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FABRIZIO FERRARI
LA PAROLA AI LAVORATORI
L'uscita dallo stato emergenziale e l'importanza di tornare a fare prevenzione
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La Pandemia ha messo in ginocchio il già martoriato Servizio Sanitario Nazionale, a causa della pressione eccessiva sugli ospedali, sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.
Questo dato, purtroppo, ha accentuato un già molto diffuso comportamento degli italiani, noto come “rinuncia alle cure”, segnalato anche da uno studio dell’ISTAT pubblicato a circa un anno dall’inizio della Pandemia, nel quale si riporta un dato davvero preoccupante:
Fabrizio Ferrari
Vice Presidente Fondo ASIM
Nel 2020, in Italia, 1 cittadino su 10 ha dichiarato di aver rinunciato, pur avendone bisogno, a visite o accertamenti negli ultimi 12 mesi per motivi legati a difficoltà di accesso; nel 2019 la quota era pari al 6,3%. Il dato che si registra nel 2020 è certamente straordinario, in aumento rispetto all’ultimo anno di oltre il 40%, per la particolare situazione legata alla Pandemia da COVID-19.
Le ragioni alla base di questo aumento smisurato della rinuncia alle cure da parte dei cittadini italiani sono essenzialmente tre:
1.
la dilatazione ancora maggiore dei tempi di attesa per prestazioni socio-sanitarie presso le strutture pubbliche, a causa della già menzionata difficoltà delle stesse a gestire i reparti ordinari e i flussi di pazienti COVID;
2.
la ritrosia dei cittadini a recarsi presso ambulatori, ospedali e centri diagnostici, per paura del contagio;
3.
le difficoltà economiche che ha vissuto (e continua a vivere) la popolazione, in particolare proprio quelle fasce di reddito medio-basse che già facevano registrare un tasso molto elevato di rinuncia o rinvio delle cure.
Insomma, un mix micidiale, che ha generato un peggioramento della condizione di salute dei cittadini italiani e, purtroppo, una ancor minore propensione alla prevenzione, nonostante una tendenza positiva registrata nel periodo pre-COVID (i dati ISTAT indicano infatti un calo dall’8,1% nel 2017 al 6,3% nel 2019).
Persone che negli ultimi 12 mesi hanno rinunciato a prestazioni sanitarie pur avendone bisogno, per sesso e classe di età.
16 Maschi 2019 Femmine 2019 Maschi 2020 Femmine 2020
14
12
10
8
6
4
2
0
0-13 14-19 20-24 25-34 35-44 45-54 55-59 60-64 65-74 75 e più Totale
Fonte: Istat, Indagine Aspetti della vita quotidiana (a) Dati 2020 provvisori. Anni 2019 e 2020 (a). Valori percentuali.
Noi del Fondo ASIM siamo sempre stati molto sensibili al tema della rinuncia alle cure, che abbiamo più volte trattato nella nostra attività editoriale, anche in tempi non sospetti (l’articolo “Rinuncia alle cure: un fenomeno preoccupante” è, infatti, del 14 maggio 2019), anche perché si lega a doppio filo a due aspetti per noi centrali:
1.
il ruolo cruciale della prevenzione, una delle armi più efficaci che abbiamo per proteggere la nostra salute da evoluzioni gravi di patologie e malattie varie;
2.
il ruolo sempre più importante della sanità integrativa, che consente ai lavoratori di accedere alle cure e agli esami clinici e diagnostici di cui hanno bisogno, evitando i tempi di attesa infiniti e i costi spesso insostenibili per i lavoratori.
Con la fine dello stato d’emergenza COVID speriamo in un ritorno progressivo alla normalità, non solo dal punto di vista socio-economico ma anche e soprattutto sanitario, con una decongestione delle strutture ospedaliere e una ripresa delle cure non urgenti rimandate per due anni.
Per favorire questo processo, abbiamo quindi deciso di potenziare la comunicazione relativa al tema della prevenzione e alle prestazioni in merito presenti nel nostro Piano sanitario.
Nello specifico, ci riferiamo alla prevenzione oncologica, cardiovascolare e odontoiatrica, al cui interno confluiscono una serie di esami e controlli di follow-up fondamentali per una diagnosi precoce delle malattie.
È fondamentale rimettere il paziente al centro della vita sanitaria del nostro Paese e favorire il più possibile un ritorno alla normalità che coincida con la ripresa delle cure troppo a lungo rimandate, per rimetterci così in carreggiata e tornare ai dati sulla rinuncia alle cure del 2019 riportati dall’ISTAT, prima che la Pandemia sconvolgesse le nostre vite.
È tempo di tornare a prendersi cura della propria salute, a partire dalla prevenzione. Noi di Fondo ASIM siamo pronti, sempre al fianco di lavoratrici e lavoratori!