Project management a cura di Alberto Fischetti
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Rubrica Project management
introduzione del libro Project Management di Alberto Fischetti
PROJECT MANAGEMENT Il 23 maggio 1961 il Presidente degli USA John F. Kennedy indirizzò un messaggio al congresso che, tra le altre cose, diceva: «Credo che questo Paese debba impegnarsi a raggiungere, prima che questo decennio sia trascorso, l’obiettivo di fare atterrare un uomo sulla Luna e di riportarlo sano e salvo sulla Terra». Con questo messaggio diventato famoso iniziava il Progetto Apollo e il primo obiettivo indicato da Kennedy nel suo messaggio veniva raggiunto il 20 luglio 1969 quando la navicella spaziale Eagle della missione Apollo 11 atterrava sulla Luna e gli astronauti Neil Armstrong ed Edwin Aldrin potevano passeggiare sul suolo lunare. Il secondo obiettivo e la conclusione del Progetto Apollo venivano raggiunti pochi giorni dopo, il 24 luglio, quando i due astronauti e il loro compagno di missione Michael Collins rientravano felicemente sulla terra. Il Progetto Apollo durato 8 anni, aveva comportato un investimento di 24 milioni di dollari e il coordinamento di 400.000 persone, di 20.000 aziende appaltatrici e di moltissimi laboratori universitari di ricerca, con lo scopo di ottenere in un periodo di tempo ben determinato un risultato unico, mai realizzato prima, addirittura impensabile per molti.
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Le ragioni del successo della missione Apollo 11sono state sia la soluzione di moltissimi complessi problemi scientifici, tecnologici e umani, sia l’efficace applicazione di valide tecniche di gestione progetti. Quando si parla di progetti, non
necessariamente si deve pensare a imprese ciclopiche quali il Progetto Apollo. La parola “progetto” ha prevalentemente un’accezione più contenuta, alla nostra portata e inerente la nostra vita quotidiana sia professionale che privata. Basti pensare alle innumerevoli interviste televisive (promozionali) a scrittori, pop star, attori, presentatori: «… Dicci quali sono i tuoi progetti». Noi attiviamo un progetto quando, per esempio, dobbiamo organizzare il matrimonio di nostra figlia (caso questo in verità molto simile al Progetto Apollo in termini di complessità e impiego di risorse), quando dobbiamo programmare le nostre vacanze e persino quando andiamo al supermercato a fare la spesa.
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La gestione progetti, o “project management”, implica la pianificazione e il controllo di un gruppo di risorse allo scopo di raggiungere un ben definito risultato. Per alcuni tipi di aziende, la gestione dei prodotti costituisce la base della loro attività. Pensiamo alle società di ingegneria, alle imprese di costruzioni, alla cantieristica e in generale alle aziende che realizzano prodotti su commessa. In queste aziende il project management è parte integrante ed essenziale del proprio patrimonio culturale. Cioè, in altre parole, è la loro capacità critica.
La gestione dei progetti è comunque importante anche per altri tipi di organizzazioni, che in condizioni normali operano in base a processi aziendali ripetitivi. Basti pensare, per esempio, al lancio di un nuovo prodotto, al trasferimento di uffici in un’altra sede, all’installazione di una nuova linea produttiva, all’ampliamento di un magazzino etc. Questa pubblicazione si rivolge a tutti coloro che operano in quest’ultimo tipo di organizzazione, nella convinzione che proprio questi soggetti, possano migliorare i propri risultati professionali applicando
alcune tecniche di base del project management a progetti di piccola o media complessità. Fra i nostri lettori non vogliamo includere tutti coloro la cui attività è basata sul lavoro per progetti indistintamente, bensì coloro che devono affrontare le problematiche della gestione dei progetti. Chiediamo anticipatamente scusa agli appassionati lettori dei romanzi di Arthur Conan Doyle per la maniera grossolana e approssimativa con cui abbiamo evocato i due personaggi di Sherlock Holmes e del suo amico, Dottor Watson. Avevamo semplicemente bisogno di un personaggio che facesse domande e di un altro che desse risposte (possibilmente sensate), così abbiamo deciso di ricorrere a questa celeberrima coppia della letteratura popolare. Non ce ne vogliano i cultori di questi personaggi per tale profanazione! Avendo scelto di utilizzare i personaggi di Holmes e Watson nei ruoli di mentore e allievo, abbiamo ambientato la nostra narrazione nell’anno 1899: era l’anno in cui iniziava la guerra anglo-boera e si preparava l’Esposizione Universale di Parigi del 1900. Il museo delle statue di cera di Madame Tussaud era già collocato in Baker Street, vicino allo studio di Sherlock Holmes e costituiva già allora un’attrattiva universalmente nota.
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(Continua sul prossimo numero...)
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