Virgo no Shaka

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ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΓΟΛ∆ ΣΑΙΝΤ

SHAKA DI VIRGO - CASA DELLA VERGINE

Età: 20 Altezza: 182 cm Peso: 68 Kg Data di nascita: 19 Settembre Gruppo Sanguigno: AB Luogo di nascita: India Luogo di addestramento: Fiume Gange, India Maestro: ? Costellazione: Vergine

“ L'uomo in assoluto più vicino a Dio! Il mondo del nulla e' un invito alla morte! “ E' il Saint che protegge la casa della Vergine al Santuario. Considerato la reincarnazione di Buddha, grazie alla sua profonda intuizione riesce a prevedere gran parte di ciò che avverrà, e senza essere influenzato da alcun lato, scopre la realtà delle cose. Oltre a poter viaggiare solo e di sua volontà nel tempo e nello spazio, la sua abilità e' riconosciuta come superiore alla loro anche dagli altri Gold Saints. A causa dell'Atena Exclamation lanciata da Saga, Shura e Camus, che avevano invaso il Santuario incontra una fine sublime, ma uccidendosi da solo, allo stesso modo di Atena, per entrare nell'Ade, il mondo dei morti.

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TECNICHE: ABBANDONO DELL’ORIENTE - TENMA KŌFUKU Il cielo distrugge il male degli spiriti maligni di fiumi e montagne. Nella edizione Italiana viene chiamato "Abbandono dell'Oriente". Virgo concentra il suo cosmo in una sfera luminosa, che fa esplodere in un bagliore dorato che investe i nemici, uccidendoli dopo avergli mostrato l'illusione dell'oriente. Virgo di solito utilizza questa tecnica assumendo la posa del Buddha. Con questa tecnica Shaka riesce a mettere al tappeto Pegasus, Sirio e Andromeda in un colpo solo, mentre con Phoenix non ha lo stesso successo.

KĀM ( KĀN) È una tecnica di difesa quasi impenetrabile, che riesce a difendere Shaka anche dall'attacco di tre Cavalieri d'oro. Infatti nella saga di Hades Virgo riesce a difendersi dall'Excalibur di Capricorn, dalla Polvere di diamanti di Aquarius e dall' Esplosione galattica di Gemini grazie a questa tecnica riportando solo un leggero graffio; il Kahn viene utilizzato da Virgo per la prima volta nello scontro con Andromeda alle Dodici Case e poi ancora nella saga di Hades.

CAPITOLAZIONE DEI DEMONI -TENKŪ HAJA CHIMI MŌRYŌ Più prosaicamente "Il cielo distrugge tutti gli spiriti maligni". Non si tratta di un colpo fisico, ma bensì di una serie di illusioni che colpiscono la mente dell'avversario e finiscono per infliggere danni fisici, anche mortali come nel caso del gruppo di Specter capeggiati da Gigant nella saga di Hades.

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ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΓΟΛ∆ ΣΑΙΝΤ VOLTA DI MINOSSE - RIKUDŌ RINNE Termine Buddhista che indica l'eterno ciclo di trasmigrazioni nei sei mondi ultraterreni. Nella edizione Italiana viene chiamato "Volta di Minosse". Anche questo colpo non è un colpo fisico ma un'altra serie di illusioni che porta la vittima alla morte perdendosi in uno dei sei Mondi di Ade (Meikai):

Jigokukai: Letteralmente "Mondo degli Inferi" : un mare di fiamme, una montagna di spuntoni acuminati ed il terrore che non cessa mai. Coloro che si recano qui decadranno per l'eternità, contorcendosi nell'agonia. Nelle versione italiana è rinominato Mondo dei Traditori: qui i traditori sono sommersi dalle lacrime di quelli che avevano riposto fiducia in loro.

Chikushokai: Letteralmente "Mondo delle Bestie": è il mondo ferino, dove è giusto schiacciare i più deboli e anche cibarsi di loro, come tra gli animali. Nella versione italiana è rinominato Mondo degli Ipocriti, che in quanto tali vengono tramutati in bestie.

Shurakai: Letteralmente "Mondo degli Shura (Asura)". Qui la guerra imperversa e durerà per sempre, e si è tramutati in demoniaci Shura assetati di sangue. In italiano è rinominato Mondo dei Violenti, dove essi sono destinati a combattere per l'eternità, senza che mai ci siano vincitori o vinti.

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ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΓΟΛ∆ ΣΑΙΝΤ Jinkai: Letteralmente "Mondo degli Uomini". È il mondo in cui viviamo, che Shaka descrive come inferno in quanto gli umani sono destinati a cedere alle tentazioni e ai vizi, generando così il caos. In questo caso non ci sono grosse differenze tra la versione italiana e quella originale, sennonché Shaka fa diretto riferimento al fatto che gli uomini, in quanto schiavi delle passioni, non sono liberi di dedicarsi ne al bene assoluto, ne al male assoluto.

Tenkai: Letteralmente "Mondo Celeste" o anche "Paradiso". Malgrado il suo nome è il più pericoloso dei sei mondi, in quanto da qui si può facilmente cadere all'indietro in uno dei primi 4 mondi di Ade. In italiano è stato rinominato Mondo delle Dimenticanza: qui per i dannati non è prevista una pena particolare, se non quella di essere dimenticati dalle persone care e dal resto del mondo come se non fossero mai esistiti. È qui che Virgo spedisce Phoenix che, come un fantasma, rivive i momenti della sua infanzia senza che nessuno possa vederlo né sentirlo, né tantomeno chiedere di lui; neanche suo fratello Andromeda, che viene preso in giro dagli altri bambini, riesce ad avvertire la sua presenza e piange senza che nessuno lo consoli.

PER IL SACRO VIRGO - TENBU HŌRIN Celeste Danza del Prezioso Circolo. Nella edizione Italiana viene chiamato "Per il Sacro Virgo". È il supremo colpo mortale di Virgo, che ha raggiunto l'illuminazione sulle verita' dell'universo e similmente riesce ad unire in un unico colpo attacco e difesa: mentre disorienta il nemico con una serie di vivide allucinazioni (di solito di natura buddhista), usa il suo cosmo per colpire i sei sensi del nemico, uno dopo l'altro, lasciandolo alla fine come un vegetale, ancora vivo ma incapace di fare alcunché. È anche in grado, se necessario, di "spegnere" il cervello del nemico (come nel caso di Phoenix).

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RIKUDO RINNE Spedisce in una delle sei sfere di reincarnazione del Samsāra, il mondo dei sensi, di continua morte e rinascita. Il fine ultimo di ogni tipologia di Buddhismo è quello di trarre in salvo da questo ciclo ogni singolo essere vivente. I sei stadi nei quale è possibile reincarnarsi sono, dal peggiore al migliore: dannato, residente all'inferno buddhista, Avici; Preta, ossia spettro perennemente affamato; animale; essere umano; Asura, o anti-dio o demone della guerra; Deva, o divinità.

CARATTERE: Una delle prime cose che vedendo Shaka colpisce maggiormente è senz’altro l’idea di potenza e mistero che riesce a trasmettere, ciò è facilmente plausibile visto i suoi poteri ed il suo enorme cosmo che è il più vasto tra i Saints. Il suo carattere è specialmente nella prima serie cinico, freddo tanto da non “conoscere la pietà” e quest’ultima cosa viene ripetuta e notata più volte nella battaglia con i bronze, in un certo senso visto le sue capacità e le micidiali tecniche di cui dispone potrebbe anche permetterselo essendo anche il cavaliere più vicino ad Athena. “Shaka ha una morale profonda e crede cecamente nel Grande Sacerdote, nonostante durante il combattimento contro Ikki quest’ultimo gli rivela la vera natura di Arles. È stata questa battaglia a far sorgere nel cuore di Shaka un dubbio e fino ad allora la sua mente ne era sgombra, ossia il motivo per cui Ikki era disposto a sacrificare la propria vita pur di sconfiggerlo, la riposta “per salvare un’amico” viene pronunciata dal gold prima di riparargli l’armatura (dopo essere ritornati dallo spazio esterno con l’aiuto di Mur) ed essa non può che rendere onore al cavaliere della Vergine che capisce il valore dell’amicizia e prova ammirazione per Ikki. Sarà sempre Shaka a forgiare con il suo sangue la cloth “Phoenix la Luce”, più resistente della precedente con cui il Saint della Fenice affronterà le sucessive battaglie. Nella serie di Hades è possibile notare l’assoluta devozione di Shaka nei confronti di Athena, egli si sacrifica contro Saga, Shura e Camus facendosi colpire dall’attacco dell’Ombra e nel Meikai non teme di morire pur di tentare di abbattere il muro del pianto. Qui Shaka dimostra realmente di essere “l’uomo più vicino alla Dea”, il suo carattere subisce una sorta di mutamento, lo si vede più “umile ed umano” e riconosce come leader dei gold il maestro dei cinque picchi e si dimostra rispettoso verso i suoi parigrado. Ciò che non cambia in lui è la freddezza nell’affrontare gli avversari che nella battaglia contro i gold/spectres (Saga, Shura, Camus) ed il gruppo capitanato da Gigant è pressoché uguale a gli scontri sostenuti in precedenza (nella breve battaglia con Aioria nelle stanze di Arles ed affrontando i cavalieri di bronzo nella sesta casa).

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IL SUO POTERE E LA SUA STORIA: Shaka è un cavaliere d’oro che presiede la sesta casa del santuario di Athena ed appartiene alla costellazione della Vergine. È considerato la reincarnazione di Buddha, grazie alla sua profonda intuizione riesce a prevedere gran parte di ciò che avverrà, e senza essere influenzato da alcun lato, scopre la realtà delle cose. A detta di molti (insieme a Saga) è considerato il più forte tra i gold e secondo la Taizen “la sua abilità è riconosciuta come superiore alla loro anche dagli altri Cavalieri d'oro” (in quanto padrone dell'Ottavo Senso definito "Cosmo superiore al Settimo Senso"). Possiede il cosmo più ampio tra i saints della sua casta ed è in grado di viaggiare da solo nello spazio e nel tempo. È il cavaliere più vicino ad Athena. Egli è un maestro nel creare illusioni reali in grado di confondere seriamente gli avversari e creargli danni, non può essere mandato in Ade e li trattenuto contro la sua volontà, su di lui non funzionano i colpi spirituali e dimensionali, la sua mente non può essere manipolata in quanto è libera da ogni dubbio. Dopo il combattimento contro Ikki capisce il valore dell’amicizia e gli ripara l’armatura di bronzo forgiando con il suo sangue “Phoenix la luce”. Nell’anime Shaka ha due allievi, Loto e Pavone (entrambi cavalieri d’argento) che furono inviati da Arles nell’isola del riposo per uccidere Ikki, dopo una dura battaglia il cavaliere della Fenice riesce ad avere la meglio su di loro per poi recarsi al Grande Tempio, raggiungendo i compagni.

CURIOSITA’: Il Cavaliere d'oro della Vergine richiama continuamente la figura di Siddharta Gautama, il Buddha storico noto anche come "Śakyamuni". Lo stesso nome Shaka non è che la translitterazione comunemente usata in Giappone per chiamare “l'Illuminato della nostra era”. Ecco un breve elenco dei momenti in cui Kurumada cita la vita del Buddha servendosi del guardiano della sesta casa: Alla propria nascita egli pronunciò la frase “Tenjō tenge yuiga dokuson”, che tradotto suonerebbe come "Né sopra il cielo né al di sotto di esso (cioè in tutto il creato) esiste persona più preziosa di me". Siddharta fece la stessa affermazione, dopo aver compiuto sette passi in ciascuna delle otto direzioni. Con questa frase annunciò che quella sarebbe stata la sua ultima incarnazione come schiavo del ciclo di morte e rinascita. Per combattere con i tre Cavalieri d'oro divenuti Specter, Virgo procede fino al giardino di fiori all'interno della casa della Vergine, dove fioriscono gli alberi gemelli di Sala. Lì si lascerà uccidere, ma non prima di aver comunicato il suo ultimo insegnamento. Śakyamuni, secondo la tradizione, cessa la sua esistenza terrena tra due alberi identici dopo aver donato ai discepoli l'ultimo Dharma. Giunto alla fine della sua esistenza terrena, Virgo non muore semplicemente per poi reincarnarsi: piuttosto continua la sua esistenza sotto una forma differente, dotata dell'ottavo senso, che gli permette di entrare nell'Ade da vivo. Come lui il Buddha storico non muore, ma permane nella nostra dimensione sotto molteplici forme differenti. La scena in cui Phoenix cerca di fuggire da Virgo durante il loro scontro, per poi ritrovarsi nella mano di una statua gigante di un Buddha, è una citazione dal romanzo di Wu Chengen, Viaggio in Occidente. Sun Wu Kong, il protagonista Opera a cura di Orion81

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ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΓΟΛ∆ ΣΑΙΝΤ del romanzo, viene provocato da Śakyamuni il quale afferma che lo Scimmiotto non è in grado di volar via dalla sua mano; per tutta risposta Wukong compie un balzo enorme ed atterra in una sezione vuota del paradiso, in cui sono presenti soltanto cinque pilastri. Dopo aver scritto "Sun WuKong è stato qui" su uno di essi, ritorna nel palmo della mano del Buddha; questi, sorridendo, gli mostra il suo indice. La scritta da esso appena fatta è in realtà sul dito dell'illuminato. Ovviamente, non mancano i riferimenti alla stessa religione Buddhista: Shaka di Virgo tiene gli occhi chiusi per far sì che il suo cosmo si elevati all'ennesima potenza grazie all'interruzione senza pausa del senso della vista. Quando li apre, il suo cosmo è pronto per essere utlizzato alla massima potenza nel Tenbu Horin. In maniera simile, durante la meditazione si tenta di limitare l'utilizzo dei sensi, che per il Buddhismo sono sei; essi costituiscono, nella forma in cui noi li concepiamo, nient'altro che una zavorra al fine del raggiungimento dell'illuminazione. Shaka prima di ognuno dei suoi "colpi speciali" dispone le sue mani in modo da riprodurre un Mudra. Ad esempio, prima del Tenma Koufuku le mani di Shaka riproducono l'Anjali Mudra e prima del Rikudo Rinne il Dharmachakra Mudra Il rosario che Shaka usa nella serie di Hades non è altro che il tipico rosario buddista composto da 108 grani che ha sia la forma dell'infinito che di un uomo, si tiene in mano durante la recitazione del daimoku (il mantra "Nam myoho renge kyo", che si ripete per almeno un'ora al giorno) e del gongyo (una specie di lunga preghiera in giapponese da recitare due volte al giorno), sfregandolo per tenere accesa l'attenzione. Il Mala di Hokkekyo Shu si rifà alle indicazioni stesse del Buddha. L’origine del rosario buddista o mala (giardino, collana di fiori o collana di perline), infatti secondo la leggenda, viene fatta risalire al VI secolo a.C., quando il Buddha al re Vaidurya, da poco convertitosi al buddismo, consigliò di infilare 108 semi su una cordicella e di ripetere, facendo scorrere tra le dita un seme dopo l’altro, la formula «Prendo rifugio nel Buddha, prendo rifugio nella sua Legge e nel suo Ordine». Le tre perline colorate in maniera differente infatti sono in rappresentanza dei Tre Gioeilli: il Buddha, il Dharma e il Sangha.

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DELUCIDAZIONI DA TAIZEN: Tenendo gli occhi chiusi, il suo cosmo, elevato grazie all'interruzione senza pausa del senso della vista, esplode in una sola volta nel momento stesso in cui li apre.

Fin dall'età di 6 anni aveva compreso che la morte non e' la fine di tutto.

Per combattere con i tre divenuti Spectre, Shaka procede fino al giardino di fiori all'interno della casa della Vergine, dove fioriscono gli alberi di Sala.

Nella disperata lotta con Ikki, Shaka sperimenta per la prima volta il dubbio nel suo animo, e salva Ikki dall'aldilà.

Il supremo colpo mortale di Shaka, che ha raggiunto l'illuminazione sulle verità dell'universo, il Tembu Horin, tattica di combattimento che unisce assieme offesa e difesa che priva l'avversario di tutti i cinque sensi.

Il rosario posseduto da Shaka si tinge di nero ogni volta che uno Spectre muore.

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LA GOLD CLOTH DELLA VERGINE:

PUGNO: 4 CALCIO: 3 ARMI SPECIALI: 2 SPIRITO: 5 GITTATA: 5 Degno di essere chiamato "L'uomo più vicino a una divinità" tra i Gold Saints, dotato di un cosmo unico per ampiezza tra i Saints, la sua abilità trascende ogni concezione di "normale", infatti e' padrone di uno spaventoso potere distruttivo.

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LA COSTELLAZIONE DELLA VERGINE: La Vergine (in latino Virgo) è una costellazione dello zodiaco. Si trova tra il Leone ad ovest e la Bilancia ad est, ed è una delle più grandi costellazioni del cielo. Può essere trovata facilmente grazie alla sua brillante stella α, Spica. La stella più prominente è Spica (α Vir), che rappresenta una spiga di frumento in mano alla dea. Grazie a Spica è facile localizare la vergine, perché può essere trovata facilmente seguendo la curva dell'Orsa Maggiore verso Arturo e continuando la stessa curva. Altre stelle luminose nella Vergine: Zavijah (β Vir), Porrima (γ Vir), Auva (δ Vir) e Vindemiatrix (ε Vir). Altre stelle più deboli, ma che hanno un nome diverso: Heze (ζ Vir), Zaniah (η Vir), Syrma (ι Vir) e Rijl al Awwa (µ Vir). La stella 70 Virginis ha un sistema planetario con un pianeta confermato, con una massa di 6,6 volte quella di Giove. Questa costellazione è molto ricca di galassie, grazie alla presenza dell'Ammasso della Vergine, il più vicino ricco ammasso di galassie. Occupa un'area compresa tra 5° e 10° ad ovest di Vindemiatrix (ε Vir); Tra le più prominenti ci sono M49 (ellittica), M58 (spirale), M59 (astronomia) (ellittica), M60 (ellittica), M61 (spirale), M84 (ellittica), M86 (ellittica), M87 (ellittica gigante, e famosa radiosorgente), and M90 (spirale). Una spirale notevole, che non fa parte dell'ammasso, è la Galassia Sombrero (M104). Si trova a circa 10° a est di Spica. A causa del fenomeno della precessione degli equinozi, non esiste più alcuna corrispondenza sulla volta celeste fra la costellazione astronomica della Vergine ed il relativo segno zodiacale.

MITOLOGIA: È incerto chi esattamente si vuole rappresentare con la Vergine. Negli anni, è stata associata con quasi ogni famosa dea, tra cui Astarte-Ishtar, Cibele, Demetra, Iside, Atena, e così via. Secondo una versione, la costellazione raffigura Astrea, la vergine figlia del dio Zeus e della dea Temi. Astraea era conosciuta come la dea della giustizia (e per questo, lo strumento della giustizia, la Bilancia, si trova lì vicino). Secondo la leggenda, essa amministrava il mondo in modo saggio, finché gli uomini diventarono così intrattabili che si ritirò nei cieli in disgusto. Spesso la Vergine è associata anche con Persefone, perché la costellazione è principalmente visibile nei mesi primaverili, quando si pensava che la dea fosse uscita dal mondo delle ombre. Opera a cura di Orion81

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IMPRESSIONI PERSONALI: Shaka è senza dubbio uno dei personaggi più amati di Saint Seiya e non a caso nei sondaggi riguardanti “il cavaliere preferito/più forte” è sempre nelle primissime posizioni. Il personaggio sin dalle prime apparizioni nell’anime da subito un’idea di potenza e di misticismo, la profonda spiritualità e i legami con il buddismo sono le principali caratteristiche di questo gold saint. La personalità ascetica e le pose rituali che lo vedono ritratto ne fanno uno dei personaggi meglio caratterizzati e più singolari dell’intera saga. La miglior interpretazione di Shaka è senza dubbio quella della serie di Hades quando combatte contro i tre gold/spectres e il monologo che egli fa dopo aver subito l’attacco dell’ombra (prima di sedersi tra i due salici gemelli) è letteralmente splendido, lo stesso dicasi dei suoi dialoghi con Buddha. Ciò che distingue Shaka è la freddezza, avvertibile sia durante i combattimenti che durante le conversazioni con gli altri saints, ciò ovviamente è parte integrante del suo carattere al quale si aggiunge la nobiltà d’animo, quest’ultima è splendidamente rappresentata nel chapter Sanctuary e nel Meikai quando voleva sacrificare la propria vita al posto di Seiya nell’intento di distruggere il Muro del Pianto. Nella saga di Hades, durante la scalata delle dodici case compiuta dagli exCavalieri d'oro divenuti Specter, a causa dell'Athena Exclamation lanciata da Saga, Shura e Camus, che avevano invaso il Santuario, incontra una fine sublime, ma lasciandosi uccidere da solo, allo stesso modo di Atena, per entrare nell'Ade, il mondo dei morti. Grazie all'ottavo senso infatti, Shaka non muore, ma giunge nell'Ade da vivo, in qualità di accompagnatore della dea; avrà un ruolo minore durante la prima schermaglia tra Atena ed Hades. Abbandonato dalla divinità benevola, che decide di sacrificarsi per rallentare l'estinzione del genere umano, rimane bloccato dinanzi all'impassabile muro del pianto, che verrà poi abbattuto Opera a cura di Orion81

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ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΓΟΛ∆ ΣΑΙΝΤ grazie al sacrificio dell'intera casta dei Cavalieri d'oro. Cesserà dunque così la sua esistenza. Shaka è l'unico cavaliere d'oro a possedere l'ottavo senso in quanto l'ha raggiunto all'età di otto anni. Nei suoi discorsi con il Buddha, questi gli rivela l'essenza della vita: "la morte non è la fine di tutto, ma al più un cambiamento. Solo se apprenderai ciò con la meditazione, nonostante la tua natura di essere umano, sarai l'uomo più vicino agli dei". L'ottavo senso infatti consiste nell'essere padroni di questo cambiamento cosicché da entrare all'inferno da vivi, caratteristica propria solo degli Specter che possono entrare ed uscirne grazie alla protezione di Hades. Shaka dimostra la sua padronanza dell'ottavo senso già prima della saga di Hades, anche se essa passa inosservata poiché non vi è citazione nell'opera. Durante la battaglia alla sesta casa tra Phoenix e Shaka, infatti, quest'ultimo viene trasportato nello spazio esterno, ma riesce a salvarsi e riportare indietro grazie all'aiuto di Mur anche Phoenix. Durante la battaglia contro i Cavalieri d'oro resuscitati da Hades la padronanza dell'ottavo senso gli permette di mascherare la sua discesa nel regno di morti poiché tutti lo credono ucciso dall'Atena Exclamation, ma in realtà non è così (come si intuisce nel flashback dell'infanzia di Shaka mentre discorre con il Buddha). Solo Orfeo della Lira, leggendario cavaliere d’argento (e forse il Maestro dei Cinque Picchi) possiede l'ottavo senso prima della saga di Hades poiché discende da vivo negli inferi seguendo Euridice. Fonti Ufficiali e Autore: Taizen – Sacro Virgo – Orion81

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