La barchetta nel catino

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La barchetta nel catino

Testo e illustrazioni di Maura Bottini Imperiali

Edizioni Svizzere per la GioventĂš, Zurigo

N"2048


La barchetta nel catino

Testo e illustrazioni di Maura Bottini Imperiali

Edizioni Svizzere per la GioventĂš, Zurigo

N 2048


Una barchetta di carta fu messa un gior no in un catino davanti a una finestra aperta. Una luce chiara faceva indovina

re un paesaggio invitante. Che cosa po teva esserci lĂ , oltre i cespugli?



La barchetta guardò subito all'orizzonte e osservò, tra le colline, un laghetto dal colore azzurro intenso, dove galleggia vano tante foglie larghe e rotonde.

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Quando il vento si alzò, la barchetta riu scì a sollevarsi e a posarsi su una di quel le foglie leggere. Così scivolò piano piano verso un ru scello che usciva dal laghetto e seguì il suo corso.



La barchetta, curiosa e impaziente di sa pere che cosa ci fosse oltre il ruscello, abbandonò la bella foglia larga su un sas so e, con un piccolo scatto deciso, riuscÏ

a lanciarsi direttamente sulla corrente dell'acqua che rumoreggiava.



Così la piccola vela di carta viaggiò sus sultando tra le onde che si facevano sem pre più grosse, perché il ruscello, gon fiandosi sempre più, si stava ormai tra sformando in un grande fiume.

io



Continuò ad avanzare per giorni e gior ni, finché il fiume si gettò nel mare aper to, che sembrava infinito. La barchetta fu ancora più curiosa di conoscere che cosa

potesse esserci oltre il mare e cercò di

buttarsi sempre più al largo: veleggiò per giorni e giorni, cercando di tenersi sem pre il vento in poppa.

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D'improvviso si alzò una fitta nebbia che invase in pochi secondi il cielo, il mare, la terra.

Tutta l'aria parve riempirsi di un'ovatta bianca sempre più densa. Quasi subito la barchetta si sentì solleva re verso l'alto.

Andò su e ancora su, sempre più legge ra, sempre più trasparente.

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Toccò il cielo con la leggerezza di una piuma e venne a trovarsi in mezzo alle nuvole che una volta aveva visto soltan

to dal basso, sollevando la vela per se guirne le direzioni. Adesso le aveva in torno vicinissime e vivacissime: si muo vevano, si trasformavano, si alzavano e si abbassavano senza tregua.

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Il vento sopraggiunse all'improvviso, soffiando furiosamente e parve proprio interessarsi della barchetta di carta: si ac canĂŹ a lanciarle soffio su soffio, diverten dosi a rigirarsela come la piĂš leggera del le piume e la piĂš divertente delle trotto le.

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Finalmente la spinse sopra un lucente ponte di sette colori che si chiamava

ARCOBALENO. La barchetta, naturalmente, diventò cu riosissima di sapere che cosa ci fosse ol tre queir

ARCOBALENO. Doveva esserci qualcosa, lĂ in fondo, do ve finiva la sua grande curva!

MA CHE COSA?

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Forse c'era un cuscino di rose? Forse

l'ARCOBALENO andava ad adagiarsi sul cespuglio fitto di rose ai piedi della collina verde, quel cespuglio che le pare va di aver visto da lontano prima di met

tersi in viaggio?

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Oppure il ponte arrivava davanti alla grande reggia di un re? Poteva esserci un re tanto fortunato da possedere una via

cosĂŹ facile per salire e scendere dal cielo ogni volta che lo volesse?

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Altrimenti, dove avrebbe potuto appro dare quella via così lucente? Non certo dentro lo scarpone del nonno di Tobia! Sarebbe stata la cosa più impensabile, anche se qualcuno avesse voluto pensar

la. Sarebbe stata la cosa più incredibile, perfino per Tobia, che non avrebbe nem meno osato crederlo, anche se gli sareb be certamente piaciuto.

MA ALLORA, DOVE

ANDAVA A FINIRE QUELL'ARCOBALENO?

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La barchetta si fece sempre più curiosa. Il pensiero fisso di trovare la risposta di ventò l'unico che occupava la sua men

te. Voleva conoscere più che mai la ve rità fra tutte le altre possibili. Sapeva che avrebbe potuto perdersi per sempre, rompersi, affondare, ma ormai

stava già correndo il suo rischio. Lo corse fino in fondo: si lanciò lungo quella via dai sette colori, per cercare la risposta con i suoi occhi e con la sua mente.

La risposta poteva stare nelle rose, nel

castello del re, dentro lo scarpone del

nonno di Tobia o in mille altri posti: or mai, lanciata nella sua corsa, doveva sco prirla.

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Quando finalmente arrivò in fondo, dopo la corsa inarrestabile che aveva scelto di compiere, si ritrovò, quasi senza respiro,

in mezzo all'acqua fresca di un catino esposto davanti a una finestra aperta.

Si guardò intorno e le parve di ricono scere quello che aveva visto tanto tempo fa: il davanzale bianco fuori dalla fine stra con le persiane verdi, il catino un po'

consumato di plastica rossa, le pagine strappate di un giornale e tutte le cose della sua vita che adesso era capace di guardare con occhi più attenti. Si dondolò con soddisfazione e fece un mezzo giro sullo specchio dell'acqua chiara. Poi lasciò scivolare la prua verso la parete rossa del catino.

Si fermò e riposò.

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L'Autrice / Illustratrice

Maura Bottini Imperiali è conosciuta dai piccoli lettori in quanto ha già pubblicato nelle edizioni ESG La porta del TicTic-Tic e

Una vita da scarpe.

Per chi non la conoscesse ancora, vi dirò che lavora nelle scuole elementari del Luganese nell'ambito del Servizio di sostegno pedagogico e che nel suo tempo libero si diverte a disegnare e a scrivere bellissime storie per i bambini.


L'Autrice / N^stratrice

Maura Bottini Imperiali è conosciuta dai piccoli lettori in quanto ha già pubblicato nelle edizioni ESG La porta del TicTic-Tic e

Una vita da scarpe.

Per chi non la conoscesse ancora, vi dirò che lavora nelle scuole elementari del Luganese nell'ambito del Servizio di sostegno pedagogico e che nel suo tempo libero si diverte a disegnare e a scrivere bellissime storie per i bambini.


Maura Bottini Imperiali: La barchetta nel catino Serie: prime letture

Da 6 anni

Una barchetta di carta si accorge che il mondo è più grande dello specchio d'acqua del catino dove galleggia. Il desiderio di conoscerlo, riesce a spingerla fuori. Così incomincia un viaggio che, con l'aiuto dell'acqua e dell'aria, la conduce per il mare e per il cielo. Passa per le vie più impervie e vede l'infinito. La tentazione di conoscere si fa acutissima davanti a uno splendido arcobaleno e la barchetta corre fino in fondo il suo grande rischio, inseguendone la via. Come una goccia d'acqua torna alla terra dopo essere passata per il mare e per il cielo, così la barchetta torna alla sua casa, che adesso sa davvero apprezzare, perché è stata capace di andare a guardare il mondo dentro il quale, tra le più grandi cose, sta anche il suo catino rosso.

Edizioni Svizzere per la Gioventù Hotzestrasse 28, Casella postale, 8042 Zurigo Telefono 01-3622400


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