COMPARAZIONE TRA IMPIANTO IDRONICO E IL SISTEMA RADIANTE “STRIP”
IL METANO TI DA UNA MANO???
CONFRONTO E ANALISI METANO/ENERGIA ELETTRICA Risposta a 10 domande essenziali: !
1) Che cosa e il metano?
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2) Quale è il VERO potere calorifero del CH4 (metano) e quale il suo volume?
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3) Energia termica Elettrico / gas Metano?
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4) Costi in metri/cubi/h riferito al potere calorifero di riferimento?
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5) Quali i costi di 1KW/h elettrico ed il suo rendimento termico?
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6) Qual’e il rendimento reale della energia termica trasmessa con gas Metano ?
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7) Quali sono i costi di gestione dei due vettori energetici presi in esame?
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8) Qual e la % di recupero con la modulazione “STRIP “ e la sua nanotecnologia?
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9) Confronto tipi di impianti.
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10) Quali saranno le previsioni del VETTORE energetico del futuro? NON SOLO RISCALDAMENTO MA UNA IDEA GLOBALE!!!!
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Il gas Metano, anche chiamato gas Naturale è una miscela gassosa reperibile in natura o per trivellazione .La sua composizione chimica CH4 è molto variabile, la miscela è costituita da Idrocarburi leggeri (metano) ma anche da altre miscele quali: etano,propano,butano in minima parte, la rimante parte pari a circa il 20% o 30% di gas miscelato nello stesso volume e composto da Anidride carbonica, Azoto, Acido solfidrico, e Gas odorizzanti ( immessi nella rete gas per rilevarne le eventuali perdite come previsto per legge).Questi gas non hanno potere calorifero e quindi non collaborano alla combustione.
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Il potere calorifero del gas naturale (metano) è suddiviso in p.c.s (potere calorifero superiore) che considerano i distributori in bolletta, e in p.c.i (potere calorifero inferiore).
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Quello considerato in realtà è il P.C.I. per il 95% della tipologia di caldaie in commercio. P.C.I. = 9500 W oppure con le vecchie calorie 8250 Kcal Per le considerazioni su citate diventa 9500 -20% = 7600 W (gas metano CH4 ). Nella analisi inoltre ci sarebbe da considerare il suo reale volume il quale è in funzione della pressione e temperatura che in bolletta chiamano “coefficiente M “ Il P.C.S. è considerato solo in quelle caldaie denominate a “condensazione” in un processo di recupero di calore latente, in ogni caso pur considerando questo tipo di caldaie con annessi impianti il recupero è da considerarsi solo sul rendimento di combustione.
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L’ energia termica come sappiamo si esprime in M joule, la sua potenza equivalente è il Watt o kW/h (potenza consumata nella unita di tempo).
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GAS METANO (reale) 7600 W (energia contenuta in 1 m/cubo)
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ENERGIA ELETTRICA 1000 W (rendimento 100% sia per effetto Joule che vibrazione molecolare)
Il costo di 1 N m3/h Metano varia a seconda delle zone da: 0,70 a 1,00 € Consideriamo nel calcolo una media in difetto € 0.80 ! Il costo di 1 kW/h elettrico varia a seconda dei consumi da: 0,16 a 0,20 € (Nel mercato libero) Consideriamo nel calcolo una media in eccesso € 0.18 ! IL RENDIMENTO reale di 1 m3 di gas metano è la risultante del prodotto di vari rendimenti, come precisato dalle NORME UNI 10348. Formula: R globale = Remissione x R regolazione x R produzione X Distribuzione Rendimento globale /stagionale = 0,66 /0,70 (60/70%). ! Pertanto quando si parla di rendimento di una caldaia ci si riferisce al solo rendimenti di produzione (combustione). ! Per analogismo quindi se consideriamo in sintesi un ulteriore perdita pari al 30% come effettiva resa di 1 m3 di gas abbiamo: W 7600 -30% = 5320 W(al netto dei rendimenti e del suo volume) ! N.B. Sempre che il progetto fatto dal Termo tecnico venga rispettato in tutti i suoi parametri e nel rispetto delle norme di riferimento. Dopo questa attenta analisi possiamo ritenere che: 1m3 di Gas metano da una potenza reale (trasmessa) di W 5320 (energia risultante) Energie a confronto: 1 kW (elettrico) =1000W !
CONFRONTI TIPO DI DISTRIBUZIONE POTENZA TERMICA IMPIANTI !
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Trattandosi di un confronto abbiamo ipotizzato per il sistema idronico un impianto a irraggiamento sotto pavimento con collettori di distribuzione collegati ad una caldaia a bassa temperatura “caldaia a condensazione”, ovviamente alimentata a gas metano e con regolazione climatica a punto fisso. Gli impianti idronici hanno : Minore superficie di scambio circa il 4/7%della superficie da riscaldare . Devono necessariamente essere annegati in un massetto di almeno 6 cm. Non possono essere facilmente parzializzati. Hanno una alta inerzia termica. Hanno bisogno di una potenza termica di almeno 80/100W al metro/q. Le caldaie per asservire tali impianti devono essere necessariamente sovradimensionate di circa il 30%. Hanno bisogno di un trattamento specifico “barriera ossigeno”. Devono tenere costanti le portate e le prevalenze dell’acqua . Controllo del (Δt) impostato (dell’acqua – costante). Non devono mai far spegnere la caldaia, causa effetto/perdita drastica di rendimento di combustione (prelavaggio camera di combustione ) .
RISCALDAMENTO DI UNA CASA TIPO (ESEMPIO ) !
Superficie trattata m2 100
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Classe energetica tipo B W/m2=50
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50 x 100m2 = 5000W/h
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Costo al m3/h 0,80 € metano
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Costo al kW/h 0,18 € energia elettrica
Sistema ad acqua: 80w al m2 x 100 =8000w 8kw Caldaia a condensazione: kW/h 8 (per il riscaldamento) (ammesso che riesca a modulare !!) kW/h 24 (per A.C.S.) Consumo gas metano (8000 w / 5320 w) =1,5 m3/h COSTI ORARI 1,5m3/h * 0,80€ = € 1,20 Sistema radiante “CALDO BENESSERE”(modulante) Pannelli radianti 50w al mq x 100 = 5000w 5kw Trasformatori 220v 24v W/ h 5.200 (comp. Perd. Eff./joule) Consumo energia elettrica kW/h 5,2 COSTI ORARI 5,2Kw/h * 0,18 € = € 0,93 DIFFERENZA DI GESTIONE CIRCA 22% in MENO!!! Senza considerare le ulteriori spese di MANUTENZIONE ordinarie e straordinarie che un impianto ad acqua NECESSITA.
NELLA PRESENTE ANALISI ABBIAMO TRALASCIATO E NON CONSIDERATO IMPORTANTI OSSERVAZIONI: !
In un impianto idronico l’isolamento delle tubazioni incide in maniera rilevante sulle perdite di rendimento se non sono applicate e rispettate le NORME creando una perdita del sistema anche del 10% .
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Le rientranze di calore o apporti energetici gratuiti quali: Esposizione di ambienti a SUD (irraggiamento superfici verticali trasparenti –vetri) calore emesso dalle persone ,apparecchi elettrici,non gestibili e quindi non recuperabili con un impianto ad acqua, ma recuperabili con il ns. sistema a “MODULAZIONE”.
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PERDITE ENERGIA ELETTRICA Perdite per alimentare circolatori e controlli elettrici per gestione impianto ad acqua(sommatoria di potenze in watt). Esempio: circolatori (anche più di uno) – regolazioni elettrovalvole -Ventilatore di espulsione fumi per la caldaia) ecc. ENERGIA PREZIOSA spesa e non recuperabile è circa il 5%del globale. Pot. elett. globale = 500w/h(per gestire tutto l’impianto), quindi: 500 x 24h =12kw/h (AL GIORNO) costo 12 x 0,18 € = € 2,16 € 2,16 X 150 GG = € 324,00 ANNO (energia persa)
DIMOSTRAZIONE
Trascurando l’energia elettrica consumata si ottiene che il rendimento medio globale η e pari al Prodotto di detti rendimento: η = ηe ηr ηd ηp Facendo riferimento alle tabelle fornite dalla norma UNI 10348
Impianto pavimento radiante
ESEMPIO CIRCUITO IDRONICO
ESEMPIO CIRCUITO “STRIP”
Il sistema STRIP è istallato sotto il pavimento e reagisce rapidamente agli sbalzi di temperatura
Il sistema ad acqua calda deve riscaldare una massa termica, con tempi più lunghi di riscaldamento e raffreddamento
LA SUPERIORE EFFICACIA DEL SISTEMA SUPERFICIE RADIANTE
“STRIP”SI TRADUCE IN:
REAZIONE AGLI SBALZI DI TEMPERATURA RISPARMIO DEL
15%
La differenza di temperatura tra il sistema STRIP e il sottofondo è minima, il che si traduce in una minore dispersione di calore
La differenza di temperatura tra i condotti dell’ acqua calda e il sottofondo determina una notevole dispersione di calore
DISPERSIONE DEL CALORE VERSO TERRA: RISPARMIO DEL 7%
DIFFUSIONE DEL CALORE: RISPARMIO COMPLESSIVO 15% Il corpo radiante “STRIP” copre un area più ampia, riscaldando il pavimento in maniera più uniforme ad una temperatura minore
I sottili cavi di riscaldamento richiedono più energia dato che coprono una piccola area
il sistema superfici radianti “STRIP” è costituito da materiale auto modulante, (a basso voltaggio e in corrente continua, per cui non può provocare campi magnetici) e se utilizzato con un timer o cronotermostato, i consumi di una città come Milano in un appartamento classe B di 100 m2 sono: 5,2 kw/h* x 8 h x 120 gg = 4.992 kw/h a stagione e quindi con i costi di funzionamento a 0,18 €. kw/h €.898,56 I cavi elettrici sono a potenza costante e controllati da termostati e sensori a pavimento, (lavorando ad alta tensione e in alternata, non si possono evitare campi magnetici) i consumi di una città come Milano in un appartamento classe B di 100 m2 sono: 7,28 kw/h* x 8 h x 120 gg = 6.989 kw/h a stagione e quindi con i costi di funzionamento a 0,18 €. kw/h €.1258,02
CONSUMI DI ENERGIA: MODULAZIONE IN CONTINUO
-25%
GRAFICO DELLE PROPRIETÀ AUTO MODULANTI DEL SISTEMA “STRIP” C°
CONTATORI DEL GAS: ATTENZIONE A QUELLI COL TRUCCO Ai fini del pagamento delle bollette, all’utente non interessa il metro cubo di gas, ma semmai il peso del metano contenuto in un metro cubo, in quanto è noto che un certo volume di gas contiene più o meno molecole, cioè pesa di più o di meno, secondo le condizioni di temperatura e di pressione sulle quali si possono fare trucchi, tanto è vero che l’Autorità del gas ha predisposto da tempo i controlli A farlo presente è l’Unione Nazionale Consumatori, sottolineando come il trucco dei contatori del gas che misurano fino al 15% in più del volume effettivamente erogato deriva non soltanto dai contatori vecchi, ma anche dal fatto che i contatori misurano il volume e non il peso del gas. A questo punto se l’inchiesta confermerà le perizie, gli utenti dovrebbero essere risarciti per la differenza almeno a partire dai 5 anni precedenti, oltre i quali scatta la prescrizione, tenendo presente che su un consumo di 1400 metri cubi annui (riscaldamento individuale) l’indebita maggiorazione potrebbe arrivare a 150 euro l’anno.
PER SAPERNE DI PIÙ DATI UFFICIALI ENEL ENERGIA GENNAIO 2011 WWW.ENELENERGIA.IT
QUANTO INCIDONO LE IMPOSTE SULLA MIA BOLLETTA? !
Le forniture di gas naturali ad usi civili è soggetta all’ aliquota IVA del 10%, limitatamente ai primi 480 Smc annui consumati in relazione a ciascun anno solare. per i consumi eccedenti si applica l’aliquota IVA del 20%. Altri addebiti ad esempio spese di allacciamento sono soggette all’ aliquota iva ordinaria sempre del 20%. Ulteriore imposte applicabili alla fornitura di gas naturale dipendono dall’ ammontare dei consumi e della ubicazione geografica della fornitura, complessivamente per una famiglia con consumo medio, IVA e le altre imposte incidono per oltre un 50% della spesa annua.
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Le forniture di energia elettrica ad uso domestico è soggetta all’ aliquota IVA del 10%. Le altre imposte dipendono dall’ ammontare dei consumi, dalla potenza impegnata e dalla residenza anagrafica rispetto la fornitura. Per una famiglia con consumo medio, le imposte diverse dall’ IVA incidono per meno del 5% della spesa annua. Il costo per un aumento di energia è di 67 €/kw una sola volta, e di meno di 1,20 €/kw di noleggio contattore Il costo del kw ora con tariffa orario continuato è sempre 0,099 € ben più basso della simulazione fatta.
LE CONCLUSIONI ORA TRAETELE VOI!!!