Onda durto ottobre2009

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ONDA D’URTO Periodico Periodico degli degli studenti studenti del del Liceo Liceo ‘Porporato’ ‘Porporato’di di Pinerolo Pinerolo -- Anno Anno XII, XI, n.4, n.1, Maggio Ottobre 2009 2009 www.liceoporporato.it/studenti/onda/onda_d'urto.htm

ins. resp. antonio denanni

ITALIA CREATIVA - sostegno agli studenti creativi

Indice: Scuola e riforme Cinquanta e sessanta Intervista alla Preside

Studiare in America Libertà pag. 2 Angelica e Samar pag. 3 Perdono/giustificazione pag. 4 Riforma delle superiori

pag. 5 pag. 6 pag. 6 pag. 7 pg. 8/9

La scuola in Europa Amnesty International Artisti e campioni Ex 7 in condotta Splash

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pag.10 pag. 11 pag. 12 pag. 13 pag. 14

Test di cultura pag. 15 Compagni cannibali? pag.20 Musica&film pag.16 Confusione e agitazione pag.20 Max Manfredi pag.17 Lettere alla redazione pag.21 Tutti gli studenti pag.18/19 Lettera 4BL agli studenti pg.21 Primo giorno di liceo pag.20 Ritorno a scuola pag.22


La scuola e le “riforme” Avevamo già dedicato alla scuola un numero di Onda d’urto del 2004 dal titolo “Dove va la scuola?”. Ci riproviamo ora a cinque anni di distanza, alla vigilia della riforma Gelmini, che non ci piace perché incentrata principalmente sui tagli economici legati alla Finanziaria. E non ci piace anche la mini riforma dei presidi pinerolesi che hanno introdotto le ore da sessanta minuti, aumentando il tempo scolastico e diminuendo il tempo dello studio individuale che è fondamentale nella scuola superiore. È comunque questa la cornice nella quale dobbiamo affrontare l’anno scolastico 2009/10 e prepararci a quello successivo. In questo numero del giornalino abbiamo tentato di dire la nostra sulla mini e maxi riforma senza la pretesa di essere esaustivi, in particolare per quanto riguarda il diffuso disagio, per via dell’alto tasso di pendolarismo del nostro istituto. Abbiamo sentito in proposito la Preside per dar spazio alle sue ragioni e abbiamo dato voce a tre nostri redattori che hanno raccolto giudizi ed impressioni. Per ragioni di spazio manca l’opinione degli insegnanti, ma sappiamo che c’è una spaccatura del corpo docente: alcuni sono contrari (la maggioranza), altri favorevoli. Non mancheranno comunque occasioni nei prossimi numeri per parlare di ciò, in particolare di “didattica distesa” e di “tempo scuola dilatato” di quantità di ore di “studio individuale” e di tempo libero per coltivare passioni estrascolastiche come la musica, lo sport, il volontariato, ecc. Abbiamo anche tentato di riportare per sommi capi quello che ci attende dal prossimo anno, in base alle informazioni che abbiamo finora e che saranno esplicitate in modo più dettagliato nelle prossime settimane. Così pure abbiamo riassunto in una breve panoramica il sistema scolastico europeo, completato con un’esperienza nella scuola americana. Il clima culturale e politico di contrapposizione che stiamo vivendo non è dei migliori per avviare riforme che si aspettano da circa 60 anni. Ma nonostante tutto confidiamo nel dialogo, nella creatività delle nuove generazioni e nella convinzione che l’humanum (quindi gli studenti), nonostante tutte le tecnologie, debba rimanere al centro della scuola. Oltre al tema di apertura del nostro giornalino abbiamo le varie rubriche, con due novità “Sopra i diciotto”, dove diamo spazio soprattutto ai pensieri-riflessioni dei ragazzi degli ultimi anni, e uno spazio Amnesty dedicato all’omonima associazione, a cura di un gruppo di ragazzi della 3B classico. Articoli, caricature, ipse dixit e altre segnalazioni sono sempre gradite. Potete darle a mano a qualcuno dei redattori o inviarle al nostro indirizzo studenti@liceoporporato.it. Ricordiamo che si può partecipare alla redazione del giornale come esterni, inviando gli articoli come indicato prima, oppure partecipando alle riunioni del martedì pomeriggio alle ore 13,30, presso il centro stampa della sede. A breve speriamo di attivare un blog. La Redazione

Detti&Massime

Almeno l'italiano sallo

“Senza entusiasmo, non si è mai compiuto niente di grande”. Ralph Waldo Emerson Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata. Albert Einstein Prepara mali a se stesso l’uomo che prepara mali agli altri Esiodo È nostra esperienza che i politici sono soliti realizzare il contrario di quello che dicono. Abba Eban

* Scendi il cane che lo piscio. * Che fisico....fai bidi bolding? * Posso affliggere questi manifesti? * Riposiamoci e diamoci una rifucilata. * Tomba ha vinto lo slavo gigante. * Al Tg parlavano degli ambientalisti islamici. * Il patè d'animo. * Di fronte a ‘ste cose rimango putrefatto. * Siamo agli antilopi. * Quando muoio mi faccio cromare. * Ho un dolore in mezzo allo sterco. * Purtroppo è nel mio carattere: sodomizzo tutto. * I raggi ultaviolenti. * Anche l'ottico vuole la sua parte. * Anche l'occhio va dalla sua parte. * Spezziamo un'arancia in favore. * Spezziamo un braccio in favore della pace. * Non piangere sul latte macchiato. * Uniamo l'utero al dilettevole. * Arrivano certe zampate di caldo. * Piume di stronzo. * Mi son dato la zuppa sul piede. * C'è peluria di operai. * Ha studiato da solo: è un'auto di latta. * Da vicino vedo bene, da lontano sono lesbica. * Sono animali che vivono solo allo stato ebraico

Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa. Albert Einstein

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Cinquanta e Sessanta minuti Un’ora che si rispetti, si sa, è composta da sessanta minuti. Ma gli studenti del Liceo Porporato, unitamente a quelli di altre scuole del pinerolese, non ci stanno: organizzano manifestazioni e riunioni, invocano il loro diritto a rincasare a orari che definiscono “perlomeno decenti”. Alcuni, più moderati, si accontentano di telefonare alle compagnie che gestiscono il trasporto pubblico, pregando che i pullman e i treni siano stati informati della politica di cambiamento che ha interessato quest’anno anche il nostro istituto. E la Preside ha un bel garantire, proporre, pianificare: - Vogliamo la guerra -, riassume con misura una delle studentesse che ha partecipato alle proteste svoltesi nell’arco di poche settimane lungo le vie di Pinerolo. Cos’ha generato un simile scompiglio? La durata delle ore, appunto. Infatti, benché l’orario scolastico in molti istituti italiani fosse suddiviso in lezioni da sessanta minuti l’una, tale modello è stato introdotto solo recentemente nel Porporato: in effetti, risale all’agosto-settembre scorso, quando è stato definitivamente approvato a livello comunale. – Si tratta – spiegano alcuni – di un cambiamento che dall’anno prossimo dovrà obbligatoriamente interessare le classi prime, secondo una delle ultime riforme sulla scuola. Per questo si è deciso di “prepararsi” e di adeguare i trasporti all’orario futuro. Tuttavia, molti studenti la pensano diversamente. – E’ ingiusto che gli effetti della riforma si facciano sentire fin da quest’anno, per il quale non si prevedeva niente di nuovo – afferma una ragazza. – E’ stato un cambiamento troppo repentino – aggiunge un altro, – e poco rispettoso di chi, come me, viaggia ogni giorno –. Da qui le proteste, gli scioperi, le manifestazioni. Quali sono le migliorie che il cambiamento d’orario apporterà? Indubbiamente, l’aumento di dieci minuti (o cinque, per le lezioni che precedono e succedono immediatamente gli intervalli), pur non essendo troppo consistente, incrementerà la possibilità di recupero interno ed anche di condurre la lezione in modo più rilassato, almeno a parere degli insegnanti. Inoltre, dal momento che dall’anno prossimo tale mutamento diverrà obbligatorio, è comprensibile la volontà di anticiparlo in via sperimentale, per verificarne i disagi e porvi da subito rimedio. D’altro canto, però, secondo molti l’aumento del tempo-scuola è addirittura controproducente, in quanto comporta una conseguente diminuzione del tempo da dedicare al lavoro individuale a casa (- Abbiamo una vita sociale! – precisano soprattutto gli sportivi, facendosi portavoce del proprio desiderio di occuparsi di attività extrascolastiche). Per tacer poi delle linee ferroviarie, che non hanno in alcun modo, almeno per ora, modificato i loro orari e costringono molti studenti ad aspettare per oltre quaranta minuti il proprio treno, nonché dei pasti, non molto salutari, che da molte classi verranno consumati in aula per ben quattro volte la settimana. – La scuola non educa ad un’alimentazione corretta – si lagnano anche i genitori, che, giustamente, preferirebbero tirar su i figli a pastasciutta piuttosto che a merendine. Le proteste si sono dunque riaperte. Capitanate da intraprendenti studenti del nostro stesso liceo, hanno avuto luogo alcuni cortei ed una manifestazione in piazza Facta; il sedici ottobre, molti ragazzi prenderanno parte ad un corteo organizzato a livello torinese. Verrebbe tuttavia da chiedersi come mai le reazioni siano riprese con straordinaria alacrità proprio in merito all’aumento del tempo scuola, quando si erano invece interrotte sui temi riguardo ai tagli alla scuola, al voto in condotta, alla chiusura delle piccole scuole delle comunità montane. In altre parole, ferma restando la Gli studenti del Porporato Da dove vengono i 1500 studenti del Porpora- validità di molti argomenti che supportano le proteste, stiamo davto? Da 71 comuni del Pinerolese e della bassa vero comunicando il nostro desiderio di studiare al meglio e con pianura. Il top delle provenienze è il seguente: impegno, come solo un anno fa intendevamo fare? Gloria Lizza, 1A Cl Pinerolo 317 Bricherasio 35 Piossasco 117 Vigone 35 Cumiana 79 S. Secondo 34 Volvera 61 Piscina 33 None 51 Cavour 27 Orbassano 46 Frossasco 25 Villar Perosa 45 Perosa 23 Luserna 45 Scalenghe 24 Torre Pellice 44 Trana 20 Rivalta 40 Candiolo 20 Giaveno 39 Roletto 19 Bruino 37 Barge 18 3


Intervista alla Preside Maria F. Amico Cercare un appuntamento con la Dirigente scolastica in questo periodo di fermento per l’orario da 60 minuti è “quasi” come combinare un appuntamento con Obama. Ma alla fine ci sono riuscita. Ecco a voi un chiarimento sull’ultima riforma, alla luce anche degli ultimi fatti avvenuti nelle scuole del Pinerolese. Quali effetti ha la nuova riforma sul Porporato? Innanzitutto verranno riformati alcuni indirizzi: si conserveranno gli indirizzi Classico e Linguistico, mentre Sociopsicopedagogico e Scienze Sociali si fonderanno dando origine alla denominazione Scienze Umane, con l’opzione Economico-Sociale. Inoltre verrà introdotto un nuovo indirizzo: il Liceo Musicale. Le ore di lezione saranno 26 (o 27, se si conta l’ora di religione facoltativa) uguali per tutti gli indirizzi. Queste variazioni avverranno soltanto per le classi prime dell’anno 2010/2011. Il decreto sarà legge a partire dall’anno prossimo: come mai al Porporato è entrato in vigore con l’orario da 60 minuti già da quest’anno? La scelta è stata fatta in base a problematiche amministrative legate alla gestione del personale docente, che in realtà coincidono con ciò che la riforma prevede. Gli alunni con problemi di orari di trasporto con quali modalità potranno sostare a scuola? È necessaria una richiesta scritta da parte dei genitori da consegnare in segreteria: essa può essere temporanea o permanente. Dieci minuti per pranzare non sono pochi? È una problematica non indifferente, specialmente per chi ha due pomeriggi di lezione a settimana, infatti a breve il Consiglio d’istituto si riunirà per rivedere la gestione degli orari e valuteremo se sarà possibile avere una pausa pranzo di 20/25 minuti. [ndr. Il Consiglio d’Istituto in data 21.10.09 – successiva all’intervista - ha stabilito l’intervallo per il pranzo di 25’) Ci saranno convenzioni con bar o mense? È possibile pranzare presso la mensa del SUMI al prezzo di 4,90 euro (primo, secondo e contorno). Successivamente sarà allestito un nuovo bar all’interno del cortile della sede del Porporato. Come verranno gestite le attività extrascolastiche, i corsi pomeridiani, i recuperi ed approfondimenti? A partire dall’anno prossimo l’orario scolastico si ridurrà nuovamente per tutti e il Consiglio d’istituto valuterà le integrazioni. Giulia Antonucci, 5A/S

I “50” mi andavano benissimo “ A me i 50 andavano benissimo”. Quante volte si è sentita ripetere questa frase, soprattutto in questi ultimi mesi? Già, perché dal corrente anno scolastico la vita di noi “poveri” studenti è stata notevolmente rivoluzionata dal cambio dell’orario. Le ore che da ormai diversi decenni avevano una durata di 50 minuti sono state “allungate” dai 5 ai 10 minuti. Cos’è, uno scherzo? Quando ho scelto questa scuola (ebbene sì.. ormai 5 anni fa!), avevo ben chiaro che la mole di lavoro e di tempo sarebbe stata notevole (frequentando il linguistico, oltretutto, si sa che le ore sono di un numero superiore rispetto ad altri corsi), ma pensavo comunque che i miei orari non sarebbero cambiati.

Il punto è questo: questa tipologia di orario è adatta per chi ha un minore numero di ore settimanali (non per chi, come me, ne ha ben 35!) e per chi ha optato per tale modello; non certamente per chi s’immaginava una determinata situazione e, da un mese all’altro, si è trovato spiazzato sia con lo studio (che, soprattutto in quinta, non finisce mai) sia con la gestione di un tipo di orario completamente differente e inusuale. Noi siamo quelli che con le ore da 50 minuti siamo giunti fino alla quinta, quelli che nell’intervallo del pranzo uscivano dalla scuola per comprarsi un panino, quelli che conoscevano l’orario a memoria (perché bastava aggiungere 50 minuti al suono della campanella!?!)… Noi siamo quelli obbligati ad accettare questa nuova realtà, visto e considerato che di tempo da perdere proprio non ne abbiamo, ma ciò non significa che riteniamo giusto questo cambiamento. Silvia Garis V A/L 4


Come 10 minuti in più ti possono sconvolgere la vita Sono all’ultimo anno dell’indirizzo linguistico e, dopo l’approvazione da parte dei Dirigenti delle scuole superiori del pinerolese di modificare l’orario scolastico da 50 a 60 minuti mi ritrovo, come moltissimi altri ragazzi, a dover modificare anche il mio stile di vita. Questo perché il nuovo orario incide in modo profondo sui mezzi di trasporto che io devo prendere. L’orario stabilito per il corso linguistico infatti, prevedendo la sesta ora, impone a noi studenti di uscire quotidianamente (eccetto il Sabato) alle ore 14.20. Essendosi però adattata solo in parte, la mia compagnia di trasporti (Cavourese) non ha inserito alcun pullman che venisse incontro a chi, come me, frequenta l’indirizzo linguistico e abita a Villafranca: così mi ritrovo a dover attendere dalle 14.20 fino alle 16.30, arrivando infine a casa alle ore 17.10 circa. Ciò, come si può immaginare, va a discapito della

mia intera giornata poiché, arrivando ad un simile orario, il tempo per studiare rimane davvero poco. Senza poi contare che, sempre a causa dell’ora in cui torno a casa, mi ritrovo a dover rinunciare anche all’ attività sportiva che, ormai da anni, ho sempre praticato: atletica. E’ davvero incredibile come quindi “10 minuti” possano modificare radicalmente le abitudini di noi studenti, senza poi contare gli altrettanto importanti scompensi riguardanti l’alimentazione. Numerosi sono poi gli altri disagi derivanti da questa riforma che toccano ognuno di noi allievi. Speriamo quindi che questi disagi possano essere presi in considerazione, proponendo delle soluzioni che vadano incontro alle esigenze di tutti. Elena Novarino, 5B/L

Studiare in America Le differenze tra la scuola statunitense e quella italiana Come ho già detto una lezione ha la durata di circa 90’. Poi il suo svolgimento dipende da ogni insegnante; spesso una prima parte è utilizzata per correggere degli esercizi svolti a casa, in seguito vi è la lezione frontale vera e propria e gli ultimi 20’ vengono concessi per studio di gruppo. C’è la possibilità di utilizzare laboratori? Sì, cambiando classe a ogni lezione, le aule sono dedicate a un solo corso e sono già di per sè dei laboratori. Come attività extracurricolari la scuola cosa offre? Praticamente ogni tipo di sport che mi viene in mente: calcio, nuoto, football, golf, cheerleading, squadra di ballo, pallavolo, wrestling, atletica, e molti altri. Alcuni prima e altri dopo la scuola, ma sempre con la supervisione degli insegnanti, che al mattino magari insegnano letteratura inglese e al pomeriggio guidano i ragazzi nell’allenamento di cheerleading. In più ci sono almeno un centinaio di clubs, che coinvolgono praticamente tutti i 4.000 studenti della mia scuola, cioè ragazzi che si riuniscono prima o dopo l’orario scolastico, oppure durante il pranzo e si organizzano / dibattono attorno ad un interesse comune, che sia esso legato a qualche disciplina scolastica o aperto al mondo esterno, (ce ne sono di tutti i generi, dal gruppo che realizza il giornale scolastico, a quello dell’Annuario, al club di francese, a quello collegato ad un’associazione di volontariato, e poi il club di filosofia, la “Black Students Union”, la “S-Troupe” che scrive e prepara delle scenette che si mettono in scena per degli spettacoli serali). Come sono le festività e le vacanze? Gli americani sono molto nazionalisti, questo è risaputo. Perciò è festa nazionale il giorno in cui è stata promulgata la Costituzione, il giorno dello sbarco di Colombo in America, il giorno dei veterani di guerra, il giorno dei Presidenti… Hanno un sacco di festività, ma le vacanze estive sono molto più brevi (io ho iniziato scuola il 12 di Agosto e ho finito a fine maggio). Per il resto hanno due settimane a Natale, il giorno del Ringraziamento e il giorno di Pasqua, mentre la settimana che noi abbiamo intorno a quel periodo è chiamata “vacanza di primavera” e quasi mai è a cavallo di Pasqua.

Viviana Gallo della 4BL ha trascorso un anno in America, più precisamente ad Albuquerque, nel New Mexico. La intervistiamo per farci raccontare le differenze più marcate tra la scuola statunitense e quella italiana. In America vi è un’unica scuola secondaria, senza divisione in ulteriori indirizzi. Questa offre una vasta gamma di materie e ciascuno studente è parzialmente libero di scegliere i corsi da frequentare, creandosi così il proprio percorso di studi. Quali sono i criteri con cui si possono scegliere i corsi? Quante materie totali? Ce ne sono di obbligatorie? Ci sono 29 materie totali obbligatorie nell’arco di 4 anni, che si devono superare con un voto positivo. Naturalmente questo è solo il minimo, se si punta ad entrare in college importanti ne sono richieste di più e più impegnative. Ogni anno se ne possono frequentare 8, senza contare le attività che si svolgono al di fuori dell’orario scolastico (ad es. Senato, l’associazione di rappresentanza degli studenti, e Banda musicale). Ci sono delle materie obbligatorie come lingua inglese per quattro anni, quattro diversi corsi di matematica, tre di scienze, educazione fisica, educazione alla salute, tre corsi di storia, diritto e altre. Per il resto dei “crediti” - sono chiamate così le classi frequentate e superate con voti positivi - si possono scegliere delle materie di interesse personale, che possono essere pratiche come cucina, di approfondimento (chimica, fisica o inglese ad un livello più alto), lingue straniere, o sportive/organizzative per la scuola (coro, recitazione, football americano, basketball, pallavolo, Senato, Banda). Com’è organizzato il piano orario settimanale e giornaliero? Si va a scuola 5 giorni alla settimana, per 7 ore di scuola giornaliere, con 4 lezioni da un ora e mezza circa più le pause. Io entravo alle 7.25 e finivo alle 14.20, con il vantaggio però che la maggior parte dei compiti veniva svolta in classe. Dopo la seconda ora avevamo una pausa pranzo e alla fine di ogni lezione c’era un momento di relax, al momento di lasciare la classe e i compagni dell’ora prima per andare all’armadietto, effettuare lo scambio dei libri e avviarsi verso la prossima aula. Come si svolge un’ora di lezione tipo? 5

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Libertà

ra Credo, credo. Credo soprattutto p Io non credo nel possibile. Non So soloall’incredibile. a quel che vedo. Credo che sia vero soprattutto il non intero. Ma forse anche il cavaliere, sul suo destriero. Che s’arrampica sulle stelle. E il gracidar di raganelle. Credo all’odore del pane. Credo nelle speranze contadine. Credo all’amore per la terra. Credo che in fondo il tempo corra. Credo alla luce del sole. Credo alla luce delle parole. Credo alla libertà. La bella che è prigioniera Lalalà lalalà lalalà Ha un nome che fa paura, Libertà Libertà Libertà… (I Carbonari, canto risorgimentale) Credo che il potere non esista in natura. Credo ai brividi dell’avventura. Credo in un mondo che sia

giusto. Credo che quel mondo non sia questo. Credo che sia bello credere. Credo nel passato. Forse nel presente. E, certo, nel futuro. Non credo nel possibile, ma credo che sia possibile. E se è possibile, per il possibile, credo nella guerra. Ma senza l’appartenenza ad una terra. Credo nell’amore. Ma quello universale. La bella che è addormentata Lalalà lalalà lalalà Ha un nome che fa paura, Libertà Libertà Libertà… Carlo Guassone

Afghanistan, guerra e libertà Il mese scorso sono morti sei militari italiani in Afghanistan, sei giovani paracadutisti. Un attentato subito rivendicato dai talebani. E si scatena la tempesta, il dibattito “post-tragoediam”: qualcuno dice “Basta, ritiriamo i soldati”, qualcuno “Onore ai caduti”, qualcun altro ancora “Si resti in Afghanistan, i soldati sono lì anche per noi!”. C’è da essere orgogliosi di mandare a morire gente per imporre in paesi stranieri i propri sistemi politici, ed è un onore morire per lo stesso motivo, mentre la madrepatria lavora di xenofobia. Lutto nazionale (una trentina di soldati morti in 7 anni di Afghanistan, e parecchi lutti nazionali; un paio di migliaia di operai morti in 2 anni di lavoro in Italia, e ogni tanto l’articolo sui giornali comunisti), fu poi anche annullata la manifestazione per la libertà di informazione (che ebbe luogo il seguente 3 ottobre), mentre si gridava e grida allo stop delle polemiche, perché “è morta della gente”. Mi chiedo se forse non sia ora più che mai tempo di polemiche, proprio perché è morta della gente. Proprio perché si continua a confondere la guerra, il nemico, con un motivo di onore. Con l’orgoglio patriottico. Proprio perché si tenta di mettere a tacere l’unica guerra davvero santa: quella per una vera, completa, indiscriminata, senza confini, senza bandiere, per la Libertà. C.G.

Amo te Amo te, dolce e feconda Libertà. Amo te, che sei il sapore del miele, che addolcisce le cose più amare con l’incanto del naturale. Amo te, dolce e feconda Libertà. Amo te, che sei l’aria che respiro, che è aria tersa e pura, è libertà senza cure. Amo te come madre, che sei l’unico passato che può dar vigore alle mie membra. Amo te come compagna, che sei l’unico presente che libero mi rende, e non mi illude. Amo te come figlia, che sei l’unico futuro a cui, sicuro, affidarle, le mie membra. Amo te, dolce e feconda Libertà. C.G.

Angelica e Samar: un’amicizia al di là del muro Angelica Edna Calò Livnè, israeliana e Samar Sahbar, palestinese, vivono a poca distanza l’una dall’altra, ma fra loro c’è un muro. Un muro che da tre anni impedisce loro di incontrarsi. Di qua e di là del Muro di separazione lavorano perché un giorno quella barriera non ci sia più. Le due donne combattono l’odio in modo diverso. Angelica è insegnante e regista e ha creato la Fondazione “Beresheet LaShalom” che realizza progetti di educazione alla pace e sostegno al dialogo interculturale e interreligioso. Nel 2004 è stata insignita del Premio Assisi e nel 2006 candidata al Nobel per la pace. Samar ha creato la prima casa d’accoglienza per donne:”Casa di Lazzaro”. Accoglie e cresce trenta bambine e ragazze palestinesi orfane e cerca di dare loro un futuro. Continua l’opera dei suoi genitori che nel 1971 aprirono un orfanotrofio per tanti piccoli abbandonati e soli. Angelica e Samar si sono incontrate nel maggio scorso a Bergamo per ritirare il Premio alla solidarietà Takunda al Teatro Donizetti. Istituito dall’Ong Cesvi, il Takunda, da cinque anni, premia le buone idee di Ong, aziende, associazioni che si sono distinte nell’impegno e in progetti per la cooperazione e lo sviluppo. Sul palco Angelica e Samar hanno parlato poco. Il messaggio di pace l’hanno lasciato i ragazzi del teatro dell’arcobaleno, la compagnia di 40 giovani ebrei, musulmani, occidentali e arabi, creata dalla fondazione di Angelica. Le amiche Angelica e Samar condividono il sogno che israeliani e palestinesi non si temano, né si odino e possano imparando a conoscersi ed apprezzarsi per sempre. 6


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Saana e i suoi diciott’anni perdonati

“Tutta una vita da immaginare”

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Pordenone. Saana, giovane sognatrice col vizio di vivere all’occidentale in Italia, è stata uccisa dal padre. Morta sgozzata per essere andata contro l’arretratezza di un genitore ignorante dei fondamenti del proprio credo <<Uscire di casa a diciott’anni è quasi un obbligo, un dovere>>, così come è naturale frequentare persone e talvolta legarsi ad esse. Ciò che più lascia perplessi, oltre all’inumano gesto del padre, è il perdono che la madre della ragazza ha concesso al marito. Ci si chiede: “Non dovrebbe forse una mamma essere straziata, inorridita, sconvolta per un simile gesto? Non dovrebbe forse cancellare il marito dalla propria esistenza finita?”. E invece ciò non avviene. Il padre di Saana ha ottenuto un perdono di giustificazione da parte della moglie. Questi fatti non serviranno comunque a riportare in vita il fiore di una giovinezza negata. Rimane la foto di una splendida ragazza dagli occhi neri e tanta, tanta rabbia. Cristina P. III B\Cl

La pioggia è sempre diversa Ero lì, sotto la pioggia. Sotto quel vecchio ombrello nero. Logoro. Quell’om-brello da funerale. Ero lì, su quella panchina. La nostra panchina. Su cui ci riunivamo ogni settimana. Per parlare, sparlare e sognare. Sarei dovuto essere all’università, a Torino, sarebbe dovuto essere il primo giorno della mia nuova vita. Uscire dal mio nuovo appartamento, dove vivevo con i miei nuovi coinquilini. Nella mia nuova città. E invece ero lì, ad aspettare che gli altri mi raggiungessero, e invece non arrivava nessuno. Non so quale parte del mio cervello lo decise. Però buttai via l’ombrello. Volevo che la pioggia mi rigasse il viso, mi infradiciasse tutto. Ne avevo bisogno. Non avevo più voglia di novità, volevo rituffarmi nel passato. Perché la pioggia è ogni volta diversa, con la sua miriade di gocce, eppure sempre diversa, quando si una alle mia lacrime amare. Massimiliano Granero III B\Cl

La crisi delle verità assolute Ciò che oggi è impossibile esplicare è parlare dell’inizio e della fine, del prima e del dopo. Non si può spiegare l’inizio del tutto, perché nessuno vi era presente e, fortunatamente, nessuno più riesce a convincerci pienamente della validità e della veridicità delle sue rivelazioni presunte. Né si può conoscere la fine, a cui noi, con un enorme senso di giusta inferiorità, sentiamo di appartenere. È una sete di conoscenza che si trasforma in crisi della verità. Non esistono più teoremi che siano validi per se stessi. Quelle norme etiche ed estetiche per cui diciamo giusto o bello dovunque nel mondo tendono a perdere di validità perché inesplicabili. Massimiliano Granero III B\Cl

Mariposas Nujood Ali eLas Shada Nasser Nujood Ali e Shada Nasser, sconosciute yemenite, inEra il due lontano 1960 quando il Sud sieme alle più famose Hilary Clinton, Condoleeza Rice, NicoAmerica fu sconvolto da una terribile le Kidman sono tra le dieci vincitrici del premio perdita: le sorelle MirabalDonne furono deltrol'anno 2008, attribuito da vate Glamour America. morte in un burrone, bastonate, La bambina e la donna yemenite state premiate per moravepugnalatesono e strangolate. La loro re le dato vocefamose, ai dirittima deilabambini. te ha rese loro vita le ha rese immortali. La giovane yemenita Nujood Ali, solifurono 10 anni, ha rotto la Patria, Minerva e Mate, le “Farfalle”, uccise per ortradizione dei matrimoni precoci riuscendo ad otdine del dittatore Trujillo, nellacombinati, Repubblica Dominicana, tenere un divorzioda legale, graziealla all'avvocato Shada Nasser, mentre tornavano una visita prigione dov’erano rinche si èi battuta per garantire sua libertà. subito chiusi loro mariti, attivisti la anch’essi nellaDopo lotta aver del MoviripetuteDemocratico percosse e violenze sessuali, Nujood, andata in sposa mento 14 di Giugno. all’età di nove anni a un 37enne, è scappata di casa cercando

La loroin lotta le portò ad essere incarcerate e torturate più scampo tribunale in cerca di aiuto. A differenza delle decivolte, ma continuarono a perseverare nel loro movimento con ne di migliaia di bambine che sopportano la terribile tradiziogrinta leggerezza, l’epiteto infantile, “Farfalle”. ne dei ematrimoni inda etàqui pressoché Nujood ha avuto La loro morte, precisamente il 25una di avvocata novembre, creò coraggio ed ha avvenuta avuto la fortuna di trovare altretnel Stato unonella scompiglio da arrivare all’assassinio tantoloro coraggiosa persona tale di Shada, specializzata nella del dittatore il 30umani. maggioGrazie del 1961. difesa dei diritti all’intervento di Shada, Nujoonore tre grandi donnemanelha1999 odInnon solodihaqueste ottenuto il divorzio, vistol’Assemblea premiato il Generale dellee Nazioni approvò risoluzione 54/134 suo coraggio indicato Unite una strada per la difesa dei diritti ucon scelse la data del bambine. 25 novembre per èlatornata Giornata intermanicui delle donne e delle Nujood a scuola nazionale l'eliminazione dellafare violenza contro le donne, e quando leper si chiede cosa intende in futuro risponde: «.... purtroppo troppo spesso dimenticata. Voglio esercitare la professione di avvocato». Non si può dire altro, se non….VIVAN LAS MARIPOSAS….. Lara, 1B CL 7


La riforma delle superiori dal 2010 Da 400 indirizzi sperimentali a 6 licei. Come li presenta in un comunicato stampa il Ministero della P. Istruzione - Nota del 12 giugno 2009 - www.pubblica.istruzione.it/ministro/comunicati/2009_miur/120609.shtml […] Le novità della riforma: Per cancellare la frammentazione e consentire alle famiglie e agli studenti di compiere scelte chiare i 396 indirizzi sperimentali, i 51 progetti assistiti dal Miur e le tantissime sperimentazioni attivate saranno ricondotte in 6 licei. Rispetto al vecchio impianto che prevedeva solo il liceo classico, il liceo artistico e lo scientifico, oltre all’istituto magistrale quadriennale e a percorsi sperimentali linguistici, con la riforma avremo: * Liceo artistico, articolato in tre indirizzi: o arti figurative - a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di cogliere i valori estetici nelle opere artistiche ed individuare le problematiche estetiche, storiche, economiche, sociali e giuridiche connesse alla tutela e alla valorizzazione dei beni artistici e culturali; o architettura, design, ambiente - a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di conoscere e utilizzare i codici della comunicazione visiva e audiovisiva nella ricerca e nella produzione artistica, in relazione al contesto storico-sociale; o audiovisivo, multimedia, scenografia - a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di impiegare tecnologie tradizionali e innovative nella ricerca, nella progettazione e nello sviluppo delle proprie potenzialità artistiche. * Liceo classico. Con la riforma sarà finalmente introdotto l’insegnamento di una lingua straniera per l’intero quinquennio. * Liceo scientifico. Oltre al normale indirizzo scientifico le scuole potranno attivare l’opzione scientifico tecnologica che consentirà l’approfondimento della conoscenza di concetti, principi e teorie scientifiche e di processi tecnologici, anche attraverso esemplificazioni operative. * Liceo linguistico. Il liceo linguistico prevederà l’insegnamento di 3 lingue straniere. Dalla terza liceo un insegnamento non linguistico sarà impartito in lingua straniera e dalla quarta liceo un secondo insegnamento sarà impartito in lingua straniera. * Liceo musicale e coreutico. E’ una delle novità della riforma. Il liceo musicale sarà articolato nelle due sezioni musicale e coreutica. Inizialmente saranno istituite 40 sezioni musicali e 10 coreutiche e potranno essere attivati in collaborazione con i conservatori e le accademie di danza per le materie di loro competenza. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, devono essere in grado di: o cogliere i valori estetici delle opere musicali; o conoscere repertori significativi del patrimonio musicale e coreutico nazionale e internazionale, analizzandoli mediante l’ascolto, la visione e la decodifica dei testi; o individuare le ragioni e i contesti storici relativi ad opere, autori, personaggi, artisti, movimenti, correnti musicali e allestimenti coreutici; o conoscere ed analizzare gli elementi strutturali del linguaggio musicale e coreutico sotto gli aspetti della composizione, dell’interpretazione, dell’esecuzione e dell’improvvisazione;

o conoscere le relazioni tra musica, motricità, emotività e scienze cognitive. * Liceo delle scienze umane. Altra novità della riforma è il liceo delle scienze umane. Sostituisce il liceo sociopsicopedagogico portando a regime le sperimentazioni avviate negli anni scorsi. Il piano di studi di questo indirizzo si basa sull’approfondimento dei principali campi di indagine delle scienze umane, della ricerca pedagogica, psicologica e socioantropologico-storica. o Le scuole potranno attivare l’opzione sezione economico-sociale in cui saranno approfonditi i nessi e le interazioni fra le scienze giuridiche, economiche, sociali e storiche. Altre novità introdotte: * valorizzazione della lingua latina. Il latino è presente come insegnamento obbligatorio nel liceo classico, scientifico, linguistico e delle scienze umane; come opzione negli altri licei; * incremento orario della matematica, della fisica e delle scienze per irrobustire la componente scientifica nella preparazione liceale degli studenti (gli insegnamenti di fisica e scienze possono essere attivati dalle istituzioni scolastiche anche nel biennio del liceo classico); * potenziamento delle lingue straniere con la presenza obbligatoria dell’insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni ed eventualmente di una seconda lingua straniera usando la quota di autonomia. * presenza nel liceo scientifico di una opzione in cui confluisce l’esperienza del liceo tecnologico, che ha rappresentato negli anni trascorsi un significativo filone di innovazione; * presenza delle discipline giuridiche ed economiche sia nel liceo scientifico (opzione tecnologica), sia nel liceo delle scienze sociali (opzione economico-sociale), sia negli altri licei attraverso la quota di autonomia. * insegnamento, nel quinto anno, di una disciplina non linguistica in lingua straniera, che ci allinea alle migliori esperienze del resto d’Europa. * Sarà valorizzata la qualità degli apprendimenti piuttosto che la quantità delle materie. I quadri orari saranno adeguati a quelli dei Paesi che hanno raggiunto i migliori risultati nelle classifiche Ocse Pisa come la Finlandia (856 ore all’anno). Il quadro orario sarà annuale e non più settimanale, in modo da assegnare alle istituzioni scolastiche una ulteriore possibilità di flessibilità. Tutti i licei prevederanno 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 nel secondo biennio e nel 5° anno, ad eccezione del classico (31 ore negli ultimi tre anni), per preservare le caratteristiche rafforzando la lingua straniera, dell’artistico (massimo 35), musicale e coreutico (32), perché questi ultimi prevedono materie pratiche ed esercitazioni. * Entrano a regime le sperimentazioni che hanno coinvolto gli istituti d’arte, i percorsi musicali, i vecchi istituti magistrali e le sperimentazioni scientifico tecnologiche e linguistiche, queste ultime nate dall’esperienza delle scuole non statali, private o degli enti locali. Nuova organizzazione La nuova organizzazione dei licei prevede: * Maggiore autonomia scolastica: 8

(segue a pag.9)


o Possibilità per le istituzioni scolastiche di usufruire di una quota di flessibilità degli orari del 20% nel primo biennio e nell’ultimo anno e del 30% nel secondo biennio. Attraverso questa quota, ogni scuola può decidere di diversificare le proprie sezioni, di ridurre (sino a un terzo nell’arco dei 5 anni) o aumentare gli orari delle discipline, anche attivando ulteriori insegnamenti previsti in un apposito elenco. o Possibilità di attivare ulteriori insegnamenti opzionali anche assumendo esperti qualificati attraverso il proprio bilancio. * Un rapporto più forte scuolamondo del lavoro-università Possibilità, a partire dal secondo biennio, di svolgere parte del percorso attraverso l’alternanza scuola-lavoro e stage o in collegamento con il mondo dell’alta formazione (università, istituti tecnici superiori, conservatori, accademie). * Nuove articolazioni del collegio dei docenti: o costituzione in ogni scuola di dipartimenti disciplinari, che riuniscono i docenti di uno stesso ambito disciplinare, per sostenere la didattica, la ricerca, la progettazione dei percorsi. o costituzione di un comitato scientifico composto paritariamente da docenti ed esperti del mondo della cultura e del lavoro.

Piano di studi del Liceo Classico

* Con informatica

** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

Piano di studi del Liceo Linguistico

Dipartimenti disciplinari e comitato scientifico non ledono comunque la sovranità del collegio docenti.

Conseguenze della riforma

I tagli nella Scuola superiore Per la scuola superiore i tagli saranno circa 27.500 in tutto, così distribuiti nei prossimi tre anni: 14.500 il prossimo anno e rispettivamente 4.500 e 8.500 nei due successivi. Ci saranno 5.000 tagli per effetto dell'innalzamento del rapporto alunni/classi dello 0,4. Per la riduzione del tempo scuola in media di 3 ore i tagli saranno 14.000. Per effetto della rimozione della clausola di salvaguardia per i soprannumerari generati dalla riconduzione delle cattedre a 18 ore saranno tagliati 2.000 posti. Per la riconduzione di tutte le cattedre a 18 ore saranno tagliati 5.000 posti. Nella scuola serale saranno tagliati 1.500 posti. Il tutto è sintetizzato nella seguente tabella.

* Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madre lingua ** Con informatica *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

Piano di studi del Liceo delle Scienza umane

Da http://www.chiedoasilo.it/0/i% 20numeri%20dei%20tagli.doc. Docenti A.S.09/10 A.S.10/11 A.S.11/12 Totale Scuola elementare 16.435 9.119 4.516 30.070 Scuola media 22.320 6.710 710 29.740 Scuola superiore 14.445 4.674 8.474 27.593 Totale 53.200 20.503 13.700 87.403 Legge n.133/08 42.105 25.560 19.676 87.341

* Con informatica

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9** Biologia, Chimica, Scienze della Terra


Altri cambiamenti dal 2009/10 Questo sarà un anno scolastico molto particolare per tutti. Le ore da 60 minuti hanno sconvolto un bel po’ di persone, che però si sono dimenticate che tra il 2009 e il 2010 ci saranno altri cambiamenti (alcuni già in corso) ben più importanti. Ecco i punti salienti: Obbligo d'istruzione Resta confermato l'obbligo scolastico fino al sedicesimo anno di età. L'obbligo di istruzione potrà essere assolto anche con la frequenza dei percorsi di istruzione e formazione triennali avviati attraverso accordi regionali. Le valutazioni Nelle medie i voti relativi alle singole discipline saranno nuovamente espressi in decimi. Nella scuola secondaria la valutazione del comportamento sarà espressa con tutta la scala dei decimi. Con una votazione insufficiente lo studente non sarà ammesso all'anno successivo. La valutazione intermedia e finale degli apprendimenti sarà effettuata dal consiglio di classe, che nello scrutinio finale sospenderà il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più materie. Gli alunni che avranno ottenuto delle insufficenze dovranno frequentare dei corsi di recupero. A conclusione dei corsi di recupero il consiglio di classe, dopo aver accertato il recupero delle lacune formative, formulerà il giudizio finale e l'ammissione o meno alla classe successiva. A partire dall'anno scolastico 2009/2010 saranno ammessi

all'esame di Stato solo gli studenti che conseguiranno la sufficienza in tutte le materie, compresa la condotta. Nuovi insegnamenti L'insegnamento della disciplina "cittadinanza e costituzione" partirà, nell'anno accademico 2009/2010, come sperimentazione in alcune scuole italiane per poi entrare a regime nel 2010/2011. Libri di testo Oltre ai tradizionali libri di testo le scuole potranno scegliere testi scaricabili in tutto o in parte da internet. Le scelte fatte dagli istituti riguardo ai libri di testo non potranno essere cambiate per almeno 6 anni. Gli editori potranno integrare e aggiornare i testi con appendici se necessario. Per limitare al massimo la spesa a carico delle famiglie le scuole potranno continuare a ricorrere al comodato d'uso gratuito e al noleggio dei testi scolastici. Per gli studenti delle scuole medie e dei primi due anni delle scuole superiori appartenenti a famiglie meno abbienti è invece possibile richiedere borse di studio e rimborsi parziali della spesa sostenuta per l'acquisto dei libri. Dall'anno scolastico 2009/2010, inoltre, le pagelle degli studenti potranno essere consultate online e i genitori riceveranno degli sms per segnalare le assenze dei figli. Karin Occhetti, 5 A sc.sociali

L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA NEI PAESI EUROPEI Austria: l’obbligo scolastico va dai 6 ai 15 anni. Si va a scuola per 215 giorni all’anno dal lunedì al venerdì. Gli studenti più grandi vanno a scuola a tempo pieno mentre i più piccoli frequentano solo il mattino. La scuola secondaria superiore si sceglie a 14 anni, dura dai 4 ai 5 anni e può essere di tipo umanistico, tecnico o pedagogico. Belgio: si frequenta dai 6 ai 18 anni a tempo pieno dal lunedì al venerdì per 182 giorni all’anno. La scuola secondaria inizia a 12 anni e dal secondo anno si può scegliere l’indirizzo di studi (generale, tecnico, artistico o professionale). La scuola si articola in tre bienni. Dopo aver terminato il primo si può scegliere se frequentare gli altri due o studiare solo per un giorno alla settimana e lavorare come apprendista gli altri quattro. Danimarca: l’anno scolastico dura 200 giorni. La scuola superiore è costituita da ginnasio e scuola HF che durano 2 o 3 anni e preparano agli studi universitari; scuole professionali che impegnano 3 anni e predispongono all’università o al lavoro e una “formula mista” della durata di 3 anni in cui lo studio è affiancato a stage lavorativi. Francia: La scuola è obbligatoria dai 6 ai 16 anni, dal lunedì al sabato a tempo pieno per un totale di 180 giorni. Il liceo, che si inizia a 15 anni, si divide in due indirizzi: liceo generale e tecnologico, che dura 3 anni e termina con il Baccalaurèat e liceo professionale, che prevede due bienni e al termine di ciascuno dei due viene conferito un diploma. Germania: si frequenta dai 6 ai 16 anni, dal lunedì al venerdì o al sabato, spesso solo al mattino, per un totale di 188-208 giorni all’anno.Dopo i 14 anni si può proseguire gli studi al ginnasio per quattro anni o in scuole professionali a indirizzo specifico. A 15 o 16 anni si può scegliere di studiare, solo per limitate ore settimanali, e lavorare tramite tirocini. Grecia: le lezioni durano195 giorni all’anno dal lune-

dì al venerdì solo al mattino. La scuola secondaria superiore si inizia a 15 anni, successivamente al Gymnasio, e si divide in licei e professionali. I primi danno un’istruzione di tipo generale mentre i secondi preparano, in modo più specifico, al mondo del lavoro. Irlanda: nella scuola primaria vi sono 183 giorni di lezione all’anno, nella scuola secondaria, invece, solo 179. Si frequenta cinque giorni a settimana, generalmente solo al mattino. la scuola secondaria superiore, chiamata senior cycle, dura due anni, è divisa in tre indirizzi e può essere frequentata dopo il Junior cycle oppure in seguito a un anno preparatorio. Paesi Bassi: la scuola è aperta per 200 giorni all’anno, a tempo pieno dal lunedì al giovedì, il venerdì solo al mattino. La scuola secondaria non si divide in “inferiore” e “superiore” ed è strutturata in tre indirizzi: preuniversitaria, generale e professionale. Regno Unito: si frequenta per 190 giorni dal lunedì al venerdì a tempo pieno. La scuola superiore dura dai 16 ai 18 anni (i due anni più lunghi della loro vita…). Alcuni college offrono un’istruzione generale, altri sono misti (istruzione generale + formazione professionale), altri solo professionali. Spagna: la scuola è obbligatoria dai 6 ai 16 anni. Si studia 180 giorni all’anno nella scuola primaria e 175 nella scuola secondaria, per cinque giorni alla settimana. La scuola secondaria si divide in Bachillerato, che offre studi generali divisi in quattro indirizzi: arte, scienze naturali, umanistica, tecnologia, e Formaciòn profesional especifica, che introduce al mondo del lavoro. Svezia: l’istruzione è obbligatoria dai 7 ai 16 anni, si studia 175 giorni all’anno, dal lunedì al venerdì. Il numero delle ore di lezione aumenta nel corso degli anni. La scuola secondaria superiore, chiamata Gymnsieskola, ha la durata di tre anni e offre 17 diversi indirizzi. Sintesi da Onda d’urto, ottobre 2004

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SUPPLEMENTO D’ANIMA Acura del gruppo di Amnesty International del Porporato

Che cos’è Amnesty Amnesty International è un movimento internazionale, indipendente da qualsiasi governo, ideologia politica, interesse economico e credo religioso. Cosa si propone · la liberazione di tutti i prigionieri di coscienza, incarcerati per le loro convinzioni o in base a discriminazioni etniche, sessuali, di razza, di lingua; · lo svolgimento di processi equi e solleciti per i prigionieri politici; · l’abolizione della pena di morte, della tortura e dei trattamenti crudeli, inumani e degradanti verso i prigionieri; · la fine delle esecuzioni extragiudiziali e delle “sparizioni”; · l’opposizione ad abusi commessi da gruppi di opposizione quali: cattura di ostaggi, torture, uccisioni di prigionieri, omicidi arbitrari; · negli ultimi anni, Amnesty International ha deciso di abbracciare nella sua azione tutti i diritti umani delineati nella Dichiarazione dei Diritti Umani e nelle Convenzioni sui Diritti Civili e Politici e sui Diritti Economici, Sociali e Culturali. Con una particolare attenzione a: · donne, spesso sottoposte a discriminazioni, violenze ed abusi come gli stupri utilizzati quale arma di guerra, le mutilazioni genitali, gli omicidi d’onore, i traffici sessuali; · bambini, che possono veder violati diritti basilari quali quelli all’educazione, alla libertà di movimento, alla libertà dalla tortura e dalla discriminazione, alla protezione dai conflitti armati e dallo sfruttamento; · rifugiati e richiedenti asilo, che hanno diritto alla libertà ed alla sicurezza personale ma possono rischiare rimpatri forzati verso paesi dove vanno incontro a detenzioni inique, torture, “sparizioni” o esecuzioni. · sindacati, perché i lavoratori vedano rispettati i diritti stabiliti dagli standard internazionali e dalle Convenzioni ILO. · obiettori, purché agiscano per motivi di coscienza. Ogni anno Amnesty International lancia una campagna mondiale sulle violazioni dei diritti umani in un paese specifico o su un tema particolare.Ci stiamo infatti concentrando nella campagna IO PRETENDO DIGNITA’, e cioè: La povertà non è né naturale né inevitabile ma è il risultato di decisioni. La povertà non è solo relativa alla mancanza di risorse ma soprattutto ai comporta-

menti e alle scelte di chi detiene il potere. Le persone che vivono in povertà sperimentano la loro condizione come mancanza di reddito ma anche, in modo molto forte, come una combinazione di deprivazione, insicurezza, esclusione e impotenza. Queste sono violazioni dei diritti umani! Se vuoi cambiare il fatto che almeno 963 milioni di persone ogni sera vanno a dormire affamate, che un miliardo di persone vive in insediamenti abitativi precari, che ogni minuto una donna muore per complicazioni legate alla gravidanza, che 1,3 miliardi di persone non hanno accesso all'assistenza sanitaria di base, che 2,5 miliardi di persone non hanno servizi igienici adeguati e che 20 mila bam-

bini ogni per questo, giorno muoiono allora devi ascoltarci! Per ottenere un cambiamento profondo, occorre intervenire in tre aree che finora hanno impedito progressi nella lotta alla povertà: - Responsabilità dei governi, delle imprese e delle istituzioni finanziarie internazionali. - Accesso ai diritti e ai servizi essenziali per la dignità umana senza discriminazione. - Partecipazione attiva delle persone che vivono in povertà e dei loro rappresentanti alla lotta contro la povertà. Con questa campagna Amnesty International intende porre i diritti umani al centro della lotta contro la povertà, perché proteggere i diritti di chi vive in povertà non è solo un'opzione: è un elemento essenziale di qualunque soluzione. Cosa puoi fare tu per Amnesty? Firma gli appelli! La tecnica degli appelli da oltre 40 anni mostra la sua efficacia nel lavoro di Amnesty. L'obiettivo è quello di mobilitare l'opinione pubblica sulle violazioni

dei diritti umani, comprese quelle legate alle tematiche o ai paesi oggetto delle campagne dell'associazione. Migliaia di cartoline, telegrammi, lettere, fax, messaggi di posta elettronica creano intorno ai singoli casi una visibilità e un interesse mondiale difficili da ignorare da parte dei destinatari. Quando occorre agire tempestivamente in favore di una vittima di viola-zione, Amnesty lancia le azioni urgenti, attivando una rete di contatti per rendere veloce ed efficace l'intervento. Gruppo giovani amnesty international Marta, Federica, Arianna, Fabio, Alessandro, Massimiliano, 3b cl

“Io pretendo dignità” Aveva dodici anni. A dodici anni le bambine muovono il primo passo verso l'adolescenza, comprano le prime minigonne e spettegolano tra loro, sognano di avere diciotto anni e non vedono l'ora di avere un fidanzato vero. Ma lei viveva in un inferno quotidiano, dove il maschilismo è struttura della società e la donna è una macchina per sfornare bambini. E guai se non sono maschi. La sua infanzia è stata distrutta nel momento in cui le è stato imposto di sposare un uomo che lei non amava, non voleva. E come avrebbe potuto? A dodici anni non puoi nemmeno immaginare quanto possa fare male lo stupro su un corpo ancora così piccolo, il corpo di una futura donna. Fawzia Abdallah Youssef è morta due volte. La prima quando suo marito le si è avventato addosso preso da un desiderio incomprensibile di farsi una bambina, lacerandole corpo ed anima. La seconda domenica 13 settembre 2009 nel partorire un figlio, perchè il suo corpicino di bambina spezzata non aveva retto al grande dolore e nessun medico dell'ospedale di Hajja è stato capace di bloccare l'emorragia che l'ha uccisa nel dare alla luce un bambino morto. E così, tra l'indifferenza di tutti, si è perpetrato l'ennesimo massacro, l'ennesimo femminicidio. Io mi chiedo e ti/vi chiedo: per quanto ancora dovremo accettare stupri, pedofilia, matrimoni forzati, mutilazioni genitali, lapidazioni, morti per parto, percosse, violenza psicologica, intimidazioni, leggi barbare, ipocrisia? Fawzia, come migliaia di donne, era troppo giovane, troppo innocente per morire. E' arrivato il momento di dire: basta. Ale Ari Fabio Fede Marta Maxi Amnesty

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Artisti e campioni tra noi Giulia Bonetto, “campionessa” sul ghiaccio della 4° B ling. Iniziamo con la “storia” di questa tua passione: quando hai iniziato a praticare questa disciplina? Quando andavo alle media, all’età di quattordici anni. Com’è nato il tuo interesse per questo sport? Per curiosità! A scuola era arrivata la lista delle attività in programma per quell’anno nella manifestazione “Porte aperte allo sport” ed ho visto che nell’ambito del pattinaggio c’erano delle cose che potevano interessarmi. Allora ho deciso di provare e mi sono appassionata. Quali sono stati i periodi che hai sentito più “speciali” nell’ambito del pattinaggio? Forse l’anno che è appena passato: è stato ricco di soddisfazioni e di risultati positivi e spero che la mia carriera sportiva possa continuare di questo passo. Sappiamo che recentemente hai partecipato ai campionati nazionali: ci racconti la tua esperienza in questa competizione? E’ stata una grande soddisfazione arrivare a questa gara dopo sei anni di lavoro, ed essendo arrivata settima è stata una grandissima soddisfazione.

Passando alla “vita quotidiana”: quante volte ti alleni alla settimana? Mediamente due volte al giorno per cinque-sei giorni alla settimana, dipende anche da quanto ho da studiare in quel periodo. A proposito di studio: come concili scuola e allenamenti? Mi devo ancora abituare al cambiamento degli orari. Dato che tuttora mi alleno a Torino spero che presto questo sport si possa praticare anche in Pinerolo, in modo da avere più tempo libero. Per adesso comunque generalmente torno a casa alle 5 e quando arrivo mi metto a studiare. Hai dei modelli a cui ti ispiri? Ci sono molte pattinatrici brave, sicuramente c’è Carolina Kostner come atleta italiana, ma ammiro molto anche altre pattinatrici internazionali. Pensi che il pattinaggio possa diventare la tua professione? Lo spero, in quanto già ora ho iniziato ad insegnare a pattinare ai bambini più piccoli, e spero di poter continuare su questa strada. Quindi nel tuo futuro non ti vedi come agonista? No, anche perché gli impegni iniziano a diventare tanti, e comunque trovo che sia molto bello trasmettere agli altri ciò che so. Lorenzo, 5° A Ginn.

Simone Repele dal Porporato all’Hamburg Ballet Simone ha frequentato i primi due anni di scuola superiore al liceo Porporato e ora, seguendo la sua passione per la danza, continua gli studi in Germania, all’Hamburg Ballet. Com'è nata la tua passione per la danza? È nata nel momento in cui in televisione trasmettevano il programma televisivo "Saranno famosi", poi diventato "Amici"... e mi sono sicritto ad una scuola di danza Da quanti anni pratichi questo sport? Ho iniziato in una piccola scuola a None in prima media e dopo due anni mi sono spostato in una scuola professionale a Grugliasco. Adesso sono in Germania e questo è il quinto anno. Per arrivare dove sei ora, che traguardi importanti hai dovuto raggiungere, ad esempio audizioni con personaggi famosi, ecc... ? Ho partecipato a numerosi concorsi in Italia: uno è quello di Pinerolo, poi Biella e Sanremo, dove sono arrivato primo. Quindi ho passato l’audizione per lo stage estivo al Royal Ballet School a Londra, ho fatto uno stage con insegnanti della scuola ucraina e della Scala. Infine ad aprile ho superato le audizioni per entrare all’Hamburg Ballett. Come si sono svolte le audizioni per l'Hamburg Ballet? Nonostante gli innumerevoli successi, eri emozionato? Ero emozionatissimo!!! L’audizione si è svolta ad Amburgo, dentro l’accademia. Nel primo pomeriggio tutti i candidati, tra cui io, si riscaldavano in una delle tante sale e a gruppi ci chiamavano in una

sala più grande. Qui dovevamo svolgere davanti alla giuria degli esercizi. Tra loro il direttore, nonché un importantissimo coerografo, John Neumeier. Alla fine della lezione ha comunicato chi ce l’aveva fatta, eravamo passati in 4 su 30. Poi ho dovuto sostenere una seconda selezione e ho passato anche questa. Così sono stato convocato nell’ufficio del direttore con la mia famiglia e qui mi hanno comunicato che ero stato preso. Come sono organizzate le lezioni all'Hamburg Ballet? Com'è la giornata tipo di uno studente ballerino come te? La mattina vado a scuola, mentre le lezioni di danza iniziano alle 15.15 e finiscono alle 19.45. Si fa tutti i giorni classico e altre materia come moderno folklore e pas de deux, che sono suddivise nei giorni della settimana. Poi ci sono giorni in cui bisogna provare balletti per gli spettacoli. Come speri di continuare la tua carriera di ballerino? C'è qualcosa, in particolare, che nell'ambito della danza vorresti fare? Beh ovviamente la mia speranza è quella di diventare un étoile… ma adesso penso solo a lavorare bene, tutto il resto viene da sé. Nella danza non conta solo essere bravi, ci sono molti fattori che influiscono sulla carriera di un ballerino o di una ballerina: ad esempio il supporto della famiglia e la fortuna nel trovare un bravo coreografo che ti prende. Alessia Martino,3CS

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Ex 7 in condotta Finite le imprese scolastiche degli studenti da “sette in condotta”, anche perché ora c’è il 5 iniziamo questa nuova rubrica, che è una miscellanea di vari argomenti leggeri, umoristici e a volte anche seri. L’obiettivo di far sorridere della rubrica originaria rimane. Anche per questo motivo abbiamo mantenuto lo stesso titolo, aggiungendo solo una ex tipo distinto e gli chiede: “Belli i suoi polli, cosa mangiano?”. “Ah guardi … solo roba di prima quaAssenza 30 maggio per motivo sportivo: lità, costosissima”. “Ma non si salto del compito vergogna? Io sono un commissaGiustifico l’entrata in ritardo per problemi rio della FAO incaricato di multacon la cerniera lampo re chi spreca cibo e le farò avere una multa di migliaia di euro!”. Qualche Giustifico l’assenza del 7/10, motivo: congiorno dopo l’allevatore viene avvicivocato da satana per assemblea straordinaria nato nuovamente da una persona: “Belli L’alunno S. entra alle 12 dicendo che si era perso nel giardino i suoi polli, che mangiano?”. L’allevatore ricordandosi del della scuola tizio di prima gli fa: ” Ah … roba da poco, scadente, di scarto …”. “Ma non si vergogna? Io sono della protezione animali e L’alunno B.B. giustifica l’ assenza del giorno 24/05/09 per: presto le farò arrivare una bella multa di un milione!”. Dopo Tempesta di sabbia sahariana una settimana l’allevatore, ricevute le due multe, viene nuoL’alunno G.L. entra in classe in ritardo dicendo di essere invamente avvicinato da un ammiratore dell’allevamento: “Che ciampato ripetutamente per strada belli i suoi polli, che cosa mangiano?”. “Ah, guardi, io gli do L’alunno C.M. giustifica il ritardo di mezz’ora alla lezione di diecimila lire a testa e si comperano quello che vogliono!”. ginnastica dicendo di avere pedalato controvento

NOTE E GIUSTIFICAZIONI

L’alunno M.L. rientra dopo 35 minuti dal bagno affermando che il bidello l’aveva sfidato a poker e che lui doveva difendersi

FREDDURE

Perché il bue dà tante cornate contro i muri? Perché vuole farsi la bua! Perché i pesci hanno le spine?" "Perché nel mare c'e' la corBARZELLETTE rente * Un tizio in un ristorante ordina una minestra ma, appena Le tende da sole ... soffrono di solitudine? arrivata la minestra, comincia a scappargli la pipì. PreoccupaSai dove abita lo strappo alla regola? - In via del tutto ecceto che qualcuno gli mangi la minestra mentre sta in bagno, scrive su un tovagliolo: "HO SPUTATO NELLA MINESTRA" zionale! Tornato dal bagno, sul tovagliolo, sotto la sua scritta ne trova Che cosa fa un drogato in lavatrice? - Il bucato!!! un' altra: "ANCH IO". Che differenza c'e' tra un filosofo, un matto e uno psicologo? - Il filosofo costruisce castelli in aria, il matto li abita e lo * Prima di sposarsi: psicologo incassa l'affitto! Lei: Ciao! Lui: Finalmente! Da quanto tempo aspettavo questo momento! Lei: Vuoi che vada via? Lui: NO! Come ti viene in mente? Solo a pensarci, Cosa fare con un amico con cui mi chiedo conrabbrividisco! tinuamente se ci potrebbe essere una relazione Lei: Mi ami? Lui: Certamente! A tutte le ore del giorno e della tra noi?! notte! Gloria B Lei: Mi hai mai tradito? C'è un mio amico, che è qlcs di più di un amico...caratterialmente è Lui: NO! MAI! perché me lo chiedi? perfetto: simpatico, divertente, mi capisce, mi distrae quando ho dei Lei: Vuoi baciarmi? problemi... ma fisicamente non è propriamente "bello". Lui mi vuole Lui: Sì, ogni volta che ne ho l’occasione! bene, davvero tanto e io tra una cosa e l'altra mi chiedo se tra noi ci Lei: Saresti mai capace di picchiarmi? potrebbe essere una relazione... ma mi blocca il fatto che io non lo veLui: Sei impazzita? Lo sai come sono io! da "bellissimo", da innamorata invece lo dovrei vedere tale... secondo Lei: Posso fidarmi di te? voi è una cosa superabilissima in quanto superficiale?? o meglio laLui: Sì! sciare stare? Lei: Tesoro … Dettagli aggiuntivi: ho già conosciuto uno più bello, ma solo bello... Dopo sette anni di matrimonio: poi dentro non c'è niente, invece lui è davvero speciale!!! Basta leggere il testo dal basso in alto.

Yahoo! Answers

* Un contadino sta ammirando il proprio allevamento di galline all’aria aperta. Ad un certo punto si avvicina un 13

Miglior risposta - Scelta dai votanti Alla pagina: http://it.answers.yahoo.com/question/index; _ylt=AlQ1nNr4rjxD2ef5gPAIXy8ZDgx.;_ylv=3? qid=20080806072530AA70Gao


Ipse Dixit

Contrappasso...

• Rosia: “Contavo di vederlo di stamattina, ma ora è solo

fantascienza!”

ALUNNI! (Ebbene sì… anche noi ci siamo!!!)

• Ferrero: “Esercizio inventato.”

• Ilenia P. - I neonati venivano aiutati a ve-

Studentessa: “Che numero??” • Usseglio: “Cerco di stare zitta quando parlo, se riesco.” • Sappè: “… sti fighetti stilnovisti si scrivono poesie al

posto degli sms …”

• •

• Sappè: “Che bello fare lezione in pochi!”

Studentessa: “Bisogna eliminare qualcuno!” Sappè: “Facciamoli stare in sciopero permanente!”

• Priolo: “Se siete a terra incominciate a scavare.” • Priolo: “Ragazzo mio sei una purga! Appena faccio un

Lassativ-party • •

COMICO MA VERO

nire alla luce da lavatrici. Stela M. - C’è un piccione alpino (... sarebbe albino) Valerio P. - “By the way” significa “per la strada”… Matias B. - Pensavo che mi chiedesse la differenza tra mascolino e neutro Cristiano M. - La meridiana funziona con l’ombra del sole Diletta G. - Tizio, Caio e Cosimo… Elisa M. - ...L’opposto contrario Dal giornale scolastico La zanzara

La rubrica in cui si narrano cose divertenti accadute realmente!!!

...comico, ma vero...

Mai Chiedere informazioni ai vigili!!! Allora iniziamo con una cosa accaduta ad una mia amica: stava andando in macchina per raggiungere dei parenti, ma non essendo esperta con le strade del posto si è fermata in uno spiazzo e ha chiesto ai vigili che erano lì le informazioni e loro, gentili direi, come risposta: «Favorisca per favore patente e libretto» . Poi, nonostante la regolarità dei documenti, volevano trattenerla .. magari si sentivano soli! xD Ora pure per avere delle informazioni per raggiungere una riunione di famiglia bisogna esibire i documenti? Prossimamente anche per respirare!!! Morale: Mai chiedere informazioni ai vigili! xD Incomprensione mattutina Maggio 2009, mattina di un normale giorno di scuola, ora di francese, una classe sta discutendo se avrà il ponte del primo giugno o no .. Prof: ma guardate che i ponti li hanno aboliti!! Studentessa: nooo e ora come facciamo ad attraversare i fiumi??? Nuove Regole di Calcetto Normale giornata in parrocchia, partita di calcetto. A sfidarsi ci sono due ragazze contro un ragazzo, e essendo in svantaggio creano delle nuove regole di calcetto: 1. tu non puoi segnare finchè non lo facciamo noi 2. noi vinciamo sempre Che ne dite?? .. Vi piace vincere facile??? (in questo caso ci starebbe bene in sottofondo la musichetta Bonci Bonci Bom Bom Bom della pubblicità! xD) Se avete vicende inverosimili, divertenti potete farmele avere e vederle qui pubblicate per coinvolgere tutti in risate e divertimento! Alessia Martino, 3cs

Filip

14

po M onti


Enigma Test di cultura generale Yahoo! Answers

1:Quando fu concordato l'armistizio di Villafranca? a) 1857

b)1859

c)1870

Furbizia, ricchezza... e felicità del cuore

2: Quale pianeta del sistema solare ha cinque satelliti? a)Plutone

b) Giove

Sweet Love Molti racconti insegnano che la furbizia può far raggiungere la ricchezza ma non la felicità del cuore, per avere la quale occorre agire con animo puro e onesto. Vorrei che esponeste le vostre considerazioni al riguardo! Sono proprio curiosa! avanti datevi da fare!! P.S.accendete una stellina se volete… a me farebbe piacere se la domanda circolasse! x avere più opinioni e poterci confrontare!

c) Urano

3 In quale anno Ignazio di Loyola fondò la Compagnia di Gesù? a)1534

b)1543

c)1453

4. Un celebre musicista italiano, spinto dal bisogno, compose canzonette che gli venivano ricompensate con poche lire. Quale? a)Verdi

b) Donizetti

Dettagli aggiuntivi x irenicaa..non hai capito proprio nulla..forse facevi meglio a leggere bene la domanda.. poi..nel mondo non è affatto vero ke sono tutti furbi..qua intendo che di solito i furbi non hanno mai un animo puro..x qst motivo non riescono a costrursi una vita x' la fiducia sta alla base di tutto e i furbi nn danno nessuna fiducia..e il loro animo non sarà mai puro.. automaticamente una persona molto ricca ma senza nessuno ke lo vuole lo renderà triste..i soldi non fanno la felicità.. sostanzialmente.

c)Rossini

5. In architettura, come si chiama la guglia di forma piramidale o conica tipica dello stile gotico? a) Pinnacolo b) Portale

c) Chiave

6. Chi è stato il fondatore del futurismo? a) Calvino

b)Verga

c)Marinetti

x sarà deviata: nella mia domanda..intendevo dire ke una persona furba ha difficoltà a trovare la felicità più di una persona umile e onesta. l'ho spiegato nell'appunto precedente..leggilo..un bacione e grazie lo stesso

7. In Italia per l'elezione del Presidente della Repubblica quale maggioranza dell'assemblea è necessaria? a) 2/3

b)50%+1

c)1/3

8. Dov'era situato il campo di sterminio di Dachau? a)Polonia

b)Germania

Miglior risposta - Scelta dai votanti Jake43

c) Austria

Ci sono 3 possibili interpretazioni della felicita': (1) la felicità è uno stato di appagamento temporaneo che si ha per un brevissimo periodo quando si raggiunge un obiettivo (2) la felicita' e' uno stato mentale personale dell'individuo indipendente dalle circostanze esterne e come tale la capacita' di essere felici va allenata scacciando dalla propria mente i pensieri negativi e caricandola di pensieri positivi (o meglio di immagini positive visto che se provi ad osservare i tuoi pensieri ti accorgi che sono composti da immagini!) (3) la felicita' e' uno stato che dipende dalle circostanze esterne e si ha quando vengono coltivati simultaneamente gli obiettivi esistenziali.. Gli obiettivi esistenziali sono 3: (a) salute (si riferisce sia al corpo che alla mente)...Una buona salute mentale si mantiene prendendosi il giusto tempo per il divertimento.... (b) ricchezza : ti aiuta a conservare la salute e le relazioni (c) amore: si riferisce sia alle relazioni sentimentali,sia agli amici ai familiari sia ai rapporti con i colleghi di lavoro

9. Un famoso filosofo fu maestro di Alessandro il Grande. Chi? b) Platone

c) Eraclito

Risposte: 1-a;2-c;3-a;4-b;5-a;6-c;7-b;8-b;9-a

a) Aristotele

Il seguito della risposta ed altre opinioni su: http://it.answers. yahoo.com/question/index?qid=20080711093228AAN1oiP

Sarà vero? Provate a discuterne. Poi mandateci le vs. osservazioni a studenti@liceoporporato.it 15


Musica & film

Simon and Garfunkel La prima cosa che mi viene in mente parlando di questo duo non ha nulla a che fare con la musica. Subito riaffiora nella mia memoria una frase del telefilm Numb3rs, quando Charlie dice a Larry che un suo lavoro era il frutto della mente di un genio, ma se l’avessero fatto insieme sarebbe stata l’unione di due geni, allora Larry risponde sognante: “come Simon and Garfunkel??”. Questa mia citazione erudita non serve solo a dimostrare il mio amore per la serie tv con l’fbi o a tentare di corrompere la prof. di matematica, serve a dimostrare l’opinione del mondo nei confronti di questi due personaggi. Essi hanno cominciato la loro carriera nel lontano 1957 sotto il nome di Tom & Jerry. Dopo un periodo di pausa tornano nel 1964 sotto il nome di Simon and Garfunkel. Il loro primo album si rivela un flop commerciale e il duo si divide nuovamente, avviso che nella loro carriera sarà quasi una costante, fino a riunirsi per il capolavoro “Sound of silence”, è il 1966. Il ’67 sarà l’anno dei “Grammy awards” per la colonna sonora de Il Laureato, la canzone “Mrs Robinson” riesce a mettere i brividi ancora oggi, figuriamoci allora. Ma quale è stato l’evento che li ha resi personaggi storici alla stregua di Giulio Cesare e Napoleone?? Il loro concerto a Central Park del 19 settembre 1981. Chi ha avuto la fortuna di esserci ricorderà sicuramente le 400000 persone che gremirono il polmone di New York, uno spettacolo che resta ancora oggi incastonato tra i gioielli della musica. Spettacolo più grande ma meno storico fu quello di Roma nel 2004: stime non ufficiali parlano di una folla di 600000 persone… da rimanere senza fiato. Parlare della crema può dare un’idea della sua bontà, ma ascoltando “The Sound of Silence” si può capire fino in fondo la sua dolcezza, provare per credere!! Buon appetito… Lara 1B Cl

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Il laureato

Il film esce nel 1967, e da tempo è stato consacrato tra i cult del v a l cinema. La trama parla di Benjamin Braddock, giovane di brava famiglia o Cap fresco fresco di laurea. È appena tornato dall’università, convinto di aver solo vissuto passivamente la propria esistenza, quando decide di recuperare il tempo perduto. La ribellione e la rabbia nei confronti dei genitori assopita negli anni torna quindi a farsi sentire, specie quando la moglie di un collega del padre, la signora Robinson lo seduce. La sua vita percorre quindi una strada eccitante, almeno fino a quando Ben non si innamora di Elaine, figlia dei signori Robinson. La signora Robinson non ne è felice, ma ancora meno la ragazza, quando scopre che il ragazzo che ama ha intrapreso una relazione con la madre. Questo la porterà a trasferirsi e ad accettare la proposta di matrimonio di un altro giovane. Ma non si possono mettere all’amore i bastoni tra le ruote e allora… mi spiace, ma il finale non lo posso svelare, altrimenti nessuno guarderebbe il film!! Come ho già detto, il film è considerato una delle stelle più brillanti del firmamento del cinema, anche grazie all’Oscar assegnato al regista Mike Nichols, e alla spettacolare interpretazione di un giovanissimo Dustin Hoffman, che per la sua performance ricevette il suo primo Golden Globe e la sua prima nomination agli Oscar. Il film fu un successone, parlando di ribellione, di rabbia e di lotta al perbenismo, all’avanguardia rispetto ai moti del ’68. Paradigmatico il personaggio di Ben, che disobbidisce, ma non si ribella mai apertamente, che teme di rimanere soffocato dalla vita e che alla fine decide di prendere le proprie decisioni e andare per la propria strada, nonostante le intimidazioni e i rischi. Il film può vantare inoltre una delle più importanti colonne sonore della storia: quella firmata da Simon and Garfunkel, che con questa pellicola hanno dato un’immagine alla loro musica e alla loro epoca. Film come questi non possono essere spiegati in un articolo, l’unico modo per poterli apprezzare è vederli, fidatevi di me, non resterete delusi. Lara 1b cl 16


Libri & Cantautori Rubrica per gli amanti della lettura, del racconto, della poesia, dei fumetti...

La solitudine dei numeri primi Da questo libro non sapevo cosa aspettarmi, poiché è stato talmente discusso, elogiato, criticato, che nella mia mente si è creato un miscuglio di impressioni non mie… Parla di Mattia e Alice, due ragazzi che si ritrovano vicini nella loro solitudine senza mai però toccarsi. Lui è un ragazzo prodigio portato per la matematica che ha una sorella gemella ritardata, e un dramma che lo accompagnerà per tutta la vita; lei è una ragazza zoppa per un incidente avuto sugli sci da piccola che ha problemi di anoressia, ma non vuole ammetterli neanche a sé stessa. Per caso s’incontrano e per tutta la vita l’uno riconoscerà nell’altra sé stesso, ma mai saranno davvero insieme, talmente vicini da toccarsi.

di Paolo Giordano

E’ un libro indubbiamente triste. Fin troppo, per i miei gusti. A tratti è angosciante. Ma è reale, dà emozioni difficili da capire, ogni tanto bisogna chiudere il libro e fermarsi a riflettere, anche se si vorrebbe sapere che cosa succederà dopo. La storia è scorrevole e, quando si arriva alla fine, non si pensa nemmeno che la storia possa finire lì, in quel punto. Qualcuno pensa che il finale sia deludente, un taglio che lascia in sospeso, che non permette che tutto si possa aggiustare… insomma, molti speravano in un happy ending. Ma secondo me il finale è adatto, quello giusto, perché è così che deve finire la storia: i numeri primi non saranno mai così vicini da toccarsi, nonostante possano desiderarlo. Elisa Garis

Intervista a Max Manfredi Max Manfredi è un cantautore genovese, artista di parole e di musica, apprezzatissimo dagli specialisti del settore. Il suo ultimo album, Luna Persa (settembre 2008), ha vinto la Targa Tenco per il miglior disco dell’anno, che, nell’ambito della canzone d’autore, è il premio sicuramente più prestigioso. Andiamo a porgli alcune domande… Max, sappiamo del tuo inizio molto precoce con la scrittura di canzoni; vuoi dirci brevemente come avvenne? Avvenne a tredici anni, avevo una chitarra in mano e la voglia di essere un altro, nonché una sensibilità innata verso la musica sentimentale. I più gagliardi a quell'età si dedicavano al sesso o, almeno, alla masturbazione. Io mi misi a fare canzoni. Scoprii che ne ero capace. Hai qualche aneddoto del tour particolare o divertente da raccontarci? Tutti riguardano Marco Spiccio, il pianista ed affabulatore, ma ci vorrebbe un intero best seller. Il divertente è che ci sia il tour. Quando dico che abbiamo fatto sessanta concerti in pochi mesi, l'interlocutore si stupisce parecchio. De André in persona apprezzò il tuo operato. Vuoi spiegarci meglio del tuo rapporto con lui e della sua dichiarazione che diceva "Max Manfredi è il più bravo di tutti"? Gli è scappata parlando con una coraggiosa giornalista, Monica Di Carlo. Perché dico coraggiosa? Perché triste consuetudine italiana è parlare del già detto, non sforare mai, con il timore di perdere l'attenzione del lettore proponendogli un nome non sancito. I media tutti così ra-

gionano (se ragionassero). Invece a Monica sembrò una notizia; e, memore dell'antica consegna secondo cui il giornalismo serve a propagare notizie (che abbiano riscontro in fatti documentati o reali), questa curiosità la diffuse in un articolo. L'articolo era in un giornale a tiratura regionale, ma "come una freccia dall'arco scocca" volò abbastanza veloce da mouse a mouse, e si espanse in rete a macchia d'olio... Tornando a Fabrizio e a quell'uscita: gli scappò detta, appunto, quando Monica gli domandò di segnalarle il nome di un cantautore che secondo lui valesse la pena di ascoltare. Come ci conoscemmo? Attraverso un altro amico, Vanni Pierini che, ospite della sua casa in Sardegna, gli portò una mia cassetta musicale e gliela fece sentire. Prima l'avevo solo intravisto di persona. Lui sapeva chi ero perché, come suol dirsi, non gli sfuggiva nulla. Mi propose di cantare un mio brano con me in quello che sarebbe stato il mio prossimo disco. Ne fui felice. Cominciai ad inseguirlo per i suoi concerti in modo da metterci d'accordo, infine registrammo per qualche giorno ad Acquapendente, in uno studio-ostello in cui si viveva anche, si mangiava e si dormiva. Qual è, qualora ce ne sia solo una, la ragione principale che ti spinge a creare canzoni? Non sono un santo, né un ciclista: qualcosa uno deve pur praticare, nella vita. Io, per adesso, quelle so fare. Neppure sono un cineasta o un romanziere. Anche se forse potrei diventarli. E poi una canzone è un piacere perfetto, come la sigaretta per Oscar Wilde: è squisita e lascia insoddisfatti. Sia chi le fa, sia chi le sente. Intervista di Carlo Guassone 17


TUTTI GLI STUDENTI DEL PORPORATO Anno Scolastico 2009-2010 CLASSICO 4A: Eleonora, Sara, Federico, Stefano, Francesca, Agnese, Davide, Giorgia, Elisabetta, Selene, Valentina, Alessandro, Vanessa, Nicolas Piero, Giada, Jessica, Davide, Gemma, Roberto, Francesca, Amedeo, Marcello, Lucrezia, Giulia, Alessia. 4B: Beatrice, Francesca, Tommaso, Chiara, Ilaria, Eleonora, Alberto, Rebecca, Rebecca, Elisa, Giorgia, Marta, Lucia, Patrizio, Federica, Stefano, Mattia, Edoardo, Gabriele, Chiara, Tea, Teresa, Alessandro, Vincenzo, Greta, Paolo. 4C: Nicolò, Eleonora, Valeria, Federica, Francesca, Emanuele, Giovanni, Silvia, Giovanna, Francesco, Selene, Beatrice, Rossano, Carlotta, Filippo, Alessandro, Valentina, Miriam, Ioana Maria, Matilde, Matteo, Marica, Stefano, Claudio, Edoardo, Anna. 5A: Chiara, Selene, Giulia, Marta, Selene, Diego, Francesco, Andrea, Andrea, Ludwing, Sara, Norma, Lorenzo, Stefano, Erica, Stephanie, Cecilia, Lorenzo, Benedetta, Jolanda, Luca. 5B: Debora, Serena, Andrea, Annalisa, Ileana, Fabio, Gloria, Samuele, Beatrice, Arianna, Francesco, Andrea, Clara, Giacomo, Francesca, Lara, Matilde, Mattia, Andrea, Lucia, Alessandra, Doralice, Davide. 5C: Chiara, Camilla, Alessandro, Dennis, Stefania, Chiara, Sarah, Marco, Elisa, Federica, Niccolò Umberto, Francesca, Luca, Gabriele, Irene, Alessandro, Mirko, Federica, Gabriele. 1A: Chiara, Alice, Luca, Luigi, Andrea Silvia, Serena, Andrea, Sara, Jacopo, Catalin, Giorgio, Vittorio, Serena, Ilaria, Alberto, Marta, Francesca, Maria Chiara, Roberto, Alessandro, Chiara, Andrea, Alessia, Graziella, Valentina, Cristina, Margherita, Silvia, Veronica. 1B: Laura, Chiara, Nicola, Ramona, Francesca, Cecilia, Federico, Lara, Martina, Rebecca, Zoltan, Lucio, Matteo, Gloria, Martina, Pietro, Cecilia, Filippo, Elisa, Silvia Maria, Edoardo, Stefano, Lorenza, Cristina, Eugenio, Nicolò, Lucrezia. 2A: Martina, Martina, Isotta, Sara, Sara, Anna, Giulia, Francesca, Nina, Valeria, Francesca, Marzio, Cristina, Chiara, Adela Cristina, Weiya, Stella, Valentina, Pietro, Giulia, Lucrezia, Matilde, Michela, Simone, Cristina, Davide, Stefano, Sara, Valerio, Martina. 2B: Fabio, Arianna Carlotta, Andrea, Ludovica, Chiara, Martina, Giulia, Francesca, Giulia, Giulia, Agnese, Nicla, Federica, Stefania, Michela, Nadia, Carlotta, Erika, Federica, Silvia, Ilaria, Federica, Andrea, Ramona, Federica, Alessandro, Elena, Ilaria. 3A: Sara, Yousef, Marco, Alessandro, Stefano, Carlotta, Giulia, Gianluca, Michela, Laura, Valentina, Chiara, Vittoria, Matteo, Silvia, Cristina, Ettore, Cristiano, Carola, Noemi, Michela, Dario, Fabiana, Vanessa, Chiara. 3B: Carlotta, Andrea, Federica, Arianna, Laura, Alessandro, Eleonora, Vittorio, Sonia, Massimiliano, Carlo Alberto, Francesco, Filippo, Giulia, Elena, Simone, Fabio, Natalia, Cristina, Emanuele, Federica, Emanuele, Sara, Marta, Stefano.

LINGUISTICO 1A: Alice, Emilio, Barbara, Pamela, Gerarda, Mihaiela, Manuela, Francesca, Zainab, Giulia, Elena, Federica, Arianna, Alessia, Giorgia, Natasha, Alessandro, Giulia, Chiara, Alessia, Elisa, Fabio, Dalila, Francesca, Silvia, Paola. 1B: Alice, Davide, Carolina, Irene, Gaia, Sara, Michela, Francesca, Arianna, Chiara, Alessia, Manuel, Alice, Virginia, Alessio, Giorgia, Kristina, Harpreet, Giulia, Erica, Chiara, Simona, Elena, Veronica, Jasmine, Ilaria, Federica. 1C: Daniele, Chiara, Cristina, Davide, Selena, Dragos, Violeta, Alessandra, Alberto, Emiliana, Alice, Miriam, Francesca, Annamaria, Adriana, Matteo, Maria Madalina, Lorenza, Francesca, Ludovica, Alessandra, Giulia, Sara, Greta, Simona, Debora, Jennifer, Marta. 2A: Carlotta, Elena, Barbara, Giorgia, Greta, Stefania, Giorgia, Giulia, Ambra, Chiara, Sabrina, Valentina, Silvia, Debora, Alessia, Francesca, Eleonora, Gaja, Luca, Francesca, Mirala, Nicoleta, Lorenzo, Stefania, Andrea, Morena, Chiara, Beatrice. 2B: Giulia, Gloria, Manuela, Alessandro, Giulia, Alice, Denise, Ana, Deborah, Valeria, Giulia, Erika, Arianna, Cristina, Elisabetta, Malin, Marta, Carola, Lorenzo, Beatrice, Alessandra, Davide, Lucrezia, Mara, Andrea. 2C: Chiara, Francesca, Jessica, Ilenia, Federico, Sonia, Chiara, Ingrid, Magda, Valeria, Valentina, Giorgia, Martina, Arianna, Carlotta, Aaron, Giulia, Valentina, Ilaria, Sara, Chiara, Marta, Alessandro, Valentina, Samanta. 3A: Irene, Andrea, Jessica, Giulio, Alessandro, Giada, Alessandra, Cristina, Yendry, Lucrezia, Sara, Cinzia, Giulia, Alessia, Angelica, Beatrice, Alice, Stefania, Cecilia, Francesca, Oleksandra, Serena, Chiara. 3B: Alessandra, Christopher, Silvia, Fabiana, Chiara, Stefania, Alice, Giulia, Martina, Chiara, Sofia, Mariaserena, Chiara, Irene, Silvia, Debora, Francesca, Miriam, Gloria, Marta, Marzia, Ambra, Veronica, Valentina. 3C: Jean Marc, Noemi, Chiara, Marzia, Francesca, Ilaria, Desireè, Viviana, Matteo, Elena, Fabiola, Noemi, Debora, Anna, Rita, Federico, Giulia, Elisabeth, Valeria, Amalia, Miriam, Martin, Valentina, Sara, Alessandra. 4A: Aurora, Emily, Martina, Marta, Sabrina, Martina, Debora, Giuliana, Chiara, Simona, Luisa, Giuditta, Adriana, Erika, Abdel, Elena, Francesca, Silvia, Carolina, Ritika, Valeria. 4B: Alice, Roberta, Denise, Silvia, Giulia, Martina, Mirko, Veronica, Eleonora, Miriam, Viviana, Marianna, Milena, Marzia, Federica, Federica, Francesca. Jessica, Shanel, Mirjam, Marta, Sara. 5A: Angelica, Valentina, Gianluca, Elisa, Federica, Valerio, Veronica, Silvia, Silvia, Valentina, Chiara, Gaja, Sarah, Lucia, Patrick, Ramona, Valeria, Renata, Gilda, Veronica, Alice. 5B: Marta, Alessia, Valentina, Serena, Ilaria, Cristina, Morena, Dalila, Isabella, Giulia, Marta, Daniele, Giulia, Chiara, Chiara, Elena, Elisa, Arianna, Stella, Michela. 5C: Vittoria, Anays, Arianna, Chiara, Lorenzo, Serena, Eleonora, Roberta, Martina, Jessica, Maddalena, Karim, Federica, Sara, Sarah, Stefania, Rossana, Jennifer, Ilaria.

SCIENZE SOCIALI 1A: Giorgia, Stefano, Krizia, Beatrice, Valentina, Beatrice, Jessica, Stefania, Federica, Ylenia, Alice, Alessia, Devis, Stefania, Jessica, Francesco, Alessandro, Valentina, Alessio, Martina, Valentina, Cristina, Giorgia, Miriana, Isabelle, Marco, Madalina, Samira, Sara, Giorgia, Veronica. 1B: Emilia, Sonia, Gloria, Paola, Camilla, Giorgia, Roberta, Davide, Miriam, Noemi, Alessio, Sara, Alessandra, Martina, Fabiola, Martina, Federica, Franco, Giulia, Andrea, Andrea, Riccardo, Carol, Giorgia, Irene, Alice, Vanessa, Jonatha, Aia, Elisa, Giulia, Silvia, Lorenzo. 1C: Cristina, Sara, Francesca, Davide, Miriam, Eleonora, Alexa, Alice, Rebecca, Melissa, Alessandra, Brisindò, Micaela, Andrea, Vittoria, Laila, Raffaella, Elisa, Martina, Chiara, Jessica, Elisa, Marta, Alexandra, Sara, Giada, Federica, Maria, Federica, Sara, Vanessa.

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1D: Elisa, Valentina, Cristiana, Francesca, Fatima, Simona, Clelia, Alessia, Veronica, Chiara, Mirian, Marzia, Giada, Claudia, Mary, Emily, Roberta, Cristina, Beatrice, Isabel, Anna, Shana, Elisa, Mattia, Beatrice, Alessia, Sara, Sharon, Francesca, Margherita, Nicoleta. 2A: Erika, Francesca, Irene, Nadia, Giulia, Eleonora, Isabel, Pamela, Giulia, Arianna, Angela, Katia, Margherita, Deborah, Eleonora, Alessandra, Chiara, Rebecca, Monia, Elisa, Ilenia, Alessandra. 2B: Sara, Sara, Micaela, Alessia, Veronica, Alessia, Chiara, Chiara, Camilla, Andrea, Alessandro, Luca, Vanessa, Alessandra, Valentina, Cristina, Noemi, Sharon, Alberto, Cassandra, Emilia. 2C: Chiara, Francesca, Jessica, Ilenia, Federico, Sonia, Chiara, Ingrid, Magda, Valeria, Valentina, Giorgia, Martina, Arianna, Carlotta, Aaron, Giulia, Valentina, Ilaria, Sara, Chiara, Marta, Alessandro, Valentina, Samanta. 2D: Federica, Chiara, Michela, Fabio, Elisa, Cristina, Naomi, Filippo, Giulia, Federica, Maria, Margherita, Chiara, Ambra, Mara, Giada, Silvia, Giorgia, Mariana, Roberta, Alessandra, Carola, Lisa. 2E: Ylenia, Eleonora, Francesca, Sara, Maddalena, Ilaria, Veronica, Federica, Alice, Martina, Eleonora, Dayana, Elena, Luca, Marta, Sara, Denise, Lara, Noemi, Marta, Isabella, Carlotta, Marika, Valentina. 3A: Federica, Michela, Krissy, Elena, Giulia, Giulia, Elisa, Giulia, Virginia, Alessia, Valentina, Elisa, Alessia, Ylenia, Luca, Alessia, Marzia, Giulia, Giulia, Anamaria,Giulia, Chiara, Annalisa, Tiziana, Ilaria. 3B: Certaine, Miriam, Miriana, Michaela, Ilaria, Elisa, Miriana, Elisa, Giulia, Tommaso, Monica, Luca, Arianna, Camilla, Ankie, Lucia, Cassandra, Francesca, Sonia, Chiara, Ilaria, Giulia, Barbara, Deborah, Martina, Elisa, Gjyljana. 3C: Alessia, Guglielmo, Arianna, Valentina, Paola, Samanta, Beatrice, Deborah, Althea, Ioana, Carlotta, Martin, Alicia, Alessia, Arianna, Jessica, Francesca, Martina, Ilaria, Valentina, Cristina, Ilaria, Irene, Simona. 3D: Marica, Federica, Stefania, Cristina, Enrica, Daniela, Brunilda, Jessica, Giulia, Sara, Debora, Anna, Giulia, Debora, Andra, Martina, Emanuela, Andreea, Naomi, Giulia, Alessia, Salvatrice, Mery, Aurora, Giorgia. 4A: Alice, Gloria, Letizia, Vanessa, Chiara, Joselito, Stefania, Giulia, Patrizia, Valentina, Laura, Cristina, Ilaria, Renato, Marlon, Alessia, Giulia, Ilaria. 4B: Federica, Erica, Federica, Alessandra, Michela, Sabrina, Alice, Giulia, Federico, Martina, Valentina, Sonia, Sabrina, Valentina, Annalisa, Elisa, Maurizio, Andrea, Chiara, Patrizia, Serena, Sara, Laura, Serena, Valentina. 4C: Giada, Simone, Erika, Valentina, Erika, Gloria, Erika, Ilaria, Zuleika, Angela, Valentina, Chiara, Martina, Alice, Rocco, Annunziata. 5A: Giulia, Beatrice, Ilenia, Lucrezia, Angelica, Eleonora, Serena, Karin, Serena, Enrico, Mariangela, Giulia, Federica, Noemi, Pierangelo. 5B: Valentina, Giorgia, Daniela, Cristina, Manuela, Debora, Francesca, Michele, Eleonora, Nicolò, Paola, Sarah, Ilenia, Alice, Noemi, Lucrezia, Elisa, Brisette, Claudia. 5C: Jessica, Serena, Erika, Silvia, Domenica, Monica, Luana, Alice, Melanie, Sara, Tamara, Veronica, Erica, Chiara, Roberta, Michela, Nadia, Noemi. 5D: Roberta, Martin, Eliana, Andre’, Federica, Raffaella, Fabrizio, Laura, Alice, Eleonora, Annalisa, Carola, Daria, Sonia, Manuela.

SOCIOPSICOPEDAGOGICO 1A: Cristina, Serena, Omar, Sonia, Martina, Jasmine, Ilaria, Alice, Desiree, Serena, Sara, Chiara, Federica, Claudia, Giulia, Veronica, Fabiola, Sara, Chiara, Antonella, Debora, Francesca, Mara, Francesca, Chiara, Noemi, Paolo. 1B: Sara, Nadia, Serena, Francesca, Marika, Laura, Annalisa, Emanuela, Samuela, Camilla, Deborah, Francesca, Barbara, Hoyam, Erica, Ilaria, ,Martina, Alessia, Simona, Elisa, Maurizia, Veronica, Veronica, Vanessa, Isabella, Marta, Margherita, Simone, Adina. 1C: Valeria, Irina, Claudia, Marianna, Martina, Ana, Alice, Francesca, Gloria, Rachel, Sara, Silvia, Martina, Alessandra, Erica, Sofia, Chiara, Giulia, Giulio, Rachele, Valentina, Federica, Angela, Mara, Denise, Michela, Serena, Tiziana, Luca, Ginevra, Christian. 1D: Francesca, Serena, Veronica, Chiara, Jennifer, Giulia, Martina, Giulia, Elena, Lorenza, Valentina, Martina, Jessica, Diana, Marilena, Eleonora, Alessandra, Marica, Alessandra, Susan, Rosamaria, Giulia, Alessia, Elisabetta, Paola, Giulia, Giulia, Valeria, Federica, Ilaria, Martina, Elisabeta, Marika, Valentina, Paola, Enrica, Federica. 2A: Marta, Sara, Francesca, Alice, Giulia, Ilaria, Luana, Marta, Miriana, Noemi, Chiara, Erica, Debora, Elisa, Silvia, Stefania, Marianna, Simona, Luca. 2B: Davide, Valentina, Luana, Ilaria, Gioele, Chiara, Alice, Margherita, Teresa, Ilaria, Federica, Rosy, Emanuela, Mirjeta, Elisa, Giulia, Alberto, Elisa, Camilla. 2C: Elisabetta, Johara, Noemi, Jessica, Beatrice, Anna, Francesca, Valentina, Erica, Eliana, Michele, Astrid, Chiara, Naomi, Alessia, Samanta, Sandra, Michelle, Chiara, Arianna, Sara, Erica. 2D: Clarissa, Martina, Martina, Adelaide, Claudio, Sabrina, Carola, Silvia, Antonietta, Camilla, Francesca, Bruno, Giulia, Veronica, Noemi, Silvia, Sara, Xhensila, Sabrina, Erika, Greta, Alessia. 3A: Serena, Irene, Alessia, Monica, Raffaella, Paola, Marta, Giulia, Greta, Veronica, Morena, Sara, Martina, Sara, Micaela, Giulia, Stefania, Antonella, Giulia, Elisa, Francesca, Beatrice, Beatrice, Alessia, Angela, Elena, Serena, Tatiana. 3B: Luana, Annalisa, Chiara, Serena, Vanessa, Giada, Naomi, Omar, Coraline, Cristiana, Noemi, Laura, Carola, Cristina, Lucrezia, Claudia, Chiara, Alessandra, Fabio, Tamara, Elisa, Silvia, Francesca, Genny, Jennifer, Martina, Carlotta. 3C: Liliana, Alice, Francesca, Valeria, Sara, Stefania, Roberta, Sonia, Giusi, Silvia, Erika, Samantha, Federica, Emanuela, Carlotta, Vivien, Samantha, Federica, Francesca, Nadia, Marta, Martina, Cristina, Giulia, Annalisa. 4A: Sonia, Elena, Valentina, Ambra, Alice, Sara, Francesca, Federica, Serena, Elisa, Federica, Maya, Lisa, Marta, Barbara, Chiara, Martina, Sabrina, Elisa, Alessandra, Irene, Alessia, Denise, Matteo. 4B: Francesca, Ilenia, Adele, Martina, Elena, Sara, Jessica, Ilaria, Federica, Simona, Chiara, Valentina, Valentina. 4C: Giulia, Sara, Federica, Celeste, Federica, Martina, Giulia, Elena, Alice, Chiara, Monica, Cinzia, Elisa, Marta, Francesca, Michela, Denise, Linda, Erika, Mihaela, Anita, Ilaria. 5A: Martina, Gloria, Chiara, Simone, Alessia, Gloriana, Elena, Luna, Sara, Marzia, Giulia, Karen, Federica, Martina, Debora, Santina, Elena, Giulia, Cristina 5B: Francesca, Francesca, Chiara, Claudia, Ilaria, Annalisa, Serena, Chiara, Silvia, Noemi, Luana, Federica, Martina, Maria, Francesca, Ambra, Carmela. 5C: Serena, Erika, Andrea, Emanuele, Jennifer, Andrea, Chiara, Denise, Raffaele, Michele, Letizia, Mikela, Sabina, Giada, Marta, Miriam, Francesco, Martina, Giulia.

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A cura di Selene, 4A ginnasio


Il nostro primo giorno di liceo Confusione, agitazione… ci assomigliavamo tutti Il primo giorno è speciale, e non si scorda mai. Che cosa ho provato il primo giorno di scuola al liceo? Semplicemente tutto. Il Porporato, il 14 settembre 2009, sembrava il mercato dell’antica città di Samarcanda: gente da ogni dove, confusione, agitazione, discorsi frenetici che si assomigliavano un po’ tutti. Il profumo dei vestiti puliti e dei quaderni nuovi, dei caffè e dei cappuccini gustati per colazione. I visi delle madri più ansiosi di quelli dei figli, addirittura preoccupati per la sorte dei loro “rampolli”. I vestiti, che sembravano tutti uguali, ma che celavano invece una meticolosità nel sceglierli e una precisione esagerata nell’indossarli, come se davvero importasse

l’abbigliamento o il numero di pinzette nei capelli. Giacche tenute in mano a causa di un calore immaginario dovuto ai pensieri agitati e ai muri che sembravano stringersi ad ogni passo verso l’aula magna. Il Porporato sembrava l’entrata di un labirinto dove poter scegliere se ritirarti o continuare attraverso quel corridoio all’ apparenza lungo che sapeva di futuro. Ci somigliavamo un po’ tutti, carichi di aspettative e su di giri per il cambiamento dalle medie. Sono passate tre settimane e non posso ancora esprimere un giudizio obbiettivo su questa scuola perché, come ogni cosa, ha i suoi lati positivi e quelli negativi, ma sono convinta oggi come ieri della mia scelta e sono determinata a superare questi cinque anni (professori permettendo!!!!). Lucrezia IV A Gin

I compagni non sono cannibali e i proff non sono mostri Tanto per iniziare potrei parlarvi dell’ ansia (che sicuramente avrete provato anche voi il primo giorno delle superiori) che mi ha accompagnata all’ entrata a scuola: immaginatevi dei “piccoli scriccioli” come noi entrare in un posto così grande insieme a moltissimi altri ragazzi di cui, se andava bene, ne conoscevamo sì e no 2 o 3......Pensate a ritrovarsi in classe con compagni del tutto (o quasi!) sconosciuti e sapere che, ti vada bene o no, quella sarà la tua classe x cinque lunghissimi e interminabili anni........... Beh a dir la verità non mi è sembrato poi così traumatico! Basta semplicemente non fare lo scontroso, mettere da parte la timidezza e iniziare a far conoscenza...Si scopre così che i tuoi compagni non sono cannibali, i proff non sono mostri (su questo però ho I nomi più diffusi al Porporato ancora qualche incertezza!) e che il liceo è Giulia 71, Chiara 64, Francesca 50, mille volte meglio Sara 49, Federica 44, Valentina 41, delle medie. Infatti se Elisa 29, Alessia 28, Debora 24, alle medie eri in clasJessica 20. se con persone dagli

I nomi unici Marcello, Tea, Ludwing, Norma, Stephanie, Jolanda, Ileana, Doralice, Dennis, Catalin, Zoltan, Isotta, Marzio, Weiya, Nicla, Yousef, Natalia, Mihaiela, Zainab, Natasha, Kristina, Harpreet, Dragos, Violeta, Malin, Yendry, Oleksandra, Christopher, Mariaserena, Jean Marc, Rita, Elisabeth, Amalia, Giuliana, Giuditta, Abdel, Ritika, Milena, Shanel, Patrick, Gilda, Vittoria, Anays, Karim, Krizia, Devis, Isabelle, Samira, Carol, Jonatha, Aia, Brisindò, Laila, Fatima, Clelia, Mirian, Shana, Monia, Mariana, Dayana, Krissy, Certaine, Ankie, Gjyljana, Althea, Guglielmo, Brunilda, Andreea, Joselito, Zuleika, Marlon, Karin, Brisette, Melanie, Irina, Hoyam, Gioele, Mirjeta, Johara, Astrid, Clarissa, Santina, Vivien, Coraline, Xhensila.

interessi totalmente diversi dai tuoi (con cui a volte non riuscivi neanke a parlare), adesso i tuoi compagni sono mooooooooooooooolto ma moooooooolto più simili a te! Senza contare poi che finalmente ti senti “grande”, ti senti “indipendente” e sei sicuro di essere pronto ad affrontare questi 5 anni che ti aspettano con tutta la carica e tutta l’energia che ci vuole. Allora lasciatemelo dire.... il percorso che ho intrapreso non è semplice, magari a volte potrei anche scoraggiarmi, ma sono abbastanza certa che questa sarà comunque un’ esperienza che mi farà maturare, pronta ad affrontare le situazioni belle e brutte che mi capiteranno nella vita..... Concludo facendovi gli auguri di un buon anno scolastico (sperando che non sia troppo “pesante!!”) Selene IV A Ginnasio

Pettegolezzi & Facebook In facebook ci sono, come in tutte le cose, i PRO e i CONTRO. Sicuramente è un utilissimo metodo di conversazione, fino a che non si aggiungono al proprio profilo informazioni, video o foto troppo private. Sono molte le persone a cui sono successi spiacevoli inconvenienti come quello di non poter più entrare nel proprio profilo perché sono state “rubate” e cambiate tutte le informazioni in modo anche spiacevole. Oppure di incontrare persone che si spacciano per conoscenti e si rivelano poi degli sconosciuti. Sono tantissimi gli inconvenienti che capitano su Facebook e sicuramente non si potrebbero elencare tutti, ma basta andare sui tanti forum anti-facebook per dar luce a molteplici storie che non hanno un lieto fine (sempre su questi forum, 20

molte persone hanno dato vita a petizioni per abolire il famosissimo Network). Non dimentichiamo al contempo che Facebook è un buon metodo per riscoprire una vecchia amicizia interrotta per le circostanze della vita, può anche essere un passatempo per sorridere, per potersi iscrivere ai più disparati gruppi e diventare fan delle più diverse e assurde cose; è un po' come il vecchio pettegolezzo, sai tutto di tutti e nessuno sa che tu lo stai guardando. Certo, ognuno è libero di fare quello che ritiene giusto e divertente ma davvero vogliamo un mondo in cui si sentono sempre di più frasi come “Ma lo hai visto su Facebook?” o “Commenta il mio…” Gemma IV A Ginn


Lettere alla redazione

Lettera agli studenti del Porporato Siamo gli studenti della 4b/linguistico e con questa lettera vogliamo informare gli studenti del liceo di un fatto molto grave avvenuto martedì 13 ottobre. In quella data, durante la seconda ora di lezione, ci siamo allontanati dall’aula per svolgere un test orale di tedesco; al nostro ritorno abbiamo trovato tutti gli zaini aperti con i portafogli vuoti. Inoltre mancavano interi portamonete, portafogli contenenti documenti e altri oggetti personali. Oltre al dispiacere delle perdite più o meno ingenti dovute al furto di per sé, siamo rimasti tutti amareggiati e sdegnati al pensiero che in questa scuola possano esserci persone prive di rispetto e di educazione al punto tale di non avere un minino di maturità e dignità. E’ vero, fatti simili sono già accaduti in passato e vogliamo farci sentire appunto, perché siamo veramente stanchi di venire a scuola con la paura che qualcuno possa rubarci persino i centesimi, di non poterci fidare di nessuno, di sentire quindi che continuano a verificarsi furti; e tutto questo per cosa? Perché deve sempre esserci chi vuole distinguersi, farsi vedere più furbo, “divertirsi” utilizzando metodi che anche un bambino con un minimo di buon senso capirebbe che sono disdicevoli e indegni. I responsabili, perché secondo noi per compiere un gesto simile c’è voluto innanzitutto del tempo e la cooperazione di più persone, sicuramente non si sono resi conto della gravità dell’atto… VOI siete venuti nella NOSTRA classe vi siete permessi di

Studiare in America

(segue da pag. 5)

Nelle prove di verifica e criteri di valutazione quali sono le differenze tra la scuola italiana e quella americana? Nelle scuole americane non ci sono interrogazioni orali mentre sono più frequenti i test scritti. Ad ogni compito in classe viene dato un voto in lettere: A+ (corrispondente al ns. 10), A (9), B (8), C (7), D (6) e F (5-0), che equivalgono al nostro sistema di valutazione numerico, ma la F è l’insufficienza più bassa che si possa prendere. Ogni test è basato su un certo numero di punti, tutti questi punti vengono sommati per il primo o secondo quadrimestre di scuola, come anche tutti i punti ottenuti dall’alunno; ai punti delle verifiche bisogna aggiungere quelli dei compiti e della presenza/attenzione in classe (l’equivalente della nostra condotta, solo che è compresa in ogni materia). La media finale si calcola dividendo i punti totali personali per quelli totali possibili. Alla fine di ogni quadrimestre c’è un test obbligatorio in ogni classe e il voto si presenta in pagella accanto a quello ottenuto con la somma dei punti, ed è necessaria la sufficienza in tutti e due i voti per ogni quadrimestre per “passare” la materia e per ottenere un intero credito. Quant’è il numero medio di ragazzi per classe? Dipende, se è una classe ambita fino a 35, altrimenti anche solo 15 Fino a quale età c’è l’obbligo di frequenza? Dipende da Stato a Stato. In New Mexico fino ai 18 anni senza il consenso dei genitori, mentre con il loro consenso fino ai 17. Purtroppo però alcuni ragazzi smettono di andare a scuola, illegalmente, anche prima. Il costo del trasporto è a carico della famiglia o vi sono 21

mettere le mani nelle NOSTRE borse, vi siete appropriati dei NOSTRI effetti personali senza scrupoli, avete violato la NOSTRA privacy, la NOSTRA stessa persona, per ricavarne cosa? Pochi euro!! A noi sarebbero invece serviti per comprare il pranzo, il biglietto del pullman per il ritorno a casa; per non parlare di chi è dovuto andare a rifare tutti i documenti e il mensile dell’autobus, le varie denunce, di chi invece ha perso oggetti personali con valore principalmente affettivo che ora non riavrà più. Come riuscite a guardare in faccia i vostri compagni sapendo che avete perso la loro fiducia, perché con la vostra disinvoltura avreste potuto farlo anche a loro. Quali sotterfugi avete utilizzato approfittandovi della nostra assenza per compiere un gesto più adatto a dei delinquenti che a studenti di una scuola superiore. Oggi si parla tanto di criminalità e violenza, ma se siamo NOI adolescenti a farlo per primi… Non lamentiamoci quando ci accusano ingiustamente, perché è stato dimostrato che tra di noi c’è qualcuno che non rispetta le norme della convivenza civile. Non pensiamo sia stata un’offesa diretta a noi, bensì una bravata, quindi vi invitiamo a riflettere e a pensare alle conseguenze delle vostre azioni prima di agire. Vediamo di crescere e vivere la scuola nel miglior modo possibile, perché siamo qui per questo, instaurando primariamente tra noi studenti un rapporto di fiducia o per lo meno più sincero. Indignati per quanto successo, vi auguriamo un buon anno scolastico! 4BL agevolazioni statali per gli studenti? Ci sono quei bus gialli che si vedono nei film, che sono gratuiti e portano direttamente a scuola, senza giri inutili. Quali materiali vengono forniti dalla scuola? I libri e i materiali utilizzati in classe. Il resto è a carico dello studente. Per alcune materie è previsto un ulteriore versamento di 10 o 15 dollari, perché in questi casi il materiale fornito è molto superiore alla norma (quando sono previste molte fotocopie per esempio). Per consumare il pasto vi è la possibilità di utilizzare una mensa o un’area attrezzata per chi si porta il cibo da casa? Vi sono tutte e due le cose. Nei locali mensa, inoltre, sono presenti dei distributori automatici di cibo e bevande, e comunque ci sono anche dei ragazzi che vendono panini, appena comprati nei take-away più gettonati (di questo se ne occupa un club) Quali sono i vantaggi e gli svantaggi nello scegliersi i corsi, rispetto al sistema italiano? In America si può orientare parte dello studio verso le proprie inclinazioni ed attitudini, si può cambiare la materia di scelta personale nel corso d’anno se ci si accorge che quella che si sta frequentando non è adatta. Il sistema permette di avere nella stessa scuola persone che fanno il minimo per avere un diploma e altre che invece puntano più in alto, e nelle classi si crea in modo naturale un livello più omogeneo, perché se una persona gradisce uno studio più accurato sceglie una classe più difficile e si troverà insieme a persone che hanno fatto la sua stessa scelta. Federica Noardo, 4B/L



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