè2 [kE] ‹lat quod› cong che ■ sub sogg pare chè chiòve sembra che piova, è mègghje chè véne pròpje isse è meglio che venga di persona, nenn’è chè te vògghje rempruurà *non è che ti voglio rimproverare (non che io voglia rimproverarti), nn’è chè ije nte créde non che io non ti creda, lu fattè è chè..., il fatto è che..., pare chè n’lu sape? *sembra che non lo sappia? (impossibile che non lo sappia) | sub ogg sacce chè nn’è de qua so che non è di qui, ha ditte chè tène da fa’ ha detto che è impegnato | sub caus grazje chè m’haje scritte *grazie che mi hai scritto (grazie per avermi scritto), so cuntènte chè è turnate sono contento perché è tornato | sub consec ere tante mpaurute chè tremave, era cosí impaurito che tremava, chè tène chè ualje? *che ha che piange? (che motivo ha da piange-


Castelluccese re?) | sub temp è n’anne chè n’la véde *è un anno che non la vedo (non la vedo da un anno), s’è aiauzate chè èrene già li nòve *si è alzato che erano già le nove, passate chè fusèse la urrazze, ascèmme *passato che fu lo scroscio di pioggia, uscimmo, ire appèn’asciute che arrevase *eri appena uscito che arrivò (arrivò appena uscisti) | sub condiz chè vène qua nen sèrve a niénte *che (se) viene qui, non serve a nulla | sub limit chè ije sacce, qua nz’è fatte vive per quanto ne sappia, qui non si è fatto vivo | sub eccett nen fa chè mangià non fa altro che mangiare, nen pènze aute chè a fa’ sòlde non pensa altro che fare soldi | sub compar chiù che dritte è furbe più che intelligente è furbo ■ con prop ottat chè la pòzzena benedì! che la possano benedire! chè te pòzza calà nu lampe! che ti possa colpire un fulmine! chè te pozzena mpènne! che ti possano impiccare ■ coord o chè fatije o chè sta all’abbiénte, cante e frische sèmpe sia che lavora sia che non lavora, canta e fischia sempre ■ con avv e cong prime chè prima che, dòppe chè dopo che, finacché fin quando, appène ché *appena che (appena), a talu punte chè... a tal punto che. checozze [k@"kots:@] ‹lat cucutia› sf zucca, fig c. tòste testardo, prov la cape che nen parle se chiame c. la testa che non parla si chiama zucca / alt checuzziédde -élle, der cucuzzare. chedottele [k@"dot:@l@] ‹*ar qâdûs tubo, Fanciullo 2007 p 245› sf conduttura d’acqua, fogna. chelacchiate [k@la"c:at@] sf chilo: na c. de faggiuline qualche chilo di fagiolini / v chile. chelombere [k@"loFb@r@] ‹gr kórumbo fiore, lat columbulus, Cort-Marc culùmmeru› fs fiorone: nu panare de c. un paniere di fichi neri. chelore [k@"lor@] v culore. chelòstje [k@"lOstj@], chelòstre [ke"lOstr@] ‹lat colostrum› sf colostro, il primo latte dopo la gravidanza. chemponne [k@F"pon:@] ‹lat componere› (chempone chempune chempunése chempuoste chempunènne) tr comporre, sin acchemponne. chemunque [k@"muNkw@], cumunque cong e avv comunque, va tale, quale, come. chenfuorte [k@N"fwort@] sm conforto \ schenfuorte. chenzulà [k@Ntsu"la] v cunzulà. chernute [k@r"nut@] v curnute. chetarre [k@"tar:@] sf chitarra. chète [kEt@] ‹lat quietus› agg quieto, calmo: acqua c. nne macene muline acqua cheta non macina mulino / sin cuiète. chetugnele [k@"tuJ:@l@] sm (pl chetognele) melo cotogno, mela cotogna (Pyrus cydonia).

chiane2 chi [ki] ‹lat quis› ■ pron rel chi, colui che: chi la fa l’aspètte chi la fa l’aspetti, a la case de chi si state? alla casa dichi sei stato? facime a chi zompe chiù jaute giochiamo a chi salta più in alto, la sòre de chi t’è venute a truà la sorella di chi è venuto a visitarti ■ pron interr ed escl chi? chi sò quissi ddò? chi sono costoro? da chi si state? da chi sei stato? vide chi è vedi chi è, a chi lu dice! a chi lo dici! chi lu sape andó è jute! chissà dov’è andato! nsacce che chi sta non so con chi stia, chi te la fa fa’! *chi te la fa fare! (non ti conviene!), chi chiù? *chi più (chi altri)? ■ pron indef chiunque: chi èna ène chiunque sia, chi vèna vène chiunque venga, a chi lu dicia dice a chiunque lo dica, che chi vaia vaje con chiunque tu vada, pe chi fatija fatije per chiunque lavori. chiacchiarone [cac:a"ron@] sm (f chiacchiarésse) chiacchierone. chiacchjere ["cac:@r@] sf chiacchiera: tra na c. e n’aute conversando | dolce di Carnevale, impasto fritto di pasta e farina di forma rettangolare. chiacchjerià [cac:@"rja] ‹lat clamare› (chiacchiaréje chiacchiarije chiacchjeriàse chiacchjeriate) intr chiac-chierare, pettegolare: nchiacchjeriènne de cunte muorte *non chiacchierare di conti morti (non fare chiacchiere inutili). chiacchjeriate [cac:@"rjat@] sf chiacchierata. chiachiédde [ca"cje:@] -élle sm presuntuoso. chiaje [caj@] ‹lat plaga› sf piaga, ferita. chiamà [ca"ma] (chiame chiamase chiamate chia-mènne) tr (intr coi nomi di pers) chiamare: c. a une chiamare qualcuno, te chiame mammete ti chiama tua madre, chiame a cainatete chiama tuo cognato | invocare: prov nchiamènne a San Paule prime de vedé la sèrpe non invocare San Paolo prima di vedere il serpente | rifl chiamarsi: come te chiame? come ti chiami? va métte. chianche [caNk@] ‹lat planca tavola› sf macelleria, ceppo del macellaio, der chianchetiédde -élle. chianchèdde [caN"k@:@] -èlle sf panca a tre piedi: suozze com’a piéte de c. precisi come piedi di panca. chianchiére [caN"kjer@] ‹lat planca tavola, sic cal v cort-marc› sm (f chianchère) macellaio. chiane1 [can@] ‹lat planus pianeggiante› sf pianura, pianoro: arà na c. arare un pianoro / der chianuozze, chianòzze. chiane2 [can@] ‹lat planum pianura› sm pianoro: top sope lu C. zona della chiesa di San Rocco, Chiannumòneche (C. de lu Mòneche) Piano del Monaco / der nchiane, a lu nchiane. 147


chiane3 chiane3 [can@] ‹lat planus› avv piano, lentamente: cammenà c. camminare lentamente, chiù c. più lentamente, c. c. pianissimo, a c. a c. gradualmente. chianèdde [ca@nE:@] -èlle sf pantofola. chianòzze [ca"nOts:@] sf zona pianeggiante. chianuozze [ca"nwots:@] sm piccola pialla. chiantà [caN"ta] ‹lat plantare› (chiante chiantase chiantate) tr piantare: nchiantènne niénte che lu gèle non piantare nulla col gelo | abbandonare: c. mugghière e figghje abbandonare moglie e figli. chiante [caNt@] ‹lat planta› sf pianta: na chianta d’arule una pianta d’albero | palmo di mano: fig tené, purtà nchiante de mane *tenere, portare nel palmo della mano (tenere in grande considerazione) | pianta del piede / alt chiantecèdde -èlle, chiantine, chiantone, der chiantaggione, chiantime. chiantime [caN"tim@] ‹lat planta, va Giuliani p 161› sm piantina da vivaio. chianuozze [ca"nwots:@] sm piccola pialla, sin pialle. chiappe [cap:@] sm cappio: fig sta’ che lu c. nganne essere in stato di costrizione / alt chiappetiédde -élle. chiare [car@] ‹lat clarus› agg chiaro: fig c. e tunne *chiaro e tondo (schiettamente) | con sub: è c. chè... è chiaro che... / avv chiaramènte / der chiarézze, acchiarì, schiarì \ trude, ntrudà. Chiare [car@] f Chiara, alt Chiarine, Chiari’ chiarfe [carf@] ‹ar qiàrf muco, osco farfa baffi› sm muco, moccio, moccolo, sin ciammaruche, cannéle. chiarfuse [car"fus@] agg (f -ose) moccioso. chiarì [ca"ri] (chiarisce chiarése chiarute chiarènne) tr chiarire. chiatte [cat:@] ‹gr platús, lat plattus largo, CortMarc chiattë› agg piatto, grasso: c. e vasce grasso e basso / alt chiattone (pl chiattune). chiave [cav@] ‹lat clavis› sf grossa chiave per portoni: c. mascule senza foro, chiava fémmene con foro | chiave di volta / alt chiavine, chiavètte. chiaveche ["cav@k@] ‹lat clovaca lat tardo clavica› sf chiavica. chiavine [ca"vin@] sm chiave: chiude che lu c. chiudere a chiave. chiazze1 [cats:@] ‹lat platea› sf piazza: miéze a la c. in piazza, fig fa’ chiazza pulite fare piazza pulita, nchiazze in piazza, prov chi dice li fatte suoje nchiazze, chi se la ride e chi se la sguazze non divulgare i fatti tuoi / der girachiazze ■ posto: liétte a doje c. letto a due piazze. 148

Pasquale Cacchio chiazze2 [cats:@] sf ‹*lat volg aquatio acquazzone, *gr plasma figura› macchia, impiastro: na c. sop’a la cammise una macchia sulla camicia / sin macchje. chicchirichì [kik:iri"ki] onom verso del gallo. chiéje [cej@] ‹lat plicare› sf piega: fig nen fa na c. *non fa una piega (è perfetto) / der chjià, sin chjiature. chiéme [cem@] ‹v nchjemà› sf piena di corso d’acqua, der nchjemà. chiérchjere ["cerc@r@] v chjirchje. chiése [ces@] ‹gr ekklesía› sf chiesa: de San Giuanne di San Giovanni, de San Rocche di San Rocco, de Santa Marije di Santa Maria, de Sammite di San Vito, de Santa Catarine di Santa Caterina, dint’a la chiése in chiesa, da fòr’a la chiése fuori dalla chiesa, fémmene, òme de chjése donna, uomo di chiesa. chile [kil@] sm chilo, der chelacchiate. chilusà! [kilu"sa] ‹sapé› escl chissà! chiòcche [cOk:@] ‹lat mediev clocca› sf (pl chiòcchere) ciocca, ciuffo, chioma: na chiòcca d’èreve, de capidde, un ciuffo d’erba, di capelli / der acchiuccà. chiorme [chiorm@] v chiurme. chiòve [cOv@] ‹lat volg *plovĕre› (chiòve chiuove chiuése chiuoppete) impers piovere: c. a ciéle apiérte piovere a dirotto, prov credènze e c. chiane frèche a tutte li crestiane debiti e pioviggine fregano la gente, se c., lassa c., statte dinte e nen te mòve se piove, lascia piovere, resta in casa e non muoverti / sin chiuuddechià, vavià. chire! [kir@] chire chi’! chire cherille! [k@ rill@] escl richiamo per suini. chiù [c:u] ‹lat plus› avv più: chiù ruosse più grande, de chiù di più | mai più: nne lu fazze chiù non lo farò mai più | oltre, ancora: nen ne vogghje chiù non ne voglio oltre | altro: chi chiù? *chi più (chi altri?) chè chiù? *che più (che altro?) | correl chiù... e chiù... quanto più..., tanto più...: chiù studje e chiù te mpare quanto più studi, tanto più impari, prov chiù ce ne mitte e chiù ce ne truove quanto più conservi tanto più ritrovi. chiude [cud@] ‹lat tardo cludĕre› (chiude chiudése chiuse) tr chiudere, fig chiude ‘ssa vocche! *chiudi codesta bocca! (zitto!). chiumme [cum:@] ‹lat plumbum› sm piombo: pesante come lu c. pesante come il piombo, métte a c. mettere a piombo, jucà a “pese lu c.?” *giocare a “pesa il piombo?” ( chi stava sotto era a viso coperto, doveva indovinare chi gli era saltato addosso). chiurme [curm@], chiorme ‹lat turba, turma› sf massa, folla: na c. de fraiune una folla di bambini.


Castelluccese chiuse [cus@] ‹lat clausus› agg chiuso: truà la pòrta c. trovare la porta chiusa / sin nchiuse \ apiérte. chiuove [cwov@] ‹lat clavus› sm chiodo: sciuppà nu c. estrarre un chiodo / alt chiuètte, der nchiuà, schiuà, sin centrone, centrédde, tècchese, quadrèlle. chiuppe [cup:@] ‹lat populus› sm (pl chiòppere) pioppo (Populus tremens), alt chiuppeciédde -élle. chiuttòste [c:u"tOst@] cong piuttosto. chiuuddechià [cu::@"kja] ‹lat pluvia› (chiuuddeché-je chiuuddechiase chiuuddechiate) intr piovigginare. chiuuddecariédde [cu::@ka"rje:@] -élle sm pioviggine. chjechièrchje [c@"cErc@] ‹lat cicer, cicercula› sf lenticchia, cicerchia. chjerchiètte [c@r"cEt:@] sm cerchio di barile usato anche per giocare. chjerchione [c@r"con@] (pl -une) sm cerchio di botte. chjerechètte [c@r@"kEt:@] sm chierichetto. chjerechiuoccule [c@r@"cwok:@l@] ‹*gr klerikós, lat clericus› sm giudizio, sentimento: tené li c. ncape avere sentimento, sin giudizje, truocchjele. chjià [ci"a] ‹lat plicare, va Imperio p 137› (chjéje chji-je chjiase chjiate chjiènne) tr piegare: c. la tuaglie, la rachene piégare la tovaglia, il telone, c. li vrazze piegare le braccia fig restare inerte, prov chjije lu cacchjetiélle quann’è teneriélle piega il rametto quando è tenero | chinare: c. la cape chinare il capo | rifl chinarsi / der chjiature\ addrezzà. chjimese ["cim@s@] sm cumulo, abbondanza: c. de diébbete un cumulo di debiti. chjine [cin@] ‹lat plenus› agg (f chiéne) pieno: casa chiéne de fume casa piena di fumo, fig chjine de còrle pieno di tristezza \ vacante. chjireche ["cir@k@] ‹gr klerikós, lat clericus› sf tonsura, chierica: prov la c. nen fa lu prèute non basta la tonsura a fare un prete. chjirchje [circ@], circhje [tSirc@] ‹lat circulus› sm (pl chiérchjere) cerchio: jucà che lu c. giocare col cerchio, allascà li chiérchjere allentare i cerchi di barili o di botti / alt chjerchiètte, chjerchione, der calachjirchje. ci’! [tSi] ci’ ci’! ‹citte› escl zitto! ciaccadé [tSak:a"de] v accadè. ciaccalone [tSak:a"lon@] sm (pl -une) bambino grassottello, fig persona simpatica. ciaciacche [tSa"tSak:@] agg fessacchiotto. ciaciamante [tSatSa"maNt@] agg ingenuo, scemo.

cicule ciaciuotte [tSa"tSwot:@], ciaciuottele sm (f ciaciòtte, ciaciòttele) persona grassa, v ciuotte. ciambòtte [tSaF"bOt:@] ‹fr dial chabrot, CortMarc ciambròtta› sf minestrone. ciammaruche [tSam:a"ruk@] (lat parl *marucea lumaca, Cort-Marc marùzza) sf lumaca, chiocciola: filastr ciammaruca mbrènna mbrènne, cacce li còrne chè te dènche a mangià chiocciola *lenta lenta, tira fuori le corna ché ti do da mangiare, fig pulizzete ’ssa c. a lu nase pulisciti il moccolo. ciammarucone [tSam:aru"kon@] sm (pl -une) lumacone, fig persona grande e lenta. ciammuorje [tSa"m:worj@] ‹lat *camoria moccio, fr chamoire› sm raffreddore, sin penture. ciampate [tSaF"pat@] ‹v ciampe› sf calcio, zampata: da’ na c. dare un calcio. ciampe [tSaFp@] ‹*lat sapellum, Cort-Marc ciampa› sf zampa, der ciampate. ciampedecavadde [tSaFp@d@ka"va:@] -alle sf ailanto (Ailanthus altissima). ciancianèdde [tSaNtSa"nE:@] -èlle ‹sic cal ciancianèlla campanello Cort-Marc› sf robinia (Robinia pseudoacacia): na mangiate de c. una mangiata di fiori di robinia (ghiottoneria di bambini). cianfrusaglie [tSaNfru"saL:@] sf cianfrusaglia. ciaramèlle [tSara"mEl:@] sf ciaramella. ciaràule [tSa"raul@]‹*abr ciaramèlle, strumento incantaserpenti› sm beniamino, ultimo di sette figli, bambino che parla coi serpenti, fig ciarlatano: i’ facènne lu c. fare il vagabondo. ciaudèdde -èlle [tSau"dE:@] sf pan cotto, fig intruglio, pasticcio | sin panecuotte. ciàule [tSaul@] sf taccola: li c. facévene lu nite sop’a la torre le taccole facevano il nido sulla torre | sf uccello, forse la cornacchia | f di c. / alt ciaraulone. ciavarre [tSa"var:@] ‹frprovnz di Faeto ciavarre, fr ant chevrel Cort-Marc cerviéllu› sm torello, capretto, agnello maschio, alt ciavarriédde -élle (f ciavarrédde -èlle), sin taure. Cicce [tSitS:@], Ceccille [tS@"tS:il:@] v Francische. ciccecuotte [tSitS:@"kwot:@] sm mais bollito e addolcito con vincotto per il giorno dei defunti. cicedevòve [tSitS@d@"vOv@] sf pene di toro. cicene ["tSitS@n@] ‹gr kykeona beveraggio, lat cicinus cigno, Cort-Marc cìcënë› sm orciolo, dégne lu c. riempire l’orciuolo / alt ceceniédde -élle. cicere ["tSitS@r@] v cécere. cicule ["tSikul@] ‹lat *isicia, insicia, lat cicur -uris mansueto, Cort-Marc cévule› sf grasso di maiale: pizze che li c. pizza con grasso di maiale / alt ceculone. 149


ciéche ciéche [tSjek@] sm cieco, sin cecate. ciéle [tSjel@] sm cielo: c. serine cielo sereno, chiòve a c. apiérte *piove a cielo aperto (piove a dirotto) | c. de la vocche palato | avv nciéle in cielo: prov chi spute nciéle nfacce ce vène chi sputa in cielo in faccia gli torna. ciénte [tSjeNt@] agg cento: prov chi c. ne fa, une n’aspètte chi cento ne fa le paga una volta per tutte, chi ne fa une, ciénte ne tène fatte basta poco per avviarsi su una brutta strada, une ne fa e c. ne pènze una ne fa e cento ne pensa / der centenare. ciéntepèzze [tSjeNt@"pEts:@] sm rumine. ciérre [tSjer:@] sm cerro (Quercus cerris), der tozzelaciérre. ciérte [tSjert@] ‹lat certus› agg (f cèrte) certo: c. come la mòrte certo come la morte, è c. chè l’ha ditte è certo che l’ha detto | avv certamente \ fàuze. ciéuze [tSjeuts@] ‹lat morus celsa Cort-Marc chiòsu› sm gelso: c. janche, nìure gelso bianco, nero. cigghià [tSi":a] v cegghià. cigghje [tSi:e] sm prurito: sènte c. sentire prurito, prov lu c. te l’haj’a rattelà che l’ogna tòje bisogna grattarsi con le proprie unghie | germoglio: caccià lu c. germogliare. cigne1 [tSiJ:@] ‹lat cygnus› sm cigno. cigne2 [tSiJ:@] ‹*lat cygnus› sf sbornia: pigghià na c. prendersi una sbronza / der accegnà. cime [tSim@] sf cima: c. de l’arule cima dell’albero, la c. de lu jadde la cresta del gallo, cima c. in superficie | avv ncime in cima: ncim’a la strade alla fine della strada, ncime ncime sulla parte più alta. cimece ["tSim@tS@] ‹lat cimex› sf cimice. cincele ["tSiNtS@l@] ‹gr zinzula, Imperio p 155› sm frangia. cinche [tSiNk@] agg cinque, der cenquante, cencheciénte, cenchemile. cineme ["tSin@m@] sm cinema. cingule ["tSiNgul@] sm cingolo. cinte [tSiNt@] ‹lat cinctus cintura› sf cintura femminile, sin centuline, centulone, cinghje. ciòcche! [tSOk:@] ciòcche ciò! ["tSOk:@"tSO] escl richiamo per suini, filastr c. c., quanne muore e quanne ngrasse quala còsse me lasse? c. c., quando muori e quando ingrassi quale coscia mi lasci? sin chire! ciòcchere ["tSOk:@r@] ‹fr ant choque› sm tronco, grande ceppo per il camino, alt ciuccariédde -élle. ciòce [tSOtS@] v sciòsce. ciòndele ["tSONd@l@] sm ciondolo, pendaglio. ciprje [tSiprj@] sf cipria, der nceprià. cirche [tSirk@] sm circo. 150

Pasquale Cacchio circhje [tSirc@] v chjirchje. circule ["tSircul@] sm circolo. cite [tSit@] v acite. citte [tSit:@] ‹rum citu, sp chito, fr chut› agg zitto: sta’ c. star zitto, c. c. in silenzio, fig sta’ c. c. allucchénne *stare zitto zitto urlando (rivelare un segreto) | escl citte! ci! citte ci! zitto! ciu ciu [tSu tSu] ‹Cort-Marc nciùcio› onom chiacchiericcio. ciucà [tSu"ka], ciuchià [tSu"kja] ‹ingl chewing gum› (ciuche ciucase ciucate - ciuchéje ciuchije ciuchiase ciuchiate) tr masticare gomma. ciuccariédde [tSuk:a"rje:@] -élle v ciòcchere. ciucce [tSutS:@] ‹*gr killos asino, *lat ex equo dal cavallo, *lat cicur mansueto, *sp chico piccolo› sm asino: fatià come nu c. sfacchinare, prov li c se raschene a lòre a lòre gli asini si grattano l’un l’altro, attacche lu c. andó vole lu padrone lega l’asino dove vuole il padrone, lu c. pòrte la pagghje e lu c. se l’ammagghje l’asino porta la paglia che mangia, a lavà la cap’a lu c. piérde tiémpe e sapone di azione inutile, c. qua e c. Mbarbarije *asino qui e asino in Barbagia (nulla cambia cambiando luogo), aspiétte, c. mije, quanne vène la pagghia nòve inutile attendere in ozio, chi nen pòte da’ a lu c. dà a la varde chi non può battere l’asino batte la sella, qua te vògghje, c., a ‘sta nchianate è nella difficoltà che si valuta la persona | fig ignorante: a la scòle ère nu c. a scuola non andava bene / alt ciucciariédde -èlle (f ciucciarèdde -èlle) / va ah, isce. ciucciare [tSu"tS:are] sm colui che conduceva l’asino. ciuche [tSuk@] ‹ingl chewing gum› sf gomma da masticare. ciuculate [tSuku"lat@] sm cioccolato. ciuffe [tSuf:@] sm ciuffo, alt ciuffòlòtte. ciuotte [tSwot:@] ‹lat (sal)sicia carne salata› agg (f ciòtte) grasso, pingue | spesso, di grande spessore: nu spaje chiù ciuotte uno spago più spesso / alt ciuttariédde -élle (f ciuttarèdde -èlle), der ciaciuotte. clarine [kla"rin@] sm clarino. classe [klas:@] sf classe. clausure [klau"sur@] sf clausura. clineche ["klin@k@] sf clinica. còcce [kOtS:@] ‹indeur kukka cima, lat volg cochlea chiocciola› sf testa, capo: fig c. de saètte *testa di freccia (di cosa effimera), tené la c. come a nu cantone *avere la testa come un sasso (di testardo) | avv ncòcce in testa, in mente: ulésse sapé chè tiéne n. vorrei sapere che intenzioni hai / alt cuccetèdde -èlle, cuccione (pl -une), der cucciute, ncuccià.


Castelluccese cocchje [koc:@] ‹lat copula› sf coppia: na bèlla c. una bella coppia, na c. de matte una coppia di buontemponi, prov li funge a ròcchje e li fésse a c. i funghi a cespugli e i fessi a coppie. còcchjele ["kOc:@l@] sf crosta di ferita, v cuocchjele. còce [kOtS@] (còce cuoce cucése cuotte, f e pl còtte, cucènne) tr cuocere: métte la paste a c. mettere a cuocere la pasta, fig m’haje cuotte lu còre *mi hai cotto il cuore (non ti sopporto più) / sin scalefà, scòce, scuttà \ addefreddà. còchele ["kOk@l@] ‹lat coccum nocciolo, *coccula palla, Cort-Marc cócula› sf pupilla: li c. de l’uocchje le pupille degli occhi | tuorlo: la c. de l’uove, il tuorlo. code [kod@], cote [kot@] ‹lat cauda› sf coda: prov la c. è male scurcià la coda è difficile da scorticare, chi tène la c. de pàgghje se la jarde chi ha la coda di paglia se la brucia / alt cudazze. codededraje [kod@d@"draj@] sf turbine, vortice. còfene ["kOf@n@] ‹gr kóphinos, lat cophanus cesta› sf bucato del corredo: fa’ la c. lavare il corredo della sposa con cenere e sapone | sm cofano, carrozzeria | fig persona grassa e sgraziata/ alt cufanette, der cufenature. cògghje1 [kO:@] ‹lat colligere› (cògghje cuogghje cugghiése cuote, f e pl còte) tr cogliere, raccogliere: c. li ulive raccogliere le olive | colpire v accògghje / sin recògghje. cògghje2[kO:@] v cugghje. colabròde [kOla"b:rOd@] v scolabròde. còlacòle1 [kOla"kOl@] ‹Cort-Marc culilùcida› sf lucciola: na vòte stévene chiù assaje c. una volta c’erano molte più lucciole, filastr còla culécchje, damme na sécchje, còla pezzute e còla chernute lucciola luccioletta, dammi una sècchia, lucciola appuntite e cornuta, c. viéne qua pizze fritte e baccalà lucciola, vieni qua pizza fritta e baccalà. còle [kOl@], còlacòle2 ‹(Ni)cola, Cort-Marc cola2› sf gazza: nu nite de c. un nido di gazza. Còle [kOl@] m Nicola: Cicce e C. *Ciccio e Cola (i soliti due), prov C. cumande a Cìcce e Cìcce cumande a C. di chi scarica su altri la propria responsabilità, se C. cacave, nne muréve di rimedio tardivo. còleche ["kOl@k@] sf colica. coleche ["kol@k@] v culecà. còlle [kOl:@] sf colla, der ncullà, scullà. colpe [kolp@] sm colpo, botta ■ sf colpa. comacché [koma"k:e] avv come non mai: ualiave c. piangeva come non mai, lampiave c. lampeggiava continuamente.

contre come [kom@] ‹lat quomodo› avv (spesso seguito dalla prep a a) come, cosí come: com’a na jatte come un gatto, com’a mé come me, com’a isse come lui, mange com’a nu lupe mangia come un lupo | interr c. te mitte? *come ti metti? (come ti chiami?), c. staje? come stai? c. l’arrà pigghiate? come l’avrà presa? | perché: c. è chè nen parle? *com’è che non parli? (perché non parli?), c. no? perché no? | che cosa: c. haje ditte? cos’hai detto? | escl quanto: c. è ruosse! quant’è grande! c. è cresciute! quant’è cresciuto! come nò! sì, certamente! | locuz c. a ché (comacché) *come a che (come non mai), ògge c. a ògge oggi come oggi, mò c. a mò *ora come ora (per ora), a c. vèna vène *a come viene viene (comunque vada), come a niénte *come a niente (all’improvviso) ■ cong come: interr vògghje vedé c. se la cave voglio vedere come se la cava | temp appena: c. funése de parlà scuppase a ride appena fini di parlare scoppiò a ridere, s’è jauzate c. è abbiate a fa lustre s’è alzato appena è iniziato ad albeggiare | mod così come: com’isse vuléve cosí come voleva, com’èrme d’accorde cosí com’eravamo d’accordo, com’è vère Dije *cosí come è vero Dio, respièttele c. se fusse patrete rispettalo come se fosse tuo padre, c. se niénte fusse speseliase nu cantone con facilità sollevò un macigno | cosí come: accussì com’haje sèmpe fatte cosí come hai sempre fatto, me piace accussì com’è mi piace cosí com’è | cons tanto... che: bèlle com’é, la tremèntene tutte quante *bella com’é, la guardano tutti (è così bella che la guardano tutti), malamènte com’ére lu tiémpe, nce manche abbiamme il tempo era così brutto che non ci avviammo neanche | concess comunque: c. va va comunque vada, a c. vèna vène qualunque sia il risultato ■ ms come: lu c. e lu pecché il come e il perché. còmeche ["kOm@k@] agg comico. còmmede ["kOm:@d@] agg comodo. compa- [koFpa] prefisso compare: compa Francische compare Francesco / v cumpare. cònte [kONt@] sm conte: top lu purtone de lu Conte *il portone del conte (palazzo del centro storico). contrapile [koNtra"pil@] ‹lat contra pilum› sm contropelo: fa’ pile e c. a une, conciare qualcuno per le feste | avv contropelo. contravviénte [koNtra"v:jeNt@] ‹lat contra ventum› avv controvento. contre [koNtr@] ‹lat contra› prep contro: c. a mé, a té, a isse, contro di me, di te, di lui, l’une c. a n’aute, l’uno contro l’altro, une c. a tutte uno contro tutti ■ avv vutà c. dare voto contrario. 151


controre controre [koN"tror@] ‹Cort-Marc contróra› sf controra, il primo pomeriggio: a la c. fa tròppe caute pe fatià con l’afa pomeridiana non si può lavorare, fa’ li cose a la c. *fare le cose alla controra (operare in orario insolito). còppacòppe [kOp:a"kOp:@] locuz avv in superficie. còppe [kOp:@] sf ‹lat tardo cuppa› coppa | coppe (nel gioco delle carte): asse de c. asso di coppe. còppele ["kOp:@l@] ‹*lat tardo cuppa› sf berretto, alt cuppulicchje, cuppulécchje, cuppuline. còrde [kOrd@] ‹lat chorda› corda: da’ la c. a lu llòrge caricare l’orologio | corda musicale | fune / alt curdèdde -èlle, curdecèdde -èlle, curdone, der curdare, sin zoche, gnaccule. còre [kOr@] ‹lat cor cordis› sm cuore: fig che tuttte lu c. volentieri, a c. a c. in armonia, tené c. avere coraggio, nen tené c. essere timido, nen me dice lu c. de... non ho il coraggio di..., èsse de c. essere generoso | ncòre in cuore: prov stipe e mitte ncòre, quann’è tiémpe cacce fòre conserva e metti in cuore, a suo tempo caccia fuori | escl c. de mamme! c. de figghje! cuore di mamma! cuore di figlio! còrle [kOrl@] ‹lat cholera bile› sf tristezza: murì de c. morire di tristezza, pigghià c. rattristarsi, menà la c. abbasce *menare la tristezza giù (subire un affronto) | avv ncòrle tristemente: sta’ ncorle essere triste. còrne [kOrn@] v cuorne corre [kor:@] (corre curre currése curze) intr correre: c. appriésse inseguire, c. appriésse a li fémmene corteggiare, c. de ncarrère correre a precipizio | perdere, trasudare di recipiente: lu varrile corre il barile perde acqua. corte [kort@] sf corte: fa’ la c. corteggiare | tribunale: prov carte, curte e c., libera nos, Dòmine Dio ci scampi da gioco, persone basse e tribunali, la capa stòrte l’addrìzze la c. il tribunale addrizza la testa storta, nce i’ a c. se nen si’ cetate, nce i’ a banchètte se nen si’ chiamate non presentarti in tribunale senza citazione né presentarti a pranzo senza invito. còrze [korts@] ‹*lat tardo clŏcea ostrica, CortMarc crozza› sm teschio: cane c. cane con le orecchie tagliate, tené la cape a c. avere i capelli corti, paré nu c. sembrare un teschio. corze [korts@], corse sf corsa. | avv de c. di corsa, de c. e furje precipitevolmente, corza c. correndo. còse sf [kOs@] cosa: c. da niénte cosa da nulla, c. da matte cosa da matti, na c. de juorne *una cosa di giorno (da sbrigare subito), di’ na c. raccontare un fatto, na c. è a lu di’, n’ata c. è a 152

Pasquale Cacchio lu fa’ una cosa è dirlo, altra cosa è farlo, nn’è c. *non è cosa (non se ne parla neanche), dicce chè nenn’è còse digli di no, prov li c. chè nze fanne nze sanne le cose che non si fanno non si sanno | partit na c. de... un po’ di...: na c. de sòlde un po’ di danaro / alt cusariédde -élle (f cusarèdde -èlle). cose [kos@] ‹lat tardo cō(n)sĕre› (cose cuse cusése cusute) tr cucire: c. na vèste confezionare una veste, fig c. la vocche tacere \ scose. còsse [kOs:@] ‹lat coxa› sf gamba, coscia: còssa lònghe, corte gambe corte, lunghe. còste1 [kOst@] sm costo. còste2 sf parte di carne macellata. cote [kot@] v code. còte [kOt@] v cògghje1, accòte. coteche ["kot@k@] ‹lat cutica› sf cotica, cotenna di maiale: i’ ndrèt ndrèt, come la c. a lu fuoche perdere le energie come la cotica al fuoco. còtte1 [kOt:@] ‹ingl (trench-)coat› sm cappotto. còtte2 [kOt:@] sf cotta, indumento liturgico: lu prèute se métte la c. il sacerdote indossa la cotta | innamoramento. còtte3 [kOt:@] v cuotte. còzze [kOts:@] sf (pl còzzele) cozza. craje [kraj@] ‹lat cras› avv domani: ce vedime c. ci vediamo domani, c. a meziuorne domani a mezzogiorno, crammatine domani mattina, c. a sére domani sera, pescraje ‹lat postcras› dopodomani, c. ad òtte *domani a otto (fra otto giorni). crammatine [kram:a"tin@] ‹craje+matine› avv domani mattina, der pescrammatine. crape [krap@] ‹lat capra› sf capra: i’ a campià li c. andare a pascolare le capre, zurlià come na c. saltellare come una capra, prov andó zompe la c. zompe la crapètte dove salta la capra salta la capretta, fig è na crape è un testardo / alt crapiétte (f crapètte) crapone (pl -une) / der crapare. cravatte [kra"vat:@] sf cravatta, sin scòlle. créde [kred@] (créde cride credése credute) intr credere: c. a Dije credere in Dio, c. a quidde chè dice une credere a quanto dice qualcuno, prov lu sazje nen créde a lu diune il sazio non crede al digiuno | rifl pensare, immaginare: nce pòzze c. non riesco a capacitarmi, me credéve chè chiuéve *mi credevo che pioveva (pensavo che piovesse), se créde lu mègghje pensa di essere il migliore, se créde chè nen me ne so accòrte pensa che non me ne sia accorto, quanne méne te lu cride *quando meno te lo credi (quando meno te lo aspetti), e chè te credive? *e cosa ti credevi? (e cosa immaginavi?), nze lu credéve non se l’aspettava.


Castelluccese credènze [kr@"dENts@] sf credenza, superstizione | credito: accattà a c. comprare a credito. crejuole [kr@"jwol@], crijuole [kri"jwol@] ‹lat corrigia, lat tardo corrigiola› sm laccio di cuoio. crème [krEm@] sf crema, der scremà. crepà [kr@"pa] (crèpe criépe crepase crepate) intr crepare | lesionare, screpolare / sin sencà. crèpacòre [krEpa"kOr@] sm tristezza, angoscia: murì de crèpacòre morire di infarto, prov lu spassatiémpe de mamme e lu c. de tate il passatempo di mamma e il cruccio di papà (di figli nati a tarda età) ■ top Crèpacòre. crèpe [krEp@] sf crepa, lesione. cresantéme [kr@saN"tem@] sm crisantemo. crésce [kreS:@] ‹lat crescere› (crésce crisce crescése cresciute) intr crescere: è carne ché crésce si tratta di bambini, crisce sante! salute! (ai bambini), fa’ crésce lu petrusine dint’a li urècchje avere le orecchie sporche | lievitare: lu pane nn’è cresciute il pane non è lievitato, métt’a crésce far lievitare | tr allevare: c. li figghje crescere i figli / der criscesante! crescènte [kr@"S:ENt@], crescetore [krS:@"tor@] ‹lat crescere, Cort-Marc crescemógne› sm lievito: addummannà lu c. chiedere il lievito \ screscentà. crescènze [kr@S:Ents@] sf luna crescente: a la c. durante la fase di luna crescente \ mancanze. cresemà [kr@s@:ma] (créseme criseme cresemase cresemate) tr cresimare. créseme ["kres@m@] sf cresima. crestalle [kr@s"tal:@] sm cristallo. créste [krest@] sf cresta: fig jauzà la c. alzare la cresta. crestiane [kr@s"tjan@] sm persona, individuo: quanta c. stévene a lu bar? quante persone c’erano al bar? sapé sta’ miéz’a li c. saper stare in società, ammescà puorce e c. raccogliere persone di ogni tipo | cristiano: c. e bbrjéje cristiani ed ebrei / der screstianì. créte [kret@] sf creta | top Créta Janche. cretecà [kr@t@"ka] v tretecà. cretèrje [kr@"tErj@] sm criterio. cretine [kr@"tin@] agg cretino. crià [kri"a] (créje crije criase criate) tr creare. crianze [kri"aNts@] ‹sp crianza› sf educazione: de bòna c. di buona creanza. crianzate [kriaN"tsat@] agg educato \ scrianzate. criature [krja"tur@] ‹*lat quiritare, lat volg *critare gridare, germ *krein pianto› sm bambino: c. che l’artéddeche bambino irrequieto, prov chi dorme che li c. se ruspégghje che lu cule cacate non dare confidenza ai bambini, muorte lu c. nen sime chiù cumpare l’amicizia finisce con l’interesse / alt criaturiédde -élle (f criaturèdde -èlle), sin ruospe.

crugnale cricche1 [krik:@] ‹*lat erectus› agg ritto, dritto, eretto: nnemale che li corna c. animale con le corna dritte / der ncreccà. cricche2 [krik:@] sf cricca cricche3 [krik:@] sm ‹fr cric› cric, cricco. criòle [kriOl@] ‹v crejuole› sf tipo di foraggio. crijuole [kri"jwol@] v crejuole. criscesante! [kriS:@saNt@] escl *cresci santo! salute! (ai bambini). Criste [krist@] pr Cristo: prov la carna triste nne la vòle manche C. un individuo malvagio non l’accetta neanche Cristo, chi vòle a C., se lu prèje chi vuole Cristo, se lo prega, princepe e sacerdòte tradérne a C. principi e sacerdoti tradirono Cristo / va Gèse Criste. criuse [kri"us@] agg (f criose) strano, sgraziato. cròcche [krOk:@] ‹fr croc uncino› sm raffio, attrezzo a più uncini per recuperare oggetti nel pozzo. croce [krotS@] sf (pl cruce) croce: fa’ la c. fare il segno di croce, appéne fatte la c. appena sveglio, prov de chiùppe o de noce tutte quante tenìme na c. di pioppo o di noce a ognuno una croce, la c. de l’aute è sèmpe chiù llègge la croce altrui è più leggera, sò jute pe me fa’ la c. e me sò cecate l’uocchje nonostante le buone intenzioni ho finito per farmi del male | avv ncroce in croce: métte ncroce crocifiggere fig perseguitare, tormentare / alt. crucécchje. crommatine [krOm:a"tin@] ‹gr chromatos› sf lucido per le scarpe. crone [kron@] ‹lat corona› sf corona: che la c. ncape con la c. in testa, la c. de lu rusarje la c. del rosario. Crone [kron@] f Corona, Crona Vètre Corona Vetere. cròneche ["krOn@k@] sf cronaca: fa’ la c. criticare ■ agg cronico. cruccà [kru"k:a] ‹fr croquer scricchiolare› (cròcche cruocche cruccase cruccate) tr rompere, intr scricchiolare, crollare: la cèrze è cruccate ntèrre la quercia è crollata a terra / sin scruccà. Crucefisse [krutS@"fis:@] m Crocifisso. crucètte [cru"tSEt:@] sf attaccapanni. crude [krud@], crute [krut@] agg crudo: vine da c. vino non fermentato, a c. a c. senza anestesia. crudèle [kru"dEl@] agg crudele. crustele ["krust@l@] sm dolce di Carnevale, impasto fritto ricoperto di miele, vincotto o zucchero, sin cartellate, chiacchjere. crugnale [kru"J:al@] ‹lat corneus› sm corniolo (Cornus mas): bastone de c. bastone di corniolo. 153


cuà cuà [ku"wa], cuvà [ku"va] ‹lat cubare› (còve cuove cuàse cuàte cuènne) tr covare. cucchiare [ku"c:ar@] sm cucchiaio: c. de legname cucchiaio di legno, fa’ cazze è c. essere complici / cucchiariédde -élle, cucchiarine ■ sf cazzuola, alt cucchiarèdde -èlle, cucchiaròtte. cucchjetiédde [kuc:@"tje:@] -élle ‹cuocchjele› tappo metallico di bottiglia (usato per giocare lungo una pista disegnata col gesso). cuccione [ku"tS:on@] ‹v còcce› agg (pl -une) testardo. cucciute [ku"tS:ut@] agg cocciuto, testardo. cuccuaje [kuk:u"waje] ‹lat cucubio, Cort-Marc cuccuàscia› sf civetta. cucenà [kutS@"na] (cucine cucenase cucenate) tr cucinare. cucenate [kutS@"nat@] sm cucinato. cuciénte [ku"tSjeNt@] (f cucènte) agg cocente. cucine1 [ku"tSin@] sf cucina. cucine2 sm e f cugino, cugina: frateme c. *mio fratello cugino (mio cugino), sòrma c. *mia sorella cugina (mia cugina), zianeme c. mio zio cugino, lu frate c. de papanònne il cugino di mio nonno, prov li frate c. se fottene apprime i cugini si fregano per primi / sin cuggine. cucule [ku"kul@] sm cuculo: prov vòle i’ a nide fatte, come lu cucule come il cuculo, vuole approfittare di un nido pronto. cucuzzare [kuku"ts:ar@] ‹checozze› orto di zucchine: che tutte lu c. *con tutto l’orto di zucchine (gioco di bambini). cucuzzele [ku"kuts:@l@] ‹indeur kukka cima, lat tardo cucutia, Cort-Marc cùccuru› sm cima di collina o di montagna: sop’a lu c. de munte Curnacchje sulla cima di monte Cornacchia, sin tòppe, cime. cucuzziédde [kuku"ts:je:@] -élle ‹checozze› sm zucchina. cufanètte [kufa"nEt:@] sm cofanetto. cufenature [kuf@na"tur@] ‹gr kóphinos, lat cophanus cesta› sm grande recipiente per il bucato: métte li panne dint’a lu c. mettere i panni nel tino / va còfene, tafanarje. cugghje [ku:@] ‹lat coleus, lat volg *colja Dev, Cort-Marc scheggià› sm (pl cògghje) testicolo / alt cugghione (pl -une). cuggine [ku"dZ:in@] sm e f cugino, cugina: cuggineme mio cugino, mia cugina. cuiète [ku"jEt@] ‹lat quietus› agg quieto, calmo: nu criature c. un bambino quieto, statte c.! sta’ calmo! sta’ c. c. stare in silenzio / sin chète. culà [ku"la] ‹lat colare› (cole cule culase culate) tr colare, gocciolare, filtrare: c. sanche, sudore colare sangue, grondare sudore / sin sculà. 154

Pasquale Cacchio culanzane [kulaN"dzan@] ‹lat *colanteu(s)+anus› sm raffio› plm gocciolare di acqua dalle grondaie. culature [kula"tur@] ‹lat mediev colatorium› sm colatoio. culazione [kula"tsjon@] sf colazione. cule [kul@] ‹lat culus› sm sedere, culo: c. appise sedere pendente, i’ de c. ntèrre cadere, se méttene a c. a c. come a nòre e sòcre si mettono di spalle, come nuora e suocera (di persone che non si tollerano), a c. a c. se pése lu sale tipo di gioco / avv ncule nel sedere: cauce ncule calcio nel sedere, fig i’ ncule a une nuocere a qualcuno, prov fémmene e mule se tremèntene ncule donne e muli si guardano da dietro, lu puorche è lu mije e me lu ccide pe ncule faccio quel che mi pare di ciò che è mio | de cule dietro: sta’ de c. a une stare alle spalle di qualcuno / der nculà. culecà [kul@"ka], coleche ["kol@k@] ‹lat collocare coricare› (coleche culeche culecase culecate) tr coricare: c. lu criature dint’a la nache coricare il bambino nella culla | rifl coricarsi: i’ a c. come li jaddine andare presto a letto. culennètte [kul@"n:Et:@], culnètte [kul"nEt:@] ‹lat columna› sf armadietto, comodino. culère [ku"lEr@] sm colera: te pozza venì lu c.! possa ammalarti di colera! cullane [ku"l:an@] sf collana. cullare [ku"l:ar@] sm collare, va straccale, fescale. cullègge [ku"l:EdZ:@] sm collegio. cullètte [ku"l:Et:@] sm (pl culliétte) colletto. cullezzione [kul:@"ts:jon@] sf collezione. culmene ["kulm@n@] sm culmine. culnètte [kul"nEt:@] v culennètte. culore [ku"lor@], chelore sm (pl chelure) colore: fig nu bèllu c. un bel colorito fig buona salute, ha fatte nu c.! *ha fatto un colore! (è impallidito), pigghià c. prendere colore, cangià c. cambiare colore, n’ha ditte de tutte li culure ne ha dette di tutti i colori, métte na pèzze a c. *mettere una pezza a colori (rivalersi, vendicarsi), prov chi vòle mantené lu c. hadd’a mangià n’ore e mèze prime de l’ore chi vuol mantenersi in salute deve mangiare presto. culpéule [kul"peul@] agg colpevole. culture [kul"tur@] sf cultura. culurà [kulu"ra] (chelore chelure culurase culurate) tr colorare. cumandante [kumaN"daNt@] sm comandante. cumannà [kuma"n:a] (cumanne cumannase cumannate) intr comandare: prov chi cumanne fa légge chi comanda fa legge.


Castelluccese cumbatte [kuF"bat:@] ‹lat tardo *combattere› (cumbatte cumbattése cumbattute) intr combattere. cumbenà [kuFb@"na] (cumbine cumbenease cumbenate) tr combinare: c. nu uaje combinare un guaio, c. nu spusalizje combinare un matrimonio, ncumbenà niénte non concludere nulla. cumenecà [kum@n@"ka] (cumuneche cumunecase cumunecate) tr comunicare, rifl comunicarsi. cumenione [kum@"njon@], cummenione sf comunione. cumète [ku"mEt@] sf cometa. cumfiétte [kuN"fjet:@] v cumpiétte. cumizje [ku"mitsj@] sm comizio. cummare [ku"m:ar@] ‹lat commater› sf madrina, escl cumma’! cummatte [ku"m:at:@] ‹lat tardo *combattere› (cummatte cummattése cummattute) intr avere a che fare: che quisse nze pòte c. con costui non si può avere a che fare, èsse male c. *essere male combattere (difficile da trattare), è male c. che cèrti crestiane certa gente è intrattabile, mègghje ncummatte pe niénte meglio evitare del tutto, c. che la mòrte mangiare. cummèdje [ku"m:Edj@] sf commedia, fig baccano. cummentà [kum:@N"ta] sm (v mmentà) tr commentare. cummènte1 [ku"m:EN@] ‹lat conventus› sm convento: lu c. de Vicchere il convento di Biccari, fig che passe lu c.? *cosa offre il convento? (che si mangia?) cummènte2 ‹lat commentum› commento, der cummentà. cummite [ku"m:it@] ‹lat volg *convitare› sm pranzo di nozze. cumò [ku"mO] sm comò. cumpa’! [kuF"pa] escl compare! cumpagne [kuF"paJ:@] sm e f compagno. cumpagnije [kuFpa"J:ij@] sf compagnia: ce stéve Cicce, Cole e cumpagnia bèlle c’era Ciccio, Cola ecc., prov la mala c. pòrte a mala vije le cattiva compagnia porta sulla cattiva strada. cumpanateche [kuFpa"nat@k@] ‹lat mediev cumpanaticum› sm companatico. cumpare [kuF"par@], ‘mpa [Fpa] ‹lat compater› sm padrino: mpa Paule il compare Paolo, prov c. a tare a tare, l’uosse rutte pòrte lu sane del debole che aiuta il forte, chi te vattéje t’è c. riconoscenza per chi ti fa del bene, care c., la carne va care, li tiémpe so’ tuoste e spulepe ’ss’uosse in tempi di magra (anche di donne) bisogna arrangiarsi. cumparì [kuFpa"ri] (cumpare cumparèse cumparze) intr comparire \ scumparì.

cunfiétte cumpasse [kuF"pas:@] sm compasso: c. de vardare, de scarpare, de falegname compasso di sellaio, di calzolaio, di falegname. cumpassione [kuFpa"s:jon@] sf compasssione. cumpedènze [kuFp@"dENts@], cumfedènze sf confidenza: prov la tròppa c. èsce a mmala crianze la troppa familiarità sfocia nella cattiva edu­cazione. cumpenzà [kuFp@N"tsa] (v penzà) tr compensare. cumpiatì [kuFpja"ti] (cumpiatisce cumpiatése cumpiatute) tr compatire. cumpiétte [kuF"pjet:@], cumfiétte sm confetto. cumplecà [kumpl@"ka] (còmpleche cuompleche cumplecase cumplecate) tr complicare. cumprendònje [kuFpr@NdOnj@] sm comprendonio. cumprumésse [kuFpr@"mes:@] sm compromesso, atto di compravendita. cumpurtà [kuFpur"ta] (cumpòrte cumpuorte cumpurtase cumpurtate) tr comportare, implicare, rifl comportarsi. cumunale [kumu"nal@] agg comunale. cumunecate [kumun@"kat@], cumenecate sm comunicato: sènte lu c. ascoltare il giornale radio. cuncède [kuN"tSEd@] (cuncède cunciéde cuncedése cunciésse) tr concedere ■ sm congedo militare. cuncemà [kuNtS@"ma] (cuncime cuncemase cuncemate) tr concimare. cuncepì [kuNtS@"pi] (cuncepisce cuncepése cuncepute) tr concepire, immaginare, pensare: ncuncepì niénte non raccapezzarsi. cuncià [kuN"tSa] v accuncià. cunciérte [kuN"tSjert@] sm concerto, alt cuncertine, der cuncertà \ scunciérte. cunciétte [kuN"tSjet:@] sm concetto, idea, impressione: chè c. te si’ fatte de quisse? che idea te sei fatto di costui? cuncime [kuN"tSim@] sm concime. cundannà [kuNda"n:a] (cundanne cundannase cundannate) tr condannare, rifl condannarsi: se cundanne da sule si contraddice. cundanne [kuN"dan:@] sf condanna. cunfedènze v cumpedènze. cunfenà [kunf@"na] (cunfine cunfenase cunfenate) intr confinare. cunfenante [kuNf@"naNt@] agg cunfenante. cunfessà [kuNf@"s:a] (cunfèsse cunfiésse cunfessase cunfessate) tr confessare, rifl confessarsi. cunfessione [kuNf@"sjon@] sf confessione. cunfiétte [kuN"fjet:@] v cumpiétte. 155


cunfine cunfine [kuN"fin@] ‹lat confinis, va Giuliani p 140› sf confine: tra na c. e n’aute stévene ròcchje d’olmere, ruve, trignele, crugnale e zancaniédde tra i confini c’erano siepi di olmi, rovi, prugnoli, cornioli e sanguinelle / sin lémmete. cunfruntà [kunfruN"ta] (cunfronte cunfrunte cunfruntase cunfruntate) tr confrontare, rifl confrontarsi / locuz avv a cunfronte. cunfuorte [kuN"fwort@] v chenfuorte. cunfurtà [kuNfur"ta] (cunfòrte cunfuorte cunfurtase cunfurtate) tr confortare / sin cunzulà. cungiure [kuN"dZur@] sf congiura. cungrèje [kuN"grEj@], cuncrèje sf congrega: la c. de li muorte la congrega dei morti, va pampalusce. cunigghje [ku"ni:@] ‹lat cuniculus› coniglio: fig èsse nu c. essere pauroso / alt cunegghiuzze. cunsèrve [kuN"sErv@] v cunzèrve. cunsiglie [kuN"siL:@] v cunziglie. cuntà [kuN"ta] (conte cunte cuntase cuntate) tr contare: c. li sòlde contare soldi | fig valere: ncuntà niènte non valere nulla / sin valé. cuntantézze [kuNtaN"tets:@] sf contentezza, gioia: prov a lu pòvere manche lu pane, a lu ricche la c. al povero manca il pane, al ricco la gioia. cuntariédde [kuNta"rje:@] -élle [kuNta"rjel:@] sm fatterello, raccontino, aneddoto. cunte [kuNt@] ‹got kunta, ted ant kunde notizia› sm fatto, racconto, aneddoto: com’è jute a funì lu c.? com’è andata a finire la cosa? raccunteme nu c. raccontami una favola, c. muorte quisquiglie | conto, prezzo: fa’, paià lu c. fare, pagare il conto, fa’ li cunte calcolare entrate e uscite, fig resa dei conti: fa’ li cunte che une fare i conti con qualcuno, da’ c. a Dije dare conto a Dio ■ locuz cong a la fine de li c. perciò, in conclusione / alt cuntariédde -élle. cuntégne [kuN"teJ:@] sm contegno. cuntènte [kuN"tjeNt@] agg contento: tené c. a une accontentare qualcuno. cuntenuà [kuNt@nu"a] [kuNt@"nwa] (cuntinue cuntenuase cuntenuate) ntr continuare. cuntrarje [kuN"trarj@] agg contrario, inverso / locuz avv e cong a lu c. contrariamente, sin a la mmèrze. cunvégne [kuN"veJ:@] sm convegno. cunvenì [kuNve"ni] (cunvène cunviéne cunvenése cunvenute) intr convenire. cunvince [kuN"viNtS@], cummince [ku"m:iNtS@] (cunvince cunvencése cunvinte) intr convincere, persuadere: c. a une a fa’ na còse convincere qualcuno a fare qualcosa, a mé nen me c. non mi convince. 156

Pasquale Cacchio cunzà [kuN"tsa] ‹lat comptiare sistemare va accunzà› (conze cunze cunzase cunzate) tr condire: c. li spaghètte, la nzalate condire gli spaghetti, l’insalata. cunzacrà [kuNtsa"kra] (cunzacre cunzacrase cunzacrate) tr consacrare \ scunzacrà. cunzeglià [kunts@"L:a], cunseglià (cunziglie cunzegliase cunzegliate) intr consigliare. cunzegnà [kuNts@"Ja], cunseglià (v zegnà) tr consegnare. cunzelà [kuNts@"la] v cunzulà. cunzènte [kuN"tsENt@] sm fidanzamento: da’ lu c. fare promessa di matrimonio. cunzeprime [kuNts@"prim@] sm procugino. cunzèrve [kuN"tsErv@] sf salsa asciugata al sole, sin raù, salse. cunziglie [kuN"tsiL:@], cunzigghje [kuN"tsi:@], cunsiglie sm consiglio: prov da chi nen tène figghje, nne jènne nè pe fuoche nè c. da chi non ha figli, non andarci né a chieder fuoco né consiglio. Cunziglie [kuN"tsiL:@], Nziglie [NtsiL:@] f Consiglia. cunzulà [kuNtsu"la], chenzulà [k@Ntsu"la] ‹lat consolare› (chenzòle chenzuole cunzulase cunzulate) tr consolare, rifl consolarsi. Cunzulate1 [kuNtsu"lat@] f la Madonna Consolata. cunzulate2 [kuNtsu"lat@] sm consolato. cunzuole [kuN"tswol@], chenzuole [k@N"tswol@] ‹lat consolare, Cort-Marc cunzóle› sm desinare che si porta in casa del defunto: fa’, purtà lu c. confortare i familiari di un defunto / sin purtà a mangià. cunzumà [kuNtsu"ma] (cunzume cunzumase cunzumate) tr consumare, rifl consumarsi: s’è cunzumate tutte còse a lu juoche ha dilapidato tutto al gioco, ncunzumènne li sòlde non sperperare il denaro / sin scacà. cuocce [kwotS:@] ‹lat volg cochlea chiocciola› sm lattina: jucà a trembone e lu c. giocare a nascondino calciando una lattina | coccio: fig chè ce n’im’a fa de stu c.? che ce ne facciamo di questo aggeggio? | alt cuccetiédde -élle. cuocchjele ["kwoc:@l@] ‹lat cochlea chiocciola, fr coquille, Cort-Marc còcchjë› sm (pl còcchjele) epicarpo, guscio: c. de mènele, de noce, de cestunje guscio di mandorla, di noce, di tartaruga | guscio d’uovo: lu pucine tozzele dint’a lu c. il pulcino picchia contro il guscio, ‘sta ancore dint’a lu cuocchjele rimanere infantile | tappo: c. de butteglie tappo di metallo ■ sf còcchjele crosta, ferita / alt cucchjetiédde -élle, der scucchjelà, scucchjelià, sin cuoffele.


Castelluccese cuoche [kwok@] sm cuoco. cuodde [kwo:@], cuolle sm collo / avv ncuodde, ncuolle addosso: purtà ncuodde portare addosso, sènza niénte ncuodde senza nulla addosso, métte ncuodde lu còtte, indossare il cappotto | prep ncuodde a contro: se so menate ncuodde a isse si sono lanciati contro di lui. cuoffele ["kwof:@l@] ‹*lat cophanus cesta› sm (pl còffele) involucro, corteccia, buccia: luà li c. a li mènele e a li noce sbucciare le mandorle e le noci, lu c. de la dameggane l’involucro della damigiana | imbottimento di materassi costituito da cartocci di pannocchie / sin cuocchjele, der scuffelà, sin frusce, fuffele. cuoppe [kwop:@] sm coppa: c. de gelate coppa di gelato, mò scòppe lu c.! *ora scoppia la coppa (per eludere una richiesta). cuorje [kworj@] ‹lat corium, va Imperio p 133› sm cuoio, fig terà lu c. a une sfruttare qualcuno, i’ a vutà li c. *andare a voltare le pelli (far tornare indietro il gregge), métte ncarte de c. tormentare qualcuno, avvelenà lu c. avvelenare l’animo. cuorne [kworn@] ‹lat cornu, Cort-Marc còrna› sm (pl còrne) corno: còrna lònghe, corte corna lunghe, corte | fig testa: s’è rutte li còrne che la machene ha avuto un incidente con l’auto, rompe li còrne a une *rompere le corna a qualcuno (menarlo) / alt curneciédde -élle, curnecèdde -èlle, curnicchje, curnécchje, curnacchione / der scurnacchiate, curnute, scuorne. cuorpe [kworp@] sm corpo: i’ de c. defecare, fig c. de bontiémpe *corpo di buon tempo (di persona spensierata) | escl c. de quiddu sante! (imprecazione) ■ avv ncuorpe dentro, in corpo: male ncuorpe mal di pancia, jastumà ncuorpe *bestemmiare in corpo (imprecare mentalmente) / alt curpeciédde -élle, der ncurparà. cuorve [kworv@] sm corvo. cuotte [kwot:@] agg (f còtte) cotto; è cuotta l’òve è cotto l’uovo (ormai è fatta) / v còce. cuozze [kwots:@] sm nuca: i’ de c. ntèrre cadere con la nuca, i’ de cuozza vattute andarsene con la coda tra le gambe | parte posteriore di zappa, di scure, ecc.: vatte de c. battere di piatto / sin cuzzètte. cupe [kup@] ‹lat cupa barile, *frpr cupe fondo› sm alveare: c. de vèspe, de calabbrone nido di vespa, di calabrone, c. d’ape, alveare. cupele sf cupola: la c. de Santa Marije la c. di Santa Masria. cuperchiètte [kup@r"cEt:@] sm tappo di pneumatici. cupèrte [ku"pErt@] sf coperta, alt cupertèdde -èlle.

curve cupertine [kup@r"tin@] sf copertina. cupertone [kup@r"ton@] sm (pl -une) pneumatico. cupète [ku"pEt@] ‹ar qubbiat mandorlato› sf copata (dolce simile al torrone). cupià [ku"pja] (còpje cuopje cupiase cupiate) tr copiare. cupiérchje [ku"pjerc@] v cuviérchje. cupiérte [ku"pjert@] agg (f cupèrte) coperto. cuppulicchje [kup:u"lic:@] v còppele. cuppère [ku"p:Er@] sf coppa di pantaloni o di maniche va scuppà2 cuppine [ku"p:in@] sm mestolo, alt cuppeniédde -élle. curà [ku"ra] (cure curase curate) tr curare: nte ne curénne non preoccupartene, ncurènne lascia perdere | rifl curarsi. curagge [ku"radz:@] sm coraggio. curaggiuse [kura"dz:us@] agg (f curaggiose) coraggioso. curalle [ku"ral:@] sm corallo, acino del rosario. curdare [kur"dar@] sm cordaio, sin zucare. curdone [kur"don@] ‹v corde› sm (pl -une) cordone del saio | traccia della paglia durante la mietitura. cure [kur@] sf cura: tené c. aver cura. curère [ku"rEr@] ‹lat querela› sf querela. curiuse [ku"rjus@] v criuse. curle [kurl@] ‹gr kórulos› sm drupa di quercia / alt curlicchje. curnacchje [kur"nac:@] sf cornacchia: prov cra cra dice la c. domani domani dice la cornacchia / top munte C. monte Cornacchia. curnètte [kur"nEt:@] sf cornetta. curniale [kur"njal@] v crugnale. curnice [kur"nitS@] sf cornice. curnicchje [kur"nic:@] sm amuleto, v cuorne. curnute [kur"nut@], chernute agg cornuto. curréje [ku"r:ej@], curréde [ku"r:ed@] ‹lat conredare› sm corredo, dote: carte de lu c. *carta del c. (elenco dei beni della sposa) ■ sf striscia, cintura. currènte [ku"r:ENt@] sf corrente: currènta lèttreche corrente elettrica / va lèttreche. currive [ku"r:iv@] ‹lat correus› agg offeso, irritato: me sènte c. mi sento offeso. curte [kurt@] ‹lat curtus› agg (f corte) corto, basso: c. e malecavate basso e malvagio / der accurtà. curtiédde [kur"tje:@] -élle ‹lat culter› sm coltello: c. da scarpare trincetto, cammenà sop’a nu tagghje de c. rischiare / alt curtedduzze, curteddazze. curve [kurv@] sf curva. 157


cusarèdde cusarèdde [kusa"rE:@] -èlle v còse. cuscine [ku"S:in@] sm cuscino, alt cusceniédde -élle. cuscenètte [kuS:@"nEt:@] sm cuscinetto. cuscenziuse [kuS:@N"tsjus@] agg (f cuscenziose) coscienzoso. cusciénte [ku"S:jeNt@] agg cosciente \ ncunte. cusciénze [ku"S:jeNts@] sf coscienza: prov c. e denare nze sape chi li tène non si sa chi ha coscienza e denaro. cusetore [kus@"tor@], cuseture sf cucitura. custà [kus"ta] (còste cuoste custase custate) intr costare. Custantine [kustaN"tin@] m Costantino, v a Ntine. Custanze [kus"taNts@] m Costanzo. custate [kus"tat@] sf costole anteriori, sin spancèdde -èlle. custère [kus"tEr@] sm cortile laterale di masseria o di pagliaio. custrénge [ku"streNdZ@] (v strénge) tr costringere. custuse [kus"tus@] agg (f custose) costoso. cute! [kut@] escl richiamo per polli, alt cutélle! cute cutélle! (ti ti! per pulcini).

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Pasquale Cacchio cutelà [kut@"la], cutulà ‹*lat cuticula pelle, *lat mediev toccare› (còtele cuotele cutulase cutulate) tr smuovere, dondolare: c. la cape tentennare, ncutelènne la sègge non dondolare la sedia, ncutelènne niénte! non smuovere nulla! | scuotere: cutulà li cacchjere scuotere i rami | scodinzolare: quanne la jatte còtele la cote è nervose quando il gatto muove la coda è nervoso | intr pencolare, ciondolare, vacillare: lu taule còtele il tavolo è malfermo, tènghe nu dènte chè còtele ho un dente che pencola | soffiare: nen còtele manche nu pòche de viénte non soffia neanche un po’ di vento / sin scutelà. cuteliénte [kut@"ljeNt@] agg (f cutelènte) instabile, malfermo, ciondolante, vacillante. cuteruzze [kut@"ruts:@], cuteruzzele [kut@ "ruts:@l@] ‹lat cauda dorsi, Cort-Marc culedórze› sm coccige: me fa male lu c. mi duole il coccige. cutizze [ku"tits:@] sf terreno incolto. cutrufele [ku"truf@l@] ‹lat uter utris otre, CortMarc tràgnë› sm orciolo privo di manico, fig di persona tozza, sin cicene, quartare. cuvà [ku"va] v cuà.


D

d [d:@] sf d: la de la di, la léttera ‘de’ la lettera ‘di’. da [da] ‹lat de ab› prep da: con art da lu dal, dallo, da la dalla, da li dai, dagli, dalle, da nu da un, da na da una ■ c d’ag e causa effic è state viste da lu frate è stato visto dal fratello, vigne arruunate da la ranene vigna rovinata dalla grandine | c di mezzo l’agghje recanesciute da la voce l’ho riconosciuto dalla voce | c di limitaz cecate da n’uocchje cieco da un occhio | c di fine carne da macèlle carne da macello, mbrèlle da pecurare ombrello da pastore | c di modo na vite da cane una vita da cani, c’ha fatte da frate ci ha trattati da fratello | c di tempo da gione da giovane, da meletare da militare, da nu juorne, da nu mése da un giorno, da un mese, da la matine a la sére dalla mattina alla sera, mò da nanze *ora da innanzi (d’ora in poi) | c di luogo turnà da fòre tornare dalla campagna, da nu quarte a n’aute da un luogo all’altro, i’ da lu scarpare a pigghià la mesure andare dal calzolaio a prendere la misura dei piedi, passà da la chiazze passare per la piazza, t’aspette da zianeme ti aspetto da mio zio, ha studiate da li priéute *ha studiato dai preti (è stato in seminario), la sègge còtele da nu quarte la sedia pencola da un lato, trasì da la fenèstre, entrare attraverso la finestra | c di orig lu Celone vène da Sammite il Celone proviene da monte San Vito, ha pigghiate da lu padre *ha preso del padre (è simile al padre), nen depènde da mé non dipende da me | c di separ sciuppà nu chiuove da lu mure estrarre il chiodo dal muro | c di distanza tridece chilometre da lu ponte Celone tredici chilometri dal ponte Celone | c di stima o prezzo na giacchètte da treciénte èure, una giacca da trecento euro | c predic fa’ da sèrve a une fare il servo di qualcuno, èsse da méne de n’aute essere inferiore a un altro | in correl con la prep a a: da na vanne a n’aute da un luogo all’altro, cuntà da une a sessante contare da uno a sessanta ■ con subord impl ntènene niénte da di’ non hanno nulla da dire, fa’ da mangià *far da mangiare (cucinare), facévene tanta fracasse da nze capí niénte facevano tanto fracasso da non capir nulla, ntènche tiémpe da pèrde non ho tempo da perdere, da quanne è turnate sta mègghje da quando è tornato sta meglio | con fraseol avé da..., tené da..., avere da... (dovere):ghe da scrive na léttere devo scrivere una lettera, avé

da da’ e da avé, *aver da dare e da avere (aver debiti e crediti), da’ da fa’ darsi da fare ■ locuz avv da nanze davanti, da drète di dietro, da dinte dentro, da fòre fuori, da qua da qui, da ddo (da lo) da costà, da dda (da llà) da lì, da sope da su, da sotte da giù, d’abbasce da sotto, da parta mije da parte mia, d’antanne da allora, da na parte e da n’aute da una parte e dall’altra, da nu quarte da un lato, da ucine da vicino, da luntane da lontano, da la dritte da destra, da la storte da sinistra, qua da dinte qui dentro, dda da dinte là dentro, ddò da dinte costà dentro, da li parte de... nei dintorni di... da’ [da] ‹lat dare› (dènche daje dà dése date dènne vedi gramm 2.4.1.3., encl damme dammi, daccélle daglielo, ditece dateci, dategli, diteve datevi, dammélle dammelo, dattélle dattelo, daccélle daglielo, dimacèlle diamoglielo, ditacélle dateglielo, ecc.) dare, forme negat nen dà, nne da’, nda’ non dare, ndènche non do, ndése non diede) tr dare: da’ mane iniziare, da’ na mane dare una mano (aiutare), da’ la mane fare le condoglianze, da’ mazze *dare mazza (percuotere), da’ rètte dar retta, n’lu dènne rètte *non lo dando retta (non dargli retta), nce dènne audiénze *non gli dando udienza (non dargli ascolto), da’ la ménne *dare il seno (allattare), da’ na còse pe sènza niénte *dare una cosa per senza nulla (dare gratis), da’ ncape a une dare in testa a qualcuno, dalle! *dagli! (percuotilo!), prov chi ha date ha date e chi ha avute ha avute chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto ■ intr da’ che lu martiédde dare col martello, da’ de tagghje e de ponte dar di taglio e di punta, s’è date pe vinte s’è dato per vinto, da’ addrète restituire, da’ nnanze anticipare, da’ addréte (nnanze) li sòlde restituire (anticipare) il denaro ■ rifl darse darsi: pò darse chè arrive chiù tarde è possibile che arrivi più tardi, nz’è date da fa’ non si è dato da fare, ne me rièsce a da’ nu mutive non riesco a darmi una spiegazione, se danne mazze *si danno mazze (si menano) ■ fraseol da’ da fa’ dar da fare, darsi da fare, da’ a vedé dare a vedere, da’ a béve, a mangià dar da bere, da mangiare ■ con sub da’ a vedé de... *dare a vedere di... (fingere di...), da’ a vedé chè... fingere che..., dése a vedé chè partéve finse di partire. dacape [da"kap@] avv daccapo, di nuovo: è turnate d. è tornato di nuovo | a capo del letto: 159


dacape dorme da cape e da pète *dormire a capo e ai piedi (del letto) | escl dacape! ancora! da chè [da ke], dachè [da ke] cong da quando, dacché: da chè s’è nzurate nn’èsce da la case da quando si è sposato non esce di casa. dade [dad@] sm dado. dadrète [da"drEt@] v addrète. dame [dam@] sf dama | gioco della dama. dameggiane [dam@"dZ:an@] ‹fr dame-jeanne› sf damigiana, der dameggianèdde -èlle. dammagge [dan:@] ‹fr ant damage› sm danno, penalità: danne e d. oltre al danno la beffa. danante [da"naNt@], dananze [da"naNts@], dannanze ‹lat de in antea, lat *de in antja› v nnante. dandó [daN"do] v andó. dannà [da"n:a] (danne dannase dannate) tr dannare | rifl. dannarsi: d. l’aneme dannarsi l’animo, d. appriésse a li figghje preoccuparsi per i figli | affaticarsi, angustiarsi: li figghje lu fanne dannà i figli lo assillano. danneggià [dan:@"dZ:a] (dannégge dannigge danneggiase danneggiate) tr danneggiare. dannate [da"n:at@] agg dannato: corre come nu d. correre all’impazzata. danne [dan:@] ‹lat damnum› sm danno: fa’ d. danneggiare, andò lu mitte fa d. ovunque lo metti fa danni / der dannazione. datavanne [data"vann@] cong d’altra parte, inoltre, va vanne. date [dat@] sf data: la date de nascete la data di nascita ■ agg (partc di da’ dare) dato: mantené la parola d. mantenere la parola data | agg indef un certo, un tale: nu d. fatte, na data cosa un certo fatto, una certa cosa ■ locuz cong date chè... dato che...: date chè nen me vuoje sta’ a sènte, vidatélle tu dato che non mi vuoi ascoltare, veditela tu. dattele ["datt@l@] ‹gr dáktylos› sm dattero. dazje [datsj@] sm dazio: paià lu d. pagare la tassa / der daziére. dda [:a], llà [l:a] ‹lat illac› avv là, lì: tremiénte dda guarda là, vaje dda vai lì, èsse dda essere là, turnà da dda tornare di là, n’è de qua, è de dda non è di qui, è di lì, pe da dda per di là, da dda nze pòte passà da lì non si può passare, fig nn’arrive chiù dda che la cape *non arriva più in là con la testa (non capisce più di tanto) | con sost e pron quiddu dda *quello là, quédda dda *quella lí, quiddu gione dda *quel giovane lí | lucuz avv dda sope lassù, dda sotte laggiù, dda sope là sopra, dda sotte là sotto, dda dinte là dentro, dda da dinte *lì da dentro, dda nnanze lì davanti, dda ddrète là dietro, dda bbasce laggiù ■ escl pass’a dda! *passa a là (per allontanare 160

Pasquale Cacchio cani), frust’a dda! *frust’a là (per allontanare gatti), isce a dda! (per fermare equini). ’dda [:a], ’ddi [:i], ’ddu [:u], ’dd’atu [:atu], ’dd’ata [:ata], ’dd’ati [:ati] v quidde. ddarunà [:aru"na], ddecrijà [:@kri"a], ddrète [:rEt@], ddubbià [:u"b:ja], ddulecì [:ule"tSi], ddunà [:u"na], ecc. v addarunà, addecrijà, addrète, addubbià, addulecì, addunà ecc. ddò [:O], llò [l:O] ‹lat (eo) lo(co), illuc, nap lòche› avv costì, costà (luogo vicino all’interlocutore): chè faje ddò? che fai costà? | con sost e pron quéssa còsa ddò *codesta cosa costì, quissu ddò costui, quéssa ddò costei, quissi ddò costoro, quissu cumpagne ddò codesto tuo amico | locuz avv ddò sope costì sopra, ddò sotte costì sotto, ddò nnanze costì davanti, ddò ddrète costì dietro, ddò da dinte *costì da dentro, ddò da fòre *costì da fuori, è de ddò *è di costà (è del luogo dell’interlocutore), pe ddò, pe da ddò per costà, da ddò da costà, chè vaje facènne pe da ddò? *che vai facendo per costà? de [d@] [lat de] prep di: con art de lu del, dello, de la della, de li dei, degli, delle, de nu di un, de na di una, forme sinc d’lu, d’la, d’li, d’nu, d’na: la code d’lu cane la coda del cane, forme articol dell’aut’anne *dell’altro anno (di due anni fa), dell’autriére dell’altro ieri, con apostr d’òme di uomo, d’angele di angelo, d’argiénte d’argento, raspe d’uve grappolo d’uva ■ c di spec la ziane de Marije la zia di Maria, la case de frateme la casa di mio fratello | c partit une de nuje uno di noi, na duzzina d’òve una dozzina di uova | c di orig è de Rome è di Roma, ha pigghiate de lu papanonne *ha preso del nonno (somiglia al nonno) | c di denom lu nome de Dije il nome di Dio, quiddu diaule de Francische quel diavolo di Francesco | c di mat nu llorge d’òre un orologio d’oro | c di qual n’òme de còre un uomo di cuore, n’aniélle de valore un anello di valore | c di età nu criature de sèje mise un bambino di sei mesi | c di misura nu purciédde de vinte chile un maialino di venti chili, na dameggiane de 50 litre una damigiana di 50 litri | c di prezzo nu gelate de duje èure un gelato da due euro | c di argom parlà de museche parlare di musica | c di parag quatt’uocchje védene mègghje de duje quattro occhi vedono meglio di due | c di abbond nu cicene chjine d’acque un orciuolo pieno d’acqua | c di priv nu puzze mancante d’acque un pozzo privo d’acqua, a curte de sòlde a corto di danaro | c di mezzo paste de carusèdde pasta di grano tenero, vonge li scarpe de sive ungere le scarpe col grasso | c di modo ascì de prèsce uscire di fretta, pettate de vérde dipinto di verde


Castelluccese | c di causa crepà de caute soffrire per il caldo | c di fine titele de cunfine stele di confine, pempedore de cunzèrve pomodoro per la salsa |c di tempo de matine, de viérne di mattino, d’inverno | c di colpa l’hanne accusate de rubbatòrje l’hanno accusato di furto | c di limit de maneca larje largo di manica, de capa toste duro di testa, fratiélle de latte fratelli di latte | apposiz quedda fatiatrice de zianete *quella lavoratrice di tua zia, quédda specie de crestiane *quella specie di persona, quédda razze de mbambalute quella specie di imbambolato | predic èsse de tròppe essere di troppo, èsse de fastidje *essere di fastidio (essere sgradito) ■ con sub paréve de nzunnà sembrava di sognare, se pènze de èsse lu mègghje crede di essere il migliore, m’ha ditte de venì qua mi ha detto di venire qui, famme lu piacere de te sta’ citte fammi il piacere di star zitto | quanto a…: de ce lu di’ a isse nen cunviéne *di dirlo a lui non conviene (quanto a dirlo a lui non conviene), de parte nen se ne parle *di partire non se ne parla (quanto a partire, non se ne parla), de vedé, ce véde *di vedere, ci vede (quanto alla vista, ci vede) | fraseol vedé de..., *vedere di (provare a...), vedé de fa’ na cose progettare qualcosa, fa’ vedé de..., *far vedere di... (fingere di...), fanne vedé de i’ d’accòrde fanno finta di andare d’accordo, lassà de..., *lasciare di... (smettere di..., permettere di...), lassà de di’ na cose *lasciare di dire una cosa (evitare di dire una cosa), lasse de scrive *lascia di scrivere (smetti di scrivere) | pleon nen me decènne de nò non mi dire di no, niénte de mégghje nulla di meglio ■ locuz prep prime de prima di, dòppe de dopo di, de sope di sopra, de sotte di sotto, de prime di prima, de dòppe di dopo, de na vòte di una volta, a còste de a costo di | escl niénte de méne! *niénte di meno! debbèllugenje [d@b:El:u"dZ:Enj@] ‹lat genius divinità tutelare› locuz avv di proposito: vulé na còse de belluggènje pretendere. dèbbete ["dEb:@t@] sm (pl diébbete) debito: brutte com’a nu dèbbete bruttissimo, prov che bòn giòrne e bòna sére nse pajene li diébbete non basta la buona educazione a sdebitarsi. débbule ["dEb:ul@] agg ‹lat debilis› debole: d. de còre debole di cuore ■ sm tené nu d. pe une tenere a qualcuno / der ndebbulì. debbulézze [d@b:u"lets:@] sf debolezza. debbusciate [d@b:u"S:ate] v rebbusciate. decèmbre [d@"tSEFbr@] m dicembre. deciassètte [d@tSa"s:Et:@], decessètte [d@tS@ s:Et:@] agg diciassette.

dènte decide [d@"tSid@] (decide decedése decise) tr decidere. decine [d@"tSin@] pron decina. decòtte [d@"kOt:@] sm decotto. dèdeche ["dEd@k@] sf dedica. dafatte cong di fatto, infatti. defènne [d@"fEn:@] (defènne defiénne defennése defése defennènne) tr difendere, rifl difendersi. defése [d@"fes@] sf difesa: purtà la d. *portare la difesa a une (difendere qualcuno). defètte [d@"fEt:@] sm (pl defiétte) difetto. defficele agg difficile. deggènje [d@"dZ:Enj@] v gènje. deggerì [d@dZ:@"ri] (deggerisce deggerése deggerute deggerènne) tr (intr coi n di pers) digerire: fig nen deggerì a une non digerire qualcuno. dégne [deJ:@] v dénchje, digne. dejunà [d@ju"na] (dejune dejunase dejunate) intr digiunare. dejùne [d@"jun@] v diune. delecate [d@l@"kat@] agg delicato. deleruse [d@"litsj@] agg (f delerose) doloroso. delizje [d@"litsj@] sf delizia. delore [d@"lor@] sm dolore, sofferenza: prov lu d. è de chi lu tène é lu uàje è de chi l’àve il dolore e i guai sono di chi ce l’ha. demenà [d@m@"na] (deméne demine demenase demenate demenènne) tr dimenare. denare [d@"nar@] sm danaro: sètte de d. il sette nel gioco della scopa, fig lu canoscene com’a sètte de d. lo conoscono tutti. dénchje [deNc@], dégne [deJ:@] ‹*lat implere› (dénchje dinchje denchiése denchiute) tr riempire: d. na buttiglia d’uogghje riempire una bottiglia d’olio, fig d. de mazzate *riempire di botte (percuotere), d. de còrle addolorare, d. de chiacchjere abbindolare, d. la cape de buscije istigare, d. la mesure *riempire la misura (oltrepassare ogni limite di sopportazione) | rifl riempirsi: d. de sòlde arricchirsi, d. l’uocchje meravigliarsi / va chjine \ sfrattà. dènte [dENt@] ‹lat dens dentis› sm (pl diénte) dente: vangale incisivo, fracete cariato, male de diénte mal di denti, luà nu d. estrarre un dente, prov tené nu d. avvelenate serbare rancore, Dije ha date lu pane a chi nen tène li diénte Dio ha dato il pane a chi non ha i denti, prime li diénte e pò li pariénte prima i tuoi denti, dopo i parenti, male de diénte, male de niénte il mal di denti non è funesto, chi rumane da sule, hadda caccià li diénte e l’ogne chi resta da solo deve tirar fuori i denti e le unghie, filastr titte titte, tié lu stuorte e damme lu dritte tetto tetto, tieniti il (dente) storto e dammi il dritto (recitata dai bambini lanciando sul tetto il dente da latte). 161


dentiste dentiste [d@N"tist@] sm dentista. denucchje [d@"nuc:@] ‹lat genuculum› sm (pl denocchjere) ginocchio. denunzià [de"nuNtsj@] (denunzje denunziase denunziate) tr denunziare, sin querelà. depènde [d@"pENd@] (depènde depiénde dependése depése dependènne) intr dipendere. deperì [d@p@"ri] (deperisce deperése deperute) intr deperire. deplòme [d@"plOm@] sm diploma. derempètte [d@r@F"pEt:@], rempètte prep di rimpetto: de r. a la chiése di fronte alla chiesa. deritte [d@"rit:@] ‹lat volg *dirictus› sm diritto. derrubbà [d@r:u"b:a], durrubbà v adderrubbà. derrubbe [d@"r:ub:@] ‹lat rupes, sp derrumbar› sm precipizio, dirupo. derrutte [d@"r:ut:@] ‹lat ructus› sm rutto. desastre [d@"sastr@] sm disastro. desbògge [d@z"bOdZ:@] ‹gr bizant despotikós› sf prepotenza. descése [d@"S:es@] sf discesa. descibbule [d@"S:ib:ul@], descipule [d@"S:ipul@] ‹lat discipulus› sm discepolo: d. de falegname, de ferrare apprendista di falegname, di fabbro. desegnà [d@s@"J:a] (deségne designe desegnase desegnate) tr disegnare. deségne [d@"seJ:@] sm disegno. desenurà [d@s@nu"ra] (desenore desenure desenurase desenurate) tr disonorare. desgraziate [d@zgra"tsjat@] agg disgraziato: nu pòvere d. un povero diavolo | scellerato, farabutto. desgrazje [d@z"gratsj@] sf disgrazia, sin sventure, uaje. despettuse [d@"p@"t:us@] agg (f -ose) dispettoso. despiacé [d@spja"tSe] (despiace despiacese despiaciute) tr dispiacere: prov chi se despiace de la carne de l’aute la suje se la mangene li cane chi si dispiace della carne altrui la propria se la mangiano i cani. despiétte [d@s"pjet:@] sm dispetto: fa’ nu d. fare un dispetto, pe d. per dispetto. desprezzà [d@spr@"ts:a] (desprèzze despriézze desprezzase desprezzate) tr disprezzare. destanze [d@s"taNts@] sf distanza. destenà [d@st@"na] (destine destenase destenate) tr destinare: destenate a murì destinati a morire. destine [d@s"tin@] sm destino: è lu destine! è ineluttabile! destratte [d@s"trat:@] agg distratto. dèstre sf destra, sin dritte \ mancine. desturbà [d@s"turb@] (desturbe desturbase desturbate desturbènne) tr disturbare, der desturbe. desulate [d@su"lat@] agg desolato. 162

Pasquale Cacchio detale [d@"tal@] v jetale. detidde [d@"ti:@] -ille v dite. detone [d@tone] sm (pl -une) pollice, alluce. dettà [d@"t:a] (dètte ditte dettase dettate) tr dettare. deuzione [d@u"tsjon@], devuzione sf devozione. deventà [d@v@N"ta] (devènte deviénte deventase deventate) intr diventare: d. ruosse diventare grande. devèrse [d@"vErs@] agg (pl deviérse) diverso. devèrte [d@"vErt@] (devèrte deviérte devertése devertute) tr divertire, rifl divertirsi. devertènte [d@v@r"tENt@] agg divertente. di’ [di], dice ‹lat dicĕre› (diche dice decése ditte decènne vedi 2.4.1.6., encl dimme dimmi, diccélle diglielo, diccelo, decitamélle ditemelo, decitacélle diteglielo, decitavélle ditevelo, ecc.) tr dire: di’ nu cunte raccontare, tante pe di’ tanto per dire, niénte da di’ nulla da dire, a chi lu dice! *a chi lo dici! (non è necessario ripeterlo), chi me l’év’a di’! chi l’avrebbe detto! mò dice mò tu... se pure adesso tu dici..., lu còre nen me lu dice non me la sento, di’ de sì, de no dire di sì, di no, decènne a li cane *dicendo ai cani (per ipotesi), se, decènne a li cane, vène nu terramòte se per ipotesi avviene un terremoto, e lu dice pure! non è necessario che lo dica! | forme procl ed encl chè me dice? che mi dici? ndecènne niénte *non dicendo nulla (non dire nulla) | con sub dicce chè nn’è còse *digli che non è cosa (digli di no), decitece andó site state diteci dove siete stati, pecché nn’haje ditte chè ulive? perché non hai detto cosa volevi? tante ha fatte, tante ha ditte, ha aùte a vénce isse ne ha fatte e dette tante da ottenere quanto voleva | con verbi fraseol immaginare: assa dice e se vèn’a sapé! *lascia dire e si viene a sapere! (immagina che si venga a sapere!), assa dice e nce stéve nisciune a l’aiutà! *lascia dire e non c’era nessuno ad aiutarlo! (putacaso se non ci fosse stato nessuno ad aiutarlo!), venì a dì *venire a dire (significare), chè vèn’a di’ chè nen telèfune? perché non telefona? | al passivo nen vòl’èsse ditte chè ère ciucce a la scòle *non vuole essere detto che era asino a scuola (non vuole si dica che andasse male a scuola), èsse ditte nu sfatiate essere considerato uno sfaticato, pe nn’èsse ditte niénte per non essere rimproverato | impers dirsi: chè se dice a lu paése? cosa si dice nel paese? diabbète [dja"b:Et@] sm diabete. dialètte [dja"lEt:@] sm dialetto: ndialètte in dialetto. diarje [djarj@] sm diario.


Castelluccese diasille [dja"sil:@], dijasille [dia"sil:@] ‹lat dies irae, va Cort-Marc diasìlla› sm morte: cantà lu d. cantare il ‘dies irae’, arrevà a lu d. morire. diaularije [djaula"rij@] sf diavoleria. diaule [djaul@] ‹lat diabolus› sm diavolo: fig nu pòvere d. un povero d., nu d. scatenate bambino vivace, come lu d. e l’acqua sante come il d. e l’acqua santa, a case de lu d. lontanissimo, chissà dove, tené lu d. ncuorpe essere irrequieto, prov pe Sammechèle lu d. mprucessione per merito di San Michele il d. in processione, quanne lu pòvere dà a lu ricche lu d. se la ride quando il povero dà al ricco il d. se la ride, quanne lu d. t’accarézze vòle l’aneme quando il d. ti accarezza vuole l’anima, lu d. nn’è accussì brutte come lu pèttene il d. non è così brutto come lo dipingono, lu d. lu fà fa’ e lu diaule lu fa scuprì il diavolo lo fa commettere e il diavolo lo fa scoprire, parle de lu d. e spuntene li còrne parli di qualcuno ed eccolo comparire | escl ma chè d. faje! ma che d. fai! / alt diaulidde -ille / der diaularije, diaulicchje, diaulone. diaulicchje [djau"lic:@] ‹Cort-Marc diavelètte› sm peperoncino. diaulone [djau"lon@] sm tintura nera per scarpe. dice [ditS@] v di’. diéce [djetS@] agg dieci. digne [diJ:@] ‹lat dignus› agg (f dégne) degno. Dije [d:ij@] m Dio: prijà a D. pregare D., sule D. lu sape! *solo D. lo sa (non saperne nulla), quant’è vère D. *quanto è vero D. (verissimo), come vòle D. come D. vuole, D. véde e pruvvéde Dio vede e provvede, jastije de D. calamità, prov D. è sole e D. è lune D. è sole e D. è luna, còre cuntènte D. l’ajute gente allegra Dio l’aiuta, na vòte a l’anne D. lu cundanne Dio condanna una volta all’anno ■ escl car’a Dije! (caraddije) Dio ce ne scampi! guai! non sia mai! caraddije e chiuéve guai se avesse piovuto! caraddije e me ne scòrde! Dio voglia che non me ne dimentichi! dime [dim@] sf dima, attrezzo di falegname per misurazioni. dinte [diNt@] ‹lat de intro› avv dentro: venì, trasì d. entrare, d. è fòre dentro e fuori, rumané d. restare in casa | locuz avv pe d. all’interno, de d. di interno, qua da d. qui dentro, dda da d. là dentro, pe dda da d. all’interno, d. andó? entro dove? pe d. andó? attraverso quale interno? ■ prep dentro, in: d. a la cutizze nel campo incolto, d. a lu stepètte nell’armadietto, pe d. a li tèrre nei terreni, d. viérne d’inverno, d. a n’atteme in un attimo, d. lu mije nella mia proprietà | entro: d. lu mése de marze entro il mese di marzo, d. a na jurnate entro un giorno | quanto

dòrme a: dint’a té chè facisse? *dentro te che faresti? (quanto a te, che faresti?), dint’a isse *dentro a lui (secondo lui) \ fòre. dische [disk@] sm disco, alt deschètte. dispere ["disp@r@] agg dispari, v spare ■ avv e d. circa: vintemile e d. circa ventimila \ pare. dite [di@] sm ‹lat digitus› (pl détere) dito: la ponte de lu d. il polpastrello, leccà li détere leccarsi le dita, métte li détere mmocche mettersi le dita in bocca, fig attaccà na còse a lu d. ricordare qualcosa, prov pigghià lu d. che tutte la mane prendersi il dito con tutta la mano, tené diéce détere e fa’ vinte sunate avere dieci dita e saper fare molte cose, li détere de la mane nen sò tutte sòzze le dita di una mano non sono tutte uguali | unità di misura: nu d. d’acque *un dito di pioggia (quantità di pioggia necessaria a inzuppare 2 o 3 cm. di terreno) / alt detidde -ille, detone / der detale, jetale, detaline. diùne [di"un@], dejune [d@"jun@] ‹lat ieiunus› sm digiuno: sta’ a la d. essere a d., lu d. de lu Vernedì Sante il d. del Venerdì Santo ■ agg digiuno: sta’ d. essere digiuno. dò v ddò. doce [dotS@] ‹lat dulcis› agg dolce ■ sm dolce: a chi nen piace lu doce! a chi non piace il dolce! / alt duciazze / sin pizzadoce. dòn [dON], dònna [dOn:a] ‹lat domina› sf don, nobiluomo, donna, nobildonna: dòn Carle e dònna Marije don Carlo e dònna Maria. dònnele ["dOn:@l@] sf donnola. dòppe [dOp:@] ‹lat de post, it ant doppo› avv dopo, poi: prime o d. è lu stésse prima o poi non importa, n’ora d. un’ora dopo, ce vedime d. ci vediamo poi | altrimenti, di conseguenza, inoltre: n’lu sacce doppe chi è inoltre non so chi è, se nce vave mo’, quanne agghj’a i’ d.? se non ci vado adesso, quando devo andarci altrimenti? d. de chè dopo di che ■ prep d. la calate de lu sole dopo il tramonto, d. de té dopo di te d. Natale d. Natale, d. San Giuanne d. la festa di San Giovanni ■ cong dòppe chè dopo che: d. chè ce sime salutate d. esserci salutati, d. chè è asciute d. èssere uscito, d. dermute d. aver dormito, d. mangiate dopo pranzo, d. chè nascése *dopo che nacque (dopo essere nato). doppje [dop:j@] agg doppio: file d. filo doppio ■ sm pigghià lu d. prendere il d., vedé a d. vedere doppio, fig veder male. dòrme [dOrm@] (dòrme duorme durmése durmute) intr dormire: a quatte cuscine *a quattro cuscini (profondamente), d. a suonne chjine dormire a sonno pesante, prov lu liétte è na ròse, se nen duorme repuose il letto è una rosa, se non dormi riposi / der durmegghione. 163


dote dote [dot@] sf dote. draje [draje] sm drago: code de d. tromba d’aria. dramme [dram:@] sm dramma. drète [drEt@] v addrète. drezzà [d:r@"ts:a] v addrezzà. dritte [drit:@] ‹lat directus› agg dritto, giusto, esatto: linja d. linea retta, strada d. strada rettilinea | intelligente, scaltro: se créde chiù d. de l’aute si crede più intelligente degli altri, nen facènne lu d. non fare il furbo, prov che lu d. vàcce a la nute e che lu fésse manche vestute guardati dallo stolto ■ sf la d. e la stòrte la mano destra e la sinistra, la d. e la stòrte de lu vestite l’esterno e l’interno del vestito ■ avv dritte dritte abbasce precipitevolmente, è jute d. a la case è andato direttamente a casa, cammenà d. camminare in posizione eretta / sin irte, juste \ stuorte. Duarde [dward@] m Edoardo: prov purtà l’òve a ze D. camminare con cautela. dubbetà [dub:@"ta] (dubbete dubbetase dubbetate) intr dubitare. dubbje [dub:j@] sm dubbio. ducate [du"kat@] sm ducato, moneta d’oro del regno di Napoli corrispondente a 10 carlini: mègghje n’amiche chè ciénte d. meglio un amico che cento d. ■ agg educato, sin crianzate. ducazione [duka"tsjon@] sf educazione, sin crianze. duciazze [du"tSats:@] agg dolciastro, va doce. dudece ["dud@tS@] agg dodici: d. muorze pancreas, pezzo di carne riservato al macellaio. duèlle [du"El:@] sm duello. duére [du"er@] sm dovere: fa’ li d. mantenere gli impegni, fa’ na cose a d. fare qualcosa a regola d’arte, lu d. d’aiutà li viécchje il dovere di aiutare gli anziani. dufése [du"fes@] sf difesa, bosco di demanio | top la d. de Celle, de Vicchere la difesa di Celle, di Biccari. Duìche [du"ik@] m Ludovico. duje [duj@] agg (f doje) due: duje uocchje due occhi, doje mane due mani | partit c’agghj’a di’

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Pasquale Cacchio doje cose *gli devo dire due cose (delle cose), samme fa’ duje passe vorrei fare due passi, me sèrvene duje pempedore mi servono dei pomodori | con aute altro: n’ate e duje crestiane *un altro e due (altre due persone), n’ate e doje secarètte altre due sigarette ■ pron lu duje de magge il due di maggio, duje e duje fa quatte due più due fa quattro, a li doje alle due, ha pigghiate duje a la scole ha preso due a scuola, lu duje de spade il due di spade. dumà [du"ma] (dòme duome dumase dumate) tr domare. dumande [du"maNd@] sf domanda, der addummannà. dumane [du"man@] avv domani, sin craje. duméneche [du"men@k@] sf domenica, d. de li Palme domenica delle Palme, la l’uteme d. de Quaréseme l’ultima domenica di Quaresima. Dumineche [du"min@k@] m Domenico, alt Demenecucce, Menecucce, Mimì | ‹sp domingo› Minghe, Minghi, Mengucce, Mengone, escl Dumi’! dunà [du"na] (done dune dunase dunate) tr donare / sin rialà. Dunate [du"nat@] m Donato: prov ancore nn’è nate e già se chiame D. di chi ha una veolce crescita / alt Dunatucce, Tucce, Tucciariélle, f Donatine, Tucciarèlle, escl Dunà! Tucce! Tu’! durmegghione [durm@":on@] sm (pl -une) dormiglione. durmute [dur"mut@] sf dormita. duttore [du"t:ore] sm (pl dutture) dottore, medico. duttrine [du"t:rin@] sf catechismo: i’ a la d. andare al catechismo. duvé [du"ve], dué [du"we] ‹lat debère› (déve duése duute duènne v 5.2.5.1.) mod dovere: duése ascì da sule dovette uscire da solo, duémme parte subbete dovemmo partire subito | tr ndué niénte a nisciune non dover nulla a nessuno / va avé a. duzzine [du"dz:in@] sf dozzina: na duzzina d’òve una d. d’uova, meza d. mezza d., dojè d. due d.


E e1 [E] sf e: la ‘è’ apèrte la ‘è’ aperta, la ‘é’ chiuse la ‘é’ chiusa, la ‘e’ atene la ‘e’ atona. e2 [E] cong e: pan’e case pane e formaggio, nuj’e vuje noi e voi, acque e viénte acqua e vento, chi fatije e chi sta all’abbiénte chi lavora e chi senza far nulla | non si usa la d eufonica fiéne e èreve fieno ed erba, trase e èsce entra ed esce | pleon e mò chè facime? e adesso che facciamo? e funiscele! basta! e dalle e dagli! / sin cata. e3 [E] prep a: da qua e dda da qui a lì, da qua e Faite da qui a Faeto, fin’e dda fin lì, fin’e Natale fino a Natale, nzin’e quann’è craje ce sta tiémpe c’è tempo fino a domani, da ntanne e mò da allora in poi. è [E], ène [En@] v èsse. èh! [E:] escl eh! ebbrèje [@"b:rEj@], bbrèje agg (pl bbriéje [b:rjej@]) ebreo, fig avaro. ècceòme [EtS:@"Om@] ‹lat ecce homo› sm ecce homo: paré n’è. sembrare un Cristo flagellato, è state fatte a è. è stato ridotto in uno stato pietoso. eccome! [@"k:om@] escl certo! come no! altro che! èche [Ek@] sm eco. èdere ["Ed@r@] sf edera (Hedera helix). eguale [@"gwal@] v guale. elasteche [@"last@k@] sm e agg elastico. èleche ["El@k@] sf elica. elefante [@l@"faNt@], lefante sm (f lefantésse) elefante. elemènte [@l@"mENt@] sm elemento | persona inaffidabile: n’e. da scanzà persona da tenere alla larga. elementare [@l@m@N"tar@], lementare agg elementare | plm li lementare scuole elementari. elemòsene [@l@"mOs@n@], lemòsene sf elemosina. Elise [@"lis@], Lise f Elisa, Lisa. élme [elm@] sm elmo. Èlse [Els@] f Elsa. embè? [@F"bE] mbè? [FbE] escl ebbene? dunque? énece ["en@tS@] ‹lat index -icis› sm uovo finto, nidiandolo, a indicare il nido alle galline. eppure [@"p:ur@] cong avv eppure, tuttavia, nondimeno: e. l’agghje viste che l’uocchje miéje! nondimeno l’ho visto coi miei occhi! e. t’avéve avvesate! eppure di avevo avvisato! erède [@"rEd@] v rède.

erèteche [@"rEt@k@], rèteche sm eretico. èreve ["Er@v@] ‹lat herba› sf erba: tagghià, sciuppà l’è. tagliare, estirpare l’erba, métte l’è. a li cunigghje dare l’erba ai conigli, prov appezzecà mpacce a l’èreva vérde *attaccarsi all’erba verde (cercare pretesti), l’è. chè nen vuoje, a l’uorte tuje nasce nel tuo orto nasce l’erba che non vuoi, ncimbucà a l’èreva vérde inciampare su un filo d’erba. èrevedecrape [Er@v@d@"krap@] sf betonica (Stachys officinalis), piccola pianta dai fiori rosa. Ernèste [@r"nEst@] m Ernesto, alt Ernèstine. èrnje [Ernj@] sf ernia. eròje [@rOj@] sm eroe. Erriche [@"r:ik@] m Enrico, alt Recucce. errore [@"r:or@] sm errore. Ersilje [@r"silj@] f Ersilia. esaggeràte [@sadZ:@"rat@], saggerate agg esagerato. esame [@"sam@] sm esame: passà l’e. superare l’esame. esaurì [@sau"ri], saurì (saurisce saurése saurute) tr esaurire, rifl esaurirsi. ésche [esk@] sf esca. escluse [@s"klus@], scluse agg e prep escluso. esèmpje [@"sEFpj@] sm esempio. esercizje [@s@r"tSitsj@] sm esercizio. esiste [@"sist@] (esiste esestése esestute) intr esistere: nn’èsiste pròpje è impossibile. èsse [Es:@], jèsse ‹lat esse› (sò si’ è fusése state, ecc. v gramm 2.4.1.1.) essere: forme negat nn’èsse, nenn’èsse non essere, nn’è, nenn’è non è, nn’ère, nenn’ère non era, nen fusése, nfusése non fu, nen sarragghje, nzarragghje non sarei, nen fusésse, nfusésse non fossi ■ ausil sò jute sono andato, sarrisse partute che ‘ddu tiémpe? saresti partito con quel tempo? èsse ditte *essere detto (essere reputato), èsse ditte nu mariuole essere considerato un ladro, nze pòt’èsse pèrze *non si può essere perso (non può essersi perso) ■ copula è nu buone crestiane è una brava persona, chi è quisse? chi è costui? chè è chè vuoje? *cos’è che vuoi? (cosa vuoi?), nn’è da méne de té non è inferiore a te, quiddu criature è tutte lu patre *quel bambino è tutto il padre (è somigliantissimo al padre), isse è isse e tu si’ tu *lui è lui e tu sei tu (ognuno fa come vuole), fusse lu Dije! *fossi il Dio! (magari!), è fésse! caspita! è fésse chè bèlla figghiòle! caspita che bella ragazza! è 165


parlame stat’isse! *è stato lui! (è lui il colpevole!), nn’è stat’isse chè ha chiamate *non è stato lui che ha chiamato (non ha chiamato lui), so state pròpje ije *sono stato proprio io (a fare una cosa), chè è e chè nenn’è... *che è e che non è... (all’improvviso), chè è, chè nenn’è, abbiase a vummà all’improvviso iniziò a tuonare, chi si’ si’ *chi sei sei (chiunque tu sia), fésse chè si’ a lu da’ rètte *fesso che sei a dargli retta (sei scemo se gli dai retta), è isse ché me l’ha ditte *è lui che me l’ha detto (me l’ha detto proprio lui) ■ intr essere, esserci, esistere, stare, trovarsi, accadere: c’hadda sèmp’èsse cacchèdune deve esistere sempre qualcuno (Dio), chi è a quest’ore? chi bussa a quest’ora? site già qua? siete già qui? ògge è lezione de giografije oggi c’è lezione di geografia, nzia maje e chiòve *non sia mai e piove (speriamo che non piova), è de bòna famiglie è di buona famiglia, ‘dda case è de zianeme quella casa è di mio zio, quann’è Pasqua quando è Pasqua, nn’è accussì non è così, chè ne sime! *che ne siamo! (breve ed effimera la vita umana!), ère a Cannelòre era il giorno della Candelora, ère de Carnuale era tempo di Carnevale, da qua a Rusite sarranne vinte chilòmetre da qui a Roseto ci sono circa venti km., chè jè ddò? *cos’è costì? (cos’è successo?) quante ne sime? quanti ne siamo? sime assaje siamo in molti, come ha putut’èsse? com’e potuto accadere? èsse de còre *essere di cuore (generoso) ■ impers è scurdje, è lustre è notte, è giorno, quant’è? quant’è? (di prezzo), quant’è ògge? *quant’è oggi? (che giorno è oggi?), ògg’è lu pésce d’aprile oggi è il primo aprile, è a te chè lu stènghe decènne *è a te che lo sto dicendo (lo sto dicendo proprio a te), è pe isse che lu fazze *è per lui che lo faccio (lo faccio proprio per lui), ère chè chiuéve e stémme pure senza mbrèlle il fatto è che pioveva ed eravamo pure senza ombrello, sije chè sije *sia che sia (comunque e sia), nn’è còse *non è cosa (non se ne parla neanche), quan’è craje *quando è domani (domani), quann’è chè la funisce? quando la finisci? quann’è scurdje *quando è buio (col buio) | con sub è mègghje chè nen ne

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Pasquale Cacchio parlame è meglio che non ne parliamo, è facele chè nce vène è facile che non viene, è da métte li mane dint’a li capille *è da mettere le mani nei capelli (è cosa tale da mettersi le mani nei capelli), ce sarrije da penzà chè... si potrebbe pensare che..., a èsse troppe buone... se si è troppo buoni..., sarrà che ncapisce niénte, ma nce créde *sarà che non capisco nulla, ma non ci credo (benché non capisca nulla, non ci credo), sò doje ore chè t’aspètte *sono due ore che ti aspetto (ti aspetto da due ore), è da n’anne chè n’lu véde non lo vedo da un anno, è accussì come dic’isse *è così come dice lui (è vero quello che dice), scurdje com’ère, avémm’a scapulà *buio com’era, dovemmo smettere di lavorare (era talmente buio che...), malamènte com’é lu tiémpe, è mègghje chè nt’abbije il tempo è così brutto che è meglio se non ti avvii, com’ha putut’èsse chè è cadute? *come ha potuto essere che è caduto (possibile che sia caduto?) | con i verbi modali nen vòl’èsse tuccate li capidde *non vuol essere toccato i capelli (non vuole che gli si tocchino i capelli), vòl’èsse ditte chè... *vuole essere detto che... (vuole che si dica che...), nen vòl’èsse ditte niénte non vuole essere rimproverato, pòt’èsse chè... *può essere che (è possibile che...), nen pòt’èsse chè... *non può essere che... (è impossibile che...), nn’hadda èsse ditte chè ha lassate la mugghière *non ha da essere detto che ha lasciato la moglie (non si deve pensare che abbia lasciato la moglie). ésse [es:@] ‹lat ipsa› pron pers (m isse) lei, ella, essa: è state pròpje ésse è stata proprio lei, ésse l’ha ditte, nò ije lei l’ha detto, non io, nen pare chiù ésse non sembra più lei, vedé a ésse vedere lei, biate a ésse beata lei! èssa stésse lei stessa | compl la, va isse. èssere ["Es:@r@] sm essere, individuo: nu mal’è. un pessimo individuo. esprupià [@spru"pja] v sprupià. estrème [@s"trEm@] agg estremo. età [@"ta] sf età. etèrne [@"tErn@] agg eterno: li masseme e. *le massime eterne (libretto di preghiere). èttere ["Et:@r@] sm ettaro, sin verzure. evvive [@"v:iv@] escl evviva: è. a lu ré viva il re.


F f [f:@] sf f: la fe la effe. fa [fa] ‹it (or) fa (un anno)› avv fa: tanta tiémpe fa, tanto tempo fa, sin attrasse, addrète. fa’ [fa] ‹lat facere› (fazze faje fa facése fatte v. gramm 2.4.1.3., forme encl famme fammi, faccélle faglielo, facitavélle fatevelo, fattélle fattelo, facitece fateci, fategli, facimacélle facciamocelo, facciamoglielo, ecc., forme negat nen fa’, nne fa’, nfa’ non fare, nne fazze, nen fazze, nfazze non faccio, nfacése non fece, nfacésse non facessi, ecc.) ■ tr fare, compiere, eseguire, creare, costruire: fa’ na còse fare qualcosa, fa’ nu surizje *fare un servizio (essere ccupato), fa’li cunte *i conti (calcolare), fa’ li piatte lavare i piatti, fig fa’ paure impaurire, fa’ nu surizje a une vendicarsi, fa’ lu curagge de..., avere il coraggio di, fa’ è sfa’ fare e disfare, nfacènne male a nisciune non far del male a nessuno, fa’ na còse de juorne *fare una cosa di giorno (sbrigarsi), fa’ carte distribuire le carte da gioco, fa’ li carte preparare i documenti, fa’ fèste festeggiare, fa’ la fèste a une conciare qualcuno per le feste, fa’ la pèdde a une *fare la pelle a qualcuno (menare), fa’ la cape pettinare, fa’ li capidde pettinarsi, i’ a fa’ li capidde andare dal parrucchiere, fa’ la mane addestrarsi, fa’ la vocche abituarsi a nuovo sapore, nce sta niénte da fa’ non c’è nulla da fare, fa’ scòle insegnare, fa’ cange scambiare, fa’ l’acque, la néve, li ranene piovere, nevicare, grandinare, fa’ rebbèlle protestare, fa nu scarpine fare uno sgambetto, fa’ sciarre litigare, fa’ nu figghje procreare, fa’ mòsse atteggiarsi, fa’ finte fingere, lassà fa’ lasciar perdere, fa’ lu bellu gione *fare il bel giovane (spassarsela), fa’ lu cadde abituarsi, nfa’ niénte non far nulla, nfa nniénte *non fa nniente (non importa), fa’ mmuine creare confusione, fa’ fiasche fallire, fa’ lu mazze sfacchinare, fa’ lu nite nidificare, fa’ lu scasse dissodare | predic fa’ fésse ingannare, fa’ fésse e cuntènte ridicolizzare, fa’ brutte *fare brutto (irarsi), lu tiémpe fa brutte il tempo peggiora, fa’ lu cumpare fare da padrino, fa’ lu suldate arruolarsi, fa’ Pilate a la Via Cruce interpretare Pilato nella Via Crucis, fa’ lu diaule a quatte infuriarsi ■ intr agire, operare: fa’ da parte farsi da parte fa’ che une andare d’accordo con qualcuno, fa’ da patre, da sòre fare da padre, da sorella, fa’ a cange scambiare, fa’ a la parte dividere, lavorare a mezzadria,

fa’ a pojene fare a pugni, fa’ a mane *fare a mano (produrre artigianalmente), fa subbete sbrigarsi, fa’ prièste, tarde fare presto, tardi, tante pe fa’ tanto per fare, fa’ a pazzije *fare a scherzo (fingere), fa’ addavère *fare veramente (sul serio), mannà a fa’ mmocche, nganne, ncule mandare a quel paese, fa’a pèzze da piéde ridurre male, fa’ fòre eliminare, ima fa’? facciamo l’amore? quante fa? quanto costa? quante fa quatte e sètte? quanto fa quattro più sette? prov vedé fa’, sapé fa’ osservando s’impara ■ rifl farsi: me fazze male a la cape mi fa male la testa, fa’ ruosse crescere, fa’ ciutte ingrassare, fa’ viécchje invecchiare, s’è fatte janche è impallidito, s’è fatte rusce è arrossito, s’è fatte prèute è diventato prete, s’ha fatte li capidde *si ha fatto i capelli (si è tagliato i capelli) ■ farci, farcela: nce la fazze *non ce la faccio (non ci riesco), o ce faje o ce si *o ci fai o ci sei (o fingi o fai sul serio), li ulive nce fanne a Faite *gli olivi non ci fanno a Faeto (non allignano), nce fa che nisciune *non ci fa con nessuno (non socializza), nze fa capace, *non si fa capace (non si convince), ce la faje a nchianà dda sope? riesci a salire lassù? ■ fraseol fa’ fa’ far fare, chi te lu fa fa’? *chi te lo fa fare? (che te ne importa?), fa’ i’ *fare andare (inviare), fa’ ascì pettore a une *far diventare pittore qualcuno (insegnare a dipingere), fa’ avé *fare avere (ottenere), avé a chè fa’ che une avere a che fare con qualcuno, avé da fa’ aver da fare, fa’ sapé informare, fa’ mangià alimentare, fa’ a mangià cucinare, fa’ ammassà panificare, fa’ sta’ buone curare, fa’ sta’ lu munne come se trove *far stare il mondo come si trova (rassegnarsi), fallu sta’ lascialo perdere, falla sta’ citte mettila a tacere, chè staje a fa’? che stai facendo? fa’ passà lu tiémpe far scorrere il tempo, fa’ pigghià nu scante spaventare, fa’ métte li mèzesòle a lu scarpare fare mettere le mezzesuole al calzolaio, s’è fatte accattà la machene da lu patre *s’è fatto comprare l’auto dal padre, fammene i’ *fammene andare (permetti di andarmene), fattélle fa’ fattelo fare, fattela fa’ fattela fare, fatteli fa’ fatteli fare ■ con sub “chè... a fa”? *che... a fare? (perché?, con quale scopo?): chè vaje a fa’? *che vai a fare? (perché ci vai?), chè ce piénze a fa’? *che ci pensi a fare? (perché te ne preoccupi?), chè tremiénte a fa’! *che guardi a fare (inutile guardare!) | chè fa se...? *che fa se...? (che importa se...?): 167


fa’ chè fa se vènghe pur’ije? *che fa se vengo pure io? (che importa se vengo pure io?), chè fa chè chiòve? *che fa che piove? (che importa il fatto che piove?), chè fa chè nen vène? *che fa che non viene? (che importa il fatto che non viene?) | fa’ n’anne chè... *fa un anno che... (è trascorso un anno da quando), fa’ ciént’anne chè n’lu véde non lo vedo da molto tempo | fa’ a chi zompe chiù aute giocare a chi salta più in alto, fa’ a chi arrive prime *fare a chi arriva prima (gareggiare nella corsa), fa de tutte pe se la spusà fa di tutto per sposarsela. facce [fatS:@] sf faccia, viso, volto: faccia tonne, chiatte faccia tonda, storta, piatta, lavà la f. lavarsi la faccia, fig fingere, tené doje f. *avere due facce (di ipocrita), faccia tòste sfrontato, faccia vérde annuttecute viso scarno, che quédda f. chè tène! *con quella faccia che ha! (di inaffidabile), m’ha fatta na f.! *mi ha fatto una faccia! (mi ha guardato stranamente), nfa’ f. *non fare faccia (non smetterla), nen ne fa f. pe niénte *non ne fa faccia per niente (non smette di disturbare), a la faccia suje *alla faccia sua (a suo dispetto), a la f.! *alla faccia! (caspita!), nn’avé f. *non avere f. (avere vergogna), nn’agghje facce a trasì dda mi vergogno ad entrare lì, fa’ f. e cuzzètte *fare faccia e nuca (essere sfrontato), menà a f. *menare a faccia (rinfacciare), nzapé andó métte la f. *non sapere dove mettere la faccia (vergognarsi), c’ha remisse la f. ha perso la reputazione, abbuttà la f. a une schiaffeggiare qualcuno, sop’a la f. de la tèrre sul pianeta terra, prov la faccia mina mine, lu cule quante na tine il viso munuto, il culo quanto un tino, la f. a cucchiarèlle, lu cule a scumarèlle il viso come un cucchiaino e il culo come un mestolo, chi tène faccia tòste se marìte, chi nò rèste zite il temerario si sposa, il timido resta celibe ■ avv nfacce, mpacce in faccia, di fronte, vicino, sopra, contro, v mpacce / alt facciazze, faccione (pl -une), facciuzziédde -élle, facciuzzèdde -èlle / der lavafacce, facciatòste. faccettunètte [fatS:@t:u"nEt:@], faccettuniédde -élle ‹lat tardo faciolum› sm fazzoletto, copricapo di bambini sin fazzulètte, maccature. facchine [fa"k:in@] sm facchino. facciate [fa"tS:ate] sf prospetto. facele ["fatS@l@] agg facile: è f. chè chiòve è probabile che piova, prov chiù f. a di’ chè a fa’ più facile a dirsi che a farsi / der facelone, faceletà \ defficele. fafe [faf@] ‹lat fava› sf fava: f. arrascate fave abbrustolite, f. arracciate fave lessate, cògghje, pesà, ventelà li f. raccogliere, trebbiare, venti168

Pasquale Cacchio lare le fave, scagnelià li f. sbaccellare, prov li f. durene e li cumpiétte squagghjene le fave durano e i conffetti si sciolgono / der faùgne. faffariédde [faf:a"rje:@] -élle [faf:a"rjel:@] ‹ar farfar folletto› sm gingillo. fagge [fadZ:@] sm faggio (Fagus silvatica). faggiane [fa"dZ:an@] sm fagiano. faggiuline [fadZ:u"lin@] sm fagiolino: scagnelià li f. sbaccellare / va fasuole. faìne [fa"in@] sf faina. faitane [fai"tan@] agg faetano, di Faeto, patane, fasuole f. patate, fagioli faetani (di buona qualità), la parlata f. il francoprovenzale di Faeto. Faite [fa"it@] top Faeto. falche [falk@] sm falco, alt falcone, falcunètte. falecunése [fal@ku"nes@] agg montefalconese, abitante di Montefalcone (BN). falegname [fal@"J:am@] sm falegname, li fiérre de lu f. gli attrezzi del falegname. fallì [fa"l:i], affallì (fallisce fallése fallute) intr fallire: nfallì nu colpe non fallire un colpo, èsse nu fallute essere un fallito. falòppe [fa"lOp:@] v flòppe. fame [fam@] sf fame: tené, avé f. avere fame, muorte de f. miserabile. fameliare [fam@"ljar@] agg familiare. famigghje [fa"mi:@] -iglie [fa"miL:@] famiglia. fanale [fa"nal@] sf fanale. fanateche [fa"nat@k@] agg fanatico, der fanatecarije. fanfarone [faNfa"ron@] sm (pl -une) fanfarone. fangòtte [faN"gOt:@] ‹fr fagot› sm fagotto. fantasije [faNta"sij@] sf fantasia, fa’ na còse che la f. fare qualcosa a chiacchiere. fantasiuse [faNta"sjus@] agg (f -ose) fantasioso. farabbutte [fara"b:ut:@] agg farabutto. farine [fa"rin@] sf farina: f. de carusèdde, de cappiédde f. di grano tenero, grano duro, prov lu poce dint’a la f. se créde mulenare la pulce nella farina si crede mugnaio. farmacije [farma"tSij@] sf farmacia, fig der farmaciste. farnale [far"nal@] ‹lat farinarium, Cort-Marc farnàrë› sm vaglio con strisce parallele di ferro, staccio per graminacee, alt farnariédde -élle, sin ariale, arialèdde -èlle. fasce [faS:@] sm fascio, fascina: f. de cèppe, de lèune, de jenèstre fascio di rami, di legna, di ginestre ■ sf fascia: purtà la f. a lu vrazze portare il lutto al braccio, li f. lunga striscia di stoffa per avvolgere il lattante / alt fascetiédde -élle, der fascià, nfascià, fascèdde, fasciature. fascèdde [fa"S:E:@] -èlle [fa"S:El:@] ‹lat fiscella cestino› sf cestello per il formaggio fresco.


Castelluccese fasciature [faS:a"tur@] sm pannolino per i neonati / sf bendaggio, fig juccà a f. nevicare a grandi fiocchi. fastediuse [fast@"djus@] agg (f -ose) fastidioso. fastidje [fas"tidj@] sm fastidio. fasuole [fa"swol@] ‹gr phaselos, lat phaseolus› sm fagiolo: past’e f. pasta e fagioli, f. e coteche fagioli e cotenna / der fasulicchje, fasulidde -ille. fatià [fa"tja] ‹lat fatigare› (fatije fatiase fatiate) tr lavorare: f. la tèrre coltivare | intr faticare: f. a patrone lavorare come dipendente, f. che tutte li léne lavorare con tutte le forze, prov chi fatije mange, chi nen fatije mange e béve chi lavora mangia, chi non lavora mangia e beve, chi fatije e chi tremènte chi lavora e chi guarda. fatiate [fa"tjate] sf lavoro: fa’ na bèlla f. fare un bel lavoro / der fatiatore (pl fatiature), fatiatrice. fatije [fa"tij@] ‹lat *fatiga› sf fatica, lavoro: i’ sope la f. andare sul luogo di lavoro, vulé la fatìja nganne *volere il lavoro in gola (di sfaticato). fattappòste [fat:a"p:Ost@] aggeggio. fattariédde [fat:a"rje:@] -élle sm storiella, racconto. fatte [fat:@] sm fatto: f. frische fatto recente, fa’ li f. pròpje fare i propri interessi, com’è jute lu f.? come sono andate le cose? raccuntà nu f. narrare una storia / der fattariédde -élle. fattèbbuone [fat:E"b:won@] agg confezionato: nu vestite f. un vestito confezionato in serie. fattizze [fa"t:its:@] agg resistente, robusto. fatture [fa"t:ur@] sf incantesimo, malocchio | fattura. fauce [fautS@] ‹lat falx falcis› sf falce, alt faucione, faucécchje (Cort-Marc facécchia). faucià [fau"tSa] (fauce fauciase fauciate) tr falciare: f. lu rane f. il grano / sin sfaucià. fauciatore [fautSa"tore] sf falciatore, sin metetore, marenése. faucione [fau"tSon@] sm (pl -une) falcione. faùgne [fa"uJ:@] ‹lat favonius, Cort-Marc fógno› sm favonio: f. de sotte libeccio, f. de sope maestrale, méne, josce f. soffia il favonio, se pòse f. vèn’a chiòve se si calma il favonio piove, fig è nu f. è veloce nel lavoro, prov viate a quéll’annate chè da f. è guurnate beata quaell’annata condizionata da Favonio. faurì [fau"ri] (faurisce faurése faurute) tr favorire, escl faurite! favorite! fauze [fauts@] ‹lat falsus› agg falso. favédde [fa"ve:@] -élle ‹lat favilla› sf scintilla: li lèune de pigne fanne f. la legna di pino fa scintille ■ ‹lat fabélla› sf favella, facoltà di parlare: c’è turnate la f. gli è tornata la favella.

félce favore [fa"vor@] sm favore, sin piacére. fazzatore [fats:a"tor@] ‹lat *facitora, *ar hazāna, Cort-Marc gasèna› sf grande recipiente in legno per impastare e fermantare il pane, alt fazzaturèdde -èlle. fazzulètte [fats:u"lEt:@] ‹lat tardo faciolum› sm fazzoletto: fig f. de tèrre piccolo appezzamento, sin faccettunètte. febbraje [f@"b:raj@], febbrare [f@"b:rar@] sm febbraio: prov f. curte e amare febbraio breve e amaro, se f. nen fusse accussì curte, faciarrije ferrà lu vine dint’a li votte se non fosse così breve, farebbe gelare il vino nelle botti. feccà [f@"k:a] ‹lat *figicare› (ficche feccase feccate) tr introdurre, infilare, fig feccà lu nase ficcare il naso | rifl f. pe mmiéze intrufolarsi / der ficcanase. fechetinje [f@k@"tinj@] ‹Cort-Marc ficudìnnia› sm fico d’India. fedà [f@"da] (fide fedase fedate) rifl fidarsi: nte fedènne de quidde non ti fidare di lui, prov andó te fide, riéste ngannate di chiunque ti fida, resti deluso | farcela, fidarsi delle proprie forze: nen me la fide chiù *non ce la faccio più, te la fide? ce la fai? fedanzà [f@daN"tsa] (fedanze fedanzase fedanzate) rifl fidanzarsi, sin da’ lu cunzènte. feddà [f@":a], fellà [f@"l:a] (fèdde fiédde feddase feddate) tr affettare. fèdde [fE:@], fèlle [fEl:@] ‹lat ofella boccone, fetta, Cort-Marc fellàta› sf fetta: na f. de pane una fetta di pane, alt felluncine. fédere ["fEd@r@] ‹long federa› sf federa. feducje [f@"dutSj@] sf fiducia. fegghià [f@":a], figghià (figghje fegghiase fegghiate) tr partorire di animali: la cane, la ciucce, la crape, ha figghiate la cagna, l’asina, la capra ha partorito, prov lasse a chi figghje e pigghje a chi parturisce non ti curare del povero, soccorri il ricco, lasse a chi mòre e pìgghje a chi figghje lascia chi muore, soccorri chi sta partorendo / sin parturì. fegghiate [f@":at@], figghiate agg partorito: cana f. cagna con i cuccioli. fegghiòle [f@":Ol@] v figghòle. féghete ["feget@] v féteche. fegure [f@"gur@] v feùre. felà [f@"la] ‹lat filum› (file felase felate) tr filare, rifl svignarsela. felarce [f@"lartS@] ‹lat filum› sm filamento: f. de sparece, de menèstre, parte dura di asparagi, di verdura / der sfelarciuse. felate [f@"lat@] agg filato: fiérre f. filo di ferro. félce [feltS@] sf felce (Polystichum filix). 169


fèle fèle [fEl@] ‹lat fel› sm fiele, bile. feleppine [f@l@"p:in@], fuleppine ‹v Cort-Marc fëlëp-pìnë› sf corrente d’aria fredda. felice [f@"litS@] agg felice ■ Felice m Felice, top munte Felice monte Felice. fèlle [fEl:@] v fèdde. felluncine [f@ll:uN"tSin@] ‹v fèdde› sm panetta di forma allungata. fémmene ["fem:@n@] sf donna: f. de fòre donna di campagna, métte la f. assumere una donna di servizio, fig mèza f. effeminato, prov la f. fa’ l’òme la donna dà valore all’uomo, quanne la f. vòle li taralle s’hann’a fa’ nelle faccende domestiche comanda la donna, quanne na f. lu cule trabballe, se nn’è puttane diaula falle quando una donna ancheggia, se non è prostituta considerala un demonio, casa strétte fémmena ngegnose casa piccola, donna ingegnosa, a la f. nne mmanchene scuse, a li surge li pertuse alle donne non mancano scuse, ai topi i fori, f. de vine ogni ciénte nu carrine cento donne che bevono non valgono un carlino, malatije de f. e zuppije de cane nen durene maje na settemane dolore di donna non dura a lungo, f. e tèle sò male vedè ncannèle donne e tele non si vedono bene a luce di candela, la f. chè èsce e trase nen fa bène pe la case la donna che esce ed entra non fa bene per la casa, li f. de Vulturìne, li paròle de la sére nze tròvene la matine donne di Volturino, le parole della sera non sono quelle del mattino | femmina: na figghia f. una figlia, saùche f. specie di sambuco, surizje de f. lavoro femminile, f., carte e cantìne pòrtene l’òme a la rruìne donne, gioco e vino portano l’uomo alla rovina, f., viécchje e criatùre, làcreme fòre mesu­ re donne, vecchi e bambini, lacrime fuori misura | escl bella fé’! salve, signora! / alt femmenèdde -èlle, femmenucce, femmenone, femmenazze, der malafémmene, femmenaiuole, sciupafémmene / va òme. fenemènte [f@n@"mENt@] sm (pl -iénte) rifinitura. fenèstre [f@"nEstr@] sf finestra, alt fenestrèdde -èlle, fenestrone (pl -une). fenézze [f@"nets:@] sf bellezza, grazia. fenòje [f@"nOj@] ‹gr phanós falò, Cort-Marc fanóji› sf scenata, bizzarria: non facènne f. non fare moine, sin muine, mòsse. fenucchje [f@"nuc:@] sm finocchio, f. salvateche finocchio selvatico (Phoeniculum vulgare): sciuppà lu f. e sucà la radeche sradicare il finocchio e succhiarne la radice (i bambini ne erano ghiotti) sin fenucchiastre. fenucchiastre [f@nu"c:astr@] sm ombrellifera simile al finocchio, con radici commestibili. fenumenale [f@num@"nal@] agg fenomenale. 170

Pasquale Cacchio fenute [f@"nut@] v funute. fenzà [f@N"tsa] ‹v fènze› (fènze fiénze fenzase fenzate) tr recintare. fènze [fENts@] ‹ingl fence, Cort-Marc fènzë› sf filo di recinzione, filo spinato. ferì [f@"ri] (ferisce ferése ferute) tr ferire. ferite [f@"rit@] sf ferita. fermà [f@r"ma] (férme firme fermase fermate) tr fermare: f. la machene bloccare l’auto | firmare. férme [ferm@] agg fermo. fermeculià [f@rm@ku"lja] (fermeculéje fermeculije fermeculiase fermeculiate) intr formicolare: me fermeculéje lu vrazze mi formicola il braccio. fermuculije [f@rm@ku"lij@] sm formicolio. fernesije [f@rn@"sij@] ‹gr lat phrenesis, CortMarc firnicìa› sf smania, pensiero fisso, ferrà [f@"r:a] (fèrre fiérre ferrase ferrate) tr ferrare: f. lu ciucce, lu mule da lu ferrare ferrare l’asino, il mulo dal fabbro | solidificare: f. la nzogne solidificare la sugna | rifl congelarsi: s’è ferrate l’acque l’acqua si è ghiacciata. ferraciédde [f@r:a"tSje:@] -élle sm grandine: f. ruosse quant’a na noce grandine grossa quanto una noce. ferrare [f@"r:ar@] sm fabbro ferraio. ferratine [f@r:a"tin@] sf brina. ferrazzone [f@r:a"ts:on@] sm (pl -une) ghiacciolo, ghiaccio pendente dalle grondaie: è sciute lu f. a lu nase il naso s’è congelato. ferrecciuole [f@r:@"tSwol@] sm piastra metallica per rinforzare la suola delle scarpe. ferrètte [f@"r:t:@] sm filo di ferro infilato nella narice del maiale per impedirgli di frugare nel terreno, va frucètte. ferriate [f@"r:jat@] sf ringhiera. fertune [f@r"tun@] sf fortuna. ferzore [f@r"tsor@] ‹lat frixorium, Cort-Marc farsóra› sf padella: prov chi de f. e chi de caudare, tutte quante sime tinte chi di padella e chi di caldaia, tutti siamo tinti di nero / alt ferzurèdde -èlle. fesarmòneche [f@sar"mOn@k@] sf fisarmonica. fescale [f@S"kal@] sm fori del collare a cui legare tiranti per carri e aratri, va straccale, cullare. fessà [f@"s:a] (fisse fessase fessate) tr fissare, rifl fissarsi. fessarije [f@s:a"rij@] sf fesseria. fessazione [f@s:a"tsjon@] sf fissazione. fésse [fes:@] ‹lat fessus› agg e sm stupido: fa’ f. ingannare, fa’ lu f. fare lo spiritoso, fa’ lu f. a credènze fare il finto tonto, pigghià pe f. ridicolizzare, prov fa’ lu f. pe nne i’ a la uèrre fingersi matto, li funge a ròcchje, li f. a cocchje i funghi a


Castelluccese gruppi, i fessi a coppie, la raggione è de li f. *la ragione è dei fessi (agli scemi si dà ragione), parlà nu f. a la vòte parlare uno per volta, fa’ fésse (ingannare), lu f. te sfésse *il fesso ti sfessa (lo scemo ti prende per scemo), filastr nòve pe nòve settantune, si f. e nte n’addune nove per nove ottantuno, sei fesso e non te ne accorgi, f. perfètte, cante a taule e frische a lètte | escl è fésse! caspita! è f. e come chiuéve! caspita come pioveva! è f. chè male tiémpe! caspita che brutto tempo! ■ sf vulva, escl la f. de…! mpacce a la f. de...! / der fessigne, fessetudene. fessigne [f@"s:iJ:@] sm (f fességne) fessacchiotto. fessià [f@"s:ja], sfessià [sf@"s:ja] (fesséje fessije fessiase fessiate) intr deridere, schernire: f. a une deridere qualcuno. fessure [f@s:sur@] sf fessura, sin pertuse. fèste [fEst@] sf (pl fiéste) festa: quann’è f. i giorni di festa, fig fa la f. a une far fuori qualcuno, prov fiéste, maletiémpe e frustiére a la case con feste, maltempo e ospiti si resta in casa. festià [f@s"tja] (festéje festije festiase festiate) tr festeggiare: i’ festiènne partecipare a feste. festine [fes"tine] sm festicciola. fètalérte [fEta"lert@] ‹fète+alèrte› sm e f mingherlino, debole, sin sceremenchidde -ille. fète1 [fEt@] ‹lat foetor› sf puzza: fig tené la f. sotte lu nase aver puzza sotto il naso. fète2 [fEt@] ‹lat foetere› (fète fiéte fetése fetute) puzzare: prov lu pésce fète da la cape il pesce puzza dalla testa, nen vale e fète non conta nulla e puzza. fetécchje [f@"tec:@] avv a fetécchje: con un nulla di fatto, funì a f. non concludere nulla. féteche ["fet@k@], féchete ["fek@t@], féghete sm fegato: fig tené lu f. avere coraggio / alt fetachiédde -élle. fetentarije [f@t@Nta"rij@] sf porcheria. fetènte [f@"tENt@] agg (pl fetiénte) fetente, fig di persona furba o di bambino discolo, alt fetentiédde -élle, fetentone, fetentazze. fetuse [f@"tus@] ‹lat foetosus, Cort-Marc fetusu› agg (f fetose) puzzolente, fig schifiltoso, cavilloso, sin schefeluotte. feurà [f@u"ra], fegurà (feure feurase feurate) intr figurare. feure [f@"ur@], fegure sf figura, fa’ brutta f. fare brutta figura | figura di carte napoletane: fig pigghià asse pe f. prendere una svista / alt feuracce, feguracce. fèurle [fEurl@] ‹lat ferula, v Cort-Marc ferlàzza› sf ferula, ombrellifera simile al finocchio, si ricavavano tappi per botti e damigiane (Ferula communis).

figghje fèzze [fEts:@] ‹lat faex faecis sedimento› sf feccia, sedimento sul fondo di recipienti, sin ruce, moreve, mòte. fiaccà [fja"k:a] (fiacche fiaccase fiaccate) rifl fiaccarsi, sin sdellecanì. fiacche [fjak:@] agg e sf fiacco: vatte la f. *batte la f. (di chi lavora svogliatamente). fiammifere [fja"m:if@r@] sm fiammifero, sin pòsfere, cerine, lumine. fianche [fjaNk@] sm fianco, sin rine. fiasche [fjask@] sm fiasco, fig fa’ f. fallire. fibbje [fib:j@] sf fibbia. ficcanase [fik:a"nas@] sm e f ficcanaso. ficure ["fikur@] ‹lat ficus› sf fico (Ficus carica): f. austenèdde di color marrone, ficura néure fico nero, ficura janche fico bianco, ficura sécche fichi secchi, f. verdésche verde all’esterno, rosso all’interno, prov jàute pe li f. e vasce pe marite alta per raccogliere i fichi, bassa per maritarsi, jése a Napule appòste appòste p’accattà na ficura tòste andò a Napoli per comprare un fico secco / sin chelombere, fiore. fiéne [fjen@] sm fieno: faucià lu f. falciare il fieno. fiére [fjer@] sf fiera: la f. de Sammite la fiera di San Vito, fiéra mosce mercato poco affollato, fig noioso. fiérre [fjer:@] sm ferro: rate de f., de legname aratro di ferro, di legno, f. fatte fuoche ferro rovente, f. felate filo di ferro ■ pl attrezzi: li f. de lu scarpare, de lu frabbucatore gli attrezzi del calzolaio, del muratore / der fiérrefelate. fife [fif@] sf fifa. figghià [fi:a] v fegghià. figghje [fi:@] ‹lat filius, filia› sm e f figlio, figlia: figghjeme mio figlio, figghjema fémmene mia figlia, figghjete tuo figlio, nu f. mascule un figlio, na figghia fémmene una figlia, fa’ li f. procreare, da’ a mangià a li f. crescere i figli, f. de latte figlio di latte, f. a la ròte figlio adottivo, a chi si f.? chi sono i tuoi genitori? fig f. de papà figlio di papà, f. de bòna mamme scaltro, prov chi f. e chi figghiastre *chi figlio e chi figliastro (discriminare), li f. se vasene quanne dòrmene i figli si baciano quando dormono, chi vòle li f. puuriédde, spareciaiuole e ncapp’auciédde chi vuole i figli poveri, fa il cercatore di asparagi e il cacciatore, dimme a chi si f. e sacce a chi assemigghje dimmi a chi sei figlio e so a chi somigli, f. piccule uaije piccule, f. ruosse uaje ruosse figli piccoli guai piccoli, figli grandi guai grandi | escl pòvere f.! povera f.! povero figlio! povera figlia! / alt figghiòle, figghiastre. 171


figghiòle figghiòle [fi":Ol@], fegghiòle [f@":Ol@] ‹lat filiola› sf ragazza: prov f., tiéna tiéne, chè la sorte bène te vène riguardati, ragazza, avrai una buona sorte | escl figghiò! bèlla figghiò! ragazza! signorina! / alt figghiulètte. filabbustiére [filab:us"tjer@] ‹sp filibustero› (f filabbustère) sm persona furba, col senso degli affari. file [fil@] ‹lat filum› sm filo: mètte lu f. a l’ache infilare l’ago ■ sf fila: na f. de gènte una fila di persone | avv a fil’a file totalmente, a oltranza | avv nfile in fila | prep file file radente: f. f. li téttere radente i tetti, sin rase rase. finalmènte [final"mENt@] avv finalmente. fine [fin@] sf fine: la f. de lu munne la fine del mondo, prov mal’e bène fina vène male e bene, c’è una fine ■ agg fine, raffinato, elegante: vocia f. voce sottile, fig cumbenà une fine fine ridurre male qualcuno ■ avv a la fine infine ■ prep fino a: fin’e mò finora, fin’a la fine fino alla fine, fin’a quanne? fin quando? fin’e dda fin là, fin’e caste fino a casa tua, fin’a Vicchere fino a Biccari / sin nfine, nzine. finèmmò [finE"m:O], finammò avv finora. finte [fiNt@] agg finto ■ sf finzione: è tutte na f. è solo apparenza, fa’ f. fingere. fiore [fjor@] sm (pl fiure) fiore: cògghje li fiure cogliere i fiori, f. da Sant’Antònje giglio, prov abbrile che lu f. e magge che l’onore aprile col fiore e maggio con l’onore, fig è nu f. è un fiore (una bella persona) | fiorone, qualità di fico | fioretta, velo bianco sulla superficie del vino provocato da un microrganismo: lu vine ha fatte lu f. il vino è stato attaccato dalla fioretta / alt fiureciédde -élle, der fiurètte. fiscule ["fiSkul@] ‹lat fiscus intessuto di giunchi› sm fiscolo, piastra di pressa su cui spalmare la pasta di olive. fiseme ["fis@m@] sf fissazione. fisse [fis:@] agg fisso. fiume [fjum@] sm fiume, sin jumare. fiurí [fju"ri] (fiurisce fiurése fiurute) intr fiorire: prov pòzza f. come lu fiore de lu bastone de San Gesèppe possa tu fiorire come il bastone di san Giuseppe. fiute [fjut@] sm fiuto, sin nasche. flaggèlle [fla"dZ:El:@] sm flagello. flitte [flit:@] ‹ingl fly toxic› sm insetticida: menà lu f. irrorare l’i. flòppe [flOp:@], falòppe [fa"lOp:@] ‹*ingl floppy floscio› sf erba secca. Flumène [flu"mEn@] f Filomena, escl Flumè! fòce [fOtS@] sf foce. 172

Pasquale Cacchio fòche [fOk@] ‹lat faux faucis gola, Cort-Marc fòca› sf stretta alla gola: mètte la f. strangolare ■ ‹lat phoca› foca. fòdere ["fOd@r@], fòtere ["fOt@r@] sm e f fodero, fodera, der fuderà. Fògge [fOdZ:@] ‹lat fovea› top Foggia, der fuggiane. fògghje [fO:@], fòglie [fOL:@] sf foglia, alt fugghjetèdde (fuglietèdde) -èlle. fòje [fOj@] ‹lat fuga, Cort-Marc fòje› sf foga: métte la fòja nganne strangolare / der nfuià. Fònze [fONts@] m Alfonso. fòrbece ["fOi:@] sf forbici: f. da sarte forbici da sarto, tagghià che la f. tagliare con le forbici / alt furbecécchje / der sfurbecià. forche [fork@] ‹lat furca› sf forca: f. pe utà la pagghje de la pesature f. per rivoltare la paglia durante la trebbiatura / alt furcone, furcine, furcidde, furcenèdde -èlle, der affurchià, nfurcà. fòre [fOr@] ‹lat foras› sm fuori dalle mura, campagna: lu f. la campagna, èsse, sta’, i’ f. essere, stare, andare in campagna, fémmene de f. donna di campagna ■ avv fuori: tremènte f. guardare fuori, caccià f. li sòlde tirar fuori i soldi, caccià f. la mugghière *cacciare fuori la moglie (portarla a passeggio), caccià f. li pècure portare le pecore al pascolo, fa’ f. a une eliminare qualcuno, lassà f. a une lasciare fuori qualcuno (escludere), fig sputà f. non trattenersi dal dire qualcosa, ascì f. che na battute, che na fessarije uscirsene con una battuta, con una fesseria | con prep da f. dall’esterno, i’ pe f. andare per i campi, venì da f. giungere dalla campagna, uocchje da f. occhi sbarrati, tené la lénghe da f. avere il fiatone, gènte che vène da f. gente forestiera, f. da la casa fuori di casa | locuz avv a f. a f. da una parte all’altra ■ prep f. da lu paése fuori paese, fore mane fuori mano (lontano), f. squadre fuori squadra (non a piombo), f. mesure sproporzionato ■ escl fòre! fuori! f. da qua! fuori di qui! jésce f.! esci fuori! fòrfece ["fOrf@tS@] v fuorfece. fòrge [fOrdZ@] sf ‹fr forge› sf forgia, fucina: gerà la manuèlle a la f. de lu ferrare girare la manovella alla forgia del fabbro. forme [form@] sf forma | modello in legno per calzature | cestello per formaggi: métte la recòtte din-t’a la f. mettere la ricotta nel cestello. forse [fors@] ‹lat fors› avv forse: m’agghj’a fors’a scusà? mi devo forse scusare?, f. nn’è stat’isse forse non è lui il colpevole. fòrte [fOrt@] agg forte: f. a sòlde facoltoso, pepaule f. peperoncino piccante, mantiénete f.! salute! arrivederci! \ débbule.


Castelluccese fòrze [fOrts@] sf forza: pèrde li f. perdere le forze, prov chi f. nenn’have, òpere ngégne chi non ha forza aguzza l’ingegno ■ avv pe fòrze, a fòrze obbligatoriamente: ulé avé pe f. raggione voler avere ragione a tutti i costi, fa’ pe f. essere obbligato, fa’ fa’ per f. costringere, pe f. o pe raggione s’hadd’a fa’ si deve fare comunque, mangià a f. mangiare contro voglia ■ locuz prep a fòrze de a forza di: a f. de vuttà, sfunnase la pòrte a forza di spingere, sfondò la porta \ debbulézze. fòsse [fOs:@] sf fossa: fig sta’ che nu pète dint’a la f. essere in punto di morte, scavà la f. che li mane pròpje preparare la propria rovina, prov une a la f. e n’aute a la còsse mentre accompagna una alla fossa ne corteggia già un’altra / sin fuosse. fotte [fot:@] ‹lat futuere› (fotte futte futtése futtute) tr e rifl fottere: i’ a fa’ f. andare a farsi fottere, f. nu piatte de maccarune trangugiare un piatto di maccheroni | infischiarsene: chè me ne f. a me! non m’interessa! / sin frecà, frià. fra [fra] v tra. fra’ [fra], fratié [fra"tje] v frate. frabbucà ["frab:uk@] (frabbuche frabbucase frabbucate) tr costruire: f. na case costruire una casa. frabbucatore [frab:uka"tor@] sm (pl frabbucature) muratore: li fiérre de lu f. gli attrezzi del muratore, sin muratore. frabbuche ["frabbuk@] ‹lat fabrica› sf fabbrica, sin furnace. fracasse [fra"kass@] sm frettazzo, attrezzo per intonacare | chiasso. fracete ["fratS@t@] ‹lat fracidus› agg fradicio: méla f. mela marcia, fig f. d’acque inzuppato / der fracetone, fracetume. fracétele [fra"tSet@l@] ‹lat ficedula luogo piantato a fichi, Cort-Marc facétula› sf beccafico, pispolone, piccoli passeracei. fraccà [fra"k:a] ‹lat frangere, *fragicare va CortMarc frajà› (fracche fraccase fraccate fracchènne) tr pestare: f. lu pète a une pestare il piede a qualcuno | rifl schiacciarsi: f. lu dite schiacciarsi il dito. fraione [frajon@] ‹*lat fragor -oris frastuono, va Cort-Marc frut, frùšculu e mafrùni› sm (pl fraiune) bambino, discolo: chè vanne facènne ’ssi fraiune pe la strade? cos’è questo chiasso di bambini per strada? franche [fraNk@] agg libero, gratuito: còre f. sincero, pòste f. posto a sedere gratuito / der franchézze. franchebbolle [fraNk@"b:ol:@] sm francobollo.

frenguèlle Francische [fraN"tSisk@] m Francesco, alt Francucce, Cicce, Ceccille / escl Franci’! Francu’! Cecci’! franzije [fraN"tsij@] ‹it ant mal franzese sifilide› pl malattia cutanea: chjine de f. pieno di brufoli, pustole, foruncoli, der nfranzesate. frasche ["frask@] ‹*gr bráskē, lat brassica, Devoto e Cort-Zolli› sf frasca: jarde li f. bruciare frasche di potatura, prov lu vine buone se vénne sènza f. *il vino buono si vende senza frasca (senza mettere un ramo sulla porta di casa per segnalarne la vendita) / alt fraschetèdde -èlle. frase [fras@] sf frase. frasecale [fras@"kal@] ‹v frasche› sm vivaio. frassene ["fras:@n@] sm frassino. frate [frat@] ‹lat frater› sm (f sòre) fratello: f. e sòre fratello e sorella, frateme, fratete mio, tuo fratello, è venute lu f. da la Svizzere è venuto suo fratello dalla Svizzera, f. cucine cugino, frateme cucine mio cugino, f. de latte fratello di latte | escl fra’! fratié’! fratello! còre de frate! *cuore di fratello! / alt fratiédde -élle, frateddastre, fratellastre, der fratèrne, va sòre. fratié [fra"tje] v frate. fratte [frat:@] ‹gr frakte, lat tardo vitrea fracta Giuliani p 80-81› sf siepe, der nfrattà. fraule [fraul@] ‹lat *fragola› sf fragola, fragola selvatica (Fragaria vesca), alt fraulone. fraulone [frau"lone] agg (pl -une) bonaccione. frecà [fr@"ka], fregà [fr@"ga] ‹lat fricare› (frèche friéche frecase frecate, imper encl friécheme friéchete frecamece fracateve frecatavélle ecc.) tr fregare, rubare, ingannare: f. li sòlde rubare il denaro, f. de mazzate percuotere, vattelu frièche! chi se ne importa! | coire | rifl f. la salute rovinarsi la salute | fregarsene: se ne frèche non se ne importa ■ escl friécheme dannazione! friéchete ben ti sta! / der fregature / sin frià, fotte. frécce [fretS:@], frézze ‹fr ant flèche› sf freccia: fig lu tiémpe menave frézze pioveva a dirotto / sin saétte. frèche [frEk@] sf gran quantità: na f. de diébbete moltissimi debiti. frécule ["frekul@] v fricule. frédde [fre:@] v fridde. freddeluse [fr@:@"lus@] agg (f freddelose) freddoloso. fregnite [fr@"J:it@] nell’espr èsse de f. non capire ciò che è facile e chiaro: si pròpje de f. non capisci proprio nulla. frenà [fr@"na] (fréne frine frenase frenate) tr frenare. frenguèlle [fr@N"gwEl:@] sm fringuello. 173


frescà frescà [fr@S"ka] ‹lat fistulare› (frische frescase frescate) intr fischiare: f. na canzone fischiettare una canzone, frische lu viénte fischia il vento / der frescate. frescate [fr@S"kat@] sf fischiata: da’ na f. fare un fischio, pigghià a f. prendere a fischi. freschètte [fr@S"kEt:@] sm fischietto: f. de canne f. di canna, alt freschettone (pl -une). freschià [fr@S"kja] ‹franco frisk› (freschéje freschije freschiase freschiate) intr stare al fresco: nen freschiènne! non prendere freddo! frèsteche ["frEst@k@] ‹lat tardo forestis› agg selvatico, irritabile: mula f. mulo vizioso / der frestecuse (f frestecose), nfrestecute, nfrestechià / sin veziuse. frettate [fr@"t:at@] sf frittata. frève [frEv@] sf febbre: tené la f. avere la f., fig fa’ venì la f. *far venire la febbre (preoccuparsi). frézze [frets:@] v frécce. frià [fri"ja] ‹lat fricare› (frèje frije friase friate) tr fregare, rifl fregarsene, sin frecà. friariédde [fria"rje:@] -élle sm qualità di peperoni. fricule ["frikul@] ‹lat frustulum bocconcino› sm (f frécule) briciola, frammento: nu f. de pane, una birciola di pane, na frécule de carte un pezzetto di carta / alt freculicchje, freculécchje / der sfreculià. fridde [fri:@] ‹lat frigidus› agg (f frédde) freddo | ms avé f. aver freddo, tenè lu f. a l’ogne *avere il freddo alle unghie (aver molto freddo) / der freddeluse (f -ose). Fridde [fri:@] ‹celt *frutis, cimr ffrwd ruscello, Bertoni p 8› top torrente Freddo, nasce alle falde del m. Cornacchia e sfocia nel Celone: lu ponte de lu F. il ponte del F., i’ a lavà li panne a lu F. andare a lavare i panni al F., lu lavature de lu F. il lavatoio del F. friécheme ["frjek@m@], friéchete ["frjek@t@] v frecà. frije [frij@] ‹sanscr bhrjyati, lat frigere› (frije friése friute) tr friggere: f. li patane friggere le patate, fig i’ a fa’ f. andare a farsi friggere. frische1 [friSk@] ‹lat fistula zampogna› sm fischio, der freschètte. frische2 [friSk@] ‹franco frisk› agg (f frésche) fresco: arja frésche aria fresca, pane f. pane appena sfornato, òva frésche uova fresche, fig staje f.! stai fresco! ■ sm luogo fresco: i’ a lu f. andare in un luogo fresco, mètte lu vine a lu f. mettere a rinfrescare il vino, fig nchiude a lu f. mandare in galera ■ avv frische frische improvvisamente, or ora: se n’è sciute f. f. da la 174

Pasquale Cacchio case se n’è uscito bel bello da casa, se ne vène f. f. s’intromette importunamente / alt frescariédde -élle. fritte agg fritto: peparuole f. peperoni fritti, fig sime f.! siamo rovinati! fròce [frOtS@] ‹*lat forfices v Devoto frogia› sf narice: li fròce le narici / der frucià, frucètte. fròlle [frOl:@] agg tenero: pasta f. pasta frolla, fig debole. fronne [fron:@] ‹lat frons frondis› sf fronda: f. de tabbacche / der sfrunnà. fruffrù [fru"f:ru] sm biscotto wafer. frucètte [fru"tSEt:@] sf ferretto infilato nella narice del bue, va ferrètte. frucià [fru"tSja] (frucéje frucije fruciase fruciate) intr russare, va fròce. frucine [fru"tSin@] ‹*lat ventriculus, va CortMarc gi-sèri› sm ventriglio, stomaco di uccello. frusce [fruS:@] ‹lat frutes, v Pianig fruscìo› sm cartoccio, involucro della pannocchia | fruscìo: f. de fronne fruscìo di foglie | nel gioco delle carte: fa’ f. avere quattro carte dello stesso seme / sin cuoffele, fuffele. fruscià [fru"S:ja] ‹lat frutes, Pianig fruscìo, lat fluxus, Cort-Marc fruscià› (fruscéje fruscije frusciase frusciate frusciènne) intr frusciare, tr dilapidare: f. li sòlde, sperperare il denaro. frustà [frus"ta] (fruste frustase frustate) tr frustare. frustate [frus"tat@] sf frustata, sin scriatate. fruste [frust@] sf frusta, sin scriate ■ escl fruste! frust’a là, frust’a dda! frust’a la case! via! fuori! (per allontanare gatti), va jatte, musce, muscille. frustiére [frus"tjer@], furastiére ‹provnz forestier› sm (f frustère) straniero: èsse amante de li f. privilegiare gli estranei, prov pacce e f. sta a lòre che vònne di’ pazzi e forestieri possono far credere quanto vogliono. fruttà [fru"t:a] (frutte fruttase fruttate) tr e intr fruttare. frutte [frut:@] sm (pl frottere) frutto: f. de staggione frutto di stagione, prov com’è l’àrule, méne lu f. l’albero produce il frutto che si merita / der fruttéte. fucelà [futS@"la] (fucile fucelase fucelate) tr fucilare. fuchià [fu"kja] (fuchéje fuchije fuchiase fuchiate) intr attizzare, alimentare il fuoco, ardere. fucile [fu"tSil@] sm fucile, sin scuppètte. fucurile [fuku"ril@] ‹lat foculare› sm focolare, camino: sta’ nnanze a lu f. stare davanti al camino, sin cemmenije. fucuse [fu"kus@] agg (f fucose) focoso.


Castelluccese fuffele [fuf:@l@] ‹*lat sufflare soffiare› sm truciolo, torso, va frusce, turze. fuggiane [fu"dZ:an@] agg foggiano, di Foggia. fuggianèlle [fudZ:a"nEl:@] sf abbaino. fugliètte [fu"L:Et:@] sm (pl fugliétte) foglietto. fuje [fuj@] ‹lat fugio› (fuje fuiése fuiute) intr fuggire: f. appriésse rincorrere, f. pe nnanze scapparsene, i’ fuiènne andare fuggendo, fuje pe se spusà *fuggire per sposarsi (fuga di innamorati) / der scappèffuje. fulinje [fu"linj@] ‹lat fuligo -inis› sf fuliggine. Fulippe [fu"lip:@] m Filippo. fulmenà [fulm@"na] (fulmene fulmenase fulmenate) tr fulminare, sin lampià. fulmene ["fulm@n@] sm fulmine, sin lampe. fumà [fu"ma] (fume fumase fumate) tr fumare: f. lu trenciate fumare il trinciato, fig f. pure la Créseme *fumare pure la Cresima (di chi fumerebbe anche la paglia delle sedie) / der fumatore (pl fumature), fumaròle / sin smucchià, speppià. fume [fum@] ‹lat fumus› sm fumo: ntummacà de f. intossicare di fumo, fig tutte f. e niénte arruste tutto fumo e niente arrosto. fundiarje [fuN"djarj@] sf tassa sulla proprietà. funerale [fun@"ral@] sm funerale, sin murtizze. funge [fuNdZ@] ‹lat fungus› sm fungo: f. cardariédde, vaccigne qualità di funghi, f. de chiuppe fungo di pioppo, i’ a funge cercare funghi / der fungiaiuole. funì [fu"ni] (funisce funése fenute) tr finire, terminare: f. na fatije terminare un lavoro | intr f. pe ntèrre finire per terra, f. ngalère finire in carcere, f. malamènte finir male, fig f. tra la ncuden’e lu martiédde finire tra l’incudine e il martello, f. a fetécchje concludere male | fraseol f. de fa’, de di’ finire di fare, di dire, f. de pazzià smettere di giocare, f. pe... finire per..., i’ a f. chè... *andare a finire che... | finirla: quanne la funisce? quando la finisci? la vuoje f. o no? vuoi smetterla o no? f. na vòte pe ntutte finirla definitivamente | rifl s’è fenute lu vine è terminato il vino, se funérene li sòlde spesero tutto. funne [fun:@] ‹lat fundus› sm fondo: f. de buttigle, de dameggiane fondo di bottiglia, di damigiana ■ agg profondo: lu laje è f. il lago è profondo ■ avv nfunne in fondo, va nfunne. funtane [fuN"tan@] ‹lat fons fontis› sf fontana: i’ a pigghià l’acque a la f. andare ad attingere acqua alla fonte prov qauanne la f. è sécche se canosce l’acque quando la fontana è secca si riconosce il valore dell’acqua | top F. de Santa Marije, de sope li Cruce, de Surine, de la Petrère, lu Pesciariédde / alt funtanèdde -èlle, funtaniédde -élle.

furje funute [fu"nute], fenute agg finito, terminato. funzione [fuN"tsionq] sm (pl -une) funzione, rito: li funziune de lu Vernedì Sante i riti del Venerdì Santo, fig nen facènne funziune *non fare funzioni (non fare scena). funziunà [fuNtsju"na] (funzione funziune funziunase funziunate) intr funzionare. fuoche [fwok@] sm fuoche: purtà lu f. a une portare il fuoco a qualcuno (quando non c’erano i fiammiferi ci si scambiava la brace), i’ a pigghià lu f. andare a prendere il fuoco, pigghià f. incendiarsi, métte f. accendere, fig istigare, fiérre fatte f. ferro rovente, f. de pagghje fuoco di paglia, tené lu f. a lu stòmmeche avere bruciore di stomaco, prov acque e f. ntrovene luoche acqua e fuoco non hanno limiti, chi tenéve lu f. campase e chi tenéve lu pane murése chi aveva il fuoco visse e chi aveva il pane morì, cuotte o crude lu f. l’ha viste cotto o crudo non importa, basta che abbia visto il fuoco | pl li f. fuochi d’artificio | falò: lu f. de San Gesèppe / alt fucariédde -élle, fuchicchje, fucacchione / der affucà, nfucà, fuchià, fucurile, fucuse. fuogghje [fwo:@], fuoglie [fwoL:@] sm foglio. fuorfece ["fworf@tS@] plm macchinetta per tosare: prov sule remure de f. e sènza lane tanto rumore per nulla. fuosse [fwos:@] sm (pl fòssere) fosso. furastiére [furas"tjer@] v frustiére. furbe [furb@] agg furbo, der furbizje, sin paracule. furcèdde [fur"tSE:@] -èlle attrezzo per lavorare la lana, der sfurceddà. furceddate [furtS@":ate] sf colpo di forcella. furcenèdde [furtS@"nE:@] -èllè sf piccola forcella di legno realizzata dai ragazzi per scagliare sassolini. furchètte [fur"kEt:@] sf forchetta: fig bòna f. buongustaio / alt furchettone, sin vròcche, vròcchele. furchje [furc@] ‹lat furcula, Rohlfs VDS forca› sm recinto per animali, per agnelli e capretti, alt furchietiédde -élle, der affurchià. furcidde [fur"tSi:@] -ille [fur"tSil:@] ‹lat furca› sm grossa forcella di legno: pigghià la règne che lu furcine inforcare il covone. furcine [fur"tSin@] ‹lat furca, furcilla› sf forcella di legno: f. pe spènne lu presutte forcella per prendere il prosciutto. furcone [fur"kon@] ‹lat furca› sm (pl -une) forcone di legno o di ferro, v forche. furje [furj@] sf furia: fig èsse na furje essere veloce in un lavoro, de corz’e f. precipitosamente / der furiuse (f furiose). 175


furmà furmà [fur"ma] (forme furme furmase furmate) tr formare. furmagge [fur"madZ:@] sm formaggio, sin case. furmeculià [furm@ku"lja] v fermeculià. furmèlle [fur"mElle] nell’espr jucà a f. gioco con monete o con bottoni: vinceva chi lanciava la moneta più vicina a una linea. furmiche [fur"mik@] ‹lat formica› sf formica: i’ a passe de f. andare a passo di formica, la còsse me fa furmica furmiche la gamba mi formicola / der furmeculià, fermeculià. furnace [fur"natS@] ‹lat fornax -acis› sf fornace: f. de rimmece, de téule fabbrica di ermici, di tegole / alt furnacèdde -èlle. furnacèdde [furna"tSE:@] -èlle sf piccolo forno domestico alimentato dalla brace. furnare [fur"nar@] sm e f fornaio: prov a Pasque e Natale fanne fèste li f. a Pasqua e Natale fan festa i fornai.

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Pasquale Cacchio furne [furn@] ‹lat furnus› sm forno: prov se pòte chiude la vocche de lu f. e nò la vocche de lu munne alla maldicenza non c’è freno / der nfurnà, sfurnà, nfurnate. furtechià [furt@"kja] (furtechéje furtechije furtechiase furtechiate) intr sentire bruciore, irritare (di ferita): me furtechéje la pelle mi brucia la pelle. furtecuse [furt@"kus@] agg (f furtecose) irritante, sin furtechiènte (f furtechènte). furtune [fur"tun@] v fertune. furtunate [furtu"nat@], fertunate agg fortunato. fuse [fus@] ‹lat fusus› sm fuso. fusidde [fu"si:@] -ille [fu"sil:@] ‹lat fusus› sm pennetta, tipo di pasta a mano: f. e recchjetèdde fusilli e orecchiette. fuste [fust@] sm fusto. fute [fut@] ‹lat fultus› agg (f fote) folto: na fratta fote una siepe folta, vòsche fute bosco folto.


G g [g:@], [dZ:@] sf g: la ge la gi. gabbà [ga"b:a] ‹fr ant gaber› (gabbe gabbase gabbate) tr gabbare, sin mbrugghià, va abbe. gagge [gadZ:@] ‹*ebr gādhôl, Cort-Marc gadóllo› sm e f dongiovanni, amante. galantòme [galaN"tOm@] v alantòme. galère [ga"lEr@] sf galera: avanze de g. ignobile | avv ngalère in carcere: i’ ngalére andare in prigione. galleggià [gal:@"dZ:a] (gallégge galligge galleggiase galleggiate) intr galleggiare. galòppe [ga"lOp:@] sm galoppo: a g. a galoppo. galuppà [galu"p:a] ‹fr galoper› (galòppe galuoppe galuppase galuppate) intr galoppare. galuppine [galu"p:in@] sm galoppino. gance [gaNtS@] sm gancio. garbà [gar"ba] (garbe garbase garbate) intr garbare. garbe [garb@] sm garbo. garganèlle [garga"nEl:@] locuz avv a garganèlle: béve a g. bere facendo sgorgare il liquido dall’alto. garganése [garga"nes@] agg garganico. garòfele [ga"rOf@l@] sm garofano (Dianthus carthusianorum). gavètte [ga"vEt:@] sf gavetta. gazzose [ga"dz:os@] sf gassosa. Geditte [dZ:@"dit:@], Giuditte f Giuditta. gelà [dZ:@la], jelà [j@"la] ‹lat gelare› (gèle giéle gelase gelate) intr gelare: métte a g. congelare /sin ferrà. Gelarde [dZ:@"lard@] m Gerardo. gelate [dZ:@"lat@], jelate [j@"lat@] agg gelato: paré nu sparece jelate *sembrare un asparago gelato (di persona striminzita) ■ sm gelato ■ sf gelata, giorno di gelo / der gelatare. gèle [dZ:El@] ‹lat gelu› sm gelo. gelè [dZ:@"lE] sm gilé. gelone [dZ:@"lon@] sm (pl gelune) gelone. Gelòrme [dZ:@"lOrm@] pr Girolamo | jucà a patre G. *giocare a padre Girolamo (colpire gli avversari con un fazzoletto annodato e saltellando su una sola gamba). geluse [dZ:@"lus@] agg (f gelose) invidioso, geloso, der gelusije. gemèlle [dZ:@"mEl:@] sm gemello. generuse [dZ:@n@"rus@] agg (f -ose) generoso. gengille [dZ:@N"dZil:@] sm gingillo, sin faffariédde -élle. gènje [dZ:Enj@] ‹lat genius› sm genio: i’ a g. andare a genio (essere gradito), i’ de g. *andare

di genio (gradire), ntené g. non aver voglia, sta’ de g. *stare di genio (essere di buon umore), truà de g. trovare disponibile, de bellu g. *di bel genio (volutamente, con prepotenza). gennaje [dZ:@"n:aj@] m gennaio: prov g. ncappucciate addije semmenàte mala semina se nevica a gennaio. Gennare [dZ:@"n:ar@] m Gennaro, alt Gennarine, Gennariélle, escl Genna’! Gennari’! Gennarié! gènte [dZ:ENt@] sf gente, sapé sta’ mmiéz’a la g. saper socializzare, alt gentaglie. gentile [dZ:@N"til@] agg gentile, tenero: chianta g. pianta giovane / der gentelézze. genuése [dZ:@"nwes@] agg (pl genuise) genovese. genuine [dZ:@"nwin@] agg genuino. gerà [dZ:@"ra] (gire gerase gerate) tr girare: g. la chiave, la manuèlle girare la chiave, la manovella, g. li tèrre osservare i terreni, g. la tèrre arare il terreno, g. pe Tròje, deviare per Troia, g. la paste girare la pasta, g. la frettate capovolgere la frittata fig imbrogliare, g. la maglie rivoltare la maglia, g. li carte mescolare le carte ■ intr. andare in giro, girovagare: g. pe lu paèse, pe fòre andare in giro per il paese, in campagna, g. pe la jumare andare lungo il fiume, g. turne turne girare intorno, ngerènne da ddò *non andare in giro da costà, i’ gerènne andare in giro, prov la vite è na ròte chè gire la vita è una ruota che gira ■ rifl girarsi: c’ime avut’a g. che la scurdje siamo dovuti tornare indietro all’imbrunire, è state tutte la nòtte a se g. dint’a lu liétte ha trascorso la notte a rivoltarsi nel letto | rivolgersi: s’è gerate come na bèstje si è rivolto come una bestia, a chi te si gerate? a chi ti sei rivolto? / der gire, gerate, geramiénte. geraffe [dZ:@"raf:@] sf giraffa. geraliétte [dZ:@ra"ljet:@] sm striscia ricamata alla base del letto. geranje [dZ:@"ranj@] sm geranio. gerasole [dZ:ra"sol@] sm (pl gerasuole) girasole. gerate [dZ:@"rat@] sf girata: fa’ na g. fare una camminata, a la g. alla svolta, na gerata d’uocchje un’occhiata / sin vutatore. geravite [dZ:ra"vit@] sm giravite: prov la vite è g., chiù gire e chiù s’avvite la vita è più dura col passare degli anni. Gese Criste [dZ:@s@"krist@], Gèse Criste m Gesù Cristo: prov G. C. li fa e lu diaule l’ac177


giammine cocchje Cristo li crea e il diavolo li accoppia, na cosa juste ha fatte G. C., la mòrte una cosa giusta ha fatto G. C., la morte, G. C. sta pe t. tutti possono rivolgersi a G.C. | escl G. C. mije! Gesù mio! Gesù, Gesèppe e Marije! Gesù, Giusèppe e Maria! / va Criste. Gesèppe [dZ:@"sEp:@] m Giusèppe, alt Pèppe, Peppine, Peppenucce, Peppeniélle, Peppenèlle, Pinucce, Sèppe, escl Gesè! Peppi’! Peppenu’! Peppenié! Peppenè! Pinu’! gésse [dZ:es:@] sm gesso. gèste [dZ:Est@] sm gesto. Gesù [dZ:@"su] v Gese Criste. Gesualde [dZ:@"swald@] m Gesualdo. gèzze [dZ:Ets:@] sm jazz | batteria. ggaluppà [g:alu"p:a] v aggaluppà. ghiagghione [:a":on@] ‹*lat gigas -antis› agg (pl -une) grasso, pingue. ghiande [aNd@] sf ghianda. ghiàure [:aur@] v jàure. ghiazzà [:a"ts:a], jazzà v agghiazzà. ghiògghjere [":O:@r@] ‹*lat jutta, Cort-Marc jòta, *indeur mbhro, Imperio p 135› agg insipido: acqua g. brodo, bevanda insapore, fig persona insulsa / sin ntrugghje, va jòtte. ghiòmmere [":Om:@r@] ‹lat glomus -eris› sm gomitolo: g. de lane, de cuttone gomitolo di lana, di cotone. ghiute [:a":on@] v i’. già [dZ:a] ‹lat iam› avv già, ormai: è già Natale è già Natale, è già ore? è già ora? è già jute è già andato, staje già qua? stai già qui? già se capisce come va a funì ormai si capisce come va a finire, già me l’év’a mmaggenà che... da tempo dovevo immaginare che..., è già bèlle accussì è già bella cosí ■ cong già chè giacché: già chè t’ha scritte, l’haj’a responne dal momento che ti ha scritto, gli devi rispondere, già chè la piénze accussì... visto che la pensi così... giacché [dZ:a"k:e] cong giacché: g. chiuéve, rumanémme nchiuse poiché pioveva, rimanemmo in casa. giacchètte [dZ:a"k:Et:@] sf giacca, alt giacchettone, giacchettèdde -èlle, giacchettine. Giacchine [dZ:a"k:in@] m Gioacchino, escl Giacchi’! giaculatòrje [dZ:akula"tOrj@] sf giaculatoria. Giacheme ["dZ:ak@m@] m Giacomo, alt Giacumine, escl Giacumi’! giaiante [dZ:a"jaNt@] ‹lat gigas -antis› agg gigante. gialle [dZ:al:@] agg e sm giallo, alt gialline, giallastre. giallenì [dZ:al:@"ni] v ngiallenì. 178

Pasquale Cacchio giammine [dZ:a"m:in@] sm bisaccia da basto di forma conica sin vesazze. giardine [dZ:ar"din@] sm giardino. giargianése [dZ:ardZa"nes@] ‹ingl George, v CortMarc giaggianìse, giargianése› sm (pl giargianise) straniero, dalla lingua incomprensibile: nze capisce niénte, parle lu g. non si capisce nulla, parla il *giargianese. giarle [dZ:arl@] ‹ar giarrah› sf boccale con manico, sin bucalètte. giglie [dZ:iL:@] sm giglio: èsse nu g. essere bello / sin fiore de Sant’Antònje. giòbbe [dZ:Ob:@] ‹ingl job› sf lavoro, attività: truà la g. trovare lavoro, sin fatije. Giòbbe [dZ:Ob:@] m Giobbe: tené la paciénze de G. avere molta pazienza. giòje [dZ:Oj@] sf gioia, escl g. de mamme! tesoro di mamma! gione [dZ:on@] agg e smf (pl giune) giovane: nu piézze de g. un bel ragazzo, murì g. morir giovane, na bèlla g. una bella ragazza, da g. da giovane | celibe, nubile, sin zite / alt giuunòtte, giuenètte, giuunuttiédde -élle, giuunuttone, giuunastre / der giuunézze, giuuntù. giòstre [dZ:Ostr@] sf giostra. giracavalle [dZ:iraka"val:@] sm giostra: i’ sop’a lu g. salire sulla giostra. gire [dZ:ir@] sm giro: fa’ nu g. che la bececlètte fare un giro in bicicletta | turno: aspettà lu g. aspettare il turno ■ avv ngire in giro, pigghià ngire deridere,chè se dice ngire? che si dice in giro? / der gerà, geramiénte. gite [dZ:it@] sf gita. giuà [dZ:u"a], giuvà (gioue giuue giuase giuate) intr giovare: giuà a une essere utile a qualcuno, prov ògni pòche gioue ogni poco giova | con sub ngiov’a lu chiamà non serve chiamarlo. Giuanne [dZ:u"an:@] m (f Giuannine) Giovanni, escl Giua’! Giuanni’! der Giuanne Battiste Giambattista. giubbe [dZ:ub:@] sf giubba, alt giubbine, giubbòtte, giubbettiédde -élle. giudecà [dZ:ud@"ka] (giudeche giudecase giudecate) tr giudicare, der giudece, giustizje. Giude [dZ:ud@] m Giuda, fig traditore. giudèje [dZu"dEj@] sm (pl giudiéje) giudeo: li giudiéje i giudei (così venivano chiamati i partecipanti al rito del Venerdì Santo, vestiti con tunica e cappuccio bianco), parè nu g. *sembrare un giudeo (spaventoso a vedersi). Giuditte [dZ:u"dit:@] v Geditte. giudizje [dZ:u"ditsj@] sm giudizio: mètte g. riflettere, sènza g. senza discernimento, dènte de lu g. dente del giudizio.


Castelluccese giuggele ["dZ:udZ:@l@] ‹gr zizoulá› sf giuggola | caramella alla menta ricoperta di zucchero. giugne [dZ:uJ:@] m giugno: prov l’acque de g. arruine lu munne la pioggia di giugno rovina il mondo, simmene quanne vuoje chè a g. se mète semina quando vuoi, a giugno si miete comunque. Giuine [dZu"in@] f Giovina. Giulje [dZ:ulj@] mf Giulio, Giulia. giunche [dZ:uNk@] v. junce. giune [dZ:un@] v gione. giurà [dZ:u"ra] (giure giurase giurate) intr giurare, escl giurele! giuralo! giurnale [dZ:ur"nal@], jurnale sm giornale, alt giurnalètte, giurnaline. giustrà [gius"stra] (giòstre giuostre giustrase giustrate) intr giostrare. giuudì [dZu:"di] sm giovedì: lu Giuudì Sante il Giovedì Santo. giuunòtte [dZ:u:"nOt:@] sm (f giuunètte) giovanotto, v gione. giuentù [dZ:u:@N"tu], giuventù sf gioventù. giuvà [dZ:u"va] v giuà. glòrje [glOrj@] sf gloria: cantà la g. cantare la gloria (essere contento), i’ nglòrje andare in gloria (ringalluzzire), prov quanne lu ciucce se ne va nglòrje pèrde li siénze e la me­mòrje quando lo stolto si monta la testa, perde la ragione / der gluriuse (f gluriose), glòriapatre, glurià. gnaccule ["J:ak:ul@] ‹lat in+iaculum, iacere lanciare› sm corda per il bestiame o per il basto: attaccà li g. a la varde legare le corde alla sella / sin zoche, capézze. Gnazje [J:atsj@] m Ignazio. Gnése [J:es@] f Agnese, alt Gnesine. gnòrsì [J:Or"si], gnòrnò [J:Or"nO] escl signorsì! signornò! gnòstre [J:Ostr@] ‹lat encaustum› sm inchiostro: métte lu g. dint’a lu calamare versare l’inchiostro nel calamaio. gnotte [J:ot:@] ‹lat ingluttire› (gnotte gnutte gnuttése gnuttute) tr ingoiare: fig g. venéle avvelenarsi, g. lu ruospe ingoiare il rospo. gnuminje [J:u"minj@] sf ignominia, sin desonore. gnutte [J:ut:@] ‹v gnotte› sm sorso: g. d’acque, de vine sorso d’acqua, di vino / sin véppete, mmucche. gnurante [J:u"raNt@] agg e sm ignorante.

gnuranze [J:u"raNts@] sf ignoranza. gnurià [J:u"rja] ‹lat iniuria› (gnorje gnurje gnuriase gnuriate) tr rimproverare: g. nnanze a tutte quante rimproverare pubblicamente. gnurje [J:urj@] sf offesa, ingiuria: prov g. te vòle fa’ chi male nutizje te pòrte ti vuole offendere chi ti riferisce maldicenze. gnuriuse [J:u"rjus@] (f gnuriose) agg. ingiurioso. gòbbe [gOb:@] sf gobba: , va sguobbe. gomme [gom:@] sf gomma, alt gummone (pl -une), der gummiste. gorille [gO"ril:@] v gurille. gramme [gram:@] sm grammo. grammòfene [gra"m:Of@n@] sm grammofono: gerà la manuèlle a lu g. mettere in moto il grammofono. grazje [gratsj@] sf grazia, escl g.! grazie! v razje. grézze [gredz:@] agg grezzo, grossolano. Griéce [grjetS@] top Greci (AV), der recésche. grigge [gridZ:@] ‹germ gris› agg grigio, alt greggiastre. gròppe [grOp:@] sf groppa, avv ngroppe in groppa: ngroppe a la mule in groppa al mulo. grussézze [gru"s:ets:@] sf spessore, grandezza. grotte [grot:@] sf grotta, alt gruttecèdde -èlle, sin caverne, taverne. guale [gwal@], eguale [@"gwal@] ‹lat aequalis› agg uguale: è g.! non importa! prov la mòrte è g. pe tutte tutti devono morire. gudé [gu"de] (gode gude gudése gudute) intr godere: g. la vecchiaje godersi la vecchiaia. guedà [gw@"da], uedà (guide guedase guedate) tr guidare, sin purtà. guernà [guw@r"na], guurnà [gu:r"na] ‹lat gubernare› (guèrne guiérne guernase guernate) tr accudire: g. li nnemale accudire gli animali, g. la case accudire alle faccende di casa | governare. guèrne [gu"wErn@] ‹lat gubernum› sm governo. gufe [guf@] sm gufo. gunfià [guN"fja] (gonfje gunfje gunfiase gunfiate) tr gonfiare, rifl gonfiarsi \ sgunfià, sin abbuttà. gurille [gu"ril:@] sm gorilla. gustà [gus"ta], ustà (guste gustase gustate) tr gustare. guste [gust@] sm gusto: prov andó sta g. nce sta perdènze *dove c’è gusto non c’è perdenza.

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H h sf acca: la acche l’acca.

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hadda, haje, ha, hanne v avé.


I i [i] sf i: la vucale ‘i’ la vocale ‘i’. i’ [i], ine [in@] ‹lat ire› (vave vaje va jése ‹gr iesi› jute ecc., v gramm 2.4.1.6.) intr andare ■ encl vamme *vammi, vatte *vatti, valle *vallo, valli *valle, vacce *vacci, vaccélle *vaglielo, jatece andateci, jatecélle (itecélle) andateglielo, jatevélle (itevélle) andatevelo, jatevénne andatevene, jamacénne (imecénne) andiamocene: vamme a pigghià lu pane va’ a prendermi il pane, vattélle a pigghià vai a prendertelo, vaccélle a di’ a n’aute va’ a dirlo a un altro, vattelu friéche! *vattelo freghi (chi se ne importa!) ■ con compl i’ fòre andare in campagna, i’ a Nucère andare a Lucera, i’ da lu muorte *andare dal morto (visitare il defunto), ‘i ncuodde andare addosso, i atturn’a na figghiòle corteggiare una ragazza, i’ pe dint’a li tèrre attraversare i terreni, i’ a spasse andare a spasso, i’ de prèsce andare di fretta, i’ alla piéte andare a piedi, i’ a sparece andare per asparagi, i’ che lu tréne andare in treno, la llòrge va a mòlle l’orologio va a corda, i’ che li cumpagne andare con gli amici, i’ che lu taschèppane andare col tascapane, i’ pe li fatte pròpje *andare per i fatti propri (autonomamente), fig i’ a male *andare a male (guastarsi), i’ de cuorpe andar di corpo, i’ a la venture avventurarsi, i’ a lu diaule andare al diavolo, ’ssa giacchètte te va a penniélle codesta giacca ti va a pennello ■ con avv i’ nnanze precedere, i’ addrète, appriésse seguire, i’ a capabbasce andare giù, i’ chiane andare piano, i’ franche viaggiare gratis, i’ bèllu bèlle andare *andare bel bello (senza fretta), i’ buone fare un affare, i’ buone a la scòle andar bene a scuola, se n’è jute se n’è andato, fig è morto, nn’avé andó ine *non avere dove andare (non avere vie di scampo), andó vaia vaje *dove vai vai (ovunque tu vada), i’ ntèrre cadere, i’ pe sotte *andare per sotto (lungo la via sottostante, fig essere penalizzato), i’ a la scampulafafe andare a zonzo, accussì va lu munne! così va il mondo! come se va? come si va? come vanne li ulive? a quanto pagano le olive? ■ con cong come va chè? perché? come va chè nen si sciute? *come va chè non sei uscito? (perché non sei uscito?) ■ fraseol i’ pe… *andare per (stare per, provare a)…: vaje pe di’ na cose e te responne malamènte provi a dire una cosa e ti risponde male | i’ a… andare a…: i’ a corre andare a

correre, vaccéll’a di’ va’ a dirglielo, i’ a fa’ nu surizje *andare a fare un servizio (sbrigare una faccenda), i’ a funì mpacce a n’arule andare a finire contro un albero, i’ a funì de penzà chè… finire per pensare che... i’ a funì chè... *andare a finire che (finire per), va a funì che me ne torne a lu paèse finirò per tornarmene al mio paese, fig i’ a fa’ nganne andare a quel paese | i’ + ger i’ gerènne *andare girando (in giro), i’ facènne lu fésse *andar facendo il fesso (comportarsi da scemo), i’ caseriènne gironzolare di casa in casa, i’ ntalianènne pettegolare, i’ fuiènne andar fuggendo, jémme fatiénne a la Pugghje *andavamo lavorando alla Puglia (lavoravamo in Puglia), j’ mangènne casa case *andar mangiando casa casa (mangiucchiare) | i’ + imperat và mmange *va’ mangia (va’ a mangiare) ■ escl làsselu i’! *lascialo andare (lascialo perdere), lassa i’! lascia perdere! va buo’! va bene! jame ja! *andiamo andià (forza! coraggio!). ih [i:] v isce. ije [ije] ‹lat ego› pron pers sogg io: ije sò ije e tu si tu *io sono io e tu sei tu (ognuno fa come vuole), ije l’agghje ditte, nò tu io l’ho detto, non tu, ce vav’ije ci vado io, ije, pe mé, nlu parlasse manche *io, per me, non lo parlerei neanche (quanto a me non gli parlerei neanche), fa come fazz’ije fa’ come faccio io | sottint vave vado, vènghe vengo, stènghe sto, sacce so | con pron relat so ije chè l’agghje scritte proprio io l’ho scritto, e ije chè me credéve chissà chè còse! e io chissà cosa immaginavo! ■ compl v me, mé infèrne [iN"fErn@], nfèrne [NfErn@] sm inferno / der nfernicchje. inice [i"nitS@] v ainice. inizje [i"nitsj@] sm inizio: a l’inizje all’inizio. intante [iN"taNt@], ntante avv intanto: i. piénze a te mòve nel frattempo pensa a sbrigarti | cong i. chè... mentre, i. che ije funisce de fatià, arreciétte li fiérre mentre io termino il lavoro, raccogli gli attrezzi. inutele [i"nut@l@] v nutele. irte [irt@] ‹lat ertus› agg (f érte) dritto, eretto: sta’ irte irte stare impalato / avv alérte. isce! [iS:@] isce i’! isce addà! [iS:a":a] isce allà! ih! escl per fermare animali da soma o da tiro \ ah! isse [is:@] ‹osco esum, esuf, lat ipse, is› pron pers (f ésse) egli, lui | sogg isse è state, nò ije è 181


se stato lui, non io, chi sennó isse putéve ésse? chi poteva essere se non lui? isse stésse egli stesso | compl a isse, de isse, che isse, tra isse, da isse, pe isse, sop’a isse a lui, di lui, con lui, tra lui, da lui, per lui, su di lui, a iss’a isse tra sé, da isse a isse *da lui a lui (da solo, da sé), tra is-

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Pasquale Cacchio se e isse tra sé e sé, pe isse nzò sciute non sono uscito a causa sua / va lu, li. isule ["isule] ‹lat insula› sf isola. Italje [i"talj@] top Italia, der taliane. Iuce ["iutS@] ‹*lat ilex› top L’Iuce zona di m. Felice.


j j [j@]: sf j: la je la ‘i’ lunga. ja’! [ja] escl via! jame ja’! andiamo! jabbe [jab:@], jabbate v abbe, abbate2. jacce [jatS:@] ‹lat glacies› sm ghiaccio. jaccià [ja"tS:a] (jacce jacciase jacciate) rifl ghiacciare, sin gelà, ferrà. jadde [ja:@], jalle [jal:@] ‹lat gallus› sm (f jaddine) gallo: se respugghiavene a lu cante de lu j. si svegliavano al canto del gallo, prov andò cantene tanta j. nen fa maje juorne dove cantano molti galli non fa mai giorno | jadde de vòsche upupa / alt jadducce, jallucce, jaddeciédde -élle. jaddenare [ja:@"nar@], jallenare ‹lat *gallinarium› sm pollaio. jaddicchje [ja":ic:@], jallicchje ‹*lat particula› sm spicchio. jaddine [ja":in@] jalline ‹lat gallina› sf gallina: i’ a culecà come li j. andare a dormire come le galline (prestissimo), scrive a ciampe de j. scrivere a zampe di gallina (con brutta calligrafia), figghje a la jaddina janche figlio della gallina bianca (privilegiato), prov la j. fa l’uove e a lu jadde se pizzele ncule la gallina fa l’uovo e al gallo prude l’ano, mangià lu cule de la j. chiacchierare, la jaddina cecate la notte raspuléje la gallina cieca raspa di notte, nesciune futtése la fémmene, sule la j. solo la gallina è più furba della donna, parle quanne pisce la j. il silenzio è d’oro / alt jaddenèdde -èlle, jallenèdde -élle. jalà [ja"la], jalià [ja"lja] ‹lat halare, Cort-Marc galà› (jale jalase jalate) intr sbadigliare: prov chi jale, pòche vale, o sécche o suonne o fame o morte se lu chiame chi sbadiglia vale poco, o sete o sonno o fame o morte se lo chiama. jale [jal@] ‹v jalà› sm sospiro, soffio: nu j. de viénte un alito di vento / der jalizze. jalante [ja"laNt@] ‹fr galant, v Cort-Marc galànu› agg fine, elegante. jalètte [ja"lEt:@] ‹gr galactos, Imp p 151› sf recipiente per il latte, misura per liquidi: véve che la j. bere in gran quantità, fig spjegà che la j. spiegare con il misurino. jaliére [ja"ljer@] sm ghiro. jalizze [ja"lits:@] ‹v jalà› sm sbadiglio, sin jale. jammale [ja"m:al@] sm gambale, alt jammalètte. jamme [jam:@] *lat tardo gamba› sf montante, sostegno: li j. de la pòrte i montanti in pietra o in legno della porta. jammiére [ja"m:jer@] ‹*lat tardo gamba, va CortMarc jammòttu› sm travetto ricurvo a cui appendere il maiale sgozzato.

janare [ja"nar@] ‹*lat ianua porta› sf strega: prov la j. de Beneviénte sott’acque e sott’a viénte la strega di Benevento con la pioggia e con il vento, la j. nen mòre se nen lasse l’erède la strega non muore senza lasciare eredi. janche [jaNk@] ‹germ blank› agg bianco, fig fa’ j. impallidire, j. come nu muorte pallido come un cadavere. janchejà [jaNk@"ja] (janchéje janchije janchiase janchiate) tr biancheggiare, rifl innevarsi: munte Curnacchje s’è janchejate m. Cornacchia si è innevato/ sin scangià. janchiatore [jaNkia"tor@] sm (pl janchiature) imbianchino. janciédde [jaN"tSje:@], canciédde -élle sm cancello. jancive [jaN"tSiv@], jangive ‹lat gingiva› sf gengiva. janice [ja"nitS@] v ainice. japule ["japul@] ‹gr apolós, va Cort-Marc màpolo› agg tenero, molle: mane j. mani delicate / sin sfatte, ceniéte. jarbe [jarb@] ‹*got garws ornamento, *ar qālib modello› sm modo: è jarbe de ‘i vestute accussì? è modo di andare vestito così? jarde [jard@] ‹lat ardere› (jarde jardése jarze) tr ardere: j. la restocce bruciare le stoppie | rifl bruciarsi: s’è jarze la cemmenije è bruciato il camino, fig j. lu cuorje sott’a lu sole faticare sotto sotto il sole. jarze [jarts@] agg bruciato, arso. jarzone [jar"dzon@] ‹fr garçon› sm (pl jarzune) garzone, filastr la jatte pe mugghière e lu sorge pe j. il gatto per moglie e il topo per garzone. jastéme [jas"tem@] sf bestemmia, der jastumatore (pl jastumature). jastumà [jastu"ma] (jastéme jastime jastumase jastumate) ‹lat blastemare› intr bestemmiare: j. a lu nemiche de Dije bestemmiare al diavolo. jastije [jas"tij@] ‹lat castigare› castigo: j. de Dije calamità. jastijà [jasti"ja] ‹lat castigare› (jastéje jastije jastiase jastiate) tr castigare, punire, rifl castigarsi, ravvedersi: s’è jastiate *si è castigato (non si permette più di fare qualcosa). jate [jat@] ‹lat flatus› sm fiato: sènza j. senza fiato, j. pèrze fiato sprecato, nen tené j. a jastumà *non avere fiato a bestemmiare (essere esausto). jatejà [jat@"ja], jatià [jati"a] (jatéje jatije jatiase jatiate) intr respirare. 183


jattaròle jattaròle [jat:a"rOl@] ‹va Cort-Marc grattalóru› sf gattaiuola, piccola apertura nella porta o nel muro per i gatti. jattaruole [jat:a"rwol@] sm erbacea lattiginosa (Chondrilla juncea), cresceva nei campi di grano, ne erano ghiotti i ragazzini. jatte [jat:@] ‹lat tardo cattus, ar qitta› sf (m lu jatte) gatto: jatta frèsteche gatta selvatica, j. scurciate di brutto aspetto, fig jatta mope gatta muta (donna silenziosa e sospetta), sta’ come a cane e j. essere come cani e gatti, tené sètte spirete come na j. avere sette vite come una gatto, lavà la facce come na jatte lavarsi la faccia superficialmente, fa’ la jatta mòrte fingersi ingenuo, fa’ come la j. che lu vuccone mmocche fare come il gatto col boccone in bocca (ringhiare), prov chè colpe tène la j. se la patron’è matte? che colpa ha il gatto se la padrona è matta? quanne la j. manche, lu sorge abballe quando il gatto manca, il topo balla, n’uocchje a la ferzore e n’aute a la j. di chi é impegnato in più cose, rapì l’uocchje a li jattariélle rivelare ciò che va tenuto segreto, li figghje de j. ncappene li surge i figli dei gatti acchiappano i topi, la j. de la despènze come fa accussì pènze il gatto della dispensa, come agisce così pensa che agiscano gli altri, accattà la j. dinte lu sacche comprare il gatto nel sacco, se la j. se passe l’aurécchje è male tiémpe se il gatto, lavandosi la faccia, oltrepassa l’orecchio, è cattivo tempo / alt jattarèdde -èlle, jattariédde -iélle, jattone (pl -une) / va musce, muscille, fruste. jaure [jaur@], ghiaure [:aur@] ‹lat aura› sf folata d’aria, afa. jaute [jaut@] ‹lat altus› agg alto: j. j. altissimo, j. e fésse alto e fesso. jauzà [jau"tsa] aiauzà, auzà ‹lat *altiare, provenz aussar, nap auzare› (jauze jauzase jauzate) tr sollevare, alzare: j. nu pescone sollevare un macigno, j. nu mure costruire un muro, fig j. li piéde *alzare i piedi (sbrigarsi), j. la créste insuperbire, j. lu passe affrettarsi | rifl alzarsi, svegliarsi: j. alérte alzarsi in piedi, j. che li jaddine alzarsi con le galline (alzarsi presto), prov chi priéste s’aiauze priéste se cauze chi presto si alza presto si calza, aiauzete! alzati! / sin speselià \ avascià. jazzà [ja"ts:a] v agghiazzà, aiazzà. jazze [jats:@] ‹lat iaceo› sm giaciglio: lu cane s’è truate nu buonu j. il cane ha trovato un buon giaciglio, li pecure hanne lassate li j. sop’a l’èreve le pecore hanno lasciato sull’erba le impronte dei loro giacigli, prov la lèbbre de j. torne a lu j. la lepre torna sempre al suo giaciglio / sin liétte, scarajazze. 184

Pasquale Cacchio jelante [j@"laNt@] ‹*lat ligo› sm chi lega i mannelli in covoni, va lià. jelà [j@"la] v gelà. jelate [je"lat@] agg gelato: sparece j. asparago gelato. jèlle [jEl:@] sf iella, sfortuna, sin scarògne. jénere ["jen@r@] ‹sanscr jamātā, lat gener -eri› sm genero: jérneme, jérnete, mio genero, tuo genero, prov quidde chè faje a j. e nepute è tutte perdute ciò che fai a generi e nipoti è tutto perso. jenèstre [j@"nEstr@] ‹lat genesta› sf ginestra (Spartium junceum). jére [jer@], ajére [a"jer@] ‹lat heri› avv ieri: all’autriére l’altro ieri, j. ad otte *ieri a otto (una settimana fa), fig nzi miche nat’ajére! non sei mica nato ieri! (non sei un bambino), fin’a j. fino a ieri, n’lu véde da j. non lo vedo da ieri, da j. a ògge da ieri a oggi. jermetà [j@rm@"ta] ‹v jérmete› (jérmete jèrmete jermetase jermetate) intr raccogliere mannelli di spighe per formare un covone. jérmete ["jerm@t@] ‹lat mergite, *gérmite covone, Cort-Marc jérmitu› sm mannello di frumento, der jermetatore (pl -ure), jermetarice, jelante, jermetà. jetale [j@"tal@] sm ‹lat digitus› ditale, va dite. jéte [jet@] ‹lat beta› sf bietola (Beta vulgaris cicla), bietola selvatica (Beta vulgaris). jettà [j@"t:a] (jètte jétte jettase jettate) ‹lat iacto -are› tr gettare, buttare: j. pe ntèrre, pe l’arje gettare per terra, per aria, fig jettà lu sanghe *buttare il sangue (morire sgozzato, fig. faticare), quanne jétte lu sanghe a...? quando ti decidi a...? | rifl gettarsi: j. dint’a lu puzze buttarsi nel pozzo, fig j. la lota nfacce *buttarsi il fango in faccia (umiliarsi) / sin menà. jonte [joNt@] ‹lat iunctus› sf pezzo, tratto, striscia: n’ata j. e arrevame un altro tratto (di strada) e arriviamo, qua ce vole na jonte qui serve un’aggiunta, prov chi acconte métte j. chi racconta aggiunge qualcosa di suo | frustata: da’ na j. a une dare una scudisciata a qualcuno. jòtte [jOt:@] ‹lat *guttus, *gr kothon, lat tardo jutta brodo, Cort-Marc jòta› sf acqua di bollitura, usata anche per impastare la crusca per i maiali: fig da’ tròppa j. a li criature *dare troppa j. ai bambini (viziarli), va ghiògghjere. jucà [ju"ka] ‹lat iocare› (jòche juoche jucase jucate) intr giocare: j. a pallone g. a palla, j. a la scope g. a scopa, j. a sòlde *g. a soldi (a giochi d’azzardo), a pazzije *a pazzia (senza vincite) | impers che te juoche? cosa scommetti? / sin pazzià.


Castelluccese juccà [ju"k:a] ‹lat floccus fiocco› (jòcche juocche juccase juccate) intr nevicare: j. a fasciature nevicare fittamente, j. a quarte nevicare in una zona limitata, filastr jòcche a pile de cane, sènza lèune e sènza pane nevica fittamente, senza legna e senza pane / der jucculià, juccanizze. juccanizze [juk:a"nits:@] sm nevischio. jucculià [juk:u"lja] [juk:uli"ja] (jucculéje jucculije jucculiase jucculiate) intr nevischiare. jumare [ju"mar@] ‹*lat flumen, *lat limus, limara, Cort-Marc imàra› sf torrente, fiume. jummèdde [ju"m:E:@] -èlle ‹lat gemella (manus)› sf giumella, quantità capiente in due mani: na j. de farine circa 250 g. di farina. jummènte [ju"m:ENt@] ‹lat iumentum› sf giumenta, sin vèstje, mule, cavadde -alle. junce [juNtS@], junge [juNdZ@] ‹lat iuncus› sm giunco, vimine (Juncus effesus): scope de j. scopa di giunchi, attaccà la vigne che li j. legare la vigna coi vimini. juoche [jwok@] ‹lat iocus› sm gioco: j. de uagliune giochi di ragazzi, j. de barre giochi a carte. juorne [jworn@] ‹lat diurnum, jornum› sm giorno: lu j. nnanze il giorno precedente, lu j. appriésse il giorno successivo, l’atu j. l’altro ieri, fra duje j. fra due giorni, ogni j. ogni giorno, tutte li j. tutti i giorni, lu j. de Natale il giorno di Natale, nu j. com’a n’aute un giorno come un altro, fig la fine de li j. gli ultimi giorni di vita, li j. suoje l’ha fatte è vissuto a lungo, tené li j. cuntate avere i giorni contati, tené poche j. avere pochi giorni di vita, tant’a lu j. *tanto al giorno (paga giornaliera), quanne fa’ j. quando fa giorno, de quisti j. di questi giorni, ògge è lu j. tuje oggi è un brutto giorno per te, ògne j. nu latuorne ogni giorno un lamento (di persona insopportabile), fa’ na còse de j. *fare una cosa di giorno (farla velocemente), prov cangià la

notte che lu j. *cambiare la notte col g. (lavorare di notte) | avv juorne juorne di giorno in giorno. jurnale [jur"nal@], giurnale sm giornale. jurnate [jur"nat@] sf giornata: na j. d’acque, de néve una giornata di pioggia, di neve, na jurnata pèrze una giornata persa, campà a la j. vivere alla giornata, dint’a na j. de tiémpe nell’arco di una giornata, na j. de strade percorso di una giornata a piedi, prov ndecènne male de la j. se nen fà nòtte non parlar male della giornata se non è conclusa. juscà [juS"ka] ‹lat ustulare bruciare› (jusche juscase juscate) intr aver prurito, bruciore: prov se te jusche lu nase, o sòlde o mazzàte se hai prurito al naso, o soldi o mazzate. juscià [ju"S:a] ‹lat sufflare› (josce jusce jusciase jusciate) tr soffiare: j. lu fuoche soffiare sul fuoco, quanne josce lu viénte quando soffia il vento | rifl soffiarsi: j. lu nase soffiarsi il naso / der jusciature. jusciature [juS:a"tur@] sm soffietto: attezzà lu fuoche che lu j. ravvivare il fuoco col soffietto. juse [jus@] ‹lat clausus› sm stalla: dint’a lu j. stévene vèstje, jaddine e ati nnemale nella stalla c’erano animali da soma, galline e altri animali | stalletta per maiali, sotto la mangiatoia o sotto una scalinata esterna. juste [just@] ‹lat iustus› agg giusto: na còsa j. una cosa corretta | avv proprio: j. accussì proprio così, j. a mé év’a capetà proprio a me doveva succedere, juste juste giusto in tempo, è juste lu mègghje cumpagne è proprio il migliore amico | cong tanto per, proprio per: j. pe di’ tanto per dire, j. pe ce fa nu favore solo per fargli un favore, j. pe te fa nu despiétte proprio per farti un dispetto, j. a sfotte li gènte col proposito di sfottere la gente. juve [juv@] ‹lat iugum› giogo.

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L l [l:@] sf l: la le la elle. la1 [la] ‹lat illa› art sf la: la mane, la case, la talepenare la mano, la casa, la talpa; con elisione l’aneme, l’èreve, l’anguille l’anima, l’erba, l’anguilla. la2 [la] ‹lat illa› pron pers e dimostr la: la tremènte la guarda, se l’è (se la è) viste brutte se l’è vista brutta, te l’haj’a tené a mènte *te l’hai a tenere a mente (devi ricordarla), la vide o n’la vide? la vedi o non la vedi? n’l’agghj’accòte non l’ho colpita, te la si pigghiate? te la sei presa? se la tire *se la tira (si dà importanza), ve la site viste brutte ve la siete vista brutta, me la sacce vedé da sule *me la so vedere da solo (non ho bisogno di aiuto). -la [la] pron encl -la: falla dòrme falla dormire, lassela pèrde lasciala perdere, stalla a sènte dalle ascolto. là [l:a], llà v dda. labberinte [lab:@"riNt@] sm labirinto. labbese ["lab:@s@] ‹lat lapis› sm lapis, matita. lacce [latS:@] ‹lat laqueus› sm laccio: attaccà li l. a li scarpe legare i lacci alle scarpe | collana: nu l. d’ore una collana d’oro, alt laccètte. lacreme ["lakr@m@] sf lacrima, alt lacremuzze, lacremone (pl -une). lacremà [lakr@"ma], lacremià [lakr@"mja] (lacre-méje lacremije lacremiase lacremiate) intr lacrimare, piagnucolare, sin ualià. lagnà [la"J:a] ‹lat laniare› (lagne lagnase lagnate) rifl lagnarsi. lagne [laJ:@] sf lagna, der lagnuse, lagnanze. lagnuse [la"J:us@] agg (f lagnose) lamentoso. lajanèdde [laja"nE:@] -èlle sf pasta a mano fatta appiattendo col coltello un pezzetto di sfoglia. laje [laj@] ‹lat lacus› sm lago, top Laje de Vicchere Lago Pescara. lajene ["laj@n@] ‹gr laganon, lat laganum, Imperio p 152› sf sfoglia di pasta: l. e fasuole tagliatelle e fagioli, der lainature. lajenature [laj@na"tur@] ‹v lajene› sm matterello. lame [lam@] ‹lat lama pantano, va Cort-Marc lanìtro› sf frana, der allamà ■ ‹lat lamina› lama, der lamètte. lamentà [lam@N"ta] (lamènte lamiénte lamentase lamentate) intr lamentarsi. lamènte [la"mENt@] sm (pl lamiénte) lamento, der lamentuse (f lamentose), sin lagne. lammeccuse [lam:@"k:us@] ‹*indeur mla molle, Imperio p 135› agg (f -ose) viscido, sin lappuse. 186

lammicche [la"m:ik:@] ‹v lammeccuse› sm lume, cero, fig moccio. lammje [lam:j@] ‹gr tardo lámia› sf volta, soffitto: a votte a botte, che li stagge a travi di ferro, jucà a la l. gioco consistente nel lanciare una moneta (o un bottone), vincente è quella che cade più vicina al bordo della piastrella del pavimento. lampadine [laFpa"dine], lambadine sf lampadina. lampante [laF"paNt@] agg lampante, evidente. lampazze [laF"pats:@] sm cipollaccio dal bulbo bianco di sapore aspro (Muscari neglectum). lampascione [lampa"Son@] ‹lat tardo lampadio -onis, Imperio p 167› sm (pl -une) cipollaccio col fiocco dal bulbo rossiccio (Muscari comosum), fig stupido. lampe [laFp@] ‹v lampià› sm fulmine: l. e saétte lampi e fulmini, arrevà come nu l. arrivare velocissimamente, escl te pozza calà nu l.! ti possa colpire un fulmine, quiddu juorne èrene l. e truone quel giorno erano lampi e tuoni / sin fulmene, saétte. lampià [laF"pja] ‹gr lampéin› (lampéje lampije lampiase lampiate) intr lampeggiare: prov lampijeme ncule, decése lu mòneche lampeggiami nell’ano, disse il monaco (di persona ingrata). lampione [laF"pjon@] sm (pl -une) lampione. lance [laNtS@] sf lancia. lanche [laNk@], langhe ‹gr anánke necessità, nap allanca› sf brama, fame, voglia: l. de gelate voglia di gelato. lancià [laNtS@] (lance lanciase lanciate) tr lanciare, sin menà, jettà. landrecchione [laNdr@"c:on@] ‹it mlandrino, it ant landra meretrice› sm (pl -une) alto e robusto. lane [lan@] sf lana: vatte la l. de lu matarazze battere la lana del materasso, alt lanètte, der lanuse (f lanose). lantèrne [laN"tern@] sf lanterna: se li fatte tuoje nen te faje, che la l. vaje truènne uaje se i fatti tuoi tu non ti fai, con la lanterna vai cercando guai. lanticchje [laN"tic:@], lenticchje sf lenticchia, sin nemmiccule. lapete ["lap@t@], lapede ["lap@d@] sf lapide. lappià [la"p:ja] ‹*lat volg *lappare› (lappéje lappije lappiase lappiate) tr lappare. lappuse [la"p:us@] ‹*lat lappa, cretese lappa tipo di pianta Imperio p 41› agg (f lappose) molliccio, viscido: li funge d’olmere sò l. i funghi di olmo sono mollicci / sin lammecchigne, lammeccuse.


Castelluccese larde [lard@] ‹lat laridum, lardum› sm lardo: prov quanne la jatte nn’arrive a lu larde, dice chè sape de rancede quando il gatto non raggiunge il lardo, dice che sa di rancido. lardiate [lard"jat@] sf batosta, percossa. lariézze [la"rjets:@] sf larghezza. larje [larj@] ‹lat largus› agg largo: de maneca l. *di manica larga (prodigo), fa’ l. allargare ■ sm luogo spazioso: ascì a lu l. uscire all’aperto / der allarià , lariézze \ stritte. lasche [lask@], allasche ‹lat laxus allentato› agg ampio, allentato, der allascà. lassà [la"s:a] ‹lat laxare› (lasse lassase lassate, v gramm 2.4.1.3.) lasciare ■ encl lasseme (asseme) lasciami, lassamece lasciamoci, làsseme i’ (assàmme i’, samme i’) lasciami andare, lassele i’ lascialo andare, assacélle fa’(ssacélle fa’) lasciaglielo fare, lassàmelu sta’ lasciamolo stare, lassamélle làsciamelo, lassàtevélle lasciatevelo, ecc. ■ tr l. li piste sope la néve lasciare le impronte sulla neve, l. lu paése emigrare, l. la mugghiére, lu marite divorziare, l. li tèrre lasciare i terreni in eredità, l. la fatije smettere di lavorare, l. lu libbre interrompere la lettura, l. la scòle interrompere gli studi, l. lu pòste lasciare il posto di lavoro, prov chi lasse la via vècchje pe la nove sape quélle chè lasse e nen sape quélle chè trove chi lascia la vecchia via per la nuova sa quel che lascia e non sa quel che trova | predicativo l. libbere lasciare libero, l. povere restare povero, l. ncòrle rattrostare ■ intr restare: l. sènza sòlde restare senza soldi, l. a vocche apèrte restare a bocca aperta, l. che nu pujene de mosche restare con un pugno di mosche, l. che tante de nase restare con tanto di naso, lassà che lu cule pe ntèrre *restare col sedere per terra (nell’indigenza), l. miéze a la strade ridursi in miseria ■ fraseol lassa fa’ (ssa fa’) lascia fare, assa fa’ a mè (ssa fa’ a mé) lascia fare a me, assa pèrde! (ssa pèrde!) lascia perdere! lassà de... smettere di..., l. de fumà, de béve smettere di fumare, di bere, l. de parlà smettere di parlare | con sub lasse chè te diche nu fatte permettimi di dirti un fatto, lasse chè vène da sule aspetta che venga da solo ■ rifl lasciarsi: s’è lassate scappà na mala parole si è lasciato sfuggire una parolaccia, s’è lassate che la mugghière si è separato dalla moglie, s’è lassate pigghjà pe fésse *s’è lasciato prendere per fesso (si è fatto ingannare). lassene ["las:@n@] sm rapa selvatica dai fiori gialli. lassope [l:a"s:op@] v ddassope.

lè! lastre [lastr@] sf vetro: lavà li l. lavare i vetri sò rotte li l. si son rotti i vetri, sin vétre | lastra. latte sm latte: l. de crape latte di capra, da’ lu l. allattare, luà lu l. svezzare, fig frate, sòre de l. fratello, sorella di latte, mamme de l. madre di latte, assiste a l. d’auciédde assistere con cura / der allattà. latuorne [la"tworn@] ‹lat *latrare, it ritorno Cort-Marc taluórno› sm lamento, gemito: fig ogne juorne nu l. una seccatura al giorno, ammuorte ‘ssu l. spegni la radio, il televisore. laure [laur@] sm lauro, alloro (Laurus nobilis). laurià [lau"rja] (laurje lauriase lauriate) rifl laurearsi. lauriédde [lau"rje:@] -élle sm pianta acquatica commestibile. Lauriénze [lau"rjeNts"], Lurènze m Lorenzo: Rènze, Renzucce, escl Rè, Renzu’. laurje [laurj@] sf laurea, der laurià. lavà [la"va] (lave lavase lavate) tr lavare: l. li piatte, li panne lavare i piatti, i panni | rifl lavarsi: fig l. la vocche lavarsi la bocca fig riflettere prima di parlare, prov nesciune te dice “lavete la facce ché pare chiù bèlle” nessuno è tanto sincero da darti consigli disinteressati. lavafacce [lava"fatS:@] sm ipocrisia: fa’ na còse pe l. simulare cortesia ■ ipocrita: èsse nu l. essere un ipocrita. lavagne [la"vaJ:@] sf lavagna. lavamane [lava"man@] sm catinella con sostegno in ferro battuto, sin vacile. lavature [lava"tur@] sm lavatoio, pietra piatta su cui si lavavano i panni al fiume: lu l. de lu Fridde, de la jumare il lavatoio del torrente Freddo, del Celone / sin streculature. lave [lav@] sf lava. la vi’ [la"vi] v lu vi’. lazzarone [ladz:a"rone] ‹sp làzaro› sm (pl -une) mascalzone, der lazzariédde -élle, lazzarèdde -èlle. lazze [lats:@] ‹lat laqueus› sm lazo, corda. lazzètte [la"ts:Et:@] sm tratto di strada rettilineo. -le [l@] -lle [l:@] pron encl lo, la, li, gli, le, glie: mannele mandalo, diccélle diglielo, nfacitacélle sapé non fateglielo sapere, lassele venì lascialo (lasciala, lasciali, lasciale) venire, falle sta’ citte fallo (falla, falli, falle) star zitto (zitti, zitte) / va -la, -lu, -li. lè! [lE] lè lè! [lE"lE] escl (imp di luà) via!: oh, lè lè! Dio ce ne scampi! lè da nanze! togliti dai piedi! lè da turne ’ssa cose *toglimi di torno codesta cosa. 187


lèbbre lèbbre [lEb:r@] ‹lat lepus leporis› sf lepre, alt leprotte, der levrigne. leccà [l@"k:a], alleccà ‹gr leíko, ted lecken› (lécche licche leccase leccate) tr leccare: fig l. li piéde a une leccare i piedi a qualcuno (adulare) | rifl l. lu musse, li détere leccarsi le labbra, le dita / der licche, lecchettone, leccardizje, alleccardì. leccardizje [l@k:ar"ditsj@] sf ghiottoneria, lec-

cornia.

lecenzià [l@tS@N"tsja] (lecènzje leciénzje lecenziase lecenziate) tr licenziare. lecenziuse [l@tS@N"tsjus@] agg (f -ose) licenzioso. lecènzje [l@"tSENtsj@] sf licenza, der lecenzià. lécete ["letS@t@] agg lecito, genuino. lefante [l@"faNt@] sm (f lefantésse) elefante. lègge [lEdZ:@] (lègge liégge leggése leggiute) tr leggere: nzapé nè l. e nè scrive non saper né leggere né scrivere, fig lègge a nu sule l. *leggere a un solo libro (pensare solo al proprio tornaconto). lègge [lEdZ:@] v liégge. légge [ledZ:@] sm legge: dettà l. comandare, prov siérve la l. e tiénela cuntènte osserva la legge e accontentala. leggitteme [l@"dZ:it:@m@] ‹lat legitimus, va Cort-Marc leggìttimu› agg sano, integro: nu vine l. un vino naturale, vèppeta l. bevuta obbligatoria nella passatella | sf parte di eredità stabilita dal notaio. legname [l@"J:am@] ‹lat lignum› sm legname, legno. lèmme [lEm:@] ‹*lat sollemne› avv lentamente, l. l. lentissimamente. lémmete ["lem:@t@] ‹lat limes, limitis, va Giuliani p 141› sm limite, confine: mpacce a lu lémmete al confine del terreno, locuz avv e prep l. l. al confine, l. l. a la vigne lungo il confine del vigneto. lemà [l@"ma] (lime lemase lemate) tr limare. lemone [l@"mon@] sm (pl lemune) limone. lemòsene [l@"mOs@n@] sf elemosina: fa’ la l. dare l’elemosina, der lemusenà. lemuncèdde [lemuN"tSE@] -élle ‹*metatesi di melen-cèdde› sf varietà di mela, v méle. lemusenà [l@mus@"na] (lemòsene lemuosene lemusenase lemusenate) tr elemosinare. léne [len@] sf lena: sènza l. senza forza, alluccà che tutte li l. urlare con tutte le forze, ntené tré cale de l. *non avere tre cale di lena (essere esausto), recògghje li l. riprendere forza. lénece v énece. 188

Pasquale Cacchio

lénche [leNke], lénghe [leNg@] sf lingua, fig tené la lénca longhe avere la lingua lunga (di chiacchierone), arrevà che la l. da fòre arrivare col fiatone, gerà che tante de l. rivolgersi con arroganza, métte l. intervenire in un argomento, métte la l. a pòste smettere di parlar male, te pòzza seccà la l.! *ti possa seccarsi la lingua! (a maldicente), na l. de tèrre una striscia di terreno, prov chi tène la l. va ‘nSardégne *chi ha la lingua va in Sardegna (chi chiede ottiene), chi rèste sule hadda caccià la l. e l’ogne chi resta solo deve tirar fuori la lingua e le unghie, la l. nen tène uosse, ma rompe l’òssere la lingua non ha osso ma rompe le ossa, quanne la l. vòle parlà, acciacchele miéze li diénte quando la lingua vuole parlare, schiacciala tra i denti / alt lencazze, der malalénche. lengherià [l@ng@"rja] ‹lat linguarium, va Cort-Marc linguiàri› (lengheréje lengherije lengheriase lengheriate) intr sparlare, ciarlare. lènte [lENt@] sf lente: li l. gli occhiali | agg v liénte. lenticchje [l@N"tic:@] v lanticchje. lènze [lENts@] sm lenza. lenzuole [l@N"dzwol@] (pl lenzòle) sm lenzuolo: l. de sope e de sotte, alt lenzuliédde -élle. lequore [l@"kwor@] sm liquore. lequerizje [l@kw@"ritsj@] sf liquirizia. lérce [lertS@] agg lercio. lescià [l@"S:a], allescià ‹sp alisar› (lisce lesciase lesciate) tr levigare, lisciare: a. lu pile a une lisciare il pelo a qualcuno (percuotere, fig lusingare), da nanze t’allisce e da drète te strisce davanti ti adula e di dietro t’insulta | rinunziare alla presa nel tressette: lisce e busse *liscio e busso (chiedere le carte superori all’asso). lescije [l@"S:ije], lescivje ‹lat lixivia› sf cenere per il bucato, liscivia: fa’ la l. fare il bucato. letanije [l@ta"nij@] sf litania. Letizje [l@"titsj@] f Letizia, escl Leti’! lettère [l@"t:Er@] sf lettiera, strame. léttere ["let:@r@] sf lettera: è rumaste léttera morte *è rimasto lettera morta (di attività non portata a termine) | lettera dell’alfabeto: la fe, la se, la ze la effe, la esse, la zeta. lèttreche ["lEt:r@k@] sf elettricità: s’è luate la l. è andata via la luce / der lettreciste. lèune [lEun@] ‹ant fr leine› sf legna: pacche de l. metà di un tronco fig ingenuo, sciocco, prov li l. de la Dufése quanne s’hanna paià sò stòrte e fu­ mose al momento di pagare si trovano difetti. levatrice [l@va"tritS@] sf ostetrica, sin vammane. lève [lEv@] sf leva.


Castelluccese levellà [l@v@"l:a] (levèlle leviélle levellase levellate) tr livellare, der levèlle, leviélle, sin acchianà. levrigne [l@"vriJ:@] agg (f levrégne) leprino, v lèbbre. lezione [l@"ts:jon@] sf (pl leziune) lezione. lezzètte [l@"dz:Et:@] ‹*lat recepta› sf ricetta: la l. de lu miédeche la ricetta del medico. li1 [li] art det pl mf i, gli, le: li casere, li vòschere le case, i boschi, de li dei, degli, delle, a li ai, agli, alle, che li con i, con gli, con le, dint’a li nei, negli, nelle / va lu1, la1. li2 [li] pron pers compl li, loro, essi: li véde li vedo, li venésse nu tòcche gli possa venire un male, ne li (n’li) pòzze aiutà non posso aiutarli | dimostr quelli, quei, quelle: li vuoje li vuoi? (le vuoi?), me li mange me li mangio (me le mangio) / va lu2, la2 -li [i] pron encl -li, -le: lasseli sta’ lasciali (lasciale) stare, falli studià da sule lasciali (lasciale) studiare da soli (da sole) / va -lu, -la. lià [li"a] ‹lat ligare› (léje lije liase liate) tr legare: l. la vigne legare i tralci, l. li règne legare i covoni / der jelante / sin attaccà. libbere ["lib:@r@] agg libero. libbre [lib:r@] sm libro: fig lègge sule a lu pròpje l. *leggere solo al proprio libro (essere egoista), mègghje chiude ’ssu l. *meglio chiudere codesto libro (meglio cambiare argomento), sop’a chè l. liégge? *su quale libro leggi? (su cosa stai argomentando?) / alt lebbrètte, lebbrone. licche [lik:@] ‹ted lecken› agg (f lécche) ghiotto, goloso, sin uliuse, stuzzecuse, der leccà, lecchettone. liégge [ljedZ:@] ‹lat levis, fr ant legier› agg (f lègge) leggero: l. l. leggerissimo, i’ l. camminare senza pesi, mantené l. lu stòmmeche contenersi nel cibo / der alleggerì \ pesante. liénte [ljeNt@] agg (f lènte) sottile, lento, gracile, der lentézze, allentà. liéste [ljest@] agg (f lèste) lèsto. liétte [ljet:@] ‹lat lectus› sm letto: l. a doje chiazze letto a due piazze, da cape e da pète a lu l. alla testa e ai piedi del letto, cadé da lu l. cadere dal letto fig sorprendersi, murì dint’a lu l. morire nel proprio letto, scalefà lu l. scaldare il letto (con un mattone cocente avvolto in un panno o con la brace chiusa in un recipiente), métte lu l. mettere casa, sposarsi, lassà lu l. lasciare il letto (guarire), sta’ luntane da lu l. mantenersi in salute, prov come te faje lu l. accussì te cùleche ti corichi secondo come hai fatto il letto / alt letteciédde -élle, der scalefaliétte. lime [lim@] sf lima: fig accucchià la l. e la raspe mettere insieme due caratteri opposti, der lemà.

lòre lince [liNtS@] sf lince. line [lin@] sm lino. linje [linj@] sf linea. lione [li"on@] sm (pl liune, f liunésse) leone. liquede ["likw@d@] agg liquido. liuparde [liu"pard@] sm leopardo. lire [lir@] sf lira: ntené manche na l. non avere neanche una l. lireche ["lir@k@] sf lirica. lisce [liS:@] agg liscio: passà l. farla franca, i’ l. rinunziare alla presa nel gioco a carte / der liscèbbusse, v lescià. lische [lisk@] sf lisca. litre [litr@] sm litro. li vi’ [li"vi] v lu vi’. llà [l:a] v dda. llabbiénte [l:a"b:jeNt@], llaià [l:a"ja], llamà, llassacrése [l:as:a"kres@], llattà [l:a"t:a], llautanne [l:au"tan:@], lleccà [l:@"k:a], lluntanà [l:uNta"na] ecc. v allabbiénte, allaià, allamà, allassacrése, allattà, allautanne, alleccà, alluntanà ecc. llò [l:O] v ddò llòrge ["lOrdZ@], relògge ‹lat horologium› sm orologio: lu ticche e tacche de lu l. il tic tac dell’orologio, da’ la corde a lu l. dare la corda all’orologio ■ sf la llòrge orologio di campanile, der llurgiare. lluccà [l:u"k:a], alluccà ‹v llucche› (llucche lluccase lluccate) intr urlare, gridare: l. ncuodde a une, sgridare qualcuno. lluccatare [l:uK:a"tar@], alluccatare agg iracondo, incline a urlare | chi si unisce al pianto dei familiari di un defunto. lluccatòrje [l:uk:a"tOrj@], alluccatòrje sm frastuono, schiamazzo. llucche [l:uk:@], allucche ‹indeur lukwos, gr lykos lupo Imperio p 134, lat parl *huccare gridare, Cort-Marc alluccà1› sm urlo, grido: jettà nu l. lanciare un urlo, li l. arrevavene nciéle le urla arrivavano in cielo / der alluccà, sin scamà. lluère [l:u"Er@] v uére. lò [l:O] v ddò lòffe [lOf:@] ‹*ted luft, *ingl loof, va Cort-Marc lòf(f)a› sf vescia, peto, alt leffone (pl -une) / va pitete. lòggeche ["lOdZ:@k@] sf logica, agg logico. lòntre [lONtr@] ‹*lat volutabrum pozzanghera, prelat *londino-, lat *lutulare, v Cort-Marc lòndro› sm pantano, sin pescuocchjele ■ sf lontra, nutria. lòre [lOr@] lat illorum› pron pers loro: l. sò state, nò nuje essi sono i colpevoli, non noi, vedé, tremènte a l. vedere, guardare loro, pe lòre, da l., che l. per essi, da essi, con essi, a l. a l. tra di 189


lòre loro ■ agg (sempre dopo il sost) e pron poss loro, di loro, di essi: la machena l. la loro casa, lu l. *il loro (la loro proprietà), dint’a lu l. nella loro proprietà. lote [lot@] ‹lat lutum› sf fango, melma: rutulà dint’a la l. rotolarsi nel fango. lòtte [lOt:@] sf lotta: fa’ la l. lottare. lu1 [lu] ‹lat illum, illud› art ms il, lo: lu ciéle, lu stiaucche il cielo, il tovagliolo, l’uorte l’orto / va la1, li1. lu2 [lu] ‹lat illum, va Cort-Marc ru› pron dimostr lo: lu tremiénte lo guardi, lu facése buone lo fece bene, me l’agghje recurdate *me l’ho ricordato (me lo son ricordato), nne lu (n’lu) vide? non lo vedi? me lu pòrt’a case me lo porto a casa, te lu (t’lu), te lu vide tu *te lo vedi tu (càvatela da solo), lu vide quante si fésse? ti accorgi di quanto sei scemo? n’lu pòzze vedé *non posso vederlo (mi è antipatico), ce l’ha ditte glie l’ha detto / va la2, li2. -lu [lu] pron encl -lo: fallu sta’ buone *fallo star bene (calmalo), lasselu pèrde lascialo perdere / va -la, -li. luà [lu"wa] ‹lat levare› (lève liéve luase luate, imper liéve, lié’, v gramm 2.4.1.3.) tr togliere: luà la taule sparecchiare, liéve ‘ssi rampe da nanze *togli via codeste mani (non impicciarti), luà li diebbete sdebitarsi, luà li parole da mocche a une *togliere le parole dalla bocca a qualcuno (dire la stessa cosa), luà lu salute *togliere il saluto (non salutare più), luà la ménne *togliere il seno (svezzare), luà li diènte estrarre i denti | rifl luà da miéze togliersi di mezzo, liévete da nanze togliti di torno, luà da la cape *togliersi di testa (cambiare proposito) | escl lè! via! / sin sciuppà. lucale [lu"kal@] sm locale. lucechià [lutS@"kja] ‹lat volg *lucicare› (lucechéje lucechije lucechiase lucechiate) int luccicare: ce lucechéjene l’uocchje gli luccicano gli occhi / sin luce. luce1 [lutS@] ‹lat lucēre› (luce lucése luciute) intr luccicare: a lu cavadde jastumate ce luce lu pile al cavallo mal visto splende il pelo / sin sdellampà. luce2 [lutS@] ‹lat lux lucis› sf luce | lampada a olio /der luciantèzze. lucènte [lu"tSENt@] agg lucente. Lucère [lu"tSEr@] v Nucère. lucèrne [lu"tSErn@] sf lucerna. lucete ["lutS@t@], lucede agg lucido. luciantézze [lutSaN"tets:@] sf lucentezza. lucigne [lu"tSiJ:@l@], lucignele sm stoppino: lu l. puzze de narcature lo stoppino puzza di una 190

Pasquale Cacchio malattia maleodorante, prov quanne la iatte è ncarnate a lu lucìgne, nen fa cunte chè se còce l’ogne se il gatto è solito accostarsi allo stoppino, non gli importa se si scotta l’unghia. Lucije [lu"tSij@] f Lucia, alt Luciètte, Lucjettine, escl Luci’! Luciè! Lucjetti’! luffele ["luf:@l@] ‹lat lumbus› sm (pl lòffele) lombo, zona lombare: ma fa male l’u. mi fa male il lombo. luffiane [lu"f:jan@] ‹lat rufulus› agg e smf ruffiano. luglie [luL:@], lugghje [lu:@] m Luglio. Luigge [lu"idZ:@] pr Luigi, alt Luuggine, escl Lui’! Luuggi’! Luise [lu"is@] f Luisa, escl Lui’! lumache [lu"mak@] sf lumaca, alt lumacone (pl -une), sin ciammaruche. lumencèdde [lum@N"tSE:@] -èlle sf varietà di mele gialle, v méle. lumine [lu"min@] ‹lat lumen -inis› sm fiammifero, sin pòsfere, cerine, fiammifere. Lunarde [lu"nard@] pr Leonardo, alt Lunardine, Narde, Nardine, Lunarducce, Narducce, escl Luna’!, Nardi’! Lunardu’! Nardu’! lunateche [lu"nat@k@] agg lunatico. lune [lun@] sf luna: luna crescénte, calante, nòve, chiéne luna crescènte, calante, nuova, piena, mèza l. mezza luna, quarte de l. quarto di luna, fig tené la l., lu quarte de l. essere irritabile, che ‘ssi chiare de l.! coi tempi duri che corrono! lunghézze [luN"gets:@] sf lunghezza. lunnedì [lun:@"di] sm lunedì. luntananze [luNta"naNts@] sf lontananza. luntane [luN"tan@] ‹lat longe, *longitanus› agg lontano, l. l. lontanissimo | avv i’ l. andare l., da l. da l., a la l. *alla l., parènte a la l. lontano parente | loc prep luntane da lontano da: l. da qua, da ddò l. da qui, da costì. luoche [lwok@], luoghe sm luogo: l. stritte, ficchete miéze luogo stretto, ficcati in mezzo / sin pòste, parte, pizze, zénne. luonghe [lwoNg@] ‹ lat longus› agg ( f lònghe) lungo: fig mana lònghe ladro, prov vrazza lònghe e lenca corte *braccia lunghe e lingua corta (di bravo lavoratore) | avv cadé l. l. pe ntèrre cadere steso a terra, i’ appriésse a la l. seguire da lontano, a l. e a curte a lungo e a breve termine | locuz prep a luonghe a luonghe lungo: a l. a l. a la jumare lungo il fiume. lupariédde [lupa"rje:@] -élle sm escrescenza all’interno della palpebra (si eliminava strofinandovi una chiave o una moneta) / sin ugghiaruole.


Castelluccese lupe [lup@] ‹lat lupus› sm lupo: fig paré nu l. arraggiate sembrare un lupo affamato, prov raccumannà li pècure a lu l. affidare le pecore al lupo, quanne lu l. èsce da la tane signe chè ave fame se il lupo esce dalla tana significa che ha fame. lupenare [lup@"nar@] sm licantropo, lupomannaro. lupenèdde [lup@"nE:@] -èlle sf lupinella. lupine [lu"pin@] ‹lat lupinus› sm lupino. lurde [lurd@] ‹lat luridus› agg e sm (f lorde) lurido, escl ‘ssu lurde! *codesto lurido! (lurido che non sei altro!), der lurdizje. Lurènze [lu"rENts@] v Lauriénze. luscégnele [lu"SeJ:@l@] sf lucertola senza zampe, luscegnola (Chalcides chalcides), orbettino (Anguis fragilis).

lusse [lus:@] sm lusso: na còse a l. una cosa di l. lustrà [lus"tra] ‹lat lustrare illuminare› (lustre lustrase lustrate) tr lucidare: l. li scarpe. lustre [lustr@] agg lucido, luminoso: na casa l. una casa pulita, quann’è lustre quando fa giorno ■ sm luce: appéne fa l. all’alba, che lu lustre, con la luce, di giorno \ scurdje. luteme ["lut@m@], uteme ‹lat ultimus› agg e pron ultimo: lu luteme (l’uteme) de l’anne l’ultimo dell’anno, luteme a arrevà ultimo ad arrivare. luttà [lu"t:a] (lòtte luotte luttase luttate) tr lottare. lutte [lut:@] sm lutto: sta’ a l. essere in lutto, purtà lu l. portare il l., vèste a l. vestire a l. lu vi’! [lu"vi] (lu uì!) [lu"i], la vi’! [la"vi] li vi’! [li"vi] escl eccolo! eccola! eccoli! v vedé.

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M m [m:@] sf m: la me la emme. ma [ma] ‹lat magis› cong ma, però: ha tuzzelate ma nisciune l’ha apiérte ha bussato ma nessuno gli ha aperto, ma chè vuoje? ma che vuoi? ma chè bèlla criature! ma che bella bambina! ma pèrò ‹lat magis per hoc› *ma però. ma’! [ma] escl mamma! | maestro: ze ma’! *zio maestro! mah [ma] [m:a] escl mah, boh: mah, n’lu sacce! boh, non lo so! maccarone [mak:a"ron@] ‹lat maccus› sm (pl maccarune) maccherone: maccarune accattate maccheroni industriali, maccarune che la recòtte maccheroni con la ricotta | moccio: tené nu m. a lu nase avere il moccio al naso | fig sciocco, maldestro. maccature [mak:a"tur@] ‹catalano mocador, Cort-Marc muccatùri› sm copricapo femminile, foulard legato sotto il mento, alt maccaturiédde -élle, maccaturone. maccaturiédde [mak:atu"rje:@] -élle sm fazzoletto. macché escl macché! per niente! macchià [ma"c:a] (macchje macchiase macchiate) tr macchiare, rifl macchiarsi, sin vonce, mbrettà. macchje [mac:@] ‹lat macula› sf macchia: m. de gnòstre, d’uogghje, de sanche macchia d’inchiostro, d’olio, di sangue | boscaglia, fratta: m. de ruve roveto, fig da’ a la m. darsi alla macchia / alt macchione (pl -une), macchiètte, macchjecèdde -èlle / sin chiazze. macellà [matS@"l:a] (macèlle maciélle macellase macellate) tr macellare. macellaje [matS@"l:aj@] sm macellaio, sin chianchiére. macèlle [ma"tSEl:@] sm macello: fa’ nu m. fare una strage. macenà [matS@"na] (macene macenase macenate) tr macinare: m. li ulive, lu rane, lu cafè, macinare le olive, il grano, il caffè, fig m. ncape architettare, rimuginare. macenature [matS@na"tur@] sf macinatura, molitura. macene ["matS@n@] ‹lat volg *macina› sf macina, ruota in pietra per frantumare cereali nei mulini ad acqua e olive nei frantoi | macinatura, molitura: na m. de ulive quantità di olive macinate in una volta / alt maceniédde -élle / der macenature, macenatrice. 192

maceniédde [matS@"nje:@] -élle sm macinino. machene ["mak@n@] ‹lat machina› sf macchina: m. da scrive macchina da scrivere | automobile: purtà la m. guidare l’auto / alt machenètte, machenécchje, machenone, der machenarje, macheniste. machenètte [mak@"nEt:@] sf macchinetta, macchina fotografica | accendino. maculà [m:aku"la] v mmaculà. Madò! [ma"dO] escl Madonna! v Madònne. Madònne [ma"dOn:@] f Madonna: la M. Addulurate, la M. Addolorate, de lu Carmene del Carmine, chè la M. t’accumpagne! che la M. ti accompagni, fusse la M. e chiuésse! *fosse la Madonna e piovesse! (speriamo che piova!) | escl Madò! Madonna! uh, Madònna mije! oh, Madonna mia! fusse la M.! magari! / alt Madunnine. madre [madr@] v matre. madunnare [madu"n:ar@] sm madonnaro, pellegrino di santuari mariani (Incoronata, Monte Vergine). maése [ma"es@] ‹lat maius (mensis)› sf maggese: prov famme m. ché te fazze marchése la coltivazione su maggese dà raccolti abbondanti. maéstre [ma"estr@] smf (pl maìstre) ‹lat magister› maestro, maestra: maistre e prufessure maestri e professori, la maéstra sarte, la sarta / alt maistricchje (f maistrécchje) / sin mastre. Mafalde [ma"fald@] f Malfalda. maffiuse [ma"f:jus@] agg (f maffiose) mafioso. maffje [maf:j@] sf ‹*ar mahjas, Dev› mafia. magare [ma"gar@] ‹gr makárie› escl magari! | avv m. èsce chiù tarde forse esco più tardi | cong m. e fusse alluère! magari fosse vero! magge1 [madZ:@] sm maggio: prov acque de m. pioggia benefica, vale chiù n’acque tra m. e abbrile chè nu carre d’òre e chi lu tire la pioggia tra aprile e maggio vale più di un carro d’oro e di chi lo tira, l’acque de m. nen tròve paràgge l’acqua di maggio è incomparabile, lèune e furmagge a lu mése de m. legna e formaggio si comprano a maggio, m. urtelàne assaje pagghje e pòche rane maggio con abbondanza di ortaggi, raccolto di frumento scarso. magge2 [madZ:@] sm magio: li re m. i re magi. maggeche ["madZ:@k@] agg magico.


Castelluccese magghiuocchele [ma":wok:@l@] ‹v magghje› sm palla di neve, di carta o di altro, alt magghiucculicchje. magghje [ma:@] ‹lat malleus martello› sm maglio, grosso martello di legno, tené la cape come nu m. avere la testa dura, prov lu bène chè te vògghje, te vatte che lu m. tanto ti voglio bene che finisco per batterti col maglio. maggije [ma"dZ:ij@] sf magia. maghe [mag@] sm mago. maglie [maL:@] ‹provenz malha› sf maglia, alt maglione (pl -une), magliètte, magliecèdde -èlle, der magliare. magliare [ma"L:ar@] sm ‹v Cort-Marc magliàro› magliaio. magnatte [ma"J:at:@], mignatte ‹lat volg minjus, Dev› sf sanguisuga, mignatta. magnifeche [ma"J:if@k@] agg magnifico. magre [magr@] agg magro: fa’ na magra feùre fare una magra figura / sin sicche, liénte. maiazzèje [maja"dz:Ej@] ‹ar makahzin, fr magasin, Dev› sm magazzino domestico per cereali: ogni casa era provvista di un deposito per il frumento, costituito da tavole di legno incastonate l’una sull’altra. maiale [ma"jal@] sm maiale, sin puorche. maje [maj@] avv mai: m. viste na còse accussì mai vista una cosa del genere, si m. jute sop’a munte Sedone? sei mai andato su m. Sidone? | con sub nella locuz nzia maje *non sia mai (temere che): nzia maje e me véde qua *non sia mai e mi vede qui (temo che mi veda qui), nzia maje e chiòve! *non sia mai e piove (spero che non piova), nzia maje e nce vène guai se non viene | locuz maje e po’ maje mai e poi mai, caso maje *caso mai (nel caso in cui), quanne maje? quando mai? malaccètte [mala"S:Et:@] agg sgradito: ròbbe de m. regalo sgradito. malaccòrte [mala"k:Ort@] agg disattento. malacrianze [malakri"aNts@] ‹v crianze› sf maleducazione. malaféde [mala"fed@] sf malafede. malafémmenne [mala"fem:@n@] sf donnaccia, prostituta. malafertune [malaf@r"tun@] sf sfortuna, sventura. malaffare [mala"f:ar@] sm truffa, reato. malalénche [mala"leNk@] sf malalingua. malamènte [mala"mENt@] ‹lat male› agg cattivo, malvagio: nu crestiane m. un uomo malvagio, n’arta m. lavoro faticoso ■ avv male: sta’ m. star male, parlà m. criticare, vedé m. a une provare antipatia, rumané m. restare delu-

male1 so, sènte m. sentir male, se sènte malamente si sente male, stu cauzone me sta m. questo pantalone mi sta male, niénte de malamènte niente di male | con sub sarrije m. se... sarebbe un male se…, n’è m. se... non è un male se... | compar chiù malamente peggio, tante malamènte tanto male, lu chiù malamente il peggiore ■ sm a nisciune piace lu m. a nessuno piace il male. malandrine [malaN"drin@] sm malandrino. malaneme [ma"lan@m@] sm malanimo, rancore. malannate [mala"n:at@] sf cattiva annata. malanne [ma"lan:@] sm malanno. malannumenate [malan:um@"nat@] sf cattiva reputazione: purtà la m. godere di pessima fama. malaparate [malapa"rat@] sf situazione difficile: viste la m., se n’ascése vista la situazione pericolosa, se ne uscì. malaparòle [malapa"rOl@] sf parolaccia: pigghià a m. insultare. malapéne [mala"pen@] v ammalapéne. malarje [ma"larj@] sf malaria. malarte [ma"lart@] sf brutto mestiere, lavoro duro. malasorte [mala"sort@] sf sventura, destino. malaugurje [malau"gurj@] sm malaugurio: auciédde de lu m. uccello del malaugurio. malate [ma"lat@] agg e smf malato: capa m. *testa malata (recalcitrante), m. de cape pazzo, prov ‘vuoje’ se dice a li m. se si vuol fare un regalo non bisogna tergiversare. malatije [mala"tij@] ‹gr malakìa, lat male habitus› sf malattia: fa’ na m. de cacche còse *fare una malattia di qualcosa (avere una fissazione), la m. de lu fume il vizio del fumo. malaventure [malav@N"tur@] sf cattiva sorte \ bò-naventure. male1 [mal@] ‹lat malum› sm male: nfacènne m. a nisciune non far male a nessuno, nte facènne male non farti male, vulé m. a une odiare qualcuno, purtà m. avere gravi conseguenze, nc’è male va benino, i’ a male guastarsi (di alimenti), nu bruttu m. un brutto male, m. de mare mal di mare, m. de machene mal d’auto, m. ncuorpe mal di pancia, m. ncape mal di testa, passà da nu m. a n’aute passare da un male all’altro, m. de sante Dunate forte agitazione, epilessia, jucà a mal’è bène giocare alla passatella da invitato, prov fa bèn’e scuorde, fa m. e piénze agisci bene e dimentica, agisci male e pensa, m. nen fa’ e paùre n’avè se non fai del male, non hai nulla da temere | con sub ménu male chè *meno male che… (sono contento che…), ménu m. chè nze fatte niénte sono con193


maletrattà tento che è rimasto indenne, chè male fa se...? che male c’è se...? chè male fa se me vèste accussì? chè importa se vesto così? male2 [mal@], malu [malu] ‹lat malus -a -um› agg (f mala, pl mali, sempre davanti al sost) cattivo, malvagio: male (malu) crestiane individuo malvagio, mala fémmene donna cattiva, male ucine cattivo confinante, de malu mòde in mal modo de mala vuluntà, malvolentieri, a mala péne, a sténto. male3 [mal@] ‹lat male› avv male: m. purtà *male portare (scomodo da portare), che quisse è m. cummatte *con costui è male combattere (costui è intrattabile), che ’ss’arnése è m. fatià *con codesto arnese è male lavorare (con tale attrezzo non si può lavorare), prov la cote è m. scurcià la coda è difficile da scuoiare / va malamènte. malecavate [mal@ka"vat@] agg malridotto, malvagio: curte e m. basso e malvagio. malecrestiane [mal@kr@s"tjan@] sm uomo malvagio. malecriate [mal@kri"at@] agg maleducato, cattivo. malecummatte [mal@ku"m:at:@] ‹male + cummatte› nell’espr èsse malecummatte *essere male combattere: che quisse è m. costui è intrattabile. maledecènze [mal@d@"tSENts@] sf maldicenza. maledezione [mal@d@"tSjon@] sf maledizione. maledì [mal@"di] (maledice maledecése maleditte) tr maledire. maleditte agg (f maledétte) maledetto. maleducate [mal@du"kat@] agg maleducato. maleficje [mal@"fitSj@] sm maleficio. malegnà [mal@"J:a] (maligne malegnase malegnate) intr malignare, sparlare. malencuorpe [mal@N"kworp@] sm dolore intestinale. malentenziunate [mal@Nt@Ntsju"nat@] agg ostile. malepenzante [mal@p@N"tsaNt@] agg malpensante. malepenziére [mal@p@N"tsjer@] sm sospetto, insinuazione. malepurtà [mal@pur"ta] agg scomodo. malesanche [mal@"saNk@] sm amarezza, ostilità: fa’ m. che une inimicarsi con qualcuno. malèssere [ma"lEs:@r@] sm malvagio. malesurizje [mal@su"ritsj@] sm malefatta, reato. maletiémpe [mal@"tjeFp@] sm cattivo tempo: prov lu m. fòrte è a l’arche de la pòrte il cattivo tempo è imprevedibile. 194

Pasquale Cacchio maletrattà [mal@tra"t:a] (maletratte maletrattase maletrattate) tr maltrattare. maléule [ma"leul@] agg malevolo. maleulute [mal@u"lut@] ‹v vulé› agg malvisto. malevacije [mal@va"tSij@] ‹gr Monembasía› sf malvasia. malevase [mal@"vas@], malvase [mal"vas@] ‹provnz malvats, lat malifatius› agg malvagio. maleve ["mal@v@], malve ‹lat malva› sf malva (Malva silvestris): acque de m. infuso di malva per curare tosse, mal di gola e altri mali, der malevone (pl -une) malvone, malvarosa (Althaea rosea). malevizze [mal@"vits:@] ‹lat parl aegyptius, Cort-Marc jìzzu› sf tordo (Turdus philomelos). maleziuse [mal@"tsjus@] agg (f -ose) malizioso. maligne [ma"liJ:@] agg (f malégne) maligno. malizje [ma"litsj@] sf malizia. mallarde [ma"l:ard@] sm germano reale (Anas plathyrhynchos): ngrassà come nu m. ingrassare molto. malòme [ma"lOm@] ‹v òme› sm delinquente. malore [ma"lor@] sm malore. Maliètte [ma"ljEt:@] v Amalje. maluocchje [ma"lwoc:@] sm malocchio. malumore [malu"mor@] sm malumore. malve [malv@] v maleve. mammalucche [mam:a"luk:@] ‹ar mamluk› sm stupido, ridicolo. mammane [ma"m:an@] v vammane. mammazze [ma"m:ats:@] sf alga di fiume. mammanònne [mam:a"nOn:@] sf (m papanònne) nonna: la m. mije mia nonna / escl mammanò! mamme [mam:@] sf (pl mammere) mamma: mamme mia madre, mammete tua madre, mamme de latte nutrice, prov chi nn’ubbedìsce a na bòna m., hadda sta’ a sènte a na tri­sta matréje chi non ubbidisce a una brava mamma, dovrà ascoltare una cattiva matrigna, lu fìgghje mupe, lu capìsce la m. solo la mamma capisce il figlio muto, na m. campe ciénte figghje e ciénte figghje nen campe­ne na mamme una mamma cresce cento figli e cento figli non sostengono una mamma, m. e figghje pariénte allasche mamma e figli parenti lontani (va case1)/ escl mammà! ma’! ohimà! mammó! mammule ["mam:ul@] ‹meridion bambule, Dev mammola› sf mammola (Viola odorata), va viòle. mamuocce [ma"mwotS:@l@], mamuoccele (f mamòcce -òccele)‹v Cort-Marc màmo, mamòzio› sm pupazzo, fig moccioso. manate [ma"nat@] sf manata, manciata, sin jummèdde -èlle.


Castelluccese mancà [maN"ka] (manche mancase mancate)

intr mancare: manche la benzine a la machene all’auto manca la benzina | con sub ce manche

sule chè se lève la lèttreche *manca solo che si levi la luce (sarebbe il colmo se andasse via la luce), ce mancave pòche chè venéve a chiòve stava per piovere. mancante [maN"kaNt@] agg mancante: luna m. gòbbe a levante, lun’a punènte luna crescènte luna mancante gobba a levante, luna crescente gobba a ponente \ crescènte. mancanze [maN"kaNts@] sf mancanza, luna in fase calante: a la m. se scioppene agghje e cepodde in fase calante si raccolgono aglio e cipolla \ crescènze. mance [maNtS@] sf mancia. mancenare [maNtS@"nar@] smf mancino. manche1 [maNk@] avv neanche, nemmeno, neppure: m. nu crestiane nessuna persona, nne m’ha fatte m. na telefunate non mi ha fatto alcuna telefonata, ne m’ha m. salutate non mi ha salutato neanche, m. tu ce si jute neppure tu ci sei andato, se n’è jute sènza m. di’ na parole se n’è andato senza dire neanche una parola ■ cong benché non: nne m’ha respuoste, m. l’avésse gnuriate non mi ha risposto, benché non l’abbia offeso | come se: m. l’avésse accise! come se l’avessi ucciso! | neanche se: m. se me vèn’a prià, vave a lu spusalizje suje neanche se viene a pregarmi, vado al suo matrimonio | appena: nn’ha m. abbiate a parlà chè l’hanne pigghiate a frescate appena ha iniziato a parlare l’hanno preso a fischi ■ escl manche li cane! *neppure i cani (guai!). manche2 [maNk@] agg sinistro: mana m. mano sinistra, prov urécchia m. còre franche *orecchio sinistro cuore libero, menà a m. e cògghje a dritte cogliere un buon risultato da un errore. mancine [maN"tSin@] agg e smf mancino: la mana m. la mano sinistra, luoghe m. luogo esposto a nord (v Cort-Marc mangósa) / der mancenare. mancune [maN"kun@] pron indef neanche uno, nessuno: nce stéve m. a la case non c’era nessuno in casa, m. de nuje nessuno di noi, prov chi tène ùne, ntène m. chi ha un figlio unico è come non averne. mandarine [maNda"rin@] sm mandarino. mandrje [maNdrj@] sf mandria, gregge. manduline [maNdu"lin@] sm mandolino. mane [man@] ‹lat manus› sf mano: mana dritte mano destra, mbrettà li m. sporcarsi le mani, che li m. dint’a la sacche con le mani in tasca, fig de prima m. nuovo, non usato, de secon-

mangià da m. usato, tené li m. lònghe *avere le mani lunghe (essere un ladro), tené li m. attaccate avere le mani legate, métte m. manomettere, fa’ scappà la m. esagerare nella dose di un ingrediente, métte m. a lu pòrtafoglie pagare, aiauzà li m. percuotere, avascià li m. abbassare le mani, métte li m. nnanze *mettere le mani davanti (giustificarsi in anticipo), métte la m. sope lu fuoche fidarsi ciecamente, tené li m. mpriéste *avere le mani in prestito (essere manesco), nu crestiane a la m. una persona disponibile, dà la m. dare la mano (fare le condoglianze), sta’ sòte che li m. star fermo con le mani, a mane manualmente, paste a m. pasta a mano, giacchètte fatte a m. giacca confezionata dal sarto, a mana dritte a destra, a mana mancine a sinistra, èsse de m. essere di mano (nel gioco delle carte), prov na m. lave n’aute una mano lava l’altra, che na m. dà e che na m. lève con una mano dà e con l’altra toglie, turnà che na mana nnanze e une addrète *tornare con una mano davanti e una di dietro (senza risulati), andó métte li mane, li cacce abile in ogni mestiere | strato di pittura ■ avv v mmane / alt manone (pl -une), manuzzèdde -èlle / der manià, maneche, manische (f -ésche), manate, manuale, manuèlle, lavamane, manedòpere, manégge, manètte. maneche1 ["man@k@] sf ‹lat manica› manica: fig de maneca corte, larje essere avaro, prodigo, na mèza m. persona piccola e insignificante, n’atu pare de maneche tutt’altra cosa, fa’ na m. masturbarsi. maneche2 ["man@k@] ‹lat *manicum› sm maniglia. manecòpje [man@"kOpj@] sm manicomio, fig baraonda. manefèste [man@"fEst@] sm (pl manefiéste) manifesto. manère [ma"nEr@] sf maniera: de mala m. in malo modo, de bòna m. fatto bene, de bòne manère di buone manière, ròbbe de n’ata manère *roba di un’altra maniera (di qualità). Manfredònje [maNfr@"dOnj@] pr Manfredonia, agg manfreduniése (pl manfredunise). mangià [maN"dZa] ‹fr ant mangier› (mange mangiase mangiate) tr mangiare: ntené niénte da m. non aver nulla da mangiare, m. come nu jattariédde, com’a nu pucine mangiare poco, m. casa case mangiucchiare, da’ da m. a li nnemale nutrire gli animali, métte a m. iniziare a mangiare, purtà a m. offrire il pranzo ai parenti del defunto, m. che l’uocchje *mangiare con gli occhi (guardare avidamente), mangià li cumpiétte *mangiare i confetti (partecipa195


mantesine re a un matrimonio), quanne c’im’a mangià li cumpiétte? quando ti sposi? mangià li mane *mangiarsi le mani (pentirsi), prov nen m. pe nen cacà *non mangiare per non cacare (di taccagno), chi mange sule s’affòche chi mangia solo si strozza / sin abbuffà, strafucà, ammagghià, cevà / der mangiamange, mangiapane, mangiatòrje. mangiate [maN"dZat@] sf mangiata. mangiatore [maNdZa"tor@] sf mangiatoia, parte della stalla: métte la pagghje dint’a la m. mettere la paglia nella mangiatoia. manià [ma"nja] [mani"ja] (manéje manije maniase maniate) tr maneggiare: sapé m. n’attrézze saper usare un attrezzo | tastare, palpare: i’ maniènne *andare tastando (cercare) | manomettere: m. la velanze manomettere la bilancia / sin tastà, tuccà. manije [ma"nij@] sf mania. maniglie [ma"niL:@] sf maniglia. manische [ma"nisk@] agg (f manésche) manesco. mannà [ma"n:a] (manne mannase mannate) tr mandare: m. na léttere spedire una lettera, m. a di’ riferire, prov chi vòle va e chi nen vòle manne chi vuole fare qualcosa non delega gli altri. mannagghje [ma"n:a:@], mannagge [ma"n:adZ:@] escl mannaggia: m. a té! mannaggia a te! manne [man:@] sf manna. manòvre [ma"nOvr@] sf manovra. mante [maNt@] ‹sp manta, va Cort-Marc mànta› sf copriletto invernale. mantece ["maNt@tS@] sm mantice. mantèlle [maN"tEl:@] sf piccolo mantello di lana, alt mantelline. mantené [maNt@"ne] ‹lat manu tenere› (v tené) tr mantenere, reggere: m. la paciénze pazientare, m. lu poste a une conservare il posto a qualcuno, l’im’avut’a m. abbiamo dovuto trattenerlo, m. mugghjère e figghje provvedere al sostentamento di moglie e figli, m. na fémmene avere un’amante | intr resistere, persistere: lu tiémpe mantène il bel tempo continua | rifl m. alérte mantenersi in piedi, fig in buona salute, t’haj’a mantenè devi frenarti, m. a mangià non mangiare troppo, prov lu sacche vacante nze mantène alérte il sacco vuoto non si regge in piedi. mantenute [maNt@"nut@] sf amante: tené la m. avere un’amante. mantère [maN"tEr@] ‹Cort-Marc mandére› sf grembiule di calzolaio o di mietitore | attrezzo per impedire la monta. 196

Pasquale Cacchio mantesine [maNt@"sin@] ‹lat *mantu ante sinum, va Cort-Marc mandesìne› sm grembiule da donna. mantiélle [maN"tjel:@] sm mantello. manuale [ma"nwal@] [man@"wal@] ‹lat manualis› sm manovale, sin jarzone. manubbrje [ma"nub:rj@] sm manubrio. manuèlle [ma"nwEl:@] sf ‹lat *manubella› manovella. manuvrà [manu"vra] (manòvre manuovre manuvrate) tr manovrare. manzarde [maN"tsard@] sf mansarda. manze [maNts@] agg mansueto, calmo | sm manzo. manzuète [maN"tswEt@] agg mansueto. mappe [map:@] sf mappa. mappine [ma"p:in@] ‹lat mappa, va Cort-Marc map-pìna› sf tovagliolo, salvietta, straccio. marascione [mara"Son@] sm (pl -une) verdura selvatica amarognola (Capsella bursa pastoris). maraviglie [mara"viL:@] sf meraviglia. marcà [mar"ka] (marche marcase marcate) tr marcare: m. li pècure marcare le pecore, fig m. stritte a une tenere qualcuno sotto controllo. marcature [marka"tur@] sf malattia della crescita. marce [martS@] agg marcio ■ sf marcia. Marche [mark@] m Marco, alt Marcucce, escl Marcu’!

marche [mark@] sf marchio, marca. marchése [mar"kes@] sm (pl marchise) marchese | mestruo. marchje [markj@] sm marchio. marcià [mar"tSa] (marce marciase marciate) intr marciare. marciapète [martSa"pEt@] sm marciapiede, sin banchine. Marcòfene [mar"kOf@n@], Marcòfje [mar"kOfj@] m Marcolfo, personaggio leggendario rappresentato dalle macchie lunari con un fascio di legna sulle spalle: paré a M. sope la lune mettersi al centro dell’attenzione. mare1 [mar@] agg amaro: m. come nu venéle amaro come un veleno / der maruognele (f marògnele), maruosteche (f maròsteche). mare2 [mar@] sm mare: prov a lu m. va l’acque al mare va l’acqua, der marèje, marenaje, marenare, marenése. marenare [mar@"nar@] sf trave trainata da animale per rimuovere la paglia durante la trebbiatura.


Castelluccese marenése [mar@"nes@] sm (pl marenise) mietitore proveniente dal Tavoliere o dalla costa barese. maréne [ma"ren@] agg amarena: cerasa m. ciliegia amarena. maretà [ma"n:a:@] ‹lat maritare› (marite maretase maretate maretènne) tr maritare, rifl maritarsi, sin nzurà. maretate [mar@"tat@] agg f maritata. margherite [margE"rit@] sf margherita (Bellis perennis). mariapelose [mariap@"los@] ‹Cort-Marc marìavòla› sf bruco. mariaulizje [marjau"litsj@] sf liquirizia (Glycyrrhiza glabra). Marije [ma"rij@] f Maria, escl Maria santisseme! Mari’. marite [ma"rit@] sm marito | stecchetto per mantenere aperto il sacchetto per la raccolta delle olive. mariunètte [marju"nEt:@] sf marionetta, a fig. mariuole [ma"rjwol@] ‹lat *marullus monello, fr maraud furfante, sp marrullero impostore› sm (f mariòle) ladro: sacca mariòle tasca interna o nascosta tra le pieghe di vesti, prov è m. chi arròbbe e chi fa la spije è ladro sia chi ruba che chi fa da palo / alt mariunciédde -élle, mariuncèdde -èlle. Marje [marj@] m Mario, alt Mariòtte, escl Mariò! marme [marm@] sm marmo. marmellate [marm@"l:at@] sf marmellata: m. de chetugnele m. di cotogna. marmitte [mar"mit:@] sf recipiente per alimenti | tipo di mattone | marmitta dell’auto. marpione [mar"pjon@] sm (pl -une) marpione. marracce [ma"r:atS:@], marrazze ‹lat marra zappa› sf ascia da macellaio, marrancio, der smarracciate. marrò [ma"r:O], marrone [ma"r:on@] agg marrone | sm v mmarrone. Marte [mart@] sm Marte, martedì: prov de M. nè se spose nè se parte e nè se da’ prencipje a l’arte. marteddà [mart@":a], -llà (martèdde martiédde marteddase marteddate) tr martellare. marteddate [mart@":at@], -llate sm martellata. martedì [mart@"di] sm martedì. martelline [mart@"l:in@] sf martello di scalpellino | sistema frenante di carri costituito da una corda che tira o allenta i pattini aderenti alle ruote. martere ["mart@r@] sm e f martire: fa’ m. a une martoriare qualcuno, der martirje.

massarije martiédde [mar"tie@:@] -iélle sm martello: campane a m. campane a festa. marteddià [mart@":ja] -llià (martèdde, martiédde, marteddase, marteddate) tr martellare va marteddà. marturià [martu"rja] (martòrje martuorje marturiase marturiate) tr martoriare. maruosteche [ma"rwost@k@] agg (f maròsteche) a-marognolo. marzaiuole [martsa"jwol@] agg (f marzaiòle) di marzo: durasse tante la néva marzaiòle quante dure na sòcre che na nòre dureasse tanto la neve di marzo quanto dura una suocera con una nuora. marze [marts@] sm marzo: prov m. sicche, massare ricche marzo secco, allevatore ricco, chi da lu sole de m. nen s’avìte, a Pasque nnen fa la bélla zite l’abbronzatura del sole di marzo non è bella, m. marzìcchje, a l’ajene miéje so spuntate li curnécchje, ma se marze mpogne ce fa zumpà pile, pèlle e ogne un marzo rigido è un grave danno per il gregge, se m. vòle fa’, sape chiòve e sape juccà se marzo vuole, sa piovere e nevicare. marzià [mar"tsja] (marzéje marzije marziase marziate marziènne) intr marzeggiare. marzigne [mar"tsiJ:@] agg (f marzégne) di marzo, fig capriccioso, imprevedibile. marzuline [martsu"lin@], marzulline agg marzolino: prov néva m. se sciògghje a la matine neve marzolina si scioglie la mattina, durasse tante la nèva m. quante dure nu male ucine durasse tanto la neve marzolina quanto un cattivo vicino. mascalzone [maskal"ts:on@] sm mascalzone. masche [maSk@] ‹lat masculus, Cort-Marc màšco› sm chiavistello, lucchetto. mascature [maSka"tur@] sf serratura. mascèlle [ma"S:El:@] sf mascella masciate [m:a"S:at@] v mmasciate mascule ["maskul@] ‹lat masculus› agg maschio: saùche m. sambuco maschio masculone [masku"lon@] sm (pl -une) pollone | sf ragazza che fa giochi o svolge attività maschili. mascure ["maskur@] sf maschera, alt mascarone. masenecòle [mas@n@"kOl@] v vasenecòle. masone [m:a"son@] v ammasone massare [ma"s:ar@] sm massaro, massaio: prov. lu m. matte, pane, vine e latte di persona prodiga. massarije [mas:a"rij@] sf masseria, alt massarièdde -èlle, massariòle, massariulèdde, sin pagghiare, casone, casine, casunètte. 197


masse masse [mas:@] ‹gr máza pasta, lat massa› sf impasto: preparà la m. preparare l’impasto / der ammassà | massa: na m. de gènte una folla enorme ■ sm cortiletto, massetto, alt massètte. masseme ["mas:@m@] avv massimo, massimamente ■ sf massima: li massem’ètèrne, le massime eterne (libretto di devozioni). maste [mast@] ‹lat magister› sm mastro, maestro: m. Giuànne mastro Giovanni | escl ma’! ze ma’! mastecà [mast@"ka] (masteche mastecase mastecate mastechènne) tr masticare: fig m. lu tedésche conoscere il tedesco. mastre [mastr@] ‹lat magister› sm maestro artigiano: prov quanne agghja pajà a mastrìcchje, paje a mastrone meglio pagare un maestro esperto, ucine a lu m. ma se mpòste vicino al maestro sta impettito / alt mastricchje, mastrone, sin maste. mastece ["mast@tS@] sm mastice. matarazze [mata"rats:@] ‹ar matrah› sm materasso. matasse [ma"tas:@] ‹gr mátaxa› sf matassa. matenate [mat@"nat@] sf mattinata. mateniére [mat@"njer@] agg (f matenère) mattiniero. materiale [mat@"rjal@] sm materiale ■ agg grezzo, rozzo: rròbba m. stoffa grezza, parlà m. parlare in modo volgare. matèrje [ma"tErj@] sf matèria | pus. matèrne [ma"tErn@] agg materno. matine [ma"tin@] ‹lat (hora) matutina› sf mattino, mattina: de bona m. di buon mattino, la m. appriésse il mattino dopo, la m. nnanze il mattino precedente, crammatine domani mattina, pescrammatine dopodomani mattina, jére m. ieri mattina, all’atra matine l’altro ieri mattina, de prima m. di prima mattina, da la m. a la sére per tutto il giorno / der allatramatine, crammatine, pescrammatine, matenate, mateniére (f matenère). matite [ma"tit@] sf matita, sin labbese. matone [ma"ton@] ‹lat maltha› sm (pl matune) mattone, fig èsse nu m. essere noioso, pesante / der matunèdde -èlle, matunate. matre [matr@] ‹lat mater matris› sf madre, der matèrne, matréje, matrebbadésse. matréje [ma"trej@] sf matrigna. matremònje [matr@"mOnj@] sm matrimonio, sin spusalizje. mattarizje [mat:a"ritsj@] sf fesseria. matte [mat:@] agg matto: m. maligne malizioso: prov che lu m. haj’a fa lu patte con lo stolto è bene chiarirsi prima, fa’ come si fatte chè nzi 198

Pasquale Cacchio chiamate m. agisci come sei, così non ti chiamano matto / der mattigne, mattarizje \ dritte. mattele ["mat:@l@] ‹lat mateola› sm mazzo di spighe. Mattèje [ma"t:Ej@] m Matteo, alt Mattiucce, escl Mattè! Mattiù! mattigne [ma"t:iJ:@] agg (f -ègne) mattoide, bizzarro. mattuoppele [ma"t:wop:@l@] ‹v mattele› sm palla: m. de carte palla di carta / sin magghiuocchele, stuppele, ngrògnele. mattuppelià [m:at:up:@"lja] v ammattuppelià. matunate [matu"nat@] sf mattonata, botta di mattone. matunèdde [matu"nE:@] -èlle sf mottonella. maturà [m:atu"ra] v ammaturà. mature [ma"tur@] agg maturo. màude [maud@] agg ‹lat madens molle› molle, flaccido: fa’ deventà m. na còse strapazzare qualcosa / sin musce, japule, ceniéte. Maumètte [mau"mEt:@] ‹va Cort-Marc maométto› m Maometto. mazzacane [mats:a"kan@] ‹ar ma sara grossa pietra, va Cort-Marc masacàn› sm sasso, macigno. mazzalònghe [mats:a"lONg@] sm gioco simile a ‘mazze e pìuze’, ma con due mazze e due buche. mazzate [ma"ts:at@] sf mazzata. mazze1 [mats:@] ‹lat *matea, sp mazo› sf mazza: m. e pìuze lippa (gioco con mazza e bastoncino) | percossa: da’ m. percuotere, prov m. e panèlle fanne figghje bèlle con mazza e pane si educano i figli | grosso martello per spaccare pietre / der mazzate. mazze2 [mats:@] ‹lat *matea, sp mazo› sm mazzo: nu m. de fiure, de carte un mazzo di fiori, di carte, fig fa’ nu m. a une *fare un mazzo a qualcuno (vendicarsi) / alt mazzètte, mazzariédde -élle, mazzone (pl -une) / der ammazzà, mazzèppiuze, mazzalònghe. mazzèpiuze [mats:E"p:iuts@] sm lippa, gioco con una mazza e un legnetto da battere e colpire a volo. mazzià [ma"ts:jia] (mazzéje mazzije mazziase mazziate) tr percuotere, bastonare. mazzòle [ma"ts:Ol@] sf mazzuola. mazzurche [ma"dz:urk@], marzucche sf mazurka. mbacce [FbatS:@] v mpacce. mballà [Fba"l:a] ‹v balle› (mballe mballase mballate) tr imballare: m. la pagghje imballare la paglia. mbambalì [FbaFba"li] (mbambalisce mbambalése mbambalute) rifl imbambolare, rifl stordirsi.


Castelluccese mbarazzà [Fbara"ts:a] (mbarazze mbarazzase mbarazzate) tr imbarazzare. mbarazze [Fba"rats:@] sm imbarazzo: m. de stòmmeche disturbi allo stomaco. mbarcà [Fbar"ka] (mbarche, mbarcase, mbarcate) tr imbarcare, rifl imbarcarsi \ sbarcà. mbascià [Fba"S:a] v nfascià. mbasciate [Fba"S:at@] v mmasciate. mbase [Fbas@] loc prep in base a. mbastardì [Fbastar"di] (mbastardisce mbastardése mbastardute) tr imbastardire. mbavagghià [Fbava":a], mbavaglià [mbava"L:a] (mbavaglie mbavagliase mbavagliate mbavagliènne) tr imbavagliare. mbè? [FbE] embè? [EF"bE] escl beh? mbecille [Fb@"tSil:@] agg imbecille. mbellettà [Fb@l:@"t:a] (mbellètte mbelliétte mbellettase mbellettate) rifl imbellettarsi. mberlòcche [Fb@r"lOk:@] ‹fr breloque› sm ciondolo, fermaglio. mbestialì [Fb@stja"li] (mbestialisce mbestialése mbestialute) tr imbestialire, rifl imbestialirsi, sin nnemalì, arraggià. mbrazze [Fbrats:@] avv in braccio: che nu criature m. con un bambino in braccio, fig che li vedèdda m. *con le budella in braccio (apaticamente), v vrazze, vrazzate. mbréje [Fbrej@], mpréje ‹lat umbra› sf ombra: a la m. all’ombra, fa’ m. fare ombra, avé paure de la propja m. aver paura della propria ombra. mbrellare [Fbr@"l:ar@] sm ombrallaio. mbrèlle [FbrEl:@] sm (pl mbriélle) ombrello: fig an-dó vaje sènza mbrèlle? *dove vai senza ombrello? (che vai facendo in giro?) / alt mbrellone / der mbrellate. mbrènne [FbrEn:@] ‹lat merenda, merere› sf pausa, merenda: a la m. durante la pausa dei mietitori, prov san Biase mbrènna trase a san Biagio s’inizia a fare merenda, filastr ciammaruca, mbrènna mbrènne, cacce li còrne chè te dènche a mangià chiocciola, è merenda, caccia le corna ché ti do da mangiare. mbrettà [Fbr@"t:a], mprettà ‹*illir brudan, lig bratta, *lat brutus brutto, va Cort-Marc imbrecàse› (mbrétte mbritte mbrettase mbrettate) tr sporcare, imbrattare, rifl sporcarsi: s’è mbrettate de gnòstre si è sporcato d’inchiostro. mbriacà [Fbria"ka] [mbrja"ka] ‹lat tardo ebriacus› (mbriache mbriacase mbriacate) tr ubriacare: m. une de chiacchjere *ubriacare qualcuno di chiacchiere (illudere qualcuno) | rifl ubricarsi: prov se t’haj’a m., mbriachete de vine buone se ti devi ubriacare, fallo con vino buono / sin acciuccà.

me mbriache [Fbrjak@] agg ubriaco: prov a lu m. tutte lu dévene a béve facile approfittare di chi è ubriaco / alt mbriacone (pl -une), der mbriacature. mbricule ["Fbrikul@] ‹lat morum, *moricola› sf mora, frutto del rovo: i’ a m. andare a raccogliere more. mbriteche ["Fbrit@k@], mpriteche ‹lat umbra, umbraculum› sm luogo ombroso: nucélle e castagne se chiantene a lu m. noccoli e castagni si piantano in luoghi ombrosi, térre a lu m. terreno a esposizione Nord ■ agg ombroso, esposto a Nord. mbruccà [Fbru"k:a] (mbròcche mbruocche mbruccase mbruccate) tr imbroccare, centrare: m. la strada prendere la strada giusta, fig m. n’affare riuscire in un affare. mbrugghià [Fbru":a] ‹provz brolhar, fr brouiller mescolare› (mbrògghje mbruogghje mbrugghiase mbrugghiate) tr imbrogliare: m. de chiacchjere ingannare, m. li carte mescolare le carte | rifl confondersi. mbrugghione [Fbru":on@] sm (pl -une) imbroglione. mbrugghiuse [Fbru":us@] agg (f -ose) complicato. mbruogghje [Fbrwo":@] sm imbroglio: nte mettènne dint’a li m. non metterti nei guai, chè m. staje cucenènne? che intruglio stai cucinando? mbruscenà [mbruS@"na], mpruscenià [FbruS@ nja] ‹gr proskynéo prostrarsi, lat parl *proscynare, v Cort-Marc mbrocinà› (mbruscine mbrusceniase mbrusceniate) tr strapazzare, rifl imbrattarsi, inzaccherarsi: andó te si jute a m.? dove sei andato a inzaccherarti? | gozzovigliare. mbucà [Fbu"ka] (mbuche mbucase mbucate) tr imbucare. -me [m@] agg poss encl mio, mia: frateme mio fratello, sòrme mia sorella, suocreme mio suocero, sòcreme mia suocera ■ pron pers -mi, a me, me: famme, damme, dimme fammi, dammi, dimmi, vamme a fa’ nu surizje *vammi a fare un servizio (vai a farmi un favore), samme fa’ nu surizje *sappimi fare un servizio (ho voglia di fare una certa cosa), stamme a sènte *stammi a sentire (ascoltami), dimme chè faje dimmi che fai / va -mélle. me [m@] ‹lat mihi› pron rifl mi: me lave mi lavo | compl me véde mi vede, me piace a jucà *mi piace a giocare, me daje nu poche de petrusine? mi dai un po’ di prezzemolo? me pare chè... mi pare che…, nen me ne mporte non me ne importa. 199


mé mé [me] pron compl (sempre con prep) me: che mé, nnanz’a mé con me, davanti a me, a mé stésse, per me stesso, pe mé nen vale niénte secondo me non vale nulla, ncap’a mé *in testa a me (in pensiero), ncuorpe a mé, dint’a mé *in corpo a me, dentro di me (nel mio intimo), mpacce a mé *in faccia a me (verso di me), mbrazz’a mé tra le mie braccia | escl pover’a mé! povero me! | pleon a mé me pare mi pare, nen me lu venènne a di’ a mé *non me lo venendo a dire a me (non venire a dirlo a me), mannamélle a mé mandamelo / va ije. mécce [metS:@] sf incastro di infissi in falegnameria. Mechèle [m@"kEl@] m Michele, alt Mecheline, Mechelucce, Mechelone, escl Mechè! Mechelì! medaglie [m@"daL:@] sf medaglia, alt medaglione. meddechià [m@:@"kja] v megghjechià. meddicule [m@":ikul@] ‹lat umbilicus› sm ombelico: fig che lu m. sciuote *con l’ombelico sciolto (di fretta). medecà [m@d@"ka] (mèdeche miédeche medecase medecate) tr medicare. medecature [m@d@ka"tur@] sf medicazione. medecine [m@d@"tSin@] sf medicina | diserbante. medetà [m@d@"ta] (mèdete miédete medetase medetate) intr meditare. mèdje [mEdj@] agg media. medulle [m@"dul:@] sm midollo. megghiare [m@":ar@] ‹lat miliarum› sm migliaio, migliaia: m. d’auciédde migliaia di uccelli, cacche m. d’abbetante qualche migliaio di abitanti. mègghje [mE":@] ‹lat melius› agg migliore: la mègghia méle, lu m. pane, li m. frutte la mela migliore, il miglior pane, i frutti migliori, capà a li m. a li m. *scegliere ai migliori ai migliori (le parti migliori) ■ avv meglio: fatià m. de n’aute lavorare meglio di un altro, è sèmpe m. de té è comunque migliore di te, è mègghje chè chiove è meglio che piova, l’ha rempruurate buone è m. l’ha rimproverato nel migliore dei modi, a m. a m. scegliendo la parte migliore, prov m. a di’ chè a fa’ meglio comandare che ubbidire ■ sm lu mègghje il meglio: s’è menate a lu m. a lu m. *s’è menato al meglio al meglio (ha scelto le cose migliori) ■ escl megghj’èje! *meglio è (ben ti sta!), m. d’accussì? meglio di così non si può / va buone \ pègge. megghjechià [mE:@"kja], meddechià ‹*lat melius› (megghjechéje megghjechije megghjechiase megghjechiate) rifl scomporsi, agitarsi, 200

Pasquale Cacchio reagire: stanotte nte si megghjechiate pe niénte *stanotte non ti sei scomposto per niente (hai dormito profondamente), m. a fatià spicciarsi, lu cane s’è megghjechiate a vedè la jatte il cane si è agitato alla vista del gatto. megliazze [m@"L:ats:@] ‹*lat milium› sm intruglio / sin ntrugghje. megliurije [m@L:u"rij@] ‹lat melior› sf miglioramento: m. de la morte *miglioramento della morte (miglioramento momentaneo). megnatte [m@"J:at:@] v magnatte. mèh! [mE] mmèh! [m:E] escl guarda! ecco! mèje [mE"j@] v mije. melanzane [m@laN"dzan@] sf melanzana, sin mulegnane. mèle [mEl@] ‹lat mel mellis› sm miele: doce come lu m. dolce come il miele, pigghià lu m. da lu cupe prendere il miele dall’alveare, prov chi se stipe lu m. s’allécche li détere chi sa conservare, sa ritrovare. méle [mel@] ‹lat malum› sf mela: méla San Giuanne varietà di mele piccole e dolci, mela lemuncèdde varietà di mele gialle punteggiate, marmellate de m. marmellata di mele / der melédde -élle | va mile. melédde [m@"le:@] -élle sf piccole mele che maturano a giugno (mela San Giovanni) / v méle. melajene[m@"laj@n@] sm melo selvatico, melastro (Malus sylvestris). meliarde [m@"ljard@] sm miliardo: m. e m. moltissimi miliardi / der meliardarje. melione [m@"ljon@] sm (pl -une) milione: meliune e meliune moltissimi milioni / der meliunarje. -mélle [mel:@] pron encl -melo, -mela, -meli, -mele: fammélle fammelo, lassamélle (assamélle, ssamélle) lasciamelo, sammélle di’ a mé *sappiamelo dire a me (lasciamelo dire), puortamélle portamelo, decitamélle ditemelo. mellèseme [m@"l:Es@m@] agg num millesimo. melògne [m@"lOJ:@] ‹lat meles, melo -onis martora, Cort-Marc mëlògnë› sf tasso. melone [m@"lon@] sm (pl -une) anguria. memòrje [m@"mOrj@] sf memoria: mparà a m. imparare a memoria. menà [m@"na] ‹lat tardo minare spingere› (méne mine menase menate imperat mi’, mine mi’, forme encl minele menalo, minatélle menatelo, menamacélle meniamocelo, menatavélle menatevelo) tr menare: m. la paste versare la pasta, m. li mane alzare le mani, m. lu cule ancheggiare, m. la medicine irrorare diserbante, m. na prète lanciare una pietra, m. taccarate percuotere, m. scaffe schiaffeggiare, m. cau-


Castelluccese ce calciare, m. a cauce prndere a calci, méne faùgne, vòrje, autine soffia favonio, bora, scirocco, m. la birre *menare la birra (giocare alla passatella), m. sentènzje maledire, m. na vite da cane vivere miseramente, m. acque piovere / rifl m. da lu liétte alzarsi dal letto, m. ncuodde a une aggredire qualcuno, m. nnanze pe nen cadè *buttarsi avanti per non cadere (giustificarsi per prevenire rimproveri) | fraseol menà a… iniziare a…, decidersi a…: s’è menate a purtà la machene si è deciso a guidare l’auto | m. mpacce aggredire, se sò menate si sono picchiati, minete! buttati! fig deciditi! m. fòre uscire, menà dint’a lu puzze buttarsi nel pozzo, m. a mancine dirigersi a sinistra, m. a capabbasce prendere una discesa, d’andó m’agghj’a menà p’arrevà a lu paése? che direzione devo prendere per raggiungere il paese? / escl méne! méne mé! spicciati! muoviti! menacce [m@"natS:@] sf minaccia. menaccià [m@na"tS:a] v ammanazzà. menate [m@"nat@] sf menata: abbuscà na m. de jonte buscare percosse. menchione [m@N"con@] ‹lat mencla, mentula› sm (pl menchiune) minchione. menchiarine [m@Nca"rin@] ‹lat mencla, mentula, va Cort-Marc mënghiarìl› sm pene di animale. méne [men@], ménu [menu] ‹lat minus› avv meno: méne ruosse meno grande, ménu male meno male, méne jaute de munte Curnacchje meno alto di m. Cornacchia, damménne de m. dammene di meno, chiù o m. più o meno, è lu mén’adatte è il meno adatto, è méne scème de quante se créde è meno scemo di quanto si creda, facisse mègghje a dòrme de méne faresti meglio a dormir meno | loc niéntedeméne nientemeno, addirittura | neg nsacce se vène o m. non so se viene o meno ■ cong a méne chè a meno che: a m. chè non parte a meno che non parta ■ sm lu chiù e lu méne il più e il meno, lu m. chè se pòte di’ è chè... il meno che si può dire è che... ■ escl ménu male! *meno male! (per fortuna!), ménu male chè nn’ha chiuoppete fortunatamente non è piovuto, niénte de méne! addirittura! méne! [men@] méne mé! escl su!: méne mé! su, presto! méne, accuntele juste, su, di’ la verità! mènele ["mEn@l@] ‹gr amygdále, lat amandolus, va Cort-Marc mènnula› sf mandorla, mandorlo: mènela mullésche mandorlo col guscio molle, mènela mare mandorlo amaro (Amygdalus communis amara), scagnelià li m. sbucciare le mandorle / alt menelicchje, menelécchje, menelone (pl -une).

meracule menestrà [m@n@s"tra] (menèstre meniéstre menestrase menestrate) tr apparecchiare, preparare vivande. menèstre [m@"nEstr@] sf verdura: i’ a m. raccogliere verdure, prov o ’sta m. o pe la fenèstre o questa minestra o per la finestra. Mengone [m@N"gon@], Mengucce v Dumineche. menì [m@"ni] v venì. ménne [men:@] ‹lat parl minna, v Pian menno e Cort-Marc ménna, *indeur men sporgere, Imp p 135› sf mammella: da’ la m. allattare / alt mennucce, mennecèdde -èlle. mentastre [m@N"tastr@] sm erbacea dallo stelo rigido, con foglie glabre odor di menta. mènte1 [mENt@] ‹lat menta› sf menta. mènte2 [mENt@] ‹lat mens mentis› sf mente: mènta frésche *mente fresca (capricciosa), a mènta frésche *a mente fresca (a mente rilassata), manche pe la m. *neanche per la mente (neanche per sogno), che la mènte! solo in teoria! tené a m. tenere a mente, venì a m. *venire a mente (ricordare), non me vène a m. niénte non ricordo nulla. mentògne [m@N"tOJ:@] ‹lat menta + -onea› sf erbacea con stelo dritto, fiori gialli e foglie di 4-6 cm. mentone1 [m@N"ton@] ‹lat volg *multo multonis› sm (f pècure, pl -une) montone: m. che li corna cricche montone con le corna dritte, tené la cape come a nu m. *avere la testa come un montone (di cocciuto), prov li pecure vanne appriésse a li mentune, le ragazze corteggiano i ragazzi / alt mentunacchje. mentone2 [m@N"ton@] ‹sp montón› sm (pl -une) mucchio: nu m. de préte, de sabbje, de ranadinje un mucchio di pietre, di sabbia, di granoturco, a mentune a mucchi, nu m. de sòlde una gran quantità di denaro / alt muntuniédde (-élle) / der ammuntunà, *muntarone. mèntre [mENtr@] cong tempor mentre: mèntre jéve a castete mèntre andavo a casa tua, mentre se mange mentre si mangia | avvers m. ésse fatije tu staje all’abbiénte mentre lei lavora, tu stai a spasso. menute [m@"nut@] sm minuto: cuntà li m. contare i minuti, da nu m. da un minuto, ntené nu m. de tiémpe non avere un minuto di tempo. merà [m@"ra] v mmerà. meraculatare [m@rakula"tar@] agg esagerato, piagnone. meracule [m@"rakul@] sm miracolo: fa’ m. far miracoli, fig esagerare / der meraculate, meraculuse, meraculatare. 201


meraculuse meraculuse [m@racu"lus@] agg (f -ose) miracoloso. meraviglie [m@ra"viL:@], maraviglie sf meraviglia. mercate [m@r"kat@] sm mercato: a lu care curece, a lu m. piénzece a quanto costa caro stai attento, al mercato pensaci (attenzione al prezzo). mercante [m@r"kaNt@] sm mercante: prov m. affallute nne nbade a nterèsse mercante fallito non bada all’interesse. merculedì [m@rkul@"di] sm mercoledì: m. miéz’a la settemane sempre al centro dell’attenzione. mèrde [mErd@], mmèrde sf merda: prov la m. chiù la ruotele e chiù fète la merda puzza quanto più la rimesti, pigghje la mèrda ntèrre e se la méne nfacce di chi sparla dei propri familiari / der merduse. merecane [m@r@"kan@] agg americano: scecquaglie m. *cenci americani (indumenti di poco valore), fa’ lu m. spendere e sprecare. Mèreche ["mEr@k@], Amèreche f America: fa’ la scupèrte de l’A. dire cose scontate, fa’ l’A. arricchirsi / der merecane. merènde [mE"rENd@] sf merenda, sin mbrènne. meretà [m@r@"ta] (miérete, mèrete, meretase, meretate) tr meritare. mèrete ["mEr@t@] sm merito. mèrle [mErl@] sm merlo: fig truà nu m. trovare un fidanzato. merlètte [m@r"lEt:@] sm merletto. merròjede [m@"rOj@d@] plf emorroidi, fig scagghià pure li m. essere al limite della sopportazione. mèrze [m:Erts@] v mmèrze. mesale [m@"sal@] ‹ar misar, lat mensalis› sm tovaglia, sin sunale. mesate [m@"sat@] sf mesata: pigghià la m. riscuotere lo stipendio. mèsce [mES:@] (mèsce miésce mescése mesciute mescènne) tr mescere. mescèle [m@"S:El@] sf miscela. mése [mes@] sm (pl mise) mese: li mise de l’anne i mesi dell’anno, nu m. sane un mese intero, lu m. chè trase il prossimo mese, lu m. passate il mese scorso, m. pe m. di mese in mese, nu m. sì e une nò a mesi alterni, métte nu m. impiegare un mese, fa’ nu mèse chè… è passato un mese da quando..., m. pe m. di mese in mese, de quanta mise è lu criature? quanti mesi ha il bambino? na criature de poche mise una bambina di pochi mesi | mestruazione: tené, avé lu mése avere le mestruazioni. meserabbele [m@s@"rab:@l@] agg miserabile. 202

Pasquale Cacchio meserère [m@s@"rEr@] ‹lat miserere, Cort-Marc misarérë› sm miserere: fig cantà lu m. pentirsi, espiare. mesèrje [m@"sErj@] sf miseria: fig fa’ na m. de rane produrre poca quantità di grano. mésse [mes:@] sf messa: m. cantate messa cantata, m. a duje priéute messa concelebrata, m. de li muorte messa funebre, quanne èsce la m.? quando inizia la messa? pigghià la m. essere ordinato sacerdote, fig cantà la m. a une *cantare la messa a qualcuno (rimproverare), dijune e sènza m. digiuno (per prepararsi alla comunione) e senza messa, prov sènza denare nse cantene m. senza denaro non si cantano messe / der messale. messiunarje [m@s:ju"narj@] sm missionario. mestère [m@s"tEr@] sm mistero. mesteriuse [m@st@"rjus@] (f -ose) agg misterioso. mestiére [m@s"tjer@] sm mestiere: fig a m. ben fatto. mesture [m@s"tur@] sm mistura. mesurà [m@su"ra] (mesure mesurase mesurate) tr misurare. mesure [m@"sur@] sf misura: pigghià la m. de li scarpe farsi misurare il piede dal calzolaio, fig pigghià la m. a une valutare qualcuno | unità di misura: na m. de térre ca. 200 mq, na m. de rane, de farine una misura di grano, di farina (pari a ca. 1,6 kg.) / va verzure, tummele, mezzètte, sacche. méte [met@] ‹lat meta› sf bica, catasta: m. de règne bica di covoni, m. de pagghje bica di paglia, prov rumané pe pale de m. restare come palo di bica (restare solo) / sin pile, pegnone. mète [mEt@] ‹indeur met, Imp p 135, lat metere› (mète miéte metèse metute) tr miétere: m. lu rane che la fauce mietere il grano con la falce. meteture [m@t@"tur@] sf mietitura. metetore [m@t@"tor@] sm (pl -ure) mietitore: m. de la marine mietitori provenienti dal Tavoliere / sin anteniére. meteculuse [m@t@ku"lus@] agg (f -ose) meticoloso. mètre [mEtr@] sm metro: nu m. quatre un metro quadro / sin centimetre. métte [met:@] (métte mitte mettése misse puoste imperat encl mitteme mittete mittece mittele mittamélle mittatélle mittacèlle mettimele mettitele mettimacélle mettitavélle) tr mettere: m. a pòste custodire, m. na chiante piantare, m. lu rane seminare il frumento, m. sotte travolgere, m. taule imbandire, m. fuoche incendiare, m. mane mettere mano, m. mane a lu vine stappa-


Castelluccese re la damigiana, m. mane a la scanate tagliare la pagnotta, m. cape porre attenzione, m. ncape convincersi, m. a pizze mettere da parte, m. de ponte impegnarsi, m. la paste a crésce coprire la pasta per farla lievitare, m. li siénze *mettere i sensi (prendere coscienza), mètte na pèzze rattoppare fig porre rimedio, m. li diénte mettere i denti, m. la lèttreche installare l’impianto elettrico, m. la casa mpacce a une intestare la casa qualcuno | impiegare: m. paricchje tiémpe impiegare del tempo, quante ce mitte a funì? quanto impieghi per terminare? nce métte niénte non impiego molto tempo ■ rifl mettersi: m. nu vestite indossare un vestito, mittete alérte alzati in piedi, mettiteve a pòste componetevi, m. a patrone mettersi alle dipendenze di qualcuno, nte mettènne che quisse! non trattare con costui! m. ncape mettersi in testa, m. anziéme fidanzarsi, s’è puoste che na urzarése si è fidanzato con un’orsarese, m. nu punte mmocche e n’aute ncule tacere | chiamarsi: come te mitte? *come ti metti? (come ti chiami?), prov mittete che chi è mègghje de té frequenta i migliori ■ fraseol m. a fa’ lu bròde iniziare a cucinare il brodo, métte a fa’ lu titte *mettere a fare il tetto (iniziare a costruire il tetto), se sta mettènne a chiove sta iniziando a piovere, chè te mitte a di’? cosa stai per dire? mèuze [mEuts@] ‹long milzi, va Cort-Marc méusa› f milza. mèzalune [mEtsa"lun@] sf mezzaluna. mezanòtte [mEtsa"nOt:@] sf mezzanotte: a m. a mezzanotte. mèze [mEts@] v miéze. mezjuorne [m@"tsjworn@] sm mezzogiorno. mèzore [mE"tsor@] sf mezzora. mezzadrije [m@dZ:a"drij@] sm mezzadria / sin a la parte. mezzane  [m@"dz:an@] agg intermedio: figghje m. figlio tra il primo e l’ultimo ■ top Li Mezzane zona agricola. mezzanine [m@dz:a"nin@] sm parete. mezzètte [m@"dz:Et:@] sm unità di misura agraria corrispondente a metà tomolo (ca. 1.543 mq.): nu m. de rane quantità di frumento necessaria per seminare metà versura | recipiente semiconico di legno rinforzato da un barra e un’asta di ferro contenente 25-30 kg. ca. di frumento / va verzure, tummele, sacche, quarte, mesure. mezzone [m@"ts:on@] ‹lat tardo morsicare› sm (pl mezzune) mozzicone / sin muzzecone. mi’ [mi] v menà.

mine miche [mik@] avv mica: m. si state tu? sei stato mica tu? mica male! mica male! miédeche ["mjed@k@] sm (pl miédece) medico: èsse a stagghje che lu m. avere un contratto annuo col medico / alt medechicchje. miéje [mjej@] v mije. miéze [mjets@] agg (f mèze) metà, mezzo: mèz’ore mezz’ora, miéze menute mezzo minuto, miéze chile de pane mezzo chilo di pane, nu chile e miéze de farine un chilo e mezzo di farina, mèza mesure ca. 800 grammi, mèza duzzine mezza dozzina, fig na mèza bòtte *una mezza botta (di bassa statura), na mèza pugnètte persona di poco valore, nu miéze ruspacchje *un mezzo rospicino (un discoletto), nu miéze scème un povero scemo, miéze munne una massa di gente. ■ avv in mezzo, v mmiéze / der miézezite tipo di pasta, mèzesòle mezzasuola, mèzabbòtte di bassa statura, mèzalune mezzaluna. migghje [mi:@] ‹lat milium› sm miglio: scope de m. scopa di miglio ■ ‹lat milia› miglio, miglia: a nu migghje a circa 1,5 km., fig fa’ arrevà une a nu m. scacciare via qualcuno. mignule ["miJ:ul@], mignele ‹lat volg *minjus› sm mignolo. mije [mij@] agg e pron poss smf (plm miéje, plf mèje, con i nomi di parentela si usa l’encl -me: frateme mio fratello, sòrme mia sorella) mio ■ agg sempre dopo il sost la casa mije, li pariénte miéje, li sòre mèje la casa mia, i miei parenti, le mie sorelle, la lutema léttera mije la mia ultima lettera, mamma mije! mamma nia! sòra mije! cara sorella! a la faccia mije *alla faccia mia (così imparo!), care mije! caro mio! Gese Criste mije! Gesù Cristo mio! ■ pron è lu mije, nò lu tuje è il mio, non il tuo, caccòse de lu mije qualcosa di mio | proprietà privata: lu tuje, lu suje la tua, la sua proprietà, l’agghje ncappate dint’a lu mije *l’ho afferrato nel mio (l’ho sorpreso nella mia proprietà). mile [mil@] sm ‹lat malum› melo (Malus domestica): m. attravate melo carico di frutti, der melajene ■ ‹lat milia› mila: sèje mile seimila doje o tré mila chiante due o tremila piante. mille [mil:@] agg mille: m. e m. migliaia, fig me pare mill’anne chè… *mi pare mille anni che… (sembra che sia passato molto tempo da quando...) / der mellèseme, megghiare. Mimì [mi"mi] v Dumineche. mine [min@] ‹lat minus› agg minuto, piccolo: prov la faccia mina mine, lu cule quante na tine il viso minuto, il culo quanto un tino ■ sf mina, der menatore / va menà. 203


minele minele ["min@l@] ‹v mènele, per l’uso di conficcare una mandorla al centro della pagnotta› sm segno di identificazione delle pagnotte al forno costituito da un pezzettino di pasta di diverse forme. mineme ["min@m@] agg minimo, v poche. Minghe [miNg@], Minghi v Dumineche. mire [m:ir@] v mmire. miserabbele [mis@"rab:@l@] sm miserabile. misere ["mis@r@] agg misero. missele ["mis:@l@] sm missile. miste [mist@] agg misto, sin ammescate. mitre [mitr@] sm mitra ■ sf copricapo del vescovo. mittefuoche [mit:@"fwok@] sm sobillatore, sin accippafuoche. Miùcce [mi"utS:@] v Bartelumèje. mmacantì [m:akaN"ti] v avvacantì. mmaculà [m:aku"la] ‹lat macula› (mmacule, mmaculase, mmaculate) tr macchiare, rifl macchiarsi: la cammise s’è mmaculate, la camicia s’è macchiata. mmaculature [m:akula"tur@] sf macchia. Mmaculate [m:aku"lat@] f Immacolata, alter Mmaculatèdde -èlle, escl Mmacula’! | la Mmaculate la Madonna Immacolata. mmafarià [m:afa"rja] v ammafarià. mmaggenà [m:adZ:@"na] (mmaggene mmaggenase mmaggenate) tr immaginare. mmagghià [m:a":a], mmalapéne, mmanazzà, ecc. v ammagghià, ammalapéne, ammanazzà, ecc. mmalì [am:a"li] v ammalì. mmane [m:an@] avv in mano: chè tiéne mmane? che hai in mano? sta’ mmane a Dije essere in fin di vita, che li m. mmane con le mani in mano, mmane a Musulline ai tempi di Mussolini / va mane. mmannì [m:a"n:i] ‹got manjwan› (mmannisce mmannése mmannute) intr fare il manovale. mmarrone [m:a"r:on@] ‹sp marrón› sm errore, guaio: cumbenà nu m. commettere un’azione dannosa ■ agg marrone. mmasciate [m:a"S:at@], ammasciate sf ambasciata, messaggio: purtà na m. fare da intermediario, avé m. ricevere proposte di matrimonio / der mmasciatore. mmasciatore [m:aS:a"tor@] sm intermediario, sin nzanzane. mmaturà [m:atu"ra], ammaturà ‹lat maturare› (mmature mmaturase mmaturate) intr maturare. mméce [m:etS@], nvéce avv invece ■ locuz cong mméce de invece di: m. de ride, ualje invece di ridere, piange. 204

Pasquale Cacchio mmecciune [m:@"tS:un@] v ammecciune. mmeccuse [m:@"k:us@] agg (f mmeccose) moccioso, sin chiarfuse. mmedià [m:@"dja], mmidje v nvedià, nvidje. mmentà [m:@N"ta] (mmènte mmiénte mmentase mmentate) tr inventare: m. na scuse, na buscije inventare una scusa, una bugia, chè te staje mmentènne? che pretesto stai cercando? mmènte [m:ENt@] avv mentalmente, in mente: tené a m. ricordare, a m. a memoria. mmerà [m:@"ra] (mmire mmerase mmerate) intr mirare. mmèrze [m:Erts@] ‹lat inversum› sf pendio, scarpata: mpacce a la m. lungo la scarpata, cammenà mmèrza mmèrze camminare lungo il pendio | top Mmèrze de Vicchere | rovescio: la dritte e la m. il dritto e il rovescio ■ avv a la mmèrze inversamente: métte la maglie a la m. indossare la maglia a rovescio / sin stuorte, mancine. mmescà [m:@S"ka], ammescà ‹lat miscere, lat parl *mixticare, Cort-Marc mišticà› (mmische mmescase mmescate) tr mescolare, mischiare: m. lu vine che l’acque mescolare il vino con l’acqua | infettare: m. na malatije contagiare una malattia | rifl mescolarsi, fig intromettersi: nt’ammeschènne miéz’a li fatte de l’aute non intrometterti nei fatti altrui / der mmiscammische. mmeserì [m:@s@"ri] (mmeserisce mmeserése mmeserute) tr immiserire, rovinare, sin appezzentì. mmetà1 [m:@"ta], ammetà ‹lat invitare› (mmite mmetase mmetate) tr invitare, rifl invitarsi: m. da sule autoinvitarsi. mmetà2 [m:@"ta] sf metà: a la m. de la strade a metà strada, la m. de la tèrre metà terreno, fa’ li còse a m. fare le cose a metà | locuz avv a la mmetà a metà: fa’ a la m. dividere in due parti, mmetate [m:@"tat@] agg invitato: li m. gli invitati. mmiéze [m:jets@] avv in mezzo: sta’ m. stare in mezzo, sta’ sèmpe pe m. stare sempre tra i piedi, a m. a m. attraverso, m. pe m. internamente ■ prep in, dentro, in mezzo: mmiéz’a li tèrre nei terreni, mmiéz’a la strade per la strada, mmiéz’a la chiazze in piazza | tra, fra: mmiéz’a nuje tra di noi, mmiéz’a la gènte tra la gente. mmire [m:ir@] sf mira: pigghià la m. prendere la mira, avé na bòna m. avere una buona mira / der mmerà. mmiscammische [m:iSka"m:iSk@] sm confusione.


Castelluccese mmische [m:iSk@] sm mistura, mescolanza: fa’ nu m. mescolare, fig confondere. mmite [m:it@] sm invito. mmocche [m:ok:@] avv in bocca: che la segarètta m. con la sigaretta in bocca, prov scappe da m. e va nzine *scappa dalla bocca e va in seno, méle m. e rasuole mmane *mela in bocca e rasoio in mano, chi tène li diénte m. nen sape chè l’attòcche nella vita non si sa ciò che può capitare ■ prep davanti a: mmocch’a la pòrte sull’uscio / va vocche. mmòlafuorbece [m:Ola"fworb@tS@], mmuolafòrbece sm arrotino, va mòle, ammulà. mmuccià, mmuìne, mmunnà, mmuntunà, ecc. ammuccià, ammuìne, ammunnà, ammuntunà, ecc. mmucche [m:uk:@] sm boccata, sorso: m. de segarètte, de pippe una boccata di sigaretta, di pipa, nu m. de vine un sorso di vino / sin tire. mmutà [m:u"ta] (mmute mmutase mmutate) tr cambiare, rinnovare la biancheria: m. lu liétte cambiare le lenzuola | rifl cambiarsi: s’è mmutate ha cambiato vestito. mmutatore [m:uta"tor@], ammutatore sf biancheria. mò [mO], mòne [mOn@] ‹lat modo› avv adesso, ora: mò non pòzz’ascì ora non posso uscire, mò nò non adesso, mò pròpje, pròpje mò, juste mò proprio adesso, da mò da nanze d’ora in poi, pe mò per ora, fin’e mò fino ad ora, nnanze chè mòne il prima possibile, de mò per ora, nze ne parle de mò per ora non se ne parla, mò vide chè chiòve fra poco pioverà, da mò e ciént’anne fra cento anni, e mò? e adesso? e mò com’im’a fa’? che facciamo ora? mò mò proprio adesso | anche: mò dice mò tu... se pure adesso tu dici... ■ cong mò chè appena, mentre: mò chè fa nòtte appena fa notte, mò chè lu pigghje appena lo becco, mò chè vène Natale appena arriva Natale, mò chè fa caute mentre fa caldo, mò sì chè... adesso sì che..., mò chè vide *ora che vedi (aspetta e vedrai), ce lu decime mò chè èsce glie lo diciamo appena esce, mò chè fatiame mentre lavoriamo | da mò ave chè… *da ora ha che… (è da parecchio tempo che…), da mò ave chè n’lu véde è da parecchio che non lo vedo | e mò mò vène è impossibile che venga, e mò mò capisce chè… è difficile che capisca che… | ■ escl mò mò! subito! mò mò, famme vedé nu pòche sì sì, fammi vedere un po’, mò mò, lu chiame subbete aspetta un po’, lo chiamo subito, e mò mò! inutile aspettare! da mò ave! da chissà quanto tempo!

mosche mòbbele ["mOb:@l@] sm mobile, der mubbilje | agg mobile. mocche [m:ok:O] v mmocche. mòde [mOd@] sm modo, sin manère ■ sf moda. mòle [mOl@] sf mola, der muline, ammulà. mòlle1 [mOl:@] sf elastico, molla. mòlle2 [mOl:@] agg molle, sin ceniéte, ammatundate, sfatte \ tuoste. mòneche ["mOn@k@] sm (pl muonece) monaco, frate: li muonece de lu cummènte de Vicchere i francescani del convento di Biccari, i’ da li muonece farsi frate, prov m. de Sant’Austine, doje cape e nu cuscine di chi si propone una vita religiosa ma non rinunzia ai beni terreni, quanne truove lu m. ncase, mègghje chè la pigghje a rise se trovi il monaco in casa, meglio riderci sopra ■ sf mòneche suora, monaca / alt munaciédde -élle, munacèdde -èlle. monge [moNdZ@] (monge munge mungése munte) tr mungere. mònòpatte [mOnO"pat:@] sm monopattino. monte [moNt@] sm monte: sop’a lu m. sul monte / sin munte, muntagne ■ sf monta. mope [mop@] v mupe. mòrbede ["mOrb@d@] agg morbido, sin ceniéte. mòre [mOr@] ‹lat mora› sf mora: pajà la m. pagare gli interessi, pèrde m. e capetale perdere tutto. moreve ["mor@v@] ‹lat amurca› sf sedimento: la m. de l’uogghje la morchia dell’olio / sin fèzze. morre [mor:@] ‹lat volg *murra mucchio, va Dev morena e Imp p 42› sf massa, folla: na m. de gènte una massa di gente, na m. de fraiune una massa di ragazzini | gioco della morra. mòrte [mOrt@] sf morte: sule a la m. nce sta remèdje solo alla morte non c’è rimedio, vedé la m. che l’uocchje essere in pericolo di vita, prov niént’è secure, a parte la m. nulla è sicuro, eccetto la morte, chi aspètte la m. de l’aute, la suje è ucine non sperare nella morte altrui, mègghje na bòna m. e nò na mala sorte meglio una buona morte che una cattiva sorte ■ defunta, v muorte. mòrze [mOrts@] sf morsa. mosce [moS:@] v musce. mosche [mosk@] sf mosca: fig mosca janche mosca bianca (persona rara), rumané che nu poujene de m. restare con un pugno di mosche, nze sentéve na m., nen vulave na m. c’era silenzio assoluto, prov nfa’ passà la m. sotte a lu nase non farsi sfuggire nulla, piatte cupiérte nen trasene m. su piatti coperti non si posano mosche / alt muscone muschidde -ille alt muschiére, ngappamosche. 205


mòsse mòsse [mOs:@] sm gesto, mossa: fig da’ na m. muoversi, scuotersi, nen facènne m. non fare scena. mòstre [mOstr@] v muostre. mote [mot@] ‹lat maltha› sf feccia, residuo di vino o di olio. mòte [mOt@] sf moto, motocicletta. motore [mO"tor@] v mutore. mòve [mOv@] (mòve muove muvése a muése muosse) tr muovere, rimuovere: m. na sègge spostare una sedia, m. li mane agitarsi | rifl muoversi, sbrigarsi: te muove o nò? ti sbrighi o no? quanne te muove? quando ti spicci? / sin smòve, cutelà. ’mpa [Fpa] v cumpare. mpacce [FpatS:@], nfacce avv in faccia, di fronte, contro, vicino: qua mp. qui vicino, dda mp. là vicino, ddò mp. costa vicino, l’ha rise mpacce gli ha riso in faccia, menà mpacce a une avventarsi contro qualcuno, dda mpacce là sopra, fig parlà mpacce parlare apertamente, menà la lota nfacce *buttarsi il fango in faccia (umiliarsi) | de f. di fronte, de f. a viste frontalmente, a f. a f. a quattr’occhi, de f. ntèrre *di faccia a terra (prono) | prep a, contro, di fronte a, lungo, su: mp. a lu mure sul muro, mp. a lu sole sotto il sole, mp. a la mmèrze lungo la scarpata, la jatte s’è menate mp. a lu cane il gatto ha aggredito il cane, fig parlà, addummannà mpacce a une parlare, chiedere a qualcuno, l’ha ditte mpacce a ésse l’ha detto a lei, ntremènte mpacce a nisciune *non guardare nessuno (non avere riguardi), mp. a viénte contro vento, mpacce a la porte sulla porta, arrampecà mpacce a n’arule arrampicarsi su un albero, sbatte mpacce a nu pale sbattere contro un palo, la case sta mp. a la mugghière la casa è intestata alla moglie. mpacche [Fpak:@] sm impacco. mpaccì [Fpa"tS:i] (mpaccisce mpaccése mpacciute) intr impazzire, scervellarsi. mpaccije [Fpa"tS:ij@] v paccije. mpagghià [Fpa:a] (mpagghje mpagghiase mpagghiate) tr impagliare: m. na sègge, nu fiasche impagliare una sedia, un fiasco, fig tiémpe mpagghiate cielo offuscato | immagazzinare la paglia | imbalsamare / va pagghje. mpalà [Fpa"la] (mpale mpalase mpalate) tr impalare, rifl impalarsi, mettersi dritto. mpalate [Fpa"lat@] agg in piedi, dritto: m. nnanz’a lu barre in piedi davanti al bar. mpalcature [Fpalka"tur@] sf impalcatura, sin anete. 206

Pasquale Cacchio mpanà [Fpa"na] (mpane mpanase mpanate) tr impanare, der mpanature, sin ammassà. mpappenà [Fpap:@"na] ‹lat pappa› (mpappine mpappenase mpappenate) rifl confondersi. mpapucchià [Fpapu"c:a] ‹lat pappare, CortMarc papòcchia e mpapucchià(re)› (mpapòcchje mpapuocchje mpapucchiase mpapucchiate) tr imbrogliare, abbindolare, raggirare: m. de chiacchjere imbrogliare, fa’ m. farsi raggirare. mparà [Fpa"ra] (v parà) tr imparare: m. nu mestiére imparare un mestiere | insegnare: lu maéstre mpare a lègge e scrive il maestro insegna a leggere e scrivere, prov nisciune nasce mparate nessuno nasce istruito, t’agghj’a mparà e t’agghj’a pèrde ti insegnerò e ti perderò, mpare l’arte è mittele da parte impara un’arte e custodiscila | rifl apprendere: andò te si mparate? dove hai imparato? mparadise [Fpara"dis@] avv in paradiso. mparentà [Fpar@N"ta] (mparènte mpariénte mparentase mparentate) rifl imparentarsi. mpastà [Fpas"ta] (mpaste mpastase mpastate) tr impastare, der mpaste, sin ammassà. mpaste [Fpast@] sm impasto, sin ammassatore. mpastoravacche [Fpastora"vak:@] ‹v Cort-Marc mbasturavacca› sm serpente colubride (Elaphe quatuorlineata), si pensava che succhiasse il latte delle mucche. mpasturà [Fpastu"ra] (mpastore mpasture mpasturase mpasturate) tr legare i piedi a un animale per immobilizzarlo. mpattà [Fpa"t:a] (mpatte mpattase mpattate) tr pareggiare, recuperare, rimediare: m. na jurnata pèrze recuperare una giornata persa. mpaurì [Fpai"ri] (mpaurisce mpaurése mpaurute) tr impaurire, rifl impaurirsi. mpeccà [Fp@"k:ai] (mpicche mpeccase mpeccate) tr impiccare, rifl impiccarsi: m. mpacce a n’arule impiccarsi a un albero / sin mpènne. mpeccià [Fp@"tS:a] ‹lat tardo impedicare prendere al laccio, fr empedechier› (mpicce mpecciase mpecciate) rifl aggrovigliarsi, intricarsi: lu spaje, la lane, la zoche, s’è mpecciate lo spago, la lana, la corda s’è aggrovigliata | intromettersi: de ché te mpicce? di che ti impicci? nen me ne m. non me ne importa \ speccià. mpecciuse [Fp@"tS:us@] agg (f mpecciose) complicato, intricato, fastidioso. mpecià [Fp@"tSa] (mpéce mpice mpeciase mpeciate) tr passare la pece, fig annerire, sporcare | rifl sporcarsi. mpegnà [Fp@"J:a] (mpégne mpigne mpegnase mpegnate) tr impegnare: m. na còse dare in pegno qualcosa, m. lu ristorante prenotare il


Castelluccese ristorante | rifl impegnarsi: m. a studià impegnarsi nello studio \ spegnà. mpelleccià [Fp@l:@"tS:a] (mpellicce mpellecciase mpellecciate) tr impellicciare. mpènne [FpEn:@] (mpènne mpiénne mpennése mpise) tr appendere, rifl impiccarsi: vatt’a mpènne! vai a impiccarti! s’hadda sul’a mpènne *deve solo impiccarsi (non ha vie di uscita) / sin appènne, mpeccà \ spènne. mpenzjerì [Fp@Ntsj@"ri] (mpenzjerisce mpenzjerése mpenzjerute) tr impensierire, rifl impensierirsi. mperatore [Fp@ra"tor@] sm (f mperatrice) imperatore. mpermeabbele [Fp@rm@"ab:@l@] sm impermeabile. mpertenènte [Fp@rt@"nENt@] agg impertinente. mpestà [Fp@s"ta] (mpèste mpiéste mpestase mpestate) tr appestare, ammorbare, impuzzire: m. de flitte impestare con insetticida. mpettate [Fp@"t:at@] sf scarpata, parete scoscesa: mpacce a la m. lungo il dirupo / mmèrze, spallate, spentone. mpezzà [Fp@"ts:a] (mpizze mpezzase mpezzate) tr infilare, picchettare: andó arrive mpizze lu cippe metti il segno al punto in cui sei giunto. mpiantà [FpjaN"ta] (mpiante mpiantase mpiantate) tr impiantare. mpiante [FpjaNt@] sm impianto. mpiastre [Fpjastr@] sm impiastro. mpicce [FpitS:@] sm impiccio, imbroglio, intralcio: pigghià m. scomodarsi. mpiétte [Fpjet:@] avv in petto, in cuore: me fa male m. ho dolore al petto mpiétte in petto, tené lu còre m. *avere il cuore in petto (essere sensibile) ■ prep di fronte: m. a tè di fronte a te / va piétte. mpise [Fpis@] ‹v mpènne› agg (f mpése) appeso: la sauzicchje mpése a la pèrteche la salsiccia appesa alla pertica, prov nen parlènne de zoche a case de mpise non parlar di corda in casa dell’impiccato. mpizze [Fpits:@] ‹sp pizzo cima, nap pizzo becco› avv in cima, sulla punta, all’estremità, sin mponte v pizze. mpjetusì [mpj@tu"si] (mpjetusisce mpjetusése mpjetesute) rifl impietosirsi. mpodde [Fpo:@], mpolle sf pustola: na mpodda nfacce una pustola sul viso, chjine de m. pieno di brufoli / alt mpullecèdde -èlle. mponne1 [Fpon:@] ‹lat imbuere bagnare› (mponne mpunne mpunnèse mpusse mpunnènne) tr bagnare, inzuppare: métte a m. li panne mettere i panni in ammollo, fig acqua mposse *acqua

mpumatà bagnata (di cosa scontata) | rifl bagnarsi: s’è mpusse tutte quante s’è inzuppato d’acqua. mponne2 [Fpon:@] ‹lat *ponere, *pondus carico› (mponne mpunne mpunnése mpunnute mpunnènne) porre sul capo: aiutà a m. lu varrile ncape aiutare a mettere il barile sul capo. mponte [FpoNt@] ‹lat puncta› avv in cima, sulla punta, all’èstremità: arrevà m. giungere in cima ■ prep m. a la strade alla fine della strada, m. a lu dite alla punta del dito, fig tené na parole m. a la lénghe avere una parola sulla punta della lingua / va ponte. mpòste [Fpost@] fs ‹lat imponere mettere sopra› ritaglio di cuoio per riparazioni | imposta. mpracetà [FpratS@ta], nfracetà, nfracedà ‹lat fracidus› (mpracete mpracetase mpracetate) tr marcire, rifl infradiciarsi. mprattechì [Fprat:@"ki] (mprattechisce mprattechése mprattecute) tr addestrare, rifl addestrarsi. mpréje [Fprej@] v mbréje. mprése [Fpres@] sf impresa: è chiù la m. chè la spése non ne vale la pena. mpressione [Fpr@"s:jon@] sf (pl -une) impressione. mpressiunà [Fpr@s:ju"na] (mpressione mpressiune mpressiunase mpressiunata) tr impressionare, rifl impressionarsi. mpressiunabbele [Fpr@ss:ju"nab:@l@] agg impressionabile. mpressiunante [Fpr@s:ju"naNt@] agg impressionante.

mprestà [Fpr@s"ta] (mprèste mpriéste mprestase mprestate) tr prestare. mprettà [Fpr@"t:a] v mbrettà. mpriéste [Fprjest@] avv in prestito: da’ m. dare in prestito, fig tené li mane m. *avere le mani in prestito (di attaccabrighe). mpriteche ["Fprit@k@] v mbriteche. mpronte [FproNt@] v nfronte. mprucessione [FprutS@"s:jon@] avv in processione. mprufumà [Fprufu"ma] (v prufumà) tr profumare, rifl improfumarsi / sin mpusemà. mpruscenià [FpruS@"nja] v mbruscenià. mpugghje [Fpu:@] avv in Puglia. mpulevà [Fpul@"va] ‹lat pulvis polvere› (mpoleve mpuleve mpulevase mpulevate mpulevènne) tr impolverare, rifl impolverarsi. mpulianì [Fpulja"ni] ‹lat pulvis› (mpulianisce mpulianése mpulianute) intr ammuffire, rifl ammuffirsi: la scamozze s’è mpulianute la mozzarella è ammuffita / va pelunje. mpumatà [Fpuma"ta] (mpumate mpumatase mpumatate mpumatènne) rifl impomatarsi. 207


mpuntà mpuntà [FpuN"ta] (v puntà) tr fermare: p. lu mule fermare il mulo | rifl fermarsi, bloccarsi: la machene s’è mpuntàte miéz’a la strade, l’auto si è fermata sulla strada, lu llòrge s’è mpuntate l’orologio si è fermato, fig impuntarsi, intestardirsi. mpupettà [Fpup@"t:a] ‹lat pupa› (mpupètte mpupiétte mpupettase mpupettate) rifl agghindarsi. mpurcà [Fpur"ka] ‹v pòrche› (mpòrche mpuorche mpurcase mpurcate) tr allineare solchi, terreni: mpurcà la tèrre delimitare un terreno. mpurtà [Fpur"ta] rifl (v purtà) intr interessare, importare: ne me ne mpòrte non m’interessa, nne me ne mpòrte se ce vène o nce vène non m’importa se viene o non viene. mpurtante [Fpur"taNt@] agg importante. mpusemà [Fpus@"ma] ‹gr apózema, va Cort-Marc imbosemà› (mpòseme mpuoseme mpusemase mpusemate) tr inamidare, rifl agghindarsi. mpusse [Fpus:@] ‹lat imbuere bagnare› agg (f mposse) bagnato: pane m. pan bagnato, va mponne1. mpussibbele [Fpu"s:ib:@l@] agg impossibile. mpustà [Fpus"ta] (mpòste mpuoste mpustase mpustate) tr impostare, progettare, imbucare, rifl impalarsi, piazzarsi: s’è mpustate nnanz’a lu barre s’è impalato davanti al bar, fig ringalluzzirsi, stare impettito. mpuurì [Fpuu"ri] ‹v pòvere› (mpòere, mpuoere, mpuurése, mpuurute) tr impoverire, rifl impoverirsi. mpuzzenì [Fputs:u"ni], mpuzzunì (mpuzzunisce mpuzzunése mpuzzunute) tr impuzzire, impestare. mubbilje [Fu"b:ilj@] sf mobilio. mucete ["mutS@t@] ‹lat mucidus› sf muffa: puzze de m. puzza di muffa. muddiche [mu":ik@], mulliche sf mollica: mangià pane, scòrce e m. mangiare solo pane / sin frécule. mudellà [mud@"l:a] (mudèlle mudiélle mudellase mudellate) tr modellare. mudèlle [mu"dEl:@] smf modello, modella. mudèrne [mu"dErn@] agg moderno. Mudèste [mu"dEst@] m Modesto, alt Mudestine, escl Mudè! Mudestì! muffe [muf:@] sf muffa, sin mucete, pelunje. mugghière [mu:Er@] ‹lat mulier› sf moglie: pigghià m. prender moglie, mugghièreme, mugghièrete mia moglie, tua moglie, prov na m. è mièze pane la moglie ha un gran valore, chi aute nenn’have, che la m. se céleche acconten­ tarsi di ciò che si ha, se lu mprestà fusse buone 208

Pasquale Cacchio se mprestassene pure li mugghiére se prestare fosse conveniente si presterebbero le mogli. muìne [m:u"in@] v ammuìne mulattère [mula"t:Er@] sf mulattiera. mule [mul@] smf mulo: m. bulze mulo sfiancato, asmatico, m. ntiére mulo castrato, fatià come nu m. lavorare come un mulo, tené la còcce come nu m. avere la testa dura, purtà a bbuurà la m. portare ad abbeverare la mula, m. umbruse mulo ombroso, prov fémmene e m. se tremèntene ncule donne e mule si guardano dietro. mulegnane [mul@"J:an@] ‹ar badingan, CortMarc mulignàna› sf melanzana. mulenare [mul@"nar@] sm mugnaio: prov lu poce dint’a la farine se créde nu m. la pulce nella farina si crede mugnaio. muleniédde [mul@"nje:@] -élle sm mulinello, vortice. mulestà [mul@s"ta] (mulèste muliéste mulestase mulestate mulestènne) tr molestare. mulidde [mu"li:@] sf recipiente per il vino di 12 litri, sin ammele. muline [mu"lin@] sm mulino: m. a acque mulino ad acqua, purtà lu rane a lu m. portare il grano al mulino, l’accòte de lu m. la vasca del mulino, prov acqua passate nne macene m. il mulino non macina acqua passata, tenè nu m. ncape avere molte preoccupazioni | top Muline de Capurase, de Don Carle, de Arture Cuntine, de la vije de li Purcile. mullètte [mu"l:Et:@] sf molletta, elastico. mullettone [mul:@"t:on@] sm panno morbido e spesso. mulliche [mu"l:ik@] v muddiche. mullische [mu"l:isk@] agg (f mullésche) molle, morbido: mènela m. mandorle dal guscio molle. multà [mul"ta] (multe multase multate) tr multare. multe [mult@] sf multa. multeplecà [mult@pl@"ka] (multipleche multeplecase multeplecate) tr moltiplicare. mumènte [mu"mENt@] sm momento: m. pe m. attimo dopo attimo, a m. a momenti, dint’a nu m. in un attimo. mummje [mum:j@] sf mummia. munaciédde [munatSje:@] -élle (f munacèdde -èlle) bambino vestito da monaco per devozione a Sant’Antonio o ad altri santi ■ munacèdde -èlle monacella, passeriforme (Oenanthe hispanica). munarcheche [mu"nark@k@] agg monarchico. munarchije [munar"kij@] sf monarchia.


Castelluccese mundiale [muN"djal@] agg mondiale. munecipje [mun@"tSipj@] sm municipio. munile [mu"nil@] sm monile. munne [mun:@] ‹lat mundus› sm mondo: la fine de lu m. la fine del mondo, lu m. de la verdà l’al di là, a l’atu m. nell’al di là, da chè m. è m. da che mondo è mondo, fa’ nu m. fenute *fare un mondo finito (agitarsi per nulla), fa’ sta’ lu m. com’è non cambiare l’ordine delle cose, miéze m. de gènte una gran folla, prov m. è state e munne jè il mondo è com’è sempre stato, lu m. è fatte a scale, chi scénne e chi nchiane il mondo è come una scala, chi scende e chi sale, pigghje lu m. come se tròve adeguati. munnele ["mun:@l@] ‹lat mundulus pulito, va Cort-Marc móndolo› sm straccio legato a un’asta per la pulizia del forno a paglia, sin cénce, cencione. munnezzare [munne"ts:ar@] sm discarica. munnézze [mu"n:ets:@] ‹lat munditia› sf immondizia. muntà [muN"ta] (monte munte muntase muntate) tr montare: m. lu palche montare il palco, m. a cavalle cavalcare | copulare: purtà li nnemale a muntà portare gli animali alla monta | rifl montarsi, insuperbirsi: s’è muntate la cape si è insuperbito. muntagne [muN"taJ:@] sf montagna: fig na m. de cose da di’ una montagna di cose da dire, prov quanne la m. allame la Pugghje ngrane quando la montagna frana la Puglia produce grano, li m. ns’accocchjene, li crestiane sì le montagne non si uniscono, le persone sì / alt muntagnèdde -èlle. muntagnuse [muNta"J:us@] agg (f -ose) montagnoso. muntanare [muNta"nar@] sm montanaro. muntarone [muNta"ron@] ‹sp montón mucchio› sm (pl muntarune) discarica. muntature [muNta"tur@] sf montatura. Muntaùte [muNta"ut@] top Montaguto (AV), agg muntautése. munte [muNt@] ‹lat mons montis› sm monte: m. Curnacchje m. Cornacchia, m. Felice m. Felice, m. Cervelline monte Cervellino, m. Sedone monte Sidone / alt munteciédde -élle. Muntefalcone [muNt@fal"kon@] top Montefalcone (BN), agg falecunése. Muntelione [muNt@li"one] top Monteleone di Puglia (FG), agg munteliunése. muntone [muN"ton@] v mentone. muntuà [muNtu"a] ‹fr ant mentevoir› (muntuéje mentuije muntuase muntuate) tr menzionare:

mure nen me mentuènne nnanze a isse non fare il mio nome davanti a lui. munumènte [munu"mENt@] sm monumento. muorte1 [mwort@] agg (f mòrte) morto: campane a m. campane a morto, fig m. de fame, de paure, de suonne morto di fame, di paura, di sonno, cunte m. *conti morti (inezie), èsse chiù m. chè vive essere messo male, pise m. *peso morto (inerte) muorte2 [mwort@] sm (f mòrte) morto, defunto, cadavere: dà la mane a lu muorte *dare la mano al defunto (fare le condoglianze ai suoi parenti), i’ a vesetà, a accumpagnà la mòrte *andare a visitare, accompagnare la defunta (recarsi al funerale), mésse da m. liturgia dei defunti, la chiese de li muorte la chiesa dei morti (attuale sala parrocchiale), a li m. il giorno dei defunti, m. accise morto ammazzato, còcce de m. teschio, paré nu m. accise *sembrare un morto ucciso (essere stremato), fa’ lu m. galleggiare, quanne passe lu m. durante il corteo funebre, nzunnà li m. sognare i defunti, janche com’a nu m. pallido, trèssètte che lu m. tressette col morto (con tre giocatori), prov li m. che li m. e li vive che li vive i morti coi morti e i vivi coi vivi / alt murteciédde -élle (f murtecèdde -èlle) / der murtòrje, murtizze, murtifere. muorze [mworts@] nell’espr dudece m. pancreas. muostre [mwostr@] sm (f mòstre) mostro, fig brutto. muparèdde [mupa"rE:@] -èlle sf tipo di zanzara, forse la tigre (Aedes albopictus), sin zampane. mupe [mup@] ‹lat mutus› agg (f mope) muto: rumané m. restare zitto, fig jatta mope *gatta muta (di donna silenziosa e furba), lu m. lu capisce la mamme solo la madre capisce il sordomuto ■ sm (f mope) sordomuto / der ammupì. murbille [mu"b:ilj@] sm morbillo. murà [mu"ra] (mure murase murate) tr murare. muraglione [mura"L:on@] sm (pl -une) muraglia. muratore [mura"tor@] sm (pl murature) muratore, sin frabbucatore. mure [mur@] sm muro: stipe a m. custodia ricavata nel muro, parlà che li m. parlare inascoltati, sta’ dint’a quatte mure fare una vita solitaria, jucà a palme e m. *giocare a palmo e muro (si fa rimbalzare una moneta contro il muro, vince tutto quella che cade più vicina a un’altra | avv mure mure: cammenà m. m. 209


mure camminare lungo il muro | top Sotte li Mure / alt murètte, der muraglione / sin mezzanine. murge [murdZ@] ‹lat murex -uricis, va CortMarc mórgio e mùrgia› sf murgia, macigno. murì [mu"ri] (mòre muore murése muorte) intr morire: m. de crepacòre, de vocce, de paure morire di crepacuore, d’infarto, di paura, m. de fame, de sécche morire di fame, di sete, m. de subbete morire improvvisamente, m. che tutte li siénze morire coscienti | intr pron *si muore (muore): lu puuriédde se sta murènne il poveretto sta morendo. murije [mu"rij@] sf morìa. murmurià [murmu"rij@] (murmuréje murmurije murmuriase murmuriate) intr vociferare. murrécene [mu"r:etS@n@] ‹lat *muricinus, Giuliani p 99 e nota 102› sf (pl murricene) muro a secco, mucchio di pietre. murtale [mur"tal@] ‹lat martarium› sm mortaio: m. de prète, de legname mortaio di pietra, di legno. murtatèlle [murta"tEl:@] sf mortadella. murtefecà [murt@f@"ka] (murtifeche murtefecase murtefecate) tr mortificare. murtefecante [murt@f@"kaNt@] agg mortificante. murtifere [mur"tif@r@] agg letale. murtizze [mur"tits:@] sm spese per il funerale: paià lu m. pagare le pompe funebri. murtòrje [mur"tOrj@] sm mortorio. muruse [mu"rus@] agg (f murose) moroso, debitore. muscatiédde [muska"tje:@] -élle sm vino moscato. musce [muS:@] ‹lat musteus novello, mustus tenero, va Cort-Marc mùsci(a)› agg (f mosce) lento, debole, appassito: fig sta’ m. essere giù di morale, serata mosce serata senza compagnia / alt musciagghione, der ammuscià, muscelédde, sin màude ■ escl richiamo per i gatti, v muscille, jatte. muscelédde [muS:@"le:@] plm nell’espress che li m.: i’ che li m. manifestare sottomissione. musche [muSk@] sm (pl mosche) muscolo. muschidde [mus"ki:@] -ille sm moscerino. muschje [muskj@] v nusche. musciarije [muS:a"rij@] ‹v musce› sf lentezza, flemma. muscille [mu"Sil:@] ‹v musce› sm (f muscélle) gattino: accarezzà lu m. accarezzare il gattino ■ escl richiamo per gattini: muscille! muscille muscì! musce jattille! musce mu’! prov m. sènte e fruste nò di chi non accetta rimproveri, filastr musce musce, musce muscille, andò si state? 210

Pasquale Cacchio Da mammanonne (da mamma Ròse). Chè t’ha date? Pan’e case. Fruste fruste a la case! micio, micio micetto, dove sei stato? Dalla nonna (da nonna Rosa). Che t’ha dato? Pane e formaggio. Via, via a casa! / va musce, fruste. muscische [mu"SiSk@] sf insaccato di rimasugli: fa’ a m. fare a pezzi fig strapazzare, ncule la zéppe e ncape la m. *in culo il cuneo e in testa l’insaccato (di chi vuol mangiare senza lavorare). museche ["mus@k@] sf musica, der musechià, musecone, musecante. musechià [muse:kja] (musechéje musechije musechiase musechiate musechiènne) tr cantilenare, brontolare, lamentarsi. musecone [mus@"kon@]sm (pl musecune) cantilena, musica noiosa / sin letanije, meserère, diasille. musèje [mu"sEj@]sm museo. mussaròle [mus:a"rOl@] sf museruola: fig métte la m. a une far tacere qualcuno. musse [mus:@] sm muso: rompe lu m. a une percuotere qualcuno, cadè de m. ntèrre cadere in avanti, fig tenè lu m. appise essere imbronciato, m. gentile schizzinoso, tòrce lu m. fare lo schizzinoso, a nas’e m. a tu per tu, parlà a m. a m. parlare a quattr’occhi / alt mussone, mussacchione, mussille. mussià [mu"s:ja] (musséje mussije mussiase mussiate) intr torcere il muso, disapprovare. mustazze [mus"tats:@] sm baffo: nu bèllu pare de m. un bel paio di baffi / alt mustazzone, mustazziédde -élle. muste [must@] sm mosto. mutante [mu"taNt@] sf mutanda. mute [mut@] ‹lat imbutus› sm imbuto: prov dòppe la vennégne te mprèste lu mute ti presta l’imbuto dopo la vendemmia / alt mutidde -ille, der ammuttà, sin sauzecchiare. mutelà [mut@"la] (mutele mutelase mutelate) tr mutilare. mutive [mu"tiv@] sm motivo: rumané sènza manche nu m. restare senza alcuna spiegazione. mutore [mu"tor@] , motore sm motore. muttétte [mu"t:Et:@] sm (pl muttiètte) mottetto | cerimonia, moìna, sin fèste, mmuìne, fenòje. mutue [mutw@] sf mutua. muvemènte [muv@"mENt@], muumènte sm (pl muvemiénte) movimento. muzzà [mu"ts:a] (muzze muzzase muzzate) tr mozzare. muzzarèlle [muts:a"rEl:@] sf mozzarella, sin scamozze.


Castelluccese muzzecà [muts@"ka] ‹lat morsicare› (mozzeche muzzeche muzzecase muzzecate) tr mordere, addentare: èsse muzzecate da nu cane, da na vipere essere morso da un cane, da una vipera | rifl m. la lénche mordersi la lingua, fig m. li mane pentirsi, s’hadda muzzecà andó nce arrive *deve mordersi dove non ci arriva (se ne pentirà). muzzeche ["muts:@k@] ‹ lat morsicare, CortMarc mùzzëchë› sm (pl mozzeche) morso: terà nu m. dare un morso, mangià a mozzeche ton-

ne *mangiare a morsi tondi (con appetito), tené nu m. sope lu vrazze avere una morsicatu ra sul braccio, pigghià nu m. fare uno spuntino | puntura: m. de vèspe, de zampane puntura di vespa, di zanzara / alt muzzechicchje. muzzechià [muts:@"kja] (muzzechéje muzzechije muzzechiase muzzechiate) tr mordicchiare, mangiucchiare. muzzecone [muts:@"kon@] sm. (pl muzzecune) mozzicone, spezzone, sin mezzone.

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N n [:@] sf n: la ne la enne. ’n [N] [F] ‹lat in› prep solo procl in: ntèrre per terra, nciéle in cielo, mparadise in Paradiso, ncape in testa, mbrazze in braccio, mmocche in bocca, mmane in mano, mmènte in mente, ncuorpe in corpo, ngalère in galera ecc. v ntèrre, nciéle, mparadise, ncape ecc. | con nomi propri: nzardégne in Sardegna, nfrance in Francia, mpugghje in Puglia ecc. na1 [a] art v nu. na2 [a] avv ne pleonastico: d’andó na véne? *da dove ne viene? nacedì [@"] (nacedisce nacedése nacedute nacedènne) intr inacidire: n. lu sanche *inacidire il sangue (irritare) / rifl inacidirsi. nache [nak@] ‹gr nake, va Cort-Marc nàca› sf culla, va nazzecà. naffete ["naff@t@] ‹gr náphta› sf nafta, der naffetaline. nalese ["nal@s@] sf analisi. nalfabbète [alfa"b:Et@] agg analfabeta. nane [an@] sm nano. nanne v ninna nanne. nante [:aNt@] v nnante. Napule ["@] top Napoli: prov na fémmene e na papere rebbellarene N. una donna e un’oca ribellarono Napoli, chiacchjere, tabbacchère e légne a lu banche de N. nze mpégnene chiacchiere, tabacchiere e legna non si impegnano al banco di Napoli / agg napuletane. narcature [narcature] ‹Mattinata méle de l'arche itterizia, *it marcaptano› sf malattia maleodorante: prov arche passe, narcatura lasse se passi l'arco guarisci dalla cirrosi. Narde [ard@], Nardine v Lunarde. nasce [naS:@] (nasce nascése nate) intr nascere: se turnarrije a n. se nascessi di nuovo, fig n. che la cammise nascere con la camicia, prov chi nasce tunne nne mòre quadre chi nasce tondo non muore quadrato, se sape andó se nasce, nze sape andó se more si sa dove si nasce, non si sa dove si muore, nisciune nasce mparate nessuno nasce sapendo tutto, chi n. afflitte scunzulate mòre chi nasce afflitto muore sconsolato. nascete ["aS:@t@] sf nascita. nasche [@] ‹lat nasica narice va Cort-Marc nàsca› sf fiuto: tené na nasca fine avere buon fiuto. nase [@] sm naso: n. luonghe, curte, pezzute lungo, corto, appuntito, n. a peparuole na 212

so grosso, parlà che lu n. avere voce nasale, fig a n. e musse *a naso e muso (vicinissimo), attentà lu n. *tastarsi il naso (dimostrare gratitudine), avé n. avere fiuto, tené a une sope lu n. provare antipatia per qualcuno, feccà lu n. sbirciare, curiosare, rumané che tante de n. rimanere deluso, prov chi nen tène nase, nen tène criànze chi non ha sensibilità non ha edu cazione / alt nasille, nasone / sin nasche. nastre [astr@] sm nastro. natale ["@] sm natale: mò chè vène N. appena arriva Natale, so cuntènte chè vène N. *sono contento che arriva Natale (di chi finge allegria per nascondere una marachella), prov N. che lu sole e Pasque che lu ceppone Natale col sole e Pasqua con il ciocco, durà da N. a Sante Stéfene durare pochissimo, mò vène N. che lu musse vunte, chè dòppe N. facime lu cunte prima divertiamoci e poi pensiamo a pagare. nateche ["@@] sf natica. natechià [@"] (natechéje natechije natechiase natechiate) tr ancheggiare, sculettare. naticchje [":@] ‹lat anaticula v Cort-Marc naticchia› sf legnetto girevole per bloccare porte e sportelli. naturale [atu"ral@] agg naturale: con sub è n. chè... è naturale che... nature [a"tur@] sf natura. nave [av@] sm nave. nazione [a"tsjon@] sf nazione, der naziunale. nazze [:@] agg pieno, colmo: n. n. completamente ubriaco. nazzecà [nats:@"ka], nazzechià ‹gr eunázo faccio dormire, va Cort-Marc nazzëcà› (nazzeche nazzecase nazzecate; nazzechéje nazzechije nazzechiase nazzechiate) tr cullare, dondolare: n. lu criature dint’a la nache dondolare il bambino nella culla. ncacchià [a"c:a] ‹v cacchje› (ncacchje ncacchiase ncacchiate) tr avviticchiare, attorcigliare, rifl attorcigliarsi, fig arrabbiarsi. ncacchiatore [ac:a"tor@] sf biforcazione, diramazione: putà mpacce a la n. potare sul punto di diramazione. ncacchjerià [ac:@"rja] (ncacchiaréje ncacchiarije ncacchjeriase ncacchjeriate) rifl infoltirsi: l’arule s’è ncacchjeriate l’albero si è infoltito di rami. ncaddì [a":i], ncallì (ncallisce ncallése ncallute) intr incallire, rifl incallirsi.


Castelluccese ncaglià [a"L:a] (ncaglie ncagliase ncagliate) rifl incagliarsi. ncagnà [a"J:a] ‹lat canis, va Cort-Marc ncanàte› (ncagne ncagnase ncagnate) rifl offendersi, imbronciarsi: sta’ ncagnate essere risentito, prov chi jòche sule nze ncagna maje chi gioca da solo non ha con chi prendersela. ncagnuse [a"J:us@] agg (f -ose) permaloso. ncalevaccate [al@va"k:at@] agg nèrve n. nervo spostato. ncalevacèdde [al@va"tSE@] -èlle avv a cavalcioni. ncalmà [al"ma] (ncalme ncalmase ncalmate) rifl affannarsi, ansimare: s’è ncalmate a corre è sfinito correndo. ncanalà [ana"la] (ncanale ncanalase ncanalate) tr incanalare. ncancrenì [aNkr@"ni] (ncancrenisce, ncancrenése, ncancrenute) intr. incancrenire. ncantà [aN"ta] (ncante ncantase ncantate) rifl incantarsi, stupirsi, meravigliarsi: te ncante a tremènte munte Felice t'incanti a guardare monte Felice. ncantate [aN"tat@] agg stupito, incantato | rimbambito: pare nu n. sembra un rimbambito. ncante [aNt@] sm incanto, meraviglia. ncantéseme [aN"tes@m@] sm incantesimo. ncanzone [aN"tson@] v canzone. ncapate [a"pat@] sf capocciata, testata, va cape. ncape [ap@] v cape. ncapenute [ap@"nut@] agg ostinato, intestardito. ncappà [a"p:a], ancappà ‹lat capio› (ncappe ncappase ncappate) tr afferrare, acciuffare: n. lu jattariédde, nu passariédde acciuffare il gattino, un passerotto, n. nu mariuole arrestare un ladro, n. pe nganne afferrare per la gola, fig a chi ncappa ncappe a chiunque capiti, n. li mosche afferrare le mosche (poltrire) | incappare: n. dint’a na tagghiole è incappato in una trappola, l’è jut’a ncappà a la case è andato a cercarlo in casa, l’ha ncappate sotte la torre si è imbattuto con lui sotto la torre / der ncappamosche, ncappacane, ncappasurge \ scappà. ncappamosche [ap:a"mosk@] sm fannullone. ncappauciédde [ap:autSje@] -élle ‹ncappà + auciédde› sm cacciatore. ncappuccià [ap:u"tS:a] (ncappucce ncappucciase ncappucciate) tr incappucciare, rifl incappucciarsi. ncapunì [apu"ni] (ncapunisce ncapunése ncapunute) rifl incaponirsi, intestardirsi, ostinarsi.

ncènne ncarecà [ar@"ka] (ncareche ncarecase ncarecate) rifl preoccuparsi, assumersi una responsabilità: se n’hadda ncarecà isse *se ne deve incaricare lui (se ne deve preoccupare lui), nte ne ncarechènne! *non te ne incaricando! (non preoccupartene!). ncareche ["ar@k@] sf incarico. ncarnà [ar"na] (ncarne ncarnase ncarnate) tr incarnare, fig lusingare, adescare: n. na jatte, na volpe adescare un gatto, una volpe | rifl incarnirsi: s’é ncarnate l’ogne s’è incarnita l’unghia, fig abituarsi: s’è ncarnate a béve ha preso il vizio di bere. ncarne [arn@] avv in salute, paffuto. ncarrà [ar:a] v ngarrà. ncarrère [a"r:Er@], dencarrère avv di corsa. ncartà [ar"ta] (ncarte ncartase ncartate) tr incartare, impacchettare, rifl incartarsi nel gioco a carte \ scartà. ncastrà [as"tra] (ncastre ncastrase ncastrate) tr incastrare, rifl incastrarsi, intrappolarsi. ncastre [astr@] sm incastro. ncatenà [at@"na] (ncaténe ncatine ncatenase ncatenà) tr incatenare, legare: n. la vigne legare i tralci, rifl incatenarsi. ncavà [a"va] (ncave ncavase ncavate) tr incavare. ncazzà [a"ts:a] (ncazze ncazzase ncazzate) rifl arrabbiarsi, der ncazzature, ncazzuse, cazziatone. ncazzuse [a"ts:us@] agg (f -ose) irascibile, collerico. nce [tS@] pron non ci, v ce. ncecalì [NtS@ka"li] (ncecalisce ncecalése ncecalute) tr accecare, abbagliare rifl accecarsi, fig prendere un abbaglio. ncenà [tS@"na] (ncéne ncine ncenase ncenate) tr uncinare, fig percuotere. ncenagghje [tS@"na:@] ‹v uncine› sf inguine: me fanne male li n. mi fa male l’inguine. ncenate [tS@"nat@] sf uncinata: menà n. percuotere. ncenètte sm uncinetto: fatià che lu n. tessere a uncinetto. ncenedì [NtS@n@"di] ‹lat caenum melma› (ncenedisce ncenedése ncenedute) tr ammorbidire, rammollire: métte a n. li fasuole, la sòle mettere ad ammorbidire i fagioli, la suola. | rifl ammorbidirsi / sin japule, va ceniéte. ncenerì [tS@n@"ri] (ncenerisce ncenerése ncenerute) tr incenerire. ncenètte [tS@"nEt:@] sm uncinetto. ncènne [tSen:@] nell’espr chè vaije a ncénne? cosa vai cercando? 213


ncenzà ncenzà [NtS@N"tsa] (ncènze nciénze ncenzase ncenzate) tr incensare. ncenzià [NtS@N"tsja] (ncènzje nciénzje ncenziase ncenziate) tr adulare. ncenziére sm turibolo. nceppà [tS@"p:a] (ncéppe ncippe nceppase nceppate) rifl incepparsi. nceprià (nciprje ncepriase ncepriate ncepriènne) tr incipriare, rifl incipriarsi. ncerate [NtS@"rat@] sf tela cerata, alt nceratine. ncevile [NtS@"vil@] agg incivile. nchenà [k@"na] (nchine nchenase nchenate) rifl inchinarsi. nchianà [Nca"na] ‹lat implanare, sp llanar› (nchiane nchianase nchianate) tr salire: n. li scale, na mmèrze salire le scale, una scarpata, nchianatavélle vuje *salitevelo voi (portatelo voi su), me puoje nchianà li lenzòle? *mi puoi salire le lenzuola? (puoi portarmi su le lenzuola?) | intr n. sope salire al piano superiore, nchianà sope a li quinte salire in soffitta / der nchianate nchianate [Nca"nat@] sf salita: pe la n. lungo la salita, prov a la n. te vògghje, ciucce mije! in salita ti voglio, asino mio! (in difficoltà si nota il valore di una persona). nchiane [Ncan@] ‹lat implanus pianeggiante› sm piana, pianura: i’ a lu n. spostarsi in luogo pianeggiante \ mpritiche, mmèrze ■ agg pianeggiante: na tèrra n. un terreno pianeggiante / sin chiane. nchiavecà [Ncav@"ka] ‹v chiaveche› (nchiaveche nchiavecase nchiavecate) tr sporcare, lordare. nchine [Nkin@] sm inchino. nchiuà [Ncu"wa] (nchiòve nchiuove nchiuase nchiuate) tr inchiodare: prov chi fèrra nchiòve chi maneggia spadroneggia / rifl inchiodarsi: fig s’è nchiuate dda nnanze e nz’è smuosse chiù s’è inchiodato lì davanti e non si è più mosso. nchiude [Ncud@], nchiute (nchiude nchiudése nchiuse) tr rinchiudere: n. li vèstje, li crape, lu puorche rinchiudere gli animali da soma, le capre, il maiale | incarcerare, mandare in collegio: l’hanne nchiuse da li priéute l’hanno mandato in seminario, mèrete d’èsse nchiuse merita di essere mandato in galera. nchiummà [Ncu"m:a] (nchiomme nchiumme nchiummase) tr piombare: n. nu dènte piombare un dente, n. n’auciédde impallinare un uccello | rifl ingolfarsi, ingozzarsi / sin nguzzà, piumbà. nchiummuse [Ncu"m:us@] agg pesante, fig indigesto. 214

Pasquale Cacchio nchiuse [Ncus@] sm chiuso: a lu n. al chiuso ■ agg chiuso: rumané n. restare in casa, sta’ n. stare in collegio nchjemà1 [Nc@"ma] ‹ar ham panno, lat *(in)fimulare chiudere, v Cort-Marc chiumìa e nfimà› (nchiéme nchjime nchjemase nchjemate) tr cucire, imbastire: n. na unnèlle imbastire una gonna. nchjemà2 [Nc@"ma] ‹lat pleminare riempire, lat volg *pleuma, v Cort-Marc prémë› colmare: n. la votte colmare la botte | andare in piena: la jumare è nchjemate il fiume è in piena. nchjemature [Nc@ma"tur@] sm stoffa imbastita | piena di fiume. nchjime [Ncim@] sm imbastitura. nciammurià [NtSam:u"rja] (nciammòrje nciammuo-rje nciammuriase nciammuriate) rifl raffreddarsi. nciarmà [NtSar"ma] ‹fr charmer incantare› (nciarme nciarmase nciarmate) tr organizzare, ideare: n. na còse escogitare qualcosa | arrangiare: porta nciarmate porta costruita alla meglio. nciarme [NtSarm@] sm attività: da’ nu n. a une affidare un compito a qualcuno | invenzione, trovata: truà nu n. escogitare qualcosa. nciarmuse [NtSar"mus@] agg (f nciarmose) inventivo, creativo. nciéle [NtSjel@] v ciéle. nciénze [NtSjeNts@] sm incenso, der ncenziére. ncime [NtSim@] avv in cima, v cime. ncine [NtSin@] v uncine. nciumpucà [NtSaFpu"ka], nciampecà [NtSa Fp@"ka] ‹*gr kampò articolazione, sp trompicar› (nciòmpeche nciuompeche a nciàmpuche nciampucase nciampucate) intr inciampare, incespicare: n. mpacce a na prète inciampare su una pietra / der nciumpecatare. nciumpecatare [NtSuFp@ka"tar@] agg che cade facilmente, caduco. nciuttà [NtSu"t:a] (nciòtte nciuotte nciuttase nciuttate) tr ingrassare: n. lu puorche ingrassare il maiale | rifl ingrassare: s’è nciuttate è ingrassato. ncòcce [NkOtS:@] avv in testa, in mente, v còcce / sin ncape, ncuorpe, mmènte. ncòce [NkOtS@] (ncòce ncuoce ncucése ncuotte) tr riscaldare, lessare: n. li taralle lessare i taralli, rifl riscaldarsi / sin còce, scòce. ncòre [NkOr@]v còre. ncòrle [NkOrl@] ‹lat cholera bile› agg triste, addolorato: stènghe n. sono triste / va còrle. ncòtte [NkOt:@] sf scottatura, insolazione: na n. de sole un colpo di sole ■ agg v ncuotte.


Castelluccese ncrapenà [Nkrap@"na] ‹lat capra› (ncrapene ncrapenase ncrapenate) intr arrampicarsi come una capra: n. pe la vije de la Palate salire per la via della Palata. ncraugghià [Nkrau":a], ncaraugghià, ncravugghià ‹gr krókes tessuto, krobýlos, lat revolviculum v Pian groviglio› (ncraògghje ncrauogghje ncraugghiase ncraugghiate) tr avvolgere: n. la spése avvolgere con un panno gli alimenti, n. lu file, la zoche avvolgere il filo, la corda | rifl avvolgersi: s’è ncraugghiàte lu spaje lo spago si è aggrovigliato / sin nturnià \ scraugghià. ncreccà [Nkr@"k:a] ‹*lat erectus, *fr cric› (ncricche ncreccase ncreccate) tr rizzare, sollevare: n. la cape sollevare la testa | rfl rizzarsi: n. da sope lu liétte alzarsi dal letto. ncroce [NkrotS@] avv in croce, v croce. ncrudelì [Nkrud@"li] (ncrudelisce ncrudelése ncrudelute) intr incattivirsi: lu tiémpe se sta ncrudelènne il tempo si sta guastando, è rumaste ncrudelute è rimasto di pessimo umore. ncrugnà [Nkru"J:a] v ngrugnà. ncuccià [Nku"tS:a] (ncòcce ncuocce ncucciase ncucciate) rifl incaponirsi, ostinarsi: se ncòcce come a nu ciucce s’intestardisce come un asino. ncudene ["Nkud@n@] sm incudine: tra n. e martiédde tra incudine e martello, prov quanne sì martiédde vatte e quanne sì n. statte quando sei martello batti e quando sei incudine subisci. ncuiatà [Nkuja"ta], ncujetà [Nkuj@] ‹lat inquietare› (ncuiète ncuiéte ncuiatase ncuiatate) tr inquietare, turbare, rifl inquietarsi, turbarsi: lu criature s’è ncuiatate il bambino si è agitato \ accuiatà. ncujète [Nku"jEt@] agg inquieto, agitato. nculazzà [Nkula"ts:a] (nculazze nculazzase nculazzate) rifl ribaltarsi: lu traìne s’è nculazzate il carretto si è ribaltato all’indietro. nculazzate [Nkula"ts:at@] agg bloccato: rumané n. dint’a na cunètte restare in panne in una cunetta. ncule [Nkul@] v cule. ncullà [Nku"l:a] (ncòlle ncuolle ncullase ncullate) tr incollare: n. lu libbre incollare il libro | rifl incollarsi, attaccarsi: fig s’è ncullate a la televisione sta sempre davanti al televisore / sin appezzecà, attaccà / der ncullature \ scullà, spezzecà. nculpà [Nkul"pa] (ncolpe nculpe nculpase nculpate) tr incolpare. ncuntrà [NkuN"tra] (ncontre ncuntre ncuntrase ncutrate) tr (intr con nomi di persona): n. a une incontrare qualcuno / sin truà. ncuodde [Nkwo:@] v cuodde.

ne ncuorpe [Nkworp@] v cuorpe. ncuotte [Nkwot:@] agg (f ncòtte) lessato: pizza ncòtte formaggio fresco. ncuraggià [Nkura"dZ:a] (ncuragge ncuraggiase ncuraggiate) tr incoraggiare / der ncuraggiamènte. ncurabbele [Nku"rab:@l@] agg incurabile. ncuriusì [Nkurju"si] (ncuriusisce ncuriusése ncuriusute) tr incuriosire, rifl incuriosirsi. ncurnà [Nkur"na] (ncòrne ncuorne ncurnase) tr incornare. Ncurnate [Nkur"nat@] f Incoronata: la Madonne de la N. la Madonna Incoronata, i’ scàuze a la N. andare scalzi al santuario dell’Incoronata | escl Ncurnatè’/ alt Ncurnatèlle. ncurnature [Nkurna"tur@] sf fisionomia. ncurparà [Nkurpa"ra] (ncòrpere ncuorpere ncurparase ncurparate) tr incorporare, sopportare. ncurparià [Nkurpa"rja] (ncurparéje ncurparije ncurpariase ncurpariate) tr sopportare, subire: n. nu tuorte, na malannòmene sopportare un torto, una maldicenza. ncusciénte [Nk"S:jeNt@] agg incosciente. ndaffarate [Ndaf:a"rat@] agg indaffarato. ndebbetà [Nd@b:@"ta] (ndèbbete ndiébbete ndebbetase ndebbetate) rifl indebitarsi. ndebbulì [Nd@b:u"li] (ndebbulisce ndebbulése ndebbulute) tr indebolire, rifl indebolirsi. nderizze [Nd@"rits.@] sm indirizzo. ndespettì [Nd@sp@"t:i] (ndespettisce ndespettése ndespettute) tr indispettire, rifl indispettirsi. ndevidue [Nd@"vidw@] sm individuo. ndi’ [Ndi] v di’. ndiaulà [Ndjau"la] (ndiaule ndiaulase ndiaulate) rifl indiavolarsi, infuriarsi. ndó [Ndo] v andó. Ndréje [Ndrej@], Ntréje m Andrea, escl Ndré’! ndritte [Ndrit:@] agg allineato, dritto: métte n. la térre allineare il terreno. nduine [Ndu"in@] sm indovino. ndulecì [ndule"tSi] (ndulecisce ndelucése ndeluciute) tr addolcire. ndulgènze [Ndul"dZ:ENdz@] sf indulgenza. ndummacà [Ndum:a"ka] v ntummacà. ndustriuse [Ndus"trjus@] agg ingegnoso, inventivo, sin nciarmuse. nduenèlle [Ndu@"nEl:@] sm indovinello. ne [n@] pron c ne: term nce ne dènne non dargliene, partit ne vedémme de tutte culure ne vedemmo di tutti i colori, spec chè n’haj’a fa? cosa ne devi fare? nze n’è scurdate non se n’è dimenticato, vant nte ne mpurtènne non interessartene, arg ne parlàvete ne parlavate, chè n’im’a di’? cosa possiamo dirne? ■ avv di luogo (a na): ce ne 215


ne jémme ce ne andammo, ce ne venémme ce ne venimmo, d’andó na vène? *da dove ne viene? nè [n:E] ‹lat nec› cong né: nè ije e nè tu né io né tu, nenn’è nè bèlle e nè brutte non è né bello né brutto, nè carne e nè pésce né carne né pesce, nen vòle sapé nè tracche nè uèsce *non vuole sapere né *tracche né *uèsce (non ha voglia di lavorare). né! [ne] v nénne. necessarje [n@tS@"s:arj@] agg necessario: è necessarje chè... è necessario che... ■ sm il necessario / der necessetà. Necòle [n@"kOl@] m (f Neculine) Nicola, escl Necò! Neculì! negghjare [n@":ar@] ‹lat nubes, nubifer› sf nebbia: n. tèrra tèrre nebbia fitta, prov n. a Carmenèlle (v topon) acque a funtanèlle nebbia a su M. Buccolo, acqua in quantità. negozje [n@"gOtsj@] v neozje. nejà [n@"ja], nià [ni"ja] ‹fr neier› (nèje niéje niase niate) tr negare: n’lu pòzze n. non posso negarlo, n’lu niénne non negarlo. nèje [nEj@] sm (pl niéje) neo ■ sf erba infestante. nemecà [n@m@"ka] (nemiche nemecase nemecate) rifl inimicarsi. nemèlle [n@"mEl:@] sf deposito di grasso nella cavità addominale usato in cucina. nemiche [n@"mik@], numiche sm (pl nemice) nemico: lu n. de Dije il diavolo, Satana. nemmiccule [n@"m:ik:ul@] ‹lat nummus, *nummunculus monetina, va Cort-Marc mìcculë› sm lenticchia: paste e n. pasta e lenticchie / sin cecèrchje, chjechièrchje. nen [n@N], nne [n:@], nenne [n@n:@] ‹lat non› avv neg non: nn’è (nne è, nen è, nenn’è) non è, nen tènghe, nen parle, nen diche non ho, non parlo, non dico, nn’agghje fame non ho fame, nn’ère jute non ero andato | imperat col ger nen decènne (ndecènne) *non dicendo (non dire), nen facènne (nfacènne) *non facendo (non fare) | con l’infin ndi' niénte non dir nulla, nne l’haj’a fa’ non devi farlo | procl con pron nte non ti, nze (nse) non si, nce non ci, nve non vi, nte ne pentènne non te ne pentire | procl con verbi: mputé non potere, nvulé non volere, ncapì non capire, mpòzze non posso, ncapiétte niénte non capii nulla, nsacce (nzacce) non so. nénne [nen:@] ‹sp niña› sf (m ninne) bambina, alt nennédde -élle, der pecceninne, peccenénne, escl né! nénna né’! va ninne. neozje [n@"Otsje], negozje sm negozio: a ‘ssu n. nte puoje azzeccà *a codesto negozio non ti puoi accostare (troppo costoso) / der neuzià, nueziante. nepote [n@"pot@] ‹lat nepos nepotis› sm e f (pl nepute) nipote: neputeme mio nipote, nepote216

Pasquale Cacchio me mia nipote, neputete tuo nipote, nepotete tua nipote, prov jénere e nepute, quidde chè faje è tutte perdute ciò che fai per generi e nipoti è tutto perduto, sènza figghje me ualje li nepute senza figli ci si lega ai nipoti ■ pollone: luà li nepute eliminare i virgulti nati dopo la potatura. nèrve [nErv@] sm (pl niérve, niéreve) nervo: fa’ venì li niérve a une innervosire qualcuno, tené li niérve essere nervoso, me tòcchene li niérve mi innervosisco. nervuse [n@r"vus@] agg (f nervose) nervoso. nèspule ["nEspul@] sm nespolo comune (Mespulus germanica), sf nespola: prov che lu tièmpe e che la pagghje s’ammaturene li n. ogni cosa richiede tempo | nèspula giappunése Eriobotrya japonica. netrì [n@"tri] (netrisce netrése netrute) intr nitrire. nettà [n@"t:a] (nétte nitte nettase nettate) tr pulire: nettà lu rane diserbare. nétte [net:@] v nitte. nèttere ["nEtt@r@] sm nettare. neuzià [n@u"tsja], neguzià (neòzje neuzje neuziase neuziate) intr negoziare, commerciare; prov chi neòzia campe, chi fatija crèpe chi commercia campa, chi lavora muore. néve [nev@] sf neve: néva tonne neve tonda, néva japule neve frolla, n. a pile de cane neve con fiocchi sottili, n. a fasciature neve con fiocchi grandi e fitti, néva marzuline neve di marzo, sta facènne la n. sta nevicando, la n. se sta squagghiénne la neve si sta sciogliendo, prov n. a pile de cane sènza lèune e sènza pane neve sottile e costante senza legna e senza pane, a la squagghiate de la n. se védene li stronzele quando si scioglie la neve si vede la sporcizia / va juccà, pulevine. nevère [n@"vEr@] sf neviera, fossa in cui si conservava la neve per preparare granite in estate. nfacce [NfatS:@] v facce. nfarenà [Nfar@"na] (nfarine nfarenase nfarenate) tr infarinare. nfascià [nfa"S:a], mbascià (nfasce nfasciase nfasciate) tr fasciare: n. lu criature avvolgere il bambino nelle fasce. nfelà [Nf@"la] tr infilare, rifl infilarsi. nfermiére [Nf@r"mjer@] sm infermiere. nfèrne [NfErn@] v infèrne. nfernicchje [Nf@r"nic:@] sm (f -écchje) discoletto. nfettà [Nf@"t:a] (nfètte nfiétte nfettase nfettate) tr infettare, rifl infettarsi. nfine [Nfin@] prep fino: nfin’a Rome fino a Roma ■ cong nfin’a ché finché, nfin’a quanne fino a quando / sin nzine, fine. nfòcapagghje [NfOka"pa:@] sm *accendipaglia (attaccabrighe).


Castelluccese nfracetà [NfratS@"ta], nfracedà v mpracetà. nfranzesate [NfraNts@"sat@], mpranzesate ‹v franzije, va Cort-Marc nfrancesate balbuziente› agg fradicio, malaticcio, debole. nfrascà [Nfras"ka] (nfrasche nfrascase nfrascate) rifl infoltirsi (di rami, di fronde) / sin ncacchjerià. nfrattà [Nfra"t:a] (nfratte nfrattase nfrattate) tr recintare con frasche, rifl appartarsi, imboscarsi. nfrestechì [Nfrast@"ki] (nfriésteche nfrèsteche nfrestechese) intr inselvatichirsi, imbizzarrirsi: nte nfrestechènne non irritarti / va frèsteche. nfrestecute [Nfrast@"kut@] agg rinselvatichito, sin frèsteche. nfucà [Nfu"ka] (nfòche nfuoche nfucase nfucate) tr infuocare. nfuià [Nfu"ja] ‹*lat furere, *fuga› (nfòje nfuoje nfuiase nfuiate) tr irritare, aizzare, infuriare. nfunnà [Nfu"n:a] (nfonne nfunne nfunnase nfunnate) intr affondare, sin affunnà. nfunne [Nfun:@] ‹lat fundus› agg profondo, concavo: nu puzze n. un pozzo profondo, nu piatte n. un piatto concavo ■ avv in fondo: fin’e n. fino in fondo ■ prep in fondo a: nfunn’a lu puzze in fondo al pozzo / sin funne. nfurcà [Nfur"ka] (nforche nfurche nfurcase nfurcate) tr inforcare. nfurchià [Nfur"c:a] (nfòrchje nfuorchje nfurchiase nfurchiate) legare, rinchiudere animali: fig nfurchià dinte na machene ammucchiarsi in un’auto. nfurià [Nfu"rja] (nfurje nfuriase nfuriate) rifl infuriarsi. nfurmà [Nfu"ka] (nforme nfurme nfurmase nfurmate) tr informare, rifl informarsi. nfurnà [Nfur"na] (nforne nfurne nfurnase nfurnate nfurnènne) tr infornare. nfurzà [Nf1ur"ts:a] (nfòrze nfuorze nfurzase nfurzate) tr rafforzare, rinforzare: è nfurzate faugne il favonio si è rafforzato. nfussà [Nfu"s:a] (nfòsse nfuosse nfussase nfussate) tr infossare, sin trubbecà. ngalère [Nga"lEr@] avv in galera: sta’ n. essere in prigione, mannà n. imprigionare. ngalevacèdde [Ngal@va"tSE:@] -èlle v ncalevacèdde. ngagge [NgadZ:@] sm ingaggio, assunzione di lavoro. ngaggià [Nga"dZ:a] (ngagge ngaggiase ngaggiate) tr ingaggiare, assumere. ngannà [Nga"n:a] (nganne ngannase ngannate) tr ingannare, deludere.

ngrazià ngannarì [Ngan:a"ri] (ngannarisce ngannarése ngannarute) tr ingolosire, invogliare, attirare, sin alleccardì. nganne [Nga"n:@] ‹*lat canna› avv in gola: male n. mal di gola, pigghià pe n. afferrare per la gola, fig l’haje avé n. *lo avrai in gola (non lo otterrai), n. ce l’agghj’a dà *in gola glie lo devo dare (non gli darò un bel nulla) ■ sm inganno. ngappà [Nga"p:a] v ncappà. ngarrà [Nga"r:a], ncarrà ‹sp engarrar, agarrar, acciuffare, va Cort-Marc ngarrà(re)› (ngarre ngarrase ngarrate) tr indovinare, azzeccare: n. na strade imboccare la strada giusta, n. nu nummere a lu lòtte indovinare un numero al lotto, a chi la ngarre a chi indovina | travolgere: n. pe nnanze travolgere, investire / sin azzeccà, addevenà \ sgarrà. ngarratore [Ngar:a"tor@] sf soluzione: pigghià la n. prendere la strada giusta. ngegnà [NdZ@"J:a] (ngégne ngigne ngegnase) rifl ingegnarsi, sin nciarmà. ngégne [NdZeJ:@] sm ingegno: caccià lu n. aguzzare l’ingegno. ngegnére [NdZ@"J:er@] sm ingegnére. ngegnuse [NdZ@"J:a] agg (f ngegnose) ingegnoso: casa strétte fémmena ngegnose casa piccola donna ingegnosa / sin nciarmuse. ngelusì [NdZ@lu"si] (ngelusisce gelusése ngelusute) tr ingelosire, rifl ingelosirsi. ngentelì [NdZ@Jt@"li] (ngentelisce ngentelése ngentelute) tr ingentilire. ngènue [NdZEnw@] agg ingenuo. ngessà [NdZ@"s:a] (ngésse ngiésse ngessase ngessate) tr ingessare, dipingere col gesso. ngessature [NdZ@s:a"tur@] sf ingessatura. ngiallenì [NdZal:@"ni] (ngiallenisce ngiallenése ngiallenute) intr ingiallire, fig impallidire: a sènte la nutizjè è ngiallenute al sentire la notizia è impallidito. ngiallì [NdZa"l:i] (ngiallisce ngiallése ngiallute) tr ingiallire, dipingere di giallo: lu rane è ngiallute il grano è maturato. ngire [NdZir@] avv in giro. ngiurgellà [NdZurdZ@"l:a] (ngiurgèlle ngiurgiélle ngiurgellase ngiurgellate) rifl agghindarsi. nglése [Nglis@] agg (pl nglise) inglese,. ngranà [Ngra"na] (ngrane ngranase ngranate) tr ingranare, der ngranagge. ngrasse [Ngra"s:@] sm ingrasso: purciédde a lu n. maialino all’ingrasso. ngrassà [Ngra"s:a] (ngrasse ngrassase ngrassate) tr ingrassare. ngraugghià [Ngrau":a] v ncraugghià. ngrazià [Ngra"tsja] v rengrazià. 217


ngrazje ngrazje [Ngra"tsj@] avv in grazia ■ prep ngrazje in grazia, grazie: n. a Dije è arrevate sane e salve grazie a Dio è giunto sano e salvo, n. de Dije tranquillamente, murì n. de Dije morire serenamente. ngrefelà [Ngr@f@"la] ‹gr grupós naso curvo, lat gryphus grifo, sp engrifar arricciare, va Cort-Marc ngriffàri› (ngréfele ngrifele ngrefelase ngrefelate) tr arruffare, aggrinzare: n. lu nase aggrinzare il naso, lu jadde ngréfele li pénne il gallo arruffa le piume, capidde ngrefelate capelli arruffati | rifl arruffarsi, fig alterarsi, urtarsi. ngrefelià [Ngr@f@"lja] (ngrefeléje ngrefelije ngrefeliase ngrefeliate) rifl adirarsi, arrabbiarsi | rabbrividire: n. li carne avere la pelle d’oca. ngrefegnà [Ngr@f@"Ja] (ngrefégne ngrefigne ngrefegnase ngrefegnate) tr aggrinzare, rifl aggrinzarsi. ngrefegnate [Ngr@f@"J:at@] agg sgualcito, stropicciato. ngrògnele ["NgrON:@l@] sf cisti. ngròppe [NgrOp:@] avv in groppa. ngrugnà [NgruJ:a] ‹lat grunnire› (ngrògne ngrugne ngrugnase ngrugnate) intr grugnire, turbarsi, arrabbiarsi. nguacchià [Ngwa"c:a], nguagghje ecc. v nquacchià, nquagghje ecc. nguaià [Ngwa"ja] (nguaje nguaiase nguaiate) tr danneggiare, inguaiare. nguaiate [Ngwa"jat@] agg sta’ n. essere nei guai. nguille [Ngwil:@] sf anguilla, sin capetone. nguzzà [Ngu"ts:a] (ngòzze nguozze nguzzase nguzzate) tr ingozzare, ingoiare, fig gustare, aver voglia: ‘ssa piatanze nte ngòzze codesto cibo non ti piace | rifl ingozzarsi, abbuffarsi. nguzzecute [Nguts:@"kut@] ‹pugl e cal cózzica crosta› agg incrostato di sporco. nià [ni"a] v nejà. nicchje [nic:@] sm nicchia, loculo. nide [nid@], nite sm (pl nédere, nétere) nido: n. d’auciédde, de nigghje nido di uccello, di nibbio. niéje [njej@] v nèje. niélle [njel:@] v aniélle. niénte [njeNt@] ‹lat ne inde, nec entem, *nec gentem› pron indef nulla, niente: o tutte o n. o tutto o nulla, nisciun’ha viste n. nessuno ha visto nulla, nze pòte fa’ n. non c’é nulla da fare, n. è tròppe pòche *niente è troppo poco (risposta a chi finge di non volere compensi), nz’è fatte n. *non si è fatto nulla (non s’è fatto male), nce puté fa n. non poter farci nulla, fa’ finte de n. far finta di nulla, nze ne fa n. *non se ne fa nulla (non c’è rimedio), méne de n. meno di niente, come se n. fusse *come se niente fosse (ina218

Pasquale Cacchio spettatamente, all’improvviso), chi tante e chi n. chi ha tanto e chi nulla, n. mitte e n. truove niente conservi e niente trovi | con negaz nen fa n. non importa, nfa’ n. pe n. non fare nulla gratuitamente, nce sta n. da fa’ *non c’è nulla da fare (non c’è rimedio), nne me ne mporte n. non me ne importa affatto, nce vole n. a... basta poco per..., nè n. nè manche sale *né niente né neanche sale (nulla di nulla) | con prep còse da n. cosa da nulla, pe niénte, non affatto, nenn’è dritte pe n. non è affatto furbo, che n. *con niente (all’improvviso), sènza n. senza nulla, nen sèrve a n. non serve a nulla, pe nu niénte per un nulla, che niénte mmane a mani vuote, che niénte è venute a chiòve all’improvviso è iniziato a piovere, che nu n. all’improvviso, pe sènza n. gratis, nu buon’a n. un buono a nulla, n. de buone, de male niente di buono, di male, nisciune fa n. pe n. nessuno è del tutto disinteressato | locuz congiunt niénte de méne *niente di meno (tuttavia): ntrunave e lampiave, n. de méne nn’ha menate manche na stizza d’acque tuonava e lampeggiava, tuttavia non è caduta neanche una goccia di pioggia | escl n.! non è nulla, n. de méne! niente di meno! (addirittura!), nn’è lu uère n.! non è vero nulla! nn’è n.! *non è nulla! (non ti preoccupare), è niént’è! *è niente è! (caspita!), è niént’è chè jurnate! *è niente e quale giornata! (caspita che giornata!), è niént’è chè piézze de fémmene! caspita che bella donna! è niént’è come chiuéve! cavolo se pioveva! è nient’è quante ce n’ha ditte! quante glie ne ha dette! niéntedeméne [njeNt@d@"men@] avv nientemeno. niéreve ["Njer@v@], niérve v nèrve. nigghje [ni:@] ‹lat nibulus› sm. nibbio: prov n. n., tala mamme tala figghje nibbio nibbio, tale madre tale figlia. ninna nanne [nin:a"nan:@] sf ninna nanna, nenia ■ escl ninnanà ninnaò nenia per cullare. ninne [nin:@] ‹sp niño› sm (f nénne) bimbo, infante: nazzecà lu ninne, la nénne cullare il bambino, la bambina, mpascià, sfascià lu n. mettere, togliere le fasce al bambino / alt nennille / der pecceninne, va nénne ■ sf nenia: cantà la n. la cantare la nenia, fa’ la ninna nanne cullare il bambino. nisciune [ni"S:un@] ‹lat ne ipse unus› agg indef (f nisciuna) nessuno: nisciuna cosa nessuna cosa ■ pron indef qua nen ce sta n. qui non c’è nessuno, n. de nuje nessuno di noi, nn’è n. *non è nessuno (di chi non conta nulla), n. lu sape come va a funì nessuno sa come andrà a finire / sin mancune, manche.


Castelluccese nite [nit@] v nide. nitte [nit:@] agg (f nétte) netto, pulito: n. e pulite netto e pulito ■ sm nètto: prov quanne liéve e nce ne mitte, quanne vaje ce truove lu n. se non risparmi, non ritrovi nulla) / der nettà. nìure ["niur@] agg (f néure) nero: capidde e uocchje n. capelli e occhi neri, n. come la péce, come nu caraone, come lu diaule nero come la pece, come carbone, come il diavolo, pane n. pane integrale, vine n. vino scuro e corposo, tiémpe n. cielo coperto, deventà n. abbronzarsi, mana néure mano sporca, uliva néure olive nere, mature, uocchje n. occhi lividi, fig deventà n. diventare nero per l’ira ■ sm nero: chelurà che lu n. colorare di nero, métte lu n. mettersi in lutto | di pelle nera / der annuurì. nnaffià [n:a"f:ja] (nnaffje nnaffiase nnaffiate) tr innaffiare, der nnaffiature. nnaffiature [n:af:jatur@] sm innaffiatoio. nnammarì [n:am:a"ri] v annammarì. nnammurà [n:am:u"ra] (nnammore nnammuore nnammurase nnammurate) rifl innamorarsi: se sò nnammurate come se sò viste si sono innamorati a prima vista, s’è nnammurate de nu scauzacane si è innamorata di un fallito. nnammurate [n:am:u"rat@] agg innamorato ■ ms e f innamorato, fidanzato: i’ da la n. andare a visitare la fidanzata, prov cante e cante ma la n. è sorde di amore non corrisposto. nnante [n:aNt@], nante, nanze, nnanze [n:aNts@] ‹lat› avv in antea› davanti, innanzi: qua n., ddò n., dda n. qui, costì, là davanti, i’ n. e ddrète andare avanti e dietro, i’ n. precedere, va' n.! continua! i’ n. (a la scòle) proseguire gli studi, sta’ n. pe n. stare tra i piedi, intralciare, n. pe n. sistematicamente, n. n. davanti a tutti gli altri, luà da n. sgomberare, sparecchiare, terà n. proseguire fig tirare a campare, purtà n. favorire, ascì n. andare a salutare, parlà n. parlare apertamente, lu llòrge va n. l’orologio va avanti | prima, anticipatamente: la séra, la notte, lu juorne, lu mése, la settemana n. la sera, la notte, il giorno, il mese, la settimana precedente, da mò n. d’ora in poi, paià n. pagare anticipatamente, prov chi paje n. è male servute chi paga in anticipo è mal servito | oltre: i’ chiù n. andare oltre ■ prep davanti a: nnanz’a la chiése davanti alla chiesa, pe nnanz’a la case *per davanti alla casa (davanti casa), i’ n. a une avvicinarsi a qualcuno, sta’ sèmpe pe n. a une *stare sempre attorno a qualcuno (essere petulante), liévete da n. a lu fuoche allontanati dal fuoco ■ sm lu n. la parte anteriore \ drète, addrète, ddrète / va danante.

nòre nnatà [n:a"ta] v annatà nne [n:@] v nen. nnemale [n@"mal@] sm animale, fig malvagio, alt nnemalucce, nnemalone (pl -une). nnemalì [n:@ma"li] (nnemalisce nnemalése nnemalute) intr imbestialirsi, sin mbestialì, arraggià. nnervusì [n:@rvu"si], annervusì (nnervusisce nnervusése nnervusute) tr innervosire, rifl innervosirsi. nnestà [n:@s"ta], annestà (nnèste nniéste nnestase nnestate) tr innestare. nnèste [n:Est@]sm innesto: n. a spacche, a òcchjene innesto a spacco, a gemma, l’òcchjene de lu n. il germoglio dell’innesto. nnòcche [n:Ok:@] ‹long knohha nodo, v Imperio p 221› sf nastro annodato, fiocco. nnògghje [n:O:@] ‹sic nnugghia, fr nouille, Bertoni p 17, lat inductilis Cort-Marc nnòglia› sf budello, intestino | insaccato: prov la n. sta a taule, chi la vòle se la tògghje il salame sta sul tavolo, chi lo vuole se lo prende. nnòmene ["n:Om@n@] v nòmene. nnucchjecà [n:uc:@"ka] v annucchjecà. nnucchiatore [n:uc:@ka"tor@] sf piegatura. nnulà [n:u"la], annulà (nnule nnulase nnulate) impers annuvolarsi: lu siémpe s’è nnulate il tempo è diventato nuvoloso / va nule. nnuttecute [n:u"t:@"kut@] v nuttecute. nnuurì [n:uu"ri] v annuurì nò [nO], nnò [n:O], none [non@] avv no: nò, nn’è ore mò no, non è il momento, none e none per niente affatto, in alcun modo, pecché nò? sì, certo! come nò! sì, sicuramente! | non: nuje, nnò vuje noi, non voi, te piace a jucà, nò a fatià ti piace giocare, non lavorare. nòbbele ["nOb:@l@] agg nobile. noce [notS@] sm noce (Juglans regia): mòbbele de n. mobile di noce, prov li n. s’hanna vatte pe venì careche, i noci si devono battere perché producano | sf noce: scucchjelià li n. sbucciare le noci | la n. de lu cuodde vertebra cervicale / alt nucédde -élle, nucécchje, nucellécchje. nòme [nOm@] sm nome: da’ nu n. a lu criature dare un nome al neonato, brave de n. bravo a chiacchiere, a n. mije a nome mio, ògge è lu n. mije oggi è il mio onomastico, nnòme de Dije! in nome di Dio! nòmene ["nOm@n@], nnòmene sf nomina, reputazione: avé na mala n. avere una cattiva reputazione / sin numenate, numèje. nòne [nOn@] agg e pron num nono. none [non@] v nò. nòre [nOr@] sf nuora: nòreme, nòrete mia nuora, tua nuora, alt nurélle / va sòcre. 219


nòstre nòstre [nOstr@] v nuostre. noteche v nuteche. nòtte [nOt:@] sf notte: la nòtta nnanze, addrète la notte precedente, craje a n. domani notte, ’sta n. stanotte, jère n. ieri notte, all’atra n. l’altro ieri notte, n. n. lungo la notte, a n. a n. a notte inoltrata, quanne fa n. quando si fa buio, n. e juorne sempre, fa’ la n. lavorare di notte, prov cangià la n. che lu juorne di chi svolge di notte le proprie attività, andó fa nòtte fa juorne chi è spensierato non si preoccupa di nulla | escl bòna n.! buona notte! / der nuttate. nòve1 [nOv@] v nuove. nòve2 [nOv@] agg e pron num nove, filastr n. pe n. uttantune, sì fésse e nte n’addune nove per nove ottantuno, sei fesso e non te ne accorgi / der nòne, decennòve, nuante, nòveciénte, nòvemile. nquacchià [Nkwa"c:a] nguacchià ‹*lat aquatio acquazzone, *sp guache› (nquacchje nquacchiase nquacchiate) tr imbrattare: n. lu pavemente de lote, de piste sporcare il pavimento di fango, di orme | rifl sporcarsi / sin mbrettà. nquacchje [Nkwac:@], nguacchje [Ngwac:@] ‹*sp guache› sm macchia, sporco. nquacchiuse [Nkwa"c:us@], nguacchiuse (f nquacchiose) agg di chi o di cosa che imbratta. nquagghià [Nkwa":a] ‹lat coagulum› (nquagghje nquagghiase nquagghiate) tr bagnare. nquartà [Nkwar"ta] (nquarte nquartase nquartate) rifl arrabbiarsi, alterarsi, va quarte e lune. nsapé [Nsa"pe], nzapé v sapé. nsapunà [Nsapu"na], nsencà, nsuzzà, ecc. v nzapunà, nzencà, nzuzzà ecc. nsé [Nse] v sé. nsètte [NsEt:@] v nzètte. ntaccà [Nta"k:a] (ntacche ntaccase ntaccate) tr intaccare, incidere. ntaccarute [Ntak:a"rut@] agg intirizzito, sin ntesecute. ntacche [Ntak:@] sm intacco, incisione, tacca. ntagghià [Nta":a] (ntagghje ntagghiase ntagghiate) tr intagliare. ntalianà [Ntalia"na] ‹nap ntalià, Cort-Marc talià e ntal(l)ià› (ntaliane ntalianase ntalianate) intr gironzolare: i’ ntalianènne pettegolare / sin caserià. ntanne [Ntan:@] v antanne. ntante [NtaNt@], intante cong intanto, frattanto: n. chè lu miédeche studje, lu malate mòre intanto che il medico studia, il malato muore. ntarsià [Ntar"sja] (ntarsje ntarsiase ntarsiate) tr intarsiare. ntarsje [Ntarsj@] sm intarsio. ntartagghià [Ntarta":a] v tartagghià. 220

Pasquale Cacchio ntaulà [Ntu"la] (ntaule ntaulase ntaulate) tr inchiodare una tavola, intr intavolare. ntecepà [Nt@tS@"pa] (nticepe ntecepase ntecepate) tr anticipare / der nticepe. ntelà [Nt@"la] (ntéle ntiéle ntelase ntelate) intr prendere fuoco, accendersi: è ntelate buone lu fuoche il fuoco si è acceso bene. nteleggènte [Nt@l@"dZ:ENt@] agg intelligente. ntellètte [Nt@"l:Et:@] sm intelletto: tené lu n. essere giudizioso. ntenagghje [nt@"na:@] ‹lat tardo tenacula› sf tenaglia. ntenerì [Nt@n@"ri] (ntenerisce ntenerése ntenerute) tr intenerire, rifl intenerirsi. ntènne [NtEn:@] (ntènne ntiénne ntennése ntennute) tr intendere: chè ntennive di’? cosa intendevi dire? che ntennisse? cosa intenderesti? da’ a ntènne dare a intendere, nne ntènn’a nisciune non dà ascolto a nessuno, ntiénne a mé ascoltami, prov chi male ntènne priéste responne chi capisce male presto risponde | rifl pron intendersene: nen me ne n. de puliteche non capisco nulla di politica. nténne [Nten:@] sf antenna. ntentetore [Nt@Nt@"tor@] sm (f ntentetrice) intenditore: a buone n. pòche paròle a buon intenditore poche parole. ntepateche [Nt@"pat@k@] agg antipatico. ntepatije [Nt@pa"tij@] sf antipatia. nteressà [Nt@r@"s:a] (nterèsse nteriésse nteressase nteressate) intr interessare, rifl interessarsi. nterèsse [Nt@"rEs:@] sm interesse. nterlante [Nt@r"laNt@] ‹garg nderlande punto di imbastitura› sm ampia cucitura del tessuto sul modello di carta prima del taglio. nterlazzà [Nt@rla"ts:a] ‹lat inter laqueus, sic ntirlazzu, Dev ’ntrallazzu; catal entralasar, fr ant entralacer, Cort-Marc ntirlàzzu› (nterlazze nterlazzase nterlazzate) intr intrallazzare, intrigare, imbrogliare. nterlazze [Nt@r"lats:@]sm intrallazzo, intrigo. nterpellà [Nt@rp@"l:a] (nterpèlle nterpiélle nterpellase nterpellate) tr interpellare. nterpretà [Nt@rpr@"ta] (ntèrprete ntiérprete nterpretase nterpretate) tr interpretare. ntèrprete ["NtErp@t@] sm e f interprete. nterrà [Nt@"r:a] (ntèrre ntiérre nterrase nterrate nterrènne) tr interrare, sin trubbecà, nfussà. ntèrre [NtEr:@] avv in terra, per terra: sta’ che li piéde pe n. *stare coi piedi per terra (non fantasticare) / va tèrre. nterrugà [Nt@r:u"ga] (ntèrreghe ntiérreghe nterrugase nterrugate) tr. interrogare.


Castelluccese ntervenì [Nt@rv@"ni] (v venì) intr intervenire. ntesechì [Nt@s@"ki] (ntesechisce ntesechése ntesecute) rifl irrigidirsi, rinsecchire. ntesecute [Nt@s@"kut@] agg rigido, rinsecchito: n. pe lu fridde intirizzito per il freddo / sin ntaccarute. ntestà [Nt@s"ta] (ntèste nstiéste ntestase ntestate) tr intestare. ntestardì [Nt@star"di] (ntestardisce ntestardése ntestardute) rifl intestardirsi, ostinarsi. ntiére [Ntjer@] agg (f ntère) castrato: mule n. mulo castrato. Ntine [Ntin@] v Custantine. ntinghete e ntanghete [NtiNg@tEN"taNg@t@] onomat suono di campane e simili, din don dan. ntintele ["Ntint@l@] ‹*lat lentigo lentiginis› sm lentiggine: tené li n. pe nfacce avere le lentiggini. ntiste [Ntist@] ‹*ntènne› agg vivace, intelligente. ntòcche [Ntwok:@] v ntuocche. ntòneche [@NtOn@k@] sf intonaco: menà la n. intonacare / der ntunacà. Ntònje [NtOnj@] m (f Ntuniètte, Ntunètte) Antonio: ze N. zio Antonio, mast’Antònje mastro Antonio, comp’Antònje compare Antonio / alt Ntuniucce, Tònine, Ntunine, Tòtònne, Tònì, Nto’, Ntunì, Tòtò. ntòppe [NtOp:@] ‹ingl top cima› avv e prep su, sopra: n. a l’armadje sull’armadio. ntrallazze [Ntra"l:ats:@] v nterlazze. ntramiéze [Ntra"mjets@] sm parete, tramezzo. ntrapì [Ntra"pi] ‹fr entrouvrir, Cort-Marc intrupì› (ntrapisce ntrapése ntrapute) tr dischiudere, socchiudere: n. la fenèstre socchiudere la finestra. ntrapiérte [Ntra"pjert@] agg (f ntrapèrte) socchiuso. ntrattené [Ntrat:@"ne] (ntrattènghe ntrattiéne ntrattenése ntrattenute) tr intrattenere. ntravedé [Ntrav@"de] (ntravéde ntravide ntravedése ntraviste) tr intravedere. ntrecante [Ntr@"kaNt@] agg intrigante. ntrezzà [Ntr@"ts:a] (ntrézze ntrizze ntrezzase ntrezzate) tr intrecciare: n. li capidde intrecciare i capelli / rifl intrecciarsi. ntrezzate [Ntr@"ts:ata] agg intrecciato: arule n. albero carico di frutti / sin attravate. ntrigghje [Ntri:@] ‹provz ventrilh› sm frattaglie. ntrudà [Ntru"da] ‹lat turbidus› (ntrode ntrude ntrudase ntrudate) tr intorbidire, turbare: vine ntrudate vino torbido, prov nsapé manche ntrutà l’acque essere del tutto incapace | rifl oscurarsi, ombrarsi: lu ciéle s’è ntrudate il cielo si è oscurato \ acchiarì, schiarì / va trude.

ntuoppe ntrudate [Ntru"dat@] agg torbido \ chiare. ntrufelà [Ntruf@"la] (ntrufele ntrufelase ntrufelate) rifl intrufolarsi. ntrumétte [Ntru"met:@] (v métte) rifl intromettersi. ntrummà [Ntru"m:a] (ntròmme ntruomme ntrummase ntrummate) tr ingoiare, trangugiare. ntrunà [Ntru"na] ‹lat tonitrus tuono› (ntròne ntruone ntrunase ntrunate) intr tuonare: scòcche e ntròne fulmina e tuona, fig all’improvviso, prov se ntròne chiòve, s’allampe scampe se tuona piove, se lampeggia la scampi / va truone. ntrunche [NtruNk@] v trunche. ntruntelà [NtruNt@"la], ntruntulà (ntròntele ntruontele ntruntelase ntruntelate) tr scuotere, vibrare: n. li cacchjere scuotere i rami | intr tremare: è ntruntelate la case per lu terramote ha tremato la casa per il terremoto / sin scutelà. ntruntelatòrje [NtruNt@la"tOrj@] sm vibrazione, scuotimento, scossa. ntruone [Ntrwon@] v truone, ntrunà. ntubbettà [Ntub:@"t:a] ‹tuba cappello› (ntubbètte ntubbiétte ntubbettase ntubbettate) rifl agghindarsi. ntubbettate [Ntub:@"t:at@] ‹con la tuba› agg ben vestito, elegante. ntufà [Ntu"fa] ‹*gr trophe, *ar tafa› (ntufe ntufase ntufate) intr costipare, inzuppare. ntufate [Ntu"fat@] agg gonfio (di cibo, di bevande, fig di bile): n. de birre ubriaco di birra / sin abbuttate, abbufate, abbuffate. ntummacà [Ntum:a"ka] (ntòmmeche ntuommeche ntummacase) tr colpire allo stomaco: n. che nu pujene colpire lo stomaco con un pugno | stomacare, nauseare: n. a mangià sauzicchje abbuffarsi di salsiccia, n. de de puzze intossicare di fumo, di puzza, fig n. de còrle disgustarsi moralmente. ntummachènte [Ntum:a"kENt@], ntummacuse agg (f ntummacòse) indigesto, disgustoso. ntunà [Ntu"na] (ntòne ntuone ntunase ntunate) tr intonare. ntunacà [Ntuna"ka] (ntòneche ntuoneche ntunacase ntuanacate) tr intonacare. ntunate [Ntu"nat@] agg intonato \ stunate. Ntunètte [Ntu"nEt:@], Ntunine [Ntu"nin@] v Ntònje. ntuntere ["NtuNt@r@] ‹v Cort-Marc ntósa› agg rozzo, villano, sin tamarre, ruzze, cafone. ntuntì [NtuN"ti] (ntuntisce ntuntése ntuntute) tr intontire. ntuocche [Ntwok:@] sm (f ntòcche) rintocco, squillo: la n. de la llòrge il rintocco del campanile. ntuoppe [Nt"op:@] sm intoppo, ostacolo. 221


ntuppà ntuppà [Ntu"p:a] (ntòppe ntuoppe ntuppase ntuppate) intr cozzare, urtare: n. mpacce a lu mure sbattere contro il muro / sin tuzzà, ntuzzà. nturcenà [NturtS@"na] ‹sp entortillar› (nturcine nturcenase nturcenate) tr attorcigliare: n. li vinghje attorcigliare i polloni dell’ulivo. nturcenià [NturtS@"nja] ‹sp entortillar› (nturcenéje nturcenije nturceniase nturceniate) tr attorcigliare, avvolgere, contorcere, rifl avvinghiarsi, contorcersi: n. come na sèrpe attorcigliarsi come un serpente / sin mbrugghià, ncraugghià, ammattuppelià. nturceniate [NturtS@"njat@] agg attorcigliato, aggrovigliato. nturnià [Ntur"nja] (nturnéje nturnije nturniase nturniate) tr avvolgere: n. lu pane dint’a nu salviètte avvolgere il pane in un tovagliolo / sin atturnià. nturzà [Ntur"tsa] ‹lat tursus torso› (ntòrze nturze nturzase nturzate) tr bloccare, fissare: n. nu chiuove a lu mure fissare un chiodo al muro, n. ncuorpe non andare di corpo, me sò nturzate mpiétte mi si è bloccato il respiro. ntussecà [Ntus:@"ka] (ntòsseche ntuosseche ntussecase ntussecate) tr intossicare, avvelenare, fig addolorare. ntustà [Ntus"ta] ‹v tuoste› (ntòste ntuoste ntustase ntustate) tr indurire, rifl indurirsi, irrigidirsi: s’è ntustate lu pane si è indurito il pane. ntutte [Ntut:@] avv soltanto, appena: stèvene duje crestiane n. c’erano solo due persone, quiste e n.? *questo e in tutto? (appena questo?), dimme na parola n. dimmi soltanto una parola | pe ntutte totalmente: falle fenute na vòte pe n. falla finita una volta per tutte, l’agghje ammurtate pe n. l’ho spento del tutto, a pe ntutte definitivamente ■ cong che ntutte chè... nonostante: che ntutte che ce l’ha ditte *con tutto che glie l’ha detto (benché glie l’abbia detto) / va tutte. ntuzzà [Ntu"ts:a] v tuzzà. nu [nu] ‹lat unus› art indeterm ms (fs na ‹lat una›) un, uno, una: nu mèrle un merlo, na rénene una rondine | si elide davanti a vocale: n’òme un uomo, n’aneme un’anima, n’arule un albero | con prep a nu, a na, a un, a una, de nu, de na di un, di una, da nu, da na da un, da una, pe nu, pe na per un, per una, che nu, che na con un, con una, tra nu, tra na tra un, fra una: tra na cas’e n’aute tra una casa e un’altra | con verbi: nu i’ e venì un viavai, nu mangià e véve chè nen funéva maje un mangiare e bere che non finiva mai. nuante [nwaNt@] agg num novanta: la paure fa n. paurosissimo / der nuantine, nuantèseme. 222

Pasquale Cacchio Nucère [nu"tSEr@], Lucère ‹lat Luceria, *nux nucis› top Lucera, der nucerine. nucine [nu"tSin@] sm nocino. nude [nud@] v nute. Nuèje [nu"Ej@] m Noè: ze N. zio Noè. nuèje [nu"Ej@], nuène sf novena: la n. de San Giuanne la novena di San Giovanni. nuèmbre [nu"EFbr@] m novembre. nuetà [nu@"ta], nuutà sf novità: nfacènne sènte n. *non far sentire novità (non dare scandalo), prov la n. dure tré juorne la novità dura tre giorni. nuje [nuj@] pron pers noi: nuje sime paisane noi siamo compaesani, a nuje, de vuje, pe vuje, mmane a vuje a noi, di voi, per voi, in mano vostra, a nuje a nuje tra di noi / va ce. nuizje [nu"itsj@] sm novizio. nule [nul@] ‹lat nubes› sf nuvola: na nula rosce una nuvola rossa, na nule sop’a munte Sedone una nuvola su m. Sidone, n. de passagge breve perturbazione ■ agg nuvoloso: tiémpe n. tempo nuvoloso, quanne è n. quando è nuvoloso / alt nuulécchje, nuulone / der annulà, annulate, nulégge [nu"ledZ:@] sm noleggio. nuleggià [nul@"dZ:a] (nulégge nuligge nuleggiase nuleggiate) tr noleggiare. nulènte [nu"lENt@] agg nolente: ulènte o n. volente o nolente. numasteche [nu"mast@k@] sm onomastico. numeje [nu"mEj@] sf nomea, reputazione, sin nòmene, numenate. numenà [num@"na] (nòmene nuomene numenase numenate) tr nominare. numenate [num@"nat@] agg nominato ■ sf reputazione: avé, pèrde na b. numenata avere, perdere una buona reputazione. numiche [nu"mik@] v nemiche. nummere ["num:@r@] sm numero. nuostre [nwostr@] agg poss ms e pl (fs e pl nòstre) nostro: sempre dopo il sost li cose nòstre le nostre cose, lu paèse n. il nostro paese ■ pron a lu n. *al nostro (nel nostro terreno, nella nostra proprietà). nuove [nwov@] agg (f nòve) nuovo: n.n. nuovissimo, anne n. vèsta nòve anno nuovo veste nuova, l’ha fatte n. n. l’ha menato di brutto, li zampane m’hanne fatte n. n. le zanzare mi hanno punto da per tutto. Nunzje [nuNtsj@] m (f Nunziate) Nunzio, alt Nunziatine, Nunziatèlle, escl Nunzje Nu’! Nunzià! Nunziatì! Nunziatè! Nurine [nu"rin@] f Eleonora, escl Nurì! nurmale [nur"mal@] agg normale \ anurmale.


Castelluccese nusche [nusk@] ‹lat tardo muscus› sm muschio: prov la prète chè ròcele nen pigghje n. la pietra che rotola non si copre di muschio. nustrane [nus"tran@] agg locale: uogghje n. olio locale. nutà [nu"ta] (nòte nuote nutase nutate) tr notare. nutare [nu"tar@] sm notaio: fa’ lu strumènte da lu n. fare l’atto notarile. nute [nut@], nude agg nudo: n. e crude nudo e crudo (schiettamente) | avv a la nute nudo: prov che lu dritte vacce a la n. e che lu fésse manche vestute *con il dritto vacci nudo e con il fesso neanche vestito (non frequentare gente da nulla). nuteche ["nut@k@] ‹lat nodulus› sm (pl noteche) nodo: fa’ nu n. annodare, fig fa' li noteche ncuorpe reprimere l'ira / alt nutechicchje / der nnuttecute. nutele ["nut@l@], inutele agg inutile. nutizje [nu"titsj@] sf notizia. nuttambule [nu"t:aFbul@] sm nottambulo. nuttate [nu"t:at@] sf nottata: prov nuttata pèrze e figghia fèmmene tempo perso per scarsi risultati / alt nuttatazze. nuttecute [n:ut:@"kut@] ‹lat nodulus› agg nodoso: fig faccia vérda n. viso pallido e scarno. nuutà [nuu"ta] v nuetà. nuzzele ["nuts:@l@] ‹lat nux, *nuceola, nucleus Dev nòcciolo, va Cort-Marc nózzuli› sm (pl nozzele) nòcciolo, endocarpo: nozzele d’ulive sansa, annate de nozzele annata povera di raccolti / der nuzzelicchje. nvacantì [Nvak@N"ti] v mmacantì. nvedià [Nv@"dja] (nvidje nvediase nvediate) tr invidiare. nvediuse [Nv@"djus@] agg (f nvediose) invidioso. nvéce, nventà, nvetà, nvite v mméce, mmentà, mmetà, mmite. nveperì [Nv@p@"ri] (nveperisce nveperése nveperute) rifl inviperirsi, infuriarsi. nverdenì [Nv@d@"ni] (nverdenisce nverdenése nverdenute) intr rinverdire. fig impallidire. nvesibbele [Nv@"sib:@l@] agg invisibile. nvidje [Nvidj@] sf invidia. nzaccà [Ntsa"k:a] (nzacche nzaccase nzaccate) tr intascare, insaccare: n. lu ulive insaccare le olive, n. la mane dint’a la sacche mettere la mano in tasca, n. li sòlde riscuotere, n. la sauzicchje insaccare la salsiccia. nzaccate [Ntsa"k:at@] sf insaccata: na n. de jonte un sacco di botte. nzacchete ["Ntsak:@t@], nzicchete e nzacchete escl improvvisamente, di botto. nzacculià [ntsak:u"lja] ‹lat socculus› (nzacculéje nzacculije nzacculiase nzacculiate) tr sporcare di fango, rifl sporcarsi.

nzine1 nzalate [Ntsa"lat@] sf insalata, alt nzalatèdde -èlle, der nzalatère. nzalanute [Ntsala"nut@] ‹gr seléne luna, va CortMarc nzallanì› agg lunatico, idiota: nu viécchje n. un vecchio rimbambito, sta’ n. restare confuso. nzanzane [NtsaN"tsan@] ‹ar simsar, sapsar› sm mediatore, sensale, sin mmasciatore. nzapé [Ntsa"pe] v sapé. nzapunà [Ntsapu"na] (nzapone nzapune nzapunase nzapunate) tr insaponare, fig adulare. nzapurì [Ntsapu"ri] (nzapurisce nzapurése nzapurute) tr insaporire, condire. nze [Nts@] v se. nzé [Ntse] v sé. Nzèlme [NtsElm@] m Anselmo: mast’Anzèlme maestro A. nzegnà [Ntsa"J:a] (nzégne nzigne nzegnase nzegnate) tr insegnare. nzencà [Nts@N"ka], nzengà, nsencà ‹lat insignia, va Giuliani p 126-127› (nzénche nzinche nzencase nzencate) tr indicare, additare: n. na vije, na pòrte indicare una strada, una porta, te tènghe nzencate ti tengo puntato / va sengà. nzenuà [Nts@"nwa], nsenuà (nzinue nzenuase nzenuate) tr insinuare: n. chè... insinuare che... / der nzenuazione. nzeppà [Nts@"p:a] ‹longob zippa› (nzéppe nzippe nzeppase nzeppate nzeppènne) tr incuneare, fig comprimere, va zéppe. nzertà [Nts@r"ta] ‹lat inserere insertum, va CortMarc nzirtàri› (nzèrte nziérte nzertase nzertate) tr intrecciare: n. li sòreve infilare le sorbe con lo spago, n. agghje e cepodde intrecciare aglio e cipolla | lavorare a maglia / sin ntrezzà. nzertate [Ntsar"tat@] agg folto: cacchjere n. de cerase rami pieni di ciliegi. nzèrte [NtsErt@] ‹lat sertum, serta collana› sf treccia, serto: na n. d’agghje, de ficura sècche, de sòreve un serto di aglio, di fichi secchi, di sorbe. nzètte [NtsEt:@], enzètte sm (pl nziétte) insetto. nzevà [Nts@"va] ‹lat sebum, va Cort-Marc nzevà(re)› (nzive nzevase nzevase nzevate nzevènne) tr cospargere di sego, lubrificare: n. li scarpune cospargere di sego gli scarponi, fig n. de rasse imbrattarsi di grasso / der nzevuse (f nzevose) / va sive. nzicchete ["Ntsik:@t@] v nzacchete. nzidje [Ntsidj@], nsidje sf insidia. nziéme [NtsJem@] v anziéme. Nziglie [NtsiL:@] v Cunziglie. nzine1 [Ntsin@] ‹lat sinus› avv in grembo: pigghià n. nu criature prendere un bambino tra le braccia, fig che li mane n. con le mani *in seno 223


nzulefà (senza far nulla), prov allevà na vipera n. *allevare una vipera in seno (far del bene a un traditore) ■ prep sta’ nzin’a Dije *stare in seno a Dio (vivere felice). nzine2 [Ntsin@] prep fino a: da qua nzin’e Cèlle da qui a Celle, da mò nzin’e Natale da adesso fino a Natale ■ cong nzin’a chè finché, nzin’e quanne me la fide fino a quando ce la faccio / sin nfine, fine. nzipete ["Ntsip@t@] agg insipido, sin sciapite, sibbete. nziste [Ntsist@] (nziste nzestése nzestute) intr insistere: nne nzestènne! non insistere! nzogne [NtsoJ:@] ‹lat axungia› sf strutto, grasso: métte la sauzicchje sott’a la n. conservare la salsiccia nel grasso. nzomme [Ntsom:@], nsomme cong insomma. nzope [Ntsop@], nsope v sope. nzuccà [Ntsu"k:a] (nzòcche nzuocche nzuccase nzuccate) intr singhiozzare, avere il singhiozzo, non riuscire a deglutire, fig n. lu pane amare *ingoiare il pane amaro (lavorare duramente) / sin nturzà. nzuccarà [Ntsu"k:a] (nzucchere nzuccarase nzuccarate) tr zuccherare. nzuccuse [Ntsu"k:us@] agg (f nzuccose) acerbo: trignele, prajene n. prugnoli, pruni acerbi.

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Pasquale Cacchio nzulefà [Ntsul@"fa] (nzolefe nzulefe nzulefase nzulefate) tr spargere lo zolfo sulle viti / der nzulefature. nzunnà [Ntsu"n:a] nsunna (nzònne nzuonne nzunnase nzunnate) tr sognare, rifl sognarsi, fig fantasticare: te lu puoje sule n. puoi solo immaginarlo, prov nzònne e pisce lu liétte di chi s’inventa bugie. nzuocchele nzuocchele [N"tswok:@l@] loc avv piano piano, gradualmente. nzuonne [Ntswon:@] v suonne. nzunnulute [Ntsun:u"lut@] agg assonnato. nzuppà [Ndzu"p:a] (nzuppe nzuppase nzuppate) tr inzuppare, rifl inzupparsi: nzuppate d’acque bagnato fradicio. nzurà [Ndzu"ra] ‹lat uxorem ducere, *exorare, va Cort-Marc nsurà› (nzore nzure nzurase nzurate) tr ammogliare: n. lu figghje dar moglie al figlio | rifl ammogliarsi, sin maretà. nzurate [Ntsu"rat@] agg m ammogliato, sin maretate. nzurdì [Ndzur"di] (nzorde nzurde nzurdase nzurdute) tr assordare, intr insordare, diventar sordo. nzuzzà [Ndzu"ts:a] ‹provnz sotz› (nzòzze nzuozze nzuzzase nzuzzate) tr insozzare.


O o1 [O] sf o, la vocale ‘o’: la ‘ò’ se prenunzje apèrte e la ‘ó’ chiuse la ‘ò’ si pronunzia aperta e la ‘ó’ chiusa. o2 [O] ‹lat vel, aut› cong o, oppure: rusce o janche, nfa niénte rosso o bianco, non importa | o ce faje o ce si *o ci fai o ci sei (non fare il finto tonto). o3 [O] vocat o: o Madònne, aiuteme tu! o Madonna, aiutami tu! ò’ [O] v òme. òh! [O] escl oh!: oh, còre de mamme! oh, cuore di mamma! oh! [o] escl ehi! ehilà! òcchjene ["oc:@n@] sm gemma, germoglio: ò. de cerase, de vite germoglio di ciliegio, di vite, nnesètà mpacce a n’ò. innestare su una gemma ■ ‹lat acer› acero (Acer campestris). òffele ["Of:@l@] v luffele. ògge [OdZ:@] avv oggi: ò. e craje oggi e domani, ò. ad òtte fra una settimana, prov o. a mé, craje a té oggi a me, domani a te, passe ò. e vènga craje *passa oggi e venga domani (di buontempone). ogne [oJ:@] sf unghia: ogna corte, lònghe unghie corte, lunghe, rangecà che l’o. graffiare con le unghie, ogna ncarnate unghia incarnita, tagghià l’o. tagliare le unghie. ognedune [OJ:E"dun@] v ognune. ògni [OJ:i], ògne [OJ:E] ‹lat omnis, it ant ogne› agg indef ogni: ò. juorne ogni giorno, ogne còse ogni cosa, ogn’anne (ogne anne) ogni anno | locuz avv ognèttante ogni tanto, ognèvvòte ogni volta / der ognune, ognedune. ognune [O"J:un@], ognedune pron indef ognuno. òje! [Oj@] escl ahi!: òje e chè delore! ahi, che dolore! oimà! [Oi"ma] escl mamma! sin ma’! mammà! mammó! òme [Om@] (pl uommene) sm uomo: deventà ò. diventare adulto, fa’ l’ò *fare l’uomo (compor-

tarsi seriamente), nn'èsse ancore n’ò. non essere ancora maturo, quidde sì chè è n’ò.! quello si che è un uomo! ormaje si’ ò.! non comportarti da bambino! uommene e fémmene uomini e donne, prov ò. nate destine date uomo nato destino dato | bell’ò. signore: agghje viste nu bell’ò. ho visto un signore | escl bell’o’! buon uomo! / va fémmene. ommede ["om:@d@] v ummede. onne [on:@] sf onda: l’o. de lu mare le onde del mare. onore [o"nor@] sm onore: fa’ o. fare, farsi onore, òme d’o. uomo onorato, luà l’o. disonorare. òperaje [Op@"raj@] sm operaio. òpere ["Op@r@] sf opera, azione: òpera bòne buon’azione, fig fa’ ò. creare disordine, chè opere haje fatte? che hai combinato? nfacènne ò.! non fare disastri! | opera lirica / der uperà, uperazione, uperaje. òppure [O":ur@] cong oppure, va o. oramaje [Ora"maj@] v ormaje. òre [Or@] sm oro: d’òre d’oro. ore [or@] sf ora: che ora è? che ora è? è o. quésse de te presentà? è ora questa di presentarti? manche n’ora fa meno di un’ora fa, dint’a une o doj’o. entro due o tre ore, a l’utem’o. alla fine, de prim’o. di buon mattino, a nisciun’o. non più, mai, nn’è scurza l’o. non c’è fretta | momento: nn’è o. mò non adesso, nn’è o. de pazzià non è il momento di scherzare / der controre. òrmaje [Or"maj@], òramaje avv ormai: o. nce sta niénte da fa ormai non c’è nulla da fare, o. te si fatte òme ormai sei adulto. orse [ors@] sm orso, der Urzare. Osmane [Os"man@] m Osman, top da Osmane. òtte [Ot:@] agg e pron num otto: ògge ad ò. fra una settimana / der deciòtte, vintòtte, uttante, òtteciénte, uttave, uttantine. òve [Ov@] v uove.

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P p [p:@] sf p: la pe la pi. paccanacche [pak:a"nak:@] sf donna corpulenta, fig oziosa. paccate [pa"k:at@] ‹v pacche1› sf imposta, anta. paccavunte [pak:a"vuNt@] ‹v pacche1 + vunte› agg (f paccavonte) sporco, lurido. pacce [patS:@] agg ‹lat patiens› pazzo: i’ p. pe na còse bramare una cosa, ascì p. *uscire pazzo (impazzire), fa’ ascì pacce far impazzire ■ sm pazzo: còse da p. cose da pazzi. prov lu p. fuje e la casa rèste il pazzo fugge e la casa resta / alt pacciariédde -élle, (f pacciarèdde -èlle), der paccije, paccigne (f paccégne), mpaccì, mpaccije. pacche1 [pak:@] ‹longob *pak› sf metà parte (di animale o cosa): fa’ nu pescone a doje p. dividere un macigno in due pezzi, p. de puorche, metà di maiale macellato, na pacchecèdde de jadducce una porzione di pollo, fig na p. de lèune *un mezzo tronco (un idiota) / alt paccone (pl paccune), paccucce, der paccate, spaccà, spaccacce. pacche2 [pak:@] ‹oland pack› sm pacco: avé nu p. da l’Amèreche ricevere un pacco dall’America / alt pacchetiédde -élle, pacchètte, paccòtte, paccuttine. paccije [pa"tS:ij@] sf pazzia | avv mpaccije in pazzia: i’ m. impazzire, i’ m. a truà na còse cercare inutilmente qualcosa, i’ m. pe une innamorarsi perdutamente, prov tré vòte se va m., giuventù, miéze tiémpe e la vecchiaje tre volte s’impazzisce, gioventù, età adulta e vecchiaia. paccigne [pa"tS:iJ:@] agg (f paccégne) pazzoide: alluccà a la paccégne urlare come un pazzo. paccone [pak:on@] ‹v pacche1› sm (pl -une) scimunito. pace [patS@] sf pace: fa’ p. riconciliarsi, métte p. riappacificare, sta’ nsanta p. essere tranquillo, sta’ p. essere pari (nel gioco, nel calcolo) / der appacià, pacifeche, pacione, paciuccone. paciénte [pa"tSjeNt@] agg paziente. paciénze [pa"tSj`eNts@] ‹lat patientia› sf paziénza: tené, pèrde la p. avere, perdere la pazienza, nen me facènne scappà la p. non farmi perdere la pazienza, tené la p. de Giòbbe avere molta pazienza, prov chi paciénze tène, mparadise va con la pazienza si ottiene tutto | escl santa p.! santa paziènza! agghje p.! abbi pazienza! / der pacenziuse (f -ose). pacifeche [pa"tSif@k@] agg pacifico. pacione [pa"tSon@] agg (pl -une) pacioccone. padrone [pa"dron@]v patrone. 226

paése [pa"es@] ‹lat volg *pagensis› sm (pl paìsere) paese: lu p. la propria comunità, i’, turnà a lu p. andare, tornare al proprio paese, i’ da lu p. andare via dal proprio paese, li paìsere de l’aute i paesi altrui, prov p. chè vaje usanze chè truove ogni paese ha usanze diverse / alt paisiédde -élle, der paisane, paisaniédde -iélle (f paisanèdde -èlle). paggèlle [pa"dZ:El:@]sf pagella. paggene ["padZ:@n@] sf pagina, alt paggenètte, paggenone (pl -une). pagghiare [pa":ar@] sm piccolo casolare col tetto in paglia: vigne a p. vigna con i tralci disposti su quattro canne a mo' di capanna indiana, prov chi sèrve a segnure, mpagghiàre mòre chi vive servendo i ricchi, muore in un tugurio. pagghiarà [p:a:a"ra] v appagghiarà. pagghiauogghje [pa:a"wo:@] sf sala (Tipha latifolia), pianta acquatica usata per la copertura del pagliaio e, intrecciata, per produrre sedie; il fiore cilindrico si usa come ornamento. pagghière [pa":Er@] sf pagliaio, deposito per la paglia. pagghiòsche [pa":Osk@] sf nell’espr nen pigghià p. non riuscire a risolvere un problema. pagghje [pa:@] ‹lat palea› sf paglia: p. de rane, d’avéne paglia di grano, di avena, cestiédde de p. cesto di paglia, funge de p. funghi pagliericci, dégne nu sacche de p. a lu mule riempire un sacco di paglia per il mulo, trasì la pagghje trasportare la paglia nel pagliaio, prov i’ pesénne pe la p. lavorare inutilmente (a dimagrire), vulé p. pe ciénte cavalle di chi pretende più di quanto gli spetta / der mpagghià, mpagghiatore, mpagghiature, pagghiare, pagghière, pagghiariédde -élle, pagghiauogghje. pagghiuse [pa":us@] agg (f pagghiose) oscuro: tiémpe male p. tempo minaccioso, fig situazione pericolosa. pagnòtte [pa"J:Ot:@] sf pagnotta, fig uadagnà la p. prendere il salario. paià [pa"ja] ‹lat pacare, placare› (paje paiase paiate) tr pagare, p. mése pe mése pagare a rate, pigghià paiate riscuotere, fig quéste me l’ha da paià questa me la pagherà, fa’ p. uve e acene farla pagare senza sconti, prov chi paje nnanze è male servute chi paga in anticipo è mal servito. paiatore [paja"tor@] sm (pl paiature) debitore: prov da lu male p. pigghjete quidde chè puoje dal cattivo debitore accetta quanto puoi.


Castelluccese paisane [pai"san@] agg paesano: nu p. un compaesano, uliva p. olive locali, parlà p. parlare la lingua locale, chi va da lu p. nn’accatte manche l’acque conviene avere scambi coi paesani | escl paisà! paesano! \ frustiére. paje [paj@] sf paga. palasciane [pala"San@] agg pigro, indolente \ svéglie, ntiste. palate [pa"lat@] sf palata: a p. in gran quantità, pigghià a p. percuotere, abbuscà p. essere percosso ■ top Vije de la Palate. palazze [pa"lats:@] sf palazzo. pale [pal@] sf pala: p. de fiérre, de legname, pala di ferro, di legno, p. pe ventelà lu rane pala per ventilare il grano, p. de lu furne pala del forno, recògghje sòlde che la p. guadagnare molto / alt palètte, palone, der spalà ■ sm palo | seme nelle carte da gioco / der palitte. paleche ["pal@k@], palche [palk@] sm palco. palesà [pal@"sa] (palése palise palesase palesate) tr palesare, svelare. palètte [pa"lEt:@] f paletta: ruutà la vrace che la p. rivoltare la brace con la paletta. palettò [palE"t:O], pallettò ‹fr paletot› sm cappotto. palià [pa"lja] ‹sp apalear, Cort-Marc palià› (paléje palije paliase paliate) picchiare, percuotere: lu paliase buone e mègghje lo percosse ben bene. paliate [pa"ljat@] sf percossa, bastonata: na menate de p. una menata di botte. palle [pal:@] sf palla, fig raccuntà p. raccontare frottole / alt palline, pallucce, palluncine pallone, der pallettone, pallunare, pallunate. palline [pa"l:in@] sf pallina: jucà a p. giocare con le biglie. pallone [pa"l:on@] sm (pl -une) pallone, gioco del calcio. palme1 [palm@] sf palma: a li Palme Domenica delle Palme, prov palma mposse règna ròsse se piove alle Palme il frumento sarà abbondante ■ Palme f Palma, alt Palmucce. palme2 [palm@] sm palmo: nu p. d’acque *un palmo di pioggia (50 mm. ca.), de néve di neve (25 cm. ca.), fig rumané che nu p. de nase restare deluso. palmemmure [palmE"m:ur@] sm gioco che si fa facendo rimbalzare una moneta sul muro, vince la moneta che a terra cade più vicina a un'altra. palombe [pa"loFb@] ‹lat palumbus› sf colomba, alt palumbèlle. palpà [pal"pa] (palpe palpase palpate) tr palpare, sin attentà, accementà.

pane pampalusce [paFpa"luS:@] ‹lat parl *pampaluche, v Cort-Marc pampalùga› sm membro della congrega della buona morte che nei funerali o il venerdì santo seguiva il corteo o la processione incappucciato di nero: mò èscene li p. adesso escono i fratelli della congrega, fig personaggio fantasioso che spaventa i bambini | fuscello, soffione, sin pelusce. pampene ["paFp@n@] ‹lat pampinus› sf ramoscello, frasca, foglia della vite: jarde li p. de ulive bruciare le frasche di olivo, fig sò fenute li pampene *sono finite le frasche (è finita, non c’è altro da fare), è frecate la p. inizia la vecchiaia, ascì fòre da li p. di bambino saccente / alt pampanèdde -èlle. pampugghje [paF"pu:@] ‹lat pampinus› sf fogliame, resti di legname: scupà la p. raccogliere i resti di legname. panarazze [pana"rats:@] sm grosso cesto da basto. panare [pa"nar@] sm paniere, cesto (veniva intrecciato con strisce di canne e polloni di olivo), alt panariédde -élle, panarazze ■ retina di cordicelle come museruola per impedire ad equini di mangiare. pandemònje [paNd@"mOnj@] sm pandemonio, frastuono, sin putefèrje. pane [pan@] sm pane: mangià p., scorce e muddiche mangiare pane senza companatico, p. frische, tuoste, japule, jarze, mpulianute pane fresco, duro, morbido, bruciacchiato, annuffito, p. mpusse pan bagnato, p. cuotte pancotto, p. e uogghje, p. e vine pane spalmato con olio o con vino e zucchero, p. e zucchere pane bagnato e cosparso di zucchero, p. e fafe pane e fave, p. e case pane e formaggio, p. e summe pane e pancetta | fig buone come lu p. di persona pacifica, èsse nu piézze de p. essere un pezzo di pane (essere buono), p. pèrze fannullone, mangià p. a trademènte sfruttare il prossimo, avé ancore p. da mangià dover fare ancora esperienze, haje vògghje a mangià p.! hai ancora molto da imparare! p. amare vita faticosa, assecurà lu p. a li figghje assicurare sostentamento ai figli, prov p. sotte lu titte, p. beneditte beati quelli che non lavorano lontano dalla propria casa, mazze e panèlle fanne li figghje bèlle mazza e pane rendono belli i figli, Dije dà lu p. a chi nen tène li diénte Dio dà il pane a chi non ha i denti, di’ p. a lu p. e vine a lu vine parlare schiettamente, lu p. chè mpriéste riénne il pane che presti lo restituisci / alt panètte, pagnòtte, panine, der panecuotte, va caudiédde -élle, acquasale. 227


panecuotte panecuotte [pan@"kwot:@] sm ricetta a base di pane: p. asselute pancotto con olio, p. e fasuole, menèstre, patane pancotto con fagioli, verdura, patate / sin ciaudèdde -èlle. panguaje [paN"gwaj@] ‹frprov di Celle e Faeto panne cuaje pan cotto› sm e f bonaccione, sciocco, alt panguaione. panne1 [pan:@] ‹lat pannus› sm panno, indumento: lavà, asciucà, stènne, sterà li panne lavare, asciugare, stendere, stirare i panni, prov caute de p. nen fa maje danne caldo di panni non fa mai danno, a cinquant’anne jèttele che li panne dopo i cinquant’anni non si è più efficienti / alt panneciédde -élle / der pannètte, pannuline. panne2 [pan:@] agg a sventola: urècchia p. orecchie a sventola. pannechèdde [pan:@"kE:@] -èlle sf pennichella. pannechià [pan:@"kja], pennechià ‹lat *pendiculare, pannus, va Cort-Marc pennecà› (pannecheje pannechije pannechiase pannechiate) intr sonnecchiare. pannètte [pa"n:Et:@] sm pannetto, tendina. pannòcchje [pa"n:Oc:@] ‹lat tardo panucula› sf pannocchia. pantaseme [paN"tas@m@] sm fantasma, fig allampanato, scimunito. pantechià [pante"kja] ‹indeur pent soffrire, Imperio p 137› (pantechéje pantechije pantechiase pantechiate) intr singhiozzare di bambino, respirare faticosamente, der spantechià. pantechizze [paNt@"kits:@] ‹v pantechià› sm pianto, singulto di bambino. pantofene [paN"tOf@n@] sf pantofola. panurame [panu"ram@] sm panorama. paone [pa"on@] v pavone. papà [pa"pa] escl papà. papagne [pa"paJ:@] ‹lat papaver› sm papavero (Papaver rhoeas) ■ sf ‹v Cort-Marc papàgne› sonnolenza: m’è venute la p. ho un po’ sonno / alt papagnèlle, der papagnuole (Papaver dubium), appapagnà. papaione [papa"jon@] agg (pl papaiune) deficiente, fannullone. papale [pa"pal@] agg papale, schietto: p. p. con franchezza. papanònne [papa"nOn:@] sm (f mammanònne) nonno: lu p. mije mio nonno | escl papanò! nonno!  pape [pap@] sm papa: i’ a Rome e nen vedé lu p. andare inutilmente a Roma, muorte nu p. se ne fa n’aute morto un papa, se ne fa un altro, a ogni morte de p. *a ogni morte di papa (molto raramente). 228

Pasquale Cacchio papere ["pap@r@] sf oca, papera: prov purtà l’acque a li p. quanne chiòve fare cose inutili, na fèmmene e na p. rebbellarene Napule donne e oche creano confusione, se la p. va a la muntagne, pigghje la zappe e va uada­gne, se la p. va a la Pugghje lasse la zappe e pigghje la sug­ghje se l’oca migra verso Nord prendi la zappa e va’ a lavorare, se l’oca migra verso Sud lascia la zappa e prendi la lesina / alt papariédde -élle, paparèdde -èlle / der paperià, spaperià, paperecchiuole. paperecchiuole [pap@ra"c:wol@] agg (f paperecchiòle) di papero: auciédda paperecchiòle allodola, prov l’auciédda paperecchiòle fa lu nite e se n’abbòle l’allodola fa il nido e prende il volo. paperià [pap@"rja] ‹v Cort-Marc papërijà› (paparéje paparije paperiase paperiate) intr sguazzare: i’ paperiénne dint’a li lòntre sguazzare tra i pantani. papétele [pa"pet@l@] ‹lat palpitare, papilio -onis› sf ciglio, palpebra. papiònne [papi"On:@] ‹fr papillon› sm cravatta a farfalla, papillon. papòcchje [pa"pc:@] ‹lat pappare, v Cort-Marc papòcchio› avv a p. alla rinfusa, disordinatamente. papònne [pa"pOn:@] sm fantasma, orco, spauracchio, sin tarancine, cavanzugne. pappaialle [pap:a"jal:@] sm pappagallo: mparà a p. imparare a memoria. pappasònne [pap:a"sOnn@] agg dormiglione. pappece ["pap:@tS@] sm insetto delle fave: prov nen vògghje nè p. e nè fafe non voglio né oneri né onori, decése lu p. a la fafe: “tiémpe c’agghj’a métte, ma t’agghj’a spertusà” la goccia scava la roccia. papuocchje [pa"pwoc:@] ‹lat pappare v CortMarc papòcchiu› sm pasticcio, pastrocchio. parà [pa"ra] (pare parase parate) tr parare. paracùle [para"kul@] agg adulatore, furbacchione. paradise [para"dis@], paravise sm paradiso | avv mparadise in paradiso: sta’ mp. fare una bella vita, prov pure lu sfuttute va mp. anche il deriso va in paradiso, sènza sante nze va mp. senza le raccomandazioni dei santi non si va in paradiso. paragge [pa"radZ:@] ‹sp paraje, fr parage, v Cort-Marc paràggiu› agg coetaneo: sime p. siamo coetanei ■ pl li paragge i dintorni: pe li p. de Tròje nei dintorni di Troia ■ pron pari, che fa coppia con un altro: la p. de quésta scarpe la scarpa pari.


Castelluccese paragunà [paragu"na] (paragone paragune paragunase paragunate) tr paragonare. paralezzà [paral@"dz:a] (paralizze paralezzase paralezzate) tr paralizzare. parangule [pa"raNcul@] ‹lat mediev *palanca› sm paranco, carrucola. paranze [pa"raNts@] ‹lat par paris, va Dev paranza e Cort-Marc parànzë› sf coppia, squadra: na p. de meteture una squadra di mietitori (4 mietitori e 2 legatori di covoni) / va ande, andeniére, metetore, jermetà, speculà. parapatte [para"pat:@] loc avv nell’espr parapatte e pace senza debiti né crediti. parapiétte [para"pjet:@] sm parapetto. parate [pa"rat@] ‹lat parare preparare› sf preparativo: viste la mala p. ha gerate li tacche vista la mala parata, ha girato i tacchi. parature [para"tur@] sm intestino di animale. parauocchje [para"woc:@] sm paraocchi. paraurécchje [parau"rec:@] sm paraorecchi. paravise [para"vis@] v paradise. paraviénte [para"vjeNt@] sm paravento. parcheggià [park@"dZ:a] (parchégge parchigge parcheggiase parcheggiate) tr parcheggiare. paré [pa"re] ‹lat pareo› (pare parése parze) tr parére, sembrare, apparire: p. bèlle, brutte sembrare bello, brutto, come ve para pare comunque vi sembri, pare na furje, nu diaule sembra una furia, un diavolo, chè te pare? che te ne pare? nen me pare lluère non mi sembra vero, me pare de sì, de nò mi pare di sì, di no, come te pare e piace come ti pare e piace, p. n’at’e tante *parere un altro e tanto (sembrare messo a nuovo) | con sub pare duje anne chè... *sembra due anni che (sembra che da due anni...), pare ciént’anne chè n’lu véde è come se non lo vedessi da cent’anni, pare che jòcche sembra che nevichi, m’è parze de sènte nu rumore mi è parso di sentire un rumore, me paréve de nzunnà mi sembrava sognare, pare secure chè parte sembra che parta sicuramente, te pare bèlle com’ha ditte? ti sembra giusto quello che ha detto? | rifl se pare chissà chi *si pare chissà chi (crede di essere chissà chi). pare1 [par@] sm paio: nu p. de cauzètte un paio di calze / der paricchje. pare2 [par@] agg pari: cunte pare cifra tonda, sime p. siamo pari, nummere p. e dispere numeri pari e dispari ■ sm métte a p. pareggiare, fa’ lu p. e spare *fare il pari e il dispari (calcolare), mittete che li p. tuoje frequenta chi ti è pari, trattà un da p. a p. affrontare qualcuno senza timore ■ avv p. p. *pari pari (della stes-

parlantine sa misura), p. e patte in saldo con i conti, parapatte e pace senza debiti e senza crediti / der apparà \ spare. parentate [par@N"tat@] sm l’unione dei parenti, matrimonio: lu mègghje p. è quidde chè nze fa il miglior matrimonio è quello che non si fa. parènte [pa"reNt@] sm (pl pariénte) parente: p. luntane parente lontano, prov li pariénte sò come li scarpe, chiù sò strétte e chiù te fanne male i parenti sono come le scarpe, più sono stretti e più posso­no danneggiarti, se vuoje campà cuntènte, staje luntane da li pariénte se vuoi vivere contento, sta’ lontano dai parenti / der parentére. parentère [par@N"tEr@] sf parentela. parére [pa"rer@] sm parere: a p. mije secondo la mia opinione. paricchje [pa"ric:@] agg (f parécchje) parecchio: parécchia gènte parécchia gente, p. figghje parecchi figli, ògge fa p. càute oggi fa parecchio caldo ■ pron indef ha spise p. ha speso parecchio ■ sm coppia di animali da traino: attaccà lu p. a la rate, a lu traìne legare la coppia di animali all’aratro, al carro. pariénte [pa"rj@Nt@] ‹v Cort-Marc pariénti› plm eritema: me sò sciute li p. a li còsse mi si sono arrossate le gambe. Parigge [pa"ridZ:@] f Parigi. pariglie [pa"riL:@] sf pariglia, coppia. parlà [par"la] (parle parlase parlate) tr parlare: p. lu taliane parlare italiano | intr parlènne parlènne durante la converszione, p. buone de une elogiare, p. malamènte de une sparlare, p. a fetécchje parlare a vanvera, p. citte citte sussurrare, p. a l’use nuostre parlare il nostro dialetto, parle come t’ha fatte mammete non parlare in modo ricercato, p. a lu viénte parlare inutilmente, p. a lu mure parlare senza ascolto, p. da drète parlare alle spalle, p. come nu libbre stampate fare il saputello | rifl nze parlene a lòre a lòre non si parlano tra loro, parlamece chiare parliamoci chiaramente | impers nze ne parle manche neanche a parlarne, de i’ a Fògge se ne parle craje *di andare a Foggia se ne parla domani (è possibile che domani vada a Foggia), de lu telefunà nze ne parle non ho alcuna intenzione di telefonargli / der parlantine, parlamènte, parlature. parlamènte [parla"mENt@] sm conversazione, colloquio: da’ p. a une colloquiare con qualcuno, cangià p. cambiare discorso. parlantine [parlaN"tin@] sf parlantina, loquacità. 229


parlature parlature [parla"tur@] sf lingua, linguaggio, dialetto: la p. faitane e cellése la lingua francoprovenzale faetana e cellese, la p. de Grièce è lu recésche la lingua di Greci e l’arbaresh. paròle [pa"rOl@] sf parola: scrive, lègge na p. scrivere, leggere una p., mala p. parolaccia, pigghià une a male p. coprire qualcuno di insulti, métte na bòna p. intermediare, da’ p. fidanzarsi, luà na p. da mmocche a une anticipare il pensiero dell’interlocutore, mesurà li p. parlare cautamente, di’ na p. dint’a la urécchje sussurrare nell’orecchio, tené na p. mpont’a la lénche avere una parola sulla punta della lingua, èsse de p. mantenere le promesse, èsse de pòche p. dire l’essenziale, nen rièsce a ccucchià doje p. non riesce a esprimersi bene, pigghià mparòle prendere alla lettera, prov li p. se li pòrte lu viénte le parole se le porta il vento, la mègghia p. è quédde chè nze dice la parola migliore è quella che non si dice, che la bbòna p. munge, che la triste punge si ottiene più con parole pacate che con quelle pungenti | avv a p. verbalmente | escl è na p.! *è una parola! (è impossibile!), è na p. arrevà fine e dda è impossibile arrivare fin là. parpagnòle [parpa"J:Ol@] ‹marchig. e ligure parpajola natura della donna, Cort-Marc› sf bella ragazza. parrédde -élle [pa"r:e:@] ‹gr pêiros perno, va Cort-Marc pir(u)òci› sf trottola, galla con chiodo e corda: gerà com’a na p. girare come una trottola. parròcchje [pa"r:Oc:@] sf parrocchia. parrucche [pa"r:uk:@] sf parrucca. parte1 [part@] ‹lat pars partis› sf parte, luogo, posto, direzione: da chè p. se tròve? in quale luogo si trova? da chè p. vaje dove vai? da la parta tuje dal tuo lato | porzione: fa’ parte partecipare, a la parte a mezzadria, prov chi sparte ave la mègghia p. chi fa le porzioni ha la parte migliore | personaggio: la parte de lu ré il personaggio del re, fig n’avé nè arte nè p. non avere né arte né parte (di fannullone), fa’ na p. a une rimproverare qualcuno | locuz avv a la p. de sope, de sotte superiormente, inferormente, sta’ da p. stare in disparte, métte da p. conservare, métte da p. li sòlde depositare denaro in banca | locuz prep da li parte de nei dintorni di: da li p. de munte Sedone nei dintorni di m. Sidone /alt partecèdde -èlle / der parzione / sin pòste, pizze, vanne, jonte. parte2 [part@] ‹lat partiri› (parte partése partute) intr partire: p. a lu Venezzuèle partire per il Venezuela, prov de Vènere e de Marte nè se 230

Pasquale Cacchio spose e nè se p. di venerdì e di martedì non ci si sposa né si parte, la machene nen parte l’auto non si avvia | fig sragionare, morire, innamorarsi, guastarsi: è partute *è partito (non ragiona più, si è innamorato, è morto), avaste nu becchjerine a lu fa parte basta un bicchierino a farlo ubriacare, è partute la compiute il computer non funziona più. partecepà [part@tS@"pa] (partécepe particepe partecepase partecepate) intr partecipare. parteggiane [part@"dZ:an@] sm partigiano. partite [par"tit@] sf gara: p. a pallone, a trèssètte partita di calcio, di tressette | quantità: na p. de pempedore una partita di pomodori ■ sm partito politico: lu p. de la pagnòtte il partito clientelare / alt partetèdde -èlle, partetiédde -élle, partetone. parturì [partu"ri] (parturisce parturése parturute) tr partorire, sin fegghià. parzione [par"tsjon@] ‹lat pars partis, portio -onis› sf (pl parziune) porzione: na p. de pizza doce una porzione di dolce | appezzamento, particella di terreno, alt parziuncèdde -èlle. parziunale [partsju"nal@] ‹lat partionarius, v Cort-Marc parzënàvële› sm mezzadro, massaio. Pascale [paS"kal@] m Pasquale, scioglil P. spacch’a mé e ije nen pòzz’arrevà a spaccà a P. / alt Pascaline, Line, escl Pascà! Pascalì! pasce [paS:@] ‹lat pascere› (pasce pascése pasciute) tr e intr pascere: p. li pècure pascolare, sin campià. pasciute [pa"S:ut@] agg nutrito: nate, cresciute e pasciute di animale ben cresciuto. Pasque [paskw@] sf Pasqua: lu juorne de P. il giorno di Pasqua. passà [pa"s:a] (passe passase passate) tr (intr coi nomi di persona) passare, attraversare: p. lu tiémpe trascorrere il tempo, p. buone guarire, p. a l’atu quarte passare altrove, fig cambiare schieramento p. a une superare qualcuno, p. sop’a tutte quante superare tutti, p. nnanze oltrepassare, passeme nu pòche la pénne porgimi per favore la penna, p. li tèrre arare i terreni, p. li pempedore setacciare i pomodori, p. la cére stendere la cera, p. na bòtte de fiérre stirare, p. li ragge fare unaradiografia | intr p. pe dint’a lu paése attraversare il paese, p. a l’atu quarte oltrepassare fig passare nello schieramento avversario, sò passate cinch’anne sono trascorsi cinque anni, lu tiémpe passe il tempo scorre, la pòstale passe pe Vicchere la corriera passa per Biccari, fig p. buone guarire, p. pe fésse essere preso per uno sciocco, p. a la scòle essere promosso, / der spassià, trapassà, passatiémpe.


Castelluccese passaddà [pas:a":a] -llà! escl per allontanare canidi. passagge [pa"s:dZ:@] sm passaggio, entrata: tèrre sènza p. terreno senza accesso, nule de p. nuvola di passaggio, sime de p. sop’a la facce de la tèrre siamo di passaggio su questa terra. passamane [pas:a"man@] sm passamano | trasportare oggetti da una mano all’altra di più persone. passamuntagne [pas:amuN"taJ:@] sm passamontagna. passariédde [pas:a"rje:@] - élle sm passero. passate [pa"s:at@] agg scorso: l’anne p. l’anno scorso, funge p. funghi guasti, pempedòre p. pomodori setacciati ■ sm passato: scurdà lu p. dimenticare il passato | sf passata: na p. a lu pavemènte passare lo straccio | prep oltre: p. la cunfine oltre il confine, aspettà p. na settemane aspettare oltre una settimana. passature [pas:a"tur@] sm passagio, varco: tené lu p. aver diritto di passaggio. passe [pas:@] sm passo: fig fa’ duje p. fare una breve passeggiata, fa’ lu p. chiù luonghe de la còsse fare il passo più lundo della gamba, i’ a p. de furmiche camminare lentamente | unità di misura: diéce p. da qua e casa mije dieci passi da qui a casa mia ■ agg passa, v passele ■ locuz avv e passe oltre: é state tré ann’e passe a la uèrre è stato oltre tre anni in guerra. passégge [pa"s:edZ:@] sm passeggio, sin passiate. passele ["pas:@l@] agg passa, secca: uva passele uva secca. passje [pas:j@] ‹lat passio› sm passio: cantà lu p. lu vernedì sante cantare il passio il venerdì santo. passià [pa"s:ja] (passéje passije passiase passiate) intr passeggiare: p. pe la chiazze gironzolare, p. pe lu ponte de lu Fridde passeggiare verso il ponte del Freddo / sin spassià. passiate [pa"s:jst@] sf passeggiata. passione sm [pa"s:jon@] (pl -une) passione. paste1 [past@] ‹lat tardo pasta› sf pasta: p. fatt’a mane pasta fatta a mano, menà, coce, caccià la paste versare, cuocere, togliere la pasta dal fuoco / alt pastine, pastètte, der pastadoce, mpastà. paste2 ‹lat pastus da pascere› sm pasto. pasteccià [past@"tS:a] (pasticce pastecciase pastecciate) intr pasticciare. pasteccione [past@"tS:on@] sm (pl -une) pasticcione. pastenache [past@"nak@] ‹lat pastinaca› sf carota.

patrone pastètte [pas"tEt:@] sf biscotto: fig è fatte la p. è andato tutto in rovina. pasticce [pas"titS:@] sm pasticcio. pastiglie [pas"tiL:@] ‹sp pastilla› sf pastiglia. pastore [pas"tor@] sm (pl pasture) pastore, sin pecurare, vaccare, purcare, crapare, alt pasturiédde -élle, pasturèdde -èlle. pastrane [pas"tran@] sm pastrano. pastuse [pas"tus@] agg (f pastose) pastoso. patane [pa"tan@] sf patata: ammunnà li p. sbucciare le patate | ‹v Cort-Marc patàna› vulva / alt patanèdde -èlle, patanone, der patanare. patapumpete! [pata"puFp@t@] onomat cascare, ruzzolare. paté [pa"te] ‹lat patior patire› (pate patése patute patènne) rifl soffrire, sopportare: nze la fa p. *non se la fa patire (non si lascia sfuggire un piacere), prov la c. n’hadda patè la testa non deve soffrire (non bisogna avere scrupoli). patemènte [pat@"mENt@] sm (pl -iénte) sofferenza. paternale [pat@r"nal@] sf paternale, rimprovero. patì [pat@r"nal@] ‹lat patior, patire› (patisce patése patute) intr patire, soffrire, subire: p. la fame, la sécche patire la fame, la sete, la chiante patisce la pianta non cresce bene, prov chi patisce capisce chi soffre capisce. patrasuonne [patra"swon:e] sm sonno profondo. Patratèrne [patra"tErn@] m Padreterno. patraturche [patra"turk@] escl nell’imprecaz mannagge a lu p.! patre [patr@] ‹lat pater patris› sm padre: patrete, patreme tuo padre, mio padre, sta’ che lu p. vivere col padre / der patèrne, patrèuardiane, patrenòstre. patreggelórme [patr@dZ:@"lOrm@] ‹patre + Gelòrme› sm gioco di ragazzi, v Gelòrme. patremònje [patr@"mOnj@] sm patrimonio. patrenòstre [patr@"nOstr@], patranostre [patra nOstr@] sm padrenostro: di’ lu p. recitare il p. patrèuardiane [padrEwar"djan@] sm padre superiore di un convento: lu p. de Vicchere il padre superiore del convento di Biccari. patrone [pa"tron@], padrone [pa"dron@] sm (pl patrune) padrone: lu p. de la case il proprietario della casa, sta’ a p. lavorare come dipendente, fig passà da p. a jarzone perdere potere, prov patre e p. hanne sèmpe raggione padri e padroni hannoo sempre ragione, da p. de bastemiénte a barche d’affitte il proprietario di navi ridotto ad affittare barche, se respette lu cane pe lu p. il rispetto per il cane dipende dal padrone che ha, filastr p. mije, haje vòggghje a arrecchì, pe la lemòsene te vògghje fa i', come 231


pe nu cane vògghje fatià e pe la lemòsene t'agghj'a mannà padrone mio, puoi arricchirti quanto vuoi, voglio lavorare come un cane e mandarti a chiedere l'elemosina, care p., sò vestute da burteglione, pigghje lu curtiédde e tagghje lu lardeciédde caro padrone, son vestito da arlecchino, prendi il coltello e taglia il lardo | chi dirige il gioco della passatella ■ sf padrona | santo protettore / der patrunale. patronessotte [patronE"s:ot:@] sm passatella. patrunanze [padru"naNts@] sf padronanza. patrunate [patru"nate] sm sindacato. patte [pat:@] sm patto: fa’ nu p. accordarsi, fa’ pare e p. saldare un conto, lu p. rompe la légge il patto vanifica la legge. pattene ["pat:@n@] sm pattino | morsa per frenare le ruote dei carri, va martelline pattià [pa"t:ja] (pattéje pattije pattiase pattiate) tr patteggiare, sin pattà, mpattà. pattuì [pa"t:wi] (pattuisce pattuése pattuute) tr pattuire. patuane [pa"twan@] agg padovano: jaddina p. gallina padovana. patute [pa"tut@] ‹v paté› agg sofferto, deperito: speculà come na jaddine p. spigolare come una gallina che becca rapida e avida, prov va’ a patute nò a sapute va’ da chi ha sofferto, non da chi è esperto / alt patutizze. Paule [paul@] m Paolo, alt Paulucce, escl Pa! Paulù! paùre [pa"ur@] sf paura: avé p. chè... temere che..., métte p. impaurire, murì de p. morire di paure, ha sentute la p. ncuodde si è impaurito, la p. fa nuante *la paura fa novanta (avere molta paura), nn’avénne p. non temere, quiddu batteriste fa p. quel batterista sa suonare molto bene. pauruse [pau"rus@] agg (f paurose) pauroso. pavone [pa"von@] sm (pl pavune) pavone. pavemènte [pav@"mENt@] sm (pl -iénte) pavimento, der pavementà. paziénte [pa"tsjeNt@] v paciénte. pazzià [pa"ts:ja] ‹v pazzije, va Cort-Marc pazzià› (pazzéje pazzije pazziase pazziate) intr giocare, scherzare: prov nze pazzéje che lu fuoche non si scherza col fuoco | tr trastullare: p. lu criature trastullare il bimbo. pazziariédde [pats:ja"rje:@] -élle ‹va CortMarc pazziariéllo› sm giocattolo ■ agg (f pazziarèdde -èlle) giocherellone. pazzije [pa"ts:ij@] sf ‹gr páizo scherzo› scherzo, gioco: a p. per gioco, jucà a p. giocare senza vincite, pigghià li còse a p. prendere le cose alla leggera. 232

Pasquale Cacchio pe [p@] ‹lat per› prep per: pe lu per il, pe la per la, pe li per i, per le (p’lu, p’la, p’li) | c di luogo passà pe la chiazze passare per la piazza, pe dint’a li tèrre attraverso i terreni, pe li scale per le scale, passà pe la jumare passare per il fiume, pe Tròje o pe Nucère attraverso Troia o Lucera, è partute pe Napule è partito per Napoli, pe ntèrre per terra, pe ncape in testa, pe sope di sopra, pe sotte di sotto, pe dinte all’interno, pe fòre all’esterno, pe l’arje per aria, assettate pe ntèrre seduto per terra, locuz pe dinte all’interno, pe fòre all’esterno | c di tempo pe na settemana sane per un’intera settimana, pe tutte la vite per tutta li vita, pe sèmpe per sempre, pe lunnedì entro lunedì, pe lu mése venture entro il prossimo mese, fig accunzà pe li fiéste conciare per le feste, pe mò per adesso, pe craje entro domani | c di vantaggio e svant fatià pe li figghje lavorare per i figli, nu pacche pe té un pacco per te, prejate pe nuje pregate per noi, duje a zère pe lu Fògge due a zero per il Foggia, pègge pe isse peggio per lui, pe l’aneme sante de lu Priatòrje! per le anime sante del Purgatorio! | c di limitaz pe mé nenn’è accussì secondo me non è così, pe cunte mije quanto a me, pe quante ne sacce a quanto ne sappia, n’è pane pe li diénte suoje non è pane per i suoi denti, pe li tiémpe chè correne quanto ai tempi che corrono, l’hanne pigghiate pe matte l’hanno preso per matto, tené pe cèrte tenere per certo | c di modo: pe file e pe ségne *per filo e per segno (da ogni lato), pegghià une pe lu vrazze prendere qualcuno per il braccio, pigghià pe cèrte prendere per certo | c di fine studià pe la laurje studiare per la laurea, fa’ nu concorse pe lu pòste fare un concorso per il posto di lavoro | c di sostituz pigghià na cose pe n’aute prendere (fig capire) una cosa per un’altra, pe tutta resposte ce dése nu cauce per tutta risposta gli diede un calcio | c distributivo uocchje pe uocchje, dènte pe dènte occhio per occhio, dente per dente, lu tré pe ciénte il tre per cento, mése pe mése mese per mese, pe mé a iniziare da me (nella conta), locuz pe d’une (pedune), a pe d’une (appedune) ciascuno, nu piézze appedune un pezzo ciascuno | c di mezzo pe poste per posta | c di causa o pe fòrze o pe raggione l’haj’a fa o a forza o a ragione devi farlo, locuz pe quéste, pe quésse per questo, pe quissu mutive per tale motivo, pe lu fatte chè… per il fatto che… | c di misura pe paricchje mètre nze vedéve niénte per diversi metri non si vedeva nulla | c predicativo èsse pigghiate pe matte essere preso per matto ■ cong pe trasì e


Castelluccese p’ascì per entrare e per uscire, pe se uadagnà lu pane s’è avut’a sbijà per guadagnarsi il pane è dovuto emigrare, ce n’è ulute pe lu cunvince è stato difficile convincerlo, tante pe di’ tanto per dire, nne lu diche pe me vantà non lo dico per vantarmi, pe quante se mpègne… benché si impegni…, pe tante chè chiuéve nze vedéve niénte pioveva tanto che non si vedeva nulla | locuz cong pe quisse perciò, pe quisse n’è venute perciò non è venuto, pe come per come, pe quante per quanto | locuz fraseol sta’ pe stare per..., èsse pe… essere per…, i’ pe… *andare per (essere sul punto di…). peccà [p@"k:@] (pècche piécche peccase peccate) intr peccare. peccante [p@"k:aNt@] agg piccante. peccate [p@"k:at@] sm peccato: è nu p. a fa’ pèrde lu pane è un peccato buttare il pane, prov chi arròbbe fa nu p., chi è arrubbate ciénte chi ruba fa un peccato, chi è derubato ne fa cento (per i malevoli sospetti), se dice lu p. e nò lu peccatore si può riferire una cattiva azione, non l’autore | escl peccate! peccato! peccatore [p@k:a"tor@] sm (f peccatrice, pl peccature) peccatore. pecceninne [p@tS:@"nin:@] sm (f peccenénne) piccino, infante ■ agg piccolo, minuto. peccentone [p@tS:@N"ton@] ‹Apricena (FG) sorta di scalpello› sm (pl -une) attrezzo da scalpellino. pècche [pEk:@] sf difetto: mètte p. trovare difetti. pecché [p@"k:e] cong perché: interrog p. nen me scrive? perché non mi scrivi? n’lu sacce p. nn’è venute non so perché non sia venuto, p. nce jame a mangià na pizze? perché non andiamo a mangiare una pizza? | causale poiché: s’è ncagnate p. ne l’hajè mmetate si è offeso perché non l’hai invitato, fig p. lu pape nenn’è ré *perché il papa non è re (risposta elusiva a troppi perché) | finale alluccamme a l’autiste p. se fermasse urlammo all’autista affinché si fermasse ■ sm lu pecché il perché: nen sape manch’isse lu p. non sa neppure lui il perché, sènza manche nu p. senza neanche un perché. pecchettà [p@k:@"t:a] (pecchètte pecchiétte peccettase pecchettate) tr picchettare, sin mpezzà. pecchiate [p@"c:ate] ‹v pecchiuse› agg stravagante: p. ncape svitato. pecchiuse [p@k:@"t:a] ‹*sp picar, *ted picken› agg (f -ose) capriccioso, piagnucoloso, ostinato. peccione [p@"tS:on@] sm (pl pecciune) piccione, colombo: prov pigghià duje pecciune che na fafe prendere due piccioni con una fava / alt pecciuniédde -élle, der pecciunère.

appedune pecciunère [p@"tS:u"nEr@] sf piccionaia: nchianà sop’a la p. salire in piccionaia. péce [petS@] ‹lat pix picis› sf pece: nìure come la p. nerissimo / der mpecià. pecone [p@"con@] ‹*sp pico, *ted picken› sm (pl pecune) piccone, der pecunate, pecòzze, va piche. pe quésse [p@"k:wes:@], pe quéste cong perciò. pècure ["pEcur@] sf (m mentone) pecora: fig èsse na p. essere di carattere debole, prov chi p. se fa lu lupe se la mange chi si fa pecora se la mangia il lupo, chi vòle tené li p. a la Pùgghje, àdda tené li figghje suoje chi vuole tenere le pecore in Puglia, deve avere i figli / alt pecurone (pl pecurune), pecurucce, pecurèdde -èlle, der pecurale, pecurine, pecurile. pecurale [p@ku"ral@], pucurale sm pecoraio, pastore. pedalà [p@da"la] (pedale pedalase pedalate) intr pedalare, fig sbrigarsi. pedale [p@"dal@] sm pedale, der pedalà. pedaline [p@da"lin@] sm calzino. pedaròle [p@da"rOl@] v petaròle peddazze [p@":ats:@], pellazze sf pellaccia, fig discolo, furbo. pèdde [pE:@] pèlle sf pelle: èsse p. e òsse essere pelle e ossa, magrissimo, fa’ la p. a une fare la pelle a qualcuno / alt peddazze, peddécchje, pellécchje / va scurcià. pède [pEd@] v pète pedechine [p@d@"kin@] sm gioco di ragazzi, consiste nello scavalcare l’avversario a una sempre maggiore distanza misurata coi piedi. pedecine [p@d@"tSin@], petecine sm (pl pedecénere) peduncolo, pedicello: luà lu p. a li pempedòre togliere il peduncolo ai pomodori. pèdedepuorche [pEd@d@"pwork@] ‹pède + puorche› sm leva di ferro con un’estremità ricurva. pedemènte [p@d@"mENt@] sm (pl pedemiénte) fondamento: li pedemiénte de la case le fondamenta della casa. pedenà [ped@"na] (pedine pedenase pedenate) tr pedinare. pedestalle [p@d@s"tal:@] sm piedistallo | sostegni in ferro delle tavole su cui si poggiava il materasso. pedine [p@"din@] sf pedina. pedocchje [p@"doc:@] ‹lat volg peduculus› sm (pl peducchje) pidocchio: p. de li fafe afide, der pedecchiuse (f pedecchiose). pedune [p@"dun@], appedune ‹a pe une a per uno› pron per ognuno, ciascuno: na cose p. una cosa ciascuno. 233


pègge pègge [pEdZ:@] ‹lat peius› avv peggio: i’ p. peggiorare, chiù p. d’accussì se mòre *più peggio di così si muore (non poteva andare peggio), a la méne pègge in modo arrangiato, p. pe p. i molto peggio, de male mpègge di male in peggio, p. pe isse! peggio per lui! se lu rempruovere fa p. se lo rimproveri fa peggio ■ agg peggiore: la pèggia jurnate la giornata peggiore, l’annata chiù p. *l’annata più peggiore (l’annata peggiore), è lu p. de tutte quante è il peggiore di tutti ■ sm e f lu p. il peggio: lu p. è passate il peggio è passato, lu p. chè me putésse capetà il peggio che mi potesse capitare, lu p. hadd’ancor’arrevà il peggio deve ancora arrivare \ mègghje. pegghià [p@":a] v pigghià. peggiane [p@"dZ:qn@] sm pigiama. peggiurà [p@dZ:u"ra] (peggiore peggiure peggiurase peggiurate) intr peggiorare. pegmèje [p@g"mEj@] sm pigmeo. pegnariédde [p@N:a"rje:@] -élle sm bica, catasta di covoni: p. paiesane bica locale (con 18 covoni), p. de la Pugghje bica pugliese (con 32 covoni) / va méte. pegnate [p@"J:at@] ‹lat pinea› sf pignatta: còce li fasuole dint’a la p. cuocere i fagioli nella pignatta, prov li uaje de la p. li sape la cucchiare solo il cucchiaio sa i guai della pignatta / alt pegnatone, pegnatiédde -élle, der pegnatare. pegnuole [p@"J:wol@] agg (f pegnòle) pignolo. pegnone [p@"J:on@] ‹lat pinea› sm (pl pegnune) bica grande: p. de rane, de pagghje bica di frumento, di paglia / der pegnariédde -élle. pegnurà [p@J:u"ra] (pegnòre pegnure pegnurase pegnurate) tr pignorare. pelà [p@"la] ‹lat tardo pilare› (pile pelase pelate pelènne) tr pelare: p. li patane sbucciare le patate, p. li pècure tosare le pecore. pelastre [p@"lastr@] sm pilastro. Pelate [p@"lat@] m Pilato: mannà da Ròde a P. mandare da Erode a Pilato (menare il can per l’aia). pelate [p@"lat@] agg pelato, calvo, sin scucciate. pelatedduse [p@lat@"Us@] (f -ose) capriccioso, pignolo. pelatiédde [p@la"tje:@] -élle ‹lat pilus› sm capriccio, ticchio, mania: fa sule p. fa solo capricci, i’ truènne p. cercare pretesti. pelature [p@la"tur@] ‹lat pilus› sm tavola su cui veniva pelato il maiale sgozzato. pelià [p@"lja] ‹lat pilus› (peléje pelije peliase peliate peliènne) intr essere schizzinoso, cincischiare: i’ peliènne cercare pretesti. pellà [p@"l:a], peddà (pèlle piélle pellase pellate) tr pellare. 234

Pasquale Cacchio pèlle [pEl:@] v pèdde. pellegrine [p@l:@"grin@] sm pellegrino, viandante, fig accattone. pelone1 [p@"lon@] ‹lat pila› sm (pl pelune) abbeveratoio: lu p. de Faite la fontana di Faeto. pelone2 [p@"lon@] ‹lat epulo -onis› epulone, abbuffone. pelòzze [p@"lOts:@] ‹lat pila› recipiente in pietra: métte l’acque o la canigghje dint’a la p. mettere l’acqua o la crusca nel recipiente (per galline o maiali). pelunje [p@"lunj@] ‹lat pulvis› sf muffa. pelusce [p@"luS:@] ‹fr peluche, va Cort-Marc pilùsciu› sm piuma di pappo, appendice piumosa di alcune piante, soffione, frammento volatile | piumino per spolverare | pupazzo di peluche / sin pampalusce. peluse [p@"lus@] agg (f pelose) peloso. pempedòre [p@Fp@"dPr@], pemmedòre sm pomodoro, alt pempeduricchje. penà [p@"na] (péne pine penase penate) intr penare. péne [pen@] sf pena: fa’ p. far pena, sta’ mpéne stare in pena, prov passà li p. de Giòbbe soffrire in modo indicibile / sin còrle. penetènze [p@n@"tENts@] sf penitenza: sta’ mpenetènze stare in penitenza o in castigo. pennacchje [p@"n:ac:@] sm pennacchio. pennante [p@"n:aNt@], pennanze v nnante. pènne [pEn:@] (pènne piénne pennése pennute) intr pendere, penzolare: l’armadje pènne da nu quarte l’armadio pende da un lato, fig p. a lu quarte de une favorire qualcuno, indov chiù pènne e chiù rènne il ramo pende quanto più carico di frutta. pénne [pen:@] sf piuma: p. de jaddine penna di gallina | penna, biro: pénna stelografeche stilografica, prov pése chiù la p. de la zappe pesa più la penna della zappa / der pennine, pennacchje. pennechià [p@"n:@"kja] v pannechià. pennellà [p@n:@"l:a] (pennèlle penniélle pennellase pennellate) tr pennellare. pennine [p@"n:in@] sm pennino. penniédde [p@"n:je:@] -élle sm pennello, alt pennelluzze, pennellicchje, der pennellésse, pennellà, pennellate. pensà [p@"Nsa], pensiére ecc. v penzà, penziére ecc. pentì [p@N"ti] (pènte piénte pentése pentute) rifl pentirsi: fésse a chi se ne pènte fesso chi non coglie l’occasione. penture [p@N"tur@] sf pleurite. pentutte [p@N"tut:@] v ntutte.


Castelluccese penzà [p@N"tsa], pensà (pènze piénze penzase penzate) tr pensare, riflettere: p. sèmpe a la stéssa cose ossessionarsi, penzà chè... pensare che..., a penzà buone... a ben pensarci..., penzènnece buone... pensandoci bene..., prov fa’ male e piénze, fa’ bène e scuorde ricorda solo il male che hai fatto, non il bene, pènze e po’ fa’ prima di agire, rifletti | impers piénzele come vuoje pensala come vuoi. penzante [p@N"tsaNt@] agg pensante: male p. malpensante. penzate [p@N"tsat@], pensate sf idea, trovata: fa’ na p. avere un’idea, fa’ ciénte p. avere diverse idee fig non riuscire a prendere una decisione, na bòna p. una buona soluzione / sin nciarme. pènze [pENts@] ‹ingl pants calzoni, v Cort-Marc pènzi› sm tuta. penziére [p@N"tsjer@] sm pensiero: lègge dint’a lu p. leggere nel pensiero, intuire, fa’ brutte p. pensar male, lu p. va sèmpe dda *il pensiero va sempre là (pensa sempre la stessa cosa), sta’ sop’a p. riflettere, tené nu p. fisse avere una fissazione, lu p. me dice ché... la mente mi fa pensare che... | preoccupazione, attenzione: tené li p. avere problemi, sta’ mpenziére essere preoccupato, métte p. prestare cura, buona volontà, purtà nu p. a une regalare qualcosa a qualcuno / alt penzjerine, penzjerucce, der penzjeruse. penzione [pN"tsjon@] sf (pl penziune) pensione, alt penziuncèdde -èlle. penzjeruse [p@Ntj@"ruse] agg (f -ose) pensieroso. penzuse [p@N"tsus@] agg (f penzose) pensoso. peparuole [p@pa"rwol@] sm peperone: fa’ rusce come nu p. diventare rosso come un peperone / alt peparulicchje / sin friariédde -élle. pépe [pep@] sm pepe: fig èsse tutte p. essere brioso, tené lu p. ncule essere vivace, superattivo / der pepà, pepone. Pèppe [pEp:@], Peppine ecc. v Gesèppe. perazze [p@"rats:@] sm perastro. perchiacche [p@r"c:ak:@], purchiacche, precchiacche ‹lat portulaca, tardo lat porclaca, v CortMarc përchiàzza› sf erba porcellana (Portulaca oleracea) | vulva, escl la p. de…! / sin fésse. perchjepicule [p@rc@"pikul@] agg (f perchjepécule) pettegolo, ficcanaso, bambino vivace. perchiuocchele [p@r"c:wok:@l@] sm pomo di ringhiere o di tiretti. percòche [p@r"kOk@] ‹lat praecoca› sm pesco, albicocco, sf albicocca, pesca, sin smèrgene. pèrde [pErd@] (pèrde piérde perdése piérze f pèrze) tr perdere: p. lu portafoglie perdere il portafoglio, p. la pustale perdere la corriera, p.

perzune li sòlde perdere al gioco, p. lu tiémpe appriéss’a une perdere tempo nel corteggiare qualcuno, fig p. la facce fare brutta figura, p. la paciénze spazientirsi, p. la vije smarrirsi, p. li siénze svenire, p. mòre e capetale perdere tutto | rifl perdersi, smarrirsi: s’è pèrze dint’a la Dufése si è perso nel bosco ‘Difesa’, li prone se pèrdene *le prugne si perdono (non vengono raccolte). pèrdete ["pErd@t@] sf perdita. perdènze [p@r"dENts@] sf perdita, svantaggio: andó sta guste nce sta p. dove c’è gusto non c’è svantaggio. perdone [p@r"don@] sm perdono. perdunà [p@rdu"na] (perdone perdune perdunase perdunate) tr perdonare. pére [per@] sf (m pire) pera: péra vernine pera vernina, péra sécche pera tagliata a metà e fatta seccare al sole / der perazze, pràine, va pire. perfine [p@r"fin@], pèrfine avv perfino. pericule [p@"rikul@] sm pericolo, der pereculuse (f -ose). permésse [p@r"mes:@] sm permesso. permétte [p@r"met:@] (v rmétte) tr permettere, rifl permettersi: come te permitte? come osi? nte permettènne! non permerterti! pernacchje [p@r"nac:@] sf pernacchia ■ sm persona insignificante: se métte pe miéze com’a nu p. s’ intromette senza alcuna competenza / der pernacchièdde -èlle, pernacchione. pèrò [pE"rO] ‹lat per hoc› cong però: ma però ‹lat magis per hoc› ma però / va ma. persiane [p@r"sjan@] sf persiana. persuadé [p@rswa"de] (persuade persuadése persuase) tr persuadere, sin cunvince. pèrteche ["pErt@k@] sf pertica, trave pendente dalla volta per sostenere cibarie: appènne, spènne da la p. lu presutte, lu larde, la sauzicchje, appendere, prelevare dalla pertica il prosciutto, il lardo, la salsiccia. pertone [p@r"ton@] v purtone. pertose [p@r"tos@] ‹v pertuse› sf apertura, asola. pertuse [p@r"tus@] ‹indeur prtus, Imperio p 138, lat pertusus, Cort-Marc perciàre, va Giuliani p 223 e nota 277› sm foro, sin saittère, jattaròle, vucchele, vuccagghje. pèrze [pErts@] agg perso: è tiémpe p. è tempo perso, p. pe p. perso per perso, fatija mija p.! *lavoro mio perso! (di lavoro mal riuscito), pane p. *pane perso (fannullone) / va pèrde. perzune [p@r"tsun@] solo al plm persona: duje p. a la vòte due persone per volta, quanta p. stévene? quante persone c’erano? 235


pesà1 pesà1 [p@"sa] ‹indeur peis, pes pestare, Imperio p 136, lat tardo pi(n)sare, Cort-Marc pisà› (pése pise pesase pesate pesènne) tr trebbiare: p. lu rane trebbiare il frumento, p. lu sale, lu pépe dint’a lu murtale pestare il sale, il pepe nel mortaio / va arregghià. pesà2 [p@"sa] ‹lat volg *pe(n)sare› pesare: prov pése chiù la pénne chè la zappe pesa più la penna della zappa. | intr pesare: quante pise? quanto pesi? fig vale quante pése vale quanto pesa (poco), tené pesate a une conoscere le intenzioni di qualcuno. pesante [p@"saNt@] agg pesante: stòmmeche, capa p. pesantezza di stomaco, di testa, fig noioso, der pesantézze\ liégge. pesature [p@sa"tur@] sm trebbiatura di una quantità di covoni, va pesà1, régghje. pescà [p@s"ka] (pésche pische pescase pescate) tr pescare: escl vattele a pésche! chissà! boh! pésce [peS:@] sm pesce, fig p. d’aprile pesce d’aprile, prov lu p. puzze da la cape il pesce puzza dalla testa, lu p. ruosse se mange lu piccule il potente opprime il debole | pene / alt pescetiédde -élle, pescelicchje / der pesciaiuole, péscecane, péscespade. pésche [pesk@] sf pesca, pesco, va percòche | pesca. pescià [p@"S:a], piscià [pi"S:a] (pisce pesciase pesciate) intr orinare, pisciare, rifl p. ncuodde pisciarsi addosso, p. de rise ridere sgangheratamente, p. sotte avere molta paura. pesciarèdde [p@S:@"rE:@] -èlle sf stimolo a orinare. pesciariédde [p@S:a"rje:@] -élle sm sorgente, fontana: chiòve a p. piovere a dirotto / va piscere. pesciate [p@"S:at@] sf pisciata. pesciature [p@S:a"tur@] sm orinale, fig oggetto scadente, coccio, alt pesciaturiédde -élle. pesciazze [p@"S:ats:@] ‹v Cort-Marc pisciàzza› orina di mucca, di mulo, di cavallo. pescine [p@"S:in@] sf orina, der pesciarèdde -èlle | piscina. pescone [p@S"kon@] ‹osco *psk, perskon altare, Imperio p 147, lat mediev pesc(u)um, osco psesslúm / pastúlm Giuliani p 100› sm (pl pescune) grosso sasso, macigno: fig tené la cape quant’a nu p. avere la testa dura. pescunate [p@Sku"nate] sf sassata, sin cantunate. pescraje [p@s"kraj@] ‹lat postcras› avv dopodomani: p. a sére dopodomani sera, p. a nòtte dopodomani notte, pescrammatine dopodomani mattina. 236

Pasquale Cacchio pescuocchjele [p@s"kwoc:@l@] ‹*lat pischinula› sm pantano, sin lòntre, lote. pése1 [pes@] ‹v pesà1› sf trebbiatura, va régghje. pése2 [pes@], pise ‹lat pensum› sm peso: p. muorte peso morto, p. nitte peso netto, annemale a p. vive pesare un animale prima della macellazione, p. de la velanze peso della bilancia, fig tené nu p. sop’a la cusciénze avere rimorso, tené nu p. sop’a lu stòmmeche essere preoccupato.pésele avv di peso: jauzà ncape lu varrile p. p. porre sul capo il barile in un singolo movimento. pése3 [pes@] ‹lat pensum› sf pesa, bilancia: i a la p. andare a pesare un carico. pesidde [p@"si:@] -ille sm pisello: spezzelià li p. sbaccellare i piselli. pèsseme ["pEs:@m@] agg pessimo, v malamente. pestacchje [p@s"tac:@] sm pistacchio. pèste [pEst@] sf pèste, fig monello. pestià [p@s"tja] (pestéje pestije pestiase pestiate) tr pestare, sporcare: p. la case lasciare impronte, pestòle [p@s"tOl@] sf pistola. pestrigge [p@s"tridZ:@] sm prestigio: juoche de p. gioco di prestigio. petaròle [p@ta"rOl@] sf alberello, alt petarulèdde -èlle, petarulicchje -écchje. petazze [p@"tats:@] ‹sp pedazo, lat mediev pictacium Giuliani p 180-183› sm pezzo, pezzettino: nu p. de rròbbe un pezzo di stoffa, fig nu p. de crestiane persona da poco / alt petazziédde -élle / sin piézze, metà, quarte, pacche. pète1 [pEt@], pède ‹lat pes pedis› sm (pl piète, piéde) piede: p. dritte, mancine, luonghe, curte piede destro, sinistro, lungo corto, p. abbuttate piede gonfio, zumpà a piéte accocchje saltare a piedi uniti, a piéte scauze a piedi scalzi, da la cap’a li piéte dalla testa ai piedi, cammenà, arrampecà mane e piéte camminare, arrampiacarsi mani e piedi, nasce da li piéte nascere dai piedi, cammenà lévete da li piéte! allontanati! fig tené li piéte liégge avere il passo veloce, tené li piéte quant’a na barche avere i piedi grandi, fa’ na còse che li piéte far male un lavoro, métte nu p. sbagliate commettere un errore, sbatte li piéte puntare i piedi, fa’ métte duje piéte dint’a na scarpe costringere qualcuno, sta’ che nu p. dinte e n’aute fòre essere in fin di vita | base: p. de la sègge piede della sedia | avv all’a pète (allappète) a piedi, i’ all’a p. andare a piedi, rumané all’appète restare a piedi, da cape e da p. a lu liétte alla testa e ai piedi del letto


Castelluccese / alt petezziédde -élle ■ albero, pianta: nu p. d’ulive una pianta di olivo / alt petaròle, pedaròle, pedarulécchje. pète2 nell'espress uogghje a l'appète, v uogghje. pètedenigghje [pEt@d@"ni:@] sm *piede di nibbio (piccola pianta erbacea con le foglie che si allungano sul terreno). pètedepuorche [pEt@d@"pwork@] v pèdedepuorche. petrère [p@"trEr@] ‹lat mediev petraracium Giuliani p 101› sf pietraia, top Petrera. petresine [p@tr@"sin@], putresine ‹gr petrosélinon, ted petersilie› sm prezzemolo: sta’ pe mmiéze come lu p. il ficcanaso si trova bene ovunque, fa’ crésce lu p. dint’a li urécchje avere le orecchie sporche, prov p. ne uaste menèstre prezzemolo non guasta minestra. petrische [p@"trisk@] sm pietrisco, sin vrécce, vricce, vreccione. petrolje [p@"trOlj@] sm petrolio. petrore [p@"tror@] sm pretore, der petrure. pettà [p@"t:a] (pètte piétte pettase pettate) tr dipingere, colorare: prov lu diaule nn’è brutte come se pètte il diavolo non è brutto come lo si dipinge, Sante Luche l’ha pettate l’ha dipinto san Luca (di persona molto bella) | rifl truccarsi. pèttamusse [pEt:a"mus:@] sm rossetto. péttele ["pet:@l@] ‹lat pitta focaccia, lat parl *pittula, Cort-Marc péttola› sf frittella di farina impastata | vulva. pettenà [p@t:@"na] (pèttene piéttene pettenase pettenate) tr pettinare. pèttene ["pEt:@n@] sm pettine doppio con denti stretti, alt pettenésse, pettenessine, pèttene da taschine. pèttirosse [pEt:i"ros:@] sm pettirosso. petture [p@"t:ur@] sf pittura. pettore [p@"t:or@] sm (f pettrice) pittore. pezzajeme [p@"ts:aj@m@] ‹pizze + ajeme v àime› sf focaccia senza lievito, pizza azzima: fig pare na p. è una persona da nulla. pezzaiuole [p@ts:ajwol@] sm (f pezzaiòle) pizzaiuolo | sf carne alla pizzaiola. pezzate [p@"ts:at@] agg pezzato, a macchie. pèzze [pEts:@] ‹celt *pettia, lat mediev pettia› sf pezza, pezzo di stoffa: pupe de p. bambola di stoffa, cose na p. cucire una toppa, purtà li pèzza ncule portare pantaloni rattoppati, fig métte na p. rimediare, truà (tené) na p. a chelore riuscire a giustificarsi (a avere la battuta pronta), fa’ une a p. da piéte maltrattare qualcuno | pezzo di terreno: tené na p. a lu Chiannumòneche avere un pezzo di terreno al Piano del Monaco | pezzo intero: na p. de case una forma di formaggio.

piatte pezzecà [p@ts:@"ka] ‹v pizze1› (pizzeche pezzecase pezzecate) intr pizzicare, pungere p. lu tabbacche annusare il tabacco, p. li carte scoprire le carte lentamente, me pizzeche lu nase sto per starnutire, me pizzeche la urécchje sento prurito a un orecchio, tené la faccia pezzecate avere impronte di pizzichi sul viso / sin pungecà, pezzelà. pezzecate [p@ts:@"kat@] ‹v pizze1› sf pizzico: na p. de sale, de pépe un pizzico di sale, di pepe, fig p. de viénte un soffio di vento, pigghià la p. fare una battuta pungente. pezzechidde [p@ts:@"ki@] -ille sm pizzicotto: vas’a p. bacio con pizzicotto. pezzelà [p"ts:@"la] (pizzele pezzelase pezzelate) tr pizzicare, sin pezzecà. pezzelià [p@ts:@"lja] v spezzelià. pezzènte [p@"ts:ENt@] sm (pl pezziénte) pezzente: fa’ la feùre de lu p. fare la figura del pezzente (dimostrarsi tirchio), p. e sfrechènte miserabile e insolente, prov mòsse de puttane e tremelizze de pezziénte, Signore mije, nen credènne a niénte non lasciarti ingannare dalle apparenze / alt pezzentone, der pezzentarije, sin scauzacane. pezziche [p@"ts:ik@] sf groppo: tené na p. nganne avere un nodo in gola. pezzòtte [p@"ts:Ot:@] sm ciuffo, pettinatura con scrima laterale e ciuffetto sulla fronte. pezzòttele [p@"ts:Ot:@l@] sf forma di formaggio piccola, alt pezzettulécchje. pezzuche [p@"ts:uk@] sm arnese di legno fornito talvolta di un cono di metallo per piantare ortaggi, grani di mais, di legumi ecc. / alt pezzuchiédde -élle, pezzuchicchje. pezzute [p@"ts:ut@] agg appuntito: pigne p. cipresso, musse p. labbra appuntite. pi’ [pi] v pigghià. piacé [pja"tSe] (piace piacése piaciute) tr piacere: ce piace la museche gli (ci) piace la musica, a Dije piacènne! se Dio vuole! | intr me piace chè... *mi piace che (sono contento che...), me piace a lègge mi piace leggere. piacére [pja"tSer@] sm piacere: fa’ na còse che p. far volentieri qualcosa, cercà nu p. chiedere un favore, escl ma famme nu p.! smettila! pialle [pjal:@] sf pialla, sin chianuozze. piagnestèje [pjaJ:@s"tEj@] sm piagnisteo. piane [pjan@] sm piano di edificio | pianoforte. pianéte [pja"net@] sm pianeta | sf pianeta, paramento liturgico. piatte [pjat:@] ‹gr platús› sm piatto: p. nchiane, funne con fondo piano, concavo, p. de la velanze piatto della bilancia / alt piattiédde -élle, piattidde -ille, piattine, piatteciédde -élle ■ agg piatto v chiatte. 237


picchje picchje [pic:@] ‹*sp pico, *ted picken› sm broncio: tené, pigghià nu p. fare capricci, piagnucolare / der pecchiate, pecchiuse. piccule ["pik:ul@] agg piccolo: p. p. piccolissimo, p. e male cavate piccolo e astuto, prov quanne lu p. parle, lu ruosse ha già parlate i piccoli ripetono quanto ascoltato dai grandi / der pecceninne \ ruosse. piche [pik@] ‹osco peica, v Imp p 147, lat pica› sf ghiandaia ■ ‹sp pico› sm piccone, picco: a colpe de p. a colpi di piccone / alt pecone, pecòzze. piérne [pjern@] sm perno. pietà [pj@"ta] v pjetà. Piétre [pjetr@] m Piétre, Petruzze. piétte [pjet:@] sm petto: fig piggià na còse de p. affrontare qualcosa, fig è tutte p. e musse *è tutto petto e muso (è un presuntuoso), mpiétte in petto / alt pettacchione / sin de rempètte, dint’a, ncap’a / va mpiétte. piézze [pjets:@] sm pezzo, porzione: fa’ na còse p. p. ridurre qualcosa in pezzi, nu p. de pane un pezzo di pane fig di persona buona, nu p. d’òpere un pezzo d’pera lirica, nu bèllu p. de tiémpe un bel po’ di tempo, nu p. da cincheciént’èure una banconota di cinquecento euro, fig èsse tutte nu p. di persona coerente, nu p. de fémmene una bella donna, nu p. ruosse persona importante / alt pezzetiédde -élle, sin petazze, pacche, quarte. pigghjà [pi":a] ‹lat volg *piliare, lat tardo pilare rubare› (pigghje pigghiase pigghiate imperat pi’, pigghje pi’, encl pigghjeme pigghjete pegghiamece pegghiateve pigghiamélle pigghiatélle pigghiacélle pigghiamacélle pigghiatavélle pigghjele pigghiamele pigghiatele) tr (intr con i nomi di persona) prendere: p. lu pane prendere il pane, p. nu cafè prendere un caffè, p. lu mbrèlle prendere l’ombrello, p. a une pe nganne afferrare qualcuno per la gola, p. lu criature mbrazze il bambino in braccio, p. la machene, prendere l’auto, p. lu stepèndje prendere lo stipendio, p. tiémpe prender tempo, p. l’acque a lu puzze attingere acqua nel pozzo, p. la lèttreche prendere una scossa elettrica, p. nu sacche come nu pìuze sollevare con facilità un sacco, fig p. ad uocchje ‹v CortMarc pigliàda d’uogghi› fare il malocchio, portare iella, p. la tosse prendere la tosse, p. venéle amareggiarsi, chè te pigghje? *cosa ti prende? (cosa ti succede?), p. asse pe fegure prendere asso per figura (confondersi), p. na còse a rise ridere per non piangere, p. a ballà invitare a ballare, p. chelore ristabilirsi, p. cunziglie consigliarsi, p. curagge prendere animo, p. ncanzone andare per 238

Pasquale Cacchio le lunghe, p. la mane impratichirsi, p. la mesure farsi misurare un abito, una calzatura, p. parte partecipare, p. pète prender piede, p. pussèsse impossessarsi, p. suonne addormentarsi, p. tiémpe temporeggiare prov pigghjete lu buone quanne l’haje chè lu male nen manche maje goditi il bene quando c’è, perché il male non manca mai | acquistare: p. nu pare de cauzune comprare un paio di pantaloni, quante te pigghje? quanto costa la tua prestazione? | catturare: p. na faìne catturare una faina, li mariuole sò state pigghiate i ladri sono stati arrestati ■ intr p. d’acite diventare acido, ‘sta seménte nn’è pigghiate questo seme non è germogliato | fraseol pigghje e... ammettiamo che, se improvvisamente...: pigghje è cade malate ammettiamo che si ammali, pigghje e nce vène pe niénte ammettiamo che non venga affatto ■ rifl prendersi: nte pigghènne fastidje non scomodarti, pigghià la mane che tutte lu vrazze approfittare, p. na malatije ammalarsi, s’è pigghiat’a na faitane ha sposato una faetana, se sò pigghiate a capidde si son presi per i capelli, nz’è pigghiate paiate *non si è preso pagato (non si è fatto pagare). pigghiamosche [pi:a"mosk@] sm pigliamosche, piccolo passeraceo (Muscicapa striata). pigghiauaje [pi:a"waj@] ‹v pigghià + uaje› sm ficcanaso. pigne [piJ:@] sm pino: p. pezzute cipresso, i’ a li p. pezzeute andare al cimitero fig morire ■ pegno: paià lu p. pagare il pegno ■ sf pigna. pigre [pigr@] agg pigro. pile1 [pil@] ‹lat pilus› sm pelo: pile rusce dai capelli rossi, fig ce lustre lu p. *gli luccica il pelo (star bene in salute), allescià lu p. picchiare, jòcche a p. de cane nevica fittamente, fa’ p. e contrapile a une *far pelo e contropelo a qualcuno, fa’ nu trave da nu p. preoccuparsi per una minuzia | avv pile pile a stento, l’ha scampate p. p. l’ha scampata per un pelo, néve a p. a p. neve sottile / alt peluzze, peluzziédde -élle, der pelatiédde -élle. pile2 [pil@] ‹lat pila tinozza› sf vasca di pietra: abbuurà li mule a la p. de la funtane abbeverare i muli alla vasca della fontana, la p. de l’acqua sante acquasantiera / alt pelòzze, pelone, sin abbuuratore. pile3 [pil@] ‹sp pila› sf catasta: na p. de lèune una catasta di legno / sin méte. pile4 [pil@] sm pila, batteria. pinchete e panchete [piNk@tE"p:aNk@t@] onomat per percuotere.


Castelluccese pinele ["pin@l@] ‹lat pilula pallina› sm e f pillola: prov la mègghia medecine sceruppe de cantine e p. de cucine la migliore medicina il vino di cantina e una buona cucina / alt penelicchje. Pinucce [pi"nutS:@] m e f Pino, Pina, escl Pinù! va Gesèppe. pinze [piNts@] sf pinza. pippe [pip:@] ‹fr pipe› sf pipa: nu mmucche de p. una boccata di pipa / alt pepparèdde -èlle, der speppià. pire [pir@] sm (f pére) pero: prov p. de nature nze nfracede e nz’ammature pero non innestato non marcisce e non matura, te canosce, p., a la vigna mije! ti conosco, pero, nella mia vigna! / va pére. pisasale [pisa"sal@] sm mortaio in pietra incavata per il sale, sin murtale. piscere ["piS:@r@] sm fonte, sorgente, lavatoio, alt pesciariédde -élle. Piscere ["piS:@r@] m top zona attorno al lavatoio pubblico. piscià v. pescià. pisciaunnèdde [piS:au"n:E@] -èlle sf salterello, fuoco di artificio. pise [pis@] v pése. piste [pist@] sf impronta, orma: p. de lupe, de lèbbre, de melògne impronta di lupo, di lepre, di tasso, lassà na p. lasciare un’orma | tracciato, sentiero: truà na p. dint’a lu vòsche trovare un sentiero nel bosco | avv pista piste seguendo un tracciato, prov rròbbe de mal’acquiste se ne va pista p. un bene fraudolento si perde in poco tempo. pitete ["pit@t@] sm (pl pétete) peto: parlà a pétete de ciucce parlare a vanvera, funì a pétete de ciucce finire con un nulla di fatto, valé quant’a nu p. de ciucce non valere nulla, filastr pitete, petetille, chi l’ha fatte quésta lòffe? L’ha fatte lu cule fetènte e ha mpuzzunute tutta la gènte / alt petetiédde -élle, petetidde -ille, peteticchje, petetécchje, petetone. piumbà [pjuF"ba] (piombe piumbe piumbase piumbate) tr piombare: p. nu dènte piombare un dente | nel tressette: p. nu pale rimanere con una sola carta di un seme / sin nchiummà. pìuze ["piuts@] ‹osco *pints appuntito, CortMarc pìuzo› sm legnetto da colpire con una mazza nel gioco della lippa, pigghià na còse come nu p. sollevare qualcosa con facilità. pizzadoce [pits:a"dotS@] sf torta, dolce. pizzancòtte [pits:aN"kOt:@] sf formaggio fresco. pizzantèrre [pits:aN"tEr:@] sf pizza bianca. pizze1 [pits:@] ‹sp pizzo cima, nap pizze becco, va Cort-Zolli pizzo e Giuliani p 25-26› sm luogo,

pòche posto, punto, lato: a qualu p.? in quale luogo? da qualu pizze? da quale lato? métte a p. mettere da parte, métte a nu p. mettere in un posto | spigolo / avv mpizze in cima, sull’orlo: mpizz’a lu munne all’estremità del mondo. pizze2 [pits:@] sf pizza: p. doce torta, p. a lu siéste pizza di mais, p. che lu pempedòre pizza al pomodoro / der pizzantèrre, pizzancòtte. pizzeche ["pits:@k@] sm pezzo, pezzetto: nne méne manche nu p. de viénte non tira neanche un po’ di vento, nu p. de pane un pezzetto di pane, nu p. de sale un pizzico di sale / alt pezzecatiédde -élle. pizzele ["pits:@l@] sm pizzicotto: prov p. e vase non fanne pertuse pizzichi e baci non fanno fori / der pezzelà. pizzòtte [pits:Ot:@] v pezzòtte. pjemuntése [pj@muN"tes@] agg (pl -ise) piemontese. pjetà [pj@"ta] sf pietà. pjetanze [pj@"taNts@], piatanze sf vivanda. pjetuse [pj@"tus@] agg (f pjetose) pietoso, compassionevole. Placete ["platS@t@] m Placido: top la vigne de Placete. plasteche ["plast@k@] sf plastica. pò [pO] ‹lat post› avv (sempre anteposto al verbo) dopo, poi: pò ce vedime ci vediamo poi, pò facime li cunte dopo faremo i conti a fig, pò dòppe poi dopo / va dòppe. poce [potS@] sm (f e pl puce) pulce: prov pure li p. tènene la tosse anche l’ignorante vuole voce in capitolo, ciénte poce accedérene nu ciucce cento pulci uccisero un asino / alt pucicchje, pucione. pòche [pOk@] agg poco: pòca paste, p. pane poca pasta, poco pane, chiù p. *più poco (di meno), p. p. pochissimo, pòca p. pochissima, nu p. p. un pochino, nu puchicchje un pochettino ■ art partit nu p. de sale un po’ di sale (del sale), nu p. de cerase delle ciliege ■ pron ne vuoje nu p.? ne vuoi un po’? èrene p. a lu barre erano in pochi al bar, pe p. nn’è cadute da la scale per poco non è caduto dalla scala, nenn’è da nu p. chè lu stènghe aspettènne lo sto aspettando da un bel po’, accuntantà de p. accontentarsi di poco, n’atu p. e s’addurméve stava per addormentarsi, p. e niénte poco e niente, ce vòle nu bèllu p. è necessario parecchio tempo, prov chiù p. sime e chiù bèlle parime meglio in pochi e buoni ■ avv dòrme p. dormire poco, a p. a p. a poco a poco, p. prime poco prima | per favore: passeme nu p. la ntenagghje passami per favore la tenaglia ■ sm lu p. e lu ’ssaje il poco e 239


pòche il troppo, lu p. avanze, lu ‘ssaje funisce il poco basta, il troppo no / alt puchicchje, pucariédde -élle polepe ["pol@p@], polpe sf polpa. poleve ["pol@v@] ‹lat pulvis› sf polvere: luà la p. spolverare, dénghje de p. impolverare, prov chi tène p. spare chi ha polvere spara. pòlle [pOl:@], pòllene ‹sp *polilla› sf farfalla notturna. pòllece ["pOl@tS@] sm pollice, sin detone. pòllene ["pol:@n@] sm polline, va pòlle. pòmerigge [pOm@"ridZ:@] sm pomeriggio. pompe [poFp@] sm pompa, der pumpètte, pumpecèdde -èlle. ponge [poNdZ@] ‹lat pungere› (ponge punge pungèse punte f ponte) tr pungere: s’è punte che la sugghje s’è punto con la lesina, fig stimolare: pe lu fa move l’haj’a ponge *per farlo muovere lo devi pungere | rifl pungersi: s’è ponte che l’ache si è punta con l’ago / der pungecà, pungechià. pònne [pOn:@] v puté. ponte1 [poNt@] ‹lat pons pontis› sm ponte: lu p. Celone, de lu Fridde, de Cèlle il ponte Celone (va puttane), del Freddo, di Celle / alt puntecièdde -élle. ponte2 [poNt@] ‹lat puncta› sf punta, cima: la p. de lu dite, de lu nase la punta del dito, del naso, fa’ p. e cule, impennarsi, imbizzarrirsi ■ avv mponte sulla punta, in cima: fin’e mponte fino alla cima, mponte a munte Curnacchje in cima a m. Cornacchia, fig stuffe fin’e mpont’a li capidde al limite della sopportazione, mpont’a la lénche sulla punta della lingua, ponta p. all’estremità, sta' assettate ponta p. star seduto sull'orlo, arrevà ponta p. giungere in tempo / va mponte. pòpele ["pOp@l@], pople sm popolo, volgo: lu p. è fésse il volgo è idiota, prov andó spute lu p. se fa lu mare dove sputa il popolo si forma il mare. pòrche [pOrk@] ‹lat porca, ted furke, indeur prka zolla, va Imp p 138 e Giuliani p 170› sf striscia di terreno, va mpurcà, precise ■ f di puorche. pòrtafòglie [pOrta"fOL:@] sm portafoglio. pòrtafertune [pOrtaf@r"tun@] sm portafortuna. pòrtambrèlle [pOrtaF"brEl:@] sm portaombrello. pòrtaiadde [pOrta"ja:@] -alle ‹frutto del Portogallo› sm arancio: jaddicchje de p. spicchio di arancia. pòrtazecchine [pOrta@dz:@"k:in@] ‹v Cort-Marc portazëcchinë› portafoglio. pòrte [pOrt@] sf porta: chiude, rapì, sbatte la p. chiudere, aprire, sbattere la porta, i’ p. a p. andare di porta in porta, mmocch’a la p. sull’u240

Pasquale Cacchio scio, prov la case a doje p. lu diaule se la pòrte la casa a due porte il diavolo se la porta, a chi pòrte se rape la pòrte per aver favori bisogna fare regali, pòrta chiuse viseta fatte porta chiusa visita fatta se chiude na p., se rape n’aute se chiude una porta, se ne apre un’altra, se chiude na p., se rape nu pertone se un porta si chiude si apre un portone / alt purtecèdde -èlle, purtèdde -èlle, sin bussele, purtone, purtuncine, vetrine, spurtiédde -èlle, pertuse. pòse1 [pOs@] ‹lat tardo pausare› f posa, residuo, fondo melmoso di vino o di olio, sin fèzze, moreve, mòte, mammazze. pòse1 [pOs@] ‹franc poser› atteggiamento: métte mpòse mettersi in posa, fig mostrare affettazione. pòseme ["pOs@m@] ‹gr apózema› sf amido, der mpusemà. pòsfere ["pOsf@r@] ‹gr phosphóros› sm fiammifero, sin lumìne. pòstale [pOs"tal@] v pustale. pòste [pOst@] sm posto, luogo: truà nu p. a lu cineme trovare un sedile al cinema, avé lu p. avere il posto di lavoro | avv a p. in ordine, truà tutte còse a p. trovare tutto in ordine, métte a p. mettere in ordine / alt pusteciédde -élle, sin luoghe, vanne, pizze, zénne ■ sf posta, top Pòsta Murate. pòvere ["pOv@r@] ‹lat pauper› agg povero: nu p. figghje, nu p. Criste uno sventurato, tèrra p. terreno povero ■ sost povero: da’ caccòse a li p. dare qualcosa ai poveri, prov. quanne lu p. dà a lu ricche lu diaule se la ride quando il povero dà al ricco il diavolo se la ride | escl povere a té! povero te! / alt puuriédde -élle, puurèdde -èlle, puuracce, der mpuurute. ppappulà [p:ap:u"la], ppedune, ppelà, ppezzecà, ,ecc. v appappulà, appedune, appelà, appezzecà, ecc. pràine [prain@], prajene ["praj@n@] sm pero selvatico, pruno (Pyrus pyraster). prataiuole [prata"jwol@] agg prataiolo: funge p. funghi prataioli. prate [prat@] sm prato: top Prato: i’ a lavà a lu Prate andare a lavare al Prato. pratecà [prat@"ka] (prateche pratecase pratecate) tr praticare: prov prateche che chi è mègghje de te e remittece li spese frequenta chi ne sa più di te e rimettici anche del tuo. prateche ["prat@k@] sf pratica: vale chiù la p. de la teurije, vale più la pratica della teoria, fa’ p. esercitarsi ■ agg pratico, abile: fig n’òme p. un uomo concreto, vestite p. vestito comodo. precchiacche [pr@"c:ak:@] v perchiacche.


Castelluccese precepizje [pr@tS@"pitsj@] sm precipizio. precètte [pr@"tSEt:@] sm precetto. prechenchiédde [prkeN"kje@] -élle ‹*indeur prek chiedere, Imp p 138› sm (f prechenchèdde -èlle) presuntuoso. prechinche [pr@"kiNk@] ‹*indeur prek chiedere, Imp p 138› agg (f prechénche) prepotente, tracotante. precise [pr@"tSis@] ‹lat praecisum tagliato, va pòrche› sf aratura lungo i confini in funzione antincendio ■ agg preciso. precure [pr@"kur@] sf procura: spusà pe p. sposarsi per delega. predecà [pr@d@"ka] (prèdeche priédeche predecase predecate) intr predicare. prèdeche ["prEd@k@] sf predica, fig romanzina, alt predecuozze, der predecatore. predestenà [pr@d@st@"na] (v destenà) tr predestinare. preferì [pr@f@"ri] (preferisce preferése preferute) tr e serv preferire. preggiate [pr@"dZ:at@] agg pregiato. preggione [pr@"dZ:on@] sf (pl preggiune) prigione, der preggiuniére, preggiunije. prejére [pr@"jer@] sf preghiera. prelebbate [pr@l@"b:at@] agg prelibato. prematicce [pr@ma"titS:@] agg prematiccio, novello. premavére [pr@ma"vEr@] sf primavera. prème [prEm@] (prème priéme premése premute) tr premere, sin accalecà, acciaccà. premeruse [pr@m@"rus@] agg (f -ose) premuroso. premère [pr@"mEr@] sf primizia: azzemà na p. mettere un vestito nuovo | primiera (nel gioco a carte). premià [pr@"mja] (prèmje priémje premiase premiate) tr premiare. prèmje [prEmj@] sm premio: prov a chi fatije spètta p. chi lavora va remunerato. premure [pr@"mur@] sf premura. prencepià [pr@NtS@"pja] (prencepéje prencepije prencepiase prencepiate) intr iniziare. prène [prEn@] ‹lat praegnans, *praenus impregnato› agg f gravida. prencepale [pr@NtS@"pal@] sm padrone, titolare: chiamà lu p. chiamare il proprietario | agg principale. prencepésse [pr@NtS@"pes:@] sf principessa. prencepiante [pr@NtS@"pjaNt@] agg principiante. prencipje [pr@N@tSipj@] sm fissazione, capriccio: métte ncape nu p. *mettrsi in testa un principio (fare i capricci) | inizio: bòn p.! buon anno! / sin fiseme.

Prète prenòspere [pr@"nOsp@r@] sf peronospera. prenutà [pr@nu"ta] (v nutà) tr prenotare, rifl prenotarsi. preparà [pr@pa"ra] (v parà) tr preparare, rifl prepararsi. prepone [pr@"pon@] (prepone prepune prepunése prepuoste) tr proporre. propòsete sm proposito, locuz avv a preposete a proposito. preputènte [pr@pu"tent@] agg prepotente, der preputènze, sin prechinche. prèsce [prES:@] ‹lat volg pressia› sf fretta: purtà p. portare fretta, de prèsce di fretta, der presciuse (f presciose). prése [pres@] sf canale che porta l’acqua al mulino | presa: p. d’acque, de lèttreche presa d’acqua, di elettricità. presèbbje [pr@"sEb:j@], presèpje sm presepe. presedènte [pr@s@"dENt@] sm (f presedentésse) presidente. presentà [pr@s@N"ta] (presènte presiénte presentase presentate) tr presentare, rifl presentarsi: p. che li mane mmane presentarsi a mani vuote / der presentazione, presentatore. presènte [pr@"sENt@] sm presente. presentemènte [pr@s@Nt@"mENt@] sm presentimento. presentuse [pr@s@N"tus@] agg (f -ose) presuntuoso. presènze [pr@"sENts@] sf presenza: de bèlla p. di bell'aspetto. prèsete ["prEs@t@] sm preside. pressà [pr@"s:a] (prèsse priésse pressase pressate) tr pressare, sin strénge, accalecà. prèsse [prEs:@] sf pressa. pressione [pr@"s:jon@] sf pressione. prestigge [pr@s"tidZ:@] sm abilità: juoche de p. giochi di prestigio. presuntuse [pr@s@N"tus@] agg (f presentose) presuntuoso, sin prechenchiédde. presepupèje [pr@s@pu"pEj@], presupupèje ‹gr prosopopoiéo› sf presunzione, arroganza. presutte [pr@"sut:@] sm prosciutto, alt presuttiédde -élle. pretaturchine [prEtatur"kin@] sf *pietraturchina, minerale antiparassitario. prète [prEt@] sf pietra, sasso: menà na p. lanciare una pietra, prèta mòrte pietra organogena, prèta turchine solfato di rame, cave de p. cava di pietre, prov méne la p. e se tire la mane lancia la pietra e nasconde la mano / der Petrère, spaccaprète. Prète (La) [la"prEt@] top Pietra Montecorvino. 241


pretènde pretènde [pr@"tENd@] (pretènde pretiénde pretendése pretése) tr pretendere. pretése [pr@"tes@] sf pretesa. preuccupà [pr@uk:u"pa] v pruuccupà. prèule [prEul@] ‹lat pergola› sf pergola: p.de bòrdó, de muscatiélle pergola di Bordeaux, di moscato. prèute [prEut@] ‹lat previter› sm prete: prov mègghje chè cade n’uocche de p. chè na stizze de vine meglio che cada un occhio di prete che una goccia di vino, priéute, muonece e cane haj’a sta’ sèmpe che lu tacchere mmane guardati da preti, monaci e cani, sbaglie pure lu p. sope l’autare tutti possono sbagliare / alt preutastre, pruutuzze, preuticchje / der arceprèute, acceprèute, spretate. prevà [pr@"va] (prive prevase prevate) tr privare. prevate [pr@"vat@] sm e agg privato, der prevatiste. prevedé [pr@v@"de] (v véde) tr prevedere. prevenì [pr@v@"ni] (v venì) tr prevenire. prevenute [pr@v@"nut@] agg prevenuto. prevesione [pr@v@"sjon@] sf previsione. preziuse [pr@"tsjus@] agg (f preziose) prezioso. prèzze [prEts:@] sm prezzo: paià a care p. pagar caro. prezzeliuse [pr@ts:@"ljus@] v pruzzuliuse. prià [pri"ja] (prèje priéje priàse priate) tr (intr con i nomi di persona) pregare: p. a une pregare qualcuno, p. a Criste pregare Cristo. priatòrje [pria"tOrj@] m purgatorio, l’aneme de lu p. le anime del purgatorio, addefréscapriatòrje vento di bora, pe l’aneme sante de lu p.! per carità! prov addefrscà l’aneme a li sante de lu p. alleviare sofferenze. priéste [prjest@] avv presto: crammatina p. domattina presto, mò è p. adesso è presto, fa priéste fa’ presto, quann’è p. *quando è presto (di buon mattino) / der prestulidde -ille. prime1 [prim@] ‹lat primus› agg num primo: lu p. juorne il primo giorno, la prima nòtte la prima notte, lu juorne p. il giorno precedente, la nòtta p. la notte precedente, la prima vòte la prima volta, a li p. tiémpe nei tempi antichi, da li p. battute fin dall’inizio, lu p. quarte de lune il primo quarto di luna, la prima mane de petture la prima mano di pittura, la p. e l’utema vòte la prima e l’ultima volta, a nu p. mumènte in un primo momento, lu p. penziére il pensiero principale, a prima viste a prima vista, de prima matine di buon mattino, pe prima còse principalmente ■ pron èsse sémpe lu p. essere sempre il primo, li p. e li luteme i primi e gli ultimi, queste è la p. e la luteme questa è la prima 242

Pasquale Cacchio e ultima concessione, lu p. de giugno il primo giugno, a li p. de la settemane i primi giorni della settimana, lu p. de la classe il primo della classe, lu p. chè sbaglie, me ncazze *il primo che sbaglia, mi arrabbio (appena qualcuno sbaglia, mi arrabbio), la prime chè capete, me l’accatte compro la prima che capita, prov famme p. e famme ciucce trattami come primogenito e poi fai di me quello che vuoi ■ sm lu p. e lu seconde il primo e il secondo piatto prime2 [prim@] avv prima: c’avémma penzà p. dovevamo pensarci prima, paricchje tiémpe p. parecchio tempo prima, doj’ore prime due ore prima, chi de vuje ha fatte prime? *chi di voi ha fatto prima? (chi di voi ha terminato prima?), agghje fatte p. ije sono arrivato prima io, mene de p. meno di prima, com’a p. come prima, quidde de p. quelli di una volta, nn’è chiù quédde de p. non è piú quella di una volta, p. studje e pò jésce prima studia e poi esci, prim’o pòje t’agghia fa vedé ije *prima o poi ti farò vedere io (prima o poi me la pagherai), p. o dòppe prima o poi, chiù prime poco fa ■ locuz avv pe p. per primo, fin da p. fin dall’inizio, da lu p. dall’inizio, a p. una volta, stéve a p. c'era una volta ■ locuz prep p. de tutte prima di tutto, prime de stasére prima di stasera, p. de lu tiémpe prima del tempo, lu neòzje p. de la chiazze il negozio prima della piazza ■ cong prime chè prima che, prime de prima di: p. de parlà piénzece buone prima di parlare pensaci bene, è sciute pòche prime chè chiuésse è uscito poco prima che piovesse, vènghe prime chè pozze *vengo prima che posso (vengo il prima possibile). primule ["primul@] sf primula (Primula officinalis). princepe ["priNtS@p@] sm principe. pròcchele ["prOk:@l@] ‹lat proculcare pestare, va Cort-Marc peròccola› sf mazza con estremità nodosa, impugnatura tondeggiante di bastone, der prucculà, prucculate. pròje [prOj@] ‹lat porrigere porgere› (pròje pruoje pruiase pruiate) tr porgere: pruojeme lu martiédde porgimi il martello. prone [pron@] ‹lat prunea› sf prugna, pruno: prona caccavone verietà di prugne tonde, chiantà na p. piantare un pruno. pròne [prOn@] ‹lat pronus› agg prono, chino. pronte [proNt@] smf agg pronto, pronta: sta’ p. essere pronto, fig èsse p. essere attivo / der pruntézze. pròpje [prOpj@] agg proprio: la propia case la propria casa, sènte che li p. urécchje ascoltare con le proprie orecchie, pe cunte p. per conto


Castelluccese proprio, a nome p. a proprio nome, nn’è p. lu case de... non è proprio il caso di... ■ avv proprio: ère p. isse era proprio lui, è pròpje sapurite ’sta menèstre questa verdura è proprio saporita, è p. lu patre assomiglia al padre, nn’è venute p. non è venuto affatto. Pròspe [prOpj@] m Prospero. pròsseme ["prOs:@m@] sm prossimo, agg vicino. pròve [prOv@] sf prova: che quisse agghj’a fa’ na p. con costui devo mantenere i nervi saldi. pròzzele ["prOts:@l@] sf torso, der pruzzeliuse. pruà [pru"a] (pròve pruove pruase pruate) tr provare: p. a lu di’, a lu fa’ provare a dirlo, a farlo. prubabbele [pru"ab:@l@] agg probabile. prubblème [pru"b:lEm@] sm problema. prucculià [pruk:"a] ‹v pròcchele› (prucculéje prucculije prucculiase prucculiate prucculiènne) tr percuotere, bastonare. prucculate [pruk:u"lat@] sf bastonata: menà p. percuotere. prucessà [prutS@"s:a] (prucèsse pruciésse prucessase prucessate) tr processare. pruciésse [pru"tSjes:@] sm processo. prucessione [prutS@"s:jon@], cepressione sf processione: i’ appriésse a la p. andare in processione, prov la cére se strude e la p. nen camine di attività che va a rilento, pe Sammechèle pure lu diàule mprucessione per San Michele anche il diavolo in processione. prucurà [precu"ra] (precure precurase precurate) tr procurare. prudézze [pru"dets:@] sf prodezza. pruèrbje [pru"Erbj@] sm proverbio, der pruurbiale. prufanà [prufa"na] (prufane prufanase prufanate) tr profanare. prufane [prufa"na] agg profano, inesperto. prufessà [pruf@"s:a] (prufèsse prufiésse prufessase prufessate) tr professare. prufessore [pruf@"s:or@] sm (pl prufessure, f prufessurésse) professore. prufète [pru"fEt@] sm profeta, der prufezije. prufettà [pruf@"t:a] v apprufettà. prufettatore [pruf@"t:a"tor@] sm opportunista. pruffedià [pruf:@"dja] ‹lat perfidia, va Cort-Marc pref(f)idiare› (pruffedéje pruffedije pruffediase pruffediate) intr pretendere, incaponirsi: prruffedéje sémpe vuol sempre vincerla lui. pruffediuse [pruf:@"djus@] agg (f pruffediose) arrogante, presuntuoso. prufitte [pru"fit.@] sm profitto, der apprufettà. prufumà [prufu"ma] (prefume prefumase prufumate) intr profumare, sin mprufumà.

puce prufume [pru"fum@] sm profumo. pruggettà [prudZ:@"t:a] (pruggètte pruggiétte pruggettase pruggettate) tr progettare. pruggètte [pru"dZEt:@] sm (pl pruggiétte) progetto. prujebbì [pruj@"b:i] (prujebbisce prujebbése prujebbute) intr proibire. pruince [pru"iNts@] sf provincia, der pruunciale. pruiste [pru"w:iste] sf provvista | agg provvisto. prumétte [pru"met:@] (prumétte prumitte prumettése prumisse prumettute) tr promettere: p. e nne manténe non mantiene le promesse, prov a chi dà e a chi prumétte di persona inaffidabile, chi prumétte e nen dà, rèste fìgghje da maretà chi non mantiene le promesse ne paga le conseguenze, chi te prumétte cèrte, te gabbe secure non fidarti delle promesse facili. prumésse [pru"mes:@] sf promessa: prov ògni p. è dèbbete ogni promessa è debito. prunepote [prun@"pot@] sm pronipote. prunte agg (f pronte) pronto, der pruntézze. prupagande sf propaganda. prupjetà [prupj@"ta] sf proprietà, der prupjetarje. pruspettà [prusp@"t:a] (pruspètte pruspiétte pruspettase pruspettate) tr prospettare. prutègge [pru"tEdZ:@] (prutègge prutiégge pruteggése prutètte) tr proteggere, rifl proteggersi. prutettore [prut@"t:or@] sm (f prutettrice) protettore: lu p. de lu paèse San Giovanni Battista. pruucà [pruu"ka] (pròveche pruoveche pruucase pruucate) tr provocare. pruucante [pruu"kaNt@] agg provocante, der pruucatore provocatore. pruuccupà [pruuk:u"pa], preuccupà (v uccupà) tr preoccupare, rifl preoccuparsi, der preuccupazione. pruudènze [pruu"dENts@], pruvedènze sf provvidenza. pruulone [pruu"lon@] sm (pl pruulune) provolone. pruunciale [pruuN"tSal@] agg provinciale. pruunzale [pruuN"tsal@] agg provenzale. pruuticchje [pruu"tic:@] ‹v Cort-Marc prevutìcchiu› sm chierico, v prèute. pruvvedé [pruv:@"de] (v vedé) intr provvedere. pruzzeliuse [pruts:@"ljus@], prezzeliuse ‹v pròzzele› agg (f pruzzeliose) ruvido, fig scabroso. pubblecà [pub:l@"ka] (pubbleche pubblecase pubblecate) tr pubblicare. pubbleche ["pub:l@k@] sm pubblico. pucariédde [puka"rje:@] v pòche. puce [putS@] v poce. 243


puceniédde puceniédde [putS@"nje:@] -élle (f pucenèdde -èlle) ‹v pucine› pulcino: mangià come nu p. mangiare pochissimo, fig bambina: pucenèlla mije! piccola bambina mia! puche [puk@] sf filo di spiga, frammento di paglia: m’è trasute na p. dint’a l’uocchje m’è entrato un frammento di paglia nell’occhio. puchicchje [pu"kic:@] v pòche. pucine [pu"tSin@] ‹lat pullicenus› sm pulcino: so scuzzate li p. sono nati i pulcini, la vòcchele che li p. la choccia coi pulcini, come nu p. bagnate bagnato fradicio / alt puceniédde -élle, pucenèdde -èlle. pucurale [puku"ral@] v pecurale. puddastre [pu":astr@], pullastre sf pollo: na p. un pollo / alt puddastrèdde, pullastrèlle. pudére [pu"der@] sm podere. pudestà [pud@s"ta] podestà, sindaco eletto dal governo fascista. pudore [pu"dor@] sm pudore. puesije [pu@"sij@] sf poesia: mparà na p. imparare una poesia. puète [pu"Et@] sm (f puetésse) poeta. puggele ["pudZ:@l@] sm pugile. puggià [pu"dZ:a] v appuggià. Pugghje [pu:@] top Puglia: i’ a la P. andare in Puglia, mpugghje in Puglia. pugliése [pu"L:es@], pugghiése agg pugliese, sin marenése. pugnalà [puJ:a"la] (pugnale pugnalase pugnalate) tr pugnalare. pugnale [pu"J:al@] sm pugnale. pugnètte [pu"J:Et:@] ‹sp puñeta, v Cort-Marc pugnètta› sf uomo di bassa statura: fig na mèza p. uomo di poco valore. puiane [pu"jan@] sf poiana. pujene ["puj@n@] sm (pl pojene) pugno: pigghià a pojene prendere a pugni, se déve che li pojene ncape si dava pugni in testa (per la disperazone), nu p. de fafe una piccola quantità di fave, fig rumanè che nu p. de mosche restare con un pugno di mosche. Pulecenèlle [pul@tS@"nEl:@] m Pulcinella. pulèmeche [pu"lEm@k@] sf polemica | agg polemico. pulepe ["pul@p@] ‹lat polypus› sm polipo. puletiédde [pul@"tje:@] -èlle agg (f puletèdde -èlle) schizzinoso. pulétre [pu"letr@] sm puledro. pulevine [pul@"vin@] sm turbine di neve: méne lu p. turbina neve. pulezzà [pul@"dZ:a] (pulizze pulezzase pulezzate) pulire, rifl pulirsi: pulizzete lu nase pulisciti il naso, p. li scarpe pulire le scarpe, fig l’hanne pulezzate l’hanno rapinato. 244

Pasquale Cacchio pulezzjie [pul@"dz:ij@] sf pulizia | polizia. pulite [pu"lit@] agg pulito, der puletiédde. puliteche [pu"lit@k@] sm politica, politico der puletecante. pullastre [pu"l:astr@] v puddastre. pulmone [pul"mon@] sm (pl -une) polmone. pulpacce [pul"patS:@], pulepacce sm polpaccio. pulpètte [pul"@pEt:@], pulepètte sf polpetta. pultrone [pul"tron@] sf (pl -une) poltrona. pumate [pu"mat@] sf pomata, der mpumatate. pumètte [pu"mEt:@] sm cane di piccola taglia. pumpà [puF"pa] (pompe pumpe pumpase pumpate) tr pompare. Pumpèje [puF'pEj@] m e f Pompeo, Pompea, escl Pumpè! pumpètte [puF"pEt:@] sf pompetta, peretta, alt pumpecèdde -èlle. pumpià [puF"pja] (pumpéje pumpije pumpiase pumpiate) tr irrorare: p.li ulive, la vigne irrorare gli olivi, la vigna. pumpiature [puFpja"tur@] sm attrezzo per irrorare vigne, oliveti, orti, costituito da un recipiente con leva idraulica. pumpiére [puF"pjer@] sm pompiere. pumpunare [puFpu"nar@] sm licantropo, fig persona infangata, isterica. punènte [pu"nENt@] sm ponente, occidente: prov gòbbe a p. luna crescènte, gòbbe a levante luna calante. punezione [pun@"tsjon@] sf punizione. pungecà [puNdZ:"ka] (pongeche pungeche pungecase pungecate) tr pungere: l’ha pungecate na vèspe l’ha punto una vespa / sin ponge, pezzecà. pungeche ["puNdZ@k@] sm puntura: p. de zampane puntura di zanzara. pungechènte [puNdZ@"kant@], pungecuse (f pungecose) agg pungente. pungechià [puNdZ@"kja] (pungechéje pungechije pungechiase pungechiate) tr punzecchiare: p. la sauzicchje punzecchiare la salsiccia. pungetòpe [puNdZ@"tOp@] sm pungitopo. puntà [puN"ta] (punte puntase puntate) tr puntare: fig tené puntate a une tenere d’occhio qualcuno, p. nu nummere puntare su un numero / der puntaruole. puntaruole [puNta"rwol@] sm punteruolo, attrezzo di falegname. punte [puNt@] sm posto, luogo, momento: da nu p. a n’aute da un posto all’altro, a qualu p. si arrevate? a qual punto sei arrivato? a quiddu p. tuzzelarene a la pòrte in quel momento bussarono alla porta, fin’a nu cèrte punte con dei limiti | punteggio: quanta p. haje fat-


Castelluccese te? quanti punti hai fatto? fig pèrde li p. perdere stima | cucitura: p. a croce, a giòrne tipi di ricamo, métte duje punte a lu cauzone rappezzare il pantalone, lu miédeche m’ha puoste diece p. il medico mi ha messo dieci punti, prov sta’ che nu punte mmocche e n’aute ncule tacere | segno d’interpunzione: p. e virgule punto e virgola | locuz avv a punte per bene / der puntaggiòrne, puntaccroce / sin zénne, poste, vanne, quarte / va ponte2. punteciédde [puNt@"tSje:@] -élle ‹v ponte› sm ponticello: lavà a lu p. lavare i panni al ponticello. puntédde [puN"te:@] -élle sf puntello, tavoletta di rinforzo, sin zèppe. puntégge [puN"tedZ:@] sm punteggio. puntellà [puNt@"l:a] (puntèlle puntiélle puntellase puntellate) tr puntellare. puntià [puN"tja] (puntéje puntije puntiase puntiate) tr imbastire, rammendare. puntidde [puN"ti:@] -ille sm scalpello a punta, p. de scalpelline di scalpellino per sgrossare, de ferrare di fabbro per forare. puntine [puN"tin@] sf chiodo, chiodino (lungo e sottile da calzolaio), sin tècchese, puntédde. punture [puN"tur@] sf iniezione va serénche. puntute [puN"tut@] v appuntute. Punziane [puN"tsjan@] m Ponziano, escl Punzia’! puoje1 [pwoj@] ‹lat podium› sm poggio: sope a lu p. sul davanzale / der appuià. puoje2 [pwoje] v puté. puorche [pwork@] ‹osco purka› sm (f pòrche, scrofe, pl puorce) porco, maiale: deventà quant’a nu p. ingrassare, magià come nu p. abbuffarsi, fig sporco, p. gentile sporco e schifiltoso, escl pòrca meserje! porca miseria! prov “chi campa vède” decése lu p. “chi campa osserva”, disse il maiale, crisce figghje e crisce puorce i figli sono ingrati, chi tène unu p. lu fa rasse, chi tène unu figghje lu fa fésse chi ha un maiale lo fa grasso, chi ha un figlio unico lo fa fesso / alt purciédde -élle, purcedduzze, purcelluzze, purcone, der purcarije, purcile, purcare. puorchespine [pwork@s"pin@] sm porcospino, istrice. puorre [pwor:@] sm porro. puorte [pwort@] sm porto. pupatiédde [pupa"tje:@] -élle ‹v pupe› sm tipo di biscotto. pupazze [pu"pats:@] sm pupazzo: p. de néve, de pézze, de paste pupazzo di neve, di stoffa, di pasta / der pupazzòtte, pupazziédde -élle.

purtà pupe [pup@] ‹lat pupa› sf bambola: na p. de pézze una bambola di stoffa, fig pare na p. sembra una bambola (è bella) ■ sm e f neonato / alt pupeciédde -élle, pupecèdde -èlle, puparèdde -èlle, pupazziédde -élle. pupille [pu"pil:@] sm pupillo, prediletto. purché [pur"ke] cong purché. purceddone [purtS@":one] sm (pl -une) bocciarda, martello a base piatta e dentata per scalpellini. purciédde [pur"tSje:@] -élle sm (f purcèdde -èlle) porcellino: p. de San Ròcche maialino allevato da tutti gli abitanti del paese ■ purciédde de Sant’Antuone ‹v Cort-Marc nzerrapòrtë› sm artropodo isopodo tondeggiante che si raggomitola a pallina (Oniscus asellus). purcine [pur"tSin@] sm porcino, fungo porcino. purchiacche [pur"c:ak:@] ‹lat portulaca genitali femminili, v Cort-Marc purchiàcca› sf portulaca, erba porcellana | vagina. pure1 [pur@] avv anche, pure: vave pur’ije vado anch’io, pur’a jére pure ieri, e te l’avéve p. ditte! e te l’avevo anche detto! e lu dice p.! non è necessario che tu lo dica! c’haje date p. troppa cunfedènze gli hai dato persino troppa confidenza, putarrije p. parte potrei anche partire, pot’èsse p. lu uère, ma... *può anche essere vero, ma... (benché sia vero...) ■ cong pure a lu prià, nse move da la case non esce di casa neanche a pregarlo, pure se vulésse nen putarrije pure se volessi non potrei, fa mpressione pure a lu tremènte fa impressione anche a guardarlo, statte pure a caste ije èsce lu stésse restatene pure a casa, io esco lo stesso, p. ché... anche se... pure2 [pur@] agg puro: acqua p. acqua pura, fig la pura verdà la pura verità. puuriédde [puu"rje:@], puriédde v pòvere. purgà [pur"ga] (purghe purgase purgate) tr purgare, rifl purgarsi, fig purificarsi, pentirsi. purghe [purg@]sf purga. pursiane [pur"sjan@] sm scarpone da lavoro con rinforzi metallici sotto la suola / va centrédde, ferrecciuole. purtà [pur"ta] (pòrte puorte purtase purtate) tr portare: p. ncape, mbrazze, nzine, ncuolle portare in testa, in braccio, sul grembo, addosso, p. l’acque a lu muline pròpje portare acqua al proprio mulino, p. a mangià portare pietanze ai familiari di un defunto, p. nu penziére fare un regalino, p. li criature a la scòle accompagnare i bambini a scuola, fig p. ncanzone eludere, p. une a la ruine rovinare qualcuno, p. nnanze a une sostenere qualcuno, p. na brutta numenate avere una cattiva nomea, p. fur245


purtà tune portare fortuna, p. la croce rassegnarsi, p. respètte rispettare | guidare: p. la machene, lu cammje guidare l’auto, il camion | avere: p. li baffe avere i baffi | indossare: p. li cauzune curte portare i pantaloni corti. purtèdde [pur"tje:@] -èlle sm porticina. purtiére [pur"tjer@] sm portiere. purtone [pur"ton@] , pertone sm (pl purtune) portone / alt purtuncine. purtròppe [pur"trOp:@] avv purtroppo. pusà [pu"sa] (pòse puse pusase pusate) tr posare, poggiare: p. nu cuocce poggiare un oggetto, quanne pòse faùgne quando si calma il libeccio | rifl posarsi: nu mèrle s’è pusate sope lu puoje un merlo s’è posato sul davanzale. pusate [pu"sat@] agg posato, calmo, tranquillo. pusature [pusa"tur@] sm posatoio, ripiano. pusezione [pus@"tsjon@] sf posizione. pusse [pus:@] sm pus. pussésse [pu"s:Es:@] sm possesso: pigghià lu p. entrare in possesso. pussibbele [pu"s:ib:@l@] agg possibile. pustale [pus"tal@] , pòstale sf pulman, autobus, corriera: pigghià la p. prendere la corriera, i’ nnanze a la p. attendere la corriera / alt pustalòtte. pustalòtte [pusta"lOt:@] sm furgone, piccolo autobus, scuola bus. pustiére [pus"tjer@] sm (f pustère) postino. pusture [pus"tur@] ‹lat positura› sf posizione, atteggiamento. putà [pu"ta] (pote pute putase putate) tr potare: prov quanne zappe e quanne pute nè ziane e nè nepute quando si lavora duramente nessuno ti aiuta, zappà a funne e p. a curte zappatura profonda e potatura leggera / der putatore / sin stannà, acchiuccà, spruà, luà li nepute. putacase [puta"kas@] cong se per caso, nel caso in cui: p. e vène, dicce chè nce stènghe se per caso viene, digli che non ci sono. putatore [puta"tor@] sm (pl putature) potatore. pute [put@], putature [puta"tur@] sf potatura: puta vérde potatura verde / sin spròve. puté [pu"te] ‹lat posse, potis esse› (pòzze puoje putése putute v gramm 2.4.1.2.) modale potere: p. èsse poter essere, ògge nen pozze fatià oggi non posso lavorare, putarrije tené na quarantina d’anne potrebbe avere una quarantina d’anni, se pò’ sapé andó vaje? si può sapere dove vai? | nei tempi composti, oltre a "èsse", anche l’ausiliare "avé" con gli intransitivi: agghje putute studià ho potuto studiare, agghje putute i’ *ho potuto andare (son potuto andare), nn’ha putute ascì *non ha potuto uscire (non è potutto 246

Pasquale Cacchio uscire), m’ère putute lavà avevo potuto lavarmi, nn’agghje putute dòrme non ho potuto dormire, puté (mputé) vedé a une *potere (non poter) vedere qualcuno (gradire, non gradire qualcuno), n’lu pòzze vedé *non posso vederlo (lo odio) | con escl ah, se lu putésse truà! ah, se potessi trovarlo! putésse almene sapé chè fin’ha fatte! potessi almeno sapere che fine ha fatto! attiénte a ‘ssu cane, te putarrije muzzecà! attento a codesto cane, ti potrebbe mordere! pòzza jettà lu sanghe! *possa buttare il sangue! | con interr puoje venì nu pòche? puoi venire per favore? ve putite sta’ citte? potete star zitti? chi pot’èsse state? chi può essere stato? | con negazione proclitica: mpozze (nen pozze) non posso, mpuoje (nen puoje) non puoi, mpote (nen pote) non può, mponne (nen ponne) non possono, mputiétte non potei | con sub pòt’èsse chè... può darsi che, come putév’èsse chè...? com’èra possibile che...? pò’ darse chè... può darsi che..., pot’èsse chè nn’ha putute *può essere che non ha potuto (può darsi che non abbia potuto), come pòt’èsse chè li rénene nen tornene chiù? *come può essere che le rondini non tornano più (com’è possibile che le rondini non tornino più?), pò’ darse chè jòcche può darsi che nevichi ■ assol ah, se lu giòne sapèsse e lu viécchje putésse! ah, se il giovane sapesse e il vecchio potesse! agghje fatte quidde chè putéve ho fatto quel che potevo, nen ne pòzze chiù! non ne posso più! putefèrje [put@"fErj@] sm putiferio, sin alluccatòrje, pandemònje. putéje [pu"tej@] ‹gr apoteke, va Cort-Marc putìa› sf bottega: rapì na p. aprire un’officina, p. de falegname, de ferrare, de sarte falegnameria, fucina, sartoria / der putiàre. putére [pu"ter@] sm potere: pigghià p. prendere il comando / der putènze, putènte, sin padrunanze. putiàre [puti"ar@] sm bottegaio, negoziante. putresine [putr@"sin@] v petresine. puttane [pu"t:an@] sf puttana: fig figghje de p. scaltro, fa’ la p. a credènze lavorare senza ottenere ricompensa, prov a lu ponte de li p. mangiavene fafe vècchje, jévene sotte lu ponte e cacavene fafe vonte al ponte delle prostitute (ponte Celone) mangiavano fave vecchie, andavano sotto il ponte e cacava no fave unte / alt puttanèdde -èlle, puttanone, puttanazze, der puttanate, puttaniére. puttanià [put:a"nja] (puttanéje puttanije puttaniase puttaniate) int frequentare prostitute.


Castelluccese puusije [puu"sij@] v puesije. puze [puts@] ‹lat pulsus battito› sm (pl pozere) polso: attentà lu p. tastare il polso. puzine sm polsino. puzzà [pu"ts:a] (puzze puzzase puzzate) intr puzzare.

puzzacchje [pu"tz:ac:@] sm piccolo pozzo. puzze [puts:@] sf puzza. puzze [puts:@] ‹lat puteus› sm pozzo: i’ a l’acqu’a lu p. andare ad attingere acqua al pozzo / alt puzzètte, puzzacchje. puzzulènte [puts:u"lENt@] agg puzzolente.

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Q q [k:u] sf q: la qu la qu. qua [k:wa] ‹lat ecc(um) hac› avv di luogo qua, qui: qua nce sta nisciune qui non c’è nessuno, viéne qua vieni qui, viéne chiù qua vieni più vicino, riéste qua resta qui, damme qua dammi qui, tremiénte qua guarda qui, vide qua chè segnifeche a èsse troppe buone *vedi qua (vedi un po’ cosa significa essere troppo buoni), nen fa chè di’ ije qua e ije dda non fa che dire *io qui e io là (non fa che parlare di se stesso) | tempo da qua e nnanze d’ora in poi, qua me pare che... in qesta circosanza mi pare che..., qua arrevase lu bèlle qui venne il bello | con prep pe da qua per di qui, pe da qua nnanze *per di qui davanti (qui davanti), qua sope, qua sotte qui sopra, qui sotto, qua dinte, qua fore qui dentro, qui fuori, qua nnanze qui davanti, qua mpacce, qua mpronte qui *di faccia, qui *in fronte (qui dirimpetto), da qua da qui, de qua *di qui (di questo luogo), da qua e da là di qui e di là, fin’e qua nzin’e qua, fin qui, sin qui, qua ncape qui in testa, qua mbrazze qui in braccio, da qua da qui | con dimostr quistu qua costui, quésta qua costei, quisti qua costoro, quist’arule qua *quest’albero qui, quésti casera qua *queste case qui | escl tè qua! (per chiamare il cane), scio da qua! via di qui! (ai polli), isce a qua! fermati qui! (ad animali da soma o da tiro). quacche ["kwak:E] v cacche. quacquarià [kwak:wa"rja], quacquerià (quacqua-réje quacquarije quacquariase quacquariate) intr gorgogliare, bollire: l’acque quacquaréje l’acqua bolle. quacquere ["kwak:w@r@] ‹gr kákkabos› sm grossa pignatta con due manici, fig intruglio: còce nu q. de maccarune, de fasuole cucinare una gran quantità di maccheroni, di fagioli. quadèrne [kwa"dErn@] sm quaderno. quadrà [kwa"dra] (quadre quadrase quadrate) intr quadrare: quadre o nen quadre mò? va bene adesso? fig ‘ddu crestiane nen me quadre *quella persona non mi quadra (non mi convince). quadrato [kwa"drat@] sm quadrato ■ agg di forma quadrata: fig n’òme q. un uomo preciso, affidabile, na capa q. *una testa quadrata (una persona decisa, capace) / alt quadratine / der quadrature. quadre [kwadr@] sm quadro: prov assemegghià a nu q. d’anema dannate avere un aspetto or248

ribile ■ agg quadrato: prov chi nasce tunne, nne mmòre q. chi nasce tondo non muore quadrato / alt quadrètte. quadrèlle [kwa"drEl:@] sf chiodo da calzolaio. quadrètte [kwa"drEt:@] sm quadretto: quadérne a q. quaderno a quadretti. quagghià [kwa:a], acquagghià ‹lat coagulare› (quagghje quagghiase quagghiate) intr cagliare, trasformare il latte in formaggio: fig a. de resate sbellicarsi di risate | coagulare, rifl coagularsi: lu sanche s’è quagghiate l’èmorragia si è fermata / der acquaquagghià, nquagghià, squagghià. quagghiate [kwa":at@] sf cagliata, latte coagulato. quagghje1 [kwa:@], quaglie [kwaL:@] ‹lat coagulum› sm caglio, ricavato dallo stomaco dei capretti: case pigghiate de q. formaggio in decomposizione, coi vermi, filastr mastre Fuogghje s’è quagghiate e po’ è jute pur’a la mésse che quatte prencepésse... / der quagghiuozze. quagghje2 [kwa:@], quaglie sf quaglia: pucine de q. pulcini autonomi appena nati. quale [kwal@] ‹lat qualis› agg interr (sm qualu ["kwalu], sf quala, pl m e f quali) quale: qualu cane? quale cane? quali cane? quali cani? quala volpe quale volpe? quali volpe? quali volpi? qual’arul’haje chiantate? quale albero hai piantato? che qualu cane nze pote pazzià? con quale cane non si può giocare? a quala parte se trovene li funge? in quale zona si trovano i funghi? nze capisce qual’agghj’a pigghià non si capisce quale devo prendere ■ pron interr quale quale: q. de quisse? quale di codesti? q. me cunsiglie? quali mi consigli? | correl tal’e q. uguale: tal’e qual’a lu patre somigliantissimo al padre, è tal’e q.! è uguale (non importa!), l’agghj’a responne tal’e q. gli risponderò allo stesso modo | indef qualunque, qualsiasi: qual’èna ène qualunque sia, q. pigghia pigghje qualunque prendi, q. ché sije *quale che sia (qualsiasi cosa) ■ avv tal’e quale ugualmente, comunque: ce vave tal’e q. ci vado ugualmente, ce l’agghj’a di’ tal’e q. glie lo dirò comunque | locuz avv a la quale *alla quale: nenn’è nu crestiane a la quale non è una persona con la testa a posto ■ pron rel (di recente adozione) lu quale il quale, de lu quale del quale, pe lu quale per il quale, a la quale alla quale, che li quale coi quali, con le quali.


Castelluccese qualefecà [kwal@f@"ka] (qualifeche qualefecase qualefecate) tr qualificare, der qualifeche. qualetà [kwal@"ta] sf qualità. qualifeche [kwa"lif@k@] sf qualifica. qualsijese [kwal"sij@s@] agg qualsiasi: q. còse qualsiasi cosa, na cosa q. una cosa qualsiasi. qualunque [kwa"luNkw@] agg (f qualunqua) qualunque: qualunqua cose qualunque cosa, na fémmena q. una donna qualunque. quannne [kwan:@] ‹lat quando› avv interr quando: n’lu sacce q. non lo so quando, q. te decide? quando ti decidi? quann’hadd’accattà? *quando deve comprare? (quando deve partorire?), da q. sta chiuènne? da quando sta piovendo? fin’a quanne t’agghia suppurtà? fino a quando ti de vo sopportare?  vo pe sopportare? quanne haje ditte chè t’haia mare tà? * tà? *quando hai detto che ti deper vi sposare? (quando hai detto che ti sposerai?), q. la funisce? quando la smetti? | escl q. se dice la jèlle! *quando si dice la iella! (guarda che sfortuna!) | correl q. sì e q. nò quando sì e quando no, q. che la machene e q. allapiéte quando con l’auto e quando a piedi ■ cong temp quann’è craje *quando è domani, se presènte q. manche te cride *si presenta quando neanche ti credi (quando meno te l’aspetti), lu muturine te l’accatte q. te faje ruosse quando diventi grande ti compro il motorino, na urrazze arrive q. méne te l’aspiètte un rovescio temporalesco arriva quando meno te l’aspetti, vularrije sapé fin’e q. agghj’aspettà vorrei sapere fino a quando devo aspettare, la nòtta stèsse q. se nchjemase la jumare la stesa notte in cui tracimò il fiume, lu pòste de q. facémme la pasquètte il luogo in cui facemmo la pasquetta | avvers mentre, al contrario: si sciute quann’ive ditte chè nte putive move sei uscito, mentre avevi detto che non potevi muoverti, l’haje fatte tu, q. éve ditte chè l’éva fa’ ije l’hai fatto tu, mentre avevo detto che dovevo farlo io | condiz se: q. sta la salute sta tutte cose se c’è la salute c’è tutto, qann’è accussì, è megghje lassà pèrde se è così, meglio lasciar perdere, q. vèna vène *quando viene viene (in qualunque momento venga) | caus poichè: che t’agghia di’ q. nne me staj’a sènte pe niénte? che ti devo dire dal momento che non mi ascolti per niente? ■ sm lu q. il quando: sapé lu come, lu quale e lu q. sapere il come, il quale e il quando. quannèccraje [kwan:E"k:raj@] v quanne, craje. quanta ["kwaNta] agg interr sm e f (pl quanti) quanto: quanta gènte stéve? quanta gente c’era? quanta pane te sèrve? quanto pane ti serve? quanta tiémpe avim’aspettà? quanto tempo dobbiamo aspettare? quanta secarètte fu-

quarchià me? quante sigarette fumi? quant’anne tiéne? quanti anni hai? | escl quanta tiémp’è passate! quanto tempo è passato! Madònne e quanta chiacchjere! Madonna, quante chiacchiere! quante [kwaNt@] pron interr quanto: q. n’avime ogge? *quante ne abbiamo oggi? quant’ima paià? quanto dobbiamo pagare? quant’è da qua e Rusite? quanto dista Roseto da qui? q. fa? *quanto fa? (qual è il risultato del calcolo?), a q. va lu pane? quanto costa il pane? | escl q. sò cuntente! come son contento! q. te vògghje! quanto ti amo! q. me n’ha cumbenate! quante me ne ha combinate! quante se n’hanne ditte! quante se ne son dette! chi lu sape q. vène ’ddu vestite! chissà quanto costa quel vestito! q. ne vaje truénne! *quante ne vai trovando (sei proprio incontentabile!) | rel pigghje q. ne vuoje prendine quanto vuoi | locuz tutte quante *tutto quanto, *tutti quanti, *tutte quante, tutta quante *tutta quanta: che tutte q. con tutti, l’ha jèttate tutta q. la buttata interamente, tutte q. li gènte la folla intera | qualsiasi, qualunque: q. fa fa *quanto fa fa (qualunque sia il prezzo), quante curra curre *quanto corri corri (comunque tu corra), q. ne dicia dice *quante ne dici dici (qualunque cosa dica) ■ avv quanto: s’è fatte jaute quante lu patre è diventato alto quanto il padre, q. chiù t’alluntane quanto più ti allontani, q.méne ne parle quanto meno ne parli, è chiù ruosse de q. penzasse è più grande di quanto pensassi, tante pòche q. niénte tanto poco quanto nulla | interr escl quante si jaute? quanto sei alto? quant’è vère Dije! *quanto è vero Dio! (lo giuro!) ■ locuz prep quant’a mé, quant’a isse quanto me, quanto lui, q. a sòlde, nenne tène quanto a soldi, non ne ha ■ locuz congiunt pe q. se sfòrze, nce riésce per quanto si sforzi, non ci riesce, a q. pare nn’è d’accòrde a quanto pare non è d’accordo. quantetà [kwaNt@"ta] sf quantità. quarante [kwa"raNt@] agg quaranta, der quarantèseme, quarantine. quarantine [kwaraN"tin@] sf quarantina: prov dòppe la q. lasse la fémmene e pigghje lu vine dopo i quarant’anni lascia le donne e prendi il vino, dòppe la q. nu male a la matine dopo la quarantina un male ogni mattina. quarantore [kwaraN"tor@] plm esposizione del sacramento per quaranta ore a inizo quaresima. quarantòtte [kwaraN"tOt:@] agg quarantotto, sm è succiésse lu q. è successo il finimondo. quarchià [kwar"c:a] ‹lat *quartulare, quartus, Cort-Marc quarchià› (quarchje quarchiase quarchiate) tr lesionare, rifl lesionarsi, creparsi, sin sengà. 249


quaréseme quaréseme [kwa"res@m@] sf quaresima: fa’ la q. fare penitenza. quartare [kwar"tar@] ‹*gr kántharos, va CortMarc cortàra› sf orcio: s’è quarchiate la q. l’orcio si è lesionato, prov tanta vòte va la q. a l’acque, fin’a quanne se rompe la maneche gli utensili non durano a lungo / alt quartarèdde -èlle, quartarone / sin cicene. quarte [kwrt@] agg num abbete a lu q. piane abita al quarto piano, la quarta parte la quarta parte | pron quarto: fa la q. fa la quarta elementare, métte la q. inserire la quarta, nu q. de vine un quarto di (litro) di vino, na q. de carne un quarto di (chilo) di carne | quarto di luna: a lu prime q. al primo quarto di luna, fig m’ha fatte venì lu q. *mi ha fatto venire il quarto (mi ha fatto arrabbiare) / alt quarteciédde -élle (f quartecèdde -èlle), quartètte ■ sm direzione: a qualu q.? in quale direzione? da qualu q. méne lu viénte? qual è la direzione del vento? | fianco, lato: pénne da nu q. pendere da un lato, a lu q. dritte, stuorte *al quarto dritto, storto (al lato destro, sinistro), a qualu q. abbete? dove abiti? | la quarta parte di un tomolo: nu q. de tèrre 834m2 di terreno ■ sf un quarto di kg.: na q. de murtatèlle 250 g. di mortadella ■ avv a quarte localmente: chiòve, jòcche a q. piove, nevica localmente | de quarte di lato, di traverso: s’è puoste de q. si è messo di lato, l’è jute de q. gli è andata di traverso. quartiére [kwar"tjer@] sm quartiere. quartigne [kwr"tiJ:@] agg (f quartégne) lunatico. quase [kwas@] avv quasi: è q. nòtte è quasi notte, sarrésse q. q. mègghje sarebbe quasi quasi meglio | con sub quase chè come se: q. chè decéssse come se dicesse. quatre [kwatr@], quadre agg quadro, quadrato: nu mètre q. un metro quadro. quatriglie [kwa"triL:@], quadriglie sf quadriglia. quatte1 [kwat:@] ‹lat quater› agg quattro: fig sò bèlli q. *sono bei quattro (sono parecchi), stévene q. jatte non c’era quasi nessuno, ce n’ha cantate q. gle ne ha cantate quattro, dint’e q. e quatta òtte in un attimo, dint’a q. mure chiuso in casa, andó mangene tré mangene pure q. c’è sempre un posto a tavola, a quatt’uocchje a quattr’occhi / der quattòrdece (quartòdece), quarante, quatteciénte, quattemile, quarte, quatèrne. quatte2 [kwat:@] ‹lat coactus› agg quatto, acquattato: è arrevate q. q. è giunto di nascosto. quédde [kwe:@], quélle v quidde. quentale [kw@N"tal@] v quintale. 250

Pasquale Cacchio querelà [kw@r@"la] (querèle queriéle querelase querelate) tr querelare. quésse [kwes:@], quéste v quisse, quiste. questione [kw@s"tjon@] sf (pl -une) questione, litigio: fa’ q. litigare. quidde [kwi:@], quille ‹lat volg (ec)cu ille› agg dimostr sm quiddu (‘ddu, quillu) quello, sf quédda (‘dda, quélla) quella, plm quiddi (‘ddi, quilli) quelli, quei, quéddi (‘ddi, quélli) quelle: quiddu matone quel mattone, quédda téule quella tegola, quiddi matune quei mattoni, quéddi téule quelle tegole, ‘ddu cane quel cane, ‘dda jatte quella gatta, ‘ddi uagliune quei ragazzi, ‘ddi figghiòle quelle ragazze, ’dd’arule) quell’albero, ’dda mènele quel mandorlo, quidd’aute (quill’aute) quell’altro, quidd’atu matte! (dd’atu matte!) *quell’altro matto! (quello strano individuo), a quiddu munne nell’al di là ■ pron sm quidde (quille), quiddu dda (‘ddu dda, quillu llà) quello, plm quiddi dda (‘ddi dda, quilli llà) quelli, sf quédde (quélle), quédda dda (quélla llà) quella, plf quéddi dda (‘ddi dda, quélli là) quelle: chi è quidde? chi è quello? chi so’ quédde? chi sono quelle? andó vanne quiddi dda? dove vanno quelli? chè si jute a fa’ da quidde? cosa sei andato a fare da quello? nn’ascènne che quédde non uscire con quella | con pron rel colui, colei, coloro: quidde chè quello che, colui che, coloro che, quédde chè quella che, colei che | con valore neutro quanto: quédde chè tenéve quanto aveva, penzave a quidde chè èv’a fa’ pensava a quanto doveva fare. quiete [kwi"Et@] v cuiète. quinece ["kwin@tS@] agg quindici / der quenecine, quenecèseme. quintale [kwiN"tal@], quentale sm quintale, der quintalate. quinte1 [kwiNt@] agg e pron quinto: fa’ la q. fare la quinta elementare, lu q. banche il quinto banco / der quintine. quinte2 [kwiNt@] sf soffitta: nchianà sope li q. salire in soffitta. quisse [kwis:@] ‹lat volg (ec)cu ipse› agg dimostr sm quissu (‘ssu) codesto, sf quéssa (‘ssa) codesta, plm quissi (‘ssi) codesti, quéssi (‘ssi) codeste: indica porsona o cosa vicina a chi ascolta quissu criature codesto bambino, ‘ssa machene codesta auto, quéssi furchètte codeste forchette, ‘ss’acque codesta acqua, quiss’aute *codesto altro (costui), ‘ss’ata còse codest’altra cosa, ’ss’òme codest’uomo | con l’avv ddò (llò) costì, costà: quissu libbre ddò *codesto libro costà, ‘ssa pénna ddò *codesta penna costì, quissi quadèrne ddò *codesti quaderni costà, quèssi


Castelluccese paggene ddò *codeste pagine costà ■ pron sm quisse codesto, costui, sf quésse codesta, costei, plm e f quisse codesti, codeste, costoro: vuoje quisse o quésse? *vuoi codesto o codesta? è quésse la case chè cercave? è codesta la casa che cercavi? | con l’avv ddò (llò) costì, costà: quissu ddò (‘ssu ddò) *codesto costí (codesta cosa, costui), quéssa ddò (‘ssa ddò) *codesta costí (codesta cosa, costei), quissi ddò (‘ssi ddò) *codesti costí (codeste cose, costoro), quéssi ddò *codeste costí (codeste cose, costoro) | con prep chè vuoje di’ che quésse? *cosa vuoi dire con codesta? (che vuoi dire con ciò?), e che quésse? *e con codesta? (e con ciò?) ■ locuz cong pe quésse perciò: tène lu male de cape, pe quésse nn’è venute ha il mal di testa, perciò non è venuto. quiste [kwist@] ‹lat volg (ec)cu iste› agg dimostr sm quistu (‘stu) questo, sf quésta (‘sta) questa plm quisti (‘sti) questi, plf quésti (‘sti) queste: indica porsona o cosa vicina a chi parla: quistu crestiane questa persona, quèsta méle questa mela, ‘stu llòrge quest’orologio | con l’avv qua qua, qui: quistu ciucce qua *questo asino qui (quest’asino), quésta pecura qua *questa pecora qui, ‘st’abbete qua *questo abito qui, ’sta matine

(stammatine) stamattina, ’sta sére (stasére) stasera, ’sta nòtte (stanòtte) stanotte, ‘st’atu paése quest’altro paese, ‘st’ata figghiòle quest’altra ragazza, ’st’arule qua quest’albero qui, l’agghje viste che quist’uocchje qua *l’ho visto con questi occhi qui (coi miei occhi) ■ pron sm quiste questo, costui, sf quéste questa, costei, plm e f quiste questi, queste, costoro: è quiste e nnò quidde è questo, non quello, è quéste la pénne chè cercave? è questa la penna che cercavi? | con l’avv qua qua, qui: quistu (’stu) qua *questo qui, costui, quésta (’sta) qua *questa qui, costei, quisti (’sti) qua *questi qua, costoro, quésti (’sti) qua *queste qua, costoro | con prep e che quiste? e con ciò? chè vuoje fa’ che quiste? che vuoi fare con ciò? mparlènne de quistu qua non parlare di costui, pe quésta qua per costei, quale tra quésti qua? quale tra queste? | f con valore neutro quéste me l’hadda paià questa me la deve pagare, quèste pò è pròpje bèlle! questa poi è proprio bella! ■ locuz cong pe quéste, pe quiste perciò: nne l’agghje mmetate, pe quéste s’è ncagnate non l’ho invitato, perciò si è offeso. quoffele ["kwof:@l@] v cuoffele.

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R r [r:@] sf r: la léttera re la lettera erre: nen me èsce la re non riesco a pronunziare la erre. racanèdde [raka"nE:@] -èlle ‹lat tardo raccare gridare, Dev raganella› sf rana, raganella, ranocchio | raucedine, rantolo di agonizzante: tené la r. nganne avere il catarro ■ ‹v rachene1› telo per asciugare cereali e legumi o per la raccolta delle olive: stènne, recògghje la r. stendere, raccogliere il telo / va rachene. raccapezzà [rak:ap@"ts:a] ‹lat capitium estremità› (raccapézze raccapizze raccapezzase raccapezzate) tr capire, comprendere, rifl orientarsi: nze sapése r. dint’a lu vòsche non seppe orientarsi nel bosco. racche [rak:@] ‹gr arakne rete› ragnatela: chjine de r. pieno di ragnatele. raccumannà [rak:uma"n:a] (raccumanne raccumannase raccumannate) tr raccomandare, affidare: r. l’aneme a Dije raccomandare l’anima a Dio, me raccumanne de n’lu di’ a nisciunte ti prego di non dirlo a nessuno, me raccumanne! mi raccomando! | rifl raccomandarsi, affidarsi, der raccumandazione. raccuntà [rak:uN"ta] v accuntà. Rachèle [ra"kEl@] f Rachele. rachene1 ["rak@n@] ‹gr arakne rete, lat racana mantello grossolano, Cort-Marc ràcana› sf rete per la raccolta delle olive, telone per asciugare al sole legumi e cereali, alt racanèdde -èlle. rachene2 ["rak@n@] ‹gr drakontion, lat ràgano ramarro› sf ramarro. radaviédde [rada"vje:@] -élle v rataviédde. rade [rad@] (rade radése rase) radere, sin rascà, rattelà. radeche [rad@k@] sf radica, radice: pròcchele de r. bastone di radice, r. de lu dènte radice del dente. radetore [rad@"tor@] v ratetore. radiate [ra"djat@] sf gradinata, scalinata. radje [radj@] sf radio: acceppà, ammurtà la radje accendere, spegnere la radio radduppià [rad:u"p:ja] (raddoppje radduppje radduppiase radduppiate) tr raddoppiare. rafaniédde [rafa"nje:@] - élle sm ravanello. rafene ["raf@n@] ‹*metatesi dal lat nivifer› sf accumulo di neve sottovento su scarpate, cigli, tetti. Raffaèle [raf:a"El@] m Raffaele, escl Raffaè! raffenà [raf:@"na] (v affenà) tr raffinare. raffreddà [raf:r@:a] (raffrédde raffridde raffreddase raffreddate) rifl raffreddarsi. 252

raffreddore [raf:r@":or@] sm (pl raffreddure) raffreddore, sin ciammuorje, penture. ragge [radZ:@] sf ‹fr rage› rabbia, ira: tené na raggia tante avere tanto d’ira, fa’ venì la r. far arrabbiare ■ sm v raje. ragghjà [ra:a] ‹lat volg *ra(g)ulare› (ragghje ragghiase ragghiate) intr ragliare. ragghiate [ra":at@] sf raglio: na r. de ciucce un raglio di asino. ragghje [ra:@] sm raglio. raggione [ra"dZ:on@] (pl raggiune) sf ragione:prov la r. è de li fésse ai fessi si dà sempre ragione, nn’ammétte r. essere intransigente, contre la fòrze la r. nen vale contro la forza la ragione non vale / der raggiunéule, raggiuniére, raggiunerije. raggiunà [radZ:u"na] v arraggiunà. raggiunamènte [radZ:una"mENt@] sm ragionamento. ragnatéle [raJ:a"tel@] sf ragnatela, sin racche. ragne [raJ:@] ‹lat araneus› sm ragno. raje [raj@], ragge [radZ:@] sm raggio: r. de sole raggio di sole | alone: prov r. a luonghe male tiémpe a curte, r. a curte male tiémpe a luonghe alone lunare ampio, fra breve maltempo, alone stretto, maltempo a lungo termine | raggio di ruota: li r. de lu traìne i raggi del carro. rallentà [ral:@N"ta] (rallènte ralliénte rallentase rantellate rallentènne) intr rallentare. rallerià [ral:@"rja] ‹lat alacer alacris› (rallèrje rallirje ralleriase ralleriate) tr rallegrare, rifl rallegrarsi. ramazzà [rama"ts:a] (ramazze ramazzase ramazzate) tr spazzare. ramazze [ra"mats:@] sf grossa scopa per esterni. rame [ram@] sm rame: cangià r. ■ ramo, sin cacchje. ramère [ra"mEr@] sf lamiera, recipiente di rame. ramégne [ra"meJ:@] sf gramigna. rammarecà [ram:ar@"ka] (rammareche rammarecase rammarecate) rifl rammaricarsi. rampate [raF"pat@] sf manciata: na r. de fasuole una manciata di fagioli | zampata | impronta di mano, sin jummèdde -èlle. rampe [raFp@] ‹long rampf, Cort-Marc rànfio› sf zampa, mano: statte sòte che ’ssi r. sta’ fermo con le mani | rampa di scale / der arrampecà, rampecante. rampine [raF"pin@] sm rastrello con dentatura di ferro: acceppà la restocce che lu r. accendere le stoppie col rastrello.


Castelluccese ranadinje [rana"diNj@] ‹grano d’India› sm mais, granoturco: pizze de r. pizza di farina di mais, sturzeddà li r. staccare le pannocchie dallo stelo, sfruscià li r. spannocchiare, pesà li r. che lu ruulidde trebbiare le spighe di mais, prov nuantanòve defiétte come na pizze de ranadinje di cosa piena di difetti. ranate [ra"nat@] sm ‹sp granado› melograno, sf frutto del melograno: spaparuttà com’a na r. sgranare come una melograna. rancasce [raN"kaS:@] sm grancassa. rance [raNtS@], range [raNdZ@] ‹lat cancer› sm granchio | rancio. rancecà [raNtS@"ka], rangecà [raNdZ@"ka] ‹lat cancer, sp rasguñar, Cort-Marc rascagnà› (rangeche rangecase rangecate) tr graffiare: c’ha rancecate la facce gli ha graffiato il viso | intr prudere: me rangeche lu pète mi prude il piede | rifl graffiarsi: fa’ r. da la jatte farsi graffiare dal gatto. ranceche ["raNtS@k@], rangeche sm graffio. rancete ["rantS@t@], rancede ‹lat rancidus› sm rancido: nzogna r. grasso avariato, piggià de r. irrancidire. rancedì [raNtS@"di] (rancedisce rancedése rancedute) intr irrancidire. rancione [raN"tSon@] sm color arancione. rane [ran@] ‹lat granum› sm grano, frumento: r. a maése seminato su terreno a maggese, r. de semènte grano da seme, mète, carrà, trebbià lu r. mietere, trasportare, trebbiare il grano, pesà lu r. miéze a l’arje trebbiare il grano sull’aia (tritandolo con il ‘tufo’ trainato in cerchio da un animale da tiro e poi ventilato), macenà lu r.a lu muline macinare il grano al mulino | grano di rosario / va cappiédde -élle, carusédde -èlle, resciòle. ranenà [ran@"na] ‹lat grandinare› (ranene ranenase ranenate) sf grandinare. ranene ["ran@n@] ‹lat grando grandinis› sf grandine, sin ferraciédde -élle. ranenate [ran@"nat@] sf grandinata. ranognele [ra"noJ:@l@] sf ‹lat rana› rana, raganella, ranocchio, alt ranugnelécchje. ranuottele [ra"nwot:@l@] sm nanerottolo. rapà [ra@pa] (rape rapase rapate) tr rapare, sin carusà. rapabuttiglie [rapab:u"t:iL:@] s.m. apribottiglie. rape [rap@] sf rapa: cime de r. e spaghette cime di rape e spaghetti, èsse na r. fig di poca intelligenza. rapì [ra"pi] ‹lat aperire› (rape rapése rapute e apiérte, imperat rape, rape ra’, encl rapeme rapete rapimece rapiteve rapamélle rapatélle rapacélle rapimacélle rapitavélle) tr aprire: r. la

rassegnà porte, lu stipe aprire la porta, la custodia, r. li lenzole spiegare le lenzuola, fig r. nu libbre aprire un argomento, r. li urécchje stare in ascolto, r. l’uocchje guardare attentamente, r. l’uocchje a une mettere in guardia qualcuno, r. l’uocchje a li jattariédde *aprire gli occhi ai gattini (rivelare qualcosa col rischio di pagarne le spese), prov chi te sape te rape *chi ti sa ti apre | rifl aprirsi. rappresentà [rap:r@s@N"ta] (v presentà) tr rappresentare, figurare: fig ‘ddu crestiane nen rappresènte niénte quella persona non ha alcun valore / der rappresentante. rare [rar@] agg raro. rasà [ra"sa] (rase rasase rasate) tr rasare. rasate [ra"sat@] agg rasato, sin carusate. rascà [raS"ka] ‹sp rascar› (rasche rascase rascate) tr raschiare, grattare: r. la térre arare superficialmente | scatarrare | rifl grattarsi: r. ncape grattarsi la testa, prov li ciucce se raschene a lòr’a lòre gli asini si grattano vicendevolmente (di persone con comuni interessi) / sin rade, rattelà, rancecà. rasce [raS:@] ‹lat crassus, grassus› sf abbondanza, ricchezza: fa’ a r. sprecare, prov quanne sta la r. chiude la casce quando c’è abbondanza chiudi la cassa. rasciuse [ra"S:us@] agg (f -ose) abbondante, prodigo. rasche [raSk@] sm catarro: menà nu r. sputare, tené nu r. nganne non riuscire a scatarrare. raschià [raS"kja] ‹sp rascar› (raschéje raschije raschiase raschiate) tr scatarrare, rimuovere il catarro con colpi di tosse. rase [ras@] agg raso, rasato: capidde r. a zère capelli rasi | pieno, colmo: serole rasa rase bidone dell’olio stracolmo | avv e prep rase rase radente. rasele ["ras@l@] ‹lat mediev rasula, Giuliani p 52 nota 51› sf sentiero di confine, viottolo tra l’erba: fig arrivà a la r. essere prossimo alla fine. raspà [ras"pa] (raspe raspase raspate) tr raspare. raspe1 [rasp@] sf raspa: fig accucchià la lime e la r. unire due persone inconciliabili. raspe2 [rasp@] sm grappolo: nu r. d’uve un grappolo d’uva / alt raspetiédde -élle. raspuliènte [raspu"ljENt@] agg (pl raspuliénte) ruvido. rasse [ras:@] (lat crassus) sm grasso: fa’ sciògghje lu r. cuocere il grasso, fig fa’ arreva lu r. nganne ottenere il superfluo | agg grasso: chianta r. pianta grassa / der rassuse. rassegnà [ras:@"J:a] (v segnà) rifl rassegnarsi, der rassegnazione. 253


rasserenà rasserenà [ras:@r@"na] (rasseréne rasserine rasserenase rasserenate) tr rasserenare. rassecurà [ras:@ku"ra] (v assecurà) tr rassicurare. rassuse [ra"s:us@] agg (f -ose) untuoso, grasso. raste [rast@] ‹gr gástra, Bertoni p 15, Cort-Marc grà-sta› sf vaso, pianta di fiori: tené a une come na r. trattare bene qualcuno. rasteddà [rast@":a] -ellà (rastèdde rastiédde rasteddase rasteddate) tr rastrellare. rasteddate [rast@":at@] sf colpo con rastrello. rastiédde [ras"tje:@] -élle, rastriédde [ras"trje:@] -élle ‹lat rastellus› sm rastrello con denti di legno: passà che lu r. scartare la paglia durante la trebbiatura / alt rastedduzze / der rasteddate -llate, sin rampine. rasuole [ra@swol@] ‹lat rasorium› sm rasoio: ammulà lu r. a la strappe affilare il rasoio sulla striscia di cuoio, tené lu mèle mmocche e lu r. a li mane essere ipocritamente gentile / der rasulate. rasulicchje [rasu"lic:@] ‹lat rasorium› sf raschietto per rimuovere resti di impasto: rascà lu tumpagne che la r. rimuovere resti dalla tavola per impasto / va ratetore, tumpagne. rate [rat@], aràte ‹lat aratrum› sf aratro: r. de legname, de fiérre aratro di legno, di metallo, r. a doje urécchje aratro doppio, permetteva di arare nei due versi, a dòje ròte bivomere / sin vòtaurécchje, bivòmmere ■ ‹lat (pars) rata› rata. rataveddà [ratav@":a] -llà (ratavédde rataviédde rataveddase rataveddate) tr rastrellare: r. la stalle pulire la stalla, sin rastreddà -llà, arregghià. rataviédde [rata"vje:@], -élle ‹lat *rutabulus› sm rastrello con piastra di legno per raccogliere e accumulare il frumento dopo la trebbiatura, va régghje, arregghià. ratepune [rat@"pun@] locuz avv: r. r. lungo una scarpata, sin rènze rènze, lémmete lémmete, va rattapone. ratetore [rat@"tor@], radetore ‹lat radere› sf parte restante dell’impasto: pizze a la r. pizza ricavata dai resti dell’impasto / va rasulicchje. ratizze [ra"tits:@] ‹craticula› sf griglia, graticola. rattacape [rat:a"kap@] sm grattacapo. rattacase [rat:a"kas@] sf grattugia. rattapone [rat:a"pon@] sm (pl rattapune) piccola scarpata, sin mmèrze, spallate, spentone. rattelà [rat:@"la] (rattele rattelase rattelate) ‹germ kratton› tr grattare: r. lu case grattugiare il formaggio | rifl grattarsi: ntené lu tiémpe pe te r. ncape non avere il tempo per grattarsi la testa / der rattelatòrje, sin rascà. 254

Pasquale Cacchio rattigne [ra"t:iJ:@], rattuse [ra"t:us@] ‹lat raptus, Cort-Marc ràttu, va Giuliani p 61› agg (f rattégne, rattose) manesco, libidinoso. raù [ra"u] ‹fr ragout› sm sugo, ragù. raule [raul@] ‹lat aureus, v Cort-Marc ràule› sf rigogolo, passeraceo di colore giallognolo. razione [ra"tsjon@] sf (pl raziune) razione, porzione | orazione: di’ li raziune pregare. razje [ratsj@], grazje sf grazia, miracolo: avé na r. essere miracolato, Madònna mije, famme la razje! Madonna mia, fammi la grazia! | prep ngrazje in grazia: ngrazj’a Dije, grazie a Dio, lassà ngrazje de Dije a une lasciare qualcuno in santa pace | escl grazje! grazie! Razje [ratsj@] f Grazia, alt Raziucce, escl Raziu’. razze [rats:@] sf specie, razza, tipo: sò tutte na r. sono tutti uguali, r. de mariuole, de busciarde famiglia di ladri, di bugiardi. ré [r:e] sm re: paré nu ré è una persona altera, sta’ come nu ré vivere bene. rebbassà [r@b:a"s:a] (rebbasse rebbassase rebbassate) tr ribassare, rifl ribassarsi, umiliarsi. rebbellà [r@b:@"l:a] (rebbèlle rebbellase rebbellate) tr scompigliare, scombussolare: r. la case mettere sottosopra la casa, fig r. lu munne allarmare | rifl ribellarsi / sin schembussulà. rebbèlle [r@"b:El:@] agg ribelle | sm scompiglio: fa’ r. mettere scompiglio / der rebbellione. rebbuscià [r@b:bu"S:a] (rebbusce rebbusciase rebbusciate) rifl ubriacarsi. rebbusciate [r@b:u"S:at@], rubbusciate agg ubriaco. recaccià [r@ka"tS:a] (v caccià) tr ricacciare, germogliare di nuovo. recacce [r@"katS:@] sm pollone, nuovo virgulto. recadé [r@ka"de] (v cadé) intr ricadere. recalcà [r@kal"ka] (racalche recalcase recalcate) tr ricalcare. recamà [r@ka"ma] (recame recamase recamate) tr ricamare: fig recamà atturne a une pettegolare su qualcuno. recame [r@"kam@] sm ricamoI r. a mane, a telare ricamare a mano, col telaio / der recamatrice. recangià [r@kaN"dZa] (v cangià) tr ricambiare. recanosce [r@ca"noS:@] (v canosce) tr (intr con nomi di persona): r. a une riconoscere qualcuno, haj’a r. chè haje tuorte devi ammettere che hai torto. recapetà [r@kap@"ta] (v capetà) tr recapitare. recapete [r@"kap@t@] ‹*indeur prka zolla› sm terreno non raggiunto dall’aratro o da arare alla fine, zappà li r. zappare attorno alle piante. recatte [r@"kat:@] sm ricatto, der recattà. recavà [r@ka"va] (v cavà) tr ricavare. recave [r@"kav@] sm guadagno.


Castelluccese recchézze [r@"k:ets:@] sf ricchezza: prov ògne r. da la tèrra, ògne allegrézze da lu còre ogni ricchezza viene dalla terra, ogni allegria dal cuore /sin rasce. recchione [r@"c:on@] sm (pl -une) omosessuale. recchjetèdde [r@c:@"tE:@] -èlle sf orecchietta, tipo di pasta a mano: r. a raù orecchiette al sugo / va fusidde, cecatiélle. récene ["retS@n@], réscene ‹zool Ixodes ricinus› sm acaro, zecca: abbuttà come nu r. gonfiarsi come una zecca. recésche [r@"tSesk@] agg (pl recische) abitante di Greci (AV), v Griéce. recetà [r@tS@"ta] (rècete riécete recetase recetate) tr recitare, fig fingere. rècete ["tS@t@] sf recita. recètte [r@"tSEt:@] sf ricetta, sin lezzètte. recève [r@"tSEv@] (recève reciéve recevése recevute) tr (intr con nomi di pers) ricevere: r. a nu crestiane ricevere una persona. rechjine [r@"cin@] agg (f rechiéne) ripieno: mulegnane rechiéne melanzane ripiene | sm involtino. reciétte [r@"tSjet:@], arreciétte ‹lat receptus rifugio, Cort-Marc riggèttu› sm riposo, quiete: ntruà r. non avere pace, truà r. tranquillizzarsi fig morire / der arrecettà, sin rèquje, repose. reclamà [r@kla"ma] (reclame reclamase reclamate) intr reclamare. recògghje [r@"kO:@] (v cògghje) tr raccogliere: r. li panne, li rachene raccogliere i panni, i teli, r. li ulive pe ntèrre raccogliere le olive sul terreno, r. li léune raccogliere legna, r. li fiérre riporre gli attrezzi, asse recògghj’a tutte *asso raccogli tutto fig arraffone, r. li léne prendere forza | rifl raccogliersi: se recugghiérene paricchje crestiane si radunarono parecchie persone, fig quanne te recuogghje? quando ti sbrighi a terminare? r. a lu luteme mumènte prepararsi all’ultimo momento / sin cògghje. recorre [r@"kor:@] (v corre) intr ricorrere. recòte [r@"kOt@] sf raccolta: na bèlla r. de mènele un’abbondante raccolta di mandorle. recòtte [r@@kOt:@] sf ricotta: r. de pècure, de crape ricotta di pecora, di capra, maccarune e r. maccheroni e ricotta, fig mane de r. mani deboli. recòvere [r@"kOv@r@] sm ricovero, pensionato. recrià [r@kri"a] (recréje recrije recriase recriate) rifl ricrearsi. recuorde [r@"kword@] sm ricordo: tené na còse pe r. conservare qualcosa per ricordo. recumpenzà [r@kuFp@N"tsa] (v penzà) tr (intr con nomi di pers): ricompensare.

rellate recuparà [r@kupa"ra] (recupere recuparase recuparate) tr recuperare, racimolare, rifl rifugiarsi: r. sott’a na cèrze rifugiarsi sotto una quercia. recurdà [r@kur"da] (recòrde recuorde recurdase recurdate) tr (intr con nomi di persona) ricordare: r. nu cunte ricordare un fatto, r. a une ricordare qualcuno | rifl ricordarsi: me recòrde de quann’ère piccule ricordo quand’ero piccolo \ scurdà. recuurà [r@kuu"ra] (recòere recuoere recuurase recuurate) tr ricoverare, rifl ricoverarsi. rède [rEd@] sm erede: prov chi r. vòle fa’, da fèmmene hadd’abbià per avere eredi bisogna iniziare con le donne / der redetà. redicule [r@"dikul@] (lat ridiculus) agg ridicolo. refa’ [r@"fa] (v fa’) tr rifare. refelà [r@f@"la] (refile refelase refelate) tr rifilare: r. nu cuocce viécchje a une rifilare un oggetto di poco valore a qualcuno. réfele ["ref@l@] ‹lat volg refulum soffiare indietro Dev refolo, ven refolàr Cort-Marc réfolo› folata: na r. de viénte un alito di vento | pezzo, frammento: è rumaste na r. de tèrre da arà resta da arare un po’ di terreno. referì [r@f@"ri] (referisce referése referute referènne) tr riferire: i’ a referì andare a riferire. refiurì [r@fju"ri] (v fiurì) intr rifiorire. refiutà [r@fju"ta] (v fiutà) tr rifiutare, rifl rifiutarsi. refiute [r@"fjut@] sm rifiuto. reflèsse [r@"fles:@] sm riflesso. refonne [r@"fon:@] (refonne refunne refunnése refuse ) tr rifondere, colmare: r. la dameggiane colmare la damigiana / sin nchjemà \ smezzà, svacantì. refunì [r@fu"ni] (v funì) tr rifinire, der refeneture. régghje [re:@] sf cumulo di frumento raccolto dopo la trebbiatura, pronto per essere ventilato, der arregghià, va pesà1. reggine [r@"dZin@] sf regina. reggiòle [r@"dZ:Ol@] ‹lat rubeola rossiccia, ar rajuela, sp. rejuela piccola grata› sf mattonella. règne1 [rEJ.@] ‹camp arregnà prosperare› sf covone, fascina di frumento: carrà li r. trasportare le fascine sul luogo della trebbiatura. règne2 [rEJ:@] sm regno. regnone [r@"J:on@] ‹lat (dolor) reniculorum› sm (pl regnune) rene. reliquje [r@"likwj@] sf reliquia. rellate [r@"l:at@] sf attrezzo per pulire l’aratro, era costituito da una verga che all’estremità opposta aveva una frusta, sin sterrazze. 255


remà remà [r@"ma] (réme rime remase remate) intr remare. remannà [r@ma"n:a] (v mannà) tr rimandare, rinviare. remasugghje [r@ma"su:@] sm rimasuglio. rembambì [r@FbaF"bi] (rembambisce rembambése rembambute) tr stordire, rifl rimbambirsi. rembambute [r@FbaF"but@] sm rimbambito. réme [rem@] sm remo. rème [rem@] ‹lat rheuma Cort-Marc rièma› sm reuma, reumatismo: tenè li r. soffrire di reumatismi. remedià [r@m@"dja] (remèdje remidje remediase remediate) intr rimediare, der remèdje. remèdje [r@"mEdj@] sm rimedio. remétte [r@"met:@] (v métte) tr rimettere: r. lu llòrge rimettere l’rologio, r. la salute compromettere la salute, c’ha remisse la facce *ci ha rimesso la faccia (ha perso la reputazione) | vomitare: r. pure li vedèdde vomitare tutto | rifl rimettersi, ristabilirsi: a lu spedale s’è remisse è guarito in ospedale. remiénte [r@"mjeNt@] ‹v rime› sm tatto, delicatezza: tené r. avere tatto, sin rime, va arremà. rémmece ["rem:@tS@] ‹lat imbrex imbricis› sm (pl rimmece) coppo. remore [r@"mor@] sm (pl remure) rumore. rempatrià [r@Fpa"trja] (rempatrje rempatriase rempatriate) intr rimpatriare. rempètte [r@F"pEt:@] v derempètte. rempruurà [r@Fpruu"ra], rempreurà [r@Fpr@u "ra] (rempròere rempruoere rempreurase rempreurate) tr rimproverare. remurchià [r@mur"c:a] (remòrchje remuorchje remurchiase remurchiate) tr rimorchiare. renacce [r@"natS:@] ‹lat acia, acus ago› sm rammendo, cucitura. renaccià [rena"tS:a] (renacce renacciase renacciate) tr rammendare, sin puntià, repezzà. renale [re"nal@] sm orinale, sin pesciature. renasce [re"naS:@] (v nasce) intr rinascere. rencrésce [reN"kreS:@] (v crésce) intr rincrescere: prov lu surizje chè te rencrésce falle pe prime fa’ per primo il compito più fastidioso. réne [ren@] sm rene, sin regnone | sabbia, v aréne. rénene ["ren@n@] ‹hirundo -inis› sf rondine: prov na rénene nen fa premavère una rondine non fa primavera / alt renenèdde -èlle, der renenone. renenone [r@n@"non@] sm (pl -une) rondone. renfurzà [r@Nfur"tsa] (v nfurzà) tr rinforzare. renghiére [r@N"gjer@] sf ringhiera, sin ferriate. rengrazià [r@Ngra"tsja], ngrazià (ngrazje ngraziase ngraziate) tr ringraziare: ngraziènne a Dije ringraziando Dio. 256

Pasquale Cacchio rénne [ren:@]sf renna. rènne [rRn:@] (rènne riénne rennése rennute) tr rendere, restituire: prov quante chiù r., chiù pènne qunto più rende tanto più rischia. rennejate [r@n;@"jat@] agg rinnegato. rentagghjà [r@Nta":a] (v tagghia) tr ritagliare, der rentagghje. rentrunà [r@Ntru"na] (v ntrunà) intr tuonare, rimbombare, va vummà, ntrunà. rentuzzà [r@Ntu"ts:a] (v tuzzà) tr rintuzzare, smorzare. renunzià [r@nuN"tsja] (renunzje renunziase renunziate) intr rinunciare. renunzje [r@"nuNtsj@] sf rinuncia. Rènze [rENts@] v Lauriénze. rènze [rENts@], rènzerènze [rENts@"rENts@] ‹lat haerentem che sta a lato, ted grenze confine, fr rez rasente, va Giuliani p 96› avv vicino, a fianco | prep lungo, rasente: r. a la strade a margine della strada, r. a la fratte rasente la siepe, rènzerènze a lu vòsche a confine col bosco. repane [r@"pan@] ‹lat ripa› sm vento anabatico, di brezza: la nòtte, quanne lu viénte è a V0rje, méne lu r. di notte c’è vento di brezza quando spira la Bora, la nòtte aspettave le r. pe ventelà lu rane si vegliava in attesa del vento di brezza per ventilare il frumento / alt repaniédde -élle. reparà [r@pa"ra] (repare reparase reparate) tr riparare: r. la machene riparare l’auto | coprire: r. la cape coprirsi | rifl rifugiarsi: r. sott’a na fratte ripararsi sotto una siepe / sin accunzà, agghiustà \ scunzà, scascià. repare [r@"par@] sm riparo, rifugio: truà nu r. trovare un luogo riparato dal sole, dal vento, dalla pioggia, cercà r. cercare fifugio / der reparazione, sin arremòte. repassà [r@pa"s:a] (v passà) tr ripassare: r. la tèrre arare prima della semina | rifl ripetere: te si repassate la puesije? hai ripetuto la poesia? repécchje [r@"pec:@] ‹ar rakaba sovrapporre, germ rappa ruga, lat replicare ripiegare CortMarc richìppa› sf grinza, ruga, der arrepecchià. repecchià [r:@p@"c:a] v arrepecchià. repegghjà [r@p@":a], arrepegghià (v pigghjà) tr riprendere, rifl rinvenire. repète [r@"pEt@] (repète repiéte repetése repetute) tr ripetere. repezzà [r@p@"ts:a], arrepezzà ‹v pèzze› (repèzze repiézze repezzase repezzate) tr ricucire, rammendare, rattoppare. reponne [r@"pon:@] ‹lat reponeo› (reponne repunne repunnése repunnute) tr custodire, conservare: r. li rròbbe custodire la biancheria | sin stepà.


Castelluccese repòse [r@"pOse] sm riposo, sin rèquje. représe [r@"pres@] sf ripresa | cucitura di stoffa ripiegata all’interno. repruà [r@"prwa] (v pruà) tr riprovare. repurtà [r@pur"ta] (v purtà) tr riportare. repusà [r@pu"sa] (repòse repuose repusase repusate) tr riposare: r. la cape rilassarsi | intr riposare: fa’ r. lu vine, l’uogghje conservare i recipienti per permettere il deposito delle scorie, fa’ r. la tèrre lasciare incolto il terreno | rifl riposarsi: vatte repuose nu pòche va’ a riposarti un po’, lu liétte se chiame ròse, se nen duorme te repuose il letto si chiama rosa, se non dormi ti riposi / sin culecà, accuiatà. repustiglie [r@pus"tiL:@] sm ripostiglio, sin sgabbuzzine. reputazione [r@puta"tsjon@] sf reputazione. rèquje [rEkwj@] sf ‹lat requies, Cort-Marc rèquie› riposo: pigghià r. rilassarsi | requiem, der rèqujematèrne requiem aeternam / sin repòse, reciétte. resanà [r@sa"na] (v sanà) tr risanare. resarje [r@"sarj@] v rusarje. resate [r@"sat@] sf risata: fa’ tanta r. ridere molto, crepà de r. morir dal ridere / alt resatèdde -èlle, sin rise2. réscene ["reS@n@], récene ["retS@n@] sm zecca: abbuttà com’a r. ingrassare come zecche. reschià [r@s"kja] (rischje reschiase reschiate) tr rischiare. reschiuse [r@s"kjus@] agg (f reschiose) rischioso. resciòle [r@"S:Ol@] sm graminacea coltivata in alta collina. rése [res@] sf resa, rendimento: fig r. de li cunte resa dei conti. resélle [r@"sel:@] v rise. reselute [r@s@"lut@] agg risoluto, sin decise. resènte [r@"sENt@] (v sènte) intr risentire, rifl risentirsi. resentemènte [r@s@Nt@"mENt@] sm risentimento. resentative [r@s@Nta"tiv@] agg sensibile, reattivo | permaloso. resentute [r@s@N"tut@] agg risentito, offeso. reservà [r@s@r"va] (resèrve resiérve reservase reservate) tr riservare. resèrve [r@"sErv@] sf riserva. resiste [r@"sist@] (resiste resestése resestute) intr resistere, sin mantenè, suppurtà. resòlve [r@"sOlv@] (resòlve resuole resulvése resuolte) tr risolvere. resperà [r@sp@"ra] (v sperà) tr respirare. respettà [r@sp@"t:a] (v spettà) tr rispettare. respettuse [r@sp@"t:us@] agg (f -ose) rispettoso. respiétte [r@s"pjet":@], respètte sm rispetto: purtà r. rispettare, avé lu r. essere rispettato,

réule che r. parlènne parlando con rispetto ■ locuz prep r. a isse è chiù brave rispetto a lui è più bravo / der respettuse sin confronte. respire [r@s"pir@] sm respiro, sin jate. responne [r@s"pon:@] (responne respunne respunnése respuoste e respennute) intr rispondere: r. a tòne rispondere per le rime, r. che tante de cannarile rispondere sbraitando, nne respunnènne a patrete non contraddire tuo padre. respòste [r@s"pOst@] sf risposta: tené la r. pronte avere la battuta facile. respunzabbele [r@spuN"tsab:@l@] agg responsabile. restà [r@s"ta] (rèste riéste restase restate) int restare, sin rumané. restrénge [r@s"treNdZ@] (v strénge) tr restringere. restocce [r@s"totS:@] ‹lat stupula, stupla› sf stoppia: speculà dint’a la r. spigolare tra le stoppie. resulà [r@su@"la] (v sulà) tr risuolare. resultà [r@sul"ta] (resulte resultase resultate) tr risultare. resuscetà [r@suS:@"ta] (resoscete rususcete resuscetase resuscetate) tr risuscitare. retagghje [r@"ta:@] sm ritaglio. retagghià [r@ta":a] v rentagghià. retardà [r@tar"da] (retarde retardase retardate) intr ritardare, sin tardà. retarde [r@"tard@] sm ritardo. réte [ret@] sf rete, sin rachene, racche, rezziglie, retine. rète [rEt@] sf nel gioco a carte, presa delle ultime carte: fa’ la r. prendere le carte rimaste. rétene ["ret@n@] sf redine. retégne [r@"teJ:@] sm ritegno. reterà [r:@t@"ra] v arreterà. reterate [r:@t@"rat@] agg ritirato, appartato. retine [r@"tin@] sf rete sottile. retratte [r@"trat:@] sm ritratto, fotografia. retruà [r@"trwa] (v truà) tr ritrovare. rètte [rEt:@] sf retta, importanza, confidenza: n’lu dènne r. non gli dar retta | linea retta ■ agg corretto, sincero. returnà [r@tur"na] (v turnà) intr ritornare, sin turnà. reuardà [r@war"da] (v uardà) tr preservare, rifl riguardarsi. reuarde [r@"ward@] sm riguardo, premura. reulà [r@u"la] (réule riule reulase reulate) tr regolare: r. lu llòrge regolare l’orologio, rifl regolarsi. réule [reul@] ‹lat regula› sf regola: a réula d’arte a regola d’arte, se n’è jute a na réule ha seguito l’intuito, l’esperienza, ntené r. non avere senso della misura, véve sènza na r. bere smo257


rime datamente | mestruazione: avé li r. avere le mestruazioni. revatte [r@"vat:@] rebbatte (v vatte) tr ribattere. revedé [r@v@"de] (v vedé) tr rivedere. revelà [r@v@"la] (v velà) tr rivelare, der revelazione. reveluzione [r@v@lu"tsjon@] sf rivoluzione. renvenì [r@Nv@"ni] (v venì) intr riprendersi, rinvenire, sin repigghià. revénne [r@"ven:@] (v vénne) tr rivendere. revestemènte [r@v@st@"mENt@] sm (pl revestemiénte) rivestimento. revéncete [r@"veNtS@t@] sf rivincita. rézze [rets:@] ‹indeur rezg, Imperio p 139, lat rete (pl retia)› sf pleura: mangià e r. mangiare fegato con la pleura di maiale. rezziglie [r@"ts:iL:@] ‹lat rete, retia› sf sottile rete metallica. rezzilje [r@"dz:ilj@] sm residuo, der arrezzelià. rialà [ria"la] (riale rialase rialate) tr regalare: purtà a r. portare in regalo. riale1 [ri"l@] sm regalo. riale2 [ri"al@], rialèdde v ariale, arialèdde. rianése [ria"nes@] v arianése, di Ariano Irpino. ricce [ritS:@] agg riccio: prov capille r. celèbbra pacce capelli ricci cervello pazzo. ricche [rik:@] ‹Cort-Marc ricchë pelonë› sm e agg ricco: r. sfunnate straricco, r. pelone ricco epulone, prov mègghje nu r. mpuurute ché nu pòver’arreccute meglio un ricco impoverito che un povero arricchito / alt reccone, straricche. ricene ["ritS@n@] agg ricino: uogghje de r. olio di ricino. ridde [ri:@], rille ‹lat grillus› sm grillo | scalpello a sei punte. ride [rid@] (ride redése rise) intr ridere: fig r. sotte li baffe ridere sotto i baffi, a crepapèlle a crepapelle, r. mpacce a une ridere con sfrontatezza, r. sotte sotte ridere in pensiero, chi r. e chi ualje chi ride e chi piange, redènne redènne tra il riso e la beffa, ce ridene l’uocchje *gli ridono gli occhi (è contentissimo), prov chi ride sènze nu chè, o è féss o ce l’àve che mé offensivo ridere senza motivo. riéchene ["rjek@n@] ‹gr oríganon› sm origano (Origanum vulgare). rièdde [rjE:@] -èlle ‹lat rallum› sf riga, bacchetta, der rjellate. rièsce [ri"eS:@] (rejèsce rejésce reescése reesciute) intr riuscire. riéste [rjest@] sm resto: fig quiss’è lu r.! *codesto è il resto (ingrato!). rije [rije], righe sm rigo: nzengà lu r. indicare il rigo, scrive doje r. scrivere qualche frase ■ sf bacchetta, riga, der riate, riélle, rjellate. 258

Pasquale Cacchio rime [rim@] sm armonia, fig. tené r. avere ordine, fig tatto / der arremà, remiénte. ■ sf rima. rimmece ["rim:@tS@] v rémmece. rine [rin@] plm schiena, fianchi: addrèt’a li r. dietro i fianchi, me fanne male li r. mi fa male la schiena, fig fa’ rapì li r. far spaventare. ripe [rip@] sf riva rischje [riskj@] sm rischio. rise1 [ris@] sm riso: r. e patane, e fasuole riso e patate, e fagioli. rise2 [ris@] sf riso, risata: fa venì la r. far ridere, fig pigghià a r. sorvolare, tené la risa mmocche avere il sorriso sulle labbra / alt resélle, resate, ride. rite [rit@] ‹nap brite› sm frammento di vetro ■ basto per il trasporto di fieno o paglia composto da una rete su supporto di legno ■ rito, cerimonia. rizze1 [rits:@] ‹lat ericius› sm riccio: prov i’ pe r. e truà cestunje cercare ricci e trovare testuggini. rizze2 [rits:@] ‹lat ericius› agg riccio, ricciuto: capidde r. capelli ricci / der arrezzà. rjellate [rj@"l:at@] sf bacchettata, v rièlle. ròbbe [rOb:@], rròbbe [r:Ob:@] ‹germ raube veste› sf roba, merce, stoffa: chè r. sta a lu mercate? che merce c’è al mercato? r. per fa’ na unnèdde stoffa per confezionare una gonna, li r. la biancheria | beni, proprietà: tené la r. possedere beni, prov la r. é de chi se la gode i beni appartengono a chi se li gode, chi lasse la r. prime ché mòre, se sta dinte, se ne èsce fòre chi dona l’eredità prima di morire finisce sul lastrico, chi pe la r. la brutte se pigghje, va pe mmète rane e mète pagghje chi si sposa per interesse non fa un buon affare, la r. dure tré generaziune: chi se la fà, chi se la ode e chi se la funisce la proprietà dura tre generazioni: chi se la fa, chi se la gode e chi se la dissipa / escl bella r.! che schifezza! Robbèrte [rO"b:Ert@] m Roberto Ròcche [rOk:@] m Rocco, (f Rucchine, Rucchenucce), alt Rucchetiédde -élle / escl Ro’! Ròcche Ro’! Rucchi’! Rucchenu’! ròcchje [rOc:@] ‹*lat rotula, *gr trophē , *lat region tropha, Giuliani p 37-39› sf cespuglio, siepe: prov li funge a r. e li fésse a cocchje i funghi a grappoli e i fessi in coppie. ròcele ["rOtS@l@] sf mola di forma rotonda, der rucelà. rompe [roFp@] (rompe rumpe rumpése rutte) tr rompere: r. l’arje scaldare un ambiente, r. la tèrre arare, fig r. li còrne a une picchiare qualcuno, s’è rutte li còrne ha avuto un incidente


Castelluccese | escl mò haje rutte! adesso basta! | rifl rompersi: lu malate s’è rutte il malato ha piaghe da decubito | scocciarsi: me sò rutte mi sono scocciato. rosamarine [rOsama"rin@] sm rosmarino. ròse1 [rOs@] sf rosa: ròsa rosce rosa rossa, prov nzò tutte r. e fiure la vita non è tutta rose e fiori, da na bòna r. na mala spine da una buona rosa una cattiva spina | rosa canina (Rosa canina). ròse2 [rOs@] agg di colore rosa. Ròse [rOs@] f Rosa, alt Rosètte, Ròsine, Rusenèlle, escl. Ròsè! Rusenè! ròspe [rOsp@] v ruospe ròte [rOt@] ‹lat rota› sf ruota: r. de mòle, de trappite, de traìne ruota di mola, di frantoio, di carro, che li r. pe ntèrre con le ruote sgonfie, fig sta’ ntèrre che li rote essere in difficoltà (economiche, di salute), vonge li r. ungere le ruote fig pagare tangenti, la r. gire la ruota della vita gira per tutti, prov la r. chè scame volèsse vonte la ruota che cigola vuol essere lubrificata, lutema r. de lu carre stride sèmpe l’ultima ruota del carro stride sempre | sacra rota: figghje a la r. trovatello / alt rutèdde -èlle, rutelline, rutone. ròtelaviénte [rOt@la"vjent@] sm mulinello, turbine. rotte sf rotture: fa’ na r. de buttiglie rompere parecchie bottiglie / va rutte1. ròve [rOv@] ‹lat rubus› sm (pl ruve) rovo (Rubus fructicus): mètte li fòglie de r. sope lu caraùgnele le infezioni cutanee si curavano con foglie di rovo. rracanà, rreterà, rrezzelià rruncegghià, ecc. v arracanà, arreterà, arrezzelià, arruncegghià ecc. rremòte [r:@"mOt@] v arremòte. ruàgne [ru"aJ:@] ‹gr orgánion vasellame CortMarc ro(v)àgno› sf grosso recipiente di creta per il bucato, fig oggetto ingombrante / sin còfene, cufenature. Rubbane [ru"b:an@] m Urbano, alt Rubbanucce. rubbenètte [rub:@"nEt:@] sm rubinetto. rubbuscià [rub:u"S:a], debbuscià ‹fr débauce debosciato› (rebbosce rubbusce rubbusciase rubbusciate) rifl ubriacarsi. rubbusciate [rub:u"S:at@], debbusciate sm ubriaco. rucchètte [ru"k:Et:@] sm rocchetto. rucchiètte [ru"c:Et:@] sm pezzo di salsiccia tra una legatura e l’altra. ruce [rutS@] sf crosta, patina di botte o di tino: fumà pure la r. fumare molto / va fèzze. rucelà [rutS@"la] ‹lat *rotulare› (ròcele ruocele rucelase rucelate) tr rotolare: r. na palle de néve rotolare una palla di neve | intr precipitare: r. a

ruosse capabbasce precipitare giù, r. pe li scale precipitare per le scale / sin rutelà. ruchele ["ruk@l@] sf rucola. rugne [ruJ:@] sf rogna. rugnuse [ru"J:us@] agg (f rugnose) rognoso. rugnulià [ruJ:u"lja] (rugnuléje rugnulije rugnuliase rugnuliate rugnuliènne) rifl lamentarsi. ruine [ru"in@], rruine, arruine ‹lat ruina› sf rovina, mannà une a la r. mandare qualcuno in rovina /der arruunà. rulle [rul:@] sm rullo. rumane1 [ru"man@] ‹ar rumman› sm contrappeso della stadera. rumane2 [ru"man@] ‹lat romanus› agg romano. rumané [ruma"ne] (rumanghe rumane rumanése rumaste) tr lasciare: r. li chiave dimenticare le chiavi, l’ha rumaste da sule l’ha abbandonato, r. la mughière abbandonare la moglie, r. li tèrre, la case lasciare in eredità i terreni, la casa | intr rimanere, restare: r. fòre restare fuori, r. addrète restare indietro, r. da sule restare da solo, r. nu pòche citte restare un po’ zitti, r. cecate diventare cieco, r. vidue restare vedovo, r. miéze muorte restare tramortito, r. a vocch’apèrte meravigliarsi, r. che l’uocchje chjine e li mane vacante restare deluso, nu riàle chè rumane un regalo che dura, come rumanime? cosa decidiamo? | rifl lasciarsi: se sò rumaste *si sono rimasti (hanno rotto il matrimonio). rumanze [ru"maNts@] sm romanzo: se pòte scrive nu r. se ne potrebbe parlare a lungo. Rumèje [ru"mEj@] m Romeo. rumite [ru"mit@] sm eremita: paré nu r. sembrare un eremita. runce [ruNtS@] ‹lat runcus, Cort-Marc rùnca› sf roncola, alt runcenèdde -èlle, runcione, der arruncegghià. runfià [ruN"fja] (runféje runfije runfiase runfiate) intr ronfare. runzà [ruN"tsa] (ronze runze runzase runzate) intr ronzare: fig r. atturne a une corteggiare. ruocele ["rwotS@l@], ruotele sm rotolo: r. de carte rotolo di carta. ruospe [rwosp@] sm rospo: fig sputà lu r. sputare il rospo, abbuttà com’a nu r. gonfiarsi come un rospo, tené nu r. ncuorpe conservare risentimento ■ (f ròspe) bambino, ragazzino / alt ruspacchje, ruspeciédde -élle, ruspecèdde -èlle, sin criature, uaglione, chiarfuse. ruosse [rwos:@] agg (f ròsse) grosso, grande: n’arule r. un albero grande, na casa ròsse una casa grande, fa’ r. diventare grande, quanne te faje r. quando diventi adulto, lu figghje chiù r. il primogenito / alt russulidde -ille, russulédde -élle. 259


ruote ruote [rwot@] sm teglia, tegame per il forno. ruotele ["rwot@l@] v ruocele. rusarje [ru"sarj@], resarje sf rosario: crone de lu r. corona del r. rusce [ruS:@] ‹lat russus, Cort-Marc róscio› agg (f rosce) rosso: che li capidde r. rosso di capelli, tèrra r. terra rossa, fig s’è fatte r. r. è diventato tutto rosso (per vergogna, timidezza, ira) | sm lu r. de mpacce il colorito del viso, lu r. d’uove il tuorlo, passà che lu r. passare col semaforo rosso, prov vasce, rusce e musce, nnante chè muore n’li canusce guardati da rossi, bassi e mosci / alt ruscetiédde -élle, ruscetèdde -èlle, der rusciazze, arruscì. ruscigne [ru"S:iJ:@] agg (f ruscégne) rossiccio. rusecà [rus@"ka] (roseche ruoseche rusecase rusecate) tr rosicchiare, rodere. rusecariédde [rus@ka"rje:@] -élle agg (f rusecarèdde -èlle) croccante. rusetane [rus@"tan@] agg rosetano, di Roseto Valfortore alt rusetaniédde –élle, rusetanèdde –èlle. Rusite [ru"sit@] top Roseto Valfortore (FG). rusòlje [ru"sOlj@] sm rosolio. rusone [ru"son@] sm rosone: lu r. de Tròje il rosone della cattedrale di Troia (FG). ruspegghià [rusp@":a] ‹lat expergiscor› (ruspégghje ruspigghje ruspegghiase ruspegghiate) tr svegliare: prov nen r. li cane chè dòrmene non svegliare i cani che dormono | rifl risvegliarsi: s’è ruspegghiate lu delore a lu puze il polso ha ripreso a dolere. russà [ru"s:a] (russe russase russate) intr russare. russètte [ru"s:Et:@] sm rossetto. rusulà [rusu"la] v resulà. rutelà [rutu@la] v arrutulà.

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Pasquale Cacchio rutelià [rut@"lja] (ruteléje retulije ruteliase ruteliate) tr girare, rimestare, intr gironzolare: i’ ruteliénne gironzolare per la casa, r. dint’a li terature rovistare nei tiretti, me ruteléje la trippe mi gorgoglia l’intestino / sin ruutà, sgalià. rutèdde [ru"tE:@] -èlle ‹v ròte› sf rotella: fig li r. nte funzionene! il cervello non ti funziona! rutte1 [rut:@] ‹v rompe› agg (f rotte) rotto, fig scocciato, sin quarchiate. rutte2 [rut:@] ‹lat ructus› sm rutto, sin derrutte. ruulà [ruu"la] (réule rìule ruulase ruulate ruulènne) tr regolare, rifl regolarsi. ruulidde [ruu"li:@] sm trebbia (doppia mazza, l’una legata all’altra con una striscia di cuoio o di corda, per battere spighe di mais o baccelli di leguminose): vatte che lu r. li ranadinje trebbiare il granoturco. ruutà [ruu"ta], ruetà (reòte reuote ruutase ruutate ) tr rivoltare, capovolgere: r. la case rovistare in casa, r. l’uocchje strabuzzare, r. lu titte riparare il tetto, fig r. lu munne sobillare | rifl rivoltarsi, ribellarsi: s’è reòte lu stòmmeche viene la nausea, s’è reutate contr’a tutte quante si è ribellato a tutti. ruve [ruv@] v rove. ruzze [rudz.@] agg (f rozze) rozzo, sin materiale. ruzzelià [ruts:@"lja] (ruzzeléje ruzzelije ruzzeliase ruzzeliate) intr mangiucchiare, spilluzzicare. ruzzene ["rudz:@n@] ‹lat aeruginis› sf ruggine: prov la r. chenzume lu fiérre la ruggine consuma il ferro / der arruzzenì. ruzzià [ru"dz:ja] (ruzzje ruzziase ruzziate) intr ruzzare, giocare, divertirsi. ruzzje [rudz:j@] sm gioco, divertimento: li fraiune sò attaccate a lu r. i ragazzi sono legati al gioco.


S s [s:@] sf s: la sse la esse. Sabbèlle [sa"b:El:@] f Isabella. sabbete ["sab:@t@] ‹lat sabbatum› sm sabato: s. a matine sabato mattino, s. venture sabato prossimo, li funziune de lu S. Sante i riti della Veglia pasquale, a lu S. Sante se sunave la tròcchjele il Sabato Santo si suonava la traccola. Sabbètte [sa"b:Et:@] f Elisabetta. sabbje [sab:j@] sf sabbia, alt sabbione, sin aréne sacce! [satS:@] lat sapio› escl *so! (che ne so!), v sapé. sacche [sak:@] ‹fen sáq, lat saccus› sm sacco: s. de rane, de farine, de caraune sacco di grano di farina, di carboni, s. de tèrre superficie equivalente a un terzo di versura, poco più di 4.000 m2 sduacà lu s. svuotare il sacco, fig nu s. de sòlde, de tiémpe parecchi soldi, parecchio tempo, nu s. de fessarije molte sciocchezze, purtà (avé) lu s. proporre (rifiutare) un matrimonio, prov caccià la cape fòre da lu s. insuperbirsi, lu s. vacante nze mantène alérte il sacco vuoto non si regge in piedi, indov papà lu ncricche e mamme l’ammosce il padre lo riempie e mamma lo svuota / alt sacchètte, sacchitte, saccone (pl saccune), sacchetiédde -èlle, sacchettèdde -èlle, sin salme ■ ‹ar siqqa’› sf tasca: la s. de lu cauzone, de la giacchètte la tasca dei pantaloni, della giacca, sèmpe che li mane dint’a la s. sempre con le mani in tasca, prov dòppe la fèste sacca vacant’e male de cape dopo la festa tasca vuota e mal di testa / alt saccòcce, sacchine, saccuccine, sin taschine. sacchettèdde [sak:@"t:E:@] -èlle sf sacchetto per la raccolta delle olive, va marite. sacramènte [sakra"mENt@] sm (pl sacramiénte) sacraménto, der sacramentate. sacre [sakr@], agg sacro, der sacrelègge. sacrefecà [sakr@f@"ka] (sacrifeche sacrefecase sacrefecate) tr sacrificare, rifl sacrificarsi: s. pe li figghje sacrificarsi per i figli. sacreficje [sakr@"fitSj@] sm sacrificio: fammélle ‘ssu s.! fammelo tale favore! sacrelègge [sakr@"lEdZ:@] sm sacrilegio. sacresante [sakr@"saNt@] agg sacrosanto. sacrestane [sakr@s"tan@], sacrastane ‹lat mediev sacristanus›sm sagrestano. sacrestine [sakr@s"tin@], sacrastine ‹lat mediev sacrista› sf sagrestia. saétte [sa"et:@] ‹lat sagitta› sf saetta, freccia | fulmine: te pozza calà na s.! ti possa colpire un fulmine! sin lampe.

sagnature [saJ:a"ture] ‹lat sanguen -inis› sm bisturi per il salasso. sagume ["sagum@] sf sagoma, fig personaggio, originale. saiateche ["sajat@k@] sf asiatica, epidemia influenzale di fine anni ‘50 saittère [sai"t.Er@], sajettère [saj@"t:Er@] ‹lat sagitta› sf finestra alta e stretta, feritoia per il lancio di frecce. salà [sa"la] (sale salase salate) tr salare: s. lu presutte, la supersate salare il prosciutto, la sopressata: fig s. buone buone a une conciare qualcuno come si deve. salame [sa"lam@] sm salame: fig è pròpje nu s. è proprio uno stupido / alt salamone (pl salamune). salamòle [sala"mOj@] ‹lat salamoria› sf salamoia. salasse [sa"las:@] sm salasso, va megnatte. salate [sa"lat@] agg salato, fig costoso. saldà [sal"da] (salde saldase saldate) tr saldare. sale [sal@] sm sale: pestà, sciògghje lu sale pestare, sciogliere il sale, acquasale pan bagnato con pomodoro, sale, olio e origano, sotta sale sotto sale, s. nglése solfato di magnesio, fig nè niénte nè manche sale *né nulla né neanche sale (nulla di nulla), sènza s. ncape *senza sale in testa (tonto), èsse doce de s. essere benevolo / der acquasale, salenglése. salecone [sal@"kon@] sm (pl salecune) salicone (Salix caprea), sin sàuce. salevateche [sal@"vat@k@] v salvateche. salite [sa"lit@] sf salita, sin nchianate, mmèrze, rattapone. salme [salm@] ‹gr ságma, lat sagma basto› sf soma, basto | unità di misura corrispondente a 130-140 kg.: s. de rane sacco pieno di grano, na s. de tèrre mezz’ettaro ca., superficie equivalente alla semina di 130-140 kg. di grano / va somme ■ ‹lat psalmus› sm salmo. salmone [sal"mon@] v sulmone. salone [sa"lon@] ‹fr salon› sm (pl salune) bottega del barbiere: fa’ la vareve a lu s. farsi la barba dal barbiere. salse [sals@] salze [salts@] ‹lat salsa› sf salsa, sin raù. salutà [salu"ta] (salute salutase salutate) tr (intr con nomi di pers) salutare: da’ lu salute salutare, nià lu s. a une non salutare qualcuno, s. a une che la mane, che nu vase salutare qualcuno con la mano, con un bacio. 261


salute salute [sa"lut@] sf salute: tené na bòna s. star bene in salute, nzalute in buona salute, prov chi tène la s. è ricche e n’lu sape chi ha la salute è ricco e non lo sa, escl s.! salute! (a chi starnutisce), a la salute! salute! (brindando) ■ sm saluto: luà lu s. togliere il saluto. salvà [sal"va] (salve salvase salvate) tr salvare, rifl salvarsi: s. l’aneme salvarsi l’anima. salvagge [sal"vadZ:@] agg selvaggio. salvaggine [salva"dZ:in@] sf selvaggina. salvareggine sf preghiera della Salve Regina. salvateche [sal"vat@k@], selvateche [s@l"vat@k@], agg selvatico. salvatore [salva"tor@] sm (f salvatrice) salvatore | m Salvatore Salvatore. salve [salv@] agg salvo: ascì san’e s. restare illeso, der salvézze. salviètte [sal"vjEt:@] ‹fr serviette› sm e f tovagliolo. salvje [salvj@] sf salvia. sambuche [saF"buk@], sammuche v saùche. same [sam@] sm esame. Sammartine [sam:ar"tin@] m San Martino: a S. se pròve e s’appile a S. M. si prova e si tappa il vino. samme [sam:@] v sapé. sammecchione [sam:@c:on@] agg (pl sammecchiune) sciocco, fannullone. Sammechèle [sam:@"kEl@] m San Michele Arcangelo: prov pe S. lu diàule mprucessione per San Michele il diavolo in processione. Sammite [sa"m:it@] m San Vito: chiese de S. chiesa di San Vito, sulla via romana Egnazia | top m. Sammite m. San Vito (1051 m.): i’ sop’a a Sammite andare in cima a m. San Vito. sammucchje [sa"m:uc:@] sm sanguinaccio, sin sangunacce. sanà [sa"na] ‹indeur san scorrere Imperio p 139, frncprov sannà, va Cort-Marc sagnìa› (sane sanase sanate) tr sanare, guarire | castrare: s. lu purciédde castrare il maialino, fig sanà buone è mègghje a une *sanare bene e meglio qualcuno (fargliela pagare). sanapiatte [sana"pjat:@] sm artigiano ambulante che riparava i piatti con colla e fil di ferro: lu s. de Muntaùte il sanapiatti di Montaguto. sanapurciédde [sanapur"tSje@] -élle sm ambulan-te che castrava i maialini. San Biase [saN"bjas@] m San Biagio: a S. B. se vonge nganne il giorno di San Biagio si unge la gola, S. B. mbrènna trase a San Biagio s’inizia a fare merenda (le giornate si allungano). sanche [saNk@] sanghe sm sangue: a s. càute a sangue caldo, fig jettà lu s. * buttare il sangue (sfacchinare), fa’ nchianà lu s. ncape *far sali262

Pasquale Cacchio re il sanque in testa (spaventare), che tutte lu s. a l’uocchje con determinazione, tenè lu stésse s. essere parente, prov lu s. nn’è acque il sangue non è acqua (non si rinnega la famiglia), escl s. de...! sanghedesanghete! s. de quiddu sante! s. d’accussì! s. di diéce! s. de santaniénte! s. de lu nemiche de Dije! sangue di Satana! sanchetiédde [saNk@"tje:@] -élle, sanghetiédde sm frittelle di sangue di capretto, agnello o maiale, ottenute da bollitura in acqua bollente e successiva frittura con la cipolla. sancunacce [saNku"natS:@], sangunacce sm sangue bollito con aromi, sin sammucchje. sandele ["saNd@l@] sm sandalo, sin zampittele, zuocchele. Sandrine [saN"drin@] m dimin di Alessandro. sane [san@] agg sano | intero: pane s. pagnotta non manomessa, arrecettà la casa s. riordinare l’intera casa, pe n’anne s. per un intero anno, n’ora sane a l’aspettà un’ora intera ad aspettarlo, fig èsse s. s. essere schietto \ malate. San Gesèppe [saNdZ@"sEp:@] m San Giuseppe, escl S.G., Gesù e Marije! S.G., Gesù e Maria! puozza fiurì come lu bastone de S.G. possa fiorire come il bastone di S.G.! sangiuannare [saNdZwa"n:ar@] agg di San Giovanni Rotondo. San Giuanne Battiste [saN"dZwan:@ b:a"t:ist@] m San Giovanni Battista: la chiése de S. G. la chiesa di S. G. (risalente al 17° sec. abbattuta e ricostruita in mattoni negli anni ‘50 del secolo scorso), èsse S. G. a une *essere San Giovanni a qualcuno (essere padrino di battesimo). sanguètte [saN"gwEt:@] sf sanguisuga, fig sfruttatore, sin magnatte. San Ròcche [saN"rOk:@], Sarròcche [sa"r:Ok:@] m San Rocco: com’a S. e la pèste come San Rocco e la peste (di persone incompatibili), purciédde de S. R. maialino libero di girare per le strade e alimentato dalla comunità, va purciédde. Santa Catarine [saNtakata"rin@] f Santa Caterina: chiése de S. C. chiesa di S.C. (si trovava sull’attuale via Umberto I), prov S. C. la néve sop’a li spine S. C. la neve sulle spine (25 nov.), S. C. se prepare lu mantesìne a S. C. arriva la prima neve, a S. C. chiù crescènte chè farine col freddo bisogna abbondare col lievito. Santa Cuncètte [saNtakuN"tSEt:@] f Santa Concetta: prov S, C. se prepare la cammesètte S. C. prepara la camicetta, a S. C. pe Natale decessètte diciassette giorni a Natale.. santagghiuste [saNta":ust@] sm santo riparatore, fig risolutore di problemi.


Castelluccese Sant’Angele [saN"taNdZ@l@] top torrente, ponte San-t’Angelo. Sant’Alòje [saNta"lOj@] m sant’Eligio: prov Gese Criste li fa e S. l’accocchje Dio li crea e S. Eligio li accoppia. Santa Lucije [saNtalu"tSij@] f Santa Lucia: S. L. tridece pe la vije S. L. mancano tredici giorni a Natale, jucà a S.L. giocare a mosca cieca (v fa a sande Lecìje in Cort-Marc) | escl S.L., a mé e quante sò cecate! *S.L., a me e quanto sono cieco! (imprecazione quando non si vede qualcosa a portata di mano). Santa Marije [saNtama"rij@] f Santa Maria delle Grazie: la chiése de S. M. la chiesa di S. M. santaniénte [saNta"njeNt@] sm santo che si può imprecare senza blasfemia: sanche de s.! *sangue di santonulla. Sant’Antònje [saNtaN"tOnj@] m Sant’Antonio da Padova. Sant’Antuone [saNtaN"twon@] m Sant’Antonio Abate: prov S. ogne puddastre abbije l’òve S. ogni pollastra inizia a fare le uova, Sant’Antuone màscure e suone S. maschere e suoni, a S. semènta bòne a S. A. è ancora tempo di semina | purciédde de S. isopodo con sedici arti, va purciédde. Sant’Austine [saNtaus"tin@] m Sant’Agostino: mòneche de S. frate agostiniano. sante [saNt@] sm e agg santo: uogghje s. olio sacro, santa paciénze! imprecazione contro persone insopportabili, crisce s.! salute! (allo starnutire di bambini), nn’è s. chè fa razje di persona poco influente, jastumà s. e Madonne imprecare contro tutti, s. scadute statua di cui restano moncherini, fig di persona da nulla, prov com’è lu s. se fa la fèste la festa dipende dall’importanza del santo, s. viécchje nz’addorene chiù l’anziano non è valutato, se Dije nen vòle, li s. nen prèjene se Dio non vuole, i santi non hanno potere / alt santariédde -élle, santarèdde -èlle, der santuarje, santine. Sante Chjireche [saNt@"cir@k@] top San Chirico. Sante Dumineche [saNt@du"min@k@] m San Domenico Sante Dunate [saNt@du"nat@] m San Donato: male de S.D. agitazione, epilessia. santefecà [saNt@f@"ka] (santifeche santefecase santefecate) tr santificare. Sante Lazzere [saNt@"ladz:@r@] m San Lazzaro: fig l’hanne fatte come a S. l’hanno percosso a sangue. Sante Luche [saNt@"luk@] m San Luca: prov S.L. c’ha pèrze lu tiémpe san Luca vi ha perso il tempo (a dipingere, di persona di bell’aspetto).

saracenésche Sante Martine [saNt@mar"tin@] m San Martino, escl S.M.! auguri di abbondante produzione! (di vino, di frumento, di salsa ecc.). Sante Mattèje [saNt@ma"t:Ej@] m San Matteo: prov tené doje facce come a S.M. avere due personalità, essere incoerenti. Sante Piétre [saNt@"pjetr@] m san Pietro. Sante Stèfene [saNt@"stEf@n@] m Santo Stefano: durà da Natale a S. durare poco. santine [saN"tin@] sm immaginetta sacra: stipe chjine de s. armadietto pieno di immaginette sacre. santuarje [saN"twuarj@] sm santuario. San Tummase [saNtu"m:as@] m San Tommaso: prov S. T. nce créde se nce ficche lu nase San Tommaso non ci crede se non ci mette il naso. sanze [saNts@] ‹lat sampsa› sf sansa: uogghje de s. olio di s. sanzeverése [saNts@v@"res@] agg (pl sanzeverise) sanseverese, di San Severo. Sanzeviére [saNts@"vjer@] top San Severo. sapé [sa"pe] ‹lat sapio sapere› (sacce saje sape sapése sapute) tr sapere: s. la stòrje, conoscere la storia, nzaje andó è jute? non sai dov’è andato? nzacce niénte non so nulla, s. pettà pure lu sole saper far tutto, nzapè manche quante fa une e duje non sapere nulla, s. d’acite avere sapore acidulo, nzape nnè de mé e nnè de té non avere alcun sapore, prov chi te sape te rape chi ti conosce può derubarti, li còse chè nze fanne nze sanne le cose che non si fanno non si sanno | fraseol s. fa’ saper fare, s. légge e scrive saper leggere e scrivere, samme (assàmme) ascì nu poche *sappimi uscire un poco (permettimi di uscire un istante), samme vedé chi trase lasciami vedere chi entra, samme te di’ na còse permettimi di dirti una cosa, va lassà | escl sacce! *so! (che ne so!), nzapéve! *non sapevo! (lo dice chi ostenta poca meraviglia). sapone [sa"pon@] sm sapone: s. pe streculà sapone per i panni, s. per la vareve sapone da barba, s. de prète sapone con potassa caustica / alt sapunètte, der nzapunà. sapore [sa"por@] sm sapore. sapunare [sapu"nar@] ‹v Cort-Marc sapunàrë› sm venditore di sapone. sapuretézze [sapur@"tets:@] sf squisitezza. sapurite [sapu"rit@] agg saporito \ sciapite. sapute [sa"put@] agg saputo, saggio: òme s. erudito. saputiédde [sapu"tje:@] -élle agg (f saputèdde -èlle) saputello, saccente, sin prechenchiédde. saracenésche [saratS@"nesk@] sf saracinesca, sin serrante. 263


saràche saràche [sa"rak@] ‹gr sárgos, lat sargos› sf aringa: fig còcce de s. idiota, ignorante, der sarachèdde -èlle. saracine [sara"tSin@] ‹lat saracenus› agg (f saracéne) saraceno, musulmano. saramiénte [sara"mjent@] ‹lat sarmentum› sm tralcio, sarmento. sarare [sa"rar@] ‹lat usura› sm usuraio | agg avaro. sarchià [sar"c:a] v sarecà. sarchiapone [sarc:a"pon@] ‹v Cort-Marc sarchiapónë› sm (pl sarchiapune) credulone, ingenuo, stupidotto. sardagnuole [sarda"J:wol@] agg (f sardagnòle) sardo. sarde [sard@] sf sarda: sta’ com’a s. trovarsi in luogo stretto e affollato / alt sardine, sin sarache. sardèdde [sar"dE:@] -èlle sf spezzone di pasta modellata come una pizzetta. Sardégne [sar"deJ:@] ‹va Cort-Marc Sardégnë› top Sardegna: prov chi tène la lénche va Nzardégne chi ha inziativa riesce in tutto. sarecà [sar@"ka], sarechià ‹lat sarculare› (sareche sarecase sarecate) tr sarchiare, zappettare. sarte [sarte] sm sarto: pigghià la mesure da lu s. prendere le misure per farsi confezionare un vestito. Satanasse [sata"nas:@] sm Satana, sin diàule, nemiche de Dije. Saturne [sa"turn@] m Saturno. saturnigne [satur"niJ:@] agg (f saturnégne) riflessivo, malinconico. sàuce [sautS@] ‹sp sauce› sm salice (Salix viminalis): attaccà la vigne che li s. legare la vite coi salici / der salecone. saùche [sa"uk@] ‹lat sambucus› sm sambuco (Sambucus nigra): s. mascule dal legno con incavo più stretto, s. fémmene dal legno con incavo più ampio / va scupparuole. saudine [sau"din@] sf ‹lat tardo solidamen, CortMarc saudàm› detergente per biancheria e stoviglie ricavato da un minerale argilloso, rossastro: la s. pe la còfene il detergente per il bucato. sauzecchiare [sauts@"c:ar@] sm imbuto per insaccare la salsiccia, sin mutidde. sauzicchje [sau"tSic:@] ‹lat insicia, salsicium› sf sal-siccia:dégne la s. insaccare la salsiccia, rucchiètte de s. spezzone di salsiccia, s. a l’ainice salsiccia cotta sotto la cenere, tiémpe de s. in pieno inverno. Savastiane [savas"tjan@] m Sebastiano, alt Vastiane, escl Vastia’! 264

Pasquale Cacchio Savèrje [sa"vErj@] m Saverio, escl Savè! Savine [sa"vin@] m Savino, alt Saveniélle, escl Savi’! saviòle [sa"vjOl@] v zaviòle. sazià [sa"tsja] (sazje saziase saziate) tr saziare: s. de suonne dormire a lungo / rifl saziarsi. sazje [satsj@] agg sazio: prov lu s. nen créde a lu diune il sazio non crede al digiuno. sbacelì [zbatS@"li] (sbacelisce sbacelése sbacelute) intr perdere i sensi, collassare fig arrovellarsi, scervellarsi, cercare affannosamente. sbadacchje [zba"dac:@] sm tavola per armature in cemento. sbadate [zba"date] agg sbadato, distratto, sin ncantate. sbafà [zba"fa] (sbafe sbafase sbafate) tr sbafare, rifl sbafarsi. sbaglià [zba"L:a] (sbaglie sbagliase sbagliate) tr sbagliare: prov come faje, sbaglie comunque tu faccia, sbagli (di chi è sempre insoddisfatto del lavoro altrui), sbaglie pure lu prèute sope l’autare sbaglia anche il prete sull’altare / sin sgarrà. sbaglie [zbaL:@] sm sbaglio, errore. sbalestrate [zbal@s"trat@] agg sbalestrato, scapestrato. sbalià [zba"lja] (sbaléje sbalije sbaliase sbaliate) intr vaneggiare, delirare, vaneggiare: s. pe la frève delirare per la febbre. sballà [zba"l:a] (v ballà) intr sballare. sbalurdì [zbalur"di] (sbalurdisce sbalurdése sbalurdute) tr sbalordire, rifl sbalordirsi. sbancà [zbaN"ka] (sbanche sbancase sbancate) tr sbancare, sin scacà. sbandà [zbaN"da] (sbande sbandase sbandate) intr sbandare, rifl perdersi, infatuarsi. sbandate [zbaN"data] sf sbandata, fig infatuazione | agg sbandato. sbaraccà [zbara"k:a] (sbaracche sbaraccase sbaraccate) tr sbaraccare, rimuovere, fig stravincere. sbarazzà [zbara"ts:a] (sbarazze sbarazzase sbarazzate) tr sbarazzare, rifl sbarazzarsi, sin arrecettà. sbarcà [zbar"ka] (sbarche sbarcase sbarcate) intr sbarcare. sbarrà [zba"r:a], sbarre v varrà, varre. sbatte [zbat:@] (sbatte sbattése sbattute) intr sbattere: s. ntérre cadere, svenire, s. li cuscine battere i cuscini, s. l’òve sbattere le uova. sbauttone [zbau"t:on@] sm (pl sbauttune) trapazzo: fa’ sbauttune andare di qua e di là, i’ sbauttune avere trapazzo, i’ che la capa sbauttune non raccapezzarsi.


Castelluccese sbavà [zba"va] v vavià. sbedepurate [zb@d@pu"rat@], sbudepurate agg insaziabile, avido fig straricco. sbià [zbja] ‹lat via› (sbije sbiase sbiate) rifl sviarsi, emigrare, avventurarsi: s. pe lu munne emigrare in paesi lontani. sbraità [zbrai"ta] (sbraite sbraitase sbraitate) intr protestare, gridare. sbravià [zbra"vja] (sbravéje sbravije sbraviase sbraviate) tr rimproverare. sbraviate [zbra"vjat@] sf rimprovero: pigghià na s. subire una romanzina. sbrazzà [zbra"ts:a] ‹v vrazze› (sbrazze sbrazzase sbrazzate) rifl sbracciarsi: vèste sbrazzate vestire camicie, magliette senza maniche. sbranà [zbra"na] (sbrane sbranase sbranate) tr sbranare. sbreògne [zbr@"OJ:@] ‹lat verecundia› sf vergogna, umiliazione: prov andó è male sta’, nn’è s. a scappà non c’è vergogna nel fuggire da dove si sta male, funge e carne de vaccìne, s. a chi cucìne funghi e carne di vitello, sospetti su chi cucina / der sbreugnà. sbresceture [zbr@S@"tur@], sbresciature sm torchio per il vino. sbrescià [zbr@"S:a] (sbrisce sbresciase sbresciate) tr spremere, setacciare: s. lu vine, li pempedòre spremere l’uva, i pomodori, s. li ulive torchiare le olive. sbreugnà [zbr@u"J:a] (sbreògne sbreuogne sbreugnase spreugnate) svergognare, umiliare: prov li figghje so’ come a li peducchje, prime te suchene e dòppe te sbreògnene i figli son come pidocchi, prima ti succhiano e poi ti umiliano. sbreugnate [zbr@""J:at@] agg vergognoso, umile: prov s’hanna fa’ ciénte mestiére s. pe campà une unurate si devono fare cento mestieri umili per viverne uno per bene. sbrià [zbri"a] ‹gall briga› (sbrije sbriase sbriate) tr sbrigare, rifl sbrigarsi. sbriative [zbria"tiv@] agg sbrigativo. sbruffà [zbru"f:ar@] (sbruffe sbruffase sbruffate) intr sbruffare. sbruffone [zbru"f:on@] (pl -une) sbruffone, spaccone. sbrugghià [zbru":a] v sprugghià. sbuccià [zbu"tS:a] (v buccià) intr sbocciare, fiorire, sin scuppà. sbucculià [zbuk:"lja] ‹v vucchele› (sbucculéje sbucculije sbucculiase sbucculiate) tr forare, crivellare. sbuffà [zbu"f:a] (sbuffe sbuffase sbuffate) intr sbuffare.

scaffià sburrà [zbu"r:a] ‹lat burra materiale per imbottire› (sborre sburre sburrase sburrate sburrènne) intr deformarsi, fuoriuscire: la varde s’è sburrate la sella si è deformata, uocchje sburrate occhi di bove | eiaculare. sbursà [zbur"sa] (sborse sburse sbursase sbursate) tr sborsare. sbussetà [zbus:@"ta] (sbussete sbussetase sbussetate) tr lussare, rifl lussarsi. sbuttà [zbu"t:a] ‹lat butta› (sbotte sbutte sbuttase sbuttate) tr sgonfiare: s. lu pallone sgonfiare il pallone | intr tracimare, straripare, prorompere: la jumare è sbuttate il fiume è straripato, lu caraùgnele è sbuttate il foruncolo è sfogato | rifl sgonfiarsi, prorompere \ abbuttà. scacà [ska"ka] (v cacà) tr sbancare: s. li sòlde a une vincere al gioco qualcuno / sin sbancà. scacatore [skaka"tor@] sf l’ultimo uovo, fig rimasuglio, l’ultimo figlio. scacche [Skak:@] sf guancia, gote: che li s. rosce con le guance rosse. scacche [skak:@] sm scacco, scacchi. scacchià [ska"c:a] ‹v scacchje› (scacchje scacchiase scacchiate) tr spezzare un ramo, croccare: s. lu cauzone strappare i pantaloni, s. li còsse divaricare le gambe, fig t’agghj’a s. | rifl spezzarsi. scacchiatore [skac:a"tor@] sf diramazione, punto di divaricazione di un albero: s. de li détere biforcazione tra le dita. scacchiuole [ska"c:wol@] (f scacchiòle) sm ragazzino, moccioso. scacchje [skac:@] ‹lat catulus pollone, v CortMarc šcàcchju› sm diramazione, inforcatura di ramo: sò appéne duje s. non c’è molta distanza. scadé [ska"de] (v cadé) intr scadere. scadènte [ska"dENt@] agg scadente. scafarère [Skafa"rEr@] ‹va màfarate Cort-Marc› sf recipiente in terracotta chiazzata di verde all’interno. scaffà [Ska"f:a] ‹long skaf ripiano in legno, va Cort-Marc scàffa e scaffaràta› (scaffe scaffase scaffate) tr introdurre, infilare, collocare, asssestare: s. li rròbbe dinte l’armadje collocare gli indumenti nell’armadio, s. nu scaffe, nu cauce dare uno schiaffo, un calcio | rifl piazzarsi: s. dint’a lu liétte mettersi nel letto, s’è scaffate mmiéze si è piazzato al centro fig si è intromesso nel discorso. scaffe [Skaf:@] sm schiaffo: pigghià a s. prendere a schiaffi, jucà a lu s. giocare allo schiaffo / alt scaffone (pl scaffune), sin buffettone, lèccamusse, mappine, sgregnone, surdelline. scaffià [Ska"f:ja] (scafféje scaffije scaffiase scaffiate) tr schiaffeggiare. 265


scagghje scagghje [ska:@] ‹got skalja scheggia, v CortMarc scagliuózzo› sm frammento di spiga, spiga di frumento dopo la trebbiatura: mètte li s. nnanze a li jaddine dare ai polli i resti della trebbiatura / alt scagghione. scagghià [ska":a] (scagghje scagghiase scagghiate) tr grattare, rifl grattarsi: fig s. li merròjede *grattarsi le emorroidi (tollerare una persona insopportabile). scagghiòle [ska":Ol@] sf scagliola | malattia della pelle. scagghione [ska":on@] ‹Cort-Marc scaglióne› sm dente del giudizio: ha puoste lu s. ha messo il dente del giudizio. scagnelià [skaJ:"lja] (scagneléje scagnelije scagneliase scagneliate) tr sgranellare, spargere: s. li spiche de ranadinje sgranellare le spighe di granoturco, s. li pesidde sbaccellare i piselli, s. frécule de pane a li pucine spargere briciole di pane ai pulcini. scagnuozze [ska"J:wots:@] (f scagnòzze) sm scagnozzo, servile. scalecagnate [skalka"J:at@], scalcagnate agg scalcagnato, col tallone scoperto: cauzètte s. calze rotte all’altezza del tallone, sta’ s. essere senza calze. scalandrone [skalaN"dron@] sm scala per accedere a un piano superiore attraverso una botola, fig persona alta e secca. scale [skal@] sf scala: rucelà li s. cadere per le scale, fig capidde a s. capelli tagliati male, prov ulé arrevà nciéle sènza s. pretendere risultati senza impegnarsi / alt scaline, scalètte, scalone. scalefà [skal@"fa] ‹lat excalefacere, va Cort-Marc šcarfà› (scalefe scalefase scalefate) tr scaldare, riscaldare, rifl scaldarsi. scalefaliétte [skal@fa"ljet:@] sm scaldaletto (recipiente pieno di brace, mattone caldo e avvolto in un tovagliolo). scalefasègge sm *scaldasedia (di alunno svogliato). scalenate [skal@"nat@] sf scalinata. scaline [ska"lin@] sm gradino. scamà [Ska"ma] ‹lat exclamare urlare› (scame scamase scamate) intr urlare, gemere di animali, miagolare, abbaiare, ululare, pigolare. scamatòrje [Skama"tOrj@] sm gemito, lamento, urlo di animali. scamazze [Ska"mats:@] ‹v scamà, va Cort-Marc scamazzà › sm urlo, frastuono. scammesate [skam:@"sat@] agg scamiciato. scamozze [ska"mots:@] ‹it ant scamozzare CortMarc scamòrzë › sf mozzarella. 266

Pasquale Cacchio scampà [skaF"pa] (scampe scampase scampate) tr zappettare: s. fafe, ranadinje zappettare fave, granoturco | intr scampare. scampagnate [skaFpa"J:at@] sf scampagnata. scampanate [skaFpa"nat@] agg scampanato. scampanià [skaFpa"nja] (scampanéje scampanije scampaniase scampaniate) intr scampanare, suonare di campane a distesa. scampule ["skaFpul@] sm ritaglio, avanzo (di stoffa, di cuoio) | parte finale di un lavoro: fa’ lu s. terminare un lavoro, fig fa’ nu s. comprare qualcosa a buon mercato, ma vide nu pòche chè s.! ma quarda un po’ che fattaccio! scampulià [skaFpu"lja] (scampuléje scampulije scampuliase scampuliate) intr tenersi occupato, fare qualche lavoretto, fig vivere alla giornata, sin strappulià. scanà [Ska"na] ‹mol schenà panificare› (scane scanase scanate scanènne) intr preparazione delle pagnotte dopo l’impasto e la fermentazione, der scanate. scanagghià [skana":a] ‹lat volg scandaclum, v Dev scandaglio› (scanagghje scanagghiase scanagghiate) tr scandagliare, interpellare: l’ha scanagghiate buone e mègghje l’ha interpellato nel più efficace dei modi, i’ a s. pe vedé se fatije andare a a controllare per vedere se lavora. scanate [Ska"nat@] ‹molis schenate focaccia› grossa pagnotta, alt scanatèdde -èlle. scanceddà [skaNtS@":a] -ellà ‹lat cancellare› (v canceddà) tr cancellare. scandele ["skaNd@l@], sgandele sm scandalo, der scandaluse, scandalezzà. scange [skaNdZ@] sm scambio, baratto. scangià [skaN"dZa] (v cangià) tr scambiare, barattare | confondere: s. pe n’aute scambiare con un altro | sbiancare | rifl sbiadirsi: lu vestite s’è scangiate il vestito si è sbiadito. scannà [ska"n:a] (scanne scannase scannate) tr scannare, sgozzare. scannaruzzate [skan:aru"ts:at@] agg scollato: parè na jaddina s. sembrare una gallina con collo spennato, va cannaruozze. scannature [skan:a"tur@] sm coltello lungo e sottile per scannare maiali. scanosce [ska"noS:@] (v canosce) tr non riconoscere, rifl non riconoscersi: ce sime scanusciute? da tempo non ci vediamo! scantà [SkaN"ta] ‹*indeur (s)kand ardere, Imperio p 131, sp espantar spaventarsi› (scante scantase scantate) tr spaventare: fa’ s. far spaventare | rifl spaventarsi: s. subbete, spaventarsi facilmente.


Castelluccese scante [SkaNt@] ‹sp espanto› sm spavento: pigghià nu s. spaventarsi. scanzà [skaN"tsa] (scanze scanzase scanzate) tr scansare: s. a une evitare qualcuno, prov vaje scanzènne diàule e te jèscene tutte pe nnanze se provi a evitare qualcuno, il caso te lo fa incontrare | spostare, scostare: s. l’armadje spostare l’armadio, scanzete! togliti di mezzo! scanzafatije [skaNtsafa"tij@] sm scansafatiche, sfaticato, sin scòtelafatije, sfatiate, speranzone. scapecerrate [skap@tS@"r:at@] agg sregolato. scaperacchione [skap@ra"c:on@] sm (pl -une) ragazzo, sin fraione, uaglione. scapestrate [skap@s"trat@] agg scapestrato, sregolato. scapete ["skap@t@] sm scapito ■ loc prep a s. de une, de caccòse a scapito di qualcuno, di qualcosa. scapezzà [skap@"ts:a] (scapézze scapizze scapezzase scapezzate) tr liberare dalla cavezza un animale, rifl liberarsi della cavezza. scapezzate [skap@"ts:at@] agg senza cavezza, fig sregolato. scapidde -ille [ska"pi:@] agg a capo scoperto. scappà [ska"p:a] ‹lat volg *excappare› (scappe scappase scappate) intr scappare, fuggire: s. nnanze a une superare qualcuno, m’è scappate na mala paròle m’è sfuggita una parolaccia, nce scappe niénte non gli sfugge nulla, se ne sò scappate sono fuggiti (di fidanzati che fanno la ‘fuitina’), s. a suonne addormentarsi, fa’ s. la mane abbondare, i’ sèmpe s. e fuje andare sempre di fretta, fa’ s. la paciénze far spazientire, sèmpe chè nne mme scappene li piéde a meno che io non muoia, prov scappe da mmocche e va nzine sfugge dalla bocca e va in grembo | fraseol s. a ride scoppiare a ridere, s. a cacà, a piscià venire da defecare, da orinare. scappate [ska"p:at@] sf scappata, visita breve: fa’ na s. a la case de une visitare velocemente. scappe [Skap:@] ‹it schiappa grossa scheggia› sf frammento, scheggia di legno. scappèffuje [skap:E"f:uj@] ‹scappà + fuje› sm fuggifuggi: nu s. da tutte li vanne un fuggi fuggi per ogni dove. scappellà [skap:@"l:a] (scappèlle scappiélle scappellase scappellate) rifl scappellarsi, togliersi il cappello, fig umiliarsi. scappià [Ska"p:ja] (scappéje scappije scappiase scappiate) tr scalfire, graffiare, rifl scalfirsi: s’è scappiate l’ogne l’unghia si è scalfita /sin rancecà.

scarlesà scapputtà [skap:u"t:a] (scappòtte scappuotte scapputtase) intr scamparla, svignarsela: ancore te piénze chè te la scappuotte non credere di farla franca. scapulà [skapu"la] ‹*lat capio, va Imperio p 133› (scapule scapulase scapulate) tr liberare: s. n’auciédde liberare un uccello | intr smettere di lavorare. scapule ["skapul@] sm scapolo, celibe. scarafone [skara"fon@] ‹*lat scarabaeus, it *scarafaius, Tagl p 100› sm (pl scarafune) scarafaggio: prov ogni s. è bèlle a la mamma suje ogni scarafaggio è bello per sua madre. scarafuocchjele [skara"fwoc:@l@] ‹*gr charáklon incisione, Giuliani p 115 › sm scarabocchio. scarafucchià [skarafu"c:a] (scarafòcchje scarafuocchje scarafucchiase scarafucchiate) tr scarabocchiare. scarajazze [skara"jats:@] ‹lat iaceo› sm giaciglio, materasso con cartocci di pannocchie, letto disfatto / sin jazze. scaraugghià [skarau":a] v scraugghià. scarciòffele [skar"tS:Of:@l@] ‹ar kharshuf› sf carciofo. scardà [Skar"da] (scarde scardase scardate) tr cardare, pulire la lana | scheggiare | rifl scheggiarsi. scardalane [skarda"lan@] sm cardatore. scarde [Skard@] ‹*lat cardus › sf frammento, scheggia: s. de prète, de dènte frammento di pietra, di dente, na s. dint’a l’uocchje una scheggia nell’occhio. scardenà [skar"d@"na] (scardene scardenase scardenate) tr scardinare. scardone [Skar"don@], cardone, carde sm (pl -une) cardo (Slybum marianum): s. de ciucce spina bianca (Onopordon acanthium), i’ a s. raccogliere cardi. scarecà [skar@"ka] (v carecà) tr scaricare: lu tiémpe scareche acque piove a dirotto. scarecate [skar@"kat@] sf scaricata: scarecata d’acque forte acquazzone. scarecavarrile [skar@kava"r:il@] sm scaricabarili. scareche ["skar@k@] agg scarico. scarfagghione [skarfa":on@] ‹Cort-Marc spurtaglió-në e surci vècchiu› sm (pl scarfagghiune) pipistrello. scarì [Ska"ri] ‹it schiarire› (scarisce scarése scarute) tr sciacquare, risciacquare: s. li panne risciacquare i panni / sin scenerià, sciacquerià. scarlesà [skarl@"sa], sgarlasà [zgarl@"sa] (scarlese scarlesase scarlesate) tr pasticciare, sbriciolare. 267


scarlesate scarlesate [skarl@"sa] agg pasticcione, disordinato, sciatto, sin mbruscenià. scarnà [skar"na] (scarne scarnase scarnate scarnènne) tr scarnare, scarnificare. scaròle [Ska"rOl@] ‹lat tardo scariola commestibile› sf scarola (Cycirium intybus). scarògne [ska"rOJ:@] sf scalogna, iella. scarpare [skar"par@] sm calzolaio: prov lu s. va scàuze, lu cusetore a la nude il calzolaio va scalzo e il sarto nudo. scarpate [skar"pat@] sf scarpata, sin mmèrze, rattapone. scarpe [skarp@] sf scarpa: métte li mèze sòle a li s. risuolare le scarpe, prov fa’ métte duje piéde dint’a na s. mettere qualcuno alle strette / alt scarpine, scarpone, scarpètte, scarpecèdde -èlle, sin stevale, stevalune, zampittele, pursiane. scarpesciuote [skarp@"S:wot@] sm (f scarpesciòte) chi porta le scarpe slacciate, fig disordinato. scarpètte [skar"pEt:@] sf scarpetta, racimolare col pane resti di sugo. scarpeddà [skarp@":a] -ellà (scarpèlle scarpiélle scarpellase scarpellate) tr scalpellare, der scarpelline, scarpiédde -élle. scarpelline [skarp@"l:in@] sm scalpellino. scarpiédde [skar"pjel:@] -élle sm scalpello, sin sgòrbje. scarpunià [skarpu"nja] (scarpunéje scarpunije scarpuniase scarpuniate) intr scarpinare, camminare a lungo, sin tracchià. scarrubbà [skar:u"b:a] ‹lat rupes, parl *corrupare, Cort-Marc sgarrupà(re)› (scarròbbe scarruobbe scarrubbase scarrubbate) intr crollare, diroccare: massaria scarrubbate masseria crollata | rifl diroccarsi / sin ammuccà. scarrubbizze [skar:u"b:its:@] sm rudere. scarruzzià [skar:u"ts:ja] (scarruzzéje scarruzzije scarruzziase scarruzziate) intr scarrozzare. scarruzziate [skar:u"ts:ja] sf passeggiata in carrozza. scarse [skars@], scarze [skarts@] agg scarso, scadente: fig s. a trèssètte scadente nel tressette. scartà [skar"ta] (scarte scartase scartate) tr scartare, scartare una carta da gioco, dribblare, sin scraugghià. scartapeddà [skartap@":a] ‹it ant cartabello› (scartapèdde scartapiédde scartapeddase scartapeddate) tr scartabellare, sbrogliare, rovistare: s. la matasse sciogliere la matassa | racimolare. scartavetrà [skartav@"tra] (scartavétre scartavitre scartavetrase scartavetrate) tr scartavetrare. 268

Pasquale Cacchio scarte [skart@] sm scarto. scartine [skar"tin@] sf scartina, carta di poco valore nel gioco. scarugnate [skaru"J:at@] agg sfortunato. scarusà [skaru"sa] (v carusà) tr carusare. scarusate [skaru"sat@] agg a capo scoperto, sin scapidde -ille, casrusate. scasà [ska"sa] (scase scasase scasate) intr scasare, traslocare: s. la mubbilje traslocare i mobili. scasce [skasS:@] sm scasso, dissodamento, sbancamento. scascià [ska"S:a] ‹lat exquassare, va Cort-Marc scassàri› (scasce scasciase scasciate) tr rompere, scassare. scasciate [ska"S:at@] agg rotto, rovinato, guasto. scascione [ska"S:on@] sm (pl scasciune) rovina, disastro: fa’ s. fare un incidente fig abbuffarsi. scatafasce [skata"faS:@] ‹v Cort-Marc scatafòsso› sm disastro, rovina. scatasce [ska"taS:@] sm disordine, rovina: fa’ s. rovinare (un’attività, un gioco), fa’ s. a mangià abbuffarsi | loc avv a scatasce a sproposito. scatele ["Skat@l@] sm e f scatolo, scatola, alt scatelicchje, scatelécchje, scateline, scatelétte, scatelone (pl scatelune). scatenà [skat@"na] (scaténe scatine scatenase scatenate) tr dissodare: s. la vigne zappare in profondità il vigneto: a s. se mange summe e vucculare quando si dissoda si mangia pancetta e guanciale di maiale, te pòrte a s.! ti porto a dissodare (ti punisco!) | scatenare: s. nu putefèrje scatenare un putiferio | rifl scatenarsi: s. a ballà scatenarsi nel ballo. scatenate agg dissodato | scatenato, sin svélte. scattà1 [Ska"t:a] ‹gr platús, lat plattus largo, Cort-Marc chiattë› (scatte scattase scattate) tr scoppiare: lu pallone è scattate il pallone è scoppiato, fig s. de resate scoppiare dal ridere, s. ncuorpe *scoppiare in corpo (morire di rabbia, di invidia), pòzza s.! *che tu possa scoppiare! a la fine ha avut’a s. infine è morto pure lui, s. l’uocchje a une riempire qualcuno di botte, s. de fatije lavorare pesantemente, s. de caute morire di caldo, chi mostre gode e chi tremènte scatte chi mostra gode e chi guarda crepa d’invidia / sin scuppà. scattà2 [ska"t:a] (v scattà1) intr scattare. scattate [Ska"t:at@] agg afoso: caute s. caldo afoso. scattauocchje [Skat:a"woc:@] sm pianta selvatica cucurbitacea (Ecballium elaterium).


Castelluccese scattevì [skat:@"vi] ‹lat captivus prigioniero› (scattevisce scattevése scattevute) tr impaurire, sbigottire: rumané scattevute, rimanere scottato, segnato da una brutta esperienza / intr impaurirsi, sin jastià. scattuse [Ska"t:us@] agg (f scattose) insolente, irritante: aria scattose aria afosa, culore s. colore acceso, sgargiante. scaudà [skau"da] (scaude scaudase scaudate) tr sbollentare, immergere in acqua bollente. scaudatiédde [skauda"tje:@] -élle scaldatello. scautà [skau"ta] ‹lat cavo, lat parlato *cavitare scavare› (scaute scautase scautate) intr rovistare. scauzacane [skautsa"kan@] sm scalzacane, buono a nulla, misero, sin pezzènte. scauze [skauts@] agg scalzo: i’ s. a la Ncurnate andare scalzo al santuario dell’Incoronata. scavà [Ska"va] (v cavà) tr scavare: s. nu fuosse scavare una buca. scavatore [Sava"tor@] sm (pl scavature) scavatore. scazzamariédde [skats:ama"rje:@] -iélle ‹CortMarc mazzamorèllo› sm folletto, fantasma. scazzecà [skats:@"k:a] (scazzeche scazzecase scazzecate) tr stuzzicare: s. l’appetite, stimolare l’appetito / der scazzecappetite. scazzètte [ska"ts:Et:@] ‹Cort-Marc scazzètta› sf copricapo per la notte, papalina. scazzidde [ska"ts:i@] -ille sm cispa, concrezione delle ghiandole lacrimali. scazzuoppele [ska"ts:wop:@l@] sm mocciosco, smorfioso, discoletto. scazzuse [ska"ts:us@] agg cisposo, alt scazzusiédde -élle. scecquaglie [S:@"k:waL:@] ‹sp chocallos orecchini, Cort-Marc sciocquàglie› sm vestiario usato, cianfrusaglia: s. merecane indumenti usati o di poco valore / sin cencione, scerpegghione. scédde [S:e:@] scélle ‹lat axilla› sf ala: prov tené la vozza bone e li s. rotte di inabile se si tratta di lavorare, calà li s. abbassare la cresta ■ sf ascèlla / alt scedduzze -lluzze, sceddate -llate. scegghiate [S:@":at@] agg scapigliato, scarmigliato. scégghje [S:e:@] ‹lat exeligere› (scégghje scigghje scegghiése scegghiute imperat encl a scìute - f scèute) tr scartare, scegliere: s. li fasuole, li cicere selezionare i fagioli, i ceci, s. la menèstre pulire la verdura, li jaddine vanne scegghiénne le galline raspano con le zampe / der scegghjetore, sin arrapuccià.

scermenià scegghjetore [S:@:@"tor@] sf scarto di verdura, di legumi: da’ la s. a li jaddine, a lu puorche dare gli scarti alle galline, al maiale, prov quanne tròppe vuoje scégghje, scigghje la s. chi troppo vuole nulla stringe. scegnariédde [S@J:a"rE:@] -élle (sf scegnarèdde -èlle) sm scimmiètta, fig magrolino e sgraziato. scelappe [S:@"lap:@] agg deficiente, stupido, sin ncantate. scelicche [S:@"lik:@] escl saporito! scelinghe [S:@"liNg@] (f scelénghe) sm balbuziente. scemà [S:@"ma] ‹lat exemare dimezzare› (scéme scime scemase scemate) tr scemare, ridurre: s. lu sacche, la votte diminuire il contenuto del sacco, della botte. scéme [S:em@] v scime. scème [S:Em@] agg scemo, idiota. scemènze [S:@"mENts@] sf scemenza, fesseria. scemunì [S:@mu"ni] (scemunisce scemunése scemunite) intr istupidire, intontire, rincitrullire, rifl scervellarsi: s. a truà nu nciarme scervellarsi a cercare una soluzione. scemunite [S:@mu"nit@] agg scimunito. scencelià [S:@NtS@"lja] ‹gr zínzula cencio› (scenceléje scencelije scenceliase scenceliate) tr sparpagliare, pasticciare: s. rròbbe sparpagliare biancheria, chè scencelije sop’a ’ssu tumpagne? che stai pasticciando sulla tavola da impasto? scène [S:En@] sf scena, sin fonòje, der scenate. scenerià [S:@n@"rja] ‹lat cinis -eris› (sceneréje scenerije sceneriase) tr sciacquare al fiume dopo il lavaggio in casa con cenere e sapone, va còfene. sceneriate [S:@n@"rjat@] sf sciacquata: prov che na sbattute e na s. se sbattene fòre li cainate battendo e spruzzando i panni si cacciano fuori i cognati. scénne [S:en:@] (scénne scinne scennése scennute) tr scendere portare giù: s. li scale scendere le scale, s. na sègge portar giù una sedia, scinnatélle portatelo giù intr scendere: s. pe li scale de la chiése scendere per le scale della chiesa, fig appéne scénne la scurdje appena cala il buio. sceremenchidde [S:@r@m@N"ki:@] -ille agg (f sceremenchédde -élle) agg mingherlino, sin fètalérte. scermenià [S:@rm@"nja] (scermenéje scermenije scermeniase scermeniate) intr cincischiare, acciabattare: i’ sule scermeniénne cincischiare tra un’attività e un’altra / sin pelià, i’ peliènne, i’ scautènne. 269


scerpegghione scerpegghione [S:@rp@":on@] ‹lat excerpere strappare› sm (pl -une) cianfrusaglia, roba da nulla / sin scecquaglie, cencione. sceruppe [S:@"rup:@] sm sciroppo. scése [S:@s@] sf scesa, discesa. schefà [Sk@"fa] (schife schefase schefate) tr schifare, avere schifo: prov la lorda schife e la brutta sgrigne la sporca ha schifo e la brutta fa smorfie. schefeluotte [Sk@f@"lwot:@] agg (f schefelòtte) schifiltoso, sin fetuse. schefézze [Sk@"fets:@] sf schifezza. schefije [Sk@"fij@] sf frammento di sporcizia, granello di polvere | schifezza: funì a s. terminare con un nulla di fatto. schefuse [Sk@"fus@] agg (f schefose) schifoso. schéletre ["skel@tr@] sm scheletro: fig persona magrissima. schembusselà [sk@Fbus:@"la], scumbusselà (schembussele schembusselase schembusselate) tr scombussolare, sconquassare, der scumbussulatòrje, sin rebbellà, scencelià, acciacchettià, ruutà, scautà, scunquasse. schemponne [sk@F@pon:@] (v chemponne) tr scomporre: s. la case fare pulizie generali \ acchemponne. schemuneche [sk@"mun@k@] sf scomunica, der schemunecà. schenfuorte [sk@N"fwort@] sm sconforto \ chenfuorte. schenucchià [skunu"c:a] v scunucchià. schéne [Sken@] sf schiena. schernuzze [sker"nuts:@] sm formicolio della vista: vède s. s. vedo formicolarmi la vista, fig sta’, èsse s. essere di cattivo umore. scherzà [sk@r"ts:a] (schérze schirze scherzase scherzate) intr scherzare, sin pazzià. schérze [skerts:@] sm scherzo, sin pazzije. scherzuse [sk@r"ts:us@] agg (f scherzose) scherzoso, sin pazziariédde, spassuse. schiave [skjav@] agg e sm schiavo. schiarì [sca"ri] (schiarisce schiarése schiarute) intr schiarire. schiétte [skjet:@] agg schietto. schife [Skif@] sm schifo, der schefeluotte, schefà, schefézze, schefije. schiòve [scOv@] (schiòve schiuove schiuése schiuoppete) intr spiovere: prov dòppe schiuoppete, na bèll’acque dopo che ha piovuto una bella pioggia. schiuà [scu"a] (schiòue schiuoue schiuase schiuate) tr schiodare \ nchiuà. sci [S:i], sciucà [S:u"ka], sciutte [S:ut:@], ecc. v ascì, asciucà, asciutte, ecc. 270

Pasquale Cacchio sciabbècche [S:a"b:Ek:@] ‹*ar sabaqqa lascivo› sm trasandato, disordinato. sciabbule ["S:ab:ul@] sf sciabola. sciacquarià [S:ak:wa"rja], sciacquerià [S:ak:w@"rja] ‹lat exaquare sciacquare› (sciacquaréje sciacquarije sciacquariase sciacquariate) tr sciacquare, rifl sciacquarsi: s. la vocche sciacquarsi la bocca fig parlare con cautela / sin scarì, scenerià. sciacque [S:ak:w@] agg uovo guasto: fig capa sciacque testa vuota. sciacquine [S:a"k:win@] agg lecchino. sciaffère [S:a"f:Er@] ‹fr chauffer› sm guida, autista. scialà [S:a"la] (sciale scialase scialate) tr scialare, sperperare, dilapidare. scialacquone [S:ala"kwon@] agg (pl -une) sprecone. scialepe ["S:al@p@] agg balbuziente, alt scialepigne (f scialepégne), sin cacagghje, scelinghe. scialepià [S:al@"pja] (scialepéje scialepije scialepiase scialepiate) intr biascicare, balbettare, sin cacagghje. scialle [S:al:@] sm scialle, alt sciallètte, sciallone. sciammèreche [S:a"m:Er@k@] ‹sp chambergo, va Cot-Marc sciammèria› sf vestito, abito: te l’haje puoste na s.! come sei elegante! sciampagnone [S:aFpa"J:wol@], sciampagnuole ‹fr champignon› sm (f sciampagnòle) cercatore di funghi ■ agg spendaccione: prov lu sparagne de lu sarare su lu frèche lu s. il risparmo dell’avaro finisce in mano allo sprecone. sciancate [S:aN"kat@] agg sciancato, anchilosato. sciantuse [S:aN"tus@] agg (f -ose) elegante, vanitoso. sciapite [S:a"pit@] ‹lat exsipidus› agg scipito, insipido, alt sciapetigne (f sciapetégne). sciarappe [S:a"rap:@] ‹ingl shut up, va Cort-Marc sciaràppa› escl silennzio! zitto! sciarpe [S:arp@] sf sciarpa, alt sciarpètte, sciarpetèdde -èlle, sciarpine, sciarpone. sciarrabbà [S:ar:a"b:a] ‹fr char a bancs› sm calesse. sciarratòrje [S:ar:a"tOrj@] sm rissa, litigio. sciarre [S:ar:@] ‹ar sharah› sm lite, litigio: fa’ s. litigare, prov li ciucce fanne s. e li varrile se scascene gli asini litigano tra loro e i barili si rompono. sciarrià [S:a"r:ja] (sciarréje sciarrije sciarriase sciarriate) intr litigare, accapigliarsi. sciassì [S:a"s:i] ‹fr chassis› sm telaio: rumané sule che lu s. restare solo col telaio. sciaurate [S:au"rat@], sciuurate [S:uu"rat@] agg sciagurato | irresponsabile.


Castelluccese sciavaliére v cavaliére. sciavuorte [S:a"vwort@], sciauorte [S:a"wort@] ‹san Marco in Lamis capro di un anno› agg (f sciavòrte, sciuèrte) disordinato, sciatto. scicche [S:ik:@] ‹fr chic› agg elegante, signorile. sciente [S:jeNt@], sciénteche ["S:jeNt@k@], ‹*lat *exem-ptare distruggere, Cort-Marc scentàre› sm errore, svista: fa’ s. scambiare una cosa per un’altra. sciénze [S:jeNts@] sf scienza: arche de s. sapiente. scigne [SiJ:@] sf scimmia: paré na s. sembrare una scimmia (di persona sgraziata e buffa), prov che na case e che na vigne se marìtene li s. una buona dote sostituisce la bellezza | alt scegnariédde -élle (f scegnarèdde -èlle). scime [S:im@] ‹lat semis metà› agg (f scéme) non colmo, non pieno: sacche s. sacco non pieno. sció! [S:o] escl per allontanare volatili. sciògghje [S:O:@] (sciògghje sciuogghje sciugghjése sciuote f sciòte) tr sciogliere, slegare: s. nu nuteche sciogliere un nodo, s. li capidde sciogliere i capelli \ attaccà. sciòlte [S:=Olt@] sf diarrea. sciòpere ["S:Op@r@] sm sciopero. sciòsce [SOS@], ciòce sf sorella: còre de s.! *cuore di sorella (sorella mia cara!) / alt sciuscécchje. sciscele ["SiS:@l@] ‹*gr zinzula, Imp p 155› sm frantume, frammento: s. de becchiére frantumi di vetro. sciuésciué [S:ueS:u"e] avv frettolosamente, alla svelta, alla carlona, sin a la sinfasò. sciuèrte [S:u"Ert@] v sciauorte. sciugà [S:u"ga], sciucà v asciucà. sciulà [S:u"la] ‹lat exsibilare, ted schlupfen› (sciule sciulase sciulate) intr scivolare. sciulaacque [S:ula"ak:w@] sm impermeabile. sciulambone [S:ulaF"bon@] sm capitombolo. sciulariédde [S:ula"rje:@] -élle ‹v Cort-Marc sciurarèlla› sm scivolo: fa’ lu s. giocare a scivolare da un luogo scosceso. sciulature [S:ula"tur@] sm scivolo. sciule [S:ul@] sm scivolata: pigghià lu s. iniziare a scivolare / sin sciuulate. sciuliénte [S:u"ljeNt@] agg (f sciulènte) scivoloso sciuote [S:wot@] agg (f sciòte) sciolto: capidde s. capelli sciolti, fig che lu meddicule s. di fretta / va sciògghje. sciupà [S:u"pa] (sciupe sciupase sciupate) tr sciupare. sciupafémmene [S:upa"fem:@n@] ‹Cort-Marc sciupa-fémmënë› sm donnaiolo, corteggiatore da strapazzo.

scòppele sciupate [S:u"pat@] agg dimagrito, malaticcio. sciupone [S:u"pon@] agg sciupone, spendaccione, sin scialacquone. sciuppà [S:u"p:a] ‹lat excipio excipere estrarre, fr choper rubare› (scioppe sciuppe sciuppase sciuppate) tr estrarre, svellere, estirpare, cavare: s. da mmane strappare dalle mani, fig s. li chiuove da mmane a Criste *estrarre i chiodi dalle mani di Cristo (di persona insopportabile) | rubare. sciuppecà [S:up:@"ka] (scioppeche sciuppeche sciuppecase sciuppecate) tr estrarre, strappare dalle mani altrui, rubare. sciuppechià [S:up:@"kja] ‹fr choper› (sciuppechéje sciuppechije sciuppechiase sciuppechiate) tr andar cavando, rubacchiare. sciurtone [S:ur"ton@] agg (pl sciurtune) disordinato, trasandato. sciuscécchje [Su"Sec:@] sf sorellina: la sciuscécchia mije la sorellina mia. sciuulate [S:uu"lat@] sf scivolata. sciuuluse [S:uu"lus@] agg (f sciuulose) scivoloso, sdrucciolevole.. scòcchèntròne [SkOk:EN"trOn@] avv improvvisamente, sin allassacrése, de bòtte. scòce [skOtS@] (scòce scuoce scucése scuotte f scòtte) intr scuocere | rifl scottarsi, fig impaurirsi, sin còce, ncòce, jarde. scolabbròde [skola"b:rOd@], colabbròde sm colapasta col manico, sin scumaròle, scolapaste. scolapaste [skola"past@] sm colapasta con due manici. scòle [skOl@] sf scuola: passà a la s. essere promosso, èsse sènza s. essere analfabeta, prov viate a tè, cane, ché nce vaje a la scòle e viat’a tè, pècure, ché nte faje li leziune! beato te, cane, che non vai a scuola e beata te, pecora, chè non fai le lezioni! scòlle [skOl:@] sf cravatta. scòmmede ["skOm:@d@] agg scomodo. sconciajuoche [skoNtSa"jwok@] agg guastafeste, disfattista scòpe [skOp@] sm scopo. scope [skop@] sf scopa: s. de junce scopa di giunchi, da’ na bòtte de s. dare una spazzatina | gioco a carte / alt scupètte, scupidde -ille, scupulidde -ille, scupettone, scupone. scòppapriéule [SkOp:a"prjeul@] sm mais abbrustolito in padella, popcorn. scòppele ["skOp:@l@] sf schiaffetto, buffetto, scoppola: scòppela s. superficialmente, i’ scòppela s. lavorare superficialmente / alt scuppulone, sin sgregnone. 271


scòrce scòrce [skOrtS:@] ‹lat scortea pelle di cuoio› sf buccia, corteccia: s. de sportaialle, de ficure buccia d’arancia, di fico, s. de mènele, de noce esocarpo di mandorla, di noce, scòrcia d’arule corteccia d’albero, s’è fatte la s. il sngue si è raggrumato | loc avv i’ scòrcia s. *andare buccia buccia (scamparla) / der scurcià, sin scuorce, cuocchjele. scòrciacrape [skOrtSa"krap@] sm *spellacapra, vento freddo di NNE, sin vòrje, addefréscapriatòrje. scorre [skor:@] (scorre scurre scurrése scurze) intr scorrere: nn’è scurza l’ore non è trascorsa l’ora (non è urgente). scose [skos@] (scose scuse scusése scusute) tr scucire \ cose. scotelafatije [skOt@lafa"tij@] ‹scutelà + fatije› sfaticato, scanzafatiche. scraugghià [skrau":a] scaraugghià, scravugghià ‹v ncraugghià› (v ncraugghià) tr sgomitolare, sbrogliare, districare \ ncraugghià. scredetà [skr@d@"ta] (scrèdete scriédete scredetase scredetate) tr screditare. scremone [skr@"mon@] ‹v scrime› sm (pl scremune) valico: lu s. tra Vicchere e Rusite il valico tra Biccari e Roseto. screscentà [skr@S:@N"ta] (screscènte scresciénte screscentase screscentate) intr fare lievitare la pasta oltre il tempo necessario. screstianì [skr@stja"ni] (screstianisce screstianése screstianute) intr rinnegare, scristianizzarsi. scretture [skr@"t:ur@] sf scrittura: s. a ciampe de jaddine brutta calligrafia | scrittura privata. scrianzate [skriaN"tsat@] agg maleducato \ crianzate. scriatate [skria"tat@] sf frustata, scudisciata. scriate [skri"at@] ‹lat parl excorrigiatum› sf frusta. scrime [skrim@] ‹lat discriminare, sic scrima› sf scriminatura: fa’ la s. dividere i capelli. scrive [skriv@] (scrive screvése scritte) tr scrivere. scròcche [skrOk:@] ‹lat crotalum v Cort-Marc scrocchiazzéppi› sm gara di resistenza tra ragazzi consistente nel saltare addosso alla squadra che sta sotto, ricurva, che perde se non resiste al peso, vince se gli avversari cascano. scrofe [skrof@] sf scrofa, fig prostituta, alt scrufone. scrubbele ["skrub:@l@] v scrupele. scruccà1 [skru"k:a] ‹laziale scròcchià, v scròcche e cruccà› (scròcche scruocche scruccase scruccate) intr scricchiolare, slogare: s. dinte li rine slogarsi la schiena / sin cruccà. 272

Pasquale Cacchio scruccà2 [skru"k:a] ‹fr croc uncino› tr scroccare, ottenere gratis | avv a scròcche gratuitamente, der scruccone. scruccone [skru"k:on@] sm (pl -une) scroccone. scrupele ["skrup@l@], scrubbele sm scrupolo: lu s. de la cucchiàra vonte lo scrupolo del disonesto. scrupuluse [skrupu"lus@] agg (f -ose) scrupoloso . scuà [sku"a], scuvà (scoue scuoue scuase scuate) tr scovare. scucchià [sku"c:a] ‹v cocchje› (scocchje scucchje scucchiase scucchiate) tr separare, spaiare, sdoppiare. scucchjelà [skuc:@"la], scucchiulà (scòcchjele scuocchjele scucchjeliase scucchjeliate) tr sgusciare, sbaccellare, sgranare. scucchjelià [skuc:@"lja], scucchiulià (scucchjeléje scucchjelije scucchjeliase scucchjeliate) tr stare a sgusciare o a sbaccellare. scuccià [sku"tS:a] ‹v còcce› (scòcce scuocce scucciase scucciate) tr infastidire, scocciare. scucciate [sku"tS:at@] agg annoiato, infastidito, sin stuffe ■ calvo, sin pelate. scufanate [skufa"nat@] ‹v còfene› agg grasso, grossolano, sgangherato. scuffelà [skuf:@"la], scuffulà ‹v cuoffele› (scòffele scuoffele scuffelase scuffelate) tr spannocchiare: s. li ranadinje spogliare la spiga di mais dalle brattee | abbattere: hanne scuffelate la vècchia chiése hanno abbattuto la vecchia chiesa | intr crollare: lu pagghiare è scuffelate il pagliaio è crollato | rifl crollare, guastarsi: la sègge s’è scuffelate la sedia s’è rotta, fig s. sop’a lu devane abbandonarsi sul divano. scugnizze [sku"J:its:@] ‹Cort-Marc scugnìzzo› sm ragazzaccio, monello. sculà [sku"l:a] (scole scule sculase sculate) tr colare, scolare, sgocciolare: s. la paste colare la pasta, fig s. la buttiglie bere fino all’ultima goccia | intr scolare: l’uogghje scole da la prèsse l’olio cola dalla pressa | rifl svuotare, tracannare: s. na buttiglie de vine trangugiare una bottiglia di vino. sculacchiate [skula"c:at@] agg fortunato: s. a carte fortunato nel gioco delle carte. sculare [sku"lar@] sm scolaro, alunno. sculatore [skula"tor@] sf parte residua di un liquido: prov a chi ave la s. figghia fémmene a chi beve l’ultimo sorso figlia femmina. sculature [skula"tur@] sm colatoio, colabrodo. sculerì [skul@"ri], sculerì (sculurisce sculurése sculurute) tr scolorire, impallidire.


Castelluccese scullà [sku"l:a] (scòlle scuolle scullase scullate) tr scollare, rifl scollarsi \ ncullà. scullate [sku"l:at@] agg scollato, sin scannaruzzate. sculline [sku"l:in@] sm papillon, cravatta. scultore [skul"tor@] sm (f scultrice) scultore. sculurì [skulu"ri] (sculurisce sculurése sculurute) tr scolorire. scumà [Sku"ma] (scume scumase scumate) tr schiumare: s. la tièlle che la scumarèdde togliere la schiuma della bollitura | intr spumeggiare. scumarèdde [Skuma"rE:@] -èlle piccolo mestolo forato. scumaròle [Skuma"rOl@] sf colatoio, mestolo forato, sin colabròde. scume [Skum@] sf schiuma: s. da mmocche bava, fa’ ascì la s. da mmocche imbestialirsi. scumbenà [skuFb@"na] (v cumbenà) tr scombinare. scumbussulà [skuFbus:u"la] v schembusselà. scummésse [sku"m:@s:@] sf scommessa. scummetà [skum:@"ta], scummedà (scòmmete scuommete scummetase scummetate) tr scomodare, rifl scomodarsi: nte scummetènne non scomodarti, me scummite a scì mi dà fastidio uscire. scummegghià [skum:@":a] ‹lat tegumen› (v accummegghià) tr scoprire, fig rivelare, rifl scoprirsi: s. pe lu caute togliersi le coperte \ accummegghià. scummegghiate [skum:@":at@] agg scoperto, senza coperte. scummétte [sku"m:et:@] (v métte) intr scommettere. scumpagnà [skuFpa"J:a] (v accumpagnà) rifl litigare / sin sciarrià. scumparì [skuFpa"ri] (v cumparì) intr scomparire. scumuse [Sku"mus@] agg (f scumose) schiumoso. scunce [skuNtS@] sm distubo: avè nu s. da une essere disturbato da qualcuno. scuncertà [skuNtS@r"ta] (v cuncertà) tr sconcertare, rifl sconcertarsi. scuncià [skuN"tSa] v scunzà. scunciérte [skuN"tSjert@] sm sconcerto. scunfurtà [skuNfur"ta] (v cunfurtà) tr sconfortare, scoraggiare, sin scunzulà. scunfuorte [skuNfwort@] v schenfuorte. scunquassà [skuNkwa"s:a] (scunquasse scunquassase scunquassate) tr sconquassare. scunquasse [skuN"kwas:@] sm sconquasso. scuntà [skuN"ta] (v cuntà) tr scontare: s. na péne scontare una pena | restituire: s. a rane pagare col frumento, fa’ s. farla pagare.

scuppà2 scuntantà [skuNtan"ta] (v accuntantà) tr scontentare. scunte [skuNt@] sm sconto: pajà a s. barattare. scuntènte [skuN"tENt@] agg (pl scuntiénte) scontento, der scuntantézze. scuntrà [skuN"tra] (scontre scuntre scuntrase scuntrate) tr scontrare, rifl scontrarsi. scuntruse [skuN"trus@] agg (f -ose) scontroso. scunucchià [skunu"c:a] (schenocchje schenucchje scunucchiase scunucchiate) intr sconocchiare, incespicare: s. pe li scale incespicare sulla scalinata | rifl slogarsi / sin scruccà. scunzà [skuN"tsa], scuncià ‹lat *comptiare ordinare› (v accunzà) tr rompere, guastare, smontare, disfare: scunzà lu motore smontare, il motore, s. lu liétte disfare il letto | disturbare: i’ a s. a une disturbare qualcuno, s. lu juoche giocar male, prov nen scuncènne lu cane chè dòrme non disturbare il cane che dorme | rifl rompersi, guastarsi: s’è scunzate la machene s’è rotta l’auto \ accunzà. scunzeglià [skuNts@"L:a] (v cunsiglià) tr sconsigliare. scunzulate [skuNtsu"lat@] agg sconsolato \ cunsulate. scuoppe [Skwop:@] sm scoppio. scuorce [skwortS@] sm buccia: s. de pempedòre buccia di pomodoro / sin scòrce. scuorne [skworn@] sm umiliazione, vergogna. scupà (scope scupe scupase scupate scupènne) tr spazzare, fig copulare. scuperchià [skup@r"ca] (scupèrchje scupiérchje scuperchiase scuperchiate) scoperchiare: s. la case rinnovare il tetto, fig scoprire \ ammuccià. scupèrte [sku"pErt@] sf scoperta: fa’ la s. de l’Amèreche dire cose risapute. scupettà [skup@"t:a] (scupètte scupiétte scupettase scupettate) tr spazzolare, lucidare. scupètte [sku"pEt:@] sf spazzola, alt scupettine. scupettone [skup@"t:on@] sm (pl -une) spazzolone. scupidde [sku"pi:@] -ille sm scopetta. scupone [sku"pon@] sm scopone, gioco a carte. scuppà1 [Sku"p:a] ‹lat tardo cuppa› (scòppe scuoppe scuppase scuppate) intr scoppiare: a la Petrère scuppavene li mine alla Petrera scoppiaviano le mine, fig mò scòppe lu cuoppe! *adesso scoppia la coppa (non illuderti!), s. a vodde iniziare a bollire, s. a ride, a ualià scoppiare a ridere, a piangere | germogliare: so’ scuppate li fiure sono germogliati i fiori. scuppà2 [sku"p:a] (v scuppà1) lacerare, sdrucire: s’è scuppate lu vute si è lacerato il gomito. 273


scupparuole scupparuole [Skup:a"rwol@] sm giocattolo ricavato da un tronchetto cavo di sambuco. scuppatore1 [Skup:a"tore] ‹v scuppà› sf germoglio. scuppatore2 [skup:ator@] ‹v còppe› sf resti di macellazione. scuppelià [skup:@"la] (scuppeléje scuppelije scuppeliase scuppeliate) rifl screpolarsi, scrostarsi. scuppelone [skup@"lon@] sm (pl scuppulune) manata, scappellotto, sin scòppele. scuppettate [Skup:@"t:at@] sf schioppo, schioppettata. scuppètte [Sku"p:Et:@] sf fucile, fucile giocattolo: prov carre, muline e s. chi ntène li siénze li métte attenzione all’uso di attrezzi pericolosi. scuppettià [Skup:@"t:ja] (scuppettéje scuppettije scuppettiase scuppettiate) intr crepitare, scoppiettare, métte a s. mettere a cuocere sulla brace. scuprì [sku"pri] (v cuprì) tr scoprire. scupulidde [skupu"li:@] -ille sm scopetta, scopino. scuraggià [skura"dZ:a] (v ncuraggià) tr incoraggiare, rifl scoraggiarsi, sin scunfurtà. scurbuteche [skur"but@k@] agg scorbutico. scurcià [skur"tSa] ‹v scòrce› (scòrce scurce scurciase scurciate) tr scuoiare, spellare, scorticare: s. l’àine, lu cunigghje spellare l’agnello, il coniglio, s. li canne decorticare le canne, pèdda scurciate spellato dal sole, fig sfruttare: prov chi affitte scòrce chi affitta sfrutta | rifl s. li maneche rimboccarsi le braccia, l’arule s’è scurciate l’albero s’è scortecciato / sin ammunnà. scurciatore [skurtSa"tor@] ‹lat volg *excurtiare, curtus› sf abbreviazione, deviazione. scurdà [skur"da] (scòrde scuorde scurdase scurdate) tr dimenticare, scordare: s. lu passate dimenticare il passato, prov fà bène e scuorde, fà male e piénze fa’ del bene e dimentica, fa’ del male e rifletti | rifl dimenticarsi | perdere l’accordature: la chetarre s’è scurdate la chitarra si è scordata. scurdate [skur"dat@] sf dimenticanza: a la s. *alla dimenticanza (quando meno te l’aspetti) ■ agg dimenticato | scordato, stonato: campana s. campana non intonata. scurdariédde [skurda"rje:@] -élle agg (f scurdarèdde -èlle) smemorato. scurdià [skur"dja] ‹lat obscurare› (scurdéje scurdije scurdiase scurdiate) intr imbrunire: appéne scurdiase appena fu sera. 274

Pasquale Cacchio scurdje [skurdj@] ‹lat obscuritas› sm buio, oscurità: a lu s. al buio, fig calà la s. nnanz’a l’uocchje perdere il lume della ragione ■ sf sera, notte: che la s. al buio, di notte \ lustre. scure [skur@] ‹lat obscurus› agg scuro ■ sm pannello: chiude li s. chiudere i pannelli delle finestre. scurì [sku"ri] (scurisce scurése scurute) tr scurire. scurnà [skur"na] (scòrne scuorne scurnase scurnate) rifl scornarsi: fig rumané scurnate restare umiliato / sin ncurnà. scurnacchiate [skurna"c:at@] agg scornato, beffato, svergognato. scurnuse [skur"nus@] agg (f -ose) vergognoso, timido. scurpione [skur"pion@] sm scorpione. scurreture [skur:@"tur@] agg scorsoio: chiappe s. nodo scorsoio. scurtecà [skurt@"ka] (scorteche scurteche scurtecase scurtecate) tr spellare, scuoiare, scorticare: fig s. a une ridurre qualcuno in miseria / sin scurcià, scacà, salà. scurzelore [skurts@"lor@] agg necessario, impellente. scusà [sku"sa] (scuse scusase scusate) tr scusare, rifl discolparsi: dòppe tanta ‘scuse e me ncuse’ m’ha fatte fésse *dopo tanti ‘mi scuso e m’incuso’ mi ha fatto fesso (essere aggirato con le buone maniere). scuse [skus@] sf scusa, pretesto: truà s. cercare pretesti, prov che la scuse de la figghje se fotte l’òve col pretesto della figlia frega le uova. scuscelate [skuS:@"lat@] agg sfiancato, esausto, sin sderranate. scuseture [skus@"tur@] sf scucitura. scustà [skus"ta] (scòste scuoste scustase scustate) tr scostare, spostare: fig s. a une tener lontano qualcuno | rifl scostarsi / sin spustà \ accustà. scustumate [skustu"mat@] agg scostumato, der scustumatézze. scute [skut@] sm scudo. scuteddare [skut@":ar@] ‹lat scutella piattino› sm infissi sulla parete a cui appendere recipienti: appènne la rame a lu s. appendere i recipienti di rame alla parete. scutelà [skut@"la], scutulà ‹*lat cuticula pelle, *cos cotis pietra abrasiva› (v cutelà) tr scuotere, scrollare: s. la poleve, scuotere la polvere, scutelà la néve da sop’a li ulive, scrollare la neve dagli olivi, s. la sacche rivoltare la tasca | dimenare: lu cane scòtele la cote, il cane scodinzola.


Castelluccese scutezzà [skut@"ts:a] ‹v cutizze› (scutizze scutezzase scutezzate) tr dissodare, arare un terreno incolto. scuttà [sku"t:a] (scòtte scuotte scuttase scuttate) intr scottare. scuttature [skutta"tur@] sf scottatura. scuvà v scuà scuzzà [sku"ts:a] (scòzze scuozze scuzzase scuzzate) intr nascere dall’uovo, sgusciare, sin scuzzelà. scuzzelà [skuts:@"la] (scòzzele scuozzele scuzzelase scuzzelate) intr uscire dal guscio, nascere: fig nn’è manche scuzzelate e se permètte de responne malamènte a lu patre è un moccioso e si permette di contraddire suo padre. sdaiuole [zda"jwol@] sm scudiscio. sdaiulate [zdaju"lat@] sf scudisciata. sdaièdde [zda"jE:@] -èlle sf frusta. sdanghe [zdaNg@] ‹germ *stanga› sf pertica | timoni del carro: attaccà lu cavalle a li s. legare il cavallo al timone, fig donna alta / alt sdangone. sdegnà [zd@"J:a] ‹lat *(di)sdignare, va Giuliani p 121› (v degnà) rifl sdegnarsi, indignarsi. sdegnuse [zd@J:us@] agg (f -ose) sdegnoso. sdellabbrà [zd@l:"b:ra] (sdellabbre sdellabbrase sdellabbrate) tr allentare, mollare, sfilacciare. sdellabbrate [zd@l:a"b:rat@] agg smagliato, sfilacciato. sdellampà [zd@l:aF"pa] (sdellampe sdellampase sdellampate) tr illuminare | intr brillare, splendere: ‘st’uocchje te sdellampene mpacce questi occhi ti splendono in viso. sdellattà [zd@l:a"t:a] (sdellatte sdellattase sdellattate) tr amalgamare, mescolare. sdellecanì [zd@l:@ka"ni] ‹lat delinquere abbandonare, sic sdillinchiari, v Cort-Marc delìnto› (sdellecanisce sdellecanése sdellecanute) rifl esaurirsi, stremare, spossarsi. sdellecanute [zd@l:@ka"nut@] agg stremato, spossato, sfiancato. sdentate [zd@N"tat@] agg sdentato. sderrenà [zd@r:@"na] (sderrine sderrenase sderrenate) rifl sfiancarsi, estenuarsi, prostrarsi / sin sgubbà, jettà lu sanche. sderrubbà [zd@r:u"b:a] ‹sp derrumbar› (v adderrubbà) rifl precipitare, sprofondare, sin adderrubbà. sdradecà [zdrad@"ka] v stradecà. sdraule [zdraul@] ‹lat trahere, ted ant strau sdraiarsi, va Bertoni p 6 e Cort-Marc tirantèrre› sf treggia, slitta trascinata da animali per il trasporto di pietre / alt sdraulone, sdraulécchje.

sébbete sdraulone [zdrau"lon@] (pl sdraulune) fig di persona grande e massiccia. sdréje [zdrej@], stréghe sf strega, fig donna malvagia, maliarda. sdrione [zdri"on@] sm (pl sdriune) stregone. sduacà [zdua"ka] (sduache sduacase sduacate) ‹lat evacuare, pugl sduvacà, Cort-Marc divacare› tr svuotare, travasare: s. lu varrile svuotare il barile, fig s. la cape rilassarsi | vomitare / sin sfrattà, mmacantì, svacantì, ammuttà. sderruscià [zd@r:u"S:a], adderuscià (sderrosce sderrusce sderrusciase sderrusciate) tr arare, preparare il terreno per la semina. se1 [s@] pron rifl si: se lave, se tremènte a lu sprècchje si lava, si guarda allo specchio, s’ammutase e ascése si cambiò e uscì, me s’è ruutate contre mi si è rivolto contro | recipr nze parlene chiù non si parlano tra loro, se sò truate a la chiése si sono incontrati in chiesa | con verbi pron spère chè se ne pènte spero che se ne penta, la chiante se mòre se nne l’adacque *la pianta si muore se non l’annaffi, nze ne mpòrte non se ne importa | passiv se chiame Gelarde si chiama Gerardo, qua nze vénnene chiù li tèrre qui non si vendono più i terreni | impers se dice che nen torne chiù si dice che non tornerà, nze pòte sta’ qua qui non si può stare | pron pers compl se lave li panne a mane si lava i panni a mano, s’è ccattate na bèlla case s’è comprato una bella casa, ògne matine se sorchje n’uove ogni mattina si succhia un uovo, se facésse li fatte suoi si faccia i fatti suoi, se la véde isse! *se la vede lui (affari suoi!). se2 [s:@] cong condiz se: se jésce, avviseme se esci, avvisami, se fusse venute che me, te sarrisse devertute se fossi venuto con me, te saresti devertito, manche se vène a prià ce vave neanche se viene a pregarmi ci vado, mannagghje a te, se me fusse stat’a sènte! mannaggia a te, *se mi fossi stato a sentire (se mi avessi dato ascolto!) | concess se manche *se neanche, come se non, benché non: se manche l’avesse rempruurate benché non l’avesse rimproverato | interr indir addummanne se pòzze trasì chiedi se posso entrare, nzacce se ce lu di’ o méne non so se dirglielo o no | se nò, sennò se no, altrimenti. sé1 [se] sé: da sé da sé, ésse nsé (nzé) essere in sé. sé2 [se] avv sì: ha ditte sé ha detto di sì, prov che nu sé te mpicce e che nu nnò te spicce il sì ti vincola, il no ti disimpegna | escl sé sé! sì sì. sébbete ["seb:@t@] v sibbete. 275


sebbuleche sebbuleche [s@"b:ul@k@] ‹lat sepulcrum, va Cort-Marc sabburghë› sm sepolcro, altare del

giovedì e venerdì santo. sebbulture [s@b:ul"tur@] sm sepoltura. secà [s@"ka] ‹lat secare› (séche siche secase secate) tr segare: s. li lèune segare la legna. sacarètte [s@ka"rEt:@], segarètte sf sigaretta. secature [s@ka"tur@] sf segatura. seccà [s@"k:a], asseccà (sécche sicche seccase seccate) tr seccare: s. li ficure essiccare i fichi, fig dare fastidio, intr seccare, prosciugare, rifl seccarsi fig annoiarsi. seccante [s@"k:aNt@] agg seccante, fastidioso, der seccature. secché [s@"k:e] cong sicché. sécche1 [sek:@] v sicche. sécche2 [sek:@] ‹lat sitis› sf sete: avé, tené sécche aver sete, tènghe na sécca tante ho tanta sete. secchiètte [s@"c:Et:@] sm secchio: s. de plasteche, de stagne secchio di plastica, di stagno, ncappà lu s. che la cròcche recuperare il secchio nel pozzo / alt secchjetiédde -élle, secchjettiédde -élle, secchjedduzze, secchjettone, der secchjettate. seccome [s@"k:om@] cong siccome, poiché, sin pecché, giacché. seccorre [s@"k:or:@] (v corre) tr soccorrere. sécete ["setS@t@] ‹lat siccitas› sf siccità. séche [sek@], séghe ‹lat secare› sf sega: filastr s. e séca mulèlle (mulazze), la s. nen vòle secà, ce vòle la carna rasce sega e sega mulélle, la sega non vuole segare, ci vuole la carne grassa, fig fa’ na s. masturbarsi / alt sechètte, der secature, sin serracchje, strencone. sèchenaènze [sek@na"ENts@] ‹ingl second hands› agg scadente, di seconda mano. Secilje [s@"tSilj@] top Sicilia, agg seceliane. seconde [s@"koNd@] agg num secondo: lu s. nummere il secondo numero, la seconda file la seconda fila, fa’ la s. frequentare la seconda classe ■ sm minuto secondo: aspiétteme nu s. aspettami un secondo ■ avv in secondo luogo ■ prep seconde mé secondo me, s. a quante dicene li giurnale quanto a quello che dicono i giornali, a s. de lu tiémpe secondo il tempo ■ cong a s. chè… a seconda che… sècule ["sEcul@] ‹lat seculum› sm secolo: s. e s. addrète tanti secoli fa, nsèculemmatèrne in secula aeterna, fig aspettà nu s. attendere molto. secure [s@"kur@] agg sicuro ■ avv secure, securamènte sicuramente ■ escl secure! certamente! ■ sf sicura: métte la s. inserire la sicura. 276

Pasquale Cacchio securézze [s@ku"rets:@] sf sicurezza. sedduzze [s@":uts:@], selluzze ‹lat subgluttire, v Cort-Marc selluzzà› sm singhiozzo: ualià a s. piangere singhiozzando. sedeticce [s@d@"titS:@] agg (f sedetécce) appassito, stantìo, sin ammusciate, muscie, màude \ frische. sedile [s@"dil@] sm sedile. sedore [s@"dor@], sudore sm sudore. segà [s@"ka] v secà. segarètte [s@ga"rEt:@] v secarètte. sègge [sEdZ:@] ‹lat sedeo› sf sedia: lu pète de la s. il piede della sedia, sta’ sope la sègge essere invalido / alter seggelone, seggelédde -élle, seggiulécchje, seggiuline, seggetèdde -èlle / sin assettature, truocchele, banchine. seggellà [s@dZ:@"l:a](seggille seggellase seggellate) tr sigillare. seggetèdde [s@dZ:@"tE:@] -èlle sf sediolina: purtà la s. appriésse portarsi la sediolina per spettacoli, s. che lu vucchele sediolina forata per bambini. seggiare [s@"dZ:ar@] sm seggiolaio, artigiano che fabbrica o ripara sedie. seggille [s@"dZ:il:@] sm sigillo. séghe [seg@] v séche. segnà [s@"J:a] (ségne signe segnase segnate) tr segnare, annotare: s. la frève misurare la febbre, s. a la scòle iscrivere a scuola / sin sencà. segnalà [s@J:a"la] (segnale segnalase segnalate) tr segnalare. segnefecà [s@J:@f@"ka] (segnifeche segnefecase segnefecate) tr significare. segnerije [s@J:@"rij@] sf signore, signoria. segnore [s@"J:or@] sm (pl segnure) signore, nobile: appartené a na famiglie de segnure appartenere a una famiglia nobile, fa’ na vite da s. fare una vita agiata, iron lu s. nz’arretire ancore! quell’individuo non torna ancora a casa! | pr Gesù Cristo: S. non pègge speriamo in nulla di peggio | escl signo’! signore!, sin bell’ò! / alt segnurine, segnurenèlle, segnurone. sèje [sEj@] agg num sei, der sidece, sessante, sèjeciénte, sèjemile, sessantine, siéste (f sèste), sin mèza duzzine. selènzje [s@"lENtsj@] sm silenzio. sellà [s@"l:a] (sèlle siélle sellase sellate) tr sellare. sellare [s@"l:ar@] sm sellaio. sèlle [sEl:@] sf sella. selluzze [s@"l:uts:@] v sedduzze. selvateche [s@l"vat@k@] v salvateche. semènte [s@"mENt@] sf (pl semiénte) seme: s. de fenucchje, de checozze semi di finocchio, di


Castelluccese zucchine, chiantà la s. seminare, fig lassà, rumané pe s. restare da solo. semèstre [s@"mEstr@] sm semestre. sémmele ["sem:@l@] sf polenta. semmenà [s@m:"na] (sémmene simmene semmenase semmenate) tr seminare: prov chi sémmene recògghje chi semina raccoglie, chi sémmene miéz’a la vije, pèrde semènte é fatije chi semmina per strada perde seme e lavoro. semmenatrice [s@m:@na"tritS@] sf seminatrice. semmenature [s@m:@na"tur@] sm sacchetto conico a tracolla del seminatore. semmenariste [s@m:@na"rist@] sm seminarista. sémmene ["sem:@n@] sf semina. semmuline [s@m:u"lin@] sf semolino, somola di grano duro. sempateche [s@F"pat@k@] agg simpatico. sempatije [s@Fpa"tij@] sf simpatia. sèmpe [sEFp@] ‹lat semper› avv sempre: s. s. continuamente, pe s. per sempre, da s. da sempre, na vòte pe s. definitivamente, è s. lu stésse e sempre lo stesso | cong sèmpe chè a condizione che: s. che è bèllu tiémpe a condizione che ci sia bel tempo, sèmpe che lu vol’isse, a condizione che lo voglia lui | a meno che: sémpe ché nne jésce, te vènghe a truà ammenocché tu non esca, verrò a farti visita. sémplece ["seFpl@tS@] agg semplice. senale [s@"nal@] v sunale. sencà [s@N"ka], sengà ‹lat signare, Cort-Marc sin-gàre, Giuliani p 54, 56-57, 91-92, 127, 133› (sénghe singhe sengase sengate) tr segnare, tracciare una linea: s. la machene scalfire l’auto | rifl lesionarsi, fendersi: lu piatte s’è sengate il piatto è lesionato / sin crepà. sencature [s@Nka"tur@] ‹v sénche› sm attrezzo di falegname per misurare spessori. sencère [s@N"tSEr@] agg sincero: lu sole ògge nn’è sencère il tempo è oggi sospetto. sénche [seNk@], sénghe ‹lat signum, gr sígnon, Giuliani p 54, 56-57, 91-92, 112, 117-118, 120, 130-131› sm segno, linea, rigo: métte nu s. met-

tere un segno, purtà lu s. seguire la lettura / der sencature. sénne [sen:@] sm senno. sennò [s@"n:O] cong altrimenti, va se2. sènse [sENs@] v sènze. sènte [sENt@] (sènte siénte sentése sentute) tr sentire, udire: s. da luntane, da ucine udire da lontano, da vicino, s. la bande ascoltare la banda, s. li campane sentire le campane, stamme a s. ascoltami, sta’ a s. a une dare ascolto a qualcuno, fa’ s. far sentire (farsi sentire) | con sub se sènte de di’ *si sente di

seppòste dire (si dice) | intr sentirci: nce s. pe niénte è sordo, nce s. da na urécchje è sordo da un orecchio fig fa finta di non sentire, s. currive offendersi | rifl sentirsi: s. buone, malamènte sentirsi bene, male, s. accise sentirsi stanco, nze sènte tante a la quale non sentirsi molto bene, nen me sènte non mi sento bene | con sub sénte de fa’ *sentirsi di fare (avere la capacità di fare). sentemènte [s@Nt@"mENt@] sm (pl sentemiénte) sentimento: tené lu s. ncape avere giudizio, tené tutte li sentemiénte essere lucido di mente, l’amore fa’pèrde lu s. l’amore non fa ragionare, fa’ na còse che s. impegnarsi, fa’ venì nsentemènte a une far rivvedere qualcuno. sentènze [s@N"tENts@] ‹Cort-Marc sentènz(i)ë› sf (pl sentènzje) sentenza, invettiva, maledizione: li senténzje sò de canigghje, chi li méne se li pigghje chi maledice vien maledetto. sentenzià [s@Nt@N"tsja] (sentènzje sentiénzje sentenziase sentenziate) tr sentenziare, inveire, maledire. sènze1 [sENts@], sènza ["sENtsa] prep senza: sènza sòlde senza soldi, rumané sènza mangià restare digiuno, sènza niénte povero, sènze nu mutive senza alcun motivo | con prep pe sènza niénte *per senza nulla (gratis), che s. niénte *con senza nulla (senza nulla) ■ cong esclusiva: sènza di’ niénte senza dir nulla, rumané senza i’ a na vanne *restare senza andare in un posto (non poter essere andato in un posto), è rumaste sènza i’ a la mésse non è potuto andare a messa, sènza sta’ a pèrde tiémpe senza stare a perder tempo | condiz se: sènze chè chiòve nze po’ chiantà niénte se non piove non si può piantare nulla, sènza studià nze passe a la scòle se non si studia non si è promossi | concess benché: sènze chè c’agghjè ditte niénte, s’è utate malamènte benché non gli abbia detto nulla, si è rivolto male. sènze2 [sENts@] sm (pl siénze) senso: che tutte li siénze *con tutti i sensi (attentamente), sènza siénze insensato, fa’ s. fare impressione, pérde li siénze svenire, tené li siénze ncape essere giudizioso. separà [s@pa"ra] (v parà) tr separare, sin scucchià, sparte. séppje [sep:j@] sf seppia. sepponte [s@"p:oNt@] sf puntello, rinforzo. seppontapète [s@p:oNta"pEt@] sm saliscendi, sbarretta di ferro per chiudere porte e altri infissi, sin calascine. seppòste [s@"p:Ost@] sf supposta. 277


seppuntà seppuntà [s@p:uN"ta] (v puntà) tr puntellare, bloccare. sequestrà [s@kw@s"tra] (sequèstre sequestrase sequestrate) tr sequestrare. sequèstre [s@"kwEstr@] sm sequestro. sèrchje [sErc:@] ‹indeur ser, sek, Imperio p 139, ar serqia, srq screpolatura› sf ragade, lesione cutanea. sercizje [s@r"tS:itsj@] sm esercizio. sére [ser@] sf sera: jére s. ieri sera, craje a s. domani sera, l’ata s. la sera precedente, all’atra sére l’altro ieri sera. serenate [s@r@"nat@] sf serenata: prov a case de sunature nze portene s. a casa di musicisti non si portano serenate. serénche [s@"reNk@], serénghe sf siringa, iniezione, puntura. seréne [s@"ren@] sf sirena. serine [s@"rin@] agg sereno ■ sm tempo sereno: che lu s. a ciel sereno. sèrje [sErj@] agg serio, sin addavère ■ sf serie. serole [s@"rol@] ‹lat seriola vaso, v Cort-Marc saròla e seriòla› sf fusto, orcio, recipiente per l’olio. sèrpe [sErp@] sf (pl siérpe) lucertola, serpe: prov i’ ncappènne òve de siérpe perdere tempo in cose futili, stipe siérpe chè truove anguille (opp chè truove ncine) conserva qualsiasi cosa, ti potrà servire, andó mòre la s. lasse la scòrce dove muore la serpe lascia la pelle, la s. chè vòle èsse accise èsce miéze la vije la serpe che vuol essere uccisa esce in strada | sèrpa d’acque biscia, v bisce / alt serpognele, serpugnelédde -élle, serpugnelécchje. serpènte [s@r"pENt@] sm serpente, sin surcenale. serrà [s@"r:a], asserrà (sèrre siérre serrase serrate) tr serrare: s. la pòrte che la varre sprangare la porta. serracchje [s@"r:ac:@] ‹lat serra, serricula sega, va Cort-Marc serrécchia› sm saracco, segaccio. serrante [s@r:ant@] sf chiusura lampo, cerniera, zip | saracinesca . serrature [s@r:a"tur@] sf serratura, sin mascature. sèrte [sErt@] ‹lat sertum› sf filza, serto: na s. de sòreve una filza di sorbe / sin nzèrte. sèrve1 [sErv@] sm e f (pl siérve) servo. sèrve2 [sErv@] (sèrve siérve servése servute) tr servire: saraje servute sarai esaudito | intr servire: s. a caccòse, a niénte servire a qualcosa, a niente | aver bisogno: me sèrve na mane mi serve aiuto. servetù [s@rv@"tu] sf servitù. serveziéule [s@rv@"tsjeul@] agg servizievole. 278

Pasquale Cacchio sessegnore [s@s:@"J:or@] avv sissignore, va sé. sèste [sEst@] agg sesto. sestemà [s@st@"ma] (sestème sestiéme sestemase sestemate) tr sistemare: s. li figghje sistemare i figli, fig s. a une dare una lezione a qualcuno. sestème [s@s"tEm@] sm sistema. setacce [s@"tatS:@] ‹lat tardo *saetacium› sm setaccio di forma rettangolare per la spremitura dei pomodori, alt setacciédde -élle. sète [sEt@] ‹lat sedeo› (sète siéte setése setate) intr sedere: prov chi camina lécche e chi sèta sécche *chi cammina lecca e chi siede secca (chi si dà da fare ottiene qualcosa, non chi sta fermo) / sin assettà. séte [set@] ‹lat saeta setola› sf vaglio con fitta rete metallica per separare la farina dalla crusca, der setacce ■ seta. sétele ["set@l@] ‹lat saeta setola› sf setola: prov ncule nce capéve na sétele era un momento di grave tensione, fig capelli ispidi e duri. seteluse [s@t@"lus@] agg (f setelose) setoloso. sètte [sEt:@] agg sette: s. de denare sette di denari (nel gioco delle carte), fig paré lu s. de denare di chi è al centro dell’attenzione, sin zepile / der sètteme, decessètte, vintisètte, settante, sètteciénte, settemile, settantine. settemane [s@t:@"man@] sf settimana: a la s. sante s’attaccavene li campane durante la settimana santa si legavano le campane / alt settemanèdde -èlle. settèmbre [s@"t:EFbr@] sm settembre. settembrine [s@t:@F"brin@] sm settembrino: prov la luna s. fa buone a segnurine la luna di settembre fa bane alle ragazze. setuazione [s@twa"tsjon@] sf situazione. séuce [seutS@] sf selce, selciato, top la Séuce: nchianà pe la S. salire verso la torre. sezzione [s@"ts:jon@] sf sezione: i’ a la s. a jucà andare a giocare nella sezione del partito. sfa’ [sfa] (v fa’) tr disfare: chi fa e chi sfa chi fa e chi disfa | intr pron sfarsi: li mèle se sò sfatte le mele si sono sfatte. sfacchenà [sfak:@"na] (sfacchine sfacchenase sfacchenate) intr sfacchinare. sfacciate [sfa"tS:at@] agg sfacciato. sfacennate [sfatS@"n:at@] agg sfaccendato. sfaccime [sfa"tS:im@] ‹lat farcimen, fr farcin, Cort-Marc sfaccìmma› sm schifezza, luridume. sfamà [sfa"ma] (sfame sfamase sfamate) tr sfamare, rifl sfamarsi. sfarenà [sfar@"na] (sfarine sfarenase sfarenate) tr sfarinare, ridurre in polvere.


Castelluccese sfascià [sfa"S:a] (sfasce sfasciase sfasciate) tr sfasciare, togliere le fasce: s. lu criature togliere le fasce al bambino, sfascià lu vrazze togliere la benda al braccio | rompere, demolire: s. la case demolire la casa | rifl sfasciarsi, rompersi / der sfasciacarròzze \ nfascià. sfastedià [sfast@"dja] (sfastedéje sfastedije sfastediase sfastediate) tr infastidire, rifl infastidirsi. sfasulate [sfasu"lat@] agg sfaticato. sfatiate [sfa"tjat@] agg sfaticato, der sfatiatézze, sin tintenganne \ fatiatore. sfatte [sfat:@] agg sfatto, disfatto. sfaucià [sfau"tSa] ‹v fauce› (sfauce fauciase sfauciate) tr falciare col falcione, sin faucià. sfauréule [sfau"reul@] agg sfavorevole. sfedà [sf@"da] (v fedà) tr sfidare. sfeducje [sf@"dutSj@] sf sfiducia. sfelà [sf@"la] (v felà) tr sfilare: s. la maglie sfilare la maglia \ ammattuppelià, ncraugghià. sfelarcià [sf@lar"tS:a] (sfelarce sfelarciase sfelarciate) cardare, districare, sbrogliare: s. la lane sope lu bancone cardare la lana sul bancone. sfelarciuse [sf@lar"tS:us@] agg (f sfelarciose) filamentoso, va felarce. sfelatine [sf@la"tin@] sm filo da ricamo. sfelatore [sf@la"tore] sf sfilatura | parte estrema di un vigneto o di un oliveto. sfenestrà [sf@n@s"tra] (sfenèstre sfeniéstre sfenestrase sfenestrate) tr aprire una parete per ricavarne una porta o una finestra | intr smettere di piovere: è sfenestrate ha smesso di piovere. sfenì [sf@"ni] (sfenisce sfenése sfenute) intr sfinire, sin sdellecanì, arrènne, sfiancà. sfère [sfEr@] sf sfera | lancetta: li s. de lu llorge le lancette dell’orologio, sin spère. sferrà [sf@"r:a] (v ferrà) tr sferrare: s. lu cavadde sferrare il cavallo |scongelare. sfertune [sf@r"tun@] sf sfortuna, der sfurtunate. sfessià [sf@"s:ja] (v fessià) deridere: chi è fésse te sfésse chi è fesso ti deride. sfetacate [sf@ta"kat@] agg sfegatato, va féteche. sfettute [sf@"t:ut@] ‹v sfotte› agg sfottuto, deriso: prov pure li s. vanne mparavise anche i derisi vanno in paradiso. sfeurà [sf@u"ra], sfegurà (v feurà) intr sfigurare. sfezià [sf@"tsja] (sfizje sfeziase sfeziate) rifl sfiziarsi. sfeziuse [sf@"tsjus@] agg (f sfeziose) sfizioso. sfiancà [sfjaN"ka] (sfianche sfiancase sfiancate) tr sfiancare, spossare, sin sdellecanì, arrènne. sfiatà [sfja"ta] (sfiate sfiatase sfiatate) tr sfiatare, rifl sgolarsi, spolmonarsi. sfiatate [sfja"tat@] agg sfiatato.

sfridde sfide [sfid@] sf sfida, gara, der sfedà. sfiurì [sfju"ri] (v fiurì) intr sfiorire. sfitte [sfit:@] agg sfitto. sfizje [sfitsj@] ‹Cort-Marc sfìzio› sm sfizio, capriccio. sfòche [sfOk@], sfòghe eczema, herpes, sfogo. sfotte [sfot:@] (v fotte) tr sfottere, deridere, der sfuttènte, sfuttòrje, sin sfrecà, fessià. sfrabbucà [sfrab:u"ka] (v frabbucà) tr demolire, sin scarrubbà, scuffulà. sfracanà [sfraka"na], sfrachenià [sfrak@"nja] (sfracane sfracanase sfracanate; sfracanéje sfracanije sfracaniase sfracaniate) tr macerare, frantumare, sin sfreculà. sfraceddà [sfratS@":a] -llà (sfracèdde sfraciédde sfraceddase sfraceddate) tr dilaniare: fig s. la cape a une percuotere qualcuno | rifl sfracellarsi. sfraciédde [sfra"tSje:@] -élle sm massacro, ecatombe. sfraffià [sfra"f:ja] ‹v chiarfe› (sfrafféje sfraffije sfraffiase sfraffiate) tr far sanguinare dal naso, dissanguare: s. une de sanche provocare un’emorragia a qualcuno. sfrascà [sfras"ka] (sfrasche sfrascase sfraccate) tr potare leggermente. sfrattà [sfra"t:a] (sfratte sfrattase sfrattate) tr svuotare, riversare: s. na buttiglie, na votte, nu sacche svuotare una bottiglia, una botte, un sacco | sfrattare, scacciare | pulire una siepe \ nfrattà. sfrattavesazze [sfrat:av@"sats:@] agg mangione, scroccone, sfaticato. sfrecà [sfr@"ka] (v frecà) tr provocare, sin sfotte, accementà. sfrecatòrje [sfr@ka"tOrj@] sm provocazione. sfrechènte [sfr@"kENt@] agg attaccabrighe, insolente, sin sfuttènte. sfreculà [sfr@ku"la], sfreculià, sfruculià ‹lat frustulum, fricare sminuzzare, Cort-Marc sfrëculïà› (sfrècule sfricule sfreculase sfreculate; sfreculéje sfreculije sfreculiase sfreculiate) tr sbriciolare, sminuzzare: s. lu pane a li jaddine sbriciolare il pane alle galline / va fricule. sfreddà [sfr@":a] (sfrédde sfridde sfreddase sfreddate) intr sfreddare, calare di peso: fa’ s. li ulive lasciare le olive a riposo prima della molitura, s. la carne far asciugare la carne. sfreggià [sfr@"dZ:a] (sfrègge sfriégge sfreggiase sfreggiate) tr sfregiare. sfrenate [sfr@"nat@] agg sfrenato, der sfrenatézze. sfridde [sfri:@] sm residuo, resto di una lavorazione, der sfreddà. 279


sfrije sfrije [sfrij@] (v frije) tr friggere, soffriggere, sin frije. sfritte [sfrit:@] agg sfritto. sfruculià [sfruku"lja] v sfreculà. sfrucunià [sfr@ku"nja], sfrecunià ‹v sfreculà› (sfrucunéje sfrucunije sfrucuniase sfrucuniate) tr scalfire: s. lu fuoche attizzare, fig indagare, molestare. sfrunnà [sfru"n:a] (sfronne sfrunne sfrunnase sfrunnate) tr sfrondare. sfruntate [sfruN"tat@] agg sfrontato. sfruscià [sfru"S:a] (sfrusce sfrusciase sfrusciate) tr sfrondare le pannocchie, sin fruscià, sturzeddà. sfruttà [sfru"t:a] (sfrutte sfruttase sfruttate) tr sfruttare: tèrra sfruttate terreno sterile. sfucà [sfu"ka] (sfòche sfuoche sfucase sfucate) rifl sfuocare. sfugà [sfu"ga] (sfòghe sfuoghe sfugase sfugate) rifl sfogarsi: s. che cacchedune sfogarsi con qualcuno. sfuglià [sfu"L:a] (sfòglie sfuoglie sfugliase sfugliate) tr sfogliare. sfuje [sfuj@] (v fuje) intr sfuggire. sfullà [sfu"l:a] (sfòlle sfuolle sfullase sfullate) tr sfoltire, sfollare: s. lu petresine sfoltire il prezzemolo. sfumà [sfu"ma] (v fumà) tr sfumare: s. li capidde sfoltire i capelli / der sfumature. sfunnà [sfu"n:a] (sfonne sfunne sfunnase sfunnate) tr sfondare: s. la pòrte sfondare la porte, lu cestiédde s’è sfunntate il cesto è col fondo rotto, fig sfunnate sotte ingordo, sfunnate ncule fortunato. sfunnate [sf"n:at@] agg sfondato: ricche s. straricco. sfuorze [sfworts@] sm sforzo. sfurbecià [sfurb@"tSa] ‹Cort-Marc frubbecià› (sfòrbece sfuorbece sfurbeciase sfurbeciate) tr sforbiciare, fig criticare, malignare. sfurbeciate [sfurb@"tSat@] sf sforbiciata. sfurceddà [sfurtS@":a] ‹v furcine› (sfurcèdde sfurciédde sfurceddase sfurceddate) tr cardare, districare, sbrogliare: s. la lane sope lu bancone cardare la lana sul bancone / sin sfelarcià, scardà, va furcèdde. sfuriate [sfu"rjat@] sf sfuriata ■ agg sfuriato. sfurmà [sfur"ma] (sforme sfurme sfurmase sfurmate) tr sformare, deformare. sfurnà [sfur"na] (v nfurnà) tr sfornare. sfurtunate [sfurtu"nat@] agg sfortunato. sfurzà [sfur"ts:a] (sfòrze sfuorze sfurzase sfurzate) tr forzare: s. a mangià invogliare a mangiare, rifl sforzarsi. 280

Pasquale Cacchio sfuse [sfus@] agg sfuso: caramèlle s. caramelle assortite. sfussà [sfu"s:a] (sfòsse sfuosse sfussase sfussate) tr sfossare, riesumare. sfuttènte [sfu"t:ENt@] agg (pl sfuttiénte) sfottente. sfuttòrje [sfu"tOrj@] sm sfottò. sgabbuzzine [zgab:u"ts:in@] sm sgabuzzino, ripostiglio. sgajeddà [zgaj@":a] (sgajèdde sgajédde sgajeddase sgajeddate) tr malmenare. sgajeddate [zgaj@":at@] agg malmesso: sèggia s. sedia sbilenca. sgalià [zga"lja] (sgaléje sgalije sgaliase sgaliate) intr frugare, rovistare: i’ sule sgaliénne, stare a frugare, sin ruutà, scautà. sgambettià [zgaFb@"t:ja] (sgambettéje sgambettije sgambettiase sgambettiate) intr sgambettare, correre di bambini ai primi passi, sin zumpettià. sgambètte [zgaF"bEt:@] sm sgambetto. sgancià [zgaN"tSa] (sgance sganciase sganciate) tr sganciare. sgarbate [zgar"b:at@] agg sgarbato. sgargiante [zgar"dZ:aNt@] agg sgargiante, elegante. sgarlesà [zgarl@"sa] v scarlesà. sgarrà [sga"r:a] (sgarre sgarrase sgarrate) intr sgarrare, sbagliare. sgarre [zgar:@] sm dispetto, offesa | errore, sbaglio. sgherebizze [zg@r@"b:its:@] sm ghiribizzo, bizzarria. sgòbbe [zgOb:@] ‹lat gubba› sm gobba: chi se fa abbe c’èsce lu s. chi si fa dritto gli spunta la gobba, der sguobbe, sgubbà. sgòrbje [zgOrbj@] sf scalpello concavo di falegname o di scalpellino per intagli o per scanalature, sin scarpiédde. sgregnà [zgr@"J:a] ‹lat grunire, fr guigner› (sgrigne sgregnase sgregnate) intr ghignare, schernire: s. pe lu delore fare smorfie di dolore, prov la lorda schife e la brutta sgrigne la donna sporca schifa e la brutta schernisce. sgregnone [zgr@"J:on@] sm (pl -une) schiaffo, sin scaffe, scaffone. sgrignacriste [zgriJ:a"krist@] sm persona sofferente: assemegghià a nu s. somigliare a un Cristo in croce. sgrigne [zgriJ:@] sm smorfia, ghigno. sguacianà [zgwatSa"na], sguascianà [zgwaSa"na] (sguaciane sguacianase sguacianate) rifl allargarsi, ingrassare, deformare, rifl deformarsi.


Castelluccese sguacianate [zgwuatSa"nat@], sguascianate agg grossolano, sgangherato, sin scufanate \ suttile, jelate. sgubbà [zgu"b:a] (sgòbbe sguobbe sgubbase sgubbate) intr sgobbare, sfacchinare, sin tracchià, jettà lu sanche, sderenà. sgubbone [zgu"b:on@] sm (pl -une) lavoratore, sgobbone. sguince [zgwiNtS@] ‹lat quincunx, Imp p 183› agg storto, sghembo, spiovente: armadje s. armadio sblilenco | loc avv de sguince di traverso: tremènte de s. guardare di traverso. sgunfià [zguN"fja] (v gunfià) tr sgonfiare, sin sbuttà \ gunfià, abbuttà. sguobbe [zgwob:@] sm (f sgòbbe) gobbo. siateche [si"at@k@] v saiateche. sibbete ["sib:@t@] ‹lat insipidus› agg (f sébbete) insipido, fig insignificante. sicce [sitS:@] loc avv nell’espress bròde de s. brodo vegetale. sicche [sik:@] ‹lat siccus› agg (f sécche) secco: ficura s. fichi secchi, lèuna sécche legna secca, térra sécche terreno arido, annata sécche annata poco piovosa, tossa sécche tosse secca | loc avv a s. a secco: mure a s. muro a secco, rumané a s. restare senza soldi / sin suttile, asseccate, sciupate, perchjepicule, sceremenchidde \ mpusse. sicchje [sic:@] sm secchio, der secchiétte. sidece ["sid@tS@] agg sedici. siére [sjer@] sm siero. siéste [sjest@] sm tegame per friggere: pizz’a lu s. pizza di mais. sigge [sidZ:@] ‹lat exigere› (sigge seggése seggiute) tr riscuotere. sighere ["sig@r@], sichere sm sigaro, der secarètte. signe [siJ:@] sm segno: male s. cattivo presagio / sin sénche, ségne. sije [sij@] cong correl sia... sia... silòsse [si"lOs:@] sm silos, deposito: purtà lu rane a lu s. portare il frumento al deposito. simpasò [siFpa"sO], simpasònne [siFpa"sOn:@] ‹fr sans façon› avv superficialmente, grossolanamente: a la s. alla carlona, sin sciuésciué. sine [sin@] prep fino, sino: sin’a la fine sino alla fine, sin’e qua fin qui, va nsine, nzine. sine! [sin@] sinó! escl sì: sine sì! sì sì! sinó! certo! e sine chè sine! certo, basta che la smetti! / va sé2. sineche ["sin@k@] sm sindaco. sinó! [si"no] escl sì, sin sé, sine. sive [siv@] ‹lat sebum› sm sego, grasso per lubrificare le scarpe , der nsevà, nzevà.

sòlete sluggià [slu@dZ:a] (slògge sluogge sluggiase sluggiate) tr e intr sloggiare. smacchià [zma"c:a] (smacchje smacchiase smacchiate) tr smacchiare. smaglià [zma"L:a] (smaglie smagliase smagliate) tr smagliare, sin sfelà, sdellabbrà. smanià [zma"nja] (v manià) intr smaniare, agitarsi | desiderare, agognare. smanje [zmanj@] sf smania, irrequietezza. smaniuse [zma"njus@] agg (f smaniose) smanioso, irrequieto. smarracciate [zmar:a"tS:at@] ‹v marracce› sf sciancato, deforme. smerdià [zm@r"dja] (smerdéje smerdije smerdiase smerdiate) tr disonorare, svergognare. smèrgene ["zmErdZ:@n@] ‹fr auberge, v CortMarc sbèrgia› sf qualità di albicocca. smezzà [zm@"dz:a] (smèzze smiézze smezzase smezzate) tr smezzare, scolmare: s. lu sacche diminuire il contenuto del sacco. smòrfje [zmOrfj@] sf smorfia, sin sgrigne. smòve [zmOv@] (v mòve) tr smuovere, spostare: e chi lu smòve! *e chi lo sposta! (di persona pigra). smucchià [zmu"k:ja] ‹ingl smoke› (smucchéje smucchije smucchiase smucchiate) intr fumare, sin speppià, fumà. smuntà [zmuN"ta] (v muntà) tr smontare intr terminare il turno di lavoro. smurfiuse [zmur"fjus@] agg (f -ose) smorfioso. sniélle [znjel:@] agg (f snèlle) snello. sòcre [sOkr@] sf suocera: sòcreme, sòcrete mia, tua suocera. prov la Madònne la s. n’la ulése manche de zucchere la Madonna non volle la suocera, neanche di zucchero, s. e nòre nce capene dinte a na vianòve, mamm’e figghje dinte nu cule de buttigghje a suocera e nuora non basta una strada, a mamma e figlia basta un fondo di bottiglia / va suocre. sòje [sOj@] v suje. sòlde [sOld@] sm soldo: valè quatte s. non avere valore, prov li s. appizzechene pure mmane a li sante i soldi s’incollano pure alle mani dei santi, li s. fanne vedé li cecate i soldi fanno vedere i ciechi, sin ducate, carrine, marénghe. sole [sol@] sm sole: mpacc’a lu s. di fronte al sole, quann’èsce lu s. quando sorge il sole, a la calate de lu s. al tramonto, andó sponte lu s. lontanissimo ■ agg v sule. sòle [sOl@] sf suola: fa’ métte li mèze s. da lu scarpare far risuolare le scarpe dal calzolaio / der mezesòle, sulètte. sòlete ["sOl@t@] agg solito. 281


somme somme [som:@] ‹gr ságma, lat tardo sauma› sf basto, soma, va salme. sopatacche [sopa"tak:@] sm sopratacchi. sope [sop@] ‹lat super› avv sopra: s. s. in alto, de s. di sopra, da s. dall’alto, pe s. in alto, s. pe s. in superficie, i’ s. salire, sop’andó? *sopra dove (su che cosa?), qua s. qui sopra, ddò s. costà sopra, dda s. lì sopra, nchianà s. salire al piano superiore, lu tarature de s. il tiretto superiore, jettà pe s. traboccare, fa’ s. e sotte andere su e giù, fig sop’a penziére pensieroso, distratto | nsope, nzope in superficie: fa’ na còse nzope pe nzope agire superficialmente ■ prep sop’a n’arule su un albero, sop’a tutte soprattutto, sop’a cinche meliune oltre cinque milioni, sop’a la sessantine d’anne oltre i sessant’anni, fig tené a un s. lu stòmmeche non sopportare qualcuno ■ sm lu sope e lu sotte la parte superiore e inferiore, l’acque vène da s. la pioggia viene da Nord, lu s. de la maneche la parte superiore della manica. soprammòbbele [sopra"m:Ob:@l@] sm soprammobile. soprannòme [sopra"n:Om@] sm soprannome. sorde [sord@] v surde. sòrde [sOrd@], sòrme [sOrm@] v sòre. sòre [sOr@] ‹lat soror› sf sorella: sòrme mia sorella, sòrde tua sorella / sin ciòce, sciòsce, sciuscécchje. sòreve ["sOr@v@] ‹lat sorbus› sm sorbo comune (Sorbus domestica) | sf sorba: s. nzuccose sorba acerba, nzèrte de s. treccia di sorbe essiccate. sorge1 [sordZ:@] ‹osco surk, lat sorex soricis› sm (pl surge) topo: fig assemegghià a nu s. mpusse a l’uogghje somigliare a un topo bagnato nell’olio (di impomatato), nce sta niénte pe li surge? c’è qualcosa da dare alla povera gente? prov quanne nce sta la jatte li surge abballene quando non c’è il gatto i topi ballano, duje surge dint’a nu pertuse nce pònne sta’ due topi non possono stare nello stesso buco | surge rusce moscardino: fig fa’ vedé li surge rusce impaurire. sorge2 [sordZ:@] (sorge surge surgése surte f sorte) tr sorgere, risorgere. sorte [sort@] ‹fr sorte› sm specie, tipo: nu s. de nnemale maje viste una specie di animale mai visto, nu s. de crestiane un bel pezzo d’uomo, nu s. de pescone un sasso enorme, na s. de figghiole una bella ragazza ■ ‹lat sors sortis› sf sorte, destino: avè na mala s. avere un brutto destino. sòsònne [sO"son:@] sm sonno: fa’ lu s. addormentarsi di bambini. 282

Pasquale Cacchio sòssòfene [sO"s:Of@n@] sm sassofono. sòte [sOt@] avv fermo, calmo: statte s. stai fermo, nze sta nu menute s. non sta un minuto calmo, s. s. zitto zitto | escl s.! s. so’! fermo! sottabbanche [sotta"b:aNk@] avv sottobanco, di nascosto. sottabbracce [sotta"b:ratS:@] avv sottobrccio. sottacote [sotta"kot@] ‹sotte + code› sf striscia di cuoio che tiene ferma la sella. sottamane [sotta"man@] avv sottomano. sottasineche [sotta"sin@k@] sm vicesindaco. sottatèrre [sotta"tEr:@] sm sottosuolo: da s. dal sottosuolo, pe s. nel sottosuolo, i’ s. essere sepolto, morire. sottaviénte [sotta"vjeNt@] avv sottovento. sotte [sot:@] ‹lat subtus› avv sotto, giù: de s. di sotto, da s. dal basso, pe s. in basso, s. pe s. lungo la base, lungo il fondo fig di nascosto, i’ s. affondare, sott’andó? sotto che cosa?), qua s. qui sotto, ddò s. costà sotto, dda s. lì sotto, lu quarte de s. il lato inferiore, sotta sale sotto sale, sotta tèrre sottosuolo, fig se l’è fatta s. si è spaventato, truà pe sotte trovarsi dalla parte del torto | locuz s. s. in fondo, s. pe s. *sotto per sotto (di nascosto), sop’e s. su e giù, pe sotte di sotto, fig i’ pe sotte essere penalizzato ■ prep sott’a n’arule sotto un albero, s. Natale in prossimità di Natale, s. Nucère vicino Lucera, sott’acque e sotta viénte con pioggia e vento ■ sm la néve vène da sotte la neve viene da Sud, patron’e s. *padrone e sotto (passatella) ■ escl sott’a chi tòcche! avanti un altro! sottecasope [sot:@ka"sop@] ‹sotte ca sope, gr kai e› avv sottosopra, disordinatamente: métte la case s. scompigliare la casa ■ sm scompiglio, subbuglio: ce stéve nu s. chè nfunéva maje c’era uno scompiglio interminabile. spaccà [spa"k:a] ‹long spahhan fendere, va pacche e Dev spaccare› (spacche spaccase spaccate) tr spaccare: s. li prète spaccare le pietre, s. juste mmiéze spaccare a metà, fig s. la facce a une spaccare la faccia a qualcuno, spaccà lu lumine a quatte pacche dividere il fiammifero in quattro parti (di persona tirchia), lu sole spacche li prète il sole picchia. spaccacce [spa"k:atS:@] ‹v spaccà e pacche, lat *flaccare Giuliani p 130› sf spacco: unnèdde che la s. addrète gonna con lo spacco. spaccaprète [spak:a"prEt@] sm spaccapietre. spaccharià [spak:a"rja], spaccherià (spaccaréje spaccarije spaccariase spaccariate) tr spaccare, rifl screpolarsi.


Castelluccese spacche [spak:@] sm spacco, taglio, fenditura, der spaccacce \ pacche. spacchettine [spak:@"t:in@] sf ragazzina vanitosa. spaccone [spa"k:on@] agg (pl spaccune) spaccone, vanitoso. spaccunarije [spak:una"rij@] sf ostentazione, vanità. spaccunià [spak:u"nja] (spaccunéje spaccunije spaccuniase spaccuniate) intr ostentare. spaccuttà [spak:u"t:a] (spaccòtte spaccuotte spaccuttase spaccuttate) tr spacchettare. spade [spad@], spate sf spada, alt spadone. spaddate [spa":at@] sf spallata. spadde [spa:@] -alle sf spalla: métte lu varrile sop’a la s. mettere il barile sulla spalla, fig pèrde na s. perdere un valido aiuto, prov l’acque va a la s. l’acqua finisce nella spalla (così si ironizza tra bevitori). spaddère [spa":Er@], spallère sf filare, vigneto a spalliera. spaghètte [spa"gEt:@] sm spaghetto. spagghià [spa:] (spagghje spagghiase spagghiate) tr spagliare: s. la sègge spagliare la sedia | separare la paglia dal trebbiato \ mpagghià. Spagne [spaJ:@] top Spagna, agg spagnuole (f -òle). spagnulètte [spaJ:u"lEt:@] sf piccolo rocchetto. spagnuole [spa"Jwol@] sm erba infestante ■ agg (f spagnòle) spagnolo ■ sf epidemia della spagnola all’inizio del ‘900: murì che la s. morire di spagnola. spaisate [spai"sat@] agg spaesato, disorientato. spaje [spaj@] ‹lat spacum› sm spago: ghiòmmere de s. gomitolo di spago. spalà [spa"la] (spale spalase spalate) tr spalare. spallate [spa"l:at@] sf scarpata, terreno scosceso. spallère [spa"l:Er@] sf spalliera, vigna a spalliera | intelaiatura per la coltivazione della vite. spalmà [spal"ma] (spalme spalmase spalmate) tr spalmare. spampanà [spaFpa"na] (spampene spampanase spampanate) intr spampanare, perdere i petali. spampanate [spaFpa"nat@] ‹lat pampinus› agg spampanato, con i petali ben aperti. spanate [spa"nat@] agg spanato: fig tené la capa s. essere inaffidabile. spanceddate [spaNtS@":at@] -llate agg esile, secco, con le costole di fuori. spancèdde [spaN"tSE:@] -èlle sf costola.

sparpagghià spanne [span:@] ‹lat expandere› (spanne spannése spase) tr stendere: s. li panne sop’a na ròcchje stendere i panni su una siepe. spanneture [span:@"tur@] sm stenditoio. spantecà [spaNt@"ka], spandecà ‹v pantechià› (spandeche spandecase spandecate) rifl tribolare, ansimare: s. a fatià affaticarsi / sin abbalì, sderenà, sdellecanì. spanzenià [spaNts@"nja] (spanzenéje spanzenije spanzeniate) tr ricreare, divertire: purtà nu criature pecchiuse a s. portare un bambino capriccioso a divagarsi. spaparuttà [spaparu"t:a] ‹v papero› (spaparòtte spaparuotte spaparuttase spaparuttate) tr disfare, spappolare, sgranare: t’agghj’a s. com’a na ranate ti sgranerò come un melograno. sparà [spa"ra] (spare sparase sparate) tr sparare: s. na fessarije dirla grossa. sparachère [spara"kEr@] sf arbusto dell’asparago, va sparece. sparagnà [spara"J:a] (sparagne sparagnase sparagnate) tr risparmiare: prov chi sparagna sprèche chi risparmia spreca, sparagne e cumparisce non occorre molto per fare bella figura. sparagne [spa"raJ:@] sm risparmio: prov lu s. de lu sarare se lu frèche lu sciampagnone chi va a funghi ruba il risparmio dell’avaro, lu s. è lu mègghje uadagne il miglior guadagno è il risparmio / der sparagnatore (f sparagnatrice). sparatrappe [spara"trap:@] ‹lat mediev sparadrupum, sp esparadrapo› sm cerotto. spare [spar@] agg dispari: fa’ lu pare e s. calcolare | spaiato: na cauzètta s. una calza spaiata / sin dispere \ pare ■ sm sparo, der sparatòrje. sparecchià [spar@"c:a] (sparécchje sparicchje sparecchiase sparecchiate) tr sparecchiare. sparece ["spar@tS@] sm asparago (Asparagus acutifolius): i’ a s. cercare asparagi, fig vatténne a s.! non importunarmi! spareciaiuole [spar@tSa"jwol@] sm cercatore di asparagi: prov chi vòle tené figghje puriédde, spareciaiuole e ncappauciédde chi vuole avere figli poveri, fa il cercatore di asparagi e il cacciatore. sparégge [spa"redZ:@] sm spareggio. sparì [spa"ri] (sparisce sparése sparute) intr sparire, scomparire. sparlà [spar"la] (v parlà) intr sparlare. sparpagghià [sparpa":a], sparpaglià (sparpaglie sparpagliase sparpagliate) tr sparpagliare, spargere. 283


sparre sparre [spar:@] ‹gr speira, Imperio p 153, CortMarc spàrë› sf cercine, panno arrotolato sulla testa per poggiarvi barili e cesti. sparte [spart@] (sparte spartése spartute) tr dividere, dimezzare, distribuire: s. lu puorche sezionare il maiale macellato, prov chi s. ave la mègghia parte chi distribuisce ha la parte migliore, fig tené a chè sparte che une *avere a che dividere con qualcuno (avere a che fare con qualcuno), avé a chè sparte che na cose, riguardare qualcosa, s. lu suonne che une avere rapporti stretti con qualcuno. spase [spas@] ‹lat expansum, Cort-Marc spàsë› sf grosso piatto da cui prendere cibo in comune, alt spasone, spasètte ■ agg steso: panne s. panni stesi, prov rumané spise e s. andare in rovina / va spanne. spasemà [spas@"ma] (spaseme spasemase spasemate) intr spasimare, innamorarsi. spasemante [spas@"maNt@] smf innamorato. spaseme ["spas@m@] sm spasimo. spasse [spass@] sm divertimento: è nu s. è divertente | avv a la spasse senza far nulla: prov mangià, véve e sta’ a la s. fare la bella vita / der spassatiémpe. spassuse [spa"s:us@] (f spassose) divertente. spassià [spa"s:ja] (v passià) intr passeggiare, rifl spassarsela, vivere di rendita. spatià [spa"tja] ‹lat patior, patire› (spatéje spatije spatiase spatiate) intr smaltire, digerire: fa’ na cammenate pe s. fare una passeggiata per smaltire cibo o sbornia. spatrià [spatri"a] (spatrje spatriase spatriate) intr espatriare. spauracchje [spau"rac:@] sm spauracchio. spavalde [spa"vald@] agg spavaldo. spazje [spatsj@] sm spazio. spaziuse [spa"tsjus@] agg (f spaziose) spazioso. spazzine [spa"ts:in@] sm netturbino. specà [sp@"k:a] ‹lat spica› (spiche specase specate) intr spigare, fiorire: lu rane è specate il frumento è spigato, fig crescere (di adolescente). specate [sp@"kat@] agg spigato, fiorito (di verdura non più commestibile), cresciuto. speccià [sp@"tS:a] ‹lat tardo dispedicare, fr despechier› (spicce specciase specciate) tr sbrogliare, svolgere: s. na matazze disfare una matassa, s. li capidde pettinare i capelli, fig s. na fatije terminare un lavoro, sta’ specciate trovarsi senza impegni | servire: spicce prime a quisse servi prima costui | rifl sbrogliarsi: prov che nu sì te mpicce e che nu nò te spicce 284

Pasquale Cacchio con un sì ti leghi, con un no ti liberi da responsabilità | sbrigarsi: spiccete! affrettati! specciative [sp@tS:a"tiv@] agg sbrigativo. speciale [sp@"tSjal@] agg speciale, der specialiste. spècje [spEtSj@] sf specie, tipo | avv specialmente: s. quiddu dda in particolar modo lui. speculà1 [sp@ku"la] ‹lat spica› (spicule speculase speculate) intr spigolare (raccogliere spighe tra le stoppie dopo la mietitura). speculà2 [sp@ku"la] ‹lat speculum› tr speculare. speculatore [sp@kula"tor@] sm (pl speculature, fs e pl speculatrice) spigolatore, chi raccoglie spighe tra le stoppie. spedale [sp@"dal@] v spetale. spedate [sp@"dat@] ‹v pète› agg obliquo, pendente. speddà [sp@":a] -llà (spèdde spiédde speddase speddate) tr spellare, scuoiare. spedì [sp@"di] (spedisce spedése spedute) tr spedire: s. la lezzètte comprare medicine. speducchià [sp@du"c:a] (spedocchje speducchje speducchiase speducchiate) tr spidocchiare. spegnà [sp@"J:a] ‹lat pignus pignoris› (v mpegnà) tr pagare il pegno: s. l’aniélle riavere l’anello. spelà1 [sp@"l:a] ‹lat pila› (spile spelase spelate) tr sturare, stappare: s. la votte aprire la botte, s. la buttiglie stappare la bottiglia, fig s. li urécchje ascoltare attentamente \ appelà. spelà2 [sp@"la] ‹lat pilus› (spile spelase spelate) spelare, sbucciare: s. li patane, li pempedore sbucciare le patate, i pomodori / sin scurcià, carusà. spelate [sp@"lat@] agg spelato, calvo. spelazzà [sp@la"ts:a] ‹gr phalanx, plax, *lat palanca› (spelazze spelazzase spelazzate) tr spalancare: s. la fenèstre, lu ballecone spalancare la finestra, il balcone, s. la casa sane aprire porte e finestre dell’intera casa, tutte spelazzate tutto aperto, fig s. l’uocchje spalancare gli occhi fig meravigliarsi, osservare avidamente. spellà [sp@"l:a] v speddà. speluorce [sp@"lwortS@] agg (f spelòrce) spilorcio, avaro, sin tirchje, stinge. spénce [speNtS@], spénge ‹lat expingere› (spénce spince spencése spénte) tr fondere, liquefare, sciogliere: métte a s. far sciogliere, fig facéve nu càute chè te spencéve faceva caldissimo. spennà [sp@"n:a] (spénne spinne spennase spennate) tr spennare: s. lu jadducce spennare il galletto, fig capa spennate calvo.


Castelluccese spènne [spEn:@] ‹v pènne› ‹*lat expellere› (spènne spiénne spennése spise f spése) tr staccare: s. lu presutte da la pèrteche prelevare il prosciutto dalla trave da cui pendono alimenti, s. lu còtte da la crucètte staccare il cappotto dall’attaccapanni | ‹lat expendo› spendere: s. sòlde, spendere soldi, s. e spanne scialacquare, prov chi pòche s. poche rènne risparmiare soltanto non rende. spentone [sp@N"ton@] ‹v spuntare nel significato enso di tagliare› sm scarpata, confine di terreno, va rattapone, mpettate | ritaglio di stoffa. spenuse [sp@"nus@] agg (f spenose) spinoso. spenzarate [sp@Ntsa@rat@] agg spensierato, tranquillo: sta’ s. essere senza preoccupazioni, prov case apèrte fémmena s. uscio aperto, padrona di casa senza giudizio / der spenzeratézze. speppià [sp@"p:ja] (speppéje speppije speppiase speppiate) intr pipare, fumare la pipa. sperà1 [sp@"ra] ‹lat› (spère spiére sperase sperate) sperare: s. a na razje sperare in un miracolo, s. de sta’ buone sperare di star bene, aspiétte e spère aspetta e spera (inutile sperare). sperà2 [sp@"ra] ‹lat› (spire sperase sperate) tr spirare: spire la vòrje spira la bora, s. l’aneme a Dije esalare l’anima. speranze [sp@"raNts@] sf speranza: prov chi de speranza vive, mòre cachénne non illudersi. speranzone [sp@raN"tson@] agg (pl -une) sfaticato. speranzuse [sp@raN"tsus@] agg (f -ose) fiducioso. sperchiale [sp@r"c:al@] ‹*lat specularis› sm specchio, sin sprècchje. spèrde [spErd@] (v pèrde) tr sperdere, rifl sperdersi: s’è spèrze dint’a la Dufése s’é smarrito nel bosco Difesa. spère [spEr:@], spèrre ‹lat sphaera› sf sfera: la s. de lu sole la sfera solare, pigghià la lutema s. godersi il tramonto. speretuse [sp@r@"tus@] agg (f speretose) spiritoso. speriénze [sp@"rjeNts@] sf esperienza. spersòrje [sp@r"sOrj@] sm aspersorio. spertusà [sp@rtu"sa] ‹v pertuse› (spertose spertuse spertusase spertusate) tr bucare, forare, sforare. sperulicchje [sp@ru"lic:@] sm colpetto delle dita al lobo dell’orecchio durante il gioco unèlalune. spèrze [spErts@] agg sperso: cane s. cane randagio.

spiche spése [spes@] sf paniere di alimenti: purtà la s. a li meteture portar da mangiare ai mietitori, prov è chiù la s. chè la mprése non conviene spendere del tempo | spesa: fa’ na s. acquistare, fig paià li s. pagare le conseguenze di un’azione / der spesate. speselià [sp@s@"lja] ‹*lat pesum peso› (speseléje speselije speseliase speseliate) tr sollevare: s. da ntèrre, pe l’arje sollevare da terra, in alto, s. na còse come nu pìuze sollevare un peso con facilità, fig lu uaglione è speseliate il ragazzo è cresciuto. spetale [sp@"tal@], spedale ‹lat hospitalis› sm ospedale. spetazzà [sp@ta"ts:a] ‹sp despedazar› (spetazze spetazzase spetazzate) tr spezzettare, fare a pezzi: s. la sausicchje tagliare la carne per la salsiccia. spetetià [sp@t@"tja] (spetetéje spetetije spetetiase spetetiate) intr fare peti, fig affaticarsi, arrancare. spettà [sp@"t:a] (spètte spettase spettate) intr spettare, toccare: spètte a isse tocca a lui. spettacule [sp@"t:akul@] sm spettacolo. spettacchià [sp@t:a"c:a] (spettacchje spettacchiase spettacchiate) rifl scoprirsi il petto, sbottonarsi. spezzà [sp@"ts:a] (spèzze spiézze spezzase spezzate) tr spezzare, rifl spezzarsi, sin cruccà, tagghià. spezzatiédde [sp@ts:a"tje:@] -élle sm spezzatino, piatto a base di cicoria, agnello e uova. spezzecà [sp@ts:@"ka] (spizzeche spezzecase spezzecate) tr scollare, staccare. spezzelià [sp@ts:@"lja], pezzelià ‹nap pizze becco› (spezzeléje spezzelije spezzeliase spezzeliate) tr sgranare, sbaccellare: s. pesidde, fafe, fasuole sbaccellare pisellli, fave, fagioli, s. l’uve mangiucchiare l’uva | beccare di uccelli: la jaddine spezzeléje dint’a l’èreve la gallina becca tra l’erba | mangiucchiare: s. casa case, mangiucchiare per casa. spezzidde [sp@"ts:i:@] -ille sm malleolo: stampate dint’a li s. pedata sul malleolo. spezzone [sp@"ts:on@] sm (pl -une) spezzone. spià [spi"a] (spije spiase spiate) tr spiare. spiagge [spjadZ:@] sf spiaggia: fig tipe da s. persona stravagante o buffa. spiazzale [spja"ts:al@] sm piazzale, spiazzo, sin nchiane. spicce [spitS:@], spiccele sm spiccolo. spiche [spik@] ‹lat spica› sf spiga: spica chiéne, vacante spiga piena, vuota, s. de rane, de véne, de ranadinje spiga di frumento, di avena, di 285


sprepòsete mais, nu mattele de s. un mazzo di spighe, ammazzà li s. raccogliere le spighe in un mazzo / der specà, speculà. spicule ["spikul@] sm spigolo. spiérte [spjert@] agg (f spèrte) esperto | rado: tené quatte pile s. s. avere quattro peli sparsi qua e là. spiézze [spjets:@] sm pezzo, pezzetto. spije [spij@] sf spia, alt spione. spinapuce [spina"putS@] sm biancospino (Crataegus monogyna). spine [spin@] sf spina: prov aj’a i’ dint’a li spine e nt’aj’a ponge devi andare tra le spine e non pungerti, chi sémmene li s. s’hadda fa li scarpe de fiérre chi semina le spine deve fornirsi di scarpe di ferro | lisca / der spenuse. spingule ["spiNgul@] sf spilla, alt spengulone. spinte [spiNt@] sf spinta, sin vuttate. spione [spi"on@] sm (pl spiune) spione, delatore, guardone. spirite ["spir@t@] sm spirito: fig s. de patane spiritoso, tené sètte s. com’a li jatte avere sette vite come i gatti | S. Sante Spirito Santo ■ spiretesante gheppio. spise [spis@] v spènne. spisse [spis:@] avv spesso: cunte s. amecizia lònghe conti frequenti amicizia lunga, pòche e s. frequentemente. spizje [spitsj@] v uspizje. spjegà [spi@"ga] (spiéghe spjegase spjegate) tr spiegare. sponde [spoNd@] sf sponda: s. de lu traìne sponda del carro. sponne [spon:@] ‹lat exponere mettere fuori› (sponne spunne spunnése spunnute) tr togliere, staccare: s. lu varrile da ncape deporre il barile dalla testa / sin spènne \ mponne. spòrte [spOrt@] ‹gr spurìda, lat sporta paniere› sf sporta, grossa cesta di vimini, alt spurtone. spranghe [spraNg@] sf spranca, sin varre. sprecà [spr@"ka] (sprèche spriéche sprecase sprecate) tr sprecare:chi sparagna sprèche chi risparmia spreca. sprèche [sprEk@] sm spreco, sperpero. sprecchià [spr@"c:a] (sprècchje spriécchje sprecchiase sprecchiate) rifl specchiarsi. sprècchje [sprEc:@] sm specchio: tremiéntete a lu s. guardati allo specchio fig rifletti / sin sperchiale. sprédde [spre:@] ‹lat asper› sf verdura selvatica (Picris echioides). sprème [sprEm@] (sprème spriéme spremése spremute) tr spremere: s. l’uve strizzare le vinacce / der spremeture, sin strénge. 286

Pasquale Cacchio sprepòsete [spr@"pOs@t@] sm (pl sprepuosete) sproposito: parlà a s. parlare a vanvera, fa’ s. sbagliare, fa’ s. a mangià mangiare troppo. spròve [sprOv@] sf nascita del frutto dopo la fioritura: com’è state la s.? quanti frutti sono nati? | potatura leggera / der spruà, spruature, sin pute, putature. spruà [spru"a] ‹v spròve› (spròve spruove spruase spruate) tr potare leggermente, spuntare | intr spuntare di frutto dopo la fioritura: li fafe, li ulive sò spruate le fave, gli olivi hanno prodotto i frutti. sprunà [spru"na] (spròne spruone sprunase sprunate) tr spronare. sprugghià [spru":a] (sprògghje spruogghje sprugghiase sprugghiate) tr sbrogliare: s. lu spaje sbrogliare lo spago, sin speccià. sprupià [spru"prja] (spròpje spruopje sprupiase sprupiate) tr espropriare. spruvviste [spru"v:ist@], spruiste agg sprovvisto, fig ingenuo, sprovveduto. spugghià [spu":a] (spògghje spuogghje spugghiase spugghiate) tr spogliare: s. l’autare spogliare l’altare, prèute spugghiate spretato / rifl spogliarsi: s. a la nute spogliarsi del tutto. spugne [spuJ:@] sf spugna. spugnuse [spu"J:us@] agg (f spugnose) spugnoso. spulecià [spul@"tSa] (spulecéje spulecije spuleciase spuleciate) tr spulciare. spulepà [spul@"pa] (spolepe spulepe spulepase spulepate) tr spolpare: s. uosse e tutte spolpare interamente, fig s. a une buone e mègghje spogliare qualcuno dei suoi averi. spuntà [spuN"ta] ‹lat tardo puncta› (spunte spuntase spuntate) tr spuntare: s. li cime tagliare le cime (di alberi, di capelli), s. lu labbese appuntire la matita, s. la giacchètte sbottonare la giacca | scucire | intr spuntare, apparire: è s. nu fiore è sbocciato un fiore, s. da dint’a la negghiare comparire nella nebbia, mannà une andó sponte lu sole *mandare qualcuno là dove spunta il sole (mandar via lontano) lu vine è spuntate il vino è acidulo | rifl sbottonarsi | spuntarsi: s’è spuntate lu labbese la matita ha perso la punta | verbo pron spuntarla, averla vinta \ appuntà. spunte [spuNt@] agg acido: vine s. senza sapore genuino. spuntone [spuN"ton@] sm (pl -une) legnetto acuminato o chiodo per spannocchiare: scuffelà che lu s. forare la cima della pannocchia per sfrondarla.


Castelluccese spunzà [spuN"tsa], sponze ‹lat spongia spugna› (sponze spunze spunzase spunzate) tr inzuppare, impregnare: s. lu pane inzuppare il pane, métte a sponze li panne mettere i panni in ammollo. spunzale [spuN"tsal@] sm cipolla porraia: pane e s. che sale e uogghje pane e cipolla con sale e olio. spupulà [spupu"la] (spòpele spuopele spupulase spupulate) tr spopolare. spurcà [spur"ka] (spòrche spuorche spurcase spurcate) tr sporcare, sin mbrettà, nquacchià. spurcizje [spur"tSitsj@] sf sporcizia, sin munnézze, lurdizje. spuorche [spwork@] agg (f spòrche) sporco, sin suzze, lurde. spurtiédde [spur"tje:@] -élle sm sportello. spusà [spu"sa] (spose spuse spusase spusate) intr sposare: s. a une sposare qualcuno, prov lu prim’anne spusate o ngalère o malate il primo anno di matrimonio è critico | rifl sposarsi / der spusalizje, spose, sin maretà. spustà [spus"ta] (spòste spuoste spustase spustate) tr spostare: fig tené li rutèdde spustate non avere il cervello a posto, spuoste? vaneggi? / sin scustà. sputà [spu"ta] (spute sputase sputate) intr sputare: prov chi spute nciéle nfacce ce vène chi sputa in cielo gli torna in faccia, andó spute lu pòpele se fa la funtane dove sputa il popolo si forma una sorgente, nte spute pe nte mprufumà non ti sputo per non profumarti. spute [sput@] sm sputo: a nu s. de strade a breve distanza, appezzecate che lu s. incollato male / alt sputacchje, der sputacchiate. squaccià [skwa"tS:a] (squacce squacciase squacciate) tr rompere: s. n’òve rompere un uovo | cadere di colpo: s. ntèrre precipitare a terra. squacciapegnate [skwatS:ap@"J:ate] sm gioco della pignatta: a Carnuale se jòche a s. a Carnevale si gioca a rompere la pignatta. squacquerià [Skwak:w@"rja] (v quacquerià) intr gorgogliare, sin quacquerià. squadrà [skwa"dra] (v quadrà) tr squadrare: fig s. a une da luntane individuare qualcuno da lontano, s. a une squadrare qualcuno da capo a piedi. squadre [skwadr@] sf squadra: na s. de putature una squadra di potatori / sin paranze | squadra per misurare ■ sm squadra di falegname | misura, misurazione: fa’ lu s. prendere le misure di una pietra. squagghià [skwa":a] (v quagghià) tr sciogliere, rifl sciogliersi.

sta’ squagghiate [skwa":at@] sf disgelo prov a la s. de la néve se védene li strunze quando si scioglie la neve si nota la sporcizia. squaltrine [skwal"trin@] sf sgualdrina. squarce [skwartS:@] sm strappo, fenditura. squarcià [skwar"tSa] ‹lat *exquartiare, quartus› (squarce squarciase squarciate) tr strappare, lacerare. squarcèdde [skwar"tSE:@] sf spacco sul tessuto, apertura o patta sul retro di pantaloncini: fig tené ancore la squarcèdda ncule essere ancora un bambino. squarcione [skwar"tSon@] sm (pl -une) lacero, trasandato, sin sciurtone, squarciacappe. squartà [skwar"ta] (squarte squartase squartate) tr squartare. squeccià [skw@"tS:a] ‹v squicce› (squicce squecciase squecciate) intr schizzare, spruzzare, rifl bagnarsi: s. de chelore sporcarsi di colore. squelebbrate [skw@l@"b:rat@] agg squilibrato. squicce [skwitS:@] ‹sp esquicio› sm schizzo, spruzzo, chiazza: menà lu s. spruzzare cemento liquido. sradecà [zrad@"ka] v stradecà. ’ssaje [s:aj@] v assaje. ssapurà [s:apu"ra], ssettà, ssuggettà, ecc. v assapurà, assettà, assuggettà ecc. ’ss’atu ["s:atu], ’ssu [s:u], ’ssa, ‘ssi ecc. v quissu. sta’ [sta] ‹lat stare› (sténghe staje sta stése state,, v gramm 2.4.1.3.) intr stare: sta’ alérte, assettate stare in piedi, seduto, a che staje? a che punto sei? a che sta a funì? a che punto è per terminare? sta’ buone, malamènte star bene, star male, sta’ da cape, da pète dormire a capo, a piede del letto, sta’ assettate, alérte stare seduto, in piedi, sta’ accòrte stare attento, sta’ che une vivere con qualcuno, sta’ a la spasse stare in ozio, sta’ nas’e musse abitare vicino, sta’ sule vivere da solo, sta’ a padrone lavorare come salariato fisso, statte buone! stammi bene (arrivederci!), sta’ sòte stare fermo | costare: quante sta l’uve? quanto costa l’uva? | essere, esserci, trovarsi: nce sta qua non è qui, nce sta nisciune non c’è nessuno, chi stéve a lu bar? chi c’era al bar? ce stéve na vòte c’era una volta, nce sta niénte da fa’ non c’è nulla da fare, sta’ chiù dda chè qua essere in fin di vita, sta’ com’a na fronne sop’a l’arule trovarsi come una foglia d’autunno, nne sta’ nè nciéle nè ntèrre trovarsi in una situazione incerta, sta’ mmetate essere invitato | fraseol sta’ a treménte stare a guardare, sta pe chiòve sta per piovere, sta’ a sènte stare ad ascoltare, sta’ leggènne starsene a leggere, sta lleggènne sta leggendo. 287


’sta ’sta [sta], ‘st’atu ["statu] ’stu, ’sti, ecc v quiste. stabbele ["stab:@l@] ‹lat stabulum stalla› sm sterco, concime organico ■ agg stabile. staccà [sta"k:a] (stacche staccase staccate) tr staccare, sin spezzecà, spènne \ attaccà. stacche [stak:@] sf giumenta, puledra, fig bella ragazza alta, alt staccone. stacciunate [statS:u"nat@] sf staccionata, sin juse. staffe [staf:@] sf staffa. staffètte [sta"f:Et:@] sf staffetta (si giocava con l’uso di un fazzoletto). staffile [sta"f:il@] sm staffile, sferza di cuoio, der staffelate. stagge [stadZ:@] ‹lat stadium› sf staggia, staggio, trave di ferro per la costruzione di volte e solai. stagghià [sta":a] (v tagghià) rifl stipulare un contratto annuale | spuntarsi di lama, sin spuntà. stagghje [sta:@] sm contratto: fa’ lu s. che lu varviére, che lu miédeche stipulare un contratto col barbiere, col medico, paià lu s. pagare una prestazione fissa, fig lassà nu s. a une impegnare qualcuno in qualcosa | coagulo. staggione [sta"dZ:on@] ‹lat statione, Cort-Marc stagióne› sf (pl staggiune) estate: a la s. in estate | stagione: la s. de la meteture il tempo della mietitura, prov sò cangiate li staggiune, li pècure appriésse a li mentune le donne corteggiano adesso gli uomini / sin state. staggiunà [stadZ:u"na] (staggione staggiune staggiunase staggiunate) tr stagionare: legname staggiunate legname stagonato. stagnare [sta"J:ar@] sm stagnaio, lattoniere. stagnà [sta"J:a] (stagne stagnase stagnate) tr stagnare | arrestare un’emorragia. stagnaròle [staJa"rOl@] sm grosso recipiente in lamiera, alt stagnarulèdde. stagnariédde [staJar"je:@ -élle ‹it stagno› sm oggetto di stagno, fig di poco valore. stagnère [sta"J:Er@] sf recipiente piano rettangolare per infornare la pizza. staièdde [sta"jE:@], staièlle sf stecca, tavoletta. stajeddate [staj@":at@] -llate legnata, batosta. stalle [stal:@] sf stalla, sin juse, stallère, der stallone. stammatine [stam:a"tin@] avv stamattina. stampà [staF"pa] (stampe stampase stampate) tr stampare: fig stampate ncape impresso nella mente. stampate [staF"pat@] sf calcio, pedata: dà na s. dare un calcio / sin ciampate. stampèdde [staF"pE:@] -èlle sf stampèlla. 288

Pasquale Cacchio stanà [sta"na] (stane stanase stanate) tr stanare \ attanà. stancariédde [staNka"rje:@] -élle ‹longob skinka Dev› sm stinco: rumané su che li s. restare pelle e ossa, fig ramo secco, sin stencone, der stencenà. stannà [sta"n:a] ‹v tanne› (stanne stannase stannate) tr tagliare i germogli: s. la vigne tagliare i germogli della vite. stanòtte [sta"nOt:@] avv stanotte. stantuffe [staN"tuf:@] sm stantuffo. stanze [staNts@] sf (pl stanzje) sf stanza, alt stanzone, stanzine, stanzètte. stare [star"@] ‹lat sextarius› sf staio, grosso recipiente: na stara d’uogghje uno staio d’olio (dai 3 ai 10 l.) starnute [star"nut@], sternute sm starnuto. starnutà [starnu"ta], sternutà (starnute starnutase starnutate) tr starnutare, starnutire. stasére [sta"ser@] avv stasera. state [stat@] sm stato, va sta’ ■ estate: prov andó haje fatte s. va a fa’ viérne dove hai trascorsa l’estate vai a trascorrere l’inverno / sin staggione. statéle [sta"tel@] sf stadera. statue [statw@] sf statua. stavòte [sta"vOt@] v vòte. stazione [sta"tsjon@] sf stazione | stazione della Via Crucis. stécche [stek:@] sf stecca, sin riédde, staièdde. stecchine [st@"k:in@] sm stecchino, stuzzicadenti. stecchenute [st@k:@"nut@] agg sottile e secco, raggelato, intirizzito, sin ntaccarute. stélle [stel:@] sf stella. stemà [st@"ma] (stime stemase stemate) tr stimare. stemparone [st@Fpa"ron@] sm (pl stemparune) ramo tozzo, spezzone di ramo, sin stancariédde. sténce [steNtS@], sténge (sténce stince stencése stenciute) tr stingere. stencenà [st@NtS@"na], sdencenà [zd@NtS@"na] ‹v stancariédde› (v ncenà) tr affliggere, malmenare: s. de mazzate percuotere, s. une a lu juoche sconfiggere qualcuno al gioco / rifl acciaccarsi. stencenate [st@NtS@"nat@] agg dolorante: rutte e s. con le ossa rotte. stenerecchià [st@n@r@"c:a] ‹* lat extendere› (stenerécchje stenericchje stenerecchiase stenerecchiate) tr stendere, distendere, stiracchiare, sgranchire, rifl stendersi, stiracchiarsi: s. dint’a lu liétte coricarsi, rumané stenerecchiate rimanere stecchito.


Castelluccese stengone [st@N"gon@], stencone ‹v stancariédde› sm (pl stengune) osso della zampa degli animali, pezzo d’osso | scarto di tronco, mazza sin stemparone. stènne [stEn:@] ‹lat extendere› (stènne stiénne stennése stise f stése) tr stendere: s. li vrazze tendere le braccia, s. li panne a lu sole stendere i panni al sole, s. ntèrre a une scaraventare qualcuno per terra, fig s. li piéde morire | rifl stendersi: s. sope lu liétte allungarsi sul letto \ arruncegghià. stentà [st@N"ta] (v tentà) intr stentare. stepà [st@"pa] ‹lat stipare› (stipe stepase stepate) tr conservare: s. li rròbbe dint’a l’armadje riporre il vestiario ell’armadio. stepone [st@"pon@] sm armadio da cucina, va stipe. sterà [st@"ra] (stire sterase sterate) tr stirare. steracchià [st@ra"c:a] (steracchje steracchiase steracchiate) tr stiracchiare, rifl stiracchiarsi. sternute [st@r"nut@] v starnute. stérpe [sterp@] v stirpe. sterpinje [st@r"pinj@] stirpe, razza. sterrà [st@"r:a] (stèrre stiérre sterrase sterrate) tr sterrare. sterzà [st@r"tsa] (stèrze stiérze sterzase sterzate) intr sterzare. sterrazze [st@"r:ats:@] ‹sterrà› sf paletta di metallo per rimuovere il fango dalle scarpe. stésse [stes:@] agg (sm stéssu ["stes:u] pl stéssi sf stéssa pl stésse prima del sost, dopo il sost stésse) stesso: lu stèssu lupe lo stesso lupo, la stéssa volpe la stessa volpe, la volpa stésse la volpe stessa | con pron pers ije s., tu s., isse s. io, tu, egli stesso ■ pron è lu s. è uguale, è buone lu s. è ugualmente buono, è sempe lu s. è sempre lo stesso (non cambia mai), sta’ sèmpe lu s. trovarsi nelle stesse condizioni, fa lu stésse *fa lo stesso (non importa), è lu stésse se vène o nce vène non importa se viene o non viene. stevale [st@"val@] sm stivale, alt stevalètte, stevalone. stezzechià [st@ts:@"kja] ‹v stizze› (stezzechéje stezzechije stezzechiase stezzechiate) intr piovigginare, sin chiuuddechià, vavià, chiòve. ’sti [sti] v quiste. stiaùcche [stja"uk:@] ‹stuià + vocche, Cort-Marc stujavùcco› sm tovagliolo. stiére [stjer@] ‹lat stercus› sm sterco, letame, sin stabbele. stile [stil@] ‹lat stilus› sf asta, manico di zappa e simili: cangià la s. a l’accètte cambiare il manico alla scure, prov a lu male zappatore nce piace la s. de la zappe al cattivo zappatore

strafine non piace l’asta della zappa ■ ‹fr style› sm stile, eleganza. stime [stim@] sf stima. stinge [stiNdZ@] ‹ingl stingy› agg tirchio, avaro, taccagno sin sarare. stipe [stip@] ‹lat stipare› sm dispensa, credenza, alt stepètte, stepone. stirpe [stirp@] ‹gr stériphos, Cort-Marc stérpa› agg (f stérpe) sterile, infertile ■ sf stirpe. stise [stis@] agg (f stése) steso, va stènne. stiteche ["stit@k@] agg stitico. stizze [stits:@] ‹*lat stiria› sf goccia: s. d’acque, de latte goccia d’acqua, menà s. piovigginare, der stezzechià. stòmmeche ["stOm:@k@] sm stomaco: male de s. mal di stomaco, èsse delecate de s. avere stomaco delicato, tené lu s. mbarazzate avere una cattiva digestione, fig s. pesante imbarazzo gastrico, seppuntà lu s. alleviare la fame con un boccone, fa’ ruutà lu s. far rivoltare lo stomaco, tené lu s. avere coraggio, ce ne vòle de s. bisogna averne di coraggio, tené a une sope lu s. non sopportare qualcuno / va vòtastòmmeche. stoppe [stop:@] ‹lat stuppa› sf stoppa / der stuppele ■ ‹ingl stop› gioco a carte. stòrce [stOrtS@] (stòrce stuorce sturcése stuorte f stòrte) torcere, storcere: s. lu pète slogarsi il piede, fig s. lu nase, lu musse, disgustarsi | rifl torcersi, deformarsi. stòrje [stOrj@] sf storia, racconto. stòrte [stOrt@] v stuorte ■ loc avv a la s. inversamente: mètte la maglia a la stòrta manère indossare la maglia nel verso sbagliato ■ sf storta: pigghià na s. prendere una storta. stòzze [stOts:@] sm interruttore generale. stòzzere ["stOts:@r@] v stuozze. straccà [stra"k:a] (stracche straccase straccate) tr stancare, fiaccare: s. buone e mègghje stancarsi molto, nte stracchènne! non stancarti (arrivederci), rifl stancarsi. straccale [stra"k:al@] sm tirante del collare per animali da tiro, va fescale, cullare. stracche [strak:@] ‹longob strak› agg stanco, der stracchézze. strade [strad@] sf strada: prov alluonghe la s. e camine a caste segui la strada maestra / alt stradone. stradecà [strad@"ka], sdradecà [zdrad@"ka] (stradeche stradecase stradecate) tr sradicare: s. la ramégne sradicare la gramigna, s. n’arule da nfunne sradicare un albero dalle radici. strafine [stra"fin@] agg elegante, raffinato: na jurnata s. una bellissima giornata. 289


strafucà strafucà [strafu"ka] ‹lat offocare, *extrafocare, fauces, Cort-Marc strafocàre› (strafòche strafuoche strafucase strafucate) tr strangolare, soffocare: fig mangiare con avidità | rifl soffocarsi fig abbuffarsi: s. tutte còse divorare tutto / der strafòcajatte. strafuoche [stra"fwok@] sm ghiottoneria. stafuttènte [strafu"t:ENt@] agg (pl strafuttiénte) strafottente, insolente. stralunate [stralu"nat@] agg stralunato, frastornato. strampe [straFp@] agg strambo. strampalate [straFpa"lat@] agg strampalato. stramparije [straFpa"rij@] sf stramberia. strane [stran@] agg strano. stranézze [stra"nets:@] sf stranezza. straniére [stra"njer@] smf straniero, sin frustiére. stranje [stranj@] agg estraneo: prov mègghje che li s. chè che li pariénte meglio con gli estranei che coi parenti | straniero: li paisane sò amante de li s. i compaesani valutano di più gli stranieri. strapazzà [strapa"ts:a], trapazzà (strapazze strapazzase strapazzate) tr strapazzare. strapazze [stra"pats:@], trapazze sm strapazzo: rròbbe da s. roba scadente.. strappe [strap:@] sf striscia di cuoio su cui affilare il rasoio. strappulià [strap:u"lja] (strappuléje strappulije strappuliase strappuliate) tr racimolare, raccogliere resti, fig tirare avanti, sin arrapuccià, scampulià. strascenà [straS:@"na] ‹lat trahere, volg *traginare, va Cort-Marc strascìnë› (strascine strascenase strascenate strascenènne) tr trascinare: s. li piéde camminare trascinandosi. straurdenarje [straurd@"narj@] agg straordinario, fenomenale ■ sm lavoro straordinario. strause [straus@] agg strano, bizzarro: nze la fa paté quanne fa li còse s. non si pone problemi nel fare bizzarrie. stravedé [strav@"de] (v vedé) intr stravedere. stravesà [strave"sa] (stravise stravesase stravesate) tr stravolgere, sfigurare: fig s. de vase riempire di baci. strazià [stra"tsja] (strazje straziase straziate straziènne) tr straziare. strazje [stratsj@] sm strazio. strebbilje [str@"b:ilj@] ‹lat visibilium omnium et invisibilium› sm visibilio, una gran quantità: nu s. de gènte una folla enorme, fa’ strebbilje destare clamore. streculà [str@ku"la] v struculà. 290

Pasquale Cacchio streddelute [str@:@"lut@] v struddelì stordito, intondito. stréghe [streg@] v sdréje. stregghià [str@":a] (strégghje strigghje stregghiase stregghiate) tr strigliare. stregghiate [str@":at@] sf strigliata, fig rimprovero. strégghje [stre:@] sf striglia: passà la mule che la s. pulire il mulo con la striglia / alt stregghione, sin brescone. strencone [str@N"kon@], strengone ‹v trunche› sm (pl strencune) sega di grosse dimensioni con due manici alle estremità. strénge [streNdZ@], strénce ‹lat stringere› (strénge stringe strengése strinte f strénte) tr stringere: s. nganne avere la raucedine fig s. li diénte resistere, s. lu patte concordare definitivamente, lu lemone strénge il limone è astringente | pressare: s. lu vine, li ulive pressare il vino, le olive. strengeture [str@NdZ@"tur@] sm torchio. strénte [streNt@] sf rovescio di pioggia o di neve, alt strentone, sin urrazze ■ agg v strinte. strepetià [str@p@"tja] (strepetéje strepetije strepetiase strepetiate) intr strepitare, rifl dimenarsi. strèpete ["strEp@t@] sm (pl striépete) strepito. streppone [str@"p:on@] sm (pl streppune) pianta che non vegeta bene, ceppo: fig nu s. viécchje decrepito. strescià [str@"S:a] (strisce stresciase stresciate) intr strisciare: prov da nanze t’allisce e da drète te strisce in tua presenza ti adula e alle tue spalle ti critica. stréttele ["stret:@l@] ‹lat strictus stretto, Cort-Marc strìt-tële› sf vicolo, strettoia, alt strettelécchje, sin viòccele. strezzà [str@"ts:a] (strizze strezzase strezzate) tr strizzare: s. l’uocchje fare l’occhiolino, ammiccare. strinte [striNt@] agg (f strénte) stretto, folto: negghiara strénte nebbia fitta. strisce [striS:@] sf striscia. stritte [strit:@] agg (f strétte) stretto: nuteche s. nodo stretto: prov casa strétte fémmena ngegnose la necessità aguzza l’ingegno ■ sm luogo stretto: fig sta’ a lu s. essere in difficoltà. strizze [strits:@] sm occhiolino, ammiccamento. struculà [struku"la] ‹*long straufinon, *got straupjan Dev strofinare e stropicciare, va CortMarc strùculo e strufión› (stricule streculase streculate) tr strofinare, lavare a mano, rifl strofinarsi, strusciarsi. struculature [strukula"tur@] sm tavola scanalata per strofinare i panni.


Castelluccese strucchiulate [struc:u"lat@] (v truocchjele) agg demente \ chjerechiuocchele. struddelì [stru:@"li], struddulì (struddelisce struddelése struddelute) tr friggere, rosolare la carne prima di versarvi il ragù. strude [strud@], strute ‹lat struere› (strude strudése strutte) tr distruggere: fig menà a strude risolvere brutalmente una situazione, fa’ na s. fare una strage / rifl consumarsi: lu cerògge se strudéve sop’a la cemmenije la candela si consumava sul camino. strudiane [stru"djan@] agg spendaccione, siupone, sin fruscione. struidde [stru"i:@] -ille ‹lat obstruere› sm tappo conico di legno, va cannédde, trammutà. strumbazzà [struFba"ts:a] (strumbazze strumbazzase strumbazzate) tr e intr strombazzare. strumènte [stru"mENt@] sm (pl strumiénte) strumento | atto notarile. struncature [struNka"tur@], strungature ‹v trunche› sm sega lunga per tronchi, sin strengone. strunze [struNts@] ‹longob *strunz› agg (f stronze) stronzo ■ sm (pl stronzele) feci, sterco, cacca, alt strunzulicchje, sin cacate, mèrde. struppià [stru"p:ja] ‹lat turpis› (struppéje struppije struppiase struppiate) tr storpiare, rovinare, azzoppare: struppiate storpio, s. lu taliane parlare male l’italiano, prov lu tròppe stròppje il troppo storpia. struppje [strup:j@] ‹lat turpis› agg (f stroppje) storpio. strusce [struS:@] ‹lat *extrusare, Cort-Marc strùscio› sm passeggiata: fa’ lu s. passeggiare su e giù per la via principale. struscià [stru"S:a] ‹v strusce› (strusce strusciase strusciate) intr strusciare: s. mure mure camminare lungo il muro, rifl strusciarsi, strofinarsi. struscele ["struS:@l@] ‹osco strucla dolce, Imp p 147› sm tipo di dolce. strute [strud@] v strude. strutte [strut:@] ‹lat structum, va Cort-Marc strug(g)ia› sf distruzione, sterminio | agg distrutto. stubbedì [stub:@"di] (stubbedisce stubbedése stubbedute) intr istupidire. stubbete ["stub:@t@] agg stupido, der stubbetigne (f stubbetégne), stupedaggene. stuccà1 [stu"k:a] (stòcche stuocche stuccase stuccate) tr spezzare, mozzare, recidere: s. lu file spezzare il filo, la zoche s’è stuccate, la corda si è spezzata, s. li còsse a une spezzare le gambe a qualcuno, prov chi tròppe la tire la stòcche chi troppo la tira la spezza, stòcche e nchiòve di lavoro non perfetto ma veloce.

-élle stuccà2 [stu"k:a], stucchià [stu"k:ja] (stucchéje stucchije stucchiase stucchiate) tr stuccare. stucche [stuk:@] sm stucco: fig rumanè de s. restare di stucco. ’stu [stu] v quiste. studià [stu"dja] (studje studiase studiate) tr studiare: nu crestiane studiate una persona erudita. / sin mparà, i’ a la scòle. studje [studj@] sm studio. stufe [stuf@] sf stufa. stuffà [stu"f:a] (stuffe stuffase stuffate stuffènne) tr annoiare, dare fastidio, rifl annoiarsi. stuffe [stuf:@] agg stufo. stuffuse [stu"f:us@] agg (f stuffose) impaziente, noioso, fastidioso. stuià [stu"ja] ‹lat studiare, Cort-Marc stujavùcco› (stòje stuoje stuiase stuiate) tr pulire, detergere: s. la sègge spolverare la sedia | rifl pulirsi: s. lu musse pulirsi le labbra / der stiaùcche. stunà [stu"na] (stòne stuone stunase stunate) intr stonare, fig stordire, frastornare: s. a une infastidire qualcuno. stunature [stuna"tur@] sf stonatura. stunacà [stuna"ka] (stòneche stuoneche stunacase stunacate) tr stonacare, scalcinare \ ntunacà. stuorte [stwort@] agg (f stòrte) storto: prov stòrta va e dritta vène un brutto inizio finito bene. stuozze [stwots:@] sm (pl stòzzere) tozzo, spezzone: s. de pane tozzo di pane, fig cape de s. millantatore, a case de muonece (de pezziénte) nen manchene li stòzzere in casa di monaci (di mendicanti) non mancano tozzi di pane / alt stuzzariédde -élle. stuppate [stu"p:at@] sf canapa imbevuta di albume per tumefazioni. stuppele ["stup:@l@] ‹v stoppe› sm batuffolo, materiale usato come tappo: s. de lane batuffolo di lana, fig èsse nu s. persona senza valore. stupiédde [stu"p:je:@] -élle sm recipiente per distribuire graminacee agli animali. sturcenà [sturtS@"na], sturcenià (v nturcenà e nturcenià) tr svolgere, srotolare \ nturcenià. sturdì [stur"di] (sturdisce sturdése sturdute) tr stordire. sturme [sturm@] sm stormo. sturniédde [stur"nje:@] -élle sm stornello. sturzeddà [sturts@":a] ‹lat tursus torso› (sturzèdde sturziédde sturzeddase sturzeddate) tr togliere il torso, staccare spighe dal fusto: s. li ranadinje raccogliere le spighe di mais / sin sfruscià. stuzzariédde [stuts:a"rje:@] -élle sm tozzo di pane, va stuozze. 291


stuzzecà stuzzecà [stuts:@"ka] (stuzzeche stuzzecase stuzzecate) tr stuzzicare: s. l’appetite stuzzicare l’appetito. stuzzecuse [stuts:@"kus@] agg (f stuzzecose) stuzzicante: mussille s. goloso. stuzzenià [stuts@"nja] (stuzzenéje stuzzenije stuzzeniase stuzzeniate) tr sbraciare, alimentare il fuoco, sin sfrucunià. suatte [su"at:@], suvatte ‹*lat suberatus simile al sughero› sf striscia di cuoio: la s. de la campane striscia di cuoio che regge il battaglio. subbete ["sub:@t@] avv subito: s. s. immediatamente, fa’ s. sbrigarsi, murì de s. morire improvvisamente, prov pòche, maleditte e s. se non si può riscuotere quanto spetta, meglio poco e subito. sucà [su"ka] (suche sucase sucate) tr succhiare: s. la caramèlle sciogliere la caramella in bocca, fig s. lu sanche a une sfruttare qualcuno, der sucuse. sucasùche [suka"suk@] sm leccalecca. succède [su"tS:Ed@] (succède succedése succiésse) tr e intr succedere, der successione. sucjetà [sutSj@"ta] sf società, der suciale, suciéule, sucialiste. sucuse [su"kus@] agg (f sucose) saporito, sugoso. sudà [su"da] (sude sudase sudate) intr sudare: s. sanghe sudare sangue, s. fridde sudare freddo, fig s. sètte cammise lavorare sodo. sudate [su"dat@] sf sudata, alt sudatèdde -èlle, sudatacce, der sudaticce. suddesfà [su:@s"fa] (v fa’) tr soddisfare. suffrì [su"f:ri] (soffre suoffre suffrése suffèrte) tr e intr soffrire. suggètte [su"dZ:Et:@] sm (pl suggiétte) soggetto, individuo: iron bellu suggètte! di persona inaffidabile ■ agg soggetto, dipendente: manche li cane a sta’ a s. pessima situazione essere dipendente altrui. suggezione [sudZ:@"ts:jon@] sf soggezione, timidezza. sugghje [su:@] ‹lat subula› sf lesina. sughere ["suger@] sm sughero. sugne [suJ:@] ‹lat axungia› sf pancetta: s.che lu cacciacarne pancetta alla brace. suje [suj@] agg poss (plm suoje plf sòje, sempre dopo il sost) suo: la casa suje la sua casa, li casere sòje le sue case, li fatte suoje i fatti suoi ■ pron lu suje, la suje, li suoje, li sòje il suo, la sua, i suoi, le sue: è jute a lu suje è andato nella sua proprietà, fatije dinte a lu suje lavora nel proprio terreno. 292

Pasquale Cacchio sulà [su"la] (sòle suole sulase sulate) tr suolare, mettere le mezze suole alle scarpe. sulacchià [sula"c:a], assulacchià (sulacchje sulacchiase sulacchiate) intr stare al sole, prendere il sole: a. nnanz’a la case stare al sole davanti casa. sulare [su"lar@] sm solaio. sularine [sula"rin@] agg solitario. sulatre [su"latr@] sm ramarro: vérde com’a nu s. verde come un ramarro, fig pallido, sin rachene. suldate [sul"dat@] sm soldato. sule [sul@] agg (f sole) solo: s. s. solissimo, sola sole solissima, da sule da solo, a s. a s. a quattr’cchi, prov li uaje nen vènene maje da sule i guai non vengono uno per volta, mègghje s. ché mal’accumpagnate meglio soli che male accompagnati ■ avv solamente, soltanto: sta’ s. a fatià lavorare sempre, sta’ sule a la spasse stare senza far nulla, nn’è sule bèlle, é pure sempateche non solo è bella è anche simpatica | con il modale avé a: agghi’a sul’a i’ *ho solo ad andare (non mi resta che andare), av’a sul’a vedé chè ha da fa’ *deve solo da vedere chè deve fare (non gli resta che decidere sul da farsi) | perfino, persino: è vergugnuse sule a lu penzà è vergognoso perfino a pensarlo. suleche ["sul@k@] ‹lat sulcus› sm solco. suletarje [sul@"tarj@] agg solitario, sin sularine ■ gioco a carte: fa’ lu s. giocare al solitario. sulètte [su"lEt:@] sf suoletta. sulliéve [su"l:jev@] sm sollievo. sulmone [sul"mon@] sm (pl sulmune) salmone. sunà [su"na] (sòne suone sunase sunate) tr suonare: s. la mésse suonare le campane per la messa, s. a muorte suonare le campane a morte, fig s. a une percuotere qualcuno, isse se la cante e isse se la sòne agire autonomamente / der sunate, sunatore. sunale [su"nal@], senale ‹lat mensalis, sinus va Cort-Marc senàle› sm tovaglia, sin tuaglie, mesale. sunariédde [suna"rje:@] -élle sm sonaglio. sunate [su"nat@] sf suonata: fig sèmpe la stéssa sunate sempre la solita storia, fa’ na s. a une percuotere qualcuno, n’ata bèlla sunate un altro pasticcio. sunatore [suna"tor@] sm (pl sunature) musicista, musicante: s. de chetarre, di fesarmoneche, de trombe chitarrista, fisarmonicista, trombettista, prov a case de sunature nze portene serenate a casa di musicisti non portano serenate. sunètte [su"nEt:@] sm armonica a bocca. sunnambule [su"n:aFbul@] sm sonnambolo.


Castelluccese sunnalènze [sun:a"lENts@] sf sonnolenza. suocre [swokr@] sm (f sòcre) suocero. suoje [swoj@] v suje. suonne1 [swon:@] ‹lat somnus› sm sonno: tené s. aver sonno, lu prime s. il sonno profondo, na bòtte de s. un colpo di sonno, fa’ unu s. dormire senza interruzione, dòrme a s. chjine dormire profondamente. suonne2 [swon:@] ‹lat somnium› sm sogno: fa’ nu s. fare un sogno, prov nda rètte a s. non dar retta ai sogni | avv nzuonne, nsuonne in sogno: parlà n. parlare in sogno / der nzunnà. suonne3 [swon:@] sm tempia: nu pujene mpacce a lu s. un pugno alla tempia. suozze [swots:@] ‹*lat sospes, sospitis intatto, *lat socius Loporcaro p 122› agg (f sòzze) preciso, netto, uniforme: na fémmene sòzza sòzze una donna ben fatta. supèrbe [su"pErb@] agg mf superbo. supèrbje [su"pErbj@] sf superbia. supersate [sup@r"sat@] ‹provnz saupressade› sf sopressata. supiérchje [su"pjercj@], suviérchje ‹lat *superculus› agg. (f supèrchje) soverchio, eccessivo: prov lu s. rompe lu cupiérchje l’eccesso porta danni. suppleche ["sup:l@k@] sf supplica. supplizje [su"p:litsj@] sm supplizio. suppurtà [sup:ur"ta], seppurtà (v purtà) tr sopportare. suprane [su"pran@] ‹lat supra, Dev sopra› sm piano superiore di un edificio \ suttane | soprano, cantante lirica. surcenale [surtS:@"nal@] ‹lat sorex soricis› sm serpente non velenoso, sin cervone, mpastoravacche. surchià [sur"c:a] ‹lat volg *succulare, Cort-Marc surchià› (sorchje surchje surchiase surchiate) tr sorseggiare, lappare: s. l’uove bere l’uovo / sin lappià. surchje [sur"c:@] sm sorso. surchione [sur"c:jon@] ‹lat surculus› sm (pl surchiune) succhione, pollone. surde [surd@] agg (f sorde) sordo: parle e parle e la nnammurate è sorde inutile parlare a chi non ascolta. surdelline [surd@"l:in@] sm ronzio nell’orecchio | schiaffo. surgive [sur"dZiv@] agg sorgivo. surizje [su"ritsj@] sm servizio, commissione, compito: fa’ li s. svolgere le faccende domestiche, s. de mascule, de fémmene lavoro maschile, femminile, fa’ li s. che li vedèdda mbrazze svolgere malvolentieri le faccende

sventrà domestiche, nu viagge e duje s. due risultati nello stesso tempo, male s. malefatta, marachèlla, fig fa’ nu surizje a une combinare un guaio a qualcuno, li s. chè te rencréscene falle per prime svolgi prima ciò che è più fastidioso, lu surizje de la sére se tròve fatte la matine il lavoro della sera si trova svolto la mattina. surlione [sur"ljone], zurlione sm solleone, colpo di sole, fig capriccio. surrèje [su"r:ej@] nell’espr fa’ une a s. fare a pezzi da piedi, strapazzare qualcuno. susperà [susp@"ra] (v sperà) intr sospirare. suspettà [susp@"t:a] (v aspettà) intr sospettare. suspètte [sus"pEt:@] sm sospetto. suspiétte [sus"pjet:@] agg (f suspètte) sospetto. suspettuse [susp@"t:us@] agg (f suspettose) sospettoso. suspire [sus"pir@] sm sospiro. suste [sust@] ‹lat suscito -are, ven sust, CortMarc insustàr› sf stizza, rabbia: fa’ venì la s. a une far innervosire qualcuno, prov quanne vène lu mése d’auste a chi tène da da’ ce vène la suste quando arriva agosto, chi ha i debiti diventa nervoso. sustuse [sus"tus@] agg (f -ose) stizzoso, nervoso. suttane [su"t:an@] ‹lat *subtana, Dev sottana› sf sottana, alt suttanèdde -èlle, suttaniédde -élle, suttanine | abito talare: la s. de li priéute la veste dei preti ■ ‹lat *subtanus, Dev sotto, tana› sm piano terra, cantina, garage \ suprane. suttecà [sut:@"ka] (sotteche sutteche suttecase suttecate) tr sollecitare, provocare: s. a une mettere fretta a qualcuno. suttile [su"t:il@] agg sottile, sin fine. suviérchje [su"vjerc:@] v supiérchje. suzze [suts:@] v zuzze. svacantì [zvakaN"ti] v mmacantì. svantagge [zvaN"tadZ:@] sm svantaggio. svéglie [zveL:@] sf sveglia, sin llòrge. svegnà [zv@"J:a] (svigne svegnase svegnate) intr svignarsela. svelanzà [zv@laN"tsa] (svelanze svelanzase svelanzate) tr sbilanciare, rifl perdere l’equilibrio, va velanze. svélte [zvelt@] agg svelto, der sveltézze. svenemènte [zv@n@"mENt@] sm (pl -iénte) svenimento. svenì [zv@"ni] (v venì) intr svenire. sventelà [zveNt@"la] (v ventelà) tr e intr sventolare. sventrà [zv@N"tra] (svèntre sviéntre sventrase sventrate) tr sventrare, sbudellare. 293


sventurate sventurate [zv@Ntu"rat@] agg sventurato: prov chi nasce afflitte s. mòre chi nasce nell’afflizione muore nella sventura. sventure [zv@N"tur@] sf sventura. svergugnate [zv@rgu"J:at@] agg svergognato, senza pudore. svernà [zv@r"na] (svèrne sviérne svernase svernate) intr svernare. svesà [sv@"sa] (svise svesase svesate) tr svisare | improvvisare. svèste [zvEst@] (v vèste) rifl svestirsi | tornare di prete alla vita secolare.

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Pasquale Cacchio svetà [zv@"ta] (svite svetase svetate) tr svitare. svetate [zv@"tat@] agg svitato: fig capa svetate *testa svitata (irragionevole, imprevedibile). svezzà [zv@"ts:a] (svézze sviézze svezzase svezzate) tr svezzare. sviste [zvist@] sf svista, sin sciénteche. svucculià [zvsuk:u"lja] ‹v vucchele› (svucculéje svucculije svucculiase svucculiate) intr sbucare. svugliate [zvu"L:at@] agg svogliato. svulazzà [svula"ts:a] (svulazze svulazzase svulazzate) tr e intr svolazzare: s. li jaddine allontanare le galline.


T t [t:@] sf ti: la te la ti. ta’ [ta] v tate tabbacche [ta"b:ak:@] ‹ar tabbaq› sm tabacco, der tabbacchine, tabbacchère, tabbaccare. tabbaccone [tab:a"k:on@] agg stupidotto. tabbèlle [ta"b:El:@] sf tabella, alt tabbellone. tabbelline [tab:@"l:in@] sf tavola pitagorica: nzapé manche la t. essere ignorante. tabbernacule [tab:@r"n:akul@] sm tabernacolo. taccagne [ta"k:aJ:O] agg taccagno, sin stinge, tirchje, speluorce. taccarate [tak:a"rat@] ‹v tacchere› sf legnata, batosta: menà t. percuotere, ascì a t. finire col litigare, frecà de t. bastonare / sin ncenate, prucculate. taccariate [tak:a"rjat@] sf percossa, menata di bottte. tacche [tak:@] ‹got taikn, fr tache, Dev tacca, va Cort-Marc tàcca› sm tacco, alt tacchine, der sopatacche ■ sf tacca: métte na t. aggiungere, na t. de felètte una fettina di filetto, fig na mèza t. uomo da nulla. tacchere ["tak:@r@] ‹sp taco pezzo di legno, *lat tango percuoto› sm ramo secco, ramo usato come arnese o come bastone, alt taccariédde -élle, der taccarate, ntaccarute. taccherià [tak:@"rja], taccarià (taccaréje taccarije taccariase taccariate) tr bastonare, percuotere. tacchese ["tak:@s@] sm taxi. tecchettine [tak:@"t:in@] ‹va Cort-Marc tìcche tàcche› sf ragazzina vivace, sin zumpettine. taccialarde [tatS:a"lard@] ‹fr tache, Cort-Marc taccèra› sm tavola su cui battere il lardo. taccune [ta"k:un@] plm tagliatelle larhe e spesse, alt tacchunètte. tafanarje [ta] ‹ar tafar, va Cort-Marc tafìcchio› sm foro di scolo del tino per il bucato, fig deretano, va còfene, cufenature. tafene ["taf@n@] sm tafano. tagghià [ta":a] ‹lat talea, taliare, fr tailler› (tagghje tagghiase tagghiate) tr tagliare: t. li capidde tagliare i capelli, t. na còsse amputare una gamba, fig la vòrje tagghje la facce la bora è pungente, t. a une criticare qualcuno. tagghiafuorbece [ta:a"fworb@tS@] sm forfecchia, insetto dermattero (Forficula auricularia). tagghiate [ta] agg furbo. tagghiènte [ta] agg tagliènte, affilato. tagghje [ta] sm taglio, ferita | lama: t. de curtiédde lama di coltello.

tagghiòle [ta] ‹lat taleola Dev tagliola› sf trappola, alt tagghiulécchje, tagghiulone. tagghiuline [ta] plm tagliatelle sottili, sin taccune. tale [ta] ‹lat talis› agg (m talu, f tala, pl tali) tale: talu uaglione tale ragazzo, tala figghiòle tale ragazza, tali criature tali bambini, talu patre, talu figghje tale il padre, tale il figlio | tal’e quale uguale: tal’e qual’a isse uguale a lui ■ pron tale tale, uno: sta nu t. chè te vòle parlà c’è un tale che vuole parlarti, quiddu t. colui, quédda t. colei, quiddi t. coloro, quissu t. costui, quéssà t. costei, quissi t. costoro ■ avv tal’e quale ugualmente: è tal’e quale non importa, ascése tal’è quale uscì ugualmente / va quale. talècquale [ta] agg uguale. talènte [ta] sm talento | loc avv a talente appropriato, adatto: fa’ na còse a t. fare qualcosa di proprio gusto. talepenare [ta], talpenare ‹lat talpa› sf talpa. taliane [ta] agg italiano. tamarre [ta"mar:@] ‹ar tammár Cort-Marc tamàrru› sm zotico, villano, sin cafone, ntuntere. tamburre [taF"bur:@], tammure sm tamburo, alt tamburriédde -élle. tampere ["taFp@r@] ‹longob tampf vapore› sf puzza. tane [tan@] sf tana. tanne [tan:@] ‹lat thallus, Cort-Marc tànnu› sm germoglio: t. de cecòrje germogli di cicoria, luà li t. a la vigne sfoltire i tralci / der stannà. tante1 [taNt@] ‹lat tantus› agg indef tanto, molto: mannece tanta salute mandagli tanti saluti, quanta sòlde uadagne t. ne spènne spende tanti soldi quanti ne guadagna, avè tanta furtune avere tanta fortuna, n’lu véde da tanta tiémpe non lo vede da tanto tempo, tutte a tremènte come t. ncantate tutti a guardare come tanti deficienti, sènza tanta cumplemiénte senza tanti complimenti | dopo il sost tènghe na fama t. ho tanta fame ■ pron indef tanto: ce n’ha cantate t. glie ne ha dette tante, ògne t. ogni tanto, ce vuoje t. a lu di’? *ci vuoi tanto a dirlo? (non ti costa nulla dirlo!), tré vòte t. tre volte tanto, se t. me da’ t. se la cosa mi conviene, pigghià nu t. a lu mése guadagnare una tot al mese, che t. de cannarile con tanta collera, rumanése che t. de nase restò con tanto di naso. tante2 [taNt@] ‹lat tam, tantum› avv tanto: t. pòche quante niénte tanto poco quanto nulla, 295


tatà nen t. pe mé quante pe isse più per lui che per me, nen me piace t. non mi piace molto, se dà tante da fa’ si dà tanto da fare, pe na vòta t. per una volta tanto, ce uléve t. a lu capì? era tanto difficile capirlo? quante chiù allucche, t. chiù nte sta a sènte quanto più urli, tanto più non ti ascolta, t. pe fa’ vedè *solo per far vedere (per salvare le apparenze), t. pe di’ per così dire, t. pe fa’ caccòse tanto per fare qualcosa nenn’è tante a la quale *non è tanto alla quale (non è del tutto normale), inutele chè l’aspiétte, tante nce vène *inutile che lo aspetti, tanto non ci viene (benchè tu lo aspetti, non ci viene) | con sub consec t. ha vummate, t. ha lampiate, ha avut’a chiòve *tanto ha tuonato, tanto ha lampeggiato, ha dovuto piovere (è tuonato e lampeggiato tanto da piovere), t. ha ditte, t. ha fatte, chè l’ha avut’a vénce isse *tanto ha detto, tanto ha fatto chè l’ha dovuta vincere lui (ha fatto in modo tale da averla avuta vinta lui) ■ locuz cong tante... chè tanto... che, tante da tanto da: abbuttase t. lu pallone, che scuppase gonfiò tanto il pallone che scoppiò. taralle [ta"ral:@] sm tarallo: scaudà, còce, purtà li t. a lu furne bollire, cuocere, portare i taralli al forno, t. che l’uove tarallo all’uovo | fig persona sciocca e bonacciona / alt taralline, tarallone. taralluzze [tara"l:uts:@] sm tarallino: prov funì a t. e vine finire con un nulla di fatto. tarancine [taraN"tSin@] sm fantasma dei pozzi, spauracchio, sin papònne, cavanzugne. tarantele [ta"raNt@l@] sf tarantola. tarantèlle [taraN"tEl:@] sf tarantella. taratuffele [tara"tuf:@l@] sm tartufo. tarature [tara"tur@] v terature. tardà [tar"da] (tarde tardase tardate) intr ritardare. tarde [tard@] avv tardi: fa’ t. ritardare, terà t. attardarsi, priéste o t. prima o poi, chiù t. fra poco, prov chi t. arrive male allògge chi tardi arriva male alloggia. tareche ["tar@k@] sf sozzume, luridume. tarlà [tarl@] (tarle tarlase tarlate) tr e intr tarlare. tarle [tarl@] sm tarlo. tarme [tarm@] sf tarma, tignola. tartagghià [tar"ta:a], ntartagghià ‹ar tartara› (v tagghià) intr tartagliare, balbettare. tartaruche [tarta"ruk@] sf tartaruga, sin cestunje. taschèppane [task:E"p:an@] sm tascapane, borsa di tela da portare a tracolla. taschine [tas"k:in@] sm taschino. tastà [tas"ta] (taste tastase tastate) tr tastare, sin attentà. 296

Pasquale Cacchio tatà [tat@] v tate. tatamagghje [tata"ma:@] sm pezzo di legna o di pietra grossolano e ingombrante, fig rozzo. tate [tat@] ‹indeur tata, lat tàta, rom dad, va Cort-Marc tàta› sm padre / escl tatà! ta’! ohita’! papà! / alt tatone, tato’! taule [taul@] ‹lat tabula› sf tavola: t. de lu liétte asse del letto | mensa: apparecchià la t. preparare la mensa, la t. de la zite banchetto nuziale ■ sm tavolo / alt tauline, tauleniédde -élle, taulidde -ille, tauliédde -élle, taulone (pl taulune), taulazze / der ntaulà. taulètte [tau"lEt:@] sm tavoletta: corre a t. guidare con il pedale dell’acceleratore al massimo. taulone [tau"lon@] sm (pl -une) tavola (per impalcatura, falegnameria). taurase [tau"ras@] sm taurasi, vitigno dell’omonima cittadina in prov. di Avellino. taure [taur@] ‹lat taurus› sm toro, sin ciavarre. taùte [ta"ut@] ‹ar tabùt, sp ataùd› sm bara, feretro. tavèrne [ta"vErn@] sf osteria, alt tavernèdde -èlle, der taverniére (f tavernère). tazze [tats:@] sf tazza: fig fa’ t. e cucchiare avere familiarità / alt tazzine, tazzone, tazzulèdde -élle. -te [t@] agg poss encl tuo, tua: fratete tuo fratello, sòrde tua sorella, sòcrete tua suocera ■ pron pers encl -ti: làvete làvati, puortete la spése portati da mangiare, fatte li fatte tuoje fatti i fatti tuoi / va -télle e tuje. te [t@], té [t:e], téne [t@] pron pers (con neg nte [Nt@]) ti, te: te salute ti saluto, te diche ti dico, te raccumanne a quisse tieni d’occhio costui, nte ne ncarechènne non interessartene, chè te ne mpòrta a téne? *che te ne importa a te? (non sono affari tuoi). tè! [tE] escl tieni, prendi, v tené. tècchese ["tEk:@s@] ‹*sp tàco zeppa, Cort-Marc tàcco e taccèra› sf chiodino a sezione quadrata usato dai calzolai, sin chiuove, puntine. tecchettine [t@k:@"t:in@] ‹v Cort-Marc tìcche tàcche› sf ragazzina, bricconcella, sin zumpettine. teddechià [t@:"kja] ‹lat titillare, tardo titillicare, va Cort-Marc tëllëcà e tillëcà› (teddechéje teddechije teddechiase teddechiate) intr solleticare. teddecuse [t@:@"kus@] (f teddecose) agg di chi soffre di solletico. tégghje [te:@] sf tiglio (Tilia cordata). tegnòle [t@"J:Ol@] sf tignola, piattola. tegnuse [t@"J:us@] ‹Cort-Marc tìgna› agg (f tegnose) tignoso, pidocchioso, fig tirchio. telare [t@"lar@] sm telaio: recamà a t. ricamare col telaio.


Castelluccese telaiuole [t@la"jwol@] sm (f telaiòle) fabbricante o venditore di tela: prov lu t. la téle che tène vénne il telaiuolo ti può vendere solo la tela che produce. téle [tel@] sf tela: prov vénne la t. a chi tène poche chiacchjere non perdersi in chiacchiere / alt telone, sin rachene. televesione [t@l@vq"sjon@] sf televisione, televisore: rumané appezzecate a la t. restare incollato al televisore. -télle [tel:@] pron encl -telo (-tela -teli -tele): tiénatélle tiénitelo (tiénitela, tiéniteli tiénitele), mangiatélle màngiatelo (màngiatela, màngiateli, màngiateli) / va -te. tempane [t@F"pan@], tembane ‹fr timbale, lat tympanum Cort-Marc timpàno› sm pasta al forno, timballo. temone [t@"mon@] sm (pl temune) timone del carro a cui attaccare gli animali da tiro, sin velanzòle, velanzine. temore [t@"mor@] sm timore. témpe [teFp@] ‹sp tepa, prelat *timpa Cort-Marc tìmpa› sf zolla: rompe li t. frantumare le zolle. tèmperine [tEFpE"rin@] sm coltellino. tempèrje [t@F"pErj@] sf tempèsta. temuruse [t@mu"rus@] agg (f -ose) timoroso. tenazze [t@"nOts:@] sm tino con tre piedi per la spremitura dell’uva (veniva pestata coi piedi nudi sul luogo della vendemmia; il mosto veniva poi versato nei barili e trasportato dai muli) / sin tine, teniédde, tenèdde, tenòzze. ténde [teNd@] sf tenda, alt tendine, tendone, sin pannètte, rachene. tenèdde [t@"nE:@] -èlle sf tino con manico laterale. tené [t@"ne] ‹lat tenere› (tènghe tiéne tène tenése tenute) tr tenere, avere, possedere: t. fame, sécche, fridde, caute, la frève, na malatije, na mugghière, li figghe avere fame, sete, freddo, caldo, la febbre, una malattia, una moglie, i figli, t. tèrre assaje possedere molti terreni, fig t. li siénse essere cosciente, t. la capa frésche non avere preoccupazioni, t. la giuentù essere giovane, t. tutte lu ntellètte essere intelligente, t. li scòle essere istruito, prov chi chiù ne tène, chiù ne vòle l’ingordo non si sazia mai | intr interessare: t. a caccòse avere interesse a qualcosa, ce téne a li chiante ama le piante, fig t. a mènte ricordare | predicativo t. cunténte a une accontentare qualcuno | fraseol tené a, da... interessarsi di, avere da...: nce tenghe a i’ a lu mare non mi piace andare al mare, ce téne a viaggià gli piace viaggiare, tené da fa’, da di’ avere da fare, da dire | escl tè, tié! prendi! eccoti!

tèrratèrre tenerume [t@n@"rum@] sm tenerume, parte tenera di piante. ténge [teNdz@] ‹lat tingere› (ténge tinge tengése tinte f ténte) tr tingere, dipingere: t. la ferriate, la porte verniciare la ringhiera, la porta | lucidare: t. li scarpe lucidare le scarpe | rifl tengersi: andó te si’ tinte? dove ti sei sporcato? teniédde [t@"nje:@] -élle sm trogolo, recipiente in legno o in pietra per maiali e altri animali domestici: prov quanne lu puorche è sazje capevote lu t. quando il maiale è sazio capovolge il trogolo. tenneture [t:@n:@"tur@], attenneture sf farina di scarto. tentà [t@N"ta] (tènte tiénte tentase tentate) tr tentare: t. la furtune tentare al gioco. tentazione [t@Nta"tsjon@] ‹Cort-Marc tëntazzió› sf tentazione: fig èsse na t. essere intrigante, provocatore | escl tentazione! maledizione! ténte [teNt@] sf pittura, colore: mètte la t. a li scarpe lucidare le scarpe, va diaulone. tenture [t@N"tur@] sf tintura, colore: t. de jòdje tintura di iodio. tenute [t@"nut@] sf tenuta, possedimento. tè quà [tE"k:wa] escl voce per chiamare il cane \ passallà! terà [t@"ra] (tire terase terate) tr tirare, trainare: t. lu mule condurre il mulo, t. la pòrte chiudere la porta, t. a capézze tirare un animale, t. nu retratte scattare una foto, t. li urécchje tirare le orecchie a fig, t. nnanze proseguire fig arrabattarsi, t. a campà tirare a campare, t. lu prèzze chiedere lo sconto, t. a la lònghe rinviare, prov chi tròppe tire la stòcche chi troppo tira la spezza | attingere: chi tire a l’acque e chi tire a lu viénte chi attinge acqua e chi vento / rifl t. addrète tirarsi indietro, t. a capidde accapigliarsi / der tiraniérve, terature, terasségne. terate [t@"rat@] sf tirata: fa’ tutte na t. lavorare senza interruzione, venì terata t. tornare direttamente | boccata: t. de secarètte boccata di sigaretta, sin mmucche. terature [t@ra"tur@], tarature sm tiretto. terchiarije [t@rca"rij@] sf tirchieria. teretére [t@r@"t@r@] sf tiritera. tèrne [tErn@] sm terno. ternetà [t@rn@"ta] sf eternità: aspettà na t. aspettare a lungo. terragnòle [t@r:a"J:Ol@] sf allodola, sin calandre, auciédda paperecchiòle. terramote [t@r:a"mOt@] sm terremoto. tèrratèrre [ter:a"t:Er:@] loc avv superficialmente: vulà t. volare rasente il suolo, fig nu raggiunamènte t. pettegolezzo. 297


terrazze terrazze [t@] sf terrazza. terrazzane [t@r:a"ts:an@] agg abitante del Tavoliere fig bifolco. tèrre [tEr:@] sf terra: sope la facce de la t. sul pianeta terra | terreno: tèrra frésche, sécche terreno fresco, secco, rompe la t. arare il terreno, tené t. assaje avere proprietà terriere, sotta t. sottosuolo fig fa’ mancà la t. sotte li piéde far venire le vertigini ■ avv ntérre per terra, a terra: nciéle e ntèrre in cielo e in terra, mètte na cose ntèrre mettere qualcosa a terra, cammenà mane e piéde pe ntèrre camminare mani e piedi, menà ntèrre abbattere fig scoraggiare | tèrratèrre superficialmente, i’ t. attraversare i terreni, fig èsse t. essere di scarso valore. terrine [t@"r:in@] sm terriccio per vasi. terrone [t@"r:onq] sm torrone, sin cupète. tèrze [tErts@] v tiérze. tesòre [t@"sOr@] sm tesoro. testamènte [t@sta"mENt@] sm testamento. testemònje [t@st@"mOnj@] sm testimone. testemunià [t@st@mu"nja] (testemònje testemuonje testemuniase testemuniate) tr testimoniare. tetelà [t@t@"la] (titele tetelase tetelate) tr titolare, intitolare. téule [teul@] sf tegola. tezzone [t@"ts:on@] ‹lat titio, titionis› sm (pl tezzune) tizzone: nìure com’a nu t. nero come un tizzone, prov tezzune e caraùne ognune a casa suje tizzoni e carboni ognuno a casa propria. ticchje [tic:@] sm tic nervoso, capriccio. tiddeche ["ti:@k@] ‹lat titillicare› sm solletico. tié! [tje] v tené. tièdde [tjE:@] -èlle ‹lat tegula, va Cort-Marc tìglia› sf teglia, pentola: fig cumbenà a maneche de t., alt tjedduzze -lluzze. tiémpe [tjeFp@] sm tempo cronologico: avé, nn’avé t. avere, non aver tempo, fa’ a t. fare in tempo, i’ a tiémpe andare a tempo, nu juorne de t. un giorno, di tempo, ce vòle t. è necessario aver tempo, lu t. passe pe tutte il tempo passa per tutti, t. de Natale periodo natalizio, t. de sparece, de funge, de riéchene tempo di asparagi, di funghi, di origano, che lu t. col passar del tempo, miéze t. età adulta, a li t. miéje quand’ero giovane, a t. pèrze per passatempo, ntené t. manche a rattelà non avere neanche il tempo per grattarsi, fig cuorpe de bòn t. *corpo di buon tempo (menefreghista) | locuz avv a t. in tempo, a t. a t. appena in tempo ■ tempo atmosferico: bòn t. buon tempo, t. serine, ummede tempo sereno, umido, t. malate tempo in procinto di guastarsi, t. nule tempo nuvo298

Pasquale Cacchio loso, che lu male t. col cattivo tempo, che fa lu t.? che tempo fa? lu t. chiuuddechéje il tempo pioviggina, prov fa’ lu bèlle e lu male t. fare impunemente qualsiasi cosa. tiénere ["tjen@r@] agg (f tènere) tenero: fafe tènere fave fresche, sin jàpule. tiépede ["tjep@d@] agg tiepido. tiérze [tjerts:@] agg (f tèrze) terzo: nu t., duje t. un terzo, due terzi. tigne [tiJ:@] sf tigna: tigna ncape malattia del cuoio capelluto, prov la vigne è na t., nu juorne chè nce vaje nen vennigne il vigneto è fastidioso, basta non andarci un giorno per perdere il raccolto. tigre [tigr@] sf tigre. tine [tin@] ‹lat tina› sf tino: prov la faccia mina mine, lu cule quante na tine il viso minuto, il culo quanto un tino / alt teniédde, tenèdde, tenòzze, tenazze. tinte [tiNt@] sf tinta. tintenganne [tiNt@N"gan:@] ‹ténge + nganne› agg sfaticato, sin sfatiate. tipe [tipe] sm tipo. tiratarde [tira"tard@] ‹Cort-Marc tiratàrdi› sm ritardatario, chi torna tardi di notte. tirchje [tirc:@] agg tirchio, der terchiarije, sin stinge. tire [tir@] sm tiro, colpo: fig avé a t. avere a portata di mano | boccata: nu t. de sichere una boccata di sigaro, sin mmucche. tirèmmòlle [tirE"m:Ol:@] sm contesa: fa’ a t. patteggiare. tise [tis@] agg (f tése) teso, rigido: cammenà t. t. camminare impettito, ascì, arrevà t. t. uscire, giungere a mani vuote, sta’ che li urécchia tése prestare attenzione. titele ["tit@l@] ‹lat titulum, Cort-Marc tétunë, Giuliani p 93-95› sm cippo di confine | titolo. ti ti! [ti"ti] escl richiamo per pulcini. titte [tit:@] ‹lat tectum› sm (pl téttere) tetto: prov pane sotte lu t., pane beneditte beato chi lavora vicono alla propria casa, filastr t. t., tié lu stuorte e damme lu dritte tetto tetto, tieni lo storto e dammi il dritto (si recitava dai bambini quando perdevano un dente di latte e lo lanciavano sul tetto). tòcche [tOk:@] sm colpo apoplettico, trombosi, ischemia: te pozza venì lu t. ti possa venire un colpo apoplettico, fig m’è venute lu t. mi sono spaventato. tòccatòcche [tO] sm chiapperello, gioco che consiste nell’inseguire e toccare l’avversario: jucà a t. giocare a chiapperello. tòje [tOj@] v tuje.


Castelluccese tombe [toFb@] sf tomba. tombele ["toFb@l@] sf tombola: fig fa’ t. vincere tutto. tòmme [tOm:@] avv lentamente: t. t. lentissimamente. tonde [toNd@] sm tavolino rotondo, alt tondine. tòneche ["tOn@k@] sf tonaca: jettà la t. a li urdiche, gettare la tonaca alle ortiche (tornare allo stato laico). Tòni’ [tO"ni] v Ntònje. tonze [toNts@] sf chiazza, macchia: na tonza d’uogghje una chiazza d’olio. tòppe [tOp:@] ‹germ *top, sp tope cima, lat teba collina, Cort-Marc tùppë› sf cima: è rumaste sule n’arule sope la t. è rimasto solo un albero in cima alla collina | loc avv tòppatòppe lungo la cima / sin tuoppe. tòrce [tOrtS:@] (tòrce tuorce turcése tuorte) tr torcere: t. lu musse storcere il muso, t. li lenzòle strizzare le lenzuola, te pòzza tòrce nu lampe! ti possa torcere un lampo! / sin stòrce, nturcenà, nturcenià. tòre [tOr@] v taure. torre [tor:@] sf torre. tòrtene ["tOrt@n@] ‹lat tortilis Cort-Marc tòrtano› sm pane all’uovo, torta pasquale. torzere ["torts:@r@] v turze. tòsche [tOsk@] agg tosco, toscano. tosse1 [tos:@] sf tosse, alt tussécchje, tussaccie. tosse2 [tos:@] (tosse tusse tussése tussute) intr tossire. Tòtònne [tO] v Ntònje. tòttò [tO] onom percossa di bambini. tòzzelaciérre [tO] ‹v tuzzelà e ciérre› sm picchio. tòzzele sm (pl tuozzele) bussata: fa’ nu t. dare un colpo alla porta per bussare / der tòzzelaciérre, va tuzzelà, sin tuzzelate. tra [tra], fra ‹lat intra› prep tra, fra: tra li fronne tra le fronde, tra na tèrr’e n’aute tra un terreno e l’altro, fra diéce chlòmetre e arrevame arriviamo fra dieci chilometri, tra li cinche e li sèje tra le cinque e le sei, tra marz’e abbrile tra marzo e aprile, fra ott’ore fra otto ore, tra ògge e craje entro domani, tra isse e ésse tra lui e lei, tra nuje è nuje tra di noi, è tra li mègghje jucature è uno dei migliori giocatori. trabballà [trab:a"l:a] (v ballà) intr traballare. tracchete ["trak:@t@] escl onomat ad indicare una frattura. tracchià [tra"k:ja] ‹ingl track strada› (tracchéje tracchije tracchiase tracchiate) intr muoversi, affrettarsi, lavorare sodo, scarpinare, sin scarpunià.

trasì tracchiate [tra"k:jat@] sf scarpinata, faticata. tracòlle [tra"kOl:@] sf bretella, tracolla: taschèppane a t. tascapane a tracolla. trademènte [trad@"mENt@] sm (pl trademiénte) tradimento: mangiapane a t. parassita. tradetore [trade"tor@] sm (pl tradeture, f tradetrice) traditore. tradì [tra"di] (tradisce tradése tradute) tr tradire. trafile [tra"fil@] sf trafila. traggèdje [tra"dZ:Edj@] sf tragedia, der traggeche. traìne [tra"in@] sm (pl traénere) traino, carro agricolo: nculazzà lu t. ribaltare il traino / der trajenère. trainère [trai"nEr@], trajenère sf strada per carri. tramògghje [tra"mO:@] sf tramoggia: tené nu cule quante na t. avere un grosso sedere. trampigne [traF"piJ:@] trambigne ‹lat strambus Cort-Marc tràmbë› agg (f trambégne) storto, irregolare, arrabattato. trampià [traF"pja] [tra] ‹sp trampear› (trambéje trambije trambiase trambiate) intr essere storto, stonare: lu sunale trambéje la tovaglia non è ben stesa, ’stu lenzuole trambéje questo lenzuolo va storto, fig lu tiémpe trambéje il tempo volge al peggio. trammutà [tram:u"ta] ‹v mute› (v ammuttà) tr travasare: t. l’ugghje, lu vine travasare l’olio, il vino / sin ammuttà. trapanà [trapa"na] (v mpanà) tr trapanare, forare, intr penetrare, sgorgare: l’acque trapane da sotta tèrre l’acqua sgorga dal sottosuolo. trapassà [trapa"s:a] (v passà) tr trapassare, forare, sin sbucculià. trapazzà, trapazze v strapazzà, trapazze. trapelà [trap@"la] (v pelà) intr trapelare. trapene ["trap@n@] sm trapano, attrezzo con manico ricurvo di fabbri e falegnami, sin uèrdene. trappetare [trap:@"tar@] sm frantoiano. trappite [tra"p:it@] ‹gr trapèo spremo, lat trapetum frantoio› sm (pl trappétere) frantoio. trascrive [tras"kriv@] (v scrive) tr trascrivere. trasetore [tras@"tore] ‹lat transire› sf entrata, apertura, ingresso | fidanzamento: fa’ la t. fidanzarsi. trasì [tra"si] ‹lat transire› (trase trasése trasute) intr entrare: la settemane, lu mése chè trase la settimana, il mese entrante, prov appéne trase pane e case, dòppe trasute, pane perdute l’ospite è come il pesce… | tr trasportare, portare: t. li lèune portare dentro la legna, t. li vèstje condurre gli animali nella stalla, t. li pècure condurre le pecore nell’ovile. 299


trattà trattà [tra"t:a] (tratte trattase trattate) tr trattare, rifl trattarsi. trattamiénte [trat:a"mjeNt@] sm trattamento. tratte [trat:@] sm tratto, momento | loc avv a nu t., tutte a nu t., a un certo punto, all’improvviso | linea. trattené [trat:@"ne] (v tené) tr trattenere. tratture [tra"t:ur@] ‹lat tractorius› Cort-Marc tratturë› sm tratturo, strada tracciata dalle greggi durante la transumanza. trattuse [tra"t:us@] agg (f -ose) rispettoso, affidabile. trauarde [tra"ward@] sm traguardo. traululuonghe [traulu"lwoNg@] sm gioco di ragazzi che si scavalcano vicendevolmente correndo. travagghje [tra"va:@] ‹*lat trabs trabis trave› sm basto per il tasporto dei covoni, era formato da travetti ricurvi. travasà [trava"sa] (v vasà) tr travasare, sin ammuttà, trammutà. travase [tra"vas@] sm travaso. trave [trav@] ‹lat trabs trabis› sm trave: prov da nu pile fa’ na trave esagerare, alt travètte, traveciédde -élle, der attravà, va pèrteche. travèrse [tra"vErs@] sf traversa, loc avv de travèrse di traverso, sin de quarte. travèste [tra"vEst@] (v vèste) rifl travestirsi, der travestemiénte. travià [tra"vja] (travje traviase traviate) tr traviare, corrompere. traviate [tra"vjat@] agg traviato, corrotto. tré [tr"] agg tre, der tridece, trènte, treciénte, tremile, tiérze, terzine, terzètte, tèrne, tredecine, tredecèseme. trebbià [tr@@"b:ja] (trébbje tribbje trebbiase trebbiate) tr trebbiare, sin pesà. trebbiature [tr@b:ja"tur@] sf trebbiatura, sin pése, pesature. trébbje [treb:j@] sf trebbia, macchinario sostituito dalla mietitrebbia / der metetrébbje. trécene ["tretS@n@] sm parte meccanica di mulino ad acqua. trecicule [tr@"tSikul@] sm triciclo. trefuogghje [tr@"fwo:@], trefuoglie sm trifoglio. tregghione [tr@":on@] ‹lat *turgulare Cort-Marc trùgghiu e trùgnu› persona grassa e bonacciona. tremà [tr@"ma] (trème triéme tremase tremate) intr tremare. tremarèdde [tr@ma"rE:@] -èlle sf tremore, tremito, brivido: tené la t. ncuodde tremare di freddo, fig paura: fa’ venì la t. a une spaventare qualcuno. 300

Pasquale Cacchio trembone [tr@F"bon@], trembone ‹*sp trampampería imbroglio Cort-Marc tràmpa) sm nascondino: jucà a t. giocare a nascondino, t. e lu cuocce nascondino con l’uso di una lattina (si calcia una lattina più lontano possibile e, mentre un giocatore va a recuperarla, gli altri vanno a nascondersi). tremènte [tr@"mENt@] ‹*lat intra mentem› (tremènte tremiénte trementése trementute) tr (intr con i nomi di persona) guardare, osservare: t. a une guardare qualcuno, t. caccòse guardare qualcosa, tremiénte a quidde chè cumbine controlla cosa combina quello. trementute [tr@m@N"tut@] sf sguardo: na brutta t. uno sguardo cattivo. tremulizze [tr@m@"lits:@], tremelizze sm tremolio, tremore: m’è venute lu t. sono stato colpito dal tremolio, sin tremarèdde. trencà [tr@N"ka] ‹ted trinken› (trinche trencase trencate) tr trincare, bere. trènce [treNtsS@] ‹ingl (trench)coat› sm impermeabile. tréne [tren@] sm treno. tréppete ["trep:@t@]sm treppiede del focolare di diversa grandezza per posarvi pentole e caldaie, alt treppetiédde -élle. tresaule [tr@"saul@] sm trisavolo. Trèse [trEs@] f Teresa, alt Tresine, Tresèlle. trèssètte [tre"s:Et:@] ‹fr tré-sept› sm gioco a carte: a vénce, a pérdere a vincere, a perdere, che lu muorte col morto, a chiamà con chiamata. tretecà [tr@t@"ka], cretecà (triteche tretecase tretecate) tr criticare: fig chi me triteche nen me jacche, chi m’avante nne mme fa reggine chi mi critica non mi fiacca, chi mi loda non mi fa regina. tretecante [tr@t@"kaNt@] agg criticante, criticone, denigratore. trézzancule [trets:aN"kul@] sm frutto della rosa canina. trézze [trets:@] ‹gr tric\a› sf treccia, alt trezzidde -ille, trezzédde -élle, der ntrezzà. triangule [tri"aNgul@] ‹lat angulus› sm triangolo. tricchetracche [trik:@"trak:@] sf mortaretto. tridece ["trid@tS@] agg tredici. trigghje [tri:@] sf triglia. trignele ["triJ:@l@] ‹lat parl *atrineus nero CortMarc trìgna› sm prugnolo (Prunus spinosa): caraunèlle de t. carbonella di prugnolo, fiure de t. fiori di prugnolo, i’ a t. andare a cogliere prugnoli.


Castelluccese trippe [trip:@] ‹ar tarb Dev› sf trippa, pancia: fa’ la t. ingrassare, trippa chiéne pancia piena, fig t. appése sfaticato, métte li piéde sope la t. a une dominare qualcuno, trippa mije fatte capanne (si dice davanti a una tavola imbandita), mantené la t. stare in ozio, prov la t. è de pellécchje, chiù ne mine e chiù se stenerécchje lo stomaco è elastico, l’ingordo non si sazia mai, trippa vacante nen vòle cumande la fame non accetta ordini | loc avv trippa nciéle supino, trippa ntèrre, a pancia in giù / alt treppecèdde -èlle, treppone, der attreppà. triste [trist@] agg triste: t. e scunzulate molto triste, la carna t. n’la vòle manche Criste la persona cattiva è allontanata da tutti. triteche ["trit@k@], criteche sf critica, der tretecà. tròcchjele ["trO:@l@] ‹lat trochlea carrucola, Cort-Marc tërócciolë› sf raganella (strumento musicale in legno, sostituiva le campane durante la settimana santa), fig paré na t. di chiacchierone, prov vruocchele, t. e predecature, dòppe Pasque nen contene chiù broccoli, raganelle e predicatori non servono dopo Pasqua | carrucola. trode [trod@] v trude Tròje [trOj@] top Troia: prov T. lu paése de la venture, tutte facce stòrte e tradeture tipico proverbio campanilistico sprezzante la diversità / agg turriane. trompe [troFp@], trombe sf tromba, alt trumpètte, trumpone. tròppe [trOp:@] agg troppo: tròppa gènte troppa gente, t. sale troppo sale, t. secure troppo sicuro, prov métte tròppa carne a lu fuoche metter troppa carne al fuoco, tròppa razje sant’Antònje! ricevere un beneficio esagerato ■ pron indef avé t. da mparà avere troppo da imparare, sime t. qua dinte siamo in troppi qui dentro ■ avv t. buone troppo bene, t. bèlle toppo bello, parlà t. parlare troppo, t. furbe troppo furbo, t. assaje proprio troppo, prov chi t. la tire la stòcche chi troppo la tende la spezza. tròte [trOt@] sf trota. tròtte [trOt:@] sm trotto: de t. e de carrère in fretta e furia. tròzzele ["trOts:@l@] v truozzele. truà [tru"a] (tròve truove truase truate) tr trovare: t. nu tesòre trovare un tesoro, fig t. lu pile dint’a l’uove trovare il pelo nell’uovo, t. la pèzze a chelore trovare una buona soluzione, prov stipe chè truove custodisci così trovi, chi me vòle a case me tròve chi mi vuole a casa mi trova | cercare: t. la chiava juste cercare la chiave adatta, i’ truènne andare in cerca, i’ truènne

tuccate cataléppe cercare pretesti, fig truà pile cercare pretesti | visitare: i’ a t. a une andare a visitare qualcuno | rifl trovarsi, stare: andó se tròva tròve ovunque si trovi, t. miéze a na strade trovarsi in gravi difficoltà, se tròve pe sotto è in torto, t. da sope trovarsi sopra fig avere ragione, te truove? ti ritrovi con i conti? prov quidde chè faje se tròve ciò che fai si ritrova. trubbucà [trub:u@ka] (tròbbeche truobbeche trubbecase trubbecate) tr seppellire, sin nfussà. truccà [tru"k:a] (trucche truccase truccate) tr truccare. trucche [truk:@] sm trucco. trute [trut@], trude ‹lat turbidus› agg (f trode) torbido: acqua t. acqua torbida / der ntrudà. trumpètte [truF"pEt:@] sf trombetta | strumento del banditore pubblico. trunche [truNk@] ‹lat truncus› sm tronco | loc avv ntrunche all’improvviso: lassà ntrunche lasciare di sasso / va strengone. truocchele ["trwok:@l@] sm scanno, sedile ricavato da un tronco, alt trucculicchje. truocchjele ["trwoc:@l@] sm giudizio, sentimento tené li t. ncape avere giudizio / sin chjerechiuoccule \ strucchjelate. truone [trwon@], ntruone, tuone ‹lat tonitrus› tuono: lampe e t. lampi e tuoni / der ntrunà, sin vummate, vummatòrje. truozzele ["trwots:@l@] sm (pl tròzzele) fango rappreso, sporcizia. truttà [tru"t:a] (tròtte truotte truttase truttate) intr trottare. truttià [tru"t:ja], truttelià (truttéje truttije truttiase truttiate, trutteléje truttelije trutteliase trutteliate) intr trotterellare. truzzeluse [truts:@"lus@] ‹tròzzele› agg (f truzzelose) sporco, lurido, sin paccavunte, lurde. ttassà [t:a"s:a], ttenneture, ttentà, ttunnà ecc. v attassà, attenneture, attentà, attunnà ecc. tu [tu] pron pers (compl té, te, -te, -télle) tu: tu e ije tu ed io, tu aute! *tu altro (pure tu!). tuaglie [tu"aL:@], tuagghje [tu"a;@] ‹provnz toalha› sf tovaglia. tubbe [tub:@] sm tubo, alt tubbètte, tubbettiédde -élle, der tubbiste, ntubbettà. tuccà [tu"k:a] (tòcche tuocche tuccase tuccate) tr toccare: fig fa’ t. de niéreve far innervosire, prov tòcche chè m’arrive *tocca che mi raggiungi (l’anziano al giovane che lo deride) | spettare: sott’a chi tòcche! avanti un altro! | spronare: t. lu mule spronare il mulo / sin manià, tastà, attentà. tuccate [tu"k:at@] agg avariato, guasto: méla t. mela avariata, t. ncape malato di testa. 301


tufe tufe [tuf@] ‹italico tufo, Bertoni p 7› sm attrezzo per la trebbiatura costituito da una grossa pietra piatta o da un attrezzo di legno con lamiera forata ■ ‹lat tardo tufus› tufo, materiale edile / der tufuse, ntufà, ntufate. tuffà [tu"f:a] (tuffe tuffase tuffate) rifl tuffarsi. tuffe [tuf:@] sm tuffo. tuje [tuj@] agg poss sm e f (plm tuoje, plf tòje, sempre dopo il sost, encl -te) tuo: la casa tuje la tua casa, li chiante tòje le tue piante, li fatte tuoje i fatti tuoi | encl -te tuo: patrete tuo padre, castete casa tua, fratete tuo fratello, sòrde tua sorella, neputete tuo nipote, nepotete tua nipote ■ pron tuo: lu tuje la tua proprietà, dint’a a lu mije nella mia proprietà, è jute a lu suje è andato nei suoi terreni / va -te. tummele ["tum:@l@] ‹ar thumn un ottavo› sm (pl tommele) tomolo: nu t. de tèrre un quarto di versura di terreno (3.086 mq.), nu t. de rane quantità di grano necessaria per seminare un tomolo di terra (60 kg. ca.) / va verzure, mezzètte, sacche, mesure. tumone [tu"mon@] sm tumore. tumpagne [tuF"paJ:@] ‹gr tumpanon Imperio p 149, lat tympanum Cort-Marc timpàno› sm tavola per impastare la farina, alt tumpagniédde -élle. tunne [tun:@] ‹lat rotundus, da rota› agg (f e pl tonne) tondo: mangià a mozzeche tonne *mangiare a morsi tondi (a bocca piena), prov chi nasce t. nen mòre quadre chi nasce tondo non muore quadrato. tunnizze [tu"n:its:@] agg tondeggiante: leune t. legna da ardere tonda e ben tagliata. tunzille [tuN"tsil:@] sf tonsilla. tuocche [twok:@] ‹va Cort-Marc tòcco› sm conta, conteggio: menà lu t. fare la conta. tuoje [twoj@] v tuje. tuone [twon@] v truone. tuoppe [twop:@] ‹v tòppe› sm cima, collina | loc avv tuoppetuoppe lungo la cima / sin tòppe. tuortamènte [tworta"mENt@] avv ingiustamente: a t. ingiustamente. tuorte [twort@] sm torto: avé t. aver torto \ raggione. tuosseche ["twos:@k@] sm veleno, tossico: mare come nu t. amaro come un veleno. tuoste [twost@] agg (f tòste) duro, tosto: pane t. pane duro, vine t. vino ad alta gradazione, fig capa tòste testardo, t. d’urécchje duro d’orecchio, è t. essere convinto, faccia tòste sfacciato. tuppe [tup:@] ‹fr ant top Cort-Marc tùppu› sm acconciatura di capelli ottenuta raccogliendo 302

Pasquale Cacchio i capelli o le trecce dietro la nuca / alt tuppidde -ille. tuppetèttére [tupp@tE"t:er@] loc avv improvvisamente, immotivatamente. turcenià [turtS@"nja] (turcenéje turcenije turceniase turceniate) tr torcere: t. li panne strizzare i panni / sin nturcenià. turceniédde [turtS@"nje:@ -élle sm involtino di budella. turche [turk@] agg turco, der turchése, turchine. turchine [tur"kin@] agg turchino, azzurro cupo: prèta t. antiparassitario che si mescolava al frumento prima della semina: spaccà, ammescà la prèta t. triturare, mescolare l’antiparassitario. turiste [tu"rist@] sm turista, emigrato. turnà [tur"na] ‹lat tornus› (torne turne turnase turnate) intr tornare, ritornare: t. dinte tornare dentro | tr restituire: t. addrète na còse a une restituire una cosa a qualcuno. turne1 [turn@] avv intorno: cammenà t. t. camminare intorno, liévete da turne! togliti di torno! ■ prep sta’ t. t. a li piéde stare tra i piedi / sin atturne. turne2 [turn@] ms turno: aspettà lu t. aspettare il turno. turnià [t:ur"nja] v atturnià. turriane [tu"r:jan@] ‹v Tròje› di Troia, troiano: prov li t. sò larje de vocche e stritte de mane i troiani son larghi di bocca e stretti di mano. turze [turts@], turzele ‹gr e lat tursus› sm (pl torzere) torso, endocarpo: nu t. de méle, de pére un torso di mela, di pera, spulepà la mèle fine a lu t. spolpare la mela fino al torso | torso di mais: fa’ vulà li torzere che li pénne far volare i torsi con le piume (gioco consistente nell’infilare delle piume nel torso del granoturco, lanciarlo in aria e farlo volare nella caduta), fig cacà li torzere svolgere un lavoro faticoso, mettersi alla prova, i’ pe torzere *andare per torsi (buscarle) | getto d’acqua: nu t. d’acque un getto d’acqua / der nturzà, sturzeddà. tutte [tut:@] agg indef tutto, intero: t. li sculare tutti gli alunni, ha lètte t. lu libbre ha letto il libro intero, a tutta fòrze a tutta forza, t. quante *tutto quanto (interamente), t. rusce interamente rosso, èsse tutt’òssere essere pelle e ossa, t. sule del tutto solo, tutt’e duje ambedue ■ pron t. passe tutto passa, ha lassate tutte a li nepute ha lasciato tutto ai nipoti, è t. lu patre *è tutto il padre (somiglia molto al padre), mangià scòrce e t. mangiare un frutto con la buccia ■ locuz avv ntutte soltanto, pe ntutte completamente, a pe ntutte definitivamente, che ntutte


Castelluccese chè... nonostante..., tutt’a nu tratte improvvisamente, v ntutte. tuzzà [tu"ts:a], ntuzzà ‹lat *trusare urtare, sp tozar Cort-Marc tuzzà› (tozze tuozze tuzzase tuzzate) intr cozzare, urtare: t. che la cape cozzare con la testa / sin ntuppà, azzuppà.

tuzzate [tu"ts:at@] sf urto. tuzzelà [tuts:@"la], tuzzulà ‹v tuzzà› (tòzzele tuozzele tuzzelase tuzzelate) tr bussare: t. addrète a la spadde bussare alle spalle di qualcuno / der tòzzele. tuzzelate [tuts:@"lat@] sf bussata, sin tòzzele.

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U u [u] sf u: la vucale u la vocale u. uacante [wa"kaNt@] v vacante. uacciarole [watS:a"rOl@] sf nascondiglio. uacile [wa"tSil@] v vacile. uadagnà [wada"J:a] (uadagne uadagnase uadagnate) tr guadagnare: u. lu pane lavorare, u. tiémpe guadagnare tempo, tante de u. tanto meglio, prov lu sparagne è lu prime u. il risparmio è il primo guadagno. uadagne [wa"daJ:@] sm guadagno. uaglione [wa"L:o] ‹lat ganeo ganeonis ragazzo di taverna› sm (f figghiòle) ragazzo, alt uagliuniédde -élle, uagliunciédde -élle, uagliunastre, escl uaglió, bellu uaglió. uaje [waj@] ‹gr ouaì, got wai Pian› sm guaio, disgrazia: pigghià li u. de l’aute fare pettegolezzi sui fatti altrui, ognune tène li u. suoje ognuno ha i propri guai, cumbenà u. combinare guai, métte dinte li u. cacciarsi nei guai, prov li u. nen vènene maje sule i guai non vengono mai da soli, chi bèlle vòle paré, ciénte u. adda paté per raggiungere buoni risultati bisogna sacrificarsi, chi nze fa li fatte suoje, va truènne uàje il ficcanaso cerca guai, li u. arrìvene a cavalle e se ne vanne allappiéde i guai arrivano di corsa e se ne vanno a piedi ■ escl u. a té! guai a te! chè u.! che guaio! / alt uaione, der pigghiuaje. ualane [wa] v valane. ualià [wa"lja] ‹lat baubulare, ted weinen, v Telmon p 135, va uaje› (ualje ualiase ualiate) intr piangere: u. a vita tagghiate piangere disperatamente / der ualiatare. ualiatare [walja"tar@] agg piagnucoloso. ualiate [wa"ljat@] sf pianto: fa’ na bèlla u. sfogarsi nel pianto. ualje [walj@] sm pianto. ualiatòrje [walja"tOrj@] sm piagnisteo. uance [waNtS@] sf guancia. uanciale [waN"tSal@] ‹long wangja Devoto, got wango, Cort-Marc gànga › sm guancia di maiale: bròde de u. brodo di g. | guanciale. uangèle [waN"dZEl@] sm vangelo der vangeliste. uante [waNt@] sm guanto, der uantiére. uantiére [waN"tjer@] sf guantiera. uappe [wap:@] ‹sp guapo› sm guappo, spaccone: u. de cartone presuntuoso. uardà [ward@] (uarde uardase uardate) tr guardare, assistere, badare: u. li pècure pascolare, uardete abbi cura di te / der uardiane, uardavòsche, uardacacce, sin tremènte. 304

uardamane [warda"man@] sm striscia di cuoio a protezione della mano del calzolaio nel cucire le suole. uardapasse [warda"pas:@] sm tipo di serpente. uardione [war"djon@] sm (pl uardiune) striscia di cuoio alla base della scarpa a cui si cuce la suola. uardje [wardj@], uardiane sf guardia, guardiano. uarì [wa"ri] (uarisce uarése uarute) int guarire: u. da nu male guarire da una malattia. uarnemènte [warn@"mENt@] sm (pl -iénte) guarnimento: métte li uarnemiénte a lu mule bardare il mulo. uarnì [uar"ni] (uarnisce uarnése uarnute) tr guarnire. uastà [was"ta] ‹lat vastare› (uaste uastase uastate) tr guastare: u. la fèste rovinare, u. lu sanche incollerirsi | rifl guastarsi: li peparuole se sò uastate i peperoni sono marciti, lu tiémpe s’è uastate il tempo è peggiorato \ agghiustà. uaste [wast@] agg guasto: lu llòrge è u. l’orologio è guasto ■ sm guasto / sin tuccate, rutte, scasciate, sfasciate. uate [wat@], vate ‹lat vadum› sm guado di corso d’acqua, passaggio per accedere a un terreno: a lu u. nuostre nel punto di passaggio del nostro terreno. ubblegà [ub:l@"ga] (òbbleghe uobbleghe ubblegase ubblegate) tr obbligare. ucchiale [u"c:al@] sm occhiale, sin lènte. uccupà [uk:u"pa] (òccupe uoccupe uccupase uccupate) tr occupare. ucenate [utS@"nat@] sm vicinato: male u. cattivo confinante. uciédde [u"tSje:@] -élle v auciédde. ucine [u"tSin@] agg vicino: nu paése u. un paese limitrofo ■ sm confinante, vicino di casa: prov tante durasse nu male u. quante la néva marzuline! ah se un cattvo vicino durasse quanto la neve di marzo! ■ avv vicino: da u. da breve distanza ■ loc prep vicino a, a: u.e a mé vicino a me, ha parlate u. a isse *ha parlato vicino a lui (ha parlato a lui), ucine a isse nz’hadd’a di’ non si deve dire a lui. udiénze [u"djeNts@] v audienzje uedà [w@"da] (uide uedase uedate) tr guidare, sin purtà. uèrce [wErtS:@] ‹*lat venter› sf trippa, pancia: che la u. chè tène mpòte corre con il pancione che ha non può correre ■ sm e f guercio.


Castelluccese uèrdene ["wErd@n@] sm trapano artigianale, punteruolo filettato con l’estremità superiore ad anello, in cui infilare una leva di legno, sin trapene. uère [wEr@] sm vero: è lu u. è vero, nn’è lu u. non è vero. uéh [we] escl ehi, beh. uèrre1 [wEr:@] ‹ant ted werra, ingl war› sf guerra: i’ a la u. arruolarsi, a la u. durante la guerra, fig quann’è u. è u. se c’è da lottare, si lotti, fa’ la u. a une perseguitare qualcuno, prov fa’ lu matte pe nne i’ a la u. fare il finto tonto. uèrre2 [wEr:@] ‹lat verres› sm verro. uéscue ["weskuw@] sm vescovo. uèspre [wEspr@] sm vespro: quanne sòne lu u. all’imbrunire. uffele ["uf:@l@] v luffele. uffènne [u"f:En:@] (uffènne uffiénne uffennése uffése) tr offendere. uffése [u"f:es@] sf offesa. ufficje[u"f:itSj@] sm ufficio. uffrì [u"f:ri] (offre uffre uffrése uffiérte) tr offrire: u. da béve, da mangià offrire da bere, da mangiare. uffèrte[u"f:Ert@] sf offerta, der uffertòrje. ugghiaruole [u:a"rwuol@] ‹v uogghje› sm recipiente per l’olio | escrescenza all’esterno della palpebra, sin lupariédde -élle. uguale [u"gwal@] v guale. uì [wi] v vedé. uicce ["wuitS:@] v vicce. uidà [wi"da], ulà, ulé, uléne, ulentà, ulènte v uedà, vulà, venéle, vuluntà, vulènte. ulcere ["ultS@re] sf ulcera. ulé [u"le] v vulé. ulevastre [ul@"vastr@] ag olivastro. ulevéte [ul@"vet@] sm oliveto. ulià [u"lja] (òlje uolje uliase uliate uliènne) tr oliare: fig raccomandare. ulije [u"lij@] sm desiderio, voglia: u. de sparece, de funge voglia di asparagi, di funghi, tené u. aver voglia / sin prencipje, vògghje, ticchje. ulijuse [uli"us@] agg (f ulijose)voglioso: u. de gelate ghiotto di gelati / sin allaccanute. uliuse [u"ljos@] agg (f uliose) oleoso. ulive [u"liv@] sf olivo: uliva coratine, pruunzale, San Giòrge olivo coratino, provenzale, San Giorgio | oliva: salà li u. mettere le olive sotto sale, fa’ ammurtà li u. mettere ad asciugare le olive per attenuarne il sapore aspro, li ulive li u.? le volevi le olive? / alt ulevèdde -èlle, ulevone. ullènte [u"l:ENt@] v vullènte. ulme [ulm@] ‹lat ulmus› sm (pl olmere) olmo (Ulmus campestris): fig fa’ u. a une lasciare qualcuno a secco nella passatella.

uocchje umacchione [uma"c:on@] sm omone. umane [u"man@] agg umano. umbruse [uF"brus@] agg (f umbrose) ombroso: mule, cavadde u. mulo, cavallo bizzoso, sin veziuse. ummede ["um:@d@] agg (f ommede) umido: aria ommede aria umida. ummedetà [um:@d@"ta] sf umidità. umore [u"mor@] sm umore. uncine [u"tSin@], ncine ‹gr ónkos lat uncinus› sm uncino di legno o di ferro per appendere salumi alla pertica sotto la volta, pertica uncinata: u. pe cògghje li ficure uncino per abbassare i rami / der ncenà, ncenate. undate [uN"dat@] sf ondata, raffica: na u. de viénte, una raffica di vento. une [un@] pron indef uno, qualcuno: vedè a u. vedere qualcuno, truà a u. incontrare qualcuno, parlà che u. parlare con qualcuno, n’aute e u. un altro, n’at’e duje altri due, une de nuje uno di noi, une de quisse uno di costoro, une fa’ de na manère e n’aute de n’aute qualcuno fa in un modo, l’altro in un altro, se vottene u. che l’aute si spingono gli uni con gli altri, a u. a u. uno alla volta, filastr u., doje e tré, donne, cavalle e ré *uno, due e tre, donna, cavallo e re (si recitava per dare inizio a una gara) / va unu. unece ["un@tS@] agg e pron undici, der unecèseme. uneche ["un@k@] agg unico. unèlalune [unEla"lun@], unelalune [un@la"lun@] sm gioco di bambini (uno di essi sta curvo mentre gli altri lo scavalcano compiendo azioni via via più difficili e pronunciando una filastrocca: un’è la lune, doje li stélle, tré la figghje de lu ré, cinche particolare, seje lu sperulicchje, sètte métte ncroce man’e piéde, òtte te lu careche, nòve te lu scareche, diéce viéneme pésche). unéle [u"nel@] v venéle. unèste [u"nEst@] agg onesto, der unestà \ desunèste. unione [u"njon@] sf unione: prov l’u. fa la forze l’unione fa la forza. unnèdde [u"n:E:@] -èlle sf gonna. unore [u"nore] sm onore. unu ["unu] agg num (f una) uno, una: unu becchiére un bicchiere, una caramèlle una caramella, fa’ unu suonne dormire senza interruzioni / va une. uobbleghe [wobl:@g@] sm obbligo. uocchje [woc:@] sm occhio: u. rusce occho arrossato, u. stuorte strabico, che n’u. cecate cieco da un occhio, la còchele de l’u. la pupilla, tené na puche dint’a l’u. avere una pagliuzza 305


uosse nell’occhio, chiude l’u. addormentarsi (a morire) fig tollerare, rapì l’u. aprire gli occhi, fig stare attento, a u. senza calcolare, a u. e croce all’incirca, a quatt’uocchje a tu per tu, a u. chiuse senza esitare, rapì l’u. a une mettere in guardia qualcuno, tené l’u. apiérte porre molta attenzione, pigghià ad uocchje ‹v CortMarc pigliàda d’uogghi› fare il malocchio, portare iella, fa’ ascì l’u. a une far strabuzzare gli occhi a qualcuno, c’agghj’a fa’ ascì l’u. devo farlo crepare di invidia, tremènte che la cote de l’u. guardare con la coda dell’occhio, da’ dint’a l’u. richiamare l’attenzione, s’hadda fa’ l’u. si deve abituare, lègge dint’a l’u. leggere negli occhi, mangià une che l’u. guardare qualcuno intensamente, addefrescà l’u. guardare qualcosa di bello, tenè d’u. sorvegliare, sta’ che l’u. da fòre restare meravigliati, n’u. nen véde l’aute *un occhio non vede l’altro (morir di sonno), custà n’u. de nfronte, costare molto, prov u. chè nen véde, còre chè nen vòle lontano dagli occhi, lontano dal cuore, n’u. a la ferzore e n’aute a la jatte un occhio al tegame e un altro al gatto, andò tène l’u. tène li mane di chi tocca tutto, ntené l’u. pe ualià non avere più nulla, rumanè che l’u. chjine e mane vacante rimanere disincantato, l’u. vòle la parte suje importante l’aspetto esteriore, l’u. quante nu pertone nen véde lu centrone l’occhio quanto un portone non vede il grosso chiodo, pane che l’u., case sènz’u., vine chè te fa rompe l’u. pane morbido, formaggio duro, vino limpido, u. chjine e mana vacante guardare ma non toccare | escl t’agghja scattà l’u.! stai attento! / alt ucchjeciédde -élle, ucchione, ucchiacchione (pl -une). uogghje ["wo:@] sm olio: u. a l’appète produzione per decantazione di olio in antichi frantoi con ruote macinatrici girate da animali, fa’ l’u. a lu trappite produrre l’olio al frantoio, fa’ tant’u. da te puté lavà li piéte produrre tant’olio da poterti lavare i piedi, prov chi vòle accrésce l’u. che la tenèlle, hadda cògghje li ulive a la Mmaculatèlle chi vuole produrre molto olio, deve cogliere le olive all’Immacolata, u. e vine semp’affine olio e vino si affinano decantando. uogghjedesantalucije [wo:@d@saNtalu"tSij@] ‹Cort-Marc marìa-vòla› sm coccinella. uommene ["wom:@n@] v òme. uorje [worj@] ‹lat hordeum orzo› sm orzo, foraggio: acque, cafè d’u. acqua, caffè d’orzo. uorne [worn@] sm orniello (Fraxinus ornus). uorte [wort@] sm orto: prov chi ntène u. nnè accide puorche, tutte l’anne musse stuorte triste chi non ha un minimo di proprietà / alt urteciédde -élle. 306

Pasquale Cacchio uosse [wos:@] sm (pl òssere) osso: u. de lu pezzénte sterno di animali, prov ce puoje cuntà l’òssere tanto magro da poterne contare le ossa. uove [wov@] sm (pl òve) uovo: squaccià n’uove rompere un uovo, prov l’òve chè nze mangene a Pasque nze mangene chiù le uova che non si mangiano a Pasqua non si mangiano più, che la scuse de la figghje la mamme se fotte l’òve *col pretesto della figlia la madre si frega le uova, fa’ scuntà òve e panare farla pagare. uozze [wots:@] v vuozze e vòzze. upenione [up@"njon@] sf (pl -une) opinione. uperà [up@"ra] (òpere uopere uperase uperate) tr operare. uppele ["up:@l@] sm tappo: métte l’u. tappare, spelà l’u. stappare. urchjine [ur"c:in@] sf orecchino. urcì [ur"tS:i] (orce urce urcése urciute) tr portare capre alla monta, sin muntà, accucchià. urcine [ur"tSin@] sf puzza di caprone. urdenà [urd@"na] (ordene urdene urdenase urdenate) tr ordinare, intr comandare. urdenarje [urd@"narj@] agg ordinario, di poco valore. urdiche [ur"dik@] ‹lat urtica› sf ortica (Urtica urens). urecchiùne [ur@"c:un@] plm orecchioni, fungo gelone: malà de u. ammalarsi di orecchioni. urécchje [u"rec:@], aurécchje ‹lat auricola› sf orecchio: u. dritte, mancine orecchio destro, sinistro, parlà dint’a l’aurécchje bisbigliare, nce sènte da na u. non sentire da un orecchio fig fingere di non capire, tuoste de u. sordo, sta’ che li urecchia tése ascoltare attentamente, da na urécchia trase e da n’aute èsce non prestare attenzione a ciò che si ascolta, appelà li u. rifiutarsi di ascoltare, passà urécchia u. avere un presentimento, terà li u. a une rimproverare qualcuno, prov quanne frischene li urécchje, urécchja dritte còre afflitte, urécchia manche còre franche quando fischiano le orecchie, orecchio destro cuore afflitto, orecchio sinistro cuore libero | ala di aratro: rate a doje u. aratro con due vomeri /alt urecchjecèdde -èlle. urganètte [urga"nEt:@] sm organetto. urle [url@] sm orlo. urrajene [u"r:aj@n@] sf borragine (Borago officinalis). urrazze [u"r:ats:@] sf scroscio temporalesco: scòcche e ntrone e scappe la u. all’improvviso giunge il temporale. urtà [ur"ta] (urte urtase urtate) tr urtare, rifl urtarsi, irritarsi.


Castelluccese urtulane [urtu"lan@], urtelane sm ortolano: prov zompe lu cetrule e va ncule a l’u. di chi re-

sta colpito da un evento improvviso. Urzare [ur"ts:ar@] ‹lat ursus› top Orsara, agg urzarése (pl urzarise). usà [u"sa] (use usase usate) tr usare: fig s’hadda usà la cape si deve riflettere. usche [uSk@] sm pioviggine, alt uscarèdde -èlle. uschià [uS"kja] (uschéje uschije uschiase uschiate) impers piovigginare. usciche [u"S:ik@] sm vescica, bolla, alt uscechèdde -èlle. use [us@] sm uso, der usanze. usegnuole [us@"J:wol@] sm usignolo. useme ["us@m@] sm olfatto: tené l’u. buone aver buon fiuto, se ne va a l’u. segue il proprio intuito. uspizje [us"pitsj@], spizje sm ospizio. ustenate [ust@"nat@] agg ostinato. ustenèdde [ust@"nE:@] -èlle v austenèdde. utà [u"ta], utatore v vutà, vutatore. utele ["ut@l@] agg utile. uteme ["ut@m@] v luteme.

utepérje [ut@"pErj@] v vutepèrje. Utrine [u"trin@] top Volturino: prov li fémmene de U. lu parére de la sére nze trove che la matine *le donne di Volturino il parere della sera non si trova con la mattina / agg utrenése (pl utrenise). uttà [u"t:a] v vuttà. uttante [u"t:aNt@] agg num ottanta. uttave [u"t:av@] agg num ottavo. uttobbre [u"t:ob:r@] sm ottobre: prov se a u. chiòv’ e ntròne, l’annate è bòne se ottobre piove e tuona il raccolto sarà buono. uttone [u"t:on@] sm ottone. uvaspine [uvas"pin@] sf ribes. uve [uv@] sf uva: mangià u. e pane mangiare pane con l’uva, ciampià l’u. dint’a la tenazze pestare l’uva nel tino, prov jame e venime e l’u. nn‘è mature andiamo e torniamo e l’uva non è matura (di chi è impaziente), fa’ cacà l’u. e l’acene vendicarsi, métte l’u. e l’acene rimetterci, scapitare / der uvaspine. uziuse [u"tsjus@] agg (f uziose) ozioso, fannullone, sin scanzafatije, sfatiate, allabbiénte.

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v v [v:@] sf vi, vu: la ve la vi. vacante1 [va"kaNt@] ‹lat vacans vacantis› agg vuoto: stipe v. madia vuota, a trippa v. a pancia vuota, fig rumané che uocchje chjine e mana v. rimanere deluso, prov sacche v. nze mantène alérte sacco vuoto non si regge in piedi. vacante2 [va"kant@], uacante ‹lat vacans vacantis› sm terreno limitrofo a un centro abitato: i’ a lu v. andare nel terreno presso il paese, frabbucà dint’a lu v. costruire in periferia. vacantì [v:akan"ta] v mmacantì. vaccare [va"k:ar@] sm pastore di buoi. vaccenà [vatS:@"na] (vaccine vaccenase vaccenate) tr vaccinare. vacche [vak:@] sf vacca, bue: fa’ quant’a na v. ingrassare, prov pèrde li v. e i’ truènne li còrne cercare rimedio a un danno irreparabile / alt vaccarèdde -èlle. vaccine [va"tSin@] sm carne di vitello: funge v. qualità di funghi | vaccinazione. vacile [va"tSil@], uacile sm catino, bacinella, alt vacelòtte, sin lavamane. vaèviéne [vaE"v:jen@] sm viavai. vaiasse [va"jas:@] agg sfaticato, sfruttatore: prov fa’ la vite de lu vaiasse Michèlasse, mangià, véve e sta’ a la spasse fare la vita del gradasso, mangiare, bere e stare a spasso, quanne fanne sciarre li v., se scummògghjene li matasse quando si litiga si accusano le malefatte vicendevoli / sin sfasulate, scampulafafe. vainèdde [vai"nE:@] -èlle sf carrubo, carruba. vainiglie [vai"niL@] ‹sp vainilla› sf vaniglia. valaddì [vala"d:i] avv cioé, vale a dire. valane [wa"lan@], ualane ‹lat *aequalanus, *bubalanus, Cort-Marc galàno› sm vaccaro, addetto ai cavalli o ai buoi. valanzine [valaN"tsin@] v velanzine. valé [va"le] (vale valése valze e valute) intr valere: nen vale la péne non conviene, vale quatte sòlde non vale nulla, nen vale a niénte non serve a niénte, fa’ v. farsi valere, val’a di’ vale a dire / sin cuntà, va valaddì. valice [va"litS@] sf valigia: fa’ li v. partire, emigrare. vallate [va"l:at@] sf vallata. valore [va"lor@] sm valore. valze [valts@] sm valzer. vammace [va"m:atS@] sf bambagia, cotone idrofilo: crésce dint’a la v. crescere tra mille premure. vammane [va"m:an@] sf mammana, levatrice. 308

vampe [vaFp@] ‹lat vapor› sf fiamma: fa’ na vampa ntutte bruciare interamente. vampate [vaF"pat@] sf fiammata: fig deventa’ na v. de fuoche arrossire. vangà [vaN"ga] (vanghe vangase vangate) tr vangare. vangale [vaN"gal@], uangale ‹got wango guancia, Cort-Marc gànga › sm dente molare. vangèle [vaN"dZEl@] v uangèle. vanghe [vaNg@] sf vanga. vanne [van:@] ‹provnz banda, *germ land luogo, *alban banda lato› sf parte, luogo, posto, direzione: a quala vann’ima i’? in che direzione dobbiamo andare? a manche na v. in nessun luogo, da manche na v. da nessun lato, pe quala v.? in che direzione? a quala v.? a quale posto? a n’ata v. altrove, da na v. a n’aute da per tutto | locuz cong d’ata v. inoltre, d’altra parte / sin pòste, quarte, zénne, pizze, jonte. vantà [vaN"ta], avantà ‹lat tardo vanitare› (vante vantase vantate) tr vantare, lodare, rifl vantarsi: prov se nnen m’avante tu, m’avant’ije se non mi elogi tu, mi elogio io. vantamiénte [vaNta"mjeNt@] sm lode. vante [vaNt@], avante sm vanto, millanteria: nò pe me ne fa’ n’avante non per vantarmene. vantaiuotte [vaNta"jwot:@] sm vanitoso. vardare [var"dar@] sm sellaio. varde [vard@] ‹ar barda‘a basto› sf sella, barda: sdraiate come na varda vècchje sdraiato scompostamente, paré na varda vècchje di persona pigra, prov lass’a v. e pigghj’a sèlle di persona infaticabile / alt vardèdde -èlle, vardone, vardecèdde -èlle / der vardare. vareve ["var@v@] sf barba: fa’ v. e capidde barba e capelli dal barbiere, tené la vareva lònghe essere in lutto / der varviére, barbiére. varià [va"rja] (varje variase variate) tr variare. varje [varj@] agg vario. varlòtte [var"lOt:@] sf barilotto, piccolo recipiente in legno con cannuccia, lo usavano i mietitori. varrà [va"r:a], barrà (varre varrase varrate) tr barrare, serrare. varre [var:@] sf barra, spranga di legno o di ferro: menà la v. a la pòrte barrare la porta, prov vinne a v. e accatt’ a culme vendi a barra e compra a colmo (con la barra si radeva dall’orlo del recipiente la merce in eccesso) / alt varrecèdde -èlle, varrone.


Castelluccese varrelare [var:@"lar@] sm struttura in legno o in metallo per poggiare barili. varrile [va"r:il@] sm barile: prov li ciucce fanne sciarre e li v. se scascene subire le conseguenze dei litigi altrui, abbrile scalefe l’acque dinte li v. aprile scalda l’acqua dei barili, se ncappene chiù mosche che nu cucchiarine de mèle chè che nu v. de cite con le buone si ottiene più che con le cattive / alt varlòtte, der varrelare, scarecavarrile. vasà [va"sa] (vase vasase vasate) tr baciare: v. ntèrre ringraziare, prov li figghje se vasene quanne dòrmene i figli si baciano quando dormono. vasare [va"sar@] sm vasaio. vasce [vaS:@] ‹lat tardo bassus› agg basso. vascià [va"S:a] v avascià. vasche [vask@] sf vasca: v. p’abbuurà abbeveratoio / alt vaschètte, sin pile, pelone. vasciédde [va"S:je:@] -élle sm piccola botte, alt vascedduzze. vase [vas@] ‹lat basium› sm bacio: v. a pezzechille bacio con pizzicotto sulle guance, prov pizzele e v. nen fanne pertose pizzicotti e baci non aprono fori ■ ‹lat vas› v. de fiure vaso di fiori / alt vasètte, vasone. vasenecòle [vas@n@"kOl@], masenecòle ‹gr basili-kòs erba regale› basilico. vastà [vas"ta] v avastà. vastase agg sfaticato. vate [vat@], uate [wat@] ‹lat vadum, franco *wad, va Giuliani p 65 nota 64 e p 183-186› sm guado, ruscello, rigagnolo, top Vatenciédde -élle. vattagghje [va"t:a:@] sm batacchio. vatte [vat:@] (vatte vattése vattute) tr battere: v. li fafe, li cicere, li ranadinje trebbiare le fave, i ceci, le pannocchie di mais, v. li mane applaudire. vattecòre [vat:@"kOr@] sm batticuore, palpitazione. vattelappésche [vat:@la"p:esk@] escl chissà, boh! vattesacche [vat:@"sak:@] sm batosta, percossa: fa’ nu bellu v. caricare di botte / sin mazzate, prucculate. vattesòle [vat:@"sOl@] sm pietra tondeggiante su cui battere la la suola per ammorbidirla. vattetore [vat:@"tor@], battetore sf calcinaccio. vattézze [va"t:edz:@] sm battesimo. vattià [va"t:ja] (vattéje vattije vattiase vattiate) tr battezzare: fig mettere alla prova. vave [vav@], bave sf bava: culà la v. sbavare / der vavuse, bavètte. vavià [va"vja] (vavéje vavije vaviase vaviate) intr sbavare: fig vavéje pioviggina. vavuse [va"vus@] agg (f vavose) bavoso.

vedèdde -ve [v@], -vélle [vel:@] pron encl -vi, ve lo ve la ve li ve le: diteve datevi, decitavèlle ditevelo, stiteve qua *statevi qui (restate qui), purtatavélle portatevelo / va vuje. ve [v@] pron vi, ve, va vuje. veccarése [v@k:a"res@] agg biccarese, di Biccari. vecchiézze [v@"c:ets:@] sf vecchiaia: prov a la v. cauzètte rosce in età avanzata a fare cose mai fatte prima, a la giuventù lucene l’anne e a la v. lucene li panne in gioventù un bell’aspetto, alla vecchiaia un bell’abbigliamento. vècchje [vec:@] v viécchje. Veciénze [v@"tSjeNts@] pr (f Vecènze) Vincenzo, alt Vecenzone, Vecenziélle, Vecenzèlle, Vecenzuzze, Cènzucce, Ènze, Ènzucce, Enzine, escl Vecié’, Ènzu’, Enzi’, Vecenzè, Cènzu’. vedé [v@"de] (véde vide e uide vedése viste v gramm 2.4.1.4.) tr (intr con i nomi di persona) vedere: vedé a une vedere qualcuno, vedé caccòse vedere qualcosa, lu uì a quidde? *lo vedi quello? se l’è viste brutte se l’è vista brutta, lu véde malamènte lo vedo in una brutta situazione vedé cuntènte a une vedere qualcuno soddisfatto, lu vide com’a sineche?, lo vedi come sindaco? fig andó véde e andó cèche *dove vede e dove cieca (di persona pocco obiettiva), ma vide nu pòche! ma guarda un pò! v. li stélle sentire un forte dolore, vide chè quidde nce sénte attenzione che quello non sente, vide chè sta arrevènne! attenzione, sta arrivando! vide se sta vedi se c’è, vide quanne arrive osserva quando arriva, prov Gèse Criste véde e pruvvéde Dio vede è provvede, chi nen véde, nen crède l’incredulo crede solo ai propri occhi | fraseol v. de parte vedere di partire (decidere di partire), vide de funì subbete fai in modo da terminare subito, vide de la funì finiscila di dare fastidio, fa’ v. de... *far vedere di (fingere), fa’ v. de ualià fingere di piangere, fa’ v. de i’ zuoppe fingere di zoppicare | con verbi modali nen puté vedé a une essere nemico di qualcuno, n’lu pòte vedé lo odia, s’hadd’a v. si deve decidere, s’hadd’a v. quann’è craje domani si provvederà | con pron eccolo, -a, -i, -e: lu ui’ *lo vedi (eccolo), lui ui’ qua eccolo qua, lu ui’ a Marje ecco Mario, la vi’ *la vedi (eccola), li vi’, mò vanne fòre eccoli, adesso vanno in campagna, lu ui’ chè haje cumbenate! guarda cosa hai combinato! ■ rifl vedersi: se véde chè... si vede che... vedecèlle [v@d@"tSEl:@] v vetecèlle. védeche ["ved@k@] sf arbusto d’acqua. vedèdde [v@"dE:@] -èlle sf budello, budella: prov fa’ nturcenià li v. a une far provare rabbia a qualcuno, fa’ caccòse che li vedèdda mbrazze fare qualcosa malvolentieri. 309


vedegnà vedegnà [v@d@"J:a] (vedégne vedigne vedegnase vedegnate) tr vendemmiare: prov quanne zappe e quanne pute nè ziane e nè nepute, quann’arriv’a v., ziane qua e nepute dda quando fai un lavoro faticoso nessuno ti aiuta, quando fai festa si presentano zii e nipoti. védue [vedw@] v vidue. vedute [v@"dut@] sf vista, panorama. veggilje [v@"dZ:ilj@] sf vigilia: fa’ la v. digiunare. véglie [veL:@] sf veglia: tra v. e suonne durante il dormiveglia. vegliacche [v@"L:ak:@] agg vigliacco, der vegliaccate. vegnaiuole [v@Ja"jwol@] sm vignaiuolo. vegnéte [v@"J:et@] sm vigneto, sin vigne. velà [v@"la] (véle vile velase velate) tr velare, rifl velarsi. velanze1 [v@"laNdz@] ‹lat bilanx a due piatti› sf bilancia, alt velanzone, der velanzòle, velanzine. velanze2 [v@"laNdz@] sm rincorsa: pigghià lu v. prendere la rincorsa, slanciarsi, va svelanzà. velanzòle [v@laN"dzOl@] sf timone laterale di carri e aratri, der capavelanzòle, va temone, capavelanzòle. velanzine [v@laN"dzin@], valanzine sm timone laterale del carro, va temone. velanzone [velaN"dzon@], sm bilancia, piccola stadera con piatto. véle [vel@] sm velo: mantené lu v. reggere il velo della sposa, v. de lu latte parte di latte rappreso in superficie dopo la bollitura / alt velètte, der veline, cartaveline ■ sf vela. veléne [v@"len@] v venéle. velenuse [v@l@"nus@] agg (f velonose) velenoso. vellute [v@"l:ut@] sm velluto. velunteruse [v@luNt@"rus@] agg volenteroso. venazze [v@"nats:@] sf vinaccia. vénce [veNtS@] (vénce vince vencése vinte a venciute) tr vincere: l’ha avut’avé v. isse l’ha avuta vinta lui. véncete ["veNtS@t@] sf vincita. venchione [v@N"cjon@], venghione v vinchje. vendecà [v@Nd@"ka] (vèndeche viéndeche vendecase vendecate) tr vendicare. vendégne [v@N"deJ:@], vennégne ‹lat vindemia› sf vendemmia. véne [ven@] sf vena, alt venuzze, der venature ■ avena, v avéne. venéle [v@] ‹lat venenum› sm veleno: fig jettà lu v. crepare, pigghià v. amareggiarsi, der velenuse. venerà [v@n@"ra] (vènere viénere venerase venerate) tr venerare, adorare. venerdì [v@n@r"di] v vernedì. 310

Pasquale Cacchio Vènere ["vEn@r@] pr Venere: de V. e de Marte nè se spose e nè se parte non sposarsi né partire di venerdì o di maredì. venì [v@"ni], menì (vènghe viéne vène venése venute) intr venire: v. da luntane venire da lontano, fig v. a mènte ricordare, quante vène? quanto costa? ’ssa rròbbe vène troppe assaje codesta stoffa costa troppo | accadere, avvenire: chè te vène mò? cosa ti succede adesso? a chè ne vèna vène, *a che ne viene viene (qualunque cosa avvenga), li venèsse nu tòcche! che gli succeda un malanno! | fraseol venì a chiòve, a juccà iniziare a piovere, a nevicare, v. da ride venire da ridere, v. da pescià sentire il bisogno di orinare, chè vèn’a di’? *cosa viene a dire? (cosa significa?). vénne [ven:@] (vénne vinne vennése vennute) tr vendere: v. caccòse a piattiédde *vendere qualcosa a piattini (svendere), v. pe sènza niénte vendere a basso costo, prov v. lu sole e accattà la lune lavorare di notte e dormire di giorno, avasce ché vinne si vende di più abbassando i prezzi. vennégne [v@"n:eJ:@] v vendégne. ventate [v@N"tat@] sf ventata. ventelà [v@Nt@"la] (vèntele viéntele ventelase ventelate) tr ventilare: v. li fasuole, li fafe ventilare i fagioli, le fave, aspettà lu repane pe v. lu rane attendere la brezza notturna per ventilare il grano. ventelià [v@Nt@"lja] (venteléje ventelije venteliase venteliate) tr ventilare: v. la case areare la casa. vèntre [vENtre] sm ventre der ventrésche. ventrésche [v@N"treSk@] sf pancetta, sin summe. venture [v@N"tur@] sf sorte, destino: na bòna venture una buona sorte | futuro: addevenà la v. predire il futuro, prov nce vòle la zinchere p’addevnà la v. non è difficile prevedere la conseguenza di certe azioni | escl che la bòna venture! buona fortuna! ■ agg prossimo, venturo: l’anne v. il prossimo anno, la settemana v. la prossima settimana.. véppete ["vep:@t@] sf bevuta, sorso sin gnutte. vèramènte [vEra"mEnt@] v avèramènte. verdà [v@r"da], veretà [v@r@"ta] sf verità: a di’ la v. a dire il vero, lu munne de la v. l’al di là, prov la buscije va nnanze e la v. va appriésse alla menzogna segue la verità. vérde ["verd@] agg verde: v. com’a n’agghje verdissimo, v. com’a nu sulatre verde come un ramarro fig pallido, faccia vérda nuttecute viso pallido ed emaciato / der verduognele (f verdògnele).


Castelluccese verdechià [v@rd@"kja] (verdechéje verdechije verdechiase verdechiate) intr verdeggiare, sin nverdì. vère [vEr@] agg vero: quant’è v. Dije *quanto è vero Dije (giuro che è vero) / sin addavère, luère. vérgene ["ver"dZ@n@] agg vèrgine. vérghe [verg@] sf verga, asta usata durante l’aratura, con scudiscio e paletta alle estremità, l’uno per spronare gli animali, l’altra per rimuovere il fango dall’aratro. vergògne [v@r"gOJ:@] sf vergogna, pudore \ svergugnate. vérme [vErm@] sm (pl viérme) verme: v. suletarje verme solitario, li ulive tènene lu v. le olive sono bacate, fig tené li viérme ncape essere sospettoso o con mania di persecuzione / alt vermeciédde -élle. vernate [v@r"nat@] sf inverno: a la Cannelòre vernata fòre alla Candelora inizia la fine dell’inverno. vernecià [v@rn@"tSa] (vernice verneciase verneciate) tr verniciare. vernedì [v@rn@"di] sm venerdì: V. Sante Venerdì Santo. vernice [v@r"nitS@] sf vernice. vernine [v@r"nin@] agg invernale: pempedòre v. pomodori invernali. vèrse [vErs@] prep verso, in direzione di ■ sm verso. verticchje [v@r"tic:@] ‹lat vertere› rotella con foro da cui passava il filo di lana del fuso ■ legnetto girevole per bloccare porticine e armadietti, sin naticchje. vérze [verdz@] sf verza. verzure [v@r"tsur@] ‹lat tardo versōriu terreno lavorabile in una giornata di aratura, CortMarc versùro, *gr bratzária, *lat mediev braczaria Giuliani p 215› sf versura, misura agraria corrispondente a 12.345 mq. (1,2345 ettari) / alt verzurèdde -èlle, va mezzètte, tummele, sacche, mesure. vesazze [v@"sats@] sf bisaccia / alt vesazzèdde -èlle, der sfrattavesazze. véscheue ["vesku@] v uéscue. vesetà [v@s@"ta] (visete vesetase vesetate) tr visitare. vesibbele [v@"sib:@l@] agg visibile \ nvesibbele. vesiére [v@"sjer@] sf visiera. vèspe ["vEsp@] sf vespa, alt vespone. vèspre [vEspr@] v uèspre. vèste1 [vEst@] sf veste, abito femminile, alt vesteciédde -élle, vestecèdde –èlle. vèste2 [vEst@] (vèste viéste vestése vestute) tr vestire: v. la tòneche farsi prete, v. la spo-

vianòve se vestire la sposa, malevestute malvestito | rifl vestirsi \ svèste. vestemènte [v@st@"mENt@] sm (pl -iénte) indumento. vestite [v@s"tit@] sm abito, vestito da uomo, alt vestetiédde -élle. vèstje ["vEstj@] ‹lat bestia› sf animale da soma, mulo, asino, cavallo: purtà la v. a bbuurà portare l’animale ad abbeverarsi, stregghià la v. strigliare, trasì la v. condurre l’animale in stalla / alt vestione, sin bèstje, nnemale. vesure [v@"sur@] sf visura. vetecèdde [v@t@"tSE:@] -èlle ‹lat viticula› sf piccola rampicante di sottobosco, si raccoglie a primavera per farne insalate. veticchje [v@"tic:@], vetigne sm vitigno. vetiédde [v@"tje:@] -élle sm (f vetélle) vitello | cuoio di vitello. vétre [vetr@] sm vetro, sin lastre, rite. vetreiuole [v@tr@"jwol@] sm vetriolo, acido solforico. vetreiòle [v@tr@"jOl@] sf setaccio per filtrare il vino che cola dal torchio | recipiente per versare vino e vinaccia nelle botti. vetrenarje [v@tr@"narj@] sm veterinario. vetriate [v@"trjat@] sm vetrata. vetrine [v@"trin@] sf porta con vetrata. vettone [v@"t:on@] sm (pl vettune) bottone: fig fa’ li vettune ncuorpe rimuginare / alt vettuncine. vettòrje [v@"t:Orj@] sf vittoria. vetture [v@"t:ur@] sf vettura, automobile. véve[vev@], béve ‹lat bibere› (véve vive vevése vippete f vèppete ‹lat bibitum›) tr bere: v. a la funtane, a lu puzze bere alla fontana, al pozzo, v. a la salute brindare, fig da’ a v. ingannare, prov te lu puoje v. dint’a nu becchiére d’acque *te lo puoi bere in un bicchiere d’acqua (di persona semplice e bella), filastr vive tu e vév’ije, véve tutte la cumpagnije bev’io e bevi tu, beve tutta la compagnia / der vevetòrje. vevetore [v@@"tor@] sm bevitore. vezià [v@"tsja] (vizje veziase veziate) tr viziare. veziuse [v@"tsjus@] agg (f vezi0se) vizioso: mula veziose mulo bizzoso, sin umbruse. vézze [vets:@] ‹lat vicia, provnz vessa› sf veccia, foraggio, alt vezzetèdde -èlle. vi’ [vi] v vedé. viagge [vjadZ:@] sm viaggio: nu v. e duje surizje un’azione con più risultati. viaggià [vja"dZ:a] (viagge viaggiase viaggiate) intr viaggiare, der viaggiatore. vianòve [vja"nOv@] ‹lat via nova› sf strada provinciale: vianòva nòve strada di recente costruzione. 311


viate viate [vjat@], biate agg beato: v. a chi tène la salute beato chi ha la salute! v. a te! beato te! Viatrice [vi"atritS@] f Beatrice. vicce [vitS:@], uicce ‹lat avis, *avicia› sm tacchino. Vicchere ["vik:@r@] ‹lat Vicarum› top Biccari, der veccarése (pl veccarise). vidue [vidw@] sm (f védue) vedovo: v. de uèrre vedova di guerra. viécchje [vjec:@] agg (f vècchje) vecchio: ascì da nu prèute, da nu mastre v. essere educato da un bravo sacerdote, da un artigiano esperto ■ sm e f persona anziana: prov la vècchije nne vuléve murì, chiù stéve e chiù mpara­ve la vecchia non voleva morire, imparava sempre di più, la vècchje de jennàre jéve pe spine la vecchia a gennaio andava a cercare spine / alt vecchiariédde -élle, vecchiarèdde -èlle, vecchiacone. viénte [vjeNt@] sm vento: na pezzecate, nu jalizze de v. un alito di vento, prov annate de v., annate de niénte annata di vento, annata di niente, la mala nòve la pòrte lu v. la cattiva notizia giunge veloce come il vento, li chiacchiere se li pòrte lu v. le chiacchiere se le porta il vento / alt venteciédde -élle. viérne [vjern:@] sm inverno: de v. d’inverno, dinte v. in inverno, che lu v. con l’arrivo dell’inverno, prov tiémpe de v. e cule de criature nn’èsse maje secure tempo invernale e bambini sono imprevedibili, è rrevate v. pe li male vestute è subito inverno per chi non ha di che coprirsi / der vernine, sin vernate. viggele ["vidZ:@l@] sm vigile. vigne [viJ:@] sf vigna: v. a spallére a spalliera, a pagghiare con i tralci disposti su quattro canne a mo’ di capanna, chiantà la v. impiantare un vigneto, prov casa fatte e vigna pòste nze sape quante còste casa fatta e vigna posta non si sa quanto costa /alt vegnecèdde -èlle, vegnarèdde -èlle. vije [vij@] sf via: via Santa Marije via Santa Maria, v. de la funtane via della fontana, la via nòve la strada carrabile, la via cruce la via crucis, prov chi lasse la via vècchje pe la nòve sape chè lasse e nzape chè tròve chi lascia la via vecchia per la nuova sa cosa lascia e non sa cosa trova | direzione: a quédde, a quésta v. in quella, in questa direzione, a quala v. agghi’a i’? in che direzione devo andare? vide la v. chè haj’a fa *vedi la strada che devi fare (pensa a prendere una decisione), chi t’ha ditte quésta vije ce sta? chi ti ha interpellato? | lato, luogo: a la via nostre a fianco a noi, a la vije de... nella zona verso..., pe la vije de... lungo la strada 312

Pasquale Cacchio per... | locuz avv a v. de dinte all’interno, a v. de fòre all’esterno, a v. de drète nella parte retrostante, a v. de sotte nella parte inferiore / alt viòccele. ville [vil:@] sf villa, alt vellètte, velline. vimene ["vim@n@] sm vimine. vinchje [viNc@], vinghje [viN@] ‹lat vinclum, vinculum› sm succhione, pollone di olivo che serviva a intrecciare cesti: fa’ cestiédde e panare che li v. costruire cesti e panieri coi polloni di olivo, luà li v. strappare i succhioni, prov chjije lu venchjetiélle quann’è teneriélle i figli vanno educati da piccoli / alt venchjetiédde -élle, venchione. vine [vin@] sm vino: v. chiare, trude vino chiaro, torbido, fiore de lu v. fioretta, v. cuotte vin cotto, v. pigghiate d’acite vino acido, v. caputate vino che ha perso il sapore originario, trammutà lu v. travasare il vino, prov lu v. buone se vénne sènza frasche ciò che ha valore non ha bisogno di pubblicità, acque e v. passe a file a mensa le bevande si offrono in ordine, v. amare tiénele care il vino amaro tienilo caro. / alt veniédde -élle, der avvenazzà. vinte [viNt@] agg num venti, der ventine, vintemile, ventèseme ■ agg vinto, v vénce. viòccele ["vjOtS@l@] sf viottolo, sin stréttele. viòle [vjOl@] sf viola (Viola silvestris): viòla mammule mammola ■ agg di colore viola / der viulètte. vipere ["vip@r@] sf vipera (Vipera aspis): paré na v. essere malvagio, prov allevà na vipera nzine essere tradito da chi è stato ben voluto. virgule ["virgul@] ‹lat virgula› sf virgola. viscere ["viS:@r@] plm intestino. vischje [visc@] sm vischio. visete sf visita: fa’ v. visitare, fa’ la v. far visita di condoglianze. vispe [visp@] agg vispo, sin ntiste. viste [vist@] sf vista: vista bòne vista buona, curte de v. essere miope, métte a la v. esporre agli occhi di tutti, a vista d’uocchje a vista d’occhio, na vista d’uocchje uno sguardo / v vedé ■ sm visto, autorizzazione. vite [vit@] sf vite: nnestà la v. innestare la vite ■ sf vita, esistenza: ne v. de fatije una vita di lavoro, na v. sane un’intera vita, fig è na v. chè aspètte aspetta da tempo, prov la v. è na ròte ché gire la vita è una ruota che gira ■ sf vita, parte del corpo in corrispondenza della cintura ■ sf vite: fig li tiène li v. ncape? ragioni o sragioni? / der avvetà, svetà. Vite [vit@] m Vito, alt Vetucce, escl Vetu’. vittòrje [vi"t:Orj@] v vettòrje. Vittòrje [vi"t:Orj@] m Vittorio, escl Vittò.


Castelluccese viuline [vju"lin@] sm violino, der viuleniste. vive [viv@] agg vivo: prov còse chè capetene a li v. nella vita può succedere di tutto. vizje [vitsj@] sm vizio: tené li v. essere viziato (nel fumo, nel gioco), prov li v. de nature se pòrtene a sebbulture i vizi di natura si portano fino alla morte. voccapiérte [vok:a"pjert@] sm chiacchierone, sciocco. vocce ["votS:@] sf infarto, crepacuore: fa’ murì de v. far morire di infarto / sin vocce. vocche ["vok:@] sf bocca: tené na v. quant’a na furnace avere una bocca molto grande, cièle de la v. palato, fig v. de lu furne, de lu sacche, de lu stòmmeche apertura del forno, del sacco, dello stomaco, sta v., nase e musse *stare bocca, naso e muso (stare vicino), v. apiérte scimunito, tenè na v. a carusiédde avere labbra sottili, èsse tutte v. essere spaccone, dénchje la v. vantarsi, lavà la v. stare attenti a ciò che si dice, prov se pòte chiude la v. de lu fume e nò la v. de lu munne alla maldicenza non c’è freno / avv mmocche in bocca, prep davanti a: m. a la pòrte sull’uscio, fig métte m. che lu cucchiarine insegnare con pazienza, scappe da m. e va nzine di ciò che viene comunque recuperato, luà li paròle da m. a une far parlare qualcuno, nzapé tené nu cicere m. essere incapace di mantenere un segreto, i’ a fa’ mmocche a une mandare a quel paese, métte nu punte m. e n’aute ncule zittire / alt vucchédde -élle, vucchecèdde -èlle, der vuccone. vocchele ["vok:@l@] v vucchele. vòcchele ["vOk:@l@] ‹*lat vocula voce roca, va Cort-Marc fiòcca, juccurià› sf chioccia. voce [votSO] sf voce: vocia suttile voce sottile, canosce da la v. riconoscere dalla voce, sta’ sènza v. ammutire / alt vucione, vucécchje, vuciazze. vòche [vOk@] sf bollicina, pustola, allergia provocata dalle fave: tené li v. a li còsse avere prurito e arrossamento alle gambe. vodde [vo:O], volle ‹lat bullare, bullire› (vodde vudde vuddése vuddute) tr bollire: métte a v. l’acque *mettere a bollire l’acqua, lu muste v. il mosto fermenta, prov sope lu cuotte l’acqua vuddute aggiungere danno al danno. vògghje [vO:@], vòglie sf voglia: de mala v. a malincuore, avè v. a...! inutile che...! haje v. a parlà! è inutile che parli (non otterrai alcun risultato!), ime v. a telefunà! è inutile che telefoniamo (non risponderà nessuno!) ■ v vulé. vòle [vOl@] sm volo: pigghià lu v. prendere il volo ■ v vulé. volle [vol:@] ‹lat bulla› sf bolla | top Li Volle sorgente sulfurea nei pressi di Munte Priane.

votte2 volpe [volp@], volepe sf volpe: prov a figghje de v. nze nzénghe la tane non rivelare segreti ai furbi, quanne la v. n’arrive a l’uve dice che è mare quando la volpe non raggiunge l’uva dice che è acerba, ògni v. torne a la tana suje si torna sempre alla propria casa / alt vulpacchje, vulpone (pl -une) vòmmere ["vOm:@r@] ‹lat vomeris› sm vomere, der bivòmmere. vonce [voNtS@], vonge ‹lat ungere› (vonce vunce vuncése vunte f vonte) tr ungere: v. la ròte ungere la ruota fig chiedere raccomandazioni. vonte [voNt@] v vunte. vòrje [vOrj@] sf bora: méne la v. soffia la bora / sin scòrciacrape, addefréscapriatòrje. vorze [vorts@], borze sf borsa, alt vurzone, vurzètte. vòsche [vOsk@] sm (pl vòschere) bosco: prov a lu v. mitta mitte, pe la vije scatta scatte si perde per strada quanto si raccoglie nel bosco / alt vuschètte. vòstre [vOstr@] v vuostre. vòtaciéle [vOta"tSjel@] sm vertigine, capogiro. vòtafacce [vOta"fatS:@] agg voltafaccia, traditore. vòtastòmmeche [vOta"stOm:@k@] sm voltastomaco. votaurécchje [vOtau"rec:@] sm aratro bidirezionale. vòte1 [vOt@] ‹lat volvere, volg *volvita› sf volta, epoca, passato, tempo: ce stéve na v. c’era una volta | volta, numero di volte: n’ata v. di nuovo, quanta v.? quante volte? ‘sta v. stavolta, ‘dda v. quella volta, ‘ssa v. codesta volta, cacche v. talvolta, doje o tré v. due o tre volte | ogni: na v. a lu mése ogni mese | spesso: na v. e doje *una volta e due (spesso) | locuz cong na v. chè ha pèrze, se n’è jute *una volta che (poiché, dopo che) ha perso, se n’è andato. vòte2 [vOt@] ‹lat votum› sm (pl vuote) voto | voto religioso: prov nen fa vuote a sante e criature non promettere nulla a santi e bambini. votte1 [vot:@] sf botte: appelà, spelà la v. turare, sturare la botte, tené la trippe come na v. essere grasso, prov dint’a la votta piccule sta lu vine buone anche in una piccola botte c’è vino buono, se vuoje dénchje li v., zappe a funne e pute a curte se vuoi riempire le botti, zappa in profondità e pota bene / alt vuttecèdde -èlle. votte2 [vot:@] ‹*lat opto, optare, va vuttà› (v gramm 2.4.1.7.) intr (in espr interr) chiedere, desiderare, intendere: chè ne vutte? *cosa ne vuoi (cosa intendi?), chè ne votte cosa desidera? chè ne vuttite? cosa intendete? chè ne vuttéve? cosa desiderava? n’lu sacce chè ne va vuttènne 313


votte2 *non lo so cosa ne va desiderando (non so cosa voglia), chè n’ha vuttute? *cosa ne ha chiesto? (cosa ha chiesto?). vòve [vOv@] ‹lat bovis› sm bue, bove: prov lu v. dice curnute a lu ciucce il bue dice cornuto all’asino. vòzze [vOts:@] ‹ar gauze› sf gozzo, parte superiore dell’esofago degli uccelli: attentà la v. a lu jadducce pe vedé se ha mangiate tastare il gozzo al galletto per vedere se ha mangiato, prov tené la vòzza chiéne e li scédde rotte avere appetito ma non poter mangiare. vrace [vratS@] ‹germ brase› sf brace. vraciére [vra"tSj@r@] sm braciere. vrache [vrak@] plm braghe: prov chi n’ha viste maje li v., quanne li véde se li cache l’inesperienza fa brutti scherzi / sin cauzone. vrachètte [vra"kEt:@] sf brachetta, patta. vrame [vram@] sf brama. vrazze [vrats:@] sm braccio: fig fa’ cadé li v. far demoralizzare, prov ce daje la mane e se pigghje lu v. approfittare della generosità altrui, vrazza lònghe e lénca corte *braccia lunghe e lingua corta (di chi lavora senza perdersi in chiacchiere) / avv mbrazze in braccio, der vrazzate. vrécce [vretS:@] ‹lat imbrex imbricis› sf (pl vricce) breccia, ghiaia, sassolino: jucà a li v. giocare con i cinque sassolini. vréglie [vreL:@], vrégghje [vre:@] sf briglia. vròcche ["vrOk:@l@], vròcchele sf forchetta: v. de fiérre, da canne forchetta di metallo, di canna / sin furchètte. vruocchele ["vrwok:@l@] sm broccolo. vucale [vu"kal@] sf vocale. vuccagghje [vu"k:a:@] ‹gr baukalis, lat bucca› sm apertura del pozzo. vucchele ["vuk:@l@] sm buco, foro, alt vucculicchje. vuccone [vu"k:on@], veccone sm (pl -une) boccone: pigghià nu v. fare uno spuntino, fig i’ a cuntà li vuccune presentarsi in casa altrui all’ora di pranzo, lu v. de la mala crianze lasciare nel piatto l’ultimo boccone è da maleducati, prov fa’ lu v. quante la vocche fare il boccone a misura di bocca. vucculare [vuk:u"lare] sm parte grassa del collo di animale. vucculone [vuk:u"lon@] agg (pl vucculune) vanitoso, vanesio. vuddènte [vu":ENt@], vullènte agg bollente, va volle. vuddute [vu":ut@], vullute agg bollito, va volle. vuje [vuj@] pron pers voi: de v., a v., pe v., tra v., che v., miéz’a vuje, ncap’a vuje di voi, a voi, per voi, tra voi, con voi, in mezzo a voi, secondo voi 314

Pasquale Cacchio | compl ve, vi: ve lavate vi lavate, ve diche vi dico, ve vènghe appriésse vi seguo | encl vediteve vedetevi, veditavélle vedetevela / va -ve, -vélle. vulà [vu"la] (vòle vuole vulase vulate) intr volare, sin abbulà. vulcane [vul"kan@] sm vulcano. vulé [vu"le], ulé ‹lat vèlle› (v gramm 2.4.1.2.) volere ■ modale vulé fa’, i’ voler fare, andare, vuoje faurì che nuje? vuoi favorire con noi? n’lu vòle vedé non vuol vederlo, nvòle trasì non vuole entrare, nce ulim’i non vogliamo andarci, nte vòle sta’ a sènte non vuole darti retta, ulésse vedé chè cumbine vorrei vedere cosa combina, chè vòle di’? cosa significa? | con èsse essere (nel passivo e con alcuni intrans) e avé avere (negli altri casi): sò (a agghje) ulute trasì son (a ho) voluto entrare, agghj’ulute di’ ho voluto dire, agghj’aut’a i son dovuto andare, ha avut’a parte è dovuto partire, sò state ulute bène *sono stato voluto bene (mi hanno voluto bene), ‘sta chiante vòle èsse misse a lu mpriteche questa pianta vuole essere messa a nord, vuoj’èsse ditte chè si nu fésse? *vuoi essere detto che sei un fesso? (vuoi che si dica che sei un fesso?), vol’èsse paiate subbete vuole essere pagato subito | con compl predicat ulé tené care care na cose *voler tenere carissima una cosa (voler tenere in gran conto una cosa), lu vòle tené com’a jarzione lo vuole tenere come operaio, me lu vogghje fa’ amiche voglio che diventi mio amico, lu vònne muorte lo vogliono sfruttare, chi la vòle crude e chi còtte chi la vuole cruda e chi cotta | con subord vòle di’ chè... vuole dire che..., te ularrije di’ chè... ti vorrei dire che... ■ tr chè vuoje? che vuoi? chè vòle quisse? che vuole costui? nvògghje niénte non voglio nulla, nen sape manch’isse chè vòle non sa neanche lui cosa vuole, nn’è accussì chè lu vògghje *non è così che lo voglio (non mi piace così), ne ularrije natu pòche ne vorrei un altro po’, ulésse nu pòche de mèle vorrei un po’ di miele, se vòle patreme se mio padre lo permette, quante vuoje pe quéssa machene? quanto vuoi (pagare) per codesta auto? v. bène a une voler bene a qualcuno, chè ulisse? che pretenderesti? come vòle Dije come Dio vuole, se Diije vòle se Dio vuole, pure ulènne n’lu pozz’aiutà non ho alcuna possibilità di aiutarlo, ulènte o nulènte volente o nolente, lu vuoje o n’lu vuoje, l’haj’a fa’ volere o volare, devi farlo, prov chi tròppe vòle nne ncappe niénte chi troppo vuole nulla stringe, pure l’uocchje vòle la parta suje pure l’occhio vuole la sua parte, v. la lune dint’lu puzze volere la luna nel pozzo | cercare: nne vòl’a nuje, ma a vuje non cerca noi, ma voi, a chi vuoje?


Castelluccese *a chi vuoi? (chi cerchi?) | desiderare, amare: te vògghje ti amo, a chi vòle quédde? con chi è fidanzata quella? n’lu vòle nisciune *nessuno lo vuole (nessuno vuole sposarlo) | ce vulé *ci volere (essere necessario): quante ce vòle p’arrevà? quanto manca all’arrivo? ce vòle nu bèllu curagge è necessario del coraggio, ce ulésse une com’a té *ci vorrebbe uno come te (ci manca uno come te), ce vògghje n’ore pe funì è necessaria un’ora per terminare, ce vuoje tante ancore? ti serve ancora tanto tempo? ce vònne doje settemane servono due settimane, nce vòle niénte *non ci vuole nulla (non si impiega molto), chè ce vuoje a lu fa’? *che ci vuoi a farlo? (che ti costa farlo?), chè ce ulime a i’? *che ci vogliamo ad andare? (che ci costa andarci?), ce n’è ulute *ce n’è voluto (è costato molto), chè ce vuoje fa’! *che ci vuoi fare! (meglio rassegnarsi) nce vòle niénte a fa nu zère *non ci vuole nulla a fare uno zero (non è difficile) | con subord vogghje chè vène qua, voglio che venga qui, uléve chè émm’a sta’ anziéme, voleva che stessimo insieme, ulésse Dije chè...! sarebbe bello se..., ulésse Dije e vencèss’a nu tèrne a lòtte! ah, se vincessi un terno al lotto! vulènte [vu"lENt@] agg nell’espr v. o nulènte volente o nolente \ nulènte. vullènte [vu"l:ENt@] agg bollente, v volle. vullute [vu"l:ut@] agg bollito, v volle. vulpone [vul"pon@] ‹lat vulpis› sm (pl vulpune) volpone, fig furbo. vuluntà [vuluN"ta], uluntà [uluN"ta] sf volontà: de mala v. malvolentieri. vummà [vu"m:a] ‹*v bomba› (vomme vumme vummase vummate) impers tuonare. vummecà [vum:@"ka] (vòmmeche vuommeche vummecase vummecate) tr vomitare: v. veléne sputare veleno, v. pure li vedèdde vomitare tutto, venì da v. avere conati di vomito. vunghele ["vuNg@l@] sm baccello della fava: scagnelià li v. sbaccellare / alt vungulicchje. vunte [vuNt@] agg (f vonte) unto, sporco: prov rumané v. e sènza menà *restare unti e senza macinare le olive (lavorare inutilmente) / der vonge, paccavunte (f paccavonte). vuommeche ["vwom:@k@] sm vomito: fa’ venì lu v. avere il voltastomaco.

vuostre [vwostr@] agg poss ms e pl (fs e pl vòstre) vostro: sempre dopo il sost li còse vòstre le vostre cose, lu paèse vuostre il vostro paese, faciteve li fatte v. non occupatevi dei fatti altrui ■ pron a lu vuostre nella vostra proprietà, va nuostre. vuozze [vwots:@] ‹ar gauze› sm bozzo, bernoccolo. vureve ["vur@v@] ‹lat gurgus› sm zampillo: v. d’acque sorgente d’acqua, fig me sènte nu v. d’acque sono madido di sudore. vutà [vu"ta], utà (vòte vuote vutase vutate) tr voltare, girare: v. la facce girare la testa | rifl voltarsi, girarsi: c’im’a utà, ché abbije a chiove dobbiamo tornare indietro, perché inizia a piovere | rivolgersi: s’è vutate come na bèstje si è rivolto come una bestia, v. come a na cana figghiate *voltarsi come una cagna coi cuccioli (reagire in modo violento) ■ votare: pe chi vuota vuote per chiunque voti / sin caputà, gerà, ammuttà. vutatore [vuta"tor@], utatore sf svolta, curva, sin gerate, capevòte. vute [vut@] sm (pl votere) gomito: fig muzzecà li v. mordersi i gomiti (pentirsi amaramente). vutepérje [vut@"pErj@], utepèrje sm vituperio, improperio: dégne de v. a une coprire qualcuno di rimproveri, èsse nu v. essere malfamato. vuttà [vu"t:a] ‹*sp empujar› (votte vutte vuttase vuttate) tr spingere: v. la machene spingere l’auto, chi vuttave da na vanne e chi da n’aute chi spingeva da una parte e chi dall’altra, v. abbasce, nnanze, addrète spingere giù, innanzi, indietro, v. nnanze la rate spingere in avanti l’aratro | lanciare: vutteme li chiave lanciami le chiavi | desiderare, intendere: chè ne vutte? *cosa ne spingi? (cosa intendi dire?), chè ne votte quidde? che va cercando colui? ma qui votte e vutte derivano probabilmente da ‹lat opto›, v votte2. vuttate [vu"t:at@] sf spinta: da’ na v. dare una spinta. vutte [vut:@] v butte e votte. vvacantì [v:akaN"ti], vverdenì, vvesà, vvucate, ecc. v avvacantì, avverdenì, avvesà, avvucate ecc.

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Z z [ts:@] sf zeta: la ze la zeta. za! [ts:a] escl voce per allontanare i cani. zacchete ["ts:ak:@t@] onomat colpo violento e reciso zacquare [tsa"k:war@] sm zappatore. zampane [tsaF"pan@], zanzare sf zanzara: muzzeche de z. puntura di zanzara / sin muparèdde -èlle. zampere ["tsaFp@r@] agg zotico. zampittele [tsa] ‹v it zampa› sm zoccolo, sandalo, ciabatta. zampogne [tsaF"poJ:@] sf zampogna: prov stipe la z. pe quanne t’abbesògne conserva la zampogna per quando ti serve. zampugnare [tsaFpu"J:ar@] sm zampognaro. zampuottele [tsaF"pwot:@l@] sm ragazzino. zancaniédde [tsaNka"nje:@] -élle sm sanguinella, arbusto dai piccoli fiori bianchi simile al corniolo (Cornus sanguinea) | al f fiore di sanguinella: fig zancanèdda bèlle bella ragazzina. zanèdde [tsa"nE:@] -èlle sf ciottolo, pietra per pavimentazione: prov purtà li z. appriésse di superbo, camminare altero. zanne [tsan:@] sf dente, zanna. zanniére [dz:a"n:jer@] sm delinquente. zappà [tsa"p:a] (zappe zappase zappate) tr zappare: z. li recapete zappettare il terreno non raggiunto dall’aratro, va’ zappe! vai a quel paese! nzappènne! non calcare la penna scrivendo! prov chi zappe se véve l’acque e chi pute se véve lu vine chi zappa beve acqua e chi pota beve vino. zappate [tsa"p:at@] sf colpo di zappa. zappatore [tsap:a"tor@] sm zappatore, sin zappatore. zappe [tsap:@] ‹lat sappa› sf zappa: cangià la stile a la z. cambiare il manico alla zappa, prov da’ la z. sope li piéde darsi la zappa sui piedi, pése chiù la pénne de la z. pesa più la penna della zappa / alt zappidde -ille, zappetèdde -èlle, zappetiédde -élle, zappiédde -élle, zappone, zappacce. zappulià [tsap:u"lja] (zappuléje zappulije zappuliase zappuliate) tr zappettare, sin zappettià. zaraffe [dz:a"raf:@] sm delinquente, imbroglione. zaviòle [tsa"vjOl@], saviòle sf cetonia (Cetonia aurea). zavorre [tsa"vor:@] sf pietra informe per vespai di pavimentazioni o piantagioni. 316

ze [ts@] procl (sm e f) zio, zia: ze Gesèppe, zio Giuseppe, fig ze Pèppe orinatoio | signore, si gnora: ze ma’, signor maestro, ze maé signora maestra, sin zizì, v ziàne. zé! [tse] zé zé! [tse"tse] zé qua! [tse"k:wa] escl richiamo per capre. zécche [tsek:@] ‹longob zëkka Dev› sf zecca, acaro: paré na z. essere seccante, sin récene ■ [dz:ek:@] ‹ar sikka Dev› zecca, moneta: nuove de z. nuovissimo. zecchine [dz:@"k:in@] ‹v Cort-Marc portazëcchinë› sm zecchino. zechetià [dz:@k@"tja] [ts@k@"tja] ‹sp zancadillear, zancadilla› (zechetéje zechetije zeghetiase zechetiate) rifl ancheggiare, sculettare, sin natechià. zeffunnà [ts@f:u"n:a], zuffunnà, azzeffunnà ‹lat *subfundare› (zeffonne zeffunne zeffunnase zeffunnate) intr sparire, sprofondare | tr devastare | rifl inabissarsi: z. che la machene diruparsi con l’auto, fig andó te si’ jute a z.? dove sei andato a finire? zeffunne [ts@"f:un:@], azzeffunne ‹v zeffunnà› avv in gran quantità, enormemente: ha chiuoppete a z. ha piovuto a dirotto, stéve gènte a z. c’era una gran folla, sòlde a z. soldi a palate. zélle [tsel:@] sf malattia del cuoio capelluto. zelluse [ts@"l:us@] (f -ose) pidocchioso, spelacchiato. zemafere [ts@"maf@r@] sm semaforo. zemastre [ts@"mastr@] ‹ze (ziane) + mastre› sm mastro, maestro artigiano, escl zema’! maestro! zengarate [ts@Nga"rat@] sf azione vanesia, boriosa. zénne [tsen:@] ‹germ *zinna punta› sf posto, luogo, lato, punto, direzione: a quala z.? in che posto? a l’ata z. all’altro lato, da quala z. josce lu viénte? da quale direzione soffia il vento? pe quala z.? in quale direzione? a quala z. è nate? in quale luogo è nato? a quala z. sta Parigge? in quale punto si trova Parigi? da na z. a n’aute da un lato all’altro / sin vanne, quarte, pòste, punte. zennià [ts@"n:ja] ‹v cénne› (zennéje zennije zenniase zenniate) intr gesticolare, accennare, indicare: z. che l’uocchje strizzare l’occhio / sin cennià, nzencà.


Castelluccese zepèppe [ts@"pEp:@] ‹ze + Pèppe› sm scherz orinatoio, sin pesciature. zepile [tse"pil@] sm *zio pelo (il sette di denari), sin zerusce. zéppe [tsep:@] ‹longob zippa, ted zipfel› sf scaglia, cuneo, puntello: z. pe cettòle zeppa per scure, z. pe spaccà li lèune cuneo per spaccare la legna, fig menà na z. insinuare / sin arzicule, puntédde. zère [dz:Er@] sm zero: pigghià z. spaccate prendere il peggiore dei voti, z. pòrte a z. divisione senza resto fig nen capì nu zère non capire nulla, ce vuoje tante a fa’ nu zère! possibile che non capisci? zeréule [ts@"reul@] sf sterco di caprini e ovini. zerrute [ts@"r:ute] ‹v zurre› zerusce [ts@"ruS:@] sm *zio rosso (il sette di denari), sin zepile. zetagge [ts@"tadZ:@] ‹v zite› sm fidanzamento, periodo precedente il matrimonio. zetiélle [ts@"tjel:@] sm (f zetèlle) celibe, nubile, alt zetellone (pl zetellune). zezzaine, zezzajene [dz:@"dz:ajn@] sf zizzania. ziàne [tsjan@] ‹gr theios + lat amita, friul añe› sm e f zio, zia: zianeme, zianete mio zio, tuo zio, mia zia, tua zia, la ziane de Mechèle la zia di Michele, lu ziane suje suo zio, la ziana cucine sua zia cugina / va zije, cucine. zichetèncugne [dz:ik@tEN"kuJ:@] sm altalena | altalena costituita da una lunga tavola poggiata su un tronco: jucà a z. giocare sull’altalena, filastr zichetèncugne..., mammete abballe sotte li mure. zije [tsij@] sm (f zia) zio: zia Marije, zia Maria, zije mio zio | escl a zije! *a zio! (nipote mio!): nn’ascènne a z.! non uscire, mio caro! / sin ziane, va ze e zizì. zinche [dz:iNk@] sm zinco: secchiètte de z. secchio di zinco. zinchere ["tsiNg@r@], zinghere sm e f zingaro: vite da z. vita da vagabondo, prov nce vòle la z. a ddevenà la venture è inutile rivolgersi alla zingara per fatti evidenti, quanne maje li z. a méte! di chi non svolge mai una certa attività, ije fazze come la z., quanta sòlde me daje, tanta canterenèlle te fazze io faccio come la zingara, quanti soldi mi dai tante frottole ti racconto / alt zencariédde -élle, zencarèdde -èlle der zengarate. zippe [tsip:@] agg (f zéppe) zeppo: z. z. stracolmo. zirpule ["tsirpul@] sm frutto o ovario spinoso | frutto di lappole, si attacca sul pelo di animali o sui vestiti.

zumpettine zizì [tsi"tsi] sm zio: z. Ròcche zio Rocco, escl zio! / va zije, ziane. zite [tsit@] sm e f sposo: lu z. e la z. lo sposo e la sposa, li z. gli sposi, i’ a la z. andare a un matrimonio, i’ appriésse a la z. seguire il corteo nuziale, trattà come na z. trattare bene, prov nce sta muorte sènza rise e z. sénza ualje non c’è morto senza riso né sposa senza pianto, quanne la z. è maretate tutte la vònne quando è maritata, tutti vogliono la sposa, chi tène la faccia tòste se marite e chi nò rèste z. chi ha la faccia tosta si sposa e chi no resta zitella | celibe, nubile: è z. non è sposato / der zetèlle, sin gione. zòcchele ["tsOk:@l@] sf ratto, fig prostituta, alt zucchulécchje, zucculone (pl zucculune), der zucculià. zoche [tsok@] ‹ar sakara, sp soga, alto ital soga Bertoni p 9› sf corda: fig venì zoca z. riconoscere i propri errori, prov nen parlènne de z. a case de mpise non parlar di corda in casa dell’impiccato, a l’òme viécchje la zoca nòve l’anziano sa conservare attrezzi nuovi / der zucarèdde -èlle, zeculédde -élle. zompafuosse [tsoFpa"fwos:@] ‹v zumpà› sm nell’espr cauzune a la z. pantaloni corti fino al ginocchio. zomparicule [tsoFpa"rikul@] sm altalena. zucare [tsu"kar@] sm cordaio, sin curdare. zucchere ["tsuk:@r@] ‹ar sukkar› sm zucchero: pane mpusse e z. pan bagnato con zucchero, tené lu z. dinte lu sanche avere il diabete, fig èsse z. e mèle essere dolce e affettuoso. zucculià [zuk:u"lja] (zucculéje zucculije zucculiase zucculiate) intr prostituirsi: i’ zucculiènne andare in giro senza pudore. zuculèdde [tsuku"le:@] -élle sf cordicella, v zoche. zuffunnà [ts:uf:u"n:a] v zeffunnà. zulefariédde [tsul@fa"rje:@] -élle sm solfanello, zolfanello, stoppino antiacidificante per bótti o per prelevare il miele dagli alveari. zulefe ["tsul@f@] sm zolfo, der nzulefà, nzulefature. zumpà [tsuF"pa] ‹*lat sapellum zampa› (zompe zumpe zumpase zumpate) tr saltare: z. com’a nu cardidde saltare come un cardellino, fig zumpà da nu cunte a n’aute saltare da un argomento all’altro / der zompafuosse, zumpettine. zumpe [tsuFp@] sm salto. zumpettià [tsuFp@"t:ja] (zumpettéje zumpettije zumpettiase zumpettiate) intr saltellare. zumpettine [tsuFp@"t:in@] sf bambina discoletta, biricchina, sin tacchettine. 317


zuocchele zuocchele ["tswok:@l@] sm zoccolo, sandalo,

sin zampittele.

zuoppe [tswop:@] agg (f zòppe) zoppo: i’ z. *andare zoppo (zoppicare). zuppe [tsup:@] sf zuppa: fig fa’ una z. de sudate sudare moltissimo, prov liév’a z. e mitt’a rance di cose senza alcuna differenza. zuppechià [tsup:@"kja] (zuppechéje zuppechije zuppechiase zuppechiate) intr zoppicare. zuppiére [tsu"p:jer@] sf zuppiera, ciotola. zurlià [tsur"lja] (zurléje zurlije zurliase zurliate) intr saltellare, ruzzare: z. com’a na crapétte saltellare come una capretta.

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Pasquale Cacchio zurlione [tsur"ljon@] v surlione. zurre [tsur:@] ‹gr tseîra capra, longob ziber animale da sacrificio, Cort-Marc zìrre› sm maschio di capra, becco, alt zurracchje ■ plm zazzera, capelli lunghi e arruffati: tagghià li z. tagliare i capelli. zu [tsu], zu zu [tsu"tsu], escl richiamo per cagnolini, va cane zuzulle [tsu"tsul:@] sm cagnolino. zuzze [tsuts:@], suzze ‹provenz. sotz› agg (f zòzze) sozzo, lercio, sin lurde, paccavunte. zzeccà [ts:@"k:a], zzuppà [ts:u"p:a], ecc. v azzeccà, azzuppà ecc.


Italiano - Castelluccese



A abate abbate, badésse, matrabbadésse, patreuardiane. abbagliare accecà, ncecalì, abbaglià | abbaglie, sviste. abbaiare abbajà, scamà. abbandonare abbandunà, lassà, abbarrucà. abbassare avascià, calà. abbastanza abbastanze, paricchje, nu bèllu poche. abbattere abbatte, abbacchià, scarrubbà, scuffulà | vatte, sfrabbucà, menà ntèrre | battetore. abbattersi scuraggià, menà ntèrre. abbellire abbellì, azzemà, mpumatà, ngiurgellà, ntubbettà, mpupettà, mpumatà, mpusemà. abbeverare abbuurà, da’ da béve | abbuuratore, pile, pelone. abbigliamento abbete, vestite, sciammèreche | cerille, basche, cappiédde -élle, cappellicchje, cappedduzze, còppele, cuppuline, cuppulicchje, cuppulécchje, cappucce, scuffje | sciarpe, sciarpine, sciarpètte, sciarpone, cravatte, scòlle, sculline, papiònne, cinte, centuline, centulone, cinghje | bluse, cammise cammesone, cammesèdde, maglie, magliètte, cammise, cauzètte, cauzone, cappòtte, pastrane, còtte, trènce, giacchètte, giacchettone, giacchine, gonne, mantelline, mantiélle, sciarpe, unnèdde, cravatte, nnòcche, scòlle, sculline, cauzètte, cauzettone, cauzettine | vettone, vettuncine, pertose, spaccacce, cuseture, cullètte, vrachètte, maneche, puze, cuppère | vèste, spugghià, azzemà, métte ncuodde, mpupettà, ntubbettà, mpusemà, azzemà | ngrefegnate, nguzzecute, mpusse, asciutte | a la nute, scauze / va vestito. abbigliare azzemà, agghiustà, ntubbettà, addubbà, métte ncuodde -olle. abbindolare mbrugghià, pigghià pe fèsse, dénchje de chiacchjere. abboccare abbuccà. abbonare stagghià, abbunà | stagghje abbondanza rasce, santemartine, razje de Dije, recchézze | rasciuse | a rasce, a mentune, a zeffunne, a bezzéffe. abbottonare appuntà \ spuntà. abbozzare abbuzzà. abbracciare avvrazzà, abbrazzà, tené mbrazze | abbrazze. abbreviare accurtà | accurtatore. abbronzare abbrunzà, arroste. abbrustolire arrascà, arroste, arrustute.

abbuffare abbuffà, nguzzà, attreppà, ntummacà, stumpagnà, allaccanì, strafucà, acquagghià, nchium-mà, ntufà, nzeppà | abbuffatòrje, strafucatòrje, nguzzate | abbuffone, pelone, sfrattavesazze. abile abbele, capace. abisso abbisse, abbisse etèrne. abitare abbetà, accasà, ammasunà. abito abbete, vestite, sciammèreche va abbigliamento. abituare abbetuà | abbetudene. abiurare screstianì | screstianute. abruzzese abbruzzése. abusare abbusà | abbuse. acaro zécche. accadere accadé. accalappiare accalappià, ancappà, ncappà. accalorare abbalefà, accalurà, scalefà. accampare accampà. accanirsi accanì. accanto ucine, a fianche, mpacce, nfacce, azzeccate, azzicche azzicche, rènze renze, ratepune ratepune. accaparrare accaparrà. accapigliarsi sciarrià, fa’ sciarre, pigghià a capidde. accarezzare accarezzà, allescià. accartocciare arruncegghià, ngrefegnà. accasarsi accasà. accatastare ammuntunà, accatastà | murrécene, mentone, pile (de lèune, de matune), pegnone, pegnariédde, pagghère. accattone pezzènte, puuriédde -élle, lemusenante, cercatore, questuante | lemòsene. accecare ncecalì, cecà, accecà | ciéche, cecate, ncecalute. accendere attezzà, acceppà, ntelà | acceppature, jusciature / ammurtà. accennare cennià, zennià, nzencà. accento accènte. accerchiare acchjerchià, affurchià, atturnià, accerchià, nturnià. acceso acceppate \ ammurtate. accetta accètte, ccètte, ccettole. accettare accettà. acciabattare acciabbattà, scermenià. acciuffare acciaffà, ncappà, ancappà. accoccolarsi accucculà. accogliere recève, fa’ trasì. accollato accullate, che lu cuolle jaute. 321


accoltellare accoltellare accurteddà, accurtellà. accompagnare accumpagnà, i’ appriésse. accontentare accuntantà, tené cuntènte, speccià. accoppiare accucchià, muntà, assuà, urcì. accorciare accurtà, abbrevià / allungà. accordare accurdà. accorgersi addunà, accòrge accorrere accorre. accorto accuorte. accostare azzeccà, accustà, aucenà. accrescere aumentà, accrésce. accucciarsi accuccià, accucculà / accucce! accudire assiste, pruvvedé, mantené, sta’ appriésse. accumulare ammuntunà, accucchià, recogghje, racemulà, arrezzelià. accusa accuse. accusare accusà. acerbo acèrbe, acre, vérde, nzuccuse. acero òcchjene. aceto cite, acìte. acido acete, vetriòle | d’acizze. acino acene, curalle. acqua acque | acquasante, jòtte | mare, jumare, canale, canalicchje, uate, laje | funtane, piscere, pesciariédde -élle, puzze (puzzacchje, puzzètte), accòte | lòntre, pescuocchjele | scorre, scénne, véve | butte, turze. acquattarsi agguattà, agghiazzà, aiazzà | jazze. acquistare accattà. acre acre, aspre. acuto acute, appuntute. adagiare appuià, appuggià, stènne, culecà, stenerecchià. adagio chiane, bèllu bèlle. adattare adattà, accucchià | adatte, a talènte. addentare muzzecà. addestrare addestrà, mparà. addio! statte buone! ce vedime! addirittura niéntedeméne. addobbare addubbà, apparà | apparate, addòbbe. addolcire addelucì, addulecì, ndulecì, ammurtà \ annammarí. addolorare addulurà, annammarì | còrle | ncòrle, ncagnate, annammarute. addomesticare ammanzì, ammalì. addormentare addorme, appapagnà, appappulà, appannecà, cutelià, ammasunà, culecà, métte a dòrme, nazzecà. addossare accullà. addosso ncuodde -olle. aderente azzeccate. 322

Pasquale Cacchio adesso mò. adirarsi ngrefà, ncacchià, ncazzà, ammussà | ncazzuse. adocchiare aducchià. adolescente uaglione, gione, giuunòtte, figghiòle, figghiulètte. adoperare aduperà, aduttà, usà, sèrve. adorare adurà, venerà. adottare aduttà, allevà, mantené. adulare ncenzià, allescià, leccà, nzapunà, alluffianà | lecchine, sciacquine, luffiane, paracule. adulto adulte, ruosse, òme. afa jàure, ghiàure, calandrèdde -èlle, aria scattate | agghiaurà. affaccendarsi ammuinà. affacciarsi affaccià, spòrge | renghiére, ferriate, fenèstre, ballecone, puoje. affamare affamà, allupà, allaccanì, allancà. affannarsi ncalmà, sbalecì, sbalià, ammujenà, tené nu prencipje. affanno ammuìne. affare affare / malaffare. affastellare ammazzà. affaticarsi stencenà, spandecà, sderrenà, sdellecanì, jettà lu sanche, spetetià. affatto pròpje, affatte. afferrare acciaffà, ancappà, ncappà. affettare feddà -llà, sparte | fèdde -èlle. affetto affètte. affibbiare affebbià, acchiuppà. affidare affedà, affebbià, raccumannà | trattuse. affilare affelà, ammulà, attunnà, assuzzà | tagghènte | affelatore, strappe \ spuntà, stagghià. affinare affenà. affinché pecché, pe, che lu scòpe de…, che lu prencipje de… affliggere affligge, turmentà, èsse (sta’) ncòrle. afflitto ncòrle, triste. afflosciare ammuscià. affogare affucà, strafucà. affollare affullà, addarunà. affondare affunnà | funne, nfunne. affossare affussà. affranto abbacchiate, abbalute, abbattute, sderrenate, sdellecanute, arrennute, spandecate, accise de fatije. affrettare speccià, métte prèsce, da’ na mosse | prèsce, frétte | presciuse, fretteluse | méne mé’!, curre cu’! affrontrare affruntà. affronto affrunte. affumicare affummecà, affummacà. agenda aggènde. agevole aggéule.


Castelluccese agitazione artéteche. agganciare aggancià, attaccà, appuntà \ sgancià, spuntà. aggeggio aggégge, fattappòste. agghindarsi accuncià, ngiurgellà, ntubbettà, mpupettà, mpumatà, mpusemà, azzemà. aggiungere agghionce. aggiunta agghionte, jonte. aggiustare agghiustà. aggrapparsi arrampecà. aggredire menà mpacce. aggrinzarsi ngrefegnà. aggrottare ngrefelà. agile aggele. agire aggì, fa’. agitarsi aggetà, ncujatà, ncujetà, smanià, ammuinà | smaniuse | smanje. aglio agghje. agnello aine, ajene, ainucce | furchje, affurchià. ago aghe, ache. agonia agunije | sperà. agosto aùste | austenèdde. agricoltore cuntadine, cafone, agricule. aia arje | pesà, trebbià, arrellà, arregghià | tufe, rastiédde -élle, rataviédde -élle, forche. ailanto ciampedecavadda-alle. aiuto aiute | aiutà, aiutante. ala scédde -élle, scedduzze -lluzze. alambicco lammicche. alba albe, lustre. albero arule, aruleciédde -élle, arulicchje, arulone, chiante, chiantecèdde -èlle, chiantone, pète, petaròle, petarulécchje, streppone | radeche, centone, vinchje, recacce, cacchje, cacchjetiédde -élle, masculone, fògghje -òglie, fugghjecèdde -gliecèlle, fiore, cime, chiòcche | lèune, ciòcchere, ciuccariédde -élle, tacchere, taccariédde -élle, céppe, ceppone, ceppetèdde -èlle, frasche | mile, pire, mènele, noce, cachine, fìcure, cerase, cerasamarene, castagne, ciéuze, smèrgene, percòche, nucédde -élle, ranate, pròne, nèspule, mandarine, purtaiadde -alle, lemone, melédde -élle, prajene, sòreve, trignele, mbricule, chetugnele | tègghje, ciérre, cèrze, chiuppe, fagge, laure, ulme, pigne, carpene, saùche, ciampedecavadde -alle, ciancianèdde -èlle, òcchjene, uorne, vainèdde -èlle. albicocco smèrgene, percòche. alcool vine, birre, grappe, anese. alcuno cèrte, cèrtune, cèrtaute. alfabeto alfabbète. alga mammazze. alice alice.

alimento alimento lu mangià, mangiatòrje, rasce, capecanale, culazione, mbrènne | muzzeche, deggestione, mmucche, strafucatòrje, véppete, gnutte | pane (e uogghje, e vine, e zucchere) pastètte, taralle, nzalate, acquasale, caudiédde -élle, caudiédde che l’uove, pane arrascate, radetore, acqua sale, pane e cepodde -olle | cecatiédde -élle, recchjetèdde -èlle, fusidde -ille, tagghiatèlle, taccune, taccunètte, lajene, laianèdde -èlle | pizza ntèrre, pizze (che lu pempedòre, che la cepodde -olle, che li patane, che li cicule, che li ranadinje), pizze fritte, péttele, tòrtene | menéstre (de rape, de cecòrje, de jéte, de sprédde -élle, de cardidde -ille), cicere, fafe, pesidde -ille, nemmiccule | maccarune, spaghètte, paste, rise, panecuotte, sèmmele | cunzèrve, raù, salse, bròde, jòtte | carne (de puorche, de jaddine, d’agniélle, de vaccine, de crapètte, de cunigghje), sauzicchje, cutecate, presutte, supersate, sanchetiédde -élle, sangunacce, larde, summe, ventrésche, turceniédde, nnògghje, capecuodde -olle, felètte, presutte, murtatèlle, féteche, rézze, vedèdde -èlle, vucculare, nemèlle, coteche, menchiarine, spancèdde -èlle, scuppature | recòtte, case, casecavadde -alle, pruulone, pizzancòtte, scamozze, scamurzone | chiacchjere, cartellate, lòffe de mòneche, struscele, crustele, cauzunciédde -élle, taralle (che l’òve, che l’anece), taralluzze, taralline, pastètte, pupatiédde -élle, pizza doce, pizze che la recòtte, marmellate (de méle, de cerase, de chetognele, de pére, de ficure, de prone, de trignele, de mbricule, de smèrgene, de percòche), vine cuotte | maleve, campemille, acque de uorje | cunzèrve, frutte (sott’acite, sott’uogghje), ulive (sott’a l’acque, sotta sale), ulevune | acite, masenecòje, cannèlle, cepodde -olle, diaulicchje, pepaule, agghje, anece, uogghje, larde, mènte, pépe, pepone, petresine, rosamarine, salvje, riéchene | spunzale, fenucchje, acce, lampascione, lampazze ■ asselute, asciutte, cucènte, vullènte, doce, mare, salate, gelate, asprigne, stuffuse, lappuse, stuppuse, uliuse | mangià, alleccà, muzzecà, gnotte, frije, assaggià, assapurà, cunzumà, scazzecà, ntummacà, ntussecà, nzaccà, pruà, sazià, sbafà, cevà, surchià, abbuffà, abbuttà, strafucà, affamà, allangà, attreppà, banchettà, fa’ la scarpètte, agghiustà la vocche, sta’ a la diune, mantené liégge, pigghià nu muzzeche (nu veccone), seppuntà lu stòmmeche | sazje, diune, affamate, allupate | menestrà, salà, nzapurì, ncòce, scòce, scaudà, quacquarià, sfreddà, sfrije, vodde- olle | véve, gnotte, sur323


allorché chià, avvenazzà, mbriacà, attaccà a la buttiglie ■ pasti tipici fafe (tènere, arrascate, che l’uove), uove (fritte, sòde, rutt’a l’acque) peparuole (fritte, rechjine, e pempedòre) scarciòffele (e patane, e fafe, rechiéne), sparece (e òve, e pesidde, a raù, sott’uogghje), lampasciune (e òve, sott’uogghje, che summe e òve, ndurate e fritte), recchjetèdde, fusille, cecatiédde, laianèdde (e fafe sécche), paste (a raù, e fasuole, e cicere, e patane, e fafe, e pesidde, e recòtte), cecatiédde (che li vruocchele, che li jéte, che li rape, e fasuole, e cicere), cecatelline, spaghètte (agghje e uogghje, e òve a raù), marasciune, lassene, fafe (e pesidde, e scarciòffele), tembane, spezzatiédde (che la menèstre, che li sparece), menèstre che la carne de puorche, bròde (che la carne, de jaddine, de vaccine, de Sant’Anne), rise (e patane, e fasuole), ciampòtte, pulpètte, coteche (e fasuole, e menèstre), panecuotte (e patane, e menèstre), menèstre (e fasuole), cicere, spaghètte (agghje e uogghje), baccalà (e patane), sémmele, pezzaiòle, sanchetiédde, jadducce, cunigghje (rechjine), sauzicchje (e òve), suffritte de puorche, turcenièdde, capuzzèdde, fegatiédde (d’aine, de crapètte, de puorche), trippe (e patane), uosse de felètte e coteche, patane a nzalate, urrajene a nzalate, menestrone, peparuole e patane, funge, sparece, marasciune fritte, fafe arracciate, funge arracanate, nzalate de pempedòre, ciccecuotte, funge e patane, faggiuline, jéte, cecòrje (che lu pempedòre), caulaffiore a nzalate, frettate (che la cepodde, che li sparece, che li patane), cepuddate / va pane, frutta, dolce. alito jale, jalizze. allacciare appuntà, attaccà, allaccià, lià \ sciògghje, spuntà, allascà, allentà. allagare allaià, nquagghià. allargare allarià, allascà \ strénge. allarmare allarmà, mpaurí . alleggerire alleggerì, allentà. allegro allègre, cuntènte | allegrézze. allentare allascà, allentà | liénte. allestire apparecchià, preparà, ammanní. allettare alleccardì. allevare allevà | descibbule, sculare, jarzone | pu-cìne, cacciune, alliéve. allodola calandre, calandrèdde -èlle, terragnòle, auciédda paperecchiòle. alloggiare alluggià, abbetà | allògge. allontanare alluntanà, mannà, mannà luntane, caccià, caccià fòre | zà, pass’addà -llà! fruste! frust’addà -llà! sció! allora antanne, ntanne, allore. 324

Pasquale Cacchio allorché quanne, appéne. alloro laure, allòre. àlluce detone. allungare allungà, agghionce \ accurtà. alluvione alluvione. almeno alméne. altalena zomparicule, zichetengugne. altare autare, autarine. alterarsi ngrefelià, abbuttà, ncazzà. alto jàute, calachjirchje, scalandrone, landrecchione, ruosse | altézze. altrimenti sennó. altro aute, autu, auta, auti, atu, ati, ata. altrove a n’ata vanne, a l’ati vanne. alveare cupe (d’ape, de vèspe, de vespune). alzare jauzà, aiauzà, speselià, mpalà, mponne, métte sope | alérte, mpalate. amare amà, ulé, vulé bène | amante. amaro mare, amare, maruognele, maruosteche, annamarute, nnamarute | annamarì, nnamarì. ambasciata mbasciate, mmasciate. amen ammènne. America Amèreche, Mèreche | merecane, merecanate. amico amice, cumpagne, cumpare. ammaccare ammaccà, acciaccà. ammalarsi ammalà, mmalà, cadé malate. ammansire calmà, ammanzì, accuiatà. ammassare ammuntunà, accumulà. ammattire ammattì, scemunì. ammazzare accide, accite. ammennocché sémpe chè. ammettere ammétte, recanosce. ammiccare ammeccà, strezzà l’uocchje, fa’ l’occhiòline. ammobiliare ammubbelià, arredà. ammogliarsi nzurà, spusà | nzurate, spusaste \ maretà. ammollo spunze | spunzà. ammorbare mpestà. ammorbidire ncenedì, spunzà | ncenedute, japule, spunzate. ammucchiare ammuntunà, accucchià | mentone | murrécene. ammuffire mpulianì, nfracedà, nfracetà, ammuffì | mpulianute, nfracetate, ammuffute. ammutolire ammupì, sta’ citte | mupe, citte, mupigne | ammupute. amo ame. amore amore. amoreggiare fa’ l’amore. ampio larje, allariate | lariézze | allarià. ampolla ammele.


Castelluccese analfabeta nalfabbète, gnurante. analisi nalese, analese. ananas ananasse. anatra papere, mallarde. anca ncenagghje. anche pure \ manche. ancheggiare zechetià, natechià. ancora ancore, n’ata vòte, perfine. andare i’, i’ gerénne, scarpunià, cammenà, passià, spassià. andatura cammenate. aneddoto cunte, cuntariédde –élle. anello niélle -édde, aniédde -élle, cateniédde -élle | anelluzze. anestesia addòbbje. anfibio anfibbje | ranognele, ranugnelécchje, ruospe, ruspeciédde -élle, gerine. angelo angele \ diaule. angolo angule, triangule, rettangule, quadrate | cumpasse | squadrate, a chiumme \ fòre squadre. anguilla anguille, nguille, capetone. anguria melone. anice anese. anima aneme. animale annemale, nnemale, bèstje, vèstje | cane, jatte, mule, ciucce, cavadde -alle, vòve, pècure, crape, zurre, mentone, cunigghje, taure, ciavarre, mentunacchje | lèbbre, sorge, zòcchele, talepenare, jaliére | lione, lefante | balène, pésce, saràche, sarde, péscecane | passariédde -élle, cardidde -ille, rénene, renenone, còla còle, piche, nigghje | sèrpe, serpognele, rachene, sulatre, mpastoravacche, cervone, luscégnele | ruospe, ranognele | còla còle, cola culécchje, mosche, muschidde, zampane, vèspe, ragne, tarantele, purcièdde de Sant’Antuone, uogghje de Santa Lucije, zécche | carògne | scamà, abbaià, ammasunà, zurlià, ammalì, ammanzì, ammaistrà | frésteche, manze, ammanzute, ammalute | accucchià, muntà, assuà, urcì / v voci particolari. annacquare annacquà. annaspare annaspà, appannà \ acquaquagghià. annata annate. annebbiare appannà | appannate, ncecalì | negghiare, cechije. annegare affucà, affugà. annerire annuurì. annientare zuffunnà, azzuffunnà, annjentà. anno anne. annodare annutechià. annoiare stuffà, scuccià, annujà | stuffe, scucciate.

appostarsi annotare annutà. annullare annullà. annunciare menà (jettà) lu banne. annunciatore bannetore. annusare annusà. annuvolarsi annulà, nnulà, ntrudà, annuurì, appagghiarà | nule, annulate, ntrudate, annuurute, appagghiarate. ano cule. anormale anurmale. ansia anzje | anzjetà. ansimare spandecà. anta paccate, spurtiédde -élle. antibicamera antecamere. anticipare ntecepà | nticepe. antico antiche, viécchje. antipatia ntepatije | ntepateche \ sempateche. antiquato antequate. anzi anze. anziano viécchje, anziane. anziché anzecché ape ape | cupe. aperto apiérte \ chiuse, nchiuse. apertura pertuse, pertòse, vucchele, vuccagghje, catarattele, trasetore, saittére, jattaròle. apostolo apòstele. appaltare appaldà | ppaldatore. appannare appannà, velà, abbuscecà. apparecchio apparécchje | apparecchià. apparire spuntà, cumparì, apparì | apparènze \ sparì. appartamento appartamènte. appartato reterate. appartenere appartené, èsse de une. appassire appassulà, attassà, allaccanì | sedaticce, musce, màude, allaccanute, passe. appello appèlle. appena appéne, come, ammalapéne, ntutte. appendere appènne, mpènne | appise, mpise. appesantire appesantì | appesantute, pesante. appestare mpestà, mpuzzunì. appetito appetite, fame. appezzamento parzione. appianare acchianà. appiattire appiattì. appiccicoso appezzecuse, appezzechènte. appioppare acchiuppà. appisolarsi appapagnà. applaudire vatte li mane. appoggiare appuià, appuggià, métte sope. appoggio appògge, puoje, appuiatore. appollaiarsi ammasunà, appullaià. apposta appòste, a bèllapòste, de bèllu gènje. appostarsi appustà. 325


apprendere apprendere mparà. appresso apprièsse. approfittare apprufettà. approntare appruntà. appropriato a talènte, juste juste. approvare appruà, appruate \ mussià. appuntare appuntà, appuntate. appuntito pezzute, appuntute | pezzuche. appunto appunte. apribottiglia rapabuttiglie. aquila aquele. aprire rapì, spelà, scuperchià, spertusà, spampanà | apiérte, spelate, spelazzate, spampanate | pertuse. arancia portaialle. arancio rangione. arare arà, adderuscià, rompe la tèrre, rascà la tèrre, passà la tèrre, repassà. aratro rate, votaurécchje, bivòmere | de fiérre, de legname, che li ròte | cateniédde -élle, lève, vòmmere, vérghe, scriate, rellate, sterrazze, velanzòle, capavelanzòle, rutèdde -èlle | vèstje, mule, paricchje, rédene, paraurécchje, parauocchje | paricchje, vèstje, mule | arature, pòrche. arbitro albetre. arbusto fratte | crugnale, èdere, jenèstre, junce, rose, spinapuce, sauche, trignele, zancaniédde, ròve, védeche, félce, pungetòpe. arcigno arcigne. arco arche | archetrave, arcòbbalène. ardere jarde | jarze. arena réne, aréne. argento argiénte. aria arje. arido arede, sicche, ceppigne, jarze. arma arme | armà | armate | fucile, pugnale, fucile, scuppétte, cannone, bombae, atòmeche. armadio armadje, buffètte, culennètte, cumò, cascione, casciabbanche, stipe, stepètte | terature, tarature. armonia armunije, rime, remiénte | arremà. armonica sunètte. arnese arnése, fattappòste, v attrezzo. arrabbiarsi arraggià, ncazzà, ncacchià, ngrugnà, ngrefelià, mbestialì, nnemalì, ndiaulà, nquartà, nveperì | ncazzature. arraffare arraffà, ncappà, acciaffà / arraffone. arrampicarsi arrampecà, nchianà | arrampecate, nchianate, salite. arrancare arrancà, spetetià. arrangiare arrangià, trambià | trambigne. arredamento mubbilje, va mobile. arrendersi arrènne. arrestare arrestà, bluccà, fermà, métte dinte, mannà ngalère. 326

Pasquale Cacchio arretrare i’ addrète. arricchire arrecchì | arreccute. arricciare arreccià. arrivare arrevà, venì. arrogante pruffediuse | presepepupèje. arrossire arruscì | arrusciute. arrostire arroste, arrascà. arrosto arruste | arroste, arrustute. arrotare ammulà | mole, ammulatore | mmolafuorbece. arrotolare arrutelà, ncraugghià. arrotondare attunnà. arrovellarsi sbacelì, scervellà, ammattì, scemunì. arruffare ngrefelà, ngrefelià, ngrefegnà. arruffianarsi alluffianà. arrugginire arruzzenì. arsenico arsèneche. arsura arzure. arte arte | arteggiane, artiste, mastre. articolo articule. artiglio artiglie, rampe, zampe. artropodo purciédde de Sant’Antuone, scurpione, range (rance), ragne, tarantele, ciéntepiéte | racche, ragnatéle / va insetto. arzillo arzille, cricche. ascella scédde -élle. ascia asce, accètte, ccettòle. asciugare asciucà, sciugà | asciutte, cunzecate. ascoltare sta’ a sènte, sènte, da’ audiénze. ascolto udiénze, audiénze. asfalto asfalte. Asia Asje | asiateche | siateche, saiateche. asino ciucce, ciucciarèdde -èlle, ciucciariédde -élle, ciuccione | ciucciare. asmatico bulze. asola pertose. asparago sparece | sparachèle. aspersorio spersòrje. aspettare aspettà, spettà. aspetto aspètte, feure, prufile. assaggiare assaggià, assapurà, pruà | assagge. assente assènte, mancante, vacante. assentarsi assentà. assestare assestà, da’. assicurare assecurà | assecurazione. assieme anzième, nziéme, che. assistere assiste, sèrve, mantené | assestènte. asse asse. associare assucià. assomigliare assemegghià, ssemegghià, paré. assonnato assunnate, appapagnate, chjine de suonne. assopirsi appannecà, cutelià.


Castelluccese assordare nzurdì | nzurdute, nzurdènte. assortito sfuse. assottigliare affenà, assuttegghià. assumere ngaggià, métte a jurnate. asta pèrteche, vérghe. astro astre, cumète, stélle, sole, lune, Giove, Vènere, Saturne | ciéle | quarte de lune. astruso astruse. atomico atòmeche. attaccabrighe accippafuoche, attizzafuoche, nfòcapagghje. attaccapanni attaccapanne, crucètte. attaccare attaccà, appènne, appezzecà, abbià | attacche. attecchire attecchì, pigghià. atteggiamento pusture. attendere aspettà. attento attiénte | attiénte! accòrte! statt’accòrte! atterrare atterrà | atterrate, atterragge. atterrire mpauri, fa’ scantà | mpaurute, scantate. attimo atteme, mumènte. attirare ngannarì, atterà. attività mestiére, fatije, giòbbe, nciarme. attizzare attezzà, acceppà, juscià. atto atte, azzione. attorcigliare nturcenà, nturcenià | nturceniate. attorniare atturnià. attorno atturne, nturne. attraversare passà, i’ pe dinte. attrezzo fiérre, attrézze, aggégge, strumènte / attrezzà, apparecchià, nciarmà. augurare augurà | augurje. aumentare aumentà, crésce, apparà. aurora aurore. auto machene | busse, pustale, cammje, cammiuncine | autiste, sciaffère. autorità auturetà | auturetarje, auturéule. avarizia avarizje, terchiarije. avanti nnanze, nnante, da nanze, pe nnanze \ addrète | avante! trase! trase tra’! \ fòre, jésce. avanzare avanzà, i’ nnanze. avariato tuccate, uaste. avaro tirchje, avare, sarare, stince, taccagne, cacasicche, speluorce, carastuse, bbrèje, tegnuse | avarizje, terchiarije, spelurciarije. avena avéne, aletre. avere avé, tené. avido sbedepurate, allancate. avvallamènto scremone. avvampare avvampà, jarde, bruciacchià. avvelenare avvelenà, ntussecà | venéle. avvenire succède. avventurà avventurà | venture. avvertire avvèrte | avvertute.

bambina avviare abbià, fa’ abbià, fa’ parte. avvicinare aucenà, azzeccà. avvilito scuraggiate. avvizzire ammuscià, allaccanì. avvisare avvesà, chiamà, avvèrte. avvolgere ncraugghià, nturnià, arrutelà. azione azzione, fatte. azzannare muzzecà, azzannà. azzoppare azzuppà, rompe li còsse. azzuffare appezzecà, sciarrià, fa’ sciarre. B babbeo babbèje. bacato tuccate, fracete, nfracedate. bacca curle, curlicchje. baccano frastuone, rumore. baccello vunghele, vungulicchje, scòrce. bacchètta bacchètte, vérghe, stécche, tacchere, rièdde -èlle | bacchettate, taccarate | bacchettone. bacchiare scutelà. baciapile bezzuoche. baciare bacià, vasà | vase | baciapile, baciamane. bacinella vacile, uacile, vacelòtte, bagnaròle. badare abbadà, tremènte, assiste, sta’ accorte. baffo baffe, mustazze | baffute. bagaglio bagaglie, valigge, borze, uorze. bagnare bagnà, mponne, spunzà, nquagghià | mpusse. bagno bagne | vasche, bagnaròle, stagnaròle, catine, lavandine, rubbenètte, dòcce, sapone, sapunètte, spugne, sciampe. baionetta baiunètte. balbettare accacagghià, tartagghià, scialepià | cacagghje, scialepe, scialepigne. balcone ballecone | pòrte, paccate, lastre, maniglie | renghiére, nferriate. baldacchino baldacchine, apparate. baldoria baldòrje, fracasse, alluccatòrje, cummèdje, òpere. balena balène. balestra balèstre | sbalestrate. ballo balle, ballate, ballatòrje | ballà | valze, mazzurche, tanche, tarantèlle, quatriglie. balzare zumpà | zumpe. bambagia vammace, ovatte. bambina nénne, criature, peccenénne, figghiulètte, figghiulèdde -èlle, femmenucce, pucenèdde -èlle, ròspe, ruspecèdde -èlle, zancanèdde -èlle, ruspacchje, nennédde -élle, pupe, pupécchje, mamòccele, nfernécchje, 327


base scacchiòle, scegnarèdde -èlle, chiarfose, chiarfusèdde, paccavonte, truzzelose, lazzarèdde -èlle, spacchettine, zampòttele, zumpettine, tacchettine. bambino ninne, ciaraule, criature, pecceninne, uagliuniédde -élle, fraione, fraiunciédde -élle, ruospe, ruspacchje, ruspeciédde -élle, nennidde, pupe, mamuocce, ciaraule, nfernicchje, scacchiuole, scegnariédde -élle, scaperacchione, fraione, scazzuoppele, zampuottele | chiarfuse, chiarfusiédde -élle, paccavunte, truzzeluse, lazzariédde -élle, rebbèlle. bambola bàmbule, bambolòtte, pupe, pupécchje, pupètte, pupazze | de pèzze, de paste | pupecèdde -èlle. banchetto banchètte, taule | mangiatòrje. banco banche, taule, bancarèlle, chianchetiédde -élle, bancariédde -élle, bancone, tonde | ntaulà. banda bande | bandiste, capebbande | bandite, briante. bando banne | bannetore | jettà (menà) lu banne. bandolo cape (de la matasse). bar barre | barriste. bara taùte, casce da muorte, bare. baracca barracche, barraccone, barracchine. barare mbrugghià. barba vareve, barbe. barbiere varviére | penniédde -élle, rasuole, strappe, machenètte, fòrbece, sapone, scupuline, pettenésse, lamètte, penniédde -élle, penzètte, pinze, retine, tuaglie, vacile, brellantine, ferrètte | baffe, mustazze, vareve, basètte, chjireche, ciuffe, ciuffòlòtte, melone, scrime, pizze, code de cavalle, francètte, trézze, tuppe, vareve | ricce, lisce | allescià, ammulà, arreccià, asciugà, attunnà, carusà, lavà, ntrezzà, spuntà, stènne, nzapunà, pettenà, fa’ la cape, scarusà, tagghià, struppià. barca barche | sbarche | mbarcà, sbarcà. barda varde, vardone, vardèlle | vardà | gnaccule, vesazze, panarazze, travagghje, zoche, giammine, vesazze, va basto. barella barrèlle. barile varrile, varlotte | vasciédde, vascedduzze, vascelluzze | varrelare. barone barone. barra varre, barre | varrà, barrà. barriere barriére, fratte, fénze. barzelletta barzellètte, cunte. basare basà. basco basche, cerille. bascula bascuglie | velanze, statéle. 328

Pasquale Cacchio base base, basamènte, pète | vasele. basetta basètte. basilico masenecòle. basso vasce. bastare avastà, abbastà | avaste! citte! bastimento bastemènte. basto somme | sèlle, sèdde, varde, vardèdde -èlle | gnaccule, còreve, cégne, caravasce, ruppine, retrangule, zoche, fescale, travagghje, rite | seddà, sellà | ròppe | travagghje | vesazze, giammine. bastonare bastunà, taccherià, prucculià, allescià lu pile, mazzià, menà jonde (mazzate, prucculate), sdaiulà, pigghià a mazzate (a prucculate, a sdaiulate, a taccarate), stencenà, addrezzà l’òssere | bastone, pròcchele, tacchere, rièdde, bacchètte, mazze | bastunate, taccarate, mazzate, cantunate, pescunate, rjellate, prucculate, batòste, frustate, sdaiulate. battaglio vattagghje. battere vatte, scutulà, menà jonte. battesimo battèseme | vattià, vattiate. battiscopa vattescope. batuffolo stuppele | magghiuocchele. bava vave | vavià | vavuse. bavaglio bavaglie, bavètte. beato viate, biate. Beatrice Viatrice. beccafico fracétele. beccare beccà, pezzelià, spezzelià | truà, pescà. becchino campesantare, sfossamuorte. becco bècche, beccucce. befana befane. bèffa frecature, sfuttòrje, abbe, jabbe | sfotte, frecà, sfrecà, fessià, pigghià pe fésse, fa’ abbe. beh! bèh! èmbèh! mèh! belga belgèse. bellezza fenézze, bellézze. bello bèdde -lle, bèlle fatte | bellézze, rime | abbellì, arremà. benché che ntutte chè, pure chè. bendaggio medecature, fasciature. bene bène, buone, bunariédde -élle | benedì, beneditte, beneficje. beniamino ciaraule, ciaraulone. benvenuto bèmmenute. bere véve, béve, abburraccià, trencà | véppete, vevetòrje, bevetòrje, véppete) | vevetore, bevetore. bernoccolo bubbone | vozze. berretto coppele, cuppulone, cuppuline, cuppulicchje, cuppulécchje, basche, cerille. bersaglio bersaglie. bestemmia jastéme | jastumà | jastumate, jastumatore.


Castelluccese bestia bèstje, vèstje, nnemale. bettola cantine, tavèrne. bevanda bevetòrje | acque, vine, birre, anese, cammemille, acque de maleve, sceruppe, cafè, cefèche. bevuta véppete. biacca buiacche, cemènte. biancheria panne, mmutatore | cammise, cannuttiére, mutante, cauzètte, suttane, règgepètte | fasce, fasciature. bianco janche, janchizze | janchejà \ nìure. biancospino spinapuce. biasimevole biaseméule. bibbia bibbje. biberuola bebbaròle. biblioteca bibbliotèche. Biccari Vicchere | veccarése. bicchiere vecchiére, becchjerine, calece | ammele e vecchiére. bicicletta bececlètte | stèrze, ròte, caténe, fanale, chjirchje, chjerchione, cuperchiètte, fréne, campaniédde -élle | pedalà, sterzà, purtà. bidone bedone | bedunate. bifolco valane, ualane. bietola jéte. biforcazione ncacchiatore, scacchiatore. bighellonare sta’ a la spasse (allabbiénte). biglia palline, curle, curlicchje. bigliettaio begliettare. bigotto bezzuoche. bilancia velanze, statére, bascuglie. bile fèle. biliardo begliarde. binocolo benòchele. biricchino ruospe, chiarfuse, fraione, nfernicche, scaperazzone, zumpettine. birillo berille. bis bisse. bisaccia vesazze, giammine. biscia bisce. biscotto pastètte, pupatiédde -élle, struscele, fruffrù, taralle, crustele, cartellate. bisogno besuogne, besògne | abbesugnà | besegnuse. bisticciare sciarrià, fa’ sciarre. bisturi sagnature. bivio bivje. bizzarro strane, strampalate, strampe, ciaraule, ciaraulone. bloccare nturzà, bluccà, fermà, seppuntà | nculazzate | blòcche, seppontapète, arzìcule. blu blu, azzurre, turchine, celèste. blusa bluse, blusètte. bocca vocche, musse | vuccone | vuccagghje | mmocche.

bue boccata mmucche, tire. bocciare buccià | bucciature \ passà. boh! boh! chilusape! vattelappesche! bolla volle. bolletta bullètte. bollire vodde -olle, quacquerià | vullènte, ullènte bollo bolle | franchebbolle, marchedabbolle. borraccia burracce. borragine urrajene. borsa borze, borse, vorze, vursone, bursètte. bosco vòsche | vuschètte. botola cataratte, catarattele. bòtta bòtte, tricchetracche, colpe | mazzate, scriatate, prucculate, bastunate, bacchettate, taccarate. bótte votte, vasciédde, vascedduzze, fuste, fasse | cannèdde -èlle, struidde, chjirchje, chjerchione | zulefariédde. bottega putéje | putiàre. bottiglia buttiglie, butteglione, buttegliòzze, fiasche, fiaschètte, fiascone, burètte. botto colpe, bòtte. bottone vettone | pertose. boxe bòcchese. braccio vrazze | vrazzate | bracciale, braccialètte | bracciante / mbrazze, a braccètte. brace vrace | sfrucunià, stuzzenià. braca vrache | vrachètte, squarcèdde. brama lanche, langhe | allaccanì, allaccanute, uliuse. branco branche, chiorme. bravo brave, ntiste, fine fine | bravure. bretella brèdèlle. brigante briante. briglia vréglie, briglie, gnaccule. brillare sdellampà, luce | stellampate, luciute. brina ferratine. bruciare jarde, fuchià, métte fuoche, avvampà, ntelà, scuppettià. bruciore furtechije. bruschetta caudiédde -élle. broccoli vruocchele, cime de rape. brodo bròde, ghiògghjere, jòtte, brudaglie | bruduse. brontolare musechià, cercà pelatiédde. bruco mariapelose. bucato còfene | sapone, lescije, lescivje, saudine. buco vucchele, vucculicchje, pertuse | spertusà, sbucculià. buccolo bucchele, buccolotte. budello vedèdde -èlle, nnògghje. bue vòve, vacche, manze, vetiédde -élle | vetèdde -èlle | code, còrne, cice de vòve | jammare, frucètte. 329


bufera bufera tempèste, tempèrje. buffetto scòppele, scaffetiédde -élle. buffo còmeche, redicule | buffone. bugia buscije | busciarde. buio scurdje, calinje | scurdià. bulbo lampascione, lampazze, cepodde, agghje, giglie. buono buone, sapurite, fine, strafine, jalante | buntà | bunaccione, piézze de pane | abbuonabbuone, a mègghje a mègghje | buongiorne, bònanòtte, bònasére \ malamènte. burlare fessià, pigghià pe fésse, fa’ abbe. burocrate cacacarte. buscare abbuscà. bussare tuzzelà, tuzzulà. buste buste, bustine, bustarèdde -èlle, bustone. buttare jettà, menà buzzurro buzzurre. C cabina cabbine. cacare cacà, i’ de cuorpe | cacarèdde -èlle, cacata, cacatèlle | mèrde, merdone, strunze, strunzulicchje, stiére, zeréule, stabbele | cacone. caccia cacce | caccijà | cacciaggione, cacciatore, ncappauciédde -élle. cacciare caccià, jettà, menà fòre | cacciavite. cachi cachine. cacio v formaggio. cadauno appedune. cadavere cadavere, salme, muorte. cadere cadé, ammuccà, adderrubbà, dderrubbà, sderrubbà, nciumpecà, nciampà | nciuompeche, capetombele, sciulambone | nciumpecatare. caffè cafè, cefèche, cafettère. cafone cafone, tamarre. caglio quagghje | quagghjà \ squagghià. calabrone calabbrone. calamaio calamare. calare calà, scénne, avascià. calcagno calecagne. calcare accalecà, ciampià, pestià. calce cauce, caucerògnele, calecare. calcinaccio battetore. calcio cauce, caucione, ciampate, stampate | campe, palle, pallone, réte, albetre, jucatore, purtiére, terzine, attaccante, gòlle, pubbleche. calcolo calcule. caldaia caudare, quacquere, caterucciédde -élle. caldo caute, calandrèlle, jaure, ghiaure, calure, arzure | accalurà, avvampà, abbambà, nfucà, scalefà, scaudà, scòce, còce, ncòce, arro330

Pasquale Cacchio ste | cuotte, scuotte, ncuotte, scattate | vampe, vrace, calore, caraone | cemmenije, vraciére. calesse calèsse, sciarrabbà. calice calece. callo cadde -lle | calluse -dduse. calmo calme, pusate, cuiète, repòse | sòte | calmà, accuiatà, repusà \ artéddeche. calore calore, caluruse. calpestare ciampià, pestià, acciacchettià. calura uste, calure. calvo pelate, calve, scucciate, spelate, rasate, spennate. calza cauzètte, cauzettine, cauzettone, pedaline | cauzà, cauzate. calzone cauzone, vrache | vrachétte. calzolaio scarpare | mantère, uardamane, chianchetiédde -élle | sugghje, ntenagghje, curtiédde -élle, forme, péce, vetrejuole, vetèlle, sòle, fòrbece, lime, martiédde -élle, mòle, raspe, vattesòle, scupètte, cumpasse | chiuove, tècchese, centrone, centrédde -élle, spaje, criuole, ferrecciuole, uardione | pigghià la mesure, vatte, cose, cauzà, sulà, resulà, tagghià, ncullà, appezzecà, spezzecà, nchiuà, schiuà, sfurmà, accunzà, accurtà, allungà, agghiustà, attunnà, schiuà | scarpe, pursiane, chianèdde -èlle, zampittele, scarpine, scarpone, scarpètte, scarpecèdde -èlle, stevale, stevalune, zampittele, pursiane, calòsce | scarpesciuote | tacche, sopatacche, sòle, mèzesòle, mpòste, lenguètte, lacce, jammale, jammalètte. cambiare cangià, scangià, fa’ cange | scange. camera stanze | mezzanine, mure, lammje, battescope. camice cammese | mantesine, mantère. camicia cammise, bluse, blusètte. camino cemmenije, fucurile, fulinje, vrace, caraone, ainice | ciòcchere, céppe, lèune, frasche, tezzone | palétte, tréppete, jusciature, camastre, caténe, fuse, caudare | acceppà, attezzà, ammurtà, juscià. camion cammje. cammello camèle. camminare cammenà, passià, spassià, scarpunià, tracchià, truttià, i’ (gerènne, ntalianènne, sott’e sope) | cammenatare, cammenate. camomilla campemille, cammemille. campagna fore, tèrre, campagne, spentone, arje | massare, campagnuole | massarije, pagghiare | vigne, vegnéte, prèule, ulevéte, uacànte, cutizze. campana campane, campaniédde -élle, campanone | campanare, vattagghje, campanile | scampanià.


Castelluccese campare campà, terà a campà. campione campione. campo tèrre, fòre, campagne | campe, pallone. canale canale, canalicchje, vate, vatenciédde -élle. cancellare scanceddà -llà. cancello canciédde -élle, cancèdde -èlle. candela cannéle, cerògge, lammicche | Cannelòre. cane cane, cacciune, cacciuniédde -élle, zuzulle, pumètte, còrze | tè qua! za! passallà! zu zu! zu zulle! | canine, cagnare, morre de cane. canestro canèstre, cestiédde. canicola jaure, ghiaure. canna canne, cannecèdde -èlle, cannédde, cannuzze, cannefiscule | cannite | cannaruozze, cannarile. canottiera cannuttiere. cantare cantà | cante, canzone, canzunètte | cantante, cantastòrje. cantiere cantiére. cantina cantine, taverne | canteniére, taverniére. cantoniere cantuniere. capace capace | capacetà, capacetate \ ncapace. capanna capanne. caparbio capatòste, còcciatòste, calabbrése, cucciute, ncapenute. capello capidde -ille, pile | spelate, zerrute, ricce, arrecciate, lisce, rusce, janche, nìure | canegghiòle | chiòcche, tuppe, tuppidde -ille, pezzòtte, scrime, frangètte, bucchele, buccolòtte, pèrmanènte, mèss’in pièghe | pèttene, pettenésse, pettenessine | varviére, capère, capellare | salone. capestro capèstre, capézze. capezzale capezzale. capire capì | cumprendònje \ ncapì. capitare capetà. capitombolo capetombele, sciulambone. capo cape, còcce, còrze | cucciute, ncucciute, scucciate, ammucciate, scapidde -ille | capòcchje, capuzzèdde -èlle, capezzone, capecuodde -olle, capurione, capetaule | da cape | capedestuozze | capecanale. capovolgere caputà, gerà | capevòte, sottecasope, a la mmèrze, a la stòrte. cappella cappèdde -èlle. cappello cappiédde -élle, bartine. cappio chiappe, cacchje2. cappotto còtte, palettò, pastrane, trènce | mantiédde -élle. capra crape, crapètte, crapettiédde -élle, ciavarre, crapone, zurre, zurracchje | zé qua! zeré! zerélle! | zeréule, urcine | zurlià, scamà, urcì, affurchià | furchje, scòrciacrape.

carta capriccio fenòje, sfizje, picchje, pelatiédde -élle, meracule, ulije, prencipje, sgherebbizze, fiseme, capricce | meraculatare, pecchiate, pecchiuse, pelatedduse -lluse, sfeziuse, caprecciuse. capriola capetombele. carabiniere carabbeniére. caraffa carraffe, carrafone. carattere carattere, suggètte. carbone caraone, caraunèdde -èlle | atterrà, attezzà, nzaccà, rasteddà | ccètte, cestiédde, mazze, rastiédde, runce. carcere carcere, ngalère, acqua vérde | ammanettà, arrestà, ncappà. carciofo scarciuoffele. cardare scardà, sfelarcià, sfurceddà -llà, ncraugghià, accucchià, scucchià, allarià, felà, lavà, mantenè lu fuse, sduacà, rascà | fuse, lane, file, ghiòmmere. cardellino cardidde -ille, cardellicchje. cardo carde, cardone, scardone, cardesante, cardariédde -élle, cardone de ciucce. carestia carastije. carézza carézze. cariaggio carriagge. caricare carecà | careche, attravate \ scarecà. caricatura carecature. carie carje. carità caretà. carlino carrine. carlona (alla) a la sinfasò, a la sinfasònne, a la sciuésciué, a la chèmmenempòrte, a la chémmenefotte. carne carne, v macellare. Carnevale Carnuale, Carnualicchje | carnualate. caro care | carastuse | car’a Dije! carogna carògne. carota caròte. carpino carpene. carriera carrère | carriére. carro traìne, carre, carriòle, carriulèdde -èlle, carrozze, carruzzine, sciarrabbà, calèsse, carruozze, carruzzone, carruzzèdde -èlle, carrettone, sdraule, sdraulone, barraccone | asse, valanzine, martelline, pattene, parafanche, ròte, sdanche, sponde, travèrse, varre, temone, arzicule, rédene, vardèdde -èlle | trajenère | nculazzà, scarruzzià, allaccià li varre, carecà, scarecà, luà da sotte, métte sotte. carruba vainèdde -èlle. carta carte, cartone | ncartà, scartà, capà, recògghje | cartaveline, cartèlle, cartiélle, cartuncine, cartacce, cartapèste, cartuline, cartavétre, carta copiative, cart’assorbènte ■ carte 331


cavare (de còppe, spade, bastone e denare), scope (ze pile, ze rusce, asse, dònne, cavadde -alle, ré), trèssètte (a vénce, a pèrde, a quatte, che lu muorte, a chiamà, tèrzine, quintine) patronssotte, scartine | ammescà, mbrugghià, gerà, mena, da’, recògghje, capà, chiamà. cartello cartiédde -élle. casa case, casone, casine, casarèdde -èlle, barracche, capanne, massarije, pagghiare, catrafuocchjele, castiédde, palazze, tavèrne, torre | stalle, jaddenare -llenare, juse | suttane, suprane, titte, cèrmene, cantine, garage, ballecone, ballature, catarattele, cemmenije, scalenate, jattaròle, lammje, fenèstre, pecciunère, tòneche, archetrave | accasà, affettà, alluggià, ammubbelià, scasà, schemponne. cascare cadé, i’ (sbatte) ntèrre. cascata cascate. caspita! caspete! cassa casce, cascione, casciabbanche, cascettone, cascètte, cascetèdde -èlle, cassunètte. casseruola cardaròle, stagnaròle. cassètto terètte, terature, tarature. castagna castagne | castane. Castelfranco in Miscano Castiéddefranche, castiéddefranchése. castello castiédde -élle, castedduzze -llucce. Castelluccio Valmaggiore Castedduzze -llucce Vallemaggiore, castedduzzése -lluccése. castigare jastià, jastiàte | jastéje. castrare sanà, castrà | sanate, castrate, ntiére. cataclisma catacliseme. catafascio scatafasce. catapecchia catapècchje, catrafuocchjele. cataplasma cataplaseme. catasta cataste, mentone, pile, méte, pegnone. catechismo duttrine. catena catène, catenèdde -èlle, cateniédde -élle, catenazze | ncatenà, scatenà. catino vacile, uacile | chiòve a catenèdde -èlle. catrame catramme. cattedrale catredale, cattedrale. cattivo malamènte, malèssere, malevase, malecriate, malòme, malecrestiane. causa cauze \ tuppetèttére. cavallo cavadde -alle, cavadduzze -allucce, jum-ménte, stallone, pulétre | cavaliére, sciavaliére | ncalevacèdde -èlle | truttà, truttià, galuoppà | stregghjà | briglie, rédene, panarazze, sèlle | strégghje, stregghione, brescone. cava cave. cavalcare cavalcà, i’ a cavadde -alle | ciucce, mule, cavadde -alle, jummènte | cavaliére, ciucciare. cavallo cavadde -alle. 332

Pasquale Cacchio cavare cavà, sciuppà | cavatappe, cavadiènte. caverna cavèrne, tavèrne. caviglia caviglie. cavolo caule, caulaffiore. cece cécere cicere. cecità cechije. cedere cède, arrènne, cutelà (cutulà), franà. cefalea male ncape, male de cape. ceffone scaffe, scaffone, sgregnone. celare ammuccià. celebrare celebbrà, di’ la mésse. celeste celèste. celibe zetiélle, zite, gione. cemento cemènte, buiacche. cena céne | cenà. cenere cénere, ainice, lescije, lescivje. cenno cénne | cennià. cento ciénte, centèseme, centenare. centro céntre. ceppo céppe, ceppone, ciòcchere, ciuccarone, ciuccariédde -élle. cera cére | cerine, cerògge, cannéle, lampede. cercare cercà, truà, i’ truènne, sbalecì. cerchio chjirchje, circhje, cerchione. cereale rane, avéne, resciòle, cappiédde -èlle, carusèdde -èlle. cerimonia ceremònje, mòsse, muttètte, fenòje | ceremuniuse. cèrnere cèrne, setaccià | cerneture, séte, setacce, farnale, ariale, arialèdde, vetriòle | cernetore. cerotto sparatrappe. cerro ciérre, cèrze | ghiande. certo cèrte, ciérte, secure | certefecà, certefecate, certefecazione. cervello celèbbre, cereviédde -élle, cervédde -èlle. cervo cèrve. cessare funì, scapulà, arrecettà. cesto cestièdde -élle, cestedduzze -elluzze, cestine, fascèdde -èlle, panarazze, panare, panariédde –élle | ncraugghià, appezzutà, chià, ntrezzà, nturcenià, scurcià, spaccà | vinghje, canne, sauce. cetriolo cetrule. che chè. chewing gum ciuche. chi chi. chiacchierare chiacchiarià, i’ decènne, caserià, ntalianà | chiacchjere, chiacchiarate, chiacchjeriate, ciu ciu | chiacchiarone, chiacchiarésse. chiamare chiamà | chiamate. chiappo chiappe, strafòcajatte. chiarire chiarì, acchiarì \ schiarì. chiaro chiare, lampante \ scure.


Castelluccese chiasso fracasse, frastuone, manecòpje. chiave chiavine, chiave, chiavone, chiavètte. chiazza macchje, vunte, vuntime, mpiastre. chicco acene, nuzzele. chiedere addummannà. chierica chjireche | chjerechètte, preuticchje. chiesa chiése | campanile, chelònne, còre, cupele, òrghene, nicchje, sacrestine, tabbernacule, autare | apparate, calece, campane, campaniédde -élle, cannéle, croce, crucefisse, chenfussiunile, acquasantère, messale, mbrèlle, navètte, ncenziére, addenucchiature, pile, quadre, secchjettiédde -élle, spersòrje | cammese, cappiédde -élle, suttane, mante, stòle | véscue, prèute, acceprèute, sacrastane, chjerechètte | avemmarije, créde, glòrje, miserere, patrenòstre, requiammaterne, salme, massematèrne, salvareggine | Ascenzione, Befanije, Pasque, Cannelòre, Cénere, Cuorpesdòmmene, Li Plame, Natale, Madònne de lu Carmene, Mmaculate, Santa Marije, La Ncurnate / va santo, liturgia. chile chile, chelacchiate. chilometro chelòmetre. chimica chimeche. chinare chjià | chjiate, pròne, curve. chioccia vòcchele | abbucculià, avvucculià. chiocciola ciammaruche, ciammaruchèdde -èlle, ciammarucone. chiodo chiuove, tècchese, puntine, centrone, centrédde -élle, quadrèlle. chioma chiòcche, capigliature | capère. chissà! boh! chi lu sa! e chi lu sa! chilusape! vattelappésche! chitarra chetarre, chitarre. chiudere chiude, varrà, appelà | chiusure \ rapì, spelà. chiunque chiunque. chiuso chiuse, nchiuse, juse. choc scante | scantà, fa’ rapì li rine. cianfruscaglia cencione, scerpegghione, scecquaglie (amerecane). ciao! care! care ca’! ciae! ciascuno pedune, appedune, ciascune. cibare cevà, da’ a mangià | mangià. cibo mangiatòrje, v alimento. cicala cecale. cicatrice cecatrice. cicliste cecliste. ciclamino ceclamine. cicoria cecòrje, cecurièdde. cieco cecate, ciéche. cielo ciéle | sole, lune, stédde -élle, pianéte. ciglia cégghje, papétele | cegghià.

coda cigno cigne | accegnà. ciliegia cerase, cerasèdde -èlle, cerasone. cima tòppe, tuoppe, cime, cemase, cucuzzele | mponte, mpizze, ncape, ncime. cimice cimece. ciminiera cemmenije. cimitero campesante, a li pigne pezzute. cincischiare scermenià, cenceschià. cinema cineme. cinese cenése. cingere affenzà, atturnià, nturnià. cinquina quintine. cinghiale cenghiale. cinque cinche, quinece, cenquante, cincheciénte, quinte, quinecine, cinquantine. cintura centuline, centulone, curréje, cégne, cinghje, caravasce. ciocco ciòcchere, ciuccarone, ceppone. cioccolato ceculate, ciuculate. ciò quiste, quisse, ce. cioè cioè. ciondolo ciòndele, berlòcche. ciottolo prète, vrécce. cipolla cepodde -olle, spunzale. cipollaccio lampascione, lampazze. cipresso ceprèsse, pigne pezzute. cipria ciprje. circa quase, chiù o méne. circo cirche. circolo circule. circondare atturnià, nturnià. cisterna cestèrne. cisti ngrògnele. citare cetà. citrato cetrate. ciuffo pezzòtte, ciuffe. civetta cuccuaje. civico civeche. civile cevile. clamore strebbilje. clarino clarine, clarenètte, clarenettiste. classe classe. classico classeche. clima clime. clinica clineche. coagulare stagnà. coccige cuteruzze. coccinella uogghje de Santa Lucije. coccio cuocce. cocciuto cucciute. coccodrillo còccòdrille. cocente cucènte. cocomero melone. coda code, cote. 333


codesto codesto quisse. cofano còfene, cufenature, cufanètte. cogliere cògghje, recògghje, accògghje, ncappà. cognome cògnòme. colabrodo sculature, scolapaste, scolabbròde. colare culà, sculà | culature, sculature, scumarèdde -èlle, scumaròle, (s)colabbròde, (s) colapaste, sculatore, cucchiarèdde -èlle. colazione culazione. colera culère. collaborare cullabburà. collana cullane, abbetine, berlòcche. collare cullare | straccale, fescale. collegio cullègge. collera ragge | ncazzà, ncazzuse. colletto cullètte. collezione cullezzione. collina tòppe, cime. collo cuodde -olle | ncuodde -olle | cullare | cullètte | scannaruzzate. collocare métte, scaffà. colloquio parlamènte. colmo chjine, nchjemate, apparate, refuse | nchje-mà, culmà, apparà, refonne \ smezzà. colomba palombe, palumbèlle. colore culore, chelore | culurà | vèrde, gialle, rusce, marrone, blu, celèste, grigge, giallastre, rusciazze, bluastre, verdastre, verdésche, ruscetiédde -élle, greggiastre, bionde, turchine. coloro lòre, quidde, quiddi ddà, quidde chè. colostro chelòstje, culòstre. colpa colpe, peccate | culpéule, peccatore | jastumà | jastéme. colpire accògghje, azzeccà, tirà, allascà. colpo colpe, bòtte, tire, spare. coltello curtiédde -élle, curtedduzze -lluzze, curteddazze -llazze, scannature, temperine. coltivare cultevà, mantené li tèrre, purtà nnanze li tèrre | cuntadine, cafone. colui quiddu dda (quillu là), quédda dda, quiddi dda, quidde chè, quille chè. comandare cumannà, urdenà | cumandante | cummanne, cumandamènte. comare cummare | cumma’! combattere cummatte, cumbatte. combinare cumbenà, cumpenà | scumbenà. come come, asccussì come, tante come, appéne, quante, come se, comacché. cometa cumète. comico còmeche, redicule. cominciare abbià, prencepià. comitato cumetate. comizio cumizje. 334

Pasquale Cacchio commentare cummentà, cummènte. commercio neòzje, cummèrce, putéje, mercate, fiére | putiàre, neuziante, mercante, cummerciante, cummercialiste | neuzià, cummercià. commesso cummésse, cummessione. commettere cummétte, cummisse. commissario cummessasrje commovente cummuènte, cummuvènte. comò cumò. comodo còmmede, accunzaccunze. compagno cumpagne companatico cumpanateche. compare cumpare | cumpa’. comparire cumparì, spuntà | cumparze \ scumparì. compasso cumpasse. compassione compassione, cumpassiunéule. compatire cumpiatì, cumpiatute. compenso cumpiénze. compensato cumpenzate. competere cumpète. compito còmpete. compleanno cumpluanne | fa’ l’anne. complesso cumplèsse. completo cumplète | a fil’a file, pe ntutte. complicare cumplecà, mpeccià, ncraugghià \ speccià, scraugghià. complimento cumplemènte. comporre chemponne, acchemponne. comportamento cumpurtamènte. comprare accattà. comprimere nzeppà, accalecà. cumulo chjimese comune cumune | cumunale | cumenione | urdenarje \ straurdenarje. comunicare cumenecà, trasmétte | cumunecate. comunque tal’e quale, chemunque, come. con che, anziéme a. conca conche. concavo nfunne. concedere cuncède. concentrare cuncentrà. concepire cuncepì, penzà, mmaggenà. concerto cunciérte, cuncertine, bande, urchèstre | cuncertà, urchestrà | cuncertiste, sunatore, bandiste, capebbandiste. concetto cunciétte. conciare cuncià. concime stabbele, stiére, cuncime | cuncemà. concrèto prateche. condire nzapurì. condoglianza chenzuole, cunfuorte | da’ la mane, fa’ la visete.


Castelluccese condotta condotte. condurre purtà (terà) pe la mane, guidà. confermare cunfermà. confessare cunfessà | cunfessione. conficcare feccà, feccà dinte, nzaccà. confidenza cumpedènze. confine cunfine, rasele, lémmete, titele | cunfenà, lemetà | cunfenante, ucine \ scunfenà. confortare cunfurtà | chenfuorte \ schenfuorte. confortevole accunzaccunze, còmmede. confrontare cunfruntà | cunfrunte. confusione cunfusione, mmische. congedo cungède. congelare ferrà, jelà, gelà, cungelà | ntesecute, ntaccarute, gelate | ferrazzone. congiungere agghionge, attaccà. congrega cungrèje (de la bòna mòrte) | pampalusce. congresso cungrèsse. coniglio cunigghje. coniugato accasate, spusate, nzurate, maretate. connettere cunnétte. conoscere canosce, sapé | canuscènze \ ncanosce, scanosce. consacrare cunzacrà \ scunzacrà. consegnare cunzegnà | cunzégne. consenso cunzènze, cunzènte. conservare stepà, reponne, mantené, métte a poste, arrecettà. conserva cunzèrve, salze, raù. considerare cunzederà. consiglio cunziglie, parére, bòna parole | cunzegliére | cunzeglià \ scunzeglià. consistere cunziste. consolare cunzelà, i’ a da’ la mane, purtà a mangià | cunzuole | chenzulazione.. constatare custatà. consumare cunzumà. contagiare cuntaggià. contare cuntà, fa’ lu cunte, fa’ lu pare e lu spare, menà lu tuocche | cunte, tuocche. contegno cuntégne. contenere capé, règge, mantené. contento cuntiénte, cuntantézze | tené cuntènte \ scuntiénte, scuntantézze. continuamente sèmpe sèmpe. continuare cuntunuà, i’ nnanze. conto cunte, calcule | cuntà, cuntate. contorcere nturcenià. contrabbando cuntrabbande. contrabasso cuntrabbasse. contraddire cuntraddì. contrario cuntrarje | a la mmèrze, a mancine. contratto cuntratte.

corpo contro contre. controllare cuntrullà | cuntròlle. contropelo contrapile. controvento contraviénte. controvoglia contravògghje -òglie. convenire cunvenì | cunvenute, cunveniénte. conversare arraggiunà, parlà, da’ parlamènte, chiacchjerià | parlamènte, audiénze. convertire cunvertì, cummertì. convincere cunvince, cummince | cunvinte, cumminte, cunvenzione. convito cummite, cummetate, cunvetate. convocare cunvucà, cummucà. coperchio cupiérchje, cuperchiètte. coperta cupèrte, cupertine, cupertone, mante, tuagghje -aglie. coperto ammucciate, accummegghiate. copiare cupià, recupià | cupiate, còpje. copioso assaje, abbundante, azzeffunne, a ròcchje, a bezzéffe. coppa còppe, cuppère. coppia cocchje, paricchje. coppo rémmece, téule. coprire accummegghià, ammuccià, cuprì \ scummegghià. copricapo coppele, cappiédde -élle, cerille, bustine, bartine, scazzètte | maccature, maccaturiédde -élle, véle. copulare accucchià, muntà, annestà, assuà, urcì | monte. coraggio curagge, còre | curaggiuse. corallo curalle | rusarje. corazza curazze. corda zòche, gnaccule, fescale, corde, curdone, lazze, spaje, lacce, file, chiappe, strafòcajatte, cacchje2 | curdare, zucare. cordiale curdiale, curdialetà. coriandolo fuffele. coricarsi culecà. cornacchia curnacchje, ciaraule. corniolo crugnale. cornice curnice, curnecione, curnecètte. corno cuorne, curnètte | curnute, scurnacchiate | scurnà. coro còre, curale, curiste. corona crone, trézze | ntrezzà. corpo cuorpe | mmènte, ncape, ncuorpe, nfronte (mpronte), nfacce (mpacce), mmocche, nganne, mbrazze, mmane, nzine, ncuodde -olle, ncule | cape, còcce, capidde -ille, suonne, cuozze, cuzzètte, urécchje, uocchje, cégghje, papétele, còchele de l’uocchje, nase, fròce, facce, uance, scacche, musse, dènte, jancive, lénche, vocche, cannarile, noce de lu cuod335


cottimo de, vòzze, piétte, ménne, spadde -lle, custate, spancèdde, musche, vrazze, vute, puze, mane, dite, detidde -ille, detone, pòllece, ogne, trippe, meddicule, fianche, cuteruzze, cuteruzzele, ncenagghje, luffele, cule, pacche de lu cule, nateche, cugghje, cazze, còsse, denucchje, spezzidde, calecagne, pète, chiante de lu pète (de la mane), chiatore (de lu vrazze, de lu denucchje), pile | cerviédde -élle, cannaruozze, còre, pelmone, féteche, trippe, rine, mèuze, fèle, rézze, regnone, sanche, schéne, spezzidde -ille, stòmmeche, vedèdde -èlle, viscere, usciche, celèbbre, pulmone, rézze, còre, stòmmeche, èrnje, féteche, regnone, sanche, nèrve | lacreme, chiarfe, vave, spute, jate, vattecòre, pescine, mèrde, lòffe, sudore, matèrje, pusse | ncurparà. corporatura curperature, sàgume | sdraulone, perchjepicule, va persona. corredare attrezzà | curréje, curréde. correggersi currègge, jastià. corrente currènte. correre corre | corse, corze, scurretore | curriére. corriera pòstale, autobbusse, busse | pustalòtte. corrispondere curresponne. corrompere travià. corrugare arrepecchià. corsa corze, corse | corre, scappà, fuje. corte corte. cortéccia scòrce | scurcià, ammunnà. corteggiare curteggià, i’ appriésse, purtà lu sacche \ avé lu sacche. cortesia curtesije, favore. cortile curtile, masse. corto curte. corvo cuorve | curnacchje. cosa còse. coscia còsse. coscienza cusciénze | cusciénte \ ncusciénte. così accussì, tante. costa ripe, coste. costante custante. costare custà | custuse, care. costei quéssa ddò (llò), quésta ddò (llò). costì ddò, (llò). costola spancèdde -èlle, custate. costoso custuse. costringere custrénge. costruire frabbucà, mpalà, aiauzà. costui quisse, quissu ddò (llò), quéssa ddò (llò), quissi ddò (llò), quistu qua, questa qua, quisti qua. coténna coteche. cotogno chetugnele. 336

Pasquale Cacchio cottimo còtteme cotto cuotte, arracciate, arrascate | cutture. covare cuuà, cuvà | cuate, cuvate. covone règne, méte, pegnone, pegnaruole, pegnariédde | travagghje | carrà, trebbià, mète, faucià, jermetà | rane, véne. cozza còzze (pl. còzzele). cozzare ncapà, ntuppà, tuzzà, ntuzzà. crampo crampe. cranio cranje, còcce de muorte. cravatta cravatte, scòlle,sculline. creanza crianze. creare crià | criate | Criatore, criazione. credere créde, penzà | credute, penzate | credènze, credibbele. credito crèdete. crema crème, sancunacce, sammucchje | scremà. crepa crèpe | quarchiate, sengate crepare crepà, quarchià, sengà. crepitare ceppettià, scuppettià. crescere crésce, specà |marcature. cresima créseme | cresemà, cresemate. cresta créste, cime. creta créte. cretino cretine. cric cricche. cricca cricche. crimine crimene, cremenale, malòme. crinale cime, tòppe | cimacime, tòppatòppe. criniera creniére. crisi crise. cristallo crestalle, crestalline. Cristo Criste | crestiane | screstianì, screstianute. criterio cretèrje. criticare tretecà, cretecà | tretecate, cretecate | triteche, criteche, tretecone, tretecabbele. crivellare sbucculià. croccante rusecariédde -élle. croce croce, crucécchje | ncroce | Crucefisse. crocifiggere crucefigge, métte ncroce. crollare scarrubbà, scarrubbate. croneche cròneche. cronista cruniste. crosta scòrce, cròste. cruna crune. cubo cubbe, cubbètte. cuccagna cuccagne. cuccia cucce, cuccètte. cucchiaio cucchiare, cucchiariédde -élle, cucchiarèdde -èlle. cucciolo cacciune, alliéve. cucina cucine | furnacèdde -èlle, cemmenije, furne | varrile, stipe, stepètte, fazzatore, tumpagne, casce, cascione | curtiédde -él-


Castelluccese le, furchètte, vròcche, vròcchele, cucchiare, cuppine, scumarèdde -èlle, rasulicchje | piatte, piatiédde -élle, spase, spasètte, ammele, tazze, becchiére, becchjerine, buttiglie, butteglione, fiasche, fiascone | cicene, quartare | tiédde -èlle, tjelluzze, ferzore, siéste, caudare, caccavòtte, caudarèdde -èlle, pegnate, cupiérchje, scafarèdde -èlle, buccacce | cafettère, pisasale | vacile, stagnaròle, canèstre, cestiédde -élle, panare, panariédde -élle, setacce | tuagghje -aglie, stiaùcche, mappine, salviètte, cencione, mantesine | murtale, rattacase, maceniédde -élle, mute | cucenà, còce, ncòce, scòce, ncaudà, scaudà, acceppà, apparecchià, ammenestrà. cucire cose, puntià, nchjemà, nterlantà | cusetore, cuseture, nterlante, nchjemature, nchjime | file, sfelatine, spaje, ache, aghe, jetale, detale. cuculo cucule. cuffia cuffje. cugino frate cucine, sòra cucine (fratemecucine, fratetecucine, sòrmacucine, sòrdacucine), cuggineme, cugginete, cunzeprime. cui chè, a lu quale, a la quale, a li quale. culla nache | nazzecà, nazzechià. culmine culmene. cumulo muntone, mentone, chjimese, cumele. cuneo zéppe, arzicule. cunetta cunètte. cuocere còce, arracanà, scòce, ncòce, scaudà | cuotte arracciate | cuoche / v alimentazione. cuoio sòle | uardione, criuole, jonte, suatte, suvatte. cuore core | crepacòre, vocce | curdiale | còre de mamme! | accòraccòre. cupo scurdje, mpriteche, triste. cupola cupele. curare curà, curate | cure. curioso criuse, curiuse, pigghiauaje | curiusà. curva curve, vutatore, gerate. curvo curve, ncurvate, pròne | sguobbe. cuscino cuscine | de frusce, de pénne | cuscenètte. custodia stipe, stepètte, stepone, cascione, casciabbanche, armadje, culnètte, cumò | sgabbuzzine, repustiglie, casère | stepà, reponne, mantené, appènne, arrecettà.

D da da, cata. daccapo da cape. dacché da chè, da quanne.

destra dado dade. dama dame. damigiana dameggiane, dameggianèdde -èlle. danno danne, uaje, scatasce | dannà, nguaià, danneggià | dannate, nguaiate, dannuse | dannazione. dare da’, date, uffrì, darse. data date. dattero dattele. davanzale puoje. davanti nnanze (nnante), da nanze (da nante), nzine, mpacce, nfronte. davvero addavère, vèramènte, avèramènte. dazio dazje. debilitare ammalì. debito dèbbete. debole débbule, fiacche, japule | debbulézze. debosciato debbusciate, rubbusciate. decantare métte a chiarì. decidere decide | decise. decina decine. deciso decise, reselute. decotto decòtte. decrescere scemà. deficiente ncantate, fésse, scème, cretine, scelappe. definitivamente na vòte pe sèmpe, a pe ntutte. deforme smarracciate, sguacianate | sguacianà. deglutire gnotte \ nzuccà. degnare degnà | digne. degno digne. delicato delecate, delecatézze | remiénte, rime. delinquente zanniére, zaraffe, farabbutte, cremenale, va reato. delizia delizje, leccardizje deludere ngannà. demente strucchiulate, pacce, matte. demolire scarrubbà, abbatte, sfrabbucà, scuffulà, scascià. denaro sòlde, denare | ducate, carrine, marénghe, zecchine | pòrtafuoglie, pòrtazecchine. dente dènte, zanne, vangale, scagghione | dentiste, cavadènte | dentère | dentefricje. dentro dinte, da dinte \ fòre. denudare spugghià. denunciare denunzià, querelà | querèle, denunzje. deporre sponne. deridere fessià, sfessià, sfotte. desiderare votte, vulé, desederà, avé ulije, nguzzà | ulije, desedèrje, voglie | uliuse, vugliuse. destinare destenà | destine. destra dritte, dèstre \ manche, mancine. 337


detergente detergente sapone, lescije, saudine, cénere | còfene | lavà, nzapunà. dettare dettà | dettate, dettature. devozione deuzione. di de. diabete diabbète. diacono diacune. diagonale diagunale. dialètto dialètte. diario diarje. diarrea sciòlte, diarrèje. diavolo diaule, satanasse | diaularije | diaulicchje, diaulidde -ille | ndiaulà. dicembre decèmbre. dichiarare dechiarà. dieci diéce, diécemile. dietro addrète / nnanze. difendere defènne | defése. difetto defètte | defettuse. diffamare sparlà, cretecà | priccepècure. difficile defficele. di fronte nfronte, mpacce, nfacce, de rempètte. digerire deggerì | deggestione. digiunare deiunà | diune. dignità degnetà. dimenticare scurdà. dilaniare sbranà, sfracanià. dilapidare scialà | scialacquone, sciampagnuole. dilatare allascà, llascà, allarià, allentà˘. dileguare sparì, scumparì. diluire ammescà, sciògghje. diluvio deluvje. dimagrire allentà, sciupà | sciupate, liénte, sceremenchidde -ille. dimenare demenà, scutelà, strepetià. dimenticare scurdà, scurdate | scurdate | scurdarédde -élle. dimezzare spaccà, sparte. diminuire scemà | scime. dimostrare demustrà. dinanzi nnanze, pe nnanze, nfronte (mpronte), nfacce (mpacce). dintorno paragge. Dio Dije, Patratèrne | Car’a Dije! caraddije! dipendere depènde. dipingere pettà, janchià | pettore, pettrice | culore, vernice, petture, penniédde -élle. dire di’, cuntraddì’, parlà, chiacchjerià, acciaccà chiacchjere, ciancià \ ndi’, nijà. direzione vije, parte, vanne. dirigere purtà, uedà. dirimpetto derempètte, de fronte. diritto dritte \ stuorte, mancine. dirupo derrubbe, precepizje, mpettate. disapprovare mussià. 338

Pasquale Cacchio disarmato desarmate. disastro desastre, uaje, arruine, scatasce, scascione. disboscare sbuscà, desbuscà. discarica muntarone, munnezzare. discepolo descibbule, jarzone. discesa descése, scése. dischiudere ntrapì. disco dische. discolo fraione, chiarfuse, ruospe, nfernicchje, peddazze -llazze, zumpettine. discorrere arraggiunà, parlà | descorse, teretére, chiacchiariate. discutere descute | descussione. disegnare desegnà, pettà, desegnate, pettate | deségne, retratte, desegnatore (pl. -ure). diserbante medecine. disfare sfa’, scencelià, scraugghià, scenceliate, sfatte, scraugghiate. disfattista sconciajuoche. disgrazia desgrazje, uaje, uaione, sventure. disgustoso ntummacuse (f -ose), ntummachènte. disinfettante spirite. disonorare smerdià. disopra adaute, capadaute, de sope, sope. disordine sottecasope, scatasce, putefèrje, scunquasse | sciuèrte, sciauorte, sciurtone, scarlesate, scarpesciuote | rebbellà, scumbussulà, mbruscenià, scencelià, scunquassà. disorientato spaisate. disotto abbasce, capabbasce, sotte, de sotte. dispari spare, dispere \ pare. disperato desperate | desperazione. disperdere spèrde, spèrze, sperdute. dispetto despiétte | ndespettì | ndespettute. dispiacere còrle, despiacére | sta’ ncòrle, èsse ncòrle, spiacé, despiacé. disponibile a la mane. dissanguare sfraffià. dissipare scialacquà. dissodare scatenà. distaccare staccà, separà, scustà | staccate, separate, scustate. distante luntane. distendere stènne, spanne, stise, spase. distratto sbalute, sopappenziére, destratte | destrazione. distribuire sparte, spartute. distruggere strute, strutte, zeffunnà, scarrubbà, ammuccà, sfracellà, scuffulà. disturbare scuncià, desturbà | scunce, desturbe. dito dite, detone, detidde -ille | scunucchià | detale, jetale.


Castelluccese divano devane. divaricare scacchià. diventare deventà. diverso devèrse. divertire sfezià, devèrte, ruzzià, spanzenià, addecrià | spasse, spassatiémpe, sfizje, devertemènte, juoche, ruzzje, addecriatòrje | sfeziuse, devertènte. dividere sparte. divorare sbranà. documento ducumènte. dodici dudece, dudecèseme. dolce doce, duciazze | tòrte, pizzadoce, crustele, cartellate, lòffe de mòneche, ciccecuotte, ciuculate, fruffrù, pastètte, pupatiédde -élle, struscele, taralle | gelate, zucchere, mèle. dolore delore, patemènte. domanda dumande | addummannà. domani craje, pescraje, dumane. domare dumà. domenica duméneche. domino dòmmene. donare dunà, rialà | riale. dondolare cutelà, cutulà, cutelènte, zechetià, dundulà, nazzecà. donna fémmene, dònna. donnaiolo femmenaiuole, sciupafémmene. donnola dònnele. dopo dòppe, po’. doppio doppje. dormire dòrme, addorme, nazzecà, nazzechià, appapagnà, appappulà, cutulià | durmegghione | durmute, papagne, suonne. dosare dusà | dòse. dosso tuoppe. dotare dutà | dote. dote dote, curréje, carte de li panne. dottore duttore, dottore, dutto’! dottrina duttrine. dove andó. dovere dué, avé a | duére. dovunque a tutte li vanne, da ògni parte. dozzina duzzine. dritto dritte, cricche, irte, aiauzate, ncreccate, alérte | addrezzà, ncreccà, speselià, aiauzà. dubbio dubbje | dubbetà. duca duche, ducate. due duje, dudece, vinte, dujeciénete, dujemile | seconde | doppje, cocchje, pare, paricchje. duello duèlle. dunque allore, accussì. durante mèntre. durevole duréule. duro tuoste, mpetrute, ntustate, ntaccarute.

esalare E e e, ca. ebreo ebbrèje, brèje. ecce homo ècceòme. eccesso suviérchje. eccetera eccètere. eccitare accalurà, suttecà. ecco ui’, lu ui’, lu vi’, lui uì qua, mèh! eco èche. educazione crianze, ducazione | crianzate, ducate, trattuse \ scrianzate. effetto èffètte. egli isse. elastico lasteche, mòlle. elefante lefante. elegante jalante, scicche, ntubbettate, ngiurgellate, mpusemate, azzemate, strafine. elementare lèmentare. elemosina lemòsene, caretà, quèstue | lemusenà | lemusenante | pezzènte, pòvere, zinchere. elettricità lèttreche | lettreciste. eliminare lemenà. ella ésse1. emigrare megrà, sbià | megrate, sbiate, megrante, stranje, frustiére, straniére. emorroide merròjede. emozionare muziunà | muziunante. energia energije. ennesimo ennèseme. enorme enòrme. entrare trasì | trasetore. eppure èppure. epulone pelone. equestre equèstre. erba èreve | flòppe, falòppe, restocce | aletre, ramégne, criòle, néje, cècalupe, capecrògnele, èrevedecrape, scattauocchje, fèurle, fenucchje salvateche, fenucchiastre, lassene, marascione, sprédde, cardidde -ille, scardone, maleve, malevone, mentastre, mentògne, campemille, urrajene, papagne, caccialièbbre, jattaruole, lauriédde -élle, lupenèdde, urdiche, ramégne, malevone | zirpule. erede rède, erède | redetà. eremita rumite. eretto cricche, ncreccate. ergastolo acqua vérde. ernia èrnje. eroe eròje. errare i’ gerènne, sbià. errore sbaglie, sciénte, sciénteche, errore. esagerare saggerà, esaggerà | saggerate. esalare sperà. 339


esame esame same, esame. esaurire saurì, abbalì | scuscelate, sdellecanute, sderrenate, abbalute. esca ésche. esclamazione scalmazione, sclamative | tè, te qua, passa lla, zusù, musce, musce muscille, fruste, frustallà, chire, chire chi’, ciòcche, ciòcche ciò, zé, zé qua, zerélle, zerélla zeré, ah, isce, isce i’ | mamma mije, còre de sciòsce, Gèse Criste mije, Madònna mije, caraddije, Gesù, Gesèppe e Marije, | ammappete, mannagghje -agge, patapimpete, patapumpete, trullallérullallà. esempio esèmpje. esercizio sercizje. esibirsi mpustà. esigere sigge. esile sicche, sceremenchidde -ille. esoso carastuse, care. espandere allarià. espatriare spatrià, sbià. espellere jettà, caccià fòre. esperienza speriénze. essere èsse, jèsse, sta’ | suggètte, ndevidue. essi lòre. estate staggione, state. esterno da fòre, de fòre \ dinte. estero èstere. estéso larje, ruosse. estirpare sciuppà, sciuppecà, sradecà, stradecà. estraneo stranje. estrarre sciuppà, caccià fore, terà fòre. estremità cape, ponte, cime, pizze | mponte, mpizze. età tiémpe, anne. eterno tèrne | ternetà, abbiss’ètèrne. evacuare svacantì, sfrattà. evadere scappà, fuje, scappate, fuiute. evidente lampante, chiare. F fa fa, attrasse | fa’. fabbricare frabbucà | frabbuche | frabbucatore. fabbro ferrare | fòrge, ncudene, martiédde -élle, ntenagghje, trapene, bancone, lève, pèdedepuorche, parangule, prèsse, saldatrice, geravite, chiave, chiuètte, pinze, chiave (a chile, snudate, a bussele, a tubbe), pinze de la fòrge, fòrbece, mòle, prèsse, fresatrice | fiérre de cavadde -alle, brescone | saldà, vatte, métt’a fuoche, ncaudà, scaudà, scalefà, addefreddà | stregghià, tagghià, attunnà, nchiuà. 340

Pasquale Cacchio faccia facce, musse | mpacce, nfacce | facciate | sfacciate, facciatòste. facile facele | faceletà. Faeto Faìte, faitane. fagiano faggiane. faggio fagge. fagiolo fasuole | faggiuline | fasuole (e menèstre, e coteche), past’e fasuole. faina faine. falce fauce, faucione, faucécchje | fauciatore, metetore | faucatrice | mète, faucià, sfaucià, jermetà / cannédde -élle. falco falche. falegname falegname | bancone, mòrze, férme pe seppuntà, cavallètte, machenarje | bucatrice, pialle, chianuozze, séche (a nastre), frése, squadratrice, piallatrice, dime, martiédde -élle, scarpiédde -élle, ntenagghje, sgòrbje, stécche, raspe, lime, serracchje, trapene, sengature, asce, squadre, cumpasse, mécce, cartavétre, strengone, mòle, puntaruole, trapene, scarpidde -ille, squadre, uèrdene | legname, trave, stile, fuffele, chiuove | avvetà, accalecà, accurtà, affenà, agghiustà, allungà, acchemponne, lustrà, ncullà, scartavetrà, scullà, secà, squadrà, strénge, stucchià, tagghià, trapanà, pettà, vernecià. fallire fallì, sbaglià. falso fauze. fame fame, lanche, langhe, vògghje, vòglie, ulije. famiglia famigghje -iglie, parènte, fameliare / patre, patrete, matre, mamme, figghje, frate (fratiédde -élle), sòre, sciòsce (sciuscécchje), nepote, prunepote, papanònne, mammanònne, vaveme, vavete, ziane, suocre, sòcre, nòre (nurélle), cainate, cuggine, fratecucine, sòracucine, cunzeprime | mammà! papà! ohimà! tatà! ohità! zi! ze ma’! còggi’! | fanale fanale. fanatico fanateche. fanciullo criature, uagliuniédde -élle. fandonia fandònje. fango lote, mélme | lòntre, pescuocchjele | nzacculià, nzucculià. fannullone speranzone, camuorchje, sfatiate, scacchiancine. fantasma pantaseme, papònne, tarancine, scazzamariédde, janare | fantasteche. fare fa’, sbrià. farfalla farfalle, farfallètte, farfallone, pòlle, pòllapòlle, pullécchje. farina farine, farine (de carusèdde -èlle, de cappiédde -élle), canigghje, attenneture | muline, mulenare | mpastà, nfarenà, ammassà.


Castelluccese farmacia farmacije. faro fanale, fare. fascia fasce, fasciature | nfascià \ sfascià. fascio fasce, fascione, fasceciédde -élle, mazze, mazzeciédde -élle, jérmete, mattele, règne | affascià, ammazzà. fastidio fastidje, mpicce | fastediuse, mpecciuse. fatica fatije. faticare fatià, sbalià, tracchià, urchià. fatto fatte, fattacce, fattariédde -élle, cuntariédde -élle. fattore massare | massarije. fava fafe | fafe (e paste, che li scarciòffele, tènere, arrascata). favola faule, cunte. favonio faùgne. favorire faurì | favore, piaciére | fauréule. fazzoletto fazzulètte, maccature, maccaturiédde -élle, faccettunètte, sparre. feccia fèzze, pòse, mòte, moreve, mammazze, lote. febbraio febbraje, febbrare. febbre frève. feccia fèzze, moreve, mòte. fegato féteche, féghete, fetachiédde -élle | sfetacate. felce félce. felice cuntènte | cuntantézze, allegrèzze. femmina fémmene, femmenèlle, femmenucce, femmenone. ferire ferì | chiaje, ferite, bubbone, scuttature. feritoia saittère, vucchele, vucculicchje. fenomeno fenòmene. fermo férme, sòte | fermà, arrestà, bluccà, sta’ sòte. fermento crescènte, crescetòre. ferro fiérre, fiérre felate | ferrare | ferriate, ferrètte, frucètte. fesso fésse | fessarije, fessetudene, va stupido. festa fèste, capecanale, muttètte | Natale, Capedanne, Carnuale, Pasque, San Gesèppe, San Giuanne, Sarròcche, de Santa Marije, de Sant’Antuone, de Sant’Anne, Santa Catarine | festià, va chiesa. fetore puzze, tampere. fetta fèdde -lle, felluncine, pacche | sparte, feddà -llà, tagghià. fiaccare fiaccà, ammuscià, sdellecanì, sderenà, ndebbulì, arrènne | fiacche, musce, débbule. fiamma vampe, vampate | lumine, pòsfere, cerine, lume, cerògge, cannéle, bungale, va fuoco. fianco fianche, rine | quarte, zénne. fiasco fiasche, fiascone, fiaschètte. fiato jate | jatà, jatià, sperà.

fiuto fibbia fibbje. ficcanaso pigghiauaje. fico ficure (janche, néure), fiurone, chelombere, u-stenèdde -èlle | fechetinje. fidanzamento trasetore, cunzènte, fedanzamènte | fa’ l’amore, fedanzà. fidarsi fedà | feducje \ sfeducje. fiducioso speranzuse. fieno fiéne | fienile, pagghiare. fifa fife. figlio figghje, figghiòle, fegghiulètte, fegghiastre | figghià, accattà. figura feure, feuracce | fuerà, fuerate. fila file, trafile. filamento felarce felarsciuse. filetto felètte. filibustiere filabbustiére. filo file, sfelatine, spaje, felarce, fènze, trafile | felarsciuse, sdellabbrate | felà, sfelà, sdellabbrà, scardà, sfelarcià, sfurceddà -llà | cape, matasse, rucchètte, fuse | lane, line, canepe, sète. finché fin’a ché, nfin’a ché, sin’a ché, nzin’a ché. fine a quanne. fine fine | funì. finestra fenèstre, fenestèdde -èlle, fenestrone, fenestrine | saittère, pertuse | paccate, scure, saracenésche, lastre, vétre | chiuse, spelazzate. fingere fa’ finte, fa’ vedè, fa’ fenòje. finire funì. fino sine, nzine, fine, nfine. finocchio fenucchje, fenucchiazze, fenucchje salvateche, fèurle. finora finèmmò. finto finte, fauze. fiocco juocche, juocchele. fiore fiore | fiurì, sfiurì, scuppà, specà, verdechià, ammuscià, appassulà | cògghje, tagghià, ammazzà, sciuppà | campanèdde -èlle, mammule, margherite, papagne, papagnuole, primule, ròse, giglie, viòle, viulètte, ceclamine, garòfele, geranje, gerasuole, giglie de Sant’Antònje, zancaniédde -élle, spinapuce. fioretta fiore, va vino. firmare fermà | firme, fermatarje. fisarmonica fesarmòneche. fischio frische, freschètte | frescà. fisionomia fisjenemije, ncurnature. fissare seppuntà, fessà, appuntà | fessate | sepponte, seppontapète. fissazione fiseme, prencipje, ticchje. fitto fute, fitte, dènze, chjine, attravate. fiume jumare, fiume, canale, ripe | tracemà, sbuttà, ncanalà, nasce, sfucià, scorre. fiuto nasche, fiute, nase, addore | fiutà, addurà. 341


flagello flagello flaggèlle. flauto flaute. focaccia pizze. focolare fuculare. focoso fucuse. fodero fòdere | fuderà. foga fòje. Foggia Fògge | fuggiane, terrazzane. foglia fògghje -glie, fronne, pampene, pampugghje | sfrunnà. foglio fuogghje -glie, fugliètte. fogna chedottele. folata bòtte de viénte, repane. folla gènte, chiurme, chiorme, morre. follia paccije | pacce | mpaccì, va matto, pazzo. folto fute, attravate, ntrezzate, nzertate | nfrascà, ncacchjerià. fondamento pedemènte. fondere fonne. fondo funne | nfunne. fontana funtane, funtanèdde -èlle, funtaniédde -élle | surgènte, piscere, pile, pelone | surgive. foraggio fiéne, pagghje, èreve, criòle, trefuogghje -oglie. forare sbucculià, spertusà, trapassà, furà. forbice fòrbece, furbecécchje, fuorfece | sfurbecià, tagghià. forca forche, furcone. forcella furcine, furcidde -ille, ncine, ncenagghje. forchetta vròcche, vròcchele, furchètte, furchettone, cacciacarne. forfora canegghiòle. forma forme | furmà. formaggio case, furmagge | casecavadde -alle, pruulone, scamozze, recòtte, pizzancòtte, pèzze de case, pezzòttele, pezzettulécchje, case de quagghje, cime, siére, trézze | forme, fascèdde -èlle, scumaròle | quagghià, culà, sculà, vodde -olle, gerà, rutulà, ntrezzà, salà | quagghje, quagghiuozze. formica furmiche | furmechià, fermeculià | fermeculije, schernuzze | pezzelà, muzzecà. formidabile furmedabbele. fornace furnace. fornire attrezzà, apparecchià, preparà. forno furne, furnace furnacèdde -èlle, furniédde -élle | furnare, nfurnate, pale, palètte, munnele, pagghje, ncine, scupètte, fuoche, vocche de furne | nfurnà, sfurnà, abbuccà, agguattà lu pane, acceppà, svapurà, svracià, abbambà, scupettà / va pane. foro pertuse, fòre, vucchele, vucculicchje, vuccagghje, saittère. 342

Pasquale Cacchio forte fòrte, rebbuste. fortuna furtune | furtunate, sculacchiate \ scarògne, jèlle, sfurtunate, scarugnate. foruncolo caraùgnele, mpodde -olle, sfòche, franzije. forza forze | sfuorze | sfurzà, nfurzà. fosco trute, trude | ntrudà. fosso fuosse, fòsse, vucchele. fottere fotte, frecà, frià. fra fra, tra, pe miéze, dinte, pe dinte. fracassare fracassà, stretulà, sfracanià. fradicio fracete, mpracetate, tuccate | mpracetà, nfracetà. fragile japule, delecate, fraggele. fragola fraule. frammento frécule, scarde, scappe, puche, sciscele, schefije, petazze, asche, jònte, scuppatore. frana lame, frane | allamà, franà. franco franche, sencère. francobollo franchebbolle. frangia cincele, cingele. frantoio trappite | uogghje alappète | trappetare | ròte, fiscule, macene, macenature, macenà, prèsse | va olio. frantumare sfreculà, sfreculià, sfracanà, sfracanià, stretulà, scappià | sciscele. frastornare mbambalì, nzurdì | stralunate. frastuono pandemònje, putefèrje, frastuone. fratello frate | fratié’! | frate cucine. frattaglia nnògghje. freccia frécce -zze, saétte | saittère. freddo fridde, frédde, gèle | freddeluse | gelà, nfreddulì, ntesechì | tremulizze, frescariélle, frescure | vòrje, scòrciacrape. fregare frecà, fotte | futtute, sfuttute. freno fréne | frenà | frenate \ sfrenate. frequentare frequentà. frequentemente spisse, pòche e spisse. fresco frische. fretta prèsce, frétte, ammuine | presciuse, fretteluse | suttecà, ammujenà | sciuésciué, a la singasò. friggere frije, sfrije | fritte, sfritte, frettate | ferzore, ferzurèdde -èlle. fringuello frenguèlle. frittella péttele. frizzante frezzante. fronte fronte | nfronte, mpronte. frugare sgalià. frullare frullà, sbatte. frumento fruménte, rane, carusèdde -èlle, cappiédde -élle, resciòle | semenzare, semmenature, semmenatrice, farnale, forche, fàuce, furcone, jèrmete, règne, méte, pa-


Castelluccese le, rataviédde -élle | pagghje, acene, puche, spiche, scagghje, farine, canigghje, semènte, scegghjetore, semènte, régghje | metetore, andeniére, jermetatore, jelante, speculatore | trebbià, arregghià, semmenà, carrà, jermetà, mète, attaccà, ammaturà, seccà, nzaccà, cegghià, pesà, ventelà, specà, speculà, zappulià / va mietere, trebbia. frusta fruste, sdaiuole, sdaièdde -èlle, scriate | frustà, sdajellà, scriatà | frustate, sdajellate, scriatate. frutto frutte | fruttéte | ficure, pére, melone, ranate, percòche, uve, uva spine, mandarine, méle (lemuncèdde, San Giuanne), melédde -élle, pére, smèrgene, prone, praine, crugnale, mbricule, trignele, fraule, noce, nucédde -élle, mènele (atterrate, mullésche, mare), menelécchje | trézzancule, scattauocchje | ammunnà, scurcià, cògghje, vatte. fucilare fucelà | fucile, scuppètte. fucina fucine, fòrge. fuga scappate, fuiafuje. fuggire fuje, scappà, sbià. fuliggine fulinje. fulminare fulmenà, lampià, scòcche | fulmene, lampe, saétte fumo fume | mmucche | fumà, fumacchià, nfummecà, smucchià, speppià | fumarole, cemmenije | pippe, secarètte, sichere, muzzecone | fumatore. fune zoche, gnàccule, còrde. funerale funerale, murtizze, murtòrje. fungo funge | fungiaiuole, sciampagnone | cardarièdde -élle, vaccigne, de chiuppe, d’ulme, pagghiariédde -élle, prataiuole. funzione funzione | funziunà. fuoco fuoche, vampe, vrace, fiamme, cénere, ainìce, caraóne, caraunèdde -èlle | cemmenije, fucurile, vraciére, furne | acceppà, avvampà, ntelà, ammurtà, nfurnà, scuppettià, sfrucunià, stuzzenià | furnace, furnacèdde -èlle, jusciature | d’arteficje, batterije, tricchetracche, bòtte | fuchiste, accippafuoche. fuori fòre \ dinte. furbo furbe, furbastre, furbacchione, dritte, tagghiate, peddazze, vulpone, vermenuse, sarchiapone, paracule | furbizje. furfante farabbutte, filabbustiére, malecrestiane, mbrugghione, mafiuse. furibondo ndiaulate, nveperute, ncazzata. fuso fuse | ghiòmmere, lane, file, verticchje | fusidde -ille. fusto fuste, varrile, serole. futuro venture, future.

ghiaccio G gabbia cagge, caggiòle | juse. galantuomo alantòme. galateo galatèje galera galère | ngalère. galla curle, curlicchje. galleggiare galleggià. gallo, gallina v pollo. galoppo galòppe | galuppà, aggaluppà, galuppate, aggaluppate. gamba còsse, cussètte, cussecèdde -èlle. gambale jammale, jammalètte. gancio gance, cròcche / aggancià, sgancià. gara juoche, sfide, gare | acciòppele. garofano garòfele. garzone jarzone, descibbule. gas gasse | gassate. gatto jatte, jattariédde -élle, jattarèdde -èlle | muscille, muscélle, musce! fruste! frust’addà -llà! | scamà, rancecà, muzzecà, ammalì | fréseteche, ammalute | jattaròle / jattaruole. gavetta gavètte. gazza colacole. gelo gèle, jacce | gelà, jelà, ferrà, ntesechì, ntaccharì, arrezzenì | gelate, jelate, jacciate, ntesecute, ntaccarute, rrezzenute | ferraciédde, ferrazzone, ferratine. gelosia gelusije | geluse | ngelusì. gelso ciéuze. gemello gemèlle. gemere scamà | scamatòrje. gemma gèmme, òcchjene | scuppà. genero jénere | nòre. generoso generuse. gengiva jancive, jangive. genio gènje. gente gènte, crestiane. gentile gentile, tiénere, japule | gentelézze. genuflessione genuflessione | genuflètte. genuino lécete, genuine. geografia giografije. geometria giometrije. geranio geranje. germogliare scuppà, spuntà | specà, fiurì, spruà, cegghià, caccià (li fiure, li pampene, li fronne), nnestà | òcchjene, cigghje. gesso gésse, cauce, stuppate | ngessà | ngessature. gesto gèste, mosse | zennià, fa’ mosse. gettare jettà, menà, calà. getto butte, vutte, òcchjene. gheppio spiretesante. ghiaccio jacce, ferrazzone, ranene | gelate, ranenate, juccate | jaccià, ferrà, ntesechì, ntaccarì. 343


ghiaia ghiaia vrécce. ghianda ghiande. ghiandaia piche. ghigno sgrigne | sgregnà. ghiottoneria strafuoche. ghiribizzo scherebbizze. ghiro jaliére, ghire. già già. giacca giacche, giacchètte, giaccone, giacchettone. giacere jazzà, agghiazzà | jazze. giaciglio liétte, jazze, scarajazze. giaculatoria giaculatòrje. giallo gialle, giallògnele | ngiallì, ngiallenì. giammai maje e pò maje. giardino giardine, uorte. gigante giaiante, gegante, calachjirchje. giglio giglie. gilè gelè. ginestra jenèstre. ginocchio denucchje | addenucchià, scunucchià. giocattolo pazziariédde -èlle gioco juoche, ruzzje, pazzije | jucà, ruzzià, pazzià, pazzerià | pazziariédde -élle, scherzuse, spassuse | menà (lu tuocche, li carte), cuntà, jucà (a vénce, a pèrde) | pazzariédde -élle, pupazze, pupe, bambule, bambòlòtte, scuppètte, scupparuole, mazze, pìuze, curle, curlicchje, vrécce, furcenèdde -èlle, chjirchje, chjerchiètte, chjerchione, palle, palline, parrédde -élle, pròcchele, cuocce, cuccetiédde -élle, carte (còppe, spade, denare, bastone, ze pile, ze rusce, dònne, cavalle, ré) | a tòccatòcche, a trembone (e lu cuocce), a une e la lune (sperulicchje), a mazz’e pìuze, a mazza lònghe, a scròcche, a “pése lu chiumme?”, a traululuonghe, a pedechine, a lu scaffe, a zichetèncugne, a patreuardiane (a patrè Gelòrme), a l’arule a la vigna mije, a la lammje, a palme e mure, a furmèlle, a li vòghe, a parrédde -élle, a li (cinche) vrécce, a santa Lucije, staffètte, a lu sòlde, a mòlle, a squacciapegnate, a sciulariédde -élle, a casèlle, a magghiuocchele, a la zomparicule, a lu pigne, a palline, a pallone, che la carròzze (chjirchje, mònòpattene, furcenèlle, scupparuole, tròcchjele, carrarmate) | a carte (scope, scupone, trèssètte, terzine, quintine, patrone e sotte, la stoppe, briscule, asse recògghje a tutte, a chiamà, a lu suletarje), a begliarde, a begliardine | cuntà, menà lu tuocche, vénce, pèrde, pattià. giogo juve. gioia cuntantézze, allegrije. giornale giurnale, jurnale. 344

Pasquale Cacchio giorno juorne, jurnate | lustre, chiare, scurdje, appagghiarata, nule, bèlle, brutte, lònghe, corte | sorge, acchiarì | i’ (sta’) a jurnate \ notte, scurdje. giostra giòstre, giracavalle, barraccone. giovane gione, giuunòtte, giuunètte. giovare giuà. girello cammenante. giro gire, gerate, vutatore | gerà, vutà, caputà. gironzolare caserià, ntalianà. giù sotte, abbasce, capabbasce. giudeo giudèje. giudice giudece. giudizio judizje, chjerechiuocchele. giugno giugne. giumèlla jummèdde -èlle. giumenta jummènte, stacche. giunco junce | vinghje. giurare giurà | giuramiénte. giusto juste, dritte | pròpje, juste juste. gloria glòrje. gobba sgòbbe | scubbà | scubbate, sguobbe. goccia stizze. godere gudè. goffo mbranate, maccarone. gola cannarile, vòzze, cannaruozze, gargaruozze | nganne. goloso licche, lecchettone, mussille stuzzecuse | ngannarì, lleccardì. gomito vute. gomitolo ghiòmmere, spagnulètte, rucchètte. gomma gomme, ciuche. gonfiare abbuttà, nciuttà, abbuscecà, nchjemà, abbufà, ntufà. gonfio abbuttate, chjine, nciuttate, abbuscecate, abbufate, nchjemate, ntufate, attreppate, allaccanute. gonna unnèdde -èlle, gonne. gorgogliare quacquerià, squacquerià. giovane gione, giuunòtte, figghiòle | giuuntù. governo guèrne | guernà, guernante, guurnatore. gozzo vuozze, vòzze. gracile liénte. gradevole piacéule, sapurite. gradino scaline, gradine. gradito gradite, piacéule. gradualmente a chiane a chiane. graffio ranceche | rancecà. gramigna ramégne. grammatica grammateche. grammofono grammofene. granaio maiazzèje, silosse. grancassa rancasce.


Castelluccese granchio rance. grande ruosse, landrecchione | grussézze. grandine ferraciédde -élle, ranene, ranenate | ranenà. grano rane, spiche, puche, pagghje, scagghje, régghje | semmenà, mète, faucià | va miètere. granturco ranadinje, va mais. grasso rasse, larde, cìcule, ceculone, nemèlle, nzogne, summe, sive | chiatte, ciuotte (ciaciuotte), sguacianate, scufanate, tregghione, ghiagghione. grata cancèdde –èlle. graticola ratizze. gratis pe sènza niénte, a scròcche | scruccone. grattacapo rattacape. grattare rascà, raschià, rattelà, rade | ratetore. grave grave, pesante. gravida prène. grazia razje, meracule, rime | grazià, rengrazià, ngrazià, arremà. grazie! grazje! grecale vòrje, scòrciacrape. Greci Griéce, recésche. gregge mandrje. grembiule mantesine, mantère. grembo vèntre, trippe | nzine | mantesine. grezzo grézze, materiale. gridare alluccà, scamà | alluccatare | allucche, alluccate, alluccatòrje, scamatòrje, schiamazze, fracasse, frastuone. grigio grigge, greggiastre. griglia ratizze, tréppete. grillo ridde -lle. gronda canalone. groppa ròppe, gròppe | ngròppe, ncalevacèdde -èlle, a cavadde -alle | sèdde -lle, varde, vardèdde -èlle. grosso ruosse, sguacianate. grossolano sguacianate, grézze, ruzze. grotta grotte, cavèrne, tavèrne. guadagnare uadagnà, sigge, scacà, vénce (a lu juoche, a lu lòtte), recavà | uadagne, recave. guado uate, uatenciédde -élle. guaio uaje, uaione | nguaià | nguaiate. guai! uaje! guaire scamà | scamatòrje. guancia uance, scacche, musse | uanciale, vucchelare. guantiera uantiére. guanto uante guardacaccia uardacacce. guardamacchine uardamachene. guardare tremènte, uardà. guardia uardje, uardiane, viggele. guarire uarì | uarute.

immobile guastare uastà, scuncià, scunzà | uaste, rrancedute, nacedute, mpulianute, tuccate, sciacque | sconciajuoche. guazzare sguazzà, acciacchettià, mprucenià, mpruscenià | sguazze | lòntre, pescuocchjele. guercio uèrce. guerra uèrre. guidare purtà, uidà, uedà, guedà | sciaffère. guinzaglio guenzaglie. guscio cuocchjele, gusce, scòrce. gustare gustà, ustà, assaggià, assapurà. I iattura fatture, maluocchje, jatture. idea idèje, cunciétte, penziére, nciarme. idiota diote, v scemo, matte. iella malasorte, jèlle, pigghià a uocchje. ieri jére, ajére. ignorante gnurante | gnuranze ignominia gnuminje. il lu. illuminare sdellampà. imballare mballà. imbambolarsi mbambalì, mbambalute. imbarazzo mbarazze. imbarcare mbarcà. imbastire nchjemà, mbastì | nchjemature, nchjime. imbattibile mbattibbele. imbavagliare mbavaglià. imbecille mbecille. imbiancare janchejà. imboccare cevà. imbestialire mbestialì, nveperì. imbizzarrirsi nfrestechì | nfrestecute. imboscarsi mbuscà, nfrattà. imbottigliare mbutteglià. imbottire abbuttà | chjine, abbuttate. imbrattare mbrettà, mprettà | lurde. imbroccare mbruccà, azzeccà. imbroglio mbruogghje, mpicce, mmische | mbrugghione, mbrugghiuse, mpecciuse | mbrugghià, mpeccià, ammescà, mpapucchià. imbronciarsi ammussà, ncagnà. imbucare mbucà. imbuto mute, mutidde -ille, sauzecchiare. immaginare mmaggenà | mmaggene. immaginetta santine. immergere affunnà. immischiare mmescà, ntrumétte. immiserire mmeserì | misere. immobile mmobbele. 345


immondizia immondizia munnézze. immusonirsi ammussà, ncagnà | ncagnuse. impacco mpacche. impagliare mpagghià. impalarsi mpalà. impallidire ngiallenì, sculurì. impanare mpanà | mpanate | mpanature. imparare mparà. imparentare mparentà | parènte. impastare ammassà, mmassà, mpastà | mpaste | mmassatore, mpastatrice, tumpagne, fazzatore. impaurire mpaurì | papònne, cavanzugne. impazzire mpaccì, i’ mpaccije, sbacelì | pacce. impegnare mpegnà, fa’ addavère | mpégne. impellente scurzelore, urgènte. impellicciarse mpelleccià. impensierire mpenzjerì | penziére, penzjeruse. imperatore mperatore. impermeabile sciulaacque. impertinente mpertenènte, nfernicchje, fraione, scrianzate. impestare mpestà, ammurbà, mpuzzunì. impettito mpustate. impiastro mpiastre, mbruogghje. impiccare mpènne, mpeccà | mpise. impiccio mpicce, mbruogghje. impietosirsi mpjetusì | pjetuse. impigliare mpeccià \ sbrugghià. impolverare mpulevà | poleve, pulevine. importare mpurtà | mpurtante | mpurtanze. importunare accementà | accementate. imposta paccate, spurtiédde -élle. impostare mpustà. impossibile mpussibbele. impoverire mmeserì, appezzentì | pòvere, pezzènte, meserabbele. impratichire mparattechì, mparà, addestrà ammaistrà | descibbule. impresa mprése, ditte | mpresarje. impressione mpressione, sènze2 | mpressiunabbele | mpressiunà. imprigionare nchiude, ncarcerà, mannà ngalère (a l’acqua vérde). impronta piste, orme | pestià. improduttivo ceppigne, stirpe. improvvisare svesà. improvvisamente allassacrése, allampallàmpe, scòcchèntròne, tutte na bòtte, de bòtte, fische frische, tuppetèttére. impuntarsi mpuntà, ntestardì | cucciute, testarde, capatòste. in procl. ‘n, ‘m (ncape, ngalère, mpiétte, mmènte, nfacce, mpacce, nfronte, mpronte, nzine, ‘nsar-dégne, ‘ncalabbrje, ecc.), dinte, sope. 346

Pasquale Cacchio inacidire nacedì | nacedute. inaridire seccà | sicche. inaugurare naugurà | agurje, capecanale. incacchiare ncacchià, ncazzà | ncazzuse. incagliare ncaglià. incallire ncallì |cadde -lle. incanalare ncanalà | canale. incancrenire ncancrenì | ncancréne. incantare ncantà | ncantate | ncante, ncantatore, ncantéule. incapace ncapace, panepèrze. incappare i’ a funì. incappucciare ncappuccià | cappucce. incaponirsi ncapunì, ncuccià. incarcerare nchiude, ncarcerà, mannà ngalère. incaricare ncarecà, ncarecate. incarnare ncarnà | carne, ogne. incastro ncastre, mécce | ncastrà. incatenare ncatenà | catène. incavo fessure, vucchele. incendiare fuchià, acceppà, ntelà, avvampà | acceppatòrje, cceppatòrje. incenso nciénze | ncenzà, ncenzià | turibbule, navètte, spersòrje. incerata ncerate, nceratine. incespicare nciampucà, nciampucate. inchinare nchenà | nchine. inchiodare nchiuà, ntaulà. inchiostro gnòstre. inciampare nciampucà. incinta prène. incipriare nceprià | ciprje. incivile ncevile \ cevile. inclinare stòrce | stuorte \ dritte. incollare appezzecà, ncullà | ncullature. incolpare nculpà | colpe. incominciare abbià, prencepià. incompiuto attrassate, sènza funì. incontrare truà, ncuntrà. incoraggiare ncuraggià | ncuraggiamènte. incornare ncurnà | cuorne \ scurnà. incorreggibile ncurreggibbele, nfernicchje. incosciente ncusciénte. incudine ncudene \ martiédde -élle. incuneare nzeppà | zéppe. incurabile ncurabbele. incurante ncurante | ncurà. incuriosire ncuriusì | curiuse. indaffararsi ammujenà, ndaffarà. indagare ndagà, cercà, sfrucunià. indebitare ndebbetà | dèbbete. indebolire ndebbulì, ammalì | débbule. indiavolare ndiaulà, ngrefelià, abbuttà. indiano ndiane.


Castelluccese indicare nzencà, zennià, cennià. indietro addrète, ddrète, attrasse. indigesto ntummacuse, ntummachènte, nchiummuse. indirizzo nderizze. indispettire ndespettì | despiétte. indisponibile ndespunibbele. individuo crestiane, ndevidue, suggètte. indossare métte ncuodde -olle. indovinare addevenà, adduunà, azzeccà, mbruccà, ngarrà | nduenèlle. indovino nduine. indulgenza ndulgènze. indumento vestemènte. inetto acciaccafrasche, scacchiancine, ncappamosche, panepèrze. infame nfame | nfamà | nfamante. infarinare nfarenà | nfarenature | farine. infasciare nfascià | fasce | criature. infatuazione sbandata | sbandà, mbambalì. infatti defatte, pe lu riéste, de lu riéste, pe quésse, pe quéste. infermiere nfermiére. inferno infèrne. infezione nfezzione | sfoche, frève, mpodde -olle, caraùgnele | mmescà, nfettà. infilare nfelà | file, ache . infine a la fine. infinito abbisse, abbisse etèrne. influenza nfluènze, penture, saiateche. infoltire nfrascà, ncacchjerià, attravà. inforcare nfurcà. informare nfurmà | nfurmazione. infornare nfurnà, nfurnate \ sfurnà. infossare nfussà, nterrà, trubbucà | fuosse, fòsse, nicchje \ sfussà, sterrà, sfrubbucà. infuocare nfucà \ fuoche. ingaggio ngagge | ngaggià. ingannare ngannà, mpapucchià, frecà, mbrugghià, pigghià pe fésse. ingelosirsi ngelusì, ngelusute. ingegno ngégne, nciarme | ngegnuse, nciarmuse, ndustriuse | ngegnà, nciarmà. ingegnere ngegnére. ingenuo ngènue, cerrone, sane sane | ngenuetà. ingessare ngessà | ngessature. inghiottire gnotte, gnuttute. ingiallire ngiallì, ngiallenì. inginocchiarsi addunecchià, addunucchiate | addenucchiature \ denucchje ingiuriare gnurià | gnuriuse. ingoiare gnotte, ntrummà, nguzzà, cevà | gnutte \ nzuccà. ingolfare ngulfà.

intenzione ingolosire ngannarì. ingordo abbuffone, affamate, pelone, sfrattavesazze, licche, lecchettone. ingozzare nguzzà, nchiummà, ntufà, cevà. ingrassare ngrassà, nciuttà, abbuttà. ingresso trasetore. inguine ncenagghje. iniezione serénghe. inimicare nemecà, scumpagnà, fa’ sciarre. iniziare abbià, prencepià | inizje, prencipje. innaffiare addacquà, pumpià, annaffià. innalzare speselià. innamorare nnammurà | nnammurate. innanzi nnanze, prime. innervosire annervusì, nnervusì | nervuse. innestare nnestà | nnèste, nniéste. inoltre d’ata vanne. inondare tracemà, allajà, nchjemà | chiéme. insaccare nzaccà. insalata nzalate | ricce | de pempedòre, de cetrule, de ruchele, de rechulèdde -èlle, de urrajene, de spunzale, de cepodde -olle, de scaròle, de rafaniédde -élle, de purtaialle. insapore nzipete, nsipede | ghiògghjere. insaponare nzapunà | sapone. insaziabile allaccanute, nzaziabbele, allupate. insegnare ammaistrà, mparà. insetticida flitte. insetto nzètte, nsètte | mosche (de ciucce, de mule, de l’ulive), muschidde -ille, zampane, muparèdde -èlle, zécche, muscone, ridde -ille, farfalle, pedocchje, poce, zécche, scarafone, ape, vèspe, vespone, calabbrone, còlacòle, lebbèllule, uogghje de santa Lucije, polle, pullécchje, cimece, récene, furmiche (che li scédde -élle) furmecone, furmica rosce, tagghiafuorbece, cimece, tegnòle, vèrme, zaviòle, zécche. insieme anziéme, nziéme, che. insinuare nzenuà, nzenuate. insipido sciapite, sciapetigne, sibbete, nzipete | ghiògghjere. insolente scattuse, sfuttènte, strafuttènte. insozzare nzuzzà, nzaccherià | lurde | lurdizje. insultare fessià. intaccare ntaccà | ntacche. intagliare ntagghià. intanto ntante, intante. intemperante scapezzate, scapecerrate. intarsiare ntarsià | ntarsje. intascare nzaccà | sacche, sacchitte, taschine. intelligente ntiste, tagghiate, nteleggènte, furbe | ntellètte. intendere ntènne. intenzione ntenzione, scòpe | ntenziunate. 347


interamente interamente tutte, tutte quante, pe ntutte, a file a file interessare nteressà, mpurtà, nteressate, mpurtate | nterèsse, mpurtanze, nteressante. intermediario nzanzane. interno dinte, da dinte. intero tutte, sane, sane sane. interpellare nterpellà, scanagghià. interprete ntèrprete | nterpretà, nterpretate. interrare nterrà, trubbecà, nfussà. interrogare nterrugà, nterrugate. intestardirsi ncuccià, ntestardì. intestino viscere, nnògghje, stòmmeche, vedèdde -èlle. intirizzire ntesechì, ntaccarì, jelà | ntesecute, stecchenute, ntaccarute, jelate | gèle. intonaco ntòneche | ntunacà. intonare ntunà | ntunate \ stunate. intontire mambalì, ntuntì, streddelì. intorbidare ntrudà. intorno attuorne, atturne, turne | atturnià. intossicare ntussecà, avvelenà, ntummacà. intrallazzo nterlazze | nterlazzà, ntrallazzà. intrattabile malecummatte, scurbuteche. intrattenere ntrattené, trattené. intrecciare nzertà, nsertà, ntrezzà | nzèrte, sèrte, trézze. intrigante ntregante. introdurre scaffà, nzaccà, nfelà. intromettersi ntrumétte, mpeccià | mpecciuse. intruglio megliazze, mbruogghje, ciaudèdde -èlle. inutile nutele, inutele. invece nvéce, mméce. inveire sentenzià | sentènzje. inventare mmentà | nvenzione. nciarme. inverno viérne, vernate. inverso mmèreze, a la mmèrze, cuntrarje. invertire caputà, gerà. invidia nvidje | nvedià | nvediuse. inviperirsi nveperì, ncazzà. invisibile mmesibbele, nvesibbele. invitare mmetà | mmite. invogliare alleccardì, ngannarì. inzuppare nzuppà, mponne. io ije. iodio jodje. ipocrisia lavafacce. ippocastano castagne de cavadde -alle. ira ragge | arraggiate, mbestialute, nveperute. irascibile ncazzuse. irregolare trampigne. irrequietezza artéddeche. irresponsabile sciaurate. 348

Pasquale Cacchio irrigidire ntesechì, ntaccarì. irritare arraggià, ngrefelià, ngrugnà, nquartà, urtà, fa’ ncazzà, furtechià | scattuse, furtecuse. irrorare pumpià. isola isule. ispettore spettore, spezzione. istante mumènte. isterico pumpunare. istinto stinte. istituto stetute. istrice puorchespine, istrece. istruzione struzzione. istupidire stubbedì, stubbedute | stubbete, stubbetigne. italiano taliane. J jazz giazze. jolly giòlle. juke box giubbòcchese. L la la. là dda, là. labbro musse. labirinto labberinte. laborioso fatiatore. laccio lacce, crejuole, spaje, zoche. lacerare squarcià, tagghià | crepate. lacero squarcione, sciurtone, scuppate. lacrima lacreme | lacremà, lacremià, ualià | ualiate, ualiatòrje | lacremuse, lacreméule. ladro mariuole. lagna lagne v lamentare. lago laje | allaià. lama lame, curtiédde -élle, tagghje. lamentare lagnà, lamentà, rugnulià, mussià | lamiénte, ualiatòrje, meserère, latuorne, diasille | lagnuse, lamentuse, pecchiuse. lampada lambede, lambadine, lambadarje, luce, lucigne. lampeggiare lampià | lampe, saétte. lana lane | scardalane | file, fuse, ghiòmmere, verticchje, fuorfece | scardà, sfelarcià, sfurceddà. lancetta sfère. lancia lance. lanciare lancià, menà. lappare lappià, surchià. lardo larde, nzogne, cicule, sugne. largo larje | larjézze.


Castelluccese lasciare lassà, assa, ‘ssa, sparte, lassate, spartute. lassù dda sope, là sope. lastra vasele, lastre. latino latine | patennòstre, avemmarije, diasille, ammènne, meserère. lato quarte, zénne, vanne. latte latte, chelòstje | lattante, ninne, alliéve. lattuga nzalate. lauro laure, allòre | laurje | laurià. lavagna lavagne. lavare lavà, nzapunà, streculà, sciacquerià, scarì, scenerià, spanne, asciucà, recògghje, nturcenià, stòrce | lurde, vunte, nguzzecute, mpusse, asciutte | còfene, lescije, sapone, saudine | caudare, cestiédde -élle, streculature, mullètte, pèrteche, zoche, tine, vacile, cufenature, lavature, piscere, pesciariédde -élle, punteciédde -élle | lavagge, lavandine, rubbenètte, pompe. lavorare fatià, sfacchenà, spatià, tracchià, sgubbà, jettà lu sanche | giòbbe, fatije | fatiatore, scanzafatije, sfasulate, tintenganne | scapulà. lavoro fatije, nciarme, lavore. lazzarone lazzarone. le li, ce, a ésse. lebbra lèpre. leccare leccà, alleccà. lecchino lecchine, paracule. legare attaccà, annutechià, mpasturà, jermetà \ sciògghje. legge légge. leggere lègge, lètte | leggibbele \ lleggibbele. leggero liégge | leggerézze. leggio leggije. legittimo leggitteme \ lleggiteme. legno legname, lèune, taule, taulone, taulètte, taulidde -ille, céppe, ceppone, ciòcchere, tacchere, tacchariédde -élle, stengone | allegnà | ciuccarigne. legumi fasuole, cicere, fafe, pesidde -ille, chjechèrchje, nemmiccule. lei ésse, quédde, quélle. lena léne, cale de léne. lente lènte, ucchiale. lentiggine ntintele. lento liénte, musce, musciagghione, pappasònne, tòmmetòmme | lentézze, musciarije. lenza lènze. lenzuolo lenzuole, lenzuliédde -élle, lenzulone. leone lione, liunésse. leopardo liuparde. lepre lèbbre.

liturgia lercio lérce, paccavunte, lurde, vunte. lesina sugghje, sugghjecédde -èlle, sugghione. lesione crèpe | quarchià, sengà. lessare lessà, scòce | arracciate, lésse. lesto liéste, svélte. letale murtifere. letamaio muntarone. letame stiére, stabbele, lettère. lettera léttere. letto liétte, jazze, scarajazze | capezzale, cape de liétte, da cape, da piéde | geraliétte, matarazze (de lane, de frusce), cupérte, lenzuole, cuscine, renghiére, pedestalle, tàule | suonne | culecà, nzunnà, aiauzà, nchianà, scénne, fa’ lu liétte, arrecettà, cangià, vedé lu liétte. leva lève. levare luà, speselià. levatrice levatrice, vammane. levigare allescià. lezione lezzione. libeccio faùgne. libellula lebbèllule. liberare scapulà, lebberà | libbere, lebbertà, lebberazione. libro libbre, lebbrètte, lebbrone, lebbracce. licantropo lupenare. licenza lecènzje. licenzioso lecenziuse. lieve liégge. liévito crescènte, liévete. limare ammulà, lemà, assuzzà, attunnà. limite lémmete. linea linje, leniètte. lingua lénche, lenguètte. lenguacce | lengherià, chiacchjerià. liquefare sciògghje. liquirizia lequerizje, marjaulizje. lira lire. lirica lireche. lisca lische. liscio lisce | llescià, allescià. lista liste. litania letanije. litigare sciarrià, fa’ sciarre, acciuppelià, scumpagnà | sciarratòrje | accippafuoche. litro litre. liturgia mésse | prèdeche, uffertòrje, cumunione, alleluje | predecatore | messale | prià | prejére, razione, letanije (leddanije), giaculatòrje, rusarjè, diasille, paternòstre, avemmarije, gloriapatre, requiamatèrne | mésse, vèspere, nuèje, nuène, quaréseme, avvènte, Scenzione, Assunzione, Mmaculate | oraprònòbbis, ammènne / va chiesa. 349


livello livello leviélle, levèlle livellare apparà, levellà, acchianà. livido ammatuntate | ammatuntà. lo lu. locale lucale. lodare vantà, ludà | vantamiénte. logica lòggeche. lombo luffele. lontano luntane, destante | luntananze. loquace chiacchiarone, chiacchiarésse. loro lòre. lotta lòtte, sfide, sciarre, cumbattemiénte | luttà, cumbatte, sciarrià. luccicare luce, lucechià. lucciola còla, còla còle, còla culécchje. luce lustre, luce | lucènte, lucentézze | acceppà, ammurtà, sdellampà. Lucera Nucère, Lucère | nucerine, necerése. lucertola sèrpe, serpognele, rachene, luscégne, luscégnele. lucidare ténge, scupettà | cròmmatine, ténte. luglio lugghje -glie. lui isse. lumaca ciammaruche, ciammaruchèdde -èlle, lumache. lume lume, cerògge, cannéle, lucignele, lucèrne. luminoso lustre. luna lune, lunateche, lunare. lunatico nzalanute, quartigne. lungo luonghe | rènze rènze, ratepune ratepune, lémmete lémmete, a luonghe a luonghe. luogo pòste, vanne, quarte, zénne, paragge, pizze, luoche | dda, là, dò, lò, qua, sope, sotte, nnanze, addrète, abbasce, adaute, capadaute, rènzerènze, derempètte, nfronte, mmènte, mpacce, ncuorpe, ncape, mbrazze, nzine, mpizze. lupo lupe | lupenare. lurido lurde, vunte, paccavunte, nzaccheriate, ntarecate | lurdizje, schefézze, sfaccime, tareche, lote. lussare sbussetà. lusso lusse, lussuose. lustrare lustrà. lutto lutte | luttuose. M ma ma, però. maccherone maccarone. macchia chiazze, macchje, lurdizje, tonze, vuntime, spuorche | vunte, paccavunte, lurde | mbrettà | macchje, macchione, fratte. 350

Pasquale Cacchio macchina machene, machenécchje, machenone, mutore, vetture, tréne, pòstale, pulmanne, cammje, remorchje, trattore, cingule, furgone, trérròte, mòtòceclètte, lambrètte, motorine | aèrje, apparécchje | maceniédde -élle, bececlètte, trecicule, carruozze, carriòle, carròzze, macene, trébbje, semmenatrice, rate | stèrze, fréne, manuèlle, sedile | macheniste | uedà (guedà), purtà. macello macèlle, chianche, chianchiére, macellaje | macellà, scannà, pelà, appénne, spaccà | scannature, pelature | féteche, rézze, vucculare, presutte, summe, larde, coteche, nnògghje, menchiarine, scuppature, carne (de puorche, de jaddine, d’agniélle, de vaccine, de crapètte, de cunigghje), capuzzedde -èlle (d’aine, de cunigghje, de lèbbre), cutecate, presutte, supersate, sanchetiédde -élle, sangunacce, larde, summe, ventrésche, turceniédde -élle, capecuodde -olle, féchete, felètte, presutte, murtatèlle, ciéntepiézze, trippe, còste, vedèdde -èlle | sauzicchje, presutte, spancèdde. macerare sfracanà, sfrachenià, sfreculà, sfruculià, pesà | murtale, pisasale. macigno pescone, cantone, mazzacane | pescunate, cantunate. macina macene, mola, macenatrice, maceniédde -élle, macenature | macenà | muline, trappite. maciullare stretulà. madia stipe, stepètte, cascione. Madonna Madònne, Ncurnate, Mmaculate, Mariassunte, Assunte, Santa Marije, Bambenélle | madunnare. madre mamme, ma’, ohima’, mammó’. madrina cummare, cummarèdde -èlle. maestro mastre, maste, maistricchje, maistrécchje, ze ma’! mafia maffje. magari magare, ammagare. magazzino maiazzèje. maggese maése. maggio magge. maggiore maggiore, chiù ruosse | maggiuranze. mago maghe, sdrione, sdréje | maggije, maggeche. maglia maglie (magliètte, maglecèdde -èlle, maglione, magliunciédde -élle) | cullètte, maneche, puze | magliare | fiérre, ncenètte, lane, fuse, ghiòmmere | scusute, sdellabbràte. maglio magghje. magro magre, sicche, sceremenchidde -ille. maiale puorche, scrofe, uèrre, purciédde -élle, purcedduzze -lluzze | ferrètte, juse | caccià, trasì, nchiude, cambià, attaccà, ncappà, scannà,


Castelluccese macellà, spelà, tagghià, assuà | urécche, fròce, vucculare, menchiarine, lemèlle, dudecemuorze, sétele, cote | scannature, pelature, ammje. mais ranadinje | scòppapriéule, pizze de ranadinje | turze, frusce, pannòcchje, fuffele, spuntone | sfruscia, sturzeddà, pesà, tagghià, asciucà, ventelà | ruulidde -ille. maiuscolo maiuscule. maje mai. malaffare malaffare. malalingua malalénghe. malapena mmalapéne, ammalapéne. malattia malatije, male, malanne, malore, acciacche | malate (de cape), malaticce, sciupate, nverdenute, ngiallenute, sculurute, tuccate (ncape) | ciammuorje, frève, malencuorpe, male (frute, ncape, de cape, a la cape, de stòmmeche, a lu stòmmeche, nganne, mpiétte, a lu vrazza, a la còsse, a lu pède, a lu puze, a la mane, de sante Dunate), còleche, sciòlte, diarrèje, diabbète, cacarèdde, furcenèdda nganne, vèrme suletarje, frève, penture, brunchite, maltése, narcature, saiateche, siateche, spagnòle, tòcche, crèpacòre, vocce, marcature | lupariédde -élle, li pariénte, ugghiaruole, zélle, caraùgnele, mpodde -olle, sfòche, sèrchje, scagghiòle, franzije | addòbbje, miédeche | curà, addubbià, sanà, medecà, sfebbrà. malaugurio malaugurje, malasorte. maldestro mbranate, maccarone. maldicenza maledecènze | malalénche. male male, maleficje, malanne | malamènte | maledì, maletrattà | dannate, diaule, maleducate, scustumate, maligne, mattigne, veziuse, mafiuse, malepenzante | a mala péne, de malu mòde, a la simpasònne, de mala manère, de mala vuluntà, a la sciurtona manère. maledire maledì, jastumà, maleditte, maledecènze. maleducato scrianzate, maleducate, malecriate, scustumate, nfernicchje. malessere malèssere. malgrado pure se. maligno maligne | malegnà. malinconico malencòneche, saturnigne. malizia malizje | maleziuse, maligne, suspettuse. malleolo spezzidde -ille. malmenare vatte, mazzià, sgajeddà -llà, prucculià, menà | mazzate, sgajeddate -llate, prucculate. malore malore. malpensante malepenzante. maltempo maletiémpe.

manovale maltrattare maletrattà, maletrattate. maluocchje malocchio. malumore malumore. malva maleve. malvagio malevase, malvase, malèssere, malecriate, malòme, malecrestiane. malvestito malevestute. malvolentieri de mala vògghje -òglie, che li vedèdda -èlla mbrazze. mamma mamme, mamme de latte, mammarélle | mammà, ma’, ohimà, mammo’. mammella ménne, mammèlle | latte, chelòstje. mammifero nnemale | vèstje, cavadde -alle, vacche, vòve, jummènte, ciucce (ciucciariédde -élle), crape (crapètte, crapone), pècure, ajene (aijenucce), cunigghje (cunegghiuzze), lèbbre, volpe, cane (cacciune), jatte (jattariédde -élle, jattarèdde -èlle, jattone), lupe, rizze, puorche (scrofe, uèrre), melògne, sorge, zòcchele, talepenare, lefante, lione, tigre. mammola mammule. manata manate, scuppelone, sgregnone, scaffe, scaffone, vuttate. manca mancine. mancanza mancanze. mancare mancà | mancante, mancanze. mancia mance. manciata mane, manate, rampate, pujene, jum-mèdde -èlle. mancino mancine, mancenare. mandare mannà, mannate. mandarino mandarine. mandorlo mènele | mullésche, mullische | cuocchjele | ammunnà. maneggio manégge | accucchià, muntà, assuà, urcì. manesco manische. mangiare mangià, sbafà, sbranà, ammagghià, abbuttà, strafucà, scazzecà, ruzzelià | mangiatore, stuppiédde -élle | mangime. mangiucchiare spezzelià, spezzeliate. mania manije, smaniuse, manijeche. maniera manère. manico maneche. manicomio manecòpje. manifesto manefèste | banne, bannetore. maniglia maniglie | pòrte, ballecone, fenèstre, bussele. mannello jérmete | jermetà, jermetatore. mano mane, rampe | uante, uardamane, cannédde -élle | manate, pujene, detone, detidde -ille | manuèlle | manate, maniate, manciate, jummèdde -èlle | manedòpere | manumétte. manovale manuale, jarzone, jelante | ammannì. 351


manovra manovra manòvre | manuvrà, purtà. mansarda manzarde. mansueto manze, manzuète, ammanzute, ammalute. mantello mantiélle, cappe, mantèlle. mantenere mantené, mantenute. mantice mantece. manto mantiédde -iélle, mantelline, mantère, mantesine. manuale a mane, ammane. manzo manze. Maometto Maumètte, Macumètte. mappa mappe | mappine. marachèlla marachèlle, malesurizje. marcare marcà, marche, marchje. marcia marce. marciare marcià, marciate, marciapéte. marcio marce, marciute, fracete | nfracetà. mare mare | marenaje, marenése | marèje, marine. maresciallo marescialle. margine lémmete | rènzerènze. marinaio marenaje. marinaro marenése. marionetta mariunètte | cecchetònne, mascure. marito marite, spose. marmellate marmellate | de cerase, d’amaréne, de cutognele, de méle. marmitta marmitte. marmo marme | marmètte. marocchino marucchine. marrone marrone. martedì martedì. martello martiédde -iélle, martedduzze -lluzze, martelline, purceddone, mazzòle | marteddà -llà, assuzzà, attunnà, spaccà, buggiardà. martire martere | martirje, marterezzà. marzo marze | marzigne, marzià. mascalzone mascalzone, farabbutte, delenquènte. maschera mascure. maschio mascule. massa morre, chiorme, gènte. massacro sfraciédde -élle. masseria massarije, pagghiare, casine, casone, casunètte | massare. massima masseme. massimo masseme. masso macigne, pescone. masticare acciaccà, ammagghià, mastecà. matassa matasse. materasso matarazze. matita labbese, matite. 352

Pasquale Cacchio matrigna matréje. matrimonio spusalizje, matremònje, cunzènte | zite, cumpare, mmetate, cavaliére | vestite, abbete, cumpjétte, riale, ballatòrje, bevetòrje | fa’ l’amore, avé lu sacche, vesetà lu liétte. mattone matone, reggiole, piastrèlle. mattacchione mattaghione, paccone. mattatoio macèlle. mattino matine | mateniére, matenate. matto matte, mattigne, scème, cretine, pecchiate | va scemo. mattone matone, matunèdde -èlle. maturare ammaturà, mmaturà | mature. mazza mazze, pròcchele, stencone, stile, tacchere | mazzate | mazzòle. mazzo mazze, mazzètte, mattele, jérmete | ammazzà, affascià. me me, -me, mé. meccanico meccaneche. medaglia medaglie, medaglione. medesimo stésse. media mèdje. medico miédeche | medecà, medecature, medecine | pinele, penelicchje, sceruppe, serénghe, stuppate, lezzètte. meditare medetà, nciarmà | medetazione. meglio mègghje, a mègghje a mègghje. mela méle, mèla lumencédde -èlle (san Giuanne), melajene, melédde -élle. melanzana mulegnane, melanzane. melma lote, fèzze, pòse | lòntre, pescuocchjele. melograno ranate. melone melone. memoria memòrje. menare menà, purtà, taccarià, bastuna, prucculià, mazzià. meno méne. menta mènte, mentastre. mènte mènte, cape, cerviédde -élle, còcce. mento uance, facce. meraviglia strebbilje, maraviglie | sbalurdì, meraveglià. mercato mercate, fiére, mèrce, cummiérce. merda mèrde, mmèrde, strunze, zeréule, stiére, stabbele. merenda mbrènne, merènde. merito mèrete | meretà, meretéule. mescere mésce, dénchje. merlo mèrle | merlètte. mescolanza ammische, megliazze, mbruogghje | ammescà, mbrugghià. mese mése | Gennaje, Febbrare (Frebbrare), Marze, Bbrile (Aprile), Magge, Giugne, Lugghje -glie, Aùste, Settèmbre, Uttobbre, Nuèmbre, Decèmbre.


Castelluccese messa mésse | cantate, da muorte | autare, messale | prèute, prèdeche | i’, sènte, sunà. messasggio messagge. messicano messecane. mestiere mestiére | ferrare, zucare, vardare, scarpare, sarte, barbiére, zappatore, metetore, putatore, trappetare, cafone, frabbucatore, muratore, janchiatore, calachjirchje, vuttare, stagnare, cciaccafiérre, miédeche, maéstre, avvucate, prufessore, ngegniére, geòmetre | jarzone, manuale | fatià, ammannì, sta’ a patrone, jettà lu sanche. mestolo cuppine, scafarère. mestruazione réule | tené lu mése. metà mmetà, pacche. metallo fiérre, alluminje, stagne, bronze, rame, chiumme, òre, argiénte, uttone. metro mètre, centimetre. mettere métte, appujà. mezzadria mmezzadrije. mezzaluna mèzalune. mezzanotte mèzanòtte. mezzo mèzze, strumènte, attrézze | miéze, méze, mmiéze. mezzogiorno mezjuorne. mezzore mèzore. mi me, -me, mé. miagolare scamà | scamate, scamatòrje. mica miche. miccia micce. micidiale mecediale. microbo micrebe. midollo medulle miele mèle. miétere mète, jermetà, trebbià, speculà | metetore, andeniére, jermetatore, jelante | ande, paranze, jérmete, spiche, règne, pagghje, curdone, puche | méte, pile, pegnariédde -élle, pegnone, cappiédde -élle, carusèdde -èlle | spiche, règne, jérmete, pagghje, pegnone, pegnariédde -élle, méte | fauce, travagghje, cannédde | mète, faucià, recògghje, speculà, jermetà, carrà | metetore | maiazzèje, silòsse. migliaio megghjare. miglio migghje. migliorare megliurà | megliurije. migliore mègghje. mignolo detidde -ille. miliardo meliarde | meliardarje. milione melione | meliunarje, meliunèseme. militare meletare, suldate. millantatore uappe, fanfarone. mille migghje, migghjare, mile, mellèseme. millimetro mellimetre. millepiedi ciénterampe.

mola milza mèuze. mimo mime, mimeche | memèteche. mimosa memose. mina mine, menatore. minaccia menacce | menaccià | menacciuse, male pagghiuse. minerale menerale | pretaturchine, zulefe, zulefariédde -élle. minestra menèstre, nomencl v ortaggio. minestrone ciampòtte. mingherlino sicche, sceremenchidde - ille, fètalérte. miniera meniére. minimo mineme. minuscolo menuscule. minuto menute, piccule. mio mije, mèje, miéje. mira mmire. miracolo razje, maracule | meraculà, meraculate, meraculatare. miscela mescèle. mischiare ammescà, mbrugghià, ammaferià | ammische, mbruogghje. miscuglio mbruogghje. miseria mesèrje, pezzentarije | misere, miserabbele, pezzènte, pedecchiuse, scauzacane, squarciòne, squarciacappe, fétalérte. missile missele. missionario messiunarje, messione. misterioso mesteriuse. misto miste, ammescate. misura mesure, mesurabbele, mesurà, pése, pesante, lariézze, larje, altézze, jaute | chile, quentale, litre, dite, palme, passe | verzure, mèza versure, tummele, sacche, mezzètte, quarte, mesure, mèza mesure | mètre, dite, mane, pujene, palme, jummèdde -èlle | stadéle, velanze, bascuglie, rumane. mite pacifeche. mobile mobbele, armadje, culennètte, stipe, stipètte, stepone, vetrine, cumò, cascione, casciabanche, attaccapanne, bancone, casce, crestalliére, ferriate, lambadarje, lavamane, liétte, sègge, tàule, tonde. moccio chiarfe, cannéle, ciammaruche | chiarfuse, mamuocce, mmeccuse, scazzuoppele . modello mudèlle, forme | mudellà, nfurmà. moderno mudèrne. modo manère, mode. moglie mugghière, spose | mugghièreme, mugghièrete | maretate, spusate, nzurate. moina muine, ammuine, fenòje, meracule, ticchje, mòsse, muttètte. mola mòle | ammulà, ammulatore. 353


molestare molestare accementà, sfrucunià. mollare allascà. molle ceniéte, màude, ncenedute, japule, mòrbede, lammeccuse | ammullà, ncenedì. molletta mullètte. mollica muddiche, mulliche, frécule (freculicchje). moltiplicare multeplecà. molto assaje, tante. momento mumènte, punte, tratte. monaco mòneche. monarchia munarchije, munarcheche. mondo munne, mundiale. monello chiarfuse, fraione, scazzuoppele, scugnizze, fraione. moneta denare, sòlde, ducate, carrine, marénghe | centèseme. monopattino mònòpatte. montagna muntagne | cime, tòppe, cucuzzele, ammuccate, valle, fianche, scremone | muntagnuse, muntagnuole, muntanare. montante jamme. montare muntà, accucchià, urcì | muntature. monte munte, muntagne | Munte Curnacchje, Munte Felice, Munte Saracine, Munte Sedone, Munte Cervelline, Munt’Arate, Munte Priane, Muntaùte, Munte Sante, Munte Saracine, Munte Sammite. montone mentone, mentunacchje, ciavarre. mora mbricule. morbido ceniéte, màude, japule, mòrbede. morbillo murbille. mordere muzzecà, muzzechià | muzzeche, muzzechicchje, muzzecone. moria murije. morsa mòrze, mursètte. morire murì | muorte, mòrte, diasille, salme, murtòrje, murtizze | taùte, campesante, pigne pezzute. mortadella murtatèlle. mortaio murtale, pisasale. mortificare murtefecà | murtefecante, murtefecazione. mosca mosche, muschidde -ille, muscone. moscacieca mòrta Lucije. moscio musce. mossa mòsse | fenòje, ammuine, muttètte. mosto muste | tine, tenòzze | vine, uve | vedegnà. mostrare fa’ vedé, mustrà | mostre / ammuccià. mostro muostre, janare, lupenare, papònne, cavanzugne, tarancine. motivo mutive. motore motore, mòtòrine, mòtòrètte, mòtòceclètte, mòtòséghe. 354

Pasquale Cacchio movimento muumènte, muvemènte. mozzarella scamozze, muzzarèlle. mucca vacche, manze, vaccarèdde -èlle | tàure | monge, munte, campià, campiate. mucchio mentone, muntuniédde -élle | ammuntunà, addarunà. muffa pelunje, mucete, muffe | mpulianì, ammuffì. mugnaio mulenare. mulino muline | tramògghje, mòle, macene, accòte | rane, farine | mulenare. mulo mule, jummènte | varde, rédene, cullare, fescale, parauocchje, paraurécchje, panare | a cavadde -alle, ngroppe | paricchje | mulattère. multa multe | multà. mummia mummje. municipio munecipje. mungere monge | munte. muovere move, smòve | muosse, smuosse. muratore frabbucatore, muratore, mastre, capemastre, zemastre, manuale, jarzone | ammannì, frabbucà, sfrabbucà, janchià, pennellà, stucchià | cucchiare, cucchiarèdde -èlle, fracasse, sbadacchje, chiumme, cardaròle, magghje, martiédde -élle, scarpiédde -élle, squadre, leviélle, lènze, chiumme, taulone, anete, chiuove, centrone, penniédde -élle, pennellésse, squadre, calandre, ntenagghje | cauce, cemènte, gésse, caucerògnele, téule, matone, vasele, reggiòle, rimmece, chiuove, còlle, ponte, smalte, vernice, zucculature, battesscope, squicce. muro mure, murètte, muraglie, muraglione, murrécene, mezzanine, murature | ammurrecenà, murà | janchiate, a sicche, scuppeliate. muschio nusche. muscolo musche. museo musèje. museruola mussarole, panare. musica museche, musecone | manduline, chetarre, rancasce, tamburre, urganètte, sunètte, viuline, trombe, trembone, clarine, clarenètte, sassòfene | cuncertine, serenate, cunciérte | tarantèlle, valze, tanghe, mazzurche, giazze, pòlke | musecà | òpere, bande, òrchèstre, òrchestrine, canzone, canzunètte | museciste, musecante, sunatore. muso musse. musulmano mussulmane. muta morre. mutanda mutante. mutare cangià, mmutà | mmutate, mmutatore. muto mupe | citte, ammupute. mutua mutue.


Castelluccese N nafta naffete, naffetaline. nano nane, nanètte, nanettiédde -élle, ranuottele. napoletano napuletane, Napule. narcotico narcòteche, papagnuole. narice fròce. narrare accuntà. nascere nasce, scuzzà | nate, scuzzate, alliéve | nascete | native, natalizje | vammane, levatrice | uove. nascondere ammuccià | uacciaròle | sottabbanche. nascondino trembone., trembone e lu cuocce naso nase (nasone, nasidde -ille) | nasche, fiute | chiarfe | chiarfuse. nastro nastre, nnòcche, scòcche, capesciòle. Natale Natale | natalizje. natica nateche. natura nature, naturale, naturalmènte, naturalézze. nausea vuommeche, vummecatòrje. nave nave, navale. nazione nazione | naziunale. ne ne. né né. neanche manche. nebbia negghiare, negghjarèdde -èlle, calinje | calà, vavià. necessario necessarje, scurzelore | necessetà. negare nejà, ndi’ | negative. negozio neòzje, negòzje, cummèrce, putéje, mercate | putiàre, neuziante, neguziante, cummerciante, ambulante, mercante. negro nìure. nel, nello, nella, negli, nei, nelle dinte lu, dinte la, dinte li, dint’lu, dint’la, dint’li. nemico nemiche, malentenziunate | nemecà, fa’ sciarre, scarrià. nemmeno manche. nenia ninna nanne. neo nèje. neppure manche. nero nìure | annuurì. nervo nèrve, nervature | nervuse, sustuse | artéddeche, suste, nervusisme. nespola nèspule nessuno nisciune, mancune. nettare nèttere. netto nitte. netturbino spazzine.

nome neve néve | nevère, pulevine, rafene. nevicare juccà (a fasciature, a pile de cane, a palline, a quarte, a vòrje, a faùgne, a autine), jucculià | juccate, jucculiate, juccanizze. nibbio nigghje. nicchia nicchje. nido nite, nide | uove, pucine, alliéve, fegghiate | fa’ l’òve, cuà, scuzzà. niente niente, niéntedeméne. ninnananna ninnananne. nipote nepote | neputeme, neputete, nepoteme, nepotete. nitrire netrì | netrute. no nò, none. nobildonna donna, donna Marije, donna Dòre, donna Pine. nobile nobbele | nubbeltà. nobiluomo don, don Carle, donn’Antònje. nòcciolo nuzzele, nuzzelicchje. noce noce, nucédde -élle. nodo nuteche, nutechicchje | annutechià. noi nuje, ce, nujeaute. noleggio nuleggio, affitte | nuleggià, affettà. nolente nulènte. nome nome, cugnome, numignele, numèje, soprannòme | Alberiche, Alèsje, Agnése (Gnése, Gnesine), Alde (Alducce), Alfònze (Fònze), Alòje, Amalje (Maliètte), Amèlje, Anne (Annarèlle, Annuzze, Annètte), Antònje (Ntònje, Ntuniucce, Ntunine, Tòtònne), Arduine, Arture, Bartelumèje (Bartelumiucce, Miùcce), Bèmmenute, Bernarde, Biase (Biagge, Biaggine), Carle (Carlucce, Carline, Caruline), Carmèle (Carmèline, Carmene, Carmenucce, Menucce, Carmeniélle, Carmenèlle), Catarine (Catarenèlle), Chiare (Chiarine), Clemènte (Clementucce), Corone (Crone, Crona Vètre), Cuncètte (Cuncettine, Cuncettèlle), Cunziglie (Nziglie), Custantine (Ntine), Custanze, Duarde, Duìche, Dumineche (Dumenecucce), Dunate (Dunatucce, Tucce, Tuccariélle, Tucciarèlle), Elise (Lesètte, Lise), Èlse (Elsine), Erriche (Recucce), Ersilje, Fedéle, Felice, Flumène, Francische (Cicce, Ceccille), Fulippe, Gaitane (Aitane, Tanine, Tanucce), Gelarde, Gennare (Gennarine, Gennariélle), Gesèppe (Pèppe, Peppine, Peppeniélle, Peppenucce, Pine, Pinucce, Peppenèlle), Gesualde, Giacheme (Giacumine), Giuanne (Giuannine), Giuìne, Lauriénze (Lurènze, Rènze, Renzucce), Lèonère (Nurine), Lesabbétte (Sabbètte, Sabbettèlle), Livje (Leviòtte), Lucije (Luciétte, Lucjettine), Lucje, Luigge (Luuggine), Luise (Luusèlle), Lunarde (Lunarducce, Lunardine, Nardine), Mafalde, Mariassunte 355


nuotare (Assunte, Assuntine), Marije, Marje (Mariòtte), Mechèle (Mecheline), Mmaculate (Mmaculatèlle), Mudèste (Mudestine), Ndréje (Ntréje), Necòle (Neculine), Nunzje (Nunziatèlle, Nunziatine), Nurine, Nzèlme, Osmane, Palme (Palmucce), Pascale (Pascaline, Pascalucce), Paule (Paulucce), Piétre (Petruzze), Placete, Pròspe, Pumpèje, Punziane, Rachèle, Razje (Raziucce), Renucce, Robbèrte, Ròcche (Rucchetiélle, Rucchine, Ruccunucce), Ròse (Rosètte, Rusine, Rusenèlle), Rubbane (Rubbanucce), Rumèje, Sabbèlle, Salvatore, Savèrje, Savine (Savenucce), Sebbastiane (Savastiane, Vastiane), Trèse (Tresine), Veciénze (Vecenziélle, Vecènze, Vecenzèlle, Vecenzucce), Viatrice, Vite (Vetucce), Vittòrje (Vittòrine) | nummenà, chiamà, métte | numasteche. nomea numèje, nòmene, numenate. non nen, nne, nenne. nondimeno niéntedeméne. nonna mammanónne, mammanò! vaveme, vavete. nonno papanonne, papanò! nonostante pure se, che ntutte chè. norma nòrme | nurmale. nostalgia nustalgije | nustalggeche. nostro nuostre, nustrane. nota nòte. notabile nutabbele. notaio nutare. notevole nutéule. notizia nutizje, manefèste, banne | bannetore | jettà, menà lu banne. notte nòtte, nuttate | netturne. nottambulo nuttambule. nove nòve | nuuciénte, diciannove, nuante, novemile | nòne, nuantèseme | nuène. novello prematicce. novèmbre nuèmbre. novità nuutà, nuetà. novizio nuizje. nozze nòzze, spusalizje | spose, cumpare, cummare, mmetate, cuoche | niélle, riale, vestite | sfelate, mésse, banchètte, serenate | mmetà, preparà lu liétte, vedé lu liétte. nube nule. nubifragio urrazze. nubile zetèlle, zite, gione. nuca cuzzètte. nudo nute. nulla niénte | nulletà. numero nummere, strebbilje | cuntà, fa’ lu cunte. nuora nòre, nurélle. 356

Pasquale Cacchio nuotare annatà | nutate, nutatore. nuovamente arrète, nata vòte, ancore. nuovo nuove. nuvoloso nule. nutrice mamme de latte. nutrire cevà. nuvola nule | janche, néure, appagghiarate. O o o, òppure. obbligo uobbleghe | ubblegà, ubblegate. obeso ciutte, nciuttate, rasse, ngrassate. obiettivo ubbjettive. obliquo obblique, spedate. oca papere, paparèdde -èlle, paperecchiuole | paperià. occasione uccasione | scampule. occhio uocchje | nìure, azzurre, vérde, abbuscecate, apiérte, chiuse, sburrate, frecagnuòle | scazzidde -ille, papétele, cégghje | schernuzze. occhiali ucchiale, lènte occhiolino strizze | strezzà. occupare uccupà | uccupate, attiénte. odiare udià, nen puté vedé, nzuppurtà, tenè sope lu stòmmeche | udiuse. odorare addurà, prufumà | addore, prefume, addurènte | nasche, useme. offendere uffènne, ammussà, ncagnà, gnurià | ncagnuse | gnurje, uffése, resentute, currive. offerta uffèrte, uffrì, uffrute. officina putéje, salone. offrire uffrì, rialà, riale. offuscare ntrudà, ntrudate. oggi ògge | ògge ad òtte. ogni ògne, ògni, ògnèvvòte. ognuno ògnune. oh! ohimè! òh! òje! òjemadònne! OK! okay! va buone! va buo’! oleandro òleandre. oleificio trappite | uogghje alappète. olfatto useme, nasche. olio uogghje, uogghje sante, alappète | ulià, vonce | vunte, uliuse | serole, ulière | trappite. olivo ulive ulevèdde -èlle, ulevone | uliuse | ulevéte | pète, petaròle, petarulèdde -èlle, petarulicchje -écchje, chiante | rachene, racanèdde -èlle, scale, sacche, sacchètte, sacchitte, sacchettèdde -èlle, marite | cògghje, recògghje, addarunà, arracanà, dénchje, arrapuccià, arrezzelià, apparà, nzaccà, speselià, carecà. olmo ulme. oltraggio uffèse.


Castelluccese oltranza (a) affile, affile affile. oltre oltre, chiù, passate, e passe. oltrepassare passà nnanze. ombelico meddicule. ombra mbréje | mpriteche, umbruse. ombrello mbrèlle, mbrellone | mbrellare. omicidio mecidje. onda onne, onde, cavallone. onesto uneste | unestà. onice ònece. onomastico numasteche. onore unore, unurà, unurate. opaco arraccate. opera òpere. operaio òperaje, uperaje | manuale, jarzone, calachjirchje, metetore, zappatore, putatore. operare uperà, uperate, uperazione. opinione upenione, parére. opportunista ppurtuniste. opposto cuntrarje, mmèrze, a la mmèrze. oppure òppure, o. ora (adesso) mò’. ora ore, òrarje | tiémpe, menute, seconde | llòrge. orale òrale. oratorio uratòrje. orbo cecate. orchestra urchèstre, bande, cuncertine. orciolo cicene, quartare, chetrufele. orco òrche | sdrione, papònne. ordinare arrecettà, arresettà, urdenà | arreciétte, rime, ordene. ordinario urdenarje \ straurdenarje. orecchio urécchje | urecchiune | urchjine, parau-récchje | recchjetèdde -èlle | sènte | surde. orefice uréfece. orfano òrfene, urfaniédde -élle. organo òrghene, urganiste. orientare urientà \ sbandà. origano riéchene. origine uriggene, ureggenale. origliare spià, sta a sènte | spije, spione. orlo urle. orinare pescià | pesciate, pesciarèdde -èlle, pesciatone, pesciatazze | pesciariédde -élle, pescine. orizzontarsi accapezzà. orma piste | jazze. ormai ormaje, oramaje. ornare abbellì | abbellemènte. ornello uorne. oro òre. orologio llòrge (a còrde, a batterije, a pèndele, che lu campaniédde -élle, da taschine), relògge

Ottobre | sfère, lancètte | llurgiare | ore, menute, seconde | reulà, remétte, da’ la còrde. orso orze, urze, urzacchiòtte. Orsara Urzare. orsù méne! méne mé! ortica urdiche. orto uorte | urtulane | nzalate, agghje, cepodde -olle, cetrule, melone, checozze, checuzziédde -élle, cetrule, cecòrje, jéte, vérze, rape, lanticchje, nemmiccule, fasuole, pastenache, pempedòre, fafe, cappucce, menèstre, cecòrje, masenecòje, cacatrignele, caccialiébbre, campemille, caròte, caulaffiore, chjechièrchje, fenucchje, fàule, funge, lampasciune, maleve, mariaulizje, mènte, melanzane, peparuole, patane, pesidde -ille, perchiacche, petrusine, rafaniédde, vruocchele, ròsamarine, salvje, scarcòffele, scaròle, sparece, spunzale, tanne de cecòrje, urrajene / ve verdura. orzo uorje. oscurare scurà, appagghiarà, fa scurdje, appannà | pagghiuse, scurdje. ospedale uspedale, spetale. ospitare uspetà, mmetà, mmetate, òspete. ospizio spizje. ossario ussarje. ossequiare respettà. osservare usservà, tremènte, abbadà, bbadà, menà n’uocchje. ossessionare ussessionà | ussessione, ussèsse. ossia cioè, com’a di’. ossidare ussedà | òssidreche. ossigeno ussiggene | usseggenà | ac q uòsseggenate. osso uosse (pl òssere) | ussature, schéletre, còcce de muorte | cuturuzzele, noce de lu cuodde -olle, stengone. ostacolo ntuoppe, mpicce, ustàcule | ntuppà. ostensorio ustenzòrje. ostentare spaccunià | spaccunarije | spacchettine. osteria tavèrne, cantine | taverniére, canteniére. ostetrica vammane, levatrice. ostia òstje, cumunione. ostile malentenziunate | malesanche. ostinarsi ncuccià | ncucciate, còccia tòste, cucciute, ncapenute, pecchiuse. ostrica òstreche. otre dameggiane, serole. ottenere uttené, recève. otto otte | uttante ottemile, otteciénte, uttanteseme, uttantine. Ottobre Uttobbre. 357


ottone ottone uttone. otturare appelà, tappà / spelà. ovatta òvatte. ovest punènte, faùgne. ovunque da tutte le vanne, da ògni vanne, a tutte parte, dint’a tutte lu munne. ozio òzje | uzià, ntalanià, caserià | scanzafatije, sfasulate, girachiazze, ncappamosche, panepèrze. P pacato calme, tranquille. pacco pacche, pacchètte, paccòtte. paccottiglia mbruogghje. pace pace, reciétte | pacifeche, pacione, paciuccone. padella ferzore, frezzurèdde -èlle. padovano patuane, jaddina patuane. padre patre, papà, tate, tatà, ta’, patreme, patrete. padrino cumpare, compa-, cumpà. padrone patrone | a patrone | padrunanze, patrunale, patrunate. paese paése | paisane, stranje | paisagge | paisa’. pagano pagane. pagare pajà, scuntà, sdebbetà, ndebbetà | paje, jurnate | a scunte. pagina paggene, paggenètte. paglia pagghje | pagghjère, pagghjare, méte | puche, curdone | mpagghià, spagghià, mète. pagliaccio pagliacce, cecchetònne. pagnotta scanate, pagnotte, scanatèdde -èlle. paio pare | paricchje. paiolo caudare, caudarèdde -èlle. pala pale, palètte | spalà | palate. palato ciéle de la vocche. palazzo palazze. palco paleche, palche. palestra palèstre. palizzata juse, custère | fènze | fenzà, affenzà. palla palle, magghiuocchele, pallone, palline, pallòttele, pallucce | jucà, menà. pallido avverdenute, ngiallenute, sculurute. palmo palme, rampe, mane, chiante de mane. palo pale, palitte, tralicce. palpare palpà, attentà, tuccà. palpebra papétele. palpito vattecòre. paltò palettò, cappotte, capputtone, còtte, trénce. palude palude. 358

Pasquale Cacchio pampino pampene | spampanà. pancetta summe, ventrésche. panca chianchetiédde -élle, truocchele, trucculicchje, banche, banchine. pancia trippe, treppone. pancetta summe. pancotto panecuotte, ciaudèdde -èlle. pancreas dudece muorze. pandemonio pandemònje, putefèrje. pane pane, panètte, panine, scanate, scanatèdde -èlle, pagnòtte, pagnuttèdde -èlle, felluncine, fellone, tòrtene | stuozze, tuozze, stuzzariédde -élle, fèdde -lle, scòrce, muddiche -lliche | frische, ceniéte, sicche, tuoste, screscentate, jarze, nchiummuse, salate, sibbete | radetore, crescènte, crescetore, canigghje, farine | fazzatore, caudare, cerneture, séte, cascione, tumpagne, stagnaròle, cestiédde -élle, scupètte | rasulidde, rasulicchje | caudiédde -élle, acquasale, panecuotte, pane (e zucchere, e uogghje, e vine, e case) | pastètte, pupatiédde -élle, taralle, loffe de moneche, struscele | pizze, pezzajeme, pizzancotte, pizzantèrre | screscentà, repusà, squagghià lu crescènte, ammassà, scanà, mpanà, nfurnà, sfurnà, tagghià, feddà -llà, sfreculà, sfracanà, bagnà, spunzà, seccà. panetteria furne, furnare. paniere panare, panariédde -élle, panarazze. panettone panettone. panna panne. pannello scure. panno panne, sparre, pèzze, mappine, stiaucche, cénce, cencione, stracce. pannocchia cuoffele, pannòcchje | scuffulà. pannolino stoppele, fasciature. panorama panurame. pantalone cauzone (curte, luonghe, a la zompafuosse, a la zuave), vrache, cauzunciédde -élle | còsse, vrachètte, squarcèdde -èlle, centuline, pertòse, vettone, vettuncine, sacche, sacchine. pantano lòntre, pescuocchjele. papa pape | papabbele, papale. papalina scazzètte. papavero papagne, papagnuole | appapagnà. papera papere, paparèdde -èlle, papariédde -élle, | paperecchiuole | paperià. papillon sculline. papiro papire. pappagallo pappaialle. parabola parabbule. paradiso paravise, paradise. parafanco parafanche. paragone paragone | paragunà. paralisi paralese, parése | parallezzà | paralezzate, paraliteche.


Castelluccese paranco parancule. paraocchi parauocchje. paraorecchie paraurécchje. parapetto parapiétte, renghiére. parapioggia sciulaacque, mbrèlle. parare parà | parate. parassita parassite | sfruttatore, scacchiancine, mangiapane | parassetarje. paravento paraviénte. parcheggiare parcheggià | parchégge. parco parche. parecchio paricchje, parécchje. pareggiare pareggià, apparà. parènte parènte, parentèle, parentate, parentume, arule | apparentà | va famiglia. parere paré, assemegghià. parete mure, mezzanine, ntramiéze. pari pare, pare e patte, parapatte \ dispere. pariglia paricchje. parlamento parlamènte, parlamiénte. parlare parlà, di’, chiacchjerià | paròle, mala (bòna)paròle, parlantine, teretére. parrocchia parròcchje, chièse | parrucchiane, bezzoche, prèute, chjerechètte, catechisme, sacrastane. parrucchiere parrucchiére, capère, varviére | parrucche, vareve, mustazze, va barbiere. parte parte, parzione, zénne, vanne, luoghe, luoche, poste, quarte, pacche, pacchecèdde -èlle, (de puorche, de lèune), paccate. partecipare partecepà | partecepante. partire parte, sbià. partito partite. partorire parturì | parturiènte. parzialità parziale, parzialetà. pascià pascià. pascolare campià, pasce | pecurale, crapare. Pasqua Pasque, pasquètte. passaggio passagge. passamano passamane. passamontagna passamuntagne. passante passante. passare passà | passagge. passatempo spassatièmpe. passeggiare passià, spassià, cammenà, ntalianà, scarruzzià, caserià, gerà | passiate, spassiate, cammenate, gerate. passero passariédde -élle | calandre, pèttirosse, fracétele, tozzelaciérre, còla còle, ciàule, piche. passione passione. passo passe, passasgge, passature. pasta paste, cecatiédde -élle, cecatelline, lajene, laianèdde -èlle, fusille, taccune, taccunètte, tagghiuline, maccarune, spaghètte, recchjettèdde

pena -èlle, sardèdde -èlle, cavatiédde -élle, scaffune, miéze zite, tempane | taralle, taralluzze, pupatiédde -élle, pastètte | pasticce | mpastà, pasteccià, ammassà | tumpagne, fazzatore, cestiédde -élle, rasulicchje / va pane, alimento, dolce. pasticciare pasteccià, scarlesà, scencelià, acciacchettià, mbrugghià | scarlesate | pasticce, ciaudèdde -èlle, megliazze. pastiglia pastiglie, pinele. pastore pecurale, crapare, vaccare, pastore. patacca patacche. patata patane, patanèdde -èlle | patanare. patente patente | patentate. patire patì, patè | patute. patrigno patrigne \ matréje. patrimonio patremònje | patremuniale, patta vrachètte, squarcèdde -èlle. pattare pattà, pattià, mpattà | patte. pattino pattene. patto patte, cuntratte, carte, cumprumésse | pattuì. pattuire pattuì, fa’ lu patte, caccià li carte. paura paùre, fife | scante, spauracchje, papònne, cavanzugne, tarancine | scantà, mpaurì | fefone, scantuse, pauruse, cacasotte. pavimento pavemènte | pavementà, cangià | vasele, reggiòle, marme, marmètte, zavorre, vespaje. pavone paone. pazienza paciénze | pacenziuse. pazzia paccije | mpaccì | mpacciute, pacce, matte, mattacchione, strucchiulate, malate de cape, paccigne, strampalate, capa uaste. peccare peccà | peccate, cunfessore, penetènze, chenfessiunile | peccatore. pecora pècure, aine, agniélle, mentone, mentunacchje, ciavarre | pecurale. pedalare pedalà | pedalate, pedale. pedata cauce, caucione. pedone cammenatare. peggio pègge, peggiore, chiù pègge, chiù malamènte | peggiurà. pegno pigne. pelle pèdde -èlle, coteche, sòle | pellà, spellà | lupariédde -élle, li pariénte, ugghiaruole, zélle, caraùgnele, mpodde -olle, sfòche, sèrchje, scagghiòle, franzije. pellegrino pellegrine. pelliccia pellicce, mpelleccià, mpellecciate. pellicola pellicule, carta veline. pelo pile | pelà | pelatiédde -élle | sétele, pelature | peluse. pena péne | penà, suffrì | suffiérte, malate. 359


pendere pendere ammuccà, pènne, cutulà | spedate. pene cazze, menchiarine, cice de vòve | pésce, pescelone, pescelicchje, passariédde -élle. penna pénne, penniédde -élle, pennelluzze, pennellicchje, pennellésse, pennine, labbese | pennellà, spennellà. pensare penzà, tené mmènte, recurdà, mmentà, nciarmà, créde | penzjeruse, penzuse. pensiero penzière, idèe, fantasije, recuorde | penzieruse, sopappenziére. pensile pènze, penzelline. pensione penzione | penziunate, uspizje. pentirsi pènte, ravvedé, repenzà. pentola tièdde -èlle, tjedduzze -lluzze, caudare, caudarèdde -èlle, catrecciédde -élle, caccavone, caccavòtte | quacquere, jòtte | volle. pepe pépe, pepone | pepà. peperoncino pepaule, pupuciédde -élle, peparulicchje, diaulicchje. peperone peparuole, friariédde -élle. per pe. pera père | pire, pràine. perché pecché, giacché, pe lu mutive chè, pe lu fatte chè. perciò pe quésse, pe quéste, pe quissu fatte, accussì. percossa rjellate, lardiate, prucculate, ncenate, staffelate, scriatate, frustate, palate, rasteddate -llate, scupate, stajeddate, pecunate, zappate, tottò | vatte, palià, prucculià, staffelà, frustà, ncenà, stajeddà -llà, nzaccà de jonte, menà palate, scattà l’uocchje | va schiaffo. perdere pèrde, spèrde | pèrze, spèrze, sperdute | pèrdete. perditempo perdetièmpe, scanzafatije, scampulafafe, girachiazze. perdono perdone | perdunà. peretta pumpètte, pumpecèdde -èlle. perfino pure, pèrfine, sule, sulamènte. pergola prèule | vigne. pericolo pericule | pereculuse. permaloso resentative, frèsteche. permettere permétte | permisse, permettute. perno piérne. peronospera prenòspere | vigne, uve. persona perzune, crestiane, suggètte, ndevidue, sàgume, tipe | umacchione, femmenone | calachjircje, cecchetònne, ciaccalone, ciaciuotte, ciaciuottele, ciuotte, criuse, curte, fètalérte, ghiagghione, jaute, ruosse, sicche, scalandrone, sceremenchidde -ille, spanceddate -llate, tregghione, trippappése, vasce | alantòme, diaule, fatiatore, ntiste, sapute, sapiénte, saturnigne, sempateche, sempatecone, scru360

Pasquale Cacchio puluse, scurnuse, sfeziuse, tagghiate, timede, vergugnuse | acciaccafrasche, accippafuoche, antepateche, avare, babbèje, bacchettone, balorde, bbrèje, bezzuoche, buffone, cacacarte, cacalérte, cacasicche, cafone, camuorchje, canagghje, capedestuozze, cecchetònne, cetrule, chiacchiarone, chiachiélle, ciaciacche, ciaciamante, fanateche, filabbustiére, fraulone, fruscione, galuppine, girachiazze, janare, lazzarone, lecchettone, maccarone, malèssere, mascalzone, mbambalute, mbranate, meserabbele, mèzapugnètte, mpecciuse, musciagghione, ncappamosche, ncazzuse, nciarmuse, nfòcapagghje, ngegnuse, ngènue, ntuntere, nzalanute, nzevuse, paccanacche, paccavunte, pacce, paccigne, pacchedelèune, pacione, paciuccone, palasciane, pampalusce, panepèrze, pantaseme, papaione, pappamòlle, pappasònne, paracùle, pasteccione, pauruse, pecchiuse, peddazze, pedecchiuse, pegnuole, pelone, perchjepicule, pezzènte, piéttèmmusse, pigghiauaje, prechenchiédde, prechinche, pruffediuse, presentuse, pezzènte, presciuse, pruulone, pruzzeliuse, puletiédde, pumpunare, quartigne, ranuottele, rasciuse, rebbusciate, rembambute, salame, salamone, sammecchione, sanguètte, saputiédde, sarare, sarchiapone, sbalestrate, sbedepurate, scacchiancine, scagnuozze, scampulafafe, scanzafatije, scapecerrate, scarecavarrile, scarpesciuote, scòtelafatije, sfatiate, speranzone, scarlesate, scattuse, scauzacane, scazzuse, scelappe, sceremenchidde, sciabbècche, sciacquine, scialacquone, sciampagnuole, sciauorte, sciavuorte, sciaurate, scigne, sciupafémmene, sciupone, sciurtone, sconciajuoche, scruccone, scufanate, sculacchiate, scurbuteche, sdegnuse, sdraulone, sdrione, sfasulate, sfatiate, sfrenate, smaniuse, sgubbone, smarracciate, sparagnatore, speluorce, squarcione, stince, strafuttènte, stralunate, strampalate, streddelute, tabbaccone, taccagne, taralle, tegnuse, tintenganne, tiratarde, vastase, voccapiérte, zacquare, zanniére | chiarfuse, mamuoccele, nfernicchje, zumpettine. persuadere persuadè, cunvince | persuase, cunvinte. pertica pèrteche, ncine, uncine, stècche | stagge, trave. perverso malevase. pesca percòche, pésche. pesce pésce | baccalà, triglie, alice, sarde, sardine, sulmone, sarache, sarachèdde -èlle, péscecane, anguille, capetone, calamare, còzze, pulepe, tonne, vònghele | còcce de sarache


Castelluccese | pésche, pescatore, pesciaiuole | ame, lènze, barche | pescà, pésche, vattelappésche | tregghione. pesa pése. pesante pesante, nchiummuse | chiumme. peso pise | pesà, appesantì | pesantézze | pesature. pessimo pèsseme. pestare ciampià, acciaccà, cciaccà, acciacchettià, pestià | cauce | piste. peste pèste | mpestà | pestifere. pesticida venéle, tuosseche, medecine. petalo pétele. petardo bòtte, tricchetracche, bungale. peto pitete, petetone, petetidde -ille, peteticchje, petetécchje, lòffe, leffone | spetetià. petrolio petròlje. pettegolo voccapiérte, chiacchiarone, perchjepicule | murmurià, chiacchjerià, ntalianì. pettine pèttene, pettenésse, pettenessine | pettenà, fa’ la cape | pettenate, spettenate, arruffate, allesciate, arrecciate, sciuote, attaccate | capère. pettirosso pèttirosse. petto piétte | mpiétte. pezza pèzze, cencione, mpòste, mappine, stiaucche | pèzze de terre, pòrche, lémmete, chianòzze. pezzo piézze, spiézze, petazze, réfele, petazziédde -élle, parzione, pezzariédde -élle, rucchiètte | stuozze, stuzzariédde -élle, spezzone, stemparone | pezzate. piacere piacé, sfezià | piacére, favore | piacéule, sfeziuse. piaga chiaje, ferite. piagnisteo latuorne, lamiénte, picchje, letanije, diasille | pecchiuse, lamentuse. pialla pialle, chianuozze | piallà. piana chiane, chianòzze, arje | nchiane \ mmèrze, rattapone. pianeta pianéte. piangere ualià, lacremià, lagnà, scamà | lamiénte, scamate, scamatòrje, ualje, ualiatòrje, latuorne, picchje | lamentuse, pecchiuse. piano chiane, chiane chiane, bèllubèlle, tòmmetòmme, nzuocchele nzuocchele | piane, nchiane, suttane, suprane. pianta chiante, chiantone, chiantecèdde -èlle, chiantine, chiantime | arule, pète, petaròle, petarulécchje | foglie, fronne, pampene, fiore, frutte, semènte, nuzzele, vinchje, recacce, cacchje, cacchjecièdde -élle, frasche, trunche, cime, radeche, tenerume, scòrce, petecinje, zirpule | vòsche, vuschètte, uorte, urteciédde -élle, maése, chiantaggione, vase, raste | chiantà, putà, spruà, assuzzà, vatte, abbatte, scutelà,

pignolo sdradecà, sciuppà, arradecà, ncacchià, scacchià / va arbusto, albero, erba. pianto ualje, ualiatòrje. pianura chiane, chianòzze, nchiane, arje. piastra piastre, piastrèdde -èlle, reggiòle, zaanèdde -èlle. piatto agg. chiatte, nchiane | piatte, piattine, piattone, spase, spasètte, spasone. piattola tegnòle, scarafone. piazza chiazze, chiazzètte, chiazzale. piazzare scaffà, piazzà, métte. piccante mare, peccante | diaulicchje, pepaule, pépe, pepone. picchettare mpezzà, pecchettà | mpezzate | pecchètte, pezzuche, pezzuchiédde -élle. picchiare menà, abbuscà, prucculià, vatte, scaffià, lardià, bastunà, frustà | abbuscà. picchio tòzzelaciérre. piccione peccione, pecciunédde -élle | pecciunère | tòrtere, tortòrèlle. piccolo piccule | pecceninne, criature, criaturiédde -élle. piccone pecone, piche, pecòzze | pecunate | scavà, pecunià. pidocchio peducchje | pedecchiuse | speducchià, truà, acciaccà | pèttene. piede pète, petaròle, pède, rampe, chiante | calecagne, caviglie, spezzidde -ille, chiante, dite, detone, detidde -ille | pedale, pedine, pedone, ciampate, cauce, caucione | ciampià, accalecà | pedechine. piedistallo pedestalle, va letto. piega chiéje, chjiature | chjià, nchijemà. piemontese pjemuntése. piena chiéme, nchjematòrje | nchjemà. pieno chjine. pietà pjetà | pjetuse | mpjetusì. pietanza piatanze, pijetanze. pietra prète, vrécce, vreccione, vricce, vasele, cantone, pescone, tatamagghje, mazzacane, zanèdde -èlle, bulegnime, zavorre | cantunate, pescunate | titele, pile, pelone | mure, muraglione, murrécene | petrère | spaccaprète, scalpelline, capemastre | menà, caccià, spaccà, ammuntunà, assuzzà, attunnà, speselià, carrà. pietraia petrère. pigiama peggiane. pigiare accalecà, acciaccà, strénge | strinte | cacastréttele. pigmeo pegmèje. pigna pigne. pignatta pegnate, pignatiédde -élle, pignatone | squacciapegnate. pignolo pegnuole, pelatedduse -lluse. 361


pignorare pignorare pegnurà. pigolare scamà, scamatòrje | ti! ti ti! | pucine, vòcchele. pigro pigre, musce, musciagghione, pappasònne | pegrizje. pila pile, pelone, vasche. pilastro pelastre. pillola pinele. piluccare ruzzelià. pino pigne. pinzare acciappà, cciappà | cciappe, cciappètte | pinze. pioggia acque, stizze, usche, chiuuddecariédde -élle, urrazze, strénte, strentone, menata d’acque | culanzane, lòntre, pescuocchjele, canalone, chedottele | chiòve, schiòve, uschià, sfenestrà, vavià, bagnà, spunzà. piombo chiumme | nchiummà | nchiummuse. pioppo chiuppe, chiuppariédde -élle. piovasco urrazze, strénte. piovere chiòve (a secchjettate, a catarattele, a ciéle apiérte, a quarte), menà acque, vavià, chiuuddechià, stezzechià, uschià | acque, vaviate, chiuuddechiate, stezzechiate. pipa pippe. pipistrello scarfagghione. pirata perate. piroetta capetombele. pisciare piscià | pesciarèdde -èlle, pisciate | pescine | pesciature. pisello pesille -idde. pisolino pannechèlle | pannecchià, appappulià | pannecchiate. pista piste, carrare. pistacchio pestacchje. pistola pestòle. pittore pettore. pittura ténte, tenture, chelore | penniédde -élle, pennelluzze, tinte, gnòstre | pettà, janchià. più chiù. piuma pénne, pelusce. piuttosto chiuttòste. pizza pizze (che li patane, che li pempedòre, che li cìcule, de ranadinje, pizza ntèrre) | pezzaiuole. pizzico pizzele, pezzelicchje, pezzichidde -ille | pezzelà, pezzelià | spezzelià. plastica plasteche. pleura rézze. poco pòche, scarse, puchicchje, pucariédde -élle | réfele, frécule. poeta puète | puesije. poggiare appujà, appuggià | puoje. poi pò, dòppe. 362

Pasquale Cacchio poiana puiane. poichè pecché, giacché, pe lu mutive chè, pe lu fatte chè. polemico pulèmeche. polenta sémmele, semmuline. polipo pulepe. politica puliteche | puletecante. polizia pulezzije, puleziòtte. pollaio jaddenare -llenare, ammasone | ammasunà, nchiude, rapì, guurnà | juse | puddastre -llastre, jadde -alle, jaddine -lline, uove, ènece, vòcchele, nite, pucine, puceniédde -élle. pollice pòllece. polline pòllene. pollo puddastre -llastre, puddastrédde -llastrèlle | jadde -lle, jadducce -llucce, jaddine -lline, vòcchele | pucine, pucenièdde -élle | créste, cime, cote, rampe, bècche | uove, énece, juse | abbucchelià, avvucchelià spezzelià, rattelà, scamà, cantà, cuà, abbucculà | scannaruzzate pollone vinchje, venchione, streppone, cacchje, nepote. polmone pulmone | pulminite, penture | rézze. polo pòle. polpa polepe. polpaccio pulpacce. polpastrello ponte de lu dite. polpetta pulpètte. polpo pulepe. polso puze, puzine. poltiglia ammische, quacquere | lote. poltrona pultrone. polvere poleve, schefije | mpulevà, sfarenà. pomata pumate | mpumatate. pomello manigghje, maniglie. pomeriggio pòmerigge | mbrénne. pomo pòme. pomodoro pempedore, pemmedòre | scòrce, nuzzelécchje, pedecinje | frasecale, chiantime | salze, raù | chiantà, cògghje, sbrescià, ammunnà, còce. pompa pompe, pumpètte, pumpecèdde -èlle | stantuffe, lève | pumpà, pumpià. pompiere pumpiére. ponte ponte, punteciédde -élle | ponte (de lu Fridde, de Cèlle, de lu Fèude, ponte Celone), punteciédde -élle (de Surine). ponteggio ponte, mpalcature. popcorn scòppapriéule. popolazione gènte, crestiane, pòpele, crestiane, paisane, stranje | afrecane, asiateche, merecane, australiane, ndiane, cenése | taliane, eurupèje, svizzere, tedèsche, spagnuole, ustrijeche


Castelluccese (austrijeche), slave, francése, purtughése, albanése, belgése, recésche, nglése, erlandése, scuzzése, danése, russe, pulacche, svedése, nurveggése, pulacche, ulandése, arebe, turche, persiane, pachestane, ndiane (indiane), mònghele, afrecane, bessine (bessenése), ggezziane, algerine, tunesine, marucchine, merecane, canadése, messecane, cubbane, venezzuelane, argentenése, celéne, buleviane, braseliane, cenése, giappunése, austrliane | pugghiése -gliése, bruzzése, mulesane, campane, seceliane, calabbrése, sardagnuole, tòsche, vènete, lumbarde, pjemuntese, rumagnuole, emeliane, friulane | napuletane, beneventane, rianése, barése, fuggiane, tarantine, barlettane, tranése, leccése, brendesine, rumane, melanése, turenése, genuése, avellenése, belugnése, veneziane | castedduzzése -lluccése, faitane, cellése, veccarése, turriane, urzarése, nucerine, lucerine (nucerése), alberunése, rusetane, castiéddefranchése, fuggiane, utrenese, muntautése, falecunése, munteliunése. poppare allattà | latte | ninne, criature | ménne. porcino purcine. porco puorche, scrofe, purciédde -élle, purcedduzze -lluzze | purcile, juse | purcate, purcarije | sanapurciédde -élle, purcare. porgere pròje, passà, da’. poroso sbucculiate | sbucculià. porre appujà, métte | misse, puoste. porro puorre. porta porte, purtone, purtuncine, purtecèdde -èlle, canciédde -élle, juse, jusidde -ille, vetrine, bussele | paccate, purtèdde -èlle, spurtiédde -élle, spurtedduzze -lluzze, saracenésche, serrante | seppontapète, calascine, masche, mascature, chiave, chiavine, chiavone, naticchje, verticchje. portafoglio pòrtafuogghje -glie, pòrtazecchine. portalettere pustine. portare purtà, scénne, nchianà. porto puorte. porzione parzione, parte, pacche, piézze. posare pusà, appuià | puoje, appuiature. posizione pòste, pizze, zénne, parte, pusture, pusezione. possesso pussèsse, tenute | pussedé. possibile pussibbele. posta pòste | pustiére | léttere, cartuline, franchebbolle, telegramme. posto pòste, vanne, zénne, quarte, pizze. potare putà, acchiuccà, stannà, spruà, spuntà | putatore | putature, spròve.

presso potere putére. potestà putestà. povero pòvere, puuriédde -élle, mpuurute, pezzènte, miserabbele, scauzacane | pezzentarije | mpuurì. pozzo puzze, puzzétte, puzzacchje | vuccagghje, funne, secchiètte, zoche, gnaccule, cròcche. pranzare pranzà | pranze. praticare pratecà | prateche, pratecabbele, pratecante, pratecone. prato prate | èreve | cutizze. precetto precètte. precipitare rucelà, addurrubbà, sderrubbà, azzeffunnà, fa’ capetombele | derrubbe, precepizje, mmèrze, mpettate. preciso juste, dritte, suozze, assuzzate, attunnate, precise, squadrate. predestinare predestenà | predestenazione. predicare predecà | predecatore | prèdeche. prediletto pupille, predelètte. preferire preferì | preferute | preferénze, preferibbele. prefetto prefètte. pregare prià | prejére, razione, letanije, giaculatòrje, rusarjè, diasille, paternòstre, avemmarije, gloriapatre, requiamatèrne | mésse, vèspere, nuèje, nuène, Quaréseme, Avvènte | ammènne / va liturgia, chiesa. pregio prègge | preggiate. pregiudizio preggiudizje. prego! prèghe! prelibato prelebbate. premere accalecà, acciaccà. premiare premià | prèmje. premura premure | premeruse. prendere pigghjà, ncappà, acciaffà. prenotare prenutà. preoccupare preuccupà, ncujatà, ncujetà, pigghià venéle, tenè penziére | ncujéte | preuccupazione, penziére \ accuiatà. preparare apparecchià, preparà, menestrà, ammannì | preparazione. prepotente prechinche, prechenchiédde -élle, preputènte | preputènze. presa prése, pigghiate, jummèdde -èlle. presagio presagge. presentare presentà | presentazione, presénte. presentimento presentemènte. presenza presènze. presepio presèbbje, presèpje. preside prèsete. pressa prèsse. pressione pressione. presso ucine, mpacce, da li parte de. 363


prestare prestare mprestà | mpriéste, prèstete. presto priéste, subbete | méne! méne mé! muovete. presuntuoso presentuse, prechenchiédde -élle, chiachiédde -élle, uappe de cartone, piéttèmmusse | presepepupèje. prete prèute. pretendere preténde | pretése, pretendénte. pretesto pretiéste, scuse | cercà scuse. pretore petrore. prevedere prevedé, previste, prevedute. prevenire prevenì, prevenute. previsione prevesione, previste. prezzemolo petresine | frasecale. prezzo prèzze, coste | preziuse. prigione preggione, galère, acqua vérde | ngalère, preggiuniére. prima prime, nnanze. primavera primavère. primaticcio prematicce. primiera premère. primo prime | premère | premavère | premetive, premizje. primula primule. principale prencepale. principe princepe. principio prencipje, prencepiante. privato prevate | prevatiste. privo mancante, prevate, prive | prevà | sènze. probabile prubabbele, pruabbele. proboscide prubboscede. procedere i’ nnanze, cuntenuà, abbià. processione prucessione. processo pruciésse | prucessà. proclama pruclame. procura prucure | prucurà. prodezza prudézze. prodigo fruscione, scialacquone, sciampagnuole, sciupone, strudiane. profanare prufanà | prufane. professare prufessà. professore prufessore. profeta prufète | prufezije | prufetezzà. profilo prufile. profitto prufitte | apprufettà | prufettatore. profondo nfunne, funne | abbisse, precepizje | nfussà, affunnà, zuffunnà. profumare prufumà, mprufumà, mpusemà, ntubbettà, azzemà, nceprià | prufume | nasche. progettare pruggettà | pruggétte. programma prugramme | prugrammatore. proibire prujebbì. promessa prumésse | prumétte. pronipote prunepote. 364

Pasquale Cacchio pronto pronte, sottamane | attiénte, vispe, ntiste. pronuncia prununzje. propaganda prupagante. proporre prepone | prepuoste. proposito prepòsete \ sprepuosete. proprietà prupjetà | prupjetarje. proprio pròpje, juste, vèramènte, addavère. prosciugare sseccà, asseccà. prosciutto presutte. prossimo ucine, appriésse, pròsseme. prostituta puttane, puttanone, puttanazze, puttanèdde -èlle, zòcchele, zucculone | puttanià, puttaniate, puttanate | puttaniére. proteggere prutègge | prutètte | prutezzione | prutettore, patrone. protesta pruteste | prutestà. prova prove | pruà. provenzale pruunzale. proverbio pruèrbje, pruurbiale. provincia pruince. provocare pruucà, sfrecà, sfotte, accementà | pruucante, pruucatore, pruucatòrje, sfrechènte, sfuttènte, accippafuoche | sfrecatòrje, sfuttòrje. provolone pruulone, casecavadde -alle. provvedere pruvvedé, pruvvedute, pruvvedemènte. provvisorio pruvvesòrje. provvista pruiste. prudente prudènte, accuorte. prugna prone. prugnolo trignele. pruno pràine, prajene. prurito cigghje | juscà. pubblico pubbleche | pubblecà, jettà lu banne | pubblecate, pubblecetà, pubblecetarje, banne. pudore vergògne, pudore \ svergugnate. pugile puggele | puggelate. pugnale pugnale | pugnalà, pugnalate. pugno pujene | cazzòtte, cazzuttone. pula pagghje | mpagghià, mpagghiate. pulce poce | peducchiuse. Pulcinella Pulecenèlle. pulcino pucine, puceniédde –élle, pucenèdde -èlle, pecciuniédde -élle | cevà. puledro pulétre, jummènte, stacche. pulire pulezzà, stujà, scupà, arrecettà, scègghje | scegghjetore. pulito pulite, nitte, pulezzate, arrecettate. pulviscolo pulevine. pungere ponge, pungecà, pungechià, punzecà, punzechià | pungeche, pungechènte, pungecuse | spine, ache (aghe), asche, schégge, rite.


Castelluccese pungitopo pungetòpe. punire jastià | jastiate | jastije. punta punte, cape, cime, tòppe, tuoppe, sèrre, serrone | appuntute | mponte, mpizze, ncime, ncape. punto punte, pòste, vanne, pizze, zénne, quarte, mumènte | puntà, puntate | punte, cusetore. puntellare seppuntà, puntellà | jamme, puntédde -élle, sopponte, seppontapète, zéppe, mpòste. puntura pungeche | pungechènte, pungecuse. punzecchiare ponge, pungecà, pungechià | punte, pungecate, pungechiate. pupazzo pupazze, cecchetònne, pazziariédde -élle, pupazzòtte. pupilla còchele. pupillo pupille. pupo pupe, ninne, nénne, nennille, nennélle, pupeciédde -élle, pupecèdde -èlle, bambule, bambulicchje, bambulécchje, bambolòtte, pelusce. purché purché. pure pure, pure se. purgare purgà | purghe, uogghje, ricene. purgatorio priatòrje. puro pure, pulite, nitte, chiare. purtroppo purtròppe. pus matèrje. pustola mpodde -olle. putacaso putacase, sè pe case, assa dice e... putiferio puteferje, pendemònje. putrefare nfracetà, marcì, nfracetate, marciute. puzza puzze, fète, fetécchje, tampere, lòffe, leffone, tampere, urcine | puzzà, mpuzzenì, mpuzzenute | lurde, schife, schefije, tareche | mèrde, strunze, strunzulicchje, cacate | puzzulènte, zuzzuse, pumpunare, paccavunte. Q qua qua, qua fòre, qua dinte, qua da dinte, qua sope, qua sotte, qua drète, qua basce. quaderno quaderne. quadro quadre, quadrètte | quadrà | quatre. quaggiù quabbasce, qua basce. quaglia quaglie. qualche cacche. qualcosa cacchèccòse, cacche còse, caccòse. qualcuno cacchèdune. quale quale, qualu, quala, quali. qualificare qualefecà | qualefecate, qualifeche. qualità qualetà. qualora quanne.

raccorciare qualsiasi qualsijese. qualunque qualunque. quando quanne. quantità strebbilje, quantetà, morre, chjimese, va misura quanto quante. quaresima quaréseme. quartiere quartiére, quarte. quasi quase, quase quase, come se. quassù qua sope, quassope. quattro quatte | quarte | quattordece, quattòrdecèseme, quarante, quarantèseme, quarantine, quarantène, quatteciénte, quarantòtte | quartigne, quatèrne | quarte de lune, quatriglie, quadriglie. quartino quartine. quattrino sòlde. quello quidde -ille, quidduddà -llullà, quéddaddà -llallà, quiddiddà -llillà. quercia cèrze, ciérre. querela curére | querelà, querelate, querelante. questione questione. questo quiste, quistu qua, quésta qua, quisti qua, ‘stu, ‘sta, ‘sti, ‘stu qua, ‘sta qua, ‘sti qua. questua quèstue, lemòsene. qui qua, qua dinte, qua da dinte, qua sope, qua sotte. quiete cuiéte, reciétte. quindi quinde. quindici quinece | quenecéseme, quenecine. quinta quinte. quisquiglia quisquiglie, cunte muòrte. R rabbia ragge, suste | arraggià, ncazzà, ngrefelià, nzulefà | ncazzuse. rabbrividire ngrefelià, ntaccarì, ntesechì. rabbuiare scurdià, fa’ scurdje, calà la scurdje. raccapezzare raccapezzà. raccattare cògghje, recògghje, cuote, recuote, addarunà. racchiudere mattuppelià, ncraugghià. rachitico rachiteche. raccogliere cògghje, recògghje, accucchià, addarunà, ddarunà, arracanà, jermetà, speculà, ammazzà, affascià, arrezzelià, arrapuccià, strappulià | recòte, accòte, ccòte. raccomandare raccumannà, alluffianà. racconto cunte, stòrje, fatte, fattariédde -élle, racconte | accuntà, raccuntà, accuntate, raccuntate. raccorciare accurtà, accurcià. 365


racimolare racimolare arrezzelià, arrapuccià, strappulià. raddolcire addelucì. raddoppiare radduppià. raddrizzare addrezzà. radere rade, rascà. radente file file, rase rase. radice radeche | arradecà, rradecà, sradecà, stradecà. radio radje. rado allasche. radunare addarunà, recògghje, ammuntunà | recuote. rafano rafaniédde -élle. raffazzonare acciavattà. raffica bòtte, undate. raffinare raffenà | raffenate, fine, strafine, jalante | raffenatézze. rafforzare nfurzà, raffurzà. raffreddare raffreddà, defreddà, addefreddà, addefrescà, nciammurià. raffreddore ciammuorje, raffreddore | chiarfe, lammicche, tosse. ragade sèrchje. raganella ranognele. ragazzo uaglione, uagliuniédde -élle, scacchiuole, fraione, scaperacchione, scugnizze, zampuottele (f figghiòle, figghiulètte, figghiulone, zampòttele, spacchettine, tacchettine, zancanèdde -èlle, zumpettine) | uaglio’! figghiò! / va bambino, bambina. raggelare arrezzenì, ntesechì, jelà, gelà | rrezzenute, ntesecute, ntaccarute. raggio raje, ragge. raggirare mbrugghià. raggiungere arrevà, ncappà. raggomitolare arruncegghià, arrutulà, ncraugghià \ scraugghià. raggranellare arrezzelià. raggrinzire arrepecchià. raggruppare addarunà. ragione raggione | raggionéule, raggiunà, raggiunate, raggiunamènte | raggiuniére. ragliare ragghjà | ragghje | ciucce. ragnatela racche, ragnatéle. ragno ragno. ragù raù. rallentare rallentà. ramarro rachene, sulatre. ramazza ramazze | ramazzà, ramazzate. rame rame, ramère. ramificare ncacchjerià, nfrascà. rammaricare rammarecà | rammareche. rammendare repezzà (arrepezzà), puntià, renaccià | renacce. 366

Pasquale Cacchio rammentare recurdà, venì a mènte. rammollire ncenedì, sfà. ramo cacchje, cacchjetiédde -élle, nepote, streppone, vinchje, venghione, saramiénte, streppone, tacchere, taccariédde -èlle, stancariédde -élle, stemparone | tagghià, putà, nnestà, scacchià, ncacchià, ncacchjerià | ncacchiatore, scacchje, chiòcche | fògghje -òglie, fiore, trunche | arule, chiante. rampa rampe. rana ranognele, ranugnelécchje. rancido rancede, arrancedì, rrancedì | arrancedute. randagio spèrze. randellare rasteddà -llà | rasteddate -llate, rastiédde -élle. randello rastiédde -élle. rannicchiare accucculà. rannuvolare scurdià, fa’ scurdje, annulà, nnulà, appagghiarà | nule, scurdje. ranocchio ranognele, ruospe, ruspacchje, ruspeciédde -élle, ruspecèdde -èlle. rapa rape, cime de rape, vruocchele. rapace rapace. rapare carusà, rapà, rasà. rapido svélte, ntiste. rappacificare appacià, fa’ pace. rappezzare arrepezzà, rrepezzà. rappresentare rappresentà | rappresentante, nzanzane. rasare rasà, carusà | rasuole, rasulicchije, rasature, caruse. raschiare rascà. rasente rènze, rènze rènze. raso rase, rasate. rasoio rasuole. raspare raspà | raspe. rassegnare rassegnà. rasserenare rasserenà | serine. rassicurare rassecurà. rassomigliare assemegghià. rastrello rampine, rastiédde -élle, rataviédde -élle | rastreddà -llà, rataveddà -llà, ammuntunà, arregghià | maneche, dènte. rata rate, cambiale. ratto zocchele, zucculone. rattoppare repezzà. rauco abbracute, ràuche. ravanello rafaniédde -élle. ravvivare attezzà. ravvolgere ncraugghià. razione razione. razza razze, sterpinje, spécje, tipe. razzolare mbrucenià, mbruscenià.


Castelluccese re ré, reggine, princepe, prencepésse | duche, duchèsse, conte, cuntèsse, barone, barunèsse, marchèse. reato crimene, malesurizje, marachèlle | farabutte, cremenale, zanniére, zaraffe, delenquènte, mariuole, assassine. recare purtà, pruucà. recidere stuccà, muzzà, tagghjà, secà | tagghje | fòrbece, ccètte, ccettòle, serracchje. recintare fenzà, affenzà, affurchià | fènze, juse, furchje, furchiariédde -élle, nchiuse, custère, stacciunate | cunfine, lémmete. recipiente buttiglie, buttegliozze, butteglione, carrafone, carrafunètte, fiasche fiaschètte, fiascone | bucalètte, giarle, stare, becchiére, becchjerine, tazze, tazzine, zuppiére | piatte, spase, spasètte | cicene, ceceniédde -élle, quartare, carrabbèlle, chetrufele, mulidde, ugghiaruole | pegnate, pegnatiédde -élle, scafarere, ruote, tièdde -èlle, tjedduzze -lluzze, tjellone, caudare, caudarèdde -èlle, catreccjédde -élle, caccavone, caccavòtte, quacquere, stuppiédde -élle | ferzore, ferzurèdde -èlle, siéste | fuste, serole, bedone | cestiédde -élle, cestedduzze -lluzze, panare, panariédde -élle, panarazze, fascèdde -èlle, spòrte | pile, pelone | stagnarole, stagnarulèdde -élle, stagnère, ruagne, vacile, lavamane | tine, teniédde -élle, tenòzze, tenazze | votte, vuttecèdde -élle, varrile, varlòtte | farnale, ariale, rialèdde -èlle, cerneture, setacce | carusiédde -élle. recitare recità, fa’ fenòje | rècete, teatre. reclamare reclamà | reclame, pruclame. recuperare recuparà, recògghje, arrapuccià | recupere, recòte. redine rétene, rédene, briglie. refrigerare addefrescà. regalare rialà | riale. reggere mantenè. registrare reggestrà | reggistre. regolare reulà, addrezzà | réule. religione releggione. reliquia reliquje | relequarje. remare remà | réme | barche | pescatore. rendere rènne | rèndete. rene regnone | renale. renna rénne. reparto reparte. repentino allassacrése. repertorio repertòrje. replicare replecà | rèpleche. reputare reputà | reputazione, nòmene, malannòmene, numenate, numèje. requiem rèquje, requjematèrne.

richiamare resa rése. residuo scarte, riéste, remasugghje, rezzilje, sfridde, fèzze, pòse, mòte, moreve. resistere resiste, mantenè | fattizze. respingere alluntanà. respiro jate, jale, jalizze, respire | jatià, jalà, jalià, resperà | sfiatate, bulze. restare rumané | rumaste. restituire rènne, scuntà, da’ addrète, turnà addrète. resto riéste, scampule, sfridde, remasugghje, retagghje, rezzilje, réfele, pampugghje, scegghjetore, scacatore | arrapuccià, arrezzelià, rumané. restringere strénge, azzeccà, accurtà | strinte \ allascà, allarià. resuscitare resuscetà. rete réte, cancèdde -èlle, rezziglie, rachene, racanèdde -èlle, rite, rézze. retro drète, addrète. retrocedere i’ addrète. retta rètte. rettangolo rettangule. rettile rèttele | surcenale, serpognele, serpugnelécchje, mpastoravacche, cervone, vipere, uardapasse, bisce, lucégne, lucégnele, rachene, sulatre. retto dritte, rètte, currètte. reuma rème, rèumatisme. ri- pref n’ata vòte, re-. ribaltare nculazzà. ribassare rebbassà. ribattere rebbatte, vatte nata vòte. ribelle rebbèlle, rebbellà, rebbellate. ribes uvaspine. ribollire quacquarià, quacquerià, volle. ribrezzo schife. ricalcare recalcà, accalecà. ricamare recamà, recamate, recame | puntaggiòrne, puntaccroce. ricambiare recangià, recambià. ricatto recatte | recattà. ricavare recavà, uadagnà. riccio rizze | arrezzenì | ricce. ricciolo buccòlòtte, riccele, recciòlòtte. ricco ricche | recchézze, rasce. ricerca recérche | recercà. ricetta lezzètte, recètte. ricevere abbuscà, recève. richiamare rechiamà. | tè qua! (ai cani), zu! zuzù! (ai cagnolini), musce! musce muscille! musce musci’! (ai gatti), zè! zé qua! (alle capre), cute! cute cute! (ai polli), ti! ti ti! (ai pulcini), chire! chire chi’! chire chirille! ciòcche! ciòcche ciò! 367


rimproverare (ai suini), isce! isce addà -llà! isce i’! (per fermare animali da soma), ah! (per far procedere animali da soma) \ passaddà -llà! (per allontanare cani), fruste! frustaddà -llà! (per allontanare gatti), sció! (per allontanare volatili). richiesta rechiéste, dumande. ricino ricene, uogghje de ricene. ricolmare apparà. riconoscere recanosce \ scanosce. ricoprire accummegghià, ammuccià. ricordo recuorde | recurdà \ scurdà. ricotta recòtte. ricoverare recuurà, recuparà. ricreare spanzenià, devèrte, pazzià, jucà. ricucire repezzà, cose. ridere ride | rise, resate, rasatèdde -èlle, resédde -élle. ridicolo redicule. ridurre accurtà, scemà, assuzzà. riempire dénchje, nchjemà, apparà. riferire referì. rifinire refunì | fenemènte. rifiorire refiurì. rifiutare refiutà | refiute. riflesso reflèsse. riflettere reflètte, penzà, cunzederà. rifondere refonne, apparà | refuse. riformare refurmà | reforme, refurmatòrje. rifornimento refurnemènte. rifugiare recuparà, truà reciétte, reparà. rifugio refugge, repare, arremòte, recòvere, recètte. rigido tise, rrezzenute, ntaccarute. rigirare rutulà, rucelà. rigo rije, righe. rigogolo raule. rigonfio abbuttate, abbufate. riguardare reuardà | reuarde. rigurgitare vummecà | vuommeche. rilassare relassà. rima rime. rimandare mannà ddrète, remannà. rimanenza rezzilje, scàmpule. rimanere rumané. rimasuglio remassugghje, scacatore. rimbalzare zumpà, zumpà ddrète. rimbambire rembambì. rimbecillire scemunì. rimboccare scurcià. rimediare remedià | remèdje. rimestare ammescà | mmische, mbruogghje. rimettere remètte, métte n’ata vòte. rimorchiare remurchià | remòrchje. rimpatriare rempatrià. 368

Pasquale Cacchio rimproverare rempruurà, gnurià, sbravià, stregghià | sbraviate, rempròuere, paternale, stregghiate. rimuovere sbaraccà, luà da miéze, luà da nanze. rinascere renasce. rincasare arreterà, ammasunà, attanà. rinchiudere nchiude, affurchià. rincorrere corre appriésse. rincorsa velanze. rincrescere rencrésce. rincuorare cunzulà, cunfurtà. rinfacciare renfaccià, menà a facce. rinforzare nfurzà, affurzà. rinfrescare addefrescà, refrescà. ringhiera renghiére, ferriate, nferriate, parapiétte. ringraziare rengrazià | rengraziamènte. rinnegare screstianì, renneja. rinsecchire seccà. rintanare attanà. rintocco ntuocche. rintronare ntrunà. rinunciare renunzià | renunzje. rinvenire repegghjà, renvenì. rinverdire nverdenì. rinviare remannà. riparare reparà, accunzà, agghiustà, rammendà, repezzà, abbuccà | accunzature, reparature | mèzesole, sopatacche | pèzze, mpòste, jonde, sepponte. riparo repare, arremote, rrremòte. ripassare repassà | repasse. ripetere repète. ripido ripede | mmèrze, rattapone. ripieno rechjine. riposare repusà, accuiatà, scapulà | rèquje, repòse, recjétte. ripostiglio sgabbuzzine, repustiglie. riprendere repegghià. ripugnante schefuse. riscaldare scalefà, scaudà. rischiare reschià | rischje, reschiuse. risciacquare sciacquarià, sciacquerià. riscuotere sigge. resentimento resentemènte. riservare reservà | reservatézze, resèrve | timede, vergugnuse, scurnuse. riso rise, resate, resélle, resatèdde -èlle | teddechià. risolvere resòlve. risorgere sorge | surte. risparmiare sparagnà | sparagne, resparmje | sparagnatore \ sprecà. rispettare respettà | respètte | respettuse, trattuse, educate.


Castelluccese rispolverare spulevà. rispondere responne | resposte. rissa sciarratòrje. ristoro restòre. risuscitare resuscetà. risultare resultà. risuolare resulà. risvegliare ruspegghià, aiauzà. ritagliare retagghià | retagghje. ritardare tardà, retardà | attrasse, attrassate | retarde, retardatarje, tiratarde. ritegno retégne. ritirare reterà, arreterà, ammasunà. rito funzione. ritoccare retuccà. ritorcere tòrce, turcenià, nturcenà, nturcenià. ritornare turnà. ritorto stuorte. ritratto retratte. ritroso addrète | vergugnuse, scurnuse. ritrovare ascì, retruà. ritto dritte, mpalate, alérte, aiauzate. riunire addarunà, recògghje, ammuntunà. riuscire rièsce, acquaquagghià. riva ripe | repane. rivelare revelà, scummegghià, palesà | revelazione. rivendere revénne. riversare sfrattà. rivestimento revestemènte. rivincita revéncete. rivolgere vutà, ruutà, gerà, caputà. rivoluzione rebbèlle, scumbusselatòrje, revulezione. rivoltare gerà, revutà, caputà, mbrugghià, scumbussulà, rebbellà. rizzare rezzà, arrezzà, ncreccà, ngrefelà, ngrefelià. roba rròbbe, cénce, cenciune. robinia ciancianèdde -lle, caggene. robusto fòrte, fattizze. roccia rocce. rodere rusecà | rusecariédde -élle. roditore sorge, zòcchele, talepenare, cunigghje. rogna rugne | regnuse, rugnuse. rognone regnone. romano rumane. romanzo rumanze. rompere scascià, scuncià, scunzà, rompe, uastà, spaccà, squarcià, scacchià, tagghià, ammaccà. roncola runce, runcenèdde -èlle. rondine rénene, renenèdde -élle | renenone. ronzare runzà. rosa ròse, rosa salvateche | trézzancule. rosario resarje, rusarje | acene, rane.

saccheggiare rosicchiare rusecà | rusecariédde -élle. rosmarino rusmarine, rosamarine. rosolare arruscì, scuppettià. rospo ruospe | ruspeciédde -élle, ruspacchje. rossetto pèttamusse, russètte. rosso rusce, ruscigne, rusciazze | russètte | arruscì. rotella rutélle. rotolare rucelà, rutulà. rotolo ruocele. rotondo tunne, attunnate | attunnà. rotto rutte, crepate, quarchiate, screpulate, squarciate, spaccheriate, frantumate, rruunate. rovente cucènte, fatte fuoche | còce, scoce, scuttà. rovesciare caputà, sfrattà | capesotte. rovescio stuorte, mancine, mancenare, manche | caputà | urrazze. rovinare arruunà, rruunà, strapazzà, sfrachenià | arruìne, scatasce, scatafasce, scascione, strapazze. rovistare sgalià, ruutà, scautà, rutelià, scartapeddà -llà, cercà. rovo ruve, ròcchje, fratte. rozzo ruzze, materiale, grézze, beduine, sciurtone, ntuntere, tamarre. rubare arrubbà, rrubbà, sciuppà, sciuppecà, sciuppechià | mariuole. rubinetto rubbenètte. rucola ruchele. rudere scarrubbizze, murrécene | scarrubbà. ruffiano luffiane. ruga rughe, repécchje | arrepecchià. ruggine ruzzene | arruzzunì. rugiada acquare. rugoso arrepecchiate. rullare rullà. ruminare ammagghià. rumore rumore, frastuone, fracasse. rumoreggiare ntrunà. ruota ròte, ròcele | rutelà, rucelà. ruscello jumare, pesciariédde -élle. russare russà, runfià, frucià. ruttare ruttà, sderruttà | rutte, derrutte. ruvido raspuse, raspuliènte, pruzzeliuse. ruzzolone capetombele. S sabato sabbete. sabbia réne, aréne, sabbje, sabbione. saccente sapute, saputiédde -élle. saccheggiare azzeffunnà, arraffà, strude, arruunà | sfacèle, arruine, zzeffunnatòrje. 369


sacco sacco sacche, sacchètte, sacchettèdde -èlle, sacchitte, saccocce, saccone, salme. sacerdote prèute, preuticchje, acceprèute. sacramento sacramènte | battéseme, créseme, matremònje, cummenione, strèmunzione. sacrificare sacrefecà | sacreficje. sacro sacre, sacrusante. saetta saétte, lampe, fulmene | saittère. saggio sapute, sapiénte, sagge. sagoma sagume. sagrestano sacrastane | sacrastije. sala sale, salone, stanzone. salame salame | supersate, sauzicchje, cutecate, presutte, vucculare, murtatèdde -èlle. salamoia salamòle. salare salà. salario paje, salarje, jurnate. salasso | salasse | salassà | sagnature. saldare saldà | saldatore. sale sale | salate, salature | salère, pisasale / salà, nzalanì, nzalanute. salice sauce, salecone. salire nchianà, arrampecà | salite, mmèrze, nchianate, rattapone, spallate | capadaute \ scése, descése. saliscendi seppontapète, calascine. saliva salive, spute, rasche | sputà, raschià. salmo salme. salmone sulmone. salsa salse, salze, cunzèrve, raù. salsiccia sauzicchje, sauzecchiare | rucchiètte. saltare zumpà, zumpettià, zurlià | zumpe | zumpettine. salutare salutà | salute! care! care ca’! statte buone! bòn giòrne! bòna sére! bbòna nòtte! ce vedime! nte stracchènne! crisce sante! Sante Martine! che la bòna venture! salvare salvà. salvadanaio carusiédde -élle. salve! care! care ca’! salvia salvje. salvietta salviétte, mappine, stiaucche. salvo salve, sane, sane e salve | salvà | salvatore. sambuco saùche (mascule, fémmene). sanare sanà, sane. sandalo sandele, zampittele, zuocchele, zucculicchje. sangue sanche | sagnature, stagnasanche | sancunacce, sammucchje, sanchetiédde -élle | sanguigne, stagghje | stagnà, salassà. sanguinella zancaniédde -élle sanguisuga magnatte, megnatte, sanguètte. sansa sanze. 370

Pasquale Cacchio santo sante, santarèlle, santine, santuarje | San Giuanne, Sammite, Sant’Antònje, Sant’Antuone, San Ròcche, Sant’Anne, Santa Cuncètte, Santa Lucije, Santa Catarine, Santa Marije, Sant’Austine, Sant’Alòje, Sante Duminiche, Sante Piétre, San Biase, Sante Dunate, San Tummase, Sante Luche, Sante Mattèje | santuarje | fèste | prucessione | chiése, autàre. sapere sapé, canosce | sapiénte, sapjentone, saputiédde -élle. sapone sapone, sapunètte, lescivje, saudine. sapore sapore, amore | sapurite, sucuse, scelicche , strafine | sapuretézze | nzapurì. saraceno saracine. saracinesca serrante, saracenésche. sarchiare sarchià. sarda sarde, sardine, sarache. sarto sarte | ache, file, rucchètte, spagnulètte, segarètte, forbece, furbecètte, furbecione, squadre, mudèlle | vettone, pertose, représe | capesciole, file, matasse | tagghià, mbastì, cose, scose, arrepezzà, recamà, mesurà, appuntà, spuntà, nchjemà, nterlantà, chjià | va cucire. sasso prète, pescone, mazzacane, macigne, vrécce, zavorre | cantunate, pescunate | petrère. sassofono sòssòfene. satana satanasse, diaule. saziare sazià, abbuttà, abbuffà | sazje. sbadate sbadate, ncantate. sbadigliare jalà, jalià | jalizze, sbadiglie. sbafare sbafà, abbuffà. sbagliare sbaglià, sballà, sgarrà, mancà | sbaglie, mmarrone. sbalestrato sbalestrate. sballare sballà. sbancare sbancà. sbandare sbandà | sbande, sbandate. sbarazzare sbarazzà. sbarcare sbarcà. sbarrare varrà, sbarrà, serrà | varre, varrone, sbarre, mazze de fiérre, seppontapète. sbattere sbatte, sbattute. sberla strecchione, scaffe, scaffone. sbiadito stinte, sbiadite. sbieco sguince, de travèrse. sbilanciare svelanzà. sbilenco ammuccate, sguince, stuorte. sbirciare spià. sboccato sbuccate. sbocciare sbuccià, fiurì, caccià li fiure. sbornia cigne | accegnà. sborsare sbursà. sbottare sbuttà.


Castelluccese sbottonare spuntà. sbracciare sbrazzà. sbraitare sbraità, alluccà. sbranare sbranà. sbriciolare sfruculà, sfreculià, sfruculià, sfracanà, sfracanià. sbrigare sbrià, speccià, funì, luà da nanze | specciative | capecanale. sbrogliare sprugghià, sbrugghià, speccià, scartapeddà, sciògghje. sbronzare accegnà, mbriacà | mbriacature, cigne | mbriache, accegnate. sbruffare sbruffà | sbruffone. sbucare svucculià. sbucciare scurcià, spelà. sbuffare sbuffà, abbuttà. sbudellare sventrà | sventrate | vèntre, trippe, vedèdde -èlle. scabroso pruzzeliuse. scacciare caccià, suttecà, mannà, jettà fòre | vaffammocche (-nganne, -ncule, a mammete, a sòrde)! lè! lè lè! sció! pass’a dda -llà! frust’a dda -llà! scadere scadé | scadute, scadènte, scadènze. scaglia zéppe, frécule, rite. scagliare menà, jettà. scagliola scagghiòle. scagnozzo scagnuozze. scala scale, scalètte, scaline, scalone, scalenate, radiate, scalandrone | scalà, arrampecà. scaldare ncoce, scalefà, scaudà. scalcagnato scalecagnate | calecagne. scalcinare stunacà | tòneche, battetore. scaldaletto scalefaliétte. scalfire scappià, sfrucunià, stuzzenià, raschià. scalmanare scalmanà | scalmanate, nfernicchje. scalogna scarògne | scarugnate. scalpello scarpiédde -élle, puntidde -ille, sgòrbje. scalpellino scarpelline | scarpiédde -élle, puntidde -ille, squadre, martiédde -élle, martelline, purceddone, sgòrbje | scarpellà, buggiardà, squadrà, fa’ lu squadre. scaltrezza furbizje. scalzo scauze. scambiare scangià | scange, sciénteche. scamiciato scammesate. scampagnata scampagnate. scampanare scampanià. scampanato scampanate. scampolo scampule. scampare scampà. scandagliare scanagghià.

scemo scandalo sgandele. scannare scannà | scannature. scanno truocchele, chianchetiédde -élle. scansafatiche scanzafatije, scampulafafe, sfatiate, sfacennate, scacchiancine. scansare scanzà | scanzafatije. scantinato suttane, cantine, tavèrne. scapestrato scapestrate, scapezzate. scapigliato scegghiate. scappellare scappellà. scapola scapule, spancèdde -èlle. scapolo scapule, zite. scappare scappà, fuje. scarabocchiare scarafucchià | scarafuocchjele. scarafaggio scarafone. scaraventare jettà, vuttà, menà (pe l’arje, ntèrre, abbasce, a capabbasce). scardare scardà | scardalane. scardinare scardenà. scaricare scarecà | scareche \ carecà. scaricabarili scarecavarrile. scarmigliato scegghiate. scarnificare scarnà. scarola scaròle. scarpa scarpe, scarpine, scarpètte, scarpone, pursiane, zampittele, zuocchele | calòsce, jammale, jammalètte, va calzolaio. scarpata rattapone, mmèrze, spallate, spentone, mpettate | lémmete. scarpinare scarpunià, tracchià, aiauzà li piéte. scarseggiare mancà | mancanze, carastije. scarso scarse. scartare scartà | scarte. scartoffia scartòffje. scassare scascià | scasce. scatenare scatenà. scatola scatele, scatelicchje -écchje, scatelone | rapì, chiude, denghje, sfrattà, seggellà. scattare scattà | scatte | pésele. scavalcare scavalcà, zumpà, passà nnanze | zumpe, zumpate. scavare scavà | scave. scazzottare scazzuttà, menà pojene | pujene. scegliere capà, scégghje. scellerato scellerate, meserabbele, farabbutte, delenquente, desunèste. scemare scemà. scemo scème, scemigne, fèsse, fessigne, cetrule, ciaciacche, ciaraule, ciaraulone, matte, mattigne, cacalérte, maccarone, mammalucche, mbambalute, panguaje, perchjepicule, rembambite, sammecchione, voccapiérte, mbecille, stubbete, stubbetigne, voccapiérte, ncantate, scigne, scemunite, scignariédde -èlle, scelap371


sciatica pe, camuorchje, nzalanute, paccone, paccucce, pacche de lèune, cretine, balorde, defeciénte, menchione, strampalate | mattarizje, cretenaggene, cretenarije, scemunarije, scemènze, fessarije, fessetudene, stubbetarije, stubbetaggene. scempio arruine, desastre. scena scène, scenate, fenòje, mòsse | ammujenà. scendere scénne \ nchianà. scervellare scervellà, sbacelì, scemunì. scheda schède. scheggia asche, schègge. scheletro schèletre. schernire fessià, fa’ fésse | abbe. scherzare pazzià | pazziate, pazzije, juoche, schérze, scherzuse | pazziariédde -élle. schiacciare acciaccà. schiaffo scaffe, scaffone, sgregnone, scòppele, scuppulone, buffettone, lèccamusse, mappine, surdelline, manate, allappate | scaffià / va gioco, jucà a lu scaffe. schiamazzo scamazze, frastuone, rumore, scamatòrje, alluccatòrje | alluccà. schiantare sfracellà, zeffunnà, sbatte mpacce. schiarire schiarì, ascì. schiattare scattà. schiavo schiave, sèrve, a patrone. schiena schéne, rine, spancèdde -èlle, uffele. schietto nitte, schiétte, pulite, atterrate. schifo schife, schefézze, schefije, sfaccime | schefuse, schefeluotte, schezzenuse. schiodare schiuà \ nchiuà. schioppettata scuppettate. schiudere ntrapì, appannà. schiuma scume | scumà, scumuse | scumaròle, scumarèdde -èlle. schivare scanzà. schizzare squeccià | squicce. schizzinoso puletiédde -èlle, schezzenuse, schefeluotte | pelatiédde -élle | pelià. sciabola sciabbule. sciacallo sciacalle. sciacquare sciacquerià, scarì, scenerià. sciagura uaje, uajone, sventure | sciaurate, nguaiate, sventurate. scialare scialà, scialacquà | scialacquone, sciaurate, fruscione, sciampagnuole, sciupone, strudiane. scialle scialle, sciallètte, scialline. sciame cupe. sciancato sciancate, zuoppe, struppje. sciarpa sciarpe, sciarpètte, sciarpine, sciarpone, sciarpecèdde -èlle. 372

Pasquale Cacchio sciatica sciateche. sciatto sciuèrte, sciurtone. scimmia scigne, scegnone, scegnariédde -élle, scegnarèdde -èlle. scimunire scemunì | scemunite, scemenute. scintilla favédde -élle. sciocco fèsse, matte, stubbete, baccalà, maccarone, lampascione, mbranate, va scemo. sciogliere sciògghje, squagghià, sprugghià, scartapeddà -llà. scioperare sciuperà, fa’ salasse | sciòpere. scipito sciapite, sciapetigne, nzipete. sciroppo sceruppe. sciupare sciupà | sciupone, sciurtone | sciupafémmene. scivolare sciulà | sciule, sciuulate, sciulariédde -élle, sciulature | sciuuluse, sciuliénte | sdràule. scocciare scuccià. scodella zuppiére. scodinzolare cutelà | cane, cacciune. scolare sculà, culà | culature, sculature, sculatore, colapaste. scolaro sculare | scòle. scollare scullà, spezzecà | scullate, scannaruzzate, spezzecate. scolorire sculurì, sculerì. scombinare scumbenà. scommettere scummétte | scummésse. scomodo scòmmete, malepurtà. scomparire scumparì, squagghià. scompigliare rebbellà, scumbussulà, mbrugghià, métte sottecasope. scongelare sferrà, squagghià, sciògghje. sconforto schenfuorte. sconosciuto scanesciute, v canosce. sconquassare scunquassà, scumbussulà | scunquasse, scumbusselatòrje. scontare scuntà | scunte. scontentare scuntantà | scuntènte, scuntantézze \ accuntentà. scontrare scuntrà, urtà, menà ncuodde -olle | scontre | scuntruse. scontroso scattuse, scuntruse, scurbuteche, maletrattà. scopa marrazze, scope, scupètte, scupettone, scupidde -ille, scupulidde -ille | scupà, scupettà, scupate, scupettate ■ juoche a carte, carte, mazze, asse (de denare, còppe, bastone e spade), zerusce, zepile, ré, cavadde -alle, dònne | ammescà, mbrugghià, gerà, mena, da’, recògghje, capà. scoperchiare scuperchià. scoppiare scattà, scuppà | scupparuole, scuppètte, scuoppe, scuppettate.


Castelluccese scoppiettare scuppettià. scoprire scuprì | scupiérte, scuperchià | scupèrte. scoraggiare scuraggià, scunfurtà \ ncuraggià. scorbutico scurbuteche, scattuse, scuntruse, maletrattà. scorciatoia accurtatore, scurciatore. scordare scurdà \ recurdà, tené a mènte. scoreggia pitete, petetille, petetone. scorgere ntravvedé | ntraviste | mbréje. scorpione scurpione. scorrere scorre | scurze. scorticare scurcià, scurtecà | scòrce, pèdde -èlle. scorza scòrce. scostare scustà, spustà, smòve. scostumato scustumate, malecriate, scrianzate | scustumatézze, maleducazione. scotennare speddà -llà, scurcià, scurcià, scurtecà. scottante cuciénte. scottare còce, scuttà | cuotte, scuotte, jarze | scuttature. scovare scuà, truà, ncappà. screanzato scrianzate. screditare scredetà. screpolare scuppelià, crepà. scribacchino screbbacchine, cacacarte. scricchiolare scruccà. scriteriato screteriate. scrivere scrive | scritte, scretture | screvanije, screvane, cacacarte | pènne, pennine, gnòstre, calamare, pénna stelografeche (a sfère) | mponne. scroccare scruccà, scruccate | a scròcche | scruccone. scrofa scrofe | pòrche. scrollare scutelà, cutelà. scroscio butte, urrazze. scrostare scuppelià. scrupolo scrupele, scrubbele, scrupuluse. scucire scose, spuntà | scusute, sdellabbrate | scuseture, scusetore \ cose, puntià. scudisciata scriatate, frustate. scudo scute. sculettare natechià, mòve lu cule. scultore scultore, scarpelline | scarpellà, buggiardà, tagghià, squadrà, attunnà | sculture | scarpiédde -élle, martiédde -élle, puntidde -ille. scuocere scoce, còce, scuotte, cuotte. scuola scòle | sculare, maéstre, prufessore, bedèlle | campanèdde -èlle, gèsse, lavagne, banche, banchetiédde -élle | lezzione, reggistre, paggèlle, vòte | taliane, aretmèteche,

sella matemateche, geumetrije, geografije, stòrje | mparà, passà, buccià, remandà, repète | quadèrne (a righe, a quadrètte), pénne, pennine, matite, labbese, deségne, gnòstre, calamare, libbre. scuotere ntruntelà, scutelà, smòve. scure accètte, cettòle, cettulèdde -èlle, cettudde, ccettone | stile, tagghje, cuozze | da’, tagghià, spacchà, spaccherià. scuro scure, scurdje, appagghiarate, nìure | scurì, appagghiarà. scusare scusà | scuse. sdegnare sdegnà | sdegnuse. sdentato sdentate. sdraiare sdraià, jazzà, agguattà. sdrucciolevole sciuuluse | sciulariédde -élle. se pron e cong se. sé pron sé. sebbene pure se. seccante seccante, fastediuse, scucciante, mpecciuse | seccature, mpicce. seccare seccà | seccate, sicche, sedaticce, stecchenute, ntaccarute, ceppigne. secchio secchiètte, sicchje, secchjetiédde -élle, secchjéttiédde -élle, secchjedduzze -lluzze. secolo sècule. secondo seconde | ncape. secco sicche, asciuttte, passe, musce, suttile, perchjepicule, seccate, sceremenchidde -ille, spanceddate -llate | seccà, asciucà \ mpusse, bagnate, ummete | mponne, bagnà. sedano acce. sedere assettà | ssettature ■ cule. sedia sègge, seggiòle, seggelédde -élle, chianche, chianchèdde -élle, chianchetiédde -élle, truoccole, ssettature, sedile | spalliére, pète, pagghje | seggiare | assettà, mpagghià, spagghià. sedici sidece | sedecèseme. sedimento fèzze, ruce, moreve, mòte. seduzione tentazione. sega séche, serracchje, sechètte, strencone, struncature | secature | secà. segno signe, ségne, sénghe, segnale | sencà, nzencà, segnalà. sego sive. segreto segrète, mestère | mesteriuse. seguire i’ appriésse, i’ addrète. sei sèje | sèste, sidece, sessante, sèiciénte | sestine, mèza duzzine. selezionare capà, scégghje, sparte | farnale. selciato séuce | vasele. sella sèdde -élle, varde, vardèdde -èlle | gnaccule, còreve, cégne, ruppine, retrangule, zoche, 373


serratura travagghje, ròppe, somme, catenèdde, telare, sottacote | mètte, luà, attaccà, agghiustà, carecà | a cavadde -alle, ngroppe. sellaio sellare | accètte, mètre, curtiédde -élle, fòrbece, mòrze, stécche | crine, féltre, legname, pagghje, pèdde -èlle, téle | seddà -llà, seddate -llate, accurtà, addrezzà, agghiustà, allungà, allarià, caputà, mesurà, strénge, trapuntà. selvaggio salvagge. selvatico salvateche, salevateche. semaforo zemafere. sembrare parè, parze. seme semènte. semina sémmene | semmenà, sderruscià, adderuscià, passà la tèrre | semmenatrice, semmenature. seminario semmenarje | semmenariste, preuticchje, chiéreche | chjireche | suttane. semmai pe case. semola sèmmele, semmuline. semplice sémplece. sempre sèmpe, ògne vòte. senape sénepe. seno ménne, mammèlle, piétte | capézzele | nzine | da’ la ménne, sucà. sensale nzanzane. sensibile resentative senso sènze, sènse. sentenza sentènze | sentenzià. sentiero viòccele, piste. sentimento sentemènte, chjerechiuoccule | amore, penziére, nvidje, òdje, fernesije. sentire sènte. senza sènze. separare scucchià, sparte, separà \ accucchià. sepolcro sebbuleche, sebbulture, tombe, nicchje. seppellire trubbecà, nfussà, nterrà \ strubbecà. seppia séppje. seppure se pure, seppure. sequestro sequèstre | sequestrà. sera sére, serate | stasére, jére sère, craje a sére | bònasére. serbatoio bacine. serenata serenate. sereno serine | nzerine | asserenà. serie sèrje, file. serio sèrje, serjetà | sèriamènte, addavère. serpente surcenale, sèrpe | vipere, cervone, mpastoravacche, bisce (sèrpa d’acque), uardapasse. serrare serrà, appuntà, varrà, seppuntà, chiude, nchiude, appelà | mascature, masche, varre, serrature, naticchje, chiave, chiavine. 374

Pasquale Cacchio serratura masche, mascature. servizio surizje. servo sèrve | sèrve, speccià, sta’ a patrone | servetù, serveziéule, scagnuozze, jarzone sessanata sessante, sessantèseme, sessantine. seta séte. setacciare sbrescià, setaccià | setacce, farnale, farnariédde -élle, riale, rialèdde –èlle, vetriòle. sete sécche. setola sétele | seteluse. sette sètte, sètteme, deciassétte, settante, settantine, sèttemile, sètteciénte. settembre settèmbre | settembrine. settimana settemane, settemanèdde -èlle | lunnedì, martedì, merculedì, giuudì, vernedì, sabbete, duméneche. severo serje, tuoste, pegnuole. sfaccendato sfacennate. sfacchinare sfacchenà, fatià, tracchià. sfacciato sfacciate, sfruntate, facciatòste. sfacelo rruine, sfacèle. sfamare sfamà, cevà. sfare sfa’. sfarinare sfarenà. sfasciare sfascià, scarrubbà. sfaticato sfatiate, sfasulate, scanzafatije, scòtelafatije, speranzone, scampulafafe, fannullone, ngappamosche, tintenganne, vaiasse, vastase, girachiazze, sfrattavesazze, scacchiancine, trippappése, zompafuosse, mangiapane a trademiénte, sènz’arte nè parte. sfegatato sfetacate. sfera spère, spèrre. sferza sfèrze, sdaiuole, staffile | sferzà, sdaiulà, staffelà | sferzate, sdaiulate, staffelate. sfiancare sdellecanì, arrènne, sderrenà, straccà | scuscelate, sdellecanute, stracche, sderrenate. sfiatato sfiatate, spumpate, sbuttate. sfidare sfedà | sfide. sfigurare stravesà. sfilare sfelà, scraugghià, sdellabbrà. sfilza sfilze. sfinire sdellecanì, arrènne, sfenì. sfiorare sfiurà, attentà. sfiorire sfiurì. sfizio sfizje | sfeziuse | sfezià, addecrià. sfogare sfucà, sfucate, sfòche. sfogliare sfuglià, spampanà. sfollare sfullà. sfoltire sfullà, stannà, spampanà, spruà, putà. sfondare sfunnà. sforare sbucculià, sfurà, trapassà. sforbiciata sfurbeciate.


Castelluccese sformare sfurmà. sfornare sfurnà \ nfurnà, va pane. sfortuna sfurtune, scarògne, jèlle | sfurtunate, scarugnate, jellate \ furtune. sforzare sfurzà, sfurzate, sfuorze. sfottere sfotte, sfrecà, accementà, pruucà, sfrucunià | sfuttòrje, sfrecatòrje | sfuttènte. sfracellare sfraceddà -llà | sfracèlle. sfrattare sfrattà \ dénchje. sfregare struculà, sfrucunià. sfregiare sfreggià | sfrègge. sfrenato sfrenate, nfernicchje. sfrondare sfrunnà, sfruscià, sfullà, stannà | fronne, fòglie, frusce. sfrontato sfruntate. sfruttare sfruttà | sfruttate, sfruttatore, sanguètte. sfuggire sfuje. sfumare sfumà | sfumature. sfuriata sfuriate, ncazzature, paternale. sfuso sfuse. sgabello truocchele, chianchetiédde -élle. sgabuzzino sgabbuzzine. sgambettare sgambettià | sgambètte. sganciare sgancià, allascà, allentà \ aggancià, attaccà, lià, strénge. sgangherato sguacianate, scufanate. sgarbato sgarbate. sgargiante sgargiante. sgarrare sgarrà, sbaglià | sgarre \ ncarrà. sgobbare sgubbà, sfacchenà | sgubbone, facchine, fatiatore. sgocciolare culà | culature, canalone | culanzane, ferrazzone. sgolarsi sfiatà. sgomberare arrecettà, sgumbrà, luà da nanze, fa’ larje. sgonfiare sbuttà, sgunfià | sgonfje \ abbuttà, nciuttà, abbuscecà, nchjemà, abbufà, ntufà, gunfià. sgozzare scannà | scannature | sancunacce. sgranchire stenerecchià. sgranellare spezzelià, scagnelià, scucchjelià | pesidde -ille, fasuole, ranadinje, cicere. sgranocchiare rusecà. sgraziato curiuse, criuse. sgretolare sfrabbucà, scarrubbà, spetazzà, abbatte, menà ntèrre \ frabbucà, aiauzà, mpalà. sgridare alluccà, alluccà ncuodde -olle, rempruurà. sgrignare sgregnà | sgrigne, sgregnuse | sgrignacriste. sguaiato sguaiate. sgualcire arrepecchià, ncrefegnà.

smagrire sgualdrina squaltrine. sguardo trementute. sguazzare sguazzià, nzacculià | sguazziate | lote. sguinzagliare sguenzaglià, scapulà. sgusciare scucchelià | mènele, noce. si se. sì sé, sinó, come nò, pecché nò, secure, va buo’. sia sije. sicché secché. siccità sécete. sicuro secure, cèrte, pròpje accussì | securamènte, securézze. siepe fratte, ròcchje | nfrattà. siero siére, acqua lucete. sigaro sichere, secarètte | trenciate, trenciate fòrte, tabbacche, tabbacchère, cartine | fume, fumate, mmucche, vizje | muzzecone, cénere, pòrtacénere | machenètte, lumine, posfere | tagghià, fa’, fumà, smucchià, acceppà, ammurtà, jettà, ammuccià. sigillare seggellà | seggille. significare segnefecà | segnefecate. signora segnore, dònna, bellafèmmene, segnurine | bellafé! segnuri’! signore segnore, dòn, bèll’òme, segnerije | bèllò! silenzio quiète, calme | citte! simile simele, assemegghiante. simpatia simpatije | sempateche \ antepateche. sincero sencère, lécete, nitte. sindaco sineche. sindacato patrunate. singhiozzo sedduzze -lluzze | nzuccà | nzuccuse. sinistra mancine, manche | mancenare. sino nzine, nfine. sirena seréne. siringa serénche. sistemare sestemà, arrecettà, arresettà | sestème. sito pòste, pizze, vanne, zénne. situazione setuazione, stòrje, fatte. slacciare sciògghje | sciuote \ appuntà, attaccà, allaccià. slanciarsi menà nnanze, da’ lu velanze. slegare sciògghje, scraugghià \ lià, attaccà. slitta slitte, sdraule. slogare scruccà, scunucchià, sbussetà. sloggiare scasà, sluggià. smacchiare smacchià \ mbrettà, mmaculà. smagliare sdellabbrà, sfelà, smaglià. smagrire allentà, demagrì | liénte, allentate, sicche, sceremenchidde -ille. 375


smaniare smaniare smanià | smanje, smaniuse. smarrire pèrde | pèrze. smembrare spetazzà, sfracanià. smemorato scurdariédde -élle (f -èdde, -èlle). smentire nià, renfaccià. smettere funì, smétte, fa’ fenute. sminuzzare spetazzà, sfreculà, sfrucunià. smodato scapezzate, scapecerrate. smontare smuntà, scapulà. smorfia smòrfje, sgrigne | smurfiuse. smorzare ammurtà. smottare sbuttà. smuovere smòve, smuosse. smussare assuzzà. snello snèlle, sicche. snervare snervà. sobbalzare zumpà. socchiudere appannà. società sucjetà | suciéule. soddisfare suddesfà, accuntantà, cuntènte, suddesfatte, accuntantate, suddesfazione. sodo tuoste. sofferenza patemènte, delore | patì, paté, addelurà, suffrì. soffiare juscià | jusciature. soffione pelusce. soffitto lammje. soffocare affucà | fòche. soffriggere frije | fritte | ferzore, ferzurèdde -èlle. soffrire suffrì, patì, pantechià, spantecà | suffèrte, sufferènte, sgrignacriste | patemènte, pantechizze. soggetto suggètte. soggezione suggezione. sogghignare sgregnà | sgrigne | sgrignacriste. soglia mmocche a la pòrte. sognare nzunnà | suonne. solaio sulare, selare. solco suleche | pòrche | rate | paricchje. soldato suldate, suldatésse. soldo sòlde, denare. sole sole | sulacchià, assulacchià | assulate, jarze. solido tuoste. solitario suletarje, sularine | sule. sollecitare suttecà. solleone surlione, zurlione. solletico tiddeche | teddechià. sollevare aiauzà, speselià, mponne. solo sule, suletarje, sularine | sulamènte, ntutte, sule, tante \ accucchiate, accumpagnate. soma somme | varde, vardèlle, travagghje, rézze, gnàccule, nuteche | giammine, vesazze | 376

Pasquale Cacchio mule, ciucce, cavadde -alle | attaccà, sciògghje, carecà, scarecà, carrà. somigliare assemegghià. somma addezzione | cunte, calcule. sommità cime, toppe, tuoppe | cape. sonaglio sunariédde -élle. sonno suonne, sòsònne, sunnariédde -élle, papagne, patrasuonne, sunnalènze | dorme, appannecà, appagghiarà, pannechià, appappulà, nzunnà | papagne, sunnifere | liétte. sopra sope. soprabito pastrane. sopracciglio cegghje | papétele. soprannome soprannòme, numignele. soprammobile soprammòbile. soprattutto sopatutte. sorbo sòreve | nzèrte | nzertà. sordo surde, mupe. sorgere sorge, spuntà | sole, lune. sorgivo surgive. sorella sòre, ciòce, sciòsce, sciuscécchje | sòrme, sòrde. sorprendere accogghje, ncappà. sorriso rise, resélle, resatédde -élle. sorso surchje, gnutte, véppete | surchià, lappià. sorte sorte. sorteggiare capà, menà lu tuocche. sorvegliare abbadà, sta’ accòrte. sospeso appise. sospettare suspettà | suspettuse, suspiétte | suspètte. sospirare susperà | suspire, jale, jalizze. sostenere mantené | jamme, sepponte, seppontapète, pale, palitte. sostituire scangià, scangiate | scange. sottana suttane, suttanine. sottile suttile, fine, perchjepicule \ ciuotte, scufanate. sotto sotte, sottecasope, abbasce, capabbasce. sottobraccio sottabbracce. sottosopra sottecasope. sottosuolo sattatérre. sottrarre scemà, scemate. soverchio supiérchje, suviérchje. spaccare spaccà, crepà, tagghià, rompe | spacche, crèpe | spaccaprète. spacco spaccacce, crépe, squarcèdde -èlle. spaccone spaccone, spacchettine, sbruffone | spaccunià | spaccunate, spaccunarije. spaesato spaisate. spaghetti spaghétte. spago spaje. spaiare scucchià \ accucchià. spalancare spelazzà.


Castelluccese spalla spadde -alle | spaddate -llate, spaddère -llère. spalliera spalliére, capezzale. spandere spanne, allarià, semmenà | spase. spannocchiare scuffulà, sturzeddà -llà | spiche, ranadinje. sparare sparà | spare, sparatòrje | fucile, pestòle, scuppètte. sparecchiare sparecchià. spargere stènne, spanne | stise. sparire sparì, squagghià. sparlare sparlà, tretecà. sparpagliare scencelià, sparpaglià. spartire sparte. sparviero sparviére. spasimare spasemà | spaseme, spasemante. spasso spasse, spassià | spassiate, cammenate | spassuse. spatola spatele, stécche. spauracchio spauracchje | papònne, tarancine, cavanzugne. spavaldo spavalde, spaccone. spaventare scantà | scante. spazio spazje | spaziuse, larje. spazzare scupà | scope, scupone, scupettone, scupine | spazzine, spazzacamine. spazzolare scupettà | scupètte. spezzone stemparone. specchiare sprecchià. specchio sprècchje, sperchiale. specialmènte spècje. spècie spècje, razze, tipe | speciale, specialiste. spedire mannà | mbucà | léttere, pacche, franchebbolle | pòste | pustine. spegnere ammurtà. spelare spelà | spelacchiate | pile, pelature, sétele | puorche. spellare scurcià, scurteccà, speddà -ellà | cunigghje, ajene. spendere spènne, scialà. spennare spennà | jaddine, puddastre -llastre, jadde -alle, jadducce -llucce, auciédde -élle. speranza speranze | speranzuse. spensierato spenzarate | spenzeratézze. sperare sperà | speranze, speranzuse. sperdere spèrde | spèrze, sperdute. sperone sperone. sperperare scialà, fruscià | fruscione, scialacquone, sciupone, sciaurate, scampagnuole. spesa spése. spesso avv spisse, agg ciuotte. spessore grussézze. spettacolo spettacule, scène, teatre.

sprofondare spettare spettà. spezzare spezzà, cruccà, spetazzà, squarcià | spezzatiédde -élle. spezzettare spetazzà, sfreculià, sfracanià | spezzone, spiézze, petazze, pacche. spia spije, spione | spià. spianare acchjanà, apparà | chianozze. spicchio jaddicchje -llicchje, spicchje. spicciare speccià, scraugghià \ mpeccià, ncraugghià. spiegare spjegà, scraugghià. spiga spiche | puche, scagghje, turzele | speculatore | règne, méte, jérmete | specà | mète, speculà, jermetà, ammazzà, faucià, trebbià, sfracanià. spigolo spicule, pizze | mpizze, mponte. spilla spingule, spille. spilorcio speluorce. spina spine, asche, puche | spenuse | spinapuce. spingere vuttà. spinta vuttate, spinte. spiovente sguince. spiovere schiòve | schiuòppete. spippare speppià, smucchià, fumà | fumate, speppiate, smucchiate. spiraglio fessure. spirare sperà. spirito spirete, aneme | speretuse. spiumare spennà. splendere sdellampà, luce. spogliare spugghià \ vèste. spolpare spulepà. spolverare spulevà | poleve. sponda sponne, sponde. spopolare spupulà. sporcare mbrettà, nquacchià, spurcà, nzaccherià, nzacculià, nzuzzà, mmaculà. sporco spurcizje, fetentarije, tareche, lote, schefije, truozzele, pelunje, lurdizje, nquacchje, macchje, tonze | spuorche, lurde, tinte, truzzeluse, vunte, paccavunte, pedecchiuse, cenciuse, mpruzzelute, mpruzzuluse, fetènte, nzevuse, schefuse, trezzeluse, zuzzuse, nquacchiuse. sporta spòrte. sportello spuriédde -élle. sposare nzurà, spusà, maretà | spusalizje, spose, zite, trasetore, cunzènte, va nozze. spostare scustà, spustà. spranga spranghe, varre, pète de puorche. sprecare sprecà, fruscià, scialà | sprèche | fruscione, scialacquone, sciampagnuole. spremere sbrescià, strénge, sprème | strengeture, trappite, setacce. sprofondare affunnà. 377


spronare spronare tuccà, sprunà. sproposito sprepuosete. spruzzare spruzzà | butte, spruzze. spugna spugne. spulciare spulecià, spuleciate. spuma scume. spuntare spuntà, stagghià | assuzzà, attunnà, spruà. spuntino muzzeche. sputare sputà, sputacchià, raschià, sputate, sputacchiate, raschiate, spute, sputacchje, rasche. squacciare squaccià, squacce, squacciate. squadra squadre, paranze | squadrà. squagliare squagghià, squagghiate. squarciare squarcià, squarciate, squarce. squartare squartà, squartate. squillo ntuocche. squisito sapurite, sapuretézze. sradicare sdradecà, sciuppà, sdradecate, sciuppate. sregolato scapezzate, scapecerrate. srotolare scraugghià. stabile stabbele. staccare spènne, spezzecà, staccà, sciuppà, luà. staccionata stacciunate, palezzate, fènze. stadera statéle | pise, rumane, trave, gance | pesà. staffa staffe, sottacote | staffelate, staffile. stagione staggione | premavère, staggione, state, autunne, viérne, vernate | vendégne, putature, recote, sémmene. stagnare stagnà. stagno stagne | stagnare, stagnarole, stagnarulédde -élle, stagnariédde -élle. staio stare, serole. stamattina stammatine. stampare stampà | stampe. stampella stampèdde -èlle. stanare stanà \ attanà. stancare straccà, abbalì, sderenà, sdellecanì | stracche, abbalute, fiacche, sderenate, sdellecanute, scuscelate, stecchenute | stracchézze. stanga sdanghe. stanotte stanòtte. stanze stanze | lammje, mezzanine, mure, toneche, zucculature, battescope, pòrte, bussele, fenèstre, ballecone | janchià. stappare spelà, stappà. stare sta’. starnuto starnute | starnutì. stasera stasére. stato state | guèrne. statua statue. stecca rièdde -élle, staièdde -èlle, stécche. 378

Pasquale Cacchio steccato palezzate. stecchito ntaccarute, ntesecute. stella stélle. stelo file. stendere stènne, stenerecchià, spanne. stentare stentà | sténte. sterco stabbele, strunze, mèrde, cacate, zeréule, stiére, cuncime. sterile stirpe, ceppigne. sterminio strutte. sterno stèrne, uosse de lu pezzénte. sterpaglia flòppe. sterrare sterrà | sterrazze, vérghe | tèrre, lote. sterzare sterzà. stesso stésse. stimare stemà. stimolare scazzecà, suttecà. stingere sténge | stinte. stinco stancariédde -élle | stencenà. stipare stepà. stiracchiare stenerecchià. stirare sterà. stirpe sterpinje. stivale stavale, stevalètte, stevalone. stizza suste | sustuse. stoffa stoffe, rròbbe | pézze, cénce, cencione, munnele, mappine, stiaucche, scecquaglie | ruocele, centimetre, fòrbece, gésse. stomaco stòmmeche. stonare stunà | stunature \ ntunà. stoppia restocce, flòppe, falòppe. stoppino lucignele | uogghje, lumine, luce. storcere stòrce | stuorte. stordire sturdì, stunà, struddulì, mbambalì. storia stòrje, sturiélle, cunte, fattariélle. stormo sturme. stornello sturnélle. storpiare struppià | struppje, zuoppe. storto stuorte, mancine, sguince, trambigne | zuoppe, sguobbe. straccio cénce, cencione, munnele, stuppele, mappine, pèzze, scecquaglie | cenciunare, cenciuse. strada strade, vije, scurciatòre, mulattère, trajenère, viòccele, vianòve, vianòvanòve, stréttele, strettelécchje, lazzètte, tratture, piste, rasele. strafottente strafutténte. strage strutte, sterminje. strambo strampe | strampalate, stramparije. strangolare strafucà, strangulà. strano strane, stranézze. strapazzare strapazzà, scencelià, mbruscenà, mbruscenià | strapazze, mbrusceniatòrje.


Castelluccese strappare squarcià, scuppà, sciuppecà | squarce. straripare sbuttà. strascinare strascenà. stravagante pecchiate, pecchiuse. stravolgere stravesà. straziare strazià, métte ncroce | strazje, straziante. strega sdréje, janare | sdrione, lupenare. stremare sdellecanì. strepitare strepetià | strèpete. stretto stritte | stréttele. strigliare stregghjà | stregghiate | strégghje, stregghione, brescone | ferrare. stringere strénge | strinte. strisciare strescià. strisce strisce, fasce, fasciature, capesciòle, suatte. strizzare strezzà, nturcenià. stritolare sfracanà, sfracanià, sfreculà. strofinaccio cencione, pèzze. strofinare streculà | struculature. strombazzare strumbazzà. stroncare tagghià, spezzà, truncà. stronzo strunze. stropicciare streculà. strozzare strafucà. strumento strumènte, attrézze | sòssòfene, chetarre, clarine, clarenètte, viuline, trumpètte, trumbone, rancasce, flaute, gèzze, sunariédde, sunètte, fesarmòneche, flaute | grammòfene / va attrezzo. strusciare struscià | struscele. strutto nzogne, rasse. stuccare stuccà, stucchià. studiare studià, ncairmà | sculare, studènte | studje, studiuse | scòle, libbre, quadèrne. stufa stufe. stufare stuffà | stuffe. stupido stubbete, scème, fésse, tregghione, babbèje, baccalà, carnuale, lampascione, maccarone, mammalucche, mbranate, sciabbècche, voccapiérte, pruulone, cetrule, taralle, tabbaccone, salame, salamone | stupetaggene, fessarije / va scemo. sturare spelà, \ appelà. stuzzicare suttecà, scazzecà. su sope, méne! subire patì | patute. subito subbete. succedere succède, capetà | successione. succhiare sucà | sucuse. sudare sudà | sudate, sudatédde -èlle, sudaticce. sugo raù, cunzèrve, salze.

taccagno suino puorche, purciédde -élle, scrofe, uèrre. suo suje. suocero suocre, sòcre, suocreme, suocrete. suola sòle, sulètte, mèzesòle. suonare sunà, musechià, strumpettià, strumbazzà | museche, sunate, strumpettate, serenate, ninna nanne, musecone, latuorne, diasille, letanije | sunatore | sunètte, sunariédde -élle. suora mòneche, superiore. superare scappà nnanze. superbia supèrbje | supèrbe, piéttèmmusse. superficialmente simpasònne. superficie sope pe sope, scòppela scòppele, tèrratèrre. supino trippa nciéle \ trippa ntèrre. supplica suppleche, razione. supplizio supplizje. supposta seppòste. suscettibile frèsteche, permaluse, ncazzuse. suvvia méne! mé! svago juoche, sfizje, pazzije | sfezià, jucà, pazzià, devèrte. svanire sparì. svegliare ruspegghià. svelare palesà. svellere sciuppà, sdradecà, strappà. svelto svélte | sciuésciué. svenire svenì, svenute, sbatte ntèrre. sventrare sventrà, squartà. sventura sventure, uaje, uaione | sventurate, nguaiate, desgraziate, meserabbele. svergognato svèrgugnate, smerdiate | smerdià. sverniciare svernecià | vernice. svestire spugghià. svignare svegnà. sviare sbià. svista sciénteche, sviste. svitare svetà \ avvetà. svogliato pappasònne, svugliate. svolazzare svulazzà, abbulà. svolgere scraugghià \ ncraugghià. svolta gerate, vutate, vutatore. svuotare sfrattà, mmacantì, svacantì, sduacà. T tabacco tabbacche, trenciate | tabbacchine | sichere, secarètte, pippe. tabella tabbèlle, tabbelline, tabbellone. tabernacolo tabbernacule. taccagno taccagne, tirchje. 379


tacchino tacchino vicce. tacco tacche, sopatacche, tacchine, tacchètte. taccola ciaule. tacere ammupì, sta’ citte, appelà la vocche | mupe. tagliatella taccune, taccunètte, tagliatèlle. tagliare tagghià | tagghiènte, tagghje. tagliola tagghiole. tale tale, tizje, crestiane, cèrte, suggétte. talea vinchje, venghione. tallone calecagne, caviglie, spezzidde -ille. talmente talmènte. talora cérti vote, cacchèvvòte, ogni tante. talpa talepenare. taluni cèrtune. talvolta cacchèvvòte. tamburo tamburre, tamburiédde -élle, rancasce. tana tane | attanà, stanà. tanfo tampere. tango tanghe. tanto tante, assaje, paricchje. tappo uppele, uppulicchje, stuppele, struidde, cuocchjele, cuperchiètte | appelà, spelà. tarallo taralle. tarantella tarantélle. tarantola tarantele. tardi tarde | retardatarje, tiratarde. tartagliare ntartagghià, cacagghià. tartaruga cestunje, tartaruche. tartufo taratuffele. tasca sacche, sacchette- itte, secchettèdde -élle, taschine, taschèppane, semmenature. tassa tasse, fundiarje. tasso melogne, melognele. tastare tastà, attentà, manià. tatto tatte | rime, remiénte. tavola taule, taulone, taulidde -ille, staièdde -èlle, taulazze | sbadacchje, tumpagne, pelature. tavolo taule, tauiline, tauleniédde -élle, tonde, tondine, banche, bancone, chianchetiédde -élle. tazza tazze, tazzine. te te, té. teatro teatre. tegame tègghje, tièdde -èlle, caccavotte, ruote. tegola téule, rimmece. tela téle, telone, rachene | telare, telaiuole. tempesta tempèrje. tempo cronologico tiémpe | seconde, menute, ore, quarte d’ore, mèz’ore, jurnate, nuttate, matenate, serate | staggione, annate, mesate, settemane, settamanate, vernate, premavère, estate, autunne | veggilje | jére (allautriére, allatramatine, allatranòtte), craje (pescraje, 380

Pasquale Cacchio crammatine, craje a sére, pescrammatine, pescraje a sére), all’autanne, ògge ad òtte. tempo meteorologico tiémpe (buone, malamènte, càute, fridde, serine, ntrudate, appagghiarate), bontiémpe, maletiémpe | gèle, acque, usche (a faùgne), uscarèdde -èlle, néve, ferraciédde -élle, ranene, negghiare, juccate, urrazze, urrazzone, chiuuddecariédde -élle, vaviate, tempèrje, pulevine | viénte, Autine, Faùgne (de sope, de sotte), Veccarése, Saliérne, Vòrje, Scòrciacrape | chiòve (a catarattele, a secchiunate, a ferraciédde -élle, a stezzarèdde -èlle, a faùgne), stezzechià, juccà (a fasciature, a pile de cane, a palline), jucculià, janchià, pelià, lampià, ntrunà, vummà, renenà, chiuuddechià, vavià, sfenestrà, asserenà, calà, appagghiarà, uschià. temporale urrazze, strénte, strentone tenaglia ntenagghje. tenda pannètte, ténde, rachene. tenere tené, avé, tenute, avute. tenero tiénere, ceniéte | tenerume. tentare tentà | tentazione, tentatore. terminare funì, accevì, scapulà, arrecettà. terra tèrre, sterrà, atterrà, nterrà. terrazza terrazze. terremoto terramòte terreno térre, fòre, cutizze, vacante (uacante) maése, buttemacce, pòrche | suleche, mezzane, recapete, spentone, rattapone, mmèrze, chiane, chianòzze, mmèrze, cunfine, pòrche, rasele, viòccele, tratture, mulattère, fratte, témpe | cunfine, lémmete, titele | verzure, mezzètte, sacche, tummele, mesure | arà, passà, sarecà, sarechià, zappà, zappulià, zappettià, scatenà. terribile terribbele. terzo tèrze. teschio téschje, còcce de muorte. teso tise. tesoro tesòre. tessuto stoffe, panne, rròbbe | scardalane | file, fuse, ghiòmmere | scardà, sfelarcià, sfurceddà -llà. testa cape, còcce, cuccione, checozze, suonne, cuozze, cuzzètte, capuccione, còrze | ncape, nfronte | ncapunì, ncapate, ncuccià, capòcchje. testardo cucciute, capatòste, còcciatòste, ncapenute, pecchiuse, pruffudiuse. testicolo cògghje, cugghione | cugghiunate. testimone testemònje | testemunià. testuggine cestunje. tetto titte | téule, rimmece, cemmenije, cèrmene, canalone. ti te.


Castelluccese tiepido tiépete, tiépede. tiglio tégghje. tigre tigre. tigna tigne, tegnuse. timballo tempane. timbrare tembrà | timbre. timido scurnuse, timede | suggezione. timone temone, velanzòle, velanzine. timore temore, temuruse, paure, pauruse. timpano timpene. tingere ténge, macchià, pettà, janchià | tinte, chelore, tenture. tino tine, tenèdde -élle, teniédde -élle, tenòzze, tenuozze, tenazze. tipo tipe, suggétte, spècie, razze, tizje. tirare terà, sciuppà, sdradecà, sparà | tire. tirchio tirchje, stinge, taccagne | terchiarije. tiritera teretére. titolo titele. tizzone tezzone | attezzà. toccare tuccà, manià, attentà, palpà. togliere luà, spènne, speselià, sciuppà, sciuppecà, sciuppechià. tomba tombe, sebbuleche, nicchje. tonaca tòneche. tondo tunne. tonsilla tunzille. topo sorge, zòcchele. torbido trude. torcere nturcenià, sturcenià. torchio strengeture | strénge, sbrescià | strinte. tornaconto turnacunte. tornare turnà, arreterà | vutatore. torno turne. toro taure, tòre. torre torre. torrente jumare. torrone cupète, terrone. torso turze, stuppele, pròzzele | sturzeddà. torta pizzadoce, tòrte. torto tuorte \ raggione. tosare tusà, carusà, scarusà | caruse, scaruse | fòrbece, fuorfece. tossire tosse | tosse, tussacce. tossico tuosseche, venéle. tosto tuoste. totalmente pe ntutte. tovaglia tuagghje -aglie, sunale, mesale. tovagliolo salviètte, stiaùcche, mappine, sparre. tozzo stuozze | curte, tunnizze. tra tra. traballare trabballà, cutelà. traboccare caputà. tracannare tracannà, sculà.

treccia tracciare sengà | ségne, sénghe, piste, tracce. traccola trocchjele, tròcchele. trachea cannaruozze, cannarile. tracotante prechinche, prechenchiédde -élle. tracimare sbuttà, nchjemà. tradire tradì | tradetore, Giude Scariòte trafila trafile. tragedia traggèdje | traggeche. traguardo trauarde, arrive. trainare terà, trascenà | traìne. tralasciare abbarrucà, lassà pèrde. tralcio saremiénte, cacchje. tramoggia tramògghje. tramontana veccarése. tramonto calate de lu sole. tramutare trammutà. trangugiare ntrummà. tranquillo tranquille, calme, cuiète, pacifieche, pacione, paciuccone, spenzjerate, cuorpe de buon tiémpe, piézze de pane, pusate. trapanare trapanà | trapene, uèrdene, vetriòle. trapiantare trachiantà. trappola tagghiòle, traniélle. trasandato sciurtone. trascinare trascenà, strascenà. trascorrere passà, passà lu tiémpe. trascurare trascurà, lassà pèrde. trasformare cangià, trasfurmà. trasferire spustà. traslocare scasà. trasparente trasparènte. trasportare purtà, carrià, carrà, spustà. trastullare pazzià. trattare trattà | trattate, trattabbele, trattamiénte. trattenere trattené, mantené. tratto ségne, linje, piézze. trattore trattore, motore. travasare travasà, ammuttà, trammutà | travase. trave trave, travètte, stagge, sdanghe, travèrse, cèrmene. traverso sguince. travestire travèste, travestute. traviato traviate. travisare travesà, stravesà. travolgere métte sotte, ncarrà pe nnanze. tre tré | trènte, trentine, treciénte, tremile, tèrze, tèrne, terzine, tridece, tredecèseme. trebbiare trebbià, pesà, arregghià, arrellà | pesature, trebbiature, régghje | trébbje | tufe, forche, furcone, furcidde, rastiédde -élle, rampine, rataviédde -élle | trebbiatrice. treccia trézze, sèrte, nzèrte. 381


tremare tremare tremà, cutulà, tremate, cutulate | tremarèdde -élle, tremelizze. treno tréne. trespolo tréppete. tressette trèssètte (a vénece, a pèrde, a quatte, che lu muorte, a chiamà, terzine, quintine) | asse, rète | ammescà, mbrugghià, gerà, mena, da’, recògghje, capà, chiamà, lescià, métte ntèrre, fa’ la rète. triangolo triangule. tribolare patì, penà, suffrì, trebbulà. tribunale trebbunale, corte. triciclo trecicule. trifoglio trefuogghje. trinciato trenciate, tabbacche. trinità trenetà. trippa trippe. trisavolo tresaule. triste ncòrle, triste, afflitte, scunzulate | scunfuorte, trestézze, malesanche. tritare macenà, sfracanià. tromba trompe, trumpètte, trembone, strumbazzà. tronco trunche, ciòcchere, ceppone, truocchele. troppo tròppe, assaje. trota tròte. trottare truttà, truttià, truttelià | tròtte. trottola parrédde -élle. trovare truà. truccare truccà, pettà | trucche. truciolo fuffele. tu tu, te, té, -te | tuje. tubo tubbe, tubbètte | tubbature, tubbiste. tubercolosi tubbèrcolose. tuffare tuffà | tuffe. tufo tufe. tulipano tulepane. tumefare abblaccà | bebbone, bubbone. tumore tumone. tumulare trubbecà. tunica tuneche, vèste. tuo tuje. tuonare vummà, ntrunà, rentrunà | tuone, ntruone, vummatòrje. tuorlo còchele, rusce de l’uove. turare appelà. turbare ntrudà. turbine ròtelaviénte, pulevine. turchino turchine. turista turiste. turno turne, gire. tuta pènze, tute. tutto tutte, tutte quante, ògni, ògne. tuttora ancore mò. 382

Pasquale Cacchio U ubbidire ubbedì, sta’ a sènte. ubriacare mbriacà, accegnà, acciuccà, rebbuscià |rubbusciate, mbriache | mbriacature. uccello auciédde (uciédde) -èlle | scèdde, créste, vòzze, bècche, rampe | pucine, puceniédde -élle | jadde, jaddine, jadducce, turchéšche, faraone, vicce | papere, caperusce, capevérde, mallarde, munacèlle | mèrle, codalònghe, zappèppute, fracétele, cardidde -ille, verzelline, passariédde -élle, turde, turdéje, calandre, calandrone, malevizze, malevezzone, raule, ceciarone, pèttirosse, pigghiamosche, rénene, usegnuole, frenguelle | cuorve, curnacchje, piche, còlacòle, ciaule, ciaraule | turchiale, pappajalle, quagghje, renenone, peccione, tozzelaciérre | aquele, nigghje, sparviére, falche, falecunètte, crestariédde -élle, puiane | cuccuaje, gufe, barbaggiane | cevà, ncappà, scapulà, abbulà. uccidere accide | accise. udienza audiénzje. udire sènte. uguale uguale, tal’e quale, lu stésse. ulcera ulcere. ultimo luteme. ululare alluccà, scamà. umano umane. umidità ummete, mucete. umile umele, sbreugnate. umiliazione sbreògne, scuorne. umore umore. un nu. uncino ncine, ncenètte, cròcche | ncenà | ncenate, ncenagghje. undici unece, unecèseme. ungere vonge | vunte, rassuse, paccavunte. unghia ogne. unico sule, uneche. uniforme suozze. unire accucchià \ scucchià. uno nu, une, prime | uneche, sule. unto vunte | paccavunte. uomo òme, fémmene | crestiane, gènte | viécchje, vècchje, giòne, uaglione, figghiòle, criature, ninne. uovo uove, énece | sbattute, fritte, cuotte a l’acque, frettate | scuzzà, cuocchjele, còchele. upupa jadde -alle de vòsche. uragano tempèrje, urrazze. urlare alluccà, scamà | alluccate, llucche, scamazze, scamatòrje. urtare tuzzà, azzuppà.


Castelluccese usare usà | use, usanze. uscire ascì. usignolo usegnuole. ustionare còce, jarde | cuotte, jarze. usuraio sarare. utensile struménte, attrézze, arnése. utile utele. uva uve, uvaspine | venazze, vigne, vite | rausane, taurase, muscate, muscatiédde -élle, reggine, malevasije, bordò | uva spine / va vine, vigne. V vacanza vacanze, fèrje. vacca vacche, vaccarédde -élle, vaccine | taure. vaccinare vaccenà | vaccine. vacillare cutelà. vagire lamentà, ualià. vaglia vaglie. vaglio ariale, arialèdde -èlle, farnale, séte, setacce, cerneture | cèrne, cernetore. vaiolo vaiuole. valere valé, cuntà | valènte, valore. valico scremone. valido valede. valle valle, vallate. valore valore. valvola valvule. valzer valze. vampata vampate, vampe. vampiro vampire. vandalo vandele. vaneggiare sbalià. vangare vangà | vanghe. vangelo vangèle, uangèle. vanga pale. vangare vangà, smòve, caccià la tèrre. vaniglia vainille. vanità spaccunarije | spaccone, sciantuse. vantaggio vantagge. vantare vantà, spaccunià | vante, vantaiuotte. vanvera vanvere. vapore vapore | vapuruse. variabile variabbele. vasaio vasare | vase, pegnate, cicene. vasca accote, pile, pelone, vasche. vaso vase, vasètte, raste | buccacce, spase, spasètte, cicene, pegnate, pegnatiédde -élle, quartare. ve ve. veccia vézze, èreve, fiéne. vecchio viécchje, vecchiariédde -élle, vecchiarèdde -élle, vecchiacone | vecchiézze, vecchiaje.

vertigine vedere vedé, tremènte, uardà. vedovo vidue. vegliare sta’ alérte, sta’ ruspegghiate. vela véle. velàre velà, appannà, appagghiarà. veleno unéle, venéle, veléne, tuosseche | avvelenà, velenuse. velo vèle, maccature. veloce svélte, diàule, furje. vena véne | venature. vendemmiare vedegnà | vendégne. vendere vénne, vennute \ accattà. vendicare vendecà | vendétte. venerare venerà. venerdì vernedì, venerdì. venire venì, arrevà. ventilare ventelà. vento viénte, rotelaviénte, jàure, ghiàure | sopavviénte, sottaviénte, arremòte | faùgne (de sope, de sotte, faugniédde -élle), vòrje, autìne (avutine), saliérne, veccarése, scòrciacrape, addefréscapriatòrje, repane, ceclone, code de draje | juscià, menà, sperà. ventre vèntre | ventrésche. ventura venture. venturo venture. veramente addavère, alluére, vèramènte. verbo vèrbe. verde vérde, verdastre | verdechià. verdura menèstre, nzalate | campemille, maleve, jéte, vérze, cardidde -ille, sprédde, urrajene, cacatrignele, papagne, perchiacche, sparece, cecòrje, lassene, marascione, rape, jattaruole, vérze, vruocchele, cardesante, caccialiébbre, lauriédde -élle, caulaffiore, fenucchje, fenucchiédde -élle, maleve, petresine, ruchele, scarciòffele, scaròle, spunzale, tanne de checozze, tanne de cecòrje, vérze, vruocchele | cògghje, scégghje, capà, lavà, salà, còce, scaudà, vodde -olle, cunzà. verga vérghe. vergine vérgene. vergognare sbreugnà, vergugnà | sbreògne, scuorne, vergògne, scurnuse, vergugnuse, suggezione \ smerdià, svergugnate. verità lluére, verdà, veretà. verme vérme. verniciare vernicià | vernice. vero uère, lluére, verdà, veretà, veramènte. verro uérre. versante ammuccate. versare menà, dégne, refonne, travasà. verso vèrse. vertigine vòtaciéle, vertiggene. 383


verza verza vérze. vescica usciche. vescovo uéschue, véscheve. vespa vèspe, vespone. vespro uèspre, vèspre. vestito vèste, vestite | vèste, accunzà | ngrefegate, nguzzecute | àbbete, cauzone, giacchètte, gelè, cauzètte cammise, bluse, suttane, tòneche, còtte | vuttone, fescale, cinte, centuline | pertose, spaccacce, squarcèdde, cuppère. veterinario vetrenarje. vetrata vetriate. vétro lastre, vétre, rite. vi ve. via vije, viòccele, rasele, vianòve, strade, stradone, stréttele, strettelécchje, tratture, piste, mulattère, carrère, trainère, séuce, lazzette, vutatore | scurciatore, abbreviatore, vaèviéne, sottèssope. via! lè, lè lè, sció! viaggiare viaggià | viagge. viandante pellegrine, madunnare. viatico viateche. viavai vaèviéne, sottèssope. vibrare ntruntulà | ntruntelatòrje. vicesindaco sottasineche, vicesineche. viceversa alammèrze. vicino ucine, azzecchate, azzicche | ucenate \ luntane. vietare prujebbì, vjetà. vigile viggele. vigliacco caccazzone, vegliacche. vigna vigne, vegnéte | scatenà, arà, zappà, annestà, vedegnà, putà, spruà | uve, acene, raspe, saramiénte | vegnaiuole, va uva. villa ville. villano zaraffe, grézze. villoso peluse. vimine junce, vinchje, vimene. vinaccia venazze, fèzze, mòte. vincere vénce, scacà, sbaraccà. vino vine, venazze, veniélle, muste | taurase, muscate, muscatièlle, rausane, bordò, muntepriane | strengeture, tine, teniédde -élle, tenazze, tenozze, varrile, votte, vuttecèdde -èlle, zulefariédde -élle, dameggiane, fiasche, butteglione, buttiglie, vecchiére, becchiére | fiore, mòte, fèzze, ruce. viola viòle, viulètte. violino viuline. viottolo viòccele. vipera vipere. virgolo virgule. viscere viscere. 384

Pasquale Cacchio vischio vischje. viscido lammeccuse. visibile vesibbele \ nvesibbele. visitare vesetà, truà, i’ a truà | visete. viso facce, facciazze, faccione, facciuzziédde -élle, facciuzzèdde -èlle. vispo vispe. vista viste, vedute | schernuzze. visura vesure. vita vite, vive, campà. vite vite | spallère, a pagghiare, a tendone | acene, uve, raspe, venazze | taurase, muscate, muscatièlle, rausane, bordò, muntepriane | scatenà, nnestà, vedegnà | veticchje, saramiénte. vitello vetiédde -élle. viticcio veticchje. vitigno vetigne. vitto vitte. vittoria vittòrje. vituperio utepérje. vivace ntiste, vispe, nfernicchje. vivaio frasecale. vivanda pijetanze, piatanze. vivere campà | vive. vizio vizje | vezià, veziuse, veziate. vocale ucale, vucale. voce voce, vuciazze, vucione. vociferare murmurià. voglia vòglie, vògghje, ulije, lanche, langhe | uliuse, allaccanute, arraggiate. voi vuje, ve. volare ulà, vulà, abbulà, svulazzà | vòle. volata ulate, vulate. volentieri aggènje, deggènje | vulenteruse. volere ulé, vulé, votte | vulènte, ulènte | vulentà. volpe volpe, vulpacchje, vulpone. volta vòte | lammje. voltare vutà, utà, gerà, caputà. volto facce. Volturino Utrine, utrenése. vomere vòmmere. vomitare vummecà, sduacà | vuommeche. vongola vònghele. vostro vuostre. voto vòte | vutà. vulcano vulcane. vulva fèsse, patane, perchiacche, péttele. vuoto vacante, mmacante, svacantì. W wafer fruffrù.


Castelluccese Z zaino taschèppane. zampa zampe, rampe, ciampe | ciampate. zampettare zumpettià. zampillo butte. zampogna zampogne | zampugnare. zanna zanne. zanzara zampane, muparèdde -èlle. zappa zappe, zappidde, -ille, zappètte, zappiédde -élle, zappetèdde -èlle, zappetiédde -élle | stile, tagghje, cuoz ze | zappà, scatenà | zappatore, zacquare. zappettare scampà. zecca réscene, récene, zécche. zecchino zecchine. zeppa zéppe. zeppo zippe. zero zère. zingaro zinghere, zengarate | barraccone.

zinco zinche. zio, zia zije, ziane, ze | zizì! | zianeme, zianete. zitella zetèlle, zite, gione. zittire ammupì. zizzania zezzajene. zoccolo zuocchele, zampittele. zolfo zulefe, zulefariédde -élle. zolla témpe. zona zone, pizze, pòste, zénne. zoppo zuoppe, struppje | zuppechià. zotico ntuntere, grézze, materiale, zampere, zaraffe, tamarre, sciabbècche, cafone, ruzze. zucca checozze, cucuzziédde -élle, cucuzzare. zuccata ncapate. zucchero zucchere | zuccariére. zuccone cuccione, capatòste. zuffa sciarriatòrje. zuppa zuppe | zuppiére. zuzzurellone pazziariédde -élle.

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Toponomastica I toponimi in italiano sono quelli dei fogli 163 Bic-cari (1957) e Troia (1957), 174 Orsara di Puglia (1955) e Castelfranco in Miscano (1955) dell’Istituto Geografico Militare. I toponimi senza traduzione riguardano contrade non registrate dalle carte topografiche. Contrade Acqua Cutulénte sulla sponda destra del Celone a SSE di Varo. Amabbele tra frantoio Patella e Ponte del Freddo. Ammazzasètte sul versante meridionale di M. Sidone con fredda sorgente d’acqua. Antiano, Ntiane verso Biccari. Antinòzze Antinozzi, bosco di cedui tra M. Saraceno e M. Cornacchia, a N di Vetruscelle. Architte zona Mass. Festa, a NE di Mass. Lamia. Ariarije Argaria, a ridosso di Castelluccio, tra la Petriera e Padule. Bacine (lu) a N del centro abitato, a S di Argaria. Bajedelénghe Baidalenga, tra M. Sidone e Padule. Bannère a ridosso di Celle. Bèlla Rachèle (la) lungo la strada omonima. Bische (lu) [lu b:iSk@] presso mass. Bisco, sulla prov., a ridosso della Pezza dell’Aia. Buffaviénte Buffaviento, a SSE di Celle e a SSO della Difesa di Celle. Cacancarre Cancarro, oltre il Celone, a Est dello Zappatore Capunètte p.no Caponetto, a N lungo il canale di Lame Turchine. Carmenèlle nei pressi di M. Buccolo. Carrare (la) a ridosso del centro urbano Carratèlle canale su m. Felice? Carruozze (da) v Mass. Carruozzo. Casciabbanche dirupo di M. Felice sul Celone. Casèlle v Mass. Caselle. Case Rotte (li) Caserotte, sulla riva opposta ai Padricini. Castagne (la) Castagna, a ridosso del bivio di Celle a O di Sopra le Ripe. Castagnite de Banchine (lu) in zona Baidalenga, in una scarpata della via di S.rra Pizzuta. Casunètte (lu), la chiane de lu Casunètte P.no Casonetto, a S di Difesa Grande, a ridosso di Lame Turchine.

Catenazze Catenaccio, tra S. Caterina e Difesa Grande. Cése (la) a N di Padule. Torr. Le Cesi, affluente del Celone tra Faeto e Celle. Chiana Maiateche, chiana Malte a ridosso del Mulino Patella, a ridosso della riva sinistra del Freddo. Chiana Petricce P.no Petricci, a sud dello Zappatore e a SE della Torre. Chiane de lu Mòneche, Chiannlumòneche P.no del Monaco, a S di P.no S. Angelo, a O di Mezzana Caserotte. Chiane de lu Carre (la) zona di Difesa Grande. Chiane de Napule tra Monsignore e Cancarro. Chiattulélle lungo la strada per la Pietrera, parallela alla prov. per Faeto. Còste de lu Pacce Costa del Pazzo. Crèpacore Crepacore, a E di S. Vito. Créta Janche Creta Bianca, lungo la costa destra del Celone, a valle della via dei frantoi. Demanje termine generico per indicare terreni del demanio concessi a privati. Dufése (la) la Difesa Grande. Dufése de Cèlle Difesa di Celle, bosco di m. Felice. Dufése de Vicchere Corvellara, a N di Difesa grande. Fecurèlle zona mass. Figorella, a E di Pezza dell’Aia, lungo il Fosso Figorella. Fèude (lu) ponte e canale del Feudo, a qualche km. da Faeto. Fòsse de li Muorte Fosse dei Morti, a S di m. Cornacchia. Fòsse de lu Lupe Fossa del Lupo, fra Perazzeta e Sopra le Ripe, a Ovest del Ponte del Freddo Fuosse de li Spine (lu) zona Difesa Grande. Furnace (la) v Fornaci. Giuannone (da) tra Varo e Zappatore. Iuce (l’) ["liutS@] nei pressi di M. Buccolo. Jauriénze Can. Iorenzo, nasce a N della Difesa Grande, taglia la stat. 160 per Lucera e sfocia nel Celone. Lainare (lu) Lungo il canale Lavanaio. Laje de Sanche Lago del Sangue, o SE di S. Vito, verso Orsara. Lame Turchine Lame Turchine, il can. omonimo, corso superiore del Tamarice. Lame de Vicchere lungo il corso superiore del can. Iorenzo. 387


Pasquale Cacchio Lammje (la) a E di S. Caterina, va Mass. Lammje. Lènze (la) tra Maitinelle e Can. delle Canne. Lischje [liSc@] Ischia, anche Ischia dei Preti, lungo la riva sinistra del Celone, a NO di V. delle Canne. Macchione de lu Lupe (lu) zona di Difesa Grande. Majetenèdde (li) presso la mass. Maitinelle, traZappatore e Cancarro. Mancine (li) zona Difesa Grande. Marane (la) dopo vigna Masci, lungo la prov. a NO di Caserotte. Marzulline (la) a O di M. Caruso. Medòre a O di P.no Casonetto. Mmazzasètte v Ammazzasètte Mezzana Sarne Mezzana Sarno, tra Pezza dell’Aia e Spaccanardi. Mezzane (li) Mezzana Caserotte. Mmèrze de Vicchere (li) a N di Santa Catarine. Munzegnore Monsignore, oltre il Celone, a Nord di Cancarro e il Piano di Napoli. Muntalvine Montalvino, oltre il Celone, fra i Patricini e Troia Munte Caruse tra P.no del Monaco e P.no S. Angelo. Murrecenone (lu) zona Difesa Grande. Osmane (da) nei pressi del Varo, tra il boschetto Ziccardi e il Celone, v Uare. Padule (lu) Padule, a NE di Argaria e a SE di Santillo. Parche (lu) zona Mass. Parco, a NE di M. Priano. Patrecine Padricini, lungo la riva sinistra del Celone di fronte a Caserotte. Pescare (la) Tavoliere la Piscina a N del can. Lavanaio. Pescare (la) Pescara, piccola valle in cui scorre il primo tratto del Celone lungo il versante SO di M. San Vito. Petrère Pietrera, a N del ponte Freddo. Picarèlle (la) all’inizio della via S. Nicola, v vije de Cèlle. Pizze de lu Calascione (lu) zona Difesa Grande. Prèta Toste Pietra Dura. Piézze de l’Arje Pezza dell’Aia, a S di M. Priano e a N di Mezzana Sarno. Posta Murate fra Creta Bianca e Piano del Monaco. Prate (lu) Prati di Celle, a ridosso della riva sinistra del Celone sotto il ponte di Celle. Prazzéte Perazzeta, lungo la riva sinistra del Freddo, a Nord della Fossa del Lupo. 388

Puntille (li), Tòppe de li P. zona Mass. La Difesa. Purcile (li) zona Créta janche. Ranchetanche a NE di Padricini, zona Mass. S. Spirito. Rianise (li) dietro la Torre, a E di M. Felice. Sangiuannare (li) zona C. Sangiovannaro in Mezzana Caserotte Sant’Angele Valle S. Angelo e Piano S. Angelo, lungo l’omonimo ruscello. Santa Catarine S.rra Santa Caterina, sulla prov. per Biccari a N. di M. Priano. Sante Dumineche a SE di Padricini, zona Mass. San Domenico. Sante Piétre (415 m.) a N di M. Priano. Santille (Lu) Santillo, tra la Difesa Grande e Padule. Santissime Santissimo, lungo il rettilineo della provinciale sulla riva destra del Celone. Scremone (lu) zona Serra Pizzuta, a SSE di M. Sidone. Sebbione (lu) zona lungo un viottolo che scende al Celone, una diramazione a SE di Via San Nicola. Serlizze tra Padule e Santillo. Sèrra Pezzute Serra Pizzuta, lungo la strada verso M. Sidone a ridosso dell’alta valle del Freddo. Sèrra Travèrse Serra Traversa a NE di Santissimo. Sope li Ripe Sopra le Ripe, a ridosso della provinciale per Faeto, sulla masseria di Bernardo Sotte li Ripe Sotto le Ripe, parete rocciosa scoscesa, tra il torrente freddo e la provinciale per Celle. Sotte li Vigne Sotto le Vigne. Spaccasarde Spaccanardi, tra Piano del Monaco e Pezza dell’Aia Spenèlle (li) Spinelle, a confine col centro abitato, attualmente p.le Spinelle. Surgiére (la) a ridosso dell’attuale Largo Piano. Surine bosco a valle di Sotto le Ripe. Tamarice (lu) lungo V. Tamarice, v corsi d’acqua. Tane de li Volpe (la) zona Difesa Grande. Tavèrne (la) M. Taverna (464 m.), a S di Padricini, a NO di Monsignore. Tòppe de li Streppune (la) zona di Difesa Grande. Tòppe de lu Briature (la) zona Difesa Grande. Torre (la) Torre, tra M. Buccolo e Zappatore. Trainare (la) a N del centro urbano. Uare (lu) Varo, a S di Piano del Monaco lungo la riva dx del Celone.


Castelluccese Uacante (lu) qualsiasi terreno, coltivato o meno, limitrofo al centro abitato. Ugne Sante (l’) zona dell’attuale Via Legno Santo. Vassalle C. Vassallo, tra Zappatore e Maitinelle. Vetresciélle Vetruscelle, fra ponte del Feudo, toppo del Brigante, Antinozzi e Fosse dei Morti. Vigne a la Ripe Vigna della Ripa. Vigne de Masce (la) nei pressi della mass. Vigna Masci, lungo la provinciale, qualche km. a ENE di M. Priano. Vigne de Placete (la) lungo la prov., all’interno dell’attuale estrema periferia orientale del centro abitato. Volle (li) Le Bolle, presso Mass. le Bolle a ONO di M. Priano. Vosche de li Sante Bosco dei Santi, lungo la provinciale tra la fatt. Serena la mass. Della Gioia, di fronte a Caserotte. Vucchele m. Buccolo (852 m.), cima a E di monte Felice, presunto luogo di collegamento con la torre bizantina di Castelluccio. Zappatore (lu) Zappatore, oltre il Celone, a E di monte Felice, a N della Torre. Boschi Antinòzze [aNti"nOts:@] Antinozzi, bosco di cedui tra M. Saraceno e M. Cornacchia, a N di Vetruscelle. Carpenéte (la) zona di Difesa Grande. Dufése (la) Difesa Grande. Dufése de Cèlle (la) bosco di M. Felice. Dufése de Vicchere (la) Corvellara, a N di Difesa Grande Surine bosco a valle di Sotto le Ripe Zaccarde (da) da Ziccardi, a O della mass. Iameli e a NE del Varo. Corsi d’acqua Célone ‹lat aquilonis› fiume Celone, nasce a SO di M. San Vito, presso la Mass. De Simone e sfocia nel Candelaro. Fecurèlle Fosso Figorella, sfocia nel Celone a SO di Caserotte. Fridde Torr. Freddo, nasce a N di Piano del Conte, tra M. Cornacchia e M. Sidone e sfocia all’estremità di Via San Nicola, di fronte al mulino Caporaso. Canale de Sant’Angele Canale di Sant’Angelo, nasce a Padule, attraversa il piano S. Angelo e Mezzana Caserotte e sfocia nel Celone a SO di Sangiovannaro.

Canale de li Canne Canale delle Canne, nasce tra M. Buccolo e la Torre e sfocia ai Padricini, attraversando l’omonima valle. Canale Jauriénze v Jauriénze. Laje de Vicchere Lago Pescara, a N di M. Sidone. Tamarice Tamarice, nasce a S di m. Serrone e sfocia nel Celone oltre i Padricini. Uatenciédde -élle breve rivolo dal Piscero al Celone, accoglie anche acque di scolo. Rilievi Muntalvine M. Montalvino (415 m.) in contrada Montalvino a SE dei Patricini Munte Caruse M. Caruso (462 m.), tra Piano del Monaco e Piano S. Angelo. Munte Cervelline tra M. Sidone e M. Cornacchia. Munte Curnacchje m. Cornacchia (1151 m.) Munte Felice m. Felice (897 m.), visto da Castelluccio V. M. o da N, a forma di elefante dormiente. Munte Priane M. Priano (463 m.) lungo la prov. a NE dell’incrocio per Biccari. Munte Sante M. Santo (365 m.), a NO di Santissimo. Munte Sedone M. Sidone (1061 m.) tra lago Pescara, m. Serrone e m. Cornacchia. Munte Saracine m. Saraceno (1138 m.) a OSO di m. Cornacchia, verso Roseto. Munte Viénte M.Vento (810 m.), le cima Sopra le Ripe. Sammartine M. San Martino (467 m.), tra M. Priano e S. Caterina. Sante Chjireche M. S. Chirico (991 m.) fra Roseto e Faeto, antico insediamento. Sante Piétre (415 m.), a N di M. Priano. Sèrra Travèrse ‹sp. sierra› Serra Traversa (318 m.) a NE del Santissimo. Serrone M. Serrone (906 m.) a Est di M. Sidone. Tòppe de li Streppune (la) zona di Difesa Grande. Tòppe de lu Briature (la) zona Difesa Grande. Tuoppe de lu Briante Toppo del Brigante (970 m.), a O di Vetruscelle. Strade Bèlla Rachèle (la) viottolo da via Sotto le Mura al Celone. Croce (via) Via Croce, porta al Varo. Cupe (lu) viottolo a valle di Via Sotto le Mura. 389


Pasquale Cacchio Gnazije Egnazia via romana tra San Vito e Troia, a S di M. Felice. Palate (la) viottolo dalla cabina elettrica al Celone. Stréttele de la Mòneche da vigne de Placete a Surgiére. Stréttele de li Ciòmme via dei Ciompi, parallela a Via Porta del Pozzo. Uade de lu Muline Vije de Cèlle via San Nicola, da Porta del Pozzo, all’altezza della croce, alla foce del Freddo. Ridde (vije de lu) via che porta al depuratore alla provinciale. Trappétere (vije de li) via dei Frantoi, parte dall’estremità di via S. Maria, giù verso il Celone. Vunculicchje (lu) viottolo a valle di Via Sotto le Mura. Fontane Ammazzesètte fredda sorgente sotto M. Sidone. Ceciarone (Funtane de lu) in zona Petriera. Funtana Giannètte Fontana Giannetta. Pelone de Faìte (Lu) Fontana Marrone sulla provinciale per Faeto. Pesciariélle (Lu) sulla riva sinistra del Celone, di fronte a Creta Bianca. Petrère (Funtane de la) v Petrère. Ricce a O di Casonetto, in zona Medòre. Sammite (Funtane de) a S. Vito, a NE del Castiglione. Surine (Funtane de) v Surine. Sorgenti sulfuree Li Volle Le Bolle, a ONO di M. Priano Lavatoi Funtane (de la) in cima a Via Fontana. Piscere (lu) il Piscero. Ponte de lu Fridde (de lu) a monte del Ponte del Freddo. Prate (de lu) di fronte al mulino Caporaso. Punteciédde de Surriénte sulla prov. per Faeto a un centinaio di m. da Ponte del Freddo. Punteciédde de Chiattulélle (a lu) v Chiattulélle. Pozzi Puzze de la Cummare pozzo della Comare, alle falde di m. Comare a NO di m. Santo. Puzze de lu Cumpare nei pressi del precedente. 390

Puzze de pòrte de lu Puzze ricoperto, in via Porta del Pozzo, nei pressi della croce votiva. Puzze de San Ròcche al termine di Via S. Maria. Mulini Muline de Capurase ai piedi di Monte Felice, di fronte alla foce del Freddo e ai ruderi del convento S. Nicola. Muline de Don Carle presso il ponte del Freddo sulla riva sinistra: Muline de Don Belardine a ridosso della riva destra del Freddo, con ruderi in un boschetto di roverella. Muline d’Arture Cuntine Mulino di Arturo Contini, in fondo a una deviazione della via della Palate sulla riva destra del Celone. Muline de la vije de li Purcile a SE Muline de li Palazze a valle di Posta Murata sulla riva destra del Celone Muline de Sarachiélle Muline de lu Pesciariélle Forni Ciaccacréte (de) sotto la Torre bizantina. Baldassarre (de), poi de Carline in via Forno. Cefèlle (de) abbattuto, sulla curva della Cabina elettrica de Palumbe all’inizio di via Sotto le Mura Peppine Marchése (de), de Nfòcapagghje in via Elena nei pressi del Piscero. Fornaci de Raffaèle de Livje sulla riva sinistra del Celone sotto la masseria di Orazio de Gesèppe Cercèlle sulla riva sinistra del Celone sotto la masseria di Orazio, a pochi metri dalla precedente de Peppine lu Furnare lungo la provinciale, poco al di sotto della ditta Squeo Casolari Carruozze Mass. Carruozzo a SE di M. Sidone. Casèlle Mass. Caselle a S della Fornace lungo la prov., lungo il Can. S. Angelo. Casine (lu) a E di Posta Murata. Fecurèlle zona Mass. Figorella a E di Pezza dell’Aia, lungo la com. dal Varo alla prov., presso il Fosso Figorella. Fòrchione zona Torre. Lammje Mass. Lamia a E di S. Caterina. Pessine Mass. De Girolamo a N di Perazzeta.


Castelluccese Centro abitato

Località limitrofe

Lu Piscere La Chiazze La Séuce La vije de l’Arceprèute Sope lu Chiane Sope li Cruce Sott’a la Torre Sotte li Mure Via Santa Marije Silòsse Vije de lu Campesante Stréttele de li Ciòmme L’Arche de lu Puzze, Pòrte de lu Puzze. Sope lu Chiane Muline de Oscarre Palazze de li Paulélle Palazze de donna Maria Patélle Purtone (Palazze) de lu Conte (palazzo Ianigro)

Cèlle Celle di San Vito Faìte Faeto Sammìte San Vito Vicchere Biccari Rusite Roseto Valfortore Tròje Troia Urzare Orsare Alberone Alberona La Prète Pietra Montecorvino Castiéddefranche Castelfranco in Miscano (BN) Muntefalecone Montefalcone (BN) Griéce Greci (AV) Utrine Volturino Nucère, Lucère Lucera Fògge Foggia Sanzeviére Munte Santangele Madònna Ncurnate

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Lu cunte de lu figghje scellerate [lu kuNt@ d@ lu fi:@ S:@l:@"rat@] La parabola del figliuol prodigo (Luca 15.11-32), traduz. di Giovanni Sereno, gennaio 2007

11. N’ome tenéve duje figghje. [nOm@ t@"nev@ duj@ fi:@] Un uomo aveva due figli. 12. Lu chiù gione decése a lu patre: [lu c:u "dZ:on@ d@"tSesa lu "patr@] Il più giovane disse al padre: «Ta’, damme subbete [ta dam:@ "sub:@t@] «Padre, dammi subito la parziona mije chè me spètte». [la par"tsjona mij@ kE m@ spEt:@] la porzione di proprietà che mi spetta». Allore lu patre [a"l:or@ lu patr@] Allora il padre spartèse quédde chè tenéve tra li duje figghje. [spar"tes@ kwe:@ kE t@"nev@ tra li duj@ fi:@] divise quello che possedeva tra i due figli. 13. Passate cacche juorne, [pa"s:at@ kak:E jworn@] Passato qualche giorno, lu figghje chiù piccule [lu fi:@ c:u "p:ik:ul@] il figlio più piccolo se pigghiase la parzione chè li spettave [s@ pi":as@ la par"tsjon@ kE li sp@"t:av@] prese la porzione che gli spettava e se ne jèse luntane, [E s@ n@ jes@ luN"tan@] e se ne andò lontano, e dda spennése tutte quédde chè tenéve [E d:a sp@"n:es@ tut@ kwe:d@ kE t@"nev@] e lì spese tutto quello che aveva facènne la vite de lu sciampagnone. [fa"tSEn:@ la "vit@ d@ lu S:aFpa"J:on@] facendo la vita del fannullone. 14. Quanne se funése tutte cose, [kwan:@ s@ fu"nes@ tut:@ kOs@] Quando sperperò ogni cosa dinte a quiddu paése [diNta k:wi:u pa"es@] in quel paese ce fusése na rossa carastije [tS@ fu"ses@ na rOs:a karas"tij@] ci fu una grande carestia 392

e isse s’abbiase a truà malamènte. [E is:@ sab:jasa tru"wa mala"mENt@] ed egli iniziò a trovarsi male. 15. Jése allore da une de quiddu paése [jesa"l:or@ da un@ d@ kwi:u pa"es@] Andò allora da un tale di quel paese e se mettése a fatià pe isse. [E s@ m@"t:esa f:a"tja p@ is:@] e si mise a lavorare per lui. Quidde lu mannase fore a cambià li puorce. [kwi:@ lu ma"n:as@ fOrak:aF"bja li pwortS:@] Quello lo mandò fuori a pascolare i maiali. 16. Pe la fame s’avarrije vulute sfamà [p@ la fam@ sava"r:ij@ vu"lut@ sfa"ma] Per la fame avrebbe voluto sfamarsi che li vainèdde chè se mangiavene li puorce, [kli vaj@"nE@ kE s@ maN"dZav@n@ li pwortS:@] con le carrube che mangiavano i maiali, ma nisciune ce ne déve. [ma ni"S:un@ tS@ n@ dev@] ma nessuno glie ne dava. 17. Allore, penzènnece buone, decése: [a"l:or@ p@N"tsEn:@tS@ b:won@ d@"tSes@] Allora, pensandoci bene, disse: «Tutte quidde chè stanne a patrone [tut:@kwi:@ kE stan:a pa"tron@] «Tutti quelli che sono in servizio a case da tate tènene assaje da mangià, [a k:as@ da tat@ "tEn@na "s:aj@ da maN"dZa] a casa di mio padre hanno molto da mangiare mèntre ije qua me more de fame! [mENtr"ij@ k:wa m@ mOr@ d@ fam@] mentre io qui muoio di fame! 18. Mo me ne torne da patreme e ce diche: [mO m@ n@ torn@ da "patr@m@ E tS:@ dik@] Ora me ne torno da mio padre e gli dico: ‹Ohita’, agghje fatte peccate [ Oi"ta a:@ fat:@ p@"k:at@] ‹Padre, ho fatto peccato contre lu ciéle e nnanze a te; [koNtr@ lu "tSjelE "n:aNtsa t:e] contro il cielo e davanti a te; 19. nen sò chiù dégne [n@N"tsO c:u d:eJ:@] non sono più degno


d’èsse chiamate figghje tuje. [dEs:@ ca"mat@ fi:@ tuj@] di essere chiamato figlio tuo. Tratteme come nu jarzone de li tuoje». ["trat:@m@ kom@ nu jar"dz:on@ d@ li twoj@] Trattami come un servo dei tuoi». 20. S’auzase e turnase da lu patre. [sau"tsasE t:urnas@ da lu patr@] Si alzò e tornò dal padre. Mèntre ère ancore luntane, [mENtr"EraN"kor@ luN"tan@] Mentre era ancora lontano, lu patre lu vedése [lu patr@ lu v@"des@] il padre lo vide e avése cumpassione de isse. [E a"ves@ kuFpa"s:jon@ d@ is:@] ed ebbe compassione di lui. Lu currése nnanze, [lu ku"r:es@ "n:aNts@] Gli corse innanzi menase li vrazze a lu cuodde e lu vasase. [m@"nas@ li "vrats:a lu "kwo:E lu va"sas@] si buttò al collo e lo baciò. 21. Lu figghje ce decése: [lu fi:@ tS@ d@"tSes@] Il figlio gli disse: «Ohità, agghje fatte peccate [Oi"ta a:@ fat:@ p@"k:at@] «Padre, ho fatto peccato contre lu ciéle e nnanze a te. [koNtr@ lu "tSjelE "n:aNtsa t:e] contro il cielo e davanti a te. Nen sò chiù dégne [n@N"tsO "c:u d:eJ:@] Non sono più degno d’èsse cunzederate figghje tuje». ["dEs:@ kuNts@d@"rat@ fi:@ tuj@] di essere considerato figlio tuo». 22. Ma lu patre cummannase a li siérve: [ma lu patr@ kum:a"n:asa li sjerv@] Ma il padre comandò ai servi: «Subbete subbete, purtate qua ["sub:"@t@ "sub:@t@ pur"tat@ k:wa] «Presto, portate qui la mègghja vèste e mettitacélle ncuodde; [la "mE:a "vEstE m:@t:ita"tSel:@ Nkwo:@] il vestito migliore e metteteglielo addosso, mettitece pure l’aniédde a lu dite e cauzatele. [m@"t:it@tS@ pur@ la"nje:a lu "ditE cau"tsat@l@] mettetegli pure l’anello al dito e calzatelo. 23. Pigghiate lu mègghje vetiédde e acceditele. [pi":at@ lu mE:@ v@"tje:E atS:@"dit@l@] Prendete il vitello migliore e uccidetelo.

Festiame che nu banchètte, [f@s"tjam@ k@ nu baN"kEt:@] Facciamo festa con un banchetto, 24. pecché quistu figghje mije [p@"k:e "kwistu fi:@ mij@] perché questo figlio mio ere muorte e è resuscetate, [Er@ "mwortE E r@suS:@tat@] era morto ed è risuscitato, s’ère pèrze e è state retruate». [sEr@ "pErtsE E stat@ r@tru"at@] si era perso ed è stato ritrovato». E abbiarne a fa’ fèste. [E a"b:jarna f:a fEst@] E iniziarono a far festa. 25. Mò, lu figghje chiù ruosse se truave fòre; [ma lu fi:@ c:u r:wos:@ s@ tru"av@ fOr@] Ora, il figlio più grande era in campagna; mèntre turnave, prime d’arrevà a la case, [mENtr@ tur"nav@ prim@ dar:@"va a la kas@] mentre tornava, prima di arrivare a casa sentése sunà e ballà. [s@N"tes@ su"na E ba"l:a] sentì suonare e ballare. 26. Chiamase une de li siérve [ca"mas@ une de li sjerv@] Chiamò uno dei servi e c’addummannase chè fusse succiésse. [E tS:a:um:a"n:as@ kE f:us:@ su"tS:jes:@] e gli domandò cosa fosse successo. 27. Lu sèrve ce ruspunnése: [lu sErv@ tS@ r@spu"n:es@] Il servo gli rispose: «È turnate fratete, e patrete [E t:ur"nat@ "frat@t@ E "p:atr@t@] «È tornato tuo fratello, e tuo padre ha fatte accite lu mègghje vetiédde, [a f:at:a"tS:it@ lu mE:@ v@"tje:@] ha fatto uccidere il vitello migliore, pecché lu figghje è turnate sane e salve». [p@"k:e lu "fi:E t:ur"nate "sanE s:alv@] perché il figlio è tornato sano e salvo». 28. Isse se ncazzase [is:@ s@ Nka"ts:as@] Quello si arrabbiò e nen vuléve trasì dinte la case. [E n:@Nvu"lev@ tra"si diNt@ la kas@] e non voleva entrare in casa. Allore lu patre ascése pe lu fa’ capace. [a"l:or@ lu patra"S:es@ pe lu fa ka"patS@] Allora il padre uscì per convincerlo. 29. Ma isse respunnése a lu patre: [ma is:@ r@spu"n:esa lu patr@] Ma egli rispose al padre: 393


«Da tant’anne ije te sèrve [da taN"tan:ij@ t@ sErv@] «Da tanti anni io ti servo e nt’agghje maje mancate de respètte [E Nta:@ maj@ maN"kat@ d@ r@s"pEt:@] e non ho mai disobbedito a nu cumande tuje, [a nu ku"maNd@ tuj@] a un tuo comando, eppure tu nen m’haje maje date nu crapètte [E"p:ur@ tu n@N"m:aj@ maj@ dat@ nu kra"pEt:@] eppure tu non mi hai mai dato un capretto pe fa’ fèste che li cumpagne miéje. [p@ f:a fEst@ k@ li kuF"paJ:@ "mjej@] per fare festa con i miei amici. 30. E mo chè è turnate quissu figghje tuje [E m:O kE E t:ur"nate "kwistu fi:@ "tuj@] E ora che è tornato codesto figlio tuo chè s’è scialacquate tutte cose [kE sE S:ala"k:wat@ tut:@ kOs@] che ha sperperato ogni cosa che li fémmene malamènte, [k@ li "fem:@n@ mala"mENt@] con le prostitute,

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pe isse haje fatte accite lu mègghje vetiédde». [p@ i"s:aj@ fat:a"tS:it@ lu mE:@ v@"tje:@] per lui hai fatto uccidere il vitello migliore». 31. Lu patre ce respunnése: [lu patr@ tS@ r@spu"n:es@] Il padre gli rispose: «Figghje mije, tu staje sèmpe che mé [fi:@ mij@ tu staj@ sEFp@ k@ m:e] «Figlio mio, tu stai sempre con me e quidde chè è lu mije è pure lu tuje; [E k:wi:@ kE E lu "mijE pur@ lu tuj@] e quello che è mio e anche tuo; 32. ma s’avév’a fa’ fèste e rallerià, [ma sa"veva fa "fEstE ral:@"rja] ma bisognava far festa e rallegrarsi pecché quissu frate tuje [p@"k:e kwistu frat@ tuj@] perché codesto tuo fratello èra muorte e è resuscetate, [Era "mwortE E r:@suS:@tat@] era morto ed è risuscitato, s’èra pèrze e è state retruate». ["sEra "pErtsE E stat@ retru"ate] si era perso ed è stato ritrovato».


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Carta ISO- 639-3 http://it.wikipedia.org/wiki/File:Neapolitan_language.jpg


1. Limite nord-ovest di [vrats:@] ‘braccio’ <BRACHIUM> 2. Limite nord-ovest di [fats:@] ‘faccio’ <FACIO> 3. Limite nord-ovest di [patS:@] ‘pazzo’ <PATIENS> 4. Limite nord-ovest di [tSit:@] ‘zitto’ (origine onomatopeica)

La linea Eboli-Lucera (da Avolio 1989)

Limite sud-orientale dello sviluppo campano (moderno) -CĮ- > [tS:] (di contro a [tts] lucano/pugliese, isoglosse 1 e 2) e limiti nord-occidentali di [(tS)tS:] lucano/ pugliese (di contro a [(ts)ts:] campano) nei tipi lessicali “pazzo” e “zitto“ (isoglosse 3 e 4) http://htmlimg1.scribdassets.com/4ayo0q4ups23dvij/images/82-a85676b90d.jpg va Loporcaro, p. 143


1. Limite meridionale di -SĮ- > -š- [S] 2. Limite meridionale di -BĮ- > -j- [j] 3. Limite meridionale di -LD- > -ll- [l:] 4. Limite meridionale di -št- [St] 5. Limite settentrionale di -šk- [Sk] 6. Limite meridionale di menì [m@"ni]

La linea Cassino-Gargano (da Avolio 1990) http://htmlimg1.scribdassets.com/4ayo0q4ups23dvij/images/82-a85676b90d.jpg va Loporcaro, p. 143



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