16 dicembre
ENTRIAMO NELLA MERAVIGLIA DEL NATALE!
INVITATORIO - Canto Gesto: Si dispiega il poster e si porta un mappamondo. G. «Che meraviglia!». Ma cos’è la meraviglia? È consapevolezza del proprio limite e della propria piccolezza, che suscita il desiderio di apprendere, di sapere, di approfondire… La meraviglia è anche l’inizio della conoscenza di Dio. Nella Bibbia ogni persona è presa dalla meraviglia di fronte alle bellezze del creato, e davanti alle grandi opere di salvezza di Dio, in particolare l’esodo dall’Egitto. La Bibbia usa due termini anche uniti insieme: segni e prodigi (Sal 135,9), e meraviglia e potenza. SALMO 135 (134) Lodate il Signore, perché il Signore è buono; cantate inni al suo nome, perché è amabile. Sì, riconosco che il Signore è grande, il Signore nostro più di tutti gli dèi. Tutto ciò che vuole egli lo compie in cielo e sulla terra, nei mari e in tutti gli abissi… Mandò segni e prodigi in mezzo a te, Egitto, contro il faraone e tutti i suoi ministri. Signore, il tuo nome è per sempre (3.5-6.9.13). Gloria… Preghiera. Signore di ogni meraviglia, che dispieghi a piene mani la tua gloria nel creato, nelle persone e nella storia, al cui centro è la venuta di Gesù tuo Figlio, donaci di scoprire nella storia di salvezza, passata, presente e futura, l’incessante potenza del tuo amore. Amen.
O SAPIENZA, CHE ESCI DALLA BOCCA DELL’ALTISSIMO… 17 dicembre
INVITATORIO - Canto Gesto: Si inserisce sul poster il simbolo della bocca. G. La sapienza nel mondo antico è la capacità di distinguere, giudicare, scegliere. Nella Bibbia è espressa in forma visibile: come una personificazione esce dalla bocca di Dio, ordina il mondo con la sua bellezza e viene ad abitare presso il popolo di Israele, ponendo la sua tenda. Nel Vangelo secondo Giovanni (1,14) la Sapienza è il Verbo di Dio, che si fa uomo per la nostra salvezza. Noi comprendiamo che la sapienza non è sapere molte cose, ma è gustare la parola di Dio e accogliere il suo progetto d’amore? Desideriamo la vera sapienza? DAL LIBRO DEL SIRACIDE La sapienza fa il proprio elogio, nell’assemblea dell’Altissimo proclama la sua gloria: Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo e come nube ho ricoperto la terra… Sulle onde del mare e su tutta la terra, su ogni popolo e nazione ho preso dominio… Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine, colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda e mi disse: «Fissa la tenda in Giacobbe e prendi eredità in Israele» (24,1-3.6.8). Preghiera. Padre, che dall’eternità hai aperto la bocca, per pronunciare nel silenzio la Parola di Sapienza, fa’ che l’accogliamo con stupore, mentre viene ad abitare in mezzo a noi, e da essa ci lasciamo trasformare e rinnovare. Amen. Catechisti parrocchiali • dicembre 2023
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O ADONAI (SIGNORE), GUIDA DELLA CASA DI ISRAELE…
18 dicembre
INVITATORIO - Canto Gesto: Si inserisce sul poster il roveto ardente.
G. Dio salva i discendenti di Giacobbe, schiavi in Egitto. Si rivela, poi, a Mosè, nel roveto ardente, con un nome che è un programma: YHWH, «Colui che è con voi, per voi!». Nonostante le resistenze il Signore guiderà il popolo e, attraverso il deserto, lo trasformerà in una nazione santa, chiamata alla relazione con lui e alla testimonianza presso gli altri popoli. Gesù è il Rivelatore definitivo e la guida permanente della Chiesa. Ci affidiamo a lui anche nelle difficoltà e quando rischiamo di cadere nel male? DAL LIBRO DELL’ESODO L’angelo del Signore apparve a Mosè in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma non si consumava… Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!». E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si coprì il volto… Disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: “Io-Sono mi ha mandato a voi”… Questo è il mio nome per sempre» (3,2.4-6.8.14-15). Preghiera. Signore Gesù, fra i pastori del presepe cerchiamo e troviamo te, il bel Pastore che, come in un roveto di amore, vieni per condurre tutti noi alla libertà e alla comunione piena con Dio, con le sorelle e i fratelli. Amen.
19 dicembre
O GERMOGLIO DI IESSE, SEGNO PER I POPOLI…
INVITATORIO - Canto Gesto: Si inserisce sul poster il germoglio.
G. Le meraviglie di Dio continuano. Il profeta Isaia vede spuntare, come un pollone da un tronco ormai secco, la speranza di un messia. Il germoglio è una realtà molto piccola ai nostri occhi, ma la pienezza dei doni dello Spirito di Dio su di lui lo renderà capace di ridare vita a Israele e di riunificare i popoli della terra. Noi riponiamo nel Signore le nostre speranze e attese? Gesù è per noi veramente la speranza del mondo? DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore… Non giudicherà secondo le apparenze… e prenderà decisioni eque per gli umili della terra (11,1-4). Preghiera. Signore Gesù, piccolo germoglio, che nella luce dello Spirito Santo porti pace e salvezza, rinnova in noi la speranza di un tempo di fraternità e di un mondo nuovo, come è gradito a te. Amen. 28
Catechisti parrocchiali • dicembre 2023
20 dicembre
O CHIAVE DI DAVIDE CHE APRI… E CHIUDI…
INVITATORIO - Canto Gesto: Si inserisce sul poster la chiave di Davide.
G. Nella storia della salvezza Dio è il re, ma il popolo vuole un suo rappresentante. Dio sceglie Davide il pastorello forte e coraggioso. Dalla sua discendenza nasce anche il funzionario a cui sono affidate le insegne del potere all’epoca del profeta Isaia: le chiavi per aprire e chiudere il palazzo reale. Si tratta del potere non solo di giudicare, ma di governare il popolo. In lui è anticipata la figura del futuro re, Gesù, il Messia che ha le chiavi della vita e della morte (cfr. Ap 3,7). Le parole di Gesù sono per me parole di vita che mi orientano nel cammino e mi insegnano a scegliere il bene? DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA In quel giorno avverrà che io chiamerò il mio servo Eliakìm, figlio di Chelkia; lo rivestirò con la tua tunica, lo cingerò della tua cintura e metterò il tuo potere nelle sue mani. Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme e per il casato di Giuda. Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide: se egli apre, nessuno chiuderà; se egli chiude, nessuno potrà aprire (22,20-22). Preghiera. O Gesù, figlio di Davide, tu che apri le porte della storia del mondo e della nostra vita, liberaci dalle tenebre e dal male, e donaci di rimanere legati a te. Amen.
O ASTRO CHE SORGI, SPLENDORE DELLA LUCE ETERNA… 21 dicembre
INVITATORIO - Canto Gesto: Si inserisce sul poster la stella.
G. Soprattutto in tempo di crisi Dio sorprende con le sue meraviglie. Così, durante l’esilio a Babilonia, il popolo, oppresso e privo di prospettive, sente il profeta annunciare un evento inaspettato: Dio lo libererà dall’oppressione. La modalità sorprendente di tale azione è resa attraverso l’immagine della luce, che risplende all’improvviso nel buio e spunta da Oriente. È quanto Zaccaria proclama nel Benedictus, riferendosi a Gesù (Lc 1,71). Io so scorgere i segni di salvezza, che mi indicano il cammino da percorrere anche in mezzo alle difficoltà? DAL LIBRO DEL PROFETA BARUC Come ha gioito per la tua caduta…, così si affliggerà per la sua solitudine. Guarda a Oriente, Gerusalemme, osserva la gioia che ti viene da Dio… Perché Dio ricondurrà Israele con gioia alla luce della sua gloria, con la misericordia e la giustizia che vengono da lui (4,33.36; 5,9). Preghiera. Gesù, splendore della luce eterna, tu appari all’orizzonte della storia come un astro portatore di speranza; tu sorgi come sole di giustizia per quanti nel mondo sperimentano sofferenze, persecuzioni e aggressioni. Risplenda il tuo volto di amore su di noi, e vivremo una stagione nuova di meraviglia e di pace. Amen. Catechisti parrocchiali • dicembre 2023
29
22 dicembre
O PIETRA D’ANGOLO, VIENI E SALVACI…
INVITATORIO - Canto Gesto: Si inserisce sul poster il simbolo della pietra.
G. Nella costruzione della storia della salvezza Dio pone pietre di riferimento, quale «la pietra d’angolo». Anticamente nell’angolo della casa era posta la pietra più forte e più nobile. Il profeta Isaia attacca coloro che rimettono la propria fiducia su pietre che non hanno forza e consistenza, cioè su alleanze umane e non su Dio. Bisogna costruire su Dio perché egli non viene meno (cfr. Is 7,1-17). La pietra d’angolo è la persona stessa di Gesù, su cui si innalza la Chiesa, come edificio santo e vivente (1Pt 2,4-8). Noi in cosa o in chi cerchiamo il punto di forza su cui fondarci? DALLA PRIMA LETTERA DI SAN PIETRO APOSTOLO Avvicinandovi a lui, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo. Si legge infatti nella Scrittura: Ecco, io pongo in Sion una pietra d’angolo, scelta, preziosa, e chi crede in essa non resterà deluso (2,4-6). Preghiera. Signore Gesù, tu sei la pietra angolare, scartata dagli uomini, su cui il Padre ha voluto realizzare la costruzione di una nuova umanità. Donaci di essere pietre vive per edificare, con te e in te, un mondo di fraternità e di pace. Amen.
23 dicembre
O EMMANUELE, RE E LEGISLATORE NOSTRO…
INVITATORIO - Canto Gesto: Si inserisce sul poster lo scettro regale.
G. Il Dio lontano e inaccessibile si fa vicino nelle vicende storiche del popolo di Israele. Il re Acaz (seconda metà del sec. VIII) vuole un segno da Dio per sapere come muoversi nella tensione in cui è coinvolto il suo popolo, che condurrà alla guerra siro-efraimita. Isaia invita Acaz a preferire la fiducia in Dio ai calcoli umani. Il re vuole mettere alla prova Dio per sapere se è vicino al suo popolo. Dio risponde attraverso il profeta, e dà come segno la nascita di un bimbo che si chiamerà Emmanuele, «Dio con noi»: nome che dice vicinanza e conferma l’alleanza mai revocata. Gesù è, secondo Matteo, l’Emmanuele (Mt 1,23), colui in cui si realizza in modo definitivo l’alleanza del Dio vicino al suo popolo e a tutta l’umanità. Io sento Gesù presente e vicino? DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA Il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto». Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaia disse: «Ascoltate, casa di Davide!… il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele» (7,10-14). Preghiera. O Emmanuele, in te il Dio, che non ha volto, prende volto; il Dio inaccessibile si fa assoluta vicinanza; il Dio potente si fa tenerezza immensa. Donaci di comprendere questo mistero di grandezza e piccolezza, di semplicità e santità per essere anche noi nel mondo presenza del tuo amore. Amen. 30
Catechisti parrocchiali • dicembre 2023
24 dicembre
O SALVATORE, SPERANZA DEI POPOLI…
INVITATORIO - Canto Gesto: Si inserisce sul poster la Natività. G. La meraviglia, che conclude i segni della storia della salvezza, si condensa nella missione di Gesù, come rivela il suo nome e il programma che l’angelo Gabriele indica a Maria. Nella Bibbia Salvatore è titolo che spetta a Dio, come Maria canta nel Magnificat (Lc 1,46b-47), ma anche il nome Yeshua, forma aramaica, significa: «YH(WH) è salvezza». Gesù, infatti, salverà il suo popolo dai peccati. Alla sua nascita l’angelo dirà ai pastori: «… oggi è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore» (Lc 2,11). Il Salvatore Gesù, che nasce bambino, è un segno debole che Dio Padre sceglie perché le persone imparino a fidarsi di lui, a riconoscere che la meraviglia più grande non consiste nell’assumere forme potenti, ma nella piccolezza. La salvezza, che Gesù compirà, non si basa sulla forza, ma sulla dolcezza, non sul potere, ma sulla grazia. Il Natale ci sconvolge e ci dona gioia perché è il trionfo dello stile anticonformista di Dio. DAL VANGELO SECONDO LUCA Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te… Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine» (1,26-28.31-33). Preghiera. O Gesù, nel tuo nome è contenuta la promessa della nostra salvezza. Da tante realtà vorremmo essere salvati: dallo stress del presente, dalle paure del futuro, dagli incubi della guerra e della sofferenza. Tu ci guardi, piccolo Bambino, e sembri già dirci le parole che rivolgerai ai tanti che a te accorreranno: «La tua fede ti ha salvato!». La salvezza sei tu, dono del Padre, che chiede un’accoglienza responsabile. Donaci di comprenderlo ogni giorno della nostra vita! Amen.
ACCENSIONE DEL PRESEPE Si accende: la candela davanti al presepe e le luci all’interno. O Dio, inventore e custode di ogni meraviglia, / fin dall’inizio della creazione / hai manifestato il tuo amore: / quando avevamo tanto bisogno di un Salvatore / hai inviato tuo Figlio, fatto uomo per amore nostro. / Dona a noi, che contempliamo nel presepe / la meraviglia di ogni meraviglia, / di non restare chiusi nella mente e nel cuore, / ma di aprirci alla rivelazione del tuo amore / che, nella creatività dello Spirito Santo, / sorpassa ogni altro prodigio della scienza e della sapienza umana. / Tu sei il Benedetto nei secoli dei secoli. Amen. Catechisti parrocchiali • dicembre 2023
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