OTTOBRE 2019
Parrocchia S. Margherita
Diocesi di Milano • 22032 Albese con Cassano (CO) • Via V. Veneto, 2 • tel. e fax 031.426023 • www.oratorioalbese.org
Bollettino Parrocchiale La parola del parroco
Ottobre missionario
Così scrive, citando S. Paolo, il nostro Arcivescovo all’inizio della sua lettera pastorale 2019/20 dal tema «La situazione è occasione. Per il progresso e la gioia della vostra fede»: «… rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi.» (Fil 1,3). Come Paolo, continua l’Arcivescovo, anch’io scrivo a tutti i fedeli della diocesi ambrosiana animato da ammirazione e gratitudine. Vi penso impegnati e desiderosi di vivere il tempo che ci è dato come occasione per il vangelo, per la condivisione della gioia, per l’edificazione di una comunità unita nella carità e presenza significativa tra i fratelli di questo nostro tempo. Il tempo della fede non è piatto e ripetitivo, ma è modulato in vari spessori di ricchezza e santità a seconda dei tempi dell’anno liturgico. L’Avvento ormai prossimo e il tempo di Natale a cui ci condurrà, sono occasioni per scuoterci dal solito tram-tram, per riprendere una vita cristiana seria e coerente, sono l’occasione per ricercare la santità e purificarci dalle scorie che la nostra società pagana ci mette addosso. Augurandovi un buon cammino di Avvento e un Santo Natale prego perché si avveri nella nostra Parrocchia ciò che l’Arcivescovo ci scrive e dilaghi in tutte le famiglie la Grazia e la salvezza portate da Cristo. Buon Natale in Cristo.
Perché un ottobre… straordinario? Papa Francesco ci sorprende continuamente, lo sappiamo. Ma questa volta “la colpa” non è solo tutta sua. L’idea gli era stata suggerita ancora nel giugno 2017. Allora si era pensato all’ottobre 2019 in occasione del centenario della lettera apostolica “Maximum illud” (di Benedetto XV), che invitava tutta la Chiesa a prendere coscienza e sostenere l’attività svolta dai missionari nel mondo. L’ottobre 2019 diventa dunque un tempo straordinario di preghiera e riflessione sulla missione ad gentes, una buona occasione per risvegliare, nella Chiesa tutta, la coscienza della missione ad gentes. Allo stesso tempo, il papa è cosciente che gli obiettivi dell'ottobre missionario sono anche questi: riprendere con nuovo slancio la trasformazione missionaria della vita (cristiana) e della pastorale. Bisogna essere consapevoli che “la nuova evangelizzazione” dei popoli di antica tradizione cristiana rientra nell’impegno della missione universale. È doveroso trasformare la pastorale ordinaria in un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, piuttosto che per l’autoconservazione (di sé stessa). Il Papa riprende e rilancia quindi tutte e tre le dimensioni (o cammini principali) della missione universale della chiesa oggi: la missione ad gentes (ovvero il primo annuncio di
Don PieroAntonio
Cristo tra i popoli non-cristiani); la pastorale missionaria nelle comunità cristiane e a partire da esse; una nuova evangelizzazione o la ri-evangelizzazione tra i post-cristiani… È questa l’enorme “sfida” che Papa Francesco tenta di rilanciare (anche) con questo ottobre missionario straordinario: rimettere tutta la Chiesa “in stato permanente di missione”.
Ciao, don Giuseppe
Alcune considerazioni in margine al trasferimento di don Giuseppe ad altra parrocchia: ogni fatto è un segno e questo trasferimento è anche il segno che, cari parrocchiani, è ora che vi accontentiate del vostro Parroco che lo Spirito Santo vi ha inviato attraverso il discernimento del vescovo, (anche perché di sacerdoti non ce ne sono più). «Tutti devono fare un passo indietro»: è l’espressione un po’ sconsolaContinua a pag. 2
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VITA PARROCCHIALE
Ciao, don Giuseppe (continua da pag. 1)
ta sentita più volte sulle labbra di don Giuseppe; ci vuole rispetto, umiltà e obbedienza perché il sacerdote possa mettere a disposizione il suo proprio carisma che è quello del discernimento ricevuto con l’ordinazione sacerdotale e condiviso con il vescovo. Presunzione, prevenzione, diffidenza, critica inutile sono spesso gli atteggiamenti che il sacerdote incontra nell’esercizio del suo ministero di “guidare, istruire e santificare” il gregge che Dio gli ha affidato, spesso creando un ambiente pesante e difficile da affrontare. I ragazzi risentono degli atteggiamenti degli adulti e facilmente lo imparano; il trasferimento di don Giuseppe è l’occasione per un profondo esame di coscienza, che faremo con l’aiuto della lettera scritta agli animatori - e non solo - dieci anni fa, e pubblicata di seguito, da don Gabriele Lovati, ultimo seminarista mandato come aiuto a don Renato, per scoprire se sono stati fatti passi in avanti nella vita comunitaria e nella trasmissione della fede. La mia impressione è che di passi in avanti se ne sono fatti ben pochi e molto corti.
Don PieroAntonio
IL “CHIESINO DELL’ICONA” «Si era nell’estate del 1968. Appena dopo aver sostenuto l’esame di maturità, andai a confessarmi da don Carlo Giussani. Uscendo dal confessionale, don Carlo mi chiese di occuparmi della ristrutturazione e del decoro dell’ambiente situato al di là del lato est della navata della chiesa di Santa Margherita.» Questo è l'incipit di un testo redatto da Raffaele Beretta, artista albesino di fama internazionale. Con estremo piacere, segnaliamo che presto verrà dato alle stampe un libretto illustrato che racconterà, sin dalla loro genesi, le opere d'arte racchiuse nel "chiesino".
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Lettera in libertà… Sabato 25 luglio 2009
Carissimi animatori (e non solo), sono qui in oratorio, dopo la “notte di convivenza” vissuta insieme. Sono le 9:00 e siete già tornati a casa, tranne tre di voi che stanno ancora dormendo nelle aule… non me la sono sentita di svegliarli… la stanchezza che ho io – dopo un’ora di sonno – è la stessa loro, perciò non li privo di quel che desidererei fare anch’io. Ma sento il bisogno estremo di scrivervi e di farlo adesso. Domattina tornerò a Milano (con 26 giovani animeremo le S. Messe al carcere di San Vittore) e lì resterò, avendo finito il mio servizio ad Albese… non ci vedremo più (a parte quando fra un anno verrò a celebrare una Messa). Quando si conclude un’esperienza è bello e importante farne una sintesi, traendone frutti per sé e per gli altri… per questo vi scrivo: serve a me e spero serva anche a voi. Scrivo in libertà, non per “togliere i sassolini dalle scarpe”, ma per dire con sincerità quanto ho visto in voi. Parto da una confidenza: mezz’ora fa, quando siete usciti dall’oratorio, ho pianto. Non mi capitava da un anno e mezzo credo. Perché ho pianto? Per una sola
cosa: perché vi ho voluto e vi voglio un bene infinito, ma ho sperimentato che questo bene non sono riuscito a testimoniarlo, a farvelo percepire, a farvelo capire. Questo mi fa piangere. Guardo a questo OrFeAl e in generale all’anno vissuto insieme con tutti i ragazzi e i giovani di Albese... e vi consegno questa riflessione. A) Avete voglia di diventare grandi, avete voglia di abitare l’oratorio, di vedere autenticità e coerenza evangelica dagli educatori dell’oratorio…: tutto questo vi fa onore. B) Una cosa, però, accomuna molti di voi: avete nella mente e nel cuore alcune idee e da quelle non vi smuovete, quelle sono per voi le idee giuste e le “varianti” che altri vi propongono sono per voi questi sempre solo “fissazioni” o “bigottismi” inutili. In questo modo, però, perdete l’essenziale del cristianesimo, della fede in Gesù Cristo: non è un serie di “cosa da fare/non fare”, ma è l’incontro con una Persona (Cristo) che propone ad ogni uomo e donna di seguirlo sulla sua via, quella del dono di sé gratuito. È una proposta di vita nuova, di vita diversa, con uno stile diverso, con un modo di vedere le cose diverso. E come ogni proposta, anche quella di una vita in Cristo la si sperimenta “valida” solo se le si dà credito, se ci si gioca e ci si mette in discussione nel viverla. Dire sì/no senza mettersi in gioco equivale a dire sì/no a una cosa che non si conosce. Cerco di farvi alcuni esempi concreti. Sarò diretto ed esplicito, perché se non lo fossi non servirebbe a nulla. Un po’ di voi non si ritroveranno in queste osservazioni, ma esplicitarle aiuta a fare di tutto affinché non si realizzino più. 1) Avete un’idea di «animatore dell'OrFeAl» e ogni visione diversa vi sembra non dovuta o eccessiva o utopica. Vi dico come è l’animatore cristiano, e poi capirete voi le vostre differenze: - egli mette in gioco tutto se stesso/a
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VITA PARROCCHIALE
(non solo le gambe e non solo le intenzioni); - mette i ragazzi al 1° posto e non se stesso e le proprie passioni: su questo aspetto purtroppo molti di voi non ci sono. Forse in ambienti diversi dall’oratorio cercano animatori che fanno quello che vogliono, ma in oratorio no, si cerca e si vuole fare un po’ di più. Questo chiede più impegno? Sì, certo, ma non c’è chi l’abbia fatto davvero che non sia poi tornato felicissimo, arricchito e più maturo. - è un esempio positivo per i bambini: il linguaggio volgare, alcune maniere violente e, non di rado, il menefreghismo di qualcuno di voi hanno lasciato il segno in non pochi ragazzi (me ne sono accorto io ma anche i genitori)… ma è un segno brutto. - scopre e vive la gioia di servire gli altri, in primis i più piccoli: la pesantezza e la svogliatezza con cui molti di voi hanno fatto i quotidiani servizi dell’orfeal (aiuto nello studio, preparazione pranzi, organizzazione giochi, sostegno dei ragazzi nel gioco, riordino del materiale, ecc.) è segno di un “fare l’animatore” come proprio tornaconto (ho un ruolo, un “potere”, faccio quel che mi piace…) e non come un servizio. Soprattutto, ciò che più mi ha reso triste non è stato vedere che “non facevate” alcune cose, ma il sentire da voi che la vostra idea di animatore era quella giusta e l’altra sbagliata. Così non si cresce nella vita, seppiatelo. L’idea cristiana di animatore non è un’invenzione di qualcuno (me in questo caso), ma il vangelo tradotto in questa cosa. 2) Avete un’idea di «usifruire» dell’oratorio: ne uso gli spazi, i materiali, le persone, per quanto mi è comodo. Ma come ne uso? Come contraccambio? Usare un gioco o del materiale e lasciarlo perennemente in giro, “buttato lì”, è segno, oltre che di maleducazione, di assoluta non disponibilità a “mettersi in gioco”, a
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“fare la propria parte” affinché l’oratorio, che uso, diventi sempre più bello, come fosse una parte di me (e non “qualcosa” di altri). E pensare che imbrattare una panchina sia “normale” significa non avere il benché minimo rispetto del lavoro degli altri. Fatevi apprezzare e ammirare dagli altri non per le vostre “bravate”, ma per i vostri gesti di bene e di servizio. Questi sì vi porteranno lontano, gli altri vi lasceranno con un buco nell’acqua. 3) Avete un’idea di “convivenza”: è stare insieme una notte, non dormendo quasi del tutto, assolutamente incuranti del rumore che si crea e del rispetto che i “vicini di casa” meritano. Nessuno si preoccupa se – come questa notte – i vicini hanno fatto fatica a dormire per la confusione che facevamo: «noi abbiamo il diritto di divertirci in ogni caso e di fare quel che vogliamo», sembra questo a volte il vostro motto implicito. Beh, non è così però che si diventa grandi, e non aspettatevi che l’oratorio vi assecondi in questo. L’oratorio, la fede in Gesù, propone un modo di stare insieme un po’ diverso: gioioso e allegro ma rispettoso degli altri (anche del loro riposo) e delle cose (anche le aule, i tavoli, le carte da gioco, ecc…). Usare un posto significa lasciarlo migliore, non un immondezzaio, come era l’oratorio stamattina. Su tante cose voi vedete solo “un lato”… Lasciate però che qualcuno vi renda consapevoli che esistono anche gli altri lati.. di cui bisogna tener conto. 4) Avete un’idea di «oratorio»: deve essere un ambiente aperto, accogliente, che offre opportunità, che perdona… Tutte cose verissime. Una cosa però non dovete confondere: la misericordia di Cristo con il “buonismo”. La misericordia divina è quella che accoglie (infinite volte) il pentimento e la voglia di crescere e cambiare delle persone, non semplicemente
che “dà una pacca sulla spalla e fa finta che niente sia successo” (Gv 8: «io non ti condanno: va’ e non peccare più” dice Gesù alla donna adultera). Qualcuno di voi forse si sente offeso per queste mie parole, o magari pensa “questo qui sa solo vedere le cose che non vanno”, ma spero di no, perché non ve lo ho dette per “insultarvi”, ma per “scuotervi” un po’. Non è vero, infatti, che “sbagliando si impara”. È capendo l’errore e correggendolo che si impara e si cresce! Insomma, anche nei confronti di questa lettera avete due possibili scelte: - cestinare tutto perché “tanto sono tutte cavolate”; - riflettere personalmente (e non solo) su queste cose e valutare le scelte che avete fatto, lo stile che avete avuto… qualcuno uscirà sereno, qualcuno – spero – forse scoprirà di aver perso un’occasione, capirà di poter fare “di meglio” o “qualcosa di diverso”. È, appunto, un’opportunità: se volete e se non vi sentite “già a posto”, coglietela, altrimenti, beh… continuate sulle vostre certezze. Vi lascio riprendendo da dove ero partito, dal mio pianto di stamattina: essere stato “netto” in questa lettera è solo il segno del bene che vi ho voluto e vi voglio. Con vera sincerità vi abbraccio tutti con affetto, E, con voi e a voi, dico: LASCIATEVI GUIDARE E AMARE DA CRISTO: EGLI DAVVERO NON VI TOGLIE NULLA, MA VI DONA TUTTO (anche se in modi diversi da quelli che pensate)!
Gabriele Lovati PS Proprio perché ritengo importante ciò che vi ho scritto, lascerò queste impressioni anche al nuovo parroco (che arriverà a settembre) e agli educatori.◆
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CHIESA CATTOLICA
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Genitori, aprite gli occhi! U
n tempo c’era una diffusa etica pubblica che garantiva una certa tranquillità nell’affidare i figli alle istituzioni. Oggi occorre molta attenzione e capacità di costruire alternative, di vigilare e opporsi alla deformazione educativa dei nostri bambini a livello di istituzioni.
Molte recenti vicende di cronaca minorile ci hanno colpito in profondità perché hanno rivelato casi di inganno e violenza sistematica contro i nostri figli e un odio sistematico contro la famiglia. Il Fioretto, Bibbiano, le ingenti risorse destinate all’educazione gender da parte del Comune di Milano, rieducazione LGBT tramite Paperino… hanno fatto emergere il problema della sicurezza nell’affidare i nostri bambini, ragazzi e giovani agli educatori, agli operatori dei servizi sociali, ai giudici per i minori, agli “esperti”, agli animatori … alle “istituzioni”. Un tempo l’esistenza di diffusa etica pubblica garantiva i genitori. Nella società c’era una comune valutazione dell’importanza del capitale sociale da formare ad alcuni valori ritenuti fondamentali. L’onestà nel comportamento, il rispetto tra i sessi, la centralità dei genitori nell’educazione, l’aiuto delle istituzioni verso la famiglia naturale, una condivisa religiosità che abituava alla coscienza del bene e del male e del rapporto di alcuni nostri comportamenti con l’Assoluto, permettevano ai genitori una certa tranquillità quando mandavano il figlio in gita, in “colonia” al mare, al campo-scuola, perfino quando lo mandavano in strada o in piazza a giocare al pallone, o dal bottegaio a fare la spesa. Non parliamo poi di quando li mandavano a scuola. I servizi sociali allora erano marginali. Oggi non è più così. Come pastore ritengo che genitori e famiglie dovrebbero tenere maggiormente
presenti alcuni aspetti nuovi e pericolosi del modo in cui la nostra società tratta i nostri figli, soprattutto perché la loro manipolazione è organizzata, pianificata e istituzionalizzata. Il caso di Bibbiano lo dimostra ampiamente. Dietro c’era una precisa ideologia che mirava a distruggere la famiglia. In questo caso erano operative molteplici complicità, legate tra loro non solo da interessi economici ma anche da quelli ideologici. Il salto di qualità (in senso negativo) è qui evidente: non si tratta di abusi o violenze condotte da individui disturbati o avidi, ma di una pianificazione tra servizi sociali, ambienti giudiziari, educatori e malviventi (con connivenze anche politiche). Le nostre famiglie non sono abituate a tenere presente queste reti di collaborazioni per un fine malvagio. Queste considerazioni conducono
certamente ad aumentare la sorveglianza, ad esaminare i programmi e i progetti, a verificare la qualità umana e morale degli educatori, ad unirsi tra genitori e famiglie per darsi informazioni sui servizi pubblici rivolti ai bambini e ai giovani. Portano però anche più in là, ossia alla decisione di mettersi a gestire in proprio molte attività educative o ludiche o di recupero relative ai nostri figli. Spingono a creare forme organizzate di solidarietà tra famiglie, affinché quelle in difficoltà non siano solo nelle mani di interventi istituzionali. Non c’è solo da aprire gli occhi o da denunciare, c’è anche da impegnarsi in prima linea per dare una chiara connotazione umana e cattolica alle iniziative verso giovani, ragazzi e famiglie. Le scuole parentali sono un primo esempio di un impegno di questo genere.
mons. Gianpaolo Crepaldi vescovo di Trieste
5 VITA PARROCCHIALE
Parrocchia S. Margherita, Albese con Cassano - Bollettino Parrocchiale: OTTOBRE 2019
Benedizione di Natale delle case e delle famiglie
A
causa dell’ischemia che lo ha colpito, don PieroAntonio non è in grado di passare nelle famiglie per la consueta benedizione per il Santo Natale. Pertanto si è pensato di distribuire, con questo bollettino parrocchiale, la busta per l’offerta natalizia. Domenica 1º dicembre, a tutte le
ANAGRAFE BATTESIMI 4-2019) Riboldi Gabriele 5) Tralli Gabriele 6) Valsecchi Alessandro 7) Gilioli Nadia 8) Losa Thomas 9) Locatelli Nicola 10) Rigon Davide 11) Romano Diego 12) Trevisan Sofia DEFUNTI 10-2019) Colombo Piera di anni 84 11) Rigamonti Iole di anni 86 12) Masperi Bruno di anni 67 13) Bonetti Gianfranca di anni 90 14) Ciceri Angela di anni 86 15) Beccalli Giuseppa di anni 96 16) Frigerio Luigi di anni 83 17) Gatti Carla di anni 94 18) Bartesaghi Rosanna di anni 80 19) Luisetti Chiarino di anni 87 20) Molteni Matteo di anni 50 21) Zerafa Antonia di anni 86 22) Martinelli Cesare di anni 74
RINNOVO DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
Sante Messe, verrà benedetta l’acqua che verrà poi portata nelle case. Nel mese di dicembre, alcuni incaricati, passeranno nelle case per consegnare l’immaginetta con la preghiera di benedizione, da fare il giorno di Natale da parte del capofamiglia, e la boccetta con l’acqua benedetta per l’aspersione. Le buste con l’offerta potranno essere consegnate agli incaricati che porteranno le immaginette e l'acqua benedetta, direttamente nelle mani di don PieroAntonio oppure messe nell’apposita cassetta che verrà predisposta in chiesa parrocchiale. Agli ammalati che volessero celebrare sacramentalmente il Santo Natale con la confessione e la Santa Eucaristia don PieroAntonio è disponibile a portarla nei giorni precedenti, previo appuntamento. Chi sentisse tale esigenza può contattarlo al numero 031 426023. ◆
Di seguito, pubblichiamo l'elenco dei componenti del prossimo consiglio pastorale. Dato l'esiguo numero di candidati, non è stato possibile procedere all'elezione quindi le persone proposte entreranno direttamente a far parte del consiglio.
23) Brenna Angela di anni 85 24) Beretta Carla di anni 101 25) Casartelli Ulderica di anni 89 26) Ciceri Alessandro di anni 83 27) Piscopo Calogero di anni 86 28) Truzzi Dirce di anni 87 29) Gambino Rosaria di anni 56 30) Peverelli Umberto di anni 79 31) Malinverno Dante di anni 76 32) Brunati Marinella di anni 76 33) Beretta Carlo di anni 78 34) Manzoni Amalia di anni 97 35) Costanzo Filomena di anni 58 36) Luisetti Veneranda di anni 100 37) Munoz Moreno Alejandra di anni 84
Consorelle Rose S. Rita Alpini San Giuseppe Paolo VI
PROPOSTI • Barigelletti Diana • Bonanno Loredana • Bosio Stefano • Brotto Paola • Devito Marianna • Parravicini Milena • Scipione Giuseppe • Tripicchio Martina NOMINATI DAL PARROCO • Beretta Matteo • Galli Pasqualino • Malinverno Pierluigi DI DIRITTO • Torchio Alberto
€ 280,00 € 165,00 € 290,00 € 20,00 € 50,00
3ª DOMENICA DEL MESE (della generosità) Marzo € 940,00 Maggio € 1.155,00 Agosto € 745,00 Settembre € 840,00
OFFERTE BATTESIMI FUNERALI
€ 470,00 € 4.720,00
PARROCCHIA Classe 1942 in mem. di Brunati Marinella Mattoni Oratorio Anniversari Matrimonio S. Cresima Prima Comunione Festa di S. Pietro
€ 1.200,00 € 100,00 € 5.215,00 € 1.190,00 € 605,00 € 1.070,00 € 400,00
FESTA DELL'ORATORIO Vendita delle torte Frittelle, patatine etc. Pesca Lotteria Cassetta in chiesa Gioco delle caramelle Gioco del peso del salame Dalle ditte
€ 955,00 € 504,00 € 440,00 € 470,00 € 60,00 € 45,00 € 45,00 € 240,00
AIUTO AI BISOGNOSI Per i poveri Elemosina
€ 1.100,00 € 1.910,00
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Parrocchia S. Margherita, Albese con Cassano - Bollettino Parrocchiale: OTTOBRE 2019
Calendario Parrocchiale SETTEMBRE 2019 7 Giorno d’anniversario della consacrazione della chiesa parrocchiale (1891). 8 Solennità della consacrazione della chiesa parrocchiale. II domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore. 14 ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE. 15 III domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore. 22 IV domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore. 24 Martedi, ore 15:00, ORA DI GUARDIA. 28 Riprendono gli incontri di catechismo. 29 V domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore. OTTOBRE 2019 Mese dedicato alla B.V. Maria del S. Rosario. È quindi il mese del S. Rosario, che pregheremo con grande devozione. È anche il mese del missionario: pregheremo per missioni e missionari. 4 Venerdì, san Francesco d’Assisi. 6 VI domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore. Festa della nostra compatrona, la B.V. Maria del Santo Rosario. È ANCHE LA FESTA DELL’ORATORIO. Durante la S. Messa delle ore 10:30, presso la chiesa parrocchiale, verrà conferito il mandato ai catechisti. 7 B.V. Maria del S. Rosario. 13 VII domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore. 20 Dedicazione del Duomo di Milano. 27 GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE. 29 Martedi, ore 15:00, ORA DI GUARDIA. NOVEMBRE 2019 1 Venerdì. SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI. Festa di precetto. Le sante Messe hanno l’orario domenicale. Ore 15:00, celebrazione dei Vespri dei Defunti e, tempo permettendo, processione al cimitero. 2 Sabato. COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI. Orario delle S. Messe: ore 8; ore 15 al cimitero; ore 18. Indulgenza plenaria: i fedeli che visitano la chiesa parrocchiale possono acquistare l’indulgenza plenaria. Durante l’ottava i fedeli che devotamente visitano un cimitero e pregano almeno mentalmente per i defunti, possono acquistare l’indulgenza plenaria. 3 II domenica dopo la dedicazione. 4 Lunedì, solennità di san Carlo Borromeo, Vescovo di Milano. 10 Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo. dal 14 al 17: GIORNATE EUCARISTICHE, ossia le SANTE QUARANTORE. 17 I DOMENICA DI AVVENTO: la venuta del Signore. 24 II DOMENICA DI AVVENTO: i figli del Regno. 26 Martedi, ore 15:00, ORA DI GUARDIA. DICEMBRE 2019 1 III DOMENICA DI AVVENTO: le profezie adempiute.
7 Sabato, solennità di sant’Ambrogio, Vescovo di Milano e patrono della nostra Diocesi ambrosiana. 8 IV DOMENICA DI AVVENTO: l’ingresso del Messia. 9 Lunedì, IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA B.V. MARIA. 14 Sabato, ore 14:30, visita dei bambini alle case di riposo per gli auguri natalizi. 15 V DOMENICA DI AVVENTO: il Precursore. 16 Lunedì, INIZIA LA NOVENA DI NATALE. 22 VI DOMENICA DI AVVENTO: dell’Incarnazione (o della Divina Maternità della B.V. Maria). Ore 10:30 S. Messa e benedizione delle statuine di Gesù Bambino. Ore 15:00 Novena di Natale. 24 Martedì, è la Vigilia del Natale del Signore. Ore 15:00, S. Confessione per tutti. Ore 18:00, S. Messa valida per il S. Natale. Ore 24:00, Solenne celebrazione della Nascita di Nostro Signore Gesù Cristo. 25 SOLENNITÁ DELLA NASCITA DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO. Buon Natale a tutti! L’orario delle Sante Messe è quello domenicale. Ore 17:00 Vespri Solenni. 26 S. Stefano, primo Martire. Secondo giorno dell’ottava di Natale. L’orario delle Sante Messe è quello domenicale. 28 Quarto giorno dell’ottava di Natale. Festa dei SS. Martiri Innocenti. 29 Domenica nell’ottava di Natale. 30 Lunedì: ore 15.00: ORA DI GUARDIA. 31 Martedì, ore 18:00, Santa Messa con l’esposizione del SS. Sacramento, canto di ringraziamento del Te Deum e Benedizione Eucaristica. GENNAIO 2020 1 Mercoledì, GIORNATA MONDIALE DELLA PACE. Ottava di Natale nella circoncisione del Signore. Festa di precetto. L’orario delle S. Messe è quello domenicale. Ore 15:00, Adorazione Eucaristica per la pace. 6 Lunedì, Solennità dell’Epifania del Signore. Festa di precetto. Ore 15:00, preghiera dell’infanzia missionaria, bacio a Gesù Bambino e corteo dei Magi. 12 Festa del Battesimo del Signore. 19 II domenica dopo l’Epifania. 26 Sacra Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria. Ore 15:00, preghiera per la famiglia. 28 Martedi, ore 15:00, ORA DI GUARDIA.
NOVENA DI NATALE Tutti i giorni, da lunedì 16 a martedì 24 dicembre.