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MARZO 2018

Parrocchia S. Margherita

Diocesi di Milano • 22032 Albese con Cassano (CO) • Via V. Veneto, 2 • tel. e fax 031.426023 • www.oratorioalbese.org

Bollettino Parrocchiale La parola del Papa SFIDUCIA, APATIA, RASSEGNAZIONE: 3 DEMONI CHE TENTANO I CREDENTI Con l’imposizione delle Ceneri, mercoledì 14 febbraio 2018, ha avuto inizio la Quaresima nel rito romano, tempo di preparazione alla Pasqua che quest’anno è domenica 1° aprile. In tale occasione, papa Francesco ha presieduto una celebrazione nella forma delle “stazioni” romane seguita da una processione penitenziale verso la basilica di Santa Sabina, dove il pontefice ha celebrato la Messa con il rito di benedizione e di imposizione delle ceneri. Nell’omelia, il Papa ha spiegato che se il frutto della fede è la carità, il frutto della sfiducia sono apatia e rassegnazione, tre demoni che paralizzano l’anima del popolo credente e la Quaresima è un tempo prezioso per smascherare queste tentazioni e lasciare che il nostro cuore torni a battere secondo il palpito del cuore di Gesù. Poi ha insistito su tre verbi: fermati, guarda e ritorna. FERMATI! Il Papa ha invitato a fermarsi un po’ davanti alla necessità di apparire che fa dimenticare il valore dell’intimità, a fermarsi davanti al rumore, davanti a ciò che è vuoto ed effimero e che riempie l’anima dell’amarezza di sentire che non si arriva mai da nessuna parContinua a pag. 2

La parola dell’Arcivescovo La parola del rettore maggiore del Seminario PER UN’ARTE DEL BUON VICINATO Discorso alla città - 6 dicembre 2017 di Venegono Abitare nello stesso territorio o addirittura nello stesso condominio non garantisce circa la predisposizione a essere “buoni vicini”. È necessario che sia condivisa la persuasione che il legame sociale, la cura di sé, della propria famiglia, della gente che sta intorno è la condizione per la vivibilità, la sopravvivenza, lo sviluppo mio e della società. Vivere vicini può essere anche una spiacevole coincidenza. Invece noi siamo convinti che dare vita alla città sia l’esito di una visione del mondo e dell’interpretazione della vocazione dell’uomo. La vita condivisa, nel piccolo villaggio come nella città, dimostra che la libertà può essere organizzata in una forma comunitaria ragionevole, che la comunità è meglio della solitudine, che

Incontro di mons. Michele di Tolve con il consiglio pastorale unificato delle parrocchie di Albavilla, Albese con Cassano e Carcano La riunione si apre con un’introduzione di mons. Di Tolve, per dare una panoramica della nuova situazione delle parrocchie di Albavilla, Albese con Cassano e Carcano. Sottolinea che è compito della della comunità cristiana accompagnare e sostenere il Diacono che ci è stato affidato dal Vescovo. Il rettore continua sottolineando che la sua presenza nelle nostre parrocchie è un percorso di accompagnamento dei candidati al presbiterato allo scopo di realizzare una fraternità presbiterale a favore del popolo a cui è stato affidato e la sollecitudine pa-

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La Pasqua è un’occasione per lasciar riaffiorare e traboccare dai nostri cuori la gioia che scaturisce da una Parola di Verità che si sa rendere tangibile e contagiosa anche attraverso semplici gesti quotidiani. Che la potente luce della Resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo riaccenda nella nostra comunità il desiderio di vivere, nella grazia della Fede, in carità e concordia.

BUONA PASQUA! don PieroAntonio


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CHIESA CATTOLICA

Parrocchia S. Margherita, Albese con Cassano - Bollettino Parrocchiale: MARZO 2018

La parola dell’Arcivescovo

La parola del papa

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te. «Fermati!» dice papa Francesco «Lascia questo obbligo di vivere in modo accelerato, che disperde, divide e finisce per distruggere il tempo della famiglia, il tempo dell'amicizia, il tempo dei figli, il tempo dei nonni, il tempo della gratuità, il tempo di Dio». RITORNA alla casa di tuo Padre, alle sue braccia protese e ricche di misericordia. Egli ti aspetta! È tempo di lasciarsi toccare il cuore perché «rimanere nella via del male è solo fonte di illusione e di tristezza e il nostro cuore lo sa bene». La vera vita è qualcosa di molto diverso e Dio non si stanca né si stancherà mai di tendere la mano e di aspettare il ritorno di ogni suo figlio e offrirgli la sua tenerezza risanatrice e riconciliatrice. GUARDA i segni che impediscono di spegnere la carità, che mantengono viva la speranza, i volti che ci interpellano, i volti dei giovani carichi di futuro e speranza che si fanno largo in mezzo ai nostri calcoli egoistici e meschini; i volti dei nostri anziani, dei nostri malati e dei tanti che se ne fanno carico; i volti pentiti dei tanti che cercano di rimediare ai propri errori e lottano per trasformare le situazioni e andare avanti. «Guarda e contempla - ha esortato - il volto concreto di Cristo crocifisso per amore di tutti senza esclusione. Guardare il suo volto è l'invito pieno di speranza di questo tempo di Quaresima per vincere i demoni della sfiducia, dell'apatia e della rassegnazione. Volto che ci invita ad esclamare: il Regno di Dio è possibile! Fermati, guarda e ritorna. Lascia che il Signore guarisca le ferite del peccato e compia la profezia fatta ai nostri padri: 'Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.» IL DIGIUNO Omelia della S. Messa a Casa Santa Marta - 16 febbraio 2018 Il digiuno è uno degli aspetti della Quaresima ma «se non puoi fare un

digiuno totale, quello che fa sentire la fame fino alle ossa, fa un digiuno umile, ma vero» ha detto papa Francesco sottolineando come il profeta Isaia faccia risaltare le incoerenze nella pratica delle virtù. Infatti, se per curare i miei affari schiavizzo e disprezzo i miei dipendenti e poi digiuno, quel digiuno non serve a niente perché è falso, non è coerente con il Vangelo perché «non puoi da una parte parlare con Dio e dall’altra parlare con il diavolo». Il papa ha poi ricordato un episodio quando da bambino ha visto la mamma di un suo amico dare uno schiaffo alla domestica di 81 anni: «é una cosa che non dimentico mai». Se nel digiunare ci mettiamo in bella mostra per farci vedere, questo è un truccare la virtù per sentirsi lodare; occorre piuttosto “truccarsi” col sorriso per non far vedere che stiamo facendo penitenza. Il digiuno consiste anche nell’umiliarsi: proviamo a pensare ai nostri peccati e chiediamo perdono al Signore e vergognamoci di averli commessi. Il digiuno che il Signore vuole, ha continuato il Papa, consiste anche nel «dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti» ed esorta a «fare penitenza», a «sentire un po’ la fame», a «pregare di più» durante la Quaresima e a chiedersi come ci si comporta con gli altri: «Il mio digiuno arriva per aiutare gli altri? Se non arriva, è finto, è incoerente e ti porta sulla strada di una doppia vita. Faccio finta di essere cristiano, giusto […] come i farisei, come i sadducei. Ma, da dentro, non lo sono». Ha chiesto poi umilmente la grazia della coerenza: «se io non posso fare una cosa, piuttosto che farla incoerentemente, non la faccio. Fare soltanto quello che io posso fare, ma con coerenza cristiana. Che il Signore ci dia questa grazia». ◆

la legge è meglio dell’arbitrio, che la fraternità non è qualcosa che accade meccanicamente, ma chiede una decisione che organizza la società in modo che agli eguali sia consentito essere diversi. [...] Il tema e la sua pratica risultano urgenti per chi si prende cura del bene comune di oggi e di domani: si tratta infatti di contrastare la tendenza individualistica di cui si è ammalata la nostra società. L’individualismo egocentrico ha radici lontane e una forza persuasiva impressionante, alimentata da enormi interessi. È infatti evidente che chi è solo è più debole e più facilmente manipolabile, anche se pensa di essere tranquillo: ridurre le persone a individui, rendere labili i rapporti, fragili le famiglie, instabili gli affetti, isolate le persone induce i cittadini a ignorare la città, a preoccuparsi solo di sé, del proprio benessere, della propria sicurezza. Le persone diventano clienti, i loro bisogni cercano soddisfazione nei consumi, le sicurezze si identificano con l’accumulo, lo sguardo sul futuro è miope e la responsabilità un fastidio da evitare. [...] L’arte del buon vicinato comincia con uno sguardo. Ecco: mi accorgo che esisti anche tu, mi rendo conto che abiti vicino. Mi accorgo che hai delle qualità e delle intenzioni buone: anche tu vorresti essere felice e rendere felici quelli che ami. Mi accorgo che hai bisogno, che sei ferito: anche tu soffri di quello che mi fa soffrire. Il buon vicinato comincia con uno sguardo. I discepoli di Gesù conoscono questo sguardo: è lo sguardo del maestro che riconosce il bisogno di felicità e la nostalgia di innocenza che abitava il cuore di Zaccheo. Mentre tutti lo disprezzano e lo evitano, Gesù entra nella sua casa: “anch’egli è figlio di Abramo” (Lc 19,9). Ma io invito tutti gli uomini e le donne a rivolgere ai vicini di casa, agli abitanti del quartiere uno sguardo “straordinario”, libero dal sospetto e dal pregiudizio, che dichiari la disponibilità all’incontro, all’intesa, alla prossimità.

Mario Delpini Arcivescovo di Milano


Parrocchia S. Margherita, Albese con Cassano - Bollettino Parrocchiale: MARZO 2018

CHIESA CATTOLICA

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La parola di mons. Di Tolve (continua da pag. 1)

storale dell’Arcivescovo di Milano, in accordo con il Vicario Episcopale e il rettore del Seminario, ha prodotto una particolare cura ed attenzione nei confronti delle nostre Comunità. La prima Messa di don Michele Galli ha scatenato una riflessione in capo ai tre soggetti sopra indicati: ci sono dei giovani che hanno bisogno e da tempo non hanno un prete come riferimento della pastorale giovanile, pur essendoci la collaborazione di laici e di figure educative che le parrocchie in maniera distinta hanno creato nel corso del tempo. Si sentiva la mancanza di questa presenza e non poteva essere ignorata. La presenza del diacono nelle nostre parrocchie dunque non risponde solo a un’esigenza e un’urgenza, ma è proiettata v erso il futuro, per una progettualità che non può venir meno. La vocazione di don Michele Galli ha messo tutti nella condizione di riflettere: nelle nostre parrocchie ci sono delle radici sane che avevano bisogno di aiuto. La concretezza ha preso corpo nel momento in cui don Giuseppe, dichiarato idoneo per diventare diacono, è stato inviato nelle nostre parrocchie. Per la sua storia, è la persona che qui può fare il meglio possibile per questa realtà, in collaborazione con gli altri presbiteri. L’Arcivescovo ha un progetto di bene, di fede e di gioia verso di noi e più in generale sente il forte bisogno che tutta la Chiesa si faccia questa domanda: ci importa che una generazione di giovani rischia di perdersi? È una domanda da tenere sempre viva e da portare nel cuore, a cui siamo subito pronti a dire di sì. La semplice consapevolezza non basta perché ci sono delle conseguenze e delle responsabilità ben precise. L’Avis, per la raccolta del sangue, si rivolge anche ai seminari e ai monasteri perché il 94% dei giovani che si presentano per la donazione vengono respinti perché malati di droga, alcool o praticano sesso disordinato. Dobbiamo farci carico dei giovani! Le modalità con cui impostare la pastorale giovanile dovranno essere stabilite gradualmente per consentire a

PAPA FRANCESCO, A MILANO NEL FEBBRAIO 2017, CON MONS. DI TOLVE E I CANDIDATI 2017 AL SACERDOZIO, TRA CUI MICHELE GALLI.

pieno l’ingresso del diacono. Per questo motivo, devono essere poste in essere tre azioni: comunione, collaborazione e corresponsabilità per la missione con i giovani, dei giovani e per i giovani. Questo è il contenuto sul quale dobbiamo lavorare insieme. La missione si concretizza con l’aiuto verso ciascun giovane che si trova a scoprire in Gesù la gioia di vivere da cristiano. Il tempo della missione è adesso: se non lo comprendiamo, rischiamo di perdere il treno che lo Spirito Santo ha creato per noi. Non è più il tempo del campanilismo perché sotto il campanile non rimarrà più niente: deve subentrare al contrario un grande entusiasmo in cui è possibile vedere ancora i giovani innamorati di Gesù Cristo. Mons. Di Tolve sottolinea che tanti ragazzi, che attualmente si avviano alla vocazione, vengono dagli oratori: la misura della qualità di una comunità parte proprio da qui ma occorre partire dal presupposto per cui gli oratori sono vivi se diamo loro la possibilità di vivere. Oggi non è più così e per questo, il ragazzo che sceglie l’oratorio, è particolarmente meritevole. La retorica e i luoghi comuni sono da lasciar perdere. Così come non si deve considerare la Chiesa come qualcosa di nostro perché ci è stata affidata dal Signore a cui siamo tenuti a restituirla. “Noi“ è l’unica parola che dobbiamo usare, come porzione di comunità cristiana con la sua storia e le sue fatiche. Il diacono che ci hanno inviato è “per noi” e questo lavoro di comunione, di collaborazione e di corresponsabilità deve essere declinato all’interno di un cammino comune che inevitabilmente necessita di gradualità ma non di immobilismo. Con tutte le fatiche e le difficoltà proprie delle parrocchie di oggi, dobbiamo costruire un progetto

che diventi reale ed effettivo. Per concretizzare tutto questo, è fondamentale la presenza dei fedeli laici: ogni prete è di passaggio nelle diverse parrocchie ma è responsabile della comunità per compiere un cammino di fede. In quest’ottica, corresponsabilità significa guardare al futuro delle nostre comunità. È quindi nostro compito e dovere, essere da esempio per don Giuseppe perché la prima parrocchia dà l’impronta a ciascun diacono. Quello che un prete sarà domani è determinato dalla prima parrocchia in cui va e che lo forma nella vita pratica e quotidiana. Mons. Michele cita un proverbio africano: «Un uomo è fatto da tutta la tribù». Non bastano i singoli genitori o i gruppi. È tutta la parrocchia che fa crescere la persona. Che cosa è stato fatto finora? I parroci, in accordo con il Rettore, stanno creando un progetto ben preciso che occuperà le nostre parrocchie nei prossimi anni. Affrontando alcune questioni di carattere pratico, il rettore, ricorda che l’abitazione di don Giuseppe, stante le attuali possibilità, è una appartamento già esistente ad Albavilla, sopra il Cineteatro. È tuttavia necessario che in ogni oratorio abbia un suo ufficio. Condividendo un progetto insieme, questa diventa la strada per cui ci si incontra e si verifica insieme quanto compiuto. Laddove c’è la volontà di comunione, la presenza del seminarista dà i suoi frutti. Dove c’è voglia di stare insieme, il seminarista può imparare ad essere prete. Mons. Di Tolve, infine, invita tutti presenti e non - alla tradizionale Festa dei genitori in Seminario che si tiene il primo maggio di ogni anno. ◆


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PREFERISCO IL PARADISO

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Sant’Isidoro l’agricoltore I

sidoro nasce a Madrid intorno al 1070 da una poverissima famiglia di contadini, contadino egli stesso tutta la vita, per necessità. Non sa né leggere né scrivere, ma sa parlare con Dio. Anzi, a Dio dedica molto tempo, sacrificando il riposo, ma non il lavoro, al quale si dedica appassionatamente. E quando l’urgenza di parlare con Dio arriva anche durante il lavoro, si racconta che siano gli angeli a venirgli in aiuto e a guidare l’aratro al suo posto: un modo poetico e significativo per dire come Isidoro abbia imparato a dare a Dio il primo posto, senza venir mai meno ai suoi doveri terreni. Per i colleghi invidiosi è facile così accusarlo di “assenteismo”, ma è il padrone stesso a verificare che Isidoro, pur fermandosi varie volte a pregare, alla fine della giornata svolge lo stesso lavoro dei suoi colleghi. L’invidia gli procura anche un’accusa di furto ai danni del padrone perché ha il “brutto vizio” di aiutare con generosità i poveri, attingendo abbondantemente da un sacco, il cui contenuto tuttavia non diminuisce mai. La generosità di Isidoro non si limita alle persone, ma si estende anche agli animali della campagna, ai quali

IL “MIRACOLO DEL POZZO, DIPINTO ESEGUITO DA ALONSO CANO TRA IL 1638 E IL 1640.

d’inverno non fa mancare il necessario sostentamento. In questo continuo esercizio di carità e preghiera è seguito passo passo dalla moglie Maria ed entrambi camminano sulla strada della perfezione, sostenendosi a vicenda e aiutandosi anche a sopportare i dolori della vita, come quello cocente della morte in tenerissima età del loro unico figlio. Tra i vari miracoli che la tradizione gli attribuisce, i più celebri sono il miracolo del pozzo grazie al quale Isidoro sarebbe riuscito, con la preghie-

ra, a far salire le acque di un pozzo, salvando la vita a un bambino che vi era caduto dentro, e quello degli angeli che avrebbero arato un campo al suo posto per lasciargli il tempo di pregare. Isidoro muore nel 1130 e lo seppelliscono senza particolari onori nel cimitero di Sant’Andrea, ma anche da quel campo egli continua a “fare la carità”, dispensando grazie e favori a chi lo invoca, al punto che quarant’anni dopo devono a furor di popolo esumare il suo corpo incorrotto e portarlo in chiesa. A canonizzarlo, però, nessuno ci pensa. Ci vuole un grosso miracolo, cinque secoli dopo, in favore del re Filippo II a sbloccare la situazione. E il 12 marzo 1622 papa Gregorio XV gli concede la gloria degli altari insieme a quattro altri santi (Filippo Neri, Teresa d’Avila, Ignazio di Loyola e Francesco Saverio) in mezzo ai quali, qui in terra, l’illetterato contadino si sarebbe sentito un po’ a disagio. E da allora, come recita l’enciclopedia dei santi, diventa il patrono degli affittuari agricoli, dei birocciai, di Centallo e di Verzuolo. Nel 1697 papa Innocenzo XII proclama beata sua moglie Maria Toribia. Le reliquie di sant’Isidoro si trovano ora nella cattedrale di Madrid. ◆

50° di professione di madre Carla Meroni: 1967-2017

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on gioia comunichiamo che la nostra sorella albesina Madre Carla Meroni, Canossiana, è giunta

al felice traguardo del 50° di Vita Religiosa. Persona attiva, gioiosa e intraprendente, si è spesa con dedizione e competenza nell’ambito della Scuola dell’Infanzia nelle case Canossiane della provincia di Bergamo e nelle città di Pavia e Milano. La sua passione è sempre stata: “far conoscere Gesù”, secondo il motto di Maddalena di Canossa, per questo ha collaborato anche nelle at-

tività pastorali e di catechesi nelle Parrocchie dove è vissuta. Parenti ed amici si sono stretti attorno a lei a Caprino Bergamasco, il 24 settembre 2017, per esprimere la loro riconoscenza e ringraziare il Signore per tutti questi anni ricchi di Grazia ed augurarle ancora “vita canossiana” ed esperienza sempre più profonda di unione con Gesù. Auguri Madre Carla. da tutti noi!

Famiglia Meroni


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VITA PARROCCHIALE

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Don Michele Galli: sono stati mesi di grazia Cari Albesini

, dopo nove mesi dalla mia ordinazione Sacerdotale è bello potersi fermare e rileggere insieme alla propria comunità di casa quanto fatto e successo in tutto questo tempo. Innanzitutto posso dire che sono stati mesi di grazia dove ho potuto sperimentare insieme alle tante persone che mi sono state affidate la bellezza dell’essere prete. La prima grazia è quella del poter celebrare l’eucaristia, lo spezzare il pane per e con la tua gente. Mi piace vederla così: lo straordinario che si fa carne dentro l’ordinario della vita quotidiana. Che bello ogni giorno portare al Signore dentro la Messa le gioie, i dolori, i grazie, le sofferenze che incontri, intravedi, sostieni… La seconda grazia è quella dell’essere diventato ministro della misericordia e del perdono. Un compito difficile, senza dubbio, ma che con umiltà ti fa scoprire la bellezza del portare il balsamo della tenerezza del Signore. Vi faccio questa confidenza: ogni volta che confesso qualcuno penso che quel momento debba essere per quell’uomo, per quella donna una festa! Una festa dove incontrare il Signore, una festa dove lasciarsi abbracciare da Lui e ripartire. Tante le sofferenze, tante le delusioni che passano dentro le confessioni, ma ogni volta mi rendo conto come il Signore passi attraverso alla mia umanità di povero giovane prete con le mie parole, con i miei sorrisi, con i miei gesti. La terza grazia sono i tanti giovani che incontro e accompagno dento le tre parrocchie che mi sono state affidate nella città di Malnate. Le cose da fare e pensare sono tante, e su questo chi mi conosce un po’ di più sa che non mi tiro indietro anzi… ma la cosa che mi stupisce è vedere e scoprire tanti ragazzi che hanno il desiderio sincero di segui-

DON MICHELE GALLI NEL GIORNO DELL'ORDINAZIONE E NELLA SUA PRIMA DOMENICA MALNATESE.

re il Signore. Questo mi ha fatto capire come anch’io sono in un certo senso “papà”! Papà di tanti figli che non ho scelto, ma che piano piano entrano nella mia vita, nella mia preghiera e nella mia quotidianità. Una quarta grazia è la fraternità sacerdotale! Il vivere e condividere con altri preti le gioie e le fatiche della vita presbiterale è quanto di più bello e grande che un giovane prete possa vivere. Ogni tanto vi assicuro che lavorare con due parroci non è facile, ognuno tira dalla sua parte, ma ogni volta sentirsi accompagnati e ascoltati su qualsiasi cosa credo sia proprio una fortuna! Quinta e ultima grazia: sentirsi felice di essere prete! Più il tempo pas-

sa e più mi rendo conto di come la mia vita stia cambiando, si stia trasformando in un dono. In un dono totale per questa gente, per la Chiesa e per il Signore. E allora mi chiedo: “che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato?” (Sal 116). Un po’ vi ho raccontato, ma tanto altro succederà! Al momento posso dire grazie al Signore per il dono della vocazione sacerdotale e per il dono della Chiesa. Anche se da “lontano” vi ringrazio per la vostra continua preghiera, continuate ancora! Nella speranza di rivedervi presto, un saluto e un abbraccio.

don Michele


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VITA PARROCCHIALE

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Ordinazione di don Giuseppe Pellegrino ORDINAZIONE SABATO 9 GIUGNO, ORE 9:00 - DUOMO DI MILANO PRIMA S. MESSA DOMENICA 10 GIUGNO ORE 10:00 - BARLASSINA Per recarsi a Milano e/o Barlassina in pullman (fino a esaurimento dei posti disponibili), segnalare la propria presenza ad Alberto Torchio (+39 333.7427809). Costo per ciascun viaggio: 10 €, ◆

MONSIGNOR DELPINI, ARCIVESCOVO DI MILANO CON GRUPPO DELGLI ORDINANDI 2018 TRA CUI C'È ANCHE DON GIUSEPPE PELLEGRINO.

Ringraziamenti ai presepisti

Gruppo Turistico Parrocchiale

Un sentito ringraziamento a coloro che con tanta passione e impegno hanno dedicato il loro tempo e il loro lavoro per allestire il bellissimo presepe che abbiamo potuto ammirare in chiesa parrocchiale per tutto il tempo di Natale e fino alla festa della Sacra Famiglia. ◆

FOTO SCATTATA DURANTE IL PELLEGRINAGGIO DEL GRUPPO TURISTICO PARROCCHIALE A PONTIDA, MERCOLEDÌ 14 MARZO 2018.

Vacanza estiva per i ragazzi a San Giovanni, in Val Aurina Da sabato 28 luglio a sabato 4 agosto, presso la Pensione Waldheim a San Giovanni (BZ) a 1.017 metri slm. Il prezzo indicativo della vacanza è di 310 € (potrà subire variazioni in base al numero di iscritti) con incluso: viaggio di andata e ritorno in bus gran turismo, vitto, alloggio ed eventuali spostamenti in zona. Ci sono ancora dei posti disponibili! Chiedi ai tuoi educatori o a don Giuseppe. Scarica il modulo di iscrizione dal sito www.oratorioalbese.org e consegnalo compilato, in oratorio, insieme a un acconto di 50 €. ◆

GITE E PELLEGRINAGGI PER L’ANNO 2018 Mercoledì 14 marzo, mezza giornata CAPRINO BERGAMASCO E MONASTERO DI PONTIDA Martedì 17 aprile, mezza giornata SANTUARIO MADONNA DELLE LACRIME DI DONGO E ALTRO Mercoledì 22 maggio, mezza giornata VIGEVANO, PIAZZA DUCALE, DUOMO, CASTELLO LEONARDESCO Calendario aggiornato il 26 gennaio 2018. Le date indicate potranno subire variazioni per necessità parrocchiali. Orari e dettagli delle gite verranno comunicati di volta in volta. Per informazioni e prenotazioni, contattare direttamente don PieroAntonio (031.426023). ◆


VITA PARROCCHIALE

Parrocchia S. Margherita, Albese con Cassano - Bollettino Parrocchiale: MARZO 2018

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Relazione dei lavori di manutenzione straordinaria degli immobili Tetto di S. Pietro

Rifacimento e smaltimento amianto.

Campanile di S. Pietro

Rifacimento tettuccio, trattamento croce antiruggine e verniciatura, lavaggio muri con idropulitrice e rimozione erbacce e chiusura fessure con malta cementizia.

€ 4.895,00

Intervento urgente, ripasso generale con piattaforma aerea.

€ 5.995,00

Tetto della chiesa parrochiale

€ 33.503,00

Tettucci delle porte della casa parrocchiale Smontaggio, sostituzione grossa orditura ammalorata, sostituzione perline, sostituzione canali e scossaline, tinteggiatura, posa nuovi coppi con ganci in rame.

€ 2.915,00

Bocciodromo

Bonifica manto di copertura d’amianto.

€ 5.500,00

Oratorio

Rifacimento parziale, con ponteggi, intonaco pericolante salone e tinteggiatura.

€ 1.800,00

Sostituzione sostegni campo di basket: intervento con addebito di sole materie prime (prestazione di mano d’opera gratuita). TOTALE

€ 54.958,00

ANAGRAFE

OFFERTE

BATTESIMI 2017 14) Labrador Gaffuri Matias 15) Gaffuri Marino

BATTESIMI MATRIMONI FUNERALI

BATTESIMI 2018 01) Ghielmetti Greta Anna MATRIMONI 2018 1) Frigerio Michele e Trezzi Fabiola DEFUNTI 2017 34) Legramandi Marco di anni 53 35) Meneghini Sergio di anni 90 36) Bianchi Eugenio di anni 78 37) Conte Maria Cristina di anni 52 38) Fumangalli Annie di anni 88 39) Gaffuri Elio di anni 90 40) Gaffuri Augusto di anni 90 41) Monteleone Rocco di anni 82 42) Cicardi Luigia di anni 71 43) Casartelli Maurizio di anni 52 44) Crespi Maria Luisa di anni 89 DEFUNTI 2018 1) Malinverno Ettore di anni 77 2) Noseda Giovanni di anni 97 3) Frigerio Adelio di anni 69 4) Trivelli Felicita di anni 98 5) Portella Annina di anni 80 6) Riva Giancarlo di anni 84 7) Brunati Maria di anni 87

€ 350,00

PARROCCHIA - NN - NN - Scuola S. Vincenzo - Festa Capodanno - NN - NN - NN B.V. Maria Addolorata Beato Paolo VI Candelora S. Agata Presepe Chiesa Tetto Chiesa Tetto casa parroc Bollettino Benedizioni Natalizie: Banco 3a Età

€ 600,00 € 500,00 € 3.750,00 € 2.000,00 € 500,00 NN € 150,00 € 120,00 € 300,00 NN € 35,00 NN € 30,00 NN € 100,00 € 20,00 € 145,00 € 600,00 € 161,77 € 335,00 € 60,00 € 1.025,00 € 25.285, 00 € 1.260,00

3ª DOMENICA DEL MESE (della generosità) Settembre 2017 € 932,00 Ottobre € 720,00 Novembre € 655,00 Gennaio 2018 € 1.290,00 Febbraio € 1.188,25

AVVENTO DI CARITÀ E INFANZIA MISSIONARIA - cassetta in chiesa € 505,00 - salvadanai e bacio a Gesù Bambino € 340,00 MATTONI ORATORIO - a febbraio 2018 - in memoria di Sala Onorina - in memoria di Sala Onorina - in memoria di Diana Peretti - NN - NN - NN - NN

€ 76.250,00 € 5.000,00 € 500,00 € 350,00 € 100,00 € 200,00 € 200,00 € 100,00

OFFERTE PER LA FESTA DELL’ORATORIO Pesca adulti € 634,00 Pesca bambini € 304,00 Lotteria volante € 836,00 Gioco caramelle € 43,00 Gioco GOAL € 50,00 Salamelle & C. € 146,00 Totale: € 2.013,00 Vendita torte € 1.630,00 Dalle Ditte € 700,00 NN per i gonfiabili € 700,00

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Parrocchia S. Margherita, Albese con Cassano - Bollettino Parrocchiale: MARZO 2018

Calendario Parrocchiale FEBBRAIO 2018 18 1ª DOMENICA di QUARESIMA. 25 2ª DOMENICA di QUARESIMA. 27 Martedì, ore 15:00 ORA DI GUARDIA. MARZO 2018 4 3ª DOMENICA di QUARESIMA. 11 4ª DOMENICA di QUARESIMA. 16 Venerdì, ore 20:30 VIA CRUCIS ITINERANTE. 18 5ª DOMENICA di QUARESIMA. 19 Lunedì, S. Giuseppe. 24 Sabato, durante il catechismo alle ore 14:30 i ragazzi/e visiteranno le Case di Riposo per gli auguri agli anziani e una preghiera insieme. 25 DOMENICA DELLE PALME. Ore 10:15, in Oratorio, benedizione degli ulivi, poi processione alla chiesa parrocchiale per la S. Messa che apre la Settimana Santa. Ore 15:00, VIA CRUCIS a CEP. 26 LUNEDÌ SANTO: ore 8:00 S. Messa. 27 MARTEDÌ SANTO: ore 8:00 S. Messa. Ore 15:00, ORA DI GUARDIA. 28 MERCOLEDÌ SANTO: ore 8:00 S. Messa. 29 GIOVEDÌ SANTO: ore 8:00, lodi. Ore 20:30, CELEBRAZIONE SOLENNE della CENA DEL SIGNORE. 30 VENERDÌ SANTO: ore 8:00, lodi. Ore 15:00, VIA CRUCIS. Ore 20:30, CELEBRAZIONE della PASSIONE E MORTE del SIGNORE. Bacio a Gesù Crocifisso. 31 SABATO SANTO: durante la giornata si consiglia una visita a Gesù Eucaristico all’altare della riposizione e il bacio a Gesù Crocifisso. Ore 8:00, lodi. Ore 20:30 CELEBRAZIONE SOLENNE della VEGLIA PASQUALE nella NOTTE SANTA nella RISURREZIONE del SIGNORE GESÙ.

APRILE 2018 1 DOMENICA DI PASQUA NELLA RISURREZIONE del SIGNORE. Auguri a tutti! CRISTO È RISORTO! ALLELUIA! Le S. MESSE hanno orario domenicale. Ore 16:00 Vespri solenni della domenica di Pasqua. 2 LUNEDÌ DELL’ANGELO dell’ottava di Pasqua. Le S. Messe hanno orario domenicale. 8 Domenica dell’Ottava di Pasqua, in Albis Depositis. 2ª di Pasqua, della Divina Misericordia. Ore 15:00 Coroncina della Divina Misericordia e benedizione Eucaristica. 9 Lunedì, ANNUNCIAZIONE del SIGNORE. 14 Sabato, Meeting dei chierichetti. 24 Martedì, ore 15:00 ORA DI GUARDIA. MAGGIO 2018 6 Domenica, Festa degli ANNIVERSARI di MATRIMONIO. 13 Domenica, ASCENSIONE del SIGNORE. 20 Domenica di PENTECOSTE. SANTA CRESIMA. 27 Domenica, Solennità della SANTISSIMA TRINITÀ. PROFESSIONE DI FEDE. 29 Martedì, ore 15:00 ORA DI GUARDIA. GIUGNO 2018 3 Domenica, Solennità del CORPUS DOMINI. S. PRIMA COMUNIONE. Ore 20:30, Solenne processione eucaristica. 8 Venerdì, SOLENNITÀ del SACRATISSIMO CUORE di GESÙ. 9 Sabato, ORDINAZIONE SACERDOTALE di DON GIUSEPPE PELLEGRINO AL DUOMO DI MILANO. 10 Domenica, PRIMA SANTA MESSA di DON GIUSEPPE a Barlassina. 17 Domenica, Festa degli ANNIVERSARI SACERDOTALI: 35° di don PieroAntonio e 40° di don Paolo di Albavilla. 24 Domenica, accoglienza di DON GIUSEPPE. 25 Lunedì, solennità della natività di S. Giovanni Battista. 26 Martedì, ore 15:00 ORA DI GUARDIA. 29 Venerdì, SOLENNITÀ dei SS. PIETRO e PAOLO. Ore 20:30 S. Messa a S. Pietro. LUGLIO 2018 1 Domenica, FESTA PATRONALE DI SANTA MARGHERITA. 5 Giovedì, festa liturgica di Santa Margherita. Ore 20:30, PROCESSIONE in onore della Santa Patrona. 8 Domenica, festa per il 65° di Ordinazione sacerdotale di don Mario Galbiati (Radio Mater). 15 Domenica, 3ª di luglio: pellegrinaggio al S. Crocifisso di Como, celebrazione della Santa Messa alle ore 7:30. 26 Mercoledì, festa dei santi Gioacchino e Anna, genitori della B.V. Maria e nonni di Gesù. Festa dei nonni: a loro vanno gli auguri più belli e affettuosi. 31 Martedì, pre 15:00 ORA DI GUARDIA.


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