Luxor

Page 1

ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΓΟΔ ΩΑΡΡΙΟΡΣ

LUXOR – EPSILON ALIOTH FENRIR

Età: dai 13 ai 16 anni circa Altezza: 1,77 m circa Peso: 60 Kg circa Data di nascita: ?? Gruppo Sanguigno: ?? Luogo di nascita: Asgard Luogo di addestramento: Asgard Stella: Epsilon – ε Alioth

“… re incontrastato delle foreste dove i lupi hanno sovranità…lode a te Luxor cavaliere di Asgard … le zanne dei lupi nelle foreset a te sono schiave…” Con queste altisonanti parole Hilda di Polaris, celebrante di Odino e Regina di Asgard, risveglia lo spirito guerriero e la God Robe di uno dei sette God Warriors: Fenrir Luxor selvatico uomo lupo delle steppe del gelido Nord.

TECNICHE: BRANCO DI LUPI Opera a cura di Orion81

Pagina 14


ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΓΟΔ ΩΑΡΡΙΟΡΣ Luxor scaglia contro l’avversario il suo fidato branco di lupi comandandone l’azione con semplici fischi.

DENTI DEL LUPO - URUFU KURUERITI KURAU Luxor colpisce con le zanne che ha incorporate nella sua armatura.

LUPI NELLA TORMENTA - ROZAN KUNDO KEN Luxor lancia una serie di velocissimi colpi, come lupi affamati che attaccano la preda.

CARATTERE: Cresciuto tra i lupi, che sono perennemente e fedelmente suoi compagni, detesta gli esseri umani e combatte per Hilda di Asgaard in virtù di un giuramento, in quanto lei sola, donandogli l’armatura di “Luxor” gli ha mostrato considerazione come essere umano. È selvatico quanto i suoi fidi compagni della steppa, chiuso, introverso, sospettoso, odia ogni essere vivente ad eccezione dei lupi. Ha avuto un infanzia davvero difficile: abbandonato nei gelidi boshi di Asgard è stato allattato, svezzato e cresciuto dai lupi, che sono divenuti oramai la sua unica vera famiglia. Nonostante tutto però ha una grande sensibilità innata.

IL SUO POTERE E LA SUA STORIA: Il secondo cavaliere a scendere in campo è Luxor, il cui cosmo raffigura il lupo nordico. Dopo che i quattro cavalieri di Atena si sono separati per raggiungere prima il palazzo, Luxor individua Sirio e lo attacca insieme ai suoi lupi. Ma lo scontro fra Luxor e Sirio non è solo sul piano fisico, i due infatti raffigurano due esperienze di vita diverse, da una parte la fede negli uomini di Sirio, dall'altra la sfiducia totale Opera a cura di Orion81

Pagina 15


ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΓΟΔ ΩΑΡΡΙΟΡΣ di Luxor. A portare Luxor a quell'atteggiamento però è stata la sua triste storia: ancora bambino infatti, andò a cavallo in un bosco insieme ai genitori ed alcuni soldati, ma quando un orso enorme li attaccò, uccidendo i suoi genitori, tutti fuggirono spaventati, lasciandolo al suo destino. Luxor si salvò grazie ad un branco di lupi che uccise l'orso e, quando curò il capo branco, rimasto ferito, ebbe la loro riconoscenza e decise di vivere con loro. Col tempo, Luxor acquistò il modo di camminare felpato tipico dei lupi, ed imparò a cacciare vivendo nei boschi, finché Ilda, trovatolo, gli affidò l'armatura del lupo. La forza di Luxor e le sue tecniche "Denti del Lupo" e "Lupi nella tormenta" mettono Sirio in grave difficoltà, tantopiù che lo scudo è inutile contro i rapidi attacchi di Luxor, e l'eroe è ferito agli occhi. Luxor è in qualche modo favorevole alla scomparsa dell'umanità poiché non si fida più di nessuno, a parte di Ilda che gli affidò l'armatura, e neppure le parole di Sirio, anch'egli orfano, riescono a fargli cambiare idea. Alla fine Sirio ottiene la vittoria provocando col Drago Nascente una valanga che travolge ed uccide Luxor, ma nonostante la vittoria e la conquista dello zaffiro, Sirio non riesce a gioire poiché sa che Luxor, nella sua pur breve vita, aveva sofferto molto.

DELUCIDAZIONI DA TAIZEN: Essendo personaggio presente solo nell’Anime non sono presenti riferimenti all’interno della Taizen.

CURIOSITA’ ED APPROFONDIMENTI: Luxor proviene da una ricca e nobile famiglia ma rimase orfano in tenera età. Ancora bambino andò a cavallo in un bosco insieme ai genitori ed alcuni soldati, ma quando un orso enorme li attaccò, uccidendo i suoi genitori, tutti fuggirono spaventati, lasciandolo al suo destino.

Luxor ha una triste storia alle spalle che lo ha portato ad odiare gli umani e a non aver più fiducia in loro. Luxor si salvò grazie ad un branco di lupi che uccise l'orso e, quando curò il capo branco, rimasto ferito, ebbe la loro riconoscenza e decise di vivere con loro. Cresciuto dai lupi selvatici, impara a vivere col branco.

Opera a cura di Orion81

Pagina 16


ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΓΟΔ ΩΑΡΡΙΟΡΣ

Col tempo, Luxor acquistò il modo di camminare felpato tipico dei lupi, ed imparò a cacciare vivendo nei boschi, finché Ilda, trovatolo, gli affidò l'armatura del lupo.

Combatte contro Shyriu il Dragone assieme ai suoi fidi lupi, mettendolo in seria difficoltà con le sue tecniche segrete.

Luxor muore travolto da una valanga di neve provocata dal Drago Nascente di Shiryu.

Opera a cura di Orion81

Pagina 17


ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΓΟΔ ΩΑΡΡΙΟΡΣ

LA GOD ROBE DEL LUPO DELLA STEPPA:

PUGNO: 3 CALCIO: 2 ARMI SPECIALI: 3 SPIRITO: 3 GITTATA: 3 La God Robe di Fenrir rappresenta il lupo della steppa dai lunghi artigli affilati come lame.

Opera a cura di Orion81

Pagina 18


ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΓΟΔ ΩΑΡΡΙΟΡΣ

LA STELLA EPSILON – ε ALIOTH: Alioth (dall'arabo alyat - coda della pecora), più conosciuta come Epsilon Ursae Majoris, è la stella più brillante della costellazione dell'Orsa Maggiore. La sua magnitudine apparente è 1,76, il che fa di Alioth la trentunesima stella più brillante del cielo. La sua posizione nella costellazione è nella coda, nella parte di essa più vicina al corpo. È anche un membro dell'ammasso aperto dell'Orsa Maggiore. Basandosi sui dati raccolti dal satellite Hipparcos, Alioth dista dalla Terra 81 anni luce (25 parsec). Il suo tipo spettrale è A0p, dove p sta per peculiare. Infatti lo spettro elettromagnetico di questa stella è alquanto strano, simile a quello delle variabili a spettro magnetico, il cui prototipo è Cor Caroli (α2 Canum Venaticorum). Per una stella della sua classe, Alioth ha un campo magnetico relativamente debole (pur essendo 15 volte più intenso di quello terrestre).

MITOLOGIA: FENRIR: Fenrir (in norreno noto anche come Fenrisúlfr o Fenris) è un gigantesco lupo della mitologia norrena, nato dall'unione tra il dio Loki e la gigantessa Angrboða, assieme alla regina degli inferi Hel e al Miðgarðsormr. Fenrir viene generato nella Járnviðr ("foresta di ferro"), luogo da cui provengono anche i due lupi Sköll e Hati. Il nome di Fenrir, che significa probabilmente "Lupo della brughiera", o "Lupo della palude", è anche usato in modo metaforico per indicare i giganti, paragonati ai lupi in diversi testi. Altri suoi appellativi sono "Vánargandr", "demone del Ván", dove questo è il fiume che si crea dalla sua saliva, e "Þjóðvitnir", "lupo nemico del popolo". Quando gli dei seppero che Fenrir veniva allevato assieme a Hel e il Miðgarðsormr nella Jötunheimr, la terra dei giganti, decisero di farli portare al loro cospetto perché Odino decidesse cosa farne: le profezie dicevano che da simili creature non sarebbero venute che disgrazie. Mentre Hel fu inviata a regnare negli inferi, e il Opera a cura di Orion81

Pagina 19


ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΓΟΔ ΩΑΡΡΙΟΡΣ Miðgarðsormr inabissato sul fondo dell'oceano, non sapendo che fare con Fenrir, gli Dei lo tennero presso di loro. Ora, il lupo cresceva sempre più, sia in ferocia che dimensioni, tanto che solo il dio Týr osava dargli da mangiare. Fu quindi presa la decisione di incatenarlo, ma l'impresa non sembrava facile. Gli dei prepararono una catena, e proposero al lupo di farsi legare per misurare la sua forza nel tentativo di romperla. Ma Fenrir la spezzò con facilità, e lo stesso avvenne con una seconda catena più robusta. La prima catena si chiamava Lœðingr (letteralmente: "che lega con astuzia", per metafora: "lenza"), la seconda Drómi (letteralmente: "frenante", per metafora: "catena"). Nel frattempo Fenrir continuava a crescere. Allora gli Dei mandarono Skìrnir, servitore di Freyr, nello Svartálfaheimr, il regno degli elfi scuri, perché chiedesse a certi nani di preparare una catena magica. La catena magica, chiamata Gleipnir (forse legata al verbo gleipa: "spalancare la bocca"; quindi, o "che deride", o "che divora"), fu costruita con questi elementi: rumore del passo del gatto, barba di donna, radici di montagna, tendini d'orso, respiro di pesce, saliva di uccello (secondo altre fonti: latte d'uccello). Alla vista e al tatto sembrava un nastro di seta, ma in realtà nessuno avrebbe potuto spezzarla. Gli Dei andarono quindi su un'isola di nome Lyngvi, sul lago Ámsvartnir, e lì convocarono Fenrir. Ma il lupo, al vedere quella catena dall'aspetto tanto fragile, si fece sospettoso, perché temeva qualche incantesimo o un inganno. Dopo una discussione, si convenne che Fenrir sarebbe stato legato con Gleipnir, ma il dio Týr avrebbe dovuto porre la sua mano tra le fauci della bestia, come garanzia. Týr, pur sapendo che così la sua mano sarebbe stata quasi sicuramente sacrificata, accettò. Ed effettivamente Fenrir, nonostante impegnasse tutta la sua tremenda forza, non riuscì a liberarsi dalla catena magica, tanto che tutti gli Dei scoppiarono a ridere, ad eccezione di Týr, cui Fenrir mozzò all'istante la mano, non appena si rese conto di essere stato sconfitto. Fu quindi presa l'estremità della catena, chiamata Gelgja ("palo"; in altre fonti si parla appunto di un paletto di legno, non dell'estremità della catena), e fissata al suolo con due massi, di nome Gjöll (forse "largo" o forse "tagliente") e Þviti ("pietra infissa a terra"). Durante questa operazione Fenrir tentò a più riprese di azzannare i suoi carcerieri, tanto che gli infilarono una spada tra le due mascelle, in modo che non riuscì più a chiuderle. Da allora Fenrir rimane incatenato sull'isola, e così dovrà rimanere sino alla fine del mondo. Folle di rabbia, il grande lupo ulula e sbava, tanto che dalla sua saliva si è formato un fiume, di nome Ván (letteralmente "attesa").

Il Lupo Scatenato: Quando giungerà la fine del mondo, il Ragnarök, in cui tutti i legami saranno spezzati, persino la magica catena che lega Fenrir si scioglierà. Il lupo, nuovamente libero, attaccherà gli Dèi, assieme alla altre forze del disordine e dell'oscurità. Sarà tanto grande, e spalancherà la bocca con tanta ferocia, che la mascella inferiore toccherà il suolo e quella superiore il cielo: ma se ci fosse altro spazio, la spalancherebbe ancora di più. Opera a cura di Orion81

Pagina 20


ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΓΟΔ ΩΑΡΡΙΟΡΣ Fenrir divorerà Odino, la suprema tra le divinità. Quindi ingaggerà lotta mortale con Víðarr, figlio di Odino, destinato a vendicare il padre. Víðarr fermerà la mascella inferiore di Fenrir con un piede, e quella superiore con una mano, spezzandogliele. Quindi lo ucciderà, con un colpo di spada al cuore. Secondo alcuni un'ulteriore immagine di Fenrir è quella del cane Garmr, che al Ragnarök si scontrerà con Týr in un duello mortale a entrambi. In quest'ultimo caso, sarebbe comunque incongruente il fatto che le due bestie vadano incontro a una morte diversa nello stesso momento. La figura di Fenrir compare nelle principali fonti della mitologia norrena: l'Edda in poesia e l'Edda in prosa.

IMPRESSIONI PERSONALI: Luxor è molto suggestivo come guerriero divino, la sua storia è molto ben delineata ed original, il suo spirito ribelle e libero ne fanno un uomo selvatico guidato prevalentemente dall’istinto. All’apparenza è duro e spietato esattamente come le leggi del Nord, ma in realtà nonostante abbia sofferto molto, alberga in lui una sensibilità sottile e un ammore per i suoi lupi che fanno capire quanto sia capace di dare a livello affettivo, facendo di luiuna figura paradossalmente molto più umana di altri paladini della giustizia molto meno reali. Ha grandi doti atletiche, un fiuto sopraffino e artigli affilati proprio come il lupo del Nord. Un personaggio davvero ben descritto ed affascinante per la sua istintività innata. Fonti Ufficiali e Autore: Anime – Orion81 - Wikipedia

Opera a cura di Orion81

Pagina 21


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.