Maria Grazia Ferracini
NEL REGNO DEI FIORI
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NEL REGNO DEI FIORI
Testo e illustrazioni
di Maria Grazia Ferracini
© 1993 Edizioni Svizzere per la Gioventù 8132 Egg/Zurigo No 1986
C'era una volta un castello, color delle rose e delle viole, che sorgeva fra colline sempre verdi
e prati fioriti. In questo castello viveva la nobile famiglia Fiorai. Si chiamava proprio cosĂŹ: come quei signori che, ai nostri tempi, si dedicano alla coltivazione e alla vendita dei fiori. La famiglia Fiorai portava questo nome perchĂŠ
si occupava principalmente di fiori: il re e la regina volevano che nel loro reame crescessero bellissimi e numerosissimi.
La regina di questo bellissimo regno si chiamava Violetta. Indossava sempre abiti color delle viole, i suoi fiori preferiti. Violetta era molto buona e voleva bene a tutti i suoi sudditi che conosceva ad uno ad uno.
Suo marito, re Garofano, aveva anche un'altra passione: quella di inventare fragranti profumi. Il re passava intere giornate nella stanza rossa del castello a mescolare petali di rose, di
gerani, di gigli, di margherite e di tanti altri fiori profumati che nel suo regno crescevano abbondanti. Alla fine, però, il re decideva sempre che il profumo migliore era quello preparato coi garofani, forse perchÊ si chiamavano come lui.
La regina Violetta e il re Garofano vivevano dunque felici al castello. Nel loro regno abitava gente tranquilla e felice che coltivava fiori tutto l'anno, vendendone una
parte agli abitanti dei regni vicini in cambio di cibo e vestiti.
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I due regnanti Fiorai avevano una figlia che si chiamava Serenella. Era una bimba che, a prima vista, sembrava uguale a tante altre bambine. Ma, guardandola bene, si vedeva che c'era qualcosa di diverso. Dalla sua schiena spuntavano due ali azzurre, color del cielo. Quando Serenella venne al mondo, una fata gentile le donò due bellissime ali, cosÏ da poter volare in alto sopra il regno e controllare che tutto fosse tranquillo. Serenella trascorreva il suo tempo sorvolando boschi e colline o passeggiando fra i campi, dove crescevano fiori di tutti i tipi e colori.
Ma un giorno, mentre Serenella stava facendo una delle sue solite passeggiate, sentĂŹ un rumore fortissimo e sgradevole: ,,BOM BOM BOM".
Era un rumore di passi che sembravano pesantissimi. Un gigante solitario si stava avvicinando dalla sua valle, dove tutte le cose erano enormi come lui, al piccolo regno dei nobili Fiorai. Serenella stava ad ascoltare ed aveva sempre piĂš paura. I passi si facevano piĂš vicini: il gigante solitario era ormai prossimo al castello.
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Questo ,,omone" detestava il profumo dei fiori che il vento aveva portato nella sua valle, perciò, innervosito e furioso, aveva deciso di
distruggere tutti i fiori del regno dei nobili Fiorai.
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La regina Violetta, che aveva sentito Serenella dare l'allarme, capÏ subito la gravita di ciò che stava succedendo. Corse giÚ per le scale del castello piangendo per gli abitanti del reame, che sarebbero diventati poverissimi se il gigan te fosse riuscito a distruggere ogni cosa.
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Il re Garofano invece non si fece vedere. Disperato si rinchiuse nella camera rossa, alla quale era molto affezionato, ad odorare, forse per l'ultima volta, i suoi amati profumi.
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Il gigante solitario era furioso e ci si chiedeva chi avrebbe avuto il coraggio di affrontarlo. Un ,,omino" strano, che viveva su un fiore e
dormiva su foglie di color smeraldo, si fece avanti per parlare con il gigante. Tutti pensarono che, così piccolo, non avrebbe potuto sconfiggerlo. A volte, invece, gli uomini piccini e certamente anche i bambini sono quelli che possono fare di più. L'omino parlò dunque a lungo con il gigante, che detestava i fiori, e scoprì che era diventato così perché nessuno gliene aveva mai regalati.
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Spiegò al gigante che se avesse distrutto tutti i
fiori del regno gli abitanti sarebbero diventati molto poveri e tristi. L'omone, che dapprima non voleva ascoltare, si lasciò incantare dalla vocina di quel piccolo essere e si mise a sedere accanto a lui, addor mentandosi come un bambino.
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Quando si risvegliò, promise all'omino di essere buono, perchÊ era stufo di vivere tutto solo senza un amico che mai gli avesse regalato un fiore. Disse che avrebbe aiutato gli abitanti del regno a rimettere a posto tutto quello che la sua furia aveva rovinato e che, durante i periodi di siccità , avrebbe allungato il suo braccio verso il cielo, afferrando una nuvola per portare la pioggia.
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Serenella volò allora su tutto il regno per dare la buona notizia, e si fece una gran festa. Il re Garofano e la regina Violetta invitarono anche il gigante, che ora non era piÚ solitario ma felice di aver trovato tanti amici. La principessa
gli portò in dono il fiore piÚ bello del regno, che non sboccia in nessun altro paese del mondo.
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L'autrice si presenta: Sono una giovane maestra di scuola materna che insegna in un paesino del Grigioni italiano e che si diverte a creare testi illustrati per i suoi allievi e... per tutti i bambini che amano ascoltare favole!
Maria Grazia Ferracini: Nel regno dei fiori Serie: Prime letture Primo ciclo
Un gigante invidioso dell'armonia che regna nel paese dei nobili Fiorai, perchĂŠ solo e senza amici, decide di invaderlo e di distruggere i fiori che sono il bene piĂš prezioso di questo incantevole regno. Chi riuscirĂ a calmare le ire del gigante?
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