Gli occhi del mare

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Grazia Meier-Jaeger

Gli occhi del mare

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Š 1989 ESG Edizioni Svizzere per la GioventÚ, Zurigo Riproduzione del contenuto o di parte di esso solo con il permesso dell'editore

2a edizione 1999


Gli occhi del mare Quindici fiabe di Grazia Meier-Jaeger Copertina e illustrazioni di Juan Meier

Edizioni Svizzere per la GioventĂš, Zurigo

N1871


// sogno

C'era una volta un ragazzino che un giorno si addormen

tò sulla spiaggia e fece un sogno molto strano. Sentì che le onde parlavano fra loro. Una diceva: - Vedi quel bam bino? Ora lo vado a prendere. Faccio una galoppata e lo vado a prendere. Un'altra diceva: - Per favore, lascialo a me, vorrei averlo io!-

E una terza: - Fate largo! Quel bambino è mio! L'ho visto prima io! - Ogni onda cercava di arrivare per prima, ogni onda allungava le mani per toccare il bambino ma non ci riusciva. Ed ecco arrivare un'onda più maestosa e più forte di tutte che circondò il bambino e lo trascinò nel mare. Il bambino allora si svegliò e vide che la sua mamma lo aveva preso in braccio e lo portava a casa ridendo.



/ piselli

C'era una volta una bambina molto povera che passeg giava lungo il mare tenendo in mano un sacco di piselli. Fu sorpresa da un ragazzaccio che le diede uno spintone e tutti i piselli rotolarono in mare. Ogni pisello formò una bollicina. La bimba si chinò, raccolse le bollicine e le mise nel sacco. A casa vuotò il sacco sulla tavola della cucina: le bollicine erano diventate diamanti veri.



La conchiglia

C'era una volta una ragazzina che aveva perso tutto a

causa della guerra: andava per il mondo sola e triste, dor miva sotto gli alberi, nei portoni delle case e, se aveva for tuna, in una stalla deserta. Una notte arrivò al mare,

bagnò i piedi sanguinanti e si riposò. Trovò una conchiglia chiusa e riuscì ad aprirla con un sasso aguzzo. Nella conchiglia c'era un minuscolo appar tamento, un tavolo, una sedia, un letto, un camino e

vicino alla finestra c'era persino una gabbia con un cana rino che cinguettava allegro. La bambina sorrise, per la prima volta dopo tanto tempo, si fece piccola piccola, entrò nella conchiglia, la chiuse e visse felice e contenta.



/ secchi

C'era una volta un ragazzino che abitava in un paese dove pioveva sempre. Un giorno la sua sorellina si ammalò e il medico disse che la miglior medicina sarebbe stata la luce del sole. Ma erano poveri e non avevano soldi per viag giare. Ed ecco che un bel giorno, come per miracolo, fece capolino il sole. Il ragazzino corse a casa, prese tutti i sec chi che trovò e li mise davanti alla porta. Non appena un secchio si riempiva di luce, gli metteva sopra un coper chio. Quando l'ultimo fu pieno fino all'orlo, il cielo si fece nero e incominciò a piovere. Il ragazzino portò i sec chi nella stanza della sorellina e li aprì uno dopo l'altro. Tutto quel sole che usciva dai secchi guarì la piccola in un baleno.

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/ cocci di luna

C'era una volta un bambino povero e debole che tutti i compagni molestavano e deridevano. Una notte fuggì verso il mare. Un compagno però lo rincorse e volle col pirlo con la sua fionda. Ma il sasso fece un arco e colpì la luna che si ruppe in mille pezzi. I pezzi caddero in mare e le onde li trasportarono fino ai piedi del bambino. Questi si chinò, si accorse che erano diventati monete d'oro, ne riempì le tasche e le por tò a casa alla sua mamma.

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La camicia d'oro

C'era una volta una ragazzina che s'ammalò quando cadde la prima neve e rimase a letto per tutto l'inverno.

Per consolarsi pensava alla terra che come lei riposava sotto un lenzuolo bianco. Poi venne la primavera ed il sole mandò i suoi raggi attraverso la finestra. Allora la bambina saltò fuori dal letto, raccolse i raggi, li tessè e si cucì una camicia nuova. Appena se la mise, guarì.

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La gran sete

C'era una volta una bambina che aveva una gran sete e

così si mise a bere il mare. Ma più beveva, più si sentiva stanca, più il suo corpo si faceva trasparente.

Quando la bambina si sentì così stanca da addormentarsi, era diventata lei stessa il mare. I suoi lunghi capelli d'oro andavano con le onde e i suoi occhi brillavano di notte come pietre preziose.

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Gli occhi del mare

C'era una volta una ragazzina che era in vacanza al mare. Una notte, non riuscendo a dormire, salĂŹ su una barchetta

e remò in alto mare. La notte era molto buia e quando volle tornare, non vide piÚ la riva e incominciò a piangere. Allora il mare si sollevò onda sopra onda formando una gran schiuma con mille occhi che si chiudevano e si apri vano continuamente. Essi cercarono la barchetta, la tro

varono e le onde con le loro mani forti l'afferrarono e la portarono a riva.

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La finestra

C'era una volta una ragazza povera povera che viveva in

una mansarda sperduta fra i comignoli. Nessuno si curava di lei. Un giorno, prima di sparire dietro la collina, il sole lanciò il suo ultimo raggio sulla minuscola finestra della sua camera e ne fece brillare il vetro come un diamante. Un giovane principe che passava di lì per caso, vide lo scintillìo e volle sapere chi abitava dietro quella finestra lucente. Fu così che fece la conoscenza della ragazza povera, se ne innamorò e la sposò.

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Le lacrime

C'era una volta una bambina che si era persa in una tem

pesta di neve; aveva paura e incominciò a piangere. Le sue lacrime caddero sulla neve, la sciolsero e dove la neve si scioglieva spuntavano fiori di tutti i colori. Più la bam bina piangeva, più fiori crescevano. A vedere tutti quei fiori intorno, la bambina sorrise contenta, l'aria s'intie

pidì, un soffio di vento sollevò la bambina e l'adagiò nel giardino dove abitavano i suoi genitori. Ieri era inverno, oggi è primavera.

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La coperta di neve

C'era una volta una bambina che aveva un febbrone alto. Era a letto e aveva così caldo che buttò indietro tutte le coperte. Ma anche senza coperte aveva troppo caldo e si lamentava; allora il suo fratellino andò in giardino, riempì un sacco di neve, lo portò nella camera della bambina ammalata e sparse la neve sul suo letto, formando una

coperta di fiori di neve. Ora la bambina si sentiva meglio e presto guarì.

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L^alberello secco

C'era una volta un ragazzo che aveva un alberello secco in

giardino. Tutti dicevano: Se è secco, abbattilo! Ma lui non voleva. Una notte d'inverno cadde tanta neve e coprì

l'alberello che cominciò a gemere dal gran peso. Il ragazzo si svegliò, andò in giardino, scrollò gentilmente l'alberello in modo che nessun ramo si rompesse. Un po' di neve vi rimase attaccata e al primo sole si trasformò in fiori bianchi. Venne l'estate, l'aria era rovente, i fiori bianchi divennero frutti che sapevano di neve fresca.

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Il fiore azzurro

C'era una volta un ragazzino che si era smarrito nel bosco.

Era inverno, c'era tanta neve, i pini con i loro rami pesanti gli facevano paura. Non c'era in giro anima viva, persino gli uccelli tacevano. Mentre camminava, trovò per terra un uccellino morto; il ragazzino lo prese e lo seppellì ai piedi di un abete. Ed ecco che al suo posto spuntò un fiore azzurro. Il ragazzino lo colse e l'uccellino riprese a cin guettare: era diventato un bellissimo uccello azzurro che

spiccò il volo felice. Il ragazzino lo seguì, finché ritrovò la casa dove vivevano i suoi genitori.

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L'autrice Grazia Meier-faeger ama il sole, il mare, l'aria, i colori, i libri, il pane, il fuoco, i sassi, gli alberi secchi nella nebbia, la neve quando cade, il fumo dei camini, le rondini che gridano volando, i primi fili d'erba, le margherite, il profumo dei ciclamini di bosco, la pioggia, il vento che scuote il frumento. Ma soprattutto ama i bambini.

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Grazia Meier-Jaeger: Gli occhi del mare Serie: Lettore amene Primo e secondo ciclo

Realtà e fiaba; prosa e poesia; il tutto si fonde nelle delicate storie che ci vengono proposte da Grazia Meier-Jaeger. Storie che nascono da situazioni tristi e dolorose, ma che, immancabilmente, trovano un loro riscatto finale: un giusto premio che noi tutti vorremmo fosse destinato a chi ha dovuto soffrire. Sembra scritta apposta per questo libro, la riflessione di Enrico Emanuelli: . ..sappiamo che ogni destino si può capovolgere come con una pedata si rivolta un sasso, mettendo al sole quel che stava in ombra.

Edizioni Svizzere per la GioventĂš Hotzestrasse 28, Casella postale, 8042 Zurigo Telefono 01-3622400



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