Oltreconfine - Anteprima interviste

Page 1

A

INTERVISTE Salvatore Brizzi • Selene Calloni Williams Corrado Malanga • Antonio Bertoli Rob Brezsny • Andrea Pietrangeli Carlo Dorofatti • Claudio Marucchi



indiceU Oltreconfine Interviste

SALVATORE BRIZZI Dove splende la fiamma del drago

ROB BREZSNY L’altro mondo reale

Intervista a cura di Mariavittoria Spina Oltreconfine 12 • Dicembre 2013

Intervista a cura di Laura Rosetti Oltreconfine 15 • Dicembre 2015

SELENE CALLONI WILLIAMS L’unione erotica con l’Aldilà

ANDREA PIETRANGELI Lo scopo del gioco

Intervista a cura di Giovanni Picozza Oltreconfine 15 • Dicembre 2015

Intervista a cura di Giovanni Picozza Oltreconfine 9 • Febbraio 2013

CORRADO MALANGA Inseguire l’alieno e trovare l’anima

CARLO DOROFATTI<>CLAUDIO MARUCCHI Io non sono Io Le frontiere delle frontiere

Intervista a cura di Nicola Bonimelli Oltreconfine 9 • Febbraio 2013

Oltreconfine 10 • Maggio 2013

ANTONIO BERTOLI Coma una furia nella notte Intervista a cura di Andrea Colamedici Oltreconfine 11 • Settembre 2013

Illustrazione in copertina Giacomo Belcari, Città su dorsi d’oca


SALVATORE BRIZZI Dove splende la fiamma del drago .........................................

di Mariavittoria Spina

Servono uomini e donne che abbiano compreso quanto la realtà cosiddetta “esterna” sia solo un riflesso del loro essere interiore. Servono uomini e donne liberi dal senso di scarsità, povertà, limitatezza. Servono uomini e donne eroici, che aspirino a un Ideale, che seguano dei Valori inamovibili e inespugnabili. Uomini e donne pronti anche alla sconfitta... e quindi invincibili; pronti anche a morire... e quindi eterni. Il mondo è dentro di te e tutto ti è possibile. Salvatore Brizzi

A

Il mondo, specialmente l’Occidente, ricorda il 1929 per il crollo di Wall Street. In quello stesso anno, proprio da New York cominciarono a diffondersi i libri che annunciavano l’Agni Yoga, la via del Fuoco della Consapevolezza, difficile da descrivere in astratto se non come intensa vocazione solare da mettere in pratica nella vita quotidiana. Quei testi sempre attuali ricordavano un evento al tempo noto solo in Oriente: il radunarsi dell’armata del Fuoco, che come la fenice risorge prima della Nuova Era (Satya Yuga). Lo stesso Appello si trova in questi anni di “crisi” profonda, quasi giunti al punto più basso del Kali Yuga, nelle opere di Salvatore Brizzi, venuto ancora una volta a radunare i portatori della fiamma sotto l’egida del Drago. Il monaco guerriero oggi usa le armi dello scrittore, dell’artista e del conferenziere, ma le sue non sono solo parole risveglianti, perché a trasmettere un messaggio letale alla te-

nebra è soprattutto l’energia che emana, una vivida prova di quella radiazione chiarificatrice che è l’Amore, sconosciuto a occhi mortali ma inconfondibile per l’anima sincera. Quanto a Volontà e Intelligenza, si dice che ogni drago non manchi di risorse destiniche, per quanto misteriose rimangano ai più le vie che percorre risvegliandosi. In questo senso, qualunque sia la nostra stella polare, potremo essere certi che incontrare la fiamma del Drago non sarà mai un caso. Se dovessi presentarti a una persona che ti incontra per la prima volta, cosa diresti di te? Direi che sono un artista, che non mi occupo di esoterismo, come la maggior parte delle persone crede, né di spiritualità, mi occupo semplicemente di portare le persone all’interno di nuove forme di pensiero, perché possano percepire il mondo in maniera totalmente


L’UNIONE EROTICA CON L’ALDILÀ Intervista a Selene Calloni Williams .....................

di Giovanni Picozza

Esiste un confine tra lo spazio e il nulla, una pausa nel tempo. Quando trovi quel confine, quando ti ritrovi in quella pausa, puoi simultaneamente vederti come sognatore e come sogno: l’uno è immerso e trasfigurato nell’infinito abbraccio dell’amore divino, l’altro è l’amato e l’amante umano. Entrambi ugualmente veri, entrambi ugualmente felici, perché ugualmente fatti d’amore, il sognatore e il sogno non si annullano, ma si perfezionano vicendevolmente. Selene Calloni Williams, Iniziazione allo Yoga Sciamanico

A

Allieva di James Hillman, il padre della psicologia immaginale, che considera il suo maestro occidentale, Selene Calloni Williams ha trascorso diversi anni in Oriente, approfondendo la pratica della meditazione, del buddhismo tantrico e dello yoga sciamanico, al cui antico lignaggio è stata iniziata dal maestro Michael Williams. Scrittrice, viaggiatrice e documentarista, ha fondato il movimento della Nonterapia, che si propone di conciliare il percorso del fare anima con l’ecologia profonda. Quando non è impegnata a condurre gruppi di viaggiatori consapevoli nei luoghi sacri di tutto il mondo, vive tra la Svizzera, la Scozia e l’Italia. Attraverso i suoi libri e i suoi workshop – delle vere e proprie esperienze sciamaniche che spesso segnano un pun-

to di svolta nella vita dei suoi partecipanti – sta aiutando una nuova generazione di ricercatori spirituali a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità per iniziare un cammino ispirato di liberazione che – attraverso le iniziazioni e i rituali di cui si fa strumento – li conduca a scardinare i meccanismi della programmazione inconscia in cui sono immersi. Il suo invito – dolce ma perentorio – è a riappropriarsi dell’autentico potere creativo non fuggendo l’invisibile ma abbandonandosi a esso in un’incessante unione erotica. Solo sviluppando la capacità di darsi – cioè l’amore – saremo in grado di riassorbire il reale e ritirare le proiezioni, diventando così co-creatori, insieme alle divinità, della nostra vita e degli eventi che la abitano.


corrado

maLanga Inseguire l’Alieno e trovare l’Anima .........................................

di Nicola Bonimelli

A

Gli dei sono diventati malattie, dice Hillman con Jung. E se le malattie diventano alieni? Sappiamo che il mondo occidentale, lì dove un tempo si scovavano dèmoni e demòni, ha iniziato a vedere manie e disturbi: l’indemoniato ha cambiato nome, è diventato un malato. Ma come dice Cocteau: il diavolo cacciato dalla finestra rientra dalla porta come raggio di sole. Non c’è bisogno di leggere la Storia della follia di Foucault per capire che i nomi possono imprigionare l’essenza delle cose. Allo stesso modo, però, non possono annientarla. Ogni prigioniero è potenzialmente Edmond Dantès, conte di Montecristo, che bramando la sua vendetta, aspetta il momento della sua evasione e della sua rivincita. Forse gli alieni sono una variante estrema di quelle potenze altre dall’umano – aliene appunto – che l’uomo ha rinchiuso nei trattamenti sanitari, obbligatori o volontari. Dunque gli alieni esistono? Fino a qualche tempo fa avremmo potuto chiederlo a Corrado Malanga. Con il suo accento metà ligure – è nato a La Spezia – metà pisano – vive a Pisa da più di trent’anni, dove è ricercatore di chimica organica presso la cattedra di Chimica e Chimica Industriale della facoltà di Scienze Matematiche,

Fisiche e Naturali – ci avrebbe raccontato storie non di indemoniati, men che meno di schizofrenici, ma di addotti, migliaia di addotti, ovvero persone visitate, possedute, rapite dagli alieni. Probabilmente ci avrebbe convinto che quanto la fantascienza racconta degli alieni è più vero di quanto siamo solitamente disposti a ritenere: le sue ricerche, infatti, non sono frutto di sprovveduti amanti dell’ignoto, ma sono condotte da uno stimato ricercatore di chimica di fama internazionale con strumenti scientificamente riconosciuti quali l’ipnosi regressiva e la Programmazione Neuro Linguistica. Qualche tempo fa Corrado Malanga, il più esperto alienologo italiano, avrebbe risposto: sì, gli alieni esistono. Oggi, se vogliamo una risposta alla nostra domanda, non possiamo rivolgerci a lui, sebbene sia certamente tra le persone più informate dei fatti. La questione infatti è un po’ più complicata e anche molto più interessante di quella che indaga semplicemente la presenza aliena sul nostro pianeta o, peggio, dentro di noi. Se siamo a casa, abbiamo freddo e decidiamo di accendere il fuoco, prima di preoccuparci della legna dobbiamo chiederci se abbiamo un camino, a meno di non voler bruciare il salotto accendendo


L’ALTRO MONDO REALE Intervista a Rob Brezsny .....................

di Laura Rosetti

A

Alla maggior parte di noi Rob Brezsny è noto come l’autore di Free Will Astrology, rubrica settimanale dedicata all’oroscopo che viene pubblicata su Internazionale e su oltre cento testate in tutto il mondo; io stessa l’ho conosciuto in questo modo, e sono rimasta affascinata dal suo stile divertente e profondo, colto e stravagante nell’interpretare i segni astrali. «Free Will Astrology si presenta come un delizioso piccolo compendio di poesia, aneddoti, aforismi e umorismo, una ricercata lettera d’amore senza precedenti nel campo dei media» afferma un critico letterario del Sacramento News and Review, e io mi trovo pienamente d’accordo con lui. La sua rubrica non è mai asettica o sterile, non si limita a dare il solito consiglio giornaliero, ma raggiunge in profondità l’anima del lettore, anche attraverso poche righe. Eppure, c’è molto di più dietro a questo incredibile personaggio. Rob Brezsny è autore del best seller Pronoia è l’antidoto alla paranoia, un libro dalla prosa magicamente coinvolgente, ricco di consigli per combattere la sempre più presente ombra del pessimismo che pervade le nostre vite; Pronoia celebra la vita, la bellezza e la verità e lo fa con umorismo, intelligenza e profondità, senza mai appesantire il lettore. Lo scrit-

tore Tom Robbins afferma: «Ho visto il futuro della letteratura americana e il suo nome è Rob Brezsny». Oltre a essere scrittore e astrologo, Brezsny è anche poeta e musicista. Con il suo secondo progetto musicale, i Sacred Uproar, ha creato una performance teatrale tratta proprio dal suo libro Pronoia, e che si presenta come una miscela di rituali interattivi, meditazioni caotiche, preghiere scalmanate, tenere invettive e sermoni blasfemi. Abbiamo chiesto a Rob di raccontarci il suo punto di vista sull’Aldilà, e quella che segue è l’affascinante visione di ciò che lui chiama l’Altro Mondo Reale. Rob, attraverso la tua vita e la tua arte stai in qualche modo cercando di incentivare le persone a riguadagnare il proprio talento creativo, per vivere una vita felice e contribuire alla creazione di un mondo migliore. Come definiresti l’Aldilà dal tuo punto di vista? Diciamo che nel mio linguaggio personale l’Aldilà si chiama l’Altro Mondo Reale, e coesiste con Questo Mondo Reale (ovvero il regno materiale). Di solito, ogni notte durante i nostri sogni, facciamo visita con cadenza regolare all’Altro Mondo Reale. Per il periodo in cui abitiamo il nostro corpo, la nostra coscienza rimane fon-


Lo ScoPo deL gIoco

Intervista ad Andrea Pietrangeli www.andreapietrangeli.it

.........................................

a cura di Giovanni Picozza

A

Grafico, musicista e studioso appassionato, da alcuni anni Andrea Pietrangeli si è fatto divulgatore di pratiche di evoluzione interiore. Grazie all’uso di un linguaggio semplice e di un tono divertente e canzonatorio, Andrea ha permesso a un grandissimo numero di persone di avvicinarsi a una visione meno ordinaria della vita. Nel 2011 ha pubblicato Manuale di Risveglio.

Cosa ha dato vita alla tua ricerca interiore? C’è stata una causa scatenante o è un impulso che hai sempre sentito? Le avvisaglie di un cammino di trasformazione le ho avute già un paio di anni prima della morte di mio padre. Quello però è stato l’episodio scatenante di una serie di scoperte che non si sono più fermate fino a oggi. A volerlo, si cresce sempre. Come e perché hai deciso, dopo anni di studio, di iniziare a divulgare le tecniche di risveglio della coscienza? Iniziare un lavoro di condivisione da relatore è una scelta che ti fa accorgere di quanto puoi crescere più velocemente. Ci vuole una certa dose di coraggio e incoscienza a portare in giro idee, intuizioni e scoperte, ma nelle persone, nelle domande, nei dubbi, nei confronti si migliora sempre. Il relatore evolve e la crescita delle persone che ascoltano è soltanto un riflesso della sua espansione personale. Non faccio questo per migliorare il mondo, anche se sento che è la strada giusta per un nuovo equilibrio di vita comune. Non sento lo scopo del missionario o del salvatore, mi accorgo semplicemente di quanto sia un’accelerazione essere in


IO NON SONO IO Le frontiere delle frontiere .........................................

Carlo Dorofatti < > Claudio Marucchi

A

Carlo Dorofatti e Claudio Marucchi tengono regolarmente seminari incentrati sul comparativismo tra dottrine filosofico-religiose orientali e occidentali, sulla simbologia e sulla ritualità. In questa intervista doppia approfondiscono le menzogne di una spiritualità a costo e impatto zero, indicando la via per la penetrazione e il superamento della realtà. Nella cosiddetta spiritualità alternativa che va dilagando nell’ultimo periodo, sembra esserci scarsa attenzione nei confronti dei grandi classici e degli autori che hanno fatto la storia dell’esoterismo. Credi che questa attitudine possa rappresentare un limite o è un semplice segno dei tempi? claudio marucchi – In campo spirituale, il “segno dei tempi” è già un limite in sé, a maggior ragione in un contesto in cui si è costretti a ritagliarsi tempi stretti per dedicarsi o consacrarsi allo sviluppo interiore. Il mio non è un tono nostalgico, ma di rimprovero. Il presente langue in un’improvvisazione e un’approssimazione che rendono scadenti la maggior parte delle proposte. Lo studio delle dottrine che stanno a fondamento della spiritua-

lità nella sua più vasta accezione, della mitologia, delle filosofie orientali e delle religioni antiche, l’approfondimento dei “padri” delle tradizioni, non è un vezzo per acculturati, ma è parte imprescindibile delle fondamenta della costruzione. Trascurarle significa rendere impossibile una vera edificazione. Si illude chi pensa di poterne fare a meno. Oggi si improvvisano tutti “spirituali”, senza aver nemmeno sondato la profondità di chi ci ha preceduto. La situazione è così patetica che per giustificare la propria ignoranza si è trasformata la cultura esoterica tradizionale in una specie di inutile fardello, in una zavorra superflua. I risultati si vedono. Molti mascherano dietro presunti percorsi spirituali o di risveglio interiore ciò che farebbero meglio a trattare con un valido psicologo. L’importanza della pratica non deve andare a detrimento di quella della teoria. Siccome la conoscenza prende tempo, energia e impegno, molti falsi “maestri” spacciano per inutile la lettura dei testi classici, la formazione culturale, e dicono che la “pratica” è la sola cosa che conta. Ma la teoria sta alla pratica come l’asse sta alla ruota: una ruota senz’asse non va da nessuna parte,


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.