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Philippe Moser
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Sahib, l'elefante generoso
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Sahib, l'elefante generoso
Racconto orientale
adattato da Philippe Moser tradotto da Davide Martinoni illustrato da Yatchi
Edizioni Svizzere per la GioventĂš, Zurigo
N2015
© 1995 SJW Schweizerisches Jugendschriftenwerk, Ziirich Mahagiri © 1995 ESG Edizioni Svizzere per la Gioventù Sahib, l'elefante generoso
Riproduzione del contenuto o di parte di esso solo con il permesso dell'editore
2a edizione 1997
Questo mercante inviava spesso Sahib nella foresta, dove c'erano da trasportare lunghi e
pesanti tronchi d'albero. L'elefante li trascinava a fatica o li caricava su carri.
Sahib tornava utile anche in occasione dei matrimoni: il mercante affittava forza
ed eleganza dell'elefante, che trasportava il fidan zato a casa della futura sposa.
Quest'ultima prendeva posto sulla spaziosa groppa dell'animale e con l'innamorato veniva
trasportata fino al luogo della cerimonia nuziale.
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Proprio mentre l'elefante stava per introdurre l'asta nella fessura, qualcosa lo fermò bruscamente.
Sahib indietreggiò con il volto terrorizzato, lasciò cadere rumorosamente il tronco e tentò di allontanarsi. Furioso, il mercante ordinò all'animale
di infilare l'asta nel bucoma Sahib nni
nte sopraffatto dall'ira, e inveĂŹ con un bastone
che malgrado il dolore uesta calma apparente
imbestialire il padrone, accare il duro bastone sulla testa di Sahib. nte del tempio, intanto, urlava la sua rabbia.
Era furiosa con l'animale, che non si muoveva, e con il mercante,
che non riusciva a convincerlo
infilare l'asta nella buca che avevano scavato.
o di rabbia, il mercante ra un nodoso scudiscio il quale percosse Sahib ndo: "Adesso fai quello ti ordino, hai capito?".
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Intanto Sahib sopportava a fatica il terribile dolore; del sangue cominciava a colargli lungo il collo. Quando proprio non ne potè più, con la proboscide scaraventò lontano lo scudiscio e cominciò a barrire di rabbia e dolore. Poi, improvvisamente, si alzò sulle
zampe posteriori e il mercante, che era sulla sua groppa, perse l'equilibrio e cadde pesantemente al suolo.
Pensando che Sahib fosse impazzito, la gente prese paura e fuggì urlando in tutte le direzioni.
*!*".
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Mai piĂš Sahib, l'elefante generoso, fu percosso. Anzi, veniva soltanto accarezzato dai bambini che, quando il mercante lo consentiva loro, montavano
sulla sella di Sahib per fare lunghe passeggiate.
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L'autore Sono nato nel 1934 ad Alle, nel canton
Giura. Il mio destino mi ha condotto all'insegnamento grazie al quale posso mettere al servizio del prossimo il mio uma nesimo e la mia fede profonda.
Sono membro della Società svizzera degli scrittori e sono autore di numerose raccolte
di poemi come Calels, Ciels mèlés e di parecchie opere divulgative come il famoso "Pestalozzi", pubblicato in occa
sione del 700 della Confederazione. Poeta della speranza, scrivo per dire agli uomini ciò che essi sono e ciò che possono essere grazie alla luce della spe ranza.
Philippe Moser L'illustratrice
Molto tempo fa abitavo su una stella molto lontana che si chiama Giappone,
dove tutti hanno i capelli neri e gli occhi marroni.
Amo disegnare da quando ero piccolina; ho perciò frequentato la Scuola delle Belle-Arti e ho lavorato come illustratrice. mia figlia, ho trovato una stella filante.
Abbiamo così deciso di preparare le nostre valigie riempien dole di matite, pennelli e fogli e siamo salite sulla stella filante. Ed eccoci in Svizzera, a Ginevra, dove, da 17 anni, continuo
a disegnare per i bambini. Yatchi
Philippe Moser: Sahib, l'elefante generoso Serie: Prime letture Primo ciclo
Anche ad un elefante ubbidiente e lavoratore può capitare di doversi ribellare.
Come mai? Lo scoprirai leggendo questo indimenticabile racconto di Philippe Moser.
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