Mega-bit e il grande libro di metallo

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Mega-bit e il grande libro di metallo

di Anna Lavatelli illustrazioni di Ursula Bucher

Edizioni Svizzere per la GioventĂš N. 2214



Data astrale: lunedì 27 maggio 3874 Oggi è stata una giornata tranquilla. Pochi i visitatori: una sola navicella nel pomeriggio. Decisamente al di sot to della media. Così abbiamo finalmente trovato un po'

di tempo per il riordino della biblioteca. Goto, il nostro tenente archivista, ha messo a punto un nuovo sistema

computerizzato per la ricerca automatica dei libri da ri programmare. Funziona che è una meraviglia...

Il capitano Print, bibliotecario capo a bordo di Astro-Biblion 21-26, alza la testa dal palmare su cui sta digitando come ogni sera il resoconto della giornata e spinge lo sguardo fuori dall'oblò. Su di uno sfondo più nero della pece, rotolano silenziosi nello spazio milioni di asteroidi sparsi ovunque in disordi ne, come pecore sui pendii delle montagne. Lontano,

molto più lontano, le stelle palpitano incessantemente nell'oscurità con i loro barbaglii gialli, rossi, blu, violetti, ora più vivi, ora più smorti.

Il panorama è quello di sempre e il capitano Print lo cono sce a memoria. Eppure gli continua a piacere come la pri ma volta che l'ha visto, quando insieme al resto dell'equi paggio ha preso servizio nella zona operativa di Astro-Biblion 21-26, all'estrema periferia ovest della Via Lattea.

Il capitano Print sospira, perché sente in anticipo la no stalgia che lo prenderà tra qualche mese, quando farà ri torno su Urano, dove ha sede la Biblioteca Centrale del Si stema. Ogni cinque anni, infatti, il personale a bordo del-


le Biblioteche Periferiche Mobili viene sostituito per evi tare le crisi di astrofobia. -Ehi, Print! - la svelta figura di Data, l'addetta al servizio prestito-libri, compare improvvisamente in cabina. -Ho una richiesta di attracco sul mio computer... Che fac cio?-A quest'ora? Ma chi è? -Una navicella proveniente da Phoebus, asteroide del gruppo Artemis. Zona delle Grandi Lattiginose. -Phoebus, hai detto? Non mi pare che... -Eh sì, gente mai vista. Vogliono iscriversi al prestito-li bri. Allora, che faccio? -Largo ai nuovi iscritti! -sbuffa Print, che già pregustava una serata tranquilla in compagnia di un buon video-li bro. - Come recita il regolamento, gentilezza e cortesia

sono le armi della Biblioteca Galattica. Quindi prepara il ponte numero 5 per l'attracco.

***

-Il capitano Print? Sono Rapsolex, responsabile del Di partimento Scuola-Educazione di Phoebus. Grazie per avermi dato il permesso di attracco a quest'ora. Ma c'era

la solita pioggia di meteoriti, all'altezza di Artafasius, e mi sono dovuto deviare dalla rotta principale. -Capisco. Anzi, se vuoi fermarti a dormire, la cabina de

gli ospiti è libera. -Grazie, volentieri. Prima, però, vorrei vedere la bibliote ca. Si può?-



-Certamente. Seguimi, ti faccio strada. Print schiaccia un tasto: il portello di fronte scatta. Rapsolex è introdotto nel cuore dell'astronave. -Questa è la zona congressi. - spiega Print. - Qui orga nizziamo incontri, dibattiti, mostre d'arte virtuali e natu ralmente corsi di informatica avanzata. Viene sempre un sacco di gente, per incontrarsi e chiacchierare di persona. -Accogliente, -dice Rapsolex. -Ed ora stupisci. - dice Print. - Ti porto nella stanza dei bottoni. Pigia un tasto e una porta circolare, ruotando dolcemen te su se stessa, si apre sulla sala macchine. -Questo è il banco di comando centrale, con gli schermi

di controllo e i terminali di collegamento. I computer sul la destra tengono in ordine gli archivi; quelli a sinistra ge stiscono il servizio prestiti. Laggiù c'è il quadro dei co mandi manuali, in caso di avaria. Rapsolex è senza parole. -Sorpreso, eh? - dice Print. - Ma vedi, agli intrepidi che vengono a vivere alle frontiere della civiltà, noi abbiamo

il dovere di offrire il meglio del meglio. Tu di cosa avresti bisogno? -Be', sai... laggiù a Phoebus non abbiamo gente molto preparata. Sono coloni che arrivano da Venere o Mercu rio o peggio ancora dalla Terra... Print ha già capito. È così un po' dovunque, nella sua zo

na operativa. Chi infatti osa spingersi fin sugli asteroidi della fascia esterna della Via Lattea? Solo chi sogna un fu turo migliore per sé e per i propri figli.



-Nessun problema, Rapsolex. - lo rassicura il capitano. Troveremo quello che fa per te. Passano ad uno spazio circolare con cupola in vetroflex, simile ad un enorme occhio spalancato sull'universo. So speso al centro, c'è uno schermo gigante tridimensionale e alla consolle di comando siede una graziosa brunetta in tuta spaziale.

-Mia moglie Label, addetta ai cataloghi della biblioteca. -dice il capitano Print. - II signor Rapsolex viene da Phoebus, cara, ed è al primo contatto. Vuoi inserire il Menù Principale, per favore?-

-Nella nostra biblioteca i libri rispondono alle più svaria te esigenze del lettore. - dice Label, mentre digita sulla tastiera. - Non c'è che l'imbarazzo della scelta. Abbiamo libri-game in micro-dischetto, cioè storie multiple in cui puoi scegliere tra diverse alternative in rete, che si modi ficano continuamente, interagendo con il lettore. Video

libri, da trasformare in immagini tridimensionali virtual mente percepibili con i cinque sensi, grazie a un casco sensoriale. Robot-libri, capaci di memorizzare fino a ven timila opere e recitarle mentre cammini, mentre fai dello sport, mentre ti lavi i denti... -Caspita! - Rapsolex spalanca gli occhi dalla meraviglia. -E non è tutto. - sorride Label. - In via sperimentale ab biamo anche alcuni prototipi di libro-mixer per l'infanzia, un nuovo programma che consente di utilizzare storie già esistenti per crearne una nuova. Ad esempio, tu inserisci

la fiaba di Cappuccetto Rosso e quella di Biancaneve e ti esce, che so, la fiaba del lupo e i sette nani, di Cappuccet-

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to e la mela avvelenata, del principe e dei due cacciatori, di Biancaneve e la nonnina malata... Presto avremo dei modelli anche per noi adulti. -Temo che la mia gente sia in grado di gestire un softwa re così complicato, per ora. - dice Rapsolex. -Allora ti consiglio senz'altro i robot-libri. - interviene Print. - Sono semplici da usare, perché obbediscono al co mando vocale. E si può scegliere anche la voce narrante,

che so, quella della mamma o del papa, o magari del fi danzato... -

-Buongiorno! - un invitante profumo di caffè stuzzica le narici di Print, che indugia ancora in cuccetta con gli occhi chiusi e le coperte tirate sotto il mento. -Buongiorno, ho detto... - un bacio gli solletica la punta

del naso, una mano gli scompiglia i capelli in quel modo speciale che piace tanto al capitano. ->giorno, Label. Novità? -Nessuna. Rapsolex è ripartito una mezz'ora fa con cin quanta robot-libri, contento come una pasqua. Credo che ci conquisteremo un bel po' di nuovi utenti, su Phoebus. -Benissimo. - sbadiglia Print. - Qualche richiesta di at tracco? -

-Niente, per il momento. -E allora, perché mi hai svegliato? -Goto ti vuoi parlare di un problema, con urgenza. E poi

oggi è l'ultimo martedì di maggio, ricordi? E tu devi anco-


ra spedire il rapporto mensile alla Biblioteca Centrale di Urano. Muoviti, su! Già, bisogna proprio alzarsi. Print consuma in fretta la co lazione, si sbarba, si veste e va. Goto lo attende seduto ai quadri di comando dell'archivio di Astro-Biblion 21-26. Si sta mangiando le unghie, come gli succede sempre quan do è di cattivo umore, preoccupato, pensieroso, triste o annoiato. -Qual è il problema, signor tenente archivista? - lo apo strofa Print, ormai sveglio e pimpante. -Ieri stavo riordinando gli archivi. - dice Goto. - Ho regi strato tutti i libri che mancano. Poi, insieme a Data, ho controllato se coincidevano con i prestiti. Nessuna irrego larità. Ma poi, per caso... -

-Forza, vieni al dunque! - sbotta il capitano. -Ecco... Abbiamo scoperto che il gruppo Niobe ha inter

rotto i contatti da più di un anno. La maggior parte dei li bri che devono essere ancora restituiti è stata presa in prestito dai coloni che vivono su quegli asteroidi. Guarda le date di consegna: 12 aprile 3873, navicella proveniente da Anfione, gruppo Niobe, zona operativa Ultima Fron tiera. E non è tutto. Il nostro computer ha provveduto più volte a inviare via internet i solleciti di restituzione, ma... -Ma, cosa? Non tenermi così sulle spine. -Nessuna risposta, capo. In un anno non è mai arrivata una risposta ai nostri solleciti. -E com'è che ve ne siete accorti solo adesso, tu e Data? -

Goto si mangiucchia l'ultimo rimasuglio di unghia del mi gnolo sinistro e borbotta:

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-Sono processi automatici, capo, che normalmente il si stema controlla da solo. Di solito noi... -...voi ve la prendete un po' comoda, ragazzi. E vi fidate troppo ciecamente delle macchine. - rimbecca pronto il capitano. - Comunque oggi stesso segnalerò il fatto alla Biblioteca Centrale di Urano. Print fa un rapido dietrofront e se ne va via contrariato. Goto resta seduto alla tastiera del suo computer e lascia scorrere le pagine già revisionate. -Se non risolviamo in fretta il problema, - pensa con preoccupazione il tenente archivista - comincerò a rosic chiarmi anche le unghie dei piedi. -

Data astrale: martedì 28 maggio 3874 Oggi è stata una giornata faticosa. Cinque navicelle di vi

sitatori nel mattino (di cui due scuolajet in gita di istru zione) e sei nel pomeriggio. In più resta da chiarire quel

la sgradevole faccenda dei libri non restituiti. Da Urano ci arrivano strane notizie sul conto degli asteroidi del Gruppo Niobe. Astronavi transitate nelle vicinanze del l'Ultima Frontiera dicono di non essere riuscite ad entra re in contatto radio con la base astroportuale di Anfione.

Cosi la Biblioteca centrale chiede se possiamo fare un sal to fin laggiù a vedere cosa succede, con la scusa dei libri. Veramente questo esulerebbe dai nostri compiti di bi-

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bliotecari. Ma in cinque lunghi anni di servizio, non sono

mai stato sui confini della Galassia, e mi piacerebbe pro prio dare un'occhiatina, prima di ritornare definitiva mente su tirano. Potrei andarci con Label, per esempio. In fin dei conti è un sacco di tempo che non ci concedia mo una vacanza, noi due da soli. E se qualcosa non va, si torna indietro subito. Insomma, come dice il filosofo, bi sogna cogliere l'attimo, perché la vita è breve...

***

-Allora, siamo intesi. - il capitano Print snocciola le ulti me disposizioni prima di andarsene. - Rapporto detta gliato tutte le sere, via e-mail. Per le comunicazioni ur genti usare il codice Quick-Star -Okay, Print. Vai tranquillo. - Data è felice di non avere il capo tra i piedi, per qualche giorno. -Filerà tutto liscio come l'olio - promette Goto. - Tu e La bel, piuttosto, procurate di tenere gli occhi ben aperti.

State andando dritti nel Far West galattico più ad ovest che ci sia. Non te ne dimenticare! -Saremo di ritorno tra una settimana, -taglia corto il ca pitano. - Forza, Label, muoviamoci. Astro-Biblion 21-26 dispone di quattro navette ausiliarie

per gli spostamenti brevi. Il personale della Biblioteca Ga lattica le utilizza per far visita alle comunità degli asteroi di che richiedono attività di animazione alla lettura, mo stre del libro, conferenze o laboratori di scrittura.

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Per la sua missione, Print ha scelto la navetta Narrativa

3000, la più accessoriata di tutte, così potrà viaggiare al massimo del confort e della sicurezza. Il capitano accende i motori, attiva il computer di bordo, imposta le coordina te del gruppo Niobe, inserisce il pilota automatico e... via!

Ci vogliono un paio di giorni per arrivare in prossimità del gruppo Niobe, ma il viaggio non è per niente noioso. An dando verso le frontiere della galassia si incontrano le co se più strane: resti di pianeti esplosi, relitti di astronavi, satelliti fuori uso, cadaveri di astronauti chiusi dentro nel la tuta della loro ultima passeggiata spaziale... Come un immenso mare oscuro, la galassia spinge ai suoi bordi tut

to ciò che viaggia alla deriva. -Ehi, Print, avevi mai visto niente di simile? - domanda Label, registrando ogni cosa con la videocamera di bordo. -Direi proprio di no. Bisognerà istituire un Servizio di Nettezza Galattica, da queste parti. -E un cimitero in orbita, per dare degna sepoltura a quei morti senza pace. - dice Label, a mezza voce. -Uh! Guarda lì quegli asteroidi color latte... - a Print non piace sentir parlare di morte e di cimiteri. - Eccoci arrivati al Gruppo Niobe, Label. Mettiamoci in contatto con Anfione e vediamo che succede.

- Qui parla il capitano Print, navetta Narrativa 3000, pro venienza Biblioteca Galattica Astro-Biblion 21-26, rispon dete... Base astroportuale di Anfione, rispondete... -

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Nessuna risposta. E sullo schermo di comando compare

ogni volta la scritta SYNTAX ERROR, come a dire che la base di Anfione non esiste né è mai esistita in nessun luo go della galassia. -Boh! - sbotta Print. - lo non ci capisco niente. -Che facciamo adesso? - lo interroga Label. - Non starai pensando di tornare indietro, vero? -Certo che no! Ma se finiamo dentro qualche brutto guaio, non venirtela a prendere con me. -Intesi, capitano - ride Label con quel suo sorriso radio

so, il più bello di tutta la galassia. Print si siede ai comandi manuali e punta deciso su Anfio ne, entrando nell'orbita dell'asteroide.

Giù, giù, giù, sempre più giù: ecco il profilo tormentato delle catene montuose, ecco il percorso sinuoso dei fiumi, ecco le macchie nere dei centri abitati, ecco... Improvvisamente compare un messaggio sul computer di

Narrativa 3000:

VIOLAZIONE SPAZIO AEREO ORBITALE E MANCATO INVIO DATI IDENTIFICATIVI RICHIESTI PER L'ATTERRAGGIO. ALLONTANARSI IMMEDIATAMENTE.

INTERCETTAZIONE ED ABBATTIMENTO IMMEDIATI. -Come sarebbe a dire? - il capitano se la prende con il computer di bordo, quasi la colpa fosse sua. - Mancato invio dati? Ma se è da mezz'ora che trasmetto il mio codi ce di riconoscimento, accidenti! -Dio mio, Print! - Label gli indica il radar, spaventatissi-

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ma.-A ore dodici... Guarda! Punti in rapido avvicinamen

to! Sono dischi volanti che avanzano in formazione d'attac co. Già se ne distinguono le rosse luci fluorescenti attra verso gli oblò. ***

-Qui navetta Narrativa 3000 - con un balzo felino Print

siede di nuovo alla tastiera e comincia a digitare più rapi do che può. - provenienza Astro-Biblion 21-26. Intenzioni

pacifiche. Chiediamo permesso di attcrraggio. Per tutta risposta, i dischi volanti aprono il fuoco. Sono

segnali di avvertimento, che non mirano a colpire il ber saglio. I raggi laser passano a qualche spanna dalla navet

ta e vanno a perdersi chissà dove, inghiottiti dall'immen sità dello spazio. Ma sul computer compare un messaggio perentorio:

-ALLONTANATEVI!

LA PROSSIMA VOLTA MIREREMO AD ABBATTERE! -Torniamo indietro, presto! - urla Label. - Questi fanno sul serio. Muoviti, Print, per la miseria... -Ehi! - il capitano vira di rotta, più sorpreso che spaven tato. - Ma che gli ha preso? La navetta torna verso lo spazio esterno, scortata a breve

distanza dalla squadriglia dei dischi volanti. -Qui siamo nello spazio interplanetario. - mugugna Print. - Voglio vedere se si azzardano a violare la Conven zione Universale della Galassia.

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Label non gli risponde. Fuori dagli oblò, ferma di fronte a loro, sta la squadriglia dei dischi volanti di Anfione, le cui cupole metalliche scintillano sinistramente contro il nero del cielo sideralè. E il cuore nel petto accelera i battiti. Ma non sente paura, solo una forte tensione dei nervi, come le accadeva da bambina prima di un'interrogazione. -Cosa succederà adesso? - si chiede Label, stringendo i pugni. Non succede niente. I dischi volanti se ne vanno via, rapidi come sono venuti. Print e Label non fanno in tempo a riprendersi. Sul com puter di bordo compare un nuovo messaggio:

-RITORNATE ALLA BASE.

NESSUNA RICHIESTA DI VOSTRI SERVIZI BIBLIOTECARI. -Certo che hanno una bella faccia tosta! -sbotta Label. -

E i libri che ci devono ancora restituire, eh? Print non risponde. Ha notato sul radar un puntolino in avvicinamento, proveniente da Anfione. -Label, un'altra visita! -Un disco volante? -Guarda com'è lento. Sembra piuttosto un veicolo ad uso privato. Forse un'astro-mobile oppure... -Un'astro-moto, ecco che cos'è! Siamo in contatto visivo, Print. Eccola lì! L'astro-moto entra in orbita di stazionamento e si mette in collegamento vivavoce: -Richiesta di attracco! - dice una voce concitata. - È que

stione di vita o di morte!

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Label e Print si guardano in viso. E se fosse una trappola? Qualche secondo di indecisione, poi la curiosità prevale. - Permesso accordato. - comunica Print. - Agganciarsi al l'attracco numero 2.

***

Quando si apre il portello d'imbarco, la sorpresa è gran de. Due piccoli esseri si fanno avanti, tenendosi per mano.

Chi sono? Alieni? Mutanti? Robot? Ora si tolgono il casco spaziale e tutto diventa chiaro: so no due bambini. -lo mi chiamo Menel. - dice il più alto dei due. - E questa

è mia sorella Hele. Siamo sfuggiti per un pelo alle guardie di Mega-Bit. Ancora non riesco a crederci! -Ce la darete una mano? - dice Hele, sgranando gli oc chi. - Siamo nei guai, ma non per colpa nostra... -Certo. - balbetta Print, confuso. - Ma... da dove venite? E chi sarebbe questo grande, questo mega... -Mega-Bit è uno spietato tiranno! - scoppia a piangere la bambina. - Farà ammazzare il nostro papa, se nessuno ci aiuta. Il nostro coraggioso papa! Menel le mette un braccio intorno al collo, mentre chiari sce la situazione. Gli asteroidi del Gruppo Niobe sono sta ti invasi da una popolazione aliena, i Computor, prove

niente dallo spazio esterno della Galassia. Si tratta di creature artificiali, completamente prive di intelligenza. Ma al loro comando c'è lui: Mega-Bit, un computer alta-

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mente sofisticato, che dal Palazzo del Governo di Anfione controlla i Computor, attraverso i suoi tentacolari termi

nali. E i Computor, obbedienti come solo gli automi sanno essere, controllano militarmente tutto e tutti, con pro

grammata brutalità. Il loro papa si è ribellato ed è stato condannato a morte. E loro due sono fuggiti in cerca di aiuto con l'astro-moto di un amico. -Dev'essere stato terribile! - dice Label. - Ma qui con noi non dovete temere più nulla.

E il suo pensiero va ai figli che studiano all'Accademia Astronautica sulla Settima Luna di Giove. Se i Computor arrivassero fin là? -Quello che non mi spiego, - borbotta Print, come par

lando da solo. - è perché abbiano scelto proprio il Grup po Niobe. Con tutto l'universo a disposizione... -Una ragione c'è. - spiega Menel. - Mega-Bit, per man tenere attive le sue memorie elettroniche, ha bisogno di silicio in quantità massicce. E siccome le scorte sul suo pia neta si sono esaurite... -...è venuto qui con i suoi Computor. Sui nostri asteroidi,

di silicio ce n'è a bizzeffe. Ce l'ha detto papa, che se ne in tende! -conclude Hele. -Se è così, siamo nei guai fino al collo! — il capitano si siede di scatto, come se qualcuno gli avesse dato un colpo dietro le ginocchia. - Tutta la nostra galassia trabocca di silicio...

-Non c'è tempo da perdere, allora. - Label ha colto lo sguardo smarrito dei due bambini e per reazione si sente piena di coraggio. - dobbiamo agire, e subito!

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-Fai presto a dirlo, tu. Meglio essere prudenti, riflettere con calma. - ribatte Print. - A proposito, la gente che vive ad Anfione, cosa fa? Cosa dice? Cosa pensa? -La gente lavora nelle miniere di silicio, sotto la minaccia dei Computor. - sul volto di Menel si disegna un'espres sione grave, che lo fa sembrare più adulto. - Come le be stie. E infatti le scuole sono chiuse, ed è stata proibita ogni forma di video-scrittura. Papa è stato condannato perché di nascosto continuava ad insegnare l'informatica. -lo non voglio che muoia! - grida Hele con forza. - Non

è giusto! Non vale! -E tu, Print, pensi di startene qui a guardare? Lasceresti forse che il loro eroico papa... -Non dico questo, no. Ma bisogna chiedere alla Bibliote ca Centrale, perché, secondo il regolamento... -Perderemmo tempo prezioso, lo sai bene. -Consultiamoci almeno con Data e Goto... -Capitano! - Label chiama così il marito solo quando sta per esplodere. - Questa è terra di frontiera, dunque i pro blemi dobbiamo risolverli da soli. E i condannati a morte non possono aspettare a lungo. -Okay. - capitola Print. -Hurrà - gridano Menel ed Hele. Label non dice nulla, ma gli sorride compiaciuta. -A un patto, però. - stabilisce Print. - Voglio un piano veramente geniale. Non intendo rischiare la vita di due bambini. Neanche la tua, Label. E, francamente, neanche la mia. Sono stato chiaro? ***

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A bordo, adesso, si discute di tattiche militari. I volti sono tesi, le voci accese e concitate. Menel ed Hele forniscono

tutte le informazioni a loro disposizione e Print inserisce i dati nel programma di strategia. Forse il sistema ha un punto debole, bisogna solo scoprire quale.

-Sapete che vi dico? - mugugna Pint alla fine di una estenuante serie di simulazioni. - Loro sono in tanti e noi

in pochi. Non abbiamo nessuna probabilità di farcela, a meno che...

-A meno che? - Label, Menel ed Hele si protendono ver so di lui, in attesa di un responso. -A meno che qualcuno di noi riesca ad entrare di nasco sto nel Palazzo del Governo e a mettere fuori combatti mento Mega-Bit. -Fuori combattimento? - Menel lo guarda come se aves se pronunciato un'eresia. - Questo non è possibile! -Tutti i computer possono essere disattivati. - osserva calmo il capitano. - Se Mega-Bit è un computer, può esse re disattivato anche lui. -E senza di lui, i Computor non valgono più niente. Per la miseria, - gioisce Label. - sei un genio, Print. Il capitano si gratta la testa. -Il punto però è un altro: come si entra nel Palazzo del Governo? -Oh, no! Siamo daccapo... -Siamo tutti molto stanchi, piuttosto. Forza, tutti a dor mire. La notte porta consiglio. ***

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-Label... -Sì, Hele.

-La nostra mamma, prima di dormire, ci racconta sem pre una storia. -Eh, già. Anch'io, prima che i miei figli andassero all'Ac cademia... Che genere di storia vorresti sentire? -Prima che i Computor la portassero via a lavorare nelle miniere di silicio, la nostra mamma ce ne stava raccon tando una bellissima. - s'intromette Menel. - Un po' alla volta, sai, perché era lunga. Molto lunga. -C'erano due personaggi che si chiamavano proprio co me noi. - aggiunge Hele. - Menelao ed Elena. Solo che erano marito e moglie, non fratello e sorella. -Ah, sì! Certo. - una bibliotecaria come Label conosce tutte le storie della Galassia. - È un antichissimo poema del pianeta Terra. A che punto era arrivata, la vostra mamma? -Quando Ulisse prepara il cavallo di legno. - rispondono

insieme i due fratelli. -Il cavallo di legno? - la donna si mette a saltare tra le cuccette, in preda ad un attacco di felicità. - Print, per la

miseria! Il cavallo di legno! Mega-Bit, ti faremo una bel lissima sorpresa....

Adesso Print, Menel ed Hele sono intenti ad ascoltare il piano di Label, che si fa un baffo dei programmi di stra tegia virtuale dei computer per riposare sull'antica astu zia dell'uomo.

Si tratta di costruire una scatola di metallo abbastanza

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grande perché Print ci si possa accovacciare dentro. La scatola deve avere l'aspetto di un libro antico, con tanto di copertina, dorso e frontespizio. -A proposito, lo sapete voi come erano fatti i libri, una

volta? -Con le parole ferme sulle pagine e non in movimento sullo schermo. - risponde Hele con prontezza. -Proprio così. - si compiace Label. - Andiamo avanti col piano...

Sul frontespizio del libro andrà scritto ad esempio: La Bi blioteca Galattica rende onore a sua Eccellenza il Potentissimo Capo dei Computor, oppure un'altra sciocchezza

che stuzzichi la vanità di Mega-Bit. Poi Label stessa glielo offrirà in dono, pregandolo di aver ne grande cura, poiché quell'oggetto è il simbolo del Si stema Bibliotecario Galattico. Mega-Bit se lo farà portare nel palazzo del governo, per vederlo da vicino. E a quel

punto Print potrà uscire fuori e disattivare Mega-Bit. Fine dell'avventura. -Non hai considerato un piccolo particolare. - dice Print, tentennante. - Mega-Bit non accetterebbe mai un nostro

regalo, perché di noi non si fida. -Si fiderà, invece. Perché noi gli riconsegneremo due

preziosissimi fuggitivi.

***

- Allora, bambini, -torna a chiedere Label. - Siamo d'ac

cordo?

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-D'accordissimo. -Tutto chiaro? -Chiarissimo. -Nessuna paura? -Be', un pochino...

-È normale, dopotutto. Ma vedrete, sarà questione di pochi minuti. I Computor non faranno neanche in tempo a toccarvi. Print disattiverà Mega-Bit e il vostro papa sarà salvo. E il Gruppo Niobe di nuovo libero. E manderemo i

Computor a quel paese! Label contempla ancora una volta con aria compiaciuta il

grande libro di metallo che lei ed il capitano hanno co struito durante la notte. Davvero un'opera d'arte, soprat tutto il congegno d'apertura sul dorso, assolutamente in

visibile ad occhio nudo. Quindi da una voce a Print, che è già chiuso dentro il nuovo cavallo di Troia. -Come va? -Tutto okay. - risponde il capitano. - Però spicciati. Sto scomodo da morire qui dentro. E poi, se mi venisse da starnutire? -Ma non hai neanche il raffreddore. -Potrebbe scapparmi la pipì. -Se ce l'ha fatta Ulisse, puoi farcela anche tu, capitano. taglia corto Label, che sta cominciando ad innervosirsi. Non vorrai essere meno in gamba di un eroe vissuto quasi

5000 anni fa. -Certo che no. - borbotta Print, punto nell'orgoglio.

Label chiede via computer il permesso di atterrare alla base astroportuale di Anfione. Comunica che Narrativa

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3000 ha catturato due fuggiaschi provenienti dall'asteroi de e intende consegnarli alle autorità locali. In più, come segno di sottomissione, il personale di bordo vuoi donare

a Mega-Bit il simbolo stesso del Sistema Bibliotecario ga lattico: il Grande Libro di Metallo. Label incrocia le dita per scaramanzia, mentre attende di leggere la risposta sullo schermo. Da Anfione rispondono che nessun estraneo può entrare nello spazio orbitale dell'asteroide. Verranno i Computor ad effettuare il prelievo. Forza, che la grande sfida comincia. Passano pochi minuti

e arriva una squadriglia di dischi volanti. Uno di essi chie de il permesso di attraccare. - Affermativo. - digita Label sul computer della navetta.

Quattro Computor salgono a bordo di Narrativa 3000. So no androidi che al posto della testa hanno una specie di televisore e, all'altezza del cuore un terminale di compu ter incastrato nel petto. Quando i quattro energumeni portano via libro e bambini, senza neanche proferire una

parola, Label deve fare appello a tutto il suo coraggio per non mettersi a gridare.

Ecco, il disco volante si allontana, si unisce agli altri in for mazione. Ben presto non si vedono altro che alcuni pun-

tolini fluorescenti sempre più lontani. Poi, più nulla.

***

La squadriglia è già atterrata a Anfione. Un blindato del la polizia attende Menel ed Hele all'astroporto, per con-

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ciurli ai lavori forzati nelle miniere di silicio. Il grande li bro di metallo viene invece portato davanti al Palazzo del Governo. Per più di un'ora si fa attendere la decisione di Mega-Bit. Print comincia a temere il peggio. E se finissero

le scorte di ossigeno? Finalmente, giunge l'ordine di aprire le porte. Il grande li bro di metallo viene introdotto su di un nastro trasporta tore là dove nessuno, nemmeno i Computor, ha diritto di accesso: le stanze private di Mega-Bit. Il momento supremo è giunto. Print esce dal libro, furtivo come un gatto. Mega-Bit è lì davanti a lui: un'alta consol-

le di comandi da cui si dipartono i collegamenti laterali con i quadri ausiliari. È un gigantesco ragno elettronico. Gli occhi del capitano scorrono la tastiera centrale alla ri cerca del disattivatore. Maledizione, dov'è? E intanto i Computor si accalcano intorno al Palazzo del Governo: Mega-bit ha già trasmesso l'ordine di entrare e di uccide re l'intruso. Ah, ecco il tasto! Print lo preme con decisione e in quello stesso istante davanti al Palazzo del Governo, sull'asteroi

de di Anfione e in tutto il Gruppo Niobe, i Computor ca dono a terra inerti. Mega-Bit è spento, il grande incubo è finito. - Vittoria! - grida il capitano, uscendo dal Palazzo del Governo.

Una folla pazza di gioia lo porta in trionfo. Nelle prigioni e nelle miniere si festeggia la libertà.

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Data astrale: giovedì 6 giugno 3874 Oggi è stata una giornata normale. Flusso di visitatori nella media: tre navicelle nel mattino e due nel pomerig gio. È solo il primo giorno dopo il nostro glorioso rientro da Anfione, eppure tutto quello che ci è successo laggiù mi appare già lontano ed incredibile. Chissà, forse quan do ritornerò su Urano, mi sembrerà persino di aver so gnato...

Il capitano Print alza un momento la testa dal computer

tascabile su cui sta digitando il resoconto giornaliero e la scia vagare lo sguardo fuori dall'oblò. Laggiù, verso ovest, alle estreme frontiere della galassia, c'è il Gruppo Niobe, c'è l'asteroide Anfione. Laggiù c'è

una famiglia che è di nuovo felice. E in quello stesso mo mento, la mamma starà raccontando a Menel ed Hele la storia della buonanotte. Una storia che parla di donne

bellissime e di passioni tremende, di città inespugnabili e di cavalli di legno, di uomini ingegnosi e di eroi senza paura. E lo farà anche domani, e dopodomani, e domani l'altro ancora. Se tutto ciò può ancora succedere, il merito è anche suo.

Il capitano Print sente una grande dolcezza scendergli nel cuore. Piega la testa di lato e si addormenta felice, come quando era un bambino.

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L'autrice Anna Lavatelli è nata e risiede a Cameri, in provincia di Novara. È sposata e ha due figlie, Paola e Alessandra. Si è laureata in Filosofia all'Università Statale di Milano, ha insegnato lette re nella scuola media ed ora si dedica a tempo pieno ai libri per ragazzi. Ha cominciato a scrivere nel 1986, cimentandosi nei generi più diversi, dal romanzo d'avventura al racconto fantastico, ma sempre con una particolare attenzione a quelle problematiche della società contemporanea che più da vicino influenzano la vita dei ragazzi e il loro modo di rapportarsi con il mondo degli adulti. È autrice di una trentina di libri. I più noti sono II cannone Bum, Ossi di dinosauro e Faccia di maiale. Ha vinto vari premi, tra cui i più prestigiosi sono l'AndersenBaia delle Favole (1988) e il Premio Cento (2003).

L'Ilustratrice Sono nata a Roveredo (GR) nel 1977. Mi sono diplomata presso il CSIA di Lugano e presso la scuola d'illustrazione Emile Cohl a Lyon. Vivo e lavoro a Lugano, dove da due anni combatto tra grafica e illustrazione, una per vivere materialmente e l'altra per coltivare la passione della mia vita. Disegnare mi da delle bellissime sensazioni e, soprattutto, mi fa sentire sempre bambina. Quando illustro, entro in un mon do in cui la realtà è la mia fantasia e dove anche la più eccentri ca bizzarria diventa pura normalità.


Anna Làvatelli, Ursula Bucher Meaafl^

" -"-aride libro di metallo

Alle frontiere della galassia, l'intrepido capi naviga tra buchi neri e piogge di meteore per re il servizio bibliotecario s isteroidi pi, dalla civiltà. La navicella spa^ .^asporta libri va generazione, capaci di ogni sorta di meraviglie, personale preparato ad ogni evenienza, come Label, la

moglie di Print, e i due aiutanti Goto e Data. Ma l'av ventura che li aspetta ad Anfione sarà tra tutte la più memorabile. Una popolazione aliena - i Computor - ha

invaso l'asteroide e minaccia di impossessarsi di tutta la galassia, portando con sé l'ignoranza e la barbarie.

Toccherà ao compito di fronteggiare i mo stri aliedre di due bambini fuggitivi e per^ la libertà. Lo scontro sarà

durissò fallire, forse l'astuzia di un esperanza di successo.

Edizioni Svizzere per la Gioventù www.sjw.ch* E-Mail: oHice@sjw.ch



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