REPORT VALCONCA Learning Experience Best Practice Transfer
European Union European Regional Development Fund
European Union European Regional Development Fund
Direzione Generale Programmazione Territoriale e Negoziata, Intese. Relazioni Europee e Relazioni Internazionali
General Directorate for Territorial Planning and agreements. European and International Relations.
www.territorio.regione.emilia-romagna.it/ paesaggio paesaggioer@regione.emilia-romagna.it
www.territorio.regione.emilia-romagna.it/ paesaggio paesaggioer@regione.emilia-romagna.it
European Union European Regional Development Fund
Alfredo Peri Assessore Programmazione territoriale, urbanistica, reti di infrastrutture materiali e immateriali, mobilità, logistica e trasporti
Alfredo Peri Councillor for Territorial Planning, urbanism, material and immaterial infrastructural networks, mobility, logistics and transports
Enrico Cocchi Direttore Generale Programmazione Territoriale e Negoziata, Intese. Relazioni Europee ed Internazionali.
Enrico Cocchi General Director for Territorial Planning and agreements.European and International Relations.
Roberto Gabrielli Dirigente Servizio pianificazione urbanistica, paesaggio e uso sostenibile del territorio
Roberto Gabrielli Director Department of urban planning, landscape and sustainable land use
Gruppo di lavoro Servizio pianificazione urbanistica, paesaggio e uso sostenibile del territorio
Workgroup Department of urban planning, landscape and sustainable land use
Barbara Fucci Coordinatrice del progetto GreenInfraNet
Barbara Fucci Coordinator of the GreenInfraNet project
Francesco Guaraldi Valentina Manzato Francesca Poli Laura Punzo Gruppo di lavoro
Francesco Guaraldi Valentina Manzato Francesca Poli Laura Punzo Workgroup
Francesca Breda Nicolò Maltoni Tirocinanti
Francesca Breda Nicolò Maltoni Interns In copertina Paesaggi della Valconca: campi di grano a Gemmano (©Matteo Conti)
Finito di stampare dal Centro Stampa della Regione Emilia-Romagna Settembre 2014 2 | REPORT VALCONCA
Printed by the Print Centre of the EmiliaRomagna Region September 2014
On the front page Valconca landscapes: cornfields in Gemmano (©Matteo Conti)
Indice
Index
INTRODUZIONE
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INTRODUCTION
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PROGETTO CONCA Valorizzazione ambientale e paesaggistica della valle del torrente Conca Marialuisa Cipriani, Elena Farnè
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CONCA PROJECT Environmental and Landscape implementation of the Conca river valley Marialuisa Cipriani, Elena Farnè
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OLTRE I PARCHI Nuove tipologie di aree protette in Emilia-Romagna Monica Palazzini, WIller Simonati
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BENEFIT BEYOND BOUNDARIES New protected areas in Emilia-Romagna Monica Palazzini, WIller Simonati
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MODALITÀ DI GESTIONE Obiettivi ed azioni di attuazione Roberta Laghi, Francesco Bosco
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MANAGEMENT PROCESS Goals and implementation activities Roberta Laghi, Francesco Bosco
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UN PICCOLO FIUME Natura e biodiversità nel Paesaggio Protetto del Conca Lino Casini
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A LITTLE RIVER Nature and biodiversity in the Conca protected landscape Lino Casini
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A PASSO D’UOMO FESTIVAL Un festival per celebrare arte e natura Associazione A Passo d’Uomo
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AT A WALKING PACE FESTIVAL A festival to celebrate art and nature Associazione A Passo d’Uomo
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APPUNTI DI UN VIAGGIATORE Nicolò Maltoni
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NOTES OF A TRAVELLER Nicolò Maltoni
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PARTECIPAZIONE E PRESIDIO Quando la partecipazione funziona e cammina con le proprie gambe (o quasi) Matteo De Angelis
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PARTECIPATION AND SAFEGUARD When public involvement works and stand on its own two feet (or almost) Matteo De Angelis
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IL DIRITTO ALLA MEMORIA Conoscere le proprie radici per confrontarsi con altre culture Silvana Cerruti
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THE RIGHT TO REMEMBER Knowing one’s own roots will help to relate with other cultures Silvana Cerruti
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LA CURA DEL TERRITORIO L’instancabile contributo dei volontari Alfredo Galeazzi
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CARE FOR THE TERRITORY The tireless work of volunteers Alfredo Galeazzi
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PERCHÈ IL PROGETTO È UNA BUONA PRATICA? Barbara Fucci, Valentina Manzato, Francesca Poli, Laura Punzo
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THE CONCE PROJECT: WHY IS IT A BEST PRACTISE? Barbara Fucci, Valentina Manzato, Francesca Poli, Laura Punzo
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UNA LEZIONE DA IMPARARE Il progetto Conca esportato a Gozo [Malta] Krista Farrugia
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A LESSON TO LEARN The Conca project exported to Gozo [Malta] Krista Farrugia
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SENTIERI NATURALI E CULTURALI Il progetto Conca esportato a Stara Zagora [BG] Rumyana Grozeva, Francesca Poli
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NATURAL AND CULTURAL ROUTES The Conca project exported to Stara Zagora [BG] Rumyana Grozeva, Francesca Poli
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Introduzione
Introduction
L’aspetto più straordinario nello sviluppo del progetto di paesaggio della Valconca è rappresentato dalla creazione di una cittadinanza verde attiva che attraverso associazioni locali, ma anche a titolo personale, svolge un ruolo di presidio del territorio e di valorizzazione e diffusione dei valori culturali e paesaggistici. Il risultato è la ricostruzione di quel senso di appartenenza, di rispetto per i luoghi e della loro storia che fanno emergere il senso - l’anima - del paesaggio.
In my opinion, the most extraordinary feature in the development of the Valconca landscape project is represented by the creation of a green active citizenship, which through local associations but also on a personal level, plays an important role for the safeguard of the territory but also for the improvement and dissemination of cultural and landscape values. The result is the reenactment of that sense of belonging, respect for places and their history which let the true meaning - the soul - of landscape reemerge.
Tramite il lavoro degli amministratori, dei tecnici e dei cittadini tutti, dal 2007 ad oggi, si sono sviluppati piani e azioni che hanno tenuto conto della salvaguardia del paesaggio e dei bisogni della popolazione locale, emersi dai numerosi incontri pubblici e dall’articolata partecipazione che ha accompagnato lo svolgersi del progetto istituzionale. Si è innescato così un processo virtuoso che continua nel tempo ed alimenta sia la progettualità locale che aspetti sociali di aggregazione ed inclusione. Questi risultati concreti necessitano di attività di cura e coinvolgimento costanti e comportano spesso un impegno di tipo volontaristico.
Thanks to the work of administrators, technicians and citizens, since 2007, plans and actions have been developed, taking into account the landscape preservation and the needs of local population emerged during the numerous public meetings and a well-structured participatory process that accompanied the development of the institutional project. It was thus triggered a virtuous process which continues over time and nourishes both local planning and aspects of social aggregation and inclusion. A concrete result that obviously didn’t grow spontaneously, but requires care and dedication and that often implies a voluntary commitment.
Questo dossier illustra, in sintesi, il progetto di valorizzazione ambientale e paesaggistica della Valconca, un’esperienza che nasce dall’applicazione di una legge regionale (ex art.49 LR 20/2000) attraverso la quale la Regione Emilia-Romagna ha voluto investire saperi e risorse sul tema del paesaggio, creando l’occasione per un’area come quella del Conca, già oggetto di numerosi studi, di mettere a sistema e finalizzare le energie degli attori locali. Si è anche cercato di offrire, con le interviste, le fotografie e le personali narrazioni, punti di vista diversificati di questa esperienza.
This booklet summarizes the Valconca environmental and landscape implementation plan, an experience that originate from the application of a regional law (ex art.49 LR 20/2000) through which the Emilia-Romagna region wanted to invest knowledge and resources on landscape topics, creating the opportunity for an area like the Conca Valley, already investigated in numerous studies, to create synergies and finalize all the energies of local stakeholders. The aim of the dossier also is to illustrate, with interviews, photographs and personal stories, diverse point of views of this experience.
Nell’ambito del progetto europeo GreenInfraNet, dedicato alla promozione e lo sviluppo delle infrastrutture verdi, come definite nella recente Comunicazione della Commissione Europea “Infrastrutture verdi - Rafforzare il capitale naturale in Europa” (COM 2013-249), abbiamo sperimentato il trasferimento ai partner europei delle conoscenze ed esperienze del progetto di paesaggio Valconca, organizzando numerosi incontri, presentazioni ed una visita-studio nel settembre 2013.
Within the GreenInfraNet European project, dedicated to the promotion and development of green infrastructures, as defined in the recent Communication from the European Commission “Green Infrastructure - Enhancing Europe’s Natural Capital” (COM 2013-249), we tried to transfer knowledge and experiecnes from the Valconca landscape project to the European partners, organizing several meetings, presentations and a study tour in September 2013.
Buona lettura!
Have a nice reading! Barbara Fucci | giugno 2014
Barbara Fucci | June 2014
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PROGETTO CONCA VALORIZZAZIONE AMBIENTALE E PAESAGGISTICA DELLA VALLE DEL TORRENTE CONCA
Il Contesto La Valconca, che prende il nome dal fiume che la percorre, si estende sul territorio delle province di Rimini e Pesaro-Urbino. Il progetto ha interessato il tratto romagnolo della bassa e media valle del fiume compreso fra l’entroterra collinare e la costa balneare(1), ed è stato finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, dal Ministero dei Beni culturali e dagli Enti locali territorialmente coinvolti. Il paesaggio della Valconca presenta caratteri ambivalenti: verso mare una costa densamente abitata ed urbanizzata; in collina boschi e centri storici di grande valore testimoniale, ma poveri di servizi e in declino demografico. Poiché il litorale è completamente saturo di edificazioni, lo sviluppo urbano si espande nel retrocosta; al contrario, nella collina, l’abbandono progressivo dell’attività agricola determina l’avanzamento delle aree boscate. Il progetto ha incluso tutti i paesaggi attraversati e delineati dal corso d’acqua, da quelli tutelati a quelli degradati e da riqualificare: la costa urbanizzata, la foce naturale ed il bosco fluviale, i centri storici, le aree periurbane degli insediamenti residenziali e produttivi, i margini delle infrastrutture viarie, le aree agricole ed il bosco. 6 | REPORT VALCONCA
Trento
Verona Venezia
Ferrara
Bologna Rimini Valconca
Misano Adriatico
Urbino
Cattolica
Misano Adriatico
San Clemente San Giovanni in Marignano
Montecolombo Montescudo
Cattolica
Morciano di Romagna
San Clemente
Gemmano
San Giovanni in Marignano
Montecolombo Montescudo
Montefiore Conca Gemmano
Morciano di Romagna
Saludecio
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Montefiore Conca
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Saludecio
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M Regione Emilia-Romagna / Emilia-Romagna region Territoriio comunale / Municipality territory Comuni principali / Main municipality Torrente Conca / Conca River
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Mondaino
M Mondaino
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CONCA PROJECT ENVIRONMENTAL AND LANDSCAPE IMPLEMENTATION OF THE CONCA RIVER VALLEY
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The Context Valconca, that takes the name from the river that flows through it, covers the area of Rimini and Pesaro-Urbino provinces. The project affected the river section of Romagna area comprehended between the hill hinterland and the seaboard (1). It was funded by Emilia-Romagna Region, Ministry of Cultural Heritage and implicated local authorities. The landscape of Valconca is characterized by ambivalent features: onshore it has a densely populated urbanized coast; in the hills, woods and priceless old town centres, but they are poor in services and in demographic decline. Since the coast is totally full of buildings, the urban development expands behind the coast; on the contrary, in the hill we see how the abandoning agricultural activities leads to the increase of woods. The project embraced all landscapes crossed or outlined by the river, either the protected and the retrain ones: the urbanized coast, the natural river delta and the river wood, the town centres, the residential and production areas, the margins of road infrastructures, the agricultural areas and the woodlands.
Comuni di Cattolica, Gemmano, Misano Adriatico, Mondaino, Montecolombo, Montefiore Conca, Montegridolfo, Montescudo, Morciano di Romagna, Saludecio, San Clemente, San Giovanni in Marignano. (1)
Municipalities of Cattolica, Gemmano, Misano Adriatico, Mondaino, Montecolombo, Montefiore Conca, Montegridolfo, Montescudo, Morciano di Romagna, Saludecio, San Clemente, San Giovanni in Marignano. (1)
Nella pagina precedente 1. Il mare e le colline dalla rocca di Montefiore (@www.apassoduomo.org) 2. I paesaggi di Albereto (©Laura Punzo)
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3. Panorama dell’Alta Valle del Conca (©www.percorsi-gps.com) 4. Localizzazione geografica della Valconca (elaborazione grafica ©Francesca Poli) 5. I paesaggi del bosco lungo il Rio Montepietrino (©www.apassoduomo.org) 6. Guado sul torrente Conca (©Elena Farnè) In the previous page 1. The seaside and the hills from the Montefiore citadel (©www.apassoduomo.org) 2. The landscapes of Albereto (@Laura Punzo) 3. Panoramic view of the Upper Conca Valley (©Marialuisa Cipriani, Elena Farnè, Claudia Morri) 4. Valconca location (graphic layout ©Francesca Poli) 5. The woodland landscapes along the Montepietrino Stream (©www.apassoduomo.org) 6. Ford on the Conca River (©Elena Farnè)
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Metodologia ed obiettivi
Methodology and goals
I principali obiettivi del processo progettuale sono stati la definizione di una visione strategica per l’avvenire della valle e la sottoscrizione di un accordo di programma, con cui finanziare le opere prioritarie per lo sviluppo sostenibile del territorio.
The definition of a strategic vision for the future of the valley and the subscription of a planning agreement (to fund the priority actions for the sustainable development of the area) are the main goals of the design process.
Gli enti promotori e gli uffici tecnici delle amministrazioni – supportati da un team di lavoro multidisciplinare (pianificazione e progettazione paesistica, comunicazione) – hanno messo a punto un processo di pianificazione integrata, concepito ed organizzato secondo tre percorsi paralleli: • progetto amministrativo ed istituzionale per la concertazione delle scelte tra gli enti territoriali e locali; • progetto tecnico, attraverso l’elaborazione di un piano territoriale di valorizzazione paesaggistica, per definire le regole comuni d’intervento per gli strumenti urbanistici, i progetti prioritari ed un programma attuativo sul breve, medio e lungo periodo; • progetto partecipativo, con un laboratorio itinerante di progettazione partecipata che ha coinvolto oltre trecento persone nelle due fasi di progetto.
The promoters and the technical offices of the administrations (supported by a multidisciplinary working team: strategic planning, landscape design and communication) developed an integrated planning process, conceived and organized in the parallel paths: • administrative and institutional project to coordinate choices between local authorities; • technical project, through the elaboration of a territorial plan for landscape enhancement, to define common intervention rules for urban tools, pilot projects and an implementation programme on a short, medium and long run; • participatory project, with an itinerant workshop of participatory design that involved more than 300 people in the two stages of the project.
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7. Il progetto territoriale per lo sviluppo della valle del Conca, dal mare alle colline dell’entroterra (©Marialuisa Cipriani, Elena Farnè, Claudia Morri) 8. Recupero paesaggistico delle aree produttive lungo il fiume: stato di fatto (sopra) e proposte di progetto (sotto) (©Marialuisa Cipriani, Elena Farnè, Claudia Morri) 7. Territorial project for the Conca Valley development, from the seaside to the inner hills (©Marialuisa Cipriani, Elena Farnè, Claudia Morri) 8.Landscape regeneration of productive areas along the river: existing situation (above) and proposals (bottom) (©Marialuisa Cipriani, Elena Farnè, Claudia Morri)
Dall’analisi al progetto L’intero processo si è sviluppato attraverso fasi progressive di approccio e comprensione della vallata. Partendo da analisi paesaggistiche e territoriali, si è passati allo studio delle dinamiche in atto nel territorio, con l’individuazione dell’andamento e delle variazioni, nel tempo e nello spazio, dei fenomeni insediativi, naturali, agricoli, etc. Nella seconda fase del progetto (20092010), tra le proposte emerse dall’analisi della media valle si è cercato di individuare gli elementi di continuità con il progetto elaborato per la bassa valle (2006-2008), al fine di mettere a sistema le due fasi e renderle coerenti fra loro. Il progetto finale promuove tre principi fondamentali per la tutela e valorizzazio-
ne dei paesaggi locali: • il mantenimento dei caratteri naturali e storico-culturali; • il miglioramento della qualità di vita degli abitanti con la creazione di nuovi servizi; • la promozione di forme di turismo di qualità, basate sulla valorizzazione dell’arte e della natura del luogo e l’integrazione di tutta la filiera produttiva locale, da quella della cultura a quella del gusto e dell’accoglienza. La proposta progettuale sviluppa tali temi in cinque documenti: • il progetto territoriale che individua e declina le strategie per uno sviluppo paesaggistico coerente ed armonico della valle; • il quaderno delle linee guida, un manuale d’uso per gli amministratori
ed i tecnici, con schemi, esempi pratici ed indicazioni puntuali sulle modalità operative di intervento; • il progetto pilota del GAV Grande Anello Verde del Conca, un circuito sentieristico intercomunale che connette centri storici, aree protette e strutture agrituristiche, utilizzando la rete sentieristica esistente individuata e segnalata dal C.A.I. (Club Alpino Italiano); • l’evento di animazione territoriale annuale, incentrato sul camminare nella natura fruendo di eventi artistici; • il programma di attuazione e la tempistica degli interventi, elaborato su un arco temporale di dieci anni per dettagliare percorsi amministrativi, risorse economico-finanziarie, strumenti urbanistici e tempistiche per le diverse linee di azione.
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From the analysis to the project The whole process was developed through a gradual approach and understanding of the valley. After a landscape and territorial analysis, a study of the dynamics on the area was carried on, with the analysis of the trend, in time and space, of human settlements, natural and agricultural contexts. On the second stage (2009-2010), the project tried to recognize all continuity elements with the previous project of the lower valley (2006-2008) to coordinate them. The project promotes three fundamental principles for the safeguard and promotion of local landscapes: • the conservation of natural and his-
toric-cultural features; • the enhancement of life quality of inhabitants thanks to new services; • the promotion of high-quality tourism, based on the promotion of art, local nature and the integration of whole local supply chain, from the cultural to the culinary and hospitality sector. The planning develops these themes in five documents: • the local planning that identifies strategies for a coherent and harmonious landscape development of the valley; • the guidelines notebook, a practical manual for administrators and technicians, with case studies and recommendations about interventional methods ; • the master plan of GAV, “Grande
Anello Verde” (Main Green Ring) of Conca, an inter-communal hiking tracks that links town centres, protected areas and holiday farms; using the net of paths detected and recommended by C.A.I. (Italian Alpine Club); • The annual event of territorial entertainment, centred on walking in the nature enjoying art events; • the implementation program and the timetable of the interventions, elaborated in ten years to retail administrative ways, economic and financial resources, urban tools and the timetable of different strategies.
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Un percorso partecipato
A participatory process
Il progetto si è sviluppato in due stagioni, con continuità dal 2006 al 2011; tra il dicembre 2006 e il 2008 si è lavorato sulla bassa valle del Conca e dal novembre 2009 al marzo 2011 sulla media valle. Per ogni fase il percorso partecipato ha visto coinvolti due diversi gruppi di attori: un tavolo tecnico istituzionale, composto da tecnici ed amministratori degli enti interessati, un laboratorio itinerante di progettazione partecipata, che ha promosso l’ascolto plurale dei cittadini per tutta la durata del processo. Le attività partecipative hanno tentato di ricostruire e potenziare il legame tra territorio e comunità, considerando il paesaggio come ambiente di vita e luogo di relazioni economiche, ecologiche e sociali.
The project was divided into two season, continuously from 2006 to 2011. From 2006 to 2008 the work focused on the lower Conca Valley, and from 2009 to 2011 on medium valley.
I laboratori di partecipazione hanno avuto, in entrambe le fasi, la durata di circa un anno durante il quale sono stati organizzati incontri e sopralluoghi, coinvolgendo tutti i soggetti che esercitano in loco competenze scientifiche, culturali, tecniche ed amministrative. I partecipanti hanno espresso il desiderio di divenire parte attiva in azioni concrete di valorizzazione del Conca, per supportare gli Enti locali sia nella cura/gestione/manutenzione della sentieristica e del bosco, sia attivando laboratori sperimentali e attività culturali sulla memoria, il teatro, le arti sceniche e figurative.
The participatory workshops, in both cases, lasted approximately for one year, in which meeting and surveys were organized, involving all stakeholders working in that field with scientific, cultural, technical and administrative competences. The participants requested for taking an active part in concrete actions for the promotion of Conca, to support local authorities in the care/management/ maintenance of the paths and woods, activating experimental workshop and organizing cultural activities about memory, theatre, scenic and figurative arts.
Primi esiti
First results
Dal processo e dagli attori coinvolti è emerso come il paesaggio possa e debba essere il motore per lo sviluppo sostenibile della Valconca, attraverso il quale far emergere l’attrattività e l’identità di un territorio.
The project showed how the landscape could e should be the driving force for the sustainable development of Valconca, through which the attractiveness and the identity of the region could emerge.
Il paesaggio della valle, attraverso azioni progettuali integrate e diversificate, potrà coinvolgere e includere, nel medesimo obiettivo di sviluppo locale, tutti i settori e le attività già esistenti con prospettive a lungo termine.
The landscape of the valley, through integrated and diversified planning actions, could involve all the existing sectors and activities under the same purpose of local development with long term perspectives.
Il progetto ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, dimostrando come forme di democrazia partecipativa, se realmente integrate all’elaborazione di piani e progetti tecnici, possano divenire strumenti efficaci per governare le trasformazioni del paesaggio.
The project received several prizes and recognitions, showing how democratic participatory methods can become effective tools for the landscape management if well integrated within the planning and technical projects.
The participatory process had two main stakeholders for every stage: an institutional technical board, made up of technicians and administrators of implicated authorities and an itinerant workshop of participatory design, that promoted the citizen involvement during the whole process. The participatory activities tried to recreate the link between land and community, where the landscape is considered a place of life and of economic, ecologic and social relationships.
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9. Open Space Technology presso il Teatro dimora Arboreto di Mondaino, febbraio 2010 (©Marialuisa Cipriani, Elena Farnè, Claudia Morri) 11-12-13. Laboratorio di progettazione partecipata al teatro Rosaspina di Montescudo, maggio 2010 (©Marialuisa Cipriani, Elena Farnè, Claudia Morri) 14. Laboratori estivi per pianificare la prima edizione del Festival “A Passo d’Uomo”, giugno-agosto 2012 (©Elena Farnè) 15. Paesaggi della Valconca. Vista del castello di Montefiore durante un evento del festival annuale “A passo d’uomo” (©Matteo Conti)
9. Open Space Technology by the Alboreto Theatre residence in Mondaino, February 2010 (©Marialuisa Cipriani, Elena Farnè, Claudia Morri) 11-12-13. Participatory workshop by the Rosaspina theatre in Montescudo, May 2010 (©Marialuisa Cipriani, Elena Farnè, Claudia Morri) 14.Summer workshops to plan the first edition of the “At a Walking Pace” Festival, june-august 2012 (©Elena Farnè) 15. Valconca landscapes: view of the Montefiore’s Castle during an event of the annual festival “At a Walking Pace” (©Matteo Conti)
Nella pagina successiva 16. Il Passo del Trabocchetto, in Carpegna, nei pressi della sorgente del Conca (©www.apassoduomo.org) 17. Campi fioriti nei pressi di Mondaino (©Stefano Masotti)
On the following page 16. The Trabocchetto Pass, in Carpegna, nearby the Conca river springs (www.apassoduomo.org) 17. Wildflower meadow nearby Mondaino ©Stefano Masotti)
Marialusia Cipriani Elena Farnè Intercity Lab studio@intercitylab.it www.intercitylab.it
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PROGETTO CONCA SCHEDA TECNICA
COMUNE DI MONDAINO Giuliana Generali Luca Berardi
CONCA PROJECT TECHNICAL SHEET
MUNICIPALITY OF MONTECOLOMBO Daniele Livi
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA Valle del fiume Conca, Provincia di Rimini, Regione Emilia-Romagna
COMUNE DI MONTECOLOMBO Daniele Livi
GEOGRAPHIC LOCATION Valley of the Conca river, Province of Rimini, Emilia-Romagna Region
MUNICIPALITY OF MONTEFIORE CONCA Claudia Cavalli
ENTI PROMOTORI Provincia di Rimini (ente capofila) Regione Emilia-Romagna Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione dell’Emilia-Romagna Comuni di Cattolica, Gemmano, Mondaino, Monte Colombo, Montefiore Conca, Montegridolfo, Montescudo, Morciano di Romagna, Misano Adriatico, Saludecio, San Clemente, San Giovanni in Marignano
COMUNE DI MONTEFIORE CONCA Claudia Cavalli COMUNE DI MONTEGRIDOLFO Pier Paolo Copponi COMUNE DI MONTESCUDO Paola Favale Luca Tontini CRONOLOGIA
GRUPPO DI LAVORO 1° FASE - 2007-2008 BASSA VALCONCA COORDINAMENTO Elena Farnè ANALISI E PROGETTAZIONE Christine Dalnoky Marialuisa Cipriani Claudia Morri PARTECIPAZIONE Rita Micarelli 2° FASE - 2009-2010 MEDIA VALCONCA COORDINAMENTO ANALISI E PROGETTAZIONE PARTECIPAZIONE Marialuisa Cipriani Elena Farnè Claudia Morri PAESAGGIO NATURALE E SEMINATURALE PROTETTO Lino Casini PROVINCIA DI RIMINI Francesco Bosco Roberta Laghi Fabio Tomasetti REGIONE EMILIA-ROMAGNA Enrico Cocchi Vittoria Montaletti Giancarlo Poli MIBAC Cristina Sanguineti COMUNE DI CATTOLICA Daniele Fabbri Luca Gamucci Marialuisa Stoppioni COMUNE DI MISANO ADRIATICO Giancarlo Zoffoli COMUNE DI SAN CLEMENTE Alberto Gerini COMUNE DI SAN GIOVANNI IN MARIGNANO Carlo Palmerini COMUNE DI MORCIANO DI ROMAGNA Monica Galli
2006-2008 Progetto di tutela, recupero e valorizzazione (L.R. 20/2000 – art.49) 2008-2009 Accordo Territoriale (L.R. 20/2000 – art.15)
PROMOTERS Province of Rimini (lead partner) Emilia-Romagna Region Ministry of Cultural heritage and ActvitiesEmilia-Romagna Directorate Municipalities of Cattolica, Gemmano, Mondaino, Monte Colombo, Montefiore Conca, Montegridolfo, Montescudo, Morciano di Romagna, Misano Adriatico, Saludecio, San Clemente, San Giovanni in Marignano WORKGROUP 1° PHASE - 2007-2008 LOWER VALCONCA COORDINATION Elena Farnè
2010-2011 Analisi territoriale, laboratori di partecipazione, progetto territoriale, progetto pilota, linee guida ed approvazione del progetto
ANALYSIS AND DESIGN Christine Dalnoky Marialuisa Cipriani Claudia Morri
2011 Istituzione del PNSP Paesaggio Naturale e Semi-naturale Protetto del Conca (L.R. 6/2005)
PARTECIPATORY PROCESS Rita Micarelli
2012-in corso • Progettazione esecutiva e realizzazione sentiero ciclo-naturalistico di lungofiume (progetto pilota Progetto Conca 1°edizione) • Progettazione esecutiva, Manutenzione e Segnaletica sentiero ciclo-naturalistico di lungofiume (progetto pilota PNSP Paesaggio Naturale e Semi-naturale Protetto del Conca) • Progettazione esecutiva e realizzazione festival A passo d’uomo (progetto pilota Progetto Conca 2°edizione) • Progettazione esecutiva, Mappatura georeferenziata e tabellazione del GAV “Grande Anello Verde del Conca” e di due sotto-anelli sperimentali (progetto pilota Progetto Conca 2°edizione)
2° PHASE - 2009-2010 MEDIUM VALCONCA COORDINATION ANALYSIS AND DESIGN PARTECIPATORY PROCESS Marialuisa Cipriani Elena Farnè PROVINCE OF RIMINI Francesco Bosco Roberta Laghi Fabio Tomasetti EMILIA-ROMAGNA REGION Enrico Cocchi Vittoria Montaletti Giancarlo Poli
MUNICIPALITY OF MONTEGRIDOLFO Pier Paolo Copponi MUNICIPALITY OF MONTESCUDO Paola Favale Luca Tontini CHRONOLOGY 2006-2008 Protection, recovery and valorization project (L.R. 20/2000 – art.49) 2008-2009 Territorial Agreement (L.R. 20/2000 – art.15) 2010-2011 Territorial analysis, participatory workshops, land project, pilot project, guide lines and project approval 2011 Institution of the Conca Protected Landscape (L.R. 6/2005) 2012-ongoing • Working Plan and realization of a cyclenatural path along the river (pilot project of the 1°edition of the Conca Project) • Working Plan, Maintainance and Signage System of the cycle-natural path along the river (pilot project of the Conca Protected Landscape) • Working Plan and organization of the “At a walking pace - A passo d’uomo” festival (pilot project of the 2°edition of the Conca Project) • Working Plan, geo-referenced mapping e definition of the hiking tracks of GAV “Main Conca Green Ring - Grande Anello Verde del Conca” and of two secondary experimental networks (pilot project of the 2°edition of the Conca Project)
MIBAC Cristina Sanguineti
WEB SITE www.provincia.rimini.it/paesaggio/ mn_p_conca/ www.apassoduomo.org
SITO WEB www.provincia.rimini.it/paesaggio/ mn_p_conca/ www.apassoduomo.org
MUNICIPALITY OF CATTOLICA Daniele Fabbri Luca Gamucci Marialuisa Stoppioni
AWARDS AND HONOURS
PREMI E RICONOSCIMENTI
MUNICIPALITY OF MISANO ADRIATICO Giancarlo Zoffoli
2012 Laboratorio Italia. Esposizione in occasione della 13° Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia 2011 Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa Menzione speciale 2008 Premio IQU Innovazione e Qualità Urbana 1° premio
MUNICIPALITY OF SAN CLEMENTE Alberto Gerini MUNICIPALITY OF SAN GIOVANNI IN MARIGNANO Carlo Palmerini MUNICIPALITY OF MORCIANO DI ROMAGNA Monica Galli
2012 Laboratorio Italia. Exhibition during the 13° International Architecture Exhibition at the Venice Biennale 2011 Landscape Award of the Council of Europe Honourable mention 2008 IQU Award for Innovation and Urban Quality 1° prize
MUNICIPALITY OF SALUDECIO Antonella Alagia
COMUNE DI SALUDECIO Antonella Alagia
MUNICIPALITY OF GEMMANO Sanzio Brunetti
COMUNE DI GEMMANO Sanzio Brunetti
MUNICIPALITY OF MONDAINO Giuliana Generali Luca Berardi
REPORT VALCONCA | 13
OLTRE I PARCHI NUOVE TIPOLOGIE DI AREE PROTETTE IN EMILIA-ROMAGNA “Oltre i parchi - Benefits beyond boundaries” è l’appello lanciato alla 5^ ed ultima conferenza mondiale sui parchi organizzata dalla IUCN, a Durban, nel settembre 2003, per la promozione di una diversa strategia per la conservazione dell’ambiente naturale, fondata su nuovi istituti giuridici per superare le politiche di conservazione specifiche. La legge di riordino delle aree protette in Emilia-Romagna (LR 6/2005) va appunto in questa direzione: oltre alle tradizionali categorie di parchi, riserve ed aree di riequilibrio ecologico, individua infatti i “Paesaggi Naturali e Seminaturali Protetti”. Accanto alle Aree Protette e alla rete Natura 2000, ovvero il sistema di protezione delle componenti naturali del territorio regionale, si inserisce dunque una nuova tipologia di tutela che definisce aree, anche di vaste dimensioni, caratterizzate da valori paesaggistici diffusi dati da un’equilibrata interazione di elementi naturali e attività umane tradizionali.
Questa categoria rappresenta una novità nel panorama legislativo nazionale e regionale (2). A differenza dei Parchi regionali, che identificano insiemi funzionali di particolare pregio naturale per la presenza di specifici ambienti e habitat, i Paesaggi Protetti presentano caratteri paesaggistici articolati e diffusi, frutto di relazioni equilibrate tra l’attività dell’uomo e l’ambiente naturale. Connessioni che hanno permesso la conservazione di condizioni di naturalità o seminaturalità per la presenza di habitat in buono stato di conservazione e ricchezza di specie da salvaguardare. In tali aree, individuate per la loro eterogeneità e articolazione paesaggistica, sono quindi da ricercare quei sistemi di relazioni - ecologiche, percettive, storiche, sociali, culturali e/o funzionali - che ne caratterizzano l’identità e identificano la gestione e pianificazione paesisticoambientale.
di per sé, ma alla gestione dei processi umani così che l’area e le sue risorse siano salvaguardati, gestiti e possano evolvere mantenendo e potenziando i valori naturali e culturali caratterizzanti. L’istituzione formale è a carico delle Province territorialmente interessate, previa consultazione degli enti locali e delle associazioni economiche, sociali e per la tutela degli interessi diffusi (3). Fin dall’inizio sono stabiliti gli obiettivi gestionali specifici, le misure di incentivazione, sostegno e promozione per la conservazione e la valorizzazione delle risorse del territorio, nonché le indicazioni del soggetto gestore. Un programma triennale di tutela e valorizzazione è lo strumento gestionale, predisposto con il pieno coinvolgimento delle comunità locali, che specifica le azioni prioritarie da intraprendere, le forme negoziali da attivare e i canali di finanziamento cui attingere. Il processo di partecipazione delle comunità locali, già dalla fase istitutiva del Paesaggio Protetto e in coerenza con i presupposti fissati dalla Convenzione Europea sul Paesaggio, contraddistingue in modo particolare questa categoria di aree protette e ne costituisce la specificità e la novità. Altrettanto importante, circa l’efficacia dello strumento di tutela, è il suo recepimento nella pianificazione provinciale e comunale.
La protezione specifica e puntuale richiesta dalla LR 6/2005 è finalizzata alla tutela della natura e della biodiversità, attraverso il mantenimento e la valorizzazione delle attività sostenibili che hanno determinato i valori paesaggistici diffusi e il permanere di elementi naturali in buono stato di conservazione. L’attenzione in queste zone non è pertanto posta alla conservazione della natura
Il Programma regionale per le aree protette e i siti della Rete Natura 2000 prevede l’istituzione di 7 Paesaggi Naturali e Seminaturali Protetti: Val Tidone (PC), Dorsale Appenninica Reggiana (RE), Collina Modenese Occidentale (MO), Collina reggiana - Terre di Matilde (RE), Centuriazione romana (RA) e Torrente Conca (RN) e più recentemente Boschi di San Luca, Destra Reno e Collina Bolognese (BO). Ad oggi sono 4 quelli istituiti: quello della collina reggiana, quello che interessa la centuriazione romana nella pianura ravennate, quello relativo ad un tratto della valle del Conca e da ultimo quello che interessa la collina bolognese.
Si tratta invece di una categoria ampiamente utilizzata nella gran parte dei paesi europei, descritta dalle “Linee guida per la classificazione delle Aree protette” emanate dall’IUCN nel 1994. (2)
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mediante la predisposizione di una conferenza di servizi o di una conferenza di pianificazione. (3)
BENEFIT BEYOND BOUNDARIES NEW PROTECTED AREAS IN EMILIA ROMAGNA “Oltre i parchi - Benefits beyond boundaries” is the plea made at the last and 5th parks world conference organized by IUCN, in Durban, in September 2003, that aimed to promote a different strategy for the preservation of the natural environment and based on new legal institutes to overcome specific preser- 19 vation policies. The law for the reorganization of protected areas in Emilia Romagna (LR 6/2005) follows this direction: in addition to the traditional park categories, reserves and ecologic rebalancing areas, it indentifies the “Protected Landscapes”. Beside the Protected Areas and the Nature 2000 net, that is the protection system of the regional natural components, it was added a new protection typology that defines areas (large scale too) characterized by widespread landscape values, given by an equilibrate interaction between natural elements and traditional human activities. This category represents a novelty in the national and regional legislative field. (*) Unlike regional Parks, which identify operational sets with a relevant natural esteem for the presence of specific environments and habitats, the Protected Landscape present a well organized and diffused landscape features, thanks to equilibrate relationships among human activities and natural environment. These relationships have permitted the preservation of natural or seminatural conditions, because of the presence of well maintained habitats and a wealth of species to protect. In these areas, identified for their heterogeneity and landscape features, could be searched these relational systems (ecologic, perceptive, historic, social, cultural and/or functional) that characterize the identity and indentify the management and the landscape-environmental planning. The specific preservation requested by the law LR 6/2005 aims the protection of the nature and biodiversity, through the maintenance and the esteem of sustainable activities that have determined the diffuse landscape values and the permanence of well maintained natural elements. The attention to these areas is not only for the nature conservation, but also for the management of human processes to safeguard, manage and develop the
area and its resources, maintaining and enforcing natural and cultural connotative values. The formal institution is at the expense of the affected Provinces, after consultation of local authorities and of economic, social and widespread interests defence associations (**). From the beginning, the specific management purposes, the measures for incentives, support and promotion for the conservation and the esteem of territory resources and the indication of managing subject have been established. A triennial protection and esteem program is the management instrument, arranged with the whole participation of local authorities, that specifies the prior actions to undertake, the contractual form to activate and the financing channels to use. Since the founding phase of Protected Landscape, the participating process of local authorities determines this category of protected areas and indicates their specificity and novelty, according to the requirements fixed by the EU Convention on Landscape. At least as important, for the effectiveness of the instrument, is its transposition in the provincial and town planning. The regional planning for the protected areas and sites of Nature Net 2000, stipulates the institution of 7 Protected Landscapes: Val Tidone (PC), Dorsale Appenninica Reggiana (RE), Collina Modenese Occidentale (MO), Collina reggiana - Terre di Matilde (RE), Centuriazione romana (RA) and Torrente Conca (RN), and, more recently di San Luca, Destra Reno e Collina Bolognese (BO). To date, 4 of them have been instituted: the hill of Reggio Emilia, the roman land division of Ravenna, the site placed on a section of Conca’s valley and finally the hill of Bologna.
(*) It is a category extensively used in most of European countries, described as “Guidelines to classify protected areas” issued by IUCN in 1994. (**) through a service conference or a planning conference.
18. Il borgo di Montefiore Conca, avamposto dei Malatesta con la maestosa rocca che domina tutta la zona circostante con la sua imponente mole (©Toni Pecoraro) 19.Paesaggi della Valconca: vista della “riserva dei tartufai”, un bosco naturale nel Comune di Mondaino (©Elena Farnè) 18. The village of Montefiore Conca, outpost of Malatesta Family with the majestic rock that dominates the surrounding area with its imposing mass (©Toni Pecoraro) 19. Valconca landscapes: view of the “truffle-diggers’ reserve”, a natural woodland in the Mondaino Municipality (©Elena Farnè)
Monica Palazzini Willer Simonati Servizio Parchi e Risorse forestali Regione Emilia-Romagna www.ambiente.regione.emilia-romagna.it/parchinatura2000 MPalazzini@regione.emilia-romagna.it WSimonati@regione.emilia-romagna.it
REPORT VALCONCA | 15
MODALITÀ DI GESTIONE
Montecolombo
Già in sede di istituzione, l’Ente provinciale aveva proposto di procedere ad una gestione in forma integrata con i Comuni interessati, per permetterne il coinvolgimento tempestivo nelle scelte di funzionamento e nella programmazione. A questo proposito, gli amministratori della Provincia di Rimini e dei Comuni interessati hanno sottoscritto una Convenzione per la gestione integrata del Paesaggio Protetto del Torrente Conca che ha previsto l’istituzione di un Comitato di gestione articolato in una struttura direttiva con funzione di indirizzo e controllo, ed una struttura tecnica con funzioni operative e attuative degli interventi. Si è pertanto costituito uno strumento importante che permetterà alle amministrazioni locali di mantenere un presidio costante ed integrato su tutto il territorio, indipendentemente dai singoli confini amministrativi di competenza. Concretamente, gli obiettivi gestionali sono stati identificati con: • azioni di conservazione della diversità biologica; 16 | REPORT VALCONCA
San Giovanni in Marignano Cattolica
Misano Adriatico
Montescudo
Morciano di Romagna
OBIETTIVI ED AZIONI DI ATTUAZIONE Nel giugno 2013 è stato formalmente avviato il percorso per la gestione del Paesaggio Naturale Semiprotetto e Protetto del Torrente Conca con la finalità di: • tutelare le caratteristiche di insieme del paesaggio e promuoverne la riqualificazione con particolare riguardo al paesaggio rurale tradizionale; • proteggere e conservare gli ambienti naturali e semi naturali con particolare attenzione a boschi e cespuglieti; • tutelare la flora e la fauna ed i loro habitat specifici, con particolare riguardo alle entità di interesse comunitario presenti; • assicurare la gestione del quadro conoscitivo ed il monitoraggio sullo stato di conservazione delle risorse paesaggistiche ed ambientali; • assicurare la salvaguardia e la valorizzazione delle attività agro-silvopastorali ambientalmente sostenibili e dei valori antropologici, storici, archeologici e architettonici presenti; • organizzare e promuovere la fruizione turistica compatibile, ricreativa e culturale del territorio e delle sue risorse in funzione dello sviluppo delle comunità locali.
Clemente
Montecolombo
Gemmano
Clemente
San Giovanni in Marignano
Saludecio
Montescudo
Morciano di Romagna
Montefiore Gemmano
Saludecio
Conca
Comuni pianura / Flatland Municipality
Montefiore Conca
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M on
M
Comuni pianura / Flatland Municipality
Torrente Conca / Conca River Paesaggio Protetto / Protected Landscape
Riserva Naturale Onferno
Paesaggio Protetto / Protected Landscape Riserva Naturale Onferno
• recupero, ripristino e riqualificazione degli ambienti naturali e degli assetti paesaggistici storici e culturali degradati; • promozione di attività di ricerca scientifica e culturale e di educazione ambientale; • mantenimento e valorizzazione di produzioni agricole tipiche di qualità; • valorizzazione dell’area a fini ricreativi turistici compatibili. La presenza in territorio riminese del PNSP costituisce una preziosa opportunità per i territori della Valconca di aumentare la presenza di aree protette e dunque di incrementare le qualità ambientali e di vita della popolazione locale. Non solo, l’istituzione del paesaggio protetto ha inoltre permesso l’intercettazione di diversi finanziamenti stanziati dalla Regione per la tutela e la conservazione della biodiversità che hanno permesso e permetteranno di realizzare opere concrete, visibili e fruibili. Inizialmente, grazie al contributo del Programma finanziamenti 2009-2011 (ed al cofinanziamento degli Enti Locali) si sono realizzati importanti interventi come la manutenzione straordinaria della sentieristica del Torrente Conca, l’installazione di segnaletica e cartellonistica, il ripristino e l’ampliamento delle aree verdi, umide e dei centri di accoglienza visitatori del Paesaggio naturale del Torrente Conca. Grazie al finanziamento del Piano di Azione Ambientale 2011-2013 (ed al cofinanziamento degli Enti Locali) sono già stati realizzati in Valconca progetti per circa euro 250.000,00 (presso le aree territoriali comprese tra i Comuni di San Giovanni in Marignano, San Clemente, Misano Adriatico e Morciano di Romagna, ove si è avuto il più consistente progetto di riqualificazione con la realizzazione di un’area attrezzata lungo il percorso naturalistico sul Conca). La legge regionale n.24 del 23 dicem-
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Comuni collina / Hills Municipality
Torrente Conca / Conca River Comuni collina / Hills Municipality
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Mondaino Mondaino
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bre 2011, “Riorganizzazione del sistema regionale delle aree protette e dei siti della rete natura 2000 e istituzione del Parco Regionale dello Stirone e del Piacenziano”, com’è noto, ha istituito per l’esercizio delle funzioni di tutela e conservazione del patrimonio naturale regionale ed in particolare per la gestione delle Aree protette e dei Siti della Rete natura 2000, sulla base dei principi di adeguatezza, semplificazione ed efficienza amministrativa, le Macroaree. Dal 31-12-2013 tutte le funzioni di tutela e valorizzazione delle aree protette della provincia di Rimini, comprese quelle inerenti il Paesaggio Protetto e le valutazioni di incidenza, sono svolte dalla Macroarea Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Romagna - Parco Regionale Della Vena Del Gesso (che ha Sede Legale in Via Saffi, 2 - 48013 Brisighella (RA). Con il nuovo ente, ancora in formazione, erano in corso accordi per rendere più efficiente a livello locale la gestione di queste aree naturali e si ipotizzava che la Provincia potesse utilmente mantenere un ruolo di coordinamento sia a livello istituzionale sia a livello tecnico attraverso la gestione di tavoli che avrebbero dovuto portare a sintesi le diverse posizioni della amministrazioni comunali interessate. Anche questo nuovo scenario, in corso di definizione, andrà riletto alla luce del più recente disegno di legge Del Rio che, in attesa di approvazione definitiva, potrà ulteriormente cambiare il ruolo della Provincia e ridefinire il quadro istituzionale.
20. Planimetria che evidenzia la perimetrazione del Paesaggio Naturale e Seminaturale Protetto del Conca (©Provincia di Rimini) 21. Proposta per l’inserimento di segnaletica e cartellonistica lungo i sentieri del PNSNP della Valconca (©Elena Farnè) 20.Plan underlining the perimeter of the Conca Protected Landscape (©Province of Rimini) 21. Proposal for the implementation of signage and posters along the hicking tracks of the Conca Protected Landscape (©Elena Farnè)
MANAGEMENT PROCESS GOALS AND IMPLEMENTATION ACTIVITIES The process for the management of Conca River Protected Landscape was formally initiated in June 2013 with the aims: • to protect the overall features of the landscape and to promote its regeneration with a particular attention to the traditional rural landscapes; • to protect and preserve the natural and semi-natural environments with a focus on forests and thickets; • to protect the flora and fauna and their specific habitats, with particular regard to the species of community interest; • to ensure the management and monitoring of all available knowledge on the state of landscape conservation and environmental resources; • to ensure the preservation and enhancement of environmentally sustainable agro -forestry- pastoral activities and of anthropological, historical, archaeological and architectural features; • to organize and promote compatible tourism, recreational and cultural use of the territory and its resources according to the development of local communities. Already during the institution phase, the Province proposed to manage the area together with the municipalities involved, in order to enable their early involvement in the operational and programming stages. In this regard, the directors of the Province of Rimini and the municipalities involved signed a Convention for the integrated management of Conca River Protected Landscape, which provided for the establishment of a Management Com-
mittee composed of a structure with directive and control functions and a technical board responsible for operational and implementation plans. It was thus constituted an important instrument to allow local governments to maintain a constant and integrated supervision throughout the territory, regardless of the individual administrative boundaries of competence. Concretely, the management objectives are: • actions to conserve biological diversity; • regeneration, renovation and valorization of degraded natural environments and neglected cultural and historical landscape structures; • promotion of scientific research and cultural and environmental education; • maintenance and enhancement of typical agricultural quality products; • enhancement of a compatible tourist and recreational activities. The presence of the Protected Landscape in the Rimini area provides a valuable opportunity for the Valconca territories to increase the presence of protected areas and thus to improve the quality of life and environment of the local population. Not only, the establishment of the Protected Landscape also supported the employment of several regional funds for the protection and conservation of biodiversity that allowed and will finance the realization of concrete, visible and accessible works. Initially, due to the contribution of the 2009-2011 Program Funding (and the co-financing of local authorities) many important interventions were carried on, such as the maintenance of the river basin’s paths, the installation of signage, the restoration and enlargement of green and moist areas and the realization of info points for visitors. Thanks to the funding of the Environ-
mental Action Plan 2011-2013 (and the co-financing of local authorities ) other projects were implemented, with a total budget of approximately euros 250,000.00 (in the areas between the towns of San Giovanni in Marignano , San Clemente, Misano Adriatico and Morciano di Romagna, where the most significant development took place with the construction of a picnic area along the Conca natural trail). The regional law n. 24 of 23th December 2011, “Reorganization of the regional system of protected areas and Natura 2000 sites and constitution of the Regional Park Stirone and Piacenziano”, as it is well known, established Macro-areas for the exercise of functions of protection and conservation of the natural heritage and in particular for the regional management of the protected areas and Natura 2000 networks, based on the principles of adequacy, simplification and administrative efficiency. From 31-12-2013 all protection and enhancement functions in the province of Rimini, including those related to the incidence and assessment of the Conca Protected Landscape are carried out by the Macro Management Authority for Parks and Biodiversity - Romagna - Regional Park of the Vein Chalk (registered office in Via Saffi, 2 - 48013 Brisighella (RA). With the new body, still work in process, arrangements were started for a more efficient local management of these natural areas, with the assumption that the Province could usefully maintain a coordinating role at both the institutional and technical level through the management of negotiating tables that were supposed to summarize the different positions of the municipalities involved. Also this new scenario, in course of definition, will be reinterpreted in the light of the most recent Del Rio LAw, pending of final approval, that will further change the role of the Province and redefine the institutional framework.
Roberta Laghi Ufficio Pianificazione Territoriale Provincia di Rimini www.provincia.rimini.it r.laghi@provincia.rimini.it
Francesco Bosco Servizio Politiche Ambientali Provincia di Rimini www.provincia.rimini.it ambiente@provincia.rimini.it 21 REPORT VALCONCA | 17
UN PICCOLO FIUME NATURA E BIODIVERSITÀ NEL PAESAGGIO PROTETTO DEL CONCA Il Paesaggio Naturale e Seminaturale Protetto del Conca comprende un’area di 2.497 ettari che interessa 11 Comuni tra l’alveo del torrente Conca, dalla foce fino al confine con la Regione Marche, assai rilevante per superficie, habitat contenuti e realtà territoriali coinvolte. L’area riunisce vari ambienti naturali alla Riserva Naturale di Onferno individuando un ampio sistema di territorio con valori paesaggistici diffusi, caratterizzati dall’equilibrata interazione di elementi naturali, anche da potenziare, e di elementi plasmati dalle tradizionali attività umane.
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all’alterazione e all’erosione da parte degli agenti atmosferici deriva il paesaggio che caratterizza la vallata del fiume Conca, infatti, la dolce morfologia delle colline, attestate su rocce prevalentemente argillose, evidenzia le alture su cui sorgono gli abitati di Montefiore, Montescudo, Montegrimano, dove le rocce perlopiù calcarenitiche risultano più resistenti all’erosione.
Nel sistema regionale, il Paesaggio Protetto del Conca tutela dunque un corridoio naturalistico ed ecologico tra le colline dell’entroterra romagnolo attraverso la pianura fino alla spiaggia balneare riminese, una delle espressioni più evidenti di come le attività umane abbiano potuto modificare profondamente il paesaggio naturale, fino a trasformare completamente gli aspetti peculiari che caratterizzavano un tempo la morfologia e la fisionomia del territorio.
Questo sistema di zone umide di ambito fluviale determina la presenza di una inattesa ricchezza faunistica ed in particolare, di una ricca avifauna. Soprattutto il grande invaso delle acque, risulta infatti di grande attrattiva sia per le specie migratrici che sostano e si alimentano, sia per le specie che si insediano per la riproduzione. Tra i nidificanti si segnala la recente nidificazione di Airone cenerino - Ardea cinerea, Nitticora - Nictycorax nictycorax e Cormorano Phalacrocorax carbo. Di rilievo anche la presenza di specie di importanza comunitaria quali Succiacapre - Caprimulgus europaeus, Averla Piccola - Lanius collurio e Martin Pescatore - Alcedo atthis. Altre specie di importanza comunitaria presenti sono il Tritone crestato - Triturus carnifex tra gli Anfibi e il chirottero Rhinolophus hipposideros tra i mammiferi.
Le caratteristiche geografiche e la presenza di alcuni ambienti residuali lungo l’alveo quali boschi igrofili, cespuglieti degli alvei fluviali, stagni artificiali, formano un sistema di zone umide – fra cui un invaso di oltre 50 ettari - di notevole importanza per la tutela della vegetazione fluviale e per la ricca comunità faunistica. Le fasce boscose degli alvei fluviali e dei greti risultano difficilmente accessibili per lunghi tratti; sono infatti gli unici ambienti nei quali, anche nelle situazioni fortemente antropizzate della pianura e della costa, rimangono fitti lembi di vegetazione lussureggiante, principalmente salici arbustivi di diverse specie. La vegetazione palustre e acquatica che popola i numerosi stagni artificiali presenti lungo il fiume, alcuni dei quali ripristinati recentemente dalla Provincia di Rimini nell’ambito del piano di azione
L’elemento costitutivo principale è il corso d’acqua, un torrente con portate variabili che arrivano ad annullarsi per alcune settimane nel periodo estivo e con massime in autunno e in primavera. Il fiume presenta un carattere tipicamente erosivo, incidendo le formazioni rocciose del tratto collinare e montano mentre a valle di Taverna cominciano a prevalere le azioni di trasporto e poi di deposito dei sedimenti precedentemente erosi. Dal comportamento delle diverse rocce
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ambientale regionale, riveste interesse per la conservazione della biodiversità.
Il riconoscimento e l’istituzione di questo paesaggio protetto, così vicino a zone intensamente urbanizzate, rappresenta un passo importante per la conservazione della biodiversità, un’operazione che potrà portare benefici sicuri per la natura e le attività economiche compatibili dei territori interessati.
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A LITTLE RIVER
pheric agents. The gentle morphology of the hills, which are based on clay rocks, highlights the rises with many built up areas: Montefiore, Montescudo and Montegrimano. Here the rocks are mostly chalky and more resistant to the erosion.
NATURE AND BIODIVERSITY IN THE CONCA PROTECTED LANDSCAPE The Conca Protected Landscape includes an area of 2.497 hectares, that affects 11 Municipalities from the riverbed of Conca and its mouth, to the borders of Marche Region. This area is relevant for its surface, its habitats and its territorial realities. The area gathers up several natural landscapes in the Nature Reserve of Onferno, identifying a wide territorial system of diffuse landscape values, characterized by a balanced interaction within natural elements, also to enhance, and elements shaped by human activities.
The geographical features and the presence of some residual locations along the riverbed, such as hydric woods, riverbeds’ brushwoods, artificial ponds, arrange a system of humid areas (i.g. a more than 50 hectares pond) that is notably important for the river vegetation protection and the abundant wildlife community. The forested areas of riverbeds and gravel beds are difficult to access for large distance. They are therefore the only settings in which we can find thick luxuriant vegetation (especially different species of pussy willows), although situation very artificial along coast and plain. The wetland and aquatic vegetation that lives in many artificial ponds along the river, some of them recently restored by Rimini Province according to the regional environmental planning, is of particular interest for the biodiversity conservation.
In the regional systems, the Conca Protected Landscape defend a naturalistic and ecologic corridor that passes through the inland hills of Romagna region, the plain and the seaside beach of Rimini Province. The latter is a clear example of how human activities can radically modify the natural landscape, even totally transforming its peculiar aspects that were originally fundamental for its morphology and appearance.
presence of an unexpected wildlife, especially birds. In fact, migratory species are attracted particularly to the big water basin. It is pointed out the recent nesting of Grey Heron – Ardea cinerea, Blackcrowned Night Heron – Nictycorax nictycorax and Great Cormorant – Phalacrocorax carbo. Also very significant is the presence of species of community importance such as European Nightjar – Caprimulgus europaeus, Red-backed Shrike - Lanius collurio and Common Kingfisher – Alcedo atthis. Other species of community importance are the Italian Crested Newt - Triturus carnifex among amphibious and the Lesser Horseshoe Bat - Rhinolophus hipposideros among mammals. The recognition and the institution of this protected landscape, so close to intensely urbanized areas, represents an important step for the conservation of biodiversity. The procedure will be certainly beneficial for the nature and the economic activities of involved areas.
This system of wetlands determines the 22. Cormorano / Phalacrocorax carbo (©Björn Dellming) 23. Airone cenerino / Ardea cinerea (©www.juzaphoto.com) 24. Nitticora / Nictycorax nictycorax (©Franco Folini) 25. Succiacapre / Caprimulgus europaeus (©Jenny Th) 26. Tritone crestato / Triturus carnifex (©Milan Vogrin) 27. Ferro di cavallo minore / Rhinolophus hipposideros (©Andrej Alena)
The principal constitutive element is the water stream, a creek with variable flow rates, that could arrive to vanish during the summer season and reach the maximum in autumn and spring. The river presents typically an erosive character, that cuts into the mountain and hill rock. On the other hand, in the valley of Taverna we can found many transportation and sediment actions of the erosion process. The landscape that characterized the valley of Conca river derives from the behaviour of different rocks to the alteration and erosion caused by atmos-
22. Great Cormorant / Phalacrocorax carbo (©Björn Dellming) 23. Grey Heron / Ardea cinerea (©www.juzaphoto.com) 24. Black-crowned Night Heron / Nictycorax nictycorax (©Franco Folini) 25. European Nightjar / Caprimulgus europaeus (©Jenny Th) 26. Italian crested newt / Triturus carnifex (©Milan Vogrin) 27. Lesser horseshoe bat / Rhinolophus hipposideros (©Andrej Alena)
Lino Casini Biologo ambientale Environmental biologist Advisor Assessorato Politiche Ambientali Provincia di Rimini lino.casini@tin.it
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28. Camminando ad Onferno: i paesaggi della Ripa della Morte, tra calanchi, campi arati e colture (©Elena Farnè) 28. Hiking in Onferno: the Death Bank landscapes among badlands, cornfields and cultivations (©Elena Farnè) 20 | REPORT VALCONCA
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A PASSO D’UOMO FESTIVAL
AT A WALKING PACE FESTIVAL
UN FESTIVAL PER CELEBRARE ARTE E NATURA
A FESTIVAL TO CELEBRATE ART AND NATURE
Il festival “A passo d’uomo”, uno dei risultati concreti del Progetto Conca, è un evento di animazione territoriale che si tiene in Valconca e ne celebra i paesaggi, la cultura e le comunità attraverso il rito del cammino. Nel settembre 2013 si è svolta la seconda edizione dell’evento, incentrato sul binomio artenatura, che si sviluppa lungo i percorsi escursionistici, naturali e culturali della valle. Il festival si propone di consolidare e valorizzare gli aspetti peculiari del territorio e del paesaggio, creando una più stretta relazione tra le risorse naturali, della memoria, dell’arte e della società locale. L’evento vuole inoltre mettere in luce una rinnovata identità del territorio, creata dalla mixitè tra gli elementi della tradizione e la loro interpretazione in chiave contemporanea. L’idea di promuovere il territorio, non solo attraverso i già noti centri storici malatestiani ma valorizzando il ricco patrimonio naturale e ambientale attraverso forme di turismo itinerante, è maturata durante le fasi di partecipazione con cittadini e associazioni. Compagnie teatrali ed artisti locali si sono impegnati a mettere in scena spettacoli e piccoli eventi lungo il circuito del G.A.V., per far riscoprire ai viandanti le grotte di Onferno, i boschi e gli anfiteatri naturali di Valbona e Valmala, i rifugi di guerra di Zollara e Montegridolfo, le miniere di zolfo lungo il Ventena e quelle di argilla a Mondaino e Montefiore Conca, così come i piccoli borghi storici che costellano la vallata.
The “At a walking pace” festival, one of the concrete results of the “Conca Project”, is a local entertainment event that takes place in Valconca to celebrate its landscapes, culture and communities through the walking ritual. The second edition of the event, that took place in September 2013, focused on the relation between art and nature and it was organized along the natural and cultural hiking tracks of the valley. The festival promotes the peculiar aspects of the landscape and of the area, creating an innermost relationship between natural resources, memory, art and local community. The event wants to highlight the improved local identity, made of a mix of traditional elements and their interpretation in a modern key. The idea of promoting the area, not only through town centres built by the House of Malatesta but also promoting the abundant natural and environmental heritage with slow tourism, was conceived due to the participatory phases with citizens and associations. Theatre companies and local artists played along all itineraries of G.A.V. (Main Green Ring) during public events, to show to the travellers the caverns of Onferno, the woods and natural amphitheatres of Valbona and Valmala, the war refuges of Zollara and Montegridolfo, the sulphur mines along Ventena river, the clay mines of Mondaino and Montefiore Conca and finally all small historic villages scattered in the valley.
Il festival costituisce dunque un esito sostanziale del processo partecipativo e un’appendice alle attività di sensibilizzazione e divulgazione svolte durante il Progetto Conca. La maggior parte dei cittadini e delle associazioni che hanno partecipato a workshop e seminari sono stati poi attivamente coinvolti nell’organizzazione del festival, guidando i turisti lungo i percorsi escursionistici o semplicemente assistendo agli eventi. “A passo d’uomo” si è rivelata un’occasione importante per coinvolgere nuovi interlocutori, promuovere i risultati del progetto e dare la possibilità ad un gruppo più ampio di persone di sperimentare i paesaggi della Valle del Conca.
The festival represents a substantial aspect of the participatory process and an appendix to the awarenessraising and dissemination activities carried on during the development of the Conca Project. In fact, most of the citizens and associations who took part to workshops and seminars are actively involved in the festival organization, guiding the tourists along the hiking tracks or simply participating to public events. On the other hand, “At a walking pace - A passo d’uomo” is an important opportunity to engage new stakeholders, to promote the project’s outputs and to give a chance to a wider group of people to experience the landscapes of the Conca Valley.
I percorsi, le camminate, le azioni sceniche e gli spettacoli muovono dalle relazioni con gli spazi, dall’ascolto e dalle 22 | REPORT VALCONCA
The festival itineraries, walks, scenes and shows are site-specific and based
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suggestioni dei paesaggi in cui si manifestano, e sono pensati con l’intenzione di ascoltare ed essere ispirati dall’identità specifica del luogo. Il festival è un progetto culturale che vuole proporre una rappresentazione della natura come scenografia di eventi artistici ma anche storici, e per poter comprendere il dialogo tra la cultura dei luoghi e dei progetti che da tali luoghi possono scaturire. Una rassegna di teatro, danza, musica, video, fotografia, performance e installazioni per collegare e attraversare la Valconca, che si propone come laboratorio annuale di idee e visioni, di sviluppo locale per la scena nazionale.
on their relations with the surrounding spaces, designed with the intention to listen and be inspired by the landscape. Every research and artistic production is designed as a cultural project to imagine the representation of natural scenes and to understand the dialogue between the project itself and the culture of the places.
29. “Camminando tra le erbe ed campi” di Albereto, un percorso tra scorci panoramici di campi coltivati ed uliveti, settembre 2013 (©Francesca Poli) 30. “Dei segni della natura”, camminata scenica ad Onferno di Gemmano, settembre 2012 (©www.apassoduomo.org) 31-32. Camminata scenica “L’adorazione, il canto dei Corpi” a Merazzano, un itinerario work-in-progress progettato da Jean-Luc Nancy e prodotto da “Movimento Centrale”, settembre 2013 (©Laura Punzo) 33. Camminata scenica “Passo a due: vedere con il corpo” a Montegridolfo, ad occhi chiusi, una simulazione della vita degli abitanti durante i bombardamenti della II Guerra Mondiale, settembre 2013 (©Matteo Conti) 34. Camminata scenica “Passo a due: vedere con il corpo” a Montegridolfo (©Laura Conti) 35. La mappa del Festival 2013 (©www.apassoduomo.org)
29. “Hicking between erbs and fiels” in Albereto, among panoramic views, fields, olive tree groves, September 2013 (©Francesca Poli) 30. “About the signs of nature”, hike-performance in Onferno di Gemmano, September 2012 (©www.apassoduomo.org) 31-32. Hike-performance “The workship, the bodies’ song” in Merazzano, a work-in-progress work-in-progress itinerary designed by Jean-Luc Nancy and produced by “Movimento Centrale”, September 2013 (©Laura Punzo) 33. Hike-performance “Pax de deux: seeing with the body” in Montegridolfo, blindfolded, simulating the life of village inhabitants during the II World War bombings, September 2013 (©MatteoConti) 34. Hike-performance “Pax de deux: seeing with the body” in Montegridolfo (©Laura Conti) 35. The 2013 Festival map (©www.apassoduomo.org)
Associazione di promozione sociale A Passo d’Uomo info@apassoduomo.org www.apassoduomo.org
A theatre, dance, music, video, photography, performance and installation festival to connect and walk through the Conca Valley based on an annual laboratory of ideas and visions for the local development.
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APPUNTI DI UN VIAGGIATORE Un gruppo di persone, uomini e donne, camminano nel bosco. In silenzio. A far da eco al loro incedere solo lo scricchiolio dei ciottoli che rotolano dietro ai loro scarponi. Percepito dall’esterno è certo un fioco rumore, ma se voi poteste sentirlo, dentro la loro testa il suo fragore sarebbe paragonabile a quello di una frana. Non siamo più abituati al silenzio. Lontano la città romba impaziente, clamori di industrie, rintocchi di campane, mormorii di motori…
“Godi Fiorenza, poi che se sì grande, che per mare e per terra batti l’ali e per lo Inferno tuo nome si spande” Il gruppo si è fermato sulla cima di una radura, ascoltano uno di loro declamare antichi versi del Sommo Poeta, oggi ancora attuali. Osip Mandel’stam diceva che l’endecasillabo dantesco è la misura del paesaggio italiano. E mentre vado per calli vecchie e nuove in compagnia di questi uomini, ascoltando la voce del Poeta spargersi tra queste vallate, faccio mio questo pensiero. Il festival “A Passo d’Uomo” in Valconca, 24 | REPORT VALCONCA
prima che un’occasione di incontro e condivisione, prima che un’opportunità per riscoprire il proprio territorio, è un momento di raccoglimento. Una riflessione sul paesaggio attraverso la sua diretta esperienza, non solo camminando ma soprattutto ascoltando e osservando ciò che ci circonda, nella sua dimensione più ampia. La peculiarità del festival è infatti quella di attivare sinergie tra la conoscenza del territorio e il modo, dell’arte e della cultura, di vivere un luogo, facendo sì che lo sguardo del partecipante sul paesaggio sia il meno possibile spento e pigro, ma quanto più ampio e profondo. In compagnia di guide, artisti ed esperti osservatori si ha l’opportunità di immergersi intimamente in un paesaggio che fatichiamo sempre più a sentire come nostro, come un bene da tutelare e difendere. In Romagna, in anni più recenti, si è assistito ad un grande incremento del turismo balneare, esso si è costruito certo come un’importante fonte per il settore terziario, ma anche come un delicato problema ambientale. La sete verso la speculazione ha di certo trasformato le nostre coste, questo è innegabile. L’appennino ha subito, invece, un dinamismo contrario, la popolazione è invecchiata e spesso emigrata
verso la costa che offriva ed offre maggiori possibilità per le giovani generazioni, sia in termini lavorativi che sociali. Il flusso turistico che attraversa tutti gli anni la nostra regione non sembra accorgersi di queste valli e, se per certi versi questo aiuta a preservarne il silenzio, dall’altra minaccia un progressivo e lento impoverimento, sia delle risorse che del retaggio culturale di queste comunità. C’è un’identità che va preservata e valorizzata, non imitando il chiassoso turismo costiero, ma, in una dimensione più mite, di raccoglimento, metterne in evidenza le diverse peculiarità, cercando di intercettare un altro tipo di turismo o se possibile un’altra faccia del medesimo.
36. Una pagina del taccuino di Nicolò Maltoni raffigurante il piccolo borgo di Montefiore (©Nicolò Maltoni) 37. “In cammino con Dante”, evento del festival “A passo d’uomo”, settembre 2013 (©Matteo Conti) 36. A page of the notebook of Nicolò Maltoni representing the little hamlet of Montefiore (©Nicolò Maltoni) 37. “On the Way with Dante”, an event of the festival “At a walking pace”, september 2013 (©Matteo Conti)
NOTES OF A TRAVELLER A group of people, men and women, walks in the wood. Silently. The only sound reflection of their steps is the creaking of the pebbles under their boots. Perceived from the outside is surely a weak noise, but if you could hear it inside their heads, its rumble could be compared to a landslip. We are not longer used to the silence. The city roars impatiently from afar, industry’s clamours, bells’ tolls, motors’ murmurs…
“Rejoice, O Florence, since thou art so great, That over sea and land thou beatest thy wings, And throughout Hell thy name is spread abroad” (*) The group stopped on a top of a clearing, hearing one of them who is playing ancient lines of the Greatest Poet, living to this day. Osip Mandel’stam said that the Dante’s hendecasyllable is the measure of the Italian landscape. While I’m walking through old and recent country lanes
with these people, hearing the voice of the Poet spread through these valleys, I adopt this thinking. The “At a Walking Pace” festival of Valconca, is not just a meeting and sharing opportunity, but also an opportunity to discover your own territory and a recollection moment. A consideration about the landscape though the direct experience, not only walking but especially hearing and watching what surrounds us, in its wider dimension. The peculiarity of this festival is that it can activate synergy between the environmental knowledge and the world of art and culture of living in a place. In this way the sight of the participant will be less dull and lazy and even more wide and deep. With the help of guides, artists and experienced observers you have the opportunity to immerse intimately into the landscape that we can’t more and more recognise as ours, as a good to protect and safeguard. In the last years, in Romagna, there has been a great increase of the beach tourism. It has become an important source for the tertiary, but also a delicate environmental issue.
The hunger for speculation has surely changed our coasts, this is undeniable. The Appennino has suffered, on the contrary, an opposite activity: the community got old and often relocated to the coast that offered and offer more possibilities for young generations, both in working and social terms. The touristic flow, which crosses our region every year, doesn’t seem to notice these valleys. If perhaps it helps to safeguard their silent, on the other hand it threatens a gradual and slow depletion, both of the resources and the cultural heritage of this community. There is an identity that need to be preserved and valued, not reproducing the noisy seaside tourism, but, in a more quiet dimension, of recollection, highlighting peculiarities, trying to create another type of tourism, or, if possible, another face of the same. (*) www.mydante-public.georgetown.edu
Nicolò Maltoni Facoltà di Architettura di Cesena nicolo.maltoni@gmail.com
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PARTECIPAZIONE E PRESIDIO QUANDO LA PARTECIPAZIONE FUNZIONA E CAMMINA CON LE PROPRIE GAMBE (O QUASI)
blici e come sono cambiate le relazioni nel corso degli anni? Gli enti pubblici hanno sostenuto l’evolversi del processo di trasformazione della valle. Comuni, Provincia e Regione hanno avuto un ruolo determinante nella fase di sviluppo e implementazione di piani ed azioni per la salvaguardia del paesaggio locale, come per la realizzazione del sentiero ciclo-naturalistico del fiume, la 1° edizione del Festival e l’istituzione del Paesaggio Protetto del Conca. Tuttora la loro funzione è cruciale, soprattutto per aspetti legati alla gestione fisica del territorio. Devono però rendersi conto che le buone pratiche vanno coltivate … occorre uscire dalla visione miope che limita le esperienze ad essere uniche! La nascita dell’associazione ha permesso al territorio di ripetere l’esperienza del Festival con la 2° edizione, grazie al lavoro e la creatività di molti soci, con il sostegno economico di Provincia, Comuni e alcune imprese private. Inoltre, ci occupiamo, gratuitamente, di piccole azioni di manutenzione dei sentieri, come lo sfalcio dell’erba e la pulizia e rimozione di rifiuti. Di per sé anche questo è un esito positivo, aperto e non definito del Progetto Conca! I rapporti con le amministrazioni ovviamente continuano: collaboriamo per eventi promossi dai Comuni organizzando camminate a tema … siamo molto di più di “quelli delle camminate”. Abbiamo in primis promosso la Valconca al di fuori delle reti locali, facendola apprezzare a visitatori di altre regioni o addirittura dall’esterno. Abbiamo lavorato su bandi e concorsi, ma anche sviluppato partnership con manifestazioni e festival regionali e nazionali e parlato della Valconca e di “A Passo d’Uomo” su blog, riviste di settore e in occasione di conferenze internazionali. Stiamo inoltre strutturando materiali divulgativi sul territorio, in italiano ed inglese, rivolti alle imprese della filiera turistica.
Come pensi che possa svilupparsi in futuro “A passo d’uomo”? Quali nuove strade ed opportunità credi che possiate ancora esplorare?
38 Matteo De Angelis, giornalista, vicepresidente associazione “A Passo d’Uomo”, responsabile della comunicazione del Festival.
Riscontriamo nell’ultimo decennio, una crescente domanda di partecipazione pubblica durante i processi di trasformazione del territorio. È stato così anche per il Progetto Conca, che ci ha lasciato in eredità prima il Festival e poi l’associazione “A Passo d’Uomo”. Come nasce la vostra realtà e quali obiettivi perseguite? L’Associazione è nata nel maggio 2013, grazie alla volontà di alcuni professionisti, artisti e guide di non disperdere l’entusiasmo e le sinergie createsi durante l’organizzazione della 1° edizione del Festival nel settembre 2012. Tra gli obiettivi, la promozione della partecipazione, la cura e gestione condivisa del territorio, la valorizzazione della creatività e dei giovani che operano nel settore dell’industria culturale ed il camminare come esperienza slow per conoscere luoghi e persone. I laboratori del Progetto Conca hanno posto le basi per il desiderio comune di contribuire attivamente alla valorizzazione della nostra terra. Per me, cresciuto in Valconca, “A Passo d’Uomo” è stata l’occasione per scoprire le mie origini e dare al mio territorio nuove energie e competenze. Soprattutto perché mi sono reso conto, paradossalmente, che molti riminesi non conoscono i paesaggi o gli elementi storico-culturali a pochi chilometri da casa. Infine, un’altra forte motivazione è stata la continua e insoluta ricerca da parte di enti, istituzioni politiche e persino categorie turistiche di trovare un collante forte tra riviera ed entroterra: un progetto che non fosse solo un proposito, uno spot, come se ne sono sentiti tanti, ma un qualcosa di concreto e interessante, alla portata di tutti ma soprattutto duraturo ed attivo sul territorio! Credo che “A Passo d’Uomo” sia l’elemento risolutivo, una grande opportunità da utilizzare con intelligenza, che offre una rete di interazioni aperta ed infinita, tra associazioni, compagnie culturali, strutture ricettive ma anche negozi e produttori locali.
Il Progetto Conca è riuscito a non disperdere le reti sociali e culturali coinvolte nelle fasi di lavoro istituzionale, sollecitando la nascita di presidi permanenti come il vostro. Che rapporti avete con gli enti pub26 | REPORT VALCONCA
Siamo una realtà in continua evoluzione, con attività in itinere che variano molto velocemente. Già ci sono stati cambiamenti notevoli nel passaggio da progetto istituzionale ad evento di animazione territoriale; ora ancora di più da festival ad associazione. Inizialmente si era programmato un unico evento annuale alla fine dell’estate, mentre già dall’inizio del 2013 ci siamo resi conto che per riuscire a rendere il festival economicamente sostenibile sarebbe stato necessario organizzare altre attività di sponsorizzazione. Abbiamo iniziato così a programmare camminate durante tutto l’anno che ci hanno aperto nuove prospettive di finanziamento, ma soprattutto di promozione e collaborazione con altre realtà locali. Elaboriamo continuamente nuove idee! Sinceramente, considerato le motivazioni e l’entusiasmo che ci animano, ma anche il confronto tra persone con competenze e background così differenti, credo sia davvero difficile dare un confine alle attività che potremmo sviluppare!
Storicamente le attività promosse da associazioni culturali o di promozione sociale, in ambito artistico e naturalistico, sono veicolate da finanziamenti pubblici a sostegno delle spese. Solo in tempi recenti stiamo assistendo ad un inversione della tendenza, che vede i presidi partecipativi in prima linea nella ricerca di risorse economiche autonome. Qual è il tuo punto di vista a riguardo? Mi piacerebbe che in futuro le diverse anime del gruppo acquisissero una maggior autonomia e che fossimo in grado di operare come impresa. La professionalità dei singoli è indiscutibile ma occorre un lavoro più strutturato e risorse dedicate con cui poter garantire continuità alle attività, non solo in regime volontaristico. Non credo potremmo aspirare ad essere del tutto economicamente autosufficienti, oggi il 70-80% del nostro budget investito sul territorio è pubblico, il restante privato; tuttavia ogni nostra azione parla di Valconca e con il sostegno del territorio potremmo riuscire ad invertire questa proporzione, coprendo almeno il 70% dei costi, sviluppando al contempo servizi e attività per la filiera turistica. Con le risorse generate da sponsorizzazioni, bandi e organizzazione di eventi potremmo creare nuove opportunità e posti di lavoro in Valconca. Personalmente spero anche che con “A Passo d’Uomo” si possa istituire una rete permanente di produttori locali, artigiani, artisti, albergatori con cui promuovere la zona come terra d’arte e luogo eccellente di ricerca su paesaggio, natura, agricoltura e accoglienza. Non solo camminate per ammirare scorci di paesaggi collinari, ma vere e proprie esperienze alla riscoperta di tradizioni, produzioni o arte contemporanea. Intervista di Francesca Poli | Maggio 2014
PARTECIPATION AND SAFEGUARD WHEN PUBLIC INVOLVEMENT WORKS AND STAND ON ITS OWN TWO FEET (OR ALMOST) Matteo De Angelis, journalist, vice president of the “At a walking pace” association, responsible for the Festival communication.
In the last decade we find a growing demand for public participation during territorial transformation processes. It is also the Conca Project case, which left us as a legacy at first the Festival and then the “At a Walking Pace” association. How did you reality started and which objectives do you have? The Association was founded in May 2013, thanks to the determination of professionals, artists and guides not to disperse the enthusiasm and synergies created during the organization of the 1st edition of the Festival in September 2012. Among the objectives , the promotion of participation, care and shared management of the territory, the enhancement of creativity and young people working in the cultural industry, the walking as a slow experience to approach places and people. The Conca Project workshops laid the foundations for a common desire to actively contribute to the enhancement of our land. For me, grown up in Valconca, “At a Walking Pace” was an opportunity to discover my roots and give my territory new energies and skills. Above all I realized, paradoxically, that many people from the Rimini are don’t know the landscapes or historical and cultural elements just a few miles from home. Finally, another strong motivation was the ongoing and outstanding research of administrations, political institutions and even tourist categories to find a strong connection between coast and hinterland: a project that was not only an intention on paper, as many before, but something real and interesting, accessible to everyone but especially durable and active in the area! I think “At a Walking Pace” is the decisive element, a great opportunity to use smartly, which offers an open and infinite network of interactions among associations, cultural businesses, accommodation facilities but also shops and local producers.
The Conca Project was able not to disperse the social and cultural networks involved in the making of the institutional project, promoting the creation of permanent safeguards like yours. Which relationship do you have with public bodies and how did they have changed over the years? Public authorities supported the evolution of the valley transformation process. Municipalities, the Province and the Region played a crucial role in the development and implementation of plans and actions for the preservation of the local landscape, such as the development of the cycle-natural track along the river, the 1st edition of the Festival and the establishment of the Conca Protected Landscape. Even now their function is fundamental, especially for aspects related to physical management of the territory. But they have to realize that good practices need to be nourished ... they have to go beyond the myopic view that limits experiences in being unique! The constitution of the association allowed the territory to repeat the experience of the Festival with the 2nd edition, thanks to the work and creativity of many members, with the financial support of the Province, municipalities and private companies. In addition, we take care, as volunteers, of small maintenance actions, such as mowing grass and cleaning and remove wastes. That alone is a successful, open and undefined result of the Conca Project! Of course the relations with the administrations continue: we work at events sponsored by the municipalities organizing themed hikes ... we are much more than “those who walk”. At first, we promoted the territory outside of local networks, making visitors from other regions or even from abroad appreciate the area. We worked on tenders and competitions, but also developed partnerships with regional and national events and festivals and spoke about Valconca and “At a Walking Pace” on blogs, magazines and international conferences. We are also preparing didactic materials on the area, in Italian and English, for the tourism industry.
How do you think that the association could develop in the future? What new ways and opportunities do you think you can still explore? We are constantly evolving, with ongoing activities that change very quickly. There were already major changes in the transition from institutional project to territorial animation event; now even more from festival to association. At first, in cat, we planned a unique annual event at the end of the summer, while since the beginning of 2013 we realized that in order to make the festival financially sustainable it would be necessary to organize other activities. So, we began to plan hikes throughout the year which opened up new funding perspectives, but above all opportunities to promote the project and work with other local stakeholders. We develop continuously new ideas! Frankly, given the motivations and enthusiasm that inspire us, but also the confrontation among people with different skills and backgrounds, I think it’s really hard to predict what we could develop!
Historically the activities promoted by cultural or social associations, in the field of art and nature, are conveyed by public funding. Only in recent times we are seeing a reversal of the trend, with the active involvement of local safeguard groups in the pursuit of independent economic resources. What is your point on this regard? I wish that in the future the different souls of the group could acquire a greater autonomy and that we could able to operate as a business. The individual competences are indisputable, but we need a more structured working system and dedicated resources to ensure continuity to our activities, not only as volunteers. I do not think we could aspire to be entirely economically self-sufficient, today 70-80% of our budget invested in the area is public, the remaining private; however all our actions regard Valconca and with the support of the territory we might be able to reverse this ratio, covering at least 70 % of the costs while developing services and activities for the tourism industry. With the funds generated from sponsorships, calls and organization of events we could create here new opportunities and jobs. Personally I also hope that with “At a Walking Pace” we could establish a permanent network of local producers , artisans, artists, hoteliers to promote the area as a place of art and excellent research on landscape, nature, agriculture and hospitality. Not only hikes to admire hilly panoramas, but real and singular experiences to rediscover traditions, productions or contemporary art. Interview by Francesca Poli | May 2014
38. Matteo De Angelis ed il suo cane Sugar in occasione dell’iniziativa “Ripuliamo la foce del Conca”, aprile 2014 (©www.apassoduomo.org) 38. Matteo De Angelis and his dog Sugar during the event “Let’s clean the Conca estuary”, April 2014 (©www.apassoduomo.org) REPORT VALCONCA | 27
IL DIRITTO ALLA MEMORIA CONOSCERE LE PROPRIE RADICI PER CONFRONTARSI CON ALTRE CULTURE
del grano antico, hanno insegnato loro a seminare e falciare a mano il Gentil Rosso, risvegliando nelle nuove generazioni l’interesse per pratiche agricole antiche. Alcuni di loro hanno poi fondato la cooperativa “Terre Solidali”, una rete di produttori agricoli, che coltivano la terra e curano direttamente tutta la filiera, dalla semina al raccolto, fino alla trasformazione e alla vendita di prodotti a km0. Successivamente è nato il marchio di vallata e si è sviluppata un’economia che valorizza e tutela le esperienze rurali tipiche del nostro territorio. I giovani di Gemmano hanno preso coscienza delle proprie radici e riscoperto la storia locale. Sono nati anche gruppi di teatro che mettono in scena spettacoli in dialetto e associazioni che organizzano feste e sagre, tutto lì, a Gemmano! Per me è stato come inserire una chiave ed avviare un motore che poi ha fatto tutto da solo .... come mi ha detto la mia segretaria provinciale “Silvana, questo progetto ti si sta lievitando sotto le mani”. Ed in effetti fa poi tutto da solo questo progetto!
Il tempo e la memoria del paesaggio sono temi su cui lavori da diversi anni. Come sei riuscita a coniugare questo interesse personale con le attività sviluppate nell’abito del progetto Conca e dell’associazione “A Passo d’Uomo”?
39 Silvana Cerruti, ex impiegata scolastica, ama definirsi “cercatrice e narratrice di ricordi” ed alimenta la sua curiosità e voglia di conoscere continuando, ormai da dieci anni, a raccogliere memorie, incontrando anziani e facendo ricerche. La sua attività inizia come responsabile del coordinamento donne dello SPI CGIL, occupandosi dei problemi delle donne pensionate e iniziando a raccogliere memorie nei Centri Sociali di Riccione, prosegue sul territorio di Gemmano dove si è concentrata sulle memorie delle donne rispetto al passaggio del fronte e continua ora in Valmarecchia con un progetto provinciale intergenerazionale. Il lavoro di ricerca sul territorio Gemmanese si è concluso con la produzione di un DVD: “Rosso: il fronte” che raccoglie le memorie delle donne insieme ai filmati originali dell’I.W.M (Museo Imperiale della Guerra) sul passaggio del fronte, e di un libro “La guerra all’improvviso” che ha vinto il premio nazionale generazioni (2011).
La memoria è un diritto della nostra comunità, con la quale poter consolidare le radici storiche del territorio e poterle meglio condividere, scambiare e confrontare con le generazioni future. Il tuo lavoro di conservazione delle memorie orali e di trasmissione della storia alle nuove generazioni, che meccanismi crea nelle persone coinvolte? Cambia il rapporto tra le persone e il proprio ambiente di vita? In particolare dei giovani? E se si, come? Il mio lavoro a Gemmano è nato nel 2004 con l’obiettivo di ricostruire il passaggio del fronte di guerra attraverso le memorie e le emozioni delle donne. Con il supporto del sindacato e di AUSER abbiamo organizzato 15 incontri di laboratorio … partendo dai ricordi dei tempi di guerra siamo arrivati alla storia, alla ricostruzione di un meraviglioso affresco di come si viveva a Gemmano prima della guerra e di come si è vissuto dopo! Inizialmente non è stato facile per gli anziani aprirsi e raccontare ma, incontro dopo incontro, hanno acquisito sicurezza, riappropriandosi della propria identità. Ed è a questo punto che sono entrati in gioco i giovani, quando siamo riusciti a raggiungere lo scopo di raccogliere memorie per trasmettere alle nuove generazioni. Una sera di giugno, durante un laboratorio, mi sono venute incontro due famiglie di giovani con bambini ... mi sono alzata per abbracciarli e baciarli, anche se non li avevo mai visti prima! È iniziata così una nuova fase del percorso: gli anziani hanno raccontato delle tecniche di coltivazione 28 | REPORT VALCONCA
Ho collaborato soprattutto con il recupero della memoria storica dei sentieri e la mappatura di antichi percorsi caduti in disuso ed in completo stato di abbandono. Già prima dell’inizio del Progetto Conca, su indicazione dei vecchi abitanti di Gemmano, avevo organizzato delle passeggiate, percorrendo a piedi i tracciati di cui mi avevano parlato gli anziani. Molto spesso ci siamo dovuti fare strada tra rovi e fitta vegetazione! Sono molto orgogliosa delle nostre scoperte: abbiamo riaperto la vecchia mulattiera utilizzata per raggiungere la Madonna di Montefiore dove si svolgevano i riti di Maggio, così come i sentieri che collegavano il paese alle miniere di zolfo nella Valle del Ventena, oramai crollate ma di cui ancora si serbava memoria. C’erano delle chicche di cui nessuno più si ricordava! Ad esempio, alcuni contadini mi menzionarono in diverse occasioni le acque sulfuree colorate lungo il corso del Ventena che, grazie all’aiuto di un amico biologo naturalista, abbiamo ritrovato. Oppure i resti di una villa romana di cui un anziano si ricordava perfettamente: per due estati consecutive i comuni di Gemmano, Montefiore Conca e Morciano hanno finanziato una campagna di scavi archeologici che, grazie al lavoro di una ventina di studenti universitari, ha messo in luce le pavimentazioni a mosaico di una lussuosa villa romana di età imperiale.
Un’ultima domanda: a che cosa stai lavorando al momento e cosa hai in programma per il futuro? Con il sindaco di Gemmano stiamo cercando di istituzionalizzare i sentieri della memoria, raccogliendoli in una brochure illustrativa con immagini storiche e testi descrittivi tratti dai racconti degli abitanti del paese. Leghiamo i sentieri alla memoria: la natura è stupenda, certo, ma un racconto in prima persona, un ricordo vero legato ad un luogo e tempo specifico, suscita una reazione molto più forte rispetto all’evento storico di per sé … credo molto al connubio tra storia ed emozioni! Poi, sempre in collaborazione con il Comune, sto cercando di allestire un centro di documentazione dove organizzare tutti i materiali raccolti durante i laboratori, antiche fotografie, interviste o filmati. Vorrei lasciare tutto “in eredità” a Gemmano e mi piacerebbe coinvolgere anche giovani laureati o tirocinanti per integrare i documenti ed approfondire le ricerche in archivio. Infine, mi sto occupando della realizzazione di pannelli espositivi descrittivi da posizionare lungo la rete sentieristica creata dalla Provincia (il GAV del Conca) e della formazione di nuove guide turistiche. Ho dato la mia disponibilità per insegnare ad alcuni giovani di Gemmano come si raccolgono le memorie e la storia del nostro territorio così che possano accompagnare i turisti lungo i sentieri. Un progetto educativo ma anche un’opportunità per creare nuovi posti di lavoro legati al settore del turismo sostenibile. Perché la Valconca, più la promuovi e più si promuove! Intervista di Francesca Poli | Marzo 2014
THE RIGHT TO REMEMBER KNOWING ONE’S OWN ROOTS WILL HELP TO RELATE WITH OTHER CULTURES Silvana Cerruti, former school employee, likes to call herself “seeker and teller of memories” and feeds her curiosity and desire to learn continuing, since already ten years, to collect memories, meeting elderly and doing researches. Her activity starts as woman coordinator of the SPI CGIL, (Trade Union of Retired and Older People), dealing with the problems of retired women and starting to collect memories among social centers in Riccione, continues in the area of Gemmano where she focused on the memories of the women related to the passage of the front and continues nowadays in Valmarecchia with a provincial inter-generational project. Her research work in the area of Gemmano ended with the production of a DVD: “Red: the front” that collects the memories of the women along with the original I.W.M. (Imperial War Museums) movies on the passage of the front, and a book “Suddenly the war”which won the national generations award (2011).
Memory is a right of our community, that can help us consolidate the historical roots of our territory and improve sharing, exchange and comparison with future generations. Which mechanisms generates your work on the conservation of oral history and its transmission to the younger generation? Does the relation between people and their living environment change? In particular for young people? And if so, how? My work in Gemmano started in 2004 with the aim to recall the passage of the war front through women memories and emotions. With the support of the Trade Union and AUSER 15 workshops were organized ... starting from memories of the war days we discovered the history, a wonderful fresco of how people lived in Gemmano before and after the war! Initially it was not easy for older people to open up and tell their stories but, meeting after meeting, they gained confidence, regaining possession of their identity. And it is at this point that the youngest came into play, when we managed to reach our goal of collecting memories to pass on to future generations.
nobody remembered! For example, some farmers mentioned to me on several occasions the colorful sulfurous waters along the Ventena which , with the help of a biologist-naturalist friend, were found. Or the remains of an Ancient Roman villa perfectly recalled by an elder: for two consecutive summers the municipalities of Gemmano, Montefiore Conca and Morciano financed archeological excavations, which, thanks to the work of a dozen of college students, revealed the mosaic floors of a luxurious villa of the Roman Empire Age.
One last question: what are you working on at the moment and what have you planned for the future? Together with the mayor of Gemmano we are trying to institutionalize the paths of memory, collecting them in an illustrated brochure with historical images and texts quoting the stories of the village inhabitants. We want to connect paths to memory: nature is beautiful, for sure, but a first-person narration, a true memory tied to a specific place and time, can raise a much stronger reaction then an historical event in itself ... I strongly believe in the combination of history and emotions! Furthermore, in collaboration with the Municipality, I’m trying to set up a documentation center where to organize all the materials collected during the workshops, old photographs, interviews or movies. I would like to leave everything “as an heritage” to Gemmano and I would like to involve young graduates or trainees to integrate the documents and carry on the archive researches. Finally, I am working on editing display panels to be placed along the hiking network created by the Province (the Conca Main Green Ring) and training new guides. I’m fully available to teach young people from Gemmano how to collect memories and to explain the history of our territory so that they could chaperon tourists along the trails. An educational project but also an opportunity to create new jobs in the related to sustainable tourism. Because Valconca, the more you promote it, the more it promotes itself! Interview by Francesca Poli | March 2014
One evening in June, during a workshop, two families with small children approached me ... I stood up to hug and kiss them, even if I had never seen them before! Thus a new phase of the journey started: the elderly started to talk about the ancient grain’s cultivation techniques, taught them how to sow and mow by hand Common Wheat, awakening the interest to ancient agricultural practices in the newest generations. Some of them also established a cooperative “Terre Solidali / Fair Land”, a network of farmers who cultivate the land and treat directly the entire supply chain, from planting to harvesting, up to processing and sale of zero km products. Later a trademark for the valley was established and a new economy developed, enhancing and protecting rural, typical and local activities. Young people from Gemmano became aware of their roots and rediscovered local history. Theater groups playing in dialect were founded, as well as associations that organize events and festivals, all there, in Gemmano! For me it was like to insert a key and start an engine that has done it all alone .... as my provincial secretary said “Silvana, this project is rising under your hands” And in fact, it does all by itself!
For several years you have been working on the theme of landscape time and memory. How did you manage to combine this personal interest with the activities developed within the Conca project and the association “At a Walking Pace”? I worked manly with the recovery of the historical memory of trails and the mapping of ancient routes which were no longer used and in a complete state of disrepair. Even before the beginning of the Conca project, following the advice of old inhabitants of Gemmano, I organized walks along paths which had been abandoned in the course of time. Very often we had to find our way through bushes and dense vegetation! I am very proud of our findings: we reopened the ancient mule track used to reach the Montefiore Virgin Mary where rites took place in May, as well as trails which connected the town to the sulfur mines in the Ventena Valley, nowadays collapsed but still preserved in local reminiscences. There were treats that
39. Silvana Cerruti legge le memorie delle donne lungo i sentieri del GAV (©www.apassoduomo.org) 39. Silvana Cerruti reads the women’s memories along the tracking routes (©www.apassoduomo.org) REPORT VALCONCA | 29
LA CURA DEL TERRITORIO
per aprire un sentiero di 50 metri ci vuole una giornata intera!
L’INSTANCABILE CONTRIBUTO DEI VOLONTARI
A questo proposito, parlami del vecchio sentiero utilizzato in tempo di guerra tra le Selve del Rio Monteprietrino, un torrente che scorre in una valle impervia dai versanti così scoscesi da non essere utilizzati per l’agricoltura. Come avete scoperto questo percorso e come vi occupate della sua manutenzione ed accessibilità? Il sentiero del Rio Montepietrino penso ci sia sempre stato ma negli ultimi decenni, con la crescita a dismisura della vegetazione, il tracciato si era un po’ perduto. Noi però, girando sempre con un interesse specifico, cercando asparagi o tartufi, siamo molto pratici del territorio ed abbiamo l’occhio allenato a riconoscere le tracce. Il percorso non è sempre praticabile: in inverno il fondo è molto scivoloso, in estate invece la vegetazione più rigogliosa rende difficile il passaggio trai rovi. Se non si è esperti, senza punti di riferimento, è facile perdersi laggiù! Non servono solo gli occhi per orientarsi ma anche sapere riconoscere l’odore di certe piante … ogni stagione ha le sue caratteristiche: i profumi ed i colori cambiano in continuazione. Il Rio Montepietrino è stupendo! Questo percorso mi ha sempre emozionato molto perché si incontrano diverse grotte dove in tempo di guerra venivano a rifugiarsi gli abitanti del villaggio. Sono rimaste quasi intatte … qui molte donne e uomini si sono riparati dai bombardamenti, vivendo, dormendo, mangiando e, a volte, dando alla luce i propri figli. Quando si parte con la camminata c’è sempre entusiasmo, poi a metà molta gente inizia a chiedersi “ma chi me lo ha fatto fare!” perché il percorso è un po’ avventuroso, ma alla fine, quando si ritorna in paese, anche se stanchi, sono sempre tutti contenti di aver vissuto una giornata molto diversa rispetto ad altre possibili camminate, lungo sentieri già segnati!
Come raccontavi proprio ora, da alcuni anni sei una delle guide di “A Passo d’Uomo”: nella tua esperienza, è possibile avvicinare più persone al bosco o al fiume attraverso l’arte? E gli abitanti locali? Come sta cambiando la loro percezione dell’ambiente in cui vivono?
40 Alfredo Galeazzi, presidente dell’Associazione Tartufai “Terre delle Piante Superiori” di Mondaino che dal 2006 si impegna nella salvaguardia e nella valorizzazione attiva del territorio, con particolare attenzione al patrimonio naturale e boschivo, alla rete sentieristica e alle produzioni tipiche. Grazie all’impegno volontario dei soci, l’Associazione offre alla collettività della Valconca azioni fattive di presidio e manutenzione del bosco, dei sentieri e dei fossi di scolo, ma anche l’organizzazione di attività ricreative e di sagre locali, tra cui il Palio del Daino.
Dal 2007, l’Associazione Tartufai gestisce una “riserva” di bosco naturale nel Comune di Mondaino, in cui sono state impiantate numerose piante, pioppi e roverelle in punti di produzione naturale del Tartufo Bianco. Come nasce questo progetto e di che cosa vi occupate concretamente? Bè, parto dall’inizio: nel dopoguerra i terreni della Valconca erano brulli, con così poca vegetazione che i contadini per accendere forni e camini erano costretti a bruciare dei rovi. Per poter fare legna, hanno iniziato a piantare pioppi in prossimità di fossi e rigagnoli d’acqua creando così un ambiente naturale adatto alla nascita del tartufo. Successivamente i contadini hanno abbandonato queste terre e non è rimasto nessuno ad occuparsi della pulizia e manutenzione del bosco: ora le vecchie piante soffrono, cadono a terra e non vengono rimpiazzate … non solo, tanti alberi sono soffocati dalle vitalbe, un rampicante infestante che attecchisce molto velocemente e aggredisce la vegetazione della macchia impedendo alle piante più giovani di crescere. I comuni hanno tante proprietà in queste condizioni di cui non riescono ad occuparsi e noi, come Associazione Tartufai, abbiamo chiesto in gestione un’area di 23 ettari nei pressi Mondaino. Circa 15 ettari sono piantumati a macchia mentre nei terreni restanti, poco lavorati, abbiamo iniziato a coltivare piantine micorizzate, con il fungo del tartufo attaccato alle radici. Abbiamo un contratto di comodato d’uso per 30 anni, nel frattempo ci occupiamo della zona documentando tutti i lavori: rimuoviamo le sterpaglie, tagliamo le vitalbe, apriamo i fossi … è un lavoro durissimo e difficile, che facciamo come volontari perché ci interessa la cura della nostra valle! Gli amministratori non si rendono conto della fatica e del tempo necessario, non hanno competenze specifiche del territorio … 30 | REPORT VALCONCA
Ho iniziato a fare la guida per caso ed ho scoperto che mi piace molto perché mi dà l’opportunità di raccontare del passato e della storia della mia terra! Da quando i vecchi contadini sono morti senza lasciare conoscenze e competenze in eredità alle nuove generazioni, sono sempre meno le persone che riconoscono le vere necessità del territorio … è molto bello trasmettere tutto questo a chi si iscrive alle camminate! Purtroppo per il momento ci sono più che altro conoscenti o comunque locali che però hanno adesso l’opportunità di guardare alle proprie zone da punti di vista diversi e con nuove prospettive. Per lo più partecipano persone di mezza età anche se recentemente sta aumentando il numero di giovani, il che mi fa molto piacere. L’arte per me è un pretesto, un’occasione in più: il territorio sarebbe sempre qui per fare della passeggiate ma andare in gruppo, socializzare e scambiarsi opinioni, aggiunge sempre qualcosa alla camminata!
Ed ora di che cosa ti stai occupando? Che cosa vorresti organizzare per la prossima edizione del Festival? Bè, c’è stata da poco la “Fogheraccia”, un rito pagano, pare addirittura di epoca pre-romana, organizzato a chiusura dell’inverno, la vigilia di San Giuseppe il 18 marzo, come omaggio alla primavera in arrivo. In realtà il nome originale sarebbe “Lom a merz / Lume a marzo” … è una tradizione tipicamente romagnola che coincide con l’annuale bruciatura di stoppe, potature degli alberi e scarti del raccolto. Un rito propiziatorio per augurarsi un raccolto produttivo, una buona stagione estiva ed un clima mite. Abbiamo voluto riprendere anche noi quest’usanza, organizzando un grande falò nel Parco dell’Arboreto, una serata con musica e canti conclusasi con uno spettacolo di fuochi di artificio medioevali, bruciando della lana di vetro con palloncini gonfiati al propano. Uno spettacolo molto suggestivo! Intervista di Francesca Poli | Marzo 2014
CARE FOR THE TERRITORY
experience compared to other hikes, along set paths!
THE TIRELESS WORK OF VOLUNTEERS
As you just told now, for some years you have been one of the “A passo d’uomo” guides: in your experience, is it possible to get more people closer to the forest or the river through art? And the locals? How is their perception of the environment in which they live in changing?
Alfredo Galeazzi, president of the Truffle Diggers Association “Lands of Higher Plants” of Mondaino which since 2006 is committed to an active safeguard and enhance of the region, with particular attention to the natural and forest heritage, the hiking tracks network and typical products. Thanks to the efforts of volunteer members, the Association offers to the Valconca community actions of proactive monitoring and maintenance of the forest, paths and ditches, but also the organization of recreational activities and local festivals, including the Deer Palio.
Since 2007, the Truffle Diggers Association manages a natural forest “reserve” in the Municipality of Mondaino, where numerous plants have been planted, poplars and oaks, in areas where White Truffle grows naturally. How did this project started and what do you actually do? Well, I start from the beginning: in the post-war, the lands in Valconca were barren, with so little vegetation that peasants had to burn bushes to turn on stoves and fireplaces. In order to gather firewood, they started to plant poplars nearby ditches and water streams, thus creating a natural environment where truffle could easily grow. Later, the farmers abandoned these properties and nobody was left to take care of the forest cleaning and maintenance: nowadays old plants suffer, fall to the ground and are not replaced ... not only that, many trees are choked because of Clematis vitalba, a climbing shrub which grows very quickly and attacks the scrub vegetation, preventing younger plants to grow. Municipalities own many estates in these conditions which fail to deal with and we, as Truffle Diggers Association, requested to take care of an area of 23 hectares near Mondaino. Approximately 15 acres are planted with scrubs while in the remaining land, scarcely treated, we began to cultivate mycorrhizal plants, with the truffle fungus attached to the roots. We have a loan for use for 30 years, in the meantime, we take care of area documenting all work: we remove underbrushes, cut clematis, open ditches ... it’s a very hard and difficult job, that we carry on as volunteers because we are interested in taking care of our valley! The administrators are not aware of the effort and time required, they do not have specific competences of the territory ... it takes a whole day to open a 50 meters pathway!
I started to be a guide by chance and I found out that I really like it because it gives me the opportunity to talk about the past and the history of my homeland! Since old farmers have died without leaving knowledge and skills as a legacy to the younger generations, there are less and less people able to recognize the real needs of the territory ... it’s very nice to transmit all this to those who participate to the walks! Unfortunately at the moment there are mainly acquaintances or anyway locals who have now the opportunity to look at their homeland from different points of view and new perspectives. Many of the participants are middle aged although recently there is an increasing number of young people, which makes me very happy. For me, art is only an excuse, a further chance: the territory would always be here to walk around but going in a group, socializing and exchanging points of views always adds something to the hiking!
And now what are you working on? What would you like to organize for the next edition of the Festival? Well, we just had the “Fogheraccia” a pagan ritual, it seems even from pre-Roman times, organized at the end of wintertime, on St. Joseph’s eve on the 18th of March, as a tribute to the coming spring. In fact, the original name would be “Lom a merz / Light in March” ... it is a typical tradition of this part of the region (Romagna), which coincides with the annual burning of oakum, trees’ pruning and crop wastes. A ceremony/atonement for a productive harvest, a good summer and a mild climate. We wanted to bring back this practice, organizing a large bonfire in the Arboreto Park, an evening with music and songs that ended with medieval fireworks show, burning glass wool with balloons filled with propane gas. Very fascinating! Interview by Francesca Poli | March 2014
In this regard, tell me about the old trail used during the wartime along the Woodlands of the Monteprietrino Stream, a torrent flowing through a broken valley with very steep slopes, impossible to be used for agriculture. How did you discover this pathway and how do you deal with its maintenance and accessibility? I think the Montepietrino Stream track has always been there but in the last decades, due to the vegetation’s enormous increase, the way got lost. We, however, always walking around with a specific interest, looking for asparagus or truffles, know this land very well and we are trained to recognize tracks and traces. The path is not always accessible: in winter the ground is very slippery, in summer, instead, the lush vegetation makes it more difficult to walk through the shrubs. If one is not experienced, without reference points, it is easy to get lost in there! The eyes are not enough to orient, also the ability to recognize the smell of certain plants is important ... every season has its own features: scents and colors change constantly. The Montepietrino Stream is beautiful! This route always excited me a lot because there are several caves used as refugees by the village inhabitants during the wartime. They remained almost intact ... here many women and men took shelter from the bombing, living, sleeping, eating, and, sometimes, giving birth to their children. When the walk begins there is always excitement among participants, then half way through a lot of people start to wonder “who made me do this!” because the path is a bit adventurous, but at the end , when we return to town, even if tired, everybody is always happy to have lived a very different
40. Alfredo Galeazzi in occasione della manifestazione “Giardini e paesaggi aperti sul Conca” nell’aprile 2014 (©www.apassoduomo.org) 40. Alfredo Galeazzi during the event “Open gardens and landscapes along the Conca river” in April 2014 (©www.apassoduomo.org) REPORT VALCONCA | 31
PERCHÈ IL PROGETTO È UNA BUONA PRATICA? Nell’ambito della tutela e valorizzazione paesaggistica possiamo assumere il concetto di buona pratica, così come espresso in vari documenti dell’Unione Europea: un’azione, esportabile in altre realtà, che permette a una comunità o altra realtà locale di muoversi verso forme di gestione sostenibile e rispondente alle necessità del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future di poter soddisfare le proprie. Nel nostro ambito pensiamo quindi ad esperienze dialoganti con il contesto paesaggistico, capaci di coinvolgere la popolazione ed efficaci nel diffondere i valori del paesaggio. Il Progetto Conca rappresenta uno degli esempi di maggior successo per quanto riguarda un approccio integrato, multiscalare e multidisciplinare, che ha sperimentato l’applicazione dei principi della Convenzione europea del paesaggio. Le attività si sono dispiegate, nell’arco di alcuni anni, in due fasi (2007-2008 41
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e 2009-2010) nei territori della media e bassa valle del torrente Conca in Provincia di Rimini. Sono state coinvolte 12 amministrazioni comunali così come vari uffici provinciali, la regione EmiliaRomagna e la Direzione Regionale del MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo). L’esperienza ha generato risultati concreti e di lunga durata che tuttora si stanno diffondendo, mettendo radici sul territorio interessato e tentando di consolidare una rete integrata di servizi e di opportunità che possa sviluppare un modello di sviluppo locale e sostenibile per l’intera valle. L’approccio e la metodologia del Progetto Conca, già descritti in altre parti del dossier, sono stati illustrati ai partner europei del progetto GreenInfraNet e attualmente si sta lavorando per il trasferimento dell’esperienza in altri territori. Il raggiungimento di alcuni ambiziosi obiettivi ha costituito il punto di forza di questa esperienza, che anche i partner europei hanno riconosciuto. \\ Il miglioramento della qualità dei paesaggi locali ma anche della loro percezione. Ciò è stato possibile lavorando nel contempo su più livelli: alla progettazione paesaggistica si è accompagnato il coinvolgimento delle associazioni e della popolazione locale che possono assicurare il presidio del territorio. L’analisi paesaggistica si è concentrata sul confronto fra la situazione attuale e quella di 50 anni fa, così come nell’individuazione dei nodi più critici delle tendenze in atto. L’attività è stata svolta con successo e l’efficacia dell’ampio processo di partecipazione risulta indispensabile perché gli esiti e i benefici del progetto possano propagarsi nel tempo.
regionali e locali) in relazione ai singoli interventi previsti. \\ Il coinvolgimento della società civile: attraverso un ampio e fruttuoso processo partecipativo è stato possibile valorizzare i saperi, la memoria e l’identità della popolazione e delle associazioni locali che ora si stanno impegnando per il mantenimento del Grande Anello Verde e lo sviluppo locale della Valconca. I partecipanti sono stati sollecitati ad esprimere la loro visione per il futuro della valle e le loro proposte sono state fondamentali per gli esiti del progetto. Nel progetto gli abitanti del luogo sono stati considerati come dei veri consulenti e le loro proposte sono state inserite nei documenti elaborati. Come suggerisce la Convenzione europea del paesaggio, gli abitanti sono i veri esperti di un certo territorio. \\ La riproducibilità della metodologia di progetto. Il “modello Conca”, per le sue caratteristiche può essere ripetuto in varie realtà, in contesti socio-economici e normativi diversi, in presenza di cospicue o limitate risorse finanziarie. \\ La durata dell’impatto del progetto e dei suoi risultati ben oltre il termine del progetto stesso. Grazie all’accurata ricerca sui finanziamenti, i progetti pilota si stanno realizzando l’uno dopo l’altro rendendo fattive la proposte elaborati. Inoltre, l’entusiasmo di associazioni locali e cittadini ha reso possibile due edizioni del festival A passo d’uomo; il gruppo di lavoro ha anche costituito un’associazione permanente che si propone di svolgere attività di valorizzazione per far conoscere la valle e le sue risorse e promuovere uno sviluppo appropriato in sintonia con le fragilità e le risorse del territorio.
\\ La capacità di lavorare in modo coordinato e collaborativo con 12 diverse amministrazioni pubbliche, predisponendo documenti che sono stati assunti negli strumenti di pianificazione urbanistica di quasi tutti i comuni coinvolti. Ci si riferisce, ad esempio, al progetto preliminare dei sentieri lungo fiume e del Grande Anello Verde, così come alle linee guida che sono state assunte quale strumento di indirizzo, controllo e valutazione della qualità delle trasformazioni proposte.
La valenza del Progetto Conca è stata riconosciuta anche con una menzione d’onore al Landscape Award 2011 del Consiglio d’Europa (in rappresentanza dell’Emilia-Romagna, quale esempio dei progetti di tutela e valorizzazione del paesaggio finanziati con la L.R. 20/2000). Inoltre, il progetto è stato in mostra all’esposizione Laboratorio Italia, allestita in occasione della 13a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia dal MIBACT nel 2012.
\\ L’approfondita ricerca di fonti di finanziamento, per l’attuazione dei progetti nel medio e lungo periodo; i consulenti, per rendere possibile la concreta attuazione delle azioni di progetto, hanno predisposto un documento in cui vengono esaminate le possibili fonti di finanziamento (europee, nazionali,
41. Camminata in Carpegna, alla ricerca della sorgente naturale del Conca, marzo 2014 (©www.apassoduomo.org) 42. Camminata nel bosco in autunno sulle tracce delle miniere di zolfo (©www.apassoduomo.org) 41. Hiking in Carpegna, looking for the Conca natural springs (©www.apassoduomo.org) 42. Hiking in the woolandd in autumn, looking for the sulfur mines (©www.apassoduomo.org)
CONCA PROJECT: WHY IS IT A BEST PRACTICE? In the field of landscape safeguard and promotion we can adopt the concept of best practice, like so it is named in many UE documents: an action, repeatable in other realities, that allows communities or other local realities to move toward sustainable management actions, without jeopardizing future generations’ needs. In our field we can consider experiences that can relate with the landscape context, able to involve citizens and to be effective in disseminating landscape values. The Conca Project represents one of the most successful examples of combined, progressive and multidisciplinary approach, that experimented the application of the principles of the European Landscape Convention. Activities were organized, during some years, in two phases (2007-2008 and 2009-2010) in the area of medium and lower valley of Conca creek in Rimini Province. 12 municipal administrations were involved, but also several provincial offices, the Emilia-Romagna Region and the Regional Direction of MIBACT (Ministry of Cultural Heritage and Activities). The experience has generated concrete results on the long run that are still spreading and settling on the affected area, trying to consolidate an integrated network of services and opportunities that could enhance a model of local and sustainable development for the whole valley. The approach and methodology of Conca Project, already described in other parts of this dossier, were illustrated to the European partners of the GreenInfraNet project and currently we are working on the transfer of the practise to other locations. The achievement of ambitious goals is the strongest point of this experience, that many partners appreciated. \\ The improvement of the quality of regional landscapes, but also of its perception. This was possible thanks to the work carried on at different levels: the landscape design was combined with the participation of associations and local citizens, assuring their control on the area. The landscape analysis focused on the comparison between the present situation and the past one (50 years ago) and on the individuation of
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the most critical trend knot. The activity was a success and the effectiveness of the whole participatory process was essential because the outcomes and benefits of the project could disseminate in the long run. \\ The ability to work with a coordinated and collaborative method, with 12 different public administrations, editing common urban planning documents later implemented by almost all involved municipalities. For example, the preliminary draft for the hiking tracks along the river and the “Grande Anello Verde”, but also the guidelines used as mechanism of steering, control and evaluation of the quality of the suggested transformations. \\ The substantial research for financial support for the realization of the project in the medium and long term; the external experts, for the concrete fulfilment of the project activities, edited a document that examines possible financial resources (either European, national, regional or local) in relation to every single intervention planned. \\ The participation of citizens: the promotion of knowledge, memory and identity among local population and associations, that are nowadays working on the maintenance of the “Grande Anello Verde” and on the local development of the Valconca, was possible through a wide and profitable participatory process. The participants expressed their point of view about the future of the valley and their proposals were fundamental to achieve results. The citizens were considered as real consultants and their proposals were included within the project’s documents. As the European Landscape Convention suggests, citizen are really competent in a given territory.
could be transferred to several realities because of its features, in different socio-economic and normative contexts, with remarkable or limited financial resources. \\ The duration of the project’s effect and its results beyond the end of the project itself. The pilot projects are coming true one after the other due to a thorough research in financing, making the proposals effective. In addition, the enthusiasm of local associations and citizens made possible the organization of two edition of the festival “A passo d’uomo - At a walking pace”. The working group has founded also a permanent association that aims to promote the valley showing its potentials and supporting an appropriate development in touch with the fragilities and resources of the area. The value of the Co nca Project was also awarded with a honourable mention at Landscape Award 2011 of the Council of Europe (representing Emilia-Romagna Region, as an example of projects for landscape conservation and promotion, funded by L.R. 20/2000). In addition, the project was shown at Laboratorio Italia exhibition by MIBACT in 2012, during the 13th International Architecture Exhibition of the Venice Biennale.
Barbara Fucci Valentina Manzato Francesca Poli Laura Punzo Servizio pianificazione urbanistica, paesaggio e uso sostenibile del territorio Regione Emilia-Romagna paesaggioer@regione.emilia-romagna.it www.territorio.regione.emilia-romagna.it/paesaggio
\\ The repeatability and the project’s methodology. The “Conca model” REPORT VALCONCA | 33
UNA LEZIONE DA IMPARARE IL PROGETTO CONCA ESPORTATO A GOZO [MALTA] Il Comune di Ghajnsielem (isola di Gozo, Malta) è uno degli 11 partner europei del progetto GreenInfraNet- Interreg IVC, impegnati nella promozione delle infrastrutture verdi nelle regioni UE. Nel corso del primo anno di attività, ciascun partner è stato invitato a segnalare casi studio inerenti la realizzazione di infrastrutture verdi e/o identificare aree dove attuare progetti concreti sul tema. Durante il primo “Workshop per il Trasferimento di Buone Pratiche” tenutosi nel 2012 a Barcellona, il Comune di Ghajnsielem ha dimostrato l’intenzione di trasferire alcuni aspetti del Progetto Conca, proposto dalla regione Emilia-Romagna. Nell’estate del 2011, ancor prima dell’inizio del progetto GreenInfraNet, il Comune di Ghajnsielem aveva avviato un’estesa consultazione pubblica per confrontarsi con la cittadinanza durante la redazione del Piano di Azione Locale Sostenibile. Nel corso del processo di partecipazione erano emersi diversi aspetti ricorrenti: il miglioramento dell’accessibilità alla campagna, a piedi e in bicicletta, si è rivelato una delle problematiche principali, per permettere agli abitanti del posto, ma anche ai turisti, di apprezzare il pittoresco paesaggio naturale dell’interno, attualmente sottovalutato. Pertanto, a seguito del percorso di consultazione, il Comune di Ghajnsielem ha identificato il Progetto Conca come caso studio esemplare per apprendere nuove competenze e conoscenze sull’attuazione delle infrastrutture verdi ed ha previsto un viaggio di studio in Emilia-Romagna. La visita è stato volutamente organizzato in occasione del festival “A Passo d’Uomo”, affinché gli ospiti stranieri potessero sperimentare di persona uno dei risultati concreti generati dal progetto, reso possibile soprattuto grazie al coinvolgimento attivo degli attori locali. Il sopralluogo ha rappresentato un aiuto prezioso per il gruppo di lavoro maltese, che è così riuscito ad individuare quegli aspetti del Progetto Conca che, nonostante le differenze amministrative tra le due regioni, potrebbero essere adattati e trasferiti a Ghajnsielem. In primo luogo, al fine di valorizzare il paesaggio naturale, il progetto di Ghajnsielem si propone di analizzare ed individuare le caratteristiche paesag34 | REPORT VALCONCA
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gistiche locali di maggior interesse e l’andamento delle trasformazioni. Nonostante alcuni di questi luoghi non potranno rientrare all’interno di aree protette definite, se ne dovrà comunque riconoscere l’importanza e gli eventuali interventi proposti dovranno necessariamente ridurre al minimo gli impatti negativi potenzialmente arrecati al paesaggio circostante. In secondo luogo, il progetto si pone l’obiettivo di sviluppare una serie di sentieri pedonali e ciclabili per migliorare l’accesso alla campagna e alle zone costiere di Ghajnsielem. Con lo sviluppo di questi percorsi si verrà a creare una rete tra le principali aree di interesse paesaggistico, culturale, ambientale e naturalistico. I percorsi saranno collegati al centro urbano e segnalati da un’attenta piantumazione di alberi e vegetazione che accompagnerà i visitatori dal nucleo urbano verso gli itinerari naturalistici. L’implementazione dei sentieri e la proposta di eventuali interventi futuri sarà presentato sotto forma di linee guida che forniranno indicazioni sulle aree prese in esame, in relazione ad attività e tipologie di interventi (se previsti). Infine, il viaggio di studio ha messo in luce l’importanza di un festival annuale di promozione territoriale come fattore di sviluppo turistico. Il festival infatti è riuscito a riunire i diversi attori coinvolti
nel progetto, ha generato nella comunità locale un senso di appartenenza al territorio e conferito un valore aggiunto all’esperienza turistica in Valconca. Analogamente, il Comune di Ghajnsielem intende organizzare un festival annuale per la promozione e lo sviluppo delle rete sentieristica comunale ma anche per incoraggiare la comunità locale a valorizzare i prodotti ed i servizi tipici. In conclusione, sulla base dell’esperienza condivisa dalla regione EmiliaRomagna, Ghajnsielem ha l’obiettivo di divenire un progetto pilota, una buona pratica di riferimento per tutta l’isola di Gozo sull’implementazione di una infrastruttura verde efficace e sostenibile.
A LESSON TO LEARN THE CONCA PROJECT EXPORTED TO GOZO [MALTA] Ghajnsielem Local Council is one of 11 project partners from around Europe involved with the GreenInfraNet - Interreg IVC project, working together to promote the development and implementation of green infrastructure in EU regions. In the project’s first year, all partners were asked to identify best practices from their region on green infrastructure and/or to identify areas where they needed to improve in this respect. During the first “Best Practice Transfer Workshop” held in Barcelona 2012, Ghajnsielem Local Council identified an opportunity to develop a project based on the best practice described by the Emilia-Romagna region, Conca Project. Prior to the commencement of the GreenInfraNet project, in the summer of 2011, the Ghajnsielem Local Council had carried out an extensive public consultation exercise in relation to the development of its Sustainable Locality Action Plan. During this community engagement process, a number of recurring points emerged. One of the main issues related to the need to improve walking and cycling accessibility to the countryside so that locals and visitors alike can appreciate the picturesque natural environment that lies within Ghajnsielem but is currently underappreciated. Based on the consultation exercise, therefore, Ghajnsielem Local Council identified the Conca Project as an ideal project from which to learn lessons and implement GI principles in the locality. As a result, Ghajnsielem Local Council planned a study visit to the Emilia-Romagna region. The journey purposely
coincided with the “At a walking pace” festival with the aim of showcasing the benefits of the Conca Project and how stakeholders have worked together to make this project a success.
the community and added value to the visitor’s experience of the Conca Valley. Similarly, the Ghajnsielem Local Council intends to develop an annual festival that will promote and support the Ghajnsielem trail network and also promote the local community together with the products and services they can provide.
The study visit was invaluable in helping the Maltese project team to identify those aspects of Conca Project that could be adapted and transferred to Ghajnsielem despite the differences in governance between the two regions. Firstly, in order to have an increased appreciation for the natural landscape, Ghajnsielem’s project aims to analyse and define the local landscape features of interest and transformation trends. Whilst some of these landscape features may not lie within designated protected areas, their importance should be recognised and any proposed interventions need to acknowledge that potential negative impacts on these features should be kept to a minimum. Secondly, the project seeks to develop a number of pedestrian and cycle routes to improve access to the countryside and coast of Ghajnsielem. The development of such routes will provide a network that links features of interest including landscape, cultural heritage and natural habitats. The routes will link also to the village and the urban environment will be enhanced through appropriate planting of trees and vegetation that will mark the start and/or end of various routes. Development of routes and proposals of any interventions will be presented in the form of guidelines indicating the importance of the areas being visited in terms of their assets and the types of interventions that can be implemented there (if any).
43. I partner del progetto GreenInfranet durante il viaggio studio in Valconca, settembre 2013. Foto di gruppo presso la sezione mediana del torrente Conca (©Francesca Poli) 44. I partner del progetto GreenInfranet durante il viaggio studio in Valconca, settembre 2013. Il parco lineare di recente realizzazione nei pressi della foce del torrente Conca a Misano Adriatico (©Francesca Poli)
Finally, the study visit illustrated that the organisation of an annual festival added value to the overall visitor product. The festival brought stakeholders together, created ownership within
43. The GreenInfraNet project partners during the study visitin Valconca, September 2013. Group photo by the medium section of the Conca river (©Francesca Poli) 44. The GreenInfraNet project partners during the study visitin Valconca, September 2013. The recently realized linear park by the Conca river estuary (©Laura Punzo)
In conclusion, based on the experience shared by Emilia-Romagna, Ghajnsielem aims to serve as a pilot project of good practice in successful and sustainable implementation of GI for the rest of Gozo.
Krista Farrugia Environmental consultant Ghajnsielem Local Council krista.farrugia@adi-associates.com www.adi-associates.com
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SENTIERI NATURALI E CULTURALI IL PROGETTO CONCA ESPORTATO A STARA ZAGORA [BG] Da oltre 15 anni, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo Economico di Stara Zagora (SZREDA) è impegnata proficuamente con autorità comunali e regionali per elaborare e realizzare piani e strategie di sviluppo locale . L’agenzia è un attore importante nel processo di elaborazione di politiche in tutti gli 11 comuni della regione. SZREDA lavora con l’Ispettorato Regionale per l’Ambiente e le Risorse Idriche e con numerose ONG. Queste collaborazioni hanno prodotto diverse azioni dedicate all’adattamento ai cambiamenti climatici, alla sicurezza alimentare e alla rete Natura 2000, attuate a livello regionale per promuovere metodi innovativi di conservazione della natura e della biodiversità. Durante i “Laboratori per il trasferimento di Buone Pratiche” organizzati nell’ambito delle fasi di lavoro di GreenInfraNet, SZREDA ha mostrano interesse a trasferire la metodologia e l’approccio del Progetto Conca ad iniziative locali e progetti in corso. Il dibattito si è incentrato sulle
potenzialità delle infrastrutture verdi come elemento chiave per uno sviluppo eco-sostenibile e sull’importanza dell’ultilizzo di metodologie partecipative nei processi di pianificazione del paesaggio. Due iniziative in corso nella regione di Stara Zagora potrebbero beneficiare delle lezioni apprese dal Progetto Conca: il “Master Plan per la Valle delle Rose e dei Re Traci”, che il Comune di Kazanlak sta attualmente redigendo, così come la promozione di sentieri escursionistici e ciclabili nella zona di Sarnena Sredna Gora (la catena montuosa degli Antibalcani che circonda la città di Stara Zagora). Il “Master Plan per la Valle delle Rose e dei Re Traci” si incentra sulla trasformazione del paesaggio della valle di Kazanlak, una zona situata ai piedi della catena montuosa dei Balcani, rinomata come principale centro per l’estrazione di olio di rosa in Bulgaria. La valle è famosa da secoli per la coltivazione estensiva di rose, soprattutto della qualità damascena, per la produzione del relativo olio di rose utilizzato dall’industria profumiera, che copre circa l’85% della produzione mondiale,. Ogni anno, nel mese di maggio, la città di Kazanlak celebra il Festival delle Rose, un evento che ha origine dalle antiche celebrazioni
che si tenevano durante il periodo della raccolta. Inoltre, la valle costituisce la più grande e meglio conservata area archeologica del paese con ritrovamenti di tombe trace, enumerata dall’UNESCO tra i Siti Patrimonio dell’Umanità. Si ritiene che vi siano oltre 1500 tumuli funerari nella regione, di cui solo 300 finora rinvenuti. L’area è attualmente in fase di studio da parte del Comune di Kazanlak, che sta elaborando un Master Plan per il suo potenziamento verso una destinazione turistica alternativa ai ben noti “Percorsi delle Rose”. Il Festival delle Rose, infatti, attrae milioni di turisti ogni anno provenienti da tutto il mondo, ma ad oggi si concentra esclusivamente entro i limiti della città. La creazione di un’articolata rete ciclabile e pedonale che attraversi i diversi siti storici e architettonici potrebbe quindi rappresentare una grande opportunità per promuovere sia il patrimonio culturale ed i paesaggi naturali della valle siamigliorare l’economia locale attraverso un turismo sostenibile ed ecologico. La catena montuosa Sarnenia Sredina Gora fa da scenario alla seconda iniziativa che potrebbe trarre ispirazione dall’esperienza in Valconca, in una pittoresca vallata circondata da boschi di latifoglie. Qui si trovano sorgenti minerali naturali con proprietà curative note fin dai Traci ed in epoca romana. I paesaggi delle montagne Sarnenia Sredina Gora potrebbero rappresentare una grande opportunità per lo sviluppo di forme di turismo rurale ed il direttore del Museo Regionale di Storia di Stara Zagora, con la collaborazione di esperti locali, sta attualmente elaborando un percorso pedonale e ciclabile per collegare i principali punti di attrazione, attraverso una rete di sentieri con diverse destinazioni tematiche. Sono infatti presenti vari luoghi di interesse tra i quali antiche miniere di rame preistoriche del 5° millennio a.C. - situate in una zona boschiva; Le impronte della Beata Vergine Maria - una particolare formazione rocciosa, una volta tempio pagano ed un santuario di civiltà preistoriche dal 5° millennio a.C. Inoltre la zona è già attrezzata con servizi turistici e ricettivi che potrebbero sostenere un maggiore afflusso di visitatori. Nel complesso, SZREDA è fortemente impegnata a migliorare le infrastrutture verdi nella regione, promuovendo un approccio integrato dove poter coniugare il patrimonio storico, architettonico e naturale locale, anche grazie all’esperienza del Progetto Conca, che potrebbe servire da ispirazione e stimolo a proseguire con successo leat45 tività in corso.
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NATURAL AND CULTURAL ROUTES THE CONCA PROJECT EXPORTED TO STARA ZAGORA [BG] For over 15 years, the Stara Zagora Regional Economic Development Agency (SZREDA) has worked successfully in partnership with municipalities and regional authorities to create and implement development plans and strategies. The agency is an important actor in the policy-making process in all 11 municipalities in the region. SZREDA works with the Regional Inspectorate of Environment and Water and various NGOs. These partnerships have resulted in a number of campaigns dedicated to issues such as climate change, food security and Natura 2000, implemented at regional level to promote innovative methods of nature and biodiversity conservation. During the “Best Practice Transfer Workshops” organized through the GreenInfraNet meetings, SZREDA show the opportunity to transfer the methodology and approach of the Conca Project to local initiatives and ongoing implementation plans. The discussions dealt with the potentials of green infrastructure as a key element for a sustainable and environmental-oriented development as well as the importance of applying participatory methodologies to landscape planning processes. Two ongoing initiatives in the region of Stara Zagora could benefit from the lessons learnt from the Conca Project: the “Master Plan for the Valley of Roses and Thracian Kings” currently being draft by the Kazanlak Municipality and the promotion of hiking and bicycle tourism in the Sarnena Sredna Gora Mountain that lies around the city of Stara Zagora. The “Master Plan for the Valley of Roses and Thracian Kings” investigates the landscape transformation of the Kazanlak valley. The area, located at the foot of the Balkan mountain range, is the centre of rose oil extraction in Bulgaria, mostly famous for its rose-growing industry which have been cultivated there for centuries, and which produces 85% of the world’s rose oil. Every year, during May, the city of Kazanlak celebrates the Festival of Roses, an event that originates from the celebrations held at the beginning of the rose-harvesting period. Furthermore, the valley is well-known as the country’s largest and best preserved area where Thracian tombs were found, included
among the UNESCO World Heritage Sites. It is believed that there are over 1500 funeral mounds in the region, with only 300 being researched so far. The area is currently being studied by the Municipality of Kazanlak, which is elaborating a Master Plan for its implementation as a tourist destination, beside the well-known “Roses Routes”. The Festival of Roses in fact attracts millions of tourists every year from all over the world but is nowadays concentrated only within the city limits. The creation of an articulated bike and pedestrian network through the diverse historic and architectural sites could thus 46 represent a great opportunity to promote both the cultural heritage and the natural landscapes of the valley and improve local economy through sustainable and eco-friendly tourism. The second initiatives that could be inspired by the Valconca experience is focussed on the Sarnenia Sredina Gora Mountains, a picturesque valley surrounded by broad-leafed forests. Here find place natural mineral waters with healing properties known since the ancient Thracians and Roman times. The landscapes of the Sarnenia Sredina Gora Mountains can offer great opportunities for eco-tourism and the 47 director of the Regional Museum of History in Stara Zagora, with the collabora45. I partner del progetto GreenInfranet durante il viaggio tion of local experts, is currently elabostudio in Valconca, settembre 2013. Camminata scenica rating a pedestrian and bike route to “Passo a Due: camminare con il corpo”. (©Laura Conti) connect the main landmarks in the 46. I partner del progetto GreenInfranet durante il viaggio studio in Valconca, settembre 2013. Camminata scenica area through a network of trails with “L’adorazione, il canto dei corpi” (©Matteo Conti) diverse destinations and themes. 47. I partner del progetto GreenInfranet durante il viaggio There are in fact some interesting locastudio in Valconca, settembre 2013. Camminata scenica tions around which the pathway system “Passo a Due: camminare con il corpo”. (©Matteo Conti) could be established, in particular: the 45. The GreenInfraNet project partners during the study oldest copper mines from the 5th visitin Valconca, September 2014. Hike-performance “Pax millennium B.C. located in a forest de deux: seeing with the body” (©Laura Conti) and representing prehistoric civilisation; 46. The GreenInfraNet project partners during the study the Blessed Virgin Mary Footstep - a visitin Valconca, September 2014. Hike-performance “The peculiar rock formation, once a pagan workship, the bodies’ song” (©Matteo Conti) 47. The GreenInfraNet project partners during the study sanctuary and a temple and sanctuvisitin Valconca, September 2014. Hike-performance “Pax ary of prehistoric civilisation from de deux: seeing with the body” (©Laura Conti) the 5th millennium B.C.. Furthermore, the area is already served with hospiRumyana Grozeva, PhD tality and accommodation facilities that could support an increased flow of visiExecutive Director SZREDA tors. As a whole, SZREDA is extremely committed to improve green infrastructures in the region promoting an integrated approach where to combine historic, architectural and natural heritage sites, also thanks to the Conca Project experience, that could serve as inspiration and stimulation to successfully proceed with the ongoing activities.
office@szeda.eu www.szeda.eu
Francesca Poli Servizio pianificazione urbanistica, paesaggio e uso sostenibile del territorio Regione Emilia-Romagna paesaggioer@regione.emilia-romagna.it www.territorio.regione.emilia-romagna.it/paesaggio
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48. Camminando lungo il sentiero della Ripa della Morte (©Matteo Conti) 48. Hiking along the Death Bank track (©Matteo Conti) 38 | REPORT VALCONCA
In diversi articoli si è abbreviata la dicitura “Paesaggi Naturali e Semi Naturali Protetti” con “Paesaggi Protetti”, ricalcando la definizione originaria descritta dalle “Linee guida per la classificazione delle Aree protette” emanate dall’IUCN - Unione Mondiale per la Conservazione della Natura nel 1994 che hanno ispirato la Legge Regionale L.R. 6/2005 artt. 50-51-52.
In different articles the caption “Natural and Semi Natural Protected Landscapes” was shortened with “Protected Landscapes” recalling the original definition described in “Guidelines for Protected Areas Management Categories” the written in 1994 by IUCN - International Union for Conservation of Nature which inspired the Regional Law L.R. 6/2005 artt. 50-51-52.
Si ringraziano tutti quanti hanno collaborato alla stesura di questo dossier, fornendo prezioni informazioni ed arricchendo lo scambio di conoscenze e competenze sulle infrastrutture verdi.
We want to thank all the people who took part to the editing of this dossier, provinding useful information and enriching the exchange of knowledges and competences on green infrastructures. REPORT VALCONCA | 39
European Union European Regional Development Fund
European Union European Regional Development Fund