Corrado Malanga - Trilogia della Coscienza

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3 P O RTA L I



Corrado Malanga

TRILOGIA DELLA

COSCIENZA GENESI | EVIDEON | LA GEOMETRIA SACRA IN EVIDEON

SPAZIO INTERIORE


Corrado Malanga Trilogia della Coscienza – Genesi / Evideon / La geometria sacra in Evideon © 2021 Corrado Malanga © 2021 Spazio Interiore Edizioni Spazio Interiore Via Vincenzo Coronelli 46 • 00176 Roma www.spaziointeriore.com redazione@spaziointeriore.com editing: Elisa Picozza copertina e progetto grafico Francesco Pandolfi I edizione: settembre 2021 ISBN 979-12-80002-31-0 Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, archiviata o trasmessa in qualsiasi forma o attraverso qualunque mezzo, inclusi quelli elettronici, meccanici, di fotocopiatura o di registrazione, senza l’autorizzazione dell’editore. Le riflessioni, dichiarazioni e opinioni espresse sono quelle dell’autore, da lui liberamente manifestate ai sensi dell’art. 21 Cost,.e non sono riconducibili né attribuibili all’editore e/o alla casa editrice. Spazio Interiore non può in alcun modo essere ritenuta responsabile per il loro contenuto, né per qualsivoglia danno, diretto o indiretto, morale o materiale, possa derivare da tali riflessioni, dichiarazioni e opinioni.


INDICE

Prefazione di Corrado Malanga . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

parte i GENESI Uomo, Universo, Mit o

Introduzione

l’ologramma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

17

Capitolo 1 genesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

23

Capitolo 2

gli dèi della valle dell’indo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

65

Capitolo 3 fisica quantistica e ricerca della coscienza . . . . . . . . . . . . . . . . . .

84

Epilogo oltre le conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

122


parte ii EVIDEON L’an ima dei colori

Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129 Capitolo 1

l’idea dello specchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130

Capitolo 2

il triade color test e il modello virtuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132

Capitolo 3

l’universo dentro di noi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136

Capitolo 4

trasporre il modello qcd nel modello msa . . . . . . . . . . . . . . . . . . 144

Capitolo 5 la filosofia del modello msa (mental simulation approach) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147

Capitolo 6

come fotone e antifotone creano il tutto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 152

Capitolo 7

leptoni, quark, gluoni, ologrammi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155

Capitolo 8

spin, carica elettrica e massa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 160

Capitolo 9

lo spazio dei colori integrato con lo spazio dei suoni . . . 168

Capitolo 10

il modello msa nel mito della creazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 174

Capitolo 11

appendice sulla simmetria cpt . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 184

Epilogo la geometria della scelta e la coscienza della dualità . . . 189


parte iii LA G E O M E T R I A S ACRA I N E V I D E ON Capitolo 1

geometria sacra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 211

Capitolo 2

chakra e triade color test . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212

Capitolo 3

le ragioni del mito della coscienza gemella . . . . . . . . . . . . . . . . . 256

Capitolo 4

i teoremi di gödel . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 262

Capitolo 5

realtà dell’universo di evideon . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 265

Epilogo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 271

CO N CLUS I O N I scienza, mito e coscienza: una visione unitaria . . . . . . . . . . . . . 293

Appendice triade color test dinamico flash . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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P R E FA Z I O N E di Corrado Malanga

Sono convinto che la vera ricerca, quella che non cerca conferme di sé ma che, essendo autenticamente orientata a trovare la verità, è consapevole di dover essere in perpetuo movimento, non finisca mai. Il risultato, la risposta di ieri, è solo la domanda di oggi, che nelle conclusioni raggiunte deve trovare uno stimolo e uno sprone e non farsi bloccare da esse per paura di metterle in discussione. Sono ormai molti anni che rendo pubblici i risultati delle mie ricerche, sia mettendo gratuitamente a disposizione in rete alcuni degli scritti più corposi, sia pubblicando man mano i libri che completano, ampliano o riassumono i vari step del mio lavoro. L’idea di base è quella di dare a tutti, se lo desiderano, la possibilità di accedere ai contenuti del mio pensiero, offrendo supporti in grado di raggiungere il più ampio numero possibile di persone e tenendo conto di quelle esigenze economiche che ancora sussistono e non possono essere ignorate. Sono fermamente convinto che la cultura – al pari della sanità e della scuola – dovrebbe essere gratuita, ma al giorno d’oggi non è ancora possibile prescindere dalle dinamiche in cui siamo immersi. L’equilibrio, per ora, è in un mix degli strumenti a disposizione, nella consapevolezza di cosa e del perché lo si sta facendo. In molti, ancora oggi, non hanno accesso a internet (o magari non sanno come barcamenarsi in esso, recuperando e scaricando i materiali di loro interesse) ed è quindi doveroso fornire anche quel materiale cartaceo – il libro, per l’appunto – cui siamo più abituati e che per molti è il veicolo di conoscenza più semplice e fruibile. Un veicolo che però ha un costo non indifferente. In accordo con i miei editori ho quindi cercato di ottenere sempre il massimo risultato a livello divulgativo con il minor costo possibile, integrando gli scritti diffusi in rete con pubblicazioni cartacee e attra9


verso seminari, interviste, conferenze e convegni, facendo in modo che in qualche maniera venissero poi riportati su YouTube o su altre piattaforme di facile e gratuita fruizione. È in quest’ottica che vede la luce il presente volume. Invece di ristampare singolarmente per l’ennesima volta alcune delle mie opere, ci è sembrata una buona soluzione quella di riunire in un’unica pubblicazione tre dei miei libri che costituiscono l’uno il complemento e approfondimento dell’altro, così da ottenere un duplice risultato: permettere a chi si avvicina per la prima volta al mio lavoro di trovare questi miei scritti – distinti ma inscindibilmente collegati tra loro – riuniti in un unico corpus, e renderli disponibili al pubblico a un costo ancora più contenuto. Tale operazione si rende possibile perché – per quanto la pubblicazione e diffusione del mio lavoro avvenga necessariamente per step, via via che i vari segmenti di ricerca trovano compiutezza – l’oggetto dei miei studi (e quindi dei miei scritti) segue un filo logico ed essi costituiscono nel loro complesso una sola, grande e più importante ricerca, le cui diverse parti sono consequenziali. Questo volume realizza a valle ciò che non sarebbe stato possibile fare a monte: è la trilogia che raggruppa in sé e restituisce continuità alle tre ricerche intitolate Evideon, Evideon ii ossia La geometria sacra in Evideon e, il più risalente nel tempo, Genesi (che a sua volta era già la reductio ad unum di tre diversi segmenti di ricerca). Tramite queste opere volevo infatti portare alla conoscenza di chi mi leggeva il fatto che nel Mito era già descritta la natura dell’Universo intero e che, con opportune chiavi di lettura, esso ci poteva essere svelato con facilità. È proprio partendo dall’esame dei miti più antichi (e perciò meno artefatti dallo storicismo politico ed ecclesiale) che costituivano il punto di partenza della cultura umana post-diluviana – cioè i miti della Genesi, della civiltà della valle del fiume Indo e dell’eterna lotta tra Shiva e Vishnu – che si può comprendere con maggiore facilità come la storia di questi personaggi mitologici letta in chiave moderna altro non sia che la storia di entità aliene che dominavano (e dominano tuttora) il nostro pianeta. Confrontando poi questi miti con quelli di altre popolazioni, ci si accorge dell’assoluta sovrapponibilità degli eventi narrati dalle diverse culture e quindi dell’esistenza di un’unica matrice creatrice del Mito cosmogonico stesso. 10


Questa parte della mia ricerca era orientata a conoscere (e far conoscere al lettore) la vera e nascosta natura degli Dèi, che le varie chiese vogliono invece mantenere celata. Dal Mito si evince, in maniera piuttosto evidente, che noi siamo i creatori dell’Universo e che siamo al tempo stesso anche i creatori dei nostri Dèi. Una dichiarazione che può sembrare azzardata ma che poi si rivela estremamente appropriata alla moderna interpretazione del Mito. Noi siamo dunque i creatori del Tutto, ma ne siamo totalmente inconsapevoli. Saremmo qui per fare l’esperienza della dualità sotto forma di divisione perché la Coscienza da cui proveniamo, non essendo all’inizio dei tempi consapevole di sé, ne deve fare esperienza. In altre parole, un’identità unica non conosce la sua natura inconoscibile a meno che non si separi in tutte le cose, affinché queste, come parti di se stessa, possano osservarsi in modo del tutto relativo. Le diverse osservazioni relative, riunificate alla fine dei tempi, darebbero alla Coscienza quella consapevolezza mancante del “cosa significa uno”. “L’Uno” è quell’idea che è il contrario di “molti”. Fare dunque l’esperienza della divisione serve alla Coscienza, di cui noi siamo le parti, per comprendere che siamo il “Tutto” fatto di “molti”. Nel concetto di Tutto esiste un aspetto ambiguo che va chiarito a colpi di consapevolezza. Il Tutto si comprende solo essendo Coscienza, cioè Realtà Reale e immutabile. La Coscienza, se non si divide durante la sua esperienza della divisione stessa, non comprenderà anche il secondo aspetto del Tutto, che è la singola parte del Tutto. Fare l’esperienza del vedere il Tutto come un complemento di se stessi e non come qualcosa che non ci appartiene, ci porta a comprendere in definitiva come il singolo elemento della totalità degli elementi contiene, dentro di sé, tutti gli elementi del Tutto stesso. Si comprende così che, pur non avendone consapevolezza, noi siamo “Uno” che da bravo “Tutto” ne conserva una natura frattalica e olografica. Per passare attraverso l’esperienza della divisione è necessario capire cosa vuol dire nascere (iniziare) e morire (terminare); significa accettare l’idea della separazione delle coscienze, sottoporsi alla separazione stessa, subirla, comprenderla attraverso il divenirne. E per ottenere ciò è assolutamente necessario dimenticarsi il motivo per il quale siamo qui: poiché l’esperienza è tale solo se non si ha consapevolezza di farla. 11



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