A Taranto erano cresciuti e forse avevano imparato il mestiere, prima di intraprendere un percorso artistico che li avrebbe visti girovagare e dipingere in buona parte del Meridione; frequentare la corte angioina e quella del Principato di Taranto, fors’anche fra un viaggio e l’altro s. Giovanni d’Acri in Palestina e Cipro, fra una crociata e l’altra; studiare icone sinaitiche, bizantine o tardo bizantine, codici miniati; partecipare alla vita artistica degli ateliers orientali.