Onda d'urto Ottobre 2005

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ONDA D’URTO Periodico degli studenti del Liceo ‘Porporato’ di Pinerolo - Anno VIII, n.1, Ottobre 2005 www.liceoporporato.it/onda/onda_d'urto.htm

Indice: Cercando l’isola Che stress!!! L’isola che non c’è

Come siamo felici? Le aspettative rendono... pag. 2 Girando sul Web pag. 2 Il Sudoku pag. 3 Cercasi eroe

pag. 3 pag. 4 pag. 5 pag. 6 pag. 7

L’utopia cos’è Intervista al Preside L’anima della festa Weltujugendtag Artisti&Campioni

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pag. 8 pag. 9 pag. 10 pag. 11 pag. 12

ins. resp. antonio denanni

Splash Test divertentissimo Il futuro blu Test di cultura Film Forum

pag.13 pag.14 pag.14 pag.15 pag.16

Film & musica pag.17 Tutti gli studenti pag.18-19 Lettere alla redazione pag.20 Ricordi di un’ex pag.21 PorporAndersen pag.22


Cercando l’isola Il film con Jonny Depp “Finding Neverland”, ispirato alla vita dell’autore di Peter Pan e all’utopia dell’isola che non c’è ha ispirato la copertina e gli articoli di apertura di questo primo numero di “Onda d’Urto” di ottobre. Quest’isola bramata è l’isola della felicità dove tutti vorrebbero andare (che il successo dell’Isola dei Famosi sia legato a questa grande idea?). Eppure è un’isola che non c’è, inesistente, e la ragione ci direbbe di lasciar perdere, ma il desiderio e l’aspirazione dentro di noi è così grande che si deve materializzare da qualche parte. In questo gioco del luogo e non luogo (utopia) siamo trasportati in un’altra realtà, un po’ reale e un po’ immaginaria. Questo articolo è stato In questo numero di scritto verso la fine del “Onda” abbiamo voluto passato anno scolastico, ma è valido sempre esplorare tre di queste altre realtà: il gioco (art. di Ivan), la festa (Sara ), la realtà virtuale del cinema che «Entro oggi devo riuscire a studiare al- tutto, la sensazione di non riuscire a farrende possibile con le sue meno fino alla fine del capito- cela. A questo punto cosa si può fare? tecnologie questo mondo lo»«Allora…se oggi inizio a esercitarmi Sicuramente la prima esigenza che si ha irreale (Gioia). A questi e di matematica e studio greco: domani è quella di parlare con qualcuno: già… ad altri articoli, si affianca- dovrei avere due ore di tempo per andare ma chi? I genitori non fanno altro che no le rubriche solite: Un in palestra»«No! Mi dispiace ma oggi dirti che anche se non prendi sempre il campione tra noi, Supple- non posso uscire perché domani ho la voto più alto continui a essere il migliomento d’anima, Lettere alla versione in classe! Facciamo la prossima re; gli insegnanti ti ripetono che loro tenredazione, Test umoristico e settimana?». Tante, troppe volte ci è ca- tano di aiutarti in tutti i modi e che, in di cultura generale, ecc. pitato di sentire queste frasi. La scuola, qualsiasi caso, ai loro tempi la scuola era Una novità quest’anno soprattutto quando si frequenta un liceo, molto più difficile; alcuni conoscenti, per quanto riguarda impegna molto tempo: ogni giorno è ne- dandoti un’opinione non richiesta, ti riSPLASH: le caricature dei cessario prepararsi per qualcosa, non si prof e gli Ipse Dixit saran- ha più un pomeriggio libero, i periodi di "Nulla è più umano del superare ciò no per indirizzo di studio: vacanza si vivono con l’angoscia che, che è". (Ernest Bloch, filosofo) un numero il sociale, un al- nel momento del ritorno a scuola, si sarà segnalato dalla prof. E. Strumia tro il classico, ecc. sommersi da test e interrogazioni. LimiLa redazione tandosi a scriverle, queste possono sem- badiscono che la scuola l'hai scelta tu e P.S. brare questioni banali, ma non è così; al momento della scelta sapevi benissiIl tema dell’isola della feli- talvolta, infatti, possono rappresentare, mo che essa avrebbe comportato un imcità, prima di Tommaso per qualcuno, problemi enormi e essere pegno non indifferente. Insomma, le opiMoro l’ha trattato Omero causa di gravi disturbi. Sono, infatti, pre- nioni sono tante, ma di aiuti concreti non nella sua Odissea, quando senti molti allievi che tengono alla loro se ne trovano. A questo punto, però, la fa arrivare Ulisse nell’isola media in maniera particolare: essi sono situazione sembra essere precaria e sendei Feaci dove è accolto abituati a dare sempre il massimo, a stu- za via d’uscita. Generalmente tali prodagli occhi dolci di Nausi- diare il più possibile, a tentare di rag- blemi svaniscono solo con il passare del caa. È un’isola felice, ma giungere il voto più alto ad ogni costo. tempo e la maturazione dell’individuo; Ulisse vuole tornare a casa, Questi ultimi, però, nel momento in cui sta di fatto che sono troppi i ragazzi che alla sua Itaca. Quindi... va la quantità di cose da studiare diventa alla loro giovane età decidono di ricorrebene sognare, ma poi è im- enorme, il numero delle interrogazioni si re ai consigli di uno psicologo o alle virportante tornare alla realtà moltiplica e ogni giorno si viene valutati tù curanti di pillole contro l’ansia. Per quotidiana. riguardo un argomento, rischiano seria- questo motivo è necessario sottolineare mente di cadere nell’esaurimento nervo- che la scuola, per quanto importante, dePer un’informazione più ampia e so. Essi cominciano ad avere la sensa- ve essere vissuta serenamente: essa rapdi tipo culturale sull’utopia si vedano queste due pagine web, ol- zione che la debolezza stia prendendo il presenta la chiave per accedere a un briltre all’intervista al prof.Lippolis: sopravvento sul proprio corpo, la sensa- lante futuro, un futuro che deve essere www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni. zione che il tempo sia troppo poco per costruito con impegni e sacrifici ma a riuscire a finire di fare tutto, la sensazio- cui, tuttavia, va anteposta la necessità di asp?d=250 www.ilgiardinodeipensieri.com/ ne che tutto il lavoro che si sta facendo vivere al meglio il presente. storiafil/trombino-2.html non porterà ad alcun risultato Gioia e, sopratGioia I A Cl IA Cl

Che stress!!!!!!!! È ricominciata la scuola

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L’Isola che non c’è Chi di noi non si è mai chiesto “che cos’è l’Isola che non c’è?” oppure “dov’è l’Isola che non c’è?”. Credo che tutti noi, almeno una volta nella nostra vita, ci siamo posti questa domanda. Beh…per questa domanda non c’è una risposta precisa, poiché ognuno di noi, nella propria mente, ha un proprio ideale e concetto di Isola che non c’è. Tanti la paragonano ad un mondo perfetto, senza guerre né stermini. Altri ad un luogo dove rifugiarsi quando problemi e responsabilità diventano troppo pesanti da sopportare. I più fantasiosi ad un mondo nel quale si può restare eternamente bambini… La definizione più corretta che la rappresenta in tutti i suoi aspetti è Utopia. Probabilmente molti di noi non conoscono esattamente il significato del termine. Coloro che invece ne conoscono il significato lo identificano semplicemente come ideale irrealizzabile. Dietro la parola utopia si nascondono due diverse etimologie. La prima afferma che il vocabolo deriva da outopia, cioè luogo inesistente. La seconda sostiene che deriva da eu-topia, cioè luogo felice. Ciononostante, utopia è un termine greco coniato da un pensatore cristiano vissuto in età rinascimentale, Tommaso Moro. Costui, inappagato dalla realtà in cui viveva e dal clima d’intolleranza religiosa da parte del popolo inglese, si immaginò un’isola felice, sulla quale gli abitanti potessero condurre un vita migliore, più umana e solidale. Con il termine utopia Moro intendeva un’isola fantastica, vista come un luogo inesistente nella realtà, ma felice, in cui regnavano la concordia e la pace tra gli uomini. Oggi, come anche in passato, vediamo filosofi, matematici, fisici e scrittori all’inseguimento di utopie, diversissime tra loro, ma accomunate dall’irrealizzabile. Neppure la musica e le canzoni sono esenti dall’utopismo. Due esempi potrebbero essere Imagine di John Lennon e l’Isola che non c’è di Edoardo Bennato. Molte sono state le interpretazioni, teatrali e cinematografiche, relative all’Isola che non c’è, come quella della Walt Disney nel 1954, che ha trasformato l’opera dello scrittore J.M. Barrie in un cartone animato per bambini. Una tra le più recenti (2004) è “Neverland, un sogno per la vita”, vincitore di ben otto premi Oscar grazie alle straordinarie interpretazioni di Johnny Depp e Kate Winslet. L’Isola che non c’è, in qualsiasi sua interpretazione, vede come protagonista sempre l’irreale, l’utopia. Federica 2^CL

COME SIAMO FELICI? La FELICITA’ non è tutta uguale, anzi si può essere felici in tanti modi differenti: in modo più “frivolo”, come per le cose semplici della vita di tutti i giorni (perché hai visto il bel ragazzo della classe accanto o della fermata del pullman, perché la mamma ti ha comprato il vestito troppo carino visto in quel negozio del centro o perché la tua squadra del cuore ha vinto lo scudetto), ma anche in modo più “profondo” (ad esempio per la fine di un conflitto o per il raggiungimento dei fini di un’organizzazione umanitaria, anche se solo in una piccola regione del mondo). Sono tante le cose per cui si può provare gioia:il primo è un modo più personale e soggettivo, mentre il secondo è esteso a tante persone, che anche se non ti riguarda direttamente ti rende comunque felice la consapevolezza che si sta facendo qualcosa di importante per le persone meno fortunate in modo che anche loro possano conoscere la vera gioia di vivere serenamente, libere da guerre, oppressioni, fame, malattie, sofferenze e possano essere consapevoli di ciò che accade attorno a loro e avere i mezzi e soprattutto la speranza di combattere per i propri ideali e per un mondo migliore, per essere come le persone buone e altruiste che hanno dato loro aiuto. Spesso proviamo rabbia per cose abbastanza futili, è in questi momenti che dobbiamo pensare a chi soffre veramente, perché non può sfamare i propri figli o perché rimpiange di non averli più per colpa di persone guerrafondaie o violente; se ci pensiamo bene siamo veramente fortunati, infatti noi quando usciamo di casa non dobbiamo preoccuparci delle mine nascoste nel terreno o di non trovare più la nostra famiglia quando torniamo. In conclusione, noi pensiamo che si dovrebbe essere felici e grati di ciò che abbiamo, che bisogna sorridere alla vita, senza mai dimenticare ciò che conta davvero, e che bisogna sempre lottare per un mondo migliore e per la salvezza di chi soffre. Come dice Gianni………L’OTTIMISMO E’ IL PROFUMO DELLA VITA!!!!!!!! Ele & Gio’ 2a-l 3

L'isola che non c'è Edoardo Bennato E. Bennato

Seconda stella a destra questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino poi la strada la trovi da te, porta all'isola che non c'è. Forse questo ti sembrerà un po’strano, ma la ragione ti ha un po' preso la mano Ed ora sei quasi convinto che non può esistere un'isola che non c'è. E a pensarci, che pazzia, è una favola, è solo fantasia e chi è saggio, chi è maturo lo sa: non può esistere nella realtà! Son d'accordo con voi, non esiste una terra dove non ci son santi né eroi e se non ci son ladri e se non c'è mai la guerra, forse è proprio l'isola che non c'è ... che non c'è. E non è un'invenzione e neanche un gioco di parole se ci credi ti basta perché poi la strada la trovi da te. Son d'accordo con voi, niente ladri e gendarmi, ma che razza di isola è? Niente odio e violenza, né soldati, né armi, forse è proprio l'isola che non c'è ... che non c'è. Seconda stella a destra questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino non ti puoi sbagliare perché quella è l'isola che non c'è! E ti prendono in giro se continui a cercarla, ma non darti per vinto perché chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle forse è ancora più pazzo di te!


Le aspettative rendono vivi… nonostante le delusioni Squillo di tromba, rullo di tamburi e… Rieccomi qui! Cosa?! Non vi ricordate di me?! Ma sì, sono quella dall’articolo demenziale, la battuta sempre pronta ma quasi mai divertente e la polemica facile! Ancora niente? Quella da “Nobel” e non da “Miss Italia”… Ok, ok rinuncio. I miei articoli torneranno ad allietarvi le giornate (lo so che non me lo avete chiesto, quindi astenetevi dal commentare) e per iniziare bene l’anno tratteremo un argomento che sta sicuramente a cuore a tutti voi (chiedo scusa per il sarcasmo, mi è scappata la penna): Neverland, l’isola che non c’è. Utopie, felicità e aspettative. Per la verità, la mia aspettativa, decisamente utopica, ma che mi darebbe molta felicità, è la possibilità di immergermi in un dolce letargo stile marmotta, fino a metà luglio, quando ogni tortura scolastica dovrebbe, teoricamente, essere terminata. Ma essendo all’inizio dell’anno voglio provare ad impegnarmi. L’aspettativa: un’idea indefinita che apre mille possibilità, un brillio d’attesa negli occhi. Gli affannosi preparativi che spesso si rivelano inutili anche se le aspettative rendono vivi, pieni di speranze -, perchè quasi mai avvicinano alla realtà. Quanto è bello però quando la realtà la superano.. Quale ragazza, per esempio, non ha passato, almeno una volta, il pomeriggio davanti allo specchio a prepararsi per una festa, un incontro…? Per poi, dopo aver passato ore a truccarsi, un procedimento che richiede lo stesso tempo dedicato al restauro del Duomo di Milano, trovarsi al sospirato appuntamento con un rospo che nessun bacio potrebbe mai trasformare in Principe Azzurro.

Inutile negarlo, la maggior parte delle volte si rimane delusi, immancabilmente. Non resta che prendere una decisione… Continuare ad aggrapparsi alle idee più insensate, sostenendo che è meglio so-

gnare almeno un po’ prima dell’inevitabile mazzata o schierarsi dalla parte di quelli che, avendo paura di dere la rotta, preferiscono

pernon lanciarsi ben piantati A voi l’ardua scelta…

in voli di fantasia e rimanere con i piedi per terra. Sara 3BL

Ti prendono in giro se continui a cercarla… ma chi lo fa è ancora più pazzo di te “Seconda stella a destra, questo è il cammino e poi dritto fino al mattino, poi la strada la trovi da te… porta all’isola… che non c’è.” Erano i primi anni ‘80 quando Bennato cantava questa canzone di eterna speranza e delusione, riguardante un tema assolutamente privo di tempo: l’utopia. Un tema tormentato, ambiguo, tanto odiato quanto amato, ma comunque eterno. Il cammino perenne verso l’isola che non c’è è forse indispensabile all’uomo per poter avanzare “sereno” nella sua esistenza, concretizzando e giustificando i suoi sogni. Esso è spesso un cammino, un amico immaginario e involontario che accompagna silenziosamente le fasi della vita di un individuo, a partire dall’infanzia quan4

do si è assolutamente convinti della sua esistenza e si è preoccupati solamente di trovare la strada, per proseguire poi con la ribelle adolescenza, che cerca invano di liberarsi di questa idea: “La ragione ti ha un po’ preso la mano ed ora sei quasi convinto che non esista…” e terminare infine con l’uomo adulto, che, pur completamente maturo sente l’incessante bisogno di credere in questo assurdo “gioco di parole”, che nella sua totale e implicita astrattezza continua a far sognare i poeti e gli scrittori di tutti i tempi. “E ti prendono in giro se continui a cercarla, ma non darti per vinto, perché chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle forse è ancora più pazzo di te!” Sara 5A L


Girando sul Web Cliccando se è pre-

sul motore di ricerca di Google “l’isola che non c’è” si trovano ben 59.200 pagine dove la frasente. Le più rimandano ad associazioni. Riportiamo quelle che ci hanno più colpito.

I link più interessanti sull’Isola che non c’è:

forum ARTE E POLITICA UTOPIA U T O P I A Cosa racchiude, suscita in voi questa parola? sdios, 04/03/2005 23.49.03 Re: UTOPIA è un libro di Tommaso Moro, o meglio Thomas More, del 1500-1600 credo. UTOPIA è pure un videogame degli inizi degli anni '80, per la console Intellivision (ci giocavo da bambino a casa di un mio amico.) UTOPIA mi fa pensare a "L'isola che non c'è", una canzone di Edoardo Bennato. Un'utopia pressappoco corrisponde ad un utopos, ossia a un posto che non ha luogo, un posto che non è qui, né lì. Questo parlando in termini non utopici. neon, 13/03/2005 13.35.47

- http://www.apogeonline.com/ webzine/2003/10/30/02/200310300202 : cinque € per creare la vostra isola in Internet!!! - http://www.paleofox.com/newsweb/2003/isola-ferdinandea.html: l’isola che c’è, ma non riemerge!! - http://www.massimopolidoro.com/ita/ archivio/articoli/atlantide.html: Atlantide, realtà o fantascienza?? Le ricerche per l’isola immaginaria continuano… - http://sanji2.iobloggo.com: un portale dove condividere i vostri pensieri sull’isola Romina Bouvier 4° A/l

Benvenuti all'Isola che non c'è.... un'isola virtuale, una piccola oasi di pace dove incontrarsi per scambiare esperienze, sogni e desideri. Un modo per contribuire insieme alla nostra crescita interiore e per lavorare insieme alla costruzione di un nuovo Mondo di Luce!!! (http://www.isolachenonce-online.it/isola/index.php)

L’utopia tra passato e presente

L’uomo, da sempre, si è posto il problema dell’utopia. Ha cioè cercato di immaginare un luogo e una struttura sociale che fossero ottimali, perfetti, non solo per il singolo, ma anche per la collettività. L’esempio più celebre di questo tentativo, Re: Re: U T O P I A si, la terra che non c'è ed almeno sul piano letterario, è forse l’opera di Tommaso Moro; ma, almeno a partire dal Rinascimento, molti altri intellettuali hanno riflettuto su questo tema. Si al tempo stesso la terra a cui si vorrebbe tenpensi a Campanella, ai socialisti utopistici, fino ai marxisti. dere... bisognerebbe interrogarci sul perchè gli uomi- Secondo me, il solo fatto di porsi il problema è segno di grande altruismo: questi studiosi, indipendentemente da quanto assurde possano sembrare le loro concluni, di ogni epoca storica, abbiano sentito lo sioni, hanno provato a proporre un rimedio alla solitudine e all’emarginazione che stimolo di definire una propria utopia… Un senso dell'oltre e del non c'è ma mi piacerebbe hanno perseguitato l’uomo fin dai suoi primissimi tentativi di socializzazione. Hanno cercato di creare un mondo migliore, anche se spesso solo sul piano ideale, che potesse essere così. che fungesse da obiettivo ultimo verso cui indirizzarsi, se non altro per migliorare E se l'arte stessa fosse un'utopia? Dopotutto cosa realizza l'arte se non se stessa? quel gran caos, quel miscuglio di gioia e disperazione che è la nostra vita, la vita edmondo, 13/03/2005 14.10.52 dell’umanità intera. Il problema è che all’inizio del Novecento, dopo un secolo di tentativi, una di queRe: Re: Re: U T O P I A qualcosa che ci frulla ste forme (o ritenute tali) di utopia si è realizzata nella rivoluzione Russa; ma il dentro e che ci complica la vita ....... Comunismo, che da lunghissimo tempo veniva considerato da molti l’unica valida ghignidiplastica, 15/03/2005 9.20.46 alternativa alle brutture del sistema capitalista, ha fallito. Sotto di esso la gente si Re: Re: Re: Re: U T O P I A qualcosa che ci è resa conto di vivere male, poiché l’uguaglianza forzata si é risolta in un abbassacomplica la vita...ma nello stesso tempo la mento delle condizioni generali, non in un loro innalzamento; la gestione del potearricchisce enormemente! re, inoltre, non è stata affidata ad una dittatura del popolo, ma all’autarchia polidonatellaleoni, 15/03/2005 13.47.31 ziesca dei singoli. Re: Re: Re: Re: Re: U T O P I A un concetto Ma ora che non c’è più nulla da contrapporre come alternativa (neppure utopica) al sistema capitalista, come possiamo cercare di migliorare, quale mondo ideale di appartenenza a se stessi possiamo porci come obiettivo, al fine di far evolvere la nostra società verso un Kontrol_z, 15/03/2005 14.58.45 futuro migliore? Si può ancora immaginare realisticamente un modello diverso dal nostro, in cui pochi vivono sulle spalle di molti?Esorto chiunque ne abbia vohttp://www.exibart.com/forum/leggimsg. glia a confrontarsi sull’argomento. arte~iddescrizione~64151~filter~ Michele, 3Acl 5


IL SUDOKU Una griglia di 9x9 quadretti suddivisa in 9 regioni di 3x3 quadretti, in ognuno dei quali si dovrà scrivere un numero da 1 a 9, evitando che ognuno di essi compaia più di una volta in ogni riga, in ogni colonna e in ogni regione; è questo il Sudoku (すどく). Il gioco ha origine giapponese e Nobuhiko Kanamoto ne è l’inventore. Nessuno conosceva il Sudoku prima di quest’anno, infatti esso era famosissimo solo presso i nipponici, che lo preferiscono di gran lunga alle parole crociate, ma si è fatto strada fino a diventare il gioco più giocato dagli appassionati di enigmistica e non. Perché? Per la sua semplicità e per il fatto che non richiede alcuna abilità particolare; nonostante ciò è un rompicapo bellissimo e che fa star bene, infatti sviluppa le abilità logiche e deduttive della mente. Ecco un esempio di Sudoku. Provate a completarlo e confrontatelo poi con la sua soluzione, che sarà pubblicata nel prossimo numero. Buon divertiIvan 5AL mento!

Neverland Un sogno per la vita Il film che ci ha ispirato x Onda d’urto Titolo originale: Finding Neverland Anno: 2004 Genere: Drammatico Regia: Marc Forster Cast: Johnny Depp, Kate Winslet, Julie Christie, Dustin Hoffman, Radha Mitchell L’affermato drammaturgo scozzese James M. Barrie è un genio letterario dei suoi tempi ma non ne può più dei soliti vecchi temi. Inaspettatamente, trova ispirazione durante la passeggiata che fa ogni giorno nei giardini di Kensington. Lì incontra la famiglia Llewelyn Davies, quattro bambini orfani di padre e la loro bella madre. Nonostante la disapprovazione della nonna dei bambini e il risentimento di sua moglie, Barrie fa amicizia con la famiglia. Trasforma i ragazzi nei “ragazzi perduti dell’isola che non c’è”. Dalle avventure elettrizzanti dell’infanzia scaturisce il capolavoro di Barrie, Peter Pan. Al principio, la sua compagnia teatrale è scettica ma Barrie scioccherà gli attori facendoli provare con delle richieste mai sentite. Una tragica piega del destino, però, costringerà lo scrittore e le persone che ama a capire cosa davvero significa credere... Al di là di una sceneggiatura geniale e di una tecnica registica sopraffina, il successo del film è legato alla capacità di emozionare con la vita reale e la fantasia.

Cinema e utopia

Chi non fantastica mai? Domanda più che retorica: nessuno. Tutti fantasticano, certo: chi più e chi meno, ma non vi è uomo sulla terra che possa affermare di non aver mai perso neanche cinque minuti viaggiando con le ali della fantasia. Dopotutto, che male c’è? Ci piace sognare a occhi aperti, pensare che esista un luogo ove tutti i nostri desideri si realizzano, un mondo perfetto. Utopia? Forse, comunque a noi piace continuare a vagare con l'immaginazione. Tuttavia, all’interno di questa insistente ricerca di una dimensione perfetta, sono molti i fattori esterni che condizionano la nostra fantasia e, uno di questi, è sicuramente dato dal cinema. Sui grandi schermi vengono ininterrottamente proiettati film che, sebbene siano già essi frutto della creatività dell’uomo, continuano a mettere in moto la nostra immaginazione. Sicuramente, quest’ultima è aiutata anche dal fatto che numerose sono le opere cinematografiche che hanno come oggetto proprio il “mondo perfetto”. Il riferimento a quest’ultimo può essere più o meno implicito. In alcuni film, infatti, si parla dell’utopia in modo tutt’altro che allusivo, un esempio è dato dal celebre “The Truman show” (USA 1998, regia di Peter Weir) in cui il protagonista si trova a vivere in un mondo ideale, costruito apposta per lui. In altri, invece, il riferimento è meno esplicito in quanto l’utopia di per sé non è costituita da un mondo perfetto, ma semplicemente da un mondo parallelo al nostro che noi spettatori concepiamo come tale; quanti non hanno desiderato affiancare Frodo nel suo viaggio verso il monte Fato ( “Il signore degli anelli-la compagnia dell’anello”USA 2001,regia di Peter Jackson), o studiare stregoneria a Hogwarts con Harry (“Harry Potter e la pietra filosofale”USA 2001, regia di Chria Columbus)? Nei film citati, naturalmente, il coinvolgimento da parte dello spettatore è dato dal grande genio del regista che, mediante spettacolari scenografie e effetti speciali, riesce a rendere la sua visione della dimensione ideale accessibile a tutti. Forse è questo il motivo per cui nonostante ognuno di noi abbia esperienze, modi di pensare, immaginazione e sogni completamente diversi, i “mondi perfetti” si somigliano tutti un po’. Gioia I/A Classico 6


Cercasi eroe Batman, Superman, Spiderman, i Fantastici quattro, sono tutti eroi, anzi supereroi del mondo fantastico creati dalla mente geniale di qualche fumettista per far divertire la gente ed esaltare la figura dell’eroe buono. Ma nella realtà, chi è l’eroe? In passato era considerato eroe il guerriero valoroso che si batteva con onore, figura ripresa dalla letteratura dove l’eroe oltre ad essere un cavaliere valoroso è, spesso, anche un uomo innamorato che si batte per salvare la vita della sua amata e ottenere il suo amore. Oggi sembra quasi che chiunque possa essere eroe. Lo è il soldato che muore in guerra, per colpa di un’arma che lui stesso venera spacciandola come strumento di pace (?), lo è la persona che vedendone un’altra in difficoltà si fionda in suo aiuto, come il buon senso detta. Dopo una riflessione sull’argomento mi è sorta una domanda, che credo abbastanza lecita: “Perché questi possono essere considerati eroi, mentre una persona che lavora duramente tutta la vita per portare a casa la pagnotta e poi, a causa di un incidente sul lavoro muore, non può essere considerato tale?” In fondo anche lui è morto facendo il suo lavoro, esattamente come il soldato, per “salvare” la propria famiglia, eppure di lui non si parla, nel caso migliore verrà annunciata la sua morte con una rapida notizia dell’ultima ora al telegiornale regionale o con un breve articolo in fondo ad una pagina del giornale locale. E’ assodato che al giorno d’oggi si sono dimenticati i veri eroi:quelli che si sono battuti e si battono contro la mafia (un esempio su tutti Falcone e Borsellino), quelli che combattono contro la droga, non creando stupide leggi, ma accogliendo chi è caduto nella trappola in comunità, credendo nelle sue capacità e dandogli la possibilità di ricostruirsi un vita (ammirabile è il lavoro che opera da anni don Ciotti), quelli che hanno raggiunto i propri obiettivi con la lotta non violenta, dando un esempio a tutti (Gandhi, M.L.King) e ancora tutti coloro che si spingono sin nei meandri più desolati del mondo per alleviare la miseria e la sofferenza delle popolazioni abbandonate da tutti, e molti altri che si battono contro le ingiustizie credendo fino in fondo nelle proprie idee e nella costruzione di un mondo di pace. Questi sono i Veri Eroi, e tanti altri,ma purtroppo non posso menzionare tutti, tra i quali c’è quell’operaio di cui tutti si dimenticano, persino voi non vi ricordavate più di lui a questo punto dell’articolo, ma non è colpa vostra, è il risultato di un mondo costruito su falsi eroi per gli scopi latenti di chi trama nell’ombra. Jessica 4^D/S.

Il messaggio nella bottiglia “Il messaggio dell’utopista è dunque, per usare un'espressione immaginosa, un "messaggio nella bottiglia" gettato da lontane isole deserte alle generazioni che verranno. ...nella grande maggioranza, l'utopista non scrive per suggerire una traccia al fare: scrive perchè altri facciano, per fecondare coscienze, cioè come dicevo per lanciare un messaggio ai posteri. Si tratta dunque di un uomo così dotato di realistico acume, da percepire l'immaturità del proprio tempo”. Luigi Firpo, L'utopismo, cap. X della “Storia delle idee politiche economiche e sociali”, vol.III, 1987, pp. 811-12.

Segnalato dalla prof. E. Strumia 7


RA CULTU

L’UTOPIA CHE COS’È Intervista al prof. Lippolis, filosofo

Quando nasce l’idea di Utopia? Il termine è coniato da Tommaso Moro (1516) unendo ‘ou’ (non) e ‘TOPOS’ (luogo) (questa ricostruzione etimologica pone l’accento sull’assenza del luogo descritto) oppure, secondo altri, ‘eu’ (buono) e ‘topos’ (ricostruzione che sottolinea invece l’idea di un “luogo positivo”). Il modello principale per Tommaso Moro è la “Repubblica” di Platone, ma è discutibile che quest’ultima si possa considerare un’utopia. Fin dall’antichità c’era già il concetto, l’idea della una società perfetta, ma il genere letterario, si sviluppa nel 1500 – 1600 – 1700, a partire da Tommaso Moro. D’altro lato, nel dibattito filosofico del ‘900 il concetto di ‘utopia’ si è enormemente dilatato, in parte uscendo dal suo significato strettamente politico e includendo talora – come nel senso usuale del termine – aspirazioni e desideri dell’uomo. Perché un’isola? Probabilmente per due ragioni: per prima cosa l’epoca in cui si sviluppa il concetto di utopia è l’epoca delle scoperte geografiche, quindi l’isola è il modo più semplice ed efficace dal punto di vista narrativo, per una collocazione spaziale dello stato perfetto. Inoltre l’utopia deve essere isolata dal resto del mondo; molti la collocano anche in una valle tra le montagne, l’importante è che sia comunque separata totalmente o in gran parte, dal resto del mondo “civile”. Perché l’uomo la cerca ma quando la trova non rimane? Ciò avviene forse perché chi ha visto l’Utopia vuole comunicare agli altri ciò che ha vissuto. Ma si potrebbe sostenere più maliziosamente che l’utopia con tutte le sue perfezioni non è poi così desiderabile. Forse ci spaventa un mondo in cui tutto è perfettamente determinato, anche se per il meglio, in cui ci obbligano ad essere felici. E poi, un navigatore non può stare a lungo sulla terra ferma. Il mare aperto, la ricerca di nuove terre lo attira, come accade per l’Ulisse di Sabam o forse per ogni uomo. La cosa importante nella vita dell’uomo è quindi la ricerca in se

stessa? Forse sì, se è vero che, come affermano Fichte e Bloch, l’uomo ha la peculiarità di avvertire il senso della mancanza. Oltretutto noi non siamo mai a contatto con società perfette, ma sempre perfettibili. Bisogna tuttavia notare che nella letteratura utopistica l’incontro con questi luoghi ideali è spesso involontario, frutto non di una ricerca “mirata”, ma della curiosità, dello spirito d’avventura e del caso. L’utopia consiste nella ricerca di una verità assoluta, esterna o nel raggiungimento di una diversa di-

mensione dell’essere, interiore? Il concetto di utopia ha molte facce – forse troppe – perciò può essere concepito e interpretato in tanti modi diversi: a volte non è inteso non solo come espressione di una ricerca che migliori la condizione umana, ma come la progettazione dell’assoluto, di una società perfetta. Pertanto a volte l’Utopia tende alla costruzione di un modello chiuso, altre volte sottolinea la possibilità di apertura verso il futuro, di ricerca, di speranza. Esperienze che si basano su regole arbitrarie elaborate dalla mente come il gioco possono essere paragonate all’utopia? C’è chi sostiene che la differenza tra l’utopia e il gioco sta nel fatto che l’utopia è un pensiero gerarchizzante, caratterizzato da una grande “serietà” e che non ha la levità e la libertà del gioco. Io direi che questo forse è vero, ma 8

non bisogna dimenticare che molte descrizioni dell’utopia contengono elementi ludici: non posso fare a meno di pensare che Moro si divertisse come un bambino ad inventare i bizzarri toponimi di Utopia. All’utopia ci si deve riferire idealmente nella vita reale? Si possono dare risposte diverse a questa domanda a seconda di come intendiamo l’utopia. In ogni caso, se è vero che siamo costitutivamente finiti e dunque imperfetti, potrebbe essere terribilmente frustrante vivere tutti i giorni nella costante tensione verso la perfezione! Nel quotidiano d’altronde abbiamo a che fare con una grande produttrice di “utopie”: la pubblicità, con i suoi modelli esemplari e irraggiungibili di uomini, donne, stili di vita, puliti impeccabili e corpi perfetti. Ma questi modelli sono vere utopie? Ci portano davvero i una dimensione altra rispetto alla realtà quotidiana o non la riproducono semplicemente elevata all’ennesima potenza? In questi casi l’utopia pubblicitaria serve a trasmettere i valori dominanti e produrre un’adesione incondizionata ad essi. Ancor peggio, essa sembra modellare e colonizzare anche il nostro immaginario che, secondo alcuni, dovrebbe essere con il suo potenziale creativo produttrice di mondi alternativi e dunque di “vere” utopie. In che modo i filosofi si riferiscono alla realtà per contrapporle l’utopia? La contrapposizione utopia-realtà è presente in molte forme nella storia del pensiero. Ad esempio Moro è consapevole dell’irrealizzabilità di questo modello ed il suo scopo non è tanto quello di fornire delle coordinate per la costruzione di una nuova società o di nuove forme statali, quanto di criticare alcuni aspetti della società inglese del suo tempo o di giustificare su base puramente razionale (e non con la forza o l’autorità) un sistema politico. Altri filosofi, come Marx, hanno messo in guardia nei confronti della costruzione di modelli politici che non tengano conto delle reali condizioni storico-sociali. Francesca 5AL


RATO PORPO

NEWS

Intervista al nuovo Dirigente Scolastico Il Prof. Enzo Ponte, preside del nostro Liceo a partire da quest’anno, ci espone i suoi obiettivi ed iniziative.

Innanzitutto, buongiorno, benvenuto alla presidenza del Porporato. Ci racconti di sé, delle sue precedenti esperienze. E’ nell’ambiente della scuola da molto? Buongiorno a tutti. Beh, sì, direi che sono nella scuola da parecchio tempo, circa trent’anni. Sono un ingegnere chimico e prima di venire qui da voi sono stato a lungo vicepreside all’Istituto Tecnico Casale, a Torino. Lì, a causa del rapido avvicendamento in poco tempo di un gran numero di presidi, in realtà ho avuto un compito amministrativo più esteso di quanto non fosse teoricamente previsto per il mio ruolo; posso dire quindi di avere una certa esperienza sul modo di gestire una scuola superiore. Come ha trovato, in generale, il Liceo Porporato? Un’impressione positiva e una negativa? Sono qui da poco tempo, ma ho avuto un’ottima impressione: quella di una bella realtà, molto grande (1300 studenti, 140 professori) e potenzialmente molto stimolante. Naturalmente, le grandi dimensioni hanno anche dei risvolti negativi: in particolare, la quantità di esigenze e di richieste (collettive e individuali) è tale che passo le mattinate fondamentalmente a gestire le public relations; buona parte del lavoro lo faccio quindi al pomeriggio, e non ho tutto il tempo che vorrei per mettere in atto qualcosa che non sia solo ordinaria amministrazione, ma progetti innovativi, che diano qualcosa in più. E questo è anche il motivo di una mia mancanza, di cui sono molto rammaricato: quella di non aver ancora fatto il giro delle classi per presentarmi di persona; ma ripeto, ciò è stato solo dovuto a una mancanza di tempo e ho intenzione di rimediare al più presto. Quali obiettivi si propone per la sua dirigenza? Penso che l’allievo (e non è solo uno slogan) debba essere al centro di una realtà come questa e dei suoi momenti più significativi. La ricerca dei migliori servizi possibili per l’allievo è la chiave per risolvere tutti i contrasti all’interno della scuola, o almeno per capire chi ha ragione e chi ha torto. Scendendo più nei particolari, vorrei intensificare le iniziative che servono a far maturare e sviluppare voi ragazzi, soprattutto per quanto riguarda i vostri futuri corsi universitari e il mondo del lavoro. Iniziative di orientamento già ci sono, soprattutto per quanto riguarda le quarte e le quinte, ma mi sembra che si possa fare ancora di più. Troverei molto interessante, ad esempio, l’organizzazione di stage nei vari campi lavorativi, dalla biologia alla giurisprudenza. Altri propositi? Ho una serie di idee, più semplici da concretizzare: mi piacerebbe ad esempio realizzare un annuario, dare nuovo 9

lancio al nostro sito internet; e, perché no, istituire una “coppa del preside”, da attribuire ogni anno ad un allievo che si sia distinto sia nelle attività prettamente scolastiche sia in quelle sportive (come i vari tornei tra scuole). Ovviamente tutto ciò necessita di una stretta collaborazione con gli studenti: invito chiunque abbia idee, trovate o semplicemente abbia voglia di darsi da fare in questo senso a venire a parlarmi, magari in gruppetti. Voglio assolutamente avere, nei mesi futuri, un maggior contatto con gli studenti. Mi par di capire, quindi, che è favorevole alla realizzazione di attività pomeridiane di vario genere, compatibilmente col budget.. Assolutamente sì, anche per gruppi relativamente poco numerosi. L’unico problema può essere di ordine pratico: bisogna gestir queste attività in maniera che non creino problemi al personale scolastico, magari sporcando aule che sono già state pulite. Ma, purché siate responsabili, non ho nulla da obiettare. Ultima domanda, un po’ più “rischiosetta”: qual è il suo atteggiamento verso autogestioni e attività autogestite in generale? La parola chiave per me è “responsabilità”. Gli studenti devono essere responsabili e non abusare della fiducia che viene loro giustamente data. Considero la completa autogestione un’attività che rischia di costituire una perdita di tempo, specialmente quest’anno che, per via delle Olimpiadi, è più breve degli altri. Tutte le attività che sono invece frutto di una collaborazione (più o meno stretta a seconda dei casi) tra insegnanti e ragazzi possono essere a mio avviso molto formative e interessanti, e comportano anch’esse una parziale autogestione da parte vostra, garantendo allo stesso tempo un’organizzazione più solida. Cercherò quindi di promuovere iniziative come la giornata dell’arte o la giornata della solidarietà, e a tal proposito spero di incontrare al più presto gruppi rappresentativi di voi studenti. Grazie dell’intervista, signor preside. Grazie a voi! Che impressione vi ha fatto? Vi invitiamo a commentare sul prossimo numero: agli studenti l’ardua sentenza!! Michele 3Acl


e si acquistano i regali? Lo stesso discorso può valere per tutti gli altri festeggiamenti, compresi i compleanni. A questo proposito ricordo il diciottesimo di mia cugina: ci siamo divertite un mondo a scegliere il vestito che avrebbe indossato e a preparare la torta, anche se poi la festa è stata un vero fiasco! Ora che ci penso credo che la serata si sia rivelata una delusione proprio perché le nostre aspettative erano esagerate, infatti quando si desidera tanto una cosa si tende ad immaginarla migliore di quanto non lo sia in realtà; ma allora come bisogna comportarsi per evitare di rimanere delusi? La soluzione non è certo quella di spegnere l’entusiasmo, al contrario bisogna lasciarsi trascinare dall’allegria senza programmare la festa in ogni minimo dettaglio, in modo da potersi divertire anche se le cose non vanno esattamente come previsto. In conclusione il mio consiglio è quello di vivere le feste come sono e non come vorremmo che fossero, perché solo così potremo godercele davvero. Stefania 5 AL

La vera anima della festa Vi siete ma chiesti che cos’è che rende così bella una festa? Io ho posto questa domanda ad alcuni miei compagni e le risposte sono state varie: per molti il vero segreto di una festa consiste nel divertimento, per altri è il relax l’elemento fondamentale, per altri ancora è la possibilità di trascorrere del tempo con amici e parenti ciò che rende un evento davvero speciale, etc.. Nonostante le diverse opinioni vi è però un fatto su cui sono tutti d’accordo e cioè che la vera magia di una festa nasce dall’attesa. Se ci pensate bene sono sicura che riuscirete a ricordare almeno un’occasione in cui vi siete trovati a contare i giorni, le ore e persino i minuti che vi separano da una festa tanto desiderata. Quali sensazioni avete provato in quella situazione? Gioia, entusiasmo ed eccitazione sono i più comuni “sintomi da festa” che colpiscono le persone nell’attesa del fantastico evento. Pensiamo per esempio al natale: non è forse vero che il momento più bello è quello in cui si addobba l’albero

Vacanza - studio in Irlanda La nostra grande avventura ha avuto inizio sabato 25 giugno ai giardini della stazione. Ci siamo ritrovati tutti lì, noi alunni delle prime e delle seconde linguistico e alcuni ragazzi degli altri indirizzi, alle 5.45, un po’ assonnati e sotto il peso delle nostre valigie, nervosi, curiosi e impazienti di dare inizio al nostro viaggio. Salutando genitori, fratelli e sorelle, abbiamo lasciato Pinerolo per raggiungere l‘aeroporto Linate di Milano. Dopo il check-in e un po’ di attesa, siamo finalmente saliti sull’aereo che ci avrebbe portato in Irlanda: alcuni erano angosciati per il primo volo aereo, altri strafelici perché presto avrebbero rivisto le loro famiglie irlandesi. Dopo circa due ore abbiamo avvistato dai finestrini infinite distese verdi e abbiamo capito che eravamo giunti alla tanto attesa meta. Sbarcati all’aeroporto di Dublino, un pullman ci ha portati a Mullingar, un piccolo paesino in cui saremmo stati per quindici giorni. Durante il tragitto abbiamo visto verdissimi prati in cui risaltavano numerose pecore. Siamo rimasti subito colpiti dai colori bizzarri e vivacissimi delle case e dei negozi del centro. Incontrate le nostre famiglie ci siamo resi conto di essere stati catapultati in una realtà completamente diversa dalla nostra, dove tutto era estraneo per noi. In quei momenti accarezzi persino l’idea di prendere il primo volo per l’Italia e scappare, ma nel giro di poche ore gli effetti dell’approccio poco propizio con l’Irlanda ti passano completamente e capisci che non vorresti più tornare a casa. Dopo la prima gita a Kilkenny la domenica, abbiamo iniziato la scuola la mattina seguente: facevamo tre ore al giorno di lezione con tre insegnanti stupendi, Alan, Donna e Veronika. Non trascorrevamo le ore sui libri, ma cantando, parlando, scherzando e facendo tante schede soprattutto sul lessico, i minuti volavano velocissimi…ma perché non passano così anche le ore di scuola?? Nel pomeriggio invece facevamo svariate attività: siamo andati nella palestra di Mullingar scoprendoci campioni di biliardo o di squash; ci siamo ritrovati a cercare le palline del pitch and putt, un gioco molto simile al golf, nei verdissimi campi da gioco e circondati dagli animali della Pet Farm. Siamo andati a visitare molti castelli imponenti e un po’ spettrali, sperduti tra le campagne, e alcuni addirittura abitati e ci siamo recati in molti paesi vicini a Mullingar. Il primo week-end siamo andati a Dublino, una città spettacolare per i suoi palazzi e per la strade in cui si riversano fiumi di turisti. Durante la seconda settimana abbiamo affrontato un gruppo di studenti spagnoli in partite di calcio e di basket, durante le quali si sono creati bizzarri cori da stadio e in cui abbiamo tirato fuori il nostro spirito patriottico cantando a squarciagola l’inno d’Italia. Abbiamo poi rivisto gli spagnoli in discoteca, ci siamo scatenati per circa tre ore e poi di nuovo a casa. L’ultimo venerdì ci siamo esibiti in competizione con loro in uno spettacolo: abbiamo cantato, stonando non poco, abbiamo ballato e recitato con l’aiuto di simpatici speakers, ma soprattutto ci siamo divertiti tantissimo! Infine siamo stati anche valutati da una giuria composta da insegnanti spagnoli, irlandesi e italiani che ci hanno consegnato i diplomi della partecipazione al viaggio studio. Il sabato ci siamo recati a Galway, una città molto suggestiva, affacciata sull’oceano Atlantico. Domenica 10 luglio, tra lacrime e sorrisi sforzati, abbiamo salutato le nostre famiglie e siamo ripartiti per tornare in Italia. Guardando dai finestrini dell’aereo quelle distese verdi e quelle coste frastagliate che per quindici giorni sono state la nostra casa, abbiamo salutato l’Irlanda con un po’ di malinconia, ma portando nel cuore tanti bei ricordi. Beatrice e Sarhy 2CL 10


SUPPLEMENTO D’ANIMA Dibattito sulla spiritualità (by Irene)

xx. Weltujugendtag Köln 2005 Help Mondializzazione Per discutere della mondializzazione, cerchiamo gli studenti del Porporato che hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia o sono inseriti nel programma per i volontari delle Olimpiadi 2006 Contattare il prof. Denanni !

Descrivere in poche parole una esperienza così vasta e così importante come la Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia è sicuramente impossibile. E’ impossibile trasmettere il calore, l’entusiasmo, il vortice di emozioni che entrano in gioco nel corso di dieci giorni così intensi; si può, al massimo, far capire agli altri che cosa abbiamo vissuto, descrivendone il come, il quando, magari anche il perché, ma è di certo riduttivo rispetto all’intera vicenda; che dire, ci proviamo! Innanzitutto, abbiamo iniziato la nostra avventura insieme ad un gruppo di giovani di Cumiana, Scalenghe, Vigone e Torino l’11 Agosto 2005 e dopo un estenuante viaggio di quindici ore siamo giunti a Karlsruhe, splendida città della Germania meridionale dove siamo stati ospiti presso famiglie che già da un anno organizzavano il nostro soggiorno. I quattro giorni trascorsi con queste famiglie e con i giovani del posto sono stati meravigliosi: abbiamo potuto conoscere la loro realtà, le associazioni di volontariato presenti sul territorio, i musei e anche semplicemente i pub che frequentano il Sabato sera (il tutto con la divertente opportunità di migliorare il nostro tedesco)! Il lato più bello è stato proprio la conoscenza di questi ragazzi e ragazze, lo scambio di esperienze, tanto da esserci poi ritrovati a Marienfeld la notte della veglia con il Papa e da rimanere in contatto con molti di loro via e-mail, progettando una loro visita qui nei prossimi mesi. E’ stato sorprendente notare la loro allegra accoglienza, la disponibilità e la perfetta organizzazione, in modo da non lasciarci mai annoiare. Il 15 Agosto siamo poi partiti (con qualche lacrima) da Karlsruhe e siamo arrivati in una località nei pressi di Mannheim, punto di incontro per tutta la Diocesi di Torino insieme a coloro che avevano partecipato agli scambi nella Germania meridionale: 15.000 persone che celebrano la S. Messa insieme! Il pomeriggio poi siamo partiti, direzione… Düsseldorf! A differenza infatti delle altre GMG, quella di Colonia era suddivisa su tre città, a circa 40 km l’una dall’altra: Düsseldorf, Bonn e Colonia stessa. Noi abbiamo avuto la fortuna di trovarci nuovamente in famiglia (anche se le ore passate con loro sono state poche e limitate al mattino presto o a tarda sera!). Tra il 16 e il 19 Agosto i gruppi erano liberi di muoversi tra le città, con la possibilità di partecipare a delle Catechesi, tenute da Vescovi italiani, sul tema della 11

GMG: “Siamo venuti per adorarlo”, cammino sulle orme dei Re Magi (le reliquie sono conservate nel Duomo di Colonia). Ogni giorno, inoltre, erano organizzate feste e concerti ai quali era molto difficile riuscire a partecipare (i posti finivano sempre un’ora prima dell’inizio dell’evento!). Sia durante le giornate trascorse a Düsseldorf, ma ancora di più a Colonia, si respirava un clima indescrivibile: migliaia di giovani per le strade, ognuno alla ricerca di spille o gadget da scambiare, con l’incessante richiesta di scattare foto insieme, con canti e balli in tutte le lingue, con bandiere coloratissime dal Cile alla Polonia, dalla Corea al Sudafrica! Inni nazionali urlati a squarciagola, uno spirito di fratellanza e di allegria che era tangibile, visibile, presente tra noi davvero. E quasi ogni momento, si alzava spontaneo il richiamo a Giovanni Paolo II e, subito dopo, a Benedetto XVI: cori da stadio per Papi che, in realtà, sono “uno di noi”! Quindi, tra il 20 e il 21 Agosto, il pellegrinaggio a Marienfeld, grande spianata popolata per due giorni da 800.000 giovani che aspettavano il Papa per pregare insieme! E infine Benedetto XVI ci ha raggiunto, celebrando dalla collina artificiale costruita con zolle di terra provenienti da tutto il mondo. E’ vero, ci sono stati alcuni disagi, difficoltà nel trovare il cibo (poco e freddo) e nello spostarsi su treni e pullman sempre affollatissimi; la notte dormita all’addiaccio con 800.000 persone e qualche topolino, però è stata un’esperienza veramente unica, inimmaginabile prima di partire e che sicuramente lascerà un segno indelebile in chi la ha vissuta. Il LA GMG IN CIFRE fatto di essere staPartecipanti: 1.000.000; nazioni: 197; perti così tanti, divisi nottamento all'aperto: 500.000; sacerdoti: dal colore della 10.000; vescovi: 800; iscritti: 415.178; bandiera o dalla italiani iscritti: 101.174; tedeschi iscritti: lingua, uniti nella 83.549; volontari: 27.000; cantanti: 2.450; fede in Gesù Cri- artisti: 4.000; programmi: 1.000; località: sto, è stato una 500; palchi: 80; famiglie ospitanti: 30.000; testimonianza pasti: 6.000.000; tonnellate di cibo: 500; forte che i giova- panini al giorno: 900.000; luoghi smistamento pasti: 130; zainetti distribuiti: 50ni di oggi sono pronti a cambiare 0.000; "torri" d'acqua potabile: 500; treni il mondo nel se- regionali straordinari: 1.400; navette: gno dell’Amore. 1.200; pullman: 900; poliziotti: 4.000; wc Chiara & Elena, chimici: 2.000; contatti Internet: 75^B Linguistico 0.540.000; giornalisti accreditati: 8.263.


Artisti e campioni tra noi Ivan Barbieri - Classe 5AL In cosa consiste la tua “arte”? Suono la chitarra Da quanto tempo la pratichi? 10 anni, di cui 6 a scuola di musica Sei parte di un gruppo? Sì A che livello sei arrivato? Al sesto livello (sono 10 in tutto) Quanto ti eserciti durante la settimana? Una – due ore al giorno Come hai iniziato, cosa ti ha spinto ad iniziare? Semplicemente mio padre mi ha dato in mano una chitarra, ho provato a far uscire qualche suono e mi sono subito appassionato Cos’è che ti appassiona a questa disciplina? Mi appassiona il fatto di poter esprimere le mie emozioni o i miei stati d’animo attraverso la musica, oppure anche solo improvvisando un brano Cosa ritieni che sia importante in questa disciplina? Ritengo importante essere calmi, tranquilli, avere la mente libera e soprattutto non essere tesi, perché sennò non si riesce a suonare come si deve Quali sono le tue aspettative/intenzioni per il futuro? Io suono solo per hobby, quindi non ho intenzioni particolari. Per adesso mi accontento di suonare in un gruppo per il piacere di farlo, poi in futuro si vedrà…

Maddalena Furnari

In cosa consiste la tua “arte”? Suono il violino Da quanto tempo la pratichi? Da quando avevo 4 anni, anche se molte volte ho smesso e ripreso Sei parte di un gruppo? Faccio parte dell’orchestra dei ragazzi del 2006, con la quale probabilmente andrò a suonare alle Olimpiadi. Inoltre con alcuni amici abbiamo creato un gruppo, ma per ora è più un gruppo-cazzeggio che un gruppo musicale! A che livello sei arrivata? Per poter andare avanti con gli esami di violino devo dare un esame complementare di pianoforte… e io mi sono bloccata col piano! Quanto ti eserciti durante la settimana? In media un’ora al giorno, quindi 6 ore alla settimana, il sabato non conta! Come hai iniziato, cosa ti ha spinto ad iniziare? In verità sono stati i miei genitori a farmi scegliere una strumento, io ho scelto il violino ma non so bene perché, ero molto piccola (4 anni!) e quindi non mi ricordo. Ma dopo aver smesso gli studi per un lungo periodo, ho sentito come se mi “mancasse qualcosa” e riprendere a suonare ha riempito questo vuoto Cos’è che ti appassiona a questa disciplina? Sinceramente non lo so, ma quando comincio a suonare non smetterei più, ecco tutto Cosa ritieni che sia importante in questa disciplina? Ciò che è importante è studiare la tecnica, se si vuole andare avanti e non perdersi nel divertimento di suonare Quali sono le tue aspettative/intenzioni per il futuro? Io spero di diventare insegnante di violino per bambini, perché mi piace sia suonare che stare con i bambini. Poi mi piacerebbe poter andare a suonare nelle rappresentazioni teatrali, ma chissà… Francesca 5AL

po’ per caso… in pratica la Innanzi tutto, chi sei? Mi chiamo Martina Darold e frequen- squadra di atletica di Villar to la 5b socio-psico-pedagogico. Perosa, sapenQuale sport pratichi e da quanto do i risultati tempo? Faccio atletica…soprattutto corsa su che avevo ottenuto nelle strada e corsa campestre da otto angare atletiche ni…. delle medie mi Parlaci un po’ di questo sport….. ha chiesto di Come la maggior parte delle attività entrare nella sportive richiede applicazione e costanza, ma se affrontato con impegno loro squadra, da lì ho cominciato a praticare questo fantastico sport…. (e anche un po’ di divertimento perché no) può dare molte soddisfazioni Quanto tempo dedichi all’atletica? Tre giorni a settimana a cui si aged emozioni… È necessaria una preparazione at- giunge una gara il sabato o la domenica letica? Beh…un minimo si….anche se prima Speri in un futuro nell’atletica? Sinceramente per ora non spero in un di dedicarmi all’atletica avevo già futuro nell’atletica, continuo a garegfatto 5 anni di ginnastica artistica…. giare e a divertirmi…… Cosa ti ha spinto a fare questo Elisa 3 AL sport? Diciamo che mi ci sono ritrovata un

Martina Darold 5 B Spp

Classe 5AL

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Splash


1. La somma dell’età di sei ragazzi è 64 anni, quale sarà la loro somma tra sei anni? 70 85 100 2. In una gara da X a Y di andata e ritorno, Jack va ad una media di 30km/h fino a Y e di 10 km/h per tornare a X. Sandy invece compie l'intero percorso sempre a 20 km/h. Chi arriva prima? Jack Sandy ...le tue aspirazioni Finiscono insieme si realizzeranno solo se sarai 3. Quale tra i seguenti frutti scarteresti? capace di amore e comprensione prugna per gli uomini, animali, piante albicocca e stelle, così che ogni gioia pompelmo sarà il tuo dolore. pesca 4. Quale numero viene dopo la seguente combinazione: 144 121 100 81 64? Apri gli occhi, il tuo cuore e le tue mani. 17 Soltanto allora il mondo intero 36 diventerà la tua patria e il tuo la49 voro e i tuoi sforzi diffonderanno 5. Che cosa ottieni se anagrammi la parola LIMANO? amore. Albert Einstein un oceano un paese una città Next Generation 6. Due ragazze colgono 25 fiori. Mary coglie 4 volte quelli di Lucy. Quanti fiori ha raccolto Lucy? I marchi che si contendono il Il futuro è roseo, 5 mercato sono Blu-ray e HD anzi blu. È questo il colore del 10 DVD, sponsorizzati da importanti raggio laser su cui si basano le 20 aziende del calibro di Hitachi, nuove tecnologie d’archiviazione 7. Quale numero è tanto superiore a 10 LG, Panasonic, Pioneer, Philips, dei dati, progettate per rimpiazzaquanto è inferiore alla metà del numero riSony, Toshiba, NEC, ecc. Un forre gli attuali lettori e i masterizzaspetto a cui 30 è inferiore di 10? te contributo al successo di Blutori DVD. 10 ray verrà dalla console di gioco Caratterizzati da una qualità 15 Playstation 3 di Sony e da Apple video e audio notevolmente supe30 con QuickTime. riore, questi supporti basati sul 8. ROMA sta ad AMOR come 6324 sta a … Mentre le tecnologie Blu-ray e laser blu sono l’ideale per ospita3568 HD-DVD si affacciano timidare il film in formato digitale. A 2463 seconda del tipo di compressione mente sul mercato, già incombe 4236 una nuova tecnologia che prometutilizzata, su un unico supporto 9. Quale tra questi animali scarteresti? troveranno spazio fino a 7 ore di te miracoli: l’Holographic VersaCavallo film e di contenuti speciali. Pos- tile Disc in grado di memorizzare Coccodrillo addirittura un TeraByte di dati sono memorizzare su un disco a Canguro singola faccia e singolo strato fi- (1000 GB!) su uno speciale disco 10. MANO sta a GUANTO come TESTA sta no a 27 GB di dati, arrivando a trasparente con le stesse classiche a… ben 54 GB su quelli di tipo a dop- dimensioni di un DVD, con in capelli più la capacità di raggiungere una pio strato. Su un unico supporto cappello velocità di trasferimento dei dati possiamo quindi archiviare collo l’equivalente di circa 73 CD op- di 1 GB al secondo, ben 40 volte superiore a quello dei DVD tradipure di 6 DVD. Romina Bouvier 4° A/L zionali. Con la produzione di massa si prevede che il costo sarà paragoGiacomo D. 4B\Gin nabile a quello degli attuali DVD.

Il futuro blu

1-c; 2-b; 3-c; 4-c; 5-c; 6-a; 7-b; 8-c; 9-c; 10-b:

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Soluzioni:


1) Come si chiamano le Guardie d’Onore del Papa? a) Guardia Pontificia b) Corazzieri c) Guardia Svizzera

7) Il taleggio è: a) un pezzo di legno b) un formaggio derivato dal latte c) un animale

2) Chi ha scritto "I promessi Sposi"? a) Alessandro Manzoni b) Giacomo Leopardi c) Renzo e Lucia

8) Windows è: a) un browser b) un sistema operativo c) un linguaggio di programmazione

3) Romeo e Giulietta, i due innamorati del famoso 9) Il driver del computer serve: a) per guidare dramma di Shakespeare vivevano a: b) per inserire un dischetto a) Milano c) per viaggiare b) Verona c) Roma 10) Nizza si trova in: a) Costa Azzurra 4) Quale fra le seguenti è una Provincia della Calab) Camargue bria? c) Bretagna a) Potenza b) Locri 11) Quale fra le seguenti canzoni storiche fu scritta c) Vibo Valentia da Totò: a) Nel blu dipinto di blu 5) La sede del Presidente della Repubblica è: b) Malafemmina a) il Palazzo Chigi c) Il cielo in una stanza b) il Quirinale c) la Farnesina 12) Quale dei seguenti autori sostiene la teoria evolutiva del suo famoso libro "L’origine della specie"? 6) Quale fra le seguenti è una coppia di numeri primi: a) Charles Darwin a) 65-27 b) Isaak Newton b) 27-47 c) Lazzaro Spallanzani c) 47-19 Elisa & Romina

Risposte: 1-c; 2-a; 3-b; 4-c; 5-b; 6-c; 7-b; 8-b; 9-b; 10-a; 11-b; 12-a.

L’amore è l’unico gioco in cui si perde solo se ci si rifiuta di giocare L’amore cos’è...se non un intrepido gioco, una grande scacchiera in cui alla fine di ogni partita ci sono solo vincenti. E’ un bellissimo gioco, fatto di piccole ma strategiche mosse. Basta un tenero abbraccio o un sorriso sincero per avere la vittoria in pugno. Ma non è così semplice, bisogna imparare a giocare, bisogna imparare ad amare senza essere disonesti, senza pensare solamente a noi stessi, ma rivolgendo il nostro sguardo e dedicando il nostro amore soprattutto agli altri. C’è un’unica regola: AMARE! Sì, ma amare chi? Come? E perché? E’ proprio questo il problema…in un mondo che ora15

mai non funziona più, pieno di odio e guerre, l’amore sta diventando sempre più “un’isola che non c’è”, che solo pochi riescono a raggiungere, ma che molti vorrebbero abitare. Perciò noi dobbiamo solo tirare i dadi e iniziare la partita, senza rifiutarci di giocare. Certo, può sembrare scomodo e difficile, ma se noi non giochiamo abbiamo già perso la partita senza neanche iniziare. Quindi cosa ci costa? Proviamoci, cerchiamo di amare per fare in modo che l’isola che non c’è ci sia veramente, per rendere un po’ migliore il nostro mondo. Quando inizierete a giocare non potrete più smettere e comunque vadano le cose non sarete mai perdenti, perché semplicemente imparando ad amare avete già vinto. Beatrice 2^ C/Ling


Film Forum Anche quest’anno è stato avviato il cineforum scolastico; gli elenchi coi primi film e le date sono appese a scuola, su ogni numero di Onda d’Urto saranno recensiti due film. Vi invitiamo in particolare a venire a vedere “Mediterraneo” (Novembre, recensito su questo numero) e “Il Sorpasso” (Dicembre, sul prossimo), entrambi citati nel suo documentario da Giovanna Taviani. La regista verrà infatti a parlare al nostro liceo a Gennaio. Per informazioni, chiedere a Michele, 3Acl.

Sognando Beckham

DIARIOLANDO 1 Il meglio dei Diari scolastici La gente non vuol più saperne di sposarsi. Ieri sono andata a un matrimonio, alla fine la sposa ha lanciato un bouquet e c’è stato un fuggi fuggi neanche avesse tirato una granata. Siamo realisti, esigiamo l’impossibile. (Ernesto Che Guevara) Chissà se le stelle per esprimere un desiderio devono aspettare che cada la Terra. Se i gatti camminano a gatton gattoni, come cammineranno i coyote? Giocatori dell’Inter che addormentano il gioco? Morfeo e Materazzi. E’ famoso per le sue fughe: gas. La peggiore battaglia non è quella che si è persa, ma quella che non si è mai combattuta. Non definirti povero perché certi tuoi sogni non si sono avverati, solo chi non ha mai sognato è veramente povero. LE PRIME PAGINE: “apri la tua mente qualcosa ci entrerà”….“non cambiare mai. (mutande a parte)”

IMAGINE John Lennon Immagina che non ci sia il Paradiso, è facile se ci provi Ne l’inferno sotto di noi, sopra di noi solo il cielo Immagina tutta la gente che vive giorno per giorno Immagina non ci siano nazioni, non è difficile Nulla per cui uccidere o morire ed anche nessuna religione Immagina tutta la gente che vive in pace Potresti dire che sono un sognatore Ma non sono l’unico Spero che ti unirai ti unirai a noi E il mondo vivrà come se fosse uno solo Immagina che non ci siano proprietà, mi chiedo se ci riuscirai Nessun bisogno di avidità o brama, una fratellanza dell’uomo Immagina tutte quante le persone Che condividono il mondo intero Potresti dire che sono un sognatore Ma non sono l’unico Spero che un giorno ti unirai a noi E il mondo vivrà come se fosse uno solo.

Una commedia frizzante, spudorata, fuori dal coro; e allo stesso tempo un film importante, sul conflitto genitori-figli e sulla difficoltà di aprire la propria mentalità a orizzonti che prima non ci avevano neanche sfiorato. Il film parla di una ragazza inglese di origine indiana che, da sempre innamorata del pallone, comincia a giocare a calcio in una squadra professionista. I genitori, però, si oppongono decisamente, e comincia un lungo tira e molla (talvolta drammatico, spesso divertente). Si parla di amicizie tradite e poi recuperate, di amori e del difficile passaggio all’età adulta. Insomma, un classico film sui teenagers, impreziosito dal tema del conflitto culturale e da musiche e dialoghi sfavillanti. Gli attori, tutti pressoché sconosciuti (ad eccezione dell’allora quasi esordiente Keira Knightley) sono molto bravi nella loro semplicità e capaci di coinvolgere con le loro storie di tutti i giorni e allo stesso tempo lontane da noi. Il finale positivo, che non poteva mancare, non toglie originalità ad un film che getta uno sguardo ironico-umoristico su una realtà complessa e che ci riguarda un po’ tutti, quella dell’integrazione tra culture diverse; un film davvero soddisfacente.

Mediterraneo “Mediterraneo”, di Gabriele Salvatores, mi ha colpito profondamente per la sua poesia e per la sua spigliatezza. Invito tutti a vederlo, perché secondo me è davvero un capolavoro. Il film parla di un gruppo di soldati italiani che, all’inizio della seconda guerra mondiale, vengono inviati in un’isoletta greca per segnalare eventuali passaggi di navi nemiche. Sul posto, però, non trovano nessuno e l’isola sembra completamente deserta. Dopo un po’ di tempo, la radio va fuori uso, e il plotone si trova tagliato completamente fuori dal mondo. Ma di colpo la popolazione, che si era rifugiata sui monti, ricompare: pian piano i soldati si integrano e i rapporti tra loro e con i greci si fanno via via meno tesi, più vivi. I protagonisti si trasformano lentamente da militari a uomini aperti al diverso e il loro isolamento (ad alcuni più gradito, ad altri meno) dal mondo a loro famigliare li stimola a porsi domande, a riflettere sulla vita e a scoprire una dimensione più pura, pur nella consapevolezza che questa esperienza, lambita dall’oblio e sospesa tra il nulla e il tutto, un giorno dovrà finire. Sarà infatti così, ma ciascuno vive a modo proprio il termine della permanenza sull’isola, chi con ostentata sicurezza di sé, chi con profonda incertezza: alcuni infatti sono pronti a rifare l’Italia da capo, per renderla “un ottimo posto in cui vivere”. Altri invece ci credono meno, fanno più fatica a credere che il futuro porterà più giustizia, nonché pari occasioni per tutti. E la nota finale del film, effettivamente, conferma questi timori: Salvatores, nell’ultima sequenza, esprime tutto il suo rammarico per un dopoguerra fatto di occasioni sprecate e di giustizia agognata ma mai realizzata veramente, sottolineando l’orgoglio ferito di chi, in quegli anni, ad un futuro migliore ci credeva davvero, e in buona fede. “Mediterraneo” è quindi un film dalle tematiche molto importanti e profonde, che però non rendono assolutamente pesante l’insieme. I dialoghi sono molto divertenti e spigliati, semplici ma allo stesso tempo potenti; gli attori danno tutti un’ottima prova di sè, e ciascuno è perfetto per il proprio ruolo; le musiche sono allegre e insieme commoventi e si uniscono ad una fotografia mozzafiato. Insomma, un gran bel film. Michele,3Acl 16


E ORA PARLIAMO DI…MUSICA Il 10 ottobre è uscito il nuovo album delle T.A.T.U.: Dangerous and Moving. Le russe Lena Katina e Julia Volkova si erano fatte conoscere già nel 2002, con l'album d’esordio 200 km/h in the Wrong Lane, ma soprattutto grazie alla loro immagine di adolescenti trasgressive e ribelli. Il disco, anticipato dal singolo All About Us, vanta collaborazioni importanti, come quella di Sting e Dave Stewart degli Eurythmics. Il 24 ottobre uscirà il nuovo album di Robbie Williams Intensive Care. Il primo singolo estratto, già in radio dal 5 settembre, sarà Tripping. Per la prima volta, Robbie Williams ha lanciato il suo album con un concerto dal vivo al di fuori del Regno Unito. Il concerto si è tenuto al Velodrom di Berlino il 9 ottobre. Lo show, inoltre, è stato filmato e trasmesso per la prima volta nei cinema d'Europa. Attesissimo è anche il nuovo album degli Aerosmith previsto per il 25 ottobre. Il disco, presumibilmente doppio, conterrà 25 brani e si chiamerà Rockin' The Joint. Uscirà il 28 ottobre Calma Apparente, il nuovo album di Eros Ramazzotti. Il lavoro verrà anticipato dal singolo La nostra vita, in tutte le radio dal 16 settembre. La tracklist dell'album include uno straordinario duetto con Anastacia nel brano I belong to you, che è stato registrato a Milano nel mese di luglio. Nuovo Greatest Hits in arrivo per i Blink 182. La band americana, scioltasi improvvisamente alcuni mesi fa, pubblicherà questo autunno una raccolta di successi per la gioia dei numerosissimi fan. Il disco, che vedrà la luce il 28 ottobre, includerà i più grandi successi del trio composto da Tom De Longe, Mark Hoppus e Travis Barker, più un brano inedito rimasto escluso dall'ultimo album. Uscirà 15 novembre Confessions on the dancefloor, il nuovo album della regina del pop Madonna. Il primo singolo estratto sarà Hung up. In seguito alla violenta caduta da cavallo, risalente al 16 agosto, vi saranno alcuni problemi per le riprese del video Hung up. Pare, infatti, che Madonna dovrà fare ricorso a una controfigura durante le riprese del video, poiché non sarebbe in grado di interpretare il movimentato balletto ideato per il clip. LIVE 8 IN DVD Il Live 8, lo storico concerto svoltosi in dieci capitali del mondo il 2 luglio 2005, sta per diventare un DVD. Uscirà il 4 novembre il resoconto della giornata-evento, a cui hanno partecipato le star più importanti della musica, fra cui Madonna, i Pink Floyd, Robbie Williams, i Coldplay, i R.E.M., Dido, Paul McCartney e gli U2. La Release conterrà tre diversi DVD, con tutte le esibizioni di Londra e Philadelphia e i momenti salienti dei concerti svoltisi nelle altre città, fra cui Roma. L’obbiettivo del DVD è quello di cambiare per sempre la vita di chi vive nell’estrema povertà e far sì che la nostra generazione sia quella che è riuscita a sconfiggere questa piaga. Federica 2^CL

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Quel mostro di suocera Genere: Commedia Regia: Robert Luketic Con: Jennifer Lopez & Jane Fonda Uscita: 7 ottobre Charlie (Jennifer Lopez), dopo una serie di sfortunati episodi incontra finalmente l'uomo della sua vita, Kevin (Michael Vartan). L'unico problema che le si pone davanti è Viola (Jane Fonda), la madre di Kevin, che farà di tutto per rovinare la loro storia... Come numerosi film già usciti, si pone il solito problema tra una coppia felice: i futuri suoceri. Questa volta, però, è lei che deve fare i conti con la madre di lui e in un certo senso si crea un richiamo di femminismo. L’altra novità di questo film è il ritorno in scena dell’attrice Jane Fonda dopo circa quindici anni di pausa. Concludendo, consiglio calorosamente di andare a vedere questo film che può essere adatto a chiunque e contiene numerose parti comiche…Da non perdere! Jodie 2A/L

Elizabethtown Genere: Commedia Regia: Crowe Con: Orlando Bloom e Kirsten Dunst Uscita: 4 novembre Drew Baylor (Orlando Bloom), un designer di scarpe, viene licenziato per colpa del suo ultimo progetto che si è rivelato un fiasco. Quando si trova vicino al suicidio la sorella lo chiama dall’Oregon per dirgli che il padre, che si trovava in Kentucky, è morto. Quando Drew prende l’aereo per Elizabethtown, conosce Claire (Kirsten Dunst), un’assistente di volo che riesce a “distrarlo” dai suoi progetti. Questo film è stato presentato fuori concorso al Film Festival di Venezia, però quando uscirà nelle nostre sale verranno tagliate diverse parti; comunque dovrebbe essere un film abbastanza bello, se consideriamo che è già un anno che se ne parla e poi con un attore come Orlando Bloom è impossibile non andarlo a vedere! Jodie 2A/L


TUTTI GLI STUDENTI DEL PORPORATO Anno Scolastico 2005-2006 Scienze Sociali 1As: Giulia, Ilenia, Lucrezia, Carmen, Raffaella, Joselito, Davide, Francesca, Angelica, Mauro, Eleonora, Lorenzo, Serena, Serena, Fulvio, Dritan, Irene, Giulia, Jennifer, Jessica, Federica, Matteo, Noemi Maria, Sara Francesca, Cristina Nunzia, Giulia. 1Bs: Alexia, Alessandra, Erica, Valentina, Giulia, Elisa, Daniela, Melissa, Valentina, Manuela, Ornela, Debora, Elisa, Francesca, Roberta, Lara, Simona, Eleonora, Eleonora, Ilenia, Sharon, Lucrezia, Valentina, Simona. 1Cs: Jessica, Alessandro, Francesca, Michela, Sabrina, Giulia, Anna, Domenica, Giuseppina, Monica, Arianna, Luana, Alice, Melanie, Anna Maria, Sara, Tamara, Veronica, Cinzia, Erica, Arianna, Sara, Chiara, Roberta, Michela. 1Ds: Iyobor, Roberta, Federica, Irene, Alessandra, Federica, Jessica, Gloria, Laura, Serena, Jessica, Eleonora, Jing Fu, Annalisa, Carola, Roberta, Ilaria, Daria, Sonia, Giada, Manuela, Alessandra, Maria, Elena, Fabio, Fabio. 2As: Horia, Jessica, Ilaria, Claudia, Beatrice, Serena, Antonietta, Francesca, Noemi, Fabiana, Veronica, Andrea, Federica, Ilaria, Francesca, Karin, Alessia, Federica, Stefania, Antonella, Francesca, Stefania, Maria, Debora, Francesca, Christian, Arianna, Le, Serena. 2Bs: Alessandra, Veronica, Sara, Maria, Teresa, Simona, Cristina, Barbara, Jessica, Monica, Marina, Maurizio, Veronica, Denyse, Ilenia, Stefania Alina, Jessica, Fabiola, Denise, Noemi, Chiara, Simona, Francesca, Elisa, Claudia. 2Cs: Serena, Martina, Alessandra, Maria, Erika, Michela, Sara, Aurora, Silvia, Simona, Daniele, Martina, Enrica, Nadia, Ambra, Jessica, Consuelo, Milena, Mariangela, Marta, Chiara, Federico, Greta, Federica, Alessia, Alice, Nadia, Serena. 3As: Maddalena, Stefano, Deborah, Mary, Marta, Francesca, Matteo, Luca, Mauro, Ylenia, Luca, Elisabetta, Roberta, Serena, Francesco, Denise, Federica, Erica, Lidia, Andreea Mirabela, Emanuele, Gloria, Sara, Paola, Chiara, Solange Antonella, Federica. 3Bs: Martina, Enrica, Alice, Verdiana, Eleonora, Enrica, Ilaria, Monica, Paolo, Federica Vittoria, Roberta, Giulia, Sara, Valeria, Roberta, Manuela Sara, Paola Rita, Deborah Alissia, Mounia, Giulia, Alessandra, Valeria, Ketty, Silvia, Martina, Chiara. 3Cs: Erica, Valeria, Silvia, Chiara, Simone, Jessica, Valeria Vittoria, Alessandro, Marianna, Maria Laura, Chiara, Arianna Margherita, Giulia, Teresa, Ilaria, Sara, Ambra, Gabriel, Lara, Alfred, Sonia, Martina, Barbara, Chiara, Giorgia, Sonia, Martina. 4As: Andrea, Stefano, Denise, Alessandra, Marika, Luisella, Francesca, Simona, Chiara Michela, Maria Rosa, Andrea, Mauriciojose’, Chiara, Simona, Mhaela, Francesca, Stefania, Alessandra, Zaira, Michela. 4Bs: Antonia, Alessia, Elena, Sara, Elena, Alessandra, Valentina, Gloria, Desiree, Ilaria, Federica, Martina, Valentina, Elisa, Martina, Federica, Jessica, Francesco, Sarah, Alice, Valentina, Ann Ruth. 4Cs: Maria, Arianna, Stefania, Francesca, Eleonora, Paola, Simona, Claudia, Giorgio, Noemi, Elisa, Giuliana, Ylenia, Lorenzo, Sofia, Federica, Sonia, Chiara, Jessica, Serena, Francesca, Sabrina, Romina, Yasmine, Silvia, Samantha, Roberta, Alessia, Marica, Valeria, Alessandra, Maria Giovanna, Alessandra, Gioacchino, Daniela, Marina, Michela, Lorenza, Selene, Giuseppe, Cristina. 4Ds: Jessica, Serena, Francesca, Sabrina,Romina,Yasmine, Silvia, Samantha, Roberta, Alessia, Marica, Valeria, Alessandra, Maria Giovanna, Alessandra, Gioacchino, Daniela Marina, Michela, Lorenza, Selene, Giuseppe, Cristina. 5As: Dino, Davide, Elisa, Muriel, Serena, Giulia, Giuseppina, Valentina, Morena, Elisa, Martina, Michela, Luana, Lucia, Arianna, Maria, Fabiana, Simona, Sabrina, Manuela, Chiara, Alessandro. 5Bs: Erika, Fatimazahra, Chiara, Paola, Elena, Silvia, Erica, Elisa, Marta, Paola, Manuela, Sara, Patrizia, Manuela, Valeria, Valentina. 5Cs:Giulia, Simone, Marco, Melissa, Roberta, Valentina, Eleonora, Selene, Arianna, Manuela, Oriana, Nahid, Sara, Paola, Denise, Alessia, Daniela, Noemi, Liliana, Sabrina, Manuela, Lucia, Selena, Chiara, Andrea, Daniela, Stefano, Martina, Valentina, Stefano. 5Ds: Denise, Alessia, Daniela, Noemi, Liliana, Sabrina, Manuela, Lucia, Selena, Chiara, Andrea, Daniela, Stefano, Martina, Valentina, Stefano

Sociopsicopedagogico 1Ap: Melinamariel, Martina, Martina, Alessia, Noemi, Andrea, Simone, Chiara, Gloria, Chiara, Annalisa, Elisa, Luna, Sara, Elisa, Federica, Federica, Miriam, Giusy, Martina, Sara, Irene, Eleonora, Denise. 1Bp: Francesca, Francesca, Fabiola, Francesca, Chiara, Claudia, Antonella, Veronica, Irene, Ylenia, Chiara, Annalisa, Serena, Chiara, Silvia, Noemi, Luana, Federica, Martina, Barbara, Vanessa, Maria Grazia, Francesca, Ambra. 1Cp: Giulia, Monica, Serena, Erika, Francesca, Marta, Andrea, Giuseppe, Emanuele, Jennifer, Martina, Chiara, Jasmine, Francesca, Raffaele, Michele, Letizia, Elena, Mariangela, Sabina, Cinzia, Giada, Marta, Francesco, Francesca, Linda, Erika, Giulia. 1Dp: Sonia, Fabiana, Laura, Giada, Laura, Alessandra, Camilla, Alessia, Gloriana, Chiara, Elena, Marzia, Marcella, Giulia, Karen, Deborah, Martina, Valentina, Debora, Santina, Elena, Barbara, Cristina, Chiara. 2Ap: Michela, Cristina, Valentina, Sara, Stefania, Federica, Amanda, Valeria, Maurizia, Sonia, Marta, Chiara Serena, Clorinda, Sofia, Barbara, Eleonora, Luana, Valentina, Bruna, Martina, Matteo. 2Bp: Federica, Francesca, Martina, Lidia, Jessica, Francesca, Elisa, Angela, Ilaria, Martina, Chiara, Cristina, Elisabeth, Mattia, Mara, Gessica, Milena, Justine, Carmela. 2Cp: Federica, Sara, Manuela, Sara, Sara, Marta, Giulia, Beatrice, Roberta, Enrica, Giada, Cinzia, Irina, Monica, Daniele, Marta, Roraima, Giulia, Maria, Rosaria, Katia, Elena, Serena. 3Ap: Marinella, Francesca, Elisa, Giada, Alessia, Giulia, Valentina, Serena, Erika Johana, Claudia, Alice, Simona, Miriam, Lucrezia, Agnese, Tatiana, Alessandra, Ylenia, Giulia, Enrica, Cinzia, Veronica, Denise, Francesca. 3Bp: Valentina, Giulia, Agnese, Ilaria, Monia, Beatrice, Anna, Elena, Tania, Valentina, Deborah, Valentina, Stefania, Irene, Melissa, Tatiana, Erika, Vittorio, Valeria. 3Cp: Cristina, Annalisa, Susanna, Alessia, Silvia, Fabiana, Giuliana, Giulia, Noemi, Irene, Giulia, Sara, Valentina, Ana Maria Andreea, Francesca, Noemi, Susanna, Veronica, Simona, Viola, Sonia, Lucrezia, Lisa, Miriam, Chiara, Denise.

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4Ap:Serena, Veronica, Federica, Francesco, Chiara, Sara, Evelina, Stefania, Jessica, Annalisa, Marzia, Sara, Stefania, Veronica, Sara, Isabel, Giorgia, Alice, Deborah, Cristina, Stefania, Sara, Laura, Manuela, Ilaria, Alessandra. 4Bp: Touria, Jessica, Elisa, Ilaria, Alessia, Angela, Ileana, Marianna, Cristina, Federica, Chiara, Stefania, Elisabeth, Simona, Luisa, Manuela, Giulia, Sonia, Giulia, Veronica, Samanta, Alessandra, Chiara, Elisa, Serena, Federica, Simona, Rossella, Stefania, Marta. 5Ap: Paola, Teresa, Emanuela, Martina, Stefania, Valentina, Monica, Sara, Beatrice, Sara, Ramona, Irene, Annika, Paola, Alice, Roberta, Eleonora, Roberta Cecilia, Cristiana, Silvia, Noemi, Ilaria, Eliana, Ellouise, Annalisa. 5Bp: Sara, Federica, Elisa, Paola, Francesca, Oriana, Francesca, Oriana, Martina, Elisa, Concetta, Irene, Daniela, Alessia, Manuela, Daniela, Barbara, Carlotta, Lucia, Lara, Gloria, Enrica, Veronica, Samantha. Classico 4Agin: Sara, Marco, Yousef, Marco, Sara, Alessandro, Giulia, Gianluca, Michela, Laura, Valentina, Vittoria, Matteo, Cristina, Ettore, Luca, Noemi, Carola, Calogero Dario, Fabiana, Vanessa, Chiara. 4Bgin: Guglielmo, Mathias, Martina, Andrea, Federica, Arianna, Martina, Laura, Eleonora, Giacomo, Vittorio Amedeo Carlo Maria, Massimiliano, Francesco, Filippo, Giulia, Elena, Natalia, Cristina, Emanuele, Federica, Emanuele, Sara, Marta, Stefano. 4Cgin: Carlotta, Arianna, Carlotta, Arianna, Alessandro, Rachele, Francesca, Stefano, Beatrice, Carlotta, Alessandro, Enrico, Federica, Silvia, Carlo, Alberto, Cristiano, Andrea, Giulia, Carola, Michela, Andrea, Simone, Fabio. 5Agin: Riccardo, Ester, Debora, Cristian, Federica, Fanny Alexandra, Elisa, Luigi, Umberto, Caterina, Micaela, Laura, Riccardo, Maria, Margherita, Manuel, Michele, Silvia, Gaia, Valerio, Jessica, Isidora, Alessio, Giacomo, Chiara, Marlon, Nicolo’ Silvestro, Gabriele, Francesca, Alessandro. 5Bgin: Alberto, Martina, Mattia, Daniele, Giulia, Nicolo’, Giulia, Donata, Gaia, Alessandro, Roberto, Donatella, Federica, Sonia, Valentina, Matteo, Monica, Flavia, Fabio, Elisa, Martina, Sofia, Umberto, Luana. 1Ac: Michele, Andrea, Daniele, Elisa, Giulia, Anna, Manuela, Giuliano, Enrico, Matteo, Giorgia, Gioia, Valeria, Giulia, Gaia, Carlotta, Daniela, Fabrizio, Elena, Carla, Luca, Simone, Federico, Francesca, Eleonora. 1Bc: Maurizio, Giorgia, Silvia, Eleonora, Alice, Francesco, Federico, Alessia, Alessandro, Carlotta, Elisa, Annalisa, Mattia, Piero, Andrea, Lorenzo, Lorenzo, Gioachino, Federica, Martina, Matteo, Federica, Cinzia, Alberta. 2Ac: Gianfranco, Marica, Fiammetta, Fanny, Margherita, Giorgia, Giovanni, Francesco, Anna, Isabella, Maria Chiara, Micaela, Emanuela, Alessandra, Alessandro, Ilaria, Paola, Sara, Jodie, Roberta, Giulia, Giorgia, Steve, Daniele, Giulia, Sarah, Andrea, Giulia, Fiammetta, Elena, Sara, Alessandro, Nadine, Federica, Miriam, Annalisa. 2Bc: Sara, Giulia, Marialuisa, Silvia, Martina, Nicole, Luca, Roberta, Amanda, Heloise, Federica, Marco, Raffaele, Valeria, Mattia, Valentina, Francesca, Ludovica, Lorenza, Luce, Stephanie. 3Ac: Cristel, Michele, Davide, Aurora, Fulvio, Claudio, Giorgia, Alice, Maria Beatrice.Stefania, Daniele, Sara, Francesca, Matteo, Barbara, Reola, Veronica, Alberto, Aline, Giulia, Mattia, Natalie, Irene. Linguistico 1Al: Angelica, Paola, Emanuela, Valentina, Gianluca, Elisa, Amal, Federica, Valerio, Veronica, Silvia, Silvia, Valentina, Chiara, Carolina, Gaja, Lucia, Patrick, Ramona, Valeria, Eleonora, Renata, Gilda, Veronica, Alice, Jennifer, Alessandra. 1Bl: Alessia, Valentina, Ivan, Mariachiara, Alessio, Martina, Isabella, Micol, Francesca, Michela, Maddalena, Marzia, Ilaria, Valeria, Karim, Adriana, Elena, Elisa, Daniele, Jessica, Michela. 1Cl: Alice, Alice, Anays, Arianna, Chiara, Eleonora, Esra, Federica, Jessica, Jennifer, Jennifer Joanna, Roberta, Rossana, Sara, Serena, Stefania, Valeria, Virginia, 1Dl: Giulia, Marta, Serena, Ilaria, Cristina, Mayerlheng, Ysabel, Dalila, Giulia, Ester, Valentina, Marta, Giulia, Chiara, Chiara, Chiara, Arianna, Valeria, Francesca, Stella, Jessica. 2A L: Sara, Jodie, Roberta, Giulia, Giorgia, Steve, Daniele, Giulia, Sarah, Andrea, Giulia, Fiammetta, Elena, Sara, Alessandro, Nadine, Federica, Miriam, Annalisa 2Bl: Elisabetta, Francesco, Roberta, Giada, Maria, Daniela, Gabriella, Alessandra, Michele, Valeria, Martina, Alessandra, Viviana, Valentina, Lorenzo, Francesca, Ilenia, Alice, Lmichela, Ireneabs:Ilaria, Barbara, Katia, Stefania, Elisa, Giorgia. 2Cl: Giulia, Vittoria, Jacopo, Davide, Patrizia, Federica, Jessica, Cecilia, Chiara, Beatrice, Ilaria, Giulia, Sabina, Kassandra, Giulia, Sarah, Giulia, Elisa, Sarah, Alfonso Adriano, Chiara, Stefano, Giada. 3Al: Federica, Samantha, Mariasole, Elena, Anna, Ilaria, Elena, Giulia, Anna, Lisa, Silvia, Francesco, Lucrezia, Elisa, Giulia, Michela, Ilaria, Cristina, Isabella, Giulia, Silvia, Chiara, Myriam, Sonia. 3Bl: Cinzia, Giulia, Nicole, Alessia, Nazarena, Roberta, Luca, Karen, Julien Michele, Irene, Elisa, Giorgia, Maria, Beatrice, Sara, Arianna, Elena, Eleonora, Elisa, Margherita, Francesca. 4Al: Cristina, Alice, Chiara, Romina, Paola, Alice, Serena, Martina, Ginevra, Marco, Federica, Stefano, Agnese, Alessia, Cristina, Grazia, Matteo, Elisa, Monica Maria, Federica, Sara, Irene, Elena, Giuliana, Rosa, Francesca. 4Bl: Gessica, Francesca, Sabrina, Chiara, Monica, Jessica, Artina, Elisa, Mariangela, Barbara, Bianca, Mara, Federica, Erica, Sonia, Valeria, Sara, Nicoletta, Antonio, Loris, Silvia, Cristina, Valeria, Roberta, Federico, Erika, Sara, Ilaria. 5Al: Ivan, Sara, Jessica, Luisa, Stefania, Francesca, Valentina, Elisabetta, Maddalena, Maria Grazia, Valeria, Emanuela, Maddalena, Giulia, Marta, Martina, Agostina, Stefania, Francesca, Francesca, Sara, Sara, Cinzia, Mario, Mauro, Sara. 5Bl: Manuela, Monica, Serena, Silvia, Francesca, Elisa, Stefania Angelica, Nicolao, Paola, Cristina, Simona, Anela, Francesca, Elena, Geronimo, Desiree’, Katia, Elisabetta, Chiara, Samantha, Ilaria.

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Lettere alla redazione PROGETTO ADOZIONI A DISTANZA.

Quando i bambini ne sanno più dei grandi… Alcuni psicologi hanno posto la domanda “Cosa vuol dire amore?” a bambini dai 4 agli 8 anni. Le risposte sono state semplici e particolari, ma con un fondo di verità. “Quando qualcuno ci ama il modo che ha di dire il nostro nome è diverso. Sappiamo che il nostro nome è al sicuro in quella bocca.” Luca, 4 anni. “L’amore è quando la ragazza si mette il profumo, il ragazzo il dopobarba e poi escono insieme per annusarsi” Martina, 5 anni. “L’amore è quando esci a mangiare e dai un sacco di patatine fritte a qualcuno senza volere che l’altro le dia a te”. Gianluca, 6 anni. “L’amore è quando qualcuno ti fa del male e tu sei molto arrabbiato, ma non strilli per non farlo piangere” Susanna, 5 anni. “L’ amore è quella cosa che ci fa sorridere anche quando siamo stanchi” Tommaso, 4 anni. “L’amore è quando mamma fa il caffè per papà e lo assaggia prima per assicurarsi che sia buono” Daniele, 7 anni. “L’amore è quando una donna vecchia e un uomo vecchio sono ancora amici anche se si conoscono bene”. Tommaso, 6 anni. “Non bisogna mai dire ti amo se non è vero. Ma se è vero bisogna dirlo tante volte…le persone dimenticano” Jessica, 8 anni.

DIARIOLANDO 2 Le frasi più divertenti dei diari (Comix) • Non ho studiato perché… (5 ottime scuse da dire alla professoressa quando non hai studiato): 1. Oh, sarà che da quando i Metallica hanno affittato l’appartamento sopra al mio faccio fatica a concentrarmi… 2. Io so tutto, ma se poi parlo e quelli di Cosa Nostra mi fanno fuori? 3. Ho dovuto accompagnare mia nonna a portare i fiori al nonno… ma non al cimitero, proprio nell’aldilà! 4. Mia madre aveva finito il caviale e sono dovuto andare col motorino fin sul Mar Caspio a ricomprarglielo. 5. Ieri mentre studiavo nel tinello è apparso Leopardi che mi ha detto: ”Vuoi ridurti come me? Ma vai dietro alle gnocche, no?!?” • La mia mamma cucinava così male che quando portavo buoni voti da scuola, mio padre, come premio, mi mandava a letto senza cena. • Un becchino entra in un bar di buon ora dicendo: “Salme a tutti!” • Prima di offendere qualcuno contate fino a 10: vi verranno in mente molti più insulti. •Vivere da orfani è duro. Figuriamoci con i genitori! • Batman: “ Farei qualsiasi cosa per aiutarti a cambiare vita” Catwoman: “ Sposami!” Batman: “ Eccetto questo” • Totti cerca di finire un puzzle. Ci mette quasi 4 mesi. Poi gira la scatola e legge: “ Dai 2 ai 3 anni”. Commenta: “ Ahò, ma allora sò un genio!”.

Come è consuetudine, anche quest’anno vi vogliamo ricordare l’appuntamento con le adozioni a distanza, progetto che viene portato avanti da ormai nove anni. Tutti possono adottare un bambino, sia singolarmente che come classe, e l’iniziativa è aperta anche a persone esterne al liceo. Le adozioni vengono effettuate in Bangladesh attraverso l’associazione “ Rishilpi Development Projects” fondata da due pinerolesi, Enzo e Laura Melano. Chi adotta versa la somma di € 160 annui, con i quali si provvederà all’istruzione del bambino adottato e al mantenimento suo e della famiglia. La corrispondenza tra associazione e genitori adottivi avviene due volte l’anno: a Natale e a Pasqua, inoltre a Pasqua oltre gli auguri si riceve anche una foto del bambino in modo da poter seguire anche la sua crescita fisica. Dallo scorso anno il totale raccolto all’interno del liceo per l’associazione è entrato a far parte del bilancio di istituto essendo stati riconosciuti i nobili obiettivi dell’iniziativa. Jessica 4^D/S.

A proposito di amore… Una settimana fa ascoltavo attentamente le parole del professore di religione. Si parlava di amore! L’amore…il sentimento più forte che lega le persone, è un sentimento che si può manifestare in molti modi: l’amore dei genitori per i propri figli, l’amore per una passione o un sogno, l’amore tra due persone e tanti altri. L’amore è un sentimento forte che non va tradito mai, non deve essere sottovalutato e neanche dimenticato. Parlo sotto un punto di vista personale, amo più persone: i miei genitori, la mia famiglia, i miei compagni, la mia migliore amica come se fosse una sorella e una persona che ora non c’è più! Pensavo che prima che sparisse avrei dovuto dirgli molte cose, ma ora non ne ho più l’occasione, ho pensato che tante volte avrei dovuto fargli capire che qualcosa non andava nel verso giusto, ma ora è troppo tardi e tutti i giorni mi sento in colpa per qualcosa che ho perso, ma non ho mai avuto il coraggio di parlarne con nessuno. Ecco, questa è una manifestazione di amore, o meglio una dichiarazione. Non fate lo stesso sbaglio che ho fatto io, non correte dietro a un sogno sperando di vederlo realizzare, non fate fare da solo al vostro destino perché siete voi a crearlo e prima che sia troppo tardi, non abbiate paura di dire ti amo! P. P.

Una volta una persona molto saggia mi disse:” Se la tua migliore amica ti ha delusa e ti senti tristissima: siediti in un angolo, chiudi gli occhi e alza al massimo il volume del tuo lettore CD. Ti sentirai meglio, vedrai…”. Io ho seguito il suo consiglio e adesso la musica mi permette di andare avanti ogni volta che ho un problema: mi fa sentire sulla mia isola che non c’è..! Sarhy 2 C/Ling

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Lettere alla redazione Da: angrystar@libero.it Inviato il: 3-ott-2005 7.04 PM A: <liceoporporato@tin.it> Oggetto: Ricordi di un'ex frequentante.... Dall'università con furore

IL PIACERE DI SAPERLO

1. Sotto sotto… Nel ‘600, in Francia, le donne di corte si lavavano di rado. Qual è l’insolita cosa che facevano per mascherare il cattivo odore? Mettevano sotto gli abiti delle spugnette impregnate di profumo. Buongiorno, sono una studentessa della 5A/L anno 2003/2004. 2. Voglia di un pearcing? Che cosa facevano gli antichi EgiMi sono appena iscritta al secondo anno di Scienze della Forzi per provare la loro nobiltà? Si facevano un buco nella pelmazione Primaria (che parolone! Voglio solo diventare maele dell’ombelico. stra...)ed anche se mantengo la media del 28, non posso dirmi 3. Se l’adozione è complicata… Cosa ha fatto un ricco uomo soddisfatta della mia vita universitaria. Questo succede forse settantottenne per lasciare in eredità il suo patrimonio ad una perchè sono stata abituata troppo bene negli anni passati......... ragazza di sedici anni che non riusciva a adottare? L’ha spoSo che non ne avrei più il diritto, ma mi "intrometto" nel vosata. stro giornale, che fino a 2 anni fa sentivo anche un po' "mio", 4. Quando le dimensioni non contano… Che dimensione può solo per farvi sapere che non dimenticherò mai il mio liceo. Gli anni che ho passato al Porporato sono stati manna dal cie- raggiungere la lingua di una balenottera azzurra? Raggiunge le dimensioni e il peso di un elefante africano adulto. lo. Certo, l'adolescenza, le emozioni forti dei sedici anni... Ma c'è 5. Il talabalacco è un tipo di copricapo? No, era un tamburo saraceno. ben altro che non posso dimenticare... 6. Il pollo sultano è un uccello di palude o il comune tacchiIn mezzo a quelle quattro mura (allora fatiscenti...) sono nati no? Un uccello di palude turchese scuro. grandi legami, ho vissuto cose che mi hanno cambiata. L'ambiente, i compagni, i professori, mi hanno formata. Hanno 7. La locuzione latina “ad limina” indica un dovere dei veforgiato il mio carattere, mi hanno insegnato a non acconten- scovi? Si, è il dovere di ogni vescovo di andare ogni 5 anni tarmi delle briciole. Mi hanno insegnato che non esiste qual- dal Papa per presentare una relazione sulle condizioni della cuno che sia migliore degli altri, ma che devi essere te stesso propria diocesi. per essere speciale. Mi hanno insegnato che a volte ciò che 8. I colobi rossi sono una varietà di pesci tropicali? No, sono sembra un ostacolo insormontabile, non è altro che un proble- scimmie africane che raggiungono, al massimo, 80 cm di ma che puoi risolvere chiedendo aiuto. Mi hanno insegnato lunghezza. che se ci dai dentro ce la fai. 9. Il dirham è la moneta di un Paese dell’Africa? Sì, del MaUn appello a chi attualmente studia al Porporato: ragazzi, met- rocco. tetecela tutta! Lo so, è pesante, a volte sembra impossibile su10. Giovanna d’Arco è venerata come santa? Sì, dopo perare un compito o un'interrogazione un po' più tosti, o seml’annullamento della sentenza (chiaramente dopo diversi plicemente interi pomeriggi passati sui libri, ma voi studiate, anni dalla sua morte!) di eresia. date tutto quel che avete, ne trarrete solo immensi benefici! 11. I giochi olimpici invernali si sono mai svolti in CaliforIo ne ho le prove. nia? Si, nell’edizione del 1960 a Squaw Valley. E godetevelo il liceo, finchè ci siete... Elena e Eleonora 4B Ginn Un grazie immenso ai professori che hanno seguito me e i mei compagni...dovranno sopportare molte mie visite in futuro! DIZIONARIO INGLESE-PIEMONTESE Col cuore (un pezzetto lo conservate lì, in qualche bacheca...). Si apre un nuovo anno scolastico e non poteva mancare la Valentina consueta pubblicazione del dizionario più sfogliato & che PS= Mi dichiaro molto offesa... Dovevate proprio aspettare non è precisamente quello di latino o di greco!!! che me ne andassi per cambiare edificio ?!?! ;) BOOK: buco, insulto, caprone BROAD: brodo BUS: piccolo di statura CALL: collo (fig. MAN-A-CALL: aggressione fisica/ COME-PALM-MAN-A-CALL: lett.: “egli si comporta in modo manesco”) CAN-A-GOT: cane e gatto (fig. SOON-CAN-A-GOT: antipatia profonda e reciproca) CAN-CELL: infisso metallico CAN-SOON: breve componimento musicale CAKE-‘CAUSE: qualche cosa CAR: costoso CARD: cardo DIZIONARIO DEI CONTRARI-LIMITED EDITION CHEAT: piccolo (vezz.: “figliolo”) BEEN-CHEAT: molto piccolo Periodico di O.D., allegato al Il contrario di Sali e tabacchi? Dizionario Inglese-Piemontese SCENDI E TI DIVERTI COOL: quello (COOL-LEE: quello lì) COOL-HAT: colletto Il contrario di melodia? Il contrario di trascendentale? COW-LEE-MOORE: comune di Cavallermaggiore SELOTENGA TRASALENTIZIO COWS: calcio, pedata Il contrario di succursale? Margherita II A/Cl 21 Margherita II A/Cl GIU’ COL PEPE


Super Vto

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I odie & Elisa

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