Logisticapiù, ottobre 2008: Cooperativa Agricola Ortoamico

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identificazione automatica applicazioni

Dal campo al banco di vendita: è lunga la strada dei prodotti alimentari e la tecnologia RFID contribuisce a garantirne qualità e freschezza lungo tutta la filiera

La tracciabilità nella filiera agro-alimentare L’identificazione in radiofrequenza ha consentito la realizzazione di un progetto di tracciabilità finalizzato alla condivisione delle informazioni e al massimo grado di automazione

La Cooperativa Agricola Ortoamico ha implementato un progetto di tracciabilità che è nato dall’esigenza di mettere a disposizione dell’intera filiera un sistema innovativo, dalla produzione e trasformazione fino alla distribuzione. La prima fase del progetto ha riguardato l’informatizzazione del Quaderno di Campagna, il registro dei trattamenti subiti dalle colture, e questo attraverso l’adozione di un applicativo scaricabile su cellulare (Telefonino di Campagna) che permette di inviare i dati sui trattamenti direttamente dal campo; le informazioni dal cellulare sono trasmesse al Web e, quindi, a trattamento avvenuto, il quaderno di campagna è automaticamente compilato.

(sopra a sinistra) Dettaglio delle cassette di ortaggi costituenti i pallet che confluiscono nel centro di raccolta della Cooperativa Agricola Ortoamico; in questo caso il pallet è monoprodotto (solo sedano) (sopra a destra) Nei supermercati che fanno parte della filiera gestita con questo progetto, è previsto un varco UHF che, assieme a palmari RFID in dotazione agli operatori, identifica l’ingresso del pallet nei magazzini (a destra) La Cooperativa Agricola Ortoamico riunisce 36 aziende orticole dislocate nelle province di Cuneo, Asti e Torino; nella sua offerta di ortaggi freschi: sedano, peperone, insalata e pomodori

L’intervento dell’identificazione in radiofrequenza

Presso le aziende agricole avviene l’associazione numero di identificazione univoco del tag ai riferimenti aziendali contenuti nel database della cooperativa. Un agronomo, con palmare RFID integrato, certifica il grado di maturazione dell’ortaggio e il giusto processo manutentivo, abbinando, tramite il “Telefonino di Campagna” i dati presenti sul database, con le attività di preparazione del terreno svolte in campo. In fase di raccolta l’agricoltore, sempre con palmare RFID, identifica la serra leggendone il tag abbinato e lo associa con i tag delle cassette in cui sono posti gli ortaggi raccolti. Le cassette confluiscono nel centro di raccolta, transitando attraverso appositi varchi UHF che ne rilevano automaticamente l’ingresso e procedono al riconoscimento massivo del pallet. Questa procedura avviene nel caso in cui il pallet, che prevede 70 cassette massimo, sia monoprodotto; in caso di composizione mista di più ortaggi diversi, l’identificazione delle cassette avviene manualmente, tramite un operatore che, sempre tramite palmare RFID UHF, legge il tag apposto su ciascuna cassetta. Come fase finale, le cassette vengono inserite in pallet poi spediti alla GDO, destinataria dei prodotti ortofrutticoli. Tramite il palmare UHF vengono rilevati i tag delle cassette che compongono il pallet, mentre un lettore RFID permette di associare i tag delle cassette al tag del pallet che le contiene. La fase finale di identificazione avviene al ricevimento merci dei supermercati destinatari.

L’architettura tecnologica del progetto La grande innovazione del progetto realizzato per la Cooperativa Agricola Ortoamico è diretta conseguenza dell’uso della tecnologia RFID, che è presente in 5 fondamentali punti di rilevazione: nella zona di spedizione del produttore, cioè l’azienda agricola; nella zona di ricevimento Nell’architettura RFID dell’applicazione Orto Amico, il controller MRU50 di Softwork consente di associare i tag delle cassette, denominati “tag figli” e rilevati tramite il palmare, al “tag padre” apposto sul pallet

della cooperativa; nella zona di spedizione della cooperativa; nella piattaforma di ricevimento della GDO (Grande Distribuzione Organizzata); nella zona di ricevimento del punto vendita della GDO. La struttura hardware si basa su tag RFID UHF EPC Class 1 Generation 2 di tipo passivo di Softwork, distributore a valore aggiunto tra i più attivi e competenti sul mercato

italiano. Questi tag operano nella banda di frequenze 868MHz che, pur ammessa da tempo in quasi tutti i Paesi europei, solo recentemente è stata liberalizzata anche in Italia; per cui l’applicazione si pone nel nuovo filone che si sta sempre più sviluppando, soprattutto per implementazioni in ambito logistico, laddove la tecnologia HF risultava poco adeguata o comunque non

completamente aderente alle aspettative dell’utente finale. Il varco UHF per l’identificazione automatica delle cassette di ortaggi è composto dal Controller LRU2000, collegato a 4 antenne ANTU 250x250; la rilevazione volontaria dei tag avviene tramite terminale palmare con lettore UHF, mentre il controller MRU50 provvede all’associazione dei tag delle cassette e dei pallet.

35 ottobre 2008 n. 5


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