Onda durto maggio2008

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ONDA D’URTO Periodico degli studenti del Liceo ‘Porporato’ di Pinerolo - Anno X, n.4, Maggio 2008 www.liceoporporato.it/studenti/onda/onda_d'urto.htm

ins. resp. antonio denanni

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Indice:

Intervista ai vicepresidi pg. 4-5 N.solo la regola del figo pg. 6 3 metri sopra il mondo pag. 2 Il ragazzo ideale pag. 6 10 anni di Onda d’urto pag. 2 L’anticonformista pag. 7 La Settimana dei recuperi pg. 3 Grazie… pag. 8

La scuola di Einstein 7 in condotta Suppl. d’anima M.Chialva & A.Repele Le nostre...e le loro…

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pag. 9 pag. 10 pag. 11 pag. 12 pag. 13

Raccolta differenziata pag.14 L’enigma? pag.15 60 anni di Costituzione pag.16 Scambio con la Francia pag.17 Vacanza e campi lavoro pag.18

Musica & Film pag.19 Lettere alla redazione pg.20/21 Boicotaggio!!!! pag.20 Chi è Conai? pag.22 Le insufficienze scolast. pag.22


Tre metri sopra il mondo Seduti su un comodo posto di un autobus scoperto immaginiamo di girare lungo gli itinerari turistici delle nostre città. Da questo bus rosso immaginario, sistemati a circa tre metri dal suolo, abbiamo provato ad osservare il mondo attorno a noi, coniando la frase: “Tre metri sopra il mondo”. Per una volta siamo noi a guardare dall’alto le macchine che si incolonnano dietro e un po’ ci insultano perché siamo lenti. Per una volta veniamo pure salutati dal basso in alto dai passanti sul marciapiede... Da questo autobus immaginario, “tre metri sopra il mondo”, il tema di apertura di questo numero di Onda, abbiamo provato a raccontare alcune delle cose che succedono attorno a noi. Com‘è facile capire ci siamo ispirati al famoso libro di Federico Moccia, ma solo per il titolo. Non facciamo parte della truppa dei “Mocciosi”. Un appuntamento un po’ speciale ci coinvolge da vicino: la mostra dei 10 anni di Onda d’urto di cui parliamo nell’articolo a lato. Vi invitiamo a visitarla e a raccontarci le vostre impressioni. Gli articoli e le rubriche solite completano questo numero (succosa l’intervista delle iene - ne è rimasta ormai solo una - ai due nostri amati vicepresidi). Abbiamo bisogno anche di un riscontro a BuoneNews, che abbiamo stampato in forma sperimentale in un numero limitato di copie. Pare che il giudizio sia stato più che positivo. La prossima volta usciremo con un numero maggiore di copie. Buon fine anno e buone vacanze. La Redazione

A proposito di Decrescita Cresce la protesta per il cibo troppo caro Nelle scorse settimane in molti Paesi in via di sviluppo, la popolazione ha protestato contro l'aumento dei prezzi dei beni alimentari. Il costo di riso, pane, legumi e frutta in certe zone è quasi raddoppiato negli ultimi dodici mesi e per milioni di persone, che già faticano a mantenere le proprie famiglie, la situazione è diventata più grave. Ad essere più colpiti sono soprattutto i Paesi che per vari motivi non sono in grado di produrre da soli i beni di prima necessità e devono acquistarli all'estero. In 37 Paesi del mondo, dall’America Latina all’Africa, ci sono stati disordini per fame (il direttore generale della FAO ha lanciato di recente l’allarme: «Questi disperati non rimarranno seduti ad aspettare di morire!». Pure in Europa e in Italia gli indici di impoverimento sono sotto gli occhi di tutti. Ma quali sono le cause degli aumenti? Una prima causa è legata all’aumento dei prezzi del petrolio e di conseguenza dei costi di trasporto del cibo. Un secondo fattore è dovuto al minor numero di terreni disponibili per la produzione dei cereali, in quanto sempre più spesso sono riservati alle coltivazione di prodotti destinati a biocarburanti, da cui si ricava la benzina e il diesel. Altra concausa è il forte aumento dei consumi di carne in molti Paesi asiatici, che ha fatto lievitare la domanda di mangimi, in particolare di granaglie e cereali. La conseguenza è che la quantità dei prodotti alimentari diminuisce e il loro prezzo aumenta (Per un’analisi più dettagliata si veda a pag. 11). E con questo che centra la decrescita? Andiamo a sentirlo dalla viva voce di Serge Latouche, uno dei maggiori esperti in materia, mercoledì 28 maggio alle ore 21 all’Auditorium Baralis. A.D. 2

10 Anni di “Onda d’urto” Sono 10 anni che “Onda d’urto” attraversa la storia del nostro Liceo. Nel piccolo è uno spaccato di alcuni degli eventi del Porporato, visti dalla prospettiva degli studenti. Già la scelta del nome è significativa, “Onda d’urto”, per marcare la l’orgogliosa volontà di voler colpire l’interesse di insegnanti e studenti di questo liceo. Ogni lunedì, per 10 anni, venti/venticinque ragazzi/e della redazione si sono trovati/e per discutere che articoli scrivere nel prossimo numero del nostro giornalino. Alle 600 copie iniziali stampate e distribuite agli studenti e agli insegnanti del Porporato, con qualche copia piazzata in luoghi strategici (Ordine dei giornalisti, Sindaco, Vescovo, ecc.), ne sono state aggiunte altrettante giungendo alle 1200 di oggi. Nel rispetto degli spazi e dell’impaginazione abbiamo dato voce a tutti quelli che ce l’hanno chiesta. Abbiamo sempre resistito a pressioni e pure a qualche minaccia. Abbiamo mantenuto uno spirito libero, ma responsabile, sempre incentrato nel dialogo a livello di redazione. Nei dieci anni hanno scritto per Onda d’urto studenti appartenenti a tutti gli indirizzi, studenti bravi scolasticamente e altri meno. Siamo stati sempre aperti a tutti e se qualche volta abbiamo “urtato” qualcuno, non l’abbiamo mai fatto con volontà offensiva. Le rubriche satiriche “Splash” e “Ipse Dixit” hanno sempre avuto come obiettivo la sana risata e lo scherzo bonario. Per festeggiare questi dieci anni abbiamo deciso di allestire una mostra di tutti i numeri pubblicati, inserita nelle manifestazioni di Maggiolibri. La sua inaugurazione avverrà sabato 17 maggio, alle ore 11, con la presenza di qualche autorità. “Onda d’urto”, però, non è solo il giornalino. Intorno al gruppo redazionale si sono coagulate varie attività: la “Festa dei giovani”, il “Gruppo musica”, la “Giornata dell’arte e della creatività”, le adozioni in Bangladesh, l’Annuario, la “Festa dei maturandi” e da ultimo il supplemento “BuoneNews” I primi numeri del ‘98 venivano confezionati in modo artigianale con “taglia e incolla”, ora riusciamo a fare tutto in forma digitale. A breve speriamo di arrivare ad inserire delle pagine a colori . Gli articoli pubblicati spaziano in tutti i settori: la vita della scuola, le esperienze personali e sociali, il mondo giovanile e della cultura. Abbiamo escluso di proposito le tematiche politiche e di attualità per l’impossibilità, data la nostra periodicità, di intervenire in modo tempestivo. Grande successo hanno avuto le caricature dei proff. con le rubriche Splash e Ipse Dixit, 7 in condotta e le interviste delle “iene”. Così pure “Un campione tra noi”, “Inglese-piemontese” e la rubrica dei test “Chi lo sa?”. Ogni numero è stato aperto con un argomento a tema. Tutta l’esperienza di “Onda d’urto” è stata un tentativo di dialogo su temi di interesse personale e generale. Pensiamo di averlo fatto con dignità! La Redazione


Il bilancio da parte degli studenti

La settimana dei recuperi Ultima settimana di febbraio: il Porporato è in agitazione per ciò che sta per iniziare, ovvero la famosa Settimana dei Recuperi, della quale si parla ormai da mesi. Alle 8,20 del 18 febbraio, mille e più studenti si ritrovano ammassati nel corridoio del pianterreno del Liceo, in attesa di capire cosa devono fare della loro vita per le prossime cinque ore. Dopo l'appello, i ragazzi che hanno le lezioni di recupero alle prime ore si avviano verso le aule, ma gli altri? Cosa fa chi è "libero da ogni impegno"? Il dubbio invade decine di studenti nell'attimo stesso in cui mettono piede a scuola e di certo l'atmosfera generale non aiuta a schiarirsi le idee. A portare qualche chiarimento, poi, è la Preside, che si impegna a smistare gli studenti nelle varie attività proposte perché quasi tutti abbiano almeno un paio d'ore occupate. Ma gli studenti sono tanti ed è difficile riuscire a gestirli tutti. Qualcuno quindi si ritrova "disoccupato" e continua a girare a vuoto per la scuola, fino a che non viene "acciuffato" da qualche insegnante e portato in aula con la minaccia dello "Studio Individuale". Passano cinque ore, tra film, recuperi, studio, ozio. Alle 12,40 del 18 febbraio, il primo giorno di questa settimana si è concluso più o meno positivamente. Bene, ce ne aspettano altri quattro... Martedì, liceo Porporato, stesso scenario del giorno precedente: mille e più studenti si ritrovano ammassati nel corridoio del pianterreno del Liceo... Sì, sì, ormai la storia la conosciamo! Da qui quindi parte il secondo giorno di avventure. E poi il terzo e così di seguito fino ad arrivare all'ultimo. Venerdì 22 febbraio, 12,40, liceo Porporato: l'avventura si è (finalmente) conclusa. Certamente un sospiro di sollievo per chi ha seguito i recuperi, anche se l'impegno non è finito perché sono in programma i test per

verificare l'avvenuto recupero; ma anche una grande liberazione per gli altri, quelli che di insufficienze non ne avevano neanche l'ombra, ma che ugualmente hanno dovuto frequentare la scuola in questi cinque giorni. I pareri raccolti tra i vari studenti sono contrastanti: molti si sono ritenuti soddisfatti dei corsi di recupero e degli insegnanti che li gestivano; altri invece hanno lamentato sbagli di programma e problemi di "associazione di classi", insegnanti che hanno accresciuto i loro dubbi e orari massacranti e impossibili. Per quanto riguarda gli altri studenti, invece, si è trattata in molti casi di una settimana di ozio totale e grande noia, anche se alcuni si reputano completamente soddisfatti delle attività proposte e del relax di cui hanno goduto per cinque giorni. Oggettivamente, possiamo concludere che si è trattata di un'esperienza completamente nuova per il nostro Liceo, e ancora oggettivamente potremmo affermare che, nonostante tutto, preferiamo ancora le vecchie tradizioni...! Gabriella, 4BL in collaborazione con altri studenti del Liceo

Un’esperienza entusiasmante!

a enz d n e Mentre stiamo per andare in stampa riceviamo altre opinioni trot n o C

sulla settimana dei recuperi che pubblichiamo

Come tutti sapete, dal 18 febbraio al 22 febbraio, si è svolta la settimana dei recuperi e del potenziamento. Avendo partecipato ai recuperi e alle altre attività, personalmente, crediamo che data la complessa organizzazione della settimana e alcuni relativi problemi, comunque siamo riusciti a sfruttare in modo intelligente i corsi di recupero. In quanto studenti manifestiamo il nostro favore nei confronti degli approfondimenti, che abbiamo considerato interessanti, e dei recuperi, i quali abbiamo ritenuto essere molto utili e un ottimo ripasso per tanti studenti che hanno potuto usufruire di queste ore per comprendere meglio alcuni argomenti. È inevitabile dire che nei giorni precedenti a questa settimana eravamo un po' preoccupati, in quanto era la prima volta che affrontavamo un' esperienza scolastica di questo tipo, così diversa dal solito. 3

Il nostro giudizio risulta essere positivo per quanto riguarda i percorsi di approfondimento che abbiamo potuto seguire, in quanto siamo riusciti ad alternare lezioni più o meno impegnative, che ci hanno permesso di rendere più varie le giornate che dovevamo trascorrere a scuola. Tra i tanti approfondimenti abbiamo seguito ad esempio il corso" Storia e Utopia" ( coordinato dalla prof.ssa Sclarandis) o il corso di botanica ( coordinato dalla prof.ssa Boasso) insieme all' uscita per Pinerolo industriale, la visione di diversi film e di molte altre attività anche di tipo sportivo. Pertanto possiamo ritenerci soddisfatti, in quanto siamo riusciti ad acquisire nuove o più approfondite conoscenze grazie allo studio di argomenti che ci sono stati proposti. Carola, Dario e Valentina I A CL


Le iene al Porporato

Intervista ai nostri amati vicepresidi Due insegnanti strategici del nostro Liceo Sono ormai due anni che la Professoressa Melis e il Professor Priolo si dividono tra le classi e la scrivania della Vicepresidenza, riuscendo a svolgere in modo efficace i loro ruoli. Poche cose sappiamo però di queste due figure fondamentali per il nostro liceo; attraverso questa breve intervista abbiamo cercato di sapere qualcosa in più, con serietà ma anche con una vena di ironia. NOME: Caterina COGNOME: Melis MATERIA DI INSEGNAMENTO: Matematica e Fisica

NOME: Diego COGNOME: Priolo MATERIA DI INSEGNAMENTO: Inglese

Come definisce il suo rapporto con gli studenti? Melis: Già la prima domanda mi mette in difficoltà! In generale è buono, basato sul rispetto e la stima reciproca. Per quanto riguarda la materia che insegno (fisica), gli studenti hanno spesso una certa reticenza; esistono purtroppo tanti pregiudizi e preconcetti sulle materie scientifiche, perciò sta a me spiegare che sono materie fondamentali che permettono, attraverso il loro studio, di codificare diversi linguaggi. Priolo: Spero buono e credo che insegnare inglese favorisca anche questa relazione.

divertenti che capitano, l'anno scorso la mamma di un'allieva mi telefonò a scuola per sapere dove si trovava la figlia impegnata in un'uscita e questo fu il nostro dialogo: - Salve sono la mamma di Annamaria!- (Annamaria è un nome fittizio) - Mi scusi ma Annamaria chi?- - Annamaria di prima- -Va bene signora, ma di quale prima?- Prima PORPORATOOOOO!!!-.

Preferisce insegnare o lavorare in ufficio? M: Il lavoro in ufficio mi piace, soprattutto l'aspetto organizzativo e la programmazione, ma anche l'aspetto didattico e il rapporto diretto con gli studenti mi piacciono molto. Entrambi gli aspetti hanno lati negativi e positiRisulta difficile gestire una scuola di 1300 studenti? vi, e sono anche difficilmente conciliabili. M: Difficile è un eufemismo, è molto complesso, sopratP: Insegnare, poiché è un'esperienza che mi ha tutto l'aspetto organizzativo, poiché ci sono quattro indidato e mi dà molto. E poi mi piace lavorare con gli rizzi con esigenze molto diverse. Senza i mezzi inforstudenti in questa complessa stagione di vita. matici sarebbe impensabile riuscire ad organizzare un istituto come il nostro. E' faticoso rivestire due ruoli? P: Non è facile, in particolare per le necessità e M: Di più, solo chi lo vive può diversità presenti all'interno della capirlo. Quando ho accettato l'inscuola, per gli eventi difficili da carico non immaginavo neanche prevedere e per il periodo lontanamente cosa volesse dire. storico scolastico in cui ci P: A volte c'è molta tensione, perchè spesso troviamo, che è piuttosto è difficile rispondere adeguatamente alle urgenze complesso. di ogni persona. E soprattutto è più difficile tenere a bada Che mestiere avrebbe voluto fare quando gli studenti o i professori? era bambino? Se potesse, tornerebbe inM: Entrambi, sarebbe falso dire più gli dietro? studenti, piuttosto che i professori. M: Il medico, potessi tornerei indietro. La In generale risulta difficile per enprofessione del medico è un lavoro impegnatrambi, perchè spesso c'è la tendenza tivo, ma ha un grande riscontro, qui invece a volte a considerare le cose solo in una visione indivicapita di chiedersi quale riscontro abbiano le nostre dualistica, c'è poca collaborazione. Quest'aspetto azioni. si nota anche nelle classi stesse, quando si devono P: Volevo insegnare o comunque fare un lavoro che organizzare i compiti in classe. mi permettesse di stare a contatto con le persone. P: Ci sono modalità diverse per gli studenti e per i professori. Non sempre è facile trovaQual è la sua citazione preferita, che usa spesre una soluzione funzionale che venga incontro ad en- so? trambi. M: Mah...non ne dico, non uso neanche dei proverbi. P: Beh, ce ne sono alcune. A volte chiamo gli studenti Ci racconti un aneddoto capitato da quando riveste il “piccoli teneri cinghiali”, ma ovviamente è una forma ruolo di vicepreside. M: Ce ne sono talmente tanti, ne succedono di tutti i colo- d'affetto! Dopo una giornata intensa come la sua, che metodo ri! P: Solo per fare un esempio dei tantissimi episodi buffi e utilizza per rilassarsi e allontanare lo stress? 4


P: Considerando che il mio week-end inizia in genere alle M: Se riesco vado a correre. P: Non saprei cosa dire, quando posso e riesco a trovare il 15 circa di sabato, dopo aver concluso sempre tantissime faccende, sarebbe il massimo trascorrere qualche ora antempo porto avanti le mie ricerche. dando alla ricerca di qualche leggenda, senza pensieri o Pratica qualche sport? angosce. M: Corro e vado in bici. P: Cammino, sono un uomo in cammino!!! Crede nel “carpe diem” oraziano? M: Certo, bisognerebbe proprio avere questa capacità e Mediamente, quante ore dorme al giorno? bisognerebbe anche pensare un po' più a se stessi, perchè M: Ahahah, mai più di sei, anche se vorrei dormire molto per avere un buon rapporto con gli altri è necessario indi più perché adoro dormire. nanzitutto voler bene a se stessi. P: Circa sei ore, di più non si può. P: Penso che sia necessario essere concreti e affrontare il Tanti fatti di cronaca vedono come protagonisti giova- presente senza egoismo. ni studenti, tanto che si parla di crisi dei valori, vale Qual è il peggior difetto del suo collega? anche per la piccola realtà del nostro liceo? M: E' troppo disordinato. Per me il rigore, la forma e l'eM: Sì, vale anche per la nostra realtà. C'è un'insoddisfazio- stetica hanno una certa importanza, mi appagano. Patisco ne di fondo che porta i giovani ad essere critici, ma non in un po' il suo disordine, però devo dire che si tratta di un modo costruttivo. Gli episodi di intolleranza e di violenza disordine creativo in cui lui si ritrova sempre! che si verificano dimostrano che i giovani hanno la neces- P: Onestamente non saprei, forse il perfezionismo, con sità di essere ascoltati, però allo stesso tempo devono an- finalità positiva ovvio: la mia collega si danna l'anima, ma che avere rispetto per chi lo fa. Mi sembra che ultimamen- riesce sempre a trovare una soluzione. te si sia sviluppato un atteggiamento che si può riassumere con la frase “tutto e subito, senza fatica”, questo è molto Il Porporato: una grande famiglia? sbagliato, infatti per avere dei risultati bisogna mettere il M: Sì, perchè no? Come in tutte le famiglie ci sono affetti massimo impegno. più profondi e rapporti tiepidi. Ho tanti legami affettivi P: Non è facile rispondere. Avendo lavorato in diverse re- all'interno del Porporato, ho riscoperto tante peraltà scolastiche, ho vissuto tante esperienze e ho notato sone. che nella scuola e nell'universo giovanile c'è una forma di P: Famiglia intesa come “società complessa”, sofferenza, nascosta molto bene da comportamenti norma- in cui ognuno porta degli arricchimenti, delle li. La manifestazione di questa sofferenza si vede negli esperienze e qualche vivacità. episodi più tristi. Beatrice 4^B/L Ha qualche progetto particolare che vorrebbe veder realizzato nel Porporato? M: Un progetto che mi sta molto a cuore è la realizzazione di un laboratorio di fisica, per cui ci stiamo adoperando, che preveda esperienze per gli studenti con strumenti del passato e del presente, in modo da creare un nesso tra la teoria studiata sui libri e la pratica. P: Mi piacerebbe che la scuola fosse sempre di più rispondente alle necessità del territorio e della società, caratterizzata sempre di più dalla presenza di culture diverse. Come riuscite ad organizzare il vostro lavoro. La coppia Melis-Priolo funziona bene? M: Questo dovrebbero dirlo gli altri! Lui ha una grande capacità di mediazione, mentre io mi occupo di più della parte tecnica e informatica, quindi ci completiamo. P: Io dico grazie a lei, senza le competenze tecniche e informatiche di Caterina sarebbe impensabile riuscire ad organizzare in modo efficace una scuola di 59 classi, con tanti cambiamenti e variabili non previste. Andrebbe mai in vacanza con il suo collega? M: Certo, assolutamente! E' una persona con tantissime qualità, sa ascoltare, sa cogliere le sfumature. E' un amico, oltre ad essere un collega, quindi non avrei nessun problema ad andare in vacanza con lui! P: Certo! Mi sentirei molto tranquillo e soprattutto sarei sicuro che sarebbe la prima gita riuscita bene! Ci descriva il suo week-end ideale. M: Il mio week-end ideale è la combinazione di amici e sport. 5

(l’ultima iena rimasta)

I rivoluzionari in classe Se in classe avete un compagno che ce l’ha con il mondo e ha fiumi d idee per cambiarlo… bene, allora avete in classe un rivoluzionario. Ecco come si riconoscono quelle persone piene d’ideali che vogliono cambiare il mondo, quelle persone che hanno chiaro in mente il loro destino: correggere tutti gli errori del mondo. Forse perché sono dotati di un inguaribile ottimismo, oppure perché sono definitivamente illusi, questi temerari rivoluzionari continuano a lottare, e a manifestare per il loro diritti e i loro ideali. “Questo mondo non c’è stato dato in eredità dai nostro padri, ma in prestito dai nostri figli”, questo lo ha detto Roberto Benigni, e i rivoluzionari sopraccitati lo prendono come Vangelo, e hanno ragione… È meglio aspettare con le mani in mano che arrivi un qualche supereroe a salvarci, oppure rimboccarsi le mani e lavorare tutti insieme? I nostri amici rivoluzionari propendono per la seconda soluzione. Quindi ragazzi, se avete un ideale, seguitelo!! Perché, malgrado si pensi il contrario, sono gli ideali a cambiare il mondo, e anche la persona più piccola e insignificante ha dentro di sé tanta forza da aggiustare tutti gli errori di questo mondo! Lara 4B Ginn


Sfigati, Pressati, Secchioni siate fieri di voi stessi!

L’unica regola non è quella “di essere considerati fighi” Che bella la scuola! Tutti intorno a noi continuano a ripetere che il periodo scolastico è il più bello della vita; e quanti film e musical che ci ripropongono felici avventure scolastiche! Basta parlare di High School Musical o di Grease. Ecco, Grease. Come si chiamano i due protagonisti? Sandy e Danny, ovviamente. E i loro migliori amici? Frenchy e Kenickie, per non parlare poi dei T-Birds e delle Pink Ladies. Ma chi si ricorda come si chiama il ragazzo alto, allampanato, con gli occhiali, meta degli scherzi di Danny e compari? Nessuno? Stranamente non ne sono minimamente sorpresa; comunque, si chiama Eugene. Nessuno si ricorda di lui, perché, d’altronde non è Danny o Kenickie,non è il tipico “figo” a cui andare dietro. Anzi, è l’opposto. È quello comunemente definito lo “sfigato” o il “pressato”. E questo perché? e mi rispondo di nuovo. Perché non è bello, perché è diverso, perché è preda facile e un ignaro strumento per divertirsi. Puoi fargli quello che vuoi, tanto non hai paura di lui; sai benissimo che tanto non potrà mai farti male e che è troppo buono per non passarti il compito quando glielo chiederai. Nel film la parte di Eugene si limita a poche battute e lui rimane nello sfondo….come sempre, d’altronde. Ma qualcuno sa come si sente??? Io sì, e devo dire di non esserne felice. Ho vissuto tutta le elementari e le medie trattata peggio di un cane, e ancora oggi sugli autobus e per strada non sono al riparo da trattamenti denigratori ed offensivi. Non è per nulla piacevole sentirsi trattato peggio di uno zerbino, essere sempre il personaggio di sfondo di ogni giornata. Ogni giorno, dopo essere tornato a casa ti ritrovi a tirare le fila solo di scherzi, maldicenze, offese. Offese. Ecco il termine giusto; tutti rimarremmo basiti se Eugene tirasse un cazzotto a Danny Zuko: non sarebbe il suo scopo, sarebbe un oltraggio. Invece il pressato non solo riceve insulti e viene malmenato, ma anche sfruttato e bistrattato, abbandonato e tradito. E questo non viene mai considerato un oltraggio dai compagni, solo un bel divertimento. Vergogna! Se uno qualsiasi di voi ha mai riso mentre un altro piange. Vergogna! Se ha mai scambiato la fragilità e la cortesia di una persona per stupidità o desiderio di venire calpestati. Vergogna, Vergogna! La cortesia non è debolezza, la disponibilità non è sinonimo di “prego sfruttatemi pure e non ringraziatemi neppure, tanto sono al vostro servizio”, l’intelligenza non è un aspetto negativo. Forse è solo quello di cui avete più paura. È troppo comodo vivere seguendo le regole del “l’unica cosa è essere considerati fighi”. Attenti, essere considerati, non esserlo. Nessuno è figo se per dimostrarlo se la prende con chi non può difendersi, o non vuole. Anzi, è solo un bamboccio, un palloncino, pieno di tanta aria, che scoppia appena trova un ago, anche il più picco-

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lo. Il vero coraggio è essere se stessi. Sfigati, Pressati, Secchioni, mi rivolgo a voi da pari grado. Siate fieri di esserlo, anche se ogni giornata ti distrugge dentro, anche se ogni parola è un chiodo piantato nel cuore. Siate fieri, perché almeno ogni vostra parola rispecchia la vostra vera natura; perché voi non vi nascondete dietro uno specchio di materialità e futilità per paura di dimostrarvi per quello che siete. Io lo sono. Gaia De Marchi, IIb classico

- IL RAGAZZO IDEALE Spesso quando noi giovani, soprattutto noi ragazze, ci troviamo a sfogliare dei giornali, capita che ci imbattiamo in pagine che portano un titolo proprio come quello che avete trovato poche righe fa: “Il ragazzo ideale”. Quel titolo mi ha sempre incuriosita, e credo di non essere stata l’unica a venirne colpita. Già! Perché tante di noi sono alla ricerca dell’Amore e del Principe Azzurro e vivono sognando ad occhi aperti, volendo vivere la favola tanto attesa e desiderata, sperando di trovare la risposta a tutti quei problemi cercando di scoprire magari proprio su un giornalino quale sia il ragazzo capace di rendere questo sogno una realtà. Ma secondo me è una cosa difficile, perché ogni ragazza è diversa dall’altra, e questo porta ad avere gusti differenti. Esistono ragazze che finiscono per innamorarsi di quello che viene definito “Il Figo della scuola”, quello un po’ più popolare di tutti gli altri che sembra avere il viso e il fisico perfetto. Lui le conosce quasi tutte le ragazze, e con tutte si comporta come il ragazzo bravo e simpatico anche se ha ovviamente delle preferenze, tra le quali cercano di rientrarci tutte ronzandogli sempre intorno, con la speranza di diventare le più alte nella sua classifica. Poi ci sono altre che avendo gusti diversi preferiscono semplificarsi la vita e si scelgono un ragazzo più raggiungibile. Non è troppo popolare, ma nonostante tutto è bello, bravo e simpatico anche lui…e spesso va anche bene a scuola, per la gioia delle madri! Ne esistono migliaia di tipi diversi, dolci, timidi, estroversi, seri, divertenti, ironici, ma quello che penso che dovrebbe accomunare tutte le ragazze che vogliono vivere una vera favola è di avere un ragazzo sincero nei suoi confronti, che non si vada a divertirsi anche con le altre, ma che sia solo nostro. E poi beh…il ragazzo ideale deve andare fiero di noi in qualsiasi occasione, anche se siamo in tuta e senza trucco… deve amarci per quello che siamo. Con questo vorrei dire che quindi non esiste un’uguale idea del ragazzo perfetto, ma ognuno ha il suo… per fortuna! Cristina Buttigliero 1Ds


Tra conformismo e anticonformismo

L’anticonformista questo sconosciuto

Zero l'ANTICONFORMISTA! La personalità Sembra schivo con chi non conosce, ma con gli amici è molto espansivo, divide tutto quello che ha e non si fa problemi a dire quello che pensa. Adora le serate in cui si chiacchiera per ore. Alterna periodi in cui si chiude in casa ad altri in cui sta fuori fino all'alba. Non sopporta la tivù Lavoro Conduce un programma (dalle 24 alle 2 lun.-ven.) su "Radio Karma" che si chiama "la Notte degli Onnivori", dove parla d'attualità, arte e soprattutto musica (in genere trasmette canzoni il cui testo sia legato in qualche modo all'argomento della serata, ma segnala anche film, mostre, incontri…) Carattere E' dispersivo, nello studio, nel lavoro e in tutti quelli che sono gli obblighi quotidiani. Non gli si può affidare l'organizzazione pratica di niente, ma ci si può affidare a lui se si ha qualche problema, non lascerà niente di intentato per aiutare un amico. Idealista, si sente spesso a disagio perché avverte che la società non è come la vorrebbe. I suoi hobby? Adora il contatto con la natura. Oltre alla musica (suona lo jambé), s'interessa di letteratura. Va spesso al cinema da solo. Da due anni sta cercando di scrivere una sceneggiatura cinematografica per un film ambientato tutto all'interno del Dams, ma nei primi anni '80. Registi preferiti: Kubrick, Pasolini, Altman, i fratelli Cohen, Wenders, Loach… E l'amore? Attualmente non ha legami, ha avuto solo una storia lunga durata quattro anni con Elisa, una ragazza molto diversa da lui - più concreta e pragmatica. Lei l'ha lasciato per un altro - più grande, più ricco, in via di affermazione. Piace alle ragazze e ha avuto diverse avventure, ma è un po' stufo di storie superficiali… Difetti Tende al pessimismo per poi rivelarsi ottimista nelle cose immediate, di tutti i giorni. Non sa cosa fare nel suo futuro, non riesce a programmare e tende a vivere alla giornata. Parla spesso per ipotesi e spesso si perde nei suoi pensieri… La musica Segue i generi innovativi (Moby, Chemical Brothers, Us3, Bjork…), il reggae, il jazz, il blues, il rock degli anni '70, l'elettronica e la new wave degli '80…Forte cultura musicale senza restrizioni. Adora la musica dal vivo.

È opinione diffusa che al giorno d'oggi uno degli aspetti che coinvolge di più la moderna società, in particolare la fascia giovanile, sia il conformismo, ovvero l'omologazione generalizzata, l'assunzione di un modello che si ritiene condiviso ed approvato dai più. Il conformismo è un fenomeno sociale che sembra avere il fine di evitare l'emarginazione e di fornire in qualche modo una rassicurazione. Per poter affermare la propria individualità e la propria personalità i conformisti hanno bisogno, paradossalmente, di essere come tutti gli altri. È quindi questo un atteggiamento che le persone accolgono per comodità. È una adeguarsi passivamente al modo di pensare e di agire prevalente in cambio di sicurezza. È anche un meccanismo al quale è difficile sfuggire, perché subdolamente promosso e diffuso dalla televisione ed in generale da tutti gli strumenti di comunicazione, internet compreso, che si rivolgono ad un pubblico sempre più giovane. Un esempio evidente sono i bambini di oggi, che a sei/ sette anni hanno un comportamento molto simile a quello degli undicenni di pochi anni fa, tentando di vestirsi alla moda e addirittura seguendo assiduamente e prendendo a modello i personaggi dello spettacolo, più o meno validi sotto il profilo artistico poco importa, basta che siano "trendy". Ma quali sono le ragioni per le quali il mondo della comunicazione di massa fa leva sulla tendenza degli individui ad uniformarsi ai modelli dominanti? In altre parole, chi ci guadagna? Per dirla con il filosofo Galimberti, "quando tutti pensiamo allo stesso modo [...] è un vantaggio per il potere". Chi, allora, ha la possibilità, almeno intellettuale, di esprimere il suo disagio, di levare una voce di protesta nei confronti di una società che spersonalizza? Ancora secondo Galimberti, "la rivoluzione parte sempre da chi non è omologato", in altre parole da coloro che sono detti appunto "anticonformisti". Secondo la tipica definizione da vocabolario, anticonformista è chi ha in sostanza un atteggiamento di rifiuto verso le idee e le abitudini che predominano all'interno della società in cui vive. Accettando questa definizione, chi potrebbe, a livello pratico, definirsi realmente tale? A mio parere si è comunemente portati a pensare che gli anticonformisti siano semplicemente coloro che adottano un abbigliamento e una pettinatura "non regolari", magari ragazzi facenti parte di gruppi conosciuti come alternativi, punk e simili, riconoscibili proprio da questo modo di apparire. In realtà, il semplice fatto che queste persone appartengano ad un gruppo del quale adottano gli aspetti caratteristici esclude di per sé la definizione di "anticonformista", in quanto, come già detto, questi è per definizione non omologato, non segue cioè una moda (qualunque essa sia) ed anzi le si oppone. I no global, gli alternativi, i punk di oggi in realtà si conformano ad una certa moda (anche piuttosto "trendy"): per quanto possa apparire contrario alle loro buone intenzioni, nel tentativo di uscire dalle righe diventano conformisti, anteponendo una tendenza al pensiero personale e all'espressione del proprio disagio. In definitiva, dunque, anticonformista vero è colui che, individualmente, con una propria presa di coscienza decide di adottare nei riguardi della propria comunità un atteggiamento se non di opposizione, quantomeno di rifiuto nei confronti dei modelli che essa propone come gli unici attraverso i quali si possa essere identificati come socialmente adeguati e desiderabili. Anche a costo, talvolta, dell'emarginazione tanto temuta dal conformista. Sotto un profilo puramente formale, questa opposizione spesso si traduce in una certa maniera individuale di abbigliarsi e di porsi. Ma ridurla al solo fatto esteriore, dimenticando che il suo significato più profondo ha una valenza culturale ben più ampia, conduce a fare dell'anticonformismo una delle tante mode dalle quali è indispensabile non farsi annullare, se si vuole affermare il valore dell'uomo come individuo unico e irripetibile. È in questi termini che, a mio giudizio, ci si dovrebbe chiedere chi siano oggi gli anticonformisti. www.studiando.it/usweb/People/ Gloria, IVB Ginn Anticonformista.asp 7


Grazie al mio dolce angioletto che riesce a rendere speciale ogni istante, che mi fa sentire unica, che ha fatto di tutto per me e che mi vuole sposare….:-)…..sei tutta la mia vita…Grazie di cuore…TI AMO DA IMPAZZIRE!!! X SEMPRE….JeJe91 Grazie al mo tenero biscottino che mi riempie sempre di 1000 attenzioni e che mi fa vivere sempre infinite emozioni, una più bella dell’altra, grazie di tutto TI AMO TANTO. Un grande grazie anche alle mie due amiche Miriam e Giuli V.V.B. Marzy

Grazie a tutti quelli che mi vogliono bene! Alla mia vicina di banco Flyuccia k mi fa sempre ridere, a Pidocchia, alla mia socia Ka ed alla mia gemellina Tomi (WTH) Grazie 2°BL! By Bibi92

Grazie…

Grazie alla nostra amica JeJe91 k ci pensa sempre anke quando scrive sul giornalino :-) Ti vogliamo bene anke noi By la tua socia e la lucertola! Grazie a tutti i miei amici che mi fanno passare delle giornate e dei momenti splendidi! Grazie vi voglio un mondo di bene! Shanel T. Grazie ai miei amici, che mi sono sempre vicini: Tata, Bro, Fufu, Sha, Marzia, Giulia e gli altri, e al mio topolino che mi ama incondizionatamente. Mixa Un grazie di cuore alle mitiche K3nd..piccole siete la mia vita.. grazie di esistere e di essermi sempre vicine! Grazie anche a tutte le persone che mi vogliono bene.. e che ogni giorno mi fanno morire dalle risate. Mile Grazie a tutti quelli che mi stanno sempre vicino specialmente Mixa, Fecs e Marzia!! Auguri amore, buon compleanno, ti amo. Puffett@ Grazie a tutta la 2°B/L perché ognuno di voi è speciale per me. Un grazie speciale a Tomi, per me sei come una sorella, a Vivi, ci sarai sempre per me, anche quando andrai in America, alla mia Cugi, perché come te non c’è nessuno al mondo, sei la Mia Cugi!!!, a Giulia, non so cm farei senza d te, a Roby, Sara, Fede, Bibi, Mirko e Kevo, e infine a Angy, Erika e Miki..siete semplicemente mitike!!Vi voglio bene!! Fecs Grazie 1000 a tutte le persone che sono importanti x me e grazie a te che stai leggendo questo! Mirko The Best(ia) 1 grazie speciale a tta la 2°B/L e alle xone + importanti della mia vita: Kend: Kry, Ema e Marty, siete tto x me, grazie di esistere pikkole! Grazie all’amore della mia vita Rony che non dimenticherò mai! Grazie tntix anke a tte le xsone che mi vogliono bene! Noa Grazie a tutti quelli che sanno chi sono, k mi vogliano bene o meno, perché in un modo o nell’altro mi ricorderanno. Un grazie speciale a Ran, alla mia pulce, a Zanza( e a tutti gli altri insettini), a Fe e a tutte le ragazze di hip hop Ro Grazie a tutti quelli che ogni giorno (che sia triste o allegro) mi fanno sorridere ank solo x 1 istante!! Grazie a tutti 2°BL!! E a qlcn della 2°AL! Vi voglio bene (tanto tanto)!! ByFlyuccia#8=2*4 8

Grazie a tutte le persone presenti in questa classe a cui vojo un’infinità di bene (nn proprio un’infinità, e non proprio a tutte) dai skerzo. Grazie a tutte le xsone ke mi sono state vicine nel momento in cui ne avevo bisogno. Adoro di bene tutte le xsone ke mi vojono bene in questo mondo. By amica ESRA Un grazie speciale alla mia mitica classe 2°B/L!! Grazie soprattutto alla mia compagna di banco Esry che tutti i giorni mi fa sorridere..e riesce a farmi ridere anche nei momenti più bui! Grazie alle mie 2 Fede, alla mia gemellina Bibi, alla mia Ka, a Flyuccia, alla mia Pidocchietta e ancora al mio stupendo gruppo di Funky, alle mie piccole Erika e Miky, che mi danno sempre ottimi consigli!! Vi voglio troppo bene RAGAAAA!! Tomi =92= Grazie alle mie Popkikke, k mi sopportano sempre VADB; ma soprattutto a Vave e Viennetta k mi ascoltano tt i gg…ank se poi quando io finisco di parlare è cm se non mi avessero sentito!VVB! Poi un grazie enorme a Tru a cui vojo un mondo di bene, k prima delle verifiche mi spiega tutto!TVB! Come voglio bn a tutto il resto dll 2B/L. Vi voglio bn.. Sil Un grazie estremamente speciale a Luì, il fratello migliore che io possa desiderare… ti voglio bene gemellino! Ringrazio la mia Cugi, che mi è sempre accanto, Cugi sei unica! Grazie a Tomi, alla mia socia Bibi, a Roby, Vivi e Silll che mi aiuta a far passare il sonno ogni mattina a scuola…:-P ragazze vi adoro! Grazie a Sha per ascoltare sempre i miei problemi amorosi; grazie ank ad Andre, Kev e Mirko che mi fanno divertire tantissimo! Raga vi voglio troppo bene! Grazie alla mia best friend e alle ore passate al telefono! Grazie a qll persone k n ho scritto (scusate) ma tanto k vi voglio bene lo sapete già…. Rù A cura di Fede & Roby

Almeno l'italiano sallo * Abbiamo mangiato la trota salmonellata. * Vorrei un'aspirina in supposte effervescenti. * Vorrei una maglia con il collo a volpino. * Devo andare dall'otorinolalinguaiatra. * Ho visitato palazzo degli infissi a Firenze. * Vorrei una pomata per l'Irpef. * Se lo sapevo glielo divo! * Usare il DDT fa diventare più grande il buco nell'Orzoro. * Tu non sei proprio uno sterco di santo. * Tu l'hai letto il fu Mattia Bazar? * È andato a lavorare negli evirati arabi. * Lo scontro ha causato 5 feriti e 10 confusi. * A forza di andare di corpo mi sono quasi disintegrata. * Mia nonna ha il morbo di Pakistan. * La mia auto ha la marmitta paralitica. * Verrà in ufficio una stragista per il tirocinio. * Sono momentaneamente in stand-bike. * Che lingua si parla in Turchia? Il turchese. * Davanti alla sua prepotenza resto illibato. * Io non me ne intendo, casco proprio dalle nebbie.


La scuola serve per vivere Ci è stata segnalato uno scritto di Einstein sulla scuola che non conoscevamo. Lo pubblichiamo con piacere. La freschezza e la lucidità del suo pensiero è intramontabile La scuola ha sempre costituito il mezzo più importante per tramandare i valori della tradizione da una generazione all'altra. Ciò è vero oggi anche più che nel passato, poiché la famiglia è stata messa in crisi, come portatrice della tradizione e dell'educazione, dal moderno sviluppo della vita economica. La continuità e la salvezza della società umana dipendono perciò dalla scuola in misura ancora maggiore che nel passato. "A volte si vede nella scuola semplicemente lo strumento per tramandare una certa quantità massima di conoscenza alla generazione che sta formandosi. Ma questo non è esatto. La conoscenza è cosa morta; la scuola, invece, serve a vivere. Essa dovrebbe sviluppare nei giovani quelle qualità e quelle capacità che rappresentano un valore per il benessere della comunità. Ma ciò non significa che l'individualità debba essere distrutta e che l'individuo debba diventare un semplice strumento della comunità, come un'ape o una formica. Una comunità di individui tutti eguali, senza originalità e senza mete personali sarebbe una povera comunità, senza possibilità di sviluppo. Al contrario, l'obiettivo deve essere l'educazione di individui che agiscano e pensino indipendentemente, i quali, tuttavia, vedano nel servizio della comunità il loro più alto problema della vita. Per quanto posso giudicare, il tipo di scuola inglese si avvicina maggiormente alla realizzazione di questo ideale. Ma attraverso quali vie si tenterà di raggiungere questo ideale? Si dovrà forse tentare di raggiungere questa meta attraverso il moralismo. No affatto. Le parole sono e restano un suono vacuo, e la strada della perdizione è sempre stata caratterizzata dal rispetto non sentito per un ideale. Le personalità non vengono formate da ciò che sentono o vedono, ma dal lavoro e dall'attività. Il più importante metodo di educazione, di conseguenza, è sempre stato quello dal quale l'allievo veniva spinto ad agire realmente. Ciò vale sia per i primi tentativi di scrivere del bambino, nelle scuole elementari, sia per la tesi di dottorato, dopo la laurea universitaria, sia per il semplice processo di mandare a memoria una poesia, sia per la stesura di una composizione, per l'interpretazione e la traduzione di un testo, per la risoluzione di un problema matematico o la pratica di uno 9

sport fisico. Ma dietro ogni conquista esiste la motivazione che ne è il fondamento e che a sua volta è rafforzata e rinvigorita dal compimento dell'impresa. La motivazione più importante per il lavoro, nella scuola e nella vita, è il piacere del lavoro, piacere che si prova di fronte al suo risultato e alla consapevolezza del suo valore per la comunità. Nel risveglio e nel rafforzamento di queste forze psicologiche nel giovane io vedo il compito più importante della scuola. Un tale fondamento psicologico da solo conduce a un sereno desiderio delle più alte conquiste umane: la conoscenza e la capacità artistica. D'altra parte intendo respingere l'idea che la scuola debba insegnare direttamente quelle conoscenze specializzate e quelle cognizioni che si dovranno usare poi direttamente nella vita. Le esigenze della vita sono troppo molteplici perché appaia possibile un tale insegnamento specializzato nella scuola. A parte ciò, mi sembra poi discutibile trattare gi individui come degli strumenti senza vita. La scuola dovrebbe sempre avere come suo fine che i giovani ne escano con personalità armoniose, non ridotti a specialisti. Questo, secondo me, è vero in certa misura anche per le scuole tecniche, i cui studenti si dedicheranno a una ben determinata professione. Lo sviluppo dell'attitudine generale a pensare e giudicare indipendentemente dovrebbe sempre essere al primo posto, non l'acquisizione di conoscenze specializzate. Se una persona è padrona dei principi fondamentali del proprio settore e ha imparato a pensare e a lavorare indipendentemente, troverà sicuramente la propria strada e inoltre sarà in grado di adattarsi al progresso e ai mutamenti più di una persona la cui istruzione consiste principalmente nell'acquisizione di una conoscenza particolareggiata. Albert Einstein http://davideranaweb.altervista.org/

Detti e massime "L'Amore ci sopravvive, l'Arte ci rende immortali" (Goethe) “Se odi una persona, odi qualcosa in lei che è parte di te. Ciò che non è parte di noi stessi non ci disturba” (Herman Hesse)


7 in condotta Alla rubrica solita che raccoglie le imprese scolastiche degli studenti e le note dei professori che le hanno descritte abbiamo aggiunto in questo numero un pizzico di cultura con alcune “frasette” latine tradotte in una maniera davvero “originale”. Buon divertimento!!! (Tra parentesi c’è la traduzione giusta): La fonte è sempre www.notadisciplinare.it☺ "L'alunno R.P. passeggia per la classe in mutande esibendo un cartello su cui ha scritto: 'ATTENZIONE COBRA IN AZIONE'"

Procellam nautae timent (trad. - I marinai temono la tempesta) "I maiali hanno paura di nuotare" ...ab suis fraude nacatus est (trad - Fu ucciso con l'inganno dai suoi) "Fu ucciso dalla scrofa fraudolenta"

"L'alunno P.T. continua a non presentarsi in classe il mercoledì dicendo che è il suo giorno libero"

Magna cum prudentia (trad - Con grande prudenza) "Mangia con prudenza" Orbis te non caperet (trad - La terra non ti reggerebbe) "Non ti caverebbero gli occhi"

"L'alunno Z. H. propone di mettere degli specchi intorno alla classe così anche quando è girato può vedere la lavagna"

Quid volat super Marius? (trad - Cosa vola sopra Mario?) "Cosa, Super Mario vola?"

"M.S. afferma che sono Lady Oscar"

Milites mittebant pilam (trad - I soldati lanciavano il giavellotto) "Il soldato si depila"

"P.I. e R. F. disturbano la lezione combattendosi a colpi di fioretto."

Filii dixerunt bovem maiorem esse (trad - I figli dissero che il bovino era più grande) "Il figlio del Dixan era più grande del bue"

"B. M. e M. A. durante la lezione di italiano giocano a tombola senza permesso. Chiedo seri provvedimenti.

Silva vasta erat (trad - La foresta era vasta) "Silvia era grassa"

"L'alunna S.S. durante l'ora di matematica canta il valzer del moscerino e poi trascina un compagno a ballarlo"

Veni, vidi, vici (trad - Arrivai, vidi, vinsi) "Vieni a vedere il villaggio" Capite nudo in pugna (trad - A capo scoperto in mezzo alla battaglia) "Capitato nudo in mezzo allo scontro"

"V. L. ha lanciato la bottiglietta d'acqua piena fuori dalla finestra prendendo un professore in testa!" "I bambini di questa classe rubano le merende!!!"

Ab ortu solis... (trad - Dall'alba...) "Dai Giardini del Sole.." (Giardini del Sole è il nome di un grande centro commerciale)

"G.A. dopo aver espletato le sue funzioni di rappresentante in difesa del Tibet, decide di prendere il sole in giardino fino al termine della terza ora."

Suo gaudio (trad - Con sua gioia) "Gioia maiala"

"L'alunno G.P. suona il campanello della scuola ripetutamente durante la ricreazione infastidendo le bidelle"

Di nos quasi pilas homines habent (trad - Gli dei giocano con noi come alla palla) "Gli dei hanno quasi le palle degli uomini" Mario torvis oculis… (trad - Mario guardando torvo...) "Mario con occhi torbidi..."

"C.I. si comporta male durante l'ora di ricreazione abbattendo violentemente la porta a testate"

De gustibus non disputandum est (trad - Non si può discutere sui gusti) "I gusti non sono sputati"

"In segno di protesta verso la sottoscritta la classe segue la lezione seduta sotto il banco"

...extraxit vagina gladium (trad - Estrasse la spada dal fodero) "...estrasse la spada dall'utero"

"L'alunna G. F. si catapulta fuori dalla classe dicendo che aveva visto un elefante passare nel corridoio. Chiedo seri provvedimenti."

Filippus equm negrum mortiferum. (trad - Filippo possedeva un cavallo nero e micidiale) "Filippo cavalcava e causava morte ai negri"

"L'alunno M.R. durante l'ora d'inglese cerca di prendere le mosche con la lingua"

Bello Punico secundo... (trad. -la Seconda guerra Punica) "Secondo la bella guerra..."

"Durante l’ora di matematica, l’alunno E. F. della classe accanto,entra in aula chiedendo se gli alunni hanno una padella e un ferro da stiro. Sorprendentemente gli alunni M.C. e A.A. tirano fuori dai loro zaini i due oggetti richiesti consegnandoli a E.F. che ringrazia e se ne va. Richiedo provvedimenti."

Carpe diem (trad. - cogli l’attimo) "Oggi Pesce" Civitas magna opulentia fuit "La civetta mangiò la polenta e fuggì" Urbis et orbis lingua

"La lingua dei furbi e degli orbi"

Etiam tu Brutus, filii mi

"Anche tu sei brutto, figlio mio" 10

Giacomo 1B Cl


SUPPLEMENTO D’ANIMA Dibattito sulla spiritualità (by Irene)

Emergenza alimentare globale. Disordini per fame in 37 Paesi del mondo Le rivolte per fame

La Fao: questo sviluppo ormai è insostenibile L’allarme della Banca mondiale: «In 100 milioni a rischio per il caro prezzi» J acques Diouf, il direttore generale della Fao, parla a nome di quelli che hanno fame, e sono popoli interi. La sua delusione per i ritardi e le promesse non mantenute rende l’idea della tragedia. Per questo ha convocato tutti gli Stati a Roma dal 3 al 5 giugno per un summit che avrà carattere d’urgenza. «Le persone – dice Diouf in una conferenza stampa nella sede della Fao – stanno già morendo nelle rivolte per il cibo. Se non interveniamo cominceranno a morire di fame. E non rimarranno seduti ad aspettare di morire». Si riferisce agli ultimi disordini ad Haiti e in Egitto, ma la situazione è disperata almeno in altri 37 Paesi. In Pakistan e in Thailandia si è dovuto ricorrere all’eser-cito per evitare assalti al cibo nei campi e nei magazzini. Il direttore generale della Fao ha presentato l’ultimo rapporto trimestrale che sintetizza in un solo dato la drammaticità della situazione. Il costo delle importazioni cerealicole dei Paesi più poveri aumenterà del 56 per cento nel 2007-2008, aumento che si somma a quello consistente del 37 per cento registrato lo scorso biennio. La bolletta cerealicola ha un impennata ancora più grave, del 74 per cento, nei Paesi africani a basso reddito, causa l’aumento dei prezzi dei cereali, delle tariffe dei trasporti e del petrolio. Né sarebbe più possibile per evitare l’emergenza fidare sulle scorte che raggiungono i 405 milioni di tonnellate, ma sono al minimo storico degli ultimi 25 anni: ben 21 milioni di tonnellate in meno rispetto al livello già assai ridotto dell’anno scorso. Le proiezioni della Fao non sono rosee: «Qualsiasi calo ulteriore causato da condizioni meteorologiche negative, soprattutto nei Paesi esportatori – paventa Diouf – farà prolungare l’attuale situazione di ristrettezza del mercato, contribuirà ad ulteriori rincorse dei prezzi ed esacerberà la difficoltà economiche con

cui già molti Paesi fanno i conti». Ecco perché la soluzione è “politica” ed ecco la necessità del summit romano di giugno: «Sono convinto che questo sia un problema politico e sociale. – spiega ancora Diouf – Noi non siamo una organizzazione finanziaria, abbiamo stanziato 17 milioni di dollari e abbiamo chiesto ai nostri fornitori 1,7 miliardi di dollari». Lo dirà agli Stati che saranno rappresentati ai massimi livelli, e dirà anche della sua delusione per gli interventi promessi e non attuati. Si sarebbe aspettato di più. Avrebbe voluto un ascolto maggiore. Desolato, dice: «Mi sorprendo per non essere stato invitato al Consiglio di sicurezza per dibattere la questione dell’impennata dei prezzi delle materie prime agricole. Sono temi che devono essere affrontati proprio perché hanno un impatto sulla pace, sulla sicurezza e sui diritti umani». La Fao ha intanto lanciato il progetto Isfp (l’acronimo inglese sta per Iniziativa sul rialzo dei prezzi alimentari), per offrire assistenza tecnica e politica ai Paesi poveri colpiti dall’aumento dei prezzi, ed ha avviato attività in Burkina Faso, Mauritania, Mozambico e Senegal. L’agenzia, in collaborazione con il Programma alimentare mondiale (Pam) e con l’Ifad, istituirà un’unità informativa sul mercato alimentare per raccogliere e analizzare dati a livello locale, regionale e internaziona-le, attività per la quale ha stanziato già 17 milioni di dollari. Rientrano in queste strategie alcuni interventi di aiuto immediato, come ad esempio lo spostamen-to di sementi da un Paese all’altro, ma senza i risultati che la Fao aveva sperato. Agli Stati che parteciperanno al summit, la Fao chiederà di ripensare il problema della fame e di rivedere le politiche, evidentemente inefficaci. Avv 12.04.2008 11

Analisi

«Costi del greggio, siccità e consumi stanno alzando il livello di povertà» La Banca mondiale lancia l’allarme e avverte che l’aumento dei prezzi dei beni alimentari, raddoppiati o addirittura triplicati in certi casi negli ultimi tre anni, rischia di far diventare ancora più poveri 100 milioni di persone che vivono nei Paesi a basso reddito e di rialzare dal 3% al 5% il tasso di povertà della popolazione mondiale. Lo rivela Marcelo Giugale, direttore responsabile per l’America Latina e i Paesi caraibici della World Bank, anche se afferma che i dati sono ancora preliminari e non definitivi. Dal 2005 al 2007 i prezzi del grano sono saliti del 70%, quelli dei cereali dell’80% e i prodotti caseari del 90%. «In mancanza di programmi assistenziali e di sostituzione delle colture – dice Giugale – il tasso di povertà potrebbe salire dal 3% al 5%». Una percentuale che corrisponde a «circa 100 milioni di persone a livello mondiale». Secondo Giugale sono cinque i fattori principali che stanno dietro al boom dei prezzi: i sussidi per la produzione di cereali destinati ai biocarburanti, che hanno spostato questi prodotti dal mercato alimentare a quello energetico; l’aumento dei costi del gasolio e dei fertilizzanti utilizzati in agricoltura; il maltempo in grandi aree produttive come l’Australia, che ha causato la peggiore siccità da 100 anni a questa parte; il forte aumento dei consumi di carne in molti Paesi asiatici, che ha fatto lievitare la domanda di mangimi, in particolare granaglie e cereali; il sospetto di un aumento della speculazione sui future di beni alimentari di prima necessità, come riso e grano, che ha portato i prezzi alle stelle e che, negli ultimi sei mesi, potrebbe essere stato alimentato dalle iniezioni di liquidità delle banche centrali, decise per fronteggiare la crisi dei mutui, le quali avrebbero imboccato la via della speculazione sui derivati legati alle «commodity» alimentari. Avvenire 12 aprile 2008


Artisti e campioni tra noi

Alessandro Repele, della 4AL, che pratica lo sport più amato dagli italiani: il calcio Perché hai scelto il calcio? All’inizio non ero interessato, poi in 5 elementare un mio compagno mi ha spinto a cominciare. Questo sport mi ha preso molto e da allora ho continuato a praticarlo. Quali sono i pro e i contro del calcio? Il pro è che quando si è appassionati è lo sport più bello del mondo, ciò si può notare dall’affollamento di tifosi la domenica allo stadio. I lati negativi sono i tifosi troppo accaniti o lo sporco giro di soldi che viene a formarsi. In quale squadra giochi? Ora gioco nel Cumiana, ma ho cominciato nella squadra del mio paese, Volvera; in seguito sono stato chiamato dalla squadra “Gabetto” di Torino. Il fatto che mi avessero convocato loro mi ha reso molto felice, ma non riuscivo a stare al passo con la scuola, così un anno fa ho deciso di entrare nel Cumiana, perché, essendo gli allenamenti più vicini a dove abito, mi ha permesso di concentrarmi maggiormente sullo studio. Che ruolo hai all’interno della tua squadra? Di solito sono attaccante, ma ultimamente gioco a centro campo. Quanti allenamenti fai a settimana? Tre allenamenti più la partita alla domenica. Riesci a gestire sport e scuola? Da quest’anno sì. Quando giocavo nel “Gabetto” avevo

anche problemi scolastici per via dei numerosi impegni. Per che squadra tifi? Qual è il tuo idolo nel mondo calcistico? Ovviamente la Juve e quale idolo migliore di Del Piero? Lo adoro da quando avevo tre anni! Pensi che sia giusto che i calciatori di serie A guadagnino così tanto? Sì, perché per raggiungere quei livelli bisogna faticare molto e avere grandi doti naturali. Secondo te è meglio il vecchio “calcio pulito” o quello di oggi? Una volta il calcio era solo uno sport. Io preferisco il calcio di oggi, perché oltre che sport è anche spettacolo. È per questo che è così seguito e amato. Che cosa pensi degli ultras? Sono convinto che il tifo sia giusto. È sbagliato andare allo stadio solo per attaccare la tifoseria avversaria, invece che esultare per la propria squadra. Il rugby in Italia sta prendendo sempre più piede. Pensi che possa sostituire il calcio nel cuore dei tifosi? Non penso che esisterà mai uno sport in grado di sostituire il calcio nel cuore degli italiani.Ha avuto un grosso successo fin dall’inizio e continuerà ad averlo sempre. Roby e Fede, 2°b/L

Matteo Chialva della 3A CL, che suona il violino Da quanto tempo suoni il violino e quante ore al giorno ti eserciti? Suono il violino ormai da sei anni e quest'anno darò il primo dei tre esami in conservatorio. Le ore che dedico a questo strumento sono veramente moltissime e nonostante gli impegni scolastici riesco a cavarmela abbastanza bene. Diciamo che in media suono un'ora, un'ora e mezza tutti i giorni, più le 4/5 ore di lezioni settimanali, anche se a volte sono costretto a malincuore a dar la precedenza alla scuola. Gli esercizi non sono molto particolari, consistono principalmente in scale e arpeggi (a terze, ottave e semplici), in Studi (Kreutzer e altri) e nell’esecuzione di un brano musicale. In questo momento per esempio sto affrontando il periodo Barocco. Quando è nata la tua passione per il violino? Diciamo che la mia passione per il violino è nata in circostanze del tutto casuali e non è stato il mio primo strumento. A nove anni infatti ho iniziato a prendere lezioni private di chitarra e tastiera, a tredici mi sono iscritto al corso di violino dell'Istituto Musicale Arcangelo Corelli di Pinerolo, tenuto dalla prof.ssa Godio. E' stato un vero colpo di fulmine… inaspettato… In occasione di una lezione-concerto tenuta dal quintetto Architorti ho avuto modo di prendere in mano per la prima volta un violino e da lì ho capito che quello sarebbe stato il mio strumento. Ormai sono al sesto anno di studio…e non mi pento affatto di quella scelta apparentemente così inconsapevole !!! Suoni in una orchestra, una banda? Sì certo! Suono nell’orchestra del Corelli, la Pinarolium Sinfonietta, diretta da Claudio Morbo, frequentando il corso 12

di esercitazioni orchestrali, obbligatorio per molti strumentisti. Da questo anno poi suono anche in un Trio con un violoncellista ed un pianista, frequentando il corso di musica da camera. Saper suonare con gli altri è veramente importante ed indispensabile alla formazione di un buon musicista, per crescere e, non lo nego, per divertirsi! Questi corsi poi offrono numerose possibilità per potersi esibire anche in pubblico, altro passo fondamentale per poter condividere la propria passione, che spesso ci si accorge essere importante non soltanto per se stessi, ma è anche apprezzata nella società. Nei prossimi mesi abbiamo in programma moltissimi concerti…. Hai qualche consiglio per gli studenti che volessero iniziare a coltivare quest’arte? Intanto bisogna munirsi di tanta e tanta pazienza; di passione e soprattutto credere fino in fondo in quel che si fa… Spesso gli insuccessi ottenuti possono demoralizzarti, ma bisogna avere perseveranza, buona volontà e studiare moltissimo. I risultati allora possono essere veramente sorprendenti. Poi divertirsi nonostante le difficoltà che si incontrano; spesso queste possono sembrare insormontabili! Un saluto musicale agli studenti del Porporato! Auguro a tutti coloro che vogliono intraprendere lo studio di un strumento musicale o già lo stanno facendo di riuscirci al meglio. Impegnandosi soprattutto a cercare di trasformare i pregiudizi che ha la gioventù, in particolare, ma non solo, sulla musica classica, spesso snobbata e ritenuta cosa per pochi, dimenticando così il ruolo complementare di ogni genere musicale nella nostra società!! Carlo Guassone, I C Cl


Splash La 3 B ha vinto la finalissima di “Per un pugno di libri”

Materia: Filos / Pedag Nome…..A.M…. Cognome: ...P….

Mentre stiamo per andare in stampa ci comunicano che la 3 B classico ha centrato l’obiettivo della finalissima di “Per un pugno di libri”, arrivando prima per aver battuto il liceo Amedeo di Savoia di Tivoli per 71 punti a 38. Complimenti! Un bel successo per loro, per noi del Porporato e per la città di Pinerolo!

Detti e massime 1. Non cercare un amico perfetto, cerca un amico (Anonimo) 2. Da un uomo grande c'è qualcosa da imparare anche quando tace (Seneca) 3. A provocare un sorriso è quasi sempre un altro sorriso (Anonimo) 4. Le parole fanno un effetto in bocca e un altro negli orecchi (Alessandro Manzoni) 5. Non ammiro il coraggio dei domatori: chiusi in gabbia sono al riparo dagli uomini (G.B.Shaw) 6. Conosco un assessore alla cultura che fa errori di grammatica anche quando pensa (Beppe Grillo) 7. L'archivio è il posto dove si possono smarrire le cose con ordine (Francis Thompson) 8. La grancassa fa tanto rumore perché è vuota (M.Maeterlinck) 9. Non sempre io sono del mio parere (Paul Valèry) 10. Il giornalista è uno che, dopo, sapeva tutto prima (K.Kraus)

Le nostre... e le loro… Le ns “pirle” di saggezza ٠“Sto studiando le contratture di greco…” ٠“Dopo il card. Richeliau salì al potere il card. Mazzolino…”

regola del “possesso vale titolo” per le automobili? Alunna: Perché non ti fanno lo scontrino!

٠Prof di Diritto: I beni demaniali… Alunna: ma sono del demonio?

٠“Napoleone morì il 5 maggio, come scrisse nella fa-

Gli ipse dixit

mosa poesia “5 maggio”.

٠Alunna: Prof, pensavo che fosse un po’ più clemente.

٠”In Inghilterra è fiorente l’allevamento di ovini, bovini e pinguini”.

Pons: Beh... in effetti, a volte mi sento molto Mastella.

٠Alunna alla prof di Inglese: “dobbiamo congiungere i

٠Prof di italiano: ciò che hai detto si può definire, utilizzando un termine propriamente filosofico, una “cazzata”!

verbi?”

٠Prof. di Diritto: Allora perché non si può far valere la 13


La raccolta differenziata dei rifiuti dentro la scuola Come l’ha presentata il Gruppo Scuolambiente dell’ITIS “Belluzzi” di Bologna La Raccolta differenziata é importante perché * Diminuisce il peso di rifiuti che dal cassonetto vanno in discarica, con minore spesa per il Comune e quindi minori tasse per i cittadini * Si consumano meno materie prime con il riciclaggio e il conseguente riutilizzo dei materiali Queste iniziative nel campo dell'educazione ambientale, insieme con le altre attività didattiche previste dal progetto "Scuolambiente" dell'istituto, determinano per la scuola l'esonero dal pagamento della tassa comunale sui rifiuti solidi urbani. Qualche dato Ogni cittadino italiano accumula in media ogni anno una quantità di rifiuti pari a 5 volte il proprio peso. In un chilogrammo di pattume si trova: * 35% di materiale organico putrescibile * 35% di materiali cellulosici * 7% di inerti * 7% di materie plastiche * 3% di metalli Circa il 40% in peso ed oltre la metà in volume di questi rifiuti é costituito da imballaggi. Il problema I rifiuti sono un prodotto inevitabile della società dei consumi e del nostro stile di vita sempre più orientato all'usa e getta. I rifiuti solidi urbani (RSU) sono cresciuti in Italia, dagli anni '80 ad oggi, del 3%-5% l'anno: oggi sono circa 23 milioni di tonnellate a cui vanno aggiunti 77 milioni di tonnellate di rifiuti speciali. La discarica é in Italia la forma più diffusa di smaltimento di rifiuti (circa il 90%) che rispetto alla media europea (circa il 60%) é tra le più elevate. Punti cardine per una nuova filosofia dei rifiuti: * diffondere una maggiore consapevolezza tra produttori e consumatori * produrre meno rifiuti * produrre rifiuti sempre pericolosi * progettare i prodotti anche in funzione del recupero dei loro materiali, della durata degli oggetti e di una facile manutenzione * promuovere il recupero di materia ed energia dai rifiuti * favorire il ritorno nei cicli naturali di tutte le sostanze di origine organica * programmare lo smaltimento (raccolta, trasporto, trattamento dei rifiuti) * dare sbocchi di mercato ai prodotti realizzati con materiali riciclati La carta Il consumo pro-capite di carta é di 116 kg l'anno. Da un albero di medie dimensioni se ne ricavano circa 70 kg. Un tempo la carta si otteneva anche da lino, canapa e cotone, oggi invece per produrre cellulosa si usa soltanto legno. E il consumo di carta e cartone é in costante aumento, cresce del 3% ogni anno.

Cosa si può fare in casa…: * Raccogliere per il riciclaggio carta pulita e "semplice": no a carte oleate, plasticate, metallizzate, vetrate, a carbone, termosensibili ecc... * Ridurre al minimo il consumo di fazzoletti di carta, rotoli da cucina, tovaglioli e altri oggetti di carta: per questi articoli si impiega cellulosa sbiancata e pura al cento per cento. * Non acquistare carta igienica colorata; in commercio c'è anche quella fabbricata, almeno in parte, con carta riciclata. * Scambiare libri e riviste con amici e parenti prima di buttarli definitivamente. * Riciclare il cartone: gli oggetti do cartone resistente ( tra cui le scatole da scarpe, scatole di cereali, rotoli di cartone di carta da toilette, scatole dei crackers) possono essere trasformati in portamatite, cestini per la carta, contenitori vari rivestendoli con stoffa, carta oppure verniciandoli. se proprio devono essere gettati, per risparmiare spazio schiacciate tutte le scatole. … Cosa si può fare a scuola ed in ufficio... * Acquistare carta riciclata utilizzandola per quaderni, blocchi per appunti, fotocopie,buste, moduli per stampante ecc... * Occuparsi anche personalmente della raccolta differenziata. Tenere una scatola di cartone (magari proprio quella delle risme di carta) vicino alla scrivania, alla fotocopiatrice, alla stampante e nei punti in cui si produca carta di scarto. Quando è piena portarla nell' angolo predisposto per l' accumulo in attesa che la vengano a ritirare.Invitare anche altri a comportarsi nello stesso modo. * Ridurre il livello di spreco: scrivere sino all' ultimo foglio dei quaderni, altrimenti vanno strappate le parti riutilizzabili per farne carta da appunti. Fotocopiare da ambo i lati; si risparmia carta e spazio negli archivi, si pinzano meno fogli, si useranno buste più piccole per le spedizioni * Ricavare il massimo dagli avanzi: riusare le buste da corrispondenze, fare blocchi di appunti pinzando assieme fogli di recupero, retro di documenti da scartare, fotocopie errate, tratti non utilizzabili di moduli continui, pagine bianche della vecchia agenda. La lattina Nel 1962 è nata la lattina! Ernie Fraze inventa la lattina di alluminio con la linguetta a strappo e da allora con vari miglioramenti ha invaso tutto il mondo. Il consumo italiano di contenitori metallici per bevande, nel 1990 è stato stimato in 26 lattine per persona, per un totale quindi di un miliardo e mezzo di lattine. Molto meno comunque dei cittadini statunitensi che ne consumano in media 370 o di quelli inglesi 160. Per riciclare sono necessarie alcune avvertenze * Nelle macchine "pressalattine" non vanno introdotti altri oggetti, anche se di alluminio, perchè quello usato per le lattine ha caratteristiche originali. Quindi le confezioni rivestite di carta come i sacchetti dei surgelati o i foglietti che avvolgono le sigarette, non sono adatte al riciclo. * Se si vuole essere sicuri che la lattina sia di alluminio e non di altri metalli, deve avere impresso il simbolo "Al". http://bellquel.bo.cnr.it/attivita/scuolambiente/raccolta.htm

Raccolta differenziata dei rifiuti. Noi ci crediamo!!!!!

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!?L’enigma?! Test di cultura generale 10. Nella serie dei “Peanuts”, Snoopy è il cane di... A. Charlie Brown B. Linus A cura di Silvia 3° A/l C. Woodstock

1. Qual’era il testo del primo sms della storia, spedito nel 1992 da un ingegnere inglese? A. Ok B. Ti amo C. Buon Natale 2. Quale fra queste parti del corpo, ereditate dall’uomo primitivo, non ha più alcuna funzione? A. Denti del giudizio B. Sopracciglia C. Unghie

Soluzioni: 1c; 2a; 3c; 4c; 5b; 6a; 7c; 8b; 9c; 10a.

Dieci segni che l’Italia è in ripresa

3. Nel gergo calcistico, quale termine inglese definisce l’azione con cui un giocatore si libera dell’avversario che lo sta contrastando? A. Corner B. Assist C. Dribbling 4. Nel corpo umano il fegato “confina” verso l’alto con… A. Milza B. Pancreas C. Polmoni 5. Quale di questi personaggi dei cartoni animati non è stato creato dagli studi Disney? A. Dumbo B. Bugs Bunny C. Pluto 6. Quale fra queste commedie di Molière riprende il tema dell’“Aulularia” di Plauto? A. L’avaro B. Il malato immaginario C. Il misantropo 7. Per legge, se un formaggio contiene il 15% di grassi, com’è definito? A. Grasso B. Semigrasso C. Magro 8. Quale di questi «Natali» cinematografici la coppia Boldi– De Sica non ha passato insieme? A. … sul Nilo B. … a New York C. … a Miami 9. Quale di queste formule magiche era usata nel Medioevo cristiano come preghiera? A. Pape Satan Aleppe B. Sim Sala Bim C. Abracadabra 15

A fine 2007, il New York Times definisce l'Italia un paese "triste e senza speranza"; passa qualche giorno e parte la stoccata finale: secondo i cugini londinesi del Times siamo diventati una nazione "vecchia e povera". A pensarci bene il nostro non è affatto un Paese triste: lo confermano gli stipendi degli impiegati, che fanno veramente ridere; non si può dire nemmeno che sia povero - se è vero che c'è ancora qualcuno in grado di pagare un mutuo - oppure che sia vecchio: ogni giorno, infatti, viene alla luce un nuovo scandalo. Quanto all'accusa che siamo una nazione senza speranza, beh, anche questa è palesemente infondata: non è forse l'Italia l'unico posto al mondo in cui chiunque, persino il peggiore dei criminali, può sperare di farla franca? Se non vi bastasse, se non foste ancora convinti, ecco dieci segni inequi-vocabili che l’Italia, in fondo, non è messa così male: 1. Negli ultimi anni la durata dei governi è molto aumentata: ed è una vera fortuna, perché la distruzione del Paese ha bisogno di continuità. 2 Sì, è vero, Napoli è sommersa dai rifiuti, ma è un caso eccezionale: il resto del Paese, infatti, è sommerso dai debiti. 3 Nei prossimi anni assisteremo ad un forte calo dell'inquinamento atmosferico, soprattutto a causa del prezzo della benzina. 4 Mentre in Africa ogni trenta secondi muore un bambino, in Italia ogni minuto nasce un partito, 5 È pronto un piano per affrontare il grave problema della fuga di cervelli: onde evitare ingorghi, verranno organizzate partenze intelligenti. 6 Chi chiedeva più sicurezza è stato accontentato: adesso i cittadini hanno la sicurezza di non arrivare a fine mese. 7 Per dimostrare che gli sprechi in politica vanno eliminati, Berlusconi ha promesso che i parlamentari, invece di comprarli, si limiterà a noleggiarli. 8 L'aspettativa di vita, in Italia, è da record: e così ci ritroviamo ad avere i politici, i docenti universitari e i dirigenti d'azienda più vecchi d'Europa. 9 A proposito di primati: assieme alla muraglia cinese, il debito pubblico italiano è l'unica cosa della Terra che si vede dallo spazio. 10 Gli incidenti mortali nelle fabbriche e nei cantieri sono in pauroso aumento: e poi dicono che in Italia non ci si ammazza di lavoro!


I 60 anni della Costituzione

In occasione del sessantennio della nostra Costituzione i professori del dipartimento di Diritto, insieme ad alcune classi del Porporato, hanno organizzato una giornata in onore di tale anniversario. Il tutto si è svolto martedì 22 aprile 2008 nell’Auditorium della scuola. Alla commemorazione hanno partecipato, oltre a noi allievi, anche alcune personalità dell’ambiente scolastico e non solo. Vi hanno preso parte la Preside Maria F. Amico, il Senatore Elvio Fassone, l’Assessore Regionale all’Istruzione Gianna Pentenero e l’assessore del Comune di Pinerolo Tiziana Alchera in rappresentanza del Sindaco. La manifestazione si è aperta con la lettura da parte di alcuni allievi degli articoli salienti della Costituzione. In seguito, il dirigente scolastico ha introdotto gli interventi degli assessori e, in ultimo, del Senatore Fassone, il quale si è premurato di sensibilizzare tutti i partecipanti attraverso una presentazione storicosociale del testo della Costituzione. Uno dei principali punti su cui il Senatore ha mag-

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giormente insistito è stato il fatto di presentare gli articoli non soltanto come parti scritte che formano la Costituzione, ma soprattutto come ideali a cui tendere. A questo compito devono adempiere in primo luogo le nuove generazioni, ossia noi giovani, affinché l’Italia continui ad essere una Repubblica in cui sia sempre vigente una sana democrazia. Al termine dell’intervento è stata data la possibilità a noi allievi di chiarire dubbi o sollevare questioni alle quali lo stesso Senatore ha risposto. Successivamente il professor Derro ha illustrato il lavoro compiuto per la realizzazione della giornata, annunciando anche la possibilità di visitare nei locali della scuola una mostra in onore della Costituzione. Tale mostra si è configurata come il risultato dell’impegno di alcuni allievi del Porporato ancora presenti e di coloro che lo sono stati in passato. La giornata si è conclusa con il taglio della “torta di compleanno” della Costituzione. Erika Scarpari VBSPP


DIZIONARIO INGLESEPIEMONTESE Brass-a-let = Bracciale Una settimana “alla francese”: baguette-pizza Got us = Gattaccio Grease = Grigio, spento Dal 14 al 21 Novembre 2007 si è svolta la prima parte del consueto scambio linguistico che quest’anno ha visto come protagonista la classe 2 Group = Nodo AL. Durante questa settimana ci siamo recati a Le Vigan, piccolo paesino He corn = Le corna della regione Languedoc-Rousillon, nel sud della Francia, patria dei nostri Human tell... = "Li abbiamo nel..." corrispondenti. Con loro abbiamo passato la maggiore parte del tempo, Jaw-an = Giovanni frequentato le lezioni al «lycée» e vissuto le giornate sotto ogni aspetto: Jew-an-hot = Giovanotto

Scambio con la Francia

dalla scuola alla casa, dai genitori agli amici. Ogni mattina ritrovarsi tutti Lord = Alticcio, ubriaco insieme era una festa fatta di abbracci, domande e risposte. Le lezioni era- Love-trees = Lavatrice no abbastanza comprensibili anche se raggiungere le varie aule in giro per la scuola era piuttosto difficile. Sicuramente ciò che abbiamo amato di più sono state le uscite: potevamo stare tutti insieme e parlare un po’ in Italiano ! Abbiamo visitato città bellissime (Montpellier, Nîmes, Svigno) e palazzi imponenti, respirato l’aria di luoghi lontani e diversi. È stato interessante vivere una settimana «alla francese» e esercitare così un’altra lingua. Al ritorno a scuola, infatti, i miglioramenti sono stati notevoli. Abbiamo confrontato il lessico che ognuno di noi aveva imparato, il linguaggio familiare e i modi di dire che i libri di testo scolastici quasi sempre escludono.

Il ritorno “all’italiana”: pizza-baguette Nel mese di marzo 2008, dal 12 al 19, è finalmente avvenuto il ritorno tanto atteso dei ragazzi francesi ! Infatti, i «lycéens» provenienti della scuola di Le Vigan hanno avuto l’occasione di trascorrere ben 7 giorni presso i loro corrispondenti italiani. La settimana ha rappresentato l’ultima tappa dello scambio fra i due licei. Molte sono state le attività proposte dagli insegnanti : una gita a Torino, la visita al palazzo Reale e al museo del cinema, per non parlare di Stupinigi e Superga, una strabiliante caccia al tesoro (con premio, ovviamente ! ) per le vie di Pinerolo e un’uscita all’«Eco del Chisone » dove gli studenti sono stati immortalati da un fo-

tografo e pubblicati sull’omonimo giornale. Durante quella settimana, inoltre, i ragazzi francesi si sono dovuti sforzare di parlare italiano, ma troppo spesso le dolci note della lingua del «oui» risuonavano nell’aria. L’esperienza ha creato un clima di complicità, non solo tra ospite e ospitante ma anche tra compatrioti. Al termine, gli italiani si sono sentiti un po’ più francesi e viceversa. Quest settimane ci hanno insegnato molto, non solo lessico e grammatica ! !

Insegnanti e studenti che hanno partecipato allo scambio 17


Studiare all’estero A chi non piacerebbe studiare divertendosi e viaggiando? Questo è possibile! Difatti ci sono diverse società che se ne occupano. Le più importanti sono EF, WEP, STS, Intercultura, ma ce ne sono molte altre meno conosciute. In estate si possono fare le vacanzestudio, cioè studiare, in genere per due tre settimane, una lingua direttamente nel luogo in cui viene parlata. Ovviamente non c’è solo lo studio, ma si visita anche il paese in cui si è, così che si può fare anche pratica sul campo.

Per i più bravi, studiosi, intraprendenti c’è la possibilità di passare da un bimestre, trimestre ad un intero anno scolastico all’estero (il “tempo di studio” viene riconosciuto al ritorno in Italia). Per i maggiorenni c’è invece la possibilità di fare all’estero l’università, stage lavorativi e volontariato. Tutti questi programmi di formazione all’estero sono esperienze indimenticabili che arricchiscono il bagaglio culturale e aiutano a maturare. Alessia M., 1CS

Palazzo Ceriana Mayneri, Torino

La redazione di Onda d’urto incontra a Torino il Presidente dell’Ordine dei giornalisti Sergio Miravalle e il Vicepresidente Ezio Ercole Siamo ormai a maggio e anche quest’anno sta volgendo al termine…Beh quasi, perché ci aspetta un mesetto niente male, pieno d’interrogazioni e di verifiche varie! Nonostante ciò molti di noi sono già con la testa alle vacanze estive. Ognuno s’immagina il suo tipo di vacanza ideale: in un paese esotico o artico, al mare o in montagna, in città o in campagna. Ma il punto è: cosa fare in questi tre mesi? Decidere di oziare allegramente e ritrovarsi a settembre senza voglia di far niente o decidere di rendersi utile per qualcuno o per se stessi? Personalmente credo che si possano spendere anche in maniera diversa dal solito, magari vivendo una nuova esperienza come la vacanza-lavoro. Attenzione però! Per vacanzalavoro non s’intende lavorare tutta l’estate in gelateria o al ristorante! Tutt’altro! Sono delle esperienze di lavoro socialmente utili e di solidarietà. Ne esistono di diversi tipi, in Italia e all’estero in vari settori. Ad esempio ci sono: - campi di lavoro ambientale ed archeologico: consistono nell’aiutare a salvaguardare l’ambiente o nello svolgere attività per finanziare ricerche ecologiche; nel secondo caso è

possibile partecipare al recupero di beni archeologici, a seminari o a viaggi studio (insomma una vera pacchia per gli appassionati!) - campi di lavoro umanitari: permettono di svolgere una prima breve esperienza nei Paesi in via di sviluppo o di fare viaggi di conoscenza e di turismo responsabile (ma penso sia riservato ai maggiorenni… Peccato!) - lavoro alla pari: in cambio di vitto e alloggio chi è interessato dovrà fare la babysitter (o lavori simili) ai figli della famiglia ospitante, ricevendo anche dei soldi come compenso (questo si può rivelare un ottimo modo per imparare una lingua straniera!) Se non sapete cosa fare vi consigliamo vivamente questo tipo di vacanze, vi lasceranno un’esperienza indimenticabile… E, inoltre, se andrete all’estero, praticando le lingue prenderete “due piccioni con una fava”! Spero di avervi stuzzicato per questo tipo di esperienze alternative. Detto ciò, per chi vuole saperne di più Internet e gli Informagiovani sono i punti di riferimento base per avere ulteriori informazioni. W le vacanze! Sarhy 4BL

Vacanze e campi di lavoro

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Musica & film …Le novità musicali Avete sentito la radio ultimamente?? Avete sentito quante novità?? Questi ultimi sono stati proprio dei mesi scoppiettanti dal punto di vista musicale. Purtroppo però ci aspetta un mese di stallo o quasi. Per cominciare il 20 maggio uscirà il nuovo album di Jesse McCartney, Departure. Lo sapevate che è stato proprio il

…I

nostro caro Jesse a scrivere la canzone Bleeding Love cantata da Leona Lewis che ha spopolato nelle classifiche italiane ed europee?? Sempre il 20 maggio uscirà anche Flavors of Entanglement, il nuovo disco di Alanis Morrisette. Giornata ricca di uscite musicali sarà il 30 maggio in cui usciranno il Best Of dei Radiohead, Crayons della mitica Donna Summer e l’attesissimo Secondo Tempo del Liga!!! Come si dice….pochi ma buoni!! Lara 4B Ginn

film in arrivo

Senza seccarvi con inutili convenevoli vi do subito le news del cinema. In primis è finalmente uscita la trama del quarto Indiana Jones: l’oggetto del desiderio sarà il Teschio di Cristallo di Akator, un leggendario oggetto avvolto da superstizione, fascino e paura, e la ricerca avverrà in Perù…. Non vi dico altro per non rovinarvi la sorpresa. Per gli amanti della fantascienza è probabile che esca prossimamente il quinto Alien, che ritornerà nelle sale dopo undici anni, il regista sarà Ridley Scott. È in lavorazione anche il secondo film di X-Files, che uscirà in Italia attorno ad agosto, il titolo completo è The X-Files: I Want to Believe, e specialmente le ultime tre parole dovrebbero ricordare qualcosa ai fans della serie…per chi non la seguiva I want to believe (voglio credere) era la frase stampata sul poster nell’ufficio dei due investigatori. Ultima notizia: sono iniziate a Roma le riprese per Angeli e Demoni, il secondo libro di Dan Brown. Il cast comprende sempre Tom Hanks ma ci sono ancora parecchi segreti sulla sua co-protagonista femminile. Spero di avervi ingolosito abbastanza….. Lara 4B Ginn.

La storia di Sammy, da spacciatore ad animatore di centri di recupero Cosa può voler dire avere tredici anni in una città come Nairobi… in Africa? Sì l’Africa, il continente più sognato, più amato dagli appassionati di viaggi; quell’immenso giacimento naturale di oro e diamanti; quel continente che con le sue immense ricchezze naturali è patria assoluta di povertà e disperazione, che segnarono la difficile storia di Sammy. Contrassegnata dalla morte del padre in uno scontro tra bande rivali: “la guerra dei poveri”. Cosa vuol dire avere tredici anni e occuparsi della propria madre e di dieci fratelli minori, in una terra dove la supremazia sugli altri è l’unica fonte di sostentamento? Vuol dire abbandonarsi alla droga per sfuggire alla triste realtà; vuol dire dividere giorni e notti tra studio e dosi di cocaina; ma vuol dire anche avere un sogno nel cassetto e pregare Dio affinché si realizzi. Questa era la vita di Sammy che da adolescente era costretto a spacciare per guadagnarsi da vivere ma che al tempo stesso studiava per inseguire il suo sogno. Ora ha 35 anni e indossa una toga che gli dà la forza per lottare ogni giorno per difendere e salvare chi come lui ha vissuto o vive ai margini del mondo. Sammy è riuscito a conseguire una laurea ufficialmente riconosciuta e grazie ad essa ha realizzato il suo sogno: costruire dei centri di recupero per tossicodipendenti. Questi centri grazie alla sua forza di volontà sono appoggiati da organizzazioni umanitarie di grande rilievo, quali la delegazione dell’ UE a Nairobi. Il sogno di Sammy si realizza ogni giorno di più grazie all’aiuto di queste strutture; il coronamento avverrà quando anche i bambini e i ragazzi del suo paese potranno essere aiutati e ritroveranno la loro dignità. Monica 1B Soc 19


Lettere alla redazione

BOICOTTAGGIO!!!!!!

Ciao a tutti. Voglio continuare sulla scia delle lettere “tormentose” iniziata due numeri fa da una collega anonima. Sono due anni che io assillo chiunque mi stia a sentire sul boicottaggio delle Olimpiadi di Pechino 2008. Due anni fa circa era passato su un noto programma televisivo il servizio su un Lama tibetano, che aveva iniziato uno sciopero della fame per l’assegnazione alla Cina della sede Olimpica. Prima di tutto occorre riepilogare il significato delle Olimpiadi: fin dall’antichità i Giochi Olimpici erano sinonimo di una gara tra città, che comportava al vincitore e alla città che rappresentava, grandi onori. In occasione delle OlimPrima i Diritti umani poi gli interessi economici piadi tutti i convenivano Questa sorta di guerra civile tra Cina e Tibet è incominciata flitti settant’anni fa, quando la Cina usando il pugno di ferro ha pie- sospesi e le quegato il Tibet, il quale ha resistito opponendo una resistenza in- stioni si risolvecentrata sulla pace interiore e la dolcezza, caratteristiche dei monaci buddisti. Persone come il Dalai Lama e Aung San Suu Kyi, vano sull’arena, entrambi premi Nobel per la Pace, hanno tentato di opporsi ai almeno per tutta regimi dittatoriali usando la non violenza e cosa hanno ottenuto? la durata delle gare. Nella storia ci sono state situaIl primo è stato esiliato e la seconda è tuttora confinata agli arre- zioni oltremodo vergognose, come nel 1936, quansti domiciliari. Le cose sarebbero state diverse se gli altri stati li do Adolf Hitler si rifiutò di premiare un’atleta di avessero appoggiati? Purtroppo valori come il sostegno, il disprezzo per le dittature colore, o nel 1972, quando gli atleti israeliani furoe la libertà del singolo individuo non sono più attuali, non fanno no sequestrati da terroristi palestinesi e successivatendenza; e l’unica cosa che tutti rispettano sono oramai solo i mente uccisi, o i numerosi boicottaggi (Mosca per soldi, e gli interessi economici. Vengono prima di quelli che la conquista della Cecenia). Il problema è che siapensavo fossero i Diritti Umani, i valori che dovrebbero essere dentro ogni singola persona. Forse sono io che sono un’illusa, mo di nuovo in una situazione ugualmente vergoforse il mio è un modo di pensare anacronistico e non voglio gnosa: la Cina sta perpetrando un etnocidio in Tibet arrendermi di fronte all’evidenza dei fatti e alla verità calpestata; dal 1959. ora è necessario dire due parole sul Tibet, forse il mio concetto del mondo è e resterà per sempre solo un per non correre in errori di valutazione: il Tibet è utopia, un sogno irrealizzabile; pare che i valori in cui io credo si una regione a nord dell’Himalaya, il cosiddetto arrendano di fronte al cinismo e al materialismo delle menti che abbiamo al governo (e questo vale per il nostro Stato come per “Tetto del Mondo”, per la sua altitudine. Fin dal gli altri), il cui unico pensiero è quello di mantenere buoni rap- 740 d.C. circa il Tibet è la patria del cosiddetto Laporti economici con la Cina, un paese in rapida ascesa che, oggi maismo, corrente del Buddhismo. Il capo spirituale più che mai, si sta trasformando in una delle maggiori potenze e politico del Tibet è il Dalai Lama, oggi la 14° economiche mondiali. Il silenzio e l’indifferenza dei paesi europei persiste da troppo tempo, e da tanto tempo si tace sui genoci- reincarnazione del bodhisattva della compassione, di commessi dalla Cina, come quello di piazza Tian'anmen; ossia quello spirito illuminato che non accede al quando un numero ancora oggi sconosciuto di studenti (la Cina Nirvana (stato di Buddha, Illuminazione), per aiutaparlò inizialmente di 200 civili, la CIA stimò invece 400-800 re la gente a raggiungere l’illuminazione. I Lama vittime, la Croce Rossa riferì 2600 morti e 30.000 feriti. Le testimonianze di stranieri affermarono invece che 3000 persone ven- (maestri), sono monaci dediti alla contemplazione e nero uccise) venne massacrato durante la notte. Il motivo? La all’assoluta non violenza. Le loro preghiere sono richiesta di maggiore libertà nei media, la critica alla corruzione volte a salvare l’uomo dall’obbligatorio susseguirsi del Partito ed il ritorno al conservatorismo da parte di Deng Xia- delle reincarnazioni (Samsara). Nel 1959 l’esercito oping, il desidero di un dialogo tra l’autorità del partito e una della Repubblica Popolare Cinese conquistò il Tibet rappresentanza eletta dagli studenti. Cosa fece l’Italia in quell’occasione? Cosa fece il mondo? costringendo il Dalai Lama e parte della popolazioQuanti ricordano quegli studenti? Chi di voi non ha mai visto la ne a fuggire. Da allora più del 90 % dei monasteri foto di quel ragazzo, quello sconosciuto, solo, disarmato, davanti sobo stati chiusi e distrutti, monaci e fedeli sono ai carri armati? stati rinchiusi nelle carceri senza processo perché Per molti è diventato il simbolo dell’eterna lotta contro la tirannide, ma per quel giovane era solo un gesto di coraggio com- non hanno rinunciato alla loro fede, ritenuta dannopiuto con il cuore di chi è disposto a morire per la propria causa. sa, e si sta attuando un’epurazione forzata dell’etnia Quanti oggi sarebbero disposti a morire per essa? Per la libertà tibetano. I tumulti stanno già dilagando per il mondi una nazione come i nostri partigiani, per la giustizia, per la do e il boicottaggio è stato chiesto da molte voci. libertà di stampa e di parola come i giovani di piazza Tian'an- FINALMENTE, dico io, perché eravamo in pochi a men, o anche solo per la libertà di scelta? Alla fine di questo sfogo vi lascio con due frasi, una tratta dai parlare ed eravamo perlopiù ignorati. Lo chiedo a tutti coloro che vedono queste Olimpiadi Diritti Umani e un’altra è un proverbio cinese: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e un’ipocrisia consumistica: BOICOTTIAMO Pechidiritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire no 2008, spegniamo i Televisori per un popolo che gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.” non ha altra colpa che una fede, pacifica e solidale. “Chi va per primo segna il cammino, coloro che seguono lo BOICOTTAGGIO!!!!!! percorrono” Karin 3A Soc Gaia De Marchi 20


Lettere alla redazione Botta e risposta

'Pro e contro i Tokio Hotel’ Premetto di essere una fan dei Tokio Hotel. Anch'io, come molte ragazze, sono stata colpita da questo gruppo, non solo perché sono carini, ma soprattutto per le loro canzoni e per il loro significato. Parlando proprio di questo non è vero che i loro testi siano "un insieme di frasi buttate lì, prive di un filo logico", ma canzoni che parlano d'amore, d'amicizia e che affrontano temi attuali. Secondo me prima di avanzare critiche sul significato delle loro canzoni sarebbe meglio andare su Internet e cercarsi la traduzione oppure, se si riesce di tradursele da solo/a e, solo dopo, esprimere un'opinione. Riguardo al loro stile non ho nulla da dire; mi piace come si vestono, portano magliette e jeans normalissimi, quelli che indossa qualunque ragazzo della loro età e credo che abbiano comunque uno stile simile. Secondo voi perché sono un gruppo dovrebbero vestirsi tutti e quattro uguali, magari con delle tutine colorate alla "Cugini di campagna"? Credo proprio di no! E poi scusate, ma si sa che un gruppo musicale deve costruirsi un'immagine; insomma lasciateli vestire come vogliono!! A me sembra che il loro stile si adatti perfettamente al genere musicale. I singoli usciti sono quattro: Monsoon, “Ready, set, go!”, By your side, Don't jump. Tra questi non compare il singolo Scream. Allora mi chiedo: come fa una ragazza che dice di non amare questo gruppo a criticare una canzone che non è ancora uscita? Deve averla per forza sentita o dal CD o scaricata da Internet; ma allora non è coerente con quello che scrive: se ad una persona non piace un cantante non va di certo ad ascoltare una sua canzone. Per informazione il significato di "Scream" c'è: quando tutti ci dicono cosa fare o dove andare e noi siamo arrabbiati per questo, basta urlare? Ed è proprio questo che il cantante invita a fare in queste situazioni: urlare per sfogarsi e per far uscire la rabbia che abbiamo dentro. Io non so come hanno fatto ad ottenere tante adulazioni in così poco tempo; so solo che il successo se lo sono guadagnato. Capisco che i Tokio Hotel non possono piacere a tutti (alle mie amiche non piacciono!), ma invito gentilmente i non fans a trattenersi un po’ con le critiche, perché non fa molto piacere sentire i tuoi idoli sempre mal giudicati in tutto e per tutto. Ultima cosa: un'altra volta che si vuole fare un articolo sui Pro e i Contro riguardo ad un argomento, si faccia almeno in modo che le due parti siano equilibrate. Concludo con un grosso saluto a tutte le loro vere fans!! Ciao Francy 1 AL

Liceo G.Porporato per l’ambiente Il Consorzio, in un CONAI, Consorzio per Chi è Conai quadro di "responsail Recupero degli Imballaggi, è il consorzio di diritto pri- bilità condivisa" che vede coinvolvato, senza fini di lucro, istituito ti imprese, pubblica amministraper legge nel 1997. Il suo compito zione e cittadini, ha messo a punto è quello di gestire la raccolta, il uno dei sistemi più efficaci ed effirecupero e il riciclo dei materiali cienti di recupero e di valorizzada imballaggio e di perseguire gli zione dei materiali da imballaggio, obiettivi previsti dalla legislazione in tutto il panorama europeo CONAI, con oltre 1.400.000 aeuropea, recepiti in Italia attraverziende iscritte, è il più grande conso il Decreto Ronchi del 22/97. CONAI ha segnato il passaggio sorzio d’Europa, e costituisce, in da un sistema di gestione basato Italia, un modello unico di gestiosulla discarica ad un sistema inte- ne da parte di privati, di un integrato che si basa sulla prevenzio- resse di natura pubblica, quale ne, sul recupero e sul riciclo dei quello della tutela ambientale. da www.education.conai.org rifiuti da imballaggio. 21

Segnalata dal web

L’arca di Noè e il Titanic Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto: «Sono cieco, aiutatemi per favore» Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un'altra frase. Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote. Il non vedente riconobbe il passo dell'uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato. Il pubblicitario rispose: 'Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo'. Sorrise e se ne andò. Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto: 'Oggi è primavera e io non posso vederla' Morale Cambia la tua strategia quando le cose non vanno molto bene e vedrai che poi andrà meglio. Se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo lavoro non è stato fatto con professionalità, rispondi che l'Arca di Noè è stata costruita da dilettanti e il Titanic da professionisti....

Il Porporato, scuola pilota per la raccolta differenziata dei rifiuti Il nostro Liceo ha lanciato attraverso i rappresentanti d’Istituto la proposta della raccolta differenziata dei nel rifiuti novembre 2007. Da questo imput degli studenti è nata la proposta di un gruppo di insegnanti, il contatto con l’Acea (l’azienda per i rifiuti e l’ambiente del Pinerolese) e il “Progetto sperimentale di raccolta differenziata presso il nostro Istituto”. Un progetto nel quale noi di Onda d’urto crediamo molto e che appoggeremo con una rubrica fissa sull’ambiente, in particolare sul riciclo dei rifiuti. Nel piccolo anche noi faremo la nostra parte, così come speriamo anche voi in classe.


(Li avevamo già anticipati su “Onda d’urto” di maggio 2002)

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