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francesco garofalo (re)covering the landscape park installation - torino, italy competition_ november 2010
(RE)COVERING the LANDSCAPE.1
giardino planetario torino PAV installazione
L’installazione e il parco. L’opera si inserisce nel parco senza alterarne il significato, anzi lo rinforza. Come il parco, nemmeno l’installazione prevede percorsi, si presenta come un incidente, ed esalta la libertà comportamentale che il parco suggerisce con le sue forme. Creatività e partecipazione conferiranno un significato sempre mutevole all’opera.
Biosfera del PAV e i suoi confini. In natura. per aumentare l’osmosi, interna ed esterna, bisogna lavorare sui confini. Più alta è la penetrabilità più alta è la potenzialità biologica in senso lato. L’installazione, prendendo spunto dall’opera di Gilles Clementes, si pone in ‘movimento’ in un ‘giardino in movimento’. L’installazione manca volontariamente di una funzione definita, il suo fine è essere uno stimolo per la creatività per la versatilità con cui può essere utilizzato; come le piante pioniere conquistano un campo incolto, così i visitatori conquisteranno l’opera, i bambini ci giocheranno a seconda della loro creatività, gli anziani ne cercheranno un identità, ereditata o meno dal passato; forse sarà ammirata dal basso verso l’altro, o forse dall’alto si ammireranno le preesistenze attorno. Come nella biosfera e nelle dinamiche intrinseche del ‘giardino in movimento’, così in quest’opera la tensione al climax crea un perenne dinamismo: non importa quando e se sarà raggiunto il climax, un’opera come un giardino va ammirata giorno per giorno.
Identià: tra storia e riciclo. Educazione alla sostenibilità. L’opera si pone come nuova icona di sostenibilità. Il suo ruolo di riferimento ecologico è però svolto in modo passivo: solo con la contemplazione se ne deduce il significato. Sotto questo lembo di terra alzato con leggerezza si scorge il messaggio intrinseco dell’installazione, il suolo si scopre e mostra ciò che c’è sotto: ciottoli e frammenti delle preesistenze industriali utilizzati per creare il fondo dell’intero parco. L’apoteosi del riciclo. Il valore educativo alla sostenibilità, il messaggio formativo, non sta nell’aggiungere una funzione ecologica ex novo, il messaggio c’è già, va solo scoperto.
(RE)COVERING the LANDSCAPE.2 via zino zini
1m 0
10m 5m
N
(RE)COVERING the LANDSCAPE.3
8.5
5
0.90
3.00
0.10
10.69
.29 11
90
0.
10
0.
3.00
2.97
7.95
0.90
10.92
9.80 9.48
IPE 200
vassoio in acciaio
contrappeso di binari ferroviari in disuso
vassoio in acciaio
IPE 200
trave interrata
contrappeso di binari ferroviari in disuso
Struttura e RICICLO. materiale di risulta (preesistenze industriali)
Il contrappeso è formato da binari ferroviari dismessi da tratti ferroviari in disuso, L’aggancio, sopra e sotto la vasca, si potrebbe ottenere con una tradizionale imbullonatura come sulle traversine o in modo similare. L’eventuale aggiunta di ulteriore peso lo si potrebbe ottenere con un ulteriore livello di binari orientati perpendicolarmente e saldati al precedente. Il tutto è immerso nel ciottolato di risulta ricavato dalle preesistenze industriali, che costituiscono il fondo del PAV. Per aumentare ulteriormente la stabilità si può saldare una trave in posizione interrata sotto alla parte in aggetto.
(RE)COVERING the LANDSCAPE.4
ESTATE
valore artistico gioco per bambini scivolo per slitta relax al sole fioriture stagionali
AUTUNNO
punto panoramico landmark del parco piccolo palco piano inclinato per attività sportiva spazio creativo
INVERNO
PRIMAVERA
Vivere la sostenibilità.
L’opera sollevandolsi si mostra nel suo pieno significato: il PAV esiste sun uno strato di materiale ricilato. L’installazione acquisisce una funzione educativa, rendendo la sostenibilià partecipata. Il vivere l’opera può avvenire in infiniti modi, le forme stesse, e la mancanza di funzione definita, è uno stimolo alla creatività dei visitatori. E’ un’opera dinamica: cambia con le stagioni offreddosi con attività specifiche, così come cambia tra giorno e notte, da elemento ricreativo di giorno, di notte diventa una futuristica forma, illuminata da sotto, si mostra nella sua leggerezza.
(RE)COVERING the LANDSCAPE.5
(RE)COVERING the LANDSCAPE.6 materiale
lastre acciaio COR-TEN
1
2
terreno
quantità/prezzo
3
4
50 €/anno
5 lastre in COR-TEN tipo ‘A’.
Molto scarsa nececessità di mauntenzione data l’ottima resistenza del COR-TEN alla corrosione da agenti atmosferici consente l’utilizzazione del prodotto “nudo” e non verniciato.
5
Terreno riclato da scavo per struttura.
balaustra in vetro
1
2
*
RE-USE
1
punto luce
2
0 €/anno
150 €/anno
Medesimo miscuglio prativo usato nel PAV.
Necessita sfalciamento, la parte più alta e stretta necessita di rifinitura a mano.
18 m2 > 6500€
300 €/anno Necessita interventi di manutenzione, finalizzati alla pulizia del vetro.
500€ Corrimano in acciaio ancorato alla balaustra in vetro.
0€ Riutilizzo punto luce precedente, adeguamento rete a struttura inderrata
struttura_travi
*
RE-USE
800 €
50 €/anno Necessita interventi di manutenzione, finalizzati alla pulizia del acciaio. Già a carico del PAV Riutilizzando un punto luce esistente, la manutenzione a carico del PAV rimane inalterata.
0 €/anno
Utilizzo di travi IPE 100. struttura_contrappeso (binari ferroviari)
0€
*
RE-USE
0 €/anno
*
RE-USE
0 €/anno
Riutilizzo binari ferroviari dismessi, provenienti dal vicino scalo ferroviario materiale d irisulta
LOW MAINTENANCE
40 m2 > 40 €
2 balaustre in vetro, divise lastre secondo necsiità di costruzione. Ancoraggio interno, tra terreno e lastra in COR-TEN. corrimano in acciaio
*
26 m2 > 5200 €
0€
miscela prativa
manutenzione
0€
Riutilizzo ciottoli e frammenti industriali utilizzati per il fondo del parco.