Catechisti
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I
CHIAL CATECHISTI PARROC
Felice chi cerca la giustizia
PARROCCHIALI
Annata rilegata: €
22,00 cad.
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Convegno con catechisti e operatori pastorali - Diocesi di Roma
COMUNICHIAMO GESÙ NEL MONDO MULTIMEDIALE Educazione alla fede e nuova antropologia SABATO 10
GENNAIO
2015 •
ORE
10.00-13.00
Presso: Seminario Romano Maggiore / Sala Teatro - P.zza S. Giovanni in Laterano, 4 - ROMA • Preghiera visualizzata • Catechesi, comunicazione, e nuova antropologia sr M.R. Attanasio (Catecheta e direttore Catechisti parr.) TAVOLA ROTONDA Modera: don Andrea Lonardo (Biblista e direttore UCD RM) • Navigando fra gli itinerari sr Mariangela Tassielli (Esperta in comunicazione) • Formare tutta la persona in Cristo, Via, Verità e Vita, per un totale amore • Mi metto in gioco - Confronto in Assemblea don Carlo Cibien (Teologo e liturgista) • Animazione musicale: Canta A. Mattei (Paoline) ISCRIZIONE: entro il 22 dicembre Per aderire: Ufficio Stampa - tel. 06.54956527 - ufficiostampa@paoline.it Ufficio Abbonamenti - tel. 06.54956590 - abb.riviste@paoline.it Specificare: Nome e cognome - Indirizzo - Mail - Tel. e/o cellulare - Parrocchia - Impegno pastorale e/o scolastico. Con il sostegno di: UCN - UCD RM - SOVVENIRE
dossier
Ti offrono: • Il percorso degli itinerari completo • Rubriche di esperti in campo catechistico, biblico, liturgico, psico-pedagogico e comunicazionale. • Dossier su «Gesti e parole d’amore» (2013-2014); «Il Credo» (2012-2013); «Frutti dello Spirito» (2011-2012).
Anno LI - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in abb. post. - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004) art. 1 comma 1 DCB - ROMA - € 2,00
gio 2014 Settembre 2013 - Mag gio 2013 Settembre 2012 - Mag gio 2012 Settembre 2011 - Mag
n Itinerario per genitori Dio si mette in gioco con noi
GENNAIO 2015
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M. Rosaria Attanasio
Editoriale
DALLA FRAMMENTAZIONE ALL’UNITÀ arissimi catechiste e catechisti, viviamo in una società in cui sono venute meno le «ideologie forti», i valori e le grandi narrazioni; una società che genera identità fragili e frammentazione a livello di personalità e interiore; segno ne sono l’accentuarsi dei conflitti, l’aumento della violenza nelle famiglie, agli stadi…, le tendenze trasgressive e al macabro, che marcano i giovani, e non solo. Tutti segnali che ci lasciano perplessi, quasi scoraggiati, in quanto non riusciamo a intravvedere soluzioni positive e ci chiediamo dove stiamo andando. Eppure, proprio dal crollo della «civiltà moderna», che prometteva sicurezze, affermazioni, benessere anche a scapito degli altri, stanno emergendo nuove istanze e prospettive che vanno delineando «un nuovo umanesimo» e «una nuova umanità». Su questi temi ci si interrogherà al prossimo Convegno Ecclesiale Nazionale (Firenze, 9-13/11/2015).
C
In tale clima di crisi e di rinascita, mentre iniziamo un nuovo anno, è importante ritrovare la propria dignità di persone, la propria unicità e unità interiore, per non essere come «fanciulli in balìa delle onde, trasportati qua e là da qualsiasi vento di dottrina» (Ef 4,14), ma riscoprire quel progetto di Dio, unico e irripetibile, incarnazione della «Parola» che Dio ha pronunciato, facendoci uscire dal nulla e chiamandoci all’esistenza, come suoi figli! Ritrovare la nostra unità personale, senza sfilacciamenti in mille interessi e attrattive, un’unità che non dipende dall’approvazione degli altri o da gratificazioni, ma dal riscoprirci voluti e amati da Dio Padre, sarà per noi fonte di vita piena e di gioia. L’unificazione interiore ci consente di guardare con occhi nuovi anche alla dimensione «umano-divina» delle persone che ci sono affidate, per educarle non a una religiosità di osservanza e di «cose buone» da fare, ma di incontro e
di relazione con il Signore, cogliendo la bellezza e la profondità della loro esistenza, in cui è incisa l’impronta del Creatore e la grazia donataci da Gesù e dallo Spirito Santo. Sempre di più occorre orientare i ragazzi e tutti a una fede che, espressione dell’integralità della persona, coinvolga tutto l’essere. Educarli a porsi in ascolto della parola di Dio, accogliendo il Signore che si rivela in essa, lasciandosi trasformare dal suo Spirito. Da qui scaturiscono una gioia intensa, la disponibilità che apre agli altri, al confronto anche a partire da visioni diverse della vita, alla condivisione di sofferenze e gioie, uscendo da chiusure ed egocentrismi, per crescere nell’amore e nella dedizione, essere generatori di giustizia e pace, sì da raggiungere la piena maturità in Cristo. Auguri per un 2015 di libertà, pace e unità.
AIO PERCORSO DI GENN no olta dai suoi figli che san La sapienza di Dio è acc res esp n be e com , Dio sica di sintonizzarsi con la mu ); sù Ge di pertina (Le parabole so nell’immagine di co gioco ri orienta a mettersi in ito • l’itinerario con i gen ; lui n co a ios azione gio con Dio, entrando in rel Pae com Dio ere ce a riconosc • con i fanciulli condu ia; gio dà che ui col e com sù dre che ci dona tutto e Ge uir seg e scoprire la bellezza di • con i ragazzi aiuta a le; fratelli e alle sorel il Signore, assieme ai Dio. suonare la musica di r • il segno è il flauto pe sa. ie Ch lla rabole di Gesù e de • La Parola… è sulle pa », cio ba del , con «la fisarmonica • L’itinerario battesimale . Dio di e e car e son re delle per fa scoprire i gesti d’amo i l’un per iera gh pre itinerario di • Nei sussidi si offre un li. bo sim e ti ges con pe, ro tap tà dei cristiani, in quatt prezzano: il valore della ali foc uti trib con • Gli altri lla ne re ua domenica da att ghiera; il Vangelo della con rac il ; are lizz ività da rea vita, con dinamiche e att co e nti sce ole ad pre tiva; to e la catechesi narra » ale erb del «verbale e non-v municazione; ascolto norere dei catechisti sulla pa il li; dei nativi digita nsce ole ad pre sui dell’UCN stra rivista; il convegno iera e dinamica. ti; l’Epifania, con pregh
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Itinerario per genitori
Emilio Salvatore
Iniziazione cristiana Iniziazione cristiana
DIO SI METTE IN GIOCO CON NOI
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PROVOCAZIONI PER NOI La parabola dei ragazzi sulla piazza del mercato pone dinanzi allo sguardo di noi cristiani-adulti, o presunti tali, una serie di provocazioni: • sappiamo metterci in gioco con Dio che ci offre un modo nuovo di vedere la vita? • sappiamo metterci in gioco con Dio quando ci invita alla gioia? • sappiamo metterci in gioco con Dio quando ci provoca con un richiamo all’austerità?
Presentazione Tutta la storia della salvezza può essere letta come «l’iniziativa di Dio» che non resta chiuso nei suoi privilegi e attributi divini (così come spesso immaginiamo: onnipotenza, onniscienza, eternità, perfezione, ecc.), ma, mettendosi in gioco, si china sull’umanità e decide di entrare in relazione con essa, creandola, educandola, amandola, correggendola. Nella parabola di Luca (7,31-35) «questo gioco», ossia la relazione gioiosa, si fa «un giocare di Dio con noi», un invito a entrare in una relazione di accoglienza del suo messaggio, della sua proposta di salvezza.
Dio gioca Il Figlio, come ogni bambino, «giocava» con il Papà, diventando la sua gioia. «Il Signore mi ha creato all’inizio della sua attività, prima di ogni sua opera… Quando ancora non aveva fatto la terra e i campi; quando egli fissava i cieli, io ero là; … quando condensava le nubi in alto e fissava le sorgenti dell’abisso; quando stabiliva al mare i suoi limiti… io ero con lui come architetto ed ero la sua delizia ogni giorno, dilettandomi davanti a lui in ogni istante; dilettandomi sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo» (cfr. Pro 8,22-31).
DALLA PAROLA ALLA VITA Dio è uno che si mette in gioco • «Dio che gioca» è in Proverbi 8,22-31, dove parla la Sapienza di Dio, che si identifica con il Figlio, nella sua preesistenza (vedi a lato).
1. DIO SI METTE IN GIOCO: LE REGOLE Giovanni il Battista ci dice una modalità di questo mettersi in gioco di Dio con l’umanità: digiuno e penitenza, per convertirsi a Dio. • È modalità pesante: somiglia, per certi versi, al gioco dei bambini che simulano un funerale. Non è accolta dai contemporanei e non piace ai più dei cristiani, che conoscono come Gesù ha realizzato il suo mettersi in gioco fino alla morte. • Non siamo disponibili sempre ad accogliere il richiamo alla salvezza, al primato di Dio, che spinge a tagliare ciò che non è essenziale e non è secondo la sua legge. • Il rigore, la coerenza ci appaiono intollerabili. Di qui il lamentarci della Chiesa quando dice i «no». Per mettersi in gioco ci vogliono regole, altrimenti il gioco si fa disordinato, caotico… Se il gioco si fa duro, poi, lo rifiutiamo, prendendocela con Dio.
2. DIO SI METTE IN GIOCO: LA GIOIA Nella persona di Gesù il gioco si fa invito a partecipare alla comunione festosa dell’annuncio definitivo della salvezza, al ban-
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Ascolto e seguo Gesù
R. Laurita - B. Corsano
IL VANGELO NELLA VITA Dinamiche e attività CHI È GESÙ? II Domenica dopo Natale - B • Gv 1,1-18 Davvero il Tempo di Natale è tempo di «doni», e quale dono più bello di Gesù che si fa uomo come noi, per noi? Grazie, Gesù!
ATTIVITÀ - Gesù è…
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Soluzione: Verbo, Vita, Luce, Carne-Uomo, Grazia, Verità, Figlio
* Il catechista consegna le fotocopie ingrandite dei disegni relativi a tutte le attività proposte.
1. Si consegna la fotocopia su cartoncino A4 dell’immagine a lato. 2. Aiutandoti con un’attenta lettura del brano, individua le 7 parole che indicano l’identità di Gesù. 3. Quindi, utilizzando colori diversi, scrivile all’interno dei cerchi.
RICORDI BATTESIMALI Battesimo del Signore - B • Mc 1,7-11 Ecco Gesù, in fila con i peccatori, in fila con me. Non ha paura della nostra umanità, anzi… la cerca, la desidera, la vuole toccare! E il Padre gioisce, perché nel Figlio, l’Amato, riabbraccia ogni persona.
ATTIVITÀ - Ciak, si ricorda: il mio battesimo «Egli vi battezzerà in Spirito Santo»: il battesimo rappresenta il nostro ingresso nella vita nuova in Cristo. Facciamo memoria di questo evento, ricostruendo segni e simboli del rito che abbiamo vissuto da bambini. 1. Si consegna fotocopia su cartoncino A4 dell’immagine a lato. 2. All’interno di ogni fotogramma, inserisci il disegno o le foto (possibilmente relative al tuo battesimo) di alcuni segni/simboli che caratterizzano tale rito. Il film del tuo battesimo è pronto!
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Identikit del preadolescente
Franca Feliziani Kannheiser
SIAMO MOMENTANEAMENTE ASSENTI Il preadolescente e la comunicazione Gentile dottoressa, nostro figlio dall’inizio della scuola ha cambiato il suo atteggiamento: appena torna si chiude in camera, non risponde alle domande o risponde solo a monosillabi, ascolta musica a manetta (al massimo volume)… È sempre attaccato al cellulare, a spedire o a ricevere sms…, a chattare.
• Si tratta di cercare il senso di queno degli ostacoli in cui ogni eduOccorre sti cambiamenti, che hanno un sicatore incappa nel rapporto cercare il senso gnificato evolutivo ed emancicon il preadolescente è quello della comunicazione. dei cambiamenti, che patorio rispetto al mondo dell’infanzia, perché accompa• Come comunicare con questi hanno un significato gnano e sottolineano la sua 13-14enni che sembrano parevolutivo rispetto al ricerca d’identità. lare una lingua straniera rispetto all’adulto e sono in conmondo dell’infanzia, tatto fra loro con modalità e IL PRE-ADOLESCENTE strumenti che ne fanno un clan? perché accompagnano COMUNICA • Come è successo che quel bamÈ bene, per il catechista e l’edula ricerca bino che, prima ci estenuava con catore, entrare in contatto con il d’identità preadolescente attraverso l’ascolto emun fiume inarrestabile di chiacchiere, notizie, informazioni, si sia trasformato in patico e un linguaggio antico, ma sempre un cartello con la scritta «No entry»?, riversan- molto efficace, che è quello del simbolo. do la sua verve comunicativa in fiumi di sms Se, come madri ossessionate dalla pulizia, non indirizzati a pochi eletti della sua età? ci affanniamo «a rimettere in ordine la loro ca• Per l’adulto è difficile accettare questi cambia- mera» secondo i nostri modelli, possiamo commenti, anche perché spesso si teme che quei prendere molto del loro modo di ragionare e di silenzi nascondano segreti pericolosi che il vedere la vita, un modo spesso più fresco, sorprennostro ragazzino si trova ad affrontare da solo. dente, fantasioso del nostro. Possiamo anche scoprire le tracce di ferite Altre volte di fronte alle risatine convulse e che a volte ci nascondoagli slogan che punno con dignitosa fierezteggiano il fiume di za e forse aiutarli a guachiacchiere fra coerirle, o almeno, ad alletanei abbiamo un’imviarne il bruciore. pressione di superfi• L’ascolto empatico è cialità e ci chiediamo la prima competenza ridove siano finiti quei chiesta all’educatore che bambini curiosi, intelnon si riconosce mai ligenti e interessati che estraneo al cammino ci inseguivano con i loro «perché» e dalle del preadolescente, ancui bocche attualmenche se questi può este rotolano solo «cioè», sere lontano dai suoi «dipende» e frasari a schemi o dalle sue volte osceni? convinzioni.
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Catechisti
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Anno LI - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in abb. post. - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004) art. 1 comma 1 DCB - ROMA - € 2,00
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