ISSN 2723-9934
PANTEON 1
PANTEON febbraio 2021
2/acquedotti GRANDE RACCORDO ANULARE
EUGENIO GRA | TANGENZIALE EST AUTORI VARI | CENTRALE
IDROELETTRICA DI CASTEL GIUBILEO GAETANO MINNUCCI | RIMESSA STA A ROMA TUSCOLANA RODOLFO STOELCKER | SERBATOIO IDRICO DI VIA ELENIANA RAFFAELE DE VICO
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PANTEON febbraio 2021
GRANDE RACCORDO ANULARE AUTOSTRADA A90 | TANGENZIALE EST VIA NOLA - VIA DELLA PINETA SACCHETTI | CENTRALE IDROELETTRICA DI CASTEL GIUBILEO VIA FORNACE VIGNOLO | RIMESSA
STA A ROMA TUSCOLANA PIAZZA RAGUSA, 68 | SERBATOIO IDRICO DI VIA ELENIANA VIA ELENIANA, 6
MANIFESTO
Let us now imagine Rome as a mental entity, not a habitat fit for humanity. Panteon was born in this way. It is a systematic investigation, collected on papers that taste of the 20th century.
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Panteon asks the questions, while the answers emerge from the Roman environment. The architecture analyzed is scattered in the tangle of this large city, in which different styles – old and new – exist and mingle together. We are convinced we’ll be able to reveal elements that are still untold, investigating an apparently measurable horizon: 1911-1989. Like a team of haruspices, we’ll interpret the guts of Rome, following real or hypothetical issues and urgencies. Disguised as anachronistic, Panteon’s action is, in fact, now – the only possible time.
MANIFESTO
Facciamo ora l’ipotesi che Roma non sia un abitato umano ma un’entità psichica. Così nasce Panteon. Un’indagine sistematica, raccolta per mezzo di un cartaceo dal sapore novecentesco.
Sotto mentite spoglie anacronistiche, l’azione di Panteon è al presente, l’unico tempo possibile.
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Panteon pone le domande, dal palinsesto di Roma emergono le risposte. Le architetture trattate sono disseminate nell’intrico di una grande città nella quale, insieme alla più recente fase di sviluppo, continuano a sussistere tutte le fasi precedenti. Persuasi di poter rintracciare elementi non ancora disvelati, investighiamo un orizzonte finito e apparentemente misurabile: 1911-1989. Al pari di una squadra di aruspici, interpretiamo le viscere di Roma, seguendo temi e urgenze reali o ipotetiche.
PANTEON 2/acquedotti
Sede legale Via Nomentana 331 00162 Roma +39 06 94518358 panteonmagazine.com panteonmagazine@gmail.com
Direttore responsabile Jacopo Costanzo Coordinamento editoriale Valeria Guerrisi Board editoriale di questo numero Matteo Anastasi Iacopo Benincampi Davide Caglioti Stefano Cazzaniga Jacopo Costanzo Isidoro Galluccio Emiliano Zandri Contributi di questo numero Leo Bettini Oberkalmsteiner Matteo Costanzo Giovanni Cozzani Beatrice Moretti Cristian Sammarco Maria Terzano Progetto grafico Valeria Guerrisi Coordinamento del disegno Gabriele Corbo Progetto fotografico Flavia Rossi
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Le foto aeree di copertina sono a cura della redazione. Coordinamento del progetto fotografico Isidoro Galluccio Responsabile della filmografia Matteo Anastasi Copy editor Claudia Romagnuolo Responsabile marketing e comunicazione Davide Caglioti
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Segreteria e website Angela Tanzola
di Warehouse of Architecture and Research Via Nomentana 331 00162 Roma +39 06 94518358
ISSN 2723-9934 n.1/2021 Anno/Year I Febbraio/February 2021 Panteon è pubblicato semestralmente. Registrazione al tribunale di Roma n. 2 del 13 gennaio 2021.
Finito di stampare nel febbraio 2021 da O.Gra.Ro.Srl Officine Grafiche Roma.
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GRANDE RACCORDO ANULARE
EUGENIO GRA | TANGENZIALE EST AUTORI VARI | CENTRALE
IDROELETTRICA DI CASTEL GIUBILEO GAETANO MINNUCCI | RIMESSA STA A ROMA TUSCOLANA RODOLFO STOELCKER | SERBATOIO IDRICO DI VIA ELENIANA RAFFAELE DE VICO
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...e allora vieni con me, amore, sul grande raccordo anulare, che circonda la capitale, e nelle soste faremo l’amore, e se nasce una bambina poi la chiameremo: Roooooma!
Corrado Guzzanti
INDICE
2.
Manifesto
10.
Grande Raccordo Anulare
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editoriale di Cristian Sammarco
Tangenziale Est di Matteo Costanzo
24.
Centrale idroelettrica di Castel Giubileo di Giovanni Cozzani
30.
Rimessa STA a Roma Tuscolana di Beatrice Moretti
38.
Serbatoio Idrico di via Eleniana di Leo Bettini Oberkalmsteiner, Maria Terzano
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Panteon #3: Scuole Call for papers
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Grande Raccordo Anulare Eugenio Gra editoriale di CRISTIAN SAMMARCO trad. di Eleonora Carboni
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i sono presenze costanti nelle nostre città, oggetti interscalari su cui ci muoviamo, che viviamo nella frenetica quotidianità dell’oggi indifferenti del loro ruolo di catalizzatori di trasformazioni ed eventi sia urbani che sociali. Dal 1951 un serpente di asfalto cinge la città di Roma, un anello permeabile percorso ogni giorno da un flusso continuo di autoveicoli tale da aggiudicarsi nel 2017 il titolo di strada più trafficata d’Italia1. Il GRA (Grande Raccordo Anulare) è la più grande infrastruttura romana, simbolo ed erede di quell’accezione di «nuova dimensione» dei problemi urbani del secondo Novecento avanzata da Carlo Aymonino (1926-2010) nel 1975 e che trova la sua definizione nei termini di «città regione», «città territorio» e «area metropolitana»2, oggi non più concetti sperimentali ma realtà concrete e tangibili. Già la ricerca lecorbusieriana si concentrò sulle problematiche della congestione dei centri cittadini, del persistere di situazioni morfologiche del passato che abbisognavano di un valore aggiuntivo di progettualità e programmazione. Ma se la risposta di Le Corbusier (1887-1965) ai singoli casi di studio (da Rio ad Algeri) fu considerata spesso paradossale e utopica al pari della «città vivente» di Wright (18671959), egli fu aruspice invece nella sua definizione di strada. Non più solo (...) la terra che calpestiamo tutti i giorni, su cui è stato steso un manto di lastricato, e sotto la quale abbiamo costruito qualche metropolitana.
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Note:
1. F. Savelli, Roma, è il Grande raccordo anulare la strada più trafficata d’Italia, «la Repubblica», 11 aprile 2017, roma.repubblica.it/cronaca/2017/04/11/news/ roma_e_il_raccordo_la_strada_piu_trafficata_d_ italia-162765703/. 2. C. Aymonino, Il significato delle città, Marsilio Editori, Venezia, 2000, p. 51. 3. Le Corbusier, Urbanistica, il Saggiatore, Milano, 2017, p. 170. 4. I dati sono verificabili sul sito: www.stradeanas.it. Consultati in data: 10/09/2020. 5. Per approfondire l’attività di Giulio Gra si rimanda al fondo conservato al Centro Archivi MAXXI e all’opera di F. Aggarbati, C. Saggioro, Giulio Gra, opere e progetti 1923-1939, Edizioni Kappa, Roma, 1991.
La strada moderna è un organismo nuovo, una specie di fabbrica sviluppata in lunghezza, magazzino areato dove si raccolgono molti organismi complessi e delicati (le varie opere di canalizzazione).3
Il GRA è questo: infrastruttura viva e cerniera territoriale, luogo dei flussi e addensatore edilizio. È l’elemento che unisce e separa la Roma contemporanea. Se il termine «infrastruttura» delinea una compagine di elementi secondari e complementari di una ossatura di base che senza di essi non potrebbe svolgere la sua funzione, le dimensioni dell’autostrada A90 (nome ufficiale del GRA nel sistema autostradale italiano) e il suo ruolo nella mobilità della Capitale la rendono la struttura urbana primaria catalizzatrice delle recenti trasformazioni della forma della città. Dimensionalmente il GRA è un anello di circa 68 chilometri, con tre corsie per senso di marcia e 33 uscite numerate poste a circa 2 chilometri di distanza l’una dall’altra in cui transitano ogni giorno circa 160.000 veicoli4. Se la sua presenza e forma fisica conclusa e continua appaiono alle nuove generazioni un dato di fatto, la storia della sua costruzione è invece frammentaria e disordinata, e probabilmente non ancora arrivata al suo punto di chiusura. Sul Grande Raccordo Anulare di Roma esiste una scarnissima bibliografia scientifica e per la comprensione della sua storia è necessario divincolarsi tra la sitografia dell’Anas e pochi testi, non attualissimi, che permettono di ricostruire le vicissitudini di ideazione e costruzione dell’infrastruttura. È opportuno ricordare che il suo ideatore, Eugenio Gra (1886-1973), è tra i protagonisti di quella storia tutta romana di grandi famiglie di professionisti come i Passarelli o i Busiri Vici o di imprese edili come i Lamaro, i Castelli e i Federici, che dall’Ottocento sino a oggi hanno plasmato e costruito la città. Nell’Impresa GRA, costituita da sette fratelli, oltre a Eugenio, che lasciò l’impresa per la pubblica amministrazione, spicca la figura di Giulio (1900-1958)5. Questi, in qualità di ingegnere e progettista, fu partecipe dell’espansione della Roma extra moenia attraverso opere realizzate nei quartieri Salario, Flaminio e dei Monti Parioli; l’adozione da parte di Giulio Gra di uno stile considerato troppo aulico e improntato sulla ricercatezza dei
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SCUOLA Call for papers
PANTEON #3: SCUOLA
PANTEON #3: SCHOOL
Nel tempo, la scuola si è rivelata uno dei resilienti baluardi contro quella che Maldonado descrive come «crisi della speranza progettuale».
School has proved to be one of the most resilient bastions against what Maldonado describes as a “crisis of design hope”.
Molti, tra cui i più importanti e talentuosi architetti del Novecento, si sono confrontati con la scuola come tipologia e tema architettonico, più in generale con i luoghi della ricerca, dell’apprendimento e dell’istruzione. In un presente a tratti distopico, che ha proibito un utilizzo collegiale degli spazi del sapere, Panteon chiama a un’indagine critica sul concetto di scuola, sia dal punto di vista sociale, semantico e simbolico, sia da quello più strettamente architettonico, linguisticocompositivo e urbanistico.
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In a present at times dystopian, which has prohibited a collegial use of spaces of knowledge, Panteon calls for a critical investigation of the concept of school. It can be developed both from a social, semantic and symbolic point of view, and from a strictly architectural, linguisticcompositional and urban speculation.
CALL FOR PAPERS
CALL FOR PAPERS
Panteon vuole essere una piattaforma di dibattito architettonico utilizzando la città di Roma come un pretesto, come un deposito infinito dal quale attingere risposte a un numero potenzialmente infinito di domande.
Panteon aims to be a platform for architectural debate using the city of Rome as a pretext, as an infinite warehouse to draw on answers to a potentially infinite number of questions.
Per ogni numero è prevista una call for papers per ognuna delle quali verranno scelti fino a quattro articoli, selezionati dal board editoriale. Panteon è interessato alla pubblicazione di articoli che parlino di un edificio scelto tra quelli costruiti a Roma all’interno del GRA tra il 1911 e il 1989. L’interpretazione del tema è libera. L’edificio dovrà essere facilmente ed efficacemente fotografabile nella maggior parte dei suoi ambienti (facciate, cortili, interni). PANTEON febbraio 2021
Many, including the most important and talented architects of the 20th century, have dealt with school as a typology and architectural subject, and more generally with the places devoted to research, learning and education.
I contributi proposti verranno selezionati sulla base di un abstract di 500 parole, da consegnare in italiano e in inglese in formato .PDF salvato come Titolo_NomeCognome.pdf. I file dovranno essere inviati tramite mail a panteonmagazine@gmail.com indicando titolo, nome, cognome e contatti nel corpo del testo e indicando come oggetto Scuola_titolo. Gli abstract dovranno pervenire alla redazione entro il 14 marzo 2021. I testi selezionati verranno comunicati ai singoli partecipanti e sulla pagina ufficiale www.panteonmagazine.com. Gli articoli dovranno essere di massimo 14.000 caratteri spazi inclusi, salvati digitalmente in formato .doc e redatti secondo le norme redazionali inviate contestualmente alla mail di selezione. Panteon prevede il coinvolgimento di un fotografo per raccontare gli edifici. È però possibile inviare una propria selezione di fotografie che verrà valutata dal board ed eventualmente inserita contestualmente all’articolo. Gli autori dell’articolo, del disegno e di eventuali foto verranno segnalati nel colophon della rivista.
For each issue there is a call for papers from which the editorial board will choose up to four articles. Panteon is interested in the publication of articles that are consistent with the subject, and cover buildings erected within the GRA between 1911 and 1989. The interpretation of the subject is free. The building must be easy to be well photographed in most of its elements and parts (façades, courtyards, interiors). Contributions will be selected on the basis of a 500-word abstract, in Italian and English, saved in .PDF format (Title_NameSurname. pdf), and including a short but significant selection of pictures and/ or images. Files shall be sent to panteonmagazine@gmail.com specifying title, name, surname, and contacts in the text of the email and indicating as object Scuola_title. The deadline for the pre-selection is March 14th, 2021. Papers selected will be communicated to each participant and on the official page www.panteonmagazine.com. Articles shall not exceed 14,000 characters including spaces. They shall be saved in .doc format and edited according to the regulations given. Panteon has its own photographer and photo editor. Nonetheless, it is possible to send a selection of pictures. The board will take it into consideration and decide whether to use one or more pictures for the article. Credits for texts, drawings, and pictures will be acknowledged in the colophon of the magazine.
1. Via Caio Canuleio, Street View, Google Maps, dati cartografici 2020. 2. Ecce bombo, Nanni Moretti, 1978. 3. Edoardo Albinati, La scuola cattolica, Rizzoli, Milano, 2017. 4. Giulio Cesare, in «Venditti e segreti», Antonello Venditti, Heinz Music, Milano, 1987. 5. Francesco Moschini, Classico come quotidiano, in «Domus», 653, 1984, pp.16-21.
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