asolo, 27 agosto - 5 settembre 2010
Benvenuti alla XXIX edizione di AsoloArtFilmestival il più antico festival al mondo di film sull’arte.
Welcome to the XXIX edition of AsoloArtFilmFestival, the oldest festival in the world about films on art.
Grazie all’associazione AIAF, AsoloArtFilmFestival rinasce nel 2001 dopo un’interruzione durata alcuni anni, vantando però una storia trentennale. Le sue origini risalgono infatti al 1973, quando, dalla felice intuizione di Flavia Paulon e dalla lungimiranza di un’amministrazione locale decisa a sostenere il risveglio culturale della cittadina, nasceva ad Asolo il Festival Internazionale del Film sull’Arte e delle Biografie d’Artista, destinato a diventare sin dalla prima edizione una delle rassegne di Film sull’Arte più importanti al mondo. Flavia Paulon – critica, saggista e funzionaria della Mostra del Cinema di Venezia – era dispiaciuta perché la Biennale, in seguito alla contestazione del ’68, aveva abbandonato la Mostra Internazionale del Film sull’Arte e tutte le altre rassegne cinematografiche minori. Fu così che qualche anno dopo, quando si presentò l’oppor-
Thanks to the association AIAF, AsoloArtFilmFestival reborn in 2001 after several years of interruption, but it has a long history. Its origins date back to 1973 when, by Flavia Paulon intuition and foresight of a local government decided to support the cultural revival of the town, was born in Asolo, the Festival of Films on Art and Artist’s Biographies, destined to become since the first edition, one of the most important reviews of Films on art in the world. Flavia Paulon – critic, essayist and civil servant at the Cinema Festival of Venice – was upset because the Biennale, after the protest of ‘68, abandoned the Mostra Internazionale del Film sull’Arte and all other minor film festivals. A few years later, when there was the opportunity to create an independent festival of the Films on Art in the town of Asolo, Flavia Paulon knew it was an important opportunity of enrich-
tunità di dar vita a una rassegna autonoma del Film sull’Arte nella cittadina di Asolo, non se la lasciò sfuggire, perché la riteneva un’importante occasione di arricchimento per l’intera cinematografia mondiale. Inoltre Asolo, per la sua storia e la sua bellezza, era il luogo adatto per realizzarla. Il Festival ebbe così inizio nel 1973. Flavia Paulon, oltre ad esserne stata la fondatrice, ne fu il direttore artistico fino al 1982, e sotto la sua direzione la rassegna vide un periodo di grande successo a livello internazionale. Il Festival fin dall’inizio si è contraddistinto per il lustro dei protagonisti che vi hanno preso parte. Solo per citarne alcuni, indichiamo tra i giurati: il critico d’arte Guido Perocco, Umbro Apollonio, François Le Targat, i critici cinematografici Mario Verdone e Nedo Ivaldi, il gallerista francese Aimé Maeght, il regista belga Henri Stork. Inoltre sono passati per Asolo registi e artisti famosi come: Andrej Tarkovsky (vincitore della prima edizione del Festival), Alain Resnais, Jean Rouch, Nam June Paik, Hermann Nitsch, Adrian Maben, Luciano Emmer, Giorgio Treves, Fabrizio Plessi, Gaetano Pesce, Luca Verdone. Il concorso, come da tradizione, rimane aperto a chiunque voglia partecipare. Il bando per le selezioni viene diffuso in tutto il mondo e, come risultato, i lavori inviati arrivano a rappresentare ogni anno oltre 50 nazioni per un totale di circa 500 opere.
ment for the entire world of cinema. Moreover Asolo, for its history and his beauty, was the right place to achieve it. The festival thus began in 1973. Flavia Paulon, besides having been the founder, was its artistic director until 1982, and under her direction there was a period full of success at international level. The festival from the beginning was marked by the luster of the participants who took part. Just to mention some of the jurors: the art critic Guido Perocco, Umbro Apollonio, François Le Targat, film critics like Mario Verdone and Nedo Ivaldi, the French art dealer Aimé Maeght, the Belgian director Henri Stork. And also famous artists and directors such as: Andrei Tarkovsky (also winner of the first edition of the Festival) Alain Resnais, Jean Rouch, Nam June Paik, Hermann Nitsch, Adrian Maben, Luciano Emmer, George Treves, Plessi, Gaetano Pesce, Luca Verdone. The competition, as usual, is open to anyone who wish to participate. The call for entry is spread all over the world and, as a result, every year the arrived represent over 50 countries for a total of about 500 movies.
I numeri di AsoloArtFilmFestival XXIX edizione
The numbers of AsoloArtFilmFestival XXIX edition
610 film pervenuti 78 film selezionati 66 nazioni rappresentate 19 world premiere 36 italian premiere 10 giorni di proiezioni cinematografiche
610 received films 78 selected films 66 represented nations 19 world premiere 36 italian premiere 10 days of projections
con il fondamentale contributo sponsor, media partner E COLLABORAZIONI MAIN SPONSOR
SPONSOR
COLLABORAZIONI
GRUPPO RECH REPLAY BOSA F. BISOL SETTEN SCARPA SETTENTRIONALE TRASPORTI PIAZZETTA INTERLOGICA
SUPERBETON SERVOSCALA D’AMBROS TONIOLO OSTERIA AL BACARO CAFFE’ CENTRALE INDUSTRIA CHIMICA ADRIATICA IMMAGINARIA ATELIER ITALIANO THE CUBE OGGETTI & SOGGETTI RTVE IMPIANTI RTVE TELECOMUNICAZIONI
ASSOCIAZIONE DIALOGHI ASOLANI A.G.P.C. BOX ART GALLERY DI VERONA CENTRO CULTURALE SAN FEDELE CENTRO SPERIMENTALE CINEMATOGRAFIA FONDAZIONE MORRA FRAC CORSE GALLERIA BROWNING GALLERIA CONTINUA GALLERIA FRANCESCA KAUFMANN GALLERIA FRANCO SOFFIANTINO GAM GALLERIA D’ARTE MODERNA IT’S MY FILM FESTIVAL MAN MUSEO D’ARTE PROVINCIA DI NUORO MARK LEWIS STUDIO MUSEO HERMANN NITSCH DI NAPOLI PICCOLA GALLERIA ARTE CONTEMPORANEA SPAZIO ESPOSITIVO ROBERTO NICOLETTI
MEDIA PARTNER RADIO SHERWOOD PARTYNIGHT.IT UNINDUSTRIA TREVISO ASS. CULTURALE MARCADOC DAILYMOTION CENTRO GUIDE E SERVIZI TURISTICI
SPONSOR TECNICI FREZZA, 4ISP CASPINEDA FLOROVIVAISTICA ASOLANA
PATROCINI
PATROCINI, PREMI E RINGRAZIAMENTI PREMIO DI RAPPRESENTANZA
PATROCINI
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI MINISTERO DEGLI ESTERI MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E RICERCA MIBAC - Ministero dei Beni Attività Culturali MINISTERO DEL TURISMO REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI ASOLO COMUNE DI VENEZIA COMUNE DI TREVISO ANCI, ANCI VENETO UPI, URPV CAMERA DI COMMERCIO DI TREVISO RETEVENTI 2010
UN RINGRAZIAMENTO A COMUNE DI MASER COMUNE DI ALTIVOLE COMUNE DI PEDEROBBA COMUNE Di POSSAGNO CON IL CONTRIBUTO DI MIBAC - Ministero dei Beni Attività Culturali REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI ASOLO
CINEMA, MEZZO EDUCATIVO
luca zaia, presidente della regione Del veneto
Il sostegno e la collaborazione della Regione del Veneto a quest’evento che unisce alle proiezioni cinematografiche mostre, spettacoli teatrali, eventi musicali, e incontri con protagonisti, sottolinea ancora una volta l’interesse dell’istituzione per la cultura e la sua organizzazione.
The support and collaboration from the Veneto Region with this event, which combines cinema exhibitions, theatre performances, musical events, and meetings with actors, once again highlights the interest of the institution for its culture and organization.
Da sempre sono convinto che il cinema, la musica, il teatro e la danza debbano essere intesi non come dono per un numero ristretto di fortunati ma come mezzo educativo in coerenza con i principi che ispirano gli interventi a favore del pubblico in generale e dei giovani in particolare. L’AsoloArtFilmFestival ha proprio l’obiettivo di aprire ad un pubblico più vasto produzioni cinematografiche normalmente considerate di nicchia.
I have always believed that cinema, music, theatre and dance should not be construed as a gift for a lucky few but as a way consistent with the educational principles underlying the interventions for the general public and young people in particular. The AsoloFilmFestival’s precise objective is to open to a wider audience these film productions normally considered niche.
L’impegno della Regione del Veneto per la legislatura appena iniziata è da una parte prestare doverosamente attenzione alla domanda di cultura che è espressa dal nostro territorio e, dall’altra, elaborare un normativa aggiornata capace di dare risposta concreta e promuovere la diffusione di valori culturali permanenti e non aleatori.
The commitment of the Veneto Region for the next term has just started with particular attention being paid to the question of culture expressed in our territory and, secondly, to develop more up to date rules which can give a concrete structure with which to help in the promotion of long standing cultural values.
LUCA ZAIA
Presidente della Regione del Veneto
LUCA ZAIA
President of the Veneto Region
ASOLO ART FILM FESTIVAL
The AsoloArtFilmFestival is one of the the oldest and most prestigious art film festivals in the world.
il saluto delle autorità
L’AsoloArtFilmFestival è una delle rassegne di film sull’arte più antiche e prestigiose a livello internazionale.
trent’anni di ospitalità, cultura e grandi nomi il saluto delle AUTORITÀ
ASOLO ART FILM FESTIVAL
LEONARDO MURARO, Presidente della Provincia di Treviso Asolo, a fine estate, spalanca ogni anno il proprio sguardo per osservare le mille sfaccettature dell’espressione artistica contemporanea, continuando così la sua tradizione di ospitalità per artisti e uomini e donne di Cultura tra il fascino quasi incantato delle sue architetture e nell’armonia delle sue vedute. L’AsoloArtFilmFestival – Festival Internazionale del Film sull’Arte e sulle Biografie d’Artista è arrivato alla sua XXIX edizione: una storica presenza nel nostro territorio, che ha il pregio di richiamare l’attenzione di appassionati e di addetti ai lavori dall’Italia e dall’estero, indicando la strada poi percorsa con successo da analoghi Festival come quello di Parigi e Montréal. Aprire una strada è, però, gesto meritorio ma anche difficile: non poche sono state le difficoltà che il Festival asolano ha incontrato nei suoi oltre trent’anni di storia. Ma l’associazione AsoloInternationalArtFestival - che nel 2001 ha rifondato la rassegna - ha dato un nuovo respiro all’iniziativa, rendendola una delle manifestazioni di settore più note e affascinanti. Il Festival, di anno in anno, cresce nei numeri, nei contenuti e nel successo. Nomi di spicco del panorama internazionale hanno solcato palcoscenici asolani e l’ospite principale di quest’anno non sarà da meno: l’artista viennese Hermann Nitsch. La Provincia di Treviso è felice di patrocinare un evento di notevole incentivazione culturale. Non posso allora che augurare all’organizzazione dell’AsoloArtFilmFestival, inserito in RetEventi, network culturale della Provincia di Treviso, il successo che si merita. Con la certezza che saprà intrattenere il pubblico di ogni età e soddisfare l’interesse anche dei critici più esigenti.
LEONARDO MURARO
Presidente della Provincia di Treviso
Asolo, at the end of summer, open its eyes to contemporary artistic expressions, keeping on hosting artists – men and women – among its wonderful architectures and within the harmony of its views. AsoloArtFilmFestival – International Festival of Films on Art and Artist’s Biographies – got to its XXIX edition: an historical presence in the territory, able to attract the attention of people who work or simply like cinema from Italy and from all over the world, showing the path followed by similar Festival like those of Paris or Montréal. To pave the way is for sure something to be proud of but it can be also difficult: the Asolo Festival has faced many difficulties during its thirty-years history. But AsoloInternationalArtFestival – the Association that bring the film contest back to life in 2001 – has completely renewed the Festival and made of it one of the most famous and fascinating event of the cinema field. The Festival increases its numbers, its contents and its success. Stand out figures walked on Asolo stage during the years and the special guest of this edition is the Wiener artist Hermann Nitsch. The Province of Treviso is glad to support such an important cultural event. I wish to AsoloArtFilmFestival organization – which is strictly connected with RetEventi, cultural network of the Province of Treviso – to reach the success it deserves. Sure that the event will catch the attention and the interest of a wide public and also that of the most discerning critics.
LEONARDO MURARO
President of the Province of Treviso
asolo, alta cultura ed intrattenimento LOREDANA BALDISSER, Sindaco della città di Asolo
Questo evento, nato nel 1973 e giunto alla sua XXIX edizione, vede ogni anno partecipare oltre 500 film provenienti da tutto il mondo. Quest’ anno sono giunte 610 opere provenienti da ben 66 paesi diversi!
The event was born in 1973 and reaches this year its XXIX edition. Every year more the 500 films from all over the world take part to the contest. This year 610 works arrived from 66 countries of the world.
A completamento di questo annuale appuntamento con l’Arte si inserisce il Festival Fuori, sezione parallela e speculare all’AsoloArtFilmFestival dedicata a mostre, esposizioni, performance ed eventi di vario genere che quest’anno avrà ospiti illustri quali Hermann Nitsch, Massimo Cacciari e Francesco Dal Co. Per dieci giorni Asolo, la “città dei cento orizzonti”, diventa centro di produzione artistica e di dibattito culturale confermando la sua antica vocazione cosmopolita per la quale è stata da sempre luogo di soggiorno prescelto da tanti illustri personaggi.
In addition to the traditional appointment with art, we can enjoy Festival Fuori, a mirror section of AsoloArtFilmFestival dedicated to exhibitions, performances and various events and that this year will see the presence of Hermann Nitsch, Massimo Cacciari and Francesco Dal Co. Along ten days Asolo will be the core of artistic production and cultural debate, strengthening its ancient cosmopolitan vocation that made the town become one of the most favourite place for stand out figures and artists to retire.
Alta cultura ed intrattenimento si fonderanno in un fitto programma di eventi ed appuntamenti che renderanno Asolo faro illuminante di tutto il territorio dell’ “Asolano”, un territorio ricco di bellezze naturali, paesaggistiche, storiche ed architettoniche riconosciute in tutto il mondo.
LOREDANA BALDISSER
Sindaco della città di Asolo
Culture and entertainment will melt together within a rich programme of events and appointments that will enlighten Asolo, its natural, historical and architectural beauties, know all over the world.
LOREDANA BALDISSER
Asolo city’s Major
ASOLO ART FILM FESTIVAL
Asolo has been all along an International symbol of art and culture and it is now glad to be this year as well the frame and the stage of an important artistic event like AsoloArtFilmFestival, the International Festival of Film on Art and Artist’s Biographies.
il saluto delle autorità
Asolo, da sempre simbolo internazionale di storia e cultura, è lieta di rappresentare anche quest’anno la cornice ed il palcoscenico di un importante appuntamento artistico come l’AsoloArtFilmFestival, il Festival Internazionale del Film sull’Arte e di Biografie d’Artisti.
Metamorfismi. Identità e Alterità il saluto delle AUTORITÀ
ASOLO ART FILM FESTIVAL
annalisa andreetta, presidente aiaf
Sono felice di presentare la XXIX edizione di AsoloArtFilmFestival. Anche quest’anno con emozione, trepidazione e tanto entusiasmo stiamo lavorando per preparare il Festival. Nei giorni che lo precedono si respira un’aria magica ad Asolo, di frizzante creatività, di dinamismo e di frenetica organizzazione. Metamorfismi. Sono i processi di trasformazione della struttura minerale di una roccia dovuta a cambiamenti di temperatura o pressione, o all’infiltrazione di fluidi. È contaminazione. Come la lingua utilizza termini specifici delle scienze per spiegare fenomeni non solo scientifici, così nell’arte. Si utilizzano sempre forme di arte in modo trasversale, in modo che pensieri e forme possano esprimersi attraverso vie non tradizionali e magari non ancora sperimentate. Identità, ovvero il modo in cui l’individuo considera e costruisce se stesso come membro di determinati gruppi sociali, ma anche Alterità: il suo opposto. Sono sempre stata affascinata dalla possibilità che tutto possa sembrare in un determinato modo e contemporaneamente anche il suo opposto in funzione della prospettiva, dei criteri di osservazione, ma anche dei modi di rappresentazione. Si può sempre esprimere tutto, il suo contrario, in forme sempre mutevoli, con mezzi espressivi, sempre nuovi e mutevoli. L’edizione di quest’anno è importantissima, e presenta tutti i caratteri dell’attesa e della vigilia (della XXX edizione): emozione, voglia di cambiare, voglia di essere protagonisti, voglia di essere se stessi e anche il proprio alter ego. Buona visione a tutti! Grazie a tutti quelli che ci hanno accompagnato fin qui e a quanti vorranno percorrere con noi la prossima decade. ANNALISA ANDREETTA
Presidente AIAF
I’m glad to introduce the XXIX edition of AsoloArtFilmFestival. We are working with trepidation and enthusiasm to prepare the 2010 edition. During the days before the beginning of the Festival, there is a magic atmosphere in Asolo. Metamorphism. It is the transformation process of the mineral structure of a rock, due to temperature and pressure changing or to water infiltrations. It is a contamination. As the language uses specific scientific terms to explain not only scientific phenomena, so it is in art. Many different forms of art are put together, so that thoughts and forms can be expressed through non-conventional paths or even in not yet experimented ways. Identity. The way in which the individual considered and build itself as member of a social group. But also Otherness, its opposite. I have always been fascinated by the fact that everything can seem something and its opposite as well, according to the perspective, the point of view and the appearance. We can always express everything and its opposite through new and changeable means. This edition of AsoloArtFilmFestival is very important and it makes people wait for its beginning: emotion, will to change, will to be protagonist, will to be oneself and one’s alter ego, will to be unique, as this edition will be unique and proud to be right the XXIX. Enjoy the movies. Thanks to all the people who supported us until now and who would like to remain close to us in the future.
ANNALISA ANDREETTA
AIAF President
il punto di vista
luciano zaccaria, direttore artistico
LUCIANO ZACCARIA
LUCIANO ZACCARIA
Direttore Artistico
Artistic Director
ASOLO ART FILM FESTIVAL
It is clear that the point of view is usually multiple. It varies from person to person according to character, education, gender, DNA, country of origin and more. What can please or amuse a group, homogeneous in terms of cultural affinity, could have the opposite effect in a different group. Because of affinity, political parties, weddings, artistic movements, friendships... and also a festival can be set up. For a lack of affinity everything can get broken, sometimes also because of a lack of affinity with oneself. It is a matter of identity, sensitivity and communication. Everybody would like to be loved and appreciated for what they are. A man, an artist... a festival, they are not what they do but who they are and what they express. Communication involves responsibility and culture is the instrument to put us in touch with ourselves, with life and with the others. Triviality? Triviality, maybe. Life and relationships are also affected by these trivialities. The objective lens that is in front of a camera or a video camera is so called because it is... “objective,” it leaves “objectively” go through its lens the image we framed and that the film, the tape, or a memory card obediently record. The director, however, can intervene on the image, making the actors move or changing the objective. The cameraman can operate by putting in front of the lens a filter that changes the colour of the image, the set designer can create the background and also the editor can intervene changing the length of the scenes while editing, move the framing from one point of the film to another... or not use it at all. We all believe we are objective, but we almost never are.
il saluto delle autorità
I punti di vista sono in generale molteplici, variano da persona a persona secondo carattere, educazione, genere, DNA, paese d’origine e altro ancora. Quello che può piacere o divertire all’interno di un gruppo omogeneo per affinità culturali, può suscitare l’effetto opposto all’interno di un altro gruppo. Per affinità si possono fondare partiti politici, matrimoni, correnti artistiche, amicizie... un festival. Per mancanza di affinità si può rompere tutto, a volte anche per mancanza di affinità con se stessi. È una questione di identità, sensibilità e comunicazione. Tutti vogliono essere amati e apprezzati preferibilmente per quello che sono. Un uomo, un artista... un festival, non sono quello che fanno ma quello che sono e ciò che esprimono. La comunicazione comporta responsabilità e la cultura è lo strumento per metterci in relazione con noi stessi, con la vita e con gli altri. Sono banalità? Banalità, forse. La vita e le relazioni sono influenzate anche da queste banalità. L’obiettivo che sta davanti a una macchina fotografica, una macchina da presa o telecamera si chiama così perché è... “obiettivo”, lascia “obiettivamente” transitare attraverso le sue lenti l’immagine che noi inquadriamo, la pellicola, il nastro, o una scheda di memoria, ubbidienti registrano. Il regista però può intervenire sull’immagine spostando gli attori o cambiando la scelta dell’obiettivo. L’operatore anche lui può intervenire mettendo davanti alle lenti un filtro che modifichi la cromaticità dell’immagine, lo scenografo può creare lo sfondo reale o digitale e anche il montatore può intervenire modificando in montaggio la lunghezza dell’inquadratura, spostarla da una posizione del montaggio ad un’altra oppure... non usarla per niente. Obiettivi crediamo tutti di esserlo, quasi mai lo siamo.
XXIX edizione
THE XXIX EDITION
XXIX EDIZIONE THE XXIX EDITION
LUOGHI DEL FESTIVAL
15
PROGRAMMA EVENTI
16
GIURIA
34
PREMI
37
premiazioni speciali
38
FESTIVAL LOCATIONS
EVENT’S PROGRAMME JURY
AWARDS special awards
13
MAPPA
XXIX edizione
17
11
12
07
09
08
10 15
18
02
06
05
04
01 03 13 14 19
14
16
LE SEDI
I LUOGHI DEL FESTIVAL
02
MUNICIPIO ASOLO
PALAZZO BELTRAMINI, PIAZZA GABRIELE D’ANNUNZIO 03
TORRE DELLA REATA
CASTELLO DELLA REGINA CORNARO 04
MUSEO CIVICO
SALA DELLA RAGIONE, VIA REGINA CORNARO 05
GALLERIA CORNARO 1
VIA REGINA CORNARO 215 06
GALLERIA CORNARO 2
VIA REGINA CORNARO 219 07
ex botega
VIA CANOVA 337 08
VECCHIO FORNO A LEGNA
VIA CANOVA 344 09
PICCOLA GALLERIA ARTE CONTEMPORANEA
VIA DANTE 20
10
EX CASOIN
PIAZZA GABRIELE D’ANNUNZIO 11
EX CONVENTO DI SAN PIETRO
Via COLLEGIO 40 12
SPAZIO APERTO
XXIX edizione
TEATRO ELEONORA DUSE
sede ufficiale festival centro informazioni e shop biglietteria e accrediti PIAZZETTA ELEONORA DUSE
LE SEDI
01
PIAZZA BRUGNOLI 13
galleria browning
via browning 167 14
PARCO CASA MALIPIERO
FORESTO VECCHIO 8 15
VILLA FLANGINI
VIA FORESTO DI PAGNANO 2 16
AUDITORIUM COMUNALE
VAI ROMA 21, ALTIVOLE 17
SPAZIO ESPOSITIVO ROBERTO NICOLETTI
VIA ROMA 61- 63, PEDEROBBA 18
museo canova - gipsoteca
VAI ANTONIO CANOVA 84, POSSAGNO 19
VILLA BARBARO
Via CORNUDA 7, MASER
15
XXIX edizione
programma eventi
VENERDÌ 27 AGOSTO ORE 18.00 INAUGURAZIONE ASOLO ART FILM FESTIVAL XXIX edizione
METAMORFISMI. identità e alterità TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO
INAUGURAZIONE FESTIVAL FUORI
APERTURA MOSTRE E VISITA GUIDATA 101
l’evento immobile
ICONOCLÀSTE
A CURA DI SARETTO CINCINELLI
MOSTRA DI ALESSANDRO BELLUCCO
TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO
PICCOLA GALLERIA ARTE CONTEMPORANEA, ASOLO
129
IL FORTUNALE DELLE IMMAGINI
137
SILENZI INCANTATI
ANAGOOR
INSTALLAZIONI DI IRMA PAULON
VECCHIO FORNO A LEGNA, ASOLO
PARCO CASA MALIPIERO, ASOLO
131
HOUSE_GUEST
MOSTRA DI ISOTTA DARDILLI, ANTONIO GUIOTTO, GIORGIA RICCI, LUCIA VERONESI, REED YOUNG GALLERIA BROWNING, ASOLO 133
LIVE GRAFFITI
A CURA DI DAMIANO FRACCARO
16
135
SPAZIO APERTO, ASOLO
138
MISAEL TEMPORARY SHOP
A CURA DI MISAEL EX CASOIN, ASOLO
XXIX edizione
programma eventi
ORE 20.30 BUFFET DI APERTURA GIARDINO DEL CASTELLO DELLA REGINA CORNARO, ASOLO
ORE 21.30 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO 45
GREAT EXPECTATIONS
ALEXEI GUBENCO ROMANIA, 2009, 3' film sull'arte 77
BOB
JACOB FREY, HARRY FAST
GERMANIA, 2009,15' PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA
45
ERGO
GEZA M. TOTH
UNGHERIA, 2008, 12' film sull'arte 46
CALLE DE LA PIETà
KARINE DE VILLERS E MARIO BRENTA BELGIO, 2010, 60' film sull'arte
17
XXIX edizione
programma eventi
SABATO 28 AGOSTO APERTURA MOSTRE FESTIVAL FUORI
ORE 10.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00 / 20.30 - 22.30
ORE 17.00 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO 15
L'ARCA
ANDREA GIANFELICE
ITALIA, 2010, 3'17" FILM SULL'ARCHITETTURA 55
I LOVE BENIDORM
GAETANO CRIVARO E MARIO ROMANAZZI ITALIA - SPAGNA, 2009, 28'18" FILM SULL'ARCHITETTURA 56
SPACE DRAWING NO.5
SAI HUA KUAN
RUSSIA, 2009, 1'02" FILM SULL'ARCHITETTURA
18
56
LETTERA 22
EMANUELE PICCARDO
ITALIA, 2009, 46' FILM SULL'ARCHITETTURA 57
PLAY GROUND
RINAT EDELSTEIN
ISRAELE, 2009, 6'58" FILM SULL'ARCHITETTURA 57
JOHN GOLLINS: EYE FOR ARCHITECTURE
SALLY INGLETON
AUSTRALIA, 2009, 52' FILM SULL'ARCHITETTURA
GIORGIO SCIANCA PRESENTA: THE ARCHITECT’S BOOK
ALBUM DEGLI ATTORI / ARCHITETTI AUDITORIUM COMUNALE, ALTIVOLE
XXIX edizione
139
programma eventi
ORE 18.30
ORE 21.30 141
LUIGI NONO & CARLO SCARPA
CONVERSAZIONE TRA MASSIMO CACCIARI E FRANCESCO DAL CO ASCOLTO “A CARLO SCARPA ARCHITETTO, AI SUOI INFINITI POSSIBILI” TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO
ORE 23.00 AsoloArtFilmFest_ONE IL PRINCIPE IN BICICLETTA, SAN VITO DI ALTIVOLE
19
XXIX edizione
programma eventi
DOMENICA 29 AGOSTO APERTURA MOSTRE FESTIVAL FUORI
ORE 10.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00 / 20.30 - 22.30
ORE 17.00 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO 87
MURGIA - TRE EPISODI
COSIMO TERLIZZI
ITALIA, 2008, 60' ARMONIA E TERRITORIO
87
BASILICATA COAST TO COAST
ROCCO PAPALEO
ITALIA, 2010, 115' ARMONIA E TERRITORIO
ORE 17.30 145
NITSCH IN ASOLO
APERTURA AL PUBBLICO mostra A CURA DELL'ASSOCIAZIONE DIALOGHI ASOLANI EX CONVENTO DI SAN PIETRO, ASOLO
ORE 17.30 149
20
CARLO MAZZACURATI NELLE IMMAGINI DI GIOVANNI UMICINI
INAUGURAZIONE MOSTRA A CURA DI ENRICO GUSELLA
SPAZIO ESPOSITIVO ROBERTO NICOLETTI ARCHITETTURA & DESIGN, PEDEROBBA
46
LA MER
RAUL GUIU
SPAGNA, 2009, 1' film sull'arte 68
CENTIPEDE SUN
MIHAI GRECU
FRANCIA, 2010, 10' VIDEOARTE E COMPUTER ART 61
SORRISO AMARO - SILVANA MANGANO
MAITE CARPIO
ITALIA, 2009, 56' BIOGRAFIE D'ARTISTA
47
SALOMè UNA STORIA
RAFFAELE BURANELLI ITALIA, 2009, 13' film sull'arte
47
SìCRONIZACìJA
RIMAS SAKALAUSKA
XXIX edizione
PROIEZIONE FILM IN CONCORSO TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO
programma eventi
ORE 21.30
LITUANIA, 2009, 8"3" film sull'arte 68
DAS ZIMMER
SANCHIRCHIMEG VANCHINJAV GERMANIA, 2010, 4' VIDEOARTE E COMPUTER ART 61
PHOTO & COPYRIGHT BY G.P. FIERET
FRANK VAN DEN ENGEL PAESI BASSI, 2009, 50' BIOGRAFIE D'ARTISTA
69
HYPN
PHILIPPE ROUY
FRANCIA, 2009, 7'30" VIDEOARTE E COMPUTER ART
21
XXIX edizione
programma eventi
LUNEDÌ 30 AGOSTO APERTURA MOSTRE FESTIVAL FUORI
ORE 10.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00 / 20.30 - 22.30
ORE 21.30 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO 59
LINO SABBATINI
GIANLUCA MIGLIAROTTI ITALIA, 2010, 50' FILM SUL DESIGN
59
MARTINE BEDIN. IL FILM
STEFANO CORMINO ITALIA, 2009, 31' FILM SUL DESIGN
A SEGUIRE PROIEZIONE FILM IN CONCORSO VINCITORI premio arti visive san fedele per giovani film maker e giovani artisti TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO 69
HELEN KELLER
ALESSANDRA CACCIA
ITALIA, 2010, 7' VIDEOARTE E COMPUTER ART 48
DULCIS IN FUNDO
SARA APOSTOLI
22
ITALIA, 2010, 9' film sull'arte
88
LO SPAZIO NELLO SGUARDO
LEIN NOLLET
ITALIA, 2010, 10' ARMONIA E TERRITORIO 48
KINO
ENRICO MAISTO ITALIA, 2010, 6' film sull'arte
MARTEDÌ 31 AGOSTO XXIX edizione
programma eventi
APERTURA MOSTRE FESTIVAL FUORI
ORE 10.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00 / 20.30 - 22.30
ORE 10.00 - 19.00 150
ASOLO MOVIECAMP 2010
NON-CONFERENZA "CINEMA E SOCIAL MEDIA" VILLA FLANGINI, ASOLO
ORE 21.30 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO 62
NOTES ON THE OTHER
SERGIO OKSAM
SPAGNA, 2009, 13' BIOGRAFIE D'ARTISTA 62
PALESTRINA - PRINCEps mUSICae
GEORGE BRINTRUP ITALIA, 2009, 52' BIOGRAFIE D'ARTISTA 49
IL VIAGGIO DI ARON
ELIA ROMANELLI ITALIA, 2009, 15' film sull'arte
63
FLICKERING
KIKA NICOLELA
BRASILE, 2009, 2'43" BIOGRAFIE D'ARTISTA 63
70
THE HOMESTEAD ACT
STEVEN WOLOSHEN
CANADA, 2009, 8"11" VIDEOARTE E COMPUTER ART
POESIA CHE MI GUARDI
MARINA SPADA
ITALIA, 2009, 50' BIOGRAFIE D'ARTISTA 70
COME SULL'ACQUA
MARGHERITA PEVERE
ITALIA, 2009, 4'54" VIDEOARTE E COMPUTER ART
23
XXIX edizione
programma eventi
MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE APERTURA MOSTRE FESTIVAL FUORI
ORE 10.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00 / 20.30 - 22.30
ORE 21.30 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO 77
DA-18
MARTIN GRÖZINGER
GERMANIA, 2010, 3'51" PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA 78
THE POSTMAN
MANOHAR
INDIA, 2009, 15'47" PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA 78
FLAP FLAP
TOM WEBER
GERMANIA, 2010, 1'36" PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA 79
NORA SA MI PACI
ARAMISOVA
REPUBBLICA CECA, 2009, 12' PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA
24
79
LA POLVERE
GIUSEPPE CARRIERI
INDIA, 2010, 11'49" PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA 80
éJFéL
GYÖRGY MòR KàRPàTI
UNGHERIA, 2009, 18' PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA 80
VIDOR
ANDREA FRANCHIN
STATI UNITI, 2010, 12' PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA 81
DREAMWILD
MARIA FILIP
REGNO UNITO, 2010, 10' PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA
81
FORMIC
ROMAN KALIN, FLORIAN WITTMANN GERMANIA, 2010, 3'43" PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA 82
LES LARMES DE LA LUCIOLE
ANTONIE MOCQUET
FRANCIA, 2009, 15'30" PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA 82
ZABìJACKA
CRT BRAJNIK
REPUBBLICA CECA, 2009, 7'26" PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA 83
A BITE
VIRVA EMILIA AUVINEN
FINLANDIA, 2009, 4' PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA
GERMANIA, 2009, 4'18" PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA 84
HRANICE
GYÖRGY KRISTòF
REPUBBLICA CECA, 2009, 5' PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA
84
ICH BIN'S. HELMUT
NICOLAS STEINER
GERMANIA - SVIZZERA, 2009, 10' PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA 85
85
EINEN SCHRITT WEITER
ROBERT KELLNER
GERMANIA, 2009, 6'48" PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA
ZEITRISS
QUIMU CASALPRIM I SUàREZ
GERMANIA, 2009, 10' PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA
XXIX edizione
2,5mgo
programma eventi
83
GHERARD FUNK
ORE 21.30 IT'S MY FILM FESTIVAL. CINEMA DELLA MEMORIA PRIVATA
PROIEZIONE RASSEGNA EXTRA AUDITORIUM COMUNALE, ALTIVOLE 92
LIFE - A SHORT STORY
SUZANA DAN
ROMANIA, 15'40" 92
JE TE DONNE à L'OUBLI
ROMAIN DELANGE FRANCIA, 11'
93
PIG'S SECRET LIFE
94
ILLUSION
ILARIA FERRETTI
BENCE JàRDàNY
93 OBJECTS IN MIRROR ARE CLOSER THAN THEY APPEAR
ANDONIS KIOUKAS
ITALIA, 20'
EMESE GòG
UNGHERIA, 16'55" 94
MRS MAMAKOUKA
GRECIA, 30'
UNGHERIA, 14'27"
25
XXIX edizione
programma eventi
GIOVEDÌ 2 SETTEMBRE APERTURA MOSTRE FESTIVAL FUORI
ORE 10.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00 / 20.30 - 22.30
ORE 18.30 143
I MUSEI DI CARLO SCARPA
INCONTRO CON FRANCESCO DAL CO MUSEO CANOVA - GIPSOTECA, POSSAGNO
ORE 21.30 IT'S MY FILM FESTIVAL. CINEMA DELLA MEMORIA PRIVATA
PROIEZIONE RASSEGNA EXTRA AUDITORIUM COMUNALE, ALTIVOLE 95
LOOKING THROUGH THE IRON CURTAIN
ANJA MEDVED
SLOVENIA, 21'38" 95
CIRCLE
VALENTINA MONTI ITALIA, 12'13" 153
26
UN-UNITED EUROPE
DIMITRIS MOURTZOPOULOS GRECIA, 21'25"
96
TEMPS MORT
JASPER RIGOLE BELGIO, 19'36" 97
UNCERTAIN TIMES
MARIA ROIG ALSINA SPAGNA, 14' 97
FROM A LAND OF ASH AND MIST
FABIO SCACCHIOLI ITALIA, 23'
49
FLESH COLOR
MASAHIKO ADACHI GIAPPONE, 2010, 4'20" film sull'arte 50
3:6
SOLèNE COIGNARD BELGIO, 2009, 4'57" film sull'arte 64
OLIVIERO TOSCANI
PETER SHARF, KATJA DUREGGER GERMANIA, 2010, 44' BIOGRAFIE D'ARTISTA 71
FRIEDLOS
SOREN THILO FUNDER
DANIMARCA, 2009, 8'12" VIDEOARTE E COMPUTER ART 71
50
NA GALERìJI
TOMISLAV GREGL
XXIX edizione
PROIEZIONE FILM IN CONCORSO TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO
programma eventi
ORE 21.30
CROAZIA, 2009, 5' film sull'arte 51
SERGIO LEONE
LUCA VERDONE ITALIA, 2009, 62' film sull'arte 72
MASIRE SARDE KHON
AMIR MEHRAN
IRAN, 2008, 7' VIDEOARTE E COMPUTER ART 72
DIMMI CHI SONO
ANDREA BIAGIONI
ITALIA, 2009, 4'55" VIDEOARTE E COMPUTER ART
DIGITAL INTERMEDIATED SWIMMING
LEE HYUNG-SUK
COREA DEL SUD, 2009, 5' VIDEOARTE E COMPUTER ART
27
XXIX edizione
programma eventi
VENERDÌ 3 SETTEMBRE APERTURA MOSTRE FESTIVAL FUORI
ORE 10.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00 / 20.30 - 22.30
ORE 18.00 IT'S MY FILM FESTIVAL. CINEMA DELLA MEMORIA PRIVATA
SELEZIONE DI OPERE
TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO
ORE 21.30 CONSEGNA DEL PREMIO ARTE E CULTURA
Carlo Petrini, fondatore di Slow Food TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO
ORE 21.30 151
LAVERNA PRESENTS: VENETIAN SOUND LAB
SOUND AND LIVE VISUALS: IN COLLABORAZIONE CON VENETIAN INDUSTRIES FESTIVAL & NEDAC CHIOSTRO EX CONVENTO DI SAN PIETRO, ASOLO
28
88
A NORD-EST
MILO ADAMI, LUCA SCIVOLETTO ITALIA, 2010, 44' ARMONIA E TERRITORIO 89
LA PRESA
JORGE RIVERO
SPAGNA, 2008, 16' ARMONIA E TERRITORIO
89
ENCOURAGE
ELEONORA CAMPANELLA
XXIX edizione
PROIEZIONE FILM IN CONCORSO TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO
programma eventi
ORE 22.00
ITALIA, 2010, 15' ARMONIA E TERRITORIO 90
42 STORIE DA UN EDIFICIO MONDO
FRANCESCA COGNI, DONATELLO DE MATTIA ITALIA - FRANCIA, 2009, 18' ARMONIA E TERRITORIO
29
XXIX edizione
programma eventi
SABATO 4 SETTEMBRE APERTURA MOSTRE FESTIVAL FUORI
ORE 10.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00 / 20.30 - 22.30
ORE 15.30 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO 64
ANSIA D'INFINITO
CLARITA DI GIOVANNI ITALIA, 2009, 52' BIOGRAFIE D'ARTISTA
65
HN HERMANN NITSCH
DANIELA AMBROSOLI
ITALIA - SVIZZERA, 2010, 60' BIOGRAFIE D'ARTISTA
ORE 18.00 147
PERFORMANCE MUSICALE DI HERMANN NITSCH
SU INVITO DELL’ASSOCIAZIONE DIALOGHI ASOLANI TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO
ORE 19.30 147
NITSCH IN ASOLO
INAUGURAZIONE MOSTRA a cura dell’Associazione Dialoghi Asolani 30
EX CONVENTO DI SAN PIETRO, ASOLO
73
UNICYCLE FILM
THOMAS HICKS
REGNO UNITO, 2009, 6' VIDEOARTE E COMPUTER ART 65
UN FANTASMA IRREQUIETO
GILBERT SPINNATO ITALIA, 2009, 29' BIOGRAFIE D'ARTISTA 51
THE SAPPORO PROJECT
MARIE JOSèE SAINT-PIERRE CANADA, 2010, 4'35" film sull'arte 73
AVANI
CARMEN BUECHNER
GERMANIA, 2010, 3'51" VIDEOARTE E COMPUTER ART 52
pétite ANATOMIE DE L'IMAGE
OLIVIER SMOLDERS BELGIO, 2009, 21' film sull'arte
52
SAIVA
TUVA SYNNEVAG NORVEGIA, 2010, 8' film sull'arte 53
DON'T GO HOME WITH SATAN
SAANA INARI LÄHTEENMÄKI FINLANDIA, 2009, 3'55" film sull'arte 53
INEDITI LEGAMI
ROBERTO FINZI ITALIA, 2009, 8' film sull'arte 74
66
LA VIDA EN UN DIA
MARTIN SERRA
XXIX edizione
PROIEZIONE FILM IN CONCORSO TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO
programma eventi
ORE 21.30
ARGENTINA, 2010, 23' BIOGRAFIE D'ARTISTA 74
DEVICE, WHICH FADES ON THE FLY
YEON JEONG KIM
COREA DEL SUD, 2008, 7' VIDEOARTE E COMPUTER ART 75
A DIAMOND FORMS UNDER PRESSURE
OCUSONIC (PAUL O'DONOGHUE) IRLANDA, 2008, 6'12" VIDEOARTE E COMPUTER ART
LOHAS
EVA SOMMEREGGER
AUSTRIA, 2010, 3'2" VIDEOARTE E COMPUTER ART 75
NEWS, WEATHER & SPORTS
DAN HUDSON
CANADA, 2010, 23' VIDEOARTE E COMPUTER ART
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XXIX edizione
programma eventi
DOMENICA 5 SETTEMBRE APERTURA MOSTRE FESTIVAL FUORI
ORE 10.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00 / 20.30 - 22.30
ORE 12.00 CONFERIMENTO CITTADINANZA onoraria A HERMANN NITSCH TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO
ORE 16.00 OMAGGIO A VITTORIO STORARO
PROIEZIONE “IO, DON GIOVANNI” DI CARLOS SAURA, 121’ TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO
ORE 18.00 PREMIAZIONE DEI FILM VINCITORI CONSEGNA PREMIO FLAVIA PAULON ALLA CARRIERA TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO
ORE 19.30 32
BUFFET DI CHIUSURA GIARDINO DEL CASTELLO DELLA REGINA CORNARO, ASOLO
IL POETA GIUSEPPE ZEVOLA LEGGE BRANI DI HERMANN NITSCH
SPAZIO APERTO, ASOLO
ORE 21.30
XXIX edizione
147
programma eventi
ORE 21.00
PROIEZIONE FILM VINCITORI TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO
ORE 22.00 AsoloArtFilmFest_ONE
FESTA DI CHIUSURA DE GUSTO, MASER
22 SETTEMBRE ORE 18.30 141
LE VILLE DI CARLO SCARPA
INCONTRO CON FRANCESCO DAL CO MUSEO CANOVA - GIPSOTECA, POSSAGNO
PROSSIMAMENTE CONSEGNA DEL PREMIO ELEONORA DUSE TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO
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LA GIURIA
vittorio dalle ore
La giuria di AsoloArtFilmFestival viene costituita attraverso la selezione di vari protagonisti nel mondo del cinema, dell’arte e della cultura in generale. I giurati si incontrano nelle giornate iniziali del Festival per decidere i film vincitori.
Vittorio Dalle Ore ha conseguito il diploma di Bachelor of Arts and Sciences negli USA alla Northwestern University per poi studiare cinematografia alla New York University e a Roma, prima di entrare nell’equipe di Akira Kurosawa che ha seguito per un arco di 15 anni. La collaborazione con il grande maestro giapponese iniziò nel 1983 come assistente volontario sulla lavorazione di Ran. E’ stato quindi assunto come aiuto regista ed assistente al montaggio per Sogni, Rapsodia d’Agosto e Madadayo. Il suo lungo rapporto con il regista giapponese lo ha portato a stretto contatto con la cultura giapponese e il mondo del cinema internazionale. Attualmente scrive, si occupa di produzione cinematografica, e della Villa di Maser, monumento di Andrea Palladio, Patrimonio dell’Umanità UNESCO nella quale ha la fortuna di vivere.
presidente giuria
la giuria
XXIX edizione
PER SCEGLIERE I VINCITORI
Negli anni passati hanno fatto parte della giuria alcuni personaggi di spicco come: Graziano Arici, Bettina Eberhard, Luciano Emmer, Enrico Ghezzi, Toni Jop e Nina Rosenblum. The jury of AsoloArtFilmFestival is established through the selection of different leading players in the world of cinema, art and culture. The jurors meet in the initial days of the Festival to decide the winners. In the past years have served on the jury some prominent personalities such as: Graziano Arici, Bettina Eberhard, Luciano Emmer, Enrico Ghezzi, Toni Jop and Nina Rosenblum
34
Vittorio Dalle Ore graduated Bachelor of Arts and Sciences at Northwestern University in the USA. Then he studied filmmaking at New York University and in Rome, before joining the team of Akira Kurosawa, which he followed for a period of 15 years. The collaboration with the great Japanese director began in 1983 as a volunteer assistant working on Ran. He was then hired as assistant director and assistant editor for Dreams, Rhapsody in August and Madadayo. His long relationship with the Japanese brought him in close contact with Japanese culture and the world of international cinema. Currently he writes, he works for film production and he is responsible of Villa Maser, a monument of Andrea Palladio that has received the Unesco World Heritage.
martha capello
andrea dall’asta
Nata a Nuoro nel 1980 si trasferisce in giovane età a Roma dove frequenta studi classici e in seguito la facoltà di ingegneria elettronica all’Università La Sapienza. Compie le prime esperienze nel settore media in una testata giornalistica e in alcune piccole emittenti locali. Nel 2007 apre la prima produzione cinematografica, la Edfilm che in seguito diventerà Martha Production. Firma la sceneggiatura di vari cortometraggi riconosciuti di Interesse Culturale dal Mibac e di questi ne produce personalmente due, Nel ventre della Balena regia di G. Petitto, con cui è finalista a diversi concorsi come il Giffoni Film Festival (2009) e Dentro di me regia di E. Fiorini, che nel 2008 riceve il contributo ministeriale alla produzione. Nel 2007 fonda con altre 15 società di produzione cinematografica l’associazione A.G.P.C. di cui è presidente.
Dopo avere terminato gli studi di Architettura a Firenze, entra nella Compagnia di Gesù nel 1988. Compie studi di Filosofia e di Teologia a Padova, Parigi e New York. Attualmente lavora a Milano presso la Galleria San Fedele di cui è direttore dal 2002. Si occupa prevalentemente della formazione del mondo artistico giovanile. La Galleria San Fedele nasce nell’immediato dopoguerra (1949) e sin dagli anni Cinquanta è conosciuta, oltre che per la realizzazione di mostre di artisti di livello internazionale, da Lucio Fontana a Marc Chagall, da Robert Ryman a Henri Matisse, per il Premio San Fedele riservato ai giovani al quale partecipano alcuni autori che diventeranno tra i più rappresentativi dell’arte italiana contemporanea, come Claudio Parmiggiani, Michelangelo Pistoletto, Franco Vimercati, Enrico della Torre.
Martha Capello was born in Nuoro in 1980. Still very young she moved to Rome where she attended classical studies and then Electronic Engeneering in La Sapienza University. Her first experiences within the media concerned newspapers and local broadcastings. In 2007 she stared the first cinema production called Edifilm and which became later Martha Production. She signed the script of several short films, all acknowledged of Cultural Interest by Mibac and she personally produced two of them Nel ventre della balena directed by G. Petitto, finalist in some film contests like Giffoni Film Festival (2009) and Dentro di me directed by E. Fiorini, which in 2008 received the ministerial contribution for the production. In 2007 she founded -together with other 15 cinema production societies- the A.G.P.C. Associazione Giovani Produttori Cinematografici, of which she is the president.
After finishing its studies on Architecture in Florence, Andrea Dall’Asta joined the Society of Jesus in 1988. He studied Philisophy and Theology in Padua, Paris and New York. He’s now working in Milan in the Galleria San Fedele, he’s been running since 2002. He concerns himself mostly with the formation and training of young artists. The Galleria San Fedele was born soon after the end of the Second World War (1949) and since the 50’s it is known for the organization of famous artists’ exhibitions, from Lucio Fontana to Marc Chagall, from Robert Ryman to Henri Matisse, but above of all, it is famous for San Fedele Prize, reserved to young artists and to which take part some authors who soon join the most representative of Italian contemporary art, such as Claudio Parmiggiani, Michelangelo Pistoletto, Franco Vimercati, Enrico Della Torre.
giurato
giurato
XXIX edizione
la giuria
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PRATI KULSHRESHTHA
saretto cincinelli
Laureata in scienze botaniche in India presso l’Università di Delhi. Studia la lingua e la letteratura italiane a Delhi mentre lavora presso The Times of India, il giornale più letto in India. Scrive articoli sull’educazione e i problemi del sistema di istruzione. Dopo il primo anno di studi italiani, vince la borsa di studio del Governo Italiano per studiare a Perugia per alcuni mesi. Il primo contatto con l’Italia è stato così affascinante che decide di continuare gli studi al suo ritorno in India. Consegue il Master e poi M.Phil. in Letteratura e Storia italiana. Ha da poco iniziato il Dottorato in Letteratura italiana con uno studio comparativo tra il Principe di Niccolò Machiavelli e l’opera principale di uno scrittore indiano del II secolo d.C., Chanakya. Attualmente lavora nel Parlamento Indiano a Delhi come “Research Intern”.
Saretto Cincinelli, nato a Montevarchi (Ar) il 15 Maggio 1956. Collaboratore di Flash Art (Milano) e Ars Mediterranea (Barcellona), suoi scritti sono apparsi anche sul Periodico del Palazzo delle Papesse (Siena), El Guia (Barcellona), Papers d’art (Girona), Juliet (Trieste), Next (Roma), Arte e critica (Roma), Titolo (Perugia), Bartleby (Prato) e in diversi cataloghi e pubblicazioni. Nel corso degli anni collabora con diverse istituzioni pubbliche e private fra cui: il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato; il Centro d’arte contemporanea Palazzo delle Papesse, Siena; la Galleria civica, Modena; il Museo Cantonale d’arte, Lugano; la Fondazione Querini Stampalia, Venezia; la Fondació Espais, Girona; il Museo Man, Nuoro; la Fondazione Teseco per l’arte, Pisa; la Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze; la BSI Art Collection, Lugano; La Gallera, Valencia.
giurato
la giuria
XXIX edizione
giurato
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Graduated in Botanical Sciences in India at the University of Delhi in the capital city of Delhi. She studied Italian language and literature, working simultaneously for The Times of India, India’s largest selling English Daily. Wrote articles on education and the challenges faced by India’s education system. After the first year of Italian studies, got a scholarship by the Government of Italy to study Italian culture in Perugia. The first contact with Italy was so fascinating that decided to continue the Italian studies in India. Successfully completed Masters and M.Phil in Italian History and Literature at the University of Delhi. She is now about to begin her Doctoral thesis on a comparative study between Machiavelli’s Il Principe and the most important work of a second centuary Indian political thinker, Chanakya. Currently working as a Research Intern at the Indian Parliament in New Delhi.
Saretto Cincinelli was born in Montevarchi (Ar) on 15th May 1956. He contributes to Flash Art (Milan) and Ars Mediterranes (Barcelona) and his writings have been published on Periodico del Palazzo delle Papesse (Siena), El guia (Barcelona), Paper’s Art (Girona), Juliet (Trieste), Next (Rome), Arte critica (Rome), Titolo (Perugia), Bartleby (Prato) and on many catalogues and publications. Through the years he collaborated with several private and public institutions, among which: Contemporary Art Centre Luigi Pecci, Prato; Contemporary Art Centre Palazzo delle Papesse, Siena; the civic gallery, Modena, Museo Cantonale, Lugano; Querini Stampalia Foundation, Venice; Fondaciò Esapis, Girona; Man Museum, Nuoro; Art Foudation Teseco, Pisa; Palazzo Strozzi Foundation, Florence; BSI Art Collection, Lugano; La Gallera, Valencia.
I PREMI
premi asolo, gran premio asolo, premi speciali
PREMIO ASOLO PER LA MIGLIORE BIOGRAFIA D’ARTISTA
GRAN PREMIO ASOLO PER LA MIGLIORE OPERA iN CONCORSO
PREMIO ASOLO PER LA MIGLIORE OPERA SULL’ARCHITETTURA
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
PREMIO ASOLO PER LA MIGLIORE OPERA SUL DESIGN
PREMIO SPECIALE FLAVIA PAULON ALLA CARRIERA
PREMIO ASOLO PER LA MIGLIORE OPERA DI VIDEOARTE E COMPUTER ART
PREMIO SPECIALE ARTE E CULTURA
PREMIO ASOLO PER LA MIGLIORE PRODUZIONE DI SCUOLE DI CINEMA
PREMIO SPECIALE ELEONORA DUSE
FOR THE BEST FILM ON ART
FOR THE BEST ARTIST’S BIOGRAPHy FILM
FOR THE BEST FILM ON ARCHITECTURE
FOR THE BEST FILM ON DESIGN
FOR THE BEST VIDEOART AND COMPUTER ART FILM
FOR THE BEST FILM school production
PREMIO ASOLO PER LA MIGLIORE OPERA SU ARMONIA E TERRITORIO FOR THE BEST HARMONY AND TERRITORY FILM
FOR THE BEST SOUNDTRACK
FOR THE BEST COMPETING FILM
XXIX edizione
PREMIO GIAN FRANCESCO MALIPIERO PER LA MIGLIORE COLONNA SONORA
i premi
PREMIO ASOLO PER IL MIGLIOR FILM SULL’ARTE
JURY SPECIAL AWARD
FLAVIA PAULON CAREER AWARD
ART AND CULTURE AWARD
ELEONORA DUSE AWARD
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premio arte e cultura XXIX edizione
premio arte e cultura
Carlo Petrini, fondatore di Slow Food
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Il Premio Arte e Cultura vuole riconoscere una personalità che con il suo operato sia intervenuta in modo significativo nel divulgare la cultura dell’arte o l’arte della cultura. Per questa ragione il Comitato Organizzatore di AsoloArtFilmFestival XXIX edizione è lieto ed onorato di assegnare il Premio Arte e Cultura 2010 a Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. Alla consegna del premio saranno presenti Roberto Burdese, presidente Slow Food Italia, e Marco Brogiotti, presidente Slow Food Veneto.
Carlo Petrini (Bra, 22 giugno 1949) è un gastronomo, giornalista e scrittore italiano, fondatore del movimento culturale Slow Food. Carlo Petrini conduce i propri studi in sociologia presso l’Università degli studi di Trento. Si occupa di enogastronomia dal 1977 sui principali periodici e giornali italiani e partecipa attivamente alla nascita del Gambero Rosso, inizialmente inserto mensile del Manifesto. Fonda l’Associazione Arcigola, ed è ideatore di importanti manifestazioni ormai di rilievo internazionale come il Salone del Gusto. Il 9 dicembre 1989 a Parigi viene fondato il Movimento Internazionale Slow Food, grazie al quale Petrini ha ricevuto importanti riconoscimenti. Continua a scrivere (soprattutto a proposito di vini) ed a collaborare con importanti testate italiane.
The Art and Culture Award is a distinction for a personality who has intervened significantly in disseminating the culture of art or the art of culture. The Organization Committee of AsoloArtFilmFestival XXIX edition is glad and proud to award the Art and Culture Award 2010 to Carlo Petrini, founder of Slow Food. Roberto Burdese, Slow Food Italia President, and Marco Brogiotti, Slow Food Veneto President, will take part to the cerimony to receive the Prize.
Carlo Petrini was born in Bra on 22nd June 1949. He is an Italian gastronomist, journalist and writer, founder of the cultural movement Slow Food. He studies sociology at the University of Trento. Since 1977 he writes on “food and wine” within the main Italian publications and newspapers. He take part to Gambero Rosso, which was born as an insert of Manifesto. He founded also the association “Arcignola”, and he’s the author of important international events such as Salone del Gusto. On 9th December 1989 was founded in Paris the International Movement Slow Food, thanks to which Petrini received important credits. He went on writing - particularly about wine - and collaborating with important Italian newspapers.
premio flavia paulon
VITTORIO STORARO, 3 premi oscar XXIX edizione
premio flavia paulon
Il Premio Flavia Paulon alla carriera viene assegnato ad un personaggio di rilevanza internazionale che ha contrassegnato, con la sua personalità e la sua arte, la scena culturale del cinema e dell’arte contemporanea. Il comitato organizzatore di AsoloArtFilmFestival XXIX edizione è lieto ed onorato di assegnare il Premio Flavia Pauolon 2010 a Vittorio Storaro, illustre direttore della fotografia. Alla consegna del premio sarà presente la figlia, Francesca Storaro.
Vittorio Storaro è nato il 24 giugno del 1940 a Roma. All’età di 11 anni inizia a studiare fotografia presso un istituto tecnico. Entra poi a far parte del CIAC e successivamente prosegue i suoi studi al Centro Sperimentale di Cinematografia. A vent’anni inizia a lavorare come assistente cameraman e nel giro di un anno divenne operatore. Storaro riceve il suo primo riconoscimento come direttore della fotografia nel 1968, per Giovinezza, giovinezza. Il suo terzo film è La strategia del ragno, con cui inizia la sua lunga collaborazione con Bertolucci. Gira per Bertolucci anche Il conformista, Ultimo tango a Parigi, Luna, Il tè nel deserto e Il piccolo Buddha. Storaro vince il suo primo Oscar per Apocalypse Now, il secondo per Reds di Warren Beatty e il terzo con L’ultimo imperatore di Bertolucci.
The Career Prize Flavia Paulon, is awarded to an artist of International success who has left a significant sign on the scene of the contemporary art and cinema, both with his/her personalità and his/her art. The Organization Committee of AsoloArtFilmFestival XXIX edition is glad and proud to award the Flavia Paulon Prize 2010 to Vittorio Storaro, illustrous director of photography. His daughter, Francesca Storaro, will take part to the cerimony to receive the Prize.
Vittorio Storaro was born on June 24th 1940 in Rome. At the age of 11, he began studying photography at a technical school. He enrolled at CIAC and subsequently continued his education at the state cinematography school Centro Sperimentale di Cinematografia. At the age of 20, he was employed as an assistant cameraman and was promoted to camera operator within a year. Storaro earned his first credit as a cinematographer in 1968 for Giovinezza, giovinezza. His third film was La Strategia del ragno which began his long collaboration with Bertolucci. He also shot The Conformist, Last Tango in Paris, Luna, The Sheltering Sky, Little Buddha for Bertolucci. He won his first Oscar for Apocalypse Now, his second for Warren Beatty’s Reds and his third Best Picture Academy Award as the director of photography The Last Emperor.
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40 i premi bosa
XXIX edizione
i premi Bosa
realizzazione bosa ceramiche, design marco zanuso Jr XXIX edizione
avuto della ceramica: qualcosa di molto morbido e delicato e in un certo senso di immutabile e antichissimo. Un materiale con una sorta di purezza naturale che proviene dal fatto di essere terra. Questa sensazione così sedimentata si è unita all’idea, cresciuta durante i numerosi incontri con Italo Bosa di voler entrare nell’area del nuovo Design contemporaneo più sensibile alle tendenze d’avanguardia e ai problemi della comunicazione. Nel nostro programma l’immagine che volevamo scaturisse dalla nuova collezione doveva quindi essere calma e strutturata ma al contempo anche molto attuale. Ho preparato dei disegni che mi sembravano in questo spirito e poi è iniziata la fase lunga e travagliata ma sicuramente molto divertente e piacevole della realizzazione dei prototipi. Volevamo realizzare forme completamente nuove mantenendo però alto il livello tecnico e la qualità delle lavorazioni, da sempre un punto fermo nella filosofia dell’azienda”.
The AsoloArtFilmFestival XXIX edition’s Awards are made by Bosa Ceramiche, leader company in Italy and worldwide. Mr. Italo Bosa started business more than 30 years ago together with his family and his collaborators, by creating artistic ceramics in Borso del Grappa, a small village between Bassano and Asolo. This part of Veneto region has been influenced either by the ceramic tradition of Bassano or by the cosmopolitan spirit of Venice, opened to the innovation of Asolo. Tradition, knowledge of the artisan job and of its secrets, research are the characteristics that Mr. Italo Bosa has passed to the Bosa Ceramics, a company which realizes the most glamour and modern shapes of the traditional ceramics. Bosa sells its products in more than 50 nations without being an industrial standard product and by maintaining thus always the quality and originality characteristics. “In this collection of objects - the designer Marco Zanuso Jr tells - I have sought to transmit what basically has always been my
i premi bosa
I premi di AsoloArtFilmFestival XXIX edizione sono realizzati da Bosa Ceramiche, azienda leader in Italia e nel mondo. Sono più di trent’anni che Italo Bosa, la sua famiglia e i suoi collaboratori creano ceramiche artistiche a Borso del Grappa, un piccolo paese a metà strada tra Bassano e Asolo. Questa è una parte del Veneto che risente da un lato della grande tradizione della ceramica bassanese e dall’altro dello spirito veneziano e cosmopolita, aperto all’innovazione di Asolo. Tradizione, conoscenza del mestiere artigianale e dei suoi segreti, spirito di ricerca e innovazione sono le caratteristiche che Italo Bosa ha trasferito alla Bosa Ceramiche, un’azienda che costituisce la realizzazione della forma più raffinata e moderna del laboratorio ceramico tradizionale. Bosa è presente in più di 50 nazioni con un’ampia gamma di prodotti e cataloghi, che spaziano dal Design più aggiornato al Classico più raffinato, senza mai giungere alla standardizzazione industriale e conservando quindi sempre unicità e qualità. “In questa collezione di oggetti - racconta il designer Marco Zanuso Jr - ho cercato di trasmettere l’idea che in fondo ho sempre
idea of pottery: something very soft and delicate and in a certain sense ancient and unchanging. A material with a sort of natural purity due to the fact of being earth. This deeply rooted feeling combined with the idea that developed in the course of numerous meetings with Italo Bosa of wishing to enter the area of new Design, that is those sectors of modern Design more sensitive to avant-garde tendencies and to the problems of communication. It was therefore our intention that the image to which the new collection gave rise would be calm and structuralized but at the same times very modern. I prepared drawings that seemed to me to express this spirit, and then began the long and difficult but also entertaining and enjoyable phase of preparation of the prototypes. Our aim was to realize forms completely new that also reflected the high technical level and quality of craftsmanship that has always been a principle of the firm’s philosophy”. 41
FILM IN CONCORSO
FILM CONTEST
FILM IN CONCORSO FILM SULL’ARTE
44
FILM SULL’ARCHITETTURA
54
FILM SUL DESIGN
58
BIOGRAFIE D’ARTISTA
60
VIDEOARTE E COMPUTER ART
67
PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA
76
ARMONIA E TERRITORIO
86
FILMS ON ART
FILMS ON ARCHITECTURE FILMS ON DESIGN
ARTIST’S BIOGRAPHIES
VIDEOART AND COMPUTER ART FILM SCHOOL PRODUCTIONS
HARMONY AND TERRITORY
FILM CONTEST
43 ⓱
FILM SULL’ARTE
FILM IN CONCORSO
FILM SULL’ARTE FILMS ON ART
Per opere dedicate all’arte in tutte le sue forme. Questa categoria comprende un’enorme varietà di materiali dedicati alla cultura storico figurativa: dalle indagini su opere, mostre, città, luoghi d’arte, fino a prodotti incentrati su fatti di costume e curiosità. Svariati linguaggi differenti s’intrecciano, spaziando dal classico schema narrativo del documentario, attraverso la fiction più elaborata, per giungere ad un cinema sperimentale e specializzato. For works devoted to art in all its forms. This category includes a huge variety of materials about historical-figurative culture: from artworks surveys, to exhibitions, cities, art locations and other aspects of cultural habits and curiosities. Various different languages become tangled: the classic narrative scheme of documentary, the more elaborate fiction to reach the specialized and experimental cinema.
44
GREAT EXPECTATIONS
ERGO
27 AGOSTO 2010
27 AGOSTO 2010
ALEXEI GUBENCO
GEZA M. TOTH FILM IN CONCORSO
FILM SULL’ARTE
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Romania ANNO 2009
Un fazzoletto languente è tentato da un nobile volo di gru. Dopo una dura lotta riesce a fuggire, e con grande coraggio si lancia in un’avventura al di là delle sue forze, fino a vedere realizzato il suo sogno ma poi scopre che certe cose sono impossibili. A dying handkerchief is tempted by the noble fly of cranes. After much struggle, it escapes and with great courage, it launches out in an adventure beyond its powers. It reaches out to see its dream come true but some things are impossible.
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Ungheria
Una storia sulla musica in noi. Il film è l’incontro tra due parti di un “io”, una delle quali si sta allontanando dall’infanzia. Ecco la monotonia della libertà. Ecco la libertà della monotonia. A story about the music in us. The film is the encounter of two, one is leaving childhood. Is the monotony of freedom and the freedom of the monotony.
ANNO 2008
DURATA 3’
DURATA 12’
PRODUZIONE Indipendente
PRODUZIONE Kedd Animacion Studios
45
CALLE DE LA PIETÀ
LA MER
29 AGOSTO 2010
29 AGOSTO 2010
Una goccia d’ispirazione può nascere dal luogo più sconcertante.
TEATRO ELEONORA DUSE
An inspiration drop can rise from the more disconcerting place.
RAUL GUIU
FILM SULL’ARTE
FILM IN CONCORSO
KARINE DE VILLERS - MARIO BRENTA
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia – Belgio ANNO 2010 DURATA 60’ PRODUZIONE Indipendente
46
WORLD PREMIERE
Calle de la Pietà è la cronaca reale e immagina-
ria dell’ultimo giorno di vita di Tiziano Vecellio, ventiquattr’ore tra il mattino del 26 agosto 1576 e il mattino successivo, e dell’ultimo suo quadro, la Pietà. Più che un racconto, il film è una riflessione sull’esistenza e sulla funzione dell’arte che non è altro che il desiderio di cogliere il segreto del mondo, di possederlo ma soprattutto di dominarlo, dominandone il tempo.
Calle de la Pietà is the real-fictious chronicle of the last day in the life of Tiziano, who died while working on his last painting: la Pietá. This film, rather than a story, is a reflection on life and the role of art that represents nothing else than the wish and the will of man to penetrate the mystery of the world, to grasp it and, above all, to master it through the mastery of time.
DALLE ORE 21.30
NAZIONE Spagna ANNO 2009 DURATA 1’ PRODUZIONE Saxofilms
ITALIAN PREMIERE
SALOMÈ UNA STORIA
SINCRONIZACÌJA
29 AGOSTO 2010
29 AGOSTO 2010
RAFFAELE BURANELLI
RIMAS SAKALAUSKAS FILM IN CONCORSO
FILM SULL’ARTE
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia ANNO 2009
La Luna ha un aspetto assai strano. La principessa Salomè, dopo aver danzato per Erode, è in attesa del dono promessole. Il braccio del carnefice finalmente sorge dalla cisterna e le offre l’agognata testa, ma nel frattempo, intorno, tutto sta cambiando... The Moon looks very strange. Princess Salomè, after dancing with Herod, is waiting for the present she was promised. The executioner’s arm is finally emerging from the tank and offer the head she was yearning for, but in the meantime, everything’s changing...
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Lituania ANNO 2009
DURATA 13’
DURATA 8’03’’
PRODUZIONE Indipendente
PRODUZIONE Indipendente
ITALIAN PREMIERE
L’idea principale del film è quella slegare le immagini dall’infanzia. Ciò viene fatto ricreando un atmosfera coerente. Gli oggetti, i luoghi e il passo lento tipico dell’era sovietica sono stati scelti per rendere le riprese monumentali e suggestive. Il film è basato sul principio delle associazioni – la nascita di una sorpresa o una vista semplicemente impossibile per logica. The main idea of the film was to release the images from childhood. That was done by creating one consistent atmosphere. The soviet times objects, places and slow pace was selected for making those shots monumental and suggestive. The film is designed by the principle of associations - the birth of a surprise, or just logically impossible sight.
47
DULCIS IN FUNDO
KINO
30 AGOSTO 2010
30 AGOSTO 2010
ENRICO MAISTO
FILM SULL’ARTE
FILM IN CONCORSO
SARA APOSTOLI
TEATRO ELEONORA DUSE
Una giovane donna prepara un evento importante con meticolosa attenzione, invitando amici e parenti a partecipare. Si tratta del suo suicidio.
NAZIONE Italia
A young lady is preparing an important event with a particular attention, inviting her friends and relatives to take part. This event is her suicide.
DALLE ORE 21.30
48
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia
ANNO 2010
ANNO 2010
DURATA 9’
DURATA 6’
PRODUZIONE Indipendente
PRODUZIONE Indipendente
Una nota fotoreporter riacquista la vista, perduta in seguito ai traumi subiti durante un servizio fotografico in Africa, grazie al filtro di un comune bicchiere pieno di liquido colorato, attraverso il quale riesce a guardare nuovamente le immagini del suo passato. A famous news photographer regains the sight lost during a photo service in Africa, thanks to the filter of a common glass, filled with a coloured liquid, through which he’s able to see again the images of her past.
IL VIAGGIO DI ARON
FLESH COLOR
31 AGOSTO 2010
Aron Demetz, è un artista che rappresenta ciò che sta accadendo in Val Gardena. L’artigianato che si trasforma in arte contemporanea. É la storia di un doppio viaggio, dell’artigianato verso il suo futuro e dell’artista che, dalle montagne, arriva alla massima vetrina dell’arte: la Biennale di Venezia.
2 SETTEMBRE 2010
Aron Demetz, his personal story and the journeys at the Biennale of Venice, where wooden sculpture becomes contemporary art.
NAZIONE Giappone
ELIA ROMANELLI
MASAHIKO ADACHI FILM IN CONCORSO
FILM SULL’ARTE
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia ANNO 2009
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
Il tatuaggio è rappresentativo di una cultura antica ed inoltre è visivamente molto piacevole. Tramite il tatuaggio voglio rappresentare la bellezza della pelle umana, “Il colore della pelle” in animazione. Japanese tatoo is a very beautiful and very traditional culture. By using Japanese tattoo, I represented the beauty of a human being’s skin, “flesh color” in the animation.
ANNO 2010
DURATA 15’
DURATA 4’ 20’’
PRODUZIONE Pajer Elisa (Studio Liz)
PRODUZIONE Sunraws
EUROPEAN PREMIERE
49
3:6
NA GALERIJI
Tomislav GREGL
FILM SULL’ARTE
FILM IN CONCORSO
SOLèNE COIGNARD
2 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Belgio ANNO 2009 DURATA 4’57’’ PRODUZIONE Collectif Borborygme
50
ITALIAN PREMIERE
Il video 3:6 è stato girato in un vecchio castello nelle montagne dell’Atlas in Marocco (luglio 2009). Due danzatori provano ad uscire da uno spazio chiuso. I loro corpi pressoché nudi si accostano al muro, vi cadono contro; il loro equilibrio sembra essere fragile. [...] Lo spazio appare o molto piccolo o enorme e nessuna direzione sembra più chiara. In mezzo a questa confusione, i due danzatori trovano il loro equilibrio nella loro avvicinarsi. 3:6 parla di pelle, caduta, perdita del controllo e in ultimo dell’essere in due. The video 3:6 was shoot in an old Castel on the Atlas mountains in Morocco (July 2009). The two dancers try to escape from a closing space. Their almost naked bodies border walls, fall against it; their balance seems to be fragile. [...] The space appears either very small or huge and every direction is not clear anymore. Among this confusion,the two dancers find their own balancein being together, closer to each other. This isabout skins, falling, loosing control and finally being two.
2 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Croazia ANNO 2009 DURATA 5’ PRODUZIONE Zagreb Film
ITALIAN PREMIERE
Questo sperimentale film d’animazione esplora il mondo delle immagini di Kafka in cui la società è ridotta all’assurdo. Si basa sull’animazione e presenta inizialmente la stessa idea che incontriamo nel mondo delle malinconiche metafore di Kafka. La cavallerizza circense è, per l’uomo medio, il sogno di una vita diversa, idilliaca e da copertina. This experimental animated film explores the world of Kafka’s images in which society is reduced to absurdity. It relies on animation, in principle represents the same idea we meet in Kafka’s world of melancholic metaphors. The circus horsewoman is an average man’s dream of a different kind of life, one that’s idyllic and belongs to the cover of a magazine.
SERGIO LEONE
THE SAPPORO PROJECT
LUCA VERDONE
MARIE JOSÉE SAINT-PIERRE
FILM IN CONCORSO
FILM SULL’ARTE
2 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia
Omaggio ad un regista straordinario, amatissimo, che ha saputo rinnovare le regole del cinema western e che ha nutrito il nostro immaginario di spazi sconfinati. Tribute to an extraordinary and very popular film director, who skilfully renewed the rules of the Western movie genre while nourishing our imagination with boundlessness.
4 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Canada
ANNO 2009
ANNO 2010
DURATA 62’
DURATA 4’ 35’’
PRODUZIONE Rai Educational
PRODUZIONE MJSTP Films
WORLD PREMIERE
WORLD PREMIERE
The Sapporo Project è un omaggio poetico al
lavoro del famoso calligrafo giapponese Gazanbou Higuchi. Uno sguardo unico nel mondo della calligrafia, questo film d’animazione dà uno sguardo al suo processo creativo. La sua calligrafia è animata, trasportando lo spettatore nella sua vivida immaginazione.
The Sapporo Project is a poetic homage to the work of acclaimed Japanese calligrapher Gazanbou Higuchi. A unique glimpse into the world of calligraphy, this animated film takes a look at his creative process. His calligraphy is animated, transporting the viewer into his vivid imagination.
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PÉTITE ANATOMIE DE L’IMAGE
SAIVA
4 SETTEMBRE 2010
4 SETTEMBRE 2010
TUVA SYNNEVAG
FILM SULL’ARTE
FILM IN CONCORSO
OLIVIER SMOLDERS
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE BELGIO ANNO 2009
52
Verso la fine del XVIII secolo, degli artisti fiorentini hanno riprodotto in cera dei corpi che erano stati sezionati da chirurghi. Simmetricamente, Pétite Anatomie presenta immagini attraverso tagli, innesti, sezionamenti. Il risultato di una mescolanza di strane creature. Towards the end of the 18th century, artists from Florence reproduced in wax bodies that had been dissected by surgeons. In a symmetrical way, Pétite Anatomie features images through cuts, grafts, dissections. The result is a mixture of strange creatures.
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Norvegia ANNO 2010
DURATA 21’
DURATA 8’ 30’’
PRODUZIONE Le Scarabee Asbl Wip - Wallonie Image Production
PRODUZIONE College of Volda
ITALIAN PREMIERE
ITALIAN PREMIERE
Sami è il nome con cui viene chiamata la popolazione indigena che vive in Scandinavia. Il film si colloca in uno scenario mitologico appartenente alla loro cultura. Una ragazza, con l’aiuto di uno sciamano, sta cercando il suo fidanzato che è morto. The indigenous people of Scandinavia are the Samies. This film takes place in a Sami, mythological landscape. A girl is searching, with the help of a shaman, for her boyfriend who has died.
DON’T GO HOME WITH SATAN
INEDITI LEGAMI
4 SETTEMBRE 2010
Favola contemporanea ispirata all’evocazione di un sogno. “La mamma ci ha portato delle caramelle e dovevamo rimanere alzati fino a tardi. Ma poi la mamma ha detto che dovevamo andare a letto. È fastidioso a volte. Ma dopo è venuto il Satana e ci ha detto che ci avrebbe mangiati. Ma non lo ha fatto”. (Aaron, 4 anni)
4 SETTEMBRE 2010
Contemporary fairy tale inspired by haunting dream scapes. “Mom bought us candies and we got to stay up late. But then my mother said we need to go to bed. He’s annoying sometimes. But then came the Satan and though he will eat us. But then he didn’t”. (Aaron 4 years)
NAZIONE Italia
Saana Inari Lähteenmäki
ROBERTO FRANZIN
FILM IN CONCORSO
FILM SULL’ARTE
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Finlandia ANNO 2009 DURATA 3’55’’ PRODUZIONE Studio Saana Inari
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
ANNO 2009 DURATA 8’ PRODUZIONE Indipendente
ITALIAN PREMIERE
WORLD PREMIERE
Cinque famose opere d’arte sono spunto di riflessione e di interpretazione nei confronti della solitudine e del dramma esistenziale a cui, questa, può portare. L’interpretazione di altre tre opere si ispira al concetto di unione solidale in un crescendo nella convinzione della giusta strada intrapresa. L’unione e la solidarietà sono il punto d’arrivo di una vicenda che vuole essere stimolo di riflessione positiva sull’importanza e l’efficacia di tali valori. Five famous works of art are food for thought and source of interaction towards loneliness and the existential tragedy to which it can lead. The interpretation of other three works are inspired by the concept of supporting joining that grows in the belief of the right path chosen. Union and solidarity are the finishing point of an affair aiming to be spur of a positive reflection on the effectiveness of such values.
53
FILM IN CONCORSO
FILM SULL’ARCHITETTURA
FILM SULL’ARCHITETTURA FILMS ON ARCHITECTURE
Per lavori dedicati a storia, movimenti, protagonisti, opere e progetti appartenenti al mondo dell’architettura e dell’urbanistica. L’uomo e il suo progetto, nel tempo e fuori dal tempo, raccontati in un’opera d’arte che cerca di comprenderne gli strumenti e i significati.
Dedicated to all those films on history, movements, protagonists, works and projects belonging to the world of architecture and town planning. The man and his project, into the time and out of it, described into a work of art whose aim is to understand means and meanings.
54
L’ARCA
ANDREA GIANFELICE
I LOVE BENIDORM
GAETANO CRIVARO - MARIO ROMANAZZI FILM IN CONCORSO
FILM SULL’ARCHITETTURA
28 AGOSTO 2010 DALLE ORE 17.00
TEATRO ELEONORA DUSE
Un’astrazione grafica uscita dal reale. Una visione di un’architettura fluida che si evolve composta attorno, ed entro, l’essere umano.
28 AGOSTO 2010 DALLE ORE 17.00
TEATRO ELEONORA DUSE
A graphic abstraction coming from real. A vision of fluid and evolving architecture composed around and inside human being.
NAZIONE Italia
NAZIONE Italia-Spagna
ANNO 2010
ANNO 2009
DURATA 3’17’’
DURATA 28’
PRODUZIONE Rossi Paola Studio di Architettura
PRODUZIONE Indipendente
WORLD PREMIERE
La vita nel Cabanyal è cambiata dopo che la forte urbanizzazione in corso su tutta la costa spagnola ha fatto scalo anche a Valencia. Il progresso sta cancellando ogni traccia dell’antico “pueblo del mar”. Il turismo è il principale motore di rinnovamento dello stato spagnolo, ma è anche causa della distruzione del patrimonio ambientale, umano e culturale della nazione. Living in Cabanyal has changed after the current strong urbanization of the whole Spanish coast has touched also Valencia. Progress is erasing all the traces of the ancient “sea people”. Tourism is the main renewing engine of the Spanish state but it is also cause of the destruction of environmental, human and cultural patrimony of the nation.
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SPACE DRAWING NO.5
LETTERA 22
28 AGOSTO 2010
28 AGOSTO 2010
EMANUELE PICCARDO
FILM SULL’ARCHITETTURA
FILM IN CONCORSO
SAI HUA KUAN
DALLE ORE 17.00
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Russia
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Space Drawing esplora lo spazio architettonico
attraverso la più semplice ma anche fondamentale funzione di una linea che divide, sottrae e definisce uno spazio.
Space Drawing explores architectural space through the simplest yet most fundamental function of a line to divide, subtracts and define a space.
DALLE ORE 17.00
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia
ANNO 2009
ANNO 2009
DURATA 1’02’’
DURATA 46’
PRODUZIONE Indipendente
PRODUZIONE plug_in
ITALIAN PREMIERE
WORLD PREMIERE
Lettera 22 è il film documentario su Adriano Olivetti, un industriale, un politico, un urbanista, un intellettuale che ha segnato con la sua opera la storia del nostro paese. Lettera 22 is a documentary film about Adriano Olivetti, an entrepreneur, a political, an urbanist, an intellectual that has contributed with his work to the history of Italy.
PLAY GROUND
JOHN GOLLINGS: EYE FOR ARCHITECTURE
RINAT EDELSTEIN
SALLY INGLETON
FILM IN CONCORSO
FILM SULL’ARCHITETTURA
28 AGOSTO 2010 DALLE ORE 17.00
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Israele ANNO 2009
Da sempre i centri delle città europee sono utilizzati per ricordare eventi storici che hanno segnato la città stessa. Play ground è stato realizzato all’interno del monumento in ricordo dell’olocausto ebreo a Berlino. From time immemorial, the centres of European cities were used by the governments around the continent in order to immortalize historical events that happened in those urban areas. The video Play ground was filmed in the Memorial to the Murdered Jews of Europe in Berlin.
28 AGOSTO 2010 DALLE ORE 17.00
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Australia ANNO 2009
DURATA 6’
DURATA 52’
PRODUZIONE Indipendente
PRODUZIONE 360 Degree Films
ITALIAN PREMIERE
EUROPEAN PREMIERE
Eye for Architecture viaggia nel mondo dell’architettura d’avanguardia in Australia e Asia attraverso l’obiettivo del rinomato fotografo d’architettura John Gollings. Una fotografia di Gollings può trasformare un edificio ordinario in arte, aiutandolo a raggiungere pubblicazioni o a vincere un premio. John Gollings in un viaggio dalle antiche città di India e Cambogia alle modernità di Cina e Australia, per scoprire le influenze che lo portano alla creazione delle sue opere. Eye for Architecture journeys into the world of cutting-edge architecture in Australia and Asia through the lens of renowned architectural photographer John Gollings. A Gollings photograph can turn an ordinary building into art, helping it get published or win an award. Join Gollings on a journey from ancient cities in India and Cambodia to the modern face of China and Australia, seeing his influences and what it takes to create memorable images.
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FILM SUL DESIGN
FILM IN CONCORSO
FILM SUL DESIGN FILMS ON DESIGN
Per lavori dedicati a storia, movimenti, protagonisti, opere e progetti appartenenti al mondo del design. Il processo creativo e le sue ispirazioni visti attraverso gli occhi e la sensibilità del cineasta che ha scelto di raccontare la produzione dei maggiori designer internazionali per dar forma alla propria opera d’arte.
Dedicated to all those films on history, movements, protagonists, works and projects belonging to the world of design. The creative process and its inspirations, seen through the eyes and the sensitiveness of the film maker, who decided to speak about the work the main international designers in order to create its own work of art.
58
LINO SABATTINI
MARTINE BEDIN. IL FILM
30 AGOSTO 2010
30 AGOSTO 2010
GIANLUCA MIGLIAROTTI
STEFANO CORMINO
FILM IN CONCORSO
FILM SUL DESIGN
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia ANNO 2010
Scoperto da Giò Ponti, Lino, dall’essere artigiano divenne un designer. Lui è uno degli ultimi testimoni di un importante periodo del design italiano. Attraverso le sue parole scopriamo un modo di lavorare, una connessione tra l’idea e la creazione. Discovered by Giò Ponti, Lino, from being an artisan became a designer. He is one of the last witness of an important period of the Italian design. Through his words we discover a way of working, a link between ideas and creation.
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia ANNO 2009
DURATA 50’
DURATA 31’
PRODUZIONE Kid Dandy prod.
PRODUZIONE Mastofabbro
WORLD PREMIERE
L’idea di un documentario sull’opera dell’architetto e designer Martine Bedin nasce dalla curiosità di indagare il rapporto che l’artista francese ha con i suoi oggetti, la dimensione creativa che accompagna l’avvio del processo di progettazione. Un racconto personale su come certe forme hanno preso il loro spazio, su come vengono pensati i materiali e i segni, una visione intima sulle sue ultime collezioni. The idea of a documentary about the work of the architect and designer Martine Bedin was born from the curiosity to investigate the relationship that the French artist has with her objects, the creative dimension that accompanies the beginning of the planning process. A personal story about how some forms take their space, and about how she thinks materials and signs, an intimate vision around her last collections.
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BIOGRAFIE D’ARTISTA
FILM IN CONCORSO
BIOGRAFIE D’ARTISTA ARTIST’S BIOGRAPHIES
Per lavori di ricostruzione storica e interpretazione critica sulle biografie dei maggiori artisti internazionali. Prodotti d’arte che ripercorrono, secondo schemi e con linguaggi più o meno convenzionali, dei percorsi di vita che hanno segnato lo scenario storico-artistico internazionale.
Dedicated to historical reconstruction and critic interpretation of the biographies of the main International artists. Artworks that follow the life-journeys of the protagonists of the international historical and artistic background.
60
SORRISO AMARO - SILVANA MANGANO
PHOTO & COPYRIGHT BY G.P. FIERET
29 AGOSTO 2010
29 AGOSTO 2010
MAITE CARPIO
FRANK VAN DEN ENGEL
FILM IN CONCORSO
BIOGRAFIE D’ARTISTA
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia ANNO 2009 DURATA 56’ PRODUZIONE Anthos Produzioni per Rai Educational
Un commovente ritratto di Silvana Mangano, diva misteriosa e bellissima che è riuscita a superare l’immagine di icona sexy che la infastidiva. Attraverso le parole di amici, familiari e personaggi del mondo del cinema, il documentario ripercorre la carriera della grande attrice, dall’indimenticabile bellezza trionfale di Riso Amaro, alle commedie con Alberto Sordi fino al ruolo di nobildonna sofisticata in Morte a Venezia. A moving portrait of Silvana Mangano, the beautiful, mysterious film star who managed to overcome the image of a sexy icon that annoyed her so much. Through the words of friends, family members and figures from the world of cinema, the documentary covers the great actress’s career, from the unforgettable beauty of Riso Amaro to the comedies with Alberto Sordi, to her role as a sophisticated aristocrat in Morte a Venezia.
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Paesi Bassi ANNO 2009 DURATA 50’
G.P. Fieret ha fotografato per anni le sue modelle semi o totalmente svestite così come ha fotografato se stesso, il suo gatto e svariati piccioni malati che vivevano con lui. La sua arte ha una qualità unica che oggigiorno viene ampiamente riconosciuta dai collezionisti e dai critici. Questo documentario è stato girato durante gli ultimi due anni della sua vita. G. P. Fieret photographed his semi or wholly undressed models in his mouse-infested studio, as well as himself, his cat, and the many pigeons living there with him. His photographic work has a unique quality which today is increasingly recognized by collectors. This documentary film was shot during the final two years of his life.
PRODUZIONE Indipendente
ITALIAN PREMIERE
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NOTES ON THE OTHER
PALESTRINA: PRINCEPS MUSICAE
31 AGOSTO 2010
31 AGOSTO 2010
GEORG BRINTRUP
BIOGRAFIE D’ARTISTA
FILM IN CONCORSO
SERGIO OKSAM
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Spagna ANNO 2009
62
Ogni estate una folla di sosia di Ernest Hemingway si ritrova in Florida per scegliere il suo miglior imitatore. Ci fu un giorno, nel 1924, che il vero Hemingway voleva essere qualcun altro. Notes on the Other racconta questa ipotesi. Each summer, a crowd of Ernest Hemingway doubles meet in Florida to choose his best impersonator. There was a day in 1924 when the real Hemingway also wanted to be someone else. Notes on the Other is the story of this hypothesis.
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia-Germania ANNO 2009
DURATA 13’
DURATA 52’
PRODUZIONE Casa di Dokumenta Films & Pantalla Partida
PRODUZIONE Lichtspiel Entertainment per Zdf Arte ITALIAN PREMIERE
Biografia, tecnica della composizione, logica sottesa alle azioni e alle scelte sono presentate attraverso la luce riflessa dei contemporanei del grande polifonista del Rinascimento che pronunciano commenti o semplicemente ricordano fatti salienti. Interventi preziosi al fine di contestualizzare l’artista e la sua opera in un ambiente di grandi contraddizioni e tensioni ideali, artistiche, sociali, religiose. Biography, composition technique and the logic there is behind actions and choices are presented through the reflected light of the contemporaries of the Renaissance great polyphonist, who comment or simply remember striking events. Precious interventions to contextualize the artist and his work among great contradictions and ideal, artistic, social and religious tensions.
POESIA CHE MI GUARDI
FLICKERING
31 AGOSTO 2010
Partendo dalla figura di Antonia Pozzi, poetessa originale e appassionata, oggi riconosciuta come una delle voci più alte del Novecento non solo italiano e morta suicida a soli 26 anni nel ‘38, Poesia che mi guardi vuole riflettere sul ruolo dell’artista e del poeta nella società di allora e di oggi.
31 AGOSTO 2010
Dall’oscurità alla luce e nuovamente all’oscurità; un emozionante autoritratto.
TEATRO ELEONORA DUSE
From darkness to light and back to darkness; an emotional self-portrait.
Taking as its point of departure the figure of Antonia Pozzi, a unique, mature and passionate poet in 20th-century Italy who committed suicide in 1938 at the tender age of 26, Poesia che mi guardi is also a reflection on the role of the artist and the poet in that era and today.
NAZIONE Brasile
MARINA SPADA
KIKA NICOLELA FILM IN CONCORSO
BIOGRAFIE D’ARTISTA
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia ANNO 2009 DURATA 50’ PRODUZIONE Miro Film
DALLE ORE 21.30
ANNO 2009 DURATA 2’ 43” PRODUZIONE Dilema Studio
EUROPEAN PREMIERE
63
OLIVIERO TOSCANI - THE RAGE OF IMAGES
ANSIA D’INFINITO - MARIA LAI
2 SETTEMBRE 2010
4 SETTEMBRE 2010
CLARITA DI GIOVANNI
BIOGRAFIE D’ARTISTA
FILM IN CONCORSO
PETER SCHARF – DUREGGER KATJA
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Germania ANNO 2010 DURATA 44’ PRODUZIONE Bildersturm Filmproduktion
64
WORLD PREMIERE
La maglietta imbevuta di sangue di un soldato morto; una suora che bacia un prete; un uomo giovane e scarno con l’AIDS; erano tutte immagini utilizzate dall’etichetta di moda Benetton per pubblicizzare i suoi indumenti negli anni ‘90. La campagna provocatoria era il lavoro del fotografo italiano Oliviero Toscani, un uomo che ha introdotto nel business della pubblicità temi finora tabù. A dead soldier’s blood-soaked t-shirt; a nun kissing a priest; a gaunt young man with AIDS; all were images used by the fashion label Benetton to advertise its clothing in the 90s. The provocative campaign was the work of Italian photographer Oliviero Toscani, a man who brought taboo topics into the business of advertising.
DALLE ORE 15.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia ANNO 2009 DURATA 52’ PRODUZIONE SGR Studio
Maria Lai è oggi riconosciuta tra le più longeve e importanti artiste contemporanee viventi e tra le più rilevanti dal dopoguerra italiano. Nata ad Ulassai nel 1919, a fine 2009 ha compiuto 90 anni: in maniera né biografica, né cronologica il film percorre la sua opera e il suo pensiero sorprendentemente attuali e di esemplare e radicale coerenza. Maria Lai is one of the most important and longliving contemporary artist of ours times. She was born in 1919 in Ulassai, a little town in Sardinia. This film talk - not in chronological neither biographical way - about her astonishing artistic travel and up to time thought. Talking about her silence need, conducted us to an experimental research into a coherent aesthetical-narrative language.
HN HERMANN NITSCH
UN FANTASMA IRREQUIETO
4 SETTEMBRE 2010
4 SETTEMBRE 2010
DANIELA AMBROSOLI
GILBERT SPINNATO
FILM IN CONCORSO
BIOGRAFIE D’ARTISTA
DALLE ORE 16.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia-Svizzera ANNO 2010 DURATA 60’ PRODUZIONE Verde Oro - Pierino Ambrosoli Foundation
ITALIAN PREMIERE
Sopravvissuto della seconda guerra mondiale che ha costantemente segnato la sua vita e la sua opera, Hermann Nitsch è ritenuto oggi uno degli artisti contemporanei più importanti del mondo. Le sue opere suscitano reazioni contrastanti per l’uso di sangue e animali macellati. Pittore, scrittore, compositore e performer, Nitsch è un artista assoluto, unico e contraddittorio. La sua opera è esposta nei musei più importanti del mondo. As a survivor of the world war II, which will mark his life and work permanently, Hermann Nitsch is today considered one of the most important contemporary artists in the world while his work continues to generate conflicting reactions for the use of blood and slaughtered animals. Painter, writer, composer and performer, Nitsch is a “total” artist, unique and controversial. His work appears in some of the most important museums in the world.
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia ANNO 2009 DURATA 29’ PRODUZIONE Arsenale 23 141 Feles
Rimini, autunno del 1972. Piano sequenza di un uomo che cammina verso il largo, alla ricerca di una quiete impossibile. Questi fotogrammi riemersi dalle nebbie dell’Adriatico, sono all’origine di questo film. L’uomo in questione è interpretato da Alain Delon, protagonista del film La prima notte di quiete di Valerio Zurlini. Un viaggio sulle tracce di un’espressione intimista dell’età d’oro del cinema italiano e del suo regista più atipico, segreto e dimenticato... Rimini, fall 1972. Sequence plan of a man who walks offshore, looking for an impossible quiet. These frames emerged from the fog of the Adriatic are the basis of this film. The man at issue is played by Alain Delon, the protagonist of Valerio Zurlini’s La prima notte di quiete. A journey on the footsteps of an intimist expression of the golden age of Italian cinema and of its most atypical, secret and forgotten director...
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LA VIDA EN UN DIA BIOGRAFIE D’ARTISTA
FILM IN CONCORSO
MARTIN SERRA
4 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Argentina ANNO 2010 DURATA 23’ PRODUZIONE Indipendente
66
WORLD PREMIERE
Attraverso gli otto quadri della serie La vida en un dia del 1917, Fernando Fader, l’autore, espone la sua vita insieme alla poetica della propria opera. Through Fernando Fader’s La vida en un dia series of 8 paintings, the author showcases his life and along with it, the poetry of his work.
FILM IN CONCORSO
VIDEOARTE E COMPUTER ART
VIDEOARTE E COMPUTER ART VIDEOART AND COMPUTER ART
Per opere connesse all’utilizzo di tecnologie tradizionali, elettroniche o informatiche come strumento di espressione artistica. In particolare in questa categoria, l’opera d’arte è da ricercarsi non solo nel prodotto video finale, ma anche nella scelta e nel metodo di fusione delle tecniche utilizzate per la sua realizzazione. Dal disegno alla computer grafica. Dalla registrazione di performance a complesse strutture multimediali. For all those works connected the use of traditional technologies, electronics and informatics as a mean of artistic expression. Particularly within this category, the artwork has to be seen, not only in the final video product, but also in the choice of mixing up different techniques. From drawing to graphics. From performances recording and complex multimedia structures.
67
CENTIPEDE SUN
DAS ZIMMER
29 AGOSTO 2010
29 AGOSTO 2010
SANCHIRCHIMEG VANCHINJAV
VIDEOARTE E COMPUTER ART
FILM IN CONCORSO
MIHAI GRECU
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Francia ANNO 2010
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Una video-poesia ipnotizzante sulla trasformazione dei paesaggi: una serie di metafore visive di isolamento e di immagini decostruite assieme alla visione di territori estremamente inabitabili creano una vista unica della situazione dell’ambiente nella modernità. A mesmerizing video poem on transforming landscapes: series of metaphors of isolation, deconstruction and the limits of the inhabitable territory create an unique view of the contemporary environment condition.
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Germania ANNO 2010
DURATA 10’
DURATA 4’ 26’’
PRODUZIONE Arcadi
PRODUZIONE HBKsaar Hochschule der Bildenden Künste Saar
ITALIAN PREMIERE
ITALIAN PREMIERE
La storia è creata dall’inconscio del regista, nei momenti un cui viene spenta la parte cosciente e si lascia andare l’immaginazione. La storia è fatta di occorrenze assurde ed è separata dal tempo del mondo reale. L’occhio, che spia dentro la stanza, è l’unica cosa reale in questo mondo surreale e la camera simboleggia i sogni di noi tutti. The storyline is originated from the director’s unconscious mind, as she turned off her consciousness and let her imagination run on its own way. The story made of absurd occurrences and it is separated from the real world and it’s real time. The eye, which looks into the room, is the only real thing in this surreal world and the room is like someone’s dream.
HYPN
HELEN KELLER
Philippe Rouy
ALESSANDRA CACCIA FILM IN CONCORSO
VIDEOARTE E COMPUTER ART
29 AGOSTO 2010
Al colmo della velocità, gli occhi si perdono, spazzati via ai limiti dell’insonnia.
30 AGOSTO 2010
TEATRO ELEONORA DUSE
In the depths of speed, the eyes get lost, washed up on the verge of insomnia.
TEATRO ELEONORA DUSE
DALLE ORE 21.30
DALLE ORE 21.30
NAZIONE Francia
NAZIONE Italia
ANNO 2009
ANNO 2010
DURATA 7’30’’
DURATA 6’ 50’’
PRODUZIONE Indipendente
PRODUZIONE Indipendente
ITALIAN PREMIERE
Il video si ispira alla storia di Helen Keller (18811968) scrittrice e famosa attivista sociale nata sordo cieca. Helen Keller grazie all’aiuto della sua istitutrice andò oltre ogni tipo di difficoltà e grave handicap. Il video mostra parte del mondo percettivo di Helen, la continua contrapposizione tra silenzio e suono tra buio e luce. Il dramma che si trasforma in luce, una grande forza vitale che trasforma un destino avverso in una grande vita ed infine in una grande missione. The video is inspired to the story of Helen Keller (1881-1986), a famous writer and social militant, born blind and deaf. Helen Keller, thanks to her tutor’s help overcame every kind of difficulty and serious handicap. The video shows a part of her perceptive world and the persistent contrast between sound and silence, darkness and light. The tragedy becomes light, a great energy that changes an evil fate into a great life and a great mission.
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COME SULL’ACQUA
THE HOMESTEAD ACT
31 AGOSTO 2010
31 AGOSTO 2010
STEVEN WOLOSHEN
VIDEOARTE E COMPUTER ART
FILM IN CONCORSO
MARGHERITA PEVERE
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia ANNO 2009 DURATA 4’ 54” PRODUZIONE Indipendente
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Le visioni emergono sovrapponendosi, mescolandosi, lasciando intravedere, su profondità acquatiche, fiotti di luci e tracce umane. Lo scorrimento degli eventi sonori viene interrotto da pause interrogative. La sospensione del fluire della musica permette di scoprire nuovi strati, erodendo il suono fino all’impercettibile. Si creano così degli addensamenti di energia che si estendono nella tensione verso il puro, verso l’essenziale. Vision overlap each other, melting. On watery deeps it is possible to glimpse light surges and human traces. Interrogative pauses interrupts the flow of music and erode the sound up to the imperceptible, revealing thus new layers, where energy gathers before stretching out towards the Pure, the essential.
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Canada ANNO 2009 DURATA 8’ 11” PRODUZIONE Indipendente
ITALIAN PREMIERE
L’erosione è simbolo di cambiamento e di rigenerazione per la terra. The Homestead Act, basato su una legge federale statunitense che prevedeva l’attribuzione di un titolo di proprietà di 160 acri non coltivati, è un cortometraggio sperimentale sull’erosione e le conseguenze che ne derivano. Erosion is a symbol of change and regeneration in the land. The Homestead Act, based on the United States Federal law that gave an applicant freehold title to 160 acres of undeveloped land, is a short experimental film about erosion and the results of decay.
FRIEDLOS
SOREN THILO FUNDER
DIGITAL INTERMEDIATED SWIMMING SUK LEE HYUNG
FILM IN CONCORSO
VIDEOARTE E COMPUTER ART
2 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Danimarca ANNO 2009 DURATA 8’ 12’’
Nei sobborghi della città, i cittadini si radunano per espellere Friedlos (aka Bandit Wolf-Man), una cittadina bandita. In uno scenario barbaro compiono un tradizionale rito pagano di esilio. Infine Friedlos è legata ad un cavallo, mascherata con la testa di un lupo e mandata fuori dalla città.
2 SETTEMBRE 2010
On the outskirts of the city, the townsfolk aregathered to expel the citizen and bandit Friedlos (aka Bandit Wolf-Man). In a heathen display they perform the traditional heathen ritual ofbanishment. Finally Friedlos is tied to a horse, masked with a wolf’s head and send out of town.
NAZIONE Corea Del Sud
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
ANNO 2009
In un qualche tempo, in un futuro vicino, in un vecchio laboratorio di sviluppo cinematografico, pellicole fluttuano nelle soluzioni chimiche come alghe acquatiche. L’obiettivo digitale nuota liberamente nella soluzione e irrompe nell’area delle pellicole. Sometime in the near future. In an old, abandoned film processing laboratory, films were floating in developing solutions like wate weeds. The digital lens swims freely in the solution and breaks into the area of the films.
DURATA 5’
PRODUZIONE Indipendente
PRODUZIONE Yonsei Univeristy
ITALIAN PREMIERE
ITALIAN PREMIERE
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MASIRE SARDE KHON
DIMMI CHI SONO
2 SETTEMBRE 2010
2 SETTEMBRE 2010
ANDREA BIAGIONI
VIDEOARTE E COMPUTER ART
FILM IN CONCORSO
Amir Mehran
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
Le reali vittime della guerra non possono essere mostrate veramente nei film; una foto può essere più realistica.
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
The real war victims cannot truly be shown in films, but still frames can just simply be more realistic.
72
NAZIONE Iran
NAZIONE Italia
ANNO 2008
ANNO 2009
DURATA 7’
DURATA 4’ 55’’
PRODUZIONE Indipendente
PRODUZIONE Indipendente
ITALIAN PREMIERE
WORLD PREMIERE
Dimmi chi sono è un video sperimentale che racconta i segni e i ricordi che parlano di noi, sfocati e poco dettagliati nella memoria. L’identità è ciò che ci si lascia dietro. Nel confronto relazionale riusciamo tutti noi a trovare riflessa la nostra immagine. Basta un evento traumatico, violento, doloroso, per farci perdere il senso della nostra identità. Saranno solo gli “altri” intorno a noi che potranno farci recuperare la nostra immagine interiore.
Dimmi chi sono is an experimental video that
tells about signs and flashbacks, blurred and confused in our memory. Much as a violent, traumatic and painful event can make us loose our sense of identity. Only others around us are able to restore our inner image.
UNICYCLE FILM
AVANI
4 SETTEMBRE 2010
4 SETTEMBRE 2010
THOMAS HICKS
Carmen Buechner FILM IN CONCORSO
VIDEOARTE E COMPUTER ART
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Regno Unito ANNO 2009 DURATA 6’ PRODUZIONE Indipendente
ITALIAN PREMIERE
In una foresta oscura due monociclisti si incontrano e si innamorano. Il cuore dell’uomo batte e i polmoni della donna inalano ed esalano. Danzano assieme come le loro biciclette attraverso la foresta. I monocicli si congiungono e i loro ingranaggi meccanici operano in simbiosi e in armonia, come il cuore e i polmoni di chi li guida. In a dark forest two unicyclists find each other and fall in love. The man’s heart beats and the women’s lungs inhale and exhale. They dance together as they cycle through the forest. The unicycles join and the mechanical workings of the unicycles work together as with the hearts and lungs which join together and work in harmony.
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Germania ANNO 2010
Cibarsi o essere cibo è la regola eterna del regno animale. Il più forte vince nello scontro per la femmina o per la preda. Il più debole perde e con la sua morte aiuta il vincitore a sopravvivere. Do lunch or be lunch is the everlasting rule in the animal kingdom. The strong one wins in fighting for doe and prey. The weaker one looses and with its death it helps the winner to survive.
DURATA 3’51’’ PRODUZIONE Filmakademie Baden-Württemberg GmbH WORLD PREMIERE
73
DEVICE. WHICH FADES ON THE FLY
LOHAS
4 SETTEMBRE 2010
4 SETTEMBRE 2010
EVA SOMMEREGGER
VIDEOARTE E COMPUTER ART
FILM IN CONCORSO
YEONJEONG KIM
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Corea Del Sud ANNO 2008
74
In un mood di animazione sperimentale, combina ad un tocco digitale, un tocco manuale sulla superficie del film. L’uccello nel film rappresenta un apparato visuale o uno strumento di esplorazione del tempo tra l’ambiente urbano e il paesaggio emozionale. In experimental animation mood, it is made combining with the hand-processing on the film surface and digital touch. The bird in the film represents a visual apparatus or device exploring the time between the urban environment and emotional landscape.
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Austria
ANNO 2010
DURATA 7’
DURATA
PRODUZIONE Indipendente
PRODUZIONE
3’ 2”
Indipendente
WORLD PREMIERE
Lohas è un acronimo di “Lifestyle Of Health And Sustainability”. Si tratta di uno stile di vita o tipo di consumo che vuole incoraggiare la salute e la sostenibilità dei prodotti specifici consapevolmente acquistabili. Il sociologo Paul Ray per primo trattò il fenomeno nel suo libro The Cultural Creatives: How 50 Million Are Changing The World. Lohas is an acronym for ‘Lifestyle of Health and Sustainability’. It stands for a life style or consumer type that wants to foster health and sustainability by consciously buying specific products. Sociologist Paul Ray first treated the phenomenon in his book The Cultural Creatives: How 50 Million Are Changing The World.
NEWS, WEATHER & SPORTS
A DIAMOND FORMS UNDER PRESSURE
4 SETTEMBRE 2010
4 SETTEMBRE 2010
DAN HUDSON
(Paul O’ Donoghue) Ocusonic
FILM IN CONCORSO
VIDEOARTE E COMPUTER ART
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Canada ANNO 2010 DURATA 3’ 48’’ PRODUZIONE Indipendente
Un anno di cambiamenti climatici in un parco pubblico è accompagnato da un montaggio di varie notizie e di clip sul tempo e sullo sport raccolte in quello stesso periodo. Questo video semplice ed ingannevole riflette sulle nostre relazioni con il mondo che ci circonda, sia come individui, sia come specie. A year of seasonal changes at a public park is accompanied by a montage of news, weather and sports audio clips collected over that same time period. This deceivingly simple video reflects on our relationship to the world around us, both, as individuals and as a species.
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE
Irlanda
ANNO
2008
DURATA
6’12’’
PRODUZIONE Elusive Recordings
A Diamond Forms Under Pressure è un’anomalia
esistente da qualche parte tra il film sperimentale e il video musicale. Una colonna sonora elettronica improvvisata guida un software brevettato, che analizza il contenuto della frequenza audio e genera una convincente immagine sincronica in tempo reale. Le frequenze si spingono e tirano tra loro stabilizzando o agitando l’immagine centrale.
A Diamond Forms Under Pressure, is an anomaly existing somewhere between experimental film and music video. An improvised electronic soundtrack drives proprietary software, which analyses the audio’s frequency content and generates a cogent synchronous image in realtime. Frequencies push and pull against each other stabilising or agitating the central image.
WORLD PREMIERE
ITALIAN PREMIERE
75
FILM IN CONCORSO
PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA
PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA FILM SCHOOL PRODUCTIONS
Per lavori relativi all’arte in tutte le sue forme, realizzati da Scuole di Cinema, Istituti Superiori Specializzati e Università. La categoria raccoglie i lavori di artisti impegnati nello studio teorico e nella pratica di laboratorio, tappe di un percorso che conduce ad un approccio serio e competente all’arte cinematografica.
Dedicated to art films made by Cinema Schools and Universities. This category gathers the films of artists that are facing a theory studying together with practice laboratories, which are both steps of a journey that leads to a serious and appropriate approach to film production activity.
76
BOB
JACOB FREY - HARRY FAST
DA-18
MARTIN GRÖZINGER FILM IN CONCORSO
PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA
27 AGOSTO 2010
Un criceto insegue la sua amata per tutto il mondo. Riuscirà a prenderla?
1 SETTEMBRE 2010
Cosa succede se la piatta routine di un uomo viene disturbata da una ragazzina?
TEATRO ELEONORA DUSE
A hamster is chasing his love around the globe. Will he get her?
TEATRO ELEONORA DUSE
What happens if the scrupulous planned daily routine of a man gets disturbed by a little girl?
DALLE ORE 21.30
DALLE ORE 21.30
NAZIONE Germania
NAZIONE Germania
ANNO 2009
ANNO 2010
DURATA 3’15’’
DURATA 3’51’’
PRODUZIONE Filmakademie BadenWürttemberg GmbH
PRODUZIONE Filmakademie BadenWürttemberg GmbH
WORLD PREMIERE
77
THE POSTMAN
FLAP FLAP TOM WEBER
FILM IN CONCORSO
PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA
MANOHAR
1 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE India ANNO 2009 DURATA 15’47’’ PRODUZIONE Produzione L.V.Prasad Film & TV Academy
78
ITALIAN PREMIERE
Rama Krishnamurthy, il protagonista di questa storia pittoresca, agisce come mezzo di comunicazione tra le persone del suo villaggio e quelle del mondo esterno. È un uomo semplice e una parte integrante della struttura sociale del villaggio. Col passare del tempo, assistiamo all’arrivo di una nuova fonte di comunicazione in grado di migliorare anche la sua vita. Rama Krishnamurthy, the protagonist in this picturesque story, acts as a medium of communication between the people in his village and those of the outside world. He is a simple man and is an integral part of the village’s social framework. Through the passage of time, we see the arrival of new source of communication and one that could very well change his life.
1 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Germania ANNO 2009 DURATA 1’36’’ PRODUZIONE Filmakademie BadenWürttemberg GmbH
WORLD PREMIERE
Deserto. Da qualche parte. Due uccelli con disturbi digestivi bighellonano con un teschio sbiancato. Desert. Somewhere. Two birds with digestive disorder are fooling around with an old sunbleached skull... but even a skull has its limits.
NORA SA MI PACI
LA POLVERE
1 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
È uno strano tipo, con molta grazia confonde chiunque.
1 SETTEMBRE 2010
TEATRO ELEONORA DUSE
She is a weirdo, gracefully confusing everyone.
TEATRO ELEONORA DUSE
ARAMISOVA
GIUSEPPE CARRIERI FILM IN CONCORSO
PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA
DALLE ORE 21.30
NAZIONE Repubblica Ceca
NAZIONE India
ANNO 2009
ANNO 2010
DURATA 12’
DURATA 11’ 30’’
PRODUZIONE Jakub Sláma, Veronika Kuhrová - Studio Famu Film and TV School of Academy of Performing Arts
PRODUZIONE Roopkala Kendro
ITALIAN PREMIERE
WORLD PREMIERE
Nelle infinite vene di una città come Calcutta dove ogni cosa è sommersa, due piccoli fantasmi si inseguono senza saperlo. Si troveranno nel bel mezzo dei loro sogni impossibili. In the countless veins of a city like Calcutta where everything is overcrowded, two little ghosts chase without knowing it. It will be in the midst of their impossible dreams.
79
ÉJFÉL
VIDOR
ANDREA FRANCHIN
FILM IN CONCORSO
PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA
György Mór Kárpáti
1 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Ungheria ANNO 2009 DURATA 18’
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Vedendosi confiscare le bacchette della batteria dalla sua insegnante di arte, nel mezzo della notte Adam decide di entrare di nascosto a scuola, sperando di riprendersele. Inaspettatamente si imbatte in Lili, sua compagna di classe. La ragazza non vuole svelare il motivo per cui si trova a scuola ad un’ora così strana.
1 SETTEMBRE 2010
After Adam’s drumsticks were confiscated by his art teacher, the boy sneaks back in to school in the middle of the night, hoping to get them back. He unexpectedly bumps into his classmate, Lili. The girl will not disclose her true reasons for being in school at such a strange time.
NAZIONE Stati Uniti
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
ANNO 2010 DURATA 12’ 09”
PRODUZIONE University of Drama, Film and TV Budapest Inforg Studio
PRODUZIONE New York Film Academy
ITALIAN PREMIERE
WORLD PREMIERE
Nel mondo del futuro ogni attività umana, comprese la vita e la morte, è controllata dal Piano Vidor. Ogni cinquanta anni il sacrificio di un neonato permette la sopravvivenza dell’intera umanità. Rex e Era sono stati scelti per essere i genitori del nuovo salvatore, ma non appena si accorgono che non è possibile controllare le emozioni, provano a ribellarsi alle regole del Piano Vidor. In the world of tomorrow every human activity, life and death as well, are controlled by the Vidor Plan. Every fifty years the sacrifice of a newborn baby allows the survival of the whole humanity. Rex and Era have been chosen as the parents of this baby saviour, but as soon as they realize that is impossible to control human emotions, they try to turn against the rules of the Vidor Plan.
DREAMWILD
FORMIC
MARIA FILIP
ROMAN KALIN FILM IN CONCORSO
PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA
1 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Regno Unito ANNO 2010
Con un inizio ed un finale aperto, il film descrive il viaggio di esplorazione di una coppia nel paesaggio naturale. È un film che vuole apprezzare e celebrare la vita, la natura, l’esistenza per quello che sono, nel modo più semplice. With an open beginning and an open ending, the film describes a couple’s exploratory trip through the natural landscape. It is a film about appreciating and celebrating life, nature, existence as they are, at their simplest.
1 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
A skateboard-movie about Dennis Gläser and an ant... or how a skateboarder influences the micro-universe and how the ant takes revenge.
NAZIONE Germania ANNO 2009
DURATA 10’
DURATA 3’36’’
PRODUZIONE Indipendente Canterbury Christ Church University
PRODUZIONE Filmakademie Baden-Württemberg GmbH
WORLD PREMIERE
Uno skateboard-movie su Dennis Gläser ed una formica... o come uno skateboarder influenza il micro-universo e come una formica si vendica.
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ANTOINE MOCQUET
ZABÍJAČA ČRT BRAJNIK
1 SETTEMBRE 2010
1 SETTEMBRE 2010
FILM IN CONCORSO
PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA
LES LARMES DE LA LUCIOLE
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Francia ANNO 2009 DURATA 15’26’’ PRODUZIONE Ecole Nationale Superieur Louis Lumière
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ITALIAN PREMIERE
Lei, una pittrice cinese, dà il benvenuto al suo agente artistico nel suo disordinato studio. Lui la accusa di non essere prolifica e la avverte che Albert Asbath, il padrone del suo defunto maestro arriverà presto. Tornando al lavoro fa visita ad un vecchio amico tatuatore: vuole che lui inietti nuovamente dell’inchiostro nel tatuaggio di un germoglio. L’aveva inciso sulla parte interna del braccio mentre imparava a dipingere con il suo maestro. Il tatuatore tenta di avvicinarsi a lei, ma lei non risponde alle sue avances. Lei, a Chinese painter, welcomes her artistic agent in her messy studio. He blames her for not being prolific, and warns her that Albert Asbath, her dead master’s patron, is coming soon. On her way back to work, she visits an old tattooer friend: she wants him to pound ink again inside the tattoo of a bud. She had it engraved on the underinside of the arm when she was learning to paint with her master. The tattooer tries to get closer to her, but she does not respond to his advances.
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Repubblica Ceca ANNO 2009 DURATA 7’26’’ PRODUZIONE
Studio Famu - Film and TV School of Academy of Performing Arts
ITALIAN PREMIERE
Visto da una differente prospettiva, l’ordinario ordine delle cose rivela il suo vero significato. Il macello di un maiale diventa paradossalmente un inno alla vita, in cui la causa primaria è mostrata da un viaggio attraverso i propri effetti. Questa riappropriazione della causa primaria, vista assieme agli effetti, è fondamentale in un tempo dove l’uomo ha perso il controllo sui risultati delle proprie azioni. When seen from a different perspective, the usual order of things reveals its true meaning. The slaughter of a pig becomes paradoxically a hymn to life, where the primal cause is shown by a journey through its own effects. This reappropriation of the primal cause, seen altogether with its effects, is fundamental in a time where man has lost control over the results of his own actions.
A BITE
EMILIA AUVINEN VIRVA
2,5mgo
GERHARD FUNK FILM IN CONCORSO
PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA
1 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Finlandia ANNO 2009 DURATA 4’
Se si pensa al passato, non si andava mai fuori dal proprio villaggio per trovare l’anima gemella. Oggi l’intero mondo è aperto alla ricerca dell’amore della propria vita. Il film documentario A Bite parla del modo in cui internet ha aperto nuove strade per questa eterna ricerca. E’ forse diventato più facile trovare l’amore?
1 SETTEMBRE 2010
Back in the old days you did not go further than your own village to find the right match. Nowadays the whole world is open for you to search the love of your life. Documentary film A Bite deals with the subject how internet has brought new ways for this eternal search. Has it become easier to find love?
NAZIONE Germania
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
dall’interazione degli elementi naturali e artificiali che prendono posto nei nostri ambienti quotidiani.
2,5mgo tells a story consisting of moods which
is dealing with the interplay of the natural and artificial elements taking place in our everydayenvironment.
ANNO 2009 DURATA 4’ 18”
PRODUZIONE
PRODUZIONE HBK Saar
ITALIAN PREMIERE
ITALIAN PREMIERE
Crucible Studio – Aalto University School of Art and Design, Department of Media/ Media Centre Lume
2,5mgo racconta una storia sugli umori condotti
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HRANICE
ICH BIN’S. HELMUT NICOLAS STEINER
FILM IN CONCORSO
PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA
GYÖRGY KRISTÓF
1 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Repubblica Ceca ANNO 2009 DURATA 5’ PRODUZIONE
Studio Famu - Film and TV School of Academy of Performing Arts - Jakub Sláma, Veronika Kűhrová
84
ITALIAN PREMIERE
Storia del sacrificio di una madre in una situazione difficile collocata in un ambiente duro ma metaforico. Una giovane madre che vive in condizioni dure in un cortile diroccato è costretta a dare via il suo bambino ad una coppia benestante senza figli, non per il denaro in sè che lei stessa guadagna ma per dare a suo figlio una vita migliore che nemmeno lei ha mai avuto e che non potrebbe mai dargli. Story of a maternal (self) sacrifice in a difficult situation set in raw but metaphorical environment. A young mother who is living in harsh conditions of a wreck yard is forced to give her baby away to a childless wealthy couple, not for the money itself she gains instead but for the better life of her baby that she never had herself and possibly could never provide to her baby either.
1 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Germania- Svizzera ANNO 2009 DURATA 11’09’’ PRODUZIONE Filmakademie BadenWürttemberg GmbH
ITALIAN PREMIERE
Helmut sta festeggiando il suo 60esimo compleanno. In realtà, ne sta per compiere 57. Sua moglie ha sbagliato i calcoli. Come sbucciando la facciata di una domesticità piccolo-borghese, i vecchi amici ripiombano nella sua vita per dargli alcuni buoni consigli, mediante bizzarre dichiarazioni di affetto e di transitorietà. Helmut is celebrating his 60th birthday. Actually, he is turning 57. His wife miscalculated. As a facade of petit - bourgeois domesticity peels away, old friends drop by to offer some wellmeaning advice through bizarre declarations of love and transience.
ZEITRISS
QUIMU CASALPRIM I SUÀREZ
EINEN SCHRITT WEITER ROBERT KELLNER
FILM IN CONCORSO
PRODUZIONI DI SCUOLE DI CINEMA
1 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Germania ANNO 2009
Una donna è seduta vicino ad un uomo in un salotto senza dir niente. Ě la fine. Allo stesso tempo è l’inizio di una trasformazione logica delle cose, che si dissolvono in una esperienza fisica di luci suoni e movimenti. A woman sits down next to a man in a living room and says nothing. It’s the end. At the same time, it’s the beginning of a transformation in the logic of things, dissolving into a physical experience of light, sound and movement.
1 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Germania ANNO 2009
DURATA 10’
DURATA 6’48’’
PRODUZIONE KHM - Kunsthochschule für Medien Köln
PRODUZIONE Hamburg Media School
ITALIAN PREMIERE
ITALIAN PREMIERE
Un poliziotto diviso tra il suo amore paterno e il suo dovere da ufficiale. Rainer, poliziotto di una piccola città, ha problemi con la figlia. Portandogli in casa il suo nuovo ragazzo, Marius, lo forza a prendere una difficile decisione: Marius è un ricercato svaligiatore d’auto. A policeman torn between his paternal love and his official duty. Small town cop Rainer is having trouble with his daughter. By bringing home her new boyfriend Marius, she forces him to take a difficult decision: Marius is a wanted car burglar.
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ARMONIA E TERRITORIO
FILM IN CONCORSO
ARMONIA E TERRITORIO HARMONY AND TERRITORY
Per opere che documentano lo sviluppo armonico del territorio e le sue contraddizioni, valorizzandone potenzialità e risorse nel rispetto della cultura e dell’ambiente. Situate nel punto esatto in cui territorio e cultura si incontrano, queste opere offrono spaccati di un connubio intenso quanto controverso.
Dedicated to films reporting the harmonic development of territory and its contradictions, enhancing its resources within the respect of culture and environment. This works are placed right in the meeting point of territory and culture and they provide a cross-section of this intense and controversial union.
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MURGIA - TRE EPISODI
BASILICATA COAST TO COAST
29 AGOSTO 2010
29 AGOSTO 2010
COSIMO TERLIZZI
ROCCO PAPALEO
FILM IN CONCORSO
ARMONIA E TERRITORIO
DALLE ORE 17.00
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia ANNO 2008 DURATA 60’ PRODUZIONE Indipendente
La Murgia, un parco nel cuore della Puglia, tra i più belli e dannati dell’area mediterranea. Uno straordinario road-movie che rivela con acume e ironia l’origine e l’attualità di una parte dell’Italia dimenticata e lasciata a se stessa, attraverso l’interazione fra l’impeccabile voce femminile (Anna Rispoli) e la stralunata presenza del personaggio maschile (Pino Malerba). The Murgia is a National Park in the centre of Apulia, one of the most beautiful and damned park of the Mediterranean area. An extraordinary road-movie that presents with irony the origin and actuality of an abandoned part of Italy, through the interaction between a flawless feminine voice (Anna Rispoli) and a moody masculine presence (Pino Malerba).
DALLE ORE 17.00
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia ANNO 2010 DURATA 105’ PRODUZIONE Paco cinematografica srl Ipotesi Cinema
Basilicata coast to coast è una commedia musi-
cale, un viaggio denso di imprevisti e di incontri inaspettati che porta una combriccola di musicisti a mettersi in viaggio per partecipare al Festival del teatro-canzone di Scanzano Jonico, attraversando a piedi la Basilicata, dal Tirreno allo Ionio, lungo il tragitto che dà il titolo al film. Il viaggio avrà per tutti un valore terapeutico.
Basilicata coast to coast is a musical comedy, a
journey full of accidents and unexpected meetings that pushes a musicians’ crew to go on a journey to take part to the Music-Theatre Festival of Scanzano Jonico, crossing Basilicata on foot, from the Tyrrhenian to the Ionian, walking on the trip that gives the title to the film. The journey will be therapeutic for everyone.
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LO SPAZIO NELLO SGUARDO
A NORD-EST
30 AGOSTO 2010
3 SETTEMBRE 2010
MILO ADAMI - LUCA SCIVOLETTO
ARMONIA E TERRITORIO
FILM IN CONCORSO
Nollet Lien
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia ANNO 2010
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Tre uomini si muovono nel loro ambiente isolato. I loro sguardi e gesti testimoniano le tracce profonde dello spazio. Due non vedenti costruiscono uno spazio interiore, rappresentato da paesaggi nebbiosi, vivo nello sguardo. Three men are moving in their isolated environment. Their looks and gestures witness deep signs of the space. Two blind people build and interior space, represented by foggy landscapes and vivid in the look.
TEATRO ELEONORA DUSE
Viaggio in una delle terre più industrializzate e complesse d’Italia, dai sobborghi di Mestre al lago di Garda, percorrendo l’asse della Statale 11 – Padana Superiore. La singolarità di un paesaggio contemporaneo e l’umanità che quotidianamente lo attraversa.
NAZIONE Italia
A road trip along one of the most complex and industrialized areas of Italy, from the suburbs of Mestre to Lake Garda, while driving along the axis that is Statale 11 - Padova superiore.
DALLE ORE 21.30
ANNO 2010
DURATA 10’
DURATA 44’
PRODUZIONE Indipendente
PRODUZIONE PINUP
LA PRESA
ENCOURAGE
JORGE RIVERO
ELEONORA CAMPANELLA FILM IN CONCORSO
ARMONIA E TERRITORIO
3 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Spagna ANNO 2008 DURATA 16’ PRODUZIONE Aprieta Fuerte
Nel 1946 uno dei più grandi progetti mai intrapresi in Europa ebbe inizio: la costruzione di una bacino idrico in una remota zona montuosa delle Asturie. Joaquin Vaquero Turcios aveva 22 anni quando dovette dipingere il murale nella sala turbine, un’esperienza che cambiò la sua esistenza personale e artistica.
3 SETTEMBRE 2010
In 1946 one of the most colossal projects ever undertaken in Europe was begun: the construction of the Salime reservoir in a remote mountainous part of Asturias. Joaquin Vaquero Turcios was 22 when he arrived at the site to paint the mural in the turbine hall, a life-changing experience that marked his subsequent personal and artistic career.
NAZIONE Italia
DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
Sicilia, Contrada Cittadella, Fatoumata sbarca dalla Libia. I primi sguardi di chi arriva e di chi accoglie. Un’ideale storia di integrazione. Sicilia, contrada Cittadella. Fatoumata disembarks from Lybia. The first looks between who’s arriving and who’s receiving. An ideal integration story.
ANNO 2010 DURATA 15’51’’ PRODUZIONE Videoinflussi Produzioni
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42 STORIE DA UN EDIFICIO MONDO ARMONIA E TERRITORIO
FILM IN CONCORSO
FRANCESCA COGNI - DONATELLO DE MATTIA
3 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
TEATRO ELEONORA DUSE
NAZIONE Italia–Francia ANNO 2009 DURATA 18’ PRODUZIONE Ginger Produzioni – Tooa / Film Flamme Sacre
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Una donna che cucina, un uomo che aspetta, un parrucchiere in uno sgabuzzino, una figurina scura su un tetto, un affollato evento mondano. E parallelamente un edificio che si svela, prende forma, si racconta. Non succede quasi niente in 42, piccoli ritratti di una quotidianità obliqua in cui la realtà e l’immaginario collettivo si mescolano fino a diventare inscindibili. A woman who cooks, a man who waits, an hairdresser in a closet, a dark figure on a roof, a crowded art-show. Nothing seems to happen in 42, just a collection of portraits in a place where reality and imaginary merge to become inseparable.
IT’S MY FILM FESTIVAL
RASSEGNA EXTRA
Dedicato al Cinema della memoria privata come contributo alla costruzione di un’identità europea, IT’S MY FILM FESTIVAL, promosso da l’Assessorato alla Cultura della Regione del Veneto, nasce nell’ambito del Progetto Europe Home Movies Net. Al Concorso partecipano cortometraggi realizzati a partire da film di famiglia. Il Progetto mira, in questo modo, a promuovere l’identità europea attraverso materiali provenienti da archivi filmici privati, realizzati da giovani artisti multimediali.
IT’S MY FILM FESTIVAL RASSEGNA EXTRA
Dedicated to the Cinema of the private memory as a contribution to the build of a European identity, IT’S MY FILM FESTIVAL, sponsored by the Culture Department of the Veneto Region. The competition involves short films made from home movies. The project aims, thus, to promote European identity through filmic material from private archives, made by young multimedia artists.
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LIFE-A SHORT STORY
JE TE DONNE Á L’OUBLI
1 SETTEMBRE 2010
1 SETTEMBRE 2010
ROMAIN DELANGE
RASSEGNA EXTRA
IT’S MY FILM FESTIVAL
SUZANA DAN
DALLE ORE 21.30
AUDITORIUM ALTIVOLE
NAZIONE Romania DURATA 15’ 40”
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Il film porta alla luce un frammento di vita di un nucleo familiare residente in un piccolo villaggio della Transilvania dove l’autrice è nata. Le immagini prendono vita attraverso i ricordi innocenti dell’autrice da bambina e i filmati amatoriali scoperti nel magazzino della casa dello zio Tze Tze, uomo affascinante appassionato di cinema e fotografia. Piccoli attori protagonisti e interpreti di storie private e familiari che, insieme, percorrono la grande storia trasformandola in memoria collettiva. The film aims to bring back to life a little piece of life from a small village in Transylvania where the author was born. Moving from her memories when she was still a chilled and the amateur reels found in her uncle Tze Tze’s warehouse, she creates a delicate family story, a part of our history, composed of little actors, without whom actually history could not exist.
DALLE ORE 21.30
AUDITORIUM ALTIVOLE
NAZIONE Francia DURATA 11’
Il film conduce lo spettatore nel delicato e toccante terreno della memoria, attraverso vecchie cartoline, foto e filmati che ritraggono il nonno dell’autore, morto tredici anni fa a Venezia durante una vacanza. La necessità di creare questo ritratto scaturisce dalla volontà di salvare i ricordi dall’oblio, dal trascorrere inesorabile del tempo che cancella il ricordo delle persone amate. The film brings the audience into the delicate sphere of memories. Moving from old postcards, pictures and footages which portray the grandfather, died thirteen years ago in Venice during his holidays, the author wants to save the memory from oblivion.
PIG’S SECRET LIFE
OBJECTS IN THE MIRROR ARE CLOSER THAN THEY APPEAR
1 SETTEMBRE 2010
1 SETTEMBRE 2010
ILARIA FERRETTI
EMESE GÓG IT’S MY FILM FESTIVAL
RASSEGNA EXTRA
DALLE ORE 21.30
AUDITORIUM ALTIVOLE
NAZIONE Italia DURATA 20’
L’uccisione del maiale è da sempre un momento fondamentale della vita sociale della comunità rurale. Dalla lavorazione di ogni parte dell’animale, la famiglia avrà cibo per più di un anno. Il film documenta questa trasformazione, dall’utilizzo di ogni singola parte del maiale per il sostentamento dell’economia domestica al suo utilizzo a livello globale, attraverso immagini iconografiche e filmati amatoriali. Pigs accompanied human history since ancient time. The peasant world is full of memories related to this animal, because it played in the farm a different part than the other animals. Thanks to the numerous products derived from the animal, family had food for about one year. The project aims to show the evolution of this specific popular culture, which has grown from a local to a global reality. Through iconographic images, home movies and new images the author will try to describe the changes of this important tradition.
DALLE ORE 21.30
AUDITORIUM ALTIVOLE
NAZIONE Ungheria DURATA 14’27’’
Un autostoppista ungherese attraversa l’Europa nei primi anni ’80. Al centro del racconto la singolare situazione che viene a crearsi quando due estranei si incontrano. Nascono rapporti di fiducia e di amicizia tra persone che un attimo prima non sapevano di esistere. Tra loro fluisce uno scambio di racconti, fatti, eventi e segreti condivisi per un breve lasso di tempo senza omissioni né tabù. The film shows the meeting of strangers in a micro-situation, where the strangers actually due to the anonymity, relate to one another with true openness and friendship. This microsituation is hitchhiking through Europe. The film shows the exciting meeting of a Hungarian hitchhiker in 9 short chapters. Our hero’s story takes place in the beginning of the 80’s.
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ILLUSION
MRS MAMAKOUKA ANDONIS KIOUKAS
RASSEGNA EXTRA
IT’S MY FILM FESTIVAL
BENCE JÁRDÁNY
1 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
AUDITORIUM ALTIVOLE
NAZIONE Ungheria DURATA 16’55’’
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Il cortometraggio mostra il forte contrasto tra i giochi illusionistici del famoso e amato mago Rodolfo e il potere manipolatore del regime politico ungherese prima della caduta del muro di Berlino. Una doppia illusione per una fragile libertà. The film introduces and places in contrast the illusions of the famous and belve magician of the era, Rodolfo, with the manipulating power of the political regime at the time. The short film seeks to answer how a person is able to create and preserve his/her own identity within the illusions of the society.
1 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 21.30
AUDITORIUM ALTIVOLE
NAZIONE Grecia DURATA 30’
Anni ’70 e anni ’80 del ’900: la famiglia Mamakoukas, greca e medio borghese vive a Salonicco. Padre, madre e figlie trascorrono vacanze estive, Natale e Pasqua in viaggio per l’Europa. Portano con sé una cinepresa super8 con cui filmano i momenti salienti del viaggio. Queste riprese documentano il gap generazionale, le trasformazioni fisiche, comportamentali e culturali dei protagonisti rivelate dai loro volti sul filo del tempo. Mamakouka’s family is a typical middle class Greek family living in Thesaloniki: father, mother along with their two daughters. They used to spend the holidays (Christmas, Easter and summer) always in Europe with their Super 8 camera, shooting the most significant moments of those trips.
LOOKING THROUGH THE IRON CURTAIN
CIRCLE
2 SETTEMBRE 2010
2 SETTEMBRE 2010
ANJA MEDVED
VALENTINA MONTI IT’S MY FILM FESTIVAL
RASSEGNA EXTRA
DALLE ORE 21.30
AUDITORIUM ALTIVOLE
NAZIONE Slovenia DURATA 21’38’’
Gorizia e Nova Gorica; due città totalmente diverse pur contigue nel nome e sulla carta geografica. Una baracca degli ex ufficiali doganali viene trasformata in “confessionale”, dove gli abitanti dell’una e dell’altra Gorizia vanno a raccontare i loro peccati. Anja Medved mescola a reperti filmici d’epoca, tratti da archivi privati, un girato diretto, dentro il confessionale. Immagini rubate a una vita di confine, la cui parola permane, ancora viva e bruciante, nelle generazioni d’oggi. Nova Gorica and Gorizia are completely different, even at a first sight. On 20 December 2007 therefore, a former customs officers’ hut was transformed into a “video confessionary” to which people living on both sides of the border were invited to “confess” their smuggling “sins”. Some of thus entrusted memories, together with fragment footages from family and film archives, reveal two different realities brought to life simultaneously in the same place. Together they narrate the story of an absurdity inherent to all the border areas in the world.
DALLE ORE 21.30
AUDITORIUM ALTIVOLE
NAZIONE Italia DURATA 12’13’’
La famiglia Togni è una delle più importanti famiglie circensi italiane. Da generazioni viaggia per il mondo presentando i suoi incantevoli spettacoli. Il film mostra la vita privata e artistica del Circo attraverso le pellicole filmate dai Togni dagli anni ’40 agli anni ’70 del ‘900. Il racconto offre uno spunto di riflessione sull’aspetto del nomadismo come elemento culturale essenziale nell’identità europea dell’autrice. The Togni family is one of the largest Italian circus dynasties. From generation to generation, traveling around the world, the circus it is still active today. Acrobats, elephants, bears, tigers, clowns, dwarfs travel together around the world like nomads live life as one long journey, a perpetual journey between life and dreams, reality and fiction. The films show the private life of the family as well the circus life, the public dreaming land. Through the films the author wants also to explore the concept of nomadism that explains very well her idea of European identity.
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UN-UNITED EUROPE
TEMPS MORT
2 SETTEMBRE 2010
2 SETTEMBRE 2010
JASPER RIGOLE
RASSEGNA EXTRA
IT’S MY FILM FESTIVAL
DIMITRIS MOURTZOPOULOS
DALLE ORE 21.30
AUDITORIUM ALTIVOLE
NAZIONE Grecia DURATA 21’25’’
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Hercules Sklavis, dentista, oggi è un fervido comunista di novant’anni che vive a Drama, cittadina della Grecia del nord. Tra gli anni ’60 e ’80, Sklavis realizza numerosi filmati in super8. Il rimontaggio di questo girato rivela il punto di vista dei Greci sugli Europei e viceversa, ritrae la vita nei paesi dell’ex Unione Sovietica, in particolare la Jugoslavia, sino all’evento della prima globalizzazione. Mr. Hercules Sklavis is a 90 year old, retired dentist. He lives in Drama, a small provincial town in the north of Greece and is a fervent communist. During the 60’s, 70’s and 80’s, he shoots several Super8 films about the family and sociallife of northern Greece. He also shoots manytrips across European countries. At that timethe only way the Greeks saw the Europeans andvice versa, the perception of Yugoslavia in the60’s as well as the current political situation incountries of the former Soviet Union.
DALLE ORE 21.30
AUDITORIUM ALTIVOLE
NAZIONE Belgio DURATA 19’36’’
Partendo dalla collezione personale di filmati amatoriali, l’autore compone una sequenza singolare di frammenti chiamati “tempo morto”, che mostrano giardini vuoti, animali domestici addormentati, aiuole in fiore. Questi frammenti, spesso filmati per terminare la pellicola, sono agli occhi dell’autore più veri di ogni altro filmato amatoriale girato durante le vacanze o in occasione di eventi speciali o di cerimonie familiari. Starting from his personal collection of amateur films, the author creates a peculiar sequence of footages called “temps mort”. These little fragments of empty gardens, sleeping pets and flowerbeds are in his eyes more real the any home movie fragment.
UNCERTAIN TIMES
FROM A LAND OF ASH AND MIST
2 SETTEMBRE 2010
Javier Bueno, nato a Madrid nel 1883, è un brillante giornalista. All’inizio della carriera lavora per una piccola testata España Nueva, ma approda ben presto a ABC e vi collabora come reporter durante la prima guerra mondiale. Il film è un ritratto della vita di Javier Bueno e dell’Europa degli anni ’20 e ’30.
2 SETTEMBRE 2010
Javier Bueno was born in Madrid, Spain, in 1883. He became a respectable journalist starting from a small newspaper called España Nueva and ending at ABC where he worked as a war reporter during the First World War. The film is a rich and interesting record of Javier Bueno’s life but also a real portrait of Europe during the 20’s and the 30’s.
NAZIONE
ALSINA MARIA ROIG
FABIO SCACCHIOLI
IT’S MY FILM FESTIVAL
RASSEGNA EXTRA
DALLE ORE 21.30
AUDITORIUM ALTIVOLE
NAZIONE Spagna DURATA 14’
DALLE ORE 21.30
AUDITORIUM ALTIVOLE
Italia
DURATA 23’
Attraverso la combinazione di filmati familiari privati del recente passato filmati realizzati all’Aquila dopo il terribile terremoto del 6 aprile 2009, l’autore descrive la città come metafora della fragilità della memoria e, al tempo stesso, come concreto invito a coltivarla per il suo valore collettivo e privato. Through the combination of family and private pictures of the recent past with the dramatic images of the present after the terrible earthquake of 6th April in L’Aquila, the short film show the city as a metaphor of memory’s frailty and, at the same time, a concrete invitation to cultivate it as a collective and personal value.
97
il fortunale delle immagini
129
house_GUEst
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live graffiti
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ICONOCLàSTE
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silenzi incantati
137
videoloop di anagoor mostra, autori vari
performance artistica writing MOSTRA DI ALESSANDRO BELLUCCO installazioni di irma paulon
misael temporary shop art style design food
giorgio scianca: the architect’s book presentazione album attori/architetti
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nitsch in asolo
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carlo mazzacurati: foto di giovanni umicini
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asolo moviecamp
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LAVERNA PRESENT: venetian sound lab
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mostra monografica ed eventi collegati mostra fotografica a cura di enrico gusella non-conferenza su cinema e social media esperienze sonore e visual art
festival fuori
eventi, mostre, concerti e conferenze
139
luigi nono & carlo scapra conversazione e INCONTRi
FESTIVAL FUORI
101
eventi, mostre, concerti e conferenze
l’evento immobile
a cura di saretto cincinelli
99
100 L’EVENTO IMMOBILE
FESTIVAL FUORI
L’EVENTO IMMOBILE
VIDEO ESPOSIZIONE a cura di saretto cincinelli
MUNICIPIO ASOLO
Galleria Cornaro 1
Torre della Reata
Galleria Cornaro 2
ex botega
Museo Civico
Più che configurarsi come una rassegna, L’ evento immobile (Mouvances de l’image / Images Shifts) si propone come una vera e propria video-esposizione che scava dentro al mutevole territorio di confine che da sempre, e in particolare negli ultimi anni, mantiene in stretta relazione cinema, videoarte e arte contemporanea: le opere (film e video) su cui si incentra l’esposizione non sono proposte nel corso di in un programma di proiezioni, come in un festival, ma occupano ciascuna il proprio spazio espositivo come opere plastiche, immagini immateriali cui il dispositivo del loop permette la continua reiterazione.
Rather than constituting a festival, L’evento immobile (Mouvances de l’image / Images Shifts) presents itself as a downright video-exhibition that delves into the protean border land that has always, and most particularly in recent years, maintained closely related cinema, video art and contemporary art: the works (films and videos) the exhibition is centred on will not be proposed during a film screening programme, as a in a festival, but each one will occupy its own exhibitionary space as plastic artworks, intangible images whose video loop will allow their continuous reiteration.
PALAZZO BELTRAMINI, P.zza Gabriele D’annunzio, Asolo Castello della Regina Cornaro, Asolo Via Canova 337, Asolo
L’evento immobile (Mouvances de l’image / Images Shifts) si ricollega a tre precedenti mostre a cura di Saretto Cincinelli e Cristiana Collu, 2007 - 2009: L’evento immobile (Contrattempi); L’evento immobile (Incantamenti); L’evento immobile (Lo sguardo ostinato), promosse dal Museo Man, Nuoro e Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno.
Via Regina Cornaro 215, Asolo
FESTIVAL FUORI
CENTRO STORICO, ASOLO
L’EVENTO IMMOBILE
27 AGOSTO - 5 SETTEMBRE 2010
Via Regina Cornaro 219, Asolo SALA DELLA RAGIONE, Via Regina Cornaro, Asolo
L’evento immobile (Mouvances de l’image / Images Shifts) is related to the previous three exhibitions curated by Saretto Cincinelli and Cristiana Collu, 2007 - 2009: L’evento immobile: (Contrattempi); L’evento immobile (Incantamenti); L’evento immobile (Lo sguardo ostinato), promoted by the MAN Museum in Nuoro and Casa Masaccio in San Giovanni Valdarno 101
L’evento immobile. Images Shifts L’EVENTO IMMOBILE
FESTIVAL FUORI
DI SARETTO CINCINELLI
“Iniettare nell’irrealtà dell’immagine la realtà del movimento“1, l’aspetto rivoluzionario del cinema è, secondo Metz, racchiuso tutto in questa paradossale peculiarità: rinunciare dunque al montaggio, alla mobilità della macchina da presa, o riprendere soggetti tendenzialmente statici, appaiono modi per così dire ‘impropri’ di utilizzare cinema e video. E’ proprio questa ‘improprietà’, che non manca di riflettersi sulla natura dell’immagine e sulle aspettative dello spettatore, a costituire, in modi sempre diversi, lo sfondo su cui si articola la mostra.
“Injecting in the unreality of the image, the reality of the movement”1, according to Metz the revolutionary aspect of cinema
Un’improprietà che diviene immediatamente problematica perché sembra condurre cinema e video verso la medusazione tipica dell’immagine fotografica, verso una staticità che si rivela imperfetta, precaria e vibratile e tende a spostare l’attenzione verso la dimensione temporale e strutturale dell’immagine.
This improperty becomes immediately problematic because seems to lead cinema and video towards the medusation typical of photographic image and towards a stativity which turns out to be imperfect, precarious, vibratory and tends to switch the attention towards the structural and temporal structure of the image.
E’ questa sospensione dell’evento più che la sua secca immobilità che l’ossimoro del titolo cerca di declinare. Un’immo-
102
is wholly embraced in this paradoxical characteristic. Thus, to renounce editing, to renounce the mobility of the camcorder, or to film subjects which are usually static seem inappropriate ways to use cinema and video. These “inappropriate ways” (which are reflected on the nature of the image and on the expectations of the public) build the background on which the exhibition is based, every time in a different way.
bilità che non è immediatamente riconducibile alla staticità della camera o del soggetto ripreso ma, più in generale, a ciò che potremmo definire una dimensione in meno dell’immagine video-cinematografica, una dimensione che, venendo a mancare, finisce per ripercuotersi après coup sull’espressività di opere che si sottraggono volontariamente all’eloquenza e alla prevedibilità che caratterizza l’attuale uso del linguaggio audiovisivo.
The oxymora in the title attempts to inflect the suspension of the event more than its flat immobility; this immobility is not directly linked to the staticness of the camcorder but more in general to what we can define as a minus dimension of the video-cinematographic image; this dimension, when is missing, finishes up affecting après-coup on the expressiveness of works that voluntarily subtract themselves to the eloquence and predictability which characterize the current use of the television language.
1 Christian Metz, Semiologia del cinema, Garzanti, Milano, 1989
1 Christian Metz, Semiologia del cinema, Garzanti, Milano, 1989
Puntualizza infatti Cocteau: “Una casa fotografata e una casa filmata non si rassomigliano affatto. Per quanto non accada nulla il cinema registra lo stesso il tempo che passa”, e Deleuze sembra fargli eco: “Il cinema non ci dà un’immagine alla quale aggiungerebbe il movimento, ci dà immediatamente un’ immaginemovimento”.3 Un’inquadratura, per quanto immobile e piatta
Cocteau points out that: “A photographed house doesn’t re-
semble a filmed house at all. Even if nothing is happening, cinema records the passing of time anyway” and Deleuze seems to be echoing him: “Cinema does not give us an image to which movement is to be added but an moving-image”3. A framing,
Più che fermare il tempo, congelarlo in un istante significativo certe opere rallentano o sospendono, nei limiti del possibile, il movimento interno all’inquadratura: ciò non significa però fermare il tempo ma, all’opposto, in un certo senso, esporlo. Non casualmente Païni ha potuto scrivere “certains artistes se sont
It is more than stopping time, freezing it in a meaningful instant: certain works slow or suspend (within what is possible) the moment inside the framing; it does not mean stopping time, but on the contrary, in a certain sense it means to expose time. Paini, not casually, could write: “certains artistes se sont
2 Roland Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 2003
2 Roland Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 2003
3 Gilles Deleuze, L’ immagine-movimento, Ubulibri, Milano, 1984
3 Gilles Deleuze, L’ immagine-movimento, Ubulibri, Milano, 1984
video) si altera quando l’immagine si immobilizza.
possa essere, non sarà mai la condensazione di un momento unico, ma sempre la traccia di una durata. Al cinema l’istante si produce soltanto, incessantemente circondato da altri istanti, tant’è che una ripresa continua e priva di tagli “imbalsama il tempo” (Bazin). Nella ripresa video e cinematografica il tempo più che rappresentato è duplicato e ri-presentato, ed è proprio ciò a permettere la possibilità del loop, un infinito rispecchiamento dell’immagine in se stessa, un mo(vi)mento che, risorge continuamente dalle proprie ceneri.
emparés de l’image animée pour exposer un nouveau ‘matériau’:
video) gets modified when the image becomes immobile.
FESTIVAL FUORI
If Barthes could state that “the noema of photography gets modified when the photography is animated”2, we can paraphrase him saying that at the same time the noema of cinema (or
L’EVENTO IMMOBILE
Se Barthes ha potuto affermare che “il noema della fotografia si altera quando quella fotografia si anima”2 possiamo parafrasarlo asserendo che, allo stesso modo, il noema del cinema (o del
however still and flat it is, it won’t be the condensation of one moment but the trace of a time. In cinema the moment is only produced incessantly surrounded by other moments, and a continuous shooting without any cutting “embalms time” (Bazin). In video and cinematographic shooting time is not only represented but most of all duplicated and re-presented and it is because of that that loop is possible; an infinite reflection of the image in itself, a mo(ve)ment that flourish anew.
emparés de l’image animée pour exposer un nouveau ‘matériau’:
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L’EVENTO IMMOBILE
FESTIVAL FUORI
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le temps”4. Crediamo che la maggior parte dei film e video in mostra si caratterizzino più per questa paradossale volontà di esporre il tempo, che per quella tradizionalmente fotografica che consiste invece nel fermarlo. Nella (quasi) immobilità o nella reiterazione infinita del loop, il tempo non si ferma ma evidenzia il suo trascorrere.
le temps”4. We think that the majority of movies and videos in the exhibition are characterized more by this paradoxical will to expose time rather than by the traditional photographic will which consist on the contrary to stop time. In the (almost) immobility or in the infinite reiteration of the loop, time does not stop but highlights its passing.
Se le opere di Luca Rento coniugano a doppio filo sguardo ostinato ed evento immobile, disorientando la percezione dello spettatore, quelle di Jennifer Allora & Guillermo Calzadilla, Ange Leccia e Emanuele Becheri prolungano oltre ogni misura lo sguardo su ciò che accade quando non accade niente. Un’ostinazione di fondo sia pur di tipo ancora diverso caratterizza le opere di Adrian Paci che trasformano l’oscillazione movimento/staticità in una metaforica riflessione sull’immobilismo sociale e sul persistere di confini visibili e invisibili all’interno di una società liquida. Una comune dimensione pittorica permette inoltre di tendere ponti fra diverse opere in mostra da Mark Lewis a Kan Xuan a Hans Op de Beeck... mentre un elemento performativo, più e meno esplicito, autorizza l’accostamento di opere come quelle di Cyprien Gaillard, Sophie Whettnall...
While Luca Rento’s works marries in parallel sguardo ostinato and evento immobile together, disorienting in this way the perception of the spectator, the works of Jennifer Allora &Guillermo Calzadilla, Ange Leccia and Emanuele Becheri on the other hand prolong beyond measure the look on what is happening when nothing happens. An underlying but different obstinacy characterizes the works of Adrian Paci which transform the oscillation movement/ stativity in a metaphoric reflection on social immobility and on the persistence of invisible borders inside a liquid society. Moreover, a common pictorial dimension permits to create connections between several works in the exhibition from Mark Lewis to Kan Xuan and Hans op de Beek... while a more and less explicit performative element authorizes to juxtapose works as those of Cyprien Gaillard, Sophie Whettnall...
Potremmo continuare aggregando e disaggregando opere ed artisti perché più che tracciare un filo rosso che percorra integralmente la mostra L’evento Immobile si propone di evocare un territorio in cui fioriscono ricerche la cui fertile ambiguità si fonda su scambi reciproci e indecidibili fra fissità e movimento.
We could continue aggregating and disaggregating works and artists because the real aim of L’ evento Immobile is not to link everything in the exhibition, but to suggest a field in which fertile ambiguity is based on reciprocal exchanges that are often undecidable between fixity and movement.
4 Dominique Païni, Le retour du flâneur, Art press, 255, 2000
4 Dominique Païni, Le retour du flâneur, Art press, 255, 2000
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Le opere in mostra tendono così a sfuggire, attraverso una duplice negazione, sia al dinamismo che all’immobilità, restituendo un’eccedenza irriducibile, insieme non-statica e non dinamica, che impedisce allo sguardo di risolversi nell’evidenza di un dato che escluda la propria alterità: alcune chiamando in causa l’immobilità, ci mostrano dei tableaux vivants del movimento, altre sembrano piuttosto alludere, tramite l’idea di reiterazione, traccia e specularità, a quel che potremmo definire movenza dell’immagine; in ciascuna, una qualche dimensione tipica del ‘cinematografico’, tende a dissolversi ma, come in un gioco in cui chi vince perde, esse paiono guadagnare dall’economia che le caratterizza, un’economia che, paradossalmente, finisce per restituire loro un surplus di presenza.
The exhibitions express itself through multiple voices in order to suggest besides the singular existence of the individual production, the plural happening of an event; what really matters here is not to draw artists up to each other (there are generational, geographical and poetic distances attesting the lack of contiguity) but to link generative procedures (zooming, defocusing, fading, different repetition, the mirror quality) which are included in the submitted works. These procedures seem to permit a motionless metamorphosis which at the same time frees and attaches the event to his have been or to the imminence of its happening.
L’EVENTO IMMOBILE
La mostra parla a più voci, per restituire oltre il verbo essere delle singole produzioni individuali, l’accadere plurale di un evento: ciò che qui interessa infatti non è tanto avvicinare un artista all’altro (le distanze generazionali e geografiche e poetiche sono lì per attestarlo), quanto alcuni procedimenti generativi (lo zoom, lo sfocato, la dissolvenza, la ripetizione differente, la specularità...) che, inscritti nelle opere proposte, paiono permettere, una metamorfosi immobile che libera e nello stesso tempo ancora l’evento al suo già-stato o all’imminenza del proprio accadere.
The works in the exhibition tend to escape, through a double negation, both dynamism and immobility; they return an irreducible excellence which is at the same time non-static and non-dynamic, and forbids the look to resolve in the evidence of a fact which exclude its otherness. Some of the works, in considering immobility, show tableaux vivants of the movement, others on the contrary seem to allude, through the idea of reiteration, trace and mirror character, to what we can define as bearing of the image. In every work, a dimension typical of ‘cinematographic’ tends to dissolve, but, as in a game in which who wins is the loser, they seem to gain something from this saving, a saving that, paradoxically, returns them a surplus of presence.
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Dead Line (2007) di Allora & Calzadilla è un video muto, costitu-
Dead Line (2007) by Allora & Calzadilla is a silent video, based on only one framing and filmed in San Juan, Puerto Rico, after the huge quantity of damages caused by hurricane George. The work shows the public the spectacular effects of the destruction but the framing remains on two palms and a fallen bough which remained accidentally hanging between them. The dark shape of the waving palms and the bough loom back-lit in the blue sky gaining a huge importance both physical and pictorial. The bough moved by the wind keep on waving, poising in the air between life and death; the action seems to take place out of time, defining itself according to the depersonalising way of the infinite.
Da una rigorosa economia di mezzi e dall’ostinato indugiare di uno sguardo dove sembra non accadere niente scaturisce una sorta di epifania visiva: la dimensione temporale propria del video permette, infatti, a un’inquadratura fissa come una foto di ‘respirare’. L’immagine ritrova, così, improvvisamente, tutto il suo spessore, ipnotizzandoci. La reiterazione della oscillazione, sommandosi alla messa in loop dell’immagine, produce una sorta di incantamento dell’evento, un mo(vi)mento che, non cessando di finire, non finendo di iniziare, ricade interminabilmente in se stesso, continuando a svolgersi in una sorta di fuori-tempo, una lacuna temporale che implica una cronologia che non accumula, non inscrive, non si totalizza, un tempo in-finito che trasforma insensibilmente una sospensione della narrazione nella narrazione di una sospensione.
A sort of visual epiphany arises from a strict saving of means and an obstinate hesitation of a glance where it seems that nothing is going to happen. The temporal dimension of the video permits to the fixed framing (like a picture) to ‘breathe’; in this way the image finds suddenly all its depth, hypnotising the public. The reiteration of the waving together with the loop of the image produces a sort of time effect, a temporal lacuna which implies a chronology that does not accumulate, does not inscribe, does not totalize itself, in other words an infinite time that transforms insensibly a suspension of the narration into a narration of the suspension.
ito da un’unica inquadratura, girato a San Juan, Porto Rico sulla scia dei catastrofici danni prodotti dal passaggio dell’uragano George; l’opera non mostra gli spettacolari effetti distruttivi ma indugia su due palme e una fronda caduta, rimasta accidentalmente sospesa a mezz’aria fra di esse. Le silhouette scure delle palme e della fronda lievemente ondeggianti che si stagliano in controluce contro l’azzurro del cielo acquistano una sorprendente presenza, insieme fisica e pittorica. La fronda mossa dal vento continua a ondeggiare avanti e indietro, librandosi tra la vita e la morte: l’azione pare svolgersi fuori dal tempo, declinarsi secondo il modo spersonalizzante dell’infinito.
DEAD LINE
JENNIFER ALLORA & GUILLERMO CALZADILLA FESTIVAL FUORI
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Jennifer Allora (1974, Filadelfia, USA) - Guillermo Calzadilla (1971, Avana, Cuba) sono conosciuti in tutto il mondo per le loro opere complesse, che racchiudono insieme scultura, video, fotografia e performance. Critici e divertenti allo stesso tempo, i loro lavori concettuali sono spesso provocatori e incisivi sotto il profilo politico.
Jennifer Allora (1974, Philadelphia, USA) and Guillermo Calzadilla (1971, Havana, Cuba) are famous all over the world for their complex works, which enclose sculpture, video, photography and performance. Critical and funny at the same time, their conceptual works are often provoking and incisive on the political side.
Numerose sono le istituzioni internazionali che hanno loro dedicato mostre monografiche: tra queste la Serpentine Gallery, la Renaissance Society, la Kunsthalle di Zurigo, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, la Haus Der Kunst, il Kunstmuseum di Krefeld e il National Museum di Oslo. Allora & Calzadilla hanno inoltre partecipato a svariate mostre collettive a livello internazionale, ad esempio al Musee D’Art Moderne de La Ville De Paris/Arc, al Centre Pompidou a Parigi e alla Tate Modern, così come a numerose Biennali fra cui quelle di Venezia, di San Paolo, Whitney, Lione e Istanbul. Allora & Calzadilla vivono e lavorano a San Juan, Porto Rico.
Many international institutions dedicated to them monographic exhibitions: among them The Serpentine Gallery, The Renaissance Society, the Kunsthalle of Zurich, the Stedelijk Museum of Amsterdam, the Haus der Kunst, the Kunstmuseum of Krefeld e the National Museum of Oslo. Allora and Calzadilla also took part to se veral international collective exhibitions, such as the Musée d’Art Moderne of La Ville de Paris/Arc, at the Centre Pompidou of Paris and at the Tate Modern and also many Biennali, among which Venice, Saint Paul, Whitney, Lion and Istanbul. Allora and Calzadilla are now living and working in San Juan, Puerto Rico.
Sempre pronti a rispondere ad un dato ambiente o contesto, nell’ultimo decennio hanno creato opere di scultura, suono, performance, video, fotografia e installazione - spesso combinando queste forme espressive in modo ibrido. Il loro lavoro e le loro idee, sebbene originariamente concettuali, assumono forma tattile, interattiva, e più spesso di quanto non si pensi, una dimensione tridimensionale.
They are always ready to respond to a particular context and in the last ten years they created sculptures, sound works, performance, video, photography and installations, often combining these expression forms in an hybrid way. Their work and their ideas, although originally conceptual, become tactile, interactive and more and more often tridimensional.
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A prima vista niente appare meno immobile di La mer (2001) di Ange Leccia eppure a saperlo guardare, per un tempo sufficiente, il moto delle onde, portato magistralmente in primo piano dall’artista, tende a metamorfosarsi in una sorta di dinamismo immobile.
At a first glance the work appears less motionless than La mer (2001) by Ange Leccia but if you know how to watch it, for the sufficient time, the wave motion which is smartly brought close-up by the artist tends to transform itself in a sort of motionless dynamism.
In La mer lo spettatore non contempla un paesaggio (marino) ma una sua visione singolare e, per così dire, distillata, da cui sembra evaporata ogni dimensione referenziale. Nel video, la semplice rotazione sull’asse di 90°gradi fatta subire all’immagine di partenza dissolve ogni elemento direttamente rappresentativo e nel campo di visione profondamente trasformato, grazie anche alla totale assenza di qualsiasi dimensione sonora, le onde, filmate dall’alto con un’unica inquadratura fissa, sembrano innaturalmente elevarsi su un piano verticale, simulando il disegno in continua mutazione di successivi, effimeri e inconsistenti profili montuosi.
In La mer the spectator does not contemplate a (sea) landscape but its singular and, let’s say, distillate vision from which it seems to evaporate every referential dimension. In the video the simple rotation of 90°of the initial image dissolve every directly representative element and in the deeply transformed shot (thanks also to a total absence of any sound dimension) the waves, shoot from above with only a fixed framing, seem unnaturally elevating on a vertical plane, simulating a continuously changing draw of subsequent, fleeting, inconsistent mountain profile.
Nella ripresa in plongé che finisce per appiattire ogni esplicito rilievo del moto marino il figurativo tende a trasformarsi in astrazione. L’interminabile flusso e riflusso che anima il video sembra scaturire da un respiro interno all’immagine e i rivoli di schiuma bianca prodotta delle onde che si rovesciano incessantemente sulla sabbia nera, occupando integralmente lo schermo, proporsi come una pittura all-over in eterna mutazione.
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In the plongé shooting, that finishes up flatten every explicit thickness of the wave motion, the figurative tends to transform into abstraction. The endless flux and reflux that animates the video seems to be coming from an inner breath of the image and the white foamed trickles of the waves crashing incessantly on the black sand and occupying the whole screen seem to introduce themselves like an all-over painting which is always changing.
LA MER
ANGE LECCIA FESTIVAL FUORI
L’EVENTO IMMOBILE
Ange Leccia (Minerviu, Corsica, 1952) vive e lavora a Parigi.
Ange Leccia (Mierviu, Corsica, 1952) lives anche works in Paris.
Dal 1972 al 1976, segue i corsi di Dominique Noguez sul cinema sperimentale e inizia fin da allora a realizzare dei film. Tra 1981 e il 1983 vince una borsa di studio per una residenza a Villa Medici a Roma e, nel 1992, presso Villa Kujoyama a Kyoto. Dal 1985 al 1997 insegna all’ École des Beaux-Arts di Grenoble e successivamente all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Cergy-Pontoise per poi diventare Direttore del Pavillon Unité Pédagogique al Palais de Tokyo di Parigi. Negli anni Ottanta espone soprattutto sculture e installazioni, ma continua anche la sua produzione di video e film. Dagli anni Novanta si moltiplicano le presentazioni dei suoi video, spesso allestiti in spettacolari installazioni ad hoc. Numerose le partecipazioni alle più importanti manifestazioni d’arte contemporanea: la Biennale di Venezia, 1986; Skulptur Projekte a Münster, 1987; Documenta 8 a Kassel, 1987; Biennale di Sydney, 1990.
From 1972 to 1976 attended Dominique Noguez’s corse on experimental cinema at Paris University and since that period she’s been producing films. Between 1981 ad 1983 she won a scholarship in Rome and in Kyoto a few years later. From 1985 to 1997 she’s teaching in the School of Fine Arts in Grenoble before becoming Director of the Division Pédagogique Pavillon at the Palais de Tokyo in Paris. In the eighties exhibited mainly sculptures and installations, called “Arrangements”, but always also continues its production of videos and films. In the Nineties multiply its video presentations, often arranged in spectacular installations ad hoc. Numerous are the solo exhibitions and the participation in the most important contemporary art events such as the Venice Biennale, 1986; Skulptur Projekte in Münster, 1987, Documenta 8 in Kassel, 1987, Sydney Biennale, 1990.
Numerose le partecipazioni a mostre collettive in spazi pubblici, tra cui La beauté al Palais des Papes di Avignone nel 2000 e Airs de Paris al Centre Pompidou nel 2007 come le mostre personali in gallerie private e spazi pubblici, tra cui Pacifique al Musée d’Art Moderne de la Ville di Parigi nel 1997 Ange Leccia alla Galerie Almine Rech, Paris, nel 2008, Ange Leccia et le Pavillon al Musée Bourdelle di Parigi e Locus oculi, Chateau de la Batie d’Urfe, St. Etienne le Molard, France, nel 2009.
There are also numerous solo exhibitions in private galleries and public spaces. Numerous participations in group exhibitions in public spaces, including the recent La beauté the Palais des Papes in Avignon in 2000 and Airs de Paris Centre Pompidou in 2007 and personal exhibitions in both private galleries and public spaces, among which Pacifique at the Musée d’Art Moderne de la Ville of Paris in 1997, Ange Leccia in Galerie Almin Rech, Paris, in 2008, Ange Leccia et le pavillon at the Musée Bourdelle of Paris and Locus oculi, Chateau de la Batie d’Urfe, St. Etienne le Molard, France, in 2009.
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Real Remnants of Fictive Wars di Cyprien Gaillard comprende una serie di film, girati a 32 immagini al secondo che documentano interventi di Land Art realizzati in ambienti diversi ma riposanti su uno stesso dispositivo: in ciascuno, l’artista interviene violentemente su paesaggi - che richiamano la pittura romantica - per mezzo di invisibili estintori che liberano una spessa nube tossica di fumo bianco. “Penso che questa magnifica espansione di fumo permetta allo spettatore di rinnovare la sua visione della scena quando...il fumo... svanisce...scopo degli estintori è infatti di indebolire il paesaggio per poterlo rivelare”.
Sedotti dalla bellezza dell’immagine, prendiamo solo più tardi coscienza del gesto vandalico che l’ha generata. “La nube che
si forma... cancella letteralmente il paesaggio. In seguito questo viene ridisegnato... come se la nube, che un momento prima lo ha annichilito, lo riportasse in vita conferendogli una dimensione più profonda. E’ qualcosa che ha a che fare con il processo di rappresentazione. Moltissimi paesaggi non sopravvivono a questa processo e, anche, se possono essere stupendi, una volta che sono catturati e rappresentati da un artista muoiono. II mio intervento distrugge il paesaggio ma in realtà gli permette di sopravvivere alla sua rappresentazione”5. Riprendendo la nozione di en-
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Real Remnants of Fictive Wars by Cyprien Gaillard includes a
series of movies, shoot at 32 images per second (in order to obtain a realistic slow motion effect), which document works of Land Art realized in several locations but based on the same disposition; in everyone of them the artist violently intervenes on landscapes – that reminds romantic painting – using invisibles fire extinguisher that produce a thick white toxic cloud. “I think that this magnificent expansion of smoke permits
the spectator to renew his vision of the scene when... the smoke.. vanishes... the aim of the fire extinguishers is that of ‘weaken’ the landscape in order to reveal it again”. Seduced by the beauty
of the landscape, later we realise that it has been created by an act of vandalism. “The cloud which is created... literally deletes
the landscape. Afterwards, the landscape is reshaped .. as if the cloud, that only a moment before destroyed it, would bring it back to life giving him a deeper dimension. It is something that has to do with the process of representation. Many landscapes do not survive this process and even if they are beautiful, once they are captured and represented by an artist they die. My intervention destroys the landscape but in reality permits it to survive its representation”5. Considering again the notion of entropy (used
tropia, più volte evocata da Smithson nei suoi scritti, Gaillard mette alla prova una certa immagine romantica della natura, filmando, in una successione di piani sequenza fissi, e privi di sonoro, il processo di degradazione che succede a queste ‘esplosioni’ silenziose. La polvere bianca, che avvolge progressivamente la scena per poi disperdersi “si manifesta -osserva Volpato- come nuvola... immagine stessa della potenza creativa e visionaria” che “Friedrich e i romantici avevano posto a sipario del mistero del sublime”6.
many by Smithson in his works), Gaillard puts to test a sort of romantic image of the nature by shooting the process of degradation that follows these silent ‘explosions’, in a succession of fixed sequence shots without any sound. The white dust that surround the scene to then disappear “shows itself – like Volpato states – like a cloud... image of creative and visionary power” that “Friedrich and the romantics put as curtain of the sublime mistery”6.
5 Dichiarazioni di Cyprien Gaillard tratte dall’intervista di E. Bonaspetti, Mousse n.9
5 Cyprien GAILLARD’s declarations taken from E. Bonaspetti’s interview, Mousse n.9
6 Elena Volpato, Cronostasi, catalogo della omonima mostra by E. Volpato, Gam, Torino, Hopefulmonster, Torino, 2009
6 Elena Volpato, Cronostasi, catalogue of the exhibition a cura di E. Volpato, Gam, Torino, Hopefulmonster, Torino, 2009
Real Remnants of Fictive Wars III CYPRIEN GAILLARD
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Tra vandalismo ed estetica minimal, romanticismo e Land Art, il lavoro di Cyprien Gaillard (nato a Parigi nel 1980, attualmente residente ed attivo a Berlino), interroga in modo iconoclastico le tracce dell’uomo nella natura.
Between vandalism and minimal esthetics, romanticism and Land Art, Cyprien Gaillard’s worl (born in Paris in 1980 and currently living and working in Berlin), goes through man’s signs into the nature.
Attraverso scultura, pittura, acquaforte, fotografia, video, performance e significativi interventi in spazi pubblici, Gaillard si è imposto come uno dei più importanti artisti emergenti sulla scena internazionale.
Through sculpture, painting, etching, photography, video, performance and significative interventions into public spaces, Gaillard emerged as one of the most important artist on an international level, belonging to the new generation.
Mostre personali recenti 2010: Cyprien Gaillard: Disquieting Landscapes, Wexner Center for the Arts, Columbus, Ohio; Cyprien Gaillard: Obstacles to Renewal, Kunsthalle Basel, Basel; Cyprien Gaillard, Malta Contemporary, Malta; Cyprien Gaillard, Museum fur Moderne Kunst, Frankfurt (forthcoming) 2009: Pruitt-Igoe Falls, Museum Fridericianum, Kassel, Germany; Beton Belvedere, Stroom Den Haag, The Hague, The Netherlands, a cura di Zoë Gray; Cyprien Gaillard, FRAC Champagne Ardenne, Reims, France; Cyprien Gaillard, Live at Tate Modern, Turbine Hall, London; Sedimented Landscapes, Laboratorio 987, MUSAC, Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León, Spain 2008: Cyprien Gaillard, SMS Contemporanea, Siena, Italy.
Recent personal exhibitions 2010: Cyprien Gaillard: Disquieting Landscapes, Wexner Center for the Arts, Columbus, Ohio; Cyprien Gaillard: Obstacles to Renewal, Kunsthalle Basel, Basel; Cyprien Gaillard, Malta Contemporary, Malta; Cyprien Gaillard, Museum fur Moderne Kunst, Frankfurt 2009: PruittIgoe Falls, Museum Fridericianum, Kassel, Germany; Beton Belvedere, Stroom Den Haag, The Hague, The Netherlands, a cura di Zoë Gray; Cyprien Gaillard, FRAC Champagne Ardenne, Reims, France; Cyprien Gaillard, Live at Tate Modern, Turbine Hall, London; Sedimented Landscapes, Laboratorio 987, MUSAC, Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León, Spain 2008: Cyprien Gaillard, SMS Contemporanea, Siena, Italy.
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Una modalità di fusione di immagini realizzate in tempi e luoghi diversi è -come rivela il titolo- alla base di Rear Projection: Molly Parker (2006). La rear projection, retro-proiezione di un film su uno schermo invisibile e trasparente, davanti al quale si muovono attori in carne ed ossa, è un dispositivo reso ormai obsoleto dalle nuove tecnologie, ma molto usato nel cinema classico dove era utilizzato come un ‘trucco’ destinato a mimetizzarsi e dissolversi all’interno della narrazione. Nell’opera di Mark Lewis esso è, al contrario, paradossalmente, usato proprio perché se ne percepisca l’effetto. Qui infatti due spaziotemporalità divergenti si fondono senza confondersi, finendo per instillare nell’opera una specie di malessere che, inquieta après coup l’unitarietà dell’immagine, senza peraltro dissolverla. Questo perturbamento è reso evidente tramite il vertiginoso mutare, del paesaggio retroproiettato, un effetto che sembra trasportare senza soluzione di continuità l’attrice in abito estivo da un caldo scenario autunnale a uno innevato e invernale. Levis trasforma così un dispositivo per intarsiare immagini preregistrate nell’agente attivo di un paradosso spazio-temporale. Trasformando la retroproiezione in un dispositivo di visione che restituisce la verosimiglianza senza cancellare totalmente i mezzi illusionistici che la rendono possibile, Rear Projection... provoca, contemporaneamente, uno smarrimento e una seduzione dello sguardo: nel vis à vis con l’opera, infatti, i rapporti di giustapposizione che danno vita all’immagine tendono a svanire, mantenendo però viva nel risultato l’eco della loro scomparsa; la simultanea compresenza di due scene incompossibili sorprende così il nostro sguardo, facendoci esperire, in diretta, un definitivo inquietamento della rappresentazione7.
As revealed by the title Rear Projection: Molly Parker (2006) its basis is a modality of fusion of images which are realized in different places in different times. Rear projection (the backprojection of a movie on an invisible and transparent screen in front of which real human actors move) is a device which might seem out-of-date because of new technologies, but it was widely used in classic cinema where they used it as a ‘trick’ to camouflage and fading itself inside the narration. On the contrary in Mark Lewis’ work this device is used in order for its effect to be perceived. Here two divergent space-temporalities fuse without confuse themselves, giving the work a sort of uneasiness which worries après coup the unity of the image, without dissolving it. This turbulence is highlighted through the breakneck changing of the back-projected landscape, this effect seems to move the actress in a summer dress from a warm fall scenery to a snowy winter one without any solution of continuity. By doing this, Lewis transforms a device made to entwine pre-recorded images in the active agent of a spacetemporal paradox. Rear projection, transforming the back projection in a device of vision which returns plausibility without eliminating completely the illusionist means that made it possible, causes at the same time a sense of loss and a seduction of the look. In the vis à vis with the work the relationships of juxtaposition that give life to the image tend to disappear, maintaining on the other hand an echo of their disappearance; the presence at the same time of two scenes which cannot stand at the same time in the same place surprises our eyes. It is through these means that we experiment live a definitive anxiety of the representation7.
7 Per un’analisi più approfondita di quest’opera cfr. Saretto Cincinelli: Mark Lewis: il limite e la cornice, in: Mark Lewis, catalogo della mostra a cura di Cristiana Collu e Saretto Cincinelli, Man, Nuoro, Milano, Silvana, 2009.
7 For deeper analysis of this work see Saretto Cincinelli: Mark Lewis: il limite e la cornice, in: Mark Lewis, catalogue of the exhibition by Cristiana Collu e Saretto Cincinelli, Man, Nuoro, Milano, Silvana, 2009.
Rear Projection: MOLLY PARKER Mark Lewis
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D’origine canadese (Hamilton, 1957), Mark Lewis vive e lavora a Londra.
Of Canadian origins (Hamilton, 1957), Marl Lewis lives and works in London.
E’ professore di Belle Arti al Central Saint Martins College of Art and Design, Londra e co-fondatore e direttore del periodico Afterall. Dopo una formazione artistica con Victor Burgin, maestro della fotografia concettuale, Lewis rivolge la sua attenzione all’immagine in movimento e, a partire dalla metà degli anni 90, inizia ad esplorare linguaggi e forme del cinema con il fine di interrogarne la storia e le convenzioni.
He teaches fine arts at the Central Saint Martins College of Art and Design, London and is co-founder and director of the periodical Afterall. After an artistic education with Victor Burgin, master of conceptual photography, Lewis pays attention to the moving image and, from the 90s, starts exploring languages and forms of cinema with the purpose of going through its history and conventions.
Le sue opere sono state proposte in tutte le grandi mostre internazionali che, nel corso degli anni, hanno tematizzato il crescente interesse dell’arte contemporanea per il medium cinematografico da: Cinema! Cinema! The Cinematic Experience allo Stedelijk Van Abbemuseum di Eindhoven a Remakes al CAPC di Bordeaux, a L’effet cinéma, al Musée d’art contemporain de Montréal e, in breve, Lewis è divenuto uno degli artisti maggiormente rappresentativi fra quanti utilizzano il film in ambito artistico.
His works have been proposed in all the biggest international exhibitions that, during the years showed his growing interest for the cinematographic language: from the Cinema! Cinema! The Cinematic Experience allo Stedelijk Van Abbemuseum of Eindhoven to the Re-makes al CAPC of Bordeaux, to L’effet cinéma, at the Musée d’art contemporain de Montréal and in a short time he became one of the main artists in this artistic field.
Numerose esposizioni personali (Biennale di Venezia, 2009; Jeu de Pomme, Maison d’art Art Bernard Anthonioz, Nogent sur Marne, 2009 France; Museo Man, Nuoro, Italia; Gallery of Ontario, Toronto, Canada, 2008; l’Akademie der Bildenden Künste à Vienne, 2008; PS1 International Projet, Long Island City, New York; Musee d’art Moderne du Grand Duc, Jean, Luxembourg 2006...).
Many personal exhibitions (La Biennale di Venezia, 2009; Jeu de Pomme, Maison d’art Art Bernard Anthonioz, Nogent sur Marne, 2009 France; Museo Man, Nuoro, Italy; Gallery of Ontario, Toronto, Canada, 2008; l’Akademie der Bildenden Künste, Wien, 2008; PS1 International Projet, Long Island City, New York; Musee d’art Moderne du Grand Duc, Jean, Luxembourg 2006...).
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Centro di permanenza temporanea (2007) di Adrian Paci ha la capacità di mostrarci, in pochi intensi minuti, la registrazione di un evento e contemporaneamente ciò che potremmo definire la sua messa in posa. Con quest’opera siamo posti di fronte a una straniante mise en scène di lontana ascendenza brechtiana che non si preoccupa di farci vedere realisticamente le cose ma di mostrarci come esse sono realmente.
Immerse nel silenzio, sfilano in successione, una dopo l’altra, facce segnate dalla fatica che, salgono la rampa di un aereo, mentre il loro sguardo, perso nel vuoto, ci parla indirettamente delle loro storie personali. La fila sembra interminabile... Finalmente l’inquadratura si allarga ed ogni volto, trova la giusta collocazione in una sorta di severo tableau vivant: solo ora è possibile rendersi conto che di fronte alla rampa di salita non c’è (non c’è mai stato) alcun aereo; la situazione apparentemente assurda ma fortemente rivelatrice che viene a crearsi accentua la desolante immobilità delle comparse costrette appunto in quella traumatica permanenza temporanea, sospese in un tempo senza futuro. L’opera termina con varie inquadrature in CL che sfumano al nero mostrando la rampa stipata di migranti, al centro di uno spiazzo assolato e vuoto dell’aeroporto. Sullo sfondo il regolare traffico di aerei in atterraggio o in decollo, il cui rumore diviene, almeno metaforicamente, assordante. Paci ci restituisce così tramite un’immagine paradossale ma di grande forza simbolica, statica e, al tempo stesso, tesa; muta e contemporaneamente eloquente, l’odierna disperata condizione di migranti e sans papier.
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Centre of temporary permanence (2007) by Adrian Paci is able to show, in a few intense minutes, the registration of an event and in the meantime what we could define as its posing. This work has an alienating mise en scène, reminding Brecht, which does not worry to show us things as they really are.
Exhausted faces, in complete silence, pass in succession, one after the other they climb the flight of a plane and a lost look on their face tells us their stories. The queue seems infinite.. Finally the framing becomes larger and every face finds it collocation in a sort of severe tableau vivant: the pose-effect is highlighted by the fact that while all the people stand up, the central one is sitting. The movement, with a progressive opening of the camera, shows the dangling feet; it is now possible to realize that at the end of the flight there is any plane (and it never existed). The situation is apparently absurd but strongly revealing and it highlight the distressing immobility of the people hanging in a time without any future, in that traumatic temporary permanence. The work ends with several framing in full shot that fade to black showing – from different perspectives – the flight full of migrants in the centre of a sunny and empty space in an airport. In the background there is the regular traffic of flights taking off and landing which noise becomes – at least metaphorically – deafening. With this paradoxical but strongly symbolic image, static and at the same time tense, silent but also eloquent, Paci gives the image of the modern desperate condition of migrants and sans papier.
Centro di permanenza temporanea Adrian Paci
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L’EVENTO IMMOBILE
Adrian Paci nato a Shkoder (Albania,1969). Vive e lavora a Milano.
Adrian Paci was born in Shkoder (Albania,1969). He lives and works in Milan.
È un artista che impiega vari mezzi della tradizione e dell’avanguardia: pittura, scultura, fotografia, video, installazione realizzando opere in cui la forza poetica del ricordo e della distanza agiscono nel ridefinire l’identità dell’individuo e di un popolo messa a rischio dai processi migratori in atto in questo nuovo millennio. I suoi video, noti per la forza espressiva e poetica, mettono in scena i grandi temi dell’esperienza umana e riflettono sulle conseguenze dei conflitti e sulle problematiche della cultura migrante.
He is an artist who uses various means of tradition and avant-garde as painting, sculpture, photography, video installation in which the poetic power of memory and distance act to redefine the identity of the individual and the people endangered migratory processes in this new millennium. In fact, his works are always a reflection on the themes of home and of emotional bonds, intended both as values of privacy and of the public sphere.
Fra le recenti mostre personali: 2010: Motion Picture(s) Kunsthaus Zurich; Gestures, Francesca Kaufmann, Milano; Peter Blum, New York; I mutanti, Villa Medici, Roma; 2009: Centro di permanenza Temporanea, Outlet Project Room, Instambul; Kunstverein Stuk, Leuven, Belgium; Kunstverein Hannover; Bonnier Konsthall, Stockolm; Panoramica, Museo Tamayo, Mexico.
Among his most recent exhibitions: 2010 Motion Picture(s) Kunsthaus Zurich; Gestures, Francesca Kaufmann, Milan; Peter Blum, New York; I mutanti, Villa Medici, Rome; 2009: Centro di permanenza Temporanea, Outlet Project Room, Instambul; 2008: CCA, Tel Aviv; Kunstverein Stuk, Leuven, Belgium; Kunstverein Hannover; Bonnier Konsthall, Stockolm; Panoramica, Museo Tamayo, Mexico.
Le sue fanno parte di importanti collezioni: Salomon Guggenheim Foundation, New York; Museum of Modern Art New York; Centre Georges Pompidou, Paris; Moderna Museet Stockolm; Kunsthaus Zurich; GAMeC, Bergamo; Fundacio “La Caixa”, Barcelona; Maxxi, Roma.
His works are part of important collections: Salomon Guggenheim Foundation, New York; Museum of Modern Art New York; Centre Georges Pompidou, Paris; Moderna Museet Stockolm; Kunsthaus Zurich; GAMeC, Bergamo; Fundacio “La Caixa”, Barcelona; Maxxi, Rome.
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“... Je sais bien que la vie actuelle est complexe, qu’elle n’est ni agréable ni belle, mais en même temps qui suis-je pour pouvoir juger sa qualité! Personnellement, je ne sois ni un optimiste ni un pessimiste. Je serais plutôt une sorte de philosophe qui prend ses distances, essaye d’observer la vie avec un certain recul. Une vie tout à la fois tragique et comique... je cherche à offrir des lieux, des espaces parallèle, des décors qui évoquent des histoires, sans toutefois raconter les histoires elles-même... J’essaye de mettre en scène le silence, l’endroit qui t’invite à laisser glisser le temps sans nécessité d’une vraie histoire...”8. Questa dichiarazione di Hans Op
de Beeck sembra fatta per introdurci alla complessa circolarità neobarocca, che caratterizza All together now... (2005) ritratto tragicomico di tre diversi gruppi di persone riunite attorno un tavolo, dopo un funerale, durante un pranzo matrimoniale, per il compleanno di una famiglia benestante.
La camera scivola in slow motion sui tre tavoli: al rallentamento delle riprese fa eco quello della banda sonora, che pare sfaldarsi, accentuando la nostra estraneità all’evento. Il lento, continuo glissement della camera coglie en passant i vari personaggi incantati nella reiterazione di un gesto come se stessero recitando una parte ad infinitum. La dissolvenza al nero con cui ogni sequenza si oscura, mentre la camera continua il suo moto, sembra indicare più che una reale conclusione, la necessità di un breve intervallo; la sequenza successiva si propone infatti come una replica o una mise en abyme della precedente. Tutto finisce così per configurarsi come una infinita variazione sul tema, una scena destinata a ricominciare, magari con altri personaggi, senza che su di essa possa mai scendere definitivamente il sipario.
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8 Hans op De Beeck, citato in: Roger Pierre Turine, Les modes poetiques de Hans Hop De Beeck, La Libre Belgique, novembre 2006.
“... Je sais bien que la vie actuelle est complexe, qu’elle n’est ni agréable ni belle, mais en même temps qui suis-je pour pouvoir juger sa qualité! Personnellement, je ne sois ni un optimiste ni un pessimiste. Je serais plutôt une sorte de philosophe qui prend ses distances, essaye d’observer la vie avec un certain recul. Une vie tout à la fois tragique et comique... je cherche à offrir des lieux, des espaces parallèle, des décors qui évoquent des histoires, sans toutefois raconter les histoires elles-même... J’essaye de mettre en scène le silence, l’endroit qui t’invite à laisser glisser le temps sans nécessité d’une vraie histoire...”8. This statement by Hans Op De
Beeck seems to push us into a complex neo-baroque circularity, typical of All together now... (2005) a tragicomic portray of two groups of people, gathered around a table, after a funeral, during a wedding dinner, for a wealthy family birthday.
The camera drifts in slow motion over three tables: the image goes slower and the sound flakes off, underlining the fact we are not actually involved in the event. The slow and continuous glissement of the camera catches en passant all the characters repeating the same gesture without rest. Heir of the Flemish painting tradition, the artist tries to make us understand something without saying it clear, proposing the repetition of micro-events that once put together create a complex macrocosmos. While the camera keeps on moving, each sequence fades out into black, conveying not the idea of an end but of a simple break. The following sequence, in fact, is just a repetition of the previous. The whole video is like an infinite theme variation, a scene has necessarily to start again. The characters can change but the curtain never goes down.
8 Hans op De Beeck, quoted in: Roger Pierre Turine, Les modes poetiques de
Hans Hop De Beeck, La Libre Belgique, novembre 2006.
All together now... HANS OP DE BEECK
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Hans Op de Beeck nasce nel 1969 a Turnhout, in Belgio.
Hans Op de Beeck was born in 1969 in Turnhout, Belgium.
Artista visuale, vive e lavora a Bruxelles, dove ha sviluppato la sua carriera attraverso esposizioni internazionali negli ultimi dieci anni. Il suo lavoro comprende sculture, video, installazioni, fotografia, animazioni, disegni, pitture e scritti. La scelta del mezzo ultimo di realizzazione dipende direttamente dalla ricerca dell’espressione dei contenuti concreti di ogni opera. Egli non solo utilizza un enorme varietà di mezzi, ma impiega deliberatamente diverse forme estetiche, spaziando da un linguaggio visuale minimalista ad uno più carico, quasi esagerato, scelti sempre allo scopo di articolare quanto più precisamente possibile il contenuto del lavoro.
Visual artist, Hans Op de Beeck lives and works in Brussels, where he has developed his career through international exhibitions over the past ten years. His work consists of sculptures, installations, video work, photography, animated films, drawings, paintings and writing (short stories). It is his quest for the most effective way of presenting the concrete contents of each work that determines the medium that the artist ultimately selects. The artist not only uses a very wide variety of media, but also deliberately employs a diversity of aesthetic forms, ranging from an economical, minimalist visual language to overloaded, exaggerated designs, always with the aim of articulating the content of the work as precisely as possible.
Fra le recenti personali: 2010 Sea of Tranquillity, Le Grand Café Centre d’Art Contemporain, Saint-Nazaire, France; Silent Movie, Marianne Boesky Gallery, New York, USA; Works on Paper & Video, Xavier Hufkens, Brussels, Belgium; 2009: In Silent Conversation with Correggio, Galleria Borghese, Roma; Staging Silence, Galleria Continua, Beijing, China; 5 Sculptures, ArtBankingClub, Moscow, Russia; Staging Silence, Baukunst Galerie, Cologne, Deutschland; A selection of video works, Palais de Tokyo / ENSBA, Galleria Continua / Le Moulin, Souvenirs from Earth, Paris, France; Staging Silence, CC Strombeek, Grimbergen, Belgium; The Room Series, Art Amsterdam, Amsterdam, The Netherlands; Paradigms, Galerie Krinzinger, Vienna, Austria.
Among the most recent: 2010 Sea of Tranquillity, Le Grand Café Centre d’Art Contemporain, Saint-Nazaire, France; Silent Movie, Marianne Boesky Gallery, New York, USA; Works on Paper & Video, Xavier Hufkens, Brussels, Belgium; 2009: In Silent Conversation with Correggio, Galleria Borghese, Rome; Staging Silence, Galleria Continua, Beijing, China; 5 Sculptures, ArtBankingClub, Moscow, Russia; Staging Silence, Baukunst Galerie, Köln, Germany. A selection of video works, Palais de Tokyo / ENSBA, Galleria Continua / Le Moulin, Souvenirs from Earth, Paris, France; Staging Silence, CC Strombeek, Grimbergen, Belgium; The Room Series, Art Amsterdam, Amsterdam, The Netherlands; Paradigms, Galerie Krinzinger, Vienna, Austria.
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La reiterazione di un gesto o un’azione informa anche Shadow Boxing (2004) di Sophie Whettnall che, pur all’interno di una diversa articolazione delle inquadrature, mostra l’immagine statuaria di una giovane donna (la stessa artista) che impassibile, eccetto qualche lieve movimento dello sguardo, viene ripetutamente sfiorata dai pugni di un boxer. Tanto lei è immobile quanto lui è dinamico e veloce: è come se si scontrassero due entità dotate di forze antitetiche che non riescono a toccarsi. L’impatto emotivo che produce la gragnola di violenti colpi a vuoto, che si arrestano a pochi centimetri dal volto, immobile ma vibrante della protagonista, crea un movimento in sur place carico di tensione: una sorta di duello metaforico giocato sulla rappresentazione di una violenza implicita. L’impercettibile messa in loop del breve ma intenso film ingenera l’idea di un movimento senza fine e senza senso. Whettnall, notava Zacharopoulos, riferendosi ad altre opere dell’artista, “arrête le
spectateur à un pas du spectacle... Elle déplace ainsi le spectacle hors champ, hors-cadre, et le fait basculer du côté du spectateur”9.
The repetition of a gesture or an action also informs Shadow Boxing (2004) by Sophie Whettnall that, despite being inside of a different articulation of the shots, shows the statuary imagine of a young woman (the artist herself) that immovable, let alone some slight movement of the eye, is repeatedly touched by the fists of a boxer. The more she is still the more is he dynamic and fast: it is as though two entities with antithetical forces that cannot touch each other, meet. The emotional impact that produces the hail of the violent blows to vacuum, which stop a few inches from the immovable but vibrant face of the protagonist, creates a sur place movement full of tension: a sort of metaphorical duel played on the performance of an implicit violence. The imperceptible looped of the short but intense movie raises the idea of an endless and pointless movement. Whettnall, noted Zacharopoulos, referring to other artist’s works, “arrête le spectateur à un pas du spectacle... Elle déplace ainsi le spectacle hors champ, hors-cadre, et le fait basculer du côté du spectateur”9.
La forza e la complessità dell’opera sono restituite da un linguaggio asciutto e minimale: poche inquadrature ma capaci di spalancare un orizzonte. Come altre opere di Sophie Whettnall Shadow Boxing si colloca a metà tra film e performance: appare infatti capace di articolare e sciogliere l’elemento performativo, all’interno di un linguaggio audiovisivo che non si limita a registrare o restituire un’azione ma concorre al suo compimento.
The strength and complexity of the work are returned by a dry and minimal language: a few shots but able to open wide horizons. Like other works of Sophie Whettnall, Shadow Boxing falls somewhere between film and performance: it is in fact able to articulate and dissolve the performative element, in an audiovisual language that is not limited to record or return an action, but contributes to its fulfilment.
9 Denis Zacharopoulos, Sophie Whettnall à l’avant de l’image, 2001
9 Denis Zacharopoulos, Sophie Whettnall à l’avant de l’image, 2001
Shadow Boxing Sophie Whettnall
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Sophie Whettnall vive e lavora a Bruxelles. Ha studiato arti visive al SaintLukas Institute e pittura all’Accademia, di Bruxelles.
Sophie Whettnall lives and works in Brussels. She studied visual arts at the Sint-Lukas institute and painting at the Academie, both in Brussels.
Il suo lavoro include fotografia, video e installazioni multimediali e ruota intorno a due assi principali: autoritratti e paesaggi. E’ particolarmente interessata alle relazioni tra intimo e sconosciuto e spesso esplora il confronto tra varie culture e ambienti.
Her work includes photography, video and multimedia installations and it revolves around two central axes: self-portraits and landscapes. She is particularly interested in the relations between the intimate and the unknown and she often explores the confrontations between various cultures or surroundings.
Fra le mostre personali: 2007: Moving mountains, Galleria Moriarty, Madrid, Spain; Red snow, Galleria Continua, San Gimignano; 2006: A Chocolataria, Espacio de Experimentación y Creación Contemporanea, Santiago de Compostela, Spain; Landescape, CIAP, Belgium; Conversation Piece, Project Room, Galerie Baronian-Francey, Brussels, Belgium; Red Snow, Casa de Velazquez, Madrid, Spain; In two Minds, Vera Cortés, Art Agency, Lisbon, Portugal. Fra le collettive: 2008: El hombre delgado y los desastres naturales, Suffix Arte contemporáneo, Seville, Spain; Resilience, Galleria Continua / Le Moulin, Boissy-le-Châtel, France; La Mirada Iracunda Centre Cultural Montehermoso, Vitoria-Gasteiz, Spain; 2007 L’Emprise du lieu, a cura di Daniel Buren, Expérience Pommery #4, Reims, France; 52nd International Art Exhibition. The Venice Biennale; Sur un fil, Tendu!, MAC,S, Grand-Hornu; Expérience Pommery, Domaine Pommery, Reims, France ; A viaxe. Novas peregrinacións, CGAC, Santiago de Compostela, Spain
Among her personal exhibitions: 2007 Moving mountains, Galleria Moriarty, Madrid, Spain; Red snow, Galleria Continua, San Gimignano; 2006 A Chocolataria, Espacio de Experimentación y Creación Contemporanea, Santiago de Compostela, Spain; Landescape, CIAP, Belgium; Conversation Piece, Project Room, Galerie Baronian-Francey, Brussels, Belgium; Red Snow, Casa de Velazquez, Madrid, Spain; In two Minds, Vera Cortés, Art Agency, Lisbon, Portugal. Among the collectives : 2008 El hombre delgado y los desastres naturales, Suffix Arte contemporáneo, Seville, Spain; Resilience, Galleria Continua / Le Moulin, Boissy-le-Châtel, France; La Mirada Iracunda Centre Cultural Montehermoso, Vitoria-Gasteiz, Spain; 2007 L’Emprise du lieu, by Daniel Buren, Expérience Pommery #4, Reims, France; 52nd International Art Exhibition. The Venice Biennale; Sur un fil, Tendu!, MAC,S, Grand-Hornu; Expérience Pommery, Domaine Pommery, Reims, France ; A viaxe. Novas peregrinacións, CGAC, Santiago de Compostela, Spain.
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Generalmente costituiti da un’unica inquadratura, i video di Luca Rento, tendono a sovrapporre, sin quasi a farle coincidere, immagine statica e dinamica. La persistenza di un’immagine fissa all’interno di un film produce, come ci ricorda Bellour, un turbamento particolare, perché “senza smettere di svolgersi al suo ritmo, il film sembra fissarsi, sospendendosi”, come se nella visione due tempi si mescolassero “senza mai confondersi”.10 E’ questo perturbamento temporale, questa staticità continuamente evocata e continuamente mancata a portare in primo piano una durata la cui muta reticenza non cessa di interpellarci. Tutta giocata nell’abolizione del confine che separa immagine della realtà e realtà dell’immagine, l’opera di Rento custodisce la seduzione che emana dalla staticità della pittura, come mostrato in uncentimetrocentoanni,12 gennaio 2010 14.20.00 dove pare non accadere nulla ma in cui la solitaria figura dell’artista immobile e per così dire “esposta alla svista”, sembra cedere il ruolo di protagonista al cadere di una goccia, la cui azione è responsabile del formarsi delle straordinarie architetture naturali che, nella grotta, attorniano la sua figura. Nella sapiente costruzione dell’immagine che, come una sorta di laica Annunciazione separa e mette in relazione due temporalità divergenti, la presenze della goccia e quella dell’uomo paiono elidersi a vicenda.
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Generally consisting of a single shot, the videos of Luca Rento tend to overlap, until static and dynamic image almost coincide. The persistence of a still image in a movie or a video produces, as Bellor remind us, a particular disturbance, because “without ceasing to be held at its pace, the movie seems to fix, to suspend”, as if during the vision two-stroke mix “never to be confused”10. It is this time disturbance, this static continually evocated and continually-although imperceptibly- failed, which brings up a term whose outline reticence continues to consult. Rento’s work is totally played on the abolition of the border that separates image of reality and reality of the image, it keeps the charm that emanates from the vision of a video recording that seems captured by the static nature of painting, as shown uncentimetrocentoanni, 12 gennaio 2010 14.20.00, where nothing seems to happen but where the solitary and still figure of the artist is “exposed to the oversight” in a cave that seems out of a seventeenth-century painting, it seems to yield the title role to the fall of a droplet, whose action, in times incomparable with those of human life, is responsible for the formation of unique natural architecture that surround the figure. In the skilful construction of the image, as a kind of secular Annunciation, it separates and connects two different temporality, the presence of the drop and the man seems to cancel each other.
Parafrasando Agamben potremmo dire che l’operazione di Luca Rento non mira a inserire “le immagini nel tempo” ma “il tempo nelle immagini”.
To paraphrase Agamben, we could say that the operation of Luca Rento is not to insert “images in time” but “time in images”.
10 Raymond Bellour, Lo spettatore pensoso, in: Fra le immagini Bruno Mondadori, Milano, 2007
10 Raymond Bellour, Lo spettatore pensoso, in: Fra le immagini Bruno Mondadori, Milano, 2007
uncentimetrocentoanni,12 gennaio 2010 14.20.00 Luca Rento
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Luca Rento, nato a Feltre nel 1965.
Luca Rento was born in Feltre in 1965.
Il senso di silenzio e di sospensione temporale e le risonanze della storia pittura che attraversano l’opera video dall’artista, e spesso possono trarre in inganno lo spettatore, convincendolo di star osservando un’immagine statica, sono frutto di una precisa strategia espressiva volta ad indagare il sottile disagio emotivo dell’uomo contemporaneo e fungono da provocazioni cognitive, atte a spiazzare lo spettatore per coinvolgerlo in una rinnovata dimensione meditativa.
The sense of silence and the resounding of painting are visible in his video artworks that sometimes betray the spectator, making him believe he is watching a static image, are the result of a specific expressive strategy whose purpose is to analyse the light emotional unease of the contemporary man and they act like provoking and catching the spectator off guard, although they put him into a new contemplative dimension.
Fra le mostre personali: 2009: Luca Rento. Apparentemente nulla, a cura di E. Volpato e S. Cincinelli, Man Nuoro; Cairn Centre D’Art, Digne le Bains; 2007: Luca Rento, a cura di A. Busto, CeSAC, Caraglio; 2005, Luca Rento, a cura di V. Loers, Galerie Bernd Kluger, Innsbruck. Tra le collettive: 2009: L’evento immobile. Lo sguardo ostinato, a cura di C. Collu e S. Cincinelli, Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno; Flowers Power, a cura di A. Busto, CRAA, Verbania; 2006, KN’YAN, Galerie Christine Mayer, a cura di V. Loers, Munich; 2005: La miniatura dal settecento al video d’artista, a cura di E. Volpato, Fondazione Torino Musei; Chronos, a cura di A. Busto, CeSAC, Caraglio; Expanded Painting/Action Directa Prague Biennale 2, Praga; 2004: Robinson ...a cura di M. Coccia, Trevi Flash Art Museum, Trevi 2003: Peripheries Become the Center, Prague Biennale 1, Praga.
Among his personal exhibitions: 2009 Luca Rento. Apparentemente nulla, by E. Volpato e S. Cincinelli, Man Nuoro; Cairn Centre D’Art, Digne le Bains; 2007 Luca Rento by A. Busto, CeSAC, Caraglio; 2005, Luca Rento, by V. Loers, Galerie Bernd Kluger, Innsbruck. Among collective exhibitions: 2009 L’evento immobile. Lo sguardo ostinato, by C. Collu e S. Cincinelli, Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno; Flowers Power, by A. Busto, CRAA, Verbania; 2006, KN’YAN, Galerie Christine Mayer by V. Loers, Munich; 2005 La miniatura dal settecento al video d’artista, by E. Volpato, Fondazione Torino Musei; Chronos, by A. Busto, CeSAC, Caraglio; Expanded Painting/Action Directa Prague Biennale 2, Prague; 2004 Robinson ...by M. Coccia, Trevi Flash Art Museum, Trevi 2003: Peripheries Become the Center, Prague Biennale 1, Prague.
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Il soggetto confuso che apre In Focus out focus (2007) di Kan Xuan, stagliandosi enigmatico sullo sfondo bianco, come la tipica montagna nella nebbia della pittura cinese, acquista progressivamente rilievo, ma la lentissima messa a fuoco non conduce a una pacifica acquisizione: la figura sembra resistere ostinatamente all’identificazione.
The confused subject that opens In focus out focus (2007) by Kan Xuan, enigmatic silhouetted against the white background, as the typical mountain in the fog of Chinese painting, buy progressively importance, but slow focus does not lead to a peaceful acquisition: the figure seems to stubbornly resist the identification.
Con quest’opera semplice ma estremamente sofisticata l’artista non ci restituisce la messa a fuoco di un’immagine ma l’immagine di una messa a fuoco: ad animare il video è, infatti, un falso movimento, un’oscillazione sur place, che segna un transito dallo stesso allo stesso. In un primo tempo, infatti, tendiamo a identificare la figura, velata dalla lontananza, con un paesaggio nella nebbia, poi con un ipotetica architettura in rovina o una imprecisabile natura morta. Poiché il movimento della messa a fuoco si configura come una sorta di zoom temporale in cui ciò che raggiungiamo è già implicitamente contenuto, nell’immagine iniziale, possiamo immaginare cosa sarebbe accaduto se Kan Xuan avesse invertito l’ordine della ripresa: partire da un’immagine perfettamente a fuoco avrebbe comportato sia il sacrificio di ogni interrogazione sull’immagine iniziale sia la dissoluzione del fantasma della pittura, condizione sine qua non per veicolare l’abiezione del proprio soggetto. Scrive infatti Kristeva: “l’abietto non è un oggetto di-
With this simple yet highly sophisticated work, the artist does not return the focus of an image but, the image of a focus: to animate the video is, in fact, a false move, a swing sur place, which marks a journey from the same to the same. At a first glance, in fact, we tend to identify the figure, veiled by distance, with a landscape in fog, then in a receptive modulation that becomes mirror due to the slow focus, with a hypothetical architecture in ruins or an indeterminable still life. Since the movement of the focus appears as a kind of temporal zoom, in which what we reach is already implicit in the initial image, we can imagine what would happen if Kan Xuan had reversed the order of recovery: starting from an image in sharp focus would involved both the sacrifice of every query about the initial image and the dissolution of the ghost of the painting, that, as it were, is the sine qua non condition to convey the ugliness of his subject. Kristeva writes: “the abject is not an object before
11 Julia Kristeva, Poteri dell’orrore, saggio sull’abiezione, Spirali, Milano, 1981
11 Julia Kristeva, Poteri dell’orrore, saggio sull’abiezione, Spirali, Milano, 1981
nanzi a me che io possa nominare o immaginare... che offrendomi un appiglio... mi consenta di essere più o meno distaccata... Quel che è irrimediabilmente caduto, cloaca e morte, sconvolge... violentemente l’identità di chi vi si confronta... il rifiuto come il cadavere indicano quel che io scanso continuamente per vivere. Gli umori, la sozzura, l’escremento sono quanto della morte la vita sopporta a stento ...”.11
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me that I can appoint or imagine...that giving me a grip... ... allow me to be more or less detached ... What is hopelessly fallen, sewer and death, violently disrupts the identity of who you compare ... waste as the body indicate what I continually avoid to live. The mood, the filth, the excrement are what of death, life endures with difficulty... “11.
In Focus out focus Kan Xuan
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Kan Xuan nasce nel 1972 a XuanCheng (Cina). Vive e lavora tra Pechino e Amsterdam.
Kan Xuan was born in 1972. Now she lives and works between Beijing and and Amsterdam.
Fino al 1997 studia pittura presso l’Accademia di Belle Arti cinese di Hangzhou. Lì incontra Zhang Peili ed inizia ad interessarsi alla sperimentazione di pittura e disegno. Nel 1998 si trasferisce a Pechino e comincia a concentrarsi sul video come suo principale mezzo di espressione. I suoi lavori sono stati ampiamente esposti e presentati sulla scena internazionale, in particolare durante le Biennali di Venezia e di Istanbul nel 2007. Le sue opere caratterizzate da humour, lucentezza e grazia, accostati ad un profondo senso di ironia critica e comprendono performance corporali e manipolazione d’immagini che spesso sfruttano la ripetizione e trasmettono un forte minimalismo estetico. Kan Xuan è una dei più rinomati artisti cinesi al mondo attivi in patria. Fra le mostre personali: 2008: Kanxuan! Ai!, Galleria Continua, San Gimignano, Italy; Yes, No & Other Options, Yorkshire ArtSpace, Sheffield, UK; 2006: Kanxuan at Buerofriedrich, Buerofriedrich, Berlin, Germany. Fra le collettive: 2010: The State of Things, Brussels/Beijing, Palais des Beaux-Arts / Bozar, Centre for Fine Arts, Bruxelles, Belgium; 2009: G.D. Tecnologie ed arte, Pinacoteca Nazionale, Bologna, Italy; El Patio de mi Casa, Arte Contemporaneo en 16 Patios de Còrdoba, Cordoba, Spain.
She studied oil painting at the China Academy of Fine Art in Hangzhou, graduating in 1997. It was there that she met Zhang Peili and his peers, and began to take an interest in experimentation beyond painting and drawing. In 1998 Kan moved to Beijing, and began to focus on video as her primary medium of expression. Kan Xuan has been exhibited widely on the international art scene, including the Istanbul Biennale, 2007 and Venice Biennale, 2007. Her works are characterised by humour, lightness, and grace, alongside a deep sense of critical irony. She has lived and worked extensively in the Netherlands, and is simultaneously one of the most worldly and distinctively local artists currently working in China and abroad. Kan Xuan’s works have involved body-oriented performances and image manipulation, and often use repetition. They display a strong minimalist aesthetic, possibly an effect of her time spent in Northern Europe.Among her personal exhibitions: 2008: Kanxuan! Ai!, Galleria Continua, San Gimignano, Italy; Yes, No & Other Options, Yorkshire ArtSpace, Sheffield, UK; 2006: Kanxuan at Buerofriedrich, Buerofriedrich, Berlin, Germany. Among the collectives: 2010 The State of Things, Brussels/Beijing, Palais des Beaux-Arts / Bozar, Centre for Fine Arts, Bruxelles, Belgium; 2009 G.D. Tecnologie ed arte, Pinacoteca Nazionale, Bologna, Italy; El Patio de mi Casa, Arte Contemporaneo en 16 Patios de Còrdoba, Cordoba, Spain.
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Glas (2009) di Emanuele Becheri si colloca ai limiti della percezione12. Questo il contesto della ripresa: “la telecamera è abban-
Glas (2009) by Emanuele Becheri falls within the limits of perception. This is the context of the recovery, “the camera left to
bianco e nero, mostra tutt’altro: un’inquadratura persistentemente grigia a tratti solcata dal lampeggiare di fugaci apparizioni di forme volatili che, nitidamente a fuoco o leggermente sfuocate perturbano per un istante la sua muta vuotezza.
shows something else: a shot persistently gray, we know that it is a heaven, we may perhaps guess from the flash of rare and fleeting birds appearances that, clearly in focus or slightly out of focus, for a moment disturb his silent emptiness.
“In francese Glas indica il rintocco funebre delle campane a morto. Mi pareva appropriato proprio per tautologizzare questo passaggio a vuoto del segno che, rintocca proprio per ‘certificare’ l’inevitabile ritardo che lo contraddistingue; si può dire che il segno, come spesso accade nel mio lavoro, manchi sempre al proprio posto”. Proprio a causa di questa ‘mancanza’ l’opera
“In French Glas indicates the sound of the death knell. It seemed
12 cfr. Saretto Cincinelli, Hantologie, in Hantology, catalogo della mostra personale di Emanuele Becheri, Man Nuoro, Mousse, Milano, 2009.
12 cfr. Saretto Cincinelli, Hantologie, in Hantology, catalogue of the exhibition by Emanuele Becheri, Man Nuoro, Mousse, Milano, 2009.
13 Lyotard jean franÇois, Anima Minima, Pratiche, Parma, 1995.
13 Lyotard jean franÇois, Anima Minima, Pratiche, Parma, 1995.
donata a terra, deposta in verticale contro il cielo. Sopra di lei, a distanze diverse, restano impressionate in un fotogramma delle rondini che volteggiano a velocità straordinaria”, ma l’opera, in
sembra sottrarsi ad ogni forma di documentazione. Ogni tentativo di restituzione fotografica sembra infatti implodere per eccesso o difetto: se l’immagine documenta il luminoso fondo grigio, viene a mancare la pulsazione ritmica che ne perturba la vuotezza, se invece ipostatizza l’icona, resta orfana dell’effetto della sua sparizione. In Glas ciò che vediamo come una sorta di baluginio è una vera e propria icona che si mostra però unicamente nell’atto della propria scomparsa; l’opera è strutturata in modo che essa possa aver luogo solo a patto di non aver luogo. Glas richiede la sopportazione di questa aporia. Trasformando la vista in visione e l’apparenza in apparizione, l’artista ci mostra che non esiste un’esperienza pura, piena e senza vuoti; ci fa vedere che, a determinate condizioni, c’è dell’irrappresentabile in ogni immagine.
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land placed vertically against the sky. Above it, at different distances are exposed to a 24th of a second (one frame) swallows circling with extraordinary speed” but the work in black and white,
appropriate to tautologyze this vacuum step of the sign that, tolls just to ‘certify’ the unavoidable delay that distinguishes it, we can say that the sign, as often happens in my work, always missing in its place“. Precisely because of this ‘lack’ the work seems to
escape any form of documentation. Any attempt of camera refund seems to implode by excess or defect: if the image documents the light gray background, is to miss the rhythmic pulse that disturbs the emptiness, but if hypostatize, the icon, remain orphan of the effect of his disappearance. In Glas what we see as a sort of glimmer is a real icon but shows itself only in the act of his disappearance, the work is structured so that it can take place only if it does not take place. It is necessary that the icon announces with no presence, that his appearance results in a subliminal sense. Glas requires the endurance of this aporia; the artist shows us, through the transformation of view in vision and of semblance in appearance, that there is no pure experience, full and not empty; and show us that under certain conditions, there is something unrepresentable in each image.
Glas
Emanuele Becheri FESTIVAL FUORI
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Emanuele Becheri (Vaino, Prato, 1973), è uno dei protagonisti della scena italiana delle ultime generazioni.
Emanuele Becheri (Vaino, Prato, 1973) is one of the protagonist the Italian scene of the last generations.
“Tutto il mio lavoro dal 2004 fino ad oggi -ha precisato- è costruito su un’idea di disegno espanso. Considero tutti i miei lavori -non solo le opere su carta ma anche le sculture, i video, le fotografie, i progetti sonori ecc- altrettante forme di disegno”. Il contrasto tra il nero e il bianco, il buio e la luce, la linea, l’assenza costituiscono infatti il fondamento della sua ricerca. L’assenza in particolare, appare spesso paradossalmente declinata come assenza dell’Autore: la manualità ridotta al minimo, favorisce la nascita di opere generantesi per così dire autonomamente, al di fuori del controllo della volontà autoriale, come le Carte Piegate realizzate nel buio totale e segnate da minimi interventi grafici o la serie Shining grandi carte nere attraversate dalle scie argentee di lumache lasciate libere di strisciare su di esse o, infine, gli oggetti combusti. In mostre recenti l’artista ha proposto anche fotografie, video e opere sonore: creazioni in cui il disegno si ripresenta come concetto astratto, metafora e paradosso. Fra le recenti mostre personali: 2010: Emanuele Becheri. Impressioni, Galerija Gregor Podnar, Berlino; Hauntology, a cura di S. Cincinelli, Man, Nuoro; 2009: Après Coup a cura di S. Menegoi, Museo Marino Marini, Firenze; 2008: Time out of joint a cura di M. L. Pacelli, Pac, Ferrara; Lightness, a cura di M. Paderni, Neon Bologna; 2006: Sept Dessins, Galerie Bernard Bouche, Parigi.
“All my work, up to now –he said– is built on an idea of expanded drawing. I think all my works –and not only papers, but also sculptures, videos, images, sound projects– are drawings”. The contrast between black and white, dark and light, line, absence constitute the base of his research. Particularly the “absence”, paradoxically appears often as “absence of the author”: handmade work is reduced and artworks generate by themselves, out the author’s control, such as Carte Pregiate realised in complete dark with minimum graphic interventions or Shining, big black papers with the silver traces of snails, free of crawling on them or the burned objects. In recent exhibitions the artist proposed also photos, videos and sound works: creation in which drawing comes out again as abstract concept, metaphor and paradox. Among recent personal exhibitions: : 2010: Emanuele Becheri. Impressioni, Galerija Gregor Podnar, Berlin; Hauntology, by S. Cincinelli, Man, Nuoro; 2009: Après Coup by S. Menegoi, Museo Marino Marini, Florence; 2008: Time out of joint by M. L. Pacelli, Pac, Ferrara; Lightness, by M. Paderni, Neon Bologna; 2006: Sept Dessins, Galerie Bernard Bouche, Paris.
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L’EVENTO IMMOBILE
FESTIVAL FUORI
Un film o un video, operano non solo tramite ciò che mostrano ma anche tramite ciò che tolgono: “l’immagine -sottolinea Alain Badiou- vi è soprattutto occultata. Il movimento vi è impa-
stoiato, sospeso, rovesciato, arrestato. Più essenziale della presenza è il taglio, non solamente per effetto del montaggio”, in molte delle opere proposte inesistente, ma “innanzitutto e per lo più per effetto della ‘messa in inquadratura’ e del filtraggio del visibile”.14
Il visibile e alcune opere lo mostrano in maniera esemplare “è ciò che anima il visto e gli impedisce di essere definitivamente
tale; ciò che fa si che l’attualità del visto sia attraversata da una perenne instabilità”, data non solo dal suo glissare sulla virtualità del visibile per lasciar apparire altro visto, ma “anche dal suo rimandare al vedente come a ciò che lo determina e che a sua volta viene determinato dal visto stesso”. Al di fuori di una concezione metafisica non esiste infatti visione “che metta in relazione: soggetto vedente e oggetto visto in quanto già dati”, la visione nasce, e molte di queste opere lo (di)mostrano, “nel cuore stesso del visibile, come scissione di un vedente e di un visto, loro reciproco rimando e loro reversibilità”15.
A film or video, operate not only through what they show but by what they take away: “the image-points Alain Badiou- is mostly obscured. The movement is shackled, suspended, reversed, stopped. More important of the presence is the cut, not only through the assembly” non-existent in many of the works proposed, but, “first and mostly due to the ‘start frame’ and the filtering of the visible”. The visible and some works show him in an exemplary manner “is what animates the saw and prevents it form being definitively so; what makes the current of the sawn object is crossed by a perpetual instability”, given not only by its gloss on the virtuality of the visible to let appear other saw, but also “by giving back to the viewer as to what determine it and which in turn is determined by the sawn object”. Outside a metaphysical conception does not exist a vision that “put into relation viewing subject and sawn object because already given”, the vision is born, and many of this works show this, “in the heart of the visible, as a split of a viewer and a sawn, self return and reversibility”.
Saretto Cincinelli
si ringraziano
Saretto Cincinelli
courtesy of Cristiana Collu
FRAC Corse / Galleria Continua Galleria Francesca Kaufmann / Galleria Franco Soffiantino Gam Torino / Mark Lewis Studio
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14 Alain Badiou, Il cinema come falso movimento, Kainos n.1(2001).
14 Alain Badiou, Il cinema come falso movimento, Kainos n.1(2001).
15 Roberto De Gaetano, Il visibile cinematografico, Roma, Bulzoni, 2002.
15 Roberto De Gaetano, Il visibile cinematografico, Roma, Bulzoni, 2002.
FESTIVAL FUORI L’EVENTO IMMOBILE
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FESTIVAL FUORI
IL FORTUNALE DELLE IMMAGINI
Il Fortunale delle immagini Video Loop DI anagoor
Il Fortunale delle Immagini raccoglie in una sintesi per immagini, come un turbine, le figure, i movimenti, i temi delle creazioni di Anagoor. La Compagnia continua ad indagare in una direzione che, a partire da archetipi da cui è impossibile sottrarsi, le consenta l’invenzione di nuove drammaturgie iconografiche, in uno sforzo mitopoietico originale che è il distillato di tutto ciò che conserviamo nel nostro DNA culturale. E’ seguendo questo percorso che Anagoor è diventata una delle realtà più fertili della nuova scena teatrale italiana nella ricerca di una drammaturgia visiva, in cui la parola non è necessariamente bandita, ma dove l’immagine, le figure arricchiscono come concrezioni la sintassi scenica. Cuore della ricerca l’ostinato e anacronistico dialogo con l’antico.
Anagoor nasce a Castelfranco Veneto nel 2000 raccogliendo, attorno alle figure di Simone Derai e Paola Dallan, la precedente esperienza di un gruppo di artisti del teatro. Al primo nucleo si aggiungono Anna Bragagnolo, Marco Menegoni, Moreno Callegari, Eloisa Bressan e Pierantonio Bragagnolo, contribuendo alla definizione del gruppo e alla sua direzione. La formazione dei componenti include lo studio della
filologia classica, della storia dell’arte, dell’architettura, delle arti visive, della danza, della musica e un lungo apprendistato teatrale. Oggi Anagoor è, contemporaneamente, una delle più impegnate nuove compagnie teatrali del Veneto e una riconosciuta forza promotrice della diffusione dei linguaggi performativi contemporanei. Nel 2009 riceve per Tempesta una Segnalazione Speciale al Premio Scenario. Nel 2008 è finalista con *jeug al Premio Extra. Nel 2007 Il Corriere della Sera, Regione Veneto e Fuori Biennale, annoverano Anagoor tra le principali quattro compagnie venete di teatro contemporaneo.
Il Fortunale delle Immagini synthesizes Anagoor creations through images like a vortex, figures, movements.
The Company keeps on going in the direction of new iconographic dramas, starting from inescapable archetypes. It is an original creative effort which summarize our cultural DNA. Along this path Anagoor has become a new reality of Italian theatre particularly prolific in the visual drama research, in which words are not completely banned, but where syntax is enriched by images. In the core of this research there’s the obstinate and anachronistic dialogue with the ancient.
FESTIVAL FUORI
vecchio forno, asolo
il fortunale delle immagini
27 AGOSTO - 5 SETTEMBRE 2010
Anagoor, founded in 2000, is a theatrical project based in Castelfranco Veneto, Italy, which brought together the experiences of several performers, dramaturgs, visual and musical artists. Their education spreads from classical filology, to history of art
and architecture, visual arts, dance, music and a long theatrical practice.
Today Anagoor is, at the same time, one of the most engaged new theatrical companies of Veneto and it is acknowledged as a promoting force in the diffusion of new contemporary languages. In 2009 Anagoor received a Special Mention for Tempesta at the Scenario Award 2009. In 2008 Anagoor was among the finalists for the Extra Prize 08 with *jeug. In 2007 Corriere della Sera in the publication Please Disturb numbers Anagoor among the four main companies of contemporary theatre in Veneto.
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130 house _guest
FESTIVAL FUORI
house_guest by galleria browning
mostra di Isotta Dardilli, Antonio Guiotto, Giorgia Ricci, lucia veronesi, Reed Young
La Galleria Browning, in occasione della XXIX edizione di AsoloArtFilmFestival, è lieta di presentare al pubblico House_guest, un progetto sull’accoglienza diversa, regale, silenziosa, inaspettata. House_guest è tradotto e interpretato dalla creatività dei giovani talenti che hanno partecipato al progetto deus ex fabrica e che in questa occasione si confronteranno con Antonio Guiotto (courtesy Perugiartecontemporanea) e Lucia Veronesi. Una rete di corrispondenza intessuta grazie alle diverse esperienze intellettuali_estetiche quali Sette vite e nulla di più dedicato a Filippo Betto di Isotta Dardilli, Vorrei raccontarti un’opera, un’installazione audio di Antonio Guiotto, La gelatinosa regalità di Giorgia Ricci, Le courtesy di Lucia Veronesi e Gli abitanti di Las Pajas di Reed Young. Dall’ indagine socio politica e psicologica sulla condizione umana immortalata da Reed Young, all’esplorazione storica di Giorgia Ricci, alla dicotomia corpo/ anima ricomposta di Isotta Dardilli insieme al desiderio di Lucia Veronesi e alla voce in scatola di Antonio Guiotto.
The Galleria Browning, on the occasion of the XXIX edition of AsoloArtFilmFestival, is glad about presenting House_guest, a project on a diverse, regal, silent and unexpected welcome. House_guest is translated and e interpreted through the creativity of young talents, who took part to the project deus ex fabrica and on this occasion will meet Antonio Guiotto (courtesy Perugiartecontemporanea) and Lucia Veronesi . A communications network created with intellectual and aesthetic experiences, such as Sette vite e nulla di più by Isotta Dardilli, dedicated to Filippo Betto, Vorrei raccontarti un’opera, an audio installation by Antonio Guiotto, La gelatinosa regalità by Giorgia Ricci, Le courtesy by Lucia Veronesi e Gli abitanti di Las Pajas by Reed Young. From the socio-political and psychological survey on human condition carried out by Reed Young, to the historical exploration by Giorgia Ricci, to the dichotomy body/soul, recomposed by Isotta Dardilli, together with the desire of Luca Veronesi and the canned voice of Antonio Guiotto.
Un dialogo stratificato ove non v’è opposizione tra la morale e la tecnica, un’opportunità per guardare, ascoltare e leggere.
A stratified dialogue where there is no opposition between moral and technique and which gives the chance to look, to listen ad to read.
galleria_browning Asolo, via Browning 167 Inaugurazione venerdì 27 agosto ore 19.30 mercoledì e giovedì 15.30_20.00 da venerdì a domenica 10.00-13.00_15.30-20.00 Info 0423 55320_340.6295528 galleriabrowning@gmail.com
FESTIVAL FUORI
galleria browning, asolo
house _guest
27 AGOSTO - 15 SETTEMBRE 2010
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FESTIVAL FUORI
live graffiti
performance artistica WRITING
SPAZIO APERTO, asolo
Live Graffiti è una performance artistica a cura di Damiano Frac-
caro che coinvolge un gruppo di writers, testimoni e fautori dell’importante influenza della Street Art sulle arti visive contemporanee. La Street Art è una manifestazione sociale, culturale e artistica diffusa in tutto il pianeta, basata sull’espressione della propria creatività tramite interventi sul tessuto urbano. Il writing è una forma d’arte spontanea basata sull’utilizzo di vernici spray; attraverso l’elaborazione di lettere (nomi) o figure (personaggi), ogni artista cerca di ottenere uno stile proprio ed originale, frutto della sua personale ricerca. Nel week end di apertura e in quello di chiusura di AsoloArtFilmFestival XXIX edizione, numerosi artisti coordinati da Damiano Fraccaro daranno vita ad un’enorme opera ispirata al mondo del cinema. Ogni writer realizza un’opera individuale, che confluisce però nel lavoro degli altri, generando così un unico risultato artistico frutto del confronto tra stili e creatività differenti.
Opere realizzate live, nei due weekend, su di una parete 15m x 3,50 m .
Live Graffiti is an artistic performance by Damiano Fraccaro that involves a group of writers who influenced visual contemporary arts with the Street Art. The Street Art is a social, cultural and artistic happening spread all over the world and based on the expression of one’ own creativity through interventions on the urban area. The writing is a form of spontaneous art based on the use of spray varnishes. Through the re-elaboration of letters and figures, each artist try to reach his own style as the result of his personal research.
FESTIVAL FUORI
live graffiti
27/29 AGOSTO e 3/5 SETTEMBRE 2010
During the opening weekend of the Festival, as well as during the last weekend of AsoloArtFilmFestival XXIX edition, various artists, coordinated by Damiano Fraccaro, will create a huge drawing inspired to the world of cinema. Each writer will realize his own work that will be put together with other artists’ work to create a mix of different styles and creativities.
Works live painted during the two festival weekends on a 15m x 3,50 m wall.
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FESTIVAL FUORI
ICONOCLÀSTE by PICCOLA GALLERIA ARTE CONTEMPORANEA mostra DI Alessandro Bellucco
Iconoclasta è il termine che si usa dall’VIII secolo per indicare il distruttore di immagini. Colui che, in modo assolutamente lucido, decide di cancellare ogni immagine sacra perché temuta. Temuta perché considerata più vera di ciò che richiama, fonte di verità. L’immagine ha una vita propria, non si limita semplicemente ad imitare il reale, ma crea e si autocrea. Ed in quanto dotata di vita propria, è capace di orientare il mondo. Quelli di Alessandro Bellucco sono corpi e identità che non vogliono somigliare al reale, non vogliono corrispondere allo “spettacolo”, progetti di alterità di scambio e di incontro. Iden-
tità come viaggio nel desiderio, corpo contemporaneamente in stato di allerta e abbandono. Corpo come schermo. E Alessan-
dro Bellucco pone lo spettatore di fronte a schermi di materia densa in cui le forme si ricongiungono alla loro simbologia originaria. In questo modo l’artista vuole svelare gli aspetti che rimangono nascosti sotto la superficie, indagare sotto la pelle della pittura. Forme primarie del corpo della pittura di cui insegue le metamorfosi possibili facendo agire forze contrastanti, concrezioni, svuotamenti, torsioni, attrazioni... fanno parte di uno stesso percorso che lo spinge in zone ignote dell’immaginazione.
Piccola Galleria Arte Contemporanea Asolo, Via Dante 20 Inaugurazione venerdì 27 agosto ore 19.30 da martedì a domenica 10.00-13.00 / 15.30-19.00 Info 347 2251787 www.piccolagalleria.com
Iconoclast is the name that has been used since the VIII century to define a destroyer of images. It’s the one who, in a completely rational way, decides to cancel each sacred image because he fears it. And the image is feared because it is considered to be truer than what it represents, it is a source of truth. The image somehow has its own life, it doesn’t limit itself only to copy what is real but it creates and self-creates itself. And having its own life, it is capable of orientating a world. The ones of Alessandro Bellucco are bodies and identities that don’t want to resemble the real, they don’t want to correspond to the “show”, they are projects of otherness, of Exchange and meeting. They are identities that travel through desire, bodies
FESTIVAL FUORI
Piccola Galleria Arte Contemporanea, asolo
ICONOCLASTE
27 AGOSTO - 5 SETTEMBRE 2010
that are at the same time in a state of alert and abandon. The body as a screen. And Alessandro Bellucco puts the spectator
in front of screens made of thick material where the shape rejoin with their original symbology. In this way the artist wants to reveal the aspects that remain hide under the surface, to research under the skin of painting. Primary forms of the painting body, of which he follows the possible metamorphoses, involving contrastino forces, concretions, emptyings, twistings... are part of the same path that pusher him into unknown zones of imagination. In collaborazione con MC2 Gallery
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136 silenzi incantati
FESTIVAL FUORI
silenzi incantati
installazioni di irma paulon
Le opere esposte in questo progetto risultano dal cortocircuito che si genera dalla sovrapposizione di un elemento eterogeneo e cangiante nella sua forma plasmata per l’occasione su di un elemento fisso e antico come il Parco di Casa Malipiero. Ognuna delle installazioni qui proposta è dunque la naturale conseguenza di una specifica riflessione, e nasce assumendo le forme più consone all’ispirazione fornita dalla profonda simbiosi con la natura circostante. L’artista ha creato opere che sorgono dalla terra e discendono dagli alberi dando il via ad un percorso che sarà suddiviso in cinque punti principali: Il cimitero dei gatti (presenze), L’elemento fuoco, L’elemento aria, L’elemento acqua (tomba di Malipiero) e L’elemento terra. A completare questa serie di installazioni, saranno esposte una serie di foto realizzate durante una performance di body painting dove l’artista stessa è la protagonista femminile, interpretando simboli e icone della sua arte e facendo da scenografia sulle mura di cinta del Parco di Casa Malipiero. ( Valentina Barotto )
The art works exhibited within this project are the result of the superimposition of an heterogeneous and changing element occasionally shaped on the fix and ancient element of the Casa Malipiero Garden. Each installation is the natural consequence of a specific thought that become concrete in accordance with the inspiration generated by the symbiosis with the surrounding nature. The artist has created some works that come directly from the ground or descend from the branches of trees, creating a circuit with five main focus points: Il cimitero dei gatti (presences), L’elemento fuoco, L’elemento aria, L’elemento acqua (Malipiero’s tomb) and L’elemento terra. To complete the set of installations, a series of pictures will be exhibited. These photos have been taken during a body painting performance of the artist and they will interpret the symbols and icons of her art as part of the set design of Casa Malipiero Garden. ( Valentina Barotto )
www.irmapaulon.eu
www.irmapaulon.eu
Con il contributo di Industria Chimica Adriatica, Immaginaria, The Cube, Atelier Italiano e Oggetti & Soggetti.
Con il contributo di Industria Chimica Adriatica, Immaginaria, The Cube, Atelier Italiano e Oggetti & Soggetti.
Irma Paulon, nasce ad Arquà Polesine (Rovigo) nel 1962. Dal 2004 è presente in Gallerie e Fiere d’Arte nazionali ed internazionali. I suoi lavori sono il risultato di una sintesi di sperimentazione di varie discipline artistiche quali la pittura, la scultura e la fotografia, prediligendo la trasparente plasticità delle resine, che l’artista crea meticolosamente per ogni opera. Considera l’ambiente un organismo vivente soggetto a mutamenti continui, in questo senso l’installazione sembra la scelta migliore per interpretare il valore dell’interazione dell’opera con l’ambiente stesso.
Irma Paulon was born in Arquà Polesine (Rovigo) in 1962. From 2004 she exhibits her works in national and international galleries. Her works are the result of the experimental synthesis of several artistic disciplines such as painting, sculpture and photography. She chooses resin as her favourite material, especially because of its transparency. She thinks of nature as “living” and subject to continuos changings. In this sense the installation seems to be the best choice to convey the value of the interaction between artwork and nature.
FESTIVAL FUORI
parco di casa malipiero, asolo
silenzi incantati
27 AGOSTO - 5 SETTEMBRE 2010
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FESTIVAL FUORI
misael temporary shop
misael temporary shop 27 AGOSTO - 5 SETTEMBRE 2010 ex casoin, Asolo
Misael – art style design food – è un progetto fondato da Michael Haerens, amministratore della Pacific Union Group, insieme ad Isabel Qian. Misael è un laboratorio creativo innovativo, in cui confluiscono l’inventiva e l’entusiasmo di artisti contemporanei, provenienti da ogni parte del mondo e da ogni settore della creatività. Product Design, Arte contemporanea ma anche Fashion design e food, sono solo alcune fra le discipline coinvolte in questo progetto culturale dalla forte componente etica e sociale, unitamente alla ricerca e la sperimentazione di stili e tendenze future. Durante l’AsoloArtFilmFestival XXIX edizione, Misael apre un Temporary Shop nel centro di Asolo, nel quale sono ospitate le opere di alcuni degli artisti già presenti nella collezione Misael.
Alcuni artisti: Andile Dyalvane, ceramista Sudafricano, apprezzato a livello internazionale; Alice Visin, artista che crea opere di design dal recupero di libri abbandonati;
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Heath Nash, designer Sudafricano che lavora rivitalizzando i contenitori di scarto; Katzo, artista che realizza lavori di astrazione figurata attraverso impeti di colore.
Misael is a creative workshop of contemporary artists, coming from every part of the world, from every creative field. Product design, Contemporary Art, also Fashion Design & Food, are just few of the disciplines involved in this cultural project of strong ethical and social components, combined with the research and experimentation in styles and future tendencies. Misael is an experimental Area, a laboratory of ideas involved to spread the ethical message by producing unique products of high intrinsic and emotional value. During AsoloArtFilmFestival XXIX edition, Misael opens a Temporary Shop in the centre of Asolo, where are exhibited the artworks of some artists already collected in Misael Shops.
GIORGIO SCIANCA: THE ARCHITECT’S BOOK presentazione album degli attori/architetti
Partendo dalla considerazione che i cento anni di vita del cinema, visto come medium globale, corrispondono ai cento anni della figura dell’architetto moderno, Giorgio Scianca ha raccolto e organizzato in un database (a partire dal 1919), le foto, le locandine, i trailer, le sequenze significative, di circa 640 film prodotti in tutto il mondo che hanno come protagonista o coprotagonista un architetto. La finzione del cinema descrive
sorprendentemente la complessità della professione sia nella sua accezione popolare sia in quella elitaria. Dalla vita universitaria
al successo (o al fallimento) professionale, dalla crisi di mezza età all’accettazione della senilità. Un viaggio nel tempo e nello spazio di una professione raccontata con grande generosità dal cinema. Da Boris Karloff e John Wayne a Henry Fonda e Fernandel; da Gary Cooper e Barbara Stanwick a Kirk Douglas e Michel Piccoli; da John Cassavetes e Charles Bronson a Robert De Niro e Warren Beatty; da Paul Newman e Jean Luis Trintignan a Carol Baker; da Richard Gere e Donald Sutherland a Michel Pfeiffer e Keanu Reeves; da Gabriele Ferzetti e Claudio Gora a Vittorio Gassman e Nino Manfredi; da Umberto Orsini e Gastone Moschin a Mimmo Calopresti e Anna Galiena.
Considering that the hundred years’ history of cinema – meant as a global medium – correspond to the hundred years of the figure of architect, Giorgio Scianca has gathered and organized in a database (from 1919), all the pictures, the posters, the trailers, the important sequences of 640 films on the architect figures from all over the world.
FESTIVAL FUORI
AUDITORIUM COMUNALE, ALTIVOLE
THE ARCHITECT’S BOOK
28 AGOSTO 2010 ORE 18.30
The film fiction describe the complexity of the architect work, both on its popular and on its élite side. From the universitary life to
the professional success (or failure), from the middle-age crisis to the acceptance of senility. A journey of time and space of the architect profession, conveyed by the cinema. From Boris Karloff and John Wayne, to Henry Fonda and Fernandel; from Gary Cooper and Barbare Stanwick, to Kirk Dougkas and Michel Piccoli; from John Cassavetes and Charles to Carlo Baker; from Richard Gere and Donald Sutherland to Michelle Pfeiffer and Keanu Reeves; from Gabriele Ferzetti and Claudio Gora to Vittorio Gassman and Nino Manfredi; from Umberto Orsini and Gastone Moschin, to Mimmo Calopresti and Anna Galiena.
Giorgio Scianca, architetto di Torino.
Giorgio Scianca, 52-years-old architect born in Turin.
Dal 1994 studia gli architetti di tutto il mondo. Ha lavorato per il CNAPPC (Consiglio Nazionale degli Architetti) e per l’UIA (Union Internationale des Architectes). È consulente del Centro Sperimentale di Cinematografia per lo sviluppo dell’industria audiovisiva nel Mezzogiorno. Nel 2005 fonda la Archiworld Channel srl, una società di comunicazione che si propone di portare ovunque il tema dell’architettura al centro del dibattito sociale, politico e culturale. La videorivista archiworld.tv è una testata giornalistica diretta da Alessandra Comazzi.
From 1994 studies on architects from all over the world. He worked for the CNAPPC (Consiglio Nazionale degli Architetti) and for the UIA ( Unione Internazionale des Architectes). He works as a consultant for Centro Sperimentale di Cinematografia per lo sviluppo dell’industria audiovisiva nel Mezzogiorno. In 2005 he fonde the Archiworld Channel srl, a communication society whose purpose is to bring the architecture topic everywhere within the social, political and cultural debate. The video-review archiworld.tv is a newspaper led by Alessandro Comazzi.
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FESTIVAL FUORI
LUIGI NONO & CARLO SCARPA
luigi nono & carlo scarpa
conversazione tra massimo cacciari e francesco dal co
La giornata di AsoloArtFilmFestival dedicata all’architettura vede la sua massima espressione nell’evento Luigi Nono & Carlo Scarpa, una conversazione tra Massimo Cacciari e Francesco Dal Co. Durante l’incontro i due illustri ospiti proporranno degli interventi sul lavoro dell’architetto Carlo Scarpa e sull’opera dedicatagli dall’amico compositore Luigi Nono: A Carlo Scarpa, architetto, ai suoi infiniti possibili * (1984).
The architecture day within AsoloArtFilmFestival will reach its highest level with the event Luigi Nono & Carlo Scarpa, a conversation between Massimo Cacciari and Francesco Dal Co. During the meeting, the two illustrious guests will talk about Carlo Scarpa’s work and the Luigi Nono’ opera dedicated to the architect: A Carlo Scarpa, architetto, ai suoi infiniti possibili (1984)
Carlo Scarpa nasce a Venezia dove si diploma in disegno architettonico nel 1926. Influenzato da diversi artisti e architetti, costruiva in piccoli spazi capolavori assoluti. È stato senza alcun dubbio l’architetto dei dettagli, degli allestimenti, dei piccoli edifici e degli allestimenti museali. In questo ambito è stato il progettista più dotato di quella corrente (soprattutto del dopoguerra), definita come razionalismo italiano. Morì accidentalmente a Sendai in Giappone dove era stato accolto come un grande maestro. É sepolto nel cimitero di Altivole (TV) dove ha realizzato quella che è considerata una delle sue opere più riuscite, la tomba Brion.
Carlo Scarpa was born in Venice where he graduated in architectural drawing in 1926. Influenced by the work of many artists and architects, he was able to create real masterpieces in very small spaces. He has been the architect of the details, of appointments, of small building. In this field he has been the most talented designer within the wave of the post-war period, called Italian rationalism. He died accidentally in Sendai (Japan), where he had been welcomed as a master. He is buried in the cemetery of Altivole (TV) where he created the Brion tomb, one of his most famous masterpieces.
A Carlo Scarpa, architetto, ai suoi infiniti possibili è opera dell’ul-
the last creative season of the Venetian composer Luigi Nono, marked by a total formal freedom, by a musical texture made of various nuances, by harrowing passages and great silence.
tima vertiginosa stagione creativa del compositore veneziano Luigi Nono, segnata dall’assoluta libertà formale, da un tessuto musicale fatto di varie sfumature, di lancinanti frammenti e importantissimi silenzi.
* Per gentile concessione della Fondazione Teatro la Fenice.
FESTIVAL FUORI
tEATRO eleonora DUSE, ASOLO
LUIGI NONO & CARLO SCARPA
28 AGOSTO 2010 ORE 21.30
A Carlo Scarpa, architetto, ai suoi infiniti possibili is a product of
* For kind permission of Teatro la Fenice Foundation
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FESTIVAL FUORI
i musei di carlo scarpa
La tensione creativa verso spazi possibili (e impossibili) avvicina Scarpa a Nono, che nell’opera in memoria dell’amico architetto fa risuonare l’utopia degli infiniti possibili, in perfetta consonanza col lavoro creativo di Scarpa, che parimenti usava dello spazio come elemento compositivo.
The creative tension towards possible (and impossible) spaces is a characteristic both of Scarpa and Nono. The latter, in his tribute to his friend Scarpa, make the utopia of possible infinities resound, together with the creative work of the architect, who used the space as a structural element.
Gli interventi saranno anticipati da una visita guidata presso la tomba Brion a San Vito di Altivole alle ore 18.00. La visita, condotta da Francesco Dal Co, è limitata a 25 persone (su invito) in conformità con le richieste della famiglia Brion.
The meeting will follow a guided tour at Brion tomb in San Vito di Altivole, at 8.00 p.m. The tour will be led by Francesco Dal Co and according to Brion family’s dispositions just 25 people will be allowed to take part to the tour.
in collaborazione con
si ringrazia Fondazione Teatro la Fenice Famiglia Brion Francesco Dal Co, (Ferrara, 1945) è uno storico dell’architettura italiano. Si laurea in Architettura presso l’Università IUAV di Venezia nel 1970. È professore di Storia dell’Architettura presso: l’Università IUAV di Venezia dal 1981, la School of Architecture della Yale University dal 1982 al 1991, l’Accademia di Architettura di Mendrisio dal 1996. È direttore del Dipartimento di Storia dell’Architettura dello IUAV dal 1995 al 2003. Dirige la Biennale di Venezia dal 1988 al 1991. Dal 1996 è Direttore della rivista Casabella.
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Massimo Cacciari, (Venezia, 5 giugno 1944) è un filosofo, accademico e politico italiano, ex sindaco di Venezia. Nel 1967 si laurea in filosofia all’Università di Padova con una tesi sulla Critica del giudizio di Immanuel Kant. È tra i fondatori di alcune riviste di filosofia, che hanno segnato il dibattito dagli anni sessanta agli anni ottanta, tra cui Angelus Novus, Contropiano, il Centauro. Ha pubblicato numerose opere e saggi, tra i quali meritano una particolare attenzione: Krisis (del 1976); Pensiero negativo e razionalizzazione (1977); Dallo Steinhof (1980); Icone della legge (1985); L’angelo necessario (1986); Dell’inizio (1990); Della cosa ultima (2004). Nel 2002 fonda la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, di cui è Preside fino al 2005. Attualmente insegna Estetica e forme del fare nella Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele.
Francesco Dal Co (Ferrara, 1945) is an Italian historian of architecture. He graduated in Architecture at IUAV University of Venice in 1970. He teaches History of Architecture at IUAV University since 1981 and at Mendrisio Architecture Academy since 1996. He has been teaching also at the School of Architecture of Yale University from 1982 to 1991. He worked also as Director of the Department of History of Architecture of IUAV from 1995 to 2003. From 1988 to 1991 he led the Venice Biennale. Since 1996 he is the editor of Casabella magazine. Massimo Cacciari (Venezia, 5th June 1944) is an Italian philosopher, academician and politician, ex mayor of Venice. In 1967 he graduated in philosophy at Padua University and wrote his thesis about the Critique of Judgement by Immanuel Kant. Is one of the founders of some philosophy journal that marked the debate from the 60’s to the 80’s, among which Angelus Novus, Contropiano, il Centauro. He published numerous works and essays, among which deserve to be particularly mentioned: Krisis (1976); Pensiero negative e razionalizzazione (1977); Dallo Steinhof (1980); Icone della legge (1985); L’angelo necessario (1986); Dell’inizio (1990); Della cosa ultima (2004). In 2002 he founded the Philosphy Department at University Vita-Salute San Raffaele of which he has been headmaster until 2005. He is now teaching Aesthetics and forme del fare at the Philosophy Department of University Vita-Salute San Raffaele.
luigi nono & carlo scarpa INCONTRI CON FRANCESCO DAL CO
FESTIVAL FUORI
INCONTRI CON FRANCESCO DAL CO
2 SETTEMBRE 2010 ORE 18.30
22 SETTEMBRE 2010 ORE 18.30
I MUSEI DI CARLO SCARPA
LE VILLE DI CARLO SCARPA
MUSEO CANOVA - GIPSOTECA, POSSAGNO
MUSEO CANOVA - GIPSOTECA, POSSAGNO
L’opera di Carlo Scarpa ha come tema centrale l’allestimento museale. Dagli anni trenta, quando l’architetto ricevette il suo primo incarico per l’allestimento di alcune sale della Biennale di Venezia, passando per la Gipsoteca Canoviana, fino al Museo di Castelvecchio, Scarpa rivoluziona il concetto espositivo classico, caratterizzato da un atteggiamento classificatorio ed archivistico, verso una visione meno didattica ed estremamente moderna di museo. Fondamentale è l’interpretazione degli oggetti esposti, attraverso l’arte del porgere, del creare soluzioni uniche nate dalla natura stessa degli oggetti.
Nell’arco della sua carriera Carlo Scarpa ha avuto molte commesse per la realizzazione di importanti edifici residenziali e di lusso. Il lusso per Scarpa non si limitava all’ostentazione di superfici e ricchi materiali, ma consisteva nel rigettare facili ed ovvie soluzioni per ricercare organizzazioni chiare, razionalità delle scelte distributive e soprattutto cura del più piccolo particolare, del disegno e del dettaglio
The main theme of Carlo Scarpa’s work is the museum arrangement. In the ‘30s, the architect received his first commission to arrange some rooms at the Venice Biennale, then the Canovian Gipsothèque, and finally the Museum of Castelvecchio. Scarpa has revolutioned the classic exhibition concept, characterized by an attitude of classification and archival, bringing it to a less didactic and more modern vision of the museum. The key issue is the interpretation of exhibits through the “arte del porgere”, the art of creating unique solutions to create arising from the nature of objects.
Throughout his career, Carlo Scarpa had many orders for the execution of important residential and luxury buildings. The luxury is not limited to ostentation of the rich surfaces and materials, but it consists in rejecting the easy and obvious solutions to seek clear organizations, rational choices of distribution and especially attention to the smallest detail of design.
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NITSCH IN ASOLO
FESTIVAL FUORI
NITSCH IN ASOLO
MOSTRA MONOGRAFICA a cura dELL’ASSOCIAZIONE dialoghi asolani
AsoloArtFilmFestival è lieto di presentare, all’interno del proprio circuito Festival Fuori, una mostra-evento dedicata a Hermann Nitsch - uno dei fondatori dell’Azionismo viennese - realizzata attraverso la collaborazione de l’Associazione Dialoghi Asolani e la Galleria BoxArt di Verona.
AsoloArtFilmFestival is glad to present, within its Festival Fuori, an exhibition-event dedicated to Hermann Nitsch – one of the founders of the Wiener Aktionism – realized through the contribute of Associazione Dialoghi Asolani and Verona BoxArt Gallery.
Nitsch giunse ad Asolo per la prima volta nel 1972, su invito di Francesco Conz, per realizzare un progetto poi noto come la Stanza di Asolo. Nella quiete di Asolo, l’artista ha concepito e realizzato, tra il 1979 e il 1983, una delle sue opere grafiche più rilevanti intitolata L’Ultima Cena. L’opera è concepita come studio anatomico in cui le parti del corpo diventano ambienti di un mondo sotterraneo; è un modello per un’ideale di architettura atta ad accogliere le azioni del Teatro delle Orge e dei Misteri. Questi ambienti dalle forme sinuose si pongono come un’alternativa alla povertà dell’esistenza umana contemporanea. I passaggi dalle forme organiche e vegetative ricordano volutamente la natura e il nostro ancestrale legame con essa. L’Ultima Cena sarà riportata nella culla asolana ed esposta in occasione della mostra assieme a due disegni fondanti del Teatro delle Orge e dei Misteri, La Conquista di Gerusalemme e la più recente Deposizione nel Sepolcro, risalente al 2006-2007. Le opere sono entrambe stampate su tele di lino impregnate di sangue e vino, metafore del corpo e dello spirito fondamenti dell’esistenza umana, unite in una transustanziazione laica con le altre opere e la grande installazione, esposte nell’ex Convento di San Pietro.
Nitsch came in Asolo for the first time in 1972, invited by Francesco Conz, to carry out the project known as Stanza di Asolo. In the quiet setting of Asolo, the artist thought and realized, between the years 1979 and 1983, one of his most relevant graphic works: L’Ultima Cena. The work is conceived as an anatomic study, in which the body become the setting of an underground world and the model of an ideal architecture where the Theatre of Orgies and Mysteries can take place. These places are presented as an alternative to the poverty of human contemporary existence. Organic and vegetative landscapes recall the nature and the ancestral bound that linked us to her. L’Ultima Cena will be placed in Asolo showed on the occasion of the exhibition together with other important drawings of the Theatre of Orgies and Mysteries: Le conquista di Gerusalemme and the more recent Deposizione nel Sepolcro (2006-2007). The works are both printed on linen canvas, soaked with blood and wine, metaphors of body and soul, base of human existence, part of a lay transubstantiation, together with other works and the great installation, exhibited in ex San Pietro Monastery.
FESTIVAL FUORI
EX CONVENTO DI SAN PIETRO, ASOLO
NITSCH IN ASOLO
29 AGOSTO - 19 SETTEMBRE 2010
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NITSCH IN ASOLO
FESTIVAL FUORI
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La mostra rappresenta perciò uno spaccato del lavoro di Hermann Nitsch e comprende una selezione di disegni, pitture, fotografie e installazioni con i relitti delle azioni del Teatro delle Orge e dei Misteri. In occasione del compleanno dell’artista, è prevista per il 29 agosto un’apertura straordinaria della mostra per gli spettatori dell’AsoloArtFilmFestival. Il giorno 4 settembre, alle ore 18.00, presso il Teatro Duse sarà invece possibile assistere ad un’esclusiva performance musicale, un concerto per organo eseguito dallo stesso artista a conclusione della proiezione del documentario HN Hermann Nitsch di Daniela Ambrosoli (film in concorso). La serata proseguirà con l’inaugurazione ufficiale della mostra Nitsch in Asolo.
The exhibition represents a part of Hermann Nitsch’s work and include a selection of drawings, paintings, photographies and installations made with what remained of the actions of The Theatre of Orgies and Mysteries. On the occasion of the artist’s birthday, on 29th August, there will be a special opening of the exhibition for all the visitors of the Festival. On 4th September 2010, at 6 p.m., in Eleonora Duse Theatre, it will be possible to assist to an exclusive music performance, an organ concert of the artist that will take place after the projection of the documentary film HN Hermann Nitch, by Daniela Ambrosoli (one of the Festival selected films). The event will continue with the official opening of Nitsch in Asolo exhibition.
Dal 1972 ad oggi, il rapporto di Hermann Nitsch con Asolo non è mai cessato. A testimonianza di ciò, il 5 settembre alle ore 12.00 presso il Teatro Duse, l’artista riceverà la cittadinanza onoraria. Per concludere alle ore 21.00 in Piazza Brugnoli, Giuseppe Zevola – pittore, filosofo e poeta – reciterà alcuni brani poetici dello stesso Hermann Nitsch.
Since 1972, the relation of Hermann Nitsch with Asolo has never ceased. For this reason, on September 5th at 12 p.m. at Eleonora Duse Theatre, the artist will receive Asolo honorary citizenship. Since 1972 As a conclusion, on September 5th at 9.00 p.m. in Piazza Brugnoli, Giuseppe Zevola – painter, philosopher and poet – will perform some Hermann Nitsch’s lyrics.
Ricordiamo che ogni evento di Hermann Nitsch in Italia è patrocinato dal Museo Archivio Laboratorio per le Arti contemporanee Hermann Nitsch di Napoli. La mostra è stata ideata dall’Associazione Dialoghi Asolani, in collaborazione con la Galleria BoxArt di Verona. L’organizzazione logistica ha potuto altresì contare sul fattivo contributo di AIAF - AsoloInternationalArtFestival.
Every event concerning Herman Nitsch that take place in Italy is supported by the Museo Archivio Laboratorio per le arti contemporanee Hermann Nitsch of Naples. The exhibition has been conceived by Associazione Dialoghi Asolani in collaboration with Galleria BoxArt, Verona. The logistics benefit of the support of AIAF - AsoloInternationalArtFestival.
NITSCH IN ASOLO eventi collegati
FESTIVAL FUORI
NITSCH IN ASOLO
29 AGOSTO 2010 ORE 18.00
4 SETTEMBRE 2010 ORE 19,30
APERTURA STRAORDINARIA MOSTRA
INAUGURAZIONE MOSTRA
EX CONVENTO DI SAN PIETRO, ASOLO
EX CONVENTO DI SAN PIETRO, ASOLO
4 SETTEMBRE 2010 ORE 16.30
5 SETTEMBRE 2010 ORE 12.00
PROIEZIONE FILM “HN HERMANN NITSCH”
CONFERIMENTO CITTADINANZA ONORARIA
TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO
TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO
4 SETTEMBRE 2010 ORE 18.00
5 SETTEMBRE 2010 ORE 21.00
NITSCH, PERFORMANCE MUSICALE
GIUSEPPE ZAVOLA LEGGE NITSCH
TEATRO ELEONORA DUSE, ASOLO
PIAZZA BRUGNOLI, ASOLO
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FESTIVAL FUORI
carlo mazzacurati: FOTO di giovanni umicini
CARLO MAZZACURATI: FOTO DI GIOVANNI UMICINI by studio nicoletti MOSTRA FOTOGRAFICA a cura di enrico gusella, direzione laura tocchetto
Metamorfosmi. Identità e Alterità. All’interno di un tema così articolato e affascinante, la mostra fotografica di Giovanni Umicini, a cura di Enrico Gusella e in collaborazione del Centro Nazionale di Fotografia del Comune di Padova, propone due chiavi di lettura: da un lato permette una riflessione sull’alterità e
Metamorfosmi. Identità e Alterità. Into such a complicated and fascinating theme, the photo exhibition of Giovanni Umicini by Enrico Gusella, in collaboration with Centro Nazionale di Fotografia del Comune di Padova, proposes two reading devices: on one side it gives the chance to think of otherness and
Giovanni Umicini è un fotografo del “documento” e questo carattere costituisce la cifra stilistica delle sue immagini. Carattere che si mantiene inalterato anche nella sua esperienza di fotografo di scena in due film di Carlo Mazzacurati: Vesna va veloce (1996) e La lingua del santo (2000). Le fotografie, realizzate tutte in un sobrio ed espressivo bianco e nero, raccontano gli attori, il paesaggio, il clima del set trasferendo le emozioni e i sentimenti colti in ogni frammento di realtà autentica o cinematografica. La maestria di Umicini traspare nella sua capacità di commentare il set con toni diversi: la composta serietà nella lavorazione di Vesna va veloce e l’ironia dinamica e arguta ne La lingua del Santo.
Giovanni Umicini is a photographer of the “document” and this give to images their own style. This characteristic remains also during his experience as a photographer for two of Carlo Mazzacurati’s films: Vesna va veloce (1996) e La lingua del santo (2000). The pictures, taken in a plain and expressive black and white, tell the actors, the landscape, the atmosphere of the set transferring the emotions and feelings of a piece of an authentic cinematographic reality. Umicini’s ability can be seen in the way he comments the set with different undertones: the seriousness of Vesna va veloce and the witty irony of La lingua del Santo.
identità di due linguaggi artistici, diversi e al contempo simili che, pur convivendo assieme, contribuiscono in modo autonomo al racconto filmico; e dall’altro esprime attraverso il lavoro di artisti, che hanno più volte “visitato” il nostro territorio, un modo per riflettere sulla nostra identità.
Studio Roberto Nicoletti Architettura e Design Pederobba, Via Roma, 61-63 Inaugurazione domenica 29 agosto, ore 17.30 Orario mostra: sabato e domenica 15.00 – 19.30 / Ingresso libero Info 0423 648371 www.robertonicoletti.it
identity of two different languages which can be similar as well and that, once put together, can contribute autonomously to the video-tale; on the other side it expresses a new way to think of our identity, thanks to the work of artists who have had the chance to get in touch with our territory.
FESTIVAL FUORI
SPAZIO ESPOSITIVO ROBERTO NICOLETTI, PEDEROBBA
carlo mazzacurati: FOTO di giovanni umicini
29 AGOSTO - 19 SETTEMBRE 2010
In collaborazione con Centro Nazionale di Fotografia del Comune di Padova
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asolo movie camp FESTIVAL FUORI
ASOLO MOVIE CAMPO 2010
non-conferenza su cinema e social media
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31 AGOSTO 2010 ORE 10.00 - 19.00 VILLA FLANGINI, ASOLO
Quest’anno l’AsoloArtFilmFestival si accosta all’esperienza dei Barcamp, inserendo nel circuito del Festival Fuori la prima edizione di MovieCamp. L’Asolo MovieCamp è stato pensato da AIAF in collaborazione con il Prof. Maurizio Galluzzo (IUAV) già organizzatore del VeneziaCamp, la cui competenza è stata fondamentale allo sviluppo del progetto. Il MovieCamp è una non-conference dedicata al cinema e alla produzione cinematografica. Lo scopo del MovieCamp è quello di far incontrare e discutere on line e off line gli operatori del settore e non solo. Il MovieCamp è caratterizzato innanzi tutto dallo spirito collaborativo, secondo il quale chiunque può proporre argomenti sui quali far nascere un confronto ricco di spunti, volto soprattutto alla diffusione e alla divulgazione di temi legati al mondo del cinema. Il tema di Asolo MovieCamp 2010 sarà “Cinema e Social Media”. Verranno organizzati interessanti interventi che verteranno principalmente sul rapporto tra cinema e nuovi media, sull’interazione tra arte, comunicazione e cinema, sul significato di essere “cinema d’arte” oggi. Tra i relatori spiccano figure come Stefano Kurtz Adami, esperto in crowd funding e social lending per il cinema, e Jordan River, esperto di cinema 3D. Accanto a questi momenti conversazionali, sono stati pensati dei workshop e laboratori di cinema 3D, scenografia e costruzione del suono. Programma della giornata 10:00 – Unconferences dal tema “Cinema e social media” / 13:00 – Pausa pranzo 14:00 – Workshop e laboratori / 19:00 – SpritzCamp Evento patrocinato da AGPC - Associazione Giovani Produttori Cinematografici.
This year AsoloArtFilmFestival joins the Barcamp experience, adding to Festival Fuori the first edition of the MovieCamp, called Asolo MovieCamp 2010. Asolo MovieCamp is created by AIAF together with Professor Maurizio Galluzzo, (IUAV) already resposible for the VeneziaCamp and who provided a fundamental support to this project. The MovieCamp is a non-conference dedicated to cinema and movies production. It takes place in different cities, usually during festivals, meetings and events. The purpose of MovieCamp is to gather people and to make them discuss on line and off line. The MovieCamp is characterized by his cooperation spirit, for which anyone can propose different topics that generates enriching dialogues useful to spread themes linked to the world of cinema. The Asolo MovieCamp 2010 main topic will be “Cinema and Social Media”. Some interesting interventions will be organized and they will focus mainly on the relation between cinema and the new media, on the interaction between art, communication and cinema, on the meaning of being “art cinema” today. Morover, apart from these “learning moments”, will take place some workshops and laboratories on 3D cinema, scenography and sound creation.
LAVERNA PRESENTS: VENETIAN SOUND LAB
esperienze sonore & visual art A CURA DI NEDAC / VENETIAN INDUSTRIES FESTIVAL
Venezia è una realtà che esula dal concetto normalmente riconosciuto per rappresentare una città. Venezia è un insieme di suoni incredibili, che ne segnano il passo del tempo, lo scorrere mai fermo e sempre uguale, con la storia che sussurra la propria immortalità ed immobilità nelle orecchie di chi si sofferma ad ascoltare e decide di interagire con lei.
Laverna e i suoi artisti nutrono una passione per la città-non città che si evolve nel tempo e nelle esperienze, generando alcuni spettacoli, alcuni racconti, alcuni elementi video che convergeranno a breve in un cortometraggio ove Venezia sarà da contorno ai suoni che le si adattano e che da lei sono ispirati, grazie alla visione degli professionisti del video di Pixel Group. Tale documento, tale esperimento, verrà introdotta all’Asolo Film Festival grazie ad artisti come Enrico Coniglio, uno dei maggiori esperti in circolazione di field recordings, con un viaggio nella laguna ed i suoi suoni, inseriti in un contesto musicale che riproduce le emozioni ispirate da queste esperienze. Francesca Coniglio, sorella di Enrico, interpreta con performances di live visuals le esperienze sonore di Enrico, integrandole con le visioni oniriche di Molven, artista che utilizza un approccio all’estetica dell’arte riportato all’estetica della visione dei suoni propri di Venezia; generata da uno spazio infinto e in questa prospettiva ‘aperta’, trae vitalità dallo strumento-città che genera, una sintesi artistica applicata non solo alla dimensione audio ma anche all’immagine. www.laverna.net www.pixelgroup.info / www.enricoconiglio.com www.molven.org / www.myspace.com/francescaconiglio
Venice goes beyond the concept commonly used to represent a city. Venice is a mix of incredible sounds that mark time flow, which never rests and never changes, and the history that whisper its immortality and immobility within the ears of the listener who decide to interact with her.
Laverna and its artists have a strong passion for the city/noncity that evolves over the time and within experiences, generating some shows, some tales and some video devices that will be put together in a short video, in which Venice becomes the background of its own sounds, thanks to the video professionals of Pixel Group. This document, this experiment will be included in Asolo Film Festival thanks to artists like Enrico Coniglio, one of the main field recordings experts, with a journey through the Lagoon and its sounds, placed into a musical context that reproduces the emotions inspired by these experiences. Francesca Coniglio, Enrico’s sister, performs her brother’s sound experiences with live visuals integrated by the dream visions of Molven, an artist who has an aesthetical approach to the sounds of Venice. An artistic synthesis of sound and image, generated by an infinite space and an open perspective, acquires vitality from the city-device it creates.
FESTIVAL FUORI
EX CHIOSTRO DI SAN PIETRO, ASOLO
laverna PRESENTS: venetian sound lab
3 SETTEMBRE 2010 ORE 21.30
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INFORMAZIONI
informations
INFORMAZIONI note generali
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come raggiungerci
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convenzioni
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struttura organizzativa
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ringraziamenti
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INFORMATIONS
contatti, orari, biglietti e avvisi rete stradale e trasporti pubblici bar, ristoranti ed hotel lo staff del festival
very special thanks
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note generali NOTE GENERALI
INFORMAZIONI
contatti, orari , biglietti e avvisi CONTATTI / CONTACTS
biglietti / TICKETS
Segreteria Organizzativa / organization secretary
biglietto giornaliero / daily ticket: 3 Euro
Foresto Vecchio 8, Asolo tel. +39 0423 1995235 / 1995236 info@aiaf.net info@asolofilmfestival.it www.asolofilmfestival.it
Biglietto unico per accedere a tutte le proiezioni e a tutti gli eventi del Festival Fuori / Entrance ticket to all projections and all the events of Festival Fuori
UFFICIO STAMPA / PRESS OFFICE
Tessera per accedere alle proiezioni e agli eventi del Festival Fuori per l’intera durata del festival. dà accesso a sconti nell’acquisto del catalogo e dei gadget, e ad agevolazioni presso le strutture convenzionate (bar, ristoranti, hotel). Entrance card to the projections and the events of Festival Fuori for the whole duration of the festival. it gives discount on the purchase of catalogue and gadgets, and facilities in the affiliated hotels and restaurants.
pressoffice@aiaf.net
ORARI / HOURS sedi espositive / exhibition sites
sono aperte dal 28 agosto al 5 settembre 2010 10.00/13.00, 15.00/19.00, 20.30/22.30 open from 28th August to 5th September 2010 10.00/1.00 p.m., 3.00 p.m/7.00 p.m., 8.30 p.m./10.30 p.m.
biglietteria & infopoint / ticket office Teatro Eleonora Duse aperto dal 27 agosto al 5 settembre 10.00/22.30 Open from august 27th to september 5th 10.00 a.m. - 10.30 p.m.
negozio / SHOP
Piazzetta Eleonora Duse Aperto dal 28 agosto al 5 settembre 2010 10.00/13.00, 15.00/19.00, 20.30/22.30 Open from august 28th to september 5th 10.00/1.00 p.m., 3.00 p.m/7.00 p.m., 8.30 p.m./10.30 p.m.
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abbonamento 10 giorni / 10 days pass AsoloArtFilmFestival Card: 15 Euro
avvisi / notices I film in italiano o in inglese vengono proiettati in versione originale, Se in altre lingue, con sottotitoli italiani o inglesi. The movies Italian or English spoken will be screened in their original version. if in a different language, with subtitles. La Direzione si riserva di apporre al programma le variazioni che per cause di forza maggiore si rendessero necessarie. eventuali modifiche su www.asolofilmfeStival.it The Direction reserves the right to make changes to the progamme in case of circumstances beyond one’s control. Informiamo che l’ingresso agli eventi è possibile fino ad esaurimento posti a disposizione. / We inform you that the entrance to the events is possible while seats last.
come RAGGIUNGERCI
rete sTradale e trasporti pubblici
Da est / from east
Aeroporto di Venezia “Marco Polo”, 63 km
Casello autostradale Treviso Nord via Montebelluna
Da sud / from South
Casello autostradale Padova Est via Castelfranco
Da ovest / FROM west
Casello autostradale Vicenza Est via Cittadella - Castelfranco Casello autostradale Dueville, via Bassano
trasporti pubblici / public transport Fermata / stop “Asolo - Ca’ Vescovo” Trasporti comunali
Autoservizi De Zen Asolo tel. +39 0423 529966 cell. +39 368 282232 Biglietti GIORNALIERI in autobus senza sovraprezzo costo 1 €. nei pomeriggi festivi 14:00/19:30, con la chiusura al traffico del Centro Storico, viene effettuato un servizio continuo di collegamento, ogni 20 minuti circa.
Trasporti locali
CTM e La Marca. per Montebelluna, Treviso, Castelfranco, Padova, Bassano del grappa
www.veniceairport.it
Aeroporto di Treviso, 37 km www.trevisoairport.it
Stazioni ferroviarie / by train
INFORMAZIONI
Aeroporti / airports
COME RAGGIUNGERCI
Automobile / BY CAR
Castelfranco, 16 km Bassano del Grappa, 16 km Montebelluna, 15 km
Parcheggi / parking Ca’ Vescovo
gratuito - servizio di minibus per il Centro Storico
Forestuzzo
a pagamento la domenica e nei giorni festivi
Autorimessa Comunale “Cipressina” aperta tutti i giorni
Area Camper
presso il parcheggio del Forestuzzo
Piazza Brugnoli
centro storico limitazioni legate alla Zona Traffico Limitato
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CONVENZIONI
INFORMAZIONI 12
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02
01 07
03
04
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156 10
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CONVENZIONI
BAR, RISTORANTI ED HOTEL
Via Roma 72, Asolo
Tel +39 0423 952141 info@caffecentrale.com www.caffecentrale.it 02
TappoBar
Via Roma 55, Asolo Tel. +39 0423 952201 oste@tappobar.it www.tappobar.it 03
Bar Al Castello
Via Regina Cornaro 227, Asolo
Tel. +39 0423 952158 Aperto dalle 10 alle 2. Chiuso lunedì 04
Osteria Al Bacaro
Via Robert Browning 165, Asolo Tel. +39 0423 55 150 Chiuso Mercoledì 05
Il principe in bicicletta
Via Castellana, 1 San Vito di Altivole
Tel. +39 377 1272991 ilprincipeinbicicletta@gmail.com www.ilprincipeinbicicletta.it 06
De Gusto
Via Barbaro 4, Lato est Villa di Maser tel. +39 0423 565603 www.de-gusto.com
07
Hotel Duse
Via Browning 190, Asolo Tel. +39 0423 55241 info@hotelduse.com www.hotelduse.com 08
Hotel Asolo
Via Castellana 9, Asolo Tel. +39 0423 952963 info@hotel-asolo.com www.hotel-asolo.com 09
B&B Larry’s House
Via Marco Ricci 1/B, Asolo Tel. +39 320 9365948 brio1972@gmail.com 10
13
B&B Villa Vega
Via Foresto di Pagnano 3, Asolo Tel. z+39 0423 55026 Tel. +39 0423 563092 Cell. +39 347 5436622 14
Villa Flangini
Via Foresto di Pagnano 4, Asolo
INFORMAZIONI
Caffé Centrale
CONVENZIONI
01
Tel. +39 0423 55622 info@villaflangini.it 15
cA’ cinel
Via mestre 9, Asolo Tel. +39 0423 952401 tel. +39 334 8172160
Hotel Al Camin
Via Capitelvecchio 44, Bassano Tel. +39 0424 566134 info@hotelalcamin.com 11
B&B CA’ Leda
Via Frattalunga 8, Asolo Tel +39 0423 55298 Cell +39 333 8575132 www.caleda.it bebCaleda@interfree.it 12
B&B Casa Pagnano
Via Vallorgana 22, Pagnano Tel. +39 0423 529276 Cell. +39 333 8787167 info@casapagnano.com
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struttura organizzativa INFORMAZIONI
struttura organizzativa
lo staff del festival segreteria generale
traduttori
direzione artistica festival
amministrazione
Attilio ZamperonI Luciano Zaccaria
direzione artistica festival fuori Michele Marcon e Attilio Zamperoni
direzione creativa, grafica e fotografia otium | arti compositive
mediateca
Stefano Zara
ufficio stampa Redi Halimi
caporedattore proiezione Marco La Fiura
logistica
Niccolò Mattia Colombo
direzione tecnica Michele Marcon
assistente direttore tecnico Elena Squizzato
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Halinka Fietta, Kirstin Donoghue
Michela Parolin
sviluppatore web
Alessandro Fossato
stampa
tipografia asolana
stagisti
Matteo Gasparetto, Halinka Fietta, Federica Gobbo, Elena Squizzato, Alex Tribelli
volontari
alice colomberotto, Annalisa De Lazzari Kirstin Donoghue, Giada Faganello Karolina Kowalska, Aniello Miele Caterina Minute, Matteo Piazzalunga Claudia Puglierin, Maria Scarogni
RINGRAZIAMENTI
VERY SPECIAL THANKS TO Marco Müller Roberto Nicoletti Michele Noal Loris Pastro Carlo Piazzetta Piccolo Festival della Letteratura Michele Pietravalle Lisa Pietrobon Decimo Poloniato Enrico Primon Tiziana Ragusa Stefano Rebuli Emanuele Rech Daniele Reginato Luca Rento Al Ringleb Silvia Rizzotto Lucio Salogni giancarlo saran Olga Scalone Giancarlo Scottà Remo Sernaggiotto Daniele Stival Studio Gambasin Studio Noal Angelo Tabaro Laura Tocchetto Marco Tronchin Cristina Turchet Luisa e Mario Vecchiato Vanna Visentin Giuseppe Volpato Luca Zaia Vittorio Zanini Gabriella Zavattiero Walter Zecchin Giuseppe Zito Marino Zorzato Giovanna Zucca
INFORMAZIONI
Maria Teresa De Gregorio Uberto Di Remigio Orietta Dissegna Andrea Doimo Elena Donazzan Federico Dussin Luca Dussin Piero Dussin Marzio Favero Sebastiano Favero Giulio Favotto Sergio Feltrin Marino Finozzi Claudio Fommei Fabio Fornasier Alessandro Fossato Alessandro Fraccaro Maurizio Galluzzo Graziano Gambasin Pietro Gasparotto Fabio Gazzabin Giacomo Gazzola Serena Gentili Capitani Marina Geromel Massimo Giorgetti Giorgio Gobbato Stefano Gobbato Gian Paolo Gobbo Valentina Gottardi Enrico “Chicco” Grando Toni Jop Prati Kulshreshtha Mons. Giacomo Lorenzon Franco Manzato Alfio Marchetti Marco Marcolin Mauro Martinuz Giorgio Mattioli Leonardo Muraro
ringraziamenti
Annalisa Andreetta Katiuscia Baggio Margherita Baggio Loredana Baldisser Nico Basso Attilio Biancardi Ennio Bianco Carlo Bisol Tommaso BorTignon Giovanni Bordin Ezio Botter Lele Botter Elia Bresolin Maura Buosi Massimo Cacciari Vittorio Cagliari Barbara Campese Martha Capello Chiara Carinato Renato Chisso Roberto Ciambetti Saretto Cincinelli Cristiana Collu Luca Coletto Alessandro Conte Maurizio Conte Maria Luisa Coppola Sergio Cordibella Francesca Costaperaria CIMBA Costruzioni Fratelli Dussin srl Nico Cunial Francesco Dal Co Gianantonio Da Re Andrea Dal Mina Andrea Dall’Asta Gianni Dall’Est Vittorio Dalle Ore Vitaliano Danesin
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AIAF - ASOLO INTENATIONAL ART FESTIVAL - ENTE CON PERSONALITÀ GIURIDICA PRIVATA D.G.R. N° 59/41.03 DEL 18/04/03