ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΣΙΛςΕΡ ΣΑΙΝΤ
MARIN (CASTALIA) DELL’AQUILA REALE
Età: 16 Altezza: 167 cm Peso: 51 Kg Data di nascita: 18 Marzo Gruppo Sanguigno: A Luogo di nascita: Giappone Luogo di addestramento: Santuario, Grecia Maestro: ? Costellazione: Aquila Reale
“ Il Saint donna piu' avvolto dal mistero, che sorveglia sempre Seiya nell'ombra “ E' il Silver Saint che ha addestrato Seiya sin da bambino, per diventare Saint. Il suo intuito e la sua saggezza sono straordinari, ed e' inoltre un'eccellente guerriera che può facilmente occuparsi di ogni fase del combattimento. Generalmente, il suo modo di fare e' costantemente calmo e controllato, e quando salì sulla cima dello Star Hill, per accertarsi della vera natura del Gran Sacerdote, ritrovando la sorella di Seiya, fu sempre di supporto ai Bronze Saints in ogni situazione importante. Poiché è alla ricerca di suo fratello, da cui e' separata dalla nascita, ci si chiede se non sia la sorella di Seiya, ma il suo viso e' rimasto un mistero sino alla fine.
TECNICHE: VOLO DELL’AQUILA - KUKEN Opera a cura di Orion81
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ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΣΙΛςΕΡ ΣΑΙΝΤ E' come l' "Eagle Flash", solo che è più debole.
PUGNO DEL FULMINE – RYUSEIKEN Tecnica identica al fulmine di Pegasus eseguita da Seiya a cui Castalia lo ha insegnato.
VOLO DELL’AQUILA REALE - EAGLE TOE FLASH Usa la tecnica mortale 'Eagle Toe Flash' che prevede il lancio di calci e attacchi dal cielo come un lampo.
CARATTERE: Castalia è una sacerdotessa guerriera di Atena, e in quanto tale deve tenere nascosto il suo volto dietro una maschera. È il Cavaliere d'argento che addestra Pegasus per farlo diventare un Cavaliere di bronzo, riuscendo nel suo intento. possiamo dire che la sua maschera non fa trasparire emozioni simpatie o antipatie ma si sa che tiene tantissimo alla vita del suo protetto e sembra essere in sintonia con il cavaliere del leone.
IL SUO POTERE E LA SUA STORIA: Nonostante tutto si puo dire cherimane un legame forte con il suo ex-allievo, tanto che ogni volta che Pegasus si trovano a dover combattere contro i nemici di Atena, Castalia interviene per aiutarli. Interviene infatti nella prima battaglia contro gli altri Cavalieri d'argento, cercando di salvare l'allievo da Eris e poi in quella alle Dodici Case contro i Cavalieri d'oro, scontrandosi con Danes, le guardie di Phaeton e aiutando Pegasus a oltrepassare il passaggio delle temibili rose di Fish. Successivamente si reca ad Asgard, dove viene sconfitta da Megres e poi è liberata dalla Teca viola dell'ametista grazie all'intervento di Sirio. Alla fine della storia riesce a trovare la sorella perduta di Pegasus, Patricia, e grazie all'affetto per la sorella il Opera a cura di Orion81
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ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΣΙΛςΕΡ ΣΑΙΝΤ Cavaliere trova la forza per sconfiggere Hades insieme a Lady Isabel. In realtà inzialmente Pegasus crede che sia Castalia la sorella che sta cercando da lungo tempo, perché così gli aveva riferito erroneamente Asterione (probabilmente il Cavaliere d'argento, leggendole nella mente, aveva scoperto che lei era in cerca di un fratello scomparso, e aveva pensato fosse proprio Pegasus). Nel quinto film dei Cavalieri dello zodiaco, Tenkai-hen Joso Overture, si scopre che Castalia possiede un fratello minore, Toma, ora Angelo dell'Olimpo ai servizi della dea Artemide sotto il nome di Icarus.
DELUCIDAZIONI DA TAIZEN: Nonostante abbia un rapporto di rivalità con Shaina, intrattiene relazioni amichevoli con le sue colleghe donne.
Come prova della rinuncia alla propria femminilità, i Saint donna celano il viso sotto una maschera.
Senza badare alla propria vita, fa indossare a Seiya la sua maschera che protegge dai gas velenosi, e lo incita a recarsi al cospetto del Gran Sacerdote
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LA SILVER CLOTH DELL’AQUILA:
PUGNO: 4 CALCIO: 5 ARMI SPECIALI: 1 SPIRITO: 2 GITTATA: 2 La sua amatura è quella tipica di una sacerdotessa, è dotata di maschera e non copre completamente l’intero corpo, ma solo metà di esso. E' specializzata nelle tecniche di lotta che richiedono una grande agilità, il suo punto debole e' la forza fisica, se paragonata a un uomo, ma fa buon uso della sua precisione nella tecnica e della strategia. Individua le debolezze dell'avversario in un batter d'occhio, e utilizza un colpo mortale che fa uso di precisi calci ripetuti.
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LA COSTELLAZIONE DELL’AQUILA : L'Aquila è una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo, ed è oggi parte delle 88 costellazioni riconosciute dall'UAI. Si trova vicino all'equatore celeste. La costellazione dell'Aquila è facile da individuare, grazie all presenza della brillante stella Altair, che costituisce il vertice meridionale del nto asterismo del Triangolo Estivo. La caratteristica più notevole della costellazione è un asterismo formato dalla stessa Altair, più le stelle β Aquilae (Alshain) e γ Aquilae (Tarazed), poste rispettivamente a sud e a nord di questa, che secondo un'antica tradizione persiana veniva chiamato "L'equilibrio". La Via Lattea corre lungo il lato occidentale della costellazione, comprendendo anche parte della nota striscia scura nota come Fenditura del Cigno. La costellazione, essendo prossima all'equatore celeste, è ben osservabile da entrambi gli emisferi, durante i mesi compresi fra giugno e novembre; nell'emisfero nord è una delle figure caratteristiche del cielo estivo. • α Aquilae, conosciuta soprattutto come Altair (parola araba che indica "l'aquila"), è una brillante stella bianca, la dodicesima stella del cielo in ordine di luminosità; è una stella tripla con una magnitudine apparente complessiva di 0,77. La principale è di tipo spettrale A7 V. Con una distanza di appena 17 anni luce, è anche una delle stelle più vicine a noi. • γ Aquilae (Tarazed) è una stella arancione di magnitudine 2,72, distante 460 anni luce. Si sospetta che sia una [stella variabile]]. • ζ Aquilae (Deneb el Okab) è una stella bianca di magnitudine 2,99; è una stella tripla distante 83 anni luce. • θ Aquilae (Tseen Foo) è una stella azzurra di magnitudine 3,24; si tratta di una binaria spettroscopica, distante 287 anni luce. • δ Aquilae (Denebokab) è una stella gialla di magnitudine 3,36; dista 50 anni luce. β Aquilae (Alshain) è una stella giallo-arancione che brilla con una magnitudine apparente di 3,71. Come Altair, è una stella multipla con tre componenti. η Aquilae: questa variabile è una delle più brillanti variabili Cefeidi del cielo; la sua luminosità apparente varia tra 3,48 e 4,39 magnitudini, ogni 7,177 giorni. 15 Aquilae: è una stella doppia, la cui principale è di tipo K e magnitudine 5,4, con una compagna di settima magnitudine. È facilmente visibile con piccoli telescopi. Nonostante l'Aquila sia attraversata dalla Via Lattea e sia dunque ricca di campi stellari, non sono presenti oggetti particolarmente luminosi; qui infatti il Messier non vi trovò nessun oggetto da catalogare, a differenza delle adiacenti costellazioni minori della Freccia e dello Scudo. Tra gli ammassi aperti se ne possono citare soltanto due: NGC 6709, nei pressi del confine con l'Ofiuco, e NGC 6755, alcuni gradi ad ovest di Delta Aql, entrambi non molto luminosi. NGC 6760 è invece un ammasso globulare, visibile 4 gradi a SE di Theta Ser. Tra le nebulose planetarie, si può citare NGC 6781, che ricorda vagamente un miniatura della famosa Nebulosa Civetta nell'Orsa Maggiore.
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ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΣΙΛςΕΡ ΣΑΙΝΤ Nell'Aquila sono state osservate storicamente due stelle novae: la prima nel 389 a.C., che fu descritta come brillante quanto Venere, la seconda brillante quanto Altair.
MITOLOGIA: AQUILA: L'aquila è l'uccello del tuono dei Greci. Ci sono parecchie spiegazioni dell'esistenza di quest'aquila fra le costellazioni. Nella mitologia greca e romana, l'aquila era l'uccello di Zeus, e portava avanti e indietro la folgore che il dio adirato lanciava contro i suoi nemici. Ma l'aquila era coinvolta in storie d'amore oltre che di guerra. Secondo una di queste storie, fu quest'Aquila a rapire il bel troiano Ganimede, per farlo diventare il coppiere degli dèi. Scrittori autorevoli come il poeta latino Ovidio dicono che Zeus si trasformò in un'aquila, mentre altri sostengono che una vera aquila fu mandata da Zeus a compiere quell'impresa. Lo stesso Ganimede è rappresentato nella vicina costellazione dell'Acquario, e le carte celesti mostrano l'Aquila che piomba sull'Acquario. Cesare Germanico dice che l'aquila è posta a guardia della freccia di Eros (la costellazione vicina della Freccia) che fece innamorare Zeus. In un resoconto di Igino le costellazioni dell'aquila e del cigno sono unite. Zeus s'innamorò della dea Nemesi ma, date le resistenze di lei, si trasformò in un cigno e fece fingere ad Afrodite, traformata in aquila, di cacciarlo. Nemesi offrì riparo al cigno in fuga, e si ritrovò fra le braccia di Zeus. A perenne ricordo di questo trucco ben riuscito, Zeus collocò le immagini del cigno e dell'aquila nel cielo. Il nome della stella più brillante della costellazione, Altair, viene dall'arabo al-nasr al-ta'ir, che significa «aquila che vola» o «rapace». Tolomeo la chiamò Aquila, con lo stesso nome della costellazione. Lo studioso tedesco Paul Kunitzsch nota che i Opera a cura di Orion81
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ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΣΙΛςΕΡ ΣΑΙΝΤ Babilonesi e i Sumeri si riferivano ad Altair come alla stella aquila. Le stelle vicine ad Altair, Beta e Gamma dell'Aquila formano le ali spiegate dell'uccello. Queste due stelle hanno nomi propri, Alshain e Tarazed, che vengono da una traduzione persiana di una vecchia parola araba che significa «l'equilibrio». Altair forma un angolo del cosiddetto Triangolo Estivo insieme alle stelle Vega e Deneb, che si trovano rispettivamente nelle costellazioni della Lira e del Cigno. Un affascinante mito orientale raffigura le stelle dell'Aquila e quelle della Lira come due amanti separati dal fiume della Via Lattea, che riescono a incontrarsi solo un giorno all'anno quando le gazze si riuniscono a formare un ponte sul fiume celeste. La parte meridionale dell'Aquila fu da Tolomeo separata dal resto della costellazione per formarne una ormai obsoleta chiamata Antinoo, che in certe carte è raffigurata come un giovanetto intrappolato fra gli artigli dell'aquila.
IMPRESSIONI PERSONALI: Per me castalia rimarrà sempre uno di quei personaggi enigmatici dei quali uno si fa un’impressione superficiale all’inizio ma del tutto sbagliata, poiché raramente ha mostrato la sua vera forza di sacerdotessa guerriero; tutti noi conosciamo bene la forza ed il carattere di tisifone ma non del tutto quello di castalia che appunto come primo impatto non sembrerebbe in grado di indossare un’armature ed invece è un Silver a tutti gli effetti con proprie tecniche e peculiarità, che al momento giusto sa come sfruttare al massimo il suo cosmo e la sua forza. Fonti Ufficiali e Autore: Taizen – Maverik – Orion81 – Wikipedia
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