M.M. JUDAS - KATUNDA

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Talismani 6


M.M. Judas Katunda. Il serpente delle origini © 2022 M.M. Judas © 2022 Spazio Interiore Edizioni Spazio Interiore Via Vincenzo Coronelli 46 • 00176 Roma www.spaziointeriore.com redazione@spaziointeriore.com in copertina William Blake, Paradise Lost: Satan Watching Adam and Eve progetto grafico Francesco Pandolfi I edizione: marzo 2022 ISBN 979-12-80002-40-2 Tutti i diritti sono riservati.


M.M. Judas

Katunda Il serpente delle origini

SPAZIO INTERIORE



I nd i c e Introduzione . . . . . . 7 L’orripilante premessa . . . . . . 11 L’assennata premessa . . . . . . 15 Il profumo di Katunda . . . . . . 23 Quando il sogno collassa . . . . . . 29 Il senso del non-senso . . . . . . 33 La perversione . . . . . . 45 Il grande abisso . . . . . . 51 Katunda, quanti anni hai? . . . . . . 59 L’ascolto . . . . . . 65 Il meraviglioso e imperfetto uomo . . . . . 73 (otto miliardi di universi) La vergogna di ciò che siamo . . . . . . 79


Eterne notti insonni . . . . . . 83 La distruzione . . . . . . 89 La terra promessa . . . . . . 95 Il caldo focolare familiare . . . . . . 101 (o le porte dell’inferno) Vietato sbagliare . . . . . . 105 La bellezza segreta . . . . . . 109 L’importanza di avere un segreto . . . . .113 La bellezza al di là del velo . . . . . . 119 Il rapimento . . . . . . 123


Int ro duzio ne

In questo luogo di speranza e di disperazione, chiamato pianeta Terra, esiste un territorio quasi del tutto inesplorato. È un percorso a spirale, e per poterlo raggiungere è necessario camminare a lungo ed è indispensabile farlo da soli. Lì, nel centro della spirale, si trovano le condizioni di tregua necessarie per poter rinunciare alla speranza, e di conseguenza alla disperazione. Inutile la prima, dannosa la seconda. In queste zone incontaminate si avventurano i coraggiosi, ovvero coloro che, anche solo per pochi momenti, riescono ad accantonare i soliti bisogni, i consueti desideri e le usuali abitudini. A tali audaci avventori è dedicato questo libro, non come una guida, piuttosto come una mappa che ne disegna il percorso, le tappe, le trappole lungo il cammino e i punti di ristoro, lasciandone il centro non delineato, come coperto dalla nebbia, poiché sebbene il percorso

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possa essere comune a tutti, il centro può essere definito solo da chi vi giunge. Per questo motivo è sempre inesplorato, continuamente nuovo, ininterrottamente cangiante, come mutevole è la condizione dell’uomo. È sempre l’abbandono della speranza, così legata alle aspettative, a permettere qualunque tipo di trasformazione. Pertanto, per chi sente il bisogno, a un certo punto della vita, di dare un appuntamento a quella parte di sé che ancora non conosce, ebbene, quello è il luogo perfetto per farlo. A ogni risoluto avventuriero, auguro buon viaggio. M.M. Judas

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Katunda Il serpente delle origini



L’ orri pilant e premes s a

Quella mattina mi svegliai di colpo a seguito di un incubo. Mi svegliai sudato e ansimante, col cuore in gola per la paura di quello che avevo visto, ascoltato e vissuto nell’orribile sogno. Spalancai gli occhi, presi fiato come dopo una lunga apnea, mi ritrovai seduto sul letto ancor prima di essere sveglio e mi guardai intorno nella penombra dell’aurora. Solitamente è un sollievo svegliarsi da un incubo, le prime parole che pensi sono: «Era solo un sogno, per fortuna era solo un sogno». Io mi guardai intorno, lentamente, guardai la sveglia sul comodino, quell’orribile sveglia che faceva “tic-tac”. Con tutte le sveglie silenziose che esistono, perché ne avevo una che faceva tic-tac? Guardai il comodino su cui era appoggiata la sveglia, quel maledetto comodino sbilenco che aveva bisogno di un libro sotto uno dei piedini per poter stare dritto. Poi guardai il maledetto lucernaio, da cui filtrava quella maledetta flebile luce, preludio di un’altra maledetta giornata. Infine, riappoggiai la testa

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sul cuscino e chiusi gli occhi, nella speranza di riuscire a tornare nell’incubo. Perché a volte, raramente, un orribile incubo è meglio di un’infernale realtà. Credo che la differenza la facciano gli odori. Nella realtà puoi sentire l’olezzo della vita che marcisce. Nei sogni, no. Anche nei lavori di immaginazione puoi riuscire a vedere, a udire, perfino a toccare... ma sentire gli odori è la cosa più difficile. E io non ne potevo più del fetore della vita. Ma l’anelato incubo non tornò e io restai sveglio, in quella putrescente realtà. Ci misi anni a incontrarla, Katunda, il serpente delle origini e le origini del serpente. Fu lei a presentarsi, a dirmi chi fosse, ma non mi chiese mai chi fossi io. Forse perché sapeva che non lo sapevo. Ad ogni modo fu lì che la incontrai, dopo anni e anni e anni, inaspettatamente, nel bel mezzo di un arido deserto, il più arido che tu possa immaginare. Katunda non sorride e non sbatte mai le palpebre. E quando le stai di fronte, non distoglie mai, mai lo sguardo dai tuoi occhi. Mai. Può sembrare inquietante, ma non lo è. La verità è che se arrivi fin lì, hai tutta la sua attenzione. E non so se questo è sempre un bene. Ad ogni modo, è così. Mi chiese come fossi arrivato lì, ai confini del nulla. Anche questo lei lo sapeva, ma voleva essere sicura che io l’avessi capito. Il vento caldo e secco del deserto alzava vortici di sabbia intorno a noi mentre parlavamo, e faceva ondeggiare le sue vesti leggere. Ma io non avevo caldo, né fame, né sete, né sonno, non ero stanco. Stranamente non ero stanco. Sapevo com’ero arrivato lì, e glielo dissi: «Ho rinunciato a ogni speranza». 12


Collana Talismani

Da telesména, dalla radice greca teléo, “consacro” e “rendo perfetto”. Questa collana nasce con l’obiettivo di raccogliere e rendere fruibile il lavoro di ricercatori e studiosi che, attraverso l’esperienza in prima persona, fondono abilmente nei propri scritti l’attività di ricerca e il proposito di divulgazione e insegnamento. Veri talismani cartacei, i libri di questa collana, seppur differenti per l’ampiezza e la varietà degli argomenti trattati, sono accomunati dal taglio operativo dei loro contenuti, proposti come strumenti di applicazione quotidiana nel lavoro di crescita interiore e presentati in una veste maneggevole e allo stesso tempo elegante e ricercata, come meritano il tempo e l’impegno che l’essere umano dedica al sacro compito della propria personale evoluzione. Il sapere esperienziale che ciascun Autore mette a disposizione della collettività viene perciò “consacrato” nelle pagine di questi libri, affinché il lettore possa farne uso sapiente per “rendere perfetto” ciò che sente di voler migliorare di sé.



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