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Coupe du monde de la Patisserie un’avventura che dura da 30 anni

Coupe du monde de la Patisserie:

un’avventura che dura da 30 anni

tutto il mondo e composte da artista del cioccolato, specialista di dessert ed esperto di gelato che eseguono la propria performance sotto gli occhi di giuria, sostenitori e

"Creata nel 1989, la Coupe du Monde de la Pâtisserie è stata pensata e costruita per essere la punta di diamante delle professioni di pasticciere, gelataio, cioccolataio, confettiere. Il suo obiettivo è sempre stato quello di promuovere la trasmissione della conoscenza dal docente allo studente, promuovere i prodotti e la richiesta di un uso ottimale, se non ideale, delle materie prime agricole”, ricorda Gabriel Paillasson, Presidente fondatore della competizione. A soli due anni dal primo Bocuse d’Or, il pasticcere lionese aveva visto giusto immaginando un concorso esclusivamente dedicato al genere dolce con lo stesso rigore, lo stesso livello di eccellenza e lo stesso spirito festivo del suo alter ego salato. E il tempo non ha messo in discussione l’iniziativa, al contrario. La pasticceria ha acquisito autonomia e conquistato nuovi territori fino a riunire in 30 anni di competizione, professionisti provenienti da oltre sessanta nazioni, creando più di una grande comunità, una grande famiglia.

L’italiano Emmanuele Forcone, Medaglia d’oro 2015, lo ricorda come un momento di rara intensità: “Esiste oggi una vera domanda per questo tipo di preparazione”. La Coupe du Monde de la Pâtisserie è infatti lo specchio della disciplina, di cui difende i valori: una filosofia di vita che ha sempre saputo superare i propri limiti e rimanere al passo con le ultime novità e tendenze dei consumatori così come con le esigenze della società . Anche questa competizione non poteva ignorare le preoccupazioni in tema di ambiente e di benessere che coinvolgono l’industria della ristorazione. Per la prima volta nella storia della Coupe du Monde de la Pâtisserie, nella prossima finale il dessert sul piatto dovrà essere al 100% vegano. In altre parole, un dessert che non utilizza alcun prodotto animale o di origine animale. Una difficoltà senza precedenti che metterà alla prova la creatività dei candidati affrontando contemporaneamente le attuali preoccupazioni dei consumatori. “Esiste oggi una vera domanda per questo tipo di preparazione che utilizza alimenti esclusivamente di origine vegetale”, sottolinea Philippe Rigollot. “Volevamo introdurre un tema imposto, per avere elementi di giudizio coerenti tra tutte le proposte, ma che fosse anche unificante per i candidati. I temi di Natura, Flora e Fauna sembravano essere perfettamente rappresentativi delle preoccupazioni del momento”, spiega Philippe Rigollot. Un’altra prova prende a prestito questa stessa attenzione per l’ambiente: la realizzazione di un dolce al cioccolato con un biscotto necessariamente fatto con miele. Questa prova rappresenta l’oggetto di una collaborazione con l’Unione Nazionale Apicoltori di Francia, che si impegna per la salvaguardia delle api, e sui grandi temi della biodiversità e dell’impollinazione. “Abbiamo ritenuto opportuno utilizzare la fama della Coupe du Monde de la Pâtisserie per pubblicizzare una causa nobile ed essenziale, che è la difesa delle api che sono vere sentinelle del nostro ambiente”, specifica il Presidente Philippe Rigollot. Tra le altre novità di questa 15a edizione c’è la creazione di una scultura in zucchero che dovrà includere obbligatoriamente un elemento trasparente in zucchero soffiato di circa 25/35 cm. Questo pezzo dovrà essere fatto a mano, per costringere i candidati a dimostrare le loro abilità tecniche. La finale della Coupe du Monde de la Pâtisserie si tiene ogni due anni a Lione (Francia), nell’ambito di Sirha, il salone mondiale del Food Service.

Fonte: P&G Exhibitions Marketing Media

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