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Elementi riparte
l’identikit della pizza che preferiscono gli italiani. In aumento anche chi predilige la pizza con farine multicereali. Molino Vigevano ha condotto un sondaggio per capire quali sono le preferenze degli italiani quando si parla di pizza
Tipo di farina, condimento, ingredienti, tipo di cornicione, ma anche stile del locale, menù, arredamento e design: quali sono le preferenze degli italiani quando si parla di pizza e di pizzerie? In occasione della nuova edizione del tour di “Elementi, i volti dell’impasto”, il contest per eleggere il miglior pizzaiolo professionista d’Italia, Molino Vigevano, brand del Gruppo Lo Conte dedicato alle farine ad uso domestico e professionale che ha ideato l’iniziativa, ha interpellato 1000 pizzaioli professionisti per capire quali sono le esigenze dei consumatori rispetto alla pizza e cosa prendono in considerazione al momento della scelta del locale. La competizione ha avuto inizio mercoledì 23 maggio a Napoli nell’ambito di Tutto Pizza, il Salone internazionale dedicato al mondo della pizza, e ha tra i suoi obiettivi non solo quello di essere una competizione ma anche di rappresentare un momento di confronto e formazione sugli “elementi” che fanno di una pizza una pizza di qualità.
Dal sondaggio emerge che tra le diverse tipologie di impasto, più della metà dei pizzaioli afferma che nel loro locale la farina più richiesta è quella di tipo 1 o 0, seguita dalla 00: “Rispetto al passato, oggi i pizzaioli creano molto di più i loro impasti utilizzando la farina di tipo 1 e 0. Questo è un dato in evoluzione importante”, commenta Fabrizio Lo Conte, amministratore delegato di Molino Vigevano. “Potremmo legare questo cambiamento da un lato al fatto che il cliente è senza ombra di dubbio diventato più attento e consapevole, richiedendo anche in pizzeria prodotti caratterizzati da valori nutrizionali più alti e con un gusto più marcato, dall’altro al crescente fermento del panorama che riguarda le nuove aperture da parte di giovani pizzaioli, molto più attenti alla qualità e alle tecniche di lavorazione rispetto a qualche anno fa”. Tra le farine speciali, è in aumento il consumo di impasti a base di farine multicereali, a cui seguono le farine integrali, biologiche e gluten free. I pizzaioli intervistati, che arrivano da ogni parte d’Italia e gestiscono locali tra gli 8 e i 120 coperti, non hanno avuto dubbi nell’affermare che il tipo di latticino preferito è la mozzarella fiordilatte, ingrediente che accomuna la maggior parte delle pizze sfornate ogni giorno da Nord a Sud. Più discordante il riscontro che si ha sul pomodoro: a primeggiare è il pomodoro San Marzano sull’altra varietà più richiesta, il Pizzutello. Se si parla di cornicione, quello alto e vuoto lo si preferisce a quello basso e croccante. Resta ancora poco richiesto il cornicione ripieno, solitamente di ricotta. Ampia varietà contraddistingue invece la scelta per quanto riguarda i condimenti : tra i più richiesti, le verdure (meglio se grigliate), mentre vanno di pari passo la salsiccia e i salumi; non mancano tra le preferenze olive, funghi e formaggi. Per quanto riguarda invece i locali e i trend del mondo della ristorazione, la quasi totalità dei pizzaioli intervistati ritiene che l’elemento di forza al giorno d’oggi, contrariamente a quanto accade per altri tipi di locali, è avere una cucina specializzata che proponga prevalentemente o esclusivamente pizza. I locali multicucina e quelli che propongono menù particolari (come quello vegan, vegetariano o gluten free) vanno di pari passo mantenendosi su percentuali ancora non significative, mentre tra le caratteristiche principali che il locale deve avere perché venga preferito a un altro c’è il design accattivante.
La presenza sui Social Network è risultata essere una tra le condizioni primarie per quanto riguarda la fidelizzazione dei clienti, ma la percentuale più alta dei pizzaioli ha invece asserito che ciò che più conta agli occhi del consumatore è la qualità delle materie prime utilizzate. Ed è proprio con l’obiettivo di unire la cultura del prodotto e della materia prima di qualità al divertimento e alla professionalità che nasce “Elementi”. Farina, pomodoro, mozzarella e materie prime di ottima qualità, elementi fondamentali che concorrono alla creazione di un buon prodotto, saranno protagonisti delle sfide che vedranno impegnati i professionisti di tutta Italia. Sotto la guida della presentatrice d’eccezione Tania Mauri, i concorrenti si sfideranno in due diverse prove. Il primo, il Test sugli impasti crudi. Per verificare la conoscenza e la sensibilità del pizzaiolo nei confronti di un impasto crudo, ai pizzaioli saranno presentati diversi impasti, dei quali dovranno riconoscere la forza della farina usata, le ore di lievitazione e l’idratazione. Segue il Blind Taste. I pizzaioli, bendati, dovranno riconoscere gli impasti servendosi solo di gusto e del proprio olfatto. Oltre agli impasti, oggetto della gara saranno anche latticini e pomodori. “Elementi” percorrerà l’Italia con un tour che tocca le città di Napoli, Roma e Milano: i pizzaioli vincitori delle singole tappe parteciperanno alla gara finale, che si terrà contestualmente alla tappa di Milano. Durante la finalissima, davanti ad una giura formata da personaggi di spicco del mondo food e della pizza, i migliori pizzaioli si cimenteranno in un’ultima fondamentale prova: creare, stendere e cuocere perfettamente una pizza gourmet, utilizzando non solo ingredienti scelti da loro ma anche quelli selezionati dallo chef giudice di gara. L’iniziativa è ideata e realizzata da Molino Vigevano, marchio leader di mercato nel segmento delle miscele a base di farina per preparazioni dolci e salate, nonché il primo ad avere creato linee specializzate sia per uso professionale sia casalingo. Hanno, inoltre, collaborato: Così Com’è, marchio dedicato ad una altissima qualità di pomodorini freschi, nato dall’esperienza di Finagricola, azienda leader nel panorama ortofrutticolo italiano; Latticini Orchidea, marchio storico, tra i più antichi nell’ambito delle eccellenze casearie campane, simbolo di una tradizione che si tramanda di generazione in generazione da oltre 100 anni; Joyful, moderna linea di vini mossi, di delicata effervescenza e fragranza che giocano sul frutto e su una leggera bollicina che gli dona slancio e freschezza.