3 minute read

UNITED COLOURS OF F1

UNITED COLOURS OF F.1

LA FERRARI TORNA PROTAGONISTA

di Andrea Cittadini - Foto: media.ferrari.com; http://media.forceindiaf1.com/, www.MercedesAMGF1.com; Sauber F.1 Team; mclarenmediacentre.com; GEPA pictures/ Red Bull Content Pool; GEPA pictures/ Andreas Pranter; Benedict Redgrove/Red Bull Content Pool

Nel pieno di una caldissima estate, com’è giusto che sia altrimenti non sarebbe tale, arriva il momento del giro di boa per il Mondiale di F.1, che dall’Ungheria si sposta in Belgio nello splendido panorama di Spa per approdare poi a Monza. Un mondiale di formula uno che quest’anno è riuscito a presentare diversi spunti d’interesse, anche se il verdetto finale è scritto nella pietra. Vittoria annunciata Mercedes in entrambe le graduatorie, piloti e costruttori. Resta da vedere con quale driver, con Hamilton favorito e Rosberg sempre pronto ad approfittare del minimo errore o di inattesi regali, vedi Monaco. La Ferrari ripartiva da zero, con un nuovo leader, un nuovo campione e tanta voglia di rivincita. Tutto questo ha portato alle inattese quanto meritate vittorie in Malesia e Ungheria.

La prima fiammata ha fatto sognare, poi la Scuderia di Maranello si è un po’ persa nello sviluppo dei nuovi aggiornamenti. Una volta riordinate le idee e la metodologia di lavoro, è tornata a trionfare quando meno ce lo aspettavamo. Ora siamo certi che la squadra darà filo da torcere alle stelle d’argento fino all’ultimo. Resta l’enigma del secondo pilota: se Vettel è il perno della rinascita, manca l’assolo di Raikkonen. Bottas sembra destinato a sostituirlo, anche se il suo manager è il grande capo Mercedes. Noi preferiamo Hulkenberg, che tra l’altro firmò già un pre-accordo poi non ratificato. Difficile però che il fresco vincitore di LeMans con tanto di contratto Porsche, voglia lasciare un radioso futuro nell’Endurance, e che a Maranello si affidino a due driver tedeschi.

Cosa ci riserba il futuro? Molto dipende dal fornitore degli pneumatici, con Michelin che in caso di assegnazione dell’appalto, rivoluzionerebbe proprio tutto. Resteranno i motori attuali, ma è certo che questa formula uno non è più la massima categoria del motorsport. Il vero progresso tecnologico nel mondo automobilistico oggi è portato avanti dal WEC, dove con regole precise i costruttori posso presentare vetture diverse e la loro inventiva non viene mortificata. Oggi la F.1 non evidenzia le doti dei piloti più capaci. Massiccio uso di simulatori, troppa elettronica inutile, poca libertà progettuale e budget sempre più ingestibili, stanno riducendo il numero di partenti. Bisogna eliminare quelle soluzioni sofisticate fine a se stesse, e liberalizzare i test, che sono l’essenza delle corse.

Promossi e bocciati. Con Mercedes e Ferrari, la Williams, che con un top driver otterrebbe ancora di più. Stabile Force India, anche se manca un colpo d’ala per il salto di qualità. Sauber ha raccolto punti importanti a inizio stagione. Così così Red Bull, i problemi non sono legati solo al motore Renault, anche se è arrivato un doppio podio in Ungheria; idem Toro Rosso, i piloti sono veloci ma serve maggior continuità. Delude la Lotus, nonostante il passaggio al motore Mercedes: va meglio dello scorso anno, ma non basta. In crescita la McLaren, partita dal fondo solo perché Honda sta facendo tutto lo sviluppo del motore in gara. Scommettiamo che tornerà a vincere? La Manor porta a termine regolarmente le corse: va bene così, perché nello sport non c’è solo chi vince.

This article is from: