XXXIV STAGIONE CONCERTISTICA _14_15
Ospitalità
ORCHESTRA SINFONICA DI GUANAJUATO FRANCISCO OROZCO LÓPEZ direttore MAUREEN CONLON violino
fondazione orchestra regionale toscana
Direttore generale
Marco Parri
Direttore servizi musicali
Paolo Frassinelli Consiglio di Amministrazione
Claudio Martini Presidente Daniela Misul Vicepresidente Marta Blasi Stefanelli Ricciotti Corradini Rita Cucè Alda Giannetti Giancarlo Nutini Giulio Cesare Ricci Adriano Tintori Riccardo Zucconi
Collegio dei Revisori dei Conti
Roberto Giacinti Presidente Rino Cacciamani Paolo Formichi
Direttore comunicazione
Riccardo Basile
Ufficio sviluppo e fundraising
Elisa Bonini
Amministrazione
Simone Grifagni, Cristina Ottanelli Ufficio del personale
Patrizia Brogioni, Andrea Gianfaldoni Segreteria
Stefania Tombelli | Direzione Generale Tiziana Goretti | Direzione Artistica Ambra Greco | Area Comunicazione Servizi tecnici Orchestra
Francesco Vensi, Angelo Del Rosso OspitalitĂ e sala Teatro Verdi
Fulvio Palmieri, Paolo Malvini Palcoscenico Teatro Verdi
Alfredo Ridi, Walter Sica Carmelo Meli, Sandro Russo Alessandro Goretti
 O IC
stituzioni
oncertistiche
rchestrali
XXXIV stagione concertistica direttore artistico direttore principale
Giorgio Battistelli Daniele Rustioni
direttore e compositore in residence Tan Dun direttore onorario Thomas Dausgaard
Ospitalità
ORCHESTRA SINFONICA DI GUANAJUATO Francisco Orozco López direttore
Silvestre Revueltas
Sensemayá
Samuel Barber
Concerto per violino op.14
Maureen Conlon violino
*
José Pablo Moncayo
Sinfonietta
Carlos Chávez
Sinfonia n.2 ‘India’
Arturo Márquez
Conga del Fuego Danzón n.2
proGramma di sala a cura di
Ufficio Comunicazione ORT progetto grafico
mercoledì 19 novembre 2014
Firenze, Teatro Verdi ore 21.00
kidstudio.it stampa
Nuova Grafica Fiorentina (Firenze)
ORCHESTRA SINFONICA DI GUANAJUATO
I
l 25 di aprile 1952, la Università di Guanajuato diventa la prima università in Messico ad avere un’orchestra professionale permanente, guidata dal maestro José Rodríguez Fraustro. Dalla sua fondazione l’Orchestra Sinfonica di Guanajuato ha lavorato con importanti direttori e solisti come Eduardo Mata, Kurt Redel, Neeme Jarvi, Katia and Marielle Labéque, Bernard Flavigny, Gerhart Muench, Ramón Vargas, tra gli altri, e impegnata in numerosi tournée internazionali in Arizona, Cina, Egitto, Orlando. La duttilità e la maestria con la quale la Orquesta Sinfónica de la Universidad de Guanajuato si avvicina alle più diverse tipologie di repertorio e sfide musicali, insieme con il suo impegno per la diffusione del repertorio messicano e nell’esecuzione di prime mondiali, hanno portato l’orchestra a costanti inviti in importanti sale da concerto e festival del proprio paese, come ad essere l’orchestra residente del famoso Festival International Cervantino.
Attualmente esegue tra 30 e 32 programmi all’anno durante le sue due stagioni concertistiche. Guanajuato è città d’arte, capitale cervantina del mondo e nominata patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1988. Gemellata in Italia con Spoleto, Guanajuato ospita uno dei primi cinque più importanti festival culturali internazionali del continente americano: il Festival Internacional Cervantino con l’OSUG nominata orchestra in residence del festival.
Direttivo
Dipartimento Universitario
Dr. José Manuel Cabrera Sixto direzione generale
Samantha Miguel Roldan coordinatore per la progettazione
Dr. Manuel Vidaurri Aréchiga segreteria generale
Beatriz Vargas San José produttore di Radio UG
Mtra. Rosa Alicia Pérez Luque segreteria accademia
Rodrígo González comunicazione e collagamento UG
Dr. Miguel Torres Cisneros segreteria gestione e sviluppo Mauricio Vázquez González dipartimento di estensione culturale
Personale Amministrativo
José Isidoro Ramos direttore Patricia Belia Arroyo coordinatore di produzione Elias Galindo López responsabile del personale Zugehy Alejandra Soto amministratore Juan Carlos Urdapilleta coordinatore della biblioteca Luis Román Landeros responsabile del foro Juan Gabriel Medrano tecnico Pedro Ibarra tecnico
FONDAZIONE ORT
Via Verdi, 5 - 50122 Firenze tel. 055 2342722 | 2340710 www.orchestradellatoscana.it TEATRO VERDI
Via Ghibellina, 99 - 50122 Firenze Biglietteria Via Ghibellina, 97 - Firenze tel. 055 212320 - fax. 055 288417 www.teatroverdionline.it info@teatroverdionline.it
Francisco Orozco López
D
otato di uno straordinario talento innato, unito a una profonda preparazione, Francisco Orozco è considerato uno dei musicisti più rappresentativi della sua generazione. La sua arte ha superato tutte le frontiere e ha ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali. Messicano di nascita, il suo repertorio non conosce limiti e contiene le migliori e più rappresentative opere della letteratura musicale di tutte le epoche. Con un’attività di più di 35 anni, si
può affermare senza dubbio la sua padronanza di tutti gli stili musicali. A partire dal Barocco, fino ad arrivare alle opere degli autori contemporanei più esigenti, che utilizzano al massimo le inesauribili possibilità di una compagine orchestrale. Il suo lavoro in campo musicale è stato fondamentale sia nell’ambito professionale (è stato direttore ospite, associato, residente e titolare dell’Orquesta Filarmónica de Jalisco), sia in quello pedagogico, formando generazioni di musicisti nel Dipartimento di Musica dell’Università di Guadalajara, durante gli ultimi 32 anni, e di cui è stato direttore dal 1981 al 1984. Si laurea nella Scuola Superiore di Musica Sacra di Guadalajara al dipartimento di Musica della stessa Università. Successivamente frequenta la Scuola Superiore di Musica di Monaco di Baviera, in Germania, dove si specializza in direzione d’rchestra, pedagogia musicale e come pianista concertista. Negli anni successivi, partecipa a corsi magistrali di direzione d’orchestra con importantissimi e leggendari maestri, quali Franco Ferrara, Sergio Celebidache, Volker Wangenheim e Von der Name con una specializzazione in opera, balletto e musica sinfonica di differenti epoche e stili musicali. Direttore concertatore di più di 30
titoli d’opera in tutto il paese ha inoltre diretto grandi solisti come Placido Domingo, Francisco Aráiza, Rugiero Ricci, Cristina Walewska, Jeorg demus, Paul Badura Skoda, Carlos Prieto, Raví Shankar, Ma. Teresa Rodriguez, Yury Boukoff, Nicanor Zavaleta e Paco de Lucía tra gli altri. Ha diretto l’unica registrazione presentata da Placido Domingo al Festival del Mariachi, con l’Orchestra Filarmonica e i 3 migliori Mariachi del mondo. È stato direttore ospite di tutte le più importanti orchestre sinfoniche del paese e del continente.
Maureen Conlon
V
iolinista americana di origini messicane, Maureen Conlon Gutierrez si è esibita in tutti i più importanti teatri dell’America Latina, dell’Europa e degli Stati Uniti. Molti dei suoi concerti sono stati trasmessi live dalle più importanti emittenti radiofoniche e televisive (Canale Telemundo, 2003). È stata solista per diverse orchestre e formazioni cameristiche, in tutto il Messico e negli Stati Uniti.
Ha vinto diversi concorsi nazionali e internazionali, tra i quali il concorso “Hermilo Novelo” in Messico e l’omonimo premio al concorso internazionale Henryk Szeryng. Durante i suoi studi alla Penn State University, si è distinta come migliore interprete solista e le sue esibizioni finali sono state riconosciute come le migliori nel 2005 e nel 2006. Si è inoltre aggiudicata, nei due anni consecutivi, la borsa di studio Conaculta per le arti che le ha permesso di continuare i suoi studi negli Stati Uniti. Grazie alla sua passione per la musica da camera, è stata co-fondatrice del Trio Nova Mundi nel 2001, formazione con la quale si è esibita in diversi concerti tra America Latina, Africa e Stati Uniti e con la quale continua ad esibirsi tuttora, inclusa la partecipazione come solista con gli Atlanta Virtuosi. È stata primo violino della Erie Chamber Orchestra, membro della Pittsburgh Opera Orchestra, Erie Philharmonic e Wheeling Symphony, oltre alla Sphinx Symphony, Sphinx Virtuosi, Pennsylvania Centre Orchestra, Penns Woods Orchestra e Tanglewood Music Center Orchestra, esibendosi, tra le altre, con le Civic Orchestra in Chicago, Virginia Symphony, National Philharmonic e Pittsburgh Symphony. Il suo profondo interesse verso la musica, specialmente verso il violino, comincia in tenerissima età, ma solo diversi anni dopo comincia a prendere
lezioni con Pedro Gasca e più tardi con Gilberto Nunez nella sua città natale San Miguel de Allende, nello stato messicano di Guanajuato. Consegue la sua laurea in Music Performance alla Shepherd School of Music presso la Rice Univerity di Houston, sotto la guida di Kenneth Goldsmith. Successivamente, si specializza ulteriormente ottenendo un master in Violin Performance come assistente di Jim Lyon alla Penn State University, dove diventa primo violino della Penn State Orchestra e della Baroque Ensemble. Tra i suoi numerosi maestri ricordiamo David Mallory, Max Zorin, Violaine Melancon, Norman Fischer, Paul Katz, Paul Ellison, James Dunham, Steve Ansell, Daniel e Todd Phillips dell’Orion Quartet, Ida Kavafian, Rachel Barton-Pine. Maureen Conlon è professore di violino e viola al Grove City College dal 2012 e membro della facoltà della Duqusene University City Music Center.
Note di sala di Josep Jofré i Fradera traduzione Parmaconcerti
Silvestre Revueltas
(Santiago Papasquiaro 1899 Città del Messico 1940) Sensemayá durata 7 minuti circa
Nel 1937, Silvestre Revueltas iniziò a un lungo viaggio in Europa, durato diversi mesi, durante i quali trascorse la maggior parte del tempo in Spagna, in un periodo storico molto difficile, essendo il paese isolato a causa della Guerra Civile. Revueltas sostenne da subito la causa repubblicana, partecipando direttamente alla guerra sul campo di battaglia e realizzando per l’occasione un’opera per orchestra, Homenaje a García Lorca (1936), nella quale denunciava l’assassinio del poeta granadino. Nel maggio del 1937, anno in cui si trovò nuovamente in questo contesto storico, compose la prima versione di Sensemayá, che nacque come un brano per compagine orchestrale ridotta e, nel marzo del 1938, dopo il suo ritorno in Messico, ne scrisse una nuova versione per grande orchestra, che diventò successivamente la composizione più popolare del Maestro. Sensemayá è forse l’opera sinfonica messicana di maggiore prestigio a livello mondiale. Nella sua tessitura compositiva, contiene sia
le caratteristiche tipiche della musica messicana, sia l’influenza culturale che il poeta cubano Nicolás Guillén trasmise al compositore, individuabili nella poliritmia che ricorda fortemente i ritmi afro-cubani. Il ritmo è la componente fondamentale che domina tutto il brano, dato che si basa proprio su un ostinato ritmico, che fin dall’inizio insiste come un forte impulso, al quale si aggiunge il basso ostinato del fagotto, ed è su questi due elementi che si dispiegano le varie linee melodiche. Sensemayá si può dividere in tre sezioni, ognuna più breve della precedente, attraverso le quali si sviluppa un crescendo compositivo, che diventa sempre più intenso e grandioso mano a mano che il brano procede. Questa scelta compositiva si basa su un’orchestrazione caratterizzata da aumenti graduali di tessitura e ottenuta attraverso gli ingressi in successione degli strumenti coinvolti. Al termine di ogni sezione, si produce una sorta di interruzione attraverso una forte dissonanza, che blocca il flusso ritmicometrico che sostiene l’intera opera, riproponendo nuovamente l’idea iniziale della partitura in ogni incipit. Anche se l’orchestrazione sembra assimilabile a quella del Boléro di Ravel, il carattere primitivo di Sensemayá è avvicinabile all’estetica de La Sagra della Primavera di Igor Stravinsky.
Samuel Barber
(West Chester, Pennsylvania 1910 New York 1981) Concerto per violino op.14 durata: 23 minuti circa
Nel Concerto per violino e orchestra, Op.14 di Samuel Barber, scritto nel 1939, si può ascoltare l’espressione del pensiero di un compositore appartenente alla scuola neo-romantica americana della metà del XX secolo, prosecuzione del lavoro di autori russi e centroeuropei come Rachmaninoff o Korngold: quest’ultimi si stabilirono in quegli anni in America, dopo essere scappati dalle guerre e rivoluzioni europee, e fondarono una scuola basata sulla loro opera, introducendo uno stile che nutrì fin da subito il filone musicale delle grandi produzioni di Hollywood. Il Concerto per violino di Barber fu commissionato da Samuel Fels, un impresario di Philadelphia, per il suo figlio adottivo Iso Briselli, violinista studente del Curtis Institute of Music. Barber accettò l’incarico e si trasferì a Suiza per comporre il brano. Una volta rientrato, il compositore mostrò a Briselli i primi due movimenti, dicendogli che avrebbe composto un ultimo movimento di maggior virtuosismo. Barber scrisse il Presto in moto perpetuo, ma non piacque a Briselli, il quale lo definiì inaffrontabile musicalmente.
Dopo che Fels e il figlio rifiutarono il brano, Ralph Berkowitz, pianista al Curtis Institute, affidò il concerto a uno dei loro studenti, Herbert Baumel, il quale lo eseguì nel corso dei concerti con l’Orchestra Sinfonica dello stesso Istituto nella stagione 1939-1940, sotto la direzione di Fritz Reiner. Il concerto richiamò l’attenzione di Eugene Ormandy, che programmò la prima esecuzione ufficiale dell’opera, ingaggiando Albert Spalding come solista e l’Orchestra di Philadelphia, nel febbraio del 1941. Successivamente, Barber ne fece una revision nel 1948 e un’altra nel 1949, arrivando con quest’ultima alla versione definitiva. In questa composizione, strutturata in tre movimenti (Allegro moderato, Andante, Presto in moto perpetuo), Barber mette in risalto la transizione dal neoromanticismo alla atonalità. Nell’Allegro Moderato viene presentato un procedimento compositivo tipico del romanticismo di fine XIX secolo: un’idea melodica breve, molto attraente, è elaborata attraverso una grande quantità di varianti armoniche e orchestrali, mescolate puntualmente con altre piccole idee tematiche secondarie, il cui intreccio conferisce al tutto un carattere lirico. L’ultimo movimento mostra invece un grande cambiamento nel procedimento compositivo, caratterizzato da un “moto perpetuo”, nel quale Barber, sfruttando le caratteristiche virtuosistiche e la brillantezza sonora del violino, maneggia una struttura relazionata alla versione cromatica del motivo iniziale, unito a dissonanze più marcate, che lo disgiungono dal contesto tonale.
José Pablo Moncayo
(Guadalajara 1912 – Città del Messico 1958) Sinfonietta durata: 10 minuti circa La Sinfonietta di Josè Pablo Moncayo fu eseguita in anteprima dall’Orchestra Sinfonica del Messico il 13 luglio del 1945 al Teatro delle Belle Arti, sotto la direzione dello stesso compositore. Moncayo in quest’opera propone un discorso musicale che, fatta eccezione per gli elementi tipicamente messicani, rientra in un contesto di linguaggio compositivo più universale. In questa ottica, emerge immediatamente l’inizio sincopato del brano, che ricorda la musica coeva degli Stati Uniti. Sebbene la struttura sia in un solo movimento, in esso si sviluppano tre parti senza soluzione di continuità (Allegro, Lento e Allegro), di cui la terza è la riproposizione della prima.
Carlos Chávez
(Città del Messico 1899 Delegazione Coyoacán 1978) Sinfonia n.1 ‘India’ durata: 12 minuti circa Nel 1935, Carlos Chávez cominciò a scrivere la Sinfonia n.2 “India” e in
essa, più che semplicemente ispirarsi all’eredità musicale del popolo messicano, utilizzò melodie originali come base per la costruzione dell’opera, riscoperte nel corso dei suoi studi. Chávez decise, per questa composizione, di utilizzare un organico eccezionale rispetto al consueto, soprattutto per quanto riguarda la sezione delle percussioni, che venne integrata con strumenti nativi. Segnalò inoltre come possono essere sostituirli nelle esecuzioni in paesi stranieri, dove non esistono questi strumenti originali del popolo messicano. Costituita da un unico movimento, la Sinfonía India è assimilabile a un poema sinfonico ed è strutturata similmente a una forma sonata, ovvero con tre temi e una breve coda finale. L’introduzione evoca un mondo primitivo, a partire dall’utilizzo della scala pentatonica e di una ricca combinazione di metriche differenti nelle percussioni, che le dona un dinamico esotismo. Il primo tema chiaramente individuabile nella sinfonia è una melodia propria degli Indios Huichol dello stato di Nayarit, che emerge liricamente dai legni e dagli archi. Gradualmente e solennemente si alza il secondo tema, il quale, così come il terzo, è di carattere più estroverso ed è una melodia originale degli Indios Yaqui, popolazione della regione di Sonora. Quando si ripresenta il primo tema, inizia la coda conclusiva, che riunirà tutti gli elementi ascoltati precedentemente, oltre ad una melodia della tribù Seri e un coloritissimo crescendo orchestrale.
Arturo Márquez
(Álamos, 1950)
Conga del Fuego durata: 5 minuti circa Composta di un solo movimento, Conga del fuego si distingue per la sua vitalità ritmica e per la sua ricca strumentazione. L’opera, che esemplifica lo stile tipico di Márquez di derivazione dalla tradizione popolare messicana, è costruita con elementi melodici intessuti su una base ritmica trepidante, che conferisce complessivamente alla musica un carattere elettrico e potente, mantenuto fino alla fine della partitura. Danzón n.2 durata: 9 minuti circa All’inizio del 1994, l’Orquesta Filarmónica de la Universidad Nacional Autónoma de México (OFUNAM), commissionò a Márquez un’opera e il risultato fu la composizione del Danzón n.2, diretta quello stesso anno dal Maestro Francisco Savín. Per comprendere meglio lo spirito alla base di Danzón n.2, riportiamo il testo scritto dal compositore stesso: “L’idea di comporre Danzón n.2 nacque nel 1993 durante un viaggio a Malinalco con il pittore Andrés Fonseca e la ballerina Irene Martínez, entrambi
esperti di “balli da sala” e con una passione particolare per il danzón, la quale mi fu da loro trasmessa all’inizio e anche successivamente grazie alle incursioni a Veracruz e al Salón Colonia nella colonia Obrera del Distrito Federal. Partendo da queste esperienze, ho iniziato ad apprenderne il ritmo, la forma, le sue linee melodiche, che ho ritrovato nelle vecchie registrazioni di Acerina y su Danzonera. Grazie a questa fascinazione nella quale mi trovavo, ho compreso che l’apparente leggerezza del danzón è solo un’immagine di presentazione di una musica che è in realtà piena di sensualità e rigore qualitativo, e che i nostri messicani più anziani continuano a vivere con nostalgia e gioia, come se fosse una fuga nel loro mondo emozionale, nel quale anche noi possiamo fortunatamente essere coinvolti attraverso quell’abbraccio che unisce musica e danza a Veracruz e nelle sale da ballo di Città del Messico. Danzón n.2 è un tributo a questi significati che lo compongono intimamente. Bisogna avvicinarsi il più possibile alla danza, alle sue melodie nostalgiche e ai suoi ritmi languidi, e anche se può sembrare una profanazione di quella intimità, la sua forma e il suo linguaggio armonico, rappresentano il mio modo personale di esprimere un forte rispetto e un vero tributo verso la musica popolare. Danzón n.2 fu composto per merito della commissione de la Dirección General de Actividades Musicales de la UNAM. È dedicato a mia figlia Lily”.
ORCHESTRA SINFONICA DI GUANAJUATO VIOLINI PRIMI
VIOLE
Dmitri Kisselev spalla Carlos Miguel Tod Polanco ** Agustín Bonilla Rojas Patricia Chávez Quijano Héctor Hernández Gyongyi Horvath Simone Jaquemart Luís Enrique PalominoVereau Katherine Giovanna Ramírez Maksim Smakeev Jorge Luis Torres Martínez Pedro Manuel Zayas Alemán
Djamilia Rovinskaia * Froylán Garduño * Betsabé Jiménez Valencia Sergio Morales Chávez Carlos Nolde Puga Anayantzi Oropeza Silva Carlos Reyes Hernández Víctor Manuel Rufino Figueroa Manuel Alejandro Toc Polanco
VIOLINI SECONDI
Saúl Isidro Ramos Amador * Sergio Andrés González ** Fidel Berrones Goo Andrés Gallegos Rodríguez Luis Alfredo González López Oscar González González David Litven Carlos Alberto López García Yessica Pamela Melgar Blancas Astrid Lucía Jerez Rodríguez José Esteban González Espíritu
VIOLONCELLI
Michael Severens * Mikhail Rovinski ** Luis Gerardo Barajas Bermejo Daniel Magaña Alvarado Yulia Mardash Fernando Melchor Ascencio Bruno Mente Francisco Fortunato Rojas CONTRABBASSI
Rusell Brown * Oscar Argumedo González * Jorge Preza Garduño Armando Delgado Zavala Rodrigo Mata Álvarez Joshua Chávez Márquez
FLAUTI
TROMBE
Cuauhtémoc Trejo Barajas * Beatrice Anabel Ovalle Ortega Roberto Samario Gutiérrez
Ricardo Alberto Flore * Juan Cruz Torres José Cayetano Hernández
OBOI
TROMBONi
Marie Park * Héctor Fernández Purata OBOE e CORNO INGlese
Reginald Robotham *
Louis Olenick * Raúl Negrete TROMBONE BASSO
Eugenio Vanegas Vega TUBA
CLARINETTI
Salvador Pérez Galaviz *
Hugo Manzanilla Victoria * Luis Manuel Zamora Galindo
TIMpani
Oscar Samuel Esqueda Velázquez * CLARINETTO BASSO E SASSOFONO
Juan Esparza Soto FAGOTTI
Katherine Snelling * Alan Monahan controfagotto Ariel Rodríguez Samaniego
PERCUSSIONI
Mario Alonso Gómez Sosa Octavio Zapién González Alan Sánchez Sánchez Ulises Hernández ARPA
Dulce María Escudero Pérez CORNI
Claire Hellweg * Darío Bojórquez Ceballos Jonathan Lusher Daniel Norman Michelle Pettit
TASTIERE
Jan Copeland * prima parte ** concertino
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